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Piano delle performance 2017-2019 Anno 2017 Allegato alla deliberazione di Giunta n. 3 del 23 gennaio 2017 Proposto da Settore “ Progetti direzionali, Sistemi di controllo interno e di gestione ”

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Piano delle performance 2017-2019 Anno 2017

Allegato alla deliberazione di Giunta n. 3 del 23 gennaio 2017

Proposto da Settore “ Progetti direzionali, Sistemi di controllo interno e di gestione ”

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Allegato alla deliberazione della Giunta camerale n. 3 del 23 gennaio 2017

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Piano della performance Documento Programmatico triennale 2017-2019

gennaio 2017

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Indice

Capitolo I .........................................................................................................................5

Presentazione del Piano .....................................................................................................5

1.1 Il ciclo della performance e il Piano della performance................................................................ 5 1.2 La Camera di commercio di Torino e la performance ................................................................. 7 Capitolo II.........................................................................................................................9

La Camera di commercio di Torino: storia, valori, funzioni ...................................................9

2.1 Chi siamo................................................................................................................................. 9 2.2 Cosa facciamo........................................................................................................................ 10 2.3 Le sedi e gli orari .................................................................................................................... 14 2.4 Come operiamo...................................................................................................................... 15 Capitolo III......................................................................................................................17

Identità ...........................................................................................................................17

3.1 L’amministrazione in cifre ........................................................................................................ 17 3.2 Mandato e missione ................................................................................................................ 18 Capitolo IV .....................................................................................................................20

L’analisi del contesto .......................................................................................................20

4.1 Analisi del contesto esterno e interno........................................................................................ 20 4.2 I dati consolidati 2015............................................................................................................. 20 Capitolo V ......................................................................................................................28

Obiettivi strategici e programmazione triennale .................................................................28

5.1 Dal piano strategico agli obiettivi ............................................................................................. 28 5.2 Indicatori e modelli di benchmark nel medio periodo................................................................ 29 Capitolo VI .....................................................................................................................31

Dalla performance organizzativa a quella individuale ........................................................31

6.1 Risultati e pre-requisiti: un obiettivo sfidante.............................................................................. 31 6.2 I principali obiettivi 2017 ......................................................................................................... 31 6.3 Obiettivi dell’ente e del Segretario Generale - Tabella 1............................................................ 35 6.4 Raffronto tra i principali obiettivi e risorse per Aree organizzative - Tabella 2.............................. 43

6.5.1 Scheda 1 “PRESIDENZA E DIREZIONE GENERALE” ......................................................50 6.5.2 Scheda 2 AREA “RISORSE FINANZIARIE E PROVVEDITORATO” .................................52 6.5.3 Scheda 3 AREA “SVILUPPO DEL TERRITORIO E REGOLAZIONE DEL MERCATO” ...54 6.5.4 Scheda 4 AREA “ANAGRAFE ECONOMICA”.................................................................57

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PREMESSA ALLA LETTURA

Il primo Piano performance della Camera di commercio di Torino è stato predisposto nel gennaio 2011 e successivamente aggiornato annualmente. Il documento che segue rappresenta il Piano performance per il triennio 2017-2019, annualità 2017.

Va premesso che quest’anno l’individuazione degli obiettivi e l’attività di programmazione (annuale e triennale) nel suo complesso s’inserisce in un quadro molto complesso che vede da una parte l’entrata in vigore della terza tranche del taglio del diritto annuale (che porterà la riduzione di tali entrate al 50% rispetto all’anno 2014), dall’altro l’entrata in vigore della riforma del sistema camerale che è intervenuta incisivamente anche sul perimetro delle competenze camerali.

Il presente Piano è stato (necessariamente) predisposto alla luce delle Linee strategiche ad oggi ancora operative ma con la consapevolezza che le stesse saranno riviste in corso d’anno coerentemente con le funzioni delineate o riparametrate dalla legge di riforma, il che potrebbe comportare la necessità di modificare le priorità dell’ente e di ridefinire gli strumenti per il raggiungimento delle medesime; conseguentemente, anche il Piano delle performance potrebbe essere modificato in corso d’anno.

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Capitolo I

Presentazione del Piano

1.1 Il ciclo della performance e il Piano della performance

Il decreto legislativo n. 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ha disciplinato i sistemi di misurazione e valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche “al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance”.

In particolare, il decreto ha previsto che tutte le amministrazioni sviluppino un ciclo di gestione della performance coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione economica e del bilancio.

Pianificare, programmare, monitorare e verificare sono gli elementi chiave su cui ruota l’esistenza di ogni impresa pubblica e privata e, conseguentemente, anche di questo ente.

Ecco perché nel corso del 2010 la Camera di commercio di Torino ha ridefinito il “ciclo di gestione della performance” formalizzando quanto – di fatto – già veniva realizzato anche in precedenza, nell’ambito di un modello strategico e di gestione in linea con i più moderni standard organizzativi; il ciclo è stato descritto prima all’interno della relazione previsionale programmatica approvata con deliberazione del Consiglio, quindi nel proprio Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi (ROUS) così come modificato e approvato con delibazione della Giunta n. 142 del 7 luglio 2014, infine nel sistema di valutazione delle performance operativo a partire dal 2011 (così come ulteriormente modificato nel 2015).

Il “ciclo delle performance” discende dalle strategie politiche e generali dell’ente di medio lungo periodo (documento di mandato/Piano strategico/Piano della performance) e si integra con i sistemi di controllo e con i documenti in materia di programmazione finanziaria e di bilancio, di trasparenza e integrità, di prevenzione e contrasto alla corruzione nonché con gli standard di qualità dei servizi.

Il “ciclo di gestione della performance” di questo ente, così come formalizzato all’art. 37 del ROUS, si articola nelle seguenti macro fasi:

a) definizione e assegnazione obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori

b) collegamento fra gli obiettivi e l’allocazione di risorse umane e finanziarie c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi d) misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito f) rendicontazione dei risultati alla Giunta, ai soggetti interessati, agli utenti e destinatari dei

servizi. Il ciclo delle performance – integrandosi, quindi, con le fasi di programmazione economica e

con i sistemi di controllo nonché con gli ambiti sopra richiamati – si inserisce in un più ampio percorso di pianificazione strategica e programmazione pluriennale così articolato:

a) pianificazione strategica pluriennale (“Piano Strategico di mandato”)

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b) la relazione previsionale e programmatica c) il “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio” d) il “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza” e) il “Piano Performance” (così come definito in base all’articolo 38 del ROUS) in raccordo

anche con il bilancio preventivo f) le fasi di monitoraggio annue da effettuare in coerenza con quelle di assestamento di

bilancio g) le fasi di misurazione, valutazione e utilizzo delle leve premianti in rapporto anche con i

bilanci d’esercizio h) le fasi di verifica (Relazione sulla Performance): a conclusione del “ciclo della performance”

ogni anno entro il mese di giugno, dei risultati ottenuti l’anno precedente dall’ente, dalle unità organizzative e dal personale in rapporto agli obiettivi prefissati, alle attese dell’utenza e degli organi politici.

Ancora più in dettaglio, si è stabilito (art. 38 ROUS) che, a decorrere dall’inizio del 2011, ogni anno entro gennaio viene elaborato il Piano delle performance, in base a quanto è andato delineandosi fra settembre e dicembre dell’anno precedente e in relazione all’impostazione generale delle priorità d’azione e agli obiettivi dell’ente, delle unità organizzative e del management della Camera. Il Piano individua i principali obiettivi, gli indicatori, i risultati attesi e le risorse dedicate della Camera di commercio di Torino sia con riferimento all’anno stesso sia, più in generale, impostando la programmazione su base triennale, coerentemente con i contenuti del Piano strategico di mandato e del “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio”.

Ecco dunque una rappresentazione del ciclo della performance della Camera di commercio di Torino che evidenzia tempi e connessioni fra le varie fasi.

Ente – Attività e struttura – Xxxxxxxxxxx xxxxxxx

Programmazione economico finanziariaProgrammazione economico finanziaria

Ciclo di gestione della performanceCiclo di gestione della performance

Coerenza e correlazioni fra“ciclo di gestione della performance” e “programmazione economico-finanziaria”

Budget Direzionale e assegnazione

risorse alla dirigenza

Budget Direzionale e assegnazione

risorse alla dirigenza

ObiettiviSegretarioGenerale

ObiettiviDirigenti

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di

bilancio

Bilancio Preventivo

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di

bilancio

Bilancio Preventivo

Obiettivi ente*

FEBBRAIO/DICEMBRE (T+1) MARZO-GIUGNO (T+1)GENNAIO (T+1)DICEMBRE (T)

RelazionePrevisionale

Programmatica

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* devono prevedere l’inserimento delle attività svolte dall’ente per la predisposizione, l’implementazione e l’attuazione del Piano triennale per la corruzione

Partendo dal piano strategico pluriennale nel mese di dicembre di ciascun anno vengono

individuati gli obiettivi annuali dell’ente e il relativo budget funzionale; successivamente, sono assegnati gli obiettivi al Segretario Generale e ai dirigenti e il budget funzionale; parallelamente

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l’ente predispone la relazione previsionale programmatica, il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, il bilancio preventivo e gli altri documenti contabili. In un secondo momento, di conseguenza, l’ente predispone il Piano della perfomance nei termini previsti dalla legge e procede pertanto all’assegnazione degli obiettivi a tutto il personale secondo quanto individuato nel “Sistema Integrato Permanente di Analisi, misurazione e Valutazione”.

In un ulteriore fase si esegue un’attività da un lato di monitoraggio sugli obiettivi, dall’altro di assestamento del bilancio.

A chiusura dell’anno si procede alla misurazione della performance e, infine, entro giugno dell’anno successivo, viene predisposta la relazione sulla performance in parallelo alla chiusura del bilancio di esercizio; la validazione della relazione consente al personale camerale di accedere agli strumenti premiali.

1.2 La Camera di commercio di Torino e la performance

Le Camere di commercio si muovono da anni secondo uno specifico ciclo di pianificazione strategica (annuale e pluriennale) e programmazione operativa delineato dal DPR n. 254/2005 che include sia la programmazione degli obiettivi sia l’individuazione delle relative risorse economiche.

Dalla lettura integrata del DPR n. 254/2005 e delle previsioni in materia di Piano performance contenute nella riforma Brunetta emerge come il piano costituisca un’integrazione e uno sviluppo di principi e collegamenti già presenti nel decreto, dando però al ciclo di programmazione un orizzonte di riferimento triennale.

Il raccordo con la programmazione economica è stato rafforzato dalle novità introdotte nell’ordinamento contabile delle Camere di commercio attraverso nuovi documenti di integrazione che portino ad un effettivo percorso di miglioramento della performance.

Ma per l’ente il Piano triennale della performance significa molto di più di un’applicazione attenta di quanto disposto dalla normativa.

In Camera di commercio di Torino, infatti, molti dei temi e dei principi che ispirano il Piano sono già da anni al centro di una rigorosa e attenta applicazione di modelli gestionali e organizzativi orientati alla qualità dei risultati, alla razionalizzazione dei costi e alla continua ricerca dell’efficacia e dell’efficienza di una “macchina organizzativa" che fornisce servizi all’utenza esterna e interna. Servizi propri delle Camere di commercio, ma anche servizi “non obbligatori” che portano valore aggiunto alla promozione e allo sviluppo dell’economia della provincia torinese, delle sue imprese e dei suoi consumatori, coerentemente al concetto di autonomia funzionale dell’ente camerale, alle sue finalità e alla sua mission.

Fin dal 2002, dunque, la Camera di commercio di Torino ha tra le sue priorità la programmazione degli obiettivi strategici e operativi, derivanti dagli indirizzi generali degli organi politici; l’assegnazione di obiettivi specifici a tutto il personale; il monitoraggio delle attività, istituzionali o di progetto, e il loro collegamento con la programmazione economico-finanziaria, con i budget assegnati a ciascun dirigente e con le risorse (umane, strumentali, ecc.) disponibili nell’anno a fronte dei vari piani di fabbisogni; e infine, ma non ultima, la valutazione finale delle prestazioni, “performance”, dell’ente e delle singole persone.

Quale presupposto del modello gestionale e organizzativo c’era, e continua ad esserci, un’attenta e costante applicazione di tutte le opportunità che il processo di modernizzazione e privatizzazione della pubblica amministrazione ha portato attraverso lo sviluppo della normativa e della contrattazione dall’inizio degli anni ‘90.

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È in questo ambito che la Camera di commercio di Torino ha adottato da tempo un sistema di gestione e di valutazione, impostato su modelli propri del mondo del lavoro privato per la valorizzazione del merito, della competenza professionale, dell’efficacia organizzativa. Sono stati abbandonati concetti datati come quelli di “mansione” e “carichi di lavoro”. Sono stati sviluppati invece sistemi dinamici di costante analisi e sviluppo organizzativo, di mappatura dei processi, dei meccanismi di funzionamento e delle “competenze professionali” (conoscenze, capacità e atteggiamenti) attese e presenti nell’ente.

Anche i sistemi di selezione esterna e interna dei dipendenti sono stati modificati per ottimizzare gli investimenti sulle risorse umane. Si sono quindi adottate metodologie di misurazione e valutazione delle competenze e delle potenzialità dei candidati nei concorsi pubblici e nelle selezioni interne, proprio per garantire all’ente di inserire “professionalità” necessarie per il suo ottimale funzionamento.

I sistemi di valutazione delle competenze e delle prestazioni (di ente, di gruppo, individuali) hanno visto un percorso di sviluppo coerente con l’impostazione generale. L’evoluzione del ruolo dirigenziale e manageriale, la responsabilità e l’autonomia dell’ente come datore di lavoro, la ricerca dell’eccellenza e i riconoscimenti alle persone più meritevoli: sono stati tutti elementi adottati proprio grazie alle opportunità offerte dalla nuova normativa e non solo applicati perché “obblighi di legge”.

Dunque gli obblighi introdotti dalla riforma (D.Lgs. n. 150/2010) e il presente “Piano della performance” non hanno fatto altro che confermare i principi generali già utilizzati da un decennio circa dalla Camera di commercio di Torino.

L’opportunità offerta dall’ultima riforma - e che la Camera di commercio di Torino ha voluto cogliere - è quella di dare un’ulteriore spinta e motivazione al miglioramento dell’ente, introducendo la valutazione delle singole “unità organizzative” (per questo ente “Aree dirigenziali”), mentre fino all’anno 2010 si misurava e si analizzava solo l’ente nel suo complesso e la prestazione del singolo dipendente.

A partire dal 2011, grazie alle modifiche inserite nel ROUS e nel sistema di valutazione, la performance viene quindi valutata su tre dimensioni: ente, unità organizzativa e individuo. Per “performance organizzativa dell’ente” si intendono i risultati annuali complessivi della Camera di commercio; per “performance delle unità organizzative” si intendono i risultati raggiunti dalle Aree o unità organizzative nel loro complesso; per “performance individuale” i risultati raggiunti dal singolo rispetto agli obiettivi assegnati.

Nella misurazione di ogni dipendente si tiene dunque conto, secondo modalità e percentuali predefinite nel sistema di valutazione, dei risultati raggiunti dall’ente, dall’area o unità organizzativa di appartenenza, dei risultati individuali.

Parallelamente, si sono sviluppati e si svilupperanno strumenti di programmazione, ma anche di “comunicazione” – e questo Piano ne è un esempio – per far sì che tutti gli utenti possano capire cosa si fa nell’ente, quali obiettivi ci si prefigge ogni anno e quali risorse economiche si investono per lo sviluppo delle imprese e dell’economia torinese. Proprio nell’ottica di consentire la massima trasparenza viene reso pubblico tramite il sito istituzionale, anche il monitoraggio effettuato in corso d’anno sullo stato di avanzamento degli obiettivi.

Il tutto usando un linguaggio semplice e diretto, con testi abbinati a immagini e schede di sintesi. Un modello più efficace di comunicazione, inserito su un sistema di programmazione e monitoraggio delle attività già adottato da tempo e già previsto – nel caso del sistema “camerale” – da specifiche norme (ad esempio il DPR n. 254/2005).

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Capitolo II

La Camera di commercio di Torino: storia, valori, funzioni

2.1 Chi siamo La Camera di commercio è un ente di diritto pubblico dotato di autonomia funzionale: svolge

cioè funzioni di interesse generale per le imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito dell’economia locale. Le Camere esercitano anche funzioni delegate dallo Stato e da altre istituzioni (Regioni e Province), nonché quelli derivanti da convenzioni internazionali. Queste competenze rappresentano l’ampiezza e il confine della sua azione amministrativa e della sua autonomia.

La Camera di commercio è quindi il principale interlocutore delle imprese. Ma è anche un’istituzione al servizio dei consumatori e di tutti coloro che sono partecipi dello sviluppo non solo economico, ma anche sociale e culturale di Torino e provincia.

Istituita nel 1825, la Camera di commercio di Torino è la quarta in Italia per numero di imprese iscritte (circa 224.000) ed è amministrata da una Giunta, formata dal Presidente, Vincenzo Ilotte, e da dieci componenti. La Giunta è eletta da un Consiglio di trentatré membri, espressione delle categorie economiche più rappresentative della provincia: industria, commercio, artigianato, servizi alle imprese, trasporti e spedizioni, agricoltura, turismo, credito, assicurazioni, cooperazione, organizzazioni sindacali, consumatori e ordini professionali.

La struttura amministrativa dell’ente, suddivisa in Aree e in Settori, è guidata dal Segretario Generale, Guido Bolatto, con il supporto dei dirigenti.

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2.2 Cosa facciamo

La Camera di commercio di Torino è da anni impegnata in programmi e politiche di sviluppo: è il luogo del dialogo e del confronto tra le tante e diverse realtà economiche attive a livello locale, è il luogo dove è facile creare nuove iniziative per far crescere il territorio.

Sono tre i principali livelli di attività: quella anagrafico-amministrativa, con la tenuta del Registro imprese e degli altri albi, ruoli ed elenchi; quella di promozione economica del sistema delle imprese e dell’economia locale; e infine l’attività di regolazione e tutela del mercato, con cui l’ente, come soggetto “terzo”, cerca di prevenire e comporre le controversie tra imprese e tra imprese e consumatori.

Alle imprese offre servizi anagrafico-amministrativi, indispensabili per svolgere attività d’impresa e previsti da specifiche norme di legge. Punto di forza è il Registro delle imprese della provincia di Torino, a cui sono iscritte tutte le imprese della provincia, e tra i primi in Italia a sperimentare la procedura di comunicazione unica per l’avvio delle imprese, entrata poi a regime a livello nazionale nel 2010 con ComUnica. L’attività amministrativa oltre a registrare iscrizioni, modifiche e cancellazioni - come una vera e propria anagrafe delle imprese -, include anche la tenuta di diversi albi, ruoli, elenchi e registri in cui è necessario iscriversi per svolgere alcune attività imprenditoriali, ad esempio quella artigiana. Tutte queste funzioni sono gestite attraverso certificati digitali e servizi on line, telematica e reti informatiche, per garantire agli utenti semplificazione e facilità di accesso.

La Camera di commercio è inoltre al fianco degli imprenditori con numerosi servizi di promozione del territorio che supportano le aziende fin dalla loro costituzione. L’ente propone numerose attività e iniziative: orientamento e informazione per la nascita di nuove imprese, internazionalizzazione, scambio di tecnologie, promozione in Italia e all’estero delle eccellenze del territorio (design, enogastronomia, auto, ecc.), oltre a progetti strategici rivolti a particolari settori dell’economia, realizzati spesso in collaborazione con altre istituzioni del territorio. Infine l’ente realizza e diffonde studi e indagini per conoscere più a fondo l’economia del territorio, i suoi cambiamenti, le prospettive future.

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A seguito della prima riforma delle Camere di commercio (Legge n. 580/93) l’ente ha assunto un ruolo sempre più importante nelle relazioni fra imprese e consumatori e nella regolazione del mercato. A favore della trasparenza e della correttezza dei rapporti commerciali la Camera di commercio di Torino fornisce informazioni su diritti e doveri di consumatori e imprese e promuove accordi fra associazioni di categoria e dei consumatori. Inoltre, per prevenire e risolvere liti e controversie tra imprese e tra imprese e consumatori, l’ente mette a disposizione il Servizio di Conciliazione. A queste attività si aggiungono servizi ispettivi e di metrologia legale, come il controllo di bilance e distributori di carburante; e, ancora, la rilevazione dei prezzi all’ingrosso, l’elenco ufficiale dei protesti, lo sportello a tutela della proprietà industriale, per la difesa dei brevetti e per la lotta alla contraffazione.

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Le attività vengono svolte attraverso un’organizzazione interna in grado di svilupparsi nel tempo e di affrontare cambiamenti per adeguarsi ad una realtà economica e sociale in continua evoluzione. L’organigramma ad oggi prevede, oltre agli uffici di staff al Segretario Generale, tre Aree (unità organizzative), ciascuna con un ufficio di coordinamento. Ogni Area si divide in ulteriori unità per un totale di ventitre settori.

Si riportano qui sotto l’organigramma a matrice e l’organigramma generale.

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Organigrammagenerale

Struttura di vertice

Area

Ufficio Coordinamento generale e amministrativoUfficio Coordinamento generale e amministrativo

Personale, Organizzazionee Relazioni sindacali

L. Calvo

Personale, Organizzazionee Relazioni sindacali

L. Calvo

Ufficio Segreteriadi Presidenza e Direzione

Ufficio Segreteriadi Presidenza e Direzione Comunicazione esterna e URP

P. Roxas

Comunicazione esterna e URPP. Roxas

Segretario GeneraleG. Bolatto

Segretario GeneraleG. Bolatto

Ufficio Progetti di Area

Ufficio Progetti di Area

Innovazione e bandiN. Marchiandi Quatraro

Innovazione e bandiN. Marchiandi Quatraro

Bilancio ed EntrateA. Masala

Bilancio ed EntrateA. Masala

Regolazione del MercatoR. Russo

Regolazione del MercatoR. Russo

Diritto annualeV. Nicoletti

Diritto annualeV. Nicoletti

Studi, Statistica e PrezziB. Barazza

Studi, Statistica e PrezziB. Barazza

EconomatoP. Martin

EconomatoP. Martin

Sviluppo competitività e internazionalizzazioneG. Pischedda

Sviluppo competitività e internazionalizzazioneG. Pischedda

Nuove impreseL. Marello

Nuove impreseL. Marello

Progetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestione

A. Rutigliano

Progetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestione

A. Rutigliano

Anagrafe economicaC. Savio

Anagrafe economicaC. Savio

Segreteria di Giunta e di Consiglio

D. Novella

Segreteria di Giunta e di Consiglio

D. Novella

Fiscalità e SpeseA. L. Tuninetti

Fiscalità e SpeseA. L. Tuninetti

Immobili e ImpiantiC. Zavattaro

Immobili e ImpiantiC. Zavattaro

Risorse finanziarie e Provveditorato

M. Minarelli

Risorse finanziarie e Provveditorato

M. Minarelli

Ufficio Coordinamento operativo e SGQUfficio Coordinamento operativo e SGQ

Servizio MetricoP. Pedanti

Servizio MetricoP. Pedanti

Sviluppo e valorizzazione filiereF. Boerio

Sviluppo e valorizzazione filiereF. Boerio

Situazione aggiornata al 1° novembre 2016

Settore

Struttura di staff o di progetto

Sviluppo del territorioe Regolazione del Mercato

G. Cerrato

Sviluppo del territorioe Regolazione del Mercato

G. Cerrato

Ufficio del Conservatore e Coordinamento di Area

Ufficio del Conservatore e Coordinamento di Area

Coordinamento pratiche RI-REAC. Vocale

Coordinamento pratiche RI-REAC. Vocale

Accettazione e istruttoria pratiche RI-REAC. Baima

Accettazione e istruttoria pratiche RI-REAC. Baima

Artigianato e Attività verificateM. Tamietti

Artigianato e Attività verificateM. Tamietti

Prodotti R.I. e certificazioniG. Galliano

Prodotti R.I. e certificazioniG. Galliano

Sanzioni e ProtestiC. Russo

Sanzioni e ProtestiC. Russo

AmbienteM. Frossasco

AmbienteM. Frossasco

Sede decentrata di Rivoli M. Tamietti (ad interim)

Sede decentrata di Rivoli M. Tamietti (ad interim)

4

Organigrammaa matrice

Segretario GeneraleSegretario Generale

Sviluppo del territorioe Regolazione del Mercato

Sviluppo del territorioe Regolazione del Mercato Anagrafe economicaAnagrafe economica

Segreteria di Giunta e di Consiglio

Segreteria di Giunta e di Consiglio

Ufficio Segreteria di Presidenza e Direzione

Ufficio Segreteria di Presidenza e Direzione

Progetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestioneProgetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestione

Comunicazione esterna e URP

Comunicazione esterna e URP

Personale, Organizzazionee Relazioni sindacali

Personale, Organizzazionee Relazioni sindacali

Risorse finanziariee Provveditorato

Risorse finanziariee Provveditorato

Situazione aggiornata al 1°novembre 2016

Struttura di vertice

Area Settore

Struttura di staff o di progetto

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A fine 2010 l’ente ha inoltre istituito l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), la cui costituzione e le cui funzioni sono state previste dal decreto 150/2009.

Tale organismo, composto da un solo membro esterno all’ente, non si colloca tecnicamente nell’organigramma, ma svolge funzioni essenziali all’interno del ciclo della performance e in materia di trasparenza; spetta infatti all’OIV l’attività di controllo strategico, di controllo generale sulla qualità e sull’applicazione dei sistemi di valutazione della performance e delle regole in materia di pari opportunità e trasparenza.

Per l’esercizio di tali attività l’OIV si avvale di una struttura tecnica di supporto individuata a seguito della riorganizzazione, avvenuta nel mese di aprile 2015, nel settore "Progetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestione" con la quale collaborano alcuni componenti della precedente struttura trasversale permanente per le attività in materia di performance e trasparenza.

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2.3 Le sedi e gli orari

7

Ente - Attività e Struttura - Persone - Evoluzione

Camera di commercio:le sedi

Palazzo Birago

Palazzo Affari

Palazzo Birago di Borgaro, dimora settecentesca progettata dall’architetto Juvarra nel cuore del

centro storico di Torino (via Carlo Alberto 16), è stato recentemente restaurato dalla Camera di commercio ed è oggi sede legale dell’ente.

Anche Palazzo Affari, a pochi passi da Palazzo Birago in via San Francesco da Paola 24, è stato oggetto di una profonda ristrutturazione in anni recenti e ospita gran parte degli uffici al pubblico, in locali dedicati all’accoglienza e alle diverse esigenze delle imprese. Gli orari di apertura al pubblico sono in genere dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.45 alle 15.45 dal lunedì al giovedì, il venerdì solo al mattino. Alcuni uffici seguono un orario speciale, da verificare sulla pagina dedicata sul sito internet www.to.camcom.it/orari.

Ultima, ma non meno importante, la “sede virtuale”, cioè il sito internet www.to.camcom.it, in grado di offrire vari servizi on line e dove si possono scaricare modulistica e informazioni sulle attività e le iniziative camerali.

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2.4 Come operiamo

Tutte le attività sono portate avanti puntando al risultato e alla qualità del servizio, che richiedono alla struttura della Camera di commercio di Torino una continua analisi della propria organizzazione interna e un costante adeguamento per rispondere ai cambiamenti economici e sociali del territorio, oltre che a quelli normativi.

Il D.Lgs. n. 150/2009 ha avviato una profonda fase di innovazione in tutta la pubblica amministrazione con un forte impatto sui sistemi di valutazione e controllo, sulle responsabilità dei dirigenti e di tutto il personale, sulla trasparenza del proprio operato. Un’evoluzione che la Camera di commercio di Torino sta recependo in una logica di continuità, sviluppando ulteriormente iniziative già da tempo avviate in ambito organizzativo, retributivo, valutativo e gestionale.

La Camera di commercio di Torino opera all’interno di un sistema di relazioni consolidato, con istituzioni forti e strutturate non solo a livello locale, ma anche nazionale ed europeo.

Grazie all’efficiente rete informatica che collega tra loro le Camere di commercio italiane, imprese e cittadini dispongono di un accesso immediato ai documenti e ai dati contenuti negli archivi camerali, su tutto il territorio nazionale.

La Camera di commercio di Torino fa parte, inoltre, di reti internazionali per promuovere la ricerca in Europa, per consentire indagini sui brevetti depositati anche in altri Paesi e per informare le imprese su iniziative e bandi europei.

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Inoltre l’ente opera da sempre con enti e istituzioni locali, secondo un modello di coordinamento e collaborazione consolidato sul territorio. In particolare con Regione, Provincia e Comuni, la Camera partecipa a progetti per far conoscere le eccellenze produttive torinesi in Italia e all’estero; con l’Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL per la semplificazione degli adempimenti d’impresa; con ordini professionali, associazioni di categoria e dei consumatori per favorire la trasparenza del mercato.

Nel corso del tempo, la Camera di commercio di Torino ha poi dato vita a una fitta rete di società, consorzi e altri organismi, in partecipazione con altri soggetti pubblici e privati, con la finalità di realizzare e gestire infrastrutture vitali per lo sviluppo del territorio, rappresentando una via diretta ed efficace per realizzare il proprio ruolo istituzionale.

La Camera di commercio inoltre si avvale di Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte - Ceipiemonte scpa per rafforzare la presenza delle imprese piemontesi sui mercati esteri, per attrarre investimenti in Piemonte, per promuovere oltre confine l'offerta turistica.

Infine per alcune delle attività, la Camera di commercio di Torino ricorre alle sue due aziende speciali: Torino Incontra, operante principalmente nel settore congressuale e dell’accoglienza e il Laboratorio Chimico che fornisce ad imprese e consumatori analisi, consulenza e formazione su temi ambientali e di sicurezza alimentare e nei luoghi di lavoro.

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Capitolo III

Identità

3.1 L’amministrazione in cifre

1

Ente - Attività e Struttura - Persone - Evoluzione

Personale a tempo indeterminato

dal 2000 ad oggi

CH

I SIA

MO

313

326

344

353

346

335

336331

323

326

323

321

320315

321

314

306

2

Ente - Attività e Struttura - Persone

Chi siamo: le persone oggiDati aggiornati al 31 dicembre 2016

Dipendenti a tempo indeterminato: 306

Totale Camera di commercio di Torino: 307

Dipendenti a tempo determinato: 1

231 donne (75%)75 uomini (25%)

1 uomo

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3

Ente - Attività e Struttura - Persone - Profilo dipendente

Chi siamo: Profilo del personale

a tempo indeterminatoNel 2015

DonnaDonne 76% Uomini 24%

un diploma o una laureaDiploma o laurea 88%ha 48 anni Altro titolo di studio 12%

esperienza camerale0-10 anni: 19% > 20 anni: 36%11-20 anni: 45%

In materia di vincoli assunzionali la legge di riordino delle funzioni camerali ha previsto il divieto

di assumerne a qualunque titolo fino al completamento delle procedure che si rendessero necessarie all’esito dei processi di accorpamento e dei piani di razionalizzazione delle sedi.

3.2 Mandato e missione

Come anticipato nel paragrafo introduttivo, il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio disposto dal D.Lgs. 219/2016 è entrato in vigore lo scorso 10 dicembre.

La riforma è intervenuta confermando, modificando ed introducendo nuove competenze, e distinguendole in tre tipologie: quelle obbligatorie (fra le quali la tenuta del registro imprese e ambiti quali la tutela del consumatore), quella da svolgere in convenzione e cofinanziamento (tra le quali la digitalizzazione) e quelle da realizzare in regime di concorrenza e separazione contabile (che afferiscono a temi di assistenza e supporto alle imprese).

Nel corso dell’anno, dunque, con il coordinamento di Unioncamere (che garantisce anche il necessario confronto con Ministeri interessati), il sistema camerale dovrà ridefinire la mappa dei propri processi alla luce delle funzioni riformate, passaggio indispensabile per rilanciarsi quali soggetti di supporto e di sostegno alle imprese.

A valle di tale attività, le singole Camere dovranno rivedere le proprie Linee strategiche tenendo conto, alla luce delle funzioni riformate, delle strategie che meglio possono rispondere alle esigenze dei propri territori.

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Un risultato possibile se sono condivisi i “valori” comuni all’organizzazione, regole non scritte che

ispirano il modo di agire e di comportarsi di tutti coloro che lavorano in Camera di commercio. Non riguardano solo azioni all’interno dell’ente, come la valorizzazione delle persone e il rispetto dell’individuo, ma anche aspetti più generali del lavoro: dall’attenzione alle esigenze dell’utente, alla trasparenza e circolarità della comunicazione, fino alla capacità di guardare al futuro e di innovare.

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Capitolo IV

L’analisi del contesto

4.1 Analisi del contesto esterno e interno

La provincia di Torino conta oltre 225mila imprese registrate, 915mila occupati e circa 2,3 milioni di residenti.

4.2 I dati consolidati 20151

La popolazione La popolazione residente in provincia di Torino a fine 2015 era pari a 2.282.197 abitanti, oltre

9mila unità in meno rispetto a fine 2014. La popolazione torinese si contraddistingue per il peso della componente straniera, sebbene in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (-783 unità): al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti in provincia di Torino erano 221.961. Gli individui stranieri che trovano residenza nella provincia rappresentano il 52,6% degli stranieri presenti in Piemonte e il 9,7% della popolazione provinciale complessiva.

1 Ultimi dati annuali disponibili

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Il capoluogo di regione e tutto il territorio provinciale confermano, anche nel 2015, la crescente vocazione turistica che li contraddistingue. , in grado di attrarre sia turisti nazionali sia internazionali

grazie alla presenza di importanti musei, dimore storiche, montagne dedicate agli sport invernali, venute alla ribalta internazionale grazie alle Olimpiadi del 2006.

Nell’ultimo anno, infatti, le presenze turistiche in provincia di Torino hanno registrato un

incremento del 6% rispetto al 2014. A crescere è stata, però, esclusivamente la componente straniera, che ha registrato un vero exploit: nel 2015, infatti, le presenze di turisti stranieri hanno superato la soglia dei 2 milioni, oltre il doppio di quella raggiunta l’anno precedente, giungendo a rappresentare il 31,2% delle presenze complessivamente registrate sul territorio. È stata, invece, negativa, la dinamica della componente italiana (-7,2%).

A fine 2015 gli arrivi totali ammontavano a 2,25 milioni e le presenze totali a 6,67 milioni.

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Le imprese A fine 2015 le imprese registrate alla Camera di commercio di Torino ammontavano a 225.019.

Torino resta in quarta posizione fra le province italiane, dopo Roma, Milano e Napoli, per numero di imprese registrate.

Nel corso del 2015 il tessuto imprenditoriale della provincia di Torino ha evidenziato alcuni segnali positivi in termini di natimortalità. Nel corso dell’anno, infatti, il registro imprese della Camera di commercio ha registrato la nascita di 14.308 aziende, a fronte delle 13.992 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2014. Al netto delle 14.264 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, a fronte delle 14.938 del 2014), il saldo è risultato positivo per 44 unità, traducendosi in un tasso di crescita del +0,02%, in miglioramento rispetto al risultato dell’anno precedente (-0,41%). La dinamica del sistema imprenditoriale torinese è apparsa, inoltre, migliore rispetto all’aggregato piemontese (tasso di crescita -0,11%).

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Gli scambi commerciali

La bilancia commerciale si è mantenuta nel tempo costantemente positiva, con un valore dell’export pari a quasi 23 miliardi di euro e un import di oltre 15 miliardi di euro nel 2015.

Il ruolo preponderante del commercio estero nel sostenere il processo di internazionalizzazione del sistema imprenditoriale provinciale emerge chiaramente: Torino infatti è la seconda provincia italiana esportatrice dopo Milano; nella graduatoria dell’import si posiziona al 3° posto, dopo Milano e Roma. Nel 2015 l’import, ha fatto registrare un aumento pari al 5,8%; anche l’export torinese ha fatto registrare un aumento in valore del 10,5% rispetto all’anno precedente.

Nel 2015 il 45,0% delle vendite all’estero torinesi era rappresentato dai mezzi di trasporto, seguito dai macchinari ed apparecchi n.c.a. che con 4,5 miliardi di euro (+20,1%) hanno fatto registrare una variazione positiva del +3,1% rispetto al 2014. Nel 2015 due dei principali comparti dell’export torinese hanno proseguito nella crescita: i computer, app. elettronici e ottici (il 3,6%, +6,2%), e le sostanze e prodotti chimici (il 2,7%, +5,2%). In lieve calo, solamente i prodotti alimentari, bevande e tabacco (il 3,4% dell’export torinese, -1,0% rispetto all’anno precedente).

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I mezzi di trasporto rappresentano la principale merce acquistata dalla provincia di Torino sui mercati esteri: il peso sulle importazioni totali è del 32,7%, in aumento rispetto al 2014 (+1,7% ); al secondo posto le macchine e gli apparecchi nca (il 14,5%; +9,0%), al terzo i metalli (10,3%; +9,2%). Seguono i computer, apparecchi elettronici e ottici (l’8,5%; +10,4%). Da segnalare il consistente aumento dell’import di prodotti agricoli rispetto al 2014: +24,0%.

I mercati di sbocco delle merci torinesi rimangono ancora confinati principalmente all’interno dell’Unione Europea dei 28: complessivamente, infatti, il mercato europeo dei 28 assorbe il 49,2% dell’export (nel 2014 il peso era pari al 53,9%); all’Europa “non comunitaria” è destinato il 10,5% dell’export provinciale (in Russia l’1,0%).

La maggior parte dell’export torinese è destinato ancora ai tradizionali partner europei: fra questi, la Germania si conferma il principale partner commerciale della provincia di Torino (il 11,3% del totale), con un aumento nel 2015 del +2,9% rispetto all’anno precedente e la Francia, con un peso del 10,5% ed una leggera flessione dell’export del -0,1%.

La Polonia (5,5%), divenuta ormai da anni un fondamentale partner commerciale della provincia soprattutto a fronte di un consolidamento dei processi di delocalizzazione produttiva, nel 2015 fa registrare una lieve decrescita rispetto all’anno precedente (-0,1%); segue l’export torinese in Spagna (5,3%; +4,6%) ed in Turchia (5,1%; +20,1%).

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Passando dalla terza alla prima posizione nella graduatoria, gli Stati Uniti si confermano il primo partner commerciale fuori Europa (il 17,2%, +80,3%). Rimane fra i primi dieci paesi destinatari dell’export torinese anche la Cina (il 3,9%, -21,6%).

I mercati asiatici acquistano merci torinesi per una quota pari all’11,3% (Cina 3,9%; Giappone 1,1%); il continente nord americano ha un peso del 18,2%, con in primis gli Stati Uniti (17,2%), mentre il Centro e Sud America pesano il 6,6% (con il Brasile al 3,2%).

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Dopo una diminuzione delle importazioni in provenienza della Germania nel 2012 ( -14,4%),

l’anno 2015 ha registrato invece un incremento del 3,6% permettendo alla Germania di rappresentare una quota dell’import del 14,2%. Sempre in seconda posizione si trova la Francia ( con un peso dell’10,6%), che ha manifestato una diminuzione del 2,2% rispetto all’anno precedente. In terza posizione troviamo poi la Polonia (9,2%), che ha fatto registrare un leggero aumento del +1,0%.

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Capitolo V

Obiettivi strategici e programmazione triennale

5.1 Dal piano strategico agli obiettivi

La Camera di commercio di Torino si confronterà nel bilancio 2017, con oltre 4,4 milioni di Euro di risorse derivanti dal diritto annuale in meno a disposizione rispetto al 2016 e oltre 22 milioni in meno rispetto al 2014, anno di entrata in vigore dell’art. 28 del decreto legge n. 90/2014, convertito nella Legge n. 114/2014, attraverso il quale il diritto annuale delle Camere di commercio è stato ridotto consistentemente (del 35% per il 2015, del 40% per il 2016 e del 50% a decorrere dal 2017).

In attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, come già sopra ricordato, lo scorso 10 dicembre è entrato in vigore il decreto legislativo n. 219/2016 sul riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione basato in estrema sintesi sui seguenti obiettivi: efficientamento, efficacia e riforma della governance delle Camere di commercio. Più in particolare, è stata confermata la riduzione del numero delle Camere di commercio italiane da 105 a 60 tramite accorpamenti territoriali sulla base di una soglia minima per ciascuna Camera di 75 mila imprese.

Oltre al taglio sugli introiti derivanti dal diritto annuale di cui si è già detto, è stata disposta la riduzione del numero dei consiglieri, la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori, la razionalizzazione complessiva del sistema camerale attraverso l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali e una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio. Sono stati inoltre ridefiniti i compiti delle Camere di commercio con l’obiettivo di focalizzare la loro attività sui servizi alle imprese ed è stato previsto il rafforzamento della vigilanza del Ministero dello sviluppo economico che, attraverso un

comitato indipendente di esperti, sarà chiamato a provvedere "alla valutazione e misurazione annuale, sulla base dei criteri definiti con decreto del ministro dello sviluppo economico... delle condizioni di equilibrio economico finanziario delle singole Camere e dell'efficacia delle azioni adottate per il suo perseguimento dal sistema camerale"

In tale scenario di rinnovamento complessivo, la programmazione degli obiettivi del 2017 discende (ancora e necessariamente) dal Piano Strategico Pluriennale per gli anni 2015-2019 approvato con delibera di Giunta n. 10 del 20 luglio 2014 (così come successivamente integrato nel dicembre 2015), Piano che, come sopra ricordato, verrà rivisto in corso d’anno.

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Più nel dettaglio il Piano strategico si suddivide oggi nelle voci indicate nello schema seguente:

Ente/attività/promozione

Le linee strategiche

Internazionalizzazione

Formazione

Promozione del territorio

Conoscenza del territorio (Studi e statistica)

Miglioramento dell’efficienza interna e incremento delle entrate

Conoscenza e promozione dell’Ente camerale sul territorio

Da febbraio a giugno 2015: -8 incontri “ricognitivi” deiConsiglieri con la struttura interna

-13 incontri dei gruppi di lavoroformati da Consiglieri

A luglio 2015:-6 luglio: approvazione del testoda parte della Giunta camerale

-

-20 luglio : approvazione del Piano Strategico da parte delConsiglio camerale

Da febbraio a giugno 2015: -8 incontri “ricognitivi” deiConsiglieri con la struttura interna

-13 incontri dei gruppi di lavoroformati da Consiglieri

A luglio 2015:-6 luglio: approvazione del testoda parte della Giunta camerale

-

-20 luglio : approvazione del Piano Strategico da parte delConsiglio camerale

5.2 Indicatori e modelli di benchmark nel medio periodo

Negli ultimi anni, all’interno del ciclo di programmazione e rendicontazione, l’ente ha individuato gli indicatori di salute organizzativa e di qualità del servizio nonché assegnato i dieci obiettivi prioritari della Camera di commercio (obiettivi che in base a quanto stabilito dall’art. 26.2 del “Sistema Integrato Permanente di Analisi, misurazione e Valutazione” devono essere assegnati entro il 31 dicembre di ciascun anno).

L’art. 41 del ROUS (regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi) prevede che, per la valutazione della performance organizzativa, l’ente individui specifici indicatori di salute organizzativa e di qualità dei servizi e gli obiettivi strategici annuali di ente. Gli indicatori debbono essere costanti nel tempo allo scopo di “consentire … il raffronto dell’ente con se stesso nel tempo e con altre realtà pubbliche e private comparabili”.

In fase di valutazione delle performance, il regolamento prevede che il raggiungimento dell’80% di questi indicatori e degli obiettivi annuali sia condizione preliminare per erogare i compensi incentivanti ai dipendenti.

Gli indicatori di salute organizzativa e di qualità del servizio sono stati dunque approvati per la prima volta con deliberazione n. 222 del 29 novembre 2010 e sono rimasti sostanzialmente inalterati fino all’anno dal 2015, quando i target di quelli di tipo economico sono stati rivisti per tener conto della prima tranche di riduzione del diritto annuale imposta dall’art. 28 del decreto legge 90/2014.

Quanto all’anno 2017, la definizione degli indicatori e degli obiettivi e, più in generale, l’attività di programmazione nel suo complesso, s’inserisce in un quadro molto complesso che, come più volete ricordato, vede da una parte l’entrata in vigore della terza tranche del taglio del diritto annuale (che porterà la riduzione di tali entrate al 50% rispetto all’anno 2014), dall’altro l’entrata

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in vigore della riforma del sistema camerale che è intervenuta incisivamente anche sul perimetro delle competenze camerali.

Nel corso dell’anno l’ente camerale sarà dunque chiamato a rivedere le proprie linee strategiche coerentemente con le funzioni delineate o riparametrate dalla legge di riforma nonché a valutare possibili alleanze con altre Camere del territorio (anche nell’ambito della politica degli accorpamenti individuata dalla stessa legge).

Inoltre, la legge di riforma del sistema camerale sopra citata ha anche previsto nuove competenze in materia di valutazione in capo al Comitato indipendente di valutazione delle performance del sistema camerale (da istituire con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico).

Per tutte le considerazioni sopra riportate, l’ente, in sede di approvazione degli obiettivi annuali (deliberazione n. 197 del 19 dicembre scorso), ha ritenuto opportuno sospendere per l’anno 2017 l’utilizzo di questi indicatori nella funzione di pre-requisito nell’ambito del sistema di valutazione della performance dell’ente. La funzione di pre-requisito è stata pertanto circoscritta al raggiungimento di almeno 8 dei 10 obiettivi strategici, in attesa di rivedere, anche in relazione alla normativa in materia di valutazione delle perfomance del sistema camerale ancora in fase di attivazione, le eventuali modifiche da apportare al sistema di valutazione.

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Capitolo VI

Dalla performance organizzativa a quella individuale

6.1 Risultati e pre-requisiti: un obiettivo sfidante Dal 2011 la Camera di commercio di Torino, proseguendo un’impostazione generale adottata

già da circa dieci anni nell’ambito delle proprie metodologie di misurazione e valutazione, ha deciso di rafforzare un concetto e un obiettivo particolarmente ambizioso.

La sospensione per l’anno 2017 degli indicatori di salute organizzativa e di qualità del servizio in funzione di pre-requisito (gli indicatori sono comunque inseriti nei PIRA), non esclude l’intenzione di ricercare continui miglioramenti negli standard di rendimento e, quindi, la possibilità di migliorare ulteriormente i risultati. Né esclude l’intenzione di evolvere verso una formulazione di obiettivi strategici sempre più mirata per renderli più sfidanti, con risultati ancora più tangibili e misurabili con un conseguente miglioramento degli “outcome” per l’utenza.

L’approccio al miglioramento continuo, all’evoluzione dinamica nella definizione di indicatori e standard di risultati attesi, deriva da una cultura orientata alla qualità e alla certificazione di strumenti, prodotti e processi proprio in ottica di qualità.

Il processo di miglioramento continuo non deve e non può prescindere dall’importante impegno che la Camera si è presa in passato e continua a ricercare per il 2017 e per gli anni futuri: raggiungere almeno l’80% degli obiettivi. È questo il pre-requisito indispensabile per un’organizzazione di successo e per l’erogazione di servizi di qualità. Un pre-requisito su cui costruire l’ulteriore evoluzione dei prossimi anni.

6.2 I principali obiettivi 2017 Come indicato nel paragrafo precedente, le linee strategiche si traducono ogni anno in specifici

obiettivi per l’ente e, a cascata, per il management e per tutto il personale. Le risorse decentrate sono quantificate annualmente nel rispetto delle regole e dei limiti previsti

dalla normativa, dai CCNL nonché dei vincoli di bilancio e costituiscono, anche per il 2017, leva strategica fondamentale per garantire un’equa politica di gestione del personale, finalizzata alla valorizzazione del merito e all’incentivazione delle perfomance organizzative ed individuali.

Illustriamo qui seguito gli obiettivi assegnati all’ente per il 2017. Le tabelle 1 e 2 riportano un dettaglio del collegamento fra linee strategiche/obiettivi dell’ente/obiettivi del Segretario Generale e fra obiettivi del Segretario Generale e obiettivi dei singoli dirigenti.

1) Potenziare l’analisi statistica e la diffusione di informazione economica sul territorio In un contesto di scarse disponibilità finanziarie, risulta fondamentale incrementare la

conoscenza e il monitoraggio delle dinamiche evolutive, in campo sociale ed economico, per decidere come destinare le risorse, divenute sempre più limitate.

Da tali ristrettezze, deriva che, come negli altri campi di azione dell’ente camerale, anche in quello delle attività di studi e statistica, come già avvenuto nel 2016, le risorse umane e finanziarie andranno concentrate su specifici ambiti di ricerca.

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La produzione statistica, di studi e ricerche dell’ente dovrà essere svolta in modo il più possibile coordinato e integrato con altri soggetti, istituzionali e non, operanti sia a livello locale, che nazionale e internazionale, al fine di massimizzare l’efficienza oltre che l’efficacia dell’attività svolta.

2) Sviluppare le attività a servizio delle nuove imprese e delle start up

Tra le funzioni pubbliche della Camera di commercio resta centrale quella della tenuta del Registro delle Imprese, sul quale non sono mancati anche nel corso del 2016 importanti interventi normativi i cui effetti andranno a pieno regime negli anni a venire.

Primo tra tutti, non solo in ordine cronologico ma anche per la dirompente valenza innovativa, la Legge 33 del 2015 ed il DM attuativo 17 febbraio 2016 che prevedono che l’atto costitutivo di start up innovativa possa essere redatto, in alternativa all’atto pubblico, in forma elettronica con firma non autenticata dei sottoscrittori a norma dell’art. 24 del CAD su modello standard tipizzato.

Nell’affidare al Registro Imprese il governo dell’intero processo, il legislatore gli attribuisce una sorta di controllo sostanziale di legalità che costituisce un’importante novità nell’ordinamento giuridico delineato dal codice civile prima e successivamente dalla Legge 580/93 e dal DPR

581/95.

3) Promuovere il sistema turistico e più in generale il territorio come motore di sviluppo locale In un contesto di progressiva contrazione delle risorse economiche destinabili alle attività

promozionali della Camera di commercio deve essere massimizzata la ricerca di sinergie, collaborazioni, integrazioni, con gli altri attori, pubblici e privati, istituzionali e non che a vario titolo possono contribuire a promuovere il sistema economico, imprenditoriale e culturale del territorio.

Nel corso del 2017 verrà avviata un’articolata serie di iniziative promozionali delle aziende rientranti nelle due selezioni dei “Maestri del gusto” e della “Guida ai vini della provincia di Torino - Torino DOC” e si darà tra l’altro seguito a un’attività promozionale mirata che, utilizzando nuovi canali social, possa strutturare la comunicazione del progetto Maestri del Gusto, aumentando la visibilità dello stesso progetto. Verrà inoltre ripresa la collaborazione con la Camera di Commercio di Milano volta alla realizzazione dell’aggiornamento della ricerca “Torino-Milano 2010. Una ferrovia, due poli, una regione europea”, presentato a Cernobbio nel 2004.

4) Programmare, anche in raccordo con gli altri enti ed istituzioni competenti in materia,

interventi a supporto dell’internazionalizzazione Nel 2017 saranno potenziati i servizi camerali di primo supporto e assistenza rivolti alle aziende

che intendono migliorare i processi volti alla commercializzazione dei propri prodotti e servizi sui mercati esteri. L’obiettivo, in linea con quanto ipotizzato nella bozza di riforma del sistema camerale, deve essere quello di rafforzare la formazione e l’informazione a vantaggio delle PMI al fine di metterle in condizione di essere competitive sui mercati esteri. Dopo la fase di sperimentazione attuata nel 2016, potranno inoltre essere messi a disposizione delle aziende un servizio di ricerca agenti e distributori e un servizio di marketing business intelligence volto a supportare la realizzazione di indagini di mercato ad hoc per le aziende di beni di consumo.

Il 2017 vedrà ancora Torino al centro dell’attenzione nazionale e internazionale con l’organizzazione dell’annuale Convention di Assocamerestero, che riunisce ogni anno le oltre

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Allegato alla deliberazione della Giunta camerale n. 3 del 23 gennaio 2017

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settanta camere di commercio italiane nel mondo, al fine di dare vita a tre giorni di lavori per addetti e incontri bilaterali per le imprese interessate ai mercati internazionali.

5) Favorire la cooperazione tra mondo formativo, associativo e imprenditoriale con particolare riferimento al modello di reale alternanza scuola-lavoro Le principali attività che verranno realizzate, anche grazie ad un potenziamento delle risorse

umane attualmente dedicate, sono così sintetizzabili: - supporto ai soggetti coinvolti nel sistema dell’Alternanza Scuola Lavoro locale (imprese, scuole,

enti vari), nell’attività informativa relativa al Portale del Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro in sinergia con il sistema territoriale (tutti i soggetti firmatari del Protocollo dell’Alternanza);

- partecipazione alla governance dei laboratori territoriali degli istituti scolastici coinvolti; - sviluppo di modelli innovativi ed efficaci di contatto tra i due sistemi: scuola e lavoro; - facilitazione del collegamento tra istruzione liceale e sistema culturale territoriale sviluppando

opportunità di alternanza scuola lavoro; - sviluppo di modelli progettuali di alternanza scuola lavoro replicabili nel tempo, in contesti

geografici e settoriali differenti; - promozione di percorsi formativi e momenti seminariali rivolti ai docenti delle scuole superiori; - sviluppo di progetti per facilitare la mobilità internazionale degli studenti italiani per potenziare

le conoscenze acquisite, nel proprio percorso formativo scolastico, con competenze internazionali e linguistiche, tecniche e generali presso filiere settoriali di aziende estere (ad esempio con studenti ESABAC).

6) Diffondere l’utilizzo degli strumenti digitali come elemento di miglioramento dell’efficienza interna e di semplificazione del rapporto con l’utenza Il d.lgs. 19 agosto 2016 n. 175, in materia di società a partecipazione pubblica, prevede entro

un anno dalla sua entrata in vigore la cancellazione d’ufficio dal registro imprese delle società che per tre esercizi consecutivi non abbiano depositato il bilancio d’esercizio ovvero non abbiano compiuto atti di gestione e trasferisce all’Ufficio una competenza attualmente esercitata dal Giudice del Registro come volontaria giurisdizione, attività da implementare nel 2017.

Il d.lgs. 25 novembre 2016 n. 276 di riordino del sistema camerale impone un ulteriore passo nel percorso di digitalizzazione attraverso l’istituzione del fascicolo d’impresa, ove sono annotati i dati relativi alla costituzione, all’avvio e all’esercizio delle attività economiche e vengono ribadite le funzioni di punto unico di accesso telematico alle vicende amministrative delle imprese (SUAP) su delega legale o convenzionale.

7) Promuovere la qualità e l’efficienza utilizzando la leva del personale con particolare riferimento alla formazione interna e adottando nuove iniziative volte a promuovere l’efficienza e a regolare lo svolgimento delle attività di amministrazione in un'ottica di semplificazione, ottimizzazione dei servizi e riduzione della spesa Nel corso del 2017, convinti che il compito primario di una pubblica amministrazione sia quello

di garantire un servizio efficiente, veloce e di qualità, si lavorerà ancora per migliorare i servizi sia sul fronte dei tempi di gestione delle pratiche sia sul versante dell’assistenza all’utente mediante l’aggiornamento e l’adeguamento dei canali di dialogo alle moderne tecnologie (sito internet, contact center, web ticketing ecc.) .

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Allegato alla deliberazione della Giunta camerale n. 3 del 23 gennaio 2017

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Per quanto riguarda gli investimenti, l’ente ha in programma la definizione del progetto immobiliare per la destinazione di alcuni immobili (Borsa merci, Borsa Valori, Rivoli e via Pomba), nonché l’avvio delle attività inerenti l’effettuazione di interventi necessari per poter mantenere in sicurezza ed esercizio gli uffici camerali ed il Centro congressi. In particolare per quanto riguarda Torino Incontra, il 17 ottobre scorso la Giunta ha stabilito di dare indirizzo agli uffici camerali di procedere con le attività finalizzate al suo adeguamento impiantistico normativo e funzionale.

8) Favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione L’ente sarà impegnato nel puntuale adempimento delle pubblicazioni obbligatorie (così come

riviste dal D.Lgs. 97/2016) e nell’applicazione delle misure di prevenzione del rischio obbligatorie e discrezionali individuate nel registro del rischio.

9) Garantire l’attività di vigilanza del mercato

Continuerà nel 2017 l’attività di Vigilanza in ambito metrologico da parte del Settore Servizio metrico. Saranno effettuate ispezioni presso le aziende che utilizzano strumenti di misura nelle transazioni commerciali, come distributori di carburante o negozi che vendono merci a peso, per verificare nel contempo sia il rispetto da parte dell’utente dell’obbligo di verificazione periodica e l’integrità dei sigilli, sia il corretto operato dei laboratori privati che eseguono tali verifiche, in alternativa agli ispettori metrici.

Proseguirà in parallelo, come previsto anche dalla riforma del Sistema camerale, la vigilanza sulla sicurezza e conformità di alcune tipologie di prodotti (materiale elettrico, giocattoli, dispositivi di protezione individuale,…), in modo autonomo o in Convenzione con Unioncamere nazionale, controllando il rispetto delle norme specifiche.

10) Migliorare l’efficacia della comunicazione dei servizi erogati dall’ente Obiettivo dell’ente per l’anno 2017 è quello di informare le imprese sui servizi specifici a loro

offerti, lo realizzerà attraverso un contatto diretto, attraverso la produzione di prodotti multimediali e il miglioramento dell’accessibilità alle informazioni e ai servizi attraverso il web e i social media.

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6.3 Obiettivi dell’ente e del Segretario Generale - Tabella 1

RIFERIMENTO AL PIANO STRATEGICO

OBIETTIVI ENTE 2017 RISULTATI ATTESI OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI

SEGRETARIO GENERALE

1.1 Produzione di rapporti di ricerca su filiere produttive, indicatori economici e componenti del tessuto imprenditoriale: almeno cinque (entro dicembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

5 4 3 2 1

1.2 Numero di eventi di presentazione predisposti: almeno quattro (entro dicembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

4 3 2 1

1.3 Progetto "Modelli di riferimento per l'identificazione e la selezione delle eccellenze imprenditoriali": presentazione di ricerca e modelli di riferimento su due territori (entro dicembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

Linea 1 - CONOSCENZA DEL TERRITORIO

1. Potenziare l’analisi statistica e la diffusione di informazione economica sul territorio

SI

1 POTENZIARE L’ANALISI STATITSTICA E LA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONE ECONOMICA SUL TERRITORIO Produzione di informazione economica e statistica necessaria alla definizione di politiche e nell’assunzione di decisioni per il territorio economico di riferimento.

Alcuni parametri esemplificativi: * divulgare la conoscenza economica attraverso la realizzazione di rapporti di ricerca * realizzare iniziative volte alla diffusione dei dati statistici del territorio * promuovere il sistema delle eccellenze territoriali

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2.1 Realizzazione di un nuovo servizio di supporto on line per la costituzione e modificazione di start up: Numero di soggetti serviti 2017/Numero di soggetti serviti 2016 ≥ 1

100% 80% 60% 40% 20%

≥ 1 ≥0,95 ≥0,9 ≥0,85 ≥0,8

2.2 Numero start up iscritte o modifiche senza atto notarile 2017 / Numero start up iscritte o modifiche senza atto notarile 2016 ≥ 1

100% 80% 60% 40% 20%

2. Sviluppare le attività a servizio delle nuove imprese e delle start up

≥ 1 ≥0,95 ≥0,9 ≥0,85 ≥0,8

Alcuni parametri esemplificativi: * supportare la nascita di realtà imprenditoriali anche attraverso l’attivazione nuovi servizi on line

3.1 Ridefinizione del nuovo modello b2b “Salone del Gusto” 2018 (entro ottobre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

ott-17 nov-17 dic-17

3.2 Aggiornamento della ricerca “TorinoMilano2010”

3.2.1 Strutturazione contenuti, gruppo di lavoro e meccanismi di coordinamento (entro febbraio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

feb-17 mar-17 apr-17 mag-17 giu-17

3.2.2 Presentazione prima parte del rapporto di ricerca (entro luglio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

SI

Linea 2 - PROMOZIONE DEL TERRITORIO

3. Promuovere il sistema turistico e più in generale il territorio come motore di sviluppo locale

2. SVILUPPARE LE ATTIVITA’ A SERVIZIO DELLE NUOVE IMPRESE E DELLE START UP E PROMUOVERE IL TERRITORIO COME MOTORE DI SVILUPPO LOCALE Supportare il tessuto imprenditoriale torinese e la nascita di nuove imprese

Alcuni parametri esemplificativi: * realizzare iniziative volte alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze produttive in particolare potenziando le occasioni di business per le imprese * aggiornamento della ricerca “TorinoMilano2010“

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3.2.3 Presentazione seconda parte del rapporto di ricerca (entro dicembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

SI

100% 80% 60% 40% 20%

(Sub 3.2.1 + Sub 3.2.2+ Sub 3.2.3)/3

3.3 Torino Doc: revisione del format con progressivo passaggio in chiave piattaforma e realizzazione flyer. Definizione progetto e struttura portale Torino DOC (entro maggio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

SI

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38

4.1 Realizzare per due nuovi mercati esteri un pacchetto di convenzioni:

4.1.1 Un evento promozionale (convegno di presentazione - business forum)

100% 80% 60% 40% 20%

2 1

4.1.2 Almeno cinque aziende "servite"

100% 80% 60% 40% 20%

10 8 6 4 2

100% 80% 60% 40% 20%

(Sub 4.1.1 + Sub 4.1.2)/2

4.2 Realizzare almeno cinque convenzioni di collaborazione con Camere italiane all'estero (nei Paesi con cui si sta lavorando e che includano il servizio di "ricerca agenti")

100% 80% 60% 40% 20%

5 4 3 2 1

4.3 Organizzare il Congresso mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero prevedendo incontri b2b con buyer esteri

4.3.1 Almeno dieci buyer

100% 80% 60% 40% 20%

≥ 10 ≥8 ≥6 ≥4 ≥2

4.3.2 Almeno trenta Camere ospitate

100% 80% 60% 40% 20%

≥ 30 ≥25 ≥20 ≥15 ≥10

100% 80% 60% 40% 20%

Linea 3 - INTERNAZIONALIZZAZIONE

4. Programmare, anche in raccordo con gli altri enti ed istituzioni competenti in materia, interventi a supporto dell’internazionalizzazione

(Sub 4.3.1 + Sub 4.3.2)/2

3. PROGRAMMARE, ANCHE IN RACCORDO CON GLI ALTRI ENTI ED ISTITUZIONI COMPETENTI IN MATERIA, INTERVENTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE Aumentare il profilo internazionale del territorio e delle imprese in esso inserite.

Alcuni parametri esemplificativi: * promuovere eventi specifici legati all'internazionalizzazione in riferimento a nuovi mercati ma anche a paesi con cui si sta già collaborando * organizzare il Congresso mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero

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5.1 Incrementare il numero di soggetti ospitanti progetti ASL (tramite l'iscrizione al Registro): almeno due iniziative promozionali per il popolamento del Registro per l'alternanza (entro dicembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

SI

5.2 Progettare e pubblicare un catalogo di sessioni formative/informative sull’attività camerale diversificato per tipologia di istituto scolastico (entro maggio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

Linea 4 - SCUOLA FORMAZIONE LAVORO

5. Favorire la cooperazione tra mondo formativo, associativo e imprenditoriale con particolare riferimento al modello di reale alternanza scuola-lavoro

mag-17 giu-17 lug-17 ago-17 set-17

4 FAVORIRE LA COOPERAZIONE TRA MONDO FORMATIVO, ASSOCIATIVO E IMPRENDITORIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MODELLO DI REALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Aumentare le possibilità di inserimento nel mondo lavorativo.

Alcuni parametri esemplificativi: * assicurare la diffusione di una cultura legata all’alternanza scuola-lavoro all’interno della nostra realtà territoriale * proseguire e rafforzare le iniziative dedicate all’alternanza scuola lavoro di respiro territoriale e internazionale

6.1 Prosecuzione delle verifiche degli indirizzi PEC (scaduti, revocati e non validi) delle imprese iscritte al RI: N. PEC inattive/non valide per cui si è avviato il procedimento di cancellazione anno 2017/2016 ≥ 1

100% 80% 60% 40% 20%

≥ 1 ≥0,95 ≥0,9 ≥0,85 ≥0,8

6.2 Implementare l’utilizzo di sistemi informativi per velocizzare l’aggiornamento delle informazioni sulla pagina del sito istituzionale, sezione "amministrazione trasparente" (entro giugno 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

Linea 5 - MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA INTERNA E INCREMENTO DELLE ENTRATE

6. Diffondere l’utilizzo degli strumenti digitali come elemento di miglioramento dell’efficienza interna e di semplificazione del rapporto con l’utenza

giu-17 lug-17 ago-17 set-17 ott-17

5 PROMUOVERE LA QUALITA’ E L’EFFICIENZA ATTRAVERSO LA LEVA DEL PERSONALE E DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, MA ANCHE RIDUCENDO LA SPESA E OTTIMIZZANDO I SERVIZI IN PARTICOLARE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI STRUMENTI DIGITALI Garantire l’efficienza dell’attività amministrativa dell’ente e dei servizi all’utenza abbreviando i tempi di erogazione e il maggior utilizzo di strumenti digitali.

Alcuni parametri esemplificativi: * migliorare l’accessibilità alle informazioni e ai servizi offerti all’utenza implementando l’utilizzo di sistemi informativi * proseguire l’attività di aggiornamento delle PEC delle imprese iscritte al RI e vigilare sul corretto pagamento del diritto annuale delle imprese iscritte al RI/REA

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7.1 Attivare percorsi di formazione con personale interno su temi trasversali: n. percorsi attivati ≥ 3

100% 80% 60% 40% 20%

3 2 1

7.2 Diffondere la formazione interna (affiancamento, autoformazione, cross working) come leva di diffusione delle informazioni e come strumento di valorizzazione delle competenze interne: n. dipendenti partecipanti ad attività di auto-formazione anno 2017*100/n. dipendenti totali anno 2017≥10%

100% 80% 60% 40% 20%

10% 8% 6% 4% 2%

7.3 Individuazione e applicazione di politiche di contenimento di costi di funzionamento *: costi funzionamento 2017 non rimborsati da terzi < costi funzionamento 2016 non rimborsati da terzi

100% 80% 60% 40% 20%

>5% ≥4% ≥3% ≥2% ≥1%

7.4 Definire progetto di ristrutturazione del Centro congressi Torino Incontra (entro luglio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

lug-17 set-17 ott-17 nov-17 dic-17

7.5 Definire progetto immobiliare per la destinazione dell'immobile Borsa merci, immobile Borsa valori, dell'immobile di Rivoli, e dell'immobile via Pomba (entro luglio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

7. Promuovere la qualità e l’efficienza utilizzando la leva del personale con particolare riferimento alla formazione interna e adottando nuove iniziative volte a promuovere l’efficienza e a regolare lo svolgimento delle attività di amministrazione in un'ottica di semplificazione, ottimizzazione dei servizi e riduzione della spesa

lug-17 set-17 ott-17 nov-17 dic-17

Alcuni parametri esemplificativi: * diffondere la formazione interna (affiancamento, autoformazione, cross working), come leva di diffusione delle informazioni e come strumento di valorizzazione delle competenze interne * garantire il monitoraggio delle risorse organizzative interne attraverso la mappatura dei carichi di lavoro * proseguire nelle attività inerenti la valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’ente * predisporre il regolamento consiliare per le procedure di acquisto per beni e servizi con l'adeguamento al nuovo codice appalti e ridefinire il processo interno di pagamento ai fornitori (mappatura processo e pubblicazione sul sito delle misure organizzative adottate) e di ulteriori due processi * procedere all’aggiornamento del registro imprese REA * procedere alla revisione del Piano strategico pluriennale per il periodo 2015-2019 alla luce del decreto di riforma * garantire in qualità di direttore delle Aziende Speciali l’efficiente gestione di Torino Incontra e del Laboratorio Chimico e aggiornare gli indirizzi in materia di: acquisti, compensi, anticorruzione, trasparenza e personale alla luce degli ultimi interventi normativi su tali materie * garantire in qualità di direttore il futuro dell’attività delle Aziende Speciali sviluppando progetti anche da condividere con attori esterni (pubblici e/o privati)

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7.6 Aggiornamento e pulizia Registro Imprese REA: Numero istanze cancellazione 2017/ Numero istanze cancellazione 2016 ≥ 1

100% 80% 60% 40% 20%

≥1 ≥0,9 ≥0,8 ≥0,7 ≥0,6

7.7 Realizzazione di un sistema di comunicazione con il Registro delle Imprese (web ticketing) e di una scrivania virtuale per ciascun utente (entro settembre 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

set-17 ott-17 nov-17 dic-17

7.8 Procedere alla revisione del Piano strategico pluriennale per il periodo 2015-2019 alla luce del decreto di riforma: approvazione del nuovo piano entro settembre 2017

100% 80% 60% 40% 20%

set-17 ott-17 nov-17 dic-17

* promuovere spazi ed attrezzature informatiche/telematiche per il coworking anche in occasione di eventi * garantire la verifica dello stato di ricognizione delle partecipazioni dell’ente in applicazione della normativa vigente * individuare e applicare politiche di contenimento di costi di funzionamento*

8.1 Esito positivo dei controlli dell'RPC sulle misure di prevenzione del rischio corruzione che verranno formalizzate nel PTPC 2017 (almeno 80%)

100% 80% 60% 40% 20%

SI

8.2 Revisione della regolamentazione sull'accesso alla luce del D.Lgs. 97/2016 e delle linee guida dell'ANAC (entro maggio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

8. Favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione

mag-17 giu-17

6 TRASPARENZA E DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE Garantire l’attività di vigilanza sul mercato e favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione

Alcuni parametri esemplificativi: * adempiere alle disposizioni normative previste dalla Legge 190/2012, creando un ambiente ostile alla corruzione * potenziare le iniziative di trasparenza anche attraverso la revisione della regolamentazione sull'accesso civico

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9.1 N. ispezioni anno 2017 nell’ambito della Convenzione Unioncamere ≥ 15

100% 80% 60% 40% 20%

≥ 15 ≥13 ≥11 ≥9 ≥7

9.2 N. prodotti sottoposti a controllo visivo e documentale camerale anno 2017 nell’ambito della Convenzione Unioncamere ≥ 60

100% 80% 60% 40% 20%

9. Garantire l’attività di vigilanza sul mercato

≥ 60 ≥55 ≥50 ≥45 ≥40

Alcuni parametri esemplificativi: * promuovere iniziative di regolazione e vigilanza sul mercato

10.1 Completa operatività sportelli virtuali riferibili alle convenzioni stipulate con tre comuni (entro maggio 2017)

100% 80% 60% 40% 20%

mag-17 lug-17 set-17 nov-17 dic-17

10.2 Numero di imprese contattate per comunicare attività camerali: più del 5% delle imprese attive iscritte al registro imprese al 31 dicembre 2017

100% 80% 60% 40% 20%

5% 4,50% 4% 3,50% 3%

10.3 Partecipazione personale interno come docente/relatore in corsi di formazione/ seminari: N. docenze/interventi ≥ 35

100% 80% 60% 40% 20%

Linea 6 - CONOSCENZA E PROMOZIONE DELL’ENTE CAMERALE SUL TERRITORIO

10. Migliorare l’efficacia della comunicazione dei servizi erogati dall’ente

≥ 35 ≥30 ≥25 ≥20 ≥15

7 CONOSCENZA E PROMOZIONE DELL'ENTE CAMERALE SUL TERRITORIO Costruire e diffondere una nuova immagine della Camera di commercio e mettere a servizio del territorio nuove modalità di ascolto degli utenti

Alcuni parametri esemplificativi: * informare le imprese sui servizi specifici a loro offerti dalla Camera di commercio di Torino * migliorare l’accessibilità alle informazioni sui progetti attraverso web e social media

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6.4 Raffronto tra i principali obiettivi e risorse per Aree organizzative - Tabella 2

OBIETTIVI SEGRETARIO GENERALE

OBIETTIVI “RISORSE FINAZIARIE E

PROVVEDITORATO”

OBIETTIVI “SVILUPPO DEL TERRITORIO E

REGOLAZIONE DEL MERCATO”

OBIETTIVI “ANAGRAFE ECONOMICA”

1 POTENZIARE L’ANALISI STATITSTICA E LA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONE ECONOMICA SUL TERRITORIO Produzione di informazione economica e statistica necessaria alla definizione di politiche e nell’assunzione di decisioni per il territorio economico di riferimento.

POTENZIARE L’ANALISI STATITSTICA E LA DIFFUSIONE D‘INFORMAZIONE ECONOMICA SUL TERRITORIO * divulgare la conoscenza economica attraverso la realizzazione di rapporti di ricerca * realizzare iniziative volte alla diffusione dei dati statistici del territorio * promuovere il sistema delle eccellenze territoriali

2. SVILUPPARE LE ATTIVITA’ A SERVIZIO DELLE NUOVE IMPRESE E DELLE START UP E PROMUOVERE IL TERRITORIO COME MOTORE DI SVILUPPO LOCALE Supportare il tessuto imprenditoriale torinese e la nascita di nuove imprese

SVILUPPARE LE ATTIVITA’ A SERVIZIO DELLE NUOVE IMPRESE E DELLE START UP E PROMUOVERE IL TERRITORIO COME MOTORE DI SVILUPPO LOCALE * avviare un gruppo di lavoro intersettoriale dedicato allo sviluppo Sociale, in stretto coordinamento con il Comitato Imprenditorialità Sociale, in grado di garantire il contributo di competenze diverse e complementari per la realizzazione delle attività svolte dalla Camera in questo ambito * avviare un tavolo di confronto con Slow Food e Università di Scienze Gastronomiche per la condivisione del nuovo format dell’evento “Food Mood” per l’edizione 2018 del Salone del Gusto. * aggiornamento della ricerca “TorinoMilano2010“ * valutare il ruolo della Camera a supporto della diffusione sul territorio dell’innovazione legata alla tematica “Industria 4.0” * finalizzare la definizione della nuova “Piattaforma Torino DOC”

SVILUPPARE LE ATTIVITA’ A SERVIZIO DELLE NUOVE IMPRESE E DELLE START UP * realizzazione di un nuovo servizio on line di supporto per la costituzione e la modificazione di start up innovative * realizzare il servizio di assistenza per le start up che si costituiscono o modificano senza atto notarile

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3. PROGRAMMARE, ANCHE IN RACCORDO CON GLI ALTRI ENTI ED ISTITUZIONI COMPETENTI IN MATERIA, INTERVENTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE Aumentare il profilo internazionale del territorio e delle imprese in esso inserite.

PROGRAMMARE, ANCHE IN RACCORDO CON GLI ALTRI ENTI ED ISTITUZIONI COMPETENTI IN MATERIA, INTERVENTI A SUPPORTO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE * promuovere eventi specifici legati all'internazionalizzazione in riferimento a nuovi mercati ma anche a paesi con cui si sta già collaborando * organizzare il Congresso mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero

SVILUPPO DELL'ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE INIZIATIVE DI VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO - Promuovere la qualità e l’efficienza attraverso la leva del personale * promuovere le iniziative dedicate all’alternanza scuola lavoro all’interno dell’ente camerale

4 FAVORIRE LA COOPERAZIONE TRA MONDO FORMATIVO, ASSOCIATIVO E IMPRENDITORIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MODELLO DI REALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Aumentare le possibilità di inserimento nel mondo lavorativo.

FAVORIRE LA COOPERAZIONE TRA MONDO FORMATIVO, ASSOCIATIVO E IMPRENDITORIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MODELLO DI REALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO * avviare un gruppo di lavoro intersettoriale in grado di garantire il contributo di competenze diverse e complementari per la realizzazione delle attività svolte dalla Camera in questo ambito * assicurare la diffusione di una cultura legata all’alternanza scuola-lavoro all’interno della nostra realtà territoriale * proseguire e rafforzare le iniziative dedicate all’alternanza scuola lavoro di respiro territoriale e internazionale

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MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA E INCREMENTO DELLE ENTRATE - Analizzare gli impatti del processo di riforma sulle funzioni dell’ente e garantire il governo del processo di revisione del Piano strategico pluriennale * supportare il Segretario Generale nell’analisi degli impatti del processo di riforma sulle funzioni dell’ente * supportare adeguatamente e partecipare all'attività dei gruppi di lavoro impegnati nella realizzazione del documento programmatico * monitorare periodicamente i risultati dei gruppi di lavoro e la relativa documentazione

SVILUPPO DELL'ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE INIZIATIVE DI VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO - Promuovere la qualità e l’efficienza attraverso la leva del personale * diffondere la formazione interna (affiancamento, autoformazione, cross working), come leva di diffusione delle informazioni e come strumento di valorizzazione delle competenze interne * collaborare al monitoraggio delle risorse organizzative interne attraverso la mappatura dei carichi di lavoro e quello delle competenze * rispettare delle scadenze fissate internamente (preventivamente condivise con il SG) funzionali al rispetto dei tempi fissati dalla legge nell'ambito del ciclo di programmazione economica e del ciclo perfomance nel suo complesso (quali bilancio, obiettivi, ...)

MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA E INCREMENTO DELLE ENTRATE - Promuovere la qualità e l’efficienza attraverso la riduzione della spesa e l’ottimizzazione dei servizi e favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione * collaborare a ridefinire il processo interno di pagamento ai fornitori (mappatura processo e pubblicazione sul sito delle misure organizzative adottate) e di ulteriori due processi

5 PROMUOVERE LA QUALITA’ E L’EFFICIENZA ATTRAVERSO LA LEVA DEL PERSONALE E DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, MA ANCHE RIDUCENDO LA SPESA E OTTIMIZZANDO I SERVIZI IN PARTICOLARE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI STRUMENTI DIGITALI Garantire l’efficienza dell’attività amministrativa dell’ente e dei servizi all’utenza abbreviando i tempi di erogazione e il maggior utilizzo di strumenti digitali.

ANALISI DEL NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELLE CAMERE DI COMMERCIO (D.P.R. 2 NOVEMBRE 2005 N. 254) * nodo dei pagamenti SPC * monitoraggio cassa, anticipazione e finanziamento investimenti * DL 139 2015. Partecipazione a gruppo di lavoro presso Unioncamere Nazionale

PROMUOVERE LA QUALITA’ E L’EFFICIENZA ATTRAVERSO LA LEVA DEL PERSONALE E DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, MA ANCHE RIDUCENDO LA SPESA E OTTIMIZZANDO I SERVIZI IN PARTICOLARE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI STRUMENTI DIGITALI * garantire in qualità di vice-direttore del Laboratorio Chimico l’efficiente gestione del Laboratorio e aggiornare gli indirizzi in materia di: acquisti, compensi, anticorruzione, trasparenza e personale alla luce degli ultimi interventi normativi su tali materie * garantire in qualità di vice-direttore del Laboratorio Chimico il futuro dell’attività dell'Azienda sviluppando progetti anche da condividere con attori esterni (pubblici e/o privati) * impostazione di un modello di collaborazione con il mondo accademico che consenta di condividere contenuti progettuali e risorse universitarie da dedicare a progetti di interesse camerale

PROMUOVERE LA QUALITA' E L'EFFICIENZA DEL REGISTRO IMPRESE, OTTIMIZZANDO TUTTI I SERVIZI ANAGRAFICI ANCHE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DEGLI STRUMENTI DIGITALI * prosecuzione delle verifiche degli indirizzi PEC (scaduti, revocati e non validi) delle imprese iscritte al RI * aggiornamento e pulizia RI attraverso la cancellazione delle imprese nei casi previsti dalla legge (D.P.R.247/04; artt. 2490/2495 c.c. ecc.) * avvio sistema BRIS (interconnessione RI Europei) per le società di capitali attraverso l’arricchimento dei dati associati alla registrazione delle succursali estere * completare la realizzazione della procedura telematica per l’Albo Gestori Rifiuti

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ACCRESCERE LA COLLABORAZIONE DELL’AREA CON GLI ALTRI DIRIGENTI, ASSICURANDO L’ANALISI E LA CONDIVISIONE DI CONOSCENZE, COMPETENZE, PROBLEMATICHE E OPPORTUNITA’ SU CUI AGIRE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE COMPLESSIVA DELL’ENTE ALLA LUCE DELLA RECENTE RIFORMA * fornire al Segretario Generale e ai dirigenti delle altre Aree, anche tramite il Settore Progetti Direzionali, i dati economico finanziari necessari ad elaborare le simulazioni da abbinare alle funzioni dell'ente (pre e post Riforma) e a verificare la sostenibilità delle stesse mediante il controllo del conto economico e del bilancio nel suo complesso * fornire supporto a Segretario Generale, Dirigenti e Giunta nell’elaborazione di scenari e simulazioni economiche in riferimento alle possibili ipotesi di nuove attività (o variazioni a esistenti) da inserire nel Piano strategico pluriennale 2015-2019 * fornire al Segretario Generale e al Settore Personale i dati necessari all'eventuale predisposizione dei piani di razionalizzazione ovvero all'individuazione di ulteriori voci di alimentazione del fondo delle risorse decentrate

MIGLIORARE L'ACCESSIBILITA' ALLE INFORMAZIONI E AI SERVIZI DELL'AREA IMPLEMENTANDO E MIGLIORANDO L'UTILIZZO DEI SISTEMI INFORMATIVI * realizzare un sistema di comunicazione dedicato con il Registro delle Imprese che consenta all’utente di avere una scrivania virtuale (web ticketing) * aumentare le chiamate/anno conversate con il contact center * aumentare le segnalazioni di anomalie (contct center e web ticketing) che inducano le imprese a presentare istanze di regolarizzazione * realizzare dei video (tutorial) che guidano l’utente nella compilazione di specifiche pratiche

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PALAZZO EX-BORSA VALORI, CENTRO CONGRESSI "TORINO INCONTRA" ED ALTRI CESPITI IMMOBILIARI * Centro Congressi "Torino Incontra". Raccolta e ridefinizione delle esigenze di immagine del centro congressi secondo le indicazioni della Giunta Camerale e integrazione del progetto definitivo approvato * Palazzo ex Borsa Valori. Partecipazione ai tavoli di lavoro con la Regione Piemonte e supporto al processo di valutazione e decisione dell'attuazione del progetto/*studio di fattibilità di rifunzionalizzazione * gestione patrimonio immobiliare. Rappresentare unitariamente il complessivo progetto immobiliare per la destinazione dell'immobile Borsa merci, dell'immobile di Rivoli e dell'immobile via Pomba

MANUTENZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE, RIFUNZIONALIZZAZIONE E MESSA A NORMA E SOSTITUZIONE IMPIANTI OBSOLETI O NON EFFICIENTI * gruppi frigo di Palazzo Affari * layout Palazzo Affari

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO, ANCHE PER ACQUISIZIONE BENI, SERVIZI E LAVORI * servizio di tesoreria * servizi assicurativi * gestione documentale * regolamento acquisti * studio e fattibilità dell'utilizzo della PEC per la notifica di sanzioni amministrative

MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA INTERNA E INCREMENTO DELLE ENTRATE * vigilare sul corretto pagamento del diritto annuale delle imprese iscritte al RI/REA * promuovere spazi ed attrezzature informatiche/telematiche per il coworking anche in occasione di eventi

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MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA E INCREMENTO DELLE ENTRATE - Promuovere la qualità e l’efficienza attraverso la riduzione della spesa e l’ottimizzazione dei servizi e favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione * adempiere alle disposizioni normative previste dalla Legge 190/2012, creando un ambiente ostile alla corruzione * garantire in continuità con il passato il tempestivo e puntuale adempimento degli obblighi in materia di trasparenza nel rispetto della normativa sulla privacy

6 TRASPARENZA E DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE Garantire l’attività di vigilanza sul mercato e favorire la diffusione di una cultura della trasparenza e di contrasto alla corruzione

TRASPARENZA E DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE * realizzare il “nuovo” progetto Vigilanza 2017, in base alla convenzione Unioncamere * riavviare l’attività di vigilanza sul possesso requisiti da parte dei mediatori immobiliari

SVILUPPO DELL'ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE INIZIATIVE DI VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO - Promuovere la qualità e l’efficienza attraverso la leva del personale * informare le imprese sui servizi specifici a loro offerti dalla Camera di commercio di Torino

7 CONOSCENZA E PROMOZIONE DELL'ENTE CAMERALE SUL TERRITORIO Costruire e diffondere una nuova immagine della Camera di commercio e mettere a servizio del territorio nuove modalità di ascolto degli utenti

CONOSCENZA E PROMOZIONE DELL'ENTE CAMERALE SUL TERRITORIO * dare attuazione operativa agli “sportelli distaccati” presso i Comuni con i quali sono state sottoscritte apposite convenzioni * migliorare l’accessibilità alle informazioni sui progetti attraverso web e social media

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OBIETTIVI SEGRETARIO GENERALE

OBETTIVI AREA “RISORSE FINAZIARIE E PROVVEDITORATO”

OBIETTIVI AREA “SVILUPPO DEL TERRITORIO E REGOLAZIONE DEL MERCATO”

OBIETTIVI AREA “ANAGRAFE ECONOMICA”

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE*

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE*1

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE*2

ATTIVITÀ ISTITUZIONALE*3

Il Segretario Generale, direttamente, invece, oltre al governo delle strategie gestionali ed al coordinamento dei dirigenti responsabili delle principali aree: * presidia le attività a supporto degli organi istituzionali (Giunta e Consiglio) * gestisce l’ufficio della Segreteria di Presidenza e Direzione * gestisce le partecipazioni dell’ente * definisce e gestisce processi di selezione, sviluppo professionale ed organizzativo, formazione, valutazione, comunicazione interna * gestisce le risorse umane svolgendo attività di controllo e di riscontro della corretta fruizione degli istituti giuridici riguardanti le diverse tipologie di assenze del personale * gestisce i trattamenti pensionistici dei dipendenti dell’ente * monitora il modello organizzativo dell’ente e ne mappa i processi, individuando eventuali criticità e mettendo in atto interventi organizzativi volti ad un costante miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza gestionale e operativa degli uffici * contribuisce alla definizione di procedure condivise uniformi * gestisce le relazioni sindacali * fornisce il supporto per una efficiente ed efficace pianificazione strategica attraverso un sistema di reporting in grado di garantire tempestivamente la conoscenza dei dati gestionali * sovrintende alle attività connesse alla predisposizione del programma pluriennale, del Piano e della Relazione delle performance, del Piano di prevenzione della corruzione e dell’allegato Programma triennale della Trasparenza nonché a tutte le iniziate volte a garantire un adeguato livello di trasparenza ed integrità all’interno dell’ente * supporta l’OIV nell’esercizio delle sue funzioni e compiti * gestisce l’audit interno * fornisce un supporto legale alle strutture dell’ente e garantisce un costante aggiornamento sulle normative di impatto trasversale sull’ente * cura le relazioni con il pubblico e gestisce l’attività di orientamento sui servizi camerali * garantisce lo sviluppo di politiche di comunicazione “integrata” verso gli stakeholder camerali - anche attraverso il portale internet dell’ente – curando inoltre la promozione di eventi e progetti nonché tutte informazioni dirette alle imprese ed ai consumatori * gestisce la comunicazione istituzionale dell’ente curandone l’immagine verso l’esterno dedicandosi inoltre alla relazione con i media nell’ambito dell’attività di ufficio stampa

Assicura la pianificazione, gestione e monitoraggio delle attività finanziare, anche di carattere straordinario, correlate al ciclo attivo e passivo della gestione economico-finanziaria dell’ente. Provvede alla gestione del servizio di cassa e dei flussi di tesoreria. Assiste il Collegio dei Revisori dei Conti a supporto nell’esercizio delle loro funzioni e compiti. Assicura l’assolvimento degli adempimenti fiscali. Presidia il servizio di economato e provveditorato e definisce criteri, procedure e schemi di contratto standard in linea con gli aggiornamenti normativi e giurisprudenziali da diffondere tempestivamente in tutto l’ente Fornisce collaborazione e supporto a tutti i Settori dell’ente in ciascuna delle fasi in cui si articolano le varie procedure di acquisto. Presidia le attività di gestione del patrimonio mobiliare e del patrimonio immobiliare compresa la gestione ordinaria e straordinaria degli impianti e degli immobili e loro acquisizione e dismissione. Sovrintende ed attiva gli interventi necessari per garantire l’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro anche su indicazione del D.L. Provvede alle attività connesse alla gestione dei flussi documentali presidiando il protocollo e gli archivi. Presidia il governo dei processi relativi al trattamento retributivo e di fine servizio dei dipendenti dell’ente. Garantisce la corretta gestione di tutte le fasi connesse all’amministrazione degli introiti del diritto annuale nonché al relativo contenzioso (anche con l’eventuale predisposizione dei ruoli esattoriali). Cura il processo di gestione e sviluppo del sistema informatico e dell’informatizzazione dei servizi dell’ente assicurando elevati standard qualitativi e di sicurezza. Provvede alla tenuta del Registro Informatico dei protesti. Esercita l’attività sanzionatoria nei casi previsti dalla legge in tema di tutela del consumatore nonché al relativo contenzioso. Fornisce agli utenti i certificati di firma digitale e Carta Nazionale dei servizi.

Cura la realizzazione di progetti ed eventi a supporto e per lo sviluppo dei settori economici e del sistema delle imprese; in particolare con iniziative legate alla valorizzazione dei beni prodotti e dei servizi erogati dalle imprese, al trasferimento tecnologico, al supporto alle nuove imprese, alla costituzione di Reti di impresa, nonché allo sviluppo e alla crescita del capitale umano delle imprese stesse. Sostiene la competitività e lo sviluppo delle imprese torinesi, offrendo servizi e strumenti per l'internazionalizzazione. Rafforza la capacità del sistema torinese di attrarre investimenti e risorse dall'estero, promuovendo le opportunità e le eccellenze del territorio e facilitando i processi di insediamento delle aziende straniere in Piemonte. Favorisce l’evoluzione del sistema produttivo mediante lo studio e la ricerca di nuovi strumenti finanziari di sostegno al sistema imprenditoriale anche attraverso la collaborazione in progetti con altri attori pubblici o privati e la partecipazione dell’ente a progetti finanziati dall’Unione europea o altri soggetti terzi. Cura e coordina l’attività di studio e ricerca su tematiche dei diversi settori economici e su specifico interesse dell’ente. Elabora e diffonde informazioni di carattere economico statistico anche in collaborazione con istituzioni locali finalizzati ad aumentare la conoscenza dell’economia del territorio da parte delle imprese e delle istituzioni. Presidia la biblioteca dell’ente. Realizza e diffonde, in qualità di organismo di mediazione, forme di risoluzione alternativa delle controversie civili e commerciali. Garantisce la correttezza dei rapporti commerciali e la diffusione di un consumo consapevole attraverso la promozione di contratti tipo e clausole modello, l’organizzazione di tavoli di confronto, la raccolta degli usi, gli sportelli tematici e le guide informative. Tutela la proprietà intellettuale e ne diffonde la cultura. Garantisce la correttezza delle transazioni commerciali sia gestendo osservatori e accertamenti di listini e prezzi, in specifici ambiti settoriali, curandone la relativa divulgazione sia attraverso le verificazioni degli strumenti di misura, le ispezioni e la vigilanza metrologica e sui prodotti. Organizza le attività connesse agli esami abilitanti, promuove la vigilanza sui mediatori immobiliari, assiste le imprese per i concorsi a premio. Gestisce gli adempimenti connessi alla tenuta del Registro dei Gas Fluorurati, Registro AEE, Pile e Accumulatori, MUD, SISTRI. Svolge attività di formazione e aggiornamento alle imprese su temi inerenti la legislazione ambientale. Fornisce alle imprese il supporto certificativo-documentale necessario per operare con l’estero.

Presidia le attività connesse alla tenuta del Registro delle Imprese e quelle delegate relative all’annotazione delle imprese artigiane. Ha un ruolo centrale per gli adempimenti correlati alla Comunicazione Unica ed allo Sportello Unico telematico delle Attività Produttive. L’Area presidia le attività di front-office correlate al rilascio di certificazioni, visure e quanto altro derivante dalla tenuta del Registro Imprese, Albo Imprese Artigiane e REA, provvede alla vidimazione dei libri contabili. Cura tutti gli adempimenti relativi alla tenuta della Sezione Regionale dell’Albo gestori rifiuti per conto del Ministero dell’Ambiente. Esercita l’attività sanzionatoria nei casi previsti dalla legge.

2.860.201,00 31.315.363,00 849.000,00 2.207.291,00

* : per ulteriori dettagli sull’attività istituzionale (cosiddetta missione dell’area “Attività di Staff al Segretario Generale”) si veda la scheda 6.5.1

*1: per ulteriori dettagli sull’attività istituzionale (cosiddetta missione dell’area “Risorse finanziarie e Provveditorato”) si veda la scheda 6.5.2

*2 : per ulteriori dettagli sull’attività istituzionale (cosiddetta missione dell’area “Sviluppo del territorio e Regolazione del mercato”) si veda la scheda 6.5.3

*3 : per ulteriori dettagli sull’attività istituzionale (cosiddetta missione dell’area “Anagrafe economica”) si veda la scheda 6.5.4

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6.5 Le principali attività istituzionali nel modello organizzativo

6.5.1 Scheda 1 “PRESIDENZA E DIREZIONE GENERALE”

Attività di Staff al Segretario Generale

Il Segretario Generale, direttamente, invece, oltre al governo delle strategie gestionali ed al coordinamento dei dirigenti responsabili delle principali aree: * presidia le attività a supporto degli organi istituzionali (Giunta e Consiglio) * gestisce l’ufficio della Segreteria di Presidenza e Direzione * gestisce le partecipazioni dell’ente * definisce e gestisce processi di selezione, sviluppo professionale ed organizzativo, formazione, valutazione, comunicazione interna * gestisce le risorse umane svolgendo attività di controllo e di riscontro della corretta fruizione degli istituti giuridici riguardanti le diverse tipologie di assenze del personale * gestisce i trattamenti pensionistici dei dipendenti dell’ente * monitora il modello organizzativo dell’ente e ne mappa i processi, individuando eventuali criticità e mettendo in atto interventi organizzativi volti ad un costante miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza gestionale e operativa degli uffici * contribuisce alla definizione di procedure condivise uniformi * gestisce le relazioni sindacali * fornisce il supporto per una efficiente ed efficace pianificazione strategica attraverso un sistema di reporting in grado di garantire tempestivamente la conoscenza dei dati gestionali * sovrintende alle attività connesse alla predisposizione del programma pluriennale, del Piano e della Relazione delle performance, del Piano di prevenzione della corruzione e dell’allegato Programma triennale della Trasparenza nonché a tutte le iniziate volte a garantire un adeguato livello di trasparenza ed integrità all’interno dell’ente * supporta l’OIV nell’esercizio delle sue funzioni e compiti * gestisce l’audit interno * fornisce un supporto legale alle strutture dell’ente e garantisce un costante aggiornamento sulle normative di impatto trasversale sull’ente * cura le relazioni con il pubblico e gestisce l’attività di orientamento sui servizi camerali * garantisce lo sviluppo di politiche di comunicazione “integrata” verso gli stakeholder camerali - anche attraverso il portale internet dell’ente – curando inoltre la promozione di eventi e progetti nonché tutte informazioni dirette alle imprese ed ai consumatori * gestisce la comunicazione istituzionale dell’ente curandone l’immagine verso l’esterno dedicandosi inoltre alla relazione con i media nell’ambito dell’attività di ufficio stampa

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Segreteria di Giunta e Consiglio” Scopo: Garantire il corretto iter procedimentale degli atti e gestire le partecipazioni dell’ente

Finalità 1 - Gestire le riunioni del Consiglio e della Giunta Finalità 2 - Garantire il corretto iter procedimentale degli atti Finalità 3 - Gestire le partecipazioni dell'ente e le attività connesse secondo le decisioni della Giunta camerale

Settore “Progetti direzionali, sistemi di controllo interno e di gestione” Scopo: Garantire adeguata gestione e sviluppo di tutti i sistemi di controllo e dei progetti direzionali nonché tutte le attività di supporto e approfondimento legale

Finalità 1 – Supportare gli organi politici per verificare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi e indirizzi e nella fase di valutazione del Segretario Generale e dei dirigenti Finalità 2 - Garantire l’adeguata gestione di tutti i sistemi di controllo di gestione anche attraverso la realizzazione di reportistica e strumenti di controllo/auditing sulle diverse attività camerali Finalità 3 - Garantire supporto/coordinamento progetti direzionali Finalità 4 - Garantire assistenza legale semplice agli uffici Finalità 5 - Garantire un costante aggiornamento sulle normative di impatto trasversale sull’ente

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Personale e Relazioni sindacali” Scopo: Garantire, nel tempo, il governo dei processi relativi allo sviluppo organizzativo, alla gestione e ai sistemi di misurazione e valutazione delle risorse umane, dando inoltre supporto ai progetti relativi a Trasparenza, Integrità, Valutazione e Controllo

Finalità 1 - Supportare il Segretario Generale nella definizione dei processi interni e della struttura organizzativa della Camera, curando la gestione delle risorse umane al fine di garantirne un’adeguata valorizzazione e il pieno sviluppo professionale Finalità 2 - Gestire i processi relativi al reclutamento e alla selezione del personale da assumere sia a tempo indeterminato sia attraverso forme di lavoro flessibile e provvedere, nell’ambito della gestione del rapporto di lavoro, all’istruzione e alla trattazione di tutti i compiti connessi con l’assetto giuridico-contrattuale del personale camerale; svolgere attività di controllo e di riscontro della corretta fruizione degli istituti giuridici riguardanti le diverse tipologie di assenze del personale Finalità 3 - Supportare il Segretario Generale nella definizione di percorsi di sviluppo professionale; collaborare all’individuazione di fabbisogni formativi e organizzare i corsi di formazione interni ed esterni Finalità 4 - Supportare tecnicamente e organizzativamente la delegazione trattante di parte pubblica e gestire gli impegni economici legati agli istituti del salario accessorio derivanti dai contratti collettivi nazionali e decentrati Finalità 5 - Gestire il processo di valutazione del personale non dirigente Finalità 6 - Garantire il costante sviluppo di processi e strumenti di comunicazione interna

Settore “Comunicazione esterna e URP” Scopo: Coordinare il sistema di comunicazione integrata dell’ente, curare i rapporti con gli organi di informazione, garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione; garantire supporto a progetti relativi a Trasparenza, Integrità, Valutazione e Controllo

Finalità 1 - Organizzare una comunicazione integrata secondo il principio di trasparenza: verso utenti, media e istituzioni tramite la programmazione e il coordinamento dei flussi di comunicazione esterna (pubblicità, messaggi istituzionali, sito web, eventi, ecc.); verso l’interno collaborando allo sviluppo e al potenziamento degli strumenti dedicati (pubblicazioni, intranet, sistema riunioni, ecc.) Finalità 2 - Garantire, attraverso la gestione ottimale dell’ URP, l'esercizio dei diritti di informazione, accesso e partecipazione; agevolare l'utilizzo dei servizi offerti, informando con trasparenza e chiarezza su disposizioni normative e amministrative, sulle strutture e sui compiti dell’ente; attuare i processi di verifica del gradimento dei servizi da parte degli utenti; garantire la reciproca informazione fra l‘URP e gli altri uffici dell’ente. Finalità 3 - Garantire supporto al dirigente, integrandosi con gli altri settori dell’area e dell’ente, allo sviluppo di processi, progetti ed attività correlate alle tematiche della “trasparenza”, dell’”integrità” e dei sistemi di valutazione e controllo

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6.5.2 Scheda 2 AREA “RISORSE FINANZIARIE E PROVVEDITORATO”

Assicura la pianificazione, gestione e monitoraggio delle attività finanziare, anche di carattere straordinario, correlate al ciclo attivo e passivo della gestione economico-finanziaria dell’ente. Provvede alla gestione del servizio di cassa e dei flussi di tesoreria. Assiste il Collegio dei Revisori dei Conti a supporto nell’esercizio delle loro funzioni e compiti. Assicura l’assolvimento degli adempimenti fiscali. Presidia il servizio di economato e provveditorato e definisce criteri, procedure e schemi di contratto standard in linea con gli aggiornamenti normativi e giurisprudenziali da diffondere tempestivamente in tutto l’ente Fornisce collaborazione e supporto a tutti i Settori dell’ente in ciascuna delle fasi in cui si articolano le varie procedure di acquisto. Presidia le attività di gestione del patrimonio mobiliare e del patrimonio immobiliare compresa la gestione ordinaria e straordinaria degli impianti e degli immobili e loro acquisizione e dismissione. Sovrintende ed attiva gli interventi necessari per garantire l’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro anche su indicazione del D.L. Provvede alle attività connesse alla gestione dei flussi documentali presidiando il protocollo e gli archivi. Presidia il governo dei processi relativi al trattamento retributivo e di fine servizio dei dipendenti dell’ente. Garantisce la corretta gestione di tutte le fasi connesse all’amministrazione degli introiti del diritto annuale nonché al relativo contenzioso (anche con l’eventuale predisposizione dei ruoli esattoriali). Cura il processo di gestione e sviluppo del sistema informatico e dell’informatizzazione dei servizi dell’ente assicurando elevati standard qualitativi e di sicurezza. Provvede alla tenuta del Registro Informatico dei protesti. Esercita l’attività sanzionatoria nei casi previsti dalla legge in tema di tutela del consumatore nonché al relativo contenzioso. Fornisce agli utenti i certificati di firma digitale e Carta Nazionale dei servizi.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Ufficio “Progetti di area” Scopo: Garantire il governo del sistema di gestione informatica dei documenti

Finalità 1 – Garantire il processo della gestione elettronica del ciclo di vita dei documenti informatici e del procedimento amministrativo informatico Finalità 2 – Garantire il rilascio della carta nazionale dei servizi

Settore “Bilancio e entrate” Scopo: Garantire i macro-processi contabili relativi al budget direzionale, al bilancio di esercizio, alla gestione finanziaria e le relative operazioni di entrata dell’ente.

Finalità 1 - Garantire le procedure di gestione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Ente nella fase preventiva, concomitante e consuntiva ed assicurare l’adeguata gestione dello specifico processo contabile relativo alle operazioni attive dell’Ente Finalità 2 - Garantire il corretto andamento complessivo delle attività contabili dell’Ente, anche mediante supporto al Settore “Fiscalità e Spese” e perseguendo la regolarità dei flussi di attività Finalità 3 - Programmare, gestire e rendicontare gli aspetti inerenti la liquidità dell’Ente, anche attraverso l’accensione di prestiti di funzionamento e finanziamento Finalità 4 - Garantire supporto, attraverso il Dirigente di Area, al controllo di gestione e al Segretario Generale nella programmazione e valutazione dell’andamento complessivo della Camera di commercio di Torino per la parte economico/contabile

Settore “Diritto annuale” Scopo: Garantire la corretta gestione delle fasi connesse all’amministrazione degli introiti del diritto annuale

Finalità 1 – Garantire un’efficiente gestione delle attività inerenti il diritto annuale ed una corretta applicazione dei discarichi da ruolo, anche con riguardo alle risultanze desunte dal Registro delle Imprese Finalità 2 – Gestione delle attività propedeutiche e preliminari al controllo e corretto accertamento del diritto annuale dovuto Finalità 3 – Gestire la riscossione del diritto annuale non pagato e delle sanzioni per violazioni del pagamento tramite Equitalia

Settore “Economato” Scopo: Garantire, nel tempo, adeguata gestione di beni mobili, dei servizi e degli archivi camerali.

Finalità 1 - Garantire gli approvvigionamenti e la gestione delle forniture dei beni e servizi necessari al funzionamento dell’Ente alle migliori condizioni di mercato Finalità 2 - Garantire la tenuta degli inventari dei beni mobili Finalità 3 - Garantire il flusso documentale, cartaceo e digitale, dell’Ente, compresa la gestione di tutti gli archivi dell’Ente, corrente e storico, nonché quelli relativi ai vari albi, ruoli, registri ed elenchi, ivi compreso il Registro delle Imprese, e del protocollo informatico Finalità 4 - Garantire il funzionamento della struttura trasversale in materia di acquisizione di beni e servizi inferiori a 40.000,00 euro Finalità 5 - Supportare il dirigente nella gestione dei processi informatici e nella gestione del budget informatico fornendo collaborazione alle altre aree per iniziative correlate a esigenze informatiche

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Fiscalità e spese” Scopo: Garantire i macro-processi contabili relativi alle operazioni di uscita dell’ente, gli adempimenti fiscali e contributivi, il governo dei processi relativi al trattamento retributivo e di fine servizio dei dipendenti dell’ente

Finalità 1 – Garantire le procedure di gestione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Ente nella fase preventiva, concomitante e consuntiva assicurando l’adeguata gestione dello specifico processo contabile relativo alle operazioni passive di utilizzo delle risorse dell’Ente Finalità 2 – Garantire il corretto andamento complessivo degli adempimenti fiscali, secondo le indicazioni dei Settori, con predisposizione delle dichiarazioni annuali e dei relativi versamenti periodici Finalità 3 – Supportare il Settore Bilancio ed Entrate al fine di perseguire la regolarità dei flussi di attività Finalità 4 – Garantire il governo dei processi relativi all’elaborazione, pagamento e dichiarazione dei trattamenti economici e di fine servizio

Settore “Immobili e impianti” Scopo: Garantire, nel tempo, l’adeguata gestione tecnica delle varie sedi camerali, la loro conservazione manutentiva nonché adeguato funzionamento dei sistemi informatici

Finalità 1 – Garantire la costante manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili di proprietà o in locazione attiva o passiva, compresa la gestione tecnica degli stabili ed impianti Finalità 2 – Svolgere le opere necessarie per garantire l’applicazione delle norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro e quelle relative alla sicurezza degli impianti Finalità 3 – Garantire il funzionamento della struttura trasversale in materia di acquisizione di beni e servizi Finalità 4 – Garantire la razionalizzazione, l’adeguato funzionamento e lo sviluppo dei sistemi informatici (hardware e software), delle reti internet/intranet e dei collegamenti delle varie aree camerali Finalità 5 – Assicurare adeguati standard qualitativi e di sicurezza relativamente a risorse e dati del sistema informativo

Settore “Sanzioni e Protesti” Scopo: Garantire la correttezza dei rapporti commerciali attraverso l’attività sanzionatoria e la tenuta del Registro Informatico dei Protesti

Finalità 1 – Dare attuazione ai programmi di vigilanza del mercato in attuazione della normativa europea ed italiana in materia Finalità 2 – Irrogare sanzioni amministrative ai sensi della legge 689/81 nelle materie di specifica competenza Finalità 3 – Assicurare il rilascio delle carte tachigrafiche Finalità 4 – Garantire la tenuta del Registro Informatico dei protesti

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6.5.3 Scheda 3 AREA “SVILUPPO DEL TERRITORIO E REGOLAZIONE DEL MERCATO”

Cura la realizzazione di progetti ed eventi a supporto e per lo sviluppo dei settori economici e del sistema delle imprese; in particolare con iniziative legate alla valorizzazione dei beni prodotti e dei servizi erogati dalle imprese, al trasferimento tecnologico, al supporto alle nuove imprese, alla costituzione di Reti di impresa, nonché allo sviluppo e alla crescita del capitale umano delle imprese stesse. Sostiene la competitività e lo sviluppo delle imprese torinesi, offrendo servizi e strumenti per l'internazionalizzazione. Rafforza la capacità del sistema torinese di attrarre investimenti e risorse dall'estero, promuovendo le opportunità e le eccellenze del territorio e facilitando i processi di insediamento delle aziende straniere in Piemonte. Favorisce l’evoluzione del sistema produttivo mediante lo studio e la ricerca di nuovi strumenti finanziari di sostegno al sistema imprenditoriale anche attraverso la collaborazione in progetti con altri attori pubblici o privati e la partecipazione dell’ente a progetti finanziati dall’Unione europea o altri soggetti terzi. Cura e coordina l’attività di studio e ricerca su tematiche dei diversi settori economici e su specifico interesse dell’ente. Elabora e diffonde informazioni di carattere economico statistico anche in collaborazione con istituzioni locali finalizzati ad aumentare la conoscenza dell’economia del territorio da parte delle imprese e delle istituzioni. Presidia la biblioteca dell’ente. Realizza e diffonde, in qualità di organismo di mediazione, forme di risoluzione alternativa delle controversie civili e commerciali. Garantisce la correttezza dei rapporti commerciali e la diffusione di un consumo consapevole attraverso la promozione di contratti tipo e clausole modello, l’organizzazione di tavoli di confronto, la raccolta degli usi, gli sportelli tematici e le guide informative. Tutela la proprietà intellettuale e ne diffonde la cultura. Garantisce la correttezza delle transazioni commerciali sia gestendo osservatori e accertamenti di listini e prezzi, in specifici ambiti settoriali, curandone la relativa divulgazione sia attraverso le verificazioni degli strumenti di misura, le ispezioni e la vigilanza metrologica e sui prodotti. Organizza le attività connesse agli esami abilitanti, promuove la vigilanza sui mediatori immobiliari, assiste le imprese per i concorsi a premio. Gestisce gli adempimenti connessi alla tenuta del Registro dei Gas Fluorurati, Registro AEE, Pile e Accumulatori, MUD, SISTRI. Svolge attività di formazione e aggiornamento alle imprese su temi inerenti la legislazione ambientale. Fornisce alle imprese il supporto certificativo-documentale necessario per operare con l’estero.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Ufficio “Coordinamento generale e amministrativo” Scopo: Garantire il coordinamento delle attività dell’Area e la loro coerenza con aspetti legislativi

Finalità 1 - Garantire adeguato coordinamento delle attività dell’Area e la loro coerenza con aspetti legislativi, regolamentari, sia interni che esterni Finalità 2 - Garantire il corretto iter procedimentale dei provvedimenti all’interno dell’Area Finalità 3 – Garantire la raccolta della documentazione e di tutte le altre informazioni necessarie per il controllo e lo stato d’avanzamento di spese e investimenti, progetti, ecc.

Ufficio “Coordinamento operativo e SGQ” Scopo: Garantire lo svolgimento delle attività e l’erogazione dei servizi dell’Area secondo standard di efficacia ed efficienza in coerenza, ove applicabile, con il Sistema Gestione Qualità

Finalità 1 – Sviluppare e monitorare standard di efficacia ed efficienza per lo svolgimento delle attività e l’erogazione dei servi dell’Area, in ottica trasversale ai Settori Finalità 2 – Garantire il costante aggiornamento del Sistema Gestione Qualità in linea con le evoluzioni organizzative ed operative dell’Area Finalità 3 – Mantenere i rapporti con i consulenti e l’ente di certificazione del Sistema di Gestione Qualità dell’Area

Settore “Innovazione e Bandi” Scopo: Sviluppare e favorire la cultura dell’innovazione attraverso la tutela di brevetti, modelli e marchi, il trasferimento dei risultati della ricerca e delle tecnologie innovative e la partecipazione a programmi comunitari e nazionali di ricerca e sviluppo tecnologico

Finalità 1 – Garantire il trasferimento delle tecnologie innovative, anche con imprese estere attraverso la gestione dello sportello Enterprise Europe Network Finalità 2 – Diffondere le informazioni relative alle opportunità di finanziamenti comunitari e nazionali nella ricerca Finalità 3 – Comunicare al sistema delle imprese i risultati della ricerca applicata Finalità 4 – Favorire lo sfruttamento delle invenzioni industriali e dei modelli e garantire l’esclusiva utilizzazione di marchi Finalità 5 – Informare circa le domande brevettuali europee ed internazionali e sulle relative modalità di deposito e diffondere la cultura brevettuale Finalità 6 – Sviluppare e garantire la gestione dello sportello di prima informazione in collaborazione con i consulenti proprietà industriale

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Nuove Imprese” Scopo: Fornire orientamento ed assistenza, formativa e consulenziale, per la creazione di nuova imprenditorialità

Finalità 1 – Fornire informazione e consulenza sulle procedure amministrative, sulle problematiche giuridiche e fiscali legate all’avvio di imprese e sulle opportunità finanziarie locali e nazionali Finalità 2 – Operare di concerto con le associazioni di categoria e gli altri enti locali per fornire servizi a rete per la nuova imprenditoria Finalità 3 – Organizzare e gestire in proprio o con la collaborazione di terzi iniziative di formazione e informazione su tematiche rilevanti per le nuove imprese Finalità 4 – Promuovere la responsabilità e l’imprenditoria sociale sostenendo la collaborazione tra enti, imprese profit e soggetti non profit per generare benessere, coesione sociale e crescita sostenibile

Settore “Regolazione del mercato” Scopo: Garantire correttezza e trasparenza nei rapporti commerciali e realizzare e diffondere forme di giustizia alternative

Finalità 1 – Garantire qualità e affidabilità di coloro che intendono intraprendere un’attività nel settore del commercio, dei servizi e dell’agricoltura Finalità 2 – Favorire la crescita della professionalità negli operatori del settore Finalità 3 – Offrire assistenza a interlocutori pubblici e privati nell’interpretazione e applicazione delle normative di competenza del Settore Finalità 4 – Fornire un servizio di composizione stragiudiziale delle controversie tra imprese e imprese e consumatori/utenti attraverso l’amministrazione delle procedure di conciliazione Finalità 5 – Promuovere la diffusione della mediazione e in generale la nascita di una cultura di composizione stragiudiziale dei conflitti Finalità 6 – Promuovere la correttezza dei rapporti commerciali tra imprese, tra imprese e consumatori/utenti e favorire l’immissione sul mercato di prodotti sicuri Finalità 7 – Favorire lo sviluppo di una coscienza consumeristica del cittadino attraverso attività divulgative variamente declinate Finalità 8 – Promuovere la redazione e l’adozione di contratti-tipo favorendo la composizione degli interessi delle categorie economiche coinvolte Finalità 9 – Gestire gli adempimenti amministrativi inerenti a Gas Fluorurati, Registro AEE, Registro Pile ed Accumulatori, MUD, SISTRI Finalità 10 – Supportare, anche con corsi di formazione, gli operatori per la corretta applicazione delle disposizioni normative su Registro Gas Fluorurati, Registro AEE, Registro Pile ed Accumulatori, Registri di carico e scarico rifiuti, Formulari, MUD e, nei limiti di competenza, del SISTRI

Settore “Servizio metrico” Scopo: Garantire la correttezza delle transazioni commerciali attraverso l’attività di verifica e ispettiva

Finalità 1 – Dare attuazione ai programmi di vigilanza del mercato in attuazione della normativa europea e italiana in materia Finalità 2 – Garantire attraverso opportune procedure di controllo:- la verifica degli strumenti di misura; - la conformità di prodotti e procedure alle disposizioni di settore; - la vigilanza ed il controllo nel settore dei metalli preziosi e sulle imprese che eseguono installazione/riparazione tachigrafi Finalità 3 – Vigilare in generale sull’osservanza di disposizioni normative poste a tutela della fede pubblica e del consumatore

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Studi, statistica e prezzi” Scopo: Fornire all’Ente gli studi, le analisi e le informazioni economiche, congiunturali, di medio e lungo periodo, per la programmazione delle linee di attività e la realizzazione delle stesse

Finalità 1 – Supportare l’Ente nella raccolta, elaborazione, interpretazione e presentazione di dati economici e, più in generale, statistici, relativi al territorio di riferimento Finalità 2 – Fornire il supporto analitico necessario alla programmazione delle diverse attività promozionali Finalità 3 – Realizzare, direttamente o coordinando soggetti terzi, studi e osservatori di carattere economico, anche finalizzati alla definizione delle linee di intervento dell’Ente Finalità 4 – Garantire adeguata gestione della biblioteca della Camera di commercio Finalità 5 – Garantire la tutela del mercato attraverso l’accertamento dei prezzi all’ingrosso e la tenuta della Borsa Merci Finalità 6 – Pubblicazione del Prezzario Opere Edili ed Impiantistiche

Settore “Sviluppo competitività e internazionalizzazione” Scopo: Supportare lo sviluppo della competitività delle imprese del territorio attraverso l’individuazione e l’implementazione di modelli operativi, strumenti finanziari, servizi, eventi e qualunque altro strumento innovativo volto ad aumentare la competitività delle imprese, soprattutto sui mercati internazionali

Finalità 1 – Fornire alle PMI del territorio informazioni di tipo economico-statistico, ricerche di mercato, consulenza sulla normativa comunitaria e la sua applicazione nazionale e ogni altro strumento utile per operare con l’estero Finalità 2 – Promuovere il partenariato tra imprese comunitarie attraverso la partecipazione o l’organizzazione di eventi sia all’estero che in Italia Finalità 3 – Partecipare a programmi internazionali di sviluppo in collaborazione con altri enti, istituzioni, associazioni ecc Finalità 4 – Garantire il supporto certificativo -documentale necessario per operare con l’estero

Settore “Sviluppo e valorizzazione filiere” Scopo: Svolgere azioni atte a favorire lo sviluppo del sistema delle imprese, anche supportando azioni di alternanza scuola-lavoro, privilegiando l’ottica “di filiera”, curandone l’attuazione con le altre istituzioni operanti sul territorio e le parti sociali

Finalità 1 – Supportare il sistema imprenditoriale locale attraverso la partecipazione diretta o il sostegno economico a progetti di sviluppo, privilegiando un approccio “per filiera” Finalità 2 – Attuare interventi di interesse generale per tutti i settori rappresentativi del sistema produttivo del territorio di riferimento

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6.5.5 Scheda 4 AREA “ANAGRAFE ECONOMICA”

Presidia le attività connesse alla tenuta del Registro delle Imprese e quelle delegate relative all’annotazione delle imprese artigiane. Ha un ruolo centrale per gli adempimenti correlati alla Comunicazione Unica ed allo Sportello Unico telematico delle Attività Produttive. L’Area presidia le attività di front-office correlate al rilascio di certificazioni, visure e quanto altro derivante dalla tenuta del Registro Imprese, Albo Imprese Artigiane e REA, provvede alla vidimazione dei libri contabili, nonché fornisce supporto certificativo-documentale necessario per operare con l’estero. Provvede alla tenuta del Registro Informatico dei protesti Cura tutti gli adempimenti relativi alla tenuta della Sezione Regionale dell’Albo gestori rifiuti per conto del Ministero dell’Ambiente e gestisce gli adempimenti connessi alla tenuta del Registro dei Gas Fluorurati, Registro AEE, Pile e Accumulatori, MUD, SISTRISvolge attività di formazione e aggiornamento alle imprese su temi inerenti la legislazione ambientale Esercita l’attività sanzionatoria nei casi previsti dalla legge, cura la gestione dell’eventuale contenzioso e l’emissione dei ruoli esattoriali

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Ufficio “Del Conservatore e Coordinamento di area” Scopo: Garantire tutte le attività di supporto e trasversali dell'area e gestire i rapporti con il Giudice del registro e con altre PA

Finalità 1 – A supporto del dirigente, garantire un adeguato coordinamento delle attività amministrative dell'Area e gestione di tutti i progetti trasversali e dei flussi documentali, nonché la gestione del budget direzionale e il controllo delle spese Finalità 2 – Assicurare un’adeguata e tempestiva pubblicazione delle informazioni e dei contenuti del Sito internet dell’Area coordinando l’attività dei Settori Finalità 3 – Assicurare la corretta predisposizione e redazione dei provvedimenti amministrativi del Conservatore del Registro delle Imprese e provvedere alle segnalazioni al Giudice del Registro per le richieste di iscrizione/cancellazione d’ufficio ai sensi degli artt. 2190, 2191 e 2490 c.c. e leggi speciali Finalità 4 – Provvedere alle iscrizioni d’ufficio a seguito delle notificazioni dei decreti del Giudice del Registro e dei provvedimenti degli organi giudiziari Finalità 5 – Seguire la corrispondenza e le attività di verifica effettuate anche a seguito di segnalazioni trasmesse da altre pubbliche amministrazioni Finalità 6 – Gestire tempestivamente l’attività di accertamento delle sanzioni amministrative R.I. e REA

Settore “ Accettazione e istruttoria pratiche RI-REA” Scopo: Gestione dei procedimenti di iscrizione e deposito delle pratiche RI-REA

Finalità 1 – Garantire un’efficiente gestione dell’attività di accettazione, istruttoria e controllo delle pratiche di iscrizione e deposito telematiche/informatiche presentate al RI-REA Finalità 2 – Garantire una rapida e corretta gestione dell’attività di immissione dati nei sistemi informatici delle istanze trattate dal settore, assicurando un’efficiente gestione delle pratiche irregolari Finalità 3 – Gestire lo sportello di consulenza per la presentazione delle pratiche al Registro delle Imprese ed al REA Finalità 4 – Fornire il necessario supporto al personale che opera in telelavoro per le problematiche RI-REA

Settore “Ambiente” Scopo: Contribuire alla salvaguardia dell’ambiente presidiando ad un corretto trattamento dei rifiuti.

Finalità 1 – Autorizzare all’esercizio della professione i trasportatori di rifiuti e abilitare le imprese all’intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione, alla bonifica di siti ed alla bonifica di beni contenenti amianto Finalità 2 – Adottare i provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza e di annullamento dell’iscrizione mettendoli a disposizione dell’Albo nazionale per via telematica al fine dell’aggiornamento dell’Albo Finalità 3 – Curare lo svolgimento delle verifiche di cui all’articolo 13 del D.M.120/2014 (Formazione del responsabile tecnico), in base alle direttive emesse dal Comitato Nazionale Finalità 4 – Gestire la segreteria della Sezione regionale del Piemonte dell’Albo gestori rifiuti e redigere per il Comitato Nazionale una relazione annuale

Settore “Artigianato e attività verificate” Scopo: Gestione delle funzioni amministrative delegate relative all’annotazione delle imprese artigiane e gestione attività di verifica e controllo requisiti speciali delle attività verificate dal Registro imprese

Finalità 1 – Assicurare la corretta gestione delle attività connesse all’annotazione delle imprese artigiane nel Registro delle Imprese Finalità 2 – Garantire un’efficiente gestione delle attività di istruttoria e controllo dei requisiti tecnico-professionali e morali per le imprese che svolgono attività soggette a verifica di competenza del R.I./REA Finalità 3 – Garantire una rapida e corretta gestione dell’attività di immissione dati nei sistemi informatici rispetto alle istanze di competenza del Settore, assicurando altresì le previste comunicazioni di natura previdenziale Finalità 4 – Garantire la corretta gestione del Ruolo regionale conducenti e del Ruolo provinciale dei conducenti dei servizi di trasporto pubblico di navigazione non di linea, comprensiva delle sessioni d’esame, delle verifiche dei requisiti e dei provvedimenti ad esso connessi

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PRINCIPALI FINALITA’

Settore “Coordinamento pratiche RI -REA” Scopo: Fornire un sistema di pubblicità legale uniforme e trasparente e garantire assistenza qualificata alle imprese per la redazione dei contratti delle S.R.L. start up innovative

Finalità 1 – Garantire un’efficiente gestione dei flussi delle pratiche presentate al RI ed al REA ed un loro costante monitoraggio Finalità 2 – Presidiare l’interpretazione e l’applicazione delle regole relative ai procedimenti e nel contempo assicurare una corretta predisposizione e redazione dei provvedimenti di rifiuto connessi alle pratiche irregolari Finalità 3 – Assicurare un adeguato aggiornamento delle informazioni e dei contenuti del sito internet ed uniformità di indirizzo Finalità 4 – Offrire assistenza agli operatori professionali ed alle singole imprese nell’interpretazione ed applicazione della normativa che regola le attività del settore Finalità 5 – Assistere, su richiesta, gli aspiranti imprenditori alla stipula degli atti costitutivi di srl startup innovative in forma elettronica ex artt. 24 e 25 del CAD provvedendo alla conseguente verifica dei requisiti

Settore “Prodotti R.I. e certificazioni” Scopo: Gestione dell’iscrizione procedure concorsuali, rilascio dei prodotti informativi e certificativi del RI/REA, bollatura libri

Finalità 1 – Garantire una rapida e corretta gestione dell’attività di immissione dati nei sistemi informatici del Registro delle Imprese connessa ai procedimenti di cancellazione d’ufficio ed alle procedure concorsuali Finalità 2 – Assicurare un rapido servizio di rilascio dei prodotti certificativi ed informativi ottenibili dagli archivi nazionali del Registro delle Imprese Finalità 3 – Assicurare un rapido servizio di bollatura di libri, registri e formulari Finalità 4 – Gestire lo sportello unico telematico per le attività produttive (SUAP), curando i contatti con le amministrazioni comunali e con le altre amministrazioni del territorio coinvolte nei relativi procedimenti amministrativi