PIANO FORMAZIONE 2015 - ALBO PRETORIO · 2015-02-05 · IL PIANO FORMATIVO 2015 DELL’AZIENDA...

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IL PIANO FORMATIVO 2015 DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI CREMA “…la società della conoscenza richiede che l'individuo sia il protagonista responsabile di una formazione continua lungo l'arco della sua vita. Una formazione costruita socialmente, dentro la specifica situazione in cui la persona lavora. Prevalente diventa la costituzione di una comunità di apprendimento, in cui domina la qualità delle relazioni e della comunicazione tra le persone” Vygotskj- iSeymour Papert – Etienne Wenger

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IL PIANO FORMATIVO 2015

DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI CREMA

“…la società della conoscenza richiede che l'individuo sia il protagonista responsabile di una formazione continua lungo l'arco della sua vita. Una formazione costruita socialmente, dentro la specifica situazione in cui la persona lavora. Prevalente diventa la costituzione di una comunità di apprendimento, in cui domina la qualità delle relazioni e della comunicazione tra le persone” Vygotskj- iSeymour Papert – Etienne Wenger

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Sommario Introduzione- LA FORMAZIONE CHE SERVE OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI ................................................................. 3

- Partire dai punti di forza dell'Azienda - Le sfide - Sviluppare le competenze che servono per affrontare le nuove sfide - Ingaggiare le persone - Quale formazione

1-LA RILEVAZIONE E ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE: .............................................................................................. 5 - Le Regole di sistema 2015 - PIMO – Piano integrato per il miglioramento dell’organizzazione - Riesami di direzione di UO, Dipartimenti e Direzione Aziendale - Piano per la Sicurezza - Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione - Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute - Disponibilità in azienda di un servizio bibliotecario - Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2105 - Incontri tra le aree trasversali e di staff - Incontri con i neoassunti - Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale e professionale 2014 - Criticità evidenziate da incident reporting, segnalazioni degli utenti, - Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione individuale - Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle attività fatte nel

2014. - Normativa regionale relativa al sistema ECM

2 - OBIETTIVI e AREE DI INTERVENTO DEL PIANO FORMATIVO AZIENDALE 2015 ........................................................... 12

3 - LA VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE 2015 .............................................................................................................. 13

4 - LE MODALITA' DELLA FORMAZIONE 2015……………………………………………………………………………………………………………….13

5 - LE COMPETENZE SVILUPPATE DAL PIANO FORMATIVO 2015 ..................................................................................... 14 6 - LE TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ FORMATIVE ....................................................................................................................... 15 7 - IL PERSONALE DA COINVOLGERE ................................................................................................................................ 16 8 - LE RISORSE ECONOMICHE PER LA FORMAZIONE 2015 ............................................................................................... 17 9 - SUDDIVISIONE DEL BUDGET per la formazione 2015 .................................................................................................. 18 PROGETTI DEL PIANO FORMATIVO 2015 .......................................................................................................................... 19

PROGETTI FORMATIVI TRASVERSALI .......................................................................................................................... 20 Dipartimento: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO ...................................................................................................... 32 Dipartimento: DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE ................................................................................... 334 Dipartimento: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE ....................................................................................................... 38 Dipartimento: DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE ..................................................................................... 41 Dipartimento: DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE ...................................................................................................... 48 Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE MEDICHE ...................................................................................................... 52 Dipartimento: DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE ( funzionale) .......................................................................... 528 Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE ............................................................................................... 60 DIREZIONE GENERALE, SANITARIA, AMM.VA E STRUTTURE AFFERENTI ..................................................................... 66

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Introduzione

LA FORMAZIONE CHE SERVE OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI

La formazione deve continuamente riadattarsi ai tempi mutevoli in cui viviamo. Siamo in tempi di cambiamento e di

incertezze sugli scenari futuri verso cui sta evolvendo il sistema sanitario.

Per la costruzione di questi nuovi scenari è richiesto un impegno dei professionisti , ma è necessario anche chiedersi

quale contributo può dare la formazione e ‘quale formazione serve’ per vivere il presente e per guardare

costruttivamente al futuro come operatori sanitari e come organizzazione.

La formazione, oltre e vivere il presente incerto, deve attrezzare le persone per le sfide future, pur essendo essa stessa

costretta a percorrere terreni accidentati in un contesto di scarsità di risorse, ma disponibile a sperimentare nuovi

modi di fare, per allenare le persone a sviluppare flessibilità e coltivare le proprie competenze e i propri talenti.

1) Partire dai punti di forza dell’azienda

La nostra è una realtà aziendale guardata con interesse non solo per la capacità di contenimento dei costi senza ricorrere alla riduzione di personale, ma anche per una serie di risultati raggiunti.

- Un sistema qualità strutturato che monitora obiettivi di miglioramento e svolge attività di Audit interni per il

presidio del rischio clinico, anche attraverso un’ampia rete di referenti interni.

- Alto impegno nella formazione aziendale (partecipazione del personale, n° di crediti, attività realizzate,

formazione sui campo in attività di miglioramento)

- Bassi livelli di assenteismo del personale

- Mantiene un forte collegamento con il territorio – stabile rapporto fughe attrazioni

- Progettualità e sperimentazioni (pagamento fornitori entro 30gg)

- Ruoli di responsabilità di professionisti dell’azienda nelle proprie Società Scientifiche e Commissioni Regionali

- Riconoscimenti di buone pratiche per la sicurezza dei pazienti da Agenas , riconoscimenti del Premio Basile

per i migliori progetti formativi nell’ambito della PA, buone pratiche FIASO, Bollino Rosa dell’Osservatorio

Nazionale Salute Donna

- Raggiungimento obiettivi regionali con classificazioni della Direzione ai primi posti tra le aziende lombarde

- Encomi e reclami che danno evidenza degli sforzi di miglioramento continuo

2) Le sfide

Tutti questi elementi contribuiscono ad una immagine dell’Azienda ospedaliera di Crema come una realtà da

guardare non solo per la capacità di contenimento dei costi, ma anche per i risultati raggiunti attraverso la Direzione

Aziendale e l’impegno dei professionisti. E che la mette in grado di guardare con fiducia alle nuove sfide del sistema

sanitario lombardo nell’affrontare il tema della cronicità: in Lombardia si registrano oltre 3 milioni di pazienti cronici,

pari al il 30% della popolazione: il trattamento di questi soggetti rappresenta però il 70% della spesa sanitaria.

L’aumento della fragilità e della cronicità è arrivato ad un punto di non sostenibilità se non si rivede il sistema di

offerta. Il trattamento dei bisogni sanitari derivanti da situazioni di cronicità richiede un cambio di paradigma: da un

modello di assistenza basato sull’erogazione di prestazioni, a modelli centrati su una nuova modalità di presa in carico

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integrata della persona, garantendo una continuità di assistenza tra servizi territoriali e servizi specialistici ospedalieri

e percorsi di cura.

3) Sviluppare le competenze che servono ad affrontare le nuove sfide

I cambiamenti nei modelli organizzativi richiedono un cambiamento nelle competenze delle persone.

• Occorre abbandonare una logica secondo cui la qualità dipende da rigide procedure standardizzate in cui, al

più si cerca di migliorare ciò che si è sempre fatto, per passare ad una logica secondo cui i risultati dipendono

dalle competenze delle persone che devono essere capaci di iniziativa e di costruzione di nuove risposte in

un contesto in continua evoluzione

• Sono necessarie nuove competenze, per affrontare la sfida del trattamento delle situazioni di cronicità che

richiedono un cambio di paradigma: da un modello di assistenza basato sull’erogazione di prestazioni, a

modelli centrati su una nuova modalità di presa in carico integrata della persona, garantendo una continuità

di assistenza tra servizi territoriali e servizi specialistici ospedalieri e percorsi di cura

• Ripensare il processo di cura in una logica di continuità delle cure è una trasformazione culturale, un

cambiamento di paradigma. Implica coinvolgere i professionisti nel pensare ad una organizzazione che

permetta il superamento della frammentazione prodotta dallo sviluppo di competenze ultraspecialistiche e

permetta e faciliti interventi integrati intersettoriali tra le diverse componenti intra ed extraospedaliere.

• Accanto a competenze tecnico specialistiche, sono utili atteggiamenti quali: visione più ampia dei bisogni

dei pazienti e delle famiglie, capacità di integrarsi in processi trasversali e in team multi professionali per

gestire percorsi di cura in grado di ricomporre l’attuale frammentazione dei servizi forniti alla persona,

mettere a fuoco i nodi problematici e affinare metodologie e strumenti efficaci per attivare processi

organizzativi relativi alle continuità delle cure.

4) Ingaggiare le persone

“Nessuno porta a lavare una macchina presa a noleggio ….”

Cosa chiedono le persone per il loro sviluppo? Cosa motiva le persone a mettere impegno e passione nel lavoro oltre ai valori e motivazioni personali? Per ottenere risultati di affidabilità, capacità di dare risposte, cortesia e capacità di ascolto occorre puntare a :

- Lavorare in una azienda che si impegna a creare le condizioni di sviluppo delle proprie risorse, costruire percorsi di carriera che consentano alle persone di crescere, favorire buone relazioni tra le persone e i ruoli, incoraggiare nuove idee e nuovi modi di fare per favorire comportamenti responsabili e capacità di dare risposte nuove ai problemi

- Monitorare e portare attenzione al benessere organizzativo ed alla prevenzione dello stress lavorativo.

- Riconoscere che i ruoli che più influenzano la motivazione e l'ingaggio delle persone sono i loro

Coordinatori e i loro Responsabili. Sono i Coordinatori e i Responsabili che possono svolgere un ruolo

determinante nello sviluppare le competenze e le capacita delle persone, identificare opportunità di

apprendimento, verificando che gli apprendimenti della formazione vengano trasferiti nell’attività

quotidiana.

5 - Quale formazione?

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Formazione – Decrescita felice: formazione meglio progettata e più orientata allo sviluppo professionale

• utile: che sviluppa conoscenze e amplia le competenze, sviluppa riflessione su quanto si fa quotidianamente e viene percepita utile dai professionisti per il proprio ruolo

• realista e sostenibile: tiene conto di vincoli, delle difficoltà che le persone hanno in azienda e della situazione dell’azienda, formazione ridotta nei costi

• coinvolgente: chiede di venire alla formazione con disponibilità ad imparare - chiede partecipazione e confronto in aula.. responsabilità

• che si prende cura delle relazioni e accresce il benessere degli individui nella organizzazione

1. ANALISI DELLE ESIGENZE FORMATIVE

Le esigenze formative sono state evidenziate attraverso:

- Regole di sistema 2015 - PIMO – Piano integrato per il miglioramento dell’organizzazione - Riesami di direzione di UO, Dipartimenti e Direzione Aziendale - Piano per la Sicurezza - Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione - Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute - Disponibilità in azienda di un servizio bibliotecario - Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2105 - Incontri tra le aree trasversali e di staff - Incontri con i neoassunti - Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale e professionale 2014 - Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione individuale - Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle attività fatte nel

2014. - Analisi degli Input normativi - Considerazione degli elementi del contesto dell’Azienda

Regole di sistema 2015 Sono state approvate da Regione Lombardia le Regole di sistema 2015 con la DELIBERAZIONE N° X / 2989 del 23/12/2014 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2015, che ridisegna l’organizzazione della sanità lombarda.

Per quanto riguarda l’Area Formazione è previsto, come per altre aree sanitarie e amministrative, di realizzare progetti di collaborazione interaziendali volti alla creazione di funzioni aggregate, volti alla razionalizzazione e al miglioramento dell’efficienza dei processi organizzativi aziendali . E’ da prevedere la redazione di un progetto in collaborazione con le Aziende coinvolte secondo le indicazioni della DG Salute.

PIMO- Piano Integrato per il Miglioramento dell’Organizzazione

- E’ stato approvato con provvedimento n. 342 del 20/11/2014 il PIMO - Piano integrato per il miglioramento

dell’organizzazione 2014/2016 dell’Azienda Ospedaliera di Crema .

- Il PIMO è una delle indicazioni forti delle Regole di Sistema 2015 che lo pone al centro la qualità delle cure,

l’efficienza, l’efficacia, la sicurezza, l’appropriatezza, la partecipazione e l’equità e costituisce una strada da

percorrere nel triennio 2014-16:

“2.3.6.1. SVILUPPO DEL PROGRAMMA INTEGRATO DI MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE (P.I.M.O)

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Il miglioramento continuo è un processo di innovazione focalizzato, che coinvolge tutta l’azienda e che consiste nell’adozione di

miglioramenti piccoli, frequenti, continuativi nel tempo, in modo da ottenere risultati significativi grazie al loro effetto cumulativo;

risultano essenziali due elementi:

• presenza e intervento del management nell’indirizzare e nel focalizzare gli sforzi di miglioramento in modo da

assicurare la coerenza delle azioni intraprese con le esigenze operative e strategiche dell’impresa;

• contributo diretto degli operatori nel proporre come migliorare i processi loro affidati, nel verificare la bontà delle

proposte e nel realizzare i cambiamenti necessari.

La creazione del miglioramento continuo è un obiettivo complesso che richiede uno sforzo da parte dell’intera organizzazione, è un

insieme di attività dirette a tenere sotto controllo e a migliorare processi ed esiti mediante un sistema di obiettivi, indicatori,

procedure organizzative, linee guida e la verifica della loro applicazione ed efficacia.

Il Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione è una piattaforma che prevede all’interno delle quattro aree

individuate (valutazioni, performance, monitoraggio e obiettivi), lo sviluppo delle conoscenze e valutazioni del sistema, è importante

che le strutture ospedaliere valorizzino il percorso di crescita dell’organizzazione integrando la logica economico-finanziaria con le

attività sanitarie.

Il Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione sviluppato in Regione Lombardia è basato su logiche bottom-up per

questo occorre gestire con grande attenzione e accortezza il processo di realizzazione, la parola saliente è “responsabilità”.

Indicazioni per la realizzazione del P.I.M.O.

La realizzazione del Piano Integrato per il Miglioramento dell’Organizzazione (P.I.M.O.) è responsabilità della Direzione Strategica

che deve gestire il processo di:

• pianificazione

• programmazione

• monitoraggio

del miglioramento dell’ organizzazione tramite il Responsabile per la Qualità aziendale.

Quindi tutte le strutture di ricovero e cura pubbliche, private accreditate e a contratto con il SSR lombardo si devono dotare di un

sistema di monitoraggio interno, al fine di programmare tempestivamente gli interventi migliorativi, che sia compatibile con i dati e

le competenze professionali effettivamente disponibili al proprio interno.

Il processo parte dalla check-list di autovalutazione, dalle valutazioni esterne e dal sistema di indicatori relativo agli elementi di

ingresso essenziali per portare al riesame della Direzione una visione d’insieme della valutazione delle aree di interesse per l’intera

organizzazione aziendale e per evidenziare le priorità e la sostenibilità degli obiettivi di miglioramento.

Indicazioni per la stesura P.I.M.O. 2015

Nel 2015, per quanto riguarda la stesura del P.I.M.O., dovrà essere strutturata con l’evidente integrazione dei sistemi di valutazione

delle performance aziendali e della gestione del rischio con il supporto informativo proveniente dai dati del monitoraggio interno e

dalla autovalutazione.

Gli obiettivi prioritari da sviluppare nel corso dell’anno, individuati nell’area “Garantire i livelli di assistenza”, e comuni a tutte le

strutture ospedaliere, riguardano la gestione di:

• infezioni correlate all’assistenza/sepsi

• percorsi di Pronto Soccorso

• continuità di cure

Gli obiettivi di miglioramento, individuati da ogni struttura ospedaliera (pubblica, privata accreditata e a contratto con il SSR

lombardo), verranno indicati seguendo il percorso descritto attraverso un data set per le aree del miglioramento clinico ed

organizzativo, l’analisi dei trend e l’evidenza dei miglioramenti ottenuti. Il P.I.M.O. dovrà essere predisposto entro il mese di

febbraio 2016”.

- La realizzazione del miglioramento continuo è un obiettivo complesso che richiede uno sforzo da parte

dell’intera organizzazione.

- Le aree di staff, lavorando insieme alla Direzione Aziendale, possono proseguire nello sforzo di integrazione

dei sistemi di valutazione delle performance aziendali e della gestione del rischio con il supporto informativo

proveniente dai dati del monitoraggio interno e dalla autovalutazione.

- Il PIMO è uno strumento che può favorire l’ integrazione delle diverse pianificazioni aziendali (per es. Piano

Qualità e sicurezza, Piano Risk Management, Piano delle Performance, Piano Comunicazione, Piano

Formazione, Piano Trasparenza ed anticorruzione ecc.) e favorire il coinvolgimento di tutta l’organizzazione

con una modalità di lavoro multidisciplinare.

Riesami di direzione - UO , Dipartimenti e Direzione Aziendale

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Il monitoraggio e la pianificazione del miglioramento hanno bisogno di uno strumento chiave che è il Riesame di Direzione, che parte dalle UO e dai Dipartimenti e trova una sintesi nel Riesame della Direzione Aziendale. Nel 2014 è stato previsto in tutte le UO e Dipartimenti dell’Azienda Ospedaliera di Crema.

- Esperienza importante l’aver fatto i riesami in tutte le UO e Dipartimenti, seppure con grosse differenze tra i

vari settori

- E’ importante dare continuità al riesame di direzione per renderlo uno strumento più partecipato di

autovalutazione, di analisi delle valutazioni esterne e del sistema di indicatori in modo da portare al riesame

della Direzione Aziendale elementi per costruire una visione d’insieme della valutazione delle aree di

interesse per l’intera organizzazione aziendale e per evidenziare le priorità e la sostenibilità degli obiettivi di

miglioramento.

- Molti riesami di direzione sono stati fatti senza coinvolgere i professionisti e condividere le aree critiche e gli

obiettivi su cui impegnare i professionisti

- L'attività di Riesame si conclude con gli impegni di miglioramento che di solito comprendono anche la

formazione. Pertanto è importante per i Referenti Formazione partecipare al Riesame (se possibile) o tener

conto dei risultati di questo importante momento organizzativo per l'analisi delle esigenze formative.

Piano per la sicurezza

Va proseguito il percorso formativo previsto dall'Accordo Stato - Regioni del 21 dicembre 2011e s.m.i.,

"Formazione dei lavoratori ai sensi del Dlvo 81/08" e dalla Circolare Regionale n. 7 del 17/09/2012, avviato

con la formazione dei dirigenti, dei preposti e la formazione generale dei lavoratori in e-learning,

programmando la formazione specifica dei lavoratori.

Piano per la trasparenza e la prevenzione della corruzione

A partire dalla legge n.190 dell’8/11/2012: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione

nella Pubblica Amministrazione” (Anticorruzione) è stato definito nel 2014 un Piano aziendale per la

trasparenza e la prevenzione della corruzione .

Il Piano prevede la necessità di interventi formativi a sostegno del Piano che si indirizzino sia alla conoscenza

delle normative più recenti in questo ambito ed allo sviluppo di competenze tecniche specifiche per alcuni

settori più coinvolti, sia allo sviluppo di una cultura etica diffusa, che è la forza delle nostre organizzazioni

sanitarie. Le trasformazioni in atto nella sanità hanno introdotto principi e pratiche che derivano da culture

molto diverse (aziendalista, economista, organizzativo-gestionale, burocratica, …) che orientano verso

un’attenzione all’efficienza ma che non possono sostituirsi alla cultura etica ed ai valori che motivano

l’impegno e le scelte di tanti operatori della sanità.

Disponibilità in azienda dell’accesso a Banche dati sanitarie e, in particolare ad Uptodate

- Questo Ospedale ha improntato i suoi processi di miglioramento al confronto con le evidenze scientifiche e

promuove l’aggiornamento e la formazione continua attraverso la conoscenza della letteratura ed il

confronto professionale, con il supporto del servizio di biblioteca interna .

- Per il personale è possibile fruire di servizi di consultazione on line di banche dati, periodici e libri elettronici

tramite rete ospedaliera e tramite computer personali dall'esterno.

- E’ stato fatto un abbonamento ed è disponibile per il personale sanitario anche l’accesso ad Uptodate, uno

strumento di supporto alle decisioni cliniche “Evidence Based” e “Peer Reviewed” che fornisce

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raccomandazioni cliniche basate sulle prove di efficacia per rispondere in modo veloce ed accurato a

questioni cliniche, per migliorare la conoscenza clinica e per migliorare la cura del paziente.

- L’Ufficio Formazione è impegnato, insieme al Servizio Biblioteca, a promuovere attività formative per la

conoscenza e l’utilizzo delle banche dati del SBBL e di Uptodate.

Incontri con i neoassunti

- Nel 2014 sono stati inseriti in Azienda 79 nuovi assunti, di diversi profili professionali. Sono stati attivati solo

17 percorsi di affiancamento accreditati ECM.

- E' emerso complessivamente un apprezzamento e un giudizio positivo sull'inserimento all'interno della nostra

Azienda e nell'équipe di lavoro dell'UO. Un grande punto di forza e una valutazione positiva è stata data per

quanto riguarda l'accoglienza e il rapporto umano con i colleghi, spesso disponibili ad aiutare e favorire

l'inserimento nel gruppo e l'apprendimento dei compiti lavorativi.

- La maggior parte dei neoassunti ha avuto assegnato un tutor e per loro è stato definito un periodo di

affiancamento (non necessariamente e solo con lo stesso tutor), come prevede la procedura aziendale

quando viene valutata la necessità di sviluppare delle competenze.

- Sono stati evidenziati anche alcuni aspetti critici:

o Per un numero molto limitato di operatori è stato fatto un progetto di affiancamento (e valutato al termine del periodo di inserimento). Diversi operatori hanno usato espressioni come "ci si arrangia" a capire come funzionano procedure, modulistica e anche per avere indicazioni tecniche , "sono stata buttata subito in turno" o i singoli neoassunti si sono dovuti attivare individualmente a cercare risposte o supporto da colleghi disponibili.

o Pochi i percorsi di inserimento accompagnati da un progetto, accreditati ECM. o Sono soprattutto i medici neoassunti che risultano essere i meno supportati nell'inserimento nel

contesto di lavoro o Il periodo di inserimento porta con sé - soprattutto se non supportato adeguatamente dall'azienda -

un rischio di stress lavorativo, che abbiamo ritrovato in alcune espressioni degli operatori: "non sono sicuro se so fare bene le cose che devo fare", "devo ancora fare esperienza prima di sentirmi sicuro", "spero di essere in grado di corrispondere alle richieste ed alle aspettative"....

Incontri con i dipartimenti per la predisposizione del Piano di Formazione 2015

Oltre alle esigenze specifiche dei reparti e Dipartimenti, sono stati evidenziati anche alcuni temi più

trasversali:

o Necessità di cura del processo di inserimento dei neoassunti in azienda e neo inseriti nei reparti o Forte esigenza di manutenzione e sviluppo delle competenze tecnico-specialistiche (curata

attraverso corsi interni, corsi e stage esterni, affiancamenti a colleghi esperti) o Revisione dell’attività, di procedure e controlli o Gestione del rischio clinico o Integrazione e comunicazione all’interno delle équipe di cura, lavorare meglio insieme soprattutto

nella gestione delle situazioni più complesse o Dare continuità al riesame di direzione o Percorsi e continuità delle cure, dimissioni protette o Assenza di valutazione nutrizionale

Incontri tra le aree trasversali e di staff

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Sono stati evidenziati anche alcuni elementi ed esigenze formative:

- La necessità di sviluppare capacità di INTEGRAZIONE

o le criticità stanno nelle interfacce interne / esterne rapporti interfunzionali, integrazione e collaborazione interprofessionale tra le diverse figure che agiscono sul paziente: aree critiche. Ricerca di senso comune tra le diverse figure professionali. Avere obiettivi comuni;

o gestione del rischio - difficoltà a gestire incident quando sono coinvolte più figure professionali e più UO. Anche nel Forum sul risk management in sanità 2014 ad Arezzo è stata fortemente evidenziata la necessità di sviluppare team building e le non technical skills nella gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici per avere risultati nella gestione del rischio clinico;

o difficoltà nel gestire gli appoggi, i ricoveri da PS (pazienti in reparti diversi); o integrazione tra figure professionali nei percorsi riabilitativi (tra inf/FKT/medici), nel DSM, nelle

riabilitazioni, definire percorsi di cura condivisi. La formazione che aiuta a creare omogeneità, allineamento tra i diversi interventi. Ruolo del case manager, riferimento per il paziente in qualsiasi fase del percorso;

o integrazione neoassunti nell’UO.

- Gestione del PIMO – Piano di miglioramento aziendale

o Ruolo importante che possono svolgere le aree di staff nel monitoraggio dello stato avanzamento degli obiettivi e pianificazione delle azioni di miglioramento (strutturare un progetto formativo - gruppo di miglioramento - per assicurare incontri periodici durante l’arco dell’anno).

o PIMO consente di gestire e tenere sotto controllo i processi clinico assistenziali attraverso la raccolta e il monitoraggio di indicatori.

o PIMO consente di superare una visione settoriale e di avere una strategia comune. Processi e percorsi integrati, miglioramento delle interfacce per evitare dispersione di risorse e punti di caduta, Allineamento a lavorare in gruppo.

o PIMO consente di sviluppare percorsi di cura condivisi . Richiede che venga dato sostegno dei percorsi diagnostici terapeutici (l’iter del paziente che si realizza nella realtà aziendale dal momento della presa in carico del paziente, facilitando il coordinamento e la collaborazione tra le diverse figure professionali che agiscono col paziente/famiglia per una continuità delle cure).

o PIMO richiede un’oggettività della strategia della direzione , un forte coinvolgimento della direzione aziendale, del management e degli Uffici trasversali e di staff.

o La formazione può aiutare a creare omogeneità, allineamento tra i diversi interventi.

- Sviluppare capacità di condivisione e passaggio di informazioni, responsabilizzazione (vedi molti riesami di

direzione: senza coinvolgere i professionisti, condividere le aree critiche e gli obiettivi su cui impegnare i

professionisti)

o E’ importante migliorare i percorsi diagnostico terapeutici e i percorsi traversali che toccano più ambiti;

o mancanza di condivisione e passaggio di informazioni, formalità, poca responsabilizzazione (vedi molti riesami di direzione: non sono stati coinvolti i professionisti, né condivise le aree critiche e gli obiettivi su cui impegnarsi tutti);

o Sostenere il percorso di gestione delle MAC - macro attività complesse. Valutando nella loro attuazione i percorsi organizzativi messi in piedi come stanno funzionando e dove ci sono problemi (problema tecnico o di caduta di qualche passaggio di comunicazione?) valutare la continuità e i risultati rispetto al paziente e non solo l’attenzione ai protocolli. I percorsi clinici trasversali non vengono presidiati fino in fondo.

o Affrontare insieme i nodi in maniera multidisciplinare . Difficoltà di gestione incident reporting quando sono coinvolte più UO o più figure professionali. Sicurezza e protezione maggiore dal lavorare insieme, valutare insieme, e prendere decisioni su aree critiche.

o Limiti e critiche al corso FAD sull’anticorruzione. Per agire su questo rischio, proporre temi etici e responsabilizzanti.

Focus group con i partecipanti ai laboratori di sviluppo individuale 2014

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Durante il focus group sono state fatte alcune riflessioni ed emerse delle esigenze formative:

o Importanza per i professionisti di avere dei momenti di riflessione e non esaurire il proprio impegno nel fare.

o Gli workshop sono stati un’opportunità per condividere vissuti e spunti per la soluzione di problemi, aiuto a migliorare.

o Utilità sul piano professionale e per le ricadute sul lavoro. o E’ stato un punto di forza la possibilità di incontrare persone che lavorano in contesti molto diversi. o Necessità di continuità rispetto agli spunti proposti nei laboratori. o Limite: partecipano persone già sensibili e si fanno poco coinvolgere persone poco disponibili a

migliorarsi.

Utilizzo del Dossier Formativo (medici) per la programmazione della formazione

o Il Dossier è stato pensato come strumento di pianificazione e programmazione della formazione dei

professionisti sanitari, a livello individuale e di gruppo, nello sviluppo del programma nazionale ECM; o sono state messe a punto delle mappe delle competenze di 27 UO della nostra Azienda e

pubblicate su Intranet. Rappresentano lo stato dell’arte dell’UO in questo momento, le competenze che servono oggi nelle singole UO;

o sono state descritte non solo competenze tecnico- professionali , ma anche competenze relazionali e competenze organizzative che sono un aiuto a lavorare bene nel gruppo e lavorare bene nell’organizzazione. La moderna complessità dei processi sanitari richiede che gli obiettivi di miglioramento professionale assumano non solo il pieno soddisfacimento di bisogni formativi tecnico professionali individuali diversi, ma anche di quelli comuni attinenti alla qualità dei sistemi in termini di relazioni, di organizzazione e di gestione;

o l'avvio nell'utilizzo del dossier ha consentito di pianificare per il 2015/16, in occasione della valutazione annuale, la formazione individuale dei medici di diverse UO (ripresa nel Piano Formativo – vedi progetti dei Piani di Dipartimento).

o la pianificazione individuale dei medici è inserita nel Piano Formativo.

Azioni per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo. Analisi delle

attività fatte nel 2014.

Sono state avviati diversi tipi di azioni:

o E’ stata avviata in Azienda una ricerca sul benessere organizzativo mirata ad acquisire informazione utili per i miglioramento delle politiche del personale che sta coinvolgendo tutti i dipendenti dell’azienda.

o L’ attività dell’ Ufficio Personale con utilizzo flessibile degli istituti contrattuali - part-time, utilizzo della legge 104, mobilità interna che stanno ottenendo risultati rispetto al senso di appartenenza e bassi indici di assenteismo (basso livello di assenze per malattia – 6,39 rispetto alla media del SSN del 9,55.

o Il gruppo che ha lavorato al Progetto aziendale “Star bene al lavoro “ ha promosso diverse iniziative sull’attività fisica, aumento di scelte salutari nell’alimentazione, gruppi per smettere di fumare.

o Il CUG aziendale e' impegnato a proporre azioni per lo sviluppo di pari opportunità e promozione di benessere (possibilità di consultare uno psicologo aziendale per problemi personali; creazione della figura di mediatore aziendale dei conflitti; contatti con lo sportello Conciliazione Lavoro-famiglia c/o l’Ufficio Orientagiovani del Comune di Crema; possibilità di contattare in caso di discriminazione/mobbing la Consigliera di Parità Avv Debora Mossoni; convenzioni per accessi agevolati ad Asili Nido - DoReMi, Bagnolo Cremasco ; Centro Estivo Filikà; massoterapia al personale dipendente dell’Azienda per il trattamento delle rachialgie, promozione di convegni).

o Sono state promosse diverse iniziative mirate al benessere organizzativo, in collaborazione con il Cral aziendale.

o Nel piano formativo 2014 sono state previste 8 iniziative a carattere prevalentemente di workshop con partecipazione a scelta volontaria legate ai temi del benessere (Laboratori di sviluppo personale e professionale sulla Mindfulness; Corpo e coscienza; Le parole per dirlo; Lavorare in gruppo con il cooking; Problem solving strategico; Counseling motivazionale … )

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Adesione dell’Ospedale di Crema alla Rete WHP come Azienda che vuole promuovere la salute

La rete WHP (Workplace Health Program) è un supporto per le imprese che vogliono investire sulla salute e

sul benessere del personale. Le aziende che partecipano al programma si impegnano a seguire un percorso

triennale di iniziative sulla promozione della salute dei lavoratori.

- L’Azienda Ospedale Maggiore di Crema ha aderito al progetto “Star bene al lavoro: promozione di corretti stili di vita nei contesti di lavoro” ed alla rete WPH , programmando e realizzando nel 2014 azioni rivolte al personale e finalizzate alla

o promozione di corretta alimentazione o stile di vita attivo o ambiente libero dal fumo

per la prevenzione di malattie cardiovascolari, ictus, diabete, obesità, alcuni tipi di tumore, miglioramento

delle condizioni psico-sociali attraverso la promozione dell'autonomia personale e della socializzazione.

Il progetto proseguirà con l’impegno su questi e altri ambiti previsti nel programma WHP. Impegno indicato anche nella DGR sulle Regole di sistema 2015. Tra i principali obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2014 -2018 (PRP) viene proposta la prosecuzione 2015 dei Programmi/Attività:

- Programma “Aziende che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia” - Programmi per la Promozione dell’allattamento al seno - Programmi per la promozione dell’attività fisica e corretta alimentazione - Azioni/Interventi relativi alla disassuefazione del tabagismo

anche mediante il raccordo con le Reti “Città Sane” e “Health Promotion Hospitals – HPH” finalizzati a: “incrementare

ambiti di sperimentazione e sviluppo di processi innovativi di collaborazione intersettoriale in tema di promozione della salute

(invecchiamento attivo e in buona salute, inclusione sociale, promozione stile di vita attivo, ecc.) mediante partecipazione ad

iniziative di carattere europeo….”

Normativa relativa al sistema ECM

Decreto n.12784 del 31.12.2014 - Il sistema lombardo di Educazione Continua in Medicina – Sviluppo Professionale

Continuo (ECM- CPD): indicazioni operative Decreto n.12784 del 31.12.2014 - Il sistema lombardo di Educazione Continua in Medicina – Sviluppo Professionale Continuo (ECM- CPD): indicazioni operative. Decreto D.G. Sanità n. 936 del 10/002/2014 «Accreditamento standard Provider ECM-CPD (Educazione Continua in

medicina-Sviluppo Professionale Continuo) del Sistema Lombardo di ECM dell’Azienda Ospedaliera Ospedale

Maggiore di Crema ». Determina della CNFC (Comitato Nazionale per la Formazione Continua) del 17 luglio 2013- “Esoneri, Esenzioni,

Tutoraggio Individuale, Formazione all’estero, Autoapprendimento, Modalità di registrazione e Certificazione

crediti ECM”.

Determina della CNFC (Conferenza Nazionale Formazione Continua) 23 Luglio 2014 - 10 Ottobre 2014 in materia di Crediti Formativi ECM.

DGR n. 10081 del 6/11/2013: “Riconoscimento della formazione in modalità e-learning per i lavoratori della sanità” Determina della CNFC (Conferenza Nazionale Formazione Continua) del 10 Ottobre 2014 in materia di Dossier Formativo.

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2. OBIETTIVI e AREE DI INTERVENTO DEL PIANO FORMATIVO AZIENDALE

2015 a) COMPETENZE TECNICO - SPECIALISTICHE

1. Progetti di inserimento / affiancamento neoassunti

2. BLSD e PBLSD

3. Progetti specifici di UO (vedi Piani di Dipartimento)

COMPETENZE TECNICO-SPECIALISTICHE INDIVIDUALI PER I MEDICI Pianificazione della formazione individuale dei medici (a partire dal Dossier Formativo individuale)

b) COMPETENZE STRATEGICHE

1- Sostegno alla realizzazione del PIMO - Gruppo di miglioramento Aree di staff 2- Competenze tecniche e organizzative per la gestione del rischio nel Dipartimento Materno Infantile e nel

DEA 3- Competenze tecniche e organizzative per la gestione delle LDD – lesioni da decubito e utilizzo della scheda

Braden 4- Partecipazione alla ricerca multicentrica: NURSING SENSITIVE OUTCOMES 5- Sostegno alle figure professionali che operano nelle aree a più forte impatto con l’utenza (Pronto Soccorso,

CUP, Psichiatria, Ambulatori ) - per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari 6- Sviluppo delle competenze richieste ai Tutor per l’inserimento neoassunti 7- Percorso di sviluppo organizzativo del Sitra 8- Il sistema di misurazione e valutazione 9- Ospedale e lavoro di rete tra soggetti che intercettano la violenza sulle donne 10- La ricerca della letteratura scientifica sui database SBBL e su UptoDate

c) COMPETENZE NON TECNICHE (NTS) Workshop e seminari per lo sviluppo delle competenze:

• Consapevolezza

• Comunicare, informare e coinvolgere i pazienti nel processo di cura e gestione della comunicazione in situazioni difficili

• Lavoro di gruppo , collaborazione, integrazione all’interno delle equipe di cura e tra settori diversi

• Problem solving strategico, resilienza-flessibilità

• Competenze e strumenti per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo

d) CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA SICUREZZA (DLgs 81/20008) Completare il percorso formativo previsto dall'Accordo Stato - Regioni del 21 dicembre 2011e s.m.i., "Formazione dei lavoratori ai sensi del Dlvo 81/08" e dalla Circolare Regionale n. 7 del 17/09/2012, avviato con la formazione dei dirigenti, dei preposti e la formazione generale dei lavoratori in e-learning, programmando la formazione specifica dei lavoratori.

e) CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (DLgs n.190/2012) Diffusione di valori etici e contenuti dei codici di comportamento e codice disciplinare:

Corso in FAD per Responsabile Anticorruzione e altri Dirigenti di strutture coinvolti in base all’analisi dei rischi (per quanti non l’hanno completato nel 2014) Formazione tecnica per alcuni settori specifici

f) FORMAZIONE IN FAD 1. Corso FAD – 1a parte del corso BLSD 2. Corso FAD – Comunicare bene. Elementi base per una comunicazione 3. Corso FAD – Sicurezza per Dirigenti e Preposti 4. Corso FAD – Sicurezza Base - versione lavoratori 5. Corso FAD – Decreto anticorruzione - circa 70 persone

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g) FORMAZIONE PREVISTA DAL PIANO FORMATIVO DI EUPOLIS Sarà favorita la partecipazione dei professionisti alle iniziative formative proposte dalla DG Sanità e previste dal Piano Formativo di Eupolis, in particolare quelle comprese tra gli obiettivi di budget, che saranno parte integrante del Piano formativo aziendale.

3. LA VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE AZIENDALE 2015 La formazione è un investimento di tempo e di risorse: è pertanto necessario valutarne l’andamento e i risultati sia in termini di soddisfazione dei partecipanti che di ricadute sul lavoro. Pertanto le attività formative interne previste nel Piano Formazione saranno valutate a questi livelli:

Liv. 1 – Valutazione del gradimento dei partecipanti (questionario di customer) Liv. 2 – Valutazione dell’apprendimento

Liv. 3 – Valutazione del risultato attraverso una relazione di fine corso che deve riportare:

commento circa il raggiungimento degli obiettivi indicati nella progettazione valutazione della partecipazione valutazione dell’apprendimento valutazione globale del progetto formativo

Liv. 4 – Valutazione della ricaduta sul lavoro e sull’ organizzazione

La valutazione tiene conto che il risultati della formazione sono collegati alle coerenze organizzative: non sono cioè solo il prodotto di una buona progettazione e di un buona realizzazione degli interventi, ma l’applicazione degli apprendimenti e i risultati organizzativi dipendono dalle persone, dalla coerenza con gli altri sistemi aziendali, in particolare la valutazione e le capacità manageriali e di coordinamento. Una valutazione dei risultati organizzativi degli interventi messi in campo dalla Formazione sarà fatta nel gruppo degli staff tenendo conto in particolare degli indicatori definiti dalla Regione Lombardia nella DGR sulle Regole di Sistema 2015 .

4. LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE

A) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ FORMATIVE INTERNE

• Le attività formative realizzate all’interno dell’azienda sono definite dal Piano Formativo annuale. Nel Piano sono previste iniziative che prevedono il riconoscimento orario e altre che non lo prevedono. Indicazioni saranno contenute nel Piano, sull’Intranet, nelle locandine e comunicazioni sulle iniziative stesse. Per le iniziative interne in cui non è previsto riconoscimento orario non è possibile utilizzare permessi o riserva oraria.

• La partecipazione ad attività formative deve essere concordata e autorizzata dal proprio Caposala / Coordinatore Infermieristico o Tecnico e dal Responsabile di U.O.

• Alle iniziative si accede attraverso iscrizione sull’Intranet aziendale (Portale del Personale) o attraverso le iscrizioni multiple inviate all’Ufficio Formazione dai Coordinatori.

• La presenza sarà documentata tramite timbratura col badge. I fogli-firma in aula vengono inviati successivamente all’Ufficio Personale per controlli.

B) PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ FORMATIVE ESTERNE

• L’invio di personale al di fuori dell’azienda in aggiornamento (Frequenza presso strutture esterne; Corsi /

Convegni) viene valutato e autorizzato dal Coordinatore / Responsabile di U.O. e dal RAD / Direttore del Dipartimento. La richiesta deve poi essere inviata all’Ufficio Formazione.

• Il dipendente che partecipa ad attività formative all’esterno dell’Azienda è tenuto a condividere con i colleghi le conoscenze e competenze acquisite nella formazione con le modalità concordate con il proprio Coordinatore / Responsabile di U.O.

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C) NOVITA’ DEL SISTEMA ECM-CPD Regione Lombardia (Decreto 12784 / 31/12/2014)

FORMAZIONE INDIVIDUALE (attività svolta al di fuori del Piano Formativo Aziendale): possono essere riconosciuti crediti ECM per queste attività presentando la documentazione non più all’Ufficio Formazione, ma al proprio Ordine / Collegio /Associazione entro la fine del triennio 2014-2016) :

• Attività didattica (come docente / relatore svolta al di fuori dell’Azienda)

• Attività scientifica (pubblicazione di articoli su riviste scientifiche escluse le pubblicazioni divulgative,

referaggio di articoli scientifici)

• Attività di tutoraggio

• Attività di ricerca Per quanto riguarda la formazione fatta all’estero la richiesta di riconoscimento ECM va fatta invece ancora alla propria Azienda (50% dei crediti attestati). FAD – FORMAZIONE A DISTANZA

Il sistema ECM-CPD lombardo riconosce un massimo di crediti pari al 50% del debito formativo annuale (max 25

crediti)

5. LE COMPETENZE SVILUPPATE DAL PIANO FORMATIVO 2015 Il Piano di Formazione 2015 è orientato a sviluppare le competenze delle persone per garantire efficacia, appropriatezza e sicurezza nell’ assistenza prestata. Per questi scopi è necessario che la formazione si orienti su 3 aree di competenze: Le competenze tecnico-specialistiche Le competenze organizzativo gestionali Le competenze comunicativo relazionali Il Piano Formazione 2014 ha sviluppato in questa misura le competenze: COMPET TECNICHE 91 COMPET ORGANIZZATIVE 52 COMPET RELAZIONALI 18

COMPETENZE SVILUPPATE

57%32%

11%

COMPET TECNICHE

COMPET ORGANIZZATIVE

COMPET RELAZIONALI

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6. LE TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ FORMATIVE Le tipologie di attività formative previste nel Piano Formativo 2015 sono :

o la Formazione sul Campo che viene fatta quotidianamente sul lavoro (riunioni cliniche, gruppi di miglioramento, affiancamento sul lavoro, Audit Clinici, attività di ricerca, ecc….);

o la formazione in aula (corsi, seminari brevi e convegni); o la formazione a distanza (FAD)

A queste si aggiunge lo studio individuale (in particolare la consultazione di UpToDate e delle banche dati sanitarie);

Le tipologie di attività formative MONO-

PROFESSIONALI (che coinvolgono una sola figura professionale) e MULTI-PROFESSIONALI ( che

coinvolgono più figure professionali)

FORMAZIONE RESIDENZIALE 63 eventi

Corsi 60

Convegni 3

FORMAZIONE SUL CAMPO 62 eventi

Gruppi di miglioramento 51

Addestramento 9

Audit 1

Comitati 1

FAD 6 eventi

Corsi FAD 6

35

113

0

20

40

60

80

100

120

Eventi monoprofessionali eventi multiprofessionali

FORMAZIONE RESIDENZIALE

48%FORMAZIONE SUL CAMPO

48%

Corsi FAD4%

Eventi monoprofessionali 35

eventi multiprofessionali 113

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7. IL PERSONALE DA COINVOLGERE Il presente Piano Formativo 2015 intende coinvolgere tutto il personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera e anche il personale non sanitario a cui non sono richiesti i crediti ECM.

Tipologia Numero dipendenti

Crediti ECM

Personale medico

225 11.250

Personale dirigente sanitario

21 1.050

Personale Infermieristico

574 28.700

Personale tecnico sanitario

80 4.000

Personale della riabilitazione

63

3.150

Personale di vigilanza ed ispezione (Ass Sanitario)

7

350

Personale dirigente professionale

2

Personale dell’assistenza sociale

4

Personale tecnico

239

Personale dirigente amministrativo

7

Personale amministrativo

130

Medici Sumaisti Specialisti Convenzionati

10

TOTALE 1352* esclusi Sumaisti

48.500*

esclusi Sumaisti

Anche il personale dell’assistenza sociale, tecnico e di supporto e amministrativo, che costituisce all’incirca il 30% dei dipendenti, pur non essendo soggetto ai crediti ECM, è stato coinvolto nell’analisi delle esigenze formative e anche per questo personale sono previste in questo Piano iniziative formative.

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8. LE RISORSE ECONOMICHE PER LA FORMAZIONE 2015 Per realizzare i programmi formativi interni ed esterni previsti per il 2015 l’azienda rende disponibile un finanziamento di 100.000 Euro. Questa somma verrà utilizzata suddividendola rispetto a queste 3 aree:

L’assegnazione di risorse economiche per la formazione aziendale 2015 tiene conto : 1 – delle Regole 2012 che prevedono: “…le spese per attività di formazione nell’ambito delle disposizioni previste dai CCNL e la formazione prevista dagli indirizzi regionali, non è materia di razionalizzazione dei costi” (DGR n. IX/2633 del 6 dic 2011, all.5) 2 - Le linee di indirizzo della Regione Lombardia nell'applicazione dei CCNL in ambito formativo, prevedono la partecipazione alla formazione di tutto il personale, anche non tenuto ai crediti ECM: “Sicuramente il sistema ECM-CPD è stato prevalentemente orientato ai professionisti sanitari, ma stante gli obiettivi che si prefigge, deve essere presa in considerazione la necessità di estendere il suo campo di applicazione anche a tutto personale esente dall’obbligo dei crediti formativi, ma sempre più necessario complementare al raggiungimento degli obiettivi di mandato e annuali della Direzione Generale” (DGR 9463, 20 maggio 2009).

BUDGET TOTALE

100.000 Euro

ATTIVITÀ FORMATIVA PROPOSTA E GESTITA DAI DIPARTIMENTI

45.000 Euro

Fondo di riserva aziendale,

Accreditamento ECM

10.000 Euro ATTIVITÀ FORMATIVA TRASVERSALE ALL’AZIENDA

45.000 Euro

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9. SUDDIVISIONE DEL BUDGET PER LA FORMAZIONE 2015 NOTA: Viene assegnato ad ogni Dipartimento un budget: quota pro capite di Euro 33,28 in base al numero di operatori afferenti al dipartimento. Il fondo assegnato ad ogni Dipartimento è indicato nella tabella di seguito:

DIPARTIMENTI

N. Operatori 2015 ASSEGNAZ. 2015

DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE (Chirurgia Generale, ORL, Urologia, Ortopedia, Ostetricia –Ginecologia, Oculistica, Day Surgery)

Comparto 148 Dirigenti 47 TOTALE 195

€ 6.500

DIPARTIMENTO DI EMERGENZA ED ACCETTAZIONE (Anestesia e Rianimazione, Pronto Soccorso, Cure Palliative)

Comparto 123 Dirigenti 36 TOTALE 159

€ 5.300

DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE (Riab Respiratoria, Cardiologica, Neuromotoria, Riab delle Dipendenze)

Comparto 101 Dirigenti 19 TOTALE 120

€ 4.000

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE (Psichiatria, NPI, Servizio Psicologia Clinica)

Comparto 64 Dirigenti 18 TOTALE 82

€ 2.700

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE (Medicina Generale, Pneumologia, Gastroenterologia, Oncologia, Pediatria, Anatomia Patologica)

Comparto 185 Dirigenti 47 TOTALE 232

€ 7.730

DIPARTIMENTO CARDIO-CEREBRO-VASCOLARE (Neurologia, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Nefrologia e Dialisi, Radiologia)

Comparto 135 Dirigenti 46 TOTALE 181

€ 6.020

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO (Affari Generali e Legali, Economico Finanziaria, Personale, Acquisto beni e servizi, Manutenzione e patrimonio, Direz Amministrativa Presidio, Controllo Atti-Protocollo)

Comparto 130 Dirigenti 8 TOTALE 138

€ 4.600

DIREZIONE GENERALE (SIA, RSPP, Comunicazione) DIREZIONE SANITARIA (Direz. Medica Presidio, Farmacia, Servizio Medicina Laboratorio, Ambulatori e Presidi periferici, SITRA, Formazione, Qualità – Risk Management, URP, SIMT, Corso di Laurea Inf., Ingegneria Clinica, Medico Competente) DIREZIONE AMMINISTRATIVA (Controllo di Gestione, Ufficio Valutazione)

Comparto 55 Dirigenti 10 TOTALE 65 Dirigenti 10 in aspettativa Comparto 51 in aspettativa

€ 8.150

Comparto 153 Dirigenti 24 TOTALE 177

Comparto 3 Dirigenti TOTALE 3

TOTALE 1352 € 45.000

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PROGETTI DEL PIANO FORMATIVO 2015

PROGETTI FORMATIVI TRASVERSALI

e

PROGETTI FORMATIVI DIPARTIMENTALI * i colori dei progetti stanno ad indicare la tipologia di competenza sviluppata: AZZURRO: competenze tecnico-professionali GIALLO: competenze organizzativo-gestionali

ARANCIONE: competenze comunicativo-relazionali

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ATTIVITA' FORMATIVA TRASVERSALE 2015

OBIETTIVO 1 – Sviluppo di competenze tecnico-specia listiche

GLI OBIETTIVI Sviluppare e manutenere le competenze nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su adulti e bambini (BLSD e PBLSD)

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

B. L. S. D. e RE TRAINING

Diffondere la competenza nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su adulti

Gli operatori a contatto con i pazienti devono essere addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore semiautomatico.

risultati attesi: presenza nei reparti e/o servizi di operatori sanitari abilitati all’effettuazione della defibrillazione precoce con d.a.e. Indicatori di risultato: standard da raggiungere = o > del 95% dei partecipanti previsti devono acquisire il certificato di abilitazione alle manovre di B. L. S. D.

DOSSENA AGOSTINO

BLSD: Tutte le professioni sanitarie: 60

Corso di 5 ore 5 ediz

7.500

RETRAINING: Tutte le professioni sanitarie: 108

corso di 5 ore 9 edizioni

PBLSD E RETRAINING

Sviluppare competenza nella rianimazione cardiopolmonare e nella defibrillazione precoce su bambini

Esigenze di formazione del personale delle aree che trattano bambini

presenza nei reparti e/ o servizi di 60 operatori aggiornato sulle linee guida di rianimazione cardiopolmonare nell’adulto

DOSSENA AGOSTINO

PBLSD: Tutte le professioni sanitarie: 36

Corso di 5 ore 3 ediz

REATRAINING: Tutte le professioni sanitarie: 36

corso di 5 ore 3 edizioni

OBIETTIVO 2 – Sviluppo di competenze strategiche

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

LA GESTIONE DEL MIGLIORAMENTO

Gestione PIMO e Piani integrati di miglioramento

Sostegno alla realizzazione del PIMO Obiettivo previsto nelle Regole 2015

Messa a punto di un Piano di Miglioramento secondo le indicazioni regionali, attuazione e verifica

ROBERTO SFOGLIARINI

Aree di Staff e Direzione aziendale

Gruppo di miglioramento

---

GESTIRE IL DOLORE IN OSPEDALE

competenze tecniche sui farmaci, competenze relazionali nella gestione del piano terapeutico (dolore) nell’équipe di cura e con il paziente e i famigliari

Problemi evidenziati negli Audit della Qualità nella gestione del dolore in Ospedale

Vedi cruscotto aziendale (indicatori dolore) FRANCESCA GIPPONI

Medici infermieri ostetriche

a) Corso FAD b) Gruppi di lavoro su casi c) progetto con la Medicina, Neurologia, Oncologia e PNL;

1500

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GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e

stratagemmi di

relazione

Sperimentare arti marziali come metafora degli stratagemmi agiti per ampliare il proprio repertorio di strategie e tecniche comunicative oltre lo schema base attacco-difesa-fuga

Sostegno alle figure professionali che operano nelle aree a più forte impatto con l’utenza (Pronto Soccorso, CUP, Psichiatria, Ambulatori )- per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari

Risultati Attesi: Riconoscere i propri punti di forza e aree di miglioramento nella gestione di comunicazioni difficili e individuare strumenti di lavoro applicabili nei contesti specifici Indicatori: Piano di sviluppo individuale

SILVIO BETTINELLI

60 OPERATORI Pronto Soccorso, CUP, Psichiatria, Ambulatori

Corso 3200

COMITATO SCIENTIFICO E QUALITA’ DELLA FORMAZIONE

Attivare riflessioni e proposte per mantenere / migliorare la qualità della formazione nell’Ospedale

Criticità evidenziate dall’attività del Comitato Scientifico

Analisi del Piano Formativo e Report di valutazione sull'attività svolta

BARBARA ZANIBONI

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 14

Commissione/Comitato

0

WHP 2015 - STAR BENE AL LAVORO

organizzare l’attuazione di azioni rivolte al personale e finalizzate alla promozione di corretta alimentazione, stile di vita attivo e ambiente libero dal fumo, aderendo alla rete WPH (Workplaces Health Promotion).

Il progetto rientra tra gli obiettivi interaziendali ASL – Aziende Ospedaliere PER LA promozione di stili di vita orientati al benessere del personale dell’Azienda (indicazioni delle DGR 4334/2012 e DGR 11861/2012).

Risultati attesi: realizzazione e verifica delle azioni messe in campo nell’ambito dei progetti WHP

SARAH ZERBINI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE 12 OPERATORI

Gruppo di miglioramento 5 incontri

0

LE BANCHE DATI, DELLA BIBLIOTECA SCIENTIFICA, IL SISTEMA SBBL E UPTODATE

Far conoscere le banche dati Embase e Cochrane Library , la biblioteca scientifica virtuale e il sistema SBBL e promuovere il loro utilizzo: costruzione delle query e recupero dei documenti

La biblioteca partecipa al SBBL ed ha predisposto una sua pagina web dalla quale il personale sanitario può accedere alle banche dati, ai libri e riviste elettroniche ed al Document Delivery necessari al loro aggiornamento professionale.

Indicatori di Risultato: Favorire una rapida, mirata ed aggiornata ricerca bibliografica su particolari argomenti utilizzando le banche dati e le pubblicazioni scientifiche disponibili nella biblioteca dell’azienda ospedaliera

BOTTELLI LETIZIA TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 30

Corso di 8 ore (2 edizioni)

850 Euro

CORSO DI FORMAZIONE PER TUTOR NEOASSUNTI

1. principi della formazione dell’adulto 2. diversi modelli di tutoring e il ruolo del tutor 3. Conoscere il percorso di inserimento dell’Azienda 4. definire un piano di inserimento 5. Saper dare riscontri

La formazione dei tutor è un investimento chiave per assicurare la buona riuscita dei percorsi di inserimento , e creare la base su cui si mantiene un’elevata motivazione di tutte le nuove figure professionali inserite

Risultati Attesi: Definizioni di piani di inserimento e valutazioni positive della tutorship da parte dei neoassunti

SILVIO BETTINELLI

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 30

Corso 1000

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strutturati al neoassunto

CORSO PER REFERENTI QUALITA’

. gestione della pianificazione e definizione degli indicatori; . gestione dei dati, dei risultati e la diffusione delle informazioni; . gestione delle azioni di miglioramento.

Necessità di gestire il rischio attraverso i piani di miglioramento: definire le priorità di intervento, pianificare le azioni e gli indicatori di processo e esito e le fondi normative di riferimento

Vedi cruscotto aziendale (indicatori Incident reporting, Fonti informative:reclami, segnalazioni e sinistri, autovalutazione regionale.

FRANCESCA GIPPONI

Referenti qualità e sicurezza di UU.OO. e Dipartimento

Corso (7 ore da ripetersi in 3 giornate.

CORSO PER REFERENTI FORMAZIONE

Far acquisire: competenze tecniche nella gestione della progettazione formativa

Necessità di progettare eventi formativi adeguato e significativi nel rispondere alle esigenze della committenza, dei partecipanti, e delle persone assistite dal nostro Ospedale

Risultati attesi: Maggiore qualità dei progetti formativi Indicatore: progetti formativi con obiettivi e risultati attesi ben specificati

SILVIO BETTINELLI

Referenti formazione di UU.OO. e Dipartimento

Corso

CORSI DI INGLESE (in collaborazione con il Cral)

Migliorare le competenze nell’inglese

La lingua Inglese è in azienda tuttora un ostacolo per la consultazione della letteratura scientifica

Aumento del numero di personale con competenze base di lingua inglese per reparto

BARBARA ZANIBONI

Tutto il personale Corso 0

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FORMAZIONE PROPOSTA DAL SITRA:

LE PROPOSTE FORMATIVE

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

NURSING SENSITIVE OUTCOMES : PARTECIPAZIONE RICERCA NULTICENTRICA NAZIONALE

Partecipare alla prima ricerca Nazionale multicentrica relativa alla evidenza degli esiti dell'assistenza infermieristica

Adesione allo studio proposto dal responsabile del progetto di ricerca multicentrica sugli Outcomes assistenziali

Risultati Attesi: Dati elaborati aziendali confrontabili con altre aziende Indicatori di Risultato: Corretta compilazione ed invio delle schede previste dal progetto

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 75

Ricerca 0

OSPEDALE E LAVORO DI RETE TRA SOGGETTI CHE INTERCETTANO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Preparate a cogliere i segnali di violenza e le competenze per gestire adeguatamente le situazioni

Esigenza di partecipare attivamente alla rete per la gestione della violenza sulle donne

Verifica dell’applicazione del protocollo adottato in azienda

BONA ANNAMARIA

20 OPERATORI (medici, infermieri, terapisti, OSS)

Corso di 16 ore 1200 Euro

TURNI AZIENDALI INFORMATIZZATI

Sviluppare le competenze specifiche dei coordinatori per l'utilizzo del nuovo programma

Necessità di dotare l'azienda di un programma informatizzato per la gestione dei turni di lavoro

Risultati Attesi: Conoscenza del nuovo programma per la gestione dei turni Indicatori di Risultato: evidenza di acquisizione delle competenze dei coordinatori all'utilizzo del programma.

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 20

Corso 1000

TURNI AZIENDALI INFORMATIZZATI

Sperimentazione del nuovo programma in alcune UU.OO di degenza

Necessità di dotare l'azienda di un programma informatizzato, integrato con il settore del personale , per la gestione dei turni di lavoro

Risultati Attesi: Utilizzo del nuovo programma informatizzato Indicatori di Risultato: Presenza del turno elaborato e gestito con il nuovo programma

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 15

Addestramento/Affiancamento

0

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

PERCORSO DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO DEL SITRA: MODELLI E STRUMENTI GESTIONALI/ ORGANIZZATIVI DEL COORDINATORE OGGI.

Aggiornamento in merito a modelli e strumenti gestionali/organizzativi per lo svolgimento del proprio ruolo alla luce della nuova normativa/ ipotesi di riforma del Sistema Sanitario Lombardo. Implementare le competenze specifiche dei coordinatori in base agli esiti della valutazione multiassestment .

Eterogeneicità delle competenze delle figure di coordinamento nell'A.O. di Crema

Risultati Attesi: Conoscenza aggiornata dei modelli e strumenti gestionali/organizzativi specifici della nuova riforma SSLombardo. Allineamento delle competenze specifiche dei coordinatori dell'A.O. di Crema Indicatori di Risultato: Partecipazione al percorso di almeno 80% dei coordinatori Verifica del miglioramento delle competenze : valutazione multiassestment e rilevazione delle specifiche criticità .

EDUC PROF: 1 FISIOT: 2 INFERM: 24 OSTETRICA/O: 1 TEC. LABORAT: 1 TEC RADIOL: 1

Corso 10000

NUOVA SCHEDA DI VALUTAZIONE RISCHIO LESIONI E DELLA PROCEDURA PER IL TRATTAMENTO LDD

Prevenire le LDD Necessità di aggiornare la procedura aziendale della prevenzione delle LDD

Relazione finale responsabile scientifico Indicatori di Risultato: Applicazione Scheda di Braden N° schede Braden compilate /N° pazienti ricoverati a rischio ( St. 90% )

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 200 Addestramento/Affiancamento

250

REVISIONE DELLA DOCUMENTAZIONE : IL PROCESSO ASSISTENZIALE

Sperimentare ed implementare la nuova documentazione nelle UU.OO.

Mancanza di evidenza nella documentazione di tutte le fasi del processo assistenziale

Risultati Attesi: Adozione della nuova documentazione e corretta registrazione delle fasi di pianificazione dell'assistenza Indicatori di Risultato: Corretto utilizzo della nuova documentazione nel 100% dei pazienti ricoverati

BONA ANNAMARIA

FISIOTERAPISTA: 20INFERMIERE: 100OSTETRICA/O: 30

Addestramento/Affiancamento

300

NUOVE TEMATICHE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO

aggiornamento tecnico-scientifico ed acquisizione di nuove procedure e tecnologie per la gestione del paziente diabetico e per l'automonitoraggio.

necessità di aggiornamento riguardo alla gestione del paziente diabetico ricoverato nelle varie U.O. aziendali in merito a nuove evidenze scientifiche che riguardano la patologia, le nuove terapie, l'alimentazione,l'automonitoraggio.

Risultati Attesi: il personale che partecipa deve essere in grado di gestire il paziente diabetico in base a nuove evidenze scientifiche e nuove tecnologie per il controllo e l'automonitoraggio del diabete - da diffondere in tutte le U.O. Indicatori di Risultato: presenza al corso di infermieri di tutte le u.o e servizi che ricoverano e/o gestiscono pazienti con diabete.

INFERMIERE: 30

Corso 110

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

IMPLEMENTAZIONE DOSSIER FORMATIVO: PROFILI TECNICI

Realizzazione del Dossier Formativo come strumento di programmazione e valutazione dello sviluppo delle competenze.

Allineamento con il progetto aziendale

Risultati Attesi: Realizzazione del Dossier Indicatori di Risultato: Presenza del modello del DF per tutti i profili tecnici

BONA ANNAMARIA

ortottista: 1audiomet: 1 neurofisiop: 1tec.san di laborat: 3tec.san di radiologia: 2

Gruppo di miglioramento

0

CORSO PER ASSISTENTI DI TIROCINIO- GLI UNIMI SEZIONE CREMA

Formazione di assistenti di tirocinio per affiancamento e valutazione degli studenti nel tirocinio professionalizzante

necessità di formare infermieri per svolgere la funzione di assistenti per i tirocini professionalizzanti degli studenti del corso di laurea infermieristica

Indicatori di Risultato: Formazione di nuovi assistenti di tirocinio per gli ambiti assistenziali previsti per il 3° anno del corso di laurea infermieristica

MILANI LAURA INFERMIERE: 40 Corso 0

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OBIETTIVO 3 – SVILUPPO DI COMPETENZE NON TECNICHE (NTS) Competenze su cui investire: o Consapevolezza (Mindfulness) o Lavoro di gruppo , collaborazione, integrazione (Riflessioni sul lavorare in gruppo attraverso il cooking ) o Problem solving strategico, resilienza -flessibilità o Comunicazione (Le parole per dirlo) o Counseling ed educazione sanitaria o Riduzione dello stress, competenze e strumenti per il benessere organizzativo e la prevenzione dello stress lavorativo

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Resp Scientifico Partecipanti Tipologia Costo previsto

IL COUNSELING MOTIVAZIONALE

Conoscere principi e tecniche del Counseling Motivazionale

Supporto all’attività di educazione sanitaria

Utilizzo di CM breve per interventi di educazione sanitaria

PAOLA RANALLETTI

Tutte le professioni sanitarie

Corso 1500 Euro

LABORATORIO DI APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI COUNSELING MOTIVAZIONALE

Tecniche di CM: Ascolto, riflessione, sostegno realizzazione di percorsi di CM breve per: smettere di fumare, favorire allattamento al seno, favorire la compliance terapeutica, ecc

Supporto all’attività di educazione sanitaria

Sperimentazione delle tecniche nell'ambito lavorativo

BARBARA ZANIBONI

Tutte le professioni sanitarie

Corso 6 incontri

CORSO DI RIDUZIONE DELLO STRESS BASATO SULLA MINDFULNESS

Sperimentare il metodo e tecniche per sviluppare attenzione consapevole a pensieri ed emozioni

Migliorare la salute fisica e mentale. Ridurre lo stress

Valutazione dei partecipanti sull’utilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio

SILVIO BETTINELLI Tutto il personale Corso 8 incontri 1600 Euro

IL COOKING PER MIGLIORARE IL LAVORO DI GRUPPO

Aumentare la consapevolezza degli ingredienti di base per un buon lavoro di team. Sperimentare il cooking come occasione per rendere tangibile il risultato del lavoro di squadra.

Necessità di aumentare consapevolezza e competenza nel lavoro di squadra

Valutazione dei partecipanti sull’utiilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio

GIOVANNI SANGIOVANNI

Tutto il personale Corso 5 ore nessuno

BENESSERE , CORPO E COSCIENZA PER LA GESTIONE DELLO

sintesi di diverse tecniche utili a ridurre lo stress: Presa di coscienza

Ridurre lo stress Valutazione dei partecipanti sull’utilità professionale e individuale delle metodiche proposte nel laboratorio

PAOLA RANALLETTI

Tutto il personale Corso 4 ore 800 Euro

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Resp Scientifico Partecipanti Tipologia Costo previsto

STRESS (ROBERTA DE CARLI)

Aggiustamento corporeo Aggiustamento emozionale

LE PAROLE PER DIRLO Sviluppare competenze nel gestire le situazioni relazionali critiche

Comunicazione è una delle principali criticità

Valutazione dei partecipanti sull’utilità

professionale e individuale delle

metodiche proposte nel laboratorio

SILVIO BETTINELLI Tutto il personale

Corso 4 incontri

di 4 ore 4000Euro

COMUNICAZIONE E

PROBLEM SOLVING

STRATEGICO

Favorire la conoscenza e l’utilizzo delle tecniche di problem solving strategico finalizzate al miglioramento personale

Necessità di sviluppare competenze comunicative e nel raggiungere obiettivi personali e professionali.

Valutazione dei partecipanti sull’utilità

professionale e individuale delle

metodiche proposte nel laboratorio

BARBARA

ZANIBONI Tutto il personale

Corso 3 incontri

(12 ore) 1500 Euro

STILI DI VITA SANI

ATTRAVERSO UNA

CUCINA CONSAPEVOLE

Acquisire consapevolezza degli effetti di quello che mangiamo sul nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni imparare ad utilizzare cereali, legumi verdure per costituire menù sani ed equilibrati.

Rientra nel progetto (progetti WHP) aziendale rivolto a pazienti ed operatori con l’obiettivo di promuovere stili di vita sani con particolare attenzione alle abitudini alimentari.

Risultati attesi: aumentare le possibilità

di scelta consapevole del cibo, per

rinforzare la salute

LUCIA PILONI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE 15 OPERATORI

Gruppo di

miglioramento

4 incontri

0

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OBIETTIVO 4 – CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA PREVEN ZIONE DELLA CORRUZIONE: GLI OBIETTIVI Far conoscere a tutto il personale principi, valori e comportamenti eticamente e giuridicamente adeguati indicati nella Legge n.190/2012 in materia di prevenzione e repressione della corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione; Fare una formazione specifica per il Responsabile Prevenzione corruzione, i componenti degli organismi di controllo, i dirigenti e i funzionari che operano nei settori più esposti al rischio di corruzione addetti alle aree a rischio

LE PROPOSTE FORMATIVE

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

ETICA E SALUTE

Riflessione e sguardo etico sulla organizzazione sanitaria, sulle pratiche e i comportamenti

Connettere contenuti normativi richiamati dalla normativa sulla prevenzione della corruzione ad una riflessione più ampia su etica e valori del lavoro in sanità

1000

IL DECRETO ANTICORRUZIONE

far conoscere i contenuti della Legge n.190/2012 , temi dell’etica e della legalità, codici di comportamento e codice disciplinare

Necessità di far conoscere principi contenuti della Legge n.190/2012

Numero di personale raggiunto attraverso le iniziative informative e formative / totale del personale in azienda

ANNA MANAI Tutto il personale FAD blended --- (acquisto 2014)

APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA NEI CONTESTI SPECIFICI

Competenze tecniche per applicare la legge 190/2012 in alcuni settori specifici

Necessità di dare attuazione alla Legge 190/2012

Direttori UO Direttori e operatori aree a rischio

Corsi esterni

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OBIETTIVO 5 – CONOSCENZE E COMPETENZE SULLA SICURE ZZA, PREVENZIONE E PROTEZIONE (DLvo 81/08 ):

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

FORMAZIONE DEI DIRIGENTI E PREPOSTI SULLA SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

La formazione dei Dirigenti e dei Preposti, il ruolo previsto dal Decreto Legislativo 81/08 e Accordo Stato Regioni

Formazione obbligatoria prevista da DL.vo n.81/08 e Accordo Stato Regioni

Risultati Attesi: Conoscenza del ruolo di Dirigente e Preposto ai sensi del DL 81/08 e Accordo Stato Regioni previsto Indicatori di Risultato: test di valutazione finale

CECCHINELLI ITALO MARIA

INFERMIERE: 10MEDICO : 15

Formazione a distanza (Blended)

0

L'AGGIORNAMENTO ANNUALE OBBLIGATORIO DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA -RLS

Formazione obbligatoria dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - RLS

Formazione obbligatoria prevista ai sensi del DL.vo 81/08

Risultati Attesi: Formazione obbligatoria del RLS Indicatori di Risultato: attestato di partecipazione di tutti partecipanti previsti.

CECCHINELLI ITALO MARIA

ASS SANIT: 1INFERMIERE: 1TEC.LABORAT: 1TEC. RADIOL: 1

Corso 500

CORSO PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI ED EMERGENZA

Fornire una formazione adeguata a norma di legge agli operatori addetti alla attività di prevenzione incendi ed Emergenze Aziendali.

Obbligo di aggiornamento periodico degli addetti della prevenzione incendi ed emergenza previsti in Azienda e necessità di dotazione di attestato rilasciato dai VVF,ai sensi dell’art.37 c 9 del Dlvo 81/08

Risultati Attesi: Fornire una formazione adeguata a norma di legge agli operatori addetti alla attività di Prevenzione incendi ed Emergenze Aziendali. Indicatori di Risultato: Attestato di idoneità rilasciato dai VVF,ai sensi dell’art.37 c 9 del Dlvo 81/08 = 90% dei partecipanti

CECCHINELLI ITALO MARIA

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 20

Corso 4610

FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI A RISCHIO INCENDIO IN SALA OPERATORIA

Far acquisire formazione specifica agli operatori di sala operatoria in merito al rischio incendi e alle misure di prevenzione e protezione.

Formazione prevista a seguito della valutazione dei rischi e come richiesto dalla raccomandazione della DG Sanità Regione Lombardia del marzo 2013.

Risultati Attesi: Conoscenza ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione del rischio incendi in sala operatoria Indicatori di Risultato: Test di valutazione finale

CECCHINELLI ITALO MARIA

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 100

Corso 309,84

FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO BIOLOGICO

far acquisire formazione specifica dei lavoratori in merito al rischio biologico e in materia di prevenzione delle ferite da taglio e da punta nel settore Ospedaliero e Sanitario

Formazione prevista dall'Accordo Stato regioni del 21_12_2011 e dal Dl.vo n.19 del 19/2/2014

Risultati Attesi: conoscenza ed applicazione delle misure di prevenzione e protezione del rischio. Indicatori di Risultato: test di valutazione finale

CECCHINELLI ITALO MARIA

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 200

Corso 0

FORMAZIONE PER I LAVORATORI NEO

Assicurare un’adeguata formazione a tutti i neo

Formazione prevista dall'Accordo Stato_Regione

Risultati Attesi: Assicurare un’adeguata formazione a tutti i

CECCHINELLI ITALO MARIA

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 50

Corso 1000

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

ASSUNTI ( RISCHI SPECIFICI)

assunti in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione specifici del settore.

del 21_12_2011 in applicazione del DLG n.81/08

neo assunti in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o Unità operativa di appartenenza, secondo i contenuti previsti dall’Accordo Stato-Regioni. Indicatori di Risultato: Partecipazione alle 12 ore di formazione specifica da parte dei neo-assunti > 90%

FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI NEOASSUNTI (CORSO BASE)

Far acquisire conoscenze generali sulla sicurezza e la normativa vigente

Necessità di formazione secondo l'Accordo Stato Regione del 21/12/2011

Risultati Attesi: Formare in materia di sicurezza secondo la normativa n.81/08, tutto il personale dell’Azienda Ospedaliera di Crema Indicatori di Risultato: Partecipazione al 80% dei lavoratori neo assunti

CECCHINELLI ITALO MARIA

TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: 50

Formazione a distanza (Blended)

0

FORMAZIONE ADDESTRAMENTO PROVA DELLE PROCEDURE DI EMERGENZA / EVACUAZIONE

Prevenzione e sicurezza nel luogo di lavoro

Necessità di formare ed aggiornare il personale dell’Azienda Ospedaliera di Crema, sulla teoria e sull’applicazione delle procedure di emergenza ed evacuazione.

Risultati Attesi: Conoscenza e corretta applicazione delle procedure di emergenza Indicatori di Risultato: Applicazione corretta del piano di emergenza attraverso la simulazione da parte di tutte le figure addestrate

CECCHINELLI ITALO MARIA

Corso 0

APPLICAZIONE PROCEDURA DI EMERGENZA-EVACUAZIONE

tutto il personale deve partecipare alla prova di evacuazione e deve conoscere la procedura.

necessità di consolidare annualmente la conoscenza della corretta procedura

Risultati Attesi: partecipazione di tutto il personale del monoblocco alla prova di evacuazione Indicatori di Risultato: presenza del 90%

CECCHINELLI ITALO MARIA

ASSIST SANITARIO: 2DIETISTA: 3INFERMIERE: 17INFERM PED: 1LOGOPEDISTA: 1OTA/OSS: 2

Corso 20

RE-TRAINING MOVIMENTAZIONE PAZIENTI ANNO 2015

Rivedere le istruzioni, relative alle corrette manovre di movimentazione dei pazienti.

Necessità, da parte degli operatori sanitari, di rivedere le istruzioni relative alle corrette manovre di movimentazione dei pazienti.

Risultati Attesi: Aumento dell’utilizzo delle manovre corrette e degli ausili disponibili nei reparti Indicatori di Risultato: Confronto tra i dati emersi dalla chek list di indagine utilizzata nel 1° incontro tra capo sala e terapisti e i dati che emergeranno dopo 6 mesi nello stesso reparto con utilizzo della stessa chek list.

CECCHINELLI ITALO MARIA

INFERMIERE: 20OTA/OSS: 10

Corso 2116

LA MOVIMENTAZIONE tecniche corrette di Formazione prevista CECCHINELLI TUTTE LE PROFESSIONI Corso 1032,8

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

MANUALE DEI CARICHI IN AMBIENTE OSPEDALIERO.

movimentazione dei pazienti per la prevenzione del rischio dorso lombare.. .

dall'Accordo Stato Regione del 21_12_2011

Risultati Attesi: Diminuzione delle rachialgie negli operatori sanitari che movimentano pz. Indicatori di Risultato: Partecipazione all'100% dei lavoratori neo assunti

ITALO MARIA SANITARIE: 60

CONVEGNI INTERNI - ( senza riconoscimento orario)

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti Tipologia Costo previsto

HHT: XV RIUNIONE NAZIONALE DEI PAZIENTI- 2015

Informazione ad operatori e pazienti sulle problematiche e le innovazioni

Malattia rara ancora inadeguatamente affrontata

Coinvolgimento di medici di base e operatori dei reparti

ELISABETTA BUSCARINI

100 partecipanti – tutte le professioni

Convegno Ottobre 2015

0

Corso nazionale sull'UTILIZZO DEI FARMACI BIOLOGICI NELLE IBD

ELISABETTA BUSCARINI

Corso nazionale 18 aprile

CONVEGNO CUG Tema da definire FARIDA MECHAWAR

Tutto il personale Convegno

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ATTIVITA' FORMATIVA 2015 PROGETTI DIPARTIMENTAL I

Dipartimento: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO Obiettivi: - Consolidare l’utilizzo dello strumento”Riesame di Direzione” - Migliorare capacità relazionali nei rapporti con l’utenza - Supportare con adeguati momenti formativi l’introduzione di nuovi applicativi gestionali - Garantire l’aggiornamento normativo

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

SUPPORTO FORMATIVO ALLA INTRODUZIONE DEL NUOVO APPLICATIVO /WORK-FLOW PROVVEDIMENTI (SE CONFERMATO L’INVESTIMENTO)

Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo

Necessità di supporto formativo alla introduzione del nuovo applicativo /work-flow provvedimenti (se confermato l’investimento)

Risultati Attesi: smaterializzazione del processo Indicatori di Risultato: Saper utilizzare l'applicativo

AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 10

Corso 300

SUPPORTO FORMATIVO ALLA INTRODUZIONE DEL NUOVO APPLICATIVO GESTIONE CONCORSI

Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo

Necessità di supporto formativo alla introduzione del nuovo applicativo gestione concorsi

Risultati Attesi: riduzioni tempi nelle fasi di gestione procedure assunzione Indicatori di Risultato: Saper utilizzare il nuovo strumento

AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 10

Corso 0

SUPPORTO FORMATIVO ALLA SOSTITUZIONE DEL GESTIONALE AMMINISTRATIVO-CONTABILE

Acquisizione know-how per pieno utilizzo dell’applicativo

Necessità di supporto formativo alla sostituzione del gestionale amministrativo-contabile

Risultati Attesi: pieno rispetto tempi /adempimenti richiesti da normativa e enti esterni Indicatori di Risultato: Saper utilizzare il nuovo strumento

COMINELLI ALESSANDRO

AMMINISTRATIVI: 10

Addestramento su nuove apparecchiature elettrom.

0

CONSOLIDAMENTO NELL’UTILIZZO DELLO STRUMENTO “RIESAME DI DIREZIONE”

Migliorare la capacità della singola U.O. -di pianificazione- programmazione -di valutazione delle proprie attività -di individuazione degli “errori “ in ottica di miglioramento

Necessità di consolidare l'utilizzo della buona pratica del "Riesame di Direzione"

Risultati Attesi: Migliorare % raggiungimento obiettivi assegnati a singole UU.O. e DIP; Riduzione contenziosi – risarcimenti -reclami Indicatori di Risultato: Tutte le Unità Operative del Dipartimento Amministrativo partecipano all'attività

AVALDI GUIDO AMMINISTRATIVI: 20

Corso 0

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AGGIORNAMENTO NORMATIVO (per le diverse aree)

Mantenere un livello adeguato ed appropriato di conoscenza normativa

Evitare ritardi, ricorsi, sanzioni per inosservanza di disposizioni normative

Direttori UUOO interessate

Da definire Corsi esterni

CUP - GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e stratagemmi di relazione

Partecipazione al progetto aziendale

PROGETTO QUESTIONARIO CUSTOMER PER CUP ( PROSECUZIONE)

Migliorare capacità relazionali nei rapporti con l’utenza

Completamento progetto iniziato nell'anno 2014

Risultati Attesi: Riduzione dei reclami Indicatori di Risultato: Riduzione dei reclami

CANTONI RITA AMMINISTRATIVI: 30

Formazione a distanza (Blended)

0

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Dipartimento: DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Obiettivi: - Aggiornamento di protocolli clinico/assistenziali secondo evidenze scientifiche - Anestesia pediatrica - Comunicazione e relazione

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

UO PRONTO SOCCORSO

AGGIORNAMENTO DEI PROTOCOLLI DI TRIAGE

Aggiornamento dei protocolli di triage

Esigenza di aggiornare i protocolli di Triage

Risultati Attesi: Aggiornamento dei principali protocolli in uso nel Pronto Soccorso di Crema Indicatori di Risultato: N° protocolli revisionati sul totale dei protocolli in uso

MANTOAN CLAUDIA INFERMIERE: 8MEDICO : 2

Gruppo di miglioramento

200

AGGIORNAMENTO SUL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO IN PRONTO SOCCORSO

Diffusione del protocollo revisionato alla luce delle nuove evidenze scientifiche

Necessità di revisionare il protocollo sulla gestione del paziente affetto da trauma cranico

Risultati Attesi: Revisionare il protocollo sulla gestione del paziente affetto da trauma cranico Indicatori di Risultato: I pazienti con trauma cranico riceveranno il trattamento appropriato come da linee guida aggiornate

VIGANO' GIOVANNI

INFERMIERE: 45 MEDICO : 14

Corso 300

PIANO DI EMERGENZA INTERNA PER LA GESTIONE DI UN MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI

Completare il PEIMAF includendo anche un piano organizzativo interno per la gestione dell'overcrowding

Completamento della revisione del PEIMAF con attenzione anche alle esigenze interne ( overcrowding )

Risultati Attesi: Redazione del documento Indicatori di Risultato: Validazione del piano da parte della direziione aziendale

VIGANO' GIOVANNI INFERMIERE: 5MEDICO : 20

Gruppo di miglioramento

200

UO ANESTESIA E RIANIMAZIONE

ANIMARE LA tenere monitorate le aree critiche Dal 2013 la Rianimazione LUPI GIUSEPPE INFERM: Gruppo di 200

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COMUNICAZIONE NELLA RIANIMAZIONE APERTA ANNO 2015

o comunque significative evidenziate dal gruppo curare che vengano messe in pratica le azioni di miglioramento e che venga sempre più percepita la fase di cambiamento in atto come un'opportunità per migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’assistenza nella Rianimazione Continuare e sviluppare i progetti messi in campo gruppo l'anno precedente

dell’Ospedale di Crema ha ampliato i suoi orari di accesso dei familiari da 2 a 12 ore. Il processo di cambiamento è stato accompagnato da un progetto formativo per arrivare a condividere all’interno dell’équipe le modalità per gestire questo passaggio e rispondere a obiezioni, preoccupazioni e resistenze nel gruppo di lavoro. Oggi appaiono sicuramente diminuite le resistenze e abbassate le preoccupazioni. Nel 2014 un gruppo di miglioramento ha lavorato e si è impegnato per migliorare alcuni aspetti (l'accoglienza del parente,gestione degli allarmi...) e continuerà anche nel 2015

Risultati Attesi: Messa in campo di azioni di miglioramento Indicatori di Risultato: Verifica dell'attuazione delle azioni proposte

3MEDICO : 2OTA/OSS: 1

miglioramento

GESTIONE EMERGENZE NEONATALI EDIZIONE 2015

Sviluppare competenze nella gestione dell'emergenza neonatale

Emergenza neonatale difficile da gestire. Approfondire conoscenze al fine di garantire uno standard di cura su pazienti neonatali

Risultati Attesi: Ottimizzare la gestione multidisciplinare dell'urgenza neonatale Indicatori di Risultato: Tutti devono saper gestire l'urgenza secondo il proprio ruolo

LUPI GIUSEPPE

INFERM: 10INF PED: 5MEDICO : 10OSTETR: 5

Corso 100

REVISIONE CARRELLI PER L'EMERGENZA

Allestire il nuovo carrello per l'emergenza e la relativa check list per i controlli mensili

Il carrello per l'emergenza è un mezzo che permette agli operatori sanitari di disporre di tutti gli strumenti idonei per fronteggiare una situazione di emergenza. Attualmente quello in uso appare ridondante di presidi e di farmaci che non vengono mai utilizzati. Necessità quindi di rivedere quali presidi e farmaci sono veramente necessari e utili in un carrello deputato all'emergenza.

Risultati Attesi: Allestimento e messa in uso del nuovo carrello dell'emergenza Indicatori di Risultato: Tutto il personale medico e infermieristico deve conoscere il contenuto del carrello e saperlo utilizzare tutte le volte che si rende necessario

GIROLETTI ALFREDO INFERM: 3MEDICO : 1

Gruppo di miglioramento

200

PROCEDURA DI EVACUAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA

Applicare correttamente il piano di evacuazione in caso di incendio in Terapia Intensiva

Necessità di retraining annuale Risultati Attesi: Tutti i partecipanti devono saper applicare correttamente il piano di

BORROMEO RAFFAELLA

INFERM: 20MEDICO : 10OTA/OSS: 12

Corso 50

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evacuazione Indicatori di Risultato: Partecipazione del 95% alla prova di evacuazione

APPROFONDIMENTI SUL TEMA ANESTESIA PEDIATRICA .

Rafforzare le competenze professionali, organizzative e relazionali dell'equipe nella gestione del paziente pediatrico

Esigenza dei professionisti Medici ed Infermieri di aggiornare le proprie competenze nell'approccio al paziente pediatrico da sottoporre ad anestesia

Risultati Attesi: acquisizione degli aggiornamenti in tema di anestesia pediatrica Indicatori di Risultato: 100% di partecipazione al corso del personale Medico ed Infermieristico di anestesia

BIAZZI ANTONELLA INFERM: 30MEDICO : 20

Corso 200

GESTIONE EMERGENZE PEDIATRICHE EDIZIONE 2015

2.3 Aggiornare ed accrescere le competenze dei professionisti nella gestione dell'urgenza/emergenza pediatrica 2.4

2.1 l paziente pediatrico ha una sua peculiarità e le urgenze risultano sempre difficili da gestire, anche per la relativa scarsità di casi clinici. Si rende pertanto necessario approfondire conoscenze del personale al fine di garantire uno standard di cure su pazienti speciali come i bambini durante l'urgenza. 2.2

Risultati Attesi: Ottimizzazione della gestione multidisciplinare dell'urgenza pediatrica Indicatori di Risultato: Tutti gli operatori devono saper gestire correttamente secondo il proprio ruolo un urgenza pediatrica

CERISARA MARCO

INFERM: 10INFER PED: 5MEDICO : 10OSTET/O: 5

Corso 100

REVISIONE PROTOCOLLO IPOTERMIA

Saper applicare correttamente il protocollo ipotermia utilizzando la nuova apparecchiatura

In Terapia Intensiva viene applicato il protocollo dell'ipotermia. Necessità di revisionare il protocollo in uso secondo le linee guida più aggiornate . Conoscere la nuova apparecchiatura in dotazione per l'ipotermia

Risultati Attesi: Redazione e stesura del protocollo per il trattamento dell'ipotermia Indicatori di Risultato: I pazienti rianimati riceveranno il trattamento ipotermia come da protocollo revisionato secondo le linee guida più aggiornate

LUPI GIUSEPPE Gruppo di miglioramento

200

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – Me dici - UO ANESTESIA E RIANIMAZIONE

- Dott. Mariconti: Master di II livello in Anestesia e terapia intensiva pediatrica e neonatale - Dott. Cerisara: Master di II livello in Anestesia e terapia intensiva pediatrica e neonatale

UO SALE OPERATORIE

IL PAZIENTE IN SALA RISVEGLIO: REVISIONE E RIORGANIZZAZIONE DELLA SALA RISVEGLIO

Conoscere ed applicare le procedure revisionate ( Accettazione del paziente ; degenza in Sala Risveglio; Dimissione dalla Sala Risveglio ) , conoscere le apparecchiature

Necessità di revisionare l'allestimento della sala risveglio, conoscere nuove tecnologie e diffusione di procedure clinico assistenziali revisionate

Risultati Attesi: Applicazione delle procedure revisionate. Migliorare la qualità dell'assistenza al paziente in Sala risveglio Indicatori di Risultato:

INFERM: 4MEDICO : 1OTA/OSS: 1

Gruppo di miglioramento

100

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elettromedicali in Sala Risveglio e il loro funzionamento

Applicazione delle procedure revisionate. Revisione di 3 procedure assist/organizzative

UO CURE PALLIATIVE

INTEGRAZIONE DEI RUOLI NELL' EQUIPE CURE PALLIATIVE

1- Confronto all'interno del gruppo di lavoro per costruire una cultura condivisa. 2- Valorizzare le competenze specifiche dei singoli operatori 3- Promuovere un processo di integrazione dei ruoli attraverso una conoscenza effettiva di quanto ciascun operatore può portare come contributo sia sul piano professionale che sul piano umano.

Bisogno di migliorare le conoscenze e abilità tecniche specifiche delle diverse professioni e discipline di appartenenza in modo da integrare i ruoli ed erogare un'assistenza migliore ,pronta ed efficace che non sia operatore dipendente.( Dove possibile )

Risultati Attesi: Migliorare le conoscenze e abilità tecniche specifiche delle diverse professioni e discipline di appartenenza aumentandone l'integrazione. Indicatori di Risultato: Partecipazione attiva agli incontri,analisi dei casi critici, scambio di esperienze ed abilità in Equipe.

DEFENDI SERGIO

INFERM: 6 MEDICO : 4PSICOL: 2

Gruppo di miglioramento

0

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Dipartimento: DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE Obiettivi: - Migliorare la gestione dei pazienti complessi attraverso una maggiore integrazione tral le U.O. interne al Dipartimento e con i servizi esterni, ponendo particolare attenzione alla fascia adolescenziale. - Approfondire tematiche specifiche per il personale del DSM per migliorare le competenze. - Continuità con i percorsi formativi dell’anno 2014.

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

UO NPI - NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE: LA RELAZIONE TRA SERVIZI (UONPIA, SS, AUTORITA' GIUDIZIARIA MINORILE)

Migliorare la collaborazione tra servizi del territorio in particolare laddove si tratti di situazioni complesse e multiproblematiche.

Difficoltà nella collaborazione con la tutela minori e i servizi sociali nei casi di famiglie multiproblematiche e\o sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile

Risultati Attesi: Maggiore collaborazione e sinergia con i servizi del territorio Indicatori di Risultato: implementazione della conoscenza tra servizi in termini organizzativi e di buone pratiche rispetto alle prese in carico delle famiglie multiproblematiche

FACCHI GIUSEPPINA

ASSIST. SOC: 2 EDUCAT PROF: 2 INFERMIERE: 1 MEDICO : 4 PSICOLOGO: 10 TER. PSICOM: 4

Convegno 500

LA PRESA IN CARICO DELLE PATOLOGIE PRECOCI DELLO SVILUPPO 0-5 ANNI

Migliorare la presa in carico dei pazienti nella fascia 0-5 anni con psicopatologie; allineare l'approccio d'intervento tra le UONPIA e NPI accreditate del territorio

Necessità di riqualificare i percorsi di presa in carico delle patologie precoci dello sviluppo nella prima infanzia

Risultati Attesi: Sviluppare competenze nella presa in carico dei disturbi di sviluppo della prima infanzia Indicatori di Risultato:

CERIOLI VERA ELISA

ASS SOCIALE: 1 EDUCPROFESS: 2 FISIOTERAP: 4 INFERMIERE: 1 LOGOPEDISTA: 2 MEDICO : 8 PSICOLOGO: 8 TER PSICOM : 4

Corso 0

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE (Dossie r Formativo) – Medici - UO NEUROPSICHIATRIA INFANTILE dr.ssa Alessandra Foppa Pedretti: competenze tecnico-specialistiche : BLSD - ritardo mentale -Disturbi dello spettro autistico–psicofarmacologia adolescenti Competenze organizzativo-gestionali: informatiche Competenze comunicativo-relazionali :gestione di gruppi dr. Luis Miguel Fontanillas: competenze tecnico-specialistiche: patologie neurologiche ( in particolare la genetica delle patologie neurologiche) , psicofarmacologia degli adolescenti; competenze organizzativo-gestionali: informatiche dr.ssa Vera Cerioli: competenze tecnico-specialistiche : psicopatologia pazienti 0-6 anni e patologie neurologiche in età evolutiva ; competenze organizzativo-gestionali: accesso ed utilizzo della letteratura scientifica

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UO PSICHIATRIA

I DISTURBI EMOTIVI COMUNI: UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA GESTIONE DEI CASI CLINICI

Fornire strumenti di valutazione clinica ai MMG

PROSEGUIRE L'INTEGRAZIONE OSPEDALE/TERRITORIO, ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE CON I MMG PER QUANTIO RIGURADA I DEC (DISTURBI EMOTIVI COMUNI)

Risultati Attesi: Riduzione del numero di invii per assunzione in cura, dei pazienti con diagnosi DEC Indicatori di Risultato:

MAFFINI CLAUDIO MARIA

INFERMIERE: 2MEDICO : 4PSICOLOGO: 4

Corso 0

SUPERVISIONE CLINICA ALL'EQUIPE

Migliorare la capacità di gestione delle emozioni nella relazione terapeutica

necessità di supervisone all'equipe: burn out, aspetti emotivi nella relazione terapeutica con il paziente psichiatrico

Risultati Attesi: Migliorare il rapporto terapeutico con il paziente psichiatrico Indicatori di Risultato:

DONARINI NORI

EDUCATORE PROFESSIONALE: 3INFERMIERE: 7MEDICO : 2OTA/OSS: 5TEC RIAB PSIC: 2

Gruppo di miglioramento

0

RIFORMULARE UN PENSIERO CLINICO INTEGRATO - PARTE 2^

Migliorare l'integrazione tra le figure professionali in SPDC, tra i servizi interni alla UOP nella presa in carico dei casi complessi

necessità di proseguire nell'analisi (quantitativa e qualitativa) dei pazienti ricoverati in spdc negli ultimi anni, cercando di approfondire le criticita' emerse nella gestione di casi clinici complessi

Risultati Attesi: Pianificazione di riunioni d'equipe per i casi complessi . Indicatori di Risultato:

MAFFINI CLAUDIO MARIA

ASSISTENTE SOCIALE: 1 EDUCATORE PROFESSIONALE: 1INFERMIERE: 16MEDICO : 4

Gruppo di miglioramento

0

LA GESTIONE DIPARTIMENTALE DEI DISTURBI PSICHICI IN ETÀ ADOLESCENZIALE

Migliorare l'integrazione tra i servizi intra ed interdipartimentali, nella presa in carico degli adolescenti con patologie psichiatriche

DIFFICOLTÀ DI UNA PRESA IN CARICO INTEGRATA INTRA ED INTERDIPARTIMENTALE PER L'ETA' DELL'ADOLESCENZA

Risultati Attesi: Migliorare la gestione integrata degli adolescenti che presentano situazioni ad alta complessità, assicurando continuità terapeutica nel passaggio tra le strutture del DSM

MAFFINI CLAUDIO MARIA

ASSISTENTE SOCIALE: 1 EDUCATORE PROFESSIONALE: 3INFERMIERE: 4MEDICO : 6PSICOLOGO: 1TEC RIAB PSIC:: 1

Gruppo di miglioramento

0

IL SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA NELL'UOP: ANALISI E RICERCA CLINICA

Analizzare i dati finora raccolti e effettuare uno studio integrato con l'U.O. di farmacia

Necessità di proseguire nel monitoraggio già in corso dallo scorso anno

Risultati Attesi: Utilizzare l'esito della ricerca per scopi preventivi sulla salute dei pazienti psichiatrici Indicatori di Risultato:

COGROSSI SECONDO

AMMINISTRATIVI: 1INFERMIERE: 13MEDICO : 4

Gruppo di miglioramento

0

IL CASE MANAGEMENT: DISCUSSIONE DI NUOVI CASI CLINICI

Condivisione del modello d'intervento, nel gruppo dei case manager nelle nuove “prese in carico”

Necessità di proseguire la discussione integrata tra i professionisti della UOP per la gestione dei casi clinici complessi

Risultati Attesi: DEFINIZIONE DI NUOVE MICRO-EQUIPE Indicatori di Risultato:

MAFFINI CLAUDIO MARIA

ASS SOCIA: 1EDUC PROFESS: 5INFERMIERE: 10MEDICO : 12PSIC: 1TEC RIAB PSIC: 2

Gruppo di miglioramento

0

LA RELAZIONE TERAPEUTICA IN PSICHIATRIA

Migliorare la conoscenza clinica del paziente psichiatrico

NECESSITA' DI FORMAZIONE SPECIFICA

Risultati Attesi: Riduzione delle criticità nella

DONARINI NORI

OTA/OSS: 10

Corso 0

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relazione con il paziente psichiatrico

L'APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO SOTTO IL PROFILO ASSISTENZIALE E CLINICO

Migliorare la conoscenza assistenziale e la clinica psichiatrica per i nuovi professionisti dell'UOP e della UONPIA

L'inserimento di nuovo personale (infermieri, tecnici della riabilitazione, educatori) evidenzia carenze nella formazione clinica psichiatrica.

Indicatori di Risultato: Autovalutazione sul raggiungimento di un ampliamento delle conoscenze cliniche riguardanti le patologie psichiatriche

GALATI SALVATORE ROSARIO

EDUC PROFESS: 3INFERMIERE: 4TEC RIAB PSIC: 2

Formazione a distanza (Blended)

200

U.O. PSICOLOGIA CLINICA

INTRAVISIONE CASI CLINICI IN PSICOTERAPIA

supervisione dei casi critici e complessi con personale interno con competenza e formazione specifica

necessità di supervisione e confronto di casi complessi in psicoterapia

Risultati Attesi: gestione delle difficoltà e delle criticità sia di contenuto che di processo che si incontrano nei percorsi di psicoterapia con pazienti in situazioni complesse ( diagnosi e aspetti di funzionamento) Indicatori di Risultato: Implementazione di tecniche e di modelli teorici nella gestione integrata del paziente da parte di ciascun partecipante Riduzione dei drop out. Riduzione degli accessi in urgenza.

FACCHI GIUSEPPINA MEDICO : 2 PSICOLOGO: 5

Gruppo di miglioramento

0

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Dipartimento: DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE Obiettivi:

1. Implementazione la collaborazione a livello aziendale 2. Aumentare le competenze ( comunicative, relazionali, organizzative, collaborative e professionali) 3. Aumentare le competenze e le conoscenze relative al risk management( comprendere tutte le aree in cui l’errore si può manifestare nell’interesse del processo clinico

assistenziale del paziente). 4. Uniformare la compilazione della documentazione clinico assistenziale con particolare attenzione agli indicatori qualitativi assistenziali ( FUT, VAS, atc..) 5. Definire ed oggettivare i bisogni formativi individuali (Dossier Formativo)

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

PROGETTI DI DIPARTIMENTO

MIGLIORARE E IMPLEMENTARE I PROCESSI QUALITATIVI E DI SICUREZZA

Identificare ed elaborare strumenti organizzativo-gestionali. -Individuare le problematiche organizzative e pianificare le azioni correttive. -elaborare proposte per il miglioramento dei processi qualitativi e relativa formalizzazione. -Programmare ed effettuare verifiche ispettive interne

-Elaborazione di strumenti organizzativo-gestionali - Verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento. - effettuazione delle verifiche ispettive interne con verbalizzazione delle rilevazioni

PRELLE ALESSANDRO Infermieri: 30 CORSO 600

ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI / MEDICI NEL DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLAREI nel 2015

-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O./ servizio -Conoscere, applicare, con precisione protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’adeguata e appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi,ETC.. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare

-Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale - Indicatori di risultato identificati: - Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 100% - Autonomia nella gestione della parte burocratica, amministrativa ed assistenziale a fine inserimento pari al 100%

PRELLE ALESSANDRO SANGIOVANNI GIOVANNI

Infermieri :15 TSRM:5 Medici: 10

ADDESTRAMENTO

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EMBOLIZZAZIONE – SVILUPPO DELLE TECNICHE PROCEDURALI E ATTIVITA’ ASSISTENZIALI PERIOPERATORIE

Per il personale infermieristico di U.O.:

Approfondire le conoscenze teoriche e migliorare l’assistenza erogata al paziente nel periodo pre e post procedura di embolizzazione, erogare con competenza, attività assistenziale uniformando il comportamento dell’equipe durante il periodo di ricovero(fase pre/post procedura)del paziente sottoposto a embolizzazione. Per il personale di sala angiografica:Approfondire le conoscenze teoriche e migliorare l’assistenza erogata al paziente nel periodo pre-intra-post procedura. Erogare, con competenza, l’attività assistenziale uniformando il comportamento dell’equipe sia durante la procedura che nel periodo di ricovero( fase pre-operatoria) del paziente sottoposto a embolizzazione. Per i medici

chirurghi,anestesisti ed internisti: sviluppare ed approfondire nuove tematiche inerenti la procedura di embolizzazione (indicazioni e controindicazioni, rischi correlati etc..)

Compilazione corretta del test a scelta multipla = 90%

SPINAZZOLA ANGELO

Infermieri 15 Medici 10 TSRM 5

CORSO (2 gg)

100 euro

NECESSITA’ DI CONDIVIDERE PERCORSI E PROCESSI ASSISTENZIALI PER FAVORIRE LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA

(Neurologia;Cardiologia, Dialisi)

-Conoscere e applicare con precisione protocolli assistenziali e piani di lavoro -Favorire la comunicazione -Ragionare in gruppo sulle problematiche organizzative ed identificare le possibili strategie di miglioramento -Analizzare gli incident reporting, i dati della customer, i report degli encomi e reclami e conseguentemente pianificare ed attuare azioni correttive di miglioramento -Analizzare e monitorare i dati relativi agli indicatori di qualità assistenziale -Aumentare i livelli di sicurezza e qualità assistenziale

-Presenza ed applicazione dei piani di lavoro e di protocolli assistenziali aggiornati secondo E.B.N. per le patologie più frequenti nell’ U.O.

-Elaborazione di strumenti organizzativo-gestionali -verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento

RAD Sangiovanni

Giovanni E RAD Bombelli Donata

Tutto il

personale del comparto delle

U.U.O.O. di Neurologia, Cardiologia,

Dialisi.

Gruppi di miglioramento

5 settimane 5 giorni 10 ore

0

L’INTEGRAZIONE DI INFERMIERI E TECNICI DI RADIOLOGIA IN SALA ANGIOGRAFICA

-Stesura di un piano di lavoro condiviso (infermieri e tecnici), con matrice attività/responsabilità, per la sala angiografica

-Stesura del piano di lavoro per la sala angiografica validato dal SITRA

RAD Sangiovanni Giovanni

E RAD Bombelli Donata

Infermieri:10

TSRM:5

Formazione sul

campo-

0

ESSERE DIPARTIMENTO CARDIOCEREBROVASCOLARE PER NEO ASSUNTI – anno 2015

-Informare e formare gli infermieri neo assunti sugli aspetti organizzativi, normativi e regolamentari del dipartimento di Scienze Cardiocerebrovascolari -far conoscere al neo assunto l’organizzazione dipartimentale

Mobilità’, di almeno 3 giorni, di tutti i partecipanti neo assunti, in tutte le U.U.O.O.del dipartimento.

RAD Bombelli

Donata

Infermieri: 20 OTA/OSS: 3

Formazione sul

campo

1 giornata

200 euro

ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI / MEDICI NEOINSERITI

-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O./ servizio -Conoscere, applicare, con precisione protocolli, procedure e

Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo

-Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale - Indicatori di risultato identificati:

PRELLE ALESSANDRO SANGIOVANNI GIOVANNI

Infermieri :15 TSRM:5 Medici: 10

ADDESTRAMENTO

0

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piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’adeguata e appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi,ETC.. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare

- Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 100% - Autonomia nella gestione della parte burocratica, amministrativa ed assistenziale a fine inserimento pari al 100%

CONOSCERE LE ESIGENZE DEL PAZIENTE CON I.R.C. RICOVERATO , ORGANIZZARE E CONDIVIDERNE LA GESTIONE tra nefrologia -cardiologia - ch vascolare e dialisi

-Sviluppare competenze tecnico – professionali -Migliorare le capacità collaborative e comunicative tra infermieri delle varie U.O. del dipartimento sulla coogestione del paziente in dialisi sviluppando nuove e più precise strategie di miglioramento

Incomprensioni, tra personale infermieristico, derivanti dalla non conoscenza delle reciproche organizzazioni e priorità lavorative riguardanti il paziente con I.R.C. ricoverato

Risultati Attesi: -Stesura di istruzioni operative condivise e protocolli assistenziali , per favorire il miglioramento della qualità assistenziale , tenendo in considerazione gli aspetti organizzativi – gestionali delle varie UUOO / servizi Indicatori di Risultato: protocolli previsti = 3 standard di risultato = 100%

BOMBELLI MARIA DONATA

INFERMIERE: 12

Gruppo di miglioramento 5 settimane 5 giorni 10 ore

0

U.O. CARDIOLOGIA ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO NELLA NUOVA SALA DI ELETTROFISIOLOGIA

-Sviluppare competenze tecnico professionali -Addestrare il personale infermieristico all'utilizzo della nuova apparecchiatura -autonomia nell'utilizzo della nuova apparecchiatura

Necessità di addestrare il personale infermieristico all'utilizzo della nuova apparecchiatura

-Saper usare la nuova apparecchiatura con competenza Indicatore: -Autonomia nella gestione dell'apparecchiatura al 100% degli operatori addestrati

Dr Landolina Maurizio Eugenio

Infermieri: 5

Addestramento su nuove

apparecchiature elettrom

6 settimane 18 giorni

42 ore

0

STESURA E REVISIONE DEI PROTOCOLLI IN SALA DI EMODINAMICA E DI ELETTROFISIOLOGIA

-Sviluppare competenze tecnico professionali -Stendere, condividere ed applicare protocolli operativi per le procedure in sala di emodinamica e elettrofisiologia

mancanza o presenza di protocolli datati di procedure in sala di emodinamica e elettrofisiologia

-Sviluppo e aggiornamento di competenze riguardanti le procedure di sala emodinamica e di elettrofisiologia Indicatore: -Redazione dei protocolli al 100%

Coord. Vailati Lorenza

Infermieri: 5 OTA/OSS: 1

Gruppo di

miglioramento 1 edizione 5 settimane

10 ore

0

CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA: ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN LABORATORIO DI EMODINAMICA (RETRAINING)

- preparazione e assistenza al paziente durante le procedure di angioplastica (complicata e non). - norme di sicurezza personale e radioprotezione - logistica dei materiali e dei farmaci per l'assistenza al paziente durante

assistenza al paziente in sala di emodinamica durante procedure in urgenza per infarto miocardico dalle ore 16.00 alle ore 8.30 dei giorni feriali e durante i giorni festivi

Risultati Attesi: coinvolgimento di tutto il personale infermieristico di reparto, aumentare la sicurezza nella gestione delle complicanze e ridurre la preoccupazione in tema di radioprotezione

VALENTINI PAOLO

INFERMIERE: 26

Corso (4 ore)

0

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complicanze Indicatori di Risultato: partecipazione del 100% degli infermieri (nelle 3 edizioni)

EDUCAZIONE SANITARIA ALLA DIMISSIONE DEL PAZIENTE

Creazione di un foglio informativo da consegnare al paziente con consigli sullo stile di vita

Molte volte i pazienti, alla dimissione, chiedono consigli riguardo lo stile di vita da mantenere a domicilio.

Risultati Attesi: elaborazione di documento Indicatori di Risultato: consegna di questo stampato all'80% dei dimessi nel quarto trimestre del 2015

AGRICOLA PIETRO MARIA GIOVANN

INFERMIERE: 10 MEDICO : 1

Gruppo di miglioramento (5 incontri)

0

U.O. RADIOLOGIA

ADDESTRAMENTO APPARECCHIATURA MOC

Utilizzo apparecchiatura Correttezza esami prodotti MALDOTTI TSRM:5 Addestramento 5 gg

0

ADDESTRAMENTO MAMMOGRAGRAFICO DIGITALE DIRETTO CON TOMOSINTESI

Utilizzo apparecchiatura Correttezza esami prodotti TSRM: 11 Addestramento 5 gg

0

STESURA E REVISIONI PROTOCOLLI TAC

Produzione di documenti Applicazioni documenti prodotti BONARDI TSRM: 4 Medico radiol.:2

Gruppo di miglioramento (6 incontri)

0

DISCUSSIONE DI CASI CLINICI IN ANGIOGRAFIA

Migliorare le competenze professionali dell’equipe approfondimento casi complessi

Condivisione procedure e protocolli SPINAZZOLA TSRM:6 Medici radiol.:2 Infermieri:3

Gruppo di miglioramento (6 incontri)

REVISIONE CRITERI DI CORRETTEZZA ESAMI RADIOLOGICI (procedure)

Rispetto criteri di applicazione indagini RX

Applicazione delle procedure PIZZAMIGLIO TSRM: 26

Gruppo di miglioramento (4 incontri)

0

CASI CLINICI- LEZIONI MONOTEMATICHE

Condivisione percorsi diagnostici Correttezza refertazione indagini radiologiche

BENELLI Medici radiol.: 11

Gruppo di miglioramento (6 incontri)

AGGIORNAMENTO ORGANIGRAMMA E STANDARD DI PRODOTTO

Aggiornare i documenti Relazione positiva nell’audit interno sulla correttezza dei documenti

MedicI rad.:1 Infermiere 1 Amm.vo:1Ref.qualità:1Ref Formaz. 1 Coord.:1

Gruppo di miglioramento (4 incontri)

0

ADDESTRAMENTO CONTINUO METODICA TC

Aggiornamento personale Migliorare le prestazioni CORTESI TSRM: 25 Addestramento (4 settimane)

0

ADDESTRAMENTO PERSONALE TSRM IN

Inserimento nuovo personale Aumentare il numero operatori per gestire al meglio la rotazione

CORTESI TSRM:3 Addestramento (3 settimane)

0

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RISONANZA MAGNETICA

U.O. NEUROLOGIA

ICTUS ISCHEMICO, PERCORSO E GESTIONE DELLA PERSONA SOTTOPOSTA A TROMBOLISI

Migliorare- competenze e conoscenze nella gestione della persona sottoposta a trattamento fibrinolitico.

Difficoltà nella gestione/trattamento della persona sottoposta a trombolisi.

Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nella gestione/trattamento della persona sottoposta a trombolisi, condivisione di percorsi strutturati. Indicatori di Risultato: Riduzione del rischio clinico, adozione di metodi e strumenti efficaci condivisi.

PRELLE ALESSANDRO

INFERMIERE: 28 MEDICO : 2

Corso (1 gg)

200

GESTIONE CVC

Acquisizione di conoscenze e competenze nella gestione dei diversi tipi di CVC: a breve, medio e lungo termine.

Difficoltà nella gestione dei diversi tipi di CVC.

Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nella gestione dei CVC. Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze correlate alla gestione dei CVC.

DEPETRI GIORGIO CARLO

INFERMIERE: 26 MEDICO : 4

Corso (2 gg)

200

IL DELIRIUM

Acquisizione di competenze e conoscenze nell'assistenza/trattamento della persona affetta da delirio.

Carenza di competenze e conoscenze nell'assistenza alla persona affetta da delirio.

Risultati Attesi: Maggiori competenze e conoscenze nel trattamento ed assistenza della persona affetta da delirio. Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze correlate all'assistenza della persona affetta da delirio.

PRELLE ALESSANDRO

INFERMIERE: 28 MEDICO : 2

Corso (1 gg)

0

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE (Dossie r Formativo) – Medici - UO NEUROLOGIA Dott. Saponara: Corso di Ultrasonologia vascolare. Diagnosi e terapia - Corso esterno Dott.ssa Ghione: Miglioramento nelle competenze relative all'esecuzione di esami di neurosonologia - Affiancamento a collega esperto / Corso esterno

U.O. NEFROLOGIA E DIALISI

PERCORSO EDUCATIVO PER IL PAZIENTE IN EMODIALISI (percorso a- percorso b- percorso c- percorso d)

Sviluppare competenze educative relazionali -Migliorare l’ ‘opuscolo’, da consegnare al paziente ampliandone i contenuti educativo- informativi relative al trattamento dialitico e stili dei vita da mantenere -Aumentare la

Informazioni frammentarie e/o incomplete ricevute dalle varie figure professionali sulle varie problematiche relative alla patologia dell'insufficienza renale cronica e terapia sostitutiva/dialisi

Risultati Attesi: Identificare le varie aree di approfondimento dell'opuscolo e renderlo fruibile al paziente . Tale opuscolo sarà consegnato in occasione di colloqui con il paziente

LUCINI PAIONI MAURIZIO

INFERMIERE: 25

Gruppo di miglioramento (10 incontri)

400

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consapevolezza del paziente relativamente alla propria patologia e al trattamento dialitico -Educare il paziente ad uno stile di vita adeguato

durante il quale lo si educa ad uno stile di vita adeguato Indicatori di Risultato: Completamento dell ‘opuscolo’

LA COMUNICAZIONE EFFICACE TRA GLI OPERATORI DELL'U.O. NEFROLOGIA/DIALISI

-Sviluppare competenze relazionali e migliorare le proprie capacità comunicative -Conoscere ed essere più consapevoli degli strumenti di base per creare collaborazione e un buon lavoro di team

-Evidenziare l’importanza di un obiettivo comune e di allenarsi per perseguirlo, rendendo tangibile il risultato del lavoro di squadra.

-Riflettere sulle possibilità di trasferimento degli apprendimenti nel lavoro

Difficoltà nel comprendersi e nell'interagire tra le diverse figure professionali

Risultati Attesi: Aumentata collaborazione e miglioramento della comunicazione -Maggiore sensibilità al lavoro di gruppo nella comunicazione e integrazione fra gli operatori Indicatori di Risultato: (da definire)

FONTANELLA EMMA

INFERMIERE: 25 MEDICO : 5

Corso Due edizioni 4 giorni 12 ore

3200

AGGIORNAMENTO SU LINEE GUIDA NEFROLOGICHE

Sviluppare competenze Scientifico professionali -Uniformare i comportamenti nell’equipe Medica , sui percorsi diagnostico terapeutici in questione

Necessità di uniformare i comportamenti nell'equipe medica

Risultati Attesi: Uniformare i comportamenti nell’equipe Medica Indicatori di Risultato: partecipazione agli incontri da parte di tutti i medici previsti= 90%

DEPETRI GIORGIO CARLO

MEDICO : 6

Gruppo di miglioramento (10 incontri)

0

STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO CARDIO-CE REBRO-VASCOLARE

Titolo Studio Tipologia Sperimentatore U.O.

1. Studio osservazionale, multicentrico e prospettico atto a valutare l'impatto di un dispositivo elettronico per l'auto-iniezione sui parametri psico-sociali in pazienti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante (RMS)

Osservazionale Ferrò Dr.ssa Maria Teresa

Neurologia

2. “Studio osservazionale, della durata di 12 mesi, prospettico, che valuta l'outcome terapeutico e il grado di soddisfazione del paziente relativo al trattamento, dopo lo switch da una DMT (disease modifying therapy) di prima linea ad un'altra DMT di prima linea, nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, che sono candidati al cambiamento della terapia, a causa di una risposta sub-ottimale o di problemi di tollerabilità (Studio Surfinia)”

Osservazionale Dr.sa Maria Teresa Ferrò Neurologia

3. Rete regionale dell'Ipertensione polmonare Osservazionale - Progetto fin Regione

Dr.sa Daniela Tovena Cardiologia

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4. “Confronto tra prasugrel a dose ridotta e clopidogrel in pazienti anziani con sindrome coronarica acuta sottoposti a PCI primaria” -”A comparison of reduced-dose prasugrel and clopidogrel in elderly patients with acute coronary syndrome undergoing early PCI”

IV° Spontaneo

Dr. Michele Cacucci Cardiologia

5. Studio osservazionale multicentrico sulla percezione e propensione al rischio nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla

Osservazionale Spontaneo Dr.sa Maria Teresa Ferrò Neurologia

6. “Studio del sonno e della funzionalità respiratoria in pazienti affetti da Malattia di Parkinson in fase iniziale: correlazione con le performance cognitive e con la sonnolenza diurna”

Osservazionale Spontaneo Dr. M. Gennuso Neurologia

7. “A prospective observational study aimed at evaluating the role of adherence as a tool in treatment decision making. AdHerent vs nOn-adherent RMS subjects experIencing first Clinical relapsE while on 1st line DMDs.”

Osservazionale Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia

8. STEM- AMI AUTCOME Trial” III Spontaneo

Dr. M. Cacucci Cardiologia

9. “Right ventricular lead placement in a pacemaker population: evaluation of apical and alternative position – Right Pace Study”

Osservazionale Spontaneo Dr. G. Inama Cardiologia

10. “Studio non interventistico prospettico di raccolta dati per via elettronica dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Studio iMedweb”

Osservazionale Spontaneo Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia

11. "Studio sul valore predittivo di parametri clinici e radiologici dopo un anno di trattamento con Glatiramer Acetato per valutare la successiva attività di malattia in soggetti con SM recidivante-remittente. (PREDICTIVE VALUE OF CLINICAL AND MRI OUTCOMES FOR SUBSEQUENT DISEASE ACTIVITY IN RELAPSING-REMITTING MS PATIENTS AFTER ONE YEAR OF TREATMENT WITH GA) - Studio PRIMULA”

Osservazionale Dr.ssa M.T.Ferrò Neurologia

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Dipartimento: DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE Obiettivi:

- Favorire l’integrazione multiprofessionale e le competenze cliniche e organizzative - Migliorare la comunicazione e il feedback attivo - Aggiornamento delle competenze tecnico-professionali

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti

Tipologia Corso

Costo

PROGETTI DIPARTIMENTALI

PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA PRESSIONE

migliorare le conoscenze su questa problematica sia riguardo la prevenzione che per quanto riguarda le lesioni da pressione e conoscere e saper applicare il trattamento migliore secondo le evidenze scientifiche.

casistica di pazienti con lesioni difficili da pressione, lesioni vascolari e lesioni da ferita chirurgica nelle u.o. del dipartimento.

risultati attesi: saper applicare la strategia migliore di prevenzione e trattamento alla luce delle evidenze scientifiche indicatori di risultato: corretta compilazione della scheda trattamento delle lesioni ed adeguata documentazione dei risultati. corretta compilazione della scheda di prevenzione ( braden)

DIACO TOMMASO

INFERMIERE: 30

Corso 1000

UO RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA

GESTIONE DEL PAZIENTE CON PROBLEMI COGNITIVI

uniformare la gestione in reparto del paziente con problemi cognitivi compreso l'utilizzo appropriato delle protezioni

Difficoltà e non uniformità nella gestione del paziente con problemi cognitivi. Gestione delle protezioni

Risultati Attesi: migliorare la gestione in reparto del paziente con problemi cognitivi e migliorare la gestione delle protezioni Indicatori di Risultato: Stesura di documento cui uniformare i comportamenti degli operatori-riduzione degli incident reporting sulle cadute

MEMELLI LUIGI

FISIOTERAPISTA: 2 INFERMIERE: 2 MEDICO : 1 OTA/OSS: 2

Gruppo di miglioramento

0

VERIFICA DEI PERCORSI DI DIMISSIONE DALLA RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA

Proposta di un percorso per la dimissione dalla riabilitazione neuromotoria verso IDR

Mancanza di un percorso definito per le dimissioni dal reparto di Riabilitazione Neuromotoria verso IDR con conseguente difficoltà alla prosecuzione del progetto riabilitativo presso tali strutture.

Risultati Attesi: Ridurre la difficoltà di trasferimento c/o IDR dei pazienti che necessitano di proseguire il progetto riabilitativo in tali strutture

MARIANI LUCA

FISIOTERAPISTA: 1 INFERMIERE: 1 MEDICO : 6

Audit Clinico

0

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Conseguente difficoltà e conflitti con le famiglie per dimissioni a domicilio anche se protette per l'impossibilità dei famigliari di farsene carico.

Indicatori di Risultato: Stesura di un percorso da condividere con i soggetti interessati Direzione - ASL-IDR

IL PROGETTO RIABILITATIVO NEL PAZIENTE AFFETTO DA PARKINSON - UP-DATE

Aggiornamento continuo in ambito riabilitativo nei paziente affetti da disabilità da M. di Parkinson

Adeguamento programmi riabilitativi nei pazienti affetti da disabilità da M. di Parkinson

Risultati Attesi: Adeguamento dei programmi riabilitativi nei pazienti con M. di Parkinson Indicatori di Risultato: Miglioramento degli indici di outcome nei paziente affetti da disabilità da M. di Parkinson

FARINA STEFANO

FISIOTERAPISTA: 15 INFERMIERE: 4 LOGOPEDISTA: 1 MEDICO : 5 OTA/OSS: 4 TERAPISTA OCCUPAZIONALE: 1

Corso 300

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – UO RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA • Invio di 2 Fisioterapisti in stage presso la Struttura Ospedaliera Riabilitativa "Don Gnocchi" di Rovato (BS) .

U.O. RIABILITAZIONE DELLE DIPENDENZE

"PLENARIA" L'EQUIPE MULTIPROFESSIONALE IN MIGLIORAMENTO

Migliorare la capacità di analisi e di problem solving all'interno dell'équipe multiprofessionale.

necessità di continuare a migliorare la discussione dei casi clinici complessi ed affrontare criticità organizzative in modo integrato e multiprofessionale.

Risultati Attesi: capacità di collaborare nell'affrontare la complessità del lavoro dell'U.O. Indicatori di Risultato: compilazione a rotazione dell'ODG e stesura del verbale di ogni incontro.

CERIZZA GIORGIO

EDUCATORE PROFESSIONALE: 6 INFERMIERE: 12 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 PSICOLOGO: 1

Gruppo di miglioramento

0

FARE STRADA: ALLA RICERCA DI COMPETENZE CONDIVISE E RESPONSABILITÀ DIFFUSE PER FARE TANTA STRADA INSIEME....2° edizione

Aumento delle competenze e della collaborazione all'interno dell'équipe.

Necessità di proseguire il lavoro di manutenzione sull'equipe, rispetto alle dinamiche e ai conflitti.

Risultati Attesi: Aumento della capacità di feed back attivo, della condivisione delle responsabilità operative e del clima collaborativo Indicatori di Risultato: monitoraggio trimestrale degli indicatori che verranno prodotti dal gruppo di lavoro

CERIZZA GIORGIO

EDUCATORE PROFESSIONALE: 6 INFERMIERE: 12 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 PSICOLOGO: 1

Corso 2200

U.O. RIABILITAZIONE CARDIOL OGICA

CORSO TEORICO PRATICO DI II LIVELLO PER L'UTILIZZO DELL'APPARECCHIATURA TEST CARDIOPOLMONARE

Approfondire l'addestramento per l'utilizzo dell'apparecchiatura per il test cardiopolmonare. Migliorare l'interpretazione dei dati risultanti dal test necessario per i pazienti affetti da scompenso cardiaco e insufficienza respiratoria.

necessità di aumentare le competenze nella gestione dell'apparecchiatura elettromedicale per il test cardiopolmonare, ed approfondire le capacità di interpretazione dei dati risultanti dal test.

Risultati Attesi: conoscenze teorico pratiche per utilizzare le apparecchiatura per il test cardiopolmonare., interpretare i dati risultanti dal test Indicatori di Risultato: Numero pazienti affetti da

DIACO TOMMASO

FISIOTERAPISTA: 2INFERMIERE: 5MEDICO : 6

Corso 2000

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scompenso cardiaco ed insufficienza respiratoria sottoposti al test cardiopolmonare.

U.O. RIABILITAZIONE RESPIRATORIA

LA VENTILAZIONE NON INVASIVA NELL'EQUIPE MULTIPROFESSIONALE

migliorare le competenze tecniche e favorire l'integrazione

la ventilazione approccio terapeutico molto importante per il paziente respiratorio deve essere agita in modo trasversale da tutta l'equipe multidisciplinare( medici, infermieri, oss, fisioterapisti). non sempre buona gestione delle apparecchiature e della sanificazione dei presidi di ventilazione

risultati attesi: stendere un protocollo condiviso indicatori di risultato: applicazione del protocollo sull'80% dei pazienti

SCARTABELLATI ALESSANDRO

FISIOTERAPISTA: 6INFERMIERE: 14MEDICO : 4OTA/OSS: 6

Corso 500

STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO DI RIABILI TAZIONE

12. Analisi e valutazione di variabili psicologiche e organizzative per il reinserimento lavorativo di pazienti dipendenti (studio comparato sulla valutazione degli outcomes del trattamento riabilitativo breve in alcologia)

Spontaneo Dr Giorgio Cerizza Riabilitazione Alcologica

13. “Efficacia di un programma di riabilitazione domiciliare in pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)”

Spontaneo Aiolfi Dr. Stefano Riabilitazione respiratoria

14. THINKPAD-reloaded (ATHerosclerosis of the lower extremIties as a liNKed comorbidity in Patients Admitted for carDiac rehabilitation – REassessment of gLobal Outcome According to DElivereD intervention; Indagine GICR-IACPR sull’epidemiologia dell’AOCP arti inferiori come gruppo di accesso in Cardiologia Riabilitativa e sugli effetti del percorso riabilitativo nel breve e lungo termine”

Osservazionale Spontaneo

Dr. Diaco/Farina Chirurgia vascolare Riabilitazione cardiologica

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – UO R IABILITAZIONE RESPIRATORIA

Dr Luca Ronchi • Competenza nel BLSD (Corso interno)

• Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)

• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Corso / Affiancamento a collega esperto)

• Comunicazione efficace (Corso / Riunioni cliniche)

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Dr Lodovico Chiesa • Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)

• Interpretazione spirometrie (Stage / Corso Esterno / Affiancamento a collega esperto)

• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Stage / Affiancamento a collega esperto)

• Prevenzione e gestione del rischio clinico (Corso / Affiancamento a collega esperto)

Dr.ssa Sabrina Aramu • Ecografia toracica (Stage / Corso Esterno)

• Interpretazione e refertazione polisonografie complete assistite (Affiancamento a collega esperto / Stage / Corso Esterno)

• Broncologia (Affiancamento a collega esperto / Stage / Corso Esterno)

• Esecuzione ed interpretazione test da sforzo cardio polmonare (Stage / Corso Esterno)

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Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE MEDICHE 1. Omogeneizzare le conoscenze teoriche degli operatori attraverso lezioni frontali per sensibilizzare e implementare interventi di tipo tecnico sanitario in ambito: preventivo, curativo e

riabilitativo (Isolamento, patrimonio venoso,gestione tracheostomia, ecc....) 2. Organizzativo di tipo aziendale: processo di dimissione, consegna note informative per gestione domiciliare del paziente affetto da scompenso, implementazione progetto condiviso

con cure palliative. 3. Gestione del rischio clinico, mappatura dei rischi, 4. Addestramento operatori neo-assunti, neofiti

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia

Corso Costo

PROGETTO DIPARTIMENTALE

TIPOLOGIE e GESTIONE DELL’ ISOLAMENTO DI PAZIENTI RICOVERATI

Acquisire capacità di: classificare le tipologie di isolamento, di attuare indicazioni operative specifiche da attuare - Corretto comportamento da tenere per gli operatori per prevenire l'incidenza delle infezioni e corretto utilizzo dei presidi e DPI a disposizione - Contenere i costi secondo criteri di appropriatezza nel trattamento

Disomogeneità delle conoscenze e competenze dell'equipe multidisciplinare nella corretta gestione dei pazienti in isolamento. Utilizzo corretto dei presidi,smaltimento rifiuti, sanificazione ambientale...

-Capacità di classificazione delle tipologie di isolamento. - Indicazioni operative specifiche da attuare - Corretto comportamento da tenere per gli operatori. - prevenire l’incidenza delle infezioni. - Contenere i costi secondo criteri di appropriatezza nel trattamento

BOMBELLI MARIA DONATA

Medici:5 Infer:23 Fisiot.:1 Oss: 2 ASV:1

Corso 3ediz (1 pom)

500

U.O. ANATOMIA PATOLOGICA

MAPPATURA DEL RISCHIO IN FASE DI PROCESSAZIONE: INCLUSIONE E TAGLIO

Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.

Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo, dall’accettazione alla refertazione.

Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di inclusione e taglio. Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale. n. di situazioni a rischio non gestite/anno <5

PERGOLA LORETA

TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3

Gruppo di miglioramento (4 incontri)

0

MAPPATURA DEL RISCHIO NEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA: FASE DI COLORAZIONE E CONSEGNA ACCETTAZIONE

Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.

Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo, dall’accettazione alla refertazione. Il gruppo di miglioramento fa

Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di accettazione Indicatori di Risultato: Inserimento del documento

PERGOLA LORETA

TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3

Gruppo di miglioramenti (4 incontri)

0

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parte del progetto inserito nel piano formativo del 2014, volto alla stesura di tale documento.

elaborato nel sistema documentale n. situazioni a rischio non gestite/anno <5

MAPPATURA DEL RISCHIO NEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA: ALLESTIMENTO PREPARATI CITOLOGICI

Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.

Nel sistema documentale del Servizio manca un documento unico di mappatura del rischio nelle varie fasi del processo. Il gruppo di miglioramento fa parte del progetto inserito nel piano formativo del 2014, volto alla stesura di tale documento.

Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di allestimento dei preparati citologici. Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale.

PERGOLA LORETA

TEC. SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 4

Gruppo di miglioramenti (4 incontri)

0

Mappatura del rischio nel servizio di anatomia patologica : FASE DI REFERTAZIONE E ATTIVITA' TRASVERSALI:

Produrre un documento completo e sintetico con la mappatura del rischio, da inserire nel sistema documentale per la gestione della qualità dell’UO.

Nel sistema documentale del Servizio manca un documento sintetico della valutazione del rischio nelle diverse fasi del processo.

Risultati Attesi: Definizione modalità condivise della gestione del rischio nella fase di accettazione Indicatori di Risultato: Inserimento del documento elaborato nel sistema documentale n. di situazioni a rischio non gestite/anno <5

PERGOLA LORETA

MEDICO : 1 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 3

Gruppo di miglioramenti (4 incontri)

0

NUOVA CLASSIFICAZIONE IN CITOLOGIA AGOSPIRATIVA TIROIDEA

Applicazione della nuova classificazione nella citologica agoaspirativa della tiroide.

Adeguamento nella classificazione della citologia tiroidea per fornire agli endocrinologi e ai clinici uno strumento di immediata utilità per la pratica clinica, con particolare riferimento alle categorie TIR1 e TIR3.

Risultati Attesi: Applicazione della nuova classificazione a partire dal mese di luglio 2015. Indicatori di Risultato: Applicazione della nuova classificazione nel 100% dei referti citologici da agoaspirati tiroidei.

PERGOLA LORETA

MEDICO : 1 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 2

Gruppo di miglioramenti (4 incontri)

0

ADDESTRAMENTO NUOVO MEDICO

Allineare le abilità e le competenze del neo-assunto con le modalità operative e tecnico-diagnostiche in uso presso il Servizio di Anatomia Patologica, conoscere il sistema qualità aziendale e dell’UO.

Da gennaio prenderà servizio un nuovo medico per il quale è previsto un periodo di affiancamento.

Risultati Attesi: Esecuzione in autonomia delle attività oggetto dell’addestramento, secondo le procedure in uso presso il Servizio Indicatori di Risultato: a)campionamento pezzi: campionamenti corretti nel 90% dei casi b)refertazione esami: refertazione completa e corretta nel 90% dei casi

PERGOLA LORETA

1 MEDICO (6 settimane): 1

Addestramento/Affiancamento

0

U.O. MEDICINA GENERALE

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Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia

Corso Costo

MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE TRA MEDICI INFERMIERI E UTENTI (1 fase)

Migliorare competenze relazionali nel gruppo di lavoro

Necessità di riflessione condivisa tra medici, infermieri e OSS

Migliorare le attività di reparto analizzando le criticità / segnalazioni Indicatore: N di criticità comunicativo - relazionale / N di reclami ricevuti = o < rispetto al 2014

GIANFRANCESCO FIORINI

15 Infermieri, 5 Medici, 3 OSS

Gruppo di miglioramento –4 incontri con esperto esterno

2000 Euro

MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE TRA MEDICI-INFERMIERI E UTENTI (2afase)

Migliorare competenze relazionali nel gruppo di lavoro

Migliore soddisfazione dell’utenza

GIANFRANCESCO FIORINI

5 Medici 15 Infermieri 3 OSS

‘Gruppo di Miglioram- 4 incontri Maggio - Novembre

0

UO PNEUMOLOGIA

MULTIPROFESSIONALITÀ NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE PORTATORE DI CANNULA TRACHEOSTOMICA -EDIZIONE 2015

Fornire conoscenze e competenze sul trattamento del paziente tracheotomizzato. Migliorare la gestione del paziente nei suoi bisogni:alimentazione,pervietà delle vie aeree e gestione della cannula tracheale. Analizzare,ottimizzare e uniformare l'appropriatezza delle prestazioni cliniche assistenziali,erogate attraverso un approccio multidisciplinare.

Disomogeneità delle competenze dell'equipe multidisciplinare nella gestione del paziente portatore di cannula tracheostomica

Risultati Attesi: Saper gestire la cannula tracheostomica e il paziente tracheostomizzato. Indicatori di Risultato: tutti i professionisti devono conoscere le varie tipologie di cannule tracheostomiche e saperle gestire in modo corretto

BOMBELLI MARIA DONATA

FISIOTERAPISTA: 2INFERMIERE: 24MEDICO : 4

Corso (

500

OTTIMIZZARE LE COMPETENZE ASSISTENZIALI NELL'U.O. DI PNL E U.T.I.R.

CONOSCERE E APPLICARE IN MODO CORRETTO LE PROCEDURE, PROTOCOLLI ASSITENZIALI

NECESSITA' DI RIVEDERE E REVISIONARE ALCUNE PROCEDURE, PROTOCOLLI E LINEE GUIDA.

risultati attesi: uniformare le attivita' assitenziali e potenziare le abilita' tecniche e le competenze assistenzali. implementare competenze e migliorare la relazione sia con l'utente che con i famigliare. rendere l'equipe assistenziali ancora piu' competente ed esperta. indicatori di risultato: applicazione del 100% delle procedure, protocolli e linne guida previste nel percorso

BOMBELLI MARIA DONATA

FISIOTERAPISTA: 1INFERMIERE: 21MEDICO : 1OTA/OSS: 6

Gruppo di miglioramenti (5 incontri)

0

U.O. GASTROENTEOLOGIA

GESTIONE PEG Uniformare i percorsi e migliorare l’assistenza

Diminuzione dei cambi peg/foley dovuti ad una scorretta gestione

Dott. LUPINACCI Infermieri e medici convegno

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I DEVICE IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA

Migliorare la collaborazione durante gli esami endoscopici operativi e durante gli esami in urgenza

Uniformare l’utilizzo dei device per una migliore collaborazione IP/ Medico

Dott- DE GRAZIA Infermieri e medici

Gruppo di miglioramenti (4 incontri)

0

GESTIONE DELL’URGENZA NELL’UO DI GASTROENTEROLOGIA (DEGENZA)

Migliorare la collaborazione tra IP e OSS

Maggior consapevolezza sui ruoli e competenze nella gestione dell’urgenza

SECONDO CONCETTA

Infermieri, Medici di endoscopia

Gruppo di miglioramenti (2 edizioni)

0

DISCUSSIONE E AGGIORNAMENTO DI MALATTIE GASTROENTEROLOGICHE DI PARTICOLARE INTERESSE CLINICO

UNIFORMARE I PERCORSI DIAGNOSTICI/TERAPEUTICI

AGIORNAMENTO SCIENTIFICO TEORICO E PRATICO SU CASI CLINICI

Risultati Attesi: UNIFORMARE LA GESTIONE DEI PAZIENTI Indicatori di Risultato: UNIFORMITA'E MIGLIORAMENTO PROCESSI DIAGNOSTICI

GRIFFANTI PAOLA

INFERMIERE: 2 MEDICO : 9

Gruppo di miglioramenti (33 incontri)

0

U.O. GASTROENTEROLOGIA - Obiettivi formativi concordati con i medici della nostra per il 2015 · dott. Brambilla : prosegue ed approfondisce lavoro su linee guida per orientamento attività di reparto ; perfezionamento in attività di endoscopia pediatrica (aumento attività nelle sedute dedicate); prosegue ed approfondisce attività di motivazione e training degli altri medici dell'UOC su documentazione clinica; prosegue aggiornamento su trattamento delle malattie epatiche (corsi nazionali) · dott.ssa Menozzi: prosegue ed approfondisce lavoro di pianificazione e condivisione piano delle cure con altri medici del gruppo; prosegue ed approfondisce lavoro su appropriatezza e linee guida operativa; è interessata ad approfondimenti su efficacia della comunicazione; prosegue aggiornamento su trattamento delle malattie epatiche (corsi nazionali) · dott. Lupinacci: prosegue ed approfondisce lavoro di ricerca e clinico su malattie infiammatorie croniche intestinali; perfezionamento in tecnica di dissezione sottomucosa endoscopica di lesioni superficiali del tubo digerente · dott. Londoni: prosegue e perfeziona attività di fisopatologia digestiva (stage brevi e visite reciproche con scambio di esperienze con centro di Pisa); Perfezionamento di diagnostica ecografica addominale (frequenterà corso teorico pratico nazionale); perfeziona endoscopia operativa (aumenta numero e difficoltà di procedure operative, nell'ambito delle sedute di reparto, con supervisione) · dott. De Grazia: perfezionamento in tecnica di dissezione sottomucosa endoscopica di lesioni superficiali del tubo digerente (stage presso centro endoscopico giapponese o coreano) · dott. Manfredi: perfezionamento in endoscopia operativa (stage presso centro endoscopico giapponese o coreano); prosegue perfezionamento in endoscopia biliare · dott. Alicante: entro febbraio completa valutazione sotto supervisione dell'autonomia in Endoscopia Digestiva diagnostica ed operativa di base (polipectomia e tecniche di emostasi in particolare); prosegue apprendimento ecografia addominale sotto supervisione; prosegue approfondimento su pianificazione delle cure per pazienti ricoverati

ONCOLOGIA DEGENZA

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LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFEZIONI DEL CAVO ORALE

Saper informare e educare il paziente alla cura del cavo orale, identificare un care giver per il proseguimento domiciliare del trattamento, ideare uno strumento par la valutazione e cura della mucosite del cavo orale

Ideare uno strumento di valutazione e gestione delle infezioni del cavo orale da utilizzare nel 100% di pazienti sottoposti a chemioterapia

MANZONI

MEDICO DIR.1/2 INFERM. 14/15 DELL’ONCOLOGIA DEGENZA

Formazione sul campo (4 incontri)

0

SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO NEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A CHEMIOTERAPIA

Necessità di una procedura per la prevenzione dello stravaso

Necessità di una procedura per la prevenzione dello stravaso

Applicazione del 100% della procedura nei casi in cui si verifica lo stravaso

GRASSI MAURIZIO

Medico dir.1/2 Infermieri 5/6 oncologia deg. Dell’oncologia 1 personale ufficio qualità

Formazione sul campo ( 4 incontri)

0

MAC - ONCOLOGICO

MIGLIORARE IL BENESSERE PSICOLOGICO DELL'EQUIPE PER DARE UNA MIGLIOR QUALITÀ ASSISTENZIALE

• Favorire il ri-orientamento del gruppo di lavoro in connessione con i cambiamenti avvenuti nel tempo (avvicendamenti nel personale, mutamenti nella popolazione e nelle patologie seguite, ecc.) • Valorizzare l’eredità professionale e umana accumulata e sviluppare la possibilità di integrazione di una nuova fase di vita del gruppo • Condivisione ed elaborazione della dimensione emotiva come punto di forza del lavoro di cura

Stress, disagio e preoccupazione degli operatori del day hospital oncologico in seguito a situazioni di malattia che coinvolgono colleghi. Possibile rischio di burn-out negli operatori correlato alla relazione che si instaura tra questi e i pazienti oncologici. Necessità di sostegno all’equipe impegnata con pazienti ad alto carico emotivo per in un percorso di cura di sé e di gestione delle proprie emozioni per rendere possibile la continuità della relazione di aiuto

Risultati Attesi: benessere dell’equipe . riduzione dello stress correlato all’assistenza al paziente oncologico migliorare la capacità di lavorare in gruppo (equipe medico/infermieristica) gestione delle emozioni e delle situazioni di disagio all’interno dell’equipe Indicatori di Risultato: Questionario di autovalutazione iniziale/ Questionario di autovalutazione finale (su indicatori di benessere-stress)

BIANCHESSI CLARA

INFERMIERE: 10 OTA/OSS: 1 PSICOLOGO: 1

Gruppo di miglioramenti (6 incontri)

1500

STUDI e RICERCHE ATTIVE NEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE

15. “RISPOSTA ALLA REINTRODUZIONE DEL GLUTINE IN SOGGETTI CON SOSPETTA GLUTEN SENSITIVITY. UN TRIAL CLINICO RANDOMIZZATO IN DOPPIO CIECO”

Spontaneo Dr. C.Londoni Gastroenterologia Endoscopia dig.

16. CODICE STUDIO: 29-2014-OSS_ALTRO-CR18 “Mortalità per emorragia digestiva alta: ruolo della clinica, del percorso organizzativo ed assistenziale”.

Osservazionale Spontaneo

Dr.C.Londoni Gastroenterologia

17. “Complicanze Post ERCP in Lombardia: identificazione dei fattori di rischio (Study on Post-ERCP complications o SPeC)” promosso dall'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Osservazionale Spontaneo

Dr. G.Manfredi Gastroenterologia

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57

18. CODICE STUDIO: 138-2014-OSS_ALTRO-CR91 “Aderenza alle linee guida nei Medici che seguono i pazienti con rettocolite ulcerosa”

Osservazionale Spontaneo

Dr. Guido Lupinacci Gastroenterologia

19. CODICE STUDIO: 136-2014-OSS_ALTRO-CR89 “Survey prospettica sulle lesioni tumorali cistiche pancreatiche” - CENTRO COORDINATORE

Osservazionale Spontaneo

Dr. E. Buscarini Gastroenterologia

20. CODICE STUDIO CE CREMONA: 18-2014-OSS_FARM-CR11_MN8 studio osservazionale “GLORIA-AF Global Registry, on Long-Term Oral Antithrombotic Treatment in Patient with Atrial Fibrillation” (Registro osservazionale sulle terapie antitrombotiche orali nel lungo termine in pazienti con fibrillazione atriale)”.

Osservazionale Medicina generale

21. “Analisi della prevalenza della Malattia di Gaucher tra i pazienti afferenti alle divisioni di ematologia italiane per splenomegalia e/o piastrinopenia selezionati tramite l'applicazione dei parametri di un appropriato algoritmo diagnostico”.

Osservazionale Spontaneo

Inzoli Dr. Alessandro Medicina Generale

22. “Registro Rete Ematologica Lombarda della Leucemia Linfatica Cronica” presso la S.C. Ematologia dell'A.O. Niguarda Cà Granda di Milano;

Osservazionale Spontaneo

Dr.sa MC.Pasquini Oncologia

23. “Studio a singolo braccio, multicentrico, di fase IIIb per valutare la sicurezza, l’efficacia e il profilo farmacocinetico (PK) di rituximab sottocute (SC), somministrato durante la fase di induzione o di mantenimento, in pazienti precedentemente non trattati con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL)”

IIIb Dr. A. Inzoli Onco-ematologia

24. "A 52-week treatment, multi-center, randomized, doubleblind, double dummy, parallel-group, active controlled study to compare the effect of QVA149 (indacaterol maleate /glycopyrronium bromide) with salmeterol/fluticasone on the rate of exacerbations in subjects with moderate to very severe COPD"

IIIb Dr. Stefano Aiolfi Pneumologia

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Dipartimento: DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE (funzi onale)

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico Partecipanti Tipologia

Corso Costo

PROGETTI DIPARTIMENTALI

UO PEDIATRIA - Incontri medico - pediatrici 2015 (GM). - Incontri medico – infermieristici pediatrici 2015 (Corso, 2 edizioni). - L’assistenza al neonato in Sala parto; rianimazione neonatale (Corso; diverse edizioni). - Riorganizzazione e sperimentazione dell’attività assistenziale medico-infermieristica (GM). - L’ Osservazione Breve Intensiva pediatrica nell’attività di Pronto soccorso (GM). - Convegno “Non io, non tu, ma noi” – rivolto ad operatori ospedalieri e pediatri di libera scelta. - Convegno “L’Osservazione Breve Intensiva pediatrica”.

UO OSTETRICIA E GINECOLOGIA

I PROTOCOLLI ASSISTENZIALI NELL’UO DI GINECOLOGIA

Favorire la sicurezza e la qualità assistenziale , uniformare la gestione delle pazienti e stimolare i professionisti a lavorare secondo criteri di EBN

Totale assenza di protocolli assistenziali Difformità nella gestione delle pazienti ginecologiche

Elaborazione e condivisione e applicazione di almeno 3 protocolli assistenziali (per i 3 DRG piu frequenti seguendo i criteri dell’EBN)

Sangiovanni Giovanni

Infermieri Gruppo di miglioramento

L’UTILIZZO DEL PROTOSSIDO DI AZOTO NELLA DIAGNOSTICA GINECOLOGICA ED IN TRAVAGLIO DI PARTO

acquisire conoscenze teoriche per l’utilizzo del protossido di azoto nella pratica clinica

adottare una tecnica non invasiva per sedare il dolore nella diagnostica ginecologica e/o in travaglio di parto

relazione di fine corso DR.DOSSENA AGOSTINO

OSTETRICHE INFERMIERE MEDICI

CORSO

LA GRAVIDANZA SISIOLOGICA: IL PERCORSO DIAGNOSTICO CLINICO E L’ORGANIZZAZIONE DI UN AMBULATORIO

implementare ed uniformare le competenze ostetriche

istituire un ambulatorio per la gravidanza a basso rischio gestito dalle ostetriche

DR. G. BAUDINO OSTETRICHE MEDICI

CORSO

PERCORSO DIAGNOSTICO/CLINICO DELLE PAZIENTI AFFETTE DA CERVICOCARCINOMA

organizzazione delle attività diagnostico/cliniche. redazione di un protocollo

necessità di codificare il percorso diagnostico/clinico delle pazienti affette da cervicocarcinoma

redazione del protocollo DR. G. BAUDINO MEDICI INFERMIERE OSTETRICHE

CORSO 0

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GESTIONE DEL RISCHIO: RETRAINING DI MANOVRE OSTETRICHE 2015

mantenere le competenze relative alla gestione delle complicanze ostetriche che si verificano con minore frequenza

ridurre il rischio di competenze inadeguate

prova di fine corso DR. G. BAUDINO OSTETRICHE MEDICI

CORSO

4600

IL TEAM INTER- DISCIPLINARE DEL PAVIMENTO PELVICO

implementare le competenze

report finale DR. G. BAUDINO MEDICI OSTETRICHE

CONVEGNO

PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – MEDIC I - UO OSTETRICIA E GINECOLOGIA Dott. ssa Stefania Amoruso :

• Translucenza nucale (NT) – Affiancamento a collega esperto

• Ecografia oncologica – Frequenza presso strutture esterne

• Colposcopia – Studio Individuale Dott.ssa Francesca Arcidiacono:

• Conizzazione cervicale e patologia basso tratto genitale – Affiancamento a collega esperto

• Translucenza nucale (NT) – Affiancamento a collega esperto

• Amniocentesi – Affiancamento a collega esperto Dott.ssa Maria Cavallone

• Patologia ostetrica II livello - Frequenza presso strutture esterne

• Ecografie ost/ginec. II livello - Frequenza presso strutture esterne Dott.ssa Vincenza Galliano

• Chirurgia laparoscopica II° e III° Livello - Frequenza presso strutture esterne

• Isteroscopia operativa – Corso esterno • Ecografia transvaginale II° livello – Corso esterno

Dott. Pasquale Gallo

• Laparoscopia III° livello- Frequenza presso strutture esterne

• Chirurgia Uro-ginecologica - Affiancamento a collega esperto

• Isteroscopia operativa - Frequenza presso strutture esterne Dott.ssa Giorgia Gatti

• Gestione alto rischio ostetrico - Frequenza presso strutture esterne

• Ecografia del pavimento pelvico - Frequenza presso strutture esterne

Dott.ssa Annunziata Mastrogiacomo

• Ecografia uro-_ginecologica - Frequenza presso strutture esterne

• Laparoscopia di base - Affiancamento a collega esperto

• BLSD pediatrico – Corso Interno

Dott. Claudio Reato

• Chirurgia laparoscopica III° livello - Frequenza presso strutture esterne • Chirurgia uro-ginecologica - Affiancamento a collega esperto

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Dipartimento: DIPARTIMENTO SCIENZE CHIRURGICHE Obiettivi: Implementare la collaborazione a livello aziendale/Dipartimentale tra la varie UU.OO. Aumentare le competenze (comunicative,organizzative,tecniche) Aumentare le competenze e le conoscenze relative al risk management (comprendere tutte le aree in cui l’errore si può manifestare, considerando l’interezza del processo clinico asistenziale del paziente Uniformare la compilazione della documentazione climnico-assistenziale con particolare attenzione agli indicatori qualitativi assistenziali (FUT, VAS, ecc) competenze e le conoscenze relative alla documentazione clinico/assistenziale in uso nell’azienda Definire e oggettivare i bisogni formativi individuali (Dossier)

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

PROGETTI DIPARTIMENTALI

SVILUPPARE LE COMPETENZE ORGANIZZATIVE PER COMPLESSITA’ / INTENSITA’ ASSISTENZIALE

Aumentare le conoscenze relative al modello organizzativo per intensità di cura Applicazione della procedura dipartimentale

Conoscere il modello organizzativo per intensità di cura Diminuire le difficoltà nella gestione ed applicazione della procedura dipartimentale (appoggi e mobilità intradipartimentale) secondo il modello per intensità di cura

Risultati attesi: conoscenza del modello per intensità di cura Indicatori di risultato: la procedura dipartimentale degli appoggi e mobilità intradipartimentale viene applicata nell’80% dei casi

SANGIOVANNI GIOVANNI

Infermieri e coordinatori

Studio individuale, FAD, stage presso altre strutture

0

IL DOSSIER FORMATIVO

Condividere il format di dossier formativo per l'area infermieristica del Dip. chirurgico. Sperimentare il modello elaborato per l'utilizzo del Dossier nel dipartimento. Utilizzare lo strumento per definire un bisogno formativo mirato.

Assenza del dossier formativo individuale per gli operatori e del dossier di gruppo.

Risultati Attesi:Utilizzo del format definito dal gruppo di lavoro. Appropriatezza nell’individuazione dei bisogni formativi individuali e di gruppo. Indicatori di Risultato:Presenza del Dossier formativo di gruppo del Dip Chirurgico e presenza del Dossier individuale nel 20 % degli infermieri

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 20

Gruppo di miglioramenti

0

LE CONSULENZE INFERMIERISTICHE 2015

verificare e monitorare l'idoneità dello strumento e percorso delle consulenze

avvio dell'evidenza delle consulenze infermieristiche e necessità di monitoraggio da parte del gruppo di lavoro

risultati attesi: completamento della procedura e avvio della sperimentazione all'interno dell'azienda ospedaliera indicatori di risultato:

SANGIOVANNI GIOVANNI

INFERMIERE: 30

Gruppo di miglioramenti

0

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evasione corretta delle consulenze = o > del 70% delle richieste totali

VERSO UN OMOGENITÀ NELLA GESTIONE DELLE STOMIE CORSO BASE

Gestire in modo omogeneo il paziente portatore di stomia

Disomogenità nella gestione delle stomie nelle unità operative

Risultati Attesi: Gestire in modo omogeneo il paziente portatore di stomia Indicatori di Risultato: presenza, nelle unità operative, del 5% di personale addestrato

SANGIOVANNI GIOVANNI

INFERMIERE30

Corso 150

VERSO UN OMOGENITÀ NELLA GESTIONE DELLE STOMIE CORSO AVANZATO

Saper gestire le principali complicanze precoci nel post operatorio

Richiesta del personale sanitario di approffondire alcune tematiche relative alla gestione delle complicanze

Risultati Attesi: saper gestire le complicanze post operatorie Indicatori di Risultato: Riduzione delle complicanze peristomali nel post operatorio

SANGIOVANNI GIOVANNI

INFERMIERE: 30

Corso 150

CONDIVIDERE PERCORSI E PROCESSI ASSISTENZIALI PER FAVORIRE LA QUALITÀ DELL'ASSISTENZA (chirurgia generale, ortopedia, chirurgia vascolare, otorino, urologia , day surgery, prc, day service )

Conoscere e applicare con precisione protocolli assistenziali e piani di lavoro. Favorire la comunicazione. Ragionare in gruppo sulle problematiche organizzative ed identificare le possibili strategie di miglioramento. Analizzare gli incident reporting, i dati della customer, i report degli encomi e reclami e conseguentemente pianificare ed attuare azioni correttive di miglioramento. Analizzare e monitorare i dati relativi agli indicatori di qualità assistenziale. Aumentare i livelli di sicurezza e qualità assistenziale.

Scarsa conoscenza e condivisione di protocolli e processi assistenziali. Scarsa applicazione di strumenti e percorsi qualitativi Scarso utilizzo dei dati rilevati da customer, incident etc…

Risultati Attesi: Presenza ed applicazione dei piani di lavoro e di protocolli assistenziali aggiornati secondo E.B.N. per le patologie più frequenti nelle unità operative. Elaborazione di strumenti organizzativi- gestionali Verbalizzazione delle problematiche emerse e relative azioni correttive e/o di miglioramento Indicatori di Risultato: Presenza di protocolli aggiornati secondo E.B.N. piani di lavoro e 3 protocolli più frequenti nell'unità operativa. Presenza delle azioni di miglioramento conseguenti ad incident, reclami etc…

SANGIOVANNI GIOVANNI

INFERMIERE: 70

Gruppo di miglioramento

0

ADDESTRAMENTO DI INFERMIERI E/O MEDICI PROVENIENTI DA ALTRA U.O. NEL 2015

-Conoscere gli aspetti organizzativi dell’U.O. -Conoscere e applicare, con precisione, protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare un’ adeguata ed appropriata assistenza al paziente. -Saper essere autonomi nella gestione di apparecchiature, presidi, strumentario medico chirurgico.

Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo

Risultati Attesi: -Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale -Indicatori di Risultato identificati: Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 90% Autonomia nella gestione della parte assistenziale, burocratica, ed amministrativa a fine inserimento

DR BLOTTA PASQUALE O RAD SANGIOVANNI

GIOVANNI

Infermieri: 30Medici: 10

Formazione sul campo

0

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-Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare

pari al 90%

INSERIMENTO DI INFERMIERI E/O MEDICI NEO ASSUNTI DEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO NEL 2015

-Conoscere gli aspetti organizzativi dell'U.O. -Conoscere ed applicare, con precisione, protocolli, procedure e piani di lavoro in uso. -Saper erogare una adeguata ed appropiata assistenza al paziente. -Sviluppare autonomia nella gestione di apparecchiature, presidi, strumentario medico-chirurgico. -Sviluppare un buon livello di integrazione con il gruppo multiprofessionale e multidisciplinare

Necessità di garantire un addestramento ed affiancamento lavorativo

Risultati Attesi: -Addestramento e affiancamento lavorativo -Relazione finale -Indicatori di Risultato identificati: Autonomia nell’utilizzo delle apparecchiature a fine inserimento pari al 90% Autonomia nella gestione della parte assistenziale, burocratica, ed amministrativa a fine inserimento pari al 90%

DR BLOTTA PASQUALE O RAD SANGIOVANNI

GIOVANNI

Infermieri: 30Medici: 10

Formazione sul campo

0

LAVORARE IN GRUPPO: efficacia ed efficienza (cooking)

-Conoscere ed essere più consapevoli degli ingredienti di base per creare collaborazione e un buon lavoro di team

-Evidenziare l’importanza di un obiettivo comune e di allenarsi per perseguirlo, rendendo tangibile il risultato del lavoro di squadra. -Riflettere sulle possibilità di trasferimento degli apprendimenti nel lavoro

Difficoltà nella gestione dei conflitti del singolo professionista

-Aumentata collaborazione e comunicazione -Maggiore sensibilità al lavoro di gruppo nella comunicazione e integrazione fra gli operatori Indicatori di risultato: -Aumento della partecipazione a riunioni di reparto e a gruppi di miglioramento attivati dall’U.O./Dip./ Aziendali

Dr.ssa Bona Annamaria

INFERMIERE: 10 MEDICO : 2OTA/OSS: 3

Formazione sul campo

400 euro

LA CONTINUITA’ NEL PROCESSO DI CURA DEL PAZIENTE CHIRURGICO

-Garantire la continuità nel processo di cura del paziente attraverso un miglioramento della collaborazione fra struttura ospedaliera e strutture riabilitative -Aumentare il livello di conoscenza relativo alle varie modalità di dimissione del paziente (IDR,RSA,ADI,Cure intermedie,etcc) -Aumentare le conoscenze relative al servizio per le dimissioni protette, rosa dei venti etc…

Difficoltà nel garantire la continuità assistenziale nel processo di cura Scarse conoscenze relative al servizio per le dimissioni protette

-Aumento della collaborazione fra struttura ospedaliera e strutture riabilitative -Stesura e condivisione di strumenti che possono facilitare il processo di dimissione (dalle U.U.O.O. del Dip. Ch) e la presa in carico del paziente (nelle strutture riabilitative di riferimento)

BONA ANNAMARIA Infermieri: 30 Medici: ????

Formazione residenziale

300 euro??

BLSD - CORSO DIPARTIMENTALE -Uniformare i comportamenti in caso di arresto cardiaco improvviso

Molti infermieri, operatori e medici del dipartimento

-Uniformità nei comportamenti in caso di arresto cardiaco improvviso

BLOTTA PASQUALE INFERMIERI: 10

Corso

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-riconoscere precocemente una situazione di emergenza e saper attuare un'assistenza tempestiva

-aumentare la possibilità di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco improvviso.

chirurgico non sono stati formati all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici

-Aumentate capacità nel riconoscere precocemente una situazione di emergenza e saper attuare un'assistenza tempestiva Indicatori di risultato: Aumento del numero delle persone che hanno effettuato il corso rispetto al 2014

MEDICI:10

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ ASSISTENZIALE: UTILIZZO CORRETTO DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE ED INDICATORI DIPARTIMENTALE

-Uniformare la compilazione delle schede di rilevazione della documentazione infermieristica (MORSE, VAS, NORTON/BRADHEN, F.U.T.) -Utilizzare i risultati degli indicatori assistenziali per favorire i processi di miglioramento -Conoscere i contenuti del Codice

etico comportamentale e del Codice deontologico per meglio comprendere gli ambiti di responsabilità dell’infermiere nel processo assistenziale e quanto può concorrere al miglioramento qualitativo

Necessità di consolidare le conoscenze necessarie all’utilizzo della cartella infermieristica (in modo particolare per le schede di: braden;morse;vas) ed aumentare la conoscenza e saper mettere in atto il codice deontologico in ogni situazione lavorativa professionale

risultati attesi: -uniforme e corretto utilizzo delle scale di valutazione mediante la rilevazione dei risultati degli indicatori di qualità assistenziale (S.I.T.R.A.) -conoscere in modo sempre piu’ approfondito il codice deontologico dell’infermiere e saperlo applicare nelle varie situazioni lavorative indicatori di risultato: -FUT: dal controllo del 5 % delle cartelle deve emergere che nel l’ 85% sul totale dei FUT controllati, vi è congruenza fra prescrizione e somministrazione -Norton/Bradhen: dal controllo del 5% delle cartelle deve emergere che la % di lesioni da decubito rispetto al totale dei pazienti ricoverati è < di 2 -VAS: dal controllo del 5% delle cartelle deve emergere che il 90% delle rilevazioni sono state eseguite correttamente

BLOTTA PASQUALE INFERMIERE: 25

Corso 225

IL NEO ASSUNTO NEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE DIPARTIMENTALE

Informare e formare gli infermieri neo assunti relativamente agli aspetti organizzativi, normativi e regolamentari del dipartimento di scienze chirurgiche Far conoscere al neo assunto l'organizzazione dipartimentale

Carenza di informazioni da parte dei neo assunti degli aspetti organizzativi normativi e regolamentari del dipartimento di scienze chirurgiche

Risultati Attesi: Mobilità intradipartimentale Indicatori di Risultato: Mobilità di almeno 3 giorni di tutti i partecipanti neo assunti , in tutte le unità operative del dipartimento di scienze chirurgiche.

BONA ANNAMARIA

INFERMIERE: 15 OTA/OSS: 3

Corso 150

MIGLIORARE ED IMPLEMENTARE I PROCESSI QUALITATIVI E DI SICUREZZA

-identificare ed elaborare strumenti organizzativo-gestionali -individuare le problematiche

-adeguare gli strumenti organizzativo gestionali alla normativa vigente -definire i

Risultati Attesi: elaborazione di proposte per il miglioramento dei processi

BONA ANNAMARIA INFERMIERE: 20

Corso 600

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organizzative e pianificare le azioni correttive -elaborare proposte per il miglioramento dei processi qualitativi e relativa formalizzazione -programmare ed effettuare visite ispettive

bisogni organizzativi -migliorare la sinergia tra la valutazione cermet e la realtà oggettiva

qualitativi effettuazione visite ispettive all'interno delle u.o. del dipartimento indicatori di risultato: evidenza di strumenti organizzativo gestionali idonei. report visite ispettive effettuate nel corso dell'anno 2015

UO OTORINO

LA PATOLOGIA TIROIDEA: SVILUPPO DELLE TECNICHE CHIRURGICHE ED ATTIVITA' ASSISTENZIALI PERI OPERATORIE CORSO TEORICO PRATICO

PER IL PERSONALE MEDICO: ESEGUIRE CON COMPETENZA DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO E/O CHIRURGICO DELLE PATOLOGIE DELLA GHIANDOLA TIROIDEA PER IL PERSONALE INFERMIERISTICO DI U.O.: APPROFONDIRE LE CONOSCENZE TEORICHE E

MIGLIORARE L’ASSISTENZA EROGATA AL

PAZIENTE NEL PERIODO PRE E POST

OPERATORIO. EROGARE, CON COMPETENZA, L’ATTIVITÀ ASSISTENZIALE UNIFORMANDO IL

COMPORTAMENTO DELL’EQUIPE DURANTE IL

PERIODO DI RICOVERO (FASE PRE E POST

OPERATORIA) DEL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA TIROIDEA. -PER I MEDICI CHIRURGHI, ANESTESISTI ED

INTERNISTI: SVILUPPARE E APPROFONDIRE

NUOVE TEMATICHE INERENTI LA PATOLOGIA

E LA CHIRURGIA DELLA TIROIDE.

MIGLIORARE E APPROFONDIRE LE NUOVE TEMATICHE INERENTI LA PATOLOGIA E LA CHIRURGIA DELLA TIROIDE APPROFONDIRE E SPERIMENTARE METODI ASSISTENZIALI RIVOLTI AI PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO

Risultati Attesi: MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE TECNICO SPECIALISTICHE RELAZIONALI E ORGANIZZATIVO GESTIONALE Indicatori di Risultato: partecipazione al percorso formativo con superamento positivo del test REVISIONE DEL PROTOCOLLO ASSISTENZIALE PRESENTE IN REPARTO

BLOTTA PASQUALE INFERMIERI:20

Corso 200

LA PATOLOGIA TIROIDEA: SVILUPPO DELLE TECNICHE CHIRURGICHE E ATTIVITA' ASSISTENZIALE PRE E POST-OPERATORIA

ESEGUIRE CON COMPETENZA L' ATTIVITA' ASSISTENZIALE DURANTE TUTTO IL FLUSSO DI RICOVERO DEL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIA TIROIDEA

MIGLIORARE LE CONOSCENZE E SPERIMENTARE METODI ASSISTENZIALI DEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIA TIROIDEA

Risultati Attesi: miglioramento delle competenze tecnico specialistiche , relazionali e comunicative , organizzative e gestionali indicatori di risultato: partecipazione all'evento formativo con superamento del test revisione del protocollo assistenziale presente in reparto

BLOTTA PASQUALE INFERMIERE: 20

CORSO 200

UO CHIRURGIA GENERALE

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PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE – MEDIC I - UO CHIRURGIA

Dott. Stefano Beltrami : Master di II livello di Senologia dell’Università dell’Insubria

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DIREZIONE GENERALE, SANITARIA, AMM.VA E STRUTTURE A FFERENTI Obiettivi DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO

• Percorso di gestione del sistema qualità

• Aggiornamento corretta gestione dei percorsi ambulatoriali MAC e BIC, delle prescrizioni e del software per la documentazione sanitaria

• Aggiornamento degli operatori della direzione Medica di presidio (nuove regole sistema SSN con ASL)

• Percorso del gruppo Prevenzione Infezioni ospedaliere CIO (e Gruppo Operativo)

• Incontri con i medici per le codifiche SDO

• Incontrio con i medici per l’aggiornamento del software applicativi

• Partecipazione a convegni o presenza presso altri Ospedali per approfondimenti e aggiornamenti dei dirigenti medici della Direzioen Medica di Presidio

• Progetti formativi per l’attività infermieristica

• Incontri con i medici per regole di prescrizione delle prestazioni ambulatoriali Obiettivi LABORATORIO ANALISI • Aumentare le competenze tecnico professionali • Migliorare l’organizzazione all’interno del piano qualità e del piano Risk management. Obiettivi POLIAMBULATORI • Sicurezza in ambiente di lavoro: gestione della comunicazione con l’utente che presenta comportamenti aggressivi •Addestramento tecnico-professionale •Gestione dell’emergenza ( procedura di evacuazione).

Titolo Progetto Obiettivi Problemi Rilevati Modalit à di Valutazione Responsabile Scientifico

Partecipanti

Tipologia Corso Costo

UO DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO

SVILUPPO SISTEMA QUALITA’ DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO – ANNO 2015

Conoscenza – Applicazione – Verifica – Valutazione – Miglioramento delle Procedure in atto

Necessità di diffusione del Sistema Qualità

Risultati Attesi: Far acquisire conoscenze aggiornate su: Certificazione, Organizzazione, Livelli di Responsabilità; revisionare le procedure e ottimizzarne l’utilizzo; Aderire allo sviluppo del Sistema Qualità. Indicatori di Risultato: Miglior conoscenza del Sistema Qualità: N° operatori intervenuti/n°tot. Operatori = > 70%

SFOGLIARINI ROBERTO

AMMINISTRATIVI: 3 ASSISTENTE SANITARIO: 3 INFERMIERE: 2 MEDICO : 4 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 1

Gruppo di miglioramento

0

GRUPPO OPERATIVO DEL Predisporre i protocolli assistenziali Necessità di : 1)monitorare Risultati Attesi: CUTTI SIMONA INFERMIERE: 3 Gruppo di 0

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COMITATO DI CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE (ANNO 2015)

per la prevenzione delle infezioni. Promuovere e realizzare eventi formativi rivolti al personale sanitario sulle tematiche infettivo logiche. Attivare indagini in caso di sospetti o accertati eventi epidemici

l’incidenza delle infezioni ospedaliere attraverso programmi di controllo e di riduzione delle stesse 2)implementare le conoscenze sulle misure di prevenzione

Applicazione dei protocolli di prevenzione delle infezioni ospedaliere Indicatori di Risultato: Implemento dell’adozione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere (misure di isolamento, uso corretto dei DPI, lavaggio delle mani…)

ANNA MEDICO : 5

miglioramento

PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE (C.C.I.O.) ANNO 2015

Definire le strategie di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere, controllarne e valutarne l’attuazione

Necessità di: 1)monitorare l’incidenza delle infezioni ospedaliere attraverso programmi di sorveglianza e contenimento delle stesse 2)implementare le conoscenze sulle misure di prevenzione e applicazione protocolli di prevenzione delle infezioni ospedaliere

Risultati attesi: Implemento delle azioni di sorveglianza delle infezioni Indicatori di risultato (es. miglioramento qualità tecnica, riduzione del rischio per il paziente e /o per gli operatori, miglioramento dei comportamenti organizzativi dei professionisti, ecc.) Implementazione dell’adozione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere(antibiotico profilassi, lavaggio mani… Standard da raggiungere Variabili in relazione allo storico dell’infezione sorvegliata Periodo previsto per la verifica delle ricadute organizzative Annuale Fonte dati (chi fornisce i dati) Referenti del CCIO che hanno attivato la sorveglianza Responsabile della valutazione ricadute organizzative Direttore Direzione Medica di Presidio

SFOGLIARINI ROBERTO

ASSISTENTE SANITARIO: 2 FARMACISTA: 2 INFERMIERE: 4 MEDICO : 10

Commissione/Comitato

0

OBIETTIVI SISS E DOCUMENTAZIONE SANITARIA – Anno 2015

Aggiornamento, conoscenza obiettivi SISS inerenti la documentazione sanitaria del cittadino FSE, operatività del sw TECNES

Richiesta da parte dei medici di aggiornamento sulle regole e modalità di prescrizione ambulatoriale

Aumento delle prescrizioni ambulatoriali firmate digitalmente (SISS)

GIOVANNI MELILLI

90 medici Corso 10 edizioni

510

UO LABORATORIO ANALISI

MANUALE DI LABORATORIO Stesura del manuale di laboratorio che potrà essere consultato online da tutti i reparti

Necessità di aggiornare il manuale di laboratorio

Risultati Attesi: Aggiornamento di tutti gli esami eseguiti in laboratorio specificando

CASSANI MARIO

BIOLOGO: 4 MEDICO : 2 TEC.SANITARIO DI

Gruppo di miglioramento

0

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significato clinico, unità di misura, provetta e/o contenitore per la raccolta, conservazione e cadenza analitica Indicatori di Risultato: Diminuzione delle richieste da parte dei reparti sull’esecuzione degli esami di laboratorio

LABORATORIO BIOMEDICO: 26

ADDESTRAMENTO STRUMENTO PREANALITICA TECAN GENESYS

Sapere utilizzare in autonomia la strumentazione di preanalitica TECAN GENESYS che serve per la gestione delle provette che verranno caricate sugli strumenti utilizzati per gli esami di laboratorio

Necessità di addestramento del personale tecnico all’utilizzo della nuova preanalitica TECAN GENESYS

Risultati Attesi: Essere in grado di utilizzare in autonomia la strumentazione TECAN GENESYS Indicatori di Risultato: Autonomia del personale tecnico nella gestione della strumentazione TECAN GENESYS a partire da aprile 2015

CASSANI MARIO

BIOLOGO: 2 TEC.SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO: 26

Addestramento/Affiancamento

0

STANDARD DI PRODOTTO 2015 Stesura dello standard di prodotto relativo al 2015

Necessità di aggiornare lo standard di prodotto del Laboratorio Analisi alla luce delle modifiche che avverranno nel 2015

Risultati Attesi: Aggiornamento dello standard di prodotto del Laboratorio Analisi Indicatori di Risultato: Stesura dello standard di prodotto per l'anno 2015 secondo la certificazione

BONETTI CRISTINA

biologo: 4medico : 2tec.sanitario di laboratorio biomedico: 26

Gruppo di miglioramento

0

MANUALE DELLE URGENZE

Stesura del manuale delle urgenze sia cartaceo che ondine che potrà essere consultato dal personale tecnico durante l’attività di guardia attiva

La presenza di una variegata raccolta di informazioni, modalità operative sule attività svolte durante la guardia attiva, ha reso necessario rivedere, aggiornare e ordinare tutto il materiale disponibile creando un “Manuale delle Urgenze”

Risultati Attesi: Revisione di tutte le procedure relative agli esami svolti in urgenza Indicatori di Risultato: Maggior autonomia del personale tecnico durante l’attività di guardia attiva

CASSANI MARIO

tec.sanitario di laboratorio biomedico: 3

Gruppo di miglioramento

0

UO SIMT

ANALISI CASI E RISULTATI VEQ E ARGOMENTI DI IMMUNOEMATOLOGIA CORRELATI.

MIGLIORARE PROFESSIONALITA' E COMPETENZE IN AMBITO IMMUNOEMATOLOGICO. INTRODUZIONE GESTIONE FENOTIPI RARI.

necessita' di migliorare il livello di competenze di immunoematologia tra gli operatori e di approfondire tematiche relative. necessita'di aggiornare le procedure interne

risultati attesi: miglioramento e implementazione metodiche e tecniche in uso nel settore di immunoematologia. introduzione gestione fenotipi rari

GIPPONI ANNALISA MARIA

BIOLOGO: 1 INFERMIERE: 3 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 TEC.SANITARI

Gruppo di miglioramento

0

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di immunoematologia. necessita' di implementare/organizzare la gestione dei fenotipi rari.

indicatori di risultato: produzione/revisione di procedure interne di immunoematologia. produzione procedura per gestione fenotipi rari.

O DI LABORATORIO BIOMEDICO: 5

ESPOSIZIONE ED ANALISI DEI NUOVI CRITERI DI SELEZIONE DEI DONATORI (PROTOCOLLI)

ILLUSTRARE AGLI OPERATORI DEL SIMT I NUOVI CRITERI DI SELEZIONE DEI DONATORI E VALUTARE LE EVENTUALI RICADUTE ORGANIZZATIVE DELLE NOVITA' INTRODOTTE.

NECESSITA' DI MANTENERE COSTANTENTEMENTE AGGIORNATO IL LIVELLO DI COMPETENZE RELATIVE ALLA SELEZIONE DEI DONATORI. REVISIONARE L'ATTIVITA'DI GESTIONE DEI DONATORI IN BASE AI NUOVI CRITERI DI SELEZIONE (DI PROSSIMA USCITA).

QUESTIONARIO A RISPOSTA MULTIPLA

GIPPONI ANNALISA MARIA

BIOLOGO: 1 INFERMIERE: 3 MEDICO : 3 OTA/OSS: 2 TEC.SANITARIO DI LABORATBIOMEDICO: 5

Corso 0

AMBULATORI -

CORSO TEORICO PRATICO:LA GESTIONE DELL'HOLTER PRESSORI

addestramento teorico e tecnico nell'utilizzo delle nuove apparecchiature e nella gestione dell'utente ambulatoriale che necessita di tale esame diagnostico.

necessità di addestrare tutto il personale all'utilizzo delle apparecchiature holter pressori di nuova acquisizione. necessità di approfondimenti riguardo la patologia in base a nuove evidenze scientifiche e nuove terapie.

Risultati Attesi: tutto il personale degli ambulatori deve essere addestrato all'utilizzo e gestione delle nuove apparecchiature. Tutto il personale deve essere in grado di fornire risposte adeguate all'utente che necessita di tale esame diagnostico. Indicatori di Risultato: corretto posizionamento dell'apparecchiature per la corretta registrazione e rilevazione dei valori pressori. Posizionamento corretto : 80% dei casi.

INFERMIERE: 10OTA/OSS: 2

Addestramento

0

GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Arti marziali e stratagemmi di relazione

Partecipazione al progetto aziendale

NUOVE APPARECCHIATURE PER AUTOMONITORAGGIO E TERAPIA DEL DIABETE

acquisizione di competenze per l'educazione del paziente nell'utilizzo di nuove apparecchiature per l'automonitoraggio e l'auto somministrazione di terapia insulinica.

necessità di aggiornamento riguardo alle nuove apparecchiature per l'autmonitoraggio del diabete, di nuove penne per la terapia del paziente diabetico

Risultati Attesi: acquisizione di competenza per l'educazione del paziente nell'utilizzo di nuove apparecchiature per l'automonitoraggi e auto somministrazione di terapia insulinica Indicatori di Risultato:

INFERMIERE: 8

Corso 0

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educazione all'automonitoraggio con nuove apparecchiature per l'80%dei pazienti con prima diagnosi di diabete presi in carico al CAD nel 2015.