PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire...

46
PIANO DIDATTICO/FORMATIVO E CULTURALE

Transcript of PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire...

Page 1: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

PIANO

DIDATTICO/FORMATIVO

E

CULTURALE

Page 2: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

PRINCIPI ISPIRATORI DELL'ATTIVITA' FORMATIVA

I principi che regolano l’intero servizio scolastico sono qui definiti in relazione all’attività di formazione degli alunni, dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola secondaria di 1° grado:

Lorenzo Codrea, Sc. Sec. 1° grado, Granaretto, a.s.2014-15

Principio di libertà

• La libertà è ascritta come principio d’azione di tutti gli operatori della Scuola, i quali svolgono la loro funzione con professionalità e nel rispetto delle norme di legge, civili ed etiche. La libertà d’insegnamento è diretta a promuovere la formazione della personalità degli alunni. La libertà è anche assunta come fine educativo, nel rispetto del bambino e dell’adolescente quale soggetto in crescita, portatore di diritti.

Page 3: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

Diletta Fanelli, Sc. Sec. 1° grado, Granaretto, a.s.2014-15

Principio d’uguaglianza

• Significa non compiere discriminazione alcuna tra gli alunni per motivi di sesso, d’etnia, di lingua, di religione, d’opinione, di provenienza sociale, condizione personale, economica, psicofisica.

Accoglienza e integrazione

• La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in particolare a curare l’inserimento e l’integrazione di bambini e ragazzi stranieri, adottati, diversamente abili o in situazione di disagio scolastico.

Gabriel Gaggi, Sc. Sec. I grado, Granaretto, a.s.2014-15

Principio di equità e obiettività

• Nel valutare gli apprendimenti degli alunni, la nostra Scuola garantisce equità e obiettività di giudizio attraverso l’uso di strumenti di verifica idonei e di una valutazione collegiale.

Valeria Trontelj, Sc. Sec. I grado, a.s.2014-15

Page 4: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

L’AMBIENTE SCUOLA L’Istituto Comprensivo Torrimpietra vuole essere una scuola aperta al territorio, integrante e ben integrata in esso. Si propone pertanto all’utenza come:

• ambiente accogliente e coinvolgente, dove i bambini e i ragazzi possano vivere con serenità ed equilibrio la loro crescita, relazionarsi all’altro con rispetto, integrarsi nel contesto sociale con la consapevolezza dei propri diritti e di quelli altrui;

• ambiente d’apprendimento socializzante e luogo di confronto, per alunni e genitori, dove poter acquisire e condividere, accanto alle conoscenze, le abilità e le competenze, anche gli atteggiamenti e i valori di cui la nostra società è portatrice, nonché quelli che ci provengono da altre culture;

• luogo sano e quanto più possibile attrezzato, nel quale ciascun bambino e ragazzo possa trascorrere la sua giornata scolastica in spazi adeguati ai suoi bisogni di maturazione e di crescita.

IL NOSTRO IMPEGNO

L’impegno della nostra scuola è creare un clima sociale positivo che faccia nascere nei bambini e nei ragazzi l’amore per il saper fare, il piacere d’ascoltare, la voglia d’imparare, di scoprire, la capacità di accettare l’errore, il desiderio di condividere le esperienze, la disponibilità a dare e a collaborare. Ne deriva che la nostra scuola attiva strategie e mezzi per:

assicurare la continuità tra scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°

grado;

adeguare la proposta formativa ai bisogni individuali e per garantire a ciascuno pari opportunità di maturazione e di crescita;

garantire a ogni bambino/a e ragazzo/a la partecipazione a tutte le attività proposte dalla scuola;

favorire l’integrazione nella scuola degli alunni diversamente abili, di alunni

provenienti da altri Paesi, di alunni in difficoltà di apprendimento;

mettere in atto strategie utili al recupero dello svantaggio culturale;

prevenire il disagio affettivo e sociale offrendo gli opportuni servizi;

rispettare l’unità psicofisica dei bambini e ragazzi puntando a uno sviluppo armonico della personalità.

proporre attività a livello sperimentale per favorire l’attuazione di metodologie didattiche innovative finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sopra descritti.

Page 5: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLE DELL'INFANZIA E PRIMARIA

FINALITA’ EDUCATIVE

La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria hanno la finalità di costruire le basi per la formazione dell’uomo e del cittadino, nel rispetto del Dettato Costituzionale e della Carta Internazionale dei Diritti dei Minori.

Hanno il compito di offrire le opportunità formative necessarie per l’acquisizione dei saperi essenziali e delle abilità di base, nonché per sviluppare le competenze richieste dagli standard nazionali per la socializzazione e l’integrazione culturale e ambientale.

Le attività della nostra scuola saranno finalizzate dunque a raggiungere gli obiettivi educativi e didattici, tenendo conto delle risorse del territorio e dei bisogni dell’utenza.

Gli obiettivi formativi individuati quale risposta ai bisogni del territorio, delle famiglie e degli alunni sono:

Educare alla cultura dell’integrazione (di tradizioni, di linguaggi, di competenze, di elementi caratterizzanti il tessuto sociale e il territorio);

Educare al rispetto e all’interazione con l’ambiente naturale e con il tessuto sociale;

Educare alla non violenza;

Educare alla legalità, al rispetto dei valori socialmente condivisi di cui la nostra società è portatrice e che contribuiscono alla convivenza civile e democratica;

Educare al rispetto e all’accoglienza della persona, nelle sue diversità culturali ed etniche;

Educare al cambiamento, per poterlo cogliere, valutare, orientare;

Educare all’autonomia di giudizio, al pensiero critico, al pensiero creativo affinché ciascuno diventi artefice consapevole del proprio progetto di vita;

Educare alla socialità e alla mondialità.

Page 6: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

I RISULTATI ATTESI

Da tali finalità formative generali si attendono i seguenti risultati, verificabili in termini di comportamenti e atteggiamenti:

• sicurezza, autostima e fiducia nelle proprie capacità;

• controllo delle emozioni ed equilibrio affettivo;

• controllo e superamento di atteggiamenti egocentrici;

• riconoscimento e rispetto delle regole di una comunità;

• conoscenza dei diritti e doveri tipici della propria fascia

d’età;

• capacità di costruire legami di relazione e di amicizia con i

coetanei;

• capacità di condividere con gli altri obiettivi, mezzi e azioni;

• progressiva conquista d’autonomia decisionale e di senso

di responsabilità;

• rispetto dell’ambiente naturale, congiunto ad un corretto

atteggiamento verso gli esseri viventi;

• corretto utilizzo delle proprie ed altrui cose;

• capacità di accettare la diversità senza operare

discriminazioni, per contrastare la formazione di stereotipi e

pregiudizi nei confronti di persone e culture.

SICUREZZA AUTOSTIMA FIDUCIA CONTROLLO DELLE EMOZIONI

EQUILIBRIO AFFETTIVO RISPETTO DELLE REGOLE CONOSCENZA DEI DIRITTI E

DEI DOVERI AMICIZIA CAPACITA’ DI CONDIVIDERE OBIETTIVI MEZZI E

AZIONI SENSO DI RESPONSABILITA’ RISPETTO DELL’AMBIENTE NATURALE CORRETTO

UTILIZZO DELLE COSE PROGRESSIVA AUTONOMIA DECISIONALE CAPACITA’ DI

ACCETTARE LE DIVERSITA’

Page 7: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

L’ACCOGLIENZA

I momenti educativi scolastici non si limitano a quelli d’intervento educativo e didattico vero e proprio, ma riguardano anche una serie di strategie che rimandano ai bambini un’immagine di scuola che accoglie e si prende cura di loro. In quest’ottica, è importante il coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola in quei primi tempi dell’anno scolastico in cui il bambino viene inserito nelle classi ed entra di fatto a far parte integrante della vita della scuola.

In particolare, gli insegnanti delle classi e sezioni in ingresso promuovono, per quanto possibile, iniziative di accoglienza, rendendo le aule allegre e rassicuranti, promuovendo iniziative di gioco e di dialogo, evitando l’insorgere di piccoli disagi e di paure, favorendo le dinamiche di gruppo e la socializzazione spontanea. I bambini vengono condotti ad esplorare gli spazi della scuola attraverso iniziative ludiche e stimolanti, mediante le quali familiarizzano con l’ambiente e con le persone che vi operano. E’ consuetudine riservare particolare attenzione agli alunni stranieri, perché vivano serenamente e con gioia nella nostra scuola. Fin dal mese di settembre, la scuola si attiva per organizzare specifiche riunioni con i genitori dei nuovi iscritti, alla presenza degli insegnanti di sezione o di classe. In seguito i genitori, previo appuntamento, potranno partecipare a incontri personalizzati con il team docente ed esprimere, con fiducia, le proprie richieste.

LA RELAZIONE EDUCATIVA

Ogni principio educativo e ogni valore enunciato nelle programmazioni non può essere trasmesso semplicemente attraverso lezioni ed attività didattiche ma, affinché siano interiorizzati e condivisi dai nostri alunni, valori e principi vanno individuati nella condotta degli adulti. Si cercherà perciò di tenere comportamenti coerenti con le finalità educative e la scuola si attiverà affinché anche la famiglia condivida e trasmetta tali valori e principi. Pertanto la scuola s’impegna affinché:

i bambini apprendano il rispetto della cosa pubblica attraverso l’esempio dell’adulto e con interventi correttivi adeguati;

tutti quelli che vi operano si rapportino ai bambini nel rispetto dei loro diritti fondamentali;

i bambini siano resi consapevoli di tali diritti per imparare a costruire sane e fiduciose relazioni con il mondo degli adulti.

Page 8: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA DELL'INFANZIA

Diletta Fanelli, Sc.Sec. 1° grado, Granaretto, a.s.2014-15

FINALITA' GENERALI

Nel perseguire le sue finalità generali, la Scuola dell’Infanzia tiene presente il bambino come soggetto attivo, impegnato in un continuo processo d’interazione con i coetanei, gli adulti, l’ambiente e la cultura. Tiene presente inoltre che l’apprendimento è frutto di sintesi della dimensione cognitiva, sociale, relazionale ed affettiva ed è un processo in continua e progressiva ristrutturazione. L’azione formativa favorisce l’evolversi di competenze, dell’identità personale, dell’autonomia.

I CAMPI D’ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Promozione della propria identità personale e sociale nell’interazione positiva con gli altri e con l’ambiente. Sviluppo personalizzato dei valori della propria cultura. Capacità di cooperare e di stare con gli altri.

Il corpo e il movimento Attraverso il corpo il bambino impara a prendere consapevolezza della realtà che lo circonda, a muoversi nello spazio, a relazionarsi con la realtà esterna, a conoscere e comunicare.

Linguaggi, creatività ed espressione Promuovere le capacità di comunicazione e d’espressione attraverso linguaggi diversi.

I discorsi e le parole Gli obiettivi di questo campo si riferiscono all’acquisizione delle capacità di farsi capire e di poter esprimere le proprie idee in modo diverso. Promuovere l’esplorazione e la scoperta del mondo naturale e artificiale attraverso l’osservazione e la manipolazione.

Page 9: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA DELL'INFANZIA

METODOLOGIA, CONTINUITA', VERIFICA E VALUTAZIONE

Elementi di metodo La scuola dell’infanzia richiede un’organizzazione didattica intesa come predisposizione di un accogliente ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti. I principi fondamentali di metodo che si cercherà di applicare sono: il gioco, la ricerca, l’esplorazione.

Continuità con la scuola primaria Sono attuate iniziative di continuità tra i due ordini di scuola, oltre che tra primaria e scuola media. Sono promosse anche iniziative di collaborazione e di scambio tra gli insegnanti.

Verifica e valutazione

La verifica si potrà effettuare attraverso l’osservazione diretta sugli alunni in situazioni sia organizzate, sia di gioco spontaneo e con la somministrazione di prove che saranno differenziate in base all’età.

TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I traguardi al termine della scuola dell’Infanzia come quelli relativi alla scuola Primaria e Secondaria di 1° grado (VEDI capitoli relativi) tengono conto, pur nelle specificità dell’Istituto, delle “Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del 4 Settembre 2012.

Conoscenza di sè e l’altro

• Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale inserito nel contesto familiare. (segue)

Page 10: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA DELL'INFANZIA

• Gioca in modo costruttivo confrontandosi con bambini ed adulti.

• Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e riconosce i più importanti segni della sua cultura e del suo territorio.

• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e vive pienamente la propria corporeità, perchè ne percepisce il potenziale comunicativo e prova piacere nel movimento

Immagini, suoni e colori

• Il bambino comunica ed esprime emozioni utilizzando la varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

• inventa storie che esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, l’utilizzo della voce e di oggetti sonori.

I discorsi e le parole

• Il bambino usa e arricchisce la lingua italiana anche attraverso la sperimentazione di rime, filastrocche e drammatizzazioni.

• Sa esprimere e comunicare emozioni e sentimenti.

• Ascolta e comprende narrazioni, chiede e offre spiegazioni.

• Si avvicina alla lingua scritta e scopre la presenza di lingue diverse. La conoscenza del mondo

• Il bambino sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

• Il bambino usa criteri diversi per ordinare oggetti, identificarne alcune proprietà, fare misurazioni e confronti.

• Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi ed i fenomeni naturali.

• S’interessa a macchine e strumenti tecnologici.

• Ha familiarità con le strategie del contare e con la necessità di effettuare misurazioni di lunghezze, pesi e quantità.

Insegnamento Religione Cattolica

• Il bambino, attraverso l’IRC, riceve l’opportunità di effettuare esperienze che sviluppano la sua personalità sul piano emotivo, affettivo, morale, sociale, intellettuale e religioso.

• Il bambino impara a rispettare le diversità etniche, religiose e culturali presenti nella collettività e che determinano l’esperienza di ognuno.

L’insegnamento si svolge in un’ora e mezza alla settimana per ogni sezione.

Page 11: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA PRIMARIA

GLI AMBITI DISCIPLINARI

DISCIPLINE LINGUISTICO-ESPRESSIVE DISCIPLINE SCIENTIFICHE E

MOTORIE DISCIPLINE ANTROPOLOGICHE DISCIPLINE SCIENTIFICHE E

MOTORIE DISCIPLINE LINGUISTICO-ESPRESSIVE DISCIPLINE

SCIENTIFICHE E MOTORIE DISCIPLINE ANTROPOLOGICHE DISCIPLINE

SCIENTIFICHE E MOTORIE

Gli ambiti sono definiti sulla base di affinità fra le discipline in riferimento alla loro natura epistemologica. Ad ogni ambito viene di norma assegnata un’educazione. E’ anche possibile procedere ad una diversa combinazione delle discipline, come nell’organizzazione a tempo pieno. L’assegnazione degli ambiti disciplinari ai docenti è di competenza del Dirigente Scolastico, il quale tiene conto delle singole professionalità e garantisce la continuità del singolo insegnante nella classe e nell’ambito di competenza.

DISCIPLINE LINGUISTICO ESPRESSIVE

• Lingua italiana

• Arte ed immagine

• Lingua comunitaria Inglese

DISCIPLINE ANTROPOLOGICHE

• Storia

• Geografia

• Cittadinanza e Costituzione • Musica

• IRC e attività alternativa

DISCIPLINE SCIENTIFICHE E MOTORIE

• Matematica

• Scienze naturali e sperimentali

• Tecnologia

• Scienze motorie (corpo, movimento e sport)

Page 12: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA PRIMARIA

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI

Per la verifica dei traguardi conseguiti da ciascun alunno, ogni singolo docente potrà liberamente fare uso di prove strutturate, semi-strutturate o non strutturate:

Prove strutturate

Dette anche “prove oggettive”, in quanto la valutazione non dipende da criteri soggettivi dell’insegnante, ma sono valutate nello stesso, identico modo chiunque sia il valutatore, perché le risposte sono predeterminate. Tipologia delle prove: domande a scelta multipla, Vero/Falso, completamenti e corrispondenze.

Prove semi-strutturate

Offrono stimoli chiusi e circoscritti, che sollecitano risposte aperte, perciò consentono di osservare abilità verbali, autonomia di ideazione ed elaborazione, capacità di pensiero riflesso, analisi, sintesi e valutazione. Impegnano la memoria rievocativa e non quella riconoscitiva come nei test. In analogia con i test, però, consentono di predeterminare criteri di valutazione, attraverso “check-list” in cui sono definiti i descrittori delle prestazioni. Tipologia delle prove: domande strutturate, saggi brevi con traccia, riassunti accompagnati da precise richieste di prestazione, colloqui preordinati con chek-list, colloquio libero, riflessione parlata.

Prove non strutturate Di tipo tradizionale, sollecitano soprattutto capacità verbali, qualunque sia il contenuto del quale si voglia accertare la padronanza. L’apprezzamento della prestazione sarà di tipo intuitivo, salvo la predeterminazione di criteri di osservazione e misurazione. Tipologia delle prove: colloqui, temi con interpretazione soggettiva dell’alunno, stesura di lettere, articoli e relazioni.

Page 13: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA PRIMARIA

VALUTAZIONE DISCIPLINARE

Parametri valutativi (per la valutazione in decimi)

Area del 4 Lacune più o meno vaste, conoscenze e

prestazioni insufficienti.

Area del 5 Incertezze nei contenuti acquisiti, difficoltà non

gravi nell’esposizione, modesta capacità di

utilizzare e collegare le conoscenze.

Area del 6 Sufficiente conoscenza dei contenuti,

esposizione semplice senza adeguata

rielaborazione.

Area del 7 Opportuna utilizzazione delle conoscenze e

buone capacità logico-espressive.

Area dell’8 Conoscenza dei contenuti e capacità di

rielaborazione personale più che buona con

personali approfondimenti, chiarezza e

correttezza espressiva.

Area del 9 Apprezzabile capacità di rielaborazione

personale e di abitudine all’approfondimento e al

lavoro autonomo. Molto soddisfacente

l’esposizione orale.

Area del 10 Spiccate capacità di rielaborazione personale,

abitudine e attitudine all’approfondimento e al

lavoro autonomo. Ricchezza espositiva notevole.

Raggiungimento degli obiettivi e delle competenze

Area Obiettivi Competenze

Area del 4 Non raggiunti Assenti

Area del 5 Raggiunti in modo lacunoso Parzialmente presenti

Area del 6 Sufficientemente raggiunti Presente

Area del 7 Essenzialmente raggiunti Presenti e consolidate

Area dell’8 Raggiunti e assimilati Presenti e assimilate

Area del 9 Raggiunti e rielaborati Presenti e rielaborate

Area del 10 Raggiunti e riutilizzati Presenti e riutilizzate

Page 14: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA PRIMARIA

TEMPI DELLA VALUTAZIONE DEGLI ACCERTAMENTI

La valutazione consente il riesame critico del progetto didattico, per accertare validità ed efficacia di strategie e metodi utili al conseguimento degli standard progettuali, ovvero il grado di fruibilità da parte degli alunni. Ha una valenza formativa in quanto impegna il docente a rivedere il progetto didattico adeguandolo ai bisogni secondo il criterio di flessibilità. Si attua secondo tre scansioni principali: all’inizio, durante e al termine del percorso didattico.

Valutazione iniziale: Si attua all’inizio dell’anno scolastico per acquisire i livelli di partenza degli alunni e rilevare i fattori che agiscono sui processi di apprendimento.

Valutazione intermedia: Ha valore formativo, poiché è finalizzata ad attivare immediati interventi compensativi ove fosse necessario e correttivi alle attività in progetto. Non è solo pratica di accertamento, ma una continua verifica, con osservazioni sistematiche, dei traguardi prefissati, dei livelli di apprendimento conseguiti, della validità ed efficacia dell’intervento didattico.

Valutazione finale: Non esprime semplicemente la somma dei risultati o una media standard, bensì la rielaborazione collegiale del team docente dei dati e delle osservazioni effettuate. Sarà espressa in forma sintetica alla fine dei due quadrimestri. Ha anche valore certificativo dei traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno.

COMUNICAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI

Le modalità di comunicazione degli esiti formativi potranno essere:

• colloqui individuali, • presa visione delle prove di verifica,

• colloqui a scadenza programmata

• consegna del documento di valutazione a scadenza quadrimestrale.

La comunicazione con scadenza quadrimestrale comporta una certificazione collegiale

degli esiti. Questa è anche un atto amministrativo in quanto determina, alla fine

dell’anno, l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.

Page 15: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA PRIMARIA

VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

Per l’ammissione alla valutazione finale di ogni alunno sono consentite assenze non

oltre i 60 giorni.

La scuola prevede deroghe per motivi di salute certificati e per gli alunni stranieri con familiari nel paese d’origine.

TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

• L'alunno usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta, la utilizza nei vari ambiti e ne fa strumento di interazione positiva con gli altri e nella risoluzione dei problemi.

• Legge con interesse testi diversi.

• Usa la lingua come strumento di espressione di sé e del proprio vissuto.

• E' capace di usare le conoscenze metalinguistiche.

• Sa utilizzare i diversi registri verbali.

INGLESE

• L'alunno riconosce messaggi e consegne verbali semplici dati nella lingua straniera.

• Individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera.

• Comprende frasi ed espressioni di uso corrente.

• Sa interagire in semplici scambi di informazioni.

• Descrive in modo semplice aspetti del proprio vissuto.

Page 16: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

STORIA

• L'alunno conosce gli elementi significativi del suo passato, dalla preistoria alla storia antica.

• Sa usare la linea del tempo.

• Conosce le società studiate, anche in base alle loro caratteristiche.

• Produce testi storici, sa raccontare i fatti studiati, riconosce l'importanza del patrimonio artistico-culturale del nostro territorio.

GEOGRAFIA

• L'alunno si orienta nello spazio e sulle carte geografiche. Sa utilizzare le coordinate geografiche.

• Riconosce l'interazione di elementi fisici ed antropici nel territorio.

• Conosce le caratteristiche dei paesaggi e dei principali oggetti geografici.

• Utilizza il linguaggio della geo-graficità e sa ricavare informazioni da una pluralità di fonti.

MATEMATICA

• L'alunno apprezza la matematica anche come strumento per operare nella realtà.

• Sa effettuare calcoli mentali e scritti.

• Percepisce e rappresenta le forme, le relazioni e le strutture.

• Utilizza i dati per ricavare informazioni.

• Affronta i problemi con strategie diverse; riesce a risolvere facili problemi; impara a costruire ragionamenti; impara a riconoscere situazioni di incertezza.

SCIENZE

• L'alunno ha capacità operative, progettuali e manuali. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà.

• Si pone domande e individua problemi da indagare.

• Con l'aiuto dell'insegnante e dei compagni, formula ipotesi e previsioni, osserva, classifica, riproduce graficamente.

• Ha cura dell'ambiente in cui vive e dell'ambiente in genere. Ha cura di sé.

MUSICA

• L'alunno esplora le diverse possibilità espressive della voce, degli strumenti e del proprio corpo.

• Usa strumenti tradizionali, elettronico/informatici ed auto-costruiti.

• Esegue da solo e in coro semplici brani vocali e strumentali.

• Ascolta e descrive semplici brani musicali di diversi generi.

Page 17: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

ARTE E IMMAGINE

• L'alunno utilizza gli elementi della grammatica visiva. Utilizza il linguaggio visuale per rielaborare le immagini in modo creativo e con tecniche e strumenti diversi.

• Apprezza le opere d'arte e i beni culturali del nostro paese e nel mondo.

SCIENZE MOTORIE

• L'alunno ha acquisito la padronanza degli schemi motori e posturali.

• Sa usare il corpo per esprimersi, secondo criteri di sicurezza.

• Riconosce i principi essenziali del proprio benessere, anche attraverso una corretta alimentazione.

• Riconosce e rispetta le regole nei giochi di gruppo e nello sport.

TECNOLOGIA

• L'alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall'uomo, secondo principi di sicurezza.

• Realizza oggetti seguendo una metodologia.

• Esamina oggetti e processi.

• Rileva la trasformazione degli utensili e dei processi produttivi..

• Utilizza le nuove tecnologie, i linguaggi multimediali e gli strumenti informatici. INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA Suoi principali obiettivi e traguardi sono:

• Favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, completandone la formazione sul piano religioso e dei valori.

• Rispettare i ritmi dell'età evolutiva, proponendo percorsi didattici articolati secondo il principio della progressività ciclica.

• Rispettare l'identità di ciascun alunno, prendendo atto delle differenze anche di carattere religioso, per una proposta didattica aperta all'incontro e al dialogo.

• Favorire la cooperazione tra scuola e famiglia, considerando la conoscenza del Patrimonio storico, culturale ed umano offerto dall'Irc come un arricchimento per la formazione dei figli.

Inserire l'IRC nella didattica di ciascuna scuola, nel rispetto, dell'autonomia delle singole istituzioni scolastiche.

Page 18: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

Diletta Fanelli, Sc. Sec. I grado, Granaretto, a.s.2014-15

FINALITA’ GENERALI

Le indicazioni di carattere culturale, sociale ed economico emerse dall'analisi del territorio nel quale opera la Scuola Secondaria di 1° grado dell’I.C. Torrimpietra, insieme all’individuazione delle risorse materiali ed umane di cui disponiamo, nonché il necessario riferimento alla normativa scolastica italiana e alla dimensione europea, permettono di consegnare agli studenti, ai genitori e alla comunità del territorio, le scelte strategiche per lo svolgimento dell’attività solastica. Tali scelte rappresentano per la comunità educante dell'Istituto impegni chiari ed espliciti diretti al conseguimento delle finalità e degli obiettivi di seguito elencati:

la flessibilità dell'attività educativa e formativa in modo da permettere a ciascun alunno di essere condotto, partendo dai propri ritmi di apprendimento e dalle proprie inclinazioni, su un percorso formativo individualizzato; la responsabilità del conseguimento degli obiettivi sottoindicati, mediante l'attivazione di procedure sistematiche di verifica e di valutazione, nella totale trasparenza, per permettere una continua modificazione e integrazione della nostra offerta formativa ed educativa;

l'organicità della proposta formativa affinchè le attività curricolari e quelle extracurricolari si integrino in maniera armonica e coerente, dilatando gli orizzonti culturali dello studente e valorizzandone le potenzialità;

la continuità dell'intervento educativo garantito dalla scuola primaria alla secondaria di 1° grado, fino alla scuola superiore per consentire la crescita integrale della persona.

Page 19: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

Il fine è di:

Elevare la qualità della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, delle competenze, delle capacità

Promuovere l'unitarietà del sapere Orientare l'azione formativa verso nuovi orizzonti culturali europei Costruire un rapporto sinergico e permanente tra scuola e territorio.

Il fine ultimo è diretto alla:

Formazione di personalità libere e responsabili (“saper essere”) dotate di un sapere dinamico e rinnovabile (“sapere” e “saper fare”).

OBIETTIVI EDUCATIVI

Al centro di ogni finalità e azione della scuola è la persona, perché la vera ragione d'essere della scuola sono le alunne e gli alunni. Attraverso la struttura flessibile della didattica e l’ampliamento dell’offerta formativa la scuola promuove il successo scolastico e il raggiungimento, per tutti gli alunni, almeno degli obiettivi minimi necessari al processo di maturazione. . Pertanto, alla fine del primo ciclo della scuola secondaria di 1° grado, l'alunno dovrà:

SAPERE, ossia possedere conoscenze,

SAPER FARE, possedere abilità operative formate come competenze personali,

SAPER ESSERE, quindi essere in grado di utilizzare le capacità intellettuali per crescere ed essere nel mondo, per stare con gli altri, per affrontare e risolvere i problemi, per dare senso alla vita.

In riferimento alle scelte educative dell'Istituto, la scuola secondaria di 1° grado orienta la sua programmazione sui seguenti obiettivi educativi, definiti in relazione alle caratteristiche proprie dell'età degli alunni di quest’ordine di studi:

Page 20: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

1) Formazione di una COSCIENZA CIVILE

Promuovere una presa di coscienza del proprio atteggiamento-comportamento per una maggiore responsabilizzazione sociale Favorire una maggiore consapevolezza del significato dei rapporti sociali Sviluppare la coscienza dei propri diritti e doveri come necessità pratica e morale Promuovere una valorizzazione dell'aspetto positivo del rispetto Sviluppare la capacità di autocontrollo Sviluppare la volontà di partecipazione e la capacità di collaborazione

2) Sviluppo delle CAPACITA’ CRITI CHE

Sviluppare una progressiva consapevolezza del proprio io individuando i propri limiti e le proprie qualità Promuovere il riconoscimento dell’individualità altrui Acquisire un atteggiamento equilibrato e indipendente nei confronti degli altri

3) Promozione e sviluppo di un’EDUCAZIONE ALLA TOLLERANZA

Promuovere una responsabile solidarietà verso i compagni, soprattutto verso quelli in difficoltà

Sviluppare la capacità di accettare idee diverse dalle proprie

Innescare processi di integrazione culturale e sociale

Sensibilizzare ai problemi presenti nel mondo contemporaneo

4) Promozione di una cultura incentrata sul RISPETTO E TUTELA DELL’AMBIENTE

Sviluppare una conoscenza dell'ambiente e delle relazioni all'interno di esso Sviluppare una coscienza ecologica nel rispetto delle risorse naturalistiche da difendere Promuovere strategie d'intervento sull'ambiente

5) Formazione di una coscienza e concezione del LAVORO, inteso come STRUMENTO DI AUTOREALIZZAZIONE E DI CRESCITA DEL BENESSERE SOCIALE

Sviluppare le capacità di riconoscere le proprie attitudini spendibili nel proseguimento degli studi Promuovere l'orientamento tramite la conoscenza delle attività lavorative e dei processi produttivi Acquisire la capacità di utilizzare le nuove tecnologie informatiche applicabili trasversalmente a tutte le discipline di studio Potenziare la conoscenza e l'uso delle lingue straniere offrendo agli studenti la possibilità di apertura ad una prospettiva europea

Page 21: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

OBIETTIVI TRASVERSALI

Dagli obiettivi formativi comuni ai tre anni di corso, vengono desunti gli obiettivi trasversali, comuni a tutte le discipline, qui sudddivisi in relazione all'anno di corso. Essi concorrono alla valutazione complessiva dell'alunno.

Prima media Socialità e vita di classe l'alunno deve essere in grado di:

rispettare l'orario, le modalità di presentazione, di giustificazione, ecc. ascoltare e intervenire nei momenti opportuni rispettare gli impegni presi adeguare il proprio comportamento nel corso di visite d’istruzione, uscite e attività

Rapporti con i compagni l'alunno deve essere in grado di:

avviare il superamento dell'egocentrismo nella scoperta degli altri acquisire la padronanza di gesti e atteggiamenti avviare l'acquisizione di un atteggiamento leale e disponibile verso i compagni

Metodo di lavoro l'alunno deve essere in grado di:

lavorare con ordine

rispettare gli impegni presi

avviare un’organizzazione autonoma del lavoro secondo gli schemi concordati e proposti in classe dagli insegnanti

portare il materiale necessario per le varie attività, conoscerne ed organizzarne la gestione

Avvio allo sviluppo delle capacità critiche l'alunno deve essere in grado di:

cogliere gli aspetti significativi di ciò che osserva e classificarli

ordinare semplici e brevi sequenze spazio-temporali soprattutto in relazione al vissuto personale

avviare l'individuazione del nesso causa-effetto con la guida dell'insegnante Uso del linguaggio l'alunno deve essere in grado di:

comprendere il significato essenziale di un semplice messaggio verbale, grafico, visivo e sonoro

produrre messaggi semplici e significativi in modo corretto e comprensibile

Page 22: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

Seconda media Socialità e vita di classe l'alunno deve essere in grado di:

sviluppare la capacità di impegno e interesse alle attività comuni non ostacolando i lavori di gruppo

sviluppare la capacità di autocontrollo

prendere coscienza del proprio atteggiamento-comportamento per una maggiore responsabilizzazione, adeguandolo alle circostanze

avviare la consapevolezza dei propri diritti e doveri come necessità pratica e morale Rapporti con i compagni l'alunno deve essere in grado di:

acquisire la consapevolezza del proprio ruolo rispetto al gruppo classe sviluppare la capacità di collaborazione con i compagni utilizzando interessi e competenze personali per il raggiungimento di obiettivi comuni sviluppare atteggiamenti di solidarietà verso i compagni

Metodo di lavoro l'alunno deve essere in grado di:

applicare autonomamente il piano di lavoro concordato con l'insegnante organizzare la propria esposizione secondo uno schema ordinato decodificare strutture tecnico-compositive e linguaggi presenti in messaggi di vario tipo, secondo schemi concordati organizzare in maniera razionale il proprio lavoro

Capacità critica l'alunno deve essere in grado di:

cogliere aspetti significativi di ciò che osserva classificandoli e correlandoli ordinare sequenze spazio-temporali mettendole in relazione tra loro individuare sempre più autonomamente i nessi causali

Uso del linguaggio l'alunno deve essere in grado di:

utilizzare il linguaggio specifico di ogni disciplina in situazioni più articolate

sviluppare la capacità di produrre messaggi più articolati e personali adeguandoli al contesto comunicativo

Page 23: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

Terza media Socialità e vita di classe l'alunno deve essere in grado di:

partecipare attivamente in modo propositivo alle attività comuni adeguare responsabilmente il proprio comportamento in relazione alle circostanze prendere coscienza di essere un cittadino con diritti e doveri

Rapporti con i compagni l'alunno deve essere in grado di:

comprendere idee, sentimenti e motivazioni altrui adottare un atteggiamento equilibrato e indipendente nei confronti degli altri sviluppare la solidarietà sociale e la sensibilizzazione ai problemi presenti nel mondo contemporaneo

Metodo di lavoro l'alunno deve essere in grado di:

organizzare in maniera razionale, efficace e personale il proprio lavoro Capacità critica l'alunno deve essere in grado di:

analizzare criticamente ciò che osserva e che apprende compiendo alcune valutazioni individuare i nessi causa-effetto e le sequenze spazio-temporali correlare e rielaborare in modo personale quanto appreso valutare il lavoro svolto

Uso del linguaggio l'alunno deve essere in grado di:

comprendere il linguaggio specifico di ogni disciplina produrre messaggi articolati e personali adeguati ai contesti

Oltre a questi obiettivi, i ragazzi verranno valutati anche in base a: Impegno e Partecipazione comuni ai tre anni di corso.

Page 24: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le motivazioni che hanno portato alla formulazione dei criteri valutativi che rispondono al nostro progetto complessivo, sono le seguenti :

l'opportunità di consegnare ai genitori informazioni analitiche e trasparenti sulla crescita dei propri figli riguardante la sfera delle conoscenze, capacità e competenze e non soltanto quella delle singole discipline: così i genitori possono riflettere sulle potenzialità e le difficoltà del figlio ed è possibile intervenire consapevolmente sul suo processo di crescita.

la necessità di far superare al ragazzo l'idea di essere trattato e valutato in maniera differenziata rispetto ai compagni, anche in assenza di motivazioni valide. E’ importante conoscere i parametri che concorrono alla formazione dei giudizi-valutazione, sia per sostenere il processo di autovalutazione dello studente, ma anche per evitare che sia la scuola a suggerire l'esistenza di forme di ingiustizia sociale.

il bisogno di una sostanziale collegialità in seno al Consiglio di classe: utilizzando indicatori omogenei e trasversali rispetto alle singole discipline, l'atto valutativo viene reso il più possibile oggettivo e puntuale.

Le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione fatti propri dal Consiglio di classe secondo le indicazioni del Collegio dei docenti. Ogni insegnante, per pervenire alla valutazione finale, utilizzerà oltre a questi parametri comuni, gli indicatori specifici della propria disciplina. .

SCHEDA DI VALUTAZIONE In sede di scrutinio vengono formulati, per ciascun alunno, i voti numerici delle singole materie che vengono riportati sulla scheda di valutazione personale dell’alunno. Tale scheda, compilata nel primo e nel secondo quadrimestre, contiene l’ammissione alla classe successiva. Essa viene consegnata ai genitori a febbraio e a giugno. Per l’ammissione alla classe successiva dovranno essere raggiunti almeno gli obiettivi minimi indicati nelle programmazioni delle singole Discipline. L’ammissione alle classe successiva e agli esami finali avviene a maggioranza del consiglio di classe: sono necessari tutti voti sufficienti, compreso il comportamento.

Page 25: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

ATTESTATI DI MERITO Il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio, attribuisce attestati agli alunni meritevoli.

FREQUENZA E VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

L’anno scolastico è valido per gli alunni che frequentano almeno i tre quarti dell’orario annuale previsto - sia che si tratti del Tempo normale che del Tempo prolungato - e possono, quindi, essere ammessi alla valutazione per la classe successiva o a sostenere l’Esame (DPR 122/2009, Circ. MIUR 20/2011). La scuola prevede deroghe per motivi di salute certificati e per gli alunni stranieri con familiari nel paese d’origine: SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO: Tempo prolungato: Assenze consentite: NON OLTRE 50 giorni (297 ore) Tempo normale: Assenze consentite: NON OLTRE 42 giorni (247 ore).

Page 26: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1°grado

VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA Nella pratica didattica esistono due tipologie valutative strettamente legate fra loro:

VERIFICA FORMATIVA: detta anche “in itinere”, si realizza durante il percorso formativo, si basa sulle singole unità di apprendimento e deve essere il più possibile frequente. VERIFICA SOMMATIVA: detta anche finale, accerta i risultati raggiunti dallo studente alla fine di un certo tratto del percorso di ogni singola disciplina

CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, CAPACITA’ E COMPETENZE

conoscenze competenze capacità

0- 4

Conoscenze nessuna o poche, lacunose e frammentarie Non memorizza o memorizza in modo frammentario

Non riesce ad applicare le sue conoscenze o le applica commettendo errori anche gravi nell’esecuzione. Non sa utilizzare o utilizza in modo improprio il materiale didattico Non comprende e non utilizza linguaggi specifici Non produce elaborati corretti

Trova difficoltà nella comprensione di ciò che ascolta e/o legge e non produce autonomamente

5

Superficiali e non del tutto complete Memorizza in modo non stabile

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti Usa linguaggi specifici in modo poco corretto Produce elaborati semplici se guidato

Trova difficoltà nella comprensione di ciò che ascolta e/o legge e non produce autonomamente Il metodo di studio è mnemonico

6

Sufficienti, essenziali Memorizza in modo non stabile

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici Usa un linguaggio semplice e corretto Produce elaborati semplici

Effettua analisi non complete e approfondite (II e III media) Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni.

Page 27: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

7

Complete ma non approfondite Memorizza in modo stabile

Applica le conoscenze acquisite ed usa gli strumenti per eseguire elaborati semplici ma corretti Usa il linguaggio specifico in modo semplice ma corretto

Effettua analisi e sintesi complete, ma non approfondite. Guidato e sollecitato riesce a effettuare anche approfondite valutazioni.

8

Complete e approfondite Memorizza in modo stabile

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze, i linguaggi e le procedure in nuovi contesti L’impiego di strumenti è appropriato

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se con qualche incertezza.

9

Complete, approfondite, ampliate e coordinate Memorizza in modo completo

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze, i linguaggi e le procedure in nuovi contesti E’ in grado di operare collegamenti L’ impiego di strumenti è appropriato

Effettua analisi e sintesi complete e approfondite Valuta autonomamente

10

Complete, approfondite, ampliate, coordinate, rielaborate Memorizza in modo completo

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze, i linguaggi e le procedure in nuovi contesti E’ in grado di operare collegamenti Usa gli strumenti in modo sicuro e funzionale

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite Effettua valutazioni autonome, complete,approfondite e personali.

Page 28: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

RECUPERO E POTENZIAMENTO

I docenti, compatibilmente con le risorse finanziarie della scuola potranno attivare corsi di recupero in orario extracurricolare con l’obiettivo di far superare le difficoltà evidenziate dagli alunni, promuovendo una didattica alternativa. Ogni docente inoltre potrà decidere, nell’arco dell’anno scolastico, di interrompere lo svolgimento della propria disciplina, per promuovere il potenziamento e il recupero della stessa all’interno della propria classe, in orario curricolare.

ORIENTAMENTO

E' necessario che tutti i docenti e i consigli di classe siano direttamente coinvolti nel prevedere una programmazione che prenda in considerazione i seguenti punti:

informazione individuazione e osservazione di abilità e competenze avviare processi di autovalutazione

Grande attenzione è rivolta all’attività di orientamento in uscita, attraverso iniziative di raccordo con le scuole superiori. Gli alunni vengono guidati nella conoscenza delle loro potenzialità e delle loro tendenze, nella scoperta dei diversi indirizzi scolastici, nel confronto con altri ambienti scolastici e con docenti delle scuole superiori. La continuità con le scuole secondarie di secondo grado intende favorire la consapevolezza della scelta del tipo di scuola e prevenire il disagio nella fase di passaggio.

RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA

Nello spirito di collaborazione necessario affinchè la scuola possa crescere, adeguandosi alle novità che annualmente la coinvolgono, i docenti attiveranno con le famiglie una serie di momenti di incontro e di confronto. Tutti i docenti della scuola secondaria di 1° grado ricevono i genitori degli alunni due volte al mese, la mattina, secondo i calendari distribuiti agli alunni. Due volte l’anno, a dicembre e ad aprile i docenti sono a disposizione dei genitori dei ragazzi, in un colloquio pomeridiano. I rappresentanti dei genitori partecipano ai consigli di classe quattro volte l’anno. In tali

Page 29: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

occasioni il coordinatore, dopo una sintesi sull’andamento didattico disciplinare della classe, cede la parola ai genitori che possono presentare temi di discussione, richieste di spiegazione o comunque le loro osservazioni su ciò che è stato detto. Nei Consigli di Istituto, i rappresentanti dei genitori insieme agli insegnanti della scuola, deliberano sulle proposte fatte, legate alle attività da svolgere all’interno dell’istituto. Un altro strumento attraverso cui passa la comunicazione tra la scuola e le famiglie è una modulistica che con il passare del tempo si è fatta più efficace e specifica. Circolari vengono inviate alle famiglie per informare su vari argomenti o per ottenere l’assenso per iniziative particolari. Durante l’attività scolastica inoltre i docenti informano i genitori attraverso comunicazioni scritte sul diario, riguardo a eventuali comportamenti non adeguati o a lacune nella preparazione o, ancora, al non rispetto delle consegne da parte dei loro figli.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Dopo aver valutato attentamente le schede informative di ciascun alunno della classe quinta redatte dalle insegnanti della scuola primaria, si procede alla formazione delle classi della scuola secondaria di 1° grado tenendo conto dei seguenti criteri:

- Equivalente ripartizione per sesso - Equivalente ripartizione per diversamente abili, Dsa e Bes - Equivalente ripartizione dei livelli di competenza - Equivalente ripartizione dei livelli di comportamento - Omogenea ripartizione degli alunni provenienti dallo stesso plesso - Fratelli nella stessa sezione - Richieste motivate dei genitori

Page 30: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

TRAGUARDI AL TERMINE DELLA TERZA CLASSE della scuola secondaria di 1° grado

Valeria Trontelj, Sc.sec. 1° grado, Granaretto, a.s.2014-15

ITALIANO

L’alunno interagisce in diverse situazioni comunicative e rispetta le idee degli altri.

Utilizza il dialogo per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi relativi e diversi ambiti sociali e culturali.

Ascolta e comprende vari tipi di testo trasmessi dai “media”. Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di

supporti quali schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc. Sa utilizzare i manuali delle discipline di studio o testi di divulgazione per ricercare,

raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti. Produce testi – partendo da quanto letto – impiegando sia strumenti tradizionali

che informatici. Legge testi letterari di tipo diverso (poetici, narrarivi e teatrali) e comincia ad

elaborarne un’interpretazione. E’ in grado di scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, argomentativo,

ecc.) adeguandoli a scopo, argomento, situazione, destinatario. Produce testi multimediali. Usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base e conosce i

fondamentali termini specialistici delle diverse discipline. Impiega i registri formale e informale a seconda della situazione comunicativa e

del destinatario. Sa individuare le varietà linguistiche e dialettali e sa metterle in relazione allo

spazio geografico, sociale e comunicativo. Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali della lingua italiana

(lessico, morfologia, organizzazione logico-sintattica).

Page 31: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

LINGUA INGLESE

L’alunno comprende i punti essenziali di testi scritti e orali su argomenti familiari e di studio.

Espone e descrive oralmente argomenti di studio, situazioni, avvenimenti ed esperienze personali.

Interagisce con uno o più interlocutori su argomenti noti, in contesti familiari. Legge testi semplici e testi informativi e ascolta spiegazioni su contenuti di

studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti, lettere o messaggi indirizzati a coetanei e familiari. Usa la lingua per apprendere argomenti anche di altre discipline. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA - SPAGNOLO

L’alunno comprende semplici messaggi orali e scritti relativi a contesti familiari. E’ in grado di effettuare uno scambio di informazioni, nell’ambito di attività relative

ad argomenti abituali. Descrive in modo semplice, sia per iscritto che oralmente, aspetti del proprio

vissuto e del proprio ambiente. Svolge i compiti e chiede spiegazioni, secondo le indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante. Legge brevi e semplici testi.

STORIA

L’alunno comprende i testi storici e ne rielabora le informazioni. Sa informarsi autonomamente su fatti storici e riorganizzare le informazioni in

testi, utilizzando anche fonti digitali. Sa effettuare collegamenti tra fatti ed eventi storici e sa argomentarne le proprie

riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità acquisite per orientarsi nel presente, comprende

opinioni e culture diverse e i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Conosce ed è sensibile al concetto di Memoria storica.

Conosce e comprende aspetti fondamentali: - della storia italiana - della storia europea - della storia mondiale - della storia del suo ambiente - del patrimonio culturale italiano e dell’umanità.

Page 32: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Inclusa nelle ore di Storia e, al tempo stesso, trasversale rispetto a tutte le altre discipline e realizzabile in ogni momento della vita scolastica:

L’alunno si prende cura di sé, degli altri, del macro- e micro-ambiente, anche attraverso forme di cooperazione e di solidarietà.

Conosce e si comporta in base alle regole condivise della convivenza civile. Conosce e si comporta secondo il significato della legalità e il senso di

reponsabilità. Conosce i principi fondamentali della Costituzione italiana e ne rispetta i

valori sanciti e tutelati come: i diritti inviolabili di ogni essere umano (art.2), la pari dignità sociale di tutti i cittadini (art.3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita nella società (art. 4), la libertà di religione (art.8), le varie forme di libertà (13-21)

Conosce, in base alla Costituzione Italiana, l’organizzazione della nostra società (artt. 35-54) e l’ordinamento della Repubblica Italiana (55-96).

GEOGRAFIA

L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte geografiche in base ai punti cardinali e alle coordinate gaografiche.

Utilizza carte geografiche, fotografie attuali o d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, dati statistici per comunicare informazioni spaziali.

Osserva e analizza diversi sistemi territoriali e paesistici, anche lontani nello spazio e nel tempo, e ne valuta gli effetti dell’azione dell’uomo.

Riconosce - nei paesaggi italiani, europei e mondiali - gli elementi naturali, storici e artistici più significativi da tutelare e valorizzare.

Conosce e comprende l’importanza del significato di “Patrimonio naturale e culturale dell’umanità”.

MATEMATICA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali,

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero. Riconosce e denomina le forme del piano, dello spazio, le loro rappresentazioni

e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni, la loro

coerenza e spiegandone il procedimento seguito. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di

passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomenti in base alle conoscenze teoriche acquisite. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il

linguaggio naturale. Rafforza un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e capisce come gli

strumenti matematici appresi siano utili per operare nella realtà.

Page 33: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

SCIENZE

L’alunno esplora ed esperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, ricerca soluzioni ai problemi utilizzando le conoscenze acquisite.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi, riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante.

E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla terra, del carattere finito delle risorse, nonchè dell’ineguaglianza dell’accesso ad esse, adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

L’alunno partecipa consapevolmente alla concertazione e all’esecuzione di brani vocali e strumentali di musica d’insieme.

Interpreta la notazione tradizionale servendosi della voce, degli strumenti, e dei supporti elettronici e multimediali.

Comprende e valuta opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperianza musicale e ai diversi contesti storico-sociali, integrandoli con altri saperi e altri linguaggi artistici.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno realizza elaborati personali e creativi applicando le conoscenze del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti, anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di audiovisivi e prodotti multimediali.

Legge le opere più significative dell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea e le colloca nei rispettivi contesti storici.

Conosce le opere principali del Patrimonio culturale italiano ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Page 34: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

SCIENZE MOTORIE

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio

corpo. Sperimenta una pluralità di esperienza che permettono di maturare competenze di

gioco-sport. Matura esperienza nella pallavolo. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni principi essenziali relativi al proprio benessere psico-fisico,

legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione delle sostanze che inducono dipendenza.

Comprende – all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport – il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

TECNOLOGIA

L’alunno conosce i principali processi di trasformazione delle risorse e di produzione di beni.

E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze, le opportunità e i rischi di una scelta di tipo tecnologico.

Progetta e realizza semplici prodotti, anche di tipo digitale. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla

struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, impiegando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.

Conosce oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione a forma, struttura e materiali.

Riconosce nell’ambiente i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

• Essere aperti alla ricerca della verità, interrogarsi sul trascendente cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

• Individuare tappe essenziali e dati oggettivi della storia della salvezza raccontata nella Bibbia, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruire gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e confrontarli con la storia passata e recente.

• Riconoscere e individuare i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), e imparare ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

• Cogliere le implicazioni etiche della fede cristiana e renderle oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Iniziare a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e imparare a dare valore ai propri comportamenti per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri e con il mondo circostante.

Page 35: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

LA SCELTA DI AVVALERSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA (IRC) – (Infanzia, Primaria e Secondaria)

L’IRC

L’ora di Religione (IRC), pur offrendo contenuti relativi alla religione cattolica, è una

materia aperta a tutti gli studenti, credenti o non credenti, cristiani o non cristiani e,

inserendosi nel quadro delle finalità della scuola (Cfr. DPR del 21 luglio 1987, n. 350),

aiuta gli studenti a potenziare e approfondire lo studio delle altre discipline (italiano,

storia, geografia, arte, musica…).

L’IRC non si pone all'interno della scuola come momento confessionale, bensì

come approccio schiettamente culturale al fenomeno religioso in genere e alla

tradizione cristiana.

OBIETTIVI:

Promuove e diffonde i grandi valori della dignità della persona, della pace, della solidarietà, valori cristiani che sono alla base della Costituzione e delle leggi del popolo italiano

Favorisce la crescita integrale degli alunni nella dimensione umana e spirituale, attraverso la presentazione del messaggio di Gesù e della Chiesa

Aiuta concretamente a conoscere e capire più in profondità la cultura del popolo italiano e dei popoli europei

Promuove il confronto con le altre religioni attraverso lo studio dei loro principi fondamentali, favorendo in tal modo un positivo dialogo tra ragazzi di culture diverse

Aiuta a comprendere i segni del nostro territorio e ad orientarsi nel mondo in cui si vive

Permette l’analisi di temi di interesse morale e civile I traguardi specifici dell’IRC per la scuola dell’Infanzia, per la Primaria e la Secondaria sono indicati rispettivamente nelle pagine relative.

LA SCELTA Agli alunni viene riconosciuto il diritto di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (IRC). La scelta di avvalersi dell’IRC si effettua al momento dell’iscrizione e vale per l’intero anno scolastico, come prevede la normativa ministeriale. Non è possibile, quindi, rinunciare o cambiare scelta nel corso dell’anno scolastico. Gli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C. possono usufruire: 1) dell’entrata posticipata o dell’uscita anticipata, quando le ore del suddetto Insegnamento corrispondono alla prima o all’ultima; 2) dello studio assistito, per l’Infanzia e Primaria (in classe parallela o vicina); 3) dell’attività alternativa.

Page 36: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

L’attività alternativa riguarda i temi dei “diritti dell’uomo” (c.m.28/10/87, n.316) e “l’approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile” (cc.mm. 128-131 del 3/5/1986). Essa, pertanto, non può avere contenuti curricolari comuni a tutti gli alunni (c.m. 20/12/1985 n.368, punto 22), né può riguardare il recupero delle materie o lo studio dei compiti assegnati.

Finalità educative:

promuovere l’individuazione dei diritti e dei doveri dell’uomo riconoscere i valori su cui si fonda la convivenza civile e la collaborazione tra

individui e popoli di diversa razza, cultura, civiltà e religione. I contenuti trattati concorrono alla formazione del bambino e dell’adolescente che hanno così modo di confrontarsi con i problemi della dignità dell’uomo nella società contemporanea in trasformazione.

ISTRUZIONE DOMICILIARE L’istruzione domiciliare è consentita in determinati casi, in base a quanto disposto dalla Circolare Ministeriale 440/97 ed è valida a tutti gli effetti. Infatti, nel rispetto del principio fondamentale del “diritto allo studio”, la scuola si organizza per continuare a seguire i bambini o i ragazzi che non possono frequentare le strutture tradizionali a causa di ripetuti ricoveri o terapie presso il proprio domicilio. In concreto, ciò che avviene è che l’insegnante di classe, se possibile (ma ove ciò non sia possibile, un’altra insegnante), può recarsi presso l’abitazione dell’alunno per alcune ore settimanali in modo che quest’ultimo possa così seguire le lezioni che non può frequentare a scuola. Per avviare tali procedure, è necessario chiedere l’autorizzazione al MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) che provvede anche a mandare i fondi necessari.

Page 37: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

LE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (DAI 6 AI 14 ANNI)

LE COMPETENZE-CHIAVE SECONDO IL MODELLO EUROPEO Il sistema scolastico italiano ha assunto, come modello di riferimento generale, il quadro delle “competenze-chiave” definito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006): comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica, in campo scientifico e tecnologico competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

COMPETENZE @L TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

COMPETENZE DEI RAGAZZI IN USCITA DALL’ISTITUTO

TORRIMPIETRA COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE COMPETENZE DEI RAGAZZI IN USCITA DALL’ISTITUTO

TORRIMPIETRA COMPETENZE @L TERMINE DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE COMPETENZE DEI RAGAZZI IN USCIT@ DALL’ISTITUTO

TORRIMPIETRA COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE COMPETENZE DEI R@G@ZZI IN USCITA DALL’ISTITUTO

TORRIMPIETR@

Page 38: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

LE COMPETENZE DEI RAGAZZI IN USCITA DALL’I.C. TORRIMPIETRA

Il modello di riferimento europeo è confluito nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo dell’Istruzione del 4 settembre 2012. A ciò si aggiungono le indicazioni sugli Obiettivi formativi prioritari dettati dalla legge 107/2015. La nostra scuola - in linea con le Indicazioni nazionali e gli Obiettivi prioritari, ma al tempo stesso consapevole delle specificità legate al proprio territorio e aperta verso la dimensione europea - individua le seguenti competenze che un ragazzo di 14 anni deve mostrare di possedere alla conclusione del primo segmento del percorso scolastico:

E’ in grado di iniziare ad affrontare le situazioni di vita tipiche della sua età, autonomamente e con senso di responsabilità.

E’ consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Sa utilizzare gli strumenti di conoscenza. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri. Esprime opinioni personali. Conosce e controlla i propri sentimenti ed emozioni. Sa portare a termine un lavoro iniziato da solo o con gli altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da: poter capire concetti e testi

anche di una certa complessità tra quelli adatti alla sua età, esprimere le proprie idee, adottare registri linguistici appropriati alle diverse situazioni.

Sa adottare diverse forme di testo scritto (come diario, lettera, dialogo, articolo di giornale).

E’ in grado di utilizzare a livello elementare la lingua inglese, nell’incontro con persone di diverse nazionalità.

Sa utilizzare, in una comunicazione essenziale e in semprlici situazioni di vita quotidiana, una seconda lingua europea.

Sa analizzare dati e fatti della realtà con le sue conoscenze matematiche e scientifiche e tecnologiche.

Può affrontare problemi e situazioni mettendo in atto il pensiero razionale. Sa orientarsi nel tempo e nello spazio. Ha assimilato il, ed è sensibile in relazione al, concetto di Memoria storica. Ha acquisito ed è sensibile al concetto di Patrimonio mondiale dell’umanità. Osserva e interpreta fatti, fenomeni, ambienti, produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali. Utilizza le diverse tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e

informazioni e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base. E’ capace di procurarsi rapidamente nuove informazioni. E’ capace di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha maturato il significato e la necessità del rispetto e del dialogo nella convivenza

civile ed è sensibile ai concetti legati all’educazione interculturale e alla pace. Si assume le proprie responsabilità. Adotta comportamenti responsabili ispirati al rispetto della legalità, della sostenibilità

ambientale e dei beni culturali e paesaggistici. Si dedica a campi espressivi, motori, artistici, musicali che gli sono congeniali,

secondo le proprie potenzialità e il proprio talento. Ha acquisito sensibilità e interesse verso il cinema e il teatro. E’ in grado di suonare, almeno in modo dilettantistico, uno strumento musicale. Ha cura e rispetto di sé come base per uno stile di vita sano e corretto.

Page 39: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

DIDATTICA INCLUSIVA

e

B.E.S.

Page 40: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

B.E.S.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

INCLUSIONE RELAZIONE INDIVIDUALIZZATO PERSONALIZZATO

V@NT@GGI SVANTAGGIO PERSONA PARTECIPAZIONE POTENZIALITA’

SUCCESSO MENTALE DIDATTICA SFIDA

DIRITTO ALLO STUDIO

VIDEOSCRITTURA COMPENSATIVE ESIGENZE PERCORSO

DISPENSATIVE SENSORIALE DISTURBO NORMATIVA DSA TABELLINE

DIS@BILIT@’ GLH STRATEGIE EVOLUTIVI SEMPLIFICATO PEI PDP

APPRENDIMENTO STRUMENTI PIANO

SOCIO-ECONOMICO CALCOLATRICE DIFFERENZIATO

INCLUSIVITA’ LINGUISTICO-CULTURALE SPECIFICO PEDAGOGICO

COGNITIVO FISICI ADHD DIFFICOLTA’ AUTOSTIMA

APPRENDIMENTO MISURE PSICOLOGICO

RISPOSTA

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso nella Scuola italiana

dopo l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti

d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per

l’inclusione scolastica”.

Page 41: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

CHI SONO GLI ALUNNI CON BES?

In quest’area rientrano innanzi tutto gli alunni con disabilità specifica che hanno diritto

all’insegnante di sostegno in base alla legge n. 104. Ma, come specifica la Direttiva

Ministeriale, l’area è molto più ampia e include “lo svantaggio sociale e culturale, i

disturbi specifici dell’apprendimento e/o i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà

derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti

a culture diverse”. E, ancora, i Bisogni Educativi Speciali possono essere dovuti a motivi

fisici, biologici, fisiologici o anche a motivi psicologici, sociali, economici: le scuole sono

chiamate a offrire agli alunni con tali Bisogni una risposta adeguata e personalizzata.

IL COMPITO DELLA SCUOLA

Nella Nota di chiarimento alla sopra citata D.M. del 22 novembre 2013, si precisa che

“non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma

individuare quelli per i quali è opportuna l’adozione di particolari strategie speciali”.

L’Istituto Torrimpietra utilizza tutte le sue risorse per offrire un’adeguata risposta ai

bambini e ai ragazzi che manifestano Bisogni Educativi Speciali. Attraverso un

aggiornamento costante, orienta la sua azione formativa, tenendo conto delle loro

specifiche difficoltà, attivando percorsi individualizzati e personalizzati e adottando

strumenti compensativi e misure dispensative.

Gli insegnanti qualificati somministrano nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria le prove e i test per l’individuazione delle difficoltà di apprendimento.

FINALITA’ PER GLI ALUNNI CON BES

Favorire la loro integrazione e la loro inclusione Soddisfare al meglio le loro esigenze, differenziate e personalizzate a seconda

del tipo di svantaggio e bisogno educativo speciale Favorire il loro diritto di crescere con i loro pari Agevolare il loro diritto ad esprimere al meglio le proprie potenzialità

E, su tutto, la finalità principale è:

Garantire il loro diritto all’educazione e all’istruzione, coerentemente con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti dettati dalla Costituzione Italiana.

Page 42: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)

Il PEI si redige, solitamente, per tutti quegli alunni che rientrano nella legge 104 del ’92 e riguarda la progettazione di una programmazione individualizzata dove gli obiettivi, generalmente, sono diversi da quelli del gruppo classe, in quanto vengono semplificati e ridotti. Si tratta di una programmazione che rielabora quella specifica delle singole discipline, dopo una attenta riconsiderazione dell’alunno sotto gli aspetti neuropsicologico e cognitivo. Per tali alunni è previsto l’Insegnante di sostegno, un docente fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui essi sono presenti. Il PEI viene elaborato congiuntamente dal Consiglio di classe con gli operatori dell’Azienda Sanitaria Locale e la collaborazione dei genitori. E’ collegato al PDF, Profilo Dinamico Funzionale:

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell’alunno e quali sono le difficoltà di apprendimento legate alla sua specifica disabilità, le possiblità di recupero, le capacità possedute.

Alessio Uccelli, Scuola primaria, Palidoro, a.s. 2015-16

RIFERIMENTI NORMATIVI PER LE DISABILITA’

I principali riferimenti normativi in materia sono:

La Legge-quadro 5 febbraio 1992 n.104, che tratta in particolare del Diritto all’educazione e all’istruzione, dell’integrazione scolastica, delle Modalità di attuazione dell’integrazione, dei Gruppi di Lavoro per l’integrazione scolastica, della Valutazione del rendimento e prove d’esame.

La C.M. 250/1985 e la Nota n.4088 2/10/02 che specificano che l’insegnante di sostegno non deve essere considerato l’unico docente cui è affidata l’integrazione.

Page 43: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

D.M.331/98, artt.41 e 44 che specificano che l’insegnante di sostegno è assegnato alla Scuola su richiesta del Dirigente Scolastico.

Eva Cavalli, Sc. Prim. Palidoro, a.s.2015-16

I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

Premesso che non sono dovuti a deficit di intelligenza o di altro tipo, i disturbi specifici dell’apprendimento possono assumere diverse forme:

DISLESSIA: difficoltà nella lettura, DISGRAFIA: difficoltà a livello grafico-esecutivo, DISORTOGRAFIA: difficoltà ortografiche, DISCALCULIA: difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura o lettura del numero.

IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

Certificata, tramite diagnosi medica, la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), la scuola predispone un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Tale Piano può essere predisposto anche se la diagnosi è stata rilasciata da una struttura privata. E’ infatti necessario superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni ufficiali (in molti casi superiori ai sei mesi), adottando comunque un piano didattico personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono.

Il PDP potrà essere adottato anche in assenza di certificazione, laddove la scuola individui nell’alunno un bisogno educativo speciale dovuto a svantaggio derivante dai motivi sopra elencati.

Nel Piano Didattico Personalizzato sono indicati:

gli strumenti dispensativi (dispensa della lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta o esonero totale),

gli strumenti compensativi (tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, tavola pitagorica, tabella delle misure, tabella delle formule geometriche, uso della calcolatrice e del computer con programmi di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale)

programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte, interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che privilegiano il contenuto

rispetto alla forma.

Page 44: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

RIFERIMENTI NORMATIVI PER I DSA

La legge n.170 dell’8/10/2010 insieme al D.M luglio 2012 e le Linee Guida dettano “Nuove norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento”. La legge sottolinea l’importanza di garantire il diritto all’istruzione e di dare i necessari supporti di apprendimento al fine di favorire il successo scolastico e di prevenire e ridurre i disagi formativi ed emozionali. Essa inoltre sollecita la sensibilizzazione dei docenti e dei genitori sulle problematiche dei DSA al fine di assicurare una diagnosi precoce, anche a partire dalla scuola dell’infanzia e invita a incrementare la comunicazione e la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari.

LE PROVE DI SCREENING PRESSO IL NOSTRO ISTITUTO

L’istituto Comprensivo Torrimpietra effettua – attraverso le figure professionali presenti nella scuola - i seguenti screening per l’individuazione dei DSA o del rischio di DSA:

PRCR2: prove di prerequisiti per l’individuazione dei fattori di rischio per l’apprendimento di lettura e scrittura, per i bambini della scuola dell’infanzia (su segnalazione),

SPILLO: prove per l’identificazione della lentezza della lettura orale, alla fine della 2^ elementare (su segnalazione)

PROVE DI LETTURA MT, a tappeto, all’inizio della prima media.

Gli alunni “a rischio” DSA vengono convogliati verso una struttura specializzata che definirà la diagnosi, per poi seguire gli alunni, in collaborazione con la scuola, in caso di conferma di DSA.

ORGANI PER L’INTEGRAZIONE

FUNZIONE STRUMENTALE: è l’insegnante nominato dal Collegio docenti per coordinare le attività di integrazione e inclusione per gli alunni con disabilità e/o DSA.

GLH operativo: composto dal Dirigente o dalla Funzione Strumentale, dall’insegnante di sostegno, dal Consiglio di Classe, dal docente coordinatore, dagli operatori sanitari, dall’AEC (Assistente Educativo Culturale), ove presente, dai genitori e da qualunque altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno. Si riunisce almeno due volte l’anno per verificare, in itinere, l’andamento educativo e, se necessario, modificare il PEI.

GLH territoriale: composto dai GLH d’Istituto di tutti gli Istituti Scolastici di Fiumicino Sud; si riunisce una volta l’anno, prima dell’inizio dell’a.s.

GLH d’Istituto: composto dal Dirigente scolastico, dalla Funzione strumentale, dai rappresentanti dei docenti di sostegno e dei docenti curricolari, da operatori dei servizi sanitari (ASL e altri centri accreditati) e da operatori sociali (Enti sociali e Cooperativa Sociale per gli AEC). Si riunisce di norma una volta l’anno, con i seguenti compiti:

- collaborare alla definizione del progetto d’Istituto in relazione all’integrazione e all’inclusione,

Page 45: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

- formulare una proposta compessiva per la collocazione delle risorse e presentare specifici progetti elaborati dalla commissione,

- verificare gli interventi di integrazione alla fine dell’a.s., - elaborare il piano per l’anno successivo, formulare una proposta di organico, - collaborare con gli enti territoriali.

IL PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE (PAI)

Il concetto di “inclusione” viene oggi a sostituire il termine di “integrazione”, racchiudendolo in esso ed estendendone l’orizzonte. L’inclusione è il processo attraverso il quale il contesto-scuola, grazie ai suoi diversi protagonisti (studenti, insegnanti, famiglia, organizzazione scolastica, territorio), assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli alunni e studenti, in particolare a quelli con bisogni educativi speciali. La Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 prevede l’elaborazione, scuola per scuola, di una proposta di piano per l’inclusione scolastica. Le nuove disposizioni estendono all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), quindi a tutti gli studenti in difficoltà, il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Rimane fermo l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA. Ma, oltre a ciò, è ora compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato rimane il percorso individualizzato e personalizzato, redatto nel Piano Didattico Personalizzato (PDP). In quest’ottica, nuova e ben più ampia, il Piano Didattico Personalizzato diviene lo strumento in cui si potranno includere, ad esempio, progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, anche per gli alunni con BES privi di qualsivoglia certificazione diagnostica. La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia. L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sarà deliberata nell’ambito del Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti e dalla famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.

Page 46: PIANO DIDATTICO FORMATIVO E CULTURALE · • La nostra Scuola s’impegna a favorire l’accoglienza di alunni e genitori e in ... è creare un clima sociale positivo che ... di gruppo

RIFLESSIONI SULLA DIDATTICA INCLUSIVA

La recente normativa sui BES costituisce stimolo per la scuola a compiere un passo avanti verso una sempre maggiore inclusività: dato che esistono alunni con difficoltà, con bisogni educativi speciali che vanno riconosciuti, la scuola si qualifica oltre che come servizio, come opportunità di sviluppo di ben-essere, ben-diventare, ben-stare.

Ecco le principali coordinate per un passo ulteriore verso l’inclusione:

l’alunno con BES deve rimanere in classe il maggior tempo possibile

deve fare il più possibile le stesse cose che fanno i suoi compagni di classe

deve essere posto il più possibile nelle stesse condizioni formative degli altri

studenti

i suoi compagni possono svolgere il ruolo di tutor per l’apprendimento

Naturalmente un buon clima di classe favorisce l’apprendimento e l’insegnante favorisce la comunicazione interattiva affiché anche gli alunni con BES possano svolgere un ruolo attivo e partecipativo. L’insegnante funge da modello esperto per i ragazzi e mostra loro come utilizzare le varie strategie di apprendimento.