Piano di autocontrollo della farmacia Protocollo HACCP · Linee guida per la stesura del manuale...
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Piano di autocontrollo della farmaciaProtocollo HACCP
Dott. Francesco VinoDirigente MedicoSIAN Area Metropolitana
Che cosa ci viene in mente quando parliamo di autocontrollo e HACCP?
Ordine
Pulizia
Manutenzione
Integrità delle confezioni
Separazione degli ambienti
Corretta gestione dei rifiuti
Condizioni di deposito
controllate
La realtà nella pratica quotidiana
La realtà nella pratica quotidiana
La realtà nella pratica quotidiana
Evidentemente, qualcosa non funziona…
HACCP: che cos’è
• Sistema che permette di organizzare e razionalizzare l’applicazione
dell’autocontrollo da parte dell’Operatore del Settore Alimentare (OSA), volto a
garantire un maggiore livello di sicurezza alimentare
• Autocontrollo e HACCP non sono sinonimi!
Anni ‘60
Alta incidenza di malattie di origine alimentare
Necessità di garantire la sicurezza degli alimenti
NASA
procedure destinate a garantire la sicurezza dei cibi destinati agli astronauti durante le missioni spaziali
Promozione del sistema da parte dell’OMS
Anni ’80Diffusione dell’HACCP in tutto il mondo
L'implementazione del sistema HACCP avviene attraverso la redazione di
uno specifico manuale, che racchiude tutte le azioni e le verifiche necessarie
per gestire correttamente:
- produzione
- somministrazione
- vendita degli alimenti
L’obbligo di redazione del manuale ricade sul titolare dell’azienda alimentare
in collaborazione con un consulente tecnico.
Il manuale deve essere sempre presente in azienda e messo a disposizione
degli organi di controllo in occasione dei Controlli Ufficiali (CU).
HACCP: che cos’è
L’applicazione del sistema HACCP è obbligatoria per legge
D. Lgs. 155/97, art. 3, comma 2:
Il responsabile dell’industria alimentare deve verificare ogni fase
critica della catena di produzione per la sicurezza degli alimenti e
deve garantire che siano individuate, applicate ed aggiornate le
procedure di sicurezza, sulla base dei principi di analisi dei rischi e di
controllo dei punti critici HACCP.
Obiettivi
Prevenzione malattie
Riduzione costi analisi
Riduzione perdite
dovute a ritiro del prodotto
Protezione dell’immagine
aziendale
Sistema di garanzia della
qualità più efficiente
ChimicaPrimaria: pesticidi, fitofarmaci, metalli pesanti nella materia primaSecondaria: contatto con detergenti, disinfettanti e altre sostanze, derivante da errori di stoccaggio
FisicaCorpi estranei derivanti da macchinari e dalla manipolazione scorretta
BiologicaBatteri, virus, lieviti, muffe
La contaminazione degli alimenti
Principi alla base del piano HACCP
1. Identificazione dei pericoli da prevenire, eliminare o ridurre
2. Identificazione dei punti critici di controllo (Critical Control Points, CCP) nelle
fasi in cui è possibile prevenire, ridurre o eliminare il rischio
3. Stabilire, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano
l’accettabilità dalla inaccettabilità
4. Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di
controllo
5. Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo
(superamento dei limiti critici stabiliti)
6. Stabilire le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo
funzionamento delle misure adottate
7. Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni
dell’impresa alimentare
Principi alla base del sistema HACCP
1. Identificazione dei pericoli da prevenire, eliminare o ridurre
• Identificare i pericoli associati alla produzione di un alimento, fino
al consumo
• Considerare anche i tempi morti
• Valutare le probabilità che il pericolo si concretizzi e la gravità
dell'eventuale danno sulla salute del consumatore
Principi alla base del sistema HACCP
Pericolo ≠ Rischio
agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o
mangime, o condizione in cui un alimento o un mangime si trova, in
grado di provocare un effetto nocivo sulla salute. (Reg. CE
178/2002)
funzione della probabilità e della
gravità di un effetto nocivo per la salute,
conseguente alla presenza di un pericolo.
(Reg. CE 178/2002)
Principi alla base del sistema HACCP
2. Identificazione dei punti critici di controllo (Critical Control
Points, CCP) nelle fasi in cui è possibile prevenire, ridurre o
eliminare il rischio
• Comprendere se un passaggio all'interno della produzione (da
intendersi in senso ampio) di un alimento è da ritenersi un punto
critico di controllo o solamente un punto critico
• Per identificare le fasi che possono essere controllate viene
utilizzato l‘Albero delle decisioni (Decision Tree)
Principi alla base del sistema HACCP
3. Stabilire, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che
differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità
• valore di riferimento che separa l'accettabilità dall'inaccettabilità
• Desunti dalla legge o dalle buone pratiche di lavorazione (Good
Manufacturing Practices - GMP)
Temperature
Tempi di lavorazione
Parametri chimici
Parametri microbiologici
Principi alla base del sistema HACCP
4. Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici
di controllo
Generalmente sono previsti:
• controllo e qualifica fornitori• controllo conservazione dei prodotti• registrazione temperature di conservazione• controllo e predisposizioni di procedure di lavorazione definite in tempi e modi• controllo e pianificazione condizioni igieniche.• registrazione del personale che si occupa di monitorare e verificare i dati
rilevati• data e ora delle misurazioni o le osservazioni• modalità di monitoraggio e valutazione dei risultati
Principi alla base del sistema HACCP
5. Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo
(superamento dei limiti critici stabiliti)
Le azioni correttive devono comprendere:
• la correzione della causa dello scostamento dal limite critico
• la verifica che il CCP sia di nuovo sotto controllo
• le procedure da attivare verso gli alimenti non sicuri perché prodotti
quando il CCP non era sotto controllo
• la registrazione dell'accaduto e delle misure adottate
• l'eventuale individuazione di misure preventive più efficienti
Principi alla base del sistema HACCP
Definizione in fase di stesura del piano
di autocontrollo
Tempestività di applicazione delle azioni correttive
Efficacia della misura
Principi alla base del sistema HACCP
6. Stabilire le procedure da applicare regolarmente per verificare
l’effettivo funzionamento delle misure adottate
• Procedure aggiuntive atte a verificare l’efficacia del sistema di
autocontrollo
• Frequenza e modalità delle misure di verifica devono essere registrate
nel manuale HACCP
• Possono essere modificate
Principi alla base del sistema HACCP
7. Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle
dimensioni dell’impresa alimentare
La documentazione deve essere firmata dal responsabile del piano di
autocontrollo.
Tale documentazione è necessaria ai fini dei CU (ispezioni e audit) da
parte dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) e
Servizi di Igiene e Assistenza Veterinaria (SIAV)
Le origini: il Codex Alimentarius
The CODEX ALIMENTARIUS international food standards, guidelines and codes of practice contribute to the safety, quality and fairness of this international food trade. Consumers can trust the safety and quality of the food products they buy and importers can trust that the food they ordered will be in accordance with their specifications. (FAO)
• Insieme di linee guida e codici di buone pratiche, standardizzati a livello
internazionale e volti a garantire una maggiore sicurezza alimentare
• Non sostituisce la normativa europea o la legislazione nazionale, ma rappresenta
un insieme di raccomandazioni cui aderiscono in maniera volontaria gli stati
membri
• Esigenza di standard internazionali, emersa in seguito allo sviluppo esponenziale
del commercio di generi alimentari
Direttiva 43/93/CEE del 1993 (recepita in Italia con il D. Lgs 26 maggio
1997 n. 155)
• stabilisce le norme generali di igiene dei prodotti alimentari e le
modalità di verifica dell'osservanza di tali norme
• introduce il principio dell'autocontrollo dell'igiene nel settore
alimentare
• si rivolge a tutte le realtà operanti nel settore alimentare (soggetti
pubblici o privati, che esercitino attività di preparazione,
trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito,
trasporto, distribuzione, manipolazione, vendita, fornitura e/o
somministrazione di prodotti alimentari
Riferimenti normativi
Regolamento CE 178/2002 (Regolamento generale sulla legislazione
alimentare)
• consolida le regole sulla sicurezza di alimenti e mangimi nell’Unione
Europea (UE)
• istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che
fornisce assistenza per le prove scientifiche e la valutazione di
alimenti e mangimi
• non riguarda la produzione per uso privato o la manipolazione di
alimenti destinati al consumo domestico.
Riferimenti normativi
Regolamento CE 852/2004
• Fa parte del “Pacchetto Igiene”, che comprende anche i regolamenti CE
853/2004, 854/2004 e 882/2004
• riguarda tutta la filiera produttiva
• definisce i concetti chiave riguardanti rintracciabilità, HACCP, controllo e
monitoraggio del rischio, adozione e utilizzo di manuali di corretta prassi
igienica
• introduce indicazioni relative a locali, chioschi, mense, ambulanti,
abitazioni per la preparazione di alimenti destinate alla vendita e all’uso
esterno, trasporto.
Riferimenti normativi
“Gli Stati membri promuovono l’elaborazione di manuali nazionali di corretta
prassi operativa in materia di igiene e di applicazione dei principi del sistema
HACCP. Gli Stati membri valutano i manuali nazionali per assicurarsi che il
loro contenuto possa essere messo in pratica, che siano stati elaborati
tenendo conto dei principi generali d’igiene alimentare contenuti nel Codex
Alimentarius e che tutte le parti interessate siano state consultate. I manuali
nazionali ritenuti conformi vengono trasmessi alla Commissione, che
predispone un sistema di registrazione di tali manuali”.
Riferimenti normativi
Riferimenti normativi
D. Lgs 6 Novembre 2007, n. 193 - Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai
controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti
comunitari nel medesimo settore.
Definisce le sanzioni per chi non rispetta le norme in materia di igiene e sicurezza
alimentare. Quelle strettamente legate al sistema HACCP prevedono una sanzione
amministrativa e pecuniaria da 1.000 a 6.000 euro per:
- omessa predisposizione di procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP;
- mancata eliminazione, entro il limite di tempo stabilito, delle inadeguatezze nei
requisiti e nelle procedure;
- mancata o non corretta applicazione del Piano di Autocontrollo HACCP.
Regolamento CE 625/2017
• abroga i regolamenti CE 882/2004 e 854/2004
• introduce numerose novità:
− integrazione dei controlli riguardanti l’intera filiera agroalimentare: alimenti,
mangimi, salute e benessere degli animali, sanità delle piante e prodotti
fitosanitari
− campionamento di merci ed animali venduti on-line, rivelando il controllo
ufficiale solo in seguito al prelievo del campione
− pubblicazione del livello di conformità delle singole imprese
− diritto alla controperizia da parte dell’OSA
− creazione dell’IMSOC (Integrated Management System for Official Controls),
un Sistema di Gestione Integrato per i controlli ufficiali
Riferimenti normativi
Riferimenti normativi
Il 20 giugno 2019 è stato emanato il regolamento UE 2019/1381, che sarà
applicato a partire dal 27 marzo 2021, relativo alla trasparenza e alla
sostenibilità dell’analisi del rischio dell’Unione nella filiera alimentare.
Adozione di un piano generale sulla comunicazione del rischio finalizzata a
garantire una comunicazione del rischio trasparente, ininterrotta e
inclusiva, aumentando così la fiducia nutrita dai consumatori nei risultati
del processo.
Linee guida per la stesura del manuale HACCP
Nel 2017 il Ministero della Salute ha pubblicato la Linea-guida per l’elaborazione
e lo sviluppo dei manuali di corretta prassi operativa in materia di igiene e di
applicazione dei principi del sistema HACCP
“Essa non ha valore giuridico, ma costituisce uno strumento informativo e
di indirizzo generale”
Linee guida per la stesura del manuale HACCP
I manuali devono:
• essere facilmente comprensibili
• essere funzionali al settore cui si rivolgono
• agevolare l’OSA nell’applicazione delle misure di corretta prassi
operativa
• essere sottoposti a riesame periodico
• essere strutturati in sezioni ben definite
Linee guida per la stesura del manuale HACCP
Per elaborare un buon manuale HACCP è necessaria l’implementazione
efficace dei programmi di prerequisiti (PRP)
I prerequisiti o programmi di prerequisiti sono procedure intese a
controllare le condizioni operative di uno stabilimento, al fine di
ottenere condizioni generali ottimali per la produzione di alimenti
sicuri. Le principali procedure riguardano: la pulizia e disinfezione
(GHP); le buone prassi di fabbricazione (GMP), la manutenzione
delle strutture e degli impianti; le corrette prassi agricole; il controllo
degli animali infestanti; la gestione dei rifiuti; la formazione del
personale, ecc.
Linee guida per la stesura del manuale HACCP
Sezioni del manuale:
• Scopo e campo di applicazione• Definizioni e terminologia• Normativa cogente e altre fonti di riferimento • Descrizione dei processi produttivi• Pericoli e rischi specifici • GHP e GMP• Sistema HACCP (ove applicabile; indicazioni utili ai fini
dell’implementazione da parte dell’OSA delle procedure basate sui principi del sistema HACCP)
• Politiche di gestione e comunicazione descrizione delle procedure per garantire: − la rintracciabilità e sistemi di richiamo/ritiro efficienti− la fornitura di informazioni ai consumatori compresa
l'etichettatura e altre forme di informazione• Appendici (eventuali)
Procedure semplificate
Art. 10, comma 5:
Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano individuano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio provvedimento, le industrie alimentari nei confronti delle quali adottare, in relazione alla tipologia di attività, alle dimensioni dell'impresa e al numero di addetti, misure dirette a semplificare le procedure del sistema Hazard analysis and critical control points (HACCP).
Procedure semplificate
Tipologie di industrie alimentari nelle quali è possibile adottare procedure
semplificate del sistema HACCP:
A. Industrie nelle quali non è
effettuata alcuna
manipolazione degli alimenti
(alimenti già confezionati) e gli
stessi non hanno bisogno di
particolari temperature di
conservazione.
Procedure semplificate
Tra queste attività rientrano:
• Tabaccherie
• Chioschi ed edicole
• Rivendite di giornali
• Farmacie ed erboristerie
• Autotrasportatori di prodotti non deperibili
• Altri esercizi ove l’attività sia riferita esclusivamente alla commercializzazione di
prodotti alimentari confezionati
Procedure semplificate
B. Industrie nelle quali non viene effettuata alcuna
manipolazione degli alimenti e gli stessi sono
deperibili e/o soggetti a particolari temperature
C. Industrie nelle quali è effettuata una manipolazione
degli alimenti per la vendita e/o la somministrazione
al consumatore finale, esclusa la grande distribuzione
Procedure semplificate
D. Industrie nelle quali avviene una
significativa trasformazione
degli alimenti a mezzo della
temperatura (utilizzo della linea
calda e/o fredda) anche con
l’aggiunta di salse finalizzata al
servizio immediato al cliente o
per la successiva conservazione
o riutilizzo.
Procedure semplificate
“Principi del sistema HACCP (analisi dei pericoli e punti critici di controllo) e indicazioni in merito alla
loro applicazione”Allegato I
Allegato II“Semplificazione dell’applicazione dei
principi del sistema HACCP in talune imprese alimentari”
Procedure semplificate
• Macellai
• Droghieri
• Panifici
• Pescherie
• Gelaterie
Non vengono menzionate le farmacie!
La farmacia
Alimenti preconfezionati
Minor rischio durante la manipolazione
Materie prime per preparazioni galeniche
Principi enunciati nella Farmacopea
La farmacia: rischi potenziali
Deterioramento
Alterazione della
confezione
Temperatura di stoccaggio non adeguata
Contaminazione
Alterazione della
confezione
Scadenza
La farmacia: gestione delle merci
• Programmare gli ordini sulla base delle uscite
• Osservare la merce in arrivo:
• Quantità
• Scadenza
• Stato delle confezioni
• Deposito merci, ponendo attenzione a:
• Temperatura
• Umidità
• Stato di pulizia del deposito
InadeguateModulo “Prodotti non
conformi respinti”
La farmacia: locali
• Mantenere la pulizia
• Evitare l’ingresso di insetti e roditori:
−Verificare la tenuta di porte e finestre
− Verificare l’assenza di crepe nei muri
− Derattizzazione e disinfestazione
• Rispettare il programma di pulizie
• Posizionare le attrezzature in modo da
garantire una pulizia adeguata
La farmacia: frigoriferi
• Posizionati in un una zona areata
• Non devono essere riempiti eccessivamente
• Separare gli alimenti dai farmaci
• Monitoraggio temperatura
• Manutenzione periodica
La farmacia
La farmacia: sezioni del manuale di autocontrollo
La farmacia: sezioni del manuale di autocontrollo
La farmacia: sezioni del manuale di autocontrollo
Grazie per
l’attenzione