ISTITUTO COMPRENSIVO RENDE-COMMENDA SCUOLE DELLINFANZIA A.S. 2012/2013.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014-2015 · 1.6 L’organizzazione delle scuole a.s. 2014/2015...
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2014-2015
Ministero della Pubblica Istruzione
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 - MODENA Via Amundsen, 80 41123 Modena
Tel. 059/331373 oppure 059/821245 Fax 059/824135
SITO UFFICIALE: wwwic1modena.it E_MAIL: [email protected]
PEC: [email protected] C.F: 94177160366
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INDICE
Premessa
Cap. 1
1.1 La mission della scuola
1.2 Le finalità educative
1.3 L’Istituto comprensivo e il territorio
1.4 La funzione amministrativa e l’orario di ricevimento al pubblico
1.5 Le risorse strutturali
1.6 L’organizzazione delle scuole a.s. 2014/2015
1.6.1 Scuole primarie
1.6.2 Scuola secondaria di primo grado
1.7 Strutturazione didattica ed organizzativa
1.8 Organi collegiali
1.9 Il Dirigente Scolastico e l’Organigramma
1.10 Le funzioni strumentali
Cap. 2 Criteri per la formazione delle classi
Cap. 3 Patto di Corresponsabilità educativa
Cap. 4 Offerta formativa
4.1 Modalità di programmazione
4.2 Modalità di valutazione
Cap. 5 Ampliamento dell’offerta formativa: i progetti
Cap. 6 Curricoli verticali
6.1 Lingua Italiana
6.2 Matematica
6.3 Inglese
Cap. 7 Valutazione d’Istituto
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PREMESSA
Il Piano dell’offerta Formativa 2014/2015 è predisposto in attuazione:
del Decreto Legislativo n°59 del 10/02/04, che definisce le norme generali
relative alla Scuola dell’Infanzia e al 1° ciclo di istruzione;
del Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni
Scolastiche , Art. 3, comma 1 del D.P.R. n°275/99;
del Decreto Legislativo n° 137 del 01/09/’08, trasformato in legge il
29/10/’08;
delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione, D.M. del 16/11/’12 in G.U. n°30 del 05/02/’13.
Il Piano è un documento fondamentale, poiché costituisce l’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche. Indica le finalità e le linee di azioni che vengono
perseguite per assicurare a tutti il raggiungimento del successo formativo, valorizzando
le diversità e i talenti individuali. Esplicita agli operatori e all’utenza la progettazione
curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le scuole adottano
nell’ambito dell’autonomia.
La scuola interagisce con i vari enti del territorio che collaborano all’attuazione del
progetto educativo e, in particolare, instaura rapporti fondamentali con i genitori,
interlocutori privilegiati di quel patto e dialogo educativo che sostanzia e arricchisce
ogni azione della comunità educante.
L’aspetto valutativo, poi, è imprescindibile dall’aspetto progettuale, perciò il piano
viene annualmente verificato con l’utilizzo di strumenti appositamente predisposti che
permettono di compiere un’attenta analisi e predisporre strategie di miglioramento.
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CAPITOLO 1.
1.1. LA MISSION DELLA SCUOLA
In una Società:
♦ caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità rispetto alla società del
passato, relativamente stabile;
♦ in cui l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i
bambini e gli adolescenti vivono;
♦ in cui ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e su scala
locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali;
♦ in cui ogni singola persona, nella propria esperienza quotidiana, deve tener conto di
informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità
delle culture;
♦ in cui ogni persona si trova ricorrentemente nella necessità di riorganizzare e
reinventare i propri saperi, le proprie competenze perché diventano obsoleti nel volgere
di pochi anni;
♦ in cui molti giovani vivono una vita impregnata di paure, incertezze, solitudine che
fanno da sottofondo ad un malessere diffuso che è anche espressione di un eccesso di
avere e di una carenza di essere;
LA SCUOLA SI PROPONE IL SUCCESSO FORMATIVO DI OGNI ALUNNO NEL
RISPETTO DELLA DIVERSITA’ DI CIASCUNO.
1.2 LE FINALITA’ EDUCATIVE
Secondo le Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo di Istruzione, le finalità della Scuola
sono:
• offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base;
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• formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa
affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e
professionali, presenti e futuri;
• fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le
mappe dei saperi rendendoli continuamente coerenti con la rapida e spesso
imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti;
• affiancare al compito dell’“insegnare ad apprendere” anche quello dell’ “insegnare ad
essere”;
• far sì che la Scuola sia un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa, e dove è
possibile la trasmissione dei valori fondanti di ogni società, primo fra tutti il rispetto di
sé e degli altri, che nasce dalla consapevolezza che esiste un valore intangibile che è la
dignità di tutti e di ciascuno;
• educare, istruendo. La Scuola è un luogo d’incontro e di crescita di persone, nel
rispetto dell’unicità dell’essere di ogni persona.
(tratto da MPI “Cultura – Scuola - Persona: verso le Indicazioni nazionali…”)
L’Istituto Comprensivo si propone di predisporre in modo progressivo e continuo
l’itinerario scolastico per la formazione del ragazzo dai sei ai quattordici anni, pur
abbracciando due tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità
educativa e professionale. La progettazione e l’attuazione di un unico curricolo verticale
favoriscono il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Il
primo ciclo di istruzione infatti comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado e ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo
dell’identità degli alunni. È un periodo nel quale si promuove l’alfabetizzazione
culturale di base e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
Ispirandosi ai principi espressi dalle Indicazioni nazionali, il nostro istituto Comprensivo
ha individuato le seguenti finalità educative da perseguire:
1. Il successo scolastico
2. Innovazione didattica
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3. La continuità dell’azione educativa
4. L’integrazione nella comunità scolastica
5. L’orientamento ad un progetto di vita
1. IL SUCCESSO SCOLASTICO:
Il perseguimento di questo obiettivo pur in presenza di modelli scolastici diversi, è
attuato tramite:
- la formazione di classi e di sezioni equieterogenee
- la possibilità di agire con interventi di recupero e di potenziamento, tramite la
compresenza dei docenti, rientri finalizzati e personalizzati, ore aggiuntive di
insegnamento
- la possibilità di lavorare a classi aperte e per laboratori
- l’utilizzo di metodi d’insegnamento diversificati per poter soddisfare le diverse
modalità di apprendimento degli alunni
E’ supportato dalla presenza e dall’utilizzo di numerosi laboratori didattici, tra i quali i
laboratori di informatica delle scuole primarie e secondaria, il laboratorio linguistico,
scientifico, musicale, della scuola secondaria, le aule LIM e le classi LIM in entrambi gli
ordini di scuola.
Si traduce nell’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA che vede realizzare
in tutte le classi progetti legati alla molteplicità dei linguaggi (teatro, cinema, musica,
motricità, manualità, ecc.); alla lettura, all’ambiente geo – storico, all’attualità,
all’educazione ambientale e alla salute. Il vantaggio di essere un Istituto Comprensivo
garantisce inoltre la possibilità di progettare in verticale garantendo l’uniformità degli
ambiti e delle aree di intervento con la specificità di evitare sovrapposizioni negli ordini
di scuola.
Si realizza con l’adozione di un Protocollo di buone prassi per accompagnare il percorso
scolastico di tutti, valorizzando le individualità e i bisogni degli studenti che presentano
disturbi specifici di apprendimento.
2. L’INNOVAZIONE DIDATTICA:
La classe, concepita come insieme di alunni con stili di apprendimento diversi, ha la
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necessità di essere trattata con modalità di insegnamento diversificate, che vadano
incontro alle esigenze degli studenti.
Si utilizzano metodologie didattiche che inducono gli alunni a riflettere sui percorsi per
arrivare ad un apprendimento “ragionato” (imparo ad imparare) e una didattica
laboratoriale, che si realizza non solo attraverso l’uso dei laboratori, ma operando in
modo che gli alunni facciano esperienza attraverso la scoperta e la riflessione sia
collettiva che individuale.
3. CONTINUITA’ DELL’ AZIONE EDUCATIVA
Essa presenta una dimensione orizzontale ed una verticale.
Nella continuità orizzontale figurano le azioni tese a:
- individuare obiettivi comuni a tutte le discipline
- pervenire ad una modalità di valutazione condivisa
- tracciare linee d’azione comuni a tutti i Consigli di classe, d’Interclasse
- pervenire a programmazioni disciplinari unitarie per classi parallele
Nella continuità verticale figurano le azioni tese a:
- formare classi e sezioni equilibrate rispetto al numero degli alunni, dei maschi e delle
femmine, alla distribuzione delle problematiche sociali, delle problematiche specifiche di
apprendimento, tenendo conto delle indicazioni provenienti dagli altri ordini di scuola;
- individuare un docente referente per la continuità;
- definire percorsi e prassi per l’accoglienza e la continuità tra i vari ordini di scuole;
- individuare contenuti essenziali e traguardi di apprendimento del percorso verticale
4. L’INTEGRAZIONE NELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Viene riferita tanto agli alunni quanto alla scuola, intesa come luogo che si apre sia
culturalmente che fisicamente (a volte accogliendo, altre promuovendo) alla comunità
circostante. In alcune occasioni, la scuola diventa polo aggregante promuovendo
iniziative per la comunità, parallelamente aderisce a proposte promosse dal territorio.
Inoltre, sfruttando risorse esterne, come genitori o esperti, gestisce attività come, ad
esempio, laboratori pomeridiani.
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In particolar modo, alcune attività favoriscono:
- L’ INTEGRAZIONE DEI RAGAZZI DISABILI,
- L’ACCOGLIENZA DEI RAGAZZI STRANIERI,
- LA GESTIONE DEL DISAGIO SOCIALE E SCOLASTICO,
Rispetto alle DISABILITÀ, si assume come punto di riferimento l’Accordo provinciale di
programma siglato da tutte le componenti coinvolte nel percorso di inserimento
scolastico degli alunni con certificazione ex Legge 104, nonchè l’accordo distrettuale che
declina le procedure provinciali nel contesto del Comune di Modena e delle Istituzioni
Scolastiche. I progetti educativi dei singoli alunni e la progettazione di percorsi / attività
specifiche vengono raccolte nel Piano annuale per l’Inclusione.
Rispetto all’inserimento degli ALUNNI MIGRANTI, i referenti di istituto, in
collaborazione con le F.S. e la dirigenza, attuano il protocollo d’accoglienza approvato dal
Collegio Docenti. Vengono inoltre definiti piani personalizzati per gli alunni neo arrivati
che tengono conto della situazione di partenza di questi alunni, predisponendo corsi di
insegnamento dell’italiano come lingua seconda con operatori/docenti specializzati,
anche in collaborazione con le diverse agenzie presenti sul territorio (MeMo, Centro
Stranieri, Cooperative di mediazione linguistica).
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza)
Rispetto alle problematiche del DISAGIO, termine con il quale si intendono gli esiti di
uno svantaggio socio-culturale, di contesti di vita difficili ed esperienze negative, di
difficoltà di apprendimento, la scuola predispone dei percorsi personalizzati,
collaborando con le famiglie e con i servizi del territorio. All’interno dell’Istituto poi,
sono presenti docenti con la qualifica di counsellor scolastico che mettono a disposizione
le loro competenze per attivare sportelli di consulenza e di supporto.
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo relativo al Disagio)
Rispetto agli ALUNNI CON DIAGNOSI DI DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO e /o con
bisogni educativi specifici, la scuola realizza quanto previsto dalla normativa
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(L.170/2010 e circolare 8/2013) attraverso l’applicazione dei protocolli approvati dal
Collegio dei Docenti. Rispetto alle necessità espresse dagli altri alunni con BES, la scuola
predispone piani personalizzati.
Tutte le azioni relative a queste aree sono raccolte, esaminate e verificate nel PAI, il Piano
annuale di inclusione elaborato dal gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), nominato
dal Collegio docenti e composto dal Dirigente, dai docenti referenti dell’integrazione e
dai genitori individuati. I dati raccolti e rielaborati vengono poi diffusi e condivisi con
tutti gli altri docenti al fine di adeguare e migliorare le pratiche e le proposte inclusive
d’Istituto.
5. L’ORIENTAMENTO
Viene inteso come un’azione continua che coinvolge l’intero processo educativo, teso a
creare le condizioni perché ogni ragazza o ragazzo riconosca i propri bisogni, manifesti
attitudini ed interessi, maturi valori personali.
La scuola si impegna ad assicurare ciò attraverso:
- la realizzazione di un clima di classe positivo, improntato al dialogo, all’ascolto, alla
collaborazione, al rispetto ed alla valorizzazione di tutti
- l’adozione di strategie didattiche diversificate, in considerazione dei molteplici stili di
apprendimento;
- la costituzione di varie modalità di lavoro: a classe intera, a gruppi, a coppie, a classi
aperte per facilitare la partecipazione di tutti;
- l’adozione di metodologie di lavoro e di studio improntate ad “imparare ad imparare”.
1.3 L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO
L’Istituto comprensivo n. 1 di Modena nasce in seguito al Piano di riorganizzazione
approvato dalla Regione Emilia Romagna per l’anno scolastico 2014/2015.
E’ situato nella zona a nord ovest della città e si articola in 4 plessi: una scuola primaria e
una scuola secondaria nel quartiere Madonnina a pochi metri di distanza l’uno dall ‘altro,
altri due plessi di scuola primaria, uno a Cittanova, sulla via Emilia in direzione di Reggio
e l’altro a Villanova, un’ampia zona edificata nella periferia a nord della città. In
particolare:
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Scuola Primaria “Giovanni XXIII”, quartiere Madonnina
Scuola Primaria “Lanfranco”, frazione di Cittanova
Scuola Primaria “Ciro Menotti”, frazione Villanova
Scuola Secondaria di Primo grado “Cavour”, quartiere Madonnina
L’utenza risiede per lo più nei quartieri Madonnina- Quattro Ville e nelle frazioni di
Cittanova, Marzaglia, Lesignana, Villanova, Ganaceto e San Pancrazio. Sono presenti
diverse agenzie culturali consolidate da tempo che rappresentano punti di aggregazione
per i ragazzi e che organizzano diverse iniziative rivolte a loro: la Polisportiva Madonnina,
il Circolo di Cittanova, la Polisportiva Quattro Ville, la Biblioteca di Villanova, il Punto
lettura Cittanova e il Punto Lettura Madonnina.
Il territorio, nel suo complesso, ha caratteristiche prevalentemente residenziali, con la
presenza di esercizi di tipo artigianale e commerciale, ma nel quartiere Madonnina sono
presenti anche molte realtà produttive che formano un importante polo industriale della
città.
In un contesto così ampio e variegato, l’Istituto comprensivo n. 1 rappresenta la prima
agenzia educativa del territorio e un luogo significativo di integrazione per tutti i ragazzi e
le famiglie che vi risiedono.
La Scuola, consapevole che da sola non sarebbe in grado di fornire risposte adeguate ai
bisogni dei propri alunni, ha cercato di intensificare e potenziare i rapporti, o di stabilirne
di nuovi, con gli altri soggetti (Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena,
Assistente sociale di quartiere, Patronato, Azienda ASL, Associazioni di volontariato,
Parrocchie, Società sportive nonché, non ultimi, Vigili di quartiere e Carabinieri della
locale stazione) che, per dovere istituzionale o meno, si occupano dei giovani.
Si effettueranno, all’occorrenza, incontri nel corso dei quali si definiranno e concorderanno
le attività da mettere in atto - anche utilizzando i locali e le strutture della Scuola in orario
extrascolastico - per rendere più concreta la dichiarata volontà di collaborazione.
Nell’ambito di tale progetto i genitori svolgeranno un ruolo importante di collaborazione.
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1.4 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E L’ORARIO DI RICEVIMENTO
AL PUBBLICO
La direzione amministrativa e gli uffici di segreteria forniscono agli insegnanti dipendenti
supporto amministrativo per lo svolgimento di pratiche relative allo stato professionale,
giuridico ed economico.
Il personale dei servizi amministrativi fornisce inoltre ai genitori, in forma gratuita,
informazioni e supporto per l’espletamento delle pratiche relative alle iscrizioni, ai
trasferimenti, ai passaggi da un grado scolastico all’altro, ai versamenti dei premi
assicurativi, al conseguimento di borse di studio, a contributi per partecipazione ad
attività didattiche.
Direttore dei servizi generali e amministrativi: sovrintende, con autonomia operativa, ai
servizi generali amministrativo-contabili. Organizza le attività di tutto il personale ATA.
Personale ATA: si occupa di attività e mansioni espressamente previste dall'area di
appartenenza, incarichi specifici.
Collaboratore scolastico: è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza e di sorveglianza degli alunni, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e
degli arredi, di vigilanza e assistenza durante il pasto, di custodia e di sorveglianza
generica sui locali della scuola e di collaborazione con i docenti.
Orario di Apertura della Segreteria
RICEVIMENTO DEL PUBBLICO
DAL LUNEDI’ AL SABATO:
dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle ore 11.00 alle ore 13.00
GIOVEDI’ POMERIGGIO:
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
TELEFONO: 059/331373 oppure 059/821245
FAX: 059/824135
MAIL: [email protected]
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1.5 LE RISORSE STRUTTURALI
Ecco i dati identificativi dell’Istituto Comprensivo 1 relativi all’anno scolastico 2014/2015:
SCUOLA PRIMARIA
PLESSI Giovanni XXIII C. Menotti Lanfranco
Sezioni
Alunni 417 216 102
Alunni stranieri 84 17 8
Alunni disabili 22 4 3
Insegnanti 36 20 10
Insegnanti di
sostegno
11 2 1
Educatori 4 1 /
Insegnanti
religione
2 1 1
Collaboratori
scolastici
4 3 2
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEGRETERIA
N° 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi
N° 6 Assistenti amministrativi di ruolo
PLESSO Cavour
Sezioni 6
Alunni 426
Alunni stranieri 88
Alunni disabili 23
Insegnanti 33
Insegnanti di sostegno 14
Educatori 4
Insegnanti religione 2
Collaboratori scolastici 6
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Ecco gli spazi relativi a ogni plesso:
PLESSO
SPAZI
SCUOLA
PRIMARIA
“GIOVANNI XXIII”
Quartiere
Madonnina
36 aule
1 palestra
1 laboratorio di informatica
1 laboratorio linguistico
1 aula multifunzionale
1 laboratorio scientifico
1 biblioteca
1 spazio multifunzionale (refettorio, teatro, sala riunioni),
3 aule per attività laboratoriali,
1 refettorio
SCUOLA
PRIMARIA
“CIRO MENOTTI”
Frazione Villanova
10 aule di cui 2 dotate di LIM
1 palestra adiacente alla scuola
1 biblioteca
1 laboratorio di informatica, 1 aula multifunzionale ( sala
riunioni, teatro, attività didattica)
3 refettori
1 aula docenti
vari interspazi per attività didattiche.
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SCUOLA
PRIMARIA
“LANFRANCO”
Frazione Cittanova
5 aule
1 palestra
1 laboratorio d’informatica
1 aula multifunzionale (laboratorio)
1 sala refettorio (punto lettura adiacente).
SCUOLA
SECONDARIA
DI SECONDO
GRADO
“CAVOUR”
Quartiere
Madonnina
18 aule (4 con LIM)
2 laboratori di informatica
1 laboratorio di informatica docenti
1 laboratorio di scienze
2 laboratori di arte
2 aule di musica
1 laboratorio di tecnologia
Diverse aule attrezzate per ragazzi disabili e/o in difficoltà
1 laboratorio di lingue
1 aula per l’alfabetizzazione
vari locali di servizio
biblioteca
aula LIM
aula magna
2 atri, uno dei quali adibito a spazio teatrale
zona uffici
sala insegnanti
portineria
infermeria
palestra
ampio spazio verde
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Tutti gli ambienti della scuola rispondono a caratteristiche di pulizia, igiene ed
accoglienza.
L’Istituto adempie a quanto previsto dal Nuovo Testo Unico in materia di Salute e
Sicurezza dei Lavoratori “Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81”:
nominando un Responsabile per il Servizio di Protezione, e per ciascun plesso un
ASPP, che, tra l’altro, supervisionano le prove annuali di evacuazione dagli edifici
scolastici;
elaborando un documento di valutazione dei rischi;
eleggendo il proprio R.L.S. (responsabile dei lavoratori per la sicurezza);
istituendo in ogni scuola squadre d’emergenza sia antincendio che di primo
soccorso;
organizzando le attività scolastiche nel rispetto delle norme di sicurezza;
promuovendo aggiornamenti per docenti e personale ATA;
segnalando gli eventuali adeguamenti strutturali all’Amministrazione Comunale,
in quanto proprietaria degli edifici.
Referenti di plesso per la sicurezza:
Giovanni XXXIII: Concetta Di Pippo
Ciro Menotti: Rosanna Salanitri
Lanfranco: Paola Ronchetti
Cavour: Vittorio Mascellani
R.L.S.: Patrizia Malagoli
1.6 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE
1.6.1 Scuole primarie
Ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 89/2009, sono iscritti alla scuola primaria i bambini che
compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell 'a.s. di riferimento.
Il tempo scuola è articolato, nei limiti delle risorse di organico assegnate, in un orario
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scolastico settimanale di 40 ore, corrispondente al tempo pieno (reintrodotto dall’art. 1,
co. 1, del D.L. 147/2007 – L. 176/2007). Sono previsti due docenti per classe,
eventualmente coadiuvati da insegnanti di inglese e di religione cattolica.
L’orario ordinario è di 40 ore settimanali, composte da 30 ore di insegnamenti curricolari e
10 ore di attività comprensive del tempo mensa.
A tutti gli alunni viene garantito l’insegnamento delle seguenti discipline:
ITALIANO
INGLESE
MATEMATICA
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta
all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto
salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine
delle iscrizioni.
Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento, è prevista l’ora di studio
individuale con affiancamento del docente.
Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento utilizzando le
ore di compresenza dei docenti per recupero / approfondimento /integrazione e attività
laboratoriali. L’offerta formativa viene arricchita anche con l’adesione a progetti
particolari. (per maggiori informazioni si veda capitolo 4)
Orari di apertura delle scuole primarie
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Tutti i plessi delle scuole primarie funzionano a tempo pieno ed effettuano il seguente
orario:
Le attività didattiche pomeridiane sono precedute da un momento di ricreazione
e gioco, che ha un forte valore educativo, in quanto può anch’esso aiutare a
sviluppare delle fondamentali competenze sociali.
Servizi di supporto
Assistenza pre-scolastica
Presso le scuole primarie dell’Istituto Comprensivo funziona, per tutta la durata
dell’anno scolastico, un servizio di assistenza per i bambini che possono o hanno
necessità di essere lasciati a scuola prima dell’orario di inizio delle lezioni o delle attività
didattiche. Tale servizio, a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione
Comunale, è effettuato dai collaboratori scolastici, secondo la disponibilità individuale,
in regime di convenzione con l’Amministrazione Comunale stessa e si svolge dalle
ore 7.30 alle ore 8.25.
Assistenza post-scolastica
L’assistenza post scuola è organizzata nei plessi Giovanni XXIII, Lanfranco e Menotti
dalle società sportive presenti nel quartiere. Il servizio è a pagamento.
Servizio mensa
Il servizio mensa è un servizio fornito dalla CIR per conto dell’Amministrazione
comunale a tutti i bambini che frequentano la scuola primaria.
Giorni Pre-scuola Attività
didattiche
Mensa Ricreazione Attività
didattiche
Dal lunedì
al venerdì
7.30/8.30 8.30/12.30 12.30/13.45 13.45/14.30 14.30/16.30
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Il servizio è a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione Comunale.
Servizio di trasporto
Al fine di permettere il raggiungimento delle scuola agli alunni residenti in zone
particolarmente distanti e non servite dai mezzi pubblici di linea l’Amministrazione
Comunale si attiva per mettere a disposizione un servizio di trasporto scolastico,
utilizzabile per il tragitto di andata e ritorno, per la sola andata o per il solo ritorno, i cui
costi variano a seconda delle modalità di utilizzo, per i plessi di Giovanni XIII, Ciro
Menotti e Lanfranco.
Supporto educativo assistenziale per alunni in situazione di handicap
A supporto dell’integrazione scolastica degli alunni disabili ed in applicazione degli
Accordi P r o v i n c i a l i e distrettuali di programma per l’attuazione della L.104/92,
l’Amministrazione Comunale fornisce, alle scuole primarie e dell’infanzia, personale
che opera con gli insegnanti di classe per facilitare e ampliare i percorsi di integrazione.
Nel plesso Lanfranco si è attivata nella classe prima 2014/15 una sperimentazione della
metodologia didattica Montessori. Il Metodo Montessori è stato messo a punto già a metà
del secolo scorso: l’interesse rinnovato per tale metodologia è giustificato dai successi che
essa continua ad avere nel mondo (vedi n. settembre 2001 rivista americana Wired sui
“figli di Maria Montessori”), dalle scoperte delle neuroscienze che confermano le
intuizioni teoriche alla sua base (vedi tecniche di brain-imaging) ed infine dalle illuminate
risposte che fornisce alle problematiche educative attuali, tanto che molti paesi stanno
ancora implementando la sua diffusione (l’Italia, per quanto patria del Metodo, conta solo
136 scuole montessoriane, in gran parte private, contro le 1140 della Germania e le 800
della Gran Bretagna, ad esempio, per non parlare della loro diffusione negli USA).
La scelta di condurre questo progetto è stata motivata, oltre che dalle richieste di
numerose famiglie residenti nel Comune, anche dalla constatazione della necessità di una
didattica differenziata, della sempre maggiore esigenza di offrire agli alunni esperienze
formative reali di tipo senso-percettivo e motorio, di potenziare autonomia, capacità
decisionali, logiche e di concentrazione dei bambini e dall’intento di sviluppare un buon
equilibrio psichico dei singoli, relazioni armoniche e rispetto tra compagni, attraverso una
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gestione della classe non direttiva. Per realizzare ciò, oltre all’impiego di personale
qualificato (formazione organizzata dall’Opera Montessori) e il tutoraggio dei formatori
preposti, è stata necessaria l’acquisizione di materiali didattici (di sviluppo) specifici, che
sono costruiti in modo tale da consentirne al bambino un uso indipendente e strutturante.
I principi del metodo:
• Segui il bambino (il bambino è il padre dell’uomo) – una mente portentosa e
“assorbente”
• L’ambiente “maestro”
• Libertà di scelta
• Permanere ed elaborare
• Rispetto e collaborazione
• Aiutami a fare da solo!
1.6.2 Scuola Secondaria di primo Grado “Cavour”
Tutte le classi sono soggette alla riforma della scuola secondaria di primo grado e si
conformano al modello scolastico unico previsto dalla legge 53/03 e dal D.L. 23/01/04,
aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009.
Secondo quanto recitano tali normative vigenti e l’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per
gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che
si articola su 30 ore settimanali.
La scuola “Cavour” ha attuato, nel corrente anno scolastico, il seguente modello
organizzativo:
ORARIO ORDINARIO di n. 30 ORE SETTIMANALI (n. 29 ore di insegnamenti
curricolari più 1 ora di approfondimento di italiano);
MATERIE ORARIO ORDINARIO
30 ORE SETTIMANALI
ITALIANO
STORIA E GEOGRAFIA
10
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SCIENZE
MATEMATICHE
6
INGLESE 3
2° lingua straniera
FRANCESE
2
TECNOLOGIA 2
MUSICA 2
ARTE E IMMAGINE 2
SCIENZE MOTORIE 2
RELIGIONE 1
TOTALE ORE
SETTIMANALI
30
L’orario delle lezioni è il seguente: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
L’intervallo si effettua dalle 9,55 alle 10,05. La sorveglianza degli alunni è garantita dai
collaboratori scolastici e dai docenti, che rispettano dei turni predisposti secondo una
griglia approntata ad inizio anno (tre turni di intervallo a settimana).
L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta
all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto
salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine
delle iscrizioni.
Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento è prevista l’ora di
alternativa, durante la quale gli alunni svolgono attività finalizzate alla riflessione su
valori sociali universali: amicizia, solidarietà, lealtà, giustizia e umiltà.
La valutazione del profitto dell’I.R.C. non rientra nel computo delle valutazioni finalizzate
alla formulazione del voto finale di uscita dell’alunno.
Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento (per maggiori
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informazioni si veda capitolo 4):
Francese: soggiorno a Cap D’Ail, teatro in lingua
Inglese: collaborazione con l’Università americana col progetto “VICTORIA
LANGUAGE AND CULTURE”
Progetto Cambridge con esame KET
Latino: avviamento al Latino
Coro della scuola
Attività sportive
Laboratori gestiti dai genitori (Decoupage, Feltro, Cucina (Base), Cucina
(Avanzato), Riparazione biciclette, Giardinaggio, Laboratorio artistico, Riciclaggio)
Laboratori gestiti da esperti (Yoga, Hip Hop, Scacchi)
Neuropedagogia della sordità, bilinguismo e concerti con la lingua dei segni:
Dal 1990 operano nella scuola docenti esperti in pedagogia dell’attività mentale e didattica
della sordità che hanno elaborato una nuova didattica che scaturisce dall’intreccio tra la
didattica visiva, le modalità di presentazione visivo-ipertestuale spazio-temporale o
attraverso “scenari” visivo-globali, le mappe mentali e il bilinguismo Italiano/Lingua dei
segni italiana.
Nella lunga esperienza di inclusione di alunne/alunni sordi, infatti, queste si sono
dimostrate le strategie comunicative, pedagogiche e didattiche più efficaci ai fini della
facilitazione non solo dell’accesso alle informazioni ma anche dell’espressione del pensiero
e delle conoscenze acquisite da parte dell’alunna/alunno sorda/sordo e dei compagni
udenti, anche con l’intento di fornire a tutti gli alunni della classe un modello
metodologico che porti alla consapevolezza, allo sviluppo e ad un uso più efficace delle
personali abitudini di lavoro, abitudini mentali che sono alla base dell’attenzione, della
memorizzazione, della comprensione e della riflessione.
La lingua dei segni è, infatti, una “lingua inclusiva” in quanto, grazie al movimento, integra
a livello emisferico le diverse componenti spaziali e temporali della comunicazione;
quindi, è particolarmente indicata per tutte quelle situazioni di difficoltà comunicative,
espressione verbale, difficoltà di lettura e scrittura, anche in alunni udenti, in quanto può
all’occorrenza aggirare l’ostacolo dell’espressione verbale, utilizzando il canale visuo-
motorio al posto di quello uditivo-verbale.
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La scelta di una didattica visiva, punto d’incontro tra la programmazione curricolare della
classe e il Percorso Educativo Individualizzato (PEI) dell’alunna/alunno sorda/sordo,
consente di garantire loro l’accesso all’informazione scolastica e permette, inoltre, di
integrare - o sostituire, se occorre - la spiegazione frontale orale dell’insegnante curricolare
e quella in lingua dei segni.
Da svariati anni, inoltre, la lingua dei segni viene proposta anche in occasione dei concerti
della scuola. I testi di molti brani musicali, infatti, vengono presentati non solo attraverso
il canto e il suono, ma anche nella versione segnata, cioè con la traduzione in Lingua dei
segni italiana, interpretata da “cori” di ragazze e ragazzi.
La presentazione dei nostri concerti, preparata dell’Insegnante di Musica, recita: «Nella
nostra scuola da anni si usa la lingua dei segni come strumento di dialogo fra insegnanti
ed alunni, come strumento di integrazione fra ragazzi con difficoltà, non solo ed
esclusivamente percettive, ma anche comunicative e di apprendimento, per una loro più
completa socializzazione ed integrazione. La lingua dei segni è uno strumento didattico
prezioso anche nelle attività musicali. Nella nostra scuola è tradizione organizzare concerti
in vari momenti dell'anno scolastico. Coinvolgere anche chi ha difficoltà a percepire
correttamente la musica è diventato un obiettivo prioritario da perseguire ... Così, cantare
tutti insieme non solo con la voce, ma anche con la lingua dei segni, è un valore aggiunto
ai nostri concerti.
La lingua dei segni è per tutti noi la lingua che da' voce a chi non l'ha, è la lingua
dell'anima che ci rende uguali e consapevoli che la diversità è sempre una sfida che ci
completa in un dialogo senza fine ... e così ... avanti tutta .... con la gioia di aver imparato a
cantare e ... segnare!»
Si specifica che alcune di queste attività sono opzionali e vengono svolte al pomeriggio.
USCITE E VISITE DIDATTICHE
Per tutte le attività previste fuori dall’edificio scolastico (attività sportive, itinerari scuola-
città ecc.), gli alunni sono autorizzati dai genitori sin dall’inizio dell’anno, mediante
modulo appositamente predisposto dalla segreteria; in ogni caso, nel momento in cui si
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verifichi una attività didattica o un’uscita didattica di questo tipo, la scuola provvede ad
avvisare le famiglie attraverso una semplice comunicazione in forma scritta sul diario.
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1.7 STRUTTURAZIONE DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA
Le scuole primarie dell’ ex Terzo Circolo di Modena hanno avuto come principale
naturale scuola di riferimento la Scuola secondaria di primo grado “Cavour” con la
quale hanno costituito l’Istituto Comprensivo. Ciò ha permesso di far tesoro delle
esperienze di continuità messe in campo e delle conoscenze personali che concorreranno
ad arricchire ulteriormente l’identità della nuova istituzione scolastica.
La struttura didattica e organizzativa dell’Istituto Comprensivo è la seguente:
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DI MODENA
Organizzazione didattica
1° BIENNIO 1° e 2° classe Scuola Primaria
2° BIENNIO 3° e 4° classe Scuola Primaria
3°BIENNIO (Biennio ponte) 5° classe scuola primaria e 1° classe Scuola
secondaria di Primo grado
4° BIENNIO 2° e 3° classe scuola secondaria di primo
grado
1° BIENNIO
L’organizzazione delle prime due classi di scuola primaria in un biennio unitario risulta
funzionale all’acquisizione piena dell’alfabetizzazione strumentale seppure inquadrata
nelle sue dimensioni sociali e culturali. Le competenze di letto-scrittura vanno costruite e
consolidate senza forzarne i tempi nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni
alunno.
2° BIENNIO
Il secondo biennio è caratterizzato dall’ingresso nella dimensione disciplinare proposta
dalle Indicazioni Nazionali, con la forte valorizzazione delle dimensioni unitaria,
esperienziale e operativa che sappiano legare il fare al pensare. E’ presente un
rafforzamento dell’autonomia intesa come fiducia in sé e negli altri, come capacità di
fare da solo ma anche di chiedere aiuto. Tutto ciò consente l’avvio di percorsi
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metacognitivi di riflessione sulle proprie competenze.
3° BIENNIO
Il biennio ponte tra classe V della scuola primaria e la classe 1° della scuola secondaria
costituisce l'autentica sfida per la costruzione reale di un Istituto comprensivo che
rimane un'occasione unica per i diversi ordini di scuola di confronto e arricchimento di
strategie didattiche ed educative al fine di favorire una percorso formativo globale e
reale fondato su un arco temporale di otto anni in continuità con il percorso
fondamentale svolto alla scuola dell'infanzia.
Perchè ciò si traduca in reale pratica didattica occorre prevedere momenti di confronto e
coinvolgimento dei docenti nella costruzione di un percorso scolastico, cercando la
maggiore collaborazione possibile tra i diversi ordini di scuola che, pur nella loro
specificità, si impegnino a costruire un terreno pedagogico comune per facilitare il
passaggio nei diversi momenti di maturazione dei ragazzi.
4° BIENNIO
Il biennio finale del primo ciclo è orientato agli apprendimenti più formalizzati e a un
profondo percorso di orientamento personale prima ancora che scolastico. La riflessione
su se stessi, sui propri limiti e le proprie competenze, scolastiche e non solo, sui propri
desideri consente ai ragazzi di impossessarsi degli strumenti per una scelta il più
possibile ponderata e centrata sulla persona.
ACCOGLIENZA E CONTINUITA’
Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria è un momento fondamentale
per la crescita formativa dell’alunno, pertanto il comprensivo 1, all’interno del biennio-
ponte, prevede diverse iniziative finalizzate a garantire la continuità tra un ordine di
scuola e l’altro.
Nel corso dell'anno scolastico di classe quinta, si prevedono momenti di raccordo e
scambio tra docenti di scuola primaria e di scuola secondaria durante i quali sia previsto
l'intervento di docenti di diverso ordine scolastico su alunni che frequenteranno la
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scuola secondaria l'anno successivo.
Pertanto nel corrente anno scolastico sono state raccolte disponibilità di docenti dei due
ordini di scuola per costruire momenti di scambio durante i quali verranno offerti brevi
percorsi didattici da parte di docenti di scuola secondaria a tutti gli alunni di classe V
dell'Istituto comprensivo in modo da favorire la conoscenza reciproca ed un passaggio
più consapevole e sereno all'ordine scolastico successivo.
In futuro sarà inoltre possibile che anche gli insegnanti di scuola primaria diano il
proprio contributo operando in alcuni pomeriggi nell'ambito del progetto 'Compiti
insieme' che consiste in alcune giornate di lavoro, ripasso e rinforzo con i ragazzi delle
scuole medie.
Per l’anno scolastico in corso, 2014/2015, i percorsi che verranno svolti prevedono i
seguenti interventi nelle scuole primarie dell'I.C:
Scuola primaria 'Lanfranco’: lingua francese 'I suoni di un'altra lingua'
Scuola primaria 'C. Menotti': percorso di astronomia 'Il fascino del cielo' e 'Le
macchie solari',
Scuola primaria 'Giovanni XXIII': percorso di educazione musicale 'Cantiamo e
suoniamo insieme'
I ragazzi avranno poi modo di vedere valorizzato il proprio lavoro nel corso di una
giornata di apertura della scuola 'Cavour' dedicata esclusivamente agli alunni iscritti
alla classe prima di scuola secondaria prevista dopo la fine dell'anno scolastico.
Nel corso di questa giornata saranno esposti alcuni cartelloni realizzati durante le
attività svolte con i professori e nel corso della giornata di visita alla scuola Cavour, che
avverrà nel mese di maggio, le classi saranno invitate a realizzare alcuni elaborati grafici
e a conoscere i compagni con cui avranno intrattenuto una breve amicizia epistolare e
che costituiranno punti di riferimento importanti (tutor) al loro ingresso alla scuola
secondaria l'anno successivo.
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza e continuità)
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1.8 ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali della scuola sono l’organo di gestione, di autogoverno e di
rappresentanza delle varie componenti. Essi rivestono un ruolo fondamentale e ciascuno
opera con specifiche competenze:
ORGANO
COLLEGIALE
COMPONENTI FUNZIONE
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Direttore
Amministrativo
8 Genitori
8 Docenti
2 ATA
- Disporre e deliberare il bilancio
preventivo e consuntivo (acquisto
materiale, sussidi, attrezzature, …)
- Definire l’orario di inizio e fine delle
lezioni
- Promuovere forme e modalità para, extra,
interscolastiche e concedere l’uso dei locali
e delle attrezzature
- Indicare i criteri generali per la
formazione delle classi
- Promuovere forme e modalità di iniziative
assistenziali
-Approvare attività complementari (gite,
soggiorni, visite guidate)
- Esprimere parere sull’andamento
didattico amministrativo dell’Istituto
COLLEGIO DEI
DOCENTI
Dirigente Scolastico
Docenti di Istituto
- Elaborare la programmazione educativa
- Approvare il piano dell’offerta formativa
- Promuovere iniziative di aggiornamento
- Adottare i libri di testo
- Approvare i progetti di sperimentazione
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- Verificare periodicamente l’azione
scolastica
- Organizzare incontri Scuola-Famiglia
CONSIGLIO DI
CLASSE
(Scuola Secondaria
di Primo Grado)
Solo docenti - Coordinare l’azione didattica ed
educativa
- Programmare percorsi diversificati per la
personalizzazione degli interventi
(recupero, consolidamento,
potenziamento)
- Progettare attività interdisciplinari
- Definire parametri di valutazione
- Verificare periodicamente l’andamento
didattico
- Assumere eventuali provvedimenti
disciplinari a carico degli alunni
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE
(Scuola Primaria)
Genitori
rappresentanti di
classe e Docenti di
plesso
- Verificare l’andamento didattico
educativo
- Formulare proposte al collegio docenti
sull’azione didattica ed educativa e su
iniziative di sperimentazione
- Esprimere pareri sull’adozione dei libri di
testo
ASSEMBLEA DI
CLASSE
Insegnanti, Genitori
della classe
- Discutere la programmazione annuale
didattica ed educativa
- Discutere iniziative inerenti alla
programmazione
- Verificare il lavoro didattico e gli aspetti
educativi della classe
- Eleggere i rappresentanti di classe
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Rivestono una funzione determinante anche i Comitati Genitori delle scuole primarie e
della scuola secondaria. Tali Comitati, che hanno funzione propositiva e di supporto all'
Istituzione scolastica, offrono un prezioso contributo nella realizzazione e gestione di
momenti di incontro scuola-famiglia e contribuiscono fattivamente alla realizzazione
dell’ampliamento dell’offerta formativa proponendo e finanziando importanti progetti
educativi. Collaborano, inoltre, nella realizzazione di diversi momenti di festa e di
socializzazione che, permettendo a tutte le componenti, docenti, genitori e alunni, di
partecipare in maniera attiva, contribuiscono a consolidare l'identità e il senso di
appartenenza alla scuola.
1.9 IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L’ORGANIGRAMMA
DELL’ISTITUTO
Il Dirigente Scolastico coordina l’interazione tra gli Organi Collegiali e si fa garante della
legalità e dell’attuazione delle decisioni prese da ciascun organo. Ricopre un ruolo di
coordinamento e di indirizzo, agisce per promuovere e sostenere l’azione progettuale
della scuola rinforzando la sua identità culturale, ricerca e sostiene alleanze e intese con i
partner educativi del territorio e con le istituzioni.
Il D.S si avvale del contributo dei collaboratori di presidenza, scelti dallo stesso
Dirigente, e delega loro varie funzioni relative alla gestione organizzativa dell’Istituto. I
collaboratori del Dirigente hanno il compito di sostituirlo in sua assenza, di organizzare
le attività del comprensivo e di raccogliere e gestire le diverse problematiche dei plessi.
Per ogni plesso, è presente un coordinatore di plesso che organizza le attività della
singola scuola ed è tramite con la direzione.
Altra importante funzione di riferimento è il Dirigente dei Servizi Amministrativi che si
occupa di tutta la parte amministrativa organizzando gli uffici e il personale ATA e cura e
gestisce il patrimonio.
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1.10 LE FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali sono docenti, designati dal Collegio Docenti, che collaborano con
la Dirigenza per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e per la sua gestione,
anche d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
Nel corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha individuato tre aree di pertinenza
delle funzioni strumentali:
AREA 1
Si occupa di: Referenti:
P.O.F Loi/Goldoni
PROGETTI Loi/Guandalini
FUNZIONI STRUMENTALI: Irene Loi e Elisa Goldoni
DIRIGENTE SCOLASTICO
Silvia Zetti DIRETTORE DEI SERVIZI
AMMINISTRATIVI Ombretta Martelli
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLATICO
Elisa Alietti
Patrizia Malagoli
COORDINATORI DI PLESSO
SCUOLA PRIMARIA
GIOVANNI XXIII:
Marilena De Santis
SCUOLA PRIMARIA
LANFRANCO:
Cristina Tioli
SCUOLA PRIMARIA CIRO
MENOTTI:
Orsolina Festa
SCUOLA SECONDARIA DI
1° GRADO:
Elisa Alietti
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AREA 2
Si occupa di: Referenti:
CONTINUITA’ /BIENNIO PONTE Festa/Amuso
ORIENTAMENTO D’Ostuni
MONITORAGGIO
APPRENDIMENTI
Leonardi/Rivaroli
FUNZIONI STRUMENTALI: Ilaria Ghirri e Donatella Amuso
AREA 3
Si occupa di: Referenti:
PROGETTO Il tempo che occorre Basiricò
ALUNNI CERTIFICATI Bocchini/Guazzi
DISAGIO Bocchini/Ferrari
BES/DSA Bocchini/ Ferrari
STRANIERI Lomonaco/Babbini
SERVIZI SOCIALI Basiricò/Malagoli
SCUOLA BOTTEGA Ferrari Laura
TUTORAGGIO Corradini
COMPITI INSIEME Stefanizzi
FUNZIONI STRUMENTALI: Antonella Ferrari e Rosa Basiricò
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CAPITOLO 2. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE
CLASSI
FORMARE CLASSI EQUIETEROGENEE
Le classi dovranno essere equieterogenee quanto a:
1 Numero di alunni, fatta salva la presenza di alunni certificati
2 Numero di maschi e femmine
3 Numero di alunni stranieri
4 Distribuzione dalle scuole di provenienza, secondo il criterio di non concentrazione
5 Distribuzione delle problematiche più gravi di:
1. Salute, certificate e non
2. Difficoltà di apprendimento
3. Difficoltà sociali, relazionali e comportamentali, che saranno esaminate con
particolare attenzione.
4. Difficoltà rilevate e segnalate dagli insegnanti.
FAVORIRE L’ACCOGLIENZA
Saranno favorite l’accoglienza e l’inserimento:
Evitando che nessun alunno sia inserito nella nuova classe senza almeno un
compagno/a della classe/ di provenienza.
Mantenendo insieme alunni in considerazione di specifiche segnalazioni degli
insegnanti dell’ordine precedente.
Garantendo la continuità di sezione nella quale era precedentemente inserito un
fratello o una sorella.
FAVORIRE LO SVILUPPO INDIVIDUALE
Sarà favorito lo sviluppo autonomo di ciascun alunno:
Dividendo alunni su segnalazione degli insegnanti dell’ordine precedente.
Mantenendo nella stessa classe alunni che rinforzano vicendevolmente i percorsi di
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maturazione.
Nell’inserimento dei fratelli gemelli, dopo aver recepito l’orientamento dei genitori
e sentita la valutazione degli insegnanti dell’ordine precedente, secondo una linea
orientata alla separazione.
Note:
- Eventuali situazioni particolari, segnalate dalle famiglie, verranno presentate
direttamente al Dirigente Scolastico e valutate in occasione di incontri
appositamente concordati.
PROCEDURA DI FORMAZIONE CLASSI PRIME (in osservanza dei criteri generali
deliberati dal Consiglio d’Istituto)
1. La formazione in ingresso e delle classi prime viene effettuata da apposita
commissione, nominata dal DS ed approvata dal Collegio dei docenti.
2. Della Commissione fanno parte: il Dirigente scolastico, i docenti referenti per la
Continuità, i componenti della commissione continuità. Compongono la
commissione continuità: per la scuola secondaria i docenti che non sono impegnati
negli esami di stato, per le scuole primarie i docenti nominati in apposite
commissioni.
3. La Commissione ha il mandato di assicurare che il passaggio tra i diversi ordini di
scuola avvenga nel modo più adeguato possibile rispetto ad un positivo inserimento
di ciascun alunno nelle nuove classi.
A tale scopo:
Raccoglie, in maniera sistematica per ogni alunno, i dati relativi al
precedente percorso scolastico, sia nell’ambito dello sviluppo della
personalità che in quello dell’acquisizione delle competenze specifiche,
utilizzando specifici modelli predisposti dalla commissione stessa, per la
scuola secondaria, concordati a livello cittadino, per la primaria, e approvati
in collegio.
Esamina e riordina tali dati, per procedere alla formazione delle nuove
classi tenendo conto dei criteri sopra riportati
Riesamina la formazione delle classi insieme agli insegnanti dell’ordine
precedente
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Provvede ad inserire, nel rispetto di obiettivi e criteri deliberati, eventuali
alunni non facenti parte degli elenchi precedenti:
a) alunni non ammessi alla classe successiva
b) nuovi arrivi.
4. Nei plessi Giovanni XXIII e Menotti i docenti si riservano di effettuare una
settimana di osservazione e scambi di alunni tra i diversi gruppi per garantire una
formazione omogenea e più equilibrata delle future classi prime. Pertanto le classi
saranno definite in modo ufficiale a partire dalla seconda settimana di scuola.
5. Il docente referente per la continuità:
Convoca e coordina la Commissione
Custodisce gli atti e li consegna ai docenti interessati
Predispone i prospetti necessari alla raccolta e al riordino dei dati.
Tiene i rapporti con i vari ordini di scuola.
Assicura il passaggio delle informazioni ad ogni Consiglio di Classe 1^ e ai
team docenti di scuola primaria, nel periodo precedente l’inizio delle lezioni. 6. Per
l’inserimento di alunni in corso d’anno, procede il Dirigente Scolastico sentiti: i
docenti di team della primaria e dei consigli di classe della secondaria, i referenti
per la Continuità, i collaboratori di sede, il referente alunni stranieri per il caso di
specie.
CAPITOLO 3. PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Gli obiettivi prioritari della scuola sono:
• fornire ai bambini/ragazzi un bagaglio di competenze e la capacità di saperle
impiegare per orientarsi nel percorso di crescita cognitiva ed emotiva;
• trasmettere valori per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e
responsabilità, allo scopo di assumere consapevolezza di sè ed autonomia nelle scelte.
Con il DPR 235/2007, che modifica il DPR 249/1998 (Statuto degli studenti), si istituisce
il “Patto di corresponsabilità educativa”, uno strumento di sviluppo formativo e di
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mediazione orientato a porre in evidenza i ruoli che le singole figure (alunni/figli,
genitori, docenti) rivestono all'interno della scuola e le loro rispettive responsabilità,
definendo un sistema di regole reciproche.
Si tratta di uno strumento che, insieme alla legge sull'autonomia scolastica (DPR
275/1999), rafforza la funzione educativa della scuola e la possibilità di avviare sinergie
virtuose tra i soggetti che la compongono ed il territorio.
FINALITA’ DEL PATTO EDUCATIVO
La lettura congiunta del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Piano
dell’Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta la carta d'identità del nostro istituto, in
quanto contiene le buone pratiche concordate dalle parti coinvolte. La sottoscrizione del
patto da parte di genitori, alunni e insegnanti, vincola gli stessi al rispetto delle regole in
esso contenute.
Il nostro Istituto comprensivo si può considerare come un sistema costituito da
numerose componenti in cui ciascuna è in relazione con tutte le altre (dirigente
scolastico, docenti, genitori, alunni, personale amministrativo, collaboratori scolastici).
Affinché questo “sistema” sia in grado di raggiungere gli obiettivi posti, ogni
componente deve essere coerente con il ruolo che riveste, sfruttando al meglio le proprie
competenze e quelle offerte dall’organizzazione. Docenti e genitori assumono, con
modalità differenti, il ruolo condiviso di educatori nei confronti degli alunni / dei figli,
nel rispetto della funzione della scuola, che ha al centro il benessere dell’alunno e il suo
processo di apprendimento.
Tra gli obiettivi fondamentali si tenderà soprattutto a valorizzare:
• il benessere, l’equilibrio e la pienezza dei rapporti interpersonali;
la fiducia verso l’ambiente scolastico e sociale
• le competenze intese come capacità, secondo le età, di utilizzare in concreto le
conoscenze acquisite e di coglierne l’organicità e la coerenza;
• l'educazione, intesa come acquisizione delle capacità di rapportarsi con coetanei e non,
in ogni contesto, sperimentando valori quali rispetto, accoglienza, condivisione,
solidarietà, giustizia e correttezza;
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• lo spirito critico, inteso come insieme di strumenti necessari per orientarsi nelle
situazioni e negli ambienti che l’alunno dovrà affrontare nel percorso di crescita
cognitiva ed emotiva;
• l’autonomia, intesa come percorso che, prendendo le basi dal “saper fare”, giunge a
formare persone in grado di operare scelte consapevoli.
E’ importante sottolineare che alla base di tutto ci sarà la “relazione”, strumento
fondamentale di lavoro delle identità che operano all'interno della scuola.
I DOCENTI, al fine di promuovere il successo formativo di ogni alunno, si
impegnano, nei confronti di alunni e genitori, a:
- proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni degli alunni
- promuovere la motivazione ad apprendere
- tener conto dei tempi e ritmi di apprendimento di ciascuno
- rendere l’alunno consapevole delle proprie capacità, degli obiettivi e dei percorsi
intrapresi
- promuovere l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali
- garantire la trasparenza nella valutazione e la tempestiva correzione dei compiti
- distinguere sempre il giudizio sull’errore dal giudizio sulla persona dell’alunno
- informare le famiglie sull’andamento scolastico dei propri figli
- rispettare e far rispettare il regolamento di Istituto
- favorire un clima di comprensione e collaborazione tra Scuola e Famiglia
- promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti
- creare un ambiente educativo sereno e favorire momenti di ascolto e dialogo
- trasmettere il valore fondante di ogni società: il rispetto di sé e degli altri in nome della
dignità di tutti e di ciascuno
- impegnarsi ad usare un linguaggio che non discrimini per genere, provenienza
geografica, orientamento sessuale, religione e abilità fisiche e/o intellettuali”
- promuovere in ciascuno l’autonomia di pensiero per favorire la capacità di scelta e
decisione ai fini della formazione dell’uomo e del cittadino.
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I GENITORI, per adempiere correttamente al proprio ruolo genitoriale e per una
proficua collaborazione scuola-famiglia, si impegnano a:
- conoscere e osservare i principi fondanti e le regole della comunità scolastica
- riconoscere le regole e i principi condivisi con la Scuola, dal rispetto della dignità di
ognuno al rispetto delle cose proprie e di tutti
- conoscere l’Offerta Formativa e il Regolamento di Istituto e rispettarne le regole
adottate
- informarsi sull’andamento scolastico del/la proprio/a figlio/a partecipando alle
assemblee e ai colloqui
- favorire un sereno e positivo clima di dialogo
- riflettere e discutere di tutto ciò che l’esperienza scolastica propone e dispone nei
confronti dei bambini/ragazzi
-considerare con senso critico e atteggiamento collaborativo eventuali decisioni e/o
provvedimenti disciplinari adottati nei confronti del proprio e/o di altri figli
- aiutare i propri figli a pianificare le attività e ad organizzarsi per riuscire a portare a
termine il lavoro.
Gli ALUNNI, al fine di favorire la propria crescita culturale e sociale, si impegnano a:
- conoscere e rispettare i propri doveri presenti nel Regolamento di Istituto
- frequentare regolarmente le lezioni e assolvere responsabilmente gli impegni scolastici
(compiti a casa, attività di studio…)
- favorire lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo la propria
attenzione e partecipazione alla vita della classe
- accettare e rispettare le difficoltà e gli errori dei compagni
- rispettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione
- rispettare culture e tradizioni diverse
- impegnarsi ad usare un linguaggio che non discrimini per genere, provenienza
geografica, orientamento sessuale, religione e caratteristiche fisiche e7o intellettuali
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- considerare la scuola come un impegno importante
- conoscere i principi fondanti della comunità e rispettarne le regole
- maturare una propria personalità nel rispetto delle regole e principi fondanti una
comunità
- tenere un comportamento e utilizzare un linguaggio adeguati ad un ambiente
scolastico
Il PERSONALE NON DOCENTE, al fine di collaborare per la piena attuazione
del Patto di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia, si impegna a:
- conoscere l’offerta formativa della scuola e collaborare per realizzarla, per quanto di
competenza
- tenere un comportamento e usare un linguaggio che siano di esempio per tutti,
soprattutto per gli alunni
- rispettare con le parole e con le azioni gli alunni
- favorire un clima di collaborazione e rispetto fra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola
- garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza
- eseguire scrupolosamente le consegne e gli incarichi ricevuti
- segnalare al Dirigente e ai docenti eventuali problemi riscontrati
- vigilare gli ambienti della scuola
Il DIRIGENTE SCOLASTICO, al fine di garantire il rispetto del Patto, si impegna
a:
- garantire e favorire la piena attuazione del POF, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo
- promuovere l’integrazione tra i diversi ordini di scuola attraverso la trasparenza e i
passaggi delle informazioni
- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per
ricercare risposte adeguate
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- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica
- promuovere la circolarità delle informazioni tra tutto il personale della scuola
- garantire l’efficienza e la correttezza del servizio all’utenza da parte del personale
docente e del personale ATA
CAPITOLO 4 OFFERTA FORMATIVA
4.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Per programmazione intendiamo l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di
formazione globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi
del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali,
ambientali in cui si opera, sia delle risorse disponibili.
La sua pianificazione prevede:
l’analisi della situazione iniziale
la definizione di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all’apprendimento
dell’alunno
la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già
maturate dagli alunni;
la selezione delle metodologie e delle strategie;
la ricerca di procedure di verifica e di valutazione.
La programmazione dell’intervento educativo deve tenere conto in primo luogo delle
esigenze formative degli alunni che si diversificano tra scuola primaria e scuola
secondaria.
Nella scuola primaria, le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di:
sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguate;
sviluppare le abilità comunicative anche attraverso linguaggi diversificati;
disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all’attività fisica, motoria e sportiva;
disporre di momenti specifici per l’attività individualizzata e di
recupero;
- 41 -
praticare un primo approccio significativo alle tecnologie
informatiche; apprendere le basi di una seconda lingua
Nella scuola secondaria di primo grado, le scelte educative e didattiche sono volte a :
favorire le capacità di studio autonomo
consolidare conoscenze e abilità anche in relazione all’evoluzione sociale, culturale
e scientifica della realtà contemporanea;
sviluppare progressivamente la capacità di operare scelte consapevoli per il proprio
futuro;
diversificare la proposta metodologica e didattica;
rafforzare attitudini all’interazione sociale.
MODALITA’ DI PROGRAMMAZIONE
Nella scuola primaria, l a progettazione si articola nei seguenti momenti:
programmazione per classi parallele di Circolo: per definire le competenze
delle discipline; per mettere a punto prove di verifica che garantiscano all’utenza
standard comuni;
programmazione di ambito per classi parallele: per sviluppare contenuti e
metodologie specifiche degli ambiti disciplinari;
programmazione di classe o team allargato: per elaborare il patto pedagogico,
gli interventi didattici multidisciplinari e/o attività di laboratorio che si svolgono
nelle ore di contemporaneità dei docenti.
Nella scuola secondaria di primo grado, la progettazione prevede i seguenti momenti:
consigli di classe: per ricercare strategie di intervento didattico-educativo, realizzare
percorsi diversificati per la personalizzazione degli interventi(recupero,
consolidamento, potenziamento), progettare attività interdisciplinari e definire i
parametri di valutazione;
programmazione monodisciplinare: per definire obiettivi, contenuti disciplinari e
interdisciplinari, strategie metodologiche di intervento e attività di laboratorio.
- 42 -
4.2 MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con
flessibilità sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un
costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:
offrire all’alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle
difficoltà che si presentano in itinere;
predisporre collegialmente piani di lavoro personalizzati per gli alunni in
situazioni di insuccesso.
Tale valutazione di tipo formativo assolve la funzione di:
rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto
educativo.
La valutazione si delinea anche come importante strumento orientativo permettendo
all’alunno di:
diventare consapevole del proprio percorso di apprendimento conoscendone
punti di forza e di debolezza;
riflettere sulle proprie strategie scegliendo quelle più funzionali.
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, i docenti, in sede di
programmazione, prevedono e mettono a punto vere e proprie prove di verifica degli
apprendimenti che possono essere utilizzate:
in ingresso
in itinere
in uscita
Le prove di verifica hanno l’ulteriore scopo di coinvolgere gli alunni in un processo di
autovalutazione che permette loro di riflettere sul proprio apprendimento, di
monitorare ciò che sanno e comprendono, incoraggiandoli ad assumersi la
- 43 -
responsabilità del proprio apprendere.
Da qualche anno si sta lavorando per definire standard minimi di circolo,
predisponendo sia prove oggettive delle abilità quanto “compiti di realtà” indirizzati
alla valutazione delle competenze, i cui risultati aiutino il collegio a monitorare il
livello generale degli apprendimenti. L e iniziative di monitoraggio valutativo proposte
dall’INVALSI permettono di rapportare i nostri risultati a standard nazionali.
La comunicazione alle famiglie della valutazione è quadrimestrale.
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica
quadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia
al comportamento. In base al DL n.137 del 1 settembre 2008, le valutazioni periodiche e
annuali degli apprendimenti degli alunni vengono effettuate mediante voti numerici
espressi in decimi e sono illustrate tramite un giudizio sul livello globale di maturazione
acquisito dall’alunno. Viene altresì valutato il comportamento mostrato dallo studente
all’interno della sede scolastica, tenendo conto dell’impegno e della partecipazione
dimostrati durante le attività didattiche proposte . In particolare, nella scuola secondaria
di I grado, come da normativa vigente, vengono ammessi alla classe successiva gli alunni
che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina.
Momento essenziale della valutazione è la definizione del livello delle competenze
raggiunte dagli alunni, che viene certificato al termine della scuola primaria e alla termine
della scuola sec. di I grado su un apposito modello predisposto dall’Istituto e che è parte
integrante della scheda di valutazione.
INVALSI
Ogni anno l’INVALSI (ISTITUTO NAZIONALE DI VALUTAZIONE) attua una
valutazione nazionale dei livelli di apprendimento sulla scuola primaria e sec I grado. A
tal fine predispone prove di Italiano e Matematica che vengono somministrate agli alunni
su tutto il territorio nazionale e stabilisce le modalità di raccolta e invio degli esiti. La
lettura e analisi dei risultati delle singole scuole, la cui restituzione avviene di norma nel
mese di settembre, rappresenta un momento importante di confronto e di riflessione sul
grado di acquisizione delle competenze previste nelle Indicazioni nazionali da parte degli
alunni e quindi su un eventuale adeguamento della didattica finalizzato al loro
raggiungimento.
- 44 -
L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
A conclusione del primo ciclo di istruzione i ragazzi devono sostenere l’esame di stato che
verte su prove scritte predisposte dai docenti (italiano, matematica, prima e seconda
lingua straniera) e su un colloquio orale.
Tale colloquio deve avere carattere pluridisciplinare, evitare che si risolva in un repertorio
di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario organico collegamento,
dare spazio alle discipline per le quali non è prevista prova scritta e, per le discipline a
carattere eminentemente operativo, partire da quanto prodotto in esercitazioni pratiche, in
modo che la prova non sia un accertamento solo teorico. Ogni consiglio di classe stabilisce,
per ogni alunno, i criteri con cui condurre il colloquio, tenendo conto della situazione e
dei livelli individuali e di eventuali percorsi personalizzati.
Nell’ambito delle prove scritte viene somministrata ai candidati la prova nazionale (prova
INVALSI) costituita di due parti, una di italiano e una di matematica.
Le operazioni di valutazione finale della prova d’esame sono regolate dal DL n.137 del 1
settembre 2008. Per ogni candidato tale valutazione viene espressa mediante voti numerici
in decimi, facendo una media matematica tra il voto di ammissione, i voti riportati nelle
prove scritte e orali e quello conseguito nella prova Invalsi.
CAPITOLO 5 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
- 45 -
L’ attività progettuale dell’Istituto Comprensivo 1 si propone di:
1. garantire a tutti gli alunni il pieno raggiungimento delle competenze in uscita
2. potenziare l’eccellenza
3. favorire l’inclusione
Indicazioni date ai fini dello svolgimento dell'attività progettuale:
- Tutti i progetti all’atto della loro presentazione devono contenere idonee modalità di
monitoraggio e verifica.
- L'attività progettuale deve essere progressivamente registrata e documentata nella
modulistica consegnata ai referenti del progetto.
- L'attività progettuale sarà sottoposta a monitoraggio in itinere e verificata a
conclusione della stessa così da poter effettuare gli eventuali aggiustamenti e
raccogliere gli input per la riprogettazione.
L'attività progettuale dovrà essere diffusa all'interno della scuola sia durante il suo
svolgimento, che in tempi successivi.
TABELLA RIASSUNTIVA DEI PROGETTI
Proponiamo a conclusione del capitolo sull’offerta formativa del Comprensivo una tabella
riassuntiva dei progetti, indicando anche quelli specifici dei diversi plessi e il tipo di
finanziamento, che li rende attuabili.
PROGETTI A.S 2014-15
REFERENTE PROGETTO
TIPO DI FINANZIAMENTO
PROGETTI D’ISTITUTO
Costituzione comprensivo
IMPARIAMO A CONOSCERCI
Ghirri – Amuso Fondo di istituto
PROGETTO CONTINUITA’ CON QUINTE SCUOLA PRIMARIA
Fantazzi F.I.S.
MI SCRIVI UNA Masera A costo ZERO
- 46 -
LETTERA?
PROGETTI SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO CAVOUR
IL TEMPO CHE OCCORRE
Basirico’ A carico della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO (COMPITI INSIEME anche con la collaborazione dei docenti PRIMARIA)
PROGETTO ORIENTAMENTO (all’interno del progettone IL TEMPO CHE OCCORRE)
D’Ostuni A carico della Ass. CITTA’ E SCUOLA, che fornisce esperto per il progettone IL TEMPO CHE OCCORRE. Ore pagate anche su F.I.S.
AREA PREVENZIONE
E
DISAGIO
- 47 -
INTERCULTURA E ALFABETIZZAZIONE
Lomonaco FONDI per i FLUSSI MIGRATORI ex art. 9
PROGETTO PROSPETTIVE
Basirico’, Lomonaco
A costo ZERO
LABORATORIO DEI DIRITTI - BISOGNI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E DI INCLUSIONE – guida metodologica allo studio
Bocchini A costo zero
CUCINIAMO INSIEME Aggazzotti
A costo zero
DOPOSCUOLA CO.PU.MA.
Lomonaco A costo ZERO
LABORATORIO ARTISTICO PRATICO/MANUALE
Amuso, Scognamiglio
A costo ZERO
CORSO DI DANZA CAPOEIRA
Bocchini A costo zero (con animatori dell’Associazione Permano di Rubiera)
PEDAGOGIA DELLE RELAZIONI E DEI SENTIMENTI
Bocchini FINANZIAMENTO CIRCOSCRIZIONE n° 4 con pedagogista (BANDO)
PEDAGOGIA INTERGENERAZIONALE DELLE RELAZIONI E DEI SENTIMENTI
Bocchini, Ferrari Antonella
FINANZIAMENTO S. FILIPPO NERI (convenzione) con pedagogista fondazione
- 48 -
METODOLOGIA della PEDAGOGIA DEI GENITORI
Bocchini, Ferrari Antonella
A costo zero
INTERNET SICURO Alietti, Violi
Da presentare in C.d.I., da mettere a BANDO e a carico degli alunni.
FISICA SOGNANTE Alietti Da presentare in C.d.I., da mettere a BANDO e a carico degli alunni.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Mamusi A carico del Comune (avanzo di fondi del Comune)
PROGETTO VICTORIA LANGUAGE AND CULTURE
Franceschetti
A costo ZERO Finanziato da dall’Università americana con il Patrocinio del Comune di Modena
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Fantazzi Da presentare in C.d.I., A carico del MIUR.
CONSIGLIO DEGLI STUDENTI: PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA
Bocchini, D’ostuni
A costo zero + F.I.S.
CORO DELLA SCUOLA
Benatti F.I.S.
SOGGIORNO linguistico a CAP d’Ail (Francia)
Bozzani, Arletti
A carico degli alunni + F.I.S.
LA FRANCE EN CHANSON
Arletti, Bozzani
A carico degli alunni ATTORI THEATRE FRANCAIS INTERNATIONAL
VOYAGE EN FRANCOPHONIE
Arletti, Bozzani
A carico degli alunni ATTORI
AREA POTENZIAMENTO
LINGUAGGI E
ARRICCHIMENTO CULTURALE
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THEATRE FRANCAIS INTERNATIONAL
PROGETTO CAMBRIDGE di preparazione all’esame KET
Capitelli A carico degli alunni + F.I.S.
PROGETTO LETTURA (MARETTI)
Dalla Valle A carico degli alunni
AVVIAMENTO ALLA LINGUA LATINA
D’Ostuni A carico degli alunni
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’
Violi A costo ZERO OSTETRICHE AUSL
EDUCARE ALLA SALUTE E AL DONO DEL SANGUE
Violi A costo ZERO AVIS
PERCORSO DI BILINGUISMO ITALIANO – LINGUA DEI SEGNI
Bocchini A costo zero
AMICO LIBRO Loi A costo ZERO
GIORNO DELLA MEMORIA
Loi A costo ZERO
PROGETTO CLASSI APERTE PER LE ORE DI SCIENZE MOTORIE
Fantazzi, Setti
A costo ZERO
PROGETTO PALLAMANO
Fantazzi, Setti
A costo ZERO
L.J. VOLLEY: INIZIA A PALLEGGIARE CON NOI
Fantazzi, Setti
A costo ZERO
BASKET Fantazzi, Setti
A costo ZERO
- 50 -
PROGETTI PRIMARIA
NON UNO DI MENO: AZIONI PER IL SUCCESSO FORMATIVO
1. prevenzione delle
difficoltà di acquisizione della lettoscrittura in cl PRIMA
2. prevenzione delle difficoltà di acquisizione della lettoscrittura in cl SECONDA
3. prevenzione delle difficoltà di acquisizione delle abilità matematiche in classe PRIMA
4. Insegnamento domiciliare
5. Laboratori D.S.A.
Antonella Ferrari Leonardi Cinzia Rivaroli Elisa Guandalini M.Gabriella Ferrari
Fondo di Istituto Fondi statali Fondi comunali
MOLTE LINGUE , MOLTE CULTURE , UNA SOLA SCUOLA:
1. osservare l’interlingua, osservare l’integrazione
2. laboratorio linguistico
3. un mediatore per la scuola
4. corso di potenziamento delle abilità linguistiche
(corso di giugno)
Antonella Ferrari Babbini Anna
Fondo di Istituto Fondi flussi migratori Fondi comunali
PER UNA SCUOLA CHE SA INCLUDERE
1. MUSICOTERAPIA: suoniamo le emozioni
2. andiamo in piscina
Chiara Guazzi
Fondi comunali
AREA PREVENZIONE
E DISAGIO
- 51 -
Sportello counsellig per famiglie ed insegnanti
Antonella Ferrari Patrizia Malagoli Donatella Pullica Chiara Guazzi
Fondo di Istituto
- 52 -
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITÀ SCOPRIRSI BAMBINI
E BAMBINE
Guandalini Maria Gabriella
Contributo volontario genitori
EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA SPORT CL 1-2-3 CL 4-5
Patrizia Malagoli
Fondi comune PER CLASSI 1-2-3 A carico delle federazioni per 4° - 5°
ADOZIONE
ALTERNATIVA DEI LIBRI
DI TESTO AMICO
LIBRO
Guandalini Maria Gabriella
Fondi ministeriali
EDUCAZIONE
STRADALE Guandalini Maria Gabriella
Fondi ministeriali
SICUREZZA Concetta Di Pippo Salanitri Rosanna Ronchetti Paola
fis
INFORMATICA Lorella Polidoro Tioli Silvia Altilia Manuel
fis
PROGETTO
FORMAZIONE Ghirri Ilaria
Fondi ministeriali
CONTINUITÀ Festa Orsolina
fis
COMPAGNI DI BANCO Guandalini Maria Gabriella
Nessuna indicazione di spesa
NATALE A COLORI Guandalini Maria Gabriella
Nessuna indicazione di spesa
PROGETTI DI PLESSO :
GIOVANNI XXIII MUSICA PER GIOCO Patrizia
Malagoli Contributo volontario genitori
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITÀ SCOPRIRSI BAMBINI
E BAMBINE:
Guandalini Maria Gabriella
COMITATO GENITORI
AREA POTENZIAMENTO
LINGUAGGI E
ARRICCHIMENTO CULTURALE
- 53 -
INTEGRAZIONE
LA PEDAGOGIA DEI
GENITORI Antonella Ferrari
Nessuna indicazione di spesa
A SCUOLA IN-FORMA Guandalini M.G.
Nessuna indicazione di spesa
PER MANO CON… Guandalini M.G.
Nessuna indicazione di spesa
RENDIAMO BELLA LA
NOSTRA SCUOLA Malagoli Patrizia
Nessuna indicazione di spesa
CONOSCIAMO IL 118 Guandalini M.G.
Nessuna indicazione di spesa
SCUOLA SICURA: CONOSCIAMO IL 115
Guandalini M.G.
Nessuna indicazione di spesa
RACCOLTE PUNTI Guandalini M.G.
Nessuna indicazione di spesa
MENOTTI EDUCAZIONE
MUSICALE CLASSI 3^B- 4^A- 4^B
Festa Lina Contributo volontario genitori
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITÀ SCOPRIRSI BAMBINI
E BAMBINE: INTEGRAZIONE
Festa Lina Comitato genitori
LA LUNA CON LE
ORECCHIE 1^ A E 1^ B MENOTTI
Tioli Silvia Contributo volontario genitori
PER UNA SCUOLA
NEL BURKINA FASO SILVIA TIOLI
Nessuna indicazione di spesa
LANFRANCO PROGETTO TEATRO Botti Anna
Maria Circoscrizione + Fondi musa + contributo volontario genitori
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITÀ SCOPRIRSI BAMBINI
E BAMBINE: INTEGRAZIONE
Vitale Matilde
COMITATO GENITORI
- 54 -
CAPITOLO 6 CURRICOLI VERTICALI
Si tratta dei percorsi curricolari che forniscono il quadro generale degli apprendimenti degli alunni dai 6 ai
14 anni. Sono strutturati in maniera tale da permettere sia la ripresa e l’ampliamento di contenuti già
affrontati sia la presentazione di nuovi aspetti e nuove conoscenze. Lo scopo è quello di far acquisire
quelle competenze che costituiscono il profilo delineato dalle Indicazioni Nazionali.
- 55
-
6.1 CONTENUTI DI ITALIANO PER IL CURRICOLO VERTICALE PRIMO BIENNIO
(1° e 2°
elementare)
SECONDO BIENNIO
(3° e 4° elementare)
TERZO BIENNIO
QUARTO BIENNIO
5°elementare
1° media
2° media
3° media
ORTOGRAFIA
Lettere
Digrammi
Difficoltà
ortografiche
Accento
Apostrofo
Elisione
Troncamento
Consolidamento
Autocorrezione
Consolidamento
Autocorrezione
RIFLESSIONE
LINGUISTICA
giochi di
parole
acrostico
forma delle
parole
rime
finisce
come…
inizia come…
concordanze
tra parole
A. MORFOLOGICA:
Articolo
Nome
Aggettivo
qualificativo e i
suoi gradi
Agg/pron.
Possessivi
Agg/pron.
Numerali
Preposizioni
semplici e
articolate
Verbi al modo
indicativo (essere-
avere-3
coniugazioni)
A. LOGICA
Soggetto
Predicato
Espansioni
A. MORFOLOGICA
Si toccheranno:
Agg/pron.dimostrativi
Agg/pron indefiniti
Tutti gli agg e i pron.
Tutti i verbi alla forma
attiva
Avverbi (…”mente”)
Utilizzo del CHE
pronome solo nei
testi.
Congiunzioni
A. LOGICA
Soggetto
Predicato
Espansioni con
A. MORFOLOGICA
Si formalizzeranno:
Tutti gli aggettivi e i
pronomi e loro
distinzione.
Tutti i verbi (forma
attiva e passiva)
Avverbi (variabili e
invariabili)
CHE relativo
(pronome-
congiunzione)
Congiunzioni
A.
LOGICA
A.
PERIODO
- 56
-
domande logiche
PRIMO
BIENNIO
(1° e 2°
elementare)
SECONDO BIENNIO
(3° e 4° elementare)
TERZO BIENNIO
QUARTO BIENNIO
5°elementare 1° media 2° media 3° media
COMPRENSIONE
DEL
TESTO
Luoghi
Tempi
Personaggi
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato
letterale e
parafrasi
Struttura del testo
Idea centrale
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato letterale
e parafrasi
Struttura del testo
Idea centrale
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato letterale
e parafrasi
Struttura del testo
Idea centrale
Studio dei
generi
letterari
Elementi di
poesia
Studio della
letteratura
Parafrasi,
analisi e
commento
di un testo
letterario/
poetico
Studio dei
generi
letterari
Elementi
di poesia
Studio
della
letteratura
Parafrasi,
analisi e
commento
di un testo
letterario/
poetico
Gli insegnanti si accordano sulla metodologia comune da utilizzare: lettura di un testo con risposta a domande chiuse
(vero o falso, quiz, cloze, risposta multipla) o aperte. Si insegnano le strategie efficaci per la comprensione del testo
utilizzabili anche nel momento di studio:
Sottolineatura delle informazioni principali
Divisione del testo in paragrafi
Titolazione dei capoversi
Numerazione dei capoversi
- 57
-
Ricerca delle parole chiave
Raccolta delle informazioni in mappe
Avvio alla sintesi
La lunghezza dei testi varia a seconda della progressione scolastica.
PRODUZIONE
DEL
TESTO
Frasi
Didascalie
Semplici testi
“Racconto io”
Testo descrittivo
Esperienza
personale
Fiaba
Cronaca
Testo descrittivo
Esperienza personale
Fiaba
Cronaca
Lettera
Diario
Testo autobiografico
Fiaba
Favola
Testo descrittivo
Lettera
Diario
Giallo
Cronaca
Relazion
e
Testo
argomen
tativo
Gli insegnanti si accordano su come presentare la progettazione di un testo scritto che preveda modalità comuni e
individuano 5 momenti:
Generazione delle idee (anche collettiva alle elementari)
Scaletta con l’impianto del testo
Prima stesura “in brutta”
Revisione del testo (controllo delle forma e del contenuto)
Seconda stesura in bella copia
- 58
-
6.2 CONTENUTI DI MATEMATICA PER IL CURRICOLO VERTICALE Si intende precisare che la seguente tabella è stata compilata tenendo conto degli appunti del gruppo che ha lavorato utilizzando come traccia le competenze, i contenuti e le attività di matematica del terzo biennio dell’istituto scuola - città Pestalozzi. La professoressa Gnudi si è presa l’incarico si sistemare e definire meglio le competenze di prima media, durante l’estate, soprattutto per quel che riguarda il nucleo “SPAZIO E FIGURE” . A settembre è previsto un incontro per concludere il lavoro.
PRIMO
BIENNIO
(1° e 2°
elementare)
SECONDO
BIENNIO
(3° e 4°
elementare)
TERZO BIENNIO
QUARTO BIENNIO
5°elementare
1° media
2°
media
3°
media
PROBLEM
SOLVING
Situazioni problematiche
in ambiti di esperienze
significative
Traduzione di situazioni
problematiche in testi
scritti
Formulazione e
giustificazione di ipotesi
di risoluzione
Problemi a un’unica
soluzione o soluzioni
diverse ugualmente
accettabili
Problemi con dati
mancanti da integrare,
con dati sovrabbondanti
o contraddittori.
Risoluzione di problemi
attraverso diagrammi di
flusso
Traduzione della
soluzione di un problema
Traduzione della
soluzione di un problema
in espressione numerica
Riconoscimento di
analogie di struttura tra
problemi diversi
Problemi di geometria
- 59
-
in espressione numerica
Riconoscimento di
analogie di struttura tra
problemi diversi
NUMERO
Numeri naturali almeno
fino al periodo delle
migliaia
Numeri decimali
Sistema posizionale
Composizioni,
scomposizioni
Confronto e ordinamento
di numeri naturali e
decimali
Scrittura in successione di
numeri naturali,
scoprendo la regola che
genera la successione e
viceversa.
Calcoli mentali e strategie
di calcolo
Le proprietà delle
operazioni applicate al
calcolo mentale
Multipli e divisori
Le frazioni:
- rappresentazione di
frazioni
- riconoscimento di
frazioni su figure
assegnate
- calcolo della frazione
complementare
- passaggio dalla
Numeri naturali
Numeri decimali
Le proprietà delle
operazioni
Multipli, divisori,
numeri primi
Espressioni
Calcolo di potenze
Le proprietà delle
potenze
Uso delle tavole
numeriche per
determinare la
potenza e la radice
quadrata, cubica di
un numero intero e
decimale
Relazioni fra i tre
concetti divisore
multiplo, divisibile.
I criteri di divisibilità
I numeri primi
I divisori di un
numero
Scomposizione di un
numero in fattori
primi
Il MCD e Il mcm di
numeri “piccoli”
Calcolo del MCD e
- 60
-
frazione decimale al
numero decimale
- calcolo della frazione
di un numero
- calcolo della
percentuale
- ordinamento di
frazioni con lo stesso
denominatore
del mcm utilizzando
la scomposizione in
fattori primi
Le frazioni:
problemi con le
frazioni: calcolo della
frazione di un
numero e
calcolo dell’intero
partendo da una
frazione data
SPAZIO E
FIGURE
Uso corretto delle
espressioni : retta
verticale, orizzontale,
rette parallele, incidenti,
perpendicolari.
Disegno con riga e
squadra di rette
parallele,
perpendicolari, angoli,
poligoni
Riconoscimento
dell’equiestensione di
semplici figure mediante
composizioni e
scomposizioni
Riconoscimento di
figure isoperimetriche ed
equiestese
Classificazione dei
triangoli in base ai lati e
agli angoli
L’altezza dei poligoni, in
particolare dei triangoli
e dei quadrilateri
Uso corretto delle
definizioni di retta
verticale, retta
orizzontale, rette
parallele, rette incidenti,
rette perpendicolari.
Gli angoli
Figure piane e solide
Triangoli, quadrilateri
Poligoni regolari,…
Perimetri, aree
Sistemi di riferimento
Traslazioni
Simmetrie
Rotazioni
- 61
-
Classificazione dei
quadrilateri
Le proprietà di ciascun
quadrilatero
Il concetto di “scala”
Il concetto di perimetro,
area, volume
Il piano cartesiano
Individuazione di un
punto sul piano
cartesiano
corrispondente ad una
coppia ordinata data
Le isometrie
RELAZIONI
MISURE
DATI E
PREVISIONI
Le principali unità
internazionali di misura
Il perimetro e l’area di
figure scomponibili in
rettangoli
Calcolo dell’area e del
perimetro di figure
semplici e composte
Misurare angoli
CLASSIFICAZIONI
Classificazioni a due o
più attributi, utilizzando
diagrammi
opportunamente scelti
PROBABILITÀ
Situazioni in cui
determinare se un
Misurare angoli
La somma degli angoli
interni, esterni di varie
figure
Calcolo dell’area e del
perimetro di figure
semplici e composte
Le formule dirette e
inverse nel calcolo di
perimetro e area
CLASSIFICAZIONI
Classificazioni a due o
più attributi, utilizzando
diagrammi
opportunamente scelti
PROBABILITÀ
Situazioni in cui
- 62
-
evento è “certo”,
“possibile”,”impossibile”
STATISTICA
Semplici rilevamenti
statistici
Indici statistici: moda,
mediana, media
aritmetica.
Rappresentazioni
grafiche
determinare se un
evento è “certo”,
“possibile”,”impossibile”
STATISTICA
Semplici rilevamenti
statistici
Indici statistici: moda,
mediana, media
aritmetica.
Frequenza assoluta e
relativa.
Rappresentazioni
grafiche
- 63
-
CAPITOLO 7 LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO
IL 18 settembre 2014 il MIUR ha pubblicato la Direttiva n.11 nella quale si stabilisce come priorità
strategica del Sistema Nazionale di Valutazione l’autovalutazione degli Istituti scolastici. Le scuole
riceveranno entro l’anno i dati informativi e statistici fondamentali relativi al funzionamento
(livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e
finanziarie) messi già a disposizione del Ministero su "Scuola in chiaro", dall'INVALSI e da altri
soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro, etc). Ad essi si affiancheranno altre informazioni
di competenza diretta delle singole scuole. La circolare Miur n. 47 del 21 ottobre 2014 ha poi
fornito la tempistica e le scadenze per l’attuazione del processo di autovalutazione che, tra fine
ottobre 2014 e luglio 2015, dovrà portare all’elaborazione di un piano di miglioramento con
validità triennale.
A tale scopo, il nostro Istituto si prefigge l’obiettivo di implementare le azioni di riflessione interna
e di costituire un gruppo di lavoro, composto anche da genitori, che avvii e prosegua un’ampia
discussione finalizzata all’individuazione delle criticità e dei punti di forza sui quali far leva per
agire il cambiamento in direzione di un miglioramento continuo.