Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo · informazione e sensibilizzazione. Nel caso...
Transcript of Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo · informazione e sensibilizzazione. Nel caso...
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Report A cura della
Referente Prof.ssa
L. Minervini
1^ TAVOLO DI CONCERTAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
a.s. 2017/18
La legge 71/2017 prescrive agli Istituti Scolastici l’aggiornamento del Patto di Corresponsabilità e del Regolamento
nella parte relativa al cyberbullismo, sollecitando la necessità che misure sanzionatorie e prospettiva inclusiva siano
sempre complementari. Il Piano di Prevenzione e contrasto del cyberbullismo dell’IC Manzoni-Poli ha previsto che tale
aggiornamento avvenga attraverso il confronto tra tutti gli attori della Comunità scolastica: docenti-genitori e, in una
fase successiva, studenti. Il 26 gennaio 2018, dalle ore 16:30 alle ore 19:30 si è riunito il 1^ Tavolo di concertazione
Scuola Famiglia per elaborare proposte di sanzione e di intervento in caso di cyberbullismo accertato.
Dirigente Scolastico Prof. Gaetano Ragno
26
Gennaio
2018
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 1
Indice Cap. 1 Obiettivi
Pagina 1
Cap. 2 Organizzazione Pagina 2 Cap. 3 Partecipanti Pagina 3 Cap. 4 Esiti Pagina 4 Cap. 5 Evidenze Pagina 6 Cap. 6 Proposte per il Regolamento d’Istituto Pagina 7 Cap. 7 Proposta per il Patto di Corresponsabilità
Pagina 9
Cap. 8 Valutazione dei genitori Pagina 10 Cap. 9 Valutazione dei docenti Pagina 11
Allegati
1 ^ T AV O L O D I C O N C E R T A Z I O N E S C U O L A - FA M I G L I A
Capitolo 1 Obiettivi
1. Elaborazione condivisa tra gli attori della Scuola di proposte per sanzioni
e interventi educativi in caso di cyberbullismo accertato, da implementare
nel Regolamento d’Istituto e nel Patto di Corresponsabilità;
2. Sensibilizzazione delle famiglie non partecipanti attraverso comunicazione
degli esiti per mezzo delle chat di classe;
3. Costruzione di una prassi comunitaria di Cittadinanza Attiva.
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 2
In allegato i materiali di lavoro
Capitolo 2 Organizzazione & Allegati
Regolamento - Patto di Corresponsabilità
3-proposta studenti
2vademecum dei genitori
1 tavolo
docenti -genitori
Tavolo
Scu
ola
-Fam
iglia • FASE A1
• Selezione e distribuzione materiali per genitori e docenti
•Tavolo: gruppi di lavoro
•Report x DS
•Divulgazione tra genitori e docenti Report approvato
• Incontro con studenti
•TEMPI: GEN-MARZO V
adem
ecu
m g
enitori
xgenitori
• FASE B
• Costituzione Tavolo dei Genitori
• Elaborazione
• Produzione
• Presentazione
• Pubblicazione
• TEMPI: da FEB.
Tavolo
stu
denti
•FASE A2
•Progettazione
•Condivisione docenti
•Lavoro curricolare classi I e II - Scuola Media
• Integrazione risultati
•Presentazione risultati al Tavolo Genitori-Docenti
• Integrazione
•TEMPI: FEBBRAIO-MARZO
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 3
Capitolo 3 Partecipanti
Rappresentanti dei docenti nel CdI
Scuola Infanzia /
Scuola Primaria: A. Farinola, Isa Salvemini
Scuola Media: C. Marzano
Rappresentanti dei genitori CdI
L. Minervini
FFSS
Area 1 /
Area 2 Tedeschi, De Virgilio
Docenti
Scuola Infanzia /
Scuola Primaria: D’Angella, Dargenio
Scuola Media: Alborè, Amato, Angione, Azzollini, Lepore, Mastropierro, Mitoli, Mitolo, Mongelli,
Salvemini, Spagnoletti, Tedeschi.
Genitori
Si veda Allegato firme
Gruppi di lavoro
Gruppo Focus Docenti Genitori
A. Formazione>Sanzione>
Reazione
M. Salvemini, F.
Tedeschi
E. Ferrieri, R. Calò, F. Pansini (4^ C Primaria
Cozzoli), T. Carabellese (1H- Poli), B. Gallo (2E –
Poli), M. Albanese (2E – Poli), M. R. Lepore (2E –
Poli), M. Valente (2 E - Poli)
B. Chi rompe, paga
M. Angione, N.
Azzollini
A. Sigrisi, L. Sgherza, G. Murolo, L. Aiello, P. De
Candia, L. Gadaleta, M. Minervini (Scuola Primaria
Cozzoli)
C. Valutare->Sanzionare-
>Recuperare
V. Mastropierro, M.
Mongelli
N. Germinario, G. Grillo, P. Roselli, (Classi 1B e 1D
Poli)
D. Meglio riflettere e reagire
che punire
C- Mitolo, A.
Farinola, D’Angella,
Dargenio
Sciancalepore G., M. Palmieri, De Gioia M. (Plesso
C. Alberto) /F. Carabellese, L. Lusito, M. Marancia
(Plesso Poli)
E. Prima la responsabilità di informare poi la
fermezza di sanzionare
M. Amato, K.
Marzano, L.
Minervini
Plesso Poli:
C. Spadavecchia (1C), L. De Gennaro (II C), R.
Cappelluti (II F), K. Bonita (III B), A. Tridente (II H),
M. Picheo (II H), B. De Candia
F. ,
Fermezza
C- Mitoli, A. Alborè B. Spadavecchia, L. Gadaleta, V. Scardigno, F.
Lanza, M. Valente, G. La Forgia
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 4
Capitolo 4 Esiti
Focus 1> Gestione smartphone a scuola
Gruppi Proposta
Sanzione Recupero
A “Formazione>Sanzione>
Reazione”
Relatrice
Sig.ra M. Valente
Lo smartphone ha un valore affettivo forte
per studenti preadolescenti. La sfida della
famiglia e della scuola dovrebbe essere
quella di responsabilizzare i ragazzi
piuttosto che impedire che venga portato.
Quindi
1. Educazione condivisa alle
relazioni
2. Educazione condivisa all’uso
corretto dello smartphone
3. Smartphone a scuola ma
spento
1. Sequestro e Richiamo formale
fino alla sospensione per uso
improprio (registrazione audio
video indipendentemente dal
tipo di contenuti)
2. Importanza della tempestività
della reazione della Scuola
Azioni di rinforzo
B. “Chi rompe, paga”
Relatrice
Sig.ra L. Aiello
1. No smartphone a scuola, se
non in casi eccezionali e
autorizzati oppure sotto
chiave
1. Sanzioni pecuniarie a
carico dei genitori
2. Convocazione genitori e
figli per informazione e
formazione
3. Sanzioni a carico di tutti i
soggetti coinvolti, in base
al livello di gravità e
responsabilità
1. Il responsabile
andrà coinvolto
in attività di
utilità per la
scuola
C. Valutare>Sanzionare>
Recuperare
Relatore
Sig. N. Germinario
Consentire di portare lo smartphone
a scuola:
1-su autorizzazione
2- per uso didattico
D. Meglio riflettere e reagire che
punire
Relatore
Sig. M. Marancia
1. Consentire di portare lo
smartphone a scuola, ma
chiuso in cartella
2. Corresponsabilità educativa
scuola –famiglia
3. Ad un uso corretto dello
smartphone e alla
comunicazione corretta
Contrari alle sanzioni
E. Prima la responsabilità di
informare poi la fermezza di
sanzionare
Relatrice
Sig.ra M. Picheo
1. Consentire di portare il
cellulare ma in deposito per
educare a vivere momenti
autonomi dall’uso dello
smartphone
2. Uso didattico autorizzato dai
genitori
Sequestro e ritiro a cura del genitore
F. Fermezza Divieto di introdurre i telefonini salvo
autorizzazione del Dirigente
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 5
F o c u s 2 > C y b e r b u l l i s m o
Gruppi Sanzione Recupero
A.
“Formazione>Sanzione> Reazione”
Relatrice
Sig.ra M. Valente
1. Sequestro e Richiamo formale fino alla sospensione
per uso improprio (registrazione audio video
indipendentemente dal tipo di contenuti)
2. Importanza della tempestività della reazione della
Scuola
Azioni di rinforzo
B. “Chi rompe, paga”
Relatrice
Sig.ra L. Aiello
1. Sanzioni pecuniarie a carico dei genitori
2. Convocazione genitori e figli per informazione
e formazione
3. Sanzioni a carico di tutti i soggetti coinvolti, in
base al livello di gravità e responsabilità
1. Il responsabile andrà
coinvolto in attività di utilità
per la scuola
2. Responsabile e vittima
potranno condividere un
percorso didattico a punti utile
ai fini della valutazione
C. Valutare>Sanzionare> Recuperare
Relatore:
Sig. N. Germinario
1. Evitare di sminuire
2. Valutare in base a
i. Gravità
ii. Intenzionalità
iii. Ripetitività
3. Ipotesi di sanzione:
i. Pressione: richiamo formale
ii. Dalla presenza di comportamenti diffamatori in poi
procedere con la sospensione
iii. Aggressionedenigrazione: 3 gg
iv. Diffamazionetrattamento di dati: 5gg
v. Diffusione on line: perdita anno scolastico
4. Chi valuta? Auspicabile la presenza di un comitato
di rappresentanti dei docenti e dei genitori,
presieduto dal Dirigente Scolastico
5. Valutare chi? I responsabili sono anche gli
spettatori, verso i quali si può agire con restrizioni
della partecipazione ad attività di interesse (tornei,
uscite didattiche, ecc.)
1. Indicazione alla famiglia di percorso
psicologico
2. Analisi guidata dell’evento in classe
3. Attività utili per la scuola in orario
extrascolastico
D. Meglio riflettere e reagire che punire
Relatore
Sig. M. Marancia
1. Lavori di utilità per la scuola
2. Riflessione collettiva del gruppo
coinvolto nelle dinamiche di
cyberbullismo
3. Supporto psicologico
E. Prima la responsabilità di informare
poi la fermezza di sanzionare
Relatrice
Sig.ra M. Picheo
Le sanzioni sono comminabili solo se si può dimostrare che la
scuola e la famiglia abbiano svolto un lavoro di informazione e di
educazione.
Devono riguardare sia i responsabili attivi sia quelli passivi
Comunicazione e convocazione dei genitori
Esclusione dalle attività comunitarie (tornei, uscite, ecc)
Lavori di utilità sociale in orario extracurricolare con la
corresponsabilità della famiglia
F. Fermezza
Relatrice:
Sig.ra L. Gadaleta
Denuncia Attenzione degli adulti ai comportamenti dei
ragazzi
Percorso psicologico per ragazzi e famiglie
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 6
Cap. 5 Evidenze
Focus 1 Smartphone a scuola: sì o no?
Dalle osservazioni riportate, prevale l’orientamento, previa autorizzazione del dirigente, a consentire agli
studenti di portare lo smartphone a scuola, lasciandolo in deposito nell’armadio chiuso dell’aula,
sollevando la scuola da ogni responsabilità di rottura o smarrimento del dispositivo. Degno di interesse è
anche il punto di vista di chi, proprio riconoscendo la valenza affettiva e sociale del telefono per i
preadolescenti, richiama i genitori e i docenti a orientare l’azione educativa in termini di
responsabilizzazione degli studenti nell’uso rispettoso dello smartphone, anche a scuola, senza pertanto
giungere a depositarlo.
Focus 2 Quali provvedimenti in caso di cyberbullismo?
Una comunità educante è legittimata a sanzionare infrazioni quando ha attivato tutte le forme di
informazione e sensibilizzazione. Nel caso del Focus 2, una Scuola può deliberare sanzioni solo se ha
concretamente operato per l’educazione ad una cittadinanza digitale consapevole e positiva. Pertanto,
dal lavoro dei gruppi emerge quanto segue, a carico dei responsabili attivi e passivi (spettatori):
1- informazione e convocazione tempestiva delle famiglie, in ogni caso tempestività degli interventi,
2- valutazione del caso in base alla gravità, intenzionalità, ripetitività,
3- valutazione a carico di un organo rappresentativo dei genitori e dei docenti,
4- prevedere, in base alla gravità, esclusione da attività (tornei, uscite, visite), sospensione dalle attività
didattiche, da un minimo di 3 ad un massimo di 15 gg fino ad invalidare l’anno scolastico e alla denuncia
del minore.
Tutti i gruppi hanno convenuto sulla necessità di accompagnare le sanzioni con misure di recupero
educativo, in cui siano coinvolte le famiglie e i gruppi classe, guidati dai Consigli dei docenti.
In una prospettiva di corresponsabilità, i genitori hanno proposto che la sanzione preveda anche l’obbligo
dei genitori di seguire con i propri figli corsi di informazione sul cyberbullismo e che siano parte attiva in
mansioni di utilità per la scuola.
Per il coinvolgimento dell’intero gruppo di pari implicato nelle dinamiche oggetto di sanzione, i gruppi
convengono nel proporre percorsi in cui centrale sia l’educazione alla cooperazione tra vittima e bullo.
Osservazioni
Le misure proposte, dal la sospensione da l le at t iv i tà didatt iche al le azion i d i ut i l i tà per la
scuola, da l l ’ammonimento al la perd ita del l ’anno scolast ico, f ino al la denuncia, r isu l tano in
l inea con quanto d isposto dal DPR n. 249/1998, dalla Circolare MIUR, prot. n.1865 del 10/10/2017
Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo
di istruzione, dalla Legge n. 71/2017.
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 7
Cap. 6. PROPOSTA PER IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Si propone il seguente testo per il Regolamento d’Istituto, comprensivo dei contributi dei gruppi di lavoro
e conforme con i dispositivi normativi, relativamente al Focus 2. Le proposte ai capp. 6 e 7 andranno
confrontate ed eventualmente integrate con le proposte degli studenti e sottoposte all’attenzione del
Consiglio di Istituto per la delibera finale.
Azioni di prevenzione e di contrasto del (bullismo) e cyberbullismo
IL DIRIGENTE SCOLASTICO:
– individua attraverso il Collegio dei Docenti un referente del bullismo e cyberbullismo;
– coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti della
comunità scolastica, partendo dall'utilizzo sicuro di Internet a scuola;
– prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamenti e formazione in materia di prevenzione dei
fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale docente e non docente;
– promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo
nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni,
docenti, genitori ed esperti;
– favorisce la discussione all'interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i
presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e prevenzione dei fenomeni del
bullismo e cyberbullismo; – prevede azioni culturali ed educative rivolte agli studenti, per acquisire
le competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole.
In presenza di accertati episodi di cyberbullismo, il Dirigente Scolastico:
- Convoca e informa tempestivamente le famiglie degli studenti coinvolti
- Valuta con l’organo di garanzia della Scuola gli episodi contestati e dispone, in base alla gravità,
intenzionalità, ripetitività degli stessi,
A) sanzioni tra cui:
• Richiamo Formale
• Sospensione dalla frequenza (da un minimo di 3 ad un massimo di 15 gg)
• Esclusione da attività didattiche (Tornei, uscite, visite d’istruzione)
• Denuncia al Questore
• Esclusione dallo scrutinio finale
B) interventi di recupero, in accordo con gli organi collegiali e le famiglie, tra cui:
• Frequenza congiunta genitori-figli di incontri informativi sul fenomeno
• Attività di utilità per la scuola in orario extracurricolare
• Percorsi didattici mirati all’interno del gruppo di pari coinvolto
• Attività cooperative con il coinvolgimento dei responsabili e delle vittime
• Segnalazione ai servizi sociali/psicologici e/o
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 8
Il Referente
- promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo attraverso
progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale; •
- coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle
responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e
studenti;
- si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato
sociale, forze di polizia per realizzare progetti di prevenzione;
- cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata
mondiale sulla Sicurezza in Internet la “Safer Internet Day”.
I DOCENTI
A livello collegiale e/o individuale
- Pianificano attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo
degli studenti e all'approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di
coscienza della necessità dei valori di convivenza civile;
- Favoriscono un clima collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le famiglie;
- Propongono progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
I GENITORI
- partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalla scuola,
sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo e in generale di
educazione alla cittadinanza digitale
- sono attenti ai comportamenti dei propri figli;
- vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai
tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero allertarsi
se uno studente, dopo l’uso di internet o del proprio telefonino, mostra stati depressivi,
ansiosi o paura);
- conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità
previste dal Patto di corresponsabilità e dal Regolamento;
- conoscono le sanzioni previste da regolamento d’istituto nei casi di bullismo,
cyberbullismo e navigazione on-line a rischio;
- partecipano alle misure di recupero ove previsto dal presente Regolamento.
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 9
Cap. 7 PROPOSTA PER IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Relativamente al Focus 1 Uso degli smartphone a scuola e ad integrazione del testo in vigore
Lo studente si impegna a
[…]
(ad integrazione del punto 2- voce studenti) frequentare regolarmente le lezioni,
assolvere assiduamente gli impegni di studio, evitando l’uso dello smartphone durante
le attività pomeridiane, salvo disposizioni diverse dei docenti. In caso di inadempienza
degli impegni suddetti presenterà giustificazione scritta firmata dai genitori o da chi ne
fa le veci;
riporre lo smartphone, introdotto a scuola su richiesta della famiglia e autorizzata dal
Dirigente, nell’armadio della propria aula;
La famiglia si impegna a:
12. educare i propri figli ad assolvere agli impegni scolastici pomeridiani, in condizioni prive di fattori
di disturbo o distrazione, quali possono i cellulari e a spegnere gli stessi all’interno dell’edificio
scolastico [da sostituire con riporre gli stessi nell’armadio dell’aula] e ad usarli previa autorizzazione
concessa dal Dirigente Scolastico
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 10
Cap. 8 VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA: punto di vista delle famiglie
Su 44 questionari compilati e restituiti solo 8 partecipanti hanno risposto a queste domande aperte:
6. Ha suggerimenti per migliorare l’organizzazione di iniziative simili?
o Coinvolgimento di esperti per indicazione di linee guida
o Maggiore presenza di docenti
o Incontri regolari (x 2)
o Tavolo permanente
o Obbligare i genitori a partecipare con la presenza dei propri figli
o Più incontri
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 11
o Maggiore sensibilizzazione
7.Ha suggerimenti per incrementare la partecipazione dei genitori ad iniziative simili?
o Tavole rotonde
o Parlare a scuola o in chat per condividere i risultati dell’incontro
o Posticipare gli orari degli incontri perché i genitori spesso lavorano negli orari indicati (X2)
o Obbligare i genitori a partecipare nell’ambito degli incontri scuola-famiglia
o Cominciare ad organizzare questi incontri per genitori fin dalla scuola dell’infanzia con incontri
dedicati periodici
o Diffondere i risultati di questo incontro tra genitori e docenti attraverso canali ufficiali e non
con la comunicazione in chat da parte dei rappresentanti di classe
Cap. 8 Valutazione dell’esperienza: punto di vista dei docenti
L’esperienza è stata valutata con favore dai docenti coinvolti, sia per l’apertura alle famiglie di tutto l’Istituto
e ai colleghi di ogni ordine e grado, sia per l’interesse e i risultati ottenuti nelle sessioni di lavoro. Da alcuni
è stato ritenuto insufficiente il tempo a disposizione per il confronto. Certamente va incentivata la
partecipazione più ampia dei genitori e dei docenti di tutto il Collegio su questi temi e in queste iniziative.
La Referente
Prof.ssa L. Minervini
Piano di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Pag. 12
ALLEGATI
In file