PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - … · 3 Utilizzatori del piano (nei diversi momenti): -...

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1 COMUNE DI PISA PROVINCIA DI PISA PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Art. 100, comma 1 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. OGGETTO: Opere di manutenzione straordinaria in fabbricato destinato a civile abitazione, posto in Pisa, via vecchia di Barbaricina n. 15/B COMMITTENTE: Sig. Riccardo Catarsi Via Domenichetti, 1 Barga (Lucca) Il Coordinatore per la sicurezza Dott. Geol. Andrea Pozzolini Aprile 2012

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COMUNE DI PISA

PROVINCIA DI PISA

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

Art. 100, comma 1 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.

OGGETTO: Opere di manutenzione straordinaria in fabbricato destinato a civile abitazione, posto in Pisa, via vecchia di Barbaricina n. 15/B

COMMITTENTE: Sig. Riccardo Catarsi Via Domenichetti, 1 Barga (Lucca)

Il Coordinatore per la sicurezza

Dott. Geol. Andrea Pozzolini

Aprile 2012

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SCOPO DEL DOCUMENTO

II presente documento intende fornire: + informazioni riguardanti le dimensioni previste del cantiere e delle presenze con riguardo alle ricadute in

termini di rischio e le relative prescrizioni e prevenzioni;

+ informazioni riguardanti i soggetti chiamati a gestire le prescrizioni dei documenti di sicurezza e modalità

operative per gli stessi;

+ informazioni riguardanti la specificità delle lavorazioni che compongono il progetto, valutate in rapporto

alle condizioni del contesto, al generale processo esecutivo e le procedure attuative di prevenzione;

+ informazioni e prescrizioni riguardanti l'organizzazione del cantiere con riferimento alle particolarità del

contesto;

+ disposizioni per garantire l'attuazione delle procedure per organizzare la cooperazione, il coordinamento

delle attività e la reciproca informazione tra i diversi datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi;

+ valutazione, in relazione della tipologia delle attività di progetto, delle spese prevedibili per l'attuazione dei

contenuti del piano.

Il piano di sicurezza è essenzialmente suddiviso in due parti:

a) piano di sicurezza e coordinamento, con individuazione dei principali rischi operativi;

b) documenti di coordinamento operativo in cantiere, fascicolo, programma lavori, da aggiornare in corso

d'opera.

Il presente piano di prevenzione per la sicurezza sul cantiere, scaturito da un'analisi specifica delle opere che

dovranno essere realizzate dall' Impresa appaltatrice (ed altre eventuali), evidenzia i possibili rischi che

potranno presentarsi durante l'esecuzione dei lavori e stabilisce le misure di sicurezza da adottare.

L'indice di lettura del piano a) e' cosi' (schematicamente ) suddivisibile:

* Generalità

* Analisi dettagliata del progetto e sua descrizione, per determinare la tipologia del lavoro;

* Scomposizione delle opere in settori lavorativi;

* Raccomandazioni generali legislative;

* Elenco principali documenti di cantiere (legenda e linee guida per impresa appaltatrice)

* Anagrafica del cantiere e descrizione attori del processo costruttivo (integrabili in corso d'opera):

fase progettuale e fase esecutiva;

* Allestimento del cantiere e servizi relativi

* Definizione delle fasi lavorative a rischio;

* Analisi dei rischi trasferiti all'esterno del cantiere;

* Analisi dei rischi trasferiti dall'esterno all'interno del cantiere;

* Analisi dei rischi possibili in relazione alle modalità operative;

* Indicazione delle misure di prevenzione di progetto;

* Programma dei lavori; determinazione delle fasi di lavoro e lavorazioni particolari (per evitare pericolose

sovrapposizioni);

* Stima dei costi per la prevenzione e protezione in cantiere

* Eventuali osservazioni tecnico-legislative pervenute dagli organi di controllo pubblici e variazioni

La seconda parte del piano di sicurezza b)–parte operativa- sarà costituita anche da verbali e documenti di

aggiornamento e verifica dell'operato delle imprese a cura del coordinatore della fase esecutiva.

Il presente documento, sottoscritto dall'impresa appaltatrice, indica l'acquisizione dello stesso e la successiva

obbligata consultazione e divulgazione ai RSL in applicazione del D.Lgs. n.81/08.

Ovviamente l'impresa può proporre soluzioni preventive adeguate alla sua struttura e concordate in sede

esecutiva, ma senza modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.

Si sottolinea l'obbligatorietà per le imprese appaltatrici di firmare per ricevuta le pagine essenziali del

piano.

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Utilizzatori del piano (nei diversi momenti):

- Committente e/o responsabile dei lavori

- Coordinatore in progettazione ed esecuzione

- Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo del cantiere

- Datore di lavoro o appaltatore

- Dirigente del servizio prevenzione

- Medico competente

- Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

- Progettista e Direttore dei lavori del committente nell'ambito delle loro competenze

- Lavoratori (anche attraverso l’eventuale rappresentante per la sicurezza)

- Responsabili tecnici di cantiere dell’Impresa

- Preposti e personale adibito a seguire e dirigere i lavoratori

- Imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi operanti in cantiere

Numeri telefonici ed indirizzi utili

Carabinieri tel. 112

Soccorso pubblico emergenza tel. 113

Vigili del fuoco tel. 115 – 050/702555

Comune Pisa tel 050/910111 (centralino)

Vigili Urbani tel. 050/980671

Pronto Soccorso tel. 118

Ambulanze tel. 050/971911 (Miseric.) - 050/941411 (P. Assist.)

Direttore dei Lavori tel. 0583/75485

Coordinatore per la Sicurezza tel. 050/543187; portatile 347/1005354

A.S.L. PISA tel. 050/954111 (centralino) - 800663310

Ig. e sal. nei luoghi di lavoro tel. 050/954450 - Galleria Gerace, 14

Prev. e sic. in luoghi di lavoro tel. 050/7550542 " "

Ispettorato del lavoro PISA tel. 050/45315 - via di Cisanello, 165

Acquedotto e fognature (GEA) tel. 050/843111 - 800982982

Gas (Toscana Energy) tel. 050/848111 - 800863256

ENEL tel. 050/841270 - 800900800

Telecom tel. 182

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CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA

Natura dell'Opera: Edile – Manutenzione straordinaria

OGGETTO: Realizzazione di impianti e di piccole opere edili

nel 1° piano e nella copertura di un edificio di civile

abitazione posto in Pisa, via Vecchia di Barbaricina, 15/b

COMMITTENTE: Riccardo Catarsi; via Domenichetti, 1

Barga (Lu)

Indirizzo del CANTIERE: Via Vecchia di Barbaricina, 15/b

Comune: Pisa

C.I.L.: n. 0389 del 14/02/2012

Ente territoriale di vigilanza: ASL n. 5 PISA – Galleria Gerace

Data presunta di inizio dei lavori in cantiere: 14 Maggio 2012

Durata presunta dei lavori in cantiere: 90 giorni lavorativi

Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere: n° 5

Numero previsto di imprese e di lav. auton. sul cantiere: n° 2

Importo dei lavori: € 71.896,00 (opera completa)

Entità presunta del lavoro: 210 uu/gg

L'affidamento delle opere è stato effettuato tramite trattativa privata.

Descrizione dell'attività di cantiere.

Si tratta di un cantiere in cui è già stata effettuata una parte delle opere previste dal progetto per la

ristrutturazione edile e la realizzazione di impianti tecnologici della parte di edificio di proprietà del

Committente (settore Sud).

Le opere non ancora eseguite ed oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento riguardano

essenzialmente pavimentazioni, completamento dei bagni e degli impianti e la coibentazione (cappottatura)

di 2 prospetti (con relativo allestimento di ponteggi)

Coordinate e descrizione delle fasi del procedimento attuativo Le opere saranno eseguite con continuità e senza interruzioni, (salvo le ferie e le festività previste) in

un’unica fase e sono state appaltate ad un’unica impresa che avrà la facoltà di subappaltare le opere di

allestimento e disallestimento dei ponteggi.

Il turno di lavoro effettuato dalla Ditta Appaltatrice (e da eventuali ditte in subappalto) sarà unico; l'orario

potrà subire delle variazioni in base alle esigenze tecniche richieste per ogni lavorazione.

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DATI TECNICI ED AMMINISTRATIVI

COMMITTENTE

Sig. Catarsi Riccardo; via Domenichetti, 1; Barga (Lucca)

RESPONSABILI TECNICI

Progettista e Direttore dei Lavori:

Arianna Paladini

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Via Verdi, 1

Città: Fornaci di Barga (LU)

Telefono / Fax: 0583/75485 - 0583/708902

Responsabile dei Lavori:

Arianna Paladini

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Via Verdi, 1

Città: Fornaci di Barga (LU)

Telefono / Fax: 0583/75485 - 0583/708902

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione:

Pozzolini Andrea

Qualifica: Geologo/Formatore alla sicurezza

Indirizzo: Piazza S. Paolo all’Orto, 19

Città: Pisa

Telefono / Fax: 050/543187 34771005354

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IMPRESA ESECUTRICE

L' intervento in oggetto è stato affidato con Trattativa privata alla Ditta Acquatec S.r.l., con sede in

Calcinaia (PI), via della Costituzione 42/44, e con Cod. Fisc. n° 0192170503, iscritta alla CCIAA di Pisa al

n° REA 165907.

La Ditta ha dichiarato di possedere gli strumenti necessari, la forza lavoro nonché le capacità organizzative

per realizzare l'opera affidata; in particolare, ha dichiarato di disporre di maestranze, automezzi ed

attrezzature di cantiere idonee e sufficienti per la realizzazione dell’opera.

La Ditta ha fornito una dichiarazione dell' organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli

estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione

relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,

applicate ai lavoratori dipendenti.

Rappresentante legale: Stefano Calpentres

Telefono: 345/2868383

Posizione INPS Pisa 6205718119

INAIL Pontedera 18457991

RESPONSABILI DITTA:

Datore di lavoro: Stefano Calpentres

Direttore Tecnico: Stefano Calpentres

Responsabile SPP Stefano Calpentres (Iscritto ad apposito corso per datore di Lavoro-

RSPP; nel frattempo l’incarico di RSPP viene svolto dal P. I. Oreste

Allegretti di Pisa)

Referente in cantiere per l’Impresa: Stefano Calpentres

RSL: non nominato; inviata lettera ad INAIL per RLST

Medico competente: Dott.ssa Rita Baldini; via G. Pastore; Cascina (Pisa)

Presenza contemporanea di più soggetti prestatori d’opera

L’intervento non richiede espressamente la presenza di più soggetti prestatori d’opera, tuttavia, la

Committenza ha la possibilità di prevedere l’intervento di altre imprese, in rapporto di subappalto.

Prescrizione: nel piano operativo di sicurezza la ditta Acquatec S.r.l. dovrà indicare quali

lavorazioni eseguirà direttamente e quali intende subappaltare.

I dati di eventuali altre ditte o lavoratori autonomi in subappalto dovranno essere forniti

tempestivamente da parte dell’Impresa Appaltatrice e verranno inseriti nel presente

documento; la loro documentazione completa dovrà essere sempre presente sul cantiere.

Al momento l’impresa ha comunicato l’intenzione di affidare le operazioni di montaggio e smontaggio dei

ponteggi ad altra ditta (in subappalto): SIV di Trotolo Armando, via Pungilupo- Pisa

In tutti i casi di subappalto, si ricorda che l’Impresa subappaltante assume la responsabilità di Datore di

Lavoro- Committente nei confronti delle subappaltatrici, con i conseguenti obblighi previsti dalla

normativa (ad. es. art. 26 del T. U.).

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Il professionista incaricato di condurre il coordinamento per la sicurezza (in progettazione ed esecuzione) è il

sottoscritto Dott. Geol. Andrea Pozzolini , con studio in Pisa, piazza S. Paolo all’Orto, 19, iscritto all’Ordine dei

geologi della Toscana al n. 297 ed in possesso di qualifica di formatore alla sicurezza: 26G/626 Regione Toscana.

A tale proposito il sottoscritto dichiara di possedere le caratteristiche di cui all'art. 98, commi 1 e 2 del D. Lgs. 81/08, e

di aver effettuato oltre 5 anni di attività lavorativa nel settore delle costruzioni, con compiti relativi alla sicurezza e di

aver frequentato nel 1999 un corso per Coordinatore della durata di 120 ore, organizzato dalla Confartigianato di Pisa,

conseguendo il relativo attestato.

Previsione complessiva della durata delle attività.

Risulta dal programma dei lavori predisposto dal sottoscritto in qualità di progettista per la sicurezza, in accordo con la

Committenza e la D.L., in base a considerazioni di fattibilità tecnica ed in funzione delle necessità della Committenza

stessa.

La tipologia di intervento in oggetto, l'entità e la dimensione dei lavori e le condizioni del sito fanno presumere per il

completamento delle opere una durata complessiva di 3 mesi, equivalente a circa 90 giorni lavorativi.

La durata dei lavori prevista nel presente documento ha comunque valore solamente indicativo in quanto l'effettivo

termine degli stessi lavori potrà risultare esclusivamente dai documenti di contratto d'appalto.

In funzione della programmazione dei lavori effettuata in fase progettuale, è stato possibile dimensionare il numero

complessivo delle presenze di operatori durante la durata dei lavori in circa 210 uu/gg.

Tale dimensionamento è stato computato a partire dalla durata presunta dei lavori (circa 70 gg. lavorativi complessivi)

e considerando una presenza media giornaliera di 3 operatori.

Pianificazione e programmazione delle lavorazioni

a) il tempo concesso dal contratto è ampiamente sufficiente a consentire all’appaltatore una pianificazione dei

lavori che potrebbe prevedere anche presenze contemporanee di più imprese o quanto meno, di più squadre.

b) prima di dare inizio ai lavori l’appaltatore ha l’obbligo di predisporre un proprio calendario dei lavori che farà

parte del piano operativo di sicurezza;

Il progetto esecutivo è redatto in modo da individuare compiutamente per forma, tipologia, qualità e dimensione, ogni

elemento delle lavorazioni.

Individuazione delle caratteristiche delle attività lavorative con la specificazione di quelle critiche

Il progetto esecutivo è redatto in modo da individuare compiutamente per forma, tipologia, qualità e dimensione, ogni

elemento delle lavorazioni.

Le caratteristiche delle attività lavorative sono evidenziate nel computo metrico e, tenuto conto del luogo ove verranno

svolte, del tempo contrattuale concesso e della sequenza logica tra le lavorazioni, si stima che vi siano alcune attività

lavorative critiche quali le lavorazioni su ponteggi e in copertura

Certificati e Documenti Impresa

necessari in cantiere

A scopi preventivi e per le esigenze normative l’Impresa Appaltatrice e eventuali altre imprese che operano in cantiere

dovranno mettere a disposizione del committente e custodire sempre presso il cantiere, a disposizione degli addetti a

vario titolo, la seguente documentazione:

Documentazione inerente l’organizzazione dell’impresa 1) Copia iscrizione alla C.C.I.A.A.; (già fornita alla Committenza a dimostrazione dell’idoneità tecnico professionale

dell’Impresa)

2) Copia DURC (già fornita alla Committenza a dimostrazione dell’idoneità tecnico professionale dell’Impresa)

3) Copia denuncia di inizio nuovo lavoro all’INAIL - (Modello 66DL) - in applicazione DPR 1124/65

4) Dichiarazione circa il CCNL applicato ed il regolare versamento dei contributi previdenziali e assistenziali

(Questa dichiarazione dovrà essere prodotta da ogni impresa con dipendenti presente a qualsiasi titolo in cantiere e

consegnata al committente od al responsabile dei lavori).

5) Copia del registro infortuni vidimato dalla ASL competente;

6) Piano operativo di sicurezza corredato dai necessari aggiornamenti;

7) Elenco mezzi ed attrezzature antiinfortunistiche e D.P.I inerenti la tipologia dei lavori da eseguire;

8) Documentazione relativa al RLS 9) Copia lettera di nomina del capo cantiere e del direttore di cantiere

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10) Copia lettera di nomina dell’addetto per le emergenze e Primo Soccorso attestazione del possesso dei requisiti.

11) Copia di comunicazione ad ASL e Direzione Provinciale del Lavoro, della nomina del R.S.P.P. e attestato di

frequenza del R.S.P.P. ad apposito corso di 16 ore

12) Attestazioni circa l’avvenuta formazione e informazione delle maestranze

13) Copia del contratto di appalto;

14) Copie contratti di subappalto nell'eventualità che nel cantiere siano presenti ditte in subappalto;

15) Copia della documentazione relativa alla valutazione dei rischi e del rapporto di valutazione dei rischi da rumore

ex D.Lgs 81/2008, o autocertificazione circa la loro esistenza in sede.

16) Registro visite mediche degli operai e tesserini delle vaccinazioni antitetaniche dei dipendenti (art. 11 L. 5/3763 n. 292)

17) Schede tossicologiche delle sostanze impiegate.

Macchine e impianti di cantiere 18) Libretti di uso e manutenzione di tutte le macchine utilizzate in cantiere; macchine marcate CE: dichiarazione di

conformità e libretto d’uso e manutenzione. Registro di verifica periodica delle macchine

19) Libretti degli apparecchi di sollevamento di portata superiore ai 200 kg con verbali di verifica periodica

(ad es. verifiche trimestrali delle funi e catene). Libretto di omologazione per apparecchi ad azionamento

non manuale di portata superiore a 200 kg. Registro delle verifiche trimestrali delle funi e delle catene

Attestazione del responsabile di cantiere sulla conformità normativa delle macchine.(Dovrà esistere in

cantiere un archivio dei libretti tecnici di uso, manutenzione, collaudo, regolazioni e verifiche periodiche

di attrezzature, macchine ed impianti).

20) Copia della autorizzazione ministeriale all'uso del ponteggio (libretto ponteggio, con schemi tipo)

21) PIMUS, comprensivo di disegno del ponteggio nel cantiere, a firma del capo cantiere.

22) Verbali di verifica e manutenzione del ponteggio 23) Copia scheda di denuncia degli impianti di messa a terra inoltrata alla ASL competente per territorio; Verifica

preventiva dell'impianto di terra.

24) Certificato di conformità quadri elettrici ASC

25) Dichiarazione di conformità Legge 46/90 per impianto elettrico di cantiere rilasciata dalla ditta

esecutrice, con relativi allegati obbligatori; dovrà contenere l’elenco del materiale impiegato, schemi

tecnici, una planimetria ove siano segnati tutti i punti relativi all’impianto, e il certificato di abilitazione.

Questo cantiere non e' soggetto a progettazione preliminare (Legge n.46/90).

Ogni altra informazione che l'appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo S.P.P.

Si ricorda che gran parte di tali documenti dovrebbero essere stati richiesti dal Committente già in fase di

trattativa (verifica dell’idoneità tecnico-professionale) o, comunque, di valutazione antecedente

all'assegnazione dei lavori.

Documentazione di progetto I)) Piano di sicurezza e coordinamento redatto in fase di progettazione dal coordinatore (con integrazioni e

aggiornamenti). Tutte le copie utilizzate per la fase esecutiva devono essere controfirmate.

II) Copia del documento inoltrato al Comune di Pisa.

III) Verbali di ispezioni e altre comunicazioni del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori.

Il P.O.S. dell’Impresa deve essere fornito, a termini di legge, entro 30 giorni dalla

aggiudicazione, e, comunque, prima della consegna dei lavori.

Tesserini identificativi Il Datore di lavoro di ogni Ditta presente in cantiere dovrà fornire ad i propri dipendenti opportuni tesserini

identificativi (obbligatorio per ditte con + di 10 dipendenti); in caso di ditte con – di 10 dipendenti potrà essere

redatto libro giornaliero di cantiere opportunamente vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro, con sopra riportati

i nominativi dei lavoratori che giornalmente saranno presenti in cantiere.

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SI RICORDA CHE A NORMA DI LEGGE, IL P.O.S. DELL ’IMPRESA APPALTATRICE E’ UN

DOCUMENTO CONTRATTUALE.

SI RICORDA INOLTRE CHE I CONTRATTI DI APPALTO PRIVI DI P.O.S. SONO

ANNULLABILI.

N.B. Si sottolinea che la D.L. consentirà l’inizio dei lavori soltanto a seguito di:

1) verifica da parte del coordinatore dell'esistenza e della regolarità

di tutta la documentazione (sopra elencata) necessaria, relativa

alla sicurezza;

2) controllo della corretta installazione di tutti gli allestimenti e

impianti previsti dal presente PSC per l’accantieramento.

Verrà in merito effettuato sul cantiere un incontro preliminare di

coordinamento (con relativo verbale).

DESCRIZIONE DEI LAVORI

CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE E COSTRUTTIVE L'opera oggetto del presente piano consiste nell'esecuzione di varie lavorazioni relative al completamento della

manutenzione straordinaria in una metà (corpo sud) di un fabbricato di civile abitazione.

La rimanente metà (parte nord) è già stata oggetto di una ristrutturazione con caratteristiche analoghe a quella relativa al

cantiere in oggetto e le lavorazioni sono state eseguite dalla stessa ditta Acquatec Srl.

Attualmente le lavorazioni, ormai in via di ultimazione, risultano sospese.

Anche le lavorazioni relative al cantiere oggetto del presente PSC sono al momento interrotte: allo stato attuale risultano

già eseguite le demolizioni, alcune murature, la posa di tubature e corrugati per gli impianti e la posa di una linea vita in

copertura; in adiacenza al prospetto W è già stato allestito il ponteggio metallico a servizio di tutto il prospetto stesso.

L’attività di questo cantiere prevederà, prima della ripresa di lavori, la preparazione, la delimitazione e la pulizia e il

riordino di tutte le aree interessate dalle lavorazioni, dal ponteggio e dagli stoccaggi, per garantire l’operatività;

successivamente, si procederà alla realizzazione delle rimanenti lavorazioni di seguito elencate.

Le dimensioni delle parti oggetto di intervento sono quelle indicate nelle tavole di progetto e nella relazione tecnica, cui

si rimanda per maggiori ragguagli, e la realizzazione del progetto avverrà secondo le caratteristiche evidenziate e con

l'impiego dei materiali e mezzi che sono dettagliatamente descritti nel computo metrico e nel capitolato speciale.

Sono allegate al progetto le seguenti tavole esplicative:

-- planimetria dell’area nel contesto urbanistico;

-- piante, sezioni;

-- planimetria di allestimento del cantiere.

In accordo con la D.L. e la Committenza, le operazioni avverranno in normale successione, in un’unica fase.

La precisa successione avverrà secondo le sottofasi schematicamente previste dal programma lavori.

Materiali da impiegare

Saranno utilizzati materiali ordinari da costruzione; per le specifiche si rimanda all'elenco prezzi unitari allegato al

computo metrico, al capitolato speciale di appalto e alle schede tecniche dei materiali impiegati e di lavorazione che

verranno forniti dalla Ditta appaltatrice.

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LAVORAZIONI PREVISTE

1) ALLESTIMENTO CANTIERE

Allestimento cantiere; predisposizione impianti; montaggio e smontaggio di recinzioni, box e servizio igienico.

Allestimento di ponteggi metallici perimetrali e di parapetti

2) PAVIMENTI E RIVESTIMENTI

Completamento della posa di massetti e sottofondi

Posa di pavimenti e rivestimenti

Posa di parti lapidee

3) OPERE IN COPERTURA

Rimozione di linea di vita

Posa di pannelli solari e pannelli fotovoltaici

4) INTONACI

Realizzazione di cappottatura esterna ed interna

5) TINTEGGIATURE

Verniciatura radiatori

Tinteggiatura interna

6) IMPIANTI

Completamento di impianto idrotermosanitario

Completamento di impianto elettrico

Completamento impianto di climatizzazione

Realizzazione di impianto fotovoltaico

7) VARIE

Scavi

Collegamento esterno ad impianti pubblici (acqua e gas)

Muratura di pareti

Posa di pareti in cartongesso

Lucidatura pavimento in legno

ANALISI DEL CONTESTO E SITUAZIONE AMBIENTALE

L’edificio oggetto di interventi è situato lungo una strada (via vecchia di Barbaricina) posta in zona semi centrale della

città di Pisa, in un’area agibile ed in un contesto caratterizzato da modesto traffico veicolare nella suddetta strada; i

marciapiedi sono invece interessati da continuo passaggio di pedoni diretti verso la stazione ferroviaria di Pisa S.

Rossore o verso la vicina Piazza dei Miracoli (soprattutto turisti) e da e verso le aree di parcheggio situate in vicinanza

dell’edificio stesso. Lo spazio adiacente il prospetto principale viene normalmente usato per parcheggio di automobili

da parte dei residenti.

Sul lato E, il muretto di separazione con l’adiacente area di parcheggio per autovetture si trova in aderenza al fabbricato,

mentre sul lato W in muretto di separazione con l’analogo parcheggio si trova a circa 3 metri di distanza dal fabbricato

stesso.

Sul lato opposto della strada, di fronte al prospetto principale sono presenti numerosi edifici ad uso abitativo.

In adiacenza al lato N si trova un edificio industriale con forma e dimensioni analoghe a quelle dell’edificio in oggetto.

Quest’ultimo presenta una forma rettangolare, è disposto secondo una direttrice pressoché N-S., ed è costituito da un

piano terreno ed un primo piano (con parte di sottotetto agibile).

L’ingresso all’interno dell’edificio è situato sul lato W; e, attraverso la scala condominiale, si accede ai due

appartamenti posti al 1° piano e ad un cortile-cavedio interno rialzato, dal quale, tramite 2 scale metalliche a chiocciola,

si perviene ad un terrazzo a tasca da cui si accede al sottotetto.

Al piano terra, sul prospetto S è posto l’accesso al grande locale ove si trovava la sede di una attività commerciale, da

tempo trasferitasi lasciando vuoto il locale stesso che viene in parte utilizzato da uno dei residenti come magazzino.

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Pur considerando la discreta visibilità su via vecchia di Barbaricina, si ritiene che le operazioni di accesso e uscita dei

mezzi dal cantiere e dalle fasce attorno all’edificio dovranno svolgersi con particolare attenzione e si dovrà regolare

attentamente l’arrivo e la partenza di mezzi di cantiere ed automezzi di vario genere, mediante l'impiego di personale a

terra (e comunque previa esposizione di idonea segnaletica), senza ostacolare il normale traffico (con particolare

attenzione ai numerosi pedoni).

Lo spazio disponibile per l'accesso e il transito dei mezzi risulta comunque sufficiente per l’operatività, sia nel resede

laterale, sia sulla pubblica via.

Per quanto riguarda l'ubicazione e la dimensione dell'attuale rete fognaria e i punti di recapito dell'acquedotto e

dell'energia elettrica, si rimanda agli elaborati tecnici di progetto.

Al momento del sopralluogo (marzo 2012) non si rilevano altre particolari situazioni in vicinanza dell’edificio

interessato che possano avere particolare influenza sul predisponendo cantiere e sui lavori previsti.

Caratteristiche geologiche, idrogeologiche e metereologiche

Portanza del sottosuolo: media.

Tipo di sottofondo: superfici asfaltate.

Giacitura e pendenza: fascia pianeggiante

Geomorfologia: nessun problema di tipo geomorfologico è stato mai segnalato in questa zona.

Posizione della falda: livello idrico discontinuo a circa –1,50 m. dal p.d.c..

Pericolo di allagamenti: il cantiere si trova in posizione tale che anche in caso di pioggia particolarmente persistente,

non si prevedono ristagni d’acqua intorno all’edificio.

Condizioni metereologiche: clima mite caratterizzato da alternanze di periodi piovosi e periodi con una certa siccità.

Non si prevedono sbalzi eccessivi di temperatura.

Si prescrive comunque che in caso di forti piogge e vento si sospendano momentaneamente le lavorazioni e che il

box metallico, di seguito prescritto, sia dotato di pannelli coibentati.

Allestimento del cantiere ed indicazioni; scelte operative Tenendo conto dei problemi e dei vincoli sopra accennati, nel presente PSC, dopo indagini e verifiche preliminari in

merito alle caratteristiche attuali del sito, è stata individuata e progettata la dislocazione in sicurezza degli spazi minimi

del cantiere per l'allestimento e l'organizzazione del cantiere che comporterà la seguente serie di attività.

-Realizzazione di recinzioni a segregazione delle fasce interessate dalle lavorazioni.

-Realizzazione degli impianti di cantiere (alimentazione idrica, alimentazione elettrica con relativi quadro e sottoquadri);

-Realizzazione dell'impianto di messa a terra della betoniera a bicchiere, dei ponteggi ed eventuali altre masse metalliche.

-Localizzazione dei servizi igienico-assistenziali, sanitari e di primo soccorso del cantiere (vedasi pag. 15);

-Apposizione della segnaletica di seguito descritta;

-Dislocazione dei luoghi di lavoro fissi, installazione di postazioni fisse e di macchine; posizionamento di postazioni in

area di cantiere esterna recintata per la betoniera a bicchiere in area coperta per le zone di stoccaggio;

-Modalità di accesso per forniture di materiali; localizzazione della viabilità adeguata ai mezzi meccanici previsti per le

varie operazioni di carico e scarico;

L'impresa dovrà allestire adeguate recinzioni, onde separare le aree di cantiere (con i relativi

allestimenti e stoccaggi) dalle fasce di transito pedonale e veicolare. Dovrà essere inizialmente predisposta un’area di cantiere provvisoria, in vicinanza dello spigolo SW dell’edificio (

fascia antistante parte del prospetto su strada)

Tale area sarà funzionale alle operazioni di smontaggio dei ponteggi (anche del cantiere adiacente).

Si restringerà quindi la parte di resede utilizzata dai residenti (e dalla ditta) come parcheggio.

Successivamente dovrà essere allestita l’area di cantiere definitiva che sarà posta a lato della parte di prospetto ovest a

nord dell’ingresso all’interno del fabbricato.

Verrà inoltre impiegato come area di stoccaggio il grande locale aperto che si trova al P.T. in questa parte dell’edificio.

L’area dovrà rimanere recintata e chiusa con cancello per tutta la durata dei lavori e potrà essere usata per stoccaggi

provvisori di materiale vario ed attrezzature.

La recinzione dovrà costituire una barriera sicura nei confronti di tutte le persone (committenti, visitatori, passanti,

automobilisti) che transitino in fasce limitrofe alle aree di cantiere ed a quelle ove si svolgono i lavori.

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L’impresa recinterà (con gli stessi moduli metallici) anche una piccola area nella fascia di resede antistante il prospetto

principale; tale area si troverà a dinanzi al balcone, di fianco al ponteggio e verrà usata per carico e scarico di materiali

ed attrezzi.

In merito a quanto sopra stabilito per le aree di cantiere, dovrà essere allegata alla documentazione apposita lettera di

autorizzazione firmata da tutti i proprietari.

Si prescrive che venga ripristinato il cancello metallico di accesso alla fascia laterale W e che il cantiere rimanga

chiuso sia negli orari lavorativi che al di fuori di essi; dovrà essere aperto soltanto al momento del passaggio di mezzi o

lavoratori e immediatamente richiuso.

Si prescrive che la recinzione del “cantiere” e di tutte le fasce di separazione tra il ponteggio e aree

transitabili da terzi sia realizzata mediante solida protezione (elementi metallici portanti tipo Orsogrill con base

in c.a. coperti da rete plastica bianca a maglia fitta), fino ad una quota minima di m 1,80, per evitare l'accesso ai

non addetti ai lavori nonché proteggere le attrezzature, i materiali ed i ponteggi posti al suo interno.

Dovranno essere presi tutti gli accorgimenti, necessari a garantire l'incolumità dei non addetti ai lavori, quali

transenne, nastrature e segnalazioni luminose (ad es. all’ estremità del ponteggio: spigolo SW) atte ad attirare

l'attenzione su oggetti, macchine, situazioni e comportamenti che possano provocare rischi.

All’interno del terrazzo-cavedio con piano di calpestìo al 1° piano e della terrazza a tasca a livello del sottotetto

dovranno essere poste reti (o pannelli) di separazione tra il cantiere in oggetto e quello adiacente, senza

possibilità di passaggio dall’uno all’altro.

Si prescrive che il portoncino condominiale venga mantenuto raggiungibile dai residenti nell’appartamento

adiacente; essi potranno transitare nella fascia tra il ponteggio (che sarà dotato di mantovana) ed il muretto di

separazione con l’attiguo parcheggio auto.

Il locale del P. T. con accesso dal prospetto principale non potrà essere utilizzato per tutto il tempo in cui resterà

allestito il ponteggio sul lato sud.

L'impresa Appaltatrice ed eventuali altre imprese interessate ai lavori, dovranno osservare durante l'esecuzione delle

opere, le "Misure generali di tutela" di cui al D.Lgs. 81/08

In relazione a tutto quanto sopra esposto, verranno installati i cartelli di divieto e di avviso prescritti dalle vigenti

normative e verrà posizionato apposito tabellone (D.L. n° 55 del 19/03/90) recante tutte le indicazioni relative ai

lavori previsti nel cantiere ed ai responsabili (in vario modo).

Si prescrive che il tabellone venga posizionato sulla recinzione del l’edificio prima dell'inizio

dei lavori.

Depositi di materiali e box; trasporti. Nelle aree di stoccaggio, situate,come ricordato, nella zona posta dinanzi al prospetto principale e in un locale aperto

posto al P.T. nella parte W dell’edificio, si porranno alcuni materiali di consumo.

I trasporti di materiali all'interno del “cantiere” dovranno essere eseguiti mediante mezzi idonei, manovrati da personale

pratico. I materiali dovranno essere ben vincolati, la velocità contenuta e gli spostamenti preceduti da idonea

imbracatura dei carichi.

Si prescrive che i mezzi per l’approvvigionamento o l’allontanamento dei materiali accedano al cantiere ed

resede per il tempo strettamente necessario al carico o scarico dei materiali e sempre sotto la diretta sorveglianza di un

preposto della Ditta.

Le imbracature dovranno essere accuratamente controllate insieme alla funzionalità ed alla portata dei ganci, i quali

saranno provvisti dei dispositivi di sicurezza.

Particolare attenzione dovrà essere posta nelle operazioni di carico e scarico dei materiali da parte dei fornitori o degli

autisti dell’Impresa (ad es. sacchi di intonaco e di cemento, pacchi di laterizi e piastrelle, elementi di ponteggio, etc).

Si prescrive, in relazione alle forniture di materiali a piè d’opera eseguite da terzi, che:

*il fornitore deve essere autorizzato all’accesso in cantiere da parte del capo cantiere della ditta che ha ordinato la fornitura.

*il fornitore deve sostare all’interno del cantiere soltanto per il tempo strettamente necessario alla consegna.

*il capo cantiere è responsabile nel periodo di permanenza del fornitore per quanto riguarda il rispetto delle misure di

prevenzione e protezione da parte di quest’ultimo.

*si dovrà fare riferimento alla Circolare n. 4/2007 del Ministero del Lavoro.

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Si prescrive che i materiali rimossi (eventuali macerie, oltre che sfridi delle varie lavorazioni) vengano trasportati

a discarica e che sia vietato il loro accumulo sui piani di ponteggio.

Si prescrive che le zone di carico e scarico degli automezzi siano delimitate e segnalate.

Segnaletica Il personale di cantiere sarà tenuto a seguire le indicazioni dei Responsabile del cantiere e sarà informato dei rischi

specifici cui è esposto, mediante l'affissione di cartelli unificati (D. Lgs. 81/08, all. XXIV) .

I cartelli dovranno essere posti nelle immediate vicinanze del luogo di lavorazione a cui fanno riferimento, ove ne è

necessaria la presenza in relazione al particolare tipo di lavorazione svolta, alla sua pericolosità, alla presenza di

impianti, attrezzature o macchine che inducano rischi.

Si prescrive all’Impresa di posizionare i segnali sotto riportati ove essi siano necessari ai fini

della sicurezza nelle varie fasce operative.

Si prescrive che pertanto che venga dislocata all'ingresso del cantiere, in luoghi specifici ed in specifiche

postazioni di lavoro la seguente SEGNALETICA minima da installare nel cantiere.

Vietato ai pedoni.

(sulla recinzione, sul cancello

e sul ponteggio)

Protezione obbligatoria per gli

occhi.

In prossimità delle zone di lavoro

in cui siano possibili proiezione di

polvere, particelle o schegge.

Casco di protezione obbligatoria.

In tutta l’area di cantiere

Protezione obbligatoria delle vie

respiratorie.

In prossimità delle zone di lavoro

in cui siano possibili proiezioni di

polvere (fasce oggetto di

demolizioni e spicconature)

Divieto di accesso alle persone non

autorizzate.

(nei pressi dell’ accesso al cantiere)

Guanti di protezione obbligatori.

In tutta l’area di cantiere

Attenzione ai carichi sospesi.

In prossimità dell’accesso alla zona in cui sono

presenti carichi aerei ed in movimentazione

Vietato passare o sostare nel

raggio di azione di apparecchi di

sollevamento

Area sottostante argano o carrucola

Pericolo generico.

(ovunque si rilevi un pericolo)

Calzature di sicurezza

obbligatorie.

In tutta l’area di cantiere

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Posizione cassetta

Pronto soccorso. (porta del box)

Tensione elettrica pericolosa.

(vicino a macchinari elettrici e

accanto al quadro elettrico)

All’ingresso di tutte le zone di lavoro, in

cui è possibile la caduta di materiali

dall’alto: zone di montaggio di elementi

di vario tipo in altezza

Otoprotettori obbligatori

In prossimità di aree di lavoro

rumorose, ed in particolare:

- in prossimità di macchine

operatrici

- ove si operi con martello

demolitore e flessibile

Obbligo di indossare l’imbracatura di

sicurezza

In prossimità dell’accesso a zone di lavoro

in altezza, non protette da opere

provvisionali e in cui è obbligatorio

l’utilizzo dell’imbracatura di sicurezza, ed

in particolare: ai piedi del ponteggio,

Caduta con dislivello

(sul ponteggio)

DEVIAZIONE

<< PER PEDONI >>

-----------------------

Posizione estintore

All’esterno del box.

Attenzione area pericolosa

Zone deposito di materiali

Zone pericolose dove è possibile la

caduta di materiali dall’alto

(sui marciapiedi)

Apporre in vicinanza del “cantiere” in via vecchia di

Barbaricina: cartello che avvisi circa la possibilità di

uscita di autocarri o furgoni

Prescrizione: non è ritenuto sufficiente raggruppare la segnaletica in un unico

grande tabellone raffigurante prescrizioni e divieti!!!

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Apprestamenti igienico-assistenziali.

In considerazione dei tipi di lavorazioni e dell’ entità dell’opera, nell'area di cantiere si prescrive la presenza di

locali per:

-spogliatoio-ufficio-magazzino, per almeno 5 persone: aerato, illuminato naturalmente ed artificialmente, munito di

appendiabiti, armadietti e sedili; riscaldato nella stagione fredda mediante radiatori elettrici o stufe a kerosene.

Nel deposito dovrà esservi: disponibilità di D.P.I. per operai (devono comunque averli in dotazione e le lettere di

consegna dovranno essere allegate alla documentazione) e disponibilità di D.P.I. per visitatori.

-consumazione pasti, in caso di consumazione dei pasti sul luogo di lavoro (per almeno 5 persone): aerato, illuminato

naturalmente ed artificialmente, con tavolo e sedili, riscaldato come sopra.

-Servizio igienico

Nell'area di cantiere deve essere disponibile un punto di erogazione per l'acqua corrente, con lavandino.

Si prescrive inoltre che i servizi assistenziali siano dotati di impianto di illuminazione.

.

Il Committente ha reso disponibili per i suddetti scopi fin dall’inizio delle lavorazioni un bagno dell’appartamento

non interessato dalle opere ed il locale posto nel sottotetto (oltre al grande locale aperto posto al P.T. nella parte W);

ciò dovrà essere riportato nel P.O.S e dovrà essere allegata al piano operativo l'autorizzazione scritta all'uso.

Impianto elettrico di cantiere e messa a terra. Progettualmente si ritiene sufficiente una fornitura ENEL da 380/22 V, per una potenza di 3,5 KV,

L’impresa ha già provveduto, in accordo con il Committente ed il D.L.,, ad attivare un allacciamento di cantiere dal

contatore posto nell’androne, a lato del portone di ingresso all’edificio, allo scopo di fornire l'alimentazione a tutte le

apparecchiature e macchine funzionanti elettricamente (betoniera, flessibile, martello demolitore elettrico, apparecchi di

sollevamento ed utensili elettrici vari,), nonché per l'illuminazione di zone di lavoro e di passaggio, compresi eventuali

sottoquadri ed interruttori di protezione.

Nell’area Operativa (al 1° piano) è ubicato un quadro generale (quadro ASC), costituito interruttore generale

quadripolare dotato di protezione magnetotermica e differenziale 0,03 A, con ritardo di 0,5 sec. costruito in riferimento

alle norme CEI 17-13/4 (EN 60439-4).

Dovrà essere sempre presente sotto il quadro una targa con i dati e le informazioni necessarie.

Quadretti elettrici di distribuzione, in relazione alle necessità, potranno essere collocati in posizioni che ne consentano

l'agevole manovra, facilitata dall' indicazione dei circuiti derivati.

Qualunque quadro o sottoquadro elettrico dovrà essere posizionato, se non del tipo “a parete”, con apposito supporto su

un piano orizzontale e dovrà essere munito, per consentirne lo spostamento, di punti di fissaggio o di presa.

I quadri e sottoquadri non dovranno essere allacciati in modo difforme da quanto previsto dal costruttore e non

dovranno essere adattati o modificati secondo esigenze di cantiere. Sarà pertanto vietato sostituire prese e spine o

modificare la lunghezza dei cavi previsti dalla ditta costruttrice.

Gli impianti elettrici in tutte le loro parti devono essere installati e manutenuti in modo da prevenire contatti accidentali

con gli elementi sotto tensione.

I cavi di alimentazione elettrica dovranno essere rivestiti e disposti in posizioni che ne evitino danneggiamenti di vario

tipo.

Per le prolunghe di alimentazione saranno ammesse solo prese incorporate in avvolgicavo oppure prese mobili

conformi alla norma CEI 23-12; in ogni caso, per motivi di sicurezza, dovrà essere limitato al minimo l’utilizzo delle

prolunghe.

Per le apparecchiature di tipo “trasportabile”, “mobile” o “portatile”, potranno essere utilizzati solo cavi con conduttore

flessibile tipo HO7RN-F o equivalente purché in grado di assicurare l’adeguata resistenza all’acqua e all’abrasione.

Per le apparecchiature di tipo “fisso”, invece, è possibile utilizzare altre tipologie di cavi che non necessitano, visto

l’uso, le stesse caratteristiche (H07V-K, H07V-R, ecc.).

Tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il

seguente grado di protezione minimo:

IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi; IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno.

Tutte le prese a norma dovranno essere dotate di un sistema di ritenuta che eviti il contatto accidentale della spina.

Le prese a spina con corrente nominale maggiore di 16 A dovranno essere di tipo interbloccato, con interblocco sempre

perfettamente funzionante.

Si ricorda inoltre l’assoluto divieto di connessione agli apparecchi utilizzatori con altri sistemi diversi dalla presa a

spina o dalle morsettiere con serraggio a vite (tipo antitranciamento).

Si prescrive che eventuali cavi sul ponteggio siano protetti con corrugato e fascettati al

ponteggio stesso. In ogni caso, dovranno essere adeguatamente protetti contro i possibili tranciamenti e non dovranno essere posati in

zone con presenza di acqua.

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Le linee di alimentazione e distribuzione, anche se per i cantieri edili non sussiste l’obbligo del progetto dell’impianto

elettrico, dovranno essere dimensionate con particolare attenzione alla caduta di tensione e alla portata nominale del

cavo in riferimento al carico da alimentare. Inoltre, l’installazione dovrà essere effettuata in modo tale da eliminare il

rischio di sollecitazione sulle connessioni dei conduttori e il rischio di danneggiamento meccanico.

Gli impianti elettrici di cantiere e l'impianto di messa a terra dovranno essere installati nel rispetto del D.lgs. 81/08 e

secondo le norme C.E.I. 64-8, BI-1 e 23-12.

Si prescrive che gli impianti di alimentazione del cantiere siano realizzati da ditta specializzata che al termine

rilascerà la dichiarazione di conformità di cui al D.L. 46/90 (e reg. di attuazione , D.P.R. 447/91) e che dichiarerà

inoltre la conformità alla regola dell’arte.

Quanto sopra dovrà essere sempre disponibile in cantiere.

Devono essere disponibili in cantiere anche le dichiarazioni di conformità dei costruttori dei quadri, la relazione

contenente tra l’altro la tipologia dei materiali utilizzati, il modello e la sigla dei quadri e lo schema elettrico.

In caso di modifiche dovrà seguire nuova dichiarazione di conformità.

Si prescrive di sottoporre gli interruttori differenziali frequentemente a prova di funzionamento mediante

pressione del tasto di prova

L’Impresa deve esplicitare nel proprio POS le procedure per le manovre sugli impianti elettrici

Durante il funzionamento normale il quadro deve stare ordinariamente chiuso con la chiave appesa all'apposita

catenella, in questo modo si renderanno agevoli eventuali manovre di emergenza.

In caso di esecuzione di lavori sugli impianti elettrici, l'operatore deve essere:

1. Nel caso di manutenzione ordinaria PERSONA ELETTRICAMENTE QUALIFICATA;

2. Nel caso di lavori di manutenzione straordinaria IMPRESA QUALIFICATA (Legge 46/90).

Impianto di messa a terra

Si prescrive che la ditta provveda alla realizzazione del proprio impianto di messa a terra del ponteggio e

della betoniera. (normativa: “tutte le masse metalliche, macchinari e opere provvisionali, parti metalliche degli

impianti a bassa tensione, situati in luoghi normalmente bagnati o anche molto umidi o in immediata prossimità di

grandi masse metalliche devono essere collegate a terra ed i collegamenti dovranno essere coordinati con

l'interruttore generale presente nel quadro di cantiere”).

L’impianto sarà costituito da treccia sez. 35 mmq., interrata (ove possibile) alla profondità di m. 0,60, e da dispersori

(puntazze), in acciaio zincato Ø 20 mm. della lunghezza di m. 1,50, collegati alla rete di terra mediante capocorda.

Il numero dei dispersori ed il loro diametro verranno opportunamente calcolati e verificati dall'installatore.

L'impianto che si realizzerà dovrà essere preferibilmente ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse

anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra, e sarà unico per l'intero cantiere.

Ultimato l'impianto, dovrà essere spedita alla USL di Pisa la denuncia di messa a terra in con la relativa domanda di

omologazione; deve essere conservata a norma di legge copia in cantiere, con fotocopia della ricevuta di

raccomandata.

Impianto idrico-sanitario del cantiere

Si prescrive che all'interno dell'area sia presente anche una fonte per l'approvvigionamento idrico, tramite la quale

sarà possibile prelevare l'acqua utile allo svolgimento delle lavorazioni.

Per l’allaccio dell’acqua l’impresa potrà servirsi dell’impianto dell’appartamento (con rubinetto situato nel bagno

utilizzato dalle maestranze), tramite una tubazione provvisoria.

Ottenuta la fornitura dell'acqua potabile, verrà realizzato l'impianto per l'adduzione con la posa in opera delle condutture

destinate alla distribuzione dell'acqua nelle varie fasce operative.

Dalla fornitura idrica verranno infatti realizzate derivazioni per alimentare la betoniera a bicchiere e qualunque altra

apparecchiatura che necessiti di acqua.

Apparecchiature, macchine ed attrezzi

In cantiere dovranno essere utilizzate esclusivamente macchine conformi alle disposizioni normative vigenti.

A tal fine nella scelta e nell’installazione dovranno essere rispettate da parte dell’impresa le norme di sicurezza vigenti e

le norme di buona tecnica.

Le verifiche della preventiva conformità dovranno essere compiute possibilmente prima dell’invio in cantiere delle

macchine. Dovranno, inoltre, essere previste le procedure da adottare in caso di malfunzionamenti improvvisi delle

macchine e impianti.

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Prescrizione: l’impresa appaltatrice e eventuali altre ditte che interverranno in cantiere dovranno produrre la

seguente documentazione, necessaria a comprovare la conformità normativa e lo stato di manutenzione delle macchine

utilizzate:

1. Dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro per ogni macchina in cantiere e relativa al:

- perfetto funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione previsti.

La dichiarazione di cui sopra dovrà essere prodotta per le seguenti attrezzature:

- betoniera a bicchiere,

- altre, ad insindacabile giudizio del CSE.

2. Verbale di verifica dello stato di efficienza delle macchine, da redigersi periodicamente a cura del responsabile di

cantiere di ciascuna impresa. Tale verbale dovrà riportare:

- tipo e modello della macchina,

- stato di efficienza dispositivi di sicurezza,

- stato di efficienza dei dispositivi di protezione,

- interventi effettuati.

La documentazione di cui sopra dovrà essere tenuta a disposizione del CSE.

Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.) sono presenti in tutte le

fasi lavorative di questo cantiere e le possibili cause di infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte

lavorativa dell'utensile, sia di chi lo adopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura.

Attrezzi, apparecchiature e macchine dovranno essere posizionati in aree predisposte, dovranno essere muniti dei

richiesti dispositivi di sicurezza ed impiegate secondo le istruzioni d'uso, e da personale pratico, in possesso dei

requisiti necessari, munito di mezzi di protezione.

Le macchine ed attrezzature utilizzate ed attinenti a problemi di sicurezza in questo cantiere sono le seguenti:

autocarro-furgone, betoniera a bicchiere, ponteggio, martello demolitore elettrico, flessibile, utensili vari, scale fisse ed

a mano, lucidatrice, miscelatore, filiera.

Alcune postazioni di lavoro (ad es. per la betoniera a bicchiere) potranno essere poste in fasce prestabilite, già

individuate nelle aree del “cantiere", indicate in pianta.

Prescrizione: per le carrucole di sollevamento e gli argani a bandiera da utilizzare sui ponteggi, dovranno essere

segnalate e protette le dimensioni di ingombro teorico a terra e le aree di movimento.

Nell'installazione, uso, manutenzione di tutti i mezzi sopra riportati occorrerà tenere conto delle disposizioni legislative

vigenti nonché di quanto contenuto nelle apposite "schede" allegate al Piano Operativo dell’Impresa.

In funzione delle lavorazioni da eseguire, posti fissi di lavoro (per alcuni periodi) saranno quelli relativi al carico e

scarico sul ponteggio ed a terra, ed alla preparazione di malte, cemento ed intonaci.

Pronto soccorso e servizi sanitari Il cantiere è ubicato in un' unico sito, distante circa 4 chilometri dalla più vicina struttura di pronto soccorso ed

Ospedaliera (Pronto Soccorso di Pisa-Cisanello); è stato rilevato che in condizioni di normale traffico, per raggiungere

il centro ospedaliero sono sufficienti circa 10 minuti di viaggio per un'autovettura che proceda ad andatura moderata.

In caso di necessità si raggiungerà da via vecchia di Barbaricina via Cammeo e successivamente via Bonanno,

percorrendola in direzione sud fino al semaforo della Cittadella; si raggiungerà così il vicino lungarno Pacinotti e

successivamente si percorreranno i lungarni Mediceo e Buozzi fino a raggiungere via Matteucci: da qui, procedendo in

direzione Cisanello, si perverrà alla rotatoria attraverso la quale si accederà al Pronto Soccorso.

Si prescrive che, siano riportati ben visibili nel box una serie di recapiti di rapida consultazione, per poter

affrontare rapidamente le situazioni di emergenza.

Si dovrà pertanto esporre un cartello riportante i nominativi ed i numeri telefonici relativi al pubblico intervento.

Si prescrive che in cantiere sia presente almeno una cassetta di primo soccorso.

Dovrà essere nota a tutti i lavoratori la dislocazione della cassetta di Pronto Soccorso, che dovrà essere conservata a

norma di legge e dotata di tutti i presidi previsti dalla legge stessa e corredata delle istruzioni per l'uso; dovrà essere

messa a disposizione di tutte le imprese e lavoratori autonomi presenti in cantiere.

Anche le imprese in subappalto devono comunque garantire il primo soccorso con la propria cassetta o pacchetto di

medicazione e con i propri lavoratori incaricati.

Prima dell'inizio dei lavori i lavoratori dovranno essere portati a conoscenza delle modalità di pronto intervento, degli

obblighi e competenze degli specifici addetti e del comportamento da tenere singolarmente nel caso si verifichi un

incidente.

Sarà cura dell'appaltatore provvedere all'attività di organizzazione e gestione della prevenzione e protezione per il

proprio personale e organizzazione delle attività coinvolgenti eventuali subappaltatori e lavoratori autonomi da essi

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chiamati ad operare nel cantiere. In particolare l’ impresa dovrà far sì, tramite il proprio Servizio di Prevenzione e

Protezione ed il medico competente, che vengano espletate le seguenti attività:

+ formazione e informazione di tutti gli operatori presenti, iniziale e periodica, riguardo ai rischi esistenti nelle varie

fasi di lavoro e alle conseguenti misure di sicurezza da adottare;

+ formazione e addestramento sull'uso dei vari mezzi, attrezzature e dei D.P.I;

+ cooperazione e coordinamento tra tutti i lavoratori presenti, al fine di stabilire dei chiari rapporti iniziali in materia di

sicurezza ed igiene da mantenere sino alla fine dei lavori;

+ informazione sui contenuti e sulle modifiche e integrazioni dei piani di Sicurezza;

+ promozione, partecipazione, sensibilizzazione e responsabilizzazione nei riguardi delle attività antinfortunistiche di

tutte le maestranze presenti in cantiere durante ciascuna fase di lavoro;

+ controllo e verifica della sicurezza durante l'esecuzione dei lavori.

+ pronto intervento in caso di infortunio, in modo tale che i lavoratori siano in grado di comportarsi correttamente dal

momento dell'accadimento dell'evento dannoso fino all'arrivo dei soccorsi sanitari;

+ evacuazione dal cantiere in caso di emergenza incendio e/o di altra natura.

L’ Impresa deve garantire, per tutta la durata dei lavori, nell'ufficio di cantiere, un telefono (fisso o portatile) per

comunicare con il 118, accessibile a tutti gli operatori.

Infortuni Fermo restando l’obbligo dell’impresa appaltatrice e di tutte eventuali altre ditte affinché in occasione di ogni infortunio

sul lavoro vengano prestati i dovuti soccorsi, questa dovrà dare tempestiva comunicazione al coordinatore per

l’esecuzione di ogni infortunio con prognosi superiore ad un giorno.

Per infortuni soggetti alla denuncia INAIL, l’impresa appaltatrice dovrà inviare copia della denuncia infortuni (mod.

INAIL). Rimane comunque a carico dell’impresa appaltatrice e di eventuali altre ditte l’espletamento delle formalità

amministrative presso le autorità competenti nei casi e nei modi previsti dalla legge.

Incidenti Anche nel caso in cui si verificassero eventuali incidenti che non provochino danni a persone, ma solo a cose, ciascuna

impresa dovrà dare, appena possibile, tempestiva comunicazione al CSE.

Ciò si rende necessario perché gli incidenti potrebbero essere segnali importanti in grado di evidenziare una non corretta

gestione delle attività esecutive.

I rischi sanitari individuati nel presente cantiere sono (a titolo informativo per il datore di lavoro):

- rischio dorso-lombare

- rischio rumore: da specifica valutazione del datore di lavoro

- uso di utensili vibranti e rischi medi per articolazioni superiori:da specifica valutazione del datore di lavoro

- rischio microclima stagionale e sbalzi termici

- uso di sostanze chimiche (vedi schede tossicologiche delle sostanze previste dal capitolato)

- polveri del cemento, inerti (malattia tabellata INAIL per polmoni)

- dermatiti da contatto con cemento (malattia tabellata INAIL)

- rischio cutaneo per esposizione a raggi ultravioletti del sole.

Vigilanza sanitaria

Tutto il personale che sarà coinvolto nella esecuzione dell’opera dovrà essere in possesso di “idoneità specifica alla

mansione” rilasciata dal medico competente dell’impresa da cui dipende.

Gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi ed i lavoratori esposti a polvere, rumore e vibrazioni devono

risultare sottoposti a visite mediche preventive e periodiche in base ai risultati della valutazione di rischio ed al

protocollo sanitario del medico competente.

L'appaltatore dovrà fornire e conservare i dati del medico competente e, in relazione alla tipologia delle lavorazioni

dovrà garantire la sorveglianza sanitaria sulle maestranze stesse.

Circa la sorveglianza sanitaria, è necessaria la presenza dei seguenti documenti:

- Relazioni di sopralluogo del medico del lavoro presso il cantiere o presa visione dei piani di sicurezza

- Cartellette sanitarie chiuse ermeticamente (presso il datore di lavoro)

- Giudizi d'idoneità medico del lavoro (pronti a disposizione organo di controllo)

- Tesserini di vaccinazione antitetanica, reperibili in cantiere (eventuale vaccinazione anti-tifo e anti-epatite B

valutata dal medico)

Il CSE si riserverà il diritto di richiedere al medico competente dell’impresa il parere di idoneità all’attività su

lavoratori che a suo giudizio presentino particolari problemi.

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VALUTAZIONE DEI RISCHI Iter valutativo

1) Definizione della fase lavorativa in funzione della tecnologia adoperata ovvero delle procedure esecutive e delle

attrezzature e materiali adoperati.

2) Individuazione dei rischi di lavorazione e valutazione della la pericolosità.

3) Raccolta delle misure legislative e tecniche di prevenzione e protezione e segnalazione di obbligatorietà d'uso di

dispositivi di protezione individuali.

4) Indicazione degli adempimenti previsti nei confronti degli Enti preposti alla vigilanza e dei casi in cui si rende

obbligatoria la visita medica periodica per i lavoratori.

Il criterio di elaborazione delle prescrizioni e modalità operative relative alle varie fasi lavorative previste per la

realizzazione dell'opera obbedisce ad una metodologia, che presuppone la conoscenza della tecnologia adoperata e di

tutte le norme di sicurezza, legislative e tecniche, riguardanti ogni attività di lavoro.

E’ fondamentale nel processo di studio delle fasi lavorative la conoscenza delle fonti di rischio all' interno del cantiere

I rischi nel cantiere possono raggrupparsi in quattro categorie principali:

1) Rischi derivanti dall'uso delle attrezzature di lavoro,

2) Rischi determinati dall'uso di sostanze e materiali nocivi,

3) Rischi determinati dall'ambiente di lavoro: Intrinseci alle aree di lavoro

Provenienti dall’ambiente circostante

Trasmessi all’ambiente circostante.

4) Rischi determinati da particolari tecnologie adoperate.

Tutti i suddetti elementi, insieme ad altri, contribuiscono a definire l'entità del rischio di lavorazione.

E’ noto che il rischio può essere definito come la Probabilità che si verifichi un dato Evento dannoso

II rischio R associato ad un evento lesivo E, può essere espresso come prodotto tra la probabilità P che si verifichi un

evento e l'entità del danno D che esso può provocare. R =P x D

Per ridurre il rischio

I) Agire su P diminuendo la probabilità che si verifìchi l'evento tramite l'adozione di idonee misure che

annullano o riducono la frequenza di accadimento del rischio.

II)Agire sull’entità del danno D che l'evento può produrre, tramite l'adozione di misure protettive che

minimizzano il danno.

Attraverso queste considerazioni è possibile cogliere la differenza tra prevenzione e protezione.

Le misure di prevenzione sono quelle atte ad impedire il verificarsi di eventi dannosi,

Le misure di protezione sono quelle atte a minimizzare il danno.

Tra queste ultime, le protezioni collettive sono quelle opere o dispositivi, quali il sottoponte del ponteggio o

l'interruttore automatico differenziale nell'impianto elettrico di cantiere - che comunque entrano in gioco nel momento

in cui si verifica l'evento dannoso.

Le protezioni individuali, invece sono costituite da quei dispositivi atti ad essere indossati e tenuti dal lavoratore allo

scopo di proteggerlo da uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, quali il

casco, i guanti, le scarpe di sicurezza con o senza suola imperforabile, le maschere specifiche per tipo di inquinante, gli

otoprotettori, ecc.

La legge privilegia la protezione collettiva rispetto a quella individuale.

Viene espressa una graduazione del rischio di accadimento di eventi che possono procurare danni alla salute dei

lavoratori», considerando il rischio come:

1) LIEVE quando le condizioni del cantiere, sotto il profilo della sicurezza sono prevedibili come

sostanzialmente buone, e quando eventuali problematiche non determinano comunque serie conseguenze sotto il profilo

del rischio;

2) MEDIO quando si possano determinare problematiche che, sebbene non determinino gravi situazioni di

rischio, possono avere conseguenze peggiori in un contesto in cui non siano rispettate complessivamente le norme di

sicurezza.

3) GRAVE se le problematiche indipendentemente dalle condizioni complessive del cantiere, potrebbero

determinare di per sé un serio incremento del rischio infortunistico.

Si premette e si sottolinea comunque che, dovendo essere le imprese già a conoscenza di tutte le leggi in materia di

sicurezza sul lavoro e delle procedure in sicurezza, ed avendo già redatto un documento relativo alla valutazione dei

rischi propri della attività (ex D.L. 81/08), non si ritiene necessario richiamare ed elencare puntualmente rischi,

divieti, riferimenti normativi, elenchi di prescrizioni e quant'altro già l'impresa deve conoscere e mettere in

opera nel corso delle varie lavorazioni.

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Al di là dei rischi peculiari delle singole mansioni ed operazioni che verranno eseguite in cantiere, verso i quali

l'appaltatore ed i datori di lavoro della distinte imprese dalle quali dipendono i lavoratori, devono autonomamente

esplicare una rigorosa azione preventiva, il presente piano analizza e valuta i rischi specifici del cantiere in oggetto e

quelli dovuti alla particolarità del sito ed alle interconnessioni inevitabili fra le diverse attività.

RISCHI INTRINSECI ALL'AREA DEL CANTIERE Linee elettriche aeree ed interrate, illuminazione pubblica: nella zona perimetrata del cantiere si trovano alcuni

attraversamenti aerei di cavi telefonici: tali cavi potrebbero interferire con il ponteggio e pertanto anche con alcune

lavorazioni e dovranno essere protetti con corrugati

Acquedotto cittadino: l'acquedotto cittadino transita in fasce ove non costituisce intralcio ai normali lavori.

Fognatura pubblica: la fognatura bianca pubblica non costituisce intralcio ai lavori previsti. Esistono però lungo il lato

del fabbricato alcuni piccoli pozzetti con caditoia in cemento, alcuni dei quali si presentano lesionati e possono essere

causa di cadute o inciampi.

Gasdotti: non risultano tubature intorno ai 3 prospetti che possano essere interessate dalle lavorazioni.

Tutto quanto sopra dovrà essere considerato attentamente dall’impresa al momento della ripresa dei lavori, usando

anche precauzioni durante la posa del ponteggio e della recinzione, ed apponendo la necessaria segnaletica, e

successivamente durante le varie operazioni.

Al momento del sopralluogo (Aprile 2012) non si rilevano altre particolari situazioni che possano costituire fonte di

rischio.

RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE Per quanto riguarda sottoservizi, cavi elettrici ed eventuali e tubazioni, vedansi le osservazioni definite in precedenza.

L’area di intervento si trova a lato di strada cittadina interessata, come già rilevato, soprattutto da passaggio di pedoni.

Potrebbe sussistere interferenza con gli automezzi dei residenti che normalmente si trovano parcheggiati di fronte al

prospetto principale, ove è previsto anche l’allestimento di ponteggio metallico di facciata.

In questo tratto verrà allestita anche l’area di carico scarico,

La presenza di autovetture parcheggiate ad alcuni metri dal ponteggio potrebbe risultare pericolosa per lo sviluppo delle

lavorazioni

Sia i mezzi in movimento che il personale dovranno porre particolare attenzione nelle operazioni di ingresso ed uscita e

di transito sulla pubblica via, dove a pochi metri, si trova l’ingresso (e quindi anche l’uscita) da un parcheggio a

pedaggio.

Quanto sopra dovrà essere considerato nel corso dei lavori e, soprattutto durante le operazioni di transito dei mezzi.

Nelle vicinanze dell'area interessata dai lavori non risulta essere insediata alcuna attività pericolosa o che possa

interferire con le operazioni previste, creando situazioni di rischio.

E’ da sottolineare al momento la presenza di un cantiere adiacente.

Si tratta del cantiere relativo alla ristrutturazione dell’altra metà del fabbricato e le lavorazioni vengono effettuate dalla

stessa ditta (Acquatec S.r.l.) cui è stato commissionata la ristrutturazione oggetto del presente documento.

Anche la ditta incaricata per montaggio e smontaggio dei ponteggi risulta essere la stessa.

SI PRESCRIVE che le operazioni relative a questo cantiere possano avere inizio soltanto quando il ponteggio

esistente nella parte interessata dall’altro cantiere saranno stati completamente smontati.

Attualmente sono presenti alcuni grossi sacchi di macerie stoccati a terra, sul lato W in vicinanza del ponteggio.

Anch’essi dovranno essere quanto prima allontanati.

Non vi sono notizie di emissioni di agenti inquinanti o di fumi nella zona e nelle vicinanze, né di presenza di attività a

rischio passivo.

La recinzione e la segnaletica di sicurezza dovranno assolvere al compito di protezione dai terzi.

RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE Analisi dei rischi trasferiti all’esterno del cantiere.

I rischi principali trasferiti all'esterno del cantiere, valutati in sede di progettazione, sono:

-interferenza con i residenti dell’appartamento del 1° piano, posto di fronte a quello interessato dalle lavorazioni.

(in particolare sulle scale e sul pianerottolo del 1° piano).

-interferenza con il cantiere relativo alla parte di edificio antistante (limitata, in quanto i due cantieri vengono

condotti dalla stessa ditta, con gli stessi tre addetti e pertanto sono da escludersi lavorazioni contemporanee).

-caduta di oggetti nel resede ad W e nel resede a S.

-ingerenze sul traffico pedonale e veicolare, anche in considerazione di quanto già descritto in merito alla

presenza di viabilità e parcheggi.

-emissioni di polvere nei confronti di terzi, ad es. residenti nell’appartamento adiacente.

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-emissione di rumore, soprattutto durante le opere di demolizione.

-rifiuti e residui vari.

Si dovrà operare quindi in modo da minimizzare l'impatto del cantiere nel contesto, sia in fase di installazione che in

fase operativa.

Si prescrive di porre in opera tutti gli apprestamenti e le segnalazioni al fine di evitare la possibilità di incidenti a

terzi, legati alle lavorazioni svolgentisi nel cantiere.

Qualunque ingombro dovrà essere delimitato e segnalato. Gli infissi (alcuni dei quali, dotati di vetro necessitano di

particolari cautele nel loro maneggio), attualmente appoggiati sulla parete del pianerottolo scale del 1° piano dovranno

essere rimossi e posti nelle fasce di stoccaggio interne, fino alla loro posa in opera.

Essendo previste sullo stesso pianerottolo lavorazioni di ripristino del soffitto e della parete al di sopra della porta di

ingresso all’altro appartamento, dovranno essere prese precauzioni nei confronti dei residenti: avvisi a voce, segnaletica

e protezioni contro la caduta di oggetti.

Si dovrà tenere conto del possibile passaggio di persone (sia residenti, sia terzi la cui presenza è legata al passaggio sul

marciapiede di via vecchia di Barbaricina), e della sosta e transito di automezzi nelle vicinanze.

Il traffico e la sosta di autocarri ed eventuali altri mezzi di cantiere dovranno essere disciplinati in modo da non

interferire con il passaggio di persone, cicli ed automezzi.

Quanto sopra dovrà essere attentamente considerato nel corso dei lavori e, soprattutto durante le operazioni di transito

dei mezzi da e per il cantiere e durante lo spostamento, sollevamento e fornitura di materiali.

Si prescrive che qualunque fascia operativa sia opportunamente dotata di recinzione e/o transenne, in modo da

permettere soltanto agli addetti l'ingresso in alcuni tratti, e con opportune precauzioni, ai residenti e visitatori.

Dovrà essere posta una rete di separazione tra i due cantieri a metà della terrazza interna.

La recinzione delle varie zone di lavoro e le protezioni dovranno essere tali da limitare al massimo il pericolo di

intrusioni nel cantiere e di cadute di oggetti.

Rumorosità

In alcuni brevi periodi (vedansi fasi del programma lavori) si svolgeranno operazioni che prevedono anche produzione

di rumore, come la posa e lo smontaggio di ponteggi metallici, il taglio di piastrelle con flessibile e gli scavi.

La propagazione dei rumori provenienti dalle lavorazioni dovrà essere ridotta al minimo, si dovranno utilizzare

attrezzature silenziate ed operare nelle fasce orarie consentite dal regolamento comunale.

Si prescrive di evitare lavorazioni rumorose al di fuori dell’orario 8,00-12,00 e 14,00-18,00.

Polveri

Alcune lavorazioni (piccole demolizioni, taglio di piastrelle e laterizi, scavi) produrranno polveri.

Si dovrà provvedere limitare il sollevamento di polveri durante le suddette operazioni e si dovrà operare con la massima

attenzione per l'ambiente circostante durante le operazioni di trasporto nell’ambito del cantiere di materiali di risulta.

L’impresa dovrà anche porre particolare attenzione nel corso di operazioni di transito con mezzi carichi, onde evitare

cadute di materiali.

E’ fatto obbligo agli addetti di bagnare frequentemente i materiali.

Residui delle lavorazioni: gestione dei rifiuti

Un ulteriore aspetto che non dovrà essere sottovalutato è quello relativo ai residui di lavorazione ed ai rifiuti, cui

smaltimento dovrà essere disciplinato in modo da non arrecare danno all'ambiente circostante ed alle vie di

comunicazione.

La tipologia di lavoro comporta la presenza di rifiuti del seguente tipo:

- carta, legno ed imballaggi

- residui di intonaco e cemento

- sfridi di piastrelle

- residui di laterizi contenitori di vario genere

- residui di prodotti utilizzati per le varie lavorazioni di coibentazione e intonacatura

- sfridi di tubature e di cavi elettrici

- bidoni di vernice

I rifiuti prodotti non sono da considerare particolarmente pericolosi; i prodotti assimilabili agli urbani dovranno essere

posti in apposito contenitore e si prenderanno accordi con il Comune di Pisa per il loro smaltimento; i materiali di

risulta dovranno essere stoccati in apposita area, dopodiché saranno allontanati in discarica autorizzata.

Eventuali altre macerie dovranno essere via via stoccate in piccole quantità in apposita area e successivamente saranno

allontanate in discarica autorizzata.

Si prescrive di procedere durante tutto il corso dei lavori, alla pulizia della viabilità privata in prossimità del

cantiere e in particolare dell’ingresso all’interno dell’edificio e delle scale interne.

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Si prescrive di posizionare all’esterno un bidone per lo smaltimento delle immondizie e degli scarti delle varie

lavorazioni.

Sono vietati:

l'abbandono di plastica, cartoni e imballaggi in cantiere

l'abbandono di macerie di laterizi, polistirolo, etc.

l'abbandono di contenitori di solventi e vernici

il versamento di solventi e vernici nelle reti fognarie.

Trasmissione di agenti inquinanti: dato che in cantiere non verranno usati agenti chimici altamente inquinanti, è da

escludere la possibile trasmissione all'esterno.

Infatti non è previsto l'impiego di particolari sostanze, se non i normali prodotti di utilizzo edile, tali da attivare

particolari situazioni di rischio per l’ambiente.

Si prescrive alla Ditta di fornire le schede dei prodotti per verniciatura, intonaci speciali, coibentazioni e vernici,

mastici, resine e siliconi.

Eventuali inquinamenti che dovessero essere rilevati successivamente dovranno essere assoggettati ai metodi di bonifica

previsti dall'art. 17 del D.Lgs. n. 229 con addebito a carico dell’ impresa esecutrice.

Valutazione del livello di rischio incendio o esplosione: l’appartamento ove si svolgeranno i lavori è a contatto diretto

con altro sito nello stesso fabbricato e, data la tipologia delle lavorazioni, si può considerare che possa esistere il rischio,

seppur ridotto, di propagazione di incendi; dovrà essere messa in atto una particolare sorveglianza durante ogni

operazione che possa trasmettere rischi di questo tipo all'intorno.

All’interno di questo cantiere, le situazioni che possono dare luogo a rischi di incendio o di esplosione sono le seguenti:

---stoccaggio di prodotti con basso punto di infiammabilità in zone esposte ad aumenti repentini di temperatura (depositi

di rifiuti e materiali di scarto combustibili; depositi di vario genere in cantiere, in particolare, vernici, solventi, collanti.

---cortocircuiti, falsi contatti, ecc. degli impianti elettrici;

---impianti ed attrezzature che riscaldano.

---possibilità di incendi dolosi.

Appare evidente che per limitare i rischi di incendio o di esplosione sia sufficiente applicare le regole dettate,

soprattutto, dal buon senso.

L’adozione di una serie di misure preventive e protettive, già citate nei precedenti paragrafi, dovrebbe garantire un

adeguato controllo di questo specifico rischio.

Dovranno essere stabilite regole che vietino il fumo nelle aree più esposte a rischio incendio (zone di stoccaggio

provvisorio di vernici e legname, e di raccolta rifiuti).

Si prescrive la presenza di un regolamentare estintore a polvere del peso di 6 kg, sottoposto a verifica

semestrale, collocato preferibilmente in vicinanza dei depositi di materiali, in posizione visibile (possibilmente su

apposita piantana) e correttamente segnalato.

E’ tassativamente vietato bruciare rifiuti (di qualsiasi genere) nell’area di cantiere.

RISCHI PRESENTI NELLE LAVORAZIONI PREVISTE Per l'esecuzione dei lavori potranno emergere condizioni di rischio che dipendono anche da vincoli del contesto.

Le condizioni di contesto dovranno essere prese in considerazione dalla Impresa e dalle subappaltatrici che

dovranno rilasciare una apposita dichiarazione con la quale attestino l'avvenuta presa visione e conoscenza delle

condizioni suddette e l'impegno ad eseguire le opere così come richiesto dal progetto, dal capitolato e dal

presente Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Come esito della analisi e della valutazione, risultano presenti i seguenti rischi, per i

quali si prevedono le seguenti misure di prevenzione: - Rischi di investimento e/o schiacciamento: durante l’allestimento e lo smontaggio dei ponteggi e nel corso di manovre

con autocarri o furgoni nella fascia antistante il fabbricato ed in quella (di larghezza ridotta) sul resede laterale; inoltre,

durante le operazioni di carico e scarico (anche di forniture) possono verificarsi investimenti da materiale e da mezzi

motorizzati nell’area di cantiere.

-Rischi di media entità sono legati, per tutte le lavorazioni, allo spazio a disposizione del cantiere, molto ridotto sul lato

W; sono genericamente costituiti dalla necessità di accedere in spazi piuttosto ristretti e con presenza di ponteggi,

attrezzature e materiali. (P=3-D=2: R=6: rischio medio-lieve).

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Per le misure preventive si veda in merito quanto già descritto per l’organizzazione del cantiere.

- Rischio di intrusione di terzi, data la possibile saltuaria presenza del committente e il passaggio di residenti dell’altro

appartamento, oltre che di auto parcheggiate in vicinanza del fabbricato: l’eventuale ingresso e transito in cantiere di

estranei ed eventuali interferenze nel transito di automezzi e mezzi d'opera potrebbero essere fonte di rischio.

(P=3-D=2: R=6: rischio medio-lieve).

Le misure preventive sono state già specificate in precedenza in relazione all’organizzazione del cantiere.

-Un rischio specifico (P=2-D=5: R=10) è legato al fattore altezza, dato che una certa parte delle operazioni avverranno

in copertura e su ponteggi.

Si tratta di un rischio di caduta di persone dall'alto, in seguito a perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di

adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, o da qualsiasi altra postazione di lavoro

sopraelevata.

Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto

a quota inferiore (in particolare, con dislivello maggiore di 2 metri, come nel montaggio, smontaggio e utilizzo di

ponteggi, nelle tinteggiature, intonaci, posa di pannelli solari, etc.) devono essere impedite con misure di prevenzione

costituite da parapetti di trattenuta e fermapiede applicati a tutti i lati liberi di impalcature, intavolati protettivi,

piattaforme, ripiani, passerelle, andatoie, parti esterne di balconi, e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.

Durante le lavorazioni in copertura (posa pannelli) dovranno essere utilizzate imbracature di sicurezza collegate ai

dispositivi anticaduta che sono stati già predisposti sulla copertura stessa dalla ditta Acquatec.

Il varco sulla piazzola di carico e scarico dei ponteggi (e di qualunque altro materiale) in corrispondenza della

postazione deve essere ridotto allo stretto necessario e vi deve essere applicato un fermapiede alto almeno 30 cm.

- Rischio di caduta di materiale dall'alto (in alcuni casi anche o a livello): lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi,

impatti, tagli) possono essere causate dall'investimento di masse cadute dall'alto; sussisterà la possibilità di caduta di

materiali durante il calo o il tiro con l’argano nell’area a ciò riservata, e da qualunque parte di ponteggio ove si svolgano

lavorazioni; sarà possibile la caduta di oggetti o materiali da autocarri (anche per ribaltamento degli stessi) e da mezzi di

sollevamento; potrà verificarsi lo sganciamento di carichi per eventuale non corretta imbracatura; potranno verificarsi

offese agli arti superiori nel serraggio di parti metalliche come gli elementi di ponteggio; potrebbero verificarsi cadute

di strumenti, oggetti e materiali dalla copertura nella posa di pannelli.

( P=3-D=5: R=15 : rischio grave).

Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse e materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e

trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata o verticale nel vuoto

devono essere impediti mediante corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i

corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.

Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose dovranno essere eliminati

mediante dispositivi rigidi (intavolati) di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle

caratteristiche dei corpi che potrebbero cadere.

Deve essere impedito l'accesso alle zone di prevedibile caduta, segregandole e segnalando la natura del pericolo con

cartelli.

Tutti gli addetti dovranno comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.

Dovrà essere vietata sempre la presenza di persone nelle fasce sottostanti a quelle di lavoro in altezza.

Dovrà essere vietata la presenza di persone nelle zone di sollevamento e trasporto di materiali; tale divieto sarà

evidenziato mediante l’apposizione della segnaletica di sicurezza precedentemente riportata.

Le operazioni dovranno essere prontamente sospese nel caso in cui le persone presenti non si spostassero.

Le operazioni di sollevamento di materiale voluminoso dovranno realizzarsi in presenza di un preposto.

- Rischio di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro: possono essere provocati da presenza di grasso o sporco sui punti

di appiglio (nel caso di salita su mezzi e macchine o su ponteggi), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad

esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale nelle

fasce limitrofe ai prospetti dell’edificio. ( P=3-D=2: R=6: rischio medio).

I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare

quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone.

I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o

altro capace di ostacolare il cammino degli operatori.

Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate secondo le necessità

diurne e notturne.

Tutti gli addetti dovranno indossare calzature idonee.

Per ogni postazione di lavoro sarà necessario individuare la via di fuga più vicina.

L’Impresa dovrà provvedere per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità.

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- Rischi legati alla MMC: lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei

carichi, per il loro eccessivo peso o ingombro o per la scorretta posizione eventualmente assunta dal lavoratore durante

la movimentazione (sui ponteggi o in copertura in particolari posizioni o ovunque si evidenzino spazi ristretti, come nel

sottotetto)

Si prevede ad es., la movimentazione di sacchi di intonaco, sacchi di cemento, pacchi di piastrelle pannelli solari, e di

strumenti pesanti come i martelli demolitori, oltre alla movimentazione di elementi di ponteggio e di elementi degli

impianti idrotermosanitari (caldaia, radiatori, sanitari, etc.) (P=3-D=3: R=9: rischio grave).

La movimentazione manuale dei carichi dovrà essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un

eccessivo impegno fisico del personale addetto.

In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico.

Il carico da movimentare dovrà essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare

lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione.

Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini dovranno essere eliminate o ridotte anche attraverso

l'impiego di attrezzature idonee alla mansione.

In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale dovrà essere preceduta ed

accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione (anche in relazione al carico limite), previo

accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.

- Rischio di ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni, abrasioni) causate da contatti accidentali con

organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

Lesioni alle mani potranno verificarsi nella manipolazione di materiali (ad. es. cesoiamento, convogliamento e

schiacciamento dalla betoniera con bicchiere rotante e ribaltante, schiacciamento per cattiva imbracatura del carico o

errore dell’addetto al carico-scarico; schiacciamento durante la posa di elementi protettivi di recinzione, anche a causa

dei ridotti spazi; contusioni alle mani nelle operazioni di posa dei pannelli solari, di posa di radiatori e parti di impianti).

( P=3-D=3: R=9: rischio medio-alto).

II cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere,

strutture provvisionali o altro, dovrà essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o

segregando stabilmente le zone pericolose per quanto sopra.

Qualora ciò non risulti del tutto possibile dovrà essere installata una segnaletica appropriata e devono essere

osservate opportune distanze dì rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in

corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.

I ferri sporgenti della ringhiera, posti ad altezza d’uomo sulla terrazza a tasca dovranno essere protetti con polistirolo

o plastica morbida.

Dovranno utilizzarsi i prescritti DPI.

- Rischio di colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo, senza una localizzazione specifica:

possono verificarsi per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguentemente ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in

cantiere (contatto accidentale con il disco del flessibile, rottura del disco stesso, contatti con parti meccaniche delle macchine,

contatti con organi di alimentazione, tagli da trincetto o seghetto, urto da martello, martello demolitore, scalpello o altro

utensile; caduta di materiali accatastati, per contatto od urto).

P=4-D=3: R=12: rischio grave).

Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale dovranno essere tenuti in buono stato di conservazione

ed efficienza e revisionati periodicamente; quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile

(es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro.

I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi dovranno essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e

permettere una sicura e agevole movimentazione.

Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di

procurare lesioni. Una finestra dell’appartamento presenta i vetri rotti e pericolosamente sporgenti: dovranno essere

rimossi prima di riprendere le lavorazioni.

Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature dovranno essere protetti contro i contatti accidentali.

Ove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a

rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni,

schermi, occhiali, etc).

-Rischi di elettrocuzione sono legati solo al contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico di cantiere in tensione.

-Rischio di folgorazione per mancanza di continuità elettrica tra i conduttori e la rete di terra.

-Rischi di elettrocuzione durante la predisposizione del cantiere.

-Rischi elettrici inerenti all’utilizzo di alcuni strumenti e macchinari funzionanti elettricamente (betoniera a bicchiere,

trapano, flessibile, argano, eventuali lampade mobili trasportabili, etc.). ( P=2-D=4: R=8: rischio medio-alto).

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Prima di iniziare le attività dovrà essere effettuata (come già ricordato) una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di

stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.

Si dovrà confermare che il vecchio impianto elettrico dell’appartamento sia effettivamente scollegato, come appare

nelle scatole elettriche aperte in varie zone, da cui fuoriescono numerosi file elettrici.

L'esecuzione, la manutenzione e la riparazione del’impianto elettrico di cantiere dovranno essere effettuata da

personale qualificato.

Il quadro elettrico, i sottoquadri ed i dispositivi differenziali e magnetotermici dovranno rispondere a quanto in

precedenza disposto in merito all’impianto elettrico. (Vedasi pag 15: organizzazione del cantiere, impianti).

In caso di accidentali rotture di parti di essi (ad es. ove i morsetti divenissero facilmente accessibili) ed ove si

presentasse il caso di pericolo di contatto con elementi sotto tensione, si dovrà impedirne l’uso e un elettricista

abilitato dovrà intervenire certificando successivamente la rimessa a norma.

Il costruttore o installatore, del quadro deve dichiarare la conformità alla norma e fornire gli allegati obbligatori in

base alla Legge 46/90 e al DPR 447/91 (regolamento di attuazione).

Gli interruttori differenziali del quadro elettrico e di eventuali quadretti dovranno essere sottoposti periodicamente a

prova di funzionamento attraverso il tasto di prova.

Ogni eventuale modifica apportata ai quadri elettrici dovrà essere seguita da nuova dichiarazione di conformità che

ne garantisca l’idoneità ai fini della sicurezza.

- Rischio di getti e proiezioni di schegge, schizzi: lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo possono verificarsi

durante i lavori eseguiti a mano e con utensili e attrezzi (martelli demolitori, flessibili, etc), con materiali, sostanze,

prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.

Il rischio è legato in prevalenza alle vernici ed agli intonaci, ed alle sostanze coibenti prescritte dal capitolato.

( P=3-D=2: R=6: rischio medio).

Nei lavori eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dare luogo a getti e schizzi

dannosi, dovranno essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro,

circoscrivendo la zona di intervento.

Gli addetti dovranno indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.

-Un rischio di disturbi alla vista o danni agli occhi è collegato alla proiezione materiali, specie durante le opere di

demolizione e taglio laterizi o piastrelle; danni agli occhi possono verificarsi anche durante l’utilizzo di utensili e di

attrezzi, come sopra ricordato. ( P=3-D=3: R=9: rischio alto).

Gli addetti dovranno indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.

- Rischio chimico: rischio di irritazioni cutanee, reazioni allergiche, dermatiti: è legato al contatto con solventi,

detergenti, malte cementizie, o, in più in particolare, con sostanze e prodotti capaci di azioni allergizzanti (riniti,

congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto; cemento con azione irritante sulla pelle e possibilità di disturbi cutanei: i

sali di cromo e cobalto presenti nel cemento possono provocare allergia ed eczema da cemento).

( P=3 D = 3 R=9: rischio medio-alto).

Si intendono per sostanze pericolose quelle previste dal D. Lgs. 52/97 (art.2, comma 2); si dovrà quindi considerare

quanto disposto nel titolo IX, capo I del D. Lgs. 81/08 ed s.m.i.

Tra le sostanze che dovranno essere impiegate in questo cantiere (prodotti di sintesi chimica industriale) e che

potrebbero essere classificate dal produttore come pericolose (verifiche da effettuare sulle schede di sicurezza) si

ricordano:

vernici varie (per pareti e per radiatori)

intonaci e additivi

resine polimerizzate

polimeri e leganti acrilici

siliconi

Le sostanze dovranno essere identificate, correttamente stoccate in area individuata dall’impresa appaltatrice, e presenti

in quantità limitata.

Le cautele da adottare per lo stoccaggio e l’utilizzo di sostanze sono contenute nelle schede di sicurezza di ciascun

prodotto; ad esse si dovrà fare tassativo riferimento per le modalità con cui i prodotti chimici verranno depositati;

particolare attenzione dovrà essere prestata a:

quantità massima stoccabile;

caratteristiche del deposito (spazio, aerazione, assenza di umidità, distanze di sicurezza, ecc.;)

eventuali incompatibilità di stoccaggio con altri prodotti/sostanze chimiche;

principali rischi per il personale e azioni da attuare in caso di contatto accidentale con parti del corpo;

informazione e formazione all’uso per il personale addetto;

dispositivi di protezione individuale da utilizzare durante la manipolazione.

L’impresa appaltatrice e le eventuali imprese subappaltatrici, prima dell’impiego delle sostanze chimiche dovranno

prendere visione delle schede di sicurezza ad esse relative; successivamente, ma sempre prima dell’inizio dei lavori che

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comportano l’utilizzo delle sostanze, il personale addetto dovrà essere appositamente informato e formato al corretto

uso delle stesse nel corso di un’apposita riunione.

L’introduzione nel ciclo lavorativo da parte dell’ impresa di qualunque sostanza chimica non inizialmente prevista

potrà avvenire previo assenso del direttore dei lavori e del coordinatore in l’esecuzione, per conto della Committenza.

Le schede di sicurezza dovranno essere tenute in cantiere e disponibili per la consultazione da parte del CSE e degli

organi di vigilanza e controllo.

Dovranno essere utilizzati tutti i previsti D.P.I. e si dovrà operare come previsto nelle prescrizioni operative e nelle

schede allegate.

Per movimentare si dovranno usare mezzi meccanici; per toccare, si dovranno usare guanti in cotone e creme

barriera.

Dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che

utilizzano o che si possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi, in conformità alle indicazioni

contenute nell'etichetta delle sostanze impiegate.

L’Impresa è tenuta a fornire il proprio documento relativo al rischio chimico.

Si dovranno tenere chiusi i recipienti e non spargere i materiali.

I rifiuti conseguenti l’utilizzo di sostanze chimiche (compresi barattoli, stracci, sacchi, guanti usati), dovranno essere

smaltiti secondo le procedure dettate dal D. Lgs 22/9.

E’ tassativamente vietata la combustione di PVC, polistirolo, polietilene, isolanti, contenitori di prodotti: bruciando

sintetizzano prodotti cancerogeni che, dispersi nei fumi, possono essere inalati, con grave danno.

- Rischio di inalazione polveri, fibre: danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute dei lavoratori, potranno

derivare dall'esposizione a materiali in grana minuta, a sviluppo di polveri, a esposizione ad agenti nocivi aerodispersi,

come l’inalazione di polveri da cemento e silice cristallina. Questo rischio è presente in particolare durante le fasi di

rimozione, nelle spicconature, e nel taglio di laterizi o pannelli, oltre che nelle operazioni di intonacatura e

preparazione di malte (ad es. preparazione di intonaci con rovesciamento dei sacchini nella betoniera e conseguente

innalzamento di polveri pericolose).

( P=3-D=3: R=9: rischio grave).

Nelle suddette lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere i e nei lavori che

comportano l'emissione di polveri, la produzione e/o la diffusione delle stesse dovrà essere ridotta al minimo

utilizzando tecniche e attrezzature idonee. I materiali di risulta dovranno essere bagnati.

Qualora la quantità di polveri presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed

allontanamento di quantità importanti delle stesse, dovranno essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI

idonei e, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.

- Rischio di danni all'apparato scheletrico e muscolare: può essere determinato dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore

da macchine o parti di esse e nell’utilizzo di flessibile e martello demolitore. ( P=2-D=3: R=6 rischio medio).

Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni

al corpo dell'operatore, queste ultime dovranno essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione

dei lavoratori (es.:manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato dì perfetta

efficienza.

I lavoratori addetti dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare

la rotazione tra gli operatori. Il POS deve contenere specifica valutazione del rischio vibrazioni.

-Rischi legati alla rumorosità di macchinari come flessibile, martello demolitore, betoniera a bicchiere, autocarro.

( P=3-D=3: R=9 rischio medio-alto).

Nell’utilizzo dì nuove attrezzature l’impresa dovrà prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le

attrezzature dovranno essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine

di limitarne la rumorosità eccessiva.

Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si dovranno porre in

essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature

supplementari della fonte di rumore.

Se la rumorosità non fosse diversamente abbattibile sarà necessario adottare i dispositivi di protezione individuali

conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore dell’Impresa (da allegare al POS) e prevedere la

rotazione degli addetti alle mansioni rumorose.

Tutte le imprese che interverranno in cantiere dovranno essere in possesso del “Documento di Valutazione del Rischio

Rumore” secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Il documento dovrà prevedere la valutazione del rumore

per lavorazioni simili a quelle da svolgere in cantiere.

La valutazione del rumore deve essere attentamente osservata dall’impresa e da eventuali subappaltatrici (o lavoratori

autonomi) che la dovranno rispettare e di conseguenza applicare quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008.

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RIASSUNTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Tipo DPI Parte protetta Mansione

Elmetto di protezione Testa Tutte

Occhiali di sicurezza Occhi intonaci, tinteggiature, scavi a mano

Maschera antipolvere prot. FFP1

Vie respiratorie preparazione intonaci e malte, scavi a mano, piccole demolizioni;

Guanti da lavoro Mani Tutte

Scarpe con puntale e lamina

Piedi Tutte

Cuffie o tappi Apparato uditivo Piccole demolizioni, taglio piastrelle

Imbracatura di sicurezza Corpo montatore di ponteggio

Posatore di pannelli in copertura

Dovranno essere disponibili in cantiere imbracature di sicurezza per il personale chiamato ad operare in elevazione per eventuali situazioni in cui non sia momentaneamente presente il parapetto.

N.B.

Mancato utilizzo di DPI da parte degli addetti: Violazione art. 7, comma 1, lettera B, del D.

lgs. 626/94, come modificato dal D.Lgs. 81/08.

Il coordinatore provvederà a richiamare gli addetti che non utilizzano i DPI,

segnalando quanto sopra al Responsabile di cantiere e verbalizzando il rilievo.

Si puntualizza che al 3° richiamo scritto relativo allo stesso addetto, verrà

chiesto l’allontanamento dal cantiere dell’addetto inosservante.

ATTIVITÀ LAVORATIVE: PRESCRIZIONI E PROCEDURE

MISURE GENERALI DI PREVENZIONE

Nel presente documento vengono indicate ai soggetti esecutori incaricati delle lavorazioni le specificità che

contraddistingueranno presuntivamente i lavori suddetti, ponendo l'attenzione sulle condizioni ritenute più importanti ai

fini della salvaguardia della salute e dell'incolumità dei lavoratori che saranno impegnati nel cantiere.

Il PSC quindi, in relazione al presunto andamento dei lavori e in riferimento alle specifiche condizioni del contesto,

fornisce al personale tecnico uno strumento comportamentale per la prevenzione e la gestione in sicurezza delle

attività. Il documento fornito potrà divenire un efficace strumento operativo solo attivando, integrando, aggiornando, ed

adeguando i suoi contenuti, seguendo le tempistiche e le modalità indicate, durante tutta la fase esecutiva e con la

cooperazione di tutti i soggetti interessati.

Si sottolinea che al di la dei rischi peculiari di ogni particolare lavorazione, di cui l’Impresa deve essere già a

conoscenza per esperienza diretta e per scontata conoscenza delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e delle

procedure in sicurezza, e per i quali si rimanda a schede di rischi e prescrizioni ed alle valutazioni ex D.Lgs. 81/2008

e s.m.i. (di cui si presuppone la pregressa conoscenza da parte dell'impresa) il diagramma di Gantt allegato consente al

coordinatore ed ai responsabili del cantiere, in una fase precedente l'inizio dei lavori, di valutare la presenza di

sovrapposizioni di fasi lavorative, ed eventualmente verificare l'attuabilità delle lavorazioni nell'ambito dei tempi

complessivi richiesti, delle scelte tecniche o tecnologiche e della peculiarità del contesto.

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MODALITA’ OPERATIVE Misure ed azioni di prevenzione e protezione

Tutte le imprese operanti dovranno eseguire preliminarmente la loro analisi e valutazione dei rischi e conseguentemente

stabilire le relative misure, tenendo conto delle peculiarità del cantiere dove si svolgono tali lavorazioni.

Si rimandano ai P.O.S le modalità particolareggiate di svolgimento delle varie fasi lavorative.

Nel seguito sono fornite a titolo orientativo e quale aiuto alle imprese esecutrici le modalità operative in sicurezza per

ognuna delle attività costruttive principali di questo cantiere.

Allestimento del cantiere

Per quanto concerne l’accantieramento, gran parte delle modalità e delle prescrizioni sono state illustrate in

precedenza.

L'attività in oggetto dovrà precedere qualsiasi altra attività.

Si dovrà provvedere inizialmente all’approntamento dei locali di servizio ed agli allacci delle utenze di cantiere.

All’inizio delle lavorazioni si dovrà provvedere al montaggio di recinzioni e all’apposizione di segnaletica, cartello di

cantiere, segnalazioni luminose, etc.

Come già evidenziato, sarà l'impresa appaltatrice ad eseguire le opere di protezione, delimitazione, di apprestamenti, di

servizi, di depositi, di impianti fissi di cantiere, oltre che di tutte le opere a servizio della gestione complessiva del

cantiere.

Durante tutte le operazioni di allestimento (e, alla fine dei lavori, smontaggio) del cantiere i lavoratori dovranno essere

muniti degli opportuni D.P.I. necessari per le varie fasi lavorative e non sarà permessa nessuna altra lavorazione.

Opere provvisionali: ponteggi Le caratteristiche degli interventi oggetto del presente PSC richiedono l’ausilio di ponteggi metallici in aderenza ai 2

prospetti interessati dalle opere di intonacatura, ed al prospetto E .

Sarà inoltre necessario, prima della fase relativa alle posa di pannelli in copertura, predisporre parapetti ai bordi della

copertura sulle due terrazze interne.

In occasione del montaggio di ponteggio di facciata sul prospetto W dell’edificio per le lavorazioni relative

all’appartamento attiguo, la ditta incaricata ha allestito il ponteggio anche sul resto del prospetto, di pertinenza del

cantiere oggetto del presente PSC. La ditta in questione risulta peraltro incaricata anche per quanto concerne i ponteggi

di questo cantiere.

Prima dell’avvio di qualunque lavorazione relativa a questo cantiere, verrà smontato tutto il ponteggio attualmente

allestito in corrispondenza del prospetto Ovest dell’edificio, compresa la parte relativa alle lavorazioni del cantiere

adiacente (committente Sig. Calabretta), ove le operazioni risultano quasi terminate.

Tale operazione verrà eseguita dalla ditta SIV si Pisa.

Prima dell’inizio delle operazioni di smontaggio, il suddetto ponteggio per essere praticabile dovrà essere reso a norma

con l’apposizione dei parapetti, cancelletti e battipiede mancanti ed il controllo di spinotti e quant’altro, oltre a rete sul

parapetto di sommità.

Nel corso delle operazioni di smontaggio dovrà essere disciplinato il passaggio dei residenti nell’appartamento di

proprietà Calabretta. Essi potranno accedere al portoncino di ingresso attraverso apposito passaggio tra il ponteggio ed

il confine della proprietà sul lato W.

Al momento dello smontaggio nella fascia adiacente il portoncino stesso, non sarà loro consentito provvisoriamente il

passaggio.

Dovrà inoltre essere esposta la prescritta segnaletica (già descritta nel PSC).

Il ponteggio verrà quindi stoccato nell’ampio locale del P.T. (lato S) e verrà rimontato in aderenza ai prospetti W e S,

soltanto nella parte finale dei lavori, una volta terminate le opere di allaccio esterno e tutte le lavorazioni all’interno

dell’appartamento (vedasi Gantt).

In questa fase verranno anche predisposti parapetti sui bordi della copertura lato terrazze interne. I parapetti dovranno

essere costituiti da montanti in acciaio con interdistanza di m. 1,50, correnti e battipiede in legno (tavole con sp. 25

mm), uniti con viti da legno. Dovranno essere posti in opera dal basso, operando con scale e ponti su cavalletti posti

all’interno delle terrazze stesse.

Le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione

del ponteggio sono le seguenti:

1) Ponteggio idoneo, autorizzato (nuovo o revisionato) e montato conformemente al libretto ed ai disegni esecutivi;

2) Partenza con i piedini (basette) poggianti su appositi spessori.

3) Collegamento a terra del ponteggio per equipotenzialità, adeguato a tutta la struttura metallica;

4) Parapetti completi ai piani ed alle testate;

5) Idonee scale di accesso ai piani del ponte con scale fisse ed attraverso botole ribaltine chiuse in condizioni di riposo.

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6) Montaggio e smontaggio sempre sotto la diretta sorveglianza di un preposto, che dovrà verificare l’efficienza delle

attrezzature impiegate, il rispetto dello schema di montaggio fornito dalla ditta produttrice e dal PIMUS, l’uso

degli opportuni DPI durante dette fasi, e successivamente che sopra e sotto le opere provvisionali non vi sia il passaggio

di persone non autorizzate né deposito di materiali in eccedenza a quello consentito dal grado di resistenza del

ponteggio.

7) Uso durante il montaggio di idonea imbracatura di sicurezza, collegata ad idoneo dispositivo di trattenuta.

8) Verifica che il personale utilizzi i D.P.I. richiesti per tali lavorazioni, quali elmetti, guanti e le imbracature,

opportunamente collegate ai vari elementi del ponteggio o agli appositi ganci e linee vita (secondo quanto previsto dal

PIMUS), con i moschettoni presenti sul cordino ad Y.

9) Presenza di personale per disciplinare eventuale passaggio dei residenti (Calabretta): durante il montaggio del

ponteggio bisognerà preventivamente provvedere a delimitare le zone oggetto d’intervento onde evitare che

accidentalmente personale non addetto alle lavorazioni passi al disotto alle zone ove sono in corso tali lavorazioni.

10) Uso di appropriato mezzo di sollevamento per scarico elementi (carrucola o argano).

11) Durante le fasi di sollevamento degli elementi del ponteggio, subito dopo la loro imbracatura il personale

sottostante si dovrà allontanare dal punto di sollevamento degli elementi, onde evitare che in caso di scorretta

imbracatura il materiale sollevato possa distaccarsi e cadere.

12) Uso di guaine per utensili e chiodi. E' prescritto inoltre l'uso di idonee cinghie o brache in canapa per i tavoloni,

ceste per i materiali minuti, contenitori per i tubi, cinture di sicurezza con brache e bretelle su fune di trattenuta, chiave

di chiusura a stella.

13) Evitare la movimentazione di carichi eccessivi sui piani, adottando le misure evidenziate nel documento aziendale

di valutazione dei rischi dell’Impresa (ex D.Lgs. 81/08).

Il ponteggio deve essere completo per tutti i piani di ponte e montato su tutte le due facciate, mantenuto a norma di

legge ed accessibile fino alla fase di finitura e smontaggio.

L’accesso situato sotto il ponteggio dovrà essere protetto con reti, teli e tavole.

Qualsiasi operazione che esponga i lavoratori a rischi di caduta dall’alto dovrà avvenire (in eventuale assenza di

impalcati di protezione e di parapetti di protezione), con l’utilizzo di idonee imbracature di sicurezza.

PRESCRIZIONE: se si utilizzano cavi elettrici dell’impianto di cantiere lungo la struttura del ponteggio occorre

prestare attenzione a non danneggiarne la guaina: è opportuno far passare tali cavi al di sotto del piano di lavoro e

legarli ai montanti, con spago e non con filo di ferro, e passarli attraverso corrugati (come già prescritto in

precedenza).

SI PRESCRIVE inoltre di proteggere con idonei corrugati i cavi elettrici aerei (segnalati nel layout) nelle

parti interessate dal ponteggio.

I DPI da utilizzare e necessari allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione del ponteggio del cantiere

sono: idonei guanti, casco, scarpe di sicurezza e imbracatura di sicurezza con idoneo sistema di trattenuta e arresto

della caduta e con adeguati dispositivi di ancoraggio. ---Dovrà essere adibito alla lavorazione personale qualificato: l'impresa deve fare uso di personale addestrato al

montaggio di ponteggi; l'idoneità del personale, oltre che professionale, dovrà essere anche fisica (ad es. in rapporto alle

vertigini); conseguentemente, in fase esecutiva, dovrà risultare dal documento di valutazione del rischio come parere del

medico competente.

---L’Impresa incaricata dovrà dimostrare con idonea certificazione, di aver svolto l'attività di informazione e formazione

dei lavoratori prevista D. Lgs 81/08; in particolare dovrà risultare la formazione relativa al montaggio di ponteggi,

alla movimentazione manuale dei carichi, nonché l'addestramento all'uso degli otoprotettori. Obbiettivo è il poter

sopperire con la professionalità al rischio residuo del montaggio del ponteggio.

---L’Impresa dovrà segnalare ogni intervento di manutenzione. Deve essere effettuata manutenzione e controllo

periodicamente ogni qualvolta si verificano violente perturbazioni atmosferiche e dopo prolungate soste delle

operazioni).

Si prescrive che gli appositi verbali di manutenzione siano consegnati al Coordinatore per

l'esecuzione.

Tutto quanto sopra evidenziato dovrà essere puntualizzato nel PIMUS della ditta Installatrice che dovrà inoltre

riportare quanto richiesto a norma del D. Lgs. 235/2003, come modificato dal D.lgs 81/08.

Si puntualizza che tale documento rappresenta un progetto di ponteggio e deve quindi essere fornito in

cantiere prima dell’inizio dell’allestimento del ponteggio.

Il ponteggio potrà essere sia in telai prefabbricati che in tubi e giunti, ma non si potranno unire insieme elementi delle

due tipologie (salvo appositi calcoli ad opera di tecnico abilitato).

Non deve essere effettuato eccessivo deposito di materiale (anche di montaggio) sul ponteggio; i materiali possono

essere forniti, alla bisogna, anche in piccole quantità.

L'impalcatura del ponteggio dovrà essere accostata al filo delle facciate (distanza massima: 20 cm).

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Gli ancoraggi al fabbricato dovranno essere idonei allo scopo ed effettuati ogni mq 22,0 di ponteggio; gli ancoraggi

ammessi sono del tipo a tassello, “ad anello” ed “a vitone”.

Si dovrà verificare preventivamente lo stato di conformità, le condizioni di stabilità generali degli appoggi a terra.

Durante l'allestimento del ponteggio non si dovranno effettuare altre lavorazioni, in modo da evitare l'investimento da

cadute di parti metalliche o altro.

Anche nella fase di smontaggio non sarà ammessa contemporaneità con altra lavorazione.

E’ previsto sulla parte di ponteggio adiacente al prospetto Sud l’inserimento di appositi tubi tronco conici per il

convogliamento a piano terreno di eventuali materiali di risulta.

L’Impresa dovrà produrre, prima di procedere al montaggio, la necessaria documentazione prevista dal D.Lgs.

81/08.

Il datore di lavoro dell’Impresa incaricata dell’esecuzione delle lavorazioni (insieme alla ditta in subappalto per

montaggio e smontaggio ponteggi) dovrà nel proprio P.O.S. descrivere (confermando quanto sopra o

modificandolo secondo le proprie esigenze):

-la modalità operativa sopra descritta;

-il programma adottato.

Posa di tubazioni all’esterno ( e scavi). Una volta completato lo smontaggio e lo stoccaggio in area vicina dei ponteggi, si provvederà alla posa di tubi del gas e

dell’acqua all’esterno, nella parte di resede tra il portone condominiale di accesso e la vicina via di Barbaricina, secondo

le indicazioni della Direzione lavori.

Verrà effettuato all’uopo uno stretto scavo a mano (previa rimozione dell’asfalto, se necessario con martellino

demolitore) ove saranno disposti i suddetti impianti, con successivi rinfianco e copertura.

Le adduzioni dell’acqua verranno realizzate con tubi in PEAD.

Le giunzioni dei tubi verranno effettuate con silicone.

I materiali perverranno al cantiere tramite automezzo e dovranno essere scaricati nel luogo adibito allo stoccaggio.

Si dovrà porre cura nell'evitare urti con strutture circostanti ed adoperare tiranti, puntelli, perni, ganci, etc.

Durante le fasi di sollevamento e di movimentazione dei materiali dovranno essere prese le opportune precauzioni.

Particolare attenzione dovrà essere posta nel corso delle operazioni che richiedano anche una movimentazione manuale

dei carichi.

Si dovrà vietare l'avvicinamento, la sosta ed il transito di estranei mediante sbarramenti, transenne ed idonea segnaletica

(specie in vicinanza della strada e dell’ingresso all’edificio).

Dovrà essere verificata continuamente l'integrità dei cavi elettrici degli attrezzi .

Si dovranno utilizzare i mezzi personali di protezione adeguati e dovrà essere controllata l'efficienza degli attrezzi di

lavoro collettivi ed individuali. D.P.I. da utilizzare: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in

ferro e suola antiscivolo, guanti anticalore e indumenti da lavoro.

Per l'analisi dei rischi specifici delle suddette lavorazioni e per l'indicazione degli adempimenti procedurali e

documentali e delle prevenzioni particolari, anche in questa caso si farà riferimento alle schede tecniche in merito, in

particolare relativamente ai macchinari, attrezzature e materiali ( ad es. smerigliatrici, flessibili, pozzetti).

Opere in copertura Rimozione di linea di vita.

E’ stata precedentemente allestita sul colmo della copertura, in vicinanza delle terrazze interne, una linea di vita che da

sola non risulta sufficiente a garantire l’operatività in sicurezza sulla copertura stessa.

Dovrà pertanto essere rimosso il cavo teso tra i due pali posti sul colmo, al fine di rendere inutilizzabile la linea di vita.

Tale rimozione verrà effettuata come prima operazione in copertura a seguito del montaggio dei ponteggi, prima della

posa di pannelli. La protezione contro il rischio di caduta dall’alto verrà garantita, per quanto riguarda i lavori su

ponteggi sui lati E, S ed W, dai suddetti ponteggi metallici di facciata, e sulla parte N (terrazze interne a quote inferiori)

da appositi parapetti posti al bordo della copertura operando dalle terrazze tramite scale e ponti su cavalletti.

Per garantire l'operatività in sicurezza sulla copertura il parapetto dell'ultimo impalcato di ponteggio dovrà essere dotato

di apposita rete, accompagnata dalla necessaria certificazione, secondo quanto prescritto da tecnico abilitato, in

particolare per gli ancoraggi della stessa

Soltanto dopo che sarà posta in opera la rete e fornita adeguata documentazione, il Coordinatore consentirà l'accesso in

copertura per le lavorazioni previste (revisione di alcune fasce, posa di pannelli fotovoltaici e posa di dispositivi

anticaduta).

Dovrà essere apposta sulla terrazza più alta una segnaletica che vieti l’accesso alla copertura e l’uso dei due pali rimasti

sul colmo.

Posa di pannelli

La protezione sui lati E, S ed W dovrà essere garantita anche per questa operazione dalla presenza del ponteggio di

facciata, la cui altezza sarà di m. 1,00 al di sopra dell'ultimo impalcato, e dalla presenza della rete già descritta in

precedenza.

Sul lato terrazze interne la protezione sarà garantita dalla presenza dei parapetti precedentemente descritti.

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Durante le operazioni di posa dei pannelli sulla copertura dovrà essere precluso l’accesso alle aree sottostanti.

Le persone che si devono salvaguardare sono sia quelle presenti all’interno del cantiere che i terzi all’attività

dell’impresa che possono risultare coinvolti dalle diverse operazioni.

Preventivamente all’inizio delle lavorazioni sulla copertura sarà anche necessario assicurarsi della stabilità della

struttura portante, valutandone e verificandone la resistenza, e, se del caso, predisponendo adeguate andatoie.

Non si dovranno eseguire operazioni in presenza di vento forte, gelo, pioggia, visibilità scarsa.

Fornitura di pannelli sulla copertura.

Per la posa dei pannelli (dimensioni: 1,50 x 1,00 m. e peso di 10-12 Kg) dovrà essere prevista particolare attenzione

nella movimentazione e nel sollevamento degli stessi.

I pannelli verranno trasportati a mano dalla zona di stoccaggio al P.T. fino al 1° piano transitando per le scale interne;

sempre a mano verranno trasportati in copertura tramite la scala a chiocciola e successivamente tramite scala metallica

per pervenire in copertura. In alternativa potrà essere utilizzato un argano posto sul ponteggio (lato S); dovranno quindi

essere appoggiati nelle immediate vicinanze del punto di loro posizionamento secondo progetto. Successivamente

dovranno essere posizionati esattamente dagli addetti (minimo 2) manualmente.

L’edificio è dotato di un sottotetto in parte abitabile e pertanto agibile per ogni necessità; verrà valutata nella prima

riunione di coordinamento la possibilità di allestimento di un eventuale impalcato protettivo sotto la parte centrale della

copertura.

Dovranno essere utilizzati tutti i necessari D.P.I.: scarpe, casco e, se necessario, imbracatura.

Si prescrive di evitare di effettuare lavorazioni su scale ad altezza superiore a 2 mt.

Per la collocazione temporale della fase lavorativa, si dovrà fare riferimento al cronoprogramma delle lavorazioni.

Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici delle suddette lavorazioni, e per l'indicazione degli adempimenti documentali,

delle prescrizioni e procedure di sicurezza, si dovrà fare riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.

Intonaci-coibentazioni Verrà eseguita la posa in opera di intonaci con cappotto sia all’interno che all’esterno della parte di edificio interessata.

Attrezzature necessarie: ponti su cavalletti e scale (interno), utensili manuali, betoniera a bicchiere.

E’ previsto inoltre l’uso anche del ponteggio fisso descritto nella fase di allestimento del cantiere e per altre precedenti

fasi.

La realizzazione del cappotto (fissaggio a parete di pannelli di polistirolo e successive rasatura con intonaco e

verniciatura) costituisce una incompatibilità ambientale totale: tale fase non dovrà pertanto essere svolta

contemporaneamente ad altre lavorazioni nello stesso vano e nello stesso piano di ponteggio.

Dovranno essere messe a disposizione del coordinatore per la sicurezza le schede tossicologiche dei prodotti impiegati.

Non potranno essere previste postazioni di lavoro potenzialmente esposte alla caduta di materiali dall'alto provenienti

da ponteggi usati dagli addetti.

Si dovrà fare uso appropriato dei ponteggi, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08.

Relativamente all'uso di ponteggi ed alle relative prescrizioni ed azioni di coordinamento, valgono anche in questo caso

le prescrizioni e le prevenzioni già segnalate per i ponteggi stessi.

Nelle situazioni in cui non è garantita totalmente la protezione strutturale della postazione sopraelevata, è necessario

garantire sistemi alternativi come le imbracature di sicurezza con funi di trattenuta agganciate a parti stabili.

Dovranno essere adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge in materia di ingombro massimo di impalcati,

di scale portatili, etc.

Occorrerà sistemare i cavi di alimentazione delle macchine in modo che non intralcino i passaggi e non subiscano

danneggiamenti per cause meccaniche.

Le macchine e materiali dovranno essere disposti in modo da assicurare la movimentazione dei materiali stessi.

Si dovrà inoltre disporre le aree in modo da assicurare la movimentazione dei materiali stessi in condizioni di

sicurezza.

Si dovrà evitare la sosta ed il transito dei lavoratori nella zona di volta in volta interessata dalla possibile caduta di

materiali o utensili e nelle vicinanze del ponteggio.

Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato: l’Impresa dovrà dimostrare, con idonea certificazione, di avere

svolto l'attività di informazione e formazione ai lavoratori in merito agli intonaci, prevista dal D.Lgs. 81/08.

D.P.I. da utilizzare: occhiali; guanti; mascherina antipolvere, elmetto, scarpe di sicurezza con suola imperforabile.

Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle

prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.

Tinteggiature Le tinteggiature e le verniciature avverranno dopo le operazioni di intonacatura, nella fase di finitura.

Attrezzature necessarie: ponteggio metallico di facciata; eventuali ponti su cavalletti e scale, utensili manuali.

Dovranno essere messe a disposizione del coordinatore per la sicurezza le schede tossicologiche dei prodotti impiegati.

Relativamente all'uso di ponti, scale e ponti su cavalletti ed alle relative azioni di coordinamento, valgono anche in

questo caso le prescrizioni e le prevenzioni già segnalate per le operazioni di intonacatura.

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Nelle situazioni in cui non è garantita totalmente la protezione strutturale della postazione sopraelevata, è necessario

garantire sistemi alternativi come le imbracature di sicurezza con funi di trattenuta collegate ad appositi ancoraggi.

Dovranno essere adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge in materia di ingombro massimo

dell'impalcato, di scale portatili, etc.

Si dovrà evitare sosta e transito dei lavoratori nella zona di volta in volta interessata dalla possibile caduta di materiali e

utensili.

Si provvederà ad una disposizione appropriata dei contenitori in modo da assicurare la loro movimentazione e gli

spostamenti in condizioni di sicurezza.

Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato e fornire istruzioni circa le specifiche procedure da attuare nel

cantiere.

La ditta dovrà dimostrare, con apposita certificazione, lo svolgimento delle attività di informazione e formazione

previste dal D.Lgs 81/08.

D.P.I. da utilizzare: occhiali; guanti; scarpe di sicurezza con suola imperforabile.

Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle

prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.

Pavimentazioni e rivestimenti; davanzali Le tipologie di lavori nella presente fase sono:

Posa di massetti e sottofondi

Pavimentazione realizzata con parquet

Posa di prolunghe dei davanzali (dovute al cappotto) in materiale lapideo.

Posa in opera di pavimenti e di rivestimenti in pannelli di cartongesso nei servizi igienici.

Collocazione temporale delle fasi lavorative: nella fase di finitura, dopo l'intonacatura e prima della tinteggiatura.

Contemporaneamente ad opere impiantistiche, potranno essere posti in opera le parti di davanzali.

La posa dei pavimenti potrà essere in parziale contemporaneità con la realizzazione di opere esterne ed impianti.

Verranno utilizzate anche colle. Eventuale malta occorrente per la posa verrà confezionata con la betoniera a bicchiere.

Per l’innalzamento del materiale sarà utilizzato l’ argano posto nell’area di carico e scarico.

Durante la posa in opera dei davanzali esterni le aree sottostanti ove potrebbe verificarsi la caduta di materiale dall’alto

verranno delimitate a terra (ove non sia presente il ponteggio).

Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono le seguenti: tagliapistrelle manuale, flessibile, utensili

manuali vari, macchina lucidatrice.

Misure di sicurezza e di tutela della salute:

Uso di macchine immesse nel mercato conformemente alle norme di sicurezza e di protezione;

Disposizione appropriata dei materiali e delle macchine in modo da consentire la movimentazione dei materiali e gli

spostamenti in condizioni di sicurezza;

Rimozione dei materiali di scarto e scarico in apposito contenitore;

D.P.I. da utilizzare: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in ferro e suola imperforabile

antiscivolo, indumenti da lavoro, occhiali a stanghetta con protezione laterale e otoprotettori (durante il taglio a

macchina, specie con flessibile, e la lucidatura e levigatura del parquet), maschera antipolvere ed elmetto protettivo

(quando necessario).

Se la zona in cui avviene il taglio di lastre con flessibile dovesse necessariamente trovarsi nelle vicinanze di postazioni

di lavoro impiegate da altri lavoratori, o da altre imprese, si dovrà provvedere ad adottare adeguati sistemi in maniera da

evitare che schegge o quantità considerevoli di polvere investano altri lavoratori.

Dovrà essere presa visione delle schede di sicurezza dei mastici e dei collanti utilizzati e si dovranno attuare tutte le

misure di prevenzione e protezione in esse specificate, informando altre imprese eventualmente presenti in

sovrapposizione ed il Coordinatore in Esecuzione.

I materiali e le macchine dovranno essere disposti in modo adeguato, per consentire la movimentazione e gli

spostamenti in condizioni di sicurezza.

Si dovranno usare macchine immesse nel mercato conformemente alle norme di sicurezza e di protezione;

Si dovrà provvedere alla rimozione dei materiali di scarto e scarico in apposito contenitore;

Si dovranno disporre i cavi di alimentazione delle macchine in modo da evitare che intralcino i passaggi e che

subiscano danneggiamenti per cause meccaniche.

Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato;

La ditta dovrà dimostrare, con apposita certificazione, di aver svolto attività di informazione, formazione e

addestramento prevista dal D.Lvo 81/08; in particolare dovrà risultare la formazione relativa alla movimentazione

manuale dei carichi, nonché l'addestramento all'uso degli otoprotettori.

Per l'analisi dei rischi specifici delle lavorazioni, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, anche in questo

caso si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.

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Opere relative a infissi. Le porte sono state rimosse in una fase iniziale delle operazioni e posizionate sul pianerottolo (scala condominiale) del

primo piano. Le finestre verranno rimosse nel corso dei lavori ancora da eseguire (in presenza di ponteggio).

Prima del rimontaggio, per il quale verranno impegnati 2 addetti, l'impresa addetta dovrà obbligatoriamente informare i

residenti nell’altra parte del fabbricato in cantiere circa il pericolo temporaneo e localizzato e predisporre eventualmente

apposita segnaletica e perimetrazione delle aree interessate.

Prima del montaggio delle porte e in particolare di quella di ingresso sul pianerottolo scale, l'impresa dovrà

obbligatoriamente informare i residenti dell’appartamento adiacente circa il pericolo temporaneo e localizzato e

predisporre eventualmente apposita segnaletica e perimetrazione delle aree interessate.

Nel corso delle operazioni non potranno essere previste in concomitanza altre lavorazioni, salvo predisposizione di

appositi ed efficaci sistemi di protezione (concordati con il coordinatore).

In riferimento ad eventuali sovrapposizioni con le opere di tinteggiatura interna o esterna (o con opere impiantistiche),

l’ impresa dovrà coordinarsi in modo da mantenere le rispettive postazioni di lavoro a distanza di sicurezza.

Si dovranno usare gli strumenti ed i DPI previsti per questo tipo di lavorazioni

Per l'analisi dettagliata dei rischi specifici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle

prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento anche in questo caso alle schede tecniche esistenti in merito.

IMPIANTI Le caratteristiche tecniche e tecnologiche degli impianti sono sufficientemente descritte nella relazione tecnica di

progetto ed i materiali a cui si fa riferimento sono quelli descritti nella relazione tecnica.

Gli impianti, per quanto possibile, correranno sotto pavimento, per quanto necessario, e sotto traccia, a muro e

soffitto.

Per la realizzazione degli impianti sono previste appuntature di corrugati con gesso o cemento a pronta presa e

appuntature di tubazioni con malta bastarda, previo posizionamento e fissaggio provvisorio.

I sostegni di radiatori e caldaie saranno incassati a muro con malta bastarda;

I sostegni dei corpi illuminanti con saranno realizzati con gancio murato nella pignatta o doppio occhiello a vite su

legno.

Si dovranno usare idonei impalcati o ponti su cavalletti all'interno dell'edificio e idonee scale solo per lavori di messa a

punto e rifiniture.

Si dovranno usare attrezzature e macchine in conformità a quanto previsto dal Titolo III del D Lvo 81/08.

D.P.I. da utilizzare: idonei guanti, scarpe, casco, occhiali.

Gli impianti dovranno essere eseguiti da personale specializzato così come previsto dalla legge 46/90 e certificati per la

loro esecuzione in conformità al progetto e alle norme vigenti.

Le lavorazioni dovranno rispettare il cronogramma allegato onde evitare pericoli derivanti da sovrapposizione.

Il datore di lavoro dovrà produrre certificazione di avere effettuato addestramento, formazione ed informazione sui

rischi, alle maestranze impiegate.

Impianto idro-sanitario e di climatizzazione. Per quanto concerne ’impianto idraulico, dovrà essere effettuato il completamento della realizzazione di 3 servizi

igienici e di 2 cucine, con relativa posa di sanitari e rubinetterie.

Per quanto concerne l’impianto di climatizzazione dovrà essere eseguito il montaggio di 4 radiatori e 7 ventilconvettori,

oltre a quello della macchina frigorifera e della caldaia.

Attrezzature necessarie: filiere manuali, trincetto, seghetto a mano; giratubi, tagliatubi; attrezzature minute; mastice

sigillante.

Nel caso di presenza contemporanea in luoghi adiacenti, di operai svolgenti altre lavorazioni (tinteggiature, finiture),

gli addetti dovranno preventivamente impedire l'accesso ai luoghi oggetto delle operazioni di posa di sanitari e

dell'impianto idrico, ed adottare misure di prevenzione e protezione (specie da urti e cadute di materiali ed attrezzi).

Particolare attenzione dovrà essere posta nel corso delle operazioni che richiedano anche una movimentazione manuale

dei carichi.

Si dovrà prevedere l'uso di parapetti e barriere in concomitanza con assistenze murarie e per movimentazione di

materiali e posa di tubi.

Durante la posa di tubi si dovranno usare all'uopo custodie per utensili.

In eventuale concomitanza con altre operazioni (tinteggiatura, intonaci) si dovranno usare protezioni per la testa , per gli

occhi e per le vie respiratorie.

Tutti gli impianti dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte ed in stretta osservanza delle norme CEI, UNEL, EN,

nonché a quanto prescritto dalla locale USL e Comando Vigili del Fuoco.

Nei locali adibiti a servizi igienici, per quanto concerne l'ubicazione delle apparecchiature elettriche, dovranno essere

scrupolosamente osservate le zone di rispetto previste in base all'effettivo posizionamento dei sanitari

Per l'analisi dettagliata dei rischi specifici delle suddette lavorazioni e per l'indicazione degli adempimenti

documentali e delle prevenzioni particolari, anche in questa caso si farà riferimento alle schede tecniche in merito, in

particolare relativamente ai macchinari, attrezzature e materiali.

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Impianto elettrico, illuminazione. Resta da completare il passaggio di cavi elettrici nei corrugati e dovrà essere effettuato il montaggio di prese,

interruttori e punti luce.

Le prese dovranno avere un dispositivo che eviti il disinnesto accidentale della spina ed essere protette da un

interruttore differenziale avente una Idn inferiore o uguale a 30 mA..

In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche dovrà essere vietato l'uso di utensili portatili a tensione

superiore a 50 V. verso terra.

Le attrezzature portatili utilizzate dovranno essere dotate di doppio isolamento.

Prima di intervenire su parti in tensione si dovrà provvedere a sezionare a monte l'alimentazione delle stesse curando la

posa in opera di idonea segnaletica "Lavori in corso - Non attivare gli interruttori".

Prima di iniziare l'intervento ci si dovrà accertare mediante cercafasi o tester che le parti soggette all'intervento o

qualsiasi altra parte con cui l'operatore può venire accidentalmente in contatto, sia effettivamente priva di tensione.

A lavoro ultimato, prima di ridare tensione ci si assicurerà che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate.

Sarà vietato by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzato dal preposto.

In caso di scollegamento di parti di impianto o di macchina si dovrà scollegare il cavo di terra per ultimo e, al

montaggio, lo si collegherà per primo.

A lavoro ultimato, prima di ridare tensione ci si dovrà assicurare che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate.

Si dovranno utilizzare quadri e sottoquadri elettrici del tipo ASC (apparecchiature costruite in serie per cantiere)

corredati della certificazione del costruttore.

I cavi elettrici di alimentazione dovranno essere sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non essere

danneggiati da vibrazioni, sfregamenti e urti .

I cavi di alimentazione (prolunghe) dovranno essere del tipo H073N-F oppure di tipo equivalente, ai fini della resistenza

all'acqua e all'abrasione; i cavi sciolti (prolunghe) non potranno inoltre essere mai di lunghezza superiore a 10 metri.

Le macchine e gli apparecchi elettrici devono avere riportate le indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di

corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.

Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non sarà inferiore a IP 44 secondo la

classificazione CEI-UNI.

I circuiti a tensione diversa dovranno essere completamente distinti tra loro, sia come tubazioni, che come scatole di

derivazione e/o porta apparecchi. Le giunzioni dei conduttori dovranno essere effettuate con appositi morsetti isolati

con serraggio a vite.

I conduttori impiegati dovranno essere costituiti da cordicella di rame isolata tipo NO 7V-K (non propaganti la

fiamma).

I lavoratori addetti ad interventi su parti elettriche e quelli che comunque utilizzano apparecchiature ed attrezzature

elettriche devono essere formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su :

-rischi legati all'utilizzo dell'energia elettrica;

-modalità di intervento sulle parti normalmente in tensione;

-mantenimento delle attrezzature nelle condizioni adeguate mediante manutenzione periodica;

-importanza dell'utilizzo di adatti DPI

Si raccomanda di evidenziare con cartellini posti sopra le prese del quadro elettrico generale il nome delle macchine

che vi sono inserite, affinché ogni addetto ai lavori abbia riferimento delle macchine che sono alimentate in quel

momento nel cantiere.

Gli addetti dovranno usare i mezzi di protezione individuale (scarpe e guanti isolanti)

Smontaggio del cantiere. Al termine di tutte le lavorazioni verranno rimosse le postazioni fisse.

Rischi: urti, colpi, impatti, punture, tagli e abrasioni, cadute dall’alto, caduta di oggetti dall’alto.

Vedasi in proposito quanto già rilevato in merito alle operazioni di accantieramento.

I D.P.I. da utilizzare saranno: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in ferro e suola

antiscivolo e indumenti da lavoro.

CONTEMPORANEITA' ANALISI DELLE RELAZIONI INTERAGENTI - RISCHI DA INTERCONNESSIONE Attività interferenti

Come evidenziato nella parte generale del presente documento, questa parte del piano di sicurezza e coordinamento

contiene le prescrizioni operative e metodologiche per gestire in modo coordinato ed in sicurezza le sequenze

lavorative diverse ed eseguite da differenti imprese o da diverse squadre della stessa impresa.

La programmazione delle sequenze realizzative relative alle fasi previste è stata effettuata considerando il possibile

avanzamento temporale e le sequenze contemporanee delle differenti categorie di lavoro operative.

L’appaltatore potrà programmare la suddivisione della esecuzione dei lavori secondo un'organizzazione autonoma,

tenendo conto delle indicazioni di cui al capitolato, senza essere rigidamente costretto da quanto riportato nel

programma lavori. Pertanto, in relazione alle fasi operative evidenziate e programmate nel progetto esecutivo,

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l’appaltatore potrà proporre variazioni alle sequenze lavorative indicate nel programma, che però dovranno essere

attentamente valutate, in merito alle ricadute in termini di sicurezza per i lavoratori che le stesse possono avere.

Per quanto riguarda il presente piano, per i rischi derivanti dalle interconnessioni inevitabili tra le attività, già in parte

rilevati in precedenza, il programma lavori è stato strutturato in modo da realizzare l'intervento in fasi il più possibile in

successione (a cascata), evitando in tal modo una serie di pericolose interferenze.

Le interconnessioni tra le attività, in sede di programmazione dei lavori, sono state sequenziate con un rapporto di

fine/inizio tra le attività per le quali si è stimato esservi un rischio se eseguite contemporaneamente ad altre.

Per attività interferenti si intendono quelle che si svolgono contemporaneamente all’interno delle stesse aree di lavoro

o di aree di lavoro limitrofe.

Attività non interferenti sono invece quelle che nello stesso periodo si svolgono in aree di lavoro distanti tra loro.

La “non compatibilita" può essere prevista dalla vigente normativa (ad es. presenza di soggetti nel raggio di influenza

di parti meccaniche in movimento, ecc.) oppure essere determinata dalla gravità del rischio o dalla probabilità di

accadimento dello stesso, causata dalla relazione tra la lavorazione "attiva" ed i soggetti passivi.

Normalmente la sola procedura di sicurezza valida in questi casi è rappresentata dalla separazione temporale della

lavorazione "attiva".

Non si rilevano particolari interferenze tra lavorazioni; potrebbero verificarsi problematiche nel transito di maestranze e

mezzi durante lo spostamento degli elementi di ponteggio. Dovrà pertanto porsi particolare attenzione nei percorsi e

negli stoccaggi provvisori.

Posa di intonaci (cappotto) in possibile parziale contemporaneità con lavori interni impiantistici.

I rischi cooperanti sono sempre e comunque riconducibili a:

- rischi derivanti da alterazione non segnalata del contesto;

- rischi derivanti dalla mancata informazione reciproca in merito alle specifiche attività ed ai rispettivi rischi

propri e dei vari modelli produttivi.

In riferimento alle contemporaneità (sovrapposizioni, parziali o totali) sopra citate, con l'analisi del sistema di relazioni

previste, sono stati evidenziati limitati "RISCHI COOPERANTI". Sono stati comunque individuati i seguenti rischi di

media entità che possono essere così definiti:

--rischi generati dal cantiere verso terzi; --rischi verso i lavoratori del cantiere.

Per quanto concerne i terzi, si individuano specificamente i rischi dovuti alla prevedibile necessità di consentire talora l'

accesso a parte dell'area interessata a visitatori (rischi di media entità) ed alla inevitabile presenza nelle vicinanze di

passanti, residenti o proprietari di automezzi parcheggiati nelle vicinanze.

Per ciò che concerne i lavoratori, si individua specificamente quanto segue:

-Una prima situazione di particolare rischio individuata, tale da richiedere un tipo d'organizzazione rigidamente

sequenziale, riguarda le opere da eseguire su ponteggi.

-Potrà verificarsi la caduta di materiali minuti durante le operazioni di sollevamento e abbassamento di materiali, dovuta

alla contiguità della zona di lavoro con fasce di transito attorno.

- Potrà verificarsi la caduta di oggetti e materiali dall'alto, causate da operatori addetti a lavorazioni su ponteggi.

- Deve essere considerata la presenza di attrezzature e materiali di vario genere utilizzati da vari operatori

eventualmente agenti contemporaneamente.

- Un generico rischio deriverà dalla già ricordata scarsità in alcune fasce, degli spazi a disposizione per accatastare i

materiali e le attrezzature da parte di operai addetti a differenti lavorazioni.

PROCEDURE E PRESCRIZIONI RELATIVE ALLE CONTEMPORANEITA’

Il diagramma di Gantt, come già rilevato, prevede per lo più una successione delle lavorazioni tale da ridurre al minimo

le interferenze. Non si esclude però che per esigenze operative, l’inizio di alcune lavorazioni possa essere in parziale

sovrapposizione con il termine della lavorazione precedente.

Si dovranno seguire le seguenti indicazioni:

Le attività da realizzarsi, nell’ambito della stessa area, da parte di diverse imprese o lavoratori autonomi, o di

diverse squadre della stessa impresa, dovranno svolgersi in presenza di un preposto individuato dall’impresa

appaltatrice.

I lavori in luoghi sopraelevati dovranno essere organizzati e coordinati dall’impresa esecutrice di queste opere, in

modo che non siano presenti persone nella zona sottostante.

Se durante l’esecuzione di lavori in altezza fossero presenti persone nella zona sottostante, i lavori dovranno essere

immediatamente interrotti.

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Per accedere ai luoghi di lavoro, l’impresa esecutrice dovrà predisporre una viabilità che non interessi luoghi di

lavoro con presenza di pericoli di caduta di oggetti dall’alto.

I lavori con produzione di polvere e l’esecuzione di operazioni con utilizzo di sostanze chimiche non potranno

svolgersi contemporaneamente ad altre attività.

Ogni impresa o lavoratore autonomo prima di abbandonare anche temporaneamente il luogo di lavoro dovrà

provvedere alla messa in sicurezza della propria area operativa.

Nel caso in cui alcune situazioni non potessero essere sanate, l’impresa esecutrice dovrà provvedere a posizionare

una idonea segnaletica di sicurezza atta ad evidenziare il problema e ne dovrà dare immediata informazione al

responsabile di cantiere e al Coordinatore in fase di esecuzione.

Ogni impresa o lavoratore autonomo dovrà utilizzare la propria attrezzatura, i propri presidi sanitari ed i propri

presidi antincendio.

I lavoratori dovranno essere resi edotti (anche tramite le riunioni periodiche) di tutto quanto concerne la sicurezza

sul cantiere; dovrà essere loro vietato, ad es. rimuovere opere provvisionali.

Le persone che eventualmente dovessero accedere al cantiere, se non dipendenti, dovranno essere accompagnate

dal responsabile di cantiere ed informate dei rischi esistenti.

La scarsa disponibilità di spazi e in alcune fasce la possibile compresenza di lavorazioni in luoghi adiacenti

aumentano i livelli di rischio. Conseguentemente dovranno essere sorvegliati attentamente, dal C.E., ma anche

dall’Impresa quei luoghi ove possono avvenire più lavorazioni contemporaneamente, con conseguente presenza

simultanea di operai svolgenti differenti lavorazioni.

Sia l'impresa che eventuali imprese subappaltatrici, compresi eventuali lavoratori autonomi, avranno l'obbligo di

costituire depositi limitati, facendo arrivare in cantiere i soli materiali ed attrezzature necessari all'esecuzione della

fase di lavoro in calendario, allontanando, al termine della fase di lavoro, i materiali di risulta, di modo che la

lavorazione successiva non possa iniziare se dal cantiere non sono stati rimossi i materiali relativi alla fase

precedente ed il cantiere non è in stato di sufficiente ordine.

Lo scarico ed il carico di materiali dovrà necessariamente avvenire in presenza del mezzo di trasporto degli stessi,

nell'apposita area, posta in aderenza al castello di tiro (ove si tratti di materiali da impiegare per fasce in

elevazione), opportunamente recintata e segnalata durante le operazioni di scarico e carico.

Prima dell'inizio dei lavori, il titolare dell'impresa appaltatrice dovrà eseguire, unitamente al D.L. e al Coordinatore

per l'esecuzione, un sopralluogo al fine di prendere visione congiunta del cantiere e di validare il presente piano o

proporre modifiche, verificando altresì l'esatto calendario dei lavori, in modo da consentire al Coordinatore per

l'esecuzione di prestabilire i propri interventi in cantiere, che avverranno di norma prima di ogni nuova fase

lavorativa o comunque prima dell'ingresso di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi in cantiere.

Le visite verranno svolte in modo congiunto, fra coordinatore, impresa appaltatrice, (e eventuali imprese

subappaltatrici), e saranno previste, di norma, ad ogni avvicendamento di impresa, con lo scopo di verificare se il

cantiere e le relative opere provvisionali rispondono agli standard di sicurezza ed alle previsioni del presente piano.

USO COMUNE DI ATTREZZATURE: REGOLAMENTAZIONE

All' allestimento del cantiere, nelle fasi previste, ed al suo smantellamento, come già sottolineato, dovrà provvedere

la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti

previsti. Degli apprestamenti potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere.

La ditta appaltatrice dovrà curare la manutenzione del cantiere (recinzioni, vie di accesso, etc.) ed evitarne

danneggiamenti da parte di chicchessìa.

Dovrà essere posta la massima attenzione all'utilizzo di attrezzi vari da parte di tutti i lavoratori.

In caso di uso comune, eventuali imprese e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere dovranno segnalare alla ditta

appaltatrice l'inizio d'uso, le eventuali anomalie riscontrate nel funzionamento e l'interruzione o cessazione di uso

comune.

Durante la fase di realizzazione dell'impianto elettrico, prima di attivare la corrente, dovrà essere dato preavviso a

tutte le maestranze presenti in cantiere.

Il quadro elettrico generale al termine serale delle operazioni dovrà essere sempre disattivato e si dovrà verificare

che non vi siano elementi in tensione.

Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti dovranno essere

verbalizzati e portati a conoscenza del Coordinatore per l'esecuzione.

In caso di interventi di riparazione o di manutenzione straordinaria di ogni tipo di attrezzature o infrastrutture o

mezzi di protezione collettiva, la ditta, o il lavoratore autonomo, dovrà verbalizzare tali interventi e trasmettere tali

verbalizzazioni al Coordinatore per l'esecuzione.

Si ribadisce che L'impresa appaltatrice ha l'obbligo di allestimento, manutenzione e pulizia dei locali spogliatoio,

WC e ufficio di cantiere, mentre ogni altra eventuale impresa avrà l'autonomo obbligo di provvedere alle dotazioni

dei mezzi detergenti e per asciugarsi per i propri lavoratori dipendenti. L'impresa dovrà adattare le opere

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provvisionali alle particolari necessità esecutive delle lavorazioni specializzate eventualmente subappaltate ad altre

imprese o lavoratori autonomi.

l’utilizzo anche a titolo gratuito di attrezzature di proprietà di altre imprese (ad es. per il ponteggio) dovrà

essere preventivamente concordato tra le imprese mediante la compilazione di idoneo modulo. In tale modulo

dovrà risultare evidente l’oggetto del comodato ed i controlli effettuati per dimostrare che l’attrezzatura al

momento della consegna era a norma e tale resterà nell’utilizzo. Il modulo di comodato dovrà essere siglato dai

responsabili delle imprese interessate

I lavori potranno iniziare solo dopo che il cantiere sarà stato accuratamente

riordinato isolato e dopo che sarà stato rimosso il ponteggio attualmente

presente sul lato W.

COORDINAMENTO

L'appaltatore, almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori, dovrà esibire il

proprio Piano Operativo di Sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative

responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori: Tale piano sarà considerato un elaborato

complementare di dettaglio del presente documento di prevenzione, previsto ai sensi del D.Lgs. 81/2008.

In tale documento dovranno essere specificati gli obblighi attuativi e le specifiche procedurali per l'attuazione del

presente piano: dovrà essere specificato con quali modalità e controlli si traducono in procedure le disposizioni

contenute nel presente piano e dovrà essere identificato chi deve tradurle.

Anche altre eventuali imprese (es.: ponteggisti) dovranno esibire al coordinatore in esecuzione i propri PIANI

OPERATIVI DI SICUREZZA.

I contenuti dei Piani operativi che gli appaltatori forniranno al Coordinatore esecutivo e che dovranno essere aggiornati

per tutta la durata dei lavori, dovranno essere articolati almeno nei punti descritti nell’allegato XV del D.Lgs. 81/2008.

L’Impresa appaltatrice dovrà o accettare e confermare le previsioni del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento

in merito ai rischi provenienti dall'esterno ed ai rischi ceduti dal cantiere all'ambiente, oppure formulare proposte

migliorative ritenute necessarie per implementare le protezioni già indicate od omesse nel presente documento

pianificatore.

Il progetto di cantiere dell'appaltatrice dovrà contenere una parte che potrà anche descrivere più dettagliatamente e

eventualmente secondo scelte diverse dalle indicazioni del PSC (con allegata pianta) l'organizzazione dell'intero

complesso lavorativo.

Qualora le indicazioni contenute non fossero ritenute complete o adeguate, in funzione delle lavorazioni da effettuare,

delle macchine proposte, delle relazioni supposte o delle interazioni non adeguate alle condizioni di contesto, potrà

essere richiesto l'adeguamento organizzativo di quanto ritenuto non idoneo, insufficiente o non sicuro per la salute dei

lavoratori.

I punti operativi e logistici dovranno comunque essere collocati all’interno delle aree disponibili già esaminate, tenuto

conto della loro raggiungibilità o non raggiungibilità, ed in modo da non compromettere né l'incolumità dei lavoratori

né di terzi ed estranei.

L'appaltatrice (la subappaltatrice per i ponteggi ed eventuali altre imprese in subappalto) dovrà esibire la

documentazione relativa agli adempimenti in materia di sicurezza prescritti dal D.Lgs. 81/2008, curare che i suoi

eventuali subappaltatori siano in regola con tutti gli adempimenti di legge relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed

esibire il proprio programma di manutenzioni nel tempo.

Dovrà esibire inoltre i certificati relativi alla sicurezza di impiego di tutte le macchine ed attrezzature (attrezzi,

ed utensili) impiegati, dichiarare che verranno installati secondo i manuali di istruzione e di uso, che sono state e

saranno effettuate le verifiche previste dalla normativa, le manutenzioni periodiche e la formazione e

informazione preventiva di tutti coloro che useranno macchine e prodotti.

L'impresa dovrà inoltre dimostrare con idonea certificazione di aver svolto l'attività di formazione e

informazione dei lavoratori prevista dal D. Lgs. 81/2008; in particolare dovrà risultare la formazione relativa ai

ponteggi, alla movimentazione manuale dei carichi e nei confronti della corrente elettrica, nonché l'addestramento

all'uso degli otoprotettori.

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DISPOSIZIONI GENERALI PER IL COORDINAMENTO L'impresa assuntrice dei lavori, durante l'esecuzione dell'opera, dovrà osservare le misure di tutela della salute dei

lavoratori di cui al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., curando in particolare quanto previsto in merito alla cooperazione,

informazione, formazione, consultazione e al coordinamento.

Al fine di verificare fattivamente che i rappresentanti dei lavoratori siano stati messi in condizione di poter svolgere le

mansioni a loro previste, il Coordinatore in Esecuzione. prima dell'inizio dei lavori richiederà il nominativo del

rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ad ogni impresa impiegata nel cantiere e verificherà che i documenti

di prevenzione del committente siano stati vistati per conoscenza ed accettazione, per ogni singola impresa da:

- datore di lavoro;

- responsabile del servizio protezione e prevenzione;

- responsabile dell'emergenza;

- rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Il Coordinatore in Esecuzione verificherà che eventuali richieste scritte di modifica, adeguamento, integrazione o altro,

riferite ai presenti documenti, rechino la firma delle quattro figure sopra elencate per ogni impresa che ne faccia

richiesta, oltre che dell'impresa “capogruppo”.

Al fine di dare fattiva attuazione tra i datori di lavoro, (compresi i lavoratori autonomi) alla cooperazione ed al

coordinamento delle attività, prescrizioni e disposizioni nonché per la loro reciproca informazione, il Coordinatore

in Esecuzione darà attuazione ad "incontri di coordinamento programmati".

Prima dell’ inizio dei lavori si indirà una riunione per la programmazione e per il coordinamento della sicurezza sul

cantiere.

Verranno quindi effettuate le suddette riunioni degli utilizzatori del piano su temi inerenti prevenzione e protezione,

al fine di ricordare i rischi relativi al cantiere ed alla mansione ricoperta, e di ottimizzare i metodi, l'informazione e le

condizioni di lavoro in generale.

Durante gli incontri il coordinatore in esecuzione acquisirà dalle singole imprese di cui si prevede il successivo ingresso

in cantiere rispettivi Piani Operativi di Sicurezza e procederà al confronto dei contenuti degli stessi tra loro e con quelli

del presente piano.

Agli incontri sono tenuti ad intervenire per le imprese i soggetti indicati:

- responsabile tecnico di cantiere (Direttore di Cantiere);

- responsabile del servizio di prevenzione e protezione di ogni impresa interessata;

- responsabile dell'emergenza di ogni impresa interessata;

- rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di ogni impresa interessata;

- capo cantiere (o preposto) di ogni Impresa interessata.

Quanto emerso da tali incontri verrà verbalizzato dal coordinatore in esecuzione e vistato da tutti i partecipanti.

Gli incontri consentiranno il coordinamento dei singoli programmi temporali di esecuzione delle lavorazioni redatti

dalle singole imprese, consentendo in tal modo di evitare, già in fase programmatoria, compresenze pericolose o

derivanti da insufficiente conoscenza delle reciproche relazioni temporali.

A seguito delle esposte e reciproche verifiche il coordinatore in esecuzione avrà il compito di allegare i singoli

programmi produttivi e di sicurezza delle imprese al piano del committente ed eventualmente attivare le procedure di

adeguamento dello stesso o dei programmi di esecuzione delle imprese.

Il coordinatore in esecuzione potrà attivare incontri di coordinamento ulteriori a quelli programmati (ad esempio, per

possibili ulteriori differenziazioni delle fasi realizzative in più imprese rispetto a quelle previste, oppure, in relazione a

modificazioni delle tempistiche che dovessero emergere durante l'esecuzione dei lavori).

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI COORDINAMENTO Gli incontri si possono così articolare:

1° Incontro: da effettuarsi almeno 7 giorni prima dell’inizio dei lavori, con Impresa appaltatrice.

Durante tale incontro dovranno essere consegnati al coordinatore in esecuzione i seguenti documenti:

-- Piano Operativo per la Sicurezza e documentazione richiesta alla pag 7.

-- Documenti di certificazione di avvenuto controllo e presa visione nel dettaglio delle condizioni di contesto

e dell'area di cantiere.

-- Progetto di accantieramento specifico;

-- Programma di dettaglio dei lavori; possibilità di allestimento impalcato nel sottotetto.

-- Presentazione elenco eventuali subappalti.

Verranno in tale occasione analizzate in particolare le problematiche relative alla attuazione della messa in sicurezza

delle aree esterne.

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In merito al montaggio di ponteggi, dovrà partecipare alla riunione il responsabile della ditta incaricata di tale

lavorazione e verrà analizzato il PIMUS da essa fornito.

2° Incontro: da effettuarsi 30 giorni dopo l’ inizio dei lavori.

Partecipanti: Impresa appaltatrice

Verrà analizzato l’andamento dei lavori in rapporto alle eventuali situazioni di rischio previste e/o emerse nelle prime 4

settimane di lavoro. Si puntualizzeranno eventuali problematiche legate alle varie opere di sistemazione ed esterna, alle

eventuali interferenze verificate (anche in relazione al traffico alla presenza di residenti nel fabbricato).

Eventuali altre ditte in subappalto dovranno, prima di accedere al cantiere, fornire al Coordinatore il proprio POS e la

documentazione richiesta a pag. 8.

3° Incontro: da effettuarsi 60 giorni dopo l’ inizio dei lavori.

Partecipanti: Impresa appaltatrice ed eventuali subappaltatori per opere specializzate; impresa incaricata per lo

smontaggio dei ponteggi.

Verrà analizzato l’andamento dei lavori in rapporto alle eventuali situazioni di rischio e/o interferenza previste e/o

emerse nei primi due mesi di lavoro.

Verrà quindi organizzato lo smontaggio dei ponteggi di facciata.

4° Incontro: da effettuarsi 10 giorni prima del termine dei lavori.

Partecipanti: Impresa appaltatrice

Verrà programmato il disallestimento del cantiere.

Sopralluoghi in cantiere In occasione della sua presenza in cantiere, il CSE eseguirà dei sopralluoghi anche assieme al Responsabile

dell’impresa appaltatrice o ad un suo referente (il cui nominativo dovrà essere comunicato all’atto della prima riunione)

per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza ed il rispetto della legislazione in materia di

prevenzione infortuni ed igiene del lavoro da parte delle imprese presenti in cantiere.

In caso di evidente non rispetto delle norme, il CSE farà presente la non conformità al Responsabile di Cantiere

dell’impresa inadempiente e se l’infrazione non sarà grave rilascerà una verbale di non conformità sul quale

annoterà l’infrazione ed il richiamo al rispetto della norma. Il verbale sarà firmato per ricevuta dal responsabile

di cantiere che ne conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione.

Se il mancato rispetto ai documenti ed alle norme di sicurezza può causare un grave infortunio il CSE richiederà

la immediata messa in sicurezza della situazione e se ciò non fosse possibile o l’impresa non volesse attuare

quanto disposto, procederà all’immediata sospensione della lavorazione comunicando la cosa alla Committente in

accordo con quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 (art. 92, comma 1, lett. f).

Il CSE ha facoltà di annotare sul giornale di cantiere (nel caso in cui in questo cantiere fosse presente), sue eventuali

osservazioni in merito all’andamento dei lavori.

Qualora il caso lo richieda il CSE potrà concordare con il responsabile dell’impresa istruzioni di sicurezza non previste

dal piano di sicurezza e coordinamento. Le istruzioni saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che saranno

firmate per accettazione dal Responsabile dell’impresa appaltatrice.

Funzione ed utilizzo del Piano di sicurezza Il presente piano di sicurezza dovrà essere divulgato tra i lavoratori, formalizzandone l' avvenuta lettura da parte

loro tramite il RLS.

I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dovranno poter prendere visione del presente piano almeno 15 giorni

prima dell'inizio dei lavori e potranno eventualmente avanzare richieste di chiarimenti sul contenuto del piano stesso e,

ove lo ritengano necessario, produrre proposte di modifica.

L'eventuale cambiamento di programmi operativi dovrà essere concordato dall'appaltatore con il coordinatore per

l'esecuzione.

Revisione del piano di sicurezza II presente "Progetto Sicurezza" sarà soggetto a eventuali aggiornamenti ed integrazioni, prima dell'inizio dei lavori e

durante l'esecuzione degli stessi (per il verificarsi di mutate condizioni nel corso delle lavorazioni, per mutamenti

organizzativi o tecnici, o perché lo si reputi comunque indispensabile) da parte del sottoscritto Coordinatore esecutivo

in materia di sicurezza e salute il quale potrà anche recepire le proposte d'integrazione e/o modificazione presentate

dall'impresa esecutrice previa consultazione dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.

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Ogni modifica suggerita dall’Impresa, precedentemente e durante lo sviluppo dei lavori, apportata con l'intento di

migliorare le condizioni di sicurezza e di adeguarle a soluzioni alternative scelte in fase esecutiva, verrà valutata e, se

del caso, adottata e posta in atto.

Eventuali proposte integrative dovranno essere finalizzate:

- ad adeguare i contenuti orientativi del piano redatto in fase di progettazione dal Coordinatore alle tecnologie proprie

dell'impresa;

- a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente

sottostimate durante la fase progettuale;

- a inserire sviluppi e approfondimenti alle tematiche preventive che dovessero emergere durante la fase realizzativa.

CONCLUSIONI GENERALI Io sottoscritto, Andrea Pozzolini, iscritto all'Ordine dei Geologi della Toscana al n.297, e formatore alla sicurezza

(25G/626) con studio in Pisa, piazza S. Paolo all’Orto, 19, incaricato dalla Committenza, ho proceduto alla redazione

del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, contestualmente alla progettazione dell'opera.

L'alta sorveglianza delle operazioni è affidata al Direttore dei lavori al quale compete la verifica della rispondenza

dell'opera al progetto ed alla normativa urbanistica.

L'Appaltatore è responsabile dell'applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza, nonché dell'applicazione del

presente piano di sicurezza e coordinamento.

Anche il committente, ai fini della sicurezza, è responsabile, ai sensi D.Lgs. 81/2008.

Il presente piano di sicurezza e coordinamento dovrà essere trasmesso, a cura del committente alla ditta Appaltatrice

che lo renderà disponibile per il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori.

I datori di lavoro e gli RSPP dovranno informare e formare le maestranze circa i contenuti del presente piano.

Anche il Coordinamento della sicurezza per l'esecuzione dei lavori è affidato al sottoscritto dott. geol. Andrea Pozzolini

II presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento, previsto ai sensi dell’art. 100, comma 1 del Decreto Legislativo

81/2008, ed integrato in base ad eventuali proposte dell'appaltatore, nonché dai Piani Operativi di Sicurezza, dal

Progetto Organizzativo di Cantiere e dal programma dettagliato dei Lavori dell’Impresa, previa approvazione da parte

del Coordinatore Esecutivo dell'opera, forma parte integrante del contratto d'appalto stipulato fra il Committente e l'

Impresa Appaltatrice, ed è da considerarsi, quindi, vincolante fra le parti.

Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell'impresa appaltatrice, previa formale costituzione in mora

dell'interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.

Il direttore tecnico di cantiere, coadiuvato dal personale di controllo preposto dalle varie imprese, vigila sull'osservanza

dei vari piani operativi di sicurezza.

Il presente piano è un documento di progetto e di contratto e costituisce la progettazione della sicurezza per le

varie fasi programmate dei lavori; pertanto indica i tempi di attuazione, la localizzazione, il posizionamento le

caratteristiche e le modalità operative relative a ciascuna misura di sicurezza necessaria o individuata come

tale dal piano stesso in riferimento alla specifica lavorazione presa in esame e alle interferenze tra le lavorazioni.

Quanto in esso progettato deve essere eseguito nel cantiere come il contenuto di ogni altro documento di contratto e di

progetto. L’adozione dei provvedimenti di prevenzione e l’osservanza delle misure di sicurezza sono doveri stabiliti da

leggi che l’appaltatore, nella sua qualità di datore di lavoro, deve conoscere e spontaneamente osservare.

Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sia dipendenti dell'impresa appaltatrice, sia autonomi, dovranno seguire i

contenuti e le prescrizioni del presente piano.

Si sottolinea l’obbligatorietà' per le imprese appaltatrici di firmare per ricevuta le pagine essenziali del piano.

Il presente piano di sicurezza e coordinamento è un documento flessibile ed interattivo: le eventuali varianti dei lavori

in corso d’opera devono essere riportate nel corrispondente piano allo scopo di renderlo continuamente aggiornato.

Gli eventuali aggiornamenti del piano di sicurezza precederanno sempre l’inizio dell’esecuzione delle opere in variante.

Copia del presente documento deve essere conservata in cantiere a cura del Coordinatore per la Sicurezza in fase esecutiva

a disposizione degli organi di vigilanza.

Il presente documento è composto da n° 40 pagine.

Pisa, Aprile 2012

IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE e L’ESECUZIONE

41

PRESA VISIONE DEL DOCUMENTO PRIMA DELL'INIZIO LAVORI

La firma del presente documento costituisce la presa visione dei contenuti da parte delle imprese e lavoratori autonomi

(appalto d'opera), nonché un adempimento contrattuale dovuto per la tutela dell'ambiente esterno, collegato alla buona

esecuzione ed applicazione del negozio giuridico dell'appalto (nel rispetto delle norme ambientali e del Codice Civile).

I sottoscritti (appaltatori) confermano di aver preso completa visione del piano di sicurezza prima dell'avvio dei lavori,

concordandone completamente i contenuti e i ragionamenti coordinativi del coordinatore in fase progettuale.

Dichiarano inoltre di essere attivati nell'impegno legislativo di adempiere a quanto esplicitamente contenuto nel piano

e di essere a conoscenza delle norme a carico dei datori di lavoro per la tutela dei lavoratori subordinati.

Impresa appaltatrice

(Presa visione ed accettazione) Eventuali altre imprese operanti:

(Presa visione ed accettazione)

42

INTEGRAZIONE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

Agosto 2012

Ad integrazione di quanto contenuto nel Piano di Sicurezza e coordinamento, si precisa quanto

segue.

1) Si stanno attualmente svolgendo all’interno dell’edificio lavorazioni al 1° piano relative ad

intonaci e cartongesso, come concordate anche con la D. L. nell'ultima riunione di coordinamento e per le

quali non si prevedono al momento rischi particolari, nè interferenze particolari.

2) E' stato predisposto un nuovo programma lavori aggiornato, per le opere ancora da realizzare, con termine

delle lavorazioni previsto per la prima metà del mese di ottobre.

3) Nella prima decade del mese di agosto verranno riallestiti ponteggi sui prospetti W e S.

Verranno inoltre allestite alcune campate con 2 impalcati nelle terrazze interne dell'edificio.

Tali ponteggi verranno utilizzati per operare in sicurezza nel corso delle lavorazioni relative alla

posa del cappotto ed alla tinteggiatura esterna.

Il ponteggio proteggerà anche durante le opere in copertura, ma a tale scopo, dovrà essere dotato sul

parapetto di sommità, di apposita rete certificata già prescritta dal PSC..

Dovranno essere allestiti sulla copertura alcuni parapetti a norma come protezione anticaduta verso il

prospetto E.

Per il montaggio in sicurezza di tali parapetti, gli addetti dovranno essere vincolati ai montanti dei

ponteggi allestiti nelle terrazze interne. La ditta dovrà porre particolare attenzione al tirante d'aria.

4) Alcune lavorazioni potranno svolgersi in contemporanea, diversamente da quanto previsto nel psc (ad es.

le lavorazioni relative al completamento degli impianti e le operazioni di posa del parquet che potranno

avvenire contemporaneamente alle tinteggiature esterne: le interferenze previste sono minime e verranno

controllate sia dal RSPP della ditta edile, sia da questo Coordinatore).

5) La Committenza ha deciso di ridurre al massimo le lavorazioni al piano terra (interno del capannone

sottostante i locali di intervento), modificando il percorso degli scarichi.

Quanto sopra in considerazione del fatto che i proprietari dell'appartamento contiguo e del capannone

stesso hanno autorizzato (scrittura privata del 3 agosto) soltanto il montaggio dei ponteggi, alcune opere

in copertura e l'occupazione dell'area di accesso alle officine.

Il Coordinatore per la Sicurezza in esecuzione

Dott. Geol. Andrea Pozzolini

Formatore alla Sicurezza 25G/626 Reg. Toscana

Il presente documento è integrativo e complementare al Piano di Sicurezza consegnato in fase progettuale e

tenuto a disposizione sul cantiere secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.494/96 e succ.

Presa visione dalle imprese interessate: