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Piano di azione Dipartimento formazione e apprendimento 2021-2024

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Per facilitare la lettura, i termini che si riferiscono a persone, funzioni o professioni non sono stati sistematicamente femminilizzati. Il maschile generico è utilizzato per designare entrambi i sessi.

Acronimi e abbreviazioni (in ordine di apparizione nel testo):

SUPSI Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana

DFA Dipartimento formazione e apprendimento

ASP Alta scuola pedagogica, anche al plurale

USI Università della Svizzera Italiana

IUFFP Istituto universitario federale per la formazione professionale

DECS Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport;

IAV

APD

Repubblica e Cantone Ticino

Area insegnamento, apprendimento e valutazione; DFA, SUPSI

Area professione docente; DFA, SUPSI

CIRSE Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi; DFA, SUPSI

BESS Centro competenze bisogni educativi, scuola e società; DFA, SUPSI

DILS Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione; DFA, SUPSI

DDM Centro competenze didattica della matematica; DFA, SUPSI

CLIP Centro competenze lingue e studi sul plurilinguismo; DFA, SUPSI

RCDC Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione,

TME

DTI

conservazione e digitalizzazione; DFA, SUPSI Laboratorio

Laboratorio tecnologie e media in educazione; DFA, SUPSI

Dipartimento tecnologie innovative; SUPSI

ISEA Istituto sistemi e elettronica applicata; DTI, SUPSI

DSA Disturbi specifici dell’apprendimento

CDLLI Centro di didattica della lingua e della letteratura italiana; DFA, SUPSI

DEASS Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale; SUPSI

FNS Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica

DOAJ Directory of Open Access Journal

GID Gestrice/gestore dell'informazione e della documentazione

MINT Matematica, informatica, scienze naturali e tecnica

CERDD Centro di risorse didattiche e digitali; DECS; Repubblica e Cantone Ticino

HEP Haute Ecole Pédagogique

PH Pädagogische Hochschule

DACD Dipartimento ambiente costruzioni e design; SUPSI

ESS Educazione allo sviluppo sostenibile

OPI Operatori pedagogici e operatrici pedagogiche per l’integrazione

SI Scuole dell’infanzia

SE Scuole elementari

SM Scuole medie

CDPE Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione

SIMS Sezione dell'insegnamento medio superiore; DECS; Repubblica e Cantone Ticino

SMS Scuole medie superiori

SCC Scuola cantonale di commercio

OC Opzione complementare

SIM Sezione dell’insegnamento medio; DECS; Repubblica e Cantone Ticino

PHSZ Pädagogische Hochschule Schwyz / Alta Scuola Pedagogica di Svitto

DFP Divisione della Formazione professionale; DECS; Repubblica e Cantone Ticino

UOSP Ufficio orientamento scolastico e professionale

CDD Conferenza dei direttori e delle direttrici degli istituti comunali

CISCO Collegio degli ispettori e delle ispettrici; DECS; Repubblica e Cantone Ticino

HEPVS Haute Ecole Pédagogique du Valais / Alta Scuola Pedagogica del Vallese

PHGR Pädagogische Hochschule Graubünden / Alta Scuola Pedagogica dei Grigioni

HfH Hochschule für Heilpädagogik di Zurigo

CSI Conservatori di musica della Svizzera Italiana

ATD Accademia Teatro Dimitri

AAQ Agenzia svizzera di accreditamento e garanzia della qualità

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Piano di azione DFA 2021-2024

A partire dal quadriennio 2021-2024, il processo relativo alla strategia del sistema di garanzia della qualità della Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) prevede che ogni suo dipartimento espliciti un piano d’azione che chiarisca le misure principali che si intendono intraprendere in seno al dipartimento nel quadriennio per contribuire alla realizzazione degli obiettivi strategici della SUPSI stessa. Il piano d’azione dovrà altresì includere le misure di miglioramento identificate in sede di autovalutazione per l’accreditamento istituzionale e le misure di miglioramento emerse in sede di audit dei corsi di laurea o delle unità di ricerca e di servizio. Il piano di azione 2021-2024 del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) è frutto di un ampio lavoro partecipativo, durato diversi mesi, in cui si è ascoltata e consultata a più riprese la quasi totalità degli interlocutori e delle interlocutrici interni ed esterni al dipartimento. Nell’elaborazione del piano sono confluiti la strategia nazionale di swissuniversities 2021-2024, sia per quanto riguarda gli obiettivi generali, sia per quelli specifici delle Alte Scuole Pedagogiche (ASP), la strategia della SUPSI 2021-2024, elaborata nel solco della continuità rispetto all’attuale e un bilancio intermedio rispetto agli orientamenti strategici DFA 2017-2020. Il piano di azione non è da intendere come un catalogo esaustivo di tutte le attività svolte dal dipartimento, quanto piuttosto come un elenco di azioni e misure volte al suo sviluppo strategico e consolidamento. Non sono, per contro, elencate le attività legate al funzionamento corrente nei quattro mandati e i progetti con un impatto meno rilevante sullo sviluppo strategico. Allo stesso modo, non viene di regola evidenziato il fondamentale contributo svolto dal personale tecnico e amministrativo nella realizzazione di tutte le attività del DFA, a meno che l’azione non tocchi direttamente un servizio. Questo documento fungerà da guida per le attività strategiche di tutte le persone attive al DFA nel quadriennio 2021-2024.

Dicembre 2019, la direzione del DFA:

Alberto Piatti, direttore; Francesca Antonini, responsabile dei Bachelor; Claudio Della Santa, responsabile della formazione continua; Magda Ramadan, responsabile della formazione di base; Lorena Rocca, responsabile della ricerca.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Contenuti del piano di azione: − Profilo del DFA

− Principi guida

− Azione 1: sviluppo delle aree, dei laboratori e dei centri di competenze

− Azione 2: comunità professionali di apprendimento

− Azione 3: accoglienza, partecipazione, benessere e pari opportunità

− Azione 4: didattica per competenze

− Azione 5: diffusione e divulgazione dei risultati della ricerca e della formazione

− Azione 6: promozione MINT

− Azione 7: sostenibilità e ESS

− Azione 8 scuola inclusiva

− Azione 9 supporto alle SMS

− Azione 10: supporto alle SM

− Azione 11: promozione delle posizioni dottorali

− Azione 12: valorizzazione dei profili a fine carriera

− Azione 13: collaborazione con il settore della formazione professionale

− Azione 14: sinergie e complementarità con il DECS

− Azione 15: collaborazione con le scuole comunali

− Azione 16: collaborazione con altre ASP

− Azione 17: contatti con associazioni magistrali, associazioni genitori e allievi

− Azione 18: collaborazione con ATD e CSI

− Azione 19: 150 anni magistrale

− Azione 20: promozione dell’immagine pubblica del DFA

− Riassunto posizioni professorali

− Strategia SUPSI 2021-2024

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Profilo del Dipartimento formazione e apprendimento

Il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) assume, conformemente ai principi della libertà e dell’indipendenza accademica, tutti i compiti propri di un’alta scuola pedagogica, con particolare attenzione ai bisogni del sistema educativo e formativo del Cantone Ticino. Il DFA in particolare (1) attua la formazione iniziale dei docenti e delle docenti della scuola dell’obbligo e della scuola media superiore, e propone formazioni iniziali nell’ambito della pedagogia speciale scolastica; (2) propone formazione continua per i docenti e le docenti di ogni ordine e grado; (3) svolge attività di ricerca, sviluppo, servizio e consulenza in ambito educativo e formativo; (4) promuove e realizza eventi, sussidi didattici e pubblicazioni scientifiche e culturali rivolte ai docenti e alle docenti, agli allievi e alle allieve, ai genitori e ad altri interessati, e mette a loro disposizione, tramite la propria biblioteca, un’ampia e variegata documentazione nei suoi ambiti di competenza. Il DFA si caratterizza per un triplice profilo, in qualità di (1) scuola universitaria, inserita a pieno titolo nella rete delle scuole universitarie svizzere (swissuniversities), (2) polo di competenza regionale in ambito educativo e formativo per la Svizzera Italiana e (3) attore e promotore culturale sui propri temi a livello pubblico. In qualità di scuola universitaria, il DFA consolida e rafforza il proprio profilo di alta scuola pedagogica proattiva e collaborativa, promuovendo in particolare attività di formazione, ricerca e mobilità in collaborazione con altre alte scuole pedagogiche svizzere e con altre istituzioni accademiche attive nella formazione degli insegnanti in Svizzera e all’estero e contribuendo in generale allo sviluppo del sistema universitario svizzero, grazie a una presenza attiva in seno ai organi di swissuniversities. Dal punto di vista della ricerca, il DFA mantiene uno sguardo attento ai risultati delle ricerche sui propri temi e contribuisce con pubblicazioni e progetti di rilievo nazionale e internazionale. Particolare attenzione è riservata alla trasferibilità della ricerca scientifica alle pratiche professionali dei docenti, delle docenti e dei quadri scolastici, alla formazione della propria relève scientifica e all’ideazione di dispositivi di formazione iniziale e continua innovativi e basati sullo stato dell’arte della ricerca. A livello regionale, il DFA partecipa allo sviluppo della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) e collabora attivamente con l’Università della Svizzera Italiana (USI) e l’Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP). In qualità di polo di competenza regionale in ambito educativo e formativo per la Svizzera Italiana, il DFA si pone come interlocutore autorevole e collaborativo nei confronti del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS), degli istituti scolastici cantonali e comunali e di altre realtà regionali interessate ad aspetti legati all’educazione e alla formazione. Nei confronti del DECS in particolare, il DFA assume un ruolo proattivo e spontaneo di supporto e collaborazione rispetto ai bisogni e alle necessità del sistema scolastico ticinese di propria competenza, con particolare attenzione alla trasparenza delle proprie attività e all’informazione rispetto a progetti e dispositivi con potenziale impatto o influenza nei campi d’azione del partner. Grazie all’indipendenza e all’integrità scientifica garantita dallo statuto accademico del DFA, il DECS può contare su un ente di formazione e di ricerca autonomo, e al contempo saldamente ancorato alla realtà scolastica ticinese. In generale, il DFA mantiene un dialogo aperto e costruttivo con tutti gli interlocutori che rappresentano le istituzioni scolastiche e le loro componenti. Il DFA svolge il proprio compito dialogando e collaborando con gli altri poli di competenza accademici in questo ambito nella Svizzera Italiana, in particolare con lo IUFFP e con la Alta scuola pedagogica dei Grigioni. In qualità di attore e promotore culturale sui propri temi a livello pubblico, il DFA offre, grazie alle proprie competenze e alla propria rete di contatti a livello accademico e istituzionale, occasioni di crescita sul piano scientifico, umano e culturale in varie forme: dai convegni scientifici, alle pubblicazioni, agli eventi per bambine/i, ragazze/i e grande pubblico, contribuendo in tal modo allo sviluppo scientifico, etico e culturale della società, alla valorizzazione del patrimonio culturale del Cantone e alla promozione di un’immagine positiva della professione insegnante in ampie fasce della popolazione.

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Principi guida

Il piano di azione del Dipartimento formazione e apprendimento per il quadriennio 2021-2024 è stato concepito a partire da una combinazione di tre principi di fondo, identificati a seguito dei riscontri ricevuti in sede di consultazione preliminare degli interlocutori interni ed esterni, che, connessi tra loro, permettono di contestualizzare e dare senso a tutte le misure proposte nel presente piano di azione.

Educazione e formazione come costrutto collettivo Consideriamo l’educazione e la formazione culturale e professionale delle cittadine e dei cittadini, rispettivamente delle docenti e dei docenti, in un’ottica sistemica e pluralistica, che favorisce lo sviluppo della responsabilità e del contributo individuali in un contesto di collaborazione e dialogo, nell’ambito accademico o scolastico, che va oltre le singole funzioni, i ruoli, le discipline, gli istituti e gli ordini scolastici. Interpretiamo lo sviluppo, l’educazione e la formazione del discente come conseguenza dell’azione di una collettività. In questo senso, promuoviamo processi di riflessione, auto-regolazione e autovalutazione; favoriamo la collaborazione, l’interazione e la valutazione tra pari (anche in sede di pratica professionale); stimoliamo e sosteniamo la creazione di comunità di apprendimento professionale e proponiamo dispositivi di formazione iniziale e continua che favoriscano approcci creativi, pluridisciplinari, interdisciplinari, e/o di formazione generale e personale aperti alla sperimentazione e basati sullo stato dell’arte della ricerca; manteniamo un

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dialogo franco e aperto con tutti gli interlocutori che rappresentano l’istituzione scolastica e le sue componenti.

Creatività e sperimentazione a favore del miglioramento continuo della scuola Favoriamo la sperimentazione in un’ottica di rinnovamento delle pratiche pedagogico-didattiche e di rivisitazione di metodologie, strumenti e pratiche già esistenti. Consideriamo le competenze trasversali quali il pensiero creativo, il pensiero critico, le competenze di comunicazione e collaborazione e le competenze di risoluzione di problemi come il motore individuale e collettivo per promuovere la crescita e il miglioramento della scuola. Favoriamo dunque la creazione di condizioni quadro che permettano lo sviluppo, l’espressione piena e la valorizzazione della creatività, a livello individuale e collettivo, di tutte le persone attive al DFA, in un contesto di senso che prenda in considerazione lo stato dell’arte della ricerca e la realtà del sistema scolastico e accademico.

Ricerca e trasferibilità Favoriamo il trasferimento di conoscenza dalla ricerca scientifica alle pratiche d’aula attraverso attività di ricerca, ricerca-formazione, pubblicazione, divulgazione e formazione continua e attraverso un contatto diretto tra le persone attive nella ricerca e le persone attive nell’insegnamento. Basiamo le nostre formazioni sullo stato dell’arte della ricerca. Sosteniamo in generale lo sviluppo e l’espressione delle competenze di ricerca delle persone attive al DFA e nelle scuole comunali e cantonali, in modo da nutrire vicendevolmente il polo della ricerca e quello dell’insegnamento. Promuoviamo la ricerca e la produzione di pubblicazioni scientifiche, favorendo in particolare la creazione di posizioni dottorali presso il DFA, in collaborazione con istituzioni accademiche di prestigio.

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Azione 1: sviluppo delle aree, dei laboratori e dei centri competenze

Contesto Durante lo scorso quadriennio sono stati istituiti, ridefiniti o consolidati tutti gli attuali centri competenze, i laboratori e le aree del Dipartimento formazione e apprendimento. Nel quadriennio 2021-2024 intendiamo consolidare e rafforzare ulteriormente le nostre unità organizzative, ancorando ancora di più la loro attività allo sviluppo strategico del dipartimento, rendendole maggiormente visibili all’esterno della SUPSI, ampliando i loro margini di autonomia e di responsabilità istituzionale, promuovendo a livello puntuale e sistemico le collaborazioni e le sinergie tra loro e favorendone la completa terziarizzazione. In particolare, per quanto riguarda le due nuove aree di scienze dell’educazione, ovvero l’area insegnamento, apprendimento e valutazione (IAV) e l’area professione docente (PD), saranno intraprese nel quadriennio le misure necessarie per elevare in generale il loro grado di maturità in vista della costituzione di uno o due centri competenze, in modo da rendere più strutturato, visibile e incisivo l’apporto delle scienze dell’educazione all’interno del DFA. Le due aree svilupperanno collaborazioni di ricerca con i centri competenze, laboratori e aree del DFA, in particolare con i centri CIRSE e BESS. I centri competenze (CC) del DFA sono i seguenti:

• CC innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE);

• CC bisogni educativi, scuola e società (BESS);

• CC didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione (DILS);

• CC didattica della matematica (DDM);

• CC lingue e studi sul plurilinguismo (CLIP).I laboratori (LABO) del DFA sono i seguenti:

• LABO ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD);

• LABO tecnologie e media in educazione (TME).Le aree del DFA sono le seguenti:

• Area di didattica della geografia;

• Area di didattica della storia e della civica;

• Area di didattica delle scienze naturali;

• Area di didattica dell’educazione fisica;

• Area di didattica dell’educazione musicale;

• Area di didattica dell’educazione visiva e dell’educazione alle arti plastiche;

• Area insegnamento, apprendimento e valutazione;

• Area professione docente.

Misure concrete e risultati attesi Di seguito sono indicate le misure che saranno realizzate da ogni unità organizzativa per contribuire allo sviluppo strategico del DFA e al suo consolidamento. Non sono, per contro, elencate le attività

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legate al funzionamento corrente nei quattro mandati e i progetti con un impatto meno rilevante sullo sviluppo strategico.

CC innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) Per aumentare la visibilità dei suoi campi di competenza e favorire lo sviluppo accademico di alcuni dei suoi membri, il CIRSE definirà e promuoverà al proprio interno quattro settori: uno dedicato ai percorsi e alle transizioni nel sistema scolastico, uno focalizzato sul benessere nei sistemi educativi. uno rivolto alla valutazione standardizzata nei sistemi educativi e uno su equità e inclusione (settore condiviso con il Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS). Per ciascun settore saranno nominati una persona responsabile che assumerà un compito di promozione e di rappresentanza, anche all’esterno del DFA, e un professore o una professoressa che fungerà da capofila scientifico/a, in modo da garantire lo sviluppo accademico. Nel limite delle possibilità legate alle risorse a disposizione, ai settori sarà associato un dottorando o una dottoranda.

CC bisogni educativi, scuola e società (BESS) Due sfide fondamentali attendono il BESS nel quadriennio 2021-2024: (1) la sostituzione dell’attuale responsabile con una figura professorale altrettanto autorevole, che possa contribuire all’ulteriore sviluppo del centro e alla valorizzazione delle persone che vi lavorano e (2) la strutturazione del nuovo Master in pedagogia inclusiva (nome provvisorio) del DFA. Durante il quadriennio, in concomitanza con l’introduzione del nuovo responsabile o della nuova responsabile, il BESS si sottoporrà all’audit previsto dal sistema interno di garanzia della qualità della SUPSI. I temi che saranno approfonditi in particolare nel quadriennio sono i seguenti: • qualità di vita e disabilità. Incentivare, in collaborazione con altre unità SUPSI e/o di altre

Scuole universitarie specializzate, lo sviluppo di strumenti e modelli d’analisi della qualità del servizio alla persona adulta con disabilità a complemento di altri strumenti di valutazione della qualità delle istituzioni (progetto ERFIBEL).

• Accessibilità e inclusione scolastica. Promuovere la differenziazione didattica non stigmatizzante e aperta all’accoglienza normale in sezione e in classe di scuola elementare e di scuola media di allieve e allievi detti con “bisogni educativi speciali” (ad esempio tramite supervisioni e casi di studio di classi inclusive, di co-docenza come di altre forme di collaborazioni didattiche fra docenti regolari e operatori scolastici specializzati).

• Disabilità e sviluppo. Operare nel campo della pedagogia e didattica specializzata, dell’insegnamento personalizzato e inclusivo (di allievi con disabilità diagnosticata), della formazione e dello sviluppo di strumenti e ambienti didattici in collaborazione con altre unità SUPSI e centri di ricerca (ad esempio tramite il workshop CAA con Dipartimento tecnologie innovative – Istituto sistemi ed elettronica applicata - DTI-ISEA).

• Disturbi dell'apprendimento a scuola. In collaborazione con il Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione (DILS), incrementare le competenze sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) della lingua scritta e sulla didattica inclusiva: dalla prevenzione alla considerazione dei DSA nell’acquisizione e nella valutazione delle competenze (progetti AEREST e MOFIS)

• Cittadinanza e diversità. Contribuire allo sviluppo di una cultura di accoglienza e di considerazione delle persone al di là delle diversità in collaborazione con altri enti e atenei locali, nazionali e internazionali (ad esempio consolidando la rassegna “Diversamente!”).

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CC didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione (DILS) Il DILS porterà a compimento i progetti strategici attualmente in corso. In particolare, il centro completerà il progetto di elaborazione e pubblicazione dei nuovi materiali per l’insegnamento della grammatica (SGRAMMIT), curando in particolare la condivisione con il DECS e gli istituti scolastici comunali, rispetto alle finalità e ai prodotti attesi del progetto, e realizzerà, in collaborazione con l’USI e l’alta scuola pedagogica dei Grigioni, le misure elaborate in seno al progetto di Centro di didattica della lingua e della letteratura italiana (CDLLI), con particolare attenzione alla creazione di una rivista open access nel campo della didattica dell’italiano e alla concezione di un Master in didattica dell’italiano. Dal punto di vista dei temi di ricerca, saranno sviluppati i campi della linguistica italiana e dell’educazione linguistica, rispettivamente della linguistica e della didattica inclusiva, con la nomina di una figura professorale per ciascun campo. Sarà consolidato il campo di ricerca del trattamento automatico del linguaggio in contesti caratterizzati dall’uso di forme di italiano particolari e specifiche, in collaborazione con il Dipartimento tecnologie innovative (DTI) della SUPSI, sulla scorta dei progetti svolti in passato o in fase di svolgimento, come ad esempio il progetto TITAN (TrIgger Tools and Algorithms in the management of chronically ill home care patieNt) in collaborazione con il DTI e il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI. Continuerà la strada intrapresa di richiesta di progetti al Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), sia su temi specifici che su temi interdisciplinari, come ad esempio la ricerca “Italmatica” in collaborazione con il Centro competenze didattica della matematica (DDM). L’intento è di chiedere un prolungamento del progetto su questo tema e trovare forme di divulgazione e di formazione continua inerenti al progetto. Particolare attenzione sarà riservata all’ottenimento di progetti finanziati da fondi terzi che permettano di ampliare il corpo intermedio attivo presso il centro. A livello di divulgazione e formazione continua, saranno consolidate le attuali iniziative (ad es. “Piazzaparola”), e promosse e realizzate nuove iniziative e nuovi progetti per promuovere il tema dell’utilizzo degli albi illustrati in ambito didattico.

CC didattica della matematica (DDM) Il DDM articolerà la sua azione su due filoni principali: la ricerca e la divulgazione della matematica, rivolta principalmente alla diffusione di buone pratiche didattiche. Continuerà la strada intrapresa di richiesta di progetti al FNS su temi interdisciplinari, come ad esempio la ricerca “Italmatica” in collaborazione con il DILS. L’intento è di chiedere un prolungamento del progetto su questo tema e trovare forme di divulgazione e di formazione continua inerenti al progetto. Si intende anche coltivare il filone dei progetti “Agorà” del FNS. Per quanto riguarda la valutazione standardizzata, nel solco della continuità di quanto svolto negli scorsi anni, sarà svolta una ricerca legata alla valutazione didattica delle prove standardizzate di quinta elementare focalizzata questa volta sul processo “Argomentare e Comunicare”. Sempre in questo ambito, il centro collaborerà con altre istituzioni accademiche svizzere nella costruzione di item standardizzati per la valutazione delle competenze base “Harmos” di matematica. In generale, l’obiettivo è quello di consolidare i rapporti in seno alla rete accademica svizzera, in modo da rafforzare la visibilità del centro all’esterno del DFA. Riguardo alla diffusione di buone pratiche didattiche, il DDM realizzerà il progetto “Materiali di Matematica” (MaMa), volto alla produzione e alla promozione di nuove risorse per l’insegnamento della matematica nella scuola elementare: un progetto quadriennale richiesto e finanziato integralmente dal DECS che coinvolge ricercatori, docenti professionisti e docenti di scuola elementare, con l’obiettivo di realizzare del materiale didattico di matematica pensato per bambini dalla prima alla quinta elementare.

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Il centro sarà inoltre chiamato a consolidare e rendere sostenibili a lungo termine gli attuali progetti di divulgazione e promozione della didattica della matematica, in particolare il progetto Agorà Communicating Mathematics Education (CME) sullo sviluppo di una piattaforma condivisa di materiali didattici scaricabili gratuitamente, l’organizzazione dell’evento biennale “Matematicando” e la crescita dell’omonima comunità di pratica costituita da circa 40 docenti. La diffusione di esperienze didattiche significative e di riflessioni e risultati della ricerca in didattica della matematica è obiettivo principale della rivista Didattica della Matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, di cui il centro DDM è curatore e promotore. Dopo essere stata accettata e inclusa nella Directory of Open Access Journal (DOAJ) sta lavorando con il fine di ottenere l’accreditamento Anvur. Durante il quadriennio, il DDM si sottoporrà all’audit previsto dal sistema interno di garanzia della qualità della SUPSI.

CC lingue e studi sul plurilinguismo (CLIP) Le due sfide principali del CLIP per il prossimo quadriennio saranno (1) la revisione del dispositivo di insegnamento delle lingue presso tutta la SUPSI, in collaborazione con il gruppo strategico della formazione di base e il servizio di coordinamento e sviluppo istituzionale della formazione della SUPSI, e (2) l’avvio e il consolidamento di filoni di ricerca finanziati da fondi terzi. Il CLIP sarà chiamato, in particolare, a partecipare all’acquisizione di progetti sostenuti a livello federale (ad esempio dall’ufficio federale della cultura) per la promozione della lingua italiana e del plurilinguismo in generale. In particolare, il CLIP consoliderà le proprie competenze nei seguenti campi:

• osservazione e studio delle pratiche insegnanti (e didattiche) delle lingue straniere sulterritorio;

• promozione del plurilinguismo e della didattica del plurilinguismo, nonché promozionedell’italiano in Svizzera;

• produzione e/o valutazione di materiale didattico relativo alle lingue straniere (e seconde);

• osservazione e studio degli aspetti sociolinguistici del plurilinguismo in Ticino;

• formazione linguistica (corsi di lingua).Durante il quadriennio, il CLIP si sottoporrà all’audit previsto dal sistema interno di garanzia della qualità della SUPSI.

LABO ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD) Negli ultimi anni la biblioteca del DFA ha avuto un notevole sviluppo, in termini sia quantitativi, sia qualitativi. A oggi, la biblioteca del DFA è sicuramente la biblioteca della SUPSI con la maggior dotazione di risorse umane, finanziarie e bibliografiche. Nel 2018, la biblioteca è entrata a far parte del Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD); si è creata così un’unità organizzativa in grado di svolgere un ampio ventaglio di prestazioni, dal servizio all’utenza della biblioteca fino ad attività avanzate di conservazione e ricerca nel campo della storia della didattica e della scuola. Nel quadriennio 2021-2024, la biblioteca del DFA continuerà il suo sviluppo, consolidando la propria posizione all’interno della SUPSI e profilandosi ancora di più a livello cantonale, in particolare rispetto alle biblioteche scolastiche, e nazionale, tramite una presenza attiva nei gruppi di lavoro legati alle biblioteche universitarie. Rispetto alle biblioteche cantonali e scolastiche e al settore della formazione professionale, il laboratorio manterrà e consoliderà la propria reputazione di ente formatore di personale in ambito biblioteconomico (bibliotecari, gestrice/gestore dell'informazione e della documentazione - GID). Il laboratorio sarà chiamato a sostenere ulteriormente i docenti in servizio, sviluppando maggiori collaborazioni con le biblioteche scolastiche e fornendo un contributo significativo ai dispositivi di formazione iniziale e continua nell’ambito della metodologia della ricerca in educazione. Dal punto di vista scientifico, il laboratorio RDCD consoliderà ulteriormente la propria presenza nella rete nazionale di ricerca in

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storia dell’educazione e si farà promotore di proposte di progetto a fondi terzi in collaborazione con altri enti universitari svizzeri attivi in questo campo. È auspicabile l’ottenimento di almeno un progetto che possa garantire la presenza di corpo intermedio (possibilmente un dottorando o una dottoranda) presso il laboratorio. Il laboratorio sarà uno degli attori principali nelle iniziative legate ai 150 anni dalla fondazione della Scuola magistrale. Durante il quadriennio 2021-2024, il laboratorio si sottoporrà all’audit previsto del sistema interno di garanzia della qualità della SUPSI.

LABO tecnologie e media in educazione (TME) Il laboratorio TME consoliderà e svilupperà ulteriormente le sue attività di ricerca e sviluppo, portando a termine gli attuali progetti finanziati dal FNS e mirando all’ottenimento di nuovi finanziamenti. In prospettiva, il laboratorio dovrebbe occupare regolarmente almeno due o tre dottorandi, in collaborazione con altre istituzioni accademiche svizzere. Il laboratorio si svilupperà, inglobando l’attuale area di didattica delle scienze naturali, per profilarsi ulteriormente nel campo della didattica di matematica, informatica, scienze naturali e tecnica (MINT). È prevista la nomina di una figura professorale nel campo della robotica educativa e delle tecnologie dell’educazione, e una nel campo della didattica delle MINT. A livello accademico, nel quadriennio saranno rinforzate le attuali collaborazioni con il Politecnico federale di Losanna e con l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale per quanto riguarda gli aspetti legati alle tecnologie e le MINT; per quanto riguarda i media in educazione, il laboratorio svilupperà una collaborazione con l’Università di Zurigo. A livello regionale, il laboratorio fornirà un supporto proattivo alla digitalizzazione delle scuole, attraverso una sinergia e una collaborazione sistematiche con il centro di risorse didattiche e digitali (CERDD) del DECS. In particolare, il laboratorio collaborerà strettamente con il CERDD per l’elaborazione del Masterplan formazione docenti a livello cantonale. A livello di servizi e divulgazione saranno consolidate le attuali iniziative (ad es. Sportech, TheLab, Media in Piazza, MôMeLabs) e ne verranno promosse di nuove.

Area di didattica della geografia L’area concentrerà il proprio sviluppo su due ambiti: (1) il contributo a livello di sistema scolastico ticinese, in particolare collaborando alla revisione e all’implementazione del piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, e (2) lo sviluppo della ricerca. In particolare, essa consoliderà e approfondirà i propri filoni di ricerca e di formazione legati all’educazione alla cittadinanza, ai paesaggi sonori (in collaborazione con l’area di didattica dell’educazione musicale) e all’Outdoor Learning (eventualmente in collaborazione con l’area di didattica delle scienze naturali) e manterrà uno sguardo attento alle problematiche e alle tendenze a livello di territorio ticinese. L’area fornirà, inoltre, un contributo significativo alla concezione, alla realizzazione e allo sviluppo di attività legate all’educazione allo sviluppo sostenibile e alla sostenibilità del DFA in un’ottica interdisciplinare. In questo ultimo ambito è prevista la nomina di una figura professorale.

Area di didattica della storia e della civica L’area sarà consolidata attraverso l’inserimento nel gruppo di nuove persone. L’entrata in funzione di una nuova figura professorale (assunzione prevista a inizio 2020) permetterà di valorizzare e promuovere progetti di ricerca, innovazione e/o di formazione continua a livello del sistema scolastico ticinese. L’area fornirà un contributo fondamentale alla concezione e alla realizzazione di iniziative legate ai 150 anni dalla fondazione della scuola magistrale. Infine, saranno ulteriormente consolidate e valorizzate a livello di formazione le competenze sviluppate dall’area nell’ambito dell’educazione al patrimonio culturale.

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Area di didattica delle scienze naturali L’area sarà integrata nell’attuale laboratorio TME per creare una nuova entità con competenze in tutto il settore della didattica delle MINT. In questo ambito è prevista la nomina di una figura professorale. Saranno sviluppate le collaborazioni con enti e istituzioni attivi nel campo dell’educazione ambientale e nel campo scientifico a livello regionale e nazionale, e in particolare saranno consolidate le collaborazioni con GLOBE e con éducation21. L’area fornirà un contributo significativo alla concezione, alla realizzazione e allo sviluppo di attività legate all’educazione allo sviluppo sostenibile e alla sostenibilità del DFA. Anche in questo ambito è prevista la nomina di una figura professorale. Sarà ulteriormente consolidato il campo della didattica basata su un approccio sperimentale e sull’Outdoor Learning (in collaborazione con l’area di didattica della geografia), con l’ulteriore sviluppo di un sistema di prestito di materiale scientifico nell’ambito delle pratiche professionali e di corsi di formazione continua.

Area di didattica dell’educazione fisica L’area svilupperà le attività e le collaborazioni di ricerca avviate nel 2019 con la Haute Ecole Pédagogique (HEP) del cantone di Vaud e la Pädagogische Hochschule (PH) Zürich, anche grazie all’integrazione nell’area di nuove persone, in vista dello sviluppo di uno o più filoni di ricerca propri e della nomina, in prospettiva, di una figura professorale in didattica dell’educazione fisica. L’entrata in funzione di un professore aggiunto o di una professoressa aggiunta a inizio 2020 permetterà di valorizzare e promuovere progetti di ricerca, innovazione e/o di formazione continua a livello del sistema scolastico ticinese.

Area di didattica dell’educazione musicale L’area integrerà nuove/i docenti per preparare la successione dell’attuale professore aggiunto di Didattica dell’educazione musicale. Dal punto di vista della formazione, sarà riservata particolare attenzione al consolidamento e allo sviluppo del doppio titolo organizzato in collaborazione con la scuola universitaria di musica del Conservatorio della Svizzera Italiana. Per quanto riguarda la ricerca, sarà approfondito il tema dei paesaggi sonori (in collaborazione con l’area di didattica della geografia) e saranno valorizzati i risultati del dottorato appena concluso da uno dei suoi membri.

Area di didattica dell’educazione visiva e dell’educazione alle arti plastiche L’area di didattica dell’educazione visiva e dell’educazione alle arti plastiche consoliderà e svilupperà ulteriormente l’ambito della didattica museale, proponendo attività di formazione continua in questi settori, principalmente in collaborazione con i musei della Svizzera Italiana e con la Divisione cultura e studi universitari. L’area fornirà un contributo importante alla promozione e alla realizzazione di eventi culturali presso il DFA, e offrirà consulenza in campo estetico e artistico nell’ambito di progetti di divulgazione, pubblicazione e comunicazione promossi al DFA. Durante il quadriennio andrà pure preparata adeguatamente la successione dell’attuale responsabile, coinvolgendo gradualmente altre persone che potrebbero subentrare in futuro. Infine, l’area si occuperà di creare una comunità di apprendimento professionale nel proprio ambito, analogamente a quanto accaduto negli scorsi anni per la didattica dell’italiano e la didattica della matematica. Durante il quadriennio e prevista la nomina di una figura professorale in questo ambito.

Area insegnamento, apprendimento e valutazione (IAV) L’area insegnamento, apprendimento e valutazione sarà chiamata a sviluppare un portafoglio di attività tale da permetterle di evolvere in centro competenze. Per poter valutare il grado di maturità

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dell’area in vista di questo passaggio, nel corso del quadriennio essa sarà sottoposta a un audit interno, come previsto dal sistema di garanzia della qualità della SUPSI. Per poter raggiungere questo ambizioso obiettivo, sarà necessario (1) consolidare il gruppo di persone afferenti all’area, in modo da contemplare diversi profili (docenti, docenti-ricercatrici/tori, docenti professioniste/i) ed esperienza nei vari corsi di laurea del DFA (Bachelor, Master, Diploma); (2) sviluppare collaborazioni di ricerca con i centri competenze, laboratori e aree del DFA, in particolare con i centri CIRSE e BESS e l’area PD; (3) promuovere corsi di formazione continua sui propri temi; (4) collaborare attivamente alla revisione a livello istituzionale dei moduli di scienze dell’educazione delle diverse formazioni, per abbracciare un’ottica maggiormente trasversale agli ordini scolastici; (5) contribuire all’organizzazione dei moduli di scienze dell’educazione. Nel quadriennio è prevista la nomina di almeno una figura professorale sui temi dell’area.

Area professione docente (PD) L’area professione docente sarà chiamata a sviluppare un portafoglio di attività tale da permetterle l’evoluzione in centro competenze. Per poter valutare il grado di maturità dell’area in vista di questo passaggio, nel corso del quadriennio essa sarà sottoposta a un audit interno, come previsto dal sistema di garanzia della qualità della SUPSI. Per poter raggiungere questo ambizioso obiettivo, sarà necessario (1) consolidare il gruppo di persone afferenti all’area, in modo da contemplare diversi profili (docenti, docenti-ricercatrici/tori, docenti professioniste/sti) ed esperienza nei vari corsi di laurea del DFA (Bachelor, Master, Diploma); (2) sviluppare collaborazioni di ricerca con i centri competenze, laboratori e aree del DFA, in particolare con i Centri CIRSE e BESS e l’area PD; (3) promuovere corsi di formazione continua sui propri temi; (4) collaborare attivamente alla revisione periodica a livello istituzionale dei moduli professionali delle diverse formazioni, promuovendo e monitorando sperimentazioni in un’ottica maggiormente legata all’apprendimento tra pari, a una maggiore professionalizzazione del ruolo di docente di pratica professionale e a un orientamento a livello di istituti, piuttosto che di singoli docenti; (5) contribuire all’organizzazione dei dispositivi di pratica di ogni formazione. Nel quadriennio è prevista la nomina di almeno una figura professorale sui temi dell’area.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.1 Cooperazioni attive nelle reti Nord-Sud, 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori, 3.2 Governance efficace, 3.3 Sostenibilità finanziaria, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio, 4.2 Piattaforme e ambienti digitali intelligenti e accessibili.

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Azione 2: comunità professionali di apprendimento

Contesto Al DFA sono attive da alcuni anni delle comunità professionali di apprendimento, formate da persone attive nella formazione e/o nella ricerca e da persone attive in veste di quadro scolastico e/o docente presso scuole nel Canton Ticino. Questi gruppi, nel rispetto dei reciproci ruoli e delle reciproche competenze, permettono di sviluppare collaborazioni e sinergie e di promuovere progetti di sviluppo che hanno una ricaduta positiva in termini di apprendimento e di benessere professionale su tutti i membri e, di riflesso, sui loro allievi e le loro allieve, rispettivamente sui colleghi e le colleghe. Nel quadriennio 2021-2024, vogliamo amplificare la pratica di costituire comunità professionali di apprendimento in seno al DFA, sperimentandole nell’ambito di ulteriori gruppi di materia, in settori interdisciplinari, su tematiche specifiche delle scienze dell’educazione e in dispositivi di pratica professionale.

Misure concrete e risultati attesi

• Sviluppo di nuovi modelli di pratica professionale e di nuovi modelli formativi che partano dalparadigma del lavoro di squadra, dell’apprendimento e della valutazione tra pari perpromuovere la creazione di comunità professionali di apprendimento anche nell’ambito dellaformazione iniziale.

• Concezione e sperimentazione di dispositivi formativi che consentano il confronto tra personein formazione iniziale e in formazione continua, e fra persone attive in ordini scolastici diversi;in particolare, revisione dei dispositivi di pratica professionale per sostituire la logica uno/astudente/ssa – un/a DPP, con dispositivi che favoriscano il lavoro tra pari, secondo una logicaun gruppo di studenti e studentesse – una sede, oppure una logica un gruppo di studenti e/ostudentesse – un/a DPP maggiormente professionalizzato/a.

• Creazione di nuove comunità professionali di apprendimento, su modello di quanto realizzatoper l’italiano e la matematica, con riferimento ad altre didattiche disciplinari, alle scienzedell’educazione o ad altri ambiti trasversali.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Azione 3: accoglienza, partecipazione, benessere e pari opportunità

Contesto Nel periodo 2017-2020 sono state svolte diverse indagini per analizzare le necessità di conciliazione delle collaboratrici e dei collaboratori, rispettivamente degli studenti e delle studentesse del DFA, il sentimento di appartenenza, il desiderio e la possibilità di partecipazione, il benessere, ecc. Nel quadriennio 2021-2024, partendo dalla premessa che le quattro dimensioni; (1) accoglienza, (2) pari opportunità, (3) benessere e (4) partecipazione; sono strettamente connesse e si influenzano reciprocamente, intendiamo rafforzarle in ottica sistemica, per favorire un ambiente di lavoro e di studio favorevole, che permetta la piena espressione del valore e delle potenzialità delle persone attive presso il DFA e stimoli positivamente il loro senso di appartenenza all’istituzione.

Misure concrete e risultati attesi

• Attuazione delle misure di conciliazione identificate al termine del progetto Conciliazione epari opportunità al DFA svolto nel periodo 2018-2020, rivolte sia alle collaboratrici e aicollaboratori, che alle studentesse e agli studenti.

• Sperimentazione di dispositivi volti ad aumentare il benessere psicologico dei docenti informazione iniziale e continua (si vedano ad esempio il progetto interno PSYCAP e lecollaborazioni con l’ufficio federale della salute avviati nel 2019).

• Creazione di luoghi e di tempi di accoglienza e partecipazione all’interno del DFA, dove leriflessioni in atto al nostro interno possano confluire e alimentarsi.

• Cura degli spazi di lavoro e di studio del DFA, per favorire il sentimento di accoglienza e ilbenessere sul posto di lavoro.

• Promozione dell’autonomia e della presa di responsabilità delle unità organizzative e degliorgani partecipativi del DFA, tramite la creazione di condizioni quadro favorevoli e la messaa disposizione delle risorse necessarie.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori, 3.2 Governance efficace, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Azione 4: didattica per competenze

Contesto Il paradigma dell’insegnamento e apprendimento per competenze sta pervadendo completamente l’ambito della didattica a livello scolastico e accademico, ponendo grandi sfide alle istituzioni che si occupano di formazione. Si tratta di una trasformazione radicale, a cui le alte scuole pedagogiche sono chiamate a fornire un contributo sostanziale. Al DFA sono state intraprese negli scorsi anni molte misure volte ad adottare questo paradigma nelle formazioni proposte, formando in questo senso i futuri e le future docenti. Rimangono ancora ampi margini di crescita e grandi sfide per portare a compimento questo processo fondamentale per il miglioramento del sistema scolastico e accademico. Il contributo del DFA si articolerà in tre ambiti distinti: (1) la didattica universitaria praticata all’interno del DFA, (2) la didattica universitaria attuata in generale all’interno della SUPSI e (3) la didattica per competenze auspicata dal piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese e le relative pratiche d’aula nelle scuole ticinesi.

Misure concrete e risultati attesi

• Adozione graduale dell’approccio per competenze nelle formazioni iniziali e continue offerte,con particolare attenzione alle modalità di valutazione dei moduli e delle praticheprofessionali e allo sviluppo e l’adozione organica di profili di competenza condivisi.

• Contributo allo sviluppo della didattica universitaria della SUPSI, favorendo lo sviluppo dellecompetenze pedagogiche e didattiche ed esempi di buone pratiche e partecipandoproattivamente a progetti di sviluppo.

• Contributo proattivo all’implementazione del nuovo piano di studio della scuola dell’obbligoticinese, tramite la formazione iniziale e continua dei docenti, la promozione e lapartecipazione a progetti di sviluppo in sinergia con il DECS e lo svolgimento di progetti diricerca in questo campo.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi.

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Azione 5: trasferimento, diffusione e divulgazione dei risultati della ricerca e della formazione

Contesto L’attività del DFA nella ricerca in educazione ha avuto negli scorsi anni un notevole sviluppo. Oggi il DFA è un ente accademico di ricerca riconosciuto, in grado di attrarre finanziamenti da fondi terzi altamente competitivi come il Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica. La ricerca in educazione non termina con l’ottenimento e lo svolgimento di progetti di ricerca; ci si attende che questa sia in grado di produrre un impatto, diretto o indiretto, a corto, medio o lungo termine, sui sistemi scolastici e/o sulle pratiche d’aula (e quindi anche sulla formazione dei docenti). Per assicurarsi di completare il ciclo della ricerca in questo senso, è importante curare la trasferibilità e il trasferimento dei risultati nelle pratiche di insegnamento. Nel quadriennio 2021-2024, intendiamo agire per rendere maggiormente accessibili e fruibili ai docenti, alle docenti e al sistema scolastico i risultati della ricerca in educazione, con particolare attenzione alla ricerca prodotta internamente. Allo stesso modo, vogliamo favorire la valorizzazione e la diffusione di esperienze didattiche innovative e di buone pratiche sviluppate in sede di formazione iniziale a continua del corpo docente, basate sullo stato dell’arte della ricerca in educazione e della riflessione pedagogica. Infine, vogliamo promuovere le pubblicazioni scientifiche di ricercatrici e ricercatori del DFA in riviste nazionali e internazionali.

Misure concrete e risultati attesi

• Sistematizzazione delle attività di pubblicazione del DFA, con la creazione di una collanascientifica dotata di comitato scientifico e comitato editoriale.

• Realizzazione, in accordo con il DECS, di una nuova veste grafica per i quaderni di ricercadel CIRSE.

• Adozione o sviluppo di una piattaforma per la raccolta e la divulgazione di materiali didatticie pubblicazioni divulgative o scientifiche.

• Creazione di una rivista per la didattica dell’italiano, sul modello di quanto fatto per lamatematica.

• Consolidamento e promozione della rivista Didattica della matematica, dalla ricerca allepratiche d’aula.

• Consolidamento e promozione della collana Praticamente, pubblicata in collaborazione conil DECS.

• Messa in rete della biblioteca del DFA con le biblioteche scolastiche, per favorire l’accessoad articoli e pubblicazioni scientifiche messe a disposizione dal DFA alle docenti e ai docentiin servizio per tramite delle biblioteche scolastiche.

• Organizzazione di eventi pubblici, rivolti a un pubblico specialistico o generico, dipresentazione e/o dibattito, volti alla divulgazione dei risultati della ricerca svolta presso ilDFA.

Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Azione 6: promozione delle discipline MINT e dello studio dell’ambiente

Contesto Il rapido sviluppo tecnologico della società contemporanea, unito alle grandi sfide attuali legate alla crisi climatica, alla perdita di biodiversità e allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, richiedono ai futuri cittadini la capacità di documentarsi e analizzare un problema ambientale e/o tecnologico complesso da più punti di vista, per essere in grado di delineare un quadro generale e di determinare di conseguenza le possibili implicazioni, la propria influenza e le proprie possibilità di azione. Il punto di vista scientifico, soprattutto se interdisciplinare, gioca in questo senso un ruolo fondamentale. A loro volta, i docenti e le docenti di ogni ordine scolastico, e in particolare della scuola dell’obbligo, devono essere in grado di accompagnare gli allievi e le allieve nello sviluppo di queste competenze. In questo ambito, le discipline MINT (matematica, informatica, scienze naturali e tecniche), soprattutto se affrontate da un punto di vista interdisciplinare e sperimentale e combinate con altre discipline, quali ad esempio le arti plastiche, possono fornire un contributo indispensabile. Il DFA è attivo in questo ambito nella formazione e nella ricerca tramite il Laboratorio tecnologie e media in educazione (TME), l’area di didattica delle scienze naturali e il Centro competenze didattica della matematica (DDM). Nel quadriennio 2021-2024 intendiamo rafforzare questo settore a livello di formazione di base, formazione continua, ricerca e servizio tramite diverse iniziative. Per quanto riguarda lo studio dell’ambiente, a complemento del Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, a dicembre 2018 è stato pubblicato un quadro concettuale rinnovato all’interesse delle scuole comunali. Nel quadriennio si porrà particolare attenzione all’adozione di tale quadro concettuale a livello di formazione iniziale e continua presso il DFA tramite la costituzione di un settore dedicato.

Misure concrete e risultati attesi • Nuova configurazione dell’attuale Laboratorio tecnologie e media in educazione con

l’inclusione dell’area di didattica delle scienze naturali. Il laboratorio sarà dunque strutturatoin più settori.

• Messa a concorso di posizioni professorali nell’ambito MINT, in particolare di una posizionein Robotica educativa e tecnologie in educazione.

• Creazione di condizioni quadro affinché il laboratorio possa sostenere i docenti in formazioneiniziale e continua nello sviluppo delle proprie competenze in ambito tecnologico, media eMINT e nella loro attuazione nelle pratiche professionali.

• Partecipazione a un gruppo di lavoro misto DECS-DFA sul tema delle MINT.

• Inserimento nelle formazioni iniziali proposte al DFA di corsi esplicitamente svolti secondoun approccio MINT, attingendo all’attuale offerta di corsi nell’ambito della matematica, delletecnologie e delle scienze naturali. Presenza visibile delle discipline MINT nell’offerta diformazione continua del DFA facendo il più possibile capo a finanziamenti esterni.

• Ulteriore sviluppo della collaborazione nella ricerca e nella formazione con il Politecnicofederale di Losanna e in particolare con il Center for Learning Sciences. Rafforzamento dellacollaborazione con il Dipartimento tecnologie innovative (DTI) e il Dipartimento ambientecostruzioni e design (DACD) per valorizzare le loro competenze in ambito MINT nellaformazione degli insegnanti. Rafforzamento della collaborazione con GLOBE Schweiz perpromuovere il dialogo tra tecnologie e protezione dell’ambiente. Promozione dellacollaborazione e del dialogo con gli enti pubblici, le associazioni, le fondazioni e gli istitutiaccademici attivi nell’ambito dell’educazione scientifica nella Svizzera Italiana.

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• Costituzione di un settore dedicato alla disciplina dello studio dell’ambiente.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.1 Cooperazioni attive nelle reti Nord-Sud, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 4.2 Piattaforme e ambienti digitali intelligenti e accessibili.

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Azione 7: sostenibilità ed educazione allo sviluppo sostenibile

Contesto La confederazione svizzera ha aderito all’agenda 2030 dell’UNESCO, che riassume in 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile la trasformazione auspicata della società nei prossimi 20 anni nei tre ambiti della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Come riconosciuto dall’UNESCO, l’educazione è uno degli strumenti fondamentali per la realizzazione di questi obiettivi. L’ancoraggio della sostenibilità a tutti gli ambiti di attività è pure uno standard di qualità richiesto dalla confederazione a tutte le scuole universitarie svizzere. Come DFA, intendiamo contribuire all’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) degli allievi e delle allieve, dei docenti e delle docenti, dei quadri scolastici e delle persone attive al nostro interno promuovendo iniziative di formazione iniziale e continua, progetti di ricerca e sviluppo e attività di divulgazione in questo ambito. Intendiamo inoltre promuovere progetti istituzionali al nostro interno per favorire il più possibile la sostenibilità ambientale e sociale.

Misure concrete e risultati attesi

• Inserimento di spazi adeguati dedicati all’ESS in tutte le formazioni iniziali dei docentiproposte presso il DFA e presenza costante delle tematiche ESS nell’offerta di formazionecontinua del DFA, in accordo con le raccomandazioni formulate dall’UNESCO per laformazione degli insegnanti. Partecipazione attiva al gruppo di lavoro ESS della camera delleASP di swissuniversities.

• Creazione di condizioni quadro favorevoli all’organizzazione di attività sull’ESS all’interno eall’esterno del DFA. Consolidamento della collaborazione con Education21 e con altri partnerattivi nell’ambito dell’ESS, in particolare tramite l’organizzazione della giornata dellasostenibilità. Sostegno concreto agli studenti nell’organizzazione della settimana dellasostenibilità e di altre iniziative per la sostenibilità.

• Adozione di misure istituzionali per favorire le pari opportunità in seno al DFA, incollaborazione con il servizio gender e diversity della SUPSI.

• Promozione all’interno e all’esterno del DFA dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibiledell’agenda 2030 dell’UNESCO tramite attività di formazione e di divulgazione nei propriambiti di competenza.

• Adozione di misure concrete e avvio di progetti innovativi per ridurre i consumi idrici,energetici e la produzione di rifiuti dovuti all’attività del DFA. Creazione di un gruppo di lavoropermanente sulla sostenibilità al DFA, dotato di adeguate risorse temporali e finanziarie, chepreveda al proprio interno pure una rappresentanza degli studenti e delle studentesse.Prevedere la nomina di un professore (aggiunto) in questo ambito.

• Concezione di una modalità sostenibile di manutenzione e sostituzione della dotazioneinformatica del DFA.

Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi.

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Azione 8: promozione di una scuola inclusiva

Contesto Nel sistema scolastico ticinese sono presenti numerose figure di docenti e operatori che favoriscono la realizzazione di misure volte all’inclusione nella scuola dell’obbligo di allievi e allieve con caratteristiche che implicano bisogni educativi particolari di vario genere: disabilità diagnosticata (sensoriale, intellettiva, motoria); disturbi evolutivi specifici diagnosticati (disturbi specifici dell’apprendimento, deficit di linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria, deficit di attenzione e iperattività); svantaggio culturale, sociale e/o linguistico. Pensiamo in particolare a docenti di scuola speciale, docenti di sostegno pedagogico, docenti attivi/e in classi inclusive, docenti di differenziazione curricolare, operatori pedagogici e operatrici pedagogiche per l’integrazione (OPI), e docenti di lingua e integrazione. Il DFA offre diversi percorsi di formazione continua lunga molto affini fra loro benché rivolti a funzioni e figure diverse: MAS e DAS in Pedagogia e didattica speciale, DAS in Sostegno pedagogico, CAS Operatori per l’integrazione, MAS in Lingua dei segni con applicazioni in ambito pedagogico (previsto a partire dal 2021), CAS Interculturalità e plurilinguismo nell’apprendimento, CAS Bambini e bambine con DSA e disturbo dello sviluppo a scuola: un approccio interprofessionale, CAS Costruzione di pratiche di intervento pluridisciplinari sugli assi del ragionamento e del linguaggio, CAS Operatori/Docenti della Differenziazione Curricolare ecc. e svolge attività di formazione di base dei e delle docenti di SI, SE e SM, di ricerca e di consulenza in questi ambiti a stretto contatto con le diverse figure professionali coinvolte nella scolarità di allieve e di allievi con bisogni educativi detti “speciali”, in particolare grazie alla presenza del Centro di competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS), attualmente diretto dal Prof Dr Michele Mainardi, già direttore del DFA.

Misure concrete e risultati attesi

• Ancoraggio al contratto di prestazioni DFA 2021-2024 del principio di erogazione di formazioni di base e continue nell’ambito della pedagogia inclusiva per tutte le figure che fanno capo a tali competenze presenti nel sistema scolastico ticinese (Art. 3, capoverso a; Art. 6, capoversi a e b), in modo da legittimare e rendere evidente una realtà già consolidata negli ultimi anni.

• Assicurare la continuità del centro di competenze BESS, in particolare tramite la cura della successione dell’attuale responsabile con una figura professorale altrettanto autorevole e assicurando un adeguato periodo di affiancamento.

• Sostenere la confluenza dei contenuti trattati nei diversi corsi di formazione continua in questi ambiti nelle formazioni Bachelor, Master e Diploma del DFA.

• Ideazione e offerta di un Master in Pedagogia inclusiva (orientamento pedagogia speciale scolastica), - riconosciuto dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e consecutivo alle formazioni Bachelor del DFA e ad altre formazioni Bachelor – all’insegna dell’interdisciplinarità tra psicologia, pedagogia e scienze dell’educazione, per la formazione integrata delle figure attive nell’ambito delle misure per l’inclusione della scuola dell’obbligo ticinese. In linea di principio, questa nuova formazione verrebbe ancorata al nuovo Master delle formazioni continue erogate in questo ambito.

• Garantire la presenza nell’offerta di formazione del tema dell’educazione al genere, valorizzando e consolidando le esperienze già maturate. Confermare e rafforzare la collaborazione tra il BESS e il servizio Gender e Diversity della SUPSI.

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Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori.

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Azione 9: scuole medie superiori Contesto Il DFA è attivo nel settore della scuola media superiore tramite la formazione pedagogica (Diploma in insegnamento nelle scuole di maturità) e dispositivi di formazione continua e ricerca-formazione. Esso si avvale, per lo svolgimento dei propri compiti, della collaborazione della sezione insegnamento medio superiore (SIMS) del DECS e del collegio dei direttori e delle direttrici di scuola media superiore. Nel quadriennio 2021-2024 intendiamo consolidare e rafforzare la nostra azione e il nostro contributo in questo ordine scolastico, in collaborazione con la Sezione dell'insegnamento medio superiore (SIMS) e con il collegio dei direttori e delle direttrici di SMS. Misure concrete e risultati attesi

• Ideazione e realizzazione di dispositivi di ricerca-formazione e di formazione continua volti a consolidare le competenze di metodologia della ricerca dei docenti e delle docenti di scuola media superiore, con particolare attenzione all’accompagnamento di lavori di maturità, e alla messa a disposizione delle necessarie risorse (ad esempio di risorse bibliografiche).

• Incoraggiamento dell’accesso a dispositivi di ricerca del DFA da parte di docenti interessate/i ad approfondire le proprie competenze, in particolare sostenendo le persone interessate all’ottenimento di un dottorato.

• Collaborazione con la SIMS alla concezione e realizzazione del nuovo indirizzo pedagogico presso i licei cantonali.

• Partecipazione alla concezione e realizzazione, in accordo con la SIMS e in collaborazione con l’USI, della formazione per i nuovi docenti di informatica.

• Concezione e realizzazione di formazioni per i docenti di economia e diritto per i licei, rispettivamente di economia politica, economia aziendale e diritto per la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona (SCC) in collaborazione con la SIMS e con lo IUFPP.

• Concezione e realizzazione, in collaborazione con la SIMS, di dispositivi di formazione continua nell’ambito della docenza di classe e in altri ambiti prioritari per lo sviluppo delle SMS.

• Concezione e realizzazione di formazioni per le materie con ridotti effettivi di docenti (storia dell’arte, arti visive, OC religione, filosofia, pedagogia, psicologia ecc.).

• Promozione e sostegno alla creazione di comunità professionali di apprendimento nelle SMS su temi specifici.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 10: scuole medie Contesto Il DFA è attivo nel settore della scuola media tramite le formazioni Master e dispositivi di formazione continua e ricerca-formazione. Esso si avvale, per lo svolgimento dei propri compiti, della collaborazione della sezione insegnamento medio (SIM) del DECS, del collegio dei direttori e delle direttrici di scuola media superiore, del collegio degli esperti e delle esperte. Nel quadriennio 2021-2024 intendiamo rispondere ad alcune sfide importanti in questo ordine scolastico, in particolare per quanto riguarda la formazione di docenti di cui persiste un alto fabbisogno. Misure concrete e risultati attesi

• Organizzazione di un nuovo Master per l’insegnamento del tedesco lingua straniera a livello secondario I, consecutivo a una formazione Bachelor in insegnamento per il livello primario.

• Consolidamento del coordinamento con la SIM e le direzioni degli istituti nell’organizzazione dei dispositivi di pratica professionale.

• Incoraggiamento dell’accesso di docenti di scuola media interessate o interessati ad approfondire le proprie competenze ai dispositivi di ricerca del DFA, in particolare sostenendo le persone interessate all’ottenimento di un dottorato.

• Promozione e sostegno alla creazione di comunità professionali di apprendimento nelle SM su temi specifici.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 11: promozione delle posizioni dottorali

Contesto Già da diversi anni il DFA sostiene collaboratori e collaboratrici che manifestano l’intenzione di conseguire un dottorato. Ad oggi, tre persone hanno conseguito un dottorato lavorando contemporaneamente al DFA. Nel quadriennio 2021-2024 questo numero dovrebbe aumentare considerevolmente, considerando che molti stanno portando a termine il proprio lavoro di tesi. Negli ultimi anni il DFA ha pure promosso posizioni dottorali in senso stretto, finanziate internamente o tramite progetti competitivi, presso centri competenze e laboratori. Al momento sono attivi presso il DFA sei dottorandi, negli ambiti della robotica educativa, dei media, della didattica dell’italiano, della didattica della matematica, della psicologia e dei bisogni educativi; questi dottorati sono svolti (in ordine) in collaborazione con il politecnico di Losanna e con le università di Zurigo, Berna, Lugano, Losanna e Friburgo. I dottorati sono uno degli strumenti più efficaci per sostenere la formazione della relève, per favorire la terziarizzazione, per incrementare il numero e la qualità delle pubblicazioni scientifiche del DFA e l’inserimento in reti di ricerca. Per questi motivi, nel quadriennio 2021-2024 intendiamo consolidare quanto svolto negli ultimi anni, incrementando ulteriormente il numero di dottorandi presenti al DFA e consolidando e ampliando le collaborazioni con i partner accademici.

Misure concrete e risultati attesi

• Presenza costante di almeno un dottorando/una dottoranda per ogni centro competenze e laboratorio.

• Promozione dell’elaborazione di proposte di progetto di ricerca a fondi terzi (ad esempio al Fondo Nazionale) che finanzino posizioni dottorali.

• Promozione di occasioni di scambio e di sostegno reciproco tra i dottorandi attivi al DFA.

• Sostegno ai dottorati svolti da collaboratori e collaboratrici del DFA e valorizzazione dei risultati, sia all’interno del DFA, sia all’esterno tramite eventi e/o pubblicazioni.

• Intensificazione della collaborazione con altri enti universitari per la promozione e l’accompagnamento di dottorati.

Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 12: valorizzazione dei profili a fine carriera Contesto Fino a pochi anni fa non esisteva nessun percorso formalizzato per diventare formatore o formatrice presso un’alta scuola pedagogica. Di conseguenza, tutti i profili attivi presso la nostra scuola che si trovano a pochi anni dalla pensione hanno seguito percorsi non convenzionali in ambito scolastico e accademico, spesso intensi e variegati, che li hanno portati a sviluppare competenze e conoscenze molto particolari e a volte uniche. Questa particolarità rende a volte difficile, se non impossibile, formare una relève per queste persone, e allo stesso tempo può essere difficile per loro, dopo un’intera carriera professionale vissuta con grande intensità, avvicinarsi al momento del pensionamento. Nel quadriennio 2021-2024, intendiamo intraprendere misure volte a valorizzare istituzionalmente le competenze di questi profili e a elaborare piani per gli ultimi anni di carriera che permettano a queste persone di giungere al momento del pensionamento con soddisfazione e senso di compiutezza. Allo stesso modo, intendiamo valorizzare le persone attive da molti anni in una funzione tecnica o amministrativa presso il DFA ed eventualmente le scuole che lo hanno preceduto che si stanno avvicinando alla pensione. Misure concrete e risultati attesi

• Elaborazione di piani di sviluppo professionale pluriennali che indichino le mansioni e gli obiettivi previsti per collaboratrici e collaboratori sia con funzioni accademiche sia tecnico-amministrative, che si trovano a meno di cinque anni dal pensionamento.

• Assunzione di un’ottica di valorizzazione a livello sistemico delle competenze delle persone con elevata anzianità di servizio.

Collegamento con la strategia SUPSI 3.1 Valorizzazione dei collaboratori.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 13: collaborazione con il settore della formazione professionale Contesto Un’approfondita conoscenza della realtà attuale delle professioni e del settore della formazione professionale è fondamentale e imprescindibile a livello di insegnamento, soprattutto per quanto riguarda la scuola dell’obbligo. Anche nel settore secondario II, la conoscenza del settore della formazione professionale da parte delle docenti e dei docenti delle scuole medie superiori e viceversa è molto importante. Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare e avvicinare i docenti e le docenti in formazione alla realtà del mondo professionale e delle formazioni professionali. Nel quadriennio 2021-2024, intendiamo collaborare maggiormente con la Divisione della Formazione professionale (DFP), con l’istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) e con l’ufficio orientamento scolastico e professionale del DECS (UOSP), per accrescere la consapevolezza dei docenti e delle docenti in questo ambito. Misure concrete e risultati attesi

• Concezione e consolidamento di dispositivi di formazione iniziale e continua di avvicinamento alle realtà professionale (visite aziendali, conferenze ecc.) in collaborazione con la DFP e l’UOSP.

• Promozione dell’accesso alle formazioni iniziali come docente a persone che hanno seguito una formazione professionale. Consolidamento dell’ammissione ai Bachelor del DFA per portatori di maturità professionale e specializzata, in particolare dell’apposito corso complementare in collaborazione con la DFP, e promozione dell’ammissione su dossier ai Bachelor del DFA.

• Promozione dell’ambito di ricerca legato alle transizioni scolastiche, ai percorsi di studio e all’orientamento scolastico e professionale, tramite il trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla formazione.

• Consolidamento della collaborazione con lo IUFFP nell’ambito della formazione iniziale e continua.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 14: sinergie e complementarità con il DECS

Contesto I rapporti tra il Dipartimento Educazione, Cultura e Sport del Canton Ticino (DECS) e il DFA sono regolati formalmente dal contratto di prestazioni quadriennale 2021-2024 e da una specifica convenzione di collaborazione. Grazie a questi documenti - oltre che all’ottima conoscenza reciproca e al dialogo instaurato tramite la presenza comune in numerosi gruppi di lavoro e di coordinamento - è possibile preservare la libertà accademica del DFA, pur rispondendo efficacemente ai bisogni delsistema scolastico ticinese. Allo stesso modo, il DECS può contare su un istituto universitarioindipendente, ma tuttavia fortemente ancorato alla realtà del territorio. Ciononostante, visto il numeroe la complessità delle attività svolte da entrambe le parti, può accadere che iniziative deciseautonomamente da una delle due parti abbiano direttamente o indirettamente un impatto oun’influenza su aspetti di competenza dell’altra parte. Nel quadriennio 2021-2024 si voglionoconcordare con il DECS nuove modalità di comunicazione, coordinamento e condivisione, perridurre il più possibile gli effetti potenzialmente indesiderati di iniziative di una parte sull’altra eviceversa.

Misure concrete e risultati attesi

• Ancoraggio nel contratto di prestazioni e/o nella convenzione dell’obbligo di informazione e/ocondivisione reciproca per iniziative con potenziale impatto sull’altra parte.

Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 3.2 Governance efficace, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 15: collaborazione con le scuole comunali per l’organizzazione delle pratiche professionali Contesto L’organizzazione delle pratiche professionali per i/le docenti in formazione nei Bachelor del DFA (scuola dell’infanzia e scuola elementare) è un lavoro molto complesso, che richiede un collegamento puntuale con tutte le scuole comunali del Cantone Ticino. Nel quadriennio 2021-2024, intendiamo rafforzare la già ottima collaborazione con gli istituti comunali, affiancando alle prassi già consolidate ed efficaci di contatto con i singoli istituti, in particolare tramite l’azione assicurata dalle assistenti di pratica professionale attive in seno all’area PD, un’ottica maggiormente sistemica in collaborazione con la conferenza dei direttori e delle direttrici degli istituti comunali (CDD) e con la sezione delle scuole comunali del DECS (SESCO) e il collegio degli ispettori e delle ispettrici (CISCO), per favorire l’adesione degli istituti, dei docenti e delle docenti ai dispositivi di pratica professionale del DFA e per sperimentare nuovi approcci in questo ambito. Misure concrete e risultati attesi

• Concezione, sperimentazione e realizzazione di nuove modalità e di condizioni quadro di svolgimento delle pratiche professionali Bachelor, in collaborazione con la CDD e la SESCO, che favoriscano un’ottica maggiormente sistemica, la costituzione di comunità professionali di apprendimento e l’apprendimento tra pari.

• Promozione attiva della funzione di docente di pratica professionale, organizzando regolarmente eventi informativi e di formazione in collaborazione con la CDD e la SESCO.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 16: collaborazione con altre ASP

Contesto Il DFA a livello svizzero è considerato una Alta Scuola Pedagogica (ASP) a tutti gli effetti. Il direttore del DFA partecipa alla camera della ASP di swissuniversities con diritto di voto. Uno degli scopi della camera è quello di favorire la collaborazione tra le diverse ASP e il rafforzamento del profilo delle ASP nel sistema universitario svizzero. Il DFA è legato da rapporti di collaborazione con numerose altre ASP svizzere. In particolare, da diversi anni è attiva una rete (detta delle ASP alpine) che ci lega con le ASP del Canton Grigioni (PHGR) e del Canton Vallese (HEPVS). Più recente è la collaborazione con l’ASP del Canton Svitto (PHSZ), con cui stiamo sviluppando numerose collaborazioni anche grazie all’accresciuta vicinanza dovuta ad Alptransit. Collaborazioni e scambi sono pure attivi con diverse altre ASP, quali ad esempio la Hochschule für Heilpädagogik di Zurigo (HfH), la PH Luzern, l’HEP Vaud, solo per citarne alcune. Nel quadriennio 2021-2024, rinforzeremo ulteriormente i nostri rapporti con altre ASP, le nostre reti e la nostra presenza proattiva in seno alla camera delle ASP di swissuniversities.

Misure concrete e risultati attesi

• Organizzazione a Locarno del convegno nazionale di didattica disciplinare nel 2021.

• Presenza proattiva del direttore del DFA nel comitato della camera delle ASP (già in vigoredal 2019) e dei membri della direzione e altre colleghe e colleghi nei gruppi di lavoro a livellonazionale.

• Formalizzazione di un accordo di collaborazione tra la SUPSI e la Pädagogische Hochschuledi Svitto (PHSZ).

• Organizzazione, in collaborazione con la PHGR e con l’USI e a stretto contatto con lecattedre di italianistica presenti nelle università svizzere, di un nuovo Master in didatticadell’italiano consecutivo a una formazione Bachelor in insegnamento nell’ambito del progettodi centro di didattica della lingua e della letteratura italiana.

• Incoraggiamento della mobilità breve di studentesse e studenti, rispettivamente collaboratricie collaboratori, tra il DFA e le altre ASP.

• Sostegno a iniziative di scambio, dialogo e collaborazione tra singole unità organizzative delDFA e di altre ASP svizzere.

• Elaborazione di proposte di progetti di ricerca da inoltrare a fondi terzi in collaborazione conaltre ASP.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.1 Cooperazioni attive nelle reti Nord-Sud, 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.2 Sinergie fra mandati istituzionali, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 3.1 Valorizzazione dei collaboratori.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 17: contatti con associazioni magistrali, associazioni genitori e allievi Contesto Nello svolgimento delle sue mansioni, il DFA dialoga in maniera regolare e continuativa con quadri scolastici e docenti di pratica professionale. In questo senso, il DECS e gli istituti scolastici cantonali e comunali sono interlocutori imprescindibili per il funzionamento regolare della nostra scuola. Nel quadriennio 2021-2024, vogliamo rinforzare e sistematizzare i nostri contatti con altri enti fondamentali per poter mantenere un dialogo aperto con tutte le componenti della scuola (docenti, allievi, genitori) e per poter valutare appieno l’impatto del nostro lavoro, ovvero le associazioni magistrali, le associazioni dei genitori e quelle del corpo studentesco. Misure concrete e risultati attesi

• Coinvolgimento delle associazioni magistrali e delle associazioni genitori nelle iniziative e nelle attività del DFA.

• Sostegno alle associazioni magistrali e alle associazioni genitori nella promozione e nell’organizzazione di eventi e occasioni di riflessione e confronto sulla scuola, e promozione di una partecipazione attiva di membri del DFA.

• Promozione di un’informazione ai/alle docenti in formazione da parte dei sindacati di categoria.

• Creazione a livello sperimentale di occasioni di ascolto e di confronto con allieve e allievi dei diversi ordini scolastici.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 18: collaborazione con l’Accademia Teatro Dimitri e con il Conservatorio della Svizzera Italiana Contesto Il contratto di prestazioni con il Cantone Ticino prevede che il DFA contribuisca allo “sviluppo scientifico, etico e culturale della società”. In questo senso, il DFA è chiamato a proporre occasioni ed eventi di crescita culturale rivolta a docenti, genitori, allievi, allieve, studenti e studentesse e pubblico in generale. Nel quadriennio 2021-2024, vogliamo stabilire un’alleanza strategica con la Scuola universitaria di musica del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano (CSI) e con l’Accademia Teatro Dimitri di Verscio (ATD), entrambe scuole affiliate alla SUPSI, per promuovere in maniera coordinata occasioni di crescita culturale e formazione sui propri temi all’interno e all’esterno della SUPSI. Misure concrete e risultati attesi

• Elaborazione di un accordo di collaborazione in ambito culturale e formativo con l’ATD e la CSI-SUM.

• Coinvolgimento regolare di colleghe e colleghi dell’ATD e del CSI nell’organizzazione e nella realizzazione di eventi culturali e artistici promossi e realizzati dal DFA al suo interno e in ambito scolastico.

• Organizzazione in comune con ATD e CSI di eventi culturali e artistici, offerte di formazione continua e progetti di ricerca.

• Concezione di un’area condivisa sul tema del Teatro educazione.

• Gemellaggio tra la biblioteca del DFA e quella dell’ATD. Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativi, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 19: iniziative per i 150 anni dalla fondazione della Scuola Magistrale Contesto Nel 1873 è stato istituito a Pollegio il primo seminario per docenti del Cantone. Già nel 1878 la sezione maschile di questo istituto è stata spostata nel Convento di San Francesco a Locarno, seguita nel 1881 dalla sezione femminile. Dal quel momento la formazione dei docenti in Ticino ha conosciuto continue trasformazioni e sviluppi che hanno condotto all’attuale Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. In occasione della ricorrenza del 150° anniversario di fondazione, vogliamo testimoniare, documentare e valorizzare il ruolo avuto da questo istituto nella crescita civile e culturale del Cantone Ticino, in un’ottica storica e pedagogica, e vogliamo riflettere sulle prospettive future in questo senso. Misure concrete e risultati attesi

• Realizzazione nel 2023 di un congresso scientifico che tratti da diversi punti di vista la storia della Scuola Magistrale dalla sua istituzione nel 1873 ai giorni nostri, ripercorrendo il suo ruolo passato, presente e futuro nella prospettiva di una continua crescita civile e culturale del Cantone Ticino. Pubblicazione dei relativi atti.

• Apertura di una sezione del sito web istituzionale del DFA dedicata alla storia della Scuola Magistrale in Ticino, in cui far confluire i materiali documentali e multimediali prodotti o raccolti nel contesto di questa azione e in cui far convergere materiali prodotti in seguito.

• Promozione di dibattiti e occasioni di confronto e riflessione a livello regionale sul tema della formazione docenti, e valorizzazione a livello di opinione pubblica tramite diversi canali mediatici (ad es. totem RSI).

• Valorizzazione e promozione dei risultati dei lavori a livello di formazione e ricerca. Collegamento con la strategia SUPSI 2.1 Ricerca e innovazione per il territorio, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Azione 20: promozione dell’immagine pubblica del DFA

Contesto Negli ultimi dieci anni il DFA ha avuto uno sviluppo importante, che l’ha portato a configurarsi come una scuola universitaria in grado di competere con le altre realtà accademiche svizzere, ad esempio ottenendo importanti finanziamenti da parte del fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica oppure ottenendo giudizi lusinghieri in merito alla qualità delle formazioni erogate in occasione di audit esterni svolti dall’agenzia svizzera di accreditamento e garanzia della qualità (AAQ). Ciononostante, spesso l’immagine pubblica del DFA rimane legata a stereotipi o a realtà che sono oramai superate da diversi anni. In questo senso, è necessario identificare nuove modalità di comunicazione che permettano all’opinione pubblica e agli specialisti di avere un’immagine realistica del DFA e del suo impatto a livello regionale e nazionale.

Misure concrete e risultati attesi

• Presenza più consistente delle collaboratrici e dei collaboratori a livello di media regionali enazionali sui temi di loro competenza.

• Ideazione e realizzazione di campagne informative rivolte al pubblico e alle personepotenzialmente interessate ad intraprendere uno studio presso il DFA.

• Valorizzazione a livello di comunicazione pubblica dei risultati ottenuti dal DFA a livelloaccademico, scolastico e culturale.

• Cura dell’immagine interna ed esterna del DFA da un punto di vista accademico, culturaleed estetico.

Collegamento con la strategia SUPSI 1.2 Diplomati di valore per il territorio, 4.1 Campus aperti e integrati nel territorio.

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Piano d’Azione DFA 2021-2024

Riassunto delle nuove posizioni professorali 2021-2024

Nel quadriennio 2021-2024 è prevista la nomina delle seguenti figure professorali.

• Professore/ssa in Didattica delle discipline MINT

• Professore/ssa in Tecnologie in educazione

• Professore/ssa (aggiunto/a) in Educazione alla sostenibilità

• Professore/ssa in Percorsi e transizioni nei sistemi educativi

• Professore/ssa in Benessere nei sistemi educativi

• Professore/ssa in Valutazione standardizzata nei sistemi educativi

• Professore/ssa in Linguistica italiana ed educazione linguistica.

• Professore/ssa in Linguistica e didattica inclusiva.

• Professore/ssa in Scienze dell’educazione (area professione docente)

• Professore/ssa in Scienze dell’educazione (area insegnamento, apprendimento evalutazione)

• Professore/ssa in Didattica dell’educazione visiva

È inoltre prevista la sostituzione delle seguenti figure:

• Professore aggiunto in Didattica dell’educazione musicale

• Professore in Pedagogia speciale e inclusiva.

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VISIONE MISSIONE VALORI PRINCIPI GUIDAVogliamo essere un’università professionale, multidisciplinare, innovativa e di cultura latina, rinomata a livello nazionale, leader nella creazione di reti, in ambito sia nazionale sia internazionale, nel contesto accademico, aziendale e politico-istituzionale.

Formiamo persone prevalentemente del territorio con profili professionali, altamente qualificate e immediatamente operative, capaci di muoversi con competenza e flessibilità in contesti regionali, nazionali e internazionali.Con la ricerca offriamo soluzioni innovative e rapidamente applicabili, capaci di migliorare sia la competitività di imprese, organizzazioni e istituzioni locali sia la qualità di vita delle persone.

Concretezza Originalità Multidisciplinarietà Partenariato Innovazione Territorialità Internazionalità

Integrità Responsabilità Collaborazione

Strategia Filosofia istituzionale: visione, missione, valori e principi guida

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Strategia 2021-2024Mappa strategia

OSF-1Posizionamento territoriale e accessointernazionale fondati sulla cooperazione

OSF-2Ricerca e formazione integrate, innovative, flessibili e accessibili

OSF-3Gestione del cambiamento, sviluppo sostenibile dell’organizzazione e dei collaboratori

OSF-4Valorizzazione dei Campus

Reputazione e stakeholder

1.1 Cooperazioni attive nelle reti Nord-SudSiamo riconosciuti come punto di riferimento nella creazione di reti federali sull’asse Nord- Sud.

2.1 Ricerca e innovazione per il territorioIntensifichiamo il sostegno alla competitività e alla capacità d’innovazione delle aziende, delle organiz-zazioni e delle istituzioni del territorio, assicurandone lo sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni ambien-tale, economico, sociale e culturale.

4.1 Campus aperti e integrati nel territorioValorizziamo i nostri Campus per creare luoghi acco-glienti di condivisione e di esperienze uniche per gli studenti, i collaboratori e la comunità territoriale.

Risultati e qualità

1.2 Diplomati di valore per il territorioAumentiamo il numero di laureati residenti in Ticino e da altri Cantoni in relazione al fabbiso-gno, capaci di inserirsi in modo rapido e durevole nel mondo del lavoro.

2.2 Sinergie fra mandati istituzionaliSviluppiamo le sinergie fra ricerca, formazione di base, formazione continua e prestazioni di servizio, valorizzando le reciproche ricadute.

2.3 Modelli didattici e percorsi di studio innovativiSviluppiamo percorsi di studio innovativi e ci diffe-renziamo grazie allo sviluppo e all’applicazione di modelli didattici innovativi aderenti al profilo delle SUP, valorizzando la ricchezza della nostra diversità di competenze anche negli approcci didattici.

3.1 Sviluppo sostenibileIntegriamo gli obiettivi globali dello sviluppo soste-nibile nella gestione dell’istituzione e nell’esecuzione dei nostri mandati.

Personale, organizzazione e infrastruttura

3.2 Valorizzazione dei collaboratoriAssicuriamo l’attrattiva per collaboratori con profili di elevata qualità e definiamo percorsi di crescita capaci di valorizzarne le potenzialità.

3.3 Governance efficaceSviluppiamo la nuova organizzazione della direzione SUPSI rafforzando il coordinamento trasversale dei mandati istituzionali e delle aree operative di suppor-to correlati ai processi prioritari descritti nel nostro sistema SGQ.

4.2 Piattaforme e ambienti digitali intelligenti e accessibiliPredisponiamo strumenti tecnologici, applicazioni e dispositivi sicuri per facilitare la nostra azione con attenzione alle nuove esigenze di studio e lavoro flessibile.

Mandati e finanziamento

3.4 Sostenibilità finanziariaAssicuriamo la nostra stabilità e sostenibilità fi-nanziaria attraverso un’attenta gestione dei rischi e del portafoglio con processi di revisione ciclica delle attività, ancorati nel SGQ.

VISIONE MISSIONE VALORI PRINCIPI GUIDA

Piano d'Azione DFA 2021-2024 38

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Strategia 2021-2024Orientamenti strategici di fondo – OSF

OSF-1Posizionamento territoriale e accessointernazionale fondati sulla cooperazione

OSF-2Ricerca e formazione integrate, innovative, flessibili e accessibili

OSF-3Gestione del cambiamento, sviluppo sostenibile dell’organizzazione e dei collaboratori

OSF-4Valorizzazione dei Campus

Rafforziamo il nostro posizionamento nel sistema universitario svizzero per soddisfare le esigenze di apertura verso il mondo.

Mettiamo in valore le nostre potenzialità nel contesto regionale, nazionale e internazionale, sia nei progetti di ricerca e servizio, sia nella formazione di profili richiesti dai datori di lavoro. Ancorandoci sulla rete di relazioni sviluppate nella Svizzera italiana, svolgiamo una funzione di ponte bidirezionale fra il nord e il sud delle Alpi, facendo leva sulle nostre competenze specifiche e rispondendo ai bisogni del territorio.Ci adoperiamo per rafforzare e valorizzare l’attrattiva della filiera professionale e del polo universitario cantonale come moltiplicatore e acceleratore di iniziative di sviluppo e innovazione.Collaboriamo a tale scopo con in particolare con l’USI, con le scuole professionali, con le scuole dell’obbligo e le scuole medie superiori del Cantone, come pure con tutte le istituzioni e organizzazioni territoriali partner che sostengono questo indirizzo attraverso l’apporto di risorse e competenze.Aumentiamo il numero di studenti, laureati e diplomati con attenzione ai settori di maggiore fabbisogno (sanità, MINT, insegnanti in particolare), anche sviluppando misure di accompagnamento volte a diminuire il drop out e l’apprendimento lungo l’arco di tutta la vita. Curiamo l’inserimento rapido e durevole dei nostri laureati nei contesti professionali di riferimento.Adeguiamo l’offerta formativa, aprendoci alle altre lingue nazionali, il tedesco in particolare, e all’inglese, in funzione dei curricula e delle competenze linguistiche richieste dai contesti professionali di riferimento.Favoriamo le iniziative internazionali orientate al rafforzamento della reputazione regionale e nazionale e correlate allo sviluppo territoriale.

Promuoviamo l’innovazione grazie alla ricerca applicata, alle prestazioni di servizio, alla formazione di base e alla formazione continua d’avanguardia, rafforzando le reciproche sinergie in modo da favorirne le ricadute nei modelli di apprendimento e trasferimento delle conoscenze nelle aziende e organizzazioni del territorio e a beneficio delle persone che lo vivono.

Anche grazie all’applicazione degli specifici processi del SGQ assicuriamo il miglioramento continuo della nostra offerta, stimolando ulteriormente le sinergie fra i mandati.Sviluppiamo un’offerta di formazione di base e continua accessibile e flessibile, orientata al futuro transdisciplinare, e basata sull’innovazione degli approcci e su nuove conoscenze sviluppate nella ricerca applicata.Siamo attenti allo sviluppo sostenibile delle imprese e di tutte le organizzazioni attive nel territorio.Valorizziamo per questo anche le molteplici competenze didattiche presenti al nostro interno, attenti alle opportunità e ai rischi connessi con la digitalizzazione.Eseguiamo prestazioni di servizio richieste dai committenti per valorizzare e accrescere le nostre competenze, con costante attenzione al rispetto della concorrenza.Posizioniamo il portafoglio istituzionale di attività sui temi dell’evoluzione dei bisogni degli individui e della società, inclusa la cultura, per migliorare il benessere e la qualità di vita.Favoriamo le collaborazioni con altre istituzioni accademiche nazionali e internazionali per creare concrete sinergie in tutti i nostri mandati istituzionali.

Assicuriamo lo sviluppo sostenibile della SUPSI, nelle sue dimensioni economica, sociale, ambientale e culturale, mantenendo i collaboratori al centro delle nostre attenzioni.

Al termine del processo di Accreditamento istituzionale assicuriamo l’implementazione efficace ed efficiente dei processi del nostro SGQ con l’obiettivo di rendere sostenibile lo sviluppo organizzativo, rafforzando il senso di appartenenza dei collaboratori e favorendo la diffusione di una cultura della gestione del cambiamento.Sviluppiamo percorsi di carriera attrattivi per tutto il personale, valorizzando le capacità scientifiche, accademiche, manageriali e di leadership dei collaboratori, con programmi strutturati e dedicati, anche in relazione all’evoluzione nel terzo ciclo per il corpo accademico.Adottiamo con determinazione la nuova organizzazione della direzione SUPSI, mirata a rafforzare la nostra comune identità e il coordinamento trasversale dei mandati istituzionali e di tutte le attività di supporto, nel rispetto dell’autonomia e della valorizzazione della diversità presente al nostro interno.Manteniamo la nostra stabilità finanziaria, con un’attenta gestione del portafoglio di attività, dei costi e dei rischi.Consolidiamo i finanziamenti pubblici, incrementiamo il volume di mezzi terzi derivanti da formazione continua, ricerca competitiva e servizi al territorio e rafforziamo l’acquisizione di finanziamenti derivati dallo sviluppo della raccolta fondi, dallo sponsoring e dalla valorizzazione dei brevetti/proprietà intellettuale.

Valorizziamo le nostre sedi quali accoglienti luoghi capaci di attrarre studenti, collaboratori e tutti i portatori di interesse territoriali.

Ci inseriamo armoniosamente nel territorio con campus che garantiscano spazi di studio, lavoro e relazione all’avanguardia sul piano tecnologico e ambientale.Promuoviamo e creiamo in tutti i nostri Campus dispositivi, anche digitali, per favorire interazioni e piattaforme collaborative con e tra tutti i nostri stakeholder interni ed esterni.Grazie alla maggiore vicinanza logistica con l’USI e con i partner di riferimento nei vari poli regionali, intensifichiamo sia le collaborazioni sul piano accademico e gestionale, sia quelle sul piano dello sviluppo competitivo del Ticino.Ci impegniamo nello sviluppo e rafforzamento delle competenze digitali di collaboratori e studenti, anche per favorire l’integrazione di nuove forme di studio e di lavoro flessibile.

VISIONE MISSIONE VALORI PRINCIPI GUIDA

Piano d'Azione DFA 2021-2024 39