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PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2019-2022

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PIANO TRIENNALE

OFFERTA FORMATIVA

TRIENNIO 2019-2022

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Indice

SCUOLA E CONTESTO 3

INDIRIZZI DI STUDIO 6

Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica 11

Indirizzo Informatica 14

Indirizzo Meccanica e Meccatronica 16

Indirizzo Chimica e Materiali 18

Indirizzo Manutenzione ed assistenza tecnica 22

Indirizzo Professionale Tecnico per la comunicazione on line 25

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) 28

EDUCAZIONE CIVICA 32

INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE 33

Progetto Educazione alla salute 33

Itinerari di cittadinanza 34

Progetto “Auschwitz tra Storia e memoria” 34

Progetto “Energy for/with Africa” 35

Progetto “Libera la legalità” 35

Progetto “Festa di sguardi” 36

Apprendistato duale 36

Progetto “CISCO” 39

Olimpiadi italiane di informatica 39

Certificazione ECDL CAD 2D/ ECDL CAD 3D 39

Laboratorio Energie rinnovabili 40

INNOVAZIONE DIDATTICA 41

Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI) 44

LA CASA DELL’ENERGIA 52

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) 57

INTERNAZIONALIZZAZIONE 62

SICUREZZA 66

VERIFICHE E VALUTAZIONE 68

CERTIFICAZIONE 75

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PROMOZIONE, DEBITI FORMATIVI, CREDITI SCOLASTICI 77

INCLUSIONE SOCIALE E SCOLASTICA 80

ORIENTAMENTO ED ACCOGLIENZA 84

ORGANIZZAZIONE 87

PIANO DI FORMAZIONE DI ISTITUTO 94

INFRASTRUTTURE ED ATTREZZATURE 98

IL PERSONALE 101

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 102

PIANO DI MIGLIORAMENTO 104

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SCUOLA E CONTESTO

Analisi del contesto e bisogni del territorio

Il bacino territoriale di provenienza degli studenti abbraccia una serie di comuni delle province di Venezia,

ma anche di Padova e Treviso: si tratta dei comuni di Mirano, Spinea, Scorzè, Salzano, S.Maria di Sala, Noale,

Martellago, Mira, Dolo, Borgoricco e Vigonza. La realtà economica di quest’area è caratterizzata, come peraltro

molta parte del Veneto, da una rete di medie e piccole imprese che confermano, pur in una fase di difficoltà

economica generale, la richiesta di periti industriali e di tecnici manutentori.

L’I.I.S. Levi-Ponti considera con molta attenzione le richieste sociali ed economiche del territorio,

proponendo una preparazione professionale saldamente ancorata alla realtà produttiva, con un costante

aggiornamento che consente agli studenti un ingresso positivo nel mondo del lavoro o un proseguimento degli

studi in ambito universitario.

Circa la metà dei nostri diplomati degli ultimi anni, che hanno scelto di non proseguire gli studi, ha trovato

lavoro, in settori coerenti con l’indirizzo di studi, entro sei mesi dal conseguimento del diploma. Oltre il 40% dei

nostri studenti prosegue gli studi iscrivendosi all’università.

La nostra identità

L’I.I.S. Levi-Ponti, coerentemente con le indicazioni ministeriali relative all’istruzione tecnica e professionale,

si propone di formare studenti e studentesse con una preparazione tecnica industriale aggiornata, che permetta

loro non solo di intervenire nei processi in atto, ma anche di sviluppare capacità creative e progettuali in un’ottica

di innovazione. Accanto alla formazione delle competenze del futuro professionista tecnico, l'attività dell'Istituto

è volta alla formazione di futuri cittadini e cittadine, responsabili e sensibili ai principi di solidarietà ed

integrazione.

Nelle Linee Guida per la riforma degli Istituti Tecnici si legge che “uno dei compiti principali della Scuola, in

questo momento storico, consiste nell’educazione alla responsabilità nell’uso delle scoperte scientifiche e della

tecnologia, potenziando la consapevolezza della necessità di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, che garantisca

i ‘beni comuni’ e sia a vantaggio di tutti gli abitanti di un pianeta sempre più interdipendente”.

Ormai da molti anni, il nostro Istituto ha scelto di orientare il proprio percorso progettuale in questa

direzione ed è diventato un centro di conoscenza, ricerca e divulgazione rispetto al tema delle energie rinnovabili.

Partecipando alla rete INFEA, ha potuto sviluppare, grazie al lavoro di un gruppo di insegnanti che fin dall'inizio ha

creduto a questa idea, un Laboratorio didattico sulle Fonti di Energia Rinnovabili che svolge un’intensa attività

educativa e di sensibilizzazione dei cittadini sullo Sviluppo Sostenibile. Inoltre l’Istituto, sempre in quest’ambito,

collabora con gli Enti locali, le aziende e le ditte direttamente coinvolte nel settore ambientale (Vesta, ACM, ENEL,

Assessorato all’ambiente della Provincia di Venezia, Assessorato alle attività produttive della Provincia di Venezia,

Comuni del distretto scolastico del Milanese, Università di Venezia). Nel corso degli anni, questa scelta progettuale

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ha assunto sempre più un orizzonte internazionale, anche con il conseguimento di importanti riconoscimenti come

il Label Nazionale 2014 relativo al concorso “L’Europa cambia la scuola”. Inoltre è in corso di realizzazione la “Casa

dell’Energia”, un innovativo edificio ad altissima efficienza energetica, contenente tutte le migliori tecnologie –

consolidate o sperimentali - in materia di risparmio energetico, efficienza energetica, impiantistica solare

fotovoltaica e termica e domotica.

L’I.I.S. Levi-Ponti da molti anni partecipa ai programmi di scambio promossi dalla UE: si è costruita una fitta

rete di contatti con istituti partner di molti paesi europei, permettendo ad un elevato numero di studenti di

partecipare alla realizzazione dei progetti che prevedono il confronto con altre realtà scolastiche e lo scambio di

esperienze dirette, oltre alla possibilità di realizzare stage aziendali all’estero.

L’I.T.I.S. Primo Levi intende concentrare il suo impegno per rafforzare ulteriormente il suo ruolo nel territorio

ed i legami di collaborazione con imprese, amministrazioni locali e Università, rendendo ancora più significativa

la sua rilevanza a livello provinciale.

L’I.P.S.I.A. Ponti, grazie alla costante attenzione nel tempo all'evoluzione dei profili professionali

maggiormente richiesti dal mercato del lavoro, è riuscito ad adeguare le tipologie dei corsi di studi e, soprattutto,

ha messo in luce alcuni aspetti cruciali nell'attuale organizzazione del lavoro, che consentono di differenziare e

rendere competitiva la propria proposta formativa rispetto a quella di altre agenzie educative, quali la formazione

professionale, con la quale, peraltro, collabora fattivamente ai fini di agevolare il passaggio dal sistema della

formazione a quello dell’istruzione.

Al fine di promuovere una cultura della pace, della interculturalità e del rispetto, critica di ogni pregiudizio e

tesa al riconoscimento del valore e della dignità umana, l’I.I.S Levi-Ponti da anni propone ai suoi studenti una serie

di progetti dedicati al tema dei diritti umani, con riferimento alla nostra contemporaneità e al nostro passato,

anche in collaborazione con altre istituzioni scolastiche, amministrazioni, istituzioni ed associazioni locali.

Istituto Tecnico

L’Istituto Tecnico Primo Levi ha la durata di cinque anni; è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al

termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica,

corrispondente al quarto livello del Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (Eqf) ed equipollente a quello

dell’istituto tecnico.

Il diploma è valido ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria ed in particolare

in quelle tecnico scientifiche, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), nonchè nei

bienni di Istruzione Tecnica Superiore (ITS).

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in

linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di

linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa, nel nostro Istituto, da quattro

indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese:

● Chimica, materiali e biotecnologie

● Elettronica ed elettrotecnica

● Informatica

● Meccanica, meccatronica ed energia

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Istituto Professionale

L’Istituto Professionale Giovanni Ponti ha la durata di cinque anni; è suddiviso in due bienni e in un quinto

anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione

professionale, corrispondente al quarto livello del Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (Eqf).

Il diploma è valido ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei

percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), nonchè nei bienni di Istruzione Tecnica Superiore (ITS).

Offre una preparazione di tipo politecnico che spazia dalla meccanica, all’elettronica ed all’elettrotecnica e

caratterizzata dall’integrazione tra una buona base di istruzione generale e la cultura tecnico professionale

finalizzata all’applicazione delle tecnologie afferenti all’impiantistica del territorio.

L’indirizzo dell’Istituto “Giovanni Ponti” è:

● Manutenzione e assistenza tecnica

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INDIRIZZI DI STUDIO

Progettazione curricolare primo biennio

ISTITUTO TECNICO

PRIMO BIENNIO

DISCIPLINE

Classe

I II

ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2

Geografia 1

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Sc. Integr. (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 3

Scienze integrate (Chimica) 3 3

Tecnologie e tecniche di rappr. grafica 3 3

Tecnologie informatiche 3

Scienze e tecnologie applicate 3

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Scienze motorie e sportive 2 2

Lab. Fisica 1 1

Lab. Chimica 1 1

Lab. Tecnologie e tec. di rappr. grafica 1 1

Lab.Informatica 2

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MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA

TECNICO GRAFICO PER LA COMUNICAZIONE ON LINE

Quadro orario diurno

ISTITUTO PROFESSIONALE

PRIMO BIENNIO

DISCIPLINE

Classe

I II

ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2

Geografia 1

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Sc. Integr. (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2

Tecnologie e tecniche di rappr. grafica 3 3

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Scienze motorie e sportive 2 2

Lab. Fisica 1 1

Lab. Chimica 1 1

Lab. Tecnologici e Esercitazioni 3 3

PRIMO BIENNIO

DISCIPLINE

Classe

I II

ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 1 1

Geografia 1 1

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Sc. Integr. (Scienza della Terra e Biologia) 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

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Quadro orario serale

La progettazione didattica del primo biennio si fonda su otto competenze chiave di cittadinanza e quattro

assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Competenze chiave di cittadinanza

● Imparare ad imparare

● Progettare

● Comunicare

● Collaborare e partecipare

● Risolvere problemi

● Individuare collegamenti e relazioni

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

3(2) 3(2)

Seconda lingua straniera 3 3

Tecniche professionali dei servizi commerciali 6(4) 6(4)

Scienze motorie e sportive 2 2

PRIMO BIENNIO

DISCIPLINE

Classe

I II

ore ore

Lingua e letteratura italiana 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 3

Geografia 1 1

Lingua inglese 2 2

Matematica 3 3

Diritto ed economia 2

Sc. Integr. (Scienza della Terra e Biologia) 3

Religione Cattolica o attività alternative 1

Scienze integrate Fisica 2

Scienze integrate Chimica 2

Informatica e laboratorio 2 2

Seconda lingua straniera 2 3

Tecniche professionali dei servizi commerciali 4(2) 4(2)

Scienze motorie e sportive 2 2

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● Acquisire ed interpretare l’informazione

● Agire in modo autonomo e responsabile

Competenze degli assi culturali

Asse dei linguaggi

● padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa in vari contesti

● leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

● produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Collaborare e partecipare

● utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario

● utilizzare e produrre testi multimediali

● utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Asse matematico

● utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto

forma grafica

● confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

● individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

● analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte

da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico tecnologico

● osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

● analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire dall’esperienza

● essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in

cui vengono applicate

Asse storico sociale

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● comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso

il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e

culturali

● collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

● riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto

produttivo del proprio territorio

● collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

Ogni Dipartimento ha declinato le competenze degli assi, legandole alle singole discipline ed arrivando così

a formulare una progettazione didattica comune, dalle linee essenziali, sulla base della quale ogni singolo docente

progetta il proprio piano di lavoro individuale.

Competenze Insegnamento della religione cattolica

Il Dipartimento ha individuato le seguenti competenze che afferiscono all’asse dei linguaggi:

● apprezzare l’età adolescenziale come momento di crescita e di assunzione di responsabilità in ordine

alla propria maturazione;

● riconoscere il bisogno religioso dell'uomo nelle varie forme di espressione, distinguendo quelle

umanizzanti dal fanatismo;

● interpretare le esperienze umane in modo più profondo di quanto non appaiono a una prima e

immediata osservazione;

● rilevare nell’esperienza religiosa contenuti oggettivi e universalmente validi;

● capire e spiegare le ragioni che portano alla scelta di fede;

● imparare ad accostare correttamente un documento, acquisendo i dati fondamentali del linguaggio

specifico relativo alle religioni in generale e al cristianesimo in particolare.

Progetto per il potenziamento delle competenze linguistiche: PIAF

PIAF è l’acronimo per indicare sinteticamente gli aspetti (pronunciation/intonation/accent/fluency) della

lingua inglese su cui si intende focalizzare l’attenzione degli studenti e delle studentesse di questo istituto. Il

progetto è destinato alle classi seconde IIS Levi, in quanto la consapevolezza delle peculiarità fonetiche e

l’acquisizione dei corretti elementi costitutivi della lingua orale sono di grande importanza e propedeutiche al

secondo biennio di specializzazione e al quinto anno, nonché alla acquisizione delle certificazioni linguistiche B1 e

B2. Il monte-ore previsto è 6 per classe (massimo 66 ore ), 4 entro il primo periodo valutativo e due nel secondo;

è possibile attivare anche solo parzialmente il progetto per un monte-ore minimo di 44 cioè 4 ore per classe nel

primo periodo. Le ore sono svolte in orario curricolare in compresenza.

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Progettazione curricolare secondo biennio e quinto anno:

Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica

L’Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica si divide in due articolazioni: Automazione (a partire

dall’a.s.2019-2020; in precedenza Elettronica) ed Elettrotecnica.

INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Articolazione: AUTOMAZIONE

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

5 (3) 5 (3)

6(4)

Elettrotecnica ed elettronica 6 (3) 5 (3) 5(3)

Sistemi automatici 5 (2) 6(3) 6(3)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Articolazione: ELETTROTECNICA

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

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Complementi di matematica 1 1 -

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici

5 (3) 5 (4)

6(5)

Elettrotecnica ed elettronica 6 (3) 6 (3) 6(3)

Sistemi automatici 5 (2) 5(2) 5(2)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:

● ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali

elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica

e dei relativi impianti di distribuzione;

● nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi

elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Automazione ed Elettrotecnica

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

● Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed

elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

● Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare

verifiche, controlli e collaudi.

● Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature

elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.

● Gestire progetti.

● Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

● Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.

● Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

● Articolazione Automazione

Con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene

approfondita la progettazione, realizzazione e gestione di apparecchiature, in particolare, nei campi

dell’automazione industriale, delle telecomunicazioni e della produzione di hardware per sistemi informatici.

Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento di Elettronica ha formulato una programmazione comune sulla

base della quale ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro individuale.

● Articolazione Elettrotecnica

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Con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene

approfondita la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali, domotici e di

automazione. Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento di Elettrotecnica ha formulato una

programmazione comune sulla base della quale ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro

individuale.

Area di istruzione generale

I risultati di apprendimento dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo biennio, si

correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire ai giovani una preparazione complessiva in cui

interagiscono conoscenze - teoriche e applicative - e abilità - cognitive e manuali - relative ai differenti settori ed

indirizzi.

Le discipline che afferiscono all’Area di istruzione generale - Lingua e Letteratura Italiana, Lingua Inglese,

Storia, Matematica, Scienze motorie e sportive, Religione cattolica o attività alternative - mirano non solo a

consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione

teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo per consentirne - in linea con quanto

indicato nel Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF) - un loro utilizzo responsabile

ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.

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Indirizzo Informatica

INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Articolazione: INFORMATICA

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Sistemi e reti 4(2) 4 (2) 4 (3)

Tecnologie e progettazione di sistemi 3 (1) 3 (2) 4 (3)

Gestione progetto, organizzazione - - 3

Telecomunicazioni 3 (2) 3 (2) -

Informatica 6 (3) 6 (3) 6 (4)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:

● ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle

applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;

● ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,

progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione,

sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

● ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al

software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

● collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali,

concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

● Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.

● Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di

telecomunicazione.

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● Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della

qualità e della sicurezza.

● Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

● Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.

● Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.

Nell’articolazione “Informatica” viene approfondita l’analisi, la comparazione e la progettazione di

dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.

Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento di Informatica ha formulato una programmazione comune

sulla base della quale ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro individuale.

Area di istruzione generale

I risultati di apprendimento dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo biennio, si

correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire ai giovani una preparazione complessiva in cui

interagiscono conoscenze - teoriche e applicative - e abilità - cognitive e manuali - relative ai differenti settori ed

indirizzi.

Le discipline che afferiscono all’Area di istruzione generale - Lingua e Letteratura Italiana, Lingua Inglese,

Storia, Matematica, Scienze motorie e sportive, Religione cattolica o attività alternative - mirano non solo a

consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione

teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo per consentirne - in linea con quanto

indicato nel Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF) - un loro utilizzo responsabile

ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.

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Indirizzo Meccanica e Meccatronica

INDIRIZZO MECCANICA. MECCATRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MECCATRONICA

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Meccanica, macchine ed energia 4 (1) 4(2) 4(2) Sistemi e automazione 4 (2) 3(2) 3(2)

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto

5 (3) 5 (3) 5 (3)

Disegno, progettazione e organizzazione industriale

3 (2) 4 (2) 5 (3)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

Il Diplomato in Meccanica e Meccatronica:

● ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni;

● ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei

trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.

Inoltre, nelle attività produttive d’interesse, egli:

● collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione

dei relativi processi produttivi;

● interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici

complessi;

● è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica e Meccatronica” consegue

i risultati di apprendimento descritti in termini di competenze:

● progettare, costruire e collaudare sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi;

● intervenire nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi;

● intervenire nel controllo, nell’installazione e nella gestione di impianti produttivi industriali;

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● pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, documentando il lavoro svolto,

valutando i risultati, redigendo manuali d’uso e istruzioni tecniche;

● intervenire nel campo dei materiali, nella loro scelta, nel loro trattamento e lavorazione;

● contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

● agire autonomamente nel rispetto delle normative vigenti ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela

dell’ambiente.

Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento Meccatronico hanno formulato una programmazione

comune sulla base della quale ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro individuale.

Area di istruzione generale

I risultati di apprendimento dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo biennio, si

correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire ai giovani una preparazione complessiva in cui

interagiscono conoscenze - teoriche e applicative - e abilità - cognitive e manuali - relative ai differenti settori ed

indirizzi.

Le discipline che afferiscono all’Area di istruzione generale - Lingua e Letteratura Italiana, Lingua Inglese,

Storia, Matematica, Scienze motorie e sportive, Religione cattolica o attività alternative - mirano non solo a

consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione

teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo per consentirne - in linea con quanto

indicato nel Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF) - un loro utilizzo responsabile

ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.

Progetti di area professionalizzante.

● “Open Mind”

Il progetto prevede un’integrazione della didattica curricolare con l’intervento di personale esperto esterno

alla scuola, in collaborazione con le aziende, per offrire agli studenti una specifica formazione orientata all’utilizzo

di “HiperMILL” , un sistema CAM per la gestione del processo, che si integra in diversi sistemi CAD garantendo la

programmazione semplice di geometrie complesse sia per la lavorazione in 2D a cinque assi che per la fresatura

in 3D. “HiperMILL” è la più recente risorsa adottata dalle aziende dei settori automobilistico, meccanico,

aerospaziale, medico e della produzione di utensili e stampi. L'intervento di formazione, quindi, si configura come

un contributo importante per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei nostri diplomati.

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Indirizzo Chimica e Materiali

L’Indirizzo Chimica e Materiali si divide in tre articolazioni: Chimica e materiali, Biotecnologie

sanitarie, Biotecnologie ambientali.

INDIRIZZO CHIMICA E MATERIALI Articolazione: CHIMICA E MATERIALI

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Chimica analitica e strumentale 7 (5) 6 (5) 8(6)

Chimica organica e biochimica 5 (3) 5 (3) 3(2)

Tecnologie chimiche industriali 4 5(1) 6(2)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

INDIRIZZO CHIMICA E MATERIALI Articolazione: BIOTECNOLOGIE SANITARIE

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Chimica analitica e strumentale 5(4) 4 (4) -

Chimica organica e biochimica 3 (2) 3 (2) 5(5)

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario

3(2) 4(3) 4(3)

Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 5 5 5(2)

Legislazione sanitaria - - 3

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

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INDIRIZZO CHIMICA E MATERIALI Articolazione: BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

Chimica analitica e strumentale 4 (4) 4(4) 4(4)

Chimica organica e biochimica 4 (2) 4(2) 4(3)

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

6(2) 6(3) 6(3)

Fisica ambientale 2 2 3

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 8 9 10

Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”:

● ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei

processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico,

merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

● ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e

sanitario.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

● Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un

fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

● Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.

● Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le

loro trasformazioni.

● Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui

sono applicate.

● Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e

biotecnologici.

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● Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

● Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

● Chimica e materiali: in questa articolazione vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle

attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la

caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e

biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Coerentemente con tali

obiettivi, il Dipartimento di Chimica ha formulato una programmazione comune sulla base della quale

ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro individuale.

● Biotecnologie ambientali: in questa articolazione vengono identificate, acquisite e approfondite le

competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici e microbiologici,

allo studio dell’ambiente, degli ecosistemi, della genetica e delle biotecnologie, nel rispetto delle

normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro e allo studio

delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli

impianti e alle relative emissioni inquinanti. Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento di

Chimica ha formulato una programmazione comune sulla base della quale ogni singolo docente

progetta il proprio piano di lavoro individuale.

● Biotecnologie sanitarie: in questa articolazione vengono identificate, acquisite e approfondite le

competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici,

microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale,

farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare

studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva; vengono

infine analizzate le normative sanitarie italiane ed europee per la tutela della persona.

Coerentemente con tali obiettivi, il Dipartimento di Chimica ha formulato una programmazione

comune sulla base della quale ogni singolo docente progetta il proprio piano di lavoro individuale.

Area di istruzione generale

I risultati di apprendimento dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo biennio, si

correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire ai giovani una preparazione complessiva in cui

interagiscono conoscenze - teoriche e applicative - e abilità - cognitive e manuali - relative ai differenti settori ed

indirizzi.

Le discipline che afferiscono all’Area di istruzione generale - Lingua e Letteratura Italiana, Lingua Inglese,

Storia, Matematica, Scienze motorie e sportive, Religione cattolica o attività alternative - mirano non solo a

consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione

teorico-culturale delle abilità e conoscenze proprie delle discipline di indirizzo per consentirne - in linea con quanto

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indicato nel Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF) - un loro utilizzo responsabile

ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.

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Indirizzo Manutenzione ed assistenza tecnica

L’Indirizzo di studio, secondo quanto previsto dall’autonomia scolastica, si suddivide in due ambiti:

1. Manutenzione ed assistenza tecnica di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili [IPAI]

2. Manutenzione ed assistenza tecnica di base e sistemi energetici [IP09].

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Laboratori tecnologici ed esercitazioni (4) (3) (3)

Tecnologie meccaniche e applicazioni 5(3) 4(1) 4(2)

Tecnologie elettriche-elettroniche, dell’automazione e applicazioni 5(3) 5(2) 3

Tecnologie e tecniche di installazione, di manutenzione di apparati e impianti civili e industriali

3 5(3) 7(4)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 10 9 9

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA GENERALE E SISTEMI ENERGETICI

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

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Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Laboratori tecnologici ed esercitazioni (4) (3) (3)

Tecnologie meccaniche, macchine e applicazioni energetiche 5(3) 5(1) 3(2)

Tecnologie elettriche-elettroniche ed applicazioni energetiche 5(3) 4(2) 3

Tecnologie e tecniche di installazione, di manutenzione e di sistemi energetici 3 5(3) 8(4)

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 10 9 9

Il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali

e civili”, a conclusione del percorso quinquennale, possiede competenze per organizzare ed effettuare semplici

interventi di installazione e manutenzione relativamente ad impianti e apparati tecnici, come ad esempio gli

impianti elettrici ed idraulici di un’abitazione civile, di un ufficio/negozio e di una piccola fabbrica.

Il diploma che verrà rilasciato avrà la seguente dicitura:

“Diploma di istituto professionale settore industria e artigianato. Indirizzo ‘Manutenzione e assistenza tecnica’ opzione ‘Apparati, impianti e servizi industriali e civili’”.

Il percorso formativo è multifunzionale e politecnico, nei settori base dell’impiantistica, quali l’elettronica,

l’elettrotecnica, la meccanica e la termotecnica: il manutentore, autonomo o dipendente, agisce infatti su

dispositivi tecnologici industriali e commerciali di vario tipo che possono richiedere interventi specialistici di

elevato livello per la loro messa a punto, manutenzione ordinaria, riparazione e dismissione.

Il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e

civili” è in grado di:

● interpretare la documentazione tecnica relativa all’impiantistica;

● comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati ed impianti tecnici industriali e civili.

● eseguire calcoli e dimensionamenti di semplici impianti elettrici, elettronici, meccanici ed idraulici;

● installare ed eseguire manutenzioni su semplici impianti elettrici, elettronici, meccanici ed idraulici

con relativi apparati;

● eseguire semplici impianti domotici per un’abitazione civile;

● operare in autonomia nella scelta ed installazione di semplici impianti ad energie rinnovabili;

● utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi ed eseguire le regolazioni degli

apparati ed impianti .

● controllare e ripristinare la conformità di funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla

sicurezza ed alla salvaguardia dell’ambiente per gli apparati e gli impianti

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● operare nella gestione dei propri servizi valutando i costi e l’economicità degli interventi;

● assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;

● garantire la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di

collaudo e installazione.

Il Diplomato in “Manutenzione ed assistenza tecnica” di base e sistemi energetici ha competenze

politecniche afferenti ai settori dell’impiantistica quali l’elettrotecnica, la meccanica, l’elettronica e la

termotecnica.

A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo “Manutenzione ed assistenza tecnica”

di base e dei sistemi energetici possiede le competenze per organizzare ed effettuare semplici interventi di

installazione e manutenzione relativamente ad impianti e apparati tecnici in genere e con particolare riguardo ai

sistemi energetici.

Il diploma che verrà rilasciato avrà la seguente dicitura:

“Diploma di istituto professionale settore industria e artigianato. Indirizzo ‘Manutenzione e assistenza tecnica’”.

Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite ai settori impiantistici con particolare riguardo

all’utilizzo delle energie rinnovabili e non.

È in grado di:

● interpretare la documentazione tecnica relativa all’impiantistica ed in ambito energetico;

● comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati ed impianti tecnici industriali e civili con

particolare riguardo all’aspetto energetico;

● eseguire calcoli e dimensionamenti di semplici impianti elettrici, elettronici ed idraulici afferenti al

settore energetico;

● installare ed eseguire manutenzioni su semplici impianti e relativi apparati con particolare riguardo

agli aspetti energetici;

● eseguire semplici impianti domotici per un’abitazione civile ed in particolare per il controllo del

consumo ed utilizzo dell’energia;

● operare in autonomia nella scelta ed installazione di semplici impianti ad energie rinnovabili e non;

● operare nella gestione dei propri mezzi valutando i costi e l’economicità degli interventi;

● assistere gli utenti per il corretto uso e funzionamento energetico degli impianti ed apparati vari;

● calcolare ed eseguire semplici impianti di illuminazione a risparmio energetico.

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Indirizzo Professionale Tecnico per la comunicazione on line

L’I.I.S Levi-Ponti sta lavorando per l’attivazione, a partire dall’anno scolastico 2021/2022, di un nuovo corso

professionale, sia diurno che serale, per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro sempre più legate al

Web.

Quadro orario diurno

TECNICO PER LA COMUNICAZIONE ON LINE

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 2 2 2

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 3 3 3

Tecniche professionali dei servizi commerciali

8(3) 8(2) 8(2)

Inglese commerciale e per il Web 1 1 1

Laboratorio di tecnologie per il Web e la promozione online (nuovo insegnamento)

4 4 4

Tecniche di comunicazione 2 2 2

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 3 2 2

Quadro orario serale

TECNICO PER LA COMUNICAZIONE ON LINE

DISCIPLINE

Classe

III IV V

ore ore ore

Lingua e letteratura italiana 3 3 3

Lingua inglese 2 2 2

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Seconda lingua straniera 2 2 2

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Tecniche professionali dei servizi commerciali

6(1) 6(1) 5(2)

Diritto/Economia 2 3 3

Tecniche di comunicazione 2 2 2

Le ore tra parentesi sono in laboratorio

Laboratorio 1 1 2

Il Diplomato “Tecnico grafico per la comunicazione on line” è in grado di:

• Interagire nei sistemi aziendali riconoscendone i diversi modelli organizzativi, le diverse forme giuridiche

con cui viene svolta l’attività e le modalità di trasmissione dei flussi informativi, collaborando alla stesura di

documenti aziendali di rilevanza interna ed esterna e all’esecuzione degli adempimenti civilistici e fiscali

ricorrenti.

• Curare l’applicazione, l’adattamento e l’implementazione dei sistemi informativi aziendali, contribuendo

a semplici personalizzazioni degli applicativi informatici e degli spazi di archiviazione aziendale, a supporto dei

processi amministrativi, logistici o commerciali, tenendo conto delle norme, degli strumenti e dei processi che

garantiscono il trattamento dei dati e la loro protezione in condizioni di sicurezza e riservatezza.

• Collaborare alle attività di pianificazione, programmazione, rendicontazione, rappresentazione e

comunicazione dei risultati della gestione, contribuendo alla valutazione dell’impatto economico e finanziario

dei processi gestionali.

• Collaborare, nell’area della funzione commerciale, alla realizzazione delle azioni di fidelizzazione della

clientela, anche tenendo conto delle tendenze artistiche e culturali locali, nazionali e internazionali,

contribuendo alla gestione dei rapporti con i fornitori e i clienti, anche internazionali, secondo principi di

sostenibilità economico-sociale legati alle relazioni commerciali.

• Collaborare alla realizzazione di azioni di marketing strategico ed operativo, all’analisi dei mercati, alla

valutazione di campagne informative, pubblicitarie e promozionali del brand aziendale adeguate alla mission e

alla policy aziendale, avvalendosi dei linguaggi più innovativi e anche degli aspetti visivi della comunicazione.

• Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, prevenendo

eventuali situazioni di rischio.

• Collaborare nella ricerca di soluzioni finanziarie e assicurative adeguate ed economicamente

vantaggiose, tenendo conto delle dinamiche dei mercati di riferimento e dei macro-fenomeni economici

nazionali e internazionali.

Il diplomato è inoltre in grado di:

● ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;

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● contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa

connessi;

● contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;

● collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;

● utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;

● comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;

● collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

Il percorso serale di istruzione degli adulti

I corsi serali sono corsi per studenti lavoratori o in cerca di lavoro, sia italiani che stranieri, maggiorenni (o

maggiori di 16 anni che per qualche motivo non possono frequentare le lezioni della mattina), che desiderano

ottenere un diploma di scuola superiore.

I corsi si rivolgono quindi a studenti-lavoratori e adulti, ai quali offrono conoscenze culturali, competenze

professionali e comunicative anche nelle lingue straniere, attraverso:

● piani di studi individualizzati;

● insegnamenti per moduli;

● riconoscimento dei crediti acquisiti attraverso precedenti studi, attività lavorative ed esperienze

coerenti con l’indirizzo (crediti formali, informali e non formali);

● lezioni serali distribuite su 5 giorni settimanali.

Si articolano in 1° Livello (primo biennio), 2° Livello (secondo biennio), 3° Livello (classe quinta), che dà

accesso all’Esame di Stato, identico a quello dei corsi diurni per struttura e possibilità successive (accesso a tutte

le facoltà universitarie, ai corsi di istruzione tecnica superiore, ai concorsi pubblici).

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Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)

La legge di Bilancio 2019 ha disposto la ridenominazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al

decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (d’ora in

poi denominati PCTO). Questa nuova denominazione intende sottolineare la forte rilevanza delle finalità

orientative dei percorsi e l’obiettivo di far acquisire ai giovani le competenze trasversali utili alla loro futura

occupabilità, in qualsiasi campo di inserimento lavorativo, nella prospettiva dell’apprendimento permanente

quale garanzia di permanenza sul mercato anche in ipotesi di riconsiderazione delle scelte effettuate.

Nella progettazione di tali percorsi, l’Istituto collaborerà con le aziende del territorio, coinvolgendo in

maniera attiva il Comitato Tecnico Scientifico, come previsto dal D.P.R. n. 88 del 2010, le Camere di Commercio,

le associazioni di categoria e gli enti locali, le Università e i luoghi di formazione.

A decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, tali percorsi sono attuati per una durata complessiva non

inferiore a:

● 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;

● 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici.

Le attività, destinate agli studenti delle classi III, IV e V, vengono previste in orario curricolare, extracurricolare

e anche nei periodi di sospensione delle lezioni. E’ possibile che una parte dei PCTO sia realizzata all’estero.

Con la Raccomandazione del 22 maggio 2018, il Consiglio Europeo ha individuato 8 competenze chiave, tutte

di pari importanza per lo sviluppo personale del cittadino:

competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare: “consiste nella capacità di riflettere su sé

stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di

mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende la capacità di far fronte

all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo, di

mantenere la salute fisica e mentale, nonché di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata

al futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo.”

competenza in materia di cittadinanza: “si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di

partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali,

economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.”

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competenza imprenditoriale: “si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di

trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi,

sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di

programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.”

competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali: “implica la comprensione e il rispetto di

come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture e tramite tutta una

serie di arti e altre forme culturali. Presuppone l’impegno di capire, sviluppare ed esprimere le proprie idee e il

senso della propria funzione o del proprio ruolo nella società in una serie di modi e contesti.”

I PCTO si propongono di sviluppare queste competenze trasversali, chiamate anche soft skills, integrandole

nei nuclei fondanti degli insegnamenti, affinché gli studenti le manifestino di fronte alla complessità del reale,

dimostrando sensibilità ed attenzione per il contesto, lavorativo e non, nel quale vivono ed operano.

Strettamente connesso con lo sviluppo delle competenze trasversali è l’altro obiettivo dei PCTO, ossia far

maturare negli studenti la consapevolezza delle proprie inclinazioni e la capacità di realizzare un proprio progetto

personale e sociale, entrando nel mondo del lavoro o proseguendo gli studi.

Nelle attività previste dai PCTO la formazione in aula sarà integrata con quella nel mondo del lavoro,

rispondendo a tre esigenze fondamentali:

● realizzare un modello di scuola al passo con i tempi, integrato nel tessuto produttivo del proprio

territorio, avvalendosi in modo sinergico della collaborazione delle aziende per portare nell’ambito delle

materie di studio lo stato dell’arte delle tecnologie e delle esperienze aziendali;

● fornire alle aziende un canale di comunicazione e formazione, diretto e mirato, con quelle che

potenzialmente sono le figure professionali di loro interesse, indirizzandone la preparazione scolastica

verso temi specifici indicati dalle aziende stesse o particolarmente importanti per la realtà del territorio;

● permettere allo studente di acquisire competenze immediatamente spendibili al fine di un rapido e

proficuo inserimento nel tessuto produttivo locale.

Considerati gli obiettivi formativi dell’Istituto Tecnico e Professionale e l’esigenza che gli studenti apprendano

e sperimentino direttamente un inserimento nei processi produttivi, le attività dei PCTO rappresentano uno

strumento fondamentale, che consente allo studente di acquisire capacità operative concrete in diversi settori

tecnologico-produttivi, nonché di provare un primo effettivo approccio con il mondo del lavoro. Inoltre

rappresentano per i docenti dell’Istituto una concreta opportunità per rafforzare la rete di relazioni con i settori

produttivi nel territorio.

Per quanto riguarda gli studenti diversamente abili, una volta completata la ricognizione della situazione di

partenza dell'alunno, il docente organizzatore dello stage e il docente di sostegno verificheranno, di concerto con

la famiglia e con l'azienda ospitante, la tipologia di stage più adatto alle esigenze dello studente, che potrà essere:

“libero", ossia in tutto e per tutto analogo a quello previsto per la classe; “parzialmente assistito", con supervisione

periodica da parte del docente di sostegno ed eventualmente ridotto nell'orario.

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Le attività orientanti dei PCTO si caratterizzano per i seguenti aspetti metodologici:

Coprogettazione tra scuola e azienda, partendo dalla definizione degli esiti attesi derivante dall’analisi del

contesto, delle peculiarità dello studente, delle sue aspettative.

Integrazione nel curricolo che implica una selezione delle competenze, che saranno acquisite mediante

l’esperienza, sulla base di criteri quali la gradualità e la coerenza con il profilo dell’indirizzo. L’azienda diventa a

tutti gli effetti luogo della formazione in sinergia con la scuola.

Flessibilità ossia personalizzazione del percorso per offrire opportunità di apprendimento sia agli studenti in

difficoltà nell’ apprendimento teorico, che possono trovare una via privilegiata nell’esperienza, sia per gli studenti

con solide conoscenze teoriche che possono sperimentare nuovi e stimolanti ambiti di applicazione del proprio

sapere.

Covalutazione scuola azienda delle competenze acquisite ai fini della certificazione. Elemento di novità è il

superamento della dicotomia tra sapere teorico e sapere pratico e tra cultura tecnica e cultura umanistica la quale

esprimerà le sue potenzialità nel favorire lo sviluppo di soft skills.

Il percorso si articola in 4 step: Orientamento: conoscenza delle strutture socioeconomiche del territorio;

Inserimento guidato nei processi di lavoro: osservazione di modelli, processi, fasi e ruoli; Stage/tirocinio:

assunzione di responsabilità, autonomia capacità di scelta; Riflessione, stimolata e facilitata dal personale diario

di bordo tenuto da ogni studente durante il periodo di stage, e disseminazione al rientro in classe attraverso la

condivisione delle diverse esperienze.

Gli attori

LA SCUOLA

La Commissione PCTO : è costituita da un docente referente per la scuola e da almeno due docenti per

indirizzo; definisce modelli di percorsi triennali PCTO, mirati allo sviluppo di competenze coerenti con il PECuP,

con le modalità di valutazione; individua le strutture ospitanti dei settori/ attività coerenti con l’indirizzo di studio.

I dipartimenti: sia dell’Area Generale che dell’Area di Indirizzo, sono impegnati ad individuare, in relazione

alle attività da svolgere nei PCTO, le competenze coerenti con il PECuP, e le relative evidenze.

I Consigli di Classe: programmano i tempi e la personalizzazione delle attività, raccolgono tutta la

documentazione contenente gli elementi di valutazione degli apprendimenti ai fini della certificazione delle

competenze acquisite.

Il tutor: Per ogni stage vi è un tutor didattico organizzativo (tutor interno) e un tutor aziendale (indicato

dall’ospitante). I due tutor insieme elaborano il percorso formativo oggetto della convenzione.

Il tutor interno alla scuola assiste e guida lo studente, gestisce le relazioni con l’azienda ospitante, valuta gli

obiettivi raggiunti e l’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza.

Il tutor esterno favorisce l’inserimento dello studente nel contesto lavorativo, pianifica e organizza le attività

sulla base del progetto formativo, garantisce che allo studente siano fornite tutte le informazioni necessarie.

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GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE

Le famiglie degli studenti vengono coinvolte attraverso incontri in cui sono presentati i PCTO e il loro

significato educativo, evidenziandone le ricadute sulla qualità degli apprendimenti, sulla motivazione e sulla

valutazione. Le famiglie e gli studenti vengono informate del percorso di stage in azienda e delle modalità di

svolgimento. La condivisione viene esplicitata con apposita firma di tutti gli attori (genitori, studente, azienda e

DS) del patto formativo.

Nel processo di valutazione si favorisce l’acquisizione da parte dello studente della consapevolezza delle

competenze acquisite in modo da essere in grado di costruire una propria personale rubrica di competenze in

particolare relativa all’esperienza di stage.

IL TERRITORIO

Il Comitato Tecnico-Scientifico può offrire informazioni su bisogni e risorse della realtà locale a partire dai

quali possono essere concretamente avviati i percorsi di alternanza scuola lavoro. Ha inoltre il compito di

individuare nel territorio imprese e attività da svolgere nei PCTO.

Le aziende o gli enti coinvolti vengono individuati sulla base dei settori all’interno dei quali operano, in modo

da rispondere alle esigenze delle diverse specializzazioni dell’Istituto.

Tutti gli stage sono regolati da una convenzione tra il soggetto promotore e il soggetto ospitante e sono svolti

sulla base di un progetto formativo firmato dal promotore, dall’ospitante e dallo stagista. La struttura ospitante

diventa così un luogo di apprendimento in cui lo studente sviluppa nuove competenze e consolida quelle apprese

a scuola.

La valutazione

Il tutor esterno favorisce l’inserimento dello studente nel contesto lavorativo, pianifica e organizza le attività

sulla base del progetto formativo, garantisce che allo studente siano fornite tutte le informazioni necessarie.

Sono previsti monitoraggi e valutazioni sia quantitativi (tipologia progetti, numero strutture ospitanti e

tipologia, numero studenti che vi partecipano e delle certificazioni rilasciate) che qualitativi (efficacia dei percorsi

anche in termini di apprendimento, valutazione e certificazione delle competenze e delle ricadute occupazionali).

Al termine di ogni stage il soggetto ospitante rilascerà al tirocinante scheda di valutazione dell’attività svolta

e delle competenze acquisite. Nel processo di valutazione i due tutor devono coinvolgere anche lo studente che

deve acquisire consapevolezza delle competenze acquisite in modo da essere in grado di costruire una propria

personale rubrica di competenze.

Nella progettazione didattica dei PCTO, da realizzare all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica, è

imprescindibile l’attenzione alla loro coerenza con l’indirizzo di studio. Se tali attività sono mirate al

conseguimento degli esiti di apprendimento previsti nel PECuP, una volta inseriti nella programmazione didattica

e disciplinare dei docenti del Consiglio di Classe, fanno conseguire una reale ricaduta della valutazione dei PCTO

nei voti di profitto delle discipline e della condotta. Lo strumento di rilevazione delle evidenze della competenza

condivisa con il tutor esterno permetterà il riconoscimento degli apprendimenti acquisiti in contesto lavorativo.

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EDUCAZIONE CIVICA

La legge del 20 agosto 2019, n. 92, ha stabilito l’“Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione

civica”, in tutti gli Istituti scolastici e in tutti gli anni di corso, ponendo a fondamento della disciplina la

conoscenza della Costituzione italiana.

La norma sottolinea la trasversalità del nuovo insegnamento, di almeno 33 ore annuali, in ragione della

pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e

neppure esclusivamente disciplinari. Dunque l’insegnamento dell’Educazione civica coinvolgerà più docenti

contitolari tra i quali verrà individuato un docente coordinatore.

Le valutazioni di questa disciplina concorreranno, come le altre, alla media di fine anno scolastico e

all’attribuzione dei crediti.

Relativamente ai contenuti, i nuclei tematici indicati dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione

civica sono tre:

1. COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà

2. SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio

3. CITTADINANZA DIGITALE

La nostra scuola, sulla base delle indicazioni ministeriali, ha aggiornato il curricolo di istituto e l’attività di

programmazione didattica, inserendo la nuova disciplina, al fine di sviluppare “la conoscenza e la

comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società”

(articolo 2, comma 1 della Legge), nonché ad individuare nella conoscenza e nell’attuazione consapevole dei

regolamenti di Istituto, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, nel Patto educativo di

corresponsabilità,[...] un terreno di esercizio concreto per sviluppare “la capacità di agire da cittadini

responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della

comunità” (articolo 1, comma 1 della Legge).”

Ogni consiglio di classe, sulla base del curricolo di Istituto, progetta unità di apprendimento disciplinari e

interdisciplinari dedicate ai tre nuclei tematici proposti dalle linee guida.

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INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE

Progetto Educazione alla salute L’IIS Levi-Ponti ha come proprie finalità della sfera socio-affettiva:

● Incentivare la partecipazione costruttiva degli alunni alle varie attività proposte per lavori individuali e di

gruppo.

● Rafforzare un atteggiamento consapevole di rispetto verso l'ambiente scolastico inteso come insieme di

relazioni interpersonali, strutture, strumenti e regole di comportamento.

● Educare a valori di pace, solidarietà, rispetto dell'ambiente, rispetto della diversità secondo i principi

democratici.

● Offrire elementi di una formazione civile nel quadro di una completa assunzione delle responsabilità del

cittadino.

● Promuovere la conoscenza di sé quale presupposto per operare scelte consapevoli, autonome e motivate

anche nella prospettiva di un inserimento nel mondo del lavoro.

● Valorizzare la dimensione letteraria ed artistica e scientifica come momento di ampliamento di nuovi

orizzonti culturali.

Inoltre si propone di:

● Sviluppare nell'allievo la capacità di impegno nel raggiungimento degli obiettivi scolastici.

● Sviluppare la capacità di partecipare costruttivamente alle attività didattiche scambiando opinioni, saperi

e condividendo esperienze in un atteggiamento collaborativo verso gli Insegnanti ed i Compagni.

● Sviluppare un atteggiamento responsabile verso l'ambiente scolastico e le regole di convivenza tra le varie

componenti della scuola, anche in riferimento al regolamento d'istituto.

● Sviluppare la capacità di valutazione critica delle proprie prestazioni scolastiche ed il livello delle proprie

conoscenze.

Queste finalità, oltre a caratterizzare la progettazione curricolare ed extracurricolare, animano in particolare

il progetto Educazione alla salute.

Il progetto, articolato e complesso, si muove lungo alcune direttive comuni.

Obiettivi:

● Dare una consulenza in grado di recepire richieste di studenti in difficoltà e di proporre strade di

soluzione

● Coinvolgere i rappresentanti degli studenti in un percorso di formazione per diventare mediatori tra

pari

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● Promuovere lo star bene a scuola

● Coinvolgere i rappresentanti degli studenti in un percorso di formazione sulla rappresentanza e la

cittadinanza attiva

● Unificare le esperienze tra i due istituti

Attività:

● Prevenzione fumo ed alcol per le classi prime

● Prevenzione uso ed abuso droghe illegali per le classi seconde

● Corso su affettività e sessualità per le classi seconde

● Prevenzione HIV-AIDS ed altre malattie sessualmente trasmesse per le classi terze

● Progetto Martina: prevenzione dei tumori per le classi quarte

● Attività di educazione alla solidarietà e al dono (in collaborazione con AVIS e AIDO) per le classi quarte

e quinte

● Attività di sensibilizzazione sul servizio civile e volontariato per le classi quarte e quinte

● Formazione rappresentanti di classe di 1°, 2°, 3°, 4°

● Corso per i genitori delle classi del biennio sui problemi adolescenziali

Nell’ambito della prevenzione del disagio giovanile, prevista dall’art. 106 della Legge 309/90, è stato istituito

il Centro di Informazione e Consulenza (C.I.C.), in collegamento con l’A.S.L. n.13, con le seguenti funzioni:

● offerta di informazioni mirate a soddisfare i bisogni relativi a diversi problemi ed interessi degli

studenti;

● offerta di consulenza in grado di recepire richieste di studenti in difficoltà per problemi scolastici,

personali e familiari.

Itinerari di cittadinanza L’I.I.S. Levi-Ponti ha elaborato un progetto articolato ed organico, dedicato all’insegnamento di “Cittadinanza

e Costituzione” (legge. N. 169 del 30.10.2008), che ha la duplice finalità di promuovere una cultura della pace,

della interculturalità e del rispetto, critica di ogni pregiudizio, e di creare negli alunni la consapevolezza di vivere

in una società complessa, ma organizzata secondo regole e leggi che vanno conosciute e rispettate.

Tali finalità si declinano in percorsi didattici, focalizzati sul tema dei diritti umani, sul rapporto tra cittadino e

stato, sui suoi doveri rispetto al patrimonio culturale ed ambientale.

Progetto “Auschwitz tra Storia e memoria” Il progetto, elaborato con il Liceo Majorana Corner e l’ITCG 8 Marzo, si rivolge agli studenti di terza, quarta e

quinta e si articola in tre fasi: nella prima fase sono previsti incontri di approfondimento storico, anche con

testimoni e letture personali di approfondimento, dedicati al tema della Shoah; il secondo momento coincide con

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il viaggio di istruzione ad Auschwitz; la terza fase prevede una rielaborazione personale dell’esperienza, frutto di

un incontro diretto con i protagonisti della Storia e di una conoscenza in prima persona dei luoghi della Storia.

Progetto “Energy for/with Africa” Nel corso dell'anno scolastico 2014/15 è maturata all'interno dei nostri Istituti una proposta di collaborazione

e gemellaggio fra la Cittadella Scolastica del miranese e il Polo Universitario situato a Labe nella Guinea Conakry

Africa Occidentale. Nasce così il progetto “ENERGY FOR AFRICA” portato avanti dagli Istituti Superiori, LEVI-PONTI,

8 MARZO-LORENZ e MAJORANA-CORNER, che si sono adoperati nella realizzazione attraverso i percorsi didattici

curricolari in base alle proprie specificità e competenze, supportato da diversi Enti ed Istituzioni pubbliche e private

presenti nel territorio .

Nell'ambito di tale progetto, nel dicembre del 2014 è stata sottoscritta con l’associazione Guineani in Italia,

con l’associazione dei comuni del miranese e con il circolo A.C.L.I. di Mirano una convenzione con capofila l’IIS

LEVI-PONTI, con l'obiettivo di inviare un sistema isolato di alimentazione elettrica con fotovoltaico destinato ad

integrare il fabbisogno di alimentazione per i computer e l'illuminazione di una biblioteca sita presso l’università

”Centre Universitarie de Labe” B.P. 210 LABE' COMMUNES RURALES DE HAIFIA in Guinea Conakry.

Nel corso dell'anno sono state attivate svariate iniziative per la raccolta di fondi che hanno permesso di

acquistare le componenti del sistema di alimentazione elettrica con fotovoltaico, del gruppo elettrogeno di

supporto, del parco di batterie di accumulo. Una delegazione dell’istituto si è recata nel marzo 2016 in Guinea per

assemblarlo presso l’Università di Labè. Il sistema è tuttora in funzione e illumina la biblioteca, l’aula insegnanti

ed alcuni uffici dell’Università continuamente monitorato a distanza dagli studenti dell'indirizzo informatico.

Nell'anno scolastico 2016/17 è stata avviata la seconda fase del progetto di Cooperazione Internazionale

denominata “ENERGY WITH AFRICA”, patrocinata dalla Regione Veneto e dal MIUR e sottoscritta ufficialmente

con la presenza del Rettore di Labè nel settembre 2016 presso la sede della Regione Veneto a Venezia.

In questa seconda fase l’azione progettuale ”Formare i Formatori” prevede un percorso di formazione a

distanza di un gruppo di docenti e studenti dell’Università di Labè con la creazione di nuove figure per

l'installazione, gestione e manutenzione di impianti legati alle energie rinnovabili e in particolar modo quelle

fotovoltaiche. Secondo il progetto un nuovo corso di studi tecnico-professionale dovrebbe affiancarsi ai corsi

universitari già presenti a Labè. In particolare si intende lavorare nell’ottica di fornire un’educazione di qualità,

equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti progettando percorsi formativi riguardo

ai temi della sostenibilità energetica legati ad una cultura di sviluppo umano, sociale e tecnologico.

Il lavoro intrapreso finora è stato ed è per i nostri insegnanti e gli studenti un’occasione per mettere in gioco

competenze in un’azione di solidarietà internazionale, ed ha evidenziato il valore educativo dell’istituzione

scolastica e favorito una significativa sinergia nell'ottica della Cooperazione.

Progetto “Libera la legalità” Il progetto, rivolto sia a studenti del biennio sia del triennio, mira ad attivare un percorso di educazione alla

legalità e alla cittadinanza attiva, che possa promuovere: la formazione e la crescita sociale e civile degli studenti

attraverso la conoscenza diretta e in loco del fenomeno delle mafie e della illegalità attraverso l’ascolto di

testimonianze, la socializzazione e l’integrazione, lo sviluppo di una coscienza critica della propria realtà e di realtà

differenti, il superamento di preconcetti e stereotipi errati, la divulgazione del protagonismo giovanile nel

prendersi cura della socialità. Questo progetto si realizza in collaborazione con l’Associazione “Libera Associazioni,

nomi e numeri contro le mafie” di cui la scuola è presidio.

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Il progetto oltre a prevedere approfondimenti e ricerche sul fenomeno mafie comprende l’organizzazione e

partecipazione a conferenze, visite guidate su beni confiscati alle mafie, la possibilità di svolgimento di un campo

di formazione e di lavoro su un terreno confiscato, la testimonianza da parte degli studenti partecipanti ad altri

studenti della stessa scuola e di altre scuole anche di ordine diverso.

Progetto “Festa di sguardi” Il progetto prevede la realizzazione di una mattinata di incontri e approfondimenti, che permettano ai giovani

frequentanti gli istituti superiori di Mirano l’esperienza di conoscere, condividere e promuovere la pluralità di

attività ed interessi riguardanti le differenti dimensioni della loro vita, dalla scuola alla parrocchia, dallo sport al

volontariato sociale in genere.

Docenti, educatori, animatori e responsabili delle associazioni sono così incoraggiati a considerare la valenza

formativa di tutta l’esperienza umana caratterizzante l’età giovanile e possono sostenere le nuove generazioni

nell’impegnativa opera di integrazione necessaria al conseguimento di una solida identità personale e di un

positivo inserimento nella società.

Il progetto ha valore territoriale e tende ad una logica inclusiva in sintonia con i valori espressi nella carta

costituzionale dell’Italia repubblicana e custoditi dal patrimonio culturale, storico e spirituale del nostro paese.

Apprendistato duale Che cos’è

Dall’ a.s. 2018/19 è attivo all’ITIS LEVI un progetto di APPRENDISTATO DUALE che coinvolge una classe

dell’indirizzo Meccanica e Meccatronica.

La possibilità di avviare questo percorso di sperimentazione è prevista da uno specifico accordo Stato Regioni

che rende attuative le norme della L107/2015 e del Decreto Legislativo n. 81/2015, i quali introducono nella scuola

italiana la concreta possibilità di imparare facendo. Il Sistema duale è una delle modalità per farlo. Si tratta di un

modello formativo integrato tra scuola e aziende che, creando un rapporto continuativo e coerente tra i sistemi

dell'istruzione e del lavoro, punta a ridurre il divario di competenze tra istituzioni formative e impresa, con il fine

ultimo di diminuire la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile e di facilitare l'ingresso dei giovani nel

mondo produttivo.

L’apprendistato duale è un vero e proprio contratto di lavoro che regola i rapporti tra il datore di lavoro e

l’apprendista studente ed è finalizzato all’acquisizione di uno specifico diploma.

Il contratto, che deve essere stipulato in forma scritta, prevede:

- Ore di formazione in azienda (denominate ore di formazione interna);

- Ore di formazione a scuola (denominate ore di formazione interna);

- Ore di lavoro non coincidenti con l’anno scolastico

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Nel nostro progetto lo studente stipula all’inizio della classe quarta un contratto biennale di apprendistato,

con un’azienda del territorio che opera in settori industriali coerenti con il titolo di studio che lo studente deve

acquisire.

Tutor e Piano Formativo Individuale

Ad ogni studente viene assegnato un tutor all’interno dell’azienda ed un tutor all’interno della scuola scelto

tra i docenti della classe. Il tutor scolastico e quello aziendale hanno un ruolo centrale nell’attuazione del progetto

perché devono garantire l’integrazione tra la formazione interna propria dell’azienda e quella esterna, propria

dell’istituzione formativa. Il docente tutor assume un ruolo di coordinamento e di gestione delle relazioni tra i

componenti del consiglio di classe e il contesto in cui si sviluppa l’apprendistato, nonché quello di mediatore e di

facilitatore nel monitoraggio dello sviluppo dell’esperienza e nella gestione delle criticità segnalate dall’allievo. Nei

confronti di quest’ultimo egli offre sostegno motivazionale e consulenza rispetto alla comprensione della valenza

educativa, culturale e professionale delle varie attività proposte dal percorso. E’ anche responsabile

dell’informazione verso la famiglia dell’andamento dell’esperienza dell’allievo in termini di partecipazione, di

obiettivi raggiunti e di competenze progressivamente sviluppate. Il tutor aziendale collabora sistematicamente

alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza formativa, assumendo nei confronti dell’allievo il

ruolo di guida e facilitatore del percorso di inserimento nonché quello di valutatore dei livelli di competenza

progressivamente raggiunti.

I due tutor collaborano nella stesura del Piano Formativo Individuale (PFI) e nel seguire e guidare

l’apprendista/studente nel suo percorso di studio-formazione-lavoro.

In ogni PFI sono indicati con chiarezza:

- I dati identificativi completi dell’azienda, dell’istituzione scolastica, dello studente e dei suoi tutor

- La definizione dei termini contrattuali

- I dati relativi al percorso di Istruzione compiuto fino al momento della stipula del contratto

- I dati relativi ad ogni altra esperienza formativa

- La validazione delle competenze in entrata

- La durata e l’articolazione annua della formazione interna ed esterna

- I risultati attesi di apprendimento della formazione interna (in azienda)

- I risultati attesi di apprendimento della formazione esterna (a scuola)

- La durata e l’articolazione dell’orario di lavoro le mansioni e le competenze correlate

- La durata e l’articolazione dell’orario di formazione interna

- La durata e l’articolazione dell’orario di formazione esterna

Del PFI lo studente/apprendista prende piena conoscenza e coscienza aiutato dai suoi tutor e monitora

personalmente il proprio percorso di apprendimento attraverso la stesura di un “diario di bordo” delle sue attività

di formazione, il quale assume il valore di un bilancio delle competenze via via aggiornato. Attraverso il diario è

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inoltre possibile tener conto, nel più ampio processo della valutazione formativa, anche delle emozioni e degli

stati affettivi e motivazionali che hanno caratterizzato le esperienze vissute dall’allievo.

Organizzazione oraria

L’organizzazione oraria prevista entro i criteri stabiliti dalla normativa è schematizzata nella tabella che

segue:

Classe quarta Classe quinta

TOT ORE SETTIMANE TOT ORE SETTIMANE

Formazione esterna

774 22 700 21

Formazione interna

401 12 378 13

Lavoro

524 13 160 4

Tuttavia, nel nostro progetto, gli studenti apprendisti, completano, nelle settimane in cui è prevista la

formazione in azienda in quattro giorni la settimana, dal martedì al venerdì. Il lunedì e il sabato frequentano

quindi per 8 ore supplementari, rispetto al minimo ministeriale, la formazione esterna, durante la quale le

lezioni sono destinate in via prioritaria alle discipline dell’area comune.

La questione metodologica

Tra esperienza in azienda e interventi formativi a scuola si attiva una vera e propria circolarità: l’apporto

conoscitivo offerto dall’istituzione scolastica deve trovare riscontro nell’esperienza formativa in azienda, oltre che

promuovere un più alto livello di competenza personale e culturale; l’esperienza lavorativa deve poi trovare spazio

di riflessione critica e di consapevolezza progressiva all’interno degli interventi della scuola. Il dialogo tra momento

esperienziale e momento riflessivo diventa centrale nella formazione dello studente. Questa circolarità avviene

per fasi:

- Si parte quindi dall’esperienza vissuta o dalla soluzione di un problema.

- Si passa alla fase dell’“astrazione riflettente” (Piaget), che trasforma gli avvenimenti in una storia, attribuendo loro un senso. Questa fase ha bisogno di mediatori, i docenti, che pongono le giuste domande allo studente.

- Segue la fase di concettualizzazione e di modellizzazione, ossia si cercano nell’esperienza pratica, rielaborata attraverso l’astrazione riflettente, le costanti che non variano al variare del contesto. In questa fase è fondamentale l’apporto di tutto il gruppo classe con le sue esperenzialità differenziate.

- La quarta fase concerne la trasposizione degli schemi operativi o dei modelli elaborati nel contesto di una nuova situazione o di un nuovo problema.

La ricerca azione

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Con questo progetto l’istituto si impegna in processo di ricerca/azione volto a sviluppare, sperimentare e

formalizzare:

▪ strategie formative e metodi di insegnamento/apprendimento comuni tra scuola e impresa

▪ metodologie didattiche e approcci pedagogici appropriati per “l’apprendimento duale”

▪ moduli formativi per lo sviluppo delle competenze di base, trasversali e professionali

▪ metodologie didattiche innovative e strumenti adeguati per la personalizzazione dei percorsi formativi duali e per la valutazione degli apprendimenti degli apprendisti

▪ modelli operativi di intervento e di buone pratiche

▪ materiali e strumenti da utilizzare sia dal punto di vista organizzativo che didattico

Progetto “CISCO” Il progetto si propone di arricchire l’offerta formativa dell’Istituto, dando la possibilità di acquisire

certificazioni CISCO; in particolare, ci si propone anche di motivare maggiormente gli studenti allo studio delle reti

di calcolatori. I destinatari sono gli studenti delle classi terze, quarte e quinte indirizzo informatico dell’istituto ma,

ove possibile, anche agli altri indirizzi dell’Istituto e degli altri istituti del miranese.

Olimpiadi italiane di informatica L'evento assume particolare significato in quanto costituisce occasione per far emergere e valorizzare le

"eccellenze" esistenti in istituto se si considera che le discipline scientifiche hanno un valore strategico sia per lo

sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica sia per la formazione culturale e professionale dei giovani. Inoltre,

attraverso iniziative come le Olimpiadi di Informatica si creano le precondizioni per preparare gli studenti al lavoro

ed agli ulteriori livelli di studio e ricerca.

La partecipazione alla manifestazione è riservata agli studenti delle prime 4 classi nati dopo il 30.06.1997 e

prevede tre momenti: selezione scolastica, territoriale e nazionale. La partecipazione di diritto alla selezione

territoriale è riservata al vincitore di quella scolastica e al secondo classificato con punteggio superiore alla media

dei punteggi a livello nazionale. Il comitato potrà estendere il numero di partecipazione alla selezionale territoriale

in base alle disponibilità delle sedi organizzatrici.

Si ritiene opportuno preparare gli studenti partecipanti alla manifestazione con una serie di incontri tenuti

da docenti del Dipartimento di Informatica con l’obiettivo di migliorare la capacità di comprensione dei problemi

e approfondire tecniche risolutive logico-matematiche e algoritmiche.

Certificazione ECDL CAD 2D/ ECDL CAD 3D Il progetto si propone di consentire agli studenti e al personale dell’Istituto il conseguimento della

certificazione informatica ECDL CAD 2D/ ECDL CAD 3D, nell’ottica sia del generale miglioramento della produzione

di materiale documentale strutturato che ai fini della acquisizione dei crediti formativi utilizzabili in sede di esame

di stato. Tale offerta formativa tende a diffondere la cultura delle certificazioni indipendenti come modalità di

dichiarazione delle competenze acquisite. I corsi di preparazione, come lo svolgimento degli esami, saranno

organizzati dal Test Center dell’Istituto, il quale rivolge il suo servizio anche al territorio del distretto.

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Laboratorio Energie rinnovabili Presso l’Istituto Tecnico Industriale del Levi-Ponti è operativo dal 2003 un “Laboratorio per lo sviluppo

sostenibile e lo studio delle energie rinnovabili” che vede partecipare alle attività di educazione all’ambiente circa

un migliaio di studenti l’anno, provenienti da scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale.

Il Laboratorio sulle fonti energetiche rinnovabili è inserito nella rete provinciale, regionale e nazionale

dell’educazione all’ambiente e riconosciuto come specificità in un panorama dell’educazione ambientale più

generalmente orientato verso centri di esperienza naturalistica.

Con l’avvio della costruzione della “Casa dell’Energia”, ha inizio quest’anno una progettualità didattica

specifica, legata alla dimensione scientifico-tecnologica delle varie fasi costruttive, che riguarderà tutti gli indirizzi

di studio.

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INNOVAZIONE DIDATTICA

L’Istituto Levi Ponti si impegna a mantenere aggiornate le proprie metodologie didattiche attraverso la

pratica della ricerca/azione, nell’ottica di un miglioramento continuo finalizzato al successo scolastico e

all’inclusione.

Didattica laboratoriale E’ ciò che dal punto di vista metodologico caratterizza in particolare gli istituti

tecnici e professionali: è una innovazione di carattere strutturale nell’organizzazione del curricolo, che si applica

come principio trasversale alla didattica. Si tratta una metodologia euristica che privilegia cioè la scoperta rispetto

alla trasmissione del sapere. Si basa pertanto sulla costruzione critica della conoscenza a partire

dall’identificazione e dalla definizione del problema, sulla base del quale si elabora poi un progetto cognitivo che

viene realizzato con l’operatività diretta degli studenti e con un’attenta organizzazione di spazi e materiali. Il

progetto cognitivo va valutato criticamente in tutte le sue fasi dalla comunità di apprendimento perché è

fondamentale misurarsi con scelte, ipotesi, errori, correzioni e ricontestualizzazioni per acquisire capacità critiche

in un contesto di partecipazione, che è una delle competenze fondamentali di cittadinanza consapevole. E’ la

didattica che meglio soddisfa l’esigenza di flessibilità nella costruzione del processo di insegnamento -

apprendimento, così come la necessità di rendere ciascuno studente protagonista della costruzione del proprio

sapere, che prevede di superare, a seconda dei bisogni cognitivi, lo schema tradizionale “lezione frontale più studio

sul libro”, per raggiungere gli obiettivi con tempi e spazi personalizzati. La didattica laboratoriale non si identifica

esclusivamente con i laboratori, anche se questi sono fondamentali, ma può esistere in qualsiasi contesto

disciplinare, perché permette all’allievo di esprimersi in tutte le sue dimensioni, di imparare facendo, e di riflettere

sulle procedure e sui processi applicati.

Apprendimento cooperativo E’ una modalità di apprendimento basata sull’interazione

all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, allo scopo di raggiungere un obiettivo comune, attraverso

una serie di processi e di strategie finalizzati ad uno specifico obiettivo. I fattori che caratterizzano

l’apprendimento collaborativo sono principalmente tre: l’interdipendenza tra i membri del gruppo, la

condivisione o ripartizione dei compiti, unita alla gestione del processo, la finalità di costruire una nuova

conoscenza o un prodotto, cioè di ottenere un valore aggiunto dalla collaborazione. Attraverso la costruttiva

interazione tra i partecipanti, si sviluppa una serie di competenze interpersonali, come la comunicazione, la

capacità di negoziare, la risoluzione dei conflitti, la capacità di prendere decisioni, la leadership, la

responsabilità personale e il lavoro di gruppo. Il docente svolge attività di tutoring, favorendo l’uso

appropriato delle abilità nella collaborazione e nella codecisione. Permettendo la realizzazione di attività

coinvolgenti, l’apprendimento cooperativo stimola l’impegno, rafforza la motivazione e, dunque, può

migliorare il rendimento scolastico.

Problem solving Questa pratica didattica prevede la presentazione di un problema, solitamente poco

strutturato, in modo che gli alunni debbano agire per individuare le informazioni utili e trovare diverse tipologie

di soluzioni. Mentre secondo una didattica più tradizionale si richiede allo studente l’utilizzo di procedure

schematiche acquisite precedentemente, il problem solving si basa su operazioni cognitive in grado di offrire una

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soluzione inaspettata o comunque non prevedibile. Questo approccio implica un ragionamento strutturato e

finalizzato alla risoluzione di una situazione complessa, che non può essere ottenuta con l’automatica applicazione

di procedure già note. Il problem solving si struttura in cinque fasi: comprensione (messa a fuoco del problema),

previsione (individuazione di strumenti e tempi per la soluzione), pianificazione (inizio della fase di risoluzione),

monitoraggio (verifica in itinere delle proprie scelte), valutazione (verifica efficacia delle scelte). Questa pratica

didattica che, invece di proporre problemi risolvibili con formule univoche presenta i quesiti in modo più

complesso, risulta particolarmente adatta all’insegnamento della matematica e delle altre discipline tecnico-

scientifiche, ma può essere utilizzata proficuamente anche in quelle umanistiche, per comprendere eventi e

processi in modo approfondito e da una prospettiva inconsueta.

Ricerca/azione Il modello della ricerca/azione si basa sulla collaborazione tra insegnanti ed

eventualmente esperti esterni che applicano pratiche di co-ricerca strutturate. Si tratta di una metodologia che,

stimolando il confronto tra diverse professionalità, ha lo scopo di individuare e migliorare una situazione

problematica attraverso il coinvolgimento di ogni singolo attore coinvolto. Il suo carattere olistico ben si adatta

all’educazione, in quanto processo organico, complesso, più circolare che lineare, sempre dinamico e aperto: nella

ricerca – azione teoria e prassi educativa sono momenti inscindibili. Essa si articola in quattro fasi: pianificazione,

azione, osservazione, valutazione e ri-pianificazione. Nella fase di pianificazione si analizza il problema e si

individua il focus della ricerca rispondente ai bisogni formativi, progettando tempi e modi delle attività. Per la

progettazione delle attività, gli insegnanti propongono ipotesi basate sulle loro competenze ed esperienze

professionali, mentre l’esperto esterno trova nei suoi studi elementi per sostenere o porre in discussione quanto

proposto dagli insegnanti, facendosi promotore a sua volta di nuove ipotesi. Successivamente vengono messi in

atto gli interventi progettati: il gruppo dei docenti e l’esperto conducono l’azione con ruoli paritari, sperimentando

le metodologie e i temi individuati. Per l’osservazione si possono scegliere diverse modalità: diario di bordo,

interviste, registrazioni, questionari, documentazione fotografica, video, ecc. L’uso di questi diversi strumenti è

finalizzato alla documentazione di quanto avviene nel laboratorio, ossia dei processi previsti dal percorso didattico

e degli eventuali prodotti degli studenti. Infine è necessario valutare i risultati in termini di miglioramento in

efficacia e efficienza dell’attività didattica. Nell’eventualità di mancato conseguimento degli obiettivi previsti si

procede alla ri-pianificazione delle ipotesi iniziali tenendo conto delle variabili intervenute.

Flipped classroom E’ una ricerca didattica volta a individuare nuovi scenari dell’apprendimento

tenendo conto che, come sostengono le neuroscienze, i ragazzi della touch screen generation trattano le

informazioni in modo tendenzialmente differente dalle generazioni pre-digitali. Ha lo scopo rendere il tempo

scuola più funzionale e produttivo, poiché si possono dedicare le ore di lezione in classe a risolvere i problemi più

complessi, approfondire argomenti, collegare temi e analizzare i contenuti disciplinari, produrre elaborati, anche

in gruppo o in modalità peer to peer in un contesto di laboratorio assistito. La metodologia della flipped classroom

si organizza intorno a tre momenti:

● un primo momento preparatorio nel quale il docente seleziona e assegna agli studenti risorse

multimediali relative all’argomento in oggetto utili a fornire un’introduzione e assegna compiti da

svolgere a casa. Gli studenti consultano e prendono visione delle risorse;

● un momento operatorio che è la fase in cui gli studenti svolgono il compito a scuola, ovvero

creano prodotti atti a dimostrare il loro apprendimento. E’ la fase in cui emerge la capacità di far uso

dei materiali conosciuti per risolvere problemi nuovi. In questa fase il docente svolge il ruolo di

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mediatore e facilitatore. Gli studenti possono utilizzare strumenti vari per dimostrare quello che

hanno imparato, ma spesso utilizziamo strumenti di narrazione digitale;

● un momento conclusivo nel quale il docente valuta e corregge i prodotti digitali elaborati

dagli studenti, fissa i nodi concettuali emersi e soprattutto accompagna la classe verso una

rielaborazione significativa di quanto si è appresso durante il percorso.

Debate La pratica didattica del debate è finalizzata al potenziamento delle capacità argomentative e

dialettiche degli alunni, al fine di un approccio argomentativo al sapere attraverso un modello di interazione

sociale estremamente efficace: la pratica organizzata del dibattito. Le situazioni di disputa hanno la funzione di

mobilitare le capacità di ragionamento e di attivare le conoscenze secondo modalità retoriche.

Un’argomentazione è per sua natura situata e, per essere efficace, essa esige un contatto fra soggetti. La fase

conclusiva di un percorso sull’argomentazione prevede quindi l’applicazione delle conoscenze acquisite in un

contesto operativo concreto, potremmo dire “laboratoriale”: il dibattito argomentativo. Lo scopo non è solamente

quello di insegnare agli studenti a sviluppare abilità nel parlare in pubblico, ma soprattutto quello di sviluppare il

pensiero critico, le abilità nella ricerca, nell’organizzazione e nella gerarchizzazione delle informazioni.

L’opportunità che più stimola le capacità cognitive è il dover organizzare le informazioni strutturando e

destrutturando non solo le opinioni degli altri, ma anche le proprie.

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Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI)

Premessa.

A seguito dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, il D.L. 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni,

con Legge 6 giugno 2020, n. 41, all’articolo 2, comma 3, stabilisce che il personale docente assicura le

prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione.

Per Didattica digitale integrata (DDI) si intende la metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento,

rivolta a tutti gli studenti, come modalità didattica complementare che integra o, in condizioni di emergenza,

sostituisce la tradizionale esperienza di scuola in presenza con l’ausilio di piattaforme digitali e delle nuove

tecnologie.

Ai docenti e ai Consigli di classe è affidato il compito di rimodulare le progettazioni didattiche individuando i

contenuti essenziali delle discipline, i nodi interdisciplinari, gli apporti dei contesti non formali e informali

all’apprendimento, al fine di porre gli alunni, pur a distanza, al centro del processo di insegnamento-

apprendimento per sviluppare quanto più possibile competenze, autonomia e responsabilità

Al fine di prevedere la concessione in comodato d’uso gratuito degli strumenti per il collegamento, agli alunni

che non abbiano l’opportunità di usufruire di dispositivi di proprietà, l’Istituto Levi-Ponti avvierà una

rilevazione del fabbisogno di strumentazione tecnologica e connettività anche in considerazione dell’ingresso

dei nuovi alunni nelle classi prime.

Per le situazioni di fragilità, a qualsiasi tipologia esse siano riconducibili e per non trasformare le differenze

socio-economico-culturali in elementi di aggravio del divario di opportunità tra studenti si svolgeranno

periodici monitoraggi, a livello di Consiglio di classe, al fine di poter attivare, in caso di necessità, tutte le

azioni necessarie a garantire l’effettiva fruizione delle attività didattiche.

La didattica digitale integrata.

La didattica digitale integrata (DDI) è una metodologia che verrà applicata nel caso in cui

1. Il gruppo classe sia troppo numeroso rispetto alle dimensioni delle aule

2. L’intera classe periodicamente debba seguire l’attività didattica a distanza per esigenze organizzative

3. Ci siano nuove situazioni di lockdown

I docenti proporranno attività in modalità sincrona ed asincrona, evitando così di attuare una didattica

puramente trasmissiva, basata solo sullo schema della lezione frontale, e di costringere gli studenti a

rimanere troppe ore davanti allo schermo.

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In modalità sincrona i docenti proporranno videolezioni, svolte anche con l’ausilio di slide, immagini, libri di

testo digitali. Si tratterà di lezioni frontali, ma anche di fondamentali momenti di interazione tra docenti e

studenti.

Tra gli approcci didattici propri della modalità asincrona, che i docenti hanno già messo in atto nel periodo di

DAD dell’a.s.2019-2020, vi è la cosiddetta flipped classroom, “classe capovolta”, che rovescia il tradizionale

ordine lezione - compito a casa, facendo accedere gli studenti a contenuti nuovi, senza il ricorso alla lezione

frontale. Allo scopo vengono caricati in rete materiali di studio, vengono segnalati link a video già esistenti,

ma i docenti possono anche realizzare personalmente dei video, liberamente fruibili da parte degli studenti.

Può trattarsi di vere e proprie videolezioni, di un certo respiro, ma anche di filmati brevi, per veicolare

contenuti formativi essenziali su un tema specifico, secondo la metodologia del “microlearning”, che

presuppone un significativo lavoro di selezione dei contenuti da parte del docente. Successivamente alla

visione del video, lo studente è chiamato a svolgere delle attività di comprensione o rielaborazione,

individualmente o a gruppi, da discutere poi in un momento di confronto con il docente e i compagni.

Un’altra strategia didattica, più legata alle discipline tecnico-scientifiche, è il Project Based Learning (PBL), un

modello di insegnamento e apprendimento basato sui progetti. I docenti propongono agli studenti di

realizzare un progetto che può essere assimilabile ad un compito di realtà, anche utilizzando software di

simulazione, per creare, ad esempio, un quadro elettrico.

Per tutte queste scelte didattiche è comunque fondamentale mantenere dei momenti di confronto e

discussione con la classe, anche divisa in sottogruppi per facilitare lo scambio di opinioni e la risoluzione di

problematiche individuali, nonché per garantire occasioni di incontro per gli studenti della classe.

Le modalità didattiche previste per la DDI possono essere dunque così sintetizzate:

Didattica sincrona:

● Videolezioni

● Attività di discussione

● Svolgimento di compiti ed esercizi

● Presentazione e discussione di progetti

Didattica asincrona:

● Caricamento di materiali di studio online

● Assegnazione di attività progettuali anche tramite software di simulazione, di gruppo ed individuali

● Assegnazione di visione di video realizzati dai docenti o presenti in rete

● Assegnazione di attività/esercizi

Strumenti.

I principali strumenti utilizzati per realizzare le diverse attività didattiche sono i seguenti:

- la piattaforma Google Suite for Education che comprende le applicazioni

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● Gmail – Permette di inviare comunicazioni e materiali per mail.

● Classroom – Consente di creare classi virtuali, dare e ricevere commenti, condividere materiali

didattici, assegnare e raccogliere compiti, test ed elaborati svolti dagli studenti, inviare feedback.

● Drive – Permette di archiviare qualsiasi file in modo sicuro, rapido e illimitato.

● Moduli – Permette di effettuare un sondaggio o di assegnare un compito

● Documenti, Fogli e Presentazioni – Consentono di creare, leggere e modificare documenti in

tempo reale.

● YouTube – Permette di proporre videolezioni o tutorial in modalità asincrona fruibili per gli studenti

in un momento diverso da quello di caricamento del video stesso.

● Google Meet – Consente di comunicare via chat e videoconferenza, sia in bilaterale che in

gruppo.

- la piattaforma Moodle che consente di

● organizzare e gestire corsi in rete

● mettere a disposizione degli studenti strumenti sociali come forum, chat, wiki, etc

● realizzare quiz

- il registro elettronico Spaggiari che resta punto di riferimento per docenti e studenti per firmare e

annotare il contenuto delle lezioni, indicare assenti/presenti e riportare in Agenda lezioni

programmate e compiti assegnati.

Credenziali, modalità d’uso e accesso.

La scuola fornisce a tutti i docenti e a tutti gli studenti un account della piattaforma GSuite for Education sul

dominio @edu.iisleviponti.it.

L’account è formato da [email protected]. Per effettuare l'accesso al pacchetto è

necessario:

- collegarsi alla pagina www.gmail.com;

- inserire l'indirizzo e la password provvisoria che vengono forniti dall'ufficio tecnico;

- modificare al primo accesso la password e personalizzarla.

Gli studenti.

L’attività didattica a distanza è a tutti gli effetti parte del percorso di insegnamento-apprendimento offerto

dall’Istituto. Lo studente, dunque, è tenuto a mantenere un comportamento consono e a partecipare alle

attività proposte con impegno e regolarità.

In occasione delle video lezioni gli studenti sono tenuti a:

- accedere alle video lezioni con puntualità;

- garantire un contatto visivo attraverso una webcam;

- mostrare un atteggiamento positivo e senso di responsabilità;

- attivare il proprio microfono solo quando interpellati;

- se necessario, chiedere la parola al docente attraverso la chat integrata;

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- non interferire con l’attività degli altri partecipanti.

Rispetto ai compiti assegnati dai docenti, si ribadisce che è necessario, come nella didattica in presenza,

seguire con assiduità, puntualità e diligenza le attività proposte e consegnare gli elaborati nelle modalità e

nei tempi stabiliti dai docenti.

Alunni con Bisogni educativi speciali.

Nel caso in cui nella classe ove siano presenti alunni con BES sia attivata la DDI come metodologia

complementare, si opererà adottando tutte le misure necessarie e le risorse disponibili per garantire in via

prioritaria la frequenza a scuola degli alunni con BES e in particolar modo di quelli con disabilità, in una

dimensione inclusiva vera e partecipata.

Gli interventi educativi e didattici personalizzati che il consiglio di classe adotterà nei confronti degli alunni

con BES, in accordo con la famiglia, faranno parte integrante del PEI o del PDP e potranno essere rimodulati

ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.

Nel caso in cui si ricorresse alla DDI, il cdc individuerà le modalità, le eventuali piattaforme o gli strumenti

tecnologici più idonei, in un’ottica inclusiva che tenga conto delle particolari situazioni di ognuno. In presenza

di alunni con disabilità, il docente per le attività di sostegno avrà cura di rinforzare in modo particolare un

ambiente collaborativo sia all’interno del gruppo classe che tra i docenti del consiglio di classe, manterrà

l’interazione con l’alunno e la famiglia anche con collegamenti individuali e monitorerà l’efficacia del PEI.

Anche la presenza del tutor, nel caso degli studenti dell’indirizzo professionale, diventa uno strumento che

rinforza l’inclusione e può trovare nel PFI un ulteriore strumento a supporto degli studenti più fragili.

Recupero.

L’OM n. 11/2020 affida alle scuole il compito, da protrarre per tutto l’a.s. 2020/21, del recupero degli

apprendimenti non consolidati negli alunni che hanno avuto più disagio dall’interruzione della scuola in

presenza e dell’integrazione degli obiettivi di apprendimento non sufficientemente affrontati durante l’anno

scolastico 2019/20.

Per gestire queste attività, ma anche per intervenire tempestivamente in situazioni di carenze formative degli

apprendimenti che possono presentarsi nel corso dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, coadiuvato dai

Dipartimenti disciplinari, propone modalità e tempi per il recupero.

Nel caso in cui fosse necessario ricorrere alla DAD il recupero sarà così articolato:

Recupero in itinere con l’intero gruppo classe o con una parte della classe; in questo caso il rimanente degli

alunni potrebbe essere impegnato in un lavoro autonomo di approfondimento.

Sportello: gli studenti che vorranno usufruire di questo servizio, dovranno prenotare le lezioni di sportello

direttamente nel registro elettronico; le materie, gli insegnanti e gli orari delle attività saranno comunicati

agli studenti e alle rispettive famiglie tramite circolare.

Valutazione.

Per quanto attiene alla valutazione, le Linee guida per la Didattica digitale integrata del 30 luglio 2020

stabiliscono quanto segue: “La normativa vigente attribuisce la funzione docimologica ai docenti, con

riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta formativa.

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Anche con riferimento alle attività in DDI, la valutazione deve essere costante, garantire trasparenza e

tempestività e, ancor più laddove dovesse venir meno la possibilità del confronto in presenza, la necessità di

assicurare feedback continui sulla base dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento. La

garanzia di questi principi cardine consentirà di rimodulare l’attività didattica in funzione del successo

formativo di ciascuno studente, avendo cura di prendere ad oggetto della valutazione non solo il singolo

prodotto, quanto l'intero processo. La valutazione formativa tiene conto della qualità dei processi attivati,

della disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo, dell’autonomia, della responsabilità personale e

sociale e del processo di autovalutazione. In tal modo, la valutazione della dimensione oggettiva delle

evidenze empiriche osservabili è integrata, anche attraverso l’uso di opportune rubriche e diari di bordo, da

quella più propriamente formativa in grado di restituire una valutazione complessiva dello studente che

apprende.”

Oltre a considerare gli indicatori fissati nella griglia di valutazione inserita nel PTOF e quelli individuati nei

diversi dipartimenti disciplinari, i docenti, all'atto della valutazione, terranno conto anche dei seguenti

indicatori specifici della DDI:

● Frequenza nei collegamenti in sincrono

● Rispetto delle regole nei collegamenti in sincrono

● Interazione nei collegamenti in sincrono

● Costanza/impegno nelle attività in asincrono

● Rispetto delle consegne in piattaforma/registro elettronico

● Interazione nelle attività in asincrono

Metodologie e strumenti per le verifiche.

Le verifiche potranno essere di tipo sincrono e asincrono.

Modalità sincrona:

● verifiche orali: interrogazione alla presenza di un piccolo gruppo di compagni o dell’intera classe;

esposizione di una ricerca personale, un approfondimento, un progetto

● verifiche scritte: compiti a tempo su piattaforma Moodle o Google Classroom

Modalità asincrona:

● verifiche orali: registrazione dell’esposizione di una ricerca personale, un approfondimento, un

progetto

● verifiche scritte: svolgimento di esercizi, stesura di relazioni, scrittura di testi di tipo narrativo,

espositivo, argomentativo, ecc.

I materiali prodotti, prevalentemente di natura digitale, saranno salvati dai docenti e conservati all’interno

degli strumenti di repository a ciò dedicati dall’Istituto.

Ruolo del Collegio dei docenti.

Il Collegio docenti:

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- Fissa i criteri e le modalità di attivazione della DDI, rimodulando la progettazione didattica delle

discipline in termini di competenze, conoscenze e abilità anche attraverso le sue articolazioni in

dipartimenti disciplinari.;

- Stabilisce per ciascuna disciplina i contenuti irrinunciabili per ciascun anno di corso;

- Fissa i criteri generali per la composizione e la rotazione dei gruppi di studenti che non potranno

seguire le lezioni all’interno della classe

Ruolo del Consiglio di classe.

Il Consiglio di classe:

- Verifica frequentemente la programmazione delle attività di DDI per poter tempestivamente

mettere in atto i necessari correttivi;

- Nel caso in cui una parte degli studenti della classe debba seguire le lezioni in modalità di DDI,

cura l’equilibrata rotazione dei gruppi sulla base dei criteri fissati;

- Ha cura di equilibrare i compiti assegnati rispettando i tempi di apprendimento degli studenti e

il ruolo di ciascuna disciplina nel piano orario del curricolo;

- Al fine di di garantire coesione alle diverse modalità didattiche attivate i docenti si confrontano

frequentemente su modalità di partecipazione, impegno e progresso negli apprendimenti degli

studenti

Ruolo del Coordinatore di classe.

Il Coordinatore di classe:

- Controlla giornalmente le assenze e contatta tempestivamente, per le vie brevi, la famiglie in

caso di assenze prolungate, anomale o intermittenti.

- Segnala alla Dirigente i casi in cui le famiglie siano irraggiungibili per le vie brevi.

- In caso di DAD controlla, con la collaborazione dei docenti della classe, che tutti gli studenti siano

collegati alle video lezioni e che svolgano regolarmente e nei tempi indicati le attività assegnate.

- In caso di mancati collegamenti o di scarso impegno contatta tempestivamente le famiglie.

- Segnala alla Dirigente i casi più problematici.

- Si assicura che in seno al CdC tutti gli interventi educativi siano programmati in modo armonico,

evitando sovrapposizioni e sbilanciamenti nel carico di lavoro assegnato agli studenti;

- Favorisce il confronto ed il raccordo tra tutti i docenti del CdC.

Rapporti scuola-famiglia.

Il principio deontologico è raggiungere tutte le famiglie con le informazioni e le comunicazioni necessarie,

mantenendo viva la relazione con i genitori che hanno un ruolo cruciale nel supportare la scuola nella

situazione attuale.

Con le famiglie va condivisa la proposta progettuale sottesa alla DDI (Didattica Digitale Integrata) e, in caso

di nuova situazione emergenziale, alla DAD (Didattica a distanza).

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Informazioni chiare e tempestive sono fornite alle famiglie in ordine a:

- Orario delle attività della classe;

- Criteri di formazione e rotazione dei gruppi che si avvalgono di DDI;

- Approccio educativo del CdC

- Mezzi e strumenti a supporto del processo di apprendimento;

- Criteri e modalità di affiancamento di eventuali insegnanti aggiuntivi;

- Criteri di valutazione del profitto e del comportamento.

E’ assicurata ai genitori la partecipazione in modalità telematica agli Organi Collegiali e sono garantiti i

colloqui con i docenti.

Modalità di partecipazione ai consigli di classe: in tempo utile, rispetto alla data programmata per il CdC, il

coordinatore ha cura di inviare ai rappresentanti di classe il link per partecipare alla video riunione. (Sarà

opportuno fornire ai rappresentanti eletti un account @ edu?) Tutti i genitori della classe possono seguire il

CdC tramite l’account del proprio figlio.

Colloqui individuali: il genitore prenota il colloquio con le consuete modalità attraverso il registro elettronico

entro le ore 12.00 del giorno precedente la data del colloquio, indicando preferibilmente il proprio indirizzo

mail, in alternativa il proprio numero di cellulare. Il docente in tempo utile invia ai genitori il link per

partecipare al video colloquio. Il genitore accederà con microfono e telecamera accesi, lo stesso farà il

docente. Il docente potrà collegarsi anche dalla propria abitazione garantendo tranquillità e assoluto rispetto

della privacy. (si pone il problema del numero di computer a disposizione dei docenti per ricevere da scuola)

Privacy.

L'attivazione di piattaforme per la DDI, ed eventualmente per la DAD, costituendo un mero mezzo per

proseguire una prestazione (l'insegnamento) che è l'attività istituzionale della scuola, non comporta la

necessità di acquisire dati aggiuntivi rispetto a quelli di cui l'Istituto è già legittimamente in possesso.

L’informativa viene consegnata, all’inizio dell’anno scolastico, a tutti gli studenti nuovi iscritti e ai loro genitori

e comunque rinvenibile sul sito ufficiale dell'Istituto.

In particolare in questa situazione emergenziale la scuola ha attivato un contratto con Google Education –

applicativo Gsuite.

I soli dati forniti sono stati quelli relativi al cognome e nome dell’utente e in tramite essi sono state create

delle e-mail all’interno di un dominio controllato dall’Istituto (edu.iisleviponti.it). Pertanto tutti i collegamenti

tra docenti e alunni in GSuite avvengono con mail “istituzionali” e quindi non riconducibili a persone

identificabili dall'esterno.

Ogni account è protetto da password e l’intestatario ne deve far un corretto uso nel rispetto di quanto

previsto dal RGLM_06 - Regolamento Uso Rete Dati Istituto ed Internet e dalle normative vigenti in fatto di

privacy (Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e, in caso di violazioni, dal Codice Penale.

A questo proposito si precisa che le gestioni dei servizi Google Education ed in particolare degli applicativi

Gsuite sono di competenza dell’amministratore che ha sottoscritto il contratto.

L’IIS Levi Ponti

- ha l'autorità di creare, modificare, gestire gli account

- ha l'autorità di amministrare e gestire la distribuzione della app

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- non è in possesso delle credenziali dell'utente quando quest'ultimo le ha cambiate in fase di primo accesso

- può modificare/ricreare nuove credenziali in caso di smarrimento delle password da parte dell’utente

- in caso di violazione del regolamento può consegnare alle forze dell'ordine quanto è stato rilevato.

Formazione docenti.

Fermo restando l'importanza riconosciuta in ogni momento alla formazione dei docenti, il momento rende

ancora più importante la realizzazione di attività formative focalizzate sull'innovazione del sistema educativo.

Pertanto si prevede la continuazione di percorsi formativi incentrati sulle seguenti priorità:

● alfabetizzazione informatica con priorità alle piattaforme in uso;

● metodologie innovative di insegnamento e ricadute sui processi di apprendimento (didattica breve,

apprendimento cooperativo, flipped classroom, debate, project based learning);

● modelli inclusivi per la didattica digitale integrata e per la didattica interdisciplinare;

● gestione della classe e della dimensione emotiva degli alunni.

I docenti possono contare sul supporto di quelli più esperti e sulla consulenza dell'Animatore Digitale e del

Team dell'Innovazione.

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LA CASA DELL’ENERGIA

La Casa dell’Energia è un progetto nato dall’iniziativa dell’Istituto di Istruzione Superiore Levi-

Ponti di Mirano-Venezia, finanziato dalla Provincia di Venezia (oggi Città Metropolitana di Venezia),

inserito negli strumenti urbanistici e nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di

Mirano. La paziente costruzione di una fitta rete di relazioni svolta dall’Istituto, ha favorito la

collaborazione fra la scuola, gli enti locali e 32 imprese specializzate in edilizia sostenibile, impianti

energetici, gestione dell’energia ed efficienza energetica che ha portato alla costruzione di un nuovo

edificio pensato in modo che la sua struttura sia composta da moduli dotati di facciate tra loro

diverse e continuamente modificabili: una specie di cubo di Rubik della sostenibilità energetica e

ambientale ad alta tecnologia. L’Amministrazione Provinciale, in collaborazione con uno studio

professionale del territorio (Aequa Group – Divisione Energia), ha coordinando la costruzione della

struttura, mentre le aziende sponsor hanno fornito prodotti e installato gli impianti.

La scuola si impegna nella diffusione territoriale delle conoscenze tecnologiche tra gli studenti,

i cittadini e gli amministratori pubblici. L’edificio che è organizzato come un laboratorio interattivo,

metterà in mostra i prodotti e le tecniche di installazione per formare e informare diversi soggetti

territoriali che potranno usare spazi e attrezzature per didattica, sperimentazione, dimostrazioni o

aggiornamento professionale, al fine di promuovere i contenuti etici, scientifici, tecnologici ed

economici della sostenibilità ambientale energetica e delle fonti energetiche rinnovabili, ma servirà

soprattutto formare tecnici specializzati da impiegare nelle imprese locali produttive o di servizio.

Caratteristiche degli spazi

La Casa dell’Energia, che si configura come un padiglione strutturalmente ed energeticamente

indipendente, di pertinenza dell’IIS “Levi – Ponti”, ha una superficie complessiva di circa 215 m2

divisa in 3 ambienti molto luminosi, una sala polifunzionale di 115 m2, due laboratori di 38 m2 e 32

m2, bagni attrezzati per disabili per 11 m2, disimpegno e ripostiglio per circa 19 m2.

La struttura è circondata dall’area verde attrezzata che costituisce parte integrante dell’ampio

sistema di giardini che circonda e permea la cittadella scolastica di Mirano.

L’edificio è dotato di una rete wi-fi derivata mediante collegamento in fibra ottica dagli impianti

della sede centrale, è previsto un sistema di sicurezza con videocamere e allarme collegato, come

peraltro tutti gli altri edifici della cittadella scolastica, ad un servizio esterno di sorveglianza. I servizi

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igienici, da poco installati, sono accessibili ai disabili, come del resto l’intera struttura che si sviluppa

sul piano terra.

Trattandosi di nuovissima costruzione le pareti sono ad altissima efficienza con isolamento

interno ed esterno e specificatamente progettate per altre prestazioni fonoassorbenti (pareti

interne con intercapedine d’aria, isolamento in lana di vetro e doppia lastra in cartongesso e pareti

esterne con varie tipologie di isolamento: dalla parete ventilata alle pareti in lana di roccia e XPS,

listello in laterizio, con esempi di parete legno lamellare (Xlam) isolato con fibra di legno o pareti in

fibrocemento ad alto isolamento e in EPS. Il solaio di superficie è ventilato con doppio isolamento

(lana di roccia e stirodur) mentre il solaio a terra è dotato di sistema di ventilazione nello strato iglù

e doppio isolamento.

La pavimentazione e i rivestimenti dell’intero edificio sono stati eseguiti con ceramiche

antiscivolo fotocatalitiche, ovvero in grado, grazie al biossido di titanio con cui sono state costruite,

di abbattere sia la carica batterica nell’aria, sia diversi inquinanti tra cui i composti organici volatili.

Tale pavimentazione è stata posta anche sul tetto piano, utilizzabile e dotato di un particolare

impianto fotovoltaico al CIS (rame, indio, selenio) con accumulo costituito da batterie agli ioni di

litio.

Ciascuno dei tre ambienti è climatizzato con tecnologie evolute: pompa di calore ad espansione

diretta, pompa di calore idronica, pompa di calore geotermica. Inoltre, oltre ai normali fancoil

utilizzati nella sala polivalente sono stati utilizzati due sistemi diversi per diffondere calore freddo:

riscaldamento a pavimento (laboratorio più piccolo) e travi fredde (laboratorio più grande). E’

installata una stazione per monitorare la qualità dell’aria che rileva la concentrazione di CO2 e di

Radon e misura temperatura e umidità dell’aria. All’esterno è installata una stazione metereologica

che rileva direzione e velocità del vento, radiazione solare, temperatura e umidità relativa. Vi è un

sistema di rilevazione dei flussi di energia attraverso le pareti che fornisce dati in cloud accessibili

attraverso webserver. L’edificio è dotato di sistema di allarme.

Sala Polivalente

La sala principale, data la sua struttura e le dimensioni (115 m2) può garantire funzioni di

accoglienza, esposizione, e incontro per 60 persone. Per le sue dimensioni la sala è adatta anche ad

organizzare lo spazio per diversi gruppi di collaborazione e coprogettazione. La sala, date le

sofisticate tecnologie costruttive utilizzate, garantisce un particolare comfort ambientale sia in

inverno che in estate. Le pareti sono fonoassorbenti e questo consente di utilizzare la sala

contemporaneamente ai due laboratori presenti nella Casa dell’energia senza interferenze

rumorose. Oltre alla porta di ingresso vi sono 3 grandi porte finestre che danno accesso

direttamente al giardino. L’ambiente gode quindi di ottima illuminazione naturale. Il sistema di

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illuminazione è a led e dotato di sensori di luce e di presenza. L’ambiente è privo di barriere

architettoniche. Sarà arredata come sala conferenze, con sedie leggere, amovibili ed impilabili che

potranno essere stoccate in tutto o in parte, nello spazio ripostiglio, per far posto a tavoli ad isola

modulari e facilmente spostabili per le attività di gruppo. Lo spazio di questo ambiente, liberato

degli arredi è particolarmente adatto per le attività di robotica, in quanto consente la creazione di

veri e propri percorsi. La sala potrà essere utilizzata anche come spazio espositivo. La parete accanto

alla porta di ingresso sarà attrezzata con appendiabiti a parete.

Laboratorio territoriale per l’occupabilità

Con il progetto Casa dell’energia l’Istituto ha ottenuto, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola

Digitale, un finanziamento ministeriale per utilizzare gli ambienti della casa dell’energia, come

Laboratorio territoriale per l’occupabilità che si proporrà come un luogo di incontro fra scuole e

aziende per promuovere relazioni, estendere le possibilità di formazione, far conoscere prodotti

innovativi, misurare l’efficienza energetica di materiali e tecnologie. Lo scopo fondamentale del

Laboratorio territoriale è il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di

formazione, sia dei cosiddetti NEET (Not engaged in Education, Employment or Training) finalizzato

a favorire la conoscenza, l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante

la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali e attraverso la pratica della didattica

laboratoriale e dell’Alternanza Scuola Lavoro.

Il laboratorio sarà aperto al territorio e alle altre scuole e prevede nell’immediato futuro le

seguenti attività:

- Per gli alunni della scuola primaria: offerta di attività ludiche di approccio alle conoscenze tecnologiche e al concetto di sostenibilità.

- Per gli alunni della secondaria inferiore: attività laboratoriali indirizzate all’acquisizione di competenze tecnologiche di base e finalizzate all’orientamento scolastico nell’ottica della continuità, come prevenzione della dispersione scolastica.

- Per gli studenti della rete di scuole secondarie che si sono impegnate nella progettazione del laboratorio: gestione guidata dello spazio espositivo in orario extrascolastico nelle modalità dell’impresa simulata ai fini dell’Asl; offerta di attività di orientamento in uscita in collaborazione con IUAV e ITS Meccatronico

- Per la cittadinanza: apertura della casa dell’energia, anche in orario extrascolastico come showroom con scopo informativo.

- Per gli inoccupati: realizzazione di corsi di riqualificazione professionale cogestiti dalle aziende e dall’istituto e legati all’offerta occupazionale delle aziende partner.

- Per i docenti: realizzazione di corsi di formazione in servizio

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Laboratorio di automazione e robotica

In virtù della partecipazione al bando ministeriale nell’ambito del Piano Nazionale Scuola

Digitale denominato “Periferie creative”, l’Istituto ha ottenuto un finanziamento per la

realizzazione, negli spazi della Casa dell’energia, di un Laboratorio di automazione e robotica per

gli studenti del secondo biennio e del quinto anno ed un Fablab utilizzabile in verticale dalla scuola

primaria sino al biennio della scuola secondaria superiore.

Il laboratorio di robotica è uno spazio di 38 mq, naturalmente luminoso e confortevole,

comunicante con la sala polivalente e aperto con porte finestre sul giardino e dotato di un sistema

di illuminazione a led.

L’ambiente è privo di barriere architettoniche. Sarà arredato con tavoli ad isola modulari leggeri

e facilmente spostabili per adattarsi alle diverse attività.

Il laboratorio è concepito per poter lavorare sia in autonomia che in collegamento via Internet

con il Laboratorio di sistemi posto in altra sede.

L’impianto di robotica mobile è concepito secondo la tecnologia della piattaforma Industria

4.0 e consentirà di sviluppare le seguenti tematiche:

- Conoscenza di layout industriali automatizzati e robotizzati

- Programmazione di robot mobili e loro interazione con l‘ esterno

- Sincronizzazione di più macchine per realizzare un processo finito

- Logistica industriale avanzata

- Gestione della produzione automatizzata gestita da strutture informatiche di alto livello

- Programmazione di PLC

- Reti industriali e collegamento all‘ esterno via Clouding

- Tecnologie di base: pneumatica, elettropneumatica, sensoristica, attuatori e interfacce

- Elementi di intelligenza artificiale e problem solving

- Macchine di visione

- Programmazione ad oggetti e grafica

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- Interazione con ambienti a realtà virtuale

Fablab

Il laboratorio si sviluppa in verticale dalla primaria alla secondaria di secondo grado ed è

connesso agli altri laboratori dell’istituto, nell’ottica della condivisione democratica delle risorse.

La verticalità ha valore orientante perché una scelta consapevole dell’indirizzo di studi, favorita

dalla frequentazione di ambienti di apprendimento verticali, è il presupposto per evitare la

dispersione scolastica.

Si tratta di uno spazio laboratorio di 32 mq, naturalmente luminoso e confortevole,

comunicante con la sala polivalente e aperto con porte finestre sul giardino. Il pavimento, in

ceramica antiscivolo e fotocatalitica, in grado di abbattere la carica batterica dell’aria, garantisce

condizioni particolare di igiene e di sicurezza e lo rende particolarmente adatto anche ai più piccoli

utenti che frequenteranno il laboratorio Le pareti sono fonoassorbenti. Il sistema di illuminazione

è a led e dotato di sensori di luce e di presenza.

L’ambiente è privo di barriere architettoniche. Sarà arredato con tavoli ad isola modulari e

regolabili in altezza, leggeri e facilmente spostabili per adattarsi alle diverse attività.

Saranno acquistate le seguenti attrezzature:

Per istituto comprensivo: Blue Bot; Lego Education WeDo 2.0; set per attività laboratoriali

con little bits; Lego Mindstorm Education Mobile in contenitore a cassetti su ruote per consentire

le attività anche nella spaziosa sala polivalente.

Per biennio istruzione secondaria: Lego Mindstorm; Kit didattici Arduino Byor; mobile

contenitore a cassetti su ruote

Per tutti: carrello blindato di ricarica per 20 Tablet; 20 tablet ; penne e stampanti 3D; Schermo

interattivo.

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca (legge 107/2015) per l’innovazione del sistema scolastico e l’educazione digitale. Al

suo interno si sottolinea la necessità di potenziare l’accesso alla rete, di creare spazi e ambienti per

l’apprendimento, di formare gli insegnanti e gli studenti: questo processo deve essere guidato in ogni scuola dal

dirigente scolastico, il direttore amministrativo e un docente chiamato “animatore digitale”.

In particolare il PNSD prevede 4 passaggi fondamentali:

1. strumenti;

2. competenze e contenuti;

3. formazione;

4. accompagnamento.

Strumenti

Pur partendo dal presupposto che “l’educazione nell’era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma

i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano”, il PNSD ha previsto di offrire alle scuole delle occasioni

per potenziare le loro risorse tecnologiche, con l’obiettivo di una riconfigurazione funzionale di tutti gli ambienti

per l’apprendimento, non solo dei laboratori professionalizzanti ma anche delle aule comuni.

Grazie alla partecipazione ai bandi della Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola” 2014-

2020, il nostro Istituto ha realizzato il cablaggio di tutte le aule e il completamento dell’infrastruttura e dei punti

di accesso alla rete LAN/WLAN (Avviso PON 9035 del 13/07/2015).

Inoltre, avendo superato la selezione per la creazione di Laboratori innovativi (Avviso PON 37944 del

12/12/2017), ha ricevuto i finanziamenti necessari per la realizzazione di un nuovo ambiente per la didattica

laboratoriale, il Mathlab, e per l’ampliamento e la riqualificazione dei laboratori di Microbiologia e di Sistemi e

automazione.

Nell’a.s.2019-2020, a seguito del superamento dell’Avviso pubblico per la realizzazione di ambienti di

apprendimento innovativi (PNSD - AZIONE 7 - prot. n. 30562 del 27-11-2018) sarà rinnovato profondamente lo

spazio della biblioteca di Istituto: la finalità è realizzare un ambiente operativo di apprendimento, potenziato da

tecnologie digitali, adatte a stimolare la curiosità e la creatività, e caratterizzato da una flessibile e differente

distribuzione delle postazioni di lavoro, capace di accogliere le "classi liquide", con i studenti

contemporaneamente occupati nella ricerca, nello studio e in altre attività.

Fablab e laboratorio di robotica

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In virtù della partecipazione ad un bando ministeriale nell’ambito del Piano Nazionale Scuola

Digitale denominato “Periferie creative”, l’Istituto ha ottenuto un finanziamento per la

realizzazione, negli spazi della Casa dell’energia, di un Laboratorio di automazione e robotica per

gli studenti del secondo biennio e del quinto anno ed un Fablab utilizzabile in verticale dalla scuola

primaria sino al biennio della scuola secondaria superiore. Per una descrizione dettagliata cfr. il

capitolo dedicato alla Casa dell’Energia.

Le aule

L’IIS Levi-Ponti, in entrambe le sue sedi, è dotato in ogni aula e laboratorio di pc connessi alla rete internet.

Nelle biblioteche, nella sede Ponti e nella sede Levi, è presente anche la connessione wifi.

I dispositivi multimediali in dotazione all’Istituto sono così ripartiti:

Sede Levi

n. 16 Aule LIM

- n. 5 con schermo bianco e videoproiettore

- n. 11 con Monitor Touch da 60 pollici

n. 13 video proiettori

- n. 6 in modalità fissa,

- n. 7 in modalità mobile

n. 9 notebook

n. 5 Visual Presenter

Sede Ponti

n. 4 Aule LIM

n. 10 video proiettori

- n. 7 in modalità fissa

- n. 3 in modalità mobile

n. 2 notebook

L’Istituto dispone inoltre di 26 laboratori specialistici.

Segreteria digitale e registro elettronico

La scuola adotta un registro on-line per la gestione della didattica e delle comunicazioni personali con le famiglie.

Molte delle operazioni della segreteria amministrativa sono digitalizzate da tempo. L’amministrazione

utilizza una serie di software proprietari a corredo del registro elettronico.

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Siti web

La scuola ha un sito istituzionale, www.leviponti.gov.it, luogo privilegiato di comunicazione di tutte le

iniziative della scuola. Linkato ad esso, è presente un altro sito, www.progetti.iisleviponti.it, dove vengono

documentati i progetti di Istituto e pubblicati i lavori più significativi realizzati dagli studenti. Il sito istituzionale è

collegato anche al sito dedicato ad un importante progetto di Istituto, “Energy with Africa”,

www.energywithafrica.it, e al sito della “Casa dell’Energia”, in fase di realizzazione.

Piattaforma Moodle per l'e-Learning

L'istituto si è dotato di una piattaforma web per la formazione a distanza, raggiungibile dal sito istituzionale (http://www.iisleviponti.it/fad).

La piattaforma open-source Moodle per l’e–learning consente un ampliamento dell’attività didattica al di

fuori dello spazio-scuola e del tempo-scuola tradizionali. A cura dell’animatore digitale, i docenti interessati

possono creare la loro classe virtuale e svolgere e far svolgere una serie di attività.

Le classi virtuali su Moodle si dimostrano utili sotto vari punti di vista:

- sono a supporto dell’autonoma attività di studio dello studente, anche in un’ottica di flipped classroom;

- diventano un repository del percorso didattico curricolare;

- consentono l’erogazione di test on-line e la raccolta di compiti digitalizzati degli studenti

- possono rispondere alle esigenze di studenti con bisogni educativi speciali (BES).

Competenze e contenuti

In attesa del framework dedicato alle competenze digitali degli studenti già annunciato dal MIUR, l’Istituto è impegnato nel potenziamento delle competenze digitali degli studenti con diverse modalità di intervento. I nostri curricoli prevedono una formazione di base nel primo biennio (Tecnologie informatiche) e, nel successivo triennio, non solo nell’Indirizzo di Informatica, le competenze digitali restano un obiettivo trasversale a tutte le discipline di indirizzo. Tuttavia, anche le discipline di area comune concorrono, nel loro specifico, all’acquisizione delle competenze digitali sfruttando le opportunità didattiche offerte dalle tecnologie.

Nell’insegnamento della Matematica, ad esempio, il digitale svolge un ruolo centrale nella metodologia del Problem Posing and Solving, così come consente l’utilizzo di ambienti di calcolo evoluto nell’insegnamento della matematica e delle discipline tecnico-scientifiche.

Anche l’insegnamento delle discipline di area umanistica si serve delle tecnologie informatiche per le attività laboratoriali: creazione di un blog letterario, realizzazione di presentazioni e video, utilizzo di strumenti digitali, webware e software, per realizzare prodotti creativi (mappe, schematizzazioni, linee del tempo, ecc.).

Il nostro Istituto, inoltre, organizza corsi per il conseguimento della certificazione ECDL di cui è ente certificatore. La patente europea del Computer, in sigla ECDL (European Computer Driving Licence), è un certificato che attesta la conoscenza degli strumenti informatici di base. Si tratta di un'iniziativa sostenuta dall'Unione Europea che consente di avere un attestato riconosciuto a livello internazionale della propria conoscenza informatica.

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Attenta anche alla alfabetizzazione civica del cittadino digitale, la scuola organizza approfondimenti rivolti a studenti ed insegnanti sull’uso consapevole dei media e della rete e sul cyberbullismo.

Da alcuni anni l’IIS Levi-Ponti partecipa con alcuni studenti al concorso Webtrotter: Il giro del mondo in 80 minuti. Si tratta di una competizione per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, biennio e terzo anno, che riguarda la ricerca intelligente di dati e informazioni in rete. L’obiettivo è stimolare la formazione ad un uso appropriato dei nuovi strumenti digitali, le cui potenzialità non vengono adeguatamente sfruttate senza un approccio sistematico, critico e consapevole da parte dell’utente.

Formazione

L’animatore digitale ed i membri del team per l’innovazione, dopo aver verificato gli interessi e le necessità

dei docenti, realizzano seminari di formazione per gli insegnanti dell’Istituto e sono un punto di riferimento per

consulenze in merito all’utilizzo didattico del digitale.

Vengono periodicamente organizzati incontri di formazione sul registro elettronico (formazione sulle

funzioni base: registro, agenda, colloqui, caricamento programmazioni, scrutinio) e sul funzionamento dei

software legati alle LIM e ai monitor interattivi installati in Istituto.

I temi affrontati nella formazione degli insegnanti sono:

- La piattaforma Moodle: panoramica sulle principali funzionalità

- Strumenti Google di utilità per la didattica

- Strumenti digitali per la didattica

Accompagnamento

La strategia di accompagnamento prevista dal PNSD indica l’animatore digitale, insieme al dirigente

scolastico e al direttore amministrativo, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, come coloro che sono

chiamati ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre

che gli studenti e le loro famiglie.

L’IIS Levi-Ponti, coerentemente con le linee operative indicate dal Ministero, ha individuato un animatore

digitale, opportunamente formato, con il compito di sviluppare progettualità in tre ambiti:

- formazione interna

- coinvolgimento della comunità scolastica

- creazione di soluzioni innovative

L’animatore digitale è affiancato nella sua azione dal team per l’innovazione, un gruppo di docenti di varie

discipline dotati di competenze digitali.

L’animatore e il team sono anche impegnati nella sperimentazione di nuovi strumenti digitali, software o

applicazioni che possano avere valenza didattica; le nuove acquisizioni tecnologiche dell’Istituto vengono quindi

vagliate e discusse in modo da individuare quelle più adeguate alle esigenze dei docenti e degli studenti. Inoltre il

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team per l’innovazione costituisce il gruppo di lavoro che collabora alla progettazione dei bandi PON relativi agli

ambienti digitali laboratoriali.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

La dimensione della mobilità transnazionale, del multiculturalismo e della conoscenza delle lingue, straniere

è riconosciuta come una delle priorità strategiche nelle politiche educativo- formative dell’Unione Europea , non

solo al fine di raggiungere gli obiettivi “sistemici” prefissati in termini di “crescita, occupazione, coesione e

competitività”, ma anche per assicurare, a livello individuale, l’esplicarsi di tutte le potenzialità individuali, la

migliore realizzazione personale, l’effettiva fruizione dei cosiddetti “nuovi diritti di cittadinanza attiva”.

L’Unione Europea fissa per i sistemi educativi e scolastici tre fondamentali obiettivi:

● sviluppare nelle nuove generazioni il senso dell’identità europea e i valori della civiltà europea;

● formare i giovani ad una più responsabile e piena partecipazione allo sviluppo sociale ed economico

dell’Unione Europea;

● accrescere la conoscenza degli Stati membri, della Comunità e delle politiche comunitarie sotto

l’aspetto storico, culturale, economico e sociale.

L’IIS Levi-Ponti è impegnato da anni ad ampliare e internazionalizzare la propria offerta formativa, anche

attraverso la mobilità transnazionale, per stimolare interesse verso culture diverse, confrontarsi con l’esterno,

stimolare interesse per le lingue, promuovere formazione “globale”, esercitare flessibilità di approcci didattici ed

organizzativi al proprio interno, ed educare alla differenza.

Le strategie adottate dall’Istituto per realizzare i propri obiettivi sono varie e diversificate e si realizzano

soprattutto attraverso finanziamenti ottenuti con la partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali.

Erasmus Plus KA1 VET

Negli ultimi anni, l'assegnazione di fondi comunitari conseguenti all'aggiudicazione di diversi bandi di concorso ha permesso all'istituto di partecipare a molteplici programmi di collaborazione tra istituti superiori disseminati nel territorio europeo, con l'obiettivo di migliorare le competenze professionali e linguistiche di docenti e studenti.

Attualmente, i programmi più significativi sono il K1 e il K2.

L’IIS Levi-Ponti ha creato una rete con gli altri Istituti superiori di Mirano, denominata MIFOREU, di cui è

capofila, con la quale ha realizzato un progetto di mobilità internazionale ai fini dell'apprendimento individuale Erasmus Plus KA1 VET, rivolto a studenti e docenti. Tale progetto permetterà al nostro istituto di ampliare fino all'anno scolastico 2021/2022 l'offerta formativa consentendo a un gruppo

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di studenti di quarta di partecipare a uno stage estivo di quattro settimane all'estero, in Francia, Germania, Spagna e Malta.

In questo modo continuerà l’attività indirizzata ai progetti europei di collaborazione e di potenziamento

dell’offerta formativa per gli studenti dell’Istituto a cui si offrirà un’interessante opportunità per realizzare

un’esperienza di alternanza scuola-lavoro all’estero. I partecipanti verranno individuati sulla base di una

graduatoria di merito che premierà le eccellenze del nostro Istituto.

Gli studenti svilupperanno competenze trasversali e interculturali coerenti con le competenze chiave

previste dalla UE per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione. Potranno fare un’esperienza che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e relazionali, che

riconfigura valori, identità, comportamenti e apprendimenti.

L’esperienza di mobilità transnazionale si presenta quindi come un’opportunità:

● di crescita e di miglioramento delle competenze professionali, personali e interpersonali;

● di sviluppo del senso di iniziativa, dell’imprenditorialità e della capacità di comunicare in modo

costruttivo in contesti e ambienti diversi da quelli di provenienza;

● di occasione unica per conoscere da vicino e inserirsi nel mondo del lavoro.

Nell'anno scolastico 2018/2019 gli studenti coinvolti saranno novanta. Nei due anni successivi, i posti disponibili saranno il 30% in più ogni anno. Nello stesso programma, è prevista la mobilità professionale dei docenti, che, nella loro esperienza di due settimane, avranno l'opportunità di condividere coi colleghi stranieri le rispettive buone pratiche professionali, allo scopo di migliorare la qualità del proprio insegnamento.

Erasmus Plus KA2

Per gli anni scolastici 2015-2018 il nostro Istituto ha ottenuto il finanziamento per un progetto ERASMUS

plus KA2, intitolato “Live on the karst”, che ha avuto come tema centrale le risorse idriche carsiche.

Per il biennio 2018-2020, il nostro Istituto è riuscito ad ottenere un ulteriore finanziamento con il progetto

Ecological and integrative sustainibility in focus: Empowering students to become the stewards of the future,

rivolto a venti studenti di seconda. Dopo aver realizzato un progetto relativo al tema scelto, questi studenti

avranno l'opportunità di recarsi all'estero per presentarlo agli alunni stranieri i quali, a loro volta, verranno nel

nostro istituto per presentare i loro lavori. Le scuole coinvolte sono in Germania, Spagna e Francia.

Carta della Mobilità

L’IIS Levi-Ponti, in quanto capofila della rete di istituti della Cittadella scolastica di Mirano, per il periodo

2017/2020 è stato uno dei nove istituti assegnatari, a livello nazionale, della Carta della Mobilità.

L’obiettivo della Carta della mobilità è incoraggiare le organizzazioni che hanno un’esperienza dimostrata

nell’organizzazione di attività di mobilità di qualità nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale per

i discenti e il personale a sviluppare ulteriormente le loro strategie di internazionalizzazione europea.

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I titolari della Carta della mobilità VET possono richiedere finanziamenti secondo una procedura semplificata

nell’ambito dell’azione chiave 1 di Erasmus+ relativa alla mobilità per studenti e personale VET a partire dal 2016.

La Carta sostiene inoltre lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni di invio nell’organizzare una mobilità di

qualità per discenti e personale, ricompensando, promuovendo e sviluppando ulteriormente nel contempo la

qualità nella mobilità.

Grazie alla Carta della mobilità l’IIS Levi-Ponti potrà continuare a garantire ai suoi studenti opportunità di

stage lavorativi in uno dei paesi membri dell’Unione Europea.

“MOVE 19”

L’IIS Levi-Ponti è assegnatario di un finanziamento da parte della Regione del Veneto, attraverso il bando

“Move 19” finalizzato a sostenere progetti di formazione linguistica rivolti agli studenti che frequentano il terzo

anno della scuola superiore.

Il finanziamento è destinato alla realizzazione di percorsi di approfondimento della lingua inglese all’estero.

Il percorso è strutturato in due fasi:

● una prima fase di formazione della durata di 16 ore, durante la quale i ragazzi seguiranno

lezioni di lingua aggiuntive a scuola

● una seconda fase di formazione all’estero della durata di 60 ore, durante la quale gli studenti

parteciperanno a lezioni e visite guidate in college, istituti o centri formativi esteri.

Certificazioni linguistiche

L’IIS Levi-Ponti offre ai suoi studenti la possibilità di conseguire delle certificazioni linguistiche esterne in

lingua inglese. La certificazione viene rilasciata dalla Cambridge University che è un Ente certificatore riconosciuto

dal Ministero della Pubblica Istruzione. La certificazione esterna costituisce credito formativo ai fini del punteggio

per l’Esame di Stato, è titolo spendibile in ambito Universitario e lavorativo ed è riconosciuta in tutti i Paesi

Europei. L’Istituto organizza dei corsi di preparazione alle prove d’esame in orario extracurricolare della durata di

20 ore, tenuti da docenti madrelingua.

Potenziamento in lingua inglese

L’IIS Levi-Ponti, grazie ai fondi ottenuti come vincitore dei bandi PON Inclusione e PON Competenze di base,

offre agli studenti che hanno necessità di rinforzo in L2 corsi extracurricolari di lingua inglese tenuti da docenti

madrelingua finalizzati al potenziamento delle competenze comunicative.

Metodologia CLIL

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CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio metodologico rivolto all’apprendimento

integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera. Questa metodologia si sta

diffondendo in maniera capillare in Europa, come testimonia la raccomandazione della Commissione Europea

“Rethinking Education” secondo la quale la competenza linguistica in lingua straniera è definita una dimensione

chiave per la modernizzazione dei sistemi di istruzione e la metodologia CLIL può essere il motore del

cambiamento.

La Legge di Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado avviata nel 2010 ha introdotto

l’insegnamento in lingua veicolare anche negli ordinamenti scolastici italiani. L’IIS Levi-Ponti ha pertanto avviato

in alcune classi percorsi di sperimentazione nell’applicazione della metodologia CLIL in una disciplina non

linguistica, insieme al potenziamento delle competenze di lingua straniera del corpo docente.

“eTWINING”

Alcuni dei docenti dell’Istituto partecipano al programma “eTwinning ”, che rende possibili scambi e

gemellaggi virtuali tra scuole di paesi diversi, che si confrontano e collaborano su varie tematiche, tra cui il CLIL.

Si tratta di una community di docenti nata su iniziativa della Commissione Europea e attualmente tra le azioni

del Programma Erasmus+ 2014-2020. “eTwinning” si realizza attraverso una piattaforma informatica che

coinvolge i docenti facendoli conoscere e collaborare in modo semplice, veloce e sicuro, sfruttando le

potenzialità del web per favorire un’apertura alla dimensione comunitaria dell’istruzione e la creazione di un

sentimento di cittadinanza europea condiviso nelle nuove generazioni.

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SICUREZZA

La Scuola ha, tra i suoi compiti, anche quello della formazione degli alunni in quanto futuri lavoratori. Inoltre,

nel nostro Istituto, gli alunni stessi sono equiparati ai lavoratori quando svolgono attività diretta in particolari tipi

di laboratori.

A tale proposito esistono specifiche indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione, quali quelle elencate

nella Circolare n. 122/2000, secondo la quale “l’attuale normativa di riferimento ed i principi che la sottendono

costituiscono la migliore opportunità per la promozione, a livello scolastico, di una vera e propria cultura della

sicurezza e prevenzione”; inoltre, relativamente all’attività didattica, la stessa Circolare sollecita “un adeguato

coinvolgimento anche e soprattutto degli alunni, attraverso un’opportuna rilettura dei programmi di studio relativi

ai settori interessati, in modo da richiamare ai temi della sicurezza e della prevenzione eventualmente già presenti

nella programmazione scolastica…”. La circolare prevede anche “specifiche iniziative di collaborazione con

strutture territoriali istituzionalmente competenti in materia, nell’ottica di una fattiva integrazione sinergica,

affinché le sollecitazioni verso le tematiche di riferimento provengano non solo dal mondo della scuola ma

dall’intera rete dei vari organismi comunque coinvolti…”.

Inoltre con riferimento alla Legge 13/07/2015 n. 107 e ai contenuti della Guida operativa MIUR relativi

all’alternanza scuola-lavoro (ASL), gli insegnanti delle varie discipline curricolari sono invitati a svolgere specifiche

unità didattiche inglobandovi il punto di vista della sicurezza nei luoghi di lavoro. In tal modo la sicurezza diventa

cultura, modalità di comportamento, atteggiamento verso le problematiche sia dei luoghi di lavoro, sia della vita

in genere.

La realizzazione dell’intervento formativo degli studenti viene documentata nel Registro di classe e nel

Registro personale dell’insegnante; in aggiunta l’istituto ha predisposto uno specifico Registro della formazione,

tenuto sotto la responsabilità del dirigente scolastico, in cui vengono annotati tutti gli interventi realizzati.

La formazione degli studenti si può schematizzare con la tabella sottostante:

Tipo classi docenti ore Argomenti

Accoglienza prime Docenti di tecn. e dis.

1 Gestione delle emergenze con visita dell’istituto

Formazione generale

prime Docenti di diritto

4/5

Concetti generali: rischio, pericolo, danno, salute, prevenzione e protezione, ecc. Organizzazione della prevenzione aziendale Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali Organismi di vigilanza, controllo ed assistenza

Formazione specifica

seconde SPP 2 Gestione delle emergenze Rischio incendio Cartellonistica

terze SPP 1 Altri rischi generali (MMC, utilizzo di scale, stress)

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Docenti materie di indirizzo

7

Indirizzo Rischio chimico

Rischio elettrico

Rischio video terminali

Rischio meccanico

Chimico 4 1 1 1

Elettronico 1 4 1 1

Informatico 1 1 4 1

Meccatronico 1 1 1 4

Manutentore 1 3 1 2

Viene individuato annualmente tra i docenti un Referente sicurezza per monitorare lo stato di attuazione in tutte

le classi della formazione obbligatoria e per supportare i docenti formatori nell’effettuazione del percorso

formativo di classe.

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

Tipologia di verifiche

Le verifiche svolgono un ruolo fondamentale nel processo di insegnamento/apprendimento, accertando i

progressi compiuti dagli studenti e l’acquisizione di competenze specifiche e disciplinari. I risultati di questi

accertamenti concorrono alla valutazione finale e alla conseguente certificazione.

Le prove di verifica possono essere svolte dal singolo studente o da piccoli gruppi. Si suddividono in tre

categorie: aperte, semistrutturate e strutturate.

TIPOLOGIA TIPO DI PROVA Aperte

● interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza ● temi ● relazioni su esperienze ● tenuta di verbali ● redazione di articoli e lettere ● schemi ● mappe concettuali

Semistrutturate ● composizioni e saggi brevi ● attività di ricerca ● esperienze pratiche ● schemi ● mappe concettuali

Strutturate ● esercizi di grammatica, sintassi, ecc ● risoluzione di problemi a percorso obbligato ● test a risposta multipla, collegamenti, completamenti

Per scegliere il tipo di prova da sottoporre agli allievi, si tiene conto:

● delle esigenze e delle caratteristiche didattiche delle discipline

● dei differenti momenti della procedura didattica; si considera, cioè, se le prove sono finalizzate all’espressione di un giudizio sugli allievi (esami, valutazione quadrimestrale) o alla verifica di alcune parti definite dell’itinerario didattico.

La valutazione

Valutare significa attribuire valore agli apprendimenti dello studente nel contesto classe; ha dunque un

valore formativo e richiede, perciò, trasparenza e condivisione. La valutazione deve documentare il percorso

personale di apprendimento, testimoniando il livello delle competenze acquisite dallo studente, anche in termini

di autonomia e responsabilità, e in relazione ai processi messi in atto, quali analogia, inferenza, ricostruzione,

consapevolezza.

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Alla valutazione concorrono, oltre ai risultati degli accertamenti e delle verifiche, l’osservazione periodica di

comportamenti, atteggiamenti e progressi effettuati, la capacità di cooperare, come raccomandato dalla

Conferenza di Lisbona (2000) e dal conseguente Regolamento sull’obbligo di istruzione del 2007.

Nelle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici e Professionali (Direttiva del

Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n.57 del 15 luglio 2010) si legge che “le fonti informative

sulla base delle quali esprimere un giudizio di competenza, possono essere classificate secondo tre grandi ambiti

specifici: quello relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione del prodotto;

quello relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati; quello relativo alla percezione che lo studente

ha del suo lavoro”. L’elaborazione di un giudizio deve tener conto “dell’insieme delle manifestazioni di

competenza, anche da un punto di vista evolutivo”, ma “non può basarsi su calcoli di tipo statistico, alla ricerca di

medie: assume invece il carattere di accertamento di presenza e di livello, che deve essere sostenuto da elementi

di prova (le informazioni raccolte)”.

A tale scopo è centrale l’osservazione di alcuni parametri: autonomia, impegno, attenzione e rispetto delle

regole, contestualizzazione e correttezza formale, pianificazione e uso di strategie nel Problem Solving.

In definitiva il processo di valutazione non consiste nel puro e semplice accertamento del profitto, ma deve

tenere conto di aspetti cognitivi- meta cognitivi e affettivo-motivazionali.

La valutazione si articola in tre momenti fondamentali:

Valutazione diagnostica (o valutazione d’ingresso)

● Ha lo scopo di fornire informazioni sui livelli di partenza degli studenti.

Valutazione formativa

● Tende a cogliere, “in itinere”, i livelli di apprendimento dei singoli, punti deboli e punti forti, ma anche

l’efficacia delle procedure seguite.

● Serve a verificare se siano necessari interventi di adeguamento che i singoli (sia studenti che docenti)

possono mettere in atto.

● Consente che il processo didattico in corso sia rivisto e corretto in base ai risultati della prova

somministrata (feed-back)

Valutazione sommativa

● Ha funzione di bilancio consuntivo sull’attività scolastica e sugli apprendimenti.

Griglia di valutazione disciplinare

Il giudizio di competenza si fonda su tre ambiti specifici: i risultati ottenuti nello svolgimento di un

compito o nella realizzazione del prodotto, le modalità attraverso le quali lo studente è giunto a conseguire

tali risultati, la percezione che lo studente ha del suo lavoro.

Sulla base di questi tre ambiti, ogni docente esprime la sua valutazione secondo i criteri schematizzati

nella griglia.

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VOTO LIVELLO DI APPRENDIMENTO

1 - 2 Lo studente non svolge i compiti.

3 Lo studente:

● non possiede le conoscenze e le abilità necessarie; ● non conosce semplici regole e procedure; ● non è in grado di interpretare le richieste dei compiti

4

Lo studente:

● dimostra di possedere solo qualche conoscenza, frammentaria o imprecisa; ● non conosce e/o non è in grado di applicare semplici regole e procedure; ● interpreta in modo superficiale e scorretto le richieste dei compiti.

5 Lo studente:

● dimostra conoscenze parziali ed abilità non del tutto consolidate; ● applica regole e procedure compiendo qualche errore; ● riesce ad interpretare solo parzialmente le richieste dei compiti.

6

Lo studente:

● svolge compiti semplici in situazioni note; ● possiede conoscenze ed abilità essenziali; ● sa applicare regole e procedure fondamentali; ● riesce ad interpretare solo parzialmente le richieste dei compiti.

7

Lo studente:

● svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note; ● possiede conoscenze articolate ed abilità essenziali; ● applica procedure e regole con una certa padronanza; ● riesce ad interpretare le richieste dei compiti

8

Lo studente:

● svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note; ● possiede conoscenze articolate ed abilità; ● applica procedure e regole con sicura padronanza; ● sa compiere scelte consapevoli rispetto alle richieste dei compiti.

9

Lo studente:

● svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note;

● possiede conoscenze ampie, articolate ed approfondite ● applica le procedure più efficaci con sicura padronanza; ● motiva adeguatamente le scelte compiute rispetto alle richieste dei

compiti.

10

Lo studente: ● svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note;

● possiede conoscenze ampie, articolate ed approfondite anche autonomamente

● applica le procedure più efficaci con padronanza e creatività; ● motiva adeguatamente le scelte compiute rispetto alle richieste dei

compiti.

A seguito della nota C. M. MIUR n. 89 del 18.10.2012, per le classi prime, seconde, terze e quarte delle

superiori di 2^ grado, il Collegio dei docenti ha stabilito che la valutazione dei risultati raggiunti in sede di

scrutinio intermedio è formulata mediante un voto unico, come nello scrutinio finale, in tutte le discipline,

ad eccezione di Lingua e letteratura italiana e di Lingua inglese per le quali si esprimerà una valutazione per

lo scritto ed una per l’orale. Il voto, comunque, resta espressione di una sintesi valutativa che si fonda su una

pluralità di prove, riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate

dai docenti.

Griglia di valutazione della condotta

I Consigli di classe attribuiscono il voto di condotta sulla base della seguente griglia di valutazione.

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Gli indicatori e i descrittori, nel caso di studenti del triennio, devono intendersi riferiti anche al contesto

delle attività di ASL, compresi gli stage aziendali.

Voto Indicatori e descrittori

10/10

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

è sempre corretto e collaborativo nel rapporto con compagni, insegnanti e personale

della scuola; nelle situazioni di conflitto tende a mediare e a favorire il

raggiungimento di un accordo.

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

manifesta un atteggiamento consapevole dei propri e degli altrui diritti; rispetta gli

orari; giustifica puntualmente; si reca a scuola sempre con il materiale richiesto.

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

usa in maniera responsabile le strutture e gli arredi della scuola.

FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

frequenta con regolarità le lezioni.

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI

Lo/la studente/studentessa:

non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare.

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

rispetta la privacy del gruppo classe e del docente; utilizza con correttezza e

riservatezza l’ID di accesso alle videolezioni delle piattaforme istituzionali e del

registro elettronico; frequenta assiduamente le attività a distanza, tenuto conto della

sua disponibilità di dispositivi e connettività; è puntuale e responsabile

nell’espletamento degli impegni scolastici.

9/10

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

è sempre corretto/a nel rapporto con compagni, insegnanti e personale della scuola;

nelle situazioni di conflitto tende a mediare.

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

manifesta un atteggiamento abbastanza consapevole dei propri e degli altrui diritti;

rispetta gli orari; giustifica puntualmente; si reca normalmente a scuola con il

materiale richiesto.

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

usa in maniera corretta le strutture e gli arredi della scuola.

FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

frequenta con regolarità le lezioni.

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI

Lo/la studente/studentessa:

non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare.

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

rispetta la privacy del gruppo classe e del docente; utilizza con correttezza l’ID di

accesso alle videolezioni delle piattaforme istituzionali e del registro elettronico;

frequenta con costanza le attività a distanza, tenuto conto della sua disponibilità di

dispositivi e connettività; è puntuale e responsabile nell’espletamento degli impegni

scolastici.

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8/10

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

è in genere corretto nel rapporto con compagni, insegnanti e personale della scuola;

ha in genere rapporti non conflittuali con compagni e insegnanti

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

in linea di massima è abbastanza consapevole dei propri e degli altrui diritti; rispetta

in genere gli orari; a volte ha bisogno di essere sollecitato dai docenti a presentare le

giustificazioni; non sempre è in possesso di tutto il materiale richiesto con il materiale

richiesto.

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

usa in maniera corretta le strutture e gli arredi della scuola.

FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

frequenta con regolarità le lezioni.

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI

Lo/la studente/studentessa:

ha a suo carico un provvedimento disciplinare non grave

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

rispetta la privacy del gruppo classe e del docente; frequenta con regolarità le attività

a distanza, tenuto conto della sua disponibilità di dispositivi e connettività; incorre in

qualche raro episodio di mancato espletamento degli impegni scolastici e/o consegna

tardiva di compiti assegnati.

7

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

non è sempre corretto nel rapporto con compagni, insegnanti e personale della

scuola; talvolta ha rapporti conflittuali con compagni e insegnanti

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

non sempre è consapevole degli altrui diritti; non sempre rispetta gli orari; giustifica

solo dopo le sollecitazioni dei docenti; frequentemente non è in possesso di tutto il

materiale richiesto

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

usa in maniera inadeguata le strutture e gli arredi della scuola

FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

non frequenta con regolarità le lezioni

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI

Lo/la studente/studentessa:

ha a suo carico un provvedimento disciplinare grave o più provvedimenti disciplinari

non gravi

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

incorre in alcuni episodi di mancato rispetto della privacy del gruppo classe o del

docente; non frequenta con regolarità le attività a distanza, tenuto conto della sua

disponibilità di dispositivi e connettività; incorre in alcuni episodi di mancato

espletamento degli impegni scolastici e/o consegna tardiva di compiti assegnati.

6/10

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

è spesso poco corretto nel rapporto con compagni, insegnanti e personale della

scuola; spesso ha rapporti conflittuali con compagni e insegnanti anche dopo i

richiami di docenti e personale scolastico

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

non riconosce i diritti altrui; non rispetta gli orari; giustifica solo dopo numerose

sollecitazioni dei docenti; frequentemente non è in possesso del materiale richiesto

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

usa in maniera scorretta le strutture e gli arredi della scuola.

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FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

fa numerose assenze, anche continuative.

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI Lo/la studente/studentessa:

ha a suo carico più provvedimenti disciplinari anche gravi.

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

ha a suo carico frequenti episodi di mancato rispetto della privacy del gruppo classe

o del docente; frequenta sporadicamente le attività a distanza, tenuto conto della

sua disponibilità di dispositivi e connettività; ha a suo carico frequenti episodi di

mancato espletamento degli impegni scolastici e/o consegna tardiva di compiti

assegnati, segnalati nel registro elettronico e che hanno dato luogo a sanzioni

disciplinari.

5/10

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Lo/la studente/studentessa:

è spesso scorretto nel rapporto con compagni, insegnanti e personale della scuola;

ha rapporti molto conflittuali con compagni e insegnanti e non tiene conto dei

richiami di docenti e personale scolastico.

CONSAPEVOLEZZA DEI

DIRITTI E DEI DOVERI

Lo/la studente/studentessa:

tende a ledere i diritti altrui; non rispetta gli orari; non sempre giustifica e comunque

lo fa solo dopo numerose sollecitazioni dei docenti e della Dirigenza; non è mai in

possesso del materiale richiesto.

RISPETTO DEL MATERIALE E

DELLE STRUTTURE DELLA

SCUOLA

Lo/la studente/studentessa:

è autore di danneggiamenti di strutture e arredi della scuola.

FREQUENZA Lo/la studente/studentessa:

fa numerose assenze, anche continuative.

PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI

Lo/la studente/studentessa:

ha a suo carico più provvedimento disciplinari gravi (violenza privata, minacce,

percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, incendio, allagamento, interruzione

dell’attività didattica)

DIDATTICA A DISTANZA

Lo/la studente/studentessa:

è autore di reiterati episodi di violazione di mancato rispetto della privacy del gruppo

classe o del docente; frequenta in modo estremamente discontinuo le attività a

distanza, tenuto conto della sua disponibilità di dispositivi e connettività; è autore di

reiterati episodi di mancato espletamento degli impegni scolastici e/o consegna

tardiva di compiti assegnati, segnalati nel registro elettronico più volte e che hanno

portato all’irrogazione di più di un provvedimento di sanzione disciplinare grave.

Recupero e sostegno

Il recupero è uno degli aspetti dell’attività didattica che incide sulla dispersione scolastica ed è parte

integrante dell’offerta formativa del sistema scolastico.

Ha la finalità di aiutare gli studenti a colmare eventuali lacune nella preparazione, in relazione a:

● sospensione del giudizio

● difficoltà di carattere metodologico

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● carenze e difficoltà di ordine didattico rilevate nel corso dell’anno.

Accanto al recupero curricolare, che fa parte del lavoro didattico e si attua durante l’orario scolastico,

possono svolgersi delle attività di recupero o di sostegno in orario pomeridiano, dedicate a piccoli gruppi su

contenuti specifici oppure agli studenti delle classi quinte, come sostegno per la preparazione dell’Esame di

Stato.

Al termine del primo periodo valutativo, le attività di sostegno e recupero avverranno:

● in itinere, nel corso della normale attività didattica, durante la quale gli studenti che presentano un

profitto negativo verranno aiutati nel loro percorso formativo, mentre gli studenti con profitto

positivo saranno impegnati in attività di potenziamento delle loro competenze;

● attraverso corsi pomeridiani o attività di sportello.

Al termine del secondo periodo valutativo gli studenti, il cui giudizio finale è stato sospeso e che

dovranno sottoporsi, entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto), ad una verifica nelle discipline in cui

presentano insufficienze, potranno usufruire di corsi di recupero organizzati dalla scuola, o seguire il

percorso di studio individuale definito per loro dal Consiglio di classe.

La rinuncia a usufruire di tali corsi dovrà essere comunicata dai genitori alla scuola per iscritto, prima

dell’avvio dell’attività stessa, fermo restando l’obbligo della verifica ai fini del saldo del debito formativo.

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75

CERTIFICAZIONE

Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di istruzione

indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria a tutti

gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto personale e professionale e svolgere

un ruolo attivo nella società.

La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di

istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art. 4,

comma 3, del regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007.

La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di

apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata

triennale entro il diciottesimo anno di età. Il relativo modello è strutturato in modo da rendere sintetica e

trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola

secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi;

matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle

competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al

Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF).

Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a

quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee guida

sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009, secondo cui

ai fini dell'adempimento dell'obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa riferimento al

piano educativo individualizzato nella progettazione delle attività didattiche educative.

Il D.M. n° 9 del 27/01/2010 e la circolare del 24/04/2010, stabiliscono il modello di certificato da consegnare

agli studenti al conseguimento dell’obbligo di istruzione, ossia alla conclusione del primo biennio.

Le competenze di base relative agli assi culturali sono state acquisite dagli studenti con riferimento alle

competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione,

Università e Ricerca, con decreto 22 agosto 2007, n.139 (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare;

4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare

collegamenti e relazioni; 8. acquisire ed interpretare l’informazione).

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Competenze di base e relativi livelli raggiunti1

Asse dei linguaggi Livelli

Lingua Italiana

● padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

● leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo ● produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Lingua straniera

● utilizzare la lingua …………..2 per i principali scopi comunicativi ed operativi

Altri linguaggi

● utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

● utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

● utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

● confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni ● individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi ● analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico

● osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

● analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

● essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

● comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

● collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

● riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

● collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente

11 Livelli relativi all’acquisizione di competenze di ciascun asse:

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare

regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “Livello base non raggiunto”, con

l’indicazione della relativa motivazione

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper

utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle

conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

22 Specificare la lingua straniera studiata.

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PROMOZIONE, DEBITI FORMATIVI, CREDITI SCOLASTICI

Criteri per l’ammissione alla classe successiva.

Lo studente è ammesso alla classe successiva quando ha raggiunto complessivamente gli obiettivi formativi

ed una preparazione adeguata nelle varie discipline.

Lo studente non è ammesso alla classe successiva:

● di norma, quando il quadro delle valutazioni presenta numerose insufficienze (quattro o più

discipline);

● di norma, quando il quadro delle valutazioni presenta gravi insufficienze in tre o più discipline.

Saranno ammesse deroghe per gli studenti che, per validi e documentati motivi, hanno avuto un rendimento

insoddisfacente, pur dimostrando impegno, interesse e progressi nell’apprendimento.

Criteri di sospensione del giudizio di ammissione.

Ai sensi dell’O.M. 92/2007, il Consiglio di Classe stabilisce la sospensione del giudizio di ammissione:

● quando le carenze nel raggiungimento degli obiettivi formativi nelle diverse discipline sono tali da

richiedere allo studente un ulteriore periodo di tempo di recupero;

● quando, globalmente, lo studente non ha conseguito gli obiettivi formativi stabiliti dal Consiglio di

Classe nelle diverse discipline e a giudizio del Consiglio di classe è in grado, mediante lo studio

personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di apposite attività di recupero

(tutoraggio, sportello, corso), di conseguire gli obiettivi formativi e di contenuto proprie delle

discipline per le quali il Consiglio di classe decide di sospendere il giudizio di ammissione alla classe

successiva.

La sospensione potrà avvenire in presenza di una o più insufficienze, tali da non determinare un’effettiva

impossibilità di recupero nei tempi previsti per la valutazione finale ed ai fini della frequenza dell’anno scolastico

successivo.

La valutazione dovrà tener conto dei criteri sopra indicati e anche dell’impegno dimostrato con la frequenza

assidua ai corsi ed alle attività di recupero già svolti durante l’anno scolastico e dei progressi nel recupero delle

insufficienze.

In caso di sospensione del giudizio finale, il Consiglio di classe potrà assegnare allo studente la frequenza di

corsi di recupero estivi, prioritariamente:

● per il biennio afferenti alle aree disciplinari linguistica e logico-matematica;

● per il triennio afferenti alle materie di indirizzo.

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Nell’integrazione dello scrutinio finale, lo studente viene ammesso alla classe successiva:

● quando, pur dimostrando ancora carenze, esse non siano tali da pregiudicare significativamente la

preparazione complessiva:

● quando dimostri di possedere i requisiti minimi per affrontare la classe successiva.

Crediti scolastici.

A partire dalla classe terza, il consiglio di classe attribuisce a ogni alunno che ne sia meritevole, un apposito

punteggio.

La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni – per un massimo di 40 punti – si aggiunge ai punteggi riportati

dagli studenti nelle prove scritte e orali dell’esame di Stato.

In caso di non promozione alla classe successiva, non viene attribuito alcun punteggio.

Criteri per l’attribuzione del credito scolastico:

1. Punteggio minimo di fascia se la frazione decimale della media è inferiore a 0,50;

2. Punteggio massimo di fascia se la frazione decimale della media è uguale o superiore a 0,50;

3. M = 6 o < 6 (solo per la quinta) il punteggio massimo si può attribuire in caso di interesse,

partecipazione positiva al dialogo educativo e impegno che abbia portato significativi miglioramenti

nel profitto.

4. Il CdC, per l’attribuzione della fascia massima, può tener conto anche di ulteriori elementi, quali ad

esempio:

● certificazioni linguistiche o informatiche

● partecipazione con esito positivo a gare nazionali, olimpiadi, concorsi in ambito culturale

● attività sportiva a livello agonistico svolta senza trascurare l’impegno e lo studio scolastico

● Corsi, accademie o conservatori frequentati con continuità senza trascurare l’impegno e lo studio

scolastico

● Organizzazione autonoma di iniziative e attività positive per la vita della scuola;

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● Partecipazione particolarmente proficua alle attività dei PCTO.

Tabella attribuzione crediti scolastici

Il decreto legislativo n.62 di aprile 2017 ha previsto l’attribuzione di crediti secondo le seguenti modalità:

Media dei voti Punti

I anno II anno III anno

M<6 - - 7-8

M = 6 7-8 8-9 9-10

6 < M ≤ 7 8-9 9-10 10-11

7 < M ≤ 8 9-10 10-11 11-12

8 < M ≤ 9 10-11 11-12 13-14

9 < M ≤ 10 11-12 12-13 14-15

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al

fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione,

nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione

di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e

dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere

inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina

o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Ammissione all’Esame di Stato.

Sono ammessi all’esame, salvo quanto previsto dall’articolo 4 comma 6 del DPR 249/1998, gli studenti in possesso

dei requisiti di seguito riportati:

● obbligo di frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le

deroghe previste dall’art.14/7 del DP.R n. 122/2009;

● conseguimento di una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo

discipline, fatta salva la possibilità per il consiglio di classe di ammettere, con adeguata

motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina o in un gruppo di discipline valutate

con l’attribuzione di un unico voto;

● voto di comportamento non inferiore a sei decimi.

La legge n.108/2018 ha prorogato al 2019/2020 lo svolgimento della prova Invalsi e dei PCTO quali requisiti

d’ammissione all’esame.

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INCLUSIONE SOCIALE E SCOLASTICA

Inclusione sociale

L'inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità indipendentemente dalle condizioni di partenza.

Il mancato apprendimento di competenze sociali e di vita, l'esclusione dal mondo del lavoro, le esperienze affettive spesso relegate all’ambiente famigliare, una scarsa partecipazione alle attività sociali e di tempo libero sono barriere che ostacolano l'inclusione generando situazioni di disagio. Il disagio deriva da una somma di vissuti soggettivi che includono sofferenza, frustrazione, insoddisfazione e nei casi più gravi alienazione e scoraggiamento.

Accanto a forme di disagio derivanti dalla privazione economica o culturale, come nel caso di studenti immigrati, ci troviamo oggi di fronte a una forma di disagio assai più esteso quantitativamente e socialmente, correlato non al sottosviluppo, ma allo sviluppo, non alla privazione economica, ma all’economia del superfluo, in un contesto territoriale, come il nostro, caratterizzato dalla mancanza di confini urbani certi, che secondo molti sociologi modifica la qualità delle relazioni sociali e la qualità della vita rendendo i giovani più esposti ad assumere comportamenti a rischio. Il disagio, come fenomeno culturale, affonda le sue radici fuori dalla scuola in situazioni di tipo personale e/o familiare o di contesto, ma nella scuola può trovare nuovo alimento e rinforzo nella relazione tra pari o con gli insegnanti, o, viceversa, può essere affrontato attraverso una specifica azione educativo-formativa.

E' compito quindi dell'istituzione scolastica organizzare contesti inclusivi capaci di comprendere le differenze e di agire per ridurre l’incidenza delle variabili sociali ed individuali che generano disagio. I comportamenti a rischio vengono messi in atto quando i giovani percepiscono che l’ambiente circostante nega, limita o rende difficile l’autorealizzazione o la partecipazione. Affrontare il disagio significa leggere nel vissuto dei giovani adolescenti i segnali predittivi di un possibile disadattamento e porre in atto strategie di prevenzione.

Strategie motivazionali:

● potenziare il senso di autoefficacia;

● personalizzare il curriculum cercando di stimolare i ragazzi in difficoltà con argomenti ed attività che

rispondano ad un loro reale interesse;

● applicare delle metodologie valutative che, accanto alla rilevazione dell’errore, valorizzino anche gli

elementi positivi;

● far percepire la scuola come luogo di vita, sviluppando il senso di appartenenza

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Strategie comunicative:

● utilizzare, se possibile, il counseling che si basa sui tre principi chiave: accettazione, ascolto attivo e

empatia;

● progetti di peer education;

● orientamento formativo

● interventi per facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro anche attraverso percorsi di ASL;

● relazioni stabili con le aziende del territorio per favorire l'occupazione anche attraverso corsi di

formazione professionale in orario extracurricolare per l’arricchimento delle competenze del

curricolo

Inclusione scolastica

La nostra scuola è da sempre attenta a valorizzare le diversità, integrare i soggetti che presentano

bisogni educativi speciali, compensare le situazioni di svantaggio, promuovendo l’accoglienza della persona

nella sua interezza nel rispetto dell’art.3 della Costituzione Italiana: “È compito della Repubblica rimuovere

gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,

impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”.

Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica), la Circolare Ministeriale n. 8 del 6

marzo 2013 e la Legge 104/92 art. 15 comma 2, il Dirigente Scolastico ha istituito il G.L.I. (gruppo di lavoro

per l’inclusione), che si occupa di tutti gli allievi con differenti problematiche (disabilità fisiche e cognitive,

DSA, BES, disagio di tipo socioculturale o dovuto a fattori di tipo psico-emotivo). Nel nostro istituto esso è

composto dalla funzione strumentale per l’inclusione, dagli insegnanti di sostegno, dai coordinatori di classe,

da un referente della commissione riorientamento e da un referente della commissione che si occupa dei

passaggi dalla formazione professionale all’istruzione superiore. L'azione del G.L.I. può essere riassunta in

competenze di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e consultivo che confluiscono nel Piano annuale

dell’inclusione. Il G.L.I. può riunirsi in seduta dedicata, con la partecipazione delle persone che si occupano

in particolare di un alunno. Possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone che al di fuori

dell’Istituto si occupano di problematiche specifiche.

In particolare il G.L.I. cura i rapporti con tutte le reti del territorio che si occupano di inclusione, raccoglie

e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento

organizzativo in rete tra scuole, rileva i bisogni educativi speciali presenti nella scuola, offre consulenza e

supporto ai colleghi sulle strategie e sulle metodologie di gestione delle classi; analizza e valuta il livello di

inclusività della scuola.

Linee guida

Il nostro istituto si impegna a fare della scuola un contesto educante dove realizzare concretamente la

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scuola “per tutti e per ciascuno”, in un ambiente accogliente e facilitante le diversità, attraverso buone

strategie educativo-didattiche, che possano contribuire allo sviluppo e alla crescita cognitiva e psicosociale

degli allievi con bisogni educativi speciali (BES).

In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di

ragioni: svantaggio sociale e culturale, situazioni particolari legate allo stato di salute o forme di disagio psico-

emotivo, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non

conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

A tal fine, anche in ottemperanza a tutte le normative vigenti, si adottano le seguenti linee guida:

● garantire che tutti gli insegnanti siano ben formati e si sentano in grado di prendersi la responsabilità

di tutti gli studenti, qualunque siano le loro esigenze personali;

● sostenere la partecipazione degli studenti e dei loro genitori nell’adozione delle decisioni scolastiche.

Ciò significa coinvolgere gli studenti nelle decisioni sul loro percorso scolastico e aiutare i genitori a

compiere scelte informate per i loro figli;

● presentare l’apprendimento come un processo ¨C non basato sul contenuto ¨C ed una meta per tutti

gli studenti, ponendo l’accento sull’imparare ad imparare;

● personalizzare l’apprendimento in modo che l’alunno definisca, registri e riveda il proprio obiettivo

di apprendimento in collaborazione coi i docenti e i genitori;

● realizzare Piani Didattici Personalizzati (PDP) o Piani Educativi Individualizzati (PEI) che tendano a

massimizzare l’autonomia degli studenti e la partecipazione scolastica, migliorando anche la

collaborazione tra insegnanti, alunni e famiglie;

● rendere omogenea ed integrata l’attività didattica dei docenti;

● adottare strategie didattiche fondate sulla cooperazione tra studenti, anche con modalità di

tutoraggio tra pari;

● valutare in modo coerente con gli obiettivi del PDP o del PEI.

Per la realizzazione concreta dell’inclusione l’istituto, sulla base della CM 8/2013, stila ogni anno il

PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITÀ (PAI) parte integrante del PTOF. (ALLEGATO 1 )

Studenti con disabilità

L’Istituto si impegna, da anni, nell’inclusione e nella formazione di alunni diversamente abili, secondo le

indicazioni delle “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”, diramate con una nota del 4

agosto 2009.

Per gli alunni che rientrano nell'ambito previsto dalla L. 104/92 il Consiglio di Classe redige il Piano

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Educativo Individualizzato (P.E.I.), in collaborazione con tutte le componenti educative (G. L. H. Operativo per

lo studente interessato), con l'obiettivo fondamentale di favorire l'inclusione scolastica e sociale della

persona.

Il PEI è costruito in armonia con gli obiettivi della classe per cui conterrà le indicazioni necessarie per un

coinvolgimento quanto più completo dello studente.

Questo vale anche per tutte le manifestazioni, le visite didattiche e i viaggi d'istruzione e per gli stage

aziendali.

Se necessario, in sede di approvazione del piano delle uscite, il Consiglio di Classe, "dopo ponderata

valutazione, provvederà, in via prioritaria, alla designazione di un qualificato accompagnatore" ( C.M. 291/92

art.9.2 ).

Studenti con diagnosi di DSA e ADHD o altre forme di svantaggio

Un discorso particolare si deve fare a proposito di alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)

o con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività (ADHD) i quali sono stati oggetto di importanti interventi

normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo

studio.

Per gli alunni con diagnosi di DSA/ADHD viene redatto il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.).

Il Consiglio di Classe si riserva di preparare un piano personalizzato anche per altri casi di alunni

svantaggiati che possono emergere in itinere (malattia, disagio psico-emotivo...).

Accoglienza studenti stranieri

Negli ultimi anni, si è registrato un aumento di studenti stranieri nella scuola. Essi provengono da realtà

molto distanti fra loro e hanno un grado di scolarizzazione, una conoscenza dell’italiano e una permanenza

nel nostro territorio molto diversificati. In collaborazione con gli altri Istituti superiori del Miranese, è stata

avviata un’attività di rete con lo scopo di mettere in comune riflessioni, esperienze, strategie e risorse (anche

umane) per affrontare il problema ed ottimizzare gli interventi.

Il progetto mira a migliorare la conoscenza della lingua italiana come L2, base essenziale per un proficuo

inserimento nella realtà scolastica e sociale, ma anche a valorizzare le esperienze culturali degli studenti

stranieri, affinché le diverse esperienze diventino una reale ricchezza per tutti. I docenti sono impegnati a

sviluppare programmi e metodologie di lavoro adeguati alle problematiche esistenti, con una particolare

attenzione al background culturale degli studenti stranieri.

Con questo Progetto si intende dunque avviare in modo razionale un percorso di integrazione degli

studenti stranieri attraverso la ricerca di strumenti e strategie opportuni. E’ già stato elaborato un Protocollo

di accoglienza, comune a tutti gli Istituti, le cui linee fondamentali sono relative all’inserimento degli studenti

nella scuola.

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ORIENTAMENTO ED ACCOGLIENZA

La finalità delle attività di orientamento è aiutare l'allievo nell’elaborazione di una immagine di sé e di un

proprio progetto di vita, in modo da riuscire a percepirsi come futuro cittadino e lavoratore. Perciò diventa

importante promuovere negli allievi la capacità di riconoscere e attribuire significato alle proprie inclinazioni e

motivazioni, e renderli consapevoli delle implicazioni connesse con le scelte di studio fatte e con i possibili sbocchi

lavorativi.

Orientamento in entrata

Tra novembre e gennaio di ogni anno scolastico la Commissione orientamento dà attuazione alle

seguenti attività:

● predisposizione e diffusione di materiale informativo sull'istituto e i suoi indirizzi di specializzazione;

● incontri con i docenti di scuola media inferiore;

● conferenze rivolte a genitori degli alunni di terza media;

● incontri rivolti agli alunni del terzo anno delle scuole medie;

● visite guidate degli alunni di terza media nell'istituto;

● brevi stage per piccoli gruppi nei laboratori;

● giornate di “Scuola aperta” per genitori e studenti.

Criteri di formazione delle classi ed accoglienza

Gli studenti vengono assegnati alle classi prime nel rispetto dei seguenti criteri:

● omogeneità nella provenienza degli studenti, per scuola e per località;

● formazione di classi miste;

● eterogeneità degli studenti rispetto ai giudizi di licenza media;

● omogeneità nella presenza di studenti con Bisogni Educativi Speciali in particolare puntando ad

un'equa distribuzione tra le classi in coerenza con le normative di riferimento per gli specifici ambiti

della disabilità, degli studenti stranieri, dei disturbi specifici dell'apprendimento e di tutte le altre

situazioni di potenziale svantaggio.

● eventuale possibilità di cambiare sezione agli studenti respinti.

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All'inizio di ogni anno scolastico ha luogo l'accoglienza nei confronti dei ragazzi delle classi prime, che

consiste in:

● conoscenza dell'istituto e del suo funzionamento (visita dell'istituto, illustrazione del Regolamento di

Istituto, del funzionamento degli organi collegiali, del ruolo dei rappresentanti di classe, delle assemblee

di classe e di istituto e dei doveri degli studenti);

● presentazione dei docenti, delle discipline e degli strumenti didattici in uso;

● presentazione del Dirigente Scolastico;

● test d'ingresso, volti ad accertare le motivazioni della scelta, le aspettative, le attività di orientamento

svolte nella scuola media, le difficoltà incontrate, l'impegno nello studio;

● uscita didattica finalizzata a favorire la coesione del gruppo classe e la conoscenza con i docenti.

Orientamento in itinere

Classi seconde.

Nel corso dell'anno:

● vengono presentati gli indirizzi di specializzazione esistenti nell'Istituto;

● viene effettuata una visita-lezione nei laboratori dei vari indirizzi;

● possono essere realizzati incontri con studenti del triennio, con ex alunni e con esperti del mondo del

lavoro.

Classi terze

All’inizio dell’anno:

● presentazione dei docenti, delle discipline, degli strumenti didattici in uso e dei laboratori;

● test di ingresso per le discipline dell’area comune;

● approfondimento del metodo di studio in relazione alle nuove discipline.

Orientamento in uscita

Classi quarte e quinte

Negli ultimi due anni di corso vengono organizzate attività che hanno le seguenti finalità:

● il potenziamento della conoscenza di sé degli studenti, al fine di realizzare una più precisa consapevolezza

delle risorse individuali;

● l'offerta di informazioni connesse alla prosecuzione degli studi come IFTS e Università.

Possono essere organizzati incontri:

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● con esperti del mondo del lavoro su professionalità e mercato del lavoro;

● con esperti dell'università per l'orientamento alla scelta della facoltà universitaria.

Inoltre si realizzano visite guidate ad aziende operanti nei settori dei vari indirizzi.

La Commissione Orientamento, inoltre, è disponibile anche per un eventuale riorientamento di quegli

studenti che acquisiscano la consapevolezza di dover cambiare indirizzo di studi.

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ORGANIZZAZIONE

Orario delle lezioni

1a ora 8.10-9.05

2a ora 9.05-10.00

3a ora 10.00-10.55

intervallo 10.55-11.10

4a ora 11.10-12.05

5a ora 12.05-13.00

6a ora 13.00-13.55

7a ora 14.00-14.55

8a ora 14.55-15.50

Obbligo di frequenza

Per gli studenti di tutte le classi degli istituti di istruzione secondaria di II grado, la disposizione sulla validità

dell’anno scolastico di cui all’articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la

valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122, prevede che “… ai fini della validità dell'anno

scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno

studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”.

Per orario annuale personalizzato si deve intendere il monte ore annuale delle lezioni, che consiste nell’orario

complessivo di tutte le discipline.

Come previsto dalla normativa, il Collegio dei docenti ha individuato alcune casistiche che possono

giustificare una deroga, formalizzandole in un regolamento specifico.

Organi di Istituto

Collegio dei Docenti

Il Collegio Docenti è costituito da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo, dai docenti per le attività di

sostegno che assumono la contitolarità di classi dell’Istituto in servizio presso l'istituzione scolastica ed è

presieduto dal dirigente scolastico.

Il Collegio Docenti, con le sue articolazioni, è l'organo tecnico e professionale con competenze generali

in materia di valutazione e didattica.

Il Collegio Docenti definisce ed approva:

● il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto elaborato ai fini dell'adozione ai sensi di quanto stabilito

dal Consiglio di Istituto; il piano è comprensivo dei curricoli ed è elaborato sulla base degli indirizzi

generali del Consiglio di Istituto, tenendo conto delle proposte formulate dagli organismi di

partecipazione dei genitori e degli studenti;

● i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali l’Istituzione intende aderire o che

intenda promuovere;

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● la proposta di regolamento dell'Istituzione scolastica per le parti relative ai profili didattici, al

funzionamento del Collegio Docenti, delle sue articolazioni e degli organi cui compete la

programmazione didattico-educativa;

● ogni altro provvedimento connesso con l'esercizio dell'autonomia didattica.

Il Collegio Docenti, in relazione alle proprie competenze, procede al monitoraggio e alla valutazione dei

risultati dell'attività didattica sulla base di criteri predeterminati.

Il Collegio Docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione

didattico-educativa e di valutazione degli alunni di norma corrispondenti a consigli dei docenti della classe.

Ciascuna articolazione ha un proprio coordinatore.

Consiglio di Classe

Il Consiglio di classe è composto dai docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti dai genitori

degli alunni iscritti alla classe e da due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe.

È presieduto dal dirigente scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato, che

solitamente coincide con il Coordinatore di classe. Il Coordinatore di classe svolge i compiti previsti dal Pof e

dalla Carta dei servizi. Ogni riunione viene verbalizzata dal docente Segretario del Consiglio di classe.

Si può riunire:

● con la sola presenza dei docenti e degli insegnanti tecnico pratici per la realizzazione del

coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari oppure per le valutazioni periodiche e finali;

● in seduta plenaria col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione

educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i

rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Nelle sedute plenarie sono ammessi al consiglio tutti

i genitori e gli studenti.

Coordinatore di classe

La funzione del coordinatore di classe è tra le più importanti e delicate dell’organizzazione scolastica:

permette ai colleghi, agli allievi, alle famiglie, al personale ATA, alla presidenza di avere come riferimento, per ogni

problema, un docente particolarmente responsabile ed informato della situazione dei singoli allievi e dell’intera

classe: particolare rilievo assume nell’attuale scuola che si caratterizza sempre più per una larga autonomia e

responsabilità che non può non investire tutti i livelli in cui si articola. Il coordinatore deve sentirsi garante, a livello

di classe, dell’impegno che il Collegio Docenti si è assunto con l’approvazione del POF:

● indirizza l’attività del Consiglio di Classe (C.d.C) perché sia coerente con le indicazioni del Piano

Offerta Formativa (P.O.F.);

● agisce come delegato del preside;

● presiede le riunioni del C.d.C. dedicate alla programmazione didattica e alla verifica dei risultati della

programmazione stessa;

● può segnalare al Consiglio gli ambiti di sospetta incoerenza;

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● è garante della continuità del progetto formativo della classe (e dell’indirizzo) soprattutto quando si

verificano cambiamenti dei docenti nel C.d.C;

● opera per la costituzione di un positivo clima di classe nei confronti degli studenti e per la

realizzazione di una collegialità effettiva;

● garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del C.d.C. siano corrette, chiare ed esaustive;

● firma ogni verbale, nel caso di assenza del preside;

● è tenuto informato dai colleghi sull’andamento didattico e comportamentale della classe e dei singoli

studenti;

● nel caso di situazioni didattiche caratterizzate da diffuse difficoltà di apprendimento e carenze di

profitto convoca a nome del C.d.C., i genitori per un colloquio individuale riportando ad essi le

valutazioni dei docenti;

● tiene informato il preside sulla situazione della classe e in particolare degli studenti che si

caratterizzano come non regolari;

● è il primo docente referente per le richieste dei genitori che riguardano l’andamento generale della

classe.

Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto è formato dai rappresentanti dei docenti, del personale ATA, dei genitori e degli

studenti. E’ presieduto da un membro della componente genitori, eletto nella prima riunione successiva alle

elezioni.

Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in consiglio vengono sostituiti dai primi

dei non eletti nelle rispettive liste. La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente.

Le funzioni di segretario sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio stesso.

Al Consiglio di Istituto spettano le competenze generali in materia di indirizzi gestionali ed educativi e

di programmazione economico-finanziaria, in particolare:

● definire gli indirizzi generali per le attività della scuola anche in relazione ai rapporti con il contesto

territoriale;

● adottare il piano dell'offerta formativa dell'istituzione scolastica, elaborato dal Collegio Docenti,

verificandone la rispondenza agli indirizzi generali e alle compatibilità rispetto alle risorse umane e

finanziarie disponibili;

● approvare l'adesione della scuola ad accordi in coerenza con il piano dell'offerta formativa;

● determinare i criteri per l'utilizzazione delle risorse finanziarie, comprese quelle acquisite per

l'attuazione di progetti promossi e finanziati con risorse a destinazione specifica;

● approvare i documenti contabili fondamentali;

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● adottare il regolamento dell'istituzione.

Comitato per la valutazione dei docenti

La legge n. 107/2015 stabilisce di costituire in ogni istituzione scolastica un “Comitato per la valutazione

dei docenti”. Il CVD ha durata di tre anni e sarà composto dal dirigente scolastico che lo presiede, da tre

docenti, un genitore e uno studente (per istituti secondari di secondo grado) e un componente esterno. Il

collegio dei docenti sceglie due dei tre docenti del CVD, mentre il consiglio d’istituto sceglie il terzo docente,

il genitore e lo studente; l’Ufficio Scolastico Regionale individua il componente esterno.

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti.

Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il

personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede,

dai docenti ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.

Commissione Passaggi Formazione-Istruzione

Sulla base dell’O.M. n.87, 3 dicembre 2004, si è costituita la Commissione che cura i passaggi dai CFP al

sistema dell’Istruzione dei ragazzi che ne fanno richiesta, valutando i loro crediti in entrata ed esplicitando le

eventuali integrazioni. E’ composta da un docente per ogni Dipartimento, un esperto del mondo del lavoro, un

esperto della formazione professionale regionale/provinciale ed è presieduto dalla Prof.ssa Annamaria Zuliani.

Consulta Provinciale degli Studenti

La Consulta Provinciale Studentesca di VENEZIA è costituita da due rappresentanti degli studenti per ciascun

istituto o scuola d’istruzione secondaria superiore della provincia statale o paritaria, eletti da tutti gli studenti.

Essa ha il compito di assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le istituzioni d’istruzione secondaria

superiore della provincia di propria competenza, e le sue funzioni sono di tipo informativo e di confronto

propositivo.

Funzioni strumentali al POF

La risorsa fondamentale per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia è

determinata dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per l’espletamento di specifiche "funzioni

strumentali".

E’ il Collegio Docenti che, all’inizio dell’anno scolastico, identifica gli ambiti di intervento (didattico e/o

organizzativo) nei quali ritiene vada concentrato l’impegno dell’Istituto, e affida ad alcuni docenti il compito (di

durata in genere annuale) di progettare, organizzare e potenziare le attività di quei settori.

Dipartimenti

I Dipartimenti sono un’articolazione del Collegio Docenti, con competenze generali in materia di didattica e

di valutazione. Nell’ambito del Dipartimento si propongono e si discutono:

● strategie didattiche,

● criteri di valutazione degli insegnamenti disciplinari,

● attività di recupero,

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● attività di ricerca.

Ogni Dipartimento è coordinato da un Direttore che svolge un ruolo così articolato:

● stabilisce una programmazione comune: specifica gli obiettivi minimi comuni obbligatori, adotta

procedure e strumenti di verifica e di valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento

degli obiettivi (utilizzando, in accordo coi Consigli di classe, la massima flessibilità compatibile con

l'organizzazione generale dell'Istituto);

● promuove verifiche trasversali due volte all’anno, tendenti ad un andamento armonico

dell'apprendimento e della valutazione della materia nei vari corsi dell'Istituto, onde evitare il più

possibile gravi discriminazioni fra gli studenti dei diversi corsi;

● formula un piano di aggiornamento annuale di materia, anche tramite l'utilizzo di riviste specifiche,

che assicuri contenuti e metodologie didattiche in linea con lo sviluppo continuo della materia;

● propone piani d'acquisto a sostegno di progetti didattici legati alla materia;

● individua i luoghi culturali e professionali attinenti la materia da visitare nel corso del Biennio e del

Triennio.

Privacy

Il corretto trattamento dei dati personali costituisce una condizione essenziale per il rispetto della dignità

delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza. L’I.I.S. Levi-Ponti è impegnato in un utilizzo

attento e rispettoso dei dati personali e sensibili degli studenti e delle famiglie.

Sicurezza

Nell'I.I.S. “P. Levi – G. Ponti”, come in tutti i luoghi di lavoro, sono presenti le strutture inerenti la gestione

della sicurezza, di cui al D.Lgs 81/2008. In particolare è operante, con azioni e supporto al Dirigente Scolastico

(Datore di Lavoro), il Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi costituito da un RSPP e due ASPP, sono

costituite le squadre di emergenza per i due plessi scolastici (Addetti Primo Soccorso A.P.S. e Addetti Anti Incendio,

A.A.I.) e sono in atto l’informazione, la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori.

I due plessi scolastici sono dotati di un piano d’evacuazione in cui sono indicati chiaramente, in base al D.Lgs.

81/2008, vie di fuga, dispositivi e presidi antincendio, le uscite dalle aule e dai laboratori che consentono l’accesso

diretto ai punti di raccolta. In ciascuna aula e laboratorio è affissa una planimetria ove è indicato il percorso di

evacuazione da seguire in caso di necessità. Sono previste almeno due prove d’evacuazione simulate nell’anno

scolastico, senza preavviso.

L'I.I.S.Levi-Ponti, cosciente che la sicurezza negli ambienti di lavoro è una priorità, si impegna ad

aggiornare i propri dipendenti, in modo che trasmettano agli allievi la "cultura" della sicurezza. Allo scopo ha

predisposto:

● una partecipazione attiva con la rete Si.Scu.VE, che si occupa di sicurezza nelle scuole;

● corsi interni di aggiornamento per i propri dipendenti;

● l'aggiornamento periodico delle squadre di primo soccorso e di pronto intervento;

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● la partecipazione a progetti sulla sicurezza nel modo del lavoro con l'attiva collaborazione degli

allievi.

Al fine di consentire la piena ed effettiva attuazione degli obblighi di cui all’Accordo Stato-Regioni sulla

formazione sulla sicurezza del 21/12/2011, il D.S., in qualità di Organizzatore, ha attivato corsi di formazione

per tutti i lavoratori. Il Responsabile del progetto formativo è individuato nel R.S.P.P. I docenti per la

formazione del personale scolastico sono individuati nel R.S.P.P. e negli A.S.P.P. e per la formazione degli

studenti equiparati ai lavoratori nei docenti in possesso dei requisiti minimi stabiliti dal decreto

interministeriale 6/3/2013 tenendo conto delle linee guida della SiRVeSS (Sistema di Riferimento Veneto

per la Sicurezza nelle Scuole): in base al criterio n. 2 del DI, gli insegnanti di ruolo (ovvero in possesso di

abilitazione all’insegnamento), in possesso di laurea (vecchio ordinamento, triennale, specialistica o

magistrale) coerente con le materie oggetto della docenza (Chimica, Fisica, Scienze, Biologia, Diritto,

discipline tecniche, ecc.).

Regolamenti.

L’Istituto è dotato di un proprio Regolamento interno, che indica le norme generali a cui si devono attenere

il personale e gli utenti della scuola. Sono stati inoltre realizzati dei Regolamenti che disciplinano particolari aspetti

della vita scolastica e della progettazione didattica:

● Regolamento di disciplina

● Regolamento sulle deroghe al limite delle assenze

● Regolamento viaggi di istruzione e visite guidate

● Regolamento uso rete dati Istituto e Internet

● Regolamento per la tracciabilità dei flussi

● Regolamento per l’utilizzo dei fotocopiatori

● Regolamento comodato d’uso dei libri di testo

● Regolamento per gli acquisti in economia

● Regolamento gestione minute spese

Regolamento sulle deroghe al limite delle assenze.

art. 1 - Calcolo della percentuale di assenze - Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono

annotate dai docenti sul Registro di Classe e sul Registro Personale e sono sommate a fine anno. il numero totale

di ore di assenza effettuate dallo studente nell'anno scolastico non deve superare il limite del 25% dell'orario

complessivo annuale personalizzato delle lezioni: 32 ore settimanali X 33 settimane = 1056 ore, quindi 264 ore. Il

mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del

successivo art. 8, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame

finale.

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art. 2- Solo per gli alunni neo arrivati in Italia, assenze e orario complessivo devono essere computati dal giorno

di inizio frequenza.

art. 3 - Le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, visite di istruzione, alternanza scuola-lavoro,

stages) vanno regolarmente riportate nel Registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del

docente di riferimento.

art. 4 - Le ore scolastiche svolte in specifici Progetti POF, in maniera aggiuntiva rispetto alle ore di lezione

curriculare e debitamente certificate dal docente referente (lezioni e laboratori differiti), costituiscono un bonus

per lo studente da portare in riduzione dalle assenze legate alle materie di riferimento (si usa in caso di necessità).

Art. 5 - Programmi di apprendimento personalizzati: per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono

momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di

appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11, D.P.R. n. 122 del 22.06.2009).

art. 6 - Assegnazione di Non Classificato allo scrutinio finale:

a) L'assegnazione di NC anche in una sola disciplina allo scrutinio finale implica la esclusione dal medesimo e

l'automatica non ammissione.

b) Ai sensi dell'art. 4 comma 5, D.P.R. n. 122 del 22.06.2009 (OMISSIS … La valutazione finale degli apprendimenti

e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico) prima di assegnare la valutazione di Non

Classificato il C.d.C. valuta tutti gli elementi disponibili riferiti all'intero anno. Il mancato conseguimento del limite

minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non

ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo.

art. 7 - Tipologie di assenza ammesse alla deroga - La deroga è prevista per assenze debitamente documentate,

a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di

procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le tipologie di assenza non soggettive ammesse alla deroga

riguardano:

a) motivi di salute (ricovero ospedaliere o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) e visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);

b) terapie e/o cure programmate;

c) partecipazione ad attività musicali;

d) partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;

e) adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano, come giorno di riposo, giorno diverso dalla domenica;

f) motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell'autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l'assenza; gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel paese d'origine per motivi legali, trasferimento della famiglia).

Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata

durante l'anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale. Tutte le

motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate. Una parte delle ore

da frequentare potrà essere sostituita da sostegno a distanza che verrà certificato dal Consiglio di Classe

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PIANO DI FORMAZIONE DI ISTITUTO

Riferimenti normativi

Con l’adozione del D.M. 797 del 19 ottobre 2016, relativo al Piano Nazionale di Formazione del personale

della scuola previsto dal comma 124 della legge 107/ 2015, si definiscono le modalità per la stesura di tale piano

da parte delle scuole.

Sono attori della formazione:

● L’Amministrazione Scolastica a tutti i suoi livelli

● La Rete di Ambito Territoriale che progetta e organizza la formazione del personale e individua una scuola polo

● La Scuola Polo che coordina e progetta le azioni di formazione, gestisce dal punto di vista amministrativo e contabile le risorse finanziarie, cura le relazioni con l’USR

● La scuola che progetta il proprio piano triennale coerentemente con gli obiettivi strategici che definiscono l’identità dell’Istituto e con il Piano di Miglioramento, garantendo ad ogni docente almeno una unità formativa per ciascun anno scolastico. Sono riconosciute come unità formative le iniziative promosse dalla Scuola, dalla Rete, dall’Amministrazione a tutti i suoi livelli e quelle liberamente scelte dal personale purché coerenti con Piano di Formazione deliberato dal Collegio dei Docenti.

Obiettivi

Obiettivo del Piano di Formazione è sostenere l’acquisizione da parte del personale della scuola delle

competenze necessarie alle azioni che favoriscano l’innalzamento della qualità dell’offerta formativa.

E’ fondamentale armonizzare le azioni formative individuali, volte alla personale crescita professionale, con

le azioni di formazione strategiche rispetto al Piano di Miglioramento. E’ importante valorizzare nell’ambito della

formazione, la capacità dell’Istituto di assumere decisioni nel contesto dell’autonomia scolastica, così come la

capacità di aderire a reti di collaborazione professionale, per incrementare la crescita culturale attraverso lo

scambio di competenze e di esperienze.

Il Piano promuove quindi il raggiungimento di obiettivi di:

● Crescita professionale e personale del singolo docente

● Miglioramento della scuola

● Promozione dell’innovazione didattica ed organizzativa

● Crescita della sensibilità pedagogico – didattica

Modalità di organizzazione delle unità formative

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La definizione e la quantificazione delle unità formative è rimessa al collegio dei docenti, ma il concetto

utilizzato appare ampio, tanto che sono riconosciuti come UF anche il coinvolgimento in progetti di rete,

l’assunzione di ruoli di tutoraggio per i neoassunti, o di ruoli chiave nell’alternanza scuola lavoro oppure l’essere

coordinatori per l’inclusione. La formazione in servizio è dunque intesa in senso piuttosto ampio e con uno stretto

rapporto tra teoria e pratica e con l’accentuazione delle dimensioni laboratoriali, purché vi sia consapevolezza e

attenzione particolare alle competenze che si stanno sviluppando.

Le Unità Formative possono quindi prevedere:

Corsi in presenza, Ricerca azione, peer review, job shadowing, didattica inclusiva, comunità di pratiche, social

networking, flipped classroom, ambiente di apprendimento informale, mappatura delle competenze, Corsi on line,

Tutoring/peer cooperation, co-progettazione, classi aperte, mentoring (docenti esperti che offrono sostegno a

docenti con minore esperienza), peer observation, sperimentazione didattica, lavoro in rete, approfondimento

personale e collegiale, documentazione e forme di restituzione/rendicontazione con ricaduta nella scuola,

progettazione collegiale, lavoro in rete, attività di progettazione e di approfondimento personale, gruppi di

formazione collegati alle figure di sistema.

Portfolio professionale

Il percorso di formazione di ciascun docente, a partire dalla formazione iniziale per i docenti neoassunti,

sarà documentato attraverso il portfolio personale che conterrà la documentazione relativa a:

● attività di formazione

● qualifiche e certificazioni

● attività di ricerca, ricerca – azione e pubblicazioni

● materiali didattici prodotti

● altre attività lavorative

Documentazione didattica

La relativa sezione del sito di istituto sarà ulteriormente implementata con la documentazione delle risorse

didattiche a vario titolo prodotte dai docenti della scuola. La conoscenza e la diffusione di tali risorse potrà

costituire occasione per l’avvio di azioni di formazione.

Priorità del piano di formazione

Le priorità del Piano Nazionale della Formazione dei Docenti sono enunciate già dalla Legge 107/2015

all’art. 1 comma 7

In ordine alle nove priorità definite dalla legge 107 il Collegio Docenti adotta le seguenti scelte

strategiche:

1. Autonomia organizzativa e didattica

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● Promuovere forme di leadership, favorendo la collaborazione tra docenti, anche con altre scuole

● Promuovere la cultura della coprogettazione anche partecipando a bandi nazionali

● Diffondere l’abitudine a costituire gruppi per l’autoformazione nell’ottica del gruppo cooperativo

2. Valutazione e miglioramento

● Affinare le competenze valutative degli apprendimenti, della connessione con le pratiche didattiche, con le azioni di individualizzazione e differenziazione didattica

● Sostenere lo sviluppo di una cultura della valutazione e della responsabilità sociale, sia all’interno della comunità scolastica, sia nel contesto sociale

● Costruire strumenti e criteri di analisi della qualità dell’insegnamento, come pratica formativa per elevare standard didattici

3. Didattica per competenze e innovazione metodologica

● Stimolare la sperimentazione di metodologie attive che pongono lo studente al centro dell’azione didattica e la documentazione delle esperienze come modalità di formazione cooperativa per la disseminazione delle pratiche convincenti

● Implementare competenze metodologico didattiche per il rafforzamento delle competenze di base

4. Competenze di lingua straniera

● Rafforzare il livello medio di padronanza della lingua inglese dei docenti anche in vista dell’acquisizione della certificazione

● Progettare percorsi personalizzati caratterizzati da tutoring, anche in vista della sperimentazione della metodologia CLIL

5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento

● Integrare la programmazione didattica tenendo conto delle esperienze di alternanza scuola-lavoro, in un’ottica di coinvolgimento pluridisciplinare

● Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali

● Promuovere l’utilizzo di competenze e ambienti digitali per il rafforzamento della lettura e la discriminazione delle informazioni

● Stimolare la produzione di risorse didattiche per favorire la formazione attraverso la collaborazione e lo scambio

● Favorire la partecipazione di percorsi di formazione all’estero

6. Scuola e Lavoro

● Gestire i percorsi di alternanza scuola-lavoro nelle varie fasi di sviluppo, favorendo l’integrazione degli stessi nell’organizzazione delle attività didattiche, anche attraverso l’utilizzo di strumenti di flessibilità che permettano di armonizzare l’esperienza lavorativa dei giovani con le esigenze puramente didattiche

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● Rafforzare la formazione alla certificazione delle competenze raggiunte in esito ai percorsi di alternanza scuola-lavoro e approfondire i temi legati alla valutazione dei percorsi di alternanza, alla loro integrazione nella dimensione curricolare, al rapporto tra saperi formali, informali e non formali.

7. Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

● Attrezzare la scuola a vivere gli scenari della globalizzazione, come apertura ai processi di interdipendenza, di pluralismo culturale, di scambio, ma anche di valorizzazione dei segni distintivi della cultura europea (democrazia, pari opportunità, nuovo umanesimo, coesione sociale, diritti civili)

● Rafforzare le competenze culturali, linguistiche e comunicative dei docenti, per favorire programmi di plurilinguismo, di modernizzazione dell’insegnamento e il confronto con gli altri paesi

8. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile - Integrazione

● Promuovere la formazione delle figure dei referenti per il contrasto al bullismo, l’educazione alla salute, alla legalità e alla cittadinanza

● Diffondere le competenze acquisite dai referenti attraverso attività di team learning nelle apposite commissioni

● Sviluppare il collegamento tra scuola e altre soggetti del territorio in attività di coprogettazione

9. Inclusione disabilità

● Promuovere la diffusione della conoscenza di metodologie inclusive

● Rafforzare la capacità di inclusione di tutti i docenti curriculari attraverso pratiche di team learning

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INFRASTRUTTURE ED ATTREZZATURE

L’IIS Levi-Ponti è strutturato su due sedi, una in via Matteotti 42A/1 e una in via Cavin di Sala 35 a Mirano.

Gli studenti del primo biennio dell’ITIS Levi frequentano le lezioni nella sede di via Matteotti, mentre gli

studenti del primo biennio professionale frequentano le lezioni nella sede di via Cavin di Sala. Gli studenti del

triennio frequentano entrambe le sedi, in base alle esigenze didattiche legate ai differenti laboratori.

Al fine di riqualificare, abbellire e valorizzare gli ambienti scolastici, l’Istituto partecipa al concorso

#lamiascuolaaccogliente, come capofila di una rete di Istituti della cittadella scolastica e del Liceo Artistico Statale

Modigliani di Padova.

Inoltre, presso la sede di via Matteotti, è in avanzato stato di costruzione la Casa dell’Energia, un innovativo

edificio di circa 200 metri quadrati, ad altissima efficienza energetica, contenente tutte le migliori tecnologie –

consolidate o sperimentali - in materia di risparmio energetico, efficienza energetica, impiantistica solare

fotovoltaica e termica e domotica.

Sede ITIS LEVI

Per il primo biennio

● Aula di Disegno

● Laboratorio di Tecnologie Informatiche

● Laboratorio di Fisica

● Laboratorio di Chimica

● Laboratorio di Scienze e Fonti di Energia Rinnovabili

Indirizzo Chimica e Materiali

● Laboratorio di Analisi Chimica

● Laboratorio di Strumenti 1 e 2

● Laboratorio di Chimica Organica

● Laboratorio di Microbiologia

● Lab. Elaborazione dati

● Sala bilance

Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica

● Laboratorio di Elettronica

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● Laboratorio di Sistemi e impianti

● Laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione (T.D.P.) 1 e 2

Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni

● Laboratorio di Informatica 1 e 2

● Laboratorio di Sistemi e Reti

● Laboratorio di Tecnologie e Progettazione di Sistemi

Spazi comuni

● Palestra

● Laboratorio linguistico

● Laboratorio di Informatica 2

● Sala Proiezioni

● Centro di Informazione e Consulenza (C.I.C.)

● Biblioteca

Sede IPS PONTI

Per il primo biennio

● Laboratorio di chimica

● Laboratorio di fisica

● Laboratorio di informatica

Settore professionale: Manutenzione ed assistenza tecnica

● Laboratorio tecnologico (meccanica)

● Laboratorio CAD

● Laboratorio meccanica e macchine

● Officina meccanica

● OE2 (officina elettrica impianti civili)

● OE3 (officina elettrica impianti industriali, elettropneumatica ed automazione)

● OET2 (laboratorio elettronico)

● LM1 (Laboratorio misure elettriche)

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Settore tecnico: Meccanica e Meccatronica

● Laboratorio CAD

● Laboratorio sistemi e automazioni

● Laboratorio tecnologico

● Laboratorio meccanica e macchine

● Officina meccanica

Settore tecnico: Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica

● Laboratorio di Tecnologia, Disegno e Progettazione (T.D.P.)

● Laboratorio di Elettrotecnica

Settore tecnico: Chimica e Materiali

● Laboratorio di Microbiologia

Spazi comuni

● Palestra

● Sala Proiezioni/Aula Magna

● Biblioteca

● Centro di Informazione e Consulenza (C.I.C.)

Il sito web dell’istituto

Il sito web dell’Istituto (http://www.leviponti.gov.it), attivo da alcuni anni, permette all’utenza di avere

accesso alle informazioni fondamentali relativi alla struttura scolastica: contatti via mail, orari di segreteria, orari

di apertura della scuola, orari di ricevimento docenti, regolamenti interni, ecc.

Genitori, studenti ed insegnanti vi possono anche trovare costanti aggiornamenti sulle circolari, sugli

impegni collegiali e sui progetti didattici che l’Istituto sta realizzando.

Contestualmente al ritiro del libretto personale dello studente, il genitore riceverà una password che gli

consentirà di visualizzare i voti assegnati dai docenti al proprio figlio nei compiti e nelle interrogazioni periodiche

e di prenotare i colloqui con i docenti.

Oltre alla sua funzione istituzionale, il sito di Istituto offre anche la possibilità di utilizzo, da parte di docenti

e studenti, della piattaforma Fad, uno spazio web all’interno del quale i docenti possono relazionarsi con gli

studenti, scambiando materiali e preparando anche esercitazioni vere e proprie.

Si segnalano, poi, linkati al sito di Istituto:

● il sito dedicato alla documentazione dei progetti di Istituto: http://www.progetti.iisleviponti.it;

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● il sito “Afterauschwitz” (http://www.progetti.iisleviponti.it/progetto_auschwitz), un web documentario dedicato al progetto “Auschwitz tra storia e memoria”, nel quale sono presentati i lavori creativi degli studenti sul tema della Shoah;

● il sito “La Casa del Sole” (http://www.casa-delsole.it) che presenta le caratteristiche del futuro complesso che sorgerà accanto all’Istituto e le attività che vi si svolgeranno.

IL PERSONALE

Per L’A.S. 2018/19 la situazione del personale risulta la seguente:

Docenti Posti comuni n. 117 Posti di sostegno n. 7

Direttore dei Servizi generali ed amministrativi (DSGA) n. 1 Collaboratori scolastici n. 15 Assistenti tecnici n. 13 Assistenti amministrativi n. 9

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AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Il nucleo interno di autovalutazione

Presso l’IIS Levi-Ponti è istituito il Nucleo Interno di Valutazione (NIV) costituito dal Dirigente Scolastico, dai

docenti referenti della valutazione e da 8 docenti rappresentativi dei diversi dipartimenti disciplinari e dei diversi

indirizzi di studio.

Compiti e funzioni del NIV

● Compila il questionario scuola

● Analizza il Rapporto di Autovalutazione

● Compila il Piano di Miglioramento

● Monitora lo stato di realizzazione del Piano di Miglioramento

● Analizza gli esiti degli scrutini, degli Esami di Stato, delle prove standardizzate Invalsi

● Analizza gli esiti a distanza attraverso i dati forniti da Eduscopio

Il rapporto di autovalutazione

Le istituzioni scolastiche sono state chiamate dall'a.s. 2014/2015 a sviluppare un’attività di analisi e di

valutazione interna partendo dai dati e dalle informazioni del Rapporto di autovalutazione (RAV), elaborato on

line attraverso una piattaforma operativa unitaria. Il RAV è lo strumento attraverso cui analizzare e valutare la

situazione in cui si trova l’istituzione scolastica in rapporto alle altre scuole e per darsi nuovi obiettivi di

miglioramento a breve e a lungo termine. Queste valutazioni sono visibili all’utenza nel sito “Scuola in chiaro” del

MIUR, consultabili e confrontabili.

Il RAV si articola in quattro aree

● Dati sul contesto:

popolazione scolastica

territorio e capitale sociale

risorse economiche e materiali

risorse professionali

● Dati sugli esiti:

risultati scolastici

risultati delle prove standardizzate nazionali

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competenze chiave di cittadinanza

risultati a distanza

● Processi e pratiche educative e didattiche:

curricolo progettazione e valutazione

ambiente di apprendimento

inclusione e differenziazione

continuità e orientamento

● processi e pratiche gestionali e organizzative:

orientamento strategico e organizzazione della scuola

sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Le aree sono accompagnate dalla espressione di un giudizio da parte della scuola, con una scala di

valutazione da 1 (situazione molto critica) a 7 (situazione eccellente). Per ogni area il NIV individua punti di

forza e di debolezza dell’istituto nel suo complesso, in modo da sviluppare una metodologia autovalutativa

utile al cambiamento, alla condivisione del cambiamento, alla comprensione dei benefici che ne possono

derivare.

Nel RAV vengono indicate anche le priorità di intervento ai fini del miglioramento continuo in

relazione ai punti di debolezza individuati nella fase di analisi e riflessione sui dati della scuola, sulla base

del confronto con i dati delle altre scuole che operano in un contesto simile.

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

Sulla base delle priorità indicate nel RAV la scuola compila il Piano di Miglioramento ( PDM), allegato

al PTOF come parte integrante dello stesso. Nel PDM la scuola pianifica con precisione le azioni da mettere

in atto per raggiungere gli obiettivi di miglioramento che si è data. La pianificazione comprende la definizione

delle risorse umane e finanziarie che verranno impegnate per ciascun obiettivo, i dettagli delle azioni previste

e i tempi di realizzazione di ciascuna. Per ogni obiettivo sono anche chiaramente indicati i risultati attesi e gli

indicatori sulla base dei quali il nucleo interno di valutazione programma delle verifiche periodiche dello stato

di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato.

In ordine al processo di miglioramento Il DS e il nucleo di valutazione hanno il compito di:

● favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuovendo

momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo

di miglioramento

● valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili

in relazione ai contenuti delle azioni previste nel PdM

● incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni

che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di

innovazione

● promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento

ANNO SCOLASTICO 2020/2021: REVISIONE DEL PdM

Nell’anno scolastico 2019/2020 si è interrotta la didattica in presenza a causa dell’epidemia di Covid 19,

rendendo possibile la realizzazione solo di alcune attività previste dal PDM, come il progetto Amos, dedicato

al metodo di studio e rivolto alle classi prime, e il corso di recupero delle competenze comunicative in inglese

rivolto alle classi terze. Lo sportello di matematica, attivato prima della chiusura della scuola, è stato

mantenuto anche durante la DAD. Non si sono svolte invece le attività progettate per il potenziamento delle

abilità legate alla comprensione del testo.

Quest’anno i dati di cui disponiamo per la stesura del RAV sono parziali e, in ordine agli esiti dei risultati

scolastici, poco significativi: sulla base delle direttive ministeriali, infatti, tutti gli studenti sono stati promossi

e i test Invalsi non si sono svolti.

Sulla base di queste considerazioni, il Nucleo Interno di Valutazione ha individuato gli obiettivi di processo

rispetto ai quali progettare i percorsi di intervento. L’area di processo è quella relativa a “Curricolo,

progettazione e valutazione”.

● Percorso “Rafforziamo le competenze di base”

Obiettivo di processo n.1: Progettare Uda interdisciplinari per lo sviluppo delle competenze di base.

Risultati attesi: Diminuzione delle insufficienze agli scrutini finali

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Indicatori di monitoraggio: Esiti dei test di ingresso; Percentuale di insufficienze agli scrutini di primo periodo

Modalità di rilevazione: Analisi verbali degli scrutini; Raccolta dati test ingresso; Verifica registro; Analisi quadro valutativo di primo periodo

Azioni a.s.2020-2021

● Progettazione di almeno un’uda interdisciplinare per le classi prime e seconde. Responsabili:

coordinatori di classe

Obiettivo di processo n.2: Realizzare interventi di sostegno e recupero sulle competenze di base fin dal primo periodo dell’anno scolastico.

Risultati attesi: Diminuzione del numero di non ammissioni

Indicatori di monitoraggio: Esiti dei test di ingresso; Percentuale di insufficienze agli scrutini di primo periodo

Modalità di rilevazione: Analisi verbali degli scrutini; Raccolta dati test ingresso; Analisi quadro valutativo di primo periodo

Azioni a.s.2020-2021

● Progetto Amos: percorso sul metodo di studio rivolto alle classi prime. Responsabili prof.ssa

Annamaria Zuliani e prof. Angelo Franciamore

● Sportello di Matematica. Responsabile prof.ssa Sandra Vendrame

● Monitoraggio degli esiti dell’anno scolastico 2018/19-2020/21. Responsabile prof. Franciamore

● Adottare prove comuni in tutte le discipline. Responsabili Direttori di Dipartimento