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1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019-20 2020-21 2021-22 Approvato dal Consiglio di Istituto del 21 novembre e del collegio dei docenti del 30 novembre 2018 Istituto Comprensivo “G. Puecher” Via Mainoni, 3 – 22036 Erba (CO) C.M. COIC85600G - C.F. 93015030138 Tel: 031 643271 Fax: 031 640617 email : [email protected] Posta Cert. : [email protected] sito internet : www.icpuechererba.gov.it

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019-20 2020-21 2021-22

Approvato dal Consiglio di Istituto del 21 novembre e del collegio dei docenti del 30 novembre 2018

Istituto Comprensivo “G. Puecher”

Via Mainoni, 3 – 22036 Erba (CO) C.M. COIC85600G - C.F. 93015030138

Tel: 031 643271 Fax: 031 640617

email : [email protected] Posta Cert. : [email protected]

sito internet : www.icpuechererba.gov.it

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L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL SUO TERRITORIO

L'Istituto Comprensivo “Giancarlo Puecher“ si è formato nell'anno scolastico 2013/14, con

Delibera della Giunta Regionale Lombardia IX/4493 del 13 dicembre 2012; comprende tutte le

scuole statali della città di Erba, nei tre ordini di scuola: scuola dell'infanzia, scuola primaria e

scuola secondaria di primo grado (scuola media).

Il comune di Erba si trova in provincia di Como. L’abitato si sviluppa prevalentemente alla destra

del fiume Lambro. Il territorio, prevalentemente collinare e pianeggiante solo in prossimità del

lago di Alserio, offre numerosi siti di interesse naturalistico e storico.

Erba deve il suo rapido sviluppo alla favorevole posizione rispetto alla grande maglia viaria

regionale, trovandosi a mezza strada tra Como e Lecco e sull’asse Milano-Bellagio.

LA DIMENSIONE SOCIALE DELL’AREA

Erba è un’area abbastanza ricca, con una struttura economica sviluppata e qualificata, con

un tasso di occupazione e di attività elevato. Un’area che soffre meno delle contraddizioni tipiche

dei grandi agglomerati urbani, e che gode, al contrario, dei vantaggi dei piccoli centri, con

relazioni umane più intense e con una solidarietà più presente.

Questo non significa che anche in un’area relativamente privilegiata come quella di Erba

non esistano situazioni di sofferenza o a rischio di emarginazione e di povertà, in particolare nel

presente periodo di cambiamenti strutturali degli assetti economici tradizionali e di trasformazione

profonda della società.

Un elemento decisamente positivo risulta la varietà di strutture del volontariato sociale

sociali che operano sul territorio, dedicandosi principalmente alla promozione culturale ed

interculturale e al sostegno alle persone con disabilità o con disagio sociale.

La popolazione erbese conta 16.365 abitanti. Erba sembra arrivata da tempo ad una saturazione

della proprie possibilità di crescita, come evidenzia il trend degli ultimi 50 anni, ma il saldo

negativo rispetto all’incremento demografico è compensato dall’apporto della popolazione

straniera. L’età media è di 45 anni e i minori di 12 anni costituiscono il 5% della popolazione.

La fisionomia delle famiglia erbese è radicalmente cambiata nel corso degli ultimi decenni

e oggi prevale la tendenza alla polverizzazione familiare. Le famiglie con la presenza di minori

sono il 23% di cui più della metà ha un solo minore.

Il sostegno all’infanzia e ai minori rappresenta un’area di intervento decisiva in una città

con la tendenza all’invecchiamento e un saldo negativo costante dell’andamento naturale della

popolazione.

Secondo i dati relativi all’anno 2017, gli stranieri nel territorio erbese risultano 1.627, pari

al 10% della popolazione. I ragazzi stranieri sotto i 14 anni sono 340, pari al 17% della

popolazione della stessa fascia d’età.

Le aree di provenienza sono prevalentemente l’Europa Orientale (44%) e l’Africa ( 32%).

Tra i cittadini adulti 874 sono laureati, 72 hanno un diploma universitario, 2.498 sono

diplomati, 336 hanno un attestato professionale, 4.560 la licenza media, 3.405 la licenza

elementare. Il tasso di occupazione è alto rispetto alla media nazionale, anche se ha subito la crisi

degli ultimi anni e non sempre domanda e offerta riescono a incontrarsi in modo produttivo.

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LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO G. PUCHER :

Scuola dell’infanzia di via Diaz Scuola dell’Infanzia di Bindella

cod.: COAA85601C cod.: COAA85602D

Scuola dell’infanzia di Crevenna cod.: COAA85603E Scuola Primaria di Arcellasco

e Scuola Primaria di Crevenna cod. : COEE85604R cod. : COEE85602P

Scuola Primaria di via Battisti Scuola Primaria di Buccinigo

cod. : COEE85601N cod. : COEE85603Q

Scuola secondaria di I grado G. Puecher

cod.: COMM85601L

Servizi aggiuntivi :

• Mensa scolastica, gestita dal Comune

• Assicurazione che copre i danni derivati

dagli infortuni avvenuti durante le attività

scolastiche e nel percorso casa-scuola

• 4 linee di trasporto scolastico, gestite dal

Comune

• Pre e post scuola nella scuola primaria e

dell’infanzia

• Un servizio di aiuto compiti pomeridiano

per la scuola media (Scuola-Famiglia)

• Il mercatino libri di seconda mano

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PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA

Con il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) la scuola attua le

Indicazioni Nazionali e nell’ambito della propria autonomia didattica, gestionale e

organizzativa :

• crea condizioni positive perché gli alunni sviluppino la propria personalità e

operino scelte consapevoli nel futuro, partecipando in modo positivo alla vita

sociale della propria comunità

• sostiene gli alunni con difficoltà, previene il disagio, recupera gli svantaggi,

promuove l’eccellenza

• sviluppa la manualità, il pensiero logico concreto e astratto, la dimensione

laboratoriale e sociale della conoscenza

• diviene centro per l’accoglienza e l’integrazione di alunni appartenenti a culture

differenti e punto di incontro di tradizioni ed esperienze molteplici

• promuove il dialogo tra scuola e famiglia, sostenendo i nuclei con difficoltà socio-

culturali e intercettando le nuove esigenze dei genitori, sia di natura educativa sia

di natura assistenziale

FINALITA’ E OBIETTIVI

Principi fondamentali a cui la scuola si ispira sono quelli dettati dalla Costituzione

Italiana ed in particolare: ACCOGLIENZA, INCLUSIONE, DIRITTO di SCELTA, PARI

OPPORTUNITA’, RISPETTO delle DIFFERENZE, PARTECIPAZIONE e TRASPARENZA.

Da essi discendono principi educativi irrinunciabili rispetto a:

- IDENTITA’: promuovere le potenzialità di ciascuno, valorizzando le diversità e le

esperienze pregresse; favorire la crescita di persone responsabili e rispettose di sé e

degli altri; guidare verso la consapevolezza di sé, del proprio sentire, pensare e agire.

- RELAZIONE: potenziare le abilità sociali, attraverso l’educazione all’ascolto e alla

consapevolezza dei propri comportamenti; valorizzare le competenze legate alla

cittadinanza attiva, favorendo il senso di appartenenza al proprio territorio.

- INCLUSIONE: favorire il successo formativo di tutti gli alunni, garantendo percorsi

individualizzati, in un’ottica di continuità educativa, anche attraverso un patto condiviso

con le famiglie.

- COMPETENZA: sviluppare competenze oltre che conoscenze, in un’ottica di formazione

globale attenta alla qualità più che alla quantità delle informazioni. La didattica per

competenze privilegia l’apprendimento contestualizzato e significativo ed è finalizzata

alla realizzazione di compiti e alla risoluzione di problemi che si incontrano nella realtà

quotidiana. E’ una didattica che sviluppa capacità di assumersi responsabilità

autonome, di lavorare in gruppo, di ragionare e apprendere in modo permanente.

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. LE OTTO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA EUROPEA DA ACQUISIRE AL

TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA ( Decreto Legge n. 139/2007 )

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed

informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di

studio e di lavoro.

•Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio

e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le

relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e

verificando i risultati raggiunti.

•Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,

scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,

scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o

rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati

d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,

ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e

multimediali).

•Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei

diritti fondamentali degli altri.

•Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella

vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli

altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

•Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,

individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni

utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

•Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando

argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche

appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura

sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro

natura probabilistica.

•Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente

l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,

valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Le Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 22/05/2018 hanno recentemente ribadito

l’importanza del raggiungimento di queste competenze per un effettivo inserimento positivo nella

“società della conoscenza”, raccomandando inoltre una costante attenzione a:

• Lo sviluppo della capacità di comunicare in diverse lingue e di interagire in modo

positivo con persone di culture diverse

• Il potenziamento delle competenze digitali

• La sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e più in generale alla diffusione di una

cultura della sostenibilità e della resilienza, indispensabili per affrontare le

trasformazioni epocali in atto.

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CONTENUTI

Ogni team/consiglio di classe programma la scelta dei contenuti culturali delle varie

discipline tenendo presente i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti in sede di programmazione

dell’Offerta Formativa e la scelta delle priorità educative-didattiche comuni all’Istituto. In

particolare :

o i contenuti delle singole materie non sono il fine dell'insegnamento, ma lo strumento

indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e il perseguimento delle finalità generali

dell'azione educativa e didattica

o le Indicazioni Nazionali sono la cornice di riferimento all'interno della quale ogni gruppo di

area/dipartimento ed ogni docente effettua la propria progettazione

o la programmazione curricolare deve essere considerata come uno strumento flessibile e

integrabile, sia per iniziativa del singolo docente, sia per intervento del consiglio di classe, sulla

base di una costante verifica delle effettive esigenze e capacità del singolo alunno e della

classe.

STRATEGIE PER IL SUCCESSO FORMATIVO

I docenti dell’Istituto Comprensivo G. Puecher operano per successo formativo degli

alunni, adottando le strategie più adatte, finalizzate all'adeguamento della didattica ai diversi stili

cognitivi, alla valorizzazione delle capacità individuali, al recupero dello svantaggio culturale, alla

piena integrazione.

A tal proposito acquista particolare importanza la predisposizione di un ambiente di

apprendimento inclusivo, che operi in collaborazione costante, per l’integrazione degli alunni con

Diversamente Abili, degli alunni con Difficoltà Specifiche di Apprendimento e degli alunni con

Bisogni Educativi Speciali.

1. L'integrazione degli alunni Diversamente Abili viene garantita, oltre che dal rispetto delle

norme di legge e delle linee guida del 4/08/2009, con il rispetto delle seguenti modalità attuative:

a) finalità e obiettivi educativi del piano di lavoro del consiglio di classe valgono per tutti gli

alunni. Per gli alunni con disabilità possono essere previsti obiettivi didattici e strategie diverse

che tengano conto dell'esigenza di semplificazione o di differenziazione dei contenuti;

b) gli alunni con disabilità operano per la maggior parte del tempo all'interno della classe,

partecipano ai lavori di gruppo con mansioni adeguate e sono sottoposti alle stesse scadenze di

verifica;

c) il giudizio assegnato alle prove dell'alunno con disabilità fa riferimento agli obiettivi declinati nel

Piano Educativo Individualizzato, redatto ai sensi della legge 104/92.

2. Il successo formativo degli alunni con D.S.A. o altri Bisogni educativi speciali viene garantito

dalla personalizzazione dei percorsi e dall’eventuale utilizzo di strumenti di compensazione o di

dispensazione previsti nel Piano Didattico Personalizzato redatto dai docenti, secondi quanto

stabilito dalla legge 170/2010 , dalle Linee Guida del 12/07/2011 e dalla Circolare Ministeriale del

27/12/2012 .

3. Anche gli alunni stranieri neo-arrivati sono accolti e supportati nel loro percorso di

scolarizzazione seguendo le linee guida MIUR del 12/07/2011 e quanto previsto nel Protocollo di

Accoglienza allegato al POF.

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LA SCUOLA DELL’INFANZIA

LE FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

(da INDICAZIONI NAZIONALI )

o MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ PERSONALE

o SVILUPPO DELL’AUTONOMIA

o ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE

o AVVIO ALLA CITTADINANZA

Tali finalità si concretizzano all’interno dei momenti di routine, nelle attività di

sezione e nei laboratori di INTERSEZIONE, attraverso l’attuazione dei Campi di

Esperienza, ovvero gli ambiti del fare e dell’agire del bambino.

SCELTE PEDAGOGICHE

o Rispetto e valorizzazione dell’identità personale, sociale e culturale dei singoli

bambini.

o Valorizzazione della diversità e della multiculturalità.

o Educazione alla convivenza civile e democratica.

o Miglioramento del successo formativo e rimozione degli ostacoli per un sereno

sviluppo dei bambini.

o Nessuna anticipazione o accelerazione dello sviluppo ma attuazione di strategie di

“orientamento” per lasciare spazio al tempo della relazione, della comunicazione,

al recupero del tempo passato come memoria che parla ancora.

o Passeggiate e camminate a piedi come prima indispensabile maniera di vivere e

conoscere il territorio.

o Valorizzazione della dimensione operativa laboratoriale, manuale e sociale delle

conoscenze.

o Promozione della creatività e dell’espressività anche artistica.

VALORIZZAZIONE DEL GIOCO

Il gioco costituisce, soprattutto in quest’età, un modo privilegiato di apprendere e

di relazionarsi; le attività di gioco adempiono a rilevanti e significative funzioni

pedagogiche di vario tipo che vanno da quella cognitiva, a quella socializzante, a quella

creativa. Occorre perciò favorire, conoscere e sperimentare tutte le forme particolari di

gioco: dai giochi liberi a quelli di regole, dai giochi con materiali a quelli simbolici, dai

giochi di esercizio a quelli programmati, dai giochi imitativi a quelli popolari e

tradizionali.

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RAPPORTI CON LA FAMIGLIA

o Insegnanti e genitori, entrambi impegnati nel ruolo privilegiato di educatori, trovano

momenti di dialogo aperto.

o Le famiglie sono costantemente informate in merito alla progettazione dei vari percorsi che

si attuano a scuola, una scuola dove i bambini sono i protagonisti e dove l’apprendimento

è esperienza giocosa.

o Gli incontri individuali e collettivi con le famiglie costituiscono momenti significativi di

confronto costruttivo e di reciproca collaborazione.

o Insegnanti e genitori, inoltre, stabiliscono insieme anche gli interventi educativi per

correggere situazioni comportamentali inadeguate o conflittuali dei bambini, al fine di agire

in maniera sinergica, prestando attenzione a non penalizzare la persona ma soltanto i

comportamenti scorretti.

o Vista l’età dei bambini, gli insegnanti vigilano senza soluzione di continuità, vale a dire per

tutto il tempo in cui i minori sono affidati alla scuola.

o Tutti i momenti della giornata scolastica sono preventivamente pianificati e organizzati

nelle modalità di sorveglianza, prevedendo e riducendo i rischi.

o Il personale ausiliario scolastico collabora con gli insegnanti per regolare l’accesso e

l’uscita dalla scuola.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Per la scuola dell’infanzia il quadro normativo di riferimento è delineato dal Regolamento di

cui D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009, che costituisce il risultato del riordino di questo importante

segmento del sistema scolastico.

I genitori potranno scegliere tra i seguenti orari di frequenza settimanali:

o 25 ore turno antimeridiano

o 40 ore dalle 8.00 alle 16.00

o 50 ore comprensivo dell’apertura anticipata (7.45/8.00) e del post-scuola (16.00

/ 17.45)

LA GIORNATA SCOLASTICA

Le scuole hanno un orario d’apertura ordinario comune, che va dalle h 8.00 alle h 16.00

dal lunedì al venerdì, e uno prolungato, che va dalle h 7.45 alle 8.00 (pre-scuola) gestito dalle

docenti del plesso e dalle 16.00 alle h 17.45 (post-scuola), a pagamento, gestito da educatori

professionali.

Orientativamente la giornata è così scandita:

o ingresso, accoglienza, attività di gioco socializzante

o gioco libero negli angoli o in salone, riordino, momento del cerchio, cura dell’igiene

personale, spuntino metà mattina

o svolgimento attività programmate e guidate dalle insegnanti

o igiene personale, preparazione al pranzo

o pranzo

o giochi liberi e/ guidati in sezione, e/o in salone, e/o in giardino

o momento del cerchio

o svolgimento attività di gioco, didattiche e creative

o riordino, preparazione per l’uscita

o consumazione merenda e gioco libero e/o attività per bambini che usufruiscono del tempo

prolungato.

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L’ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE E ATTIVITÀ DI INTERSEZIONE

All’interno delle nostre scuole dell’infanzia gli spazi sezione, salone, corridoi, giardino sono

allestiti e concepiti come insieme di punti di attività in cui si susseguono angoli attrezzati e

laboratori.

Le sezioni presenti non sono omogenee ma raggruppano bambini di età differenti. La

struttura per sezioni eterogenee favorisce l’aggregazione spontanea tra i bambini stessi in base

all’effettivo sviluppo, facilita i processi di identificazione e allo stesso tempo promuove lo sviluppo

dell’identità personale, dell’autonomia e delle competenze.

Nelle nostre scuole si favoriscono momenti di intersezione (gruppi di bambini di età

omogenea, appartenenti a tutte le sezioni),o laboratoriali (piccoli gruppi di bambini) al fine di:

o porre particolare attenzione alle capacità e alle competenze di ogni singolo bambino

o rispettare gli interessi e le motivazioni della fascia d’età di appartenenza, consentendo

l’allargamento delle esperienze.

o sviluppare un’emulazione cooperativa tre pari

o potenziare le capacità e le competenze di ogni singolo bambino

o condurre attività basate su un progetto specifico o più progetti svolti in modo trasversale nel

rispetto della globalità del bambino, esplorando tutti i campi di esperienza ( intersezione )

o permettere di fare esperienza diretta con le cose attivando i 5 sensi ( laboratorio)

o permettere formulare e verificare ipotesi trovando soluzioni e risposte ai problemi.

SCELTE COLLEGIALI

A livello di Istituto sono state concordate le seguenti scelte operative:

o continuità tra scuola dell’infanzia, scuola primaria

o programmazione di interplesso e di plesso

o osservazione, verifica e flessibilità operativa

o lavorare per i progetti condivisi :

o “Leggere per…”

o Ambiente e Territorio

o Musica

o Intercultura

o Identificazione Precoce dei Disturbi di Apprendimento

o Psicomotricità’ ( in convenzione con “La Nostra Famiglia” di Pontelambro)

o Attività propedeutiche all’arrampicata “Giocoarrampicando”

o Laboratorio fonologico (in collaborazione con esperti esterni volontari)

o Attività espressive multimediali

o Accoglienza e Continuità con la scuola primaria

RUOLO DELL’INSEGNANTE

L’insegnante si pone come osservatore e propositore delle attività, durante le quali assume un

ruolo di guida e mediazione nei confronti della realtà esperienziale del bambino. Il suo compito è

quello di:

o preparare l’ambiente/ laboratorio, i materiali

o sviluppare i possibili percorsi esplorativi

o sostenere e valorizzare le proposte dei bambini

o creare situazioni motivanti e coinvolgenti

o riprogettare in itinere il percorso

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PROGETTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

LABORATORI DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA ( in collaborazione con l’associazione “La Nostra Famiglia” di Pontelambro)

L’educazione psicomotoria ha come sua funzione specifica quella di far emergere le risorse

autentiche del bambino e di potenziare le sue abilità motorie, sociali e comunicative, in modo che

esse possano essere da lui sfruttate al meglio all’interno dell’ambiente quotidiano in cui si trova.

L’obiettivo principale dell’educazione psicomotoria è lo sviluppo armonico della

personalità e dell’identità del bambino, favorendo lo sviluppo delle sue potenzialità a livello

affettivo, motorio, relazionale e cognitivo; il focus centrale resta sempre la globalità della

persona.

A partire dall’espressività corporea e dalla spontaneità del bambino, si inserisce il gioco,

nel quale il bambino esprime liberamente e pienamente se stesso tramite il movimento. Nel gioco

il bambino sperimenta il proprio corpo dal punto di vista motorio ma anche come mezzo di

comunicazione per esprimere i propri sentimenti/emozioni ed entrare in contatto con gli altri.

IPDA (Identificazione Precoce delle Difficoltà d’Apprendimento)

DESTINATARI scuole dell’infanzia (tutti i bambini di 5 anni)

plesso pilota: via Diaz

OBIETTIVI -Individuare i bambini “a rischio” di difficoltà d’apprendimento

-Ricavare informazioni generali sullo stato dei prerequisiti di questi

bambini

-Elaborare in maniera più accurata interventi di potenziamento sui

prerequisiti carenti

-Favorire un sereno passaggio alla scuola primaria cercando di ridurre il

rischio di difficoltà

METODI - Screening e potenziamento sui prerequisiti dell’apprendimento:

OTTOBRE/NOVEMBRE

-Compilazione questionario IPDA

-Calcolo del punteggio totale

- Analisi del punteggio

GENNAIO/APRILE

- Intervento di potenziamento sui prerequisiti carenti

MAGGIO

Rivalutazione dei prerequisiti con somministrazione di prove specifiche

per rivalutare i prerequisiti carenti

RISORSE UMANE Risorse interne

Super-visione di un esperto esterno

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Nati per la Musica (POTENZIAMENTO MUSICALE)

Nati per la Musica (NpM) si propone di promuovere e sostenere attività che mirino ad

accostare fin dal periodo prenatale il bambino al mondo dei suoni e della musica. Il progetto, nato

sulla scia di Nati per Leggere, è promosso dall’Associazione Culturale Pediatri in collaborazione

con il Centro per la Salute del Bambino e la Società Italiana per l’Educazione Musicale ed è

patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Le azioni di NpM comprendono attività musicali nell’ambito di biblioteche, nidi, scuole

dell’infanzia, centri per le famiglie.

Nel nostro territorio hanno aderito al progetto “Famiglie in Musica” l’istituto comprensivo

“Giancarlo Puecher”, l’assessorato alla cultura, la biblioteca, e la pediatria dell’Ospedale Sacra

Famiglia e il Lions Club di Erba.

Che cosa prevede il progetto “Famiglie in Musica”.

Partendo dalla convinzione che i nostri bambini e anche gli adulti stanno perdendo la “coscienza

dell’ascolto”, la capacità di selezionare gli stimoli sonori, di conoscerli e riconoscere le loro fonti

così come si riconosce un oggetto dalla forma o dal colore il progetto “Famiglie in Musica” si

prefigge di accogliere i bambini e i loro genitori in spazi organizzati e ricchi di materiale per dare

loro la possibilità di sperimentare l’ascolto e la produzione di suoni.

Il suono è una forma di comunicazione. Attraverso l’ascolto della musica e delle parole si

creano momenti significativi di incontro tra i genitori e il bambino che rendono speciale

l’evoluzione del loro rapporto. Inoltre l’attività musicale agisce sullo sviluppo delle funzioni

cognitive del bambino (come dimostrato da ricerche scientifiche).

La musica aiuta a

• Sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione nell’ambiente sonoro

• Ascoltare se stesso e gli altri

• Esprimere idee ed emozioni

• Sviluppare la propria immaginazione e creatività.

• Potenziare le proprie capacità comunicative.

• Esercitare la memoria

Le azioni di NpM comprendono attività musicali nell’ambito di biblioteche, nidi, scuole

dell’infanzia, centri per le famiglie e il reparto di pediatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Erba.

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LA SCUOLA PRIMARIA

ORGANIZZAZIONE ORARIA :

Tutte le scuole primarie dell’Istituto comprensivo di Erba funzionano a tempo pieno, da

lunedì a venerdì, con il seguente orario :

mattino

Mensa Intervallo e dopo-mensa

pomeriggio

Buccinigo 8.30 - 12.30 12.30-14.30 14.30-16.30

Crevenna 8.15 - 12.15 12.15-14.15 14.15-16.15

Arcellasco 8.30 - 12.30 12.30-14.30 14.30-16.30

Via Battisti 8.30 - 12.30 12.30-14.30 14.30-16.30

Un tempo scuola “pieno" non significa solo presenza a scuola degli alunni per 40 ore alla settimana. Grazie a questo modello di scuola è possibile lavorare con tempi più distesi :

❖ nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascun ragazzo

❖ sulla socializzazione tra i bambini

❖ per realizzare gruppi classe più uniti in grado di abbattere le barriere personali e

sociali

❖ Per realizzare attività manipolative-pratiche- laboratoriali, uscite didattiche e

promuovere momenti di confronto e condivisione delle conoscenze

Gli insegnanti che operano per la maggior parte delle ore su ogni classe sono 2 e si

suddividono equamente le aree disciplinari di intervento, generalmente uno per la Lingua Italiana

e uno per Matematica e Scienze . Gli insegnanti, insieme all’insegnante di religione e di inglese,

lavorano generalmente su due classi e costituiscono un’equipe pedagogica (team) che una

volta a settimana programma insieme le attività.

Al fine di garantire unitarietà dell’offerta formativa e sostegno professionale reciproco, i

docenti di tutte le scuole primarie dell’I.C. si organizzano per gruppi di lavoro e programmano

insieme. I team delle classi parallele (tutte le prime, tutte le seconde ecc.) si riuniscono

periodicamente per concordare linee di azione comuni e verificarne l’efficacia.

L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E L’UTILIZZO DELLE CONTEMPORANEITA’

Per contemporaneità s’intende la presenza simultanea di due insegnanti del team su una

sola classe. Tale risorsa viene utilizzata per:

• Costituire gruppi di lavoro di alunni appartenenti alla stessa classe al fine di promuovere un

clima scolastico intensamente socializzato e di favorire interventi di tipo individualizzato;

• Rispondere ai diversi bisogni formativi presenti nella classe garantendo interventi adeguati sia

agli alunni svantaggiati, sia a quelli più dotati attraverso la costituzione di gruppi di livello a

carattere temporaneo;

• Realizzare interventi individualizzati per gli alunni in situazione di handicap a integrazione

dell’orario dell’insegnante di sostegno

• Realizzare laboratori didattici e progetti multidisciplinari

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IL CURRICOLO

Per tutte le classi orario settimanale di 30 ore di lezione e 10 di tempo mensa

e gioco, secondo il modello orario a settimana corta da lunedì a venerdì.

L’offerta formativa della scuola primaria, al di là della suddivisione disciplinare,

intende proporre un curricolo il più possibile coerente con l’unitarietà del sapere e con le

competenze previste dalle Indicazioni Nazionali, impostando attività interattive che

permettano a ciascun alunno di partecipare in modo significativo, di scoprire le proprie

capacità, le proprie attitudini, così che possa imparare ad imparare e ad avere fiducia

nelle proprie forze e capacità.

La scuola primaria propone attività volte al raggiungimento di quelle competenze di base

utili a :

* produrre un pensiero proprio,

* conoscere se’ stessi e il proprio ambiente di vita,

* partecipare attivamente e responsabilmente alle esperienze

* acquisire gradualmente autonomia

* diventare via via protagonisti del proprio progetto di vita.

Curricolo disciplinare

Lingua italiana 8/7 ore*

Matematica 6 ore

Storia/Geografia/Ed. Cittadinanza 5/4 ore*

Scienze 2 ore

Lingua straniera 1/2/3 ore*

Educazione all’Immagine 2 ore

Musica 2 ore

Attività motorie e sportive 2 ore

Religione cattolica oppure

Attività alternativa 2 ore

* L’oscillazione del numero di ore di alcune materie dipende dall’aumento graduale di ore di lingua inglese nel corso degli anni di scuola primaria.

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PROGETTI DELLE SCUOLE PRIMARIE

“PORCOSPINI” ( CLASSI QUARTE SCUOLA PRIMARIA)

(Progetto di prevenzione dell’abuso sessuale)

Il progetto applica un modello sperimentato a livello nazionale ideato e trattato nella

pubblicazione “Le parole non dette. Come insegnanti e genitori possono aiutare i bambini a

prevenire l’abuso sessuale”, Franco Angeli, 2000. L’introduzione del testo evidenzia “i bisogni di

prevenzione e promozione della salute in età evolutiva utilizzando un approccio concreto e

operativo”. Il primo passo di questa modalità di intervento è riferita ad una esperienza promossa

nell’anno scolastico 2000/2001 grazie alla collaborazione di ASL Città di Milano. Il progetto ha

potuto raggiungere oltre 1000 studenti e relativi genitori sensibilizzando al tema e avvicinando

bambini e famiglie nell’affrontare insieme le tematiche dell’affettività e della sessualità in modo

diverso, piacevole, costruttivo.

Obiettivi

L’obiettivo chiave è quello di facilitare i processi di comunicazione, di dialogo, di confronto

nell’ambito familiare passando per il canale scuola, avvicinando gli attori dello scenario

scolastico/familiare nella maniera più delicata e rispettosa possibile.

Per questo il titolo del progetto presentato è “Porcospini, bambini e genitori insieme per

prevenire l’abuso sessuale”. La citazione è da Schopenhauer, che descrive come una famiglia di

porcospini sopravvive al freddo scaldandosi vicendevolmente, nel difficile compito di stare vicini

senza pungersi, senza farsi male. La metafora richiama in generale a un rapporto con gli adulti

complesso che, nell’ottica del progetto, definisce l’indispensabile capacità di stringersi senza

soffocarsi, di avvicinarsi e vivere l’affettività nel rispetto del portato individuale e dei bisogni di

ciascuno ma, anche e soprattutto, la spinosa tematica del dialogo familiare, della capacità di

sondare e affrontare alcune tematiche che per loro stessa natura feriscono anche qualora le

situazioni non rappresentino rischi.

L’età evolutiva è costellata di non detti e il progetto mira alla ricerca di quel punto di

equilibrio che consente di comunicare l’essenziale che permetta al genitore di cogliere eventuali

malesseri, eventuali esposizioni al rischio, scaldando ma non pungendo. Nel contempo lo stesso

bambino apprende i comportamenti con l’adulto, impara a gestire la propria comunicazione e il

proprio confronto vincendo resistenze e comprendendo le diverse connotazioni legate

all’interazione con gli adulti. La segretezza è uno degli elementi di più difficile gestione sul tema

della sessualità e dell’abuso.

Il progetto mira a rompere il rimpallo di delega tra scuola e famiglia su questo tema

spinoso e complesso nelle sue articolazioni inserendosi quale attore terzo, più complementare ai

bambini perché fuori dalle logiche didattiche da una parte e legate all’imbarazzo e al senso di

colpa nei confronti del contesto familiare dall’altra. Nel contempo, un intervento quale quello che

si va presentando ricostruisce il portato della mediazione dei pari sfruttando questo incredibile

volano di “formazione tra pari” contenendo la devastante influenza dei mass media al riguardo.

Una sovraesposizione di erotizzazione e ostentazione del sesso nel mondo mediatico stride con la

mancanza di uno spazio per domande che rimangono inespresse, per confronti che non

avvengono e se avvengono rimangono ovattati e artificiosi. Parole non dette o dette in maniera

tale da non essere introiettabili nella maniera dovuta.

Partendo dall’assunto basilare rimarcato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la

prevenzione primaria include l’insegnamento, l’educazione e il sostegno sociale. “Migliorare le

competenze parentali, le risorse sociali, famigliari e personali e le abilità individuali nell’affrontare

eventi sfavorevoli o situazioni di svantaggio e individuare le condizioni di disagio psichico che

possono tradursi in fattori di rischio”. Attrezzare gli adulti e avvicinare i bambini al costante

confronto nel contesto familiare.

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Il progetto si propone di sviluppare un intervento di prevenzione dell’abuso sessuale sui

minori, potenziare il benessere della comunità locale, promuovere una informazione corretta,

completa e non allarmistica, formare genitori in particolare alla prevenzione primaria, sviluppare

un progetto che possa essere preso in considerazione dagli enti locali e dai servizi competenti

attraverso l’utilizzo di un modello sperimentato ed efficace in Provincia di Lecco e che possa

successivamente procedere ad una pubblicazione e ad un protocollo di intervento che il budget

del progetto non consentirebbe di realizzare.

Il ruolo della scuola

Definiti i confini tematici di riferimento indispensabile è evidenziare il ruolo della scuola in

tutto questo. L’attenzione, la partecipazione, la professionalità spesa da diversi insegnanti

durante il percorso formativo hanno fatto emergere uno scenario particolarmente fertile per far sì

che la scuola divenga fulcro di una attività come quella proposta. La scuola può rappresentarsi

come luogo di incontro degli attori coinvolti nel progetto (operatori, insegnanti, genitori,

bambini), orizzonte ideale dove sperimentare quel graduale avvicinamento che Schopenhauer

insegna nella splendida immagine dei porcospini.

Il modello di intervento

Il modello di intervento prevede:

- 5 incontri da 2 ore per ogni classe

- 1 incontro con i genitori in apertura di intervento

- 1 incontro con gli insegnanti in apertura intervento

- 1 incontro di verifica con gli insegnanti

- 1 incontro di restituzione con i genitori

- Programmazione e preparazione materiali

- Coordinamento di progetto

- Supervisione operatori

Progetto Coro

Per tutte le classi terze dei quattro plessi di scuola primaria, grazie alle competenze specifiche di

una docente, ogni anno da gennaio a maggio si attiva il coro dei bambini per 12 incontri di 2 ore

in ogni plesso. Il coro è elemento di socializzazione e costruzione di una comunità più ampia, che

comprenda tutto l’Istituto. Al termine del percorso il coro si esibisce in luoghi significativi della

città, restituendo alla comunità la gioia della partecipazione collettiva ad un evento musicale.

Obiettivi :

- sviluppo della musicalità personale e di gruppo

-sperimentazione della natura comunicativa di musica e movimento

-integrazione affettivo-sociale

-benessere psico-fisico-sociale

-cooperazione per un obiettivo comune

-avvicinamento funzioni linguistico-comunicativo- emozionali attraverso tecniche vocali-musicali

-avvicinamento a diversi generi e periodi musicali

-avvicinamento a musica strumentale live

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Identificazione precoce dei soggetti a rischio DSA

e intervento abilitativo metafonologico

La legge 170 dell’8.10.2010 (“Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico”) e alcuni decreti successivi del MIUR hanno stabilito che è

compito delle istituzioni scolastiche segnalare alle famiglie le eventuali evidenze riscontrate nelle

prestazioni quotidiane in classe, e persistenti nonostante l’attivazione di adeguate attività di

recupero didattico mirato, e infine favorire l’avvio del percorso della diagnosi.

Quindi la scuola ha sia il compito di segnalare alle famiglie che quello di attivare adeguate

attività di recupero, ed infine quello di favorire l’avvio del percorso diagnostico. In quest’ottica si

inserisce la collaborazione con l’Associazione La Nostra Famiglia per la realizzazione di un

percorso di screening rivolto ad alunni frequentanti la prima classe della scuola primaria per

evidenziare precocemente alunni in difficoltà nell’acquisizione della letto-scrittura e aiutare gli

insegnanti a mettere in atto percorsi adeguati per il possibile recupero di questi disturbi.

OBIETTIVI

1.Formazione/informazione degli insegnanti – Il Progetto ha come obiettivo fondamentale

quello di porre l’attenzione sulla diagnosi precoce dei DSA e di mostrare quali possono essere i

segnali che devono essere presi in considerazione per giungere ad una diagnosi precoce.

2. Acquisizione da parte degli insegnanti di competenze e strumenti di potenziamento

fonologico preventivo e mirato utilizzabili in sede scolastica.

3. Individuazione precoce di alunni soggetti a rischio di sviluppare un DSA della letto-

scrittura.

DESTINATARI

Tutti i minori inseriti nelle classi prime ed i loro insegnanti

FASI

1. Un momento di formazione rivolto agli insegnanti sui DSA. Tale percorso formativo è

condotto da un neuropsichiatra infantile e da una logopedista del centro per un totale di n.

4 ore.

2. Nel mese di febbraio (fine primo quadrimestre), la somministrazione della prova

collettiva di scrittura (dettato delle 16 parole di G. Stella) e della prova individuale di

lettura (liste Martini) a tutti i bambini frequentanti la prima classe della scuola primaria.

La somministrazione verrà effettuata classe per classe da una logopedista del Centro dopo

aver opportunamente preparato i bambini con l’aiuto degli insegnanti.

3. L’identificazione dei soggetti a rischio attraverso la correzione del test di screening.

4. La creazione di laboratori di recupero metafonologico (nel periodo compreso fra

marzo e maggio) gestiti dalle insegnanti e supervisionati dalle logopediste per tutti gli

alunni. Questi laboratori costituiscono una fase di training con attività mirate al

potenziamento e all’abilitazione delle componenti metafonologiche.

5. La risomministrazione (Retest) a maggio della prova collettiva di scrittura (dettato

delle 16 parole) e della prova di lettura individuale (utilizzando le liste Martini).

6. Correzione delle prove e restituzione alle insegnanti dei risultati.

Per i soggetti che presentano ancora, dopo la seconda valutazione, difficoltà di apprendimento

della letto-scrittura, sarà possibile consigliare ai genitori di rivolgersi a strutture pubbliche o

private del territorio al fine di effettuare una valutazione approfondita ed avere eventuale

conferma del sospetto posto dallo screening.

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LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La scuola media statale “Giancarlo Puecher”, in via Mainoni, consta di 6 sezioni, tutte in un unico edificio dislocato su quattro piani:

Al piano terreno si trovano: - 2 palestre, con relativi spogliatoi e servizi

- 1 laboratorio di tecnologia e attività artistico - manuale - 2 aule di musica

- 1 aula per l’orchestra - gli archivi

Al piano rialzato si trovano: - l'ufficio del dirigente scolastico

- l'ufficio segreteria - l’ufficio del D.S.G.A.

- l’aula magna - l’archivio - 1 aula di ricevimento dei genitori

- 1 aula di musica - lo spazio refettorio

Al primo piano si trovano: - 11 aule

- 1 aula per gli insegnanti - 2 laboratori d’informatica con i computer collegati in rete

- 1 aula riservata all’insegnamento individualizzato - 1 aula di informatica per i docenti

Al secondo piano si trovano: - 1 laboratorio scientifico

- 1 laboratorio di arte e immagine - 1 riservata all’insegnamento individualizzato - 6 aule

- 3 aule di musica

Al terzo piano si trovano: - 1 aula per l’orchestra - 1 biblioteca

Tutte le classi sono dotate di Lavagna Interattiva Multimediale o di schermo interattivo

di ultima generazione

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ORGANIZZAZIONE ORARIA :

La scuola è attualmente organizzata con 3 diverse opzioni di orario scolastico e 3 opzioni di

indirizzo metodologico :

1) Orario a 30 ore settimanali settimana lunga :

dal lunedì a sabato dalle 8.00 alle 13.00

- una classe metodo tradizionale

- una classe metodo digitale ( 2.0)

2) Orario a 36 ore settimanali :

dal lunedì a sabato dalle 8.00 alle 13.00 + due rientri pomeridiani

- una classe a tempo prolungato metodo digitale (2.0) rientri lunedì e mercoledì

- due classi ad indirizzo musicale, rientri martedi + un giorno da definire per la

lezione individuale di strumento

3) Orario a 30 ore settimanali settimana corta :

da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 14.00 *

- una classe metodo tradizionale

*Per quest’ultima opzione il trasporto scolastico è per ora disponibile solo all’andata, ma la scuola

è situata in un’area servita dai mezzi pubblici ( linea ferroviaria Asso-Milano, linea autobus Lecco-

Como e Erba-Cantù). -

- Per le sezioni con rientro pomeridiano è disponibile il servizio mensa dalle 13.00 alle

14.00

IL CURRICOLO :

Le classi a tempo normale ( 30 ore) :

Che siano organizzate a settimana lunga o a settimana corta, le classi a 30 ore usufruiscono del

curricolo di base in orario completamente antimeridiano, secondo il monte ore settimanale

seguente :

CURRICOLO DI BASE : 30 ORE SETTIMANALI

ITALIANO 6 ORE

STORIA E GEOGRAFIA 4 ORE

MATEMATICA E SCIENZE 6 ORE

TECNOLOGIA 2 ORE

FRANCESE 2 ORE

INGLESE 3 ORE

ARTE E IMMAGINE 2 ORE

MUSICA 2 ORE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 ORE

RELIGIONE 1 ORA

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Le classi a tempo prolungato ( 36 ore ) :

Ai sensi dell’art. 5, comma 3 del D.P.R. n.89 del 20 marzo 2009, le classi a tempo prolungato

usufruiscono di ore aggiuntive di docenza tali da consentire 2 rientri pomeridiani in aggiunta al

curricolo di base, per il potenziamento delle competenze attraverso le attività laboratoriali.

CURRICOLO AGGIUNTIVO: TEMPO PROLUNGATO 36 ORE SETTIMANALI :

APPROFONDIMENTI E STUDIO GUIDATO ( 1 VOLTA A SETTIMANA) 2 ORE

LABORATORI ( 1 VOLTA A SETTIMANA) 2 ORE

MENSA ( 1 ORA PER 2 VOLTE A SETTIMANA ) 2 ORE

o Le attività sono organizzate in base all’organico assegnato dal Ministero, utilizzando le

compresenze dei docenti in organico della scuola e delle classi a tempo prolungato

o Gli studenti sono seguiti in piccoli gruppi

o Lo studio guidato offre opportunità di recupero

e approfondimento in piccolo gruppo,

con i docenti della classe che possono avviare

i ragazzi ad un metodo di studio più efficace .

o Le attività laboratoriali offrono diverse opportunità

di sviluppo di e potenziamento di abilità creative e

pensiero logico e divergente.

I laboratori hanno durata quadrimestrale e vengono

svolti in piccolo gruppo, grazie alle compresenze dei

docenti.

Nel corso dei tre anni si prevedono i seguenti laboratori:

- scientifico,

- percussioni e musica digitale,

- ceramica,

- bricolage e traforo,

- informatica e robotica,

- fumetto

- costruzione di strumenti musicali

- laboratorio di latino (classi terze),

- nuoto (per tutti, con contributo

- extra per il pagamento della piscina).

……

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Le classi a INDIRIZZO MUSICALE : (34 ore + 2 mensa facoltative)

Nelle sezioni E ed F, oltre alle materie comuni a tutti gli altri corsi, è possibile

acquisire le basi tecniche necessarie per lo studio di uno dei seguenti strumenti:

pianoforte, violino, clarinetto, percussioni, chitarra, tromba-trombone-flicorno e flauto

traverso .

Lo studio dello strumento, oltre che ad ampliare l'orizzonte culturale degli alunni, serve

ad affinare le capacità critiche, a sviluppare la creatività e ad acquisire un sempre

maggiore autocontrollo e a imparare a collaborare e a rispettare la personalità di ogni

compagno nel corso del lavoro di musica d'assieme.

CURRICOLO AGGIUNTIVO : 34 ORE SETTIMANALI A INDIRIZZO MUSICALE:

MUSICA D’INSIEME 2 ORE

STRUMENTO (lez. individuale di pianoforte, violino, clarinetto,

percussioni, tromba/trombone/flicorno, chitarra, flauto)

1 ORA

TEORIA E SOLFEGGIO 1 ORA

L'orario prevede, oltre alle due ore di educazione musicale comuni a tutti gli altri

corsi, attività di musica d’insieme, teoria e solfeggio per tutta la classe e una volta alla

settimana una lezione individuale di strumento, per un totale di 4 ore settimanali

aggiuntive alle 30 comuni. Anche le scelte relative alle attività didattiche (uscite sul

territorio, teatro, partecipazioni ad attività extrascolastiche) tengono conto della materia

di indirizzo e hanno la finalità di arricchire il curricolo del modulo. Gli alunni del modulo

ad indirizzo musicale partecipano a saggi, rassegne e concorsi interprovinciali, regionali e

nazionali.

Per essere ammessi alla sezione musicale non è richiesta la preventiva conoscenza

della musica, ma gli alunni dovranno sostenere una prova attitudinale per l’assegnazione

dello strumento e per l’eventuale selezione. Per approfondire ulteriormente le proprie

competenze musicali le alunne e gli alunni e gli ex-alunni possono partecipare ai concerti

organizzati dalla scuola, dal Comune o da altri enti.

• L’accesso alla classe ad indirizzo musicale è subordinata al superamento

del test attitudinale di ingresso.

• La scelta dello strumento è subordinata al vincolo del tetto massimo di

alunni per ogni docente di strumento

• La scuola offre l’opportunità di utilizzare gli strumenti in comodato d’uso

fino al termine del corso

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IL METODO TRADIZIONALE : IL LIBRO COME BASE DI LAVORO

Nelle classi con metodo tradizionale la didattica è progettata secondo metodologie

che contemplano principalmente l’uso tradizionale del libro cartaceo, ma con l’utilizzo

in classe della Lavagna Interattiva Multimediale e l’integrazione a volte anche del

computer. Gli alunni con D.S.A., come in tutti gli altri corsi, possono comunque utilizzare

in classe il PC portatile.

Nella classe a 30 ore a settimana lunga è previsto

inoltre un laboratorio settimanale di rinforzo

in piccolo gruppo della lingua inglese

per il potenziamento dell’ascolto e del parlato,

con una docente della scuola con titolo di interprete.

IL METODO DIGITALE : Le classi 2.0 ( a 30 o a 36 ore ) :

Il progetto nasce da una riflessione sui differenti stili cognitivi dei ragazzi e sulle

opportunità che gli strumenti informatici possono offrire nella didattica quotidiana.

Indipendentemente dall’organizzazione oraria, la scuola offre l’opportunità di iscriversi

alle classi sperimentali 2.0., che utilizzano prevalentemente, al posto dei libri

cartacei, i libri digitali, scaricati sul PC portatile di ogni studente. Il Progetto Classe

2.0 è mirato quindi ad avvicinare tutti gli studenti all'apprendimento delle principali

materie scolastiche mediante l'ausilio delle nuove tecnologie multimediali. Le diverse

discipline, studiate attraverso strumenti tecnologici (quali computer personale, libri

multimediali, etc.), si arricchiscono e diventano più interattive, adeguandosi alle diverse

caratteristiche degli studenti.

Il Servizio Scuola-Famiglia:

Per tutti gli alunni della scuola secondaria Puecher che ne facciano richiesta,

indipendentemente dalla frequenza a 30 o a 36 ore, è offerto il servizio aggiuntivo di

supporto all’esecuzione dei compiti, in orario pomeridiano.

Dalle 14.00 alle 16.00, gli alunni possono essere seguiti nell’esecuzione dei compiti e

nello studio da educatori qualificati che lavoreranno di intesa con i docenti delle classi.

Gli studenti e le loro famiglie potranno scegliere se partecipare a uno o più pomeriggi. Il

costo del servizio varia in base al numero dei pomeriggi frequentati, da 15 euro al mese

per un pomeriggio a settimana, a 60 euro mensili per 5 pomeriggi.

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PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ORIENTAMENTO

Il progetto è volto a supportare le ragazze ed i ragazzi della scuola media nel loro percorso di

crescita e di costruzione della propria identità in costante relazione con il mondo esterno.

Il percorso è rivolto a tutti gli alunni e alunne e si svolge nell'arco del triennio, coinvolgendo tutti

gli insegnanti delle varie discipline. Si propone di :

- individuare e sviluppare le potenziali capacità di ciascuno, da cui dipende la realizzazione più

soddisfacente della propria personalità

- favorire la creazione di un'immagine positiva di sé che sia in grado di garantire autostima e

fiducia nel futuro

- aiutare a stabilire un rapporto realistico con il mondo esterno

- educare a scelte consapevoli e responsabili

L'orientamento quindi si colloca come obiettivo trasversale a medio e lungo termine al cui

raggiungimento devono contribuire tutte le discipline. Perciò i Consigli di Classe nella loro

programmazione tengono presente come obiettivo generale l’orientamento, proponendo varie

attività curricolari con centri di interessi mirati, promuovendo l'osservazione, attraverso indagini,

visite guidate, questionari, per stimolare maggiore coscienza di sé e sviluppare la capacità di

creare progetti di vita.

Accanto ai percorsi di orientamento “curricolari”, la scuola propone progetti specifici e

mirati a gruppi classe e a genitori con argomenti e tematiche particolari: Progetto “Orientarsi è

meglio!”, Progetto “Affettività”:

“ORIENTARSI E’ MEGLIO”

Destinatari alunni delle classi terze genitori degli alunni di terza

Obiettivi

Aiutare alunni e genitori delle classi terze ad una scelta consapevole del percorso scolastico

post-terza media

Metodologia

- svolgimento nelle classi di questionari sugli interessi (ottobre)

- incontro serale per genitori e alunni sul tema “PERCORSI SCOLASTICI DOPO LA III MEDIA”

(ottobre)

- distribuzione del volume “Agenda” proposto dalla Amministrazione Provinciale (ottobre)

- indicazione di 3 scuole superiori su apposito cartellone esposto in classe (inizio novembre)

- partecipazione a Giornata Provinciale dell’Orientamento (ottobre)

- proposta del CALENDARIO degli incontri con le varie scuole superiori e realizzazione incontri

(novembre)

- distribuzione volantino con le date di “open day” delle scuole superiori del territori (novembre-

dicembre)

- stages residenziali presso alcune scuole superiori (dicembre)

- consegna del CONSIGLIO ORIENTATIVO da parte del Consiglio di classe (II settimana di

gennaio);

- iscrizione alla scuola superiore (entro la III settimana di gennaio)

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“AFFETTIVITA”

Destinatari:

Tutti gli alunni delle classi seconde e terze della scuola media.

Obiettivi

Il Progetto “Affettività” prevede l’intervento di un medico e di una psicologa e vuole realizzare i

seguenti obiettivi:

- promuovere la conoscenza di sé come persona nella relazione con l’altro

- educare alla salute in merito ai cambiamenti fisiologici della pubertà

- percepire e vivere le emozioni nella relazione con l’altro e la cura di sé per una crescita

armonica

- approfondire tematiche relative alla sessualità e alla prevenzione, partendo dal mondo delle

relazioni.

- rispondere concretamente all’anticipo dello sviluppo fisico e psicologico della preadolescenza già

nell’anno di seconda media

- tentare di risolvere problematiche relazionali rilevate nelle classi che necessitano l’intervento

dell’esperto in collaborazione e in aiuto del Consiglio di Classe

- affrontare tematiche attuali circa esperienze relazionali alternative (chat, videotelefono…)

Metodologia

Il progetto si propone di concordare e coordinare gli interventi di scuola-famiglia-esperti per

garantire continuità nel processo educativo e un orientamento che offra sicurezza all’adolescente.

La scuola perciò organizza interventi di operatori e soggetti educativi diversi:

- gli insegnanti, con la trattazione di argomenti disciplinari relativi all’affettività, alla

intersoggettività, allo sviluppo fisiologico, ai cambiamenti fisici e allo sviluppo sessuale

- i genitori, con incontri specifici

- il medico, con due incontri di due ore rivolto alle Classi Terze dal titolo “Lo Sviluppo sessuale

nella pre-adolescenza: caratteristiche e problematiche biologiche e fisiche”

- la psicologa e l’esperta della comunicazione, con quattro incontri di due ore per le Classi

Seconde dal titolo “Gesti, parole e luoghi della relazione (affettiva): senso e significato (con

accenno all’uso delle chat e delle forme relazionali alternative…)” e due per le Classi Terze dal

titolo “Lo Sviluppo sessuale e affettivo nella pre-adolescenza: caratteristiche e problematiche

psicologiche”

- l’ostetrica, con un incontro di due ore, solo per le ragazze delle classi seconde

SPORTELLO PSICOLOGICO

Lo sportello di ascolto è un servizio che la scuola mette a disposizione di docenti, genitori e

alunni/e (solo con autorizzazione dei genitori), prevalentemente della scuola media, ma anche

delle altre scuole dell’Istituto.

Obiettivi

Prevenzione del disagio giovanile

supporto specialistico a docenti e genitori in ordine a difficoltà di ordine educativo

supporto specialistico ad alunni in situazioni di difficoltà relazionali

pianificazione di interventi per affrontare situazioni problematiche o di disagio

tempestività nell’intervento di prevenzione e monitoraggio di situazioni a rischio

Metodologia

accesso allo sportello attraverso appuntamento concordato, nel rispetto della privacy

gli alunni accedono allo sportello di propria iniziativa o su indicazione del Consiglio di classe; in ogni

caso previa autorizzazione dei genitori

durata della consulenza stabilita dallo psicologo

interventi dello psicologo nel gruppo classe (su richiesta del Consiglio di classe)

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SVILUPPO DELLE COMPETENZE LOGICO-MATEMATICHE : Giochi matematici internazionali del PRISTEM Università Bocconi Milano

Destinatari Alunni di tutte le classi della scuola secondaria interessati a partecipare Obiettivi

- Coinvolgere gli studenti con attività logiche e creative

- Imparare al di là del calcolo e delle formule

- Divertire in modo serio e intelligente

- Proporre agli studenti attività che li motivino

Svolgimento

La gara è articolata in tre fasi: le semifinali, la finale nazionale e la finalissima internazionale che

si tengono rispettivamente nei mesi di marzo presso il nostro istituto*, maggio a Milano e alla fine

di Agosto a Parigi.

*La nostra scuola ha presentato la richiesta per diventare sede di riferimento per il territorio; finora le sedi più vicine sono Lecco e Como Robotica educativa e pensiero computazionale

Il pensiero computazionale è lo sforzo che un individuo deve mettere in atto per fornire a un altro

individuo o macchina tutte e sole le “istruzioni” necessarie affinché questi, eseguendole, sia in

grado di portare a termine il compito dato. Esso aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità

di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri

cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso

la programmazione (coding) in un contesto di gioco. È in questa ottica che il MIUR, in

collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato il

progetto PROGRAMMA IL FUTURO (che fa parte del programma #labuonascuola) con l’obiettivo di

fornire una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per introdurre il pensiero

computazionale nelle scuole. Imparando a programmare si acquisiscono competenze per costruire

storie interattive, animazioni, simulazioni, videogiochi. Lo sviluppo del pensiero computazionale

fornisce un apparato concettuale che permette di riflettere su e/o modellare una costruzione

intessendo un rapporto tra un progetto e la sua realizzazione. La costruzione di questa capacità

puo contribuire a favorire lo sviluppo di elementi di progettualità anche in ambiti disciplinari

diversi da quello informatico. Coding e pensiero computazionale possono contribuire ad

apprendere strategie di: risoluzione di problemi, progettazione e comunicazione.

Da alcuni anni alcuni docenti di matematica della scuola secondaria G. Puecher hanno avviato

laboratori per classi aperte di robotica educativa, anche in collaborazione con studenti e docenti

delle scuole secondarie di secondo grado del territorio e con alcune classi della scuola primaria di

via Battisti, attivando sperimentazioni interessanti di cooperative teaching e di insegnamento

peer-to-peer.

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PROGETTI D’ISTITUTO

1. CONTINUITÁ DIDATTICA Il progetto è finalizzato alla costruzione ed al consolidamento di un percorso di formazione

continuo dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado. Sulla base delle Indicazioni Nazionali

del 2012, le programmazioni educativo-didattiche ed i progetti d’Istituto vengono elaborati

pensando a mantenere costante il riferimento alle competenze di base prescritte e calibrate in

base all’età , cercando di rendere progressivo e graduale il passaggio da un ordinen di scuola

all’altro.

DESTINATARI Asilo nido e Scuole dell’infanzia

OBIETTIVI - conoscenza di informazioni utili per formazione sezioni (dal Nido)

METODI - passaggio di informazione sui bambini

RISORSE UMANE Docenti responsabili

DESTINATARI Scuole dell’infanzia (alunni dell’ultimo anno) e primaria

OBIETTIVI -conoscenza degli spazi e della giornata scolastica nella scuola primaria

-facilitazione nel passaggio

-promozione di un approccio sereno alla nuova realtà scolastica

METODI - organizzazione di una visita alla scuola primaria con le docenti

dell’infanzia

- presentazione del POF ai genitori dell’ultimo anno dell’infanzia

- open day per bambini e genitori presso la scuola primaria

(novembre/dicembre)

- colloqui con i genitori dei bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia

-incontri tra docenti infanzia e primaria per presentazione bambini

RISORSE UMANE Docenti responsabili

DESTINATARI Scuola primaria (alunni dell’ultimo anno) e secondaria

OBIETTIVI - analisi della specificità di ciascuna scuola in rapporto all’altra

- approfondimento dei criteri di coerenza interna e differenziazione

progressiva sul piano didattico-organizzativo

- ricerca e sperimentazione di modalità sempre più educativamente

produttive di gestione del passaggio.

METODI - organizzazione di una visita alla scuola, con particolare riferimento ai

laboratori e alle attività didattiche

- presentazione del P.O.F. ai genitori degli alunni di V primaria

- organizzazione di incontri della sezione musicale

RISORSE UMANE Docenti responsabili

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2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA :

2.1. Educare alla responsabilità :

DESTINATARI Tutti gli alunni e le loro famiglie

OBIETTIVI - promuovere negli alunni autonomia e responsabilità, elementi

indispensabili per la crescita equilibrata di ogni individuo

- valorizzare il Patto Pedagogico ed il Patto Educativo di

Corresponsabilità come documenti condivisi che indicano le linee guida

generali da percorrere per la costruzione di un ambiente di

apprendimento sereno e costruttivo

METODI - Condivisione durante le riunioni con i genitori e in attività in classe del

Patto di Corresponsabilità e dei regolamenti dell’Istituto e dei plessi

- Condivisione all’interno del Collegio Docenti di buone pratiche

educative e metodologiche per la promozione del senso di appartenenza

nel gruppo, di partecipazione e di graduale assunzione di responsabilità

di alunni, genitori e docenti

RISORSE UMANE Docenti della scuola

Mediatori culturali

2.2. Educare alla solidarietà:

Destinatari : Tutti gli alunni

Obiettivi :

- nell’ambito più generale dell’educazione alla pace e alla solidarietà porre all’attenzione degli

alunni i bisogni dell’infanzia nel mondo e sottolinearne le disuguaglianze

- stimolare una riflessione sulla realtà politica, economica e sociale dei paesi poveri in cui ai

bambini non sono garantiti i diritti più elementari

- conoscere le condizioni di esclusione e discriminazione in cui vivono le popolazioni nel Terzo

Mondo

- stimolare una concreta solidarietà

Metodologia :

- Interventi nelle classi , eventualmente anche di esperti e/o operatori nel campo del volontariato

civile

- Condivisione di progetti di solidarietà, anche con l’attivazione di laboratori per la produzione di

oggetti artistici e/o materiali divulgativi

Risorse umane : docenti, genitori, volontari

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2.3 Prevenzione del Bullismo e del Cyber-bullismo

In linea con quanto stabilito dalle linee guida MIUR del 2015 per la prevenzione al

bullismo e al cyber-bullismo e dall’art. 4 comma 3 della legge 71/2017. la scuola

partecipa alle iniziative di formazione promosse dall’USR e dall’UST di Como per

l’aggiornamento dei docenti e per l’avvio di buone pratiche educativo-didattiche volte a

monitorare, prevenire e contrastare eventuali situazioni di disagio sociale o psicologico

alla base dei fenomeni di prevaricazione e di bullismo in ambito scolastico o in rete.

Dall’a.s. 2017-18 è stato nominato dal collegio docenti un docente referente del

progetto ed una commissione di lavoro, costituita da docenti della scuola secondaria e

primaria.

Il collegio ha convenuto inoltre di attivare alcune iniziative rivolte alle classi quinte

della scuola primaria e a tutto il plesso della scuola secondaria di primo grado per il

monitoraggio del fenomeno e la sensibilizzazione di alunni e famiglie, con interventi

mirati nelle classi pilota, in collaborazione con esperti esterni quali la Fondazione Don

Silvano Caccia con sede a Erba e l’Associazione ALA di Milano e al Centro

Psicopedagogico per la Pace di Daniele Novara.

2.4 Intercultura ed Integrazione Alunni Stranieri :

Obiettivi:

- Promuovere la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e

dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato

- Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le storie di ogni

bambino

- Facilitare il processo di integrazione degli alunni stranieri nel sistema scolastico e

sociale

- Facilitare la partecipazione e la comunicazione delle famiglie immigrate

- Migliorare l’apprendimento della lingua italiana orale e scritta

- Potenziare dell’apprendimento e recupero delle discipline curricolari

Metodologia :

- Organizzazione di attività all’interno della scuola e del gruppo classe su tematiche

interculturali

- inserimento (eventuale) di facilitatori e mediatori linguistico/culturali

- supporto alle famiglie, in poarticolare degli alunni neo-arrivati

- corsi di alfabetizzazione di italiano

- corsi di recupero e supporto individuale o in piccolo gruppo

Risorse umane :

- Animatori sociali, mediatore/facilitatore linguistico/culturale/ volontari Caritas

- Insegnanti, Docenti di lettere e lingua straniera

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3. EDUCAZIONE AMBIENTALE E TERRITORIO

A partire dall’impegno che la scuola si assume di far conoscere e valorizzare il

territorio in cui opera e nel quale gli alunni vivono, prendono corpo e vengono adottati

dal Collegio dei Docenti i progetti di educazione ambientale e territorio, proposti dalle

Amministrazioni Locali in collaborazione con le associazioni del territorio.

Obiettivi

o Conoscenza del territorio e comprensione dei suoi problemi ambientali

o Rendere protagonisti gli studenti nello studio del proprio territorio e creare una

cultura ambientale con la divulgazione del lavoro tra i cittadini

o Portare a conoscenza dei ragazzi i differenti aspetti della propria realtà territoriale,

facendoli lavorare su diverse tematiche

o Promozione di un comportamento critico e propositivo verso il proprio contesto

ambientale

o Sviluppo della capacità di leggere e capire la qualità dell’ambiente

o Comprensione degli effetti che i nostri stili di vita hanno sull’ambiente, per

intervenire positivamente sui comportamenti quotidiani

Metodologia

o lezioni /laboratorio

o uscita sul territorio

o mostra finale

o visioni di modelli, reperti, cartine tematiche, kit di analisi,

mappe, schede di rilievo e strumenti cartografici

Risorse umane

- docenti

- esperti volontari dell’associazionismo locale

4. LEGGERE PER”

OBIETTIVI - promuovere l’attenzione all’ascolto

- stimolare l’interesse e il piacere verso i libri

- stimolare la fantasia e la creatività narrativa attraverso l’ascolto

- arricchire il lessico

- favorire il gusto della lettura per la crescita interiore

METODI - esperienze di varie forme di narrazione

- letture a tema emozionale e interculturale

- costruzione di libri

- organizzazione delle biblioteche scolastiche

- visite alle librerie e alla biblioteca comunale

- iniziative per bambini e famiglie

- Incontri con gli autori

RISORSE UMANE Docenti della scuola

Esperto del sistema bibliotecario e delle librerie cittadine

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5. EDUCAZIONE AI LINGUAGGI ARTISTICI E MUSICALI OBIETTIVI - educare al senso del bello e dell’arte

- sviluppare la capacità di riconoscere suoni e rumori

- promuovere il gusto all’ascolto

- acquisire il senso del ritmo

- favorire il linguaggio musicale come mezzo di espressione e di comunicazione

- promuovere una giusta attenzione alle diversificate inclinazioni personali

-collaborare con le associazioni musicali presenti nel territorio

- attuare nella scuola un progetto formativo integrale

METODI - laboratori artistici e teatrali in collaborazione con i gruppi artistici e teatrali

del territorio

- visite a musei e mostre

- giochi sonori

- costruzione strumenti musicali con materiale di recupero

- momenti di canto corale con gestualità

- iniziative educative e didattiche in ambito teatrale/musicale

- incontri con docenti esperti per giochi, esercizi propedeutici al canto

- formazione di un Coro costituito della scuola primaria e uno della scuola

secondaria

- organizzazione di eventi musicali e teatrali per condividere con il territorio

l’attività svolta nelle classi

- Visite alla Scala o altri teatri per assistere a spettacoli musicali e teatrali

6. SCUOLA SPORT SALUTE

OBIETTIVI - favorire un avvicinamento giocoso alle specialità sportive

- promuovere una giusta attenzione alla cura e alla salute del proprio

corpo

- dare a tutti i ragazzi la possibilità di avvicinarsi ad una pratica sportiva

- preparare gli alunni ai Giochi sportivi studenteschi e parteciparvi

- costruire rapporti tra scuola e territorio

- diffondere la conoscenza dei vari sport presenti sul territorio

METODOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

Iniziative educative e didattiche in ambito motorio

Incontri con esperti per conoscere i fondamentali delle specialità scelte

Organizzazione, per tutte le classi dell’Istituto, di una giornata dedicata

allo sport presso il centro sportivo del Lambrone

Corsi di nuoto

Adesione al progetto nazionale “A scuola di sport. Lombardia in gioco”

SCUOLA SECONDARIA

Centro sportivo scolastico : Attività pomeridiane svolte in orario

scolastico e extrascolastico nelle palestre della scuola, al Centro

Sportivo del Lambrone, al Lago di Pusiano, al Parco Mainoni, nel

territorio di Erba e dei comuni limitrofi.

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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI

INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un

costante adeguamento della programmazione didattica e permette ai docenti di personalizzare il

percorso formativo di ciascun alunno, predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i

soggetti in situazione di insuccesso, migliorare l’efficacia degli interventi educativi e didattici.

La valutazione formativa, permette di valutare e riflettere non solo sul “cosa” si è appreso

ma anche sul “come" si è appreso e sulle strategie didattiche e metodologiche messe in atto.

La valutazione di tipo formativo assolve funzione di:

1. rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione

2. diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro

3. prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo

La scuola con la ferma convinzione della valenza formativa della valutazione che deve

essere inclusiva e non esclusiva, dopo riflessioni e confronti, condivide criteri, elementi e modalità

di valutazione.

Operativamente le procedure adottate nella scuola dell’infanzia, nella primaria e nella

secondaria di I grado sono le seguenti:

SCUOLA DELL‘INFANZIA

Le docenti promuovono, sostengono e rafforzano i processi che i bambini attivano al fine di

consentire loro di sviluppare la propria persona al massimo grado possibile.

STRUMENTI E TEMPI

Le docenti effettuano attraverso l'osservazione sistematica la valutazione sia dei processi di

crescita globale attivati da ogni bambino, sia die risultati rilevati da tali processi.

ELEMENTI CONSIDERATI NELL' OSSERVAZIONE

▪ autonomia personale e identità

▪ autonomia nelle attività

▪ relazioni con l'adulto e i pari

▪ abilità conseguite nei vari ambiti:

1. IL SE' E L'ALTRO

2. IMMAGINI, SUONI E COLORI

3. IL CORPO E IL MOVIMENTO

4. I DISCORSI E LE PAROLE

5. LA CONOSCENZA DEL MONDO

VALUTAZIONE FINALE

Le Docenti al termine della Scuola dell'Infanzia compilano un griglia finale personale con il livello

raggiunto dal bambino in ognuno dei campi sopra elencati. Tale documento segna il passaggio al

successivo ordine di Scuola (Scuola primaria) e viene preso in carico dalle future insegnanti.

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SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE

Iniziale: coincide con l’ingresso e/o l’inizio del nuovo anno scolastico e serve per individuare il

percorso educativo e didattico da attuare, in base alla rilevazione dei bisogni dei bambini e

all’analisi del gruppo classe

in itinere: viene effettuata al termine del primo quadrimestre e/o al termine di un’ unità di

apprendimento finale: coincide con il termine dell’anno scolastico per certificare abilità e

competenze.

ELEMENTI CONSIDERATI NELLA VALUTAZIONE RELATIVI ALLE CARATTERISTICHE PERSONALI :

Impegno

Attenzione

Motivazione

Interesse

Partecipazione

ELEMENTI RELATIVI ALLA MATURAZIONE INDIVIDUALE E RELAZIONALE:

Autonomia

Responsabilità

Integrazione

Relazione

ELEMENTI RELATIVI ALL’APPRENDIMENTO:

Conoscenze

Abilità operative

Competenze trasversali

Competenze disciplinari

STRUMENTI E TEMPI:

PROVE ORALI E/O SCRITTE in itinere e/o al termine di un’unità di lavoro:

▪ aderenza alla consegna

▪ correttezza e completezza del contenuto

▪ precisione espositiva

▪ lessico adeguato

OSSERVAZIONI DEGLI ALUNNI durante la quotidiana attività di classe, nelle conversazioni

guidate e nelle prove finalizzate a valutare le conoscenze e le competenze,

PROVE PER COMPITI AUTENTICI

Durante le quali vengono valutate specifiche competenze in contesti di realtà.

IN ALLEGATO AL POF I CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO, DEGLI

APPRENDIMENTI DISCIPLINARI E DEL GIUDIZIO GLOBALE DELIBERATI DAL

COLLEGIO DEI DOCENTI UNITARIO AI SENSI DEL D. LVO N. 62 del 13 Aprile 2017

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ORGANICO D’ISTITUTO Per la realizzazione di tutte le attività previste dal P.O.F. triennale, si prevede di

utilizzare tutto l’organico dei docenti a disposizione :

• INFANZIA: 2 DOCENTI PER OGNI SEZIONE + INSEGNANTI DI SOSTEGNO NECESSARI

• PRIMARIA: 2 DOCENTI PER OGNI CLASSE + INSEGNANTI DI SOSTEGNO NECESSARI

• SECONDARIA:

10 ORE DI LETTERE PER OGNI CLASSE (15 ORE PER LE CLASSI A TEMPO

PROLUNGATO),

6 ORE DI MATEMATICA PER OGNI CLASSE (9 PER LE CLASSI A TP),

3 ORE DI INGLESE PER OGNI CLASSE,

2 ORE DI FRANCESE PER OGNI CLASSE,

2 ORE DI ARTE PER OGNI CLASSE,

2 ORE DI TECNOLOGIA PER OGNI CLASSE,

2 ORE DI MUSICA PER OGNI CLASSE,

2 ORE DI SCIENZE MOTORIE PER OGNI CLASSE,

1 ORA DI IRC/ALTERNATIVA PER OGNI CLASSE,

8 DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE

INSEGNANTI DI SOSTEGNO NECESSARI

ORGANICO POTENZIATO RICHIESTO :

• 1 DOCENTE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA DIAZ • 3 DOCENTI PER LA SCUOLA PRIMARIA

• 3 DOCENTI PER LA SCUOLA SECONDARIA : attualmente sono stati

assegnati 1 docente di pianoforte e 1 di musica, ma si auspica di poter in futuro avere almeno 1 docente dell’area linguistica ( lettere o lingua inglese)

Le necessità di organico di Personale A.T.A. per un adeguato servizio, in un Istituto che

consta di più di 1.200 alunni e 7 plessi , sono le seguenti :

• n. 1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi • n. 8 assistenti amministrativi ( attualmente in organico di diritto 7) • n. 27 collaboratori scolastici (attualmente in organico 23)

• n. 1 assistente tecnico (attualmente 0)

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INDICE

Caratteristiche socioeconomiche del territorio pag. 2

Le scuole dell’Istituto Comprensivo G. Puecher 3

I servizi collaterali 3

Principi e finalità della scuola 4

Le competenze di cittadinanza 5

Contenuti e strategie didattiche 6

La scuola dell’infanzia 7

Progetti della scuola dell’Infanzia 10

La scuola Primaria 12

Progetti della scuola Primaria 14

La scuola secondaria di I grado 17

Progetti della scuola secondaria di I grado 22

Progetti d’Istituto 25

Criteri per la valutazione del processo di insegnamento/apprendimento 30

Organico di Istituto 32

Allegati :

1. Criteri di precedenza per l’ammissione alle classi prime

2. Patto educativo di Corresponsabilità

3. Regolamento di Istituto

4. Regolamento scuola secondaria di I grado

5. Regolamento Consiglio di Istituto

6. Protocollo di Accoglienza alunni stranieri neo-arrivati

7. Carta dei servizi

8. Piano di formazione triennale

9. Piano di Miglioramento

10. Piano Annuale di Inclusione

11. Curriculum di Istituto

12. Criteri per la valutazione quadrimestrale