Piano triennale dell’offerta formativa · 2018. 4. 27. · dell’offerta formativa per il...
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 6° Circolo - “R. GIRONDI”
Via Zanardelli, 29 – 76121 BARLETTA – Tel. 0883 349489 – Fax 0883 349489 e-mail: [email protected] Cod. Mecc. BAEE06400R Cod. Fisc. 81003590726
posta certificata: [email protected] - sito web: www.scuolagirondi.gov.it
Codice Univoco Ufficio: UFKYQT Nome Ufficio Uff_eFatturaPA
Unione
Europea
Piano triennale dell’offerta formativa per il triennio 2016/17 - 2017/18 – 2018/19
(art. 1, comma 14, Legge n.107/2015)
approvato dal Consiglio di Circolo
nella seduta del 27/10/2017
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 1
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 2
Sommario
PREMESSA 4 1. ARTICOLAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 5 2. ANALISI DEL CONTESTO 6
2.1 Storia dell’istituto 6 2.2 Contesto socio-economico culturale 6 2.3 Rapporti con il territorio 8
3. MISSION E VISION 9 3.1 Le finalità educative 13 3.2 Le scelte educative della Scuola dell’Infanzia 14 3.3 Le scelte educative della Scuola primaria 15
4. LE SCELTE DELLA SCUOLA ALLA LUCE DELLA LEGGE107/15 16 4.1 Priorità e traguardi 17 4.2 Obiettivi di processo 17 4.3 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 17 4.4 Obiettivi prioritari adottati dalla Scuola (Legge 107/15 comma 7) 18 4.4.1 Innalzamento del livello di istruzione e di competenza 19 4.4.2 Potenziamento delle competenze di Cittadinanza e Costituzione 19 4.4.3 Potenziamento di metodologie didattiche innovative 19 4.4.4 Potenziamento delle competenze nella pratica musicale e motoria 19 4.5 Il piano nazionale scuola digitale (Legge 107/15 comma 56-59) 20 4.6 Formazione in servizio dei docenti (comma 124) 20 4.6.1 Proposte di attività di aggiornamento e formazione per gli aa.ss.
2016/17, 2017/18, 2018/19 21
4.7 Progetti di potenziamento 21 5. RISORSE UMANE E MATERIALI 22
5.1 Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5) 22 5.2 Richiesta di posti di organico potenziato (comma 7) 23 5.3 Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14) 24 5.4 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6) 24
6. ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO 24 6.1 6.2
Area progettuale del POF 24 52 Continuità educativa
6.3 Diritti a scuola 60 6.4 6.5 6.6
Inclusione 61 72 72
Insegnamento della Religione Cattolica e dell’attività alternativa
Accordi di Rete e convenzioni
6.7 Scelte metodologiche 73
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 3
6.8 Valutazione 75 6.8.1 Valutazione e certificazione delle competenze 81 6.8.2 Valutazione esterna degli apprendimenti INVALSI 82 6.8.3 Autovalutazione di Istituto 83
7. AREA DELL’ORGANIZZAZIONE 85 7.1 Organigramma 86 7.1.1 Gli Organi Collegiali d’Istituto 97 7.1.1.1 Il Consiglio di Circolo 97 7.1.1.2 La Giunta Esecutiva 98 7.1.1.3 Il Consiglio di Intersezione 98 7.1.1.4 Il Consiglio di Interclasse 98 7.1.1.5 Collegio Docenti 99 7.1.1.6 Consiglio di Sezione della Scuola dell’Infanzia 100 7.1.1.7 Team dei Docenti 100 7.1.1.8 Il Comitato di Valutazione dei Docenti 101 7.1.2 Le Funzioni Strumentali 101 7.2 Numero alunni 102 7.3 Tempo scuola 103 7.4 Rapporti con le famiglie 103
ALLEGATI 106
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 4
PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al 6° Circolo Didattico Statale
“Raffaele Girondi” di Barletta(BT), è stato ELABORATO dal collegio docenti con delibera
n. 27 del 27/10/2017 sulla scorta dell’atto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato
con nota prot. n. 3459/A19 del 09/09/2017, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso
delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle
diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché
degli organismi e delle associazioni dei genitori;
TENUTO CONTO del RAV – RAPPORTO ANNUALE DI ATUOVALUTAZIONE e del PDM –
PIANO DI MIGLIORAMTENTO;
APPROVATO dal Consiglio di Circolo con delibera n. 27 del 27/10/2017;
Il Piano, dopo l’approvazione, viene inviato all’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia per le
verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico
assegnato.
Il Dirigente assicurerà la pubblicità di legge mediante pubblicazione all’Albo on line
dell’Istituto Scolastico, Scuola in Chiaro, ecc…
Il presente Piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto
di eventuali modifiche necessarie
AI SENSI del:
Art. 1, commi 2,12, 13, 14, 17 della legge n. 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
Art. 3 del DPR 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell’autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art. 14 della legge 107
del 13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15,
comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n. 2157 DEL 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n. 2805 dell’11 dicembre 2015.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 5
Plesso scuola primaria “ P.R. Dibari” Via C.D. Cioce, 1
Tel.0883/531557
1. ARTICOLAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
UFFICIO DI DIREZIONE
UFFICIO DI SEGRETERIA Orario di apertura dal Lunedì al Sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.30 Martedì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30
SERVIZI 20 aule scuola Primaria di cui 11 dotate di LIM 2 aule-sezione di scuola dell’Infanzia Laboratorio multimediale dotato di 25 postazioni Palestra con spogliatoi e servizi Biblioteca Laboratorio scientifico ben attrezzato e dotato di
LIM e microscopio digitale Laboratorio musicale Sala convegni Pista di atletica Campo di basket
SERVIZI 20 aule scuola Primaria di cui 11 dotate di LIM Laboratorio multimediale dotato di 17 postazioni Palestra con spogliatoi e servizi
Sede centrale “Via Zanardelli, 29” Tel.0883/333522 tel/fax 0883/349489
Indirizzo e-mail:[email protected]
Tempi ed organizzazione
Scuola dell’Infanzia La scuola funziona secondo il modello organizzativo di 25 ore settimanali: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 13.00.
Scuola Primaria La scuola adotta un orario di 29 ore settimanali distribuite su 6 giorni nella fascia antimeridiana (moduli orari di 60 minuti): dal lunedì al venerdì dalle 08.20 alle 13.20 sabato dalle 08.20 alle 12.20 Ricreazione: inizio 3^ ora
Tempi ed organizzazione
La scuola adotta un orario di 29 ore settimanali distribuite su 6 giorni nella fascia antimeridiana (moduli orari di 60 minuti): dal lunedì al venerdì dalle 08.20 alle 13.20 sabato dalle 08.20 alle 12.20 Ricreazione: inizio 3^ ora
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 6
SERVIZI 3 sezioni Salone per attività ludico-ricreative-laboratoriali
SERVIZI 6 sezioni Sala mensa
2. ANALISI DEL CONTESTO
2.1 Storia dell’Istituto
Il nostro Circolo nasce negli anni Settanta come plesso distaccato di altra istituzione
scolastica. Negli anni Ottanta diventa Direzione Didattica autonoma e nel 1989 stabilisce la
sua sede in quella attuale di via Zanardelli con Ufficio di Direzione e di Segreteria. In seguito
il Circolo si è ampliato con plessi distaccati di Scuola Primaria (“Padre Raffaele Dibari”) e
Scuola dell’Infanzia (“Collodi”).
2.2 Contesto socio-economico culturale
L'Istituto è situato alla periferia di Barletta nel quartiere Patalini -zona 167. Il contesto socio-
Cortile
Plesso scuola dell’infanzia “ Collodi “ Via Manzoni,28
Tel.0883/333041
Plesso scuola dell’infanzia
“ P.R. Dibari” Via C.D.Cioce, 1 Tel.0883/333398
Tempi ed organizzazione
La scuola funziona secondo il modello organizzativo di 40 ore settimanali: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 16.00.
Tempi ed organizzazione
La Scuola funziona secondo il modello organizzativo del tempo pieno con 40 ore settimanali: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 16.00 Servizio mensa dal lunedì al venerdì
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 7
culturale nel quale è inserita la scuola è eterogeneo. Nel tempo il quartiere ha subito
un’evoluzione: accanto al nucleo primitivo del quartiere, costituito prevalentemente da case
popolari, si sono aggiunti nuclei più agiati che vivono nei nuovi fabbricati. Pertanto la
composizione sociale, economica e culturale dell’utenza vede accanto a famiglie del ceto
medio, famiglie con reddito basso e con situazioni di disoccupazione, anche se il trend
evidenzia una diminuzione di quest'ultima come si evince dai grafici di seguito riportati i cui
dati sono stati raccolti attraverso questionari di moduli Google. Non si evidenzia alcuna
presenza di alunni immigrati per cui l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è
molto bassa (4 alunni).
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 8
2.3 Rapporti con il territorio
L’istituto per definire sempre meglio le proprie azioni progettuali, adeguare e ampliare la
propria offerta formativa ha colto l’importanza delle collaborazioni con altri soggetti
istituzionali e sociali del territorio. A tal fine nella fase preliminare di stesura del piano sono
stati effettuati incontri con i rappresentanti dell’utenza, con l’Ente locale e con le agenzie
esterne presenti sul territorio (scuole, associazioni culturali, del volontariato e sportive,
ecc..) con cui ha costruito una rete di rapporti di scambio, condivisione di progetti,
consulenza, accordi. La scuola collabora sinergicamente attraverso convenzioni e protocolli
d’intesa con:
la A.S.L.;
le Parrocchie S.S. Crocifisso e S.S. Trinità;
Associazioni Culturali,
Associazioni di Volontariato ANT, ANGSA, TELETHON, UNITALSI e CARITAS;
Associazioni Sportive;
Associazioni dei genitori;
Università degli studi di Bari e Foggia;
Comando dei Vigili Urbani e le Forze dell’ordine in generale;
L’Amministrazione Comunale per la progettazione territoriale e, in particolare,
l’Assessorato all’istruzione, alla cultura e alle politiche sociali.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 9
La collaborazione con il territorio è stata confermata anche attraverso le proposte progettuali contenute nella nostra candidatura agli avvisi di seguito riportati al fine di migliorare le competenze degli alunni (progetti PON-FSE) e migliorare le dotazioni tecnologiche come previsto dal PNSD (progetti PON-FESR):
Avvisi PON FSE 2014-2020
Stato
Avviso 10862- FSE -Inclusione sociale e lotta al disagio Titolo del progetto “Una scuola aperta...per crescere insieme” suddiviso in 8 moduli: · Educazione motoria; sport; gioco didattico: L'attività motoria per crescere in
coesione · Educazione motoria sport; gioco didattico: Lo sport per accrescere l'autostima · Musica strumentale; canto corale: In coro per crescere insieme · Innovazione didattica e digitale: Programmiamo per il futuro · Potenziamento delle competenze di base: Dentro il testo · Potenziamento delle competenze di base: Tanti testi per... · Potenziamento delle competenze di base: Matematica per crescere · Potenziamento delle competenze di base: Io e la Matematica
AUTORIZZATO
Avviso 1953 del 21/02/2017 –FSE -Competenze di base Il progetto Competenze di base prevede il progetto “Giocare, esplorare e creare...insieme!” per la Scuola dell’Infanzia suddiviso nei moduli: Giochiamo con il coding Impariamo a ritmo di musica Muoversi per crescere insieme e “Competente con...” per la Scuola Primaria suddiviso nei moduli: Sentimenti ed emozioni tra le righe Sentimenti ed emozioni tra le righe 1 Matemagica…mente Matemagica…mente 1 Facciamo il lavoro degli scienziati Facciamo il lavoro degli scienziati 1 Ready to go on Ready to go on 1
AUTORIZZATO
Avviso 3340 del 23/03/2017 -FSE -Competenze di cittadinanza globale Titolo del progetto ”Io cittadino tra locale e globale”
In attesa di valutazione
Avviso 2669 del 03/03/2017 -FSE -Pensiero computazionale e cittadinanza digitale Titolo del progetto “#Learning by coding”
In attesa di valutazione
Avviso 4294 del 27/04/2017 -FSE -Progetti di inclusione sociale e integrazione Titolo del progetto ”La scuola sostenibile”
In attesa di valutazione
Avviso 4427 del 02/05/2017 -FSE -Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico Titolo del progetto “La scuola sulla via della Bellezza”
In attesa di valutazione
3. MISSION E VISION
La Vision è l’immagine di scuola sulla cui realizzazione autentica si intende scommettere il
VISION
Principi ispiratori dell’Istituzione
scolastica
MISSION
Scelte educative
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 10
proprio futuro. Come sostiene John P. Kotter: “E’ un momento positivo dell’attività
conoscitiva perché solleva dal rumore quotidiano, può essere definita il contesto della
proiezione nel futuro: l’intelligenza visionaria cerca di vedere in anticipo la realtà che ancora
non c’è e che è prossima a venire”
La Vision:
chiarisce la direzione verso cui deve muovere il cambiamento a medio termine
dell’istituto
dà alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta anche se i passi
iniziali possono essere difficoltosi
contribuisce a coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone.
Deve essere:
Condivisibile
Fattibile
Accompagnata da una strategia e da azioni coerenti
Facilmente comprensibile.
L’Istituto parte dall’idea di scuola intesa come agenzia educativa che promuove lo sviluppo
armonico e integrale della persona, favorisce il benessere dell’alunno, la sua crescita
culturale, sociale e umana, orientandolo nelle scelte fondamentali della vita. L’operato
della scuola mira, in definitiva, a far acquisire competenze scaturite dall'integrazione di
conoscenze (sapere), abilità (saper fare), capacità metacognitive e metodologiche
(saper riflettere sui propri percorsi di apprendimento, sulle strategie adottate, sugli errori
commessi, sui risultati e i progressi raggiunti), capacità personali e sociali (cooperare,
interagire, prendere iniziative, affrontare e gestire situazioni nuove e complesse,
assumere responsabilità personali e sociali).
Fare dell’Istituto un luogo di convivialità relazionale intessuta di linguaggi affettivi ed
emotivi
Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale ed individuale
La nostra VISION
Ha l’obiettivo di
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 11
Promuovere l’integrazione attraverso un processo dinamico di confronto e di scambio
nella prospettiva di un arricchimento reciproco per formare il cittadino europeo e del
mondo
Favorire l’innovazione metodologica e didattica
Costruire percorsi formativi per favorire un corredo di conoscenze, abilità e competenze
disciplinari ed interdisciplinari, motivanti e significative, capitalizzabili nell’arco della vita
Creare occasioni ed opportunità di partecipazione, condivisione, collaborazione con tutte
le risorse umane sia interne che esterne all’istituzione scolastica
Incoraggiare corretti stili di vita al fine di salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute
Per Mission si intende la missione, il mandato, il compito formativo che viene sancito dagli
impegni e dai traguardi da raggiungere individuati nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo
e che si persegue anche coinvolgendo le famiglie del territorio.
Al centro della nostra mission, ovvero della nostra attività progettuale, si pone l’alunno, in
tutte le sue dimensioni fisico-corporea, psicologica, affettiva, relazionale e cognitiva, nelle
sue caratteristiche di originalità individuale, creatività, unicità.
L’alunno per essere il vero protagonista del suo processo di apprendimento, è sostenuto
dalla comunità educante:
o nel raggiungere autonomia di pensiero, responsabilità nelle scelte, equilibrio, autostima, la capacità di reperire gli strumenti per realizzare la sua formazione
o nel trovarsi in un ambiente scolastico armonico, sicuro, ospitale, bello, curato, ricco
di materiali che può manipolare e modificare secondo la sua personale inventiva, dove
quindi “impara facendo” e sono valorizzate l’esperienza, la mano, la mente ed il cuore;
uno spazio vitale dove può sentirsi bene e aprirsi all’altro, essendo in armonia con se
stesso e con il gruppo
o nel darsi regole e sperimentare comportamenti di convivenza civile e partecipazione
diretta alla vita di scuola, nel riflettere sui diritti e i doveri di cittadinanza, nel favorire la
conoscenza del mondo, stimolando le capacità critiche degli alunni delle diverse età
o nello sviluppare la motivazione allo studio attraverso la pluralità delle esperienze e una mentalità aperta ai diversi punti di vista
o nell’esprimere al meglio il suo stile cognitivo di apprendimento, le caratteristiche della
sua personale intelligenza, la sua diversità e i bisogni speciali di cui è portatore, perché la
differenza non si trasformi in disuguaglianza ma diventi una vera risorsa.
I docenti si impegnano, a partire da un’idea comune, dalla vision condivisa di scuola
La nostra MISSION
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 12
comunità, a creare un ambiente adeguato per adempiere al proprio compito formativo,
un luogo in cui:
o si condividono i valori e si perseguono trasversalmente alle discipline e ai campi d’esperienza;
o si agisce insieme, si dividono le responsabilità e gli incarichi, per un funzionamento efficace della scuola;
o si scambiano le pratiche professionali e le competenze individuali;
o si dà rilievo prioritario alla formazione e all’aggiornamento come elementi indispensabili per arricchire in modo costante la professionalità del docente;
o si costruisce un curricolo verticale che accompagna l’alunno in tutto il suo percorso
formativo e ci si confronta tra docenti, in modo da sviluppare una vera continuità sui
punti focali dell’attività didattica;
o si coinvolgono le famiglie e se ne “ascoltano” i bisogni, anche offrendo loro proposte
formative differenziate.
La mission, ossia le scelte educative che caratterizzano la nostra Scuola, si
concretizza nelle seguenti finalità:
rilevare, analizzare, definire i bisogni formativi dell’utenza e del suo territorio;
elaborare il Piano come risposta della scuola ai bisogni emersi;
promuovere un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola – famiglia –
territorio, valorizzando ogni sinergia;
individuare le linee guida delle attività curricolari, extracurricolari, integrative,
utilizzando opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola dell’Autonomia;
favorire tutte le iniziative atte a promuovere il conseguimento del successo formativo e
dell’inclusione;
prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione;
favorire l’inserimento e l’inclusione degli alunni stranieri;
predisporre adeguati strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione del P.T.O.F.
Il raggiungimento della mission avviene attraverso importanti processi di progettualità,
sviluppo e scambio tra tutte le aree (educativo–didattica, amministrativa, tecnica, familiare,
territoriale), che, a vario titolo, operano nella scuola.
Il nostro Circolo ha predisposto il suo curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo
sviluppo delle competenze, dei campi di esperienza, degli obiettivi di apprendimento posti
dalle Nuove Indicazioni del 2012. Esso è ampliato, inoltre, dal macro tema “Star bene
insieme come cittadino del mondo” con l’obiettivo formativo di promuovere la pratica di una
cittadinanza attiva e consapevole.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 13
3.1 Le finalità educative
Per finalità educative s’intendono gli esiti di carattere generale al cui raggiungimento
concorre la scuola, in un rapporto di continuità tra scuola dell’infanzia, primaria, in
collaborazione con la famiglia, gli alunni ed in sintonia con il contesto territoriale.
La scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria sono finalizzate a promuovere:
LA MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ;
LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA;
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE;
L‟EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA;
di ogni singolo alunno; esse derivano dalla visione del bambino come soggetto attivo,
impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la
cultura.
La maturazione dell’identità impone alla scuola il necessario radicamento degli
atteggiamenti di sicurezza, di autostima e di equilibrio affettivo.
L’autonomia è un percorso che il bambino ha già da tempo intrapreso in ambito familiare:
alla scuola il compito di orientarlo perché possa compiere scelte sempre più autonome in
ambienti e contesti diversi.
Le competenze vengono favorite nel momento in cui la scuola dell'Infanzia e la scuola
Primaria incentivano le occasioni per far emergere le potenzialità di sviluppo di ciascuno,
valorizzando conoscenze e vissuti individuali, attraverso proposte educative e didattiche
stimolanti.
L'educazione alla cittadinanza esprime l'esigenza di una formazione che possa continuare
nell'intero arco della vita. Nell'ambito di una collaborazione tra la scuola e gli attori
extrascolastici, in primo luogo la famiglia, viene promossa la condivisione di regole e di
valori sui quali si fonda la società in cui viviamo.
La scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria indirizzano quindi il loro intervento educativo in
ordine a:
MATURAZIONE DELL‟IDENTITÀ PERSONALE Promozione della vita di relazione. Stima di sé. Fiducia nelle proprie capacità. Motivazione alla curiosità. Espressione e controllo delle emozioni. Maggior sicurezza nell’affrontare l'ambiente scolastico. Relazione formativa basata su un approccio di tipo empatico e sulla valorizzazione degli stili e degli interessi personali.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 14
3.2 Le scelte educative della scuola dell’Infanzia
“La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le
scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto
all’istruzione.
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.”
In tale direzione la Scuola dell’infanzia del 6° Circolo persegue le seguenti scelte educative:
concorrere all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,
morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini;
promuovere le potenzialità di relazione, autonomia, creatività; assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative;
contribuire alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, nel rispetto
delle primarie responsabilità dei genitori;
SVILUPPO DEL SENSO SOCIALE Creazione di un clima accogliente, di collaborazione, di valorizzazione delle diversità, favorendo lo sviluppo del senso di solidarietà nei confronti di tutti.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE Sviluppo delle abilità sensoriali, percettive, motorie, cognitive e linguistiche. Sviluppo della creatività attraverso l’esplorazione, la conoscenza e l’elaborazione della realtà. Sviluppo Dell’apprendimento attraverso “l’imparare ad imparare”. Sviluppo di tutte le attività cognitive del bambino. Sviluppo di processi metacognitivi di rielaborazione e di riflessione.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Conoscenza delle regole del vivere insieme. Capacità di prendersi cura di sé e dell'ambiente attraverso atteggiamenti di cooperazione e di solidarietà. Valorizzazione delle diverse identità. Conoscenza del dettato costituzionale, in particolare diritti e doveri fondamentali. Cura dei valori della Costituzione.
CONQUISTA DELL‟AUTONOMIA Sviluppo di contesti relazionali diversi (sezione, classe, classi aperte, intersezione, piccolo e grande gruppo, ecc...). Sviluppo della libertà di pensiero. Rispetto dei valori. Accettazione della novità. Capacità di cogliere il senso delle proprie azioni nello spazio e nel tempo. Creazione di un clima accogliente, di collaborazione, di condivisione di compiti e ruoli.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 15
realizzare il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi
all’infanzia e con la scuola primaria.
3.3 Le scelte educative della scuola Primaria
Tenuto conto del quadro istituzionale e della realtà in cui la scuola opera, l’intenzionalità del
6° Circolo pone come prioritaria la formazione integrale della persona. A tal fine, la scuola si
impegna a promuovere:
il successo formativo;
l’alfabetizzazione culturale e la conquista dei saperi rendendo i bambini
protagonisti attivi della loro maturazione e della elaborazione della loro conoscenza
attraverso il ricorso ad una didattica fondata su processi attivi di ricerca e scoperta e
ad una più ampia diffusione delle tecnologie multimediali;
l’interiorizzazione dei valori della convivenza civile e della legalità, educando
l’alunno ad:
- acquisire rispetto per sé, per gli altri e per la cosa pubblica;
- acquisire capacità di collaborazione e interazione sociale;
- avere consapevolezza delle varie forme di diversità senza stereotipi e pregiudizi
nei confronti di persone e culture;
- riflettere sulla realtà culturale e sociale più vasta in uno spirito di comprensione e
cooperazione internazionale;
lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico affinché l’alunno sappia:
- sviluppare la capacità di esprimere giudizi, operare scelte;
- assumere impegni sia in rapporto ai propri compiti, sia sul versante delle relazioni interpersonali e della vita comunitaria.;
la valorizzazione delle intelligenze multiple sviluppando le capacità e le potenzialità
individuali in un ambiente favorevole, ricco di stimolazioni e interventi educativi
personalizzati;
l’inclusione ed integrazione scolastica garantendo il successo formativo degli alunni
delineando percorsi individuali e collettivi di apprendimento adeguati alle effettive
capacità, potenzialità, ritmi e stili individuali;
essenzialità-trasversalità-continuità del curricolo:
- promuovendo l’acquisizione di saperi essenziali e di competenze trasversali;
- realizzando la continuità dei processi educativi e definire percorsi di orientamento per la successiva scelta di istruzione e formazione;
l’acquisizione di metacompetenze affinché l’alunno impari ad “apprendere per
apprendere” come processo costruttivo e autonomo di conoscenze, abilità e
competenze per tutto l’arco della vita (long life learning).
Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale
a quello europeo. Pertanto il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 16
riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento
permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18/12/2006) che sono:
- Comunicazione nella madrelingua;
- Comunicazione nelle lingue straniere;
- Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;
- Competenza digitale;
- Imparare ad imparare;
- Competenze sociali e civiche;
- Spirito d’iniziativa e di imprenditorialità;
- Consapevolezza ed espressione culturale.
4. LE SCELTE DELLA SCUOLA ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/15
Il presente documento viene predisposto ai sensi dell‟art.1 – comma 1 della Legge 107 del
15/07/2015 e si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così
sintetizzate:
-culturali e territoriali
no e della dispersione scolastica
Realizzazione di una scuola aperta
permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
In particolare muove dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto contenute nel RAV,
pubblicato sul sito della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://ext.pubblica.istruzione.it/snvservizi/ravpubcomp/BAEE06400R Si riportano in tabella gli elementi conclusivi del RAV (priorità, traguardi e obiettivi di
processo) che sottendono alla redazione del PdM.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 17
4.1 Priorità e traguardi
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA‟
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Risultati delle prove standardizzate nazionali
Migliorare i risultati INVALSI nella prova di italiano e matematica delle classi seconde e quinte.
Ridurre la varianza dei risultati delle prove INVALSI fra le classi parallele.
Competenze chiave europee
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza negli studenti, in particolare quelle sociali.
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza negli studenti, in particolare imparare ad imparare.
Potenziare il rispetto di sé e degli altri, il rispetto di regole condivise.
Migliorare le competenze chiave attraverso un’adeguata autonomia nell’organizzazione dello studio.
4.2 Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione Monitorare l’efficacia dell’azione didattica attraverso la realizzazione di prove di verifica e criteri di valutazione comuni di italiano e matematica
Predisporre griglie di osservazione e rubriche di valutazione sulle competenze chiave e di cittadinanza. Implementare il curricolo per competenze, progettazione e valutazione per competenze, per i due ordini di scuola.
Ambiente di apprendimento
Utilizzo più frequente dei laboratori e di metodologie didattiche innovative
Continuità e orientamento Potenziare gli incontri tra le docenti delle classi ponte, realizzare attività educative per i bambini dell’infanzia con insegnanti della primaria.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Attivare percorsi di formazione relativi a metodologie innovative anche in e-learning.
Implementare la cooperazione, lo scambio di materiali e di buone pratiche per elevare le competenze progettuali, metodologiche e valutative dei docenti.
4.3 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L'analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 18
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
“I risultati delle prove INVALSI di italiano (50,9%) e matematica (54%) in tutte le classi seconde, eccetto due in italiano ed una in matematica, sono significativamente superiori rispetto alla media della regione, della macroarea e nazionale. Analogo andamento si riscontra nelle classi V: in italiano (64,8%) e matematica (53,3%), anche se in matematica i risultati sono inferiori del -1,2% rispetto a quelli di scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS). Nelle classi II si osserva una certa eterogeneità nella distribuzione degli alunni nelle varie fasce di livello in entrambe le discipline e la concentrazione degli alunni nel livello I è inferiore alla media regionale, di macroarea e nazionale. Nelle classi V la variabilità tra le classi è inferiore alla media della macroarea e nazionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti nelle prove di Italiano e matematica è pari all'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono superiori alla media regionale.”
ed i seguenti punti di debolezza:
“I risultati degli studenti, confrontati con quelli delle scuole di contesto socio-economico e culturale simile (ESCS), evidenziano per le classi V risultati inferiori del -1,2% in matematica. Inoltre, il livello 5 conseguito dagli alunni delle classi V in italiano registra una percentuale (13,2%) inferiore rispetto al riferimento nazionale (20.6%). Nelle classi II la variabilità dei punteggi tra le classi è elevata in italiano, mentre per matematica è in linea con la media di macroarea e nazionale. Gli esiti tra le varie classi restano comunque abbastanza eterogenei. Per le classi II si evidenzia una variabilità di risultati tra le classi superiore del 15% rispetto ad una media nazionale e del 13% rispetto alla macroarea.”
In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso i seguenti obiettivi prioritari:
- il miglioramento dei livelli di conoscenza e competenza degli alunni con particolare riferimento alla matematica e all’italiano;
- l'equità degli esiti formativi all'interno del nostro Circolo riducendo la varianza tra le classi.
4.4 Obiettivi prioritari adottati dalla scuola (Legge 107/15 comma 7)
Alla luce di quanto previsto dalla normativa vigente, dall’analisi della situazione socio-
culturale ed economica del contesto in cui la nostra istituzione opera e dalla lettura del RAV
da cui parte l’elaborazione del Piano di miglioramento, per l'ampliamento dell’offerta
formativa, la Scuola nel corso del triennio si propone di raggiungere i seguenti obiettivi
formativi:
nell’anno scolastico 2015-2016
innalzare il livello di istruzione e di competenza attraverso:
- il miglioramento dei livelli di conoscenza e competenza degli alunni con particolare
riferimento alla matematica, rispettando tempi e stili di apprendimento degli stessi;
- l'equità degli esiti formativi nei risultati di matematica delle prove INVALSI,
avviando interventi compensativi nei contesti scolastici maggiormente svantaggiati;
migliorare le competenze chiave di cittadinanza attraverso lo sviluppo di comportamenti
responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, delle differenze di cultura
e religione e dell’ambiente;
nei successivi anni scolastici (2016-17/2017-18/2018-19)
sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche laboratoriali finalizzate alla
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 19
personalizzazione dei percorsi formativi nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
verificando l’efficacia di metodi e strategie;
elaborare un curricolo verticale articolato per competenze;
potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale;
potenziare le discipline motorie.
4.4.1 Innalzamento del livello di istruzione e di competenza
L’innalzamento del livello di istruzione e di competenza, con particolare riferimento
all’italiano e alla matematica, è obiettivo prioritario di questa istituzione scolastica. Tale
necessità scaturisce dalla lettura dei dati delle prove INVALSI; lo stesso Piano di
miglioramento prevede i seguenti obiettivi prioritari:
a) il miglioramento degli esiti nelle prove INVALSI di italiano e matematica;
b) la riduzione del 2% della varianza tra le classi parallele.
4.4.2 Potenziamento delle competenze di Cittadinanza e Costituzione
Con il potenziamento delle competenze di Cittadinanza e Costituzione, la scuola intende
perseguire i seguenti obiettivi:
attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti
degli altri;
riconoscere il proprio ruolo all’interno di un gruppo;
stabilire con i compagni e gli adulti rapporti basati sul reciproco rispetto;
saper accettare e svolgere incarichi per lavorare insieme ad altri per un obiettivo
comune;
comprendere che ogni luogo ha le sue regole;
sviluppare un’autonomia nell’organizzazione dello studio.
4.4.3 Potenziamento di metodologie didattiche innovative.
Il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio riveste
particolare importanza per tutti gli alunni dell’istituzione scolastica. Lo sviluppo delle
competenze digitali è da considerarsi obiettivo prioritario e trasversale alle discipline ed agli
ordini di scuola.
La conoscenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte di tutti gli
alunni è da considerarsi quale competenza essenziale, al pari delle competenze linguistiche e
logico-matematiche.
4.4.4 Potenziamento delle competenze nella pratica musicale e motoria.
L’attività musicale e motoria riveste un’importanza primaria come motore di sviluppo della
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 20
sicurezza individuale e delle capacità di integrarsi con gli altri e in senso più generale
come mezzo per promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di “star bene insieme” a
scuola, fuori scuola e dopo scuola.
4.5 Il Piano nazionale scuola digitale (Legge 107/15 comma 56-59)
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di
apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti
della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nove generazioni. Il
D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art. 1, comma 56 della Legge 107/15, ne ha
previsto l’attuazione al fine di:
migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole
delle stesse;
implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti
didattici e laboratoriali presenti;
favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini
dell’innovazione didattica;
individuare un animatore digitale;
partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative.
Il VI Circolo promuove la formazione dei docenti per incrementare una cultura digitale nel
processo di insegnamento-apprendimento.
Sostiene attività volte a sviluppare le competenze digitali degli alunni (laboratorio di CODING
per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte) e partecipa agli avvisi pubblici del MIUR per
il potenziamento delle risorse tecnologiche.
Ha individuato e nominato l’animatore digitale (ins. Ortensia Lattanzio) che coordinerà la
diffusione dell’innovazione e le attività del PNSD. L’animatore ha pertanto stilato un piano
triennale d’azione allegato al presente PTOF. (Allegato n. 4)
4.6 Formazione in servizio dei docenti (comma 124)
Le attività di formazione e di aggiornamento dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro
professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i
cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso consolidato di
nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’approccio fra la
funzione docente, gli studenti e il territorio.
Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente, garantiscono la
crescita professionale degli insegnanti inseriti nel contesto di tutti coloro che operano nella
scuola, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi didattici ed educativi.
La legge 107/2015 all’art. 1 cc.121-125 prevede per i docenti una Formazione obbligatoria,
permanente, strutturale e coerente con il PTOF.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 21
4.6.1 Proposte di attività di aggiornamento e formazione per gli a.s. 2016-
17, 2017-18, 2018-19
Al fine di dare piena attuazione al diritto-dovere di formazione dei docenti e tenendo conto:
dei bisogni formativi emersi da un “Questionario di rilevazione dei bisogni formativi
dei docenti” somministrato a tutti i docenti della scuola dell’infanzia e primaria;
delle risultanze del RAV prodotto alla fine dello scorso a.s.;
del Piano Nazionale Scuola Digitale;
del confronto dei docenti con il Team interno che si sta occupando del Piano di
miglioramento previsto normativamente;
delle esigenze dell’istituzione scolastica stessa;
delle risorse eventualmente disponibili nell’istituto;
delle iniziative progettuali in attesa di approvazione ed eventuale finanziamento;
Viene formulata la seguente previsione per gli a.s. 2016-17, 2017-18, 2018-19:
formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sulle competenze digitali;
percorsi di formazione ed aggiornamento su Autovalutazione e piani di
miglioramento;
formazione su Inclusività e Bes;
percorsi di formazione sulla didattica per competenze;
moduli formativi riguardanti Sicurezza e tecniche di Pronto soccorso;
formazione su comunicazione e relazione;
formazione e aggiornamento per docenti abilitati all’insegnamento di lingua inglese; percorsi di formazione per la didattica laboratoriale.
Ogni anno, saranno garantiti anche la formazione e l’aggiornamento sulla sicurezza e
prevenzione infortuni, in particolare:
1. formazione/aggiornamento dei lavoratori (Accordo Stato Regioni del 2011):
2. primo soccorso;
3. antincendio;
4. aggiornamento RLS;
5. stress lavoro correlato;
6. somministrazione dei farmaci “salva-vita”.
Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni, idonee ad un arricchimento
professionale, saranno oggetto di attenta valutazione. La realizzazione di qualsiasi iniziativa
di formazione ed aggiornamento è subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie
dell’Istituzione scolastica e alla disponibilità del personale alla partecipazione. (All. n.9)
4.7 Progetti di potenziamento I progetti elaborati rappresentano l’azione di potenziamento tesa a perseguire l’ampliamento
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 22
dell’offerta formativa rispondendo ai bisogni emersi dal RAV e confluiti nel Piano di
miglioramento. L’Istituzione Scolastica nel corso del presente anno scolastico continua ad
attuare i progetti avviati nel precedente anno scolastico volti allo sviluppo:
delle competenze in materia di cittadinanza e costituzione
delle competenze logico-matematiche e linguistiche
che sono attuati in ambito curriculare dai docenti che impartiscono l’insegnamento di storia
e geografia e dai docenti con ore di disponibilità.
Negli anni scolastici (2016-17/2017-18/2018-19) oltre al proseguo dei suddetti progetti il
nostro Circolo ha avviato anche progetti di potenziamento relativi allo sviluppo delle
competenze di cittadinanza sociale e civica e nella pratica motoria, di conseguenza si ha
un’estensione dell’orario curriculare antimeridiano da 27 a 29 ore.
5. RISORSE UMANE E MATERIALI
5.1 Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5)
Esaminando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede
una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti:
FABBISOGNO TRIENNIO
SCUOLA ANNO
SCOLASTICO
N° CLASSI/SEZ. DOCENTI
CURRICULARI
DOCENTI DI SOSTEGNO DOCENTI
I.R.C.
SCUOLA INFANZIA
2016/2017 2 sezioni a tempo ridotto e 9 sezioni a tempo normale
20 3 (incrementabili in caso di nuove
iscrizioni e certificazioni)
1 e 1 ora e
30 min.
2017/2018 2 sezioni a tempo ridotto e 9 sezioni a tempo
normale
20 3 (incrementabili in caso di nuove iscrizioni e certificazioni)
1 e 1 ora e
30 min.
2018/2019 2 sezioni a tempo ridotto e 9 sezioni a tempo normale
20 2 (incrementabili in caso di nuove iscrizioni e certificazioni)
1 e 1 ora e
30 min.
SCUOLA
PRIMARIA
2016/2017 40 classi a tempo normale
50 e
20 ore
17 (incrementabili in caso di nuove iscrizioni e certificazioni)
33 + 6 ore
2017/2018 40 classi a tempo normale
50 e
20 ore
14 (incrementabili in caso di nuove iscrizioni e certificazioni)
33 + 6 ore
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 23
2018/2019 40 classi a tempo normale
50 e
20 ore
14 (incrementabili in caso di nuove iscrizioni e certificazioni)
33 + 6 ore
5.2 Richieste di posti di organico potenziato (Legge 107/2015 comma 7)
Per il Triennio 2016-2019 si richiede un organico di potenziamento di otto docenti per meglio
rispondere ai bisogni degli alunni e delle famiglie attraverso il potenziamento del tempo
scolastico in orario antimeridiano (si passa da 27 a 29 ore settimanali) e apertura della
scuola in orario pomeridiano per offrire a gruppi di alunni percorsi personalizzati di
apprendimento.
TIPOLOGIA NUMERO DOCENTI MOTIVAZIONE Posto comune primaria con specializzazione in ed. fisica
2 ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE: LETTERA G, POTENZIAMENTO MOTORIO: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare rifermento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport.
Posto comune primaria con specializzazione in musica
2 ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE: LETTERA C, POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale
Posto comune primaria 2 ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE: LETTERA B POTENZIAMENTO DELLE COPMPETENZE MATEMATICO-LOGICO-SCIENTIFICHE
Posto comune primaria 2 ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE: LETTERA D, POTENZIAMENTO CITTADINANZA: competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
Come anticipato dalla nota MIUR 2805 del 11/12/2015 e confermato dalla nota 2852 del
05/09/2016, nel triennio in oggetto, l’organico dell’autonomia andrà gestito in modo unitario,
in modo da valorizzare le professionalità di tutti i docenti e senza una rigida separazione tra
posti comuni e posti di potenziamento, che dovranno gradualmente integrarsi. L’organico
potenziato serve a creare ore di co-docenza per una migliore efficienza didattica (gruppi di
livello e didattica individualizzata o laboratoriale) oltre che alla copertura delle supplenze
brevi; inoltre il suo fabbisogno è dettato dalle esigenze di realizzazione delle attività e dei
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 24
progetti contenuti nel Piano di Miglioramento.
5.3 Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14)
Il fabbisogno di organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario è così definito:
UFFICI DI SEGRETERIA
n. 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
n. 6 Assistenti Amministrativi
PERSONALE AUSILIARIO
n. 11 Collaboratori scolastici
n. 4 Personale ex L.S.U.
sarebbe auspicabile un ampliamento di almeno quattro unità di collaboratori scolastici
(da 11 a 15) tenuto conto che l’istituto è composto da tre edifici altamente popolati,
nonché delle aperture pomeridiane per le attività formative.
Inoltre si chiede di assegnare all’istituto la figura di un assistente tecnico dei laboratori
d’informatica in virtù del continuo ampliamento delle strumentazioni informatiche che
richiedono una manutenzione appropriata.
5.4 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6)
Nel corso del triennio si auspica:
L’incremento delle dotazioni tecnologiche per la scuola dell’Infanzia e per l’interfaccia
con gli uffici amministrativi;
il raggiungimento della copertura totale della dotazione di LIM nella scuola Primaria;
l’incremento della connettività nelle aule di tutti i plessi con adeguati cablaggi.
6. ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
6.1 Area progettuale del POF
Con la costruzione del Curricolo d'Istituto la nostra Scuola intende creare le condizioni
affinché il percorso scolastico, dai tre agli undici anni, sia progressivo e continuo come
previsto dalle “Indicazioni Nazionali del 2012”. In particolare: “Negli anni dell’infanzia la
scuola accoglie, promuove, arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva
evolutiva agendo in un contesto educativo orientato al benessere". Nella scuola primaria "la
progettazione didattica è finalizzata a guidare gli allievi lungo percorsi di conoscenza
progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni dei diversi saperi.”
L'Istituto intende costruire il Curricolo a partire dalla centralità della persona che acquisisce
la consapevolezza, in un ambiente favorevole qual è la Scuola, di far parte come soggetto
attivo di un contesto sociale in cui impegnarsi positivamente e delinea, dalla scuola
dell’Infanzia alla scuola Primaria, un processo unitario graduale e coerente in riferimento alle
Competenze Chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazione europea e del
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 25
Consiglio del 18 dicembre 2006) e ai traguardi in termini di risultati attesi (Indicazioni
Nazionali del 16 novembre 2012). La verticalità dei plessi facilita i momenti di passaggio e
garantisce la coerenza dei diversi curriculi didattici. I due ordini di scuola hanno
programmato un progetto di collegamento in modo che il passaggio avvenga in piena
consapevolezza in un ambiente già noto e tra persone che si ha già avuto l’occasione di
incontrare. (Vedi paragrafo 6.2)
Corrispondenza delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione con le Competenze
chiave per l’apprendimento permanente e le Competenze chiave di cittadinanza.
Profilo delle competenze al
termine del primo ciclo di
istruzione ( D.M. 254/2012)
Competenze per
l’Apprendimento
Permanente
(Raccomandazione
europea e del Consiglio
del 18 dicembre 2006)
Competenze Chiave di
Cittadinanza da acquisire
al termine dell’istruzione
obbligatoria (D.M.
139/2007)
1 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e rispetto reciproco.
Competenze sociali e civiche
Consapevolezza ed espressione culturale
Agire in modo autonomo e responsabile
Comunicare
2 Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Progettare
Collaborare e partecipare
Individuare collegamenti e relazioni
3 Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
4 Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella madrelingua
Comunicare
5 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea; utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza digitale
Comunicare
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 26
6 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
7 Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Progettare
Risolvere problemi
Acquisire ed interpretare le informazioni
8 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso, osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Consapevolezza ed espressione culturale
Progettare
Agire in modo autonomo e responsabile
9 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Competenza digitale
Imparare a imparare
Collaborare e partecipare
10 Possiede un patrimonio di conoscenze e di nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Imparare a imparare Progettare
Acquisire ed interpretare le informazioni
11 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.
Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali e civiche
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
12 Dimostra originalità e spirito di iniziativa.
Si assume le proprie
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e
Agire in modo autonomo e responsabile
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 27
responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
imprenditorialità
13 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Consapevolezza ed espressione culturale
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Corrispondenza tra competenze chiave per l’apprendimento permanente, campi di esperienza e
discipline.
Competenze chiave per l’apprendimento
permanente
SCUOLA DELL’INFANZIA
Campi di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Discipline
COMUNICARE NELLA LINGUA MADRE
I discorsi e le parole Italiano Tutte le discipline
COMUNICARE NELLE LINGUE STRANIERE
I discorsi e le parole Lingua straniera Inglese
COMPETENZA MATEMATICA IN CAMPO
SCIENTIFICO E IN CAMPO TECNOLOGICO
La conoscenza del mondo Oggetti, fenomeni,
viventi Numero e spazio
Matematica Scienze Tecnologia Geografia
COMPETENZA DIGITALE Tutti i campi di esperienza
Tutte le discipline
IMPARARE A IMPARARE Tutti i campi di esperienza
Tutte le discipline
COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE
Il sé e l’altro Tutti i campi di
esperienza
Tutte le discipline
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
Tutti i campi di esperienza
Tutte le discipline
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Il corpo e il movimento Immagini, suoni e
colori Religione Cattolica
Storia Arte e immagine Musica Educazione fisica Religione Cattolica
SCUOLA DELL‟INFANZIA
Le azioni educative nella scuola dell’Infanzia sono sostenute da scelte pedagogiche di fondo
che privilegiano l’esperienza come fonte di conoscenza attraverso:
- il GIOCO: risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le relazioni
- l’ESPLORAZIONE e la RICERCA: modalità propria del bambino che impara ad indagare e
conoscere attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i
materiali
- la VITA di RELAZIONE: contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione e la ricerca in
un clima sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e delle capacità di ciascuno
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 28
- la PROMOZIONE dell’AUTONOMIA PERSONALE nel processo di crescita
La scuola dell'infanzia è particolarmente sensibile ai bisogni di ogni bambino e per soddisfare
tali necessità struttura e attua in modo condiviso il proprio lavoro attraverso progetti
personalizzati, laboratori e attività in piccolo gruppo.
Le proposte educative nascono da un’attenta osservazione dei bisogni dei bambini e si
articolano tenendo in considerazione lo sviluppo dei seguenti campi di esperienza:
ieme);
espressione (Gestualità, arte, musica, multimedialità);
empo, natura)
AFFINCHE‟ IL BAMBINO POSSA DIVENTARE COMPETENTE PASSANDO DAL SAPERE AL SAPER
FARE E AL SAPER ESSERE.
Il curricolo (All. n. 5) poi si arricchisce con l’ampliamento dell’offerta formativa.
Inoltre i bambini sono equamente distribuiti per età e per sesso nelle sezioni. La coesistenza
nelle sezioni di bambini delle diverse fasce di età è una precisa scelta didattica; crediamo
infatti che sia un fattore importante per sviluppare l’autonomia del bambino usare come
riferimento non solo la figura adulta, ma anche quella dei compagni, tenendo conto che
comunque ogni individuo risponde a dei propri ritmi e tempi nell’acquisizione delle diverse
abilità. Il gruppo eterogeneo facilita inoltre l’integrazione di bambini socialmente
svantaggiati, con difficoltà o diversamente abili.
L'attività didattica è organizzata secondo i seguenti tempi.
Tempo delle routine: attività ricorrenti di vita quotidiana che rivestono un ruolo di grande
rilievo a livello educativo, poiché sviluppano l’autonomia e potenziano le abilità.
Tempo della consegna: proposte di attività didattiche che potenziano e ampliano le
competenze del bambino.
Tempo della libera decisione: nel quale il bambino sceglie come occupare il proprio tempo
e che gli consente di trasformare la realtà secondo le sue esigenze e di rivelarsi a sé e agli
altri per quello che è realmente.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 29
La giornata scolastica si svolge in questo modo:
LIBERA DECISIONE: GIOCO LIBERO
Ore 11:15 – 11:45
INGRESSO Ore 8:00 – 8:30
ROUTINE: ACCOGLIENZA
Ore 8:30 – 9:00
MOMENTO DELLE PRESENZE
gioco, ascolto, circle time
Ore 9:00 – 10:00
PRIMA USCITA Ore 13:00 – 13:30
LIBERA DECISIONE: GIOCO LIBERO
in classe, nel salone, all’aperto
Ore 13:15 – 14:00
ULTIMA USCITA Ore 15:30 – 16:00
CONSEGNA: ATTIVITÀ DI SEZIONE E
INTERSEZIONE: osservare, esplorare, dialogare, produrre. Ore 14:00 – 15:30
ROUTINE: PREPARAZIONE ALLA MENSA,
MENSA E DOPOMENSA Ore 11:45 – 13:00
CONSEGNA: ATTIVITÀ DI SEZIONE E
INTERSEZIONE: osservare, esplorare, dialogare, produrre. Ore 10:00 – 11:15
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 30
SCUOLA PRIMARIA
Il percorso educativo della scuola primaria, nella prospettiva della maturazione del profilo
educativo, culturale e professionale dello studente, atteso per la conclusione del primo ciclo
dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici d’apprendimento esplicitati nel documento delle
Indicazioni Nazionali 2012, ordinati per discipline e per educazioni che il nostro Circolo
propone secondo la seguente quota oraria per l’anno scolastico in corso, proponendosi di
sostituire o aggiungere all’ora di potenziamento di Cittadinanza e Costituzione un’ora di
potenziamento di musica e di educazione fisica negli anni scolastici successivi:
DISCIPLINE Classi I Classi II Classi III – IV - V
Italiano 9 8 7
Lingua Straniera:
Inglese
1 2 3
Matematica 7 6 6
Storia-Geografia – Cittadinanza e Costituzione
4 4 4
Scienze 1 2 2
Educazione Fisica 2 2 2
Tecnologia-Informatica 1 1 1
Musica 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1
I.R.C. 2 2 2
TOTALE 29 29 29
Per raggiungere le sue finalità, la scuola deve trovare metodologie di lavoro adeguate
facendo soprattutto leva sull’interesse e sulla partecipazione attiva dei bambini.
Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti rilevanti:
partire dall’esperienza e dagli interessi dell’alunno inteso come soggetto attivo;
accertarne le abilità di partenza;
conoscere e valorizzare le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del
patrimonio culturale individuale;
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 31
realizzare un clima sociale positivo.
I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe pedagogiche, sono
contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.
Ogni interclasse ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e deliberati negli
organismi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività laboratoriali diversificate espressione
della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascuna classe.
I documenti che consentono di svolgere l’attività educativo-didattica, armonizzando gli
obiettivi del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, esplicitati nelle Indicazioni
Nazionali del 2012, con le esigenze della realtà locale sono i seguenti:
curricolo verticale di istituto (All.5)
Progettazione didattica annuale, redatta per classi parallele, contenente
le attività trasversali e tutti gli insegnamenti del plesso o della classe,
piani Didattici Personalizzati,
progetti di arricchimento dell’offerta formativa,
uscite didattiche e viaggi d’istruzione ai quali la nostra scuola riconosce valore
formativo sia come arricchimento culturale sia come occasione di socializzazione…
(All. n. 6).
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa si esprime attraverso i seguenti macro-progetti che prevedono
il coinvolgimento della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria in un’ottica di continuità
e trasversalità.
Le scelte operate da ogni plesso scolastico sono sorrette da una linea progettuale unificante
e da un disegno unitario che mira a realizzare un unico progetto di ampio respiro.
Tutti i progetti con le loro finalità e i loro contenuti, in orario scolastico ed extrascolastico,
rientrano nelle progettazioni disciplinari e interdisciplinari.
L’attuazione di ogni macro-progetto, appartenente alle seguenti aree tematiche, varia a
seconda dell’ordine di scuola e del plesso ed è esplicitata nel cosiddetto “Progetto di plesso”:
N. AREE TEMATICHE
1 LEGALITÀ
2 ALIMENTAZIONE/AMBIENTE/SALUTE
3 ED. FISICA/MUSICA
4 INCLUSIONE
5 LETTURA/SCRITTURA CREATIVA/LINGUE/MATEMATICA/ITALIANO/CODING
6 ACCOGLIENZA/CONTINUITÀ
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SCUOLA DELL’INFANZIA
PROGETTO UNA REGIONE IN MOVIMENTO
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“BIMBINSEGNANTINCAMPO…COMPETENTI SI DIVENTA!” DESTINATARI
Bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il progetto corri salta impara 2 è un percorso ludico-motorio nella scuola dell’infanzia attraverso il quale i bambini possono sperimentare, avvalendosi di esperienze motorie, ruoli diversi e rapporti tra il corpo e lo spazio, per considerare se stessi, gli altri e il mondo circostante da prospettive differenti ed imparare giocando ad acquisire, fin da piccoli, uno stile di vita sano e attivo. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Schema corporeo. Schemi motori di
base. La lateralità e
l’equilibrio. Il movimento sicuro. Le regole dei giochi.
Ascoltare e comprendere comunicazioni e consegne di vario tipo.
Comunicare attraverso vari codici espressivi. Rappresentare lo schema corporeo globale. Eseguire giochi motori a coppie e a squadre. Rispettare le regole dei giochi di gruppo. Rispettare la successione temporale di
movimenti su indicazioni verbali. Agire su un percorso più complesso.
Rispettare le regole di gioco e di comportamento.
Identificare il proprio e l’altrui spazio di movimento.
Differenziare i vari modi di muoversi e di camminare.
Riprodurre correttamente i gesti proposti.
Comprendere messaggi mimico-gestuali.
Scoprire e usare la propria lateralità.
Compiere percorsi complessi.
ATTIVITÀ PREVISTE Racconti e filastrocche; conversazioni di gruppo brainstorming; canti con movimenti; visione e produzioni d’immagini; attività grafico-pittoriche-manipolative; attività di pregrafismo e acquisizione di concetti topologici; schede strutturate e non; sperimentazione e manipolazione di diversi materiali; giochi guidati; giochi di movimento; percorsi motori con l’uso di mattoncini, coni, palla, nastro, birilli, cerchi, grandi costruzioni, bastoni ecc..
OPZIONI METODOLOGICHE Le caratteristiche metodologiche didattiche delle proposte di apprendimento, saranno calibrate sulle reali capacità e bisogni degli alunni per realizzare un processo di integrazione e inclusione, nel quale tutti possono trovare elementi di successo e valorizzazione personale, a partire dalle dinamiche affettive ,dal gioco, dall’esplorazione e la ricerca e attraverso attività di intersezione e laboratoriali. VERIFICA E VALUTAZIONE
Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso.
ALIMENTAZIONE/AMBIENTE/SALUTE
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PROGETTO EXTRACURRICULARE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Dinamica…mente DESTINATARI
Alunni della scuola dell’infanzia di 4 e 5 anni DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Questo progetto ha lo scopo di svegliare i sensi , garantendo una molteplicità di sollecitazioni e sollecitazioni che tengono conto dello sviluppo senso-percettivo, motorio ed espressivo, con azioni volte a scoprire la propria corporeità e a prendere coscienza di sé. Per cui le finalità sono : acquisire consapevolezza dell’Io corporeo ; sviluppare disponibilità e abilità relazionali. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Conoscere il proprio
corpo, i vari segmenti corporei e le relative funzioni;
Conoscere i vari momenti della giornata;
Conoscere le principali figure geometriche;
Conoscere i colori primari e secondari.
Controllo del dinamismo respiratorio. Coordinazione grosso-motoria e fine-motoria. Sviluppare la capacità espressiva degli organi
fonatori. Sviluppare la capacità attentiva . Acquisire abilità relative alla comunicazione
gestuale e mimica. Collaborare e a coordinarsi in attività di gruppo.
Saper riconoscere e controllare le varie parti del corpo.
Saper prendere coscienza di sé come entità corporea.
Sapersi orientare nello spazio. Sviluppare la capacità di discriminazione tattile,
visiva, uditiva. Servirsi della motricità globale per eseguire
movimenti liberi ed ordinati. Avvalersi della motricità fine. Saper assumere posture designate e mantenere
le posizioni indicate per un breve periodo. Saper associare ai vari movimenti, rilassamenti
e respirazione.
Sa definire e rispettare il proprio spazio e quello circostante coinvolgendo i recettori tattili, propriocettivi, visivi e uditivi.
Sa utilizzare la globalità dei linguaggi. Sa utilizzare il proprio corpo come mezzo espressivo.
ATTIVITÀ PREVISTE Vari tipi di andature, esperienze di equilibrio statico e dinamico, esperienze di riconoscimento delle parti del
corpo; sperimentazione delle diverse posizioni del corpo; attività per la percezione delle sensazione muscolare ( movimento/immobilità , stringere/ allentare, spostare
,ecc… ) esperienze di percezione delle sensazioni cinestetiche ( elevare /lasciar cadere, estensione/ retrazione , ecc…) esperienze di orientamento, esperienze di coordinazione statica e dinamica; esperienze di coordinazione e dissociazione dinamica degli arti superiori e inferiori; esperienze di coordinazione oculo-manuale; esperienze di discriminazione di suoni e rumori; esperienze di discriminazione di odori e sapori ;
OPZIONI METODOLOGICHE Per stimolare, sviluppare, affinare le abilità senso-percettive degli alunni e permettere loro di raggiungere un rapporto significativo con se stessi e con gli altri, sono state considerate strategie , metodologie e tecniche della pedagogia clinica , tra cui:
Edumovement®, attraverso il quale si portano i bambini ad una maggiore consapevolezza del sé corporeo e dell’unità psico-fisica. Offre occasioni di potenziamento della percezione cinestetica e di esplorazioni geografico-corporee.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 34
Musicopedagogia® ,attraverso la quale vengono coinvolti trasversalmente i sensi, le emozioni, i vissuti e le competenze . L’ascolto della musica porta il bambino a liberarsi da freni inibitori, a superare stati ansiogeni , ad accedere al benessere
VERIFICA E VALUTAZIONE Le informazioni necessarie alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi da parte dei bambini e delle bambine saranno raccolte attraverso osservazioni dirette.
PROGETTO GIOCODANZA
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Progetto Giocodanza®_A scuola in movimento DESTINATARI bambini della scuola dell’infanzia Zanardelli-Collodi(3-5 anni) DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il progetto segue un programma specifico di apprendimento di abilità del GIOCODANZA® . Ha lo scopo di avvicinare i bambini all’Arte del Movimento e con strumenti necessari a stimolare la fantasia e l’immaginazione, elementi indispensabili al dispiegarsi della creatività. Il tramite che sarà da supporto al laboratorio sarà il GIOCO, considerato nel suo più ampio aspetto educativo, perché in esso vi sono regole da rispettare e contenuti precisi, dove le componenti principali sono :creatività, immaginazione….e tanta fantasia! Il Gioco proposto non è ricreativo ma educativo! Corpo, voce, musica e spazio diventano il mezzo per scoprire le potenzialità artistiche e creative del bambino. Il programma è basato sulla metodica dell’ “Imparare Giocando®” , ossia saranno proposte attività didattiche durante le quali, danzando i bambini saranno liberi di esprimersi risvegliando e coltivando l’immaginazione e la fantasia, elementi indispensabili al dispiegarsi della creatività. Non ci si limita quindi semplicemente all’attività motoria, ma si prevede la possibilità di un attento ascolto delle sensazioni del bambino. Infatti, per giungere la movimento si parte proprio dal sentire, da un’idea ,da un’immagine e ogni bambino è libero di tradurre quell’idea, quella sensazione e nel proprio movimento personale. Ciò che veramente interessa è il percorso, il processo che ogni bambino compie alla scoperta di se stesso e delle proprie potenzialità espressive. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Dato un compito
motorio, definire le capacità motorie sollecitate e gli schemi motori utilizzati;
Distinguere ed identificare le regole del gioco
Riconoscere il rispetto per l’ambiente in cui si sta facendo attività motoria.
Imparare ad assumere comportamenti corretti e atteggiamenti idonei a proprio ruolo nel gruppoclasse e trasferirli nella vita quotidiana;
Diventare responsabili di sé stessi,delle proprie cose, con un transfert sulla vita quotidiana e da adulti;
Sviluppare la consapevolezza della
Eseguire ed Apprendere Schemi motori e posturali di base nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti;
Eseguire le abilità apprese nelle loro varianti esecutivespazio-temporali , in situazioni ambientali diversificate non solo in ambito motorio, ma anche in esperienze di vita quotidiana;
Eseguire le abilità motorie apprese favorendo lo sviluppo delle capacità motorie di base coordinative e condizionali;
Eseguire movimenti precisi ed adattarli a situazioni esecutive sempre più difficili;
Eseguire movimenti coordinati a tempo musicale, in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione, e reversibilità) e strutture ritmiche;
Utilizzare ed apprendere peso, forma, energia e dinamica del
Educare il bambino al movimento, facendogli prendere coscienza di sé;
Conoscenze del corpo e delle proprie possibilità motorie;
Favorire la scoperta di sé stesso e delle proprie potenzialità espressive artistiche ed emotive;
Sviluppare l’ascolto di sé e gli altri;
Favorire l’autocontrollo, concentrazione e attenzione, sviluppando l’autonomia del bambino;
Sviluppare la percezione corporea, scoprendo le diverse parti del corpo e la sua possibilità di movimento;
Favorire un equilibrato sviluppo emotivo, cognitivo e sociale,
Educare all’ascolto musicale e senso del ritmo;
Percepire e scoprire lo spazio e il tempo;
Favorire l’autocontrollo, concentrazione attenzione
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disciplina del Giocodanza® che ha una serie di valenze educative, sviluppate attraverso il Gioco.
movimento ; Utilizzare e apprendere l’uso
corretto degli attrezzi-giocattolo, come input creativi;
Sviluppare la coordinazione; Sviluppare le percezioni
sensoriali
sviluppando l’autonomia del bambino;
Sviluppare la capacità di immaginazione, espressione artistica, emotiva e comunicativa.
Sviluppo della sua personalità
ATTIVITÀ PREVISTE Giochi funzionali e simbolici; giochi di riscaldamento graduale del corpo; giochi imitativi ;giochi di senso percettivi ;giochi collettivi ;giochi musicali e di ritmo; andature; percorsi motori; circuiti; giochi di rilassamento.
OPZIONI METODOLOGICHE L’utilizzo di differenti stili d’insegnamento è necessario per strutturare le sequenze didattiche, motivare gli allievi, favorire la partecipazione ed i processi di apprendimento secondo livelli personalizzati; infatti stili di riproduzione si alternano a stili di produzione durante tutta l’ora.
VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione diretta; Osservazione comportamentale; Relazioni orali; Lavori individuali e di gruppo.
PROGETTO PSICOMOTRICITÀ
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Attività motorie e psicomotricità DESTINATARI Scuola dell’infanzia - bambini 3-5 anni DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Progetto rivolto a tutti coloro i quali intendono praticare sport attraverso le attività ludico-motorie con giochi ed esercitazioni e attraverso l’ausilio di materiale adatto. I bambini imparano a migliorare e ad arricchire il proprio bagaglio motorio. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Conoscere le norme che
regolano gli spazi. Prendere coscienza del
proprio corpo in rapporto a parametri spaziotemporali rispetto a se stesso e sugli altri.
È consapevole dell’identità personale e sviluppa atteggiamenti positivi.
Sperimenta concetti spaziali e dimensionali, acquista capacità nell’esprimersi con il corpo, comunica con le proprie emozioni, esercita le
potenzialità sensoriali e conoscitive del proprio corpo,
comprende comportamenti rivolti a se e agli altri.
Consolidare e sviluppare le abilità sensopercettive, comunicative, linguistiche, intellettive, motorie e creative, cognitive e relazionali.
Consolidare e sviluppare le abilità sensopercettive, comunicative, linguistiche, intellettive, motorie e creative, cognitive e relazionali.
ATTIVITÀ PREVISTE Corsa e movimenti in determinati spazi. Adeguare la propria azione motoria in determinati riferimenti spaziali (correre in diagonale, correre all’indietro, a destra e sinistra ) per l’acquisizione di maggior autonomia del proprio corpo. Sviluppo dell’equilibrio statico e dinamico. Schemi motori di base. Maggior approfondimento sulla lateralizzazione e schema corporeo: esercizi a corpo libero. Attività segmentarie ad occhi chiusi.
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OPZIONI METODOLOGICHE Giochi di gruppo (funzionali al gruppo, imitativi e di regole) . Giochi di e a squadra. Attività libere e guidate. Giochi di aggregazione al gruppo. Giochi e percorsi liberi e guidati. Attività di costruzione.
VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione diretta e sistematica del bambino. Osservazione e valutazione attraverso dei TEST( percorsi e circuiti motori).
PROGETTO IO LEGGO PERCHÉ-IL MAGGIO DEI LIBRI
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO IO LEGGO PERCHÉ DESTINATARI Studenti scuola primaria e bambini scuola infanzia DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Io leggo perché è la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, ed è organizzata dall'Associazione Italiana Editori. Con il progetto si mira a raccogliere libri per arricchire la biblioteca scolastica ma al contempo si organizzano laboratori di lettura con i bambini. Il Maggio dei libri si collega al progetto Io leggo perchè e rievoca l’importanza della lettura come un toccasana per vivere meglio ma anche un’attività piacevole che è di casa ovunque: nessun luogo è davvero estraneo ai libri e ai lettori. L’obiettivo è, dunque, di sottolineare il valore della lettura quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE -Conoscere il mondo dell’editoria; -Conoscere la struttura di un libro; -Valorizzare gli aspetti emozionali e creativi dei bambini -Affrontare vari temi sociali.
SCUOLA INFANZIA -Saper individuare tema principale e personaggi di un
libro; -Saper selezionare i contenuti più importanti; -Imparare un nuovo lessico; -Acquisire il piacere della lettura. -Promuovere abilità immaginative -Promuovere la lettura di immagini -Familiarizzazione con la parola scritta SCUOLA PRIMARIA -Incuriosirsi ed approfondire con ricerche gli argomenti
del libro; -Creare un “Clima pedagogico per un incontro divertente
con la lettura” -Scelta di testi adeguati all’età e al gusto dei bambini -Coinvolgimento e interazione tra ciò che si legge e le
loro esperienze - Acquisizione di tecniche della comprensione del testo -Sviluppare la curiosità dei bambini verso il libro -Sviluppare capacità di memorizzazione e di riproduzione
grafica e verbale -Comprendere, riferire e inventare una storia utilizzando
tutti i canali sensoriali -Rielaborare graficamente le storie -Sviluppare la fantasia e la creatività -Ascoltare e comprendere un testo scritto nelle parti
Diventare esperti e appassionati lettori.
LETTURA/SCRITTURA CREATIVA/LINGUE/MATEMATICA/CODING
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essenziali. -Stimolare e far nascere l’amore per la lettura
ATTIVITÀ PREVISTE Le attività sono varie possono essere incontri con autori, editori, giornalisti o laboratori di lettura organizzati con associazioni varie, esperti, animatori, genitori… OPZIONI METODOLOGICHE
Le attività sono proposte in forma ludica e laboratoriale. Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. L’insegnante individuerà momenti e luoghi per favorire e stimolare l’ascolto regolandone gradatamente i tempi, creando un’atmosfera di aspettativa, proponendo testi adeguati all’età e agli interessi degli alunni, con l’utilizzazione di mediatori ludici, analogici, iconici, simbolici e multimediali. VERIFICA E VALUTAZIONE
Sarà possibile valutare l'esperienza, attraverso osservazioni sistematiche, prove specifiche delle discipline didattiche, per controllare: • La sensibilizzazione verso la lettura • Il miglioramento della lettura • Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura • La frequenza delle classi alla biblioteca • La partecipazione attiva e l'interesse per eventuali incontri con l'autore o esperti • La disponibilità allo scambio di esperienza tra bambini/ alunni.
PROGETTO ROBOTICA EDUCATIVA E CREATIVA
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
ROBOTICA EDUCATIVA E CREATIVA DESTINATARI Bambini di 5 anni scuola dell’infanzia zanardelli - collodi DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Il progetto mira ad introdurre i concetti basilari della programmazione e della robotica.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Conoscere i
componenti essenziali di un robot o smart toys.
Conoscere alcuni elementi base del linguaggio di programmazione
Conoscere concetti topologici
Conoscere le relazioni di causa-effetto e spazio-temporali
Nominare alcuni componenti del robot
Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della programmazione
Acquisire la terminologia specifica inerente la programmazione
Favorire lo sviluppo della creatività Sapersi orientare nello spazio e nel
tempo Saper classificare i blocchi del
linguaggio visuale di programmazione Saper utilizzare il codice di
programmazione Sperimentare strumenti tecnologici Collaborare in piccolo gruppo Riflettere sulle procedure messe in
atto Trovare errori e possibili soluzioni
Imparare ad imparare: i bambini sono messi di fronte a situazioni problematiche per risolvere le quali devono trovare soluzioni.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità: i bambini manifestano voglia di sperimentare e considerano vincoli e risorse.
Competenze sociali e civiche: i bambini socializzano e si confrontano, tenendo in considerazione diversi punti di vista.
Comunicazione nella madre lingua: i bambini acquisiscono una terminologia appropriata al contesto educativo-didattico del progetto.
Competenza matematica, competenza di base in scienza e tecnologia: i bambini dimostrano le prime abilità logico e spazio-temporali.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 38
Consapevolezza ed espressione culturale: i bambini si esprimono con creatività.
ATTIVITÀ PREVISTE I bambini saranno guidati in attività di storytelling, giochi interattivi di coding online e unplugged, costruzioni di scenari in robotica, programmazione di robot e creazione di robot con materiale di recupero. OPZIONI METODOLOGICHE
L’approccio metodologico è di tipo metacognitivo e si basa sul problem solving operato con tools innovativi. VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione s’incentrano sui prodotti realizzati in gruppo ed individualmente da ciascun bambino.
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PRINCIPI, VALORI, REGOLE, DIRITTI E DOVERI - UNICEF
DESTINATARI Tutti gli alunni della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Il progetto scaturisce dall’esigenza di fornire ai ragazzi dei punti di riferimento saldi per quanto riguarda la capacità di rapportarsi agli altri in modo socialmente accettabile. Tale urgenza nasce dalla consapevolezza della crisi dei valori, che caratterizza la società contemporanea e costituisce una delle cause dello sbandamento morale e civile di non pochi adolescenti. Il progetto prevede la collaborazione con l’ente UNICEF attraverso le seguenti proposte di lavoro:
Per la scuola dell’infanzia: “l’Albero dei diritti”; per le classi prime, seconde e terze della scuola primaria:” il Termometro dello star bene” e “Siamo tutti
protagonisti”; per le classi quarte e quinte della scuola primaria “Bambini migranti, bambini sperduti: educare alla
parità”. Il progetto si propone di perseguire i seguenti obiettivi:
promuovere percorsi di inclusione e di valorizzazione delle differenze; stimolare momenti di vita collettiva e contesti di relazione favorevoli all’inclusione delle diversità; accogliere l’originalità e l’evoluzione del contesto di apprendimento; sostenere una cultura delle differenze attenta alla persona; sensibilizzare e informare su forme di discriminazione.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Conoscere i principi che sono alla base delle regole di convivenza civile.
Saper trasformare gli apprendimenti in comportamenti espirati al rispetto degli altri e dell’ambiente circostante
Essere in ogni circostanza cittadino attivo e consapevole dei propri doveri e dei propri diritti.
ATTIVITÀ PREVISTE
Incontri , letture di testi e carte dei diritti, discussioni , visite guidate, produzione di elaborati di vario tipo realizzati individualmente o in gruppo.
OPZIONI METODOLOGICHE
LEGALITÀ
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 39
Partire dal vissuto degli alunni per creare occasioni di discussione sulle regole di comportamento e di riflessione sulle dinamiche relazionali nei vari contesti di vita ( famiglia, scuola, gruppo dei pari……) per mezzo di lavori individuali e di gruppo. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione ex ante, in itinere ed ex post, basata su griglie di valutazione condivise sarà collegiale e formativa, in quanto ad una fase di rilevazione e misurazione, seguirà una di potenziamento e valorizzazione. Essa riguarderà: l’osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di potenziamento svolte; prove di tipo INVALSI; compiti autentici.
PROGETTO PREVENZIONE E SICUREZZA
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
VIVERE LA SCUOLA, LA CASA, … IL TERRITORIO DESTINATARI
Tutti gli alunni della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il progetto vuole contribuire alla formazione del cittadino, introducendo nella Progettazione curricolare nozioni di base sui pericoli presenti in tutti gli ambienti e sulle misure fondamentali di prevenzione. Esso si pone come finalità di incentivare la cultura della sicurezza e della prevenzione fra gli studenti; educare alle norme che regolano la vita degli alunni nei vari contesti; mettere in atto strategie di prevenzione per la sicurezza propria e altrui; dare un’azione di stabilità e sistematicità agli interventi educativi e didattici della scuola sul tema della sicurezza. I contenuti saranno trattati nella quotidianità dell’attività scolastica, sarà possibile cioè fare educazione alla sicurezza mentre si svolge la lezione in classe. Il progetto prevede la partecipazione facoltativa a manifestazioni locali sul tema della legalità, alla manifestazione cittadina “Sogno di una notte di mezza estate” organizzata dal CGD, patrocinata dal comune di Barletta ed incontri con la Polizia Municipale. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
- Conoscere le principali leggi che regolano la sicurezza
- Conoscere le principali norme di comportamento in tema di sicurezza a scuola, domestica, stradale, nello sport e nel tempo libero, nel territorio
- Leggere correttamente una planimetria e un piano di evacuazione
- Assumere comportamenti adeguati ad una situazione di pericolo
- Saper applicare le procedure di sicurezza e di emergenza previste Comunicare correttamente un'emergenza seguendo la procedura prevista
- Riconoscere una situazione di pericolo - Essere consapevole di far parte di una
collettività organizzata ai fini della prevenzione e del proprio ruolo all'interno di essa
- Dimostrare un atteggiamento di prudenza e un senso di responsabilità
- Assumere comportamenti corretti nei confronti di persone, cose, stati di allerta simulati o reali e che possano isolare chi assume atteggiamenti pericolosi o vandalici
- Essere consapevole del ruolo di soccorritore in caso di necessità
ATTIVITÀ PREVISTE
- Prove di evacuazione con cadenza trimestrale in ogni plesso - Elaborazione di piante delle aule con la disposizione dei banchi e l'indicazione di Aprifila e sostituto,
Chiudifila e sostituto - Discussione in classe sulle semplici regole da osservare per la sicurezza propria e altrui nei diversi contesti
OPZIONI METODOLOGICHE
o Osservare fatti e fenomeni o Descrivere, classificare, problematizzare, formulare ipotesi e verificarne la validità o Rappresentare e simbolizzare i rischi e le soluzioni individuate VERIFICA E VALUTAZIONE
Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 40
PROGETTO ALIMENTAZIONE/SALUTE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
ALIMENTAZIONE/SALUTE DESTINATARI
Tutti gli alunni della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il Progetto vuole porsi come strumento di formazione di una coscienza del concetto di salute inteso come benessere della persona dal punto di vista fisico, mentale, affettivo, cognitivo, sociale. Si vuole formare la coscienza della consapevolezza che la vita di ognuno è legata:
- alla consapevolezza che le scelte, i gesti, lo stile di vita di oggi, hanno una ricaduta sulla vita di domani;
- alla formazione e alla diffusione di una moderna coscienza civile, attenta alla propria e all’altrui salute;
- alla conoscenza dei modi di vita e di alimentarsi dei propri nonni; - allo sviluppo di sane abitudini alimentari; - al conoscere i mali del tempo, i rischi e i pericoli per la salute.
Il progetto prevede la collaborazione/partecipazione al “Piano strategico per la promozione della salute nella scuola” in collaborazione con il MIUR, l’USR Puglia e l’Assessorato alla Salute Regione Puglia, con enti per iniziative di solidarietà (ANT, ANGSA, TELETHON, UNITALSI, CARITAS) e il progetto con la presenza dello psicologo “STAR BENE A SCUOLA”. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Acquisizione di comportamenti corretti riguardanti l’igiene della persona.
Conoscenza dei bisogni dell’organismo per crescere e mantenersi in salute.
Acquisizione delle principali norme alimentari.
Comprensione dell’importanza di un adeguato riposo per generare il benessere fisico e psichico.
Conoscenza dei segnali del nostro corpo evitando di ricorrere ai medicinali per ogni piccolo disturbo facendo ricorso a: attività fisica, alimentazione, riposo.
Acquisizione di comportamenti corretti riguardanti l’igiene della persona.
Conoscenza dei bisogni dell’organismo per crescere e mantenersi in salute.
Acquisizione delle principali norme alimentari.
Comprensione dell’importanza di un adeguato riposo per generare il benessere fisico e psichico.
Saper modificare il comportamento in base alle conoscenze acquisite;
Prendere coscienza del perché piacciono determinati cibi e non altri;
Saper superare il rifiuto nei confronti di alcuni cibi se non per motivi allergici;
Acquisire concetti di alimentazione qualitativa e quantitativa.
Saper confrontare i prodotti fatti in casa con quelli di tipo industriale: ingredienti, additivi, coloranti, conservanti
Acquisire uno stile di vita salutistico e mirare a correggere comportamenti non adeguati alla propria età.
Saper distinguere l’influenza della pubblicità nel consumo degli alimenti e scegliere i migliori.
ATTIVITÀ PREVISTE
ALIMENTAZIONE/AMBIENTE/SALUTE
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 41
1) Piccoli esperimenti e riproduzione di semplici cicli di vita; 2) manipolazione e trasformazione di sostanze alimentari: vendemmia a scuola, marmellata, biscotti
ecc.; 3) dare le linee guida per una buona condizione di salute mediante letture, ricerche, lavori di gruppo; 4) interventi di esperti e visite guidate
OPZIONI METODOLOGICHE Il criterio metodologico è quello induttivo-deduttivo-analogico che persegue la procedura investigativa
propria della ricerca storico-scientifica. Gli alunni saranno avviati a: - Cercare: osservare attentamente per individuare gli elementi necessari alla comprensione della
situazione data; - Capire: analizzare, mettere in relazione segni, dedurre informazioni dai dati raccolti attingendo al
bagaglio memoria/vissuto di conoscenze pregresse; - Costruire: riconoscere e ricostruire da una serie sconnessa di dati la sequenza logica, produrre
un’ipotesi coerente che metta in relazione i dati disponibili. Si privilegeranno le disposizioni naturali dell’alunno, la sua identità e diversità. I vissuti, le esigenze, le curiosità degli alunni, spontanee o guidate che siano, diventeranno le situazioni, i problemi da affrontare, i contenuti del processo di apprendimento.
VERIFICA E VALUTAZIONE Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso.
PROGETTO AMBIENTE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
AMBIENTE: Riciclo
DESTINATARI
Tutti gli alunni della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il Progetto vuole porsi come strumento di formazione di una coscienza civile, cioè della consapevolezza che la vita di ognuno è legata:
- alla conservazione degli equilibri naturali e che la presenza di ingenti masse di rifiuti è una delle cause determinanti nella rottura di tali equilibri;
- alla sensibilizzazione sull’importanza di praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dei materiali usati quotidianamente a partire dall’ambiente scolastico;
- alla consapevolezza che le scelte, i gesti, lo stile di vita di oggi, hanno una ricaduta sulla vita di domani;
- alla formazione di una conoscenza/coscienza storica del proprio Paese; Il progetto prevede la collaborazione con LEGAMBIENTE e con l’ente locale BARSA nell’ambito del progetto “ETTORINO COMBATTE PER BARLETTA PULITA”. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 42
Conoscenza dei problemi ecologici del proprio paese.
Acquisizione di abitudini e comportamenti di rispetto, tutela e promozione del proprio ambiente.
Conoscenza dei calendari di Raccolta Differenziata dei propri Comuni.
Saper trovare, nel proprio piccolo, e mettere in pratica la soluzione ad alcuni problemi legati all’ambiente;
Saper utilizzare un linguaggio appropriato;
Saper utilizzare strumenti per descrivere, osservare, approfondire;
Saper individuare nel proprio ambiente un problema di salvaguardia ambientale;
Saper modificare il comportamento in base alle conoscenze acquisite.
Saper comportarsi durante escursioni, gite, passeggiate e giochi all’aperto.
Saper tutelare e promuovere il proprio ambiente.
Saper riconoscere gli interventi dell’uomo che incidono negativamente sull’ambiente.
Saper “risparmiare”, “riutilizzare” per diminuire la quantità di rifiuti.
Sapersi districare nella Raccolta Differenziata.
Saper assumere un comportamento corretto in determinate circostanze di pericolo.
Saper individuare ed analizzare le maggiori problematiche ambientali;
Saper analizzare dati locali, nazionali ed internazionali relativi ai più vistosi problemi ambientali;
Saper elaborare e realizzare un progetto di intervento di salvaguardia ambientale.
ATTIVITÀ PREVISTE
1) Esplorazione degli ambienti esterni: cura di uno spazio verde e visita ad una fattoria didattica; 2) attività costruttive con materiale di recupero; 3) prendersi cura dei locali scolastici dove si opera; 4) interventi di esperti e visite guidate
OPZIONI METODOLOGICHE
Il criterio metodologico è quello induttivo-deduttivo-analogico che persegue la procedura investigativa propria della ricerca storico-scientifica. Gli alunni saranno avviati a:
- Cercare: osservare attentamente per individuare gli elementi necessari alla comprensione della situazione data;
- Capire: analizzare, mettere in relazione segni, dedurre informazioni dai dati raccolti attingendo al bagaglio memoria/vissuto di conoscenze pregresse;
- Costruire: riconoscere e ricostruire da una serie sconnessa di dati la sequenza logica, produrre un’ipotesi coerente che metta in relazione i dati disponibili.
Si privilegeranno le disposizioni naturali dell’alunno, la sua identità e diversità. I vissuti, le esigenze, le curiosità degli alunni, spontanee o guidate che siano, diventeranno le situazioni, i problemi da affrontare, i contenuti del processo di apprendimento.
VERIFICA E VALUTAZIONE Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso.
PROGETTO SPORT DI CLASSE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
SPORT DI CLASSE
DESTINATARI
Tutti gli alunni della Scuola primaria
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 43
DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
L’Istituto aderisce a tale progetto promosso dal MIUR e dal CONI quale risposta concreta all’esigenza di diffondere l’educazione fisica fin dalla primaria per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Il progetto prevede il coinvolgimento di tutte le classi, dalla prima alla quinta, con il supporto di una figura specializzata inserita all’interno della scuola (tutor sportivo). OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Promuovere il valore educativo e sociale dell’attività sportiva scolastica
Motivare le giovani generazioni all’attività fisica
Saper cogliere la valenza educativa e formativa dell’attività fisica
Assumere comportamenti corretti nel gioco-sport
ATTIVITÀ PREVISTE
Attività con il Tutor Sportivo Scolastico e con le insegnanti di classe OPZIONI METODOLOGICHE
Attività mirate a giochi di gruppo con il rispetto delle regole per incrementare comportamenti corretti all’insegna del fair play VERIFICA E VALUTAZIONE
Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso Impiego delle acquisizioni in altre situazioni.
PROGETTO RACCHETTE di CLASSE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
RACCHETTE DI CLASSE
DESTINATARI
Tutti gli alunni delle classi III della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il progetto è condiviso da CONI e MIUR con specifici riferimenti al Protocollo d’Intesa CONI-MIIUR e alle Indicazioni Nazionali per i Curricola, che forniscono un supporto tecnico e didattico agli Insegnanti che si occupano di attività sportive nella Scuola Primaria, ideale per sviluppare un percorso di educazione motoria attraverso il gioco del Mini-Badminton, del Mini-Tennis e del Mini-Tennistavolo.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita
Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo
Sperimentare una pluralità di esperienze di giocosport
Comprendere all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole
Riflettere con un dialogo costruttivo e un progetto educativo interdisciplinare sui temi del benessere psico-fisico, educazione affettiva e relazionale, rispetto dell’altro e delle regole
Giocare rispettando le regole
Rispettare i principi del fair play e onestà
Creare amicizie durature
Comunicare Divertirsi Gestire l’aggressività
e la frustazione
ATTIVITÀ PREVISTE
Attività con il Tutor Sportivo Scolastico e con le insegnanti di classe OPZIONI METODOLOGICHE
Attività basate sul gioco e su una didattica di apprendimento cooperativo e laboratoriale che privilegerà il metodo della risoluzione dei problemi e della scoperta guidata
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 44
VERIFICA E VALUTAZIONE Il monitoraggio sarà effettuato attraverso: Una scheda osservativa iniziale sul grado di sviluppo delle principali capacità coordinative degli alunni con particolare
riferimento alla gestione della palla e del volano Una valutazione formativa in itinere su prove legate agli obiettivi specifici in corso di acquisizione Un bilancio valutativo finale che vada a cogliere gli effettivi adattamenti comportamentali sia in relazione agli obiettivi
sia in relazione agli obiettivi di autoefficacia che verranno misurati anche attraverso questionari auto valutativi Forme di verifica dell’intero itinerario progettuale attraverso questionari di gradimento
PROGETTO FRUTTA NELLE SCUOLE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
FRUTTA E VERDURA nelle SCUOLE
DESTINATARI
Tutti gli alunni della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal Regolamento (CE) n. 1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal Regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Promuovere il valore educativo e sociale di una corretta alimentazione
Motivare le giovani generazioni al consumo di frutta e verdura
Saper cogliere la valenza educativa e formativa del mangiar sano
Assumere comportamenti corretti nell’alimentazione
ATTIVITÀ PREVISTE
Attività con le insegnanti di classe seguendo le indicazioni e le proposte del concorso bandito dal programma Consumo di frutta e verdura a scuola
OPZIONI METODOLOGICHE
Attività mirate alla conoscenza delle qualità dei cibi e all’acquisizione di competenze sociali e civiche relativamente al mangiar sano VERIFICA E VALUTAZIONE
Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso Impiego delle acquisizioni in altre situazioni.
PROGETTO POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ LINGUISTICHE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE IN MADRELINGUA
DESTINATARI
Gli alunni delle classi 2^ e 5^ della Scuola Primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
LETTURA/SCRITTURA CREATIVA/LINGUE/MATEMATICA/CODING
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 45
Il progetto scaturisce dalla necessità di potenziare gli apprendimenti degli alunni nell’area linguistica suscitando in loro motivazione all’apprendimento in modo da diminuire il disagio degli alunni con difficoltà di apprendimento al fine di migliorare gli esiti delle prove INVALSI. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Conoscere le regole del codice linguistico
Recuperare e sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze legate all’apprendimento dell’italiano
Acquisire un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche
Consolidare le conoscenze acquisite e rinsaldare le abilità di base.
Assumere interesse per le attività al fine di aumentare il proprio livello di apprendimento in italiano
ATTIVITÀ PREVISTE
Lettura e comprensione di testi di vario genere, esercizi di riflessione linguistica, produzione testuale, completamento di schede operative tipo INVALSI
OPZIONI METODOLOGICHE
Didattica laboratoriale con l’uso sia dei consueti sussidi didattici che di quelli digitali (aula informatica, LIM). VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione ex ante, in itinere ed ex post, basata su griglie di valutazione condivise sarà collegiale e formativa, in quanto ad una fase di rilevazione e misurazione, seguirà una di potenziamento e valorizzazione. Essa riguarderà: l’osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di potenziamento svolte; prove di tipo INVALSI.
PROGETTO POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ LOGICO-MATEMATICHE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
POTENZIAMENTO DELLA COMPETENZA MATEMATICA
DESTINATARI
Gli alunni delle classi 2^ e 5^ della Scuola Primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Il progetto scaturisce dalla necessità di potenziare gli apprendimenti degli alunni nell’area logico-matematica suscitando in loro motivazione all’apprendimento in modo da diminuire il disagio degli alunni con difficoltà di apprendimento al fine di migliorare gli esiti delle prove INVALSI. OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Le abilità matematiche
Recuperare e sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze legate all’apprendimento della matematica
Acquisire un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità logico- matematiche
Acquisire abilità nella risoluzione di situazioni
Assumere interesse per le attività al fine di aumentare il proprio livello di apprendimento in matematica
problematiche attraverso la formulazione di ipotesi, soluzioni e loro verifica.
Consolidare le conoscenze acquisite e rinsaldare le abilità di base.
ATTIVITÀ PREVISTE
Utilizzo di software specifici per sviluppare le capacità logiche, giochi con materiale strutturato e non, completamento di schede operative tipo INVALSI
OPZIONI METODOLOGICHE
Ricerca-azione, problem solving, tutoraggio, cooperative learning. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione ex ante, in itinere ed ex post, basata su griglie di valutazione condivise sarà collegiale e formativa, in quanto ad una fase di rilevazione e misurazione, seguirà una di potenziamento e valorizzazione. Essa riguarderà: l’osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di potenziamento svolte;
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 46
prove di tipo INVALSI.
PROGETTO #IOLEGGOPERCHÈ
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PROMUOVERE L‟AMORE PER LA LETTURA DESTINATARI Gli alunni delle classi 2^ A-B-C-D-E-F-G, 3^ A-B-C-D-E-G-, 4^ E-F-G-H, 5^ E-F-G-H della Scuola primaria DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO L’idea del progetto è quella di stimolare negli alunni il piacere per la lettura. Nell’ambito della grande iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura dal titolo #ioleggoperché la Scuola potrà ricevere i libri donati dal pubblico che si recherà presso le Librerie “gemellate” con la Scuola stessa e, su richiesta, partecipare all’operazione “un regalo due volte più bello” beneficiando dei libri donati dagli Editori.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
Acquisire la capacità e quindi l’abitudine di leggere
Valorizzare gli aspetti emozionali e creativi dei bambini
Saper utilizzare gli apprendimenti come possibilità di trasformare i limiti in punti di forza, le difficoltà in opportunità.
Diventare esperti e appassionati lettori.
ATTIVITÀ PREVISTE
Incontri con autori in classe, letture di libri e racconti produzione di elaborati di vario tipo realizzati individualmente o in gruppo. Tutti gli eventi potranno essere segnalati e promossi sulla piattaforma digitale di #ioleggoperché nella sezione “Eventi”.
OPZIONI METODOLOGICHE
Partire dal vissuto degli alunni per creare occasioni di discussione sull’importanza della lettura. VERIFICA E VALUTAZIONE
Una griglia di rilevazione degli esiti condivisa permetterà di accertare: Il livello di soddisfazione Il coinvolgimento e l’interazione nel gruppo La modifica significativa degli atteggiamenti, delle conoscenze e delle condotte in ingresso.
PROGETTO PENSIERO COMPUTAZIONALE
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO “Programmiamo il futuro”
DESTINATARI
Alunni scuola Primaria
DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO
Lo scopo del progetto è spiegare ai bambini la logica che si annida dietro agli strumenti che utilizzano tutti i giorni per renderli consapevoli, un passo alla volta, di come funzionano le cose “dietro le quinte”. L’idea di proporre ai nostri alunni percorsi, individuali e di gruppo, di programmazione computazionale prende spunto dal Progetto “Programma il Futuro”, un’iniziativa attraverso la quale il MIUR invita le scuole a cimentarsi con la programmazione. Nasce, inoltre, dalla convinzione che sia compito di noi docenti stimolare gli allievi ad utilizzare il mezzo tecnologico in modo attivo e consapevole e a sperimentare nuove modalità e nuovi contesti per riflettere, cooperare, sviluppare la creatività e imparare. I benefici del “pensiero computazionale“ si estendono a tutti gli ambiti disciplinari per affrontare problemi complessi, ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi, immaginare una descrizione chiara di cosa fare e quando farlo.
Il coding, inoltre, concorre allo sviluppo delle dinamiche all’interno dei piccoli gruppi e del gruppo classe, dove ogni componente si connota per le proprie caratteristiche e per l’assumere il ruolo a lui più congeniale. Scoprire nuove abilità in sé stessi e nei compagni consente di rimodulare i rapporti interpersonali. Inoltre, la collaborazione tra pari finalizzata alla realizzazione di un prodotto comune contribuisce naturalmente a rinnovare lo spirito di appartenenza e di coesione.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 47
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
- La logica della programmazione.
- Terminologia della programmazione.
- I concetti informatici: ciclo, ripetizione, costrutto “if…then”.
- Gli algoritmi. - Risoluzione di problemi.
Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della programmazione
Acquisire la terminologia specifica attraverso la dimostrazione e l'elaborazione di mini attività di gioco sempre più complesse.
Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre per affrontare e risolvere un problema.
Introdurre concetti informatici come ciclo, ripetizione, costrutto logico di se/altrimenti.
Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo virtuale).
Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree)
Sviluppare il ragionamento accurato e preciso (la scrittura di programmi che funzionano benerichiede l’esattezza in ogni dettaglio).
Competenze di cittadinanza 1)Imparare ad imparare: i bambini sono messi di fronte a situazioni problematiche per risolvere le quali devono trovare soluzioni a partire dalle loro conoscenze. Devono dunque formulare strategie efficaci ricercandole all’interno del repertorio posseduto, oppure ideandone di nuove. 2)Progettare: l’essenza della programmazione è la capacità di progettare sequenze di azioni per realizzare un compito. 3)Comunicare: per affrontare i vari compiti richiesti dalle lezioni, occorre leggere la stringa di consegna, comprendere la richiesta e tradurre la strategia risolutiva individuata in un linguaggio specifico (quello della programmazione), inoltre condividere e concordare i percorsi individuati con i compagni. Tutto ciò stimola gli allievi ad utilizzare forme comunicative efficaci. 4)Collaborare e partecipare: nei momenti di lavoro in gruppo, gli allievi devono imparare a mediare, a suddividersi i compiti in base alle capacità cosicché ognuno possa apprendere cose nuove e insieme raggiungere l’obiettivo prefissato. 5)Agire in modo autonomo e responsabile: i bambini devono sapersi autoregolare per gestire i tempi di lavoro. 6)Risolvere problemi: in ogni livello proposto i bambini affrontano situazioni problematiche di crescente complessità, rispettano il numero di comandi richiesto, raggiungono un obiettivo, evitano gli ostacoli, interagiscono con ulteriori personaggi presenti o con condizioni poste in essere. 7)Individuare collegamenti e relazioni: essere efficaci solutori implica la capacità di saper fare collegamenti tra ambiti di conoscenza differenti, linguistico, matematico, informatico, spaziale (esempio della creazione di un cerchio) per riorganizzarli e sintetizzarli in nuovi apprendimenti.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 48
8)Acquisire e interpretare l’informazione: la capacità critica si sviluppa necessariamente nel momento in cui si devono selezionare le informazioni utili per procedere nella pianificazione strategica.
ATTIVITÀ PREVISTE Nelle attività previste si fruirà dei materiali realizzati dal MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica). Gli alunni utilizzeranno Code.org, una piattaforma internazionale che, insegna a muovere i primi passi nel mondo della programmazione partendo dall’attività "L'Ora del Codice", attraverso la realizzazione di percorsi differenti a seconda del diverso grado di livello, base o avanzato. La modalità base di partecipazione consiste nel far svolgere agli studenti un'ora di avviamento al pensiero computazionale. La modalità di partecipazione avanzata consiste nel far seguire, a questa prima ora di avviamento, percorsi più complessi, che sviluppano il pensiero computazionale attraverso la risoluzione di situazioni sempre più complesse. La programmazione avviene attraverso la scelta e la selezione di blocchi di comando. I personaggi della storia, devono raggiungere specifiche mete affrontando percorsi che prevedono ostacoli da evitare e da superare. Una volta raggiunto l’obiettivo si passa al livello successivo. Se si sono impiegati più blocchi/comando di quanti in effetti ne occorrevano, si viene sollecitati ad operare una riformulazione più sintetica. Ulteriore attività laboratoriale per gli alunni sarà l’uso di “Scratch”, un ambiente di programmazione grafico, in cui l’utente sposta dei blocchi, simili ai tasselli di un puzzle, inserendoli in una sequenza, per realizzare le proprie applicazioni. Attraverso questa attività i bambini impareranno a mettere ordine tra i propri pensieri, a risolvere i problemi, a imparare a programmare. (Problem posing and solving). Per usare Scratch non è necessario avere competenze da programmatore. I bambini opereranno con mattoncini colorati che uniti insieme costituiscono la struttura del programma. L’atto dell’imparare a programmare avviene costruendo storie interattive, giochi in generale, programmi multimediali. L’attività riguarderà:
o Storie interattive o Animazioni o Giochi o Attività musicali o Attività artistiche.
Buone prospettive di utilizzo riguardano anche il potenziamento della conoscenza della lingua inglese, in quanto i diversi strumenti messi a disposizione dalla piattaforma possono essere usati in lingua originale (inglese): video, linee di codice, lezioni.
OPZIONI METODOLOGICHE
-Cooperative learning : si formano gruppi nei quali sono presenti allievi con caratteristiche e capacità differenti. In questo modo ognuno assume, all’interno del gruppo, un ruolo a sè congeniale. Didattica laboratoriale Si farà ricorso preferibilmente a una didattica laboratoriale per una scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove operare, intendendo il laboratorio non solo come luogo fisico ma anche come luogo mentale, concettuale e procedurale, dove si adotta il metodo del “compito reale”. Costruttivismo Creare un ambiente di apprendimento costruttivista nel quale si costruisce il sapere collaborando e cooperando significa progettare un ambiente in cui gli alunni costruiscono la propria conoscenza, lavorano insieme e usano una molteplicità di strumenti comunicativi e informativi. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività proposte Prove di tipo formativo
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 49
PROGETTO PICCOLI INGEGNERI: CODING E ROBOTICA
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO PICCOLI INGEGNERI: CODING E ROBOTICA DESTINATARI Studenti scuola primaria classe 3^ sez. A DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Il progetto mira a motivare, coinvolgere, divertire e stimolare gli studenti allo studio delle discipline steam attraverso il coding, il tinkering e la robotica. si prevede la condivisione con studenti europei dei progetti realizzati.
OBIETTIVI DISCIPLINARI E TRASVERSALI
CONOSCENZE ABILITÀ
COMPETENZE
Conoscere il significato della parola “STEAM”, “Tinkering”
Conoscere gli elementi essenziali del linguaggio di programmazione
Acquisire la conoscenza degli elementi di un robot
Conoscere il significato di pensiero computazionale
Acquisire conoscenze scientifiche inerenti l’energia
Comprendere l’importanza della sequenzialità e della creatività nello svolgimento di un progetto
Saper costruire un robot e riconoscere i suoi componenti
Potenziare la logica della programmazione
Acquisire la terminologia specifica inerente la programmazione e la robotica
Favorire lo sviluppo della creatività Saper scrivere il codice di
programmazione per realizare un progetto
Sperimentare app di coding Collaborare in piccolo gruppo Saper descrivere le procedure
eseguite per lo svolgimento di un progetto
Saper scrivere un progetto di coding di storytelling
Inventare giochi di coding unplugged e online
Imparare ad imparare: selezionare le informazioni utili per procedere nella pianificazione strategica e ipotizzare soluzioni a problemi.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità: progettare sequenze di azioni per realizzare un compito.
Competenze sociali e civiche: confrontasi costruttivamente in gruppo per risovere problemi e creare progetti.
Comunicazione nella madre lingua: tradurre la strategia risolutiva individuata in un linguaggio specifico (quello della programmazione)-Competenza matematica, competenza di base in scienza e tecnologia: operare con conoscenze scientifiche e app tecnologiche.
Consapevolezza ed espressione culturale: ingegnarsi con creatività nelle differenti attività proposte.
ATTIVITÀ PREVISTE Le attività prevedono una situazione problematica proposta in forma narrativa che stimola e motiva gli studenti ad ipotizzare possibili soluzioni, che verranno verificate attraverso il coding, la robotica e il tinkering. I prodotti e le attività documentate verranno condivise nella piattaforma e-learning e grande spazio verrà dato alla creatività con l’uso di app come Scratch ad esempio e kit di robotica.
OPZIONI METODOLOGICHE Le attività verranno proposte in forma laboratoriale e con un approccio basato sul “making cooperative learning”. Con una didattica motivazionale ed inclusiva si cercherà di ridurre gli stereotipi di genere e la rigidità intellettive verso le discipline matematico-scientifiche.
VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica e la valutazione s’incentrano sui prodotti realizzati in gruppo ed individualmente da ciascun bambino.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 50
PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO LINGUA STRANIERA
Descrizione
del
progetto
Il progetto nasce dall’importanza che ha assunto oggi la conoscenza delle lingue. Essa rappresenta il primo requisito richiesto ai giovani per entrare nel mondo del lavoro e per muoversi con facilità nel vasto campo dell’informatica e della comunicazione e risponde alle esigenze di una società in continuo mutamento. Il Progetto ha durata annuale ed è indirizzato agli alunni di alcune classi IV e V della scuola primaria. Il corso si pone come finalità ultime, il consolidamento ed il rafforzamento delle abilità di Listening (ricezione orale) e dello Speaking (interazione orale)
Obiettivi
Sollecitare una nuova coscienza di identità culturale europea
Promuovere le competenze comunicative in lingua straniera
Tempi e
destinatari
Da gennaio a extracurriculare
giugno in orario Alunni delle classi 4^ E-F, tutte le classi 5^ (Inglese per l’INVALSI) della scuola primaria
Docenti
interessati
Docenti di classe e docenti esperti esterni di madrelingua
PROGETTO LETTURA E SCRITTURA CREATIVA
Descrizione del
È noto che gli alunni possiedono una mente elastica ed una vitale e fertile predisposizione alla creatività ed è altresì noto che l’apprendimento della lingua italiana, in tutte le sue forme, è per l’alunno un compito piuttosto faticoso. L’Istituto risponde a tutto questo proponendo nuove e più stimolanti strategie per elaborare nuove conoscenze e per favorire lo sviluppo di atteggiamenti creativi da parte degli alunni. L’idea di questo progetto è quella di “giocare” con le parole per alleggerire la pesantezza del quotidiano scolastico e insegnare a trasformare i limiti in punti di forza, le difficoltà in opportunità. Il progetto parte dalla scuola dell’Infanzia (lettura) e continua nella scuola Primaria diversificando le attività, i contenuti e la metodologia in base all’età dei destinatari.
progetto
Obiettivi
- Valorizzare gli aspetti emozionali e creativi dei bambini - Migliorare le capacità lessicali ed espressive - Favorire l’ascolto reciproco e il confronto con i compagni - Acquisire la capacità e quindi l’abitudine di leggere - Arricchire il patrimonio lessicale e grammaticale - Rielaborare e produrre testi personali
Tempi e destinatari Da gennaio a giugno in orario Curricolare ed extracurriculare
3^E-F, 2^C
Docenti interessati Docenti curricolari
LETTURA/SCRITTURA CREATIVA/LINGUE/MATEMATICA/CODING
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 51
PROGETTO MAKERS: ATELIER CREATIVO TECNOLOGICO
Descrizione del
progetto
Gli alunni sperimenteranno l'atelier creativo tecnologico, l'ambiente creativo-interattivo che nascerà presso il Plesso Padre R. Dibari. I nativi digitali apprenderanno per scoperta in un luogo che simuli contesti reali e sviluppi capacità metacognitive. Lo spazio modulare e polifunzionale favorirà l’alternarsi delle varie attività, contesti educativi sempre diversi e stili di apprendimento molteplici. La stampante e scanner 3D, i kit di robotica Lego WeDo interfacciati con Scratch, secondo l’approccio hands-on, renderanno l’atelier uno spazio tecnologico di esplorazione, manipolazione, programmazione e creatività. L’ambiente altamente flessibile, organizzato in 4 corners, incoraggerà tutti a realizzare in modo attivo, condiviso e partecipativo storie interattive ascoltate o ideate. In tal modo, i progetti dei bambini (personaggi, oggetti, ambienti…) prenderanno forma e si concretizzeranno in un autentico lavoro da makers.
Obiettivi
Promuovere gli elementi fondamentali per le basi della programmazione. Sviluppare il pensiero computazionale. Rafforzare capacità di risoluzione dei problemi. Stimolare interazione tra digitale e manuale. Promuovere esperienze di making e robotica educativa.
Tempi e
destinatari
Da gennaio a giugno in orario
extracurriculare
Alunni delle classi 1^C, 2^ F-G, 3^ A, 4^G-H, 5^ E-F della scuola primaria.
Docenti
interessati
Docenti curricolari
PROGETTO MUSICA
Descrizione
del
progetto
La realtà sonora e la musica sono parte integrante della vita dell’alunno. Una buona educazione musicale permette di esprimere liberamente la ricchezza multiforme del suo mondo interiore e contribuisce alla sua formazione ed alla sua crescita globale. Nella scuola dell’Infanzia sarà avviata una prima educazione al suono e la stimolazione acustica, che permetteranno al bambino di scoprire suoni e rumori della realtà circostante, di creare attività divertenti e di rappresentare fantasie a partire dall’evocazione prodotta dall’ascolto naturale. Nella scuola Primaria saranno dedicate alcune ore all’uso di uno strumento musicale e alla costituzione di un coro d’Istituto.
Obiettivi
- Sviluppare le capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente - Esprimere idee ed emozioni - Sviluppare l’immaginazione e la creatività - Potenziare le capacità comunicative - Accrescere la capacità di attenzione, concentrazione e memoria
Tempi e
destinatari
Da gennaio a giugno in orario curriculare ed extracurriculare
Alunni delle classi 1^ D-E, 2^ A-C, 3^ B, 5^ C, della scuola primaria
Docenti interessati
Docenti di classe e docenti esperti esterni
EDUCAZIONE FISICA/MUSICA
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 52
PROGETTO GIOCO MOVIMENTO E VITA
Descrizione
del
progetto
L'educazione motoria realizza le condizioni migliori per arricchire il repertorio degli schemi motori e posturali degli alunni e, attraverso il gioco-sport, diventa strumento efficace di socializzazione, sviluppo emotivo e intellettuale e, quindi, mezzo per realizzare la formazione integrale della personalità. Ogni attività proposta in questo progetto viene realizzata attraverso il coinvolgimento attivo e privilegiato di tutti i docenti ed in particolare degli insegnanti referenti per l’educazione motoria e termina con una manifestazione di fine anno che vede coinvolti tutti i plessi dell’Istituto. Tale manifestazione vuole rappresentare un’opportunità privilegiata di condivisione con famiglie, Enti e organizzazioni territoriali del percorso educativo realizzato. Inoltre il progetto prevede la partecipazione degli alunni delle classi 4^ e 5^ ai Giochi Sportivi Studenteschi promossi dal MIUR d’intesa e in collaborazione con il C.O.N.I. e in accordo con le Regioni,, gli EE.LL. e le altre istituzioni scolastiche.
Obiettivi
- Promuovere lo sviluppo delle capacità senso-percettive - Consolidare ed affinare gli schemi motori statici e dinamici - Concorrere allo sviluppo di comportamenti relazionali coerenti, in situazioni di gioco,
attraverso il rispetto delle regole nella loro molteplicità - Sviluppare la capacità di iniziative e soluzioni di situazioni/problema - Migliorare la sensibilità espressiva, la mimica, la gestualità
Tempi e
destinatari
Da marzo a giugno in orario extracurriculare Tutti gli alunni del Circolo
Docenti
interessati
Docenti curricolari, esperti delle associazioni sportive che collaborano con la scuola
In allegato si riporta il dettaglio delle varie classi e sezioni che partecipano a ciascun
progetto sia curriculare che extracurriculare. (All. n. 7)
6.2 Continuità educativa
PIANO D’INTERVENTO FINALIZZATO ALLA CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA - SCUOLA
PRIMARIA
La Scuola “GIRONDI” realizza una serie di iniziative mirate a favorire la continuità educativa
prevedendo tutte le azioni raccomandate a livello nazionale e locale.
Il progetto “Progetto continuità” ha come suo fondamento l’accoglienza dei nuovi alunni di
classe prima, da parte degli alunni di quinta, e dei bambini cinquenni della Scuola
dell’Infanzia, da parte degli alunni delle classi prime e quinte della Scuola Primaria.
LA FINALITA’ di tale progetto è:
- mitigare e far superare al meglio le ansie e le paure dei piccoli alunni, che caratterizzano il
passaggio tra i diversi ordini di Scuola, facendo conoscenza degli ambienti, dei docenti e di
altri alunni (di classe prima e quinta) che li possano rassicurare e traghettare nel nuovo
ACCOGLIENZA/CONTINUITÀ
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percorso scolastico;
- avere un approccio alla didattica curriculare più positivo e propositivo;
- disporre di elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata”, in vista della
formazione di classi il più possibile equi–eterogenee.
Quest’ultimo punto è anche uno dei Risultati attesi del PdM del nostro Istituto che porterà,
come Effetto positivo a lungo termine, alla diminuzione della varianza tra le classi.
Mentre come Effetto positivo a medio termine ha portato alla strutturazione di un documento
che rappresenta in termini concreti il processo di crescita culturale, morale, civile e affettiva
fatto dall’alunno.
OBIETTIVI
- Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola.
- Identificare percorsi curricolari continui relativamente ad aree di intervento educativo
comune.
- Favorire momenti di “collaborazione incrociata”, in classe, degli insegnanti dei due ordini di
scuola (scuola infanzia/scuola primaria), sulla base di specifici progetti.
- Promuovere momenti di incontro e attività in comune tra gli alunni degli anni “ponte”,
durante i quali gli alunni sperimentano le pratiche didattiche degli insegnanti dell'ordine
successivo.
- Garantire al bambino con difficoltà di apprendimento la continuità di intervento nel nuovo
ordine di scuola.
- Organizzare incontri docenti-genitori per creare condizioni favorevoli all’ingresso nella
scuola dell’infanzia/nella scuola primaria.
METODOLOGIA
A partire dalla Scuola dell'Infanzia vengono realizzate una serie di attività che favoriscono
l'inserimento graduale degli alunni nel nuovo contesto scolastico:
con momenti di incontro con i futuri insegnanti per la conoscenza dei nuovi ambienti didattici
e la presentazione del PTOF (Open Day 20/12 /2017 e 14/01/2018);
con lo svolgimento di attività educative comuni tra bambini cinquenni dell'Infanzia e della
classe prima della scuola Primaria
con il Progetto Accoglienza "Remigini", che si concretizza in una vera e propria festa,
durante la quale gli alunni delle classi quinte in uscita accolgono formalmente quelli in
entrata.
Si vuole creare un clima di accoglienza e familiarità con la Scuola Primaria, che possa essere
l’ambiente ideale per l’apprendimento e per la crescita degli alunni.
Allo scopo vengono utilizzate le aule didattiche, gli spazi comuni, la palestra e ci si avvale di
impianti audio, LIM, cartelloni e materiale di facile consumo.
Nello specifico, con il Progetto Accoglienza "Remigini" gli alunni sono accompagnati nella
memorizzazione di ritmi e canti e brevi dialoghi in maniera collettiva. Nelle singole classi,
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poi, viene rinforzato tale metodo.
Per le attività di apprendimento comuni l’approccio metodologico è quello dei lavori di gruppo
e dell’apprendimento attivo. Le insegnanti accompagnano gli alunni nella realizzazione del
progetto mettendoli in grado di esprimere al meglio le loro emozioni e potenzialità.
Gli alunni delle classi prime ed i cinquenni della scuola dell’Infanzia (non abituati a lunghi
tempi di attenzione/concentrazione nelle attività curriculari) hanno, così, un approccio più
soft al nuovo ordine di Scuola, fatto di canti, poesie, ritmi scanditi con il corpo, attività
condivise con altri alunni.
Negli anni si è riscontrato che, gli alunni, avendo vissuto un clima familiare e accogliente
nella scuola, hanno un approccio alla didattica curriculare più positivo e propositivo.
ATTIVITA’
Il progetto continuità prevede una serie di attività che si svolgeranno nel corso dell’anno
scolastico, come di seguito riportato:
Incontri tra insegnanti dell'Infanzia e della Primaria per scambio di informazioni utili alla
formazione delle classi;
Incontri tra insegnanti dell'Infanzia e della Primaria per definire le competenze in uscita e in
entrata;
Adozione di criteri comuni di verifica e di accertamento delle competenze per una
valutazione coerente e unitaria dell’alunno;
Visita della Scuola Primaria da parte dei bambini dell'Infanzia: una serie di incontri di
conoscenza degli ambienti accompagna tutti gli alunni nei passaggi da un grado scolastico
all' altro; l’azione viene supportata da iniziative di informazione rivolte ai genitori;
Attività educative per i bambini dell'Infanzia con insegnanti della Primaria: le insegnanti di
scuola primaria organizzano attività e momenti di convivialità, volti all’inserimento del futuro
alunno in un ambiente a lui il più familiare possibile;
Attività educative comuni tra bambini dell'Infanzia e della Primaria: progettazione e
realizzazione di unità di apprendimento comuni tra gli alunni di 5 anni della scuola
dell'Infanzia e gli alunni delle classi prime della scuola Primaria (per quest’anno 2017/18 il
tema è “Cappuccetto e il lupo a Scuola”: con la lettura di una storia in comune,
drammatizzazione, realizzazione di schede e attività grafico-manipolative, canti e giochi
didattici).
Trasmissione dall'Infanzia alla Primaria di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli
studenti:
documento che rappresenta il processo di crescita culturale, morale, civile e affettiva fatto
dall’alunno con la certificazione delle competenze in uscita.
Calendarizzazione attività
- Prove per la festa dei Remigini: durante il mese di ottobre 2017 nella palestra di entrambe
i plessi.
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- Festa dei Remigini: sabato 21 ottobre 2017 ore 8,30 plesso Di bari; ore 11,00 plesso
Zanardelli.
- Prove strutturate comuni per alunni cinquenni Infanzia, tutti i plessi (le prove durano
quattro giorni con la somministrazione di 1 scheda al giorno):
Prove iniziali: 23-26 Ottobre 2017
Prove intermedie: 19-22 Febbraio 2018
Prove finali: 7-10 Maggio 2018
- Attività di collaborazione incrociata sulla base di specifici progetti (cinquenni Infanzia e
classi prime)
Collodi + Inf. Zanardelli presso plesso Zanardelli; Inf. Di Bari presso plesso Di Bari
1° incontro: presentazione progetto agli alunni “Cappuccetto e il lupo a Scuola”, lettura
racconto ed attività grafico pittorica;
2° incontro: restituzione del racconto da parte degli alunni, sua rielaborazione tramite
schede, breve drammatizzazione, o canto/poesia;
3° incontro: realizzazione piccolo manufatto, o libro attività, canto e saluti finali.
Infanzia Collodi con
1^A + 1^B + 1^C
Zanardelli
- febbraio 2018
- marzo 2018
- aprile 2018
- maggio 2018
11,00-
12,00
Infanzia Di Bari con
+ 1^F+ 1^G + 1^H+
1^I Di Bari
- febbraio 2018
- marzo 2018
- aprile 2018
- maggio 2018
11,00-
12,00
Infanzia Zanardelli sez. G
- sez. H
con 1^D+ 1^E
Zanardelli
- febbraio 2018
- marzo 2018
- aprile 2018
- maggio 2018
11,00-
12,00
- Visita della scuola primaria da parte dei bambini dell'infanzia e attività educative per i
bambini dell'infanzia con insegnanti della primaria (classi quinte e future insegnanti che
realizzano un momento di accoglienza)
Giovedì 24 maggio 2018
Collodi sez. Gialla + Rossa alunni =>
5^A
11,00-
12,00
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Collodi sez. Verde alunni => 5^B
Plesso Di Bari Sez. A alunni => 5^H
Plesso Di Bari Sez. C alunni => 5^E
Plesso Di Bari Sez. F alunni => 5^G
Plesso Di Bari Sez. B+D+E alunni => 5^F
Venerdì 25 maggio 2018
Infanzia Zanardelli sez. G + H alunni =>
5^C- 5^D
11,00-
12,00
- Elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata”, in vista della formazione
di classi il più possibile equi–eterogenee. Fine maggio 2018
MODALITA’ E STRUMENTI DI VERIFICA
Il progetto si svolge in orario curriculare durante tutto l’anno scolastico e prevede:
- Incontri preliminari di coordinamento e strutturazione del progetto con le insegnanti;
- Preparazione e memorizzazione di canti, poesie e filastrocche e brevi dialoghi;
- Realizzazione di unità di apprendimento comuni, con le fiabe come sfondo integratore
(classi prime e cinquenni);
- Organizzazione della “Festa dei Remigini” (classi prime e quinte);
- Realizzazione di manufatti da parte degli alunni come oggetto di scambio/ricordo delle
attività svolte insieme;
- Accoglienza in classe con attività ludiche e didattiche da parte degli alunni ed insegnanti
delle classi quinte.
Le classi prime e quinte si incontrano nelle classi e in palestra (secondo una
calendarizzazione prestabilita: tre volte a settimana per due ore, per tutto il mese di
ottobre), per organizzare la “Festa dei Remigini”.
Le classi prime e i cinquenni della Scuola dell’Infanzia si incontrano nelle classi della scuola
Primaria e negli spazi comuni (secondo una calendarizzazione prestabilita: per circa due ore,
a scadenza mensile da marzo a maggio), per realizzare unità di apprendimento comuni.
Le classi quinte e i cinquenni della Scuola dell’Infanzia si incontrano nelle classi della scuola
Primaria a maggio per condividere dei momenti di apprendimento/gioco.
Il concetto di accoglienza ha come statuto epistemologico l’interdisciplinarietà, per cui sono
state coinvolte tutte le insegnanti della scuola dell’Infanzia e quelle della Primaria (classi
prime e quinte) a prescindere dalla disciplina insegnata.
Il progetto prevede il monitoraggio in itinere che consente alle insegnanti di fare il punto
della situazione sullo svolgimento dell’attività e permette di ricalibrare la tempistica dello
stesso secondo i ritmi degli alunni.
Come Indicatori di monitoraggio abbiamo adottato criteri comuni di verifica per
l’accertamento delle competenze in uscita degli alunni della scuola dell’Infanzia.
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L’accertamento delle competenze in uscita degli alunni si esplica con la somministrazione di
schede verifica comuni, e relativa compilazione di una griglia di osservazione, e la
trasmissione dall'infanzia alla Primaria di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli
studenti e scambio di informazioni utili alla formazione delle classi.
PIANO D’INTERVENTO FINALIZZATO ALLA CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO
La Scuola “GIRONDI” realizza una serie di iniziative mirate a favorire la continuità educativa
tra scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado prevedendo tutte le azioni raccomandate a
livello nazionale e locale.
LA FINALITA’ di tale progetto è:
- mitigare e far superare al meglio le ansie e le paure, che caratterizzano il passaggio tra i
diversi ordini di Scuola, facendo conoscenza degli ambienti, dei docenti e di altri alunni del
nuovo percorso scolastico;
- avere un approccio alla didattica curriculare più positivo e propositivo;
- favorire continuità nelle performance scolastiche;
- fornire elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in uscita”, per evitare la
concentrazione di casi problematici nelle classi e poter organizzare al meglio la didattica;
- mantenere i contatti con le diverse Istituzioni scolastiche per raccogliere informazioni sui
risultati a distanza dei nostri alunni “in uscita”.
Sono state accolte le proposte pervenuteci dalle varie Scuole; valutate, con le insegnati di
classe, la fattibilità e la possibilità di partecipazione alle varie proposte laboratoriali;
organizzata e gestita la partecipazione ai vari eventi e concorsi; operata la raccolta e la
trasmissione dei dati e delle informazioni relative agli alunni coinvolti nel passaggio ai
successivi ordini di Scuola.
In particolare la Scuola Secondaria di I grado “De Nittis” ha progettato svariati laboratori in
orario pomeridiano (Tecnica…mente, Corpo-movimento e sport, Scacco al Re, Scrittori in
classe sul web, Lab. di scienze sperimentali, Corsi di inglese, francese, arte e musica) ed un
premio letterario: “Scrivi e ti passo il testimone”.
La Scuola Secondaria di 1° grado “Moro” ha presentato il suo PTOF ai nostri alunni nei due
plessi.
La Scuola Secondaria di I grado “Fieramosca” ha presentato, nell’ambito del Progetto
Continuità, un largo ventaglio di proposte/progetti e numerosi laboratori da realizzare in
orario pomeridiano presso la suddetta scuola; mentre altri laboratori antimeridiani sono stati
previsti, per i nostri alunni, dalle insegnanti di scuola secondaria presso la nostra scuola.
A fine anno scolastico ci sarà un incontro tra insegnanti della Scuola Secondaria e della
Primaria per il passaggio di informazioni sugli alunni in uscita.
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OBIETTIVI
- Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola.
- Far superare i timori legati al passaggio ad un altro ordine di scuola.
- Identificare percorsi curricolari continui relativamente ad aree di intervento educativo
comune.
- Favorire momenti di “collaborazione incrociata”, in classe, degli insegnanti dei due ordini di
scuola sulla base di specifici progetti.
- Promuovere momenti di incontro e attività in comune, durante i quali gli alunni
sperimentano le pratiche didattiche degli insegnanti dell'ordine successivo.
- Garantire al bambino con difficoltà di apprendimento la continuità di intervento nel nuovo
ordine di scuola.
- Organizzare incontri tra docenti dei due ordini di scuola per creare condizioni favorevoli
all’ingresso nella scuola Secondaria.
Calendarizzazione attività
Il progetto si svolgerà da ottobre 2017 a gennaio 2018, secondo una calendarizzazione
proposta dalle varie Istituzioni scolastiche tempestivamente condivisa con docenti, famiglie e
alunni.
A giugno è previsto il passaggio della documentazione degli alunni e gli incontri informativi
con le docenti della scuola secondaria.
ATTIVITA’
Al fine di superare differenze nella pratica didattica, la nostra Scuola favorisce le
progettualità finalizzate alla realizzazione di un curricolo verticale.
A tale scopo i nostri docenti sono sollecitati a partecipare ad attività didattico-laboratoriali
con docenti della scuola Secondaria di I grado (in particolare con quelli della scuola
Fieramosca, dove si iscriverà il 96% dei nostri alunni).
Nello specifico i laboratori scelti dai nostri docenti:
- ceramica per gli alunni con disabilità;
-5^ A-B- C-D: favolando con il PC;
- 5^E-F: Coding;
- 5^ G-H: educazione alimentare.
Le nostre classi sono state invitate dalla scuola Secondaria di I grado “Fieramosca” a
partecipare a lezioni- concerto, per conoscere gli strumenti materia di studio e le classi
dell’indirizzo musicale.
Infine, è stato proposto un corso di inglese con certificazione finale, con costi a carico dei
genitori.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VERIFICA
Il progetto si svolge in orario curriculare e prevede:
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- Incontri preliminari di coordinamento e strutturazione dei progetti/laboratori con le
insegnanti della scuola Secondaria;
- Realizzazione di progetti/laboratori comuni, con le insegnanti della scuola Secondaria;
- partecipare a lezioni- concerto, per conoscere gli strumenti materia di studio e le classi
dell’indirizzo musicale;
- Realizzazione di manufatti in ceramica da parte degli alunni disabili;
- Trasmissione di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli studenti: documento
che rappresenta il processo di crescita culturale, morale, civile e affettiva fatto dall’alunno
con la certificazione delle competenze in uscita.
Il progetto prevede il monitoraggio a distanza con la raccolta delle informazioni sugli scrutini
finali alla fine del primo anno, con l’analisi dei dati INVALSI alla fine del terzo anno.
Ciò consente alle insegnanti di fare il punto della situazione sullo svolgimento dell’attività
didattica messa in atto e permette, eventualmente, di ricalibrare la stessa.
PROGETTO AREA A RISCHIO: INSIEME PER CRESCERE
Descrizione del
progetto
Il progetto è coerente con le scelte formative del PTOF nella misura in cui la nostra Istituzione scolastica si pone come traguardi prioritari l’innalzamento del livello di istruzione e di competenza con particolare riferimento all’Italiano e alla Matematica, nonché il miglioramento delle competenze chiave di Cittadinanza e Costituzione. I suddetti traguardi costituiscono i cardini portanti del Piano di Miglioramento del Circolo. Inoltre il Progetto ha connessioni con progetti curriculari ed extracurriculari già in essere nella scuola: Progetto di Recupero/Consolidamento delle abilità Linguistiche e Logico-Matematiche; promuove azioni finalizzate a prevenire la disaffezione, a rimotivare e ad innalzare il livello qualitativo delle prestazioni scolastiche sperimentando modalità di espressione, di comunicazione e di apprendimento che siano gratificanti per gli alunni.
Obiettivi
Favorire il successo scolastico e garantire la permanenza entro i percorsi di istruzione promuovendo strategie didattiche attive, accoglienti finalizzate a migliorare le competenze irrinunciabili e a dare sostegno a quelle informali e non formali e a valorizzare le potenzialità di ogni alunno.
Potenziare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni con particolare riferimento all’Italiano e alla Matematica, utilizzando metodologie didattiche innovative a carattere inclusivo che prevedono un uso più frequente dei laboratori.
Potenziare l’autostima e la motivazione. Potenziare le capacità metacognitive.
Tempi e
destinatari
Da ottobre a novembre in orario extracurriculare
Alunni delle classi 3^, 4^, 5^ della Scuola Primaria
Docenti
interessati
Docenti curricolari
INCLUSIONE
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6.3 Diritti a scuola Il profilo della nostra realtà scolastica appare oggi ricco, eterogeneo, speciale e richiede a
gran voce il passaggio ad una visione prospettica attenta alla diversità di tutti i vissuti
presenti in classe. Questo presuppone un fare didattica che crei nuove trame di interazioni
con e tra alunni e insegnanti e che metta in campo apposite metodologie, risorse e linguaggi
per leggere la complessità.
Il progetto ”Diritti a scuola”, P.O.R. PUGLIA FESR-FSE 2014 – 2020, muove le premesse da
una didattica orientativa, che centralizza e soggettivizza l’apprendimento e si pone come
scopo lo sviluppo di quelle che nelle “Indicazioni nazionali” vengono definite “competenze
chiave di cittadinanza”: la comunicazione nella madre lingua; in lingua straniera; la
conoscenza matematica e scientifica; le competenze digitali; quelle sociali e critiche
(cooperare, le regole, lo spirito di iniziativa); la capacità di pianificare e di espressione
culturale e , infine, imparare ad imparare.
Attraverso i moduli di Italiano, Matematica, Inglese, Informatica ci si propone di fornire agli
alunni in difficoltà di apprendimento e relazionali o provenienti da famiglie con problematiche
socio-economiche, esperienze di approfondimento e consolidamento delle abilità legate alle
diverse discipline, con lo sfondo trasversale delle competenze chiave di cittadinanza succitate.
In relazione alle scelte metodologiche, il modello teorico di riferimento sarà la ricerca-azione,
quello applicativo guarderà alle esperienze già in atto nel Circolo e così sintetizzabili:
cooperative learning, peer education, learning by doing, scaffolding cognitivo, didattica per
problemi, eduntainment, strategie metacognitive per riflettere sui propri processi mentali e
approdare alla creazione di un proprio metodo di studio. Particolare attenzione sarà rivolta alla
didattica laboratoriale, assumendola come forma prevalente di mediazione e ri-mediazione
culturale. L’idea di laboratorio che sarà sviluppata tenderà essenzialmente a prescindere da
“lezioni frontali” omologanti nei tempi e nelle attività, per tendere a situazioni di ins-
apprendimento fortemente problematizzanti, in cui l’alunno opera e sperimenta
concretamente, soggetto attivo del proprio percorso di formazione. Si avranno così ambienti
di apprendimento adeguati e stimolanti sul piano motivazionale.
Un discorso a parte merita il modulo “English and Tinkering” che si rivolge ai bambini di 4 e 5
anni della Scuola dell’Infanzia del nostro Circolo. Attraverso attività a classi aperte, si mira a
favorire un primo approccio alla lingua straniera, considerato che sin dalla più tenera età, i
bambini, se opportunamente sollecitati, sono in grado di acquisire competenze linguistiche
comunicative a lungo termine. Senza trascurare l’importanza che l'apprendimento precoce di
una lingua straniera riveste nell'odierna realtà multiculturale e di forti movimenti migratori,
come veicolo di conoscenza di altre culture, favorendo apertura e rispetto verso le stesse.
L’adesione al progetto “Diritti a Scuola” porta in sé la possibilità di avere uno spazio di ascolto,
interno all'istituzione, al fine di migliorare il benessere psicologico di tutte le persone che, a
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 61
vario titolo, abitano il mondo della scuola. L’attività di intervento dell’esperto sarà finalizzata a
ri-orientare gli alunni in difficoltà, ad affiancare i docenti nell’affrontare problematiche
personali e professionali e a fornire ai genitori un canale privilegiato di comunicazione con il
mondo della scuola. Oltre alla figura dello psicologo, sarà possibile usufruire degli interventi di
un esperto per contrastare e prevenire il fenomeno del bullismo e della sua evoluzione più
subdola e pericolosa: il cyberbullismo.
Da ultimo il progetto in parola offre la possibilità di programmare percorsi di formazione per
sostenere una professionalità, quella docente, che deve continuamente alimentarsi e
autenticarsi attingendo al sapere pedagogico-didattico.
I temi individuati dal Collegio, in ossequio alla coerenza con il PTOF e i risultati emersi dal
Piano di Miglioramento, sono finalizzati a sfruttare le opportunità offerte dalle metodologie
innovative e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e
valutare.
6.4 Inclusione “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama
delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello
svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei
Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono
comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi
specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.” – Direttiva
Ministeriale 27 dicembre 2012
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono
rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per
esprimere al meglio le proprie potenzialità. Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale
il nostro Istituto propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con
bisogni educativi speciali, offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura
l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto
scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. La nostra realtà
scolastica accoglie da una parte alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio,
con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psicosociale dei figli; dall’altra si trova ad
operare anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale. I B.E.S. (alunni con
Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque: alunni con disabilità;
alunni con disturbi evolutivi specifici e alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico,
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 62
culturale. Il nostro istituto opera per il potenziamento dell’inclusione e del diritto allo studio
di questi alunni attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari. Come previsto dalla C.M. n. 8 del 6/03/2013 del
MIUR la nostra scuola ha costituito al suo interno il GRUPPO DI LAVORO PER L‟INCLUSIONE
(G.L.I.) che ha elaborato il PIANO ANNUALE PER L‟INCLUSIVITÀ (P.A.I.) riferito a tutti gli
alunni certificati B.E.S. (Allegato n. 9).
Al fine di garantire il successo formativo degli alunni con BES vengono predisposti degli
interventi specialistici facendo riferimento alla globalità delle sfere bio-psico-sociali.
In particolare, per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) gli insegnanti
adottano una didattica individualizzata e personalizzata mediante l’uso di misure
compensative e dispensative utili a garantire all’alunno l’accesso all’apprendimento. Tali
interventi vengono concordati con la famiglia attraverso la stesura del PDP (Piano Didattico
Personalizzato), così come dispone la normativa vigente (L170/2010, decreto ministeriale
n°5669 del 12/07/2011).
Per meglio coordinare le azioni in favore degli alunni con DSA e promuovere la piena
collaborazione fra scuola-famiglia, la scuola ha definito un protocollo che costituisce la linea
guida per l’accoglienza, l’inserimento ottimale e l’intervento con gli alunni che presentano
Disturbi Specifici di Apprendimento.
Inoltre, la scuola, consapevole che l’aggiornamento e la formazione siano da ritenersi
fondamentali, ha negli ultimi anni promosso iniziative e corsi di formazione e autoformazione
per i docenti finalizzati alla conoscenza della normativa vigente e delle buone prassi da
adottare.
A tal proposito è stato attivato il progetto "Star bene a scuola” finalizzato a creare un
ambiente scolastico favorevole alla crescita integrale della persona, offrire un servizio
educativo di qualità, affrontare situazioni particolari che ostacolano il benessere scolastico
dei bambini.
PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI BES: DISABILI
Per costruire un contesto inclusivo il VI Circolo “R. Girondi” ha elaborato il PAI e adottato un
Protocollo di Accoglienza.
Il protocollo contiene informazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l’inclusione e
consente di rispondere alle disposizioni normative.
Il Protocollo di Accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere:
• amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica
della completezza del fascicolo personale degli alunni);
• comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della
nuova scuola);
• educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 63
pedagogica e didattica);
• sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio).
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
Fasi di attuazione del Protocollo
Legge 104/92
● Iscrizione
● Preaccoglienza
● Raccolta dati
● Accoglienza
● Inserimento
● Progettazione Integrazione Didattica
● Piano Dinamico Funzionale
● GLHO
● Piano Educativo Individualizzato
● Verifiche e valutazione
Iscrizione Modalità
Tempi
Attività della famiglia
Attività della scuola
Attività di altri enti (Scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Entro il termine stabilito da norme ministeriali (di solito entro febbraio)
Insieme con l’alunno, visita la scuola per averne un primo contatto conoscitivo. Procede successivamente con l’iscrizione dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile in segreteria. Fa pervenire alla scuola, entro breve tempo, la certificazione attestante la Diagnosi Clinica. Segnala particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l'autonomia…) Dà il consenso per la richiesta dell’insegnante di sostegno.
La scuola acquisisce: Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale. La segreteria apre un fascicolo personale relativo all’alunno. Definisce il numero di ore di sostegno didattico necessario all’alunno. In caso di particolari problematiche, richiede maggiori risorse da attribuire all’alunno. Redige l’allegato H con il numero di ore richieste per il sostegno.
Acquisire le direttive dell’USP al fine di definire le richieste per il sostegno didattico.
Preaccoglienza
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 64
Conoscenza dell’ambiente scolastico
Tempi Attività della famiglia
Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Dopo l’iscrizione (uno o più incontri)
Partecipa alle attività di accoglienza organizzate dalla scuola.
Organizza la visita dell’edificio scolastico. Scuola di provenienza e scuola di accoglienza progettano attività comuni che coinvolgeranno il team docenti e personale ATA delle scuole di provenienza e di destinazione. Contatta la famiglia per le attività di accoglienza.
Informazioni sull’alunno
Tempi Attività della famiglia
Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Febbraio -Giugno
Incontri presso la scuola per dare tutte le informazioni utili ai fini dell’inserimento dello alunno nella nuova realtà scolastica.
Raccolta informazioni riguardo:obiettivi prefissati raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità sviluppate e modalità relazionali.
Incontro con operatori sanitari ASL Incontro con operatori scolastici della scuola di provenienza
Fine anno scolastico
Richiesta all’Ente locale ove necessario, di assistenza specialistica di base e alla comunicazione. Trasporti e/o esigenze particolari
Definizione delle richieste.
Accoglienza Condivisione delle informazioni
Tempi Attività Persone coinvolte Settembre,
Presentazione del caso a tutti gli insegnanti della sezione,
Insegnanti di sezione, del
prima del team, educatore, assistente alla comunicazione e team e di sostegno, gruppo di dell’inizio delle all’autonomia; lettura della Diagnosi funzionale, della lavoro handicap/referente lezioni relazione finale, dell’eventuale progetto continuità, delle sostegno, educatore,
indicazioni emerse negli incontri di pre-conoscenza assistente.
Inserimento Analisi della situazione iniziale
Tempi Attività Persone coinvolte Settembre, primo periodo di frequenza
Dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità, avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori dell’alunno o di personale competente, al fine di favorire rapporti paritetici.
Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti esterni E‟ possibile che sia necessaria la consulenza tempestiva degli specialisti della ASL per problematiche particolari. Interessamento del Comune e dei Servizi sociali nel caso in cui l’alunno iscritto non frequenti le lezioni.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 65
Fino a metà ottobre
La famiglia si confronterà con la scuola per analizzare le reazioni dell’alunno alle attività proposte (osservazioni tramite colloquio). Comunicherà alla scuola ed agli specialisti delle ASL cambiamenti significativi. Test di valutazione d’ingresso I docenti avranno cura di somministrare test di valutazione liberi, sistematici e guidati al fine di acquisire le reali potenzialità dell’alunno sui singoli assi di sviluppo. Osservazione dei comportamenti e delle prestazioni Osservazione dei comportamenti e delle prestazioni
Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti esterni
Progettazione integrazione didattica obiettivi – strategie- attività Tempi Attività Persone coinvolte Ottobre Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di sviluppo o
aree di apprendimento, all’interno e all’esterno del gruppo classe; incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi del “Profilo Dinamico Funzionale” e, dove necessario, sua modifica; in sede di incontro, presentazione del “Progetto Educativo Individualizzato” e discussione con gli esperti e la famiglia degli obiettivi a breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.; messa in atto di tutte le attività e strategie per l’integrazione dell’alunno all’interno della classe, secondo le indicazioni del P.E.I.
Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, genitori o esperti esterni
Piano dinamico funzionale DF e PDF
Tempi Attività della famiglia
Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Da effettuarsi ogni nuovo ciclo scolastico. Redazione di una prima revisione entro
il primo GLHO
Partecipa alla stesura e sottoscrive il
PDF.
Diagnosi funzionale La scuola, nel caso la DF non fosse aggiornata, su indicazione del docente di sostegno e per il tramite del referente del sostegno stesso, comunicherà alla ASL di provvedere all’aggiornamento della DF stessa. Profilo Dinamico Funzionale Il consiglio di classe, le insegnanti della sezione e del team sulla base della DF e delle osservazioni sistematiche iniziali, redige una bozza del profilo dinamico funzionale. Si noti che nel caso la DF fosse redatta secondo il protocollo ICF-CY, il PDF di fatto confluisce nelle indicazioni della DF stessa.
Gli specialisti della ASL aggiornano la Diagnosi funzionale. Secondo le nuove normative detta diagnosi deve seguire il protocollo ICF-CY (nei casi di alunni) nel quale sono evidenziate le funzionalità della persona in relazione del contesto in cui opera e degli eventuali facilitatori / ostacoli. L‟ ASL competente avrà cura di revisionare la bozza di PDF elaborato dagli insegnanti di sezione e/o di team eliminando e/o integrando le parti scorrette
GLHO Gruppo di lavoro operativo sull’handicap
Tempi Attività della famiglia Attività della scuola Attività di altri enti
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 66
Ottobre - Novembre
Proposte ai fini del progetto di vita dell’alunno. Nel caso di adozione della programmazione differenziata (P.E.I.) i genitori si impegnano a sottoscrivere l’adozione della suddetta programmazione.
Programmazione didattica I docenti di sezione e/o del team di concerto con gli specialisti della ASL, i genitori e gli altri operatori del gruppo di lavoro, preso atto delle direttive del PDF, decidono la scelta del tipo di programmazione da adottare tra: programmazione didattica curricolare con obiettivi minimi - programmazione differenziata
Specialisti ASL forniscono indicazioni di al fine di individuare e scegliere al meglio la tipologia di programmazione da adottare.
Piano Educativo Individualizzato
PEI Tempi
Attività della famiglia
Attività della scuola
Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Periodo immediatamente successivo al GLHO
Se il piano adottato è di tipo differenziato (P.E.I.), i genitori danno assenso formale sottoscrivono lo stesso entro un termine fissato.
Redazione del piano educativo Il docente di sostegno, responsabile della redazione del documento, di concerto con i docenti del team e/o di sezione e del team, in riferimento alle decisioni adottate nel GLHO, redige il PEI.
Verifiche e valutazione
Intermedia e finale Tempi
Attività della famiglia
Attività della scuola
Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP)
Fine primo quadrimestre
Comunicazione di eventuali nuove necessità dell’alunno
Convocazione GLHO Verifica ed eventuale rimodulazione del piano educativo progettato. Adozione di eventuali nuove proposte
Revisione eventuale della Diagnosi funzionale da parte degli specialisti della ASL
Fine anno scolastico
Insegnanti di sezione e del team Verifica analisi dei risultati ottenuti. Redazione della relazione finale sull’esecuzione del PEI
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Documentazione alunni diversabili
Diagnosi funzionale Descrive i livelli di funzionalità raggiunti dall’alunno certificato
Servizio di Neuropsichiatria infantile
All’atto della prima segnalazione. Deve essere aggiornata a ogni passaggio da un ordine all’altro di scuola
Profilo dinamico funzionale Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo. didattico e socioaffettivo (in base alle linee guida degli accordi di programma)
Operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art.12 commi 5° e 6° della L.104/92)
Viene aggiornata alla fine della Scuola d’infanzia, nella classe III primaria e III secondaria di primo grado (per l’orientamento) e durante la Scuola Secondaria di secondo grado (comma 8 dell‟art.12 della legge n.104 del 1992)
Piano educativo individualizzato E‟ il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno; è un ausilio al progetto di vita. predisposto per l’alunno disabile; mira a evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Deve essere valutato in itinere ed eventualmente modificato
Docente di sostegno, docenti curricolari in collaborazione con gli operatori socio sanitari dell’ASL, genitori dell’alunno.
Formulato entro fine ottobre e aggiornato eventualmente in itinere
Relazione finale raccoglie tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante
Docente di sostegno e curricolari
Fine primo quadrimestre e fine anno scolastico
PROTOCOLLO ALUNNI CON DSA Sin dal 2004 le Indicazioni ministeriali riferite ad alunni con DSA certificati (dislessia,
disgrafia, etc.) hanno richiesto a tutti i docenti di predisporre specifiche misure di azione
didattica individualizzata (cfr. Note ministeriali nn. 4099/04, 26/05, 1787/05 e successive
circolari e ordinanze in tema di esami di stato, sino al DPR 122/09). In tale ambito è
recentemente intervenuta la Legge n. 170/10 per la cui piena attuazione didattica è stato
emanato il decreto ministeriale n°5669 del 12/07/2011. Tale legge dispone che le istituzioni
scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” attraverso
la stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato).
Fasi di attuazione del Protocollo
Legge 170/2010
● Iscrizione
● Acquisizione della segnalazione specialistica
● Comunicazioni
● Stesura e sottoscrizione del PDP
● Valutazione intermedia e finale.
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Iscrizione Tempi Attività della famiglia Attività della scuola Soggetti coinvolti
Entro il termine stabilito da norme ministeriali (di solito entro febbraio)
Insieme con l’alunno, può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. Procede successivamente con l’iscrizione dell’alunno. La famiglia deve, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi del medico specialista.
La Scuola acquisisce: -Diagnosi del medico specialista. Apertura di un fascicolo personale da parte della segreteria.
Dirigente scolastico Docenti del team Referente D.S.A. Famiglia Segreteria didattica.
Acquisizione della segnalazione specialistica
Tempi Attività della famiglia Attività della scuola Soggetti coinvolti
Al momento dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre o al massimo all’inizio del Secondo quadrimestre
La famiglia presenta la certificazione specialistica entro il mese di novembre presenta il modulo per la richiesta del Piano Didattico Personalizzato
Stesura del Piano Didattico Personalizzato, integrazione alla programmazione della classe e del singolo docente
Dirigente Scolastico Referente D.S.A. Docenti del team Famiglia Segreteria didattica
Stesura e sottoscrizione del piano didattico personalizzato (PDP)
Tempi Attività della famiglia
Attività della scuola Soggetti coinvolti
Inizio anno scolastico Il referente D.S.A informa il team docenti della classe sull’argomento: -fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica; -fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; -presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche) compensative.
Referente D.S.A. Team docenti.
Settembre-ottobre Il referente DSA, in occasione dei primi incontri con il team presenta il caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.)
Referente D.S.A. Team docenti
Novembre I docenti del team stilano il P.D.P. in cui avranno cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegheranno al proprio piano di lavoro della classe.
Referente D.S.A. Team docenti
Subito dopo l’approvazione del P.D.P di novembre
Visione e accettazione del P.D.P. Sottoscrizione del P.D.P.
Il P.D.P. una volta redatto, va presentato alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia. Il referente DSA lo farà poi controfirmare da tutti i componenti e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il referente DSA convocherà le insegnanti del team e seguirà la procedura sopra illustrata.
Referente D.S.A. Team docenti Famiglia Segreteria
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 69
Valutazione intermedia e finale Tempi Attività della
famiglia Attività della scuola Soggetti coinvolti
Fine primo e secondo quadrimestre
Nel corso dell’intero anno scolastico
Verifica dei risultati ottenuti La scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà (art. 3 comma 2). In particolare alla scheda di valutazione del primo quadrimestre, e del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.
Referente D.S.A. Team docenti
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DEVE CONTENERE:
1. dati relativi all’alunno;
2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali;
3. caratteristiche comportamentali;
4. modalità del processo di apprendimento;
5. misure dispensative;
6. strumenti compensativi;
7. modalità di verifica e criteri di valutazione;
8. accordi con la famiglia/studente;
9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti e
genitori.
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono
o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitari. Ogni insegnante indicherà gli
strumenti compensativi, di cui usufruirà lo studente, in base alle indicazioni cliniche
contenute nella diagnosi e alla reale necessità dell’alunno; tra i più noti indichiamo:
- computer con controllo sintattico ed ortografico,
- sintesi vocale,
- tavola delle coniugazioni verbali,
- tabella delle misure e delle formule geometriche,
- tavola pitagorica,
- calcolatrice,
- registratore,
- enciclopedia informatica multimediale su cd rom,
- audiolibri,
- testi scolastici con allegato cd rom,
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 70
- testi in format,
- scanner,
- lavagna LIM (lavagna interattiva multimediale). Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere
alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose.
Pertanto, a seconda dei casi si dovranno:
- privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di abilità;
- prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa;
- considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
- dispensa dal prendere appunti e scrivere sotto dettatura, copiare dalla lavagna.
- dispensa dallo studio mnemonico di formule, definizioni,
- tempi aggiuntivi, una quota del 30% in più” e di una “adeguata riduzione del carico di lavoro”….
Valutazione
La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve
essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici adottati durante l'anno scolastico ed
evidenziati nel PDP”. (Decreto Attuativo 5669 art 6).
COSA FARE CHI FA
- Identificazione di alunni con problematiche riconducibili a DSA - Attività di recupero mirato
Insegnanti della classe
- Segnalazione alla famiglia delle persistenti difficoltà nonostante gli interventi di recupero mirato
Insegnanti della classe
- Richiesta di valutazione presso il Servizio Sanitario Nazionale o strutture accreditate
Famiglia Servizi sanitari
- Consegna della certificazione diagnostica all’ufficio di segreteria, qualora sia consegnata solo la certificazione si sollecita la famiglia a far richiesta presso lo specialista del rilascio della relazione completa.
Famiglia
- Acquisizione della documentazione, congiuntamente al modello firmato dai genitori per il trattamento dei dati personali trattandosi di dati sensibili, - inserimento nel fascicolo personale dell’alunno dopo averla protocollata, - istituzione di un anagrafe scolastico, comunicazione al Dirigente scolastico e al referente DSA
Ufficio di segreteria area alunni
- Informazioni circa le disposizioni normative vigenti. Indicazioni di base su strumenti compensativi e dispensativi e PDP
Referente DSA
- incontro con le famiglie degli alunni DSA Dirigente scolastico, referente DSA, docenti del consiglio di classe
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 71
- PDP: stesura, monitoraggio e valutazione Dirigente scolastico, referente DSA, docenti del consiglio di classe
PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI BES-SVANTAGGIO
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la relativa Circolare n.8 del 6 marzo 2016,
hanno esteso anche agli alunni in situazione di svantaggio sia il principio della
personalizzazione didattica, sia il ricorso a strumenti compensativi e/o dispensativi, previsti
per i DSA.
La nostra comunità scolastica, consapevole che le situazioni di svantaggio, sia pur
temporanee, possono compromettere il regolare e positivo svolgimento del percorso
scolastico e formativo, mette in atto una serie di interventi in favore di questi alunni, che
così si possono sintetizzare:
Tempi Attività della Famiglia
Attività della Scuola Soggetti coinvolti
Settembre -Ottobre
Rilevazione dello svantaggio sulla base di osservazioni relative agli aspetti cognitivi, relazionali, socio-economico-familiari, il team docente individua l’alunno in situazione di svantaggio
Team docenti
Metà Ottobre
Comunicazione al referente BES-svantaggio Il team docente comunica al referente BES- svantaggio, i risultati dell’osservazione, il nominativo dell’alunno e se quest’ultimo necessita di un piano didattico personalizzato o PDP. Anche il Consiglio di interclasse viene messo al corrente della situazione. Il segretario del Consiglio di interclasse riporta a verbale.
Referente Svantaggio
Team docenti
Ottobre- Novembre
Incontro docenti Nel caso in cui si è deciso di stilare il PDP, il team docente, e se necessario il referente Bes e il Dirigente, incontrano la famiglia dell’alunno per informarla dei bisogni rilevati dai docenti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una seria e fattiva collaborazione con la scuola
Referente Svantaggio. Team docenti
Famiglia
Novembre Visione e accettazione del P.D.P.
Sottoscrizione del P.D.P.
In accordo con la famiglia, vengono individuate le modalità e le strategie specifiche adeguate alle capacità e soprattutto ai bisogni dell’alunno, per favorire il pieno sviluppo delle sue potenzialità. Sulla base di questo viene redatto il PDP che tutte le parti coinvolte sottoscrivono.
Team docenti Famiglia
Valutazione intermedia e finale
Tempi Attività della famiglia
Attività della scuola Soggetti coinvolti
Fine primo e secondo quadrimestre
Nel corso dell’intero anno scolastico
Verifica dei risultati ottenuti La scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà). In particolare alla scheda di valutazione del primo quadrimestre, e del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.
Referente Svantaggio Team docenti
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 72
6.5 Insegnamento della Religione Cattolica e dell’attività alternativa La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica viene
esercitata dai genitori al momento dell’iscrizione. La scelta delle famiglie all’atto
dell’iscrizione non può essere modificata in corso d’anno e tale scelta ha effetto per l’intero
anno scolastico di prima iscrizione e ha valore per l’intero corso di studi. In ogni caso è fatto
salvo il diritto di modificare tale scelta iniziale per l’anno scolastico successivo,
esclusivamente su iniziativa degli interessati, tramite un’espressa dichiarazione che deve
pervenire alla scuola entro il termine delle iscrizioni. Le CM 129/86 e 130/86 propongono,
per il primo ciclo, che le attività di alternativa alla religione cattolica, concorrenti al processo
formativo della personalità degli alunni/allievi, siano volte “all’approfondimento di quelle
parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile”
(C.M. 129) e “all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione
civica più strettamente attinenti alle tematiche relative ai valori fondamentali della vita e
della convivenza civile” (C.M. 130).
Nella Scuola dell'Infanzia l'attività alternativa alla Religione Cattolica viene svolta
dall'insegnante di sezione che, dopo attenta analisi del gruppo di bambini, decide l'attività
più idonea da svolgere in base al numero e all'età dei bambini che vi partecipano.
Nella Scuola Primaria, se l’ora dedicata all’insegnamento della Religione Cattolica coincide
con la prima o l’ultima ora della giornata scolastica, l’alunno entra un’ora dopo o esce un’ora
prima. Negli altri casi l’allievo si trasferisce in una classe parallela per seguire con essa
un’attività alternativa. Nello specifico viene svolto il progetto "Star bene insieme come
cittadino del mondo" con le seguenti finalità:
Contribuire alla formazione integrale della persona, promuovendo la valorizzazione delle
differenze e il superamento della tendenza all’omologazione culturale, attraverso la
riflessione sui temi dell’amicizia, della solidarietà, della diversità e del rispetto degli altri e
sviluppandoatteggiamenti che consentano di prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente.
Educare a pensare e ad agire in modo responsabile e interdipendente, sviluppando negli
alunni atteggiamenti/comportamenti di ascolto, rispetto, empatia, attraverso buone pratiche
di cittadinanza attiva e democratica nella quotidianità scolastica.
6.6 Accordi di Rete e convenzioni
Il nostro Istituto aderisce e si fa promotore di accordi formalizzati che consentano la
condivisione efficace ed efficiente di obiettivi, beni e risorse comuni.
· Accordo di Rete con altri Istituti Scolastici.
La collaborazione è finalizzata:
alla migliore realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione e
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 73
istruzione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio,
al completamento dell’iter formativo degli alunni,
a una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche, anche attraverso
studi e ricerche,
alla integrazione degli interventi formativi in collaborazione con altri soggetti, istituzionali
e non, pubblici o privati,
alla formazione del personale docente e ATA su tematiche educativo-didattiche (ad
esempio relativamente al progetto ICF e ai BES)
al reperimento di risorse (umane, finanziarie e strutturali) e alla loro migliore
utilizzazione.
alla prevenzione della dispersione scolastica
· Accordo di Rete Generale del sistema pubblico d’istruzione dell’ambito territoriale 9
concentra l’azione progettuale delle scuole aderenti e gestisce risorse economiche messe a
disposizione dall’USR su otto materie fondamentali: sicurezza, curriculum regionale e
territoriale, sistema nazionale di valutazione, orientamento, successo formativo, tecnologie
nella didattica, formazione del personale, ottimizzazione delle risorse umane.
· Convenzioni e accordi con Università o altri Enti
per tirocini, corsi di formazione, concorsi e iniziative legate alle finalità della scuola.
L’accordo di rete FAMI con l’Università di Bari ha consentito la partecipazione al Master di I
livello “Organizzazione e gestione delle Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali”.
Il Consiglio di Circolo potrà valutare nel triennio l’adesione ad ulteriori accordi di Rete e
convenzioni che rispondano alle finalità dell’Istituzione scolastica.
6.7 Scelte metodologiche
I docenti riconoscono la libertà di insegnamento come una funzione strumentalmente posta
al servizio di un diritto assoluto, quello degli alunni, ad apprendere secondo i propri ritmi e
stili, così da porre le condizioni per il raggiungimento del successo formativo.
La lezione frontale, tecnica privilegiata dalla maggioranza dei docenti, va migliorata, facendo
acquisire agli alunni un efficiente metodo per la stesura degli appunti e per lo studio
individuale, un metodo che faccia leva su tecniche di memoria, estrapolazione di concetti
chiave, elaborazione di mappe e schemi riassuntivi. Affinché si renda più efficace, il docente
deve mettere in atto tutti gli accorgimenti e le strategie per stimolare l’attenzione e la
motivazione dell’alunno. Nell’effettuare le scelte metodologiche, si prende atto che lo
studente è una persona in formazione con bisogni specifici, che richiede insegnanti
professionalmente preparati e disponibili ad una scuola viva e democratica. La scuola per
essere attiva e attrattiva deve puntare all’innovazione dei contenuti e dei metodi, a una
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 74
didattica innovativa trasversale, in modo che il docente possa rendere l’insegnamento
tradizionale attuale e al passo con i tempi, generando competenze chiave spendibili una
volta usciti dalle aule scolastiche. In questa ottica, si seguono le Indicazioni Nazionali per il
curricolo che invitano la scuola a trasformare il sapere in saper fare e nel saper essere. È
fondamentale, inoltre, creare una cultura aperta alla complessità e alle differenze, che
devono essere vissute come risorse e ricchezze. Alla luce del comma 16 della L.107/2015, la
scuola ha il compito di promuovere una cultura che garantisca l’attuazione dei principi di
pari opportunità, attraverso l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della
violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Tutto ciò passa attraverso la formazione delle
classi, l’assegnazione di ruoli all’interno di gruppi di lavoro, l’orientamento scolastico, la
scelta dei libri di testo e la “censura” di ogni atteggiamento che possa avvalorare pregiudizi
di genere. Nel nostro Istituto le attività didattiche, allo scopo di rendere significativo ed
efficace l’intervento formativo, sono organizzate e svolte secondo metodologie diverse:
- Didattica inclusiva (Se non imparo nel modo in cui tu insegni, insegnami nel modo in cui
io imparo) Ha l’obiettivo di far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di
apprendimento e interazione sociale, valorizzando tutte le differenze presenti nel gruppo
classe, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con disabilità o con un disturbo
specifico di apprendimento. Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non
vengono solo accolte ma anche stimolate, valorizzate, utilizzate nelle attività quotidiane per
lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo.
- Didattica per competenze e compiti di realtà Significa integrare l’usuale azione
didattica, che ha sempre avuto come punto di partenza i contenuti disciplinari e le
abilità/conoscenze ad essi sottese, con percorsi didattici funzionali al perseguimento di
traguardi di competenze. I saperi codificati ed i contenuti tradizionali devono diventare mezzi
e strumenti a partire dai quali l'alunno costruisce le proprie competenze.
- Apprendimento cooperativo “Cooperative Learning” E’ un metodo didattico in cui gli
studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di
migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale metodo si distingue sia
dall’apprendimento competitivo che da quello individualistico e, a differenza di questi, si
presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni curricolo. Condivisione
e responsabilità sono le basi di questo tipo di approccio utilizzato per il recupero, il sostegno
e l’approfondimento.
- Imparare attraverso il fare - Learning by Doing Si tratta di una strategia per imparare
attraverso l’azione. In questo modo lo studente prende coscienza del perché è necessario
conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata. Le azioni impiegate
consistono nell’organizzare simulazioni in cui lo studente persegue un obiettivo concreto
applicando ed utilizzando conoscenze ed abilità funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. In
questo modo sarà migliorata la strategia per imparare, ove l’imparare non è memorizzare
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 75
ma anche e soprattutto comprendere.
- Didattica laboratoriale È un metodo che favorisce l’operatività degli studenti e, allo
stesso tempo, il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Incoraggia la sperimentazione,
l’innovazione e la progettualità coinvolgendo gli alunni nel pensare, realizzare e valutare
attività vissute in modo condiviso e partecipato. Tale orientamento metodologico consente la
valorizzazione delle potenzialità e delle eccellenze, nel rispetto di tempi e stili di
apprendimento, mediante l’individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla premialità e
alla prevenzione della dispersione scolastica. Ogni alunno va riconosciuto nella sua specifica
e complessa personalità che trova concretezza nella manifestazione e nello sviluppo dei
talenti di ciascuno. Promuovere e sviluppare i talenti significa:
educare l’alunno a staccarsi dall’ovvio, dall’ordinario, dal convenzionale e stimolare la
capacità di pensiero divergente;
favorire la creatività e la capacità di adattamento in situazioni nuove;
consentire a ciascuno di manifestare la propria personalità nel contesto a lui più
congeniale;
valorizzare le qualità che consentono all’alunno di emergere dal gruppo.
Agli alunni che manifestano particolari abilità e impegno viene garantita la possibilità di
sviluppare le competenze con la partecipazione a corsi di approfondimento linguistico, logico-
matematico, sportivo e musicale. Gli alunni potranno partecipare a gare e concorsi a livello
locale e nazionale, quali:
- giochi matematici
- concorsi letterari e di poesia
- attività artistiche e musicali.
6.8 Valutazione
La valutazione ha, nella scuola, una valenza formativa che deve tendere a favorire, oltre che
alla rendicontazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione educativa, anche
l’autovalutazione da parte degli alunni e il successo formativo. A tale proposito si è stilato un
Protocollo di Valutazione (All. n. 11)
SCUOLA DELL‟INFANZIA
Nella Scuola dell’Infanzia si ribadisce l’importanza di una valutazione che, per essere
formativa, deve essere in grado di sostenere e valorizzare i processi di crescita, anziché
esprimere giudizi.
Tale valutazione è effettuata dalle docenti contitolari di sezione per conoscere i
comportamenti cognitivi e socio-affettivi di ciascun bambino per:
personalizzare le proposte e i percorsi di apprendimento;
rendersi conto di quanto sta avvenendo nel rapporto educativo;
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 76
riflettere sul tipo di ricaduta dell’esperienza sulla sezione;
verificare la qualità dell’attività educativa e didattica e del significato globale
dell’esperienza scolastica.
Per gli alunni di cinque anni si utilizzano prove strutturate e condivise di valutazione sulle
competenze in uscita e si sono definiti indicatori comuni che confluiscono nella scheda
valutativa di collegamento con la scuola primaria.
SCUOLA PRIMARIA RIFERIMENTI NORMATIVI – NOVITÀ a.s. 2017/2018
- Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti
- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante “Norme in materia di valutazione e
certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’art. 1, commi
180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”
- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione
scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’art. 1, comma 180 e 181, lettera c),
della legge 13 luglio 2015, n. 107”
- Decreto Ministeriale n. 742 del 3 ottobre 2017 sulla Certificazione delle competenze al
termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione
- Nota MIUR AOODPIT 1865 del 10 ottobre 2017, contenente “Indicazioni in merito a
valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di
istruzione”
Esiti sperimentazione triennale dei modelli nazionali di certificazione delle competenze al
termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, avviata con circolare 13
febbraio 2015, n. 3
Lettera del Presidente INVALSI del 6 ottobre 2017
NOVITÀ a. s. 2017/2018
- La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di
studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione (D.M. n. 254/2012) e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e
Costituzione”, valutate nel complessivo voto delle discipline dell’area storico-geografica, ai
sensi dell’art. 1 della legge n. 169/2008.
- La valutazione del comportamento viene espressa per tutto il primo ciclo mediante un
giudizio sintetico.
- La valutazione periodica e finale degli alunni di scuola primaria e secondaria di I grado
viene integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo
culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
conseguito.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 77
- L’ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di I grado è
disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima
acquisizione; la valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline è riportata sul
documento di valutazione; la non ammissione alle classi della scuola primaria, prevista in
casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal
Collegio, è decisa dai docenti di classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal Dirigente
scolastico o da suo delegato, con decisione assunta all’unanimità.
- La scuola, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche
strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento, a seguito
della valutazione periodica e finale.
ADEMPIMENTI DEL COLLEGIO
In riferimento alle novità sopra elencate, il Collegio:
- definisce criteri e modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento da
inserire nel P.T.O.F.
- definisce modalità e tempi della comunicazione alle famiglie sulla valutazione degli
apprendimenti e del comportamento
- esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento,
definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.
- definisce i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva nel caso di voto
inferiore a 6/10 in una o più discipline
- definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di
espressione del giudizio: giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze
di cittadinanza per tutto il primo ciclo e al Patto di corresponsabilità approvato dall’Istituzione
scolastica
- adegua il modello di documento di valutazione periodica e finale della scuola primaria
definendo strumenti per la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello
sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
conseguito
- definisce specifiche strategie e azioni da attivare per consentire il miglioramento dei livelli
di apprendimento, a seguito della valutazione periodica e finale.
VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE
La valutazione è lo strumento privilegiato che permette ai docenti la continua regolazione
della progettazione educativa e didattica. Essa ne è parte integrante non solo come controllo
degli apprendimenti, ma anche come verifica dell’intervento didattico.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 78
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Valutazione diagnostica/prognostica:
volta ad individuare i requisiti di base di ogni singolo allievo e fondamentale per progettare l’intervento educativo/didattico annuale.
Settembre
Valutazione formativa:
volta ad una costante verifica dei percorsi formativi. Il docente, pertanto, monitora il percorso di apprendimento e valuta le soluzioni migliori, inserendo, eventualmente, le modifiche necessarie.
Durante l’anno
scolastico
Valutazione sommativa:
il docente fa un bilancio degli apprendimenti degli alunni e delle competenze culturali e personali.
Fine primo e secondo quadrimestre
Valutazione Certificativa delle Competenze Al termine della Scuola Primaria
Nella definizione del voto, si prendono in considerazione diversi elementi: situazione di
partenza, informazioni di contesto, conoscenze acquisite, abilità possedute e/o sviluppate,
competenze raggiunte, impegno dimostrato, progressi registrati.
In questo senso l’attribuzione di un voto risponde ai seguenti criteri guida:
VOTO
GIUDIZIO
CONOSCENZA
ABILITA’
INDICATORI DI PROCESSO
SIGNIFICATO VALUTATIVO
autonomia tempi ampia e precisione e
sicurezza nell’applicazione della conoscenza relative alle varie discipline in situazioni nuove, esposizione ricca e ben articolata.
pieno e completo
raggiungimento di tutti gli obiettivi
10 ottimo corretta, approfondita, totale rapidi
personale, con
capacità di rielaborazione
personale.
completa,
precisione e puntualità nell’applicazione in situazioni via via più complesse, esposizione chiara e ben articolata.
completo
raggiungimento degli obiettivi
9 distinto approfondita, capacità di completa appropriati
sintesi
appropriata con spunti
originali.
sicurezza complessivo
raggiungimento degli obiettivi
8 buono completa e corretta
nell’applicazione in situazioni apprezzabile regolari
note,
esposizione chiara e
lineare.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 79
7
discreto
corretta
applicazione sostanziale in situazioni note, esposizione
con
qualche chiarimento
piuttosto regolari
buono raggiungimento degli obiettivi
abbastanza precisa.
6
sufficiente
accettabile, essenziale
applicazione essenziale in situazioni semplici e note, esposizione
con chiarim enti e/o
semplificazio
lenti
essenziale raggiungimento degli obiettivi
ordinata. ni
non sufficient e
applicazione parziale o mancato
raggiungimento degli obiettivi
guidata, ancora limitata, incerta ma in
5 parziale, miglioramento con guida lunghi superficiale rispetto alla situazione di partenza, esposizione imprecisa con
povertà lessicale.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 80
L‟ anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri; allo scadere di ogni quadrimestre, le
famiglie vengono informate sull’andamento scolastico degli alunni, tramite la scheda di
valutazione illustrante i livelli di preparazione raggiunti e l’atteggiamento tenuto nei confronti
della scuola. Il Documento di valutazione riporta anche un giudizio sul comportamento degli
alunni secondo gli indicatori della socializzazione, collaborazione verso compagni e adulti,
autonomia, rispetto delle regole comportamentali, rispettosi sé e dell’ambiente. In tabella i
giudizi descrittori:
DESCRITTORI GIUDIZIO SINTETICO
L’alunno mostra un comportamento rispettoso e collaborativo con insegnanti ed adulti. Nella relazione con i coetanei assume atteggiamenti positivi e manifesta sensibilità e attenzione verso gli altri all’interno del gruppo. All’interno della classe assume un ruolo propositivo e collaborativo, con disponibilità all’aiuto verso i compagni. Partecipa in modo attivo e originale alle attività. Dimostra di aver interiorizzato le norme di comportamento del gruppo e dell’ambiente scolastico. Evidenzia un buon livello di maturazione nel senso di responsabilità e affidabilità in ogni situazione.
OTTIMO
L’alunno manifesta un comportamento rispettoso e collaborativo con insegnanti ed adulti. Nella relazione con i coetanei assume atteggiamenti positivi ed è consapevole del proprio ruolo fra i pari. Partecipa attivamente alle lezioni e alle attività proposte. Rispetta in modo consapevole le regole del gruppo e dell’ambiente scolastico. Evidenzia un adeguato livello di maturazione nel senso di responsabilità e affidabilità in diverse situazioni.
DISTINTO
L’alunno mostra un comportamento rispettoso nei confronti di insegnanti ed adulti: accetta eventuali richiami e si adegua alle indicazioni ricevute. Nel rapporto con i coetanei si mostra ben disposto ad accettare la compagnia di alcuni compagni nei momenti didattici e ricreativi. Si mostra partecipe e coinvolto nelle lezioni e nelle attività. Rispetta le regole del gruppo e dell’ambiente scolastico. Manifesta un adeguato livello di maturazione nel senso di responsabilità e affidabilità.
BUONO
L’alunno mostra un comportamento non sempre rispettoso nei confronti di insegnanti ed adulti: non sempre accetta i richiami e si adegua alle indicazioni volte alla correzione di eventuali atteggiamenti scorretti. Con i coetanei assume rapporti talvolta conflittuali che richiedono la mediazione dell’adulto si mostra talvolta passivo e ricerca poco la compagnia nei momenti ricreativi. In classe si mostra facilmente distratto o poco attento, pertanto va sostenuto con richiami o stimoli adeguati. In genere rispetta le norme di comportamento dell’ambiente scuola e le regole del gruppo. Appare abbastanza consapevole dell’importanza di esercitare l’autocontrollo nei momenti non strutturati, ma non sempre riesce ad essere autonomo in tale esercizio.
SUFFICIENTE
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 81
L’alunno assume atteggiamenti irrispettosi/oppositivi/provocatori nei confronti degli insegnanti e degli adulti in genere in modo consapevole. Nelle relazioni con i coetanei si osservano episodi di prevaricazione/imposizione delle proprie idee fisica e verbale. All’interno del gruppo classe durante l’attività didattica disturba frequentemente. Non rispetta quasi mai le norme di comportamento dell’ambiente scolastico e non si adegua alle regole osservate dal gruppo (per le entrate, gli spostamenti, gli intervalli, …). Ha bisogno di continui controlli da parte del personale adulto nell’esercizio degli atteggiamenti di autonomia.
NON SUFFICIENTE
La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinata, invece, dall’articolo
309 del D. Lgs. 16 aprile 1994 n. 297, dalle disposizioni legislative vigenti ed è espressa
senza attribuzione di voto numerico mediante una scheda da allegare al documento di
valutazione riguardante l'interesse dell'alunno e il profitto che ne ritrae. Allo stesso modo gli
alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica vengono valutati con
un giudizio dal docente dell’ora alternativa all’IRC.
La valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES), con difficoltà specifica di
apprendimento (DSA) e degli alunni diversamente abili (DVA) si effettua in conformità con il
percorso educativo personalizzato dell’alunno e si riferisce agli obiettivi in esso espressi. Si
utilizzano, dove previsti, strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi.
Oltre alla valutazione interna, intesa come processo continuo che si incardina nel Progetto di
istituto, esiste anche una valutazione esterna o diagnostica degli apprendimenti, attuata da
un soggetto esterno alla scuola, l’INVALSI, nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione.
Tale sistema si propone di verificare il possesso di alcune competenze acquisite dagli alunni
e quindi di penetrare profondamente nei livelli qualitativi e non solo quantitativi dei processi
di apprendimento della scuola italiana.
6.8.1 Valutazione e certificazione delle competenze
La verifica/valutazione delle competenze e la relativa certificazione sono un
percorso parallelo e distinto rispetto a quello della valutazione del profitto scolastico,
che si concretizza nella compilazione della scheda di valutazione quadrimestrale e finale.
La “competenza” è la “Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le
competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia” (dalla
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla
costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente 2008/C
111/01).
Le competenze, in altre parole, consistono nella capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali, metodologiche, in contesti nuovi e in modo autonomo e
appropriato.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 82
La verifica/valutazione delle competenze può essere effettuata sia nell’ambito di una
prova di verifica di una singola disciplina, facendo in modo che la prova stessa preveda
compiti ed esercizi specifici per la valutazione delle competenze, che attraverso Unità Di
Apprendimento, progetti interdisciplinari che si sviluppano nel tempo e che prevedono
compiti autentici, vale a dire attività in contesti reali e complessi, dove gli studenti usano in
modo preciso e pertinente le conoscenze (ciò che sanno) e le abilità (ciò che sono in
grado di fare) che hanno appreso.
Una verifica, infatti, è detta “autentica” quando è simile ad un contesto reale e replica o
simula i compiti richiesti agli adulti sul luogo di lavoro, nella vita civile e nella vita
personale.
Con questo tipo di prova, il team docente riesce ad esprimere un giudizio più esteso
sull’apprendimento, riferito alle capacità di pensiero critico, di soluzione di problemi, di
metacognizione, di lavoro in gruppo, di apprendimento permanente dell’alunno.
L’Istituto, a partire dall’anno scolastico 2014/15, ha partecipato alla fase di
sperimentazione adottando, per tutte le classi quinte della scuola primaria il modello
nazionale di certificazione delle competenze introdotto dalla C.M. 3 del 13 febbraio 2015 e
successivamente modificato dalla nota prot.n. 2000 del 23.02.2017. Con il D.M. 742/2017,
si conclude la fase sperimentale e tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo
ciclo di istruzione adottano il modello nazionale di certificazione delle competenze al
termine della scuola primaria. La certificazione descrive i risultati del processo formativo al
termine della scuola primaria e secondaria di I grado, secondo una valutazione complessiva
in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi,
complessi e nuovi, reali o simulati. Il documento è redatto in sede di scrutinio finale e
rilasciato al termine della scuola primaria. Per gli alunni con disabilità, la certificazione
redatta sul modello nazionale può essere accompagnata, se necessario, da una nota
esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del
P.E.I.
6.8.2 Valutazione esterna degli apprendimenti INVALSI
NOVITÀ E CLASSI COINVOLTE Le procedure di rilevazione degli apprendimenti degli studenti continuano ad essere curate
dall’INVALSI, anche se con alcune novità rispetto agli anni passati.
Le novità rilevanti sono:
- prova di lingua inglese per le classi V primaria
In preparazione alle novità sopra citate, entro il 31.01.2018, l’INVALSI rende disponibile sul
proprio sito esempi di prove per la classe V primaria (prova di inglese).
I livelli scolastici coinvolti, del nostro Istituto, sono le classi II e V della scuola primaria.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 83
CALENDARIO SOMMINISTRAZIONE a.s. 2017/2018
Classe II scuola primaria
- prova di italiano: 9 maggio 2018 (prova di lettura solo per le classi campione)
- prova di matematica: 11 maggio 2018
Classe V scuola primaria
- prova di inglese: 3 maggio 2018
- prova di italiano: 9 maggio 2018
- prova di matematica: 11 maggio 2018
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Classe II scuola primaria
- somministrazione tradizionale “su carta”
Classe V scuola primaria
- somministrazione tradizionale “su carta”
- per la prova di inglese, anche ascolto di un brano
Alunni con disabilità
Gli alunni con disabilità partecipano alle prove predisposte dall’INVALSI. Per loro, possono
essere previste dai docenti contitolari della classe adeguate misure compensative o
dispensative per lo svolgimento di tali prove; nel caso tali misure non fossero sufficienti,
possono essere predisposti specifici adattamenti della prova ovvero l’esonero dalla prova.
Alunni con disturbi specifici di apprendimento
Gli alunni con disturbi specifici di apprendimento partecipano alle prove predisposte
dall’INVALSI. Per loro, possono essere previsti dai docenti contitolari della classe adeguati
strumenti compensativi coerenti con il P.D.P. e/o tempi più lunghi per il loro svolgimento.
Gli alunni con DSA frequentanti la classe V primaria dispensati o esonerati
dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua
inglese.
FINALITÀ
Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle
istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell’efficacia
dell’azione didattica e delle scelte organizzative e gestionali. Gli esiti delle prove
somministrate vengono analizzati, rielaborati e illustrati al Collegio dei docenti dalla
Funzione Strumentale area 1, al fine di promuovere la riflessione sull’azione didattica e
rinforzare, conseguentemente, gli ambiti risultati critici.
6.8.3 Autovalutazione di Istituto L’autovalutazione è un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati
di un’organizzazione. Essa si prefigge lo scopo di individuare aree e modalità di
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 84
miglioramento, attraverso delle azioni di verifica dei risultati, rispetto agli obiettivi. Fino
all’anno scolastico 2014/2015, si è trattato di un’attività auto-diagnostica effettuata
dall’Istituto con modelli a scelta, quali il modello C.A.F. e il Manuale della Qualità (norma
UNI EN ISO), accompagnati da questionari di customer satisfaction per rilevare il livello di
gradimento del servizio da parte degli stakeholders (utenti: alunni e genitori; operatori:
docenti e personale A.T.A.; territorio: istituzioni, enti, associazioni). Tutta la procedura è
sempre stata finalizzata a raccogliere, in modo diretto o indiretto, suggerimenti e proposte
di tutte le componenti per valorizzare i punti di forza e ridurre i punti di debolezza del
servizio offerto nel corso degli anni. Nel corso dell’a. s. 2014/2015, ai sensi della normativa
vigente ed in particolare dall’emanazione del Regolamento sul sistema nazionale di
valutazione in materia di istruzione e formazione (D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80), l’Istituto
ha avviato una nuova procedura di autovalutazione mediante lo strumento messo a
disposizione dal Sistema Nazionale di Valutazione. Alla compilazione del Rapporto di
Autovalutazione (R.A.V.), aggiornato annualmente entro il 30 giugno e pubblicato in
“Scuola in chiaro”, è strettamente collegato il Piano di Miglioramento, parte integrante del
presente Piano Triennale dell’Offerta formativa. Elemento di continuità dell’intera procedura
finalizzata al miglioramento continuo e duraturo del servizio, sono i questionari di customer
satisfaction, utilizzati già in precedenza e somministrati a fine anno scolastico o al termine
di specifici percorsi, quali progetti PON o POR FSE.
Per la compilazione e la redazione dei documenti relativi all’area dell’autovalutazione,
nonché per l’attuazione e il monitoraggio del Piano di Miglioramento, l’Istituto si è dotato di
un NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE composto dal Dirigente, dalle docenti collaboratrici
del Dirigente, dai docenti con incarico di funzioni strumentali al P.O.F./P.T.O.F.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 85
7. AREA DELL’ORGANIZZAZIONE
7.1 Organigramma
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Serafina M. ARDITO
DSGA Sig. Damato Giuseppe
Giunta Esecutiva
Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolastici
Consiglio di Circolo
Comitato di Valutazione
REFERENTI DI PLESSO Guacci Giovanna Sfregola Maria C.
Daloia Angela
COLLABORATORE VICARIO
Sfregola Lucia COLLABORATORE DI PLESSO
Tarantino Giovanna
RESPONSABILE VALUTAZIONE Lamberti Margherita
COLLEGIO DOCENTI
FUNZIONI STRUMENTALI Area Inclusione-disabilità
Grimaldi Letizia
Consigli d’Intersezione Consigli d’Interclasse
Area Inclusione-svantaggio Scommegna Francesca
Area Docenti
Cafagna Mariangela
Servizi per gli Alunni Torre Angela
Area P.T.O.F.
Lamberti Margherita
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 86
ORGANIGRAMMA A.S. 2017/2018 PROGETTI E ATTIVITÀ DOCENTE
1. Collaboratore Dirigente Scolastico: Collaboratore Vicario Secondo Collaboratore
Ins.te SFREGOLA Lucia Ins.te TARANTINO Giovanna
2. Responsabile Plesso DIBARI Infanzia Responsabile Plesso DIBARI Infanzia Responsabile Plesso COLLODI
Ins.te SFREGOLA Maria Consiglia Ins.te DALOIA Angela Ins.te GUACCI Giovanna
3. Progetto Educazione Ambientale Ins.te PAOLILLO Ida Maria 4. Progetto Educazione alla salute Ins.te BUFO Cosima Damiana 5. Tutor per docente neo immessa in ruolo per passaggio S.I.-S.P Ins.te DITRIZIO Ivana 6. Funzione Strumentale AREA 1
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa Verifica e revisione PTOF Sc. Infanzia Valutazione Interna Sc. Primaria
Ins.te LAMBERTI Margherita Ins.te DITRIZIO Ivana Ins.te DICOLANGELO Gaetana
7. Funzione Strumentale - AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti
Ins.te CAFAGNA Mariangela
8. Funzione Strumentale – AREA 3 Interventi e servizi per alunni Referente continuità Scuola Primaria: Referente continuità Scuola Infanzia
Ins.te TORRE Angela Ins.te TORRE Angela Ins.ti: GUACCI Giovanna, SFREGOLA Maria Consiglia
9. Funzione Strumentale AREA 4 Inclusione (Disabilità)
Ins.te GRIMALDI Maria Letizia
10. Integrazione alunni diversamente abili Scuola Infanzia Ins.te DITRIZIO Ivana 11. Funzione Strumentale AREA 5
Inclusione Svantaggio Referente PON Responsabile Laboratorio scientifico
Ins.te SCOMMEGNA Francesca
12. Referente Integrazione alunni Adottati Scuola Primaria - Scuola Infanzia
Ins.te PICCOLO Maria Nunzia
13. Sussidi didattici Referente Scuola Primaria plesso Zanardelli Referente Scuola Primaria plesso Di Bari
Ins.te ALLEGRETTI Anna Ins.te DELCORE Maria Rosa
14. Referente Giochi Sportivi Studenteschi Scuola Primaria Commissione Giochi Sportivi Studenteschi Scuola Primaria
Ins.te SINISI Letizia Assunta DORONZO Emanuela, LAMBERTI Margherita, PICCOLO Maria Nunzia, SINISI Maria Rosaria, TARANTINO Giovanna, BARBARO Rosanna
15. Progetto sportivo Referente Scuola Infanzia “Corri Salta e Impara 2- Un girotondo di movimenti“
Ins.te FILETTO Anna
16. Referente Laboratorio Multimediale plesso DIBARI Animatore digitale Referente Laboratorio Multimediale - Musicale plesso Zanardelli
Ins.te LATTANZIO Ortensia Ins.te TORRE Marianna
17. Referenti Scuola Primaria: Sito Web dell’istituto
Ins.te BARBARO Rosanna Ins.te LATTANZIO Ortensia
18. Presidente consiglio di intersezione Plesso COLLODI Presidente consiglio di intersezione Plesso DIBARI
Ins.te GUACCI Giovanna Ins.te SFREGOLA Maria Consiglia
19. Presidenti consiglio di Interclasse Ins.te GHIZZOTA Concetta Mari Classi 1^ Ins.te SPADARO Luigia Classi 2^ Ins.te BINETTI Rosa Classi 3^ Ins.te PORCELLUZZI Maria Angela Classi 4^ Ins.te
TARANTINO Giovanna Classi 5^
20. Gruppo di Autovalutazione Dirigente Scolastico, Ins.ti: SFREGOLA Lucia TARANTINO Giovanna, LAMBERTI Margherita, CAFAGNA Mariangela, TORRE Angela, GRIMALDI Letizia, SCOMMEGNA Francesca, DICOLANGELO Gaetana, DITRIZIO Ivana, LATTANZIO Ortensia
21. Referenti Piano di miglioramento: Continuità Educazione alla Cittadinanza e Costituzione Formazione docenti
Ins.te TORRE Angela, Ins.te LAMBERTI Margherita, Ins.te CAFAGNA Mariangela
22. Referente per le attività di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo
LATTANZIO Ortensia
23. Referenti di dipartimento PORCELLUZZI Maria Angela BARBARO Rosanna LIONETTI Lucia
24. Team per l’innovazione digitale SCOMMEGNA Francesca DITOMMASO Nunzia CAFAGNA Mariangela BARBARO Rosanna
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 87
FUNZIONIGRAMMA Funzione e nominativo Compiti
Dirigente Scolastico Dott.ssa Serafina Maria ARDITO
1. Dirige il VI Circolo Didattico Statale 2. Rappresenta legalmente l’istituto 3. Instaura e mantiene le relazioni con enti pubblici e privati a vari livelli
territoriali 4. Coordina e pianifica insieme ai Collaboratori ed alle Funzioni Strumentali le
attività dei gruppo di lavoro 5. E’ responsabile della procedura gestione delle risorse umane 6. E’ responsabile della procedura formazione del personale 7. Predispone la diffusione, la conoscenza e la applicazione dei Regolamenti di
Istituto e del POF 8. Attiva e coordina le risorse umane dell’Istituti per conseguire gli obiettivi di
qualità e di efficienza 9. Controlla e vaglia la documentazione da presentare all’esterno
Direttore servizi generali amministrativi
Sig. Giuseppe DAMATO
1. E’ responsabile della procedura gestione della documentazione 2. E’ responsabile della procedura servizi amministrativi e di supporto 3. Organizza l’attività del personale addetto ai servizi amministrativi dell’istituto 4. Organizza l’attività dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi
in base alle direttive del DS 5. Predispone il Piano Annuale ed i budget di spesa in collaborazione con il DS 6. Controlla i flussi di spesa dei parametri di preventivo 7. Predispone il Conto Consuntivo, i libri fiscali e la relazione finanziaria 8. Gestisce l’archivio documentale dei collaboratori esterni 9. Gestisce la modulistica della committenza pubblica per l’apertura, la
conduzione e la chiusura corsi e per la rendicontazione 10. Gestisce i rapporti con i collaboratori esterni e con i fornitori 11. Gestisce la contabilità corrente e gli adempimenti fiscali 12. È delegata alla gestione dell’attività negoziale 13. Sovrintende alla pubblicazione documentale sul sito scolastico 14. È componente dell’Ufficio di Dirigenza
Primo Collaboratore del D.S. Docente
SFREGOLA Lucia
1. Sostituisce la Dirigente nell’ordinaria amministrazione in caso di sua assenza o impedimento, e durante il periodo di ferie (previo calendario concordato), con delega a firmare i seguenti atti, solo se aventi carattere di urgenza
2. Supporta la Dirigente nello svolgimento dell’ordinaria amministrazione e nella gestione dei rapporti con i soggetti esterni;
3. Vigila sull’andamento generale del servizio, raccogliendo proposte e/o lamentele dall’utenza e dal personale;
4. Collabora con la Dirigente alla predisposizione del Piano annuale delle attività del personale docente, in raccordo con le docenti responsabili di plesso;
5. Collabora alla redazione di circolari, avvisi e comunicazioni; 6. Collabora alla definizione dell’o.d.g. del Collegio dei Docenti e ne cura
l’informativa precedente; 7. Verbalizza le riunioni del Collegio dei docenti, controlla le firme di presenza e
si accerta della posizione dei docenti assenti; 8. Cura la convocazione dei consigli di intersezione/interclasse previsti dal Piano
annuale delle attività e verifica l’avvenuta notifica ai rappresentanti dei genitori;
9. Collabora, con la docente incaricata di funzione strumentale area di intervento 3, alla calendarizzazione delle manifestazioni di Istituto, favorendo una sempre maggiore coesione tra i plessi e i diversi ordini di scuola;
10. Partecipa alle riunioni di coordinamento; 11. Funge da raccordo tra l’ufficio Dirigenza e le altre figure di sistema (FF.SS.,
responsabili di plesso, referenti di dipartimento, referenti di progetto, coordinatori dei consigli di intersezione/interclasse/classe)
12. Rappresenta la Dirigente, in caso di sua assenza o impedimento, in riunioni di plesso che prevedono la sua presenza e nelle manifestazioni di Istituto;
13. Presiede i GLHI e GLHO in caso di assenza o impedimento della Dirigente.
Secondo Collaboratore del D.S. Docente
TARANTINO Giovanna
1. Sostituisce la Dirigente nell’ordinaria amministrazione in caso di sua assenza o impedimento, e durante il periodo di ferie (previo calendario concordato;
2. Supporta la Dirigente nello svolgimento dell’ordinaria amministrazione e nella gestione dei rapporti con i soggetti esterni;
3. Vigila sull’andamento generale del servizio, raccogliendo proposte e/o
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 88
lamentele dall’utenza e dal personale; 4. Collabora alla redazione di circolari, avvisi e comunicazioni; 5. Assicura il pieno e regolare funzionamento del plesso “P. Di Bari”; 6. Accoglie i nuovi docenti, i supplenti e gli eventuali esperti esterni, presenta le
sezioni/classi e informa sull’organizzazione generale del plesso e dell’Istituto; 7. Organizza e supervisiona l’orario scolastico del plesso di Scuola Primaria; 8. Controlla giornalmente il registro firme di presenza del personale docente; 9. Predispone, sull’apposito registro, le sostituzioni dei docenti assenti [con, in
ordine di precedenza, docenti che devono recuperare la fruizione di permessi brevi (entro 2 mesi), docenti a disposizione, docente di sostegno sulla classe/sezione di titolarità, abbinamento sezioni/classi poco numerose o distribuzione degli alunni nelle restanti classi (situazioni particolari), docenti disponibili ad effettuare ore eccedenti];
10. Predispone, in raccordo con la Dirigente, le modifiche all’orario di funzionamento del plesso in caso di assemblea sindacale e la vigilanza in caso di adesione del personale docente e/o ausiliario ad eventuali scioperi;
11. Monitora mensilmente le ore eccedenti effettuate, rientrando nel monte ore annuo disponibile comunicato dal D.S.G.A.;
12. Informa la Dirigente sulle esigenze organizzative del plesso di servizio e comunica tempestivamente emergenze, infortuni, eventuali rischi, eventi di furto o atti vandalici e malfunzionamenti (anche dei servizi erogati dagli EE.LL.);
13. Pianifica l’ordine di uscita delle classi alla fine delle lezioni e lo spostamento degli alunni verso i laboratori e la palestra, garantendo funzionalità e sicurezza;
14. Rappresenta la Dirigente nel controllo quotidiano del rispetto del regolamento disciplinare da parte degli alunni e dell’orario di servizio da parte del personale che opera nella sede;
15. Garantisce il rispetto delle disposizioni impartite dalla Dirigente; 16. Cura la veicolazione delle circolari e della posta, ritirate negli uffici
amministrativi o ricevute a mezzo posta elettronica; 17. Cura la corretta veicolazione delle informazioni alle famiglie; 18. Garantisce l’organizzazione dell’attività alternativa alla religione cattolica per
gli alunni non avvalentesi dell’I.R.C.; 19. Coordina le prove di evacuazione a livello di plesso e ne cura la
documentazione; 20. Cura e conserva la documentazione di plesso (circolari, verbali, progettazioni,
permessi alunni, ecc.); 21. Vigila sul rispetto della pulizia dei locali scolastici, delle norme che regolano il
divieto di fumo e delle norme che disciplinano la sicurezza nei luoghi di lavoro;
22. È punto di riferimento per gli uffici amministrativi; 23. Partecipa agli incontri di coordinamento; 24. Raccoglie le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al
plesso; 25. Redige a fine anno, un elenco di interventi necessari nel plesso, per
agevolare l’avvio del successivo anno scolastico. 26. Funge da raccordo tra l’ufficio Dirigenza e le altre figure di sistema (FF.SS.,
responsabili di plesso, referenti di dipartimento, referenti di progetto, coordinatori dei consigli di intersezione/interclasse/classe)
27. Rappresenta la Dirigente, in caso di sua assenza o impedimento, in riunioni di plesso che prevedono la sua presenza e nelle manifestazioni di Istituto.
Docenti referenti di plesso Docenti:
SFREGOLA Maria Consiglia DALOIA Angela GUACCI Giovanna.
1. Assicura il pieno e regolare funzionamento del plesso di servizio; 2. Accoglie i nuovi docenti, i supplenti e gli eventuali esperti esterni, presenta le
sezioni/classi e informa sull’organizzazione generale del plesso e dell’Istituto; 3. Collabora con la Dirigente alla stesura dell’orario provvisorio e di quello
definitivo; 4. Controlla giornalmente il registro firme di presenza del personale docente; 5. Predispone, sull’apposito registro, le sostituzioni dei docenti assenti con, in
ordine di precedenza, docenti che devono recuperare la fruizione di permessi brevi (entro 2 mesi), docenti a disposizione, docente di sostegno sulla classe/sezione di titolarità, abbinamento sezioni/classi poco numerose o distribuzione degli alunni nelle restanti classi (situazioni particolari), docenti
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disponibili ad effettuare ore eccedenti; 6. Predispone, in raccordo con la Dirigente, le modifiche all’orario di
funzionamento del plesso in caso di assemblea sindacale e la vigilanza in caso di adesione del personale docente e/o ausiliario ad eventuali scioperi;
7. Monitora mensilmente le ore eccedenti effettuate, rientrando nel monte ore annuo disponibile comunicato dal D.S.G.A.;
8. Concede i permessi brevi al personale docente del plesso, annotando su apposito registro la data della fruizione, il numero di ore richieste e la data dell’avvenuto recupero;
Funzione strumentale Area 1
DOCENTE LAMBERTI Margherita
1. Coordina l’elaborazione del P.T.O.F. 16/19 ( a cura del Collegio dei docenti) e ne cura la stesura con le altre Funzioni Strumentali, del Regolamento d’Istituto e della Carta dei Servizi;
2. Cura la stesura della sintesi del P.T.O.F. (fase iscrizioni) 3. Coordina la progettazione curricolare e predispone e/o aggiorna la relativa
modulistica 4. ( programmazioni annuali, progetti) 5. Curare la realizzazione di prove comuni e condivise per classi parallele; 6. Effettua il monitoraggio del PTOF, la cui revisione è prevista annualmente; 7. Cura e coordina la valutazione interna degli alunni, predisponendo e/o
aggiornando l’apposita modulistica (scheda di valutazione, scheda personale del candidato, certificazione delle competenze, Protocollo di valutazione e allegati);
8. Coordina i docenti nella predisposizione e/o integrazione delle rubriche di valutazione disciplinari e del comportamento;
9. Coordina le attività relative alla valutazione esterna (prove INVALSI): iscrizione, raccolta delle informazioni di contesto, inserimento e trasmissione dati sulla piattaforma Invalsi, controllo del materiale, predisposizione elenco docenti somministratori e relativi turni, organizzazione correzioni;
10. Comunica ai docenti i dati relativi alla valutazione esterna per l’implementazione di azioni di miglioramento;
11. Coadiuva la D. S. nell’ aggiornamento del R.A.V. e nella predisposizione/ implementazione/monitoraggio del piano di miglioramento, in collaborazione con gli altri componenti del Nucleo Interno di Valutazione;
12. Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 13. Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di
aggiornamento/formazione inerenti all’area di azione; 14. Partecipa agli incontri di coordinamento delle Funzioni Strumentali; 15. Rendiconta al Collegio Docenti sul lavoro svolto.
Funzione strumentale Area 2
DOCENTE CAFAGNA Mariangela
1. Accoglie i nuovi docenti (neo-immessi in ruolo- annuali e di nuovo incarico nel Circolo);
2. Individua i bisogni formativi del personale docente, cura l’organizzazione dei corsi di formazione;
3. Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di aggiornamento/formazione inerenti all’area di azione;
4. Cura l’elaborazione e la somministrazione di questionari ai docenti, genitori ed ATA (customer satisfaction) e la tabulazione dei dati;
5. Cura la condivisione degli esiti con il Collegio dei docenti; 6. Promuove all’interno dell’istituto progetti che contribuiscano all'arricchimento
formativo degli alunni in collaborazione con la D.S.; 7. Cura la pubblicizzazione delle esperienze scolastiche, attraverso la raccolta di
articoli, foto e video da pubblicare sul sito istituzionale; 8. Cura la documentazione delle esperienze scolastiche (archivio didattico); 9. Collabora alla tenuta della documentazione sulla sicurezza ed alla gestione
della stessa; 10. Coordina le attività connesse alla formazione universitaria della scuola
primaria e dell’infanzia; 11. Coordina le attività riguardanti il registro on-line; 12. Cura la stesura/aggiornamento del P.T.O.F. 16-19 con le altre funzioni
Strumentali, relativamente alla propria area (la programmazione delle attività formative del personale docente e A.T.A. è parte integrante del P.T.O.F.);
13. Coadiuva la D.S. nell’ aggiornamento del R.A.V. e nella predisposizione/implementazione/monitoraggio del piano di miglioramento, in collaborazione con gli altri componenti del Nucleo Interno di Valutazione
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14. Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 15. Partecipa agli incontri di coordinamento delle Funzioni Strumentali; 16. Rendiconta al Collegio dei docenti sul lavoro svolto.
Funzione strumentale Area 3
DOCENTE TORRE Angela
1. Organizza, in collaborazione con i responsabili di plesso (sc. infanzia/sc. primaria) e con le presidenti di interclasse, le attività di accoglienza degli alunni;
2. Costruisce rapporti di collaborazione e continuità all’interno dell’Istituto e con le altre scuole del territorio, in verticale e in orizzontale;
3. Coordina le attività di orientamento in ingresso (sc infanzia/sc. primaria e in uscita (sc primaria /sc. sec. di I grado);
4. Cura l’organizzazione di manifestazioni e di iniziative che coinvolgono anche soggetti esterni;
5. Raccoglie le proposte delle visite e dei viaggi d’istruzione deliberati dai competenti organi e collabora con i responsabili di plesso e la segreteria per la loro attuazione;
6. Predispone il piano di attuazione delle visite e dei viaggi d’istruzione; 7. Predispone l’apposita modulistica; 8. Raccoglie e consegna al D.S. le relazioni finali dei viaggi effettuati; 9. Segnala al D.S. e al D.S.G.A. eventuali disfunzioni e inconvenienti riscontrati
con il trasporto o le agenzie di viaggio; 10. Promuove forme di collaborazione con aziende, banche, associazioni di
volontariato, ecc.. che insistono sul territorio; 11. Cura la stesura/ aggiornamento del P.T.O.F. 16-19 con le altre funzioni 12. Strumentali relativamente alla propria area; 13. Coadiuva la D.S. nell’ aggiornamento del R.A.V. e nella
predisposizione/implementazione/monitoraggio del piano di miglioramento, in collaborazione con gli altri componenti del Nucleo Interno di Valutazione;
14. Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 15. Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di 16. aggiornamento/ formazione inerenti all’area di azione; 17. Partecipa agli incontri di coordinamento delle Funzioni Strumentali; 18. Rendiconta al Collegio dei docenti sul lavoro svolto
Funzione strumentale Area 4
DOCENTE GRIMALDI Maria Letizia
1. Predispone la mappatura ed effettua monitoraggi periodici degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili);
2. Predispone e/o aggiorna la modulistica relativa ai percorsi di apprendimento degli alunni con B.E.S. (dalla progettazione alla certificazione delle competenze);
3. Favorisce la continuità in verticale, attraverso scambi di informazione tra ordini di scuola coinvolti;
4. Controlla la documentazione dei fascicoli individuali degli alunni diversamente abili e con D.S.A.;
5. Coordina i docenti di sostegno; 6. Cura le convocazioni del G.L.I. e dei G.L.H. operativi, in accordo con la
Dirigente; 7. Cura la stesura e/o l’aggiornamento del P.A.I., la compilazione e la
conservazione dei documenti degli alunni ( PEI, PSP, DF e PDF); 8. Cura ed è responsabile del materiale specifico per gli alunni didabili; 9. Collabora con le famiglie di alunni con B.E.S. e con i relativi consigli di
interclasse/intersezione, dando il necessario supporto; 10. Cura la stesura/aggiornamento del P.T.O.F. 16-19 con le altre funzioni
Strumentali, relativamente alla propria area; 11. Coadiuva la D.S. nell’ aggiornamento del R.A.V. e nella predisposizione/
implementa-zione/monitoraggio del piano di miglioramento, in collaborazione con gli altri componenti del Nucleo Interno di Valutazione
12. Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 13. Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di
aggiornamento/forma-zione inerenti all’area di azione; 14. Partecipa agli incontri di coordinamento delle Funzioni Strumentali; 15. Rendiconta al Collegio dei Docenti sul lavoro svolto.
Funzione strumentale Area 5
DOCENTE SCOMMEGNA Francesca
1. Predispone la mappatura ed effettua monitoraggi periodici degli alunni con bisogni educativi speciali (svantaggio);
2. Predispone e/o aggiorna la modulistica relativa ai percorsi di apprendimento degli alunni con B.E.S. (dalla progettazione alla certificazione delle
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competenze); 3. Favorisce la continuità in verticale, attraverso scambi di informazione tra
ordini di scuola coinvolti; 4. Cura la stesura e/o l’aggiornamento del P.A.I.; 5. Collabora con le famiglie di alunni con B.E.S. e con i relativi consigli di
interclasse/intersezione, dando il necessario supporto; 6. Promuove e coordina le iniziative sulla dispersione scolastica; 7. Collabora con il Ds ed il DSGA per le problematiche riguardanti i progetti PON
FSE e FESR, i progetti promossi dal MIUR e/o dalla Regione sullo svantaggio; 8. Gestisce ed è responsabile del Responsabile scientifico; 9. Cura la stesura/aggiornamento del P.T.O.F. 16-19 con le altre funzioni
Strumentali, relativamente alla propria area; 10.Coadiuva la D.S. nell’ aggiornamento del R.A.V. e nella predisposizione/
implementazione/monitoraggio del piano di miglioramento, in collaborazione con gli altri componenti del Nucleo Interno di Valutazione
11.Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 12.Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di
aggiornamento/ formazione inerenti all’area di azione; 13. Partecipa agli incontri di coordinamento delle Funzioni Strumentali; 14. Rendiconta al Collegio dei Docenti sul lavoro svolto.
Presidenti dei consigli di Interclasse
Docenti: GHIZZOTA Concetta SPADARO Luigia BINETTI Rosa PORCELLUZZI Mariangela TARANTINO Giovanna
Intersezione Docenti:
GUACCI Giovanna SFREGOLA Maria Consiglia
1. presiedere le riunioni del Consiglio di Interclasse/Intersezione, quando non è personalmente presente il dirigente scolastico;
2. redigere la programmazione di Consiglio con il contributo degli altri docenti; 3. garantire l’ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di
tutte le componenti e assicurando la discussione e la deliberazione su tutti i punti all’ordine del giorno;
4. in caso di mancato esaurimento dell’ordine del giorno, determinare, con propria informativa, data e orario di prosecuzione della riunione;
5. coordinare l’attività didattica del Consiglio di Interclasse/intersezione, verificando in itinere e a fine anno il piano di lavoro comune del Consiglio;
6. gestire il rapporto con le famiglie degli studenti, per quanto attiene a problematiche generali e non specifiche della singola disciplina;
7. verificare periodicamente lo stato di avanzamento del Piano Educativo Individualizzato redatto per gli alunni diversamente abili e con DSA eventualmente frequentanti la classe;
8. Cura, in collaborazione con gli altri docenti del consiglio, la predisposizione di eventuali P.D.P. per alunni con bisogni educativi speciali;
9. mettere in atto ogni iniziativa idonea alla realizzazione del programma di lavoro del Consiglio di Intersezione/Interclasse concordato all’inizio dell’anno scolastico;
10. coordinare lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione della classe ad attività integrative ed extracurricolari, verificandone la rispondenza quantitativa e qualitativa alla programmazione annuale;
11. verificare la regolarità della frequenza scolastica degli studenti avvalendosi del supporto della segreteria;
12. prendere contatti diretti con le famiglie in caso di anomalie; 13. informare la presidenza, per i provvedimenti di competenza, qualora
permanga una frequenza irregolare; 14. facilitare la comunicazione tra la presidenza, gli studenti e le famiglie. 15. assegnare a rotazione ad un insegnante il compito di redige il verbale delle
riunioni del consiglio di intersezione/interclasse e ne cura la corretta verbalizzazione di ogni seduta. È responsabile della tenuta del registro dei verbali, degli eventuali documenti allegati, della loro raccolta e consegna
16. curare l’ordinata tenuta del registro dei verbali (che al momento si trovano in apposito armadio nell’ufficio del Dirigente scolastico);
17. segnalare al D.S. tutte le problematiche connesse alla corretta verbalizzazione dei consigli.
18. tenere rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e promuovere il contributo;
Componenti Commissione Giochi Sportivi Studenteschi:
DORONZO Emanuela
1. Collaborare attivamente con la referente dei giochi sportivi; 2. Coordinare gli appuntamenti delle gare con gli alunni, presiedere alle riunioni
afferenti l’oggetto
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LAMBERTI Margherita PICCOLO Maria Nunzia SINISI Maria Rosaria TARANTINO Giovanna, BARBARO Rosanna
3. Accompagnare gli alunni alle manifestazioni programmate.
Nucleo Interno di Valutazione ARDITO Serafina SFREGOLA Lucia TARANTINO Giovanna LAMBERTI Margherita CAFAGNA Mariangela TORRE Angela GRIMALDI Letizia SCOMMEGNA Francesca DICOLANGELO Gaetana DITRIZIO Ivana LATTANZIO Ortensia
1. Cura la stesura e/o l’aggiornamento del R.A.V.; 2. la predisposizione e/o la revisione del Piano di Miglioramento (PdM); 3. l’attuazione e/o il coordinamento delle azioni previste dal PdM; 4. il monitoraggio in itinere del PdM al fine di attivare le necessarie azioni
preventive e/o correttive; 5. l’elaborazione e la somministrazione dei questionari di customer satisfaction
ad alunni, docenti, genitori e personale A.T.A.; 6. la tabulazione dei dati e la condivisione/socializzazione degli esiti della
customer satisfaction con la comunità scolastica;
Referente all’educazione ambientale
PAOLILLO Ida Maria
1. stendere e curare il progetto di Educazione Ambientale 2. rilevare le esigenze dell’istituto, promuovere ed organizzare attività di
formazione 3. promuovere, programmare, coordinare i docenti dei plessi/delle classi/delle
sezioni coinvolte e verificare le attività progettuali; 4. fornire e diffondere circolari, materiale ai docenti coinvolti e prestare
consulenza; 5. pubblicizzare (all’esterno) e socializzare (all’interno) i contenuti e le finalità
delle attività; 6. partecipare, quando necessario, agli incontri di staff per verificare lo stato di
attuazione dei lavori. 7. favorire la collaborazione con le Istituzioni locali o le associazioni che operano
sul territorio 8. redigere una relazione finale sulle attività svolte direttamente e/o dai docenti
coinvolti nel progetto e documentare le buone pratiche.
Referente all’educazione alla salute
BUFO Damiana Cosima
1. stendere e curare il progetto Educazione alla Salute 2. rilevare le esigenze dell’istituto, promuovere ed organizzare attività di
formazione 3. Promuovere, programmare, coordinare i docenti dei plessi/delle classi/delle
sezioni coinvolte e verificare le attività progettuali; 4. Fornire e diffondere circolari, materiale ai docenti coinvolti e prestare
consulenza; 5. Pubblicizzare (all’esterno) e socializzare (all’interno) i contenuti e le finalità
delle attività; 6. Partecipare, quando necessario, agli incontri di staff per verificare lo stato di
attuazione dei lavori. 7. Favorire la collaborazione con le Istituzioni locali o le associazioni che
operano sul territorio 8. Redigere una relazione finale sulle attività svolte direttamente e/o dai docenti
coinvolti nel progetto e documentare le buone pratiche.
Referente d’Istituto per le attività di prevenzione e
contrasto al bullismo e al cyberbullismo
docente LATTANZIO Ortensia
1. Comunicazione interna: cura e diffusione di iniziative (bandi, attività concordate con esterni,
9. coordinamento di gruppi di progettazione......); 10. Comunicazione esterna con famiglie e operatori esterni; 11. Raccolta e diffusione di documentazione e buone pratiche; 12. Progettazione di attività specifiche di formazione; 13. Attività di prevenzione per alunno; 14. Sensibilizzazione dei genitori e loro coinvolgimento in attività formative; 15. Partecipazione ad iniziative promosse dal MIUR/USR.
Referenti Giochi Sportivi Studenteschi
SINISI Letizia A. FILETTO Anna
1. rilevare le esigenze dell’istituto, promuovere ed organizzare attività di formazione
2. Promuovere, programmare, coordinare i docenti dei plessi/delle classi/delle sezioni coinvolte e verificare le attività progettuali;
3. Fornire e diffondere circolari, materiale ai docenti coinvolti e prestare consulenza;
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4. Pubblicizzare (all’esterno) e socializzare (all’interno) i contenuti e le finalità delle attività;
5. Partecipare, quando necessario, agli incontri di staff per verificare lo stato di attuazione dei lavori.
6. Favorire la collaborazione con le Istituzioni locali o le associazioni che operano sul territorio.
7. Redigere una relazione finale sulle attività svolte direttamente e/o dai docenti coinvolti nel progetto e documentare le buone pratiche.
Referente PTOF Scuola Infanzia DITRIZIO Ivana
1. Si coordina con tutte le funzioni e con i responsabili di dipartimento per i documenti del PTOF
2. Collabora alla stesura della sintesi del P.T.O.F. 3. Effettua il monitoraggio del PTOF, la cui revisione è prevista annualmente;
Docente Tutor per docenti neo immessi in ruolo
DITRIZIO Ivana
1. Accogliere il neo-assunto nella comunità professionale, favorire la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento.;
2. Ha il compito si “sostenere il docente in formazione affidatogli durante il corso dell’anno per quanto attiene alla programmazione educativa e didattica alla progettazione di itinerari didattici, alla predisposizione di strumenti di verifica e valutazione”;
3. Facilitare i rapporti interni ed esterni all’istituto e di accesso all’informazione (C.M. 267/91)
Referente valutazione interna DICOLANGELO Gaetana
1. Coadiuvare la realizzazione di prove comuni e condivise per classi parallele; 2. Curare e coordinare la valutazione interna degli alunni, predisponendo e/o
aggiornando l’apposita modulistica (scheda di valutazione, scheda personale del candidato, certificazione delle competenze, Protocollo di valutazione e allegati);
3. Coordinare le attività relative alla valutazione esterna (prove INVALSI): iscrizione, raccolta delle informazioni di contesto, inserimento e trasmissione dati sulla piattaforma Invalsi, controllo del materiale, predisposizione elenco docenti somministratori e relativi turni, organizzazione correzioni;
4. Comunicare ai docenti i dati relativi alla valutazione esterna per l’implementazione di azioni di miglioramento;
5. Partecipare, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di aggiornamento/formazione inerenti all’area di azione;
Responsabili laboratori di musica e d’informatica TORRE Marianna LATTANZIO Ortensia
1. Cura la stesura di un regolamento finalizzato al corretto utilizzo del laboratorio;
2. Coordina l’accesso delle classi al laboratorio/biblioteca, predisponendo un orario settimanale di utilizzo, esposto sulla porta di ingresso, e mettendo a disposizione dei docenti un registro di prenotazione dell’aula in questione;
3. Controlla che il laboratorio rimanga chiuso/a in caso di non utilizzo; 4. Predispone un registro di utilizzo del laboratorio/biblioteca in cui inserire il
nome del docente, la classe, la data, l’ora ed eventuali anomalie riscontrate all’ingresso o da segnalare all’uscita;
5. Per i laboratori multimediali, predispone una piantina delle postazioni disponibili e definisce la procedura più funzionale affinché ogni pc (identificato con un numero), per ogni singola classe, venga assegnato sempre allo stesso alunno o gruppo di alunni (in caso di classi numerose);
6. Provvede a presentare eventuali proposte di acquisto di nuove attrezzature o materiale utile;
7. Riferisce periodicamente al Dirigente e al D.S.G.A. sullo stato del laboratorio e delle LIM presenti nel plesso su indicazioni delle insegnanti, indicando eventuali situazioni di rischio o anomalie nel funzionamento delle macchine o interventi di piccola manutenzione;
8. Segnala al Dirigente e al D.S.G.A. il materiale ritenuto obsoleto; 9. In caso di guasti in attesa di riparazione, segnala con apposito cartello la
temporanea inutilizzabilità del laboratorio, di parte di esso o di una o più postazioni.
Responsabili dei sussidi ALLEGRETTI Anna Immacolata DELCORE Maria Rosa
1. ricevere dal Direttore dei S.G.A. l’elenco dei beni a lui affidati per la conservazione e l’uso didattico;
2. formulare proposte di acquisto, dopo aver sentito i colleghi dell’area
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disciplinare di riferimento a seguito di consultazione dei vari cataloghi; 3. Controllare la conformità dei prodotti acquistati, con quelli ordinati e
successivamente ne cura la custodia e la distribuzione; 4. proporre lo “scarico” dagli inventari dei materiali non più idonei per l’attività
didattica; 5. controllare la consistenza dei beni, segnalare eventuali assenze di materiale e
proporre il reintegro; 6. riconsegnare l’elenco dei beni al Direttore sei SGA con l’eventuale
segnalazione di “oggetti” o “strutture” eventualmente mancanti o da sostituire
Referente per il sostegno Scuola Infanzia
DITRIZIO Ivana
1. Predispone la mappatura ed effettua monitoraggi periodici degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili);
2. Predispone e/o aggiorna la modulistica relativa ai percorsi di apprendimento degli alunni con B.E.S. (dalla progettazione alla certificazione delle competenze);
3. Favorisce la continuità in verticale, attraverso scambi di informazione tra ordini di scuola coinvolti;
4. Controlla la documentazione dei fascicoli individuali degli alunni B.E.S. (diversamente abili e con D.S.A. e con svantaggio);
5. Cura la stesura e/o l’aggiornamento del P.A.I., la compilazione e la conservazione dei documenti degli alunni ( PEI, PSP, DF e PDF);
6. Cura ed è responsabile del materiale specifico per gli alunni disabili Scuola dell’Infanzia;
7. Collabora con le famiglie degli alunni B.E.S. e con il relativo consiglio di intersezione, dando il necessario supporto;
8. Ricerca buone pratiche e ne cura la diffusione nell’Istituto; 9. Partecipa, come rappresentante dell’Istituto, ad eventuali corsi di
aggiornamento/formazione inerenti la propria funzione; 10. Rendiconta al Collegio dei Docenti sul lavoro svolto.
Referenti continuità Scuola dell’Infanzia
GUACCI Giovanna SFREGOLA Maria Consiglia
1. organizzazione e coordinamento dei progetti di continuità verticale Scuola dell’Infanzia –Scuola Primaria;
2. raccolta delle informazioni sul profilo didattico-disciplinare degli alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, iscritti alla classe prima;
3. componente della commissione per la formazione delle classi prime in accordo con i criteri inseriti nel Regolamento d’Istituto;
4. preparazione e realizzazione delle attività di accoglienza e di chiusura dell’anno scolastico relative al settore di competenza;
5. collaborazione con il Nucleo Interno di Valutazione per l’individuazione e/o elaborazione di prove di ingresso da somministrare agli alunni della classe prima all’inizio dell’anno scolastico 2017/18;
Referente Alunni Adottati PICCOLO Maria Nunzia
1. i progetti inseriti nel PTOF; 2. le eventuali esperienze e conoscenze pregresse nel campo dell’adozione; 3. le risorse e gli strumenti disponibili volti a facilitare l’inserimento dei bambini
adottati; 4. Il docente referente raccoglie inoltre le informazioni utili ai fini del buon
inserimento dei bambini.
Responsabili Sito Web della scuola
BARBARO Rosanna LATTANZIO Ortensia
1. aggiornamento di pagine e contenuti del sito; 2. gestione dei rapporti con il D.S.G.A. e con il personale di segreteria per
acquisire la documentazione da pubblicare sul sito (modulistica per uso interno/esterno, documenti vari);
3. fornire assistenza e supporto al personale scolastico (docente e non docente) per l’uso corretto e proficuo della piattaforma Web.
Animatore digitale Docente
LATTANZIO Ortensia
1. svolgere le attività di formazione che verranno all’uopo predisposte dai competenti organi dell’amministrazione scolastica;
2. stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;
3. favorisce la partecipazione degli studenti, delle famiglie e di altre figure del territorio sui temi del PNSD;
4. Individua soluzione metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno della Scuola, coerenti con l’analisi dei bisogni della
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scuola stessa. L’animatore sarà, inoltre, destinatario di un percorso di formazione ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) inteso a sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi compiti principali.
Team per l’innovazione digitale SCOMMEGNA Francesca DITOMMASO Nunzia CAFAGNA Mariangela BARBARO Rosanna A.A. PUTTILLI Concetta A.A. FONSMORTI Carmela
1. stimola la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;
2. favorisce la partecipazione degli studenti, delle famiglie e di altre figure del territorio sui temi del PNSD;
3. Individua soluzione metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno della Scuola, coerenti con l’analisi dei bisogni della scuola stessa. L’animatore sarà, inoltre, destinatario di un percorso di formazione ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) inteso a sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi compiti principali.
Referenti di dipartimento PORCELLUZZI Maria Angela BARBARO Rosanna CAFAGNA Mariangela D’ORSI Lucia LAMBERTI Margherita LATTANZIO Ortensia TARANTINO Giovanna D’ANDREA Rosa CIOLA Maria Teresa DONNO Antonella
1. Presiede le riunioni di “dipartimento”, che ha il potere di convocare, su delega del Capo di Istituto, anche in momenti diversi da quelli ordinari;
2. Organizza e coordina le attività del proprio dipartimento (inteso come gruppo di lavoro e di ricerca), attenendosi a quanto stabilito dagli organi competenti;
3. Rappresenta i docenti del dipartimento, facendosi portavoce di eventuali proposte, suggerimenti o istanze;
4. Riceve e divulga ai docenti del dipartimento le comunicazioni interne e/o esterne di proprio interesse e competenza;
5. Promuove, fra i docenti del dipartimento, il più ampio scambio di informazioni e di riflessione su iniziative di aggiornamento, sviluppi della ricerca metodologico didattica e della normativa relativa all’area di intervento;
6. Cura la verbalizzazione delle riunioni; 7. Cura la raccolta e l'archiviazione dei materiali didattici prodotti dal
dipartimento (curricolo verticale, progettazione disciplinare e/o interdisciplinare di unità di apprendimento e compiti di realtà, iniziative di promozione dell'innovazione metodologico didattica, definizione di prove di verifica iniziali/intermedie/finali per classi parallele, individuazione di criteri di valutazione condivisi, materiale per alunni con B.E.S., ecc.)
Uffici Amministrativi
Funzione e nominativo Compiti
Ufficio Personale Sig.ra Filomena
FRANCIOLAPILLA
1. Predisposizione dei contratti di lavoro a t.d. e a t.i. 2. Comunicazioni COB Ufficio Provinciale del Lavoro 3. Ricostruzioni di carriera SIDI e inquadramenti economici contrattuali 4. Dichiarazioni di servizio SIDI 5. Registro decreti 6. Controllo documenti di rito all'atto dell'assunzione 7. Periodo di prova del personale: adempimenti previsti dalla vigente normativa 8. Gestione graduatorie e pubblicazione all’ Albo 9. Procedimenti pensionistici (collocamento a riposo, dimissioni e proroga della
permanenza in servizio). 10. Adempimenti per trasferimenti, assegnazioni e utilizzazioni provvisorie del personale. 11. Adempimenti relativi alla gestione amministrativa degli insegnanti di religione. 12. Liquidazione compensi per ferie non godute personale a t.d. pagati dal MEF 13. Convocazione ed attribuzione supplenze brevi e saltuarie 14. Gestione sostituzione giornaliera dei docenti assenti 15. Tenuta fascicoli del personale in collaborazione con l’assistente amministrativo
Fonsmorti
Ufficio Personale Sig.ra Carmela FONSMORTI
1. Gestione assenze personale; 2. Visite medico fiscali su direttive D.S.; 3. Gestione INPS per certificati telematici; 4. Gestione piattaforma SIDI per le Variazioni di Stato Giuridico; 5. Emissioni decreti concessione assenze del personale 6. Collaborazione con l’assistente Franciolapilla per la gestione delle procedure
telematiche relative alle pratiche del personale; 7. Comunicazione statistiche assenze mensili al SIDI 8. Tenuta fascicoli del personale in collaborazione con gli assistenti amministrativi
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Franciolapilla e Piccolo 9. Adozioni libri di testo; 10. Emissione Cedole Librarie 11. Circolari interne redatte dal D.S.; 12. Convocazioni OO.CC. e stesura delibere; 13. Pubblicazione Circolari sul sito WEB
Ufficio alunni Sig.ra Concetta PUTTILLI
1. Iscrizioni e trasferimenti alunni 2. Tenuta fascicoli documenti alunni 3. Richiesta e trasmissione documenti 4. Gestione schede di valutazione 5. Rilascio certificati e attestazioni varie 6. Gestione organico e abbinamento docenti classi 7. Gestione registro elettronico con abbinamento dei docenti alle materie di
insegnamento; 8. Statistiche alunni; 9. Referente procedura registro elettronico 10. Referente procedure INVALSI 11. Alunni in difficoltà (BES) 12. Formazione classi e procedura passaggio alunni all'anno successivo 13. Supporto al D.S. per le norme relative alla Sicurezza sui luoghi di lavoro 14. Organico del personale docente ed ATA
Ufficio alunni Sig.ra Mariangela
MONTEVERDE
1. Iscrizione alunni; 2. Tenuta fascicoli alunni; 3. Corrispondenza con famiglie alunni; 4. Schedario alunni; 5. Emissione schede valutazione, tabelloni per scrutini; 6. Statistiche alunni; 7. Pratiche alunni H; 8. sostituzione assistente Ciannarella per gli adempimenti relativi alla Tenuta del
protocollo informatico con riferimento agli atti ricevuti sulle caselle di posta istituzionali; Rapporti con gli Enti Locali ed Altre Amministrazioni pubbliche per manutenzione ordinaria edifici scolastici;
Area Finanziaria Sig.ra Angela PICCOLO
1. Visite didattiche ed escursioni a piedi e con scuolabus gratuito 2. Viaggi e visite di istruzione (non a costo zero) 3. Gestione e rilevazione delle assenze, permessi e ritardi personale ATA, 4. Redazione determine di acquisto e ordini fornitura 5. Adempimenti inerenti l'attività negoziale dell'istituzione scolastica (ANAC per CIG,
acquisti diretti, bandi di gara, contratti e gare d'appalto anche tramite Consip, MePa) 6. Gestione SIDI Fatturazione elettronica e relative registrazioni Piattaforma
Certificazione dei Crediti (MEF) dei pagamenti delle fattura elettroniche 7. Gestione richieste materiale di facile consumo docenti di Scuola dell’Infanzia e di
Scuola Primaria 8. Gestione richiesta e distribuzione materiale igienico e sanitario 9. Assicurazione (gara per polizza e incasso/pagamento premi) 10. Controlli sulle imprese (DURC su INAIL)
Area Affari Generali Sig.ra Elena
CIANNARELLA
1. Ricevimento e trasmissione corrispondenza ordinaria ed elettronica e relativo archivio;
2. Tenuta del protocollo informatico con riferimento agli atti ricevuti sulle caselle di posta istituzionali;
3. Prelievo corrispondenza dai siti istituzionali (MIUR, UST, USR.) 4. Rapporti con gli Enti Locali ed Altre Amministrazioni pubbliche per manutenzione
ordinaria edifici scolastici; 5. Tenuta registri di manutenzione degli impianti (caldaia, ascensori ecc.) 6. Infortuni alunni, gestione denuncia on line al SIDI, trasmissione all’Autorità di
Polizia, gestione denuncia on line compagnia di assicurazione, tenuta registro infortuni;
7. Rilevazione dati sciopero sulla piattaforma SIDI; 8. Infortuni personale docente, gestione denuncia on line al SIDI, trasmissione
all’Autorità di Polizia, gestione, ove previsto, denuncia on line compagnia di assicurazione, tenuta registro infortuni;
9. Gestione dell’agenda impegni pomeridiani 10. Predisposizione ordini di servizio personale ATA;
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 97
7.1.1 Gli Organi Collegiali d’Istituto
Gli Organi Collegiali (OO. CC.) sono organismi di governo e di gestione delle attività
scolastiche a livello del singolo istituto e sono composti da rappresentanti delle varie
componenti interessate.
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra
docente e allievo e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera Comunità che attorno alla
scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei
genitori è un contributo fondamentale. Gli OO.CC. della scuola, che - se si esclude il Collegio
dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che
possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra
scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali.
La funzione degli organi collegiali è diversa secondo i livelli di collocazione: è consultiva e
propositiva a livello di base (Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe); è deliberativa ai
livelli superiori (Consiglio di Istituto e Collegio dei Docenti).
Tutti gli OO.CC. dell'Istituto si riuniscono in orari non coincidenti con quelli delle lezioni.
7.1.1.1 Il Consiglio di Circolo
Il Consiglio di Circolo (CdC) è un organo elettivo dell'Istituto, dura in carica 3 anni ed è
costituito da 19 componenti di cui il dirigente scolastico, 8 rappresentanti dei genitori, 8
rappresentanti dei docenti e 2 rappresentanti del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e
Ausiliario). È presieduto da uno dei genitori eletto Presidente del Consiglio, tutti i membri
hanno uguali poteri e si trovano su un piano di eguaglianza giuridica.
Il CdC elabora e adotta gli indirizzi generali, delibera il programma annuale e il conto
consuntivo. Spetta al CdC l'adozione del regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il
rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in
merito alla partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti, dei
Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, ha potere deliberante sull'organizzazione
e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di
bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle
singole scuole. In particolare approva il PTOF elaborato dal Collegio dei Docenti. Inoltre il
CdC indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e all'assegnazione dei docenti
alle classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto,
stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
Attualmente il Presidente di Istituto in carica è il signor Dimiccoli.
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 98
7.1.1.2 La Giunta Esecutiva
Il Consiglio di Circolo elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta di un docente, di
un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario e di due genitori. Della giunta fanno parte
di diritto il dirigente scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza del Circolo ed il
DSGA che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta esecutiva
prepara i lavori del CdC, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura
l'esecuzione delle relative delibere. Ha il compito di proporre al CdC il programma delle
attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal
parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione sono illustrati gli
obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del
PTOF, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.
7.1.1.3 Il Consiglio di Intersezione
Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’Infanzia viene istituito con una doppia
composizione: riunito con la sola presenza dei docenti garantisce la collegialità professionale
e provvede al coordinamento didattico, mentre quando alle riunioni partecipano anche i
rappresentanti dei genitori ha funzione consultiva e propositiva in merito ai rapporti tra
docenti, genitori ed alunni.
Il Consiglio di Intersezione è composto da tutti i docenti delle sezioni della scuola
dell’Infanzia. Quando il Consiglio si amplia alla componente genitori, vi trovano posto un
rappresentante eletto per ciascuna sezione. È presieduto dal dirigente scolastico o da un
docente, membro del Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario sono attribuite dal
dirigente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
Quando alle riunioni partecipano anche i rappresentanti dei genitori, il Consiglio ha il compito
di formulare al Collegio dei Docenti “proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione” e quello di “agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra
docenti, genitori ed alunni”.
7.1.1.4 Il Consiglio di Interclasse
Il Consiglio di Interclasse nella Scuola Primaria viene istituito con una doppia composizione:
riunito con la sola presenza dei docenti garantisce la collegialità professionale e provvede al
coordinamento didattico, mentre quando alle riunioni partecipano anche i rappresentanti dei
genitori ha funzione consultiva e propositiva in merito ai rapporti tra docenti, genitori ed
alunni. È composto da tutti i docenti delle classi parallele dell'Istituto e da un genitore eletto
per ogni singola classe. È presieduto dal dirigente scolastico o da un docente, membro del
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 99
Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario sono attribuite dal dirigente a uno dei
docenti membro del Consiglio stesso.
Quando alle riunioni partecipano anche i rappresentanti dei genitori, ha il compito di
formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a
iniziative di sperimentazione, nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra
docenti, genitori ed alunni.
7.1.1.5 Collegio Docenti
Il Collegio dei Docenti (CD) è composto da tutti gli insegnanti dell'Istituto (a tempo
indeterminato e a tempo determinato), non è un organismo elettivo ed è presieduto dal
Dirigente Scolastico. Rappresenta l’organo tecnico dell’Istituto, è il luogo in cui si assumono
le decisioni relative alla progettazione pedagogica e didattica che si esprimono nel Piano
Triennale dell’Offerta Formativa. È il centro propulsore dal quale prendono vita e si
concretizzano tutte le iniziative di adeguamento della programmazione educativa, di
aggiornamento dei docenti, di sostegno agli alunni con BES e di recupero per lo scarso
profitto degli alunni.
Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce dietro
convocazione del dirigente scolastico o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne
faccia richiesta; le riunioni hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione. Le
funzioni di Segretario vengono svolte da uno dei docenti Collaboratori del Dirigente
Scolastico dietro designazione dello stesso. Il Collegio dura in carica dall'inizio dell'anno
scolastico e fino al termine dello stesso.
Il Collegio dei Docenti ha moltissimi ed importantissimi compiti che qui di seguito si
riportano:
- delibera in materia di funzionamento didattico dell'Istituto;
- adegua i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze di contesto;
- formula proposte al dirigente scolastico per la formazione e composizione delle classi e per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività
scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;
- provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse, e alla scelta dei sussidi didattici;
- adotta iniziative di sperimentazione;
- promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto;
- esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni al fine di un recupero degli stessi;
- elabora il piano annuale dell'attività scolastica;
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 100
- elegge n. 2 docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione. Il Collegio dei Docenti prevede la possibilità di articolarsi e riunirsi, anche per ordine di
scuola, al fine di aumentare l’efficacia delle riunioni e di ridurne i tempi di durata. Vengono
pertanto convocate sezioni del Collegio dei Docenti della Scuola Primaria e della Scuola
dell’Infanzia.
7.1.1.6 Consiglio di Sezione della Scuola dell’Infanzia
Viene convocato con una doppia composizione: riunito con la sola presenza dei docenti
garantisce la collegialità professionale e provvede al coordinamento didattico, mentre
quando alle riunioni partecipano anche i genitori ha funzione consultiva e propositiva in
merito ai rapporti tra docenti, genitori ed alunni. Il Consiglio di sezione è composto da tutti i
docenti della sezione, quando il Consiglio si amplia alla componente genitori è allargato alla
presenza di tutti i genitori. È presieduto di norma da un docente, membro del Consiglio, suo
delegato; le funzioni di segretario sono attribuite a uno dei docenti membro del Consiglio
stesso. I docenti di ciascuna sezione della Scuola dell'Infanzia effettuano incontri periodici
per
- discutere tutte le problematiche connesse all’organizzazione e alle modalità di lavoro;
- procedere alla stesura e alla verifica periodica della programmazione di sezione.
Tali incontri permettono:
- lo scambio di informazioni sui bambini, con particolare attenzione alle situazioni di disagio
e di difficoltà (sia sul piano dei comportamenti e delle relazioni interpersonali che su
quello degli apprendimenti);
- la reciproca informazione sull’attività svolta, con tutte le osservazioni che possono
rivelarsi significative al fine dell’elaborazione di itinerari specifici ed integrati.
7.1.1.7 Team dei Docenti
I docenti di ciascuna classe delle scuole primarie effettuano incontri settimanali di team per:
- discutere tutte le problematiche connesse all’organizzazione, alle modalità di lavoro, al
rendimento e alla disciplina degli alunni, ai singoli casi di difficoltà;
- procedere alla stesura e alla verifica periodica (settimanale o quindicinale) della
programmazione di team, strutturata attraverso itinerari operativi disciplinari ed
interdisciplinari.
Tali incontri settimanali o quindicinali permettono:
- lo scambio di informazioni sui bambini, con particolare attenzione alle situazioni di disagio
e di difficoltà (sia sul piano dei comportamenti e delle relazioni interpersonali che su
quello degli apprendimenti);
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 101
- la reciproca informazione sull’attività svolta nel corso della settimana nell’ambito di
competenza, con tutte le osservazioni che possono rivelarsi significative al fine
dell’elaborazione di itinerari specifici ed integrati da svilupparsi nel corso della successiva
- la strutturazione di unità didattiche disciplinari e trasversali;
- la discussione di tutte le problematiche inerenti all’unitarietà dell’azione educativa e
didattica: confronto metodologico ed organizzativo, criteri e prove di verifica e
valutazione.
7.1.1.8 Il Comitato di Valutazione dei Docenti
Nell'Istituto è stato costituito il Comitato per la Valutazione dei Docenti (CVD) tale comitato
ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai
seguenti componenti:
a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal
consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti
scolastici e dirigenti tecnici.
Il comitato ha come compito quello di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti
sulla base:
a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione
scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento
delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della
collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone
pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.
Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di
prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il Comitato è composto dal Dirigente
Scolastico, che lo presiede, dai docenti, ed è integrato dal docente a cui sono affidate le
funzioni di tutor.
7.1.2 Le Funzioni Strumentali
Sono state individuate dal Collegio dei Docenti, per l’anno scolastico 2017/2018 le seguenti
Funzioni Strumentali all'Offerta Formativa:
1. Gestione del POF e del PTOF – Margherita Lamberti,
2. Autovalutazione – Margherita Lamberti,
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 102
3. Inclusione area Svantaggio – Francesca Scommegna,
4. Inclusione area Disabilità – Letizia Grimaldi,
5. Interventi e servizi per gli alunni – Angela Torre,
6. Area Docenti – Mariangela Cafagna.
Al fine di creare un’organizzazione il più possibile efficiente ed efficace, il Collegio nell'anno
scolastico 2015-16 ha costituito le seguenti Commissioni e Gruppi di Lavoro. In base alle
esigenze che potranno emergere negli anni successivi la struttura potrà essere modificata.
Il Nucleo Interno di Autovalutazione, (Dirigente Scolastico; Collaboratore Vicario ins.
Sfregola Lucia; Collaboratore di plesso ins. Tarantino Giovanna; le FF.SS. inss. Grimaldi
Letizia, Lamberti Margherita, Scommegna Francesca, Torre Angela; Referente alla
valutazione interna ins. Dicolangelo Gaetana; Referente PTOF scuola Infanzia ins. Ditrizio
Ivana; Animatore Digitale ins. Lattanzio Ortensia) i cui compiti sono intraprendere attività di
autovalutazione utili a conoscere lo stato e la qualità dei servizi dell'Istituto e promuovere
azioni di miglioramento., predispone il Rapporto di Autovalutazione (RAV) e il relativo Piano
di Miglioramento (PdM).
La Commissione Formazione Sezione della Scuola dell'Infanzia, il cui principale compito
consiste nel raccogliere tutte le informazioni provenienti dai nidi e dalle famiglie allo scopo di
predisporre gli elenchi dei bambini da inserire nelle diverse sezioni, tenendo conto dei criteri
di formazione delle sezioni.
La Commissione Formazione Classi Prime della Scuola Primaria, il cui compito consiste
nell'esaminare le schede di raccordo e nel raccogliere tutte le informazioni necessarie alla
predisposizione degli elenchi delle classi prime, tenendo conto dei criteri di formazione classi.
Il Collegio dei Docenti ha poi individuati alcuni referenti in specifici ambiti:
- Educazione alla Salute – ins. Bufo Damiana
- Educazione all’Ambiente – ins. Paolillo
- Autovalutazione interna degli apprendimenti – ins. Dicololangelo Gaetana
- Giochi Sportivi Studenteschi – ins. Sinisi Letizia
7.2 Numero di alunni
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA
ZANARDELLI Padre R. DI BARI COLLODI Padre R. DI BARI ZANARDELLI
N° 423 N° 456 N° 76 N° 174 N° 56
Tot. 879 Tot. 306
Totale complessivo alunni n° 1185
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 103
7.3 Tempo scuola
SCUOLA DELL‟INFANZIA
La scuola dell’Infanzia effettua un tempo scuola di 8 ore giornaliere dalle ore 08:00 alle ore
16:00 dal lunedì al venerdì corrispondente a 40 ore settimanali.
Le sezioni a tempo ridotto ubicate c/o la sede di Via Zanardelli rispettano il seguente orario
delle attività: dal lunedì al venerdì dalle ore 08,00 alle 13,00.
SCUOLA PRIMARIA
Tenendo presente l’ottica triennale di progettazione l’orario obbligatorio delle lezioni di
scuola Primaria, determinato su base annua di 891 ore e sulla base di 33 settimane di
lezione, corrisponde mediamente ad un orario settimanale di 27 ore. Tale orario è
comprensivo anche delle due ore settimanali della Religione Cattolica e della quota locale.
Tutti gli alunni effettuano un orario settimanale di 29 ore antimeridiane distribuite su 6
giorni: dalle ore 08,20 alle ore 13,20 dal Lunedì al Venerdì, il Sabato dalle ore 8,20 alle
12,20.
7.4 Rapporti con le famiglie Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la
costruzione, realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni
degli alunni. Nell’esercizio della corresponsabilità, le famiglie partecipano agli aspetti
formativi degli allievi e riconoscono alla scuola comuni finalità educative e la supportano
condividendo responsabilità ed impegni, nel rispetto di competenze e ruoli, che si possono
così delineare:
IL GENITORE IL DOCENTE
- conosce gli obiettivi
- conosce il percorso educativo-didattico
- esprime pareri e proposte in merito a iniziative
extracurriculari
- partecipa ai colloqui individuali
- si tiene informato sulle iniziative
- supporta, se lo desidera, l’attività formativa con
interventi occasionali secondo competenze
specifiche
- esplicita la proposta educativa
- esplicita la programmazione didattica
- esplicita gli obiettivi disciplinari e trasversali
- esplicita i criteri di valutazione, le modalità di
verifica e i tempi della valutazione
- favorisce la comunicazione attraverso colloqui,
comunicazione e incontri periodici per la
consegna del documento di valutazione
I genitori dei bambini di ogni sezione sono convocati dalle insegnanti almeno tre volte l’anno
per illustrare la progettualità educativa. Nel mese di ottobre viene convocata la prima
riunione in cui i genitori eleggono i propri rappresentanti che, insieme ai docenti di tutte le
sezioni, costituiscono il Consiglio di Intersezione. Anche per la scuola Primaria nel mese di
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 104
ottobre viene convocata la prima assemblea delle classi in cui i genitori eleggono i propri
rappresentanti che, insieme ai docenti di tutte le classi, costituiscono il Consiglio di
Interclasse. Durante la prima interclasse le insegnanti illustrano ai genitori la
programmazione. Inoltre i docenti documentano la progressiva maturazione degli alunni
negli aspetti didattici e comportamentali, tenendo conto dei differenziali di apprendimento ed
informano le famiglie sugli esiti raggiunti in due incontri scuola/famiglia. Un ulteriore
incontro è previsto alla fine di ciascun quadrimestre per la visione e la consegna delle schede
di valutazione. Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai
singoli docenti, dai Consigli di Intersezione, di Interclasse o dal Dirigente, il ventaglio di
diverse opportunità di colloquio e di incontro che l’Istituto offre si possono così
schematizzare:
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 105
DIRIGENTE: riceve dal lunedì al
venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00
SCUOLA INFANZIA: su richiesta dei genitori o durante le assemblee di sezione
DOCENTI
SCUOLA PRIMARIA: due incontri annuali nei mesi di febbraio e giugno, alla fine di ogni quadrimestre per la consegna del Documento di Valutazione – nei mesi di dicembre e aprile per colloqui individuali – appuntamenti possibili su richiesta dei genitori e durante le assemblee di classe.
ORGANI COLLEGIALI: Consiglio di Circolo, Consigli di Intersezione e di Interclasse con la presenza dei rappresentanti dei genitori eletti.
FAMIGLIE
6° CIRCOLO “R. GIRONDI” BARLETTA 106
ALLEGATI
1. RAV
2. PdM
3. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
4. PIANO SCUOLA DIGITALE
5. PIANO DEL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE
6. PROSPETTO DELLE VISITE E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE DELL’A.S. 2017/2018
7. PROSPETTO ATTIVITA‟ EXTRACURRICULARI
8. PIANO P.A.I.
9. PIANO FORMAZIONE DEI DOCENTI
10. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
11. PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE