PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA · Nell'a.s. 2015-2016 è stata attivata la classe 2.0. Nell'a.s....
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PIANO TRIENNALE OFFERTA
FORMATIVA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DANTE ALIGHIERI
L’AQUILA
2019-2022
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA
RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E RISORSE STRUTTURALI
RISORSE PROFESSIONALI
LE SCELTE STRATEGICHE
PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
PIANO DI MIGLIORAMENTO
L’OFFERTA FORMATIVA
TRAGUARDI ATTESI IN USCITA
INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO
CURRICULO DI ISTITUTO
AMPLIAMENTO CURRICULARE
ATTIVITA’ IN RELAZIONE AL PNDS
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
AZIONI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA
L’ORGANIZZAZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO
ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITA’ DI RAPPORTO CON L’UTENZA
RETI E CONVENZIONI ATTIVATE
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
Popolazione scolastica
OPPORTUNITÀ
La scuola accoglie una popolazione scolastica complessiva di 976 alunni, suddivisa nelle tre sedi, ed equamente distribuita per provenienza socio-economico-culturale. 180 alunni, su un totale complessivo di 976, sono stranieri di I e II generazione. Il livello di attenzione genitoriale alla vita della scuola (Pomeriggi Musicali e Culturali; progettazione extracurricolare; numero di visitatori sul sito ufficiale della scuola) e all'andamento didattico disciplinare dei propri figli (Patto Educativo di Corresponsabilità); utilizzo del Registro Elettronico) e' significativo. Dall'esame del questionario alunni e dal lavoro della Funzione Strumentale (supporto agli alunni), si conferma che: -tutti gli alunni vivono un ottimo clima relazionale con i docenti e nel gruppo dei pari; -non si evincono fenomeni di bullismo; -gli alunni stranieri sono perfettamente inseriti nel tessuto scolastico e sociale come opportunità di arricchimento interculturale. La loro distribuzione nelle sedi risulta essere: il 44% per la Sede Centrale; il 44% per la Sede di Paganica; il 12% per la sede Carducci.
VINCOLI
Il vortice della crisi economica italiana ha indubbiamente investito con maggior vigore la città dell'Aquila a seguito dello spopolamento demografico e delle cessazioni di molte attività' del terziario. Il livello di disoccupazione genitoriale è ancora sostanzialmente basso, significativi sono invece i tassi di cassintegrazione e mobilità.
Territorio e capitale sociale
OPPORTUNITÀ
Nella scuola sono attuati progetti e attività' finanziati con fondi esterni: il progetto 'Scuola Aperta' e 'La Dante per l'esterno”. Le attività sono varie e rispondono alle esigenze del territorio: musica e studio di strumenti, pomeriggi della cultura (musicali; letterari e teatrali). La scuola promuove un concorso Musicale Nazionale Nazionale, il "Marco dall'Aquila", che vede una partecipazione di alunni delle SMIM, solisti e orchestra, e categorie di solisti e musica da camera. La scuola si configura non soltanto come luogo formativo di crescita, ma anche come spazio ludico e relazionale, sopperendo ai bisogni di spazi fisici di incontro a seguito del sisma 2009. Nella città sono presenti tutti gli ordini di Scuola superiore (Istituti Tecnici; Istituti Professionali; Licei), per favorire un orientamento consapevole nella scelta dei successivi percorsi di studi. La scuola interloquisce con il mondo universitario, di cui la città è sede: -ha accolto tirocinanti Master Intercultura (accordo di rete USR Abruzzo-Univaq) sia essi docenti della propria scuola sia docenti di altre scuole; -ha accolto tirocinanti TFA per la specializzazione sul sostegno; -ha sviluppato progetti di ricerca-azione con le facoltà scientifiche. La scuola partecipa inoltre alle progettualità proposte dal Laboratorio Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso. Il Comune contribuisce in modo attento alla manutenzione dei locali e al servizio dei trasporti
VINCOLI
Con il rinnovo dell'amministrazione comunale si resta in attesa di un coinvolgimento attivo nelle attività culturali e formative promosse dall'ente.
Risorse economiche e materiali
OPPORTUNITÀ
Le tre sedi occupano una posizione centrale con buoni collegamenti stradali e di trasporti pubblici per tutto il bacino dell'Aquila Est. Sono adeguatamente realizzati anche i collegamenti pubblici con l'area ovest della città. Le tre sedi dispongono di: 5 laboratori informatici; 1 Laboratorio Linguistico; sale per la musica (pianoforte; percussioni; violino; violoncello; chitarra; flauto); 1 auditorium-biblioteca; 14 L.I.M; un’aula-orchestra per N. 80 elementi. Nell'a.s. 2015-2016 è stata attivata la classe 2.0. Nell'a.s. 2016-2017 è stato attivato un "Corso Internazionale" con N. 6 ore di docente madrelingua (N. 4 ore in compresenza in matematica, scienze, tecnologia e arte; N. 2 ore di comunicazione). La scuola è sede del Centro Territoriale di Supporto per le nuove Tecnologie e disabilità per la Provincia dell'Aquila: offre servizi di sportelli all'utenza (alunni, genitori e docenti della provincia)due giorni a settimana per consulenze sui Bisogni Educativi Speciali e sui Disturbi Specifici di Apprendimento; fornisce, in comodato d'uso, P.C., hardware e software compensativi, per i disturbi di dislessia e discalculia, a tutte le scuole della Provincia dell'Aquila; organizza corsi di Formazione per l'inclusione. La sede centrale e' l'unica struttura che ha resistito al sisma del 2009,con vasti locali a disposizione di tutto il Territorio, associazionismo e università. Il sisma 2016-2017 non ha prodotto cali di iscrizioni nella sede centrale.
VINCOLI
Due delle tre sedi sono: 1) Modulo ad Uso Scolastico Provvisorio (MUSP); 2) container adattati ad uso scolastico; entrambi costruiti in urgenza dopo il sisma del 2009 che aveva reso inagibili le precedenti strutture. Si segnalano problemi di infiltrazioni di acqua e aria secca, la manutenzione continua da parte dell'Ente è sempre stata prontamente garantita. La Sede Carducci ha ospitato nell' a. s. 2017-2018 una sezione del Liceo Classico, ancora privo di sede: la convivenza non ha rilevato problemi.
LINEE DI INDIRIZZO PER IL PTOF TRIENNALE Tenendo conto del Rapporto di Autovalutazione, delle verifiche di fine anno scolastico, dei contributi dei genitori attraverso gli organi collegiali, la Dirigente definisce sinteticamente le seguenti linee guida generali tutte tese a sostenere l’impegno prioritario nel processo di formazione ed istruzione di base con un arricchimento dell’Offerta Formativa: AREA DEL CURRICOLO Completamento della pianificazione curricolare introducendo standard di valutazione, prove comuni di Istituto, il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (tra cui competenze di cittadinanza, competenze digitali), la promozione dell’innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il curricolo. Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze linguistiche (italiano e lingue straniere), anche attraverso tutti i livelli perseguibili di certificazioni secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento; potenziamento delle competenze logico-matematiche. Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale, anche attraverso progetti Erasmus, compiti di realtà e tutta la progettualità dedicata al Territorio (“Il Sabato della Dante” e “I Pomeriggi della Dante”) al fine di rinforzare il senso della “Civitas” nel particolare momento storico di ricostruzione dell’Urbs (sisma 2009).
SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE Definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del Curricolo, che integrando attività oltre l’orario curricolare. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo, si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, promozione del benessere, della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola. FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del Ptof nel suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto della sostenibilità dei progetti proposti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario curricolare che in quello extracurricolare. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Elaborazione di proposte riconducibili alle aree di miglioramento, agli elementi di priorità definiti nel piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di potenziamento anche nell’orario extracurricolare. DOTAZIONI STRUMENTALI e INNOVAZIONI TECNOLOGICHE FORMAZIONE Definizione di proposte di formazione collegate al piano di miglioramento, alle aree di priorità tra cui l’approfondimento del tema della valutazione, lo sviluppo della didattica per competenze, in particolare per l’elaborazione del curricolo relativo a competenze trasversali (ed. alla cittadinanza ed ed. digitale). Snellimento delle modalità di comunicazione interna tra plessi e personale utilizzando tutte le potenzialità digitali: Albo pubblico, Parte relativa all’Amministrazione Trasparente, modulistica a disposizione, diffusione circolari, parte riservata al personale, mailing list. PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON Predisporre progetti per accedere ai fondi del PON, mediante la predisposizione di Piano di Miglioramento definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità (contesto scolastico, familiare e culturale) e costituito dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.
Caratteristiche principali della scuola
Istituto principale
SCUOLA MEDIA D. ALIGHIERI
Tipo Istituto
SCUOLA SECONDARIA I GRADO - SCUOLA PRIMO GRADO
Dettagli istituto principale
Indirizzo
VIA ACQUASANTA, 4 L'AQUILA 67100 L'AQUILA
Codice
AQMM001007 - (Istituto principale)
Telefono
086224590
Fax
0862422747
Pec
Sito web
dantealighieri.gov.it
Codice Meccanografico:
AQMM001007Ordine Scuola:
SCUOLA SECONDARIA I GRADO Indirizzo:
VIA ACQUASANTA, 4 L'AQUILA 67100 L'AQUILA
La Scuola è organizzata su tre sedi:
Via Acquasanta 4
Via Onna (MUSP)
Via Scarfoglio 9/C(MUSP)
Sede Centrale “Dante Alighieri”:
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
n. 7 n. 7 n. 7
Sede Carducci:
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
n. 4 n. 4 n. 4
Sede Celestino V-Paganica:
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
n. 3 n. 3 n. 4
Per un totale di 43 classi e 950 alunni:
Gli alunni con cittadinanza non italiana sono e così distribuiti:
44% Sede Centrale
12% Sede Carducci
44% Sede Celestino V- Paganica
Ricognizione attrezzature e risorse strutturali
Laboratori
• con collegamento ad Internet 6
• informatica 5
• lingue 1
• scienze 3
Biblioteche
• classica 3
Aule
• concerti 1
• magna 1
• proiezioni 1
• teatro 1
Strutture sportive
• palestre 3
Attrezzature multimediali
• PC e Tablet presenti nei laboratori 254
• LIM e Smart TV presenti nei laboratori 14
• PC e Tablet presenti nelle biblioteche 4
• LIM e Smart TV presenti nelle biblioteche
Risorse professionali (dato estratto dall’organico 2018-19)
Sostegno Docenti 19
Classi di concorso
AA25 - LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA NELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
(FRANCESE) Posti 3
AM56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (VIOLINO) Posti 2
AN56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (VIOLONCELLO) Posti 1
A001 - ARTE E IMMAGINE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Posti 5
A022 - ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Posti 24
A030 - MUSICA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Posti 5
A028 - MATEMATICA E SCIENZE posti 14
AB25 - LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA NELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
(INGLESE) Posti 7
AB56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (CHITARRA) Posti 3
AC25 - LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA NELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
(SPAGNOLO) Posti 1
A060 - TECNOLOGIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Posti 4
AI56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (PERCUSSIONI) Posti 1
A049 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Posti 5
AG56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (FLAUTO) Posti 2
AJ56 - STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (PIANOFORTE) Posti 3
Distribuzione dei docenti per tipologia di contratto
Distribuzione dei docenti per tipologia di contratto
Distribuzione dei docenti a T.I. per anzianità nel ruolo di
appartenenza (riferita all'ultimo ruolo)
Organico ATA
AA - ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
CS - COLLABORATORE SCOLASTICO
DM - DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Distribuzione dei docenti a T.I. per anzianità nel ruolo di
appartenenza (riferita all'ultimo ruolo)
Posti
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO 8
16
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI 1
Distribuzione dei docenti a T.I. per anzianità nel ruolo di
LE SCELTE STRATEGICHE
Priorità desunte dal RAV 17/18
La scuola individua le priorità per il triennio di riferimento coerentemente all'autovalutazione condotta
internamente, in maniera da integrare le attività previste per il miglioramento del servizio scolastico nella
più ampia progettualità scolastica
Da febbraio 2015 ad oggi il personale è stato coinvolto nella redazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV), redatto nello specifico dal Nucleo di Autovalutazione e condiviso in alcuni focus group e nei Collegi dei docenti di fine anno scolastico. I dati in sintesi sono stati presentati al Consiglio di Istituto per condividere le aree di miglioramento già indicate dal Collegio
Vengono valutate come prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del Rapporto di Autovalutazione, nonché dell’indice ragionato predisposto dal Dirigente Scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti.
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati nelle prove
standardizzate
1) Continuare ad alzare il punteggio medio delle prove Nazionali rispetto alla media Regionale e Nazionale.
1) Portare tutte le sezioni al superamento della media regionale nelle varie aree.
2) Controllare i fenomeni di cheating.
2) Assicurare omogeneità di livelli tra le sedi e tra le sezioni.
1) Cercare di portare tutte
le classi allo stesso livello
eliminando i punteggi
"significativamente
inferiori".
Competenze chiave
europee
3) Declinare trasversalmente le competenze di cittadinanza nelle varie discipline.
1) Creare un curricolo di competenze chiave di cittadinanza per il triennio
MOTIVAZIONE PRIORITÀ:
La scuola presenta punteggi significativamente superiori nei confronti dell’Abruzzo e dell’Italia Sud anche con
un distacco di circa 3 punti per italiano e di 5 punti per matematica. Rispetto agli anni passati la scuola risulta
migliorare il suo andamento negli anni con un’inversione di tendenza: si passa dal 62,5% dell’anno scorso a
un 65% di quest’anno per italiano e da un 55% ad un 55,3% in matematica, nonostante un aumento del
cheating sia in italiano (da 1,8 a 3,8) e in matematica (da 1,9 a 2). Per l'italiano, le maggiori criticità si
riscontrano sulla riflessione della lingua. Per la matematica, alcune classi classi presentano difficoltà anche
nei tre indirizzi (conoscenza, risoluzione dei problemi e argomentazione)
AREA DI PROCESSO OBIETTIVO
1) Curricolo, progettazione e valutazione.
1) Intensificare i lavori per dipartimenti per la progettazione didattica
2) Intensificare le programmazioni periodiche comuni per ambiti disciplinari
3) Meglio definire le competenze della figura del coordinatore di dipartimento.
4) Lavorare per compiti di realtà in maniera estensiva per l’intero triennio.
2) Ambiente di apprendimento
1) Utilizzare prove comuni quadrimestrali per tutte le classi con comuni criteri di valutazione.
2) Continuare a predisporre stessi test d'ingresso per le classi prime e scegliere le stesse prove in uscita per l'esame di stato per le tre sedi.
CONTRIBUTO DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO:
Creare dipartimenti per la progettazione didattica; effettuare una programmazione periodica comune per
ambiti disciplinari; utilizzare prove comuni di matematica per le classi terze con comuni criteri di
valutazione può: educare i docenti alla programmazione per obiettivi comuni; far emergere le oggettive
difficoltà cognitive delle classi; individuare le strategie per superarle; educare gli alunni alla tipologia di
prove autentiche; favorire la capacità di autovalutazione.
Obiettivi formativi prioritari
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content language integrated learning
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il
sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,
con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratori
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
definizione di un sistema di orientamento
Piano di miglioramento
(Il Piano è stato elaborato sui dati del RAV 2017-18. Alla luce dei nuovi risultati Invalsi, basati sulle prove
2018 e da breve restituiti alla scuola, il NIV provvederà alla definizione di nuove priorità strategiche nel
momento della riapertura del RAV nel periodo aprile- giugno 2019)
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e
necessari in tre passi Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per
raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Per assicurarsi che la strada imboccata sia quella giusta la
pianificazione del miglioramento riparte da qui: La scelta degli obiettivi è corretta? Sono questi gli obiettivi
più utili alla promozione di un processo innovativo nella scuola? Sono connessi tra loro? E, soprattutto, la
scuola si trova in condizioni oggettivamente favorevoli per la loro attuazione?
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
(Elencare gli obiettivi di processo come indicati nella sezione 5 del RAV e barrare le colonne 1 e/o 2 per indicare l’attinenza
di ciascuno a una o entrambe le priorità)
Area di processo Obiettivi di processo Priorità
1 2
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1) Intensificare il lavoro dei dipartimenti per la progettazione didattica
si
2) Intensificare le programmazioni periodica comune per ambiti disciplinari
si
si
3) Creare la figura del coordinatore del dipartiment0
4)Lavorare per compiti di realtà
si
Ambiente di
apprendimento
1) Utilizzare prove strutturate quadrimestrali per tutte le classi con comuni criteri di correzione
si
2 Predisporre test di ingresso per le classi prime e scegliere una prova strutturata di simulazione INVALSI uguale per tutte le terze.
si
3
4
Inclusione e
differenziazione 1
Continuità e
orientamento
1
2
3
4
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
1
2
3
4
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
1
2
3
4
Integrazione con il
territorio e rapporti con le
famiglie
1
2
3
4
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di
processo
TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento
sulla base di fattibilità ed impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due
valori numerici.)
Obiettivo di
processo elencati
Fattibilità
(da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento
1 Creare dipartimenti per la progettazione didattica
5 4 20
2
2 Effettuare una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari
4 4 16
3
3 Utilizzare prove strutturate di matematica per le classi terze con comuni criteri di correzione
3 4 12
4
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e
indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del
processo e le modalità di misurazione dei risultati
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
(Nella colonna “indicatori di monitoraggio” esprimere un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto. L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile o comunque accertabile in modo univoco)
Obiettivo di
processo in via
di attuazione
Risultati
attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1
Intensificare il lavoro dei
dipartimenti per la
progettazione didattica
Dipartimenti che
lavorino con
sinergia e
condivisione
Svolgere incontri
quadrimestrali
Rilevazione e report degli
incontri a carico della
funzione strumentale
“supporto ai docenti”
2
Intensificare le
programmazioni
periodiche comuni per
ambiti disciplinari
Formulazione di
criteri comuni e
condivisi per
verifica e
valutazione di
competenze
trasversali
Gruppi di lavoro Report in itinere sulla
programmazione
3
Creare la figura del coordinatore del dipartiment0
Nuove figure di
sistema che
entrino
stabilmente
nell'
organigramma
Pianificazione delle
attività dei
dipartimenti
Rilevazione e report degli
incontri a carico della
funzione strumentale
“supporto ai docenti”
4 Lavorare per compiti di realtà
Definizione di una
rubrica valutativa
riferita ai quattro
assi disciplinari
Rilevazione e report a
carico delle funzioni
strumentali
5
Utilizzare prove strutturate quadrimestrali per tutte le classi con comuni criteri di correzione
Creazione di un
archivio web di
prove con relativa
rubrica valutativa
Implementazione
periodica
dell'archivio
Rilevazione e report a
carico delle funzioni
strumentali
6
Predisporre test di ingresso per le classi prime e scegliere una prova strutturata di simulazione INVALSI uguale per tutte le terze.
Creazione di un
archivio web di
prove con relativa
rubrica valutativa
OBIETTIVO DI PROCESSO 1:
INTENSIFICARE IL LAVORO DEI DIPARTIMENTI PER LA
PROGETTAZIONE DIDATTICA
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
lungo
Intensificazio
ne del lavoro
dei
dipartimenti
Maggior
condivisione tra I
docenti per la
progettazione e la
valutazione
Aspetto gestionale
e organizzativo
Difficoltà di
condivisione
Miglioramento
delle competenze
di progettazione e
valutazione
Aspetto gestionale e
organizzativo
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro
di riferimento di cui in Appendice A e B
I docenti collaborano, progettano e valutano insieme nei
dipartimenti. La condivisione consente di potenziare la
relazionalità e di promuovere processi di autoformazione
La scuola investe sul capitale umano e
ogni docente mette a disposizione le
proprie risorse e competenze per la
crescita complessiva.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Riunioni
quadrimestrali
dei dipartimenti
per la
pianificazione, la
progettazione e
la valutazione
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività
Riunioni dei dipartimenti Sett.
si Ott. nov. Dic.
Gen.
feb Mar
si apr
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti
di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
Marzo
Riunioni dei
dipartimenti per
prove di ingresso
e simulazione
Invalsi
Delibera del
collegio dei
docenti
OBIETTIVO DI PROCESSO 2:
INTENSIFICARE LE PROGRAMMAZIONI PERIODICHE
COMUNI PER AMBITO DISCIPLINARE
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle
azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola
a medio termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a lungo
Formulazione di
criteri e modalità
condivisi per la
verifica e la
valutazione
Chiarezza e
fruibilità di
strumenti di
verifica e di
valutazione
Maggior carico di
lavoro per i docenti.
Alcuni docenti
potrebbero non
riconoscere la
validità dei criteri e
delle modalità fissati
Messa a regime di
un sistema
condiviso per
verifica e
valutazione.
Diminuzione di
discrepanze per
l'attribuzione del
voto.
Necessità di operare
degli adattamenti
agli strumenti e alle
modalità di lavoro
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro
di riferimento di cui in Appendice A e B
La scuola intende dotarsi di strumenti e modalità di lavoro
condivisi per verificare e valutare secondo criteri comuni
La scuola riallinea la didattica e la
valutazione alle esigenze moderne e
persegue la promozione delle
competenze
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Istituzione di una
commissione che
supporti il lavoro dei
docenti
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività Pianificazione delle attività
1
Sett. 2 3 4 5
6 7 8
si
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modificheo
necessità
di
aggiusta
menti
MARZO 2017 Riunione dei
dipartimenti
Rubriche valu-
tative e report
sulla valutazione
comune
Programmare
nuove riunioni dei
dipartimenti
OBIETTIVO DI PROCESSO 3 :
CREARE LA FIGURA DEL COORDINATORE DI
DIPARTIMENTO
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista
Effetti positivi all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a lungo
Creare figure
di sistema
Maggior chiarezza
rispetto a
ruoli,funzioni,compiti
e responsabilità del
personale di
coordinamento
Sovraccarico di
lavoro
Diminuzione di
conflitti interni
Necessità di
operare degli
adattamenti agli
strumenti e alle
modalità di lavoro
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il
quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
La scuola vuole rinnovarsi attraverso una gestione
più efficace e trasparente
Valorizzazione della scuola come
comunità e promozione
dell'innovazione
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Svolgere incontri di
coordinamento,rappor
tarsi con la funzione
strumentale di
supporto ai docenti
per la predisposizione
di materiale
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività Pianificazione delle attività
I cordinatori
programmano il
calendario di
incontri
1
Sett. 2 3 4 5 6 7
marzo
8
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti
di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modificheo
necessità
di
aggiustamenti
Febbraio 2016 Pianificazione
degli incontri
secondo un
calendario
Calendario
degli incontri
Occorre progettare
e pianificare il
lavoro secondo
una tempistica
definita
OBIETTIVO DI PROCESSO 4:
LAVORARE PER COMPITI DI REALTA'
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
lungo
Costituzione di
rubriche
valutative
riferite ai
quattro assi
disciplinari
Maggior
condivisione tra I
docenti per la
progettazione e la
valutazione
Aspetto gestionale
e organizzativo
Difficoltà di
condivisione
Miglioramento
delle competenze
di progettazione e
valutazione
Aspetto gestionale e
organizzativo
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro
di riferimento di cui in Appendice A e B
I docenti collaborano per la formulazione di compiti di realtà
che portino ad una certificazione il più possibile condivisa
delle competenze
La scuola investe sul capitale umano e
ogni docente mette a disposizione le
proprie risorse e competenze per la
crescita complessiva.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti Lavorare per
compiti di realtà
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività
Compiti di realtà Sett.
si Ott. nov. Dic.
Gen.
si
Feb. mar apr
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti
di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
Marzo
Consigli di classe
del mese di
marzo
Programmazio
ne di compiti di
realtà che
coinvolgano le
differenti
discipline
OBIETTIVO DI PROCESSO 5:
UTILIZZARE PROVE STRUTTURATE QUADRIMESTRALI
PER TUTTE LE CLASSI CON COMUNI CRITERI DI
CORREZIONE
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
lungo
Lavorare per
dipartimenti
all'elaborazion
e e alla
conservazione
di prove
strutturate di
italiano,mate
matica,inglese
Aumento del grado
di condivisione di
percorsi di lavoro
Aspetto gestionale
e organizzativo
Difficoltà di
condivisione
Creazione di una
banca dati di prove
strutturate
Aspetto gestionale e
organizzativo
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro
di riferimento di cui in Appendice A e B
La scuola promuove la valutazione unitaria secondo criteri e
modalità condivise
La scuola investe sul capitale umano e
ogni docente mette a disposizione le
proprie risorse e competenze per la
crescita complessiva.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Avvio lavori di
progettazione
delle verifiche
strutturate per
classi parallele
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività
Costituzione dei
dipartimenti Sett.
si Ott. nov. Dic.
Gen.
Feb. mar apr
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti
di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità di
aggiust
gennaio
Pianificazione
degli incontri
secondo
calendario
Calendario
degli incontri
Occorre
progettare e
pianificare il lavoro
secondo una
tempistica definita
OBIETTIVO DI PROCESSO 6:
PREDISPORRE TEST D'INGRESSO PER LE CLASSI PRIME
E SCEGLIERE UNA PROVA STRUTTURATA DI
SIMULAZIONE INVALSI UGUALE PER TUTTE LE TERZE
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i
possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della scuola
a medio termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della scuola a
lungo
Test di
ingresso e
simulazione
INvalsi
Uniformare le
modalità di
valutazione in classi
parallele
Aspetto gestionale
e organizzativo
Difficoltà di
condivisione
Miglioramento
delle competenze
di progettazione e
valutazione
Aspetto gestionale e
organizzativo
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro
di riferimento di cui in Appendice A e B
I docenti collaborano, progettano e valutano insieme nei
dipartimenti. La condivisione consente di potenziare la
relazionalità e di promuovere processi di autoformazione
La scuola investe sul capitale umano e
ogni docente mette a disposizione le
proprie risorse e competenze per la
crescita complessiva.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla
scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Prove di ingresso
uniformi per le
classi prime e
prova INVALSI
unificata
Personale ATA
Altre figure
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne
alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività
Prove di ingresso e prova
INVALSI Sett.
si Ott. nov. Dic.
Gen.
Feb. mar Maggio
si
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti
di
misurazione
Criticità
rilevate
Progre
ssi
rilevati
Modifiche/
necessità di
aggiustamenti
Marzo
Somministrazione
di prove di
ingresso e di
simulazione
Invalsi
Report ...
Difficoltà nella
somministrazio
ne simultanea
delle prove
Alcuni docenti
potrebbero non
riconoscere la
validità dei criteri
e delle modalità
fissati
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di
miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi
ai traguardi del RAV
Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati dovrebbe essere svolta una valutazione
sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di rimandare il
controllo verso la conclusione del percorso. Una valutazione periodica in itinere, infatti, permette di
capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e integrazioni per
raggiungere i traguardi triennali
Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento
per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV).
In questa sezione dunque si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo
esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei
traguardi previsti. Diventa dunque fondamentale riprendere la sezione 5 del RAV e la mappa degli
Indicatori. E’ consigliabile fare questa azione per ciascuna priorità individuata.
Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Esiti
degli
studenti
(dalla sez.
5 del
RAV)
Traguardo
(dalla sez.
5 del RAV)
Data
rile-
vazio
ne
Indica-
tori
scelti
Risul-
tati
attesi
Risulta
ti
riscon
trati
Differenza Conside-razioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Risultati
nelle prove
standardiz-
zate
nazionali
Continuare
ad innalzare
il punteggio
medio nelle
prove
Nazionali
Otto-
bre
2016
Risultati
prove
Invalsi
2016
Portare
tutte le
sezioni
al
supera
mento
della
media
regiona
le
Da 57,3
a 56,7
Non
significativa-
mente
differente dalla
media
regionale
Priorità 2
Esiti
degli
studenti
(dalla sez.
5 del
RAV)
Traguar
do (dalla
sez. 5
del RAV)
Data
rileva-
zione
Indica-
tori
scelti
Risulta
ti
attesi
Risul-
tati
riscon-
trati
Differen
za
Considera-zioni critiche e proposte
di integrazione e/o modifica
Risultati
nelle prove
standar-
dizzate
nazionali
Assicurare
omogenei
tà di livelli
tra le sedi
Ottobre
2016
Risultati
prove
invalsi
2016
Eliminare
cheating
Irrilevan-
te
fenome-
no di
cheating
per
matemati
ca
Priorità
Esiti degli
studenti
(dalla sez. 5
del RAV)
Traguardo
(dalla sez.
5 del RAV)
Dat
a
rile
va-
zio
ne
Indic
a-tori
scelti
Risulta
ti
attesi
Risul-
tati
riscon-
trati
Differen
za
Considera-zioni
critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Declinare
trasversalmente
le competenze
di cittadinanza
nelle varie
discipline
Creare un
curricolo di
competenze
chiave di
cittadinanza
per il
triennio
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno
della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle
azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione,
coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione
prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida
sul miglioramento del clima e delle relazioni interne.
Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di
condivisione
del PdM
all’interno
della scuola
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte Strumenti
Incontri periodici Funzioni strumentali e
referenti attività/progetti
P.T.O.F.
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia
all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.
Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del Piano di
Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero
essere interessati alla vita della comunità scolastica.
Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne
ed esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei
risultati del PdM all’interno della
scuola
Metodi/Strumenti Destinatari
Riunioni con I rappresentanti
sito internet
Azioni di diffusione dei risultati del
PdM all’esterno
Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio
dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di
crescita della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome Ruolo
Ernesta De Simone, Simonetta Martini, Raffaella Pace; Pina Menichini; Cinzia Caroselli
Passacantando Pasquale, Roselli Patrizia
Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto
◦ Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del
Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2)
▪ Sì xNo
2. Se sì chi è stato coinvolto?
□ Genitori X
□ Studenti (di quali classi):……………………………….
□ Altri membri della comunità scolastica (specificare quale): ……………………………….
3. La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4)
□ Sì xNo
4. Se sì da parte di chi?
□ INDIRE
□ Università (specificare quale):……………………………….
□ Enti di Ricerca (specificare quale):……………………………….
□ Associazioni culturali e professionali (specificare quale):……………………………….
□ Altro (specificare):………………………………..
5. Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento?
xSì □ No
6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?
xSì □ No
L’OFFERTA FORMATIVA
Traguardi attesi in uscita
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale,
le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la
propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri
limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto
reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme ad altri.
Insegnamenti e quadri orario
QUADRO ORARIO - TEMPO ORDINARIO SETTIMANALE ANNUALE
Italiano, Storia, Geografia 9 297
Matematica e Scienze 6 198
Tecnologia 2 66
Inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria 2 66
Arte e immagine 2 66
Scienze motoria e sportive 2 66
Musica 2 66
Religione cattolica 1 33
Approfondimento di disciplina 1 33
a scelta della scuola: insegnamento di Cittadinanza e Costituzione inserito nella disciplina “storia” con
obiettivi di apprendimento declinati secondo le classi prime, seconde e terze
Nella scuola sono presenti classi bilingue Inglese/Francese, Inglese/Spagnolo e Inglese/Tedesco.
A partire dall’anno scolastico 2016-17 è stato avviato il progetto denominato Scuola
Internazionale”Eagle..’s around the world” che prevede il potenziamento del curricolo in ambito linguistico
e scientifico per l’insegnamento bilingue secondo il sistema Cambridge. Gli alunni della classe nel loro corso
di studi, uguale a quello di tutti gli altri ragazzi delle altre sezioni, seguiranno alcuni programmi tecnico-
scientifici anche in lingua inglese. Avranno l’opportunità di studiare come i propri omologhi inglesi e
sosterranno i relativi esami Cambridge per la certificazione di alcuni livelli entro il triennio
Nella scuola sono presenti corsi a Indirizzo Musicale.
La pratica strumentale si articola sui seguenti strumenti: pianoforte - flauto traverso - chitarra- violino-
percussioni-violoncello con lezioni pomeridiane individuali.
Curriculo di istituto
IDENTITA’ DELLA SCUOLA COME COMUNITA’ EDUCATIVA
La scuola intesa come comunità educante rappresenta un presidio per la vita democratica perché è il luogo
dei diritti di ognuno e delle regole condivise. Essa affianca al compito di “insegnare ad apprendere” quello
dell’”insegnare ad essere”. Ciò comporta però che la scuola consenta agli alunni e alle loro famiglie di vivere
un senso di appartenenza che si realizza attraverso proposte peculiari in un clima familiare e, allo stesso
tempo in un ambiente denso di significati. Nella Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri il clima
comunitario si evidenzia innanzitutto nell’attenzione all’accoglienza predisponendo un ambiente
organizzato e sollecitando il bisogno di protagonismo e centralità dello studente. Particolare cura viene
dedicata alla formazione della classe come gruppo promuovendo i legami cooperativi tra i suoi componenti
attraverso la reciproca conoscenza e il rafforzamento dell’identità individuale nella fase iniziale di
accoglienza. Anche l’ambente fisico è oggetto di particolare attenzione poiché l’efficienza e la pulizia delle
strutture responsabilizzano gli alunni che devono percepire l’ambiente di studio come un ambiente che
merita di essere tenuto bene.
Fecondo e intenso è il rapporto della nostra scuola con le Istituzioni culturali presenti nel territorio. Esse
propongono collaborazioni su attività teatrali, musicali e sportive capaci di mobilitare i talenti degli allievi in
esperienze significative. Costante è stato negli anni il rapporto con l’Università (facoltà di Ingegneria e
Scienze) e alcuni Istituti di Ricerca per incentivare la cultura scientifica con “percorsi di motivazione e
approfondimenti” di tematiche in spazi attrezzati per la pratica laboratoriale. Gli incontri con le insegnanti
della Scuola Primaria consentono, nell’ambito della continuità didattica, di realizzare una progettualità
condivisa soprattutto a livello metodologico. La presenza stabile e consolidata di sezioni ad indirizzo
musicale rappresenta un punto di forza e di qualità; tale esperienza garantisce la diffusione della cultura
musicale nel territorio rafforzando, allo stesso tempo, il ruolo della scuola come luogo di aggregazione.
Inoltre, il “fare musica” come pratica corale e strumentale di insieme pone l’allievo in relazione consapevole
e fattiva con l’altro. Per arricchire le esperienze dei ragazzi la Scuola organizza, nel corso dell’anno, visite
guidate e viaggi di istruzione entro contesti dotati di particolare valore culturale. Per i viaggi che si
effettuano in località italiane si sottolinea l’esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del
loro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali e culturali. Decisiva rilevanza assume nella scuola
l’attenzione alla diversità di accesso ai nuovi media. I ragazzi che vivono in contesti socialmente e
culturalmente più deboli si trovano nella condizione di divario digitale dipendente dalle disuguaglianze che
caratterizzano la società nel suo insieme. È opportuno pertanto stimolare un apprendimento collettivo per
facilitare un processo di accesso alla rete tra tutti e per la crescita culturale e sociale dei ragazzi. (Web come
luogo di incubazione culturale) Molti ragazzi inoltre utilizzano il computer prevalentemente per internet per
cui mostrano interesse forte soprattutto per i suoi aspetti relazionali ma rivelano, a un tempo, una ridotta
propensione ad utilizzarlo per altre funzioni come scrivere, fare calcoli, grafici, progetti.
Grande attenzione è riservata al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi speciali. Continua è la definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel
percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli
alunni sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del Curricolo, che integrando
attività oltre l’orario curricolare. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e
del ragazzo si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, promozione del
benessere, della salute della persona e dello “stare bene” insieme a scuola.
Fra i Progetti per l’ampliamento dell’Offerta Formativa la Scuola sceglie solo quelli che consentono di
innovare la didattica ordinaria o che concorrono in modo concreto e riscontrabile al maggior successo
formativo dell’alunno. Tra i tanti avranno la priorità il “Progetto Dispersione e aree a rischio” e quello di
“Alfabetizzazione linguistica per alunni stranieri”. Infatti, la presenza nella nostra scuola di alunni di diversa
provenienza etnico-culturale e di situazioni di scolarizzazione fortemente differenziate impone interventi
per la conoscenza della lingua italiana che si realizzano mediante l’attivazione di corsi intensivi per gruppi di
livello.
Per gli alunni che intendono proseguire l’iter scolastico nelle scuole dove è previsto lo studio del latino, la
Scuola organizza Corsi di tale insegnamento.
Diffuso è l’uso flessibile degli spazi come la Biblioteca scolastica luogo privilegiato per la lettura e la scoperta
di una pluralità di testi ma anche luogo pubblico che favorisce la partecipazione di alunni, genitori e gente
del quartiere ad incontri culturali e concerti. Nel pomeriggio la scuola è aperta al pubblico con una serie di
attività. Ciò comporta un aumento delle occasioni di relazione con il coinvolgimento dei genitori entro un
dialogo e un’interazione continua nella forma non solo della partecipazione ma della cooperazione e della
corresponsabilità. Il curricolo scolastico si arricchisce con attività finalizzate a una più ampia informazione su
aspetti che riguardano il benessere e la crescita della persona, la vita sociale, il rispetto dell’ambiente.
(operatori della Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia postale, medici del Consultorio).
CONTINUITA'
Il progetto di “Continuità Didattica” nasce dall’esigenza di assicurare legami tra le diverse fasi dello sviluppo
evolutivo dell’alunno (continuità verticale) e i diversi luoghi dell’educare – istruire (continuità orizzontale).
Ispirati entrambi ad una stessa logica di integrazione, i due versanti della continuità (verticale ed
orizzontale), guardano a due oggetti diversi: l’alunno nel suo processo di formazione e la scuola nelle sue
relazioni con l’ambiente.
Le istituzioni Scolastiche sono state sollecitate fin dagli anni Novanta con la legge 148/90 e la C.M. 399/92 (successivamente sottolineato nella legge delega n. 53/03 e decreto attuativo 59/04), ad allestire percorsi didattici atti a rendere più efficaci ed agevoli i momenti di passaggio al successivo grado di istruzione scolastica. A tal fine tutta la normativa sulla “Continuità” richiama le scuole ad una progettazione congiunta di alcuni aspetti dei diversi curricoli, all’attuazione di forme di accoglienza, nonché a scambio di informazioni per far conoscere le strutture scolastiche e la loro organizzazione ai futuri nuovi iscritti. In conformità a quanto richiede la legislazione scolastica e sulla base delle esperienze passate, il “Progetto Continuità” della Scuola Secondaria di I grado “D.Alighieri,” anche per questo anno scolastico, sarà
caratterizzato da una serie di incontri e attività con gli insegnanti delle Scuole Primarie del territorio, oltre a quelle prossime al bacino di utenza, per la promozione dei processi di continuità educativa e didattica e per consolidare le varie forme di collaborazione volte al confronto di esperienze diverse. Il sabato della Dante
Nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio e febbraio, la Scuola si prepara ad accogliere tutti i
bambini frequentanti le classi quinte del nostro distretto scolastico per vivere dall’interno una vera
giornata di Scuola Media.
Accoglieranno gli alunni i professori della Scuola che li coinvolgeranno nelle attività didattiche
specifiche dei vari corsi, impegnando tutti gli interessi dei bambini: in programma giochi matematici,
scienze in inglese, violino, chitarra, spagnolo, robotica, caviardage, cartolab.
Le lezioni, totalmente gratuite, si svolgeranno, previa registrazione degli alunni in segreteria, dalle
10,30 alle 12,00; ciascun alunno potrà frequentare uno o più sabati, per tutte le sedi.
L’iniziativa rientra all’interno del progetto Continuità ed ha lo scopo formativo di Orientare gli alunni a
scelte consapevoli di indirizzi di studi; familiarizzare con i futuri docenti, con i nuovi compagni e con i
nuovi spazi; creare un reale collegamento didattico tra i programmi di quinta elementare e quelli di
prima media; favorire la socializzazione in un contesto di arricchimento culturale del bambino
PROGETTO ACCOGLIENZA
L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni. Le attività coinvolgono tutti
gli insegnanti delle prime classi. Consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a favorire l’integrazione,
la conoscenza, lo “stare bene insieme”. Per gli insegnanti è un momento di osservazione di
comportamenti utile per integrare le informazioni che saranno raccolte attraverso i colloqui con le
maestre e le letture dei fascicoli e delle schede della Scuola Primaria.
Obiettivi
- Riflettere sul passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di I grado: distinguere le
specificità dei due contesti formativi.
- Creare un clima sereno e favorevole alla comunicazione.
- Favorire la conoscenza dei compagni nuovi.
- Favorire la conoscenza fra adulti ed alunni.
- Favorire la conoscenza del nuovo ambiente scolastico.
- Favore la conoscenza dell’organizzazione del nuovo ambiente scolastico.
- Individuare ed attribuire ruoli ai ragazzi all’interno della classe.
Attività
- Saluto ed appello del Dirigente e formazione dei gruppi classe che si recano nelle proprie aule
accompagnati dagli Insegnanti della prima ora.
- Presentazione di sé, della storia scolastica, del rapporto con la scuola e del tempo libero.
- Analisi del Regolamento d’Istituto
- Uso del diario.
- Uso del libretto scolastico.
- Assegnazione degli incarichi.
- Prova di evacuazione (modalità).
- Raccolta differenziata
-
L’ORIENTAMENTO La Scuola secondaria di 1° grado mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità nel contesto sociale tramite un processo formativo continuo cui devono concorrere, unitariamente, le varie strutture scolastiche. Il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività inter e transdisciplinari. Le une e le altre infatti, tendono a far acquisire all’allievo strumenti (metodi, abilità, conoscenze, …) ad ampia valenza culturale trasferibili in altri campi dello studio e della vita professionale. Tali metodi e strumenti diventano obiettivi comuni trasversali del consiglio di classe. Nell’ambito del POF trova una sua evidente e precisa collocazione il processo di orientamento. Prerequisito di tale processo è la conoscenza di sé, pertanto occorre prevedere un curriculum incentrato su tematiche psicologiche che facciano acquisire all’allievo una maggiore consapevolezza di sé. Gli obiettivi formativi che la nostra scuola propone di far acquisire attraverso le attività di orientamento sono i seguenti: Rendere gli alunni consapevoli delle loro attitudini, interessi e potenzialità; guidarli a conoscere i propri punti di forza e di debolezza; analizzare le reali aspettative, i bisogni e le aspirazioni del singolo; far rilevare l’importanza di determinati valori (soddisfazione, realizzazione di sé, creatività, lavoro economicamente gratificante)Come supporto informativo alle scelte scolastiche, la scuola diffonderà corrette informazioni sul sistema scolastico nazionale, sui percorsi di studio (materie, numero di ore di insegnamento, rientri pomeridiani, caratteristiche dell’Università).In una fase successiva si procederà alla conoscenza della realtà esterna, del mondo del lavoro e delle professioni nonché delle caratteristiche dei contesti socio-economici della regione. Inoltre la scuola dovrà mettere in grado gli alunni di valutare le competenze richieste dai vari settori produttivi delineando una serie di profili professionali (umanistico-letterario, tecnico-scientifico, artigianale, linguistico-turistico, socio-sanitario, economico-commerciale, giuridico-sociale e artistico).
Nel mese di dicembre la scuola organizzerà – per alunni e genitori delle classi terze - incontri informativi con gli istituti della città, per offrire agli alunni una migliore conoscenza delle scuole "superiori e una maggiore consapevolezza delle scelte che da lì a poco andranno a fare. Per le famiglie in orario extra-scolastico saranno organizzati incontri informativi pomeridiani. A questa prima fase informativa, seguirà una seconda fase formativa, che prevede attività laboratoriali svolte da docenti degli istituti superiori nelle nostre classi terze, grazie a “prestiti professionali” eventualmente concordati. L’attività di orientamento si concluderà con un monitoraggio sulle scelte finali degli allievi e sull’esito del loro primo anno di scuola superiore.
STRUTTURA DEL CURRICOLO
Finalità
• offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei “saperi” e dei linguaggi culturali di base
• far acquisire agli studenti strumenti di pensiero necessari per selezionare le informazioni e per “imparare a imparare”
• promuovere la capacità di orientamento fornendo agli studenti occasioni per acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse
• promuovere la costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi
• garantire e promuovere la dignità e l'uguaglianza di tutti gli studenti valorizzando e sostenendo le diversità individuali Competenze
• Competenze sociali e civiche: avere cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita, rispettare le regole condivise, collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune, riconoscere e apprezzare le diverse identità in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco, agire in modo autonomo e responsabile.
• Competenza in lingua italiana: acquisire una padronanza della lingua italiana tale da consentire all'alunno la comprensione di enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
• Competenza nelle lingue straniere: esprimersi a livello elementare in lingua inglese e affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana in una seconda lingua europea
• Competenza matematica e scientifico--tecnologica: analizzare dati e fatti della realtà e verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri, affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi.
• Competenza digitale: utilizzare le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni e per comunicare con soggetti diversi nel mondo
• Competenza storico-geografica: orientarsi nello spazio e nel tempo, osservare e interpretare ambienti, fatti e fenomeni
• Consapevolezza ed espressione culturale: impegnarsi in campi espressivi, motori ed artistici in relazione ai propri talenti e alle proprie potenzialità
• Spirito d'iniziativa: dimostrare originalità e spirito d'iniziativa, assumersi le proprie responsabilità, chiedere aiuto in caso di difficoltà e fornirlo a chi lo chiede. Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento, declinati per classe, sono riportati nel fascicolo della “Programmazione annuale di classe”. Iniziative di ampliamento curriculare
AREA MOTORIA
Settimana dello Sport Il rugby tra i banchi di scuola Bandierai dei Quattro Quarti Pallavolo Attività sportiva pomeridiana
Giochi sportivi studenteschi
Orientoemuovolalunnosedentario
AREA SOCIO, AFFETTIVA E
RELAZIONALE
L’Aquila città territorio, fondazione e sviluppo
storico urbanistico
Punto d’ascolto
Gemellaggi
Progetto Lettura
Progetto Teatro
Progetto Ippoterapia-nuoto
FORUM: La ricostruzione dell’identità sociale nelle
nuove generazioni
AREA MUSICALE
Coro scolastico e orchestra Organizzazione Concorso Musicale “Marco dall’Aquila” Partecipazione alla processione del Venerdì Santo Partecipazione a Concorsi Musicali Nazionali Saggi di “classi” finali
“LA DANTE PER L’ESTERNO”
Il sabato della Dante
I Pomeriggi culturali della Dante
AREA DEL RECUPERO
Diversità e inclusione: il metodo di studio, come
prima misura compensativa per gli alunni DSA e BES
Progetto L2
AREA DEL POTENZIAMENTO
Potenziamento della lingua inglese, francese, tedesca, spagnola finalizzato al conseguimento delle rispettive certificazioni Potenziamento della matematica Corso di greco Partecipazione alle Olimpiadi della matematica Gioia Mathesis ; ai Giochi del Mediterraneo; ai Giochi della Bocconi Incontriamo l’Università CLIL “Il mondo dei funghi” G.E.M.A. L’Aquila attraverso i secoli: storia di un libero Comune Progetto “Aquilanitas” Progetto “Ex alunni”
ATTIVITA’ IN RELAZIONE AL PNDS Strumenti Accesso
• Fibra e banda ultra -larga alla porta di ogni scuola
• Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole Canone di connettività: il diritto a internet parte a scuola Spazi e ambienti per l’apprendimento
• Ambienti per la didattica digitale integrata- Classi 2.0 e 3.0 Amministrazione digitale
• Registro elettronico
Progetti Progetto: Germinal - Big&Open data
LA VALUTAZIONE DEGI APPRENDIMENTI La valutazione è parte integrante del curricolo e lo costruisce sin dalla definizione degli obiettivi, pertanto essa precede, accompagna e segue i percorsi curriculari. Si realizza attraverso una sistematica azione di verifica e di controllo degli esiti e concorre, con la sua finalità anche formativa all’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno e al processo di autovalutazione. Sulla base del regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni -Decreto n.122 del 22giugno 2009 e del D.Lgs.n.62 del 2017-la nostra scuola, attraverso la periodica revisione delle correnti prassi di valutazione, ha elaborato una serie di criteri al fine di introdurre ogni possibile miglioramento per garantire l’attendibilità dei giudizi di ammissione all’esame e la validità dei voti. La preparazione di ogni alunno viene valutata giornalmente e periodicamente attraverso le seguenti procedure:
• osservazioni sistematiche e approfondite sul registro personale dell’insegnante
• uso di prove oggettive e semistrutturate di verifica degli apprendimenti disciplinari
• prove Invalsi per “addestrare” gli alunni a questa tipologia di prove Le verifiche sul rendimento scolastico saranno attinenti alle discipline previste dai Piani di Studio Nazionali e coerenti con gli obiettivi di apprendimento riportati nel fascicolo della programmazione annuale di classe. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classe ed è espressa con voti numerici in decimi. Essi vengono riportati in lettere nel Documento di Valutazione degli alunni e nel registro generale dei voti. I voti relativi allo scrutinio finale sono sempre deliberati a maggioranza dal Consiglio di Classe su proposta non vincolante del docente della singola disciplina. Il Regolamento sulla Valutazione prevede, a fronte di un non compiuto raggiungimento degli obiettivi previsti, che la scuola provveda a trasmettere alla famiglia una specifica nota al riguardo. Per la chiarezza e trasparenza e per migliore comprensione da parte delle famiglie la valutazione in decimi viene attuata anche nella pratica quotidiana Per assicurare alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento, il Consiglio di Classe si avvarrà del “libretto personale” di registrazione dei voti delle verifiche orali e scritto-grafiche, in possesso di ogni alunno. Tutte le verifiche verranno inoltre puntualmente annotate sul Registro on line. Si precisa che la rilevazione degli apprendimenti disciplinari e la valutazione finale deriveranno inoltre da: esercitazioni, colloqui, relazioni, lavori di gruppo e osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento. Ai sensi dell'articolo 1 del decreto legislativo n, 62/2017. la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione in relazione all'acquisizione di conoscenze. abilità e competenze. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo e alle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione". Per queste ultime la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell'area storico-geografica, ai sensi dell'articolo I della legge n, 169/2008. La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dal consiglio di classe. I docenti che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dalle alunne e dagli alunni e sull’ interesse manifestato. A tal fine il collegio dei docenti ha definito la seguente rubrica
COMPETENZE CHIAVE INDICATORI GIUDIZIO: (SUFFICIENTE,BUONO,DISTINTO,OTTIMO)
IMPARARE AD IMPARARE -IMPEGNO RESPONSABILE E COSTANTE -AUTONOMIA NELL’ESECUZIONE
COLLABORARE E PARTECIPARE
-COMPORTAMENTO RISPETTOSO VERSO L’ALTRO -INTERAZIONE POSITIVA
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
-RISPETTO DELLE REGOLE -ASSIDUITA’ NELLA FREQUENZA
Il collegio dei docenti ha quindi deliberato i criteri e le modalità di valutazione ed ha esplicitato la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento elaborando la seguente rubrica valutativa
CONOSCENZA
ABILITA’
COMPETENZE
VOTO 4
CONOSCENZA – frammentaria
e/o - lacunosa
- parziale
ed ESPOSIZIONE – impropria
e/o - confusa
inadeguata
Riconosce, (analizza) e confronta in modo - occasionale
e/o - insufficiente
- incompleto
le conoscenze
In situazioni nuove, applica in maniera inadeguata e improduttiva le sue conoscenze
VOTO 5
CONOSCENZA - frammentaria
O superficiale
ed ESPOSIZIONE – incompleta
o - incerta
Riconosce, (analizza) e confronta in modo - parziale
e/o - poco organico
le conoscenze in suo possesso
In situazioni nuove utilizza/applica le conoscenze acquisite in maniera
- incompleta
e/o - imprecisa
VOTO 6
CONOSCENZA – essenziale o - sufficiente ed ESPOSIZIONE - generica
o semplice
Riconosce, analizza e confronta in modo - essenziale
o - sufficientemente
le conoscenze in suo possesso
In situazioni nuove utilizza/applica le conoscenze acquisite in maniera
- adeguata
e/o - accettabile
VOTO 7
CONOSCENZA – adeguata o - appropriata ed ESPOSIZIONE - buona
Riconosce, analizza e confronta in modo - chiaro
o - appropriato
In situazioni nuove utilizza/ applica le conoscenze acquisite in maniera
- opportuna
o - chiara
- corretta
- abbastanza completo
le conoscenze in suo possesso
o - appropriata
- corretta
VOTO 8
CONOSCENZA - buona o
- ampia
-
ed ESPOSIZIONE - fluida o appropriata
- coerente
Sa riconoscere, analizzare e confrontare le conoscenze in suo possesso ed elaborare dati e informazioni.
In situazioni nuove utilizza/ applica le conoscenze acquisite in maniera
- corretta
o - appropriata
- consapevole
VOTO 9
CONOSCENZA ampia e
approfondita
ed ESPOSIZIONE fluida e organica
Sa riconoscere, analizzare e confrontare le conoscenze in suo possesso ed elaborare dati e informazioni in modo sicuro e personale.
In tutte le situazioni utilizza/ applica le conoscenze acquisite in maniera autonoma e significativa
VOTO
10
CONOSCENZA completa e approfondita Ed ESPOSIZIONE organica, ricca e
personale, con ottimo controllo
dei mezzi espressivi
Sa riconoscere, analizzare e confrontare le conoscenze in suo possesso ed elaborare dati e informazioni in modo
personale, critico e creativo.
In tutte le situazioni utilizza/ applica le conoscenze acquisite in maniera autonoma, sicura e originale, anche in
funzione di nuove acquisizioni.
Dall’anno scolastico 2017-18 per tutte le alunne e tutti gli alunni la valutazione periodica e finale viene
integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale.
personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito:
COMPORTAMENTO
L'alunna ha un comportamento
corretto, responsabile e controllato
corretto
vivace ma responsabile
poco adeguato: riconosce ma non rispetta le regole
non adeguato: non riconosce e non rispetta le regole
FREQUENZA
Frequenta con assiduità
Frequenta con regolarità
Frequenta con qualche discontinuità
Frequenta in modo discontinuo
Frequenta saltuariamente
SOCIALIZZAZIONE
Riguardo alla socializzazione
è integrata positivamente e costruttivamente nel gruppo/classe
è integrato/a positivamente nella classe
è integrata nella classe
ha qualche difficoltà d'integrazione nel gruppo-classe e collabora solo se stimolato/a
ha difficoltà di integrazione nel gruppo/classe
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Manifesta un impegno continuo e tenace, partecipando proficuamente
Partecipa in modo costante
Partecipa in modo adeguato
Presenta attenzione discontinua e tempi brevi di concentrazione
Non è attento e mostra difficoltà di concentrazione
al dialogo educativo
METODO DI STUDIO
Il metodo di studio risulta
organico, riflessivo e critico
efficace
organico per le fasi essenziali del lavoro scolastico
poco efficace e scarsamente produttivo
disorganico
SITUAZIONE DI PARTENZA
Partito/a da una preparazione iniziale globalmente
solida
consistente
adeguata
incerta
lacunosa
PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI DIDATTICI
ha fatto registrare, rispetto al livello di partenza,
degli eccellenti progressi
dei notevoli progressi
regolari progressi
alcuni progressi
pochi progressi
irrilevanti progressi
negli obiettivi programmati
GRADO DI APPRENDIMENTO
Il grado di apprendimento evidenziato è complessivamente
ricco e personalizzato
ampio e approfondito
abbastanza completo
adeguato ma settoriale
in via di miglioramento
frammentario e superficiale
del tutto carente
alquanto lacunoso
La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per le alunne e gli
alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata dal documento di
valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all'interesse manifestato e ai livelli di
apprendimento conseguiti.
La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica. Il collegio dei docenti ha definito i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio:
RUBRICA VALUTATIVA CON INDICATORI DEL COMPORTAMENTO
COMPETENZE CHIAVE
INDICATORI GIUDIZIO
1-IMPARARE AD IMPARARE a. esecuzione autonoma, corretta e sistematica delle consegne
OTTIMO
b. impegno responsabile e costante a casa e a scuola
c. uso responsabile del materiale
2- COLLABORARE E PARTECIPARE a. comportamento rispettoso verso tutte le persone
b. rilevante collaborazione positiva e trainante con i compagni e gli insegnanti
3-AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
a. rispetto pieno delle regole, dell’ambiente e del materiale scolastico
b. assiduità e puntualità nella frequenza
1-IMPARARE AD IMPARARE a. esecuzione corretta e sistematica delle consegne
DISTINTO
b. impegno costante a casa e a scuola c. uso corretto del materiale
2- COLLABORARE E PARTECIPARE a. comportamento rispettoso verso tutte le persone
b. collaborazione positiva con i compagni e gli insegnanti
3-AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
a. rispetto delle regole, dell’ambiente e del materiale scolastico
b. assiduità e puntualità nella frequenza
1-IMPARARE AD IMPARARE a. esecuzione generalmente corretta e regolare delle consegne
BUONO
b. impegno non sempre costante a casa e a scuola
c. uso prevalentemente corretto del materiale
2- COLLABORARE E PARTECIPARE a. comportamento rispettoso verso tutte le persone
b. collaborazione sufficiente con i compagni e gli insegnanti
3-AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
a. rispetto sostanziale delle regole, dell’ambiente e del materiale scolastico
b. costanza e sufficiente regolarità nella frequenza
1-IMPARARE AD IMPARARE
a. esecuzione non sempre corretta e regolare delle consegne
b. impegno incostante a casa e a scuola c. uso poco corretto del materiale
SUFFICIENTE
2- COLLABORARE E PARTECIPARE
a. comportamento a volte poco rispettoso verso tutte le persone;
b. collaborazione parziale con i compagni e gli insegnanti
3-AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
a. difficoltoso rispetto delle regole, dell’ambiente e del materiale scolastico; ammonizioni verbali e scritte
b. irregolarità nella frequenza
1-IMPARARE AD IMPARARE
a. ripetuta e mancata esecuzione delle consegne b. impegno assente a casa e a scuola c. uso scorretto del materiale
NON SUFFICIENTE
2- COLLABORARE E PARTECIPARE
a. comportamento irrispettoso verso tutte le persone
b. relazione negativa con i compagni e gli insegnanti
3-AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
a. mancanza di rispetto delle regole, dell’ambiente e del materiale scolastico; ammonizioni verbali, scritte e sanzioni disciplinari
b. frequenza saltuaria con numerose assenze e ritardi e/o uscite anticipate
Validità dell’anno scolastico
Nulla è innovato per l'accertamento della validità dell'anno scolastico per le alunne e gli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Pertanto, come in precedenza. ai fini della validità dell'anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. Spetta al collegio dei docenti, con propria delibera, stabilire eventuali deroghe al limite minimo di frequenza previsto per accertare la validità dell'anno scolastico. Tali deroghe possono essere individuate per casi eccezionali, debitamente documentati, a condizione che la frequenza effettuata dall'alunna o dall'alunno consenta al consiglio di classe di acquisire gli elementi necessari per procedere alla valutazione finale. Come già previsto l'istituzione scolastica comunica all’inizio dell'anno agli alunni e alle loro famiglie il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza che consenta di assicurare la validità dell'anno: inoltre rende note le deroghe al limite di ore di frequenza deliberate dal collegio dei docenti. Si segnala inoltre la necessità di fornire. secondo una periodicità definita autonomamente dalle istituzioni scolastiche e comunque prima degli scrutini intermedi e finali, informazioni puntuali ad ogni alunna e ad ogni alunno e alle loro famiglie in relazione alle eventuali ore di assenza effettuate. Per le alunne e gli alunni per i quali viene accertata. in sede di scrutinio finale. la non validità dell'anno scolastico. il consiglio di classe non procede alla valutazione degli apprendimenti disponendo la non ammissione alla classe successiva.
Criteri per l'ammissione all'esame di Stato e crediti formativi
VIENE AMMESSO a sostenere l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione l'alunno che:
• abbia frequentato almeno i tre quarti del monte ore annuo personalizzato (rif. norm. DM 741/2017 art.2). Secondo i criteri deliberati dal Collegio, può essere ammesso a sostenere l'esame il candidato che, pur non avendo raggiunto il monte ore annuo relativo alla frequenza, abbia presentato idonea certificazione medica e abbia maturato un congruo numero di valutazioni in tutte le discipline.
• non sia incorso nella sanzione disciplinare della “non ammissione all'esame di Stato”, secondo quanto regolamentato dall'art. 4, commi 6 e 9bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24 giugno 1998 (rif. norm. DM 741/2017 art.2).
• abbia partecipato alle prove nazionali Invalsi di italiano, matematica, inglese (rif. norm DM 741/2017 art.2).
• abbia conseguito l'acquisizione degli obiettivi relativi ai livelli di apprendimento in tutte le discipline, o abbia conseguito una mancata o parziale acquisizione dei livelli di apprendimento, tale da raggiungere una media complessiva pari ad almeno 5,5/10.
• per i candidati privatisti si consultino le indicazioni riportate nel DM 741/2017 art.3.
NON VIENE AMMESSO a sostenere l'esame di Stato l'alunno che:
• abbia conseguito una mancata o parziale acquisizione dei livelli di apprendimento in più discipline, tale da determinare una valutazione complessiva media inferiore a 5,5/10. In questo caso, il giudizio di non ammissione, adeguatamente motivato, viene espresso a maggioranza, con votazione del Consiglio di Classe, compreso il docente di religione cattolica o materia alternativa, e viene riportato sul verbale della seduta.
• sia incorso nella sanzione disciplinare della “non ammissione all'esame di Stato”, secondo quanto regolamentato dall'art. 4, commi 6 e 9bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24 giugno 1998.
• non abbia partecipato alle prove nazionali Invalsi di italiano, matematica, inglese. • non abbia raggiunto almeno i tre quarti del monte ore annuo personalizzato e sia privo di certificazione medica.
Al fine di evidenziare e valorizzare il processo di apprendimento dell'alunno nell'arco del percorso scolastico triennale, il voto di ammissione all'esame di Stato è determinato dalla media complessiva degli esiti del triennio.
Il Consiglio formula, per i candidati ritenuti idonei, un voto di ammissione espresso in decimi, che concorre alla determinazione del voto finale (rif. norm. DM 741/2017 art.2). Valutazione finale: Il voto finale è dato dalla media tra media dei voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza arrotondamenti, e voto di ammissione (rif. norm. DM 741/2017 art.13).
Il voto finale va arrotondato all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 (rif. norm. DM
741/2017 art.13).
Per i candidati privatisti il voto finale viene determinato dalla media dei voti delle singole prove scritte e del voto del colloquio, arrotondato all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 (rif. norm. DM 741/2017 art.13).
L'Esame è superato se il candidato raggiunge una votazione non inferiore a 6/10 (rif. norm.DM 741/2017 art.13).
La lode è decisa all'unanimità dalla commissione, su proposta della sottocommissione, sulla base delle valutazioni conseguite nel triennio e degli esiti delle prove d'esame (rif. norm. DM 741/2017 art.13).
CREDITI FORMATIVI
Il Consiglio di Classe definisce il voto di ammissione tenendo conto dei seguenti indicatori:
1. Profitto nel triennio 2. Assiduità della frequenza (Per gli alunni diversamente abili o anche normodotati, bisognosi di una riduzione oraria certificata per seguire terapie mediche o riabilitative che comportino assenze ripetute o prolungate, la modalità di applicazione di tale indicatore è demandato ai singoli Consigli di classe.) 3. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività integrative e complementari 4. Eventuali crediti formativi accumulati nell'arco del triennio
I Crediti formativi possono essere attribuiti, alla fine del percorso scolastico triennale, all'alunno che abbia frequentato nell'arco del triennio una o più attività fra quelle elencate nel PTOF. Le attività vengono valutate 0,10 punti ciascuna, fino ad un massimo di 0,40 punti. Il Consiglio si riserva di valutare eventuali attività extrascolastiche.
Ammissioni alle classi seconda e terza Per l'ammissione alle classi seconda e terza sono validi gli stessi criteri stabiliti per l'ammissione all'esame di Stato.
Si rammenta che è stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per gli alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a 6/10. Come è stato già precisato, infatti, la valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio sintetico. E’ stata invece confermata la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4. commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998).
La certificazione delle competenze
L'articolo 9 del decreto legislativo n. 6.2/2017 indica la finalità e i tempi di rilascio della certificazione delle competenze. In particolare, si rammenta che la certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (in quest'ultimo caso soltanto ai candidati che hanno superato l'esame di Stato). Il decreto precisa che i modelli sono adottati con provvedimento del Ministro dell'istruzione. dell'università e della ricerca e che i principi generali per la loro predisposizione fanno riferimento al profilo dello studente, cosi come definito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'Unione europea/ e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime. Il modello consente anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai docenti della classe o dal consiglio di classe, sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e informale. Il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione sono allegati al decreto ministeriale 3 ottobre 2017. n. 742. Per le alunne e gli alunni con disabilità la certificazione redatta sul modello nazionale può essere accompagnata, se necessario. da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato, La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI. in cui viene descritto il livello raggiunto dall'alunna e dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e da un'ulteriore sezione, sempre redatta da INVALSI, in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua inglese. Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche. Poiché la certificazione delle competenze è definita in sede di scrutinio finale, non è rilasciata alle alunne e agli alunni che partecipano all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
• Ogni giorno gli alunni devono presentarsi a scuola cinque minuti prima dell’ora fissata per l’inizio delle
lezioni. I ritardi sono sempre annotati sul Registro di Classe; il docente ha la facoltà di richiederne
giustificazione. Se i ritardi sono reiterati la Presidenza si riserva di contattare la famiglia. Per l’entrata
posticipata (2ª o 3ª ora) non è obbligatoria la presenza di un genitore; è sufficiente la firma sul libretto
nell’apposito spazio “giustificazioni e ritardi”. • Al suono della prima campana gli alunni devono subito
entrare in classe. • L’uscita dall’aula avviene solo con il permesso dell’insegnante. Non è ammesso usufruire
dei servizi durante la prima ora e l’ultima ora, salvo necessità comunicate dai genitori. • Uscita dalla scuola:
per nessun motivo l’alunno può abbandonare da solo la scuola. Modificazioni dell’orario di entrata/uscita
annuale vanno rivolte all’Ufficio e motivate con richiesta scritta da parte dei genitori. Fanno eccezione le
uscite occasionali anticipate per tempi stabiliti motivate dai genitori con richiesta specifica. Dell’uscita
anticipata e del relativo permesso prende nota sul registro il docente in servizio nell’ora in cui si verifica
l’uscita stessa. Si ribadisce che non sono consentite uscite di minori non accompagnati sulla sola scorta di
dichiarazioni rilasciate telefonicamente o per iscritto dai genitori, senza la loro presenza. Nel caso di genitori
impossibilitati a riprendere i figli è necessario depositare ad inizio anno una delega scritta in segreteria per
autorizzare altri familiari (nonni, fratelli maggiorenni…). Il permesso per tali uscite, prodotto su uno
stampato a disposizione in segreteria, viene a questo Ufficio presentato e, previa identificazione della
persona richiedente, vistato, consegnato al richiedente stesso che, tramite il Collaboratore scolastico,
procede al prelevamento dell’allievo. L’uscita deve comunque coincidere con il cambio dell’ora. • Pausa di
ricreazione: è considerata a tutti gli effetti momento educativo socializzante. Gli alunni trascorrono le pause
ricreative in classe. La sorveglianza è affidata ai docenti delle ore che precedono la ricreazione. Essi sono, a
tutti gli effetti, responsabili degli alunni . • Si ricorda che le assenze alle lezioni di strumento musicale che si
svolgono nelle ore pomeridiane costituiscono assenze a tutti gli effetti, trattandosi di lezioni di materie
curriculari e vanno giustificate dal genitore.
• Ogni alunno deve avere un comportamento educato e rispettoso con tutto il personale della scuola e con i
compagni. Non deve recare danno alle cose altrui e alle attrezzature scolastiche, non deve sporcare i muri
con scritte o figure di qualsiasi genere. • Nessun oggetto estraneo all’attività didattica deve essere portato a
scuola. Il telefonino cellulare o altri dispositivi elettronici vanno tenuti nello zaino. Si ricorda che è fatto
divieto assoluto di realizzare foto e/o filmati negli ambienti scolastici. • Nel caso in cui alcuni alunni vengano
individuati quali sospetti portatori di malattie contagiose, la scuola provvede alla comunicazione alla ASL ed
alla famiglia affinché si provveda all’accertamento della eventuale patologia, al fine di salvaguardare la
comunità scolastica dal rischio di una epidemia. Al rientro a scuola dopo un periodo di malattia contagiosa,
è necessario presentare certificazione medica che attesti il superamento del rischio contagio. • Tutti gli
allievi sono assicurati per gli incidenti che possono accadere durante le ore di lezione e
durante il tempo necessario al percorso in ingresso e in uscita dall’abitazione alla scuola e viceversa. La
denuncia dell’incidente occorso va presentata a scuola e documentata con referto del pronto soccorso in
tempi rapidi tali da consentire alla scuola l’inoltro della documentazione necessaria. Per incidenti più
rilevanti o per malori gravi che dovessero verificarsi a scuola, si procederà a chiamare il 118, ove se ne
ravvisi la necessità, unitamente alla contemporanea telefonata ai genitori. • Non è consentito agli alunni
singoli o ai piccoli gruppi che svolgono attività di laboratorio, abbandonare la propria classe senza il docente
responsabile. Gli spostamenti degli alunni nell’ambito dell’edificio avvengono sotto sorveglianza del
personale docente o dei collaboratori scolastici. • Giustificazioni e assenze: all’inizio di ogni anno scolastico
il genitore responsabile è tenuto a depositare la propria firma sul libretto delle assenze del figlio alla
consegna del medesimo. L’alunno viene giustificato dal docente che lo accoglie in classe all’inizio della
prima ora. Qualora si presentasse sprovvisto della giustificazione, è tenuto a portarla il giorno successivo. Se
le inadempienze dovessero ripetersi, la scuola prenderà contatto con la famiglia. • Per le assenze per motivi
di salute superiori ai 5 gg. è necessario presentare il certificato medico. • Si ricorda inoltre che, per assenze
superiori al 25% del monte ore annuale di lezione previsti per l’anno in corso (207 gg.in totale), è prevista la
ripetenza dell’anno nella stessa classe. Tale disposizione, che tiene conto delle assenze giustificate e non,
trae sostanza dal fatto che con tale numero di assenze è oggettivamente pregiudicato il minimo di
acquisizioni formative dell’allievo. È rimessa alla decisione del Consiglio di classe l’eventuale possibilità della
promozione alla classe successiva sulla base di un accertato e sufficiente recupero delle competenze da
parte dell’allievo stesso. • Per l’esonero temporaneo o annuale dalle lezioni pratiche di Educazione fisica, è
necessario rivolgere richiesta alla scuola allegando alla stessa un certificato medico che ne motivi la
necessità. • L’esonero dalle lezioni di religione cattolica è di fatto automatico con la richiesta esplicita,
all’atto della domanda di iscrizione, di non volersi avvalere di tale insegnamento. • In caso di proclamazione
di sciopero da parte dei sindacati di categoria, i genitori vengono preavvertiti del giorno in cui è previsto.
Naturalmente non è mai possibile prevedere quale adesione ci sarà, in quanto i docenti possono riservarsi la
decisione immediatamente prima delle lezioni. È da aggiungere, inoltre, che l’orario della scuola media
prevede l’ingresso in orari differenziati da parte dei docenti. La situazione che si verifica nel caso di una
proclamazione di sciopero rende problematica la gestione della giornata scolastica per cui ci si organizza
tenendo presenti le seguenti regole: • i docenti scioperanti vengono rilevati nelle ore del loro rispettivo
inizio lezioni; • non è possibile procedere alla sostituzione, ma è prevista la sola sorveglianza degli alunni
presenti; • i genitori possono recarsi a scuola per prelevare i loro figli; • l’assenza effettuata durante una
giornata di sciopero va giustificata come assenza per sciopero, salvo altre motivazioni; • in caso di scioperi
generali che investano i trasporti la giustificazione va presentata in ogni caso con la motivazione “mancanza
autobus di linea”, salvo altre motivazioni • Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono a tutti gli effetti
attività scolastiche. Pertanto, i comportamenti scorretti sono sanzionabili.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
In conformità con quanto stabilito dal D.P.R. 235/2007, ogni sanzione deve aver funzione educativa e non
punitiva. Esse vengono graduate a seconda della mancanza commessa al fine di rendere omogenee tra i
diversi corsi le applicazioni delle sanzioni agli alunni, si prevedono le seguenti modalità interpretative degli
atti ed atteggiamenti riconducibili a situazioni che richiedono l’intervento della scuola.
FATTO MOLTO GRAVE: violenza fisica alle persone (compagni o personale della scuola), danneggiamento e
imbrattamento volontario ad arredi e strumenti didattici (computer, vocabolari, strumentazione scientifica,
banchi, pareti ecc.), danneggiamento locali (bagni, aule, palestra, pareti interne edificio...), grave turpiloquio
nei confronti del personale, dei compagni o di persone presenti nella scuola, indisciplina grave nel corso
delle uscite didattiche, sottrazione o imbrattamento di registri o documenti scolastici compreso il presente
libretto; uso del cellulare in classe.
FATTO GRAVE: minaccia fisica, turpiloquio. Atteggiamenti e comportamenti poco urbani nei confronti delle
persone, disturbo nel corso delle lezioni, rifiuto di osservare le disposizioni impartite dai docenti in classe e
nel corso delle uscite didattiche.
COMUNI INFRAZIONI DISCIPLINARI: mancanza di materiale scolastico, ritardo nell’ingresso a scuola ecc.
CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI A) Sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica: (art. 4 comma 1) In caso di comuni infrazioni disciplinari (tipo 3) (mancanza di materiale
scolastico, ritardo nell’ingresso a scuola ecc…) il docente provvederà ad applicare le seguenti sanzioni: 1.
Ammonizione verbale da parte dell’insegnante; 2. Ammonizione scritta con presa visione da parte del
genitore; 3. Annotazione sul registro di classe e/o libretto personale con presa visione del genitore; 4.
Convocazione e ammonizione del Dirigente Scolastico; 5. Convocazione della famiglia con lettera per un
colloquio con un docente del Consiglio interessato e/o Dirigente Scolastico. Per le infrazioni di tipo 1 e 2 si
invia comunicazione scritta alla famiglia, da restituire debitamente firmata. Il Consiglio di classe In caso di
infrazioni disciplinari (di tipo 1 e 2) può provvedere alla: • sospensione delle visite d’istruzione con obbligo
di frequenza di attività alternative • sospensione dal viaggio d’istruzione con obbligo di frequenza di attività
alternative.
B) B) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per
un periodo inferiore a 15 giorni (art. 4 comma 8): Tali sanzioni adottate dal Consiglio di Classe sono
comminate soltanto in caso di gravi infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art. 3
del DPR n. 249/98 (note per fatto molto grave e grave). Ogni Consiglio di Classe può, in autonomia,
deliberare di applicare al singolo caso una sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza. In
quest’ultimo caso il Consiglio stesso deve prevedere un’attività in favore della Comunità Scolastica (per
esempio rimozione delle scritte nei bagni, catalogazione dei libri nella
biblioteca) che l’alunno possa svolgere, su scelta della famiglia, in alternativa all’allontanamento dalla
scuola.
C) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un
periodo superiore a 15 giorni: (art. 4 comma 9) Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio di Istituto,
se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1. devono essere stati commessi reati che violino la
dignità e il rispetto per la persona umana (ad es.: violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di
natura sessuale ecc.) oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone
( ad es.: incendio o allagamento) ;2. il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga
al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la
durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di
pericolo.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la Scuola promuove – in coordinamento con la famiglia
dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria – un percorso di recupero
educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità
scolastica.
D) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine
dell’anno scolastico: (art. 4 comma 9 bis) Tale sanzione, da parte del Consiglio di Istituto, è prevista alle
seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: 1. devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di
reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da
una particolare gravità tali da determinare seri apprensioni a livello sociale; 2. non solo esperibili interventi
per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.
E) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame
di stato conclusivo del corso di studi (art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi più gravi di quelli già indicati al
punto d) e al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio di Istituto può disporre l’esclusione
dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi
(comma 9 bis) È importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti b), c), d) ed e) possono
essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’Istituzione scolastica, della sussistenza di elementi
concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (comma 9 ter)
IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari anzidette, è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia
interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione all’apposito Organo di Garanzia
interno alla scuola. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni (art. 5 – Comma 1).
Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Sulla base della nuova normativa introdotta dalla circolare ministeriale del 31 luglio 2008, la scuola
secondaria di I grado “D. Alighieri” intende stipulare un patto educativo di corresponsabilità con i genitori
degli alunni che frequentano la nostra scuola. I destinatari naturali del patto educativo di corresponsabilità
sono quindi i genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli, dovere che non viene
meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza della scuola (art. 30 Cost., artt. 147-155, 317bis
C.C. e articoli 2048 e seguenti del C.C.). L’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare le famiglie, fin
dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La scuola
dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare
una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il
dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti e i genitori. L’introduzione del patto di
corresponsabilità è orientato a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie
nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori ciascuno secondo i
rispettivi ruoli e responsabilità. Il “patto” vuole essere dunque uno strumento innovativo attraverso il quale
declinare i reciproci rapporti, i diritti e doveri che intercorrono tra l’istituzione e le famiglie, uno strumento
per rafforzare la condivisione da parte dei genitori delle priorità educative e del rispetto dei diritti e dei
doveri di tutte le componenti presenti nella scuola. A norma dell’Art.7 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95:
“A decorrere dall’anno scolastico 2012-13 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli
alunni in formato elettronico (...) i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e
alle famiglie in formato elettronico.”
L’istituzione scolastica e i docenti si impegnano a: • rispettare i tempi, le modalità di apprendimento e i
ritmi propri di ciascuna persona tutelando il diritto a d apprendere anche degli studenti in situazioni di
svantaggio; • favorire il successo scolastico anche attraverso le attività di recupero delle insufficienze
nell’arco dell’intero anno scolastico; • supportare l’alunno nelle scelte scolastiche per l’attuazione del
proprio progetto di vita (orientamento in itinere e orientamento in uscita); • rispettare la riservatezza in
relazione ai problemi degli studenti e delle famiglie; • favorire la partecipazione delle famiglie alla vita
scolastica, mettendo a disposizione aule e strumentazioni necessarie; • recepire dalle famiglie le istanze
volte al miglioramento del servizio scolastico; • creare un clima sereno e corretto per favorire lo sviluppo
delle conoscenze e delle competenze; • favorire, anche attraverso attività progettuali integrative (incontri
culturali, uscite didattiche…) la maturazione dei comportamenti e dei valori, combattendo ogni forma di
pregiudizio e di emarginazione; • informare studenti e genitori del proprio intervento educativo ed
esplicitare i criteri per la valutazione. I genitori si impegnano a: • conoscere l’Offerta formativa
dell’Istituzione scolastica e il regolamento scolastico, partecipando al dialogo educativo e collaborando con i
docenti; • utilizzare le opportunità offerte di partecipazione alla vita democratica della scuola per far
conoscere le proprie opinioni e proposte legate al miglioramento dell’offerta formativa e del servizio
scolastico; • sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; • essere disponibile e
assicurare la frequenza dei propri figli anche ai corsi di recupero; • informare l’istituzione scolastica di
eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente; •
vigilare sulla frequenza dello studente, giustificando tempestivamente le assenze il giorno del rientro se
necessario con il certificato medico nei casi previsti dal Regolamento d’Istituto; • limitare il più possibile le
assenze, le uscite anticipate o le entrate posticipate; • rispettare l’orario delle lezioni; • vigilare sullo
svolgimento da parte dei propri figli dei compiti assegnati e delle attività di studio ed approfondimento; •
invitare il proprio figlio a non fare uso di telefoni cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o
audiovisivi, anche in considerazione delle sanzioni previste dal Regolamento d’istituto e da norme di legge
vigenti; • intervenire tempestivamente e collaborare con l’Ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe
nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; • collaborare con l’istituzione scolastica per arginare il succedersi
di eventuali episodi di bullismo; • tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare
dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; • impegnarsi a riconsegnare debitamente
firmate le comunicazioni provenienti dalla scuola anche se scritte tramite annotazioni sul diario; •
controllare che l’abbigliamento dei propri figli sia decoroso; • risarcire economicamente la scuola per i danni
arrecati agli arredi, alle attrezzature e ai servizi provocati da comportamenti non adeguati; risarcire il danno
in concorso con tutta la comunità studentesca della scuola ovvero della classe quando l’autore del fatto non
dovesse essere identificato (art. 4 comma 5 DPR 249/98).
Gli alunni si impegnano a: • essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; • non usare mai il
telefono cellulare in classe; • lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; • chiedere di uscire dall’aula solo
in caso di necessità e uno per volta; • intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; • portare
il materiale didattico richiesto per ogni disciplina e mantenerlo in ordine; • conoscere l’Offerta formativa
presentata dagli insegnanti; • rispettare i compagni e il personale della scuola; • rispettare le diversità
personali e culturali e la sensibilità altrui; • collaborare per arginare eventuali atti di bullismo nell’ambiente
scolastico; • conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto; • rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori
della scuola; • partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; • svolgere regolarmente il lavoro
assegnato a scuola e a casa; • favorire la comunicazione scuola/famiglia; • sottoporsi regolarmente alle
verifiche previste dai docenti; • mantenere a scuola un abbigliamento decoroso.
Azioni della scuola per l’inclusione scolastica
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI – BES
Tale documento nasce dall’esigenza di mettere in risalto che il nostro istituto scolastico è nella condizione
di assicurare e supportare gli alunni diversamente abili/BES con tutte le strategie organizzative necessarie e
disponibili atte a garantire i diritti a tutti gli alunni facenti parte della comunità scolastica. Quindi lo scopo è
quello di superare ogni forma di insegnamento “speciale”, in modo che ogni azione didattico educativa sia
la base della crescita e della formazione di ogni alunno.
L’art.12 della legge n.104 del 1992 stabilisce che l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo
delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle
relazioni e nella socializzazione e che l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere
impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalla disabilità. E’ accogliente la
scuola che assicura ad ogni alunno di percorrere la propria strada della crescita e maturazione nel rispetto
dei suoi ritmi e stili di apprendimento.
FINALITA’ E OBIETTIVI
La scuola dell’autonomia ha la sua massima espressione nell’inclusione e integrazione degli alunni
diversamente abili e BES. La piena inclusione quindi è un obiettivo esplicito del nostro istituto scolastico,
che si raggiunge attraverso una articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse
del territorio.
Il protocollo si articola nella definizione di ruoli e azioni:
• Individuare principi, criteri e indicazioni per un inserimento degli alunni diversamente abili/BES
• Compiti e ruoli dei soggetti coinvolti
• Stabilire la sequenza temporale dell’accoglienza e delle attività connesse.
• Condividere prassi: 1) amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione e verifica
della completezza del fascicolo personale; 2) comunicativo e relazionali (prima conoscenza
dell’alunno e accoglienza nella scuola); 3) educativo didattiche (assegnazione alla classe,
accoglienza, incontri di equipe)
Il protocollo è uno strumento di lavoro che dovrà essere aggiornato e integrato perché parte fondamentale
di tutte le azioni progettuali dell’istituto, quindi inserito nel PTOF.
OBIETTIVI
1. DEFINIRE PRATICHE CONDIVISE DI INCLUSIONE
2. ACCOMPAGNARE IL PASSAGGIO DA UN GRADO ALL’ALTRO DI SCUOLA
3. GUIDARE L’INSERIMENTO NELLA NUOVA SCUOLA
4. PROMUOVERE INIZIATIVE DI COLLABORAZIONE TRA SCUOLA FAMIGLIA ED ENTI LOCALI
5. VALORIZZARE LE ATTIVITA’ FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA E I
PERCORSI PERSONALIZZATI VOLTI ALLO SVILUPPO DEL SENSO DI AUTOEFFICACIA, SENTIMENTO DI
AUTOSTIMA E DI COMPETENZE FINALIZZTE ALLA CRESCITA PERSONALE E SOCIALE DELL’ALUNNO
DIVERSAMENTE ABILE/BES.
MODALITA’
Le strategie di intervento che verranno poste in essere, seguiranno alcuni passaggi:
o Incontri cadenzati e non con le amministrazioni locali (ASL, Comune, Enti Locali) per la
stesura dei P.D.F. dei P.E.I e per la realizzazione di progetti integrati.
o Incontri di continuità con le scuole primarie
o Incontri di GLI in cui si riuniranno tutti gli insegnanti di sostegno, coordinati da un docente
referente o dalla Funzione strumentale per analizzare, confrontare e progettare strategie di
intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei PEI e nei PDP
o
o Azioni di verifica in itinere (fine 1° Quadrimestre) dei PEI e dei PDP.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA:
• Verbale di individuazione
• Diagnosi funzionale
• Profilo di Funzionamento
• Piano educativo individualizzato
• Relazione intermedia
• Verifica finale
• Verbali del GLHO/GLI
• Certificazione delle competenze
IL CURRICOLO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
CURRICOLO INDIVIDUALIZZATO CURRICOLO DIFFERENZIATO CURRICOLO ALTERNATIVO
DEFINISCE:
1. Obiettivi ridotti
2. Contenuti semplificati
PRESENZA DI FACILITATORI
• Nuove tecnologie
• Strumentali
• Ambientali
DEFINISCE:
o Obiettivi differenziati
o Contenuti differenziati
PRESENZA DI FICILITATORI
• Nuove tecnologie
• Strumentali
o Ambientali
DEFINISCE:
o Attività did. Alternative
o Attività educative
PRESENZA DI FICILITATORI
• Nuove tecnologie
• Strumentali
• Ambientali
Ammesso a sostenere l’esame di
stato conclusivo del I ciclo.
Certificazione delle competenze
Ammesso a sostenere l’esame di
stato del I ciclo in base alla
programmazione differenziata.
Certificazione delle competenze
Ammesso a sostenere l’esame di
stato del I ciclo in base alla
programmazione differenziata.
Certificazione delle competenze*
La certificazione delle competenze affiancherà la tradizionale scheda di valutazione finale. Tale
certificazione riporterà una valutazione delle competenze raggiunte al termine del 1° ciclo del corso di studi
e gli apprendimenti acquisiti dagli alunni, vengono calati all’interno di un più globale processo di crescita
individuale. (C.M. n.3 del 13 febbraio 2015).
VERIFICHE
Le verifiche sono un momento formativo, anch’esso indicato nel PEI. Possono essere di tipo diverso ma
comunque definite sulla base delle reali potenzialità dell’alunno diversamente abile. L’alunno dovrebbe
essere guidato al raggiungimento di una certa autonomia operativa pur se supportato dagli insegnanti.
LA VALUTAZIONE
La valutazione è la fase formativa fondamentale di tutto il percorso educativo e didattico dell’alunno
diversamente abile. La valutazione non è mera definizione e raggiungimento di apprendimenti ma verifica
di un percorso formativo che ha subito delle modifiche, dei miglioramenti che hanno consolidato o
potenziato le competenze di base e trasversali. Quindi la valutazione non si risolve in un semplice giudizio
attribuito all’alunno, ma coinvolge tutto il processo di apprendimento e insegnamento.
La valutazione comunque non può avere un’unica modalità, quindi potrà essere:
1. Uguale alla classe
2. In linea con la classe ma con criteri personalizzati riferiti al PEI
3. Differenziata nel caso in cui il PEI sia differenziato (gravi disabilità)
4. Mista.
Nella valutazione si utilizzerà la tabella di riferimento numerica riportata nella rubrica valutativa adottata
dall’istituto.
Situazioni particolari
Prove differenziate alunni con disabilità (art.9,c.2-3 L.122/09; C.M. 237/09 schema di decreto sulla
valutazione; C.M. 49/2010; D.Lgs 297/94 art.318 Testo Unico; art.14 D.M. 741/2017). L’O.M., art.11 c.11,
dando esplicazione al dettato di legge 104/92 (art.16 c.2) prevede che “nel quadro delle finalità della scuola
media, gli allievi in situazione di handicap che vengano ammessi a sostenere gli esami di licenza, possono
svolgere prove differenziate, in linea con gli interventi e i percorsi didattici e educativi indicati nel PEI,
secondo le indicazioni dell’art.318 del D.l.vo n.297 16/04/94. Tali prove potranno essere idonee a valutare
il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali”. Per tanto nello
scrutinio finale il consiglio delibererà di proporre alla Commissione il ricorso alla prova differenziata per
tutte le prove o per alcune di esse (compresa la prova nazionale). In sede di riunione preliminare della
Commissione d’esame sarà adottata la delibera del consiglio di classe “prove differenziate” con relativi
criteri di valutazione. Le prove potranno essere sostenute con l’ausilio di attrezzature didattiche e sussidi.
Le prove avranno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma.
Alunni diversamente abili ammessi all’esame in funzione del rilascio di un attestato di credito formativo “al
fine di garantire l’adempimento dell’obbligo scolastico di cui la legge n. 9/99 e l’obbligo formativo L.
n.144/99, il consiglio di classe delibera se ammettere o meno agli esami conclusivi del 1° ciclo gli alunni in
situazione di handicap che possono svolgere prove differenziate in linea con il precorso individualizzato
svolto (art.318 D..l.vo n.297/94). Tali prove valuteranno il livelli di maturazione raggiunti in base alle sue
potenzialità. L’attestato è titolo per l’iscrizione e frequenza delle classi successive, ai soli fini del
riconoscimento dei crediti formativi da far valere in percorsi integrati (O.M. n. 90/2001 art.11 c.12). all’atto
della pubblicazione dei risultati, l’indicazione “ESITO POSITIVO” sarà utilizzata per gli alunni che non
conseguono il diploma ma l’attestato di credito formativo.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Legge quadro n. 104/1992 art.16, si legge:
“la valutazione del rendimento e prove d’esame: nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli
insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati
particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione
parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline”.
“nella scuola dell’obbligo sono predisposte, prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e
idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento
iniziali”.
Nel diploma non è fatta menzione delle prove differenziate.
Il successivo decreto del Presidente della Repubblica n. 122/2009 afferma quanto segue:
“i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come
oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili i criteri dell’art.314, c.2, del testo unico di cui
al decreto legislativo del 16 aprile 1994 n.297. qualora un alunno con disabilità sia affidato a più di docenti
di sostegno, questi si esprimono con unico voto”.
“la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni
in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato previsto dall’art.314, c.4, del Testo Unico n.297/94, ……………………..”
“per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente, prove d’esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui
all’art.11, c.4-ter, del decreto legislativo n. 59/2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli
insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli
di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo
individualizzato, a cura dei docenti componenti della commissione. Le prove differenziate hanno valore
equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di
licenza”.
“le prove d’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e
sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall’art.315, c.1
lettera b, del Testo Unico di cui al decreto legislativo n. 297/94. Sui diplomi di licenza è riportato il voto
finale in decimi, senza menzione della modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.”
“agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato di un attestato credito formativo. Tale
attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza alle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di
crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.”
Ultime indicazioni normative: D.L. n.62/2017; D.M. n.741/2017; D.M. 742/2017.
VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Nota n. 645/2002: le gite rappresentano un’opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo
relazionale e formativo di ciascun alunno e per l’attuazione del processo di integrazione scolastica dello
studente diversamente abile, nel pieno dell’esercizio del diritto allo studio”.
La nota n.645/2002 richiama le CC.MM. n.291/92 e n. 623/96 che affidano alla comunità scolastica la scelta
delle modalità più idonee per garantir tale diritto.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL CASO
Alla scuola spetta la responsabilità di garantire all’alunno diversamente abile l’assistenza durante l’uscita
didattica. Il consiglio di classe individua le modalità di partecipazione alle uscite in base alla situazione
dell’alunno valutando i seguenti punti:
- Disabilità e condizione di gravità.
- Livello di autonomia raggiunto
- Presenza nella classe di alunni collaborativi e responsabili che hanno dimostrato in altre occasioni
di essere inclusivi nei confronti dell’alunno.
- Durata dell’uscita
- Itinerario previsto.
A fronte della valutazione dei punti sopra indicati, si deciderà di affidare l’alunno diversamente abile ad un
accompagnatore oppure omettere la presenza dell’accompagnatore per rafforzare e consolidare il livello di
autonomia e autostima raggiunto, nonché il livello di inclusione nel gruppo classe.
INDIVIDUAZIONE DELL’ACCOMPAGNATORE
La legge n.104/92, n.507, n.328 sanciscono che il sostegno è dato alla classe e non all’alunno e che
l’integrazione è una corresponsabilità, non una responsabilità esclusiva dell’insegnante di sostegno. La
partecipazione alle uscite didattiche non è vincolata sempre dalla presenza dell’insegnante di sostegno, che
rimane tuttavia auspicabile.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI STRANIERI NEOARRIVATI
1) FASI E FINALITÀ DEL PROTOCOLLO …….………………………………………………………………. 1
2) LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA: COSTITUZIONE E COMPITI ……………………………………. 2
3) PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA …………………………………………………………………………… 3
a) Iscrizione/primo contatto amministrativo con la scuola
b) Contatto socio –relazionale con genitori ed alunno
c) Approfondimento della conoscenza e dei livelli scolastici di partenza dello studente
4) INSERIMENTO DEGLI ALLIEVI DI RECENTE IMMIGRAZIONE IN INDIRIZZI E CLASSI ………….4
a) Criteri proposta di assegnazione alla classe b) Criteri scelta dell’indirizzo ei studi e della sezione
5) AZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE ………………………………………………………………………. 5
a) Prima accoglienza nella classe
b) Azioni didattiche del consiglio di classe (accertamento dei livelli di partenza)
c) Strumenti e risorse
d) PDP e valutazione
6) RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI DEL TERRITORIO …………………………………………… 9
7) INDICAZIONI NORMATIVE ………………………………………………………………………………… 10
1. FASI E FINALITÀ DEL PROTOCOLLO
Il Protocollo di Accoglienza si propone di:
� definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni migranti;
� facilitare l'ingresso di alunni/studenti nel sistema scolastico e sociale italiano;
� sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
� costruire un contesto favorevole all'incontro con le altre culture e con le ‘storie' degli altri
alunni/studenti;
� promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e
dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.
Il Protocollo di Accoglienza
� prevede la costituzione di una Commissione “Accoglienza” come gruppo di lavoro e articolazione del
Collegio dei Docenti,
� contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri,
� traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di
coloro che partecipano al processo di integrazione scolastica,
� propone modalità di intervento per la facilitazione dell’apprendimento della lingua italiana e per la
ridefinizione dei contenuti curricolari delle varie discipline,
� individua le risorse necessarie per tali interventi. Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo
d’Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di agire in modo coerente in diversi ambiti tra loro
correlati: quello amministrativo e burocratico [in particolare il momento dell’iscrizione dell’allievo di
recente immigrazione]; quello socio-relazionale [la prima accoglienza e conoscenza non solo dello studente,
ma anche della sua famiglia]; quello più specificamente didattico – educativo [i criteri di inserimento degli
alunni negli indirizzi di studio e nelle classi; la concreta azione dei consigli di classe nella rilevazione dei
livelli di partenza dello studente e nella predisposizione di piani educativi personalizzati; le modalità di
insegnamento dell’italiano come L2 a livello di prima e di seconda alfabetizzazione]; quello, infine, socio –
territoriale [il rapporto con gli enti e le associazioni del territorio, in particolare con i Centri Territoriali
Permanenti].
2. LA COMMISSIONE INTERCULTURA: COSTITUZIONE E COMPITI Poiché la gestione dell’accoglienza implica
all’interno dell’Istituto una lavoro attento e costante, è necessario attivare una commissione di lavoro
formata da un gruppo ristretto di docenti. La Commissione Intercultura è formata da almeno tre docenti
dell’Istituto, più il referente che coordina su delega del Dirigente Scolastico. E’ opportuno il supporto, se
possibile di un mediatore linguistico-culturale. I Compiti della Commissione sono:
- effettuare un primo colloquio con l’alunno e la sua famiglia col supporto, se ne necessario, di un
mediatore linguistico culturale, integrando le informazioni sull’organizzazione generale della scuola,
- raccogliere i dati anagrafici dell’alunno, la sua situazione personale, la precedente storia scolastica (se
possibile) e i dati strettamente linguistici tramite la scheda per la rilevazione biografica e linguistica,
- esaminare e valutare il materiale raccolto dalla Segreteria e dall’incontro con la famiglia,
- prendere accordi sulle forme appropriate di collaborazione scuola-famiglia,
- decidere, dopo il colloquio e sentito il parere del Dirigente, la classe di inserimento, tenendo conto
dell’età anagrafica e dell’ordinamento degli studi nel Paese di Provenienza, in accordo con le Linee Guida
MIUR 2006,
- fornire al team docente/consiglio di classe che accoglierà il nuovo iscritto tutte le informazioni raccolte
dal colloquio con la famiglia e l’alunno e prendere i necessari accordi per l’inserimento in classe,
- formulare proposte per l’attivazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e
facilitando il coordinamento tra gli insegnanti e gli eventuali facilitatori esterni,
- formulare proposte per attività di formazione dei docenti e per iniziative di educazione interculturale (per
docenti e studenti) a prescindere dall’arrivo di alunni stranieri,
- mantenere gli opportuni contatti con enti e associazioni territoriali per acquisire le opportunità offerte,
- coordinare l’organizzazione didattica e gli interventi scolastici ed extrascolastici necessari per
l’accoglienza e l’integrazione,
- predisporre gli strumenti e coordinare il monitoraggio degli interventi di accoglienza e integrazione, -
collaborare con altre scuole (eventuali RETI) per scambio di informazioni, percorsi di aggiornamento
condivisi, laboratori per ideazione materiale di lavoro, - predisporre, al termine dell’anno scolastico, una
relazione di sintesi sul lavoro svolto dalla Commissione.
3. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
a. Domanda di iscrizione/primo contatto amministrativo con la scuola
b. Colloqui con genitori e alunno (contatto socio – relazionale)
c. Approfondimento della conoscenza e dei livelli scolastici di partenza dello studente (ad opera
prevalentemente del consiglio di classe)
COSA a.Domanda di iscrizione/primo contatto amministrativo con la scuola
b.Colloqui con genitori e alunno (contatto socio – relazionale)
c.Approfondimento della conoscenza e dei livelli scolastici di partenza dello studente (ad opera prevalentemente del consiglio di classe)
Richiesta alla famiglia della documentazione scolastica del ragazzo. - Consegna materiale bilingue conoscitivo della scuola e degli indirizzi di studio attivati. - Fornitura prime informazioni sull’ orario scolastico
Comunicazione della data del primo incontro tra famiglia e referente della scuola (FS e/o membro Presidenza). - Raccolta di informazioni sul ragazzo e la famiglia, sulla sua storia scolastica, sul progetto migratorio dei genitori (eventualmente con coinvolgimento di mediatori culturali). - Visita e presentazione della struttura, dell’organizzazione della scuola e delle attività extrascolastiche attivate. - Informazioni su criteri assegnazione della classe e su prime attività didattiche previste
- Rilevazione della situazione di partenza (utilizzo scheda traccia per la rilevazione della biografia linguistica dell’alunno) - Individuazione dei bisogni specifici di apprendimento
CHI Personale della segreteria, funzione strumentale e presidenza; se possibile anche l’insegnante referente
Funzione strumentale e/o docente della commissione accoglienza (eventualmente affiancato da mediatore linguistico)
Docente della Commissione + docente coordinatore della classe (eventualmente affiancato da mediatore linguistico o da alunno della scuola che conosce la lingua).
QUANDO Momento del primo contatto con la scuola, estivo o durante l’ anno scolastico
Su appuntamento nei giorni successivi all’iscrizione o durante il primo giorno di lezione
Una o più giornate nell’arco della prima settimana di lezione dello studente
dello studente
MATERIALI Progressiva predisposizione di alcuni documenti in lingue straniere (scheda di iscrizione, foglio riassuntivo dell’offerta formativa, principali comunicazioni alle famiglie
Schede di rilevazione dei dati personali e scolastici dello studente. Opuscoli informativi bilingui (vedi progetto “Parlo la tua lingua “ Miur)
Questionari e test di rilevazione. Materiale bilingue.
INSERIMENTO DEGLI ALLIEVI DI RECENTE IMMIGRAZIONE IN INDIRIZZI E CLASSI
a) Criteri proposta di assegnazione alla classe
b) Criteri scelta dell’indirizzo di studi e della sezione
COSA a.Criteri proposta di assegnazione
alla classe definiti dal collegio
docenti e dopo gli esiti del
colloquio con la famiglia:
- Accertare, ove possibile, la
pregressa carriera scolastica dello
studente avvenuta nel paese di
origine.
- Inserire lo studente nella classe
corrispondente all’età anagrafica,
facendo riferimento agli elementi
menzionati dalla normativa
nazionale , al massimo con uno
scarto di un anno.
b.Criteri discelta della classe
- Accertare, ove possibile, la
pregressa carriera scolastica dello
studente avvenuta nel paese di
origine.
- Verificare la situazione delle
diverse classi in merito alla
numerosità degli alunni, alla
presenza di altri studenti stranieri
(nazionalità) e alla presenza di
alunni diversamente abili.
CHI Collegio docenti Commissione –
docente referente Dirigente
Collegio docenti Commissione –
docente referente Dirigente
QUANDO Quando c’è necessità, entro pochi
giorni dall’avvenuta iscrizione.
Quando c’è necessità, entro pochi
giorni dall’avvenuta iscrizione.
MATERIALI Legislazione nazione DPR 394/99
Linee guida 2006
Legislazione nazione DPR 394/99
Linee guida 2006
5. AZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE
a) Prima accoglienza nella classe.
b) Azioni didattiche del consiglio di classe: accertamento dei livelli di partenza.
c) Strumenti e risorse.
d) PDP e valutazione.
COSA a.Prima accoglienza nella classe - Informare il
consiglio di classe del nuovo inserimento. -
Accogliere il nuovo alunno e presentarlo alla classe.
- Ricercare forme e modi di comunicazione per
facilitare l’inserimento: fondamentale un
atteggiamento di disponibilità per far sentire da
subito il nuovo alunno parte della classe.
CHI Team docenti/ Consiglio di classe. Il
coordinatore/Docente in servizio. Tutta la classe.
QUANDO Prima dell’inserimento dell’alunno nella classe. Il
primo giorno di frequenza dell’alunno. Prime
settimane di inserimento
MATERIALI Traccia per la rilevazione della biografia linguistica
dell’alunno.
COSA b. Accertamento dei livelli di partenza - Favorire
l’integrazione nella classe del nuovo alunno. -
Procedere alla rilevazione dei livelli di partenza
dello studente. - Individuare modalità di
semplificazione o facilitazione linguistica per ogni
disciplina. - Prende informazioni sui percorsi di
alfabetizzazione o consolidamento linguistico,
attuati sulla base delle risorse disponibili -
Assicurare l’uscita dal gruppo classe dello studente
per interventi individualizzati di supporto, anche
eventualmente in piccolo gruppo insieme ad alunni
di altre classi in orario curricolare. - Mantenere i
contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle
attività di recupero e potenziamento linguistico -
Curare nei limiti del possibile l’alfabetizzazione di
secondo livello, di natura disciplinare, dello
studente straniero, anche attraverso modalità di
insegnamento/apprendimento che superino la
tradizionale lezione frontale (inserimento in piccoli
gruppi di lavoro; utilizzo di tecniche non verbali;
attività personalizzate…) e per mezzo di strumenti
valutazione dello studente che ne colgano i processi
di miglioramento, specie nel primo anno di
inserimento nel gruppo classe
CHI Consiglio di classe/team docenti
QUANDO Nei primi giorni di frequenza della scuola da parte
dell’alunno neo arrivato e successivamente
MATERIALI Schede facilitate, materiale messo a disposizione ad
hoc. Al fine di creare un ambiente favorevole
all’apprendimento della lingua italiana e per
l’integrazione dell’alunno neo-inserito, è opportuno
individuare, all’interno del modello organizzativo-
didattico dell’istituto, momenti laboratoriali,
possibilmente di tipo pratico-creativo, in modo da
utilizzare altri canali di comunicazione tra i ragazzi,
e fare in modo che l’alunno neo-inserito possa
esprimersi con linguaggi diversi, non direttamente
legati alla competenza linguistica.
COSA c. Strumenti e risorse - La Commissione e i singoli
consigli di classe si attiveranno nel corso dei
prossimi anni per costituire una biblioteca ed una
strumentazione didattica multiculturale che
comprenda un plurilingue “Parole per accogliere” e
vocabolari bilingue, libri nella lingua d’origine, storie
di migrazione, libri di divulgazione su paesi e culture
differenti, materiali multimediali ecc. - É auspicabile
che l’alunno della stessa nazionalità del compagno
neoarrivato, che lo ha assistito durante la prima
fase di accoglienza, rivesta, soprattutto nei primi
tempi, la funzione di tutor, di “compagno di
viaggio” a cui anche gli insegnanti della classe
possano rivolgersi nelle situazioni di difficoltà
linguistica - Si dovranno acquistare e rendere
disponibili in tempi brevi alla consultazione ed al
prestito corsi di italiano come lingua 2, libri di
educazione interculturale e testi per
l’apprendimento della lingua italiana ecc -
Nell’istituto, in presenza di adeguate risorse umane
e finanziarie, o attraverso accordi e convenzioni con
enti esterni, si terranno ogni anno iniziative di
alfabetizzazione per alunni del primo livello, di
consolidamento per alunni del secondo livello. -
L’istituto finanzierà, nei limiti delle risorse di anno in
anno a disposizione, la partecipazione dei membri
della commissione o di altri docenti, qualora ciò
risultasse necessario, a mirate iniziative di
aggiornamento sul tema dell’inserimento degli
alunni stranieri e delle modalità di prima e seconda
alfabetizzazione.
CHI Commissione intercultura. Consigli di classe/Team
docenti.
QUANDO Al momento dell’inserimento e successivamente
MATERIALI Per sopperire alle normali difficoltà con la lingua
dello studio e i linguaggi specifici, è opportuno
creare un archivio di materiali semplificati nelle
varie discipline. E’ opportuno creare del materiale
specifico (graduato e facilitato), basato sui libri di
testo usati nella scuola stessa. In questo modo si
otterrà in breve tempo una raccolta di pronto
utilizzo, a disposizione di tutti gli educatori,
facilitatori e docenti dell’Istituto. Una raccolta di
testi facilitati basata sui testi in uso è in grado di
garantire un collegamento reale tra il percorso
dell’alunno e il lavoro svolto dal resto della classe.
Gli esercizi e i testi facilitati saranno via sostituiti da
materiale autentico, quando le competenze
linguistiche del ragazzo saranno consolidate.
COSA d. PDP e valutazione Dopo il periodo di
osservazione è possibile stendere il PDP dell’alunno,
dove verranno indicati gli obiettivi, gli interventi
messi in atto (per esempio la programmazione della
facilitazione linguistica), eventuali dispense o
strumenti compensativi da utilizzarsi per meglio
permettere il raggiungimento degli obiettivi
didattici attraverso un italiano facilitato per lo
studio. Verranno altresì indicati gli obiettivi o i
percorsi individualizzati per ciascuna disciplina di
studio. L’alunno, con gli strumenti idonei (per
esempio testi facilitati), può essere messo in grado
in tempi molto brevi, di apprendere i contenuti
delle diverse discipline; unica eccezione è lo studio
delle lingue straniere, che deve essere introdotto in
maniera graduale (a questo proposito si veda la
normativa che prevede la dispensa dallo studio
della seconda lingua straniera o la sostituzione di
essa con la lingua madre, se comunitaria. Ai sensi
dell’articolo 5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di
insegnamento della seconda lingua comunitaria
nella scuola secondaria di primo grado possono
essere utilizzate anche per potenziare
l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni
stranieri non in possesso delle necessarie
conoscenze e competenze nella medesima lingua
italiana, nel rispetto dell'autonomia delle
istituzioni scolastiche.) Gli obiettivi educativi e
didattici vanno continuamente ricalibrati in base
alla situazione monitorata attraverso l’osservazione
continua e la verifica degli apprendimenti. La
stesura di un PDP può essere necessaria anche per
alunni stranieri di immigrazione meno recente, non
ancora in possesso di una padronanza dell’italiano
come lingua dello studio.
CHI Consiglio di classe/team docenti
QUANDO Dopo un primo periodo di osservazione dell’alunno
NAI
MATERIALI Modello PDP
6. RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI DEL TERRITORIO
Destinatari: dirigenti scolastici, docenti referenti, docenti, educatori, facilitatori linguistici, mediatori
culturali, operatori, volontari.
Quando possibile, è opportuno collaborare con le agenzie presenti sul territorio, sia per potenziare
l’apprendimento della lingua italiana (es. italiano per stranieri in orario extrascolastico), sia per favorire la
conoscenza del territorio e l’inserimento sociale attraverso esperienze di condivisione (agenzie educative,
biblioteche, associazioni sportive, oratori, ecc.). Sono auspicabili momenti di condivisione delle esperienze
anche in momenti scolastici. E’ necessario valorizzare le esperienze individuali e al contempo la dimensione
del gruppo.
Nell’ottica di una piena integrazione, è necessario predisporre momenti in cui sia possibile creare percorsi
di educazione alle diversità personali, per promuovere l’inclusione e la valorizzazione di ogni soggetto
presente nel gruppo. Potrebbero essere in questo senso ideate attività ludico-pratiche quali giochi di ruolo
e simulazioni, attività di peer-tutoring o esercizi di autonarrazione. È importante lavorare anche sulle
dinamiche della classe in modo da sfruttare le potenzialità del gruppo stesso. Eventuali problematiche
relazionali sorte all’interno del gruppo classe dovranno essere gestite dal consiglio di classe e/o dal
referente per gli alunni stranieri. È possibile prevedere anche uno o più interventi di un mediatore
culturale. È necessario predisporre un percorso di aggiornamento e autoaggiornamento.
È necessario che il personale docente ed educativo si tenga costantemente aggiornato sulle tematiche
relative ai flussi migratori e all’inserimento inclusivo degli alunni stranieri, data la sua natura di fenomeno in
continua evoluzione e la ricchezza del repertorio di interventi e risposte messe in campo dai tanti attori
sociali impegnati su questo fronte.
7. INDICAZIONI NORMATIVE
Criteri Inserimenti alunni NAI
Riferimento normativo:
DPR. 394/99 art. 45 comma 2
Al momento dell’iscrizione dell’alunno NAI, si prenda come riferimento l'anno di nascita degli studenti
autoctoni che in quel determinato anno frequentano regolarmente una determinata classe. L’alunno
alloctono che possiede i requisiti, verrà iscritto alla medesima classe. In caso contrario e su delibera del CD,
verrà retrocesso di un anno. (L’ alunno 14enne con meno di 8 anni scolarità inserimento in classe 3
secondaria di I grado con predisposizione di Piano personalizzato che favorisca il superamento dell’Esame
di Stato e l’inserimento successivo nella scuola secondaria di secondo grado).
N.B. NORMATIVA BASE PER L’ INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI
L’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri avviene sulla base della L.40 del 1998 sull’immigrazione
straniera in Italia e sul D.P.R. 394 /1999.art.45 Tale normativa sancisce che:
• tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto-dovere dell’inserimento scolastico
• l’iscrizione dei minori stranieri … può essere richiesta in un qualunque periodo dell’anno scolastico
• i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei
docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di:
• ordinamento degli studi del paese di provenienza (con iscrizione alla classe immediatamente superiore o
immediatamente inferiore)
• competenza, abilità e livelli di preparazione dell’alunno
• corso di studi svolto
• titolo di studio posseduto
Direttiva 27 Dicembre 2012
STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE
TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA- “Bisogni Educativi Speciali (BES) L’area dello svantaggio
scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono
alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato
panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello
svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni
Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi
sottocategorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
C.M.n.8 6 marzo 2013 “La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge
53/2003.” “Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in
specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile
attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure
dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la
scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate. In tal caso si avrà cura di
monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario.
Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi
sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le
strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e
misure dispensative.” Si rammenta, infine, che, ai sensi dell’articolo 5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di
insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere
utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso
delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia
delle istituzioni scolastiche. RIF. PDP PER GLI ALUNNI NEOARRIVATI “È necessario che l’attivazione di un
percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in
Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al
PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e
dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di
includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia”.
L’ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione scolastica dell’anno prevede la suddivisione in due periodi didattici relativi al primo ed al secondo quadrimestre.
Figure e funzioni organizzative
Un istituto così vasto e complesso necessita di modalità organizzative flessibili e delle seguenti figure di
riferimento con precise deleghe riferibili a diverse aree di gestione.
Collaboratore del Dirigente (1) Collabora e supporta il D.S. nella gestione dell’Istituto
Responsabili dei plessi (2) Collaborano con il DS nella gestione, controllo e organizzazione delle sedi
Staff della dirigenza (4) con funzioni consultive e propositive rispetto alle opzioni strategiche dell’istituto
Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (1) Collabora con il DS secondo quanto previsto dal D. Lgs 81/08
Responsabile del sito della scuola (1)
Animatore digitale (1) con il compito di seguire il processo di digitalizzazione della scuola e di operare per la
diffusione di una cultura digitale condivisa tra docenti e studenti
Coordinatori dei c.d.c. Provvedono al buon andamento delle classi in nome e per conto dei consigli
Referenti attività/ progetti
• DSA -Inclusione
• Registro elettronico e sito
• Invalsi:
• GLH-GLI
• Rapporti con l’esterno e comunicazione
• Laboratorio informatico
• Referenti classi interazionali
• Adozioni internazionali:
• Orientamento:
Il Collegio dei docenti ha provveduto all’individuazione, per il solo anno scolastico 2017-2018, di quattro
funzioni strumentali
• POF e Attività extracurriculari:
• Continuità verticale
• Supporto al lavoro dei docenti-agli alunni. Bullismo. Educazione alla legalità
• Area musicale
Modalità di utilizzo dell’organico dell’autonomia
L’organico dell’autonomia rappresenta uno strumento ineludibile per garantire l’attuazione del curricolo di scuola. I docenti che ne fanno parte concorrono infatti alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. Di seguito vengono riportate le attività progettuali messe in atto nella scuola grazie all’organico dell’autonomia: Progetto Coro Progetto Muovolalunnosedentario Progetto teatro Progetto SportelloL2 Supporto in classe agli alunni in difficoltà
Organizzazione uffici e modalità di rapporto con l’utenza
Piano delle attività per il rapporto alle attività didattiche anno scolastico 2018/19.
Premessa.
Nel presentare il presente piano delle attività inerente all’organizzazione dei servizi amministrativi, tecnici ed
ausiliari, così come previsto dal comma 1 dell’articolo 53 del CCNL comparto scuola 29/11/2007, il sottoscritto direttore
dei servizi generali ed amministrativi della Scuola Secondaria di 1° Grado Dante Alighieri L'Aquila, prima di passare
alle specifiche peculiarità del piano, ritiene opportuno evidenziare alcuni aspetti non secondari per la gestione di propria
competenza previste dal profilo professionale.
Chi scrive è convinto che essa debba essere fisiologica, ma non assolutamente patologica, nel senso che ogni
cambiamento crea a chiunque un senso di fastidio, ma ciò non toglie che bisogna di volta in volta, arricchire la “cassetta
degli attrezzi” con strumenti idonei per fronteggiare i cambiamenti.
Per poter far fronte a questo fenomeno che, d’altronde, nella scuola, è diventato parte integrante del quotidiano, sono
necessarie due condizioni che favoriranno il successo degli interventi:
1. Coinvolgimento di tutti coloro che possano influenzare il processo di cambiamento; 2. Una volta convinte le persone circa la necessità di adeguarsi e di cambiare, bisogna dare loro gli strumenti
formativi idonei, affinché dispongano delle competenze necessarie al nuovo contesto creatosi. Ogni competenza, in quanto caratteristica individuale rilevante ai fini organizzativi, comprende un insieme di fattori:
le conoscenze, una certa base di sapere che nasce dal corso degli studi e dall’esperienza; le capacità, quindi il saper fare, intese come abilità nel mettere in pratica determinate conoscenze
in uno specifico contesto organizzativo; tratti o atteggiamenti, predisposizione a comportarsi in un dato modo in determinate circostanze; immagine di sé, come percezione che il soggetto ha di sé e valutazione che esso stesso dà di quella
immagine; ruolo sociale come percezione che l’individuo ha dell’insieme di norme di comportamento
accettate e considerate appropriate nella propria organizzazione; motivazioni, come interesse ricorrente che guida, dirige e seleziona il comportamento
dell’individuo; forte correlazione con i risultati, in quanto sono nell’interesse dell’organizzazione solo quelle
caratteristiche individuali legate da un meccanismo di causa- effetto a risultati superiori;
osservabilità, e misurabilità dei livelli espressi dai singoli al fine di consentire l’individuazione dei gap da colmare;
sviluppabilità per potenziare, con interventi mirati, le caratteristiche che sorreggono l’eccellenza. Le competenze costituiscono il patrimonio dell’organizzazione e sono il frutto di un processo di
apprendimento continuo. Per essere valorizzate, devono essere identificate, definite, sviluppate in modo da difendere l’organizzazione dall’obsolescenza cognitiva e comportamentale. Per il mondo pubblico sono ancora di più fattore critico di successo in quanto le finalità della Pubblica Amministrazione richiedono spesso competenze distintive proprie, che possono essere sviluppate solo al suo interno e che, proprio perché così specifiche, devono essere precisamente individuate (per poter essere censite, preservate, valutate e sviluppate con azioni ad hoc) per raggiungere, all’utilizzazione che se ne vuole fare, all’analisi costi- benefici.
Pertanto le profonde trasformazioni che si registrano da qualche anno all’interno del mondo della scuola sollecitano una
profonda revisione delle modalità organizzative di un lavoro che, per essere efficace, ha bisogno di radicali mutamenti.
Mutamenti radicali sia nell’operatività, ma soprattutto nell’acquisizione di una “cultura organizzativa, comunicativa,
amministrativa e contabile” tesa a servire sempre meglio l’utenza.
Il riferimento alla legge 241/90, l’obbligo della carta dei servizi e i processi di autonomia giunti quasi a termine, sono i
riferimenti fondamentali cui ispirarsi per garantire all’utenza, l’erogazione di un servizio essenziale e delicatissimo. Di
questo nuovo scenario non può non far parte il personale ATA, anche in considerazione che finalmente, sia pure
lentamente, sta passando da un tipo di organizzazione burocratica, centralista e statalista, che aveva prodotto soltanto
servizi pletorici, omogeneizzati a logiche di apparato, ad un tipo di organizzazione dei servizi, che comincia a tener
conto delle effettive esigenze dell’utenza, non più in soggezione verso la Pubblica Amministrazione, ma fruitore di ciò
che gli è dovuto. Per cui il personale ATA non può non essere attrezzato, pronto e disponibile verso questo processo.
Il concetto di autonomia fa prevalere una logica di maggiore partecipazione individuale alle decisioni dell’istituzione
scolastica, da una logica di sistema individualistico (i docenti da una parte e il personale ATA dall’altra), si passa ad un
sistema di relazioni fondato sulla partecipazione e sullo scambio tra i soggetti coinvolti. Se è vero che la scuola italiana
sente il bisogno di adeguarsi al cambiamento e l’autonomia viene vista come il volano del cambiamento per garantire
una rinnovata qualità dell’offerta formativa, questo non potrà realizzarsi senza la partecipazione fattiva del personale
ATA.
La didattica che è il centro del Piano dell’offerta formativa, non può essere realizzata senza il personale e
l’organizzazione tutta, ed essendo la scuola un’organizzazione che genera cultura, deve vivere un fenomeno attivo e
vivo per partecipare a creare i mondi in cui vive la gente. D’altronde essendo la scuola un’organizzazione, non può
reggersi, se al suo interno, non coltiva i suoi collanti principali che sono appunto: la cultura e la solidarietà tra i suoi
membri.
La scuola come ogni organizzazione è basata su tre risorse: logistiche o strutturali, finanziarie e umane. L’ultima è
sicuramente la più produttiva , la più versatile, ma anche la più complessa che in gergo viene definita “Capitale
Umano”, ovvero la risorsa uomo che dispone di qualità con la capacità di coordinamento, di intenzione, di giudizio, di
immaginazione e creatività.
Affinché la risorsa personale ATA possa collaborare e cooperare alla realizzazione di tutte le attività indicate nel presente
documento, essa ha bisogno di essere guidata, formata e soprattutto valorizzata e motivata. Nascendo la motivazione dal
bisogno, è necessario mettere a disposizione di questo personale fattori motivanti stabili, come incentivi, il prestigio, la
carriera, la realizzazione professionale, la qualità della vita di lavoro, il senso del dovere e l’autostima.
Il DSGA deputato per proprio profilo professionale, a provvedere al coordinamento e a sovrintendere a tutti i
servizi amministrativi, contabili e generali, è anche membro del gruppo di progetto del P.T.O.F., pertanto a conoscenza
di quelle che sono le attività che dovranno essere poste in essere nell’istituto. Inoltre, acquisiti gli indirizzi e le direttive
da parte del Dirigente scolastico, in una regolare assemblea provvederà ad informare il restante personale ATA che
collabora e lo coadiuva, delle scelte educative e delle strategie che gli operatori della Scuola Media Statale Dante
Alighieri L'Aquila intendono offrire alla propria utenza diretta e indiretta, che per aspetti legati al contesto territoriale
socio-culturale-economico è anche abbastanza difficile.
Egli è convinto che nella scuola dell’autonomia e non solo, bisogna lavorare con intelligenza emotiva, ovvero avere la
capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e gli altri e di gestire positivamente,
tenendo ben presente che la sola intelligenza accademica, ossia quella delle capacità cognitive misurate dal solo
quoziente intellettivo non basta. Le regole del lavoro sono cambiate e pertanto tutti gli operatori scolastici sono giudicati
secondo un nuovo criterio, non solo in base alla preparazione e all’esperienza, ma anche sul come si comportano con se
stessi e con gli altri.
Avendo provveduto ad effettuare, attraverso colloqui, prima personali e poi collegiali, con il personale Ata
posto alla sua diretta dipendenza, ed avendo percepito in esso qualità personali come iniziativa, empatia, capacità di
adattarsi e di essere persuasivi, è sua intenzione adottare nella gestione del personale una leaderschip diffusa,
applicando l’empowerment, ovvero mettendo a disposizione del personale tutto una vasta gamma di possibilità tra le
quali possa scegliere quella da privilegiare e praticare nell’operatività, facendo sì che i soggetti che lo coadiavano siano
protagonisti e responsabili delle loro azioni.
Saranno favorite occasioni di crescita professionale e personale puntando ad incoraggiare le capacità dei
soggetti, evitando alienazioni con affidamento di incarichi standardizzati e ripetitivi. Escluderà con gli impiegati il
metodo della disconferma, adottando soltanto la strategia della conferma e quando interverrà con il rifiuto sarà rivolto
all’operato e non alla persona, ed il controllo sarà fatto soltanto come momento di crescita professionale, individuando
l’errore commesso e facendo di esso tesoro, per mettere in atto le strategie giuste affinché non venga più ripetuto:
“apprendere ad apprendere”.
Tenuto presente l’articolo 51 del CCNL del 29 novembre 2007, che prevede:
1.L'orario ordinario di lavoro è di 36 ore, suddivise in sei ore continuative, di norma antimeridiane, o anche
pomeridiane per le istituzioni con attività e insegnamenti aggiuntivi.
2. il Dirigente Scolastico disciplinerà le modalità di articolazione dei diversi istituti di flessibilità dell'orario di lavoro, ivi
inclusa la disciplina dei ritardi, recuperi e riposi compensativi sulla base dei seguenti criteri:
- l'orario di lavoro è funzionale all'orario di servizio e di apertura all'utenza;
- ottimizzazione dell'impiego delle risorse umane;
- miglioramento della qualità delle prestazioni;
- ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell'utenza;
- miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni;
- programmazione su base plurisettimanale dell'orario.
3. L'orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore
continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie
psicofisiche e dell'eventuale consumazione del pasto. Tale pausa deve essere comunque prevista se l'orario continuativo
di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti.
4. In quanto autorizzate, compatibilmente con gli stanziamenti d'istituto, le prestazioni eccedenti l'orario di servizio sono
retribuite con le modalità e nella misura definite in sede di contrattazione integrativa d'istituto.
Delegherà diverse funzioni, perché delegare significa valorizzare le risorse umane attraverso una fase operativa
(raggiungere in modo efficace gli obiettivi) e formativa (percepire la qualità del servizio attraverso lo sviluppo delle
potenzialità dei soggetti).
Sarà valorizzato il personale tutto in quanto:
• Recepirà da esso pareri e idee che contribuiscono alla formulazione del PTOF e al miglioramento dei servizi;
• Lo porterà a conoscenza di quello che l’istituto va facendo sul piano educativo e didattico;
• Espliciterà i legami che esistono tra aspetti amministrativo-organizzativo e didattici ed educativo-formativi;
• Concorderà i tempi di operatività;
• Evidenzierà allo stesso il cammino percorso, renderà noti i risultati raggiunti e saranno gratificati i soggetti se questi ultimi saranno ritenuti positivi.
Inoltre, starà attento alla formazione e all’aggiornamento del personale, provvedendo a progettare iniziative
formative, anche in rete con altre scuole, pur restando, se necessario, istituto capo-fila, per ottenere i finanziamenti
necessari. Tanto allo scopo, oltre che di accrescere la cultura e la professionalità, anche di intensificare il rapporto
relazionale con il territorio.
La linea politica fino a questo punto tracciata trova la sua vera finalizzazione in un processo continuo di
“ACCOGLIENZA” al fine unico di contribuire con tutto il suo staff, insieme al Dirigente ed ai docenti a combattere il
fenomeno, purtroppo abbastanza diffuso nel contesto territoriale della succursale, della dispersione scolastica, della
sfiducia verso le istituzioni, della poca conoscenza delle competenze delle I.I.S.S.
Alla scuola si attribuisce il valore di autentico investimento produttivo e si auspica la piena valorizzazione di quel
“capitale invisibile” che in essa si spende: GLI ALLIEVI.
La tematica sull’accoglienza spesso viene sposata con le tecniche di ascolto attivo inteso come - massima attenzione,
ascolto privo di pregiudizi e soluzioni predisposte, vivere in empatia- con il miglioramento dei servizi evidenziando i
seguenti contenuti:
• Accogliere e orientare l’utenza;
• Garantire la conoscenza dell’iter procedurale (trasparenza);
• Rendere più rapidi i servizi (velocità);
• Agevolare gli utenti negli adempimenti (comodità);
• Rendere meno gravosa l’attesa (gestione delle attese);
• Adeguare il servizio alle esigenze delle persone (personalizzazione);
• Usare un linguaggio comprensibile (chiarezza);
• Ridurre e prevenire gli errori (affidabilità);
• Assicurare la costanza qualitativa del servizio (standard);
• Ascoltare l’utente e fargli valutare il servizio (ascolto attivo);
• Gestire i disservizi e gli imprevisti (prontezza di risposte);
• Allargare l’utenza e arricchire il servizio (arricchimento);
• Potenziare il servizio per le fasce deboli (utenze particolari);
• Far evolvere il ruolo del servizio pubblico, combattendo la concorrenza attuale del privato (innovazione);
• Sviluppare la cultura organizzativa.
Il rispetto e l’impegno a mettere in atto tutti i fattori sopra evidenziati dovranno tendere a potenziare gli standard di
qualità dei servizi che il personale ATA tutto fornirà con accortezza e diligenza.
Per poter offrire un servizio di qualità bisogna stare attenti allo SVILUPPO DEL PERSONALE
In proposito qualcuno ha scritto:
SE VUOI 1 ANNO DI PROSPERITA' FAI CRESCERE IL GRANO
SE VUOI 10 ANNI DI PROSPERITA' FAI CRESCERE GLI ALBERI
SE VUOI 100 ANNI DI PROSPERITA' FAI CRESCERE GLI UOMINI
Tiene qui a precisare che di quanto sopra riportato ne sarà possibile l’attuazione, perché sarà adottata una Leadership
autorevole, ma flessibile. In altre parole, attraverso l’operare in team, con l’acquisizione della pluralità di idee, tutti
insieme ci adopereremo per fissare le regole, che logicamente dovranno essere ispirate e conformi alla normativa
vigente, ma tutti ci impegneremo al rispetto delle stesse, proprio perché non imposte. Diversamente nei confronti di
coloro che non avranno rispetto di quanto concordato, e soprattutto per garantire e rispettare gli altri, sarà adottato uno
stile di leadership sicuramente autoritaria, per evitare che si corra il rischio di cadere nel terzo stile della leadership,
quello più pericoloso per le organizzazioni: il LAISSEZ – FAIRE.
Le risorse umane disponibili previste dall’organico d’istituto.
L’organico del personale ATA della Scuola Media Statale Dante Alighieri L'Aquila, oltre al DSGA prevede per il
corrente anno scolastico le seguenti unità:
1) 7 assistenti amministrativi con contratto di lavoro a tempo indeterminato, nonché il supporto di un docente utilizzato in altri compiti, in servizio nella due succursali in modo programmato con le due responsabili;
2) 18 collaboratori scolastici, di cui 8 a tempo indeterminato, 9 a tempo determinato con nomina dell’Ambito Territoriale e n. 1 con supplenza temporanea del D.S con OPCM.
Analisi dei profili professionali.
Gli assistenti amministrativi, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL 29 novembre 2007 ,
sono inquadrati nell’area B. Per coloro che sono inseriti nell’area in esame il CCNL prevede che l’Area B nei diversi
profili svolga le seguenti attività specifiche, con autonomia operativa e responsabilità diretta:
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
- Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure
anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta della
tenuta dell'archivio e del protocollo.
Gli assistenti amministrativi impegnano, anche se spesso la loro opera viene interpretata come mera esecuzione
di atti burocratici dovuti, il massimo delle loro energie nella valorizzazione della “risorsa alunno”. Gli stessi svolgono i
compiti amministrativo-contabili con autonomia operativa e responsabilità diretta, ma supportati dalla costante “bussola
di orientamento” fornita dal DSGA. Detti compiti (definiti analiticamente successivamente nel paragrafo
“organizzazione” sono eseguiti ispirandosi a principi di flessibilità di orario e di mobilità degli operatori in possesso di
competenze intercambiabili. Inoltre collaborano alla redazione e alla realizzazione dei vari progetti che si attueranno
nell’istituito.
COLLABORATORI SCOLASTICI
I collaboratori scolastici, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL 29 novembre 2007, sono
inquadrati nell’”area A”. Per loro il CCNL prevede che l’Area A Collaboratore scolastico:
Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro,
attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi
generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi
immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di
pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e
l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di
collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle
strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale
anche con riferimento alle attività previste dall'art. 47.
Le attività “oscure” di pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti e degli arredi, i compiti di sorveglianza
sugli alunni in tutte le attività che li vedono protagonisti dell’apprendimento, risultano perfino esaltanti se orientate ad
accogliere con serenità e affetto gli allievi tutti, senza discriminazione alcuna.
I diciotto collaboratori scolastici, operanti nella Scuola secondaria di 1° grado Dante Alighieri L'Aquila,
organizzati secondo il condiviso organigramma di servizio, rappresentano per gli alunni le persone con le quali stabilire
un primo contatto destinato a trasformarsi in permanente rapporto di reciproca interazione.
La consapevolezza che ai preadolescenti occorre fornire sicurezza coniugata con l’esigenza di stimolare il loro
senso di appartenenza al gruppo nonché un forte legame affettivo alla struttura scolastica, rappresenta il polo di
orientamento cui si ispirano i collaboratori scolastici nei quotidiani atti di accoglienza e di integrazione.
In particolare, attraverso un permanente “ascolto attivo”, i collaboratori scolastici fanno sentire agli allievi
l’importanza della loro presenza orientata alla cooperazione e ad un’opera di costante consulenza esercitata in modo
particolare con quelli che risultano meno disinvolti o scarsamente motivati.
Consapevoli del valore della diversità come risorsa essi rivolgono particolare assistenza agli alunni
“diversamente abili” sostenendoli, quando necessario e se richiesto anche, materialmente nell’uso di tutte le strutture
scolastiche. Analoghi comportamenti orientati all’effettiva integrazione nel gruppo dei pari attiveranno nei confronti di
alunni nomadi ed extracomunitari che frequenteranno la Scuola secondaria di 1° grado “Dante Alighieri” L'Aquila
Con tutti useranno “ l’arma sincera del sorriso” , per accogliere, per guidare, per smorzare l’ira e favorire tra gli
alunni autentici rapporti di solidale cooperazione.
Analoghi comportamenti i collaboratori scolastici attiveranno nei confronti dei genitori, nella consapevolezza di
espletare compiti diversi finalizzati allo stesso scopo.
Essi forniranno all’utenza tutte le informazioni utili per una rapida ed efficace fruizione dei servizi erogati
dall’istituto.
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
Il DSGA passa a questo punto, a prospettare la organizzazione che ha messo in essere per poter assicurare il servizio di
supporto per il corrente scolastico, sia per i servizi amministrativi, in ossequio alle nuove norme (decreto legislativo
196/03- codice sulla privacy - legge 150/2000 e articolo 11 del decreto legislativo 165/2001, etc) che di quelli ausiliari.
Evidenziati gli aspetti importanti che sono stati tenuti presenti, si passa ad esplicitare l’organizzazione dell’ufficio di
segreteria.
Il DSGA può, in un certo senso deve, ma in questo caso “vuole” cogliere e considerare le opportunità derivanti
dall’utilizzo di tecniche e metodologie mutuate dall’organizzazione aziendale, per costruire e proporre un modello
organizzativo efficiente, efficace, attento alle esigenze dell’utenza, chiaro e trasparente che consenta di gestire la notevole
complessità lavorativa. Questi strumenti, correttamente introdotti permetteranno:
• di proceduralizzare le mansioni, diminuendo il disagio al verificarsi di turn over del personale;
• una maggiore propensione alla specializzazione e alla professionalità;
• un miglioramento della qualità dell’esecuzione del lavoro e una riduzione dei tempi rispetto alle singole attività;
• un maggior livello di verifica, monitoraggio e controllo sul lavoro svolto dal personale, da parte deòl DSGA e del DS;
• la certezza di ruoli, funzioni e responsabilità:
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Tutti gli assistenti amministrativi sono stati individuati dal DSGA, avendo egli stesso ricevuto dal Dirigente
Scolastico l’incarico di “responsabile”, “incaricati” del trattamento di tutti i dati (personali, sensibili e giudiziari), per
l’attuazione puntuale di quanto previsto dal nuovo codice sulla privacy (D.L.vo 30/06/2003, n. 196 e successivi
chiarimenti della direttiva del Ministro della Funzione Pubblica dell’11 febbraio 2005). In proposito ha ritenuto di
attenersi alla direttiva del Ministro della Funzione Pubblica, dalla quale si evince che l’incarico non deve intendersi solo
per la singola persona, ma per l’intera unità lavorativa, ovvero per l’intero ufficio di segreteria comprensivo delle sue
sezioni.
Un solo assistente amministrativo provvede a protocollare la posta. Scarica la posta elettronica da sottoporre
all’attenzione del D.S. e del DSGA e consulta vari siti internet ed intranet, assumendo la figura, sia pure parziale del
“documentalista”.
Fermo restando, però, che tutti gli altri assistenti amministrativi dalle loro postazioni di lavoro in rete, possono
comunque scaricare la posta e visitare i vari siti.
Questo aspetto è importantissimo per due ordini di motivi:
1. l’informazione viene portata a conoscenza dell’organizzazione e non del singolo; 2. ogni assistente amministrativo, presa visione e conoscenza di richieste inerenti al proprio settore,
autonomamente anticipa i tempi di istruttoria e definizione delle pratiche recuperando tempo-lavoro prezioso. Tutti gli assistenti amministrativi provvedono anche alla spedizione, completando il processo dall’inizio alla fine.
Tutti gli assistenti amministrativi provvederanno a coprire i vari settori dell’ufficio di segreteria in caso di assenza
dei colleghi assenti o di superlavoro.
Infine ogni assistente amministrativo provvederà a porre in essere tutti gli adempimenti inerenti al proprio carico di
lavoro, secondo le assegnazioni alle varie sezioni concordate con il DSGA e di seguito riportate. Nonostante la
collocazione logistica nelle varie sezioni, gli stessi svolgeranno compiti diversificati, in considerazione sia della
continuità, sia della trasversalità delle mansioni.
ANALISI DEI CARICHI DI LAVORO, ADEMPIMENTI DA SVOLGERE, RESPONSABILITA’ DIRETTE PER LE
VARIE SEZIONI DELL’UFFICIO DI SEGRETERIA
Ufficio alunni
Mansioni e compiti affidati alle
assistenti
Amministrative
1. gestione servizio alunni: iscrizioni, tenuta dei fascicoli, tenuta dei registri e del registro elettronico, rilascio certificazioni alunni, avvisi agli alunni, corrispondenza con le famiglie ed enti vari.
2. raccolta delle ricevute di notifica degli avvisi consegnati agli alunni; 3. svolgimento operazioni inerenti agli esami di stato e scrutini: compilazione tabelloni e
diplomi. 4. indagini statistiche varie e rilevazioni organico inerenti gli allievi. 5. infortuni degli allievi: denunce agli organi competenti. 6. sussidi e borse di studio, rimborso libri 7. pratiche inerenti gli alunni “diversamente abili”, 8. Istruttoria per le elezioni sia degli organi collegiali a livello di istituzione scolastica, sia
territoriali che della RSU e relativa convocazione. 9. Predisposizione degli elenchi per l’adozione dei libri di testo, da trasmettere e all’AIE per i
testi adottati nell’istituto per le varie classi e per le varie discipline.
Di Fabio Maddalena
Angela Polidoro
10. Calendario scolastico (avvisi) 11. visite guidate e viaggi d’istruzione 12. giustificazioni dei ritardi e delle uscite anticipate degli alunni 13. provvede alla predisposizione della corrispondenza minuta inerente al servizio;
Ufficio Personale
Mansioni e compiti affidati
alle assistenti
Amministrative
Lorella Maria Tudico
Rita Lattanzi
1. Tenuta dello stato giuridico e di servizio del personale tutto, dagli atti relativi alla conferma del personale con contratto a tempo indeterminato, all’istruttoria delle pratiche relative alla nomina in ruolo e alla dichiarazione dei servizi, PA04, quiescenza, ore eccedenti curriculari,
2. Reclutamento supplenti e selezione personale per prestazioni d’opera 3. inserimento contratti al SIDI e comunicazione al Centro per l’impiego; 4. registro contratti; 5. acquisizione on-line delle istanze di trasferimento e di utilizzazione da parte del personale tutto,
con relativo controllo della documentazione allegata alle stesse. 6. valutazione, inserimento e gestione graduatorie d’istituto sia per il personale docente che per il
personale ATA. 7. individuazione di eventuali soprannumerari, sia per il personale docente che ATA. formulazione
dell’organico di diritto e di fatto 8. Istruttoria delle pratiche relative a cause di servizi, part-time, decreti di ricostruzione della carriera
e di utilizzazione in altri compiti di personale inidoneo. 9. prospetti dell’Orario di servizio dei docenti e prospetti di assegnazione degli stessi alle varie classi. 10. Tenuta del registro delle assenze del personale, registrazione delle stesse ad ARGO ed emissione
dei relativi decreti, segnalazione al MEF ed inserimento al SIDI; 11. Comunicazione scioperi e trasmissione dei dati relativi ai permessi sindacali fruiti dai dipendenti 12. gestione assemblee sindacali; 13. predisposizione del rendiconto orario di tutto il personale ATA, inerente alle ferie, ai permessi
brevi, ai recuperi ed alle prestazioni straordinarie. 14. provvede all’inoltro delle visite fiscali, su disposizione del D.S. 15 provvede alla predisposizione della corrispondenza minuta inerente al servizio.
Ufficio Contabilità
Mansioni e compiti affidati
alle assistenti
Amministrative
Angela Dea Di Vincenzo
Franca Rizza
Domenica Scarcella
Lavoro a stretto contatto con il DSGA
Cura l’istruttoria per porre in essere il processo relativo alla negoziazione e provvede:
1. inserimenti dati per compensi accessori al SIDI e liquidazione a carico bilancio scuola; liquidazione fatture, riscossioni con emissione di reversali di incasso e mandati di pagamento,
2. contratti di prestazione d’opera con esperti esterni: predisposizione contratti, calendari incontri, fogli firma, consegna moduli contabili – fiscali, anagrafe prestazioni professionali;
3. tenuta del registro dei contratti 4. predisposizione TFR; 5. Versamento di tutte le ritenute ed oneri riflessi relativi ai pagamenti suddetti nei tempi prescritti
dalla norma. 6. richiesta dei preventivi per le licitazioni private, appalti concorso o trattative private della formulazione
dei prospetti comparativi, nel rispetto dei criteri fissati dal Consiglio di istituto e dall’art. 34 del decreto 1/2/2001, nº44;
7. Predisposizione degli incarichi a seguito di approvazione del POF e compilazione delle schede degli emolumenti;.
8. Corsi organizzati per esterni 9. Trasmissione di tutti i modelli e dichiarazioni on line IRAP e 770; 10. Aggiornamento del registro del conto corrente postale; 11. Coordinamento degli atti relativi alla normativa sulla sicurezza (D.L.vo n. 81/2008). 12. anagrafe delle prestazioni. 13. predisposizione CUD; 14. Compilazione e tenuta dei registri dell’inventario, redazione dei verbali di collaudo per i materiali
inventariabili; 15. Collaborazione con il DSGA nella organizzazione dei corsi di formazione che si tengono presso la
scuola provvedendo alla notifica degli stessi alle scuole di servizio del personale partecipante (Docente ed ATA),
16. Tenuta del protocollo e . dematerializzazione degli atti; 17. ricevimento e trasmissione della corrispondenza e della relativa archiviazione della posta ordinaria
e non di settore per le varie aree dell’ufficio di segreteria, le quali operano autonomamente nel caso di corrispondenza on-line.
18. Trasmette e riceve fonogrammi che non riguardino le convocazioni ed è responsabile del registro delle affrancature.
19. cura i rapporti con il comune per la piccola manutenzione e i monitoraggi per l’edilizia scolastica; 20 provvede alla predisposizione della corrispondenza minuta inerente al servizio.
In applicazione delle nuove normative in materia di dematerializzazione, tutto il personale ATA è coinvolto nei processi
di dematerializzazione.
Si riporta sintesi degli adempimenti organizzativi estratta da: Corte dei Conti - SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO Deliberazione 6 ottobre 2015, n. 7/2015/G
DEMATERIALIZZAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E
RICERCA.
Il processo di dematerializzazione, riferito alle scuole, è volto innanzitutto a consolidare e a migliorare quanto già
avviato dalle istituzioni scolastiche, nelle quali già diversi ambiti di attività/procedure risultano dematerializzati o in via
di dematerializzazione, anche grazie all’utilizzo di strumenti quali il portale SIDI, il protocollo informatico, la posta
elettronica ordinaria e certificata, la firma digitale e l’albo on-line. L’estensione di quegli strumenti che non risultano
ancora diffusi in tutte le scuole (es. firma digitale) avverrà secondo progetti/processi già in atto.
Dall’analisi effettuata sull’attività amministrativa delle scuole, che non risulta informatizzata, è emerso che il processo di
completa dematerializzazione deve tener conto delle diverse fasi che interessano un documento: la formazione, la
gestione, la trasmissione e l’archiviazione/conservazione.
Il processo di dematerializzazione, dunque, potrà essere concretizzato secondo tre principali linee di intervento:
1.Archivio virtuale: archiviazione e conservazione dei documenti in formato digitale;
2. Fascicolo elettronico degli alunni: archivio corrente dei documenti personali, nonché di tutti quelli prodotti durante la vita
scolastica dell’alunno;
3.Scrivania virtuale semplificata: formazione dei documenti, relativa gestione, trasmissione archiviazione/conservazione.
FLUSSI DOCUMENTALI
La tabella di seguito riportata permette di visualizzare per ciascuna tipologia di documento prodotto dalle scuole i centri
di competenza attraverso cui passa il flusso documentale e la descrizione del flusso stesso, al fine di individuare
successivamente le linee di intervento da seguire per la realizzazione della dematerializzazione.
Dall’analisi rimane esclusa una consistente porzione dell’attività amministrativa delle scuole, costituita dalla gestione dei
contratti (personale docente, ATA a tempo indeterminato e determinato) e dalle procedure legate alla contabilità
(Programmi annuali, Conti Consuntivi, Relazioni semestrali) poiché, in entrambi i casi, le procedure sono già
completamente informatizzate anche nelle interconnessioni con i soggetti esterni di volta in volta coinvolti.
Altrettanto esclusa, poiché già coinvolta in processi di dematerializzazione in atto, è l’attività di gestione dell’area alunni.
DOCUMENTI PRODOTTI CENTRI DI COMPETENZA
1. Nulla - osta per trasferimenti
DS
SEZIONE ALUNNI SEZIONE PROTOCOLLO
Alunni/famiglie presentano richiesta di nulla-osta al DS tramite sezione alunni della scuola di appartenenza per
procedere all’iscrizione in altra scuola; il DS, sulla base della verifica della documentazione da parte della sezione alunni
e della disponibilità della scuola di destinazione, rilascia nulla-osta e successivamente la sezione Ufficio alunni invia, su
richiesta, alla nuova scuola il fascicolo dell’alunno.
2. Certificati/Autorizzazioni(iscrizione/frequenza/competenze )
DS
SEZIONE ALUNNI
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
Alunni/famiglie/personale scuola presentano richiesta di rilascio certificati/attestati alla sezione alunni/personale; la
sezione predispone il documento e il DS firma.
N.B. Rilascio certificati
Con l’entrata in vigore della Legge di stabilità 2012 (L. n. 183/2011, art. 15), dal 1º gennaio 2012 gli Uffici pubblici non
possono richiedere né rilasciare certificati da esibire ad altre pubbliche amministrazioni ed ai gestori di pubblici servizi.
Gli Uffici quindi rilasciano solo certificati per rapporti con privati e su carta resa legale (marca da bollo da euro16,00 da
presentare all’atto della richiesta) con la dicitura, pena la loro nullità: “Il presente certificato non può essere prodotto agli
organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.
3.Circolari/Comunicazioni/ Lettere
DS
SEZIONE ALUNNI
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
La sezione alunni/personale o staff di presidenza predispone bozza di circolare; il DS firma; affissione all’albo e all’albo
on line e/o consegnata alle famiglie e/o comunicata in classe
4. Rapporto infortuni
DS
SEZIONE ALUNNI
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
Il docente (nel caso degli alunni) o l’interessato predispone la relazione dell’accaduto su un apposito modulo che
consegna alla sezione alunni/personale; la sezione riceve il modulo e, nel caso di rapporto del pronto soccorso o
certificato medico ASL, si apre la pratica di infortunio, firmata dal DS, da inviare all’INAIL e all’assicurazione della
scuola.
5. Contratti con esperti esterni
DS
DSGA
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
La sezione personale, il DSGA predispongono il contratto che viene sottoscritto dal DS e dall’interessato.
Viene aggiornata l’anagrafe delle prestazioni e pubblicato nell’albo on line il nominativo, l’oggetto e l’importo del
contratto.
6. Convenzioni
DS
DSGA
OO.CC.
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
La sezione personale/DSGA o i contraenti preparano la bozza di convenzione; il Consiglio di Istituto delibera; il DS
firma la convenzione.
7. Decreti dirigenziali
DS
DSGA
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE PROTOCOLLO
La sezione personale predispone la bozza di decreto; il DS e il DSGA verificano l’eventuale disponibilità economica; il
DS firma; affissione all’albo (in funzione del tipo di decreto)
8. Delibere degli OO.CC.
DS
DSGA
OO.CC.
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE ALUNNI
SEZIONE PROTOCOLLO
La sezione competente, e se del caso il DSGA, desume dai verbali l’oggetto da deliberare e predispone il modello di
delibera; il DS e il segretario (per delibere Collegio docenti), il Presidente del Consiglio di Istituto e il segretario (per
delibere Consiglio di istituto) firmano la delibera che viene pubblicata all’albo e/o albo on line.
9. Regolamenti
DS
DSGA
OO.CC.
SEZIONE PERSONALE
SEZIONE ALUNNI
SEZIONE PROTOCOLLO
Il DS o lo staff di presidenza o una commissione eletta dal Collegio dei docenti, e se del caso DSGA redige il
regolamento; approvazione da parte del Consiglio di Istituto; pubblicazione da parte della sezione competente nell’albo
e/o nell’albo on line.
10. Acquisizioni di beni e servizi
DS
DSGA
SEZIONE PROTOCOLLO
COMMISSIONE (D.I. n. 44/2001 Titolo IV e D.Lgs. n. 50/2016)
Il DSGA predispone il bando di gara; il bando viene firmato dal DS; viene pubblicato il bando nell’albo e/o on line; il
DSGA o una commissione prepara il piano comparativo dopo l’apertura delle buste da parte del DS o della stessa
commissione; il DS o il Consiglio di istituto, nel caso di contratti pluriennali, sceglie la ditta fornitrice. La sezione
protocollo invia la comunicazione dell’aggiudicazione di gara alla ditta vincitrice e a quella immediatamente successiva.
Trascorsi 30 giorni, il DSGA predispone l’ordine che viene firmato dal DS e DSGA.
ARCHIVIO VIRTUALE
Si ritiene che l’aspetto più rilevante e prioritario in un processo di dematerializzazione nella scuola sia costituito dalla
fase dell’archiviazione e conservazione dei documenti, dal momento che nelle realtà come quelle scolastiche la
formazione e la gestione documentale non risultano così complesse per il ridotto numero di centri di competenza
coinvolti. E’ l’archiviazione/conservazione degli atti che pesa maggiormente e la cui dematerializzazione consentirebbe
una reale svolta nell’attività amministrativa e favorirebbe un contenimento dei costi.
Il processo partirà, pertanto, dalla realizzazione di un archivio virtuale nel quale le scuole potrebbero depositare i
documenti in formato digitale (conservazione sostitutiva del cartaceo secondo i requisiti previsti dalla vigente normativa
in materia).
FASCICOLI ELETTRONICI DEGLI ALUNNI
Una ulteriore linea di intervento, sempre nell’ambito della conservazione dei documenti, è costituita dalla realizzazione
dei fascicoli elettronici degli alunni che potranno contenere in formato digitale tutta la documentazione relativa alla
situazione personale di ciascun alunno per l’intero arco di vita scolastica dello stesso (esempio: nulla – osta, esoneri,
certificazioni, valutazioni, ecc.). Si tratterebbe anche in questo caso di un archivio, ma di natura corrente.
SCRIVANIA VIRTUALE SEMPLIFICATA
Per quanto riguarda la fase della formazione e quella della gestione documentale, seppur molto snelle in considerazione
del ridotto numero di centro di competenza coinvolti nelle procedure, si può prevedere l’introduzione di una scrivania
virtuale semplificata che permetta di gestire il documento fino alla trasmissione degli atti ai destinatari e
all’archiviazione da parte dei diversi centri di competenza.
Affinché l’intera operazione abbia successo, infine,sarà necessario prevedere un adeguato piano formativo rivolto a tutto
il personale interessato dal processo e mettere in atto un servizio di assistenza a cui tutti gli utenti coinvolti possano
rivolgersi. La formazione e l’assistenza dovranno essere garantite dal soggetto che attuerà il piano.
Funzioni e compiti
Ufficio protocollo: tenuta del registro di protocollo giornaliero e conservazione digitale dei documenti. Tutti i
documenti in entrata o in uscita sono archiviati nell’apposita funzione del sistema gestionale. I documenti devono essere
conservati in formato pdf in cartelle archivio digitale di postazione locale e su server, quest’ultima procedura è
automatizzata. Si rinvia al manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio
Ufficio personale: implementazione del fascicolo personale elettronico. Tutti i documenti relativi al personale vanno
trattati in formato digitale e archiviati in cartelle digitali personali. L’ufficio personale, di concerto con gli altri uffici,
provvede a rendere disponibile attraverso la pubblicazione su sito, la modulistica editabile utilizzabile dal personale
(richiesta ferie e altri permessi, richiesta certificati, modello dichiarazione servizi ecc.)
Ufficio alunni:implementazione del fascicolo elettronico dell’alunno.. Tutti i documenti relativi agli alunni vanno trattati
in formato digitale e archiviati in cartelle digitali personali.
L’ufficio , di concerto con gli altri uffici, provvede a rendere disponibile attraverso la pubblicazione su sito, la
modulistica editabile utilizzabile dall’utenza (richiesta certificati, Richiesta nulla osta, domanda iscrizione ecc..)
Ufficio contabilità: gestione dematerializzata della documentazione contabile.
Nota conclusiva: nell’espletamento delle funzioni assegnate tutti sono invitati ad usare diligenza e scrupolosità. I
documenti elaborati, in formato digitale, secondo le procedure concordate con il DSGA, devono, prima di essere firmati
dal DS e dal DSGA, essere sottoposti a controllo, verificati nei contenuti e siglati da chi li ha prodotti.
Tutte le certificazioni devono essere predisposte per la consegna all’utenza con sollecitudine.
Quotidianamente e più volte al giorno dovrà essere aperta la posta elettronica ed il servizio Web-Intranet per la lettura
delle note di interesse.
Si ritiene comunque opportuno salvare e protocollare solo quanto effettivamente di interesse. Il personale,
nell’adempimento della funzione assegnata dovrà coordinarsi e collaborare.
L’obiettivo principale di questa nascente operazione è quello della de materializzazione dei processi amministrativi, di
ottenere maggiore economicità, efficienza ed efficacia.
AVVERTENZE PER TUTTI GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Nessuno degli assistenti amministrativi dovrà lasciare il proprio computer acceso, anche in caso di temporaneo
allontanamento dal proprio posto di lavoro. Infine, in caso di difficoltà che dovessero sorgere in itinere, tutti gli
assistenti amministrativi sono tenuti a comunicare le criticità del momento al DSGA o alla sua vicaria, affinché, insieme,
si possano trovare le soluzioni più idonee per far fronte agli imprevisti. Diversamente il mancato rispetto degli
adempimenti riportati nel presente carico di lavoro, comporterà l’assunzione delle responsabilità conseguenti previste
dalla normativa vigente in materia amministrativa, dal “codice della privacy” e dal CCNL del 29/11/2007 (artt. da 92 a
99).
FASCE ORARIO DELL’ENTRATA ED USCITA DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
FASCIA ORARIA ORARIO DIPENDENTI
1ª fascia oraria Dalle ore 8,00 alle ore 14,00 Tutti
2ª fascia oraria Dalle ore 13,30 alle ore 19,30 Tutti tranne Tudico Lorella e Scarcella
Domenica
ANALISI DEI CARICHI DI LAVORO, ADEMPIMENTI DA SVOLGERE, RESPONSABILITA’ DIRETTE PER I
COLLABORATORI SCOLASTICI
Apertura Scuola, Apertura e chiusura aule, Apertura Uffici, Pulizia locali, Sorveglianza alunni, Commissioni esterne,
cura dei registri elettronici. Pulizia e riordino palestra, un minimo di piccola manutenzione, fotocopie. Ritiro registri.
I collaboratori in servizio antimeridiano hanno il compito di provvedere all’apertura delle grate nei primi minuti
dell’inizio del servizio ed alla verifica del funzionamento delle porte antipanico.
Ogni unità di personale verrà informata entro il mese di novembre su quale procedura seguire in caso di calamità
(suono del campanello, ordine di uscita classi, punti di raccolta, responsabilità personali). Di detta informazione
verrà redatto verbale e consegnato poi a tutto il personale interessato.
In attesa dell’ incontro informativo si elencano le azioni da mettere in campo da parte dei Collaboratori Scolastici
per ogni evenienza, relativamente al settore assegnato con il presente “piano di lavoro”:
• disattivare l’interruttore elettrico di piano
• disattivare l’erogazione di gas metano
• aprire tutte le uscite, in particolare quelle che hanno apertura contraria al senso di esodo
• impedire l’accesso ai vani ascensore e nei percorsi non previsti dal piano di emergenza, se non
espressamente autorizzato dal D.S. o dal suo sostituto
• impedire il traffico nella zona antistante l’ingresso alla scuola e permettere l’evacuazione dall’Istituto
• verificare giornalmente la presenza dei presidi di sicurezza (idranti, lance, cassette di medicazione, …)
• verificare, all’inizio della giornata , la fruibilità delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza.
SEDE CENTRALE
Personale assegnato
PIANO Terra aule, ingresso e scale fino al primo piano – Falcone Marco –Luciani Pasqualina . Ciuffetelli Maria Paola
(Part-time)
1 PIANO – aule e scale dal primo al secondo piano – Del Vecchio Assunta – Caresta Daniele
2 PIANO, – aule e scale dal secondo piano alla mansarda laboratorio scientifico - Ciocca Marina - Consolati Alessandro
UFFICI Pulizia degli stessi, atrio - 1, scale lato uffici fino a piano terra, fotocopie, centralino, posta - Guadalaxara
Francesca –
PALESTRA - cortile esterno – tutti i lati, biblioteca e relativo ingresso, scale da -1 fino al piano terra lato biblioteca - aule
centro per le lingue e aula collegata, aula lavagna LIM n. 2 aule – ex vice presidenza - Catarinacci Massimo – Zaino Carmen
– Gargano Giovanni (Part-time). Il personale assegnato a questo settore sostituirà, all’occorrenza, i colleghi assenti.
Per provvedere alla chiusura del sabato si dispone che i collaboratori dei vari piani, si organizzino a turno.
La Collaboratrice scolastica Ciuffetelli Maria Paola (part-time), tenendo conto del risultato della visita medica effettuata
dal Medico Competente, viene assegnata al piano terra e sarà adibita ai servizi generali della scuola con compiti di:
accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni,nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle
attività didattiche, e dell’utenza in generale;
di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;
collaborazione con i docenti per quanto riguarda la parte relativa a permessi di uscita , entrate in ritardo, consegna
certificati e avvisi.
Non parteciperà alla turnazione ed effettuerà il suo servizio nell’orario dalle ore 14,30 alle 17,30 – il sabato dalle ore 9,00
alle ore 12,00.
SUCCURSALE PAGANICA
Personale assegnato: - Spennati Antonella – Pelusi Ivo – Barbati Augusta.
Il servizio dei collaboratori della succursale verrà svolto senza divisione di settori, ma con la sola ripartizione dei turni
settimanali (di tutto il personale) e di conseguenza dei lavori da svolgere in quel particolare momento:
Il servizio dei collaboratori della succursale verrà svolto con regolare turnazione settimanale sui tre orari.
turno 7,30 – 13,30 1 persona in servizio - a turno
turno 8,00 - 14,00 1 persona in servizio - a turno
turno 13,30 -19.30 1 persona in servizio a turno
SUCCURSALE CARDUCCI
Personale assegnato e relativi compiti:
2N, 3N, 1R e 3R, bagno ragazze, stanza fotocopie, laboratorio informatica, atrio e corridoio, scala e rimanenti aule piano
1^insieme a Macera - Lanciotti Rosa
3 S, 1 O, 2 O, 3 O, sala insegnanti, bagni maschi e femmine e bagni insegnanti, bagno handicap, corridoio, atrio, aula di
Lorenzo - De Santis Luciana
2R, 2S, 1S, 1N, bagno ragazzi, bagno insegnanti, aula magna, atrio e corridoio, scala e rimanenti aule piano 1^ insieme a
Lanciotti - Macera Carmine
Turno pomeriggio: palestra, bagni e corridoio
Il servizio dei collaboratori della succursale verrà svolto con regolare turnazione settimanale sui seguenti orari:
turno 7,30 – 13,30 1 persona in servizio.
turno 8,00 – 14,00 1 persona in servizio.
turno 8,20 - 14,20 1 persone in servizio
turno 13,30 -19.30 1 persona in servizio
La Collaboratrice scolastica Cibaldi Berardina, tenendo conto del risultato della visita medica effettuata dalla
Commissione Medica di verifica di L’Aquila, viene assegnata al piano terra e sarà adibita ai servizi generali della scuola
con compiti di:
centralino;
accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni,nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle
attività didattiche e durante la ricreazione, e dell’utenza in generale;
di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;
collaborazione con i docenti per quanto riguarda la parte relativa a permessi di uscita , entrate in ritardo,
fotocopie,consegna certificati e avvisi.
Non parteciperà alla turnazione ed effettuerà il suo servizio nell’orario dalle ore 7,30 alle 13,30.
Ogni unità deve costantemente sorvegliare il proprio settore, provvedendo alle piccole necessità dei docenti (gesso,
cancellino, circolari), ed agevolare così l’azione didattica. Dovrà inoltre vigilare affinché gli allievi non sostino nei
corridoi durante l’orario delle lezioni. A tale scopo devono essere tempestivamente segnalati all’Ufficio di Presidenza
tutti i casi di indisciplina, pericolo, mancato rispetto degli orari e dei regolamenti, classi scoperte, ecc. Nessun allievo
deve sostare nei corridoi durante l’orario delle lezioni e neppure sedere sui davanzali per il pericolo di infortunio. Il
servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro
oltre ad eventuali incarichi accessori quali: controllo chiavi, apertura e/o chiusura di locali ecc.
La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se tempestiva, può permettere di individuare i responsabili. A tale proposito il personale verrà invitato di consegnare in giornata una breve nota scritta al collaboratore del Preside;
si precisa che tutte le necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria dovranno essere segnalate;
per pulizia si intende: lavaggio pavimenti, zoccolino, banchi, lavagne, vetri, ecc.; utilizzando i normali criteri per quanto riguarda ricambio dell’acqua di lavaggio e uso dei prodotti di pulizia e sanificazione come da schede tecniche allegate ai prodotti.
Durante l’orario di servizio è vietato l’uso del cellulare da parte dei dipendenti.
FASCE ORARIO DELL’ENTRATA ED USCITA DEI COLLABORATORI SCOLASTICI A TURNAZIONE SETTIMANALE
SEDE CENTRALE
COLLOCAZIONE ORARIO DIPENDENTI
Segreteria 7,30 – 13,30
Guadalaxara Francesca
Aula LIM - centro per le lingue - 1^
rampa di scale dall’atrio al piano terra
– bagno - biblioteca – palestra – scale
fino al PT lato biblioteca - Cortile e
rampa di accesso, atrio - 1
8,00 – 14,00
13,30 – 19,30
14,00 – 20,00
Catarinacci Massimo – Zaino
Carmen - Gargano Giovanni (part-
time)
Piano terra 7,45 – 13,45
13,45 – 19,45
08,00 – 14,00 Sabato alternato
Falcone Marco– Luciani Pasqualina –
Ciuffetelli Maria Paola (part-time)
Primo piano 08.00 – 14.00
14,00 – 20,00
Caresta Daniele –Del Vecchio Assunta
Secondo piano 08,00 - 14,00
14,00 – 20,00
Ciocca Marina - Consolati Alessandro
SUCCURSALE PAGANICA
FASCIA ORARIA ORARIO DIPENDENTI
I fascia
II fascia
III fascia
1 unità dalle ore 7,30 alle ore 13,30
A turno sui tre
1 unità dalle ore 8,00 alle ore 14,00
A turno sui tre
1 unità dalle 13,30 alle ore 19,30
A turno sui tre
Tutti a turno
Tutti a turno
Tutti a turno
SUCCURSALE CARDUCCI
FASCIA ORARIA ORARIO DIPENDENTI
I fascia 1 unità dalle ore 7,30 alle ore 13,30 1 unità fissa
II fascia
III fascia
IV fascia
1 unità dalle ore 8,00 alle ore 14,00
1 unità dalle ore 8,30 alle ore 14,30
1 unità dalle 13,30 alle ore 19,30
Tutti a turno
Tutti a turno
Tutti a turno
GIORNI DI CHIUSURA DELLA SCUOLA A.S. 2017/2018
Tutte le domeniche - tutte le festività nazionali
Si propone la chiusura prefestiva nei seguenti giorni, previo l’assenso di almeno 2/3 del personale ATA: 03.11.2018,
24.12.2018, 31.12.18, 05.01.19, 20.04.2019, 14.08.2019, i sabati dei mesi di luglio e agosto 2019 con esclusione di sabato 31
agosto.
I giorni di lavoro non prestati saranno fruiti come ferie o risposo compensativo.
PROPOSTE DI AFFIDAMENTO DI COMPITI SPECIFICI AL PERSONALE ATA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Lo scrivente tenute presenti le disponibilità acquisite nell’assemblea del personale appartenente al profilo in esame propone l’affidamento dei seguenti compiti specifici ed i relativi compensi, che saranno poi valutati dal Dirigente Scolastico che dovrà attribuire gli incarichi e i compensi saranno oggetto di conferma o variazione in seno alla contrattazione integrativa di Istituto: - area progetti
Questo incarico specifico nasce con l’obiettivo di gestire l’intero processo finanziario e documentale di tutte le
liquidazioni accessorie con assunzione di responsabilità rispetto a tutto l’iter. Acquisirà: la calendarizzazione dei
progetti, il numero dei partecipanti, i locali da utilizzare, il materiale da acquistare, ogni altra notizia utile per la buona
riuscita delle iniziative. Questo incarico verrà coperto con l’utilizzo di due destinatari di seconda posizione.
- area allievi
L’individuazione dell’incarico specifico, con conseguente assunzione di responsabilità, nasce con l’obiettivo di gestire la
carriera scolastica dell’allievo per arrivare, anche alla luce della riforma, a certificarne le competenze. Seguirà gli
adempimenti relativi all’obbligo scolastico, coordinerà la sezione didattica. Questo incarico verrà coperto con l’utilizzo
di un destinatario di seconda posizione e di un destinatario di prima posizione.
- area personale
L’individuazione dell’incarico specifico, con conseguente assunzione di responsabilità, nasce con l’obiettivo di gestire
l’area del personale. La riorganizzazione dell’ufficio è stata pensata con l’intento di creare una organizzazione più
efficace ed efficiente improntata sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Sostituzione in caso di assenza DSGA, espletando
tutti gli adempimenti inerenti alla funzione superiore. Questo incarico verrà coperto con l’utilizzo di un destinatario di
seconda posizione e di risorse finanziarie di cui all’art. 50 del CCNI del 31.08.99
- area protocollo
L’individuazione dell’incarico specifico, con conseguente assunzione di responsabilità, ha come obiettivo l’attivazione
del protocollo informatico e la messa a sistema di alcuni adempimenti legati all’inserimento al sidi. Adempimenti
inerenti all’applicazione del D.leg.vo n. 196/03 relativo alla privacy. Questo incarico verrà coperto con l’utilizzo di un
destinatario di prima posizione.
Per motivi di organizzazione interna, al fine di avere una buona conoscenza dei compiti di ogni assistente,
viene stabilito di riunirsi una volta al mese, preferibilmente sul finire della giornata del sabato, per scambiarsi
informazioni circa l’oggetto dell’impegno curriculare ed aggiuntivo assegnato ad ognuno.
Nel corso degli incontri ognuno illustrerà i punti salienti del proprio lavoro così da rendere edotti i colleghi
circa le scadenze, gli impegni, le attività.
Si reputa necessario, inoltre, che ognuno predisponga uno scadenzario che riporti in modo analitico e chiaro
tutte le scadenze relative all’incarico assegnato per evitare che si verifichino dei ritardi nella scansione temporale degli
impegni dell’anno scolastico, e per evitare anche disservizi all’ufficio e all’utenza.
Quanto sopra al fine dell’ottimizzazione del servizio scolastico. Sempre nell’ottica dell’ottimizzazione del
servizio si sceglie una nuova modalità di collaborazione con i tre uffici di segreteria che prevede l’individuazione di un
coordinatore per ogni ufficio.
Questa figura avrà il compito di “coordinare” gli addetti dell’ufficio in cui è inserito con responsabilità rispetto alle
competenze assegnate all’ufficio stesso. Il coordinatore verrà individuato in base ai seguenti criteri:
- Capacità di lavorare in team; - Trasversalità di competenze rispetto all’ufficio di appartenenza.
I coordinatori dei vari uffici parteciperanno ai lavori delle commissioni o dei comitati per le visite guidate ed i viaggi di
istruzione, per l’assistenza agli alunni con disabilità, per la sicurezza, nonché all’elaborazione del PEI ai sensi dell’art. 7
comma 2 lettera a) del D.lgs. n. 66 del 2017.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Ridurre la funzione ausiliaria ad una semplice, per quanto significativa, funzione di pulizia e guardiania non terrebbe
conto dell’evoluzione del profilo e delle persone che a tale profilo accedono. Sempre più le necessità occupazionali
spingono verso questo profilo persone con media scolarità e buon livello culturale che ben si presta a compiti che vanno
oltre una lettura del profilo di basso livello.
Incarichi art. 7 - Servizi ausiliari - sede centrale
- n. 1 incarico per handicap.
Incarichi art. 7 - Servizi ausiliari - sede Carducci
- n. 1 incarico per handicap.
Assegnazioni di lavoro a carico MOF (FIS ed incarichi Specifici) - Sede centrale
- n. 1 incarichi per il supporto ai servizi amministrativi, didattici, servizi esterni, centralino e coordinamento
delle esigenze dei servizi ausiliari, assegnazione e gestione chiavi armadietti dei docenti. gestione del materiale
di pulizia nella sola giornata del sabato. Si occuperà dell’archiviazione dei documenti cartacei in collaborazione
con l’A.A. di riferimento.
- n. 2 incarichi per la piccola manutenzione, svolti anche di sabato ed anche nella succursale Carducci.
- n. 1 incarico per handicap affidato ad un collaboratore del piano terra.
Assegnazioni di lavoro a carico MOF (FIS ed incarichi Specifici) - succursale Paganica
• 1 incarico per assistenza handicap
• 1 incarico per la pulizia regolare del cortile anche in caso di neve e del mantenimento delle piante e del verde presenti. Il lavoro prevede un impegno costante e non di getto, a seconda delle stagioni, e comunque ha il fine di mantenere in stato di decoro continuo gli spazi esterni
• n. 1 incarico per la piccola manutenzione, svolto anche di sabato
Assegnazioni di lavoro a carico MOF (FIS ed incarichi Specifici) succursale Carducci
• 2 incarichi per assistenza handicap
PROPOSTA PER BUDGET DI ORE DI STRAORDINARIO ED INTENSIFICAZIONE
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Lo scrivente, dopo aver descritto, come già detto in precedenza, quale strategia poteva essere ritenuta migliore per organizzare l’Ufficio di Segreteria, ha provveduto anche a monitorare lo stato dell’arte di adempimenti non estinti per le varie sezioni che di seguito si riportano, senza alcuna distinzione in quanto si ritiene opportuno che per il buon funzionamento delle varie sezioni ognuno conosca di tutto un poco: area alunni:
scarto di atti relativi agli alunni non più necessari per i fini istituzionali, che a seconda dei casi, saranno restituiti agli alunni o ai loro genitori. gestione uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione sia dei ragazzi che degli adulti, anche in giornate festive;
area protocollo: digitalizzazione e dematerializzazione;
area personale: assistenza utenza per problematiche POLIS e posta elettronica, carta del docente;
area progetti: gestione e rendicontazione fondi Miur o USR;
area inventario e varie ricognizione e rivalutazione dei valori dei beni;
tutte le aree: Adempimenti inerenti all’applicazione del D.l.vo n. 196/03 (privacy) per tutto il personale.
Ai fini della realizzazione di tutto quanto sopra esposto e per l’assicurazione di ore di straordinario in momenti di
intensificazione del lavoro e per assicurare la presenza pomeridiana nell’Ufficio, il DSGA propone di poter disporre di un budget per poter autorizzare sia ore eccedenti oltre il normale orario di servizio che intensificazione per gli tutti gli assistenti amministrativi, i quali verranno incaricati a prescindere del settore affidato loro come incarico di servizio ordinario. I criteri tenuti presenti per la valutazione sono:
1. autonomia nella prestazione lavorativa 2. rapidità e completezza nell’espletamento degli incarichi 3. disponibilità a perseguire l’obiettivo della massima informatizzazione dei servizi e semplificazione delle
procedure 4. disponibilità ad affrontare emergenze 5. sostituzione di colleghi assenti
COLLABORATORI SCOLASTICI
Anche per questa categoria di personale il DSGA, avendo portato a conoscenza degli stessi quanto deliberato dal CDI circa l’organizzazione dell’orario delle lezioni e delle attività tutte individuate nel PTOF, propone, sia per fronteggiare carichi di lavoro istituzionali che per il necessario supporto alle attività extracurricolari, il ricorso alla intensificazione del lavoro ordinario e alle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo. Il compenso può essere calcolato sia forfettariamente che come impegno orario.
I criteri tenuti presenti per la valutazione sono: - autonomia nella prestazione lavorativa - rapidità e completezza nell’espletamento degli incarichi - disponibilità ad affrontare emergenze - sostituzione di colleghi assenti
Relativamente alle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo (lavoro straordinario), si propone di liquidare le
prestazioni rese dal personale.
Qualora le ore di prestazione eccedenti il normale orario di servizio tutto il personale dovessero superare il budget assegnato, saranno remunerate in base alla disponibilità del budget previsto e con il principio della percentuale equilibrata, ovvero formula utilizzata = B/P = percentuale da pagare rispetto al prestato “B= budget; P= ore prestate” la differenza costituirà il numero di ore di riposo compensativo. Le ore che non potranno essere remunerate perché eccedenti il budget, saranno oggetto di riposo compensativo ed in merito a tanto il personale dovrà impegnarsi con formale dichiarazione scritta di accettazione del presente principio. Per quanto sopra riportato, ogni dipendente provvederà a sottoscrivere questo documento per l’accettazione del criterio che sarà adottato e soprattutto per la dichiarazione volontaria, tenuto conto che il CCNL del 29/11/2007, all’art. 54 comma 4 prevede che le prestazioni eccedenti il normale orario di servizio possono essere fruite quale riposo compensativo, soltanto a richiesta del dipendente. Diversamente chi non sarà disposto ad accettare il suddetto criterio, sarà impegnato soltanto per le ore che si prevede gli possano essere retribuite, con discrezione di scelta da parte del DSGA. I Collaboratori scolastici parteciperanno ai lavori delle commissioni o dei comitati per le visite guidate ed i viaggi di
istruzione, per l’assistenza agli alunni con disabilità, per la sicurezza, nonché all’elaborazione del PEI ai sensi dell’art. 7
comma 2 lettera a) del D.lgs. n. 66 del 2017, in base al settore o ai compiti assegnati.
Piano di Formazione ATA triennio 2016/2019 predisposto dal DSGA (terzo anno)
2018/2019
Il C.C.N.L. 29/11/2007 contempla:
• all'art. 63 la formazione in servizio del personale;
• all'art. 66 la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL PERSONALE ATA.
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti” prevede:
• all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera e, la “formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione”.
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
• costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica;
• innalzamento della qualità della proposta formativa;
• valorizzazione professionale Ulteriori riferimenti normativi sono inseriti al termine del presente documento.
Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena attuazione dell'autonomia scolastica, prevedendo
a tal fine che le istituzioni scolastiche definiscano il Piano triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18,
2018-1 9, la cui realizzazione è connessa ad un Piano della Formazione.
Gli Organi Collegiali dovranno tener conto delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale della Formazione
adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell’Istruzione, dell’ università e della Ricerca, dei risultati emersi dal
Rapporto di autovalutazione (RAV), degli esiti formativi registrati dagli studenti, del confronto in seno agli organi
collegiali, aperto anche alle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
Il Piano di Aggiornamento e Formazione triennio 2016/2019 vuole offrire al personale ATA una vasta gamma di
opportunità, anche con accordi di rete sul territorio.
Finalità:
• garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale scolastico;
• sostenere l’ampliamento e la diffusione dell’innovazione didattico-metodologica;
• migliorare la scuola, garantendo un servizio di qualità;
• favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti, partenariati, accordi di programma, protocolli d’intesa;
• favorire l'autoaggiornamento;
• garantire la crescita professionale di tutto il personale;
• attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione;
• promuovere azioni funzionali allo sviluppo della cultura della sicurezza;
• porre in essere iniziative di formazione ed aggiornamento in linea con gli obiettivi prefissi nel Rapporto di AutoValutazione d’Istituto, e tenuto conto delle priorità (con conseguenti obiettivi di processo) individuate nel RAV.
Obiettivi:
• sviluppare e potenziare in tutte le componenti la padronanza degli strumenti informatici e di specifici per l’organizzazione dei servizi amministrativi;
• formare tutte le componenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di pericolo.
Il Piano porrà particolare attenzione alle seguenti tematiche:
• Formazione di base e specifica sulla sicurezza di cui all’Accordo Stato - Regioni D.Lgs. 81/08;
• Disostruzione delle vie aeree;
• Assistenza alla persona;
• Segreteria digitale e dematerializzazione;
• Procedimenti amministrativi;
• Tecniche relazionali e di dinamica di gruppo, finalizzate soprattutto all’accoglienza;
• Training su prodotti informatici in uso negli Uffici.
I corsi potranno essere tenuti anche in modalità blended (in presenza e on line, usufruendo delle varie piattaforme).
Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, da altre istituzioni (Università, scuole e reti di scuole, Enti
locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di
valutazione e diffusione tra il personale della scuola.
Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede (previa autorizzazione) la libera adesione del personale
amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche,
enti ed associazioni accreditati.
Il Dirigente potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni emergenti; il personale,
individualmente o in gruppo, potrà intraprendere iniziative di autoaggiornamento, in coerenza con la Mission
dell'Istituto, e previa autorizzazione.
La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale ATA è comunque subordinata
alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica.
Riferimenti normativi e indicazioni
• Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), comma 71 (costituzione di RETI, per iniziative formative didattiche educative culturali e sportive, con enti pubblici e privati, associazioni e fondazioni), comma 38 (attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro),
• Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 28 marzo 2013
• (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione);
• C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 63 (formazione in servizio del personale);
• C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 66 (predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL PERSONALE ATA);
• D. L.vo n. 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche);
• DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica;
• Legge n. 59 del1 7, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
• T.U. della scuola, ex D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore.
CARTA DEI SERVIZI
Il D.S.G.A Rosa Maggi, nel proporre tutto quanto previsto nel presente piano ha prospettato al personale ATA, per
norma, “posto alla sua diretta dipendenza”, gli standard di qualità che bisogna assicurare nel fornire il servizio
all’utenza e che pertanto saranno sempre tenuti:
A: L’UFFICIO DI SEGRETERIA
L’ufficio di segreteria coordinato dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi è la sede in cui,
nell’ambito delle direttive di massima e degli obiettivi assegnati dal Dirigente scolastico e dai competenti organi
collegiali, si progettano e si eseguono tutti gli atti relativi alla gestione amministrativa e contabile dell’istituzione
scolastica.
Il suddetto fornisce altresì supporto amministrativo alla progettazione ed alla realizzazione di iniziative
didattiche decise dagli organi collegiali.
I compiti degli assistenti amministrativi (definiti analiticamente nell’apposito paragrafo) sono attuati
ispirandosi a principi di flessibilità dell’orario e di mobilità degli operatori in possesso di competenze intercambiabili.
I suddetti hanno come costante punto di riferimento l’esigenza di instaurare con l’utenza rapporti di cordiale
cooperazione nella consapevolezza di espletare funzioni di supporto alla formazione dei preadolescenti.
I fattori di qualità dei servizi amministrativi sono indicati di seguito con l’esplicitazione delle modalità
attraverso le quali l’ufficio di segreteria intende garantire l’utenza. In concreto vengono stabiliti i seguenti standard
specifici in materia di rilascio documenti, trasparenza e orario di apertura al pubblico, nonché i criteri per gestire
l’informazione.
RILASCIO E PRESENTAZIONE DOCUMENTI
• Per la richiesta dei documenti, di norma non viene richiesta la forma scritta: si considera sufficiente la forma orale, anche a mezzo telefono fax. Il richiedente si può avvalere anche della forma scritta e di quella on line attraverso il sito internet www.dantealighieriaq.it.
• I certificati di servizio, di norma, vengono rilasciati nella giornata successiva alla richiesta o, nei casi di particolari difficoltà, entro tre giorni.
• I certificati di studio, di frequenza e sostitutivi del diploma sono consegnati a vista; in caso di particolare difficoltà il giorno successivo.
• Le copie dei documenti agli atti dell’ufficio sono rilasciate in giornata, possibilmente a vista, o al massimo il giorno successivo, ma previo appuntamento con l’impiegato a ciò deputato. Per il loro rilascio si osserva quanto prescritto dalla legge 7 agosto 1990, nº 241 novellata dalle successive modificazioni delle leggi 15/2005 e 80/2005, in attesa di regolamenti applicativi e dalle circolari del M.P.I. n. 278 del 30/9/1992, 25 maggio 1993 , n. 163 e n. del 16/3/1994 che prevedono il rimborso dei soli costi di riproduzione mediante marche da bollo di € 0,26 per 1 o 2 copie, di € 0.52 da 3 a 4 copie e così via. In caso di richiesta di copie conformi all’originale, dovranno essere apposte su di esse le marche da bollo secondo la tariffa vigente. Inoltre l’interessato, in virtù dell’art. 7 del D.L.vo 196/03 (codice sulla privacy), può accedere a tutti i suoi dati.
• L’utente, nel presentare all’istituto documenti che debbano comprovare stati, fatti o qualità personali, può avvalersi di dichiarazioni temporaneamente sostitutive, ai sensi dell’art. 46 del DPR 28/12/2000, n. 445.
• La distribuzione dei moduli di iscrizione e’ effettuata a vista nei giorni previsti e la procedura di iscrizione, curata dal personale incaricato del servizio di sportello e poi formalizzata dall’assistente amministrativo appositamente incaricato dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi. L’assistente amministrativo incaricato, in qualità di responsabile del procedimento, accetterà ed autenticherà eventuali dichiarazioni sostitutive e acquisirà d’ufficio i documenti non presentati se gli stessi sono depositati presso istituzioni per le quali vige l’obbligo della trasmissione.
TRASPARENZA
I titolari di interessi giuridicamente rilevanti hanno diritto di accesso ai documenti amministrativi della scuola,
ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni e norme collegate,
tenuto conto di quanto previsto anche dagli articoli 59 e 60 del decreto legislativo 20/6/2003, n. 196 (codice sulla
privacy).
All’albo della scuola sono esposti i seguenti atti:
• tutte le deliberazioni del Consiglio di istituto, entro cinque giorni dalla loro approvazione e vi rimangono per quindici giorni. Successivamente si possono consultare presso l’ufficio di segreteria;
• le tabelle orario di tutti i dipendenti, personale docente ed A.T.A. nonché la dislocazione che risulta dalla comunicazione di servizio debitamente concordata e redatta seguendo i criteri di massima deliberati dagli organi collegiali;
• organigramma dell’ufficio di presidenza e vice presidenza;
• organico del personale docente e A.T.A. approvato dal Dirigente del USP di L’Aquila;
• il regolamento di istituto che ad ogni inizio di anno scolastico viene consegnato ad ogni alunno all’atto dell’iscrizione (DPR 249/98);
• il contratto integrativo di istituto;
• il programma annuale relativo all’esercizio finanziario in corso;
• il conto consuntivo dell’anno finanziario decorso;
• le graduatorie di istituto da utilizzare per le supplenze brevi, depurate da tutti i dati personali non utili alle finalità di pubblicazione;
• le graduatorie interne di istituto per le varie classi di concorso e profili professionali, anch’esse depurate dei dati idonei a poter far rilevare dati sensibili.
Sono disponibili appositi spazi per :
1. bacheca sindacale; 2. bacheca per il personale; 3. bacheca per la RSU.
PROCEDURE DEI RECLAMI.
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax, on line attraverso il sito internet
“www.dantealighieriaq.gov.it” all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del ricorrente.
I reclami orali e telefonici devono successivamente essere sottoscritti.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati.
Il dirigente scolastico, sentito il DSGA per gli atti amministrativi e dopo aver esperito ogni possibile indagine in
merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque non oltre trenta giorni, attivandosi per rimuovere le
cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il
legittimo destinatario. Annualmente il capo di istituto informa analiticamente il consiglio di istituto dei reclami ricevuti e
dei relativi provvedimenti. Il suddetto resoconto nonché gli eventuali deliberati dell’organo collegiale sono riportati
nella relazione generale che il consiglio di istituto obbligatoriamente approva alla fine di ciascun anno scolastico.
E’ il caso di puntualizzare in proposito che con l’entrata in vigore del DPR 8/3/1999, n. 275, dall’1/9/2000, gli atti
disposti dal Dirigente scolastico sono definitivi e pertanto è ammesso reclamo entro 15 giorni dalla loro pubblicazione o
emanazione ed in caso di rigetto, si potrà ricorrere al TAR o con ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente
entro 60 o 120 giorni o in caso di contenzioso di lavoro al giudice unico ordinario, previo obbligatorio tentativo di
conciliazione così come previsto dagli articoli 64 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Informazione all’utenza esterna ed interna.
Il direttore provvederà, ogni qual volta ne ravviserà la necessità, a portare a conoscenza degli utenti, ed in particolar
modo al personale interno all’istituto, con comunicazioni scritte da lui stesso firmate, a seguito dell’autorizzazione
concessa dal dirigente scolastico tra gli atti di delega conferitigli, circa novità normative che comportano eventuali
adempimenti per il riconoscimento di diritti, o per l’osservanza di un dovere, che diversamente potrebbero essere non
conosciute o mal note con conseguente mancato adempimento e danni sia per diritti non soddisfatti che per doveri non
osservati.
Informatizzazione Dei Servizi Di Segreteria.
L’ufficio di segreteria dispone di tutte le procedure informatizzate che di seguito si specificano, operanti in rete
multifunzionale:
1. Gestione della contabilità stipendiale: emolumenti ed assegni accessori; 2. procedure relative al personale docente e a.t.a (assenze, certificazioni, elenchi etc,); 3. contribuzione inps: (modelli DM10, 01/M, DL 86, EMENS) 4. Dichiarazioni mensili all’INPDAP: Modello DMA (Denuncia mensile analitica); 5. Dichiarazioni annuali: Modelli 770/A e Dichiarazione IRAP; 6. Gestione della contabilità finanziaria: programma annuale, consuntivo e loro allegati; 7. procedure che riguardano gli alunni (certificazioni, assenze, schede, attestati, elenchi, statistiche etc.) 8. libri di testo; 9. ricostruzione della carriera (inquadramenti per aggiornamenti dovuti a rinnovi contrattuali e ricostruzioni della
carriera per i neo nominati a tempo indeterminato, con invio diretto sia alla Ragioneria Provinciale dello Stato che alla DPSV – Direzione provinciale dei servizi vari)
10. gestione delle minute spese; 11. videoscrittura e fogli elettronici; 12. protocollo informatico; 13. sito web con il seguente indirizzo : www.dantealighieriaq.gov.it; 14. Software per la riproduzione delle copie di sicurezza dei dati informatici inerenti a tutti i software amministrativi; 15. Graduatorie interne di istituto; 16. Affidamento degli incarichi per attività aggiuntive; 17. accreditamento per presentazione istanze on-line; 18. rilevazione scioperi; 19. comunicazioni centro per l’impiego; 20. comunicazioni per detrazioni d’imposta; 21. comunicazioni contratti personale supplente; 22. graduatorie supplenti.
B: CONTATTI CON IL PUBBLICO ED ORARI DI RICEVIMENTO
1. UFFICIO DEL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
Il DSGA riceve l’utenza interna ed esterna all’istituto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 derogando dalla
norma per la soluzione di eventuali casi urgenti da risolvere, sempre che non sia impegnato per motivi istituzionali in
altre sedi.
2. UFFICIO DI SEGRETERIA – PER TUTTE LE SUE SEZIONI
La segreteria riceve il pubblico tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Non si è ritenuto, per i motivi espressi
in premessa di garantire l’apertura pomeridiana di apertura al pubblico, data la poca o quasi nulla affluenza di pubblico
(da un monitoraggio di due anni, di pomeriggio sono state ricevute circa 30 persone, per cui non ritorna il binomio
costo/beneficio, tra il servizio offerto e il costo dell’impiegato), ciò nonostante l’ufficio di segreteria è regolarmente
aperto dal lunedì al venerdì anche dalle ore 14,00 alle ore 19,30.
Tutti gli operatori scolastici assicurano all’utenza la trasparenza nei contatti telefonici, dichiarando il proprio
nome, cognome e la qualifica rivestita all’interno della scuola.
Il DSGA a conoscenza della direttiva del Ministro della funzione pubblica, farà sì da evitare, in tutte le comunicazioni,
l’uso del cosiddetto “burocratese” e porta a conoscenza che in caso di eventuali situazioni di reclami non risolti, tutta
l’utenza potrà rivolgersi al NUMERO VERDE 800118855, che corrisponde all’ispettorato per la funzione pubblica,
istituito nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’ispettorato di cui sopra dovrà vigilare soprattutto sul
rispetto della semplificazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni. L’apposito nucleo esaminerà i fatti esposti dai
reclamanti e provvederà ad intervenire presso l’amministrazione inadempiente, affinché vengano rimosse le cause
ostative per fornire il servizio all’utenza.
A questo punto è evidente che il sottoscritto per poter evidenziare il rapporto costo/beneficio, provvederà di volta in
volta, oltre che alle azioni di verifica per potersi rendere conto della validità o meno dell’organizzazione strutturata, ma
anche e soprattutto alla “assicurazione dei servizi essenziali all’utenza”
SERVIZI MINIMI E PRESTAZIONI INDISPENSABILI ( ART. 2, L. 146/90, modificata ed integrata dalla legge
83/2000)
1. Il personale ATA è tenuto a garantire i servizi minimi e le prestazioni indispensabili previsti dall’art. 2 della Legge
146/90, quali: funzionamento del servizio pubblico a carattere di urgenza nei confronti dell’utenza e del personale;
vigilanza sui minori, pagamento di emolumenti fondamentali al personale con contratto a tempo determinato; attività
amministrativa riguardante scrutini ed esami.
2. Il contingente di personale ATA che si propone di utilizzare è in una unità di assistente amministrativo e due unità di
collaboratoti scolastici per la sede centrale e un collaboratore per ogni succursale.
3.I soggetti di cui al precedente comma , hanno il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della
predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo, ove possibile, la conseguente sostituzione. Nel
caso di ripetizioni di azioni di sciopero, si procederà con il criterio della rotazione per assicurare a tutti i lavoratori il
diritto allo sciopero.
DISPOSIZIONI FINALI PER TUTTO IL PERSONALE A.T.A.
La suddetta ripartizione di compiti rappresenta un quadro di riferimento flessibile e perciò modificabile ogni qual volta
le esigenze di servizio dovessero rendere necessarie le variazioni. Resta ben inteso che, in caso di assenza di qualche
unità, il servizio sarà comunque assicurato dalle unità presenti. Pertanto si confida nella collaborazione di tutti nella
consapevolezza che le funzioni da ciascuno esercitate sono a fondamento dell’organizzazione e della serenità dell’intera
comunità scolastica e si raccomanda al personale tutto di non abbandonare il proprio posto di lavoro senza il preventivo
permesso del DSGA, di rispettare l’orario di servizio.
Alla fine di ogni mese sarà rilasciato dall’Ufficio di segreteria-Sezione Personale – il quadro sinottico dell’orario prestato
con l’indicazione di eventuali conguagli a debito o a credito.
Infine raccomanda il rispetto di tutti gli obblighi previsti sia dallo schema di codice di condotta da adottare nella lotta
contro le molestie sessuali, che dal codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che del
codice disciplinare previsto dall’art. 95 del CCNL 29/11/2007, allegati al presente piano.
ORGANIZZAZIONE DEL PIANO ANNUALE DELLE FERIE
Il direttore provvederà entro il mese di maggio a predisporre il piano delle ferie, concordandolo con tutto il personale,
in applicazione dell’articolo 13 del CCNL del 29/11/2007, facendo in modo da assicurare comunque il servizio all’utenza
nei mesi di luglio ed agosto.
Sviluppo di competenze:
Relazionali
Empaticheadattive
Persuasiveemotive
Le nuove competenze
Sviluppo di attività lavorativa complessa
Abbattimento delle barriere del tecnicismo
Non più saperi unilaterali
Concorrere a dirigere il cambiamento
Il Direttore dei serv.gen.amm.Il Direttore dei serv.gen.amm.
Le nuove competenze
Organizzazione e utilizzo degli spazi
Aspetti amministrativo-
contabili
Verifica rapporto costo/beneficio
Verifica eguale riparto per utenza
Concorso nella gestione delle
risorse strutturali e finanziarie
L’EMPOWERMENT:
Affidamento compito
Libertà di scelta delle modalità
Chi collabora deve essere protagonista
Concorso alla gestione delle risorse umane
attraverso
Leva strategica per la professione
Attenzione alla ricaduta sui formandi
E non solo alla politica di budget
Tener presenti le regole dell’andragogia
La formazione
Reti e convenzioni attivate
PROGETTI IN RETE
Rete di miglioramento-DM435, art.25 e dal DD 937del 15/09/2015, finalizzato all'implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione, con particolare riferimento alla progettazione a all'attuazione dei piani di miglioramento e alla formazione del personale (D.D. Silvestro, S.M. Dante Alighieri, I.C. Rodar, I.C. Mazzini Patini, D.D. Amiterno, D.D. Galileo Galilei, I.C. Navelli, I.C. Scoppito, I.C. Don Milani-Pizzoli, I.C.S. Demetrio, S.M.B. Micarelli
Rete Matematica L’Aquila (D.D. Silvestro dell’Aquila, I.C. Gianni Rodari, I.C. Mazzini-Patini, I.C. Navelli, I.C. Pizzoli, D.D. Galileo Paganica.)
Rete Pedagogica per il Curricolo Verticale (Scuola Dante Alighieri, Circolo Didattico Silvestro dell'Aquila)
Rete C.T.S. della regione Abruzzo (Scuola Dante Alighieri, Istituto Professionale Di Marzio- Michetti Pescara, Istituto Comprensivo D'Annunzio San Vito Chietino, Istituto Comprensivo Nereto-S. Omero.)
Rete Progetto”Eagle..’s around the world” (Scuola Dante Alighieri, I.C.Rodari, D.D Sil-vestro, I.C.Mazzini L’Aquila, I.S. Andrea Bafile, Liceo classico)
Rete “Abruzzo Musica”( Scuola Dante Alighieri L’Aquila, Liceo Musicale, D.D.Silvestro. D.D.Galileo Paganica)
CONVENZIONI ATTIVATE
Convenzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo
Convenzione con l’Università degli Studi di L’Aquila-Dipartimento di Scienze Umane
Piano di formazione del personale docente
“La formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera.” (comma 124 legge 107/2015). Il Piano Nazionale della Formazione dei Docenti 2016-2019 ha individuato 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:
* Lingue straniere;
* Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
* Scuola e lavoro;
* Autonomia didattica e organizzativa;
* Valutazione e miglioramento;
* Didattica per competenze e innovazione metodologica;
* Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
* Inclusione e disabilità;
* Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
Tenuto conto delle priorità nazionali le iniziative formative della Scuola scaturiscono dalla effettuata sui “bisogni formativi” dei docenti, dalla lettura e interpretazioni delle esigenze di evidenziate dal RAV, dal Piano di Miglioramento, dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in atto.
I dati seguenti sono stati estratti da questionari di rilevazione sulla formazione agita e sui bisogni formativi
del personale docente.
* Didattica per competenze e innovazione metodologica;
* Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
* Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
Tenuto conto delle priorità nazionali le iniziative formative della Scuola scaturiscono dalla effettuata sui “bisogni formativi” dei docenti, dalla lettura e interpretazioni delle esigenze di evidenziate dal RAV, dal Piano di Miglioramento, dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in
tti da questionari di rilevazione sulla formazione agita e sui bisogni formativi
Tenuto conto delle priorità nazionali le iniziative formative della Scuola scaturiscono dalla rilevazione effettuata sui “bisogni formativi” dei docenti, dalla lettura e interpretazioni delle esigenze di istituto- evidenziate dal RAV, dal Piano di Miglioramento, dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in
tti da questionari di rilevazione sulla formazione agita e sui bisogni formativi
Piano di Formazione ATA triennio 2019/2022 predisposto dal DSGA
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzi
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” prevede:
• all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera e, la “formazione
dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione”.
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
• costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica;
• innalzamento della qualità della proposta formativa;
• valorizzazione professionale
Detta norma ha introdotto nel sistema scolastico italiano il concetto di
obbligatoria, permanente e strutturale.
formazione definite dalle istituzioni scolastiche debbano essere coerenti con il Piano triennale
dell'offerta formativa e con i risultati del processo di autovalutazione, emersi dal RAV ed
esplicitati nei Piani di miglioramento. Il piano forma
riferimento alle priorità nazionali, indicate dal Piano nazionale di formazione (PNF), adottato
ogni tre anni con apposito decreto dal Ministro dell'Istruzione.
Nel documento relativo al triennio 2016/2019, adottato
vengono quindi esplicitate le priorità nazionali che fanno riferimento a tre obiettivi principali :
le esigenze nazionali, il miglioramento della scuola
personale.
Per raggiungere questi obiettivi le tematiche prioritarie nazionali sono state raggruppate in
grandi aree di formazione:
Piano di Formazione ATA triennio 2019/2022 predisposto dal DSGA
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” prevede:
all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera e, la “formazione
dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione”.
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica;
innalzamento della qualità della proposta formativa;
valorizzazione professionale
Detta norma ha introdotto nel sistema scolastico italiano il concetto di formazione in servizio
obbligatoria, permanente e strutturale. Tale articolo prevede inoltre che le
formazione definite dalle istituzioni scolastiche debbano essere coerenti con il Piano triennale
dell'offerta formativa e con i risultati del processo di autovalutazione, emersi dal RAV ed
esplicitati nei Piani di miglioramento. Il piano formativo di ogni istituto deve inoltre fare
riferimento alle priorità nazionali, indicate dal Piano nazionale di formazione (PNF), adottato
ogni tre anni con apposito decreto dal Ministro dell'Istruzione.
Nel documento relativo al triennio 2016/2019, adottato con D.M. n.797 del 19 ottobre 2016,
vengono quindi esplicitate le priorità nazionali che fanno riferimento a tre obiettivi principali :
miglioramento della scuola e lo sviluppo personale e professionale
gere questi obiettivi le tematiche prioritarie nazionali sono state raggruppate in
Piano di Formazione ATA triennio 2019/2022 predisposto dal DSGA
one e formazione e
all'art. 1, comma 58 (“Piano nazionale per la scuola digitale”), lettera e, la “formazione
amministrativi e degli
La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
formazione in servizio
Tale articolo prevede inoltre che le attività di
formazione definite dalle istituzioni scolastiche debbano essere coerenti con il Piano triennale
dell'offerta formativa e con i risultati del processo di autovalutazione, emersi dal RAV ed
tivo di ogni istituto deve inoltre fare
riferimento alle priorità nazionali, indicate dal Piano nazionale di formazione (PNF), adottato
con D.M. n.797 del 19 ottobre 2016,
vengono quindi esplicitate le priorità nazionali che fanno riferimento a tre obiettivi principali :
sviluppo personale e professionale del
gere questi obiettivi le tematiche prioritarie nazionali sono state raggruppate in
• Autonomia didattica e organizzativa
• Valutazione e miglioramento
• Didattica per competenze e innovazione metodologica
• Lingue straniere
• Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento
• Scuola e lavoro
• Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
• Inclusione e disabilità
• Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
In coerenza quindi con tali priorità e con le indicazione presenti nella Nota Ministeriale prot.
n°2915 del 15/09/2016, l'Istituto ha individuato le proprie aree prioritarie per la
formazione del personale scolastico per il triennio 201922, in accordo anche con il PTOF e
in base agli esiti del RAV e del conseguente Piano di miglioramento:
Area di formazione Azione formativa Personale interessato
PNF 4.3
Didattica per competenze,
innovazione metodologica e
competenze di base
Formazione PNSD PON DS,DSGA, ATA
Segreteria digitale protocollo DSGA e Assistenti
Amministrativi
PTOF 2019-22
Formazione e aggiornamento
Corso antincendio rischio
medio
ATA
Corso di primo soccorso ATA
Corso uso del defibrillatore ATA
Corso di ASPP ATA
In assenza di chiari riferimenti ministeriali, soprattutto per quanto riguarda il numero di ore da
considerare nella definizione di corso valido, ci si potrebbe riferire ad un percorso formativo
capace di delineare una competenza professionale anche minima (una procedura, un
contenuto, una pratica didattica) concretamente raggiungibile attraverso un insieme di attività
formative. I corsi potranno essere tenuti anche in modalità blended (in presenza e on line,
usufruendo delle varie piattaforme).
Tutte le iniziative e proposte che perverranno dal MIUR, da altre istituzioni (Università, scuole
e reti di scuole, Enti locali, Enti, Federazioni Sportive, Associazioni, etc.), idonee ad un
arricchimento professionale, saranno oggetto di valutazione e diffusione tra il personale della
scuola.
Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede (previa autorizzazione) la libera
adesione del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di
formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
Il Dirigente potrà curare, altresì, incontri di sviluppo professionale in tema di innovazioni
emergenti; il personale, individualmente o in gruppo, potrà intraprendere iniziative di
autoaggiornamento, in coerenza con la Mission dell'Istituto, e previa autorizzazione.
La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale ATA è
comunque subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica.
Gli Organi Collegiali dovranno tener conto delle priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale
della Formazione adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università
e della Ricerca, dei risultati emersi dal Rapporto di autovalutazione (RAV), degli esiti formativi
registrati dagli studenti, del confronto in seno agli organi collegiali, aperto anche alle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
Riferimenti normativi e indicazioni
• Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione
e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, art. 1, comma 58 (“Piano
nazionale per la scuola digitale”), comma 71 (costituzione di RETI, per iniziative
formative didattiche educative culturali e sportive, con enti pubblici e privati,
associazioni e fondazioni), comma 38 (attività di formazione in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro),
• Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 28 marzo 2013
• Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione;
• C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 63 (formazione in servizio del
personale);
• C.C.N.L. comparto scuola 2006/2009, 29/11/2007, art. 66 (predisposizione del piano
annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai DOCENTI ED AL
PERSONALE ATA);
• C.C.N.L. comparto scuola 19 aprile 2018;
• D. L.vo n. 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni (Norme generali sull'ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche);
• DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica;
• Legge n. 59 del1 7, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la
dirigenza;
• T.U. della scuola, ex D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore.