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PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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INDICE

Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze

Definizione di POF.

Mission e vision dell‟Istituto

L‟autovalutazione di Istituto: VALES

Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico

I principali servizi erogati

I principali servizi erogati

I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento

Organigramma 2015/2016

Risorse per la realizzazione del POF

Organizzazione scolastica

Strutture, strumenti tecnologici, laboratori, sussidi

Parte seconda: l’attività didattica

Scuola dell’infanzia e primaria:

Finalità

Curricoli

Criteri metodologico-organizzativi

Valutazione degli apprendimenti

Integrazione alunni diversamente abili

Attività integrative

Progetti

Scuola secondaria di 1° grado:

Obiettivi generali e finalità dell‟Istituto

Profilo educativo, culturale e professionale dell‟alunno

Schema della organizzazione didattica

Progettazione educativa e didattica.

Percorsi di apprendimento

Strategie didattiche

Tecnologie didattiche

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Il diritto all‟educazione/istruzione per gli studenti disabili

Costituzione del Gruppo di Lavoro d‟Istituto (G L H)

Organigramma delle attività di sostegno

Curricoli.

Metodologia e Valutazione.

Diritto al successo formativo

Rapporti scuola – famiglia

Il curricolo verticale

Parte terza: i progetti

Attività progettuali

Allegati:

Patto Educativo di corresponsabilità

Regolamento di istituto

Carta dei servizi

Codice in materia di protezione di dati personali

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Istituto Comprensivo

“Eleonora Duse”

Via S.Girolamo 38 - 70123 BARI

Segreteria 0805341170 DS 0805341993 DSGA 0805347575

plesso S.Girolamo 0805340014 plesso via Costa 0805343318

[email protected]

[email protected]

www.scuolamediaduse.it www.scuoladuse.gov.it

CF 80005380722

Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze

Definizione di POF.

Nell'elaborare il POF la scuola ha fatto riferimento al Decreto del Presidente della

Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di

autonomia delle istituzioni scolastiche, alle nuove “Indicazioni nazionali per il

curricolo dell‟infanzia e del primo ciclo d‟istruzione” del 2012 e al D. Lgs. 196/2003,

ossia il Codice della privacy, e la Normativa sulla tutela della privacy in ambito

scolastico del 6 settembre 2012 per essere coerenti con gli obiettivi generali

educativi determinati a livello nazionale, ma contemporaneamente per

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coniugare le esigenze del contesto sociale e prevedere un'organizzazione della

didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno.

Il presente Piano contiene tutti gli elementi che contraddistinguono l‟Istituto

Comprensivo "E. Duse" per cui il POF, come lo definisce il Consiglio di Stato, è lo

"strumento unitario di programmazione al fine di garantire a tutte le componenti

della scuola la possibilità di partecipare alla sua elaborazione ed agli alunni e

famiglie una preventiva e completa conoscenza dell'offerta formativa".

In riferimento alle succitate norme e nel rispetto delle componenti che operano

nel nostro istituto si sono adottati i seguenti criteri per l‟elaborazione del POF

2015/2016 e, conseguentemente, uniformare ogni intervento didattico.

EGUAGLIANZA: divieto di discriminazioni. La scuola si adopera per

impedire che le diversità di sesso, etnia, religione, condizioni psicofisiche e

socioeconomiche possano in qualche modo limitare l'esercizio effettivo

del diritto-dovere all'istruzione. Eguaglianza degli esiti rimanda alla

necessità di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di livelli

essenziali di competenza necessari per la partecipazione attiva alla vita

sociale e allo sviluppo professionale.

FLESSIBILITÀ: dei percorsi educativi, per cui ogni alunno avrà la possibilità di

sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

IMPARZIALITÀ: dovere di neutralità della Pubblica Amministrazione.

PARTECIPAZIONE: attiva con possibilità per l‟utente di fornire proposte per il

miglioramento dei servizi.

EFFICIENZA ED EFFICACIA: adozione di misure idonee al raggiungimento

degli obiettivi secondo parametri di efficienza e di efficacia. Pubblicità dei

fattori della qualità del servizio. La scuola, individuati i fattori dai quali

dipende la qualità del servizio, stabilisce standard generali e standard

specifici di qualità e quantità e li verifica con gli utenti on line o anche in

adunanza pubblica. La scuola svolge apposite verifiche per valutare la

qualità e l'efficacia dei servizi prestati.

TUTELA: Procedure di reclamo. La scuola prevede procedure di reclamo di

facile accesso, comprensione, utilizzazione e con tempi rapidi già

predeterminati. Il reclamo può essere presentato oralmente, per iscritto,

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via fax, telefonicamente e on line. Al momento della presentazione l'ufficio

comunica il nome del responsabile del procedimento e i tempi di risposta.

Le motivazioni del reclamo costituiscono oggetto di valutazione per

migliorare la qualità del servizi.

Mission e vision dell’Istituto

L‟Istituto definisce la mission nel rispetto delle Indicazioni nazionali per il curricolo:

consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non

vada disperso e possa essere messo a frutto;

preparare al futuro introducendo gli alunni alla vita adulta fornendo loro

quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all‟interno del

contesto economico e sociale in cui vivono;

accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente

compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di

costruzione della propria personalità.

In merito alla vision gli Organi collegiali responsabili dei processi formativi hanno

individuato i seguenti obiettivi della formazione:

scuola che colloca nel mondo;

scuola orientativa nelle discipline e nella scoperta di sé;

scuola dell‟identità;

scuola della motivazione e del significato;

scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi;

scuola della relazione educativa.

L’autovalutazione di Istituto.

Secondo le Nuove indicazioni alle singole scuole spetta l‟autovalutazione d‟istituto

“che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull‟intera organizzazione

dell‟offerta formativa e didattica della scuola, per svilupparne l‟efficacia, anche

attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazione esterne”.

Seguendo indicazioni legislative che dal 2001 prevedevano la costituzione del

Sistema Nazionale di Valutazione e che hanno portato le Nuove Indicazioni a

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rendere sempre più operativo il suddetto sistema, la nostra scuola ha avviato in

modo volontario l‟autovalutazione aderendo nel 2011 alla procedura CAF del

FormezPa e nel 2012 al progetto VALeS finanziato dal MIUR.

La qualità va pensata e misurata come un costrutto multidimensionale, che non

può essere arbitrariamente semplificato in una misura unica. Una „buona scuola‟ è

una scuola che riesce a porre in essere un modus operandi, e quindi dei processi

organizzativi, che, tenuto conto del contesto concreto in cui essa opera,

consentano di perseguire determinati esiti. In tale logica, i‟IC Duse ha intrapreso

nel 2011, con la sperimentazione del modello CAF, un percorso di innovazione

organizzativa, che muove dall‟autovalutazione e dall‟autodiagnosi delle attività e

dell‟organizzazione della scuola per arrivare alla progettazione di un Piano di

miglioramento che incida sulla aree “critiche” emerse dall‟attività di autodiagnosi.

Il DS si è fatto principale promotore dell‟adesione alla procedura CAF, ritenendola

in linea con la realizzazione del sistema di valutazione che il Ministero dell‟Istruzione

che dovrebbe portare il sistema scolastico italiano ad essere in linea con sistemi di

valutazione simili adottati dagli altri Stati dell‟UE.

Il processo di autovalutazione si è concluso con il riconoscimento alla scuola di

CAF Effective User il cui riconoscimento viene di seguito allegato.

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La strada dell‟autovalutazione e del miglioramento continuo e dell‟attenzione ai

cambiamenti normativi tesi all‟attuazione del Sistema Nazionale di Valutazione

(SNV) ha portato la Dirigenza e tutto il Collegio docenti ad aderire al Progetto

VALeS, totalmente gestito dal MIUR in collaborazione con l‟INVALSI.

Gli obiettivi del progetto VALeS, indirizzato per un triennio a 300 scuole italiane,

sono:

costruzione di percorso di autovalutazione e valutazione esterna delle

istituzioni scolastiche;

attuazione di un ciclo continuo di miglioramento della performance nelle

singole scuole;

definizione di strumenti e protocolli a supporto delle azioni di

autovalutazione;

protocolli operativi e meccanismi di selezione e formazione dei team

valutativi esterni.

Gli step realizzati sono stati:

1. autovalutazione dell‟Istituto con la compilazione di un foglio elettronico del

MIUR sulla cui base si elabora un RAV e conseguente PDM (a.s. 2012/2013)

2. valutazione esterna del “Nucleo di valutazione”(a.s. 2013/2014).

Nel corrente anno si punterà all‟ attuazione del Piano Di Miglioramento.

Il progetto sperimentale VALeS rispecchia la richiesta europea di dotare l‟Italia di

un sistema di valutazione che ponga il nostro Paese in linea con l‟organizzazione

scolastica degli altri Stati europei. Pertanto la L. n. 10 del 26 febbraio 2011

integrata poi con la L. n. 111 del 15 luglio 2011, han definito il Sistema Nazionale di

Valutazione, basato su tre istituzioni: INVALSI, INDIRE e Corpo degli Ispettori,

chiamati ad operare in maniera sinergica e integrata nella valutazione esterna

delle scuole e della dirigenza scolastica.

Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico della “Duse”.

La Scuola “Eleonora Duse” è nata a fine anni Ottanta come scuola media dei

quartieri San Girolamo, Fesca e Marconi-San Cataldo.

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La prima sede della scuola era suddivisa in diversi plessi, il principale ubicato in via

Costa, che nel 2005 è stato abbattuto a causa di tracce di amianto nella

composizione della struttura. Nello stesso anno è diventata operativa l‟attuale

sede in via San Girolamo, 38 in un edificio ampio e moderno, privo di barriere

architettoniche.

Dal 2011 con delibera della Giunta comunale è nato l‟Istituto Comprensivo,

comprendente la scuola secondaria di primo grado, la scuola dell‟infanzia e la

primaria del plesso di Fesca. Da primo settembre 2012 vi è stata un‟ulteriore

aggregazione del Circolo didattico E 28 che ha portato l‟attuale dirigenza ad

amministrare quattro plessi.

La nuova sede scolastica situata in strada San Girolamo, n 38 è stata resa

operativa dal 1-09-2003; si tratta di una struttura completamente nuova, spaziosa,

dotata di palestre coperte e scoperte, di un Auditorium capace di ospitare

convegni, spettacoli teatrali e musicali, proiezione di film.

A partire dall‟ a.s. 2014/2015 le classi del plesso Fesca sono state trasferite nella

sede centrale, utilizzando in un primo momento aule libere o destinate ad altre

attività; attualmente gli alunni occupano nuove aule realizzate in un‟altra ala del

plesso centrale da parte del Comune di Bari. Inoltre le sezioni di scuola

dell‟infanzia ubicate nel Plesso Costa sono state, all‟inizio dell‟anno scolastico in

corso, trasferite presso il Plesso San Girolamo. Pertanto i plessi che costituiscono lo

Istituto sono due:

sede centrale: ospita classi dell‟infanzia, della primaria, della SSPG, gli uffici

di Presidenza e amministrativi;

sede IV plesso San Girolamo: ospita classi dell‟infanzia, della primaria.

La scuola "E. Duse" è ubicata in una zona di Bari considerata a rischio di devianza

sociale e di criminalità minorile, situata lungo la fascia costiera a nord del centro

storico della città. Il quartiere S. Girolamo - Fesca - S. Cataldo risente dei problemi

tipici delle aree periferiche metropolitane: mancanza d‟opportunità di lavoro

scarsità di servizi sociali, assenza di centri sociali d‟aggregazione culturale.

La composizione della popolazione studentesca è eterogenea e sostanzialmente

rispecchia la composizione socio-culturale della popolazione residente,

caratterizzata dalla presenza di nuclei familiari di diversa estrazione sociale.

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Casi di alunni in difficoltà, in situazione di disagio e/o svantaggio culturale sono

presenti in tutte le classi in misura proporzionale al numero complessivo dei

frequentanti ciascuna classe, questo per favorire il processo d‟integrazione

culturale tra minori appartenenti a nuclei familiari di diversa estrazione sociale

residenti.

Per l‟anno in corso la scuola ha pianificato di ospitare alcune associazioni sportive

nei suoi locali al fine di favorire l‟aggregazione tra i bambini e i ragazzi del

quartiere, ma anche per trasformare il nostro Istituto in un reale luogo di riferimento

culturale e sociale per quanti vivono sul territorio.

I principali servizi erogati

Attività educative

Attività di formazione e di aggiornamento del personale scolastico

Attività di formazione curricolare ed extracurricolare per gli alunne e per i genitori

Partnership con enti locali e associazioni socio culturali ed ambientali

Costituzione di reti con associazioni sportive per attività motorie extracurricolari

Costituzione di reti con ONLUS per attività inerenti alle difficoltà di apprendimento

per gli alunni disabili

Iniziative socio-culturali per il territorio (spettacoli teatrali, musicali, cinema,

conferenze, seminari…)

Le partnership

L‟istituto partecipa ad accordi di reti scolastiche finalizzate allo svolgimento di

attività didattiche e sviluppa rapporti di partenariato.

Ospita stabilmente nei suoi locali in base a precisi accordi l‟associazione “Mano a

mano”; associazioni sportive di pallacanestro, di karate. È sede di incontri,

seminari, riunioni, attività ricreative organizzate da associazioni ONLUS e

socioculturali quali ANLAP, ANDIS, Lions-Bari , EE.LL., parrocchie del territorio.

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I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento

La scuola individua i seguenti portatori di interesse quali riferimento nello

svolgimento delle attività connesse al suo ruolo istituzionale:

• Genitori e Studenti (anche nella rappresentanza del Comitato dei

Genitori)

• Il personale

• I partner

• La Direzione Regionale

• Il Ministero

• Le Istituzioni locali

Schema organizzazione didattica

Il Consiglio di Istituto:

sceglie uno dei tre docenti componenti il Comitato di Valutazione;

individua un docente sostituto all‟interno del Comitato qualora la

valutazione riguardi uno dei docenti che lo compongono;

Consiglio di

Istituto

Dipartimenti per

aree disciplinari

Consigli di

Classe/interclasse

Collegio dei

Docenti

Singoli

Docenti Dipartimenti di

accompagnamento

Comitato di

Valutazione

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prende visione della relazione del Dirigente Scolastico in merito alla

direzione e al coordinamento dell‟attività formativa, organizzativa e

amministrativa al fine di garantire ampia informazione e raccordo fra gli

organi dell‟ Istituzione scolastica;

approva il PTOF.

(D.M 19/05/1998 )

Il Collegio Docenti:

definisce le linee di riferimento della programmazione educativa – didattica

sulla base delle proposte dei suoi componenti;

sceglie due dei tre docenti componenti il Comitato di Valutazione;

elabora il PTOF “sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico.”

Il Comitato di Valutazione:

è istituito presso ogni istituzione scolastica senza oneri per la finanza

pubblica;

dura in carica tre anni scolastici;

è presieduto dal Dirigente Scolastico;

è composto da tre docenti dell‟istituzione scolastica, da due rappresentanti

dei genitori, uno per la scuola dell‟infanzia e uno per il primo ciclo di

istruzione, e da un componente esterno individuato dall‟Ufficio Scolastico

Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

I Dipartimenti per discipline definiscono le linee dei Piani di Studio Personalizzati.

I Consigli di intersezione, di interclasse, di classe elaborano la Programmazione di

classe attraverso la raccolta di informazioni tratte dagli esiti dei test ingresso,

dall‟analisi della situazione iniziale, degli obiettivi, delle metodologie, degli

strumenti di osservazione di verifica e di valutazione, di criteri comuni per la

corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità, di modalità di recupero ed

attività integrative

I singoli docenti stendono un Piano di lavoro a carattere programmatico sulla

base delle linee generali individuate dagli organi collegiali e delle specifiche

situazioni evidenziate dai Consigli di classe.

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Organigramma generale del personale a.s. 2015/2016

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ORGANIGRAMMA GENERALE I.C. “Eleonora DUSE”

BARI

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Gerardo MARCHITELLI

Docenti Collaboratori del D.S.

Incarico Cognome e Nome

Docente Vicario del Dirigente Scolastico Prof. MICCIONE Domenico

Docente Responsabile Plesso Duse S.S.P.G. Prof.ssa CUTRIGNELLI Antonella

Docente Responsabile Plesso San Girolamo Infanzia-Primaria

Ins. CANNATA Xenia

Docenti Funzioni Strumentali

Incarico Cognome e Nome

Collaborazione gestione PTOF settore infanzia San Girolamo

Coordinamenti visite e viaggi d’istruzione Ins. BARBERINI Annalisa

Collaborazione gestione PTOF settore infanzia Duse

Coordinamenti visite e viaggi d’istruzione Prof.ssa CUTRIGNELLI Marina

Gestione attività ordinaria docenti scuola primaria Duse

Continuità primaria-media Coordinamento attività curriculari ed

extracurriculari

Ins. ZONNO Annamaria

Responsabile redazione Piano Triennale Offerta Formativa

Valutazione di Istituto (CAF-VALeS) e INVALSI SNV

Ins. BOMBINO Barbara Prof.ssa GRANDOLFO Annunziata Prof.ssa SICOLO Grazia

Attività di drammatizzazione Prof.ssa ROMANAZZI Cosma

Gestione delle attività di sostegno alunni BES per tutti i plessi

Custodia materiali alunni Coordinamento GLI Realizzazione di iniziative e progetti alunni BES

prof.ssa MORO Katia

Gestione della sicurezza in collaborazione con RSPP e RSL

Coordinamento delle attività di continuità interne ed esterne

Coordinamento visite e viaggi d’istruzione Gestione attività di rappresentanza istituzione

scolastica Orientamento

Prof.ssa DE NAPOLI Clara

Segretario verbalizzante CDC Responsabile del procedimento amministrativo

Prof.ssa DISPOTO Maria

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Docenti Responsabili dei laboratori

INCARICO Cognome e Nome

Responsabile spazio Auditorium

Plesso Duse prof. FERRIERI Carmine

Responsabile dei laboratori dell’Istituto

prof.ssa LIONETTI Ida

Responsabile delle attrezzature informatiche e

multimediali

Responsabile della dismissione di materiali fuori uso e

di beni non più utilizzabili

Responsabile della gestione delle apparecchiature e dei

servizi di rete

prof. MICCIONE Domenico

Comitato di Valutazione

Incarico Cognome e Nome

Comitato di Valutazione

ins. NICOLETTI Rosa(Primaria)

prof.ssa BRESCIA Maria Luisa (Secondaria I° grado))

prof. Ssa DISPOTO Maria (Secondaria I° grado)

Docenti Coordinatori di Intersezione-Interclasse-Classe

Scuola dell’Infanzia I Plesso – Costa – IV Plesso

Incarico Cognome e Nome

Vicepresidenti d’Intersezione

Plesso Duse ins. ZITO Maria

Plesso San Girolamo ins. PARISI Antonia

Scuola Primaria

Incarico Cognome e Nome

Vicepresidenti d’Interclasse

Classi Prime ins. LISCO Nicoletta

Classi Seconde ins. MORETTI Marta

Classi Terze ins. FORNELLI Isabella

Classi Quarte ins. LONGOBARDI Santina

Classi Quinte ins. TABASCIO Francesca

Scuola Secondaria I Plesso Duse

Incarico Coordinatori di classe Cognome e Nome

1A COSTANTINO Rosa

2A GRANDOLFO Annunziata

3A POZZO Lea

1B BORRELLI Costanza

2B CUTRIGNELLI Antonella

3B MASTROMARINO Sergio

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1C DISPOTO Maria

2C ROMANAZZI Cosma

3C DE GIROLAMO Maria

1D PALMISANO Maria

2D ROMANAZZI Donatella

3D LIONETTI Ida

1E SICOLO Grazia

2E MICCIONE Domenico

3E DE BERNARDIS Monia

3F LIACI Maria Luisa

Gruppo Sicurezza

Incarico Cognome e Nome

Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Prof. MARCHITELLI Gerardo (D.S.)

Responsabile della sicurezza Prof.ssa DE NAPOLI Clara

Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori (RSU) Prof.ssa MORANDINO Michela Pia

Consiglio d’Istituto

Incarico Cognome e Nome

Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra SABATO Olimpia

Dirigente Scolastico Prof. MARCHITELLI Gerardo

Componente docenti CANNATA Xenia

BOMBINO Barbara

LIONETTI Ida

CUTRIGNELLI Antonella

CUTRIGNELLI Marina

ZONNO Annamaria

MORETTI Marta

BARBERINI Annalisa

Componente genitori DEL MORO Anna

GERNONE Patrizia

MAGNANI Sergio

LOCONSOLE Gabriella

TORINESE Tonia

CUTRIGNELLI Daniela

LORUSSO Antonia

Componente ATA ARMENTI Saverio

MARTIRADONNA Orazio

Giunta esecutiva GERNONE Patrizia

MAGNANI Sergio

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Organigramma A.T.A.

Risorse interne per la realizzazione del POF

Il Piano elaborato per l‟a.s. 2015/16 è stato integrato, nelle linee educative e nelle

scelte didattiche, dall‟introduzione dei piani della scuola dell‟infanzia e della

primaria; inoltre è stata aggiornata la parte terza, ovvero quella relativa ai progetti

e alle attività curricolari ed extracurricolari che si intendono realizzare.

Si occupano della realizzazione del presente Piano dell‟Offerta Formativa il

Dirigente scolastico, Prof. Marchitelli Gerardo, le risorse umane presenti nella

scuola, ossia i docenti, il personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario (A.T.A) in

collaborazione con le famiglie e le risorse esterne.

L’organico docente di diritto è costituito da 98 unità di cui:

n. 17 docenti della scuola dell‟infanzia;

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Dott.ssa Rita A. SCIARAFFIA

Incarico Cognome e Nome

Assistente Amministrativo AONZO Aurelia

DE NAPOLI Maria

ZACCARO Giuseppe

FARETRA Luisa (ex art. 113)

SACCO Roberta

TITO Maria Rosa

TROVATO Rosalia

Collaboratori Scolastici

Plesso DUSE ANACLERIO Carmine

ARMENTI Saverio

CORALLO Francesco

DACHILLE Brigida

MARI Giuseppe

TROCCOLI Maria

RILIEVI Emanuele

TAMMA Maria Pia

MASTRONARDI Nicoletta

Plesso SAN GIROLAMO MARTIRADONNA Orazio

CALABRESE Felice

DE GIGLIO Teresa

DE SCALA Nunzia

GRAVILI Annamaria

SCALISE Lucia

SANTAMATO Michele

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n. 45 docenti della scuola primaria;

n. 36 docenti della scuola secondaria di primo grado (di cui 9 spezzonisti).

Oltre al Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), il personale A.T.A. è

composto da 6 assistenti amministrativi (di cui una ex art. 113) e 15 collaboratori

scolastici.

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ORARI DI FUNZIONAMENTO 2015/2016

SCUOLA DELL’INFANZIA

Tutti i plessi

Tempo normale: 25 h settimanali dalle

ore 8 alle ore 13 dal lunedì al venerdì

SCUOLA PRIMARIA

Plesso Duse

Plesso San Girolamo

Tempo normale: 27 h settimanali

Dalle ore 8 alle ore 13.19 dal lunedì al

giovedì; dalle ore 8 alle ore 12.50 il

venerdì

Tempo normale: 27 h settimanali

dalle ore 8 alle ore 13.19 dal lunedì al

giovedì; dalle ore 8 alle ore 12.50 il

venerdì

Tempo pieno: 40 h settimanali dalle ore

8 alle ore 15.44 dal lunedì al venerdì

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Plesso Duse

Tempo normale: 30 h settimanali dalle

ore 8 alle ore 13.48 dal lunedì al venerdì

Si dispone di adottare come unità oraria 58 minuti, per la scuola secondaria e

primaria, utilizzando gli spazi orari residui nell‟ambito del curricolo obbligatorio con

le seguenti modalità:

1. sostituzione di docenti assenti per permessi brevi, fruizione di giornate art.15

CCNL, fruizione permessi legge 104, dando la priorità alla sostituzione di docenti

della stessa classe;

2. partecipazione a manifestazioni musicali, teatrali, culturali e sportive organizzate

dalla istituzione scolastica o da altre istituzioni, nell‟ambito del curricolo;

3. partecipazione, oltre l‟orario di obbligo, ad uscite di istruzione nell‟ambito del

curricolo;

4. interventi didattici personalizzati o di gruppo nei confronti di alunni della propria

classe o di classi parallele.

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Risorse esterne

Ulteriori risorse esterne sono state individuate per la realizzazione del P.O.F. al fine

di migliorare la offerta formativa. Da alcuni anni la scuola “Duse” ha instaurato

negli anni una rete di rapporti con le istituzioni presenti sul territorio e con altre

strutture scolastiche, così da poter potenziare l‟organizzazione delle proprie attività

sia curricolari che extracurricolari.

Per la realizzazione degli accordi di programma e della collaborazione effettiva si

fa riferimento alla normativa vigente, ossia alle Leggi nazionali a sostegno

dell‟autonomia, CCNL CCMI e alle Leggi regionali per il diritto allo studio e le

attività culturali.

Tra le istituzioni con le quali si è negli anni sviluppata una collaborazione per mezzo

di accordi di programma, convenzioni, intese, sono state individuate:

Comune di Bari e suoi Assessorati;

Centro Servizi Amministrativi di Bari;

Circoscrizione VIII del Comune di Bari;

Istituzioni scolastiche del territorio Scuole superiori del Comune di Bari;

Consultorio familiare ASL BA/4;

Centro famiglie e centro minori presenti nelle circoscrizione;

Parrocchia di S.Girolamo-Fesca;

Prefettura di Bari e Forze dell'Ordine.

Per l‟anno in corso, la scuola ha pianificato di ospitare nei suoi locali alcune

associazioni sportive che svolgono le loro attività in orario pomeridiano, facendo sì

che l‟istituto sia un luogo frequentato da ragazzi di ogni età e con interessi molto

diversi, poiché ogni associazione svolge sua specifica disciplina:

l'associazione Sakura-Karate;

Nuovo Basket;

Associazione Mano a Mano.

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Strutture, strumenti tecnologici laboratori e sussidi

La segreteria e l‟ufficio del Dirigente Scolastico si trovano presso la scuola

secondaria di primo grado “E. DUSE”.

Gli ambienti dei tre plessi sono ampi, luminosi e dotati di idonei e moderni

strumenti tecnologici, in particolare le strutture sono dotate di:

-Auditorium (sede centrale)

- Laboratori di informatica:

- laboratori di musica

- Il laboratorio linguistico

- laboratorio scientifico

-La palestre coperta e scoperta.

Sono in dotazione alla scuola 32 Lavagne Multimediali, Televisori al plasma,

Fotocopiatrici, Videoregistratore, Telecamera, Macchina fotografica, Macchina

fotografica digitale, 2 Lavagne luminose.

AULE ATTREZZATE

Laboratorio

Informatica Laboratorio

musicale

Laboratorio scientifico

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Esperienze di sperimentazione in atto e pregresse

Sperimentazione ex art. 278 D.L. 297/1994: introduzione seconda lingua

straniera

Sperimentazione autonomia organizzativa e didattica

Arricchimento dell'offerta formativa

Introduzione della seconda lingua comunitaria: inglese e francese

Progetti in rete

I bisogni del territorio dell’utenza e degli operatori

Il territorio:

Integrazione culturale tra i diversi ceti sociali residenti, attraverso l'attivazione

di centri di aggregazione e di accoglienza per adulti e minori, famiglie e

singoli individui.

Qualificazione professionale degli adulti, in età di lavoro, disoccupati e/o

estromessi dal sistema produttivo e costretti ai margini delle relazioni

economiche e sociali, per l'eventuale ricollocazione degli stessi sul mercato

del lavoro.

L‟utenza:

Istruzione di base in termini di acquisizione di competenze (conoscenze e

abilità ) e di sviluppo del pensiero operativo astratto.

Formazione di base, in termini di acquisizione di comportamenti

sociali/interpersonali corretti, riconducibili ai valori condivisi dalla comunità.

Orientamento di base, in termini di autostima di sé e di motivazione al lavoro

con gli altri.

Formazione professionale e tecnica, in termini di competenze spendibili sul

mercato del lavoro dopo periodi medio - brevi di scolarità.

Gli operatori:

Elevare i livelli di professionalità in ambito didattico metodologico.

Affinare le competenze relazionali nell'ambito della comunicazione.

Approfondire le competenze di progettazione e programmazione collegiale

delle attività.

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Elevare i livelli di professionalità del personale non docente in ambito

relazionale.

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Parte seconda: l’attività didattica

Il nostro Istituto comprende tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di 1°

grado; gli obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali generali si arricchiscono

delle specificità legate alla fascia d‟età degli alunni, così come le attività, le

metodologie e i criteri di valutazione. A seguito delle nuove Indicazioni del

curricolo del 2012, l‟Istituto ha individuato gli obiettivi generali di istituto e del

processo formativo e le competenze chiave che gli alunni devono possedere a

conclusione del primo ciclo di istruzione.

OBIETTIVI GENERALI D’ISTITUTO

1. Favorire l‟apprendimento e il “Saper stare al mondo”

2. Sviluppare un‟identità consapevole e aperta nel rispetto delle differenze di

tutti

3. Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di

base.

4. Favorire l‟acquisizione degli strumenti di necessari per apprendere e

selezionare le informazioni

5. Promuovere la capacità di elaborare itinerari personali

6. Favorire l‟autonomia di pensiero orientata alla costruzione dei saperi a

partire dai bisogni formativi

7. Garantire e promuovere la dignità e l‟uguaglianza di tutti gli studenti “ senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di

condizioni personali e sociali”

8. Costruire un‟alleanza educativa con la famiglia e gli altri attori

extrascolastici, nel rispetto dei reciproci ruoli

9. Affiancare al compito ”dell‟insegnare ad apprendere” quello

“dell‟insegnare ad essere”

10. Formare cittadini dell‟Europa e del mondo

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Obiettivi generali del processo formativo

1. Comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e

opinioni in forma sia orale che scritta e interagire in modo adeguato in una

variegata gamma di contesti culturali e sociali

2. Applicare il pensiero matematico a problemi reali in situazioni quotidiane e

usare modelli matematici di pensiero.

3. Essere disponibile ad usare conoscenze e metodologie scientifiche e

tecnologiche possedute per spiegare il mondo circostante e per dare

risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani

4. Utilizzare consapevolmente le tecnologie informatiche per il lavoro, il tempo

libero e la comunicazione

5. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione

anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio

metodo di studio e di lavoro

6. Partecipare in modo attivo e consapevole alla vita sociale e lavorativa

facendo valere i propri diritti e riconoscendo, al contempo, quelli altrui.

7. Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di

studio e di lavoro utilizzando le conoscenze apprese.

8. Esprimere idee, esperienze ed emozioni attraverso i linguaggi della musica,

delle arti dello spettacolo dello sport.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

1. L‟alunno dimostra padronanza della lingua italiana :comprende enunciati e

testi, esprime le proprie idee e adotta un registro linguistico appropriato alle

diverse situazioni. E‟ in grado di esprimersi a livello elementare in due lingue

europee, utilizzandole anche nell‟uso delle tecnologie dell‟informazione e

della comunicazione.

2. Affronta in modo razionale e consapevole problemi e situazioni.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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3. Analizza dati e fatti della realtà, verificando l‟attendibilità di analisi

quantitative e statistiche

4. Utilizza in modo sicuro le tecnologie delle comunicazione

5. É capace di ricercare nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi

apprendimenti, anche in modo autonomo

6. Rispetta le regole, ha attenzione per il bene comune e partecipa alla vita

sociale in maniera attiva

7. Dimostra spirito d‟iniziativa, si assume le proprie responsabilità

8. Si impegna in campi espressivi e artistici che gli sono congeniali

Nel rispetto della specificità di ogni ordine scolastico presente nel nostro istituto, si

presentano nel dettaglio i tre indirizzi.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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Il presente documento programmatico è il risultato di un percorso di lavoro, che

ha coinvolto i collegi di scuola dell‟infanzia, primaria e secondaria di primo grado

dell‟I.C. “E. Duse” di Bari in azioni di analisi ed approfondimento dei principi

fondanti, contenuti e criteri ispiratori delle Indicazioni per il curricolo della scuola

di base.

Punti strategici di orientamento nella definizione del curricolo di scuola sono

considerati:

sintonizzare i contenuti delle Indicazioni con il Piano dell’Offerta Formativa -

predisposto per il corrente anno scolastico - e con il contesto ambientale e

socio-culturale di pertinenza istituzionale;

garantire la qualità e la varietà degli approcci metodologici e degli itinerari

didattici previsti, in conformità con la missione della scuola e con le

esigenze formative dell‟utenza, adeguatamente monitorate e valutate;

assicurare il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze e

degli obiettivi di apprendimento fissati nelle predette Indicazioni;

valorizzare l‟impiego delle risorse professionali e finanziarie disponibili

all‟interno del Circolo Didattico, nell‟ ottica di un sistema scolastico

funzionalmente integrato, efficace ed efficiente.

Il curricolo, come di seguito riportato, si articola attraverso i campi di esperienza

nella scuola dell‟infanzia e le discipline nella scuola primaria e nella secondaria.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Linee guida dell’azione educativa e finalità della scuola di base.

IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)

- controllare ed esprimere bisogni e sentimenti;

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- sviluppare il senso dell‟appartenenza alla famiglia e all‟ambiente socio-

culturale;

- riflettere sulle diversità;

- rispettare e aiutare gli altri;

- acquisire regole e assumersi responsabilità;

IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità, autonomia, salute)

- raggiungere una buona autonomia personale;

- conoscere e rappresentare lo schema corporeo;

- acquisire corrette abitudini igienico-alimentari;

- padroneggiare il proprio comportamento nell‟interazione motoria con l‟altro

e con l‟ambiente;

LINGUAGGI, CREATIVITÁ ED ESPRESSIVITÁ (gestualità, arte, musica, multimedialità)

- acquisire fiducia nelle proprie capacità di espressione e di comunicazione;

- produrre, comprendere ed elaborare contenuti in vari codici;

- utilizzare materiali e tecniche espressive con creatività;

- rimanere concentrati e portare a termine il proprio lavoro;

- familiarizzare con l‟esperienza della multimedialità;

I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura)

- padroneggiare l‟uso della lingua italiana e arricchire il lessico;

- sviluppare un repertorio linguistico adeguato all‟esperienze e agli

apprendimenti nei diversi campi di esperienza;

- formulare ipotesi sulla lingua scritta;

- comunicare attraverso la scrittura utilizzando anche le tecnologie.

LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura)

- acquisire abilità logico-matematiche: raggruppare, ordinare, quantificare,

misurare;

- collocare persone, fatti ed eventi nello spazio e nel tempo;

- osservare fenomeni, formulare ipotesi, effettuare sperimentazioni;

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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente.

All‟inizio dell‟anno prevede momenti di osservazione degli alunni.

- durante il gioco libero

- nelle attività strutturate

- nella routine della giornata scolastica

In itinere tiene conto:

- dell‟interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative

- degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo

- della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute

La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene

documentata con una “scheda”, che è utilizzata come documento di passaggio

alla Scuola Primaria.

COMPETENZE INDICATORI

socio-affettivo-ralazionali

(Il sé e l‟altro)

- interagisce spontaneamente con i compagni

- collabora alle proposte dell‟adulto

- esprime i propri bisogni

- esprime emozioni

- è consapevole delle differenze e le rispetta

- sa mettere in pratica regole di

comportamento e assumersi responsabilità

- compie scelte proprie

motorie

(Il corpo e il movimento)

- esprime autonomia personale, nelle attività e

nella gestione degli spazi

- conosce il proprio corpo

- esprime sicurezza negli schemi motori di base

e nella motricità fine

- è lateralizzato

- esegue un percorso correttamente

- organizza lo spazio del foglio in funzione al

contesto da rappresentare

- rispetta le regole di gioco

espressive

(I discorsi e le parole

linguaggi, creatività, espressione)

- pronuncia le parole in modo corretto

- possiede un repertorio lessicale adeguato

- compie la lettura di immagini

- in ambito grafico, pittorico, manipolativo si

esprime in modo creativo

logico- scientifiche - percepisce relazioni di tipo quantitativo

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(la conoscenza del modo)

- opera classificazioni in base ad un attributo

- è capace di ordinare – seriare

- ricostruisce una sequenza logico – temporale

- stabilisce strutture logiche in base ad una

esperienza

- formula ipotesi

- si pone problemi e ne ricerca la soluzione

condizioni per l’apprendimento

(attenzione, memoria, interessi,

curiosità, impegno)

- è motivato nei confronti dell‟esperienza

- partecipa con entusiasmo

- porta a termine un lavoro rimanendo

concentrato

Il curricolo

Il curricolo costituisce il cuore del P.O.F., un mosaico dal disegno unitario ed

articolato, una sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche

che consentono di realizzare efficaci forme di insegnamento.

I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell‟agire del bambino orientati

dall‟azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-

culturali. La scuola, all‟interno della sua autonomia, articola i campi di esperienza

al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi

nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. La scuola

dell‟infanzia, inoltre, contribuisce alla realizzazione del principio di uguaglianza

offrendo a tutti i bambini pari opportunità, connotandosi come ambiente

educativo ricco di esperienze concrete che permettono apprendimenti riflessivi.

Integrando le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell‟agire i bambini

si scoprono individui capaci di compiere scelte autonome.

Per tali ragioni essa considera di primaria importanza:

la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di

esperienza;

il gioco in tutte le sue forme ed espressioni, grazie al quale si assicurano ai bambini

esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità;

il fare costruttivo e le esperienze dirette a contatto con la natura, le cose, i

materiali, l‟ambiente sociale e la cultura.

La programmazione delle attività educative e didattiche che verranno svolte

nell‟Istituto Comprensivo “E. Duse”, segmento di scuola dell‟infanzia,

riguarderanno le seguenti linee essenziali:

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1) maturazione e identità come persona in relazione al proprio corpo e alla

comunità di appartenenza;

2) conquista dell‟autonomia, come capacità di compiere scelte autonome

interagendo con gli altri nel rispetto delle norme del vivere civile;

3) sviluppo delle competenze sensoriali, percettive, motorie e comunicative;

4) sviluppo del senso della cittadinanza come capacità di scoprire gli altri, i loro

bisogni, partecipare alla vita sociale attraverso regole condivise.

La programmazione sarà calibrata sulle reali necessità degli alunni ed articolata

per unità di apprendimento e sviluppo in:

-campi di esperienza;

-obiettivi formativi;

-competenze;

-attività;

-verifica;

-documentazione;

-tempi di attuazione.

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SCUOLA PRIMARIA

Il settore scuola primaria dell‟I.C. “E. Duse intende costruire una scuola che:

accoglie

orienta ed eleva il livello d‟istruzione

accresce la capacità di partecipazione

costituisce la premessa per uno sviluppo globale della personalità.

Tali finalità saranno raggiunte attraverso un percorso formativo volto al progresso

culturale e morale e ad una partecipazione consapevole alla vita civile.

In particolare:

la SCUOLA CHE ACCOGLIE

- è attenta ai bisogni dei soggetti in

crescita affettiva, morale, intellettiva;

- valorizza la diversità;

- sostiene le proposte avanzate dal

territorio;

- elabora la cultura del contesto.

ATTRAVERSO - L‟aggiornamento e la formazione

degli insegnanti.

- L‟adeguamento dello stile e del

metodo;

- L‟adeguamento del linguaggi.;

- L‟adeguamento degli strumenti utili.

La SCUOLA CHE ELEVA

-Offre un patrimonio di informazioni e di

conoscenze formalizzate;

- Fornisce abilità cognitive, operative e

sociali;

- Istruisce percorsi di indagine e di

ricerca;

- Educa ad esprimere valori personali e

collettivi;

- Invita all‟elaborazione di ulteriore

conoscenza ed informazione

ATTRAVERSO

una metodologia attiva (dal fare al

sapere)

l‟organizzazione di laboratori;

l‟uso di strumenti operativi e di

indagine;

una documentazione aggiornata.

La SCUOLA CHE ACCRESCE LA CAPACITA‟ DI PARTECIPAZIONE

-Riconosce l‟alunno come risorsa

intellettiva della società.

-Educa alla partecipazione al sistema

civile e sociale.

-Educa alla condivisione di progetti

comuni.

-Educa all‟assunzione di responsabilità e

ATTRAVERSO

Il rispetto dell‟alunno e della sua

individualità;

la valorizzazione dei prodotti

individuali;

l ‟attribuzione di significati comuni;

la costruzione di carte dei diritti

umani.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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rischi.

-Educa alla democrazia.

-Educa al riconoscimento delle culture

diverse dalla propria

La SCUOLA CHE COSTRUISCE LA PREMESSA…

-Predispone piani di continuità tra

ordini, gradi, cicli.

-Gradua obiettivi e fini propri della

scuola dell‟obbligo.

-Fornisce gli strumenti operativi e

cognitivi per l‟accesso al grado

superiore di studi.

-Collega il proprio agire alle aspettative

del territorio.

ATTRAVERSO

La flessibilità

la coerenza.

la capacità d‟interazione.

l‟assunzione di responsabilità

dell‟offerta.

la ricchezza dell‟offerta.

AREE DISCIPLINARI

Le singole discipline sono collocate all‟interno delle macro aree linguistico-

artistico-espressiva, storico-geografica e matematico-scientifico-tecnologica. E‟

implicita la valenza di un Sapere coeso, esente da frammentazioni e derive

culturali, pensato ed agito su diversi piani di riflessione e di approccio tra di loro

strettamente interconnessi.

Nelle singole discipline che compongono le tre macro-aree si prevedono, al

termine del terzo anno della scuola primaria e della classe quinta, obiettivi di

apprendimento che rappresentano per i docenti i riferimenti di base entro i quali

promuovere le specifiche esperienze di studio. Al termine della scuola primaria per

ogni disciplina vengono posti i traguardi per lo sviluppo delle competenze, che

rappresentano i punti di riferimento più significativi che gli alunni devono

conseguire al termine dei diversi livelli di scolarità. Qui di seguito sono indicati i

traguardi previsti al termine della scuola primaria per ciascuna disciplina; si

rimanda al piano di lavoro annuale per l‟elenco degli obiettivi.

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Nell‟odierno scenario culturale, attraversato da una complessità espressivo –

comunicazionale in fase di progressiva espansione, la scuola di base si colloca nel

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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solco di un rilancio qualitativo degli alfabeti e dei linguaggi verbali e non verbali,

da realizzare con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie;

musica; arte-immagine; corpo-movimento - sport.

Gli scambi di informazione, di conoscenze e di idee, soggetti ai ritmi frenetici di

una società segnata dalla svolta tecnologica e degli abicì virtuali, rendono

indispensabile l‟esplorazione didattica della pluralità dei codici linguistici, non

esenti, ai nostri giorni, dagli influssi propri delle culture e simbologie alfabetiche di

tipo autoctono. La comunicazione a carattere policentrico e pluridimensionale,

all‟attenzione di studi applicativi nell‟ambito delle scienze antropologiche, ha tra i

suoi obiettivi prioritari proprio la creazione di un pensiero ben organizzato e che

renda ogni soggetto in grado di interconnettersi con la propria realtà interiore,

con quella altrui e con i diversi contesti dell‟agire.

In tale direzione interpretativa la lingua, nelle sue diverse dimensioni ed

articolazioni, diviene lo strumento principe per organizzare il mondo dei saperi

attraverso la sperimentazione delle capacità di analisi, di riflessione, di sintesi, di

lettura critica degli eventi, ma anche di pianificazione, di revisione, di

interpretazione, di categorizzazione di quanto appartiene all‟universo conoscitivo

e relazionale; uno strumento per sviluppare tutte quelle facoltà della mente che

sono poste a fondamento della crescita della persona umana nel suo integrarsi

dialetticamente, e ad un livello meta cognitivo, in un contesto allargato di

cittadinanza attiva e democratica. Lo stesso linguaggio del corpo e della fisicità

offre opportunità concrete di espressione del sé interiore, canalizzando, verso

positivi traguardi, le energie soggettive.

Lo sviluppo del gusto estetico e di quello artistico - letterario, l‟incontro con la

pagina scritta, l‟apprendimento e l‟uso dei nuovi codici della multimedialità, nel

sostenere e promuovere le facoltà intellettive degli alunni, attraverso una

progressione rispettosa dei ritmi di apprendimento dei singoli, non può che inserirsi

all‟interno dell‟ampio panorama delle lingue europee, determinando la possibilità

di un confronto allargato su scala internazionale e planetaria.

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ITALIANO

L‟alunno

-partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione,

discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti,

formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione;

-comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o

svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza

strategie di lettura funzionali agli scopi;

-legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell‟infanzia, sia a

voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma,

riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali;

-produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli,

parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura);

-sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti

informazioni su un dato argomento utili per l‟esposizione orale e la

memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica,

raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o

altrui;

-svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si

ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si

comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua

si usa.

LINGUA INGLESE

L‟alunno

-riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti,

chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera

dall‟insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali

appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera;

-collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di

gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l‟altro; individua differenze culturali

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti

di rifiuto;

-comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad

esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia

locale, lavoro);

-interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi

memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine;

-descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a bisogni immediati;

MUSICA

L‟alunno

- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,

spaziale e in riferimento alla loro fonte;

-gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione

analogiche o codificate;

-articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi

elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della

tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative;

-esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a

generi e culture differenti;

-riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale,

sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la

valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica

varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all‟ascolto di brani

musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle

loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante

percorsi interdisciplinari.

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ARTE E IMMAGINE

L‟alunno

- utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,

descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d‟arte) e

messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, video clip, ecc…);

-utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo

creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti

diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e

multimediali);

-legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d‟arte e oggetti di

artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio;

-conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in

atto pratiche di rispetto e salvaguardia.

CORPO MOVIMENTO SPORT

L‟alunno

-acquisisce consapevolezza di sé attraverso l‟ascolto e l‟osservazione del proprio

corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle

variabili spaziali e temporali;

-utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati

d‟animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali;

-sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e

apprezzare molteplici discipline sportive;

-sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,

diverse gestualità tecniche;

-si muove nell‟ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per

sé e per gli altri;

-riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati

alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare;

-comprende all‟interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle

regole e l‟importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-

sportiva.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

Il processo di insegnamento – apprendimento, nell‟area storico-geografica, si

propone quale spazio concreto ed agibile di confronto con avvenimenti di

grande ampiezza temporale e spaziale oltreché di esercizio del sapere e delle

esperienze conoscitive degli alunni.

L’area storico – geografica, adoperando uno strumentario variegato di possibilità

applicative, si interseca con le altre discipline utilizzando linguaggi verbali,

numerici, iconici ed artistico – espressivi che agevolano negli alunni l‟acquisizione

graduale dei codici della geo–graficità, lo sviluppo dell‟intelligenza visivo-spaziale

e delle capacità di analisi e lettura critica e comparata, in chiave socio-

antropologica, dei fenomeni oggetto di studio.

Rendere l‟alunno consapevole di essere un cittadino del mondo contemporaneo

scaturisce da un impegno esplorativo del patrimonio della tradizione culturale

nazionale e, al tempo stesso, mondiale. L‟ottica è quella della costruzione di un

Sapere ad ampio raggio, mutuato dalla ricerca e dal confronto critico delle fonti

che raccolgono testimonianze del passato e del presente.

Scandagliare sistemi territoriali, geografie umane e problematiche eco-politiche

che attraversano, e questo sotto ogni latitudine, il tempo della quotidianità,

rappresenta un percorso fondante la missione disciplinare, volta a porre in luce

una comunità di destino “condivisa” tra quanti popolano oggi i diversi contesti

planetari ed hanno responsabilità connaturate nei confronti del futuro e delle

nuove generazioni.

STORIA

L‟alunno

-conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;

-conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia

antica;

-usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico;

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-conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni

tra gruppi umani e contesti spaziali;

-organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie

(alimentazione, difesa, cultura);

-produce semplici tesi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-

storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell‟insegnante;

-sa raccontare i fatti studiati;

-riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l‟importanza del

patrimonio artistico e culturale.

GEOGRAFIA

L‟alunno

-si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti

topologici, punti cardinali e coordinate geografiche;

-si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da

elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza;

-individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di

montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a

quelli italiani;

-è in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti,

fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell‟Italia;

-utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per

realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche;

-ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e

satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Nella dimensione di accelerazione tecnologica, cibernetica e delle scienze

dell‟uomo e della natura, che attraversa la realtà temporale odierna, rendendola

particolarmente complessa e fluida, le discipline attinenti l‟area considerata si

ritagliano uno spazio di attenzione preminente. In una scuola del riflettere, del

comprendere e dell‟apprendere, lo studio degli alfabeti scientifici pone le

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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condizioni per una crisi dialettica dei modi di leggere, interpretare ed agire il reale,

che ha diretta incidenza nel contesto soggettivo e collettivo di esperienza e di

relazione. L‟acquisizione di specifiche competenze di marca disciplinare, per

mezzo dei tre previsti filoni curricolari della matematica, delle scienze naturali e

sperimentali e della tecnologia, può così trasversalmente integrarsi con la summa

di altri saperi utili ad affrontare i nodi problematici che punteggiano il percorso

formativo ed esistenziale. Proprio la didattica per laboratori, promuovendo

l‟operatività intellettuale, garantisce l‟esercizio delle capacità di indagine, di

analisi critica, di formulazione delle ipotesi, di verifica delle risultanze, di

implementazione dei nuovi percorsi di ricerca applicativa, di risoluzione e

impostazione di problemi, di individuazione di strategie da contestualizzare.

Linguaggi, codici e simboli, propri dei sistemi numerici, delle scienze cosmologiche

e dell‟ambiente, della pratica informatica e della multimedialità, rappresentano lo

strumento privilegiato per l‟affinamento di quelle facoltà di giudizio critico, di

ascolto, di argomentazione, ma anche di classificazione, di razionalizzazione e di

astrazione, che devono essere promosse nella logica di un continuum progettuale

articolato nei diversi ordini di scuola. Emerge il carattere particolarmente

dinamico di una cultura umana, a carattere scientifico, che superi ottiche

riduzionistiche e pregiudizi tecno-culturali e, al tempo stesso, orienti a dimensioni

innovative di sperimentazione del presente e del futuro.

MATEMATICA

L‟alunno

-sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica perché intuisce

come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà;

-si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa

valutare l‟opportunità di ricorrere a una calcolatrice;

-percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o

che sono state create dall‟uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno

geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura;

-utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative

per ricavare informazioni;

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44

-riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista;

-descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli

concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni;

-affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi

possono ammettere più soluzioni;

-riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico

ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati e

spiegando a parole il procedimento seguito;

-impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie

tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di

modelli costruiti con i compagni;

-impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando

a usare le espressioni “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più

semplici, dando una prima quantificazione.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

L‟alunno

-ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di

esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni;

-fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all‟esperienza che fa

in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle

sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti;

-impara a identificare anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco,

senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni;

-si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire

dalla propria esperienza,dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai

testi letti;

-con la guida dell‟insegnante ed in collaborazione con i compagni, ma anche da

solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica

relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici e

interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e

schemi di livello adeguato;

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45

-analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato;

-ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l‟ambiente scolastico

in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso

l‟ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore;

-ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini

alimentari.

TECNOLOGIA

Il computer è un potente mezzo di “esplorazione” del mondo: offre possibilità di

accesso ad una mole enorme di informazioni, in modo interattivo e personalizzato.

Internet offre numerose risorse: siti didattici per insegnanti e per studenti, siti

istituzionali, quotidiani on-line, possibilità di acquistare libri e altri servizi: la rete è

un‟immensa biblioteca.

L‟apprendimento collaborativo è un processo che enfatizza gli sforzi degli

individui: il risultato ottenuto supera spesso i singoli contributi. La collaborazione tra

alunni, tra alunni e insegnanti, tra classi della stessa scuola, consente di passare

dalla semplice capacità di reperire informazioni alla costruzione di conoscenze

che servano a risolvere i problemi, cercando di favorire nella mente degli studenti

il passaggio dall‟astratto al concreto e viceversa. La classe diventa una comunità

di apprendimento.

La costruzione di un ipertesto, ad esempio, costringe gli studenti a discutere tra

loro su cosa sia veramente importante, a rendersi conto di nuovi problemi, a

trovare e a rispondere alle domande di cui si ignora la risposta.

Il computer all‟interno delle discipline consente di:

- facilitare l‟apprendimento, permettendo di acquisire conoscenze in modo

più divertente e più in sintonia con i processi mentali dell‟alunno; oltre al

codice verbale, entrano in gioco immagini, suoni e interattività, cioè la

possibilità di “fare” e “sperimentare”;

- sviluppare la capacità di applicare le competenze acquisite e/o

consolidarle; i nuovi “saperi” dovranno essere ordinati, riorganizzati e

“posseduti”. Ecco entrare in gioco il ruolo dell‟insegnante, come punto di

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46

riferimento e guida in questa riorganizzazione e nell‟elaborazione di un

metodo di studio che permetta di “imparare ad imparare”.

Le nuove tecnologie sono fondamentali anche per l‟attività professionale dei

docenti, come risorse per la progettazione didattica e strumenti di

autoaggiornamento.

L‟utilizzo delle lavagne interattive multimediali permette una didattica innovativa e

più coinvolgente per gli alunni e gli insegnanti.

Criteri metodologico-organizzativi

La metodologia adottata nell‟esperienza di insegnamento-apprendimento ha

come modello teorico e applicativo di riferimento la ricerca-azione ed è

sintetizzabile nei seguenti punti:

instaurare in classe un clima favorevole alla vita di relazione e, di

conseguenza, agli scambi comunicativi per educare gli alunni ai principi

fondamentali della convivenza civile: saper ascoltare ed essere ascoltati,

condividere, confrontarsi, negoziare conflitti;

valorizzare l‟esperienza e le conoscenze degli alunni, tenendo conto degli

apprendimenti acquisiti dai bambini nell‟extrascuola, perché nei contesti

informali si determinano dei processi di condivisione sociale, di saperi

“situati” che non possono essere ignorati nei percorsi formali dell‟istruzione;

curare la discussione abituando gli alunni non solo alla corretta turnazione

degli interventi, ma anche all‟ascolto attento di ciò che viene detto e alla

significatività dei discorsi;

dedicare particolare attenzione all‟ascolto selettivo coinvolgendo

assiduamente gli alunni in attività ad esso propedeutiche;

sostenere la motivazione alla lettura e alla scrittura non caricandole di

pesanti tecnicismi ma legandole il più possibile a situazioni d‟uso funzionale

reale e diretto;

ancorare le proposte ai bisogni di apprendimento/formazione, alle

motivazioni, agli interessi degli alunni;

rispettare e valorizzare le intelligenze, i ritmi, i tempi personali, gli stili cognitivi

di ogni alunno;

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47

rendere gli alunni protagonisti delle proprie competenze, attraverso

approcci di tipo cooperativo e metodologie di autovalutazione e

automonitoraggio;

tener conto della struttura delle discipline edella gradualità delle proposte;

attivare forme di conoscenza della realtà attraverso processi di

problematizzazione, rappresentazione, sistematizzazione;

avviare all‟analisi critica e alla comprensione di argomentazioni e discorsi

propri ed altrui, per dare significato alle esperienze;

costruire mappe di sintesi che raccolgano e mettano a confronto le

osservazioni e le scoperte fatte in ciascun ambito disciplinare;

sollecitare sempre la creatività personale del bambino nell‟approccio

conoscitivo e interpretativo della realtà.

realizzare percorsi in forma di laboratorio, incoraggiando la sperimentazione

e la progettualità, in modo che tutti siano impegnati in compiti e progetti

costruttivi e orientati al conseguimento di uno scopo comune.

Nel delineare il modello organizzativo si è tenuto conto della flessibilità

organizzativa e metodologico-didattica riconosciuta alla scuola dal D.P.R. 275/99

e delle Indicazioni per il curricolo, riaffermando:

- il carattere unitario e complesso della proposta formativa;

- l‟attenzione a non parcellizzare i saperi pur riconoscendo a ciascuna disciplina la

specificità a livello epistemologico e il diverso contributo a livello formativo;

- la consapevolezza degli intrecci profondi che legano, in una rete generativa, le

conoscenze ed esperienze realizzate nei diversi contesti (anche laboratoriali).

Molteplici sono i dispositivi didattici che arricchiscono gli stili di lavoro dei docenti e

degli alunni:

Aiuto reciproco

Lavoro di coppia ( insegnante/alunno, alunno/alunno)

Lavoro in piccolo gruppo (interno alla stessa classe, fra alunni di classi

parallele)

Lavoro in grandi gruppi ( due o più gruppi provenienti da varie classi).

METODI DI LAVORO

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48

a) conversazioni

conversazione occasionale su tutto ciò che può interessare, su un

episodio di attualità…

conversazione clinica, tendente a individuare le conoscenze e i

concetti spontanei degli alunni intorno a determinati problemi;

discussione finalizzata a chiarire informazioni, a illustrare aspetti

particolari di un problema o a motivare al lavoro;

discussione riassuntiva finalizzata alla sistemazione di esperienze e

informazioni raccolte in precedenza;

discussione orientata mediante domande proposte dall‟insegnante o

risposte suggerite dagli interventi degli alunni, ad analizzare e/o

comparare fatti e fenomeni;

discussione sistematica finalizzata a verbalizzare concetti, a definire

ipotesi, a sintetizzare l‟attività svolta.

b) lezioni

commento dell‟insegnante di cronache, racconti articoli, brani

letterari;

lettura guidata di testi proposti dall‟insegnante per problematizzare,

per integrare, per approfondire le attività precedentemente svolte;

esposizione finalizzata alla presentazione metodica di un elemento,

un fatto, un particolare testo, un‟attività specifica;

esposizione centrata alla messa in evidenza di una regola, di un

concetto, di una relazione, di un principio;

proiezione e commento di audiovisivi quali illustrazioni, diapositive,

film, lucidi, cartelloni.

c) esercitazioni

attività libere con materiali vari e scarsamente strutturati, volte alla

realizzazione di prodotti creativi;

manipolazione di materiali predisposti per la definizione di concetti;

esercizi di consolidamento e di memorizzazione di abilità strumentali,

di schemi operativi, di concetti e di relazioni;

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49

attività di applicazione a contenuti diversi di schemi operativi,

concetti, relazioni già conosciuti;

attività coordinate all’apprendimento, all’estensione o al

trasferimento di schemi operativi, concetti e relazioni già conosciuti;

attività ordinate a riprodurre vissuti per verbalizzare le proprie

esperienze;

attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre vissuti per mettersi

nei “panni degli altri”(role-play);

simulazioni e giochi in cui gli alunni, sulla base di vincoli e di

canovacci predisposti, sono orientati a comprendere relazioni di

vasta complessità.

La valutazione degli apprendimenti.

Il monitoraggio e la valutazione costituiscono un‟azione costante di osservazione e

controllo di un fenomeno nel corso del suo stesso evolversi, al fine di raccogliere

dati e informazioni utili per correggere, o confermare, i processi in atto per

migliorarne, se opportuno, gli esiti. Il monitoraggio non coincide con la

valutazione, se intesa in termini certificativi e sommativi, ma potrebbe essere

associata al concetto di valutazione formativa (applicata a fenomeni istituzionali),

cioè ad un controllo finalizzato al miglioramento.

Un controllo di questa natura (controllo di gestione), non è né preventivo né

successivo. Esso è finalizzato a individuare comportamenti positivi da incentivare o

promuovere, perché possano essere efficacemente raggiunti gli obiettivi prefissati.

In questa prospettiva “qualitativa” il monitoraggio si caratterizza soprattutto come

un processo di ricerca (indagine, diagnosi, check-up), di documentazione (e

quindi di memoria, di storicizzazione, di ricostruzione), ma anche di decisione.

In definitiva, il monitoraggio può diventare un tassello importante per strategie

“qualitative” di miglioramento e innovazione, ed in questo si può associare al

concetto di “autonomia di ricerca e di sviluppo” previsto dalla Legge 59/97”.

La valutazione è intesa come uno strumento che da un lato consente la

valorizzazione delle esperienze educative e dei progetti , dall‟altro

l‟individualizzazione delle possibilità di miglioramento dei servizi offerti.

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50

La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni, la

certificazione delle competenze e del comportamento è effettuata mediante

l‟attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. Nella scuola primaria è

illustrato anche con un giudizio analitico sul livello globale di maturazione

raggiunto dall‟alunno.

La valutazione è un atto dinamico di conoscenza. Rappresenta uno strumento di

crescita, ricerca, valorizzazione, consapevolezza e possibilità di miglioramento

continuo; contribuisce a costruire il futuro dell‟alunno; ha carattere provvisorio,

non stabilizza, non archivia. Accoglie e spinge in avanti, accompagna, pone

attenzione ai percorsi di apprendimento.

La valutazione degli apprendimenti si basa essenzialmente sulla determinazione di

conoscenze, abilità, traguardi, competenze. Le prove scritte e orali, saranno

quindi il più possibile varie e differenziate (scritte, orali, test, prove di

comprensione) per permettere a tutti di esprimere le proprie potenzialità.

La scuola manifesta particolare attenzione nei confronti del processo valutativo

ed auto valutativo offrendo modalità di recupero, con approfondimenti mirati, per

quegli alunni che presentano risultati non adeguati, attraverso una processualità

attiva e mediante il dialogo con la famiglia , nell‟ottica di un‟attenzione aperta

verso ciascuno, in particolare verso i soggetti più deboli, con difficoltà di

apprendimento, con disabilità e con attenzione alla multiculturalità.

Per conseguire gli obiettivi delineati nelle programmazioni didattiche delle diverse

discipline, nonchè nei Progetti Didattici trasversali, i docenti attivano metodologie

e strategie ritenute adeguate.

La verifica mira a distinguere precisamente il cosa esaminare e il come, ma una

buona “misurazione” in campo educativo non si limita a separare l‟elemento

oggetto di prova dagli altri. La valutazione in tal senso accoglie i risultati della

verifica MEDIANDOLI e prendendo in considerazione diversi fattori:

del livello di partenza di ciascun alunno;

delle modificazioni evidenziate nel processo di

insegnamento/apprendimento/ formazione;

della documentazione e dei prodotti realizzati;

della partecipazione;

dell‟autonomia;

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51

dell‟impegno e dell‟interesse manifestati;

del conseguimento delle conoscenze e delle abilità;

dell‟aspetto relazionale.

Nel campo della formazione scolastica, dunque, in base al TEMPO in cui la

valutazione deve essere compiuta e agli SCOPI della verifica (ovvero le particolari

finalità che con essa si vogliono perseguire), risulta adeguato e funzionale

distinguere i seguenti momenti valutativi, per ognuno dei quali sono individuate

una o più funzioni.

A. VALUTAZIONE INIZIALE (ad inizio anno scolastico)

Ha essenzialmente due scopi:

rilevare le conoscenze possedute dagli allievi all‟ingresso, per progettare

percorsi e pronosticare gli esiti;

rilevare il grado in cui sono posseduti i prerequisiti cognitivi e affettivo-

emozionali. Tutto ciò al fine di poter revisionare la programmazione

didattica ed attuare procedure che garantiscano in tutti gli allievi il possesso

dei pre-requisiti in questione.

Valutazione del possesso dei prerequisiti a livello disciplinare

Le prove iniziali mireranno a verificare il livello di padronanza dei prerequisiti

indispensabili per procedere nel percorso di apprendimento.

Tale attività di verifica sarà funzionale alla stesura di un profilo iniziale.

B. VALUTAZIONE FORMATIVA (in itinere)

VALUTAZIONE INIZIALE – ESPERIENZE COGNITIVE

PROFILO A PROFILO B PROFILO C

- Interessi vari

- Partecipazione

propositiva

- Molto motivato

ad apprendere

- Applicazione

autonoma

- Competenze

soddisfacenti

- Discreti interessi

- Partecipazione

discontinua

- Sollecitato ad

apprendere

- Applicazione

parzialmente

adeguata

- Competenze

sufficienti

- Poco interessato

- Partecipazione

scarsa

- Poco motivato

- Applicazione

disorganica

- Competenze non

conseguite

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52

Ha lo scopo di fornire un‟informazione costante circa il modo in cui i singoli allievi

accedono alle procedure di apprendimento. Tale informazione è importante per

corrispondere alle necessità di ciascun allievo differenziando, eventualmente, la

proposta didattica. Riguarda, dunque, l‟attività di insegnamento/apprendimento

nel suo dispiegarsi.

I suoi risultati sono finalizzati a fornire elementi operativi per i successivi interventi

didattici.

C. VALUTAZIONE INTERMEDIA (a conclusione delle Unità di Apprendimento)

Con la finalità di compiere un‟azione di revisione parziale della programmazione

didattica, per meglio calibrare i successivi interventi.

D. VALUTAZIONE SOMMATIVA (quadrimestrale)

Ha diversi scopi:

esprimere un giudizio complessivo sugli apprendimenti conseguiti da ciascun

allievo;

effettuare un‟analisi complessiva della qualità delle scelte didattiche compiute.

Le prove di verifica sono concordate dai docenti dell‟interclasse di ogni singola

disciplina.

Si specifica che le prove degli apprendimenti strumentali devono essere

documentate da produzioni scritte, per le quali saranno indicate le competenze

da valutare evidenziando i parametri secondo cui una prova si ritiene superata.

Tutte le altre discipline saranno valutate attraverso colloqui orali, i cui esiti verranno

registrati nell‟apposita griglia del Giornale dell‟insegnante. Per la valutazione del

livello di acquisizione delle competenze si utilizzeranno i criteri delineati per la

valutazione iniziale, che di seguito vengono ulteriormente delineati:

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53

SCALA VALUTATIVA

PROVE SCRITTE, PRATICHE E

GRAFICHE

PROVE ORALI

PROVA SUPERATA Produzione o esecuzione

completa, senza gravi

errori, ricca e chiara nei

contenuti.

Esposizione chiara,

sicura, pertinente con

collegamenti logici e/o

personali.

PROVA PARZIALMENTE

SUPERATA

Produzione o esecuzione

semplice con qualche

errore grave, essenziale nei

contenuti.

Esposizione meccanica,

a volte frammentaria

con difficoltà nei

collegamenti e nessi

logici.

PROVA NON SUPERATA Produzione o esecuzione

incompleta con gravi

errori, povera e imprecisa

nei contenuti.

Esposizione stentata,

molto frammentaria con

gravi difficoltà nei

collegamenti e nessi

logici.

Nel documento di valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli

alunni la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed

illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto

dall'alunno.

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54

La valutazione è espressa in livelli che indicano il grado di competenze raggiunto.

Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del

principio della libertà d‟insegnamento, si definiscono i seguenti criteri:

prove d‟ingresso e d‟uscita omogenee (sono esclusi gli alunni diversamente abili);

almeno 2 prove scritte di italiano e di matematica per quadrimestre;

almeno 2 prove orali/pratiche per le restanti discipline per quadrimestre.

VOTO 10

Competenza

pienamente

raggiunta

VOTO 9

Competenza

pienamente

raggiunta

VOTO 8

Competenza

significativam

ente

raggiunta

VOTO 7

Competenza

globalmente

raggiunta

VOTO 6

Competenza

parzialmente

raggiunta

VOTO 5

Competenza

non raggiunta

Autonomia

completa.

Prontezza

di intuizione.

Sicurezza

nella

progettazione

ed

esecuzione.

Possesso di

abilità meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazione

personale) in

situazioni

nuove e

complesse.

Lessico

specifico delle

discipline.

Autonomia

completa.

Sicurezza

nell‟

esecuzione.

Possesso di

abilità meta

cognitive

(capacità di

analisi, di sintesi

e di

rielaborazione

personale) in

situazioni

complesse.

Lessico

specifico delle

discipline.

Autonomia

completa.

Correttezz

a nell‟

esecuzione.

Possesso di

abilità meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazione

personale) in

situazioni

nuove.

Lessico

specifico

delle

discipline.

Autonomia

accettabile.

Correttezz

a nell‟

esecuzione di

attività note.

Possesso di

abilità meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazione

personale) in

situazioni

conosciute.

Lessico

specifico

delle

discipline,

essenziale.

Minima

autonomia.

Correttezz

a nell‟

esecuzione di

attività

semplici.

Possesso di

abilità meta

cognitive

(capacità di

analisi, di

sintesi e di

rielaborazione

personale) in

situazioni simili.

Lessico

specifico

delle

discipline,

poco

adeguato.

Limitata

autonomia.

Correttezz

a nell‟

esecuzione di

attività

guidate.

Lessico

specifico

delle

discipline, in

via

d‟acquisizione

.

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55

A tal fine il Curricolo d‟Istituto rimane il punto di riferimento per la costruzione di

percorsi alternativi di recupero.

Per una maggiore trasparenza nella valutazione delle suddette prove occorre:

esplicitare sempre gli obiettivi, le abilità e i criteri da/e per valutare per accrescere

anche il processo di autovalutazione;

non esprimere mai giudizi svalutativi.

Si valuta il processo sempre rispetto alla situazione di partenza.

Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento, espressa con un giudizio sintetico nella scuola

primaria, completa il giudizio sulla rilevazione dei progressi nell‟apprendimento e

nello sviluppo personale e sociale dell‟alunno. Pertanto, il comportamento è un

aspetto importante da tenere in considerazione ai fini della valutazione.

Il non sufficiente in condotta si fonda su una valutazione complessivamente

negativa dei seguenti indicatori:

rispetta le regole della classe:

durante l‟attività didattica non sta seduto composto ed in silenzio, disturba

volontariamente (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento

documentati);

rispetta l’ambiente:

non rispetta il materiale comune, personale e degli altri (sono esclusi gli alunni con

disturbi del comportamento documentati);

rispetta sé e gli altri:

non rispetta la figura del docente e degli adulti che frequentano l‟ambiente

scolastico (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);

non controlla la propria aggressività fisica e verbale in ogni momento scolastico

(sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);

partecipa alle attività:

non partecipa in alcun modo alle attività, anche dopo aver attivato tutte le

strategie (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati).

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56

STRUMENTI

Per realizzare la valutazione saranno utilizzati molteplici strumenti:

a) l’osservazione l‟esame in forma attenta dei processi di formazione degli

allievi, tanto in aula come fuori di essa;

b) l’intervista il colloquio che segue uno schema prestabilito e permette di

centrarsi su determinati aspetti.

c) il questionario l‟applicazione di una successione di domande al fine di

ottenere informazioni su un determinato problema, tema o situazione;

d) il colloquio dialogo tra diverse persone in relazione a un tema

predeterminato, nel quale chiunque può essere emittente o ricevente;

e) i lavori degli allievi tutte le attività, compiti, esercizi, progetti, saggi, prove

scritte a tema assegnato, prove a libro aperto, biografie di lavoro che gli

alunni realizzano in forma individuale o in gruppo, in aula o fuori di essa.

CARATTERISTICHE

La valutazione dovrà necessariamente essere:

continua: realizzarsi in modo permanente;

integrale: tener conto di tutti gli aspetti e delle diverse dimensioni

dell‟individuo;

sistematica: essere organizzata in relazione con gli scopi dell‟educazione;

flessibile: essere in accordo con i ritmi di sviluppo dell‟individuo;

interpretativa: cercare di comprendere il significato dei processi e dei

risultati e non solo la loro evidenza finale.

La valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello

studente e rappresenta un momento educativo di riflessione, essa permette alla

famiglia e all‟alunno di elaborare e comprendere il valore formativo della

scuola,condividere il principio della legalità e del senso civico al fine di favorire la

crescita di un soggetto-cittadino impegnato nella realizzazione dell‟interesse

generale della collettività in un mondo sempre più complesso.

La scuola come luogo di socializzazione

• Chiarezza della comunicazione tra le varie componenti dell‟Istituto (dirigenza,

docenti, uffici, famiglie).

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• Accoglienza degli alunni e delle loro famiglie nel loro percorso all‟interno

dell‟Istituto.

• Collaborazione e partecipazione ad iniziative concordate con il territorio.

• Integrazione degli alunni in difficoltà, diversamente abili, stranieri.

La scuola come luogo professionale

• Qualità del confronto collegiale.

• Valorizzazione delle competenze professionali presenti.

• Attività di formazione e aggiornamento in servizio.

• Documentazione e diffusione delle esperienze educative- didattiche realizzate.

Integrazione degli alunni diversamente abili.

La Scuola garantisce la formazione integrale dell‟alunno nel pieno rispetto delle

diversità rispondendo ai bisogni del singolo; promuove il successo formativo, la sua

integrazione intesa come partecipazione piena ed attiva alla vita della comunità,

in attuazione ai principi enunciati dalla Costituzione e dalla legge 104/92.

Tale obiettivo è raggiungibile soltanto con la collaborazione di tutti gli Operatori e

la condivisione delle problematiche e delle potenzialità dell‟alunno. Per favorire

l‟integrazione l‟Insegnante di Sostegno rappresenta il referente del complessivo

progetto di lavoro con l‟alunno disabile e costituisce il punto di riferimento per i

genitori e per gli operatori specialisti del territorio. Si occupa, pertanto, della

raccolta delle informazioni relative all‟alunno, crea reti di relazioni tra insegnanti,

ASL, famiglia e territorio, organizza il fascicolo personale dell‟alunno con il

contributo dei colleghi, coordina la stesura del PDF e del PEI in collaborazione con i

docenti curricolari.

Per affrontare il problema dell‟integrazione la scuola attua un modello

organizzativo-didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro.

Continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:

• Favorire l‟inserimento nel nuovo ambiente;

• favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni;

• mantenere la propria autostima;

• consentire ai nuovi docenti l‟impostazione e l‟avvio di un Piano Educativo

Individualizzato;

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• contribuire alla realizzazione di un “Progetto di vita”.

Avvio di progetti che a livello di classe o di piccolo gruppo coinvolgono gli alunni in

difficoltà e di loro compagni per:

• Sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri;

• favorire l‟autonomia personale;

• promuovere la creatività.

Utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche per:

• Facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali;

• accrescere l‟efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.

Per favorire lo sviluppo delle potenzialità dell‟alunno ed agevolarne gli

apprendimenti la Scuola propone alcune “buone prassi”:

• Privilegiare l‟attività didattica in classe senza escludere al bisogno momenti

didattici individualizzati o in piccolo gruppo;

• gratificare gli alunni portatori di handicap utilizzando un lessico selezionato che

non evidenzi diversità e difficoltà, mettendo in risalto le abilità;

• coinvolgere gli alunni valorizzandone le competenze;

• attribuire compiti differenziati o semplificati, comunicandoli individualmente

all‟alunno con strategie specifiche.

Particolare attenzione si ha anche per alunni con certificazione di Disturbi Specifici

dell‟Apprendimento (DSA) quali:

Disgrafia: Difficoltà a livello grafo-esecutivo; riguarda la riproduzione dei segni

alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare.

Dislessia: Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola.

Disortografia: Difficoltà ortografica nello scrivere le parole usando tutti i segni

alfabetici e a collocarli nel posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche.

Discalculia: Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

Disprassia: Difficoltà di compiere movimenti coordinati sequenzialmente tra loro, in

funzione di uno scopo.

Disnomia: Difficoltà di richiamare alla memoria la parola corretta quando è

necessaria.

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59

La normativa viene incontro al problema dall‟anno scolastico 2010-2011 con la

Legge 8 ottobre 2010, n° 170 “Norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico” (G.U. n. 244 del 18/10/2010) e delle seguenti

disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) 170/2010.

Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di

Apprendimento occorre che l‟intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è

necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni,

docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e

psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,

dispensativi).

Occorre che l‟intervento in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato

già nella scuola dell‟infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei

prerequisiti dell‟apprendimento della letto-scrittura; nella scuola primaria si può

prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che

consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-

scrittura.

La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento

clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l‟attuazione di

buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA.

In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di

formazione sui DSA, che coinvolgano tutto il corpo docente.

Per aiutare gli alunni, la Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi:

- creare un percorso didattico personalizzato (P:D:P: piano didattico

personalizzato);

- individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli

alunni;

- utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;

- collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a

casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le

interrogazioni, la riduzione dei compiti…);

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60

- valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò

che esprime l‟impegno dell‟alunno e le conoscenze effettivamente

acquisite.

Per gli alunni con DSA le finalità fondamentali saranno:

- creazione di un contesto concorde nell‟offrire comprensione;

- aiuto mirato per aumentare i successi scolastici;

- sviluppo delle competenze;

- rapporto proficuo con lo studio, con la Scuola e con i vari contesti.

Per gli alunni con DSA gli obiettivi fondamentali saranno:

- condividere la responsabilità educativa con la famiglia;

- documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche;

- favorire la comunicazione efficace tra i diversi ordini di scuola;

- riflettere sull‟importanza dell‟osservazione sistemica dei processi di

apprendimento dell‟alunno;

- ripensare le pratiche didattiche per migliorarle;

- creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per

l‟apprendimento che favoriscano la curiosità intellettiva e dove sia presente

un clima emozionale positivo.

Sarà cura della scuola realizzare processi di monitoraggio dell‟apprendimento

strumentale della lettura, scrittura e calcolo, utilizzando adeguati strumenti di

verifica e osservazione attente che possano fornire informazioni specifiche sul

livello di acquisizione e di automatizzazione raggiunto da ogni alunno in queste

abilità strumentali di base.

La valutazione deve essere coerente con gli obiettivi stabiliti nel PDP e deve essere

personalizzata tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo, del

punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad

esempio, in fase di correzione degli elaborati degli alunni tener conto

dell‟influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione,

ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie

e generali come da normativa (L. 170 dell‟8 ottobre 2010).

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61

Conoscendo le caratteristiche dei DSA, è opportuno che le verifiche tengano

conto di specifiche modalità da mettere in atto che determinano le condizioni

ottimali per l‟espletamento della prestazione da valutare.

La continuità nella scuola primaria

La continuità verticale ed orizzontale è essenziale per la costituzione di una

“comunità educante”, pertanto si intendono sviluppare una serie di azioni che

consentono di accogliere gli alunni nel momento in cui entrano nella nostra scuola,

di seguire il loro percorso formativo e di accompagnarli nel passaggio al grado di

istruzione successivo.

La continuità viene considerata non soltanto in un‟ottica didattica, ma anche nel

senso di conoscenza, collaborazione e condivisione con l‟extrascuola, a partire

dalle famiglie per arrivare alle diverse realtà territoriali, istituzionali e non. Essa si

manifesta attraverso una unicità di obiettivi educativi, didattici e metodologie

condivise.

OBIETTIVI EDUCATIVI

Garantire il diritto del bambino e dell‟adolescente ad un percorso formativo

organico e completo.

Sviluppare l‟identità dell‟alunno attraverso un percorso armonico e

multidimensionale, nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse Istituzioni scolastiche

dalla scuola dell‟Infanzia, alla Primaria ,alla scuola secondaria di Primo Grado.

Favorire un confronto reale sul significato di “continuità” tra le diverse Istituzioni

della scuola (Infanzia, primaria, secondaria di primo grado) presenti all‟interno

dell‟Istituto Comprensivo e con altre strutture scolastiche.

OBIETTIVI DIDATTICI

Costruzione di un clima di amicizia e di attesa positiva nei confronti del passaggio

scolastico.

Attenzione allo sviluppo armonico dell‟alunno attraverso i cambiamenti che

avvengono nel tempo.

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62

METODOLOGIE

Dipartimento di accompagnamento

Incontri tra gli insegnanti coinvolti tra i vari ordini di scuola.

Incontri tra insegnanti della scuola Secondaria di primo grado, in particolare per la

formazione delle classi prime, attraverso l‟elaborazione di tutte le informazioni

raccolte e la valutazione delle esigenze espresse dalle famiglie all‟atto

dell‟iscrizione.

Incontri tra bambini e ragazzi dei diversi ordini di scuola.

Incontri genitori – insegnanti.

Partecipazione a progetti comuni (Orientamento, feste, accoglienza, ecc.).

Attività integrative

Per tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli in situazione di svantaggio,

vengono messe in atto, talvolta in orario extrascolastico, particolari strategie atte a

favorire l‟integrazione, il recupero e il potenziamento:

-corsi di informatica;

-laboratori scientifici;

-visite guidate e viaggi d‟istruzione programmati in stretto rapporto con l‟azione

didattica;

-partecipazione a concorsi, gare e manifestazioni con valenza formativa e

didattica.

I PROGETTI

I progetti dell‟Istituto costituiscono uno strumento di potenziamento delle attività

curricolari, di sviluppo di tematiche particolarmente rilevanti sotto il profilo

educativo, di proposte didattiche e formative aggiuntive per gli alunni, i docenti e

le famiglie.

Tutti i progetti proposti ed approvati si inseriscono in alcune grandi aree di

intervento ritenute dal Collegio Docenti particolarmente significative dal punto di

vista didattico ed educativo ed in sintonia con gli indirizzi generali deliberati dal

Consiglio d‟Istituto.

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63

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO:

Profilo educativo, culturale e professionale dell‟ alunno

Alla fine del primo ciclo di istruzione i ragazzi, grazie ad un adeguato sviluppo della

personalità, sono ritenuti competenti quando utilizzano conoscenze ed abilità

apprese relativamente agli aspetti della a)sfera socio-affettiva, b)agli strumenti

culturali e c) alle capacità meta cognitive.

a) Aspetto socio-affettivo:

prendere coscienza della dinamica che porta all‟affermazione della propria

identità;

gestire l‟irrequietezza emotiva ed intellettuale attraverso il confronto tra

coetanei ed adulti per acquisire maggiore sicurezza di sé, fiducia ed

autostima;

prendere coscienza di sé e della propria collocazione nel mondo;

elaborare un‟ipotesi che tenga conto del percorso umano e scolastico

finora intervenuto arricchendolo con una realistica progettualità;

prendere coscienza delle proprie capacità ed attitudini anche attraverso

l‟autovalutazione;

dare e richiedere riconoscimento ai risultati concreti del proprio lavoro;

interagire correttamente con gli altri nel rispetto della propria ed altrui

personalità.

b) Strumenti culturali:

Ambito linguistico- espressivo (italiano, inglese, francese):

- conoscere e utilizzare tecniche differenziate di lettura silenziosa e ad

alta voce;

- padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono una

comunicazione funzionale;

- capire messaggi orali e visivi intendendone gli aspetti impliciti;

- produrre testi orali e scritti anche con l‟utilizzo delle nuove tecnologie;

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64

- conoscere la natura e la funzione delle singole parole e della struttura

della frase semplice e complessa, per percepire come una frase

produca un significato e lo configuri comunicativamente;

- individuare e spiegare le principali caratteristiche linguistiche e

comunicative di testi diversi;

- servirsi dei principali strumenti di consultazione anche quelli offerti

dalle nuove tecnologie;

- conoscere gli aspetti storico-evolutivi della lingua italiana;

- sviluppare il gusto estetico;

Ambito antropologico (storia, geografia, religione):

- essere consapevoli delle radici storiche che ci legano al mondo

classico;

- orientarsi nel tempo, operando confronti costruttivi tra realtà storiche

diverse;

- collocare, nella consapevolezza della propria identità nazionale, i

tratti spaziali e temporali;

- orientarsi nello spazio;

- operare confronti tra realtà geografiche diverse anche con l‟utilizzo

delle nuove tecnologie;

- collocare nelle diverse realtà i tratti spaziali e temporali dell‟identità

nazionale e regionale;

- operare confronti tra civiltà europee e quelle del mondo;

- realizzare attività di gruppo (giochi sportivi, esecuzioni musicali,

ecc…);

- per favorire la conoscenza e l‟incontro con culture ed esperienze

diverse

- analizzare Regolamenti (di un gioco, d‟Istituto…), valutandone i

principi ed attivare, eventualmente, le procedure necessarie per

modificarli;

- Individuare e spiegare varie forme di governo;

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

65

- identificare situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo/regressione,

cooperazione/individualismo, rispetto/violazione dei diritti umani;

- impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà;

- essere consapevoli delle radici storico-giuridiche, linguistico - letterarie

e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico – cristiano;

- avvertire la differenza tra bene e male ed essere in grado di orientarsi

nelle scelte di vita;

Ambito logico matematico:

- contare, eseguire operazioni aritmetiche, mentalmente e con vari

strumenti di calcolo;

- individuare e risolvere problemi di vario genere analizzando la

situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in

forma scritta il procedimento eseguito, mantenendo il controllo sia sul

procedimento risolutivo, sia sui risultati;

- confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli

consentono di passare da un problema specifico ad una classe di

problemi.

Ambito scientifico:

- sviluppare atteggiamenti di curiosità e rispetto della realtà naturale;

- affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico

che nell‟esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni

ambientali o sperimentali controllati; pensare e interagire per relazioni

e analogie;

Le educazioni:

tecnologia/informatica :

- rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi:

disegno, descrizione simboli, tabelle, grafici e simulazioni;

- utilizzare strumenti informatici;

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66

- individuare e spiegare semplici sistemi tecnici;

- esercitare diverse abilità manuali e laboratoriali;

arte e immagine :

- valorizzare e potenziare le capacità creative/espressive/estetiche

fornendo strumenti per conoscere e comprendere la realtà.

musica :

- acquisire, sviluppare ed approfondire conoscenze ed abilità per

consentire una crescita armonica dell‟adolescente.

scienze motorie :

- acquisire competenze nelle conoscenze e nelle abilità per un

equilibrio ed armonico sviluppo del proprio corpo in termini di

dignità e di rispetto.

c) Capacità metacognitive (operazioni mentali e metodo di studio):

saper memorizzare

saper individuare e spiegare

saper codificare e decodificare

saper mettersi in relazione

saper analizzare e valutare

saper sintetizzare

Progettazione didattica

La progettazione didattica procede attraverso :

una diversa articolazione e organizzazione del complesso dei percorsi

costitutivi il processo formativo, in termini quantitativi e qualitativi ( Piani di

Studio Personalizzati.) ;

la composizione dei gruppi classe ( omogenei ed eterogenei),

la distribuzione delle risorse professionali in organico

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

67

le relazioni tra le discipline, in un quadro complessivo unitario della

progressione del processo formativo ( trasversalità dei saperi).

L‟attività didattica si attua attraverso i Piani di Studio Personalizzati, elaborati dai

docenti di ogni disciplina e sono formati dall‟insieme delle unità di

apprendimento. Essi derivano :

dalla progettazione iniziale delle unità di apprendimento preparate dai

docenti ;

dalla loro esecuzione che tiene conto degli adattamenti che si renderanno

necessari durante l‟attività didattica e comprendono le modalità per

verificare e valutare le competenze.

Gli obiettivi formativi sono stati organizzati per competenze alla luce delle

Indicazioni Nazionali; sono da intendersi come profili in uscita per il triennio della

Scuola Secondaria di Primo Grado.

L‟organizzazione del percorso formativo di ogni alunno avrà come fine il

potenziamento di ciascuno in relazione alla sua peculiare condizione, alle

esperienze di apprendimento pregresse e a quanto mantenuto.

L‟indagine sulla situazione iniziale avviene attraverso una serie di osservazioni

sistematiche per verificare il livello di padronanza di conoscenze e abilità relative

alle esperienze pregresse. I risultati ottenuti, che saranno il punto di partenza per

l‟elaborazione dei Piani di Studio Personalizzati; delineeranno una suddivisione

della classe in gruppi omogenei e/o eterogenei che darà luogo ad interventi

miranti al recupero e allo sviluppo di quelle conoscenze ed abilità che

produrranno le competenze individuali secondo gli standard di apprendimento e

formativi. Periodicamente si avrà cura di ridefinire i gruppi di livello e di

conseguenza le attività e gli interventi da effettuare nel rispetto dei tempi e dei

modi di ciascun alunno.

Percorsi con integrazioni ( diversamente abili )

La presenza di alunni con diversa tipologia di handicap (fisico e/o psichico) a

diversi livelli di gravità (lieve, medio, grave) è affrontata con la presenza di

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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insegnanti di sostegno, progetti di intervento attuati dai docenti dell‟Istituto,

supporti educativi da parte del Comune. Sulla base della certificazione

diagnostica vengono individuate aree di intervento specifiche ed elaborati

percorsi individualizzati di apprendimento, in modo tale da garantire esperienze di

apprendimento lungo l'intero arco della giornata scolastica, con opportune

calibrature di orari, contenuti disciplinari, obiettivi, uso di supporti informatici

(computer portatili), percorsi formativi integrati .

Percorsi dell’apprendimento

L‟Organizzazione dei Percorsi e quindi dell‟insegnamento si sostanzia e sviluppa nei

seguenti ambiti:

Le Discipline

Sono rappresentate dalle varie materie di studio e dalle attività

d‟insegnamento ad esse connesse; esse sono finalizzate al raggiungimento

delle competenze previste a conclusione del primo ciclo.

I Laboratori

Rappresentano le situazioni di apprendimento di tipo disciplinare o

multidisciplinare che impegnano conoscenze e abilità specifiche in compiti

unitari e significativi per gli alunni, in una dimensione operativa, progettuale

e cooperativa.

Cittadinanza e Costituzione

Nell‟ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale, al fine di far

maturare negli alunni un più consapevole e corretto comportamento

sociale e civile, verrà affrontato e approfondito lo studio della Costituzione

Italiana.( D.L 1/9/08, n. 137)

Gli Apprendimenti

La finalità primaria della didattica non è più quella di rendere possibile

“l‟esplorazione dei saperi disciplinari”, in modo uniforme ed omogeneo per

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

69

tutti gli alunni, ma quella di promuovere occasioni di apprendimento

diversificate, così da trasformare le conoscenze e abilità di ciascuno nelle

sue “competenze” .

Le Istituzioni Scolastiche, partendo dall‟esplorazione delle conoscenze e

abilità degli allievi e nel rispetto dell'autonomia didattica, devono

trasformare gli Obiettivi di Apprendimento in Competenze Personali, che

devono essere certificate. Tutte le discipline articolano i propri “saperi”

(conoscenze e abilità) negli Obiettivi di Apprendimento e concorrono,

mediante l‟elaborazione del Piano di Studio Personalizzato (P.S.P.), alla

formazione dell‟Individuo.

Strategie didattiche

Per gli allievi iscritti alle classi prime all‟inizio dell‟anno scolastico, dopo una fase di

inserimento e di accoglienza, verranno somministrati dei test di Italiano,

Matematica e Inglese per accertare il possesso dei prerequisiti richiesti nelle

rispettive aree disciplinari. Dopo la raccolta e la tabulazione dei risultati si

procederà nei vari Consigli di classe all‟individuazione di gruppi di livello con i quali

lavorare per il superamento dei dislivelli di preparazione e quindi procedere alla

programmazione annuale.

Tecnologie didattiche

Le tecnologie didattiche e quelle multimediali, di cui l‟Istituto è dotato,

rappresentano elementi di innovazione presenti già da alcuni anni, ma in continua

evoluzione, che possono favorire il miglioramento dell‟efficacia dei processi di

insegnamento, la realizzazione dei processi di insegnamento in condizioni di pari

opportunità per gli allievi e la sperimentazione del loro funzionamento e delle loro

potenzialità con scopi di formazione di base, di arricchimento e di creatività.

Credendo fermamente nell‟utilità delle tecnologie didattiche, sono state installate

due LIM nell‟a.s. 2009/2010 e una terza nel 2010/2011, che completano due

avanzatissimi laboratori linguistici ed uno di informatica. È una lavagna elettronica,

sulla cui superficie si può scrivere, disegnare, tracciare segni, spostare oggetti e

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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permette ad insegnanti e ragazzi di partecipare in modo interattivo alle attività

proiettate su di essa da un videoproiettore connesso al computer.

La LIM è uno strumento è uno strumento versatile, adatto a tutte le discipline e ai

diversi livelli scolastici;

è di supporto all'esposizione del docente;

influisce positivamente sull'attenzione, la motivazione ed il coinvolgimento

degli studenti;

la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo

interattivo/dimostrativo, cooperativo, oltre che per la didattica frontale; per

condurre attività collaborative e laboratoriali, per svolgere interrogazioni,

per la ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati

realizzati dagli studenti;

può contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la

partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti

multimediali (fogli di testo, schemi, immagini, diagrammi, siti web,

animazioni, file audio, software didattici, programmi di presentazione, video)

nella didattica;

incrementa la velocità di apprendimento.

La Lim è un‟innovazione tecnologica di grande valore che influenza

positivamente il lavoro del discente e del docente, poiché favorisce:

la comprensione e la memorizzazione attraverso la possibilità di richiamo e

ripasso;

la riflessione dei docenti sulle metodologie impiegate e l'organizzazione

delle attività didattiche;

le strategie per la personalizzazione e l'inclusione;

il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti

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Il diritto all’educazione/istruzione per gli studenti disabili

Il riferimento necessario per inquadrare il diritto all‟educazione e all‟istruzione degli

alunni diversamente abili è la legge n. 104 del 1992.

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 12, commi 5-6-7-8-

Diritto all'educazione e all'istruzione per i minori handicappati

5. “All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione

della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo

dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo

individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la

collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità

sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato

della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico

individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo

indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in

rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e

le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute,

sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte

culturali della persona handicappata.

6. Alla elaborazione del profilo dinamico-funzionale iniziale seguono, con il concorso

degli operatori delle unità sanitarie locali, della scuola e delle famiglie, verifiche per

controllare gli effetti dei diversi interventi e l'influenza esercitata dall'ambiente

scolastico.

7. I compiti attribuiti alle unità sanitarie locali dai commi 5 e 6 sono svolti secondo le

modalità indicate con apposito atto di indirizzo e coordinamento emanato ai sensi

dell'art. 5 , primo comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833.

8. Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione della scuola materna,

della scuola elementare e della scuola media e durante il corso di istruzione

secondaria superiore.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 13, commi 3-6-

Integrazione Scolastica

3. “Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del

Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 , e successive modificazioni,

l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione

personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di

sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati.

6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui

operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei

consigli di classe e dei collegi dei docenti.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 15 comma 2-

Gruppi Di Lavoro Per L'integrazione Scolastica

2. “Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondo

grado sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori

dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative

e di integrazione predisposte dal piano educativo.”

Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 16, commi 1-2-3-4-

Valutazione del rendimento e prove d'esame

1. “Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato,

sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati

adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state

svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune

discipline.

2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di

cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee

a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di

apprendimento iniziali.

3. Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni handicappati

sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove

scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.

4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del

rendimento scolastico con l'uso degli ausili loro necessari.”

Costituzione del gruppo di lavoro d’istituto (G L H)

Il Dirigente Scolastico visto l‟art. 15 comma 2 della Legge 05/02/1992 n. 104

relativo alla Costituzione del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G.L.H.I) con il compito di

collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal Piano

Educativo Individualizzato (P.E.I) dei singoli alunni disabili e sentito il Consiglio

d‟Istituto ed il Collegio dei docenti dispone composizione e i compiti del GLHI. Il

Gruppo è costituito da:

Dirigente Scolastico o persona da questi delegata

Rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curriculari

Rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni

Rappresentanti delle ASL

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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Rappresentanti degli Enti Locali

Rappresentanti delle Associazioni e/o di familiari dei ragazzi con disabili

Il GLHI presiede alla programmazione generale dell‟integrazione scolastica ed ha il

compito di:

1. analizzare la situazione complessiva nell‟ambito dell‟Istituto: numero alunni,

tipologia deficit, tipologia handicap, classi coinvolte;

2. monitorare le risorse disponibili a livello umano e materiale;

3. predisporre un calendario per gli incontri con gli operatori;

4. sanitari per la stesura del PEI e del PDF;

5. verificare periodicamente gli interventi a livello di Istituto;

6. formulare proposte di aggiornamento e formazione per i docenti impegnati

nei PEI.

Al GLHI spettano i compiti di presiede alla programmazione generale

dell‟integrazione scolastica nella scuola da considerare parte integrante del POF

e di curare i rapporti con gli Enti Locali, con le Istituzionali e con le associazioni

delle persone disabili.

Per quanto attiene alla composizione del GLHO sono costituiti tanti GLHO quanti

sono gli alunni disabili frequentanti l‟Istituto. Ogni gruppo è così composto:

Dirigente Scolastico o persona da questo delegata

Consiglio di classe

Insegnante di sostegno

Rappresentante dell‟ASL (e/o dell‟ente privato referente )

Familiari dell‟alunno disabile

Esperto richiesto dalla famiglia e /o dall‟Associazione di cui fanno parte

COMPITI GLHO: predispone il PEI (Piano Educativo Individualizzato) e il PDF (Profilo

Dinamico Funzionale) dei singoli alunni disabili e ne verifica l‟attuazione e

l‟efficacia nell‟intervento scolastico. Il GLHI è convocato dal Dirigente Scolastico

nella fase iniziale ed al termine dell‟anno scolastico e ogni volta che venga

ritenuto necessario per lo svolgimento dei compiti istituzionali.

Le modalità di funzionamento di tale gruppo, per quanto compatibili, sono quelle

previste per gli organi collegiali scolastici.

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

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Il GLHI ha durata permanente e può essere integrato e/o modificato con specifico

atto del Dirigente Scolastico.

Organigramma delle attività di sostegno

in continuità con la scuola di provenienza

Orientamento con gli istituti superiori

Accoglienza ed

inserimento nelle

classi prime

Incontro con le

maestre delle V

classi elementari

Scheda di

valutazione finale

V elementare

Somministrazione

prove di ingresso

idonee

Diagnosi

funzionale esistente

Programmazione

educativo-didattica

individualizzata

(PEI )

Contatti

preliminari

finalizzati

preiscrizioni

Conoscenza

percorsi didattici

attivati

Aggiornamento

diagnosi funzionale

Compilazione

modello H BIS

Profilo

dinamico

funzionale

(PDF )

PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari

75

Il PEI

Struttura

Viene sviluppato attraverso una Programmazione: EDUCATIVA

FORMATIVA

DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI ACQUISIZIONE DI

EDUCATIVA SOCIORELAZIONALI COMPORTAMENTI

FORMATIVA METACOGNITIVI CAPACITA'

DIDATTICA MONOCOGNITIVI COMPETENZE

Obiettivi specifici per aree di appartenenza

AREA SOCIO-AFFETTIVA E

RELAZIONALE

AREA METACOGNITIVA AREA COGNITIVA

Autonomia

Comunicazione

Relazione

Comportamento

Imitazione

Attenzione

Memoria

Schema Corporeo

Coordinazione Grosso e

Fino-Motoria

Cordinazione Oculo-

Manuale

Discriminazione Visiva,

Uditiva, Tattile

Orientamento Spaziale

Orientamento Temporale

Grafismo

Area Linguistico Espressiva

Area Logico-Matematica

Area Artistico-Manipolativa

Tempi del PEI

1° Bimestre: Conoscenza dell'alunno attraverso: - diagnosi funzionale

- scheda di trasmissione

- colloquio genitori

- somministrazione test d'ingresso

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Entro il 30 Novembre: - Riunione collegiale Genitori, Gruppo della

scuola e Unità Multidisciplinare

- Redazione del PEI

In Corso d'anno - Osservazione sistematica

- Modifica e/o Rimodulazione del PEI

Gli strumenti di registrazione del PEI sono i seguenti:

● Registro Personale del docente di sostegno

● Registro on line dei docenti curriculari

● Registro di classe

● Verifiche in itinere

● Verifiche sommative

Il curricolo prevede la frequenza di vari laboratori: informatico, tecnologico-

scientifico, linguistico e di scienze motorie, nonché l‟attivazione dei progetti in

continuità e di quello di orientamento. A tali attività gli alunni diversamente abili

partecipano con la classe di appartenenza o per piccoli gruppi ma ciascuno con

tempi e attività consoni alle proprie capacità; i laboratori rappresentano un

contesto privilegiato per il conseguimento degli obiettivi meta-cognitivi e socio-

relazionali per essi programmati.

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Quest‟area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse,

viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali BES.

Vi sono comprese cinque grandi sotto-categorie di alunni:

•alunni disabili ( legge 104/92);

•alunni con DSA (L. 170);

•alunni con svantaggio socio-culturale;

•alunni con disturbi evolutivi dello sviluppo;

•alunni stranieri.

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Solo gli alunni diversamente abili certificati ai sensi dalla legge 104/92 hanno diritto

alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, compreso

l‟insegnante di sostegno.

Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono i deficit del linguaggio, delle abilità

non verbali, della coordinazione motoria, dell‟attenzione e dell‟iperattività,

quest‟ultimi definiti con l‟acronimo A.D.H.D., Attention Deficit Hyperactivity

Disorder.

Redigere un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con

bisogni educativi speciali, diventa necessario come strumento di lavoro in itinere

per gli insegnanti ma che abbia anche la funzione di documentare alle famiglie le

strategie di intervento programmate.

Con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall‟esame della

documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di

carattere psicopedagogico e didattico, le scuole possono avvalersi per tutti gli

alunni con bisogni educativi speciali, degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM

5669/2011).

Fondamentale è anche la necessità di adottare una didattica inclusiva più che

una didattica speciale che sia comune per tutti gli alunni.

Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali

le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di

apprendimento.

In particolare per quanto concerne l‟insegnamento delle lingue straniere è

indispensabile l‟uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione

verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove

risulti utile, la possibilità dell‟esonero.

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Curricoli

L‟organizzazione educativa e didattica è l‟anello di congiunzione tra il P.O.F. e la

sua concreta realizzazione. E‟ il sistema di regole e strumenti che governano lo

svolgersi quotidiano del lavoro didattico. E‟ una organizzazione che deve essere

funzionale al processo di crescita e maturazione dei singoli e dei gruppi, secondo

la logica dei Piani di studio personalizzati.

La finalità primaria di una tale organizzazione è quella di promuovere occasioni di

apprendimento diversificate per tutti, così da trasformare le conoscenze e abilità

di ciascuno nelle sue competenze.

Il regolamento dell‟autonomia prescrive che ogni scuola dichiari il proprio

curricolo e i propri piani di studio alle famiglie e agli allievi, pertanto nella parte

che segue abbiamo esplicitato quanto intendiamo perseguire e far conseguire ai

nostri alunni.

Il curricolo obbligatorio include tutte le discipline oggetto di studio, con una quota

oraria di 30 unità orarie settimanali articolate in cinque giornate dal lunedì al

venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.48.

Il collegio docenti ha poi deliberato di ridurre ogni unità di due minuti per creare

una riserva di ore (pari a ventuno per docenti a 18 ore settimanali) spendibili in

supplenze e recuperi all‟interno della propria classe.

Metodologia e valutazione

1. Metodologia

L‟eterogeneità delle conoscenze, delle capacità, dei livelli di partenza, delle

motivazioni, dei tempi di studio e di apprendimento, delle identità culturali e

linguistiche (alunni stranieri), delle situazioni individuali (alunni disabili), dell'utenza

che frequenta l‟Istituto, richiede sempre più, ai docenti, di diversificare il proprio

metodo di insegnamento e di avanzare nelle classi proposte di attività non

precostituite e rigide ma flessibili. Inoltre è sempre più sentita l‟esigenza di utilizzo

sistematico degli strumenti tecnologici ed informatici come sostegno alla

didattica, così da lavorare con efficacia interessando i diversi stili cognitivi degli

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allievi, catturando la loro attenzione e stimolando la motivazione nelle situazioni

più disturbate.

Le metodologie comuni, individuate con lo scopo di coinvolgere gli allievi nel

processo di apprendimento, sono:

stesura di un patto formativo* docente-allievi

lezioni frontali con alternanza di momenti di spiegazione e dialogo (per

ottenere un feed-back);

utilizzo del problem solving (a livello operativo-concreto e simbolico-

astratto);

utilizzo del lavoro di gruppo;

uso di strumenti tecnologici, materiale audiovisivo, supporti cartacei

(tabelle, grafici);

uso del personal computer e della strumentazione tecnica specifica;

lettura/analisi/discussione di quotidiani e riviste specialistiche;

proiezione di film;

visite d‟istruzione,

apertura ad occasioni culturali sul territorio.

Patto formativo*

I docenti, secondo le indicazioni fornite dal collegio docenti, stipulano con gli

allievi delle classi che vengono loro assegnate, un “patto formativo” che viene

proposto dall‟insegnante e discusso insieme. In questo documento vengono

definiti con chiarezza, nel rispetto delle linee guida indicate nel POF:

il modo di operare del docente e degli allievi, affinché il dialogo educativo

possa produrre effetti positivi

la struttura fondamentale del programma che verrà affrontato (da obiettivi

minimi ad obiettivi più complessi definiti nelle riunioni per disciplina)

il tipo ed il numero di verifiche orali, scritte (strutturate, semi-strutturate, a

risposta aperta), relazioni ecc.

i criteri di valutazione.

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2. Valutazione

È inteso come quel processo che valuta i livelli di possesso delle competenze e di

sviluppo delle capacità metacognitive e dei comportamenti socio-relazionali.

DIREZIONI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Area monocognitiva (competenze)

Area meta cognitiva (capacità)

Area socio-relazionale

FUNZIONI DE PROCESSO VALUTATIVO

Diagnostica

Formativa

Sommativa

OGGETTI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Abilità e conoscenze (disciplinari)

Operazioni mentali (metodo di studio)

Atteggiamenti socio-relazionli

LIVELLI DEL PROCESSO

VALUTATIVO

-condizione negativa

-condizione in evoluzione

-condizione positiva

-condizione ampliamente positiva

-condizione di eccellenza

TEMPI DEL PROCESSO FORMATIVO

1° bimestre: diagnostica

In corso d'anno: formativa

Periodica e a fine ciclo: sommativa

STRUMENTI DEL PROCESSO VALUTATIVO Griglie strutturate area monocognitiva

Griglie strutturate area metacognitiva

Griglie strutturate area socio-relazionale

METODI DEL PROCESSO VALUTATIVO

Osservazioni sistematiche

Verifiche organizzate

Conversazioni in situazioni

DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE DEL

PROCESSO VALUTATIVO

Registro personale del docente

Scheda personale dell'alunno

Comunicazioni del docente

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2.1 Valutazione degli alunni

La valutazione è a cura dei docenti, che valutano gli apprendimenti e i

comportamenti dei singoli alunni e ne certificano le competenze acquisite, sia

nelle attività obbligatorie che in quelle opzionali. La valutazione è un momento

fondamentale del processo insegnamento / apprendimento.

La valutazione presenta tre aspetti fondamentali:

diagnostico finalizzato a testare la situazione di partenza degli studenti,

ad innestare strategie di recupero e a programmare e anche per

valutare le attitudini degli stessi al fine di orientare la scelta dei laboratori

relativi alle attività aggiuntive;

formativo (in itinere) finalizzato a fornire all'insegnante dati e indicazioni

per interventi di recupero e per un'eventuale riprogrammazione;

sommativo ( al termine del 1° e 2° quadrimestre ) finalizzato a verificare e

rilevare i livelli e la qualità delle competenze acquisite nei diversi ambiti.

La valutazione sommativa quadrimestrale ha per oggetto i prodotti finali dei

processi di apprendimento e di formazione per cui si prendono in esame non solo il

possesso di conoscenze e abilità ma anche la capacità di avvalersi di queste e

registra il progresso maturato rispetto alla situazione iniziale.

Nella valutazione degli allievi si terrà conto:

della situazione di partenza individuale

dei ritmi di apprendimento

della partecipazione

dell'impegno

dei progressi rispetto ai livelli di partenza

dell‟evoluzione delle diverse sfere della personalità espresse negli assi previsti

dal PEI per gli allievi disabili

della partecipazione, dell'impegno e dei risultati conseguiti nei corsi di

recupero

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del raggiungimento degli obiettivi.

2.2 Verifiche

Dovranno essere coerenti con la programmazione per seguire lo sviluppo

delle abilità e delle conoscenze.

Dovranno essere quantificate, non sovrapposte, variate nei modi e nelle

abilità da testare

Dovranno fornire risultati trasparenti e noti agli interessati

Sarà premura di ogni docente comunicare i criteri e le modalità di valutazione

nella propria disciplina. La data delle prove scritte sarà concordata con gli allievi e

indicata sul registro di classe. Si cercherà, nei limiti del possibile, di evitare che più

di una di esse cada nello stesso giorno.

Per le valutazioni in itinere il Collegio dei docenti ha deciso di adottare la

seguente griglia di corrispondenza tra i voti e i livelli di conoscenze e abilità

manifestate dall‟allievo:

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VOTO Livello di conoscenza e abilità corrispondente

4 L'allievo dimostra una conoscenza gravemente lacunosa del programma,

si orienta in modo confuso, fraintende spesso le questioni, non conosce la

terminologia. Competenze non acquisite.

5 L'allievo ha una conoscenza frammentaria, oppure ha una conoscenza

molto superficiale dei concetti, si orienta in modo poco preciso o solo con

l'aiuto del docente, usa una terminologia non sufficientemente adeguata,

non ha conseguito una visione generale della materia. Competenze

parzialmente acquisite.

6 L'allievo denota una conoscenza diligente di quasi tutto il programma e

padronanza solo di una parte. Capisce le domande e sa inquadrare i

problemi anche con esempi pratici e ragionamenti semplici e descrittivi. Sa

classificare in modo piuttosto mnemonico. E' sufficientemente preciso

nell'uso della terminologia e si orienta fra i vari concetti. Conoscenze

minime acquisite.

7 L'allievo ha una conoscenza sufficientemente completa e approfondita

del programma. Ha discrete capacità di comprensione, di collegamento

organico, classificazione, distinzione e applicazione a contesti attuali. Usa

in modo abbastanza corretto la terminologia specifica. Conoscenze

complessivamente acquisite.

8 L'allievo ha una conoscenza organica del programma e abbastanza

approfondita. Ha valide capacità di comprensione, collegamento ,

classificazione, distinzione e applicazione a contesti attuali. Usa in modo

corretto la terminologia specifica. Conoscenze acquisite.

9 L'allievo ha una padronanza completa del programma, ottime capacità di

inquadrare le domande, sa collegare organicamente e applicare a casi

concreti originalmente esposti i concetti, usa in modo pertinente la

terminologia, ha capacità critiche. Conoscenze pienamente acquisite.

9-10 L'allievo ha una padronanza completa e approfondita del programma,

ottime capacità di inquadrare le domande, sa collegare organicamente e

applicare a casi concreti originalmente esposti i concetti, usa in modo

molto pertinente la terminologia tecnica, ha capacità di analisi, sintesi, di

rielaborazione personale. Conoscenze pienamente acquisite.

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Per la valutazione del comportamento si adotta la seguente griglia.

5 Violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Allontanamento temporaneo dalle attività scolastiche per un

periodo superiore ai 15 giorni

Frequenza e puntualità estremamente irregolari

Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle

consegne

Scarso impegno di studio e insufficiente partecipazione al dialogo

educativo

Disturbo frequente allo svolgimento delle lezioni (svariate note e

provvedimenti disciplinari)

N.B. la condotta dello studente risulta tale da non garantire l‟impegno

necessario per il proficuo prosieguo del percorso scolastico nella classe

successiva; quindi lo studente nello scrutinio di fine anno non è ammesso

alla frequenza della classe successiva

6 Lievi violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Comportamenti che abbiano condotto a sanzioni disciplinari con

l‟allontanamento temporaneo per periodi inferiori ai 15 giorni

Frequenza e puntualità irregolari

Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle

consegne

Atteggiamento poco partecipe, non sempre corretto e rispettoso

nei confronti degli insegnanti e dei compagni

7 Sostanziale rispetto del Regolamento e del Patto di

corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità normali

Interesse e partecipazione sufficientemente costanti, rispetto

parziale delle consegne

Atteggiamento abbastanza partecipe e costruttivo in classe

8 Rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità

Frequenza e puntualità

Costanti interesse e partecipazione alle lezioni, rispetto regolare

delle consegne

Atteggiamento partecipe e collaborativo

Rispetto per cose e persone, per l‟istruzione e per la relazione

educativa

9 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di

corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità costante

Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni,

rispetto scrupoloso delle consegne

Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo

Nessuna nota disciplinare

Media non inferiore a 7

10 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di

corresponsabilità

Frequenza assidua, puntualità costante

Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni,

rispetto scrupoloso delle consegne

Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo

Nessuna nota disciplinare

Media non inferiore a 8

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Diritto al successo formativo

1. Accoglienza e continuità

L‟istituto ha attivato una serie di strategie tese a favorire il successo scolastico nelle

classi prime. Si prevedono contatti con le scuole elementare di provenienza ed il

rispetto di seguenti criteri per la formazione dei gruppi classe:

o Omogeneità tra le classi quanto ai livelli di preparazione di base degli

allievi

o Distribuzione dei casi problematici

o Diritto dei fratelli o sorelle di allievi frequentanti l‟Istituto ad essere

inseriti nello stesso corso

o Accoglimento delle richieste di due o più allievi di essere inseriti nella

stessa classe salvo parere contrario degli insegnanti della scuola

elementare di provenienza

Dopo un primo periodo di accoglienza dei nuovi allievi in Istituto i docenti

seguiranno un ingresso graduale nelle attività didattiche delle discipline passando,

per alcune, dai test di ingresso all‟approccio ai contenuti specifici delle materie.

2. Piano di recupero d‟Istituto

La fase del recupero sarà programmata già nei primi consigli di classe durante i

quali si discuteranno le possibilità e le modalità di interventi di sostegno e di

recupero.

Le varie attività svolte avranno l'obiettivo di recuperare/consolidare la

preparazione di base e di contenere la dispersione scolastica.

Per il recupero si possono considerare le seguenti possibilità:

recupero in itinere con gruppi omogenei seguiti dall'insegnante in modo

differenziato in orario curricolare (C.M. 492 del 7/8/96, comma c)

corsi di recupero nelle materie scelte dal consiglio di classe in ore

pomeridiane (C.M. 492 del 7/8/96, comma b). Tenendo conto degli

impegni, gli studenti saranno chiamati a seguire corsi per una sola materia

con un carico orario giornaliero di due ore al massimo.

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Rapporti scuola - famiglia

Si ritiene fondamentale il contributo che le famiglie possono offrire riguardo al

buon funzionamento della scuola e al raggiungimento degli obiettivi indicati nel

P.O.F. Pertanto per facilitare il rapporto scuola - famiglia si propongono una serie

di momenti di incontro:

nella fase preliminare alle iscrizioni la scuola fornisce informazioni mediante

conferenze e materiale illustrativo sulle attività scolastiche; su

appuntamento i genitori potranno visitare la struttura scolastica e i laboratori

e parlare con i docenti per ottenere chiarimenti;

ad inizio anno scolastico si svolge un'assemblea con il Preside o suo

collaboratore in cui vengono illustrati i contenuti del P.O.F;

per l‟anno 2014/15 il Collegio Docenti ha votato una suddivisione dell‟anno

scolastico in due quadrimestri con scrutini rispettivamente a fine Gennaio e

prima metà Giugno.

Adozione del registro on line, che consente al docente di annotare

comunicazioni specifiche e personali alle famiglie dei singoli alunni.

Sito istituzionale della scuola con continui aggiornamenti e sezione dedicata

alla comunicazione scuola-famiglia

Pagina facebook per comunicazioni, interrogativi, chiarimenti con risposta

immediata sulle attività didattiche curricolari ed extracurricolari.

colloqui plenari pomeridiani con le famiglie a cadenza trimestrale.

Orario di ricevimento antimeridiano per le prime due settimane di ogni mese

dal mese di Ottobre fino alla prima settimana del mese di Maggio.

Convocazione straordinaria a cura del Coordinatore delle singole famiglie

ogni qualvolta emergano situazioni che necessitano di chiarimenti o di un

momento di riflessione comune.

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Il sito della scuola

Indirizzo: www.scuoladuse.gov

Il sito della scuola risponde a tutti i requisiti normativi in tema di trasparenza

amministrativa in quanto inserito nel progetto del Ministero per la pubblica

amministrazione e la semplificazione La bussola della trasparenza dei siti web”

La valutazione e il monitoraggio sull'attuazione del P.O.F.

La rilevazione dei dati sull‟andamento dell‟attuazione del P.O.F., specialmente dei

progetti inseriti nel Piano Annuale, sono previsti in più momenti dell‟anno.

Indagini approfondite verranno attuate per individuare informazioni di tipo

quantitativo (ore destinate alla didattica disciplinare e non disciplinare, ore

destinate ai corsi di recupero e ai corsi di approfondimento) e qualitativo (risultati

degli interventi in termini di ricaduta sugli studenti). Gli strumenti utilizzabili, saranno:

Consigli di classe: valuteranno l‟eventuale scarto tra interventi programmati e le

attività realmente realizzate; si occuperanno del monitoraggio dei livelli

quantitativo e qualitativo degli interventi di ciascun Consiglio;

Collegio docenti: si prevedono non meno di 5 riunioni per: nelle quali si seguirà

l'andamento didattico generale ed il procedere dell‟attuazione del P.O.F.; si

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tratteranno gli adempimenti correnti e di quelli straordinari ; si compirà la scelta

dei libri di testo e si delibererà sulle su proposte di altri organi interni o di singoli

docenti

Il POF è completato dalle seguenti parti integranti, non presenti in questo

documento ma a disposizione per la consultazione in Istituto

La programmazione individuale dei docenti per l‟anno in corso con

indicazione degli obiettivi e dei contenuti disciplinari minimi

La descrizione analitica dei vari progetti

I criteri di funzionamento e le competenze degli organismi (Consiglio di

Istituto, Collegio docenti, Coordinatore Consigli di classe)

La normativa di riferimento

Negli allegati sono presenti i seguenti documenti:

Il regolamento di disciplina degli studenti

Il patto educativo di corresponsabilità

Il regolamento dell‟Istituto

La Carta dei servizi

Parte terza:

I progetti

Vengono di seguito elencati le attività progettuali previste per l‟a.s. 2015/2016 di cui si

fornisce sintesi nella tabella successiva.

Dipartimenti di accompagnamento

Orientamento

Progetto testi multimediali autoprodotti di Grammatica, Inglese, Matematica,

Scienze

Sintesi dei progetti

1. Dipartimenti di accompagnamento

La scuola si preoccupa di accogliere gli alunni nelle loro significative esperienze di

passaggio tra i vari ordini scolastici. A partire dall‟a.s. 2012/2013 l‟istituto, oltre ad

attività di raccordo con la secondaria di secondo grado, avvierà l‟esperienza dei

dipartimenti di accompagnamento che arricchiscono e completano le più tradizionali

riunioni di Dipartimento o di interclasse.

A questo scopo vengono previsti vari momenti attuati dai docenti quali: raccordo con

l‟ordine di scuola precedente, prove d‟ingresso per rilevare le competenze acquisite,

presentazione della programmazione per far conoscere agli allievi, particolarmente a

quelli più grandi, gli obiettivi del percorso didattico, le metodologie di insegnamento, i

contenuti e i criteri di valutazione delle varie discipline.

2. ORIENTAMENTO

L‟orientamento ha come obiettivo principale quello di educare l‟alunno alla

conoscenza di sé, mettendolo in grado sia di conseguire consapevolezza delle proprie

potenzialità e attitudini, sia di acquisire conoscenze, abilità e competenze tali da

permettergli di compiere scelte coerenti e consapevoli in campo scolastico e

professionale. Esso pertanto costituisce un compito irrinunciabile ed istituzionale della

scuola e si configura come un processo formativo trasversale che riguarda tutte le

discipline scolastiche, impegnando fondamentalmente i seguenti soggetti: docenti,

allievi, genitori, Istituzioni del territorio. Pertanto l‟orientamento viene inteso non solo

come scambio di informazioni ma anche come sostegno formativo allo scopo di

aumentare la consapevolezza delle scelte dei genitori rispetto al futuro dei propri figli.

L’orientamento in ingresso viene svolto con contatti ed incontri presso le scuole

primarie territorio, con visite guidate di gruppi di famiglie presso l‟Istituto, con colloqui

individuali ed assemblee.

Durante lo svolgimento dei corsi saranno realizzati nei mesi di Dicembre-Gennaio delle

giornate di apertura antimeridiane e/o pomeridiane indirizzate ai genitori che

potranno visitare la scuola e al tempo stesso osservare le attività dei loro figli.

Nei confronti della scuola primaria sono state programmate una serie di attività e di

iniziative, a partire dal mese di novembre, quali spettacoli teatrali, convegni, giornate

incontro, attività laboratori Tali attività vedranno coinvolti gli alunni e i genitori delle

classi-ponte dei due ordini di scuole.

È prevista anche l‟attivazione del progetto del laboratorio scientifico destinato agli

alunni delle classi quinte, che faranno la richiesta di parteciparvi.

L’orientamento in uscita Per quanto riguarda l‟incontro con i rappresentanti delle

scuole superiori, esso si articolerà in incontri antimeridiani o pomeridiani che vedranno

il coinvolgimento degli alunni e dei loro genitori. Per l‟organizzazione di tali incontri la

scuola si fa carico di contattare gli istituti superiori affinché possano pubblicizzare la

propria proposta.

PROGETTO TESTI MULTIMEDIALI AUTOPRODOTTI

A completamento del percorso progettuale che ha portato, durante l‟a.s. 2014/15

alla realizzazione di testi digitali, sia per la scuola primaria che per la scuola

secondaria di primo grado, durante il corrente anno scolastico i docenti dei

dipartimenti di Scienze matematiche produrranno e-books da destinare alle classi

terze della SSPG in forma del tutto gratuita. Ciò al fine di migliorare e rendere più

efficaci i processi d‟insegnamento-apprendimento e di venire incontro ai bisogni di

tutti gli alunni, anche di coloro che presentano difficoltà di apprendimento di varia

origine.

Gli obiettivi dei progetti di Istituto sono i seguenti:

Promuovere lo sviluppo della cultura digitale e dell‟alfabetizzazione informatica

Sperimentare nuovi contenuti e modalità di studio

Utilizzare in modo consapevole le moderne tecnologie digitali e multimediali ed

interagire con esse in maniera attiva e creativa

Innalzare la motivazione attraverso la fruizione di prodotti digitali più rispondenti

allo stile comunicativo e di apprendimento dei nativi-digitali

Progetto Facebook

Il progetto prevede la realizzazione di una pagina Facebook gestita dagli alunni delle

classi seconda e terza sezione A con la supervisione e l‟indirizzo didattico-

metodologico della prof.ssa Costantino e della collaborazione dei docenti del corso.

Sarà l‟occasione per postare testi realizzati dagli alunni quali recensioni di libri,

commenti su attività didattiche in contesti interni o esterni alla scuola,

approfondimenti disciplinari, scrittura creativa e di poesie con l‟ausilio di foto, disegni e

immagini.

Il progetto consentirà l‟apertura ad altre possibilità quali incontri con autori,

partecipazione ad eventi culturali (mostre, proiezioni di film, rappresentazioni teatrali),

a concorsi artistici e letterari.

La piattaforma facebook potrà anche consentire la registrazione di lezioni in aula o la

loro trasmissione in diretta TV. Con questa modalità tutti gli alunni potranno assistere

alla lezione se assenti o rivederla quante volte è necessario per il loro apprendimento.

Progetto Miniband

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’

Sezione 1 – Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

LA SBANDATA

Laboratorio di musica strumentale e corale

Curriculare Extracurriculare

1.2 Responsabile progetto

Prof. Carmine Ferrieri

1.3 Obiettivi

L’obiettivo primario di questo progetto è quello di promuovere la partecipazione

attiva dello scolaro nel momento espressivo-comunicativo. La pratica strumentale

è uno dei punti fermi dell’educazione, in quanto promuove l’apprendimento attivo

e cosciente delle strutture di base del discorso musicale: il ritmo , l’armonia, il

timbro, l’agogica, la dinamica.

Nella pratica strumentale questi elementi vengono sperimentati, individuati,

compresi e interiorizzati. L’attività strumentale deve realizzarsi in un clima di

riflessione, oltre che sotto la spinta emotiva, l’intuito imitativo o in un aspetto

meramente tecnico.

L’esecuzione strumentale contribuisce molto alla socializzazione, ma soprattutto è

maggiormente positiva per tutti quei ragazzi che evidenziano una certa

indifferenza al discorso didattico tradizionale.

L’educazione dell’orecchio: consente al ragazzo d’imparare a cogliere, a

distinguere, a produrre il ritmo, la melodia, l’agogica, il timbro, attraverso

soprattutto le attività esecutive.

L’acquisizione del linguaggio musicale: Più che attraverso il sistema di regole

mnemoniche deve avvenire attraverso l’esperienza musicale concreta come

linguaggio integrante la sua vita.

L’educazione al coordinamento psico-fisico: l’orecchio, la memoria, il

coordinamento motorio, il sistema nervoso, l’armonia mente-corpo, attraverso

l’esecuzione strumentale ricercano e ritrovano il loro giusto equilibrio.

1.4 Breve sintesi attività prevista (descrizione fasi e azioni)

Le attività sono prettamente di laboratorio e prevedono:

Alfabetizzazione musicale (per i principianti)

Approfondimento della teoria della notazione

Impostazione e perfezionamento dei principali strumenti bandistici

Esecuzione di brani semplici e di media difficoltà

Lettura ed esercizi ritmici

Esecuzione vocale solista e corale di semplice brani

Uso di strumenti a percussione

1.5 Tempi

Gennaio 2015 – Maggio 2015

1.6 Destinatari

N° 20 alunni dell’Istituto Comprensivo Duse - Bari -

1.7 Risorse umane Monte ore di attività Totale

Prof. Carmine Ferrieri N° 40 ore N° 40 ore

Comitato genitori I C Duse // //

1.8 Beni e servizi

Aula della scuola media dell’Istituto Comprensivo Duse

Auditorium dell’Istituto Comprensivo Duse

Progetto Teatro

La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa nella scuola. Oltre che con la

lezione tradizionale, a scuola, si insegna anche attraverso il teatro e quindi si impara

anche facendo teatro. La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è

riconosciuta e comprovata. Il teatro rappresenta la forma d‟arte collettiva per

eccellenza.

Attraverso un laboratorio teatrale, organicamente inserito nell‟offerta formativa

dell‟istituto, si intende proporre un percorso didattico/formativo di apprendimento e di

utilizzo del linguaggio teatrale finalizzato alla conoscenza di sé e degli altri e delle

modalità comunicative relazionali.

Si cercherà soprattutto di migliorare la capacità di comun8icazione, dato che la

consolidata abitudine dei giovani alla comunicazione virtuale, sta creando una

crescente difficoltà nei confronti di pratiche comunicative dal vivo. Drammatizzazione

significa Socialità

Emotività

Linguaggi

Creatività

Interdisciplinarietà

Questo progetto consente, infatti, di sviluppare l‟autostima al fine di acquisire

maggiore fiducia attraverso uno spirito attivo di collaborazione. E‟ uno strumento per

aiutare quei ragazzi che per eccessiva timidezza non riescono a partecipare alla vita

della classe.

Aiuta alcuni ragazzi raggiungere un accettabile autocontrollo contribuendo a

migliorare problematiche di tipo comportamentale. Nello studio per l‟interpretazione

di un personaggio si consente l‟analisi del comportamento sociale, favorendo nuove

consapevolezze sui ruoli che si è portati ad assumere e che variano in relazione al

contesto rappresentato.

Obiettivi didattici 1. Capacità di leggere comprendere e ascoltare un testo teatrale

2. Possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza

linguistica

3. Capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo anche da un punto di vista

linguistico

4. Capacità di memorizzare le proprie battute

5. Sviluppare competenze che consentono una migliore fruizione di uno spettacolo

6. Comprendere la comunicazione teatrale attraverso i vari linguaggi

7. Mettere in scena un testo attraverso la lettura, la manipolazione di un copione,

l‟assegnazione delle parti ai vari protagonisti, l‟allestimento delle scene, la scelta delle

musiche

8. Sviluppare lo spirito critico attraverso l‟ascolto attivo

9. Stimolare la creatività attraverso l‟uso dei linguaggi figurativi e mimico – gestuali.

Obiettivi formativi Maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità e attitudini

Sviluppo della socialità

Rispetto per gli spazi e per il lavoro altrui

Raggiungimento di un accettabile autocontrollo

Capacità di calarsi in situazioni e personalità diverse

Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l‟energia e l‟eccessiva

vivacità in alcuni soggetti

Periodo realizzazione

Il progetto avrà la durata dell‟intero anno scolastico e si svolgerà in orario

extracurricolare per tre ore settimanali e coinvolgerà un numero di alunni da stabilire

Individuazione del percorso didattico

Fase1: Progettazione di un primo abbozzo di canovaccio e sceneggiatura

Fase2: Organizzazione e divisine dei ragazzi

Fase3: Realizzazione spettaco0lo e prove finali

Momenti di verifica e valutazione 1. Osservazione diretta e soggettiva da parte dell‟insegnante

2. Auto – osservazione da parte degli alunni

3. Utilizzo delle tecniche espressive

4. Capacità di esprimere con il gesto, il corpo, le parole, le varie emozioni situazioni

5. Spettacolo finale come momento di auto conferma e gratificazione

Progetto Star bene a scuola

Il concetto da diffondere è che il movimento è importante per il benessere, non solo

fisico ma anche psichico; con il “movimento” si crea gruppo e ci si diverte.

Per questo per star bene è importante:

Fare attività fisica perché lo sviluppo psico-fisico del bambino sia organico ed

equilibrato

Conoscere se stessi nelle capacità e nei limiti che ci caratterizzano

Avere buone relazioni con gli altri, grandi o piccoli che siano.

OBIETTIVI FORMATIVI:

1. Raggiungere lo stato di benessere del proprio corpo, ascoltando le sue

sollecitazioni e imparando a gestire le proprie tensioni.

2. “Star bene con se stessi” attraverso un consolidamento di stili di vita corretti e

salutari.

3. Lo sport come gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità,

intesa come benessere psico-fisico e piacere di stare insieme agli altri.

Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene.

Tutti, perché nessuno può essere escluso dal gioco; “giocare” perché è il modo che i

bambini conoscono per stare insieme agli altri, perché solo se lo sport è divertimento

non lo abbandoneranno ai primi inevitabili insuccessi.

La scuola, dove i bambini trascorrono molto tempo è uno dei luoghi privilegiati per

sensibilizzare i ragazzi sull‟importanza del movimento, inteso sia come attività motoria:

ossia il piacere di muoversi, di correre, di passeggiare di andare in bicicletta; sia come

attività sportiva che si riferisce ad uno sport specifico.

Tali interventi sono finalizzati alla promozione dell‟attività motoria e sportiva, nella

consapevolezza della validità dei principi e delle finalità che ne sono alla base:

-motoria soprattutto in funzione della percezione del sé corporeo,

della lateralità, della strutturazione spazio-temporale, della coordinazione, del

controllo della respirazione, del consolidamento degli equilibri

motorio” minimo

L‟ accettazione del confronto

empi brevi e in situazioni mutevoli

Gradualmente saranno previste attività in circuito, che richiederanno una maggiore

attenzione e che saranno quindi più adatte rispetto al grado di maturazione raggiunto

dal bambino.

Per cui ogni attività diventerà esercizio per una base motoria più ampia per

sviluppare:

schemi motori dinamici e posturali più complessi;

la coscienza ed il controllo del proprio corpo e delle proprie emozioni;

la competenza socio-motoria come partecipazione alle attività di gioco e sport

nel rispetto delle regole.

Verrà promossa la conoscenza e la sperimentazione di varie discipline sportive, senza

cadere negli eccessi di una specializzazione precoce, infatti tutte le attività hanno

previsto l‟ampliamento delle abilità motorie di base trasferibili, legate allo sviluppo

delle capacità senso-motorie e alla strutturazione delle coordinazioni spazio-temporali

in grado di attribuire rapidità, precisione e disinvoltura ai principali movimenti finalizzati

a: correre, lanciare, saltare, spingere ecc.

Le attività saranno realizzate tramite giochi polivalenti, sotto il controllo dell‟istruttore e

delle insegnanti tramite percorsi didattici in cui è possibile valutare con una certa

precisione e con adeguati strumenti di osservazione e misurazione (circuiti) i traguardi

raggiunti in relazione ai livelli di partenza di ciascuna abilità per ciascun bambino.

Destinatari del progetto

Tutti gli alunni della scuola dell‟ infanzia e Primaria

Tempi e modalità di realizzazione

L‟attività si svolgerà per n.1 ora settimanale tutto l‟anno scolastico e si svolgerà

in orario curricolare da organizzare e distribuire in base alle esigenze dell‟istituto

I Costi

15 euro per intero corso per ogni bambino scuola dell‟ infanzia

Assicurazione

Tutti gli alunni saranno assicurati e tesserati al Centro Sportivo Italiano

Progetto Fantasie di Natale

Prot.n.

Bari, lì.24.…./..10…./…2015...

Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno

e progetto-attività a cura dei responsabili.

LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________

Anno scolastico Delibera CDD Delibera CDI Contrattazione

integrativa

sottoscritta in data:

2015/16 N…..

del…./…./2015

N….. del…./…/2015 19.10.2015

NOMINA

Ds in data:

prot.

Spese del personale a carico del

- - - -

TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: FANTASIE DI NATALE

PRESTAZIONE AGGIUNTIVA: IN ORARIO EXTRACURRICULARE

INCARICO SPECIFICO:

IMPEGNO ORGANIZZATIVO:

Art.28 - attività di insegnamento Monte ore

Euro 35,000

Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore

Euro 17,50 20

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

a.a. € 14,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

c.s. € 12,50

Art 47 comma 1 lettera b Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 2 lettera k Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 1 Monte ore

Euro 17,50

TEMPI sett- dic Dal 15 Novembre al 15 Dicembre

TEMPI gen - agost dal al

TEMPI

(prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

Sett ________ Agosto _______

Giorni della

settimana

Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte

17-19-24-26

Novembre

15:00-18:00 20 Cl I-II-III

1-3-9 Dicembre

Spese per strumenti e materiali:

Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa

Sfere di plastica

Colla per decoupage, colla a

caldo

Colori acrilici glitter nastri

Tessuto natalizio lana bianca

Tela Aida-tela garda sfere di

legno

Missione per doratura

Foglia oro panno rosso e

bianco

Scovolini tovaglioli decorati

Carta di riso decorata

tot

Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le

metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli

distinti per esercizio finanziario, verifica)

Finalità:

- stimolare lo sviluppo della creatività

- sul piano della crescita umano relazionale, sviluppare la capacità di dialogo- ascolto-

conoscenza- rispetto dell'atro, condivisione

- riflettere sull'importanza del Natale

- saper lavorare attorno ad un progetto comune

Obiettivi:

- prendere coscienza dei valori universali

-condividere esperienze e sentimenti

-riconoscere e comprendere i simboli del Natale

Attività:

- realizzare oggetti e addobbi natalizi

Metodologia:

-attività laboratoriale di tipo manipolativo-creativo, attività di gruppo, apprendimento

cooperativo

Verifica:

- I lavori realizzati metteranno in evidenza l'attenzione e l'interesse dimostrati dagli alunni

Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

Realizzazione di oggetti e addobbi natalizi con varie tecniche creative (decoupage,

stencil, pittura, ricamo...)

Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)

x Mostra

Saggio

x Manufatti

Materiale grafico

Documenti fotografici

Cartelloni

Materiale multimediale

Altro (specificare)..

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Valutazione finale: ATTIVITA’ – PROGETTO / PRESTAZIONE AGGIUNTIVA / INCARICO SPECIFICO /

IMPEGNO ORGANIZZATIVO

Punti di forza

Autostima e socializzazione

Interesse motivazione e collaborazione

Punti di criticità :

Suggerimenti:

Progetto Lingua Inglese

Prot.n.

Bari, lì..…./..…./…...

Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno

e progetto-attività a cura dei responsabili.

LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Anno scolastico

Delibera CDD

Delibera CDI

Contrattazione

integrativa

sottoscritta in data:

2015/16 N…..

del…./…./2015

N….. del…./…/2015 19.10.2015

NOMINA

Ds in data:

prot.

Spese del personale a carico del

- - - -

TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE CLASSI PRIME

SCUOLA SECONDARIA

PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:

INCARICO SPECIFICO:

IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA

Art.28 - attività di insegnamento Monte ore

Euro 35,000 20

Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore

Euro 17,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

a.a. € 14,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

c.s. € 12,50

Art 47 comma 1 lettera b Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 2 lettera k Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 1 Monte ore

Euro 17,50

TEMPI sett- dic Dal Al

TEMPI gen – agost Dal 12 GENNAIO Al 5 APRILE

TEMPI Sett ________ Agosto _______

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

(prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

Giorni della

settimana

Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte

MARTEDI 15:30-17:30 15 CLASSE PRIMA /

TUTTE LE SEZIONI

Spese per strumenti e materiali:

Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa

Tot Tot

Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le

metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli

distinti per esercizio finanziario, verifica)

Finalità: intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e

incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in

considerazione del loro fresco e recente inserimento nella scuola

secondaria.

Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze

fissati dalle indicazioni nazionali per la scuola secondaria si darà agli alunni

la possibilità di tendere alla

Comprensione di brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; di

comunicare oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

informazioni semplice e diretto

su argomenti familiari e abituali; di descrivere oralmente e per iscritto, in

modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; di

leggere brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; di stabilire

relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri della

lingua inglese. Il tutto con costante riflessione e richiamo alle strutture

grammaticali di base.

Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe PRIMA

della scuola secondaria.

Metodologia: mirando ad estendere l‟impostazione del lavoro in classe

(“imparare a studiare la lingua”) verrà dato ulteriore stimolo al contesto

collaborativo, incoraggiando il lavoro di coppia e/o di gruppo, con

semplificazione del materiale proposto nelle ore curricolari, messo

ulteriormente in opera in contesto di compiti autentici; si utilizzeranno varie

tecniche e tecnologie per la comprensione e produzione in lingua,

tecniche di espressione della voce e del corpo; verrà posto l‟accento

sull‟utilizzo di strumenti TIC a supporto dell‟attività.

Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

10 lezioni da 2 ore; entry test, verifica intermedia e exit test tu compiti autentici; contenuti

grammaticali come da PSP.

Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)

Mostra

Saggio

Manufatti

Materiale grafico

Documenti fotografici

Cartelloni

Materiale multimediale

Altro (specificare)..

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

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Valutazione finale: ATTIVITA’ – PROGETTO / PRESTAZIONE AGGIUNTIVA / INCARICO SPECIFICO /

IMPEGNO ORGANIZZATIVO

Punti di forza

Punti di criticità

Suggerimenti:

Prot.n. Bari, lì..…./..…./…...

Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno

e progetto-attività a cura dei responsabili.

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________

Anno scolastico

Delibera CDD

Delibera CDI

Contrattazione

integrativa

sottoscritta in data:

2015/16 N…..

del…./…./2015

N….. del…./…/2015 19.10.2015

NOMINA

in data:

prot.

Spese del personale a carico del

- - - -

TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE CLASSI

SECONDE SCUOLA SECONDARIA

PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:

INCARICO SPECIFICO:

IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA

Art.28 - attività di insegnamento Monte ore

Euro 35,000 20

Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore

Euro 17,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

a.a. € 14,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

c.s. € 12,50

Art 47 comma 1 lettera b Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 2 lettera k Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 1 Monte ore

Euro 17,50

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

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TEMPI sett- dic Dal Al

TEMPI gen - agost Dal 13 GENNAO Al 16 MARZO

TEMPI

(prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

Sett ________ Agosto _______

Giorni della

settimana

Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte

MERCOLEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI

SECONDE DELLA

SCUOLA

SECONDARIA

Spese per strumenti e materiali:

Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa

tot Tot

Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le

metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli

distinti per esercizio finanziario, verifica)

Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e

incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese.

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze

fissati dalle indicazioni nazionali per la scuola secondaria si darà agli alunni

la possibilità di tendere alla

Comprensione di brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; di

comunicare oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di

informazioni semplice e diretto

Su argomenti familiari e abituali; di descrivere oralmente e per iscritto, in

modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; di

leggere brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; di stabilire

relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri della

lingua inglese. Il tutto con costante riflessione e richiamo alle strutture

grammaticali di base.

Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe

SECONDA della scuola secondaria.

Metodologia: mirando ad estendere l‟impostazione del lavoro in classe

(“imparare a studiare la lingua”) verrà dato ulteriore stimolo al contesto

collaborativo, incoraggiando il lavoro di coppia e/o di gruppo, con

semplificazione del materiale proposto nelle ore curricolari, messo

ulteriormente in opera in contesto di compiti autentici; si utilizzeranno varie

tecniche e tecnologie per la comprensione e produzione in lingua,

tecniche di espressione della voce e del corpo; verrà posto l‟accento

sull‟utilizzo di strumenti TIC a supporto dell‟attività.

Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

10 LEZIONI DA 2 ORE; Entry test; verifica intermedia; exit test (compiti autentici); contenuti

grammaticali come da PSP.

Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)

Mostra

Saggio

Manufatti

Materiale grafico

Documenti fotografici

Cartelloni

Materiale multimediale

Altro (specificare)..

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Prot.n.

Bari, lì..…./..…./…...

Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno

e progetto-attività a cura dei responsabili.

LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Anno scolastico

Delibera CDD

Delibera CDI

Contrattazione

integrativa

sottoscritta in data:

2015/16 N…..

del…./…./2015

N….. del…./…/2015 19.10.2015

NOMINA

Ds in data:

prot.

Spese del personale a carico del

- - - -

TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE – Classi QUINTE

Scuola Primaria

PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:

INCARICO SPECIFICO:

IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA

Art.28 - attività di insegnamento Monte ore

Euro 35,000 20

Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore

Euro 17,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

a.a. € 14,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

c.s. € 12,50

Art 47 comma 1 lettera b Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 2 lettera k Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 1 Monte ore

Euro 17,50

TEMPI sett- dic Dal Al

TEMPI gen - agost Dal 14 GENNAO Al 31 MARZO

TEMPI

(prestazione aggiuntiva/

Sett ________ Agosto _______

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

incarico specifico)

Giorni della

settimana

Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte

GIOVEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI

QUINTE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Spese per strumenti e materiali:

Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa

tot Tot

Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le

metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli

distinti per esercizio finanziario, verifica)

Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e

incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in

vista del loro inserimento nel ciclo successivo. Garantire la continuità

didattica secondo un presupposto di curricolo verticale.

Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze

fissati dalle indicazioni nazionali per la fine della classe quinta della scuola

primaria si mirerà ad supportare gli alunni nel comprendere brevi messaggi

orali e scritti relativi ad ambiti familiari; descrivere oralmente e per iscritto, in

modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

elementi che si riferiscono a bisogni immediati; interagire nel gioco

comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe QUINTA

della scuola primaria.

Metodologia: allo scopo di non replicare il lavoro svolto in classe, ma di

dare ulteriore stimolo al contesto collaborativo, verrà decisamente

incoraggiato il lavoro di coppia e/o di gruppo, con semplificazione del

materiale proposto; utilizzo di varie tecniche e tecnologie per la

comprensione e produzione in lingua e tecniche di espressione della voce e

del corpo.

Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

10 lezioni da 2 ore; contenuti grammaticali e di vocabolario in funzione dell‟entry test

previsto per il primo anno della scuola secondaria. 2 test basati su compiti autentici.

Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Mostra

Saggio

Manufatti

Materiale grafico

Documenti fotografici

Cartelloni

Materiale multimediale

Altro (specificare)

Prot.n.

Bari, lì..…./..…./…...

Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno

e progetto-attività a cura dei responsabili.

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________

Anno scolastico

Delibera CDD

Delibera CDI

Contrattazione

integrativa

sottoscritta in data:

2015/16 N…..

del…./…./2015

N….. del…./…/2015 19.10.2015

NOMINA

Ds in data:

prot.

Spese del personale a carico del

- - - -

TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE – Clasi QUINTE

Scuola Primaria

PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:

INCARICO SPECIFICO:

IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA

Art.28 - attività di insegnamento Monte ore

Euro 35,000 20

Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore

Euro 17,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

a.a. € 14,50

Art 88 comma 2 lettera e Monte ore

c.s. € 12,50

Art 47 comma 1 lettera b Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 2 lettera k Monte ore

definito in sede contrattazione d'istituto

Art 88 comma 1 Monte ore

Euro 17,50

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

TEMPI sett- dic Dal Al

TEMPI gen - agost Dal 14 GENNAO Al 31 MARZO

TEMPI

(prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

Sett ________ Agosto _______

Giorni della

settimana

orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte

GIOVEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI

QUINTE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Spese per strumenti e materiali:

Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa

tot Tot

Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le

metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli

distinti per esercizio finanziario, verifica)

Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e

incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in vista del loro

inserimento nel ciclo successivo. Garantire la continuità didattica secondo un

presupposto di curricolo verticale.

Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

indicazioni nazionali per la fine della classe quinta della scuola primaria si mirerà ad

supportare gli alunni nel comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti

familiari; descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto

e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati; interagire nel

gioco comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in

scambi di informazioni semplici e di routine.

Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe QUINTA della scuola

primaria.

Metodologia: allo scopo di non replicare il lavoro svolto in classe, ma di dare ulteriore

stimolo al contesto collaborativo, verrà decisamente incoraggiato il lavoro di coppia

e/o di gruppo, con semplificazione del materiale proposto; utilizzo di varie tecniche e

tecnologie per la comprensione e produzione in lingua e tecniche di espressione della

voce e del corpo.

Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/

incarico specifico)

10 lezioni da 2 ore; contenuti grammaticali e di vocabolario in funzione dell‟entry test

previsto per il primo anno della scuola secondaria. 2 test basati su compiti autentici.

Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)

Mostra

Saggio

Manufatti

Materiale grafico

Documenti fotografici

Cartelloni

Materiale multimediale

Altro (specificare

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

Progetto Telegiornale a scuola

PREMESSA:

Bruner afferma che “Per rendere interessanti degli strumenti come la matematica

e la lingua, bisogna rendere questi strumenti “potenti” nelle mani di chi li usa”. E il

giornale è un‟arma potente in mano di chi lo scrive, perché forma quella che si

chiama “la pubblica opinione”.

Il rischio, per i lettori, è quello di credere a tutto ciò che viene scritto o detto: di

venire cioè manipolati o strumentalizzati. Ecco allora che confrontarsi con la

realizzazione di un giornale o, meglio ancora, di un telegiornale è un‟esperienza

che, oltre ad accrescere le competenze linguistiche, grammaticali e logiche, fa

scoprire ai ragazzi le regole e i principi dell‟informazione, li aiuta a familiarizzare

con l‟uso di tecnologie multimediali e a diventare consumatori di comunicazione

più competenti, avveduti e critici.

Se un giornale lo si fa, si capisce che esso non è la realtà ma uno dei tanti modi di

guardare la realtà, e questo lo si intuisce dalle notizie che vengono scelte o

scartate, dalle cose che si tacciono mentre se ne approfondiscono altre, e da uno

stesso fatto che può essere riferito in modi diversissimi. Bertrand Russell diceva che

“Fin dalle elementari bisogna imparare a leggere i giornali con incredulità.”

ISTITUTO COMPRENSIVO

“Eleonora DUSE” Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

A far data dal 1° gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale

si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici.

WWW.SCUOLAMEDIADUSE.IT

PROGETTO TELEGIORNALE A SCUOLA

docente referente: Katia Moro

A.S. 2015/2016

SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it

OBIETTIVI:

E‟ chiaro che un‟attività didattica di questo genere, oltre a riconoscere alla scuola

il suo ruolo di promotrice e produttrice di cultura, coinvolge a pieno titolo non solo

l’area linguistica ma anche quella di studi sociali, perché:

a) chiama in causa il diritto di esprimere il proprio pensiero, di comunicare e di

confrontarsi con gli altri, oltre al dovere di accettare regole condivise e opinioni

diverse dalla propria;

b) è un invito alla responsabilità, alla partecipazione, alla collaborazione e a tener

fede ai propri impegni;

c) favorisce la presa di coscienza di fatti e problemi che coinvolgono

direttamente o indirettamente i ragazzi;

d) permette ai bambini di “appropriarsi” del territorio, di scoprirne opportunità e

strutture e di diffonderne la conoscenza

TEMPI:

Il progetto si svilupperà in un arco di tempo della durata di 60 ore da svolgere in

ore antimeridiane e da suddividere nell‟arco di 6 mesi da novembre a aprile.

DESTINATARI:

Verranno selezionati gli alunni più adatti a realizzare questo tipo di attività nelle

classi della scuola primaria e secondaria dell‟istituto

PERSONALE COINVOLTO:

La docente referente e giornalista Katia Moro con la collaborazione dei docenti

delle classi degli alunni coinvolti

STRUMENTI:

Telecamera, microfono, computer, materiale cartaceo e video

METODOLOGIA:

La realizzazione di ogni puntata del tg verrà suddivisa in due fasi:

I FASE: SCELTA E STESURA DELL’ARGOMENTO

Agli alunni selezionati verrà proposto un argomento o verrà richiesto di proporre un

argomento; si provvederà alla raccolta e selezione delle informazioni e del

materiale occorrente e si provvederà alla stesura di una scaletta e degli interventi

da filmare

II FASE: RIPRESE

Una volta stabiliti gli argomenti e i servizi giornalistici da realizzare si passerà alla

fase definitiva della riprese tramite telecamera e uso di microfono all‟interno delle

aule scolastiche o in esterni, il tutto suddiviso in brevi sequenze e con l‟aggiunta di

altro materiale video se necessario, per una durata massima di 20 minuti

III FASE: CARICAMENTO SUL CANALE YOUTUBE

Conclusa la fase del montaggio della puntata del telegiornale, la stessa verrà

caricata e resa fruibile da tutti sul canale online YouTube

Il presente POF è stato approvato dal Consiglio d‟Istituto.

Una copia viene pubblicata sul sito internet della scuola.

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Il Dirigente Scolastico

Prof. Marchitelli Gerardo

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SEZIONE QUARTA

ALLEGATI

Sono allegati al POF, di cui ne fanno parte integrante:

- - il Patto educativo di corresponsabilità

- il Regolamento d‟Istituto;

- La Carta dei servizi

- Il Codice in materia di protezione dei dati personali

Detti documenti sono visionabili e scaricabili sul sito internet dell‟Istituto, all‟indirizzo

www.scuolamediaduse.it.

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gerardo marchitelli

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟

La scuola al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva

soddisfazione del diritto allo studio:

SI IMPEGNA A:

Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante.

Favorire momenti di ascolto e dialogo.

Incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno.

Favorire l‟accettazione dell‟altro, la cooperazione e la solidarietà.

Promuovere le motivazioni dell‟apprendere.

Rispettare stili e ritmi di apprendimento gratificando anche piccoli progressi.

Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità.

Incoraggiare l‟autovalutazione degli apprendimenti e dei comportamenti

adottati.

Rendere l‟alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi.

Favorire l‟acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che

consentono la rielaborazione dell‟esperienza personale.

Utilizzare l‟errore come momento di riflessione, rinforzo, apprendimento.

Favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative alla

vita scolastica.

Essere disponibile nei confronti degli alunni e dei genitori per necessità che

via via dovessero presentarsi.

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Gli alunni, al fine di acquisire un‟adeguata preparazione all‟assolvimento dei

propri compiti sociali:

SI IMPEGNANO A:

Prendere coscienza dei propri diritti-doveri.

Entrare ed uscire ordinatamente dalla scuola.

Vestirsi in modo adeguato.

Rispettare tutto il personale della scuola.

Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo, sia nei confronti

dei docenti che dei compagni e di tutto il personale.

Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni.

Adottare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria

e degli altri: non usare mai violenza nelle parole e nei gesti.

Non assumere comportamenti pericolosi per sé e per gli altri: sporgersi dalle

finestre, lanciare oggetti, correre, lasciare gli zaini nei corridoi di passaggio…

Essere disponibili ad aiutare i compagni, rispettando i diversi da sé e i tempi

di tutti.

Rispettare i luoghi: mantenere puliti i bagni, l‟aula e tutti gli ambienti

scolastici.

Rispettare le cose: non danneggiare il materiale scolastico proprio ed altrui,

non danneggiare ambienti, attrezzature ed arredi scolastici.

Non utilizzare mai il telefono cellulare in nessun ambiente scolastico.

Uscire dall‟aula solo con il permesso dell‟insegnante.

Consumare colazione e bevande solo durante l‟intervallo.

Recarsi nei bagni del proprio piano senza sostare nei corridoi e non spostarsi

da un piano all‟altro senza autorizzazione.

Non chiacchierare a voce alta durante le ore di lezione, nei corridoi e

durante il cambio dell‟ora.

Rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio

curricolo, mettendo in atto un atteggiamento responsabile.

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Ascoltare le spiegazioni con attenzione.

Intervenire nelle discussioni rispettando il proprio turno, ascoltando l‟altro.

Annotare sul diario i compiti assegnati e le comunicazioni e rispettare le

consegne degli insegnanti.

Portare giornalmente il materiale occorrente.

Svolgere i compiti assegnati e impegnarsi nello studio.

Richiedere e svolgere i compiti assegnati nei giorni in cui si è assenti.

I genitori al fine di garantire una efficace collaborazione scuola-famiglia:

SI IMPEGNANO A:

Conoscere l‟attività formativa della scuola.

Rispettare le scelte educative e didattiche condivise.

Attivare forme di dialogo costruttivo con l‟Istituzione.

Assumere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i

docenti.

Partecipare alla vita della scuola: assemblee, colloqui collegiali,

manifestazioni in cui si pubblicizzano le attività svolte.

Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario e del

diario.

Aiutare i propri figli ad organizzare le attività di studio pomeridiane per

l‟esecuzione dei compiti assegnati.

Favorire, nei loro figli, atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di

solidarietà nei confronti dell‟altro.

Garantire il diritto allo studio con una frequenza assidua alle attività

scolastiche, evitando assenze, ritardi ed uscite anticipate per futili motivi.

Garantire il rispetto dell‟orario di entrata e di uscita.

Giustificare puntualmente le assenze dei propri figli, sull‟apposito libretto

fornito dalla scuola.

Impartire ai figli le regole del vivere civile.

Insegnare ai figli la cura dei luoghi scolastici( aule, palestra, bagni, spazi

comuni).

Collaborare con la scuola a far acquisire agli alunni corretti stili di vita.

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Istituto Comprensivo

“Eleonora DUSE”

Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993

email: [email protected]

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione;

Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297;

Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59;

Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del

fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989;

Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309;

Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;

Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40;

Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567;

Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400;

Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella

Adunanza del 10 febbraio 1998;

Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti

normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998;

Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio

1998;

Visto la delibera n.19/07 del Consiglio di Istituto, secondo le modalità stabilite dalla

normativa vigente - in particolare dagli artt. 8 e 10 del D.Lgs. n.297/1994 , fatte salve

le competenze del Dirigente Scolastico e degli altri organismi scolastici, considerato

la responsabilità generale per quanto concerne l'organizzazione e la

programmazione della vita e dell'attività della scuola;

Valutata l'opportunità di adottare un Regolamento d'istituto, in linea e coerente con

i principi che connotano l'autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche

a decorrere dall'1/9/2000;

ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO

Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

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1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,

l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata

ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.

In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la

formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo

delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in

armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione

internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i

principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale

di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle

relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei

giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione

dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia

individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali

adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la

compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera

ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per

assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio

educativo-didattico di qualità;

b) offerte formative aggiuntive e integrative.

c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché

per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli

studenti, anche con handicap;

e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

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Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del

personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche

formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono

tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui

all'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i

sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare

danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della

scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1. Il regolamento scolastico individua i comportamenti che configurano mancanze

disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto

svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni

specifiche secondo le tabelle n.1 e n.2 allegate di seguito, le relative sanzioni, gli

organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento

del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della

comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a

sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla

valutazione del profitto.

4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e

ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse

tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre

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offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica

previo consenso dei genitori.

5. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità

scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.

6. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un

rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella

comunità scolastica.

7. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto

anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle

persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del

reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto

possibile il disposto del comma 8.

8. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva

rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella

comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi,

anche in corso d'anno, ad altra scuola.

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Contro le sanzioni disciplinari dei comportamenti ai numeri 20 e 21 della tabella

n. 1 è ammesso ricorso, da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla

comunicazione della loro irrogazione, all‟organo di garanzia della scuola.

Art. 6 (Disposizioni finali)

1. Il regolamento della scuola è adottato o modificato previa consultazione dei

genitori degli alunni.

2. Del presente regolamento è fornita copia agli alunni.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PARTE I

Settori infanzia e primaria

VIGILANZA SUGLI ALUNNI

Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché

durante l'uscita della medesima, valgono le seguenti norme:

a) gli alunni, nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, entrano nella

scuola, dove sono accolti dal personale docente;

b) gli insegnanti garantiscono la vigilanza durante gli spostamenti all'interno del

plesso scolastico, la mensa e l'intervallo che precede l'inizio delle lezioni

pomeridiane;

c) durante il cambio delle lezioni, l'insegnante che termina la propria attività

lascerà l'aula solo quando subentrerà il collega o assicurerà la vigilanza della

classe attraverso il personale non docente; detto cambio avverrà nel più

breve tempo possibile;

d) gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni previa

richiesta, da parte di uno dei genitori; l'alunno può uscire solo se prelevato dal

genitore o da chi ne fa le veci

e) gli insegnati concedono di regola, alla fine della seconda ora di lezione, una

pausa di 10/15 minuti; la ricreazione si effettua negli spazi disponibili secondo

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modalità a discrezione dell'insegnante e, ovviamente, sotto la sua

responsabilità

f) gli insegnanti accompagnano gli alunni fino alla porta d'ingresso della scuola,

che, saranno prelevati dai genitori.

g) Superata la fase dell‟accoglienza, è precluso l‟ingresso dei genitori, sia nelle

sezioni della Scuola dell‟Infanzia che della Primaria, per facilitare il processo di

autonomia degli alunni e per evitare interruzioni delle attività didattiche.

h) Per i colloqui e le assemblee è prevista la partecipazione dei soli genitori per

l‟approfondimento sui profitti. E‟ ribadita l‟impossibilità di vigilanza dei bambini

al seguito dei genitori medesimi.

ASSENZE

a) Tutte le assenze degli alunni devono essere giustificate per iscritto dai genitori o

da chi ne fa le veci.

b) le assenze per malattia, devono essere giustificate da certificato medico,

quando esse si protraggano per oltre 5 giorni.

RITARDI

Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità; gli eventuali ritardatari

devono essere sempre giustificati di persona o per iscritto dai genitori; nel caso di

ripetuti e ingiustificati ritardi, gli insegnanti daranno comunicazione al responsabile di

plesso e al Dirigente Scolastico.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

a) Per le visite guidate, l‟autorizzazione deve essere rilasciata dai responsabili dei

minori o da chi ne fa le veci.

b) I genitori sono obbligati a segnalare eventuali patologie dell‟alunno che

richiedano interventi sanitari, durante lo svolgimento di attività didattiche,

comprese allergie e/o sospette patologie.

c) i viaggi di istruzione sono regolamentati dalla normativa vigente.

d) I viaggi d‟istruzione devono essere parte integrante del percorso didattico

intrapreso dagli insegnanti.

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MANIFESTAZIONI SCOLASTICHE

All‟interno della scuola è possibile organizzare manifestazioni scolastiche, intese

come momento conclusivo e di verifica di percorsi progettuali approvati dal

Collegio dei Docenti e dal Dirigente Scolastico, tenendo conto della normativa

vigente in materia di sicurezza.

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

Gli alunni manterranno, in rapporto all'età ed alla preparazione, un

comportamento sempre rispettoso delle persone, dell'ambiente e delle cose

comuni. Nel quadro di interventi educativi, per un'autentica promozione della

persona umana, le famiglie, i docenti, il personale della scuola concorreranno,

ciascuno per le proprie competenze e nelle diversificate occasioni, a favorire una

autentica educazione civica. Il compito della scuola e dei docenti, in particolare,

sarà quello di formare atteggiamenti positivi degli alunni nei confronti dei

compagni, di prevenire situazioni di disturbo, di disagio, di correggere

comportamenti, anche linguistici non consoni ad un atteggiamento civile.

L'insegnante, nel rapporto con gli alunni, comunicherà in modo pacato e

positivo.

ASSEGNAZIONE COMPITI

Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, gli insegnanti operano in

coerenza con la programmazione didattica tenendo presenti razionali tempi di

applicazione degli alunni e avendo cura di assicurare ai bambini il tempo da

dedicare, nelle ore extra scolastiche, al gioco e alle attività sportive o

all'apprendimento di lingue straniere o arti, evitando un impegno eccessivo nel fine

settimana.

PESO DEGLI ZAINI

Nella formazione dell'orario delle attività, gli insegnati adotteranno soluzioni idonee a

rendere possibile un'equa distribuzione della strumentazione didattica nell'arco della

settimana. Pertanto gli zaini saranno controllati dai docenti, sensibilizzando i genitori.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI

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Le forme e le modalità di comunicazione con i genitori sono stabilite dal Collegio dei

docenti sulla scorta della normativa vigente. Le comunicazioni scuola-famiglia

previste sono le seguenti:

- colloqui individuali;

- illustrazione del documento di valutazione; - assemblee di classe;

- Consigli di Interclasse

Esse si svolgeranno in orario extra scolastico secondo il cronogramma individuato

dal Collegio Docenti.

.

Per nessuna motivazione è consentito al genitore interrompere le attività didattiche.

Per le situazioni di particolare urgenza è a disposizione il responsabile di plesso e il

Dirigente Scolastico.

USO DEI LABORATORI

L'uso dei laboratori è regolamentata dalla programmazione organizzativa e

didattico-educativa di plesso.

CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE

Gli insegnanti incaricati cureranno il coordinamento delle strutture e delle dotazioni

in modo da garantire la massima fruibilità a tutti i plessi, per questo il docente

responsabili di plesso, tenuto conto della programmazione, indichera un orario

settimanale di utilizzo della strumentazione e delle aule specifiche. I responsabili

predisporranno un elenco aggiornato delle dotazioni, controlleranno e segnaleranno

eventuali disguidi, mancanze e guasti.

INFORTUNI E MALORI

a) Per gli alunni che eventualmente accusassero malore o nel caso di incidente

nel corso dell'orario scolastico, si dovranno avvertire le famiglie a mezzo

telefonico, se possibile; per questo gli insegnanti richiederanno il numero

telefonico delle famiglie.

b) I docenti richiederanno ai genitori, tassativamente, il certificato di pronto

soccorso per gli incidenti e/o i malori che richiedano un intervento sanitario

esterno.

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c) I prelievi anticipati per malore, saranno documentati presso l‟Ufficio Anagrafe.

d) In seguito ad un incidente, l‟insegnante consegnerà una relazione dettagliata

dell‟accaduto al Dirigente Scolastico.

ASSICURAZIONE ALUNNI E DOCENTI

Gli alunni e i docenti sono assicurati contro gli infortuni per tutte le attività della

scuola, da parte della compagnia che sarà individuata dagli OO.CC: nei limiti dei

massimali previsti dalla polizza in vigore. Con delibera del Consiglio di Circolo si può

prevedere una polizza integrativa facoltativa.

PROPAGANDA ALL' INTERNO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

All'interno dell'edificio scolastico è vietata qualsiasi forma di propaganda, di volantini

o altro materiale che abbia contenuto diverso dalla materia pedagogico-didattica

o della comunicazione-avviso. La distribuzione di volantini, all'interno della scuola e

di comunicati da affiggere, deve essere, comunque, sempre autorizzata dal

Dirigente Scolastico.

RACCOLTE DI DENARO E SOTTOSCRIZIONI

Sono vietate raccolte di denaro e sottoscrizioni tra docenti e alunni se non a favore

di enti, istituzioni o persone espressamente autorizzate dall'autorità scolastica o dal

Consiglio di Circolo e solo in casi eccezionali. Tali raccolte avranno, comunque,

sempre, carattere volontario.

RACCOLTE DI DENARO PER INIZIATIVE DIDATTICHE

In deroga dell'articolo precedente si possono raccogliere, all'interno della scuola,

piccole somme per iniziative didattiche, previa autorizzazione del Dirigente

Scolastico e consenso informato da parte dei genitori. Il Consiglio di Circolo Ha

deliberato una quota di iscrizione, comprensiva degli oneri assicurativi.

PARTE II

Settore secondaria di primo grado

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ORARIO

La giornata scolastica inizia alle 8.00 e termina alle ore 13.48.

Ogni alunno dovrà trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio

delle lezioni e farà ingresso nell'edificio al suono della campanella. Nel periodo più

freddo dell‟anno il Dirigente scolastico potrà stabilire l‟ingresso anticipato per gli

alunni che giungono a scuola con mezzi di trasporto pubblici, i quali dovranno

attendere il suono della campanella nell‟atrio o nel corridoio d‟ingresso dell‟edificio.

GIUSTIFICAZIONI ASSENZE E RITARDI

Gli alunni giustificheranno le assenze e i ritardi nelle sezioni specifiche del diario

scolastico adottato dall‟istituto, dove verranno annotate ogni altra comunicazione

utile per instaurare rapporti scuola/famiglia sulla base della efficienza e trasparenza.

Il diario deve essere firmato da un genitore o da chi ne fa le veci nella facciata della

copertina e servirà per controllare l‟autenticità delle firme sulle giustificazioni o sulle

altre comunicazioni.

Dopo le 8.30 sarà consentito l‟ingresso a scuola solo per fondati motivi, giustificati

personalmente da un genitore.

Le assenze devono essere giustificate dalla persona, genitore dell'alunno o facente

le sue veci, che ha apposto la firma nel libretto apposito. Il controllo è affidato

all‟insegnante della prima ora.

Per le assenze superiori a 5 giorni (compresi i festivi) dovute a malattia sarà richiesta,

oltre la giustificazione scritta, anche il certificato medico attestante che lo stato di

buona salute dell'allievo e che lo stesso è in grado di riprendere le lezioni.

Le assenze non consecutive vanno giustificate separatamente.

ENTRATE POSTICIPATE O USCITE ANTICIPATE

L'alunno che arriva in ritardo può essere ammesso in classe solo previa giustificazione

scritta. Più ritardi non giustificati vengono considerati mancanze disciplinari.

Gli alunni non possono allontanarsi dalla scuola prima della fine delle lezioni, se non

per validi motivi regolarmente giustificati dal genitore o da chi ne fa le veci, che

dovrà presentarsi personalmente a Scuola per prelevare l‟alunno; è concessa la sola

giustificazione scritta solo in caso di particolari, gravi e documentati motivi.

La scuola si impegna ad avvisare tempestivamente alunni e famiglie in caso di

entrate posticipate o uscite anticipate (nei casi ad esempio di assemblee sindacali o

di assenza dei docenti) con comunicazione trascritta sui diari. Tali avvisi devono

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essere firmati dal genitori o da chi ne faccia le veci; in caso contrario l‟alunno non

potrà uscire anticipatamente, a meno che non venga prelevato da un genitore.

In caso di malessere o di altra necessità le comunicazioni con le famiglie degli alunni

avverrà su autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un docente da lui delegato

solo attraverso il personale ATA.

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NELL’ISTITUTO

Sia al momento dell'entrata o dell'uscita, sia durante la permanenza nell'edificio

scolastico gli alunni sono tenuti a comportarsi in modo responsabile, educato e

dignitoso, evitando ogni atto che possa porre in pericolo la propria od altrui

incolumità o creare disturbo od offesa.

Essi devono usare verso i docenti e tutto il personale scolastico il rispetto dovuto a chi

lavora per la loro formazione. E‟ gradito un utilizzo non reciproco del “tu”.

Gli alunni sono tenuti ad alzarsi e a salutare tutte le persone che entrano in classe.

Ogni alunno occuperà un posto in classe che gli è assegnato di norma

dall'insegnante coordinatore, sentito il parere dei colleghi; tale posto non potrà

essere cambiato se non con il permesso dello stesso insegnante.

L‟utilizzo dei laboratori, delle strutture e delle tecnologie è concesso esclusivamente

previa autorizzazione dell‟insegnante.

Ogni alunno è responsabile degli eventuali danni da lui apportati alle suppellettili e

alle strutture della scuola. Il personale ausiliario e il personale docente sono tenuti a

segnalare tempestivamente i danni al Dirigente scolastico.

Il responsabile dei danni, ove identificato, e' tenuto al risarcimento nelle misure

indicate dalla Segreteria, attraverso la relativa fattura, ove necessario.

L‟alunno è tenuto ad annotare sulla prima pagina del diario scolastico, i recapiti

telefonici dei propri genitori, compreso il loro recapito sul posto di lavoro.

Si raccomanda di segnare il proprio nome sui libri di testo e qualsiasi altro materiale

scolastico

Gli alunni devono attendere in classe l‟arrivo dell‟insegnante durante il cambio

dell‟ora. Nessuno alunno può allontanarsi dall'aula senza il permesso dell'insegnante.

Non è consentito uscire dall‟aula in gruppi. Durante la prima ora di lezione non sarà

permesso di uscire dalla classe, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione

del docente. Dalla seconda ora è data la possibilità alle alunne di andare in bagno

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in due e agli alunni uno per volta e per tutti, non più di due volte durante le ore

curricolari, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione del docente

Non è consentito agli alunni entrare nelle altre classi durante le ore di lezione per

comunicazioni ai compagni senza autorizzazione dei propri insegnanti.

All'interno delle aule potrà essere affisso materiale che non leda i principi di

democraticità e di dignità della persona. In caso di controversia riguardo al

materiale affisso interverrà il Consiglio di classe.

Agli alunni che per motivi logistici (es: trasporti pubblici) dovessero arrivare in ritardo o

anticipare l'uscita di qualche minuto è concessa l'autorizzazione permanente

annotata sul registro di classe, su richiesta scritta da parte dei genitori o di chi ne fa le

veci.

Nel caso in cui le assenze o i ritardi siano ripetitivi, il Consiglio di classe è tenuto a

convocare i genitori degli alunni assentatisi nel giorno o nei giorni precedenti.

Nelle ore di Scienze Motorie e per qualsiasi spostamento all'interno dell'Istituto gli

alunni sono accompagnati dal docente.

Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni avviene ordinatamente sotto la stretta

sorveglianza del personale docente e non docente.

L‟intervallo è previsto come momento di socializzazione e osservazione dei

comportamenti. E‟ proibito adottare comportamenti che potrebbero recare

pericolo per la propria e l‟altrui incolumità, come correre per i corridoi, sostare nei

pressi delle scale. Ogni richiesta, di qualsiasi genere, inclusa quella dell‟accesso a un

piano diverso, deve essere formulata all‟insegnante che ha il compito di

sorveglianza, il quale valuterà caso per caso.

Per le visite d‟istruzione e le uscite guidate viene richiesta da parte della Scuola

l‟autorizzazione ai genitori, utilizzando appositi moduli. L‟alunno che non consegnerà

ai propri insegnanti, almeno un giorno prima dell‟uscita, tale autorizzazione, dovrà

rimanere a scuola.

Agli alunni che dovessero trasgredire le regole elencate saranno commisurate, da

parte dei rispettivi Consigli di classe, sanzioni disciplinari di entità proporzionale alla

gravità della violazione. Misure particolarmente severe saranno adottate nel caso di

recidività.

USO DI CELLULARI E ALTRO MATERIALE ESTRANEO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

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E‟ vietato l‟uso del cellulare, anche in caso di malore. L‟uso non autorizzato

comporterà il sequestro dello stesso da parte dei docenti. Il cellulare verrà

riconsegnato solo al genitore dell‟alunno.

E' vietato l'uso in classe di macchine fotografiche, di registratori e di qualsiasi

materiale non autorizzato dagli insegnanti. In caso di violazione della norma si

procederà al sequestro del materiale.

E' proibito portare a scuola oggetti estranei che possono distrarre o distogliere

l'attenzione dalle lezioni, o costituire pericolo per gli altri. Si consiglia di non portare a

scuola valori o somme di denaro che non siano strettamente necessarie e del cui

smarrimento la scuola non risponde.

COMITATO DI GARANZIA

I compiti del Comitato di Garanzia riguardano l'esame delle istanze di impugnazione

delle decisioni adottate dagli organi collegiali della scuola, relativamente

all'esercizio dei diritti e dei doveri degli studenti e alle sanzioni disciplinari adottate nei

confronti degli stessi. Il Comitato di Garanzia è composto: a) dal Presidente del

consiglio di Istituto che lo presiede; b) da n. 2 docenti eletti, c) da n. 1 genitore

eletto, all'inizio di ogni mandato, tra i rappresentanti dei genitori in seno al Consiglio

di Istituto; d) da n. 1 Personale ATA. Il Comitato di Garanzia è convocato dal

Presidente del Consiglio di Istituto ogni qualvolta l'organo venga investito da istanze

ad esso rivolte. Il Comitato di Garanzia adotta tutte le sue deliberazioni a

maggioranza dei componenti assegnati. Il Comitato di Garanzia prima di deliberare

può, su richiesta di almeno due suoi componenti, sentire il soggetto produttore

dell'istanza.

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Tabella n.1 SANZIONI DISCIPLINARI:

per ogni procedura è sottintesa l’informazione allo studente circa il comportamento

rilevato e l’avviato procedimento

Comportamento Sanzioni in

successione

in ordine alla

gravità

Competente

Azioni in successione

in ordine alla gravità

1) Mancata

giustificazione

dell’assenza

Comunicazione

immediata alla

famiglia.

Il Docente della

prima ora comunica

la mancata giustifica

al collaboratore

scolastico o al

capoclasse, i quali

informano l‟ufficio di

presidenza e/o

l‟ufficio di segreteria

Informazione

telefonica alla famiglia

da parte dell‟ufficio di

presidenza.

Convocazione dei

genitori.

2) Entrata in

ritardo

ingiustificata

Ammissione

dell’alunno in

classe

Il docente della

prima ora riporta il

ritardo sul registro di

classe e lo comunica

al collaboratore

scolastico o al

capoclasse, i quali

informano l‟ ufficio di

presidenza e/o

all‟ufficio di segreteria

Informazione

telefonica alla famiglia

da parte dell‟ufficio di

presidenza.

3) Entrate in

ritardo

ingiustificate (3

ritardi)

Ammissione

dell’alunno in

classe.

Il Docente della

prima ora consegna

al collaboratore

scolastico la

comunicazione delle

Informazione

telefonica alla famiglia

da parte dell‟ufficio di

presidenza.

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entrate in ritardo (tre

ritardi). Il

collaboratore

scolastico recapita la

suddetta

comunicazione all‟

ufficio di presidenza.

Convocazione dei

genitori.

4) Alunno che

deve giustificare

la quinta assenza

Ammissione

dell’alunno se

non giustificato

dal genitore

Il docente della

prima ora consegna

la comunicazione

della mancata

giustifica della quinta

assenza al

collaboratore

scolastico, il quale la

recapita all‟ufficio di

presidenza.

Informazione

telefonica alla

famiglia.

Convocazione dei

genitori.

5) Mancato

assolvimento

degli impegni di

studio.

Comunicazione

ai genitori sul

diario

dell’alunno.

(docente)

Verbalizzato in

Consiglio di

classe

Docente.

Coordinatore del

Consiglio di classe

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

e nell'ora stabiliti dal

docente stesso che ne

fa richiesta o dal

coordinatore del

consiglio di classe.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio

nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

6)Mancata firma

del genitore per

le comunicazioni

Comunicazione

immediata alla

famiglia.

Docente.

Coordinatore del

Consiglio di classe

Informazione

telefonica alla famiglia

da parte dell‟ufficio di

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o avvisi scolastici presidenza.

Convocazione dei

genitori.

7) Mancanza del

materiale

didattico

necessario alla

partecipazione

alle lezioni

Ammonizione

orale (impartita

da un o dal

Dirigente

Scolastico);

nota sul registro

di classe

(impartita da un

docente o dal

Dirigente

Scolastico);

Docente

Informazione

telefonica alla

famiglia.

Convocazione dei

genitori.

8)

Comportamento

scorretto durante

l’uscita dalla

scuola

Comunicazione

ai genitori sul

diario

dell’alunno.

(docente)

Verbalizzato in

Consiglio di

classe

Docente.

Coordinatore del

Consiglio di classe

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

e nell'ora stabiliti dal

docente stesso che ne

fa richiesta o dal

coordinatore del

consiglio di classe.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio

nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

9) Salire o

scendere su

piani dell’edificio

in cui non è

situato la propria

Comunicazione

ai genitori sul

diario

dell’alunno.

Docente.

Consiglio di classe

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

e nell'ora stabiliti dal

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classe.

10) Rifiutarsi di

entrare in classe.

11) Nascondersi

nel bagno per

non assistere alle

lezioni.

Verbalizzato in

Consiglio di

classe.

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

docente stesso che ne

fa richiesta o dal

coordinatore del

consiglio di classe.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio

nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico.

12) Linguaggio

irriguardoso e

offensivo verso

gli operatori

scolastici e/o i

compagni.

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Richiesta scritta sul

registro di classe. Il

Consiglio di classe,

dopo aver riunito in

assemblea e sentito i

genitori presenti della

classe.

Riammissione

dell‟alunno solo se

accompagnato.

13)Manomissione

del registro di

classe

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Docente.

Coordinatore del

Consiglio di classe

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

e nell'ora stabiliti dal

docente stesso che ne

fa richiesta o dal

coordinatore del

consiglio di classe.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio

nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico

14) Adozione di

comportamenti

scorretti che

determinano

Allontanamento

di un giorno

dalle attività

Consiglio di classe

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

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difficoltà a

svolgere la

lezione dei

docenti o i

compiti/studio

degli alunni

didattiche.

e nell'ora stabiliti dal

docente stesso che ne

fa richiesta o dal

coordinatore del

consiglio di classe.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio

nell'ora stabilita dal

Dirigente scolastico.

15) Uso del

cellulare:

chiamata e

ricezione

Sequestro del

cellulare

Docente.

Consegna del

cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del

genitore per la

restituzione del

cellulare.

16)

Danneggiamento

degli ambienti

della scuola (es.:

scritte sui muri e

sulle bacheche)

Risarcimento

monetario

proporzionato al

danno

Delegato del

Dirigente Scolastico,

coordinatore di

classe

Tale sanzione potrà

essere commutata in

richiesta di

riparazione del

danno, proposta

dall'allievo

responsabile al

consiglio di classe

con domanda scritta.

Convocazione dei

genitori in via

straordinaria nel giorno

e nell'ora stabilita dal

Dirigente Scolastico

17) Uso del

cellulare:

filmati e

registrazioni

Sequestro del

cellulare.

Annotazione sul

registro di

classe.

Docente.

Consegna del

cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del

genitore per la

restituzione del

cellulare.

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Allontanamento

di un giorno

dalle attività

didattiche.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio di

classe nell'ora stabilita

dal Dirigente

scolastico.

18) Uso del

cellulare:

invio filmati e

registrazioni

Annotazione sul

registro di

classe.

Allontanamento

di più giorni

dalle attività

didattiche.

Docente.

Consegna del

cellulare ai

collaboratori del D.S.

Convocazione del

genitore per la

restituzione del

cellulare.

Il genitore sarà invitato

in seno al consiglio di

classe nell'ora stabilita

dal Dirigente

scolastico.

19)

Appropriazione e

furto dei beni

della scuola, del

personale, degli

studenti o di altre

istituzioni/enti

esterni.

Trascrizione

delle

motivazioni e

del

provvedimento

sul registro di

classe e sul

fascicolo

personale.

Il

provvedimento

disciplinare si

applica

comunque,

anche in

presenza di

denuncia dei

Dirigente Scolastico e

consiglio di classe

Allontanamento dalle

lezioni da 1 a 15 giorni,

deliberato dal

Dirigente Scolastico e

dal consiglio di classe.

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danneggiamenti

alle autorità

giudiziarie

20) Atti di

violenza verso gli

operatori

scolastici e/o i

compagni

Allontanamento

di più giorni fino

a 15

L'immediato

allontanamento dello

studente dalla

comunità scolastica

è disposto dal Preside

in concorso con il

vicepreside o almeno

uno dei collaboratori,

quando siano stati

commessi reati o vi

sia pericolo per

l'incolumità delle

persone.

Ratifica

dell‟allontanamento

da parte del

Consiglio di classe,

nello stesso giorno

dell‟accaduto, dopo

aver riunito in

assemblea e sentito i

genitori presenti della

classe.

Convocazione dei

genitori.

Denuncia

dell‟accaduto ai servizi

sociali territoriali e agli

organi di sicurezza.

(obbligo)

Comunicazione

Tribunale dei Minori.

(Obbligo)

21) Danni

premeditati a

mobili e arredi

scolastici oppure

dovuti ad

atteggiamenti

Allontanamento

di più giorni fino

a 15

Il Consiglio di classe,

dopo aver riunito in

assemblea e sentito

tutti i genitori della

classe.

Convocazione dei

genitori.

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irresponsabili

N.B.

l’allontanamento dalle lezioni può prevedere l’obbligo della frequenza;

sanzioni alternative all’allontanamento dalle lezioni: i consigli di classe, in base

alla gravità del danno, formuleranno proposte di sanzioni alternative alla

sospensione dalle lezioni, per attività in favore della comunità scolastica o di

utilità sociale (pulizia di locali interni/esterni all’Istituto Scolastico, attività di

supporto biblioteca, attività di supporto a disabili, etc…) previa autorizzazione

del genitore.

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Tabella n.2 SINTESI DELLE SANZIONI DISCIPLINARI:

A) Mancanze disciplinari per le quali

sono previste sanzioni diverse

dall’allontanamento dalla comunità

scolastica:

Sanzioni e organi competenti:

1) Mancata giustificazione dell‟assenza Comunicazione immediata alla

famiglia da parte del docente della

prima ora.

2) Entrata in ritardo ingiustificata

Ammissione dell‟alunno in classe da

parte del docente della prima ora

3) Entrate in ritardo ingiustificate (3

ritardi)

Ammissione dell‟alunno in classe da

parte del docente della prima ora

4) Alunno che deve giustificare la

quinta assenza

Ammissione dell‟alunno se non

giustificato dal genitore da parte del

docente della prima ora

5) Mancato assolvimento degli impegni

di studio.

Comunicazione ai genitori sul diario

dell‟alunno da parte del docente

Verbalizzato in Consiglio di classe

6)Mancata firma del genitore per le

comunicazioni o avvisi scolastici

Comunicazione immediata alla

famiglia da parte del docente.

Nota sul registro di classe impartita da

un docente o dal Dirigente Scolastico.

7) Mancanza del materiale didattico

necessario alla partecipazione alle

lezioni

Ammonizione orale impartita da un

docente o dal Dirigente Scolastico.

Nota sul registro di classe.

8) Comportamento scorretto durante

l‟uscita dalla scuola

Comunicazione del docente ai genitori

sul diario dell‟alunno.

9) Salire o scendere su piani dell‟edificio

in cui non è situato la propria classe.

Comunicazione del docente ai genitori

sul diario dell‟alunno.

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10) Rifiutarsi di entrare in classe.

11) Nascondersi nel bagno per non

assistere alle lezioni.

Verbalizzato in Consiglio di classe.

Allontanamento di un giorno dalle

attività didattiche.

B) Mancanze disciplinari per le quali

sono previste sanzioni che comportano

l’allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo non superiore

a 15 giorni:

Sanzioni e organi competenti:

12) Linguaggio irriguardoso e offensivo

verso gli operatori scolastici e/o i

compagni.

Allontanamento di un giorno dalle

attività didattiche su richiesta del

Consiglio di classe.

13)Manomissione del registro di classe Allontanamento di un giorno dalle

attività didattiche. su richiesta del

Consiglio di classe.

14) Adozione di comportamenti

scorretti che determinano difficoltà a

svolgere la lezione dei docenti o i

compiti/studio degli alunni

Allontanamento di un giorno dalle

attività didattiche su richiesta del

Consiglio di classe.

15) Uso del cellulare:

chiamata e ricezione

Sequestro del cellulare da parte del

docente

16) Danneggiamento degli ambienti

della scuola (es.: scritte sui muri)

Risarcimento monetario proporzionato

al danno del delegato del Dirigente.

17) Uso del cellulare:

filmati e registrazioni

Sequestro del cellulare da parte del

docente e consegna del cellulare ai

collaboratori del D.S..

Annotazione sul registro di classe.

Allontanamento di un giorno dalle

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attività didattiche su richiesta del

Consiglio di classe.

18) Uso del cellulare:

invio filmati e registrazioni

Annotazione sul registro di classe.

Allontanamento di più giorni dalle

attività didattiche. su richiesta del

Consiglio di classe.

19) Appropriazione e furto dei beni

della scuola, del personale, degli

studenti o di altre istituzioni/enti esterni.

Trascrizione delle motivazioni e del

provvedimento sul registro di classe e

sul fascicolo personale. Da parte del

Dirigente e del Consiglio di classe.

20) Atti di violenza verso gli operatori

scolastici e/o i compagni

Allontanamento di più giorni fino a 15

Da parte del Dirigente e del Consiglio di

classe.

21) Danni premeditati a mobili e arredi

scolastici oppure dovuti ad

atteggiamenti irresponsabili

Allontanamento di più giorni fino a 15

Da parte del Dirigente e del Consiglio di

classe.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Gerardo Marchitelli

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Istituto Comprensivo

“Eleonora DUSE”

Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993

email: [email protected]

PREMESSA

Il Consiglio d'Istituto, in ottemperanza a quanto previsto dalla D.P.C.M. del 7/6/95 e in

base all‟art.2 della direttiva n.254 del 21/7/95, adotta la seguente Carta dei Servizi

della Scuola Secondaria di Primo Grado "Eleonora Duse" di Bari.

ART. 1

Principi fondamentali

La Scuola Secondaria di Primo Grado "Eleonora Duse"conforma la propria azione

educativo-didattica amministrativa e di servizio al pieno rispetto dei principi

fondamentali di cui agli art. 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana

ART. 1.1

Uguaglianza

L‟istituto garantisce l'erogazione del servizio senza alcuna discriminazione dovuta a

motivi di sesso razza etnia credo religioso, opinioni politiche, condizioni socio

economiche e psico-fisiche. Si considerano gli elementi di diversità come fonte di

arricchimento reciproco e occasione di crescita e di confronto.

ART. 2

Imparzialità e regolarità

Il personale docente, amministrativo, ausiliario e direttivo di questa scuola agisce

secondo criteri di imparzialità e di equità. Garantisce la regolarità e la continuità del

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servizio e delle attività educative nel rispetto delle norme sancite dalla legge ed in

applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

ART. 3

Accoglienza ed integrazione

La Scuola organizza iniziative di conoscenza e di accoglienza destinate agli alunni

delle classi iniziali; promuove anche forme di accoglienza dei genitori.

Il personale tutto si impegna al rispetto dei diritti e degli interessi dello studente con

particolare attenzione verso gli studenti lavoratori, i diversamente abili, gli stranieri e

gli alunni degenti.

ART. 4

Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza

1. Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti

complessivamente assegnati all‟istituzione scolastica.

2. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della religione

cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell‟iscrizione.

3. Al fine di garantire l‟assolvimento non solo formale dell'obbligo scolastico

questa scuola prevede interventi di prevenzione e controllo dell‟evasione

scolastica e collabora in modo organico e funzionale con le altre istituzioni

presenti sul territorio

4. Nell'elaborazione del Piano dell‟Offerta Formativa(POF) vengono pianificate

attività di sostegno, recupero, di orientamento e di formazione integrata.

ART. 5

Partecipazione, efficienza, trasparenza

1. Questa istituzione scolastica favorisce una gestione partecipata nell‟ambito

delle competenze degli organi collegiali e delle procedure previste dalle

norme vigenti Con l‟intento di agevolare tutte le iniziative extrascolastiche con

finalità educative e culturali, viene favorito l‟utilizzo delle strutture per lo

svolgimento di attività ed iniziative promosse da enti locali e associazioni non

a fini di lucro, mettendo a loro disposizione i locali della scuola.

2. La partecipazione alla vita scolastica viene garantita dalla massima

semplificazione delle procedure e da una informazione completa e

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trasparente. La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche

attraverso la pubblicazione sul sito Internet, delle informazioni inerenti ogni

aspetto della organizzazione della Pubblica Amministrazione allo scopo di

favorire forme diffuse di controllo nel rispetto del principio della imparzialità.

3. Gli orari di servizio del personale della scuola si informa a criteri di efficienza,

efficacia e flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività

didattica e dell'offerta formativa integrata.

ART. 6

Libertà di insegnamento, aggiornamento del personale

1. La programmazione assicura la libertą d'insegnamento dei docenti e

garantisce la formazione dell‟alunno facilitandone le potenzialità evolutive nel

rispetto degli obiettivi formativi previsti dai programmi ministeriali. Tutti i docenti

che operano nella classe sono considerati a pieno titolo corresponsabili del

processo educativo oltre che contitolari di classe con pari diritti e doveri.

2. L‟aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per il personale ed

un compito dell‟amministrazione che deve assicurare interventi organici e

regolari. L‟istituto programma iniziative di formazione, anche riferite ai

contenuti disciplinari. dell‟insegnamento, funzionali al Piano dell‟Offerta

Formativa(POF)

PARTE PRIMA

AREA DIDATTICA

ART. 7

Fattori di qualità area didattica

L‟istituto individua ed assicura i fattori di qualità dell'area didattica che dei servizi

amministrativi e dell'ambiente scolastico.

Per l'area didattica essi corrispondono a:

1. Adeguatezza delle attività educative alle esigenze culturali e formative degli

alunni

2. Individuazione degli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi

ordini e gradi di istruzione

3. Validità culturale e funzionalità educativa della strumentazione didattica

4. Coerenza dell'impegno domestico degli alunni con la programmazione didattica

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del consiglio di classe.

5. Correttezza e reciproco rispetto nel rapporto docente-alunno.

6. Elaborazione, adozione e pubblicizzazione dei seguenti documenti: POF

Programmazione educativa e didattica, contratto formativo.

ART. 7.1

Piano dell’Offerta Formativa(POF)

La scuola impegna gli organi collegiali nell'ambito delle proprie competenze sancite

dalle norme vigenti alla definizione di un Piano dell‟Offerta Formativa (POF)

annualmente verificabile adeguato alle esigenze formative e culturali degli alunni. Il

POF è espressione delle scelte compiute dall‟istituto sia di natura curricolare sia

extracurricolare.

ART. 7.2

Continuità educativa

La continuità educativa tra i diversi ordini di scuola è assicurata attraverso l'utilizzo dei

seguenti strumenti e modalità operative:

- Elaborazione di proposte didattiche che tengono conto della ricognizione dei

bisogni degli alunni desunti dalla lettura da parte dei docenti dei consigli di classe

dei fascicoli personali degli alunni provenienti dalla scuola primaria e dalla

somministrazione di prove oggettive riferite per gli alunni in ingresso alle singole aree

disciplinari.

- Si organizzano forme di raccordo con i docenti scuola primaria e con quelli sella

secondaria superiore anche con visite degli istituti.

ART.7.3

Strumentazione didattica

Le proposte di acquisto della strumentazione didattica e/o dei sussidi audiovisivi

formulate dai docenti delle singole materie devono corrispondere a criteri di

flessibilità adeguatezza e affidabilità e rispettose dei bisogni formativi e culturali degli

alunni.

ART. 7.4

Impegno domestico degli alunni

L'impegno domestico degli alunni costituisce parte integrante dell‟attività didattica.

Esso e coerente con gli obiettivi previsti dalla programmazione didattica elaborata

da ciascun consiglio di classe e precisato dal contratto formativo di cui agli articoli

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successivi

ART. 7.5

Rapporto docente-alunno

Nel rapporto quotidiano con gli alunni il personale della scuola, al fine di facilitare il

conseguimento degli obiettivi formativi ed educativi stabiliti, agisce nel pieno rispetto

della dignità degli allievi assumendo comportamenti ed atteggiamenti di manifesta

disponibilità al dialogo, evitando altresì forme di intimidazione o minaccia di punizioni

mortificanti.

ART. 8

Documentazione

La Scuola garantisce l'elaborazione da parte degli organi collegiali, nel rispetto delle

specifiche competenze ed ai sensi delle norme vigenti, della seguente

documentazione:

a) Piano dell‟Offerta Formativa

b) Curricolo educativo

c) Curricolo didattico

d) Patto di corresponsabilità

e) Regolamento d‟Istituto

f) Nota informativa sulla privacy

g) Carta dei servizi

ART. 9

Piano dell’Offerta Formativa

Il Piano dell‟Offerta Formativa è lo strumento progettuale che riconduce ad una

sintesi i molteplici aspetti, didattici, organizzativi e finanziari, della vita della scuola.

È una programmazione unitaria del servizio erogato con l‟obiettivo di garantire a

tutte le componenti, interne ed esterne, partecipazione, trasparenza e possibilità di

controllo degli impegni sottoscritti.

ART. 10

Curricolo educativo

Il curricolo educativo è elaborato annualmente dal collegio dei docenti e contiene:

- Piani di Studio Personalizzati correlati alle abilità, alle conoscenze e alle

competenze delineate nelle Indicazioni Nazionali

Piani educativi Individualizzati per gli alunni diversamente abili

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- Strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale

- Verifica e valutazione dei percorsi didattici

- Elaborazione attività riguardanti. Orientamento, formazione integrata corsi di

recupero

- Corsi di recupero, interventi di sostegno

ART. 11

Curricolo didattico

Il curricolo didattico è elaborato annualmente dal Consiglio di classe contiene:

- Percorso formativo della classe

- Piani di Studio delle singole discipline

- Utilizzazione delle vane aree disciplinari per il raggiungimento delle finalità stabilite

dagli OO.CC.

- Verifica e valutazione

E‟ trascritta a cura del segretario del Consiglio di classe sul Registro dei Verbali

depositato nell'Ufficio di Presidenza.

ART. 12

Regolamento d’Istituto

Il Regolamento d‟Istituto è adottato dal Consiglio d‟Istituto. Esso detta norme per:

- Vigilanza sugli alunni

- Comportamento alunni

- Uso spazi, laboratori e della biblioteca

- Conservazione strutture e dotazioni

- Rapporti scuola famiglia

PARTE II –

Art. 13

Servizi amministrativi

La scuola individua per l'area dei servizi i seguenti fattori di qualità.

o Trasparenza

o Informatizzazione servizi di segreteria

o Flessibilità degli orari degli uffici al contatto con il pubblico.

o Informazione

o Tutela della privacy

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La distribuzione della modulistica relativa ai vari adempimenti è rilasciata a vista. Il

rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al

pubblico entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi. Gli attestati ed i documenti

sostitutivi del diploma sono consegnati a vista a partire dal secondo giorno lavorativo

successivo alla pubblicizzazione dei risultati finali. I documenti relativi alla valutazione

vengono consegnati dal Capo d'Istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni

dal termine delle operazioni generali di scrutinio.

Nella procedura delle iscrizioni in sede di formazione delle prime classi l'ufficio di

presidenza garantisce la massima trasparenza nel rispetto delle deliberazioni degli

organi collegiali della scuola.

Celerità e trasparenza sono consentite dalla informatizzazione degli uffici

amministrativi: segreteria, presidenza.

Gli uffici di segreteria compatibilmente con la dotazione organica del personale

amministrativo garantiscono un orario flessibile e funzionale alle esigenze dell‟utenza.

La scuola garantisce la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta

che garantiscono il diritto di informazione.

Si assicura on-line la comunicazione di:

Organigramma degli uffici

Organico del personale docente e A.T.A.

Incarichi

Verbali delle sedute degli Organi Collegiali

Albi d‟Istituto

PARTE III -

ART. 14

Condizioni Ambientali

L‟istituto assicura attraverso l'impegno adeguato dei collaboratori scolastici la pulizia

l'accoglienza e la sicurezza dell'ambiente scolastico al fine di garantire una

permanenza nei locali dell‟edificio e negli spazi esterni confortevole sia agli alunni

che al personale.

Vengono individuati i seguenti fattori di qualità delle condizioni ambientali,

pubblicizzati nel documento relativo al progetto d'istituto.

Numero, dimensione, dotazioni di

- Aule per normale attività didattica

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- Aule speciali, auditorium, palestre coperta e scoperte

- Laboratori scientifico, musicale e linguistico

- Sale per riunioni

- Locali di servizio

- Biblioteca

- Servizi igienici

- Spazi all'aperto

-Ascensore

La scuola è priva di barriere architettoniche ed è dotata di un piano di evacuazione

in caso di calamità

PARTE IV

ART. 15

Procedura dei reclami e valutazione del servizio

I reclami possono essere espressi in forma scritta, via fax, per e-mail, orale e

telefonica, devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I

reclami orali e telefonici devono, entro breve, essere riformulati per iscritto al Capo di

Istituto, il quale, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre

in forma scritta, con celerità, e comunque non oltre 15 giorni, attivandosi per

rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di

competenza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il

corretto destinatario.

Annualmente il dirigente formula per il Consiglio d‟Istituto una relazione analitica dei

reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione

generale del Consiglio sull'anno scolastico.

Alla fine di ciascun anno scolastico le scuole predispongono questionari relativi agli

aspetti didattici, organizzativi e amministrativi, da sottoporre a genitori, alunni e

insegnanti. Attraverso l‟analisi del monitoraggio il Collegio Docenti e il Consiglio

d‟Istituto verificano l‟attività formativa della scuola e mettono a punto eventuali

modifiche e/o interventi migliorativi.

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Il Dirigente Scolastico

Prof. Marchitelli Gerardo

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Istituto Comprensivo

“Eleonora DUSE”

Via San Girolamo, 38

70123 – Bari

Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993

email: [email protected]

NORMATIVA SULLA TUTELA DELLA PRIVACY IN AMBITO SCOLASTICO: indicazioni generali

Carattere obbligatorio del conferimento dei dati

Il trattamento riguarderà unicamente le finalità istituzionali della scuola

(didattiche, formative, organizzative, amministrative, nonché quelle richieste per i

procedimenti amministrativi facoltativi rientranti tra i compiti della scuola), così

come sono definite dalla normativa statale e regionale.

Dati obbligatori da fornire, strettamente necessari all’esercizio delle funzioni

istituzionali: nome e cognome dell‟alunno, data e luogo di nascita, indirizzo e

numero telefonico, titolo di studio, attestati di esito scolastico e altri documenti e

dati relativi alla carriera scolastica, foto ed eventuale certificato di identità,

certificati medici o altre dichiarazioni per la riammissione a scuola in caso di

assenza, e in determinati casi certificato di vaccinazione; notizie sulla

composizione familiare, generalità dei genitori o di chi esercita la patria potestà,

data e luogo di nascita, indirizzo e telefono se diversi da quelli dell‟alunno.

Eventuali dati facoltativi da fornire: per taluni procedimenti amministrativi attivabili

soltanto su domanda individuale (ottenimento di particolari servizi, prestazioni,

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benefici, esenzioni, certificazioni, ecc.) può essere indispensabile il conferimento di

ulteriori dati, altrimenti la finalità richiesta non sarebbe raggiungibile. In tali casi

verrà fornita una integrazione verbale della presente informativa.

Modalità di acquisizione e di trattamento dei dati

I dati personali dell‟alunno e dei familiari vengono acquisiti direttamente dagli

interessati o dalla scuola di provenienza.

A garanzia dei diritti dell‟interessato, il trattamento dei dati è svolto secondo le

modalità e le cautele previste dal Decreto Legislativo 196/2003, rispettando i

presupposti di legittimità, seguendo principi di correttezza, di trasparenza, di tutela

della Sua dignità e della sua riservatezza. Il trattamento è svolto prevalentemente

in forma cartacea, ma anche mediante strumenti informatici e telematici;

prevede come fasi principali: raccolta, registrazione, organizzazione,

conservazione, elaborazione, comunicazione, diffusione e la cancellazione

quando i dati cessino di essere necessari e comunque non prima del trascorrere di

due anni dalla cessazione di qualsiasi rapporto tra l‟interessato e l‟Istituto.

Comunicazione e diffusione dei dati

I soggetti a cui i dati personali potranno essere comunicati nell‟ambito dell‟Istituto

sono: il Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari di

Plesso, il D.S.G.A., i Responsabili del trattamento (nel caso siano stati nominati), gli

Incaricati del trattamento amministrativo (che di fatto corrispondono a tutto il

personale di segreteria), i docenti e assimilati interessati, i Collaboratori Scolastici e

i componenti degli Organi Collegiali, in ogni caso limitatamente alle loro funzioni

istituzionali e ai dati strettamente necessari alla svolgimento delle proprie attività.

I dati personali potranno essere comunicati ad altri enti pubblici o a privati

esclusivamente nei casi previsti da leggi e regolamenti (in particolare: altre

strutture del sistema della Pubblica Istruzione o Statali, INAIL, Azienda Sanitaria

pubblica competente, Società di Assicurazione per polizza infortuni; i soli dati

anagrafici potranno essere conferiti a società di trasporto, a strutture pubbliche e

private meta di visite scolastiche, ad aziende per eventuali stages, ecc.).

potranno essere diffusi esclusivamente i dati previsti dalla normativa e

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rigorosamente nei casi ivi indicati. I dati idonei a rilevare lo stato di salute non

potranno essere diffusi.

Titolare del trattamento dei dati

È la scuola stessa, che ha personalità giuridica autonoma ed è legalmente

rappresentata dal Dirigente Scolastico prof. Gerardo Marchitelli

Responsabili del trattamento:

- il D.S.G.A. , quale responsabile dei trattamenti di dati svolti dall‟unità

organizzativa “Segreteria” e dell‟unità operativa “personale ausiliario

(Collaboratori Scolastici)”, per i trattamenti relativi ad alunni, dipendenti,

collaboratori esterni e fornitori, affari generali e protocollo.

- Il collaboratore del Dirigente Scolastico con funzioni di Vicario,

prof.Miccione quale responsabile dei trattamenti di dati svolti dall‟unità

organizzativa “Collaboratori del Dirigente Scolastico” e dell‟unità

organizzativa ed operativa “personale docente (compresi docenti esterni

ufficialmente incaricati di esami o altre funzioni presso l‟Istituto)” e “membri

degli Organi Collegiali o degli Organismi funzionali all‟attività della Scuola”.

Diritti dell’Interessato

Relativamente ai suoi dati personali potrà esercitare i diritti di accesso, controllo e

modifica garantiti dall‟art. 7 e regolamentati dagli art. 8,9,10 del Decreto

Legislativo n. 196/2003. Sarà sufficiente rivolgersi senza particolari formalità alla

Segreteria e otterrà immediato riscontro.

Appendice relativa ai dati personali “sensibili o giudiziari” più ricorrenti:

Dati personali qualificati dal Decreto Legislativo 196/2003 come “sensibili”: quei

dati personali che sono “idonei a rivelare l‟origine razziale ed etnica, le convinzioni

religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l‟adesione a partiti,

sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o

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sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita

sessuale”. Dati giudiziari: quei dati personali idonei a rivelare procedimenti o

provvedimenti di natura giudiziaria. L‟acquisizione e il trattamento di questi due tipi

di dati avverranno solo se previsti da espressa disposizione di legge, con

riconoscimento delle finalità di rilevante interesse pubblico perseguite o se indicati

nelle Autorizzazioni Generali del Garante per la protezione dei dati. Inoltre

l‟Interessato riceverà le ulteriori precisazioni previste dall‟art. 22 di tale Codice,

cioè l‟indicazione della normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla

quale è effettuato il trattamento di tali dati. Tale normativa è riportata nelle

prossime righe relativamente alle casistiche più frequenti.

Principali norme in base a cui sono stati chiesti i dati personali sensibili o giudiziari:

A1) Norme generali: R.D. 653/25, D.Lgs 29/93, D.Lgs 297/94, D.P.R. 275/99, L.

104/92, L. 53/03, D.I. 44/01, D.P.R. 347/00, D.Lgs 165/01, D.P.R. 352/01, D.P.R.

319/03, D.Lgs 196/03 art. 95,96,64,65,68,72,73,112 (finalità di rilevante

interesse pubblico di certi trattamenti), nonché le seguenti ulteriori norme

specifiche:

Dati idonei a rilevare lo stato di salute dell’alunno o di familiari:

A2) Riammissione a scuola dopo assenza (certificati medici e dichiarazioni

sullo stato di salute o su motivi familiari di natura sensibile): R.D. 653/1925 art.

16-17; Ammissione ad esami suppletivi per assenza o impedimento: O.M.

21/04 art. 18 e O.M. di ciascun anno su esami

A3) Gestione di infortuni avvenuti in connessione con la scuola: D.Lgs

626/1994 art 4,c5, lettera o (Registro infortuni), D.P.R. 1124/65 art. 4,52

(obbligo di segnalazione al Dirigente), art. 53 (denuncia a INAIL), art.54

(denuncia a PS) e altri, D.Lgs 38/00, D.P.R. 275/99 art 14 (Avvocatura dello

Stato), L. 20/94, D.Lgs 286/99 (Danno Erariale), C.M. 10 luglio 1998, n. 305,

C.M. 21 marzo 2000 n. 83

A4) Esonero da Educazione Fisica (Certificati medici e dichiarazioni sullo

stato di salute): D.Lgs 297/94 art. 303

A5) Handicap, patologie croniche o simili: Integrazione alunni disabili: L.

104/2, D.P.R. 24/02/1994, L.449/97, L. 333/01, L. 289/02, D.M. 141/99;

certificazione delle competenze acquisite da alunno con Handicap:D.P.R.

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323/98; forme di sostegno scolastico per l‟integrazione: L. 69/00, D.Lgs 297/94

art. 312-325; Esonero tasse scolastiche per figli di mutilati e invalidi per

servizio, ecc.:L.645/54 e T.U. 297 del 1994 art. 200; Esibizione dichiarazione

redditi da cui risultino detrazioni o deduzioni fiscali legati a motivi di salute:

D:P.R. 600/73, D.P.R. 917/86, D.Lgs 31/97, D.Lgs 360/98, L. 448/99, D.Lgs 56/00,

L. 388/00, L.289/02, L.350/03, D.lgs M. 18 maggio 2001

A6) medicina scolastica: L.833/78 art. 1,2,11,14;Verifica vaccinazione

(Certificazioni e dichiarazioni): D.Lgs 297/94 art.117, D.P.R. 355/99,

D.P.R.1518/67 art. 47

A7) Gestione di mense scolastiche, in relazione a diete particolari per motivi

di salute: DLgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo

trattamento) e normativa generale

Dati idonei a rilevare provvedimenti giudiziari:

A8) Particolare status familiare dell‟alunno: L.184/83, L.40/98 art.16, C.P. art

34, L.216/91, L.149/01, D.Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse

pubblico di questo trattamento)

Dati idonei a rilevare l’orientamento religioso:

A9) Scelta di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della Religione

Cattolica (Art. 9 dell‟Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede,

ratificato con Legge 121/85), D.P.R. 751/85

A10) Diritto a festività di altre religioni: D. Lgs 297/94, L. 101/89 art 4, L. 516/88

art. 17

A11) Gestione di mense scolastiche in relazione a diete particolari per motivi

religiosi: D. Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo

trattamento)

Dati idonei a rilevare appartenenze razziali o etniche:

A12) Iniziative i relazione ad alunni appartenenti a comunità nomadi: D. Lgs

196703 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo trattamento),

Nota 24 febbraio 1982 (convenzione tra P.I. e Opera Nomadi)

A13) Certificazioni o dichiarazioni da cui emergano l‟appartenenza a una

determinata razza o etnia: L. 482/89 art. 1-20, L. 40/98 art. 36, D. Lgs 286/98, L.

189/02, D.P.R. 394/99 art. 45-49, D. Lgs 297/94 art. 116, D.P.R. 722/82

Dati idonei a rilevare orientamenti filosofici o religiosi:

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A14) Registrazione dei libri della biblioteca prestati, potenzialmente idonei a

rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere: R.D.965/24 art

129-130, T.U. 297/94 art 10

Temi in classe

Non lede la privacy l'insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di

temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità

dell'insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare

l'equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si

tratta di argomenti delicati.

Cellulari e tablet

L'uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente

personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone.

Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come

regolamentare o se vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere

immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E'

bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la

dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e

pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e

non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.

Recite e gite scolastiche

Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante

le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini

personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse

pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di

regola il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

Retta e servizio mensa

É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui

genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso

vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto

appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on

line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve

rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della

trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole

sull'accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.

Telecamere

Si possono in generale installare telecamere all'interno degli istituti scolastici, ma

devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve

essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l'esterno della scuola,

l'angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le

immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

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Inserimento professionale

Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e l'inserimento professionale le

scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende

private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

Questionari per attività di ricerca

L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da

sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima

informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di

sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non

aderire all'iniziativa.

Iscrizione e registri on line, pagella elettronica

In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del

Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line degli studenti, all'adozione dei

registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica

l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.

Voti, scrutini, esami di Stato

I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami

di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad

un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero

dell'istruzione. E' necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei

tabelloni, che l'istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle

condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute

dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma

deve essere indicato solamente nell'attestazione da rilasciare allo studente.

Trattamento dei dati personali

Gli istituti infatti sono invitati a rendere noto alle famiglie e ai ragazzi, attraverso

un‟adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano, ivi incluse le

origini etniche, le convinzioni religiose e lo stato di salute. Famiglie e studenti,

comunque, conservano il diritto di conoscere quali sono le informazioni trattate

dall‟istituto scolastico, ed eventualmente di farle rettificare se inesatte, incomplete

o non aggiornate.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Gerardo Marchitelli

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SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI

gerardo marchitelli

Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it