PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE - … · riflessione e un rinnovato impegno da...

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1 di 41 DIPARTIMENTO II – GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE I – Bilancio, Società partecipate, Politiche comunitarie, Economato e Patrimonio mobiliare Area Economato Patrimonio mobiliare Servizi scolastici PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE - 2011/2013 (Rif. L. 244/2007, art. 2 commi 594 e ss.) ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 126 DEL 17/04/2012

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DIPARTIMENTO II – GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE I – Bilancio, Società partecipate, Politiche comunitarie, Economato e Patrimonio mobiliare Area Economato Patrimonio mobiliare Servizi scolastici

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE - 2011/2013

(Rif. L. 244/2007, art. 2 commi 594 e ss.) ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 126 DEL 17/04/2012

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INDICE

PARTE I: PREMESSA .................................................................................................................................................... 3

1.1 – RIFERIMENTI NORMATIVI .............................................................................................................................. 3 1.2 – FINALITA' DEL PIANO ...................................................................................................................................... 4

PARTE II: DOTAZIONI STRUMENTALI ED INFORMATICHE........................................................................... 5

2.1 - ANALISI QUALI-QUANTITATIVA E ORGANIZZATIVA DELLA DOTAZIONE ATTUALE...................... 5 2.1.1. Apparecchiature fax ........................................................................................................................................ 7 2.1.2. Macchine fotocopiatrici .................................................................................................................................. 9 2.1.3. Postazioni informatiche: Personal computer................................................................................................ 12 2.1.4. Postazioni informatiche: Stampanti .............................................................................................................. 13

2.2 - PROGRAMMAZIONE INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE ................................................................ 14 2.2.1. Apparecchiature fax ...................................................................................................................................... 15 2.2.2. Macchine fotocopiatrici ................................................................................................................................ 16 2.2.3. Personal computer ........................................................................................................................................ 17 2.2.4. Stampanti ...................................................................................................................................................... 20

PARTE III: SERVIZI DI TELEFONIA MOBILE ..................................................................................................... 22

3.1 - ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE .................................................................................................... 22 3.2 - INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE PROGRAMMATI ........................................................................ 23

PARTE IV: AUTOVETTURE DI SERVIZIO ............................................................................................................ 25

4.1 - ANALISI QUALI-QUANTITATIVA E ORGANIZZATIVA DELLA DOTAZIONE ATTUALE.................... 25 4.2 - PROGRAMMAZIONE INTERVENTI RAZIONALIZZAZIONE ..................................................................... 28

PARTE V: BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO.................................................................. 30

5.1 - EDILIZIA SCOLASTICA ................................................................................................................................... 30 5.2 - UTILIZZO IN ORARIO EXTRASCOLASTICO DELLE PALESTRE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI

COMPETENZA PROVINCIALE ............................................................................................................................... 32 5.3 - EDILIZIA ISTITUZIONALE ............................................................................................................................. 35 5.4 - LOCAZIONI ATTIVE......................................................................................................................................... 36 5.5 - LOCAZIONI PASSIVE....................................................................................................................................... 37 5.6 - PIANO DELLE ALIENAZIONI.......................................................................................................................... 39

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PARTE I: PREMESSA

1.1 – RIFERIMENTI NORMATIVI Il Piano triennale 2011/2013 di razionalizzazione delle spese di funzionamento integra l’adempimento di alcune delle norme introdotte dalla Legge Finanziaria 2008, che hanno lo scopo di concorrere a ridurre la spesa pubblica, con particolare riferimento ai consumi intermedi degli enti. Le disposizioni contenute nei commi 594-599 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 2441 mirano, infatti, a contenere le spese di funzionamento delle amministrazioni pubbliche attraverso interventi di razionalizzazione dell’utilizzo di alcune specifiche categorie di beni, come di seguito elencate: a) dotazioni strumentali, comprese quelle informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio (PC, stampanti, fax, macchine fotocopiatrici, scanner, etc); b) telefonia mobile; c) autovetture di servizio; d) beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. L’individuazione delle misure finalizzate alla razionalizzazione dell’impiego di tali beni avviene mediante l’adozione di piani triennali, la cui attuazione è verificata annualmente attraverso apposite relazioni, sottoposte agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti.

1 Legge del 24 dicembre 2007, n. 244, articolo 2: - comma 594 “Ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo: a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali”; - comma 595 “Nei piani di cui alla lettera a) del comma 594 sono altresì indicate le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l’uso, individuando, nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali, forme di verifica, anche a campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze”; - comma 596 “Qualora gli interventi di cui al comma 594 implichino la dismissione di dotazioni strumentali, il piano è corredato della documentazione necessaria a dimostrare la congruenza dell’operazione in termini di costi e benefici”; - comma 597 “A consuntivo annuale, le amministrazioni trasmettono una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei conti competente”; - comma 598 “I piani triennali di cui al comma 594 sono resi pubblici con le modalità previste dall’articolo 11 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dall’articolo 54 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al citato decreto legislativo n. 82 del 2005”; - comma 599 “Le amministrazioni di cui al comma 594, sulla base di criteri e modalità definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare, sentita l’Agenzia del demanio, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, all’esito della ricognizione propedeutica alla adozione dei piani triennali di cui alla lettera c) del comma 594 provvedono a comunicare al Ministero dell’economia e delle finanze i dati relativi a: a) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo, determinandone la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in relazione agli stessi di diritti in favore di terzi; b) i beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titolo e determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità”.

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L'Amministrazione provinciale di Ancona ha attuato in prima istanza le disposizioni di cui alla L. 244/2007 con l'approvazione, con deliberazione di Giunta n. 545 del 25/11/2008, del Piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento 2008/2010. Il presente Piano triennale segue l'attuazione del Piano 2008/2010, dei cui risultati si da' conto brevemente nei paragrafi che seguono. Il presente Piano interessa il triennio 2011/13. L'annualità 2011, in particolare, è stata caratterizzata da numerosi interventi legislativi che hanno fortemente investito i vari campi in cui si articola il presente Piano e non solo. Tali cambiamenti hanno richiesto un'attenta riflessione e un rinnovato impegno da parte dell'Amministrazione provinciale. Nel corso del 2011, peraltro, le azioni di razionalizzazione della spesa sono proseguite con forza, in un'ottica di immediata applicazione delle novità normative. Nel presente Piano, oltre a dettare le principali linee di intervento per il triennio in questione, si offre pertanto una prima panoramica dei risultati già raggiunti nel corso del 2011. Tali risultati saranno peraltro più analiticamente presentati nell'apposita Relazione annuale.

1.2 – FINALITA' DEL PIANO La predisposizione del presente Piano triennale si colloca in una fase particolarmente delicata per le Amministrazioni italiane. La crisi economica globale che ormai dal 2008 sconvolge i mercati mondiali, nel 2011 ha colpito più duramente l'Europa ed in particolare i paesi mediterranei, tra cui l'Italia. In tale contesto è diventato indispensabile per l'Italia affrontare con forza i nodi che da anni ne condizionano l'assetto finanziario: l'alto debito pubblico e i deficit dovuti all'alto livello di spesa pubblica. Il Piano triennale costituisce l’occasione per l’Ente di contribuire al processo di spendig review ormai in atto presso tutte le Amministrazioni italiane. Occorre premettere che l'Amministrazione provinciale di Ancona ha da tempo avviato azioni di contenimento e razionalizzazione della spesa, che l'attuazione del Piano 2008/10 ha permesso di consolidare. Tuttavia le mutate e straordinarie circostanze di contesto impongono un impegno ancora maggiore, finalizzato all'individuazione di modalità innovative per abbattere la spesa a parità di servizi resi. La premessa indispensabile è certamente la condivisione di una cultura dell'integrità e della corretta gestione della cosa pubblica, che vede protagonisti in primo luogo tutti i dipendenti e gli operatori dell'Ente. Per questo si ritiene che tra le azioni principali ci sia quella di promuovere comportamenti, attenti, informati, consapevoli e responsabili da parte di tutti, compresi gli utenti dei servizi, pur in assenza, data la difficoltà del momento, di specifiche misure incentivanti. Il Piano rappresenta, quindi, uno strumento per porre in essere ulteriori misure di razionalizzazione e consolidare gli interventi di contenimento della spesa già avviate dalla Provincia di Ancona, tenendo presenti alcuni principi essenziali, quali: il contenimento della spesa non può essere fine a se stesso, ma deve essere

rapportato comunque all’efficienza dell’azione amministrativa; le misure di razionalizzazione possono in larga parte derivare da misure organizzative,

finalizzate a consentire l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse strumentali e non. Infine, occorre sottolineare la coerenza del presente Piano triennale con il programma di mandato del Governo dell’Ente, che, ancor prima dello scoppio della crisi economica, sottolineava tra gli obiettivi prioritari il rafforzamento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura organizzativa e all’ottimizzazione dei servizi resi all’utenza, l’aumento delle risorse destinate all’erogazione di servizi per la collettività a fronte della diminuzione della spesa per il funzionamento dell’Ente, ad una ottimale gestione degli edifici sia con riguardo alle sedi istituzionali, sia con riferimento alle sedi scolastiche.

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PARTE II: DOTAZIONI STRUMENTALI ED INFORMATICHE

2.1 - ANALISI QUALI-QUANTITATIVA E ORGANIZZATIVA DELLA DOTAZIONE ATTUALE

Le dotazioni strumentali, che rilevano nel presente contesto, sono quelle che corredano le stazioni di lavoro del personale dell'Amministrazione provinciale. Si tratta nello specifico delle seguenti tipologie di attrezzature:

apparecchiature fax; macchine fotocopiatrici; personal computer; stampanti.

Nei paragrafi che seguono si da conto dell'attuale dotazione strumentale delle varie tipologie di attrezzature e dei principali progressi ottenuti con le misure messe in atto in attuazione del piano triennale 2008/10. Preliminarmente, si ritiene opportuno dar conto anche dell'andamento di alcune spese di consumo, intimamente connesse con la gestione degli apparati sopra richiamati, con particolare riferimento all'approvvigionamento di consumabili e di carta. Il dato relativo all'andamento delle spese per consumabili mostra alcune criticità. Di seguito si riporta un grafico con l'andamento della predetta spesa dal 2006 al 2011. I dati riportati sono attinti dal programma di gestione del magazzino economale e fanno riferimento al costo medio ponderato dei prodotti (in relazione ai vari acquisti succedutisi negli anni).

Dal 2006 al 2010 la spesa sostenuta è aumentata. Le motivazioni sono principalmente di duplice estrazione. Da un lato, nonostante le misure di razionalizzazione messe in atto, il parco macchine da ufficio della Provincia risulta essere ancora molto variegato, anche per il mantenimento in uso, in relazione al contenimento della spesa per investimenti, di apparecchiature ormai datate. La notevole varietà di macchine non consente una razionale programmazione degli acquisti per consumabili e soprattutto non consente di approfittare delle economie di scala che potrebbero derivare dal massiccio acquisto di

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prodotti uniformi. D'altra parte è necessario sottolineare che negli anni presi in esame il prezzo medio di mercato dei prodotti per stampanti, fax etc, ha subito una decisa impennata, con particolare riferimento ai prodotti tecnologicamente avanzati, come l'inchiostro solido, adottato per le stampanti più moderne della Provincia (cfr. par. 2.1.4 e 2.2.4). Il trend negativo ha comunque subito una decisa inversione di tendenza nel 2011 (le spese sono diminuite di circa il 30% rispetto all'anno precedente), grazie alle azioni messe in campo dall'Amministrazione per contrastare il rincaro dei prodotti ed in particolare all'utilizzo di strumenti innovativi per l'acquisto dei prodotti, quali il MEPA (Mercato Elettronico delle Pubbliche Amministrazioni, piattaforma telematica messa a disposizione da Consip spa). Il MEPA si è rivelato uno strumento agevole che ha consentito di ampliare la base dei Fornitori dell'Ente. Il MEPA permette infatti di comparare e confrontare in modo trasparente decine di offerte (a volte centinaia) riducendo i tempi ed i costi del processo di acquisto e garantendo una maggiore concorrenza. L’utilizzo del nuovo strumento, in sostanza, garantisce al contempo qualità, garanzie contrattuali, tempi celeri e risparmio. La semplificazione procedurale, oltretutto, va a profitto anche delle stesse imprese, che possono contenere i costi amministrativi di partecipazione alle gare. Il maggiore confronto concorrenziale, che non può essere ottenuto con strumenti tradizionali (si pensi ai costi e ai tempi necessari per contattare decine/centinaia di imprese per un preventivo con i tradizionali mezzi di comunicazione), ha consentito l’abbattimento dei costi di acquisto dei consumabili (su taluni prodotti il prezzo offerto sul MEPA è più che dimezzato rispetto a quello ottenibile con procedure tradizionali). Si rileva, inoltre, che in applicazione delle vigenti normative ambientali, negli ultimi anni, l'Amministrazione provinciale ha sostenuto ulteriori costi per lo smaltimento separato dei rifiuti da stampa, quantificabili in circa € 2.000,00 l'anno. Anche su tale fronte la Provincia di Ancona ha proceduto a verificare soluzioni alternative e meno onerose. A seguito di lunga indagine di mercato svolta nel corso del 2011, l'Amministrazione ha infine individuato un'impresa disponibile ad effettuare il servizio di smaltimento gratuitamente, nel pieno rispetto delle normative applicabili. Si tratta infatti di un'impresa specializzata nella rigenerazione dei consumabili, che pertanto riutilizza il materiale di scarto per produrre materiale rigenerato da mettere nuovamente sul mercato. A partire dal 2012 pertanto i costi di smaltimento dei rifiuti da stampa saranno completamente azzerati. Per quanto riguarda infine il consumo di carta, si riportano di seguito i dati delle ultime due annualità (i dati riportati sono attinti dal programma di gestione del magazzino economale e fanno riferimento al costo medio ponderato dei prodotti, in relazione ai vari acquisti succedutisi negli anni):

Anno Consumi Costi

2010 A4: 7.733 risme A3: 126 risme A4 Ricl.: 369 risme

€ 19.530,00

2011 A4: 7.365 risme A3: 178 risme A4 Ricl.: 382 risme

€ 18.918,32

I dati evidenziano come l'Amministrazione sia riuscita a contenere le spese, nonostante nel periodo analizzato i prezzi di mercato della carta abbiano subito un forte aumento.

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2.1.1. Apparecchiature fax

La disponibilità di apparecchiature fax in dotazione agli uffici dell’Ente al 31/12/2010 è di 67 macchine di varia produzione e modello; di queste, 28 sono in comodato d'uso gratuito, il resto, 39, sono macchine in proprietà. La tabella, che segue, riporta la distribuzione delle apparecchiature nell’Ente: Tabella – Distribuzione apparecchi fax ELENCO A - ELENCO FAX ATTUALMENTE PRESENTI C/O UFFICI PROVINCIA DI ANCONA

UFFICIO DESTINATARIO n. modello fax

DIPARTIMENTO SETTORE / SERVIZIO Indirizzo (compreso piano)

1 SANSUNG SF 650 Presidenza VIA RUGGERI N. 5 - Terzo Piano

2 OKIFAX 5680 Segreteria Presidenza VIA RUGGERI N. 5 - Terzo Piano

3 BROTHER FAX 2825 Segreteria Assessorato VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

4 CANON L 120 Segreteria Assessorato VIA MENICUCCI N. 1

5 BROTHER FAX 2825 SETT.I - Segreteria Generale VIA RUGGERI N. 5 - Terzo Piano

6 BROTHER MFC 8220 SETT.I - Segreteria Generale VIA RUGGERI N. 5 - Terzo Piano

7 BROTHER 9661 SETT.I – Area Polizia Provinciale Flora e Fauna

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

8 ROCOH 3310 SETT. I – Area Informatica e telematica

VIA RUGGERI N. 5 –Piano Terra

9 SANSUNG SF 650 SETT. II - Area Contratti VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

10 BROTHER MFC 9660 SETT. II - Area Contratti VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

11 HP LASERJET 3050

SETT. II – Area Avvocatura VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

12 BROTHER MFC 8220

SETT. II – Area Avvocatura VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

13 RICOH 3310L SETT.II – Risorse Umane VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

14 SAMSUMG SF 5100 II Area Attività Dipartimentali VIA RUGGERI N. 5 - Primo Piano

15 SAMSUMG SCX 4521F II Area Edilizia VIA RUGGERI N. 5 - Primo Piano

16 SAMSUNG SF 560 R II SETT.I - Politiche Comunitarie VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

17 CANON L 380S II SETT.I - Bilancio VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

18 CANON L380S

II SETT.I - Economato VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

19 CANON MULTIPASS C70

II SETT.I - Economato VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

20 BROTHER MFC 9660

II SETT.I – Economato - Magazzino VIA RUGGERI N. 5 - Secondo Piano

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21 SAMSUNG SF 560 R II SETT.III - Istr Formaz Prof VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

22 BROTHER MFC 8220

II SETT.III - Istr Formaz Prof VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

23 CANON MULTIPASS C70

II SETT.III - Istr Formaz Prof VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

24 SANSUNG SF 650 II SETT.III - Centro Impiego di Jesi

JESI - VIALE DEL LAVORO N. 32

25 SANSUNG SF 650 II SETT.III - Centro Impiego Orient. e Formazione di Jesi

VIALE DEL LAVORO N. 32

26 BROTHER FAX 2825 II SETT.III - Centro Impiego Orient. e Formazione di Senigallia

Via Campo Boario

27 CANON L 100 CIOF DI SENIGALLIA

II SETT.III - Centro Impiego Orient. e Formazione di Senigallia

Via Campo Boario

28 PANASONIC KX - FLM551JT CIOF DI SENIGALLIA

II SETT.III - Centro Impiego Orient. e Formazione di Senigallia

Via Campo Boario

29 SAMSUNG SF 560 R II SETT.III - Centro per la Formazione di Ancona

VIA CURTATONE N. 9 - Primo Piano

30 CANON L 120 II SETT.III - Centro per la Formazione di Ancona

VIA RUGGERI N. 3 - Piano terra

31 SAMSUNG SF 560 R II SETT.III - Centro per la Formazione di Ancona

VIA RUGGERI N. 3 - Piano terra

32 SAMSUNG SF 560 R II SETT.III - Centro per l'impiego di Fabriano

VIA PIETRO NENNI N. 9

33 SAMSUNG SF 565 P II SETT.III - Centro per l'impiego di Fabriano

VIA PIETRO NENNI N. 9

34 SAMSUNG SF 560 R II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

35 SAMSUNG SF 560 R II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

36 CANON L 390/SUPER G3 II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

37 SANSUNG SF 650 II

SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

38 SANSUNG SF 650 II

SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

39 SANSUNG SF 650 II

SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

40 SAMSUNG LASER MFP SF 565P II

SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro – Segreteria del dirigente

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

41 CANON L 100 II

SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro –Area Lavoro

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

42 BROTHER MFC 8220 SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro – Area controlli e serv.isp.

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

43 OKI FAX 4580 II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro – Area controlli e serv.isp.

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

44 BROTHER MFC 8220

II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro – Area controlli e serv.isp.

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

45 BROTHER MFC 9660

II SETT. III - Istruzione Formazione Lavoro – Area controlli e serv.isp.

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

46 SAMSUNG SF 560 R II SETT.IV - Cultura VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

47 BROTHER MFC 9660

II SETT.IV - Cultura VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

48 BROTHER MFC 9661

II SETT.IV - Cultura VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

49 BROTHER MFC 9660 II SETT.IV - Sociale

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

50 CX 200 SIP II SETT.IV - Sociale

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

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51 SAMSUNG SF 560 II SETT.IV - Sociale

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

52 CANON MULTIPASS C20 II SETT.IV - Sociale

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

53 SANSUNG SF 650 II SETT.IV - Ufficio Sport

VIA RUGGERI N. 3 - Primo Piano

54 SAMSUNG SF 560 R II Area Edilizia VIA RUGGERI N. 5 - Primo piano

55 SAMSUNG LASERFAX SF 560

III Attività dipartimentali

VIA MENICUCCI N. 1

56 SANSUNG SF 650 III SETT.I - Area Tutela Ambiente VIA MENICUCCI N. 1

57 BROTHER MFC 9660 III SETT.I – Area Acque Pubbliche VIA MENICUCCI N. 1

58 OKI FAX 5650

III SETT. II - Agricoltura VIA MENICUCCI N. 1

59 OKI FAX 5651

III SETT. II - Agricoltura VIA MENICUCCI N. 1

60 BROTHER MFC 9660

III SETT. II - Agricoltura VIA MENICUCCI N. 1

61 RICOH 4430 NF III SERV. I - Urbanistica

VIA MENICUCCI N. 1

62 SAMSUNG SF 560 R III SERV. II - Concessioni VIA RUGGERI N. 5 - Piano Terra

63 SAMSUNG SF 560 R III SERV. II - Gestione Viabilità VIA MENICUCCI N. 1

64 BROTHER 2820 III SERV. II - Unità Operativa di ANCONA

Via Aspio 5/d Offagna

65 SAMSUNG SF 560 R III SERV. II - Unità Operativa di JESI Via Piandelmedico n. 80 Jesi

66 SAMSUNG LASERFAX SF560

III SERV. II - Unità Operativa di SENIGALLIA

Via L. Da Vinci n.24 Ripe

67 HP OFFICEJET 6215 ALL ONE

III SERV. II - Unità Operativa di FABRIANO

Via Fornaci n.8 Sassoferrato

Il contratto di comodato d'uso gratuito di fax prevede che le apparecchiature siano messe a disposizione dell'Amministrazione gratuitamente, in cambio dell'acquisto, in esclusiva, dei consumabili rigenerati delle apparecchiature in comodato c/o l'Impresa comodante. I vantaggi che conseguono all’Ente dal ricorso al contratto di comodato d'uso gratuito, previsto sin dal piano triennale 2008/10, sono notevoli: 1) nessun immobilizzo di risorse; 2) apparecchi fax con caratteristiche avanzate - comunque in grado di soddisfare le esigenze del destinatario utilizzatore - con consegna franco ufficio di destinazione ed installazione a carico; 3) utilizzo di materiale di consumo rigenerato, fornito direttamente dal comodante su richiesta dell’utilizzatore, quindi a basso impatto economico ed ambientale; 4) servizio di assistenza tecnica e manutenzione incluso nel contratto di comodato (per i fax in proprietà tale servizio attualmente è garantito su chiamata con onere a carico definito di volta in volta secondo la tipologia di intervento necessario). Peraltro la spesa complessiva per il 2011 per l'acquisto dei consumabili delle 28 macchine in comodato d'uso è stata particolarmente contenuta: in tutto € 926,30.

2.1.2. Macchine fotocopiatrici

La disponibilità di macchine fotocopiatrici presso gli Uffici dell’Ente, censita attraverso i dati gestiti dal Settore Economato Patrimonio Mobiliare Rendicontazione, è di 32 macchine di varia produzione, tecnologia e modello; di queste 17 sono in proprietà e la loro distribuzione nei Settori e nelle Aree organizzative è illustrata nel prospetto che segue.

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Tabella – Distribuzione apparecchi fotocopiatori.

dip.to sett./serv. area/ufficio fotocopiatrice proprietà/noleggio ubicazione anno di

acquisto/noleggio assistenza

tecnica

DIP. III sala operativa protezione civile INFOTEC 9315 proprietà Ancona N.D. no assistenza

DIP. II SETT.III CIOF FABRIANO

RICOH AFICIO 3030

PS proprietà fabriano 2006 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF FABRIANO RICOH

AFICIO 1022 proprietà fabriano 2003 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF FABRIANO LANIER 5622 proprietà fabriano 2002 no assistenza

DIP. II SETT.III CIOF JESI RICOH

AFICIO 3045 proprietà jesi 2006 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF JESI RICOH

AFICIO 2032 proprietà jesi 2004 A.T.

SETT.I ARCHIVIO OFFAGNA/NOE

ANCONA OLIVETTI D COPIA 300 proprietà offagna 2005 no assistenza

DIP. III SERV.II NOE JESI

LANIER LD 118 proprietà jesi N.D. no assistenza

DIP. III SERV.II NOE ANCONA/OFFAGNA

SHARP AR 163 proprietà offagna N.D. no assistenza

DIP. III SERV.II NOE SENIGALLIA E URP

TOSHIBA STUDIO 20 noleggio ripe 2010 A.T.

DIP. III SERV.II

NOE FABRIANO/SASSOFERRATO LANIER 5618 noleggio sassoferrato 2010 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF SENIGALLIA

RICOH AFICIO 3030

PS proprietà senigallia 2006 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF SENIGALLIA CANON GP

335 proprietà senigallia 2005 A.T.

DIP. II SETT.III CIOF SENIGALLIA OLIVETTI

COPIA 8021 proprietà senigallia precedente 2002 no assistenza

DIP. II SETT. III CIOF SENIGALLIA olivetti d copia

2500 mf noleggio senigallia 2010 A.T.

DIP. III governo del territorio

OLIVETTI D COPIA 400 proprietà

Via Menicucci,

1 2005 A.T.

DIP. III

xerox

5655v_ftn noleggio

Via Menicucci

1 2010 A.T.

DIP. III SETT. I

area acque pubb. e sist. idrauliche

RICOH AFICIO 2045 proprietà

Via Menicucci, 1 - 2° piano 2004 A.T.

DIP. III SETT. I area ecologia

LANIER LD 127 proprietà

Via Menicucci, 1- 2° piano N.D. A.T.

DIP. III

SERV. II trasporti eccezionali kyocera mita km4050mf noleggio

Via Ruggeri 5

2010 A.T.

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DIP. II SETT.III CENTRO PER LA

FORMAZIONE DI ANCONA TOSHIBA E STUDIO 350 proprietà

Via R. Sanzio 2004 A.T.

DIP. II SETT.III CENTRO IMPIEGO ANCONA NASHUATEC

2205 proprietà Via

Ruggeri, 3 2002 A.T.

DIP.II SETT. III CIF ANCONA lanier 5622 noleggio

Via Ruggeri 3

2010 A.T.

DIP. II SETT. III infotec is 2175 noleggio

Via Ruggeri 3 -

1^ piano 2010 A.T.

DIP. II SETT. III nashuatec 645 noleggio

Via Ruggeri 3 -

1^ piano 2010 A.T.

SETT. I affari istituzionali KONICA 1015 proprietà

Via Ruggeri, 3 -

archivio precedente 1998 A.T.

SETT. I GRUPPI CONSILIARI olivetti d copia

2500 noleggio

Via Ruggeri 3/i

2010 A.T.

DIP. II SETT. IV CULTURA xerox

5655v_ftn noleggio Via

Ruggeri 3 2009 A.T.

DIP. II kyocera mita km4050m-af noleggio

Via Ruggeri 5

2010 A.T.

DIP. II governance, progetti e finanza OLIVETTI D

COPIA 45 proprietà

Via Ruggeri, 5 -

2° piano 2003 A.T.

SETT. II area contratti OLIVETTI D COPIA 400 proprietà

Via Ruggeri, 5 -

2° piano 2005 A.T.

SETT. II area risorse umane OLIVETTI D COPIA 400 proprietà

Via Ruggeri, 5 -

3° piano 2005 A.T.

DIP. I SETT.I kyocera mita km4050mf noleggio

Via Ruggeri 5

2010 A.T.

SETT. I affari istituzionali INFOTEC 4182

MF proprietà

Via Ruggeri, 5 - 3° piano - corridoio

presidenza N.D. no assistenza

SETT.I stampe/fotocopie xerox

5675v_ftn noleggio

Via Ruggeri 5 - piano terra

2009 A.T.

SETT.I stampe/fotocopie ricoh mpc 4000

ad noleggio

Via Ruggeri 5 - piano terra

2010 A.T.

SETT.I stampe/fotocopie ricoh 1107 ex noleggio

Via Ruggeri 5 - piano terra

2010 A.T.

Occorre rilevare innanzi tutto la notevole diminuzione del numero di macchine (passate da 43 censite nel 2008 alle attuali 32) a seguito dell'applicazione del Piano triennale 2008/10. Le nuove macchine prese a noleggio sono mediamente più potenti delle precedenti e sono pertanto in grado di soddisfare al contempo le esigenze di più uffici. Il Settore Bilancio, Società partecipate, Politiche comunitarie, Economato e Patrimonio mobiliare gestisce l’intero parco macchine stampa e copia, provvedendo alla loro fornitura e a garantire l’indispensabile supporto manutentivo. L’approvvigionamento di tali attrezzature si è evoluto negli anni passando dall’acquisizione in proprietà, agganciata a contratti pluriennali di assistenza e manutenzione, al loro noleggio a costo copia inclusivo anche del materiale di consumo, dell'assistenza tecnica e dello smaltimento dei rifiuti di stampa. Il costo complessivo sostenuto nel corso del 2011 per la gestione del predetto parco macchine è di € 55.649,74, in lieve diminuzione rispetto ai costi sostenuti prima

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dell'attuazione del piano triennale 2008/10, a fronte di un generale aumento dei fabbisogni. Occorre considerare infatti che negli ultimi anni è notevolmente aumentato il fabbisogno di copie con particolare riferimento alle copie a colori, notoriamente più costose di quelle in bianco e nero.

2.1.3. Postazioni informatiche: Personal computer

La modalità di gestione dei Personal Computer dell’Ente si è ampiamente rinnovata, tramite un lungo percorso di razionalizzazione iniziato a partire dal secondo semestre 2006. Ad influire su tale processo sono stati principalmente due fattori. Da un lato l'evoluzione delle competenze dell'Amministrazione provinciale, che ha determinato tra l'altro un nuovo assetto logistico degli uffici, dislocati in più sedi separate da distanze relativamente elevate (due sedi centrali, 4 sedi dei CIOF, 4 sedi NOE, 3 sedi IAT); dall'altro la rapida espansione del bisogno di supporto tecnologico e la conseguente crescita delle richieste di servizi informatici, anche evoluti, in relazione ai sempre più numerosi servizi fruiti dai cittadini tramite strumenti telematici, nel rispetto dei principi promossi dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD). In tale contesto, in applicazione del Piano triennale 2008/10, negli ultimi anni sono proseguite le attività per la razionalizzazione e la riduzione dei costi di manutenzione dei desktop della Provincia di Ancona che è stata perseguita attraverso l’avvio di una ristrutturazione organizzativa e tecnologica dei precedenti processi. In particolare:

il passaggio dalla “gestione su commessa” alla “gestione a magazzino” dei nuovi acquisti di desktop e di stampanti per semplificare la gestione delle piattaforme;

la graduale riduzione del ciclo di vita del desktop ad un massimo di 5 anni per ridurre i costi di adeguamento delle risorse delle macchine ai nuovi software;

l’utilizzo di stampanti di gruppo di lavoro piuttosto che personali; la riduzione delle piattaforme delle stampanti per ridurre gli sprechi nei materiali di

consumo, in particolare nella varietà e nel riciclo delle cartucce di inchiostro; l’adozione generalizzata delle tecnologie Landesk Management Suite e AMT- vPro

per ridurre i costi di manutenzione conservativa connessi alle operazioni di diagnostica, spostamento e ripristino dei Personal Computer in caso di incidenti;

l’estensione generalizzata della tecnologia Citrix Metaframe per ridurre i costi operativi di prima implementazione e aggiornamento dei software;

la diffusione dell’archiviazione dei file nelle cartelle di rete per la riduzione dei costi di ripristino dei dati e di sostituzione dei dispositivi locali di memorizzazione di massa;

la graduale diffusione delle best-practices di ITIL perché la “qualità non è un costo” e l’adozione di processi di miglioramento continuo diminuisce gli oneri connessi alle inefficienze di tipo gestionale ed organizzativo.

Alla fine del 2011 la situazione del parco PC è visibile con il grafico a torta che segue dove risaltano gli effetti della modifica delle politiche di acquisto e gestione: le prime 5 piattaforme acquisite nell’ambito della nuova gestione a magazzino coprono insieme più dell’ 88% del parco attualmente censito (mancano strutture periferiche e aule CIOF) con una drastica semplificazione della complessità precedente, composta da una eccessiva numerosità delle piattaforme gestite, e un livello più elevato di uniformità tecnica e gestionale.

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13 IBM(2,42%)6 EQ35M

(1,12%)

179 DQ45CB(33,33%)

84 DQ965GF(15,64%)

66 DQ57TM(12,29%)

91 DQ35JO(16,95%)

43 D945GTP(8,01%)

938 1 (0,19%)

09AC 1 (0,19%)

0CRH6C 1 (0,19%)

0MG022 1 (0,19%)

0MY171 3 (0,56%)

0XC7MM 5 (0,93%)

309B 1 (0,19%)

440BX Desktop Reference Platform 1 (0,19%)

A7V400-MX 1 (0,19%)

A7V600-X 1 (0,19%)

A7V8X 1 (0,19%)

A8V-MX 2 (0,37%)

D945GTP 43 (8,01%)

D946GZIS 1 (0,19%)

DQ35JO 91 (16,95%)

DQ45CB 179 (33,33%)

DQ57TM 66 (12,29%)

DQ965GF 84 (15,64%)

DSBV-D 1 (0,19%)

E946GZ 1 (0,19%)

EQ35M 6 (1,12%)

G945MK 1 (0,19%)

IBM 13 (2,42%)

K8M800-8237 1 (0,19%)

K8N-E-Deluxe 6 (1,12%)

K8V-MX 1 (0,19%)

K8V-X 1 (0,19%)

K8V-X SE 10 (1,86%)

M2V-TVM 1 (0,19%)

MPAD-MSAE Customer Reference Boards 1 (0,19%)

MS-6712 2 (0,37%)

P4PE-X/TE 1 (0,19%)

P5V800-MX 3 (0,56%)

Virtual Machine 5 (0,93%)

Elaborazione 2011- AIT - Area Informatica e Telematica © Nella figura è rappresentata l’attuale distribuzione delle piattaforme diverse in uso sui PC dell’Ente. Le piattaforme totali sono 34. Il risultato del passaggio dalla “gestione su commessa” alla “gestione a magazzino” dei nuovi acquisti di desktop, visibile sommando il peso percentuale delle 5 piattaforme più numerose (>86%), riduce il numero di piattaforme gestite così determinando rilevanti economie di gestione nelle attività di manutenzione, nella gestione del magazzino delle parti di ricambio e nel knowledge management delle componenti in uso.

2.1.4. Postazioni informatiche: Stampanti

Il precedente piano triennale 2008/10 aveva operato una scelta precisa e rigorosa in relazione al parco stampanti a favore di una specifica tipologia di macchine, dotate di un dispositivo tecnologico prodotto per il momento unicamente dalla ditta Xerox. Tale Ditta usa la tecnologia dell’inchiostro solido, un materiale inerte e non tossico. Il cambio degli stick nei quattro colori base (nero, giallo, rosso ed azzurro) avviene in modo semplice, a caldo e senza nessun pericolo per l’utente. Tutti i modelli ad inchiostro solido sono a zero emissioni e mantengono un’ottima qualità di stampa su ogni tipo di carta. La scelta operata con il piano triennale 2008/10 è chiaramente motivata dall'esigenza di coniugare la qualità della stampa con garanzie di tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti e degli utenti dell'Amministrazione provinciale. Negli ultimi anni si è infatti molto discusso sui possibili effetti delle polveri di toner, dei composti organici volatili e dell’ozono emessi nell’aria all’interno dei locali, attraverso la manipolazione e l’uso di stampanti laser e fotocopiatrici. La scelta operata dalla Provincia ha permesso di ottenere il massimo delle garanzie in tal senso, unitamente a numerosi altri vantaggi, quali:

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ottima qualità di stampa che risponde alle diverse esigenze dei vari uffici (colore, fronte retro, velocità, qualità, ecc.);

mantenimento della stessa qualità di stampa usando supporti diversi sia come riciclo che come grammatura;

utilizzo di stampanti di rete collocate strategicamente per “servire” le esigenze di un ben preciso gruppo di lavoro;

razionalizzazione della gestione dei materiali di consumo (l'alta varietà dei modelli di stampante infatti rende particolarmente onerosa la gestione dei materiali di consumo, ormai troppo diversi e costosi per disimpegnare le richieste di ogni utente; se si considera che le cartucce d’inchiostro ad esempio hanno anche una scadenza si comprende come sia farraginoso tenere un magazzino sempre rifornito per diverse decine di modelli diversi).

Rispetto alle stampanti a getto d’inchiostro e alle stampanti laser, le nuove stampanti a inchiostro solido hanno inoltre numerose caratteristiche di pregio, quali:

qualità di stampa più uniforme pagina dopo pagina su qualsiasi supporto; maggiore facilità nell'utilizzo, senza cartucce da caricare e scaricare e senza

sporcarsi; minore quantità di materiali di scarto in assenza di cartucce da smaltire e con un

imballaggio estremamente ridotto; nessuna arricciatura o raggrinzimento, che spesso affliggono le stampanti a getto

d'inchiostro e laser a colori; minor numero di componenti, pertanto minore possibilità che qualcosa non funzioni; maggiore velocità rispetto alla tecnologia a getto d'inchiostro; non è necessaria carta speciale, a differenza di alcune stampanti a getto

d'inchiostro; l'inchiostro solido stampa una gamma di colori più ampia rispetto alla maggior parte

degli apparecchi laser a colori; la periferica di gruppo inoltre non dipende da nessuna stazione ed è quindi

disponibile sempre sulla rete per tutti coloro che hanno la necessità di accedervi. In applicazione del Piano 2008/10 ed in relazione agli acquisti effettuati negli ultimi anni il numero di modelli Phaser SolidInk è salito a quota 90. Il totale delle periferiche provinciali ammonta a circa 300 con la presenza ancora di diverse tecnologie a distribuzione individuale.

2.2 - PROGRAMMAZIONE INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE Gli interventi di razionalizzazione delle dotazioni strumentali si ispirano ad alcuni principi comuni alle diverse tipologie di macchine:

preferenza (salvo per i PC) per i contratti di noleggio e comodato in luogo dei contratti di acquisto, anche al fine di disporre sempre di macchine aggiornate e all'avanguardia, con ottimi standard di performance;

preferenza per macchine multifunzione (fotocopiatrice+stampante+fax+scanner) di rete, che possano essere utilizzate congiuntamente da gruppi di lavoro e che consentano pertanto di ridurre il numero complessivo di macchine presenti, anche in un'ottica di riduzione delle emissioni e di tutela della salute dei dipendenti e degli utenti;

preferenza per un parco macchine il più possibile uniforme, anche al fine di ottimizzare l''eventuale approvvigionamento di consumabili e gli interventi di

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assistenza tecnica; a tal fine gli interventi di acquisizione di nuove macchine devono essere fortemente coordinati, nello specifico, i responsabili dei procedimenti di acquisizione devono preliminarmente concordare i requisiti della nuova macchina con gli uffici competenti per l'assistenza tecnica e l'acquisto di materiale consumabile (ovvero con l'Area Telematica ed Informatica e con l'Area Economato);

necessità di promuovere, anche attraverso indirizzi, circolari e brevi corsi di formazione, un utilizzo consapevole, esperto e responsabile del parco macchine a disposizione, sia al fine di massimizzarne le potenzialità (con conseguente risparmio di tempo), sia di evitare inutili sprechi, dannosi peraltro anche per l'ambiente.

Per quanto riguarda l'approvvigionamento di consumabili si continuerà ad utilizzare prevalentemente il MEPA, visti i buoni risultati ad oggi raggiunti, e per quanto riguarda il relativo smaltimento si proseguirà, ove possibile, nella ricerca di formule contrattuali prive di oneri per l'Amministrazione come quella attualmente in essere. Di seguito sono descritti gli interventi previsti per le diverse tipologie di macchine.

2.2.1. Apparecchiature fax

Il principale obiettivo per il triennio 2011/13 è quello di perseguire via via un minor uso delle apparecchiature fax, il cui utilizzo può essere in larga parte sostituito dalle nuove tecnologie, quali macchine multifunzione, e-mail e PEC. Tuttavia si ritiene pur sempre necessario mantenere un numero minimo di apparecchiature fax destinate a soddisfare il fabbisogno delle numerose sedi operative dell'Amministrazione (si pensi ai CIOF, ai NOE e agli IAT) e soprattutto a rispondere alle esigenze degli utenti più deboli (ad esempio i cittadini che si rivolgono ai CIOF), che non sono in grado di avvalersi delle nuove strumentazioni tecnologiche. Come previsto anche dal piano triennale 2008/10, l’assegnazione dei fax, in ogni caso, è effettuata ad uso comune di un gruppo di lavoro e non individuale. I fax devono pertanto essere allocati in posizione strategica tale da non recare disagio ai dipendenti che ne fanno uso. Per quanto riguarda i fax di proprietà dell'Ente, sono previsti unicamente interventi di piccola manutenzione, per garantire il buon funzionamento di macchine ormai datate, nei limiti in cui l'intervento di manutenzione richiesto sia economicamente conveniente. In ogni caso non è previsto alcun nuovo acquisto di apparecchiature fax. Le macchine di proprietà che saranno via via dismesse per obsolescenza saranno sostituite solo previa motivata richiesta del dirigente competente ed in ogni caso previo l'esperimento delle seguenti verifiche:

in primo luogo si verificherà se l'apparato può essere eliminano, provvedendo a sostituirlo unicamente mediante soluzioni tecnologiche. Nello specifico i fax entranti possono essere deviati in ricezione sulle e-mail dei dipendenti interessati;

in secondo luogo si verificherà la possibilità di attivare la funzione fax nelle macchine già a disposizione dell'Amministrazione; molte stampanti e fotocopiatrici già a disposizione dell'Amministrazione sono infatti multifunzione e possono essere utilizzate anche come fax, sfruttandone pertanto appieno tutte le potenzialità. Anche in questo caso tutto il traffico fax in entrata e in uscita dell'apparecchio dismesso possono essere agevolmente deviati alla macchina multifunzione;

in terzo luogo (e solo se le prime due soluzioni siano risultate non praticabili, ad esempio perché il fax da dismettere è l'unico presente nella sede operativa interessata), sarà valutata un'estensione del contratto di comodato d'uso in essere, mediante la consegna di un nuovo apparato fax;

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in quarto luogo, nel lungo periodo, è da prevedersi la progressiva sostituzione di tutte le apparecchiature fax, con macchine multifunzione, omogenee, da acquirsi con modalità contrattuali diverse dall'acquisto.

Nel breve periodo, sono inoltre in corso interventi volti a migliorare le condizioni del contratto di comodato d'uso in essere, di modo da accrescere i numerosi vantaggi già descritti al paragrafo 1.1.1. Gli obiettivi, in particolare, sono i seguenti:

sostituire i numerosi contratti (attivati per i diversi fax presenti in Provincia) con un unico contratto quadro che riguardi tutto il parco macchine (attualmente si tratta di 28 fax), che sia modificabile a seconda delle esigenze;

rendere più flessibile il contratto, sostituendo il vincolo triennale con un vincolo annuale, che consente all'Amministrazione di cambiare agevolmente programmazione e di approfittare delle novità che emergono via via sul mercato (ad esempio: eventuali nuove convenzioni consip particolarmente convenienti per macchine multifunzione);

limitare l'obbligo di acquisto dei consumabili rigenerati al consumo effettivo dell'Amministrazione provinciale (viene meno pertanto l'obbligo di acquistare consumabili per un valore annuo pari all’incirca al valore di mercato della macchina fornita in comodato);

possibilità di sostituire le macchine in comodato anche durante il periodo contrattuale e non solo al termine, senza modifiche del termine finale, a garanzia della perfomance delle apparecchiature.

2.2.2. Macchine fotocopiatrici

Nel triennio 2011/2013, proseguiranno le azioni di razionalizzazione avviate con l'attuazione del Piano triennale 2008/10, con particolare riferimento ai seguenti interventi: a) ogni eventuale nuova acquisizione sarà preceduta da una valutazione delle disponibilità, dei fabbisogni, della possibilità di una diversa distribuzione delle risorse strumentali esistenti; b) saranno in ogni caso preferiti contratti di noleggio e comodato, in luogo di contratti di acquisto, anche al fine di disporre sempre di macchine all'avanguardia e con i migliori standard di tempo e qualità di stampa; c) saranno preferite copiatrici in grado di lavorare in rete a supporto di un maggior numero di utenti ed in modo centralizzato, con conseguente riduzione del loro numero complessivo; d) saranno preferite le macchine multifunzione di rete dotate di quegli accessori e tecnologie che consentano il risparmio di altre macchine per ufficio (fax, scanner, ecc.), tenendo altresì conto della necessità di ridurre le inevitabili immissioni negli ambienti di lavoro conseguenti all’utilizzo di copiatrici, stampanti, fax, ecc. in spazi contenuti; e) saranno preferite macchine di tipologia uniforme, al fine di razionalizzare gli eventuali acquisti di consumabili e gli interventi di assistenza tecnica; f) saranno in ogni caso presi in esami i parametri di prezzo-qualità previsti dalle convenzioni Consip, e si procederà ad acquisizione con bandi propri sono in presenza di parametri più convenienti di quelli offerti dalle convenzioni Consip; Le macchine fotocopiatrici, inoltre, ove possibile, dovranno essere utilizzate con la modalità fronte-retro allo scopo di contenere in modo significativo l’uso della carta. Si dovrà altresì preferire la modalità bianco-nero, limitando l'uso delle copie a colori, più costose, allo stretto indispensabile. In un'ottica di lungo periodo, al fine di ottimizzare la gestione amministrativa e tecnica, occorre prevedere la sostituzione dei numerosi contratti (attivati per le diverse macchine

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presenti in Provincia) con un unico contratto quadro che riguardi l'intero parco macchine copiatrici.

2.2.3. Personal computer

In tema di programmazione di interventi di razionalizzazione ci si è concentrati sulla riduzione dei costi di manutenzione dei desktop della Provincia di Ancona che viene perseguita attraverso una ristrutturazione organizzativa e tecnologica dei precedenti processi. In particolare: 1. il passaggio dalla “gestione su commessa” alla “gestione a magazzino” dei nuovi acquisti di desktop per semplificare la gestione delle piattaforme; 2. la riduzione del ciclo di vita del desktop ad un massimo di 5 anni per ridurre i costi di adeguamento delle risorse delle macchine ai nuovi software; 3. l’adozione generalizzata delle tecnologie Landesk Management Suite e AMt- vPro per ridurre i costi di manutenzione conservativa connessi alle operazioni di diagnostica, spostamento e ripristino in caso di incidenti; 4. l’estensione generalizzata delle tecnologie Citrix Metaframe per ridurre i costi operativi di prima implementazione e aggiornamento dei software; 5. la diffusione dell’archiviazione nelle cartelle di rete per la riduzione dei costi di ripristino dei dati e di sostituzione dei dispositivi locali di memorizzazione di massa; 6. la graduale diffusione delle best-practices di ITIL perché la “qualità non è un costo” e l’adozione di processi di miglioramento continuo diminuisce gli oneri connessi alle inefficienze di tipo gestionale ed organizzativo. Di seguito si riporta una descrizione di dettaglio dei problemi e dei provvedimenti attivati per la loro risoluzione. 1. Gestione “a magazzino” degli acquisti di nuovi desktop. Dal 2006 la Provincia di Ancona è passata dalla gestione “a commessa” alla gestione “a magazzino” degli acquisti di nuovi Personal Computer. Il precedente processo di acquisizione di nuovi desktop per attrezzare nuove postazioni di lavoro o per sostituire apparati obsoleti veniva innescato da una richiesta dirigenziale all’Area Informatica e Telematica (AIT), come del resto previsto dall’ordinamento che mette in capo al dirigente la responsabilità sulle risorse finanziarie, umane e strumentali. La richiesta, spesso effettuata su impulso di un dipendente, veniva accompagnata dalle risorse finanziarie di pertinenza del Dirigente. L’Area Informatica e Telematica procedeva all’acquisizione e implementazione, eventualmente dopo aver aggregato diverse richieste provenienti dai settori. Negli anni il processo descritto ha comportato un moltiplicarsi di piattaforme diverse con un incremento dei costi per la loro gestione e per la gestione dei componenti di ciascuna piattaforma (RAM, dischi, schede, driver, ecc.). I risultati dei primi cinque anni della nuova gestione sono ben visibili. Alla fine del 2011 sebbene le diverse piattaforme gestite siano ancora 34, la prime cinque per numerosità costituisco più dell’86% del parco totale. L’obiettivo della gestione “a magazzino” è di fare in modo che le prime 5 piattaforme costituiscano il 95% dei desktop in uso al personale dipendente. Il risparmio atteso deriva dalla drastica riduzione della componentistica e dei relativi programmi di gestione, nonché dalla possibilità di clonare un ristretto numero di sistemi per il ripristino totale del PC. Eventuali acquisti autonomi e non conformi da parte degli uffici, rispetto alle piattaforme gestite, dovranno poter essere sanzionati qualora non avessero sufficienti giustificazioni. 2. Mantenimento del ciclo di vita del desktop ad un massimo di 5 anni.

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Alla fine del 2011 il PC più vecchio utilizzato in Provincia è stato acquistato nel 2006 I Personal Computer più vecchi generano difficoltà nel reperimento della componentistica da sostituire in caso di guasto e necessitano di attività di aggiornamento più frequenti in caso di evoluzione del software. In quest’ultimo caso il nuovo software di solito richiede risorse più potenti di memoria e di processo, che in molti casi genera una richiesta di aggiornamento sistemistica. E’ quindi possibile ridurre i costi di manutenzione attraverso la riduzione della vita operativa del PC. Si consideri che il costo di un PC standard acquisito con l’ultimo affidamento dalla Provincia (determinazione del dirigente Sett. I n. 315 del 30/08/2010) è di € 526,00, Iva esclusa, un prezzo che è inferiore al costo di una giornata uomo di un sistemista junior reperito come fornitura di servizio da una qualsiasi ditta di settore presso il mercato locale. Poiché nel corso del 2011 non si è proceduto all’acquisto di nuovi PC per via del patto di stabilità l’obiettivo dell’Area Informatica e Telematica è di riprendere la politica degli acquisti e sostituzioni per stabilizzare il più possibile la manutenzione di un parco della parte amministrativa (eccetto le aule dei centri di formazione) con PC di età inferiore ai 5 anni . 3. Adozione generalizzata di piattaforme e software che supportano la gestione remota del desktop. Dalla fine del 2005 il mercato dei sistemi di Personal Computing ha incominciato a differenziare l’offerta oltre che per potenza e capacità anche per destinazione d’uso: uso domestico, in mobilità, per il multimediale, aziendale, per la sanità, ecc. Il PC aziendale è oggi un oggetto molto differente da quello domestico: essendo progettato sul presupposto di un suo funzionamento in rete LAN (Local Area Network) esso sarà sempre più orientato ad una gestione e manutenzione di tipo centralizzato e remoto, in grado di conseguire consistenti risparmi nelle fasi diagnostiche, di spostamento e di ripristino. Già oggi la Provincia è dotata di un sistema di inventario hardware e software (Landesk Management Suite – LMS), in grado di elencare in modo dettagliato e in tempo reale tutti i componenti hd e sw di ogni PC collegato in rete. Ad ogni accensione un apposito software verifica i componenti del PC e li confronta con un data base locale dove sono memorizzati i dati della verifica precedente. Soltanto se queste due rilevazioni si dimostrano diverse, il PC trasferisce via rete i dati aggiornati ad una data base centrale che li raccoglie ai fini statistici, gestionali e operativi le informazioni su tutto l’installato dell’Ente. Dal 2006 la Provincia acquisisce PC dotati del sistema Active Managment Technolgy AMT-vPro che permettono capacità di gestione remota attraverso un sottosistema continuamente connesso alla rete aziendale, anche a Personal Computer spento. Combinando le due tecnologie (Landesk e AMT-vPro) è possibile fare una diagnosi remota, individuare la tipologia dei componenti hardware e/o software interessata dai problemi, operare una soluzione da remoto oppure, se necessario, recarsi sul posto con tutto il necessario alla soluzione del caso. Con tale sistema si possono realizzare consistenti risparmi nel segmento della manutenzione ordinaria. E su questo la Provincia costituisce una eccellenza. La stessa Intel, azienda americana leader mondiale dei processori per computer, si è interessata della applicazione di questa tecnologia presso la Provincia di Ancona, realizzando un case study esposto presso il proprio sito Internet dal titolo eloquente “Delivering positive ROI through Intel Core 2 Processor with vPro Technology” (http://www.intel.com/cd/business/enterprise/emea/eng/casestudies/391592.htm). Alla fine del 2011 l’adozione di PC con sistema AMT-vPro ha superato l’86% del parco delle macchine in uso presso i dipendenti.

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Il completamento della diffusione della nuova tecnologia è condizionato dai tempi di acquisto e di dispiegamento dei nuovi PC con sistema AMT-vPro, che attualmente vedono l’ultimo fornitura ferma al 2010, a causa delle problematiche di rispetto del patto di stabilità dell’Ente che hanno impedito di ripristinare il magazzino nel corso del 2011. 4. Estensione delle centralizzazioni software: Applicazioni Basate su Server (Server Based Computing) e Virtualizzazione Applicativa (Thinstall). A partire dal secondo semestre 2003, con il graduale dispiegamento del software Citrix Metaframe, che realizza il Server Based Computing, si è registrato un rilevante incremento della produttività della Provincia e dell’AIT. Prima dell’introduzione di tale software accadeva che per ogni singolo aggiornamento di ogni singola procedura amministrativa si generava la necessità di un aggiornamento del relativo software su ogni PC su cui la procedura era installata e funzionante. In pratica, ogni aggiornamento un tecnico informatico si recava presso la postazione utente per fare l’aggiornamento, con una contemporanea interruzione del servizio per l’utente interessato. Si consideri che per alcune applicazioni, ad es. le Paghe, gli aggiornamenti avvenivano al ritmo di circa uno al mese. Con le applicazioni basate su server (Server Based Application) i programmi sono installati e vengono eseguiti esclusivamente sui server; sebbene il risultato venga visualizzato sul monitor e l’utente percepisca le attività come se venissero svolte integralmente sul proprio PC. Attualmente le applicazioni amministrative basate sul paradigma del Server Based Computing di Citrix Metraframe sono 15, in gran parte quelle fornite dalla ditta ADS che interessano la gran parte delle postazioni aziendali, mentre per le Paghe l’applicazione è stata migrata su architettura Web-based. Nel prossimo periodo sarà completato il dispiegamento dei servizi di Server Based Computing per le applicazioni amministrative in uso presso i CIOF. 5. Diffusione dell’archiviazione nelle cartelle di rete. I dipendenti della Provincia che utilizzano postazioni di lavoro sono stati immessi, a partire dal primo semestre 2003, in un sistema di Dominio che distribuisce profili, diritti e permessi sulle risorse disponibili della infrastruttura informatica e telematica dell’Ente. In questo modo è stato possibile, tra i tanti obiettivi perseguiti e raggiunti con quel passaggio, attivare sistemi di archiviazione in rete a disposizione dell’utente censito sul Dominio provinciale. Ogni utente dispone sulla rete di una propria cartella personale (conosciuta come unità U:) e può accedere ad una o più cartelle di gruppo (conosciute come le cartelle contenute nella unità V:). La cartella personale è accessibile solo e soltanto dall’utente cui è intestata. Le cartelle di gruppo possono essere accedute da gruppi di utenti cui sono stati individualmente assegnati permessi di accesso ed operativi (lettura, scrittura, modifica, cancellazione, ecc.). Così il personale di ogni struttura organizzativa o del medesimo progetto può condividere gli stessi documenti. Il sistema della archiviazione in cartelle di rete riduce drasticamente i costi di trasporto e di condivisione dei documenti. Ogni utente può accedere al Dominio da qualsiasi PC connesso alla rete provinciale digitando le proprie credenziali e, dopo l’accesso, raggiungere e trattare tutti i documenti nelle proprie cartelle di rete (cartella personale e cartelle di gruppo), e quindi in totale indipendenza e autonomia dal dover obbligatoriamente usare il proprio PC. In questo modo, peraltro, l’Area Informatica può assicurare il backup centralizzato su server dei documenti archiviati in rete. Questa nuova capacità disponibile in rete permette all’utente di fare copie periodiche dei dati memorizzati sul proprio disco fisso e, se questo si guasta, permette di recuperare agevolmente le informazioni tramite un’operazione di ripristino, dietro richiesta ai tecnici dell’Area Informatica e Telematica.

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Il sistema dell’archiviazione di rete è poco conosciuto all’interno dell’Ente. Coloro che lo conoscono lo utilizzano soprattutto per scopi di backup dei propri documenti, tramite la copia periodica di questi dal disco fisso del proprio PC alle cartelle di rete. Un numero molto esiguo di utenti di Dominio utilizzano il sistema dell’archiviazione di rete per rendere indipendente l’accesso ai propri documenti dalla propria postazione di lavoro. Per favorire la diffusione dell’utilizzo dell’archiviazione di rete, e conseguire i notevoli risparmi che ne derivano, proseguiranno le attività di sensibilizzazione degli utenti e la materia sarà compresa nell’ambito di appositi corsi di formazione per il miglioramento dell’uso delle strumentazione informatiche dell’Ente. 6. Diffusione delle best practice ITIL nella gestione delle attività di erogazione dei servizi informatici. L’ Information Technology Infrastructure Library (ITIL) non e' cioè un modello teorico, è un insieme di linee guida ispirate dalla pratica (Best Practices) nella gestione dei servizi IT (IT Service Management) e consiste in una serie di pubblicazioni che forniscono indicazioni sull'erogazione di servizi IT di qualità e sui processi e mezzi necessari a supportarli. ITIL è basato su un modello per processi sui funzionamenti di controllo e gestione dell’esercizio spesso accreditati a William Edwards Deming. Le raccomandazioni di ITIL sono state sviluppate a partire anni ottanta dalla Central Computer and Telecommunications Agency (CCTA) del Governo Britannico in risposta alla crescente dipendenza dall’information technology. Secondo ITIL i tre obiettivi dell'IT Service Management (ITSM) sono i seguenti:

allineare i servizi IT con i bisogni correnti e futuri del business e dei clienti; migliorare la qualita' dei servizi IT erogati; ridurre i costi fissi di erogazione dei servizi.

La filosofia ITIL adotta un approccio process-driven che si può utilizzare in organizzazioni sia grandi che piccole L'IT service management e' scomposto in una serie di processi integrati e correlati tra loro. Nella Provincia di Ancona è possibile ripensare processi e procedure dell’Area Informatica anche in un’ottica di Business Process Reingeneering per recuperare efficienza operativa e impostare un controllo di gestione. In particolare è possibile tramite ITIL rivedere in chiave benchmarking il sistema dei servizi erogati, portare cultura organizzativa e motivazione, migliorare la customer satisfation degli utenti e dimostrare il valore dei servizi ICT aziendali. La rivisitazione di alcuni processi secondo le linee guida sarà preceduta da corsi che interesseranno tutti gli addetti dell’Area Informatica e Telematica. Progettazione, realizzazione ed erogazione di corsi per il miglior uso della stazione di lavoro e degli strumenti informatici e telematici a disposizione dell’utenza interna. La necessità di livelli di maggiore efficacia, efficienza e produttività nell’utilizzo delle strumentazioni informatiche a disposizione indirizza una nuova linea di attività nell’ambito del nuovo Piano di Razionalizzazione, costituita dalla progettazione, realizzazione ed erogazione di corsi per l’utenza interna. Oltre ai classici aspetti teorici verrà dedicata una particolare attenzione alla specifica realtà degli strumenti in uso presso la Provincia di Ancona, con la diffusione di standard di comportamento, di esperienze accumulate e testate e di best practice riconosciute nell’ambito operativo.

2.2.4. Stampanti

Nel corso del triennio 2011/13 l’Amministrazione dovrà razionalizzare definitivamente l’utilizzo delle periferiche, per omogeneizzare tutto il parco macchine con la tecnologia

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scelta anni fa per motivi economici ecologici e di salute personale (si veda in proposito il par. 1.1.4). L'omogeneizzazione del parco macchine dovrà preferibilmente avvenire con modalità contrattuali diverse dall'acquisto (ad esempio il comodato d'uso o il noleggio). Contemporaneamente la dirigenza provinciale dovrà collaborare con l’Area Informatica e Telematica per riorganizzare gli uffici e passare così dall’utilizzo “individuale” delle periferiche stampanti a quello di “gruppo”, una condizione indispensabile per ridurre i costi e gli interventi tecnici. I primi vengono raggiunti quasi automaticamente: utilizzare un solo tipo di periferica comporta grandi vantaggi nell’approvvigionamento del materiale di consumo e nell’utilizzo del supporto cartaceo; i secondi diminuiscono per effetto della ridondanza nelle potenzialità di ogni stazione di lavoro permettendo SLA più estesi e maggiore produttività personale. Infine il riordino delle stampanti e le convenzione di utilizzo in comodato o in noleggio permettono di contenere i costi dei materiali di consumo e di avere gli interventi di assistenza in modo automatico, inoltre questa soluzione risolve definitivamente il problema dell’approvvigionamento del materiale di consumo che verrebbe recapitato direttamente all’indirizzo della periferica interessata.

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PARTE III: SERVIZI DI TELEFONIA MOBILE

3.1 - ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE Nel rispetto del dettato normativo di cui al comma 595 dell’articolo 2 della legge n. 244 del 2007 (Finanziaria 2008), la gestione delle utenze di telefonia mobile presso l'Amministrazione provinciale avviene secondo le previsioni della “Disciplina per l’assegnazione e l’utilizzo dei cellulari di servizio ai Dirigenti e al personale dipendente” adottata dalla Giunta provinciale in data 25/11/2008, con deliberazione n. 546. Il numero complessivo di utenze di telefonia mobile intestate alla Provincia di Ancona ammonta, al 31/12/2010, a n. 185 utenze di fonia e n. 126 utenze attivate per il solo traffico dati. Il servizio di telefonia mobile comprende anche il noleggio di apparati telefonici e chiavi USB per l'accesso ad internet. Il numero di apparati complessivi noleggiati dalla Provincia di Ancora al 31/12/2010 è pari a 207, così suddivisi: Convenzione Consip Telefonia mobile 4 n. 167 Contratto Soluzione PA n. 40 In base alla richiamata DGP 546/2008, le utenze di telefonia mobile sono assegnate d'ufficio ai componenti della Giunta, al Segretario generale e ai Dirigenti dell'Ente. Inoltre, ai sensi dell’art. 2 comma 2 della predetta Disciplina: “Ogni Dirigente può concedere cellulare e SIM di servizio ai propri dipendenti, nei limiti e nei termini definiti dal contratto di telefonia mobile in vigore e dal presente contratto, per la durata dell'incarico e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l'uso”. Nello specifico, tutti i Dirigenti di Settore e di Servizio hanno assegnato sim e cellulari di servizio nell’ambito del proprio Settore/Servizio. L’assegnazione di utenze di servizio è stata effettuata al fine di soddisfare le seguenti esigenze: a) reperibilità; b) frequenti servizi fuori sede conseguenti ad attività di assistenza e manutenzione; c) attribuzione di posizione organizzativa con determinate caratteristiche di rintracciabilità. Nello specifico i profili dei dipendenti assegnatari delle utenze di servizio sono i seguenti:

titolari di posizioni organizzative; dipendenti con compiti di protezione civile; dipendenti con funzioni di vigilanza, sorveglianza, monitoraggio e controlli sul

territorio; dipendenti incaricati di frequenti servizi fuori sede conseguenti ad attività di servizio,

di manutenzione, direzione cantieri e rilevazione dati tecnici per progetti e rilevazioni ambientali.

Peraltro, tra le utenze complessivamente attivate, 12 non sono state assegnate singolarmente, ma sono a disposizione dei settori per esigenze di reperibilità, turnazione, missione, ecc. La media mensile del traffico prodotto dai dipendenti è pari a Euro 3,64, come desunta dai report riepilogativi delle utenze assegnate a dipendenti dell’Amministrazione con esclusione della qualifica dirigenziale (dati 2010). Inoltre, la citata “Disciplina per l’assegnazione e l’utilizzo dei cellulari di servizio ai dirigenti e al personale dipendente” prevede specifiche verifiche sull’utilizzo delle utenze di servizio e precisamente:

con cadenza bimestrale, è prevista una verifica degli addebiti fatturati dal gestore di telefonia mobile per il traffico prodotto dalle utenze mobili assegnate ai dipendenti (la predetta verifica riguarda il solo importo fatturato per il traffico telefonico prodotto da ogni dipendente);

con cadenza semestrale, sono previste verifiche a campione sul 5% delle utenze assegnate ai dipendenti (in questo caso la verifica riguarda il dettaglio delle comunicazioni effettuate dai dipendenti sorteggiati con campione casuale).

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Al 31/12/2010, in sede di verifica, da parte dei dirigenti, non è stato rilevato alcuno scostamento significativo dalla media consolidata della spesa e dei volumi di traffico prodotti dalle singole utenze. L’utilizzo dei cellulari di servizio è risultato pertanto rispettoso della disciplina provinciale e delle finalità di assegnazione dell’utenza. Dalle relazioni dei Dirigenti è emerso che, in generale, non è stato necessario procedere alla richiesta di chiarimenti, poiché non si sono presentate situazioni/anomalie che motivassero tale richiesta. E comunque, nei casi in cui si è proceduto alla richiesta di chiarimenti, dagli stessi non è emerso un utilizzo dell’utenza di servizio non in linea con i dettami della vigente disciplina. Pertanto non si sono ravvisate situazioni di utilizzo non corretto delle utenze di servizio, conseguentemente non è stato necessario adottare provvedimenti in merito. Sebbene il numero complessivo di utenze sia in parte aumentato rispetto al triennio 2006/2008, i costi sostenuti hanno subito una flessione di circa il 10%, attestandosi su circa € 70.000,00 annui, in relazione ai contratti più vantaggiosi stipulati negli ultimi anni, come di seguito riepilogati:

contratto Soluzione PA: dicembre 2006/dicembre 2008 (alcuni apparati sono rimasti in Soluzione PA sino al 2011);

convenzione Consip 4: dicembre 2008/maggio 2011 (il processo di migrazione da Soluzione PA a Consip 4 si è rivelato particolarmente oneroso);

convenzione Consip 5: maggio 2011 – scadenza prevista marzo 2014. Le condizioni di fornitura di Consip 5 sono in larga parte migliorative rispetto alla precedente convenzione, con particolare riferimento all'abbattimento dei costi di noleggio per apparati. Per cui si prevede nei prossimi anni un ulteriore contenimento delle spese per telefonia mobile. Si rappresenta, peraltro, che oltre il 40% dei costi sostenuti per la telefonia mobile è costituito non da consumi, ma dal pagamento della Tassa di Concessione Governativa (TCG) che ammonta ad € 12,91/mese per utenza mobile, importo spesso di gran lunga superiore al traffico prodotto.

3.2 - INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE PROGRAMMATI Il piano di razionalizzazione della spesa inerente la telefonia mobile per il triennio 2011/2013 si articola in più azioni finalizzate a garantire una oculata gestione del servizio di telefonia mobile. Di seguito si elencano le principali azioni previste:

continuità dei controlli e delle verifiche previste dalla DGP 546/2008, al fine di promuovere un utilizzo responsabile dello strumento di telefonia mobile e di evirare qualunque potenziale abuso;

passaggio ad un unico contratto per la telefonia mobile, nello specifico la Convenzione Consip 5 che prevede prezzi più convenienti, ciò comporta: la migrazione delle utenze telefoniche da Consip 4 a Consip 5; la definitiva cessazione del contratto Soluzione PA, i cui apparati saranno

cessati e sostituiti con più moderni e meno onerosi apparati Consip 5; limitazione delle utenze allo stretto indispensabile necessario a garantire la

continuità dei servizi e cessazione tempestiva delle utenze non più utili; limitazione dei modelli di apparato in uso, al fine di facilitare la relativa assistenza

tecnica. In proposito all'avvio di Consip 5, l'Area Informatica e Telematica ha operato una scelta di 3 modelli (uno per la categoria Top, uno per la categoria Intermedia, uno per la categoria Base). La scelta è stata operata in base alle caratteristiche tecnologiche degli apparati proposti e alla compatibilità con i sistemi

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operanti in Provincia. In tal modo la scelta dell'apparato è stata effettuata a monte e non delegata al singolo dipendente, come nella precedente Convenzione. Peraltro , salvo specifiche e motivate esigenze (es: necessità di consultare la posta elettronica fuori ufficio) in generale si procederà ad assegnare la sola categoria base;

limitazione della sostituzione degli apparati (salvo maggiore convenienza della nuova convenzione, gli apparati saranno sostituiti solo in base a specifiche e motivate esigenze e comunque non prima che siano trascorsi 12 mesi dall'attivazione);

attento monitoraggio dei consumi finalizzato ad individuare soluzioni più economiche offerte dalla Convenzione a parità di servizio, quali ad esempio: passaggio delle utenze dati con poco / nullo traffico (come quelle abbinate alle

cabine ecometriche) da abbonamento a consumo (con buoni risparmi sul costo fisso dell'abbonamento);

passaggio delle utenze dati con poco traffico dall'abbonamento a 20 Gb all'abbonamento a 2 Gb;

utilizzo del servizio di doppia SIM abbinata ad un unico numero, in luogo di due SIM, per gli utenti assegnatari sia di utenza mobile che di utenza dati;

promozione di comportamenti virtuosi degli assegnatari tramite una capillare informazione sui costi e sulle modalità d'uso del servizio (ad esempio, per quanto riguarda l'utilizzo delle utenze dati all'estero, diffusione dell'informazione circa gli effettivi costi, che esulano dall'abbonamento, e informazioni circa modalità alternative e gratuite di accesso ai medesimi servizi, come l'utilizzo delle sempre più diffuse reti wireless degli enti ospitanti ovvero degli alberghi);

attento controllo dell'operato del fornitore sulla corretta applicazione dei prezzi della convenzione e sul rispetto dei tempi e della qualità dei servizi previsti in convenzione (in proposito sono numerosi, oltre che onerosi, i plurimi rilievi già sollevati sulle fatturazioni emesse, nonché le penali già contestate).

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PARTE IV: AUTOVETTURE DI SERVIZIO

4.1 - ANALISI QUALI-QUANTITATIVA E ORGANIZZATIVA DELLA DOTAZIONE ATTUALE

Negli ultimi anni la gestione delle autovetture della Pubblica Amministrazione è stata ampiamente condizionata da una lunga serie di interventi normativi, di cui di seguito si riportano i principali:

il D.L. 78/2010 articolo 6 comma 14, che prevede che a decorrere dal 2011 le PA non possano sostenere spese di ammontare superiore all' 80 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2009 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture;

la Direttiva PCM Dip. Funz. Pubblica n. 6/2011, che fornisce indicazioni circa le modalità di contenimento della spesa per autovetture, nonché specifica le modalità di computo delle spese da considerarsi ai fini del monitoraggio annuale delle spese per autovetture;

il D.L. 98/2011 art. 2, che prevede la dismissione delle autovetture di cilindrata superiore ai 1600 c.c., fatti salvi i contratti pluriennali già in essere;

il DPCM 3 agosto 2011, che fornisce indirizzi circa le modalità di contenimento della spesa per autovetture e che stabilisce le modalità per il censimento nazionale delle autovetture.

Tali novità normative hanno fortemente influenzato la gestione del parco autovetture provinciale. Il parco auto provinciale come risultante dall’ultima rilevazione al 31.12.2010 è composto da autovetture di servizio, autovetture per uso tecnico e automezzi tecnici, sulla base del loro impiego, per complessive 141 unità di cui n. 132 circolanti, ripartite tra i diversi servizi dell’ente. Su tale parco automezzi le autovetture come definite dall’art. 54 comma 1 lettera a) del Nuovo codice della Strada (D.Lgs. 285/1992) sono in tutto n. 43, cui vanno aggiunte n. 15 autovetture della Polizia provinciale. Gli altri automezzi sono mezzi di servizio, quali spargisale, spazzaneve, furgoncini atti al trasporto delle attrezzature, etc. Tabella – Consistenza e distribuzione parco automezzi

AUTOVETTURE AUTOMEZZI Tipologia DI SERVIZIO USO TECNICO TECNICI

TOTALI

Auto di rappresentanza (blu blu e blu)

3 3

Auto di servizio a disposizione (grigie)

40 69 109

Polizia provinciale 15 5 20 Totali 43 15 74 132 Il parco auto della Provincia di Ancona è quasi interamente di proprietà, ad eccezione di:

4 automezzi tecnici del Servizio Viabilità; 2 autovetture di servizio dell’Area Ecologia; 1 autovettura di servizio della Rappresentanza (auto blu).

Si evidenzia inoltre che un automezzo tecnico dell’Area Protezione Civile è in concessione al Comune di Staffolo.

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Va premesso che l’impiego delle autovetture di servizio è ormai da tempo, strettamente limitato ai compiti istituzionali dell’Ente e in gran parte a quelli di servizio del Settore Viabilità e di Polizia Provinciale. Allo stato attuale, non risulta possibile né economico ridurre i veicoli e/o i mezzi sopraelencati, se non a discapito dei servizi istituzionalmente resi da questo Ente alla popolazione. In generale il parco auto provinciale è costituito da mezzi di varia tipologia, quali autovetture, automezzi quali mezzi furgonati, autocarri, macchine operatrici, ecc, di cui gran parte nella disponibilità dei servizi operativi sul territorio (UU.OO.EE Viabilità) che ne curano direttamente la gestione. Tale gestione, realizzata in parte in economia, soprattutto per i mezzi operativi sul territorio, mantiene in attività, efficienti ed operative, macchine che hanno raggiunto un alto chilometraggio ed oltre un decennio di operatività. La gestione delle vetture di rappresentanza e delle auto di servizio della sede operativa di Via Ruggeri 5 viene realizzata a livello accentrato c/o il garage provinciale ed interessa attualmente n. 11 vetture di cui 3 assegnate ai servizi di rappresentanza. Di seguito sono analizzati in dettaglio i dati riferiti alle sole autovetture di servizio, secondo la metodologia prevista dalla Direttiva PCM Dipartimento Funzione Pubblica n. 6/2011 – Monitoraggio conoscitivo sull’utilizzo della flotta di rappresentanza e delle auto di servizio nelle pubbliche amministrazioni, con raffronto degli anni 2009 (anno base per la fissazione del massimale di spesa di cui al DL 78/2010 art. 6 comma 14) e 2011 (primo anno di applicazione del massimale). La metodologia prevista dalla Direttiva 6/2011 prevede il computo dei seguenti costi:

spese di acquisto in conto capitale; spese ripartibili, che comprendono tutte le spese di gestione: assicurazioni e bolli,

revisioni, consumi carburanti, manutenzioni, pneumatici, canoni per le auto a noleggio, pedaggi autostradali, autolavaggi ecc.

spese non ripartibili, che comprendono i rimborsi per l’uso dell’auto privata dei dipendenti, spese taxi, spese per il mantenimento del parco auto (affitti, manutenzione degli stabili, ricovero auto nei parcheggi, divise del personale, ecc);

spese per il personale autista e per il personale dedicato alla gestione amministrativa delle autovetture.

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n. Costi*

ECOLOGIA Autovetture grigie 8 € 35.472,96 POLIZIA PROV.LE Autovetture Polizia Locale 15 € - URBANISTICA Autovetture grigie 1 € 2.167,58 Area V.I.A. Autovetture grigie 0 € - PROTEZIONE CIVILE Autovetture grigie 2 € 2.969,80 COPIAN. SVIL. ECON Autovetture grigie 1 € 2.145,51 VIABILITA' Autovetture grigie 15 € 24.776,36

GARAGE PROV.LE

Autovetture blu blu 1 € 19.911,71 Autovetture blu 2 € 22.921,72 Autovetture grigie 9 € 16.881,61 Spese non ripartibili garage - - € -

TOTALI

Autovetture blu blu 1 € 19.911,71 Autovetture blu 2 € 22.921,72 Autovetture grigie 36 € 84.413,82 Autovetture Polizia Locale 15 € - Spese non ripartibili garage - - € - spese ricovero auto € 7.650,00 rimborsi auto € 74.698,26 costi autorimesse € 72.666,01 divise autisti € 2.000,00 personale autista € 176.366,00

€ 81.580,00 acquisti in conto capitale € 119.735,39

TOTALE GENERALE 2009 in applicazione dell'art. 6 comma 14 del D.L. 78/2010 54 € 661.942,91 80% € 529.554,33

SPESA 2009 per autovetture (impegni di spesa) in applicazione dell'art. 6 comma 14 D.L. 78/2010 ad esclusione di quelle adibite al servizio di Polizia Locale

ALTRI COSTI RILEVABILI in applicazione dell'art. 6

comma 14 del D.L. 78/2010

altro personale dedicato alle autovetture ad esclusione del personale appartenente alla Polizia Locale

costi*: comprende tutte le spese di gestione: revisioni, consumi carburante, manutenzioni, pedaggi autostradali, canoni di noleggio, bollo auto, assicurazione, ecc

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Come si può constatare dal confronto delle due tabelle soprastanti, l'oculata gestione delle spese da parte dell'Amministrazione provinciale ha consentito nel 2011 il rispetto del massimale di cui al DL 78/2010, art. 6 comma 14, con un risparmio di oltre il 20% rispetto ai costi sostenuti nel 2009. Il raggiungimento dell'obiettivo di spesa è stato possibile soprattutto in relazione all'azzeramento delle voci di spesa per acquisti in costo capitale e per rimborsi utilizzo auto propria, quest'ultima spesa peraltro è stata annullata proprio in base a quanto previsto dallo stesso DL 78/2010 art. 6 comma 13.

4.2 - PROGRAMMAZIONE INTERVENTI RAZIONALIZZAZIONE Per il triennio 2011/2013 le politiche che l’Ente intende perseguire proseguono nella direzione già tracciata, nel rispetto degli indirizzi normativi citati al paragrafo 4.1 ed in particolare del limite di spesa di cui all'art. 6 comma 14 del DL 78/2010. E' doveroso sottolineare come il rispetto del predetto tetto di spesa risulti peraltro particolarmente difficile in relazione agli straordinari aumenti di prezzo relativi ai carburanti. Di seguito si elencano i principali interventi previsti:

acquisti limitati allo stretto indispensabile necessario a garantire la continuità dei servizi offerti dall'Amministrazione provinciale alla cittadinanza;

COSTI 2011 n. KM percorsi Consumi* Canoni** Bollo auto Assicurazione Totale

ECOLOGIAAutovetture grigie 8 100172 € 14.851,09 € 10.000,00 € 929,01 € 1.585,57 € 27.365,67 Altri veicoli - 1 454 € 148,91 € - € 37,80 € 5.696,12 € 5.882,83

POLIZIA PROV.LEAutovetture Polizia Locale 15 201668 € 43.960,37 € - € 2.069,04 € 3.818,24 € 49.847,65 Altri veicoli - 6 40511 € 10.039,63 € - € 96,31 € 944,60 € 11.080,54

URBANISTICAAutovetture grigie 1 8938 € 1.706,24 € - € 134,92 € 233,63 € 2.074,79 Altri veicoli - 0 0 € - € - € - € - € -

Area V.I.A.Autovetture grigie 1 5000 € 1.293,76 € - € 277,21 € 820,99 € 2.391,96 Altri veicoli - 0 0 € - € - € - € - € -

PROTEZIONE CIVILEAutovetture grigie 2 15400 € 2.300,00 € - € 400,97 € 1.083,02 € 3.783,99 Altri veicoli - 1 0 € - € - € 179,18 € - € 179,18

COPIAN. SVIL. ECONAutovetture grigie 1 7200 € 2.500,00 € - € 123,76 € 366,68 € 2.990,44 Altri veicoli - 0 0 € - € - € - € - € -

VIABILITA'Autovetture grigie 16 196362 € 35.083,68 € - € 2.067,45 € 5.563,52 € 42.714,65 Altri veicoli - 76 791133 € 244.255,32 € 24.211,20 € 6.461,53 € 29.785,34 € 304.713,39

GARAGE PROV.LE

Autovetture blu blu 1 53948 € 9.492,73 € - € 247,39 € 637,18 € 10.377,30 Autovetture blu 2 101001 € 15.636,82 € 14.867,00 € 213,04 € 1.015,37 € 31.732,23 Autovetture grigie 11 80231 € 19.199,15 € - € 1.457,59 € 2.936,22 € 23.592,96 Altri veicoli - 1 12344 € 1.851,03 € - € 39,97 € 332,02 € 2.223,02 Spese non ripartibili garage - - - € 284,91 € - € - € - € 284,91

TOTALI

Autovetture blu blu 1 53948 € 9.492,73 € - € 247,39 € 637,18 € 10.377,30 Autovetture blu 2 101001 € 15.636,82 € 14.867,00 € 213,04 € 1.015,37 € 31.732,23 Autovetture grigie 40 413303 € 76.933,92 € 10.000,00 € 5.390,91 € 12.589,63 € 104.914,46 Autovetture Polizia Locale 15 201668 € 43.960,37 € - € 2.069,04 € 3.818,24 € 49.847,65 Altri veicoli - 85 844442 € 256.294,89 € 24.211,20 € 6.814,79 € 36.758,08 € 324.078,96 Spese non ripartibili garage - - - € 284,91 € - € - € - € 284,91

TOTALE 143 1614362 € 402.603,64 € 49.078,20 € 14.735,17 € 54.818,50 € 521.235,51

consumi*: comprende tutte le spese di gestione: revisioni, consumi carburante, manutenzioni, pedaggi autostradali, ecc canoni**: comprende i canoni per le auto in noleggio

TOTALE costi 2011 autovetture in applicazione dell'art. 6 comma 14 del D.L. 78/2010 € 102.063,47 € 24.867,00 € 5.851,34 € 14.242,18 € 147.023,99 spese ricovero auto € 6.808,00 € 6.808,00 rimborsi auto € - € - costi autorimesse € 72.666,01 € 72.666,01 divise autisti € 2.000,00 € 2.000,00 personale autista € 209.039,00 € 209.039,00

€ 77.336,00 € 77.336,00 acquisti in conto capitale € - € -

TOTALE GENERALE 2011 in applicazione dell'art. 6 comma 14 del D.L. 78/2010 € 469.912,48 € 24.867,00 € 5.851,34 € 14.242,18 € 514.873,00

TOTALE GENERALE 2009 in applicazione dell'art. 6 comma 14 del D.L. 78/2010 € 661.942,91 PERCENTUALE sui COSTI 2009 in applicazione dell'art. 6 comma 14 del D.L. 78/2010 77,78%

ALTRI COSTI RILEVABILI in applicazione dell'art. 6

comma 14 del D.L. 78/2010

altro personale dedicato alle autovetture ad esclusione del personale appartenente alla Polizia Locale

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in caso di nuove acquisizioni, preferenza per modelli sobri, con potenza, cilindrata e consumi ridotti;

dismissione, laddove possibile, di autovetture. Si prevede in proposito la riduzione di almeno una unità delle autovetture di rappresentanza (blu e blu blu) che passeranno da 3 a 2 unità, con il recesso anticipato del contratto di noleggio dell'unica autovettura di rappresentanza di cilindrata superiore ai 1600 c.c., nel rispetto di quanto previsto dall'art. 2 della L. 98/2011;

riduzione delle spese per ricovero. Si prevede, laddove possibile, di evitare spese di ricovero mediante l'utilizzo a tal fine di aree idonee di proprietà della Provincia;

effettuazione delle eventuali acquisizioni mediante convenzione Consip, ovvero utilizzo del relativo parametro prezzo qualità come limite massimo;

in caso di nuove acquisizioni, preferenza per autovetture a bassa emissione di agenti inquinanti;

uso programmato e condiviso delle autovetture di servizio tra più dipendenti dell'Ente;

pubblicazione dei dati e delle spese relative alle autovetture sul sito dell'Amministrazione provinciale;

mantenimento in efficienza e sicurezza dei mezzi al fine di evitare costi di manutenzione elevati;

verifica dell’uso corretto dei mezzi tramite l’obbligo di compilazione dei libri di bordo; sostituzione dei mezzi che potrà avvenire in caso di eliminazione e/o dismissione,

per obsolescenza che comporti anti-economicità a causa degli elevati costi di manutenzione e di consumo che superino il valore economico del bene, o per guasti irreparabili, compatibilmente con le risorse finanziarie;

preferenza per l’acquisto di mezzi con doppia alimentazione bsp/metano, a basso impatto ambientale ed alto rendimento allo scopo di contenere i costi di manutenzione e gestione, mantenendo l’efficienza del parco autoveicoli, senza penalizzare le prestazione dei mezzi;

ricorso all’utilizzo di fuel card convenzionate per il rifornimento di carburante; utilizzo razionale dei mezzi; previsione piani di manutenzione da realizzarsi attraverso gare/convenzioni

specifiche possibilmente gestite a livello di Ente (manutenzioni meccaniche/autolavaggi/pneumatici) al fine di ottenere migliori prezzi.

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PARTE V: BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO I beni immobili facenti parte del patrimonio provinciale sono suddivisi in indisponibili e disponibili, a seconda che siano o meno destinati a sedi di uffici pubblici e/o a un pubblico servizio. La condizione giuridica di tali beni è disciplinata dalle regole del codice civile, per quanto non diversamente disposto da norme particolari. Ulteriore suddivisione è stata effettuata fra patrimonio adibito ad edilizia scolastica e patrimonio adibito ad edilizia istituzionale. Le scelte che l’Amministrazione persegue sono quelle di: dismettere il patrimonio non strategico al fine di reperire risorse per gli investimenti; gestire oculatamente gli immobili destinati alle attività istituzionali; gestire oculatamente le locazioni passive di edifici destinati all’esercizio delle funzioni dell’ente e delle scuole; gestire le locazioni attive. Nelle tabelle che seguono si è cercato di offrire un quadro dettagliato del patrimonio dell’Ente.

5.1 - EDILIZIA SCOLASTICA La finalità da conseguire per l’edilizia scolastica è quella di incrementare il patrimonio e ridurre le locazioni, ampliare e riorganizzare le sedi per soddisfare la domanda di iscrizioni e le nuove offerte di piani formativi, sicurezza degli edifici, mantenimento e razionale utilizzo del patrimonio in relazione alle reali consistenze di utenza, risparmio energetico, utilizzo di fonti rinnovabili di energia, qualità ambientale, per favorire l’eccellenza della didattica. Tale patrimonio è così suddiviso:

PLESSI PROPRIETA' Liceo Scientifico "Savoia" - Ancona Provincia I.T.C. "Benincasa" - Ancona Provincia

Liceo Scientifico "Galilei" - Ancona Provincia I.T.C.G. "Vanvitelli - Stracca" - Ancona Provincia I.T.A.S. "Angelini" - Ancona Provincia I.T.I.S. "Volterra" – Ancona Provincia I.T.N. "Elia" – Ancona Comune di Ancona - comodato gratuito Liceo Classico "Rinaldini" - Ancona con Sez. Pedagogica

Comune di Ancona - comodato gratuito - Provincia

I.I.S. "Podesti-Onesti" – Ancona Provincia

I.P.C. "Medi" – Chiaravalle Comune di Chiaravalle - comodato gratuito

Ist. Arte "Mannucci" - Ancona Comune di Ancona - comodato gratuito Ist. Arte "Mannucci" – Jesi Proprietà privata Ist. Arte "Mannucci" - Fabriano Proprietà privata I.T.C. "Serrani" – Falconara Provincia Liceo Scientifico "Cambi" - Falconara Provincia Liceo Scientifico "Volterra" - Fabriano (+ str. Geodet.)

Proprietà privata

Lic. Sc. "Volterra" Fabriano - sez. Sassoferrato

Comune di Sassoferrato - comodato gratuito

I.T.C.G. "Morea" - Fabriano Provincia

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I.T.A.S. "Vivarelli" - Fabriano Provincia I.T.I.S. "Merloni" - Fabriano Provincia I.P.S.I.A. "Miliani" - Fabriano Comune di Fabriano - comodato gratuito Liceo Classico "Stelluti" - Fabriano

Proprietà privata

I.T.C.G. "Cuppari" - Jesi (via LaMalfa) Provincia I.T.C.G. "Cuppari" - Jesi (isolato Carducci) Comune di Jesi - comodato gratuito I.T.A.S. "Galilei" – Jesi Provincia Liceo Scientifico "L. Da Vinci" - Jesi Provincia I.T.I.S. "Marconi" – Jesi Provincia Liceo Cl. "V. Emanuele II" con annessa sez. Ped.- Jesi

Comune di Jesi - comodato gratuito

I.P.S.I.A. "Pieralisi" – Jesi Provincia I.P.S.A.A. "Salvati" - Monte Roberto Fondazione Salvati - comodato gratuito I.T.C. "Einstein" – Loreto Provincia Ist. Alberghiero "Nebbia" - Loreto Provincia I.T.C.G. "Corridoni" - Osimo Provincia Liceo Classico e Scientifico "Campana" - Osimo

Provincia

I.P.S.I.A. "Laeng" – Osimo Comune di Osimo - comodato gratuito I.T.I.S. "Meucci" - Castelfidardo Provincia Liceo Scientifico "Medi" - Senigallia Comune di Senigallia - comodato gratuito I.T.C.G. "Corinaldesi" - Senigallia Provincia Liceo Classico "Perticari" - Senigallia Provincia

Liceo Pedag. "Marinelli" - Senigallia Comune di Senigallia - comodato gratuito + parte Provincia

I.P.S.I.A. "Padovano" - Senigallia Provincia I.P.S.I.A. "Padovano" sez. di Arcevia Comune di Arcevia - comodato gratuito I.P.A.S. "Panzini" - Senigallia (compreso Palazzetto)

Comune di Senigallia - comodato gratuito + parte Provincia

L'obiettivo strategico per l'edilizia scolastica è quello di garantire scuole con ambienti fisici adeguati alle esigenze didattiche che possano soddisfare le dinamiche conseguenti alla loro autonomia gestionale, in modo da offrire agli insegnanti, agli studenti ed al personale tutto ambienti favorevoli ad una crescita qualitativa dei risultati formativi, professionali e culturali. Ciò verrà conseguito attraverso la costituzione di sedi uniche ed efficienti in grado di dare una adeguata risposta alle nuove esigenze delle attività didattiche eliminando, nel contempo, i costosi oneri di locazione. I nuovi edifici e quelli soggetti ad interventi di recupero ed adeguamento normativo saranno strutturati, per quanto possibile, in modo da garantire flessibilità d'uso in relazione alle innovazioni in materia di cicli scolastici ed alla autonomia della gestione. Per le nuove costruzioni saranno ricercate altresì soluzioni architettoniche, ben legate al contesto edilizio esistente, in grado di offrire spazi fisici vivibili e creativi, mentre nelle ristrutturazioni di edifici di pregio, oltre ai precedenti obiettivi, vi sono quelli di recuperare i valori storici e l'identità degli ambienti per esaltarne le tradizioni formative in rapporto al contesto dei luoghi e del sociale. Gli interventi di recupero o nuova costruzione verranno eseguiti tenendo conto delle norme sul contenimento dei consumi energetici, sull'uso di fonti rinnovabili di energia e sulla sicurezza sismica.

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Le caratteristiche costruttive delle scuole e degli interventi in esse previsti perseguono i seguenti indirizzi: 1) applicazione di sistemi costruttivi di bioedilizia; 2) efficienza e risparmio energetico; 3) utilizzo di fonti rinnovabili di energia; 3) innovazioni tecnologiche (wirless, domotica); 4) utilizzo acque meteoriche per usi non potabili; 5) flessibilità d’uso degli spazi; 6) comfort ambientale; 7) sicurezza. Per quanto riguarda la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti va sottolineato che già 45 scuole su 47 sono riscaldate a gas metano e, per facilitare la gestione degli 80 impianti, finalizzata alla riduzione dei consumi in rapporto alle effettive esigenze d’uso dei locali delle scuole, è stato perseguito il sezionamento degli impianti in base alle tre caratterizzazioni che li contraddistinguono: didattica, palestre e uffici. Sempre per questo scopo e per rendere gli ambienti più confortevoli, tutti gli edifici sono stati dotati di una centralina climatica per regolare elettronicamente il riscaldamento in funzione delle temperature esterne. Su tutti gli impianti termici, inoltre, è pressocchè stata ultimata l’applicazione della telegestione che permette, attraverso collegamenti telematici, di conoscere, gestire e regolare a distanza il funzionamento degli impianti e ricevere in tempo reale le segnalazioni di eventuali anomalie direttamente alla postazione remota sita presso il gestore dell’impianto. Con tale sistema è stata consentita la gestione degli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento e l’intervento sulla regolazione delle temperature direttamente ad un preposto nominato dalla scuola che può intervenire istantaneamente per modificare le condizioni termiche degli ambienti qualora si presentino disfunzioni. Tale sistema consente naturalmente discreti risparmi energetici e minori costi delle spese di riscaldamento. Altro obiettivo è di raggiungere l'adeguamento alle norme antincendio di tutti gli edifici scolastici. Le limitate risorse oggi disponibili per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio, inferiori agli stanziamenti dei passati esercizi, riescono a far fronte soltanto al pronto intervento e non consentono una programmazione che garantisca pienamente una adeguata conservazione del patrimonio edilizio. L’attività, tenendo conto di tale situazione, verrà svolta ricercando l’efficacia della spesa negli interventi individuati in relazione alla loro priorità determinata dalla necessità di messa in sicurezza e dall’eventuale danno patrimoniale conseguente al mancato intervento. Ulteriori, rilevanti investimenti sono poi previsti nell’ambito dell’edilizia scolastica. Nel corso del 1° semestre del 2012 sarà dato avvio mediante leasing in costruendo ai lavori per la realizzazione della “Cittadella degli studi” di Fabriano, che dovrà ospitare il liceo classico, il liceo scientifico e l’istituto d’arte, i quali attualmente utilizzano edifici di proprietà privata, che la Provincia ha in locazione. Sulla base dei tempi offerti in sede di gara, i lavori avranno una durata di circa due anni per cui entro l'anno 2014 la Provincia avrà le tre scuole nuove e l’edificio per la formazione professionale.

5.2 - UTILIZZO IN ORARIO EXTRASCOLASTICO DELLE PALESTRE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI COMPETENZA PROVINCIALE

Preso atto delle numerose richieste pervenute da società e federazioni sportive, enti di propaganda sportiva, Coni, ecc. per l’utilizzo, in orario extra scolastico, delle palestre e delle strutture geodetiche, con relative attrezzature sportive, annesse agli edifici scolastici di proprietà della Provincia, il Consiglio provinciale, con deliberazione n. 520 del

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4/12/1986, approvava un apposito regolamento, oggetto nel tempo di aggiustamenti ed adeguamenti, recante indicazioni per l’utilizzo di tali impianti. Con deliberazione consiliare n. 66/2004 il regolamento in argomento subiva ulteriori modifiche; con l’obiettivo di snellire le procedure di gestione degli impianti sportivi, tenendo conto che gli Istituti scolastici provvedevano direttamente al pagamento delle spese per acqua ed energia elettrica e che le somme introitate erano comunque di modesta entità, si ritenne necessario potenziare l’autonomia gestionale delle scuole; venne revocato, pertanto l’allora vigente regolamento provinciale per l’utilizzo degli impianti sportivi, fu approvato l’adeguamento dei corrispettivi della locazione, in termini di quote parte orarie, che rappresentano il finanziamento dei lavori di manutenzione ordinaria e di miglioria delle palestre, e si attribuì la competenza al rilascio delle autorizzazioni per l’utilizzo delle strutture sportive ai Consigli di Istituto di ciascuna scuola. Inoltre si dispose di assegnare l’incasso derivante da tali utilizzi direttamente ai Dirigenti scolastici a decorrere dall’1/07/2004, stabilendo che tali corrispettivi dovessero essere destinati a lavori di miglioramento, manutenzione ordinaria ed acquisto attrezzature per le palestre e strutture geodetiche medesime, da effettuarsi direttamente a cura dei Dirigenti scolastici stessi. Nell'anno 2010, la gestione in orario extrascolastico delle palestre ha fatto conseguire corrispettivi complessivi annui, introitati a fronte dei costi di gestione, di circa € 170.000,00 reimpiegati quasi integralmente per interventi di manutenzione su pavimentazioni, impianti elettrici, pareti, salvo specifiche esigenze rappresentate dai diversi Istituti, debitamente autorizzate dall'Amministrazione provinciale per utilizzi diversi. Ad oggi la situazione generale delle strutture in argomento è quella riportata nel seguente prospetto: Tabella - Situazione palestre

PALESTRE UBICATE PRESSO ISTITUTI SCOLASTICI DI COMPETENZA PROVINCIALE

ISTITUTO DISPONIBILITA' PALESTRA CORRISPETTIVO ORARIO

Liceo Scientifico "Savoia" - Ancona SI 4,06

Liceo Scientifico "Galilei" - Ancona SI 5,93Ist.Istruz.Superiore "Vanvitelli-Stracca-Angelini - Ancona SI 7,95

Palestra piano terra 3,15Istituto Tec. Commerciale "Benincasa" - Ancona Palestra primo piano 4,23

Palestra grande 7,44Palestra piccola 2,95

Istituto Tecnico Industriale "Volterra" Torrette-Ancona

Palestra donne 2,79Palestra A 4,82

Liceo Classico "Rrinaldini" - Ancona Palestra B 4,82

Liceo Psico Pedagogico "Ferrucci" - Ancona SI 4,41Istituto Tecnico Nautico "Elia" - Ancona SI 3,46Ist. Prof.le Industria Artigianato "Onesti" - Ancona NO Istituto Prof.le per il Commercio "Podesti" - Ancona SI 3,87Istituto Prof.le per il Commercio "Medi" sez. Chiaravalle NO Istituto d'Arte "Mannucci" - Ancona SI 3,14

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Istituto d'Arte "Mannucci" sez. Fabriano SI 5,83

Istituto d'Arte "Mannucci" sez. Jesi NO Palestra A - Piano terra 6,61

Liceo Scientifico "Cambi" - Falconara Palestra B - Primo piano 6,26

Istituto Tecnico Commerciale "Serrani" - Falconara SI 6,52Liceo Scientifico "Volterra" - Fabriano Struttura geodetica 5,34Liceo Scientifico "Volterra" sez. Sassoferrato NO Ist. Tecnico Comm.le e per Geometri "Morea" - Fabriano SI 9,73Istituto Tecnico Industriale "Merloni" - Fabriano SI 6,69

Liceo Classico "Stelluti" - Fabriano NO Istituto Prof.le Industria Artigianato "Miliani" - Fabriano SI 4,74Istituto Tecnico Agrario "Vivarelli" - Fabriano SI 10,50Ist. Tecnico Comm.le e per Geometri "Cuppari" - Jesi SI 11,10Istituto Tecnico Attività Sociali "Galilei" - Jesi SI 7,36Liceo Scientifico "Vinci" - Jesi SI 3,40

SI 3,80Istituto Tecnico Industriale "Marconi" - Jesi ° SI 9,29Liceo Classico "V. Emanuele II" - Jesi NO Liceo Psico Pedagogico "Pergolesi" - Jesi NO

Ist. Prof.le Industria Artigianato "Pieralisi" - Jesi SI 9,29Istituto Prof.le Agrario "Salvati" SI 2,29Istituto Tecnico Commerciale "Einstein" - Loreto SI 3,30Istituto Prof.le Alberghiero "Nebbia" - Loreto NO Ist. Tec. Comm.le e per Geometri "Corridoni" - Osimo SI 9,82

Liceo Scientifico "Campana" - Osimo SI 9,40Istituto Tecnico Ind.le "Laeng" - Osimo SI 3,73

Istituto Tecnico Ind.le - Castelfidardo NO

Liceo Scientifico "Medi" - Senigallia SI 1,96Ist. Tec. Comm.le e Geometri "Corinaldesi" - Senigallia SI 7,04Liceo Classico "Perticari" - Senigallia SI 3,56Liceo Psico Pedagogico Marinelli" - Senigallia SI 4,92Ist. Prof.le Industria Artigianato "Padovano" - Senigallia SI 11,55Ist. Prof.le Industria Artigianato sez. Arcevia NO Istituto Professionale Alberghiero "Panzini" - Senigallia SI 5,33

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Nel triennio 2011/2013 le iniziative da assumere e gli interventi da realizzare sono necessariamente volti ad adeguare i corrispettivi della locazione all’evolversi dei costi di gestione delle strutture sportive provinciali, riportando la gestione economica delle stesse al criterio dei costi reali. Si procederà pertanto:

all’adeguamento dei corrispettivi in termini di quote orarie alle corrispondenti variazioni dell’indice ISTAT relativo alle famiglie di operai ed impiegati (indice FOI);

ad una analisi delle spese attuali di gestione delle palestre e strutture geodetiche (acqua, energia elettrica, riscaldamento, pulizie) e al conseguente allineamento dei corrispettivi all’evoluzione dei costi reali effettivamente da sostenere, quali quote parte legate all’utilizzo in orario extrascolastico.

5.3 - EDILIZIA ISTITUZIONALE Le finalità da conseguire sono la sicurezza degli edifici, il mantenimento e l’uso razionale del patrimonio, il risparmio energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, qualità dei luoghi di lavoro e delle sedi istituzionali, realizzazione di una unica sede della Provincia. La consistenza di edilizia istituzionale (Uffici provinciali, Centri per l'Impiego, Centri per la Formazione, Edifici non addetti a servizi provinciali) è la seguente:

IMMOBILE

PROPRIETA'

Residenza Provinciale - Corso Stamira – Ancona

Provincia

Immobile Banca Popolare - Via Menicucci 1 e 3 – Ancona

Provincia

Locali Via Ruggeri 3 - 3a -3b -5 – Ancona

INPDAP

Locali Via Ruggeri 3/I Proprietà privata Locali Via Palestro 7 - Piano terzo e quinto

Provincia

Nuova sede CIF-CELOFO - Via Rossini – Senigallia

Provincia

Locali Servizio Impiego - Via Ruggeri 3 – Ancona

INPDAP

Locali Servizio Formazione - Via R. Sanzio – Ancona

Regione Marche

Locali Servizio Impiego e Formazione - Via Nenni 9 - Fabriano

Proprietà privata

Locali Servizio Impiego e Formazione - Sez. distaccata - Arcevia

Comune Arcevia

Locali Servizio Formazione - Via del Lavoro – Jesi

Regione Marche

Struttura geodetica - Via Zannoni – Jesi Provincia Struttura geodetica - Via Serraloggia – Fabriano

Provincia

Sede Unità Operativa Ancona Provincia Sede Unità Operativa Jesi Provincia Sede Unità Operativa Senigallia Provincia

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Sede Unità Operativa Sassoferrato Provincia Sede Prefettura - Piazza del Plebiscito 2 – Ancona

Provincia

Locali Mediateca - Piazza del Plebiscito 2 – Ancona

Provincia

Locali ex Questura - Via Matteotti e Via Magenta – Ancona

Provincia

Fabbricato Provveditorato agli Studi - Via XXV Aprile - Ancona

Provincia

Archivio Sovrintendenza di Via XXV Aprile – Ancona

Proprietà privata

Ex Residenza Provinciale - Piazza Roma 7 – Ancona

Provincia

Locali Via Frediani – Ancona Provincia Locali Via Piave – Ancona Provincia Uffici U.R.P.M. - Corso garibaldi - Ancona (quota parte)

Provincia

Caserma - Via Piave – Ancona Provincia Caserma Via Marchetti – Senigallia Provincia Ex ITC "Corridoni - Via Pompeiana – Osimo

Provincia

Ex casa cantoniera - loc. Bettolelle – Senigallia

Provincia

Ex Hotel Marche – Senigallia Provincia La situazione di incertezza sul ruolo delle Province, venutasi a creare dopo l'emanazione del D.L. 211 del 6.12.2011, convertito con modificazioni in Legge n. 214 del 22.12.2011 (cosiddetto decreto "Salva Italia"), ha indotto l'amministrazione a sospendere le proprie decisioni sulla propria sede sino alla definizione di un quadro normativo certo sulla competenza e funzioni che le saranno attribuite.

5.4 - LOCAZIONI ATTIVE Per gli immobili di proprietà dell’Amministrazione attualmente locati e di seguito elencati, è intenzione dell’Amministrazione, al fine di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, procedere, ove possibile, ad una rivalutazione dei canoni di locazione adeguandoli a quelli attuali di mercato.

UBICAZIONE LOCALI CONDUTTORE CANONE ANNUO

Caserma Carabinieri Senigallia Ministero dell'Interno rep. 1429 del 07/08/2003

€ 58.359,64

Caserma Carabinieri Ancona Via Piave

Ministero dell'Interno rep. 1428 del 07/08/2003

€ 103.539,28

Piazza Plebiscito (Uffici Prefettura e alloggio Prefetto)

Ministero dell'Interno rep. 1473 del 05/06/2006

€ 159.068,72

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Via Menicucci 3 UNICEF rep. 15452/2010 € 3.495,60 Totale canone € 324.463,24Vi sono altresì immobili che attualmente vengono detenuti senza titolo, nelle more della stipulazione di un nuovo contratto di locazione:

Ubicazione locali Conduttore Canone annuo

Piazza Roma 22 Sede Rettorato UNIVERSITA' STUDI ANCONA € 200.000,00

C.so Matteotti- Via Magenta p.t. ex Questura

COMUNE DI ANCONA (archivio Procura) rep. 13803/97

€ 3.896,48

Via Magenta (ex Questura) COMUNE DI ANCONA (uffici Procura) rep.12646/94

€ 54.000,00

C.so Matteotti (uffici Prefettura) Ministero dell'Interno rep. 1023/92 € 90.379,95

Totale canone € 348.276,43 Altri immobili sono stati concessi in comodato d’uso gratuito:

Ubicazione locali Comodatario Contratto

Piazza Roma 22 p.t. A.N.P.I. 15385 del 06/05/2009

Via XXV Aprile 29 (alloggio di servizio)

Scaloni Marilena ved. Badiali 12135 del 04/12/91

Via XXV Aprile 19 (uso uffici e archivio) Sovrintendenza Scolastica Regionale Ex lege

Piazza Plebiscito n. 17 Fondazione “Marche Cinema Multimedia”

15542 del 28/02/2012

Piazza Roma Istit. Movimento Storia Liberazione Marche

Convenzione stipulata con l’Ente per la gestione della Biblioteca Rodolfo Mondolfo

5.5 - LOCAZIONI PASSIVE La Provincia ha in essere diciassette contratti di locazione in cui è parte conduttrice e che di seguito si elencano. Di questi, dieci sono stati stipulati per ospitare istituti scolastici, quattro per ospitare gli uffici dell’Ente dopo l’anno 2005 e uno per ospitare la Sovraintendenza Scolastica (obbligo, questo, dettato dalle vigenti normative). AFFITTI SCUOLE

Scuola Proprietà Importo

(IVA inclusa)

Agg. Istat

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Liceo Scientifico Volterra FABRIANO: - affitto locali

Domus Case e Uffici srl MC 292.478,38 4.400,00

- ulteriori locali dal 01/10/06 Domus Case e Uffici srl MC 18.042,54 280,00

Liceo Scientifico Da Vinci JESI - via Gallodoro da settembre 2007 sede dell'Ist. Arte Mannucci

WD Holding spa Jesi (ex SILC spa)

182.479,64 2.800,00

Liceo Classico Stelluti FABRIANO: 1° lotto

MB srl Fabriano

182.531,36 3.957,75

2° lotto MB srl Fabriano 88.786,64 2.700,00

- ulteriori locali dal 01/09/06 Monti srl Fabriano (ex D.W.S. srl)

8.400,19 130,00

Ist. Arte Mannucci FABRIANO Seminario Vescovile Fabriano 137.376,00 no istat

- ulteriori locali dal 01/02/06 Seminario Vescovile Fabriano 17.400,96 no istat

- ulteriori locali dal 01/01/07 Seminario Vescovile Fabriano 12.599,04 no istat

Terreno circostante Seminario Vescovile Fabriano 14.817,25 no istat

TOTALE 954.912,00 14.267,75

Totale complessivo 969.179,75

A seguito della entrata in vigore della legge n. 23 del 1996 sono state trasferite alla Provincia le competenze su tutti gli istituti scolastici di istruzione secondaria superiore. Il numero dei fabbricati destinati ad uso scolastico ha pertanto avuto un notevole incremento rispetto al numero di fabbricati già di competenza provinciale (quelli cioè ospitanti i licei scientifici e gli istituti tecnici): ventuno nuovi immobili ci sono stati complessivamente trasferiti. Per alcuni di essi sono state stipulate apposite convenzioni con i Comune proprietari, che ce li hanno trasferiti in uso gratuito; per altri l’Amministrazione è subentrata nei contratti di locazione in essere con i privati. La spesa relativa a tali locazioni ha avuto quindi un sensibile aumento soprattutto nell’anno 1999 (€ 1.960.848,58). Successivamente a tale anno, invece, si è avuta una costante diminuzione delle spese, in quanto, nell’ottica di una corretta gestione economica delle risorse pubbliche ed in linea con l’obiettivo che la Provincia persegue da anni, e cioè la costituzione di un patrimonio di edilizia scolastica interamente pubblico, si sta completando il piano di razionalizzazione degli edifici scolastici di competenza provinciale. A seguito della realizzazione di nuovi edifici, si è infatti proceduto a dare disdetta ai seguenti contratti di locazione: contratto con privati per una parte dell’IPC di Chiaravalle; contratto con privati per il liceo Medi di Senigallia; contratto con il Seminario Vescovile per l’istituto d’arte Mannucci di Jesi; contratto con i Padri Scalabriniani per l’IPA di Loreto; contratto con le Ferrovie dello Stato per l’IPSIA di Senigallia; n. 3 contratti con privati per l’ITC di Osimo; contratto per l’ITI di Castelfidardo; n. 1 contratto con privati per l’I.P.C. Podesti di Ancona.

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Attualmente la spesa è pari ad € 969.179,75 (anno 2012), con un risparmio di € 991.668,83 rispetto all’anno 1999, risparmio che subirà un sicuro incremento nel medio termine, quando verrà realizzata la cittadella degli studi di Fabriano, che permetterà all’Ente di dare disdetta dei contratti di locazione che attualmente ospitano il liceo scientifico, il liceo classico e l’istituto d’arte. AFFITTI LOCALI

LOCALI Proprietà Importo

(IVA inclusa) Aggiornamento

Istat

Via Ruggeri 5 Ancona INPS (ex gestione INDAP)

401.139,80 6.000,00

Via Menicucci 1 AN (ex casa custode)

Amm. Immob. HINNA (45,46%)

2.865,60 100,00

Via Ruggeri 3/I Ancona (recesso convenzionale dal 23/07/2012)

GE.IM. Srl 18.003,00 0,00

Via Ruggeri 3-3A-3B Ancona Occupazione “sine titulo”

INPS (ex gestione INPDAP)

110.094,12 0,00

Via Menicucci 3 Ancona All Service 15.730,00 no Istat

Via della Loggia 8 Ancona Pastore Aldo 12.689,21 304,54

Via Marini 8 Ancona (Archivio per Sovrintendenza Scolastica)

Eredi Donzelli Enrico 7.343,00 176,23

Area per ricovero materiale NOE Senigallia

Sig. Sanguinetti Giovanni

154,94 0,00

Totale complessivo € 574.600,44

I contratti di locazione con l’INPDAP si sono resi necessari dopo la decisione della Provincia di lasciare la sede istituzionale in Corso Stamira. Per quanto riguarda i locali di Via Ruggeri n. 3-3A-3B, attualmente sono occupati “sine titulo”, in attesa di stipulare un nuovo contratto con l’INPS in vista della rimodulazione degli spazi che si renderanno necessari a seguito del prossimo trasferimento degli uffici del Settore della Formazione professionale.

5.6 - PIANO DELLE ALIENAZIONI L’U.O Patrimonio ha predisposto, in applicazione dell’articolo 58 del D.L. n. 112 del 2008, convertito con modifiche nella legge n. 133 del 2008, successivamente modificato dall’articolo 27, comma 7, del D.L. 201/2011, convertito con modificazioni in L. 214/2011, l'aggiornamento del piano delle alienazioni immobiliari, che va allegato al bilancio di previsione, a seguito della necessità di trasformare i beni immobili non strumentali in nuove risorse da destinare alla copertura delle spese di investimento e, quindi, concorrere al contenimento del debito pubblico sulla base degli obiettivi delle manovre economiche varate nel 2011. Il cardine della procedura di valorizzazione è la fase ricognitiva dei beni immobili, fabbricati e terreni suscettibili di valorizzazione e dismissione, che vanno individuati fra i beni non strumentali all’esercizio delle attività istituzionali. L’inserimento degli immobili nel piano accelera già di per sé il processo di valorizzazione, in quanto ne determina

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automaticamente la classificazione come patrimonio disponibile, dispone la destinazione urbanistica dei singoli beni e costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale programma, che di seguito si riporta, ha una validità triennale.

Annualità di alienazione

Edificio in proprietà Id Catastale

2012 2013 2014

COMUNE DI ANCONA

1 Unità immobiliari in Via Frediani - Piano Terra - Ancona

Fg.9 Mapp. 158 Subalterni 1 e 39, 2, 5, 40

1a Unità immobiliari in Via Frediani - Piano Terra - Ancona

Fg.9 Mapp. 158 Subalterno 41

786.000,00

2 Unità immobiliari in Piazza del Plebiscito n.17 - Ultimo e penultimo piano - Ancona

Fg.7 Mappale 171 Sub. 27 (A/10), Sub. 28 (A/10), Sub. 29 (A/10)

1.210.000,00

3

Edificio di Via Vecchini 2, angolo Via Palestro e angolo Via San Martino, ad Ancona

Fg.8 Mappali 152- 151 Sub.1, 151 sub.2, 151 sub.3

6.750.000,00

4

Edificio ex sede della Provincia di Ancona denominato "Palazzo di vetro", Corso Stamira n.60, Via Marsala, Via Palestro

Fg.8 Mappale 102 Sub.2 (C/1), Sub.3 (C/1), Sub.6 (C/1), Sub.7 (B/4), Sub.9 (D/5)

12.000.000,00

5 Edificio sede del Rettorato, Piazza Roma n.7, Via Villafranca, Via Palestro

Fg.8 Mappale 100 Sub.1 (A/10), Sub.2 (A/10), mappale 100 sub.3 e 101 sub.1 (A/4), Mappale 100 Sub.4 e 101 sub.2 (B/4)

8.000.000,00

6

Edificio in parte sede della Prefettura ed in parte sede della Procura, Corso Matteotti, Via Marsala, Via Magenta

Fg.4 Mappale 643 (B/4)

8.000.000,00

7

Edificio sede della Caserma dei Carabinieri ad Ancona, Via Piave 24, Via Trento

Fg.9 Mappale 671 (B/1)

2.800.000,00

41 di 41

8 Edificio sede della Prefettura ad Ancona, Piazza del Plebiscito

Fg.7Mappale 169 Sub.3 (A/3), Sub.8 (B/4), sub.9 (B/4), sub.11 (B/4), sub.13, (C/2), mappale 169 sub.10 e 163 sub.14 (B/4), mappale 169 sub.12 e 163 sub.17 (B/4), mappale 163 sub.13 (A/3), sub.15 (A/3), sub.16 (A/3), mappale 171 sub.16 (A/3)

6.000.000,00

9 Unità immobiliari in Via XXV Aprile n.19 Ancona

Fg.21 Mapp. 158 Subalterni 11, 14, 38, 40, 41, 44, 45, 46, 47, 48

4.500.000,00

COMUNE DI SENIGALLIA

1 Edificio denominato "Hotel Marche", Lungomare Marconi n.20 a Senigallia

Fg.10 Mapp.15-3289-3290(parte)

5.500.000,00

2

Edificio sede della Caserma dei Carabinieri a Senigallia, Via Marchetti 1, Via Cavallotti 17

Fg.9 Mappale 430 Sub. 2 (A/2), Sub. 3 (A/2), Sub. 4 (A/2) e Sub. 5 (B/1)

2.500.000,00

COMUNE DI OSIMO

1 Edificio Ex Corridoni di Via Pompeiana n.27 e 29 ad Osimo

Fg.41 Mapp. 643 680.000,00

1 Area situata lungo la Sp9 a Mergo, bivio con la Sp14, zona palazzo Borgiani

Fg.4 Mapp.90 e 91 30.000,00

TOTALI 18.966.000,00 15.990.000,00 23.800.000,00

Totale complessivo 58.756.000,00

La finalità dell’Amministrazione è quella di dismettere il patrimonio non utile ai fini istituzionali (e quindi dichiarato disponibile) e di utilizzare il ricavato delle alienazioni per effettuare interventi sulle SS.PP e sugli edifici scolastici e per realizzare nuove scuole.