Piano Triennale dell’Offerta Formativa · 2016-11-04 · n. 19/16 del 7.01.2016 Approvato dal...
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Elaborato dal Collegio dei Docenti nella seduta dell’11.01.2016 sulla base dell’Atto di Indirizzo del dirigente prot. n. 19/16 del 7.01.2016
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15.01.2016 Aggiornato dal collegio dei docenti il 13.06.2016 ed approvato dal Consiglio d’Istituto il 20.07.2016
Sezione 1 – Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili
1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento.
Il Liceo Classico “Virgilio” è il più insigne Istituto superiore del Gargano Nord. E’ impegnato sempre più in una
azione di potenziamento generale della qualità dei servizi erogati per soddisfare le esigenze formative degli allievi,
delle famiglie e del territorio. Il PTOF del Liceo “Virgilio” è un progetto realistico e funzionale al miglioramento degli
esiti del processo di insegnamento/apprendimento, che pone al centro la didattica. Esso è sostenuto dal consenso e
dalla condivisione perché deve interpretare le attese legittime e i bisogni reali e diversificati delle famiglie e degli
studenti. Nell’ambito dell’offerta formativa, il progetto deve attivare necessari rapporti con gli enti locali e con le
diverse realtà istituzionali, culturali e sociali operanti sul territorio. Il PTOF è per sua natura dinamico e dialettico. La
sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità del Dirigente Scolastico e della comunità scolastica con
le sue varie componenti, come anche dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno (stakeholders) in cui la scuola
vive ed opera. E’ la sintesi di diversi bisogni, interessi , attese, responsabilità, perciò richiede la partecipazione di tutti
i soggetti interessati e coinvolti nella sua realizzazione.
A fondamento del PTOF del Liceo “Virgilio” vi è una filosofia condivisa che si propone:
un’ampia formazione di base fondata soprattutto sulle discipline umanistiche e scientifiche;
un arricchimento del curriculum attraverso un insieme di attività extra-curriculari ben integrate nello
stesso;
una didattica non più centrata soltanto sulla lezione frontale e sulla trasmissione- assimilazione-
restituzione del contenuto disciplinare, ma che faccia della classe un attivo e consapevole gruppo di
ricerca e di scoperta delle varie discipline e delle loro peculiarità.
A fondamento del PTOF del Liceo “Virgilio” vi è la constatazione che “i percorsi liceali forniscono allo studente gli
strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed
acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento
degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro” (art. 2, comma 2, del
regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64,
comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”).
Il Liceo “Virgilio” nasce nell’a.s. 1968/69 come sede staccata del Liceo Ginnasio Statale “M. Tondi” di San Severo. I
primi passi non sono facili e la prima sede è in via Monte Tabor nei locali dei Frati Cappuccini; ma la scuola è
destinata a crescere e nell’a.s. 1975/76 ottiene l’autonomia da San Severo. Il Liceo Classico di Vico del Gargano è uno
dei primi Istituti di Scuola Secondaria di secondo grado istituiti nel territorio del Gargano Nord. Col passare degli anni
Unione Europea
LICEO CLASSICO STATALE “Virgilio”
Cod. Mecc.: FGPC09000 c.f. 84006070712
Contrada Maddalena, s. n. – 71018 VICO DEL GARGANO (FG)
Centr.: 0884991220 Fax: 0884967098 [email protected] [email protected]
il Liceo si afferma sempre più nel territorio, cresce e si rinnova sotto la spinta di un’utenza che continua ad aumentare.
Il continuo incremento degli iscritti fa sì che il Liceo si ponga sempre più come istituzione che dialoga con il territorio,
che sperimenta nuovi percorsi e che opera per dotarsi di strumenti tecnologici. Dall’a.s. 1992/93 al Liceo Classico di
Vico del Gargano viene annessa la sezione staccata del Liceo Scientifico di Carpino (nato nell’a.s. 1973/74 e annesso
al Liceo Scientifico di Vieste). Nell’a. s. 2005/06 il Liceo si trasferisce nella nuova sede in Contrada Maddalena.
Dall’a.s. 2015/16 il Liceo non ha più la sezione staccata di Carpino.
Il Liceo Classico “Virgilio” di Vico del Gargano con le due sezioni di liceo classico e di liceo scientifico opera in un
bacino d’utenza che comprende, oltre al Comune di Vico del Gargano, i Comuni di Ischitella, Carpino, Rodi Garganico,
Peschici, Cagnano Varano. Il contesto socio-economico di provenienza degli studenti è medio, ma la maggior parte
delle famiglie vive con un reddito medio-basso ed una consistente percentuale di studenti proviene da famiglie
economicamente svantaggiate.
Il territorio è caratterizzato da un’economia prevalentemente agricola e turistica, anche se la stagione turistica si limita a
pochi mesi dell’anno. Bassa risulta la densità demografica del territorio, molto basso è il tasso di attività industriali, solo
nei settori dell’agricoltura e della pubblica amministrazione i tassi di attività sono di poco superiori alla media. Le
variabili relative ai consumi ed ai redditi pro capite sono molto basse. Sul territorio risultano presenti pochi centri di
aggregazione (palestre, associazioni di volontariato).
Per queste considerazioni è stata approvata ed autorizzata dai competenti organi locali e territoriali la richiesta
per un nuovo ordinamento ed indirizzo di studio a partire dal prossimo anno scolastico 2016-17: Professionale
servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”
La struttura del Liceo classico “Virgilio” risulta di recente costruzione, è dotata di un laboratorio linguistico,
informatico e scientifico, della palestra, anche se tutte le aule sono dotate di PC e di LIM. Notevole ed importante
risulta il contributo dell’UE per l’ampliamento dell’offerta formativa. Le risorse economiche disponibili provengono
essenzialmente da finanziamenti statali gestiti dal Ministero. Gli Enti Locali territoriali erogano in minima parte
finanziamenti. Il contributo volontario delle famiglie è modesto e non sempre risulta versato.
La maggior parte degli insegnanti del Liceo Classico “Virgilio” sono a tempo indeterminato, possiedono certificazioni
informatiche e garantiscono una grande stabilità.
Sezione 1.2 – Risorse professionali
IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE (articolato per scuola secondaria, posti comuni, sostegno e
di potenziamento)
Si riporta il quadro attuale del fabbisogno corrispondente “all’organico di fatto”, corrispondente alla composizione
di classi dell’anno in corso, ovvero
A.S. 2015/2016 Classico Scientifico Totale
I 2 2 4
II 2 2 4
III 2 2 4
IV 2 2 4
V 2 2 4
Materie Letterarie, Latino e Greco (A052) 6 cattedre + 14h Italiano e
Latino (A051) 5 cattedre + 1 cattedra esterna (16+4)
Matematica e Fisica (A049) 5 cattedre + 12h +6 ore
Lingua Inglese (A346) 3 cattedre + 6 ore
Scienze Naturali (A060) 2 cattedre + 1 cattedra esterna (6+13) + 4 ore
Storia dell’Arte (A061) 1 cattedra esterna (12+6)
Disegno e Storia dell’Arte (A025) 1 cattedra + 2h
Storia e Filosofia (A037) 3 cattedre interne + 1 cattedra esterna (6+12) + 6 ore
Scienze Motorie (A029) 2 cattedre + 4h
Religione 1 cattedra + 2 ore
Si precisa che attualmente si presentano le seguenti situazioni di cattedre part time: 1 cattedra
A052
Posti di sostegno: N° 9 posti.
ORGANICO DEL POTENZIAMENTO La dotazione organica assegnata dall’USR Puglia per l’a.s. in corso è risultata essere la seguente:
5 unità aggiuntive di personale docente corrispondenti alle seguenti classi di concorso
A019 – DISCIPLINE GIURIDICHE 1 UNITA’
A021 – DISCIPLINE PITTORICHE 1 UNITA’
A049 – MATEMATICA E FISICA 1 UNITA’
A346 – LINGUA INGLESE 1 UNITA’
A061 – STORIA DELL’ARTE 1 UNITA’
ATTUALE DOTAZIONE POSTI ATA
Il personale ATA attualmente consta di 15 unità così articolate:
DSGA (DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI) 1
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 4
ASSISTENTI TECNICI 3
COLLABORATORI SCOLASTICI 7
FABBISOGNO POSTI PERSONALE ATA PER IL TRIENNIO
In ordine ai servizi generali ed amministrativi sarà necessario provvedere ad inoltrare istanze ai competenti uffici per
l’attribuzione di un ulteriore assistente amministrativo vista la complessità delle nuove procedure informatizzate e a
reiterare la richiesta di un ulteriore collaboratore scolastico per garantire la migliore pulizia e la maggiore vigilanza dei
locali del nuovo plesso scolastico.
Tali richieste sono supportate dalla considerazione che è crescente il numero di personale che usufruisce di permessi
L.104/92.
Il fabbisogno dei posti personale ATA ,pertanto, è il seguente:
DSGA (DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI) 1
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 5
ASSISTENTI TECNICI 3
COLLABORATORI SCOLASTICI 8
Se la richiesta per il nuovo indirizzo di studio dovesse nel frattempo essere accolta dall’Ente Regionale il
fabbisogno di organico per i docenti e per il personale ATA subirebbe notevoli cambiamenti.
Sono stati attivati i seguenti ruoli:
- n.2 Docenti collaboratori del DS
- FF.SS. delle seguenti aree:
POF e Valutazione
Sostegno alunni e inclusione
Sostegno docenti
- Docenti Referenti:
Referente dei contatti con il territorio
Referenti laboratori
Referente scuola Polo per H
Referenti per l’orientamento
Referente per lo sport
Referente orario
Referente per la sicurezza
Referente per la dispersione
- Comitato di Valutazione
- Animatore Digitale
Sono, inoltre, stati organizzati i seguenti gruppi di studio/commissioni di lavoro come articolazioni collegiali:
- STAFF di presidenza
- Gruppi di studio per l’elaborazione di progetti richiesti da avvisi pubblici
- Commissione di lavoro tecnica per l’acquisto di beni e servizi
- Gruppi di lavoro per l’organizzazione di singoli progetti
- Commissione elettorale
Per l’anno in corso è stato assegnato alla scuola il seguente organico potenziato:
n. 7 docenti sulle seguenti classi di concorso: 1 A049,1 AO19,1 AO61, 1 AO21, 2 ADO3.
I docenti dell’organico potenziato vengono utilizzati nei seguenti interventi: recupero disciplinare; potenziamento
curriculare; caratterizzazione del curriculo personale; potenziamento abilità disciplinari; metodologia CLIL;
certificazione delle competenze linguistiche; laboratori per il sostegno di alunni H o DSA.
Sezione 1.3 – Risorse strutturali
La scuola dispone delle seguenti risorse strutturali:
- 20 aule
- Laboratorio linguistico
- Laboratorio informatico
- Laboratorio scientifico
- Palestra
- Agorà
- Uffici amministrativi
- Biblioteca
Sezione 2 – Identità strategica
2.1 Priorità fissate per il servizio di istruzione e formazione nel triennio di riferimento
LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALLA PIANIFICAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE E DEI PROCESSI DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI OFFERTI ALL’UTENZA. • Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
A. Pianificare un’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE (PTOF) coerente con i traguardi di apprendimento e di
competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali e dalle Linee Guida vigenti, con le esigenze del contesto
territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione
scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al
successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà
negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento
dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla
individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle
eccellenze, per la valorizzazione del merito.
C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-
logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti
responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado
di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi
e le azioni previste nel PTOF.
F. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e
attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad
ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di autorealizzarsi, di
appartenere al gruppo e di socializzare ecc.). Adeguamento dei contenuti di apprendimento, per gli alunni portatori di
BES con strumenti compensativi e misure dispensative.
G. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa. In presenza di risultati di apprendimento
appena sufficienti e mediocri diffusi, e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES
è bene rivedere le scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi per migliorare la gestione della
classe e la relazione educativa. Curare, ove possibile, l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di
situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei ragazzi, che facilitino
l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di
apprendere insieme.
H. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo, posto che verranno attivate le procedure disciplinari
previste nel Regolamento d’Istituto, è opportuno che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa frequenza,
riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per eventualmente rivederle e sperimentare nuovi approcci.
E’ necessario comunque concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe
unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.
I. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione
dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento,
esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,
progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ecc.) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le
nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui tutte le aule sono dotate.
• Particolarità dell’Alternanza scuola –Lavoro e dell’ orientamento in ingresso e in uscita.
J. Attuare l’alternanza attiva come “modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed
educativo che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica”; sensibilizzare l’utenza verso
l’assunto che ”E’ necessario che tutti non solo debbano, ma vogliano apprendere” (Barcellona 2001) per attuare
consapevolmente l’obbligo scolastico, la lotta contro la dispersione scolastica, la reversibilità delle scelte effettuate nei
percorsi di istruzione e formazione;
K. Stimolare nell’alunno la coscienza di ciò che è e vuole essere nella propria vita personale e professionale per
aiutarlo a maturare scelte consapevoli al termine del percorso d’istruzione secondaria superiore;
L. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che, nell’ambito della richiesta di acquisizione
dell’Organico del potenziamento, per il miglioramento dell’offerta formativa, con l’obiettivo della qualificazione del
servizio scolastico, previsto dall’art. 1, commi 7 e 85 della Legge 107/2015, l’ordine di preferenza dei campi
d’intervento individuato, in collaborazione con lo staff del Dirigente scolastico, è stato il seguente:
1. Potenziamento linguistico
2. Potenziamento scientifico
3. Potenziamento artistico musicale
4. Potenziamento umanistico
5. Potenziamento delle discipline motorie;
6. Potenziamento laboratoriale
7. Potenziamento Socio-economico e per La legalità
A fronte di tale richiesta la scuola ha ottenuto l’assegnazione di un contingente di organico di n.7 docenti così
articolato :
1 docente di inglese
1 docente di matematica e fisica
1 docente di storia dell’arte
1 docente di diritto ed economia
1 docente di discipline pittoriche
2 docenti di sostegno per area tecnica-professionale.
• Obiettivi prioritari indicati dalla L 107/2015
M. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, avere come riferimento gli obiettivi prioritari indicati dall’art.1
comma 7 della Legge 107/2015:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language
integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti
e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico- finanziaria e di educazione
all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio
degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del
lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le
imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni
di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto
indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e
degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti
di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con
l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
• RAV e Piano di miglioramento
N. Nell’elaborazione del POF triennale 2016-19, tenere presente che, nell’ambito della stesura del Rapporto di
autovalutazione, e del conseguente piano di miglioramento sono state individuati:
le seguenti priorità: diminuzione della sospensione del giudizio; diminuzione della dispersione scolastica.
i seguenti traguardi triennali: rientrare nella media di sospensione nazionale e portare gli studenti con giudizio sospeso
entro il 20%; diminuire la percentuale di abbandoni degli studenti.
i seguenti obiettivi di processo annuali: costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a
valorizzare le diversità e le abilità individuali piuttosto che l’omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe;
supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario; rafforzare l’utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo;
promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Il PDM in corso di elaborazione e redazione tiene conto oltre che di tutti gli aspetti già evidenziati testé nel RAV
anche delle proiezioni delle aspettative di crescita, di efficacia, di qualità delle azioni che coinvolgono tutti gli aspetti
del servizio scolastico dalle risorse finanziarie, tecniche, di personale alle scelte prettamente didattiche.
2.2 il Piano di Miglioramento
Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica FGPC090002
PUBLIO VIRGILIO MARONE
Indice
Sommario
1. Obiettivi di processo
o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV)
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
3.2 Tempi di attuazione delle attività
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Diminuzione della sospensione del giudizio.
Traguardi
Rientrare nella media di sospensione nazionale e portare gli studenti con giudizio sospeso entro il 20%.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Priorità 2
Diminuzione della dispersione scolastica.
Traguardi
Diminuire la percentuale di abbandoni degli studenti.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
2 Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
3 Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I
grado del circondario.
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo
elencati
Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1 Costruzione di percorsi
didattici
individualizzati e
personalizzati che
mirino a valorizzare le
diversità e le abilità
individuali piuttosto
che
l'omogeneizzazione
rispetto a traguardi
comuni di classe.
4 5 20
2 Promuovere una figura
di docente tutor che
possa monitorare e
supportare le scelte
degli alunni in
ingresso.
3 3 9
3 Rafforzare l'utilizzo di
criteri di valutazione
omogenei soprattutto
per le discipline di
indirizzo.
4 4 16
4 Supportare e riorientare
gli studenti a rischio
trasferimento, attuare
3 4 12
percorsi comuni con le
scuole secondarie di I
grado del circondario.
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Risultati attesi
Individuazione delle difficoltà e predisposizione di moduli permanenti di recupero; adeguamento della progettazione dei
Dipart. per il biennio per la continuità e la diminuzione delle insufficienze; individuazione precoce degli alunni in
difficoltà.
Indicatori di monitoraggio
N. di stud. con insuff. a febb;n. di stud. in difficoltà segnalati dai C.di Classe entro ottobre;n. di insuff. nello scrut. del I
qu. cl. I, II, III, IV; n. di percorsi attivati di recup. per I e II; n. di abbandoni di frequenza ai corsi di recupero
Modalità di rilevazione
Monitoraggi a fine I e II quadrimestre ed elaborazione dati statistici.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Risultati attesi
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Indicatori di monitoraggio
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Modalità di rilevazione
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Risultati attesi
Successo formativo sia per gli studenti in difficoltà, sia per le potenziali eccellenze; adeguatezza del processo di
apprendimento rispetto alla valutazione e certificazione delle competenze; contenimento delle insufficienze già nel I
scrutinio.
Indicatori di monitoraggio
Numero di studenti con sospensioni del giudizio nello scrutinio di giugno; numero di studenti non ammessi a giugno;
numero di studenti non ammessi ad agosto.
Modalità di rilevazione
Rilevazione ed elaborazione dati statistici ed esiti scrutini.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario.
Risultati attesi
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Indicatori di monitoraggio
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Modalità di rilevazione
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
-----------------------------------------------------------
Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Azione prevista
Risulta necessario porre su una base di confronto comune le classi I e III, attraverso la predisposizione di prove comuni
da somministrare in classi parallele.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Azione prevista
Avvio delle attività di recupero già dal I quadrimestre, con moduli metodologici e disciplinari, soprattutto nelle classi I
e II, per alunni in difficoltà.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
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Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Azione prevista
I Consigli di Classe, soprattutto delle classi I, individueranno i casi di difficoltà, entro il mese di ottobre, e
predisporranno una serie di interventi, quali moduli di recupero delle lacune pregresse, attività di potenziamento delle
competenze.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Azione prevista
Predisposizione di prove di verifica coerenti con le attese dei differenti gruppi classe, finalizzate a certificare i livelli di
competenza.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Azione prevista
Utilizzo delle risorse aggiuntive che fanno parte dell'organico potenziato per la personalizzazione ed
individualizzazione degli interventi di recupero e potenziamento.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Azione prevista
Effetti positivi a medio termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti negativi a medio termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti positivi a lungo termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti negativi a lungo termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Azione prevista
Definizione del curricolo di scuola in continuità ed.-didattica con la Sc. Sec. di I gr. confrontando i livelli di uscita delle
Indic. Naz. della Sc. Sec. di I gr., i livelli certificati dalla sc. di provenienza e le competenze in uscita dal biennio.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Azione prevista
Revisione delle griglie e dei criteri di valutazione, delle competenze in uscita da certificare al termine del I biennio.
Effetti positivi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a medio termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
Effetti negativi a lungo termine
Ci si riserva di indicare gli effetti a seguito del monitoraggio.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario.
Azione prevista
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti positivi a medio termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti negativi a medio termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti positivi a lungo termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
Effetti negativi a lungo termine
Non è un obiettivo di processo previsto per il corrente anno scolastico.
-----------------------------------------------------------
Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Insegnamento 44 1.540,00 P.A. 2016
L. 440/97
Personale
ATA
Collaborazione 44 550,00 P.A. 2016
L. 440/97
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 7.500,00
13.000,00
P.A. 2016
Progetto P125
P.A. 2016
Progetto P81
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Obiettivo di processo
Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Funzioni
strumentali
Orientamento in
ingresso
34 595,00 FIS2015/16
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Obiettivo di processo
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti 0 0 0
Personale
ATA
Apertura scuola e
segreteria
amministrativa
80 1000,00 MIUR - PUGLIA
Progetto scuola polo e
formazione personale
Altre figure 0 0 0
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 6000,00 MIUR - PUGLIA
Progetto scuola polo e formazione
personale
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Obiettivo di processo
Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti
Personale
ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Monitoraggio azioni
progettuali.
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Diffusione/Comunicazione
dei risultati.
azione
(in
corso)
Formazione team di
progettazione-
azione
(attuata o
conclusa)
Analisi disponibilità
finanziarie.
azione
(attuata o
conclusa)
Validazione idea-guida
dell'azione progettuale ed
inserimento nel PTOF.
azione
(attuata o
conclusa)
Realizzazione attività- azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Valutazione e riesame del
PdM e delle azioni
progettuali.
azione
(in
corso)
Stesura PdM e progetti n.1
e n.2.
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
Obiettivo di processo
Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Obiettivo di processo
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Diffusione/Comunicazione
risultati.
azione
(in
corso)
Formazione team di
progettazione.
azione
(attuata o
conclusa)
Stesura PdM e progetti n.
1 e n. 2.
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
Analisi disponibilità
finanziaria.
azione
(attuata o
conclusa)
Validazione idea-guida
dell'azione progettuale ed
inserimento nel PTOF.
azione
(attuata o
conclusa)
Validazione idea-guida
dell'azione progettuale ed
inserimento nel PTOF.
azione
(attuata o
conclusa)
Realizzazione attività. azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Monitoraggio azioni
progettuali.
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Valutazione e riesame del
PdM e delle azioni
progettuali.
azione
(in
corso)
Obiettivo di processo
Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
Obiettivo di processo
Costruzione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati che mirino a valorizzare le diversità e le abilità
individuali piuttosto che l'omogeneizzazione rispetto a traguardi comuni di classe.
Data di rilevazione
28/04/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Numero di studenti in difficoltà segnalati dai Consigli di classe entro ottobre;n. di insufficienze nello scrutinio del I qu.
cl. I, II, III, IV; n. di percorsi attivati di recupero per le I e II; n. di abbandoni di frequenza ai corsi di recupero.
Strumenti di misurazione
Monitoraggi a fine I e II quadrimestre ed elaborazione dati statistici.
Criticità rilevate
Ci si riserva di indicare le criticità a seguito degli esiti del monitoraggio.
Progressi rilevati
Ci si riserva di indicare i progressi a seguito degli esiti del monitoraggio.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Ci si riserva di apportare modifiche.
Data di rilevazione
22/02/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Numero di studenti in difficoltà segnalati dai Consigli di classe entro ottobre;n. di insufficienze nello scrutinio del I qu.
cl. I, II, III, IV; n. di percorsi attivati di recupero per le I e II; n. di abbandoni di frequenza ai corsi di recupero.
Strumenti di misurazione
Monitoraggi a fine I e II quadrimestre ed elaborazione dati statistici.
Criticità rilevate
Ci si riserva di indicare le criticità a seguito degli esiti del monitoraggio.
Progressi rilevati
Ci si riserva di indicare i progressi a seguito degli esiti del monitoraggio.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Ci si riserva di apportare modifiche.
Obiettivo di processo
Promuovere una figura di docente tutor che possa monitorare e supportare le scelte degli alunni in ingresso.
Obiettivo di processo
Rafforzare l'utilizzo di criteri di valutazione omogenei soprattutto per le discipline di indirizzo.
Data di rilevazione
29/04/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
N di studenti con insufficienze a febbraio; Numero di studenti con sospensioni del giudizio nello scrutinio di giugno;
numero di studenti non ammessi a giugno; numero di studenti non ammessi ad agosto.
Strumenti di misurazione
Rilevazione ed elaborazione dati statistici.
Criticità rilevate
Ci si riserva di indicare le criticità a seguito degli esiti del monitoraggio.
Progressi rilevati
Ci si riserva di indicare i progressi a seguito degli esiti del monitoraggio.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Ci si riserva di indicare eventuali modifiche a seguito degli esiti del monitoraggio.
Data di rilevazione
23/02/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
N di studenti con insufficienze a febbraio; Numero di studenti con sospensioni del giudizio nello scrutinio di giugno;
numero di studenti non ammessi a giugno; numero di studenti non ammessi ad agosto.
Strumenti di misurazione
Rilevazione ed elaborazione dati statistici.
Criticità rilevate
Ci si riserva di indicare le criticità a seguito degli esiti del monitoraggio.
Progressi rilevati
Ci si riserva di indicare i progressi a seguito degli esiti del monitoraggio.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Ci si riserva di indicare eventuali modifiche a seguito degli esiti del monitoraggio.
Obiettivo di processo
Supportare e riorientare gli studenti a rischio trasferimento, attuare percorsi comuni con le scuole secondarie di I grado
del circondario.
Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli
indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti.
Priorità
1A
Esiti
Risultati scolastici
Data rilevazione
03/05/2016
Indicatori scelti
Numero di studenti con insufficienze a febbraio; numero di studenti con sospensione del giudizio a giugno.
Risultati attesi
Diminuzione dei giudizi sospesi rispetto ai dati del RAV.
Risultati riscontrati
Ci si riserva di indicare i risultati.
Differenza
Ci si riserva di indicare le differenze.
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Priorità
2A
Esiti
Risultati scolastici
Data rilevazione
04/06/2016
Indicatori scelti
Numero di studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno; numero di studenti trasferiti in entrata; numero di
studenti trasferiti in uscita.
Risultati attesi
Diminuzione della percentuale di abbandoni rispetto ai dati del RAV.
Risultati riscontrati
Ci si riserva di indicare i risultati.
Differenza
Ci si riserva di indicare le differenze.
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Riunioni
Persone coinvolte
Personale docente e non
Strumenti
RAV, sito web dell'istituto, PdM, report annuali, rendicontazione conclusiva.
Considerazioni nate dalla condivisione
Si rinvia per le considerazioni.
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
RAV, sito web dell'istituto, PdM, report annuali, rendicontazione finale.
Destinatari
Personale docente e non, O.O.C.C., Alunni, Comitato genitori.
Tempi
giugno 2016
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome Ruolo
Prof.ssa Concetta Taronna Refernte azioni di miglioramento, Responsabile
monitoraggio.
Prof.ssa Claudia Pasquarelli Coordinatore del Piano, Referente azioni di
miglioramento.
D.S. Maria Carmela Taronna Responsabile del Piano
Sezione 3 – Curricolo dell’istituto
3.1 Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento specifici dell’indirizzo di studio comprensivi della quota di autonomia e della quota opzionale
Il Liceo Classico “Virgilio” nell’ambito del suo compito istituzionale mira a favorire la promozione del successo
formativo (cfr. D.P.R. 275/99, artt. 1-2) di tutti gli alunni iscritti e si ispira ai principi della Costituzione della
Repubblica Italiana in tema di istruzione, educazione e rispetto della persona.
Particolare cura viene dedicata alla costruzione di un clima positivo di accoglienza continua, di comunicazione e di
dialogo che coinvolge tutta la comunità scolastica, nella convinzione che l’esperienza scolastica debba essere sempre
attenta alla personalità dello studente e alla relazione formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa del Liceo “Virgilio”, nel valorizzare nuovi saperi e più efficaci forme di organizzazione,
costituisce un modello concretamente realizzabile ed efficiente finalizzato a:
● formare l’uomo e il cittadino al più alto livello possibile;
● promuovere nel Profilo Educativo, Culturale e Professionale degli studenti a conclusione del percorso liceale,
una formazione umana ed una competenza critica che favoriscano l’acquisizione di “un orizzonte di senso”, per una
partecipazione attiva e costruttiva alle dinamiche della società contemporanea;
● favorire il massimo raccordo, in ingresso, con le finalità e gli obiettivi propri della Scuola Secondaria di I
grado e, in uscita, con le finalità e gli obiettivi delle varie facoltà universitarie, al fine di fornire agli alunni un impianto
sistemico di conoscenze, di promuovere, sviluppare e consolidare le abilità, di formare le competenze in modo che
siano funzionalmente spendibili.
Coerentemente con questo impegno, i criteri fondamentali che insieme ispirano ed implementano l’azione formativa del
Liceo Classico “Virgilio”, restano, pur nella continuità, la flessibilità e la diversificazione, l’organicità e l’integrazione,
la responsabilità e la qualità, come di seguito esplicitato. Il Liceo “Virgilio”, al fine di perseguire una pedagogia ispirata
alla centralità degli alunni e al loro pieno successo formativo, si impegna a dare carattere di flessibilità e
diversificazione all’attività formativa nei confronti degli studenti, in modo da permettere a ciascuno di essere condotto,
sulla base delle proprie attese, dei propri interessi, delle proprie attitudini e dei propri ritmi di apprendimento, su un
percorso formativo individualizzato che renda possibile l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità al più alto
livello raggiungibile.
Il Liceo “Virgilio” si impegna a lavorare in direzione di una proposta formativa che abbia il carattere della organicità,
affinché le attività curriculari e quelle extracurricolari si integrino in maniera armonica e coerente e offrano allo
studente la possibilità di allargare i propri orizzonti culturali e, quindi, di valorizzarne le potenzialità, anche attraverso
opportune forme di integrazione tra Scuola e Istituzioni ai vari livelli e tra le diverse agenzie educative del territorio.
Il Liceo “Virgilio” si assume la responsabilità del conseguimento degli obiettivi di seguito indicati, questo implica
l’attivazione di procedure sistematiche di verifica e di valutazione interna ed esterna, in modo da essere pronto a dar
conto delle scelte operate, a modificarle, ad integrarle, in un processo continuo di ottimizzazione dell’offerta formativa
e di garanzia di qualità.
Profondo e condiviso è l’impegno per il rinnovamento continuo della didattica e per la valorizzazione di tutte le
opportunità di apprendimento formali e non formali, condizione necessaria per un qualificato processo educativo volto a
promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze che siano:
● significative, capaci cioè di coinvolgere gli studenti sul piano cognitivo ed affettivo- motivazionale; i
contenuti, quindi, sono mediati in un contesto di didattica attiva e di apprendimento cooperativo fondato
sull’epistemologia di ogni disciplina;
● consapevoli, interiorizzate cioè attraverso un percorso formativo che insegna ad apprendere;
● sistematiche, ovvero capaci di strutturare reticoli di conoscenze pertinenti entro cui organizzare dati,
informazioni, esperienze acquisibili in qualunque contesto educativo o di vita;
● stabili, aventi, quindi, la forma di strutture cognitive e di coordinate culturali utili a comprendere e a
interpretare il nuovo e il complesso per affrontare la sfida dell’espansione incontrollata del sapere;
● utilizzabili per acquisire ulteriore sapere e per imparare a progettare e a progettarsi nell’ottica
dell’apprendimento per tutta la vita.
Il Liceo Virgilio, riconoscendosi in una scuola “inclusiva” in cui ogni studente cresce come persona, come cittadino e
come futuro professionista, dedica particolare attenzione agli alunni che presentino bisogni educativi speciali. La
disabilità, la provenienza da contesti migratori, i DSA (disturbi specifici di apprendimento: dislessia, discalculia,
disgrafia e disortografia), sono considerati come risorsa e arricchimento umano, uno stimolo continuo alla formazione
culturale e didattica del personale docente e non docente. Per rispondere alla complessità dei contesti della modernità è
fondamentale porre al centro dei processi formativi competenze significative, stabili e utilizzabili per imparare a
progettare nell’ottica del long life learning; competenze chiave di cittadinanza, che mettano in grado i cittadini di
imparare ad imparare per tutta la vita e che rappresentano l’obiettivo dell’obbligo scolastico (come indicato
nell’allegato 2 al D.M. 139/2007), e competenze più specifiche come indicato nel D.P.R. 89/10 sui Licei e nella
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006.
Risultati di apprendimento A conclusione del percorso liceale, lo studente sarà in grado di:
Area metodologica
● Studiare in modo autonomo e flessibile, nella consapevolezza della diversità dei metodi utilizzati dai vari
ambiti disciplinari;
● Compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle discipline.
Area logico-argomentativa
● Sostenere una propria tesi, ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui;
● Ragionare con rigore logico, individuando problemi e soluzioni;
● Leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.
Area linguistico- comunicativa
● Padroneggiare pienamente la lingua italiana;
● Conoscere le lingue classiche per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle
loro strutture linguistiche e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere
una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;
● Conoscere una Lingua Straniera almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
● Riconoscere rapporti e stabilire confronti tra lingua italiana e altre lingue moderne e antiche;
● Utilizzare le tecnologie della informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
Area storico-umanistica
● Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con
riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
● Conoscere in modo approfondito le linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico,
letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico) anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed
autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica
del presente;
● Essere consapevole del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano,
della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della
tutela e della conservazione;
● Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei Paesi di cui si studiano le lingue.
Area scientifica, matematica e tecnologica
● Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica
● Utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico
● Conoscere i contenuti fondamentali delle teorie alla base della descrizione matematica della realtà;
● Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze
della terra, astronomia),
● Padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine.
Offerta formativa curriculare
Liceo classico
“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una
formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione
occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce
l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando
attenzione anche alle scienze matematiche,
fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo
studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie” (art. 5,
comma 1, del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi
dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”).
Quadro
orario
1°biennio
2°biennio
Tipo
di
prove
Anno I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S.O.
LINGUA E CULTURA LATINA 5 5 4 4 4 S.O.
LINGUA E CULTURA GRECA 4 4 3 3 3 S.O.
LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3 S.O.
STORIA 3 3 3 O.
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 O.
FILOSOFIA 3 3 3 O.
MATEMATICA* 3 3 2 2 2 S.O.
FISICA 2 2 2 O.P.
SCIENZE NATURALI* 2 2 2 2 2 O.
STORIA DELL'ARTE 2 2 2 O.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.
RELIGIONE CATTOLICA ATTIVITA'
ALTERNATIVE
1
1
1
1
1 O.
TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 31 31 31
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Liceo Scientifico “Il percorso del Liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica.
Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali.
Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie
per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, per individuare le interazioni tra le diverse forme del
sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la
pratica laboratoriale” (art. 8, comma 1, del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25/06/2008, n. 112,
convertito dalla legge 06/08/2008, n. 133”).
Quadro
orario
1°biennio
2°biennio
Tipo di
prove
Anno I II III IV V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S.O.
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3 S.O.
LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3 S.O.
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 O.
STORIA
2 2 2 O.
FILOSOFIA
3 3 3 O.
MATEMATICA* 5 5 4 4 4 S.O.
FISICA 2 2 3 3 3 S.O.
SCIENZE NATURALI** 2 2 3 3 3 O.
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE 2 2 2 2 2 O.P.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.
RELIGIONE CATTOLICA ATTIVITA'
ALTERNATIVE
1
1
1
1
1 O.
TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30
*con Informatica al primo biennio;
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
3.2 Iniziative di arricchimento e di ampliamento curricolare e attività di alternanza scuola-lavoro
Le attività proposte sono funzionali al raggiungimento delle priorità precedentemente fissate (Obiettivi di
miglioramento ai sensi del D.P.R. n. 80/2013 e comma 7 della Legge n. 107/2015) e sono di seguito descritte :
POTENZIAMENTO 2015-2016
DENOMINA ZIONE
MODALITÀ CLASSI ORE
SETTIMANALI ORARIO
MATEMATICA
compresenza V- A Sc. e V- B Sc. 2*2 antimeridiano
potenziamento V- A Sc. e V- B Sc 1*2 Antim. extra
compresenza V- A cl. e V- B cl. 1*2 antimeridiano
compresenza IV- A cl. e IV- B cl. 1*2 antimeridiano
compresenza III- A cl. e III- B cl. 1*2 antimeridiano
recupero III- A Sc. e III- B Sc.
IV-A e IVB Sc. 2+2
Classi parallele Pomeridiano
disposizione tutte 2 antimeridiano
INGLESE
Compresenza con la disciplina Storia
Tutte le quinte 1*4 antimeridiano
certificazione triennio 2 Pomeridiano
potenziamento Tutte le prime e
seconde 1*8 Antim. extra
potenziamento Tutte le quinte 1*4 Antimer.extra
DISCIPLINE PITTORICHE
Corso di pittura Tutte le classi 3 Pomeridiano
compresenza Quinquennio
scientifico 1*10 antimeridiano
Disposizione Tutte le classi 1 antimeridiano
potenziamento IIIA-IIIB CL. IVA-IVB CL.
1*4 Antimeridiano
extra *
DIRITTO potenziamento
prime e seconde scientifico
1*4
Antim. extra*
potenziamento IIIA -III B sc. 1*4 Antim. extra*
IVA -IVB Sc.
Compresenza Con st. e geo.(ed.
alla cittad.) Tutte le prime 1*4 antimeridiano
Disposizione tutte 6 antimeridiano
STORIA DELL’ARTE
Compresenza Triennio classico
1*6 antimeridiano
Disposizione Tutte le classi 5 antimeridiano
potenziamento Tutte le classi 3 Pomeridiano
potenziamento Biennio classico 1*4 Antim.extra*
*gli insegnamenti non previsti dal piano ordinamentale curriculare entreranno nel piano personalizzato
dello studente.
INGLESE : creare competenze diffuse su livelli attestabili B (B1_B2) a partire dal biennio per la certificazione di
crediti formativi. In un’Europa senza frontiere, in uno spazio educativo aperto e in un mercato del lavoro
caratterizzato da fortissima mobilità, la necessità della definizione di competenze certificabili e l’opportunità della
trasferibilità delle conoscenze, risultano evidenti; orientare verso una precisazione della competenza plurilingue e
pluriculturale, poiché l’abilità a comunicare in più lingue e ad interagire con culture diverse risulta uno dei principali
obiettivi della politica educativa dell’Unione Europea (CLIL).
MATEMATICA E FISICA: sostenere e recuperare le competenze di sapere, riconoscere e descrivere, eseguire e
applicare, utilizzare strumenti; perseguire nel triennio(anche ai fini della preparazione delle prove dell’esame di
stato) le competenze di presentare e comunicare i procedimenti risolutivi, matematizzare e modellizzare
.argomentare e giustificare, interpretare e riflettere sui risultati, esplorare e tentare soluzioni.
STORIA DELL’ARTE e DISCIPLINE PITTORICHE: potenziare e creare competenze relative all’utilizzo degli
strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e al riconoscimento delle tecniche
pittoriche e delle modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano i vari codici espressivi, prestando
attenzione alla fruizione e alla fortuna storica delle opere più significative; sostenere e recuperare competenze per
interpretare l’opera d’arte sapendo cogliere, sempre in maniera progressiva, gli aspetti relativi alle tecniche,
all’iconografia, allo stile, alle tipologie .
DIRITTO ED ECONOMIA : creare e potenziare competenze che permettano di leggere e comprendere il contesto
attuale fortemente connotato dalla molteplici forme organizzative di governi e stati, dalla presenza di nuovi diritti ,di
fenomeni sociali complessi, spesso oggetto a rapidi mutamenti organizzativi, tecnici e relazionali .
L’art.1, comma 33 della legge 107/2015 prevede i percorsi di alternanza scuola lavoro negli istituti tecnici e
professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400
ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio a partire dalle classi terze attivate nell'anno
scolastico 2015/2016 anche con la modalità dell'impresa formativa simulata. A tal riguardo il Liceo “Virgilio” conclude
nel corrente anno scolastico il progetto di ASL “La memoria ritrovata” destinato ad alcuni studenti delle classi IV e il
progetto FS4 .218647 Regione puglia Avviso n.2 ”Proteggiamo il nostro territorio” destinato agli alunni della IV A
Scientifico. Per le classi III nell’Istituto sono state realizzate esperienze di ASL in collaborazione con il Corpo forestale
dello stato, il CNR di Lesina, alcuni avvocati e commercialisti del territorio, il Comune di Vico del Gargano-
biblioteca.Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per
rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e
gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della
legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di: migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso
un uso consapevole delle stesse; implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti
didattici e laboratoriali ivi presenti; favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini
dell’innovazione didattica; individuare un animatore digitale; partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le
suddette iniziative. In quest’ottica il Liceo “Virgilio” lavora già da anni e continuerà con il potenziamento delle
competenze informatiche degli alunni e con attività di formazione del personale docente relativamente alle competenze
tecnologiche e all’adattamento delle metodologie didattiche, particolarmente in chiave di contesto laboratoriale. E’ stato
nominato sia l’animatore digitale che il team previsto dal PNSD.
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I progetti effettuati nell’a.s. 2015-2016 e riproposti per l’a.s. 2016-17sono stati scelti secondo
criteri di:
● coerenza complessiva del progetto;
● attinenza alle scelte formative e strategiche dell’Istituto;
● qualità degli apprendimenti.
Manifestazioni e concorsi
Laboratorio di teatro per la partecipazione al XXII Festival Internazionale
del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide.
Progetto lettura: Un ragazzo che legge ne vale due “Newspapergame”: laboratorio di giornalismo
Lettera 22: laboratori teorico-pratici di giornalismo e comunicazione
Settimana dell’educazione
Let’s go to the theatre again (partecipazione ad uno spettacolo teatrale in
lingua inglese per le classi seconde e quinte)
Target B1- Certificazione “Preliminary English Test” (PET)
Partecipazione alla XV edizione de I Colloqui Fiorentini su Ungaretti
Festival della Filosofia
Treno della Memoria
Il quotidiano in classe
Adotta un libro antico
Scuola e ambiente
Educazione alla salute: “Tutti a scuola con Telethon”
Season day
Conoscere le Istituzioni
“Il consiglio regionale si fa conoscere”
Giornata del 4 novembre
Educazione alla solidarietà
Progetto “Io sono solidale”
Progetto di clown terapia
“Verso una scuola amica”
Didattica della storia
La storia in dimensione europea
I giovani ricordano la Shoah
“La pietra esposta, l’uomo e la storia…viaggio attraverso il tempo”
Storia, arte e cultura medioevale; la donna protagonista del riscatto in un
mondo di guerra, violenza e miseria nelle foto di Steve McCurry
Centro Sportivo Scolastico
Il Centro Sportivo mira a rafforzare il benessere psicofisico in tutti i momenti della vita scolastica
attraverso il confronto sportivo, la diffusione dei valori positivi dello sport, anche nella prospettiva
della lotta alla dispersione scolastica. L’attività sportiva scolastica vuole offrire alla scuola
iniziative tese a suscitare e consolidare nei giovani la consuetudine alle attività sportive, considerate
fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale.
Sport e Benessere
Orienteering nel centro storico di Vico del Gargano
Campionati studenteschi
Sportello d’ascolto psicologico per la prevenzione del disagio
Incontro sulla prevenzione dei tumori
Progetto Orientamento
Continuità con le scuole secondarie di I grado Orientamento e preparazione ai test per facoltà con accesso a numero programmato
Orientamento in uscita classi V (Salone dello studente di Pescara)
Attività laboratoriali
Progetti per la dispersione scolastica - Laboratori disciplinari
Virgilio in flash
Potenziamento e recupero di lingua e letteratura latina e
greca Potenziamento per la seconda prova degli Esami di
Stato
Progetti europei
Erasmus Plus “TOGETHER WE LEARN , UNITED WE STAND”
Progetti di Alternanza Scuola Lavoro
Progetti MIUR
Proteggiamo il nostro territorio
La memoria ritrovata (XI edizione)
Laboratorio di scrittura creativa
3.3 Azioni della scuola in relazione ai Bisogni Educativi Speciali
La nuova normativa Ministeriale invita ogni Istituzione scolastica a formulare un Piano Annuale per l’Inclusione. Il
Piano per l’Inclusione del Liceo Virgilio prevede sia formazione dei Docenti sulle tematiche proprie dell’Inclusione sia
sostegno ai gruppi classe, con l’aiuto di esperti psicologi. Il Piano, rivolto agli studenti con Bisogni Educativi Speciali è
redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI). Bisogni educativi speciali possono nascere da Disabilità, da
Disturbi Evolutivi Specifici (ad esempio i Disturbi Specifici dell’apprendimento) e dallo Svantaggio (socio economico;
linguistico- culturale; relazionale; comportamentale). Per tutti gli studenti che vivono uno di questi particolari bisogni, il
GLI, il Consiglio di Classe e il Docente referente del Progetto Inclusione, attivano una didattica Personalizzata. I Piani
Didattici Personalizzati per gli studenti con Disturbi Evolutivi Specifici e per studenti che vivono una situazione di
svantaggio sono redatti nella prima parte dell’anno scolastico in raccordo con le famiglie e con i medici che hanno
stilato le certificazioni; i Piani Educativi Individualizzati per gli studenti con disabilità vengono, invece, stilati dai
Gruppi di Lavoro sull’Handicap dedicati ai singoli studenti. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
costituisce un punto di forza del sistema educativo italiano. Il Liceo Classico “Virgilio”, infatti, vuole essere una
comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare
esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola
dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le
risorse offerte dal territorio. Accogliere gli alunni disabili significa fare in modo che essi siano parte integrante del
contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna. L’integrazione, e
quindi l’accoglienza, non riguarda solo gli alunni in situazione di handicap, ma tutti gli alunni, in quanto riconosciuti e
valorizzati nella loro diversità, nella irripetibile, unica, singolare personalità che costituisce il valore di ogni persona
umana. Il Liceo “Virgilio”, quindi, non può non riconoscere tutti nella loro diversità, facendosi scuola per tutti, scuola
su misura dei singoli alunni, quali che siano le loro possibilità formative, che nessuno può diagnosticare in termini
assoluti, perentori, definitivi, né per l’alunno in situazione di handicap, né per gli altri alunni. Pertanto, l’accoglienza
non può essere intesa come benevolenza, generosità, filantropia, ma come riconoscimento del valore della persona del
disabile che, come tutti gli altri alunni, va accolto per le sue possibilità, per i potenziali valori umani di cui è portatore.
In tale prospettiva, l’accoglienza si configura, non come un generico atteggiamento di disponibilità umana, ma come
impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale, familiare di ogni alunno, e
quindi anche del disabile. Affinché un percorso possa dirsi integrato è necessario che il soggetto possa arricchirsi dello
stimolo/degli stimoli forniti dall’ambiente che quindi devono essere fruibili ma nel contempo arricchenti. Lo stimolo
individuale ha indubbiamente un valore positivo perché consente la strutturazione di percorsi attraverso linguaggi
e strumenti
prossimali a quelli utilizzabili e noti all’alunno, ma non può essere considerato esaustivo se non permette all’alunno di
farne uso in un contesto allargato, il più possibile assimilabile al contesto socio– ambientale che l’alunno può incontrare
all’esterno della struttura scolastica.
E’ previsto un laboratorio per interventi di CAA per le persone con disabilità di sviluppo
e un laboratorio sull’utilizzo della CAA con persone con disordini comunicativi acquisiti
per approfondire le possibili alternative comunicative delle persone che non sono in grado di soddisfare le proprie
quotidiane esigenze comunicative attraverso modalità naturali, quali il linguaggio vocale, i gesti, o la scrittura
soprattutto nei soggetti autistici.
3.4 Linee metodologiche e modalità di monitoraggio delle attività anche in termini di orientamento degli alunni/degli studenti nella prosecuzione del percorso di studi/nell’inserimento occupazionale
L’orientamento è un nodo fondamentale della formazione in tutto l’itinerario scolastico ed è una finalità comune a tutte
le discipline; si attua prima di tutto attraverso gli insegnamenti e si consegue attraverso una programmazione adeguata
che presenta obiettivi chiari agli studenti, rende esplicite le fasi del percorso, le metodologie adoperate e le modalità
della valutazione, rende chiaro che orientamento significa auto-orientamento. L’obiettivo è che l’alunno si orienti, cioè
prenda consapevolezza delle sue capacità personali e delle sue aspirazioni, sia informato sulle possibilità che gli si
aprono davanti, sia in campo scolastico che in relazione al mondo del lavoro.
L’orientamento in entrata viene attuato attraverso i percorsi di accoglienza e continuità studiati in modo particolare per
le classi prime. Si realizzano, in particolare, incontri con gli alunni che frequentano la terza media sia presso il liceo
sia presso gli istituti di istruzione secondaria di primo grado del nostro bacino d’utenza per illustrare l’offerta
formativa.
L’orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle quinte liceali per la scelta della facoltà universitaria o per l’ingresso
nel mondo del lavoro. Prevede lezioni illustrative da parte di docenti universitari a scuola e la partecipazione degli
studenti al Salone dello Studente.
Le metodologie didattiche riguardano i metodi d’insegnamento che si possono utilizzare per raggiungere gli obiettivi
previsti. Si svilupperanno in:
● lezioni frontali, anche con ICT
● esercitazioni in classe e lavori di gruppo
● esperienze di laboratorio
● uscite didattiche, conferenze
● cooperative learning
● peer-education
● problem solving
● flipped classroom
All’inizio dell’anno sarà dato sufficiente spazio al ripasso dei pre-requisiti in modo da chiarire eventuali dubbi e
colmare eventuali lacune.
Durante le lezioni si cercherà di sollecitare l’intervento dei ragazzi attraverso domande, esempi ed esercizi, così da poter
verificare subito e costantemente la comprensione dei concetti introdotti.
Saranno assegnati compiti da svolgere a casa in modo da favorire uno studio autonomo e approfondito. I ragazzi
saranno inoltre stimolati ad adottare un metodo di studio basato più sul ragionamento che sulla memorizzazione.
Sarà data notevole importanza sia al libro di testo sia, ove previsto, al quaderno di lavoro, il quale servirà per prendere
appunti, per schematizzare e per svolgere gli esercizi.
3.5 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni/degli studenti
La valutazione tiene conto di vari fattori:
● il raggiungimento degli obiettivi,
● l’impegno nello studio, anche domestico
● la partecipazione al dialogo didattico-educativo,
● partecipazione alle iniziative di recupero – sia antimeridiane (durante la didattica curricolare) che pomeridiane
e superamento dei debiti pregressi
● la frequenza alle lezioni.
Punto di riferimento principale è il D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 nel quale si afferma che “ la valutazione è
espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che
collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva (art. 1, comma 2). La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche
formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo (art. 1,
comma 3, idem). Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla
valutazione, nel rispetto del principio della libertà d’insegnamento (art. 1, comma 5, idem). La valutazione, periodica e
finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe (art. 4, comma 1, idem) a cui, ai sensi dell’art. 6
dell’O.M. n. 92/2007, “il docente della disciplina propone il voto in base a un giudizio motivato desunto dagli esiti di un
congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva
dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione dimostrati da ciascun alunno durante l’intero percorso formativo. La
proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle
verifiche relative a eventuali iniziative di sostegno e a interventi di recupero precedentemente effettuati”. La valutazione
periodica e finale del comportamento degli alunni […] concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi
utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio (art. 4, comma 2, idem). I periodi di
apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati (art. 4, comma
4, idem). Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi e […] una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (art. 4,
comma 5, idem). Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito
la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione
degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione
dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative […], procede alla verifica dei risultati
conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla
frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico (art. 4, comma 6, idem). Gli alunni che, nello
scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina […] e un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato (art. 6, comma 1, idem). A decorrere
dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado (a.s. 2010-2011, n. d. r.),
ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla
valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato
(art. 14, comma 7, idem)”.
La valutazione degli apprendimenti si articola in tre momenti basilari:
1. valutazione iniziale, che si colloca nella prima fase dell’anno scolastico ed ha una funzione di natura
diagnostica circa i livelli cognitivi di partenza e le caratteristiche affettive d’ingresso degli alunni;
2. valutazione in itinere, che si attua nel corso degli interventi didattici e ha valore formativo fornendo a docenti
ed allievi le informazioni necessarie per la regolazione dell’azione didattica e dell’applicazione allo studio;
3. valutazione finale che si situa al termine di frazioni rilevanti del lavoro scolastico e ha funzione di carattere
sommativo consentendo di redigere un bilancio complessivo dell’apprendimento.
La valutazione è principalmente formazione, sia per l’insegnante sia per l’allievo. E’ questo il senso della valutazione
formativa, distinta ma non separata da quella sommativa che ne è il logico corollario. Il suo carattere formativo implica
la corresponsabilità dello studente riguardo alla definizione dei contenuti e degli obiettivi, alla programmazione dei
tempi, alle modalità di svolgimento. La valutazione formativa è, così, di per sé sempre trasparente; essa ripudia
l’improvvisazione, la genericità, l’oscurità della materia, degli obiettivi, degli stessi suoi criteri. Essa è sempre
motivante, volta ad accrescere l’autostima con l’apprezzamento dello sforzo compiuto da chi ha affrontato un compito
con serietà e impegno. Effettuata in itinere, consente di fornire all’allievo indicazioni relative al grado di
raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente di suggerire il ricorso ad attività di recupero e sportello didattico.
All’interno di essa è prevista la comunicazione intermedia alle famiglie.
La valutazione sommativa prevede almeno tre prove scritte (due in casi eccezionali) e almeno due prove orali a
quadrimestre per ogni disciplina.
Per quanto riguarda la valutazione nei singoli insegnamenti, i docenti utilizzano i criteri comunicati alle classi sulla base
delle differenti tipologie di prove delle griglie di valutazione dei singoli dipartimenti disciplinari.
La valutazione sommativa sarà finalizzata al controllo del raggiungimento da parte degli studenti di:
● specifiche competenze, attraverso verifiche mirate;
● obiettivi trasversali e competenze stabilite dal C. d. C. secondo le indicazioni del Collegio dei Docenti e in
relazione al curricolo degli studi.
Sezione 4 – Organizzazione
4.1 Organizzazione del servizio scolastico ed articolazione degli Uffici
Organizzazione generale
L’Istituto articola la sua organizzazione interna nel modo seguente:
Dirigenza
Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva
Collegio dei Docenti
Funzioni strumentali
Dipartimenti disciplinari
GLI
Comitato di valutazione
Consigli di Classe
DSGA e personale A.T.A.
Comitato studentesco, assemblee di classe e d’istituto
Comitato genitori
La Dirigenza
Il Dirigente Scolastico svolge le proprie funzioni in ossequio alla normativa vigente, con il supporto dello staff di
direzione composto da due Collaboratori e dalle funzioni strumentali.
Il Consiglio di Istituto e la Giunta
Il Consiglio di Istituto è l’organo politico della scuola e, dunque, fornisce gli indirizzi generali per le attività
dell’Istituto ed elabora le scelte generali di gestione e di amministrazione; è responsabile dell’adozione di tutti i
documenti che regolano la vita della scuola, nei suoi diversi aspetti. E’ un organo elettivo, formato da docenti,
genitori, studenti, personale Ata e dal Dirigente Scolastico quale membro di diritto. È presieduto da uno dei
rappresentanti dei genitori e ha tra i suoi compiti quello di deliberare le proposte della Giunta. Il Consiglio elegge tra
i suoi membri una Giunta esecutiva che è formata da tutte le componenti della scuola. Entrambi gli organi durano in
carica tre anni. Solo la componente studentesca viene rinnovata annualmente.
Il Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti ha la competenza esclusiva della gestione tecnica della scuola, di tutto ciò che riguarda la
didattica, anche negli aspetti organizzativi e di ricerca. È organo sovrano per quanto riguarda la definizione dei criteri
di valutazione e l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il Collegio dei docenti si articola in Commissioni (e
in gruppi di lavoro) che organizzano e realizzano le attività relative al settore al quale sono preposte.
Le Funzioni strumentali
I docenti responsabili di Funzioni Strumentali hanno compiti di coordinamento generale relativamente a specifiche aree
di intervento coerenti con i principi che ispirano l’Offerta Formativa. Per l’a.s. 2015-16 il Collegio Docenti, per una
migliore gestione delle attività della scuola, ha individuato 3 aree:
Area 1 – gestione del piano annuale e triennale dell’offerta formativa e del sistema qualità;
Area 2 – promozione e valorizzazione dell’identità d’Istituto e supporto ai docenti;
Area 3 – promozione e coordinamento interventi e servizi per gli studenti.
Dipartimenti disciplinari
Sono gli organi nei quali tutti i docenti, riuniti per materie, definiscono le linee generali della progettazione nelle varie
discipline, elaborano progetti per l’attuazione di attività integrative, promuovono azioni di ricerca e sperimentazione
finalizzate al progressivo raggiungimento degli obiettivi disciplinari e all’innovazione didattica. I coordinatori
predispongono e coordinano le attività di dipartimento.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
Visti i riferimenti normativi in materia di integrazione ed inclusione scolastica degli alunni BES è costituito un gruppo
di studio e di lavoro (GLI) composto dal Dirigente Scolastico, da un docente curriculare referente, dai docenti di
sostegno dei consigli di classe interessati, da operatori dei servizi territoriali socio-sanitari , da due rappresentanti dei
genitori con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal P.O.F. d’Istituto e in
stretta collaborazione con le risorse del territorio. Tale gruppo ha anche il compito di approfondire le tematiche sui
DSA, fare informazione e formazione agli altri docenti, predisporre il Piano Didattico Personalizzato.
Il comitato di valutazione
La Legge n. 107 del 2015 al comma 129 prevede che presso ogni istituzione scolastica ed educativa sia istituito il
Comitato per la valutazione dei docenti. Il Comitato ha la durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente
Scolastico ed è costituito da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti ed uno dal
Consiglio d’Istituto; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal Consiglio d’Istituto; un
componente esterno sarà individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale.
I Consigli di Classe
I Consigli di classe hanno il compito di declinare quanto previsto dai diversi Dipartimenti nell’effettiva situazione
delle singole classi, tenendo conto dei livelli medi di capacità e conoscenza degli alunni; hanno altresì responsabilità
in relazione al rapporto con le famiglie e alla buona convivenza del gruppo-classe. Sono composti dai docenti della
classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il dirigente scolastico o un docente
da lui delegato.
Comitato studentesco, assemblee di classe e di istituto
Le assemblee di classe e di Istituto sono occasioni di riflessione su problematiche sia interne sia esterne alla scuola.
Ogni studente è stimolato ad acquisire progressivamente consapevolezza dei propri diritti e doveri e a partecipare
responsabilmente alle attività del Liceo. In generale, il Liceo promuove il dialogo, la cultura dell’ascolto e la
collegialità quali forme di espressione democratica della comunità scolastica. Fondamentale è il rispetto dei principi
di legalità e rispetto che vanno promossi attraverso l’educazione alla cittadinanza, nonché nella definizione dei ruoli e
delle competenze e nella piena osservanza della normativa vigente.
Comitato Genitori
La comunità scolastica promuove la partecipazione delle famiglie, favorendo le attività del Comitato Genitori che si
riunisce periodicamente negli spazi dell’istituto per elaborare proposte e svolgere iniziative di formazione rivolte ai
genitori.
Area dei servizi generali e amministrativi
Direttore dei servizi generali e amministrativi
Il DSGA sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali e amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento del personale A.T.A., che è posto alle sue dirette dipendenze
ed opera a supporto della didattica e della gestione amministrativa dell’istituto.
Personale ATA
Il Piano delle Attività dei Servizi Amministrativi e Generali del Liceo “Virgilio”, elaborato dal Direttore SGA,
individua ed articola i servizi amministrativi e generali strumentalmente collegati alle attività del POF.
L’area amministrativa è ripartita nei seguenti settori funzionali:
SETTORE SERVIZI CONTABILI con le FUNZIONI AMMINISTRATIVE di: attività negoziale e contrattuale
istruttoria, esecuzione e adempimenti connessi; gestione Fondo d’ Istituto; altre indennità; trattamento di missione;
visite guidate e viaggi di istruzione; scambi culturali; programmazione didattica generale; progetti e attività; supporto
e raccolta documentazione; anagrafe delle prestazioni; gestione, aggiornamento e formazione del personale.
SETTORE SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE-AFF.GENERALI con le FUNZIONI
AMMINISTRATIVE di: gestione del Personale; assunzioni a T.D./T.I.; cura fascicolo personale e stato di servizio;
adempimenti immessi in ruolo; anno di formazione; periodo di prova; documenti di rito; conferma in ruolo;
procedimenti di computo/riscatto e ricongiunzione servizi; rapporti INPDAP; gestione assenze del personale e
adempimenti connessi; procedimenti di riconoscimento causa di servizio; stato giuridico economico del personale;
cessazioni dal servizio; variazione stato giuridico; collocamento fuori ruolo; limiti di età, anzianità di servizio,
dimissioni volontarie, decesso, decadenza; inidoneità fisica o didattica Gestione del contenzioso; controversie
individuali di lavoro; gestione mobilità del personale; gestione graduatorie interne e individuazione soprannumerari;
gestione del Personale a T. D.; graduatorie supplenti; ricerca supplenti, emissione contratti e relativo seguito;
gestione del Protocollo; cura, smistamento e archivio della corrispondenza, anche elettronica; cura dell’albo;
procedimenti di accesso ai documenti Gestione Privacy; cura del calendario delle attività scolastiche; gestione
sicurezza (D.L.vo 626/94); procedure concorsuali.
SETTORE SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE ALUNNI E SUPPORTO ALLA DIDATTICA con le FUNZIONI
AMMINISTRATIVE di: gestione alunni; iscrizioni, frequenza, trasferimenti, assenze, certificati, controllo fascicoli e
corrispondenza con le famiglie; gestione assicurazione e infortuni alunni-personale; gestione scrutini, esami,
valutazioni e pagelle; gestione adozioni libri di testo; attività medico – psico – pedagogica; sostegno portatori di
handicap; gestione organici; gestione ex LSU; piano di ottimizzazione; organico/classi/insegnanti; formazione delle
classi; assegnazione docenti alle classi; organizzazione della scuola; gestione degli scioperi; attività sindacale;
assemblee; rapporti con RSU; funzionamento degli Organi Collegiali interni; elezioni, decreti costitutivi,
convocazioni.
SETTORE SERVIZI LABORATORI E SUSSIDI DIDATTICI con le FUNZIONI AMMINISTRATIVE di: gestione
del patrimonio della scuola; gestione della Biblioteca; tenuta degli inventari e del facile consumo; forniture sussidi,
rapporti con i consegnatari, discarico dei beni.
Agli Assistenti tecnici spettano compiti di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle esercitazioni
pratiche e di laboratorio. Sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori; provvedono alla preparazione degli
strumenti e del materiale per le esperienze didattiche e al riordino e alla conservazione del materiale e delle
attrezzature tecniche.
I Collaboratori scolastici svolgono compiti di apertura e chiusura degli ingressi; accoglienza e vigilanza nei confronti
degli alunni e del pubblico; sorveglianza degli alunni negli spazi comuni e, in occasione di momentanea assenza dei
docenti, nelle aule e nei laboratori; sorveglianza degli alunni durante il cambio d’ora e la ricreazione; collaborazione
con gli insegnanti; pulizia, custodia e sorveglianza generica dei locali scolastici, degli arredi e delle pertinenze; altre
mansioni di carattere materiale, compreso lo spostamento delle suppellettili; i servizi esterni.
4.3 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative
Tipologia e contenuto
dell’accordo:
Azioni realizzate/da
realizzare:
Risultati attesi nel breve
e/o nel lungo periodo:
Specificare le risorse
condivise dalla rete
(professionali,
strutturali, materiali):
Ruolo
assunto dalla
scuola nella
rete:
rete Progetti in attuazione
Decreto MIUR
16.06.2015, n. 435
Migliorare la
partecipazione
studentesca, l’inclusione,
l’orientamento.
Risorse finanziarie e
professionali,
strumentali e
tecnologiche
Capofila
rete Progetto per i
laboratori territoriali
occupabilità
Creazione di nuove figure
professionali e sviluppo
di relazioni tra enti,
istituzioni ed
associazioni.
Risorse finanziarie e
professionali,
strumentali e
tecnologiche
Capofila
rete Progetto scuola polo
referenti H
Creazione di nuove
competenze e figure
docenti per il sostegno.
Risorse finanziarie e
professionali,
strumentali e
tecnologiche
Scuola polo
4.4 Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (d. lgs. N. 81/08)
Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa ma anche l’eventuale formazione del personale attraverso incontri che si
svolgono in diversi periodi dell’anno.
Valutate le competenze certificate del personale in organico e considerate le esigenze legate al turn over nel triennio di
riferimento si ritiene necessario attivare le seguenti figure sensibili prevedendo la specifica formazione ai sensi della
normativa vigente in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro :
Antincendio ed evacuazione
Primo Soccorso
A.S.P.P.
Referente per la sicurezza
4.5 Piano di formazione del personale docente e ATA
Valutate le priorità del Piano triennale , le esigenze formative e l’art.1, comma 124 della legge 107/2015 che impone il
recepimento delle criticità emerse dal RAV e le istanze rivenienti dal PDM, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le
istituzioni scolastiche, che circoscritti alle singole realtà, si è previsto di organizzare il seguente piano di formazione per
il personale docente:
Sezione 5 – Monitoraggio
5.1 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate
In coerenza con l’art. 4 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) che recita “ le istituzioni
scolastiche individuano […] i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti […] rispetto agli obiettivi
prefissati” si ritiene di dover identificare i bisogni reali e potenziali di studenti e docenti a livello organizzativo, il
bisogno informativo e formativo di studenti e docenti, il grado di soddisfacimento della domanda da parte di docenti,
studenti e famiglie. La valutazione, infatti, serve per verificare l’efficacia e l’efficienza del servizio erogato e per
apportare quelle modifiche indispensabili per migliorarne la qualità. Nel corso dell’anno scolastico saranno, quindi,
predisposti strumenti di rilevamento e indagine per docenti, studenti, genitori e personale ATA, i cui risultati saranno
Anno scolastico in corso:
“Strumenti per una didattica inclusiva” (metodologie DSA-Gestione della classe inclusiva)
“Corso CLIL” ( formazione per la certificazione linguistica)
“Corso di formazione per docenti referenti sul sostegno”(scuola Polo per H)
“Le relazioni interpersonali a scuola”
“Formazione sulla sicurezza”
“Corso di aggiornamento: convegno xv edizione de i colloqui fiorentini - nihil alienum- Giuseppe Ungaretti”
(aggiornamento materie umanistiche)
“Erasmus Plus Llp”
a.s. 2016/2017:
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate allo studio dei casi, al learning by doing,
all’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali;
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica;
Altre tematiche.
a.s. 2017/18 :
Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento finalizzate alla gestione delle dinamiche relazionali e
comportamentali all‟interno dei gruppi classe;
Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze;
Altre tematiche.
a.s. 2018/19 :
-Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze;
-Altre tematiche.
Formazione personale ATA
Verificata l’esigenza formativa del personale ATA (es.) di adeguare le competenze possedute a quanto richiesto
dall’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale ai sensi del d. lgs. N. 82/2005 e s. m. e i. si è previsto di
organizzare il seguente piano di formazione per il personale ATA:
Triennio. 2016/2019
“La dematerializzazione dei processi amministrativi”
“Gestione del contenzioso”
“Procedure SIDI”
utilizzati per elaborare i correttivi per il POF dell’anno seguente. Le attività proposte saranno monitorate in itinere ed
al termine dell’anno scolastico e valutate in relazione ai seguenti indicatori:
Indicatori di efficacia e di raggiungimento degli obiettivi:
● esiti dell’apprendimento;
● clima interno all’istituzione e nei rapporti con le famiglie;
● livello di qualità dei servizi.
Indicatori di efficienza:
● Livello di partecipazione;
● rispetto delle scadenze;
● tempestività e chiarezza delle comunicazioni;
● funzionalità della segreteria;
● funzionalità delle attrezzature;
● agibilità degli spazi.
La valutazione complessiva del POF, a livello d’Istituto, è formulata alla luce dei risultati scolastici annuali, degli
esiti delle attività di sostegno e recupero e di valorizzazione delle eccellenze, dei dati acquisiti attraverso le diverse
attività di monitoraggio e di verifica.
Esiste già all’interno dell’istituto una risorsa, individuata quale funzione strumentale, per la valutazione interna ed
esterna.
5.2 Valutazione complessiva del processo in atto
Coerentemente con le più recenti direttive ministeriali, il Liceo “Virgilio” promuove iniziative volte alla verifica
degli esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi
interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La scuola si pone, quindi,
come servizio in continuo miglioramento ed accoglie iniziative volte alla pianificazione e al monitoraggio in una
logica di autoriflessione e di condivisione dei risultati. A tal fine, il Liceo “Virgilio” propone progetti di
autovalutazione che coinvolgano tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale
ATA) ed incentiva la propria collaborazione a progetti mirati ad uscire dalla propria autoreferenzialità, favorendo la
cultura della trasparenza e traendo profitto dalla comparazione con realtà educative paragonabili alla propria.
Format di descrizione del sistema di verifica e monitoraggio
Descrizione degli strumenti da utilizzare:
Strumento n. 1 - Tableau de bord sul gradimento
Il tableau de bord consente, attraverso la registrazione delle osservazioni, del docente, una valutazione indiretta sia
degli aspetti legati all’apprendimento dei contenuti proposti che della valutazione delle espressioni di gradimento dei
partecipanti rispetto al percorso formativo. Tale strumento facilita l’acquisizione delle informazioni relative
all’andamento del percorso ed in particolare all’evoluzione della percezione delle persone nei diversi momenti e
quindi di intraprendere eventuali azioni correttive, sia nel percorso in essere che in quello di anni successivi.
Strumento n. 2 - Questionario modulare per la valutazione finale di gradimento
Si tratta di uno strumento di rilevazione del gradimento che deve essere compilato al termine delle attività di
arricchimento, ampliamento e potenziamento. Il questionario consente di rilevare la percezione a caldo relativa alla
soddisfazione delle persone nei confronti del percorso a cui hanno partecipato. La valutazione del gradimento
espressa dai partecipanti consente, da un lato, di acquisire informazioni relative alla soddisfazione delle persone nei
confronti del percorso che costituiscono una condizione necessaria (anche se non sufficiente) rispetto all’attivazione
MODALITÀ DI OSSERVAZIONE
INDICATORI PRESI A RIFERIMENTO
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
OBIETTIVI DEL MONITORAGGIO
DOCUMENTAZIONE IN ESITO AL MONITORAGGIO
di processi di apprendimento e dall’altro di fornire un parametro di riferimento rispetto al quale può essere elaborato
il confronto con gli esiti del tableau de bord e dei questionari di ingresso (dove previsti).
Strumento n. 3 - Questionario di ingresso per la valutazione delle aspettative
Il questionario viene compilato dai partecipanti all’avvio delle attività formative. Può essere somministrato dal
coordinatore delle attività o dal docente. La valutazione delle aspettative permette di conseguire risultati importanti,
sia dal punto di vista dell’efficacia formativa che dal punto di vista della valutazione.Tale strumento serve ad
acquisire informazioni relative alla percezione delle persone nei confronti del percorso formativo in modo che sia
possibile ridefinire in parte l’assetto delle modalità di apprendimento, chiarendo eventuali dubbi e fraintendimenti, e
di tarare l’intervento in linea con le aspettative e gli interessi professionali delle persone. Inoltre fornisce un
parametro di riferimento rispetto al quale può essere elaborato il confronto con i risultati forniti dalle classiche forme
di valutazione finale del gradimento.
Il monitoraggio così condotto delle attività di ampliamento/arricchimento proposte condotte al termine delle attività
previste nell’anno scolastico dovrà fornire una valutazione complessiva su :
Il grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte: …
Il livello di gradimento dell’utenza alle iniziative proposte: …
La ricaduta didattica delle attività: ….
Gli esiti complessivi:……
La possibilità di correzione degli aspetti non pienamente positivi:……
La proponibilità delle iniziative negli anni successivi:……
5.3 Valutazione complessiva del processo in atto (in termini di partecipazione, condivisione, ricaduta formativa)
Coerentemente con le più recenti direttive ministeriali, il Liceo “Virgilio” promuove iniziative volte alla verifica
degli esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi
interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La scuola si pone, quindi,
come servizio in continuo miglioramento ed accoglie iniziative volte alla pianificazione e al monitoraggio in una
logica di autoriflessione e di condivisione dei risultati. A tal fine, il Liceo “Virgilio” propone progetti di
autovalutazione che coinvolgano tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale
ATA) ed incentiva la propria collaborazione a progetti mirati ad uscire dalla propria autoreferenzialità, favorendo la
cultura della trasparenza e traendo profitto dalla comparazione con realtà educative paragonabili alla propria.