PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · Calendario Scolastico 4. Risorse Economiche 5....
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PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016/2019
SCUOLA dell’INFANZIA e PRIMARIA PARITARIA
“San Francesco”
Istituto delle Terziarie Francescane Alcantarine
via Casilina, 1602 – 00133 Roma
Tel. O6.2050218 fax 06.2051672
Cod. fiscale: 02641080581
C.M.: RM1E02900X (Primaria) RM1A029002 (Infanzia)
www.scuolasanfrancesco.org
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INDICE
1. Premessa
2. Mission
3. Calendario Scolastico
4. Risorse Economiche
5. Personale della Scuola
6. Piano Formativo Insegnanti
7. Progettazione educativo - didattica curriculare
8. Rapporti con le Famiglie
9. Attività Complementari
10. Servizi Complementari
11. Servizi Strumentali
12. Le regole dell’Istituto
13. Regolamento degli Organi Collegiali
Scuola dell’Infanzia
1. La nostra giornata
2. Gli spazi e la loro funzione
3. Traguardi per lo sviluppo delle competenze
4. Le attività
5. Progetti Curricolari
6. Progetti Extra – Curricolari
7. Organizzazione del contesto Educativo e Didattico
8. Documentazione e Verifica
Scuola Primaria
1. Bisogni formativi
2. Metodi e Valutazione
3. La nostra Giornata
4. Il Curricolo
5. Le Attività Extra – Curricolari
6. Dal Nucleo di Autovalutazione al Nucleo di Miglioramento
7. Relazione tra Rav e Pdm
8. Integrazione tra Pof e Ptof
9. Priorità, traguardi ed obiettivi
10. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
11. Piano di miglioramento
12. Conclusione
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1. Premessa
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione Scolastica “san Francesco”. È stato
predisposto per presentare i servizi e le attività nel triennio 2016/2019. Il PTOF è elaborato ai
sensi di quanto previsto dall’art. 1, comma 14, legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Gestore.
In esso è evidenziata l’identità antropologica, culturale e progettuale della scuola che intende
favorire in modo integrato il pieno sviluppo delle potenzialità delle bambine e dei bambini che la
frequentano. Nel contesto cognitivo, ludico, affettivo viene garantito il diritto ad avere pari opportunità
di educazione, cura, relazione, gioco, istruzione, anche attraverso l’inclusione laddove si presentino
barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 2/12/2015 ed è
stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21/12/2015. Le successive modifiche sono
apportate di anno in base, anche in base al Rapporto di Autovalutazione.
Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RM1E02900X/scuola-elemparit-sfrancesco/ e
su www.scuolasanfrancesco.org
Scuola e Territorio
L’Istituto San Francesco si trova a Roma, in via Casilina, 1602, nella zona di Torre Gaia. Fermata
di autobus e metro C a pochi metri. Nato nel 1934, comprende 2 ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia e
Scuola Primaria. L’istituto è ubicato nel settore est di Roma, che comprende quartieri appartenenti al XVI
Distretto – VI Municipio: Torre Spaccata, Tor Bella Monaca, Torre Gaia, Villaggio Breda, Villa Verde,
Fontana Candida, Colle Prenestino, Valle Fiorita, Finocchio, Borghesiana ed altre.
Le strutture sociali, inizialmente quasi del tutto inesistenti, stanno pian piano crescendo, sebbene
attualmente alcune di esse non siano ancora del tutto adeguate a rispondere alle esigenze di una
popolazione numerosa ed eterogenea per condizioni socio-economico-culturali. L'Istituto San Francesco,
pertanto, svolge un ruolo fondamentale nella formazione socio-culturale delle nuove generazioni.
L’estrazione sociale degli alunni che frequentano l’Istituto è eterogenea. La tipologia professionale delle
famiglie è prevalentemente impiegatizia, con fasce di commercianti e liberi professionisti.
La scuola si trova su una delle principali vie di comunicazione stradale molto trafficata, al confine
tra un’area residenziale socio-economico alta, curata architettonicamente, con ampi spazi verdi, servizi
ricreativi e sportivi ben attrezzati e un quartiere di periferia molto popolare.
Questa posizione di confine è letta dall’Istituzione Scolastica come opportunità di incontro tra
provenienze di ambienti familiari e di vita molto vari.
Sul territorio sono presenti diverse associazioni che con la loro attività si dedicano alla
riqualificazione del territorio rendendolo il più possibile vivibile anche per i più giovani, e in sostegno
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delle persone più povere. La scuola collabora, anche partecipando ad eventi e iniziative, ospitando
presso la propria struttura vari eventi (es. di educazione alla Pace in collaborazione con la Comunità di
s. Egidio etc).
Dati strutturali
L’edificio che occupa la scuola “San Francesco” si compone di un unico edificio circondato da
ampi spazi aperti e ben curati: l’ala destra accoglie la comunità educante delle Suore Francescane
Alcantarine – Ente Gestore della Scuola – l’ala sinistra è adibita all’Istituzione scolastica.
L'edificio è ampio e spazioso. Le aule e gli ambienti vari sono luminosi e confortevoli sono dotati
delle attrezzature necessarie ed utili alle diverse attività scolastiche.
Esternamente, nella parte anteriore, la scuola dispone di:
2 ampie aree di parcheggio per i genitori degli alunni;
aiuole, alberi ad alto fusto, giardino;
palestra con servizi igienici e attrezzatura;
Aula Magna “Paolo VI”: per conferenze, riunioni e attività laboratoriali varie con servizi igienici;
Nella parte posteriore si trovano:
cortile in muratura;
giardini attrezzati con giochi;
servizi igienici
Internamente, l’edificio scolastico si articola su due livelli. Gli spazi presenti al piano terra sono composti
da:
• ingresso della scuola;
• portineria;
• servizi igienici;
• sala dell’accoglienza
• locale adibito a Direzione scolastica e Sala Docenti;
• locale adibito a segreteria amministrativa;
• sala adibita al servizio doposcuola;
• ingresso della scuola Primaria;
• ingresso della Scuola dell’Infanzia: 3 aule didattiche spaziose, sala giochi, servizi igienici;
• locale adibito per il pranzo per gli insegnanti;
• la cucina;
• dispensa;
• servizi igienici;
• tre sale da pranzo per gli alunni;
• una sala da pranzo per la comunità religiosa.
Gli spazi del primo piano sono composti da:
• scuola Primaria: corridoio, 5 ampie aule didattiche, servizi igienici per i bambini, servizi igienici per gli
insegnanti;
• Spazio Biblioteca;
• aula Video e di Informatica, con computer, collegata ad internet, e stampanti,
• aula di Musica;
• cappella che, in occasioni particolari, viene utilizzata dagli alunni.
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Il collegamento tra i due piani è reso possibile da un’ampia scala e da un ascensore.
La struttura, inoltre, è dotata di scale di emergenza, impianto antincendio.
2. Mission
Le Suore Francescane Alcantarine, chiamate nella Chiesa a seguire Cristo povero e crocifisso,
icona viva di una nuova umanità, promuovono una scuola capace di porre al centro dell’agire educativo
la persona umana e il suo progetto di vita, scegliendo la via della formazione integrale perché ciascun
bambino, crescendo, raggiunga il fine per cui è stato creato.
L’Istituto scolastico “San Francesco” si configura come una vera comunità educativa, nella quale
in spirito di corresponsabilità e collaborazione, la fraternità religiosa, le famiglie e gli insegnanti, sono
invitati ad elaborare un progetto condiviso per una più armonica proposta educativa che sappia fondere
in sé non solo istruzione scolastica ma anche formazione ai valori cristiani e propositività nell’azione.
In sintonia con i valori francescani e alcantarini di fraternità, semplicità, dialogo e letizia, la
scuola diventa così luogo e tempo di crescita nella capacità di relazionarsi con la diversità, nell’imparare
linguaggi per dialogare con i nuovi processi culturali, nel condividere talenti e carismi personali per il
bene di tutti, insegnando a scegliere la via della solidarietà e dell’accoglienza come risposta alle urgenze
del nostro tempo. Una scuola dunque capace di includere la vita reale dei propri allievi e delle loro
famiglie e di preparare alla vita gli uomini e le donne di domani, nella certezza che una mente e un
cuore ben formati sono meglio di un testa piena.
Oltre alla tradizione culturale ed educativa francescana – alcantarina, le principali fonti di
ispirazione del PTOF della Scuola “San Francesco” sono:
• la dichiarazione sull’educazione cristiana Gravissimum Educationis;
• il documento conclusivo della Conferenza de Aparecida;
• i dettati costituzionali contenuti negli art. 3,30,33,34 della Costituzione Italiana;
• le indicazioni nazionali dettate dalla riforma della Scuola: DPR 89/2009; C.M. 31/2012; DPR 11.02.2010;
L.107/2015;
• linee guida per Scuole dell’infanzia e Primaria della FISM, FIDAE, AGIDAE a cui la Scuola è federata e
associata;
• Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Road Map per
l’Educazione artistica, Conferenza Mondiale sull’Educazione Sviluppare le capacità creative per il XXI
secolo, Lisbon, 6-9 marzo 2006.
Centralità dell’alunno
La nostra scuola colloca le bambine e i bambini al centro degli interventi di educazione, di
istruzione e di formazione, inserito nel suo contesto socio-culturale.
La Scuola “San Francesco” offre e propone un cammino di educazione integrale con varie iniziative in
cui interagiscono realtà scolastiche ed esperienze varie.
Uguaglianza
Il servizio educativo è offerto a tutti i bambini che ne fanno richiesta, senza distinzione di sesso,
etnie, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni socio-economiche, esprimendo una particolare
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attenzione a quanti vivono situazioni difficili o sono sprovvisti dei mezze necessari alla propria crescita e
formazione.
Imparzialità e regolarità
Il personale, docente e non, che presta servizio nella nostra scuola, agisce secondo criteri di
obiettività ed imparzialità.
La nostra scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel
rispetto dei principi e delle norme giuridiche vigenti e delle disposizioni contrattuali AGIDAE, sottoscritte
dagli operatori scolastici.
Partecipazione e trasparenza
Ogni membro della Comunità educante: genitori, personale docente e non, è protagonista e
responsabile dell’attuazione del PTOF attraverso una gestione partecipata alla Scuola, nel rispetto del
ruolo e delle competenze di ciascuno.
La scuola è disponibile a ridefinire le scelte effettuate per migliorare e/o adeguarle a nuove
esigenze.
La scuola garantisce un’informazione costante, completa, trasparente e tempestiva
(salvaguardando i principi dell’informazione riservata), mediante:
- lettere circolari
- bacheche d’istituto
- sito internet: www.scuolasanfrancesco.org
- indirizzo posta elettronica: [email protected]
- pagina Facebook
- incontri personali, nelle modalità e nei tempi stabiliti
- brochure informative
- pubblicazione di RAV PDM e PTOF sul sito web della Scuola
Efficienza ed efficacia
Il servizio della scuola è erogato in modo da agevolare, in tutti i bambini, il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento, dei Traguardi per lo Sviluppo delle competenze, previsti nelle unità di
apprendimento, previste dalle pianificazioni didattiche annuali.
Libertà d’insegnamento
La pianificazione didattica assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, come
sancito dall’art. 33 della Costituzione e garantisce la formazione del bambino, facilitandone le
potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità, come previsto dagli
obiettivi specifici e formativi nazionali e comunitari recepiti dalla progettazione curricolare.
3. Calendario scolastico
La scuola aderisce al calendario scolastico regionale.
Per l’anno 2016/2017, l’ USR ha approvato il 19/7/2016, il seguente calendario:
apertura della scuola dell'infanzia: mercoledì 7 settembre 2016;
chiusura della scuola dell'infanzia venerdì 30 giugno 2017;
apertura della scuola primaria: lunedì 12 settembre 2016;
chiusura della scuola primaria giovedì 8 giugno 2017;
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apertura straordinaria sabato 21 gennaio 2017 per attività di Open Day;
Si utilizzano 4 giorni per le sospensioni (garantendo minimo 171 giorni feriali minimo obbligatorio
per gli istituti scolastici come il nostro che hanno orario scolastico organizzato su 5 giorni a settimana):
martedì 4 ottobre 2016 (festa di san Francesco a cui è intitolata la scuola);
lunedì 31 ottobre 2016
• venerdì 9 dicembre 2016
• lunedì 24 aprile 2017
• 2 e 3 Giugno: Festa della Repubblica
4. Risorse economiche
Le risorse economiche della scuola san Francesco sono:
• Tassa di iscrizione alunni
• Contributo mensile dei genitori
• Contributo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
La tardiva erogazione dei contributi, da parte delle amministrazioni (Stato, regione, comune),
comporta spesso gravi difficoltà nella gestione. Tra l'altro è praticamente impossibile una
programmazione economica, non essendoci alcuna certezza sui tempi di erogazione. A fronte di questo i
genitori degli alunni si stanno organizzando per realizzare eventi di raccolta fondi.
La nostra scuola, in quanto paritaria, non ha organico di potenziamento né beneficia del Bonus
per la formazione dei Docenti.
Trasparenza amministrativa
Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a), legge n. 62/2000,
viene indicato:
la proprietà degli edifici, attrezzature e spazi di cui gode la Scuola è dell’Ente Istituto Terziarie
Francescane Alcantarine sede legale via Maffeo Vegio, 15 – 00135 Roma
la gestione amministrativa della Scuola è affidata all’Ente Gestore
il personale è assunto e retribuito secondo il CCNL AGIDAE SCUOLA
Il rendiconto amministrativo della Scuola viene distinto da quello della comunità religiosa e delle altre
attività extracurricolari.
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RAPPRESENTA LA SCUOLA
5. Personale della Scuola
Le principali figure che si occupano della gestione della Scuola sono: l’Ente Gestore, il
Coordinatore delle Attività Didattiche ed Educative, gli insegnanti. A queste si affiancano altre Risorse
professionali.
L’Ente Gestore
APPROVA IL PIANO DELL'OFFERTA
FORMATIVA E I PERCORSI PROGETTUALI ANNUALI,
ELABORATI DAL COLLEGIO DOCENTI, TENENDO
CONTO DELLE PROPOSTE DEI GENITORI
COERENTEMENTE CON IL PROGETTO EDUCATIVO
COMPILA I BILANCI
PROVVEDE ALLA GESTIONE
AMMINISTRATIVA
GARANTISCE L'APPLICAZIONE DEL
PROGETTO EDUCATIVO
ENTE GESTORE:
SUORE FRANCESCANE ALCANTARINE
DELIBERA LE NOMINE DEL PERSONALE, NOMINA LA
COORDINATRICE PEDAGOGICA E STIPULA CONTRATTI DI LAVORO
CURA L'ESECUZIONE DELLE DELIBERE
NOMINA IL PERSONALE STIPULANDO IL CONTRATTO DI ASSUNZIONE
STABILISCE L'IMPORTO DEL CONTRIBUTO ANNUALE PER LA FREQUENZA E LE
EVENTUALI AGEVOLAZIONI PER
PARTICOLARI SITUAZIONI
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il Coordinatore delle Attività Didattiche ed Educative
COORDINA ESPERIENZE EDI
CONTINUITA' SIA ORIZZONTALE CHE VERTICALE TRA LE
ISTITUZIONI EDUCATIVE ( FAMIGLIA, ENTI LOCALI,
SCUOLA PRIMARIA, NIDO) IN RIFERIMENTO ALLA CIRCOLARE
MINISTERIALE N° 339 DEL 16/11/1992
PORTATORE CON IL GESTORE DELL'IDENTITA' PEDAGOGICA, CULTURALE E
RELIGIOSA DELLA SCUOLA MOTIVA, CURA E GESTISCE, IN SINERGIA CON IL PERSONALE EDUCATIVO DOCENTE E AUSILIARIO, L'ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA, I RITMI E LA QUALITA' DELLA GIORNATA EDUCATIVA, L'UTILIZZO SPECIFICO ADEGUATO DEGLI SPAZI,L'ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE IN FUNZIONE DEL BENESSERE DEI BAMBINI SOTTO IL PROFILO COGNITIVO, ESPRESSIVO, EMOTIVO E FISICO
PROMUOVE OCCASIONI DI
AGGIORNAMENTO E STIMOLA ATTIVITA' DI
FORMAZIONE, DI RICERCA-INNOVAZIONEPER GLI
INSEGNANTI
COORDINATRICE
SOSTIENE E COINVOLGE I PROPRI COLLABORATORI VALORIZZANDO I
DIVERSI RUOLI E RICONOSCENDO LE RESPONSABILITA' AD ESSI
ASSEGNATE
PARTECIPA ALLA
ELABORAZIONE DEL P.T.O.F. E DELLA PIANIFICAZIONE
EDUCATIVA E DIDATTICA, STIMOLANDO PERCORSI DI
OSSERVAZIONE DOCUMENTAZIONE,
VALUTAZIONE E VERIFICA.
FAVORISCE LA MASSIMA
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE FRA IL
cOMITATO DI GESTIONE E IL PERSONALE
SI PRENDE CURA DELLA FIGURA PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI E DEL CLIMA DI COLLABORAZIONE TRA LORO NON PERDENDO DI VISTA GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI SERVIZIO
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Gli insegnanti
I Docenti sono "risorsa qualità", in base alla loro qualifica, abilitazione e professionalità, che
esprimono nelle attività didattiche ed extracurricolari:
GESTISCE I COLLOQUI E LE
RELAZIONI CON I GENITORI
ELABORA COLLEGIALMENTE IL P.O.F.
PARTECIPA AI CORSI DI AGGIORNAMENTO
DEFINISCE IL PERCORSO
EDUCATIVO E IL P.E.I E I TEMPI E MODALITA' DI
APPRENDIMENTO
L'INSEGNANTE
COMPILA I REGISTRI E I DOCUMENTI
RELATIVI AD OGNI BAMBINO
ANALIZZA I BISOGNI E GLI INTERESSI DEI BAMBINI
VERIFICA IL
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
MONITORA
L'ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' E LO SVILUPPO DEL
BAMBINO
ORGANIZZA ATTIVITA', STRUMENTI E MATERIALI LUDICI E DIDATTICI
ANALIZZA LE INDICAZIONI NAZIONALI MINISTERIALI
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Altre figure professionali:
• Cuoca: per il servizio mensa. I pasti vengono preparati quotidianamente dalla cucina seguendo il menù
predisposto dalla nutrizionista e provvede alle pulizie per l’ambiente;
• Ausiliaria si adopera per garantire l’igiene e il riassetto della Scuola;
• Addetto alla manutenzione ordinaria;
• Assistenti: assicurano la consegna e vigilano i bambini nei tempi di accoglienze pre e post scuola;
• Psicologa e Psicoterapeuta: coadiuva gli insegnanti in lavoro di equipe di supervisione;
• Nutrizionista: elabora il menù dietetico dei pasti e offre servizio di consulenza e educazione alimentare;
• Giardinieri.
6. Piano Formativo Insegnanti
L’impianto organizzativo, didattico e metodologico deve essere supportato da adeguati progetti di
aggiornamento e formazione del personale, chiamato a gestirne la complessità. Pertanto, di anno in anno,
ascoltate le esigenze del personale docente il Coordinatore predispone un adeguato piano per
l’aggiornamento in servizio. Approvato dal Collegio dei Docenti, il piano viene trasmesso al Gestore, per
richiesta di finanziamento, all’AGIDAE LABOR di Roma.
Nell’anno scolastico 2016/2017 la formazione e aggiornamento riguarda il tema: “Il Service
Learning”. L’intera equipe dei Docenti è attenta ai bisogni della crescita dei bambini anche attraverso
incontri di super visione tenuti dalla Psicologa e Psicoterapeuta dott. Pesaresi. Gli insegnanti sono
attualmente impegnati anche nello studio dei processi i valutazione degli studenti.
7. Progettazione educativo - didattica curriculare
Introduzione
Il tempo è superiore allo spazio
L’unità prevale sul conflitto
La Realtà è più importante dell’idea
(Papa Francesco, Evangelii Gaudium)
Il mondo che cambia è lo scenario in cui si inserisce l’azione educativa della nostra realtà scolastica.
In una società che sta vivendo una particolare e delicata emergenza educativa si assiste a proposte che
appaiono prevalentemente centrate sull'acquisizione di conoscenze e abilità, e presentano un chiaro
riduzionismo antropologico.
Dinanzi a questa situazione, rafforzando la stretta collaborazione con le famiglie la nostra scuola
punta ad un'educazione di qualità, alla quale hanno diritto, senza distinzione, tutti gli alunni e le alunne. La
nostra scuola è impegnata a trasformarsi, prima di tutto, in luogo privilegiato di formazione e promozione
integrale, che essa consegue attraverso un incontro vivo e vitale col patrimonio culturale. Tale incontro si
realizza nella scuola in forma di elaborazione: le differenti discipline presentano ma anche valori da
assimilare e verità da scoprire.
L'educazione umanizza e personalizza l'essere umano quando riesce a far sì che egli sviluppi
pienamente il suo pensiero e la sua libertà; in modo da germogliare in abitudini di comprensione e di
comunione con la totalità dell'ordine reale, mediante le quali l'essere umano stesso umanizza il proprio
mondo, genera cultura, trasforma la società e costruisce la storia.
Ci aiutano ad esprimere al meglio questo concetto le parole di Giovanni Paolo II, tratte dal celebre
discorso all’Unesco del 1980: “ L’uomo è il soggetto della cultura, ma è anche il suo oggetto e il suo
termine. La cultura è ciò per cui l’uomo, in quanto uomo, diventa più uomo, è di più, accede di più
all’essere”. Per la difficoltà e complessità di questo compito è necessario che la scuola, torni ad essere
considerata da tutti “spazio comunitario più organico e intenzionale del fare educazione”.
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Il progetto educativo della nostra scuola è centrato nella persona umana, capace di vivere in
comunità, dando il suo contributo per il bene di tutti, dove nessuno sia escluso. cercando di scoprire e di
infondere nei bambini la dimensione religiosa e trascendente. Cristo è il fondamento nel quale tutti i valori
umani trovano la loro piena realizzazione e quindi la loro unità. Egli rivela e promuove il senso nuovo
dell'esistenza; egli la trasforma mettendo l'uomo e la donna nelle condizioni di vivere in modo divino,
ossia di pensare, di volere, di agire secondo il Vangelo, facendo delle beatitudini la loro norma di vita.
Proprio per il riferimento esplicito, e condiviso da tutti i membri della comunità scolastica, alla
visione cristiana - anche se con diversi gradi e rispettando la libertà di coscienza e religiosa dei non cristiani
che la frequentano - l'educazione è «cattolica», per il fatto che i principi evangelici si trasformano in norme
educative, motivazioni interiori e, allo stesso tempo, in mete finali.
Si propone quindi di soddisfare i bisogni affettivi - relazionali e cognitivi dei bambini, oltre che la
loro cura e il loro accudimento. L’idea di bambino che abbiamo è quella di un soggetto attivo, protagonista
della sua crescita fatta di corpo, psiche - mente e spirito, a cui verrà offerta la possibilità di costruire
attivamente un rapporto significativo ed equilibrato tra sé e l’ambiente circostante:
• in tutte le sue dimensioni ( fisica, affettiva – relazionale, sociale, cognitiva) armonizzate ed integrate
dalla visione religiosa;
• in cui la libertà è processo, conquista e presupposto all’inserimento attivo e responsabile nella
società;
• in cui la vita è orientata all’incontro con Dio;
Inoltre riconosce i bisogni dei bambini come:
• bisogno di accoglienza e di riconoscimento (essere qualcuno per qualcuno);
• bisogno di valorizzazione e di benessere e autonomia (avere e dare amore, attenzione);
• bisogno di conoscenza di spiritualità (conoscere il mondo, esplorando al realtà ma anche e
soprattutto dando un senso, un significato su più livelli di questa realtà);
• bisogno di autorealizzarsi.
Ente gestore
Scuola
LA CRESCITA DEL BAMBINO
Operatori
Genitori
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In giorni in cui esiste e va sempre più accentuandosi una divaricazione fra i processi cognitivi e
quelli emozionali, la nostra scuola vuole essere riflesso di un modello di apprendimento attento a
sviluppare le competenze cognitive unitamente ai sistemi emozionali. Infatti il sistema emozionale del
bambino è parte integrante dell’attività decisionale e condiziona le azioni e le idee permettendo la
riflessione e il giudizio. Senza un sano coinvolgimento emozionale, ogni azione, idea o decisione verrebbe
a fondarsi unicamente su degli elementi razionali.
La nostra scuola ha particolare cura per lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza
attiva, infatti una buona condotta morale necessita di un impegno emozionale. Per questo motivo si vuole
dare grande importanza all’educazione artistica, che incoraggiando lo sviluppo emozionale, può migliorare
l’equilibrio fra quest’ultimo e lo sviluppo cognitivo e favorire così una cultura della pace.
La scuola privilegia alcune scelte educative, in particolare:
la festa, come pedagogia della gioia, dimensione essenziale della spiritualità francescana che si propone di
aiutare i ragazzi a vivere il quotidiano con allegria ed educarli alla speranza;
il gruppo, come luogo educativo in cui si vivono relazioni interpersonali e in cui il bambino matura nella
sua identità, socialità, autonomia;
l’Inclusione al fine di favorire ed assicurare loro il pieno esercizio del diritto allo studio ad ogni bambino.
Nella pianificazione didattica è incluso l’insegnamento della religione cattolica in quanto è una
stretta responsabilità della scuola, come istituzione educativa, porre in rilievo la dimensione etica e religiosa
della cultura, proprio con la finalità di attivare il dinamismo spirituale dell'educando e così aiutarlo a
raggiungere la libertà etica, che presuppone e perfeziona la libertà psicologica.
Tuttavia non esiste libertà etica senza il confronto con quei valori assoluti dai quali dipendono il
senso e il valore della vita dell'uomo. Anche nell'ambito dell'educazione, si manifesta la tendenza a
prendere l'attualità come parametro dei valori, correndo così il pericolo di rispondere ad aspirazioni
transitorie e superficiali, e di perder di vista le esigenze più profonde del mondo contemporaneo (cf. La
scuola cattolica, n. 30).
Le 8 competenze chiave per l'apprendimento permanente delineate dalla Raccomandazione
2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, [Gazzetta ufficiale L 394 del
30.12.2006, pag. 10], segnano la combinazione di conoscenze, abilità e attitudini che la Scuola pone come
costante riferimento nella Pianificazione Didattica.
8. Rapporti con le Famiglie
Il rapporto con la famiglia assume un ruolo fondamentale per l’incidenza che tale riferimento
implica nell’educazione del bambino.
Questo rapporto si esplica quotidianamente nella cura che la famiglia pone nell’accudire il
bambino, nell’accompagnarlo nell’esperienza scolastica, nell’attivarlo ad una iniziativa e responsabilità
personale. L’attenzione alle comunicazioni, la tempestività delle osservazioni e la reciproca stima sono
semplici espressioni di un rapporto finalizzato al bene della persona.
Colloquio di iscrizione
Il momento dell’iscrizione alla scuola è la prima occasione in cui la famiglia incontra la scuola. Per
questo è offerta a tutte le famiglie l’opportunità di un colloquio con la coordinatrice. La presenza dei
genitori e del bambino permette una significativa conoscenza reciproca.
Al colloquio segue la possibilità dell’iscrizione che viene effettuata secondo i termini fissati dal
Ministero.
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Colloqui personali
Sono momenti in cui, nel corso dell’anno o su esigenze particolari, genitori e insegnanti verificano il
cammino del bambino, il livello raggiunto nell’apprendimento e si confrontano ed aiutano nel rispettivo
compito.
Ogni insegnante ha un orario settimanale di ricevimento; i colloqui sono fissati, su appuntamento
direttamente con l’insegnante interessato.
Assemblee di classe e di sezione
Le assemblee di classe quadrimestrali mirano alla generale presentazione e alla verifica della
programmazione, ad affrontare tematiche specifiche, possono riguardare la presentazione di alcuni ambiti
disciplinari, le problematiche educative inerenti alla proposta della scuola, alcuni contenuti di formazione
per i genitori.
Partecipazione diretta
Attività di collaborazione diretta da parte dei genitori sono richiesti nella preparazione degli aspetti
organizzativi e nella realizzazione dei momenti comuni della scuola come spettacoli e rappresentazioni. La
presenza dei genitori all’interno delle forme di partecipazione collegiale (rappresentanti di classi, consigli di
interclasse, Consiglio di Istituto) è occasione di approfondimento della proposta educativa e di
collaborazione tra le famiglie.
Per costruire con la famiglia una collaborazione educativa ponendo al centro la persona dell’alunno
“unico e irrepetibile”, all’inizio della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria viene proposto un Patto
Educativo di Corresponsabilità.
Esso definisce le responsabilità della scuola, della famiglia e dell’alunno nel rispetto dei reciproci
ruoli, in osservanza al complesso di leggi e norme a cui è soggetta tutta l’attività didattica ed educativa
della Scuola Italiana.
Il rispetto del Patto contribuisce a costruire un rapporto di fiducia nella prospettiva di una piena
realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e del successo formativo di ogni alunno.
Il Coordinatore delle Attività Educative e Didattiche si impegna affinché i docenti rispettino i diritti
degli studenti e dei genitori.
Il Genitore si assume le proprie responsabilità ed è consapevole che:
le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno danno luogo a specifiche sanzioni;
l’affidamento del minore alla custodia di terzi, ovvero della scuola, non solleva il genitore dalla
responsabilità per gli eventuali danni arrecati alle persone o alle cose, ferma restando la “culpa in
educando”. L’Alunno si impegna al rispetto dei propri doveri come definiti dal Patto.
9. Attività Complementari
La scuola è attenta alle proposte del territorio:
collabora nella fase di progettazione delle iniziative e sceglie quelle più rispondenti alla mission e alla
programmazione educativa e didattica;
valorizza le iniziative che consentono ai ragazzi di approfondire la conoscenza dell’ambiente circostante;
partecipa alle iniziative realizzate da altre scuole e dagli Enti Locali;
partecipa – come parte integrante dell’insegnamento di Ed. Musicale – al Concorso Regionale “Egisto
Morlacchi” patroninato da ARCL
informa ragazzi e famiglie circa le iniziative del Comune, delle Parrocchie e delle Associazioni che
contattano la Scuola, le promuove e le sostiene.
10. Servizi Complementari
Durante l’anno scolastico l’Istituto offre i seguenti servizi complementari rispondendo ai bisogni
delle famiglie e della didattica:
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Pre – Scuola
Servizio mensa
Post-scuola
Studio pomeridiano assistito per la Scuola Primaria.
Servizio mensa
In sinergia con il progetto educativo, la scuola attribuisce grande importanza al tempo del pranzo.
Il cibo non è solo qualcosa di materiale limitato alle sue funzioni fisiche, ma è dato da Dio. Proprio perché
l’atto del mangiare ha a che fare con il desiderio di vita, è nel cibo che spesso viene cercata la soluzione a
tanti mali, come dimostrano le patologie che sempre più si vanno diffondendo.
Per questo la tavola è un luogo importante per l’educazione del desiderio. Il bambino condivide i
pasti con coloro che siede a tavola, che diventa simbolo di amicizia, in tutto questo c’è un profondo valore
religioso che i bambini sono chiamati a saper riconoscere e valorizzare.
La scuola intende valorizzare questo momento, riservando un tempo consistente al pranzo, di
fronte ad atteggiamenti globali sempre più trascurati nei confronti del cibo e del rito della tavola - si
mangia spesso separati, presto e subito, o facendo ricorso ai catering.
Questo avviene anche attraverso la preparazione della tavola, facendo uso di stoviglie in materiali
naturali (ceramica, vetro, acciaio) e limitando al massimo, anche per il criterio di sostenibilità ambientale,
l’uso della plastica e della pratica “usa e getta”.
Tempo estivo
Nel periodo estivo l’Istituto offre i seguenti servizi complementari:
Tempo Ludico Educativo “Happy Time” per la Scuola Primaria dalla chiusura della Scuola al 30 Giugno;
Tempo Ludico Educativo “Summer Time” per la Scuola dell’Infanzia dal 1 al 15 Luglio.
11. Servizi Strumentali
I servizi strumentali garantiscono un funzionamento efficace del servizio centrale relativo all’attività
formativa:
Reception
Segreteria Didattica
Segreteria Amministrativa
Infermeria – Primo Soccorso
Pulizia ambienti
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Commissione Sicurezza
Reception
Il servizio Reception, in funzione da lunedì a venerdì dalle ore 7.15 alle ore 18.00, il sabato dalle
ore 8.30 alle ore 12.30, è a disposizione di tutti i settori scolastici dell’Istituto e svolge la funzione
principale di centralino e di primo orientamento agli spazi scolastici.
L’entrata e l’uscita degli studenti avvengono da via Casilina, 1602 ed è controllata dalla Reception con
video a circuito interno.
Segreteria Didattica
È posta al piano terra dell’Istituto.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00.
Servizi principali erogati:
gestione iscrizioni;
gestione allievi;
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gestione docenti;
raccolta e archiviazione documenti;
comunicazione alle diverse componenti scolastiche;
supporto all’attività didattica.
Segreteria Amministrativa
Situata al piano terra dell’Istituto, è aperta tutti i giorni con il seguente orario: da lunedì a venerdì il
mattino dalle ore 8,00 alle ore 9,30 e dalle 15,00 alle 16,00
Infermeria e Primo Soccorso
In caso di indisposizione dell’alunno, è assicurata una assistenza infermieristica da parte degli
addetti al Primo Soccorso. Per gli infortuni durante l’orario scolastico, viene tempestivamente avvisata la
famiglia. L’Istituto garantisce la copertura assicurativa.
Pulizia Ambienti – Manutenzione Ordinaria e Straordinaria
La pulizia e la cura degli ambienti sono garantiti da una manutenzione giornaliera ordinaria che
viene assicurata da personale specializzato.
12. Le regole dell’Istituto
L’organizzazione delle azioni e delle attività previste dal PTOF richiamano la messa a punto di
regole intese come guida per i diversi soggetti della comunità educante. A tale scopo richiamiamo
l’attenzione di tutti i soggetti ai documenti agli atti della scuola disponibili per la consultazione:
Regolamento d’Istituto che contiene tutte le norme volte a disciplinare l’azione dei diversi soggetti della
comunità scolastica;
Protocollo DSA e BES;
Protocoll0o Criteri di Verifica e Valutazione;
Statuto organi collegiali;
13. Regolamento degli Organi Collegiali
Collegio Docenti
È il punto visibile dell'unitarietà e della corresponsabilità educativa e didattica della scuola. Ha il
compito di curare l'immagine culturale, di stabilire le finalità e i contenuti educativi su cui ogni docente
deve impostare il proprio lavoro, di rielaborare continuamente i passi del percorso didattico.
Consiglio di classe
Il consiglio è formato dai docenti e dalla Coordinatrice; si riunisce per la realizzazione del
coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari e per la valutazione periodica e finale degli alunni.
Per l’adozione dei libri di testo e per la verifica dell’attività vi partecipano i genitori rappresentanti di
classe.
Assemblea di classe
È composta dai docenti e dai genitori, con lo scopo di confrontarsi, con i rispettivi ruoli e
competenze sui bisogni della classe, sui passi e le attività e gli strumenti del lavoro scolastico.
Consiglio di Istituto
È composto dai rappresentanti dei genitori, dei docenti, dal Gestore e dal Coordinatore delle
Attività Didattiche ed Educative. Decide sul calendario scolastico e sulla organizzazione della scuola.
Rete di scuole
La scuola sta partecipando alla costituzione della rete “Oltre l’aula. Service Learning nel Lazio”.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
“L’infanzia costituisce
l’elemento più importante
della vita dell’adulto:
l’elemento costruttore”
(M. Montessori)
La SCUOLA DELL’INFANZIA è:
l’ambiente in funzione del bambino in cui i rapporti umani mediano lo sviluppo;
della socialità, dell’autonomia, della creatività, della religiosità;
il luogo caratterizzato da un clima di affettività positiva e gioiosità ludica;
l’ambiente che integra l’opera della famiglia e del contesto sociale;
l’ambiente che accoglie ed integra le “diversità”;
l’ambiente in cui si lavora con professionalità, intenzionalità e flessibilità.
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1. La nostra giornata
«Il tempo è superiore allo spazio. Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza, senza
l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i
cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone. È un invito ad assumere la tensione tra
pienezza e limite, assegnando priorità al tempo». (Evangelii Gaudium.)
Dall’anno scolastico 2016 - 2017 l’orario giornaliero è così strutturato:
Accoglienza 8,30 – 9,00
I bambini vengono accolti dalle insegnanti nella sezione dove vengono svolte
attività come il gioco libero, bans, giochi strutturati e canti.
Attività di routine 9,00 – 9,30
I bambini con le loro insegnanti di sezione svolgono attività come il calendario,
la conversazione, l'appello, la preghiera.
Pranzo 12,00 – 13,00
I bambini mangiano nelle sale mensa con le loro insegnanti.
I piatti in ceramica sono forniti dalla scuola
Uscita intermedia 13,30 – 14,00
Chi lo desidera può ritirare il proprio bambino a metà giornata
Attività Didattiche per sezione per età non omogenee
o intersezione per gruppi di età omogenei 9,30 – 12,00
I bambini divisi in gruppi omogenei (per età) e non, affrontano attività specifiche
che variano dall'attività motoria, dalla rappresentazione grafica, la manipolazione,
la lingua Inglese, l’educazione musicale , ai progetti curricolari (scelti di anno in anno contributo a
parte)etc.
Pre – Scuola 7,15 – 8,30
I bambini vengono accolti dalle Suore in sala Accoglienza – fino alle 8,00.
Dalle 8,00 alle 8,30 in sezione.
Gioco libero 13,00 - 14,00
I bambini giocano liberamente in giardino se la giornata lo permette oppure
in sala giochi nelle giornate più fredde
Attività Didattica dalle 14,00 alle 15,00
I bambini di 5 anni svolgono attività in sezione la logica matematica, prescrittura,
prelettura, concetti topologici. I bambini di 3 e 4 anni svolgono giochi strutturati
Merenda 15,00 – 15,30
Uscita 15,30 – 16,00
I genitori vanno a prendere i loro bambini nelle sezioni.
Dalle ore 16,00 hanno inizio i progetti extra – curricolari fino alle ore 17,00
per chi lo richiede.
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2. Gli spazi e la loro funzione
L’INGRESSO
L’ ingresso della scuola è un ambiente in comune con la Scuola Primaria. Da qui si
accede alla sala giochi e alle sezioni. Non appena si entra, appesa alla parete vi è una
grande bacheca dedicata agli avvisi per i genitori riguardanti la vita scolastica.
LA STANZA DEGLI ARMADIETTI
È uno spazio privilegiato e di intimità fra bambino e genitore
caratterizzato da armadietti contrassegnati da alcuni simboli
o foto dei bambini all’interno dei quali riporvi giacche e il
sacchettino del cambio. Qui ogni genitore offre al proprio figlio
messaggi chiari e reali di ciò che sta avvenendo e lo prepara al
temporaneo distacco.
LA SEZIONE
La nostra scuola dispone di tre sezioni ognuna delle quali può
accogliere un numero massimo di 31 bambini di 3, 4, 5 anni. Ogni
sezione è seguita da due insegnanti. Con l’aggiunta degli insegnanti
specialisti di Religione e Inglese.
La sezione è molto importante perché rappresenta per il bambino un
luogo di vita, di relazione e di apprendimento. In questo ambiente il
bambino trova l’identità del gruppo di appartenenza, sentendosi così
atteso, desiderato e amato. La sezione è strutturata in spazi-angoli
creati e pensati dall’insegnante che rispondono a specifici bisogni del
bambini: giocare, esplorare, conoscere.
ANGOLO DELLA CONVERSAZIONE
Questo spazio risponde al bisogno del bambino di comunicare i propri vissuti, e di partecipare alla vita dei
propri compagni. Al mattino l’insegnate accoglie i bambini in questo angolo per svolgere alcune importanti
routine: il saluto, l’appello, il calendario, la preghiera, il racconto di esperienze personali.
ZONE SIMBOLICHE
• angolo della casa-cucina;
angolo delle bambole;
angolo dei travestimenti;
angolo degli attrezzi,
In questo spazio si trovano materiali e oggetti (un tavolino con le
seggioline, piattini tazzine, bicchierini..) che rimandano a situazioni della
vita quotidiana del bambino che si diverte a far finta di fare la mamma, a
far finta che la cena è pronta…
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L’ANGOLO DEL GIOCO
mette a disposizione dei bambini contenitori con
costruzioni di plastica e di legno, macchinine,
animaletti per giocare da soli o in piccolo gruppo,
inventando, costruendo e assemblando, per scoprire
le caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture,
sviluppando la motricità fine, la creatività e il
pensiero logico.
LA SALA GIOCHI
è un grande spazio luminoso dove i bambini giocano liberamente,
soprattutto nei giorni freddi o di pioggia.
Viene adibito a “sala video”.
Qui si svolgono alcune delle attività laboratoriali.
È in corso la progettazione di percorsi tattili.
LA SALA MENSA
Il pranzo avviene nelle tre sale mensa ed è considerato un
momento educativo che, oltre a soddisfare un bisogno
fisico (assunzione di cibo), diventa un momento che
privilegia fattori quali la relazione, la competenza e
l’autonomia. È quindi un momento piacevole che si
consuma in un ambiente tranquillo, non rumoroso e in
un’atmosfera priva di fretta e di ansia. L’adulto è presente come
riferimento al quale esprimere il proprio gusto e le proprie preferenze ed è anche
osservatore di questo momento educativo. I bambini sono in grado di aiutare
l’insegnante ad apparecchiare le tavole quindi, a turno, si occuperanno della
preparazione dei tavoli. Per il pranzo i bambini usufruiscono di piatti in di ceramica
forniti dalla scuola, unitamente alle posate e ai bicchieri.
Dopo il pranzo i bambini sono aiutati nella cura dell’igiene orale.
L’AREA VERDE
È caratterizzata da attrezzature idonee e in grado di qualificare l’ambiente educativo come contesto
di vita, di relazione e di apprendimento. Qui si segue il ciclo delle stagioni con attività proprie come ad. Es.
la raccolta delle olive. In questo spazio i bambini hanno avviato il progetto di Service Learning per la
realizzazione di un giardino con piante aromatiche e un piccolo orto che porteranno avanti con l’aiuto dei
nonni.
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SPAZI E MATERIALI
L’ambiente è proporzionato alle capacità motorie, operative, percettive e mentali del bambino per
permettergli di gestirlo e padroneggiarlo; funzionale per aiutarlo a capire le molteplici funzioni dei diversi
laboratori, degli arredi e dei materiali didattici; motivante e attraente per sviluppare il rispetto e l’amore
per le cose e per l’ambiente, secondo regole condivise da tutti.
3. Traguardi per lo sviluppo delle competenze
La nostra Scuola dell’Infanzia intende promuovere nei bambini:
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ (saper essere)
L’identità esprime, secondo il nostro Progetto Educativo, l’appartenenza alla famiglia di origine ma
anche l’appartenenza al più ampio contesto della comunità ecclesiale dell’intera famiglia. Significa imparare
a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire
imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche
sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina,
abitante di un territorio, appartenente ad una comunità.
LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA (saper fare)
È l’acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare al e attività
nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le
emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare e prendere
decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere
atteggiamenti sempre più responsabili.
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (sapere)
Significa imparare a riflettere sull ’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando,
narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere negoziare i
significati.
LO SVILUPPO DELLA CITTADINANZA (io con gli altri)
Significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si
definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di
vista dell’altro. Il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un ambito
democratico, eticamente orientato e rispettoso del rapporto uomo‐natura.
Il nostro stile educativo è fondato su:
Osservazione
Ascolto
Progettualità elaborata collegialmente
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Queste finalità hanno come unico obiettivo la formazione integrale del bambino come soggetto di
diritti inalienabili, inserito nella società attraverso rapporti fraterni con gli altri e con un progressivo senso
di responsabilità e costruzione di sé come figlio di Dio.
Inoltre la nostra Scuola dell’infanzia si propone di:
favorire un apprendimento attivo partendo dall’esperienza diretta e spontanea per arrivare
gradualmente ad una conoscenza più astratta e scientifica;
individualizzare gli interventi educativi considerando la diversità di ognuno fonte di ricchezza per tutti;
promuovere un’effettiva integrazione degli alunni svantaggiati o portatori di handicap con progetti
educativo - didattici personalizzati
favorire il benessere del bambino nel passaggio tra i diversi ordini di scuola attraverso adeguati itinerari
didattici che garantiscano la continuità al percorso formativo;
integrare il servizio scolastico mediante progetti di interazione con le famiglie e le agenzie educative
territoriali;
favorire l’inserimento degli alunni stranieri.
4. Le attività
Le esperienze dei bambini all’interno della scuola sono molteplici. Il gioco, l’esplorazione, la
ricerca, la vita di relazione possono essere fonte di conquista, di conoscenza, di sviluppo e di
crescita intellettiva. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo
ciclo della scuola dell’obbligo (2012) le attività fanno riferimento ai seguenti Campi d’Esperienza:
Maturazione
dell'identità
(saper essere)
Senso di
cittadinananza
(io con gli altri)
Conquista
dell'autonomia
(saper fare)
Sviluppo delle competenze
(sapere)
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Metodologia educativa
Le esperienze che i bambini vivono a scuola vengono realizzate secondo una metodologia che
valorizza:
l’esperienza del gioco individuale e di gruppo,
l’esplorazione e la ricerca,
la vita di relazione,
la mediazione didattica.
Le insegnanti danno particolare importanza al gioco, perché la strutturazione ludiforme dell’attività
didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità. A tal
fine le proposte educative, verranno presentate in maniera graduale, in un ambiente stimolante e
rassicurante tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati e la socializzazione, come elemento
trasversale a tutti i campi di esperienza.
Le attività partiranno comunque dalle conoscenze ed esperienze dei bambini e saranno effettuate
secondo modalità concrete e motivanti. La programmazione è flessibile e prevede momenti di attività in
sezione (gruppi eterogenei) e momenti di intersezione (gruppi omogenei), tenendo sempre presenti le
necessità dei bambini.
I DISCORSI E LE PAROLE:
Il bambino apprende a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare, a dialogare ed avvicinarsi alla lingua
scritta.
CORPO IN MOVIMENTO:
il bambino prende coscienza ed acquisisce il senso del proprio sè
fisico, il controllo del corpo delle sue funzioni, della sua immagine, delle
possibilità sensoriali ed espressive ed imparare ad averne cura attraverso
l’educazione alla salute
Campi d'esperienza
IMMAGINI, SUONI, COLORI
il bambino sperimenta linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali, la cui
fruizione educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e
della realtà.
LA CONOSCENZA DEL MONDO:
Il bambino organizza le proprie esperienza attraverso azioni
consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con
disegni e parole.
IL SE' E L'ALTRO:
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, conosce meglio
se stesso, gli altri e le tradizioni della comunità in cui vive e di cui fa parte.
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5. Progetti Curricolari
La Scuola organizza progetti curricolari e attività laboratoriali.
Progetto di Inclusione: La presenza di persone provenienti da diversi
contesti culturali sul territorio costituisce un’importante occasione per
scambi culturali.
La scuola colloca la sua azione nella prospettiva di una educazione
interculturale, offrendo itinerari educativi tali da consentire al bambino di
apprezzare se stesso e gli altri, la propria e le “altre culture”, aiutandolo nella
maturazione della propria identità.
Al di là della frequenza di alunni stranieri la scuola tiene conto di tutte le
presenze culturali che vivono nel suo interno: ogni bambino quando entra
nella scuola dell’infanzia ha già un proprio vissuto, una cultura di
appartenenza che costituiscono preziosi elementi di scambio e di
arricchimento.
Progetto di Educazione Musicale: l bambino sin dai primi mesi di vita esplora gli oggetti
dell’ambiente che lo circonda ed è attratto da quelli che fanno rumore e che producono suoni,
tentando di riprodurli con la voce e i gesti. La scuola dell’infanzia è il luogo privilegiato per
esplorare il mondo sonoro e musicale, infatti le Raccomandazioni delle Indicazioni Nazionali
sottolineano la funzione di riequilibrio che esercitano le attività sonore e musicali e la positiva
relazione con se stessi e con gli altri che ne scaturisce. L’educazione musicale, inoltre, tende a
promuovere e realizzare una serie di attività motorie, d’ascolto, d’invenzione e interpretazione
sonora che sviluppano nel bambino il senso dell’armonia, del ritmo e del timbro, avviandolo ad
esperienze personali e di gruppo molto valide. Aiutano inoltre a superare le difficoltà nelo
sviluppo del linguaggio. Il canto, ad esempio, diventa un momento significativo e altamente
socializzante perché mette in moto sentimenti ed emozioni gratificanti, in particolare
nell’esperienza corale. (1 ora a settimana con insegnante specialista. Contributo extra).
6. Progetti extra – curricolari
Progetto di Danza : per bambini dai 3 – 5 anni tenuto dalla Scuola di Danza “Teatrodanza85” ogni
mercoledì dalle 16,00 alle 17,00.
Lingua Inglese: per bambini dai 3 – 5 anni ogni giovedì dalle 16,00 alle 17,00
7. Organizzazione del contesto Educativo e Didattico
Modalità di inserimento
Il percorso di inserimento, per i bambini di 3 anni, viene svolto dedicando la massima attenzione
alla rassicurazione del bambino e all’ accoglienza positiva e incoraggiante dei suoi stati d’animo. Deve
quindi essere organizzato in funzione dei reali bisogni del gruppo bambini, i tempi devono risultare
adattati alle esigenze di ogni bambino e il genitore deve porsi come figura rassicurante per il bambino.
Gli inserimenti avverranno in maniera graduale in alcuni giorni di settembre in cui i bambini di 3
anni saranno gli unici presenti nelle sezioni. Nei giorni successivi incontreranno i compagni più grandi.
Saranno le insegnanti a comunicare alle famiglie quando sarà giunto il tempo opportuno perché il bambino
frequenti la scuola a tempo pieno – compreso il pranzo.
La stessa modalità si ripeterà per i bambini che vengono inseriti successivamente.
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Continuità Verticale
La nostra scuola prevede un percorso di continuità con la
scuola Primaria presente all’interno della scuola, e uno con alcuni
Asili Nido presenti sul territorio:
In Continuità: finalizzato all’ accompagnamento dei
bambini verso la Scuola Primaria.
Entriamo in continuità dedicato ai bambini di 3 anni
provenienti dagli Asili Nidi del territorio.
Continuità Orizzontale
La scuola si pone come “ponte” con la famiglia e il
territorio circostante.
Vengono organizzati, durante l’anno scolastico, degli incontri
formativi per i genitori e dei momenti di convivialità dati da feste
e ricorrenze di calendario.
La Scuola offre a tutti i genitori un percorso di formazione
di Sostegno alla Genitorialità
a cura della Psicologa e Psicoterapeuta che collabora con la nostra
Scuola.
8. Documentazione e Verifica
La documentazione è utile per esaminare, analizzare e ricostruire il vissuto scolastico del bambino
che servirà alle insegnanti per il momento della valutazione e della verifica e sarà anche strumento di
comunicazione con la famiglia.
Essa avviene attraverso elaborati grafici, foto, video e cartelloni.
Durante l’anno scolastico si prevedono momenti di verifica mediante l’osservazione dei bambini mentre
giocano e svolgono attività guidate.
Le insegnanti attraverso il collegio docenti mensile si confrontano sull’andamento dei progetti e sul
coinvolgimento dei bambini nelle attività proposte. Questi incontri servono alle insegnanti per decidere se
proseguire o soffermarsi su qualche concetto non ancora interiorizzato.
Nel corso dell’anno vengono compilate delle schede di osservazione/verifica: dopo un primo
periodo di frequenza scolastica e alla fine dell’anno come verifica sui progetti svolti.
A Settembre viene svolta una riunione di inizio anno in cui viene presentata la pianificazione
didattica dell’anno e vengono svolti i colloqui con i genitori dei bambini “Piccoli” per fare il punto della
situazione sul loro inserimento.
A febbraio/marzo ci sono i colloqui con i genitori dei bambini di tutte e tre le età che si svolgono
con il supporto di una scheda di osservazione del loro bambino.
A maggio, viene fatto un ulteriore colloquio con i genitori dei bambini “grandi” dove si fa visionare
il quaderno e gli elaborati dell’ultimo periodo dell’anno.
Al termine del percorso della Scuola dell’Infanzia, ad ogni bambino viene rilasciata un
Certificazione delle Competenze, da presentare all’ordine di Scuola successivo.
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SCUOLA PRIMARIA
1. Bisogni formativi
Dimensione Cognitiva e Culturale:
Esplorare e conoscere la realtà circostante.
Affrontare esperienze di vita quotidiana attraverso validi strumenti concettuali.
Organizzare il proprio modo di ragionare per risolvere i problemi.
Sviluppare il senso critico e il ragionamento.
Comunicare efficacemente (problemi connessi con la lingua orale e scritta e i linguaggi).
Sperimentare la propria corporeità come strumento d’espressione e di comunicazione.
Trovare percorsi educativi adeguati ai propri bisogni, alle proprie capacità e ai propri
tempi di apprendimento.
Ampliare le proprie competenze
Dimensione Affettiva e Relazionale:
Riconoscersi come soggetto unico e irripetibile
Riconoscere ed esprimere adeguatamente emozioni e sentimenti
Sentirsi stimato, apprezzato, ascoltato, accolto, considerato dagli altri per quello che
ciascuno è
Sentirsi parte integrante di un gruppo/comunità civile.
Ricevere e dare amicizia, rispetto, solidarietà
Sperimentare un clima relazionale accogliente, stimolante e motivante
Percepire un clima di collaborazione tra insegnanti e genitori
Soddisfare il bisogno di autonomia e sicurezza.
Dimensione “Orientamento ”
Crescere nell’autostima derivante dalla consapevolezza delle proprie capacità e
dall’accettazione delle difficoltà
Esprimere attitudini e coltivare interessi nella collaborazione con i pari e gli adulti
Sentirsi amato da Dio, percepito e conosciuto come Padre Buono, e dagli adulti che si
prendono cura di lui
Apertura al senso religioso e crescita nella vita cristiana
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2. Metodi e Valutazione
Pianificazione dell’Attività Didattica
All'inizio di ogni anno scolastico avviene la valutazione iniziale di ogni alunno inserito nel gruppo
classe; successivamente viene predisposta da ogni docente una programmazione disciplinare che viene
presentata, discussa ed approvata in Consiglio di Classe. Il Curricolo verrà attuato sia nel gruppo classe sia
nei gruppi di livello o di compito programmati in sede di Consiglio di Classe tenendo conto per ognuno
dei seguenti elementi: - stili cognitivi - attitudini ed interessi manifestati - carenze e risorse - aspetti della
personalità.
Strategie e Metodi
Il Collegio Docenti si impegna a realizzare nell’attività formativa condizioni favorevoli
all’apprendimento, stabilendo un clima di accoglienza, comunicazione, rispetto. Affinché tutti gli alunni
risultino valorizzati nelle personali capacità e siano messi nelle condizioni di acquisire competenze, il lavoro
didattico è organizzato secondo un criterio di gradualità, nel rispetto dei ritmi di apprendimento e degli
stili cognitivi di ciascuno. Il raggiungimento degli obiettivi didattici viene garantito attraverso la
molteplicità di strategie e di metodi.
Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
La nostra Scuola accoglie le più recenti direttive ministeriali riguardanti gli alunni con BES e DSA
(rispettivamente contenute nella Circolare Ministeriale n. 8/2013 e nella Legge 170/2010). All’interno della
categoria più ampia e in via di ulteriore definizione dei BES, si collocano i DSA, che coinvolgono uno o più
specifici domini di abilità (lettura, scrittura, calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo
generale. Non essendo previsto dalla normativa il supporto dell’insegnante di sostegno per questo tipo di
disturbo, il Consiglio di Classe si fa carico di una progettazione specifica, (il Piano Didattico Personalizzato).
Gli insegnanti quindi si impegnano a riconoscere e accogliere la specificità di questo genere di
disturbo, attraverso opportune azioni educative:
parlare alla classe e non nascondere il problema;
spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno con DSA e il perché del diverso trattamento;
collaborare attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema;
comunicare con i genitori.
In accordo con il Consiglio di Istituto la Scuola attiva corsi extra curricolari, e progetti curricolari
con particolare attenzione per bambini con certificazioni per DSA e ADHD, per bambini con BES. Già dalla
Scuola dell’Infanzia verrà attivato un progetto a scopo preventivo, tenuto da personale specializzato.
Valutazione
“La valutazione è una forma di intelligenza pedagogica” (Bruner)
La valutazione riveste un carattere formativo, essendo finalizzata ad orientare e a promuovere negli
alunni le loro potenzialità. Essa è parte integrante dell’attività scolastica nel suo complesso e rappresenta
per il docente verifica continua della validità formativa del proprio lavoro. La valutazione tiene conto del
processo di apprendimento e del livello di maturazione di ogni alunno. L’equipe dei docenti ha elaborato
strumenti mirati a sintetizzare in modo soddisfacente le molteplici caratteristiche che alla valutazione sono
richieste: essere affidabile, attestare ciò che un alunno realmente sa e sa fare e, al contempo, essere
proattiva e formativa ed essa stessa strumento di promozione dell’apprendimento; essere adeguatamente
informativa e insieme semplice e sostenibile per gli alunni. La valutazione formativa nel processo di
apprendimento risponde alle seguenti esigenze:
accertamento della graduale acquisizione di conoscenze, abilità e competenze da parte di ogni alunno;
verifica da parte dei singoli docenti dell’efficacia dei metodi e delle strategie adottate;
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adeguamento della progettazione alle necessità degli alunni. La verifica degli apprendimenti viene
condotta attraverso prove strutturate e non strutturate, di vario genere e ripetute nel tempo (in ingresso e
in itinere, con cadenza almeno mensile), possibilmente omogenee tra le classi.
Le metodologie di verifica sono varie:
- colloqui singoli o allargati al gruppo classe
- esercitazioni scritte e pratiche di vario genere
- discussioni
- lavori di gruppo
- ricerche.
All’inizio dell’anno scolastico il Collegio Docenti stabilisce i criteri della Valutazione degli
Apprendimenti e del Comportamento e per la Certificazione delle Competenze.
Al termine di ogni anno scolastico, affinché il bambino possa vivere in modo autentico il momento
della valutazione, viene consegnata anche una Valutazione delle Competenze, secondo un modello
elaborato dal Collegio docenti. Questo documento, non ufficiale, è studiato ed elaborato perché il
bambino possa valorizzare quelle dimensioni effettive della valutazione che saranno poi certificate al
termine della classe V.
La valutazione quadrimestrale sintetizza diverse valutazioni ed osservazioni relative al percorso
didattico-educativo di ogni alunno e può essere documentata in modo esauriente esclusivamente dal
Registro dell’Insegnante.
Tutti i Docenti effettuano sul proprio Registro osservazioni sistematiche sul raggiungimento degli
obiettivi educativi e didattici previsti in fase di programmazione: secondo scadenze programmate vengono
effettuati Collegi Docenti per l’analisi e il controllo dell’attività formativa.
La comunicazione agli alunni ed alle famiglie relativa al processo di apprendimento di ogni alunno
avviene attraverso i seguenti metodi e strumenti:
documento di valutazione quadrimestrale
consegna delle verifiche scritte e trascrizione della valutazione sul Registro dell’Insegnante
colloqui con gli insegnanti. I colloqui con gli insegnanti sono il momento privilegiato per una
informazione completa e trasparente relativa al processo di apprendimento di ogni alunno.
Il corpo docenti, in conformità con quanto previsto dalla C.M. 3 del 13 febbraio 2015, che prevede
sia rilasciata una certificazione delle competenze al termine della Scuola Primaria, sta studiando e
formulando una certificazione delle competenze, da rilasciare ad al termine di ogni anno scolastico, dai 5
anni in su. Si ritiene che non solo un servizio di qualità offerto dalla scuola, ma ha fondamento nella
relazione educativa col bambino, che in modo trasparente è costantemente educato a conoscere le
competenze in cui è chiamato a crescere. Infatti la valutazione, come leva per migliorare, ha bisogno della
partecipazione attiva e consapevole delle persone coinvolte e non della loro adesione passiva e
adempitiva.
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3. La nostra Giornata
La didattica curricolare della Scuola Primaria è organizzata su un modulo a 30 ore settimanali dal
Lunedì al Venerdì dalle 8,25 alle 16,00.
A partire dall’anno scolastico 2017/2018, la didattica curricolare seguirà questo schema:
Dalle ore 16,00 alle ore 18,00 la scuola è aperta per i percorsi extra – curricolari.
4. Il Curricolo
La nostra scuola elabora il curricolo tenendo conto dei bisogni formativi degli allievi nel rispetto dei
Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze e degli Obiettivi di Apprendimento (Indicazioni Nazionali per
il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo d’Istruzione) e delle finalità del Progetto Educativo
delle Suore Francescane Alcantarine.
DISCIPLINE
Ore
Classe I
Classe II Classe III Classe IV Classe V
Italiano 8 7 6 6 7
Lingua Inglese 2 2 2 2 2
Storia 1 1 2 2 2
Geografia 1 1 1+1
in lingua
inglese
2 1
Matematica 7 7 6 7 7
Scienze 1 1 2 1 1+1
in lingua
inglese
Musica 2 2 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 2 1+1
in lingua
inglese
2
Ed. Fisica 2+1
in lingua
inglese
2+1
in lingua
inglese
2 2 2
Tecnologia e Informatica 1 2 2 2 1
Religione cattolica 2 2 2 2 2
Totale 30 30 30 30 30
ORARIO di una GIORNATA – TIPO
Pre – Scuola: 7,15 – 8,25
LEZIONE 8,25 Intervallo 12,20 – 12,30
LEZIONE 9,20 LEZIONE 12,30
Intervallo 10,15 – 10,30 Pranzo + Ricreazione
+ Laboratori
13,30 – 15,00
LEZIONE 10,30 LEZIONE 15,00
LEZIONE 11,25 USCITA 16,00
Post – Scuola: 16,00 – 16,15
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Il curricolo è composto di una quota oraria nazionale (vedi monte ore settimanale della Scuola
dell’Infanzia e della Scuola Primaria) che riguarda l’attività didattica, definita attraverso le Unità di
Apprendimento, e da una quota oraria del 15% circa che la nostra scuola riserva a progetti curricolari e
attività interdisciplinari Fanno inoltre parte integrante del percorso formativo le attività descritte nel
paragrafo “Attività Extra - Curricolari”.
Tutte le Unità di Apprendimento ed ogni intervento educativo e didattico contribuiscono
all’integrazione del Profilo e al raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze
Dall’anno 2015/2016 è stato attivato il Progetto “Laboratorio di Pedagogia Teatrale” a cura
dell’Associazione: “Il sentiero di Oz”, in orario curricolare con contributo extra.
La nostra scuola è attenta alle riflessioni sulle Metodologie Didattiche e Innovazioni, anche
attraverso gli studi dell’INDIRE. A questo proposito è in corso una riflessione all’interno del Collegio
Docenti al fine di adottare un’idea delle Avanguardie Educative: la Compattazione del calendario
scolastico.
5. Le Attività Extra – Curricolari
La nostra scuola propone in orario extra curricolare (dalle ore 16 alle 18,00) percorsi che integrano la
formazione dei bambini della Scuola Primaria. I percorsi sono scelti in base alle esigenze presentate dalle
famiglie e in base ai risultati emersi dal RAV e dal PDM.
Nel Triennio 2015/2018 si propongono i seguenti percorsi:
“Dopo scuola Speciale” per bambini con difficoltà di apprendimento - anche DAS, ADHD, BES;
Calcetto;
Musico – terapia;
Danza;
Lingua Inglese con certificazione Cambridge;
Lingua Spagnola;
Elettronica creativa, coding;
Scacchi;
Basket.
6. Dal Nucleo di Autovalutazione al Nucleo di Miglioramento
Nella scelta del Gruppo di Miglioramento si è tenuto conto delle capacità professionali del
personale e della loro motivazione a partecipare attivamente al processo di miglioramento e di
innovazione dell’istituzione scolastica.
Tutte le persone coinvolte godono della fiducia del Gestore e del Coordinatore e sono in grado di
stabilire rapporti di fattiva collaborazione con i colleghi ed il personale in genere, in modo da riuscire a
mobilitare tutte le energie disponibili per una condivisa attuazione del PdM.
La presenza di alcuni membri del RAV 2014- 2015 consente di garantire la continuità con il lavoro
svolto in fase di autovalutazione. Il team sarà arricchito di tutte le funzione strumentali che coadiuveranno
il lavoro di progettazione e provvederanno alla gestione e alla verifica dell’attività progettuale nel suo
complesso.
7. Relazione tra Rav e Pdm
La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante
un’innovazione consapevole, condivisa e controllata che ne rafforzi l’identità e ne migliori la qualità. Dal
rapporto di Autovalutazione è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede caratteristiche di
positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, il che ha indotto il Coordinatore e il Gruppo di
Autovalutazione a ricercare le possibili aree da migliorare.
Il PdM (piano di miglioramento) viene, dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV, poiché
quest’ultimo, evidenziando con chiarezza i PDF (punti di forza) e i PDD (punti di debolezza), ha consentito
di mettere in luce le aree di miglioramento sulle quali si ritiene opportuno intervenire in via prioritaria.
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Dall’analisi del RAV si evidenzia che, pur avendo i docenti prodotto una valida documentazione
sulle attività curricolari ed extracurricolari e pur avendo espresso una buona e poliedrica progettualità, essi
sentono l’esigenza forte di una più organica e mirata formazione, soprattutto per quanto riguarda la
mission specifica della scuola.
Per quanto attiene agli esiti delle prove standardizzate (vedi sottocriteri 2.2 a, 2.2 b, 2.2c) , si
evidenzia una variabilità nei risultati medi in Italiano e Matematica tra le classi seconde e le classi quinte:
dato da interpretare e presidiare con attenzione. Inoltre, sebbene una considerevole percentuale di studenti
del nostro circolo termini con risultati soddisfacenti il primo anno di scuola secondaria di primo grado
(vedi sottocriteri 2.4), la scuola non monitora i risultati a distanza e le informazioni relative alla carriera
scolastica degli alunni non sono sistematiche.
Da quanto evidenziato emerge che le linee portanti del piano di miglioramento riguarderanno:
l’implementazione della didattica laboratoriale come obiettivo di processo teso a colmare il gup tra esiti
delle prove standardizzate nelle seconde e nelle quinte classi, attraverso strategie diversificate e
caratterizzate da forte appeal motivazionale (laboratori musicali, inglese, educazione motoria, pedagogia
teatrale, progetto biblioteca ecc.); il miglioramento dei processi valutativi verso standard condivisi e un
utilizzo formativo; monitoraggio degli esiti scolastici degli alunni in uscita, fino al termine della scuola
secondaria di 1° grado. Altri obiettivi di processo sono illustrati di seguito nello schema.
8. Integrazione tra Pof e Ptof
Il Piano dell’offerta formativa è, come recita il D.P.R. 275/99, il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, predisposto con la partecipazione di tutte le
sue componenti.
Esso riflette, pertanto, le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio ed
esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa dell’istituzione scolastica.
A partire dall’a.s. in corso ogni scuola dovrà redigere un Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF-
Legge 107/2015) che deve includere: Piano offerta formativa; Piano della formazione docenti redatto in
coerenza con PTOF (c.124); Piano miglioramento RAV, sarà inserito pertanto nel PTOF , in modo da
essere conosciuto e condiviso da tutte le componenti della scuola. Il Piano di Miglioramento parte dalle
priorità evidenziate dal RAV, individuando per ciascuna priorità un traguardo triennale e descrivendo
specifici obiettivi di processo, cioè concrete azioni da mettere in campo per raggiungere le priorità
strategiche individuate.
Il percorso progettuale proposto dal Collegio dei Docenti si fonda sulla seguente diagnosi: la
discrepanza negli esiti delle prove standardizzate tra seconde e quinte è sicuramente un segnale di
disfunzione didattica, non riconducibile alle situazione di ingresso, né ai problemi di contesto che
rimangono immutati, ma piuttosto alla metodologia che, nei confronti del bambino a mano a mano che
cresce, deve essere più accattivante, varia, multisensoriale e digitale; capace di instillare un grado di forte
motivazione e di benessere psico-fisico.
Di qui nasce l’idea di puntare su un progetto che persegua il duplice scopo di alfabetizzare e
formare i docenti all’uso delle innovative metodologie didattiche.
D’altronde il progetto per l’implementazione della didattica laboratoriale nei confronti dell’area L2,
dell’educazione motoria, del teatro, della musica risponde all’esigenze di declinare una didattica del fare e
del divertirsi facendo. Infine un progetto di affinamento della valutazione degli apprendimenti e di
monitoraggio sistematico degli esiti.
Quick Wins
Nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del piano si è provveduto a mettere in campo
una serie di misure urgenti e preparatorie al fine di consentire il contenimento delle disfunzioni ed il sereno
avvio del programma di miglioramento - Formulazione in modo palese di vision, mission e valori nel POF
per procedere verso una comunicazione più efficace e loro diffusione nei lavori di gruppo e nelle
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discussioni degli OO. CC. - Incoraggiamento del personale ad essere propositivo, mediante proposte e
suggerimenti - Pubblicazione on line del RAV
9. Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro
del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/RM1E02900X/scuola-elemparit-
sfrancesco/valutazione/documenti
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda gli esiti documentati degli apprendimenti
degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
10. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate
nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza e di debolezza:
I risultati raggiunti dalla scuola nelle prove standardizzate nazionali sia di italiano che di
matematica, sono stati nel punteggio medio, superiori a confronto di quello di scuole con background
socio- economico e culturale simile.
La varianza tra classi in italiano e in matematica è uguale o di poco superiore a quella media, i
punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi
in italiano e matematica che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in
italiano e in matematica e' in linea con la media nazionale.
Alla luce del Rav 2015/2016 la scuola individua i seguenti traguardi:
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA DESCRIZIONE DEL
PRIORITA' (max 150 TRAGUARDO (max
150 caratteri spazi inclusi) caratteri spazi inclusi)
Risultati scolastici
Risultati nelle prove Prove INVALSI Migliorare i risultati degli
standardizzate nazionali
studenti in particolar modo
nella prova di Matematica
Competenze chiave e di 8 competenze chiave europee
Sviluppo delle competenze
cittadinanza sociali degli studenti
Abbiamo scelto di individuare le priorità sulla base del giudizio più basso tra tutti i risultati del RAV.
Per le priorità e i traguardi la Scuola preferisce lavorare con pochi punti in modo da concentrare
l'investimento di strategie e interventi. Alla luce dei punti di debolezza, si ritiene che alcuni miglioramenti
in queste priorità possano portare giovamento anche in altre.
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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi)
Curricolo, progettazione e valutazione Studiare, produrre e somministrare di
schede i verifica delle
competenze con modalità simili a quelle
previste dalle prove INVALSI
Pianificare l'attività didattica attraverso
unità di apprendimento e la progettazione
di compiti autentici
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
La scuola ha individuato gli obiettivi di processo tra i PDD evidenziati dai vari indicatori del RAV.
Si ritiene che il lavoro congiunto su questi aspetti possa contribuire al raggiungimento delle priorità in
quanto si mira a migliorare servizi già svolti e ad introdurre metodologie tali da rendere maggiormente
condivisibile il lavoro, sia tra i docenti che tra gli studenti, di conseguenza anche i risultati della priorità
dovrebbero risultare più omogenei tra le classi. Inoltre crediamo nella formazione integrale e integrata
della persona: favorire lo sviluppo delle competenze afferenti al campo della relazionalità, dell'affettività,
dell'inclusione ha una ricaduta positiva sui processi cognitivi di apprendimento.
Continuita' e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
Integrazione con il territorio e
rapporti Favorire un apprendimento significativo
con le famiglie "oltre l'aula" attraverso la proposta
pedagogica del service learning, e la
relativa pratica didattica
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11. Piano di miglioramento
Al fine di mettere in atto le azioni individuate nel RAV è stato redatto il seguente Piano di Miglioramento,
seguendo il modello predisposto dall’INDIRE.
RESPONSABILI DEL PIANO
Gestore: Di Martino Lucia
Coordinatore delle attività didattiche e educative: Villano Alessandra
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
La scuola si è avvalsa di consulenze esterne in occasione di convegni e dei percorsi di aggiornamento e
formazione tenuti da Agidae Labor, Fidae per la Scuola Primaria e di tutor di Fism per quanto riguarda la
scuola dell’Infanzia.
Conclusione
Nel corso dell’anno scolastico quanto compreso nel presente documento resterà punto di
riferimento costante per l’azione del Coordinatore didattico e dei docenti. La scuola si impegna a dare
piena soddisfazione a quanto qui proposto e contemporaneamente sollecita tutti i soggetti coinvolti nel
processo educativo a individuare e proporre interventi di miglioramento.
Cognome e Nome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di
miglioramento
Di Martino Lucia Gestore Responsabile del Piano e
supervisore del team
Villano Alessandra Coordinatore delle attività didattiche e
educative
Responsabile del
Coordinamento del Piano e
Responsabile della
pubblicizzazione
Tardio Veronica Rappresentante Legale Responsabile Amministrativo
e gestione dell’Economato
D’Andrea Cristiano Genitore scuola dell’ Infanzia Osservazione e consulenza
esterna
Bartolotta Barbara Insegnante – Scuola dell’Infanzia Referente Azioni di
Miglioramento per la
programmazione didattica e
Continuità con asili nido
D’Amora Fortuna Insegnante - Scuola Primaria Referente potenziamento
didattica INVALSI
Olivieri Stefania Insegnante – Scuola dell’Infanzia Referente progetto “In
Continuità” dalla Scuola
dell’Infanzia alla Primaria
Pasquali Gianluca Insegnante - Scuola Primaria Referente Monitoraggio
Ambienti di apprendimento