PIANO DI MIGLIORAMENTO dell’istituto I.C. VIADANA PARAZZI per il periodo 2015 … ·...
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Ministero dell’Istruzione Università Ricerca Istituto Comprensivo A. Parazzi
Via E. Sanfelice 4, Viadana, 46019 -0375-781079/82313 [email protected] - [email protected]
cod. Fisc. 91010700200 – Cod. Uff. UF44ER
www.icparazziviadana.gov.it
PIANO DI MIGLIORAMENTO
dell’istituto I.C. VIADANA "PARAZZI" per il periodo 2015-2019
(Revisione n. 2 del 20 dicembre 2017)
RESPONSABILE del Piano prof.ssa Sandra Sogliani
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento
Sandra Sogliani Dirigente Scolastico Responsabile del piano
Mario Polisano Funzione strumentale area INVALSI Coordinatore dei lavori
Monica Meloncelli Docente scuola primaria Membro commissione
Guglielmina Zapparoli Docente scuola primaria Membro commissione
Ivana Cantoni Funzione strumentale PTOF Membro commissione
Tredici Natalì Collaboratore del dirigente scolastico scuola
secondaria di 1° grado
Membro commissione
Giulio Sarzi Maddidini D.S.G.A. Stesura parte finanziaria
PRIMA SEZIONE
Scenario di riferimento
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la
scuola è inserita
L’ I.C. Parazzi comprende un vasto bacino di utenza distribuito in modo non
omogeneo nel territorio del Comune di Viadana che comprende, oltre alla
città, le frazioni di Cicognara, Cogozzo, Casaletto e San Matteo delle
Chiaviche oltre a quelle, minori, di Cavallara, Banzuolo, Bellaguarda,
Buzzoletto e Salina. Gli abitanti superano di poco i 20.000 abitanti e
comprendono significativi nuclei di popolazione giunta dal Sud Italia per
motivi di lavoro, nonché immigrati provenienti da India, Albania, Romania
e Marocco. Nel territorio convivono tre Istituti comprensivi nati in momenti
diversi e per diverse motivazioni; per questo essi non riescono a soddisfare
del tutto le esigenze di una popolazione scolastica così varia e disseminata.
Viadana è una città molto legata allo sport, in particolare calcio e rugby, che
assorbe la maggior parte del tempo libero degli studenti. E’ attiva una scuola
di musica comunale che accoglie più di un centinaio di allievi; ad essa si
affianca il Corpo Bandistico “L. Grossi” presente sul territorio dal 1857.
L’organizzazione scolastica
Strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie:
• Colloqui individuali periodici
• Consigli di classe/ interclasse/ sezione
• Utilizzo del registro elettronico
• Colloqui con il Dirigente Scolastico
Modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti:
• Utilizzo condiviso del registro elettronico
• Sito ufficiale della scuola
• Riunioni per gruppi disciplinari/ gruppo docente
2
• Formazione interna d’istituto (Collegi docenti tematici)
• Formazione da parte di “Comprensivinrete.net” e del CTI
distrettuale
Il lavoro in aula
Attenzione alle relazioni docenti-alunni:
• Flipped classroom
• Peer to peer education
Gli ambienti di apprendimento
• Aule con LIM
• Laboratori informatico-scientifico- artistico e musicale
• Palestra
Progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti:
• Corsi di recupero all’inizio di settembre
• Parazziadi (festival delle competenze)
• Aula a specchio (educazione alla cittadinanza e al rispetto
ambientale), Puliamo il mondo
• Educazione stradale
• Educazione al consumo consapevole
• Giochi matematici (partecipazione al trofeo Ruffini), scacchi
• Tornei sportivi
• Torneo sportivo per l’inclusività (handingoal)
• Storia locale (Dai Cavalcabò ai Gonzaga)
3
SECONDA SEZIONE
PRIORITA’ INDIVIDUATE NEL RAV
1) Significativa variabilità tra le classi e miglioramento dei risultati delle prove INVALSI.
2) Sviluppo delle competenze sociali degli alunni dell’istituto.
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLE PRIORITA’ SULLA BASE DEL RAV
Nel nostro Istituto manca un curricolo verticale organico e orientato all'inclusione. Negli anni sono stati elaborati
curricula per ordine di scuole, privi dei necessari raccordi e di riferimenti ad una didattica inclusiva.
Nella Scuola secondaria di primo grado, recentemente si è osservata una tendenza all'aumento di episodi scorretti tra
gli studenti imputabili non solo alla scuola ma soprattutto al mutato contesto sociale e alla provenienza eterogenea
degli studenti oltre che ad una significativa riduzione del personale ATA per il controllo nei piani.
RELAZIONE FRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alla priorità…
1 2
Curricolo, progettazione e
valutazione
O.d.p. 1) Redazione del curricolo verticale
coinvolgendo tutti gli ordini di scuola e, per
le competenze in uscita, i docenti delle
scuole superiori.
X
O.d.p. 2) Organizzare momenti di confronto
e riflessione (annuali) sui risultati INVALSI
e sulle prove d'Istituto per individuare aree
di criticità.
X
Ambiente di apprendimento
O.d.p. 3) Sostenere le esperienze di
innovazione tecnologica e potenziare gli
strumenti didattici innovativi e i laboratori. X
Inclusione e differenziazione
O.d.p. 4) Redazione del PAI al fine di
potenziare la didattica inclusiva per lo
sviluppo delle competenze sociali.
X
Continuità e orientamento
O.d.p. 5) Potenziamento degli scambi di
informazioni sugli alunni tra docenti di
ordini diversi e miglioramento dei rapporti
coi docenti degli altri IC locali.
X
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
O.d.p. 6) Nell'ottica dell'organico funzionale
e della buona scuola, la scuola potenzierà il
coteaching e le pratiche didattiche inclusive.
X
Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
O.d.p. 7) Formazione di docenti attraverso i
corsi promossi dal PNSD, con
potenziamento degli strumenti didattici
innovativi.
X
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
O.d.p. 8) Realizzazione di progetti con
associazioni culturali del territorio
(“Giornata della solidarietà”, “Prima di ogni
scelta”, “A proposito di Barzamino”)
X
4
TERZA SEZIONE
Pianificazione di dettaglio delle azioni per gli obiettivi di processo.
O.d.p. 1) Redazione del curricolo verticale coinvolgendo tutti gli ordini di scuola e, per le
competenze in uscita, i docenti delle scuole superiori.
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione
Redazione del curricolo
verticale coinvolgendo
tutti gli ordini di scuola e,
per le competenze in
uscita, i docenti delle
scuole superiori.
Curricolo verticale per
competenze.
Chiari raccordi tra i vari
ordini di scuola.
Definizione delle
competenze in uscita.
Migliorare e rinforzare
gli esiti scolastici e nelle
prove standardizzate
nazionali, in particolare
in relazione all’indice di
varianza e agli alunni
BES.
Costruzione di un modello
condiviso di curricolo
verticale.
Compilazione del modello
di curricolo verticale per
ogni ambito disciplinare.
Numero di unità di
apprendimento
programmate sulla base del
miglioramento previsto.
Compilazione dei
verbali delle riunioni.
Compilazione di schede
di restituzione sugli
indicatori di
monitoraggio.
Azione prevista Obiettivo operativo Indicatori di valutazione Progetto/azione legato agli
obiettivi di processo.
Concretamente cosa si fa
Criteri per la valutazione del
raggiungimento dell’obiettivo
Riunione della
Commissione competenze
per la Redazione del
curricolo verticale.
Stesura dei profili per ogni competenza
europea:
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze
di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare a imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione
culturale.
Stesura e pubblicazione sul sito
dell’istituto dei verbali di riunione.
Pubblicazione dei profili completati.
Figure professionali Numero di ore
aggiuntive
Costo previsto Fonte di
finanziamento Commissione curricolo verticale 50 ore Euro 800 Fondo istituto
Attività Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Mese/ A. S. 2014-2015 Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Mese/ A. S. 2015-2016
5
Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti Novembre
2015 Costruzione di un
modello condiviso di
curricolo verticale.
Compilazione del
modello di curricolo
verticale per ogni
ambito disciplinare.
Numero di unità di
apprendimento
programmate sulla
base del
miglioramento
previsto.
Verbali di
riunione.
Rubriche
valutative per
ciascuno degli
indicatori
programmati.
Ritardo rispetto
ai tempi previsti
relativamente
alla
compilazione
del modello.
Superamento
degli
atteggiamenti
diffidenti
verso la
didattica per
competenze e
la verticalità
del curricolo.
Formazione di
un gruppo di
insegnanti
sulla didattica
per
competenze
sul modello
Comoglio.
Aprile 2016 Costruzione di un
modello condiviso di
curricolo verticale.
Compilazione del
modello di curricolo
verticale per ogni
ambito disciplinare.
Numero di unità di
apprendimento
programmate sulla
base del
miglioramento
previsto.
Verbali di
riunione.
Rubriche
valutative per
ciascuno degli
indicatori
programmati.
Compilazione di
due sole
competenze
chiave su otto.
Condivisione e
accettazione di
un modello
condiviso
Realizzazione
delle unità di
apprendimento.
Aprile 2017 Costruzione di un
modello condiviso di
curricolo verticale.
Compilazione del
modello di curricolo
verticale per ogni
ambito disciplinare.
Numero di unità di
apprendimento
programmate sulla
base del
miglioramento
previsto.
Verbali di
riunione.
Rubriche
valutative per
ciascuno degli
indicatori
programmati.
Curricolo
completato.
6
O.d.p. 2) Organizzare momenti di confronto e riflessione annuali sui risultati INVALSI (N. 1)
e sulle prove d'Istituto (N: 2) per individuare aree di criticità.
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Organizzare momenti di
confronto e riflessione
annuali sui risultati
INVALSI (N. 1) e sulle
prove d'Istituto (N: 2) per
individuare aree di criticità.
Individuazione delle
criticità relative agli
apprendimenti di
italiano e matematica.
Maggiore condivisione
dei risultati ottenuti.
Condivisione delle
azioni e attività
finalizzate al
miglioramento dei
risultati.
Azioni e attività
promosse per
individuazione delle
criticità.
Azioni e attività
promosse per la
condivisione.
Azioni e attività
promosse per il
miglioramento dei
risultati degli alunni.
Verbali di riunione.
Compilazione griglie
di confronto su Prove
d’istituto e Prove
INVALSI.
Azione prevista (N. 1) Obiettivo operativo Indicatori di valutazione
Riunione dei gruppi
disciplinari per l’analisi
dei risultati INVALSI
Riflessione sugli ambiti di criticità del
processo di apprendimento insegnamento
di area linguistica e logico matematica.
previsione di interventi per mantenere e/o
migliorare i risultati ottenuti dagli alunni.
Confronto con i risultati ottenuti nelle
prove Invalsi a livello nazionale e
regionale.
Figure professionali Numero di ore
aggiuntive
Costo previsto Fonte di
finanziamento Docenti di lettere e ambito antropologico.
Docenti di area logico matematica e
scientifica.
Docenti di lingua straniera.
Ore Funzionali
all’insegnamento (ai
sensi dell’art. 29 CCNL).
Ore aggiuntive: (20 h
complessive annuali).
20 x 17,50
Contrattazione
2018/19
Attività Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Mese/ A. S. 2017/18 Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Riunione dei gruppi disciplinari
per l’analisi dei risultati INVALSI
(Primaria e secondaria).
Riunione dei gruppi disciplinari
per la progettazione delle azioni
di miglioramento (Primaria e
secondaria).
Riunione dei gruppi disciplinari
per la verifica delle azioni di
miglioramento (Primaria e
secondaria).
7
Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti
Febbraio
2018 Azioni e attività
promosse per
individuazione
delle criticità.
Azioni e attività
promosse per il
miglioramento dei
risultati degli
alunni.
Azioni e attività
promosse per la
condivisione.
Verbali di
riunione.
Griglie di
confronto su
Prove
d’istituto e
Prove
INVALSI.
Questionario
ai docenti
sulle azioni di
miglioramento
attivate nelle
proprie classi.
Azione prevista (N. 2) Obiettivo operativo Indicatori di valutazione
Progetto:
“Festival delle competenze”.
Didattica laboratoriale.
Leggere e comprendere le consegne in
autonomia.
Realizzazione di manufatti (solidi,
orologio magico, redazione linea del
tempo storica …).
Costruzione di brani in lingua straniera
partendo da immagini.
Puzzle raffiguranti opere d’arte.
Correttezza, coerenza e funzionalità del
prodotto finale.
Capacità di lavorare in gruppo.
Capacità di utilizzare ambienti di
apprendimento predisposti e
strumentazioni disponibili.
Capacità di rispettare i tempi
prestabiliti.
Figure professionali Numero di ore
aggiuntive
Costo previsto Fonte di
finanziamento 14 docenti (Commissione competenze)
3 collaboratore scolastico
1 assistente amministrativo
22
3
1
Totale 26
€460 FIS
Materiali e strumenti (fotocopie, cartoncini
colorati, fogli A3 …..)
€50 MIUR
Tot. €500
Attività Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Mese/ A. S. 2016/17 Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Riunione della Commissione per le
competenze per pianificare le
attività e le unità di apprendimento
da svolgere.
Riunione dei gruppi disciplinari per
la predisposizione delle prove e
delle relative griglie di valutazione.
8
Fissazione e pubblicazione del
calendario delle prove.
Parazziadi days
Correzione, valutazione e
pubblicazione dei risultati.
Mese/ A. S. 2017/18 Sett. Ott. Nov
. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu
.
Riunione della Commissione per le competenze per pianificare le
attività e le unità di apprendimento da svolgere.
Riunione dei gruppi disciplinari per la predisposizione delle
prove e delle relative griglie di valutazione.
Fissazione e pubblicazione del calendario delle prove.
Parazziadi days
Correzione, valutazione e pubblicazione dei risultati.
Monitoraggio delle azioni (N. 2)
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti 2017/03/21 Azioni e attività
promosse per
individuazione delle
criticità.
Azioni e attività
promosse per il
miglioramento dei
risultati degli alunni.
Azioni e attività
promosse per la
condivisione.
Verbali di
riunione.
Griglie di
confronto sulle
Prove d’istituto.
Difficoltà
organizzative
della prova.
Difficoltà
degli alunni ad
utilizzare il
dizionario di
lingua
straniera.
Poco tempo a
disposizione.
Grafica e testi
poco curati.
Atteggiamento
costruttivo dei
ragazzi.
Buona la
collaborazione
nel lavoro di
gruppo.
Predisposizione
di un unico
fascicolo che
raccolga tutti i
materiali utili allo
svolgimento della
prova.
Predisposizione
di un format
unico utilizzabile
anche per le
prove successive.
Predisposizione
di griglie di
osservazione
sulla competenza
sociale e civica,
predisposizione
di griglie per
consentire l’auto
valutazione degli
alunni.
9
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti Azioni e attività
promosse per
individuazione
delle criticità.
Azioni e attività
promosse per il
miglioramento
dei risultati degli
alunni.
Azioni e attività
promosse per la
condivisione.
Verbali di
riunione.
Griglie di
confronto
sulle Prove
d’istituto.
10
O.d.p. 3) Sostenere le esperienze di innovazione tecnologica.
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Connessione
dell’obiettivo con il
quadro legislativo
della Buona scuola Promuovere esperienze
di innovazione
tecnologica.
Ampliamento della
dotazione tecnologica.
Aumento del
numero di
insegnanti che
utilizzano le
nuove tecnologie
(in modo
particolare la
LIM).
Aumento del n°
di aule attrezzate
e di laboratori
Condivisione
delle buone
prassi.
Numero di docenti
che utilizzano gli
strumenti nell’arco
temporale di
realizzazione
dell’obiettivo di
processo.
N° di aule attrezzate
e di laboratori.
Schede di rilevazione
iniziale e finale
sull’uso delle nuove
tecnologie e sulle
competenze
tecnologiche de i
docenti.
Elenco aule.
Legge 107/15 art. 1,
comma 57-62
Il Piano nazionale per
la scuola digitale
persegue i seguenti
obiettivi:
a) potenziamento degli
strumenti didattici e
laboratoriali necessari a
migliorare la
formazione e i processi
di innovazione delle
istituzioni scolastiche.
Azione prevista Obiettivo operativo Indicatori di valutazione
Sondaggio iniziale e finale
sull’uso delle nuove
tecnologie.
Predisposizione delle rilevazioni.
Compilazione delle rilevazioni.
Analisi e restituzione dei risultati.
Aumento dell’uso delle nuove tecnologie
e delle nuove competenze tecnologiche
dei docenti.
Acquisto di LIM e PC
portatili. Generalizzazione degli strumenti tecnologici
Aumento della presenza delle nuove
tecnologie nelle attività didattiche.
Figure professionali Numero di ore aggiuntive Costo previsto Fonte di
finanziamento Animatore digitale e
referente del Pronto
soccorso tecnico.
10
175 € Finanziamenti
PNSD
Tutti i docenti Ore funzionali all’insegnamento (ai sensi
dell’art.29 CCNL)
Tot. €175
Impegno finanziario per materiali, attrezzature e sussidi
Elenco materiali, attrezzature e sussidi Costi Origine dei finanziamenti Acquisto 5 LIM.. (Scuola secondaria).
Acquisto carrello/carrelli (Scuola secondaria).
Acquisto Notebook/Tablet (Scuola secondaria).
€9000 Programma annuale (contributi stato
e contributi volontari)
Attività Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Mesi/A.S. Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Acquisto attrezzature
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti
Novembre
2016
Numero di docenti che
utilizzano gli strumenti
nell’arco temporale di
Questionario di
rilevazione
sull’uso delle
Non tutti gli
insegnanti
hanno risposto
11
realizzazione
dell’obiettivo di processo.
nuove
tecnologie e
sulle
competenze
tecnologiche dei
docenti.
al questionario.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti
Numero di docenti che
utilizzano gli strumenti
nell’arco temporale di
realizzazione
dell’obiettivo di processo.
Questionario di
rilevazione
sull’uso delle
nuove
tecnologie e
sulle
competenze
tecnologiche dei
docenti.
Tutto l’anno Ampliamento della
dotazione multimediale
delle scuole.
LIM per tutte
le classi.
Laboratori di
informatici
mobili/fissi
nella scuola
secondaria di
1° grado e
nella primarie.
Software
digitali per la
scuola
dell’infanzia.
12
O.d.p. 4) Redazione del PAI al fine di potenziare la didattica inclusiva per lo sviluppo delle
competenze sociali.
Obiettivo di
processo
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione
Redazione del PAI
al fine di potenziare
la didattica
inclusiva per
competenze.
Riduzione e prevenzione dei
fenomeni di illegalità e
inciviltà scolastica.
Promozione di pratiche di
mediazione dei conflitti
sociali, di educazione alla
convivenza e alla coesione
sociale.
Sensibilizzazione ed
incentivazione della
comunità studentesca verso
i temi della prevenzione e
del contrasto al fenomeno
del bullismo e del cyber-
bullismo.
Numero di partecipanti
agli incontri di
formazione per gli
adulti.
Numero di partecipanti
agli incontri di
formazione per gli
studenti.
Compilazione di
questionari anonimi da
fornire a tutti i
partecipanti del
progetto al termine di
ogni intervento.
Acquisizione e applicazione
di buone pratiche di
“ecosostenibilità”.
Presa di coscienza da parte
degli alunni del significato
delle proprie azioni.
Grado di pulizia delle
aule e degli ambienti
scolastici.
Correttezza della
differenziazione dei
rifiuti.
Partecipazione attiva
degli alunni alle azioni
previste.
Efficacia e gradimento
dei laboratori proposti.
Tabulazione risultati
delle attività proposte.
Compilazione di
schede di restituzione
sugli indicatori di
monitoraggio.
Azione prevista (N. 1) Obiettivo operativo Indicatori di valutazione Progetto “Mondo virtuale, pericoli
reali: il cyberbullismo. Percorso di
educazione alla legalità”.
Sensibilizzare e istruire i ragazzi
sulle caratteristiche del fenomeno e
dotarli degli strumenti per
affrontarlo.
Misurare il livello di presenza del
fenomeno “bullismo” nei territori
interessati dal progetto.
Identificare le vittime di bullismo e
provvedere alla loro tutela mediante
programmi di intervento
individuali.
Identificare “i bulli” e limitare gli
atti di bullismo mediante lo studio e
la realizzazione di programmi
individuali per il recupero dei casi
“a rischio”.
Individuare e sperimentare strategie
innovative per affrontare il
Diminuzione del casi di bullismo e
cyberbullismo.
Diminuzione delle vittime di
bullismo e cyberbullismo.
Ampliamento del numero dei bulli
identificati ed avviati al recupero.
13
fenomeno.
Sensibilizzare, informare e formare
le famiglie sull’utilizzo di strumenti
di parental control che limitino
l’accesso a contenuti
potenzialmente pericolosi in rete.
Sensibilizzare, informare e formare
gli educatori (insegnanti e genitori)
in merito agli strumenti di
comunicazione/interazione della
rete.
Far conoscere e riconoscere ai
bambini e ragazzi i pericoli della
Rete: pedofilia e cyberbullismo.
Istruire i bambini e i ragazzi in
merito alle strategie
comportamentali per ridurre i rischi
di esposizione.
Modalità di finanziamento Costo previsto Fonte di finanziamento
Suddivisione spese della rete di cui
l’istituto Parazzi è scuola partner per
la realizzazione dell’azione prevista
Spese generali
(gestione
amministrativa,
coordinamento, spese
vive, organizzazione,
progettazione e
pianificazione
temporale).
Euro 900 MIUR
Acquisto di
attrezzature specifiche
alla realizzazione
progettuale.
Euro 1800 MIUR
Tot. Euro 2700
Attività (N. 1) Tempificazione attività
(mesi dall’avvio)
Note Situazione
Ricerca contesto locale. Genn. Feb.
Mar. Apr. Mag. Giu. 15%
15%
Percorso di formazione ed attivazione servizio di
consulenza Peer to Peer gestito da operatori non
professionisti.
20%
35%
Incontro di sensibilizzazione per studenti. 25%
60%
Incontri di sensibilizzazione e informazione per
genitori e insegnanti.
25%
85%
Interventi a livello di sistema / mappatura
territoriale.
15%
100%
14
Monitoraggio delle azioni (N. 1)
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità rilevate Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti
Febbraio
2016
Numero di
partecipanti agli
incontri di
formazione per gli
adulti.
Numero di
partecipanti agli
incontri di
formazione per gli
studenti.
Questionari anonimi da
fornire a tutti i
partecipanti del
progetto al termine di
ogni intervento.
Non è stato
possibile attivare il
progetto poiché lo
stesso non è stato
finanziato.
Azione prevista (N. 2) Obiettivo operativo Indicatori di valutazione
Progetto: “Salvadanai per il futuro”
(che riunisce le sottoazioni: Puliamo
il Mondo, La Scuola fa la differenza,
Giornata mondiale dell’Acqua,
M’illumino di meno, Aula a Specchio
cortile a specchio).
Progetto mediazione scolastica.
• Sviluppare una capacità critica
di osservazione degli elementi
che costituiscono l’ambiente.
• Rafforzare il legame con il
proprio territorio.
• Implementare la cultura della
differenziazione.
Consolidamento delle abilità e
competenze in ambito
ambientale.
Riduzione dei comportamenti
scorretti in materia di ecologia e
risparmio energetico.
Figure professionali/Enti Numero di ore aggiuntive Costo previsto Fonte di
finanziamento
• Docenti dell’Istituto
• Laboratorio Territoriale CREA di
Mantova
• Referente per l’Educazione
Ambientale dell’USP di Mantova
Parco dell’Oglio Sud
• Assessorati all’ambiente del
comune di Viadana, della
Provincia di Mantova e della
Regione Lombardia;
• 2 collaboratori scolastici
• 1 assistente amministrativo
22
4
2
385 €
50 €
29 €
FIS
Materiali e strumenti (fotocopie,
materiale di cancelleria, fogli A3,
guanti, sacchi per raccolta
indifferenziata …..)
100 €
MIUR
Totale 28 564€
Attività (N. 2) Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Mesi .2016-2017-2018 Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug.
PULIAMO IL MONDO
Gli alunni delle classi prime,
come iniziativa di
“accoglienza” ripuliscono
alcune aree pubbliche del
territorio comunale.
LA SCUOLA FA LA
DIFFERENZA
La raccolta differenziata in
tutti gli ambienti scolastici e
15
non.
GIORNATA MONDIALE
DELL’ACQUA
L’attivazione di pregiati
laboratori interattivi allestiti
durante la manifestazione del
22 marzo di ogni anno;
attività “caccia al tesoro” alla
ricerca dei luoghi d’acqua
della città di Mantova.
M’ILLUMINO DI MENO
Attivazione di buone pratiche
di “risparmio energetico
permanente”.
AULA A SPECCHIO
Cura della propria aula
scolastica, quindi
sensibilizzazione degli alunni
a non abbandonare sul banco
o per terra materiali di
cancelleria o rifiuti prodotti
nel corso della mattinata.
CORTILE A SPECCHIO
Il progetto ha come obiettivi
fondamentali:
• imparare a non sporcare e
mantenere pulito ed in
ordine un luogo pubblico
• comprendere il valore
etico di questo
comportamento
individuale e collettivo
• trasformare in buona
pratica quotidiana il non
sporcare
MEDIAZIONE
SCOLASTICA
Progetto di promozione dello
sviluppo delle abilità
empatiche, del rispetto
reciprocò e del rispetto della
cosa pubblica.
Monitoraggio delle azioni (N. 2)
Data di rilevazione
2016/17
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche,
necessità di
aggiustamenti
PULIAMO IL
MONDO
Ottobre
Partecipazione
attiva degli
alunni alle azioni
previste.
Osservazioni
dirette e
valutazioni
inserite in
tabelle
quadrimestrali.
Compilazione di
schede di
restituzione
sugli indicatori
di monitoraggio.
Maggiore
collaborazio
ne con
l’Ente locale
Ass,
all’Ambiente
.
LA SCUOLA FA LA
DIFFERENZA
quadrimestrale
Correttezza della
differenziazione
dei rifiuti.
La diversità dei
rifiuti- imballaggi
di merendina
rende difficoltosa
la
Nelle classi
che sono
monitorate
da più
docenti le
OCCORRE
puntare alla
RIDUZIONE
della plastica. Per
questo risultato
16
differenziazione.
Spesso negli
imballaggi manca
in ETICHETTA la
molecola di cui è
fatto.
La collocazione
del contenitore
dell’umido risulta
difficoltosa.
raccolte
risultano
precise.
sarebbe
necessario
togliere il
distributore.
La 3° C scriverà
una lettera
all’Assessore e al
Sindaco per
chiedere una
casetta
dell’Acqua da
collocare nei
giardinetti di
fronte alla
Scuola. Sarà
compito delle
famiglie fornire
una piccola
borraccia da
riempire prima di
entrare in classe.
La fruizione
dell’Acqua
sarebbe a
disposizione
anche per il
Sanfelice e gli
abitanti del
quartiere (1200
persone).
GIORNATA
MONDIALE
DELL’ACQUA
Marzo
Efficacia e
gradimento dei
laboratori
proposti.
Tabulazione
risultati delle
attività proposte.
Osservazioni
dirette e
valutazioni
inserite in
tabelle
quadrimestrali.
Compilazione di
schede di
restituzione
sugli indicatori
di monitoraggio
Nel tempo è
diventata
sempre più
un’attività di
pregio
didattico, da
sempre in
questa
manifestazio
ne
realizziamo
compiti di
“realtà”.
AULA A SPECCHIO
Mensilmente
Grado di pulizia
delle aule e degli
ambienti
scolastici.
Se i docenti
dell’ultima ora
non ribadiscono
l’obiettivo, le
classi non
realizzano l’aula a
specchio.
Solo nelle
classi che
sono
monitorate
da più
docenti.
Segnalazioni del
dirigente a carico
della classe e dei
docenti!
Data di rilevazione
2017/18
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche,
necessità di
aggiustamenti
PULIAMO IL
MONDO
Ottobre
Partecipazione
attiva degli
alunni alle azioni
previste.
Osservazioni
dirette e
valutazioni
inserite in
17
LA SCUOLA FA LA
DIFFERENZA
quadrimestrale
Correttezza della
differenziazione
dei rifiuti.
tabelle
quadrimestrali.
Compilazione di
schede di
restituzione
sugli indicatori
di monitoraggio.
GIORNATA
MONDIALE
DELL’ACQUA
Marzo
Efficacia e
gradimento dei
laboratori
proposti.
Tabulazione
risultati delle
attività proposte.
AULA A SPECCHIO
Mensilmente
Grado di pulizia
delle aule e degli
ambienti
scolastici.
CORTILE A
SPECCHIO:
Grado di pulizia
del cortile dopo
la ricreazione.
Mediazione scolastica
Numero dei
docenti che
partecipano alla
formazione
prevista.
Schede di
restituzione
preparate dagli
esperti esterni.
18
O.d.p. 7) Formazione di docenti attraverso i corsi promossi dal PNSD, con potenziamento de-
gli strumenti didattici innovativi.
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Connessione
dell’obiettivo con il
quadro legislativo
della Buona scuola Formazione di docenti
attraverso i corsi
promossi dal PNSD, con
potenziamento degli
strumenti didattici
innovativi.
Aumento del
numero di
insegnanti che
sperimentano le
nuove
metodologie
didattiche.
Condivisione
delle buone
prassi e delle
nuove pratiche
educative.
Numero di docenti
che utilizzano “gli
strumenti” nell’arco
temporale di
realizzazione
dell’obiettivo di
processo.
Numero di
partecipanti ai corsi
di formazione
promossi sia
dall’Istituto che dal
territorio.
Numero di corsi di
formazione che ogni
singolo docente ha
frequentato negli
ultimi 2 anni.
Materiali didattici
prodotti con l’uso
delle nuove
tecnologie.
Schede di
rilevazione iniziale
e finale sull’uso
delle nuove
tecnologie e sulle
competenze
tecnologiche dei
docenti.
Attestati dei corsi
di formazione
frequentati a titolo
personale.
Raccolta di lavori
prodotti con
l’utilizzo delle
nuove tecnologie
per la didattica in
classe.
Legge 107/15 art. 1,
comma 57-62
Il Piano nazionale per
la scuola digitale
persegue i seguenti
obiettivi:
a) potenziamento degli
strumenti didattici e
laboratoriali necessari a
migliorare la
formazione e i processi
di innovazione delle
istituzioni scolastiche;
b) formazione dei
docenti per
l'innovazione didattica
e sviluppo della cultura
digitale per
l'insegnamento,
l'apprendimento e la
formazione delle
competenze lavorative,
cognitive e sociali degli
studenti; (estratto L.
107, allegato 1)
Azione prevista Obiettivo operativo Indicatori di valutazione
Partecipazione ai corsi di
formazione
Diffusione dei corsi promossi dal territorio.
Organizzazione di un percorso all’interno
dell’Istituto, sull’uso della LIM.
Rilevazione del numero di corsi frequentati a
titolo personale.
Percentuale di partecipazione ai corsi
Incontri per condividere le
buone prassi
Presentazione delle attività svolte in classe
con le nuove tecnologie da parte di alcuni
docenti dell’IC.
Archivio dei prodotti digitali sull’area
riservata del sito dell’IC
Figure professionali Numero di ore aggiuntive Costo previsto Fonte di
finanziamento Animatore digitale, team
dell’innovazione, alcuni
docenti del PNSD e il
referente del Pronto
soccorso tecnico.
€1500
PNSD
Tutti i docenti Ore funzionali all’insegnamento (ai sensi
dell’art.29 CCNL).
2 Moduli formativi di 2 ore ciascuno
condotti da docenti interni o esterni.
Tot. €1500
19
Attività Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Mesi/A.S. 2017/18 Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu.
Sondaggio iniziale
Partecipazione ai corsi di formazione
Sondaggio finale
Incontri per condividere buone prassi
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche o
necessità di
aggiustamenti 30 giugno Numero di partecipanti
ai corsi di formazione
Attestati dei
corsi di
formazione
frequentati dai
docenti.
Numero di corsi di
formazione che ogni
singolo docente ha
frequentato nell’ultimo
anno.
Attestati dei
corsi di
formazione
frequentati a
titolo personale
dai docenti.
20
QUARTA SEZIONE
Disseminazione dei risultati raggiunti
Priorità 1
Traguardo della
sezione 5 del RAV
Data rilevazione Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione o
modifica Riduzione della
variabilità del
10% attraverso il
potenziamento della
didattica
inclusiva basata su un
curricolo
verticale da elaborare e
condividere.
Si effettuerà la
rilevazione la
prima decade di
settembre affinché
un’eventuale
revisione del PdM
possa essere
inserita nel PTOF
entro il mese di
ottobre
Variabilità dei
punteggi tra le
classi e dentro
le classi
rispetto alle
medie italiane.
Variabilità dei
punteggi tra i
plessi nella
primaria.
Variabilità dei
punteggi tra le
classi rispetto
al numero di
studenti NAI.
Stato di
avanzamento
del curriculo
verticale.
Riduzione
della
variabilità
del
10% fra
classi
rispetto alla
media
italiana.
Elaborazione
di un
curricolo
verticale fra
discipline
Stesura del
50 % del
curriculo
Revisione
2016
Classi seconde
primaria:
Punteggi generali
italiano + 13%
rispetto al 2015.
Punteggi generali
matematica + 18,5
% rispetto al
2015.
Classi quinte
primaria:
Punteggi generali
italiano +5,2 %
rispetto al 2015.
Classi quinte
primaria:
Punteggi generali
matematica – 3,1
% rispetto al
2015.
La stesura del
curriculo procede
regolarmente
(circa 1/3 del
lavoro previsto).
Revisione 2017
Curricolo
terminato
Revisione 2016
La composizione
delle classi, in
alcuni casi
obbligata,
determina
sostanziali
differenze tra i
punteggi rilevati
di anno in anno.
Revisione 2016
Stesura del
curriculo
completata.
Revisione
dicembre
2017
La variabilità tra
le classi risulta
ancora alta,
pertanto, in
aggiunta alle
azioni già
previste, viene
proposta la
revisione dei
criteri per
formazione classi.
Revisione
dicembre 2017
Priorità 2
21
Traguardo della
sezione 5 del RAV
Data rilevazione Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione o
modifica
Acquisizione della
consapevolezza di sé
e conseguente ridu-
zione di comporta-
menti scorretti del
15%.
Si effettuerà la
rilevazione la prima
decade di settembre
affinché
un’eventuale
revisione del PdM
possa essere inserita
nel PTOF entro il
mese di ottobre.
Numero di ri-
chiami, note
disciplinari o
sospensioni.
Frequenza di
alunni o geni-
tori che de-
nunciano atti
di prevarica-
zione e deni-
grazione.
Efficacia dei
progetti mirati
alla preven-
zione del disa-
gio e
all’inclusione.
Riduzione di
episodi pro-
blematici
nella scuola
Secondaria
mediante
azioni co-
struttive.
Incremento
dell’inclusio
ne attraverso
progetti che
prevengono
il disagio.
Significativa
riduzione delle note
e sanzioni
disciplinari
comminate agli
studenti (rispetto
all’anno scolastico
2014/15 le diffide
sono diminuite del
27%, le sospensioni
sono diminuite del
45%). Va
specificato
comunque che, a
fronte di una
sostanziale
diminuzione di
sospensioni e
diffide, è aumentato
il numero totale di
giorni di
sospensione che da
16 passa a 18.
I progetti attuati
sono stati efficaci (a
breve termine).
Revisione 2016
A lungo termine
la ricaduta dei
progetti è limitata.
Revisione 2016.
Sostanziale
riduzione delle note
e delle sanzioni
disciplinari ma si
verificano ancora,
da parte di pochi
studenti,
comportamenti
scorretti (anche
gravi).
Revisione
dicembre 2017
Condivisione interna ed esterna del PDM
Azioni di diffusione interne ed esterne dei risultati del
PDM tenendo conto dei metodi e strumenti, destinatari e
tempi nonché rendicontazione finanziaria.
Condivisione in Collegio Docenti, Consiglio istituto,
Consigli di classe.
Inserimento del PDM nel PTOF.
Pubblicazione sul sito della scuola.
Eventuale rendicontazione delle azioni del PDM
presso gli enti che collaborano con l’Istituto.