PIANO FORMAZIONE 2015 - ALBO PRETORIO · 2015-02-05 · IL PIANO FORMATIVO 2015 DELL’AZIENDA...
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IL PIANO FORMATIVO 2015
DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI CREMA
“…la società della conoscenza richiede che l'individuo sia il protagonista responsabile di una formazione continua lungo l'arco della sua vita. Una formazione costruita socialmente, dentro la specifica situazione in cui la persona lavora. Prevalente diventa la costituzione di una comunità di apprendimento, in cui domina la qualità delle relazioni e della comunicazione tra le persone” Vygotskj- iSeymour Papert – Etienne Wenger
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Sommario Introduzione- LA FORMAZIONE CHE SERVE OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI ................................................................. 3
- Partire dai punti di forza dell'Azienda - Le sfide - Sviluppare le competenze che servono per affrontare le nuove sfide - Ingaggiare le persone - Quale formazione
1-LA RILEVAZIONE E ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: .............................................................................................. 5 - Le Regole di sistema 2015 - PIMO – Piano integrato per il miglioramento dell’organizzazione - Riesami di direzione di UO, Dipartimenti e Direzione Aziendale - Piano per la Sicurezza - Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione - Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute - Disponibilità in azienda di un servizio bibliotecario - Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2105 - Incontri tra le aree trasversali e di staff - Incontri con i neoassunti - Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale e professionale 2014 - Criticità evidenziate da incident reporting, segnalazioni degli utenti, - Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione individuale - Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle attività fatte nel
2014. - Normativa regionale relativa al sistema ECM
2 - OBIETTIVI e AREE DI INTERVENTO DEL PIANO FORMATIVO AZIENDALE 2015 ........................................................... 12
3 - LA VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE 2015 .............................................................................................................. 13
4 - LE MODALITA' DELLA FORMAZIONE 2015……………………………………………………………………………………………………………….13
5 - LE COMPETENZE SVILUPPATE DAL PIANO FORMATIVO 2015 ..................................................................................... 14 6 - LE TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ FORMATIVE ....................................................................................................................... 15 7 - IL PERSONALE DA COINVOLGERE ................................................................................................................................ 16 8 - LE RISORSE ECONOMICHE PER LA FORMAZIONE 2015 ............................................................................................... 17 9 - SUDDIVISIONE DEL BUDGET per la formazione 2015 .................................................................................................. 18 PROGETTI DEL PIANO FORMATIVO 2015 .......................................................................................................................... 19
PROGETTI FORMATIVI TRASVERSALI .......................................................................................................................... 20 Dipartimento: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO ...................................................................................................... 32 Dipartimento: DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE ................................................................................... 334 Dipartimento: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE ....................................................................................................... 38 Dipartimento: DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE ..................................................................................... 41 Dipartimento: DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE ...................................................................................................... 48 Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE MEDICHE ...................................................................................................... 52 Dipartimento: DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE ( funzionale) .......................................................................... 528 Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE ............................................................................................... 60 DIREZIONE GENERALE, SANITARIA, AMM.VA E STRUTTURE AFFERENTI ..................................................................... 66
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Introduzione
LA FORMAZIONE CHE SERVE OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI
La formazione deve continuamente riadattarsi ai tempi mutevoli in cui viviamo. Siamo in tempi di cambiamento e di
incertezze sugli scenari futuri verso cui sta evolvendo il sistema sanitario.
Per la costruzione di questi nuovi scenari è richiesto un impegno dei professionisti , ma è necessario anche chiedersi
quale contributo può dare la formazione e ‘quale formazione serve’ per vivere il presente e per guardare
costruttivamente al futuro come operatori sanitari e come organizzazione.
La formazione, oltre e vivere il presente incerto, deve attrezzare le persone per le sfide future, pur essendo essa stessa
costretta a percorrere terreni accidentati in un contesto di scarsità di risorse, ma disponibile a sperimentare nuovi
modi di fare, per allenare le persone a sviluppare flessibilità e coltivare le proprie competenze e i propri talenti.
1) Partire dai punti di forza dell’azienda
La nostra è una realtà aziendale guardata con interesse non solo per la capacità di contenimento dei costi senza ricorrere alla riduzione di personale, ma anche per una serie di risultati raggiunti.
- Un sistema qualità strutturato che monitora obiettivi di miglioramento e svolge attività di Audit interni per il
presidio del rischio clinico, anche attraverso un’ampia rete di referenti interni.
- Alto impegno nella formazione aziendale (partecipazione del personale, n° di crediti, attività realizzate,
formazione sui campo in attività di miglioramento)
- Bassi livelli di assenteismo del personale
- Mantiene un forte collegamento con il territorio – stabile rapporto fughe attrazioni
- Progettualità e sperimentazioni (pagamento fornitori entro 30gg)
- Ruoli di responsabilità di professionisti dell’azienda nelle proprie Società Scientifiche e Commissioni Regionali
- Riconoscimenti di buone pratiche per la sicurezza dei pazienti da Agenas , riconoscimenti del Premio Basile
per i migliori progetti formativi nell’ambito della PA, buone pratiche FIASO, Bollino Rosa dell’Osservatorio
Nazionale Salute Donna
- Raggiungimento obiettivi regionali con classificazioni della Direzione ai primi posti tra le aziende lombarde
- Encomi e reclami che danno evidenza degli sforzi di miglioramento continuo
2) Le sfide
Tutti questi elementi contribuiscono ad una immagine dell’Azienda ospedaliera di Crema come una realtà da
guardare non solo per la capacità di contenimento dei costi, ma anche per i risultati raggiunti attraverso la Direzione
Aziendale e l’impegno dei professionisti. E che la mette in grado di guardare con fiducia alle nuove sfide del sistema
sanitario lombardo nell’affrontare il tema della cronicità: in Lombardia si registrano oltre 3 milioni di pazienti cronici,
pari al il 30% della popolazione: il trattamento di questi soggetti rappresenta però il 70% della spesa sanitaria.
L’aumento della fragilità e della cronicità è arrivato ad un punto di non sostenibilità se non si rivede il sistema di
offerta. Il trattamento dei bisogni sanitari derivanti da situazioni di cronicità richiede un cambio di paradigma: da un
modello di assistenza basato sull’erogazione di prestazioni, a modelli centrati su una nuova modalità di presa in carico
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integrata della persona, garantendo una continuità di assistenza tra servizi territoriali e servizi specialistici ospedalieri
e percorsi di cura.
3) Sviluppare le competenze che servono ad affrontare le nuove sfide
I cambiamenti nei modelli organizzativi richiedono un cambiamento nelle competenze delle persone.
• Occorre abbandonare una logica secondo cui la qualità dipende da rigide procedure standardizzate in cui, al
più si cerca di migliorare ciò che si è sempre fatto, per passare ad una logica secondo cui i risultati dipendono
dalle competenze delle persone che devono essere capaci di iniziativa e di costruzione di nuove risposte in
un contesto in continua evoluzione
• Sono necessarie nuove competenze, per affrontare la sfida del trattamento delle situazioni di cronicità che
richiedono un cambio di paradigma: da un modello di assistenza basato sull’erogazione di prestazioni, a
modelli centrati su una nuova modalità di presa in carico integrata della persona, garantendo una continuità
di assistenza tra servizi territoriali e servizi specialistici ospedalieri e percorsi di cura
• Ripensare il processo di cura in una logica di continuità delle cure è una trasformazione culturale, un
cambiamento di paradigma. Implica coinvolgere i professionisti nel pensare ad una organizzazione che
permetta il superamento della frammentazione prodotta dallo sviluppo di competenze ultraspecialistiche e
permetta e faciliti interventi integrati intersettoriali tra le diverse componenti intra ed extraospedaliere.
• Accanto a competenze tecnico specialistiche, sono utili atteggiamenti quali: visione più ampia dei bisogni
dei pazienti e delle famiglie, capacità di integrarsi in processi trasversali e in team multi professionali per
gestire percorsi di cura in grado di ricomporre l’attuale frammentazione dei servizi forniti alla persona,
mettere a fuoco i nodi problematici e affinare metodologie e strumenti efficaci per attivare processi
organizzativi relativi alle continuità delle cure.
4) Ingaggiare le persone
“Nessuno porta a lavare una macchina presa a noleggio ….”
Cosa chiedono le persone per il loro sviluppo? Cosa motiva le persone a mettere impegno e passione nel lavoro oltre ai valori e motivazioni personali? Per ottenere risultati di affidabilità, capacità di dare risposte, cortesia e capacità di ascolto occorre puntare a :
- Lavorare in una azienda che si impegna a creare le condizioni di sviluppo delle proprie risorse, costruire percorsi di carriera che consentano alle persone di crescere, favorire buone relazioni tra le persone e i ruoli, incoraggiare nuove idee e nuovi modi di fare per favorire comportamenti responsabili e capacità di dare risposte nuove ai problemi
- Monitorare e portare attenzione al benessere organizzativo ed alla prevenzione dello stress lavorativo.
- Riconoscere che i ruoli che più influenzano la motivazione e l'ingaggio delle persone sono i loro
Coordinatori e i loro Responsabili. Sono i Coordinatori e i Responsabili che possono svolgere un ruolo
determinante nello sviluppare le competenze e le capacita delle persone, identificare opportunità di
apprendimento, verificando che gli apprendimenti della formazione vengano trasferiti nell’attività
quotidiana.
5 - Quale formazione?
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Formazione – Decrescita felice: formazione meglio progettata e più orientata allo sviluppo professionale
• utile: che sviluppa conoscenze e amplia le competenze, sviluppa riflessione su quanto si fa quotidianamente e viene percepita utile dai professionisti per il proprio ruolo
• realista e sostenibile: tiene conto di vincoli, delle difficoltà che le persone hanno in azienda e della situazione dell’azienda, formazione ridotta nei costi
• coinvolgente: chiede di venire alla formazione con disponibilità ad imparare - chiede partecipazione e confronto in aula.. responsabilità
• che si prende cura delle relazioni e accresce il benessere degli individui nella organizzazione
1. ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE
Le esigenze formative sono state evidenziate attraverso:
- Regole di sistema 2015 - PIMO – Piano integrato per il miglioramento dell’organizzazione - Riesami di direzione di UO, Dipartimenti e Direzione Aziendale - Piano per la Sicurezza - Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione - Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute - Disponibilità in azienda di un servizio bibliotecario - Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2105 - Incontri tra le aree trasversali e di staff - Incontri con i neoassunti - Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale e professionale 2014 - Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione individuale - Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle attività fatte nel
2014. - Analisi degli Input normativi - Considerazione degli elementi del contesto dell’Azienda
Regole di sistema 2015 Sono state approvate da Regione Lombardia le Regole di sistema 2015 con la DELIBERAZIONE N° X / 2989 del 23/12/2014 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2015, che ridisegna l’organizzazione della sanità lombarda.
Per quanto riguarda l’Area Formazione è previsto, come per altre aree sanitarie e amministrative, di realizzare progetti di collaborazione interaziendali volti alla creazione di funzioni aggregate, volti alla razionalizzazione e al miglioramento dell’efficienza dei processi organizzativi aziendali . E’ da prevedere la redazione di un progetto in collaborazione con le Aziende coinvolte secondo le indicazioni della DG Salute.
PIMO- Piano Integrato per il Miglioramento dell’Organizzazione
- E’ stato approvato con provvedimento n. 342 del 20/11/2014 il PIMO - Piano integrato per il miglioramento
dell’organizzazione 2014/2016 dell’Azienda Ospedaliera di Crema .
- Il PIMO è una delle indicazioni forti delle Regole di Sistema 2015 che lo pone al centro la qualità delle cure,
l’efficienza, l’efficacia, la sicurezza, l’appropriatezza, la partecipazione e l’equità e costituisce una strada da
percorrere nel triennio 2014-16:
“2.3.6.1. SVILUPPO DEL PROGRAMMA INTEGRATO DI MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE (P.I.M.O)
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Il miglioramento continuo è un processo di innovazione focalizzato, che coinvolge tutta l’azienda e che consiste nell’adozione di
miglioramenti piccoli, frequenti, continuativi nel tempo, in modo da ottenere risultati significativi grazie al loro effetto cumulativo;
risultano essenziali due elementi:
• presenza e intervento del management nell’indirizzare e nel focalizzare gli sforzi di miglioramento in modo da
assicurare la coerenza delle azioni intraprese con le esigenze operative e strategiche dell’impresa;
• contributo diretto degli operatori nel proporre come migliorare i processi loro affidati, nel verificare la bontà delle
proposte e nel realizzare i cambiamenti necessari.
La creazione del miglioramento continuo è un obiettivo complesso che richiede uno sforzo da parte dell’intera organizzazione, è un
insieme di attività dirette a tenere sotto controllo e a migliorare processi ed esiti mediante un sistema di obiettivi, indicatori,
procedure organizzative, linee guida e la verifica della loro applicazione ed efficacia.
Il Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione è una piattaforma che prevede all’interno delle quattro aree
individuate (valutazioni, performance, monitoraggio e obiettivi), lo sviluppo delle conoscenze e valutazioni del sistema, è importante
che le strutture ospedaliere valorizzino il percorso di crescita dell’organizzazione integrando la logica economico-finanziaria con le
attività sanitarie.
Il Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione sviluppato in Regione Lombardia è basato su logiche bottom-up per
questo occorre gestire con grande attenzione e accortezza il processo di realizzazione, la parola saliente è “responsabilità”.
Indicazioni per la realizzazione del P.I.M.O.
La realizzazione del Piano Integrato per il Miglioramento dell’Organizzazione (P.I.M.O.) è responsabilità della Direzione Strategica
che deve gestire il processo di:
• pianificazione
• programmazione
• monitoraggio
del miglioramento dell’ organizzazione tramite il Responsabile per la Qualità aziendale.
Quindi tutte le strutture di ricovero e cura pubbliche, private accreditate e a contratto con il SSR lombardo si devono dotare di un
sistema di monitoraggio interno, al fine di programmare tempestivamente gli interventi migliorativi, che sia compatibile con i dati e
le competenze professionali effettivamente disponibili al proprio interno.
Il processo parte dalla check-list di autovalutazione, dalle valutazioni esterne e dal sistema di indicatori relativo agli elementi di
ingresso essenziali per portare al riesame della Direzione una visione d’insieme della valutazione delle aree di interesse per l’intera
organizzazione aziendale e per evidenziare le priorità e la sostenibilità degli obiettivi di miglioramento.
Indicazioni per la stesura P.I.M.O. 2015
Nel 2015, per quanto riguarda la stesura del P.I.M.O., dovrà essere strutturata con l’evidente integrazione dei sistemi di valutazione
delle performance aziendali e della gestione del rischio con il supporto informativo proveniente dai dati del monitoraggio interno e
dalla autovalutazione.
Gli obiettivi prioritari da sviluppare nel corso dell’anno, individuati nell’area “Garantire i livelli di assistenza”, e comuni a tutte le
strutture ospedaliere, riguardano la gestione di:
• infezioni correlate all’assistenza/sepsi
• percorsi di Pronto Soccorso
• continuità di cure
Gli obiettivi di miglioramento, individuati da ogni struttura ospedaliera (pubblica, privata accreditata e a contratto con il SSR
lombardo), verranno indicati seguendo il percorso descritto attraverso un data set per le aree del miglioramento clinico ed
organizzativo, l’analisi dei trend e l’evidenza dei miglioramenti ottenuti. Il P.I.M.O. dovrà essere predisposto entro il mese di
febbraio 2016”.
- La realizzazione del miglioramento continuo è un obiettivo complesso che richiede uno sforzo da parte
dell’intera organizzazione.
- Le aree di staff, lavorando insieme alla Direzione Aziendale, possono proseguire nello sforzo di integrazione
dei sistemi di valutazione delle performance aziendali e della gestione del rischio con il supporto informativo
proveniente dai dati del monitoraggio interno e dalla autovalutazione.
- Il PIMO è uno strumento che può favorire l’ integrazione delle diverse pianificazioni aziendali (per es. Piano
Qualità e sicurezza, Piano Risk Management, Piano delle Performance, Piano Comunicazione, Piano
Formazione, Piano Trasparenza ed anticorruzione ecc.) e favorire il coinvolgimento di tutta l’organizzazione
con una modalità di lavoro multidisciplinare.
Riesami di direzione - UO , Dipartimenti e Direzione Aziendale
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Il monitoraggio e la pianificazione del miglioramento hanno bisogno di uno strumento chiave che è il Riesame di Direzione, che parte dalle UO e dai Dipartimenti e trova una sintesi nel Riesame della Direzione Aziendale. Nel 2014 è stato previsto in tutte le UO e Dipartimenti dell’Azienda Ospedaliera di Crema.
- Esperienza importante l’aver fatto i riesami in tutte le UO e Dipartimenti, seppure con grosse differenze tra i
vari settori
- E’ importante dare continuità al riesame di direzione per renderlo uno strumento più partecipato di
autovalutazione, di analisi delle valutazioni esterne e del sistema di indicatori in modo da portare al riesame
della Direzione Aziendale elementi per costruire una visione d’insieme della valutazione delle aree di
interesse per l’intera organizzazione aziendale e per evidenziare le priorità e la sostenibilità degli obiettivi di
miglioramento.
- Molti riesami di direzione sono stati fatti senza coinvolgere i professionisti e condividere le aree critiche e gli
obiettivi su cui impegnare i professionisti
- L'attività di Riesame si conclude con gli impegni di miglioramento che di solito comprendono anche la
formazione. Pertanto è importante per i Referenti Formazione partecipare al Riesame (se possibile) o tener
conto dei risultati di questo importante momento organizzativo per l'analisi delle esigenze formative.
Piano per la sicurezza
Va proseguito il percorso formativo previsto dall'Accordo Stato - Regioni del 21 dicembre 2011e s.m.i.,
"Formazione dei lavoratori ai sensi del Dlvo 81/08" e dalla Circolare Regionale n. 7 del 17/09/2012, avviato
con la formazione dei dirigenti, dei preposti e la formazione generale dei lavoratori in e-learning,
programmando la formazione specifica dei lavoratori.
Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione
A partire dalla legge n.190 dell’8/11/2012: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione
nella Pubblica Amministrazione” (Anticorruzione) è stato definito nel 2014 un Piano aziendale per la
trasparenza e la prevenzione della corruzione .
Il Piano prevede la necessità di interventi formativi a sostegno del Piano che si indirizzino sia alla conoscenza
delle normative più recenti in questo ambito ed allo sviluppo di competenze tecniche specifiche per alcuni
settori più coinvolti, sia allo sviluppo di una cultura etica diffusa, che è la forza delle nostre organizzazioni
sanitarie. Le trasformazioni in atto nella sanità hanno introdotto principi e pratiche che derivano da culture
molto diverse (aziendalista, economista, organizzativo-gestionale, burocratica, …) che orientano verso
un’attenzione all’efficienza ma che non possono sostituirsi alla cultura etica ed ai valori che motivano
l’impegno e le scelte di tanti operatori della sanità.
Disponibilità in azienda dell’accesso a Banche dati sanitarie e, in particolare ad Uptodate
- Questo Ospedale ha improntato i suoi processi di miglioramento al confronto con le evidenze scientifiche e
promuove l’aggiornamento e la formazione continua attraverso la conoscenza della letteratura ed il
confronto professionale, con il supporto del servizio di biblioteca interna .
- Per il personale è possibile fruire di servizi di consultazione on line di banche dati, periodici e libri elettronici
tramite rete ospedaliera e tramite computer personali dall'esterno.
- E’ stato fatto un abbonamento ed è disponibile per il personale sanitario anche l’accesso ad Uptodate, uno
strumento di supporto alle decisioni cliniche “Evidence Based” e “Peer Reviewed” che fornisce
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raccomandazioni cliniche basate sulle prove di efficacia per rispondere in modo veloce ed accurato a
questioni cliniche, per migliorare la conoscenza clinica e per migliorare la cura del paziente.
- L’Ufficio Formazione è impegnato, insieme al Servizio Biblioteca, a promuovere attività formative per la
conoscenza e l’utilizzo delle banche dati del SBBL e di Uptodate.
Incontri con i neoassunti
- Nel 2014 sono stati inseriti in Azienda 79 nuovi assunti, di diversi profili professionali. Sono stati attivati solo
17 percorsi di affiancamento accreditati ECM.
- E' emerso complessivamente un apprezzamento e un giudizio positivo sull'inserimento all'interno della nostra
Azienda e nell'équipe di lavoro dell'UO. Un grande punto di forza e una valutazione positiva è stata data per
quanto riguarda l'accoglienza e il rapporto umano con i colleghi, spesso disponibili ad aiutare e favorire
l'inserimento nel gruppo e l'apprendimento dei compiti lavorativi.
- La maggior parte dei neoassunti ha avuto assegnato un tutor e per loro è stato definito un periodo di
affiancamento (non necessariamente e solo con lo stesso tutor), come prevede la procedura aziendale
quando viene valutata la necessità di sviluppare delle competenze.
- Sono stati evidenziati anche alcuni aspetti critici:
o Per un numero molto limitato di operatori è stato fatto un progetto di affiancamento (e valutato al termine del periodo di inserimento). Diversi operatori hanno usato espressioni come "ci si arrangia" a capire come funzionano procedure, modulistica e anche per avere indicazioni tecniche , "sono stata buttata subito in turno" o i singoli neoassunti si sono dovuti attivare individualmente a cercare risposte o supporto da colleghi disponibili.
o Pochi i percorsi di inserimento accompagnati da un progetto, accreditati ECM. o Sono soprattutto i medici neoassunti che risultano essere i meno supportati nell'inserimento nel
contesto di lavoro o Il periodo di inserimento porta con sé - soprattutto se non supportato adeguatamente dall'azienda -
un rischio di stress lavorativo, che abbiamo ritrovato in alcune espressioni degli operatori: "non sono sicuro se so fare bene le cose che devo fare", "devo ancora fare esperienza prima di sentirmi sicuro", "spero di essere in grado di corrispondere alle richieste ed alle aspettative"....
Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2015
Oltre alle esigenze specifiche dei reparti e Dipartimenti, sono stati evidenziati anche alcuni temi più
trasversali:
o Necessità di cura del processo di inserimento dei neoassunti in azienda e neo inseriti nei reparti o Forte esigenza di manutenzione e sviluppo delle competenze tecnico-specialistiche (curata
attraverso corsi interni, corsi e stage esterni, affiancamenti a colleghi esperti) o Revisione dell’attività, di procedure e controlli o Gestione del rischio clinico o Integrazione e comunicazione all’interno delle équipe di cura, lavorare meglio insieme soprattutto
nella gestione delle situazioni più complesse o Dare continuità al riesame di direzione o Percorsi e continuità delle cure, dimissioni protette o Assenza di valutazione nutrizionale
Incontri tra le aree trasversali e di staff
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Sono stati evidenziati anche alcuni elementi ed esigenze formative:
- La necessità di sviluppare capacità di INTEGRAZIONE
o le criticità stanno nelle interfacce interne / esterne rapporti interfunzionali, integrazione e collaborazione interprofessionale tra le diverse figure che agiscono sul paziente: aree critiche. Ricerca di senso comune tra le diverse figure professionali. Avere obiettivi comuni;
o gestione del rischio - difficoltà a gestire incident quando sono coinvolte più figure professionali e più UO. Anche nel Forum sul risk management in sanità 2014 ad Arezzo è stata fortemente evidenziata la necessità di sviluppare team building e le non technical skills nella gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici per avere risultati nella gestione del rischio clinico;
o difficoltà nel gestire gli appoggi, i ricoveri da PS (pazienti in reparti diversi); o integrazione tra figure professionali nei percorsi riabilitativi (tra inf/FKT/medici), nel DSM, nelle
riabilitazioni, definire percorsi di cura condivisi. La formazione che aiuta a creare omogeneità, allineamento tra i diversi interventi. Ruolo del case manager, riferimento per il paziente in qualsiasi fase del percorso;
o integrazione neoassunti nell’UO.
- Gestione del PIMO – Piano di miglioramento aziendale
o Ruolo importante che possono svolgere le aree di staff nel monitoraggio dello stato avanzamento degli obiettivi e pianificazione delle azioni di miglioramento (strutturare un progetto formativo - gruppo di miglioramento - per assicurare incontri periodici durante l’arco dell’anno).
o PIMO consente di gestire e tenere sotto controllo i processi clinico assistenziali attraverso la raccolta e il monitoraggio di indicatori.
o PIMO consente di superare una visione settoriale e di avere una strategia comune. Processi e percorsi integrati, miglioramento delle interfacce per evitare dispersione di risorse e punti di caduta, Allineamento a lavorare in gruppo.
o PIMO consente di sviluppare percorsi di cura condivisi . Richiede che venga dato sostegno dei percorsi diagnostici terapeutici (l’iter del paziente che si realizza nella realtà aziendale dal momento della presa in carico del paziente, facilitando il coordinamento e la collaborazione tra le diverse figure professionali che agiscono col paziente/famiglia per una continuità delle cure).
o PIMO richiede un’oggettività della strategia della direzione , un forte coinvolgimento della direzione aziendale, del management e degli Uffici trasversali e di staff.
o La formazione può aiutare a creare omogeneità, allineamento tra i diversi interventi.
- Sviluppare capacità di condivisione e passaggio di informazioni, responsabilizzazione (vedi molti riesami di
direzione: senza coinvolgere i professionisti, condividere le aree critiche e gli obiettivi su cui impegnare i
professionisti)
o E’ importante migliorare i percorsi diagnostico terapeutici e i percorsi traversali che toccano più ambiti;
o mancanza di condivisione e passaggio di informazioni, formalità, poca responsabilizzazione (vedi molti riesami di direzione: non sono stati coinvolti i professionisti, né condivise le aree critiche e gli obiettivi su cui impegnarsi tutti);
o Sostenere il percorso di gestione delle MAC - macro attività complesse. Valutando nella loro attuazione i percorsi organizzativi messi in piedi come stanno funzionando e dove ci sono problemi (problema tecnico o di caduta di qualche passaggio di comunicazione?) valutare la continuità e i risultati rispetto al paziente e non solo l’attenzione ai protocolli. I percorsi clinici trasversali non vengono presidiati fino in fondo.
o Affrontare insieme i nodi in maniera multidisciplinare . Difficoltà di gestione incident reporting quando sono coinvolte più UO o più figure professionali. Sicurezza e protezione maggiore dal lavorare insieme, valutare insieme, e prendere decisioni su aree critiche.
o Limiti e critiche al corso FAD sull’anticorruzione. Per agire su questo rischio, proporre temi etici e responsabilizzanti.
Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale 2014
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Durante il focus group sono state fatte alcune riflessioni ed emerse delle esigenze formative:
o Importanza per i professionisti di avere dei momenti di riflessione e non esaurire il proprio impegno nel fare.
o Gli workshop sono stati un’opportunità per condividere vissuti e spunti per la soluzione di problemi, aiuto a migliorare.
o Utilità sul piano professionale e per le ricadute sul lavoro. o E’ stato un punto di forza la possibilità di incontrare persone che lavorano in contesti molto diversi. o Necessità di continuità rispetto agli spunti proposti nei laboratori. o Limite: partecipano persone già sensibili e si fanno poco coinvolgere persone poco disponibili a
migliorarsi.
Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione
o Il Dossier è stato pensato come strumento di pianificazione e programmazione della formazione dei
professionisti sanitari, a livello individuale e di gruppo, nello sviluppo del programma nazionale ECM; o sono state messe a punto delle mappe delle competenze di 27 UO della nostra Azienda e
pubblicate su Intranet. Rappresentano lo stato dell’arte dell’UO in questo momento, le competenze che servono oggi nelle singole UO;
o sono state descritte non solo competenze tecnico- professionali , ma anche competenze relazionali e competenze organizzative che sono un aiuto a lavorare bene nel gruppo e lavorare bene nell’organizzazione. La moderna complessità dei processi sanitari richiede che gli obiettivi di miglioramento professionale assumano non solo il pieno soddisfacimento di bisogni formativi tecnico professionali individuali diversi, ma anche di quelli comuni attinenti alla qualità dei sistemi in termini di relazioni, di organizzazione e di gestione;
o l'avvio nell'utilizzo del dossier ha consentito di pianificare per il 2015/16, in occasione della valutazione annuale, la formazione individuale dei medici di diverse UO (ripresa nel Piano Formativo – vedi progetti dei Piani di Dipartimento).
o la pianificazione individuale dei medici è inserita nel Piano Formativo.
Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle
attività fatte nel 2014.
Sono state avviati diversi tipi di azioni:
o E’ stata avviata in Azienda una ricerca sul benessere organizzativo mirata ad acquisire informazione utili per i miglioramento delle politiche del personale che sta coinvolgendo tutti i dipendenti dell’azienda.
o L’ attività dell’ Ufficio Personale con utilizzo flessibile degli istituti contrattuali - part-time, utilizzo della legge 104, mobilità interna che stanno ottenendo risultati rispetto al senso di appartenenza e bassi indici di assenteismo (basso livello di assenze per malattia – 6,39 rispetto alla media del SSN del 9,55.
o Il gruppo che ha lavorato al Progetto aziendale “Star bene al lavoro “ ha promosso diverse iniziative sull’attività fisica, aumento di scelte salutari nell’alimentazione, gruppi per smettere di fumare.
o Il CUG aziendale e' impegnato a proporre azioni per lo sviluppo di pari opportunità e promozione di benessere (possibilità di consultare uno psicologo aziendale per problemi personali; creazione della figura di mediatore aziendale dei conflitti; contatti con lo sportello Conciliazione Lavoro-famiglia c/o l’Ufficio Orientagiovani del Comune di Crema; possibilità di contattare in caso di discriminazione/mobbing la Consigliera di Parità Avv Debora Mossoni; convenzioni per accessi agevolati ad Asili Nido - DoReMi, Bagnolo Cremasco ; Centro Estivo Filikà; massoterapia al personale dipendente dell’Azienda per il trattamento delle rachialgie, promozione di convegni).
o Sono state promosse diverse iniziative mirate al benessere organizzativo, in collaborazione con il Cral aziendale.
o Nel piano formativo 2014 sono state previste 8 iniziative a carattere prevalentemente di workshop con partecipazione a scelta volontaria legate ai temi del benessere (Laboratori di sviluppo personale e professionale sulla Mindfulness; Corpo e coscienza; Le parole per dirlo; Lavorare in gruppo con il cooking; Problem solving strategico; Counseling motivazionale … )
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Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute
La rete WHP (Workplace Health Program) è un supporto per le imprese che vogliono investire sulla salute e
sul benessere del personale. Le aziende che partecipano al programma si impegnano a seguire un percorso
triennale di iniziative sulla promozione della salute dei lavoratori.
- L’Azienda Ospedale Maggiore di Crema ha aderito al progetto “Star bene al lavoro: promozione di corretti stili di vita nei contesti di lavoro” ed alla rete WPH , programmando e realizzando nel 2014 azioni rivolte al personale e finalizzate alla
o promozione di corretta alimentazione o stile di vita attivo o ambiente libero dal fumo
per la prevenzione di malattie cardiovascolari, ictus, diabete, obesità, alcuni tipi di tumore, miglioramento
delle condizioni psico-sociali attraverso la promozione dell'autonomia personale e della socializzazione.
Il progetto proseguirà con l’impegno su questi e altri ambiti previsti nel programma WHP. Impegno indicato anche nella DGR sulle Regole di sistema 2015. Tra i principali obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2014 -2018 (PRP) viene proposta la prosecuzione 2015 dei Programmi/Attività:
- Programma “Aziende che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia” - Programmi per la Promozione dell’allattamento al seno - Programmi per la promozione dell’attività fisica e corretta alimentazione - Azioni/Interventi relativi alla disassuefazione del tabagismo
anche mediante il raccordo con le Reti “Città Sane” e “Health Promotion Hospitals – HPH” finalizzati a: “incrementare
ambiti di sperimentazione e sviluppo di processi innovativi di collaborazione intersettoriale in tema di promozione della salute
(invecchiamento attivo e in buona salute, inclusione sociale, promozione stile di vita attivo, ecc.) mediante partecipazione ad
iniziative di carattere europeo….”
Normativa relativa al sistema ECM
Decreto n.12784 del 31.12.2014 - Il sistema lombardo di Educazione Continua in Medicina – Sviluppo Professionale
Continuo (ECM- CPD): indicazioni operative Decreto n.12784 del 31.12.2014 - Il sistema lombardo di Educazione Continua in Medicina – Sviluppo Professionale Continuo (ECM- CPD): indicazioni operative. Decreto D.G. Sanità n. 936 del 10/002/2014 «Accreditamento standard Provider ECM-CPD (Educazione Continua in
medicina-Sviluppo Professionale Continuo) del Sistema Lombardo di ECM dell’Azienda Ospedaliera Ospedale
Maggiore di Crema ». Determina della CNFC (Comitato Nazionale per la Formazione Continua) del 17 luglio 2013- “Esoneri, Esenzioni,
Tutoraggio Individuale, Formazione all’estero, Autoapprendimento, Modalità di registrazione e Certificazione
crediti ECM”.
Determina della CNFC (Conferenza Nazionale Formazione Continua) 23 Luglio 2014 - 10 Ottobre 2014 in materia di Crediti Formativi ECM.
DGR n. 10081 del 6/11/2013: “Riconoscimento della formazione in modalità e-learning per i lavoratori della sanità” Determina della CNFC (Conferenza Nazionale Formazione Continua) del 10 Ottobre 2014 in materia di Dossier Formativo.
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2. OBIETTIVI e AREE DI INTERVENTO DEL PIANO FORMATIVO AZIENDALE
2015 a) COMPETENZE TECNICO - SPECIALISTICHE
1. Progetti di inserimento / affiancamento neoassunti
2. BLSD e PBLSD
3. Progetti specifici di UO (vedi Piani di Dipartimento)
COMPETENZE TECNICO-SPECIALISTICHE INDIVIDUALI PER I MEDICI Pianificazione della formazione individuale dei medici (a partire dal Dossier Formativo individuale)
b) COMPETENZE STRATEGICHE
1- Sostegno alla realizzazione del PIMO - Gruppo di miglioramento Aree di staff 2- Competenze tecniche e organizzative per la gestione del rischio nel Dipartimento Materno Infantile e nel
DEA 3- Competenze tecniche e organizzative per la gestione delle LDD – lesioni da decubito e utilizzo della scheda
Braden 4- Partecipazione alla ricerca multicentrica: NURSING SENSITIVE OUTCOMES 5- Sostegno alle figure professionali che operano nelle aree a più forte impatto con l’utenza (Pronto Soccorso,
CUP, Psichiatria, Ambulatori ) - per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari 6- Sviluppo delle competenze richieste ai Tutor per l’inserimento neoassunti 7- Percorso di sviluppo organizzativo del Sitra 8- Il sistema di misurazione e valutazione 9- Ospedale e lavoro di rete tra soggetti che intercettano la violenza sulle donne 10- La ricerca della letteratura scientifica sui database SBBL e su UptoDate
c) COMPETENZE NON TECNICHE (NTS) Workshop e seminari per lo sviluppo delle competenze:
• Consapevolezza
• Comunicare, informare e coinvolgere i pazienti nel processo di cura e gestione della comunicazione in situazioni difficili
• Lavoro di gruppo , collaborazione, integrazione all’interno delle equipe di cura e tra settori diversi
• Problem solving strategico, resilienza-flessibilità
• Competenze e strumenti per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo
d) CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA SICUREZZA (DLgs 81/20008) Completare il percorso formativo previsto dall'Accordo Stato - Regioni del 21 dicembre 2011e s.m.i., "Formazione dei lavoratori ai sensi del Dlvo 81/08" e dalla Circolare Regionale n. 7 del 17/09/2012, avviato con la formazione dei dirigenti, dei preposti e la formazione generale dei lavoratori in e-learning, programmando la formazione specifica dei lavoratori.
e) CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (DLgs n.190/2012) Diffusione di valori etici e contenuti dei codici di comportamento e codice disciplinare:
Corso in FAD per Responsabile Anticorruzione e altri Dirigenti di strutture coinvolti in base all’analisi dei rischi (per quanti non l’hanno completato nel 2014) Formazione tecnica per alcuni settori specifici
f) FORMAZIONE IN FAD 1. Corso FAD – 1a parte del corso BLSD 2. Corso FAD – Comunicare bene. Elementi base per una comunicazione 3. Corso FAD – Sicurezza per Dirigenti e Preposti 4. Corso FAD – Sicurezza Base - versione lavoratori 5. Corso FAD – Decreto anticorruzione - circa 70 persone
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g) FORMAZIONE PREVISTA DAL PIANO FORMATIVO DI EUPOLIS Sarà favorita la partecipazione dei professionisti alle iniziative formative proposte dalla DG Sanità e previste dal Piano Formativo di Eupolis, in particolare quelle comprese tra gli obiettivi di budget, che saranno parte integrante del Piano formativo aziendale.
3. LA VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE AZIENDALE 2015 La formazione è un investimento di tempo e di risorse: è pertanto necessario valutarne l’andamento e i risultati sia in termini di soddisfazione dei partecipanti che di ricadute sul lavoro. Pertanto le attività formative interne previste nel Piano Formazione saranno valutate a questi livelli:
Liv. 1 – Valutazione del gradimento dei partecipanti (questionario di customer) Liv. 2 – Valutazione dell’apprendimento
Liv. 3 – Valutazione del risultato attraverso una relazione di fine corso che deve riportare:
commento circa il raggiungimento degli obiettivi indicati nella progettazione valutazione della partecipazione valutazione dell’apprendimento valutazione globale del progetto formativo
Liv. 4 – Valutazione della ricaduta sul lavoro e sull’ organizzazione
La valutazione tiene conto che il risultati della formazione sono collegati alle coerenze organizzative: non sono cioè solo il prodotto di una buona progettazione e di un buona realizzazione degli interventi, ma l’applicazione degli apprendimenti e i risultati organizzativi dipendono dalle persone, dalla coerenza con gli altri sistemi aziendali, in particolare la valutazione e le capacità manageriali e di coordinamento. Una valutazione dei risultati organizzativi degli interventi messi in campo dalla Formazione sarà fatta nel gruppo degli staff tenendo conto in particolare degli indicatori definiti dalla Regione Lombardia nella DGR sulle Regole di Sistema 2015 .
4. LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE
A) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ FORMATIVE INTERNE
• Le attività formative realizzate all’interno dell’azienda sono definite dal Piano Formativo annuale. Nel Piano sono previste iniziative che prevedono il riconoscimento orario e altre che non lo prevedono. Indicazioni saranno contenute nel Piano, sull’Intranet, nelle locandine e comunicazioni sulle iniziative stesse. Per le iniziative interne in cui non è previsto riconoscimento orario non è possibile utilizzare permessi o riserva oraria.
• La partecipazione ad attività formative deve essere concordata e autorizzata dal proprio Caposala / Coordinatore Infermieristico o Tecnico e dal Responsabile di U.O.
• Alle iniziative si accede attraverso iscrizione sull’Intranet aziendale (Portale del Personale) o attraverso le iscrizioni multiple inviate all’Ufficio Formazione dai Coordinatori.
• La presenza sarà documentata tramite timbratura col badge. I fogli-firma in aula vengono inviati successivamente all’Ufficio Personale per controlli.
B) PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ FORMATIVE ESTERNE
• L’invio di personale al di fuori dell’azienda in aggiornamento (Frequenza presso strutture esterne; Corsi /
Convegni) viene valutato e autorizzato dal Coordinatore / Responsabile di U.O. e dal RAD / Direttore del Dipartimento. La richiesta deve poi essere inviata all’Ufficio Formazione.
• Il dipendente che partecipa ad attività formative all’esterno dell’Azienda è tenuto a condividere con i colleghi le conoscenze e competenze acquisite nella formazione con le modalità concordate con il proprio Coordinatore / Responsabile di U.O.
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C) NOVITA’ DEL SISTEMA ECM-CPD Regione Lombardia (Decreto 12784 / 31/12/2014)
FORMAZIONE INDIVIDUALE (attività svolta al di fuori del Piano Formativo Aziendale): possono essere riconosciuti crediti ECM per queste attività presentando la documentazione non più all’Ufficio Formazione, ma al proprio Ordine / Collegio /Associazione entro la fine del triennio 2014-2016) :
• Attività didattica (come docente / relatore svolta al di fuori dell’Azienda)
• Attività scientifica (pubblicazione di articoli su riviste scientifiche escluse le pubblicazioni divulgative,
referaggio di articoli scientifici)
• Attività di tutoraggio
• Attività di ricerca Per quanto riguarda la formazione fatta all’estero la richiesta di riconoscimento ECM va fatta invece ancora alla propria Azienda (50% dei crediti attestati). FAD – FORMAZIONE A DISTANZA
Il sistema ECM-CPD lombardo riconosce un massimo di crediti pari al 50% del debito formativo annuale (max 25
crediti)
5. LE COMPETENZE SVILUPPATE DAL PIANO FORMATIVO 2015 Il Piano di Formazione 2015 è orientato a sviluppare le competenze delle persone per garantire efficacia, appropriatezza e sicurezza nell’ assistenza prestata. Per questi scopi è necessario che la formazione si orienti su 3 aree di competenze: Le competenze tecnico-specialistiche Le competenze organizzativo gestionali Le competenze comunicativo relazionali Il Piano Formazione 2014 ha sviluppato in questa misura le competenze: COMPET TECNICHE 91 COMPET ORGANIZZATIVE 52 COMPET RELAZIONALI 18
COMPETENZE SVILUPPATE
57%32%
11%
COMPET TECNICHE
COMPET ORGANIZZATIVE
COMPET RELAZIONALI
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6. LE TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ FORMATIVE Le tipologie di attività formative previste nel Piano Formativo 2015 sono :
o la Formazione sul Campo che viene fatta quotidianamente sul lavoro (riunioni cliniche, gruppi di miglioramento, affiancamento sul lavoro, Audit Clinici, attività di ricerca, ecc….);
o la formazione in aula (corsi, seminari brevi e convegni); o la formazione a distanza (FAD)
A queste si aggiunge lo studio individuale (in particolare la consultazione di UpToDate e delle banche dati sanitarie);
Le tipologie di attività formative MONO-
PROFESSIONALI (che coinvolgono una sola figura professionale) e MULTI-PROFESSIONALI ( che
coinvolgono più figure professionali)
FORMAZIONE RESIDENZIALE 63 eventi
Corsi 60
Convegni 3
FORMAZIONE SUL CAMPO 62 eventi
Gruppi di miglioramento 51
Addestramento 9
Audit 1
Comitati 1
FAD 6 eventi
Corsi FAD 6
35
113
0
20
40
60
80
100
120
Eventi monoprofessionali eventi multiprofessionali
FORMAZIONE RESIDENZIALE
48%FORMAZIONE SUL CAMPO
48%
Corsi FAD4%
Eventi monoprofessionali 35
eventi multiprofessionali 113
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7. IL PERSONALE DA COINVOLGERE Il presente Piano Formativo 2015 intende coinvolgere tutto il personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera e anche il personale non sanitario a cui non sono richiesti i crediti ECM.
Tipologia Numero dipendenti
Crediti ECM
Personale medico
225 11.250
Personale dirigente sanitario
21 1.050
Personale Infermieristico
574 28.700
Personale tecnico sanitario
80 4.000
Personale della riabilitazione
63
3.150
Personale di vigilanza ed ispezione (Ass Sanitario)
7
350
Personale dirigente professionale
2
Personale dell’assistenza sociale
4
Personale tecnico
239
Personale dirigente amministrativo
7
Personale amministrativo
130
Medici Sumaisti Specialisti Convenzionati
10
TOTALE 1352* esclusi Sumaisti
48.500*
esclusi Sumaisti
Anche il personale dell’assistenza sociale, tecnico e di supporto e amministrativo, che costituisce all’incirca il 30% dei dipendenti, pur non essendo soggetto ai crediti ECM, è stato coinvolto nell’analisi delle esigenze formative e anche per questo personale sono previste in questo Piano iniziative formative.
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8. LE RISORSE ECONOMICHE PER LA FORMAZIONE 2015 Per realizzare i programmi formativi interni ed esterni previsti per il 2015 l’azienda rende disponibile un finanziamento di 100.000 Euro. Questa somma verrà utilizzata suddividendola rispetto a queste 3 aree:
L’assegnazione di risorse economiche per la formazione aziendale 2015 tiene conto : 1 – delle Regole 2012 che prevedono: “…le spese per attività di formazione nell’ambito delle disposizioni previste dai CCNL e la formazione prevista dagli indirizzi regionali, non è materia di razionalizzazione dei costi” (DGR n. IX/2633 del 6 dic 2011, all.5) 2 - Le linee di indirizzo della Regione Lombardia nell'applicazione dei CCNL in ambito formativo, prevedono la partecipazione alla formazione di tutto il personale, anche non tenuto ai crediti ECM: “Sicuramente il sistema ECM-CPD è stato prevalentemente orientato ai professionisti sanitari, ma stante gli obiettivi che si prefigge, deve essere presa in considerazione la necessità di estendere il suo campo di applicazione anche a tutto personale esente dall’obbligo dei crediti formativi, ma sempre più necessario complementare al raggiungimento degli obiettivi di mandato e annuali della Direzione Generale” (DGR 9463, 20 maggio 2009).
BUDGET TOTALE
100.000 Euro
ATTIVITÀ FORMATIVA PROPOSTA E GESTITA DAI DIPARTIMENTI
45.000 Euro
Fondo di riserva aziendale,
Accreditamento ECM
10.000 Euro ATTIVITÀ FORMATIVA TRASVERSALE ALL’AZIENDA
45.000 Euro
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9. SUDDIVISIONE DEL BUDGET PER LA FORMAZIONE 2015 NOTA: Viene assegnato ad ogni Dipartimento un budget: quota pro capite di Euro 33,28 in base al numero di operatori afferenti al dipartimento. Il fondo assegnato ad ogni Dipartimento è indicato nella tabella di seguito:
DIPARTIMENTI
N. Operatori 2015 ASSEGNAZ. 2015
DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE (Chirurgia Generale, ORL, Urologia, Ortopedia, Ostetricia –Ginecologia, Oculistica, Day Surgery)
Comparto 148 Dirigenti 47 TOTALE 195
€ 6.500
DIPARTIMENTO DI EMERGENZA ED ACCETTAZIONE (Anestesia e Rianimazione, Pronto Soccorso, Cure Palliative)
Comparto 123 Dirigenti 36 TOTALE 159
€ 5.300
DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE (Riab Respiratoria, Cardiologica, Neuromotoria, Riab delle Dipendenze)
Comparto 101 Dirigenti 19 TOTALE 120
€ 4.000
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE (Psichiatria, NPI, Servizio Psicologia Clinica)
Comparto 64 Dirigenti 18 TOTALE 82
€ 2.700
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE (Medicina Generale, Pneumologia, Gastroenterologia, Oncologia, Pediatria, Anatomia Patologica)
Comparto 185 Dirigenti 47 TOTALE 232
€ 7.730
DIPARTIMENTO CARDIO-CEREBRO-VASCOLARE (Neurologia, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Nefrologia e Dialisi, Radiologia)
Comparto 135 Dirigenti 46 TOTALE 181
€ 6.020
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO (Affari Generali e Legali, Economico Finanziaria, Personale, Acquisto beni e servizi, Manutenzione e patrimonio, Direz Amministrativa Presidio, Controllo Atti-Protocollo)
Comparto 130 Dirigenti 8 TOTALE 138
€ 4.600
DIREZIONE GENERALE (SIA, RSPP, Comunicazione) DIREZIONE SANITARIA (Direz. Medica Presidio, Farmacia, Servizio Medicina Laboratorio, Ambulatori e Presidi periferici, SITRA, Formazione, Qualità – Risk Management, URP, SIMT, Corso di Laurea Inf., Ingegneria Clinica, Medico Competente) DIREZIONE AMMINISTRATIVA (Controllo di Gestione, Ufficio Valutazione)
Comparto 55 Dirigenti 10 TOTALE 65 Dirigenti 10 in aspettativa Comparto 51 in aspettativa
€ 8.150
Comparto 153 Dirigenti 24 TOTALE 177
Comparto 3 Dirigenti TOTALE 3
TOTALE 1352 € 45.000
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PROGETTI DEL PIANO FORMATIVO 2015
PROGETTI FORMATIVI TRASVERSALI
e
PROGETTI FORMATIVI DIPARTIMENTALI * i colori dei progetti stanno ad indicare la tipologia di competenza sviluppata: AZZURRO: competenze tecnico-professionali GIALLO: competenze organizzativo-gestionali
ARANCIONE: competenze comunicativo-relazionali
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ATTIVITA' FORMATIVA TRASVERSALE 2015
OBIETTIVO 1 – Sviluppo di competenze tecnico-specia listiche
GLI OBIETTIVI Sviluppare e manutenere le competenze nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su adulti e bambini (BLSD e PBLSD)
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
B. L. S. D. e RE TRAINING
Diffondere la competenza nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su adulti
Gli operatori a contatto con i pazienti devono essere addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore semiautomatico.
risultati attesi: presenza nei reparti e/o servizi di operatori sanitari abilitati all’effettuazione della defibrillazione precoce con d.a.e. Indicatori di risultato: standard da raggiungere = o > del 95% dei partecipanti previsti devono acquisire il certificato di abilitazione alle manovre di B. L. S. D.
DOSSENA AGOSTINO
BLSD: Tutte le professioni sanitarie: 60
Corso di 5 ore 5 ediz
7.500
RETRAINING: Tutte le professioni sanitarie: 108
corso di 5 ore 9 edizioni
PBLSD E RETRAINING
Sviluppare competenza nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su bambini
Esigenze di formazione del personale delle aree che trattano bambini
presenza nei reparti e/ o servizi di 60 operatori aggiornato sulle linee guida di rianimazione cardiopolmonare nell’adulto
DOSSENA AGOSTINO
PBLSD: Tutte le professioni sanitarie: 36
Corso di 5 ore 3 ediz
REATRAINING: Tutte le professioni sanitarie: 36
corso di 5 ore 3 edizioni
OBIETTIVO 2 – Sviluppo di competenze strategiche
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
LA GESTIONE DEL MIGLIORAMENTO
Gestione PIMO e Piani integrati di miglioramento
Sostegno alla realizzazione del PIMO Obiettivo previsto nelle Regole 2015
Messa a punto di un Piano di Miglioramento secondo le indicazioni regionali, attuazione e verifica
ROBERTO SFOGLIARINI
Aree di Staff e Direzione aziendale
Gruppo di miglioramento
---
GESTIRE IL DOLORE IN OSPEDALE
competenze tecniche sui farmaci, competenze relazionali nella gestione del piano terapeutico (dolore) nell’équipe di cura e con il paziente e i famigliari
Problemi evidenziati negli Audit della Qualità nella gestione del dolore in Ospedale
Vedi cruscotto aziendale (indicatori dolore) FRANCESCA GIPPONI
Medici infermieri ostetriche
a) Corso FAD b) Gruppi di lavoro su casi c) progetto con la Medicina, Neurologia, Oncologia e PNL;
1500
21
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e
stratagemmi di
relazione
Sperimentare arti marziali come metafora degli stratagemmi agiti per ampliare il proprio repertorio di strategie e tecniche comunicative oltre lo schema base attacco-difesa-fuga
Sostegno alle figure professionali che operano nelle aree a più forte impatto con l’utenza (Pronto Soccorso, CUP, Psichiatria, Ambulatori )- per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari
Risultati Attesi: Riconoscere i propri punti di forza e aree di miglioramento nella gestione di comunicazioni difficili e individuare strumenti di lavoro applicabili nei contesti specifici Indicatori: Piano di sviluppo individuale
SILVIO BETTINELLI
60 OPERATORI Pronto Soccorso, CUP, Psichiatria, Ambulatori
Corso 3200
COMITATO SCIENTIFICO E QUALITA’ DELLA FORMAZIONE
Attivare riflessioni e proposte per mantenere / migliorare la qualità della formazione nell’Ospedale
Criticità evidenziate dall’attività del Comitato Scientifico
Analisi del Piano Formativo e Report di valutazione sull'attività svolta
BARBARA ZANIBONI
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 14
Commissione/Comitato
0
WHP 2015 - STAR BENE AL LAVORO
organizzare l’attuazione di azioni rivolte al personale e finalizzate alla promozione di corretta alimentazione, stile di vita attivo e ambiente libero dal fumo, aderendo alla rete WPH (Workplaces Health Promotion).
Il progetto rientra tra gli obiettivi interaziendali ASL – Aziende Ospedaliere PER LA promozione di stili di vita orientati al benessere del personale dell’Azienda (indicazioni delle DGR 4334/2012 e DGR 11861/2012).
Risultati attesi: realizzazione e verifica delle azioni messe in campo nell’ambito dei progetti WHP
SARAH ZERBINI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE 12 OPERATORI
Gruppo di miglioramento 5 incontri
0
LE BANCHE DATI, DELLA BIBLIOTECA SCIENTIFICA, IL SISTEMA SBBL E UPTODATE
Far conoscere le banche dati Embase e Cochrane Library , la biblioteca scientifica virtuale e il sistema SBBL e promuovere il loro utilizzo: costruzione delle query e recupero dei documenti
La biblioteca partecipa al SBBL ed ha predisposto una sua pagina web dalla quale il personale sanitario può accedere alle banche dati, ai libri e riviste elettroniche ed al Document Delivery necessari al loro aggiornamento professionale.
Indicatori di Risultato: Favorire una rapida, mirata ed aggiornata ricerca bibliografica su particolari argomenti utilizzando le banche dati e le pubblicazioni scientifiche disponibili nella biblioteca dell’azienda ospedaliera
BOTTELLI LETIZIA TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 30
Corso di 8 ore (2 edizioni)
850 Euro
CORSO DI FORMAZIONE PER TUTOR NEOASSUNTI
1. principi della formazione dell’adulto 2. diversi modelli di tutoring e il ruolo del tutor 3. Conoscere il percorso di inserimento dell’Azienda 4. definire un piano di inserimento 5. Saper dare riscontri
La formazione dei tutor è un investimento chiave per assicurare la buona riuscita dei percorsi di inserimento , e creare la base su cui si mantiene un’elevata motivazione di tutte le nuove figure professionali inserite
Risultati Attesi: Definizioni di piani di inserimento e valutazioni positive della tutorship da parte dei neoassunti
SILVIO BETTINELLI
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 30
Corso 1000
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strutturati al neoassunto
CORSO PER REFERENTI QUALITA’
. gestione della pianificazione e definizione degli indicatori; . gestione dei dati, dei risultati e la diffusione delle informazioni; . gestione delle azioni di miglioramento.
Necessità di gestire il rischio attraverso i piani di miglioramento: definire le priorità di intervento, pianificare le azioni e gli indicatori di processo e esito e le fondi normative di riferimento
Vedi cruscotto aziendale (indicatori Incident reporting, Fonti informative:reclami, segnalazioni e sinistri, autovalutazione regionale.
FRANCESCA GIPPONI
Referenti qualità e sicurezza di UU.OO. e Dipartimento
Corso (7 ore da ripetersi in 3 giornate.
CORSO PER REFERENTI FORMAZIONE
Far acquisire: competenze tecniche nella gestione della progettazione formativa
Necessità di progettare eventi formativi adeguato e significativi nel rispondere alle esigenze della committenza, dei partecipanti, e delle persone assistite dal nostro Ospedale
Risultati attesi: Maggiore qualità dei progetti formativi Indicatore: progetti formativi con obiettivi e risultati attesi ben specificati
SILVIO BETTINELLI
Referenti formazione di UU.OO. e Dipartimento
Corso
CORSI DI INGLESE (in collaborazione con il Cral)
Migliorare le competenze nell’inglese
La lingua Inglese è in azienda tuttora un ostacolo per la consultazione della letteratura scientifica
Aumento del numero di personale con competenze base di lingua inglese per reparto
BARBARA ZANIBONI
Tutto il personale Corso 0
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FORMAZIONE PROPOSTA DAL SITRA:
LE PROPOSTE FORMATIVE
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
NURSING SENSITIVE OUTCOMES : PARTECIPAZIONE RICERCA NULTICENTRICA NAZIONALE
Partecipare alla prima ricerca Nazionale multicentrica relativa alla evidenza degli esiti dell'assistenza infermieristica
Adesione allo studio proposto dal responsabile del progetto di ricerca multicentrica sugli Outcomes assistenziali
Risultati Attesi: Dati elaborati aziendali confrontabili con altre aziende Indicatori di Risultato: Corretta compilazione ed invio delle schede previste dal progetto
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 75
Ricerca 0
OSPEDALE E LAVORO DI RETE TRA SOGGETTI CHE INTERCETTANO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Preparate a cogliere i segnali di violenza e le competenze per gestire adeguatamente le situazioni
Esigenza di partecipare attivamente alla rete per la gestione della violenza sulle donne
Verifica dell’applicazione del protocollo adottato in azienda
BONA ANNAMARIA
20 OPERATORI (medici, infermieri, terapisti, OSS)
Corso di 16 ore 1200 Euro
TURNI AZIENDALI INFORMATIZZATI
Sviluppare le competenze specifiche dei coordinatori per l'utilizzo del nuovo programma
Necessità di dotare l'azienda di un programma informatizzato per la gestione dei turni di lavoro
Risultati Attesi: Conoscenza del nuovo programma per la gestione dei turni Indicatori di Risultato: evidenza di acquisizione delle competenze dei coordinatori all'utilizzo del programma.
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 20
Corso 1000
TURNI AZIENDALI INFORMATIZZATI
Sperimentazione del nuovo programma in alcune UU.OO di degenza
Necessità di dotare l'azienda di un programma informatizzato, integrato con il settore del personale , per la gestione dei turni di lavoro
Risultati Attesi: Utilizzo del nuovo programma informatizzato Indicatori di Risultato: Presenza del turno elaborato e gestito con il nuovo programma
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 15
Addestramento/Affiancamento
0
24
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
PERCORSO DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEL SITRA: MODELLI E STRUMENTI GESTIONALI/ ORGANIZZATIVI DEL COORDINATORE OGGI.
Aggiornamento in merito a modelli e strumenti gestionali/organizzativi per lo svolgimento del proprio ruolo alla luce della nuova normativa/ ipotesi di riforma del Sistema Sanitario Lombardo. Implementare le competenze specifiche dei coordinatori in base agli esiti della valutazione multiassestment .
Eterogeneicità delle competenze delle figure di coordinamento nell'A.O. di Crema
Risultati Attesi: Conoscenza aggiornata dei modelli e strumenti gestionali/organizzativi specifici della nuova riforma SSLombardo. Allineamento delle competenze specifiche dei coordinatori dell'A.O. di Crema Indicatori di Risultato: Partecipazione al percorso di almeno 80% dei coordinatori Verifica del miglioramento delle competenze : valutazione multiassestment e rilevazione delle specifiche criticità .
EDUC PROF: 1 FISIOT: 2 INFERM: 24 OSTETRICA/O: 1 TEC. LABORAT: 1 TEC RADIOL: 1
Corso 10000
NUOVA SCHEDA DI VALUTAZIONE RISCHIO LESIONI E DELLA PROCEDURA PER IL TRATTAMENTO LDD
Prevenire le LDD Necessità di aggiornare la procedura aziendale della prevenzione delle LDD
Relazione finale responsabile scientifico Indicatori di Risultato: Applicazione Scheda di Braden N° schede Braden compilate /N° pazienti ricoverati a rischio ( St. 90% )
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 200 Addestramento/Affiancamento
250
REVISIONE DELLA DOCUMENTAZIONE : IL PROCESSO ASSISTENZIALE
Sperimentare ed implementare la nuova documentazione nelle UU.OO.
Mancanza di evidenza nella documentazione di tutte le fasi del processo assistenziale
Risultati Attesi: Adozione della nuova documentazione e corretta registrazione delle fasi di pianificazione dell'assistenza Indicatori di Risultato: Corretto utilizzo della nuova documentazione nel 100% dei pazienti ricoverati
BONA ANNAMARIA
FISIOTERAPISTA: 20INFERMIERE: 100OSTETRICA/O: 30
Addestramento/Affiancamento
300
NUOVE TEMATICHE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO
aggiornamento tecnico-scientifico ed acquisizione di nuove procedure e tecnologie per la gestione del paziente diabetico e per l'automonitoraggio.
necessità di aggiornamento riguardo alla gestione del paziente diabetico ricoverato nelle varie U.O. aziendali in merito a nuove evidenze scientifiche che riguardano la patologia, le nuove terapie, l'alimentazione,l'automonitoraggio.
Risultati Attesi: il personale che partecipa deve essere in grado di gestire il paziente diabetico in base a nuove evidenze scientifiche e nuove tecnologie per il controllo e l'automonitoraggio del diabete - da diffondere in tutte le U.O. Indicatori di Risultato: presenza al corso di infermieri di tutte le u.o e servizi che ricoverano e/o gestiscono pazienti con diabete.
INFERMIERE: 30
Corso 110
25
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
IMPLEMENTAZIONE DOSSIER FORMATIVO: PROFILI TECNICI
Realizzazione del Dossier Formativo come strumento di programmazione e valutazione dello sviluppo delle competenze.
Allineamento con il progetto aziendale
Risultati Attesi: Realizzazione del Dossier Indicatori di Risultato: Presenza del modello del DF per tutti i profili tecnici
BONA ANNAMARIA
ortottista: 1audiomet: 1 neurofisiop: 1tec.san di laborat: 3tec.san di radiologia: 2
Gruppo di miglioramento
0
CORSO PER ASSISTENTI DI TIROCINIO- GLI UNIMI SEZIONE CREMA
Formazione di assistenti di tirocinio per affiancamento e valutazione degli studenti nel tirocinio professionalizzante
necessità di formare infermieri per svolgere la funzione di assistenti per i tirocini professionalizzanti degli studenti del corso di laurea infermieristica
Indicatori di Risultato: Formazione di nuovi assistenti di tirocinio per gli ambiti assistenziali previsti per il 3° anno del corso di laurea infermieristica
MILANI LAURA INFERMIERE: 40 Corso 0
26
OBIETTIVO 3 – SVILUPPO DI COMPETENZE NON TECNICHE (NTS) Competenze su cui investire: o Consapevolezza (Mindfulness) o Lavoro di gruppo , collaborazione, integrazione (Riflessioni sul lavorare in gruppo attraverso il cooking ) o Problem solving strategico, resilienza -flessibilità o Comunicazione (Le parole per dirlo) o Counseling ed educazione sanitaria o Riduzione dello stress, competenze e strumenti per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Resp Scientifico Partecipanti Tipologia Costo previsto
IL COUNSELING MOTIVAZIONALE
Conoscere principi e tecniche del Counseling Motivazionale
Supporto all’attività di educazione sanitaria
Utilizzo di CM breve per interventi di educazione sanitaria
PAOLA RANALLETTI
Tutte le professioni sanitarie
Corso 1500 Euro
LABORATORIO DI APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI COUNSELING MOTIVAZIONALE
Tecniche di CM: Ascolto, riflessione, sostegno realizzazione di percorsi di CM breve per: smettere di fumare, favorire allattamento al seno, favorire la compliance terapeutica, ecc
Supporto all’attività di educazione sanitaria
Sperimentazione delle tecniche nell'ambito lavorativo
BARBARA ZANIBONI
Tutte le professioni sanitarie
Corso 6 incontri
CORSO DI RIDUZIONE DELLO STRESS BASATO SULLA MINDFULNESS
Sperimentare il metodo e tecniche per sviluppare attenzione consapevole a pensieri ed emozioni
Migliorare la salute fisica e mentale. Ridurre lo stress
Valutazione dei partecipanti sull’utilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio
SILVIO BETTINELLI Tutto il personale Corso 8 incontri 1600 Euro
IL COOKING PER MIGLIORARE IL LAVORO DI GRUPPO
Aumentare la consapevolezza degli ingredienti di base per un buon lavoro di team. Sperimentare il cooking come occasione per rendere tangibile il risultato del lavoro di squadra.
Necessità di aumentare consapevolezza e competenza nel lavoro di squadra
Valutazione dei partecipanti sull’utiilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio
GIOVANNI SANGIOVANNI
Tutto il personale Corso 5 ore nessuno
BENESSERE , CORPO E COSCIENZA PER LA GESTIONE DELLO
sintesi di diverse tecniche utili a ridurre lo stress: Presa di coscienza
Ridurre lo stress Valutazione dei partecipanti sull’utilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio
PAOLA RANALLETTI
Tutto il personale Corso 4 ore 800 Euro
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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Resp Scientifico Partecipanti Tipologia Costo previsto
STRESS (ROBERTA DE CARLI)
Aggiustamento corporeo Aggiustamento emozionale
LE PAROLE PER DIRLO Sviluppare competenze nel gestire le situazioni relazionali critiche
Comunicazione è una delle principali criticità
Valutazione dei partecipanti sull’utilità
professionale e individuale delle
metodiche proposte nel laboratorio
SILVIO BETTINELLI Tutto il personale
Corso 4 incontri
di 4 ore 4000Euro
COMUNICAZIONE E
PROBLEM SOLVING
STRATEGICO
Favorire la conoscenza e l’utilizzo delle tecniche di problem solving strategico finalizzate al miglioramento personale
Necessità di sviluppare competenze comunicative e nel raggiungere obiettivi personali e professionali.
Valutazione dei partecipanti sull’utilità
professionale e individuale delle
metodiche proposte nel laboratorio
BARBARA
ZANIBONI Tutto il personale
Corso 3 incontri
(12 ore) 1500 Euro
STILI DI VITA SANI
ATTRAVERSO UNA
CUCINA CONSAPEVOLE
Acquisire consapevolezza degli effetti di quello che mangiamo sul nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni imparare ad utilizzare cereali, legumi verdure per costituire menù sani ed equilibrati.
Rientra nel progetto (progetti WHP) aziendale rivolto a pazienti ed operatori con l’obiettivo di promuovere stili di vita sani con particolare attenzione alle abitudini alimentari.
Risultati attesi: aumentare le possibilità
di scelta consapevole del cibo, per
rinforzare la salute
LUCIA PILONI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE 15 OPERATORI
Gruppo di
miglioramento
4 incontri
0
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OBIETTIVO 4 – CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA PREVEN ZIONE DELLA CORRUZIONE: GLI OBIETTIVI Far conoscere a tutto il personale principi, valori e comportamenti eticamente e giuridicamente adeguati indicati nella Legge n.190/2012 in materia di prevenzione e repressione della corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione; Fare una formazione specifica per il Responsabile Prevenzione corruzione, i componenti degli organismi di controllo, i dirigenti e i funzionari che operano nei settori più esposti al rischio di corruzione addetti alle aree a rischio
LE PROPOSTE FORMATIVE
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
ETICA E SALUTE
Riflessione e sguardo etico sulla organizzazione sanitaria, sulle pratiche e i comportamenti
Connettere contenuti normativi richiamati dalla normativa sulla prevenzione della corruzione ad una riflessione più ampia su etica e valori del lavoro in sanità
1000
IL DECRETO ANTICORRUZIONE
far conoscere i contenuti della Legge n.190/2012 , temi dell’etica e della legalità, codici di comportamento e codice disciplinare
Necessità di far conoscere principi contenuti della Legge n.190/2012
Numero di personale raggiunto attraverso le iniziative informative e formative / totale del personale in azienda
ANNA MANAI Tutto il personale FAD blended --- (acquisto 2014)
APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA NEI CONTESTI SPECIFICI
Competenze tecniche per applicare la legge 190/2012 in alcuni settori specifici
Necessità di dare attuazione alla Legge 190/2012
Direttori UO Direttori e operatori aree a rischio
Corsi esterni
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OBIETTIVO 5 – CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA SICURE ZZA, PREVENZIONE E PROTEZIONE (DLvo 81/08 ):
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
FORMAZIONE DEI DIRIGENTI E PREPOSTI SULLA SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
La formazione dei Dirigenti e dei Preposti, il ruolo previsto dal Decreto Legislativo 81/08 e Accordo Stato Regioni
Formazione obbligatoria prevista da DL.vo n.81/08 e Accordo Stato Regioni
Risultati Attesi: Conoscenza del ruolo di Dirigente e Preposto ai sensi del DL 81/08 e Accordo Stato Regioni previsto Indicatori di Risultato: test di valutazione finale
CECCHINELLI ITALO MARIA
INFERMIERE: 10MEDICO : 15
Formazione a distanza (Blended)
0
L'AGGIORNAMENTO ANNUALE OBBLIGATORIO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA -RLS
Formazione obbligatoria dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - RLS
Formazione obbligatoria prevista ai sensi del DL.vo 81/08
Risultati Attesi: Formazione obbligatoria del RLS Indicatori di Risultato: attestato di partecipazione di tutti partecipanti previsti.
CECCHINELLI ITALO MARIA
ASS SANIT: 1INFERMIERE: 1TEC.LABORAT: 1TEC. RADIOL: 1
Corso 500
CORSO PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI ED EMERGENZA
Fornire una formazione adeguata a norma di legge agli operatori addetti alla attività di prevenzione incendi ed Emergenze Aziendali.
Obbligo di aggiornamento periodico degli addetti della prevenzione incendi ed emergenza previsti in Azienda e necessità di dotazione di attestato rilasciato dai VVF,ai sensi dell’art.37 c 9 del Dlvo 81/08
Risultati Attesi: Fornire una formazione adeguata a norma di legge agli operatori addetti alla attività di Prevenzione incendi ed Emergenze Aziendali. Indicatori di Risultato: Attestato di idoneità rilasciato dai VVF,ai sensi dell’art.37 c 9 del Dlvo 81/08 = 90% dei partecipanti
CECCHINELLI ITALO MARIA
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 20
Corso 4610
FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI A RISCHIO INCENDIO IN SALA OPERATORIA
Far acquisire formazione specifica agli operatori di sala operatoria in merito al rischio incendi e alle misure di prevenzione e protezione.
Formazione prevista a seguito della valutazione dei rischi e come richiesto dalla raccomandazione della DG Sanità Regione Lombardia del marzo 2013.
Risultati Attesi: Conoscenza ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione del rischio incendi in sala operatoria Indicatori di Risultato: Test di valutazione finale
CECCHINELLI ITALO MARIA
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 100
Corso 309,84
FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO BIOLOGICO
far acquisire formazione specifica dei lavoratori in merito al rischio biologico e in materia di prevenzione delle ferite da taglio e da punta nel settore Ospedaliero e Sanitario
Formazione prevista dall'Accordo Stato regioni del 21_12_2011 e dal Dl.vo n.19 del 19/2/2014
Risultati Attesi: conoscenza ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione del rischio. Indicatori di Risultato: test di valutazione finale
CECCHINELLI ITALO MARIA
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 200
Corso 0
FORMAZIONE PER I LAVORATORI NEO
Assicurare un’adeguata formazione a tutti i neo
Formazione prevista dall'Accordo Stato_Regione
Risultati Attesi: Assicurare un’adeguata formazione a tutti i
CECCHINELLI ITALO MARIA
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 50
Corso 1000
30
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
ASSUNTI ( RISCHI SPECIFICI)
assunti in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione specifici del settore.
del 21_12_2011 in applicazione del DLG n.81/08
neo assunti in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o Unità operativa di appartenenza, secondo i contenuti previsti dall’Accordo Stato-Regioni. Indicatori di Risultato: Partecipazione alle 12 ore di formazione specifica da parte dei neo-assunti > 90%
FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI NEOASSUNTI (CORSO BASE)
Far acquisire conoscenze generali sulla sicurezza e la normativa vigente
Necessità di formazione secondo l'Accordo Stato Regione del 21/12/2011
Risultati Attesi: Formare in materia di sicurezza secondo la normativa n.81/08, tutto il personale dell’Azienda Ospedaliera di Crema Indicatori di Risultato: Partecipazione al 80% dei lavoratori neo assunti
CECCHINELLI ITALO MARIA
TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 50
Formazione a distanza (Blended)
0
FORMAZIONE ADDESTRAMENTO PROVA DELLE PROCEDURE DI EMERGENZA / EVACUAZIONE
Prevenzione e sicurezza nel luogo di lavoro
Necessità di formare ed aggiornare il personale dell’Azienda Ospedaliera di Crema, sulla teoria e sull’applicazione delle procedure di emergenza ed evacuazione.
Risultati Attesi: Conoscenza e corretta applicazione delle procedure di emergenza Indicatori di Risultato: Applicazione corretta del piano di emergenza attraverso la simulazione da parte di tutte le figure addestrate
CECCHINELLI ITALO MARIA
Corso 0
APPLICAZIONE PROCEDURA DI EMERGENZA-EVACUAZIONE
tutto il personale deve partecipare alla prova di evacuazione e deve conoscere la procedura.
necessità di consolidare annualmente la conoscenza della corretta procedura
Risultati Attesi: partecipazione di tutto il personale del monoblocco alla prova di evacuazione Indicatori di Risultato: presenza del 90%
CECCHINELLI ITALO MARIA
ASSIST SANITARIO: 2DIETISTA: 3INFERMIERE: 17INFERM PED: 1LOGOPEDISTA: 1OTA/OSS: 2
Corso 20
RE-TRAINING MOVIMENTAZIONE PAZIENTI ANNO 2015
Rivedere le istruzioni, relative alle corrette manovre di movimentazione dei pazienti.
Necessità, da parte degli operatori sanitari, di rivedere le istruzioni relative alle corrette manovre di movimentazione dei pazienti.
Risultati Attesi: Aumento dell’utilizzo delle manovre corrette e degli ausili disponibili nei reparti Indicatori di Risultato: Confronto tra i dati emersi dalla chek list di indagine utilizzata nel 1° incontro tra capo sala e terapisti e i dati che emergeranno dopo 6 mesi nello stesso reparto con utilizzo della stessa chek list.
CECCHINELLI ITALO MARIA
INFERMIERE: 20OTA/OSS: 10
Corso 2116
LA MOVIMENTAZIONE tecniche corrette di Formazione prevista CECCHINELLI TUTTE LE PROFESSIONI Corso 1032,8
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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
MANUALE DEI CARICHI IN AMBIENTE OSPEDALIERO.
movimentazione dei pazienti per la prevenzione del rischio dorso lombare.. .
dall'Accordo Stato Regione del 21_12_2011
Risultati Attesi: Diminuzione delle rachialgie negli operatori sanitari che movimentano pz. Indicatori di Risultato: Partecipazione all'100% dei lavoratori neo assunti
ITALO MARIA SANITARIE: 60
CONVEGNI INTERNI - ( senza riconoscimento orario)
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti Tipologia Costo previsto
HHT: XV RIUNIONE NAZIONALE DEI PAZIENTI- 2015
Informazione ad operatori e pazienti sulle problematiche e le innovazioni
Malattia rara ancora inadeguatamente affrontata
Coinvolgimento di medici di base e operatori dei reparti
ELISABETTA BUSCARINI
100 partecipanti – tutte le professioni
Convegno Ottobre 2015
0
Corso nazionale sull'UTILIZZO DEI FARMACI BIOLOGICI NELLE IBD
ELISABETTA BUSCARINI
Corso nazionale 18 aprile
CONVEGNO CUG Tema da definire FARIDA MECHAWAR
Tutto il personale Convegno
32
ATTIVITA' FORMATIVA 2015 PROGETTI DIPARTIMENTAL I
Dipartimento: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Obiettivi: - Consolidare l’utilizzo dello strumento”Riesame di Direzione” - Migliorare capacità relazionali nei rapporti con l’utenza - Supportare con adeguati momenti formativi l’introduzione di nuovi applicativi gestionali - Garantire l’aggiornamento normativo
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
SUPPORTO FORMATIVO ALLA INTRODUZIONE DEL NUOVO APPLICATIVO /WORK-FLOW PROVVEDIMENTI (SE CONFERMATO L’INVESTIMENTO)
Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo
Necessità di supporto formativo alla introduzione del nuovo applicativo /work-flow provvedimenti (se confermato l’investimento)
Risultati Attesi: smaterializzazione del processo Indicatori di Risultato: Saper utilizzare l'applicativo
AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 10
Corso 300
SUPPORTO FORMATIVO ALLA INTRODUZIONE DEL NUOVO APPLICATIVO GESTIONE CONCORSI
Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo
Necessità di supporto formativo alla introduzione del nuovo applicativo gestione concorsi
Risultati Attesi: riduzioni tempi nelle fasi di gestione procedure assunzione Indicatori di Risultato: Saper utilizzare il nuovo strumento
AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 10
Corso 0
SUPPORTO FORMATIVO ALLA SOSTITUZIONE DEL GESTIONALE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo
Necessità di supporto formativo alla sostituzione del gestionale amministrativo-contabile
Risultati Attesi: pieno rispetto tempi /adempimenti richiesti da normativa e enti esterni Indicatori di Risultato: Saper utilizzare il nuovo strumento
COMINELLI ALESSANDRO
AMMINISTRATIVI: 10
Addestramento su nuove apparecchiature elettrom.
0
CONSOLIDAMENTO NELL’UTILIZZO DELLO STRUMENTO “RIESAME DI DIREZIONE”
Migliorare la capacità della singola U.O. -di pianificazione- programmazione -di valutazione delle proprie attività -di individuazione degli “errori “ in ottica di miglioramento
Necessità di consolidare l'utilizzo della buona pratica del "Riesame di Direzione"
Risultati Attesi: Migliorare % raggiungimento obiettivi assegnati a singole UU.O. e DIP; Riduzione contenziosi – risarcimenti -reclami Indicatori di Risultato: Tutte le Unità Operative del Dipartimento Amministrativo partecipano all'attività
AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 20
Corso 0
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AGGIORNAMENTO NORMATIVO (per le diverse aree)
Mantenere un livello adeguato ed appropriato di conoscenza normativa
Evitare ritardi, ricorsi, sanzioni per inosservanza di disposizioni normative
Direttori UUOO interessate
Da definire Corsi esterni
CUP - GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e stratagemmi di relazione
Partecipazione al progetto aziendale
PROGETTO QUESTIONARIO CUSTOMER PER CUP ( PROSECUZIONE)
Migliorare capacità relazionali nei rapporti con l’utenza
Completamento progetto iniziato nell'anno 2014
Risultati Attesi: Riduzione dei reclami Indicatori di Risultato: Riduzione dei reclami
CANTONI RITA AMMINISTRATIVI: 30
Formazione a distanza (Blended)
0
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Dipartimento: DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Obiettivi: - Aggiornamento di protocolli clinico/assistenziali secondo evidenze scientifiche - Anestesia pediatrica - Comunicazione e relazione
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
UO PRONTO SOCCORSO
AGGIORNAMENTO DEI PROTOCOLLI DI TRIAGE
Aggiornamento dei protocolli di triage
Esigenza di aggiornare i protocolli di Triage
Risultati Attesi: Aggiornamento dei principali protocolli in uso nel Pronto Soccorso di Crema Indicatori di Risultato: N° protocolli revisionati sul totale dei protocolli in uso
MANTOAN CLAUDIA INFERMIERE: 8MEDICO : 2
Gruppo di miglioramento
200
AGGIORNAMENTO SUL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO IN PRONTO SOCCORSO
Diffusione del protocollo revisionato alla luce delle nuove evidenze scientifiche
Necessità di revisionare il protocollo sulla gestione del paziente affetto da trauma cranico
Risultati Attesi: Revisionare il protocollo sulla gestione del paziente affetto da trauma cranico Indicatori di Risultato: I pazienti con trauma cranico riceveranno il trattamento appropriato come da linee guida aggiornate
VIGANO' GIOVANNI
INFERMIERE: 45 MEDICO : 14
Corso 300
PIANO DI EMERGENZA INTERNA PER LA GESTIONE DI UN MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI
Completare il PEIMAF includendo anche un piano organizzativo interno per la gestione dell'overcrowding
Completamento della revisione del PEIMAF con attenzione anche alle esigenze interne ( overcrowding )
Risultati Attesi: Redazione del documento Indicatori di Risultato: Validazione del piano da parte della direziione aziendale
VIGANO' GIOVANNI INFERMIERE: 5MEDICO : 20
Gruppo di miglioramento
200
UO ANESTESIA E RIANIMAZIONE
ANIMARE LA tenere monitorate le aree critiche Dal 2013 la Rianimazione LUPI GIUSEPPE INFERM: Gruppo di 200
35
COMUNICAZIONE NELLA RIANIMAZIONE APERTA ANNO 2015
o comunque significative evidenziate dal gruppo curare che vengano messe in pratica le azioni di miglioramento e che venga sempre più percepita la fase di cambiamento in atto come un'opportunità per migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’assistenza nella Rianimazione Continuare e sviluppare i progetti messi in campo gruppo l'anno precedente
dell’Ospedale di Crema ha ampliato i suoi orari di accesso dei familiari da 2 a 12 ore. Il processo di cambiamento è stato accompagnato da un progetto formativo per arrivare a condividere all’interno dell’équipe le modalità per gestire questo passaggio e rispondere a obiezioni, preoccupazioni e resistenze nel gruppo di lavoro. Oggi appaiono sicuramente diminuite le resistenze e abbassate le preoccupazioni. Nel 2014 un gruppo di miglioramento ha lavorato e si è impegnato per migliorare alcuni aspetti (l'accoglienza del parente,gestione degli allarmi...) e continuerà anche nel 2015
Risultati Attesi: Messa in campo di azioni di miglioramento Indicatori di Risultato: Verifica dell'attuazione delle azioni proposte
3MEDICO : 2OTA/OSS: 1
miglioramento
GESTIONE EMERGENZE NEONATALI EDIZIONE 2015
Sviluppare competenze nella gestione dell'emergenza neonatale
Emergenza neonatale difficile da gestire. Approfondire conoscenze al fine di garantire uno standard di cura su pazienti neonatali
Risultati Attesi: Ottimizzare la gestione multidisciplinare dell'urgenza neonatale Indicatori di Risultato: Tutti devono saper gestire l'urgenza secondo il proprio ruolo
LUPI GIUSEPPE
INFERM: 10INF PED: 5MEDICO : 10OSTETR: 5
Corso 100
REVISIONE CARRELLI PER L'EMERGENZA
Allestire il nuovo carrello per l'emergenza e la relativa check list per i controlli mensili
Il carrello per l'emergenza è un mezzo che permette agli operatori sanitari di disporre di tutti gli strumenti idonei per fronteggiare una situazione di emergenza. Attualmente quello in uso appare ridondante di presidi e di farmaci che non vengono mai utilizzati. Necessità quindi di rivedere quali presidi e farmaci sono veramente necessari e utili in un carrello deputato all'emergenza.
Risultati Attesi: Allestimento e messa in uso del nuovo carrello dell'emergenza Indicatori di Risultato: Tutto il personale medico e infermieristico deve conoscere il contenuto del carrello e saperlo utilizzare tutte le volte che si rende necessario
GIROLETTI ALFREDO INFERM: 3MEDICO : 1
Gruppo di miglioramento
200
PROCEDURA DI EVACUAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA
Applicare correttamente il piano di evacuazione in caso di incendio in Terapia Intensiva
Necessità di retraining annuale Risultati Attesi: Tutti i partecipanti devono saper applicare correttamente il piano di
BORROMEO RAFFAELLA
INFERM: 20MEDICO : 10OTA/OSS: 12
Corso 50
36
evacuazione Indicatori di Risultato: Partecipazione del 95% alla prova di evacuazione
APPROFONDIMENTI SUL TEMA ANESTESIA PEDIATRICA .
Rafforzare le competenze professionali, organizzative e relazionali dell'equipe nella gestione del paziente pediatrico
Esigenza dei professionisti Medici ed Infermieri di aggiornare le proprie competenze nell'approccio al paziente pediatrico da sottoporre ad anestesia
Risultati Attesi: acquisizione degli aggiornamenti in tema di anestesia pediatrica Indicatori di Risultato: 100% di partecipazione al corso del personale Medico ed Infermieristico di anestesia
BIAZZI ANTONELLA INFERM: 30MEDICO : 20
Corso 200
GESTIONE EMERGENZE PEDIATRICHE EDIZIONE 2015
2.3 Aggiornare ed accrescere le competenze dei professionisti nella gestione dell'urgenza/emergenza pediatrica 2.4
2.1 l paziente pediatrico ha una sua peculiarità e le urgenze risultano sempre difficili da gestire, anche per la relativa scarsità di casi clinici. Si rende pertanto necessario approfondire conoscenze del personale al fine di garantire uno standard di cure su pazienti speciali come i bambini durante l'urgenza. 2.2
Risultati Attesi: Ottimizzazione della gestione multidisciplinare dell'urgenza pediatrica Indicatori di Risultato: Tutti gli operatori devono saper gestire correttamente secondo il proprio ruolo un urgenza pediatrica
CERISARA MARCO
INFERM: 10INFER PED: 5MEDICO : 10OSTET/O: 5
Corso 100
REVISIONE PROTOCOLLO IPOTERMIA
Saper applicare correttamente il protocollo ipotermia utilizzando la nuova apparecchiatura
In Terapia Intensiva viene applicato il protocollo dell'ipotermia. Necessità di revisionare il protocollo in uso secondo le linee guida più aggiornate . Conoscere la nuova apparecchiatura in dotazione per l'ipotermia
Risultati Attesi: Redazione e stesura del protocollo per il trattamento dell'ipotermia Indicatori di Risultato: I pazienti rianimati riceveranno il trattamento ipotermia come da protocollo revisionato secondo le linee guida più aggiornate
LUPI GIUSEPPE Gruppo di miglioramento
200
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – Me dici - UO ANESTESIA E RIANIMAZIONE
- Dott. Mariconti: Master di II livello in Anestesia e terapia intensiva pediatrica e neonatale - Dott. Cerisara: Master di II livello in Anestesia e terapia intensiva pediatrica e neonatale
UO SALE OPERATORIE
IL PAZIENTE IN SALA RISVEGLIO: REVISIONE E RIORGANIZZAZIONE DELLA SALA RISVEGLIO
Conoscere ed applicare le procedure revisionate ( Accettazione del paziente ; degenza in Sala Risveglio; Dimissione dalla Sala Risveglio ) , conoscere le apparecchiature
Necessità di revisionare l'allestimento della sala risveglio, conoscere nuove tecnologie e diffusione di procedure clinico assistenziali revisionate
Risultati Attesi: Applicazione delle procedure revisionate. Migliorare la qualità dell'assistenza al paziente in Sala risveglio Indicatori di Risultato:
INFERM: 4MEDICO : 1OTA/OSS: 1
Gruppo di miglioramento
100
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elettromedicali in Sala Risveglio e il loro funzionamento
Applicazione delle procedure revisionate. Revisione di 3 procedure assist/organizzative
UO CURE PALLIATIVE
INTEGRAZIONE DEI RUOLI NELL' EQUIPE CURE PALLIATIVE
1- Confronto all'interno del gruppo di lavoro per costruire una cultura condivisa. 2- Valorizzare le competenze specifiche dei singoli operatori 3- Promuovere un processo di integrazione dei ruoli attraverso una conoscenza effettiva di quanto ciascun operatore può portare come contributo sia sul piano professionale che sul piano umano.
Bisogno di migliorare le conoscenze e abilità tecniche specifiche delle diverse professioni e discipline di appartenenza in modo da integrare i ruoli ed erogare un'assistenza migliore ,pronta ed efficace che non sia operatore dipendente.( Dove possibile )
Risultati Attesi: Migliorare le conoscenze e abilità tecniche specifiche delle diverse professioni e discipline di appartenenza aumentandone l'integrazione. Indicatori di Risultato: Partecipazione attiva agli incontri,analisi dei casi critici, scambio di esperienze ed abilità in Equipe.
DEFENDI SERGIO
INFERM: 6 MEDICO : 4PSICOL: 2
Gruppo di miglioramento
0
38
Dipartimento: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE Obiettivi: - Migliorare la gestione dei pazienti complessi attraverso una maggiore integrazione tral le U.O. interne al Dipartimento e con i servizi esterni, ponendo particolare attenzione alla fascia adolescenziale. - Approfondire tematiche specifiche per il personale del DSM per migliorare le competenze. - Continuità con i percorsi formativi dell’anno 2014.
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
UO NPI - NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE: LA RELAZIONE TRA SERVIZI (UONPIA, SS, AUTORITA' GIUDIZIARIA MINORILE)
Migliorare la collaborazione tra servizi del territorio in particolare laddove si tratti di situazioni complesse e multiproblematiche.
Difficoltà nella collaborazione con la tutela minori e i servizi sociali nei casi di famiglie multiproblematiche e\o sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile
Risultati Attesi: Maggiore collaborazione e sinergia con i servizi del territorio Indicatori di Risultato: implementazione della conoscenza tra servizi in termini organizzativi e di buone pratiche rispetto alle prese in carico delle famiglie multiproblematiche
FACCHI GIUSEPPINA
ASSIST. SOC: 2 EDUCAT PROF: 2 INFERMIERE: 1 MEDICO : 4 PSICOLOGO: 10 TER. PSICOM: 4
Convegno 500
LA PRESA IN CARICO DELLE PATOLOGIE PRECOCI DELLO SVILUPPO 0-5 ANNI
Migliorare la presa in carico dei pazienti nella fascia 0-5 anni con psicopatologie; allineare l'approccio d'intervento tra le UONPIA e NPI accreditate del territorio
Necessità di riqualificare i percorsi di presa in carico delle patologie precoci dello sviluppo nella prima infanzia
Risultati Attesi: Sviluppare competenze nella presa in carico dei disturbi di sviluppo della prima infanzia Indicatori di Risultato:
CERIOLI VERA ELISA
ASS SOCIALE: 1 EDUCPROFESS: 2 FISIOTERAP: 4 INFERMIERE: 1 LOGOPEDISTA: 2 MEDICO : 8 PSICOLOGO: 8 TER PSICOM : 4
Corso 0
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE (Dossie r Formativo) – Medici - UO NEUROPSICHIATRIA INFANTILE dr.ssa Alessandra Foppa Pedretti: competenze tecnico-specialistiche : BLSD - ritardo mentale -Disturbi dello spettro autistico–psicofarmacologia adolescenti Competenze organizzativo-gestionali: informatiche Competenze comunicativo-relazionali :gestione di gruppi dr. Luis Miguel Fontanillas: competenze tecnico-specialistiche: patologie neurologiche ( in particolare la genetica delle patologie neurologiche) , psicofarmacologia degli adolescenti; competenze organizzativo-gestionali: informatiche dr.ssa Vera Cerioli: competenze tecnico-specialistiche : psicopatologia pazienti 0-6 anni e patologie neurologiche in età evolutiva ; competenze organizzativo-gestionali: accesso ed utilizzo della letteratura scientifica
39
UO PSICHIATRIA
I DISTURBI EMOTIVI COMUNI: UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA GESTIONE DEI CASI CLINICI
Fornire strumenti di valutazione clinica ai MMG
PROSEGUIRE L'INTEGRAZIONE OSPEDALE/TERRITORIO, ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE CON I MMG PER QUANTIO RIGURADA I DEC (DISTURBI EMOTIVI COMUNI)
Risultati Attesi: Riduzione del numero di invii per assunzione in cura, dei pazienti con diagnosi DEC Indicatori di Risultato:
MAFFINI CLAUDIO MARIA
INFERMIERE: 2MEDICO : 4PSICOLOGO: 4
Corso 0
SUPERVISIONE CLINICA ALL'EQUIPE
Migliorare la capacità di gestione delle emozioni nella relazione terapeutica
necessità di supervisone all'equipe: burn out, aspetti emotivi nella relazione terapeutica con il paziente psichiatrico
Risultati Attesi: Migliorare il rapporto terapeutico con il paziente psichiatrico Indicatori di Risultato:
DONARINI NORI
EDUCATORE PROFESSIONALE: 3INFERMIERE: 7MEDICO : 2OTA/OSS: 5TEC RIAB PSIC: 2
Gruppo di miglioramento
0
RIFORMULARE UN PENSIERO CLINICO INTEGRATO - PARTE 2^
Migliorare l'integrazione tra le figure professionali in SPDC, tra i servizi interni alla UOP nella presa in carico dei casi complessi
necessità di proseguire nell'analisi (quantitativa e qualitativa) dei pazienti ricoverati in spdc negli ultimi anni, cercando di approfondire le criticita' emerse nella gestione di casi clinici complessi
Risultati Attesi: Pianificazione di riunioni d'equipe per i casi complessi . Indicatori di Risultato:
MAFFINI CLAUDIO MARIA
ASSISTENTE SOCIALE: 1 EDUCATORE PROFESSIONALE: 1INFERMIERE: 16MEDICO : 4
Gruppo di miglioramento
0
LA GESTIONE DIPARTIMENTALE DEI DISTURBI PSICHICI IN ETÀ ADOLESCENZIALE
Migliorare l'integrazione tra i servizi intra ed interdipartimentali, nella presa in carico degli adolescenti con patologie psichiatriche
DIFFICOLTÀ DI UNA PRESA IN CARICO INTEGRATA INTRA ED INTERDIPARTIMENTALE PER L'ETA' DELL'ADOLESCENZA
Risultati Attesi: Migliorare la gestione integrata degli adolescenti che presentano situazioni ad alta complessità, assicurando continuità terapeutica nel passaggio tra le strutture del DSM
MAFFINI CLAUDIO MARIA
ASSISTENTE SOCIALE: 1 EDUCATORE PROFESSIONALE: 3INFERMIERE: 4MEDICO : 6PSICOLOGO: 1TEC RIAB PSIC:: 1
Gruppo di miglioramento
0
IL SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA NELL'UOP: ANALISI E RICERCA CLINICA
Analizzare i dati finora raccolti e effettuare uno studio integrato con l'U.O. di farmacia
Necessità di proseguire nel monitoraggio già in corso dallo scorso anno
Risultati Attesi: Utilizzare l'esito della ricerca per scopi preventivi sulla salute dei pazienti psichiatrici Indicatori di Risultato:
COGROSSI SECONDO
AMMINISTRATIVI: 1INFERMIERE: 13MEDICO : 4
Gruppo di miglioramento
0
IL CASE MANAGEMENT: DISCUSSIONE DI NUOVI CASI CLINICI
Condivisione del modello d'intervento, nel gruppo dei case manager nelle nuove “prese in carico”
Necessità di proseguire la discussione integrata tra i professionisti della UOP per la gestione dei casi clinici complessi
Risultati Attesi: DEFINIZIONE DI NUOVE MICRO-EQUIPE Indicatori di Risultato:
MAFFINI CLAUDIO MARIA
ASS SOCIA: 1EDUC PROFESS: 5INFERMIERE: 10MEDICO : 12PSIC: 1TEC RIAB PSIC: 2
Gruppo di miglioramento
0
LA RELAZIONE TERAPEUTICA IN PSICHIATRIA
Migliorare la conoscenza clinica del paziente psichiatrico
NECESSITA' DI FORMAZIONE SPECIFICA
Risultati Attesi: Riduzione delle criticità nella
DONARINI NORI
OTA/OSS: 10
Corso 0
40
relazione con il paziente psichiatrico
L'APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO SOTTO IL PROFILO ASSISTENZIALE E CLINICO
Migliorare la conoscenza assistenziale e la clinica psichiatrica per i nuovi professionisti dell'UOP e della UONPIA
L'inserimento di nuovo personale (infermieri, tecnici della riabilitazione, educatori) evidenzia carenze nella formazione clinica psichiatrica.
Indicatori di Risultato: Autovalutazione sul raggiungimento di un ampliamento delle conoscenze cliniche riguardanti le patologie psichiatriche
GALATI SALVATORE ROSARIO
EDUC PROFESS: 3INFERMIERE: 4TEC RIAB PSIC: 2
Formazione a distanza (Blended)
200
U.O. PSICOLOGIA CLINICA
INTRAVISIONE CASI CLINICI IN PSICOTERAPIA
supervisione dei casi critici e complessi con personale interno con competenza e formazione specifica
necessità di supervisione e confronto di casi complessi in psicoterapia
Risultati Attesi: gestione delle difficoltà e delle criticità sia di contenuto che di processo che si incontrano nei percorsi di psicoterapia con pazienti in situazioni complesse ( diagnosi e aspetti di funzionamento) Indicatori di Risultato: Implementazione di tecniche e di modelli teorici nella gestione integrata del paziente da parte di ciascun partecipante Riduzione dei drop out. Riduzione degli accessi in urgenza.
FACCHI GIUSEPPINA MEDICO : 2 PSICOLOGO: 5
Gruppo di miglioramento
0
41
Dipartimento: DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE Obiettivi:
1. Implementazione la collaborazione a livello aziendale 2. Aumentare le competenze ( comunicative, relazionali, organizzative, collaborative e professionali) 3. Aumentare le competenze e le conoscenze relative al risk management( comprendere tutte le aree in cui l’errore si può manifestare nell’interesse del processo clinico
assistenziale del paziente). 4. Uniformare la compilazione della documentazione clinico assistenziale con particolare attenzione agli indicatori qualitativi assistenziali ( FUT, VAS, atc..) 5. Definire ed oggettivare i bisogni formativi individuali (Dossier Formativo)
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
PROGETTI DI DIPARTIMENTO
MIGLIORARE E IMPLEMENTARE I PROCESSI QUALITATIVI E DI SICUREZZA
Identificare ed elaborare strumenti organizzativo-gestionali. -Individuare le problematiche organizzative e pianificare le azioni correttive. -elaborare proposte per il miglioramento dei processi qualitativi e relativa formalizzazione. -Programmare ed effettuare verifiche ispettive interne
-Elaborazione di strumenti organizzativo-gestionali - Verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento. - effettuazione delle verifiche ispettive interne con verbalizzazione delle rilevazioni
PRELLE ALESSANDRO Infermieri: 30 CORSO 600
ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI / MEDICI NEL DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLAREI nel 2015
-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O./ servizio -Conoscere, applicare, con precisione protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’adeguata e appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi,ETC.. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare
-Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale - Indicatori di risultato identificati: - Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 100% - Autonomia nella gestione della parte burocratica, amministrativa ed assistenziale a fine inserimento pari al 100%
PRELLE ALESSANDRO SANGIOVANNI GIOVANNI
Infermieri :15 TSRM:5 Medici: 10
ADDESTRAMENTO
42
EMBOLIZZAZIONE – SVILUPPO DELLE TECNICHE PROCEDURALI E ATTIVITA’ ASSISTENZIALI PERIOPERATORIE
Per il personale infermieristico di U.O.:
Approfondire le conoscenze teoriche e migliorare l’assistenza erogata al paziente nel periodo pre e post procedura di embolizzazione, erogare con competenza, attività assistenziale uniformando il comportamento dell’equipe durante il periodo di ricovero(fase pre/post procedura)del paziente sottoposto a embolizzazione. Per il personale di sala angiografica:Approfondire le conoscenze teoriche e migliorare l’assistenza erogata al paziente nel periodo pre-intra-post procedura. Erogare, con competenza, l’attività assistenziale uniformando il comportamento dell’equipe sia durante la procedura che nel periodo di ricovero( fase pre-operatoria) del paziente sottoposto a embolizzazione. Per i medici
chirurghi,anestesisti ed internisti: sviluppare ed approfondire nuove tematiche inerenti la procedura di embolizzazione (indicazioni e controindicazioni, rischi correlati etc..)
Compilazione corretta del test a scelta multipla = 90%
SPINAZZOLA ANGELO
Infermieri 15 Medici 10 TSRM 5
CORSO (2 gg)
100 euro
NECESSITA’ DI CONDIVIDERE PERCORSI E PROCESSI ASSISTENZIALI PER FAVORIRE LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA
(Neurologia;Cardiologia, Dialisi)
-Conoscere e applicare con precisione protocolli assistenziali e piani di lavoro -Favorire la comunicazione -Ragionare in gruppo sulle problematiche organizzative ed identificare le possibili strategie di miglioramento -Analizzare gli incident reporting, i dati della customer, i report degli encomi e reclami e conseguentemente pianificare ed attuare azioni correttive di miglioramento -Analizzare e monitorare i dati relativi agli indicatori di qualità assistenziale -Aumentare i livelli di sicurezza e qualità assistenziale
-Presenza ed applicazione dei piani di lavoro e di protocolli assistenziali aggiornati secondo E.B.N. per le patologie più frequenti nell’ U.O.
-Elaborazione di strumenti organizzativo-gestionali -verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento
RAD Sangiovanni
Giovanni E RAD Bombelli Donata
Tutto il
personale del comparto delle
U.U.O.O. di Neurologia, Cardiologia,
Dialisi.
Gruppi di miglioramento
5 settimane 5 giorni 10 ore
0
L’INTEGRAZIONE DI INFERMIERI E TECNICI DI RADIOLOGIA IN SALA ANGIOGRAFICA
-Stesura di un piano di lavoro condiviso (infermieri e tecnici), con matrice attività/responsabilità, per la sala angiografica
-Stesura del piano di lavoro per la sala angiografica validato dal SITRA
RAD Sangiovanni Giovanni
E RAD Bombelli Donata
Infermieri:10
TSRM:5
Formazione sul
campo-
0
ESSERE DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE PER NEO ASSUNTI – anno 2015
-Informare e formare gli infermieri neo assunti sugli aspetti organizzativi, normativi e regolamentari del dipartimento di Scienze Cardiocerebrovascolari -far conoscere al neo assunto l’organizzazione dipartimentale
Mobilità’, di almeno 3 giorni, di tutti i partecipanti neo assunti, in tutte le U.U.O.O.del dipartimento.
RAD Bombelli
Donata
Infermieri: 20 OTA/OSS: 3
Formazione sul
campo
1 giornata
200 euro
ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI / MEDICI NEOINSERITI
-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O./ servizio -Conoscere, applicare, con precisione protocolli, procedure e
Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo
-Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale - Indicatori di risultato identificati:
PRELLE ALESSANDRO SANGIOVANNI GIOVANNI
Infermieri :15 TSRM:5 Medici: 10
ADDESTRAMENTO
0
43
piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’adeguata e appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi,ETC.. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare
- Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 100% - Autonomia nella gestione della parte burocratica, amministrativa ed assistenziale a fine inserimento pari al 100%
CONOSCERE LE ESIGENZE DEL PAZIENTE CON I.R.C. RICOVERATO , ORGANIZZARE E CONDIVIDERNE LA GESTIONE tra nefrologia -cardiologia - ch vascolare e dialisi
-Sviluppare competenze tecnico – professionali -Migliorare le capacità collaborative e comunicative tra infermieri delle varie U.O. del dipartimento sulla coogestione del paziente in dialisi sviluppando nuove e più precise strategie di miglioramento
Incomprensioni, tra personale infermieristico, derivanti dalla non conoscenza delle reciproche organizzazioni e priorità lavorative riguardanti il paziente con I.R.C. ricoverato
Risultati Attesi: -Stesura di istruzioni operative condivise e protocolli assistenziali , per favorire il miglioramento della qualità assistenziale , tenendo in considerazione gli aspetti organizzativi – gestionali delle varie UUOO / servizi Indicatori di Risultato: protocolli previsti = 3 standard di risultato = 100%
BOMBELLI MARIA DONATA
INFERMIERE: 12
Gruppo di miglioramento 5 settimane 5 giorni 10 ore
0
U.O. CARDIOLOGIA ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO NELLA NUOVA SALA DI ELETTROFISIOLOGIA
-Sviluppare competenze tecnico professionali -Addestrare il personale infermieristico all'utilizzo della nuova apparecchiatura -autonomia nell'utilizzo della nuova apparecchiatura
Necessità di addestrare il personale infermieristico all'utilizzo della nuova apparecchiatura
-Saper usare la nuova apparecchiatura con competenza Indicatore: -Autonomia nella gestione dell'apparecchiatura al 100% degli operatori addestrati
Dr Landolina Maurizio Eugenio
Infermieri: 5
Addestramento su nuove
apparecchiature elettrom
6 settimane 18 giorni
42 ore
0
STESURA E REVISIONE DEI PROTOCOLLI IN SALA DI EMODINAMICA E DI ELETTROFISIOLOGIA
-Sviluppare competenze tecnico professionali -Stendere, condividere ed applicare protocolli operativi per le procedure in sala di emodinamica e elettrofisiologia
mancanza o presenza di protocolli datati di procedure in sala di emodinamica e elettrofisiologia
-Sviluppo e aggiornamento di competenze riguardanti le procedure di sala emodinamica e di elettrofisiologia Indicatore: -Redazione dei protocolli al 100%
Coord. Vailati Lorenza
Infermieri: 5 OTA/OSS: 1
Gruppo di
miglioramento 1 edizione 5 settimane
10 ore
0
CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA: ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN LABORATORIO DI EMODINAMICA (RETRAINING)
- preparazione e assistenza al paziente durante le procedure di angioplastica (complicata e non). - norme di sicurezza personale e radioprotezione - logistica dei materiali e dei farmaci per l'assistenza al paziente durante
assistenza al paziente in sala di emodinamica durante procedure in urgenza per infarto miocardico dalle ore 16.00 alle ore 8.30 dei giorni feriali e durante i giorni festivi
Risultati Attesi: coinvolgimento di tutto il personale infermieristico di reparto, aumentare la sicurezza nella gestione delle complicanze e ridurre la preoccupazione in tema di radioprotezione
VALENTINI PAOLO
INFERMIERE: 26
Corso (4 ore)
0
44
complicanze Indicatori di Risultato: partecipazione del 100% degli infermieri (nelle 3 edizioni)
EDUCAZIONE SANITARIA ALLA DIMISSIONE DEL PAZIENTE
Creazione di un foglio informativo da consegnare al paziente con consigli sullo stile di vita
Molte volte i pazienti, alla dimissione, chiedono consigli riguardo lo stile di vita da mantenere a domicilio.
Risultati Attesi: elaborazione di documento Indicatori di Risultato: consegna di questo stampato all'80% dei dimessi nel quarto trimestre del 2015
AGRICOLA PIETRO MARIA GIOVANN
INFERMIERE: 10 MEDICO : 1
Gruppo di miglioramento (5 incontri)
0
U.O. RADIOLOGIA
ADDESTRAMENTO APPARECCHIATURA MOC
Utilizzo apparecchiatura Correttezza esami prodotti MALDOTTI TSRM:5 Addestramento 5 gg
0
ADDESTRAMENTO MAMMOGRAGRAFICO DIGITALE DIRETTO CON TOMOSINTESI
Utilizzo apparecchiatura Correttezza esami prodotti TSRM: 11 Addestramento 5 gg
0
STESURA E REVISIONI PROTOCOLLI TAC
Produzione di documenti Applicazioni documenti prodotti BONARDI TSRM: 4 Medico radiol.:2
Gruppo di miglioramento (6 incontri)
0
DISCUSSIONE DI CASI CLINICI IN ANGIOGRAFIA
Migliorare le competenze professionali dell’equipe approfondimento casi complessi
Condivisione procedure e protocolli SPINAZZOLA TSRM:6 Medici radiol.:2 Infermieri:3
Gruppo di miglioramento (6 incontri)
REVISIONE CRITERI DI CORRETTEZZA ESAMI RADIOLOGICI (procedure)
Rispetto criteri di applicazione indagini RX
Applicazione delle procedure PIZZAMIGLIO TSRM: 26
Gruppo di miglioramento (4 incontri)
0
CASI CLINICI- LEZIONI MONOTEMATICHE
Condivisione percorsi diagnostici Correttezza refertazione indagini radiologiche
BENELLI Medici radiol.: 11
Gruppo di miglioramento (6 incontri)
AGGIORNAMENTO ORGANIGRAMMA E STANDARD DI PRODOTTO
Aggiornare i documenti Relazione positiva nell’audit interno sulla correttezza dei documenti
MedicI rad.:1 Infermiere 1 Amm.vo:1Ref.qualità:1Ref Formaz. 1 Coord.:1
Gruppo di miglioramento (4 incontri)
0
ADDESTRAMENTO CONTINUO METODICA TC
Aggiornamento personale Migliorare le prestazioni CORTESI TSRM: 25 Addestramento (4 settimane)
0
ADDESTRAMENTO PERSONALE TSRM IN
Inserimento nuovo personale Aumentare il numero operatori per gestire al meglio la rotazione
CORTESI TSRM:3 Addestramento (3 settimane)
0
45
RISONANZA MAGNETICA
U.O. NEUROLOGIA
ICTUS ISCHEMICO, PERCORSO E GESTIONE DELLA PERSONA SOTTOPOSTA A TROMBOLISI
Migliorare- competenze e conoscenze nella gestione della persona sottoposta a trattamento fibrinolitico.
Difficoltà nella gestione/trattamento della persona sottoposta a trombolisi.
Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nella gestione/trattamento della persona sottoposta a trombolisi, condivisione di percorsi strutturati. Indicatori di Risultato: Riduzione del rischio clinico, adozione di metodi e strumenti efficaci condivisi.
PRELLE ALESSANDRO
INFERMIERE: 28 MEDICO : 2
Corso (1 gg)
200
GESTIONE CVC
Acquisizione di conoscenze e competenze nella gestione dei diversi tipi di CVC: a breve, medio e lungo termine.
Difficoltà nella gestione dei diversi tipi di CVC.
Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nella gestione dei CVC. Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze correlate alla gestione dei CVC.
DEPETRI GIORGIO CARLO
INFERMIERE: 26 MEDICO : 4
Corso (2 gg)
200
IL DELIRIUM
Acquisizione di competenze e conoscenze nell'assistenza/trattamento della persona affetta da delirio.
Carenza di competenze e conoscenze nell'assistenza alla persona affetta da delirio.
Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nel trattamento ed assistenza della persona affetta da delirio. Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze correlate all'assistenza della persona affetta da delirio.
PRELLE ALESSANDRO
INFERMIERE: 28 MEDICO : 2
Corso (1 gg)
0
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE (Dossie r Formativo) – Medici - UO NEUROLOGIA Dott. Saponara: Corso di Ultrasonologia vascolare. Diagnosi e terapia - Corso esterno Dott.ssa Ghione: Miglioramento nelle competenze relative all'esecuzione di esami di neurosonologia - Affiancamento a collega esperto / Corso esterno
U.O. NEFROLOGIA E DIALISI
PERCORSO EDUCATIVO PER IL PAZIENTE IN EMODIALISI (percorso a- percorso b- percorso c- percorso d)
Sviluppare competenze educative relazionali -Migliorare l’ ‘opuscolo’, da consegnare al paziente ampliandone i contenuti educativo- informativi relative al trattamento dialitico e stili dei vita da mantenere -Aumentare la
Informazioni frammentarie e/o incomplete ricevute dalle varie figure professionali sulle varie problematiche relative alla patologia dell'insufficienza renale cronica e terapia sostitutiva/dialisi
Risultati Attesi: Identificare le varie aree di approfondimento dell'opuscolo e renderlo fruibile al paziente . Tale opuscolo sarà consegnato in occasione di colloqui con il paziente
LUCINI PAIONI MAURIZIO
INFERMIERE: 25
Gruppo di miglioramento (10 incontri)
400
46
consapevolezza del paziente relativamente alla propria patologia e al trattamento dialitico -Educare il paziente ad uno stile di vita adeguato
durante il quale lo si educa ad uno stile di vita adeguato Indicatori di Risultato: Completamento dell ‘opuscolo’
LA COMUNICAZIONE EFFICACE TRA GLI OPERATORI DELL'U.O. NEFROLOGIA/DIALISI
-Sviluppare competenze relazionali e migliorare le proprie capacità comunicative -Conoscere ed essere più consapevoli degli strumenti di base per creare collaborazione e un buon lavoro di team
-Evidenziare l’importanza di un obiettivo comune e di allenarsi per perseguirlo, rendendo tangibile il risultato del lavoro di squadra.
-Riflettere sulle possibilità di trasferimento degli apprendimenti nel lavoro
Difficoltà nel comprendersi e nell'interagire tra le diverse figure professionali
Risultati Attesi: Aumentata collaborazione e miglioramento della comunicazione -Maggiore sensibilità al lavoro di gruppo nella comunicazione e integrazione fra gli operatori Indicatori di Risultato: (da definire)
FONTANELLA EMMA
INFERMIERE: 25 MEDICO : 5
Corso Due edizioni 4 giorni 12 ore
3200
AGGIORNAMENTO SU LINEE GUIDA NEFROLOGICHE
Sviluppare competenze Scientifico professionali -Uniformare i comportamenti nell’equipe Medica , sui percorsi diagnostico terapeutici in questione
Necessità di uniformare i comportamenti nell'equipe medica
Risultati Attesi: Uniformare i comportamenti nell’equipe Medica Indicatori di Risultato: partecipazione agli incontri da parte di tutti i medici previsti= 90%
DEPETRI GIORGIO CARLO
MEDICO : 6
Gruppo di miglioramento (10 incontri)
0
STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO CARDIO-CE REBRO-VASCOLARE
Titolo Studio Tipologia Sperimentatore U.O.
1. Studio osservazionale, multicentrico e prospettico atto a valutare l'impatto di un dispositivo elettronico per l'auto-iniezione sui parametri psico-sociali in pazienti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante (RMS)
Osservazionale Ferrò Dr.ssa Maria Teresa
Neurologia
2. “Studio osservazionale, della durata di 12 mesi, prospettico, che valuta l'outcome terapeutico e il grado di soddisfazione del paziente relativo al trattamento, dopo lo switch da una DMT (disease modifying therapy) di prima linea ad un'altra DMT di prima linea, nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, che sono candidati al cambiamento della terapia, a causa di una risposta sub-ottimale o di problemi di tollerabilità (Studio Surfinia)”
Osservazionale Dr.sa Maria Teresa Ferrò Neurologia
3. Rete regionale dell'Ipertensione polmonare Osservazionale - Progetto fin Regione
Dr.sa Daniela Tovena Cardiologia
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4. “Confronto tra prasugrel a dose ridotta e clopidogrel in pazienti anziani con sindrome coronarica acuta sottoposti a PCI primaria” -”A comparison of reduced-dose prasugrel and clopidogrel in elderly patients with acute coronary syndrome undergoing early PCI”
IV° Spontaneo
Dr. Michele Cacucci Cardiologia
5. Studio osservazionale multicentrico sulla percezione e propensione al rischio nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla
Osservazionale Spontaneo Dr.sa Maria Teresa Ferrò Neurologia
6. “Studio del sonno e della funzionalità respiratoria in pazienti affetti da Malattia di Parkinson in fase iniziale: correlazione con le performance cognitive e con la sonnolenza diurna”
Osservazionale Spontaneo Dr. M. Gennuso Neurologia
7. “A prospective observational study aimed at evaluating the role of adherence as a tool in treatment decision making. AdHerent vs nOn-adherent RMS subjects experIencing first Clinical relapsE while on 1st line DMDs.”
Osservazionale Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia
8. STEM- AMI AUTCOME Trial” III Spontaneo
Dr. M. Cacucci Cardiologia
9. “Right ventricular lead placement in a pacemaker population: evaluation of apical and alternative position – Right Pace Study”
Osservazionale Spontaneo Dr. G. Inama Cardiologia
10. “Studio non interventistico prospettico di raccolta dati per via elettronica dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Studio iMedweb”
Osservazionale Spontaneo Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia
11. "Studio sul valore predittivo di parametri clinici e radiologici dopo un anno di trattamento con Glatiramer Acetato per valutare la successiva attività di malattia in soggetti con SM recidivante-remittente. (PREDICTIVE VALUE OF CLINICAL AND MRI OUTCOMES FOR SUBSEQUENT DISEASE ACTIVITY IN RELAPSING-REMITTING MS PATIENTS AFTER ONE YEAR OF TREATMENT WITH GA) - Studio PRIMULA”
Osservazionale Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia
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Dipartimento: DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE Obiettivi:
- Favorire l’integrazione multiprofessionale e le competenze cliniche e organizzative - Migliorare la comunicazione e il feedback attivo - Aggiornamento delle competenze tecnico-professionali
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti
Tipologia Corso
Costo
PROGETTI DIPARTIMENTALI
PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE
migliorare le conoscenze su questa problematica sia riguardo la prevenzione che per quanto riguarda le lesioni da pressione e conoscere e saper applicare il trattamento migliore secondo le evidenze scientifiche.
casistica di pazienti con lesioni difficili da pressione, lesioni vascolari e lesioni da ferita chirurgica nelle u.o. del dipartimento.
risultati attesi: saper applicare la strategia migliore di prevenzione e trattamento alla luce delle evidenze scientifiche indicatori di risultato: corretta compilazione della scheda trattamento delle lesioni ed adeguata documentazione dei risultati. corretta compilazione della scheda di prevenzione ( braden)
DIACO TOMMASO
INFERMIERE: 30
Corso 1000
UO RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA
GESTIONE DEL PAZIENTE CON PROBLEMI COGNITIVI
uniformare la gestione in reparto del paziente con problemi cognitivi compreso l'utilizzo appropriato delle protezioni
Difficoltà e non uniformità nella gestione del paziente con problemi cognitivi. Gestione delle protezioni
Risultati Attesi: migliorare la gestione in reparto del paziente con problemi cognitivi e migliorare la gestione delle protezioni Indicatori di Risultato: Stesura di documento cui uniformare i comportamenti degli operatori-riduzione degli incident reporting sulle cadute
MEMELLI LUIGI
FISIOTERAPISTA: 2 INFERMIERE: 2 MEDICO : 1 OTA/OSS: 2
Gruppo di miglioramento
0
VERIFICA DEI PERCORSI DI DIMISSIONE DALLA RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA
Proposta di un percorso per la dimissione dalla riabilitazione neuromotoria verso IDR
Mancanza di un percorso definito per le dimissioni dal reparto di Riabilitazione Neuromotoria verso IDR con conseguente difficoltà alla prosecuzione del progetto riabilitativo presso tali strutture.
Risultati Attesi: Ridurre la difficoltà di trasferimento c/o IDR dei pazienti che necessitano di proseguire il progetto riabilitativo in tali strutture
MARIANI LUCA
FISIOTERAPISTA: 1 INFERMIERE: 1 MEDICO : 6
Audit Clinico
0
49
Conseguente difficoltà e conflitti con le famiglie per dimissioni a domicilio anche se protette per l'impossibilità dei famigliari di farsene carico.
Indicatori di Risultato: Stesura di un percorso da condividere con i soggetti interessati Direzione - ASL-IDR
IL PROGETTO RIABILITATIVO NEL PAZIENTE AFFETTO DA PARKINSON - UP-DATE
Aggiornamento continuo in ambito riabilitativo nei paziente affetti da disabilità da M. di Parkinson
Adeguamento programmi riabilitativi nei pazienti affetti da disabilità da M. di Parkinson
Risultati Attesi: Adeguamento dei programmi riabilitativi nei pazienti con M. di Parkinson Indicatori di Risultato: Miglioramento degli indici di outcome nei paziente affetti da disabilità da M. di Parkinson
FARINA STEFANO
FISIOTERAPISTA: 15 INFERMIERE: 4 LOGOPEDISTA: 1 MEDICO : 5 OTA/OSS: 4 TERAPISTA OCCUPAZIONALE: 1
Corso 300
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – UO RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA • Invio di 2 Fisioterapisti in stage presso la Struttura Ospedaliera Riabilitativa "Don Gnocchi" di Rovato (BS) .
U.O. RIABILITAZIONE DELLE DIPENDENZE
"PLENARIA" L'EQUIPE MULTIPROFESSIONALE IN MIGLIORAMENTO
Migliorare la capacità di analisi e di problem solving all'interno dell'équipe multiprofessionale.
necessità di continuare a migliorare la discussione dei casi clinici complessi ed affrontare criticità organizzative in modo integrato e multiprofessionale.
Risultati Attesi: capacità di collaborare nell'affrontare la complessità del lavoro dell'U.O. Indicatori di Risultato: compilazione a rotazione dell'ODG e stesura del verbale di ogni incontro.
CERIZZA GIORGIO
EDUCATORE PROFESSIONALE: 6 INFERMIERE: 12 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 PSICOLOGO: 1
Gruppo di miglioramento
0
FARE STRADA: ALLA RICERCA DI COMPETENZE CONDIVISE E RESPONSABILITÀ DIFFUSE PER FARE TANTA STRADA INSIEME....2° edizione
Aumento delle competenze e della collaborazione all'interno dell'équipe.
Necessità di proseguire il lavoro di manutenzione sull'equipe, rispetto alle dinamiche e ai conflitti.
Risultati Attesi: Aumento della capacità di feed back attivo, della condivisione delle responsabilità operative e del clima collaborativo Indicatori di Risultato: monitoraggio trimestrale degli indicatori che verranno prodotti dal gruppo di lavoro
CERIZZA GIORGIO
EDUCATORE PROFESSIONALE: 6 INFERMIERE: 12 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 PSICOLOGO: 1
Corso 2200
U.O. RIABILITAZIONE CARDIOL OGICA
CORSO TEORICO PRATICO DI II LIVELLO PER L'UTILIZZO DELL'APPARECCHIATURA TEST CARDIOPOLMONARE
Approfondire l'addestramento per l'utilizzo dell'apparecchiatura per il test cardiopolmonare. Migliorare l'interpretazione dei dati risultanti dal test necessario per i pazienti affetti da scompenso cardiaco e insufficienza respiratoria.
necessità di aumentare le competenze nella gestione dell'apparecchiatura elettromedicale per il test cardiopolmonare, ed approfondire le capacità di interpretazione dei dati risultanti dal test.
Risultati Attesi: conoscenze teorico pratiche per utilizzare le apparecchiatura per il test cardiopolmonare., interpretare i dati risultanti dal test Indicatori di Risultato: Numero pazienti affetti da
DIACO TOMMASO
FISIOTERAPISTA: 2INFERMIERE: 5MEDICO : 6
Corso 2000
50
scompenso cardiaco ed insufficienza respiratoria sottoposti al test cardiopolmonare.
U.O. RIABILITAZIONE RESPIRATORIA
LA VENTILAZIONE NON INVASIVA NELL'EQUIPE MULTIPROFESSIONALE
migliorare le competenze tecniche e favorire l'integrazione
la ventilazione approccio terapeutico molto importante per il paziente respiratorio deve essere agita in modo trasversale da tutta l'equipe multidisciplinare( medici, infermieri, oss, fisioterapisti). non sempre buona gestione delle apparecchiature e della sanificazione dei presidi di ventilazione
risultati attesi: stendere un protocollo condiviso indicatori di risultato: applicazione del protocollo sull'80% dei pazienti
SCARTABELLATI ALESSANDRO
FISIOTERAPISTA: 6INFERMIERE: 14MEDICO : 4OTA/OSS: 6
Corso 500
STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO DI RIABILI TAZIONE
12. Analisi e valutazione di variabili psicologiche e organizzative per il reinserimento lavorativo di pazienti dipendenti (studio comparato sulla valutazione degli outcomes del trattamento riabilitativo breve in alcologia)
Spontaneo Dr Giorgio Cerizza Riabilitazione Alcologica
13. “Efficacia di un programma di riabilitazione domiciliare in pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)”
Spontaneo Aiolfi Dr. Stefano Riabilitazione respiratoria
14. THINKPAD-reloaded (ATHerosclerosis of the lower extremIties as a liNKed comorbidity in Patients Admitted for carDiac rehabilitation – REassessment of gLobal Outcome According to DElivereD intervention; Indagine GICR-IACPR sull’epidemiologia dell’AOCP arti inferiori come gruppo di accesso in Cardiologia Riabilitativa e sugli effetti del percorso riabilitativo nel breve e lungo termine”
Osservazionale Spontaneo
Dr. Diaco/Farina Chirurgia vascolare Riabilitazione cardiologica
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – UO R IABILITAZIONE RESPIRATORIA
Dr Luca Ronchi • Competenza nel BLSD (Corso interno)
• Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)
• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Corso / Affiancamento a collega esperto)
• Comunicazione efficace (Corso / Riunioni cliniche)
51
Dr Lodovico Chiesa • Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)
• Interpretazione spirometrie (Stage / Corso Esterno / Affiancamento a collega esperto)
• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Stage / Affiancamento a collega esperto)
• Prevenzione e gestione del rischio clinico (Corso / Affiancamento a collega esperto)
Dr.ssa Sabrina Aramu • Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)
• Interpretazione e refertazione polisonografie complete assistite (Affiancamento a collega esperto / Stage / Corso Esterno)
• Broncologia (Affiancamento a collega esperto / Stage / Corso Esterno)
• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Stage / Corso Esterno)
52
Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE MEDICHE 1. Omogeneizzare le conoscenze teoriche degli operatori attraverso lezioni frontali per sensibilizzare e implementare interventi di tipo tecnico sanitario in ambito: preventivo, curativo e
riabilitativo (Isolamento, patrimonio venoso,gestione tracheostomia, ecc....) 2. Organizzativo di tipo aziendale: processo di dimissione, consegna note informative per gestione domiciliare del paziente affetto da scompenso, implementazione progetto condiviso
con cure palliative. 3. Gestione del rischio clinico, mappatura dei rischi, 4. Addestramento operatori neo-assunti, neofiti
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia
Corso Costo
PROGETTO DIPARTIMENTALE
TIPOLOGIE e GESTIONE DELL’ ISOLAMENTO DI PAZIENTI RICOVERATI
Acquisire capacità di: classificare le tipologie di isolamento, di attuare indicazioni operative specifiche da attuare - Corretto comportamento da tenere per gli operatori per prevenire l'incidenza delle infezioni e corretto utilizzo dei presidi e DPI a disposizione - Contenere i costi secondo criteri di appropriatezza nel trattamento
Disomogeneità delle conoscenze e competenze dell'equipe multidisciplinare nella corretta gestione dei pazienti in isolamento. Utilizzo corretto dei presidi,smaltimento rifiuti, sanificazione ambientale...
-Capacità di classificazione delle tipologie di isolamento. - Indicazioni operative specifiche da attuare - Corretto comportamento da tenere per gli operatori. - prevenire l’incidenza delle infezioni. - Contenere i costi secondo criteri di appropriatezza nel trattamento
BOMBELLI MARIA DONATA
Medici:5 Infer:23 Fisiot.:1 Oss: 2 ASV:1
Corso 3ediz (1 pom)
500
U.O. ANATOMIA PATOLOGICA
MAPPATURA DEL RISCHIO IN FASE DI PROCESSAZIONE: INCLUSIONE E TAGLIO
Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.
Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo, dall’accettazione alla refertazione.
Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di inclusione e taglio. Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale. n. di situazioni a rischio non gestite/anno <5
PERGOLA LORETA
TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3
Gruppo di miglioramento (4 incontri)
0
MAPPATURA DEL RISCHIO NEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA: FASE DI COLORAZIONE E CONSEGNA ACCETTAZIONE
Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.
Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo, dall’accettazione alla refertazione. Il gruppo di miglioramento fa
Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di accettazione Indicatori di Risultato: Inserimento del documento
PERGOLA LORETA
TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3
Gruppo di miglioramenti (4 incontri)
0
53
parte del progetto inserito nel piano formativo del 2014, volto alla stesura di tale documento.
elaborato nel sistema documentale n. situazioni a rischio non gestite/anno <5
MAPPATURA DEL RISCHIO NEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA: ALLESTIMENTO PREPARATI CITOLOGICI
Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.
Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo. Il gruppo di miglioramento fa parte del progetto inserito nel piano formativo del 2014, volto alla stesura di tale documento.
Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di allestimento dei preparati citologici. Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale.
PERGOLA LORETA
TEC. SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 4
Gruppo di miglioramenti (4 incontri)
0
Mappatura del rischio nel servizio di anatomia patologica : FASE DI REFERTAZIONE E ATTIVITA' TRASVERSALI:
Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.
Nel sistema documentale del Servizio manca un documento sintetico della valutazione del rischio nelle diverse fasi del processo.
Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di accettazione Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale n. di situazioni a rischio non gestite/anno <5
PERGOLA LORETA
MEDICO : 1 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3
Gruppo di miglioramenti (4 incontri)
0
NUOVA CLASSIFICAZIONE IN CITOLOGIA AGOSPIRATIVA TIROIDEA
Applicazione della nuova classificazione nella citologica agoaspirativa della tiroide.
Adeguamento nella classificazione della citologia tiroidea per fornire agli endocrinologi e ai clinici uno strumento di immediata utilità per la pratica clinica, con particolare riferimento alle categorie TIR1 e TIR3.
Risultati Attesi: Applicazione della nuova classificazione a partire dal mese di luglio 2015. Indicatori di Risultato: Applicazione della nuova classificazione nel 100% dei referti citologici da agoaspirati tiroidei.
PERGOLA LORETA
MEDICO : 1 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 2
Gruppo di miglioramenti (4 incontri)
0
ADDESTRAMENTO NUOVO MEDICO
Allineare le abilità e le competenze del neo-assunto con le modalità operative e tecnico-diagnostiche in uso presso il Servizio di Anatomia Patologica, conoscere il sistema qualità aziendale e dell’UO.
Da gennaio prenderà servizio un nuovo medico per il quale è previsto un periodo di affiancamento.
Risultati Attesi: Esecuzione in autonomia delle attività oggetto dell’addestramento, secondo le procedure in uso presso il Servizio Indicatori di Risultato: a)campionamento pezzi: campionamenti corretti nel 90% dei casi b)refertazione esami: refertazione completa e corretta nel 90% dei casi
PERGOLA LORETA
1 MEDICO (6 settimane): 1
Addestramento/Affiancamento
0
U.O. MEDICINA GENERALE
54
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia
Corso Costo
MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE TRA MEDICI INFERMIERI E UTENTI (1 fase)
Migliorare competenze relazionali nel gruppo di lavoro
Necessità di riflessione condivisa tra medici, infermieri e OSS
Migliorare le attività di reparto analizzando le criticità / segnalazioni Indicatore: N di criticità comunicativo - relazionale / N di reclami ricevuti = o < rispetto al 2014
GIANFRANCESCO FIORINI
15 Infermieri, 5 Medici, 3 OSS
Gruppo di miglioramento –4 incontri con esperto esterno
2000 Euro
MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE TRA MEDICI-INFERMIERI E UTENTI (2afase)
Migliorare competenze relazionali nel gruppo di lavoro
Migliore soddisfazione dell’utenza
GIANFRANCESCO FIORINI
5 Medici 15 Infermieri 3 OSS
‘Gruppo di Miglioram- 4 incontri Maggio - Novembre
0
UO PNEUMOLOGIA
MULTIPROFESSIONALITÀ NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE PORTATORE DI CANNULA TRACHEOSTOMICA -EDIZIONE 2015
Fornire conoscenze e competenze sul trattamento del paziente tracheotomizzato. Migliorare la gestione del paziente nei suoi bisogni:alimentazione,pervietà delle vie aeree e gestione della cannula tracheale. Analizzare,ottimizzare e uniformare l'appropriatezza delle prestazioni cliniche assistenziali,erogate attraverso un approccio multidisciplinare.
Disomogeneità delle competenze dell'equipe multidisciplinare nella gestione del paziente portatore di cannula tracheostomica
Risultati Attesi: Saper gestire la cannula tracheostomica e il paziente tracheostomizzato. Indicatori di Risultato: tutti i professionisti devono conoscere le varie tipologie di cannule tracheostomiche e saperle gestire in modo corretto
BOMBELLI MARIA DONATA
FISIOTERAPISTA: 2INFERMIERE: 24MEDICO : 4
Corso (
500
OTTIMIZZARE LE COMPETENZE ASSISTENZIALI NELL'U.O. DI PNL E U.T.I.R.
CONOSCERE E APPLICARE IN MODO CORRETTO LE PROCEDURE, PROTOCOLLI ASSITENZIALI
NECESSITA' DI RIVEDERE E REVISIONARE ALCUNE PROCEDURE, PROTOCOLLI E LINEE GUIDA.
risultati attesi: uniformare le attivita' assitenziali e potenziare le abilita' tecniche e le competenze assistenzali. implementare competenze e migliorare la relazione sia con l'utente che con i famigliare. rendere l'equipe assistenziali ancora piu' competente ed esperta. indicatori di risultato: applicazione del 100% delle procedure, protocolli e linne guida previste nel percorso
BOMBELLI MARIA DONATA
FISIOTERAPISTA: 1INFERMIERE: 21MEDICO : 1OTA/OSS: 6
Gruppo di miglioramenti (5 incontri)
0
U.O. GASTROENTEOLOGIA
GESTIONE PEG Uniformare i percorsi e migliorare l’assistenza
Diminuzione dei cambi peg/foley dovuti ad una scorretta gestione
Dott. LUPINACCI Infermieri e medici convegno
55
I DEVICE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA
Migliorare la collaborazione durante gli esami endoscopici operativi e durante gli esami in urgenza
Uniformare l’utilizzo dei device per una migliore collaborazione IP/ Medico
Dott- DE GRAZIA Infermieri e medici
Gruppo di miglioramenti (4 incontri)
0
GESTIONE DELL’URGENZA NELL’UO DI GASTROENTEROLOGIA (DEGENZA)
Migliorare la collaborazione tra IP e OSS
Maggior consapevolezza sui ruoli e competenze nella gestione dell’urgenza
SECONDO CONCETTA
Infermieri, Medici di endoscopia
Gruppo di miglioramenti (2 edizioni)
0
DISCUSSIONE E AGGIORNAMENTO DI MALATTIE GASTROENTEROLOGICHE DI PARTICOLARE INTERESSE CLINICO
UNIFORMARE I PERCORSI DIAGNOSTICI/TERAPEUTICI
AGIORNAMENTO SCIENTIFICO TEORICO E PRATICO SU CASI CLINICI
Risultati Attesi: UNIFORMARE LA GESTIONE DEI PAZIENTI Indicatori di Risultato: UNIFORMITA'E MIGLIORAMENTO PROCESSI DIAGNOSTICI
GRIFFANTI PAOLA
INFERMIERE: 2 MEDICO : 9
Gruppo di miglioramenti (33 incontri)
0
U.O. GASTROENTEROLOGIA - Obiettivi formativi concordati con i medici della nostra per il 2015 · dott. Brambilla : prosegue ed approfondisce lavoro su linee guida per orientamento attività di reparto ; perfezionamento in attività di endoscopia pediatrica (aumento attività nelle sedute dedicate); prosegue ed approfondisce attività di motivazione e training degli altri medici dell'UOC su documentazione clinica; prosegue aggiornamento su trattamento delle malattie epatiche (corsi nazionali) · dott.ssa Menozzi: prosegue ed approfondisce lavoro di pianificazione e condivisione piano delle cure con altri medici del gruppo; prosegue ed approfondisce lavoro su appropriatezza e linee guida operativa; è interessata ad approfondimenti su efficacia della comunicazione; prosegue aggiornamento su trattamento delle malattie epatiche (corsi nazionali) · dott. Lupinacci: prosegue ed approfondisce lavoro di ricerca e clinico su malattie infiammatorie croniche intestinali; perfezionamento in tecnica di dissezione sottomucosa endoscopica di lesioni superficiali del tubo digerente · dott. Londoni: prosegue e perfeziona attività di fisopatologia digestiva (stage brevi e visite reciproche con scambio di esperienze con centro di Pisa); Perfezionamento di diagnostica ecografica addominale (frequenterà corso teorico pratico nazionale); perfeziona endoscopia operativa (aumenta numero e difficoltà di procedure operative, nell'ambito delle sedute di reparto, con supervisione) · dott. De Grazia: perfezionamento in tecnica di dissezione sottomucosa endoscopica di lesioni superficiali del tubo digerente (stage presso centro endoscopico giapponese o coreano) · dott. Manfredi: perfezionamento in endoscopia operativa (stage presso centro endoscopico giapponese o coreano); prosegue perfezionamento in endoscopia biliare · dott. Alicante: entro febbraio completa valutazione sotto supervisione dell'autonomia in Endoscopia Digestiva diagnostica ed operativa di base (polipectomia e tecniche di emostasi in particolare); prosegue apprendimento ecografia addominale sotto supervisione; prosegue approfondimento su pianificazione delle cure per pazienti ricoverati
ONCOLOGIA DEGENZA
56
LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFEZIONI DEL CAVO ORALE
Saper informare e educare il paziente alla cura del cavo orale, identificare un care giver per il proseguimento domiciliare del trattamento, ideare uno strumento par la valutazione e cura della mucosite del cavo orale
Ideare uno strumento di valutazione e gestione delle infezioni del cavo orale da utilizzare nel 100% di pazienti sottoposti a chemioterapia
MANZONI
MEDICO DIR.1/2 INFERM. 14/15 DELL’ONCOLOGIA DEGENZA
Formazione sul campo (4 incontri)
0
SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO NEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A CHEMIOTERAPIA
Necessità di una procedura per la prevenzione dello stravaso
Necessità di una procedura per la prevenzione dello stravaso
Applicazione del 100% della procedura nei casi in cui si verifica lo stravaso
GRASSI MAURIZIO
Medico dir.1/2 Infermieri 5/6 oncologia deg. Dell’oncologia 1 personale ufficio qualità
Formazione sul campo ( 4 incontri)
0
MAC - ONCOLOGICO
MIGLIORARE IL BENESSERE PSICOLOGICO DELL'EQUIPE PER DARE UNA MIGLIOR QUALITÀ ASSISTENZIALE
• Favorire il ri-orientamento del gruppo di lavoro in connessione con i cambiamenti avvenuti nel tempo (avvicendamenti nel personale, mutamenti nella popolazione e nelle patologie seguite, ecc.) • Valorizzare l’eredità professionale e umana accumulata e sviluppare la possibilità di integrazione di una nuova fase di vita del gruppo • Condivisione ed elaborazione della dimensione emotiva come punto di forza del lavoro di cura
Stress, disagio e preoccupazione degli operatori del day hospital oncologico in seguito a situazioni di malattia che coinvolgono colleghi. Possibile rischio di burn-out negli operatori correlato alla relazione che si instaura tra questi e i pazienti oncologici. Necessità di sostegno all’equipe impegnata con pazienti ad alto carico emotivo per in un percorso di cura di sé e di gestione delle proprie emozioni per rendere possibile la continuità della relazione di aiuto
Risultati Attesi: benessere dell’equipe . riduzione dello stress correlato all’assistenza al paziente oncologico migliorare la capacità di lavorare in gruppo (equipe medico/infermieristica) gestione delle emozioni e delle situazioni di disagio all’interno dell’equipe Indicatori di Risultato: Questionario di autovalutazione iniziale/ Questionario di autovalutazione finale (su indicatori di benessere-stress)
BIANCHESSI CLARA
INFERMIERE: 10 OTA/OSS: 1 PSICOLOGO: 1
Gruppo di miglioramenti (6 incontri)
1500
STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE
15. “RISPOSTA ALLA REINTRODUZIONE DEL GLUTINE IN SOGGETTI CON SOSPETTA GLUTEN SENSITIVITY. UN TRIAL CLINICO RANDOMIZZATO IN DOPPIO CIECO”
Spontaneo Dr. C.Londoni Gastroenterologia Endoscopia dig.
16. CODICE STUDIO: 29-2014-OSS_ALTRO-CR18 “Mortalità per emorragia digestiva alta: ruolo della clinica, del percorso organizzativo ed assistenziale”.
Osservazionale Spontaneo
Dr.C.Londoni Gastroenterologia
17. “Complicanze Post ERCP in Lombardia: identificazione dei fattori di rischio (Study on Post-ERCP complications o SPeC)” promosso dall'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano
Osservazionale Spontaneo
Dr. G.Manfredi Gastroenterologia
57
18. CODICE STUDIO: 138-2014-OSS_ALTRO-CR91 “Aderenza alle linee guida nei Medici che seguono i pazienti con rettocolite ulcerosa”
Osservazionale Spontaneo
Dr. Guido Lupinacci Gastroenterologia
19. CODICE STUDIO: 136-2014-OSS_ALTRO-CR89 “Survey prospettica sulle lesioni tumorali cistiche pancreatiche” - CENTRO COORDINATORE
Osservazionale Spontaneo
Dr. E. Buscarini Gastroenterologia
20. CODICE STUDIO CE CREMONA: 18-2014-OSS_FARM-CR11_MN8 studio osservazionale “GLORIA-AF Global Registry, on Long-Term Oral Antithrombotic Treatment in Patient with Atrial Fibrillation” (Registro osservazionale sulle terapie antitrombotiche orali nel lungo termine in pazienti con fibrillazione atriale)”.
Osservazionale Medicina generale
21. “Analisi della prevalenza della Malattia di Gaucher tra i pazienti afferenti alle divisioni di ematologia italiane per splenomegalia e/o piastrinopenia selezionati tramite l'applicazione dei parametri di un appropriato algoritmo diagnostico”.
Osservazionale Spontaneo
Inzoli Dr. Alessandro Medicina Generale
22. “Registro Rete Ematologica Lombarda della Leucemia Linfatica Cronica” presso la S.C. Ematologia dell'A.O. Niguarda Cà Granda di Milano;
Osservazionale Spontaneo
Dr.sa MC.Pasquini Oncologia
23. “Studio a singolo braccio, multicentrico, di fase IIIb per valutare la sicurezza, l’efficacia e il profilo farmacocinetico (PK) di rituximab sottocute (SC), somministrato durante la fase di induzione o di mantenimento, in pazienti precedentemente non trattati con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL)”
IIIb Dr. A. Inzoli Onco-ematologia
24. "A 52-week treatment, multi-center, randomized, doubleblind, double dummy, parallel-group, active controlled study to compare the effect of QVA149 (indacaterol maleate /glycopyrronium bromide) with salmeterol/fluticasone on the rate of exacerbations in subjects with moderate to very severe COPD"
IIIb Dr. Stefano Aiolfi Pneumologia
58
Dipartimento: DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE (funzi onale)
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia
Corso Costo
PROGETTI DIPARTIMENTALI
UO PEDIATRIA - Incontri medico - pediatrici 2015 (GM). - Incontri medico – infermieristici pediatrici 2015 (Corso, 2 edizioni). - L’assistenza al neonato in Sala parto; rianimazione neonatale (Corso; diverse edizioni). - Riorganizzazione e sperimentazione dell’attività assistenziale medico-infermieristica (GM). - L’ Osservazione Breve Intensiva pediatrica nell’attività di Pronto soccorso (GM). - Convegno “Non io, non tu, ma noi” – rivolto ad operatori ospedalieri e pediatri di libera scelta. - Convegno “L’Osservazione Breve Intensiva pediatrica”.
UO OSTETRICIA E GINECOLOGIA
I PROTOCOLLI ASSISTENZIALI NELL’UO DI GINECOLOGIA
Favorire la sicurezza e la qualità assistenziale , uniformare la gestione delle pazienti e stimolare i professionisti a lavorare secondo criteri di EBN
Totale assenza di protocolli assistenziali Difformità nella gestione delle pazienti ginecologiche
Elaborazione e condivisione e applicazione di almeno 3 protocolli assistenziali (per i 3 DRG piu frequenti seguendo i criteri dell’EBN)
Sangiovanni Giovanni
Infermieri Gruppo di miglioramento
L’UTILIZZO DEL PROTOSSIDO DI AZOTO NELLA DIAGNOSTICA GINECOLOGICA ED IN TRAVAGLIO DI PARTO
acquisire conoscenze teoriche per l’utilizzo del protossido di azoto nella pratica clinica
adottare una tecnica non invasiva per sedare il dolore nella diagnostica ginecologica e/o in travaglio di parto
relazione di fine corso DR.DOSSENA AGOSTINO
OSTETRICHE INFERMIERE MEDICI
CORSO
LA GRAVIDANZA SISIOLOGICA: IL PERCORSO DIAGNOSTICO CLINICO E L’ORGANIZZAZIONE DI UN AMBULATORIO
implementare ed uniformare le competenze ostetriche
istituire un ambulatorio per la gravidanza a basso rischio gestito dalle ostetriche
DR. G. BAUDINO OSTETRICHE MEDICI
CORSO
PERCORSO DIAGNOSTICO/CLINICO DELLE PAZIENTI AFFETTE DA CERVICOCARCINOMA
organizzazione delle attività diagnostico/cliniche. redazione di un protocollo
necessità di codificare il percorso diagnostico/clinico delle pazienti affette da cervicocarcinoma
redazione del protocollo DR. G. BAUDINO MEDICI INFERMIERE OSTETRICHE
CORSO 0
59
GESTIONE DEL RISCHIO: RETRAINING DI MANOVRE OSTETRICHE 2015
mantenere le competenze relative alla gestione delle complicanze ostetriche che si verificano con minore frequenza
ridurre il rischio di competenze inadeguate
prova di fine corso DR. G. BAUDINO OSTETRICHE MEDICI
CORSO
4600
IL TEAM INTER- DISCIPLINARE DEL PAVIMENTO PELVICO
implementare le competenze
report finale DR. G. BAUDINO MEDICI OSTETRICHE
CONVEGNO
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – MEDIC I - UO OSTETRICIA E GINECOLOGIA Dott. ssa Stefania Amoruso :
• Translucenza nucale (NT) – Affiancamento a collega esperto
• Ecografia oncologica – Frequenza presso strutture esterne
• Colposcopia – Studio Individuale Dott.ssa Francesca Arcidiacono:
• Conizzazione cervicale e patologia basso tratto genitale – Affiancamento a collega esperto
• Translucenza nucale (NT) – Affiancamento a collega esperto
• Amniocentesi – Affiancamento a collega esperto Dott.ssa Maria Cavallone
• Patologia ostetrica II livello - Frequenza presso strutture esterne
• Ecografie ost/ginec. II livello - Frequenza presso strutture esterne Dott.ssa Vincenza Galliano
• Chirurgia laparoscopica II° e III° Livello - Frequenza presso strutture esterne
• Isteroscopia operativa – Corso esterno • Ecografia transvaginale II° livello – Corso esterno
Dott. Pasquale Gallo
• Laparoscopia III° livello- Frequenza presso strutture esterne
• Chirurgia Uro-ginecologica - Affiancamento a collega esperto
• Isteroscopia operativa - Frequenza presso strutture esterne Dott.ssa Giorgia Gatti
• Gestione alto rischio ostetrico - Frequenza presso strutture esterne
• Ecografia del pavimento pelvico - Frequenza presso strutture esterne
Dott.ssa Annunziata Mastrogiacomo
• Ecografia uro-_ginecologica - Frequenza presso strutture esterne
• Laparoscopia di base - Affiancamento a collega esperto
• BLSD pediatrico – Corso Interno
Dott. Claudio Reato
• Chirurgia laparoscopica III° livello - Frequenza presso strutture esterne • Chirurgia uro-ginecologica - Affiancamento a collega esperto
60
Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE Obiettivi: Implementare la collaborazione a livello aziendale/Dipartimentale tra la varie UU.OO. Aumentare le competenze (comunicative,organizzative,tecniche) Aumentare le competenze e le conoscenze relative al risk management (comprendere tutte le aree in cui l’errore si può manifestare, considerando l’interezza del processo clinico asistenziale del paziente Uniformare la compilazione della documentazione climnico-assistenziale con particolare attenzione agli indicatori qualitativi assistenziali (FUT, VAS, ecc) competenze e le conoscenze relative alla documentazione clinico/assistenziale in uso nell’azienda Definire e oggettivare i bisogni formativi individuali (Dossier)
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
PROGETTI DIPARTIMENTALI
SVILUPPARE LE COMPETENZE ORGANIZZATIVE PER COMPLESSITA’ / INTENSITA’ ASSISTENZIALE
Aumentare le conoscenze relative al modello organizzativo per intensità di cura Applicazione della procedura dipartimentale
Conoscere il modello organizzativo per intensità di cura Diminuire le difficoltà nella gestione ed applicazione della procedura dipartimentale (appoggi e mobilità intradipartimentale) secondo il modello per intensità di cura
Risultati attesi: conoscenza del modello per intensità di cura Indicatori di risultato: la procedura dipartimentale degli appoggi e mobilità intradipartimentale viene applicata nell’80% dei casi
SANGIOVANNI GIOVANNI
Infermieri e coordinatori
Studio individuale, FAD, stage presso altre strutture
0
IL DOSSIER FORMATIVO
Condividere il format di dossier formativo per l'area infermieristica del Dip. chirurgico. Sperimentare il modello elaborato per l'utilizzo del Dossier nel dipartimento. Utilizzare lo strumento per definire un bisogno formativo mirato.
Assenza del dossier formativo individuale per gli operatori e del dossier di gruppo.
Risultati Attesi:Utilizzo del format definito dal gruppo di lavoro. Appropriatezza nell’individuazione dei bisogni formativi individuali e di gruppo. Indicatori di Risultato:Presenza del Dossier formativo di gruppo del Dip Chirurgico e presenza del Dossier individuale nel 20 % degli infermieri
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 20
Gruppo di miglioramenti
0
LE CONSULENZE INFERMIERISTICHE 2015
verificare e monitorare l'idoneità dello strumento e percorso delle consulenze
avvio dell'evidenza delle consulenze infermieristiche e necessità di monitoraggio da parte del gruppo di lavoro
risultati attesi: completamento della procedura e avvio della sperimentazione all'interno dell'azienda ospedaliera indicatori di risultato:
SANGIOVANNI GIOVANNI
INFERMIERE: 30
Gruppo di miglioramenti
0
61
evasione corretta delle consulenze = o > del 70% delle richieste totali
VERSO UN OMOGENITÀ NELLA GESTIONE DELLE STOMIE CORSO BASE
Gestire in modo omogeneo il paziente portatore di stomia
Disomogenità nella gestione delle stomie nelle unità operative
Risultati Attesi: Gestire in modo omogeneo il paziente portatore di stomia Indicatori di Risultato: presenza, nelle unità operative, del 5% di personale addestrato
SANGIOVANNI GIOVANNI
INFERMIERE30
Corso 150
VERSO UN OMOGENITÀ NELLA GESTIONE DELLE STOMIE CORSO AVANZATO
Saper gestire le principali complicanze precoci nel post operatorio
Richiesta del personale sanitario di approffondire alcune tematiche relative alla gestione delle complicanze
Risultati Attesi: saper gestire le complicanze post operatorie Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze peristomali nel post operatorio
SANGIOVANNI GIOVANNI
INFERMIERE: 30
Corso 150
CONDIVIDERE PERCORSI E PROCESSI ASSISTENZIALI PER FAVORIRE LA QUALITÀ DELL'ASSISTENZA (chirurgia generale, ortopedia, chirurgia vascolare, otorino, urologia , day surgery, prc, day service )
Conoscere e applicare con precisione protocolli assistenziali e piani di lavoro. Favorire la comunicazione. Ragionare in gruppo sulle problematiche organizzative ed identificare le possibili strategie di miglioramento. Analizzare gli incident reporting, i dati della customer, i report degli encomi e reclami e conseguentemente pianificare ed attuare azioni correttive di miglioramento. Analizzare e monitorare i dati relativi agli indicatori di qualità assistenziale. Aumentare i livelli di sicurezza e qualità assistenziale.
Scarsa conoscenza e condivisione di protocolli e processi assistenziali. Scarsa applicazione di strumenti e percorsi qualitativi Scarso utilizzo dei dati rilevati da customer, incident etc…
Risultati Attesi: Presenza ed applicazione dei piani di lavoro e di protocolli assistenziali aggiornati secondo E.B.N. per le patologie più frequenti nelle unità operative. Elaborazione di strumenti organizzativi- gestionali Verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento Indicatori di Risultato: Presenza di protocolli aggiornati secondo E.B.N. piani di lavoro e 3 protocolli più frequenti nell'unità operativa. Presenza delle azioni di miglioramento conseguenti ad incident, reclami etc…
SANGIOVANNI GIOVANNI
INFERMIERE: 70
Gruppo di miglioramento
0
ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI E/O MEDICI PROVENIENTI DA ALTRA U.O. NEL 2015
-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O. -Conoscere e applicare, con precisione, protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’ adeguata ed appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi, strumentario medico chirurgico.
Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo
Risultati Attesi: -Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale -Indicatori di Risultato identificati: Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 90% Autonomia nella gestione della parte assistenziale, burocratica, ed amministrativa a fine inserimento
DR BLOTTA PASQUALE O RAD SANGIOVANNI
GIOVANNI
Infermieri: 30Medici: 10
Formazione sul campo
0
62
-Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare
pari al 90%
INSERIMENTO DI INFERMIERI E/O MEDICI NEO ASSUNTI DEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO NEL 2015
-Conoscere gli aspetti organizzativi dell'U.O. -Conoscere ed applicare, con precisione, protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare una adeguata ed appropiata assistenza al paziente. -Sviluppare autonomia nella gestione di apparecchiature, presidi, strumentario medico-chirurgico. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare
Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo
Risultati Attesi: -Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale -Indicatori di Risultato identificati: Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 90% Autonomia nella gestione della parte assistenziale, burocratica, ed amministrativa a fine inserimento pari al 90%
DR BLOTTA PASQUALE O RAD SANGIOVANNI
GIOVANNI
Infermieri: 30Medici: 10
Formazione sul campo
0
LAVORARE IN GRUPPO: efficacia ed efficienza (cooking)
-Conoscere ed essere più consapevoli degli ingredienti di base per creare collaborazione e un buon lavoro di team
-Evidenziare l’importanza di un obiettivo comune e di allenarsi per perseguirlo, rendendo tangibile il risultato del lavoro di squadra. -Riflettere sulle possibilità di trasferimento degli apprendimenti nel lavoro
Difficoltà nella gestione dei conflitti del singolo professionista
-Aumentata collaborazione e comunicazione -Maggiore sensibilità al lavoro di gruppo nella comunicazione e integrazione fra gli operatori Indicatori di risultato: -Aumento della partecipazione a riunioni di reparto e a gruppi di miglioramento attivati dall’U.O./Dip./ Aziendali
Dr.ssa Bona Annamaria
INFERMIERE: 10 MEDICO : 2OTA/OSS: 3
Formazione sul campo
400 euro
LA CONTINUITA’ NEL PROCESSO DI CURA DEL PAZIENTE CHIRURGICO
-Garantire la continuità nel processo di cura del paziente attraverso un miglioramento della collaborazione fra struttura ospedaliera e strutture riabilitative -Aumentare il livello di conoscenza relativo alle varie modalità di dimissione del paziente (IDR,RSA,ADI,Cure intermedie,etcc) -Aumentare le conoscenze relative al servizio per le dimissioni protette, rosa dei venti etc…
Difficoltà nel garantire la continuità assistenziale nel processo di cura Scarse conoscenze relative al servizio per le dimissioni protette
-Aumento della collaborazione fra struttura ospedaliera e strutture riabilitative -Stesura e condivisione di strumenti che possono facilitare il processo di dimissione (dalle U.U.O.O. del Dip. Ch) e la presa in carico del paziente (nelle strutture riabilitative di riferimento)
BONA ANNAMARIA Infermieri: 30 Medici: ????
Formazione residenziale
300 euro??
BLSD - CORSO DIPARTIMENTALE -Uniformare i comportamenti in caso di arresto cardiaco improvviso
Molti infermieri, operatori e medici del dipartimento
-Uniformità nei comportamenti in caso di arresto cardiaco improvviso
BLOTTA PASQUALE INFERMIERI: 10
Corso
63
-riconoscere precocemente una situazione di emergenza e saper attuare un'assistenza tempestiva
-aumentare la possibilità di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco improvviso.
chirurgico non sono stati formati all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici
-Aumentate capacità nel riconoscere precocemente una situazione di emergenza e saper attuare un'assistenza tempestiva Indicatori di risultato: Aumento del numero delle persone che hanno effettuato il corso rispetto al 2014
MEDICI:10
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ ASSISTENZIALE: UTILIZZO CORRETTO DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE ED INDICATORI DIPARTIMENTALE
-Uniformare la compilazione delle schede di rilevazione della documentazione infermieristica (MORSE, VAS, NORTON/BRADHEN, F.U.T.) -Utilizzare i risultati degli indicatori assistenziali per favorire i processi di miglioramento -Conoscere i contenuti del Codice
etico comportamentale e del Codice deontologico per meglio comprendere gli ambiti di responsabilità dell’infermiere nel processo assistenziale e quanto può concorrere al miglioramento qualitativo
Necessità di consolidare le conoscenze necessarie all’utilizzo della cartella infermieristica (in modo particolare per le schede di: braden;morse;vas) ed aumentare la conoscenza e saper mettere in atto il codice deontologico in ogni situazione lavorativa professionale
risultati attesi: -uniforme e corretto utilizzo delle scale di valutazione mediante la rilevazione dei risultati degli indicatori di qualità assistenziale (S.I.T.R.A.) -conoscere in modo sempre piu’ approfondito il codice deontologico dell’infermiere e saperlo applicare nelle varie situazioni lavorative indicatori di risultato: -FUT: dal controllo del 5 % delle cartelle deve emergere che nel l’ 85% sul totale dei FUT controllati, vi è congruenza fra prescrizione e somministrazione -Norton/Bradhen: dal controllo del 5% delle cartelle deve emergere che la % di lesioni da decubito rispetto al totale dei pazienti ricoverati è < di 2 -VAS: dal controllo del 5% delle cartelle deve emergere che il 90% delle rilevazioni sono state eseguite correttamente
BLOTTA PASQUALE INFERMIERE: 25
Corso 225
IL NEO ASSUNTO NEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE DIPARTIMENTALE
Informare e formare gli infermieri neo assunti relativamente agli aspetti organizzativi, normativi e regolamentari del dipartimento di scienze chirurgiche Far conoscere al neo assunto l'organizzazione dipartimentale
Carenza di informazioni da parte dei neo assunti degli aspetti organizzativi normativi e regolamentari del dipartimento di scienze chirurgiche
Risultati Attesi: Mobilità intradipartimentale Indicatori di Risultato: Mobilità di almeno 3 giorni di tutti i partecipanti neo assunti , in tutte le unità operative del dipartimento di scienze chirurgiche.
BONA ANNAMARIA
INFERMIERE: 15 OTA/OSS: 3
Corso 150
MIGLIORARE ED IMPLEMENTARE I PROCESSI QUALITATIVI E DI SICUREZZA
-identificare ed elaborare strumenti organizzativo-gestionali -individuare le problematiche
-adeguare gli strumenti organizzativo gestionali alla normativa vigente -definire i
Risultati Attesi: elaborazione di proposte per il miglioramento dei processi
BONA ANNAMARIA INFERMIERE: 20
Corso 600
64
organizzative e pianificare le azioni correttive -elaborare proposte per il miglioramento dei processi qualitativi e relativa formalizzazione -programmare ed effettuare visite ispettive
bisogni organizzativi -migliorare la sinergia tra la valutazione cermet e la realtà oggettiva
qualitativi effettuazione visite ispettive all'interno delle u.o. del dipartimento indicatori di risultato: evidenza di strumenti organizzativo gestionali idonei. report visite ispettive effettuate nel corso dell'anno 2015
UO OTORINO
LA PATOLOGIA TIROIDEA: SVILUPPO DELLE TECNICHE CHIRURGICHE ED ATTIVITA' ASSISTENZIALI PERI OPERATORIE CORSO TEORICO PRATICO
PER IL PERSONALE MEDICO: ESEGUIRE CON COMPETENZA DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO DELLE PATOLOGIE DELLA GHIANDOLA TIROIDEA PER IL PERSONALE INFERMIERISTICO DI U.O.: APPROFONDIRE LE CONOSCENZE TEORICHE E
MIGLIORARE L’ASSISTENZA EROGATA AL
PAZIENTE NEL PERIODO PRE E POST
OPERATORIO. EROGARE, CON COMPETENZA, L’ATTIVITÀ ASSISTENZIALE UNIFORMANDO IL
COMPORTAMENTO DELL’EQUIPE DURANTE IL
PERIODO DI RICOVERO (FASE PRE E POST
OPERATORIA) DEL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA TIROIDEA. -PER I MEDICI CHIRURGHI, ANESTESISTI ED
INTERNISTI: SVILUPPARE E APPROFONDIRE
NUOVE TEMATICHE INERENTI LA PATOLOGIA
E LA CHIRURGIA DELLA TIROIDE.
MIGLIORARE E APPROFONDIRE LE NUOVE TEMATICHE INERENTI LA PATOLOGIA E LA CHIRURGIA DELLA TIROIDE APPROFONDIRE E SPERIMENTARE METODI ASSISTENZIALI RIVOLTI AI PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO
Risultati Attesi: MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE TECNICO SPECIALISTICHE RELAZIONALI E ORGANIZZATIVO GESTIONALE Indicatori di Risultato: partecipazione al percorso formativo con superamento positivo del test REVISIONE DEL PROTOCOLLO ASSISTENZIALE PRESENTE IN REPARTO
BLOTTA PASQUALE INFERMIERI:20
Corso 200
LA PATOLOGIA TIROIDEA: SVILUPPO DELLE TECNICHE CHIRURGICHE E ATTIVITA' ASSISTENZIALE PRE E POST-OPERATORIA
ESEGUIRE CON COMPETENZA L' ATTIVITA' ASSISTENZIALE DURANTE TUTTO IL FLUSSO DI RICOVERO DEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA TIROIDEA
MIGLIORARE LE CONOSCENZE E SPERIMENTARE METODI ASSISTENZIALI DEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIA TIROIDEA
Risultati Attesi: miglioramento delle competenze tecnico specialistiche , relazionali e comunicative , organizzative e gestionali indicatori di risultato: partecipazione all'evento formativo con superamento del test revisione del protocollo assistenziale presente in reparto
BLOTTA PASQUALE INFERMIERE: 20
CORSO 200
UO CHIRURGIA GENERALE
65
PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – MEDIC I - UO CHIRURGIA
Dott. Stefano Beltrami : Master di II livello di Senologia dell’Università dell’Insubria
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DIREZIONE GENERALE, SANITARIA, AMM.VA E STRUTTURE A FFERENTI Obiettivi DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO
• Percorso di gestione del sistema qualità
• Aggiornamento corretta gestione dei percorsi ambulatoriali MAC e BIC, delle prescrizioni e del software per la documentazione sanitaria
• Aggiornamento degli operatori della direzione Medica di presidio (nuove regole sistema SSN con ASL)
• Percorso del gruppo Prevenzione Infezioni ospedaliere CIO (e Gruppo Operativo)
• Incontri con i medici per le codifiche SDO
• Incontrio con i medici per l’aggiornamento del software applicativi
• Partecipazione a convegni o presenza presso altri Ospedali per approfondimenti e aggiornamenti dei dirigenti medici della Direzioen Medica di Presidio
• Progetti formativi per l’attività infermieristica
• Incontri con i medici per regole di prescrizione delle prestazioni ambulatoriali Obiettivi LABORATORIO ANALISI • Aumentare le competenze tecnico professionali • Migliorare l’organizzazione all’interno del piano qualità e del piano Risk management. Obiettivi POLIAMBULATORI • Sicurezza in ambiente di lavoro: gestione della comunicazione con l’utente che presenta comportamenti aggressivi •Addestramento tecnico-professionale •Gestione dell’emergenza ( procedura di evacuazione).
Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico
Partecipanti
Tipologia Corso Costo
UO DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO
SVILUPPO SISTEMA QUALITA’ DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO – ANNO 2015
Conoscenza – Applicazione – Verifica – Valutazione – Miglioramento delle Procedure in atto
Necessità di diffusione del Sistema Qualità
Risultati Attesi: Far acquisire conoscenze aggiornate su: Certificazione, Organizzazione, Livelli di Responsabilità; revisionare le procedure e ottimizzarne l’utilizzo; Aderire allo sviluppo del Sistema Qualità. Indicatori di Risultato: Miglior conoscenza del Sistema Qualità: N° operatori intervenuti/n°tot. Operatori = > 70%
SFOGLIARINI ROBERTO
AMMINISTRATIVI: 3 ASSISTENTE SANITARIO: 3 INFERMIERE: 2 MEDICO : 4 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 1
Gruppo di miglioramento
0
GRUPPO OPERATIVO DEL Predisporre i protocolli assistenziali Necessità di : 1)monitorare Risultati Attesi: CUTTI SIMONA INFERMIERE: 3 Gruppo di 0
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COMITATO DI CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE (ANNO 2015)
per la prevenzione delle infezioni. Promuovere e realizzare eventi formativi rivolti al personale sanitario sulle tematiche infettivo logiche. Attivare indagini in caso di sospetti o accertati eventi epidemici
l’incidenza delle infezioni ospedaliere attraverso programmi di controllo e di riduzione delle stesse 2)implementare le conoscenze sulle misure di prevenzione
Applicazione dei protocolli di prevenzione delle infezioni ospedaliere Indicatori di Risultato: Implemento dell’adozione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere (misure di isolamento, uso corretto dei DPI, lavaggio delle mani…)
ANNA MEDICO : 5
miglioramento
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE (C.C.I.O.) ANNO 2015
Definire le strategie di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere, controllarne e valutarne l’attuazione
Necessità di: 1)monitorare l’incidenza delle infezioni ospedaliere attraverso programmi di sorveglianza e contenimento delle stesse 2)implementare le conoscenze sulle misure di prevenzione e applicazione protocolli di prevenzione delle infezioni ospedaliere
Risultati attesi: Implemento delle azioni di sorveglianza delle infezioni Indicatori di risultato (es. miglioramento qualità tecnica, riduzione del rischio per il paziente e /o per gli operatori, miglioramento dei comportamenti organizzativi dei professionisti, ecc.) Implementazione dell’adozione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere(antibiotico profilassi, lavaggio mani… Standard da raggiungere Variabili in relazione allo storico dell’infezione sorvegliata Periodo previsto per la verifica delle ricadute organizzative Annuale Fonte dati (chi fornisce i dati) Referenti del CCIO che hanno attivato la sorveglianza Responsabile della valutazione ricadute organizzative Direttore Direzione Medica di Presidio
SFOGLIARINI ROBERTO
ASSISTENTE SANITARIO: 2 FARMACISTA: 2 INFERMIERE: 4 MEDICO : 10
Commissione/Comitato
0
OBIETTIVI SISS E DOCUMENTAZIONE SANITARIA – Anno 2015
Aggiornamento, conoscenza obiettivi SISS inerenti la documentazione sanitaria del cittadino FSE, operatività del sw TECNES
Richiesta da parte dei medici di aggiornamento sulle regole e modalità di prescrizione ambulatoriale
Aumento delle prescrizioni ambulatoriali firmate digitalmente (SISS)
GIOVANNI MELILLI
90 medici Corso 10 edizioni
510
UO LABORATORIO ANALISI
MANUALE DI LABORATORIO Stesura del manuale di laboratorio che potrà essere consultato online da tutti i reparti
Necessità di aggiornare il manuale di laboratorio
Risultati Attesi: Aggiornamento di tutti gli esami eseguiti in laboratorio specificando
CASSANI MARIO
BIOLOGO: 4 MEDICO : 2 TEC.SANITARIO DI
Gruppo di miglioramento
0
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significato clinico, unità di misura, provetta e/o contenitore per la raccolta, conservazione e cadenza analitica Indicatori di Risultato: Diminuzione delle richieste da parte dei reparti sull’esecuzione degli esami di laboratorio
LABORATORIO BIOMEDICO: 26
ADDESTRAMENTO STRUMENTO PREANALITICA TECAN GENESYS
Sapere utilizzare in autonomia la strumentazione di preanalitica TECAN GENESYS che serve per la gestione delle provette che verranno caricate sugli strumenti utilizzati per gli esami di laboratorio
Necessità di addestramento del personale tecnico all’utilizzo della nuova preanalitica TECAN GENESYS
Risultati Attesi: Essere in grado di utilizzare in autonomia la strumentazione TECAN GENESYS Indicatori di Risultato: Autonomia del personale tecnico nella gestione della strumentazione TECAN GENESYS a partire da aprile 2015
CASSANI MARIO
BIOLOGO: 2 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 26
Addestramento/Affiancamento
0
STANDARD DI PRODOTTO 2015 Stesura dello standard di prodotto relativo al 2015
Necessità di aggiornare lo standard di prodotto del Laboratorio Analisi alla luce delle modifiche che avverranno nel 2015
Risultati Attesi: Aggiornamento dello standard di prodotto del Laboratorio Analisi Indicatori di Risultato: Stesura dello standard di prodotto per l'anno 2015 secondo la certificazione
BONETTI CRISTINA
biologo: 4medico : 2tec.sanitario di laboratorio biomedico: 26
Gruppo di miglioramento
0
MANUALE DELLE URGENZE
Stesura del manuale delle urgenze sia cartaceo che ondine che potrà essere consultato dal personale tecnico durante l’attività di guardia attiva
La presenza di una variegata raccolta di informazioni, modalità operative sule attività svolte durante la guardia attiva, ha reso necessario rivedere, aggiornare e ordinare tutto il materiale disponibile creando un “Manuale delle Urgenze”
Risultati Attesi: Revisione di tutte le procedure relative agli esami svolti in urgenza Indicatori di Risultato: Maggior autonomia del personale tecnico durante l’attività di guardia attiva
CASSANI MARIO
tec.sanitario di laboratorio biomedico: 3
Gruppo di miglioramento
0
UO SIMT
ANALISI CASI E RISULTATI VEQ E ARGOMENTI DI IMMUNOEMATOLOGIA CORRELATI.
MIGLIORARE PROFESSIONALITA' E COMPETENZE IN AMBITO IMMUNOEMATOLOGICO. INTRODUZIONE GESTIONE FENOTIPI RARI.
necessita' di migliorare il livello di competenze di immunoematologia tra gli operatori e di approfondire tematiche relative. necessita'di aggiornare le procedure interne
risultati attesi: miglioramento e implementazione metodiche e tecniche in uso nel settore di immunoematologia. introduzione gestione fenotipi rari
GIPPONI ANNALISA MARIA
BIOLOGO: 1 INFERMIERE: 3 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 TEC.SANITARI
Gruppo di miglioramento
0
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di immunoematologia. necessita' di implementare/organizzare la gestione dei fenotipi rari.
indicatori di risultato: produzione/revisione di procedure interne di immunoematologia. produzione procedura per gestione fenotipi rari.
O DI LABORATORIO BIOMEDICO: 5
ESPOSIZIONE ED ANALISI DEI NUOVI CRITERI DI SELEZIONE DEI DONATORI (PROTOCOLLI)
ILLUSTRARE AGLI OPERATORI DEL SIMT I NUOVI CRITERI DI SELEZIONE DEI DONATORI E VALUTARE LE EVENTUALI RICADUTE ORGANIZZATIVE DELLE NOVITA' INTRODOTTE.
NECESSITA' DI MANTENERE COSTANTENTEMENTE AGGIORNATO IL LIVELLO DI COMPETENZE RELATIVE ALLA SELEZIONE DEI DONATORI. REVISIONARE L'ATTIVITA'DI GESTIONE DEI DONATORI IN BASE AI NUOVI CRITERI DI SELEZIONE (DI PROSSIMA USCITA).
QUESTIONARIO A RISPOSTA MULTIPLA
GIPPONI ANNALISA MARIA
BIOLOGO: 1 INFERMIERE: 3 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 TEC.SANITARIO DI LABORATBIOMEDICO: 5
Corso 0
AMBULATORI -
CORSO TEORICO PRATICO:LA GESTIONE DELL'HOLTER PRESSORI
addestramento teorico e tecnico nell'utilizzo delle nuove apparecchiature e nella gestione dell'utente ambulatoriale che necessita di tale esame diagnostico.
necessità di addestrare tutto il personale all'utilizzo delle apparecchiature holter pressori di nuova acquisizione. necessità di approfondimenti riguardo la patologia in base a nuove evidenze scientifiche e nuove terapie.
Risultati Attesi: tutto il personale degli ambulatori deve essere addestrato all'utilizzo e gestione delle nuove apparecchiature. Tutto il personale deve essere in grado di fornire risposte adeguate all'utente che necessita di tale esame diagnostico. Indicatori di Risultato: corretto posizionamento dell'apparecchiature per la corretta registrazione e rilevazione dei valori pressori. Posizionamento corretto : 80% dei casi.
INFERMIERE: 10OTA/OSS: 2
Addestramento
0
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e stratagemmi di relazione
Partecipazione al progetto aziendale
NUOVE APPARECCHIATURE PER AUTOMONITORAGGIO E TERAPIA DEL DIABETE
acquisizione di competenze per l'educazione del paziente nell'utilizzo di nuove apparecchiature per l'automonitoraggio e l'auto somministrazione di terapia insulinica.
necessità di aggiornamento riguardo alle nuove apparecchiature per l'autmonitoraggio del diabete, di nuove penne per la terapia del paziente diabetico
Risultati Attesi: acquisizione di competenza per l'educazione del paziente nell'utilizzo di nuove apparecchiature per l'automonitoraggi e auto somministrazione di terapia insulinica Indicatori di Risultato:
INFERMIERE: 8
Corso 0
70
educazione all'automonitoraggio con nuove apparecchiature per l'80%dei pazienti con prima diagnosi di diabete presi in carico al CAD nel 2015.