OLIMPIADI DI ITALIANO 2017

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici

OLIMPIADI DI ITALIANO 2017

CATEGORIA SENIOR

Finale - Torino, 6 aprile 2017

Concorrente es. 1 es. 2 es. 3 es. 4 Totale

DOVE SCRIVERE?

Per scrivere i testi, usa gli spazi predisposti. Se lo spazio predisposto non è sufficiente, puoi continuare a pagina

11, segnalando però in modo chiaro quale testo intendi completare.

Per la brutta copia hai a disposizione le pagine 12-14.

Tutti i fogli devono rimanere pinzati insieme (compreso l’ultimo, dedicato alla brutta copia).

COME CONTARE LE PAROLE?

Quando scrivi un testo, per rispettare la lunghezza prevista ti consigliamo di stabilire qual è approssimativamente il

numero di parole che fai stare in una riga, e poi di contare soltanto le righe. Piccoli scarti sono tollerati. Accanto a

ciascun testo scrivi sempre il numero approssimativo di parole usate.

RIASSUNTO

1. Immagina di essere l’autrice dell’articolo riportato qui sotto e di dover preparare un testo che ne

condensi le informazioni essenziali. La richiesta viene dalla rivista online che pubblicherà il tuo testo,

la quale, per motivi di impaginazione, richiede che la lunghezza sia compresa tra le 200 e le 210

parole.

In dettaglio, dopo un’attenta lettura, devi:

a. Raggruppare i capoversi del testo originale in 4-6 paragrafi che isolino le unità logiche del discorso

e dare a ciascun paragrafo un titolo informativo che ne sintetizzi il contenuto. Tieni presente che

questi paragrafi e questi titoli hanno solo lo scopo di aiutarti a riassumere il testo (quindi, ad

esempio, non importa che i titoli abbiano struttura e lunghezza tipica). Per ottenere i paragrafi,



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evidenzia graficamente i blocchi che intendi creare e a ciascuno assegna un numero. Più sotto, negli

spazi predisposti, accanto a ciascun numero scrivi il corrispondente titolo. Se nella tua suddivisione

in paragrafi ti serve spezzare un capoverso del testo originario, puoi farlo. (Ricorda che un

capoverso è una porzione di testo compresa tra due a capo successivi.)

b. Costruire un riassunto del testo in 200-210 parole, che contenga la illustrazione della nuova legge

marocchina e l’opinione dell’autrice sulle sue possibili conseguenze. Mantieni il punto di vista del

testo originario, come se tu fossi l’autrice dell’articolo e dovessi scrivere un nuovo articolo

sull’argomento, più breve, ma con gli stessi contenuti e lo stesso punto di vista (essendo tu

l’autrice, evita espressioni come “l’autrice sostiene che”). Il testo che produci non deve essere un

semplice "taglia e incolla”, ma una rielaborazione del testo di partenza in cui le parti siano ben

collegate fra loro.

c. Proporre un titolo per il nuovo testo (lunghezza massima 20 parole). In questo caso si tratta di un

titolo vero e proprio, da pubblicare insieme al testo.

(punteggio massimo: 24)

Testo da condensare

“Sono una giovane donna marocchina, bella e ambiziosa. Quando ero ancora una ragazza mi piaceva indossare

gonne, camicette e tanto profumo. Poi, incontrai un uomo che, promettendomi amore eterno, mi chiese di

sposarlo. Accettai. Qualche giorno dopo si presentò da me con un pacchetto; al suo interno due pezzi di stoffa

confezionata: uno era la camicia da notte rossa, «per la casa» – disse lui, l’altro un grigio tessuto pesante e

opprimente: «questo è per uscire». Cercai, invano, di protestare, poi – visto che la legge del mio paese non mi

tutelava – mi uccisi”. Inizia così il racconto pubblicato da Mohamed Ouissaden, scrittore, sull’Huffington Post

Maghreb. È la storia di una donna, ma potrebbe essere quella di tante. Una storia che in Marocco vogliono

provare a fermare. Il Ministero dell’Interno, difatti, ha approvato una legge che proibisce la produzione e la

commercializzazione di burqa e niqab*. La notizia è di pochi giorni fa; prima erano stati i media locali marocchini

a darne l’annuncio, poi è arrivata l’ufficializzazione da parte delle autorità nazionali. "Abbiamo preso la decisione

di vietare completamente l'importazione, la produzione e la vendita di questo capo in tutte le città del regno",

queste le parole di un alto funzionario del Ministero, come riporta il sito di Al-Jazeera. Nonostante in Marocco la

diffusione del velo integrale non sia maggioritaria – le donne infatti prediligono l’hijab, che copre solo la testa e

le spalle – il divieto servirebbe per limitarne ancor di più l’impiego, specie per motivi di sicurezza. Molti eversori,

o semplici malviventi, lo hanno utilizzato per compiere i propri crimini e non essere riconosciuti.

In alcuni distretti commerciali di Casablanca, capitale economica del Paese, i funzionari del Ministero hanno

condotto una campagna di sensibilizzazione con i commercianti per metterli al corrente di questa decisione,

informandoli che dalla comunicazione ufficiale della restrizione avrebbero avuto 48 ore per sbarazzarsi della

merce.

Al di là delle questioni organizzative, non è ancora chiaro se il Marocco abbia intenzione di seguire le orme di

alcuni paesi europei, come Francia, Italia e Belgio, dove è illegale indossare il velo integrale in pubblico; va

precisato, infatti, che il veto riguarda solo importazione, produzione e distribuzione del capo, non il suo uso

quotidiano.

Com’era prevedibile le reazioni al divieto non sono state unanimemente concordi. Le opinioni contrarie più

estreme parlano di negazione del diritto all’autodeterminazione: in una società che tende al liberalismo e al

pluralismo, dicono, bisognerebbe accettare anche la scelta di quanti decidono liberamente di indossarlo. I

favorevoli, dal canto loro, sostengono che il più delle volte il burqa e il niqab siano il simbolo dell’oppressione

femminile da parte della società maschilista e che nessuno dei due indumenti appartenga davvero alla tradizione

marocchina. Le polemiche non si placano e il dibattito sul tema minaccia di continuare ancora per molto: a ogni



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argomentazione corrisponde una replica uguale e contraria.

Tuttavia, sulla stampa nazionale e straniera non ha ancora trovato posto un aspetto altrettanto importante: gli

effetti che avrà, nel lungo periodo, questo giusto proibizionismo. Infatti la restrizione, anche se non del tutto

incompatibile con le esigenze delle frange più conservatrici dell’Islam marocchino, potrebbe rivelarsi un’arma a

doppio taglio: l’ambiguità della proibizione (vendita no, utilizzo sì) ben si presta a un progressivo scollamento di

alcune fasce della società dalle istituzioni, con la conseguenza di una radicalizzazione più rapida e aspra. Nel Nord

del Marocco, area dalla quale è partito il maggior numero di foreign fighters del Paese e dove l’islamismo

radicale è più diffuso, la frattura tra il popolo e le autorità potrebbe accentuarsi definitivamente, coinvolgendo a

macchia d’olio anche le regioni limitrofe. Non va trascurato anche che, proprio grazie a questa debolezza delle

istituzioni, potrebbe innescarsi un meccanismo di produzione e vendita illecita, capace di inglobare anche

numerosi giovani sottratti all’istruzione con la promessa di un facile guadagno. Tipico di tutte le propagande. Si

può ben dire quindi che, senza una formulazione chiara e definitiva, il divieto sarà addirittura criminogeno.

Tuttavia, non può essere taciuto l’enorme passo avanti che il Marocco ha compiuto con questa legge. Ma restare

a metà del guado non è mai una buona soluzione. Se il Paese vuole davvero avviarsi verso il liberalismo del

modello francese, non ha che da compiere l’ultimo passo: il veto assoluto di indossare, produrre e

commercializzare burqa e niqab.

[adattato da un articolo di Francesca Del Vecchio su Mente Politica, giornale online, 14 gennaio 2017]

_________________________________ *veli che coprono l’intera persona, compreso il volto

Titolo dei paragrafi (da 4 a 6):

1.__________________________________________________________________________________________

2.__________________________________________________________________________________________

3.__________________________________________________________________________________________

4.__________________________________________________________________________________________

5.__________________________________________________________________________________________

6.__________________________________________________________________________________________

Testo ridotto (numero di parole: __________)

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Titolo del testo: __________________________________________________________________________

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COMMENTO

2. Vesti ora i panni di un lettore della rivista che scrive un commento all’articolo sul velo integrale:

esprimi la tua opinione sul tema e argomenta brevemente per sostenere il tuo punto di vista. Il tuo

testo comparirà nello spazio dedicato ai commenti dei lettori. La lunghezza del commento deve

essere compresa tra le 100 e le 120 parole.


Testo del commento (numero di parole: __________)

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TESTO INFORMATIVO

3. L’associazione GUIDE (CASO) PER CASO ha creato un servizio di accoglienza e assistenza per viaggiatori o

nuovi arrivati nelle città e nei paesi d’Italia. Per questo servizio sono stati creati un sito e una app per

smartphone, entrambi con il nome dell’associazione. Gli utenti possono essere Guide, e mettere a

disposizione il loro tempo e le loro competenze per accogliere, assistere e accompagnare altri utenti

alla scoperta del territorio, oppure possono essere degli Spaesati e richiedere l’aiuto di una Guida.



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Scrivi una breve presentazione del servizio (la lunghezza deve essere compresa tra le 120 e le 150

parole), che sarà inserita nella pagina di apertura del sito. Il testo può essere molto schematico (per

esempio può avere la forma di lista di brevi frasi) e deve spiegare:

Che cos’è il servizio

Come funziona e quali sono eventualmente i costi

Quali sono i punti di forza


(numero di parole: __________)

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TESTO CREATIVO

4. Youtube non c’era quando Cristoforo Colombo è sbarcato in America: noi invece facciamo finta di sì.

Tu fai parte di un gruppo di giovani giornalisti e tecnici che sta aspettando sul molo lo sbarco delle tre

navi nell’isola di San Salvador e devi realizzare un servizio da mettere immediatamente in Rete.

Scrivi un testo, di lunghezza compresa tra le 170 e le 200 parole, che costituirà l’audio del filmato che

stai realizzando col tuo telefonino, in cui racconti tutto quello che sta accadendo sotto i tuoi occhi.

Puoi usare la lingua con cui ti esprimeresti oggi per descrivere a degli improbabili contemporanei lo

straordinario sbarco di Colombo. Anche se la situazione è inverosimile, nella tua telecronaca devi tener

conto che le conoscenze e la tecnica di navigazione sono quelle dell’epoca.




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[Viajes_de_colon.svg: Phirosiberia derivative work: Phirosiberia (talk) (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Primer_viaje_de_Colón.svg), “Primer viaje de Colón”, con adattamento

https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode]

(numero di parole: ___________)

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disegno: M.C. Troni



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PAGINA DEDICATA A EVENTUALI “CODE”



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PAGINE PER LA BRUTTA COPIA



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