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Comune di Orbassano Provincia di TO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: "Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermi di Orbassano". COMMITTENTE: Comune di Orbassano CANTIERE: Via Dante Di Nanni n.20, Orbassano (TO) Orbassano, 08/06/2015 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Architetto Longhi Stefano) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Ingegnere Carantoni Paolo- Dirigente III Settore - Lavori Pubblici del Comune di Orbassano ) Architetto Longhi Stefano Corso Trapani n.98 10141 Torino (TO) Tel.: 011.3828959 - Fax: 011.0461573 E-Mail: [email protected] CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. "Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermi di Orbassano". - Pag. 1

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Comune di OrbassanoProvincia di TO

PIANO DI SICUREZZA ECOORDINAMENTO

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: "Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria dellapalestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermi di Orbassano".

COMMITTENTE: Comune di Orbassano

CANTIERE: Via Dante Di Nanni n.20, Orbassano (TO)

Orbassano, 08/06/2015

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________(Architetto Longhi Stefano)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________(Ingegnere Carantoni Paolo- Dirigente III Settore - Lavori Pubblici del Comune di

Orbassano )

Architetto Longhi StefanoCorso Trapani n.9810141 Torino (TO)Tel.: 011.3828959 - Fax: 011.0461573E-Mail: [email protected]

CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

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LAVORO(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

Natura dell'Opera: Opera Edile

OGGETTO: "Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della

palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermi diOrbassano".

Importo presunto dei Lavori: 91´778,65 euro

Numero imprese in cantiere: 1 (previsto)

Numero di lavoratori autonomi: 1 (previsto)

Numero massimo di lavoratori: 10 (massimo presunto)

Entità presunta del lavoro: 441 uomini/giorno

Data inizio lavori: 07/09/2015

Data fine lavori (presunta): 05/11/2015

Durata in giorni (presunta): 60

Dati del CANTIERE:

Indirizzo Via Dante Di Nanni n.20

Città: Orbassano (TO)

COMMITTENTI

DATI COMMITTENTE:

Ragione sociale: Comune di Orbassano

Indirizzo: Piazza Umberto I n.5

Città: Orbassano (TO)

Telefono / Fax: 0122-909931 0122-909939

nella Persona di:

Nome e Cognome: Paolo Carantoni

Qualifica: Ingegnere - Dirigente III Settore - Lavori Pubblici del Comune di Orbassano

Indirizzo: Piazza Umberto I n.5

Città: Orbassano (TO)

Telefono / Fax: 011.9036111 011.9013337

Partita IVA: 01384600019

Codice Fiscale: 01384600019

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 2

RESPONSABILI(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Progettista:

Nome e Cognome: Stefano Longhi

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Corso Trapani n.98

Città: Torino (TO)

CAP: 10141

Telefono / Fax: 011.3828959 011.0461573

Indirizzo e-mail: [email protected]

Codice Fiscale: LNGSFN65L07L219Z

Partita IVA: 06861450010

Direttore dei Lavori:

Nome e Cognome: Stefano Longhi

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Corso Trapani N.98

Città: Torino (TO)

CAP: 10141

Telefono / Fax: 011.3828959 011.0461573

Indirizzo e-mail: [email protected]

Codice Fiscale: LNGSFN65L07L219Z

Partita IVA: 06861450010

Responsabile dei Lavori:

Nome e Cognome: Paolo Carantoni

Qualifica: Ingegnere - Dirigente III Settore - Lavori Pubblici del Comune di Orbassano

Indirizzo: Piazza Umberto I n. 5

Città: Orbassano (TO)

CAP: 10043

Telefono / Fax: 011.9036111 011.9013337

Indirizzo e-mail: [email protected]

Codice Fiscale: 01384600019

Partita IVA: 01384600019

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:

Nome e Cognome: Stefano Longhi

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Corso Trapani n.98

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Città: Torino (TO)

CAP: 10141

Telefono / Fax: 011.3828959 011.0461573

Indirizzo e-mail: [email protected]

Codice Fiscale: LNGSFN65L07L219Z

Partita IVA: 06861450010

Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:

Nome e Cognome: Stefano Longhi

Qualifica: Architetto

Indirizzo: Corso Trapani n.98

Città: Torino (TO)

CAP: 10141

Telefono / Fax: 011.3828959 011.0461573

Indirizzo e-mail: [email protected]

Codice Fiscale: LNGSFN65L07L219Z

Partita IVA: 06861450010

IMPRESE(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

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DOCUMENTAZIONE

Telefoni ed Indirizzi Utili

Carabinieri tel. 112Polizia tel. 113Vigili del fuoco tel. 115Pronto soccorso tel. 118

Certificati Imprese

A scopo preventivo e per le esigenze normative le imprese che operano in cantiere dovranno mettere a disposizione delcommittente e custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione:

copia iscrizione alla C.C.I.A.A.;·certificati regolarità contributiva INPS;·certificati iscrizione Cassa Edile;·copia del registro infortuni;·copia del libro matricola dei dipendenti;·piano di sicurezza corredato dagli eventuali aggiornamenti.·

Inoltre, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 kg.;·copia di denuncia di installazione per gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg.;·verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento;·verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg.;·dichiarazione di stabilità degli impianti di betonaggio;·copia di autorizzazione ministeriale e relazione tecnica per i ponteggi metallici fissi;·disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di cantiere per ponteggi montati secondo schemi tipo;·progetto del ponteggio ad opera di ingegnere o architetto abilitato per ponteggi difformi da schemi tipo o per altezze·superiori a 20 m;dichiarazione di conformità Legge 46/90 per impianto elettrico di cantiere;·segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati a meno di 5 metri dalle linee elettriche stesse;·scheda di denuncia (Modello A) degli impianti di protezione inoltrata all'ISPELS competente per territorio;·scheda di denuncia (Modello B) degli impianti di messa a terra inoltrata all'ISPELS competente per territorio;·

Certificati Lavoratori

A scopo preventivo e per le esigenze normative va tenuta presso gli uffici del cantiere la seguente documentazione:registro delle visite mediche periodiche;·certificati di idoneità per lavoratori minorenni;·tesserini di vaccinazione antitetanica.·

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI ÈCOLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Il lotto oggetto di intervento si trova nel Comune di Orbassano (TO), in un'area costituita da un complessoscolastico e sportivo che necessita di manutenzione straordinaria della palestra e dei relativi serviziigienici/spogliatoi della Scuola Media "Enrico Fermi", sita in via Dante Di Nanni nº 20, Orbassano.L’edificio scolastico di proprietà comunale, realizzato negli anni ‘70, costituito da una struttura edilizia a trepiani fuori terra più un seminterrato, e composto da 12 aule per la didattica più laboratori, palestra e localiamministrativi, è stato oggetto nel corso dell’ultimo decennio di importanti interventi di ristrutturazione eriqualificazione che hanno interessato le coperture, gli infissi esterni oltre all’impiantistica e la messa a normaper quanto attiene la prevenzione incendi, ma nessun intervento ha però, ad oggi, riguardato la palestra el’attiguo blocco igienico, oggetto del presente intervento, che versa in un brutto stato di conservazione.

DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

L’intervento interessa l’area della palestra ed il relativo blocco spogliatoi e servizi igienici adiacente alla stessa,

all'interno della Scuola Media "Enrico Fermi", sita in via Dante Di Nanni nº 20, Orbassano (TO). L’intervento in

oggetto prevede il recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del

relativo blocco servizi e spogliatoi e a tal fine le operazioni previste possono essere sintetizzate come segue:

PALESTRA

- Rimozione di pavimentazione in pvc ammalorato;

- Raschiatura e lavatura di vecchie tinte sui muri;

- Applicazione di smalto sui muri per un altezza di 2 m. e sulla parte restante e soffitto di tinta all’acqua;

- Lisciatura dei piani di posa della pavimentazione, attualmente rovinati;

- Provvista e posa di zoccolino in materiale plastico su tutto il perimetro;

- Provvista e posa di manto sportivo su tutta l’area;

- Tracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernice speciale;

BLOCCO SPOGLIAOTI

- Rimozione di rivestimenti in piastrelle;

- Rimozioni di apparecchiature igienico sanitari, rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzione;

- Demolizione di pavimenti e caldane;

- Demolizioni di tutti i tramezzi;

- Formazione di punti di adduzione acqua calda e fredda;

- Formazione degli scarichi per apparecchi igienico sanitari, lavandini, docce, wc;

- Fornitura e posa di tubazioni di adduzione e scarico in orizzontale;

- Realizzazione nuovo impianto elettrico bagni.

- Realizzazione di nuovo massetto per pavimenti;

- Realizzazione di pavimenti, rivestimenti e zoccolino in piastrelle di gres ceramico;

- Realizzazioni di nuovi tramezzi;

- Rinzaffo, intonaco e nuovi rivestimenti;

- Fornitura e posa di lavandini, piatti doccia, wc completi della rubinetteria.

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AREA DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Come si evince dall'elaborato grafico P.A.G.01 l'area di cantiere ha una sua pertinenza ben delimitata.E' importante verificare il mantenimento in condizioni di sicurezza di tutta l'area, dal momento che la stessaconfina con la palestra utilizzata dai 170 alunni della scuola stessa, nonché, in orario extra-scolastico, dallaUnionVolley di Orbassano, un gruppo sportivo della pallavolo giovanile, con corsi di minivolley e squadreiscritte alla I° Divisione livello giovanile campionato UISP della FIPAV, con un bacino di utenza di almeno 200unità/anno.E' quindi necessario porre la massima attenzione affinchè tutte queste funzioni non interferiscano tra di loro.

CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Poichè il cantiere sarà situato in un'area che dispone di servizi igienici, in accordo con il complesso scolasticosaranno messi a disposizione delle maestraenze presenti in cantiere i wc e le docce nell'area attigua ai localidell'ex cucina, mentre sarà necessario fornire gli spogliatoi ed un locale deposito, e stipulare inoltre unaconvenzione con la più prossima attività commerciale/bar per servire i pasti alle maestranze impiegate neilavori.All'interno dell'area di cantiere occorrerà quindi individuare un'area specifica per il deposito temporaneo dellemacerie e degli inerti, da trasportare poi alle Pubbliche Discariche, ed un'area specifica per il deposito delmateriale da impiegarsi in un secondo momento nel canitere stesso.

eventuali verificheAl momento non sono noti rischi intrinsechi all'area di cantiere, ma sarà necessario verificare la presenza dieventuali sottoservizi e linee aeree.

FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER ILCANTIERE

(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, dove dovranno essere valutati i rischi, e le misurepreventive, trasmessi dall'ambiente circostante ai lavoratori operanti sul cantiere (ad es. presenza di altrocantiere preesistente, di viabilità ad elevata percorrenza, ecc.); [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett.c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett b)]

Come definito in precendenza, le aree su cui si andrà ad operare risultano contigue a spazi utilizzati da giovanisia durante l'orario scolastico che extra scolastico, garantendo così sia l'accesso che soprattutto la sicurezza atutti gli utenti, adottando tutte le disposizioni necessarie per garantire la sicurezza dei veicoli e dei pedoni.In ogni caso gli elementi intrinseci verranno valutati specificatamente dal Coordinatore per la sicurezza in fasedi esecuzione.

RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERECOMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE

(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Una porzione esterna all'area oggetto di intervento potrà essere utilizzata da parte dell'Impresa per lamovimentazione dei carichi, in particolare per il carico e lo scarico del materiale dai camion.

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Inoltre dovranno essere apposti specifici cartelli, di formato minimo pari ad un A3, recanti la scritta "Attenzionearea di cantiere con presenza di mezzi in movimento e personale al lavoro".Il rischio più grande che il cantiere può apportare all'ambiente esterno è causato dall'interferenza che si puògenerare con la palestra, utilizzata dai 170 alunni della scuola, nonché, in orario extra-scolastico, dallaUnionVolley di Orbassano, con corsi di minivolley e squadre iscritte alla I° Divisione livello giovanilecampionato UISP, con un bacino di utenza di almeno 200 unità/anno.

Investimento di personeLa presenza del cantiere, connessa all'esigenza di movimentare materiale edile di grande volume o peso, inun contesto prospiciente ad una struttura turistico/sportiva da un lato e ad una struttura residenziale dall'altro,con presenza di persone a qualsiasi ora del giorno, è di per sè un fatto che necessita particolare attenzione.

ORGANIZZAZIONE DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

1. L’impianto di un cantiere si configura come un'opera provvisoria con una vita pari alla durata dei lavori.2. Pur essendo un’opera con un limite di durata nel tempo relativamente breve, avendo un'attività molto

intensa e dinamica, deve possedere tutti i requisiti di una buona e razionale distribuzione operativa.3. La sua organizzazione dipende strettamente dal tipo e dall'entità dell'intervento che si va a realizzare,

dalle tecniche costruttive impiegate e dall’ubicazione delle aree direttamente ed indirettamenteinteressate.

4. Il cantiere configurandosi come un complesso sistema a più variabili che ne determinano la suaunicità, che richiedono una puntuale pianificazione e gestione per garantire un razionale e convenienteprocesso produttivo, assicurando le condizioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati; sirealizza infatti mediante l’apporto di diverse collaborazioni e numerosi componenti che concorrono alsuo impianto.

5. Anche se per la sua durata limitata lo configura come un’opera provvisoria, non dovrà averecaratteristiche improvvisate, dovendo rispondere ad esigenze di:

· FUNZIONALITA’: la programmazione interna deve essere predisposta in modo da ottimizzare legestione del personale impiegato ed i tempi d’esecuzione dei processi lavorativi.

· SICUREZZA: l’organizzazione del cantiere deve essere realizzata tenendo conto dei fattori di possibilerischio all’interno del cantiere.

6. E’ evidente che funzionalità/produzione e sicurezza sono fortemente interdipendenti; lamassimizzazione dell’efficienza del cantiere non può prescindere dalla salvaguardia delle condizioni disicurezza dei lavoratori: venendo meno quest’ultima, ne conseguiranno ritardi, costi e scarsa qualitànella realizzazione dell’opera.

Gli obbiettivi di progettazione del cantiere (è questo un processo che riguarda sostanzialmentel’appaltatore ed il CSE) riguardano:

1. La distribuzione degli elementi costitutivi: una volta che è nota l’area del cantiere bisognadistribuire gli elementi componenti il cantiere secondo criteri di massima redditività edoperatività.

2. La scelta dei mezzi: note le condizione dell’ambiente e del territorio circostante e la natura dellavoro si crea un parco macchine seguendo gli stessi criteri di redditività ed operatività delpunto precedente.

3. La scelta dei processi operativi, cercando di individuare le migliori tecniche di lavoro.4. Il coordinamento tra operatività e caratteristiche dell’opera.

Tabella di CantiereIn Cantiere vi è l'obbligo di esibizione del "cartello di cantiere" che oltre ai dati essenziali dello stesso deveriportare informazioni relative alle figure professionali ed alle Imprese impegnate nella realizzazione dell'opera(appaltatrice e sub-appaltatrice).Deve essere collocato in sito ben visibile entro 5 giorni dalla consegna dei lavori e contenere tutte leindicazioni necessarie a qualificare il cantiere in quanto prevista dai regolamenti vigenti della legge 47/85articolo 4 facendo obbligo agli istituti di controllo di segnalare le inottemperanze sia riguardo le caratteristiche

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dell'opera che dei soggetti interessati.Le dimensioni della tabella devono essere non inferiori ad un metro di larghezza e per due di altezza.Per una buona organizzazione di cantiere, a regola d'arte ed in modo tale che sia in Sicurezza bisognaconsiderare degli aspetti molto importanti che non vanno assolutamente lasciati al caso:

1. FATTORI STRATEGICI:· Ubicazione: sia in fase di progettazione ma particolarmente in fase esecutiva, si devono

conoscere il più possibile i dati inerenti a: planimetrie, orografie, meteorologia e idrologia delsito, responsabilità delle maestranze, l’organigramma delle stesse.

· Accessibilità: per l’accessibilità potrebbe essere necessario prevedere di realizzare unapposito reticolato di servizio per la viabilità interna ed esterna, con implicazioni di costiaggiuntivi (vedi costi sicurezza)

· Disponibilità di energia: deve essere valutata la presenza di possibili connessioni con la reteesistente.

· Approvvigionamento dei materiali: per ciò che riguardano i materiali da sistemare a rilevato,deve essere valutata la possibilità dell’eventuale reimpiego delle terre provenienti dagli scaviin situ (bilanciamento dei terreni), oltre la possibilità di ricorrere a cave di prestito o dismaltimento delle quantità eccedenti il fabbisogno del cantiere.

· Disponibilità degli alloggi eventuali: comprendenti uffici, mensa, dormitori ed infermeria· Disponibilità ed eventuale scelta delle macchine, tenendo conto della eventuale disponibilità di

nuove attrezzature tecnicamente più aggiornate, prevedendo i tempi di eventuale noleggio; ladurata prevista;

· il periodo meteorologico/climatologico in cui i lavori verranno svolti (vedi cronoprogramma);· il numero massimo ipotizzabile di addetti;· la predisposizione degli impianti e dei macchinari necessari;· la necessità di predisporre le attrezzature;· l'individuazione delle responsabilità.

2. FATTORI LOGISTICI:· La distanza del cantiere dai centri abitati e dai centri di approvvigionamento dei materiali edili.

(Al crescere della distanza aumentano i costi di trasporto rendendo anche necessario, inqualche caso, organizzare il trasferimento delle maestranze quando non addirittura il loropernottamento in situ).

· La viabilità esterna di collegamento al cantiere. (Per esempio la necessità di raggiungere ilcantiere attraverso strade strette, con curve di raggio molto limitato, in forte pendenza (nelcaso di strade di montagna) oppure attraverso strade urbane con traffico anche residenziale.L’ingresso e l’uscita devono essere posti in posizioni facilmente accessibili dalla viabilitàesterna, valutando attentamente i rischi causarti dalla commistione di traffico.

· La possibilità di manovra all’interno o in prossimità del cantiere ed i percorsi internidevono essere studiati in modo che il trasporto dei diversi materiali sia gestibile con il minimointralcio, sia in presenza di frontisti e residenti, che in presenza di traffico qualora la stradaoggetto dell’intervento non possa essere “interrotta” con un’ordinanza di chiusura ed unadeguato piano di deviazione.

· L’area dell’impianto cantiere, dev’essere opportunamente recintata, segnalata e con lapossibilità di una chiusura invalicabile di tutti gli accessi al cantiere, una volta terminato l’orariodi lavoro. Nel caso di un cantiere in presenza di traffico, tale necessità dev’essereopportunamente conciliata mediante un adeguato piano di segnalamento “provvisorio” cheriguarda l’approccio alle testate/accessi del cantiere, l’oscuramento mediante pannelli o reti diprotezione che impediscano anche la possibilità che detriti di qualsiasi fase lavorativapossano arrecare pregiudizio al traffico in esercizio. Le opere di protezione hanno in genere loscopo di garantire la sicurezza dei passanti e degli stessi operatori. Nel caso di opere diurbanizzazione del sottosuolo come le infrastrutture a rete, particolare attenzione deve essereposta allo scopo di eliminare pericoli di contatto diretto tra addetti ai lavori con cavi di altatensione, etc. E’ necessario in questi casi operare prendendo accordi con gli enti gestori perdefinire le modalità di realizzazione delle protezioni e quindi tutta la cantierizzazione.

· La disponibilità di aree, anche provvisorie, per l’accumulo del materiale destinato alladiscarica, in cantiere prima del suo allontanamento, in modo da effettuarne il trasporto neitempi e nei modi più convenienti.

· La situazione ambientale, ovvero la natura del terreno, le condizioni climatiche, etc.L’inserimento del cantiere nell’ambiente condiziona significativamente la sua organizzazione:per assicurare uno svolgimento dei lavori sicuro e razionale è necessario minimizzare econtrollare ogni interazione con l’esterno (recinzioni, sorveglianza degli accessi, segnalazioni);

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· La disponibilità di acqua e di energia elettrica nella quantità necessaria;· L’esistenza di impedimenti o vincoli imposti dalla presenza di sottoservizi come

canalizzazioni, linee aeree od interrate, od aree od opere da salvaguardarsi (es.soprintendenza beni ambientali, architettonici, archeologici) incluse nel perimetro di cantiere.

DETTAGLI RELATIVI L’AREA DESTINATA AD ACCOGLIERE L’IMPIANTO DI CANTIERE (nel caso diun’opera pubblica la cui realizzazione comporti un ampio ventaglio di lavorazioni od una durata significativanel tempo).

Depositi di materialeL'individuazione dei depositi è subordinata ai percorsi, alla eventuale pericolosità dei materiali (combustibili,gas compressi, prodotti chimici ecc), ai problemi di stabilità (non predisporre, ad esempio, depositi di materialisul ciglio degli scavi ed accatastamenti eccessivi in altezza) in modo razionale e tale da evitare crolli ocedimenti pericolosi.UfficiGli uffici vanno ubicati in modo opportuno, con una sistemazione razionale per il normale accesso delpersonale e del pubblico. E' buona norma, per questo motivo, tenerli lontani dalle zone operative più intense.Servizi igienico assistenzialiL'entità dei servizi varia a secondo delle dimensioni del cantiere, del numero di addetti contemporaneamenteimpegnati, ed è legato al soddisfacimento delle esigenze igieniche ed alle condizioni di benessere dellavoratore.Poiché l'attività di costruzioni stradali rientra pienamente fra quelle che il legislatore considera esposte amaterie insudicianti o in ambienti polverosi, qualunque sia il numero degli addetti, i servizi igienico-assistenziali(docce, lavabi, gabinetti, spogliatoi, refettorio, locale di riposo, eventuali dormitori) sono indispensabili. Essidebbono essere ricavati in baracche opportunamente coibentate, illuminate, aerate, riscaldate durante lastagione fredda e comunque previste e costruite per questo uso (è possibile in alcune circostanze, appoggiarsia strutture pubbliche esistenti, come ad esempio un ristorante in luogo del refettorio/mensa).Spogliatoi e refettorioI locali destinati a spogliatoio devono essere dati ai lavoratori convenientemente arredati e di sufficientecapacità.Al loro interno devono essere collocati adeguati armadietti divisi in due settori per consentire di depositare siagli indumenti da lavoro che quelli privati.Il refettorio può essere sostituito con l’indicazione di un locale bar/tavola calda convenzionato ove lemaestranze possono ristorarsi.Tutti i locali devono essere illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati nella stagione fredda, illuminati.Presidi sanitariSe il cantiere è lontano dai posti pubblici permanenti di pronto soccorso va prevista una camera dimedicazione.Essa risulta obbligatoria qualora le attività presentino rischi di scoppio, asfissia, infezione o avvelenamento equando l'impresa occupi più di 50 addetti soggetti all'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche.Viabilità di CantiereLe vie di accesso al cantiere richiedono un indagine preliminare che permetta la giusta scelta dei mezzi dausare per il trasporto dei materiali:

· quando sono previsti notevoli movimenti di terra diviene importante anche la scelta delle zone di scarico;· le zone di lavoro, uffici, depositi,impianti, non devono interferire tra loro ed essere collegate mediante

itinerari il più possibile lineari;· le vie di transito vanno mantenute curate e non devono essere ingombrate da materiali che ostacolano

la normale circolazione; · il traffico pesante va incanalato lontano dai margini degli scavi aperti, dagli elementi di base dei ponteggie impalcature e da tutti i punti pericolosi in genere. Quando necessario bisogna imporre limiti di velocità ecreare passaggi separati tra veicoli e per soli pedoni, in questi casi si può ricorrere a sbarramenti,cartellonistica ben visibile, segnalazioni luminose secondo le necessità diurne e notturne, semafori, indicatoridi pericolo.

Misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'altoPer le lavorazioni che verranno eseguite ad altezze superiori a m 2 e che comportino la possibilità di cadutedall'alto, dovranno essere introdotte adeguate protezioni collettive, in primo luogo i parapetti. Il parapetto,realizzato a norma, dovrà avere le seguenti caratteristiche:a) il materiale con cui sarà realizzato dovrà essere rigido, resistente ed in buono stato di conservazione;b) la sua altezza utile dovrà essere di almeno un metro;c) dovrà essere realizzato con almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra

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quello superiore ed il calpestio;d) dovrà essere dotato di "tavola fermapiede", vale a dire di una fascia continua poggiata sul calpestio e dialtezza pari almeno a 15 cm;e) dovrà essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell'insieme ed in ogni sua parte, al massimosforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.Quando non sia possibile realizzare forme di protezione collettiva, dovranno obbligatoriamente utilizzarsicinture di sicurezza.

Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per lasicurezzaPrima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modificheapportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per lasicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che ilrappresentante per la sicurezza potrà formulare.

Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano diSicurezza

Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di Sicurezza

I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al coordinatore per lasicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine diconsentirgli la verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.Il coordinatore dovrà valutare l'idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essivengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i suggerimenti dei datori di lavorogarantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano diSicurezza e di Coordinamento.

PROCEDURE GENERALI DELLA TENUTA DEL CANTIERE

PROCEDURE INFORMATIVE

Individuazione dei soggetti di riferimento delle comunicazioniIl Coordinatore per l'Esecuzione ha il compito di illustrare all'Impresa appaltatrice e ai lavoratori autonomi cheintervengono all'interno del Cantiere il contenuto dei piano di sicurezza e coordinamento dei cantiere.Le Imprese, nelle persone dei Responsabili, hanno a loro volta il compito di informare i dipendenti deicontenuti dei piano, secondo le procedure appresso specificate.L'impresa è rappresentata dal Direttore Tecnico di Cantiere, (dipendente diretto o lavoratore autonomoincaricato): questi può essere affiancato, nella gestione delle procedure in materia di sicurezza ecoordinamento dal Capocantiere, che può recepire direttamente, in assenza dei Direttore Tecnico di Cantiere,le disposizioni e le informazioni impartite dal Coordinatore per l'Esecuzione.Nella esposizione delle procedure si denomina per brevità il Direttore Tecnico di Cantiere, "Direttore diCantiere", intendendo che questi può essere affiancato o sostituito dal Capocantiere.Con il termine 'Impresa' si intende comprendere anche le imprese subappaltatrici. Alle riunioni preliminarisaranno presenti le imprese subappaltatrici di cui si conosce già l'identità, mentre per le impresesubappaltatrici che interverranno successivamente saranno adottate le procedure specifiche dei caso.L'insieme dei Direttori di cantiere e dei Capicantiere delle Imprese, appaltatrici e subappaltatrici, è individuatoin seguito con l'espressione "Responsabili delle Imprese".Ciascun fornitore che interviene nel cantiere, dovrà comunicare al Coordinatore per l'esecuzione il nominativodei proprio Responsabile per la sicurezza, definito secondo i criteri stabiliti dal D.Lgs. 626/94; d'ora innanzi talisoggetti saranno considerati come Imprese subappaltatrici.

Procedure preliminari

1 Riunione preliminare dei Responsabili, "Kick off meeting" per la sicurezza: consiste nella riunionepreliminare, che viene convocata immediatamente dopo la consegna dei lavori da parte del committente,prima dell'inizio di qualsiasi tiro di operazione lavorativa.Alla riunione prenderanno parte:

· Il Responsabile dei lavori;

· Il Direttore dei Lavori;

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· Il Progettista;

· Il Coordinatore per l'esecuzione;

· Il Direttore di Cantiere dell'Impresa appaltatrice;

· Il Capocantiere (se persona diversa dal Direttore);

· I Rappresentanti per la sicurezza delle Imprese (se diversi dal Direttore di cantiere dal Capocantiere);

· I Direttori di Cantiere delle Imprese subappaltatrici per i contratti di subappalto già stipulati.Qualora il Coordinatore per l'esecuzione ritenesse opportuno discutere eventuali aspetti e contenuti deipresente Piano, in relazione ad esigenze costruttive particolari dei lavori da avviare, alla suddetta riunioneverrà richiesta la presenza anche dei Coordinatore per la progettazione.Contenuti della riunioneIl Coordinatore per la progettazione illustra i contenuti dei piano di sicurezza, facendo particolare riferimento a:

· le procedure informative da adottare nei confronti dei lavoratori;

· il piano di coordinamento lavori e le disposizioni in esso contenute;

· la messa in evidenza dei rischi con più elevato indice di attenzione e i provvedimenti corrispondenti;

· il piano di emergenza.Gli altri soggetti partecipanti possono fare osservazioni che, se ritenuto opportuna dal Coordinatore perl'esecuzione, possono costituire appendice di aggiornamento o integrazione allo stesso Piano.Vengono identificati nella riunione i nominativi dei Responsabili delle Imprese, degli eventuali lavoratoriautonomi; tali nominativi saranno annotati nel modello "Soggetti Responsabili", che sarà custodito dalCoordinatore per l'esecuzione.Dietro motivata richiesta dei Rappresentanti per la sicurezza delle Imprese, possono essere organizzateulteriori riunioni in corso d'opera.

Informazione dei lavoratori.Le imprese, attraverso la persona del Direttore di cantiere, sono tenute ad informare i lavoratori dei rischiderivanti dalle operazioni che compiono all'interno dei cantiere, nonché dei rischi derivanti dalle criticitàineliminabili, e far rispettare tutte le prescrizioni in materia di sicurezza.Le procedure informative nei confronti dei lavoratori sono le seguenti:Riunione preliminare dei lavoratori, successiva alla riunione preliminare, ma sempre antecedente l'inizio delleoperazioniA tale riunione prendono parte:

· il Direttore di Cantiere;

· il Capocantiere (se persona diversa dal Direttore);

· tutti i lavoratori dell'impresa appaltatrice che si prevede intervengano nel cantiere;

· i Direttori di cantiere c/o i Capicantiere delle imprese subappaltatrici.Il Coordinatore per l'esecuzione ha facoltà di partecipazione alla riunione e può intervenire per guidare iresponsabili di impresa all'esposizione del piano di sicurezza e per controllare la correttezza delle procedure.Il Direttore di Cantiere dell'Impresa appaltatrice presiede la riunione ove espone i contenuti del Piano, conparticolare riferimento a:

· Obblighi dei lavoratori nell'adozione degli strumenti di protezione personale;

· Messa in evidenza dei rischi di maggior livello di attenzione;

· Organizzazione dei cantiere, con riferimento alle aree di movimentazione materiali e mezzi e alle strutturedi servizio, nonché la individuazione delle aree di lavoro ad accesso limitato ad alcune categorie dilavoratori;

· Piano di emergenza;

· Procedure, informative in corso d'opera.

Procedure di informazione in corso d'opera

Informazione dei lavoratori "a caldo"Oltre alla riunione preliminare che ha carattere di illustrazione generale della tematica sicurezza, il principioinformatore dei funzionamento del Piano si basa sulla comunicazione diretta ai lavoratori, "a caldo", in faseoperativa, degli elementi contenuti nelle schede rischio, per le operazioni previste nell'ambito dei settorelavorativo a cui sono dedicati i lavoratori stessi. Tale compito spetta al Direttore di cantiere e/o al Capocantieredell'Impresa appaltatrice e delle Imprese subappaltatrici.Il Coordinatore per l'esecuzione ha funzione di controllo dell'adempimento alle procedure secondo quantospecificato nel capitolo "procedure di controllo".La procedura di informazione "a caldo", da attuare per ogni diversa fase di lavoro prevista dal Programma deilavori, è la seguente:- All'atto di inizio di una determinata fase lavorativa il Direttore di cantiere individua i settori lavorativi che

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sono interessati dalla fase in esame;- preleva dal file 'SCHEDE RISCHI' le schede che riguardano i settori lavorativi e i macchinari interessati;- convoca i lavoratori designati alla esecuzione della fase;- individua il "caposquadra", gli operatori delle macchine e gli operai specializzati;- interroga gli operatori delle macchine sullo stato e l'assetto dei mezzi di loro competenza. Se il Direttore di

cantiere ravvisa carenze rispetto alle prescrizioni contenute nella scheda, deve ordinare l'adeguamentodella squadra di lavoro alle prescrizioni, prima dell'inizio di qualsiasi operazione; in modo che i lavori di undeterminato settore lavorativo non possono avere inizio sino a quando non è stata verificata la idoneità ecompletezza delle misure di prevenzione e non ne è stata data informazione alle maestranze.

li Caposquadra individuato dovrà essere responsabilizzato sul rispetto, da parte dei lavoratori dei gruppoesaminato, delle disposizioni impartite. La persona incaricata dell'illustrazione del piano è tenuta ad accertarsiche tutto il personale abbia ben compreso, anche con l'abbattimento di barriere linguistiche, la natura dei rischipresenti nella lavorazione ed il comportamento corretto da tenere nello svolgimento delle mansioni affidate.A tale scopo, per una maggiore responsabilizzazione di tutti gli addetti che subentrano nel ciclo produttivo deicantiere, e che per tale motivo sono stati quindi resi edotti delle misure di sicurezza da adottarenell'esecuzione delle lavorazioni di competenza, secondo quanto indicato in precedenza, sono tenuti asottoscrivere la seguente dichiarazione di consegna:

Dichiarazione di consegna Norme antinfortunisticheIl sottoscritto nato a il dipendente dell'Impresa

addetto alla squadra con qualifica di

dichiaradi aver ricevuto copia dell'estratto del Piano di Sicurezza e Coordinamento(Allegato 1- "Schede Rischi") contenente le norme di sicurezza da adottare nell'esecuzione delle lavorazioni dipropria pertinenza.Il sottoscritto si impegna:-ad una attenta lettura di tali prescrizioni;-a richiedere chiarimenti in ogni caso di necessità a ritenere tali disposizioni come inderogabili;-ad impegnarsi affinchè anche gli altri addetti le considerino tali.Data Firma

Dette dichiarazioni dovranno essere conservate in cantiere per tutta la durata dei lavori.Informazione di soggetti che subentrano nel cantiereModifiche di assetto organizzativo dei cantiere comunicate dalle ImpreseL'Impresa appaltatrice, nella persona del legale Rappresentante, deve comunicare tempestivamente alCommittente, al Responsabile dei lavori e al Coordinatore per l'esecuzione, i seguenti cambiamenti che sidovessero verificare in corso d'opera:

· Modifica dei nominativo dei Direttore di Cantiere.

· Modifica dei nominativo del Capocantiere o nomina in corso d'opera del Capocantiere

· Contratti di Subappalto non identificati nella riunione preliminare e consegna di lavori a nuove Impresesubappaltatrici, non presenti nella riunione preliminare.

· Cambiamenti dei Responsabili per le imprese subappaltatrici.

· Intervento di nuovi Lavoratori autonomi nel cantiere.

Ogniqualvolta giunga comunicazione di tali cambiamenti, il Coordinatore per l'esecuzione organizza una nuovariunione preliminare di coordinamento nella quale convoca i seguenti soggetti:

· Il Direttore dei Lavori

· Il Coordinatore per la Progettazione

· Il Coordinatore per l'Esecuzione

· Il direttore di Cantiere dell'Impresa appaltatrice

· Il Capocantiere (se persona diversa dal Direttore)

· I Direttori di Cantiere delle imprese subappaltatrici operative nel cantiere, o il cui intervento è previstosuccessivamente.

· Quando possibile, i soggetti responsabili che sono stati sostituiti, vale a dire l'ex Direttore di cantiere o l'exCapocantiere, per la corretta procedura dei passaggi di consegna.

Tale riunione è impostata secondo gli stessi criteri della riunione preliminare, e con gli stessi contenuti.

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Intervento di nuovi lavoratori dipendenti delle Imprese

I responsabili delle Imprese hanno l'obbligo di attuare le procedure informative in corso d'opera per tutti ilavoratori che intervengono nel cantiere.Procedura di informazione degli aggiornamenti apportati al Piano di sicurezza e CoordinamentoOgniqualvolta si renda necessario un aggiornamento al Piano, (vedi capitolo specifico), il Coordinatore perl'esecuzione organizza una riunione di comunicazione delle modifiche, alla quale saranno convocati i soggettiche questi ritiene interessati, direttamente o indirettamente, dalla modifiche apportate.

PROCEDURE DI CONTROLLO E DI GARANZIA

Facoltà di Intervento del Coordinatore per l'esecuzione nel processo produttivo

Il Coordinatore per l'esecuzione effettua ispezioni in cantiere con la frequenza che ritiene utile al controllo deirispetto delle misure di sicurezza, e comunque almeno in ragione di una ispezione per settimanalavorativa.Le procedure di controllo da adottare sono a discrezione dei Coordinatore, fermo restando che questi adotteràin linea di principio generale le seguenti misure:

· i controlli dovranno essere effettuati mediante l'utilizzo di una lista di controllo; la lista di controllocostituisce lo schema minimo dei controlli, ferma restando la facoltà dei Coordinatore di effettuare controlliulteriori quando lo ritengo necessario;

· le ispezioni, da stabilire con ragionata cadenza, devono essere effettuate senza preavviso nei confrontidelle imprese;

· il Coordinatore può visitare le aree di lavoro anche senza la presenza dei Responsabili delle Imprese edha facoltà, oltre che di verificare la corrispondenza delle misure di prevenzione con le indicazioni delleschede rischi, di interrogare i capi squadra c/o i lavoratori per verificare il grado di informazione deilavoratori in materia di rischi;

· dovrà essere effettuata una riunione periodica che comprenda, oltre al coordinatore, la presenza deiresponsabili delle imprese, per la verifica delle prescrizioni previste nel piano di coordinamento.

Procedure straordinarie di controlloLa necessita di effettuare controlli di natura straordinaria è valutata dal Coordinatore per ]'Esecuzione. Lanatura delle procedure di controllo straordinarie è altresì definita dallo stesso Coordinatore.Le procedure straordinarie sono da adottarsi comunque nei seguenti casi:

· nel caso si siano avuti riscontri insoddisfacenti dalle ispezioni ordinarie, (scarso grado di informazione,scarsa disciplina nella adozione delle misure di protezione individuale, ecc..);

· nel caso si siano verificate infrazioni significative alle prescrizioni delle schede rischia;

· nel caso in cui si siano verificati incidenti, anche lievi, all'interno dei cantiere.Le procedure straordinarie di controllo sono caratterizzate da presenza continuativa, per un dato periodo, delcoordinatore o di suoi assistenti delegati ed interventi di verifica diretta sulle macchine operatrici, da effettuarsicon gli stessi operatori o meccanici dell'impresa titolare del mezzo;

Strumenti di garanzia del CoordinatoreIl Coordinatore per l'esecuzione si avvale dei seguenti strumenti di intervento a garanzia del rispetto dellenorme e disposizioni di sicurezza:

· poteri di modifica al programma lavori;

· ordini di servizio;

· proposta al Committente di sospensione dei lavori;

· proposta al Committente di allontanamento di imprese a lavoratori autonomi dal cantiere in caso diinosservanza delle norme ritenuta di particolare gravità;

· proposta al Committente di risoluzione dei contratto d'appalto;

· sospensione dei lavori con effetto immediato in caso di pericolo grave ed imminente;

· proposta al Committente di applicazione delle sanzioni contrattuali, previste nel Capitolato Specialed'Appalto per i casi di inosservanza delle norme.

Strumenti di garanzia a disposizione dei CommittenteIl Capitolato Speciale d'Appalto, prevede le penalità da applicare nel caso di inosservanza delle norme,commisurate alla gravità delle infrazioni.Si indicano, a titolo non esaustivo, le seguenti infrazioni che vanno intese come inosservanze gravi:

· la mancata adozione delle procedure informative nei confronti dei lavoratori;

· il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel piano di coordinamento, e in particolare il mancatorispetto dei cardini di non contemporaneità di fasi di lavoro in esso contenuti.

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- Nuovi subappaltiNel caso di subentro di nuove Imprese subappaltatrici si attua quanto previsto nel capitolo inerente leprocedure informative.La presenza di più imprese, nell'ambito di settori lavorativi ove, all'atto della riunione preliminare era previstal'intervento della sola impresa appaltatrice, introduce nuove criticità nel piano di coordinamento, delle quali sidovrà dare completa informazione nel corso delle previste riunioni di aggiornamento.Monitoraggio e modifica al programma dei lavorili Direttore di cantiere deve tenere informato il Coordinatore per l'esecuzione sull'andamento dei lavori,evidenziando gli eventuali ritardi e/o anticipazioni d'inizio o fine di fasi lavorative; il Coordinatore verifica che glisfasamenti dell'effettivo andamento dei cantiere non implichino il verificarsi di criticità non previste dal piano dicoordinamento, e, nel caso di riscontro di nuove criticità, non previste dal piano, dispone quanto riterrànecessario per l'eliminazione di tali criticità operando modifiche sul programma dei lavori, a, nel caso dicriticità tolleratili o ineliminabili, dispone le misure specifiche per l'esecuzione dei lavori nelle nuove fasicritiche.Le variazioni apportate al piano di coordinamento verranno tempestivamente comunicate attraverso leprocedure di informazione descritte nell'apposito capitolo dei Piano.

Procedura per Varianti in corso d'operaNel caso si rendano necessarie delle varianti in corso d'opera da apportare al progetto originale, l'esecuzionedei lavori di variante non potrà avere Inizio senza che prima non sia stato attuata la seguente procedura:Il Direttore dei Lavori comunica il contenuto della variante al Coordinatore per l'Esecuzione, prima che si siadato corso a qualsiasi lavorazione.Il Coordinatore per l'Esecuzione, di concerto con il Direttore di cantiere dell'Impresa appaltatrice, esamina ilcontenuto della variante e concorda le modifiche al programma dei lavori.Il Coordinatore per l'Esecuzione verifica l'effetto della variante sul Piano di sicurezza e coordinamento,accertando in particolare l'eventuale introduzione di settori lavorativi, operazioni, lavorazioni macchinari, equindi rischi non previsti nel Piano e l'eventuale verificarsi di nuove criticità.Qualora la variante comporti la necessita di aggiornamenti al Piano, il Coordinatore provvede ad apportare lenecessarie modifiche ed ad attivare le procedure informative previste nel capitolo specifico.

Procedure nel caso di incidentiNel caso in cui si verifichino incidenti in cantiere, anche se di lieve entità, il Coordinatore per l'esecuzionedeve:

· ricostruirne la dinamica, attraverso l'acquisizione di tutte le informazioni necessarie;

· convocare una riunione che preveda la partecipazione dei Responsabili delle Imprese e dei lavoratori, perinformare tutti i soggetti sulla dinamica dell'incidente verificatosi ed evidenziare le raccomandazioni cheriterrà opportune;

· attuare le procedure straordinarie di controllo sul cantiere;

· qualora l'incidente verificatosi sia da ricondurre ad inosservanza delle norme contenute nel Piano, ilCoordinatore attua quanto previsto nel capitolo relativo alle procedure di controllo e garanzia

Procedure da attuare in caso di infortunioIn caso di infortunio sul lavoro il Direttore di Cantiere dovrà dare immediata comunicazione con riassuntoscritto all'Ufficio dei Personale precisando il luogo, l'ora, e le cause dello stesso, nonchè i nominativi deglieventuali testimoni dell'evento.I lavoratori sono tenuti a segnalare subito gli infortuni occorsi, comprese le lesioni di piccola entità (art. 388,DPR 547155).Il Direttore di Cantiere disporrà affinchè siano immediatamente prestati i soccorsi d'urgenza e, se necessario,accompagnerà l'infortunato all'ambulatorio INAIL o al più vicino Pronto Soccorso e provvederà ad emettere indoppia copia la "richiesta di visita medica" (evidenziando il codice fiscale dell'Impresa).Qualora l'infortunio determini una inabilita temporanea al lavoro superiore a giorni CINQUE il Servizio deiPersonale provvederà a trasmettere entro 48 ore dalla data dell'infortunio:a) al Commissariato di P.S. o, in mancanza, al Sindaco competente per territorio la denuncia di infortunio sullavoro debitamente compilata;b) alla sede INAIL competente denuncia di infortunio evidenziando il codice fiscale dell'Azienda.

Entrambe le denunce dovranno essere corredate di una copia del certificato medico che sarà stato rilasciatodai sanitari dell'ambulatorio INAIL o dei Pronto soccorso.In caso di infortunio mortale o con prognosi riservata, la denuncia di infortunio sul lavoro dovrà essere subitotrasmessa al competente Commissariato di P.S., in alternativa ci Carabinieri o al Sindaco dei Comune nellacui circoscrizione si è verificato l'infortunio.L'Ufficio dei personale dietro informazione dei Direttore di Cantiere da comunicazione telegrafica alla sedeINAIL competente, entro 24 ore, facendo quindi seguire tempestivamente l'invio della denuncia di infortunio.Si dovrà provvedere alla trascrizione dell'infortunio sul registro degli Infortuni seguendo attentamente lanumerazione progressiva (il numero deve essere quello della denuncia INAIL).

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Il Registro degli Infortuni deve essere tenuto a disposizione dei funzionari degli organismi pubblici di controllo,sul luogo di lavoro (art. 403, DPR, 547/55).Al termine dello stato di inabilita temporanea dei lavoro, l'Ufficio dei Personale dovrà:a) ricevere la certificazione medica attentante l'avvenuta guarigione,b) rilasciare benestare alla ripresa dei lavoro.Il Responsabile di cantiere annoterà sul Registro degli Infortuni la data di rientro dei lavoratore infortunato ad ilnumero di giorni di assenza complessivamente effettuati.

Documenti da conservare in cantiereViene di seguito fornito l'elenco dei documenti che devono essere tassativamente detenuti in cantiere a cura eresponsabilità del Direttore Tecnico di cantiere dell'Impresa esecutrice, e da questi eventualmente messi adisposizione, su semplice richiesta, del Coordinatore in fase di esecuzione:- Registro infortuni (rif. DM 12/0911958 - art. 2-.): il registro infortuni deve essere intestato all'azienda, allaquale si riferisce, legato e numerato in ogni sua pagina. Prima di essere messo in uso, il registro deve esserepresentato all'ispettorato del lavoro o U.S.L.. competente per territorio, il quale, constatata la conformità deiregistro al modello stabilito col presente decreto, la contrassegna in ogni sua pagina, dichiarando nell'ultimapagina il numero dei fogli che lo compongono e la data dei rilascio. Il registro deve essere tenuto senza alcunospazio in bianco; le scritturazioni devono essere fatte con inchiostro indelebile, non sono consentite abrasionie le eventuali rettifiche o correzioni debbono eseguirsi in modo che il testo sostituito sia tuttavia leggibile ilregistro deve essere conservato almeno per quattro anni dall'ultima registrazione e, se non usato, dalla data incui fu vidimato);

In caso di infortunio per prognosi superiore a 3 gg. (rif. DPR, 30/06/1965 n. 1124 art. 53) l'impresa provvederàa trasmettere, al Commissariato di pubblica Sicurezza ed all'INAIL, la denuncia entro 2 giorni dalla data diricevimento dei certificato medico, - in caso di morte o pericolo di morte la denuncia va trasmessa entro 24ore, via telegrafa o via fax;In caso di malattia professionale (rif. DPP 30/06/1965 n. 1124 art. 53)-. t'impresa provvederà a trasmettereall'INAIL la denuncia entro 5 giorni dalla data di ricevimento dei certificato medico;Trascrizione dell'infortunio nel registro: si dovrà provvedere alla trascrizione seguendo attentamente lanumerazione progressiva (il numero deve essere quello della denuncia INAIL); al termine dell'infortunio o dellamalattia l'impresa, ricevuta la certificazione medica di avvenuta guarigione, integrerà il lavoratore nell'attivitàlavorativa;Il responsabile di cantiere annoterà sul registro degli infortuni, la data del rientro dei lavoratore infortunato ed ilnumero di giorni di assenza complessivamente effettuata.

Le generalità e residenza :

· del rappresentante legale dell'impresa;

· del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dell'impresa;

· del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

· Registro vaccinazione antitetanica (legge 5 marzo 1963 n. 292);

· Registro delle visite ed elenco accertamenti sanitari periodici;

· Libretto verifica gru elettrica di portata superiore 200 kg. (mod. 1, D.M. 12 settembre 1959);

· Libretto degli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 Kg., modula per le verifichetrimestrali della fune gru elettrica e dei sistemi di imbragaggio, copia della richiesta di verifica alla USL,presidio multizonale di prevenzione, degli apparecchi di sollevamento a seguito della loro nuovainstallazione (art. 194 DPR 547155 ed art. 8 DM 12.09.1959);

· Denuncia al Dipartimento periferico Ispesl, dell'impianto di messa a terra e di quello di protezione contro lescariche atmosferiche nonchè la verifica dell'impianto di messa a terra effettuata prima della messa inesercizio dell'impianto elettrico (art. 328 DPR 547155 ed art. Il D.M. 12.09.1959). Tale verifica deve essereinserita all'interno della dichiarazione di conformità dell'impianto di cui alla legge 46/90;

· Libretto dei recipienti in pressione aventi capacita superiore a 25 I. nonchè istruzioni redatte dalfabbricante per recipienti saldati soggetti ad una pressione interna relativa superiore a 0,5 bar (D.L. 27settembre 1991, n. 311);

· Registro per la consegna agli operai dei mezzi di protezione;

· Inventario delle attrezzature e macchine, con relative istruzioni e avvertenze per l'impiego;

· Schede tossicologiche dei materiali impiegati (vernici, disarmante, additivi, colle plastiche, emulsionibituminose ecc..) da aggiornare sullo schedario dei magazzino a cura dei fornitore/magazziniere,

· Copia comunicazione inizio dei lavori (entro 30 giorni dalla consegna) alla cassa edile, agli entiprevidenziali, assicurativi e antinfortunistici.

· Copia comunicazione inoltrata agli Enti (Enel, Ente acquedotto, Telecom, ecc..) ovvero a terzi in relazioneall'esecuzione di lavori a distanza ravvicinata (m. 5 per linee elettriche, m. 3 per acquedotti);

· Copia di eventuale delega del datore di lavoro in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.

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Dislocazione delle zone di carico e scaricoLe zone di carico e scarico saranno posizionate nell'area a sud del cantiere, facilmente raggiungibile sia dagliautomezzi che dalle maestranze attraverso il varco carraio/pedonale su via Danta Di Nanni.L'ubicazione di tali aree, inoltre, consentirà alla gru, di trasportare i materiali, attraversando aree dove nonsono state collocate postazioni fisse di lavoro (ad esempio, piegaferri, sega circolare, betoniera a bicchiere,ecc.).

Zone di deposito attrezzatureLe zone di deposito delle attrezzature sono state individuate in modo da non creare sovrapposizioni tralavorazioni contemporanee.Inoltre, si è provveduto a tenere separati, in aree distinte, i mezzi d'opera da attrezzature di altro tipo(compressori, molazze, betoniere a bicchiere, ecc.)

Modalità da seguire per la recinzione del cantiereModalità da seguire per la realizzazione della recinzione del cantiere, degli accessi e delle segnalazioni

L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non minore a quella richiesta dallocale regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate od analoga protezione adeguatamente sostenute da paletti inlegno infissi nel terreno.Gli angoli sporgenti della recinzione, o di altre strutture di cantiere, dovranno essere dipinti per tutta la loro altezza astrisce bianche e rosse trasversali. Nelle ore notturne, inoltre, l'ingombro della recinzione andrà evidenziato con appositeluci di colore rosso, alimentate in bassa tensione.Le vie di accesso pedonali al cantiere dovranno essere differenziate da quelle carrabili, allo scopo di ridurre i rischiderivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilità, proprio in una zona a particolare pericolosità, qual è quella diaccesso al cantiere. In particolare, una zona dell'area occupata dal cantiere adiacente l'ingresso pedonale, andràdestinata a parcheggio riservato ai lavoratori del cantiere; tale area dovrà essere localizzata in accordo con ilresponsabile del procedimento del comune di Bardonecchia.

Misure di sicurezza per la presenza nel cantiere di linee aeree econdutture

Protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree econdutture sotterranee

La presenza di linee elettriche aeree e/o di condutture interrate nell'area del cantiere rappresenta uno deivincoli più importanti da rispettare nello sviluppo del cantiere stesso.Pertanto, preliminarmente all'installazione del cantiere, occorrerà acquisire tutte le informazioni (dagli EntiPubblici, dai gestori dei servizi di acquedotto, fognatura, telefono, energia elettrica, ecc.) circa l'esattaposizione dei sottoservizi eventualmente presenti. In ogni caso sarà opportuno effettuare delle verifiche, anchemediante l'esecuzione di sondaggi pilota.Per quanto riguarda l'eventuale presenza di linee elettriche aeree, dovranno evitarsi lavorazioni a distanzainferiore a metri 5 e, qualora non evitabili, si dovrà provvedere ad una adeguata protezione atta ad evitareaccidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse, previa segnalazione all'esercentedelle linee elettriche.Per quanto riguarda, inoltre, la presenza nell'area del cantiere di condutture e sottoservizi, dovrannoopportunamente prevedersi la viabilità sia pedonale che carrabile o provvedersi, previo accordo con l'entegestore, alla relativa delocalizzazione.

Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosfericheImpianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche

Appena ultimati i lavori di movimento terra, dovrà iniziarsi la realizzazione dell'impianto di messa a terra per ilcantiere, che dovrà essere unico.L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a talescopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositividifferenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile.L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialitàdelle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra.Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scaricheatmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere

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collegato al dispersore delle scariche atmosferiche.Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegateall'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire adun apposito calcolo di verifica, eseguito secondo la norma CEI 81-1 III Edizione.

SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE

Vietato fumare.

Vietato ai pedoni.

Divieto di spegnere con acqua.

Vietato fumare o usare fiamme libere.

Non toccare.

Vietato ai carrelli di movimentazione.

Divieto di accesso alle persone non autorizzate.

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Carrelli di movimentazione.

Pericolo generico.

Tensione elettrica pericolosa.

Caduta con dislivello.

Sostanze nocive o irritanti.

Pericolo di inciampo.

Protezione obbligatoria per gli occhi.

Casco di protezione obbligatoria.

Protezione obbligatoria dell'udito.

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Protezione obbligatoria delle vie respiratorie.

Calzature di sicurezza obbligatorie.

Guanti di protezione obbligatoria.

Obbligo generico (con eventuale cartello supplementare)

Protezione obbligatoria del corpo.

Protezione obbligatoria del viso.

Percorso/Uscita emergenza.

Percorso/Uscita emergenza.

Percorso/Uscita emergenza.

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Percorso/Uscita emergenza.

Percorso/Uscita emergenza.

Telefono per salvataggio pronto soccorso.

Percorso da seguire (segnali di informazione addizionale ai pannelli che seguono).

Percorso da seguire (segnali di informazione addizionale ai pannelli che seguono).

Percorso da seguire (segnali di informazione addizionale ai pannelli che seguono).

Percorso da seguire (segnali di informazione addizionale ai pannelli che seguono).

Pronto soccorso.

Barella.

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Doccia di sicurezza.

Lavaggio degli occhi.

Lancia antincendio.

Scala.

Estintore.

Telefono per gli interventi antincendio.

Direzione da seguire (cartello da aggiungere a quelli che precedono).

Direzione da seguire (cartello da aggiungere a quelli che precedono).

Direzione da seguire (cartello da aggiungere a quelli che precedono).

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Direzione da seguire (cartello da aggiungere a quelli che precedono).

Comando: Attenzione inizio operazioniVerbale: VIAGestuale: Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti.

Comando: Alt interruzione fine del movimentoVerbale: ALTGestuale: Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti.

Comando: Fine delle operazioniVerbale: FERMAGestuale: Le due mani sono giunte all'altezza del petto.

Comando: SollevareVerbale: SOLLEVAGestuale: Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrivelentamente un cerchio.

Comando: AbbassareVerbale: ABBASSAGestuale: Il braccio destro teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrivelentamente un cerchio.

Comando: Distanza verticaleVerbale: MISURA DELLA DISTANZAGestuale: Le mani indicano la distanza.

Comando: AvanzareVerbale: AVANTIGestuale: Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avanbracci compionomivimenti lenti in direzione del corpo

Comando: RetrocedereVerbale: INDIETROGestuale: Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compionomovimenti lenti che si allontanano dal corpo.

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Comando: A destraVerbale: A DESTRAGestuale: Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta versoil basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione.

Comando: A sinistraVerbale: A SINISTRAGestuale: Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso ilbasso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione.

Comando: Pericolo alt o arresto di emergenzaVerbale: ATTENZIONEGestuale: Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti.

Comando: Distanza orizzontaleVerbale: MISURA DELLA DISTANZAGestuale: Le mani indicano la distanza.

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LAVORAZIONI e loro INTERFERENZEIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Allestimento del cantiereAllestimento del cantiere

L'allestimento del cantiere costituisce la prima fase lavorativa di qualsivoglia costruzione.Dalle scelte che verranno fatte in questo momento, di tipo logistico e funzionale, dipenderà l'andamento delcantiere edile, sia in termini di efficienza che di sicurezza.L'allestimento e l'organizzazione di un cantiere edile, comporta una serie di attività, come quelle di seguitoelencate:- la recinzione dell'area d'intervento;- l'ubicazione degli accessi (sia pedonali che carrabili);- la realizzazione della viabilità del cantiere;- la realizzazione degli impianti di cantiere (acqua, elettricità, ecc.);- la realizzazione dell'impianto di messa a terra;- la localizzazione dei servizi sanitari;- la localizzazione dei luoghi di lavoro fissi (banco del ferraiolo, betoniera, molazza, ecc.).

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiereInstallazione nel cantiere di presidi igienico-sanitariRealizzazione della viabilità del cantiereRealizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere

Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere (fase)

L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non minore a quellarichiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate, reti o altro efficace sistema diconfinamento, adeguatamente sostenute da paletti in legno, metallo, ecc. infissi nel terreno.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento eribaltamento; Rumore: dBA 80 / 85; Scivolamenti e cadute.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla recinzione del cantiere;

Lavoratore: Addetto alla recinzione del cantiereAddetto alla realizzazione della recinzione del cantiere.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto alla realizzazione della recinzione del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta;d) mascherina antipolvere; e) calzature di sicurezza con suola imperforabile.

Prescrizioni Esecutive:

Durante le lavorazioni, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guanti; c)occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) calzature di sicurezza con suola imperforabile.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore: dBA 85 / 90;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Carriola;c) Compressore con motore endotermico;

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d) Decespugliatore a motore;e) Martello demolitore pneumatico;f) Scala doppia;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti,lacerazioni; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento e ribaltamento; Scoppio;Vibrazioni; Ustioni; Scivolamenti e cadute; Caduta dall'alto; Elettrocuzione.

Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari (fase)

I servizi igienico-sanitari sono costituiti da locali, direttamente ricavati nell'edificio oggetto dell'intervento, inedifici attigui, o in strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruiredi servizi igienici e locali per lavarsi.I servizi igienico-sanitari devono fornire ai lavoratori ciò che serve ad una normale vita sociale al di là dellagiornata lavorativa.I lavoratori trovano poi i servizi igienici e le docce, locali per il riposo durante le pause di lavoro e, se necessari,locali destinati a dormitorio.I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere:cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione.La presenza di attrezzature, di locali e di personale sanitario nel cantiere sono indispensabili per prestare leprime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso.Nel caso in oggetto i servizi igienico-sanitari saranno forniti dai locali esistenti nella struttura scolastica, nellospecifico saranno messi a disposizione delle maestranze i wc e le docce nell'area attigua ai locali dell'excucina.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogrù.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento eribaltamento; Rumore: dBA 80 / 85; Scivolamenti e cadute; Rumore: dBA < 80.

Lavoratori impegnati:1) Addetto all'imbracatura [Apparecchi di sollevamento];

Lavoratore: Addetto all'imbracatura [Apparecchi di sollevamento]Addetto all'imbracatura, all'avviamento ed alla ricezione del carico, e alle segnalazioni con l'operatore dell'apparecchio disollevamento.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto all'imbracatura [Apparecchi di sollevamento];

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) scarpe di sicurezzacon suola antiscivolo e imperforabile.

Prescrizioni Esecutive:

Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guanti; c)scarpe di sicurezza con suola antiscivolo e imperforabile.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Caduta dall'alto;b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;c) Elettrocuzione;d) Rumore: dBA < 80;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni.

2) Addetto all'installazione di box prefabbricati;Lavoratore: Addetto all'installazione di box prefabbricatiAddetto all'installazione, montaggio e messa in esercizio di box prefabbricati nel cantiere.

Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto all'installazione di box prefabbricati;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di

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sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.Prescrizioni Esecutive:

Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guanti; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore: dBA 80 / 85;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Avvitatore elettrico;c) Ponteggio mobile o trabattello;d) Saldatrice elettrica;e) Scala doppia;f) Smerigliatrice angolare (flessibile);g) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti,lacerazioni; Elettrocuzione; Caduta dall'alto; Disturbi alla vista; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi oesplosioni; Ustioni.

Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)

Durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri la viabilità alle persone ed ai veicoli. A questo scopo,all'interno del cantiere dovranno essere approntate adeguate vie di circolazione carrabile e pedonale,corredate di appropriata segnaletica.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento eribaltamento; Rumore: dBA 80 / 85; Scivolamenti e cadute; Rumore: dBA 85 / 90; Vibrazioni.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione della viabilità del cantiere;

Lavoratore: Addetto alla realizzazione della viabilità del cantiereAddetto alla realizzazione della viabilità del cantiere e di tutte le opere ad essa connesse.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto alla realizzazione della viabilita del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta;d) mascherina antipolvere; e) calzature di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive:

Durante le lavorazioni, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guanti; c)occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) calzature di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;b) Rumore: dBA 85 / 90;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Carriola;c) Compressore con motore endotermico;d) Decespugliatore a motore;e) Martello demolitore pneumatico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti,lacerazioni; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento e ribaltamento; Scoppio;Vibrazioni; Ustioni; Scivolamenti e cadute.

Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase)

L'impianto di messa a terra è composto, essenzialmente, dai dispersori (puntazze), dai conduttori di terra e daiconduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra dellemasse e delle eventuali masse estranee.

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Lavoratori impegnati:1) Elettricista: esecuzione impianto di messa a terra del cantiere;

Lavoratore: Elettricista - esecuzione impianto di messa a terra del cantiereElettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso ditutte le masse metalliche che ne necessitano.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Elettricista per impianti di terra del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive:

Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guantidielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;b) Rumore: dBA < 80;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;c) Ponteggio mobile o trabattello;d) Scala doppia;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Elettrocuzione.

Scavi, demolizioni e movimenti terraLa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porte interneDemolizione e rimozione apparecchiature igienico sanitarie, rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzioneTaglio e demolizione pavimentazione internaRimozione di pavimentazione in pvc ammalorato della palestraMovimentazione di materiali in cantiere

Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porteinterne (fase)

Demolizione di pareti divisorie in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi meccanicida taglio, a percussione e manuali. Rimozione dei serramenti e delle porte interne esistenti. Durante la fase lavorativa siprevede il trasporto orizzontale e verticale del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materialieventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Dumper;3) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni;Investimento, ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazione manuale dei carichi;Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per"Operatore autocarro"; Caduta dall'alto; Elettrocuzione.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla demolizione di pareti divisorie e dei serramenti e porte interne.;

Addetto alla demolizione di pareti divisorie in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzimeccanici da taglio, a percussione e manuali. Rimozione dei serramenti e delle porte interne.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla demolizione di pareti divisorie;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Inalazione polveri, fibre;b) Rumore;

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c) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Argano a cavalletto;c) Attrezzi manuali;d) Compressore con motore endotermico;e) Martello demolitore pneumatico;f) Ponte su cavalletti;g) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri,fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.

Demolizione e rimozione apparecchiature igienico sanitarie,rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzione (fase)

Demolizione di pareti divisorie in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi meccanicida taglio, a percussione e manuali. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto orizzontale e verticale del materialedi risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Dumper;3) Pala meccanica.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni;Investimento, ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazione manuale dei carichi;Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per"Operatore autocarro"; Caduta dall'alto; Elettrocuzione.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla demolizione di pareti divisorie;

Addetto alla demolizione di pareti divisorie in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzimeccanici da taglio, a percussione e manuali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla demolizione di pareti divisorie;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Inalazione polveri, fibre;b) Rumore;c) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Argano a cavalletto;c) Attrezzi manuali;d) Compressore con motore endotermico;e) Martello demolitore pneumatico;f) Ponte su cavalletti;g) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri,fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.

Taglio e demolizione pavimentazione interna (fase)

Taglio e rimozione della pavimentazione interna e dei relativi sottofondi, eseguito mediante l'utilizzo di appositimacchinari.Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto orizzontale e verticale del materiale di risulta.

Macchine utilizzate:

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1) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri,fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazionemanuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatoredumper"; Vibrazioni per "Operatore dumper".

Lavoratori impegnati:1) Addetto al taglio di pavimentazione in conglomerato bituminoso;

Addetto al taglio di pavimentazione interna, mediante appositi maccchinari.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto al taglio di murature a tutto spessore;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Inalazione polveri, fibre;b) Rumore;c) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;b) Argano a cavalletto;c) Attrezzi manuali;d) Compressore con motore endotermico;e) Martello demolitore pneumatico;f) Ponte su cavalletti;g) Ponteggio metallico fisso;h) Ponteggio mobile o trabattello;i) Scala semplice;j) Tagliamuri;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri,fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Cesoiamenti,stritolamenti; Ustioni.

Rimozione di pavimentazione in pvc ammalorato della palestra (fase)

Taglio e rimozione della pavimentazione interna e dei relativi sottofondi, eseguito mediante l'utilizzo di appositimacchinari.Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto orizzontale e verticale del materiale di risulta.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri,fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazionemanuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatoredumper"; Vibrazioni per "Operatore dumper".

Lavoratori impegnati:1) Addetto al taglio di pavimentazione in conglomerato bituminoso;

Addetto al taglio di pavimentazione interna, mediante appositi maccchinari.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto al taglio di murature a tutto spessore;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Inalazione polveri, fibre;b) Rumore;c) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Argano a bandiera;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 30

b) Argano a cavalletto;c) Attrezzi manuali;d) Compressore con motore endotermico;e) Martello demolitore pneumatico;f) Ponte su cavalletti;g) Ponteggio metallico fisso;h) Ponteggio mobile o trabattello;i) Scala semplice;j) Tagliamuri;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri,fibre; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Cesoiamenti,stritolamenti; Ustioni.

Movimentazione di materiali in cantiere (fase)

Movimentazione e stoccaggio di materiali nel cantiere eseguita manualmente o con l'ausilio di mezzimeccanici.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Carrello elevatore;3) Dumper;4) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento eribaltamento; Rumore: dBA 80 / 85; Scivolamenti e cadute; Seppellimenti e sprofondamenti; Rumore: dBA < 80.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla movimentazione manuale dei carichi;

Lavoratore: Addetto alla movimentazione manuale dei carichiAddetto alla movimentazione manuale dei carichi in cantiere.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto alla movimentazione manuale dei carichi;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile.

Prescrizioni Esecutive:

Durante le lavorazioni, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) guanti; b) casco; c)calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Movimentazione manuale dei carichi;b) Rumore: dBA < 80;c) Scivolamenti e cadute;d) Seppellimenti e sprofondamenti;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Attrezzi manuali;c) Carriola;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni.

Nuove costruzioni blocco spogliatoiLa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Realizzazione di murature interneFormazione intonaci interni (tradizionali)Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni elettrichePredisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidraulichePosa di conduttura idricaFormazione di massetto per pavimenti interni

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 31

Fornitura e posa di sanitari e rubinetteriePosa di pavimenti per interniPosa di rivestimenti interniPosa di serramenti interni ed esterniTinteggiatura di superfici interne

Realizzazione di murature interne (fase)

Realizzazione di pareti divisorie interne in mattoni forati e malta cementizia.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre;2) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Gruista (gru a torre)"; Cesoiamenti,stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale deicarichi; Vibrazioni per "Operatore dumper".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di divisori interni;

Addetto alla realizzazione di pareti divisorie interne in mattoni forati e malta cementizia.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di divisori interni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Betoniera a bicchiere;c) Ponte su cavalletti;d) Scala semplice;e) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti,stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Ustioni.

Formazione intonaci interni (tradizionali) (fase)

Formazione di intonacatura interna su superfici sia verticali che orizzontali, realizzata a mano.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla formazione intonaci interni (tradizionali);

Addetto alla formazione di intonacatura interna su superfici sia verticali che orizzontali, realizzata a mano.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla formazione intonaci interni (tradizionali);

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera respiratoria a filtri; e) occhiali.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Chimico;b) M.M.C. (elevata frequenza);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Impastatrice;c) Ponte su cavalletti;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 32

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.

Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni elettriche (fase)

Realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera di canalettein p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagantel'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione (magnetotermidifferenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra. Durante la fase lavorativa si prevede anche larealizzazione delle opere murarie necessarie quali esecuzione e chiusura di tracce e fori per il passaggio degli impianti,muratura di dispositivi di aggancio degli elementi e realizzazione di supporti.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla predisposizione e posa in opera di canalizzazioni elettriche;

Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera dicanalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagantel'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione (magnetotermidifferenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi;c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;b) Vibrazioni;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponte su cavalletti;c) Ponteggio mobile o trabattello;d) Scala doppia;e) Scala semplice;f) Scanalatrice per muri ed intonaci;g) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta dimateriale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione;Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni.

Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche(fase)

Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche.;

Addetto alla predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione della rete di distribuzione e terminali per impianto termico (centralizzato);

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f)otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;c) Ponte su cavalletti;d) Ponteggio mobile o trabattello;e) Saldatrice elettrica;f) Scala doppia;g) Scala semplice;h) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 33

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni;Radiazioni non ionizzanti; Ustioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o alivello; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre.

Posa di conduttura idrica (fase)

Posa di condutture destinate alla distribuzione dell'acqua potabile in scavo a sezione obbligata, precedentementeeseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.

Macchine utilizzate:1) Dumper.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri,fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazionemanuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatoredumper"; Vibrazioni per "Operatore dumper".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di conduttura idrica;

Addetto alla posa di condutture destinate alla distribuzione dell'acqua potabile in scavo a sezione obbligata, precedentementeeseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature meccaniche.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di conduttura idrica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Scivolamenti, cadute a livello;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala semplice;c) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.

Formazione di massetto per pavimenti interni (fase)

Formazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per pavimenti.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla formazione di massetto per pavimenti interni;

Addetto alla formazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per pavimenti.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla formazione di massetto per pavimenti interni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature disicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Chimico;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Impastatrice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;Inalazione polveri, fibre.

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 34

Fornitura e posa di sanitari e rubinetterie (fase)

Fornitura e posa in opera di sanitari con attrezzi manuali e/o attrezzature meccaniche.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di sanitari;

Addetto alla posa di sanitari con allacciamento idraulico e agli scarichiMisure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa disanitari;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.

Posa di pavimenti per interni (fase)

Posa di pavimenti interni realizzati con elementi ceramici in genere.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di pavimenti per interni;

Addetto alla posa di pavimenti interni realizzati con piastrelle di gres, cotto, clinker, ceramiche in genere.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per interni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Chimico;c) M.M.C. (elevata frequenza);d) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Posa di rivestimenti interni (fase)

Posa di rivestimenti interni realizzati con elementi ceramici in genere, e malta a base cementizia o adesivi.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di rivestimenti interni;

Addetto alla posa di rivestimenti interni, realizzata con piastrelle in clinker, cotto, gres, ecc. ed adesivi speciali.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di rivestimenti interni;

Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 35

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Chimico;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponte su cavalletti;c) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Posa di serramenti interni ed esterni (fase)

Posa di serramenti interni ed esterni.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di serramenti interni ed esterni;

Addetto alla posa di serramenti interni in legno, PVC, metallo con o senza taglio termico, ecc.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di serramenti interni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) M.M.C. (sollevamento e trasporto);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Tinteggiatura di superfici interne (fase)

Tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, previa preparazione di dette superfici eseguita a mano, con attrezzimeccanici o con l'ausilio di solventi chimici (sverniciatori).

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla tinteggiatura di superfici interne;

Addetto alla tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, eseguita a mano con rullo o pennello.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla tinteggiatura di superfici interne;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute); f)cintura di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Chimico;b) M.M.C. (elevata frequenza);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponte su cavalletti;c) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 36

Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.

Nuove costruzioni palestraLa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Posa di pavimenti per interniTinteggiatura di superfici interneTracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernice speciale

Posa di pavimenti per interni (fase)

Posa di pavimenti interni realizzati con manto sportivo su tutta l'area.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di pavimenti per interni;

Addetto alla posa di pavimenti interni realizzati con manto sportivo su tutta l'area.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per interni;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Chimico;c) M.M.C. (elevata frequenza);d) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Taglierina elettrica;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

Tinteggiatura di superfici interne (fase)

Tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, previa preparazione di dette superfici eseguita a mano, con attrezzimeccanici o con l'ausilio di solventi chimici (sverniciatori).

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla tinteggiatura di superfici interne;

Addetto alla tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, eseguita a mano con rullo o pennello.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla tinteggiatura di superfici interne;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute); f)cintura di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Chimico;b) M.M.C. (elevata frequenza);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Ponte su cavalletti;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 37

c) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.

Tracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernicespeciale (fase)

Tracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernice speciale.

Macchine utilizzate:1) Gru a torre.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per"Gruista (gru a torre)".

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla posa di pavimentazione sintetica per pista di atletica;

Addetto al tracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernice specialeMisure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla posa di pavimentazione sintetica per pista di atletica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

ImpiantiLa Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:Realizzazione di impianto elettrico internoRealizzazione di impianto idrico-sanitarioRealizzazione di impianto termico (autonomo)

Realizzazione di impianto elettrico interno (fase)

Realizzazione di impianto elettrico interno.Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;

Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi;c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Scala semplice;c) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Realizzazione di impianto idrico-sanitario (fase)

Realizzazione di impianto idrico-sanitario.

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 38

Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f)otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) Rumore;c) R.O.A. (operazioni di saldatura);

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;c) Scala semplice;d) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Cadutadall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Realizzazione di impianto termico (autonomo) (fase)

Realizzazione di impianto termico (autonomo).

Lavoratori impegnati:1) Addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo);

Addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo).Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo);

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhialiprotettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f)otoprotettori.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Vibrazioni;b) R.O.A. (operazioni di saldatura);c) Rumore;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Attrezzi manuali;b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;c) Scala semplice;d) Trapano elettrico;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Cadutadall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre.

Smobilizzo del cantiereRimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo,betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e diprotezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte leattrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.

Macchine utilizzate:1) Autocarro;2) Autogrù;3) Carrello elevatore.

Rischi generati dall'uso delle macchine:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Elettrocuzione; Getti o schizzi; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o esplosioni; Investimento eribaltamento; Rumore: dBA 80 / 85; Scivolamenti e cadute; Rumore: dBA < 80; Seppellimenti e sprofondamenti.

Lavoratori impegnati:1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 39

Lavoratore: Addetto allo smobilizzo del cantiereAddetto alla rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo,betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, dellarecinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed al caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materialieventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:a) DPI: Addetto allo smobilizzo del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature disicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cintura di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive:

Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione individuale: a) casco; b) guanti; c)calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cintura di sicurezza.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:a) Elettrocuzione;b) Movimentazione manuale dei carichi;c) Rumore: dBA 80 / 85;

Attrezzi utilizzati dal lavoratore:a) Andatoie e Passerelle;b) Argano a bandiera;c) Attrezzi manuali;d) Carriola;e) Ponteggio metallico fisso;f) Ponteggio mobile o trabattello;g) Scala semplice;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Colpi, tagli, punture, abrasioni.

RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relativeMISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.

rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi

Elenco dei rischi:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;4) Chimico;5) Colpi, tagli, punture, abrasioni;6) Disturbi alla vista;7) Elettrocuzione;8) Getti o schizzi;9) Inalazione polveri, fibre;10) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;11) Incendi o esplosioni;12) Investimento e ribaltamento;13) M.M.C. (elevata frequenza);14) M.M.C. (sollevamento e trasporto);15) Movimentazione manuale dei carichi;16) R.O.A. (operazioni di saldatura);17) Rumore;18) Rumore: dBA < 80;19) Rumore: dBA 80 / 85;20) Rumore: dBA 85 / 90;21) Scivolamenti e cadute;22) Scivolamenti, cadute a livello;23) Scoppio;24) Seppellimenti e sprofondamenti;25) Ustioni;26) Vibrazioni;27) Vibrazioni.

RISCHIO: "Caduta dall'alto"

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 40

Descrizione del Rischio:Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari;Prescrizioni Esecutive:

Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di uncini, evitando accurartamente disporgersi oltre le protezioni.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro;Prescrizioni Esecutive:

Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione.c) Nelle macchine: Autogrù;

Prescrizioni Esecutive:

E' consentito il sollevamento ed il trasporto di persone solo se il mezzo di sollevamento è provvisto di efficaci dispositivi disicurezza o, qualora questi non siano applicabili, previa adozione di idonee misure precauzionali. I cestelli semplicementesospesi al gancio della gru sono considerati irregolari.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.184; Circolare 24 /05/ 1973.

d) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

Non utilizzare la benna per trasportare o sollevare persone.e) Nelle macchine: Gru a torre;

Negli attezzi: Argano a bandiera;Prescrizioni Esecutive:

Le lavorazioni in cui può essere impiegato l'apparecchio di sollevamento sono solo quelle di sollevamento e di trasportomateriali in tiri verticali. E' assolutamente vietato utilizzare la macchina nei casi seguenti:con portate superiori a quelle previste sul libretto di omologazione;per sradicare alberi, pali, massi e qualunque cosa si trovi interrata;per strappare casseformi di ragguardevole entità;per il trasporto, anche breve, di persone.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.184.

f) Nelle macchine: Gru a torre;Prescrizioni Organizzative:

Manovre della gru: eventi ambientali rilevanti. Il riutilizzo della gru, a seguito di eventi meteorologici o sismici rilevanti, deveessere sempre preceduto da una accurata verifica della sua stabilità.

Prescrizioni Esecutive:

Manovre della gru: presenza di vento. In presenza di vento forte, dovranno sospendersi le operazioni, provvedere ad unancoraggio supplementare della gru ed a sboccare il suo braccio, lasciandolo libero di ruotare.Il gancio dovrà essere rialzato ed avvicinato alla torre della gru.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.189.

g) Nelle macchine: Gru a torre;Prescrizioni Organizzative:

Gru interferenti: dispositivi di limitazione del carrello. Compatibilmente con le esigenze del cantiere, bisognerà installare deilimitatori alla traslazione del carrello di una o più gru.Gru interferenti: indicazioni generali. Qualora in uno stesso cantiere e/o in cantieri limitrofi fosse necessario montare due o piùgru, dovranno posizionarsi in maniera tale da evitare possibili collisioni. Quando non fosse possibile eliminare tale rischio,dovranno essere soddisfatte almeno le seguenti prescrizioni:- i bracci delle gru dovranno essere sfalsati, in maniera tale da evitare collisioni tra elementi strutturali, tenendo conto anchedelle massime oscillazioni;- le gru andranno montate ad una distanza reciproca superiore alla somma tra il braccio di quella più alta e la controfreccia diquella più bassa, in modo da impedire il contatto tra il braccio, le funi o il carico di una e la controfreccia dell'altra.Gru interferenti: istruzioni ai manovratori. I manovratori dovranno essere istruiti sui pericoli derivanti dall'interferenza tra lemacchine, sulle modalità di comunicazione, sulle segnalazioni da adottarsi prima e durante le manovre, sulle precedenze e sulposizionamento della macchina e dei suoi dispositivi al termine del turno di lavoro. Tali istruzioni dovranno essere fornite periscritto ai manovratori.Gru interferenti: responsabile manovre. Ogni qualvolta vi sia la possibilità di contatto tra gru (sia nello stesso cantiere che incantieri limitrofi), andrà designato un responsabile unico delle manovre, che dovrà fornire istruzioni, dirigere e vigilare sulleoperazioni contemporanee.

h) Negli attezzi: Scala doppia; Scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 41

Scale: dispositivi antisdrucciolo. Le scale devono possedere dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei duemontanti. I pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole.Scale: requisiti dei pioli. I pioli devono essere privi di nodi ed incastrati nei montanti.

Prescrizioni Esecutive:

Scala: aggancio per la cintura di sicurezza. Qualora la scala risulti adeguatamente vincolata, si deve agganciare la cintura disicurezza ad un piolo della scala stessa.Scala: unico utilizzatore. E' vietata la permanenza contemporanea di più lavoratori sulla scala; deve, inoltre, limitarsi il peso deicarichi da trasportare su di essa.Scale: pioli o gradini superiori. Viene vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala.Scale: requisiti dei pioli. E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti.Scale: salita e discesa. Il lavoratore che utilizza la scala, deve effettuare la salita e la discesa rivolgendo sempre il viso verso diessa.Scale: spostamenti laterali. Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale.Scale: terreno cedevole. Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.18; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R.7/1/1956 n.164 art.16.

i) Negli attezzi: Scala doppia;Prescrizioni Organizzative:

Scala doppia: requisiti. Le scale doppie non devono superare l'altezza di m 5 e devono essere provviste di catena di adeguataresistenza o di altro dispositivo che impedisca la apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.

Prescrizioni Esecutive:

Scala doppia: corretta posizione di lavoro. E' assolutamente vietato lavorare a cavalcioni della scala.Scala doppia: divieto su opere provvisionali. E' vietato l'uso della scala doppia su qualsiasi opera provvisionale.Scala doppia: piattaforma. E' consentito l'accesso sulla eventuale piattaforma, e/o sul gradino sottostante, solo qualora i montantisiano stati prolungati di almeno 60 cm al di sopra di essa.Scala doppia: supporto per ponti. E' vietato l'uso della scala doppia come supporto per ponti su cavalletto.

j) Negli attezzi: Ponteggio mobile o trabattello;Prescrizioni Organizzative:

Ponteggi mobili: spostamenti. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono essere spostatiquando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi.

Prescrizioni Esecutive:

Ponteggi mobili: altezza. I ponti sviluppabili devono essere usati esclusivamente per l'altezza per cui sono costruiti, senzaaggiunte di sovrastrutture.Ponteggi mobili: ancoraggi. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani.Ponteggi mobili: parapetto. Quando si effettuano lavori ad una altezza da terra maggiore di due metri si dovrà dotare il ponte diparapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati.Ponteggi mobili: piano di scorrimento. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul terrenodeve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente.Ponteggi mobili: salita. Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre all'interno dell'incastellatura scale che sianoopportunamente protette contro la caduta (gabbia o aperture che non consentano l'attraversamento della persona). E' vietatosalire o scendere lungo i montanti.Ponteggi mobili: vincoli alle ruote. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.17; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38; D.P.R.7/1/1956 n.164 art.52; .

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 42

k) Negli attezzi: Ponteggio mobile o trabattello; Andatoie e Passerelle; Ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Organizzative:

I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta si manifesti tale rischio: sui ponteggi,sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di foripraticati nei solai (ad es. vano ascensore), di impalcati disposti ad altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lospegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vani finestra), ecc.

Prescrizioni Esecutive:

I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei allo scopo ed essere conservati inefficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei seguenti modi:- mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente al piano dicamminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm;- mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, altanon meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm.I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti.I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24.

l) Negli attezzi: Ponteggio mobile o trabattello; Ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Esecutive:

Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi di protezione collettiva nongarantiscano da rischio di caduta dall'alto, il lavoratore dovrà far uso della cintura di sicurezza.

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 43

Riferimenti Normativi:

D.M. 22/5/1992 n.466.

m) Negli attezzi: Ponteggio mobile o trabattello; Ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Esecutive:

Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di uncini, evitando accuratamente disporgersi oltre le protezioni.

n) Negli attezzi: Andatoie e Passerelle;Prescrizioni Esecutive:

All'inizio di ciascun turno di lavoro, e periodicamente durante lo stesso, verificare la stabilità e la completezza dall'anditoia opasserella, con particolare attenzione alle tavole che compongono il piano di calpestio.

o) Negli attezzi: Ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Organizzative:

Ponteggio metallico fisso: massimo dislivello con la costruzione. Il montaggio del ponteggio non dovrà svilupparsi in anticiporispetto allo sviluppo della costruzione: giunti alla prima soletta, prima di innalzare le casseforme per i successivi pilastri ènecessario costruire il ponteggio al piano raggiunto e così di seguito piano per piano. In ogni caso il dislivello non deve maisuperare i 4 metri.Ponteggio metallico fisso: quota finale. L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 l'ultimo impalcato o il piano digronda.

Prescrizioni Esecutive:

Ponteggio metallico fisso: divieti. E' vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare elementi metallici o qualsiasi altrooggetto dal ponteggio.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.20; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.38.

p) Negli attezzi: Scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

Scale semplici ad elementi innestabili: lunghezza max. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, la sualunghezza non deve superare i m 15, salvo particolari esigenze, nel qual caso le estremità superiori dei montanti devono essereassicurate a parti fisse.Scale semplici: collegamenti stabili tra ponti. Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemateverso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano-parapetto.Scale semplici: lunghezze > 8 m. Le scale in opera lunghe più di m 8 devono essere munite di rompitratta per ridurre la freccia diinflessione.Scale semplici: vigilanza a terra. Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanzadella scala.

Prescrizioni Esecutive:

Scale semplici ad elementi innestabili: sovrapposizioni. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, devesempre lasciarsi una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro).

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Scale semplici: accesso a ponteggi. Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devonoessere poste l'una in prosecuzione dell'altra.Scale semplici: corretta disposizione. Durante l'uso le scale devono essere sistemate e vincolate. All'uopo, secondo i casi, devonoessere adoperati chiodi, graffe in ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni, in modo che siano evitati sbandamenti, slittamenti,rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. La lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano dialmeno un metro oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purché fissato con legatura direggetta o sistemi equivalenti. Quando non sia possibile vincolare la scala, essa deve essere trattenuta al piede da altra persona.Scale semplici: inclinazione. La scala dovrà posizionarsi con un'inclinazione tale che la sua proiezione sull'orizzontale siaall'incirca pari ad 1/4 della sua lunghezza (75°).Scale semplici: limitazioni di impiego. Le scale a mano non devono mai essere utilizzate come passerelle o come montanti diponti su cavalletti, né devono essere utilizzate sopra i piani di ponti su cavalletti e ponti a torre su ruote.Scale semplici: postazioni di lavoro negli scavi. Qualora l'accesso a posti di lavoro negli scavi o in pozzi sia realizzato mediantescale semplici, le stesse devono disporsi sfalsate tra di loro, provvedendo a realizzare pianerottoli di riposo posti a distanza nonsuperiore a 4 metri l'uno dall'altro.Scale semplici: requisiti dei montanti. I montanti devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi;nelle scale lunghe più di m. 4 deve essere applicato anche un tirante intermedio.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.51; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R.20/3/1956 n.320 art.21.

q) Negli attezzi: Scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

Le scale fisse a pioli per l'accesso alla postazione di lavoro saranno provviste di solida gabbia metallica larga almeno 60 cm.

RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"Descrizione del Rischio:Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o perribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari;Prescrizioni Esecutive:

Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devonoverificare che il carico sia stato imbracato correttamente.Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devonoaccompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo strettonecessario.Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più prestodalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento.Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dallazona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di destinazione.Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà accertarsipreventivamente della stabilità del carico stesso.Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio disollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, perevitare agganci accidentali.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Esecutive:

Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in particolare a macchina carica.Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato.

c) Nelle macchine: Dumper;Prescrizioni Esecutive:

Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde.Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamentefissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati.Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei teli (o simili)per la copertura del carico.

d) Nelle macchine: Autocarro;Prescrizioni Esecutive:

Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde.Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 45

fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati.Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei teli (o simili)per la copertura del carico.

e) Nelle macchine: Autogrù; Gru a torre;Negli attezzi: Argano a bandiera;

Prescrizioni Organizzative:

Verifica trimestrale degli apparecchi di sollevamento. Sono affidate ai datori di lavoro, che le esercitano a mezzo di personalespecializzato dipendente o da essi scelto, le verifiche trimestrali delle funi e catene degli impianti ed apparecchi di sollevamento.I risultati di tale verifica verranno annotati sul libretto di omologazione.Verifica annuale degli apparecchi di sollevamento. Le gru e gli altri apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200chilogrammi, esclusi quelli azionati a mano e quelli già soggetti a speciali disposizioni di legge, devono essere sottoposti averifica, una volta all'anno (a cura dell'ASL-PMP competente per zona), per accertarne lo stato di funzionamento e diconservazione ai fini della sicurezza dei lavoratori.

Prescrizioni Esecutive:

Apparecchi di sollevamento: verifiche periodiche. Periodicamente andranno eseguiti controlli sullo stato delle funi, delle catenee dei ganci, sostituendo quelli in cattivo stato, con nuovi pezzi di equivalenti caratteristiche; inoltre andrà verificato il serraggiodei bulloni ed il regolare rifornimento di lubrificante agli ingrassatori.Apparecchi di sollevamento: tiranti. Le funi e le catene devono essere protette dal contatto contro gli spigoli vivi del materialeda sollevare mediante angolari e paraspigoli metallici. I tiranti dell'imbracatura non devono formare un angolo al verticesuperiore a 60°, per evitare eccessive sollecitazione negli stessi (infatti a parità di carico la sollecitazione delle funi cresce conl'aumentare dell'angolo al vertice).Apparecchi di sollevamento: inizio del turno di lavoro. All'inizio di ogni turno di lavoro, si dovrà provvedere alla verifica delcorretto funzionamento dei freni, dei limitatori di corsa, degli altri dispositivi di sicurezza e segnalazione e dei dispositivi dichiusura dei ganci.Apparecchi di sollevamento: imbracatura dei carichi. Dovranno essere sollevati solo carichi ben imbracati ed equilibrati: peraccertare il soddisfacimento delle condizioni suddette, basterà sollevare il carico di pochi centimetri ed osservare, per alcuniistanti, il suo comportamento. Devono essere utilizzati solo dispositivi e contenitori adatti allo specifico materiale da utilizzare: èconsigliabile utilizzare imbrachi predisposti da ditte che garantiscono la portata indicata. In particolare:- la forca potrà essere utilizzata solo per operazioni di scarico degli automezzi, e comunque senza mai superare, con il carico,altezze da terra superiori a 2 m;- i cassoni metallici (o dispositivi analoghi in grado di impedire il disperdimento del carico, come, ad esempio, benne o ceste)dovranno essere utilizzati per il sollevamento ed il trasporto di materiali minuti.Prima del sollevamento verificare la perfetta chiusura dei dispositivi del gancio.Apparecchi di sollevamento: segnale dagli addetti all'imbracatura. Sollevare i carichi solo dopo aver ricevuto il segnaleprestabilito dal personale incaricato all'imbracatura.Apparecchi di sollevamento: sgombero area di manovra. Le manovre di sollevamento possono aver inizio solo dopo che lepersone non autorizzate si siano allontanate dal raggio di azione dell'apparecchio di sollevamento.Apparecchi di sollevamento: visibilità. Il manovratore potrà iniziare le manovre di sollevamento solo se ha la perfetta visibilitàdella zona delle operazioni o se è coadiuvato a terra da lavoratori incaricati esperti.Apparecchi di sollevamento: gradualità del tiro. Le manovre di partenza e di arresto devono effettuarsi con gradualità in mododa evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico.Apparecchi di sollevamento: sospensione delle manovre. Le manovre eseguite da un apparecchio di sollevamento, dovrannoessere immediatamente sospese nei seguenti casi:in presenza di nebbia o di scarsa illuminazione;in presenza di vento forte;nel caso in cui le persone esposte al rischio di caduta dei carichi, non si spostino dalla traiettoria di passaggio.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.8; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.169; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.172; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.173;D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.174; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547

art.194; D.M. 12/9/1959 art.5; D.M. 12/9/1959 art.11.

f) Nelle macchine: Autogrù;Prescrizioni Esecutive:

Autogrù: sospensione del lavoro. Durante le pause o al termine del turno di lavoro, non devono mai essere lasciati carichisospesi. Il braccio telescopico deve essere ritirato e deve essere azionato il freno di stazionamento.Autogrù: verifiche di manovrabilità. Prima di effettuare qualsiasi movimento verificare che il carico o il braccio non possanourtare contro strutture fisse o si possa avvicinare pericolosamente a linee elettriche.

g) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

Non alzare e traslare i carichi al di sopra delle zone dove lavorano o sostano persone.h) Nelle macchine: Carrello elevatore;

Prescrizioni Esecutive:

Posizionare correttamente il carico sulle forche e modificarne l'assetto in funzione delle condizioni del percorso.i) Nelle macchine: Gru a torre;

Prescrizioni Organizzative:

Sostituzione delle funi della gru. Deve essere effettuata la sostituzione delle funi, con altre dello stesso diametro e carico dirottura, ogni qualvolta si riscontri la rottura di un trefolo o di una quantità di fili valutabile intorno al 10'% della sezionemetallica o sono presenti ammaccature, asole e nodi di torsione.

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Prescrizioni Esecutive:

Portata massima sollevabile dalla gru. Devono essere sollevati solo carichi di peso inferiore alla portata massima della gru,indicata dagli appositi cartelli disposti lungo il braccio della gru (che forniscono la portata massima nelle relative posizioni) odal diagramma delle portate.Prima di iniziare le manovre di sollevamento deve essere verificata l'effettiva portata dei ganci: ove tale portata massimarisultasse inferiore a quella della gru, dovrà assumersi come la massima portata sollevabile.Apparecchi di sollevamento: segnalazioni acustiche. Il manovratore dovrà evitare di passare con i carichi sospesi al di sopradelle postazioni di lavoro, su aree pubbliche o comunque impegnate dalla presenza di persone: ove ciò non risultasserealizzabile, le manovre dovranno essere sempre preannunciate con apposite segnalazioni acustiche.Apparecchi di sollevamento: altezza del carico. Durante l'esecuzione delle manovre di sollevamento e trasporto la parte inferioredel carico si deve sempre trovare ad almeno due metri dal suolo per evitare contatti accidentali con persone che eventualmente sitrovino sulla traiettoria di passaggio del carico.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.171; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.186.

j) Nelle macchine: Gru a torre;Prescrizioni Esecutive:

Al termine del turno di lavoro, bisognerà provvedere ad assicurare tutti gli apparecchi scorrevoli ai loro binari mediante tenaglieo simili.In particolare, si dovrà:liberare il gancio da qualsiasi tipo di carico;rialzare il gancio, portandolo in prossimità della torre;aprire tutti gli interruttori;consentire al braccio di ruotare liberamente.

k) Negli attezzi: Attrezzi manuali;Prescrizioni Organizzative:

Contenitore per utensili. Fornire ai lavoratori adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.Prescrizioni Esecutive:

Attrezzi non utilizzati. Non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto.Contenitore per utensili. Utilizzare gli appositi contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.

l) Negli attezzi: Ponteggio mobile o trabattello;Prescrizioni Esecutive:

Ponteggi mobili: base. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichied alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essereribaltati.Ponteggi mobili: norme generali di comportamento. E' vietato gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte o qualsiasi altrooggetto dal ponteggio.Ponteggi mobili: verticalità. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38.

m) Negli attezzi: Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita custodia e conservarlo in luogo asciutto esicuro.Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmentecadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenutientro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.

n) Negli attezzi: Andatoie e Passerelle;Prescrizioni Organizzative:

Qualora le andatoie o passerelle costituiscano un posto di passaggio non provvisorio e vi sia pericolo di caduta di materialidall'alto, va predisposto un impalcato di sicurezza (parasassi).

o) Negli attezzi: Argano a bandiera;Prescrizioni Organizzative:

Apparecchi di sollevamento: difesa delle aperture per il passaggio dei carichi. Quando argani, paranchi e apparecchi simili sonousati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edificio attraverso aperture nei solai o nelle pareti, leaperture per il passaggio del carico ai singoli piani, nonché il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stessodevono essere protetti, su tutti i lati, mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano terreno, di arresto alpiede. I parapetti devono essere disposti in modo da garantire i lavoratori anche contro i pericoli derivanti da urti o da eventualecaduta del carico di manovra. Gli stessi parapetti devono essere applicati anche sui lati delle aperture dove si effettua il carico elo scarico, a meno che per le caratteristiche dei materiali in manovra ciò non sia possibile. In quest'ultimo caso, in luogo delparapetto normale deve essere applicata una solida barriera mobile, inasportabile e fissabile nella posizione di chiusura mediantechiavistello o altro dispositivo. Detta barriera deve essere tenuta chiusa quando non siano eseguite manovre di carico o scarico alpiano corrispondente.

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Prescrizioni Esecutive:

Argani: protezione della zona di azione al piano terra. E' obbligatorio transennare a terra la zona di azione dell'argano.Portata massima sollevabile dall'argano. Devono essere sollevati solo carichi di peso inferiore alla portata massima consentitadall'apparecchio di sollevamento. Prima di iniziare le manovre di sollevamento deve essere verificata l'effettiva portata dei ganci:ove tale portata massima risultasse inferiore a quella dell'apparecchio, dovrà assumersi come la massima portata sollevabile.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.171; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.186; D.P.R. 27/4/1955 n.547art.193.

p) Negli attezzi: Argano a bandiera;Prescrizioni Esecutive:

Al termine del turno di lavoro, bisognerà eseguire le seguenti operazioni:togliere tensione alla macchina, aprendo tutti gli interruttori;liberare il gancio da eventuali carichi;arrotolare la fune portando il gancio sotto l'argano;ruotare l'elevatore verso l'interno del piano di lavoro;chiudere l'apertura di carico con le barriere mobili.

q) Negli attezzi: Ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Organizzative:

Impalcato del ponteggio. Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con tavole in legno, dovranno essere rispettati iseguenti requisiti:- dimensioni non inferiori 4 x 30 cm o 5 x 20 cm.;- fissate adeguatamente, in modo da non scivolare sui traversi;- risultare sovrapposte tra loro di circa 40 cm, con sovrapposizione che deve avvenire sempre in corrispondenza di un traverso(20 cm da una parte e 20 dall'altra);- ogni tavola deve poggiare almeno su tre traversi e non presentare parti a sbalzo;In ogni caso si dovrà verificare che le assi siano sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare cadute di materiali (ancheminuti) o attrezzi attraverso le eventuali fessure che andrebbero a crearsi. Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzatocon tavole in metallo, andranno verificati l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento.Gli impalcati del ponteggio devono risultare accostati alla costruzione; solo per lavori di finitura, e solo per il tempo necessario asvolgere tali lavori, si può tenere una distanza non superiore a 20 cm; nel caso occorra disporre di distanze maggiori traponteggio e costruzione bisogna predisporre un parapetto completo verso la parte interna del ponteggio; qualora questo debbaessere rimosso bisogna fare uso di cintura di sicurezza.Ponteggio metallico fisso: ponte di servizio o piazzola di carico. E' sempre necessario predisporre uno specifico progetto per larealizzazione del ponte di servizio per lo scarico dei materiali. I parapetti dovranno essere completamente chiusi, al fine dievitare che materiale scaricato possa cadere dall'alto. Le diagonali di supporto dello sbalzo devono scaricare la loro azione, equindi i carichi della piazzola, sui nodi e non sui correnti, i quali non sono in grado di assorbire carichi di flessione se nonminimi. Per ogni piazzola devono essere eseguiti specifici ancoraggi. Con apposito cartello dovrà essere indicato il caricomassimo ammesso dal progetto.Ponteggio metallico fisso: ancoraggi. Il ponteggio deve risultare ancorato a parti stabili della costruzione e deve essere realizzatocome previsto dagli schemi tipo del libretto. Sono assolutamente da escludere ancoraggi su balconi o inferriate in quanto nonsono considerate parti stabili e soprattutto non si possono realizzare ancoraggi utilizzando fil di ferro od altri materiali simili. Ilponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e adogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo. Deve essere sempre presente un ancoraggio ogni 22 mq disuperficie.Ponteggio metallico fisso: parasassi o mantovane. Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del ponteggio devonoessere protette da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20 m oltre la sagoma del ponteggio stesso; in alternativa sidovrà predisporre la chiusura continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante in modo da impedire a chiunquel'accesso. Il primo parasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura del piano terreno e poi ogni 12 metri di sviluppodel ponteggio. Si può omettere il parasassi solo nella zona di azione dell'argano, quando questa zona venga recintata.Ponteggio metallico fisso: piano d'appoggio. Prima di iniziare il montaggio del ponteggio è necessario verificare la resistenza delpiano d'appoggio, che dovrà essere protetto dalle infiltrazioni d'acqua o cedimenti. La ripartizione del carico sul piano diappoggio deve essere realizzata a mezzo di basette. Qualora il terreno non fosse in grado di resistere alle pressioni trasmessedalla base d'appoggio del ponteggio, andranno interposti elementi resistenti, allo scopo di ripartire i carichi, come tavole di legnodi adeguato spessore (4 o 5 cm). Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due montanti ed è bene fissare ad essi lebasette. Se il terreno risultasse non orizzontale si dovrà procedere o ad un suo livellamento, oppure bisognerà utilizzare basetteregolabili, evitando rigorosamente il posizionamento di altri materiali (come pietre, mattoni, ecc.) di resistenza incerta e che,perciò, potrebbero rompersi sotto l'azione dei carichi trasmessi dal montante.Ponteggio metallico fisso: reti e teli. Applicare teli e/o reti di nylon sulla facciata esterna e verso l'interno dei montanti delponteggio per contenere la caduta di materiali. Tale misura andrà utilizzata congiuntamente al parasassi e mai in suasostituzione. Nel caso vengano adoperati reti di nylon o teli, poiché la loro presenza aumenta sensibilmente la superficie espostaal vento con un conseguente aumento delle sollecitazioni sul ponteggio (sollecitazioni che normalmente non vengono portate inconto nei calcoli presentati ai fini dell'autorizzazione ministeriale), deve essere predisposto una relazione di calcolo a firma di unprofessionista abilitato.Ponteggio metallico fisso: sottoponte di sicurezza. Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza,costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50. La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi,per i ponti a sbalzo e quando vengano eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a cinque giorni.Tale opera può essere omessa anche nel caso che il piano di calpestio sia costituito da elementi metallici, ovvero che la distanzatra i traversi metallici su cui poggiano gli impalcati in legname non sia superiore a cm. 60 ed in ogni caso l'appoggio degli

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impalcati in legno avvenga almeno su tre traversi metallici.Ponteggio metallico fisso: tabelloni pubblicitari. Se si inseriscono nel ponteggio superfici aggiuntive quali tabelloni pubblicitaribisognerà provvedere ad una intensificazione degli ancoraggi valutando la loro resistenza in base ad un calcolo aggiuntivo.Ponteggio metallico fisso: verifiche dopo eventi meteorici. Il responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo violenteperturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro, deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giustoserraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione o il rinforzo di elementiinefficienti.

Prescrizioni Esecutive:

Ponteggio metallico fisso: carrucola. L'ancoraggio della carrucola alla struttura del ponteggio andrà eseguita adoperando idoneisistemi atti ad evitare il rischio di sganciamento (ad esempio ancorando la carrucola al ponteggio installando la dovutacontroventatura). E' obbligatorio utilizzare ganci con chiusura di sicurezza e saldamente vincolati alla corda. E' obbligatorioperimetrare la zona sottostante con idonei sbarramenti. Verificare la portata delle carrucole (il doppio del carico da sollevare).Ponteggio metallico fisso: depositi di materiali. Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasideposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.18; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.23; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.27; D.P.R.7/1/1956 n.164 art.35; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.37; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.56; D.M. 2/9/1968

art.2; D.M. 2/9/1968 art.4; Circolare n.149/85; Circolare n.80/86; D.M. 6/10/1988 n.451 art.2.

RISCHIO: "Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni"Descrizione del Rischio:Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi,o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;Negli attezzi: Compressore con motore endotermico; Decespugliatore a motore; Martello demolitore pneumatico;Avvitatore elettrico; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;

Prescrizioni Esecutive:

Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari emezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamentepreviste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del

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preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limiteminimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezzarimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguirequalsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvonon risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L.19/9/1994 n.626 art.39.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro;Prescrizioni Esecutive:

Assicurarsi sempre della corretta chiusura delle sponde.c) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;

Prescrizioni Esecutive:

Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi all'esterno(ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.).

d) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Organizzative:

Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi d'operaPrescrizioni Esecutive:

Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in prossimità della macchina, siano al di fuoridel raggio di azione della stessa.

e) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico; Decespugliatore a motore; Martello demolitore pneumatico;Avvitatore elettrico; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;

Prescrizioni Esecutive:

Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma.Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovràpreventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili.

f) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;Prescrizioni Esecutive:

Compressore: interruzioni del lavoro. La valvola di intercettazione dell'aria compressa deve essere chiusa ad ogni interruzionedel lavoro.Compressore: termine delle lavorazioni. Al termine delle lavorazioni bisognerà spegnere il motore e scaricare il serbatoiodell'aria.

g) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;Prescrizioni Esecutive:

Nell'avviamento del motore del compressore, il lavoratore non dovrà mai arrotolare alla mano o alle dita l'eventuale cordicelladella messa in moto.

h) Negli attezzi: Decespugliatore a motore;Prescrizioni Esecutive:

Decespugliatore a motore: posizione del lavoratore. Eseguire il lavoro in condizioni di adeguata stabilità.Decespugliatore a motore: verifiche degli organi lavoratori. All'inizio di ciascun turno di lavoro, e periodicamente durante lelavorazioni, controllare l'integrità della lama o del rocchetto portafilo.

i) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

Attrezzi ad alimentazione pneumatica: soste temporanee. Durante le interruzioni di lavoro deve essere interrotta l'alimentazioneall'utensile, e si dovranno svuotare le tubazioni.Attrezzi ad alimentazione pneumatica: termine del lavoro. Al termine delle lavorazioni bisognerà provvedere a scollegare letubazioni di adduzione dell'aria compressa.

j) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

Blocco del martello demolitore. Prima di iniziarne l'impiego, devono essere valutati tutti i fattori che potrebbero determinare ilblocco del martello durante le operazioni lavorative, con la conseguente probabile perdita del controllo dello stesso da parte dellavoratore.Sostituzione degli utensili del martello demolitore. La sostituzione degli utensili (punta, scalpello, vanghetta) deve essereeseguita utilizzando gli attrezzi adeguati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione.

k) Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso.Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato.

l) Negli attezzi: Smerigliatrice angolare (flessibile);Prescrizioni Esecutive:

Disco: sostituzione. Per eseguire l'operazione di sostituzione del disco, devono essere utilizzati gli attrezzi appropriati. Altermine dell'operazione, prima di riavviare il flessibile, verificare, spingendo con la mano, se il moto del disco è libero o

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ostacolato: nel secondo caso, controllare che le operazioni di montaggio siano state eseguite correttamente.Disco: utilizzazione. Prima della lavorazione occorre verificare che il disco montato sul flessibile sia appropriato all'uso (evitaredi utilizzare dischi da taglio per levigare o sgrassare). Durante la lavorazione si dovrà evitare di esercitare una eccessivapressione sull'attrezzo e fermare il disco sul pezzo in lavorazione.Disco: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità del disco abrasivo; in particolare:l'efficienza del disco (battendolo leggermente con un martelletto di legno sulle facce, per controllare la presenza di lesioni,fessure o incrinature);la scelta del disco (che deve essere conforme alle necessità della lavorazione);il fissaggio del disco (in modo da controllarne la tenuta alle sollecitazioni massime).Istruzioni per la levigatura. Durante l'operazione di levigatura, evitare di spingere troppo energicamente, eseguire, invece, unmovimento pendolare avanti ed indietro.Ostacoli alla corretta impugnatura del flessibile. In nessun caso devono essere fissate al flessibile le chiavi per lo smontaggio deldisco con cordicelle, catene o simili.Uso del flessibile: morsetti per il fissaggio. Il lavoratore nell'utilizzare il flessibile non deve assolutamente bloccare il pezzo inlavorazione con le mani o i piedi né con altro mezzo di fortuna: per garantire la stabilità del pezzo si dovrà far ricorso, oveoccorra, a morsetti appositi.

m) Negli attezzi: Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Ostacoli alla corretta impugnatura del trapano. In nessun caso devono essere fissate al trapano le chiavi del mandrino con catene,cordicelle ecc.Punta del trapano: sostituzione. La sostituzione della punta del trapano dovrà avvenire solo utilizzando gli attrezzi appropriati esconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione. La punta che si è scelto di montare deve essere adeguata al materiale sulquale si deve lavorare.Punta del trapano: utilizzazione. Durante l'uso del trapano bisogna evitare di esercitare su di esso una pressione eccessiva perevitare il rischio di danneggiare la punta. Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una forzanotevole per cui, in questa fase, bisognerà avere particolare cura ed attenzione nell'impugnare l'attrezzo. Il moto della punta deltrapano non deve mai essere arrestato sul pezzo in lavorazione.Punta del trapano: verifiche preventive. Prima di iniziare la lavorazione devono essere valutati tutti i fattori che possonodeterminare il blocco della punta con la conseguente sfuggita di mano dell'utensile.Uso del trapano: morsetti per il fissaggio. I pezzi da forare al trapano, che possono essere trascinati in rotazione dalla puntadell'utensile, devono essere trattenuti mediante morsetti od altri mezzi appropriati.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.104.

RISCHIO: ChimicoDescrizione del Rischio:Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, lamanipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci interni (tradizionali); Formazione di massetto per pavimenti interni; Posa dipavimenti per interni; Posa di rivestimenti interni; Tinteggiatura di superfici interne; Posa di pavimenti per interni;

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti daagenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione el'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute esicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenuteadeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione dellanecessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al minimo;e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni di salute esicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in funzione dellenecessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono lasicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi e dei rifiutiche contengono detti agenti.

RISCHIO: "Colpi, tagli, punture, abrasioni"Descrizione del Rischio:Rischio: Colpi, tagli, punture, abrasioniColpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto conl'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:a) Negli attezzi: Attrezzi manuali;

Prescrizioni Esecutive:

Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di

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materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili amano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a talilavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza.Distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore omacchinari.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.

b) Negli attezzi: Attrezzi manuali;Prescrizioni Organizzative:

Scelta dell'utensile adeguato. Fornire ai lavoratori utensili adeguati all'impiego cui sono destinati.Stato manutentivo degli attrezzi. Fornire ai lavoratori utensili in buone condizioni: verificare il corretto fissaggio del manico,sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature, per punte e scalpelli fornire idonei paracolpi ed eliminare lesbavature dalle impugnature.

Prescrizioni Esecutive:

Attrezzi manuali: fine del turno di lavoro. Al termine del turno di lavoro controllare lo stato di usura degli utensili utilizzati,quindi pulirli e riporli ordinatamente.Scelta dell'utensile adeguato. Selezionare il tipo di utensile adeguato al lavoro da eseguirsi.Stato manutentivo degli attrezzi. Controllare che l'utensile non sia deteriorato: verificare il corretto fissaggio del manico, perpunte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.374 art.24; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.

c) Negli attezzi: Carriola;Prescrizioni Organizzative:

Carriola: manopole. I manici della carriola devono essere dotati, alle estremità, di manopole antiscivolo.Carriola: ruota. La ruota della carriola deve essere mantenuta gonfia a sufficienza.

Prescrizioni Esecutive:

Carriola: modalità di impiego. I lavoratori che usano la carriola dovranno utilizzala solo spingendo, evitando di trascinarla.Carriola: ruota. Ai lavoratori è vietato usare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374.

d) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o dimateriali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili amano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a talilavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza.Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore omacchinari.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.

e) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

E' vietato utilizzare i getti di aria compressa per ragioni diverse da quelle lavorative, ed in particolare:per gioco,per refrigerare persone o ambienti,per svuotare recipienti,per liberare da vapori, gas, polveri o altre sostanze i recipienti che hanno contenuto sostanze infiammabili (si dovràopportunamente considerare il rischio di esplosione derivante dall'elettricità statica).

RISCHIO: "Disturbi alla vista"Descrizione del Rischio:Rischio: Disturbi alla vistaDanni agli occhi per proiezione di schegge scintille o trucioli, aria compressa o urti accidentali. (danni meccanici).Danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser (danni ottici).Danni agli occhi dovuti a liquidi caldi, corpi estranei caldi (ustioni).

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Negli attezzi: Saldatrice elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Fornire agli addetti all'uso della saldatrice elettrica ad arco voltaico, occhiali o schermi di tipo inattinico.Il colore e la composizione delle lenti (stratificate) di tali protezioni, deve essere capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR(infrarossi) capaci di portare lesioni alla cornea, al cristallino e in alcuni casi anche la retina.Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato).Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di

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provenienza laterale.Il DPI dovrà riportare la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della ComunitàEuropea.

Prescrizioni Esecutive:

Utilizzare i dispositivi di prevenzione per gli occhi forniti dal datore di lavoro.Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259.

RISCHIO: "Elettrocuzione"Descrizione del Rischio:Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari; Realizzazione della viabilità del cantiere;Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere; Smobilizzo del cantiere;Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore; Gru a torre;

Prescrizioni Organizzative:

Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanzaminore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione attaad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:a) costruite con doppio isolamento;b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero medianteseparazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante nonigroscopico;d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il caloreprodotto.

Prescrizioni Esecutive:

Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deveessere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, deicontatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e larapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere.Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore lapresenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sulbagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintoriidrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito.Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempread una distanza non inferiore ai cinque metri.Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esattaposizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere.Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo averdisinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.

Riferimenti Normativi:

D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI34-34.

b) Nelle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere;Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Saldatrice elettrica; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico; Arganoa bandiera;

Prescrizioni Esecutive:

Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorrerannoprolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntareartigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Ilcavo da utilizzare è quello per posa mobile.Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti dilavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo

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sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; innessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. Inparticolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi dialimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivio su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi dialimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavoapparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristicheidentiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato.Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con lemani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essereaccuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli egrassi.Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti apresa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori daitratti interrati.Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non devesuperare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al disotto dei -25 °C.Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e dellapresa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da unatensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato deipressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, primadi ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensioneescludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi disicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggioancora utilizzando sistemi di fortuna.Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti pulitie asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto.Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti:tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso apersonale qualificato.Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. Inparticolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere toltal'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere ilcavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non sidevono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate.Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiorepreposto, esperto di sicurezza elettrica.Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica,devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e asollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori echiudere i quadri elettrici a chiave.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.

c) Nelle macchine: Gru a torre;Negli attezzi: Argano a bandiera;

Prescrizioni Organizzative:

L'alimentazione elettrica dell'apparecchio di sollevamento dovrà avvenire mediante cavo di alimentazione flessibile multipolare.L'apparecchio di sollevamento dovrà, inoltre, essere dotato di interruttore generale e differenziale ubicati sul quadro elettrico.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.288.

d) Nelle macchine: Gru a torre;Prescrizioni Organizzative:

Gru: protezione contro le scariche atmosferiche. Qualora risulti necessario, secondo la norma CEI 81-1, la gru andrà protettacontro le scariche atmosferiche.Posizionamento della gru: distanza da linee elettriche aeree. In prossimità di linee elettriche aeree e/o elettrodotti è d'obbligorispettare la distanza di sicurezza min. di m. 5,00 dalle parti più sporgenti della gru (considerare il massimo ingombro del carico

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comprensivo della possibile oscillazione). E' opportuno, comunque, interpellare l'ente erogatore dell'energia per tenere contodell'eventuale campo magnetico.

Prescrizioni Esecutive:

Pausa del lavoro della gru: sconnessione dall'impianto elettrico. Durante le pause o al termine del turno di lavoro, scollegareelettricamente la macchina.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.320; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11.

e) Nelle macchine: Gru a torre;Negli attezzi: Argano a bandiera;

Prescrizioni Organizzative:

Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono essere collegate all'impianto di terra. Ilcollegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessasezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2.

f) Negli attezzi: Scala doppia; Scala semplice;Prescrizioni Esecutive:

E' vietato l'uso della scala in metallo per lavori su parti in tensione.g) Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Saldatrice elettrica; Trapano elettrico;

Prescrizioni Esecutive:

Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fossenecessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori,trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma.Tali adattatori non devono:avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;avere portata inferiore a quella della presa;essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;essere usati in prese con interruttori di blocco;essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'appositaimpugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito equindi di scarica elettrica in caso di contatto.Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quandosono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramiteseparazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).

Riferimenti Normativi:

CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.

h) Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Saldatrice elettrica; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico; Arganoa bandiera;

Prescrizioni Organizzative:

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Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempioseghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsidella tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono esserecorredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dalcostruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.

i) Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Saldatrice elettrica; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Organizzative:

Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporatonell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto.Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora silavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 Vdevono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicatosull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio dellaboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terrain quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra.Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o inluoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimentoprimario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo chel'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione.Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come lesmerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori chegarantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.

j) Negli attezzi: Avvitatore elettrico; Saldatrice elettrica; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deveverificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti.Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici inprossimità del luogo di lavoro.Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi intensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.

k) Negli attezzi: Saldatrice elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Saldatrice elettrica: pinze portaelettrodi. Le pinze portaelettrodi della saldatrice elettrica devono essere munite di impugnaturaisolante ed incombustibile.

Prescrizioni Esecutive:

Saldatrice elettrica: collegamento di massa. Il cavo di massa della saldatrice elettrica deve essere collegato al pezzo da saldarenelle immediate vicinanze della zona nella quale si deve saldare. Il collegamento di massa della saldatrice elettrica è effettuatomediante morsetti, pinze, prese magnetiche o altri sistemi che offrono un buon contatto elettrico. E' vietato l'uso di tubazioni oprofilati metallici di sezione inadeguata o di altri mezzi di fortuna.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.326.

l) Negli attezzi: Smerigliatrice angolare (flessibile);Prescrizioni Esecutive:

Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fossenecessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori,trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma.Tali adattatori non devono:avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;avere portata inferiore a quella della presa;essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;essere usati in prese con interruttori di blocco;essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'appositaimpugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito equindi di scarica elettrica in caso di contatto.Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quandosono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :

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apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramiteseparazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).

Riferimenti Normativi:

CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.

RISCHIO: "Getti o schizzi"Descrizione del Rischio:Rischio: Getti o schizziLesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali,sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o inpostazioni di lavoro limitrofe.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gliattacchi degli impianti oleodinamici.Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubiflessibili e dell'impianto oleodinamico in genere.Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina,bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina,dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione.

b) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

La sostituzione dei denti delle benne deve essere eseguita sempre utilizzando occhiali protettivi, al fine di evitare che le schegge,proiettate dai colpi di martello necessari per la sostituzione dei denti stessi, possano ledere gli occhi dell'operaio impegnatonell'operazione.

RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"Descrizione del Rischio:Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali ingrana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porte interne; Demolizione e rimozioneapparecchiature igienico sanitarie, rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzione; Taglio e demolizionepavimentazione interna; Rimozione di pavimentazione in pvc ammalorato della palestra;

Prescrizioni Organizzative:

Demolizioni: inumidimento materiali. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento dellapolvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.Demolizioni: materiali contenenti amianto. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso nonpresenti materiali contenenti amianto, ed eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quantodisposto dal D.M. Sanità del 6.09.1994.Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti. Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvenganocorrettamente.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 153.

RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre, gas, vapori"Descrizione del Rischio:Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, diazoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Pala meccanica;Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;

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Prescrizioni Esecutive:

Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedereall'inumidimento del materiale stesso.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Pala meccanica;Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;

Prescrizioni Organizzative:

L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in presenza di ventilazione sufficiente asmaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/oscarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti.

Prescrizioni Esecutive:

Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di scarico e che tali organi noninterferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine.

c) Nelle macchine: Autocarro; Pala meccanica;Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;

Prescrizioni Organizzative:

I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschererespiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale.

Prescrizioni Esecutive:

Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali diprevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.

d) Negli attezzi: Saldatrice elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Fornire adeguati dispositivi di prevenzione individuale: maschera perla protezione delle vie respiratorie.

Prescrizioni Esecutive:

Saldatrice elettrica: ambienti confinati. E' vietato eseguire operazioni di saldatura nell'interno dei locali, recipienti o fosse chenon siano efficacemente ventilati; eventualmente si potrà ricorrere all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fuminell'ambiente di lavoro.Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore dilavoro: maschera per la protezione delle vie respiratorie.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.

e) Negli attezzi: Smerigliatrice angolare (flessibile);Prescrizioni Organizzative:

Nei lavori che danno luogo normalmente alla formazione di polveri di qualunque specie, il datore di lavoro è tenuto ad adottaretutti i possibili provvedimenti (difese e dispositivi come l'inumidimento dei materiali, l'utilizzazione di aspiratori, ecc.) adatti adimpedirne o a ridurne lo sviluppo e la diffusione nell'ambiente di lavoro. Le misure da adottare allo scopo devono tenere contodella natura delle polveri e della loro concentrazione nell'atmosfera. Qualunque sia il sistema adottato per la raccolta e laeliminazione delle polveri, il datore di lavoro è tenuto ad impedire che esse possano rientrare nell'ambiente di lavoro.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.

f) Negli attezzi: Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Organizzative:

Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro edegli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anchemediante impianti di aerazione forzata.Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri(come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitandoattrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere afiltro appropriate.Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottareprocedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirnela dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione dellepolveri.

Prescrizioni Esecutive:

Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri(come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitandoattrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere afiltro appropriate.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.

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RISCHIO: "Incendi o esplosioni"Descrizione del Rischio:Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione direcipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o diordigni bellici interrati, ecc..

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Esecutive:

Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas,acqua, ecc.

b) Nelle macchine: Pala meccanica; Carrello elevatore;Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;

Prescrizioni Organizzative:

Avviamento con spray. Se per l'avviamento del motore deve essere utilizzato lo speciale spray, devono essere seguitescrupolosamente tutte le istruzioni d'uso.Posizionamento della macchina. La macchina deve essere posizionata lontano da materiali infiammabili.

Prescrizioni Esecutive:

Rifornimento di carburante. Il carburante dovrà essere trasportato in recipienti adeguati, dotati delle prescritte etichettature.Durante il rifornimento di carburante o la ricarica delle batterie, evitare accuratamente la presenza di fiamme libere o laproduzione di scintille.Tipo di carburante. Non deve essere utilizzato in alcun caso un combustibile diverso da quello indicato dal costruttore.Perdite di carburante. Prima e durante le lavorazioni deve verificarsi che non vi siano perdite di carburante.

c) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico; Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

Quando nell'ambiente di lavoro sono presenti polveri di natura infiammabile o esplosiva come zucchero, amido, alluminio,magnesio e leghe di questi ultimi materiali, non si devono utilizzare getti di aria compressa, a meno che non si sia provveduto adumidificare l'aria dell'ambiente portandola ad una umidità relativa di almeno il 70%.

d) Negli attezzi: Saldatrice elettrica;Prescrizioni Esecutive:

Saldatrice elettrica: condizioni di pericolo. E' vietato effettuare operazioni di saldatura nelle seguenti condizioni:a) su recipienti o tubi chiusi;b) su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l'azione del calore possono dar luogo a esplosione o altrereazioni pericolose;c) su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto materie che evaporando o gassificandosi sotto l'azione del calorepossono dar luogo a esplosioni o altre reazioni pericolose.Quando tali condizioni di pericolo possono essere eliminare con l'apertura del recipiente chiuso, con l'asportazione delle materiepericolose e dei loro residui, con l'uso di gas inerti o con altri mezzi o misure, le operazioni di saldatura e taglio possono essereeseguite anche su i suddetti recipienti e tubazioni indicati, purché le misure di sicurezza siano disposte da un esperto edeffettuate sotto la sua diretta sorveglianza.Saldatrice elettrica: materiali infiammabili. In presenza di materiali infiammabili, è vietata qualsiasi operazione di saldatura.Saldatrice elettrica: presenza di bombole di gas. Negli impianti in cui l'impiego della saldatrice elettrica è abbinato a quello diidrogeno o di gas inerte, le relative bombole di gas compresso dovranno posizionarsi a distanza adeguata dal posto di saldaturaed essere isolate da terra e da qualsiasi parte metallica, appoggiandole sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie,anch'esse in materiale isolante

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.33; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.

RISCHIO: "Investimento e ribaltamento"Descrizione del Rischio:Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Organizzative:

Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per coadiuvare il pilota della macchina nelleoperazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità.

Prescrizioni Esecutive:

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Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione allesegnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate.Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro.Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare comunque,tutte le luci disponibili sulla macchina.Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il conduttore dovràaccertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà assistito da personale a terra.Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: ostacoli (inaltezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, siache si trovino a valle che a monte della macchina.Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoliderivanti da:- limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno);- pendenza del terreno.Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i percorsi pedonali.Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente non èconsentito superare l'ingombro massimo.Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la macchina, o parte diessa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far ribaltare la macchina. Prima di utilizzarela macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami,anche di grosse dimensioni.Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le lavorazioni, aspegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far sostare il mezzo, bisogneràscegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove ciò non fosse possibile, segnalareadeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con attenzione il piano di stazionamento,assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza,dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento eribaltamento.Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da poterne mantenerecostantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro si deve transitare a passo d'uomo.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro;Prescrizioni Esecutive:

In nessun caso deve essere azionato il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata.c) Nelle macchine: Autogrù;

Prescrizioni Esecutive:

Autogrù: posizionamento. Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie misure perassicurare la stabilità del mezzo e del suo carico:- se su gomme la stabilità è garantita dal buono stato dei pneumatici e dal corretto valore della pressione di gonfiaggio;- se su martinetti stabilizzatori, che devono essere completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro, la stabilitàdipende dalla resistenza del terreno in funzione della quale sarà ampliato il piatto dello stabilizzatore. In ogni caso, prima diiniziare il sollevamento, devono essere inseriti i freni di stazionamento dell'automezzo.Autogrù: spostamento del carico. Durante le operazioni di spostamento con il carico sospeso è necessario mantenere lo stesso ilpiù vicino possibile al terreno; su percorso in discesa bisogna disporre il carico verso le ruote a quota maggiore.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.169.

d) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

Ogni qualvolta si abbandoni il posto di guida, si dovrà preventivamente provvedere ad abbassare le attrezzature di lavoro (scavo,trasporto, scarico, ecc.) appoggiandole sul terreno: tale manovra dovrà essere preceduta da adeguata segnalazione acustica everifica della presenza di persone intorno alla macchina (in questo caso provvedere all'allontanamento) e dovrà essere eseguitalentamente e solo dalla posizione di guida.

e) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Esecutive:

Durante gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da assicurare una buona visibilità e stabilità.f) Nelle macchine: Carrello elevatore;

Prescrizioni Esecutive:

Carrello elevatore: sospensione del lavoro. Al termine del turno di lavoro, o durante un sosta temporanea, posizionare in ognicaso le forche a terra, evitando di lasciare carichi in posizione sopraelevata.Carrello elevatore: posizione delle forche. Durante gli spostamenti le forche devono essere mantenute costantemente basse.

g) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;Prescrizioni Esecutive:

Compressori su gomme: controllo ruote. Se il compressore è dotato di ruote pneumatiche per il traino, occorre controllarne lostato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, che i bulloni siano perfettamente serrati e che le guarnizioni siano in buono stato.

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Compressori su gomme: stabilità. La stabilità dei compressori su ruote gommate deve essere garantita mediante l'utilizzo degliappositi freni e/o di cunei in legno. E' tassativamente vietato asportare le ruote del compressore prima del suo utilizzo, in quantomodificando la configurazione della macchina rispetto a quella prevista dal costruttore, se ne pregiudica la stabilità.

RISCHIO: M.M.C. (elevata frequenza)Descrizione del Rischio:Attività comportante movimentazione manuale di carichi leggeri mediante movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli artisuperiori (mani, polsi, braccia, spalle). Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda aldocumento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Formazione intonaci interni (tradizionali); Posa di pavimenti per interni; Tinteggiatura di superficiinterne; Posa di pavimenti per interni;

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: i compitidovranno essere tali da evitare prolungate sequenze di movimenti ripetitivi degli arti superiori (spalle, braccia, polsi e mani).

RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)Descrizione del Rischio:Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare edeporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazionespecifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Posa di serramenti interni ed esterni;Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazidedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani eda una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività dimovimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti disollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.

RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi"Descrizione del Rischio:Rischio: Movimentazione manuale dei carichiLesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi, per il loro eccessivo peso oingombro o per la scorretta posizione assunta dal lavoratore durante la movimentazione.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;Prescrizioni Organizzative:

Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti allamovimentazione manuale dei carichi.Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarieo ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale deicarichi da parte dei lavoratori.Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischiotra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti:- il carico è troppo pesante (kg 30);- è ingombrante o difficile da afferrare;- è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;- è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione oinclinazione del tronco;- può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto.Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi:- è eccessivo;- può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;- può comportare un movimento brusco del carico;- è compiuto con il corpo in posizione instabile.Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manualedei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o

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fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detticarichi.Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datoredi lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura.Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare perquanto riguarda:a) il peso di un carico;b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica;c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in manieracorretta.

Riferimenti Normativi:

D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L. 19/9/1994 n. 626 Allegato VI.

b) Nelle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere;Prescrizioni Organizzative:

Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare perquanto riguarda:a) il peso di un carico;b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica;c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in manieracorretta.Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarieo ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale deicarichi da parte dei lavoratori.Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manualedei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati ofornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detticarichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata,il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura.Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischiotra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti:- il carico è troppo pesante (kg 30);- è ingombrante o difficile da afferrare;- è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;- è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione oinclinazione del tronco;- può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto.Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi:- è eccessivo;- può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;- può comportare un movimento brusco del carico;- è compiuto con il corpo in posizione instabile.Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti allamovimentazione manuale dei carichi.

Riferimenti Normativi:

D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L. 19/9/1994 Allegato VI.

c) Nelle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere;Prescrizioni Esecutive:

Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti leeventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lostoccaggio.

RISCHIO: R.O.A. (operazioni di saldatura)Descrizione del Rischio:Attività di saldatura comportante un rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) nel campo dei raggi ultravioletti,infrarossi e radiazioni visibili. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezioneindividuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto idrico-sanitario; Realizzazione di impianto termico (autonomo);Misure tecniche e organizzative:

Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di ridurre l'esposizione a radiazioni ottiche artificiali devono essereadottate le seguenti misure: a) durante le operazioni di saldatura devono essere adottati metodi di lavoro che comportano unaminore esposizione alle radiazioni ottiche; b) devono essere applicate adeguate misure tecniche per ridurre l’emissione delleradiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l’uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi di protezionedella salute; c) devono essere predisposti opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature per le operazioni di saldatura,dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro; d) i luoghi e le postazioni di lavoro devono essere progettati al fine di ridurre le

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 62

esposizione alle radiazioni ottiche prodotte dalle operazioni di saldatura; e) la durata delle operazioni di saldatura deve essereridotta al minimo possibile; f) i lavoratori devono avere la disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale dalleradiazioni ottiche prodotte durante le operazioni di saldatura; g) i lavoratori devono avere la disponibilità delle istruzioni delfabbricante delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di saldatura; h) le aree in cui si effettuano operazioni di saldaturadevono essere indicate con un’apposita segnaletica e l’accesso alle stesse deve essere limitato.

RISCHIO: RumoreDescrizione del Rischio:Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi diprotezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porte interne; Demolizione e rimozioneapparecchiature igienico sanitarie, rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzione; Realizzazione di murature interne;Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni elettriche;Nelle macchine: Dumper;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti dilavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione, conappositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione; b)ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sonoesposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.

b) Nelle lavorazioni: Taglio e demolizione pavimentazione interna; Rimozione di pavimentazione in pvc ammaloratodella palestra;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi alla fonte o di ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli nonsuperiori ai valori limite di esposizione le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di lavoro cheimplicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere,che emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformiai requisiti di cui al titolo III del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c)progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delleattrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore dei lavoratori; e) adozione di misure tecniche per ilcontenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materialifonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o diisolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemisul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e delladurata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici dell'utilizzo di locali di riposo messa adisposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le lorocondizioni di utilizzo.Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al disopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse èlimitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un programma di misure tecniche eorganizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore, considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopraelencate.

Istruzioni per gli addetti.1) Durante le fasi di lavoro che eccedono gli 85 dB(A), non devono essere svolte altre lavorazioni nelle immediate vicinanze. Senecessario queste devono risultare opportunamente distanziate.

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c) Nelle lavorazioni: Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche; Fornitura e posa di sanitari erubinetterie; Posa di pavimenti per interni; Posa di pavimenti per interni;Nelle macchine: Pala meccanica;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti dilavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

d) Nelle lavorazioni: Posa di conduttura idrica;Nelle macchine: Autocarro; Gru a torre; Gru a torre;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti dilavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

e) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico interno; Realizzazione di impianto idrico-sanitario;Realizzazione di impianto termico (autonomo);

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:

Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una miglioreorganizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoroappropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature emacchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti dilavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumoretrasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione dimisure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposomessi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni diutilizzo.

RISCHIO: "Rumore: dBA < 80"Descrizione del Rischio:Rischio: Rumore dBA < 80Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per tali lavoratori, ildecreto 277/91 non impone alcun obbligo.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari; Realizzazione dell'impianto di messa a terradel cantiere; Movimentazione di materiali in cantiere;Nelle macchine: Autogrù; Gru a torre;

Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 64

Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili,macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore.Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisitein base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali,concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.

Riferimenti Normativi:

D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.

RISCHIO: "Rumore: dBA 80 / 85"Descrizione del Rischio:Rischio: Rumore dBA 80 / 85Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresatra 80 e 85 dBA.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari; Smobilizzo del cantiere;Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Carrello elevatore;

Prescrizioni Organizzative:

Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidianapersonale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente neconfermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi.Detto controllo comprende:a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportatinell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità deilavoratori;b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori edesprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acusticaindividuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, alfine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale dellavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidianapersonale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i lororappresentanti vengano informati su:a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;b) le misure adottate;c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisitein base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali,concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili,macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore.

Prescrizioni Esecutive:

Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se,correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidianapersonale di 90 dBA.

Riferimenti Normativi:

D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.

RISCHIO: "Rumore: dBA 85 / 90"Descrizione del Rischio:Rischio: Rumore dBA 85 / 90Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:esposizione compresa tra 85 e 90 dBA.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere; Realizzazione della viabilità delcantiere;Nelle macchine: Pala meccanica;

Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 65

Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA,indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere sottoposti a controllo sanitario.Detto controllo comprende:a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportatinell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazionedell'idoneità dei lavoratori;b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori edesprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acusticaindividuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale nonsupera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA.Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, alfine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale dellavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.Esposizione tra 85 e 90 dBA: adempimenti. Il datore di lavoro fornisce i mezzi individuali di protezione dell'udito a tutti ilavoratori la cui esposizione quotidiana personale può verosimilmente superare 85 dBA.I mezzi individuali di protezione dell'udito sono adattati al singolo lavoratore ed alle sue condizioni di lavoro, tenendo contodella sicurezza e della salute.I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale dell'udito.Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personaledi un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentantivengano informati su:a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;b) le misure adottate;c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso;e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.g) l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che, utilizzati inmodo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o superiore a 85 dBA.Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisitein base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali,concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili,macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore.

Prescrizioni Esecutive:

Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se,correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidianapersonale di 90 dBA.

Riferimenti Normativi:

D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.

RISCHIO: "Scivolamenti e cadute"Descrizione del Rischio:Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi omacchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), oda cattive condizioni della viabilità pedonale.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;Prescrizioni Esecutive:

L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e pulizia ad evitare ogni rischio diinciampi o cadute.

b) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Autogrù; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Esecutive:

Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato utilizzare come appigli le tubazioniflessibili o le leve dei comandi.Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso, le maniglie e gliappigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute.Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente attiguo allamacchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro.Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento.

c) Nelle macchine: Dumper; Autocarro; Pala meccanica; Carrello elevatore;Prescrizioni Esecutive:

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Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute.d) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;

Prescrizioni Esecutive:

Il lavoratore, durante il funzionamento del martello demolitore, deve tenere ben saldo l'utensile ed assumere una correttaposizione di equilibrio: infatti quando il materiale lavorato crolla o si distacca, egli subirà un contraccolpo che tenderà aspostarlo lateralmente o in avanti.

RISCHIO: "Scivolamenti, cadute a livello"Descrizione del Rischio:Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o dacattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Posa di conduttura idrica;Prescrizioni Esecutive:

Il ciglio del fronte di scavo dovrà essere reso inaccessibile mediante barriere mobili, posizionate ad opportuna distanza disicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello scavo stesso. Dovrà provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavocon opportuni cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da regolari parapetti.

Riferimenti Normativi:

D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.

RISCHIO: "Scoppio"Descrizione del Rischio:Rischio: ScoppioLesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati ad aria compressa o destinatealla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore ai limiti consentiti, malfunzionamento delle tubazioni di sfiato,danneggiamenti subiti, ecc.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Negli attezzi: Compressore con motore endotermico;Prescrizioni Esecutive:

Compressore: filtro aspirazione. Prima e durante le lavorazioni, deve essere controllata l'efficienza del filtro posto sul condottodi aspirazione dell'aria esterna per trattenerne le polveri: un suo cattivo stato di funzionamento potrebbe comportarel'intasamento dei condotti e/o l'immissione di gas e vapori provenienti dall'esterno con conseguente pericolo di esplosione.Compressore: filtro mandata. Prima e durante le lavorazioni deve essere controllata l'efficienza del filtro di trattenuta per acqua eparticelle d'olio.

b) Negli attezzi: Martello demolitore pneumatico;Prescrizioni Esecutive:

Attrezzi ad alimentazione pneumatica: riduttori di pressione. Prima e durante le lavorazioni bisogna controllare l'efficienza deimanometri o di eventuali dispositivi contro gli eccessi di pressione.Tubazioni adduttrici aria compressa: posizionamento. Le tubazioni adduttrici aria compressa, dovranno essere posizionate inmaniera tale da:essere protette dal contatto con oli, grassi, fango o malta di cemento;non intralciare le lavorazioni in atto e/o quelle di altri lavoratori;non siano fatte oggetto di continui schiacciamenti e/o calpestamenti da parte delle maestranze o veicoli;non siano sottoposte a piegamenti di piccolo raggio o ad angolo vivo.Uso e manutenzione dei tubi per l'aria compressa. E' assolutamente vietato usare i tubi per l'aria compressa per trainare, sollevareo calare il compressore o piegarli per interrompere il flusso di aria. Ogni qualvolta si presentino forature, lacerazioni, tagli ecc.,sui tubi flessibili, bisognerà provvedere alla loro sostituzione, evitando rigorosamente qualsiasi riparazione con nastro adesivo ocon qualsivoglia mezzo di fortuna.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.234.

RISCHIO: "Seppellimenti e sprofondamenti"Descrizione del Rischio:Rischio: Seppellimenti e sprofondamentiSeppellimenti e sprofondamenti in scavi all'aperto od in sotterraneo o durante opere di demolizione o durante le operazioni dimanutenzione all'interno di silos, serbatoi, depositi, o durante il disarmo di puntellie/o casseforme, ecc.Seppellimenti causati da frana di materiali stoccati senza le opportune precauzioni o da crollo di manufatti edili prossimi allepostazioni di lavoro.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

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a) Nelle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;Prescrizioni Esecutive:

Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti leeventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lostoccaggio.

b) Nelle macchine: Carrello elevatore;Prescrizioni Esecutive:

Disporre ordinatamente il materiale da scaricare, verificandone la stabilità.

RISCHIO: "Ustioni"Descrizione del Rischio:Rischio: UstioniUstioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento,ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimicheaggressive.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Negli attezzi: Decespugliatore a motore;Prescrizioni Esecutive:

Nella pulizia dei pezzi meccanici non vanno mai utilizzati liquidi infiammabili come benzina, gasolio, ecc. ma gli appositiliquidi detergenti ininfiammabili e non tossici.

b) Negli attezzi: Decespugliatore a motore; Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili omacchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati.

c) Negli attezzi: Saldatrice elettrica;Prescrizioni Organizzative:

Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Fornire adeguati dispositivi di prevenzione individuale: guanti,grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga, ghette.Saldatrice elettrica: protezioni collettive. Durante l'uso della saldatrice elettrica, devono essere prese adeguate precauzioni(ripari, schermo, ecc.) per evitare che radiazioni dirette, scorie prodotte, spruzzi incandescenti, ecc. investano lavoratori attigui osottoposti.

Prescrizioni Esecutive:

Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore dilavoro: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga, ghette.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259.

d) Negli attezzi: Smerigliatrice angolare (flessibile); Trapano elettrico;Prescrizioni Esecutive:

Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di raffreddamento, presenti sull'involucro esternodell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione.

RISCHIO: "Vibrazioni"Descrizione del Rischio:Rischio: VibrazioniDanni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle macchine: Pala meccanica;Negli attezzi: Compressore con motore endotermico; Decespugliatore a motore; Martello demolitore pneumatico;

Prescrizioni Organizzative:

Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense eprolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui.

Prescrizioni Esecutive:

Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i dispositivi atti a ridurre le vibrazioniprodotte dalla macchina.

b) Nelle macchine: Pala meccanica;Prescrizioni Organizzative:

Il posto di guida dovrà essere del tipo antivibrante.

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RISCHIO: VibrazioniDescrizione del Rischio:Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) sirimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:

a) Nelle lavorazioni: Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porte interne; Demolizione e rimozioneapparecchiature igienico sanitarie, rubinetteria, scarichi e rete idrica di adduzione; Predisposizione e posa in opera dicanalizzazioni elettriche; Realizzazione di impianto elettrico interno; Realizzazione di impianto idrico-sanitario;Realizzazione di impianto termico (autonomo);

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodidi lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensitàdell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze dellalavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essereprevisti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essereconcepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro dasvolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio,maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.

b) Nelle lavorazioni: Taglio e demolizione pavimentazione interna; Rimozione di pavimentazione in pvc ammaloratodella palestra;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori aivalori limite di esposizione.Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuoveattrezzature o macchine condotte a mano, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s2.Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di alternare periodi di esposizione avibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a vibrazione.Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che consentano di ridurre al minimo laforza di prensione o spinta da applicare all'utensile.Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un programma di manutenzione regolare eperiodico degli attrezzi o macchine condotte a mano.Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le modalità corrette di prensione e diimpugnatura delle attrezzature o macchine condotte a mano in conformità alla formazione ricevuta.Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani riscaldate prima e durante il turno dilavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani durante le pause di lavoro in conformità alla formazione ricevuta.

Dispositivi di protezione individuale:

Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidità. Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti allevibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità.Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, guanti che attenuano lavibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, maniglie cheattenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.

c) Nelle lavorazioni: Posa di pavimenti per interni; Posa di pavimenti per interni;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

d) Nelle macchine: Autocarro;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²".

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Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.

e) Nelle macchine: Dumper; Pala meccanica;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²".

Misure tecniche e organizzative:

Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti alminimo.Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodidi lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensitàdell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze dellalavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essereprevisti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essereconcepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro dasvolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.

Dispositivi di protezione individuale:

Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpointero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parteseduta del lavoratore).

ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco degli attrezzi:1) Andatoie e Passerelle;2) Argano a bandiera;3) Argano a bandiera;4) Argano a cavalletto;5) Attrezzi manuali;6) Attrezzi manuali;7) Attrezzi manuali;8) Avvitatore elettrico;9) Betoniera a bicchiere;10) Cannello per saldatura ossiacetilenica;11) Cannello per saldatura ossiacetilenica;12) Carriola;13) Compressore con motore endotermico;14) Compressore con motore endotermico;15) Decespugliatore a motore;16) Impastatrice;17) Martello demolitore pneumatico;18) Martello demolitore pneumatico;19) Ponte su cavalletti;20) Ponte su cavalletti;21) Ponteggio metallico fisso;22) Ponteggio metallico fisso;23) Ponteggio mobile o trabattello;24) Ponteggio mobile o trabattello;25) Saldatrice elettrica;26) Saldatrice elettrica;27) Scala doppia;28) Scala doppia;29) Scala semplice;30) Scala semplice;31) Scala semplice;32) Scanalatrice per muri ed intonaci;33) Smerigliatrice angolare (flessibile);34) Tagliamuri;35) Taglierina elettrica;36) Taglierina elettrica;37) Trapano elettrico;38) Trapano elettrico;

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39) Trapano elettrico.

Andatoie e PasserelleAttrezzo: Andatoie e PasserelleLe andatoie e le passerelle sono delle opere provvisionali che vengono predisposte per consentire il collegamento di posti di lavorocollocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Andatoie e passerelle: requisiti generali;

Prescrizioni Organizzative:

Andatoie e passerelle: caratteristiche. Le andatoie e passerelle devono essere allestite a regola d'arte, utilizzando buon materiale,risultare idonee allo scopo ed essere conservate in efficienza per l'intera durata del lavoro.Andatoie e passerelle: larghezza. Le andatoie devono avere larghezza non minore di m 0,60, quando siano destinate soltanto alpassaggio di lavoratori, e di m 1,20, se destinate al trasporto di materiali.Andatoie e passerelle: pendenza. La pendenza di andatoie e passerelle non dovrà superare in nessun caso il 50 per cento,mantenendosi nelle situazioni ordinarie entro il 25 per cento.Andatoie e passerelle: pianerottoli e listelli. Le andatoie lunghe (oltre i 6 m) devono essere interrotte da pianerottoli di riposo adopportuni intervalli; sulle tavole delle andatoie devono essere fissati listelli trasversali a distanza non maggiore del passo di unuomo carico (circa 40 cm).

Argano a bandieraAttrezzo: Argano a bandieraL'argano è un apparecchio di sollevamento costituito essenzialmente da un elevatore e dalla relativa struttura di supporto. Questo tipodi apparecchio di sollevamento viene generalmente preferito quando ci si trova in ambienti limitati con carichi non eccessivamentepesanti ed ingombranti, per cui non risulta conveniente l'utilizzazione della gru a torre.Due sono i tipi presenti in commercio: l'argano a cavalletto e l'argano a bandiera, caratterizzati, principalmente, dal differente tipo disupporto.L'argano a bandiera utilizza un supporto snodato, in maniera tale da consentire la rotazione dell'elevatore e viene utilizzatoprincipalmente in ambienti ristretti e per sollevare carichi di modeste entità.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Apparecchi di sollevamento: requisiti generali;

Prescrizioni Organizzative:

Apparecchi di sollevamento: omologazione. Tutti gli apparecchi di sollevamento non manuale di portata superiore a 200 kg sonosoggetti ad omologazione ISPESL, sia se dotati di dichiarazione di conformità (omologazione di tipo), sia in sua assenza.

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All'atto dell'omologazione, l'ISPESL rilascia una targhetta di immatricolazione, che deve essere apposta sulla macchina inposizione ben visibile, ed il libretto di omologazione. Ogni qualvolta vengano eseguite riparazioni e/o sostituzioni checomportino modifiche sostanziali, va richiesta nuova omologazione.Verifica di installazione degli apparecchi di sollevamento. Ogni qualvolta viene montata in cantiere una macchina disollevamento (gru, argani, ecc.), già dotata di libretto di omologazione, deve eseguirsi la verifica di installazione ad operadell'ASL-PMP, che ne rilascerà certificazione.Apparecchi di sollevamento: organi di avvolgimento. Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento e di trasporto per trazione,provvisti di tamburi di avvolgimento e di pulegge di frizione, come pure di apparecchi di sollevamento a vite, devono esseremuniti di dispositivi che impediscano:a) l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene o la rotazione della vite, oltre le posizioni limite prestabilite ai fini dellasicurezza in relazione al tipo o alle condizioni d'uso dell'apparecchio (dispositivo di arresto automatico di fine corsa);b) la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi e delle pulegge durante il normale funzionamento.I tamburi e le pulegge di tali apparecchi ed impianti devono avere le sedi delle funi e delle catene atte, per dimensioni e profilo, apermettere il libero e normale avvolgimento delle stesse funi o catene in modo da evitare accavallamenti o sollecitazionianormali. Tali tamburi e le pulegge, sui quali si avvolgono funi metalliche, salvo quanto previsto da disposizioni speciali,devono avere un diametro non inferiore a 25 volte il diametro delle funi ed a 300 volte il diametro dei fili elementari di queste.Per le pulegge di rinvio il diametro non deve essere inferiore rispettivamente a 20 e a 250 volte.Apparecchi di sollevamento: funi e catene. Le funi e le catene impiegate dovranno essere contrassegnate dal fabbricante edovranno essere corredate, al momento dell'acquisto, di una sua regolare dichiarazione con tutte le indicazioni ed i certificatiprevisti dal D.P.R. 21/7/1982 e/o dalla Direttiva CEE 91/368.Apparecchi di sollevamento: coeff. di sicurezza di funi e catene. Le funi e le catene degli impianti e degli apparecchi disollevamento e di trazione, salvo quanto previsto al riguardo dai regolamenti speciali, devono avere, in rapporto alla portata eallo sforzo massimo ammissibile, un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibree 5 per le catene.Apparecchi di sollevamento: fili delle funi. L'estremità delle funi deve essere provvista di impiombatura, legatura o morsettatura,allo scopo di impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili elementari.Apparecchi di sollevamento: ganci. I ganci utilizzati dovranno recare, inciso od in sovrimpressione, il marchio di conformità allenorme e il carico massimo ammissibile. Tali ganci, inoltre, dovranno essere conformati in maniera tale da impedire la fuoriuscitadelle funi e/o delle catene o devono essere dotati all'imbocco di dispositivo di chiusura funzionante.

2) Argani: requisiti generali;Prescrizioni Organizzative:

Cartelli alla base dell'argano. Alla base del castello di carico ed in prossimità dell'argano, devono essere esposti dei cartelliindicanti:le norme di sicurezza;la portata massima dell'elevatore;le istruzioni per l'imbracatura dei carichi;le segnalazioni per comunicare con il manovratore;le principali istruzioni d'uso.Dispositivi di sicurezza dell'argano. L'argano deve essere dotato dei seguenti dispositivi di sicurezza, il cui funzionamento andràverificato al termine delle operazioni di montaggio:dispositivo fine corsa di discesa e salita del gancio;dispositivo limitatore di carico;arresto automatico del carico in caso di interruzione dell'energia elettrica, anche su una sola fase;dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo;dispositivo di fine corsa alla traslazione per il carrello dell'argano a cavalletto.

Argano a bandieraL'argano è un apparecchio di sollevamento costituito da un motore elevatore e dalla relativa struttura di supporto. L'argano a bandierautilizza un supporto snodato, che consente la rotazione dell'elevatore attorno ad un asse verticale, favorendone l'utilizzo in ambientiristretti, per sollevare carichi di modeste entità. L'elevatore a bandiera viene utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recuperoe piccola ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi. I carichi movimentati non devono essereeccessivamente pesanti ed ingombranti.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Elettrocuzione;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore argano a bandiera;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Argano a cavallettoL'argano è un apparecchio di sollevamento costituito da un motore elevatore e dalla relativa struttura di supporto. L'argano a cavallettoha una struttura di supporto realizzata con due cavalletti: quello anteriore è attrezzato con due staffoni per agevolare l'operatoredurante la ricezione del carico; mentre quello posteriore è solidale con i due cassoni per la zavorra. Il dispositivo di elevazione scorre

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su una rotaia fissa che collega superiormente i due staffoni e permette lo spostamento del materiale fuori dal piano di sostegno. Icarichi movimentati non devono essere eccessivamente pesanti ed ingombranti. È assolutamente vietato adibire l'utilizzo al trasportodi persone.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Elettrocuzione;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore argano a cavalletto;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Attrezzi manualiAttrezzo: Attrezzi manualiGli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative,sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, allaspecifica funzione svolta.Rischi: le possibili cause di infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte lavorativa dell'utensile, sia di chi loadopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura.Prevenzioni: dovranno utilizzarsi utensili in buono stato ed adeguati alla lavorazione che si sta eseguendo, avendo cura di distanziareadeguatamente terzi presenti, e riponendoli, soprattutto nei lavori in quota, negli appositi contenitori, quando non utilizzati.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

2) Colpi, tagli, punture, abrasioni;Rischio: Colpi, tagli, punture, abrasioniColpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto conl'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.

Attrezzi manualiGli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative,sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, allaspecifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) guanti.

Attrezzi manualiGli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura edun'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) guanti.

Avvitatore elettrico

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Attrezzo: Avvitatore elettricoL'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile, commercializzato in tipi alimentati sia in bassa che inbassissima tensione.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

2) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

3) Requisiti generali comuni agli utensili;Prescrizioni Organizzative:

Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo dioperazione da svolgere.Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di PotenzaSonora emesso durante le verifiche di legge.

Betoniera a bicchiereLa betoniera a bicchiere è una macchina destinata al confezionamento di malta, di dimensioni contenute, costituita da una vasca dicapacità solitamente di 300-500 litri, montata su di un asse a due ruote per facilitarne il trasporto. Il motore, frequentemente elettrico,è contenuto in un armadio metallico laterale con gli organi di trasmissione che, attraverso il contatto del pignone con la coronadentata, determinano il movimento rotatorio del tamburo di impasto. Il tamburo (o bicchiere), al cui interno sono collocati gli organilavoratori, è dotato di una apertura per consentire il carico e lo scarico del materiale. Quest'ultima operazione avviene manualmenteattraverso un volante laterale che comanda l'inclinazione del bicchiere e il rovesciamento dello stesso per la fuoriuscita dell'impasto.Durante il normale funzionamento il volante è bloccato, per eseguire la manovra di rovesciamento occorre sbloccare il volante tramitel'apposito pedale. Solitamente questo tipo di macchina viene utilizzato per il confezionamento di malta per murature ed intonaci e perla produzione di calcestruzzi se occorrenti in piccole quantità.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Elettrocuzione;4) Getti, schizzi;5) Inalazione polveri, fibre;6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;

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7) Movimentazione manuale dei carichi;8) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore betoniera a bicchiere;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) indumenti protettivi (tute).

Cannello per saldatura ossiacetilenicaIl cannello per saldatura ossiacetilenica è impiegato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio di parti metalliche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Incendi, esplosioni;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore cannello per saldatura ossiacetilenica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) occhiali; c)maschera; d) otoprotettori; e) guanti; f) grembiule per saldatore; g) indumenti protettivi.

Cannello per saldatura ossiacetilenicaUsato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico di parti metalliche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Incendi, esplosioni;3) Radiazioni non ionizzanti;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;5) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore cannello per saldatura ossiacetilenica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) occhiali; c)maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); d) guanti; e) grembiule per saldatore; f) indumenti protettivi (tute).

CarriolaAttrezzo: CarriolaAttrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Colpi, tagli, punture, abrasioni;

Rischio: Colpi, tagli, punture, abrasioniColpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto conl'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.

Compressore con motore endotermicoAttrezzo: Compressore con motore endotermicoI compressori sono macchine destinate alla produzione di aria compressa, che viene impiegata per alimentare macchine apposite, comei martelli pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a spruzzo, ecc.. Sono costituite essenzialmente da due parti: un gruppomotore, endotermico o elettrico, ed un gruppo compressore che aspira l'aria dall'ambiente e la comprime.I compressori possono essere distinti in mini o maxi compressori: i primi sono destinati ad utenze singole (basse potenzialità) sonomontati su telai leggeri dotati di ruote e possono essere facilmente trasportati, mentre i secondi, molto più ingombranti e pesanti, sonofinalizzati anche all'alimentazione contemporanea di più utenze.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

2) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

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3) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

4) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

5) Scoppio;Rischio: ScoppioLesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati ad aria compressa odestinate alla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore ai limiti consentiti, malfunzionamento delletubazioni di sfiato, danneggiamenti subiti, ecc.

6) Vibrazioni;Rischio: VibrazioniDanni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

3) Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;Prescrizioni Organizzative:

Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali normed'uso e di sicurezza.Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deveessere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto el'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innestiaccidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.

4) Compressore: requisiti generali;Prescrizioni Organizzative:

Compressore: targa del costruttore. Sulla macchina deve essere applicata, ad opera del costruttore, una targhetta indicante:il nome del costruttore,l'anno di costruzione ed il luogo,la temperatura e pressione di progetto,il numero di matricola dell'apparecchio,la data della prova più recente cui è stata sottoposta la macchina,il marchio dell'ISPESL.Compressore: libretto matricolare. Il compressore deve essere corredato, oltre che della normale documentazione (libretto digaranzia e manutenzione), del libretto matricolare da cui è possibile desumere a quale classe di tipologia di recipienti inpressione appartiene e, conseguentemente, le competenze in merito ai controlli periodici.

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Compressore: valvola di sicurezza. I compressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata per la pressionemassima di esercizio e di dispositivo che arresti automaticamente il lavoro di compressione al raggiungimento della pressionemassima d'esercizio.Compressore: rivestimenti fonoassorbenti. Prima e durante le lavorazioni, deve essere verificata l'integrità del rivestimentofonoassorbente e/o di tutti i dispositivi preposti alla riduzione del rumore prodotto ai valori di norma.Organi del compressore: protezioni. Il compressore deve essere dotato di adeguate protezioni (carter, ecc.) dal contatto conorgani mobili (cinghie, volani, pulegge, ecc.) e con parti ad elevata temperatura: tali protezioni dovranno essere realizzate congriglie a maglia fitta o con lamiera continua. Gli organi mobili di cui sopra dovranno essere protetti, inoltre, dalle polveriinevitabilmente presenti in cantiere.Organizzazione dell'area intorno al compressore. Il compressore deve essere installato in un area avente estensione sufficiente agarantire adeguati spazi di servizio.

Compressore con motore endotermicoI compressori sono macchine destinate alla produzione di aria compressa, che viene impiegata per alimentare macchine apposite, comei martelli pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a spruzzo, ecc.. Sono costituite essenzialmente da due parti: un gruppomotore, endotermico o elettrico, ed un gruppo compressore che aspira l'aria dall'ambiente e la comprime. I compressori possono esseredistinti in mini o maxi compressori: i primi sono destinati ad utenze singole (basse potenzialità) sono montati su telai leggeri dotati diruote e possono essere facilmente trasportati, mentre i secondi, molto più ingombranti e pesanti, sono finalizzati ancheall'alimentazione contemporanea di più utenze.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Incendi, esplosioni;3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;4) Scoppio;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore compressore con motore endotermico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) otoprotettori; c)guanti; d) indumenti protettivi (tute).

Decespugliatore a motoreAttrezzo: Decespugliatore a motoreAttrezzatura a motore per operazioni di pulizia di aree incolte (insediamento di cantiere, pulizia di declivi, pulizia di cunette o scarpadi rilevati stradali, ecc.).

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

2) Ustioni;Rischio: UstioniUstioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce inspegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, osostanze chimiche aggressive.

3) Vibrazioni;Rischio: VibrazioniDanni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi

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d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

ImpastatriceL'impastatrice è un'attrezzatura da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Elettrocuzione;3) Inalazione polveri, fibre;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore impastatrice;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)otoprotettori; d) maschere; e) guanti; f) indumenti protettivi.

Martello demolitore pneumaticoAttrezzo: Martello demolitore pneumaticoIl martello demolitore è un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero dicolpi ed una battuta potente.Vengono prodotti tre tipi di martello, in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo scrostatore, lacui funzione è la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto martello picconatore, il cuiutilizzo può essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma con una potenza e frequenza maggiori che ne permettonol'utilizzazione anche su materiali sensibilmente più duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri, che vengono utilizzati perl'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc..Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o pneumatico.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

2) Colpi, tagli, punture, abrasioni;Rischio: Colpi, tagli, punture, abrasioniColpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto conl'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.

3) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

4) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

5) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita sumezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

6) Scoppio;Rischio: ScoppioLesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati ad aria compressa o

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destinate alla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore ai limiti consentiti, malfunzionamento delletubazioni di sfiato, danneggiamenti subiti, ecc.

7) Vibrazioni;Rischio: VibrazioniDanni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

3) Attrezzature ad alimentazione pneumatica: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Attrezzi ad alimentazione pneumatica: targhetta. Il valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min.) e/o quellodella pressione di alimentazione deve essere riportato sulla targhetta apposita posizionata sull'attrezzo.Tubazioni adduttrici aria compressa: caratteristiche. La tipologia di tubazione dovrà essere non eccessivamente rigida (per nonostacolare o affaticare il lavoratore), preferibilmente con anima in tessuto resistente.

Martello demolitore pneumaticoIl martello demolitore è un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero dicolpi ed una battuta potente. Vengono prodotti tre tipi di martello, in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anchescalpellatore o piccolo scrostatore, la cui funzione è la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, unsecondo, detto martello picconatore, il cui utilizzo può essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma con una potenza efrequenza maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali sensibilmente più duri, ed infine i martelli demolitori veri epropri, che vengono utilizzati per l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc..Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o pneumatico.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Inalazione fumi, gas, vapori;2) Inalazione polveri, fibre;3) Movimentazione manuale dei carichi;4) Scivolamenti, cadute a livello;5) Scoppio;6) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore martello demolitore pneumatico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumentiprotettivi (tute).

Ponte su cavalletti

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Il ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

Ponte su cavallettiIl ponte su cavalletti è costituito da un impalcato di assi in legno di dimensioni adeguate, sostenuto da cavalletti solitamente metallici,poste a distanze prefissate.La sua utilizzazione riguarda, solitamente, lavori all'interno di edifici, dove a causa delle ridotte altezze e della brevità dei lavori daeseguire, non è consigliabile il montaggio di un ponteggio metallico fisso.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Ponteggio metallico fissoIl ponteggio fisso è un opera provvisionale che viene realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni oristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri. Essenzialmente si tratta di una struttura reticolare realizzata conelementi metallici. Dal punto di vista morfologico le varie tipologie esistenti in commercio sono sostanzialmente riconducibili a due:quella a tubi e giunti e quella a telai prefabbricati. La prima si compone di tubi (correnti, montanti e diagonali) collegati tra loromediante appositi giunti, la seconda di telai fissi, cioè di forma e dimensioni predefinite, posti uno sull'altro a costituire la stilata,collegata alla stilata attigua tramite correnti o diagonali.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti;d) attrezzatura anticaduta.

Ponteggio metallico fissoAttrezzo: Ponteggio metallico fissoIl ponteggio fisso è un opera provvisionale che viene realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni oristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.Essenzialmente si tratta di una struttura reticolare realizzata con elementi metallici.Dal punto di vista morfologico le varie tipologie esistenti in commercio sono sostanzialmente riconducibili a due: quella a tubi e giuntie quella a telai prefabbricati.La prima si compone di tubi (correnti, montanti e diagonali) collegati tra loro mediante appositi giunti, la seconda di telai fissi, cioè diforma e dimensioni predefinite, posti uno sull'altro a costituire la stilata, collegata alla stilata attigua tramite correnti o diagonali.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Ponteggio metallico fisso: requisiti generali;

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Prescrizioni Organizzative:

Ponteggio metallico fisso: altezza < 20 m. Nei cantieri in cui vengono usati ponteggi metallici di H< m 20 e rientranti neglischemi tipo delle Autorizzazioni Ministeriali, deve essere tenuta, ed esibita su richiesta degli organi di controllo, copia deldisegno esecutivo firmato dal responsabile di cantiere e la relativa Autorizzazione Ministeriale.Ponteggio metallico fisso: altezza > 20 m. I ponteggi metallici di altezza superiore a m. 20,00 e le altre opere provvisionali,costituite da elementi metallici, o di notevole importanza e complessità, in rapporto alle loro dimensioni e ai sovraccarichi,devono essere realizzati in base ad un progetto, firmato da tecnico abilitato.Ponteggio metallico fisso: aste concorrenti. Nel serraggio di più aste concorrenti in un nodo i giunti devono essere collocatistrettamente l'uno vicino all'altro.Ponteggio metallico fisso: controventatura. I ponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale,salvo la deroga prevista dall'art.3 del D.M. 2/9/1968.Ponteggio metallico fisso: correnti. Per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti (posti ad una distanza verticalenon superiore a 2 m.) di cui uno può fare parte del parapetto, salvo la deroga prevista dall'art.4 del D.M. 2/9/1968.Ponteggio metallico fisso: elementi di ponteggi diversi. Possono essere utilizzati elementi di ponteggi diversi, purché sia redattospecifico progetto.Ponteggio metallico fisso: marchio del fabbricante. Gli elementi metallici dei ponteggi (aste, tubi, giunti, basi) devono portareimpressi, a rilievo o ad incisione, il nome o il marchio del fabbricante.Ponteggio metallico fisso: montaggio conforme. Il responsabile del cantiere deve assicurarsi che il ponteggio venga montatoconformemente al progetto, all'Autorizzazione Ministeriale e a regola d'arte.Ponteggio metallico fisso: montanti. E' ammesso l'impiego di ponteggi con montanti ad interasse sup. a m. 1.80, purché munitidi relazione di calcolo.Ponteggio metallico fisso: norme generali. Le opere provvisionali devono essere realizzate a regola d'arte e tenute in efficienzaper la durata del lavoro; prima di reimpiegare elementi di ponteggi di qualsiasi tipo si deve provvedere alla loro revisione pereliminare quelli ritenuti non più idonei.Ponteggio metallico fisso: protezione degli elementi. I vari elementi metallici devono essere difesi dagli agenti nocivi esterni converniciatura, catramatura o protezioni equivalenti.

Ponteggio mobile o trabattelloIl ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità diintervento. È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. All'interno del castellopossono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati. L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale amano che collegano i diversi impalcati. Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che non comportinogrande impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Movimentazione manuale dei carichi;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

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Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Ponteggio mobile o trabattelloAttrezzo: Ponteggio mobile o trabattelloIl ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità diintervento.È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza.All'interno del castello possono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati.L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale a mano che collegano i diversi impalcati.Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che non comportino grande impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

Saldatrice elettricaAttrezzo: Saldatrice elettricaLa saldatrice elettrica è un utensile di uso comune alimentato a bassa tensione con isolamento di classe II.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Disturbi alla vista;

Rischio: Disturbi alla vistaDanni agli occhi per proiezione di schegge scintille o trucioli, aria compressa o urti accidentali. (danni meccanici).Danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser (danni ottici).Danni agli occhi dovuti a liquidi caldi, corpi estranei caldi (ustioni).

2) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

3) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

4) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

5) Ustioni;Rischio: UstioniUstioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce inspegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, osostanze chimiche aggressive.

Saldatrice elettricaLa saldatrice elettrica è un utensile di uso comune alimentato a bassa tensione con isolamento di classe II.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione fumi, gas, vapori;3) Incendi, esplosioni;4) Radiazioni non ionizzanti;5) Ustioni;

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Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore saldatrice elettrica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); d) guanti; e) grembiule da saldatore; f) indumenti protettivi (tute).

Scala doppiaAttrezzo: Scala doppiaLa scala doppia deriva dall'unione di due scale semplici incernierate tra loro alla sommità e dotate di un limitatore di apertura.Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa inscavi o pozzi, opere di finitura ed impiantistiche, ecc..

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scale: requisiti;

Prescrizioni Organizzative:

Le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistentinell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso.

Scala doppiaLa scala doppia deriva dall'unione di due scale semplici incernierate tra loro alla sommità e dotate di un limitatore di apertura. Vieneadoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi opozzi, opere di finitura ed impiantistiche, ecc..

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Movimentazione manuale dei carichi;4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore scala doppia;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Scala sempliceLa scala semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimentiraggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scala semplice: misure preventive e protettive;

Prescrizioni Organizzative:

Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriateall'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicatisotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devonoessere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggiantisdrucciolevoli alle estremità superiori.

2) DPI: utilizzatore scala semplice;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)guanti.

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Scala sempliceAttrezzo: Scala sempliceLa scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversaliincastrati e distanziati in egual misura.Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa inscavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Scale: requisiti;

Prescrizioni Organizzative:

Le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistentinell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso.

Scala sempliceLa scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversaliincastrati e distanziati in egual misura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quotenon altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta dall'alto;2) Movimentazione manuale dei carichi;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore scala semplice;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti.

Scanalatrice per muri ed intonaciLa scanalatrice per muri ed intonaci è un utensile alimentato elettricamente, utilizzato, anzitutto, per la realizzazione di impianti sottotraccia, o per la rimozione di strati di intonaco ammalorati.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;4) Punture, tagli, abrasioni;5) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore scanalatrice per muri ed intonaci;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumentiprotettivi (tute).

Smerigliatrice angolare (flessibile)Attrezzo: Smerigliatrice angolare (flessibile)La smerigliatrice angolare a disco o a squadra, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca undisco ruotante la cui funzione è, a seconda del tipo di disco (abrasivo o diamantato), quella di tagliare, smussare, lisciare superficianche estese.Dal punto di vista tipologico le smerigliatrici si differenziano per alimentazione (elettrica o pneumatica), e funzionamento (le minismerigliatrici hanno potenza limitata, alto numero di giri e dischi di diametro che va da i 115 mm ai 125 mm mentre le smerigliatricihanno potenza maggiore, velocità minore ma montano dischi di diametro da 180 mm a 230 mm).

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;

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Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

2) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

3) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

4) Ustioni;Rischio: UstioniUstioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce inspegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, osostanze chimiche aggressive.

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

3) Requisiti generali comuni agli utensili;Prescrizioni Organizzative:

Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo dioperazione da svolgere.Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di PotenzaSonora emesso durante le verifiche di legge.

TagliamuriMacchina tagliamuro carrellata o meno, adatta per tagliare muri in tufo, mattoni o blocchetti in calcestruzzo, per risanamento difabbricati dall'umidità di risalita.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Elettrocuzione;3) Inalazione fumi, gas, vapori;4) Inalazione polveri, fibre;5) Urti, colpi, impatti, compressioni;6) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore tagliamuri;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 85

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature disicurezza; d) occhiali; e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi (tute).

Taglierina elettricaAttrezzatura elettrica da cantiere per il taglio di laterizi o piastrelle di ceramica.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore taglierina elettrica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti.

Taglierina elettricaLa taglierina elettrica è un elettroutensile per il taglio di taglio di laterizi o piastrelle di ceramica.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Punture, tagli, abrasioni;2) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore taglierina elettrica;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)occhiali; d) guanti.

Trapano elettricoAttrezzo: Trapano elettricoIl trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno, metallo,calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica.Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto meccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore, produceun moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria.Il moto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere corredateda un dispositivo che permette di invertire il moto della punta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

2) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

3) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

4) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

5) Ustioni;Rischio: UstioniUstioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce inspegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, osostanze chimiche aggressive.

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 86

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;Prescrizioni Organizzative:

Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi lanecessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura.

3) Requisiti generali comuni agli utensili;Prescrizioni Organizzative:

Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo dioperazione da svolgere.Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di PotenzaSonora emesso durante le verifiche di legge.

Trapano elettricoIl trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno, metallo,calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica. Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giuntomeccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore, produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria. Ilmoto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere corredate daun dispositivo che permette di invertire il moto della punta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;4) Ustioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore trapano elettrico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) maschere (sepresenti nell'aria polveri o sostanze nocive); c) otoprotettori; d) guanti.

Trapano elettricoIl trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:1) Elettrocuzione;2) Inalazione polveri, fibre;3) Punture, tagli, abrasioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:1) DPI: utilizzatore trapano elettrico;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) maschera; c)otoprotettori; d) guanti.

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 87

MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni

Elenco delle macchine:1) Autocarro;2) Autocarro;3) Autogrù;4) Carrello elevatore;5) Dumper;6) Dumper;7) Gru a torre;8) Gru a torre;9) Gru a torre;10) Pala meccanica;11) Pala meccanica.

AutocarroMacchina: AutocarroL'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc.,costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di unsistema oleodinamico.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

4) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

5) Getti o schizzi;Rischio: Getti o schizziLesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali,sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente oin postazioni di lavoro limitrofe.

6) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

7) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

8) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

9) Rumore: dBA 80 / 85;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 88

Rischio: Rumore dBA 80 / 85Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizionecompresa tra 80 e 85 dBA.

10) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita sumezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;Prescrizioni Organizzative:

La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché diilluminazione del campo di manovra.

3) Cabina di guida: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta dioggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)

4) DPI: operatore autocarro;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d)indumenti protettivi (tute).

AutocarroL'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc.,costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di unsistema oleodinamico.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Cesoiamenti, stritolamenti;3) Inalazione polveri, fibre;4) Incendi, esplosioni;5) Investimento, ribaltamento;6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;7) Movimentazione manuale dei carichi;8) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositividi protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 89

9) Scivolamenti, cadute a livello;10) Urti, colpi, impatti, compressioni;11) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) sirimanda al documento di valutazione specifico.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore autocarro;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti;d) indumenti protettivi (tute).

Attrezzi utilizzati dall'operatore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

AutogrùMacchina: AutogrùL'autogrù è un mezzo d'opera su gomma, costituito essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed unapparecchio di sollevamento azionato direttamente dalla suddetta cabina o da apposita postazione. Il suo impiego in cantiere puòessere il più disparato, data la versatilità del mezzo e le differenti potenzialità dei tipi in commercio, e può andare dal sollevamento (eposizionamento) dei componenti della gru, a quello di macchine o dei semplici materiali da costruzione, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

4) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

5) Getti o schizzi;Rischio: Getti o schizziLesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali,sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente oin postazioni di lavoro limitrofe.

6) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

7) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

8) Rumore: dBA < 80;Rischio: Rumore dBA < 80Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per talilavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo.

9) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 90

mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Apparecchi di sollevamento: requisiti generali;Prescrizioni Organizzative:

Apparecchi di sollevamento: omologazione. Tutti gli apparecchi di sollevamento non manuale di portata superiore a 200 kg sonosoggetti ad omologazione ISPESL, sia se dotati di dichiarazione di conformità (omologazione di tipo), sia in sua assenza.All'atto dell'omologazione, l'ISPESL rilascia una targhetta di immatricolazione, che deve essere apposta sulla macchina inposizione ben visibile, ed il libretto di omologazione. Ogni qualvolta vengano eseguite riparazioni e/o sostituzioni checomportino modifiche sostanziali, va richiesta nuova omologazione.Verifica di installazione degli apparecchi di sollevamento. Ogni qualvolta viene montata in cantiere una macchina disollevamento (gru, argani, ecc.), già dotata di libretto di omologazione, deve eseguirsi la verifica di installazione ad operadell'ASL-PMP, che ne rilascerà certificazione.Apparecchi di sollevamento: organi di avvolgimento. Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento e di trasporto per trazione,provvisti di tamburi di avvolgimento e di pulegge di frizione, come pure di apparecchi di sollevamento a vite, devono esseremuniti di dispositivi che impediscano:a) l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene o la rotazione della vite, oltre le posizioni limite prestabilite ai fini dellasicurezza in relazione al tipo o alle condizioni d'uso dell'apparecchio (dispositivo di arresto automatico di fine corsa);b) la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi e delle pulegge durante il normale funzionamento.I tamburi e le pulegge di tali apparecchi ed impianti devono avere le sedi delle funi e delle catene atte, per dimensioni e profilo, apermettere il libero e normale avvolgimento delle stesse funi o catene in modo da evitare accavallamenti o sollecitazionianormali. Tali tamburi e le pulegge, sui quali si avvolgono funi metalliche, salvo quanto previsto da disposizioni speciali,devono avere un diametro non inferiore a 25 volte il diametro delle funi ed a 300 volte il diametro dei fili elementari di queste.Per le pulegge di rinvio il diametro non deve essere inferiore rispettivamente a 20 e a 250 volte.Apparecchi di sollevamento: funi e catene. Le funi e le catene impiegate dovranno essere contrassegnate dal fabbricante edovranno essere corredate, al momento dell'acquisto, di una sua regolare dichiarazione con tutte le indicazioni ed i certificatiprevisti dal D.P.R. 21/7/1982 e/o dalla Direttiva CEE 91/368.Apparecchi di sollevamento: coeff. di sicurezza di funi e catene. Le funi e le catene degli impianti e degli apparecchi disollevamento e di trazione, salvo quanto previsto al riguardo dai regolamenti speciali, devono avere, in rapporto alla portata eallo sforzo massimo ammissibile, un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibree 5 per le catene.Apparecchi di sollevamento: fili delle funi. L'estremità delle funi deve essere provvista di impiombatura, legatura o morsettatura,allo scopo di impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili elementari.Apparecchi di sollevamento: ganci. I ganci utilizzati dovranno recare, inciso od in sovrimpressione, il marchio di conformità allenorme e il carico massimo ammissibile. Tali ganci, inoltre, dovranno essere conformati in maniera tale da impedire la fuoriuscitadelle funi e/o delle catene o devono essere dotati all'imbocco di dispositivo di chiusura funzionante.

3) Cabina di guida: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta dioggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)

4) Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 91

La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché diilluminazione del campo di manovra.

5) Autogrù: requisiti generali;Prescrizioni Organizzative:

Autogrù: posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento. Il posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento deve poteressere raggiunto senza pericolo, deve essere costruito e difeso in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimentie la sosta, in condizioni di sicurezza e deve permettere la perfetta visibilità di tutta la zona d'azione del mezzo.Dispositivi di sicurezza dell'apparecchiatura di sollevamento dell'autogrù. I mezzi di sollevamento devono essere provvisti didispositivi di frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo e, quando è necessario aifini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto. Nei casi in cui l'assenza di forza motrice può comportare pericoli perle persone, i mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico (graduale) sia delmezzo che del carico. Tali prescrizioni si attuano dotando i mezzi di freni ad intervento automatico in assenza di forza motrice, iquali devono essere periodicamente registrati in relazione alla utilizzazione dell'apparecchio e secondo le istruzioni riportate sulmanuale delle istruzioni della casa costruttrice.

6) DPI: operatore autogrù;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d)indumenti protettivi (tute).

Carrello elevatoreMacchina: Carrello elevatoreIl carrello elevatore è una macchina su gomma utilizzata per il trasporto di materiali e costituita da una cabina, destinata ad accogliereil conducente, ed un attrezzo (forche) per il sollevamento e trasporto materiali.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

2) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

3) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

4) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

5) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

6) Rumore: dBA 80 / 85;Rischio: Rumore dBA 80 / 85Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizionecompresa tra 80 e 85 dBA.

7) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita sumezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

8) Seppellimenti e sprofondamenti;Rischio: Seppellimenti e sprofondamentiSeppellimenti e sprofondamenti in scavi all'aperto od in sotterraneo o durante opere di demolizione o durante le operazioni dimanutenzione all'interno di silos, serbatoi, depositi, o durante il disarmo di puntelli e/o casseforme, ecc.Seppellimenti causati da frana di materiali stoccati senza le opportune precauzioni o da crollo di manufatti edili prossimi allepostazioni di lavoro.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 92

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Cabina di guida: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta dioggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)

3) Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;Prescrizioni Organizzative:

La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché diilluminazione del campo di manovra.

4) DPI: operatore carrello elevatore;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d)indumenti protettivi (tute).

DumperIl dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente suruote, munito di un cassone.Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a gravità. Iltelaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare lamanovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Cesoiamenti, stritolamenti;4) Elettrocuzione;5) Inalazione polveri, fibre;6) Incendi, esplosioni;7) Investimento, ribaltamento;8) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;9) Movimentazione manuale dei carichi;10) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositividi protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

11) Scivolamenti, cadute a livello;12) Urti, colpi, impatti, compressioni;13) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) sirimanda al documento di valutazione specifico.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore dumper;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)otoprotettori; d) guanti; e) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); f) indumenti protettivi (tute).

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 93

Attrezzi utilizzati dall'operatore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

DumperMacchina: DumperIl dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente suruote, munito di un cassone.Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a gravità. Iltelaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare lamanovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

4) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

5) Getti o schizzi;Rischio: Getti o schizziLesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali,sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente oin postazioni di lavoro limitrofe.

6) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

7) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

8) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

9) Rumore: dBA 80 / 85;Rischio: Rumore dBA 80 / 85Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizionecompresa tra 80 e 85 dBA.

10) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita sumezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 94

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;Prescrizioni Organizzative:

La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché diilluminazione del campo di manovra.

3) Cabina di guida: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta dioggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)

4) DPI: operatore dumper;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d)indumenti protettivi (tute).

Gru a torreLa gru a torre è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere. E' azionata da un proprio motore ed ècostituita, essenzialmente, dalle seguenti parti: a) la struttura, composta da profilati e tubolari metallici saldati ed imbullonati in mododa realizzare un traliccio; b) il sistema stabilizzante, costituito dalla zavorra di base e, per le gru con rotazione in alto, da quella dicontrofreccia posta sulla parte rotante, mentre per quelle con rotazione in basso, la zavorra di controfreccia viene sostituita dall'azionedi un tirante collegato a quella di base; c) gli organi di movimento, composti dai motori, generalmente elettrici, e dai meccanismi cheservono per manovrare la gru; d) i dispositivi di sicurezza, i cui principali sono di carattere elettrico. Esistono in commercio numerositipi di gru, che si differenziano principalmente per le dimensioni e quindi per le portate sollevabili. Le gru possono essere dotate dibasamenti fissi o su rotaie, per consentire un più agevole utilizzo durante lo sviluppo del cantiere senza dover essere costretti asmontarla e montarla ripetutamente.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Elettrocuzione;4) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;5) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositividi protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

6) Scivolamenti, cadute a livello;7) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore gru a torre;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti;d) indumenti protettivi (tute); e) attrezzatura anticaduta.

Attrezzi utilizzati dall'operatore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

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Gru a torreMacchina: Gru a torreLa gru a torre è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere.E' azionata da un proprio motore ed è costituita, essenzialmente, dalle seguenti parti:la struttura, composta da profilati e tubolari metallici saldati ed imbullonati in modo da realizzare un traliccio;il sistema stabilizzante, costituito dalla zavorra di base e, per le gru con rotazione in alto, da quella di controfreccia posta sulla parterotante, mentre per quelle con rotazione in basso, la zavorra di controfreccia viene sostituita dall'azione di un tirante collegato a quelladi base;gli organi di movimento, composti dai motori, generalmente elettrici, e dai meccanismi che servono per manovrare la gru;i dispositivi di sicurezza, i cui principali sono di carattere elettrico.Esistono in commercio numerosi tipi di gru, che si differenziano principalmente per le dimensioni e quindi per le portate sollevabili.Le gru possono essere dotate di basamenti fissi o su rotaie, per consentire un più agevole utilizzo durante lo sviluppo del cantieresenza dover essere costretti a smontarla e montarla ripetutamente.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

4) Rumore: dBA < 80;Rischio: Rumore dBA < 80Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per talilavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Apparecchi di sollevamento: requisiti generali;

Prescrizioni Organizzative:

Apparecchi di sollevamento: omologazione. Tutti gli apparecchi di sollevamento non manuale di portata superiore a 200 kg sonosoggetti ad omologazione ISPESL, sia se dotati di dichiarazione di conformità (omologazione di tipo), sia in sua assenza.All'atto dell'omologazione, l'ISPESL rilascia una targhetta di immatricolazione, che deve essere apposta sulla macchina inposizione ben visibile, ed il libretto di omologazione. Ogni qualvolta vengano eseguite riparazioni e/o sostituzioni checomportino modifiche sostanziali, va richiesta nuova omologazione.Verifica di installazione degli apparecchi di sollevamento. Ogni qualvolta viene montata in cantiere una macchina disollevamento (gru, argani, ecc.), già dotata di libretto di omologazione, deve eseguirsi la verifica di installazione ad operadell'ASL-PMP, che ne rilascerà certificazione.Apparecchi di sollevamento: organi di avvolgimento. Gli apparecchi e gli impianti di sollevamento e di trasporto per trazione,provvisti di tamburi di avvolgimento e di pulegge di frizione, come pure di apparecchi di sollevamento a vite, devono esseremuniti di dispositivi che impediscano:a) l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene o la rotazione della vite, oltre le posizioni limite prestabilite ai fini dellasicurezza in relazione al tipo o alle condizioni d'uso dell'apparecchio (dispositivo di arresto automatico di fine corsa);b) la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi e delle pulegge durante il normale funzionamento.I tamburi e le pulegge di tali apparecchi ed impianti devono avere le sedi delle funi e delle catene atte, per dimensioni e profilo, apermettere il libero e normale avvolgimento delle stesse funi o catene in modo da evitare accavallamenti o sollecitazionianormali. Tali tamburi e le pulegge, sui quali si avvolgono funi metalliche, salvo quanto previsto da disposizioni speciali,devono avere un diametro non inferiore a 25 volte il diametro delle funi ed a 300 volte il diametro dei fili elementari di queste.Per le pulegge di rinvio il diametro non deve essere inferiore rispettivamente a 20 e a 250 volte.Apparecchi di sollevamento: funi e catene. Le funi e le catene impiegate dovranno essere contrassegnate dal fabbricante edovranno essere corredate, al momento dell'acquisto, di una sua regolare dichiarazione con tutte le indicazioni ed i certificatiprevisti dal D.P.R. 21/7/1982 e/o dalla Direttiva CEE 91/368.Apparecchi di sollevamento: coeff. di sicurezza di funi e catene. Le funi e le catene degli impianti e degli apparecchi disollevamento e di trazione, salvo quanto previsto al riguardo dai regolamenti speciali, devono avere, in rapporto alla portata eallo sforzo massimo ammissibile, un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibree 5 per le catene.Apparecchi di sollevamento: fili delle funi. L'estremità delle funi deve essere provvista di impiombatura, legatura o morsettatura,allo scopo di impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili elementari.Apparecchi di sollevamento: ganci. I ganci utilizzati dovranno recare, inciso od in sovrimpressione, il marchio di conformità alle

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norme e il carico massimo ammissibile. Tali ganci, inoltre, dovranno essere conformati in maniera tale da impedire la fuoriuscitadelle funi e/o delle catene o devono essere dotati all'imbocco di dispositivo di chiusura funzionante.

2) Gru: requisiti comuni;Prescrizioni Organizzative:

Verifiche sull'area di ubicazione della gru. Le verifiche preventive da eseguire sull'area dove si andrà a montare la gru, sono:verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla gru attraverso gli appoggi);verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua alla base della macchina).Qualora fossero presenti, o venissero aperti in un momento successivo, scavi in prossimità della gru, si dovrà provvedere ad unaloro adeguata armatura.Struttura portante della gru. Prima dell'installazione della gru nel cantiere, bisogna verificare che la stessa non presenti astedeformate o ossidate in maniera tale da comprometterne la stabilità. Ove necessario, occorrerà procedere alla sostituzione delleaste compromesse o alla verniciatura di quelle che lo richiedano.Stabilità e ancoraggio delle gru. La stabilità e l'ancoraggio delle gru a torre, a portale e simili situate all'aperto devono essereassicurate con mezzi adeguati, tenendo conto sia delle sollecitazioni derivanti dalle manovre dei carichi che da quelle derivantidalla massima presumibile azione del vento.Zavorre e contrappesi della gru. Le zavorre ed i contrappesi devono essere poste in opera secondo le quantità prescritte dallespecifiche tecniche del costruttore. Tali zavorre dovranno essere realizzate in materiale omogeneo e di peso specifico noto.Cabina di manovra della gru. Nelle gru provviste di cabina di manovra, la scala di accesso deve essere contornata da gabbiametallica di sicurezza a partire da 2 m di altezza da terra e deve presentare un ballatoio ogni 8 metri. Tale cabina dovrà, inoltre,essere dotata di:idonee protezioni contro l'irraggiamento solare;riscaldamento alimentato elettricamente mediante trasformatore di isolamento;istruzioni, esposte in modo chiaro e visibile, necessarie per il corretto utilizzo della gru.Cartelli sul braccio della gru. Lungo il braccio della gru, devono essere posizionati dei cartelli indicanti la portata massimaammissibile nelle varie posizioni: tali cartelli devono risultare perfettamente visibili sia dal manovratore, che dal personalepreposto all'imbracatura dei carichi.Radiocomando della gru. Il radiocomando della gru dovrà essere conforme al D.M. 10/05/1988 n. 347. Esso dovrà essereomologato dall'ISPESL, provvisto di targhetta, riportante il numero, e libretto di istruzione da tenere in cantiere.Livello sonoro della gru: pressione e potenza. Le gru a torre immesse sul mercato dopo l'entrata in vigore del DM 588/87 e D.L.137/92 devono essere corredate da certificato di conformità delle prestazioni acustiche. Gli apparecchi di sollevamento dovrannoessere corredati da due targhette metalliche esagonali delle quali una indicante il Livello di Potenza Sonora massimo e l'altra ilLivello di Pressione Sonora massimo emessi.Cartelli alla base della gru. Sul basamento della gru o in posizione limitrofa, andrà posizionato il cartello con le segnalazioni percomunicare con il manovratore e quelli con segnalazioni di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare, ecc.).Viabilità pedonale intorno alla gru. Il posizionamento della gru dovrà essere effettuato in modo tale che fino ad un'altezza di 2,5m. la distanza tra qualsiasi ostacolo fisso e la gru risulti maggiore di 70 cm.; ove ciò non risultasse possibile occorrerà, primadella messa in opera della macchina, interdire il passaggio con opportune barriere.

3) Gru a torre: requisiti generali;Prescrizioni Organizzative:

Dispositivi di sicurezza della gru a torre rotante. La gru deve essere dotata dei seguenti dispositivi di sicurezza, il cuifunzionamento andrà verificato al termine delle operazioni di montaggio:fine corsa di discesa e salita del gancio;fine corsa di traslazione del carrello;arresto automatico della gru e del carico in caso di interruzione dell'energia elettrica, anche su una sola fase;dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo;dispositivi acustici di segnalazione del moto e di illuminazione del campo di manovra;limitatori di carico e di momento;funzionamento del motore innestato anche durante la discesa del carico.Fondazioni in c.a. per la gru. Gli stabilizzatori della gru andranno appoggiati su adeguate fondazioni in cemento armato.

4) DPI: operatore della gru;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) occhiali; d) calzature disicurezza; e) cinture di sicurezza con doppia fune di trattenuta per gli eventuali interventi di manutenzione al di fuori delleprotezioni fisse.

Gru a torreLa gru è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere. Le gru possono essere dotate di basamenti fissio su rotaie, per consentire un più agevole utilizzo durante lo sviluppo del cantiere senza dover essere costretti a smontarla e montarlaripetutamente.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;3) Elettrocuzione;4) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositividi protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

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5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore gru a torre;

Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti;d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.

Pala meccanicaMacchina: Pala meccanicaLa pala meccanica è una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico del materiale. La macchina ècostituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote, munita di una benna, nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene ilcaricamento del terreno. Lo scarico può avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente, lateralmente o posteriormente.I caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato intorno ad un asse verticale. Per particolari lavorazioni la macchina puòessere equipaggiata anteriormente con benne speciali e, posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali scarificatori, verricelli, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Caduta dall'alto;

Rischio: Caduta dall'altoCaduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive odindividuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo otrasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.

2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Rischio: Caduta di materiale dall'alto o a livelloLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali,o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.

3) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;Rischio: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioniFerite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine omezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.

4) Elettrocuzione;Rischio: ElettrocuzioneElettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

5) Getti o schizzi;Rischio: Getti o schizziLesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali,sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente oin postazioni di lavoro limitrofe.

6) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;Rischio: Inalazione polveri, fibre, gas, vaporiDanni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, orilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, dicarbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varianatura.

7) Incendi o esplosioni;Rischio: Incendi o esplosioniLesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustionedi recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo perdemolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..

8) Investimento e ribaltamento;Rischio: Investimento e ribaltamentoLesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici oconseguenti al ribaltamento delle stesse.

9) Rumore: dBA 85 / 90;Rischio: Rumore dBA 85 / 90Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:esposizione compresa tra 85 e 90 dBA.

10) Scivolamenti e cadute;Rischio: Scivolamenti e caduteScivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita sumezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi dellelavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.

11) Vibrazioni;

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 98

Rischio: VibrazioniDanni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;

Prescrizioni Organizzative:

Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltreche dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione,con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventualeinstallazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre,fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura amotore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia disicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoriaè tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovrannoessere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione,avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter,ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, senecessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura.Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzid'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera dipersonale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione diparti della macchina, bisognerà:utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;non modificare alcuna parte della macchina.Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati.

2) Cabina di guida: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta dioggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)

3) Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;Prescrizioni Organizzative:

La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché diilluminazione del campo di manovra.

4) DPI: operatore pala meccanica;Prescrizioni Organizzative:

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d)otoprotettori; e) mascherina antipolvere; f) indumenti protettivi (tute).

Pala meccanicaLa pala meccanica è una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico del materiale. La macchina ècostituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote, munita di una benna, nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene ilcaricamento del terreno. Lo scarico può avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente, lateralmente o posteriormente.I caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato intorno ad un asse verticale. Per particolari lavorazioni la macchina puòessere equipaggiata anteriormente con benne speciali e, posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali scarificatori, verricelli, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:1) Cesoiamenti, stritolamenti;2) Inalazione polveri, fibre;3) Incendi, esplosioni;4) Investimento, ribaltamento;5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;6) Rumore;

Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositividi protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.

7) Scivolamenti, cadute a livello;8) Vibrazioni;

Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) sirimanda al documento di valutazione specifico.

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:1) DPI: operatore pala meccanica;

Prescrizioni Organizzative:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 99

Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature disicurezza; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi(tute).

Attrezzi utilizzati dall'operatore:a) Attrezzi manuali;

Rischi generati dall'uso degli attrezzi:Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ATTREZZATURA LavorazioniPotenza Sonora

dB(A)Scheda

Impastatrice Formazione intonaci interni (tradizionali); Formazionedi massetto per pavimenti interni. 85.0 962-(IEC-17)-RPO-01

Taglierina elettrica Posa di pavimenti per interni; Posa di rivestimentiinterni; Posa di pavimenti per interni. 89.9

Trapano elettrico Realizzazione di impianto elettrico interno;Realizzazione di impianto idrico-sanitario;Realizzazione di impianto termico (autonomo). 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01

MACCHINA LavorazioniPotenza Sonora

dB(A)Scheda

Gru a torre Formazione intonaci interni (tradizionali); Formazionedi massetto per pavimenti interni; Posa di pavimentiper interni; Posa di rivestimenti interni; Posa diserramenti interni ed esterni; Tinteggiatura disuperfici interne; Posa di pavimenti per interni;Tinteggiatura di superfici interne; Tracciamento delcampo di pallavolo e di pallacanestro in vernicespeciale. 101.0 960-(IEC-4)-RPO-01

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COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI

1) Interferenza nel periodo dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per un totale di 2 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere - Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 07/09/2015 al 09/09/2015 per 3 giorni lavorativi, e dal07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere: <Nessuno>Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere: <Nessuno>

2) Interferenza nel periodo dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per un totale di 2 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione della viabilità del cantiere - Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi, e dal07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

Realizzazione della viabilità del cantiere: <Nessuno>Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere: <Nessuno>

3) Interferenza nel periodo dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per un totale di 2 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere - Realizzazione della viabilità del cantiere

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 07/09/2015 al 09/09/2015 per 3 giorni lavorativi, e dal07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere: <Nessuno>Realizzazione della viabilità del cantiere: <Nessuno>

4) Interferenza nel periodo dal 08/09/2015 al 09/09/2015 per un totale di 2 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere - Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 07/09/2015 al 09/09/2015 per 3 giorni lavorativi, e dal08/09/2015 al 10/09/2015 per 3 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 08/09/2015 al 09/09/2015 per 2 giorni lavorativi.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere: <Nessuno>Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari: <Nessuno>

5) Interferenza nel periodo dal 08/09/2015 al 08/09/2015 per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi: - Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari - Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 08/09/2015 al 10/09/2015 per 3 giorni lavorativi, e dal07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 08/09/2015 al 08/09/2015 per 1 giorno lavorativo.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

"Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria della palestra e del blocco servizi-spogliatoi della scuola media Fermidi Orbassano". - Pag. 101

Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari: <Nessuno>Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere: <Nessuno>

6) Interferenza nel periodo dal 08/09/2015 al 08/09/2015 per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi: - Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari - Realizzazione della viabilità del cantiere

Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 08/09/2015 al 10/09/2015 per 3 giorni lavorativi, e dal07/09/2015 al 08/09/2015 per 2 giorni lavorativi.Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 08/09/2015 al 08/09/2015 per 1 giorno lavorativo.

Coordinamento:

a) Verificare in cantiere con la Direzione Lavori ed il Responsabile della sicurezzza

Rischi Trasmissibili:

Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari: <Nessuno>Realizzazione della viabilità del cantiere: <Nessuno>

CONCLUSIONI GENERALI

Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso:Allegato "A" - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori);Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi (Probabilità ed entità del danno, valutazione dell'esposizione al rumore e allevibrazioni;Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza;si allegano, altresì: - Tavole esplicative di progetto; - Fascicolo della manutenzione (per la prevenzione e protezione dei rischi).

INDICE

Lavoro

Committenti

Responsabili

Imprese

Documentazione

Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere

Descrizione sintetica dell'opera

Area del cantiere

Caratteristiche area del cantiere

Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere

Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante

Organizzazione del cantiere

Segnaletica generale prevista nel cantiere

Lavorazioni e loro interferenze

• Allestimento del cantiere

• Realizzazione della recinzione e degli accessi del cantiere (fase)

• Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari (fase)

• Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)

• Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase)

• Scavi, demolizioni e movimenti terra

• Demolizione e rimozione tramezzi esistenti, serramenti e porte interne (fase)

• Demolizione e rimozione apparecchiature igienico sanitarie, rubinetteria, scarichi e rete

idrica di adduzione (fase)

• Taglio e demolizione pavimentazione interna (fase)

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• Rimozione di pavimentazione in pvc ammalorato della palestra (fase)

• Movimentazione di materiali in cantiere (fase)

• Nuove costruzioni blocco spogliatoi

• Realizzazione di murature interne (fase)

• Formazione intonaci interni (tradizionali) (fase)

• Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni elettriche (fase)

• Predisposizione e posa in opera di canalizzazioni termoidrauliche (fase)

• Posa di conduttura idrica (fase)

• Formazione di massetto per pavimenti interni (fase)

• Fornitura e posa di sanitari e rubinetterie (fase)

• Posa di pavimenti per interni (fase)

• Posa di rivestimenti interni (fase)

• Posa di serramenti interni ed esterni (fase)

• Tinteggiatura di superfici interne (fase)

• Nuove costruzioni palestra

• Posa di pavimenti per interni (fase)

• Tinteggiatura di superfici interne (fase)

• Tracciamento del campo di pallavolo e di pallacanestro in vernice speciale (fase)

• Impianti

• Realizzazione di impianto elettrico interno (fase)

• Realizzazione di impianto idrico-sanitario (fase)

• Realizzazione di impianto termico (autonomo) (fase)

• Smobilizzo del cantiere

Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive.

Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni

Macchine utilizzate nelle lavorazioni

Potenza sonora attrezzature e macchine

Coordinamento delle lavorazioni e fasi

Conclusioni generali

Orbassano, 08/06/2015Firma

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