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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA “Enrico Gagliardi” Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790 E-mail: [email protected] PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it 1°Succ. Plesso B11 via G. Fortunato - 0963/472366 2° Succ. P.Buccarelli- 0963/41515 Convitto Via Parisi - 0963/41196 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2013-2014 L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE SONO LE ARMI PIU’ POTENTI CHE SI POSSONO UTILIZZARE PER CAMBIARE IL MONDO “NELSON MANDELA”

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI

ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA

Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA

“Enrico Gagliardi”

Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790

E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it 1°Succ. Plesso B11 via G. Fortunato - 0963/472366 2° Succ. P.Buccarelli- 0963/41515 Convitto Via Parisi - 0963/41196

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2013-2014

L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE SONO LE ARMI PIU’ POTENTI CHE SI POSSONO UTILIZZARE PER CAMBIARE IL MONDO “NELSON MANDELA”

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INFORMAZIONI SULLA SCUOLA

DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo Pugliese

Sorta nel 1970 con la denominazione di Istituto Professionale Alberghiero, la scuola si

è arricchita di un ulteriore indirizzo, quello agro-ambientale, diventando così Istituto

Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e per l’

Agricoltura. Con il nuovo ordinamento dei Professionali, il percorso di studio è

articolato in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno al termine del quale

si sostiene l’Esame di Stato con il conseguente rilascio del Diploma di Istruzione

professionale. L’Istituto offre i seguenti indirizzi: Servizi per l’Enogastronomia e

ospitalità alberghiera con le articolazioni: “Enogastronomia” con l'opzione

”Prodotti dolciari artigianali e industriali” - ”Servizi di sala e vendita” -

“Accoglienza Turistica” – Agricoltura e Sviluppo rurale.

Numero allievi: 803

Numero classi: 36 (di cui 2 articolate)

Numero corsi: 11

Numero docenti: 102

Numero personale ATA: 55

Numero istitutori Convitto: 7

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Il nostro Istituto, in accordo con la Regione Calabria - Assessorato Istruzione e

Formazione Professionale, offre, inoltre, all'interno del percorso quinquennale per il

conseguimento del diploma nell'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità

alberghiera", la possibilità di un percorso formativo I. e F.P. che prevede, al termine

del terzo anno, il conseguimento di una delle seguenti Qualifiche Professionali

Regionali:

Operatore della ristorazione-Indirizzo Preparazione pasti;

Operatore della ristorazione –Indirizzo Servizi Sala e Bar;

Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza.

Al termine del percorso quinquennale i diplomati possono:

Iscriversi all’Università (tutte le facoltà);

Frequentare un corso di Istruzione e Formazione Superiore (IFS - ITS);

Lavorare nel settore turistico alberghiero o in quello agrario come dipendenti o

come lavoratori autonomi (imprenditori);

Esercitare la professione di Insegnante Tecnico Pratico negli Istituti

Professionali del settore.

SEDI dell’ISTITUTO

In attesa del completamento dei lavori del nuovo edificio, la sede centrale è in una

sede storica, l’antico Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo, attrezzata con

moderni laboratori e dove sono ospitate in modo stabile le classi terze e una classe

quarta. Le classi del biennio iniziale sono allocate nel Plesso B 11 e gli alunni delle altre

classi quarte e quinte svolgono le attività didattiche nella sede ex Inam – Pal.

Tripiccione.

L’istituto ha un Convitto annesso in via Carlo Parisi che consente l’ospitalità e

l’assistenza nello studio pomeridiano a 50 convittori e 20 semiconvittori/convittrici,

provenienti da fuori sede e con difficoltà di viaggio. Le classi funzionanti nell’istituto

sono dislocate nelle varie sedi secondo il seguente prospetto:

SEDE CENTRALE:

2° BIENNIO N.O.(III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – SETTORE CUCINA”

2° BIENNIO ifp N.O. (III anno) “OPERATORE DELLA RISTORAZIONE –

INDIRIZZO SERVIZI SALA E BAR”;

2° BIENNIO N.O. (IV anno ) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – SETTORE SALA E VENDITA”

(CORSO SERALE)

1° BIENNIO N.O. “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – SETTORE CUCINA” (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti")

MONOENNIO (V.O.) III anno “OPERATORE SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTORE

CUCINA”

BIENNIO POST – QUALIFICA (V.O.) IV anno “TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI”

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SEDE “PLESSO B11”:

1° BIENNIO N.O. (I e II anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E

L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

1° BIENNIO N.O. “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA” (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti")

2° BIENNIO N.O. ifp “OPERATORE DELLA RISTORAZIONE – INDIRIZZO

PREPARAZIONE PASTI”

2° BIENNIO N.O.(III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – ARTICOL. PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”

2° BIENNIO N.O. (III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – ARTICOL. ACCOGLIENZA TURISTICA”

SEDE “PLESSO EX INAM”:

2° BIENNIO N.O.(IV anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’

ALBERGHIERA – ARTICOL. ENOGASTRONOMIA

BIENNIO POST – QUALIFICA (V anno V.O.) “TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI”

BIENNIO POST – QUALIFICA (V anno V.O.) “TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI”

SEDE CASA CIRCONDARIALE:

BIENNIO AGRARIO N.O. (I anno ifp)

BIENNIO AGRARIO V.O. ( II anno)

MONOENNIO AGRARIO (V.O.) “OPERATORE AGROAMBIENTALE”

BIENNIO POST – QUALIFICA V.O. (IV anno)

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INDICE Capitolo 1: Le scelte educative

1.1 Le linee generali pag. 6

1.2 Le risorse interne alla scuola pag. 7

1.3 Le risorse esterne alla scuola pag. 8

1.4 Indirizzi di studio pag. 8

1.5 Orientamento pag. 11

1.6 L’handicap pag. 15

1.7 DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) pag. 16

1.8 BES (Bisogni Educativi Speciali) pag. 17

1.8 Alunni stranieri pag. 18

Capitolo 2:Le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 Gli obiettivi generali trasversali e disciplinari pag. 19

2.2 Articolazione dell’orario di insegnamento e quadri orari pag. 20

2.3 Modalità di strutturazione dei percorsi pag. 29

Capitolo 3: Le scelte didattiche 3.1 Criteri generali di conduzione delle attività didattiche pag. 29

3.2 Le attività didattiche pag. 31

3.3 Valutazione e verifiche pag. 32

3.4 Valutazione delle attività didattiche pag. 40

3.5 Attività didattiche complementari e conclusive pag. 41

Capitolo 4: Le scelte organizzative 4.1 Organizzazione dell’Istituto e decentramento delle responsabilità pag. 42

4.2 Funzioni strumentali pag. 43

4.3 Dipartimenti pag. 44

4.4 Commissioni pag. 48

4.5 Docenti con incarichi speciali pag. 50

4.6 Organi Collegiali pag. 52

Capitolo 5: Norme generali di funzionamento 5.1 e 5.2 Rapporti e servizi alle famiglie pag. 53

Capitolo 6: Le attività di supporto 6.1 Servizi ai docenti pag. 53

6.2 Servizi agli studenti pag. 54

Capitolo 7: Valutazione 7.1 Valutazione degli esiti pag. 55

7.2 Valutazione dei contenuti pag. 56

7.3 Metodologie formative ed organizzazione delle attività pag. 56

Capitolo 8: I Progetti 8.1 I Progetti dell’Istituto pag. 57

CODICE DISCIPLINARE pag. 59

ALLEGATI 1. Regolamento di Istituto pag. 60

2. Statuto delle studentesse e degli studenti pag. 69

3. Regolamento di disciplina e sanzioni pag. 78

4. Organigramma generale di Istituto pag. 83

5. Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico pag. 86

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Capitolo 1: Le scelte educative

1.1 – LINEE GENERALI

FINALITA’ e OBIETTIVI GENERALI

Le finalità generali e gli obiettivi che l’Istituto s’impegna a perseguire nel corrente anno

scol. 2013/14 sono:

a) Contribuire al potenziamento educativo dell’istruzione professionale, inserendo

giovani capaci di esprimere progettualità e di organizzare responsabilmente il proprio

lavoro in settori dell’economia di particolare rilevanza e destinati ad un sicuro

sviluppo nel mondo contemporaneo come quelli TURISTICO-ALBERGHIERO ed

AGROAMBIENTALE;

b) promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e sociale

attraverso: Lo sviluppo dell’autoconsapevolezza;

L’educazione al volontariato, alla solidarietà, alla cultura dell’accoglienza e alla

convivenza fondata su principi di democrazia;

Il sostenimento del valore della comprensione, del dialogo e delle abilità di espressione

e comunicazione, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici;

L’educazione alla responsabilità;

Lo sviluppo della partecipazione e dell’inserimento attivo e responsabile nella

collettività scolastica e sociale;

Lo sviluppo della capacità di compiere scelte finalizzate al raggiungimento di un

obiettivo;

Lo sviluppo e la diffusione nella scuola di azioni volte al contrasto alle mafie e

all’affermazione della legalità e della cittadinanza attiva;

La prevenzione e il contrasto al bullismo e alla violenza dentro e fuori la scuola;

La comprensione del rapporto e dell’interazione tra la propria attività professionale e il

mondo circostante;

Fornire competenze adeguate alle richieste del mondo del lavoro;

L’ampliamento degli spazi e la flessibilità degli orari di fruizione del servizio scolastico

per consentire anche l’istruzione degli adulti e dei detenuti nella locale Casa

Circondariale;

L’apertura della scuola alle famiglie e al territorio;

c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a nuove

prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle diverse richieste

provenienti dal mondo del lavoro, relativamente al settore TURISTICO-

ALBERGHIERO ed AGRO-AMBIENTALE, attraverso l’acquisizione di adeguate

competenze professionali, intese come insieme di conoscenze, di abilità, di abitudini,

che permettano al futuro DIPLOMATO di: operare in situazioni e realtà diverse;

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sviluppare la capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro;

sviluppare la capacità di lavorare in gruppo integrando le proprie competenze con le

altre figure professionali al fine di erogare un servizio di qualità;

sviluppare le capacità progettuali;

inserirsi nel contesto europeo;

seguire opportunamente l’evoluzione che la professione subirà nel tempo;

operare secondo una dimensione ecologica e di rispetto ambientale.

1.2 RISORSE INTERNE DELLA SCUOLA

Strutture e servizi

L’Istituto è dotato dei seguenti laboratori per le attività tecnico – pratiche

previste dal curricolo:

Laboratori multimediali n°3 (allestiti con fondi F.E.S.R.)

Laboratori di cucina n° 3

Laboratorio dimostrativo di cucina n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)

Laboratorio di sala-bar n° 1

Laboratorio di bar n° 2

Laboratorio dimostrativo di sala – bar n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)

Laboratorio di scienze degli alimenti n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)

LIM

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1.3 RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA

Regione

Provincia

Comune

Biblioteche Comunali

Sistema Bibliotecario Vibonese

Museo Archeologico cittadino

Redazioni giornalistiche a livello locale e regionale ed emittenti televisive

Università

Associazioni di promozione culturale, religiose e di volontariato

Servizi sociali (ASL, e Comune)

Camera di Commercio

Aziende di Promozione Turistica

Pro loco

Assindustria,

Confartigianato

Confcooperative

Unioncamere Calabria

Centri di formazione professionale

Associazioni professionali: AEHT, Re.Na.Ia., ADA, ARICA, FIC, AMIRA,

ASSAPORI, A.P.C.

Aiab Calabria

Strutture Ricettive (Alberghi, Villaggi Turistici, Aziende Agrituristiche, ecc.)

Aziende per la lavorazione e la trasformazione degli alimenti

Sindacati

Vigili del Fuoco

Forze dell’Ordine

Casa Circondariale di Vibo Valentia

Ente Parco Nazionale della Sila

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1.4 INDIRIZZI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO

Gli alunni iscritti al percorso quinquennale di Istruzione professionale negli

indirizzi ENOGASTRONOMIA – SALA e VENDITA – ACCOGLIENZA TURISTICA, al

termine del 2°anno, potranno scegliere uno dei seguenti indirizzi:

ENOGASTRONOMIA e opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E

INDUSTRIALI

SERVIZI DI SALA E VENDITA

ACCOGLIENZA TURISTICA

Al termine del 3° anno, gli alunni iscritti ad un percorso I.e F.P. sostengono gli

esami per il conseguimento del DIPLOMA di QUALIFICA nel settore prescelto:

"Operatore della ristorazione-Indirizzo Preparazione pasti"

L'addetto ai servizi alberghieri di Cucina ha

conoscenza delle principali ricette della cucina

regionale, nazionale ed internazionale, delle

tecniche di servizio delle varie partite, del

razionale uso delle moderne attrezzature di

cucina, della tecnica di confezione e

presentazione dei piatti, della composizione di

menu, delle principali nozioni di dietetica;

possiede sensibilità per l'identificazione dei

caratteri organolettici delle merci; sa calcolare

il costo dei cibi ed eseguire correttamente il

calcolo calorico e nutritivo dei piatti; ha

conoscenza di almeno due lingue straniere.

"Operatore della ristorazione –Indirizzo Servizi Sala e Vendita"

L'addetto ai servizi alberghieri di Sala e

Vendita sa predisporre il servizio in relazione

alla lista del giorno, sa organizzare ed eseguire

il servizio secondo le esigenze dei vari tipi di

azienda, ha pratica delle varie specializzazioni

dei servizi del reparto, conosce le

caratteristiche dei cibi e delle bevande; sa

determinare l'apporto calorico e la gradazione

alcolica dei cocktail; sa eseguire il calcolo

calorico e nutrizionale dei piatti del servizio di

Sala. Sa trattare con la clientela ed è in grado

di dare chiarimenti e suggerimenti; ha

conoscenza di almeno due lingue straniere.

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Operatore Agroambientale V.O. (Qualifica)

L'operatore agricolo qualificato rappresenta un esperto del settore primario in

grado di intervenire direttamente ed autonomamente nei processi produttivi,

possedendo buone conoscenze delle fondamentali esigenze delle colture e degli

avvenimenti, fornendo delle esecuzioni tecnicamente aggiornate ed economicamente

valide, contribuendo ad una razionale definizione degli esercizi aziendali.

Attualmente l’indirizzo Agro-ambientale è funzionante c/o la Casa Circondariale di

Vibo Valentia.

CORSI POST-QUALIFICA a Vecchio Ordinamento

Gli alunni che nel corrente anno scol. frequentano le classi quinte completeranno il

percorso formativo con il conseguimento del Diploma di:

Tecnico dei Servizi Turistici (Corso post-qualifica)

L'evoluzione del prodotto turistico in termini di moltiplicazione delle

opportunità e di segmentazione delle modalità di fruizione del prodotto stesso si

accompagna ad un complessivo innalzamento dei livelli culturali; il che richiede

operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del

fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzi tutto in

possesso di un'ampia cultura di base, di spirito d’iniziativa, di senso critico, di capacità

di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di

disponibilità e d’interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal

mondo esterno.

Tecnico dei Servizi della Ristorazione (Corso post-qualifica)

Un Tecnico dei servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di

ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla

specifica tipologia di struttura operativa in cui opera.

Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento

delle derrate, del controllo dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti,

dell'organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con

gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono

anche essere elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche ed organizzative

rispetto all'intero settore.

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Il CORSO SERALE

Dall’anno scolastico 2007-2008 è attivo un corso serale per adulti per il

conseguimento della Qualifica di “Operatore ai servizi di Cucina” e il Diploma di

Tecnico dei Servizi della Ristorazione

CORSO POST-DIPLOMA

L’ISTITUTO HA PREDISPOSTO UN PROGETTO PER L’ISTITUZIONE DI UN ITS

(Istituto Tecnico Superiore). Il percorso formativo del progetto è finalizzato al

conseguimento del DIPLOMA di II livello di “Tecnico Superiore per l’introduzione e la

gestione di Tecnologie innovative nei settori del Turismo, Eno-gastronomia, Beni

culturali e Produzioni Agroalimentari”. Percorso strutturato in quattro semestri con la

durata di 1800/2000 ore per giovani in possesso di un diploma di istruzione secondaria

superiore. Il progetto è già stato approvato dall’amministrazione provinciale di Vibo

Valentia e si è in attesa del finanziamento da parte della Regione Calabria.

1.5 L’ORIENTAMENTO

Poiché l’Istituto offre la possibilità di intraprendere un percorso quinquennale di studi

fra tre articolazioni diverse: ENOGASTRONOMIA e OPZIONE PRODOTTI

DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI - SERVIZI DI SALA E VENDITA –

ACCOGLIENZA TURISTICA e l’opportunità di percorsi triennali di I e FP, per il

conseguimento di un diploma di qualifica al termine del 3° anno, si rende

indispensabile un’attenta ed accurata attività di orientamento in entrata, alla quale si

è aggiunta anche l’attività finalizzata al ri-orientamento degli studenti iscritti al

primo anno al fine di aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere coscienza di

sé stessi, dei propri punti deboli e di forza, dei propri interessi e capacità in modo da

poter scegliere in maniera consapevole il proprio percorso scolastico e formativo,

oppure di modificare il percorso intrapreso, qualora risultasse non pienamente

corrispondente alle proprie aspettative ed alle proprie capacità.

Concorso Palmi 2011 Esami Qualifica 2011-12

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Le attività di orientamento svolte nei confronti degli studenti del V anno,

prevedono un’informativa delle diverse possibilità offerte dalle università presenti

nella regione, ma anche visite guidate presso aziende del settore turistico-alberghiero

ed incontri con esponenti della locale Camera di Commercio, che illustrino agli studenti

le diverse opportunità ed i sostegni previsti per iniziare un’attività autonoma.

Nelle attività di orientamento si cercherà la collaborazione con i ragazzi, le loro

famiglie, i docenti della scuola, i docenti di altre scuole ed i docenti degli Enti di

Formazione Professionale.

L’obbligo formativo e la formazione integrata I giovani hanno il diritto-dovere di proseguire la propria formazione fino al

compimento del 16° anno di età. Gli studenti potranno assolvere a tale diritto

scegliendo di proseguire il proprio percorso formativo sia nel sistema dell’istruzione,

sia in quello della formazione professionale di competenza regionale, sia nell’esercizio

dell’apprendistato, anche attraverso percorsi integrati di formazione e di istruzione.

Inoltre saranno promossi, in collaborazione con i centri di formazione

professionale, incontri di informazione e orientamento per gli studenti che compiono

nell’anno 2012-2013 il 16° anno d’età, al fine di facilitare la scelta del percorso più

idoneo tra quelli previsti.

In questo ambito il nostro Istituto ha stipulato delle convenzioni con i seguenti Enti

di Formazione:

1. n. 3 convenzioni di collaborazione con l’agenzia formativa ANAP Calabria - legalmente

rappresentata dal presidente dott. Pasquale Caratozzolo - finalizzate all’espletamento

di 3 percorsi formativi di Istruzione e formazione professionale per il conseguimento

delle qualifiche professionali sotto indicate:

OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI;

OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ACCONCIATURA;

OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ESTETISTA.

2. convenzione – accordo di rete con la Casa Circondariale di Vibo Valentia,

legalmente rappresentata dal Direttore dott. Mario Antonio Galati;

3. convenzione – accordo di rete con la C.I.A. di Vibo valentia, legalmente

rappresentata dal presidente prof. Domenico Petrolo;

4. convenzione – accordo di rete con l’A.P.C.V. (Associazione prov.le Cuochi

Vibonesi), legalmente rappresentato dal presidente prof. Aurelio Raniti;

5. una convenzione – accordo di rete con il COMANDO dei VIGILI del FUOCO di

Vibo Valentia per l’utilizzo degli impianti e strutture sportive di cui la caserma

dispone;

6. convenzioni finalizzate alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola

lavoro con:

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Assapori – Consorzio di qualità della ristorazione calabrese;

Hotel 501 VV

Ristorante “ Divin Sapori” VV

Ristorante “ FILIPPOS “ VV

Hotel “SAN LEONARDO” VV

Ristorante “L’approdo” Vibo Marina

Catering/Pasticceria “il Pasticcino” Ionadi VV

Ristorante “IL GRANAIO” Mileto VV

Ristorante “LA POSADA” Limbadi VV

Ristorante “MOCAMBO” Pizzo Calabro VV

POPILIA RESORT Pizzo Calabro VV

Ristorante “LA GROTTA” Filadelfia VV

Ristorante “DA AGOSTINO” Pizzo Calabro VV

Hotel “ROCCA NETTUNO RESORT” Tropea VV

Hotel “ROCCA NETTUNO RESORT” Garden – Curinga CZ

Hotel San Giovanni Falerna CZ

Hotel EUROLIDO Falerna CZ

Hotel “ ULIVETO PRINCIPESSA” Cittanova RC

Hotel “ VITTORIA” Rosarno RC

Ristorante “ MED MEA” Rosarno RC

Hotel Residence “PRINCIPESSA” Campora San Giovanni CS

Hotel Residence Santa Caterina Scalea CS.

7. convenzione – accordo di rete finalizzato alla realizzazione di un progetto in

rete PON F3 sulla dispersione scolastica, con le seguenti scuole di Vibo

Valentia:

-I.I.S. (I.T.G./I.T.I.S.);

- I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.)

-I.C. “G.Garibaldi”;

- I.C. 1° Circolo;

- AMIRA (Associazione Maitre Italiani Ristoratori e Alberghi) sez. Calabria.

8. convenzione – accordo di rete con Agropromotion, IPSAR Castrovillari, Camera

Commercio Cosenza e Amm.ne Prov.le Vibo Valentia per la realizzazione di un

Workshop finalizzato alla VALORIZZAZIONE ALL’ESTERO DEI

PRODOTTIAGROALIMENTARI DELLA CALABRIA

9. convezione con l’Associazione Italiana Dislessia aps – per la realizzazione di

un corso di formazione di 1° livello “Conoscere, comprendere e affrontare i

disturbi specifici di apprendimento”

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10. per la costituzione della FONDAZIONE finalizzata all’istituzione dell’ITS

sono state stipulate convenzioni con i seguenti Enti e aziende:

UNICAL

ASSINDUSTRIA

ANAP CALABRIA

Hotel 501

gruppo Cala del Porto-Approdo;

Villaggio Baia del Sole;

Gruppo Macrì s.a.s.;

Società Domus s.r.l.;

Fondazione COGAL Monte Poro-Serre Vibonesi;

Associazione Promozione dieta mediterranea di riferimento;

A.C.A.I. (Associazione Cristiano Artigiani Italiani)

I.I.S. “GALLUPPI” di Tropea;

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO di Pizzo

11. per la candidatura al finanziamento di un POLO TECNICO PROFESSIONALE in

qualità di scuola capofila è stata costituita una rete con le seguenti Istituzioni

scolastiche, Enti/Associazioni/Aziende:

I.I.S. "Einaudi" Lamezia Terme CZ

I.I.S. "Galluppi" Tropea VV

I.I.S. "Einaudi" Serra S. Bruno VV

I.O. di Pizzo con ITN di Pizzo Pizzo VV

Università degli studi della Calabria

Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche

Arcavacata di Rende CS

ITS Turismo di Jesolo Iesolo VE

Università telematica ‘Universitas Mercatorum’ Roma RM

Ente Parco Naturale Regionale delle Serre Serra San Bruno VV

VIVICISVOL Centro Servizi Volontariato Vibo Valentia VV

Assoc. Provinciale Cuochi Vibonesi Stefanaconi VV

Comune di Tropea Tropea VV

Associazione per la promozione

della Dieta Mediterranea di riferimento

Nicotera CZ

C.A.T. Confcommercio Vibo Valentia VV

Ente Bilaterale Regionale Turismo Calabrese Vibo Valentia VV

Cooperazione Sud per L’Europa. Mileto VV

FP Group SAS Holiday Village ‘La conchiglia’ Ricadi VV

“Il Cantagalli “snc di Mastroianni F. Lamezia Terme CZ

“Dolci tentazioni” di Mirko Panetta Vibo Valentia VV

Panificio “Mediterranea” di D’Amico Vibo Valentia VV

Cooperativa Parco Agricolo del Vibonese Vibo Valentia VV

Azienda agricola “Sua maestà il Porco” Spilinga (VV) VV

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1.6 HANDICAP

Il nostro Istituto accoglie da sempre un congruo numero di alunni diversamente abili

proveniente da diversi paesi dell’interland vibonese.

Per il corrente anno scolastico, gli alunni con disabilità sono in totale 22, di cui 4

studentesse e 18 studenti, così suddivisi tra le varie classi:

-classi I n°5 alunni

-classi II n°7 alunni

-classi III n°4 alunni

-classi IV n°3 alunni

-classi V n°3 alunni.

Inoltre, bisogna sottolineare che dei nuovi iscritti, 4 alunni hanno scelto, in base alla

nuova normativa per gli istituti professionali, i corsi ad indirizzo I.eF.P. che dà loro,

seguendo un percorso didattico curriculare con obiettivi ministeriali, la possibilità di

perseguire una qualifica spendibile per il loro futuro in campo lavorativo.

I docenti di sostegno sono in totale n°13 di diverse aree, tecnica, umanistica,

scientifica e psicomotoria, questi attraverso competenze specialistiche e relazionali in

accordo con i docenti curriculari, le famiglie dei ragazzi, l’Unità Multidisciplinare,

attuano interventi finalizzati a promuovere la personalità di ciascun alunno tenendo

conto sempre delle reali capacità e potenzialità.

Riveste un ruolo fondamentale il G.L.H. (Gruppo di studio e di lavoro d’Istituto),

costituito ai sensi dell’art.15, comma 2, della legge n°104/92, che attraverso attività

di raccordo con le diverse agenzie educative presenti sul territorio e i servizi

sanitari, in un clima di collaborazione, fa fronte ai diversi bisogni ed esigenze di

ciascun alunno con disabilità.

Attività svolte e misure di integrazione

Accoglienza ed inserimento degli alunni nelle diverse classi in particolare le

prime;

Collaborazione e mediazione con la scuola di provenienza, le famiglie e gli

specialisti del sistema sanitario per la stesura del PEI (Piano Educativo

Individualizzato), l’aggiornamento del PDF, Diagnosi Funzionale per

l’individuazione di nuovi casi;

Collaborazione e raccordo con le diverse agenzie educative sul territorio per la

realizzazione di progetti e percorsi alternativi al curricolo tradizionale

soprattutto per i ragazzi che seguono una programmazione differenziata.

Aggiornamento e formazione dei docenti relativamente alle problematiche della

disabilità.

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L’inserimento nel mondo del lavoro

Il nostro Istituto prevede, anche, per gli alunni con disabilità, percorsi di alternanza

Scuola-Lavoro tramite Stage al fine di certificare competenze specifiche spendibili a

livello lavorativo. Per gli alunni che seguono la programmazione differenziata sono

previsti anche dei progetti a “classi aperte”.

La finalità dei progetti è:

Potenziare l’autonomia personale, sociale e il senso di responsabilità;

Favorire occasioni nuove e diverse di comunicazione, verificando la capacità di

adattamento e socializzazione in un contesto diverso da quello scolastico

tradizionale;

Potenziare le abilità di base e competenze specifiche spendibili a livello

lavorativo;

Rafforzare l’autostima e la motivazione a fare esperienze nuove;

Incrementare e diffondere una adeguata “mentalità dell’integrazione”

scolastica e lavorativa.

1.7 DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)

Nella nostra scuola sono presenti 4 alunni con diagnosi di Disturbo Specifico

dell’Apprendimento, di cui 2 che frequentano la classe seconda e 2 la classe terza.

In riferimento alla legge 170/2010 in stretta collaborazione con le famiglie, gli alunni,

i docenti, la referente, i rappresentanti dell’AID, gli specialisti del sistema sanitario,

vengono messe in atto strategie e metodologie educative e didattiche specifiche che

attraverso una didattica personalizzata e individualizzata garantisce il successo

formativo. Dopo un periodo di accoglienza e conoscenza, tenendo conto delle

indicazioni date dalla diagnosi medica, tutte le figure coinvolte nel processo educativo

e didattico, compreso l’alunno, si adoperano per redigere il PDP. Il PDP (Piano

Didattico Personalizzato) deve tener conto, oltre ai dati anagrafici, della tipologia

del disturbo, delle attività didattiche personalizzate e individualizzate, degli

strumenti compensativi utilizzati e delle misure dispensative.

Attività svolte per favorire l’integrazione e la sensibilizzazione dei DSA

Accoglienza dell’alunno e stretta collaborazione con la famiglia attraverso

colloqui e scambi di informazione presso lo sportello di ascolto;

Acquisto di strumenti compensativi per promuovere una didattica educativa e

didattica specifica ed inclusiva;

Corsi di sensibilizzazione e informazione sui Disturbi Specifici

dell’Apprendimento tenuti in convenzione con AID nazionale;

Collaborazione con le famiglie per il recupero degli audio-libri.

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1.8 BES (Bisogni Educativi Speciali)

Il nostro Istituto, per l’anno scolastico 2013-2014, ha attuato il Piano Annuale per

l’Inclusività deliberato dal collegio docenti per rispondere in modo efficace e

funzionale ai diversi bisogni della comunità scolastica.

Nell’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) rientrano gli alunni con:

Disabilità certificate (legge 104/92 art.3, comma 1 e 3;

Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo;

Svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, comportamentale-

relazionale, ecc.

In tal senso, è stato istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di

realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di

difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6 marzo

2013, attraverso la programmazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione” riferito a

tutti gli alunni con BES. Compiti e funzioni del GLI:

1. Rilevazione dei BES presenti nella scuola;

2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici;

3. Monitoraggio e valutazione;

4. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle

classi;

5. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;

6. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”;

7. Rapporti d’intesa con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di

formazione, tutoraggio ecc.

Il GLI è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto da

tutti i componenti e le risorse presenti nella scuola, quali: GLHO, dalle figure

strumentali, dai docenti coordinatori, ecc..

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “ ridefinisce e completa il tradizionale

approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,

estendendo il campo d’intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante

all’intera area di Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: svantaggio sociale e

culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,

difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché

appartenenti a culture diverse”.

Lo strumento privilegiato è il PDP, Piano Didattico Personalizzato, che deve includere

progettazioni didattico-educative, strategie e metodologie d’intervento calibrate sui

livelli minimi attesi, per l’acquisizione di competenze estesi a tutti gli alunni con BES.

Il PDP per ogni alunno con BES deve essere deliberato dal Consiglio di Classe, firmato

dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.

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Nel caso in cui non fosse presente la certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di

classe dovrà motivare, verbalizzando, le decisioni prese sulla base di considerazioni

pedagogiche e didattiche, al fine di evitare un contenzioso.

1.9 ALUNNI STRANIERI

La scuola si attiva efficientemente per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni

stranieri mettendo in atto diverse strategie e metodologie educative e didattiche.

Gli alunni stranieri iscritti nell'Istituto sono complessivamente 41 così suddivisi:

17 nelle prime, 9 nelle seconde, 7 nelle terze, 3 nelle quarte, 5 nelle quinte.

I paesi di provenienza sono illustrati secondo il prospetto allegato:

Nazione Classi

prime

Classi

seconde

Classi

terze

Classi

quarte

Classi

quinte

Bielorussia 1 alunno

Bulgaria

1 alunno

1 alunna

1 alunna 1 alunno

1 alunna

Brasile

2 alunne

Cina

1 alunno 1 alunno

Lituania

1 alunna

Marocco 5 alunni

3 alunne

2 alunni

1 alunna

1 alunna 1 alunno

Romania 4 alunni

1 alunna

2 alunne

1 alunno

2 alunni

1 alunna

Senegal 1 alunno

1 alunna

Spagna 1 alunno

Tunisia 1 alunno

Ucraina 1 alunno 1 alunna

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Capitolo 2: le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 GLI OBIETTIVI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI

Gli obiettivi generali trasversali

1° – La formazione del cittadino

Rafforzare l’attitudine al vivere insieme, al rispetto reciproco, alla tolleranza;

Sviluppare il rispetto delle regole sociali e la fiducia nelle istituzioni dello

Stato;

Educare alla puntualità e all’ordine anche personale;

Consolidare la correttezza e la formalizzazione dei rapporti interpersonali

Sviluppare la capacità di comprendere e interpretare informazioni di vario

genere e diversa complessità;

Riconoscere il valore etico e civile delle leggi;

Essere consapevole delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli

organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica;

Partecipare alle iniziative per una sempre maggiore collaborazione tra scuola

ed enti locali e territoriali.

2° – La formazione dello studente

Sviluppare il rispetto delle regole del vivere scolastico, dei materiali e degli

ambienti comuni;

Sviluppare la capacità di prestare ascolto durata una comunicazione;

Sviluppare la capacità a collaborare con i compagni ed i docenti;

Acquisire un metodo di studio;

Acquisire la capacità di esprimersi in modo chiaro, ordinato e formalmente

corretto;

Conoscere i linguaggi tecnici specifici delle discipline curricolari

Acquisire le conoscenze fondamentali relative agli Organi Collegiali, alle loro

funzioni e competenze

Indurre ad una partecipazione attiva, responsabile e disciplinata alle diverse

attività didattiche;

Avviare all’organizzazione autonoma del proprio lavoro;

Sviluppare la capacità di fare progetti e verificarne i risultati;

Riconoscere i regolamenti di istituto come momento di cittadinanza

partecipata;

Sviluppare l’impegno attivo nelle forme di rappresentanza previste all’interno

della scuola.

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3° – La formazione professionale

Approfondire l’aspetto etico e professionale per migliorare le tecniche

relazionali e il proprio modo d’essere e di presentarsi nel contesto della

professione;

Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento

alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela

e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

Conoscere le norme di sicurezza sugli infortuni e quelle relative all’igiene

personale e professionale;

Sapersi collocare all’interno dell’organizzazione del contesto professionale

conoscendone le precise funzioni tecnico-professionali;

Dimostrare piena consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti

nel campo della sicurezza sul lavoro per la tutela dell’incolumità propria e

altrui.

Riconoscere che il diritto al lavoro ed alla libertà di impresa sono espressione

della dignità della persona e delle formazioni sociali all’interno delle quali il

singolo sviluppa la propria personalità.

Raggiungere capacità di autodisciplina e autocontrollo, nonché di collaborazione

nell’ambito delle specifiche attività lavorative.

2.2 ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DI INSEGNAMENTO E QUADRI ORARI

Il tempo-scuola praticato nell’Istituto è conforme all’ordinamento vigente che

prevede:

32 ore di lezione settimanali per le classi del 1°e 2° Biennio a N.O.;

30 ore di lezioni settimanali per le classi Quinte del Biennio post qualifica a

V.O.. (*)

25 ore settimanali - dal Lunedì al Venerdì - per le classi del corso serale ad

eccezione delle classi funzionanti a V.O. per le quali sono previste 24 ore

settimanali.

29 ore settimanali per la prima classe del Biennio, 31 per la seconda , 28 per il

Monoennio di Qualifica e 27 per la classe quarta dell’indirizzo Agro-ambientale

presso la Casa Circondariale.

(*) Nelle classi Quarte e Quinte sono previste n. 66 ore annuali dedicate all’attività di

alternanza Scuola-lavoro che vengono articolate secondo un progetto articolato in

lezioni frontali (6 ore) e attività di stage (60 ore) da svolgersi in azienda.

L’anno scolastico è diviso in tre trimestri, l’orario scolastico è strutturato, nelle

diverse sedi, secondo i seguenti prospetti:

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Corso serale - 25 ore sett. - 5 ore giornaliere dalle 16.00 alle 21.00 da lunedì a venerdì:

- martedì 4 ore dalle 17.00 alle 21.00 ( solo le classi funzionanti a V.O.)

Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

I 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00

II 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00

III 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00

IV 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00

V 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00

Biennio Agrario, Monoennio e Quarto anno Agro-ambientale 29 ore sett.li di lezione per le classi prime, 31 per la seconda, 28 per la terza e 27 per

la quarta previste in base alle disposizioni della direzione della Casa circondariale:

dalle ore 8.20 alle ore 12.20: ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.00 08.20-09.10

II 09.10-10.00 09.10-10.00 09.10-10.00 09.10-10.00 09.00-09.40 09.10-10.00

III 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 09.40-10.20 10.00-10.50

IV 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.20-11.00 10.50-11.35

V 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20

11.00-11.40 11.35-12.20

VI 11.40-12.20

Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unità orarie di lezione saranno

recuperate dai docenti con ore a disposizione per l’eventuale copertura di colleghi

assenti.

Classi Prime, Seconde, Terze e Quarte a nuovo ordinamento: “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

- 32 ore sett.li – da lunedì a sabato

Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30

II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30

III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30

IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30

V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30

VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /

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Classi Quinte Biennio post-qualifica (30 ore sett.li – da lunedì a sabato)

Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30

II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30

III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30

IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30

V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30

L’accoglienza degli alunni nelle classi la 1° ora di martedì e giovedì è prolungata di 10

minuti rispetto all’orario stabilito per l’ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi

ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2° ora, per non turbare lo

svolgimento della lezione. L’intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi,

al termine della 3° ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio. Presso il

plesso B11 l’intervallo ha luogo negli stessi orari delle altre sedi e, previa liberatoria da parte

dei genitori, è concesso di uscire nel cortile dell’edificio. I docenti in servizio la 3^ ora sono

tenuti a verificare il rientro di tutti gli alunni.

QUADRI ORARIO PER MATERIE

CORSO SERALE 1°BIENNIO (Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera - Percorso IeFP**)

Materie d’insegnamento

Area comune

Ore settimanali

Classe 1^ F (N.O.) Classe 2^F (N.O.)

Italiano 3 (critto e orale) 3(scritto e orale)

Storia 1 (orale) 1 (orale)

1^Lingua straniera – Inglese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)

Diritto ed economia 2 (orale) 2 (orale)

Matematica 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)

Sc. Integr. (Sc. della terra e Biologia) 2 (orale) 2 (orale)

Totale ore area generale 12 12

Area di indirizzo Ore settimanali

2^Lingua straniera - Francese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)

Scienze Integrate - Fisica 2 (orale) /

Scienze Integrate – Chimica / 2 (orale)

Scienza degli alimenti 2 (orale) 2 (orale)

Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 2 (pratica)* 2 (pratica) *

Laboratorio serv. Rist. sett. Sala 2 (pratica) * 2 (pratica) *

Laboratorio serv. Rist. sett. Ricevimento 2 (pratica) 2 (pratica)

TOTALE ore area di indirizzo 12 12

TOTALE ORE COMPLESSIVE 24 24

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23

* ore in compresenza

** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri

TERZO ANNO V.O. (Oper.Serv.Rist. Sett.CUCINA)

* ore in compresenza

BIENNIO POST – QUALIFICA (Tecnico dei servizi di Ristorazione)

Area comune

Classe 4^F

Ore settimanali

Italiano 3 (scritto e orale)

Storia 1 (orale)

Lingua straniera - Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica ed informatica 2 (scritto e orale)

Area di indirizzo

Lingua straniera - Francese 3 (scritto e orale)

Legislazione 2 (orale)

Economia e gestione dell’az.

Ristorativa

4 (scritto e orale)

Alimenti e alimentazione 3 (scritto e orale)

Laboratorio di Org. e Gest. dei

servizi rist.

3 (pratica)

TOTALE ORE COMPLESSIVE 24

1° biennio (N.O.) ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Attività e insegnamenti

Area Generale

Ore settimanali* – annue

Classe 1^ Classe 2^

Lingua e Letteratura Italiana 4 (scritto e orale) 132 4 (scritto e orale) 132

Storia 2 (orale) 66 2 (orale) 66

I^Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale) 99 3 (scritto e orale) 99

Diritto ed economia 2 (orale) 66 2 (orale) 66

Matematica 4 (scritto e orale) 132 4 (scritto e orale) 132

Sc. Integr. (Sc. della Terra e Biologia) 2 (orale) 66 2 (orale) 66

Scienze motorie e sportive 2 (pratica e orale) 66 2 (pratica e orale) 66

Religione cattolica/Attività alternative 1 (orale) 33 1 (orale) 33

Totale ore area generale 20 sett. annue 660 20 sett. annue 660

Area comune

Materie di insegnamento Ore settimanali

Italiano 3 (scritto e orale)

Storia 1 (orale)

Lingua straniera – Inglese 2 (scritto e orale)

Matematica e informatica 2 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 2 (scritto e orale)

Alimenti ed alimentazione 3 di cui 1*(orale)

Elementi di gestione aziendale 2 (orale)

Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 10 di cui 1* (pratica)

TOTALE ORE COMPLESSIVE 24

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24

Area indirizzo

Scienze Integrate – Fisica 2 (orale) 66 /

Scienze Integrate – Chimica / 2 (orale) 66

Scienza degli alimenti 2 (orale) 66 2 (orale) 66

Lab. Serv. Enogastr. -sett. Cucina 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66

Lab. Serv. Enogastr.-sett. Sala e vendita 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66

Lab. Serv. Accoglienza turistica 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66

II^Lingua straniera – Francese 2 (scritto e orale) 66 2 (scritto e orale) 66

Totale ore area di indirizzo sett. 12 annue 396 Sett. 12 annue 396

TOTALE ORE COMPLESSIVE Sett.32 annue 1056 Sett.32 annue 1056

* il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri nelle

classi funzionanti a percorso IeFP

2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Ore settimanali**

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attività alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)

Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)

Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 6 di cui 1* ( pratica)

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri

perchè classe funzionante a percorso IeFP

2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA

Opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Materie di insegnamento Ore settimanali

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attività alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Sc. e cultura dell'alimentazione, analisi e controlli

microbiotici dei prodotti alimentari

3 di cui 1* (scritto e orale)

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Tec. di org. e gest. dei processi produttivi 2 (orale)

Laboratorio Serv. Enog. sett. Pasticceria 9 di cui 1* ( pratica)

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Ore settimanali**

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)

Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)

Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 9 di cui 1* ( pratica)

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri

perchè classe funzionante a percorso IeFP

2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ACCOGLIENZA TURISTICA

Materie di insegnamento Ore settimanali

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)

Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)

Lab. Serv. Enog. Accoglienza Turistica 9 di cui 1* ( pratica)

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

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26

2° BIENNIO – QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Ore settimanali

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attività alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Scienza e cultura dell’alimentazione 3 di cui 1* (scritto e orale)

Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 5 (scritto e orale)

Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 4 di cui 1* ( pratica)

Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 2

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

2° BIENNIO – QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Ore settimanali

Area comune

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica 3 (scritto e orale)

Scienze motorie e sportive 2 (pratica)

Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)

Area d’indirizzo

Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)

Scienza e cultura dell’alimentazione 3 di cui 1* (scritto e orale)

Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 5 (scritto e orale)

Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 4 di cui 1* ( pratica)

Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 2

TOTALE 32

* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione

CORSO POST-QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi Turistici Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali

Italiano 4 (scritto e orale) 2°Lingua straniera Francese 3 (scritto e orale)

Storia 2 (orale) Geografia turistica 2 (orale)

1°Lingua straniera

Inglese

3 (scritto e orale) Economia e tecnica dell’az.

Turistica

6 (4*) (scritto e

orale)

Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Storia dell’arte e dei beni culturali 2 (orale)

Ed. fisica 2 (pratica) Tecniche di comunicazione e

relazione

2 (1*) (orale)

Religione/Attiv. alternative 1 (orale)

TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60)

* Ore di compresenza con ITP

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27

CORSO POST – QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi di Ristorazione Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali

Italiano 4 (scritto e orale) 2°Lingua straniera

Francese

3 (scritto e orale)

Storia 2 (orale) Legislazione 2 (orale)

1° Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) Economia e gestione

dell’az. Ristorativa

4 (scritto e orale)

Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Alimenti e

alimentazione

3 (scritto e orale)

Ed. fisica 2 (pratica) Lab. Org. e Gest.

Serv.Ristorativi

3 (pratica)

Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)

TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60)

INDIRIZZO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE - PRIMO BIENNIO N.O.

Area comune

Classe 1^ ifp

Ore settimanali**

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)

Diritto ed economia 2 (orale)

Matematica 4 (scritto e orale)

Scienze della Terra e Biologia 2 (orale)

Area di indirizzo

Scienze integrate – Fisica 2 ( orale)

Scienze integrate - Chimica 2 ( orale)*

Tecnologia Inform. e Comunic. 2 ( orale)

Laboratori Tecn. ed Esercitaz. 3 (pratico)

Ecologia e Pedologia 3 (orale)

TOTALE 29

**il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri

perchè classe funzionante a percorso IeFP

SECONDO ANNO Indirizzo agrario - V.O.

Area comune

Classe 2^

Ore settimanali

Italiano 4 (scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)

Diritto ed economia 2 (orale)

Matematica ed informatica 4 (scritto e orale)

Scienze della Terra e Biologia 3 (orale)

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28

Area di indirizzo

Principi di agricoltura e tecnica

delle produzioni

3 (scritto e orale)*

Principi di chimica e pedologia 2 (scritto e pratico)*

Contabilità agraria 3 (scritto e orale)*

Ecologia agraria e tutela

dell’ambiente

3 (orale)*

Elementi di fisica e laboratorio 2 (orale)

TOTALE 31

* Ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici

TERZO ANNO DI QUALIFICA V.O. - Indirizzo agro-ambientale

Area comune ORE

Italiano 3(scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera (inglese) 2 (scritto e orale)

Matematica ed informatica 3(scritto e orale)

Area di indirizzo

Genio rurale 2(1*)(grafico e orale)

Economia dell’azienda agraria 3(scritto e orale)

Ecologia agraria e tutela dell’ambiente 3(2*) orale

Tecnologie chimico-agrarie ed ambientali 4(2*) (scritto e orale)

Tecniche delle produzioni 4 (2*) (scritto e orale)

Esercitazioni di ecologia applicata 2 (orale)

TOTALE 28

*Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici

QUARTO ANNO POST-QUALIFICA V.O. - Indirizzo agrotecnico

Area comune

ORE

Italiano 4(scritto e orale)

Storia 2 (orale)

Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)

Matematica ed informatica 3(scritto e orale)

Area di indirizzo

Diritto legislativo 3

Economia dell’azienda agraria 2

Ecologia applicata 3 orale

Contabilità e tecnica amministrativa 3(2*) (scritto e orale)

Tecniche delle produzioni 4 (3*) (scritto e orale)

TOTALE 27

*Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici

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2.3 MODALITA’ DI STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI

L’organizzazione della didattica è di tipo modulare e prevede l’accertamento dei

debiti e dei crediti formativi; inoltre gli insegnanti delle materie professionali e di

indirizzo si avvalgono dell’attività dei laboratori di Sala – Bar, Cucina e Pasticceria,

nonché dei Laboratori Speciali e delle Aule Dimostrative.

Inoltre l’aggiornamento e la formazione professionale degli studenti si

completa con la partecipazione a visite guidate professionali, a mostre, fiere, gare

professionali ed esercitazioni speciali di laboratorio.

La costruzione dei moduli si fonda sulla scelta dei contenuti in base ai quali

individuare e costruire competenze e abilità.

Capitolo 3: le scelte didattiche 3.1 CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA‘

DIDATTICHE

Adempimenti dei docenti

Nelle classi prime e terze, durante la prima settimana di lezione, il docente

avrà cura di somministrare le prove di ingresso finalizzate a rilevare il grado di

conoscenza, comprensione e applicazione degli studenti. Sulla base dei risultati sarà

impostata la programmazione disciplinare comprese le eventuali attività di recupero.

In tutte le classi saranno effettuate attività di orientamento, pause didattiche e

corsi di recupero.

Attività e funzioni dei docenti

Nell’ambito di un’organizzazione dell’Istituto e delle relative attività il più

possibile decentrate e funzionali, il Collegio dei Docenti ha deliberato di nominare per

ciascuna classe un docente coordinatore della stessa ed un docente verbalizzatore.

Compiti del Coordinatore

Analizza la situazione di partenza della classe sulla base dei risultati delle

prove di ingresso delle singole discipline forniti dal Consiglio di Classe, elabora il

progetto di classe secondo le indicazioni contenute nelle singole programmazioni

e stabilite in sede di Consiglio di Classe;

Tiene i contatti con la famiglia per ciò che riguarda l’andamento didattico e

disciplinare ed eventuali carenze che possono emergere dalle verifiche

periodiche nelle diverse discipline;

Comunica al docente coordinatore della funzione strumentale “Servizi agli

Studenti” eventuali assenze prolungate dei ragazzi;

Compila un prospetto generale alla fine di ciascun trimestre relativo alle

assenze dei singoli studenti e a quelle di massa.

Tiene i contatti con i rappresentanti dei genitori e degli allievi all’interno del

Consiglio di Classe per informarli su iniziative e decisioni; Può, su eventuale indicazione del Consiglio di Classe e in assenza del docente

verbalizzatore, redigere i verbali relativi alle sedute.

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Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe

COORDINATORI SEGRETARI

Classe Cognome Nome Cognome Nome

1A NICCOLI ORESTE OLIVERIO MARIA

2 A OLIVERIO MARIA NICCOLI ORESTE

3 A DAVOLI GIUSEPPINA MARCIANO' RINALDO

4 A TAVELLA RITA SURIANO FRANCESCO

5 A MACRI’ ANTONIO GRILLO PIETRO

1 B SGANGA ANNA MARIA MAIO CARLOTTA

2 B MAIO CARLOTTA SGANGA ANNA MARIA

3 B PUGLIESE CESARA MILIONE ROSETTA

4 B CHITI ELENA FOGLIARO MARIA D.

5 B RESTUCCIA DOMENICA MASSARIA SAVERIO

1 C ARCELLA ANGELA GALATI GIUSEPPE

2 C GALATI GIUSEPPE ARCELLA ANGELA

3 C PD-AT BRASCA TIZIANA TAVELLA RITA

4 C CANNATELLI ROSALIA GIGLIOTTI SAVERIO

5 C TSR-TST MASSARIA SAVERIO RESTUCCIA DOMENICO

1 D VINCI SALVATORE OLIVERIO MARIA

4D GIGLIOTTI SAVERIO CANNATELLI ROSALIA

1 E CONSOLI TINUCCIA MESIANO M. MONTAGNA

2 E POLICARO VITTORIA BROGNA ANNA

3E MILIONE ROSETTA PUGLIESE CESARA

1 F FIAMINGO CARMELO FAZIO FRANCESCO

2 F FAZIO FRANCESCO FIAMINGO CARMELO

3 F CARDAMONE PINO BARTONE MARIA ROSA

4 F IANNELLO VITTORIA RENDA MARIA DANIELA

1 G MESIANO M. MONTAGNA CONSOLI TINUCCIA

2 G SAMMARTINO UGO REPICE ANTONELLA

3G FOGLIARO MARIA PREITI CATERINA

1 L BROGNA ANNA POLICARO VITTORIA

2 L LOCANE DOMENICA POLICARO VITTORIA

1M BARONE MARIA PUNGITORE GERARDO

2 M MARAGO’ VITTORIA DE VUONO ISABELLA

1 H PUGLIESE ANNA MARIA BRASCA CATERINA

2 H PAPPALARDO GAETANO RAFFA CONCETTINA

3 H RAFFA CONCETTINA PAPPALARDO GAETANO

4 H LIMARDO GIOVANNI PUGLIESE ANNA

1 I BRASCA CATERINA LIMARDO GIOVANNI

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31

3.2 ATTIVITA’ DIDATTICHE

Attività del Consiglio di classe

Le linee generali dell’attività didattica curricolare sono quelle previste dai vigenti

programmi ministeriali, la programmazione dell’attività sarà predisposta dagli organi

Collegiali secondo le relative competenze,

In particolare i consigli di classe provvedono:

ad individuare gli obiettivi delle singole discipline;

a individuare obbiettivi comuni e trasversali, su cui progettare eventuali

interventi di tipo interdisciplinare;

a definire metodi e strumenti;

Nei piani didattici annuali sono compresi:

la valutazione dei livelli di partenza e dei prerequisiti in possesso degli allievi,

accertati attraverso prove d’ingresso,

l’accertamento del debito formativo,

gli obiettivi formativi e didattici,

i contenuti organizzati in moduli e unità didattiche,

i criteri e gli strumenti di valutazione,

metodologie didattiche e strumenti,

abilità e conoscenze richieste agli allievi al termine dell’anno scolastico e/o del

ciclo di studi.

Strategie educative.

Il Collegio dei Docenti stabilisce che le strategie educative e le relative scelte

metodologiche debbano essere individuate in base alle esigenze della classe e propone

una serie di indicazioni cui i docenti potranno attingere per l’elaborazione di una

propria metodologia di insegnamento .

Per quanto riguarda il Primo Biennio non si può prescindere dalle indicazioni

contenute nel Documento Tecnico del 3 agosto 2007 relativo all’Obbligo formativo.

In tale contesto è necessario elaborare strategie educative che vadano nel senso

del rafforzamento e ampliamento dei saperi e delle competenze necessarie affinché i

giovani si trovino in possesso degli strumenti indispensabili per affrontare la vita

adulta e un eventuale, ulteriore apprendimento.

1. In particolare si prevede la progettazione di Unità Didattiche di

apprendimento a carattere pluridisciplinare e elaborate dal Consiglio di classe

al fine di sviluppare specifiche competenze e in modo da abituare gli studenti a

trattare un argomento sotto punti di vista diversi ma complementari;

E’ necessario quindi che i curricoli e le programmazioni delle diverse aree

disciplinari siano costruiti in funzione dell’acquisizione/rafforzamento delle sette

competenze chiave indicate nel suddetto Documento tecnico:

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1. comunicazione nella madre-lingua

2. comunicazione nelle lingue straniere

3. competenza matematica

4. competenze di base in scienza e tecnologia

5. competenza digitale

6. imparare ad imparare

7. competenze sociali e civiche.

Inoltre, sempre relativamente al Primo Biennio, si stabilisce, nell’attività didattica,

di:

2. partire dal concreto e dall’esperienza personale dell’allievo per giungere alla

formazione di conoscenze;

3. portare l’allievo ad utilizzare le conoscenze per costruire competenze;

Per quanto riguarda il Secondo Biennio, si suggerisce di procedere al

trattamento pluridisciplinare di argomenti attinenti alla disciplina di specializzazione.

Per quanto riguarda il quinto anno, infine, si suggerisce di innalzare il livello

delle capacità e delle competenze attraverso:

La comprensione e l’analisi di testi di vario genere,

L’ uso dei linguaggi specifici e dei relativi registri linguistici.

La produzione e l’organizzazione autonoma di casi pratici collegati alla realtà

lavorativa.

La trattazione pluridisciplinare degli argomenti proposti.

Il Collegio docenti per tutte le classi stabilisce che:

si faccia il più largo uso possibile degli audiovisivi e dei computer,

la trattazione degli argomenti avvenga in maniera problematica allo scopo di

suscitare curiosità, discussioni, ipotesi e verifiche,

l’itinerario didattico sia formulato per moduli e unità didattiche, finalizzate

all’acquisizione di capacità logico critiche ed espressive.

3.3 VALUTAZIONE E VERIFICHE

Al fine di realizzare una valutazione il più possibile obiettiva, attendibile e omogenea

si stabilisce di utilizzare una terminologia condivisa da tutti i consigli di classe, la cui

fonte normativa risiede nelle indicazioni contenute nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01): CONOSCENZE:

Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.

Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore

di studio o di lavoro e sono descritte come teoriche e pratiche.

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ABILITA’:

Indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a

termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del

pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso

di metodi, materiali, strumenti).

COMPETENZE:

Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale

e/o personale.

CONOSCENZE

Nessuna o molto carente da 0 a 3

Frammentaria e superficiale da 4 a 5

Sufficiente ma non approfondita 6

Completa da 7 a 8

Approfondita e articolata da 9 a 10

ABILITA’

Scarse da 0 a 3

Mediocri da 4 a 5

Sufficienti 6

Buone da 7 a 8

Ottime da 9 a 10

COMPETENZE

LIVELLO INDICAZIONE VOTO

Base non raggiunto

Lo studente non riesce a svolgere compiti semplici in situazioni

note, mostrando di non possedere conoscenze ed abilità

essenziali e di non saper applicare regole e procedure

fondamentali.

< 6

Base

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando

di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare

regole e procedure fondamentali.

6

Intermedio

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in

situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper

utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

da 7 a 8

Avanzato

Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in

situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle

conoscenze e delle abilità, sa proporre e sostenere le proprie

opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

da 9 a 10

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34

Per quanto riguarda la valutazione dei risultati sono stabiliti i seguenti principi

generali:

1^ Anno La valutazione sarà di tipo orizzontale, pertanto ogni singolo allievo deve

essere valutato in base al cammino di crescita che è riuscito a

percorrere, ossia in confronto a se stesso e non in confronto ad altri ed

in conseguenza, per quello che può dare, sempre naturalmente tenendo

conto degli standard minimi richiesti da ciascuna disciplina.

Inoltre la valutazione deve essere temporale (vale in altre parole solo

per un certo tempo), positiva (valuta ciò che è evidente e che l'alunno ha,

non quello che gli manca), proiettiva (non valuta il definitivo, ma il

dinamico) e formativa (dichiara la crescita ottenuta).

2^ Anno Pur mantenendo una valutazione di tipo orizzontale, temporale,

positivo, proiettivo e formativo, sarà necessario, in vista del

passaggio al monoennio, tenere adeguato conto delle competenze

effettivamente acquisite dallo studente, sia nell'ambito delle discipline

comuni che di quelle d'indirizzo.

3^-4^-5^ Anno Nel secondo biennio e il quinto anno la valutazione sarà ai sensi della

normativa vigente, di tipo verticale, ponendo lo studente entro la

classifica valoriale dei mèmbri della classe, e certificativa, dovendo

accertare e dichiarare conoscenze e competenze conseguite da ciascun

alunno, utilizzabili in sede istituzionale.

Livelli essenziali di competenza

II Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti livelli essenziali di competenza, che non

possono prescindere naturalmente dagli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di

ciascuna disciplina, e che sono qui di seguito elencati:

Alla fine del primo Biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come)

sono i seguenti:

Competenze comportamentali

Rispettare la puntualità e l'ordine anche personale

Rispettare le regole scolastiche, non danneggiare i materiali e gli ambienti comuni

Rispettare le consegne per il lavoro scolastico e programmare lo svolgimento dei compiti

assegnati

Riconoscere e rispettare la diversità dei punti di vista

Partecipare in modo attivo e disciplinato alle diverse attività didattiche.

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Competenze cognitive trasversali

Esprimersi con ordine e chiarezza, con adeguato volume di voce

Organizzare il discorso in vista di una consegna specifica

Prestare attenzione ad una comunicazione orale per un tempo adeguato (almeno 10')

Comprendere il messaggio centrale di una comunicazione orale (istruzioni,

indicazioni di lavoro, comunicazioni, informazioni)

Leggere silenziosamente e comprendere un testo semplice

Leggere ad alta voce senza tenere il segno e senza sillabare, un testo che

presenti anche parole non conosciute

Comprendere il messaggio e/o l'informazione centrale di un testo

informativo, descrittivo, argomentativi, narrativo

Produrre testi semplici, ortograficamente e morfologicamente corretti

Conoscere le regole fondamentali dell'impaginazione

Esporre con chiarezza i contenuti che si vuole comunicare

Redigere appunti e riassunti di testi espositivi, argomentativi e narrativi

Elaborare descrizioni tecniche

Elaborare un semplice testo argomentativo

Individuare e applicare regole e procedimenti per risolvere semplici

problemi

Usare criticamente gli strumenti di calcolo

Analizzare , interpretare, selezionare ed elaborare dati.

Inoltre, le competenze che dovranno essere in possesso degli allievi al termine dell’Obbligo di

istruzione, secondo quanto previsto dal Documento tecnico del DM 139, 22 Agosto 2007,

relativamente agli Assi culturali, sono le seguenti.

ASSE DEI LINGUAGGI:

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio

artistico e letterario;

Utilizzare e produrre testi multimediali.

ASSE MATEMATICO:

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica;

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche

con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di

calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

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ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e

artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di

energia a partire dall’esperienza;

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale

e sociale in cui vengono applicate.

ASSE STORICO-SOCIALE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso

il confronto fra aree geografiche e culturali.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e dell’ambiente;

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi

nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Alla fine del secondo biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come)

sono i seguenti:

Competenze comportamentali Rispettare scrupolosamente la puntualità e l'ordine anche personale con

particolare attenzione alla tenuta delle divise

Rispettare le regole scolastiche in aula e nei laboratori

Consolidare la correttezza e la formalizzazione nei rapporti interpersonali

Lavorare in gruppo; riconoscere le diversità dei punti di visto; individuare

e rispettare il proprio ruolo e l'altrui all'interno del gruppo; non

scatenare conflittualità all'interno del gruppo

Competenze cognitive trasversali

Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, letterario,

argomentativi, espositivo, tecnico), cogliendone le informazioni più

evidenti ed esplicite.

Riconoscere il tema centrale o l'idea-chiave di un testo.

Esprimersi in modo chiaro in situazioni note e su argomenti conosciuti.

Produrre semplici testi coerenti e corretti.

Conoscere e usare i fondamentali elementi dei linguaggi tecnici specifici

delle discipline curricolari, con particolare riferimento a quelle dell'area

di indirizzo.

Esporre, sia oralmente che in forma scritta, in modo semplice e

formalmente corretto la propria opinione.

Valutare, in una situazione problematica, l'obbiettivo e raccogliere

dal contesto informazioni e dati utili alla soluzione del problema.

Utilizzare tecniche di soluzione collaudate per la soluzione di un

Problema.

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37

Attuare una scelta autonoma riguardo ai proseguimento degli studio

all'inserimento nel mondo del lavoro, sulla base delle inclinazioni personali e della conoscenza

relativa alle possibilità offerte dal territorio e dal mondo del lavoro.

Alla fine del quinto anno i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come) sono i

seguenti:

Competenze comportamentali

Rispettare il ruolo altrui nel lavoro di gruppo e interagire in modo

positivo in relazione alla situazione;

Gestire efficacemente le emozioni contribuendo alla soluzione di

problemi e conflitti.

Competenze cognitive trasversali

Saper risolvere un problema semplice

Organizzare un piano di lavoro

Scegliere strumenti, risorse e tecniche specifiche per la soluzione

di un problema

Raccogliere e selezionare informazioni da fonti diverse

distinguendo le informazioni principali da quelle secondarie

Formulare ipotesi e stabilire relazioni e inferenze

Comprendere il messaggio di testi di vario genere e coglierne i

nessi principali

Produrre testi di vario genere semplici, corretti e coerenti

rispondenti alle consegne

Esprimere in modo chiaro e corretto le proprie argomentazioni

Padroneggiare i linguaggi tecnici specifici di ciascuna disciplina con

particolare riferimento a quelle dell'area di indirizzo.

In particolare, per quanto concerne l’anno scolastico in corso, il Collegio dei Docenti

del 23/10/2013, ai sensi della normativa vigente in merito alla valutazione degli

alunni,ferma restando la competenza specifica dei singoli Consigli di Classe, ha

deliberato i seguenti criteri generali:

VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO Per quanto attiene alla validità dell’anno scolastico, per gli studenti di tutte le classi, vale

la disposizione di cui all’articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme

per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122. Tale disposizione prevede

che “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”, salvo le particolari deroghe previste

dallo stesso regolamento e considerando le particolari situazioni degli alunni-detenuti della

Casa Circondariale e degli alunni del Corso serale.

Nello specifico vengono prese in considerazione i seguenti aspetti:

Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

Terapie e/o cure programmate:

Donazioni di sangue;

Partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal CONI;

Particolari situazioni familiari, di lavoro e personali adeguatamente certificate

mediante dichiarazione dei genitori o degli alunni maggiorenni.

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AMMISSIONI ESAMI – CLASSI SUCCESSIVE

Ammissione all’Esame di Stato classi V.O. VA tsr-VB tsr-VC tsr/tst

Non potranno essere ammessi agli esami gli alunni che:

nello scrutinio finale non abbiano conseguito almeno la sufficienza in tutte le discipline

e minimo 6/10 in condotta.

Ammissione Esami qualifica classi Terze a percorso IeFP (3^E – 3^G) Essendo il primo

anno di esami di questa tipologia si rimane in attesa di indicazioni da parte dell'Assessorato

regionale alla Formazione professionale

Ammissione degli alunni alle classi seconde, terze e quarte Enogastronomia e Ospitalità

alberghiera

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alle classi seconde - terze - quarte

occorre che:

1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a

quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;

2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di quattro, di cui massimo

3 scritti e/o dell’area di indirizzo.

Ammissione degli alunni alle classi quinte Enogastronomia e Ospitalità alberghiera

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:

1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a

quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;

2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2

scritti e/o dell’area di indirizzo.

Ammissione alle classi successive degli alunni del Corso Serale

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe successiva (seconda - terza)

occorre che:

la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro;

le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell’area di indirizzo, non

siano superiori al numero di quattro.

Ammissione all’Esame di qualifica degli alunni della classe 3^F V.O. OPERATORE ai

SERVIZI di CUCINA (se sarà autorizzata in deroga)

Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze

Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà

costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la

valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%.

Ammissione degli alunni alla classe 5^ F V.O.biennio post-qualifica TSR

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:

1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a

quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;

2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2

scritti e/o dell’area di indirizzo.

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Ammissione degli alunni delle classi funzionanti C/o la Casa Circondariale

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alle classi seconde - terza occorre che:

1. la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro;

2. Le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell’area di

indirizzo, non siano superiori al numero di quattro.

Ammissione all’Esame di qualifica degli alunni della classe 3^H V.O. OPERATORE AGRO-

AMBIENTALE (se sarà autorizzata in deroga)

Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze

Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà

costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la

valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%.

Ammissione degli alunni alla classe 5^ H (V.O. biennio post-qualifica Agrotecnico)

Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:

1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a

quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;

2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2

scritti e/o dell’area di indirizzo.

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

Credito scolastico Alunni interni Come previsto dalla normativa, in sede di scrutinio finale, con la media dei voti assegnati nelle

singole discipline e nella condotta si individua la banda di oscillazione con i punteggi minimo e

massimo utilizzando la tabella A del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009.

Al fine dell’assegnazione del punteggio minimo/massimo della banda individuata saranno

tenuti in considerazione i seguenti criteri approvati dal Collegio dei docenti nella seduta del

23/10/2013 e fatti propri dai Consigli di classe:

1) Agli alunni che nello scrutinio finale raggiungono una media dei voti con decimale superiore

a 50 (media>6,50-7,50-8,50-9,50) sarà assegnato il punteggio massimo della relativa

banda di oscillazione, a prescindere dal possesso di credito scolastico e formativo;

2) Agli alunni che nello scrutinio finale conseguono una media dei voti con decimale pari o

inferiore a 50 (media =/< 6,50-7,50-8,50-9,50) sarà attribuito il punteggio massimo della

relativa banda di oscillazione solo in presenza di credito scolastico e formativo

superiore a 0,50/1,00 sommando i punti assegnati per i seguenti indicatori:

Per frequenza assidua (quando le assenze complessive dell’anno scol. non superano i 10

gg.) punti 0,25;

Per interesse, impegno e partecipazione i seguenti decimali: con la media della

sufficienza (da 6 a 6,99) 0 punti; con discreto (da 7 a 7,99) 0,25 punti; con

buono/ottimo (da 8 a 10) 0,50;

Per attività complementari organizzate dalla scuola – massimo tre corsi/attività

frequentati per i 2/3 delle ore previste e svolte con giudizio positivo 0,20 punti

ciascuno (max 0,60);

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Per giudizio positivo relativo all’insegnamento della religione cattolica/attività

alternativa: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti;

Per le valutazioni positive relative all’alternanza Scuola/lavoro, stage e tirocini

aziendali: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti.

Per la valutazione dei crediti formativi è necessario che gli alunni depositino la

documentazione in segreteria didattica entro il 15 maggio; l’esperienza a cui si fa riferimento

nella documentazione sia avvenuta dopo il termine del precedente anno scol. e/o nel corso

dell’anno scol. in corso con una frequenza pari ai 2/3 delle ore previste e che da essa derivino

competenze coerenti con il tipo di indirizzo di studi frequentato. Potranno essere presentati

massimo due attestati e saranno valutati 0.10 cadauno (max 0,20).

Ai candidati esterni tenuti a sostenere l’esame preliminare il credito scolastico,

eventualmente integrato dal credito formativo, sarà attribuito utilizzando la Tabella C del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009.

Verifiche

Poiché gli itinerari didattici sono articolati in moduli ed unità didattiche/UDA,

le verifiche potranno essere effettuate alla fine di ogni unità e/o di ogni modulo,

ferme restando le indicazioni del Collegio dei Docenti per quel che riguarda il numero,

secondo le metodologie utilizzate in ciascuna fase. Per verifica s’intende la

misurazione delle competenze raggiunte attraverso l’utilizzo e l’elaborazione delle

conoscenze acquisite. Le verifiche servono non solo a misurare il processo di crescita

delle conoscenze e delle competenze dell’allievo, ma anche l’efficacia dell’attività

didattica, in modo che, in caso di insuccesso, i docenti apportino le dovute correzioni

al lavoro programmato. Le verifiche sono effettuate mediante colloqui orali, prove

pratiche, relazioni, prove strutturate, prove semistrutturate e relazionali.

3.4 VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

L’attività didattica è valutata in relazione ai seguenti parametri:

ore di lezione effettivamente svolte

frequenza degli alunni

tempo dedicato alle attività extracurricolari

partecipazione degli alunni alle attività non curricolari e grado di interesse

dimostrato

obiettivi minimi e criteri di valutazione stabiliti per classe

numero delle prove/verifiche effettuate nei trimestri e nell’anno

attività di recupero e/o sostegno attuate

rapporti con le famiglie (comunicazioni, incontri, assemblee docenti-genitori)

accesso ed uso delle strutture e degli strumenti disponibili nell’Istituto

tasso di abbandono, evasioni, ripetenze.

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In ossequio alla C.M. N°89 del 18/10/2012 nelle classi prime, seconde ,terze e

quarte a n.o., la valutazione dei risultati raggiunti sarà formulata per ciascuna

disciplina mediante un voto unico, scaturito da una pluralità di prove di verifica

riconducibili a diverse tipologie, concordate nei quattro dipartimenti disciplinari.

3.5 ATTIVITA’ DIDATTICHE COMPLEMENTARI E CONCLUSIVE

Attività di tirocinio aziendale

L’Istituto prevede esperienze di tirocinio aziendale sia per le classi del secondo

biennio che per quelle quinto anno e per le classi seconde ifp.

Attività di recupero, potenziamento ed approfondimento

Il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe e il Consiglio di Istituto, in seguito

all’Ordinanza ministeriale n.°9 del 5/11/2007, relativa agli intereventi di recupero e

sostegno hanno stabilito quanto segue.

In coerenza con gli obiettivi e le finalità generali dell’Istituto, le attività di

recupero e sostegno finalizzati alla prevenzione dell’insuccesso scolastico

costituiscono parte integrante e permanente dell’Offerta Formativa.

Sulla base dei risultati dei test d’ingresso e delle verifiche periodiche per le classi

iniziali (Prime e Terze) e delle eventuali insufficienze che risultino evidenziate negli

scrutini del trimestre per le classi intermedie, i Consigli di Classe programmano le

attività secondo i criteri generali indicati dal Collegio dei Docenti e ratificate dal

Consiglio di Istituto.

A) In tutte le classi il 20% dell’orario settimanale sarà dedicato,

per le discipline per le quali si renderà necessario, al recupero,

al fine di prevenire l’insuccesso scolastico per quegli studenti

che abbiano rivelato difficoltà e/o lacune.

Le pause didattiche, di circa due ore mensili, sono destinate

alla ripetizione di unità didattiche che abbiano presentato

particolari difficoltà per gli allievi o che siano nodali per il

successivo sviluppo della programmazione.

Contestualmente i docenti potranno procedere ad una verifica dell’efficacia della

propria attività di insegnamento (feedback).

Tali attività sono svolte in classe, programmate da ogni singolo docente durante il

normale andamento delle lezioni, individualmente o secondo fasce il più possibile

omogenee, sotto forma di esercizi, compiti, ricerche, approfondimenti.

Si è previsto di effettuare una pausa didattica nelle due settimane successive alla

fine del primo e del secondo trimestre in modo tale da consentire agli allievi che

hanno già manifestato delle deficienze di recuperare e non attardarsi nell’attività

scolastica. Saranno previsti dei corsi di recupero estivi agli allievi che nello scrutinio

finale hanno riportato insufficienze nello scrutinio di Giugno 2014.

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I corsi di recupero sono tenuti da insegnanti della classe o dell’Istituto, che hanno

dato la loro disponibilità e in caso di rifiuto, potranno essere tenuti da docenti esterni

o da Enti no profit, individuati secondo criteri di qualità deliberati dal Collegio dei

docenti ed approvati dal Consiglio di Istituto.

Le famiglie saranno immediatamente informate dell’avvio dei corsi di recupero e

saranno altresì tenute a comunicare all’Istituto l’adesione o meno dei propri figli ai

suddetti corsi; una volta data l’adesione, la frequenza diventa obbligatoria.

Le famiglie saranno anche informate delle decisioni del Consiglio di classe circa le

frequenze ad altri progetti ed attività concomitanti.

Potranno essere esonerati dalle suddette attività quei ragazzi i cui genitori

abbiano dichiarato di voler provvedere in modo autonomo al recupero delle carenze

evidenziate.

Al termine di ciascun intervento di recupero i docenti interni delle discipline

interessate svolgeranno verifiche documentabili, dalle quali accertare il superamento

o meno delle carenze e/o dei debiti formativi.

A tali verifiche tutti gli studenti sono tenuti a sottoporsi , anche coloro i quali

non si sono avvalsi delle iniziative di recupero messe in atto dalla scuola.

Capitolo 4: le scelte organizzative

4.1 ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE

RESPONSABILITA’

DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo PUGLIESE

DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: rag. Concetta GAGLIANO’

1°COLLABORATORE del D.S. : prof.ssa Elena CHITI

2°COLLABORATORE del D.S.: prof. Fausto RANITI

RESPONSABILE SUCCURSALE “PLESSO B11” prof.ssa Tinuccia CONSOLI

RESPONSABILE SUCCURSALE “EX INAM”: prof. Saverio MASSARIA

RESPONSABILE CONVITTO: Istitutore Antonio LA GAMBA

RESPONSABILE Ind. Agro-ambientale c/o Casa Circondariale di Vibo Valentia:

prof.ssa Caterina BRASCA

RESPONSABILE CORSO SERALE: prof. Pino CARDAMONE

AREE E FUNZIONI STRUMENTALI

DIPARTIMENTI

COMMISSIONI

DOCENTI CON INCARICHI SPECIALI

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4.2 FUNZIONI STRUMENTALI F.S. Area 1 –“ Gestione POF e Valutazione” - PROF.SSA MILIONE ROSETTA

1. Aggiornamento e integrazione POF;

2. Coordinamento della progettazione e monitoraggio delle attività del POF;

3. Coordinamento valutazione delle attività del Piano;

4. Coordinamento dei rapporti tra la Scuola e le Famiglie;

5. Realizzazione, applicazione e pubblicizzazione dei documenti valutativi di

Sistema - Pubblicizzazione delle attività scolastiche - Cura della

documentazione educativa, dell’emeroteca, della videoteca, della

Fototeca – cura aggiornamento del sito web dell’istituto;

6. Coordinamento valutazione alunni;

7. Coordinamento comm.ne POF e VALUTAZIONE;

8. Coordinamento comm.ne Viaggi e visite guidate.

F.S. Area 2 “Sostegno al lavoro dei Docenti” - PROF.SSA FOGLIARO MARIA

1. Accoglienza nuovi docenti, documentazione, aggiornamento e formazione

docenti;

2. Analisi dei bisogni;

3. Coordinamento nella Scuola delle attività di tutoraggio connesse alla

formazione universitaria dei docenti;

4. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca;

produzione di materiali didattici e organizzazione/aggiornamento Centro di

documentazione e ricerca;

5. Organizzazione attività di recupero.

F.S. Area 3.1.1 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF.SSA PUGLIESE CESARA

1. Analisi dei bisogni degli studenti - mappatura dei bisogni;

2. Coordinamento diritto allo studio e comodato;

3. Raccolta dati per attività di recupero e sostegno;

4. Organizzazione corsi recupero;

5. Coordinamento comm.ne DIRITTO allo STUDIO e COMODATO.

F.S. Area 3.1.2 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF. FAZIO FRANCESCO

1. Organizzazione delle attività di accoglienza;

2. Orientamento in entrata e in uscita;

3. Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici e aziende per la realizzazione di

stage formativi, tirocini aziendali, alternanza Scuola-lavoro;

4. Coordinamento delle attività extracurricolari: Stage, alternanza, viaggi

didattici, gare e concorsi professionali, scambi culturali nel territorio

regionale, nazionale, europeo, partecipazione a progetti;

5. Coordinamento comm.ne ACCOGLIENZA e ORIENTAMENTO.

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F.S. Area 3.1.3 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF.SSA DAVOLI

GIUSEPPINA

1. Analisi dei bisogni del territorio – mappatura delle possibilità di inserimento

lavorativo;

2. Organizzazione e coordinamento di iniziative per l’educazione alla salute, alla

legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.;

3. Coordinamento delle attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola

e partecipazione degli alunni a gare, concorsi e manifestazioni;

4. Coordinamento comm.ne CIC e SALUTE;

5. Coordinamento comm.ne EDUCAZIONE alla LEGALITA'.

F.S. Area 3.2 “Integrazione ed inclusione” - PROF.SSA PREITI CATERINA

1. Analisi dei bisogni degli studenti diversabili e stranieri - Mappatura dei bisogni;

2. Coordinamento GIO – GLH;

3. Organizzazione delle attività di accoglienza e orientamento alunni diversabili e

stranieri;

4. Coordinamento delle attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola

per i diversabili e stranieri;

5. Coordinamento delle attività extracurricolari programmate per i diversabili e gli

stranieri;

6. Coordinamento comm.ne INTEGRAZIONE e INCLUSIONE.

F.S. Area 4 “Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed istituzioni esterne”

PROF. MACRI' DOMENICO

1. Compilazione formulari, espletamento gare, rendicontazione Progetti PON/POR/FESR;

2. Collegamento con le Agenzie Formative territoriali;

3. Analisi dei bisogni del territorio ed individuazione di profili professionali adeguati ai

bisogni del territorio;

4. Coordinamento valutazione curriculum professionali di esperti cui affidare i moduli di

percorsi formativi;

5. Coordinamento comm.ne progetti PON FSE-FESR/POR.

4.3 DIPARTIMENTI

I dipartimenti promuovono l’attività di ricerca, sperimentazione e di sviluppo

dell’Istituto ed esprimono pareri e proposte al Collegio dei Docenti. Tutti i Docenti

dovranno far parte di un dipartimento suddivisi per assi culturali – insegnanti delle

discipline facenti parte dello stesso asse – con il compito di selezionare

adeguatamente i contenuti da inserire nell’offerta formativa, e, durante la

programmazione didattica, interrogarsi su cosa sia la struttura della disciplina, qual

siano i nuclei essenziali fondanti della stessa, qual è il suo valore formativo.

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DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI

DIPARTIMENTO LINGUISTICO

ASSE DEI LINGUAGGI DOCENTE DISCIPLINA

1 BATTAGLIA MARTINO M. Lettere

2 BRASCA CATERINA Lettere

3 BRASCA TIZIANA Lettere

4 BRETTI SAVERIO Sc. Motorie

5 BROGNA ANNA Lettere

6 CAVALIERI TERESA Inglese

7 CHITI ELENA* Lettere

8 CONSOLI TINUCCIA Lettere

9 CRUPI ANNA Tec. com. e rel.

10 CRUPI MARIANTONIA Francese

11 DAVOLI GIUSEPPINA Lettere

12 DE VUONO ISABELLA Inglese

13 GIGLIOTTI SAVERIO Lettere

14 GRILLO PIETRO Scienze motorie

15 MARAGO’ VITTORIA Lettere

16 MARASCO GIULIETTA Sostegno AD02

17 MEDAGLIA NICOLA Francese

18 PAGANO FRANCESCO SAVERIO Lettere

19 POLICARO VITTORIA Lettere

20 PORPIGLIA VINCENZO Sostegno AD04

21 PREITI CATERINA Sostegno AD02

22 PUGLIESE CESARA Lettere

23 PULITANO SILVANA Francese

24 PUNGITORE GERARDO Francese

25 RACHIELE FRANCESCA Lettere

26 RESTUCCIA DOMENICA Francese

27 ROMBOLA' ROSA Inglese

28 SGANGA ANNA MARIA Inglese

29 SQUADRITO ISABELLA Inglese

30 SURIANO FRANCESCO Inglese

31 TETI FRANCESCO Tec. Inf. e com.

32 VALENTI MARIO Lettere

33 VINCI SALVATORE Scienze motorie

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DIPARTIMENTO DI STORIA

ASSE STORICO – SOCIALE

DOCENTE DISCIPLINA

1 BATTAGLIA MARTINO M. Storia

2 BRASCA CATERINA* Storia

3 BRASCA TIZIANA Storia

4 BROGNA ANNA Storia

5 CARONE GIUSEPPE Storia

6 CHITI ELENA Storia

7 CONSOLI TINUCCIA Storia

8 CUPPARI N. RAFFAELE Religione

9 DAVOLI GIUSEPPINA Storia

10 DE BUONO ELVIRA Storia dell'arte

11 DIDIANO VITTORIA Religione

12 GALLORO ALBERTO Diritto

13 GIGLIOTTI SAVERIO Storia

14 MARAGO’ VITTORIA Storia

15 PAGANO FRANCESCO SAV. Storia

16 PAPA DOMENICO Diritto

17 PEZZO DOMENICO Religione

18 RACHIELE FRANCESCA Storia

19 RENDA MARIA DANIELA Dritto

20 SAMMARTINO UGO Diritto

21 VALENTI MARIO Storia

15 VALENTI MARIO Storia

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA

ASSE MATEMATICO DOCENTE DISCIPLINA

1. ARCELLA ANGELA R. Matematica

2. CALABRIA ANTONIO Matematica

3. CANNATELLI ROSALBA Matematica

4. FOGLIARO MARIA D.* Matematica

5. LOCANE DOMENICA Matematica

6. MAIO CARLOTTINA Matematica

7. RAFFA CONCETTINA Matematica

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DIPARTIMENTO SCIENTIFICO – TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO DOCENTE DISCIPLINA

1 ARCELLA ORSOLA Sostegno AD01

2 ARONE RENATO VITO Scienze Agrarie

3 ASCONE ANNUNZIATA Scienze della Terra e Biologia

4 BARONE MARIA Sostegno AD03

5 BARTONE MARIA ROSA Scienze degli Alimenti

6 BELVEDERE CARMELO ITP Ricevimento

7 CAMPISI VINCENZO Tec. di gest. Processi Produttivi

8 CARDAMONE PINO ITP Cucina

9 CARUSO GIULIANA Sostegno AD01

10 CERAVOLO FRANCESCO ITP Cucina

11 CONGESTRI’ MARIA C. Fisica

12 CUTULI ROSALBA Sostegno AD03

13 DI VITO GREGORIO Amministrazione

14 FAZIO FRANCESCO ITP Ricevim.

15 FERRARO MARIA R. Scienza della terra

16 FIAMINGO CARMELO ITP Cucina

17 FRIJIA GIOVANNI ITP Cucina

18 GAGLIANO’ MARIANNA ITP Agraria

19 GALATI GIUSEPPE ITP Sala

20 GRANDE GREGORIO ITP Cucina

21 IANNELLO VITTORIA Amministrazione

22 IELLAMO FELICIA Sostegno AD03

23 LA GAMBA SANTINA ITP Cucina

24 LAZZARO FOCA ANTONIO Chimica

25 LICASTRO MICHELE ITP Sala

26 LIMARDO GIOVANNI Scienze Agrarie

27 LOSCHIAVO ISABELLA Sostegno AD03

28 MACRI’ ANTONIO ITP Cucina

29 MACRI’ DOMENICO Fisica

30 MACRI’ GIUSEPPINA ITP Ricevimento

31 MAFODDA INNOCENZA Scienza degli Alimenti

32 MARCIAN0’ RINALDO ITP Cucina

33 MARZANO FRANCESCO G. Amministrazione

34 MASSARIA SAVERIO Amministrazione

35 MESIANO MARIA M. Scienza degli Alimenti

36 MICELI MARIA ELENA Chimica

37 MILIONE ROSETTA Scienze degli Alimenti

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38 NICCOLI ORESTE ITP Cucina

39 OLIVERIO MARIA* Scienza degli Alimenti

40 PANETTA PASQUALE ITP Cucina

41 PANNACE GREGORIO ITP Sala

42 PAPPALARDO GAETANO Scienze agrarie

43 PASQUALE ERNESTINA Scienza della terra

44 PATA ANTONIO G. Fisica

45 PISANO ANTONIO Sostegno AD03

46 PISERA’ MARIA SAVERIA ITP Sala

47 PUGLIESE ANNA M. Scienza della terra

48 PUGLIESE ALDO Sostegno AD03

49 RANITI FAUSTO ITP Sala

50 REPICE ANTONELLA Sostegno AD03

51 SABATINO WANDA Sostegno AD01

52 TAVELLA RITA Amministrazione

53 TETI FRANCESCO Informatica

54 VERALDI CARLO ITP Agraria

4.4 COMMISSIONI COORDINATORI /REFERENTI

Sono state costituite le seguenti commissioni, le quali elaborano progetti e

organizzano attività, curano i rapporti con gli studenti e il loro coinvolgimento nei

progetti suddetti.

COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord.

POF e VALUTAZIONE

DAVOLI Giuseppina

prof.ssa MILIONE Rosetta

(F.S. area 1)

FAZIO Francesco

FOGLIARO Maria

MACRI’ Domenico

PREITI Caterina

PUGLIESE Cesara

INTEGRAZIONE e

INCLUSIONE

Arcella Orsola

prof.ssa PREITI Caterina

(F.S. area 3.2) Barone Maria

Lo Schiavo Isabella

Porpiglia Vincenzo

CIC e SALUTE

Brasca Tiziana prof.ssa

DAVOLI Giuseppina

(F.S. area 3.1.3) Oliverio Maria

Pasquale Ernesta

Valenti Mario

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GARE e

MANIFESTAZIONI

Cardamone Pino

prof. RANITI Fausto Ceravolo F.sco

Fazio F.sco

Milione Rosetta

Panetta Pasquale

VIAGGI e VISITE

GUIDATE

Massaria Saverio Prof.ssa MILIONE Rosetta

(F.S. area 1) Pugliese Cesara

ACCOGLIENZA e

ORIENTAMENTO

Grillo Pietro prof. FAZIO Francesco

(F.S. area 3.1.2) Milione Rosetta

Raniti Fausto

COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord.

DIRITTO ALLO

STUDIO e

COMODATO

Brasca Caterina

Prof.ssa PUGLIESE Cesara

(F.S. area 3.1.1)

Galati Giuseppe

Chiti Elena

Restuccia Domenica

ELETTORALE

Rachiele Francesca

prof.ssa

RESTUCCIA Domenica

Restuccia Domenica

Maccarone (ATA)

Torchia Valentina (alunna 5

TSR)

Skorut Danuta Maria

EDUCAZIONE ALLA

LEGALITA’

Galloro Alberto Prof.ssa DAVOLI Giuseppina

(F.S. area 3.1.3) Renda Maria Daniela

Sammartino Ugo

ISTRUTTORIA

Galloro Alberto

prof. SAMMARTINO Ugo Oliverio Maria

Gigliotti Saverio

Formazione classi e

ORARIO

Brasca Caterina

prof.ssa CHITI Elena

Cardamone Pino

Massaria Saverio

Oliverio Maria

Preiti Caterina

Raniti Fausto

ALTERNANZA

Scuola-lavoro

Massaria Saverio prof. FRIJIA Giovanni

Panetta Pasquale

Raniti Fausto

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Progetti PON/POR

Brasca Caterina

prof. MACRI’ Domenico

(F.S. area 4)

Chiti Elena

Consoli Tinuccia

Massaria Saverio

Valutazione Curricula

Corsisti serale

Medaglia Nicola prof. CARDAMONE P.

Renda Maria Daniela

LA COMMISSIONE ACQUISTI SARA'DESIGNATA ALL'OCCORRENZA CON APPOSITO DECRETO DEL

D.S. SULLA BASE DEI BENI/SERVIZI DA ACQUISTARE, DELLE DISPONIBILITA' E COMPETENZE

4.5 INCARICHI SPECIALI

INCARICHI INCARICATI SEDE

FIDUCIARI

SUCCURSALI e

CONVITTO

Tinuccia CONSOLI

coad. da Maria Montagna Mesiano

Corpo B11

Saverio MASSARIA

coad. da D. Restuccia

Ex Inam

Antonio LA GAMBA

coad. da S. Collia

Convitto

Caterina BRASCA

Coad. da Raffa Concettina

Casa

Circondariale

RESPONSABILE

CORSO SERALE

Pino CARDAMONE

coad. da Carmelo Fiamingo

Sede Centr.

TUTOR corsisti Serale Iannello Vittoria Sede Centr.

Tutor prof. in anno di

formazione

Chiti Elena (per Brasca Tiziana) Sede Centr.

COORDINATORI

DIPARTIMENTI

1. Dipart. linguistico – asse linguaggi: E. CHITI

2. Dipart. di Storia – asse storico-sociale: C. BRASCA

3. Dipart. di Matematica–asse matem.: M.D. FOGLIARO

4. Dipart. Scient.-Tecn.-asse sc./tecn: M. OLIVERIO

REFERENTE DSA/BES Caterina PREITI

REFERENTE I. e F.P. Saverio MASSARIA

REFERENTE PARI OPP Caterina BRASCA

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51

SEGR. COLLEGIO DOC Saverio MASSARIA

RESPONS.HACCP Ass. Tecn. Nazzareno BONAVENTURA

RESPONS. INVALSI Elena CHITI

RESP. ALTERNANZA Giovanni FRIJIA

RESP. LAB. LINGU.

CONVITTO

Bruno PUJIA

RESPONSABILI

ALLARME

Pasquale Panetta Sede Centr.

Tinuccia Consoli Corpo B11

Antonio La Gamba Convitto

ORGANO GARANZIA Alberto GALLORO – Ugo SAMMARTINO

GLH d’Istituto O. ARCELLA – R. CUTULI – V. PORPIGLIA – A. PUGLIESE

C. PREITI

RESPONSABILI

LIBRI IN COMODATO

Caterina Brasca Casa Circ.

Elena Chiti Sede Centr.

Iannello Vittoria Corso Ser.

Domenica Restuccia Ex Inam

Giuseppe Galati Corpo B 11

RESPONSABILI

Apertura/chiusura

CC.SS.: Arena Antonio - Calello Domenico Sede Centr.

CC.SS.: Moscato Vincenzo - Miriello Silvana Corpo B11

CC.SS.: Mazzeo A. – Barbaro M. – Varrese B. Ex Inam

Custode di turno Convitto

SICUREZZA

RSPP Ing. Filippo LUCIANO (est.)

ASPP

Coll. scol. Ferrara Rosalba Sede Centr.

A.T. Angelo Grimaldi Corpo B 11

prof. Saverio Gigliotti Ex Inam

Istitutore Pujia Bruno Convitto

ADDETTI AL PRIMO

SOCCORSO

Arena Ant. – Natali F. - Tamburro S. Sede Centr.

Miriello S. - Moscato V. Corpo B11

Mazzeo A. – Varrese B. Ex Inam

Barone D.– Neri V.- Zappia B. Convitto

ADDETTI

ANTINCENDIO

Altamore D. – Mirenzio S. – Altamore R.

Calello D. –Ferragina A.– Rachiele B.

Sede Centr.

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Mazzeo F. – Pontoriero C.. Corpo B11

Mazzeo A. – Barbaro M. Ex Inam

Mazzeo M. – Brosio V. Convitto

RESPONSABILI

LEGGE ANTIFUMO

Arena C.– Arena Ant.- Mirenzio F. –

Dieni M. – Ruscio B. - Monteleone R.

Sede Centr.

Covalea P. - Iellimo D. – Miriello S. Corpo B11

Mazzeo A. – Barbaro M. Ex Inam

Ferraro A. - Riggio B.

Barone D. - Valente A.

Convitto

4.6 ORGANI COLLEGIALI

COLLEGIO DEI DOCENTI composto da:

tutti i Docenti dell’Istituto;

C.T.S. composto da: DS-DSGA con funzioni di segretaria – n.4 Coord. Dipart. -

Presidente regionale “Assapori” - Presidente prov.le Assindustria turismo - Docente

Università della Calabria corso di laurea Scienze turistiche - Presidente regionale

AMIRA - Presidente regionale F.I.C.

CONSIGLIO D’ISTITUTO composto da:

Presidente (genitore), Capo dell’Istituto, n° 8 Docenti, n° 4 genitori, n° 4 studenti,

n° 2 personale ATA, istitutore Delegato.

GIUNTA ESECUTIVA composta da:

Presidente (Dirigente Scolastico), n° 1 Docente, n° 1 genitore, n° 1 studente, n° 1

personale ATA, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.)

CONSIGLI DI CLASSE composti da:

tutti i Docenti della classe + 2 rappresentanti degli alunni e 2 rappresentanti dei

genitori.

COMMISSIONE DI GARANZIA composta da:

Presidente (Docente), n° 1 Docente, n° 1 studente, n° 1 genitore.

COMITATO DI VALUTAZIONE composto da:

n° 4 docenti membri effettivi e n° 2 supplenti.

COMMISSIONE ELETTORALE composta da: n° 2 Docenti, n° 1 studente, n° 1

genitore, n° 1 personale ATA.

RAPPRESENTANTI SINDACALI UNITARI composta da:

n° 3 rappresentanti.

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Capitolo 5: Norme generali di funzionamento

5.1 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I docenti riceveranno i genitori degli alunni nelle ore pomeridiane, secondo un

calendario stabilito dal Collegio dei Docenti e che verrà reso pubblico all’inizio

dell’anno scolastico, per riferire sull’andamento didattico e disciplinare dei relativi

figli.

Saranno inoltre disponibili ad incontrare i genitori degli allievi che dovessero farne

richiesta anche al di fuori degli incontri stabiliti dal Collegio dei Docenti, in

particolare ciascun docente sarà disponibile, previo appuntamento, un giorno al mese in

orario antimeridiano, e di tale calendario darà comunicazione ai propri studenti.

5.2 SERVIZI ALLE FAMIGLIE

L’Istituto osserva il seguente orario:

da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 21,15 di massima.

Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00.

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dalle ore 11,00 alle ore 12,30 di ogni giorno.

Gli uffici di Segreteria restano aperti:

Da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00.

Orario per il pubblico: dalle ore 11,00 alle ore 13,00.

La D.S.G.A. ( Direttrice dei Servizi Generali Amministrativi) riceve il pubblico

tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 13,30

Il funzionamento della biblioteca è disciplinato in modo da assicurare l’accesso per

consultazione e prestiti di dotazioni librarie, da parte di docenti e studenti e

personale: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

Capitolo 6: Le attività di supporto

6.1 SERVIZI AI DOCENTI

La seconda Area “Sostegno ai docenti” ha il compito di identificare le esigenze

formative dei docenti al fine di prevedere ed organizzare attività di vario genere per

sostenere i docenti nello svolgimento delle loro funzioni.

In primo luogo il docente responsabile dell’Area dovrà:

Presenziare a titolo consultivo (se richiesto dagli argomenti trattati) alle

sedute del Consiglio d’Istituto

Individuare le esigenze formative dei docenti e predisporre il relativo

aggiornamento

Accogliere i nuovi docenti

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Coordinare la produzione di materiali didattici

Coordinare l’uso della biblioteca

Curare la documentazione didattica

Coordinare l’uso delle tecnologie informatiche

Pubblicizzare le attività scolastiche

Curare l’aggiornamento del sito web dell’Istituto

6.2 SERVIZI AGLI STUDENTI

I docenti responsabili delle FF.SS. area 2 e 3.1.1, 3.1.2, 3.1.3, 3.2, 3.3 si

preoccuperanno di:

1. organizzare le attività di accoglienza degli alunni delle prime classi;

e, in generale, di:

1. Analizzare i bisogni degli studenti

2. Coordinare il diritto allo studio e il comodato;

3. Organizzare e coordinare le iniziative per l’educazione alla salute, alla

legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.;

4. Raccogliere i dati per organizzare le attività di recupero e sostegno.

5. Organizzare l’orientamento in entrata e in uscita;

6. Coordinare le attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola;

7. Coordinare le attività extracurricolari: viaggi didattici, gare, concorsi,

scambi culturali nel territorio regionale, nazionale, europeo, partecipazione a

progetti;

8. Coordinare il GIO-GLH, organizzare le attività di accoglienza e

orientamento degli studenti diversamente abili e per gli studenti stranieri.

Internet

La rete Internet è stata istituita dall’anno scolastico 1997/98 come servizio

anzitutto per gli studenti e i docenti. L’introduzione di tale rete mira a rispondere ad

esigenze espresse dagli studenti a livello nazionale e locale. Essa avvia gli alunni e i

docenti alla conoscenza di nuove realtà in un campo che proprio entrando nella scuola

può essere “demitizzato” e valutato anche con mentalità critica; inoltre permette di

far acquisire agli studenti gli elementi base nell’uso della rete, ormai divenuto

necessario in ogni ambito lavorativo.

Biblioteca di Istituto

La sede centrale della scuola dispone di una biblioteca di circa 2000 volumi,

relativi ad argomenti di cultura generale, attualità, letteratura e attinenti le discipline

professionali.

E’ prevista la presenza di un docente responsabile della Biblioteca in ciascuna delle

sedi dell’Istituto dotata di una biblioteca a disposizione degli studenti.

Sportello di ascolto

E’ prevista l’attività di uno sportello di ascolto con l’ausilio di personale esterno

dell’ASP di Vibo Valentia, psicologa e assistente sociale con compiti di consulenza per

gli studenti. Il servizio è fornito per due giornate al mese in orario antimeridiano.

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Audiovisivi

La scuola è dotata di più apparecchi televisivi in modo tale che nelle aule stesse

i docenti, ove lo ritengano opportuno o su richiesta degli studenti, possano integrare le

lezioni con il sussidio di audiovisivi.

Convitto

L’istituto dispone di un Convitto annesso che può accogliere fino a 50 studenti

convittori, provenienti da zone della provincia e/o della regione troppo lontane o mal

servite dai mezzi pubblici di trasporto e 20 semi-convittori.

Durante la loro permanenza nel convitto, gli studenti sono costantemente

seguiti, sia nelle attività scolastiche sia nei loro bisogni psicologici, da istitutori, i quali

sono in costante contatto con il Preside, i docenti della scuola e le famiglie.

Capitolo 7: Monitoraggio e autovalutazione delle attività e del

sistema

L’Istituto si propone di realizzare quanto programmato o di motivare lo

scostamento dai propositi iniziali. Per fare ciò è necessario definire in modo preciso

gli obiettivi da raggiungere e monitorare i procedimenti che portano a centrare gli

obiettivi. Insieme al monitoraggio che deve servire anche da termostato per la

regolazione in itinere degli interventi programmati e messi in atto, sarà indispensabile

attivare un sistema di autovalutazione d’istituto che consenta un costante

miglioramento degli interventi e dei risultati.

7.1 VALUTAZIONE DEGLI ESITI

La valutazione degli esiti avviene sulla base dei seguenti indicatori di massima:

FLESSIBILITA’:

a. Le attività progettate vengono adeguate in itinere alle esigenze del

contesto mantenendo però le finalità e gli obbiettivi

b. Il gruppo di progetto è costituito sulla base della disponibilità

dell’interesse e della competenza dei docenti.

c. il Consiglio di Classe è a conoscenza delle attività progettate.

CONDIVISIONE:

a. Il Consiglio di Classe discute e approva le attività.

b. Il Collegio dei Docenti discute e approva le attività.

c. Gli studenti e le famiglie sono informati su scopi e caratteristiche delle

attività.

DIREZIONE EFFICACE:

Il responsabile delle attività progettate

a. Diffonde l’informazione,

b. Mantiene i contatti con gli operatori interni ed esterni,

c. Convoca e coordina gli incontri del gruppo.

d. Mette in atto le decisioni del gruppo

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e. Cura la documentazione

f. Raccoglie i dati e verifica la coerenza dei progetti e delle attività.

EFFICACIA FORMATIVA:

a. Il Consiglio di Classe individua tra gli obiettivi delle attività quelli da

monitorare nell’ambito del gruppo classe.

b. Lo studente conosce i risultati attesi e le competenze da acquisire.

c. Lo studente impara ad autovalutare i propri cambiamenti

d. Lo studente impara a trasferire le competenze acquisite in tutti gli

ambiti.

TRASPARENZA E COMUNICABILITA’:

a. I prodotti delle attività sono presentati ai genitori.

b. I risultati dei processi sono comunicati a studenti e genitori.

c. La documentazione concernente le attività è agli atti della scuola.

TRASFERIBILITA’:

a. Ogni attività è elaborata secondo uno schema comune e condiviso.

b. Ogni attività tiene conto delle condizioni di fattibilità e delle risorse

disponibili.

c. I risultati sono stati efficaci

7.2 VALUTAZIONE DEI CONTENUTI

I contenuti proposti sono valutati, per ogni ambito di intervento, in relazione a:

Adeguatezza ai bisogni ed alle capacità degli studenti;

Capacità di sviluppare le abilità e le competenze degli studenti:

Aderenza alla realtà territoriale ed istituzionale di riferimento.

7.3 METODOLOGIE FORMATIVE E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’.

Metodologie ed organizzazione saranno valutate in base alla loro efficacia ed

economicità, sia in termini di raggiungimento degli obiettivi proposti che in termini

di tempo e di spesa.

In particolare si prendono in considerazione:

L’effettiva adeguatezza della programmazione alle caratteristiche dei

partecipanti ed alle richieste ministeriali;

Le prestazioni degli studenti ed il loro grado di partecipazione e coinvolgimento;

I materiali ed i supporti didattici utilizzati;

Il grado di raggiungimento degli standard qualitativi e formativi di

apprendimento;

Il grado di applicazione concreta delle competenze acquisite sia in ambito

lavorativo che sociale;

Le possibilità di ricorrere, da parte degli studenti, ad attività di

autovalutazione;

Il diritto, da parte delle famiglie e degli studenti, di conoscere i contenuti e le

metodologie delle attività didattiche previste durante l’anno scolastico.

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CAPITOLO 8 : I PROGETTI I progetti previsti e approvati dal collegio docenti del 23/10/2013 per il corrente

anno scolastico sono:

PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE DELL'ISTITUTO

GIORNATE DELL'ORIENTAMENTO

PROGETTO ACCOGLIENZA

SCUOLA COLLOCATA IN AREA A FORTE IMMIGRAZIONE

INSIEME NELLO SPORT

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

"SPES" IL GIORNALINO IN CLASSE per gli allievi della casa circondariale

"RIPARTIAMO DELLA TERRA" per gli allievi della casa circondariale

"SCUOLA SICURA"

"SCHOOL ON LINE"

"GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2014"

Progetto di Alternanza Scuola - Lavoro "LAVORANDO IMPARO",riservato

agli alunni delle classi III E e IIIG ifp da realizzare in collaborazione con

Unione Regionale Cuochi e l'associazione Maitre d'Hotel sez. Calabria con

finanziamento dell'U.S.R. Calabria.

PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE:

1. "A scuola di equitazione"

2. "Patrimonio storico-archeologico da scoprire" Locri e Gerace

3. "Il parco che vorrei" i ragazzi incontrano la Sila

4. Conoscere Vibo e dintorni

5. Un patrimonio da far conoscere "I Bronzi di Riace

SPORTELLO DI ASCOLTO,in collaborazione con l'ASL di Vibo Valentia

PROGETTO PIANO INTEGRATO - PON FSE "Competenze per lo Sviluppo"

azione C1 "Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - comunicazione nelle lingue straniere" e azione C5 - Tirocini/stage, anno

scolastico 2013-14.

1. PROGETTI PON C1 FSE 2013 - 671" rivolti a 15/20 alunni de primo

biennio:

"ECDL START"

"LA NOSTRA MADRELINGUA"

"ENGLISH FOR EUROPE"

"MATEMATICA DIVERTENTE CON EXCEL"

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2. "PROGETTI PON C5 FSE 2013-87" rivolto a 15/20 alunni delle

diverse classi:

"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 1" indirizzato alle terze classi;

"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 2" indirizzato alle quarte

classi;

"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 3" indirizzato alle quinte

classi.

PROGETTO F-3-FSE04 POR CALABRIA-2013-33 "Promuovere il successo

scolastico,le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di

reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi,

rivolto a 15 alunni del primo biennio a rischio abbandono scolastico.

Per la realizzazione di tale prog. l'Istituto è capofile della rete con I.I.S.

(I.T.G./I.T.I.S.) - I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.) - I.C. "G.Garibaldi"

I.C. 1°Circolo - AMIRA (Associazione Maitre Ristoratori e Alberghi)

sez. Calabria.

PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO per le classi terze,quarte

e quinte a percorso quinquennale e per le classi seconde ifp realizzati

presso le varie aziende del territorio.

PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO:

“La cultura dell’accoglienza vista dalla cucina” rivolto alle quinte classi e

realizzato nelle aziende aderenti all’associazione ASSAPORI

LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO SULLE TECNICHE DI

BARTENDER aperto a tutti gli allievi delle terze,quarte e quinte ad

indirizzo sala e vendita.

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59

CODICE DISCIPLINARE

si rimanda al

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

16 aprile 2013, n. 62

Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici,

a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001,

n. 165. (13G00104)

(GU n.129 del 4-6-2013)

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ALLEGATO 1

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI

ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA

Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA

“Enrico Gagliardi”

Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790

E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Plesso B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196

REGOLAMENTO DI ISTITUTO A.S. 2013 - 2014

(all. 1)

INDIRIZZI GENERALI E NORME GENERALI DI

FUNZIONAMENTO

a. Il nostro Istituto si propone la realizzazione del successo formativo di

tutti gli studenti partendo dalle loro esperienze pregresse e dalle loro

modalità di apprendimento. L’attenzione agli studenti deve essere il

tratto identificativo dell’Istituto: essa sarà realizzata attraverso

l’accoglienza, l’ascolto, la richiesta d’impegno da parte degli alunni e la

loro responsabilizzazione, il dialogo costante con la famiglia, la qualità del

dialogo educativo.

b. Le finalità generali e gli obbiettivi che l’Istituto si impegna a perseguire

sono:

a) Contribuire al potenziamento educativo dell’istruzione

professionale, inserendo giovani capaci di esprimere progettualità

e di organizzare responsabilmente il proprio lavoro in settori

dell’economia di particolare rilevanza come quelli turistico-

alberghiero e agro-ambientale

b) Promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e

sociale

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c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a

nuove prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle

diverse richieste provenienti dal mondo del lavoro.

c. L’Istituto osserva il seguente orario: da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00

alle ore 21,15, di massima.

Gli uffici di segreteria restano aperti da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00

alle ore 14,00 e osservano il seguente orario di apertura al pubblico: dalle

ore 11,00 alle ore 13,00 di ogni giorno.

Tutto il personale è tenuto a comunicare, tempestivamente entro le ore

8,00 e comunque non oltre l’inizio dell’orario di servizio, l’assenza per

malattia; alla comunicazione telefonica o telegrafica dovrà far seguito, la

certificazione medica, inserita on-line dal medico che l’ha prodotta.

1. INGRESSO E ORARIO DELLE LEZIONI

1.1 L’ingresso è fissato alle ore 8,00 nei giorni martedì e giovedì e 8,30 per i

restanti giorni e l’orario di uscita è previsto per le ore 14,00 nei giorni

martedì e giovedì e 13.30 nei rimanenti giorni. E’ concesso un margine di

tolleranza fino alle ore 8,10, per cui tutti gli studenti potranno accedere

liberamente alle loro aule fino a tale ora. Gli studenti che si

presenteranno oltre le 8,10 saranno ammessi alla 2^ ora e il docente

dovrà annotarlo sul registro di classe. In casi di frequenti ritardi da

parte degli stessi alunni, il docente coordinatore provvederà ad avvisare

il D.S. e le famiglie - degli eventuali ritardi dei Convittori dovranno

essere avvisati il responsabile del convitto e gli istitutori di riferimento.

1.2 In nessun caso i docenti potranno allontanare dalla scuola l’alunno

minorenne che si è presentato in ritardo.

1.3 L’orario scolastico è strutturato secondo quanto previsto dai seguenti

prospetti: SEDE CASA CIRCONDARIALE

ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 8.20-9.10 8.20-9.10 8.20-9.10 8.20-9.10 08.20-9.00 8.20-9.10

II 9.10-10.00 9.10-10.00 9.10-10.00 9.10-10.00 0.900-9.40 9.10-10.00

III 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 09.40-10.20 10.00-10.50

IV 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.20-11.00 10.50-11.35

V 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.00-11.40 11.35-12.20

VI / / / / 11.40-12.20 /

Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unita’ orarie di lezione

saranno recuperate dai docenti con ore a disposizione per l’eventuale copertura

di colleghi assenti giustificati.

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SEDE CENTRALE E PLESSO B11

Considerate le esigenze logistiche legate ai mezzi di trasporto che non consentono

la possibilita’ di collegamenti con i paesi di provenienza degli alunni oltre un certo

orario, per le classi dell’indirizzo normale alberghiero/ristorativo la durata delle

unita’ orarie di lezioni sara’ la seguente:

Classi Primo Biennio a nuovo ordinamento ENOGASTRONOMIA E

OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Classi Primo Biennio Settore Cucina – Sala e Vendita

32 ore sett.li – da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30

II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30

III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30

IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30

V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30

VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /

Classi Secondo Biennio Settore Cucina – Sala e Vendita

32 ore sett.li – da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30

II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30

III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30

IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30

V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30

VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /

PLESSO EX INAM

Classi Quinte biennio post-qualifica

30 ore sett.li – da lunedì a sabato

Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30

II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30

III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30

IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30

V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30

L’accoglienza degli alunni nelle classi la 1° ora di martedì e giovedì è prolungata di 10

minuti rispetto all’orario stabilito per l’ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi

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ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2° ora, per non turbare lo

svolgimento della lezione.

L’intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi, al termine della 3°

ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio.

SEDE CENTRALE – Corso serale

Biennio unico alberg- rist., monoennio e corso post qualifica servizi cucina del

corso serale

25 ore sett. da lunedì a venerdì - dalle ore 16.00 alle ore 21.00 :

– martedì 4 ore dalle 17.00 alle 21.00 (le classi a V.O:):

ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

I 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00

II 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00

III 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00

IV 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00

V 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00

2.ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

2.1 L’insegnante della 1° ora o l’eventuale supplente è tenuto alla giustificazione

degli alunni. In caso di entrata posticipata, la giustificazione verrà richiesta

dall’insegnante della 2° ora.

2.2 Il docente che giustifica è tenuto a controllare l’esatta corrispondenza della

firma del genitore, o di chi ne fa le veci, apposta sul frontespizio del libretto e

di quella apposta in calce alla giustificazione.

2.3 Gli alunni maggiorenni possono giustificare le proprie assenze.

2.4 In caso di assenze superiori a 5 giorni, la giustificazione deve essere

accompagnata dal certificato medico che l’insegnante, rispettando la normativa

sulla privacy, farà pervenire in segreteria didattica, con l’indicazione della

classe e il visto dello stesso docente. I certificati medici presentati dagli allievi

delle sedi succursali saranno consegnati ai fiduciari di sede i quali

provvederanno a farli pervenire alla segreteria didattica.

2.5 Gli alunni sprovvisti di giustificazione, sono ammessi in classe ma rimangono

ingiustificati e di ciò il docente deve fare menzione sul registro di classe. Nel

caso in cui non provvedano a giustificare nei giorni immediatamente successivi,

il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia.

2.6 In caso di assenze protratte oltre i cinque giorni, o di assenze saltuarie

ripetute, il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia.

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3.RICHIESTE PERMESSI USCITE ANTICIPATE

3.1 Qualora gli studenti debbano lasciare la scuola prima del termine delle lezioni,

dovranno farne richiesta i genitori o chi ne fa le veci presentandosi

personalmente dal D.S. o dai suoi collaboratori o fiduciari di sede; ciò vale PER

TUTTI GLI STUDENTI CHE NON ABBIANO RAGGIUNTO LA MAGGIORE

ETA’. Gli studenti maggiorenni devono produrre una richiesta scritta entro la 1°

ora, e comunque l’accoglimento della stessa è a discrezione del D.S. o del

responsabile di sede.

3.2 Se uno studente ha necessità di ottenere un permesso permanente di ingresso o

di uscita fuori dal normale orario di lezione – non per motivi di viaggio - il

genitore/tutore dovrà farne esplicita e motivata richiesta scritta al D.S.

4. USCITE DALL’AULA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI,

CAMBIO DELL’ORA E INTERVALLO

4.1 Per nessun motivo gli alunni possono allontanarsi dalla classe senza il premesso

del docente.

4.2 I docenti hanno il dovere di riprendere severamente qualunque alunno si attardi

arbitrariamente fuori dalle aule o dai laboratori.

4.3 L’utilizzo dei bagni è permesso agli alunni dopo le ore 10,00 e fino alle ore 13,00,

salvo urgenti necessità che saranno valutate caso per caso dai docenti. Alle

ragazze è consentito di recarsi in bagno due per volta.

4.4 Durante lo svolgimento dell’intervallo gli studenti devono rimanere nelle loro

classi e, per evitare eccessiva confusione, solo uno di loro si recherà nel locale

appositamente previsto per la vendita dei panini, con l’incarico di acquistarli per

conto dei compagni, e avendo provveduto in anticipo alla stesura della lista delle

richieste.

4.5 La responsabilità della classe durante l’intervallo è affidata al docente della 3°

ora e ai collaboratori scolastici presenti su ciascun piano e/o corridoio.

4.6 Alla fine della lezione il docente ha l’obbligo di attendere il cambio, a meno che

non sia impegnato in altra classe, nel qual caso affiderà temporaneamente gli alunni ad

un collaboratore scolastico ed informerà il collaboratore/fiduciario del D.S.

5. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

5.1 I docenti riceveranno i genitori degli alunni in orario pomeridiano secondo il

calendario stabilito e comunicato agli studenti per gli incontri scuola-famiglia.

5.2 Ogni docente, previo appuntamento, riceverà i genitori degli alunni in orario

antimeridiano, un giorno alla settimana e per un’ora secondo un quadro che verrà

comunicato alle famiglie e agli studenti e affisso all’albo della scuola.

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5.3 I docenti coordinatori di classe si fanno carico di comunicare alle famiglie degli

allievi le assenze reiterate e/o ingiustificate, i ritardi continuati, i

comportamenti inadeguati, e comunque tutte quelle situazioni che richiederanno

un’informativa e un intervento solleciti.

5.4 Il Consiglio di classe, dopo lo scrutinio intermedio di ciascun trimestre,

compilerà un resoconto sintetico del profitto degli studenti in ciascuna

disciplina, e provvederà ad inviarlo alle famiglie.

6. ASSEMBLEE STUDENTESCHE

Art.40/1- L’art. 42 del D.P.R. 416 afferma il diritto degli studenti di

riunirsi in assemblea, diritto il cui esercizio non è rimesso a facoltà discrezionale del

preside o di altri organi.

L’esercizio di tale diritto è tuttavia vincolato all’osservanza delle modalità

stabilite dagli artt. 43 e 44 dello stesso decreto.

Art.40/2- L’assemblea studentesca di istituto può riferirsi sia

all’approfondimento dei problemi della scuola sia all’approfondimento dei problemi

della società (art. 43 D.P.R. 416).

L’approfondimento deve svolgersi solo “in funzione della formazione culturale

e civile degli studenti”, ovviamente eliminando dalla discussione ogni argomento che

possa costituire configurazione di reato.

Art. 40/3 L’assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del

comitato studentesco - espressione, quest’ultimo, dei rappresentanti degli studenti

(art. 43) - o del 10% degli studenti (art. 44). La richiesta di convocazione deve essere

sottoscritta dalla maggioranza (la metà più uno) del comitato studentesco o da almeno

il 10% degli studenti. Qualora non esista il Comitato studentesco, la richiesta deve

pervenire da almeno il 10% degli studenti.

L ’ordine del giorno e la data dell’assemblea devono essere

preventivamente presentati al dirigente, al fine di permettere il coordinamento

tra tutte le attività didattiche che si svolgono nella scuola, coordinamento che

spetta al dirigente (art. 3 D.P.R. 31 maggio 1974, n° 417). Pertanto, in

presenza di circostanze obiettive (es.: uso dei locali scolastici , in cui

dovrebbe svolgersi l’assemblea studentesca , per la stessa data da parte di altri

organismi) sarà concordata una diversa data dall’assemblea studentesca.

La convocazione dell’assemblea deve essere disposta almeno 5 gg. prima della

data della sua effettuazione, per evidenti ragioni organizzative sia della scuola sia

degli studenti.

Il dirigente , dopo aver provveduto, in rapporto all’ordine del giorno

dell’assemblea, alle verifiche circa la rispondenza dello stesso alle finalità previste

dalla legge, provvede ad apporre in calce al documento ricevuto, contenente il

predetto ordine del giorno, la dicitura “visto il dirigente” seguita dalla propria firma

autografa e dalla data di apposizione del visto e trattiene agli atti copia del

documento. Il documento stesso, munito del visto del dirigente a certificazione della

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legittimità della convocazione dell’assemblea e del relativo ordine del giorno, è

affisso, a cura del stesso dirigente, all’albo della scuola.

Il dirigente preavviserà le famiglie degli studenti della data e dei locali in

cui si terrà l’assemblea.

Art.40/4 L’assemblea di istituto nei locali scolastici può avere luogo - quando si

svolge durante le ore di lezione - una volta al mese, nel limite delle ore di lezione di

una giornata. Ne consegue che non può essere tenuta durante le ore di lezione più di

un’assemblea di istituto al mese.

E’ inoltre consentita un’altra assemblea mensile d’istituto, nei locali scolastici,

ma fuori dell’orario delle lesioni: la realizzazione di tale assemblea è subordinata alla

disponibilità dei locali.

Non può essere tenuta alcuna assemblea nel mese conclusivo delle lezioni, cioè

nei 30 giorni precedenti a quello previsto per la conclusione delle lezioni individuato

dalla annuale circolare sul calendario scolastico.

Art.40/5- L’art. 43 del D.P.R. 416 consente che alle assemblee di istituto

svolte durante l’orario delle lezioni partecipino, su richiesta, esperti di problemi

sociali, culturali, artistici e scientifici sempre, come detta lo stesso articolo, per

l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della

formazione culturale e civile degli studenti.

I nominativi degli esperti devono essere indicati unitamente agli

argomenti da inserire nell’ordine del giorno, cioè preventivamente, ciò comporta:

a) che devono essere considerati legittimati a invitare gli esperti i promotori

dell’assemblea, cioè a norma dell’art. 44, il comitato studentesco o almeno il 10% degli

studenti;

b) che detta partecipazione non può essere deliberata nel corso

dell’assemblea.

La partecipazione degli esperti deve essere autorizzata dal consiglio di

istituto: sarà cura del dirigente richiedere tempestivamente la convocazione del

consiglio. Il consiglio di istituto potrà negare l’autorizzazione soltanto con

deliberazione motivata. Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti,

più di 4 assemblee all’anno (art. 43, 5° comma).

Art.40/6- L’assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio

funzionamento. Tale regola mento deve essere approvato nella prima assemblea

dell’anno. Il regolamento può essere successivamente modificato, o confermato, o

sostituito con altro regolamento.

Il regolamento deve essere inviato in visione al consiglio di istituto.

L’efficacia del regolamento non è subordinata ad approvazione o convalida da parte del

C.I., il quale ha facoltà di esprimere le proprie eventuali richieste di modificazione o

di integrazione.

L’ordinato svolgimento dell’assemblea deve essere assicurato dal comitato

studentesco (se costituito) o dal presidente eletto dall’assemblea stessa: sul piano

pratico, in caso di esistenza del comitato, spetta comunque all’assemblea decidere se i

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lavori dell’assemblea stessa debbono essere regolati dal comitato o da un presidente

eletto. L’assemblea decide se il suo presidente debba essere eletto di volta in volta o

resti in carica per un periodo più prolungato.

Art. 40/7-Presenza all’assemblea di istituto del preside e degli insegnanti.

L’art. 43 del D.P.R. 416 stabilisce che all’assemblea di istituto (o di classe)

possono assistere il dirigente, o un suo delegato, e gli insegnanti che lo desiderino. Il

diritto del dirigente e dei docenti di assistere all’assemblea non può essere limitato nè

dal Regolamento d’Istituto, né da delibere del Consiglio d’Istituto, nè dal regolamento

dell’assemblea studentesca.

Art.40/8 Responsabilità e poteri di intervento del dirigente.

Il dirigente ha potere d’intervento nei casi di violazione del regolamento o di

constatata l’impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea (art. 44 ultimo comma

D.P.R. 416).

Qualora l’assemblea non abbia provveduto a darsi il prescritto regolamento,

l’intervento del dirigente è da ritenersi esercitabile egualmente, sia nella fase che

precede la convocazione dell’assemblea sia durante lo svolgimento della stessa ,

nell’eventualità in cui non sono stati rispettati i diritti fondamentali degli studenti

(es.: raccolta di firme che non abbia rispettato la libertà di decisione dei singoli

studenti).

L’intervento del dirigente durante l’assemblea è da riferirsi alla constatata

impossibilità di svolgimento di questa ultima, oltre che all’eventualità di impedimento

dell’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti (che dovrebbe essere

assicurato dal regolamento dell’assemblea e che, pertanto, va garantito anche in

mancanza di tale regolamento). L’intervento del dirigente durante lo svolgimento

dell’assemblea deve essere attuato soltanto quando i normali organi preposti

all’ordinato svolgimento dell’assemblea (presidente, o comitato studentesco) non

siano manifestamente in grado di provvedere in proposito.

Art. 40/9 Articolazione dell’assemblea d’istituto in assemblee di classi parallele.

L’art. 43 del D.P.R. 416 prevede che, in relazione al numero degli alunni e alla

disponibilità di locali, l’assemblea di istituto possa articolarsi in assemblea di classi

parallele.

La richiesta di articolare l’assemblea d’istituto in assemblea di classi

parallele deve essere presentata contestualmente alla presentazione al dirigente

dell’ordine del giorno e della data della assemblea: l’articolazione dell’assemblea in

classi parallele, infatti, non è un tipo diverso di assemblea che si aggiunge a quella di

istituto, ma è una diversa forma di svolgimento di quest’ultima con la conseguente

applicabilità delle stesse norme di legge che si riferiscono all’assemblea d’Istituto e

che vengono chiarite con la presente circolare.

Art. 40/10 Assemblee studentesche di classe.

L’assemblea di classe, prevista dall’art, 43 del D.P.R. 416, può avere luogo:

- una sola volta al mese, se l’assemblea si svolga durante le ore di lezione, nel

limite di due ore di lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali;

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- per una seconda volta nel mese, quando si svolge al di fuori dell’orario di

lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali.

L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della

settimana né può aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni.

Art. 40/11 Comitato studentesco.

Il comitato studentesco di istituto, previsto quale organo eventuale dell’art.

43 del D.P.R. 416, è espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di

classe.

Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge (convocazione

dell’assemblea studentesca d’Istituto, funzione di garanzia per l’esercizio democratico

dei diritti dei partecipanti alla assemblea) può svolgere altri compiti eventualmente

affidatigli dall’assemblea studentesca d’Istituto dai rappresentanti degli studenti nei

consigli di classe.

Non sono applicabili a tale comitato le particolari agevolazioni che la legge

prevede per le assemblee studentesche di classe o di istituto: cioè la possibilità di

svolgere dibattiti in ore coincidenti con l’orario delle lezioni e di organizzare dibattiti

con la partecipazione di esperti.

Tuttavia, e compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di

funzionamento della scuola, il dirigente, previa deliberazione di carattere generale del

consiglio d’istituto, potrà consentire, di volta in volta, l’uso di un locale scolastico per

le riunioni del comitato studentesco, da tenersi fuori dell’orario delle lezioni.

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ALLEGATO 2

2.1 "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria" DPR 249/98 con gli emendamenti di cui al DPR 235/07

Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,

l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,

informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue

dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per

garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio,

lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di

svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione

internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e

con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale

di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle

relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei

giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione

dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia

individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali

adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di

pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone

che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni

barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata

che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e

sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità

dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche

attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di

sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il

diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che

regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della

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scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento

di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro

competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di

organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del

materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente

e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a

individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio

rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione

della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro

richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una

consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono

essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano

autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le

attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche

curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e

modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita

degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa

della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative

volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di

attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per

assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio

educativo-didattico di qualità;

b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di

iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio

nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti

gli studenti, anche con handicap;

e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del

diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio

del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del

diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della

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scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di

cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del

legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei

docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,

anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti

sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di

cui all'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di

sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari

e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare

danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della

scuola.

Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti

che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati

nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità

scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni,

gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di

seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al

rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti

all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente

attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della

comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare e' personale. Nessuno può essere sottoposto a

sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie

ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire

sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, ne' direttamente ne' indirettamente, la

libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui

personalità.

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5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare

e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della

riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello

studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso

derivano. Allo studente e' sempre offerta la possibilità di convertirle in attività

in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità

scolastica sono adottati dal D.S. e dal consiglio di classe. Le sanzioni che

comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano

l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato

conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può

essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per

periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere

previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il

rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai

quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i

servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero

educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove

possibile, nella comunità scolastica.

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto

anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della

persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in

deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è

commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di

pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.

9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di

atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da

ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un

reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante

l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall' allontanamento dalla comunità

scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di

Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento

fino al termine dell'anno scolastico.

9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere

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73

irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi

dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente

commessa da parte dello studente incolpato.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva

rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella

comunità scolastica di appartenenza, allo studente e' consentito di iscriversi,

anche in corso d'anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni

d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai

candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi

abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,

ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai

regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte

almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore

e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale

organo, di norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e,

nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e

da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo

grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente

scolastico.

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della

scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti

che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente

regolamento.

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi

delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola

secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del

presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La

decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale

composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal

coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti

e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e

presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.

Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della

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74

normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente

sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie

scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni.

In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o

senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il

direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente

dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4,

della legge 7 agosto 1990, n. 241.

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità

più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno

dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante

ed efficiente dello stesso.

7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.

1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi

abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,

ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai

regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un

rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai

genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di

norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella

scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un

rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo

grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente

scolastico.

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della

scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti

che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente

regolamento.

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi

delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola

secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del

presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La

decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale

composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal

coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti

e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e

presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.

Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della

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75

normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente

sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie

scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni.

In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o

senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il

direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente

dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4,

della legge 7 agosto 1990, n. 241.

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità

più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno

dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante

ed efficiente dello stesso.7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in

carica per due anni scolastici.

Art. 5-bis Patto educativo di corresponsabilità

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la

sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di

corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti

e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione

nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.

3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche,

ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le

opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la

condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano

dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del “patto educativo di

corresponsabilità.".Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà

inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E'

fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Art. 6 (Disposizioni finali)

1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle

diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa

consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei

genitori nella scuola media

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni

singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto

dell'iscrizione

3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

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76

2.2 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007) APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO in data 11/11/2011

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI

ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA

Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA

“Enrico Gagliardi”

Tel. Centr. 0963/41844 - Fax 0963/42077 - Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale:

96016610790

E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Plesso B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196

Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la

partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La

sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di

tutti.

I docenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli

adempimenti previsti dalla scuola;

Non usare mai in classe il cellulare;

Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;

Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non

abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo

Collaboratore;

Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di

apprendimento degli studenti;

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di

attuazione;

Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.

Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e

di laboratorio;

Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di

lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti

disciplinari;

Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova

successiva;

Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

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Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli

di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno

il più possibile personalizzate;

Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità – ivi comprese le lezioni tenute

dagli esperti esterni;

Giustificare le assenze con l’apposito libretto;

Munirsi e indossare la divisa nelle ore di esercitazioni di laboratorio;

Non usare mai in classe il cellulare;

Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;

Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;

Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;

Rispettare i compagni, il personale della scuola;

Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;

Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;

Favorire la comunicazione scuola/famiglia;

Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;

Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti).

I genitori si impegnano a:

Conoscere l’Offerta formativa della scuola;

Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative,

a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio,

contattando anche la scuola per accertamenti;

Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o

personali;

Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola;

Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti).

Il personale non docente si impegna a:

Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;

Portare in modo visibile il PASS, e, solo gli Assistenti tecnici, i guardarobieri, i cuochi e i

collaboratori scolastici, indossare il camice fornito dall’Istituto durante le ore di

servizio;

Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di

competenza;

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78

Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;

Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti

nella scuola (studenti, genitori, docenti);

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori,

docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie

potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti

della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per

ricercare risposte adeguate.

ALLEGATO 3

3.1 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

PREMESSA:

La valutazione della condotta degli studenti risponde alla finalità di

accertare se ed in che misura gli studenti abbiano conseguito gli obbiettivi

generali trasversali che sono esplicitati nel POF:

1. formazione del cittadino

2. formazione dello studente

3. formazione professionale

Con l’attribuzione di un voto di condotta agli studenti si intende valutare il loro

comportamento in relazione ai seguenti ambiti:

Atteggiamento nei confronti delle persone e dell’ambiente scolastico

Assiduità nella frequenza e puntualità alle lezioni

Rispetto del regolamento di Istituto e di disciplina, nonché degli impegni

contenuti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti

Impegno nello studio

Partecipazione alle attività didattiche curricolari

Disponibilità a partecipare alle attività extrascolastiche previste

dall’Istituto e ad assumersi responsabilità.

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79

GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Per l’attribuzione del voto di condotta sulla base della presente griglia si

prenderanno in esame gli indicatori prevalenti (da tre in su).

oto COMPORTAMENTO IMPEGNO PARTECIPAZIONE FREQUENZA

(n° giorni di

assenza)

NUMERO

RITARDI/

USCITE

ANTICIPATE

NOTE

DISCIPLI

NARI

SOSPENSIO

NI DELLA

FREQUENZA

10 Estremamente

corretto, rispettoso

responsabile verso

persone e ambiente

Continuo e

tenace

Molto attiva e

costruttiva alle

attività curricolari

ed extracurricolari

Molto assidua

( max. 3 per

trimestre)

Fino ad un

max. di 3

per trimestre

Nessuna Nessuna

9 Molto corretto,

rispettoso e

responsabile verso

persone e ambienti

Costante Attiva e

costruttiva alle

attività curricolari

ed extracurricolari

Assiduo

(da 4 a 6 per

trimestre)

Fino ad un

max. di 4

per trimestre

Nessuna Nessuna

8 Sostanzialmente

corretto,

Adeguato Adeguata, non

sempre

collaborativa

Regolare

( da 6 a 8 per

trimestre)

Fino ad un

max. di 5

per trimestre

Nessuna

Nessuna

7 Non sempre corretto,

con sporadici episodi

di mancanza di

rispetto verso le

persone e/o le cose.

Non sempre

adeguato

Discontinua e/o

passiva, con azioni

di disturbo.

Discontinua

(da 9 a 10

per trimestre)

Fino ad un

max. di 6

per trimestre

Una

Nessuna

6 Scorretto: mancanza

di rispetto verso le

persone e/o gli

ambienti

Discontinuo Mancanza di

partecipazione e/o

azioni di disturbo.

Saltuaria

( da 11 a 15

per trimestre)

Fino ad un

max. di 7

per trimestre

Fino a

due con

ammonizio

ne

Una senza

obbligo di

frequenza

5 Gravemente e

ripetutamente

scorretto verso le

persone e /o gli

ambienti, senza

dimostrare evidenti

segni di ravvedimento.

Carente Assoluta mancanza

di interesse e

continue azioni di

disturbo

Del tutto

discontinua

( oltre 16

per trimestre)

Oltre 8

per trimestre

Oltre tre

con

sospension

e della

frequenza

Oltre una

senza

obbligo di

frequenza

3.2 Le sanzioni disciplinari

Principi generali:

La sanzione disciplinare ha principalmente funzione educativa e deve

tendere al recupero dello studente attraverso attività sociali, culturali ed

in generale a vantaggio della comunità scolastica.

La sanzione disciplinare deve essere sempre ispirata al principio di

gradualità

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80

La sanzione disciplinare è sempre temporanea.

La sanzione disciplinare si deve ispirare, per quanto possibile, al principio

della riparazione del danno.

Con riferimento al Regolamento sulla valutazione degli studenti (28 maggio

2009) del Ministro della Pubblica Istruzione, si precisa quanto segue.

Il 5 in condotta sarà attribuito dal Consiglio di classe per violazioni dei doveri degli

studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia

stata data allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l'insufficienza in condotta

dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e

finale. Una sanzione disciplinare, quindi, sarà un avviso allo studente ed alla famiglia,

dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno, il collegio dei docenti attribuirà

il 5 in condotta. La valutazione del comportamento è partita già nel primo trimestre

dell'anno scolastico in corso, gli studenti che hanno già avuto note di condotta e/o

sospensioni, avranno comunque la possibilità di recuperare nella seconda parte

dell'anno. L'insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non

ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato.

3.3 Doveri degli studenti:

Gli studenti sono tenuti:

a) A frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli

impegni di studio.

b) Gli studenti devono tenere nei confronti del Capo di istituto, dei docenti,

dei collaboratori scolastici e del personale tutto della scuola , nonché dei

loro compagni, un atteggiamento improntato al rispetto, anche formale,

che richiedono per se stessi.

c) Gli studenti sono tenuti a mantenere nell’esercizio dei loro diritti e

nell’adempimento dei loro doveri un comportamento corretto e coerente

con i principi sanciti dalla Costituzione e con i principi generali

dell’ordinamento dello Stato Italiano.

d) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di

sicurezza dettate dal regolamento dell’Istituto.

e) Ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, e tutti i sussidi

didattici, ed a comportarsi nella vita scolastica in modo tale da non

recare danni al patrimonio della scuola.

f) Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico

e ad averne cura come importante fattore di qualità della vita scolastica.

3.4 Le infrazioni agli obblighi di cui sopra sono sanzionate secondo la tabella

seguente:

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81

MANCANZA DISCIPLINARE

(COMPORTAMENTO

SANZIONABILE)

PROVVEDIMENTO

DISCIPLINARE

(SANZIONE)

ORGANO COMPETENTE

(CHI LA EROGA)

PROCEDIMENTO DI

IRROGAZIONE

Ripetute assenze e frequenti

ritardi ingiustificati

Nota sul registro; avviso ai

genitori; convocazione dei

genitori.

Docente coordinatore;

ufficio di presidenza

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

Informazione telefonica e

scritta alla famiglia; il coord.

riferisce in C. di classe.

Mancanza del materiale didattico

necessario allo svolgimento delle

attività; disimpegno nello studio.

Nota sul registro; avviso alla

famiglia; convocazione della

famiglia.

Docente; docente

coordinatore; ufficio di

presidenza.

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

Informazione al docente coord.

che avvisa/convoca la famiglia,

telefonicamente e/o per

iscritto; il coord. riferisce al C.

di classe.

Disturbo delle lezioni Richiami verbali; nota sul

registro; convocazione dei

genitori; obbligo di eseguire

attività aggiuntive di studio a

casa o a scuola.

Docente; docente

coordinatore; ufficio di

presidenza.

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

Convocazione telefonica e /o

scritta della famiglia; il coord.

riferisce al C. di classe.

Disturbo reiterato delle lezioni Nota sul registro; convocazione

dei genitori;

sospensione con obbligo di

frequenza fino ad un max. di 5

giorni.

Da 1 a 3 gg. il

D.S./fiduciario di sede

(dopo aver sentito lo

studente interessato e il

prof. che ha fatto la nota

sul registro); oltre i 3 gg.

il Consiglio di Classe.

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

C. di classe a composizione

allargata; avviso scritto alla

famiglia e convocazione della

stessa; eventuale ricorso entro

15 giorni all’organo di garanzia

Danni al patrimonio scolastico

dovuti ad atteggiamenti

irresponsabili rilevati da qualsiasi

operatore scolastico.

Risarcimento del danno;

riparazione del danno attraverso

attività a vantaggio della

comunità scolastica.

Consiglio di classe

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

C. di classe a composizione

allargata; avviso scritto alla

famiglia e convocazione della

stessa; eventuale ricorso entro

15 giorni all’organo di garanzia.

Danni premeditati al patrimonio

scolastico rilevati da qualsiasi

operatore scolastico.

Risarcimento del danno;

riparazione del danno attraverso

attività a vantaggio della

comunità scolastica;

allontanamento dalla scuola fino

ad un max di 15 giorni.

Consiglio di classe Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

C. di classe a composizione

allargata; avviso scritto alla

famiglia e convocazione della

stessa; eventuale ricorso entro

15 giorni all’organo di garanzia.

Comportamento ineducato e

irrispettoso, linguaggio scurrile ed

irriverente.

Nota sul registro; informazione

alla famiglia; attività utili alla

comunità scolastica; obbligo di

eseguire attività aggiuntive di

studio. Allontanamento dalla

scuola fino ad un max. di 5 giorni.

Da 1 a 3 gg. il

D.S./fiduciario di sede

(dopo aver sentito lo

studente interessato e il

prof. che ha fatto la nota

sul registro); oltre i 3 gg.

il Consiglio di Classe.

Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

C. di classe a composizione

allargata; avviso scritto alla

famiglia e convocazione della

stessa; eventuale ricorso entro

15 giorni all’organo di garanzia.

Mancanza di rispetto, lesiva della

dignità personale e professionale,

sia verbale che con atti, nei

confronti di qualunque componente

della comunità scolastica, rilevata

da qualsiasi operatore scolastico e

riferita a un docente, al

responsabile di sede, al Consiglio

di classe.

Allontanamento dalla scuola fino

ad un max. di 15 giorni.

Consiglio di classe Informazione allo studente

circa l’avvio del procedimento.

C. di classe a composizione

allargata; avviso scritto alla

famiglia e convocazione della

stessa; eventuale ricorso entro

15 giorni all’organo di garanzia.

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82

3.5 Procedura per l’irrogazione delle sanzioni

La procedura sarà la seguente:

a) Informazione allo studente circa la mancanza disciplinare rilevata

b) Convocazione dell’organismo competente ( il Consiglio di Classe dovrà essere

presente in composizione allargata a tutte le componenti, compresi studenti e

genitori, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte del Consiglio lo

studente sanzionato o i suoi genitori, e di conseguente surroga.) Lo studente

sanzionato potrà comunque essere presente, almeno nella prima parte della

riunione, per poter esercitare il diritto di difesa.

c) Discussione e verbalizzazione dell’accaduto.

d) Proposte, discussione e votazione a scrutinio segreto, in assenza

dell’interessato.

e) Verbalizzazione del risultato.

f) Ufficializzazione della delibera con specifica della possibilità di eventuale

ricorso all’organo di garanzia interno o al Provveditorato entro 15 gg. Dalla

delibera.

g) Identificazione di un docente per mantenere i contatti tra la scuola e lo

studente /la famiglia.

3.6 Impugnazioni

Per le mancanze disciplinari che non comportino allontanamento dalla scuola è

ammesso ricorso all’organo di garanzia, nel termine previsto di 15 gg. dalla

comunicazione all’interessato, da parte degli studenti stessi.

Se invece le mancanze disciplinari comportano l’allontanamento dalla scuola,

l’eventuale ricorso deve essere proposto ex art. 328c.2 e 4 del DL 16/02/94 n°

29.

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83

ALLEGATO 4

4.1 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE

RESPONSABILITA’

CAPO D’ISTITUTO : prof. Carlo Pugliese

COLLABORATORI del D:S: prof.ssa Elena Chiti - prof. Fausto Raniti

RESP. 1°SUCCURSALE Plesso B11: prof.ssa Tinuccia Consoli

RESP. 2°SUCCURSALE ex INAM: prof. Saverio Massaria

RESP. CONVITTO ANNESSO ALL’ISTITUTO: Istitutore Antonio La Gamba

RESP. ind. Agro-amb. C/o CASA CIRCONDARIALE: prof. Caterina Brasca

4.2 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Art. 34 - La convocazione degli organi collegiali è stabilita dal preside, ogni

qualvolta ne ravvisi la necessità, e portata a conoscenza dei docenti tramite

circolare ed affissione all’albo, con l’indicazione degli argomenti posti all’ordine

del giorno. Tale convocazione deve essere disposta con un congruo preavviso, di

massima non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. In caso di

urgenza, è ammessa la convocazione 24 ore prima della seduta. La convocazione

avviene mediante affissione all’albo. Tale procedura è sufficiente per la regolare

convocazione dell’organo collegiale.

Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato

dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.

Art. 35- Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in

rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un

ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di

massima, la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la

necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.

Art. 36 - Il consiglio di classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su

richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il

presidente. Il Consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta al mese.

I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, inferiori a quindici,

rientrano nelle competenze del Dirigente e dei consigli di classe. Contro i

provvedimenti è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi che decide in via

definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale per gli istituti

d’istruzione secondaria di II° grado.

Art. 37 - Il collegio dei docenti è convocato, secondo le modalità stabile dall’art. 4

terzultimo comma del D.P.R 31 Maggio 1974, n° 416.

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Il Collegio dei docenti, nella prima seduta del nuovo anno scolastico, si

pronuncia sulla:

1) Elezione del comitato di valutazione;

2) Nomina di un tutor per ogni docente in prova;

3) Designazione dei sub-consegnatari dei laboratori;

4) Attività alternative all’insegnamento della religione cattolica;

5) Programmazione delle iniziative di formazione e aggiornamento.

Art. 38 - Il Consiglio d’Istituto è convocato dal presidente del consiglio stesso, il

quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del presidente della

giunta esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti il Consiglio stesso.

Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti

rappresentate. A tali sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione

argomenti concernenti persone.

Art. 39 - La relazione annuale del Consiglio d’Istituto al Provveditore agli Studi e

al Consiglio Scolastico Provinciale prevista dall’art. 6 ultimo comma, del D.P.R.

31/5/74 n° 416, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta

Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del consiglio,

da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al

rinnovamento dell’Organo, prima dell’insediamento del nuovo Organo.

La relazione firmata dal presidente del Consiglio d’Istituto e dal presidente

della Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolastico

Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal preside.

4.3 AREE E FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1 GESTIONE POF E VALUTAZIONE

Coordinatore: prof.ssa Rosetta Milione

Area 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Coordinatore: prof.ssa Maria Fogliaro

Area 3.1.1 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI

Coordinatore: prof.ssa Cesara Pugliese

Area 3.1.2 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI

Coordinatore: prof. Francesco Fazio

Area 3.1.3 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI

Coordinatore: prof.ssa Giuseppina Davoli

Area 3.2. 1 INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE per gli studenti diversabili

Coordinatore: prof.ssa Caterina Preiti

Area 4 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGETTI

FORMATIVI D’INTESA CON ENTI E ISTITTUZIONI ESTERNE

Coordinatore: prof. Domenico Macrì

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4.4 ORGANIGRAMMA GENERALE

- CAPO D’ISTITUTO

- CONSIGLIO di STAFF

- COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO (CTS)

- CONSIGLIO D’ISTITUTO

- GIUNTA ESECUTIVA

- COLLEGIO DOCENTI

- DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

- COMMISSIONI: GARANZIA - CIC E SALUTE - POF e VALUTAZIONE - VIAGGI E VISITE

GUIDATE - ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO - INTEGRAZIONE e INCLUSIONE - GARE e

MANIFESTAZIONI - SICUREZZA - DIRITTO ALLO STUDIO E COMODATO - LEGALITA'-

ELETTORALE - ISTRUTTORIA - FORMAZIONE CLASSI e ORARIO - ALTERNANZA

Scuola/Lavoro - PROGETTI PON/POR - VALUTAZIONE CURRICULA Corsisti serale

- COMITATO DI VALUTAZIONE

- CONSIGLI DI CLASSE

- SERVIZI AMMINISTRATIVI

- SERVIZI TECNICI

4.5 DISPOSIZIONI DIVERSE

NORME ANTIFUMO E’ fatto divieto agli studenti, ai docenti ed a tutto il personale della scuola di fumare nelle aule

scolastiche e nei locali ad esse assimilabili (laboratori, aule speciali, ecc.), nell’atrio, nei corridoi,

nella sala insegnanti, nei bagni ed in tutti gli ambienti della scuola aperti al pubblico, giusto l’art. 3

della normativa antifumo del 10 /01/2005, il divieto è anche alle aree all’aperto di pertinenza delle

istituzioni scolastiche statali e paritarie.

E’ vietato altresì l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni

scolastiche,chiunque violi tale divieto è soggetto alle sanzioni amministrative e pecuniarie di cui

all’art.7 delle legge 11 Novembre 1975 n.584 e successive modificazioni.

Il D.S. indicherà i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare,

per ciascuna sede dell’Istituto.

Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa nazionale.

4.6 NORME SULL’UTILIZZO DEI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI

DURANTE LE ATTIVITA’ DIDATTICHE.(Linee di indirizzo del MPI del 15/03/2007)

L’utilizzo dei cellulari o di altri dispositivi elettronici è vietato durante le ore di lezione, in quanto

rappresenta un elemento di distrazione ed una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente,

configurando perciò un’infrazione disciplinare sanzionabile secondo i parametri esposti al punto 3.4

dell’allegato 3 del presente regolamento, ma, laddove se ne ravvisi l’opportunità, si potrà procedere

anche al ritiro temporaneo del cellulare o degli altri dispositivi elettronici.

Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche,eventuali esigenze di

comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità,

potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente.

Il divieto di usare cellulari e/o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività

didattiche, opera anche nei confronti dei docenti.

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ALLEGATO 5

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI

ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA

Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA

“Enrico Gagliardi”

Tel. Centr. 0963/41844 - Fax 0963/42077 - Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790

E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Corpo B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196

REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Art. 1 Natura giuridica del CTS

1) Ai sensi dell’art. 5 comma 3 del regolamento recante norme concernenti il riordino

degli Istituti Professionali ed ai sensi dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25

giugno 2008 n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, viene costituito il

Comitato Tecnico Scientifico dell’IPSSARA “E. Gagliardi” di Vibo Valentia.

2) Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è un organo di consulenza tecnica

dell’istituto a servizio del Collegio dei Docenti.

Art. 2 Finalità del CTS

1) Il CTS ha funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di

indirizzo e per l’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità . Opera per un reale ed

efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze

professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca .

2) Le proposte del CTS hanno carattere consultivo ma impegnano il Collegio a

deliberare in merito alla loro realizzazione.

Art. 3 nomina, composizione e durata del CTS

1) Il C.T.S. è composto da:

Dirigente scolastico dell’ IPSSARA “E. Gagliardi” di Vibo Valentia, che ne è

membro di diritto e lo presiede ai sensi del D.P.R. 8.03.1999/275 artt. 1-3-5-6-

16 e ai sensi del D.Lgs 165/2001 art. 25 c. 2-5-6;

DSGA dell’IPSSARA “E. Gagliardi” diVibo Valentia con funzioni di segretaria del

CTS;

Coord. Dipart. linguistico – asse linguaggi IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo

Valentia;

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Coord. Dipart. linguistico – asse storico/sociale IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo

Valentia;

Coord. Dipart. Di Matematica – asse Matematica IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo

Valentia;

Coord. Dipart. Scient.-Tecn. - asse scientifico/tecnologico IPSSARA “E.

Gagliardi”, Vibo Valentia;

Presidente regionale “Assapori”;

Presidente prov.le Assindustria turismo;

Docente Università della Calabria corso di laurea Scienze turistiche;

Presidente regionale AMIRA;

Presidente regionale F.I.C.

2) I componenti restano in carica 3 ( tre) anni, salvo recesso e/o revoca.

3) Il Comitato tecnico scientifico è nominato dal Dirigente Scolastico, sentite le

proposte dei Dipartimenti in cui si articola il collegio dei docenti e quelle degli Enti

coinvolti.

4) I Docenti componenti il C.T.S. possono recedere dall’incarico, comunicandone i

motivi.

5) IL Dirigente Scolastico, può revocare l’incarico per comprovati motivi al/i docente/i

componenti, dandone comunicazione agli OO.CC.

6) Il Dirigente Scolastico, su mandato del Consiglio d’Istituto, sentite le Associazioni

di categoria, individua i componenti esterni, esperti del mondo del lavoro, delle

professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.

7) Il Consiglio d’Istituto, udita la Relazione del D.S. , ratifica la composizione del

C.T.S. per la componente docenti e prende atto della Componente indicata dalle

Associazioni di categoria.

8) Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta partecipare,

esperti di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare

particolari tematiche.

9) Il Comitato Tecnico Scientifico dura in carica tre anni.

Art. 4 Funzioni e compiti del C.T.S.

Il CTS

1) ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del piano

dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla

progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità.

2) Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola , le esigenze del

territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e

dell’università .

3) Favorisce , promuove e facilita attività di orientamento, esperienze di alternanza

scuola lavoro, di stage aziendali per studenti e docenti.

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Art. 5 Competenze degli OO.CC. e del C.T.S.

1) Il Consiglio d’Istituto delibera in ordine alle iniziative proposte dal C.T.S., volte a

realizzare la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile

(Artt. 276 e seguenti del T.U. n. 297/1994).

2) Il C.T.S, acquisiti anche i pareri dei Dipartimenti, elabora iniziative coerenti con le

sue finalità e i suoi obiettivi, tenuto conto della specifica realtà economica in cui è

collocato l’Istituto.

3) Il Consiglio d’istituto delibera, per quanto di sua competenza, circa le iniziative che

comportano un impegno economico a carico del bilancio dell’Istituzione Scolastica

Autonoma.

Art. 6 adunanze del CTS

1) Il CTS viene convocato dal DS almeno due volte all’anno.

2) Per ogni adunanza verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario

che sarà nominato di volta in volta a rotazione tra gli insegnanti della scuola.

3) Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del CTS saranno inviate,

a cura del DS, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate.

Art. 7 convocazione del CTS

1) La convocazione è fatta dal DS utilizzando anche strumenti elettronici, almeno dieci

giorni prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato

anche l’odg della seduta.

2) Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da

discutere.

Vibo Valentia, 23/04/2013

Il presente Atto Costitutivo è parte integrante del Regolamento d’Istituto in vigore.

Il Dirigente scolastico

prof. Carlo Pugliese

La funzione strumentale dell’area 1 il Dirigente scolastico

prof.ssa Rosetta Milione prof. Carlo PUGLIESE