Piano Di Miglioramento - ipssarsoverato.it · Relazione tra obiettivi di processo e priorità...

44
Piano Di Miglioramento IPSSEOA Il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Fioresta Via G. Leopardi,4 Soverato PdM ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER LENOGASTRONOMIA E LOSPITALITÀ ALBERGHIERA CON CONVITTO ANNESSO CORSO SERALE Via Leopardi, 4 88068 Soverato (Catanzaro) Tel. 0967620199 Fax 0967521620 codice istituto: CZRH04000Q corso serale CZRH040505 - C.F. 84000690796 - www.ipssarsoverato.it [email protected] - [email protected] - [email protected]

Transcript of Piano Di Miglioramento - ipssarsoverato.it · Relazione tra obiettivi di processo e priorità...

Piano

Di

Miglioramento

IPS

SEOA

Il Dirigente Scolastico

Prof. Giuseppe Fioresta

Via G. Leopardi,4

Soverato

PdM

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

CON CONVITTO ANNESSO – CORSO SERALE Via Leopardi, 4 88068 Soverato (Catanzaro) Tel. 0967620199 – Fax 0967521620

codice istituto: CZRH04000Q – corso serale CZRH040505 - C.F. 84000690796 -

www.ipssarsoverato.it – [email protected] - [email protected] - [email protected]

2

NOTIZIE GENERALI

Ordine e grado

dell’Istituto

Istituto Professionale di Stato - Servizi per

l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Denominazione IPSSEOA

Via G. Leopardi, 4

CAP - città – provincia 88068 - Soverato – Catanzaro

Tel. Centralino 0967620199

(Uffici di Segreteria)

Tel. Presidenza 096721369

(Ufficio di Presidenza)

Fax 0967521620

Tel. Convitto 096721846

Fax convitto 096721847

Codice fiscale 84000690796

e-mail [email protected]

e-mail certificata [email protected]

sito web www.ipssarsoverato.it

3

INDICE

SEZIONE 1 - IL GRUPPO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO............................. 4

Premessa .................................................................................................................................... 4

1.1. Gruppo del PdM ............................................................................................................. 4

SEZIONE 2 - OBIETTIVI DI PROCESSO ................................................................... 5

2.1. Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche ............................. 5

2.2. Scala di rilevanza degli obiettivi di processo ...................................................... 5

2.3. Risultati attesi e monitoraggio ................................................................................. 7

SEZIONE 3 - LE AZIONI ................................................................................................. 9

3.1. Individuazione delle azioni utili al raggiungimento degli obiettivi di

processo e loro valutazione ............................................................................................. 9

SEZIONE 4 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI.................................................. 13

SEZIONE 5 - PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ ........................................................... 21

Allegati ..................................................................................................................................... 23

Allegato 1 ................................................................................................................................ 23

Allegato 2 ................................................................................................................................ 24

Allegato 3 ................................................................................................................................ 37

4

SEZIONE 1

IL GRUPPO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Premessa

L’unità di autovalutazione, composta dal Dirigente e da undici docenti e un

istitutore, sulla base di quanto è emerso dal Rapporto di autovalutazione, dopo

aver accolto le proposte ed i pareri formulati dagli Organi Collegiali, ha

predisposto per l’anno scolastico 2015/2016 e il triennio 2016/2019 il Piano di

Miglioramento che individua e definisce le priorità, i traguardi e gli obiettivi che la

scuola si prefigge di raggiungere, nella certezza che un sistema condiviso di azioni

e progettualità possa consentire la creazione di un ambiente educativo che

garantisca il diritto allo studio, l’inclusione, le pari opportunità di successo

formativo e di istruzione permanente.

1.1. Gruppo del PdM

Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Benvenuto Emanuele Docente e Funzione Strumentale

Cristofaro Mariannina Docente

Diaco Anna Docente e Funzione Strumentale

Fioresta Giuseppe Dirigente Scolastico

Froio Anna Maria Docente e Funzione Strumentale

Giglio Antonio Docente e Funzione Strumentale

Ingrosso Sabina Docente e Funzione Strumentale

Lombardo Maria Innocenza Collaboratrice del Dirigente

Merlino Paola Docente e Funzione Strumentale

Milasi Francesca Docente e Referente

Nesci Antonio Rocco Istitutore

Notaro Francesco Collaboratore Vicario del Dirigente

Savari Carmela Docente e Referente

5

SEZIONE 2

OBIETTIVI DI PROCESSO

2.1. Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Gli obiettivi di processo individuati nella sezione 5 del RAV, 1.

PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO, 2. PROVE STRUTTURATE COMUNI, 4.

DOCENTE TUTOR, presentano un adeguato nesso con le priorità prefissate in

quanto la progettazione di un curricolo condiviso, di prove unitarie nella struttura

e la presenza di un docente tutor (individuato tra i docenti del potenziamento)

favoriranno un migliore processo di insegnamento-apprendimento, base di ogni

successo educativo.

Per quanto riguarda l’obiettivo 3. INTERDISCIPLINARITÀ, si ritiene,

come si è già illustrato in collegio docenti, che essa sia una valida metodologia che

possa funzionare come stimolo e motivazione per gli alunni “a rischio”. Si ritiene,

pertanto, necessaria una progettazione di attività interdisciplinari, anche

ricorrendo ai docenti dell’organico del potenziamento.

Tabella 1

Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo Obiettivi

di processo

È connesso alle priorità…

1. Mancata

validità

2. Non

ammissione

3. Miglioramento

risultati prove

INVALSI

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Progettazione di un curricolo (per

discipline e per competenze trasversali) e

avvio all’utilizzo delle rubriche di

valutazione.

Costruzione e somministrazione di prove

strutturate per classi parallele, per tutte

le discipline, in ingresso, in itinere e

finali.

Interdisciplinarità: reale sviluppo delle

competenze trasversali e loro valutazione.

Promuovere una figura di docente tutor

per supportare gli studenti in difficoltà,

soprattutto del primo biennio.

2.2. Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Per i motivi in premessa, sarà, al momento, opportuno concentrare il lavoro e le

risorse a disposizione sugli obiettivi 1. e 2..

6

Sarà fondamentale il ruolo del docente tutor-coordinatore, che, individuato dal

dirigente sulla base di comprovate capacità didattiche, organizzative e relazionali,

dovrà impegnarsi in:

approfondita analisi dei bisogni educativi e formativi degli alunni (a inizio

anno scolastico);

programmazione e monitoraggio di percorsi e strategie condivise con le

famiglie e gli altri docenti (nel corso dell’anno);

rendicontazione finale dei percorsi individualizzati per gli studenti “a

rischio” di dispersione o di non ammissione, in vista delle attività di

valutazione finale che saranno poste in essere dai docenti componenti il

CdC.

Tabella 2

Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto

Obiettivi

di processo elencati

Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a 5)

Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Progettazione di un

curricolo (per discipline e

per competenze

trasversali) e avvio

all’utilizzo delle rubriche

di valutazione.

4 4 16

2 Costruzione e

somministrazione di

prove strutturate per

classi parallele, per

tutte le discipline, in

ingresso, in itinere e

finali.

3 3 9

3 Interdisciplinarità: reale

sviluppo delle

competenze trasversali e

loro valutazione.

2 2 4

4 Promuovere una figura di

docente tutor per

supportare gli studenti

in difficoltà, soprattutto

del primo biennio.

5 5 25

7

2.3. Risultati attesi e monitoraggio

Tabella 3

Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivi

di processo in via

di attuazione

Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

1 Progettazione di un

curricolo (per

discipline e per

competenze

trasversali) e avvio

all’utilizzo delle

rubriche di

valutazione.

- Abbattere di

almeno 1 punto per

anno la percentuale

di abbandoni

scolastici nelle

classi prime e

seconde

- Ridurre di 1

punto ad anno la

percentuale di non

ammissioni per

profitto

insufficiente nelle

classi prime e

seconde.

- Migliorare i

risultati delle prove

INVALSI.

Numero abbandoni

Risultati

Valutazioni

Scolastiche

Esiti prove

INVALSI

Compilazione di

tabelle di

comparazione con gli

esiti scolastici

dell'anno precedente

Compilazione di

tabelle di

comparazione con gli

esiti prove

INVALSI dell'anno

precedente

2 Costruzione e

somministrazione di

prove strutturate

per classi parallele,

per tutte le

discipline, in

ingresso, in itinere

e finali.

- Valutazione

effettiva e

omogenea che

tenga conto non

solo di mere

conoscenze, ma

anche di abilità

e competenze.

- Migliorare i

risultati delle

prove

INVALSI.

- Varianza dei

risultati medi per

disciplina per

classi parallele

- Trend

positivo/negativo

dei risultati degli

studenti nell’anno

scolastico

Compilazione di

tabelle di

comparazione dei

risultati delle prove

per classi parallele

Compilazione di

tabelle di

comparazione dei

risultati delle prove

per classi parallele

degli anni precedenti

3 Interdisciplinarità:

reale sviluppo delle

competenze

trasversali e loro

valutazione.

Valutazione

effettiva e

omogenea che

tenga conto non

solo di mere

conoscenze, ma

anche di abilità e

competenze

Abbattere di

almeno 2 punti per

anno la percentuale

di abbandoni

scolastici degli

Numero di

percorsi

Esiti finali e

comparazione

risultati anno

precedente

Percentuale ore di

assenza.

Numero di

studenti a rischio

il cui profitto

appare migliorato.

Studenti che

Compilazione di

tabelle di

comparazione con

risultati anno

precedente

Compilazione di

tabelle di

comparazione con gli

esiti prove

INVALSI dell'anno

precedente (Giugno)

8

studenti stranieri

Ridurre di 2 punti

ad anno la

percentuale di non

ammissioni per

profitto

insufficiente degli

alunni stranieri.

Migliorare i

risultati delle prove

INVALSI.

Migliorare

l’inclusione degli

alunni stranieri

hanno ottenuto un

miglioramento

nelle abilità

linguistiche e

nell’acquisizione di

competenze

trasversali.

Esiti prove

INVALSI

4 Promuovere una

figura di docente

tutor per

supportare gli

studenti in

difficoltà,

soprattutto del

primo biennio.

Abbattere di

almeno 1 punto

per anno la

percentuale di

abbandoni

scolastici degli

studenti

stranieri

Ridurre di un

punto ad anno

la percentuale

di non

ammissioni per

profitto

insufficiente

degli alunni

stranieri.

Migliorare i

risultati delle

prove INVALSI

Numero di

situazioni di

abbandono/svantag

gio/mancata

validità/

insuccesso

scolastico

scongiurate.

Numero di

situazioni di

abbandono/svantag

gio/mancata

validità/

insuccesso

scolastico

verificatesi.

Percentuale dei

non ammessi;

Numero abbandoni

Risultati

Valutazioni

Scolastiche

intermedie e finali

Esiti prove

INVALSI

Monitoraggio

assenze.

Compilazione di

tabelle di

comparazione

con gli esiti

scolastici

dell'anno in

corso e

precedente

Compilazione di

tabelle di

comparazione

con gli esiti

prove INVALSI

dell'anno

precedente

9

SEZIONE 3

LE AZIONI

3.1. Individuazione delle azioni utili al raggiungimento degli obiettivi di

processo e loro valutazione

Le quattro tabelle che seguono indicano, una per ciascuno degli obiettivi di

processo individuati nella sezione 5 del RAV, le azioni che la scuola ha deciso di

intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra. Le tabelle

indicano, altresì, la valutazione degli effetti positivi e le potenziali ricadute

negative su altre dimensioni o attività nelle quali la scuola è impegnata.

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Obiettivo 1.: Progettazione di un curricolo (per discipline e per competenze

trasversali) e avvio all’utilizzo delle rubriche di valutazione

Azione

prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Progettazione e

monitoraggio del

curricolo ed

elaborazione

rubriche di

valutazione

comuni

Superamento della

logica

frammentaria del

piano di lavoro

individuale.

Rendere più

trasparente la

valutazione.

/

Maggiore

omogeneità delle

pratiche

didattiche e dei

risultati-traguardi

di apprendimento.

Rischio di

un’eccessiva

omologazione

delle pratiche

didattiche.

10

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Obiettivo 2.: Costruzione e somministrazione di prove strutturate per classi

parallele, per tutte le discipline, in ingresso, in itinere e finali

Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della

scuola a

medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Somministrazione

delle prove

comuni in

ingresso, in

itinere e finali.

Maggiore

oggettività

della

misurazione

delle

performances

in ingresso, in

itinere e al

termine

dell’anno

scolastico.

Possibilità di

rimodulazione

della

programmazione

in base al

feed-back.

Maggiore

oggettività

nella

valutazione.

/

Possibilità di

effettuare

un

monitoraggio

storico degli

esiti degli

studenti.

Possibilità di

rimodulazion

e del

curricolo in

base al

feed-back.

Rischio della

standardizzazione

dell’azione

didattica, se

programmata al

solo fine delle

prove comuni.

11

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Obiettivo 3.: Interdisciplinarità: reale sviluppo delle competenze trasversali e loro

valutazione.

Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Progettazione di

percorsi

interdisciplinari

nelle ultime

classi

Superamento

della logica

frammentaria del

piano di lavoro

individuale.

Superamento

della settorialità

del sapere.

Maggiore

coinvolgimento e

cura educativa

specifica per gli

alunni “a rischio”.

Favorire

l’inclusione

Rischio di delega

al coordinatore

della quinta classe

della

pianificazione

delle attività

connesse

all’interdisciplinari

età.

Maggiore

omogeneità

delle pratiche

didattiche e dei

risultati-

traguardi di

apprendimento.

Superamento

della

settorialità del

sapere.

Maggiore

coinvolgimento e

cura educativa

specifica per gli

alunni “a

rischio”.

Favorire

l’inclusione

/

Progettazione e

realizzazione di

percorsi

interdisciplinari

per studenti

stranieri.

/

12

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Obiettivo 4.: Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in

difficoltà, soprattutto del primo biennio.

Azione prevista Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Corsi di

potenziamento

rivolti a studenti

del biennio

(dall’inizio delle

lezioni fino alla

prima settimana di

ottobre)

Corsi di recupero

per classi parallele

e/o per gruppi di

livelli (seconda e

terza settimana di

ottobre)

Diminuzione della

demotivazione e

del disagio legati

alle gravi carenze

nelle abilità di

base degli alunni

del biennio

Maggiore

attenzione nei

confronti degli

studenti “a

rischio”.

Diminuzione della

demotivazione e

del disagio legati

alle gravi carenze

nelle abilità di

base degli alunni

del biennio

Diffusione di un

sistema culturale

positivo e

stimolante nei

confronti delle

problematiche

relative alla

dispersione.

Interventi, guidati

da un tutor,

mirati agli

studenti che

manifestano

insofferenza nei

confronti

dell’istituzione

scolastica e

frequentano

saltuariamente

Superamento

della logica

individuale

nell’azione

didattica e

nell’accoglienza

degli studenti.

Maggiore

attenzione

collegiale nei

confronti degli

studenti “a

rischio”.

Possibilità di

delega, da

parte di singoli

docenti, al

docente tutor.

Superamento

della logica

individuale

nell’azione

didattica e

nell’accoglienza

degli studenti.

Diffusione di un

sistema culturale

positivo e

stimolante nei

confronti delle

problematiche

relative alla

dispersione.

13

SEZIONE 4

PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI

Denominazione azione Elaborazione curricolo e rubriche di valutazione

Priorità cui si riferisce 1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di risultato 1. Abbattere di almeno 1 punto per anno la percentuale di

abbandoni scolastici nelle classi prime e seconde

2. Ridurre di 1 punto ad anno la percentuale di non

ammissioni per profitto insufficiente nelle classi prime e

seconde.

3. Migliorare i risultati delle prove INVALSI.

Obiettivo di processo Progettazione di un curricolo (per discipline e per competenze

trasversali) e avvio all’utilizzo delle rubriche di valutazione.

Situazione su cui interviene Disomogeneità delle pratiche didattiche e dei

risultati/traguardi di apprendimento.

Attività previste e

tempistica delle attività

Progettazione del curricolo per dipartimento/disciplina

(settembre/ottobre)

Elaborazione di rubriche di valutazione per

dipartimento/disciplina (settembre/ottobre)

Monitoraggio:

analisi documenti prodotti (novembre)

compilazione di tabelle di comparazione con gli esiti

scolastici dell'anno precedente (Giugno)

compilazione di tabelle di comparazione con gli esiti

prove INVALSI dell'anno precedente (Giugno)

Risorse finanziarie

necessarie

Spese di cancelleria: € 500

Risorse umane (ore) / area - Tutti i docenti

- Coordinatori di

classe

- Coordinatori dei

dipartimenti

Gruppo di miglioramento per il

monitoraggio: 20 ore annue

Altre risorse necessarie Laboratorio di informatica

Indicatori utilizzati Numero abbandoni

Risultati Valutazioni Scolastiche

Esiti prove INVALSI

14

Denominazione azione Prove strutturate comuni

Priorità cui si riferisce 1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di risultato Valutazione effettiva e omogenea che tenga conto non

solo di mere conoscenze, ma anche di abilità e

competenze.

Migliorare i risultati delle prove INVALSI.

Obiettivo di processo Costruzione e somministrazione di prove strutturate per

classi parallele, per tutte le discipline, in ingresso, in itinere

e finali

Situazione su cui

interviene

Disomogeneità delle pratiche didattiche e dei

risultati/traguardi di apprendimento.

Attività previste e

tempistica delle attività

Progettazione delle prove comuni in sede di dipartimenti

(settembre- novembre - dicembre)

Somministrazione prove comuni

(settembre/gennaio/maggio)

Monitoraggio:

Compilazione di tabelle di comparazione dei risultati delle

prove per classi parallele

Compilazione di tabelle di comparazione dei risultati

delle prove per classi parallele degli anni precedenti

Risorse finanziarie

necessarie

Spese di cancelleria: € 500

Risorse umane (ore) /

area

Tutti i docenti Gruppo di miglioramento per il monitoraggio

20 ore

Altre risorse necessarie Laboratorio di informatica

Indicatori utilizzati Varianza dei risultati medi per disciplina per classi

parallele

Trend positivo/negativo dei risultati degli studenti

nell’anno scolastico

15

Denominazione azione Interdisciplinarietà

Priorità cui si riferisce 1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di risultato Valutazione effettiva e omogenea che tenga conto non solo di

mere conoscenze, ma anche di abilità e competenze

Migliorare l’inclusione degli alunni stranieri

Obiettivo di processo Reale sviluppo delle competenze trasversali e loro valutazione.

Situazione su cui interviene Settorialità del sapere

Attività previste e

tempistica delle attività

Progettazione di percorsi interdisciplinari per le classi quinte

(aprile)

Risorse finanziarie

necessarie

/

Risorse umane (ore) / area Tutti i docenti delle classi quinte

Coordinatore del Consiglio di

classe (maggio)

Gruppo di miglioramento per

il monitoraggio:

n. ore 4

Altre risorse necessarie Laboratorio di informatica

Indicatori utilizzati Numero di percorsi

Esiti finali e comparazione risultati anno precedente

16

Denominazione azione P1: Rav…viviamo la cultura (allegato 1)

Priorità cui si riferisce 1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di risultato 1. Abbattere di almeno 1 punto per anno la percentuale di abbandoni

scolastici nelle classi prime e seconde

2. Ridurre di 1 punto ad anno la percentuale di non ammissioni per

profitto insufficiente nelle classi prime e seconde.

3. Migliorare i risultati delle prove INVALSI.

Obiettivo di processo Promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti in

difficoltà, soprattutto del primo biennio.

Situazione su cui

interviene

Demotivazione e disagio legati alle gravi carenze nelle abilità di base

degli alunni del biennio, al fine di contribuire a ridurre l’alta

percentuale di non ammessi per profitto (17% nel primo anno e 13%

nel secondo anno)

Attività previste e

tempistica delle attività

1. Corsi di potenziamento rivolti a studenti del biennio (dall’inizio

delle lezioni fino alla prima settimana di ottobre)

2. Corsi di recupero per classi parallele e/o per gruppi di livelli

(seconda e terza settimana di ottobre)

Risorse finanziarie

necessarie

Spese di cancelleria: € 500

Risorse umane (ore) / area Organico di potenziamento:

Docente di Italiano - n.18 ore/settimanali

Docente di Lingua Inglese – n. 18 ore/settimanali

Docente di Matematica e Informatica – n. 18 ore/settimanali

Docente di Scienze Integrate – n. 18 ore/settimanali

Un collaboratore scolastico

Un assistente tecnico (lab. di informatica)

Un assistente tecnico (lab. di scienze)

Il numero di ore settimanali che i docenti dell’organico di

potenziamento dedicheranno alla realizzazione dell’azione è

subordinato alle necessità della scuola in relazione all’utilizzo dei

docenti del potenziamento per eventuali supplenze brevi.

Gruppo di miglioramento per il monitoraggio:

n. ore 50

Altre risorse necessarie Laboratorio di informatica;

laboratorio linguistico;

laboratorio di scienze;

LIM

Indicatori utilizzati Percentuale dei non ammessi;

Numero abbandoni

Risultati Valutazioni Scolastiche intermedie e finali

Esiti prove INVALSI

Valori / situazione attesi Maggiore motivazione degli alunni e riduzione delle forme di disagio

scolastico legate alle carenze nelle abilità di base con conseguente

riduzione dei fenomeni di dispersione scolastica.

17

Denominazione azione P2:“Io non mollo” (allegato 2)

Priorità cui si riferisce 1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di risultato Abbattere di almeno 1 punto per anno la percentuale di

abbandoni scolastici degli studenti

Ridurre di 1 punto ad anno le non ammissioni per profitto

insufficiente degli alunni

Migliorare i risultati delle prove INVALSI

Obiettivo di processo Promuovere una figura di docente tutor (individuato tra i docenti

del potenziamento) per supportare gli studenti in difficoltà,

soprattutto del primo biennio.

Situazione su cui si

interviene

I soggetti destinatari del progetto sono gli studenti del primo

biennio che rischiano di non essere ammessi alla classe successiva

per mancata validità dell’anno scolastico.

I dati relativi all’anno scolastico 2014/2015 sono i seguenti: 25%

gli studenti delle classi prime e 14% gli studenti delle classi

seconde che non sono stati ammessi alla classe successiva per

mancata validità dell’anno scolastico.

Attraverso interventi diretti, mirati agli studenti che manifestano

insofferenza nei confronti dell’istituzione scolastica e frequentano

saltuariamente, si vuol far nascere la giusta motivazione per

stimolarli a continuare il percorso scolastico iniziato, a non

“mollare” davanti alle prime difficoltà.

Attività previste Docente tutor (individuato tra i docenti del potenziamento)

PRIMA FASE: MONITORAGGIO

1.Individuazione studenti a rischio dispersione: il docente tutor

utilizzerà il Registro Elettronico che gli permetterà di identificare

gli alunni la cui percentuale di ore di assenze supera il 20%. In

seguito si accerterà, comunicando con il coordinatore di classe

della reale situazione.

Il monitoraggio si concluderà al termine della compilazione della

tabella 1.1.

2.Somministrazione questionario motivazionale agli studenti per

rilevare la natura del disagio che li porta ad assentarsi da scuola.

3. Rilevazione e lettura dei risultati: i risultati del questionario

potranno dare un’idea della qualità del vissuto scolastico e non

dello studente.

SECONDA FASE: INTERVENTO

4.”Diamo voce agli alunni”: il docente tutor incontrerà gli studenti

ritenuti a rischio per un colloquio di circa 30 minuti, concordando

il giorno e l’ora con i docenti della classe di appartenenza.

L’ascolto e la raccolta di informazioni saranno utili per chiarire le

cause delle problematiche principali dello studente.

5. “Diamo voce ai genitori”: il docente tutor programmerà

telefonicamente l’incontro con le famiglie e relazionerà le

informazioni sulla situazione familiare compilando la tabella 3.2.

18

6. Preparazione-utilizzo vademecum: il docente tutor preparerà un

vademecum di pensieri positivi, una “guida” semplice al superamento

degli ostacoli, in relazione alle difficoltà dello studente.

TERZA FASE: REVISIONE STRATEGIE

7.Monitoraggio delle azioni: il docente tutor, attraverso il registro

elettronico, monitorerà la percentuale di ore di assenza. L’analisi e

la rilevazione dei dati saranno comunicati al Consiglio di Classe e al

Gruppo di miglioramento. Monitoraggio dell’azione a cura del

Gruppo di miglioramento:

- analisi documenti prodotti

- compilazione di tabelle di comparazione

- monitoraggio esiti in itinere e finali.

Risorse finanziarie

necessarie

Cancelleria (fotocopie, toner ecc.) 500 euro

Risorse umane (ore) /

area

Docente tutor

1.Individuazione studenti a rischio: 18 ore

2.Somministrazione questionario agli studenti: 18 ore

3.Rilevazione e lettura: 18 ore

4.”Diamo voce agli alunni”: 50 ore

5. “Diamo voce ai genitori: 30 ore

6. Preparazione-utilizzo vademecum: 40 ore

7.Monitoraggio delle attività e revisione strategie: 126 ore

Totale: 300 ore

Risorse umane: docente tutor

Gruppo di miglioramento, per il monitoraggio: ore 20

Altre risorse necessarie Laboratorio di informatica e Biblioteca scolastica

Indicatori utilizzati Numero di situazioni di abbandono/svantaggio/mancata validità/

insuccesso scolastico scongiurate.

Numero di situazioni di abbandono/svantaggio/mancata validità/

insuccesso scolastico verificatesi

19

Denominazione

azione

P3: INTERCULTURA A TAVOLA (allegato 3)

Priorità cui si

riferisce

1. Mancata validità

2. Non ammissione

3. Miglioramento risultati prove INVALSI

Traguardo di

risultato

Abbattere di almeno 2 punti per anno la percentuale di abbandoni

scolastici degli studenti stranieri

Ridurre di 2 punti ad anno la percentuale di non ammissioni per

profitto insufficiente degli alunni stranieri.

Migliorare i risultati delle prove INVALSI.

Obiettivo di

processo

Interdisciplinarità: reale sviluppo delle competenze trasversali e loro

valutazione.

Situazione su cui

interviene

I soggetti destinatari del progetto sono

alunni stranieri di origine europea ed extraeuropea, con differenze

sociali e culturali notevoli, con storie e vissuti a volte molto complessi,

residenti in Italia da qualche anno, che presentano difficoltà a parlare e

comprendere la lingua italiana e sono scarsamente inseriti nel tessuto

sociale.

Attualmente rappresentano circa il 15/20% della popolazione

scolastica.

Attività previste e

tempistica delle

attività

Analisi della situazione in ingresso, Individuazione degli allievi che

necessitano di interventi di facilitazione linguistica, attivazione di

attività di rinforzo della lingua italiana e di potenziamento lessicale

attraverso percorsi tematici relativi al settore enogastronomico.

L’attività si svolgerà in laboratorio attraverso modalità di peer education

e cooperative learning. L’insegnante assumerà un ruolo di

tutor/facilitatore e organizzatore delle attività, strutturando ambienti di

apprendimento in cui gli studenti trasformeranno ogni attività di

apprendimento in un processo di problem solving di gruppo’.

Le ore settimanali previste saranno otto, distribuite nel modo seguente:

due in orario scolastico; sei in orario extrascolastico.

Monitoraggio azione:

compilazione di tabelle di comparazione con gli esiti scolastici

dell'anno precedente

compilazione di tabelle di comparazione con gli esiti prove INVALSI

dell'anno precedente (Giugno)

Risorse finanziarie

necessarie

Spese di cancelleria: 500 Euro

Risorse umane (ore)

/ area

Docente Tutor

Docente di indirizzo

enogastronomico

Assistente tecnico

Collaboratore scolastico

Gruppo di miglioramento

Ore 20 per il monitoraggio

Altre risorse

necessarie

Laboratorio informatico

Laboratorio linguistico

Laboratorio enogastronomico.

20

Indicatori utilizzati Percentuale ore di assenza.

Numero di studenti a rischio il cui profitto appare migliorato.

Studenti che hanno ottenuto un miglioramento nelle abilità linguistiche e

nell’acquisizione di competenze trasversali.

Esiti prove INVALSI

Valori / situazione

attesi

Migliorare i risultati di apprendimento della lingua Italiana e favorire

l’integrazione attraverso le attività proposte

21

SEZIONE 5

PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ

MANAGEMENT DEL PROGETTO

A.S. 2015/2016

Attività

Data

prevista di

avvio e

conclusione

Pianificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Organizzazione gruppi di lavoro e

suddivisione compiti per la definizione

del PdM

Novembre

2015

X

Lavori di gruppo per la definizione del

PdM

X

Utilizzo dell’organico del

potenziamento, in relazione al PTOF X

Bozza del PdM X

Lavori preparatori per il PTOF X

Lavori preparatori per il PTOF X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM Agosto

2016 X

22

MANAGEMENT DEL PROGETTO

TRIENNIO 2016/2019

Attività

Data

prevista di

avvio e

conclusione

Pianificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Analisi situazione di partenza Settembre

X

Pianificazione attività

X

Pianificazione attività X

Fase esecutiva X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM X

Monitoraggio PdM Agosto X

23

Allegati Allegato 1

P 1: RAV…VIVIAMO LA CULTURA

Descrizione

Destinatari: alunni del biennio con carenza nella abilità di base (19 classi –

precedenza convittori).

Finalità:

Migliorare la motivazione allo studio (recupero motivazionale);

Favorire il successo formativo degli studenti, con particolare riguardo agli

alunni stranieri, in coerenza con il POF e la “mission” dell’Istituto;

Migliorare gli esiti scolastici;

Ottimizzare l’uso delle risorse umane, valorizzandole.

Obiettivi:

Stimolare l’interesse verso i contenuti disciplinari (recupero disciplinare);

Potenziare tecniche e abilità di studio per favorire l’acquisizione di un

metodo e rafforzare le abilità di base (imparare ad imparare);

Definire eventuali approcci alternativi con le diverse discipline

scoprendone i linguaggi di comunicazione;

Corso di potenziamento rivolto a studenti del biennio

a) Rilevazione situazione cognitiva della classe

Figure preposte: docenti della classe

Tempi: Dall’inizio delle lezioni fino alla 1^ settimana di ottobre

Spazi: Laboratorio informatico e/o aule.

Attività : - Identificazione di allievi con carenze nelle abilità di

base (per disciplina e livelli di abilità );

b) Organizzazione corsi di recupero per classi parallele e/o per gruppi di

livelli

Tempi: 2^ e 3^ settimana di ottobre

Spazi. Laboratorio informatico e/o aule.

Attività: formazione di gruppi omogenei per livelli di competenza.

Le attività didattiche di recupero saranno scansionate in 2 incontri

settimanali di 2 ore ciascuno, espletate in orario pomeridiano.

24

Corso di potenziamento rivolto a studenti del biennio

Solo limitatamente all’anno in corso il periodo di attuazione è il seguente:

gennaio - giugno 2016 per un totale di n°ore 18 antimeridiane

Italiano (9 ore in prima; 9 ore in seconda)

Inglese (14 ore in prima; 4 ore in seconda)

Matematica (10 ore in prima; 2 ore in seconda)

Scienze (6 ore in prima)

25

Allegato 2

P 2 “IO NON MOLLO”

FASE DI PLAN- DESCRIZIONE

Esigenze formative

Il progetto intende portare avanti azioni di contrasto e contenimento del

fenomeno della dispersione scolastica, in una più ampia prospettiva nella quale la

formazione sia intesa come risorsa permanente per la crescita dello studente e

per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo.

Attraverso interventi diretti, mirati agli alunni che manifestano insofferenza nei

confronti dell’Istituzione scolastica e frequentano saltuariamente, si vuole far

nascere la giusta motivazione per stimolarli a continuare il percorso scolastico

iniziato, a “non mollare” davanti alle prime difficoltà.

Destinatari

I soggetti destinatari del progetto sono alunni del primo biennio, che rischiano di

non essere ammessi alla classe successiva per “mancata validità dell’anno

scolastico”. Quasi tutti provengono da famiglie con livello d’istruzione molto basso,

attività lavorativa precaria o in nero e diffusa disoccupazione. Gli interessi degli

alunni sono orientati prevalentemente verso la soddisfazione dei bisogni primari,

per cui ogni sollecitazione a migliorarsi viene percepita come superflua ed

insufficiente per l’auto affermazione. Le evidenti carenze affettive si

manifestano sotto forma di demotivazione, aggressività, intolleranza, assenteismo.

La figura del docente tutor

Il docente tutor deve essere in grado di gestire problematiche di cambiamento e

di crescita connesse al periodo adolescenziale. I ragazzi mostrano il bisogno di

esprimersi e di raccontarsi in un contesto “personale e privato” che offre loro

ascolto e sostegno senza sentirsi giudicati.

I compiti principali del docente tutor:

sostenere la motivazione allo studio;

facilitare le relazioni del ragazzo con i Docenti, i compagni, la realtà

scolastica;

26

tenere contatti sistematici con le famiglie ;

supportare il metodo di studio e di lavoro.

Coinvolgere il Consiglio di Classe nell’affrontare le problematiche dell’alunno

“a rischio”.

PIANIFICAZIONE

1^ Fase. Monitoraggio.

a) Individuazione soggetti a rischio dispersione;

b) Somministrazione questionari;

c) Rilevazione e lettura dei risultati.

2^ Fase. Intervento.

a) Diamo voce agli alunni;

b) Diamo voce ai genitori;

c) Preparazione vademecum.

3 Fase. Revisione strategie.

a) Monitoraggio delle azioni,

b) Monitoraggio finale.

ATTIVITA’ RISULTATI ATTESI INDICATORI

TARGET

ATTESO

Diamo voce agli

alunni

OUTPUT: relazione

interpersonale fondata sulla

fiducia.

OUTCOME: immagine

positiva di sé.

Partecipazione

all’azione educativa

(% Ore Assenza)

Superare del 10% il

grado di autostima

rilevato nel

questionario iniziale.

Diamo voce alle

famiglie

Famiglie più partecipi della

vita scolastica

Livello di

collaborazione con le

famiglie.

Superare del 10% la

presenza dei genitori

a scuola.

Creazione di un

vademecum “Da

oggi penso

positivo”

Output: Risposta al bisogno

di ascolto da parte degli

alunni.

OUTCOME: Frequenza e

partecipazione più assidue.

Partecipazione al

dialogo educativo

(% Ore Assenza)

Superare del 10% il

grado di

soddisfazione e di

frequenza.

REALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ

PRIMA FASE: MONITORAGGIO

a) INDIVIDUAZIONE SOGGETTI A RISCHIO DISPERSIONE

Tempi di realizzazione: 18 ore

27

Per individuare gli studenti su cui si interverrà, sarà utilizzato il Registro

Elettronico Axios in uso nell’Istituto che permetterà di identificare gli alunni a

rischio.

Il docente tutor chiederà ai coordinatori di tutte le classi prime e seconde la

“Tabella delle assenze e dei ritardi” ricavabile dal R.E. nella Sezione “Altro”

……..“Riepiloghi Statistici” …….“Voti e Assenze” ……“Riepilogo assenze totali”.

Nell’ultima colonna di tale tabella (“% Ore Assenza”) sono riportate le percentuali

delle ore di assenza totali dell’alunno realizzate sia per i ritardi che per i giorni di

assenza.

Sono ritenuti a rischio gli alunni la cui percentuale di ore di assenza supera il

20%.

Si distinguono, però, i diversi gradi di rischio:

GRADI DI RISCHIO % Ore Assenza

CODICE VERDE 20 < % ≤ 25

CODICE GIALLO 25 < % ≤ 30

CODICE ROSSO % > 30

Il docente tutor, dopo aver individuato gli alunni a rischio, si accerterà,

comunicando con il coordinatore di classe, della reale situazione degli alunni. Potrà

ritenere di non intervenire per quegli studenti che, seppur avendo superato il

limite del 20%, non destano preoccupazione. Per esempio, per assenze limitate ad

un periodo ben determinato e per cause ormai superate (incidente, viaggio,

problemi familiari temporanei, problemi di salute risolti, ecc…).

Il monitoraggio si ritiene concluso al termine della compilazione della tabella 1.1

per ogni classe prima e seconda.

Tab.1.1 - Monitoraggio

CLASSE: ………………. SEZIONE: ……….

DOCENTE TUTOR: prof./ssa ………………………………………………………………….

COORDINATORE DI CLASSE: prof./ssa ……………………………………………………

DATA in cui si è rilevata la % Ore Assenza: ………………………………….

28

1 ALUNNO/A:

% Ore Assenza Codice di Rischio Si decide di intervenire ( SI / NO )

2 ALUNNO/A:

% Ore Assenza Codice di Rischio Si decide di intervenire ( SI / NO )

3 ALUNNO/A:

% Ore Assenza Codice di Rischio Si decide di intervenire ( SI / NO )

4 ALUNNO/A:

% Ore Assenza Codice di Rischio Si decide di intervenire ( SI / NO )

5 ALUNNO/A:

% Ore Assenza Codice di Rischio Si decide di intervenire ( SI / NO )

b) SOMMINISTRAZIONE QUESTIONARIO

Tempi di realizzazione: 18 ore

Individuati gli alunni sui quali si decide di intervenire, viene loro somministrato un

questionario motivazionale per poter rilevare la natura del disagio che li porta ad

assentarsi da scuola.

Il questionario mira ad individuare le FONTI DEL DISAGIO, che possono essere:

1) Aspetto fisico;

2) Sé;

3) Relazioni Familiari;

29

4) Relazioni con gli insegnanti;

5) Relazioni con i compagni;

6) Relazioni affettive;

7) Disponibilità economica.

I risultati del questionario potranno dare un’idea della qualità del vissuto

scolastico e non del ragazzo.

Tab.1.2 - Questionario

ALUNNO/A:

CLASSE: ………………. SEZIONE: ……….

DATA: ……………………………………………….

1. Come stai a scuola?

a. Bene

b. Abbastanza bene

c. Poco bene

2. Se stai bene, cosa fai per stare bene a scuola?

a. Curo i rapporti con i miei compagni

b. Non mi lascio coinvolgere da comportamenti non corrispondenti alla convivenza scolastica

c. Faccio il mio dovere di studente

3. Incontri qualche difficoltà a scuola?

a. Si

b. No

4. Se sì, quali?

a. Scarso rendimento scolastico

b. Rapporti con un insegnante

c. Rapporti con più insegnanti

d. Rapporti con un compagno

e. Rapporti con più compagni

5. Nel caso incontri difficoltà nello studio pensi che le cause siano attribuibili a:

a. Lacune nella preparazione di base

b. Argomenti di studio troppo difficili

c. Mancanza di un adeguato metodo di studio

d. Scarso impegno

e. Spiegazioni poco chiare

f. Scarso dialogo con gli insegnanti

g. Altro (per es.:confusione in classe, problemi familiari,…)_____________________

6. Nel caso incontri difficoltà con i compagni pensi chele cause siano attribuibili a:

a. Pochi momenti di socializzazione

b. Rivalità e competizione eccessiva

c. Comportamenti aggressivi da parte mia

d. Comportamenti aggressivi dei compagni

30

e. Comportamenti di chiusura dei compagni

f. Comportamenti di chiusura da parte mia

7. Nel caso incontri difficoltà con gli insegnanti pensi che le cause siano attribuibili a:

a. Sono severi ed esigenti

b. Danno troppi compiti

c. Alcuni non mi capiscono

d. Le spiegazioni non sono chiare

e. La maggior parte non mi capisce

8. Gli insegnanti sono soddisfatti del tuo comportamento?

a. Si

b. No

9. Gli insegnanti sono soddisfatti del tuo rendimento scolastico?

a. Si

b. No

10. Complessivamente sei soddisfatto della scuola che stai frequentando?

a. Si

b. No

11. Ci sono molte cose che vorresti cambiare di te stesso?

a. Si

b. No

12. Vorresti essere qualcun altro?

a.Si

b.No

13. Ti senti amato?

a.Si

b.No

14. Ti diverti con la tua famiglia?

a.Si

b.No

15. Secondo te, i tuoi genitori si prendono cura della tua educazione?

a. Si

b. No

16. I tuoi genitori ti aiutano quando ne hai bisogno?

a. Si

b. No

17. Quale componente della tua famiglia ha un lavoro stabile?

a. papà

b. mamma

c. altro componente familiare

d. nessuno

18. Ti piace il tuo aspetto?

a. Si

b. No

19.Riesci bene nello sport?

a. Si

31

b. No

20. Hai fiducia in te stesso?

a. Si

b. No

c) RILEVAZIONE E LETTURA DEI RISULTATI

Tempi di realizzazione: 18 ore

Tab.1.3 – Lettura Questionario

ALUNNO/A:

CLASSE: ………………. SEZIONE: ……….

DATA: ……………………………………………….

Quali difficoltà l’alunno incontra a scuola?

Com’è il rapporto con gli insegnanti?

Com’è il rapporto con i compagni?

Quali difficoltà incontra in famiglia?

L’alunno ha problemi economici?

Qual è il rapporto con se stesso?

Qual è il rapporto con il suo aspetto fisico?

Come sono le sue relazioni affettive?

SECONDA FASE: INTERVENTO

32

Al fine di avviare un contatto con i ragazzi e di creare un clima rassicurante e di

reciproca fiducia, l’incontro verrà preceduto da un intervento in ciascuna classe

prima e seconda, durante il quale il docente tutor si presenterà, chiarirà il suo

ruolo, specificherà le finalità, i giorni, il luogo e la durata dei incontri (non più di

30 minuti). Agli studenti sarà spiegato che verrà garantita la riservatezza dei

colloqui.

Gli alunni che risulteranno assenti durante questo intervento del docente tutor

con tutta la classe, dovranno essere contattati telefonicamente. Durante il

colloquio telefonico, si convocherà il ragazzo a scuola.

I colloqui sono rivolti a tutti gli alunni ritenuti a rischio ,in ordine decrescente di

gravità (codice rosso/giallo/verde) e si terranno in orario scolastico.

Il giorno e l’ora saranno concordati con i docenti della classe di appartenenza

dell’alunno.

Gli appuntamenti saranno programmati seguendo la seguente tabella (Tab. 2.1).

Tab.2.1 - Appuntamenti

DOCENTE TUTOR: prof./ssa ………………………………………………………………….

1 ALUNNO/A:

Codice di Rischio Classe Coordinatore di Classe

Convocato per il giorno: ……………………………….. ore: …………………………………………

2 ALUNNO/A:

Codice di Rischio Classe Coordinatore di Classe

Convocato per il giorno: ……………………………….. ore: …………………………………………

3 ALUNNO/A:

Codice di Rischio Classe Coordinatore di Classe

33

Convocato per il giorno: ……………………………….. ore: …………………………………………

4 ALUNNO/A:

Codice di Rischio Classe Coordinatore di Classe

Convocato per il giorno: ……………………………….. ore: …………………………………………

5 ALUNNO/A:

Codice di Rischio Classe Coordinatore di Classe

Convocato per il giorno: ……………………………….. ore: …………………………………………

a) DIAMO VOCE AGLI ALUNNI

Tempi di realizzazione: 50 ore

Gli interventi saranno brevi e focalizzati con l’obiettivo di promuovere nel ragazzo

la volontà e la capacità di fronteggiare il problema o la situazione emotiva che sta

vivendo.

La procedura di intervento sarà basata su:

ascolto e accoglimento della richiesta di aiuto;

raccolta di informazioni utili a comprendere la situazione;

attivazione delle risorse presenti, incoraggiando nuove modalità di relazione

e di comunicazione.

L’ascolto e la raccolta di informazioni utili dovranno chiarire la/e causa/e delle

problematiche principali dell’alunno:

criticità relazionali tra genitori e figli;

criticità relazionali tra alunni della stessa classe o di classi differenti;

sintomi di insofferenza allo studio;

problematiche di inserimento scolastico nel caso di alcuni alunni stranieri e

non;

fenomeni di irrequietezza giovanile;

problemi economici;

difficoltà di riconoscimento e di gestione personale dell’aspetto emotivo.

34

Dopo aver raccolto tutte le informazioni utili a comprendere la situazione, il

docente tutor relazionerà sulle difficoltà dell’alunno e sulla necessità di avere

altri incontri , specificandone la periodicità.

Tab.3.1 – Relazione Incontro con l’alunno

DOCENTE TUTOR: prof./ssa ………………………………………………………………….

1 ALUNNO/A:

b) DIAMO VOCE ALLE FAMIGLIE

Tempi di realizzazione: 30 ore

L’incontro con le famiglie dovrà essere programmato telefonicamente.

Durante l’incontro il docente tutor si presenterà, chiarirà il suo ruolo e

specificherà le finalità del progetto. Cercherà di capire meglio qual è la situazione

familiare del ragazzo e ascolterà ciò che i genitori pensano della non costante

frequenza del figlio a scuola.

Alla fine dell’incontro il docente tutor relazionerà sulla situazione familiare e sulla

partecipazione o meno della famiglia alla vita scolastica dell’alunno.

Tab.3.2 – Relazione Incontro con la famiglia

DOCENTE TUTOR: prof./ssa ………………………………………………………………….

Familiare/i presente/i: ……………………………………………………………………………

1 ALUNNO/A:

c) PREPARAZIONE DI UN VADEMECUM

Tempi di realizzazione: 30 ore

35

Il tutor preparerà e consegnerà un vademecum di pensieri positivi per consentire

agli alunni di avere un primo strumento motivazionale e di incoraggiamento per

l’immediato percorso educativo. Il vademecum deve essere preparato in relazione

alle difficoltà dell’alunno e deve essere una “guida” semplice al superamento degli

ostacoli.

TERZA FASE: REVISIONE STRATEGIE

a) MONITORAGGIO DELLE AZIONI

Il monitoraggio del processo è finalizzato a rilevare se le azioni previste si stanno

svolgendo in modo efficace.

Il docente tutor dopo aver incontrato l’alunno (“Diamo voce agli alunni”) e la

rispettiva famiglia (“Diamo voce alle famiglie”) mette in atto una serie di attività

di monitoraggio (inizialmente con cadenza bisettimanale) per verificare che le

strategie sviluppate diano i primi frutti con la riduzione della % di ore di assenza.

Tab.4.1 – Monitoraggio delle azioni

Data di

Rilevazione

Indicatori

del

monitoraggio

del processo

Strumenti

di

misurazione

Criticità

rilevate

Processi

rilevati

Modifiche/necessità

di aggiustamento

Dopo 2

settimane

dall’incontro

dell’alunno e

famiglia

% Ore Assenza Registro

Elettronico

Dopo 4

settimane

dall’incontro

dell’alunno e

famiglia

% Ore Assenza Registro

Elettronico

…… % Ore Assenza

Registro

Elettronico

…… % Ore Assenza

Registro

Elettronico

Se vengono rilevate criticità che non permettono lo svolgersi delle azioni in modo

efficace si possono modificare alcuni aspetti della pianificazione.

a) MONITORAGGIO FINALE

Il docente-tutor procederà all’analisi e alla rilevazione dei dati e,

successivamente, alla comunicazione e alla condivisione al consiglio di classe dei

risultati ottenuti.

36

Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di

processo, essi consentiranno di verificare la validità del progetto in relazione agli

obiettivi da raggiungere; inoltre, la raccolta dei dati, protratta nel corso dell’a.s.

in modo sistematico, ci consentirà l’individuazione del target da raggiungere

nonché la misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni

implementate.

TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’

Attività

Pianificazione delle attività

Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Individuazione

studenti a

rischio

dispersione

X

18

h

Somministrazio

ne questionario

agli studenti

X

18

h

Rilevazione e

lettura

X

18

h

“Diamo voce

agli alunni”

X

50

h

“Diamo voce ai

genitori”

X

30

h

Preparazione-

Utilizzo

vademecum

X

40

h

Monitoraggio

delle attività e

Revisione delle

strategie

X

16

h

X

20

h

X

45

h

X

45

h

37

Allegato 3

P.3: INTERCULTURA A TAVOLA

Descrizione dell’azione

SCENARIO DI RIFERIMENTO

L’Istituto Alberghiero di Soverato è collocato in un territorio particolarmente

interessato ai fenomeni migratori ed ogni anno registra una sensibile crescita nella

presenza di alunni stranieri nelle classi: alunni che provengono da paesi europei ed

extraeuropei, con differenze culturali e sociali notevoli, con storie e vissuti a

volte molto complessi, residenti in Italia da qualche anno, che hanno difficoltà a

parlare e comprendere la lingua italiana e sono scarsamente inseriti nel tessuto

sociale. Attualmente il 15/20% della popolazione scolastica è costituito da alunni

stranieri. La scuola si assume il compito di favorire l’inserimento degli alunni, di

sviluppare e ampliare le abilità linguistiche, di sostenerli a raggiungere il successo

scolastico, valorizzare la diversità che deve essere intesa come arricchimento

umano e culturale, risorsa, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione,

stimolo alla crescita personale di ciascuno, in un’ottica inclusiva e interculturale.

IDEA GUIDA

Il Progetto “Intercultura a tavola” nasce dall’idea di dare risposte operative

concrete alla presenza di stranieri nella nostra scuola, mettendo in atto percorsi

finalizzati alla loro inclusione e al successo scolastico e formativo, promuovendo

contemporaneamente un “dialogo culturale” che rafforzi la capacità di convivenza

e valorizzi le diverse identità.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il Progetto si propone di accogliere e sostenere, sia didatticamente che

socialmente, l’inserimento degli alunni stranieri nel nostro Istituto. Prevede una

prima fase di monitoraggio della situazione in ingresso, l’individuazione degli allievi

che necessitano di interventi di facilitazione linguistica e l’attivazione di attività

di rinforzo della lingua italiana e di potenziamento lessicale attraverso percorsi

tematici relativi al settore enogastronomico che è una delle aree

professionalizzanti del nostro istituto e che spinge molti dei nostri studenti a

frequentare la scuola.

Le pietanze, la riflessione sull’alimentazione, le tradizioni culinarie dei vari Paesi

costituiscono un terreno comune su cui studenti di diversa provenienza e con

diversi strumenti culturali possono trovare un punto d’incontro in una logica di

38

collaborazione e di arricchimento reciproco. L’attività sarà svolta in laboratorio

attraverso modalità di peer education e cooperative learning, per cui la

collaborazione tra compagni sarà una forma efficace di apprendimento.

L’insegnante assumerà un ruolo di tutor/facilitatore e organizzatore delle attività,

strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima

relazionale positivo, trasformeranno ogni attività di apprendimento in un processo

di “problem solving di gruppo”, raggiungendo obiettivi la cui realizzazione

richiederà il contributo personale di tutti. Nella realizzazione del progetto molte

delle ore di didattica laboratoriale saranno destinate alla conoscenza della

storia del territorio di provenienza e di arrivo, all’approfondimento delle tradizioni

culturali dei paesi di origine e al relativo confronto con la nostra cultura, al

recupero e valorizzazione di tradizioni gastronomiche per cui, attraverso schede

storico- geografiche, ricettari dei paesi di provenienza e di arrivo, schede di

approfondimento sulle origini e sul nome di prodotti e pietanze, gli alunni

svilupperanno anche competenze trasversali, in una prospettiva, dunque,

interculturale dove l’apertura al “dialogo “e al “confronto” aiuta a valorizzare le

diversità ed educa alla convivenza. “Intercultura a tavola “vuol dire anche

sperimentare ricette, sviluppare conoscenze, acquisire competenze interculturali

e linguistiche, che potrebbero, in futuro, facilitare anche l’inserimento dell’alunno

straniero nel mondo del lavoro.

Il monitoraggio, finalizzato a verificare lo stato di avanzamento del progetto e ad

effettuare eventuali aggiustamenti, sarà attuato attraverso strumenti finalizzati

alla realizzazione dell’attività svolta, della frequenza, del gradimento e della

valutazione dei risultati raggiunti.

Si articolerà in tre fasi: iniziale, in itinere, finale e per valutare l’efficacia ci si

avvarrà di schede e questionari.

La pianificazione progettuale prevede le seguenti fasi:

1. Rilevazione iniziale dei bisogni degli alunni stranieri (somministrazione test

ingresso e /o questionari)

2. Coinvolgimento diretto dei docenti, della segreteria e dei preposti per la

raccolta delle informazioni

3. Monitoraggio, verifica e riesame delle azioni

OBIETTIVI

Promuovere la relazione all’interno dell’Istituto.

Fornire gli strumenti linguistici per la promozione delle competenze linguistico

- comunicative che permettano il pieno inserimento nel contesto sociale.

Potenziare la conoscenza della lingua Italiana con particolare riferimento al

lessico enogastronomico.

39

Maggiore integrazione nel gruppo.

Far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona

autonomia di lavoro

Favorire la piena integrazione degli alunni, monitorando le specifiche

problematicità di ciascuno, per ridurre lo svantaggio scolastico

CONTENUTI

Potenziamento della lingua Italiana.

Storia del territorio di provenienza e di arrivo.

Storia delle religioni, tradizione, usi e costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria Italiana.

Conoscenza delle materie prime utilizzabili nella preparazione dei piatti:

differenze e affinità.

Traduzione /Scambio interculturale di ricette.

Progettazione e stampa di un ricettario nelle due lingue

Manifestazione finale Maggio 2015

MEZZI E STRUMENTI

Test d’ingresso.

Laboratorio informatico.

Laboratorio linguistico.

Schede linguistiche.

Manuali di cucina del paese di provenienza.

Questionari.

Punti di forza sui quali si basa:

Presenza di 2 laboratori informatici

N° 1 Laboratorio Linguistico

N°6 Laboratori Di Sala e Cucina

Coinvolgimento di docenti

RISULTATI ATTESI

Partecipazione attiva interesse.

Coinvolgimento alle attività proposte.

Maggiore socializzazione

40

Migliorare i risultati di apprendimento per la lingua Italiana e l’integrazione

attraverso le attività proposte.

Valorizzare l’identità culturale e favorire lo scambio e il raffronto delle

esperienze.

Comprendere e sapere utilizzare linguaggi in relazione agli usi e alle situazioni

comunicative.

DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

Comunicazione del Progetto:

Tramite circolare interna, con indicazione di obiettivi, fasi, tempi e destinatari,

sito internet, collegio docenti, report e altri.

Destinatari: Il progetto è diretto agli studenti stranieri (BES)iscritti presso la

nostra scuola con difficoltà linguistiche

Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione

Il responsabile dell’azione di miglioramento propone e condivide con il gruppo di

lavoro le modalità e i tempi di attuazione del progetto.

Tempi:

Inizio - gennaio 2016 individuazione dei soggetti da coinvolgere nell’azione di

miglioramento.

Fine - maggio 2016 manifestazione finale

Le ore saranno così distribuite: Due ore in orario scolastico e sei ore in orario

extrascolastico.

Si procederà secondo gli step indicati di seguito:

Monitoraggio e valutazione del progetto attraverso la somministrazione di

questionari che rilevino la situazione di partenza, il grado di interesse e la

motivazione.

Verifica del livello di soddisfazione dell’utenza;

Valutazione qualitativa del progetto tesa a determinare la valenza

formativa come risultati attesi.

Data prevista di attuazione, prima annualità: GENNAIO 2016

Ultimo riesame, prima annualità: MAGGIO 2016

41

MENSILE

Il numero delle ore utili a svolgere tale progetto, sono ridotte per l’anno scolastico

in corso per il tardivo avvio dello stesso.

Per l’anno scolastico 2016/2017 le ore previste per la realizzazione, saranno circa

300.

SETTIMANALE

I tempi necessari per la realizzazione del progetto saranno ridotti per l’anno

scolastico in corso, a causa del tardivo avvio del progetto stesso.

Per l’anno scolastico 2016/2017 le ore previste per la realizzazione, saranno circa

300.

MANAGEMENT DEL PROGETTO

Attività

Data prevista

di avvio e

conclusione

Pianificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Elaborazione e distribuzione

questionario per la rilevazione

iniziale.

Gennaio2016

X

Storia del territorio di provenienza

e di arrivo.

Gennaio-

Febbraio

2016

X X

Storia delle religioni, tradizione, usi

e costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Gennaio-

Febbraio

2016

X X

Conoscenza delle materie prime

utilizzabili nella preparazione dei

piatti: differenze e affinità.

Febbraio/mar

zo

2016

X X

Traduzione e Scambio interculturale

di ricette. Scheda di rilevazione

delle competenze in itinere.

Marzo/aprile

2016 X X

Traduzione e Scambio interculturale

di ricette.

Aprile/maggio

2016 X X

Progettazione e stampa di un

ricettario nelle due lingue

Maggio

2016 X

Scheda di rilevazione delle

competenze in uscita.

Questionario di gradimento

Maggio

2016 X

Manifestazione finale Maggio

2016 X

42

DATA Giorni Ore

Attività svolta Luogo

11/16 Gennaio 3 8 Elaborazione e distribuzione

questionario per la rilevazione iniziale.

Laboratorio informatica

18/23 Gennaio 3 8 Storia del territorio di provenienza e

di arrivo.

Laboratorio informatica

25/30 Gennaio 3 8 Storia del territorio di provenienza e

di arrivo.

Laboratorio informatica

1/6 Febbraio 3 8 Storia del territorio di provenienza e

di arrivo.

Laboratorio informatica

7/13 Febbraio 3 8 Storia delle religioni, tradizione, usi e

costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Laboratorio informatica

15/20 Febbraio 3 8 Storia delle religioni, tradizione, usi e

costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Laboratorio informatica

22/28 Febbraio 3 8 Storia delle religioni, tradizione, usi e

costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Laboratorio informatica

29 febb - 5 Marzo 3 8 Storia delle religioni, tradizione, usi e

costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Laboratorio informatica

7/13/ Marzo 3 8 Storia delle religioni, tradizione, usi e

costumi dei paesi di provenienza a

confronto con la cultura culinaria

Italiana.

Laboratorio informatica

14/19 Marzo 3 8 Conoscenza delle materie prime

utilizzabili nella preparazione dei

piatti: differenze e affinità.

Laboratorio informatica

21/23/ Marzo 3 8 Conoscenza delle materie prime

utilizzabili nella preparazione dei

piatti: differenze e affinità.

Laboratorio informatica

30 Marzo -2 aprile 3 8 Conoscenza delle materie prime

utilizzabili nella preparazione dei

piatti: differenze e affinità.

Scheda di rilevazione delle

competenze in itinere.

Laboratorio informatica

4/10 Aprile 3 8 Traduzione e Scambio interculturale

di ricette

Laboratorio

informatica/linguistico

11/16 Aprile 3 8 Traduzione e Scambio interculturale

di ricette

Laboratorio

informatica/linguistico

18/23/ Aprile 3 8 Traduzione e Scambio interculturale

di ricette

Laboratorio

informatica/linguistico

26/30 Aprile 3 8 Traduzione e Scambio interculturale

di ricette

Laboratorio

informatica/linguistico

2/7 Maggio 3 8 Progettazione e stampa di un

ricettario nelle due lingue

Laboratorio informatica

9/14 Maggio 3 8 Progettazione e stampa di un

ricettario nelle due lingue

Laboratorio informatica

16/21 Maggio 3 8 Progettazione e stampa di un

ricettario nelle due lingue.

Laboratorio informatica

43

Scheda di rilevazione delle

competenze in uscita.

23/28/Maggio 3 8 Questionario gradimento.

Manifestazione finale

Laboratorio Cucina/Sala

Tot. ore 160

MONITORAGGIO E RISULTATI

La realizzazione del progetto prevede, nell’intenzione del gruppo di miglioramento,

un’attività di monitoraggio, per verificare l’andamento delle singole azioni e

l’eventuale rimodulazione da cui dovranno emergere i punti di forza e debolezza

dell’andamento delle attività.

Saranno inoltre acquisite, come indicatore di risultato, le valutazioni finali degli

alunni coinvolti nei progetti in ordine alle competenze acquisite.

RIESAME E MIGLIORAMENTO

Come indicato nel punto precedente, i docenti referenti – attraverso incontri con

il Gruppo di Miglioramento, analizzeranno e verbalizzeranno i dati rilevati, allo

scopo di individuare le criticità per predisporre strategie di miglioramento

secondo una nuova pianificazione delle attività.

44