PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ipssaravibo.gov.it · POSSONO UTILIZZARE PER CAMBIARE IL MONDO...
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA
Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA
“Enrico Gagliardi”
Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790
E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it 1°Succ. Plesso B11 via G. Fortunato - 0963/472366 2° Succ. P.Buccarelli- 0963/41515 Convitto Via Parisi - 0963/41196
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2013-2014
L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE SONO LE ARMI PIU’ POTENTI CHE SI POSSONO UTILIZZARE PER CAMBIARE IL MONDO “NELSON MANDELA”
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INFORMAZIONI SULLA SCUOLA
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo Pugliese
Sorta nel 1970 con la denominazione di Istituto Professionale Alberghiero, la scuola si
è arricchita di un ulteriore indirizzo, quello agro-ambientale, diventando così Istituto
Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e per l’
Agricoltura. Con il nuovo ordinamento dei Professionali, il percorso di studio è
articolato in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno al termine del quale
si sostiene l’Esame di Stato con il conseguente rilascio del Diploma di Istruzione
professionale. L’Istituto offre i seguenti indirizzi: Servizi per l’Enogastronomia e
ospitalità alberghiera con le articolazioni: “Enogastronomia” con l'opzione
”Prodotti dolciari artigianali e industriali” - ”Servizi di sala e vendita” -
“Accoglienza Turistica” – Agricoltura e Sviluppo rurale.
Numero allievi: 803
Numero classi: 36 (di cui 2 articolate)
Numero corsi: 11
Numero docenti: 102
Numero personale ATA: 55
Numero istitutori Convitto: 7
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Il nostro Istituto, in accordo con la Regione Calabria - Assessorato Istruzione e
Formazione Professionale, offre, inoltre, all'interno del percorso quinquennale per il
conseguimento del diploma nell'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità
alberghiera", la possibilità di un percorso formativo I. e F.P. che prevede, al termine
del terzo anno, il conseguimento di una delle seguenti Qualifiche Professionali
Regionali:
Operatore della ristorazione-Indirizzo Preparazione pasti;
Operatore della ristorazione –Indirizzo Servizi Sala e Bar;
Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza.
Al termine del percorso quinquennale i diplomati possono:
Iscriversi all’Università (tutte le facoltà);
Frequentare un corso di Istruzione e Formazione Superiore (IFS - ITS);
Lavorare nel settore turistico alberghiero o in quello agrario come dipendenti o
come lavoratori autonomi (imprenditori);
Esercitare la professione di Insegnante Tecnico Pratico negli Istituti
Professionali del settore.
SEDI dell’ISTITUTO
In attesa del completamento dei lavori del nuovo edificio, la sede centrale è in una
sede storica, l’antico Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo, attrezzata con
moderni laboratori e dove sono ospitate in modo stabile le classi terze e una classe
quarta. Le classi del biennio iniziale sono allocate nel Plesso B 11 e gli alunni delle altre
classi quarte e quinte svolgono le attività didattiche nella sede ex Inam – Pal.
Tripiccione.
L’istituto ha un Convitto annesso in via Carlo Parisi che consente l’ospitalità e
l’assistenza nello studio pomeridiano a 50 convittori e 20 semiconvittori/convittrici,
provenienti da fuori sede e con difficoltà di viaggio. Le classi funzionanti nell’istituto
sono dislocate nelle varie sedi secondo il seguente prospetto:
SEDE CENTRALE:
2° BIENNIO N.O.(III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – SETTORE CUCINA”
2° BIENNIO ifp N.O. (III anno) “OPERATORE DELLA RISTORAZIONE –
INDIRIZZO SERVIZI SALA E BAR”;
2° BIENNIO N.O. (IV anno ) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – SETTORE SALA E VENDITA”
(CORSO SERALE)
1° BIENNIO N.O. “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – SETTORE CUCINA” (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti")
MONOENNIO (V.O.) III anno “OPERATORE SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTORE
CUCINA”
BIENNIO POST – QUALIFICA (V.O.) IV anno “TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI”
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SEDE “PLESSO B11”:
1° BIENNIO N.O. (I e II anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E
L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”
1° BIENNIO N.O. “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA” (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti")
2° BIENNIO N.O. ifp “OPERATORE DELLA RISTORAZIONE – INDIRIZZO
PREPARAZIONE PASTI”
2° BIENNIO N.O.(III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – ARTICOL. PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
2° BIENNIO N.O. (III anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – ARTICOL. ACCOGLIENZA TURISTICA”
SEDE “PLESSO EX INAM”:
2° BIENNIO N.O.(IV anno) “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’
ALBERGHIERA – ARTICOL. ENOGASTRONOMIA
BIENNIO POST – QUALIFICA (V anno V.O.) “TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI”
BIENNIO POST – QUALIFICA (V anno V.O.) “TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI”
SEDE CASA CIRCONDARIALE:
BIENNIO AGRARIO N.O. (I anno ifp)
BIENNIO AGRARIO V.O. ( II anno)
MONOENNIO AGRARIO (V.O.) “OPERATORE AGROAMBIENTALE”
BIENNIO POST – QUALIFICA V.O. (IV anno)
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INDICE Capitolo 1: Le scelte educative
1.1 Le linee generali pag. 6
1.2 Le risorse interne alla scuola pag. 7
1.3 Le risorse esterne alla scuola pag. 8
1.4 Indirizzi di studio pag. 8
1.5 Orientamento pag. 11
1.6 L’handicap pag. 15
1.7 DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) pag. 16
1.8 BES (Bisogni Educativi Speciali) pag. 17
1.8 Alunni stranieri pag. 18
Capitolo 2:Le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 Gli obiettivi generali trasversali e disciplinari pag. 19
2.2 Articolazione dell’orario di insegnamento e quadri orari pag. 20
2.3 Modalità di strutturazione dei percorsi pag. 29
Capitolo 3: Le scelte didattiche 3.1 Criteri generali di conduzione delle attività didattiche pag. 29
3.2 Le attività didattiche pag. 31
3.3 Valutazione e verifiche pag. 32
3.4 Valutazione delle attività didattiche pag. 40
3.5 Attività didattiche complementari e conclusive pag. 41
Capitolo 4: Le scelte organizzative 4.1 Organizzazione dell’Istituto e decentramento delle responsabilità pag. 42
4.2 Funzioni strumentali pag. 43
4.3 Dipartimenti pag. 44
4.4 Commissioni pag. 48
4.5 Docenti con incarichi speciali pag. 50
4.6 Organi Collegiali pag. 52
Capitolo 5: Norme generali di funzionamento 5.1 e 5.2 Rapporti e servizi alle famiglie pag. 53
Capitolo 6: Le attività di supporto 6.1 Servizi ai docenti pag. 53
6.2 Servizi agli studenti pag. 54
Capitolo 7: Valutazione 7.1 Valutazione degli esiti pag. 55
7.2 Valutazione dei contenuti pag. 56
7.3 Metodologie formative ed organizzazione delle attività pag. 56
Capitolo 8: I Progetti 8.1 I Progetti dell’Istituto pag. 57
CODICE DISCIPLINARE pag. 59
ALLEGATI 1. Regolamento di Istituto pag. 60
2. Statuto delle studentesse e degli studenti pag. 69
3. Regolamento di disciplina e sanzioni pag. 78
4. Organigramma generale di Istituto pag. 83
5. Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico pag. 86
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Capitolo 1: Le scelte educative
1.1 – LINEE GENERALI
FINALITA’ e OBIETTIVI GENERALI
Le finalità generali e gli obiettivi che l’Istituto s’impegna a perseguire nel corrente anno
scol. 2013/14 sono:
a) Contribuire al potenziamento educativo dell’istruzione professionale, inserendo
giovani capaci di esprimere progettualità e di organizzare responsabilmente il proprio
lavoro in settori dell’economia di particolare rilevanza e destinati ad un sicuro
sviluppo nel mondo contemporaneo come quelli TURISTICO-ALBERGHIERO ed
AGROAMBIENTALE;
b) promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e sociale
attraverso: Lo sviluppo dell’autoconsapevolezza;
L’educazione al volontariato, alla solidarietà, alla cultura dell’accoglienza e alla
convivenza fondata su principi di democrazia;
Il sostenimento del valore della comprensione, del dialogo e delle abilità di espressione
e comunicazione, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici;
L’educazione alla responsabilità;
Lo sviluppo della partecipazione e dell’inserimento attivo e responsabile nella
collettività scolastica e sociale;
Lo sviluppo della capacità di compiere scelte finalizzate al raggiungimento di un
obiettivo;
Lo sviluppo e la diffusione nella scuola di azioni volte al contrasto alle mafie e
all’affermazione della legalità e della cittadinanza attiva;
La prevenzione e il contrasto al bullismo e alla violenza dentro e fuori la scuola;
La comprensione del rapporto e dell’interazione tra la propria attività professionale e il
mondo circostante;
Fornire competenze adeguate alle richieste del mondo del lavoro;
L’ampliamento degli spazi e la flessibilità degli orari di fruizione del servizio scolastico
per consentire anche l’istruzione degli adulti e dei detenuti nella locale Casa
Circondariale;
L’apertura della scuola alle famiglie e al territorio;
c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a nuove
prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle diverse richieste
provenienti dal mondo del lavoro, relativamente al settore TURISTICO-
ALBERGHIERO ed AGRO-AMBIENTALE, attraverso l’acquisizione di adeguate
competenze professionali, intese come insieme di conoscenze, di abilità, di abitudini,
che permettano al futuro DIPLOMATO di: operare in situazioni e realtà diverse;
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sviluppare la capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro;
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo integrando le proprie competenze con le
altre figure professionali al fine di erogare un servizio di qualità;
sviluppare le capacità progettuali;
inserirsi nel contesto europeo;
seguire opportunamente l’evoluzione che la professione subirà nel tempo;
operare secondo una dimensione ecologica e di rispetto ambientale.
1.2 RISORSE INTERNE DELLA SCUOLA
Strutture e servizi
L’Istituto è dotato dei seguenti laboratori per le attività tecnico – pratiche
previste dal curricolo:
Laboratori multimediali n°3 (allestiti con fondi F.E.S.R.)
Laboratori di cucina n° 3
Laboratorio dimostrativo di cucina n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)
Laboratorio di sala-bar n° 1
Laboratorio di bar n° 2
Laboratorio dimostrativo di sala – bar n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)
Laboratorio di scienze degli alimenti n° 1 (allestito con fondi F.E.S.R.)
LIM
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1.3 RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA
Regione
Provincia
Comune
Biblioteche Comunali
Sistema Bibliotecario Vibonese
Museo Archeologico cittadino
Redazioni giornalistiche a livello locale e regionale ed emittenti televisive
Università
Associazioni di promozione culturale, religiose e di volontariato
Servizi sociali (ASL, e Comune)
Camera di Commercio
Aziende di Promozione Turistica
Pro loco
Assindustria,
Confartigianato
Confcooperative
Unioncamere Calabria
Centri di formazione professionale
Associazioni professionali: AEHT, Re.Na.Ia., ADA, ARICA, FIC, AMIRA,
ASSAPORI, A.P.C.
Aiab Calabria
Strutture Ricettive (Alberghi, Villaggi Turistici, Aziende Agrituristiche, ecc.)
Aziende per la lavorazione e la trasformazione degli alimenti
Sindacati
Vigili del Fuoco
Forze dell’Ordine
Casa Circondariale di Vibo Valentia
Ente Parco Nazionale della Sila
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1.4 INDIRIZZI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO
Gli alunni iscritti al percorso quinquennale di Istruzione professionale negli
indirizzi ENOGASTRONOMIA – SALA e VENDITA – ACCOGLIENZA TURISTICA, al
termine del 2°anno, potranno scegliere uno dei seguenti indirizzi:
ENOGASTRONOMIA e opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E
INDUSTRIALI
SERVIZI DI SALA E VENDITA
ACCOGLIENZA TURISTICA
Al termine del 3° anno, gli alunni iscritti ad un percorso I.e F.P. sostengono gli
esami per il conseguimento del DIPLOMA di QUALIFICA nel settore prescelto:
"Operatore della ristorazione-Indirizzo Preparazione pasti"
L'addetto ai servizi alberghieri di Cucina ha
conoscenza delle principali ricette della cucina
regionale, nazionale ed internazionale, delle
tecniche di servizio delle varie partite, del
razionale uso delle moderne attrezzature di
cucina, della tecnica di confezione e
presentazione dei piatti, della composizione di
menu, delle principali nozioni di dietetica;
possiede sensibilità per l'identificazione dei
caratteri organolettici delle merci; sa calcolare
il costo dei cibi ed eseguire correttamente il
calcolo calorico e nutritivo dei piatti; ha
conoscenza di almeno due lingue straniere.
"Operatore della ristorazione –Indirizzo Servizi Sala e Vendita"
L'addetto ai servizi alberghieri di Sala e
Vendita sa predisporre il servizio in relazione
alla lista del giorno, sa organizzare ed eseguire
il servizio secondo le esigenze dei vari tipi di
azienda, ha pratica delle varie specializzazioni
dei servizi del reparto, conosce le
caratteristiche dei cibi e delle bevande; sa
determinare l'apporto calorico e la gradazione
alcolica dei cocktail; sa eseguire il calcolo
calorico e nutrizionale dei piatti del servizio di
Sala. Sa trattare con la clientela ed è in grado
di dare chiarimenti e suggerimenti; ha
conoscenza di almeno due lingue straniere.
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Operatore Agroambientale V.O. (Qualifica)
L'operatore agricolo qualificato rappresenta un esperto del settore primario in
grado di intervenire direttamente ed autonomamente nei processi produttivi,
possedendo buone conoscenze delle fondamentali esigenze delle colture e degli
avvenimenti, fornendo delle esecuzioni tecnicamente aggiornate ed economicamente
valide, contribuendo ad una razionale definizione degli esercizi aziendali.
Attualmente l’indirizzo Agro-ambientale è funzionante c/o la Casa Circondariale di
Vibo Valentia.
CORSI POST-QUALIFICA a Vecchio Ordinamento
Gli alunni che nel corrente anno scol. frequentano le classi quinte completeranno il
percorso formativo con il conseguimento del Diploma di:
Tecnico dei Servizi Turistici (Corso post-qualifica)
L'evoluzione del prodotto turistico in termini di moltiplicazione delle
opportunità e di segmentazione delle modalità di fruizione del prodotto stesso si
accompagna ad un complessivo innalzamento dei livelli culturali; il che richiede
operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del
fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzi tutto in
possesso di un'ampia cultura di base, di spirito d’iniziativa, di senso critico, di capacità
di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di
disponibilità e d’interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal
mondo esterno.
Tecnico dei Servizi della Ristorazione (Corso post-qualifica)
Un Tecnico dei servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di
ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla
specifica tipologia di struttura operativa in cui opera.
Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento
delle derrate, del controllo dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti,
dell'organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con
gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono
anche essere elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche ed organizzative
rispetto all'intero settore.
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Il CORSO SERALE
Dall’anno scolastico 2007-2008 è attivo un corso serale per adulti per il
conseguimento della Qualifica di “Operatore ai servizi di Cucina” e il Diploma di
Tecnico dei Servizi della Ristorazione
CORSO POST-DIPLOMA
L’ISTITUTO HA PREDISPOSTO UN PROGETTO PER L’ISTITUZIONE DI UN ITS
(Istituto Tecnico Superiore). Il percorso formativo del progetto è finalizzato al
conseguimento del DIPLOMA di II livello di “Tecnico Superiore per l’introduzione e la
gestione di Tecnologie innovative nei settori del Turismo, Eno-gastronomia, Beni
culturali e Produzioni Agroalimentari”. Percorso strutturato in quattro semestri con la
durata di 1800/2000 ore per giovani in possesso di un diploma di istruzione secondaria
superiore. Il progetto è già stato approvato dall’amministrazione provinciale di Vibo
Valentia e si è in attesa del finanziamento da parte della Regione Calabria.
1.5 L’ORIENTAMENTO
Poiché l’Istituto offre la possibilità di intraprendere un percorso quinquennale di studi
fra tre articolazioni diverse: ENOGASTRONOMIA e OPZIONE PRODOTTI
DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI - SERVIZI DI SALA E VENDITA –
ACCOGLIENZA TURISTICA e l’opportunità di percorsi triennali di I e FP, per il
conseguimento di un diploma di qualifica al termine del 3° anno, si rende
indispensabile un’attenta ed accurata attività di orientamento in entrata, alla quale si
è aggiunta anche l’attività finalizzata al ri-orientamento degli studenti iscritti al
primo anno al fine di aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere coscienza di
sé stessi, dei propri punti deboli e di forza, dei propri interessi e capacità in modo da
poter scegliere in maniera consapevole il proprio percorso scolastico e formativo,
oppure di modificare il percorso intrapreso, qualora risultasse non pienamente
corrispondente alle proprie aspettative ed alle proprie capacità.
Concorso Palmi 2011 Esami Qualifica 2011-12
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Le attività di orientamento svolte nei confronti degli studenti del V anno,
prevedono un’informativa delle diverse possibilità offerte dalle università presenti
nella regione, ma anche visite guidate presso aziende del settore turistico-alberghiero
ed incontri con esponenti della locale Camera di Commercio, che illustrino agli studenti
le diverse opportunità ed i sostegni previsti per iniziare un’attività autonoma.
Nelle attività di orientamento si cercherà la collaborazione con i ragazzi, le loro
famiglie, i docenti della scuola, i docenti di altre scuole ed i docenti degli Enti di
Formazione Professionale.
L’obbligo formativo e la formazione integrata I giovani hanno il diritto-dovere di proseguire la propria formazione fino al
compimento del 16° anno di età. Gli studenti potranno assolvere a tale diritto
scegliendo di proseguire il proprio percorso formativo sia nel sistema dell’istruzione,
sia in quello della formazione professionale di competenza regionale, sia nell’esercizio
dell’apprendistato, anche attraverso percorsi integrati di formazione e di istruzione.
Inoltre saranno promossi, in collaborazione con i centri di formazione
professionale, incontri di informazione e orientamento per gli studenti che compiono
nell’anno 2012-2013 il 16° anno d’età, al fine di facilitare la scelta del percorso più
idoneo tra quelli previsti.
In questo ambito il nostro Istituto ha stipulato delle convenzioni con i seguenti Enti
di Formazione:
1. n. 3 convenzioni di collaborazione con l’agenzia formativa ANAP Calabria - legalmente
rappresentata dal presidente dott. Pasquale Caratozzolo - finalizzate all’espletamento
di 3 percorsi formativi di Istruzione e formazione professionale per il conseguimento
delle qualifiche professionali sotto indicate:
OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI;
OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ACCONCIATURA;
OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ESTETISTA.
2. convenzione – accordo di rete con la Casa Circondariale di Vibo Valentia,
legalmente rappresentata dal Direttore dott. Mario Antonio Galati;
3. convenzione – accordo di rete con la C.I.A. di Vibo valentia, legalmente
rappresentata dal presidente prof. Domenico Petrolo;
4. convenzione – accordo di rete con l’A.P.C.V. (Associazione prov.le Cuochi
Vibonesi), legalmente rappresentato dal presidente prof. Aurelio Raniti;
5. una convenzione – accordo di rete con il COMANDO dei VIGILI del FUOCO di
Vibo Valentia per l’utilizzo degli impianti e strutture sportive di cui la caserma
dispone;
6. convenzioni finalizzate alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola
lavoro con:
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Assapori – Consorzio di qualità della ristorazione calabrese;
Hotel 501 VV
Ristorante “ Divin Sapori” VV
Ristorante “ FILIPPOS “ VV
Hotel “SAN LEONARDO” VV
Ristorante “L’approdo” Vibo Marina
Catering/Pasticceria “il Pasticcino” Ionadi VV
Ristorante “IL GRANAIO” Mileto VV
Ristorante “LA POSADA” Limbadi VV
Ristorante “MOCAMBO” Pizzo Calabro VV
POPILIA RESORT Pizzo Calabro VV
Ristorante “LA GROTTA” Filadelfia VV
Ristorante “DA AGOSTINO” Pizzo Calabro VV
Hotel “ROCCA NETTUNO RESORT” Tropea VV
Hotel “ROCCA NETTUNO RESORT” Garden – Curinga CZ
Hotel San Giovanni Falerna CZ
Hotel EUROLIDO Falerna CZ
Hotel “ ULIVETO PRINCIPESSA” Cittanova RC
Hotel “ VITTORIA” Rosarno RC
Ristorante “ MED MEA” Rosarno RC
Hotel Residence “PRINCIPESSA” Campora San Giovanni CS
Hotel Residence Santa Caterina Scalea CS.
7. convenzione – accordo di rete finalizzato alla realizzazione di un progetto in
rete PON F3 sulla dispersione scolastica, con le seguenti scuole di Vibo
Valentia:
-I.I.S. (I.T.G./I.T.I.S.);
- I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.)
-I.C. “G.Garibaldi”;
- I.C. 1° Circolo;
- AMIRA (Associazione Maitre Italiani Ristoratori e Alberghi) sez. Calabria.
8. convenzione – accordo di rete con Agropromotion, IPSAR Castrovillari, Camera
Commercio Cosenza e Amm.ne Prov.le Vibo Valentia per la realizzazione di un
Workshop finalizzato alla VALORIZZAZIONE ALL’ESTERO DEI
PRODOTTIAGROALIMENTARI DELLA CALABRIA
9. convezione con l’Associazione Italiana Dislessia aps – per la realizzazione di
un corso di formazione di 1° livello “Conoscere, comprendere e affrontare i
disturbi specifici di apprendimento”
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10. per la costituzione della FONDAZIONE finalizzata all’istituzione dell’ITS
sono state stipulate convenzioni con i seguenti Enti e aziende:
UNICAL
ASSINDUSTRIA
ANAP CALABRIA
Hotel 501
gruppo Cala del Porto-Approdo;
Villaggio Baia del Sole;
Gruppo Macrì s.a.s.;
Società Domus s.r.l.;
Fondazione COGAL Monte Poro-Serre Vibonesi;
Associazione Promozione dieta mediterranea di riferimento;
A.C.A.I. (Associazione Cristiano Artigiani Italiani)
I.I.S. “GALLUPPI” di Tropea;
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO di Pizzo
11. per la candidatura al finanziamento di un POLO TECNICO PROFESSIONALE in
qualità di scuola capofila è stata costituita una rete con le seguenti Istituzioni
scolastiche, Enti/Associazioni/Aziende:
I.I.S. "Einaudi" Lamezia Terme CZ
I.I.S. "Galluppi" Tropea VV
I.I.S. "Einaudi" Serra S. Bruno VV
I.O. di Pizzo con ITN di Pizzo Pizzo VV
Università degli studi della Calabria
Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche
Arcavacata di Rende CS
ITS Turismo di Jesolo Iesolo VE
Università telematica ‘Universitas Mercatorum’ Roma RM
Ente Parco Naturale Regionale delle Serre Serra San Bruno VV
VIVICISVOL Centro Servizi Volontariato Vibo Valentia VV
Assoc. Provinciale Cuochi Vibonesi Stefanaconi VV
Comune di Tropea Tropea VV
Associazione per la promozione
della Dieta Mediterranea di riferimento
Nicotera CZ
C.A.T. Confcommercio Vibo Valentia VV
Ente Bilaterale Regionale Turismo Calabrese Vibo Valentia VV
Cooperazione Sud per L’Europa. Mileto VV
FP Group SAS Holiday Village ‘La conchiglia’ Ricadi VV
“Il Cantagalli “snc di Mastroianni F. Lamezia Terme CZ
“Dolci tentazioni” di Mirko Panetta Vibo Valentia VV
Panificio “Mediterranea” di D’Amico Vibo Valentia VV
Cooperativa Parco Agricolo del Vibonese Vibo Valentia VV
Azienda agricola “Sua maestà il Porco” Spilinga (VV) VV
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1.6 HANDICAP
Il nostro Istituto accoglie da sempre un congruo numero di alunni diversamente abili
proveniente da diversi paesi dell’interland vibonese.
Per il corrente anno scolastico, gli alunni con disabilità sono in totale 22, di cui 4
studentesse e 18 studenti, così suddivisi tra le varie classi:
-classi I n°5 alunni
-classi II n°7 alunni
-classi III n°4 alunni
-classi IV n°3 alunni
-classi V n°3 alunni.
Inoltre, bisogna sottolineare che dei nuovi iscritti, 4 alunni hanno scelto, in base alla
nuova normativa per gli istituti professionali, i corsi ad indirizzo I.eF.P. che dà loro,
seguendo un percorso didattico curriculare con obiettivi ministeriali, la possibilità di
perseguire una qualifica spendibile per il loro futuro in campo lavorativo.
I docenti di sostegno sono in totale n°13 di diverse aree, tecnica, umanistica,
scientifica e psicomotoria, questi attraverso competenze specialistiche e relazionali in
accordo con i docenti curriculari, le famiglie dei ragazzi, l’Unità Multidisciplinare,
attuano interventi finalizzati a promuovere la personalità di ciascun alunno tenendo
conto sempre delle reali capacità e potenzialità.
Riveste un ruolo fondamentale il G.L.H. (Gruppo di studio e di lavoro d’Istituto),
costituito ai sensi dell’art.15, comma 2, della legge n°104/92, che attraverso attività
di raccordo con le diverse agenzie educative presenti sul territorio e i servizi
sanitari, in un clima di collaborazione, fa fronte ai diversi bisogni ed esigenze di
ciascun alunno con disabilità.
Attività svolte e misure di integrazione
Accoglienza ed inserimento degli alunni nelle diverse classi in particolare le
prime;
Collaborazione e mediazione con la scuola di provenienza, le famiglie e gli
specialisti del sistema sanitario per la stesura del PEI (Piano Educativo
Individualizzato), l’aggiornamento del PDF, Diagnosi Funzionale per
l’individuazione di nuovi casi;
Collaborazione e raccordo con le diverse agenzie educative sul territorio per la
realizzazione di progetti e percorsi alternativi al curricolo tradizionale
soprattutto per i ragazzi che seguono una programmazione differenziata.
Aggiornamento e formazione dei docenti relativamente alle problematiche della
disabilità.
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L’inserimento nel mondo del lavoro
Il nostro Istituto prevede, anche, per gli alunni con disabilità, percorsi di alternanza
Scuola-Lavoro tramite Stage al fine di certificare competenze specifiche spendibili a
livello lavorativo. Per gli alunni che seguono la programmazione differenziata sono
previsti anche dei progetti a “classi aperte”.
La finalità dei progetti è:
Potenziare l’autonomia personale, sociale e il senso di responsabilità;
Favorire occasioni nuove e diverse di comunicazione, verificando la capacità di
adattamento e socializzazione in un contesto diverso da quello scolastico
tradizionale;
Potenziare le abilità di base e competenze specifiche spendibili a livello
lavorativo;
Rafforzare l’autostima e la motivazione a fare esperienze nuove;
Incrementare e diffondere una adeguata “mentalità dell’integrazione”
scolastica e lavorativa.
1.7 DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
Nella nostra scuola sono presenti 4 alunni con diagnosi di Disturbo Specifico
dell’Apprendimento, di cui 2 che frequentano la classe seconda e 2 la classe terza.
In riferimento alla legge 170/2010 in stretta collaborazione con le famiglie, gli alunni,
i docenti, la referente, i rappresentanti dell’AID, gli specialisti del sistema sanitario,
vengono messe in atto strategie e metodologie educative e didattiche specifiche che
attraverso una didattica personalizzata e individualizzata garantisce il successo
formativo. Dopo un periodo di accoglienza e conoscenza, tenendo conto delle
indicazioni date dalla diagnosi medica, tutte le figure coinvolte nel processo educativo
e didattico, compreso l’alunno, si adoperano per redigere il PDP. Il PDP (Piano
Didattico Personalizzato) deve tener conto, oltre ai dati anagrafici, della tipologia
del disturbo, delle attività didattiche personalizzate e individualizzate, degli
strumenti compensativi utilizzati e delle misure dispensative.
Attività svolte per favorire l’integrazione e la sensibilizzazione dei DSA
Accoglienza dell’alunno e stretta collaborazione con la famiglia attraverso
colloqui e scambi di informazione presso lo sportello di ascolto;
Acquisto di strumenti compensativi per promuovere una didattica educativa e
didattica specifica ed inclusiva;
Corsi di sensibilizzazione e informazione sui Disturbi Specifici
dell’Apprendimento tenuti in convenzione con AID nazionale;
Collaborazione con le famiglie per il recupero degli audio-libri.
17
1.8 BES (Bisogni Educativi Speciali)
Il nostro Istituto, per l’anno scolastico 2013-2014, ha attuato il Piano Annuale per
l’Inclusività deliberato dal collegio docenti per rispondere in modo efficace e
funzionale ai diversi bisogni della comunità scolastica.
Nell’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) rientrano gli alunni con:
Disabilità certificate (legge 104/92 art.3, comma 1 e 3;
Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo;
Svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, comportamentale-
relazionale, ecc.
In tal senso, è stato istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di
realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di
difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6 marzo
2013, attraverso la programmazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione” riferito a
tutti gli alunni con BES. Compiti e funzioni del GLI:
1. Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici;
3. Monitoraggio e valutazione;
4. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle
classi;
5. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;
6. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”;
7. Rapporti d’intesa con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di
formazione, tutoraggio ecc.
Il GLI è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto da
tutti i componenti e le risorse presenti nella scuola, quali: GLHO, dalle figure
strumentali, dai docenti coordinatori, ecc..
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “ ridefinisce e completa il tradizionale
approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,
estendendo il campo d’intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante
all’intera area di Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse”.
Lo strumento privilegiato è il PDP, Piano Didattico Personalizzato, che deve includere
progettazioni didattico-educative, strategie e metodologie d’intervento calibrate sui
livelli minimi attesi, per l’acquisizione di competenze estesi a tutti gli alunni con BES.
Il PDP per ogni alunno con BES deve essere deliberato dal Consiglio di Classe, firmato
dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
18
Nel caso in cui non fosse presente la certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di
classe dovrà motivare, verbalizzando, le decisioni prese sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche, al fine di evitare un contenzioso.
1.9 ALUNNI STRANIERI
La scuola si attiva efficientemente per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni
stranieri mettendo in atto diverse strategie e metodologie educative e didattiche.
Gli alunni stranieri iscritti nell'Istituto sono complessivamente 41 così suddivisi:
17 nelle prime, 9 nelle seconde, 7 nelle terze, 3 nelle quarte, 5 nelle quinte.
I paesi di provenienza sono illustrati secondo il prospetto allegato:
Nazione Classi
prime
Classi
seconde
Classi
terze
Classi
quarte
Classi
quinte
Bielorussia 1 alunno
Bulgaria
1 alunno
1 alunna
1 alunna 1 alunno
1 alunna
Brasile
2 alunne
Cina
1 alunno 1 alunno
Lituania
1 alunna
Marocco 5 alunni
3 alunne
2 alunni
1 alunna
1 alunna 1 alunno
Romania 4 alunni
1 alunna
2 alunne
1 alunno
2 alunni
1 alunna
Senegal 1 alunno
1 alunna
Spagna 1 alunno
Tunisia 1 alunno
Ucraina 1 alunno 1 alunna
19
Capitolo 2: le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 GLI OBIETTIVI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI
Gli obiettivi generali trasversali
1° – La formazione del cittadino
Rafforzare l’attitudine al vivere insieme, al rispetto reciproco, alla tolleranza;
Sviluppare il rispetto delle regole sociali e la fiducia nelle istituzioni dello
Stato;
Educare alla puntualità e all’ordine anche personale;
Consolidare la correttezza e la formalizzazione dei rapporti interpersonali
Sviluppare la capacità di comprendere e interpretare informazioni di vario
genere e diversa complessità;
Riconoscere il valore etico e civile delle leggi;
Essere consapevole delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli
organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica;
Partecipare alle iniziative per una sempre maggiore collaborazione tra scuola
ed enti locali e territoriali.
2° – La formazione dello studente
Sviluppare il rispetto delle regole del vivere scolastico, dei materiali e degli
ambienti comuni;
Sviluppare la capacità di prestare ascolto durata una comunicazione;
Sviluppare la capacità a collaborare con i compagni ed i docenti;
Acquisire un metodo di studio;
Acquisire la capacità di esprimersi in modo chiaro, ordinato e formalmente
corretto;
Conoscere i linguaggi tecnici specifici delle discipline curricolari
Acquisire le conoscenze fondamentali relative agli Organi Collegiali, alle loro
funzioni e competenze
Indurre ad una partecipazione attiva, responsabile e disciplinata alle diverse
attività didattiche;
Avviare all’organizzazione autonoma del proprio lavoro;
Sviluppare la capacità di fare progetti e verificarne i risultati;
Riconoscere i regolamenti di istituto come momento di cittadinanza
partecipata;
Sviluppare l’impegno attivo nelle forme di rappresentanza previste all’interno
della scuola.
20
3° – La formazione professionale
Approfondire l’aspetto etico e professionale per migliorare le tecniche
relazionali e il proprio modo d’essere e di presentarsi nel contesto della
professione;
Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento
alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;
Conoscere le norme di sicurezza sugli infortuni e quelle relative all’igiene
personale e professionale;
Sapersi collocare all’interno dell’organizzazione del contesto professionale
conoscendone le precise funzioni tecnico-professionali;
Dimostrare piena consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti
nel campo della sicurezza sul lavoro per la tutela dell’incolumità propria e
altrui.
Riconoscere che il diritto al lavoro ed alla libertà di impresa sono espressione
della dignità della persona e delle formazioni sociali all’interno delle quali il
singolo sviluppa la propria personalità.
Raggiungere capacità di autodisciplina e autocontrollo, nonché di collaborazione
nell’ambito delle specifiche attività lavorative.
2.2 ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DI INSEGNAMENTO E QUADRI ORARI
Il tempo-scuola praticato nell’Istituto è conforme all’ordinamento vigente che
prevede:
32 ore di lezione settimanali per le classi del 1°e 2° Biennio a N.O.;
30 ore di lezioni settimanali per le classi Quinte del Biennio post qualifica a
V.O.. (*)
25 ore settimanali - dal Lunedì al Venerdì - per le classi del corso serale ad
eccezione delle classi funzionanti a V.O. per le quali sono previste 24 ore
settimanali.
29 ore settimanali per la prima classe del Biennio, 31 per la seconda , 28 per il
Monoennio di Qualifica e 27 per la classe quarta dell’indirizzo Agro-ambientale
presso la Casa Circondariale.
(*) Nelle classi Quarte e Quinte sono previste n. 66 ore annuali dedicate all’attività di
alternanza Scuola-lavoro che vengono articolate secondo un progetto articolato in
lezioni frontali (6 ore) e attività di stage (60 ore) da svolgersi in azienda.
L’anno scolastico è diviso in tre trimestri, l’orario scolastico è strutturato, nelle
diverse sedi, secondo i seguenti prospetti:
21
Corso serale - 25 ore sett. - 5 ore giornaliere dalle 16.00 alle 21.00 da lunedì a venerdì:
- martedì 4 ore dalle 17.00 alle 21.00 ( solo le classi funzionanti a V.O.)
Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
I 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00
II 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00
III 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00
IV 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00
V 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00
Biennio Agrario, Monoennio e Quarto anno Agro-ambientale 29 ore sett.li di lezione per le classi prime, 31 per la seconda, 28 per la terza e 27 per
la quarta previste in base alle disposizioni della direzione della Casa circondariale:
dalle ore 8.20 alle ore 12.20: ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.10 08.20-09.00 08.20-09.10
II 09.10-10.00 09.10-10.00 09.10-10.00 09.10-10.00 09.00-09.40 09.10-10.00
III 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 09.40-10.20 10.00-10.50
IV 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.20-11.00 10.50-11.35
V 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20
11.00-11.40 11.35-12.20
VI 11.40-12.20
Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unità orarie di lezione saranno
recuperate dai docenti con ore a disposizione per l’eventuale copertura di colleghi
assenti.
Classi Prime, Seconde, Terze e Quarte a nuovo ordinamento: “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA”
- 32 ore sett.li – da lunedì a sabato
Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30
II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30
III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30
IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30
V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30
VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /
22
Classi Quinte Biennio post-qualifica (30 ore sett.li – da lunedì a sabato)
Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30
II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30
III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30
IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30
V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30
L’accoglienza degli alunni nelle classi la 1° ora di martedì e giovedì è prolungata di 10
minuti rispetto all’orario stabilito per l’ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi
ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2° ora, per non turbare lo
svolgimento della lezione. L’intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi,
al termine della 3° ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio. Presso il
plesso B11 l’intervallo ha luogo negli stessi orari delle altre sedi e, previa liberatoria da parte
dei genitori, è concesso di uscire nel cortile dell’edificio. I docenti in servizio la 3^ ora sono
tenuti a verificare il rientro di tutti gli alunni.
QUADRI ORARIO PER MATERIE
CORSO SERALE 1°BIENNIO (Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera - Percorso IeFP**)
Materie d’insegnamento
Area comune
Ore settimanali
Classe 1^ F (N.O.) Classe 2^F (N.O.)
Italiano 3 (critto e orale) 3(scritto e orale)
Storia 1 (orale) 1 (orale)
1^Lingua straniera – Inglese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)
Diritto ed economia 2 (orale) 2 (orale)
Matematica 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)
Sc. Integr. (Sc. della terra e Biologia) 2 (orale) 2 (orale)
Totale ore area generale 12 12
Area di indirizzo Ore settimanali
2^Lingua straniera - Francese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale)
Scienze Integrate - Fisica 2 (orale) /
Scienze Integrate – Chimica / 2 (orale)
Scienza degli alimenti 2 (orale) 2 (orale)
Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 2 (pratica)* 2 (pratica) *
Laboratorio serv. Rist. sett. Sala 2 (pratica) * 2 (pratica) *
Laboratorio serv. Rist. sett. Ricevimento 2 (pratica) 2 (pratica)
TOTALE ore area di indirizzo 12 12
TOTALE ORE COMPLESSIVE 24 24
23
* ore in compresenza
** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri
TERZO ANNO V.O. (Oper.Serv.Rist. Sett.CUCINA)
* ore in compresenza
BIENNIO POST – QUALIFICA (Tecnico dei servizi di Ristorazione)
Area comune
Classe 4^F
Ore settimanali
Italiano 3 (scritto e orale)
Storia 1 (orale)
Lingua straniera - Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica ed informatica 2 (scritto e orale)
Area di indirizzo
Lingua straniera - Francese 3 (scritto e orale)
Legislazione 2 (orale)
Economia e gestione dell’az.
Ristorativa
4 (scritto e orale)
Alimenti e alimentazione 3 (scritto e orale)
Laboratorio di Org. e Gest. dei
servizi rist.
3 (pratica)
TOTALE ORE COMPLESSIVE 24
1° biennio (N.O.) ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Attività e insegnamenti
Area Generale
Ore settimanali* – annue
Classe 1^ Classe 2^
Lingua e Letteratura Italiana 4 (scritto e orale) 132 4 (scritto e orale) 132
Storia 2 (orale) 66 2 (orale) 66
I^Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale) 99 3 (scritto e orale) 99
Diritto ed economia 2 (orale) 66 2 (orale) 66
Matematica 4 (scritto e orale) 132 4 (scritto e orale) 132
Sc. Integr. (Sc. della Terra e Biologia) 2 (orale) 66 2 (orale) 66
Scienze motorie e sportive 2 (pratica e orale) 66 2 (pratica e orale) 66
Religione cattolica/Attività alternative 1 (orale) 33 1 (orale) 33
Totale ore area generale 20 sett. annue 660 20 sett. annue 660
Area comune
Materie di insegnamento Ore settimanali
Italiano 3 (scritto e orale)
Storia 1 (orale)
Lingua straniera – Inglese 2 (scritto e orale)
Matematica e informatica 2 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 2 (scritto e orale)
Alimenti ed alimentazione 3 di cui 1*(orale)
Elementi di gestione aziendale 2 (orale)
Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 10 di cui 1* (pratica)
TOTALE ORE COMPLESSIVE 24
24
Area indirizzo
Scienze Integrate – Fisica 2 (orale) 66 /
Scienze Integrate – Chimica / 2 (orale) 66
Scienza degli alimenti 2 (orale) 66 2 (orale) 66
Lab. Serv. Enogastr. -sett. Cucina 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66
Lab. Serv. Enogastr.-sett. Sala e vendita 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66
Lab. Serv. Accoglienza turistica 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66
II^Lingua straniera – Francese 2 (scritto e orale) 66 2 (scritto e orale) 66
Totale ore area di indirizzo sett. 12 annue 396 Sett. 12 annue 396
TOTALE ORE COMPLESSIVE Sett.32 annue 1056 Sett.32 annue 1056
* il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri nelle
classi funzionanti a percorso IeFP
2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Ore settimanali**
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attività alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)
Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)
Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 6 di cui 1* ( pratica)
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri
perchè classe funzionante a percorso IeFP
2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA
Opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Materie di insegnamento Ore settimanali
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attività alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Sc. e cultura dell'alimentazione, analisi e controlli
microbiotici dei prodotti alimentari
3 di cui 1* (scritto e orale)
25
Tec. di org. e gest. dei processi produttivi 2 (orale)
Laboratorio Serv. Enog. sett. Pasticceria 9 di cui 1* ( pratica)
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Ore settimanali**
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)
Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)
Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 9 di cui 1* ( pratica)
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri
perchè classe funzionante a percorso IeFP
2° BIENNIO – TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ACCOGLIENZA TURISTICA
Materie di insegnamento Ore settimanali
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Scienza e cultura dell’alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale)
Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale)
Lab. Serv. Enog. Accoglienza Turistica 9 di cui 1* ( pratica)
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
26
2° BIENNIO – QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Ore settimanali
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attività alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Scienza e cultura dell’alimentazione 3 di cui 1* (scritto e orale)
Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 5 (scritto e orale)
Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 4 di cui 1* ( pratica)
Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 2
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
2° BIENNIO – QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Ore settimanali
Area comune
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera – Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica 3 (scritto e orale)
Scienze motorie e sportive 2 (pratica)
Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)
Area d’indirizzo
Lingua straniera – Francese 3 (scritto e orale)
Scienza e cultura dell’alimentazione 3 di cui 1* (scritto e orale)
Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 5 (scritto e orale)
Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 4 di cui 1* ( pratica)
Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 2
TOTALE 32
* Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione
CORSO POST-QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi Turistici Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali
Italiano 4 (scritto e orale) 2°Lingua straniera Francese 3 (scritto e orale)
Storia 2 (orale) Geografia turistica 2 (orale)
1°Lingua straniera
Inglese
3 (scritto e orale) Economia e tecnica dell’az.
Turistica
6 (4*) (scritto e
orale)
Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Storia dell’arte e dei beni culturali 2 (orale)
Ed. fisica 2 (pratica) Tecniche di comunicazione e
relazione
2 (1*) (orale)
Religione/Attiv. alternative 1 (orale)
TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60)
* Ore di compresenza con ITP
27
CORSO POST – QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi di Ristorazione Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali
Italiano 4 (scritto e orale) 2°Lingua straniera
Francese
3 (scritto e orale)
Storia 2 (orale) Legislazione 2 (orale)
1° Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) Economia e gestione
dell’az. Ristorativa
4 (scritto e orale)
Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Alimenti e
alimentazione
3 (scritto e orale)
Ed. fisica 2 (pratica) Lab. Org. e Gest.
Serv.Ristorativi
3 (pratica)
Religione/Attivita’ alternative 1 (orale)
TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60)
INDIRIZZO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE - PRIMO BIENNIO N.O.
Area comune
Classe 1^ ifp
Ore settimanali**
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)
Diritto ed economia 2 (orale)
Matematica 4 (scritto e orale)
Scienze della Terra e Biologia 2 (orale)
Area di indirizzo
Scienze integrate – Fisica 2 ( orale)
Scienze integrate - Chimica 2 ( orale)*
Tecnologia Inform. e Comunic. 2 ( orale)
Laboratori Tecn. ed Esercitaz. 3 (pratico)
Ecologia e Pedologia 3 (orale)
TOTALE 29
**il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri
perchè classe funzionante a percorso IeFP
SECONDO ANNO Indirizzo agrario - V.O.
Area comune
Classe 2^
Ore settimanali
Italiano 4 (scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)
Diritto ed economia 2 (orale)
Matematica ed informatica 4 (scritto e orale)
Scienze della Terra e Biologia 3 (orale)
28
Area di indirizzo
Principi di agricoltura e tecnica
delle produzioni
3 (scritto e orale)*
Principi di chimica e pedologia 2 (scritto e pratico)*
Contabilità agraria 3 (scritto e orale)*
Ecologia agraria e tutela
dell’ambiente
3 (orale)*
Elementi di fisica e laboratorio 2 (orale)
TOTALE 31
* Ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici
TERZO ANNO DI QUALIFICA V.O. - Indirizzo agro-ambientale
Area comune ORE
Italiano 3(scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera (inglese) 2 (scritto e orale)
Matematica ed informatica 3(scritto e orale)
Area di indirizzo
Genio rurale 2(1*)(grafico e orale)
Economia dell’azienda agraria 3(scritto e orale)
Ecologia agraria e tutela dell’ambiente 3(2*) orale
Tecnologie chimico-agrarie ed ambientali 4(2*) (scritto e orale)
Tecniche delle produzioni 4 (2*) (scritto e orale)
Esercitazioni di ecologia applicata 2 (orale)
TOTALE 28
*Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici
QUARTO ANNO POST-QUALIFICA V.O. - Indirizzo agrotecnico
Area comune
ORE
Italiano 4(scritto e orale)
Storia 2 (orale)
Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale)
Matematica ed informatica 3(scritto e orale)
Area di indirizzo
Diritto legislativo 3
Economia dell’azienda agraria 2
Ecologia applicata 3 orale
Contabilità e tecnica amministrativa 3(2*) (scritto e orale)
Tecniche delle produzioni 4 (3*) (scritto e orale)
TOTALE 27
*Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici
29
2.3 MODALITA’ DI STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI
L’organizzazione della didattica è di tipo modulare e prevede l’accertamento dei
debiti e dei crediti formativi; inoltre gli insegnanti delle materie professionali e di
indirizzo si avvalgono dell’attività dei laboratori di Sala – Bar, Cucina e Pasticceria,
nonché dei Laboratori Speciali e delle Aule Dimostrative.
Inoltre l’aggiornamento e la formazione professionale degli studenti si
completa con la partecipazione a visite guidate professionali, a mostre, fiere, gare
professionali ed esercitazioni speciali di laboratorio.
La costruzione dei moduli si fonda sulla scelta dei contenuti in base ai quali
individuare e costruire competenze e abilità.
Capitolo 3: le scelte didattiche 3.1 CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA‘
DIDATTICHE
Adempimenti dei docenti
Nelle classi prime e terze, durante la prima settimana di lezione, il docente
avrà cura di somministrare le prove di ingresso finalizzate a rilevare il grado di
conoscenza, comprensione e applicazione degli studenti. Sulla base dei risultati sarà
impostata la programmazione disciplinare comprese le eventuali attività di recupero.
In tutte le classi saranno effettuate attività di orientamento, pause didattiche e
corsi di recupero.
Attività e funzioni dei docenti
Nell’ambito di un’organizzazione dell’Istituto e delle relative attività il più
possibile decentrate e funzionali, il Collegio dei Docenti ha deliberato di nominare per
ciascuna classe un docente coordinatore della stessa ed un docente verbalizzatore.
Compiti del Coordinatore
Analizza la situazione di partenza della classe sulla base dei risultati delle
prove di ingresso delle singole discipline forniti dal Consiglio di Classe, elabora il
progetto di classe secondo le indicazioni contenute nelle singole programmazioni
e stabilite in sede di Consiglio di Classe;
Tiene i contatti con la famiglia per ciò che riguarda l’andamento didattico e
disciplinare ed eventuali carenze che possono emergere dalle verifiche
periodiche nelle diverse discipline;
Comunica al docente coordinatore della funzione strumentale “Servizi agli
Studenti” eventuali assenze prolungate dei ragazzi;
Compila un prospetto generale alla fine di ciascun trimestre relativo alle
assenze dei singoli studenti e a quelle di massa.
Tiene i contatti con i rappresentanti dei genitori e degli allievi all’interno del
Consiglio di Classe per informarli su iniziative e decisioni; Può, su eventuale indicazione del Consiglio di Classe e in assenza del docente
verbalizzatore, redigere i verbali relativi alle sedute.
30
Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe
COORDINATORI SEGRETARI
Classe Cognome Nome Cognome Nome
1A NICCOLI ORESTE OLIVERIO MARIA
2 A OLIVERIO MARIA NICCOLI ORESTE
3 A DAVOLI GIUSEPPINA MARCIANO' RINALDO
4 A TAVELLA RITA SURIANO FRANCESCO
5 A MACRI’ ANTONIO GRILLO PIETRO
1 B SGANGA ANNA MARIA MAIO CARLOTTA
2 B MAIO CARLOTTA SGANGA ANNA MARIA
3 B PUGLIESE CESARA MILIONE ROSETTA
4 B CHITI ELENA FOGLIARO MARIA D.
5 B RESTUCCIA DOMENICA MASSARIA SAVERIO
1 C ARCELLA ANGELA GALATI GIUSEPPE
2 C GALATI GIUSEPPE ARCELLA ANGELA
3 C PD-AT BRASCA TIZIANA TAVELLA RITA
4 C CANNATELLI ROSALIA GIGLIOTTI SAVERIO
5 C TSR-TST MASSARIA SAVERIO RESTUCCIA DOMENICO
1 D VINCI SALVATORE OLIVERIO MARIA
4D GIGLIOTTI SAVERIO CANNATELLI ROSALIA
1 E CONSOLI TINUCCIA MESIANO M. MONTAGNA
2 E POLICARO VITTORIA BROGNA ANNA
3E MILIONE ROSETTA PUGLIESE CESARA
1 F FIAMINGO CARMELO FAZIO FRANCESCO
2 F FAZIO FRANCESCO FIAMINGO CARMELO
3 F CARDAMONE PINO BARTONE MARIA ROSA
4 F IANNELLO VITTORIA RENDA MARIA DANIELA
1 G MESIANO M. MONTAGNA CONSOLI TINUCCIA
2 G SAMMARTINO UGO REPICE ANTONELLA
3G FOGLIARO MARIA PREITI CATERINA
1 L BROGNA ANNA POLICARO VITTORIA
2 L LOCANE DOMENICA POLICARO VITTORIA
1M BARONE MARIA PUNGITORE GERARDO
2 M MARAGO’ VITTORIA DE VUONO ISABELLA
1 H PUGLIESE ANNA MARIA BRASCA CATERINA
2 H PAPPALARDO GAETANO RAFFA CONCETTINA
3 H RAFFA CONCETTINA PAPPALARDO GAETANO
4 H LIMARDO GIOVANNI PUGLIESE ANNA
1 I BRASCA CATERINA LIMARDO GIOVANNI
31
3.2 ATTIVITA’ DIDATTICHE
Attività del Consiglio di classe
Le linee generali dell’attività didattica curricolare sono quelle previste dai vigenti
programmi ministeriali, la programmazione dell’attività sarà predisposta dagli organi
Collegiali secondo le relative competenze,
In particolare i consigli di classe provvedono:
ad individuare gli obiettivi delle singole discipline;
a individuare obbiettivi comuni e trasversali, su cui progettare eventuali
interventi di tipo interdisciplinare;
a definire metodi e strumenti;
Nei piani didattici annuali sono compresi:
la valutazione dei livelli di partenza e dei prerequisiti in possesso degli allievi,
accertati attraverso prove d’ingresso,
l’accertamento del debito formativo,
gli obiettivi formativi e didattici,
i contenuti organizzati in moduli e unità didattiche,
i criteri e gli strumenti di valutazione,
metodologie didattiche e strumenti,
abilità e conoscenze richieste agli allievi al termine dell’anno scolastico e/o del
ciclo di studi.
Strategie educative.
Il Collegio dei Docenti stabilisce che le strategie educative e le relative scelte
metodologiche debbano essere individuate in base alle esigenze della classe e propone
una serie di indicazioni cui i docenti potranno attingere per l’elaborazione di una
propria metodologia di insegnamento .
Per quanto riguarda il Primo Biennio non si può prescindere dalle indicazioni
contenute nel Documento Tecnico del 3 agosto 2007 relativo all’Obbligo formativo.
In tale contesto è necessario elaborare strategie educative che vadano nel senso
del rafforzamento e ampliamento dei saperi e delle competenze necessarie affinché i
giovani si trovino in possesso degli strumenti indispensabili per affrontare la vita
adulta e un eventuale, ulteriore apprendimento.
1. In particolare si prevede la progettazione di Unità Didattiche di
apprendimento a carattere pluridisciplinare e elaborate dal Consiglio di classe
al fine di sviluppare specifiche competenze e in modo da abituare gli studenti a
trattare un argomento sotto punti di vista diversi ma complementari;
E’ necessario quindi che i curricoli e le programmazioni delle diverse aree
disciplinari siano costruiti in funzione dell’acquisizione/rafforzamento delle sette
competenze chiave indicate nel suddetto Documento tecnico:
32
1. comunicazione nella madre-lingua
2. comunicazione nelle lingue straniere
3. competenza matematica
4. competenze di base in scienza e tecnologia
5. competenza digitale
6. imparare ad imparare
7. competenze sociali e civiche.
Inoltre, sempre relativamente al Primo Biennio, si stabilisce, nell’attività didattica,
di:
2. partire dal concreto e dall’esperienza personale dell’allievo per giungere alla
formazione di conoscenze;
3. portare l’allievo ad utilizzare le conoscenze per costruire competenze;
Per quanto riguarda il Secondo Biennio, si suggerisce di procedere al
trattamento pluridisciplinare di argomenti attinenti alla disciplina di specializzazione.
Per quanto riguarda il quinto anno, infine, si suggerisce di innalzare il livello
delle capacità e delle competenze attraverso:
La comprensione e l’analisi di testi di vario genere,
L’ uso dei linguaggi specifici e dei relativi registri linguistici.
La produzione e l’organizzazione autonoma di casi pratici collegati alla realtà
lavorativa.
La trattazione pluridisciplinare degli argomenti proposti.
Il Collegio docenti per tutte le classi stabilisce che:
si faccia il più largo uso possibile degli audiovisivi e dei computer,
la trattazione degli argomenti avvenga in maniera problematica allo scopo di
suscitare curiosità, discussioni, ipotesi e verifiche,
l’itinerario didattico sia formulato per moduli e unità didattiche, finalizzate
all’acquisizione di capacità logico critiche ed espressive.
3.3 VALUTAZIONE E VERIFICHE
Al fine di realizzare una valutazione il più possibile obiettiva, attendibile e omogenea
si stabilisce di utilizzare una terminologia condivisa da tutti i consigli di classe, la cui
fonte normativa risiede nelle indicazioni contenute nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01): CONOSCENZE:
Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore
di studio o di lavoro e sono descritte come teoriche e pratiche.
33
ABILITA’:
Indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso
di metodi, materiali, strumenti).
COMPETENZE:
Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale
e/o personale.
CONOSCENZE
Nessuna o molto carente da 0 a 3
Frammentaria e superficiale da 4 a 5
Sufficiente ma non approfondita 6
Completa da 7 a 8
Approfondita e articolata da 9 a 10
ABILITA’
Scarse da 0 a 3
Mediocri da 4 a 5
Sufficienti 6
Buone da 7 a 8
Ottime da 9 a 10
COMPETENZE
LIVELLO INDICAZIONE VOTO
Base non raggiunto
Lo studente non riesce a svolgere compiti semplici in situazioni
note, mostrando di non possedere conoscenze ed abilità
essenziali e di non saper applicare regole e procedure
fondamentali.
< 6
Base
Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando
di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare
regole e procedure fondamentali.
6
Intermedio
Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in
situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
da 7 a 8
Avanzato
Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in
situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità, sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
da 9 a 10
34
Per quanto riguarda la valutazione dei risultati sono stabiliti i seguenti principi
generali:
1^ Anno La valutazione sarà di tipo orizzontale, pertanto ogni singolo allievo deve
essere valutato in base al cammino di crescita che è riuscito a
percorrere, ossia in confronto a se stesso e non in confronto ad altri ed
in conseguenza, per quello che può dare, sempre naturalmente tenendo
conto degli standard minimi richiesti da ciascuna disciplina.
Inoltre la valutazione deve essere temporale (vale in altre parole solo
per un certo tempo), positiva (valuta ciò che è evidente e che l'alunno ha,
non quello che gli manca), proiettiva (non valuta il definitivo, ma il
dinamico) e formativa (dichiara la crescita ottenuta).
2^ Anno Pur mantenendo una valutazione di tipo orizzontale, temporale,
positivo, proiettivo e formativo, sarà necessario, in vista del
passaggio al monoennio, tenere adeguato conto delle competenze
effettivamente acquisite dallo studente, sia nell'ambito delle discipline
comuni che di quelle d'indirizzo.
3^-4^-5^ Anno Nel secondo biennio e il quinto anno la valutazione sarà ai sensi della
normativa vigente, di tipo verticale, ponendo lo studente entro la
classifica valoriale dei mèmbri della classe, e certificativa, dovendo
accertare e dichiarare conoscenze e competenze conseguite da ciascun
alunno, utilizzabili in sede istituzionale.
Livelli essenziali di competenza
II Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti livelli essenziali di competenza, che non
possono prescindere naturalmente dagli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di
ciascuna disciplina, e che sono qui di seguito elencati:
Alla fine del primo Biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come)
sono i seguenti:
Competenze comportamentali
Rispettare la puntualità e l'ordine anche personale
Rispettare le regole scolastiche, non danneggiare i materiali e gli ambienti comuni
Rispettare le consegne per il lavoro scolastico e programmare lo svolgimento dei compiti
assegnati
Riconoscere e rispettare la diversità dei punti di vista
Partecipare in modo attivo e disciplinato alle diverse attività didattiche.
35
Competenze cognitive trasversali
Esprimersi con ordine e chiarezza, con adeguato volume di voce
Organizzare il discorso in vista di una consegna specifica
Prestare attenzione ad una comunicazione orale per un tempo adeguato (almeno 10')
Comprendere il messaggio centrale di una comunicazione orale (istruzioni,
indicazioni di lavoro, comunicazioni, informazioni)
Leggere silenziosamente e comprendere un testo semplice
Leggere ad alta voce senza tenere il segno e senza sillabare, un testo che
presenti anche parole non conosciute
Comprendere il messaggio e/o l'informazione centrale di un testo
informativo, descrittivo, argomentativi, narrativo
Produrre testi semplici, ortograficamente e morfologicamente corretti
Conoscere le regole fondamentali dell'impaginazione
Esporre con chiarezza i contenuti che si vuole comunicare
Redigere appunti e riassunti di testi espositivi, argomentativi e narrativi
Elaborare descrizioni tecniche
Elaborare un semplice testo argomentativo
Individuare e applicare regole e procedimenti per risolvere semplici
problemi
Usare criticamente gli strumenti di calcolo
Analizzare , interpretare, selezionare ed elaborare dati.
Inoltre, le competenze che dovranno essere in possesso degli allievi al termine dell’Obbligo di
istruzione, secondo quanto previsto dal Documento tecnico del DM 139, 22 Agosto 2007,
relativamente agli Assi culturali, sono le seguenti.
ASSE DEI LINGUAGGI:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario;
Utilizzare e produrre testi multimediali.
ASSE MATEMATICO:
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
36
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza;
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale
e sociale in cui vengono applicate.
ASSE STORICO-SOCIALE
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente;
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio.
Alla fine del secondo biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come)
sono i seguenti:
Competenze comportamentali Rispettare scrupolosamente la puntualità e l'ordine anche personale con
particolare attenzione alla tenuta delle divise
Rispettare le regole scolastiche in aula e nei laboratori
Consolidare la correttezza e la formalizzazione nei rapporti interpersonali
Lavorare in gruppo; riconoscere le diversità dei punti di visto; individuare
e rispettare il proprio ruolo e l'altrui all'interno del gruppo; non
scatenare conflittualità all'interno del gruppo
Competenze cognitive trasversali
Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, letterario,
argomentativi, espositivo, tecnico), cogliendone le informazioni più
evidenti ed esplicite.
Riconoscere il tema centrale o l'idea-chiave di un testo.
Esprimersi in modo chiaro in situazioni note e su argomenti conosciuti.
Produrre semplici testi coerenti e corretti.
Conoscere e usare i fondamentali elementi dei linguaggi tecnici specifici
delle discipline curricolari, con particolare riferimento a quelle dell'area
di indirizzo.
Esporre, sia oralmente che in forma scritta, in modo semplice e
formalmente corretto la propria opinione.
Valutare, in una situazione problematica, l'obbiettivo e raccogliere
dal contesto informazioni e dati utili alla soluzione del problema.
Utilizzare tecniche di soluzione collaudate per la soluzione di un
Problema.
37
Attuare una scelta autonoma riguardo ai proseguimento degli studio
all'inserimento nel mondo del lavoro, sulla base delle inclinazioni personali e della conoscenza
relativa alle possibilità offerte dal territorio e dal mondo del lavoro.
Alla fine del quinto anno i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come) sono i
seguenti:
Competenze comportamentali
Rispettare il ruolo altrui nel lavoro di gruppo e interagire in modo
positivo in relazione alla situazione;
Gestire efficacemente le emozioni contribuendo alla soluzione di
problemi e conflitti.
Competenze cognitive trasversali
Saper risolvere un problema semplice
Organizzare un piano di lavoro
Scegliere strumenti, risorse e tecniche specifiche per la soluzione
di un problema
Raccogliere e selezionare informazioni da fonti diverse
distinguendo le informazioni principali da quelle secondarie
Formulare ipotesi e stabilire relazioni e inferenze
Comprendere il messaggio di testi di vario genere e coglierne i
nessi principali
Produrre testi di vario genere semplici, corretti e coerenti
rispondenti alle consegne
Esprimere in modo chiaro e corretto le proprie argomentazioni
Padroneggiare i linguaggi tecnici specifici di ciascuna disciplina con
particolare riferimento a quelle dell'area di indirizzo.
In particolare, per quanto concerne l’anno scolastico in corso, il Collegio dei Docenti
del 23/10/2013, ai sensi della normativa vigente in merito alla valutazione degli
alunni,ferma restando la competenza specifica dei singoli Consigli di Classe, ha
deliberato i seguenti criteri generali:
VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO Per quanto attiene alla validità dell’anno scolastico, per gli studenti di tutte le classi, vale
la disposizione di cui all’articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme
per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122. Tale disposizione prevede
che “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”, salvo le particolari deroghe previste
dallo stesso regolamento e considerando le particolari situazioni degli alunni-detenuti della
Casa Circondariale e degli alunni del Corso serale.
Nello specifico vengono prese in considerazione i seguenti aspetti:
Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
Terapie e/o cure programmate:
Donazioni di sangue;
Partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal CONI;
Particolari situazioni familiari, di lavoro e personali adeguatamente certificate
mediante dichiarazione dei genitori o degli alunni maggiorenni.
38
AMMISSIONI ESAMI – CLASSI SUCCESSIVE
Ammissione all’Esame di Stato classi V.O. VA tsr-VB tsr-VC tsr/tst
Non potranno essere ammessi agli esami gli alunni che:
nello scrutinio finale non abbiano conseguito almeno la sufficienza in tutte le discipline
e minimo 6/10 in condotta.
Ammissione Esami qualifica classi Terze a percorso IeFP (3^E – 3^G) Essendo il primo
anno di esami di questa tipologia si rimane in attesa di indicazioni da parte dell'Assessorato
regionale alla Formazione professionale
Ammissione degli alunni alle classi seconde, terze e quarte Enogastronomia e Ospitalità
alberghiera
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alle classi seconde - terze - quarte
occorre che:
1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a
quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;
2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di quattro, di cui massimo
3 scritti e/o dell’area di indirizzo.
Ammissione degli alunni alle classi quinte Enogastronomia e Ospitalità alberghiera
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:
1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a
quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;
2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2
scritti e/o dell’area di indirizzo.
Ammissione alle classi successive degli alunni del Corso Serale
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe successiva (seconda - terza)
occorre che:
la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro;
le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell’area di indirizzo, non
siano superiori al numero di quattro.
Ammissione all’Esame di qualifica degli alunni della classe 3^F V.O. OPERATORE ai
SERVIZI di CUCINA (se sarà autorizzata in deroga)
Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze
Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà
costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la
valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%.
Ammissione degli alunni alla classe 5^ F V.O.biennio post-qualifica TSR
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:
1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a
quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;
2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2
scritti e/o dell’area di indirizzo.
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Ammissione degli alunni delle classi funzionanti C/o la Casa Circondariale
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alle classi seconde - terza occorre che:
1. la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro;
2. Le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell’area di
indirizzo, non siano superiori al numero di quattro.
Ammissione all’Esame di qualifica degli alunni della classe 3^H V.O. OPERATORE AGRO-
AMBIENTALE (se sarà autorizzata in deroga)
Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze
Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà
costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la
valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%.
Ammissione degli alunni alla classe 5^ H (V.O. biennio post-qualifica Agrotecnico)
Nello scrutinio di giugno 2014 per l’ammissione alla classe quinta occorre che:
1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a
quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10;
2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2
scritti e/o dell’area di indirizzo.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Credito scolastico Alunni interni Come previsto dalla normativa, in sede di scrutinio finale, con la media dei voti assegnati nelle
singole discipline e nella condotta si individua la banda di oscillazione con i punteggi minimo e
massimo utilizzando la tabella A del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009.
Al fine dell’assegnazione del punteggio minimo/massimo della banda individuata saranno
tenuti in considerazione i seguenti criteri approvati dal Collegio dei docenti nella seduta del
23/10/2013 e fatti propri dai Consigli di classe:
1) Agli alunni che nello scrutinio finale raggiungono una media dei voti con decimale superiore
a 50 (media>6,50-7,50-8,50-9,50) sarà assegnato il punteggio massimo della relativa
banda di oscillazione, a prescindere dal possesso di credito scolastico e formativo;
2) Agli alunni che nello scrutinio finale conseguono una media dei voti con decimale pari o
inferiore a 50 (media =/< 6,50-7,50-8,50-9,50) sarà attribuito il punteggio massimo della
relativa banda di oscillazione solo in presenza di credito scolastico e formativo
superiore a 0,50/1,00 sommando i punti assegnati per i seguenti indicatori:
Per frequenza assidua (quando le assenze complessive dell’anno scol. non superano i 10
gg.) punti 0,25;
Per interesse, impegno e partecipazione i seguenti decimali: con la media della
sufficienza (da 6 a 6,99) 0 punti; con discreto (da 7 a 7,99) 0,25 punti; con
buono/ottimo (da 8 a 10) 0,50;
Per attività complementari organizzate dalla scuola – massimo tre corsi/attività
frequentati per i 2/3 delle ore previste e svolte con giudizio positivo 0,20 punti
ciascuno (max 0,60);
40
Per giudizio positivo relativo all’insegnamento della religione cattolica/attività
alternativa: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti;
Per le valutazioni positive relative all’alternanza Scuola/lavoro, stage e tirocini
aziendali: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti.
Per la valutazione dei crediti formativi è necessario che gli alunni depositino la
documentazione in segreteria didattica entro il 15 maggio; l’esperienza a cui si fa riferimento
nella documentazione sia avvenuta dopo il termine del precedente anno scol. e/o nel corso
dell’anno scol. in corso con una frequenza pari ai 2/3 delle ore previste e che da essa derivino
competenze coerenti con il tipo di indirizzo di studi frequentato. Potranno essere presentati
massimo due attestati e saranno valutati 0.10 cadauno (max 0,20).
Ai candidati esterni tenuti a sostenere l’esame preliminare il credito scolastico,
eventualmente integrato dal credito formativo, sarà attribuito utilizzando la Tabella C del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009.
Verifiche
Poiché gli itinerari didattici sono articolati in moduli ed unità didattiche/UDA,
le verifiche potranno essere effettuate alla fine di ogni unità e/o di ogni modulo,
ferme restando le indicazioni del Collegio dei Docenti per quel che riguarda il numero,
secondo le metodologie utilizzate in ciascuna fase. Per verifica s’intende la
misurazione delle competenze raggiunte attraverso l’utilizzo e l’elaborazione delle
conoscenze acquisite. Le verifiche servono non solo a misurare il processo di crescita
delle conoscenze e delle competenze dell’allievo, ma anche l’efficacia dell’attività
didattica, in modo che, in caso di insuccesso, i docenti apportino le dovute correzioni
al lavoro programmato. Le verifiche sono effettuate mediante colloqui orali, prove
pratiche, relazioni, prove strutturate, prove semistrutturate e relazionali.
3.4 VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
L’attività didattica è valutata in relazione ai seguenti parametri:
ore di lezione effettivamente svolte
frequenza degli alunni
tempo dedicato alle attività extracurricolari
partecipazione degli alunni alle attività non curricolari e grado di interesse
dimostrato
obiettivi minimi e criteri di valutazione stabiliti per classe
numero delle prove/verifiche effettuate nei trimestri e nell’anno
attività di recupero e/o sostegno attuate
rapporti con le famiglie (comunicazioni, incontri, assemblee docenti-genitori)
accesso ed uso delle strutture e degli strumenti disponibili nell’Istituto
tasso di abbandono, evasioni, ripetenze.
41
In ossequio alla C.M. N°89 del 18/10/2012 nelle classi prime, seconde ,terze e
quarte a n.o., la valutazione dei risultati raggiunti sarà formulata per ciascuna
disciplina mediante un voto unico, scaturito da una pluralità di prove di verifica
riconducibili a diverse tipologie, concordate nei quattro dipartimenti disciplinari.
3.5 ATTIVITA’ DIDATTICHE COMPLEMENTARI E CONCLUSIVE
Attività di tirocinio aziendale
L’Istituto prevede esperienze di tirocinio aziendale sia per le classi del secondo
biennio che per quelle quinto anno e per le classi seconde ifp.
Attività di recupero, potenziamento ed approfondimento
Il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe e il Consiglio di Istituto, in seguito
all’Ordinanza ministeriale n.°9 del 5/11/2007, relativa agli intereventi di recupero e
sostegno hanno stabilito quanto segue.
In coerenza con gli obiettivi e le finalità generali dell’Istituto, le attività di
recupero e sostegno finalizzati alla prevenzione dell’insuccesso scolastico
costituiscono parte integrante e permanente dell’Offerta Formativa.
Sulla base dei risultati dei test d’ingresso e delle verifiche periodiche per le classi
iniziali (Prime e Terze) e delle eventuali insufficienze che risultino evidenziate negli
scrutini del trimestre per le classi intermedie, i Consigli di Classe programmano le
attività secondo i criteri generali indicati dal Collegio dei Docenti e ratificate dal
Consiglio di Istituto.
A) In tutte le classi il 20% dell’orario settimanale sarà dedicato,
per le discipline per le quali si renderà necessario, al recupero,
al fine di prevenire l’insuccesso scolastico per quegli studenti
che abbiano rivelato difficoltà e/o lacune.
Le pause didattiche, di circa due ore mensili, sono destinate
alla ripetizione di unità didattiche che abbiano presentato
particolari difficoltà per gli allievi o che siano nodali per il
successivo sviluppo della programmazione.
Contestualmente i docenti potranno procedere ad una verifica dell’efficacia della
propria attività di insegnamento (feedback).
Tali attività sono svolte in classe, programmate da ogni singolo docente durante il
normale andamento delle lezioni, individualmente o secondo fasce il più possibile
omogenee, sotto forma di esercizi, compiti, ricerche, approfondimenti.
Si è previsto di effettuare una pausa didattica nelle due settimane successive alla
fine del primo e del secondo trimestre in modo tale da consentire agli allievi che
hanno già manifestato delle deficienze di recuperare e non attardarsi nell’attività
scolastica. Saranno previsti dei corsi di recupero estivi agli allievi che nello scrutinio
finale hanno riportato insufficienze nello scrutinio di Giugno 2014.
42
I corsi di recupero sono tenuti da insegnanti della classe o dell’Istituto, che hanno
dato la loro disponibilità e in caso di rifiuto, potranno essere tenuti da docenti esterni
o da Enti no profit, individuati secondo criteri di qualità deliberati dal Collegio dei
docenti ed approvati dal Consiglio di Istituto.
Le famiglie saranno immediatamente informate dell’avvio dei corsi di recupero e
saranno altresì tenute a comunicare all’Istituto l’adesione o meno dei propri figli ai
suddetti corsi; una volta data l’adesione, la frequenza diventa obbligatoria.
Le famiglie saranno anche informate delle decisioni del Consiglio di classe circa le
frequenze ad altri progetti ed attività concomitanti.
Potranno essere esonerati dalle suddette attività quei ragazzi i cui genitori
abbiano dichiarato di voler provvedere in modo autonomo al recupero delle carenze
evidenziate.
Al termine di ciascun intervento di recupero i docenti interni delle discipline
interessate svolgeranno verifiche documentabili, dalle quali accertare il superamento
o meno delle carenze e/o dei debiti formativi.
A tali verifiche tutti gli studenti sono tenuti a sottoporsi , anche coloro i quali
non si sono avvalsi delle iniziative di recupero messe in atto dalla scuola.
Capitolo 4: le scelte organizzative
4.1 ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE
RESPONSABILITA’
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo PUGLIESE
DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: rag. Concetta GAGLIANO’
1°COLLABORATORE del D.S. : prof.ssa Elena CHITI
2°COLLABORATORE del D.S.: prof. Fausto RANITI
RESPONSABILE SUCCURSALE “PLESSO B11” prof.ssa Tinuccia CONSOLI
RESPONSABILE SUCCURSALE “EX INAM”: prof. Saverio MASSARIA
RESPONSABILE CONVITTO: Istitutore Antonio LA GAMBA
RESPONSABILE Ind. Agro-ambientale c/o Casa Circondariale di Vibo Valentia:
prof.ssa Caterina BRASCA
RESPONSABILE CORSO SERALE: prof. Pino CARDAMONE
AREE E FUNZIONI STRUMENTALI
DIPARTIMENTI
COMMISSIONI
DOCENTI CON INCARICHI SPECIALI
43
4.2 FUNZIONI STRUMENTALI F.S. Area 1 –“ Gestione POF e Valutazione” - PROF.SSA MILIONE ROSETTA
1. Aggiornamento e integrazione POF;
2. Coordinamento della progettazione e monitoraggio delle attività del POF;
3. Coordinamento valutazione delle attività del Piano;
4. Coordinamento dei rapporti tra la Scuola e le Famiglie;
5. Realizzazione, applicazione e pubblicizzazione dei documenti valutativi di
Sistema - Pubblicizzazione delle attività scolastiche - Cura della
documentazione educativa, dell’emeroteca, della videoteca, della
Fototeca – cura aggiornamento del sito web dell’istituto;
6. Coordinamento valutazione alunni;
7. Coordinamento comm.ne POF e VALUTAZIONE;
8. Coordinamento comm.ne Viaggi e visite guidate.
F.S. Area 2 “Sostegno al lavoro dei Docenti” - PROF.SSA FOGLIARO MARIA
1. Accoglienza nuovi docenti, documentazione, aggiornamento e formazione
docenti;
2. Analisi dei bisogni;
3. Coordinamento nella Scuola delle attività di tutoraggio connesse alla
formazione universitaria dei docenti;
4. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca;
produzione di materiali didattici e organizzazione/aggiornamento Centro di
documentazione e ricerca;
5. Organizzazione attività di recupero.
F.S. Area 3.1.1 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF.SSA PUGLIESE CESARA
1. Analisi dei bisogni degli studenti - mappatura dei bisogni;
2. Coordinamento diritto allo studio e comodato;
3. Raccolta dati per attività di recupero e sostegno;
4. Organizzazione corsi recupero;
5. Coordinamento comm.ne DIRITTO allo STUDIO e COMODATO.
F.S. Area 3.1.2 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF. FAZIO FRANCESCO
1. Organizzazione delle attività di accoglienza;
2. Orientamento in entrata e in uscita;
3. Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici e aziende per la realizzazione di
stage formativi, tirocini aziendali, alternanza Scuola-lavoro;
4. Coordinamento delle attività extracurricolari: Stage, alternanza, viaggi
didattici, gare e concorsi professionali, scambi culturali nel territorio
regionale, nazionale, europeo, partecipazione a progetti;
5. Coordinamento comm.ne ACCOGLIENZA e ORIENTAMENTO.
44
F.S. Area 3.1.3 “Interventi e servizi per gli studenti” - PROF.SSA DAVOLI
GIUSEPPINA
1. Analisi dei bisogni del territorio – mappatura delle possibilità di inserimento
lavorativo;
2. Organizzazione e coordinamento di iniziative per l’educazione alla salute, alla
legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.;
3. Coordinamento delle attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola
e partecipazione degli alunni a gare, concorsi e manifestazioni;
4. Coordinamento comm.ne CIC e SALUTE;
5. Coordinamento comm.ne EDUCAZIONE alla LEGALITA'.
F.S. Area 3.2 “Integrazione ed inclusione” - PROF.SSA PREITI CATERINA
1. Analisi dei bisogni degli studenti diversabili e stranieri - Mappatura dei bisogni;
2. Coordinamento GIO – GLH;
3. Organizzazione delle attività di accoglienza e orientamento alunni diversabili e
stranieri;
4. Coordinamento delle attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola
per i diversabili e stranieri;
5. Coordinamento delle attività extracurricolari programmate per i diversabili e gli
stranieri;
6. Coordinamento comm.ne INTEGRAZIONE e INCLUSIONE.
F.S. Area 4 “Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed istituzioni esterne”
PROF. MACRI' DOMENICO
1. Compilazione formulari, espletamento gare, rendicontazione Progetti PON/POR/FESR;
2. Collegamento con le Agenzie Formative territoriali;
3. Analisi dei bisogni del territorio ed individuazione di profili professionali adeguati ai
bisogni del territorio;
4. Coordinamento valutazione curriculum professionali di esperti cui affidare i moduli di
percorsi formativi;
5. Coordinamento comm.ne progetti PON FSE-FESR/POR.
4.3 DIPARTIMENTI
I dipartimenti promuovono l’attività di ricerca, sperimentazione e di sviluppo
dell’Istituto ed esprimono pareri e proposte al Collegio dei Docenti. Tutti i Docenti
dovranno far parte di un dipartimento suddivisi per assi culturali – insegnanti delle
discipline facenti parte dello stesso asse – con il compito di selezionare
adeguatamente i contenuti da inserire nell’offerta formativa, e, durante la
programmazione didattica, interrogarsi su cosa sia la struttura della disciplina, qual
siano i nuclei essenziali fondanti della stessa, qual è il suo valore formativo.
45
DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI
DIPARTIMENTO LINGUISTICO
ASSE DEI LINGUAGGI DOCENTE DISCIPLINA
1 BATTAGLIA MARTINO M. Lettere
2 BRASCA CATERINA Lettere
3 BRASCA TIZIANA Lettere
4 BRETTI SAVERIO Sc. Motorie
5 BROGNA ANNA Lettere
6 CAVALIERI TERESA Inglese
7 CHITI ELENA* Lettere
8 CONSOLI TINUCCIA Lettere
9 CRUPI ANNA Tec. com. e rel.
10 CRUPI MARIANTONIA Francese
11 DAVOLI GIUSEPPINA Lettere
12 DE VUONO ISABELLA Inglese
13 GIGLIOTTI SAVERIO Lettere
14 GRILLO PIETRO Scienze motorie
15 MARAGO’ VITTORIA Lettere
16 MARASCO GIULIETTA Sostegno AD02
17 MEDAGLIA NICOLA Francese
18 PAGANO FRANCESCO SAVERIO Lettere
19 POLICARO VITTORIA Lettere
20 PORPIGLIA VINCENZO Sostegno AD04
21 PREITI CATERINA Sostegno AD02
22 PUGLIESE CESARA Lettere
23 PULITANO SILVANA Francese
24 PUNGITORE GERARDO Francese
25 RACHIELE FRANCESCA Lettere
26 RESTUCCIA DOMENICA Francese
27 ROMBOLA' ROSA Inglese
28 SGANGA ANNA MARIA Inglese
29 SQUADRITO ISABELLA Inglese
30 SURIANO FRANCESCO Inglese
31 TETI FRANCESCO Tec. Inf. e com.
32 VALENTI MARIO Lettere
33 VINCI SALVATORE Scienze motorie
46
DIPARTIMENTO DI STORIA
ASSE STORICO – SOCIALE
DOCENTE DISCIPLINA
1 BATTAGLIA MARTINO M. Storia
2 BRASCA CATERINA* Storia
3 BRASCA TIZIANA Storia
4 BROGNA ANNA Storia
5 CARONE GIUSEPPE Storia
6 CHITI ELENA Storia
7 CONSOLI TINUCCIA Storia
8 CUPPARI N. RAFFAELE Religione
9 DAVOLI GIUSEPPINA Storia
10 DE BUONO ELVIRA Storia dell'arte
11 DIDIANO VITTORIA Religione
12 GALLORO ALBERTO Diritto
13 GIGLIOTTI SAVERIO Storia
14 MARAGO’ VITTORIA Storia
15 PAGANO FRANCESCO SAV. Storia
16 PAPA DOMENICO Diritto
17 PEZZO DOMENICO Religione
18 RACHIELE FRANCESCA Storia
19 RENDA MARIA DANIELA Dritto
20 SAMMARTINO UGO Diritto
21 VALENTI MARIO Storia
15 VALENTI MARIO Storia
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA
ASSE MATEMATICO DOCENTE DISCIPLINA
1. ARCELLA ANGELA R. Matematica
2. CALABRIA ANTONIO Matematica
3. CANNATELLI ROSALBA Matematica
4. FOGLIARO MARIA D.* Matematica
5. LOCANE DOMENICA Matematica
6. MAIO CARLOTTINA Matematica
7. RAFFA CONCETTINA Matematica
47
DIPARTIMENTO SCIENTIFICO – TECNOLOGICO
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO DOCENTE DISCIPLINA
1 ARCELLA ORSOLA Sostegno AD01
2 ARONE RENATO VITO Scienze Agrarie
3 ASCONE ANNUNZIATA Scienze della Terra e Biologia
4 BARONE MARIA Sostegno AD03
5 BARTONE MARIA ROSA Scienze degli Alimenti
6 BELVEDERE CARMELO ITP Ricevimento
7 CAMPISI VINCENZO Tec. di gest. Processi Produttivi
8 CARDAMONE PINO ITP Cucina
9 CARUSO GIULIANA Sostegno AD01
10 CERAVOLO FRANCESCO ITP Cucina
11 CONGESTRI’ MARIA C. Fisica
12 CUTULI ROSALBA Sostegno AD03
13 DI VITO GREGORIO Amministrazione
14 FAZIO FRANCESCO ITP Ricevim.
15 FERRARO MARIA R. Scienza della terra
16 FIAMINGO CARMELO ITP Cucina
17 FRIJIA GIOVANNI ITP Cucina
18 GAGLIANO’ MARIANNA ITP Agraria
19 GALATI GIUSEPPE ITP Sala
20 GRANDE GREGORIO ITP Cucina
21 IANNELLO VITTORIA Amministrazione
22 IELLAMO FELICIA Sostegno AD03
23 LA GAMBA SANTINA ITP Cucina
24 LAZZARO FOCA ANTONIO Chimica
25 LICASTRO MICHELE ITP Sala
26 LIMARDO GIOVANNI Scienze Agrarie
27 LOSCHIAVO ISABELLA Sostegno AD03
28 MACRI’ ANTONIO ITP Cucina
29 MACRI’ DOMENICO Fisica
30 MACRI’ GIUSEPPINA ITP Ricevimento
31 MAFODDA INNOCENZA Scienza degli Alimenti
32 MARCIAN0’ RINALDO ITP Cucina
33 MARZANO FRANCESCO G. Amministrazione
34 MASSARIA SAVERIO Amministrazione
35 MESIANO MARIA M. Scienza degli Alimenti
36 MICELI MARIA ELENA Chimica
37 MILIONE ROSETTA Scienze degli Alimenti
48
38 NICCOLI ORESTE ITP Cucina
39 OLIVERIO MARIA* Scienza degli Alimenti
40 PANETTA PASQUALE ITP Cucina
41 PANNACE GREGORIO ITP Sala
42 PAPPALARDO GAETANO Scienze agrarie
43 PASQUALE ERNESTINA Scienza della terra
44 PATA ANTONIO G. Fisica
45 PISANO ANTONIO Sostegno AD03
46 PISERA’ MARIA SAVERIA ITP Sala
47 PUGLIESE ANNA M. Scienza della terra
48 PUGLIESE ALDO Sostegno AD03
49 RANITI FAUSTO ITP Sala
50 REPICE ANTONELLA Sostegno AD03
51 SABATINO WANDA Sostegno AD01
52 TAVELLA RITA Amministrazione
53 TETI FRANCESCO Informatica
54 VERALDI CARLO ITP Agraria
4.4 COMMISSIONI COORDINATORI /REFERENTI
Sono state costituite le seguenti commissioni, le quali elaborano progetti e
organizzano attività, curano i rapporti con gli studenti e il loro coinvolgimento nei
progetti suddetti.
COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord.
POF e VALUTAZIONE
DAVOLI Giuseppina
prof.ssa MILIONE Rosetta
(F.S. area 1)
FAZIO Francesco
FOGLIARO Maria
MACRI’ Domenico
PREITI Caterina
PUGLIESE Cesara
INTEGRAZIONE e
INCLUSIONE
Arcella Orsola
prof.ssa PREITI Caterina
(F.S. area 3.2) Barone Maria
Lo Schiavo Isabella
Porpiglia Vincenzo
CIC e SALUTE
Brasca Tiziana prof.ssa
DAVOLI Giuseppina
(F.S. area 3.1.3) Oliverio Maria
Pasquale Ernesta
Valenti Mario
49
GARE e
MANIFESTAZIONI
Cardamone Pino
prof. RANITI Fausto Ceravolo F.sco
Fazio F.sco
Milione Rosetta
Panetta Pasquale
VIAGGI e VISITE
GUIDATE
Massaria Saverio Prof.ssa MILIONE Rosetta
(F.S. area 1) Pugliese Cesara
ACCOGLIENZA e
ORIENTAMENTO
Grillo Pietro prof. FAZIO Francesco
(F.S. area 3.1.2) Milione Rosetta
Raniti Fausto
COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord.
DIRITTO ALLO
STUDIO e
COMODATO
Brasca Caterina
Prof.ssa PUGLIESE Cesara
(F.S. area 3.1.1)
Galati Giuseppe
Chiti Elena
Restuccia Domenica
ELETTORALE
Rachiele Francesca
prof.ssa
RESTUCCIA Domenica
Restuccia Domenica
Maccarone (ATA)
Torchia Valentina (alunna 5
TSR)
Skorut Danuta Maria
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’
Galloro Alberto Prof.ssa DAVOLI Giuseppina
(F.S. area 3.1.3) Renda Maria Daniela
Sammartino Ugo
ISTRUTTORIA
Galloro Alberto
prof. SAMMARTINO Ugo Oliverio Maria
Gigliotti Saverio
Formazione classi e
ORARIO
Brasca Caterina
prof.ssa CHITI Elena
Cardamone Pino
Massaria Saverio
Oliverio Maria
Preiti Caterina
Raniti Fausto
ALTERNANZA
Scuola-lavoro
Massaria Saverio prof. FRIJIA Giovanni
Panetta Pasquale
Raniti Fausto
50
Progetti PON/POR
Brasca Caterina
prof. MACRI’ Domenico
(F.S. area 4)
Chiti Elena
Consoli Tinuccia
Massaria Saverio
Valutazione Curricula
Corsisti serale
Medaglia Nicola prof. CARDAMONE P.
Renda Maria Daniela
LA COMMISSIONE ACQUISTI SARA'DESIGNATA ALL'OCCORRENZA CON APPOSITO DECRETO DEL
D.S. SULLA BASE DEI BENI/SERVIZI DA ACQUISTARE, DELLE DISPONIBILITA' E COMPETENZE
4.5 INCARICHI SPECIALI
INCARICHI INCARICATI SEDE
FIDUCIARI
SUCCURSALI e
CONVITTO
Tinuccia CONSOLI
coad. da Maria Montagna Mesiano
Corpo B11
Saverio MASSARIA
coad. da D. Restuccia
Ex Inam
Antonio LA GAMBA
coad. da S. Collia
Convitto
Caterina BRASCA
Coad. da Raffa Concettina
Casa
Circondariale
RESPONSABILE
CORSO SERALE
Pino CARDAMONE
coad. da Carmelo Fiamingo
Sede Centr.
TUTOR corsisti Serale Iannello Vittoria Sede Centr.
Tutor prof. in anno di
formazione
Chiti Elena (per Brasca Tiziana) Sede Centr.
COORDINATORI
DIPARTIMENTI
1. Dipart. linguistico – asse linguaggi: E. CHITI
2. Dipart. di Storia – asse storico-sociale: C. BRASCA
3. Dipart. di Matematica–asse matem.: M.D. FOGLIARO
4. Dipart. Scient.-Tecn.-asse sc./tecn: M. OLIVERIO
REFERENTE DSA/BES Caterina PREITI
REFERENTE I. e F.P. Saverio MASSARIA
REFERENTE PARI OPP Caterina BRASCA
51
SEGR. COLLEGIO DOC Saverio MASSARIA
RESPONS.HACCP Ass. Tecn. Nazzareno BONAVENTURA
RESPONS. INVALSI Elena CHITI
RESP. ALTERNANZA Giovanni FRIJIA
RESP. LAB. LINGU.
CONVITTO
Bruno PUJIA
RESPONSABILI
ALLARME
Pasquale Panetta Sede Centr.
Tinuccia Consoli Corpo B11
Antonio La Gamba Convitto
ORGANO GARANZIA Alberto GALLORO – Ugo SAMMARTINO
GLH d’Istituto O. ARCELLA – R. CUTULI – V. PORPIGLIA – A. PUGLIESE
C. PREITI
RESPONSABILI
LIBRI IN COMODATO
Caterina Brasca Casa Circ.
Elena Chiti Sede Centr.
Iannello Vittoria Corso Ser.
Domenica Restuccia Ex Inam
Giuseppe Galati Corpo B 11
RESPONSABILI
Apertura/chiusura
CC.SS.: Arena Antonio - Calello Domenico Sede Centr.
CC.SS.: Moscato Vincenzo - Miriello Silvana Corpo B11
CC.SS.: Mazzeo A. – Barbaro M. – Varrese B. Ex Inam
Custode di turno Convitto
SICUREZZA
RSPP Ing. Filippo LUCIANO (est.)
ASPP
Coll. scol. Ferrara Rosalba Sede Centr.
A.T. Angelo Grimaldi Corpo B 11
prof. Saverio Gigliotti Ex Inam
Istitutore Pujia Bruno Convitto
ADDETTI AL PRIMO
SOCCORSO
Arena Ant. – Natali F. - Tamburro S. Sede Centr.
Miriello S. - Moscato V. Corpo B11
Mazzeo A. – Varrese B. Ex Inam
Barone D.– Neri V.- Zappia B. Convitto
ADDETTI
ANTINCENDIO
Altamore D. – Mirenzio S. – Altamore R.
Calello D. –Ferragina A.– Rachiele B.
Sede Centr.
52
Mazzeo F. – Pontoriero C.. Corpo B11
Mazzeo A. – Barbaro M. Ex Inam
Mazzeo M. – Brosio V. Convitto
RESPONSABILI
LEGGE ANTIFUMO
Arena C.– Arena Ant.- Mirenzio F. –
Dieni M. – Ruscio B. - Monteleone R.
Sede Centr.
Covalea P. - Iellimo D. – Miriello S. Corpo B11
Mazzeo A. – Barbaro M. Ex Inam
Ferraro A. - Riggio B.
Barone D. - Valente A.
Convitto
4.6 ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DEI DOCENTI composto da:
tutti i Docenti dell’Istituto;
C.T.S. composto da: DS-DSGA con funzioni di segretaria – n.4 Coord. Dipart. -
Presidente regionale “Assapori” - Presidente prov.le Assindustria turismo - Docente
Università della Calabria corso di laurea Scienze turistiche - Presidente regionale
AMIRA - Presidente regionale F.I.C.
CONSIGLIO D’ISTITUTO composto da:
Presidente (genitore), Capo dell’Istituto, n° 8 Docenti, n° 4 genitori, n° 4 studenti,
n° 2 personale ATA, istitutore Delegato.
GIUNTA ESECUTIVA composta da:
Presidente (Dirigente Scolastico), n° 1 Docente, n° 1 genitore, n° 1 studente, n° 1
personale ATA, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.)
CONSIGLI DI CLASSE composti da:
tutti i Docenti della classe + 2 rappresentanti degli alunni e 2 rappresentanti dei
genitori.
COMMISSIONE DI GARANZIA composta da:
Presidente (Docente), n° 1 Docente, n° 1 studente, n° 1 genitore.
COMITATO DI VALUTAZIONE composto da:
n° 4 docenti membri effettivi e n° 2 supplenti.
COMMISSIONE ELETTORALE composta da: n° 2 Docenti, n° 1 studente, n° 1
genitore, n° 1 personale ATA.
RAPPRESENTANTI SINDACALI UNITARI composta da:
n° 3 rappresentanti.
53
Capitolo 5: Norme generali di funzionamento
5.1 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I docenti riceveranno i genitori degli alunni nelle ore pomeridiane, secondo un
calendario stabilito dal Collegio dei Docenti e che verrà reso pubblico all’inizio
dell’anno scolastico, per riferire sull’andamento didattico e disciplinare dei relativi
figli.
Saranno inoltre disponibili ad incontrare i genitori degli allievi che dovessero farne
richiesta anche al di fuori degli incontri stabiliti dal Collegio dei Docenti, in
particolare ciascun docente sarà disponibile, previo appuntamento, un giorno al mese in
orario antimeridiano, e di tale calendario darà comunicazione ai propri studenti.
5.2 SERVIZI ALLE FAMIGLIE
L’Istituto osserva il seguente orario:
da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 21,15 di massima.
Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dalle ore 11,00 alle ore 12,30 di ogni giorno.
Gli uffici di Segreteria restano aperti:
Da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Orario per il pubblico: dalle ore 11,00 alle ore 13,00.
La D.S.G.A. ( Direttrice dei Servizi Generali Amministrativi) riceve il pubblico
tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 13,30
Il funzionamento della biblioteca è disciplinato in modo da assicurare l’accesso per
consultazione e prestiti di dotazioni librarie, da parte di docenti e studenti e
personale: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Capitolo 6: Le attività di supporto
6.1 SERVIZI AI DOCENTI
La seconda Area “Sostegno ai docenti” ha il compito di identificare le esigenze
formative dei docenti al fine di prevedere ed organizzare attività di vario genere per
sostenere i docenti nello svolgimento delle loro funzioni.
In primo luogo il docente responsabile dell’Area dovrà:
Presenziare a titolo consultivo (se richiesto dagli argomenti trattati) alle
sedute del Consiglio d’Istituto
Individuare le esigenze formative dei docenti e predisporre il relativo
aggiornamento
Accogliere i nuovi docenti
54
Coordinare la produzione di materiali didattici
Coordinare l’uso della biblioteca
Curare la documentazione didattica
Coordinare l’uso delle tecnologie informatiche
Pubblicizzare le attività scolastiche
Curare l’aggiornamento del sito web dell’Istituto
6.2 SERVIZI AGLI STUDENTI
I docenti responsabili delle FF.SS. area 2 e 3.1.1, 3.1.2, 3.1.3, 3.2, 3.3 si
preoccuperanno di:
1. organizzare le attività di accoglienza degli alunni delle prime classi;
e, in generale, di:
1. Analizzare i bisogni degli studenti
2. Coordinare il diritto allo studio e il comodato;
3. Organizzare e coordinare le iniziative per l’educazione alla salute, alla
legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.;
4. Raccogliere i dati per organizzare le attività di recupero e sostegno.
5. Organizzare l’orientamento in entrata e in uscita;
6. Coordinare le attività scolastiche con l’offerta formativa dell’extrascuola;
7. Coordinare le attività extracurricolari: viaggi didattici, gare, concorsi,
scambi culturali nel territorio regionale, nazionale, europeo, partecipazione a
progetti;
8. Coordinare il GIO-GLH, organizzare le attività di accoglienza e
orientamento degli studenti diversamente abili e per gli studenti stranieri.
Internet
La rete Internet è stata istituita dall’anno scolastico 1997/98 come servizio
anzitutto per gli studenti e i docenti. L’introduzione di tale rete mira a rispondere ad
esigenze espresse dagli studenti a livello nazionale e locale. Essa avvia gli alunni e i
docenti alla conoscenza di nuove realtà in un campo che proprio entrando nella scuola
può essere “demitizzato” e valutato anche con mentalità critica; inoltre permette di
far acquisire agli studenti gli elementi base nell’uso della rete, ormai divenuto
necessario in ogni ambito lavorativo.
Biblioteca di Istituto
La sede centrale della scuola dispone di una biblioteca di circa 2000 volumi,
relativi ad argomenti di cultura generale, attualità, letteratura e attinenti le discipline
professionali.
E’ prevista la presenza di un docente responsabile della Biblioteca in ciascuna delle
sedi dell’Istituto dotata di una biblioteca a disposizione degli studenti.
Sportello di ascolto
E’ prevista l’attività di uno sportello di ascolto con l’ausilio di personale esterno
dell’ASP di Vibo Valentia, psicologa e assistente sociale con compiti di consulenza per
gli studenti. Il servizio è fornito per due giornate al mese in orario antimeridiano.
55
Audiovisivi
La scuola è dotata di più apparecchi televisivi in modo tale che nelle aule stesse
i docenti, ove lo ritengano opportuno o su richiesta degli studenti, possano integrare le
lezioni con il sussidio di audiovisivi.
Convitto
L’istituto dispone di un Convitto annesso che può accogliere fino a 50 studenti
convittori, provenienti da zone della provincia e/o della regione troppo lontane o mal
servite dai mezzi pubblici di trasporto e 20 semi-convittori.
Durante la loro permanenza nel convitto, gli studenti sono costantemente
seguiti, sia nelle attività scolastiche sia nei loro bisogni psicologici, da istitutori, i quali
sono in costante contatto con il Preside, i docenti della scuola e le famiglie.
Capitolo 7: Monitoraggio e autovalutazione delle attività e del
sistema
L’Istituto si propone di realizzare quanto programmato o di motivare lo
scostamento dai propositi iniziali. Per fare ciò è necessario definire in modo preciso
gli obiettivi da raggiungere e monitorare i procedimenti che portano a centrare gli
obiettivi. Insieme al monitoraggio che deve servire anche da termostato per la
regolazione in itinere degli interventi programmati e messi in atto, sarà indispensabile
attivare un sistema di autovalutazione d’istituto che consenta un costante
miglioramento degli interventi e dei risultati.
7.1 VALUTAZIONE DEGLI ESITI
La valutazione degli esiti avviene sulla base dei seguenti indicatori di massima:
FLESSIBILITA’:
a. Le attività progettate vengono adeguate in itinere alle esigenze del
contesto mantenendo però le finalità e gli obbiettivi
b. Il gruppo di progetto è costituito sulla base della disponibilità
dell’interesse e della competenza dei docenti.
c. il Consiglio di Classe è a conoscenza delle attività progettate.
CONDIVISIONE:
a. Il Consiglio di Classe discute e approva le attività.
b. Il Collegio dei Docenti discute e approva le attività.
c. Gli studenti e le famiglie sono informati su scopi e caratteristiche delle
attività.
DIREZIONE EFFICACE:
Il responsabile delle attività progettate
a. Diffonde l’informazione,
b. Mantiene i contatti con gli operatori interni ed esterni,
c. Convoca e coordina gli incontri del gruppo.
d. Mette in atto le decisioni del gruppo
56
e. Cura la documentazione
f. Raccoglie i dati e verifica la coerenza dei progetti e delle attività.
EFFICACIA FORMATIVA:
a. Il Consiglio di Classe individua tra gli obiettivi delle attività quelli da
monitorare nell’ambito del gruppo classe.
b. Lo studente conosce i risultati attesi e le competenze da acquisire.
c. Lo studente impara ad autovalutare i propri cambiamenti
d. Lo studente impara a trasferire le competenze acquisite in tutti gli
ambiti.
TRASPARENZA E COMUNICABILITA’:
a. I prodotti delle attività sono presentati ai genitori.
b. I risultati dei processi sono comunicati a studenti e genitori.
c. La documentazione concernente le attività è agli atti della scuola.
TRASFERIBILITA’:
a. Ogni attività è elaborata secondo uno schema comune e condiviso.
b. Ogni attività tiene conto delle condizioni di fattibilità e delle risorse
disponibili.
c. I risultati sono stati efficaci
7.2 VALUTAZIONE DEI CONTENUTI
I contenuti proposti sono valutati, per ogni ambito di intervento, in relazione a:
Adeguatezza ai bisogni ed alle capacità degli studenti;
Capacità di sviluppare le abilità e le competenze degli studenti:
Aderenza alla realtà territoriale ed istituzionale di riferimento.
7.3 METODOLOGIE FORMATIVE E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’.
Metodologie ed organizzazione saranno valutate in base alla loro efficacia ed
economicità, sia in termini di raggiungimento degli obiettivi proposti che in termini
di tempo e di spesa.
In particolare si prendono in considerazione:
L’effettiva adeguatezza della programmazione alle caratteristiche dei
partecipanti ed alle richieste ministeriali;
Le prestazioni degli studenti ed il loro grado di partecipazione e coinvolgimento;
I materiali ed i supporti didattici utilizzati;
Il grado di raggiungimento degli standard qualitativi e formativi di
apprendimento;
Il grado di applicazione concreta delle competenze acquisite sia in ambito
lavorativo che sociale;
Le possibilità di ricorrere, da parte degli studenti, ad attività di
autovalutazione;
Il diritto, da parte delle famiglie e degli studenti, di conoscere i contenuti e le
metodologie delle attività didattiche previste durante l’anno scolastico.
57
CAPITOLO 8 : I PROGETTI I progetti previsti e approvati dal collegio docenti del 23/10/2013 per il corrente
anno scolastico sono:
PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE DELL'ISTITUTO
GIORNATE DELL'ORIENTAMENTO
PROGETTO ACCOGLIENZA
SCUOLA COLLOCATA IN AREA A FORTE IMMIGRAZIONE
INSIEME NELLO SPORT
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
"SPES" IL GIORNALINO IN CLASSE per gli allievi della casa circondariale
"RIPARTIAMO DELLA TERRA" per gli allievi della casa circondariale
"SCUOLA SICURA"
"SCHOOL ON LINE"
"GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2014"
Progetto di Alternanza Scuola - Lavoro "LAVORANDO IMPARO",riservato
agli alunni delle classi III E e IIIG ifp da realizzare in collaborazione con
Unione Regionale Cuochi e l'associazione Maitre d'Hotel sez. Calabria con
finanziamento dell'U.S.R. Calabria.
PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE:
1. "A scuola di equitazione"
2. "Patrimonio storico-archeologico da scoprire" Locri e Gerace
3. "Il parco che vorrei" i ragazzi incontrano la Sila
4. Conoscere Vibo e dintorni
5. Un patrimonio da far conoscere "I Bronzi di Riace
SPORTELLO DI ASCOLTO,in collaborazione con l'ASL di Vibo Valentia
PROGETTO PIANO INTEGRATO - PON FSE "Competenze per lo Sviluppo"
azione C1 "Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - comunicazione nelle lingue straniere" e azione C5 - Tirocini/stage, anno
scolastico 2013-14.
1. PROGETTI PON C1 FSE 2013 - 671" rivolti a 15/20 alunni de primo
biennio:
"ECDL START"
"LA NOSTRA MADRELINGUA"
"ENGLISH FOR EUROPE"
"MATEMATICA DIVERTENTE CON EXCEL"
58
2. "PROGETTI PON C5 FSE 2013-87" rivolto a 15/20 alunni delle
diverse classi:
"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 1" indirizzato alle terze classi;
"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 2" indirizzato alle quarte
classi;
"DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 3" indirizzato alle quinte
classi.
PROGETTO F-3-FSE04 POR CALABRIA-2013-33 "Promuovere il successo
scolastico,le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di
reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi,
rivolto a 15 alunni del primo biennio a rischio abbandono scolastico.
Per la realizzazione di tale prog. l'Istituto è capofile della rete con I.I.S.
(I.T.G./I.T.I.S.) - I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.) - I.C. "G.Garibaldi"
I.C. 1°Circolo - AMIRA (Associazione Maitre Ristoratori e Alberghi)
sez. Calabria.
PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO per le classi terze,quarte
e quinte a percorso quinquennale e per le classi seconde ifp realizzati
presso le varie aziende del territorio.
PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO:
“La cultura dell’accoglienza vista dalla cucina” rivolto alle quinte classi e
realizzato nelle aziende aderenti all’associazione ASSAPORI
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO SULLE TECNICHE DI
BARTENDER aperto a tutti gli allievi delle terze,quarte e quinte ad
indirizzo sala e vendita.
59
CODICE DISCIPLINARE
si rimanda al
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
16 aprile 2013, n. 62
Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici,
a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165. (13G00104)
(GU n.129 del 4-6-2013)
60
ALLEGATO 1
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA
Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA
“Enrico Gagliardi”
Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790
E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Plesso B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196
REGOLAMENTO DI ISTITUTO A.S. 2013 - 2014
(all. 1)
INDIRIZZI GENERALI E NORME GENERALI DI
FUNZIONAMENTO
a. Il nostro Istituto si propone la realizzazione del successo formativo di
tutti gli studenti partendo dalle loro esperienze pregresse e dalle loro
modalità di apprendimento. L’attenzione agli studenti deve essere il
tratto identificativo dell’Istituto: essa sarà realizzata attraverso
l’accoglienza, l’ascolto, la richiesta d’impegno da parte degli alunni e la
loro responsabilizzazione, il dialogo costante con la famiglia, la qualità del
dialogo educativo.
b. Le finalità generali e gli obbiettivi che l’Istituto si impegna a perseguire
sono:
a) Contribuire al potenziamento educativo dell’istruzione
professionale, inserendo giovani capaci di esprimere progettualità
e di organizzare responsabilmente il proprio lavoro in settori
dell’economia di particolare rilevanza come quelli turistico-
alberghiero e agro-ambientale
b) Promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e
sociale
61
c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a
nuove prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle
diverse richieste provenienti dal mondo del lavoro.
c. L’Istituto osserva il seguente orario: da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00
alle ore 21,15, di massima.
Gli uffici di segreteria restano aperti da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00
alle ore 14,00 e osservano il seguente orario di apertura al pubblico: dalle
ore 11,00 alle ore 13,00 di ogni giorno.
Tutto il personale è tenuto a comunicare, tempestivamente entro le ore
8,00 e comunque non oltre l’inizio dell’orario di servizio, l’assenza per
malattia; alla comunicazione telefonica o telegrafica dovrà far seguito, la
certificazione medica, inserita on-line dal medico che l’ha prodotta.
1. INGRESSO E ORARIO DELLE LEZIONI
1.1 L’ingresso è fissato alle ore 8,00 nei giorni martedì e giovedì e 8,30 per i
restanti giorni e l’orario di uscita è previsto per le ore 14,00 nei giorni
martedì e giovedì e 13.30 nei rimanenti giorni. E’ concesso un margine di
tolleranza fino alle ore 8,10, per cui tutti gli studenti potranno accedere
liberamente alle loro aule fino a tale ora. Gli studenti che si
presenteranno oltre le 8,10 saranno ammessi alla 2^ ora e il docente
dovrà annotarlo sul registro di classe. In casi di frequenti ritardi da
parte degli stessi alunni, il docente coordinatore provvederà ad avvisare
il D.S. e le famiglie - degli eventuali ritardi dei Convittori dovranno
essere avvisati il responsabile del convitto e gli istitutori di riferimento.
1.2 In nessun caso i docenti potranno allontanare dalla scuola l’alunno
minorenne che si è presentato in ritardo.
1.3 L’orario scolastico è strutturato secondo quanto previsto dai seguenti
prospetti: SEDE CASA CIRCONDARIALE
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 8.20-9.10 8.20-9.10 8.20-9.10 8.20-9.10 08.20-9.00 8.20-9.10
II 9.10-10.00 9.10-10.00 9.10-10.00 9.10-10.00 0.900-9.40 9.10-10.00
III 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 10.00-10.50 09.40-10.20 10.00-10.50
IV 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.50-11.35 10.20-11.00 10.50-11.35
V 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.35-12.20 11.00-11.40 11.35-12.20
VI / / / / 11.40-12.20 /
Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unita’ orarie di lezione
saranno recuperate dai docenti con ore a disposizione per l’eventuale copertura
di colleghi assenti giustificati.
62
SEDE CENTRALE E PLESSO B11
Considerate le esigenze logistiche legate ai mezzi di trasporto che non consentono
la possibilita’ di collegamenti con i paesi di provenienza degli alunni oltre un certo
orario, per le classi dell’indirizzo normale alberghiero/ristorativo la durata delle
unita’ orarie di lezioni sara’ la seguente:
Classi Primo Biennio a nuovo ordinamento ENOGASTRONOMIA E
OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Classi Primo Biennio Settore Cucina – Sala e Vendita
32 ore sett.li – da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30
II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30
III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30
IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30
V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30
VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /
Classi Secondo Biennio Settore Cucina – Sala e Vendita
32 ore sett.li – da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30
II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30
III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30
IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30
V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30
VI / 13.00-14.00 / 13.00-14.00 / /
PLESSO EX INAM
Classi Quinte biennio post-qualifica
30 ore sett.li – da lunedì a sabato
Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
I 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.00-09.00 08.30-09.30 08.30-09.30
II 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.00-10.00 09.30-10.30 09.30-10.30
III 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.00-11.00 10.30-11.30 10.30-11.30
IV 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.00-12.00 11.30-12.30 11.30-12.30
V 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.00-13.00 12.30-13.30 12.30-13.30
L’accoglienza degli alunni nelle classi la 1° ora di martedì e giovedì è prolungata di 10
minuti rispetto all’orario stabilito per l’ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi
63
ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2° ora, per non turbare lo
svolgimento della lezione.
L’intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi, al termine della 3°
ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio.
SEDE CENTRALE – Corso serale
Biennio unico alberg- rist., monoennio e corso post qualifica servizi cucina del
corso serale
25 ore sett. da lunedì a venerdì - dalle ore 16.00 alle ore 21.00 :
– martedì 4 ore dalle 17.00 alle 21.00 (le classi a V.O:):
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
I 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00 16.00-17.00
II 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00 17.00-18.00
III 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00 18.00-19.00
IV 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00 19.00-20.00
V 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00 20.00-21.00
2.ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
2.1 L’insegnante della 1° ora o l’eventuale supplente è tenuto alla giustificazione
degli alunni. In caso di entrata posticipata, la giustificazione verrà richiesta
dall’insegnante della 2° ora.
2.2 Il docente che giustifica è tenuto a controllare l’esatta corrispondenza della
firma del genitore, o di chi ne fa le veci, apposta sul frontespizio del libretto e
di quella apposta in calce alla giustificazione.
2.3 Gli alunni maggiorenni possono giustificare le proprie assenze.
2.4 In caso di assenze superiori a 5 giorni, la giustificazione deve essere
accompagnata dal certificato medico che l’insegnante, rispettando la normativa
sulla privacy, farà pervenire in segreteria didattica, con l’indicazione della
classe e il visto dello stesso docente. I certificati medici presentati dagli allievi
delle sedi succursali saranno consegnati ai fiduciari di sede i quali
provvederanno a farli pervenire alla segreteria didattica.
2.5 Gli alunni sprovvisti di giustificazione, sono ammessi in classe ma rimangono
ingiustificati e di ciò il docente deve fare menzione sul registro di classe. Nel
caso in cui non provvedano a giustificare nei giorni immediatamente successivi,
il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia.
2.6 In caso di assenze protratte oltre i cinque giorni, o di assenze saltuarie
ripetute, il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia.
64
3.RICHIESTE PERMESSI USCITE ANTICIPATE
3.1 Qualora gli studenti debbano lasciare la scuola prima del termine delle lezioni,
dovranno farne richiesta i genitori o chi ne fa le veci presentandosi
personalmente dal D.S. o dai suoi collaboratori o fiduciari di sede; ciò vale PER
TUTTI GLI STUDENTI CHE NON ABBIANO RAGGIUNTO LA MAGGIORE
ETA’. Gli studenti maggiorenni devono produrre una richiesta scritta entro la 1°
ora, e comunque l’accoglimento della stessa è a discrezione del D.S. o del
responsabile di sede.
3.2 Se uno studente ha necessità di ottenere un permesso permanente di ingresso o
di uscita fuori dal normale orario di lezione – non per motivi di viaggio - il
genitore/tutore dovrà farne esplicita e motivata richiesta scritta al D.S.
4. USCITE DALL’AULA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI,
CAMBIO DELL’ORA E INTERVALLO
4.1 Per nessun motivo gli alunni possono allontanarsi dalla classe senza il premesso
del docente.
4.2 I docenti hanno il dovere di riprendere severamente qualunque alunno si attardi
arbitrariamente fuori dalle aule o dai laboratori.
4.3 L’utilizzo dei bagni è permesso agli alunni dopo le ore 10,00 e fino alle ore 13,00,
salvo urgenti necessità che saranno valutate caso per caso dai docenti. Alle
ragazze è consentito di recarsi in bagno due per volta.
4.4 Durante lo svolgimento dell’intervallo gli studenti devono rimanere nelle loro
classi e, per evitare eccessiva confusione, solo uno di loro si recherà nel locale
appositamente previsto per la vendita dei panini, con l’incarico di acquistarli per
conto dei compagni, e avendo provveduto in anticipo alla stesura della lista delle
richieste.
4.5 La responsabilità della classe durante l’intervallo è affidata al docente della 3°
ora e ai collaboratori scolastici presenti su ciascun piano e/o corridoio.
4.6 Alla fine della lezione il docente ha l’obbligo di attendere il cambio, a meno che
non sia impegnato in altra classe, nel qual caso affiderà temporaneamente gli alunni ad
un collaboratore scolastico ed informerà il collaboratore/fiduciario del D.S.
5. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
5.1 I docenti riceveranno i genitori degli alunni in orario pomeridiano secondo il
calendario stabilito e comunicato agli studenti per gli incontri scuola-famiglia.
5.2 Ogni docente, previo appuntamento, riceverà i genitori degli alunni in orario
antimeridiano, un giorno alla settimana e per un’ora secondo un quadro che verrà
comunicato alle famiglie e agli studenti e affisso all’albo della scuola.
65
5.3 I docenti coordinatori di classe si fanno carico di comunicare alle famiglie degli
allievi le assenze reiterate e/o ingiustificate, i ritardi continuati, i
comportamenti inadeguati, e comunque tutte quelle situazioni che richiederanno
un’informativa e un intervento solleciti.
5.4 Il Consiglio di classe, dopo lo scrutinio intermedio di ciascun trimestre,
compilerà un resoconto sintetico del profitto degli studenti in ciascuna
disciplina, e provvederà ad inviarlo alle famiglie.
6. ASSEMBLEE STUDENTESCHE
Art.40/1- L’art. 42 del D.P.R. 416 afferma il diritto degli studenti di
riunirsi in assemblea, diritto il cui esercizio non è rimesso a facoltà discrezionale del
preside o di altri organi.
L’esercizio di tale diritto è tuttavia vincolato all’osservanza delle modalità
stabilite dagli artt. 43 e 44 dello stesso decreto.
Art.40/2- L’assemblea studentesca di istituto può riferirsi sia
all’approfondimento dei problemi della scuola sia all’approfondimento dei problemi
della società (art. 43 D.P.R. 416).
L’approfondimento deve svolgersi solo “in funzione della formazione culturale
e civile degli studenti”, ovviamente eliminando dalla discussione ogni argomento che
possa costituire configurazione di reato.
Art. 40/3 L’assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del
comitato studentesco - espressione, quest’ultimo, dei rappresentanti degli studenti
(art. 43) - o del 10% degli studenti (art. 44). La richiesta di convocazione deve essere
sottoscritta dalla maggioranza (la metà più uno) del comitato studentesco o da almeno
il 10% degli studenti. Qualora non esista il Comitato studentesco, la richiesta deve
pervenire da almeno il 10% degli studenti.
L ’ordine del giorno e la data dell’assemblea devono essere
preventivamente presentati al dirigente, al fine di permettere il coordinamento
tra tutte le attività didattiche che si svolgono nella scuola, coordinamento che
spetta al dirigente (art. 3 D.P.R. 31 maggio 1974, n° 417). Pertanto, in
presenza di circostanze obiettive (es.: uso dei locali scolastici , in cui
dovrebbe svolgersi l’assemblea studentesca , per la stessa data da parte di altri
organismi) sarà concordata una diversa data dall’assemblea studentesca.
La convocazione dell’assemblea deve essere disposta almeno 5 gg. prima della
data della sua effettuazione, per evidenti ragioni organizzative sia della scuola sia
degli studenti.
Il dirigente , dopo aver provveduto, in rapporto all’ordine del giorno
dell’assemblea, alle verifiche circa la rispondenza dello stesso alle finalità previste
dalla legge, provvede ad apporre in calce al documento ricevuto, contenente il
predetto ordine del giorno, la dicitura “visto il dirigente” seguita dalla propria firma
autografa e dalla data di apposizione del visto e trattiene agli atti copia del
documento. Il documento stesso, munito del visto del dirigente a certificazione della
66
legittimità della convocazione dell’assemblea e del relativo ordine del giorno, è
affisso, a cura del stesso dirigente, all’albo della scuola.
Il dirigente preavviserà le famiglie degli studenti della data e dei locali in
cui si terrà l’assemblea.
Art.40/4 L’assemblea di istituto nei locali scolastici può avere luogo - quando si
svolge durante le ore di lezione - una volta al mese, nel limite delle ore di lezione di
una giornata. Ne consegue che non può essere tenuta durante le ore di lezione più di
un’assemblea di istituto al mese.
E’ inoltre consentita un’altra assemblea mensile d’istituto, nei locali scolastici,
ma fuori dell’orario delle lesioni: la realizzazione di tale assemblea è subordinata alla
disponibilità dei locali.
Non può essere tenuta alcuna assemblea nel mese conclusivo delle lezioni, cioè
nei 30 giorni precedenti a quello previsto per la conclusione delle lezioni individuato
dalla annuale circolare sul calendario scolastico.
Art.40/5- L’art. 43 del D.P.R. 416 consente che alle assemblee di istituto
svolte durante l’orario delle lezioni partecipino, su richiesta, esperti di problemi
sociali, culturali, artistici e scientifici sempre, come detta lo stesso articolo, per
l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della
formazione culturale e civile degli studenti.
I nominativi degli esperti devono essere indicati unitamente agli
argomenti da inserire nell’ordine del giorno, cioè preventivamente, ciò comporta:
a) che devono essere considerati legittimati a invitare gli esperti i promotori
dell’assemblea, cioè a norma dell’art. 44, il comitato studentesco o almeno il 10% degli
studenti;
b) che detta partecipazione non può essere deliberata nel corso
dell’assemblea.
La partecipazione degli esperti deve essere autorizzata dal consiglio di
istituto: sarà cura del dirigente richiedere tempestivamente la convocazione del
consiglio. Il consiglio di istituto potrà negare l’autorizzazione soltanto con
deliberazione motivata. Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti,
più di 4 assemblee all’anno (art. 43, 5° comma).
Art.40/6- L’assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio
funzionamento. Tale regola mento deve essere approvato nella prima assemblea
dell’anno. Il regolamento può essere successivamente modificato, o confermato, o
sostituito con altro regolamento.
Il regolamento deve essere inviato in visione al consiglio di istituto.
L’efficacia del regolamento non è subordinata ad approvazione o convalida da parte del
C.I., il quale ha facoltà di esprimere le proprie eventuali richieste di modificazione o
di integrazione.
L’ordinato svolgimento dell’assemblea deve essere assicurato dal comitato
studentesco (se costituito) o dal presidente eletto dall’assemblea stessa: sul piano
pratico, in caso di esistenza del comitato, spetta comunque all’assemblea decidere se i
67
lavori dell’assemblea stessa debbono essere regolati dal comitato o da un presidente
eletto. L’assemblea decide se il suo presidente debba essere eletto di volta in volta o
resti in carica per un periodo più prolungato.
Art. 40/7-Presenza all’assemblea di istituto del preside e degli insegnanti.
L’art. 43 del D.P.R. 416 stabilisce che all’assemblea di istituto (o di classe)
possono assistere il dirigente, o un suo delegato, e gli insegnanti che lo desiderino. Il
diritto del dirigente e dei docenti di assistere all’assemblea non può essere limitato nè
dal Regolamento d’Istituto, né da delibere del Consiglio d’Istituto, nè dal regolamento
dell’assemblea studentesca.
Art.40/8 Responsabilità e poteri di intervento del dirigente.
Il dirigente ha potere d’intervento nei casi di violazione del regolamento o di
constatata l’impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea (art. 44 ultimo comma
D.P.R. 416).
Qualora l’assemblea non abbia provveduto a darsi il prescritto regolamento,
l’intervento del dirigente è da ritenersi esercitabile egualmente, sia nella fase che
precede la convocazione dell’assemblea sia durante lo svolgimento della stessa ,
nell’eventualità in cui non sono stati rispettati i diritti fondamentali degli studenti
(es.: raccolta di firme che non abbia rispettato la libertà di decisione dei singoli
studenti).
L’intervento del dirigente durante l’assemblea è da riferirsi alla constatata
impossibilità di svolgimento di questa ultima, oltre che all’eventualità di impedimento
dell’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti (che dovrebbe essere
assicurato dal regolamento dell’assemblea e che, pertanto, va garantito anche in
mancanza di tale regolamento). L’intervento del dirigente durante lo svolgimento
dell’assemblea deve essere attuato soltanto quando i normali organi preposti
all’ordinato svolgimento dell’assemblea (presidente, o comitato studentesco) non
siano manifestamente in grado di provvedere in proposito.
Art. 40/9 Articolazione dell’assemblea d’istituto in assemblee di classi parallele.
L’art. 43 del D.P.R. 416 prevede che, in relazione al numero degli alunni e alla
disponibilità di locali, l’assemblea di istituto possa articolarsi in assemblea di classi
parallele.
La richiesta di articolare l’assemblea d’istituto in assemblea di classi
parallele deve essere presentata contestualmente alla presentazione al dirigente
dell’ordine del giorno e della data della assemblea: l’articolazione dell’assemblea in
classi parallele, infatti, non è un tipo diverso di assemblea che si aggiunge a quella di
istituto, ma è una diversa forma di svolgimento di quest’ultima con la conseguente
applicabilità delle stesse norme di legge che si riferiscono all’assemblea d’Istituto e
che vengono chiarite con la presente circolare.
Art. 40/10 Assemblee studentesche di classe.
L’assemblea di classe, prevista dall’art, 43 del D.P.R. 416, può avere luogo:
- una sola volta al mese, se l’assemblea si svolga durante le ore di lezione, nel
limite di due ore di lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali;
68
- per una seconda volta nel mese, quando si svolge al di fuori dell’orario di
lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali.
L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della
settimana né può aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni.
Art. 40/11 Comitato studentesco.
Il comitato studentesco di istituto, previsto quale organo eventuale dell’art.
43 del D.P.R. 416, è espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di
classe.
Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge (convocazione
dell’assemblea studentesca d’Istituto, funzione di garanzia per l’esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti alla assemblea) può svolgere altri compiti eventualmente
affidatigli dall’assemblea studentesca d’Istituto dai rappresentanti degli studenti nei
consigli di classe.
Non sono applicabili a tale comitato le particolari agevolazioni che la legge
prevede per le assemblee studentesche di classe o di istituto: cioè la possibilità di
svolgere dibattiti in ore coincidenti con l’orario delle lezioni e di organizzare dibattiti
con la partecipazione di esperti.
Tuttavia, e compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di
funzionamento della scuola, il dirigente, previa deliberazione di carattere generale del
consiglio d’istituto, potrà consentire, di volta in volta, l’uso di un locale scolastico per
le riunioni del comitato studentesco, da tenersi fuori dell’orario delle lezioni.
69
ALLEGATO 2
2.1 "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria" DPR 249/98 con gli emendamenti di cui al DPR 235/07
Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio,
lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di
svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e
con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale
di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle
relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei
giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione
dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia
individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di
pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone
che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni
barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata
che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e
sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità
dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche
attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che
regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della
70
scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento
di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro
competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di
organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del
materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente
e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a
individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione
della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro
richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una
consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono
essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le
attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche
curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita
degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative
volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di
attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per
assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di
iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio
nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti
gli studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del
diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio
del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del
diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della
71
scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di
cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del
legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei
docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,
anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti
sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di
cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari
e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola.
Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti
che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati
nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità
scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni,
gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti
all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente
attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della
comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare e' personale. Nessuno può essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie
ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire
sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, ne' direttamente ne' indirettamente, la
libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalità.
72
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare
e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso
derivano. Allo studente e' sempre offerta la possibilità di convertirle in attività
in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono adottati dal D.S. e dal consiglio di classe. Le sanzioni che
comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano
l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può
essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per
periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere
previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il
rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai
quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i
servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero
educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove
possibile, nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della
persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in
deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di
atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da
ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall' allontanamento dalla comunità
scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento
fino al termine dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere
73
irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi
dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente
commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica di appartenenza, allo studente e' consentito di iscriversi,
anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni
d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai
candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi
abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,
ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte
almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore
e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale
organo, di norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e,
nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e
da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo
grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente
scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della
scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti
che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente
regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi
delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola
secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del
presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La
decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal
coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti
e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e
presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.
Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della
74
normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente
sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie
scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni.
In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o
senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il
direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente
dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4,
della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità
più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno
dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante
ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi
abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,
ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un
rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai
genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di
norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella
scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un
rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo
grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente
scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della
scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti
che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente
regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi
delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola
secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del
presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La
decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal
coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti
e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e
presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.
Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della
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normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente
sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie
scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni.
In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o
senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il
direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente
dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4,
della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità
più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno
dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante
ed efficiente dello stesso.7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in
carica per due anni scolastici.
Art. 5-bis Patto educativo di corresponsabilità
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la
sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di
corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti
e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione
nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche,
ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le
opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la
condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano
dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del “patto educativo di
corresponsabilità.".Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E'
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle
diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa
consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni
singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto
dell'iscrizione
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
76
2.2 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007) APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO in data 11/11/2011
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA
Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA
“Enrico Gagliardi”
Tel. Centr. 0963/41844 - Fax 0963/42077 - Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale:
96016610790
E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Plesso B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la
partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La
sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di
tutti.
I docenti si impegnano a:
Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola;
Non usare mai in classe il cellulare;
Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non
abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo
Collaboratore;
Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di
apprendimento degli studenti;
Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di
attuazione;
Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e
di laboratorio;
Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di
lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti
disciplinari;
Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova
successiva;
Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
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Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli
di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;
Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno
il più possibile personalizzate;
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità – ivi comprese le lezioni tenute
dagli esperti esterni;
Giustificare le assenze con l’apposito libretto;
Munirsi e indossare la divisa nelle ore di esercitazioni di laboratorio;
Non usare mai in classe il cellulare;
Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni, il personale della scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;
Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti).
I genitori si impegnano a:
Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative,
a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio,
contattando anche la scuola per accertamenti;
Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o
personali;
Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola;
Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti).
Il personale non docente si impegna a:
Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
Portare in modo visibile il PASS, e, solo gli Assistenti tecnici, i guardarobieri, i cuochi e i
collaboratori scolastici, indossare il camice fornito dall’Istituto durante le ore di
servizio;
Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;
78
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola (studenti, genitori, docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori,
docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica;
Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
ALLEGATO 3
3.1 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
PREMESSA:
La valutazione della condotta degli studenti risponde alla finalità di
accertare se ed in che misura gli studenti abbiano conseguito gli obbiettivi
generali trasversali che sono esplicitati nel POF:
1. formazione del cittadino
2. formazione dello studente
3. formazione professionale
Con l’attribuzione di un voto di condotta agli studenti si intende valutare il loro
comportamento in relazione ai seguenti ambiti:
Atteggiamento nei confronti delle persone e dell’ambiente scolastico
Assiduità nella frequenza e puntualità alle lezioni
Rispetto del regolamento di Istituto e di disciplina, nonché degli impegni
contenuti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Impegno nello studio
Partecipazione alle attività didattiche curricolari
Disponibilità a partecipare alle attività extrascolastiche previste
dall’Istituto e ad assumersi responsabilità.
79
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Per l’attribuzione del voto di condotta sulla base della presente griglia si
prenderanno in esame gli indicatori prevalenti (da tre in su).
oto COMPORTAMENTO IMPEGNO PARTECIPAZIONE FREQUENZA
(n° giorni di
assenza)
NUMERO
RITARDI/
USCITE
ANTICIPATE
NOTE
DISCIPLI
NARI
SOSPENSIO
NI DELLA
FREQUENZA
10 Estremamente
corretto, rispettoso
responsabile verso
persone e ambiente
Continuo e
tenace
Molto attiva e
costruttiva alle
attività curricolari
ed extracurricolari
Molto assidua
( max. 3 per
trimestre)
Fino ad un
max. di 3
per trimestre
Nessuna Nessuna
9 Molto corretto,
rispettoso e
responsabile verso
persone e ambienti
Costante Attiva e
costruttiva alle
attività curricolari
ed extracurricolari
Assiduo
(da 4 a 6 per
trimestre)
Fino ad un
max. di 4
per trimestre
Nessuna Nessuna
8 Sostanzialmente
corretto,
Adeguato Adeguata, non
sempre
collaborativa
Regolare
( da 6 a 8 per
trimestre)
Fino ad un
max. di 5
per trimestre
Nessuna
Nessuna
7 Non sempre corretto,
con sporadici episodi
di mancanza di
rispetto verso le
persone e/o le cose.
Non sempre
adeguato
Discontinua e/o
passiva, con azioni
di disturbo.
Discontinua
(da 9 a 10
per trimestre)
Fino ad un
max. di 6
per trimestre
Una
Nessuna
6 Scorretto: mancanza
di rispetto verso le
persone e/o gli
ambienti
Discontinuo Mancanza di
partecipazione e/o
azioni di disturbo.
Saltuaria
( da 11 a 15
per trimestre)
Fino ad un
max. di 7
per trimestre
Fino a
due con
ammonizio
ne
Una senza
obbligo di
frequenza
5 Gravemente e
ripetutamente
scorretto verso le
persone e /o gli
ambienti, senza
dimostrare evidenti
segni di ravvedimento.
Carente Assoluta mancanza
di interesse e
continue azioni di
disturbo
Del tutto
discontinua
( oltre 16
per trimestre)
Oltre 8
per trimestre
Oltre tre
con
sospension
e della
frequenza
Oltre una
senza
obbligo di
frequenza
3.2 Le sanzioni disciplinari
Principi generali:
La sanzione disciplinare ha principalmente funzione educativa e deve
tendere al recupero dello studente attraverso attività sociali, culturali ed
in generale a vantaggio della comunità scolastica.
La sanzione disciplinare deve essere sempre ispirata al principio di
gradualità
80
La sanzione disciplinare è sempre temporanea.
La sanzione disciplinare si deve ispirare, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno.
Con riferimento al Regolamento sulla valutazione degli studenti (28 maggio
2009) del Ministro della Pubblica Istruzione, si precisa quanto segue.
Il 5 in condotta sarà attribuito dal Consiglio di classe per violazioni dei doveri degli
studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia
stata data allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l'insufficienza in condotta
dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e
finale. Una sanzione disciplinare, quindi, sarà un avviso allo studente ed alla famiglia,
dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno, il collegio dei docenti attribuirà
il 5 in condotta. La valutazione del comportamento è partita già nel primo trimestre
dell'anno scolastico in corso, gli studenti che hanno già avuto note di condotta e/o
sospensioni, avranno comunque la possibilità di recuperare nella seconda parte
dell'anno. L'insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non
ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato.
3.3 Doveri degli studenti:
Gli studenti sono tenuti:
a) A frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli
impegni di studio.
b) Gli studenti devono tenere nei confronti del Capo di istituto, dei docenti,
dei collaboratori scolastici e del personale tutto della scuola , nonché dei
loro compagni, un atteggiamento improntato al rispetto, anche formale,
che richiedono per se stessi.
c) Gli studenti sono tenuti a mantenere nell’esercizio dei loro diritti e
nell’adempimento dei loro doveri un comportamento corretto e coerente
con i principi sanciti dalla Costituzione e con i principi generali
dell’ordinamento dello Stato Italiano.
d) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dal regolamento dell’Istituto.
e) Ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, e tutti i sussidi
didattici, ed a comportarsi nella vita scolastica in modo tale da non
recare danni al patrimonio della scuola.
f) Condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico
e ad averne cura come importante fattore di qualità della vita scolastica.
3.4 Le infrazioni agli obblighi di cui sopra sono sanzionate secondo la tabella
seguente:
81
MANCANZA DISCIPLINARE
(COMPORTAMENTO
SANZIONABILE)
PROVVEDIMENTO
DISCIPLINARE
(SANZIONE)
ORGANO COMPETENTE
(CHI LA EROGA)
PROCEDIMENTO DI
IRROGAZIONE
Ripetute assenze e frequenti
ritardi ingiustificati
Nota sul registro; avviso ai
genitori; convocazione dei
genitori.
Docente coordinatore;
ufficio di presidenza
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
Informazione telefonica e
scritta alla famiglia; il coord.
riferisce in C. di classe.
Mancanza del materiale didattico
necessario allo svolgimento delle
attività; disimpegno nello studio.
Nota sul registro; avviso alla
famiglia; convocazione della
famiglia.
Docente; docente
coordinatore; ufficio di
presidenza.
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
Informazione al docente coord.
che avvisa/convoca la famiglia,
telefonicamente e/o per
iscritto; il coord. riferisce al C.
di classe.
Disturbo delle lezioni Richiami verbali; nota sul
registro; convocazione dei
genitori; obbligo di eseguire
attività aggiuntive di studio a
casa o a scuola.
Docente; docente
coordinatore; ufficio di
presidenza.
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
Convocazione telefonica e /o
scritta della famiglia; il coord.
riferisce al C. di classe.
Disturbo reiterato delle lezioni Nota sul registro; convocazione
dei genitori;
sospensione con obbligo di
frequenza fino ad un max. di 5
giorni.
Da 1 a 3 gg. il
D.S./fiduciario di sede
(dopo aver sentito lo
studente interessato e il
prof. che ha fatto la nota
sul registro); oltre i 3 gg.
il Consiglio di Classe.
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
C. di classe a composizione
allargata; avviso scritto alla
famiglia e convocazione della
stessa; eventuale ricorso entro
15 giorni all’organo di garanzia
Danni al patrimonio scolastico
dovuti ad atteggiamenti
irresponsabili rilevati da qualsiasi
operatore scolastico.
Risarcimento del danno;
riparazione del danno attraverso
attività a vantaggio della
comunità scolastica.
Consiglio di classe
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
C. di classe a composizione
allargata; avviso scritto alla
famiglia e convocazione della
stessa; eventuale ricorso entro
15 giorni all’organo di garanzia.
Danni premeditati al patrimonio
scolastico rilevati da qualsiasi
operatore scolastico.
Risarcimento del danno;
riparazione del danno attraverso
attività a vantaggio della
comunità scolastica;
allontanamento dalla scuola fino
ad un max di 15 giorni.
Consiglio di classe Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
C. di classe a composizione
allargata; avviso scritto alla
famiglia e convocazione della
stessa; eventuale ricorso entro
15 giorni all’organo di garanzia.
Comportamento ineducato e
irrispettoso, linguaggio scurrile ed
irriverente.
Nota sul registro; informazione
alla famiglia; attività utili alla
comunità scolastica; obbligo di
eseguire attività aggiuntive di
studio. Allontanamento dalla
scuola fino ad un max. di 5 giorni.
Da 1 a 3 gg. il
D.S./fiduciario di sede
(dopo aver sentito lo
studente interessato e il
prof. che ha fatto la nota
sul registro); oltre i 3 gg.
il Consiglio di Classe.
Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
C. di classe a composizione
allargata; avviso scritto alla
famiglia e convocazione della
stessa; eventuale ricorso entro
15 giorni all’organo di garanzia.
Mancanza di rispetto, lesiva della
dignità personale e professionale,
sia verbale che con atti, nei
confronti di qualunque componente
della comunità scolastica, rilevata
da qualsiasi operatore scolastico e
riferita a un docente, al
responsabile di sede, al Consiglio
di classe.
Allontanamento dalla scuola fino
ad un max. di 15 giorni.
Consiglio di classe Informazione allo studente
circa l’avvio del procedimento.
C. di classe a composizione
allargata; avviso scritto alla
famiglia e convocazione della
stessa; eventuale ricorso entro
15 giorni all’organo di garanzia.
82
3.5 Procedura per l’irrogazione delle sanzioni
La procedura sarà la seguente:
a) Informazione allo studente circa la mancanza disciplinare rilevata
b) Convocazione dell’organismo competente ( il Consiglio di Classe dovrà essere
presente in composizione allargata a tutte le componenti, compresi studenti e
genitori, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte del Consiglio lo
studente sanzionato o i suoi genitori, e di conseguente surroga.) Lo studente
sanzionato potrà comunque essere presente, almeno nella prima parte della
riunione, per poter esercitare il diritto di difesa.
c) Discussione e verbalizzazione dell’accaduto.
d) Proposte, discussione e votazione a scrutinio segreto, in assenza
dell’interessato.
e) Verbalizzazione del risultato.
f) Ufficializzazione della delibera con specifica della possibilità di eventuale
ricorso all’organo di garanzia interno o al Provveditorato entro 15 gg. Dalla
delibera.
g) Identificazione di un docente per mantenere i contatti tra la scuola e lo
studente /la famiglia.
3.6 Impugnazioni
Per le mancanze disciplinari che non comportino allontanamento dalla scuola è
ammesso ricorso all’organo di garanzia, nel termine previsto di 15 gg. dalla
comunicazione all’interessato, da parte degli studenti stessi.
Se invece le mancanze disciplinari comportano l’allontanamento dalla scuola,
l’eventuale ricorso deve essere proposto ex art. 328c.2 e 4 del DL 16/02/94 n°
29.
83
ALLEGATO 4
4.1 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE
RESPONSABILITA’
CAPO D’ISTITUTO : prof. Carlo Pugliese
COLLABORATORI del D:S: prof.ssa Elena Chiti - prof. Fausto Raniti
RESP. 1°SUCCURSALE Plesso B11: prof.ssa Tinuccia Consoli
RESP. 2°SUCCURSALE ex INAM: prof. Saverio Massaria
RESP. CONVITTO ANNESSO ALL’ISTITUTO: Istitutore Antonio La Gamba
RESP. ind. Agro-amb. C/o CASA CIRCONDARIALE: prof. Caterina Brasca
4.2 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 34 - La convocazione degli organi collegiali è stabilita dal preside, ogni
qualvolta ne ravvisi la necessità, e portata a conoscenza dei docenti tramite
circolare ed affissione all’albo, con l’indicazione degli argomenti posti all’ordine
del giorno. Tale convocazione deve essere disposta con un congruo preavviso, di
massima non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. In caso di
urgenza, è ammessa la convocazione 24 ore prima della seduta. La convocazione
avviene mediante affissione all’albo. Tale procedura è sufficiente per la regolare
convocazione dell’organo collegiale.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato
dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
Art. 35- Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in
rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un
ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di
massima, la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la
necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 36 - Il consiglio di classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su
richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il
presidente. Il Consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta al mese.
I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, inferiori a quindici,
rientrano nelle competenze del Dirigente e dei consigli di classe. Contro i
provvedimenti è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi che decide in via
definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale per gli istituti
d’istruzione secondaria di II° grado.
Art. 37 - Il collegio dei docenti è convocato, secondo le modalità stabile dall’art. 4
terzultimo comma del D.P.R 31 Maggio 1974, n° 416.
84
Il Collegio dei docenti, nella prima seduta del nuovo anno scolastico, si
pronuncia sulla:
1) Elezione del comitato di valutazione;
2) Nomina di un tutor per ogni docente in prova;
3) Designazione dei sub-consegnatari dei laboratori;
4) Attività alternative all’insegnamento della religione cattolica;
5) Programmazione delle iniziative di formazione e aggiornamento.
Art. 38 - Il Consiglio d’Istituto è convocato dal presidente del consiglio stesso, il
quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del presidente della
giunta esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti il Consiglio stesso.
Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti
rappresentate. A tali sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione
argomenti concernenti persone.
Art. 39 - La relazione annuale del Consiglio d’Istituto al Provveditore agli Studi e
al Consiglio Scolastico Provinciale prevista dall’art. 6 ultimo comma, del D.P.R.
31/5/74 n° 416, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta
Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del consiglio,
da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al
rinnovamento dell’Organo, prima dell’insediamento del nuovo Organo.
La relazione firmata dal presidente del Consiglio d’Istituto e dal presidente
della Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolastico
Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal preside.
4.3 AREE E FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1 GESTIONE POF E VALUTAZIONE
Coordinatore: prof.ssa Rosetta Milione
Area 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Coordinatore: prof.ssa Maria Fogliaro
Area 3.1.1 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI
Coordinatore: prof.ssa Cesara Pugliese
Area 3.1.2 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI
Coordinatore: prof. Francesco Fazio
Area 3.1.3 INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI
Coordinatore: prof.ssa Giuseppina Davoli
Area 3.2. 1 INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE per gli studenti diversabili
Coordinatore: prof.ssa Caterina Preiti
Area 4 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGETTI
FORMATIVI D’INTESA CON ENTI E ISTITTUZIONI ESTERNE
Coordinatore: prof. Domenico Macrì
85
4.4 ORGANIGRAMMA GENERALE
- CAPO D’ISTITUTO
- CONSIGLIO di STAFF
- COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO (CTS)
- CONSIGLIO D’ISTITUTO
- GIUNTA ESECUTIVA
- COLLEGIO DOCENTI
- DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
- COMMISSIONI: GARANZIA - CIC E SALUTE - POF e VALUTAZIONE - VIAGGI E VISITE
GUIDATE - ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO - INTEGRAZIONE e INCLUSIONE - GARE e
MANIFESTAZIONI - SICUREZZA - DIRITTO ALLO STUDIO E COMODATO - LEGALITA'-
ELETTORALE - ISTRUTTORIA - FORMAZIONE CLASSI e ORARIO - ALTERNANZA
Scuola/Lavoro - PROGETTI PON/POR - VALUTAZIONE CURRICULA Corsisti serale
- COMITATO DI VALUTAZIONE
- CONSIGLI DI CLASSE
- SERVIZI AMMINISTRATIVI
- SERVIZI TECNICI
4.5 DISPOSIZIONI DIVERSE
NORME ANTIFUMO E’ fatto divieto agli studenti, ai docenti ed a tutto il personale della scuola di fumare nelle aule
scolastiche e nei locali ad esse assimilabili (laboratori, aule speciali, ecc.), nell’atrio, nei corridoi,
nella sala insegnanti, nei bagni ed in tutti gli ambienti della scuola aperti al pubblico, giusto l’art. 3
della normativa antifumo del 10 /01/2005, il divieto è anche alle aree all’aperto di pertinenza delle
istituzioni scolastiche statali e paritarie.
E’ vietato altresì l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni
scolastiche,chiunque violi tale divieto è soggetto alle sanzioni amministrative e pecuniarie di cui
all’art.7 delle legge 11 Novembre 1975 n.584 e successive modificazioni.
Il D.S. indicherà i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare,
per ciascuna sede dell’Istituto.
Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa nazionale.
4.6 NORME SULL’UTILIZZO DEI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI
DURANTE LE ATTIVITA’ DIDATTICHE.(Linee di indirizzo del MPI del 15/03/2007)
L’utilizzo dei cellulari o di altri dispositivi elettronici è vietato durante le ore di lezione, in quanto
rappresenta un elemento di distrazione ed una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente,
configurando perciò un’infrazione disciplinare sanzionabile secondo i parametri esposti al punto 3.4
dell’allegato 3 del presente regolamento, ma, laddove se ne ravvisi l’opportunità, si potrà procedere
anche al ritiro temporaneo del cellulare o degli altri dispositivi elettronici.
Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche,eventuali esigenze di
comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità,
potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente.
Il divieto di usare cellulari e/o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività
didattiche, opera anche nei confronti dei docenti.
86
ALLEGATO 5
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L’AGRICOLTURA
Largo Conservatorio 89900 VIBO VALENTIA
“Enrico Gagliardi”
Tel. Centr. 0963/41844 - Fax 0963/42077 - Presidenza Tel. e fax 0963/44142 - Codice Fiscale: 96016610790
E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] - web site: www.ipssaravibo.it Succursale Corpo B11 tel. 0963/472366 – Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 – Convitto tel. 0963/41196
REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Art. 1 Natura giuridica del CTS
1) Ai sensi dell’art. 5 comma 3 del regolamento recante norme concernenti il riordino
degli Istituti Professionali ed ai sensi dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25
giugno 2008 n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, viene costituito il
Comitato Tecnico Scientifico dell’IPSSARA “E. Gagliardi” di Vibo Valentia.
2) Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è un organo di consulenza tecnica
dell’istituto a servizio del Collegio dei Docenti.
Art. 2 Finalità del CTS
1) Il CTS ha funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di
indirizzo e per l’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità . Opera per un reale ed
efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze
professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca .
2) Le proposte del CTS hanno carattere consultivo ma impegnano il Collegio a
deliberare in merito alla loro realizzazione.
Art. 3 nomina, composizione e durata del CTS
1) Il C.T.S. è composto da:
Dirigente scolastico dell’ IPSSARA “E. Gagliardi” di Vibo Valentia, che ne è
membro di diritto e lo presiede ai sensi del D.P.R. 8.03.1999/275 artt. 1-3-5-6-
16 e ai sensi del D.Lgs 165/2001 art. 25 c. 2-5-6;
DSGA dell’IPSSARA “E. Gagliardi” diVibo Valentia con funzioni di segretaria del
CTS;
Coord. Dipart. linguistico – asse linguaggi IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo
Valentia;
87
Coord. Dipart. linguistico – asse storico/sociale IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo
Valentia;
Coord. Dipart. Di Matematica – asse Matematica IPSSARA “E. Gagliardi”, Vibo
Valentia;
Coord. Dipart. Scient.-Tecn. - asse scientifico/tecnologico IPSSARA “E.
Gagliardi”, Vibo Valentia;
Presidente regionale “Assapori”;
Presidente prov.le Assindustria turismo;
Docente Università della Calabria corso di laurea Scienze turistiche;
Presidente regionale AMIRA;
Presidente regionale F.I.C.
2) I componenti restano in carica 3 ( tre) anni, salvo recesso e/o revoca.
3) Il Comitato tecnico scientifico è nominato dal Dirigente Scolastico, sentite le
proposte dei Dipartimenti in cui si articola il collegio dei docenti e quelle degli Enti
coinvolti.
4) I Docenti componenti il C.T.S. possono recedere dall’incarico, comunicandone i
motivi.
5) IL Dirigente Scolastico, può revocare l’incarico per comprovati motivi al/i docente/i
componenti, dandone comunicazione agli OO.CC.
6) Il Dirigente Scolastico, su mandato del Consiglio d’Istituto, sentite le Associazioni
di categoria, individua i componenti esterni, esperti del mondo del lavoro, delle
professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.
7) Il Consiglio d’Istituto, udita la Relazione del D.S. , ratifica la composizione del
C.T.S. per la componente docenti e prende atto della Componente indicata dalle
Associazioni di categoria.
8) Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta partecipare,
esperti di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare
particolari tematiche.
9) Il Comitato Tecnico Scientifico dura in carica tre anni.
Art. 4 Funzioni e compiti del C.T.S.
Il CTS
1) ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del piano
dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla
progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità.
2) Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola , le esigenze del
territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e
dell’università .
3) Favorisce , promuove e facilita attività di orientamento, esperienze di alternanza
scuola lavoro, di stage aziendali per studenti e docenti.
88
Art. 5 Competenze degli OO.CC. e del C.T.S.
1) Il Consiglio d’Istituto delibera in ordine alle iniziative proposte dal C.T.S., volte a
realizzare la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile
(Artt. 276 e seguenti del T.U. n. 297/1994).
2) Il C.T.S, acquisiti anche i pareri dei Dipartimenti, elabora iniziative coerenti con le
sue finalità e i suoi obiettivi, tenuto conto della specifica realtà economica in cui è
collocato l’Istituto.
3) Il Consiglio d’istituto delibera, per quanto di sua competenza, circa le iniziative che
comportano un impegno economico a carico del bilancio dell’Istituzione Scolastica
Autonoma.
Art. 6 adunanze del CTS
1) Il CTS viene convocato dal DS almeno due volte all’anno.
2) Per ogni adunanza verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario
che sarà nominato di volta in volta a rotazione tra gli insegnanti della scuola.
3) Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del CTS saranno inviate,
a cura del DS, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate.
Art. 7 convocazione del CTS
1) La convocazione è fatta dal DS utilizzando anche strumenti elettronici, almeno dieci
giorni prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato
anche l’odg della seduta.
2) Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da
discutere.
Vibo Valentia, 23/04/2013
Il presente Atto Costitutivo è parte integrante del Regolamento d’Istituto in vigore.
Il Dirigente scolastico
prof. Carlo Pugliese
La funzione strumentale dell’area 1 il Dirigente scolastico
prof.ssa Rosetta Milione prof. Carlo PUGLIESE