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Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

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Sommario

Titolo I NORME GENERALI.................................................................................................................................... 2 Articolo 1 Efficacia del Piano dei Servizi................................................................................................................. 2 Articolo 2 Ambito di applicazione............................................................................................................................ 2 Articolo 3 Elaborati costitutivi il Piano dei Servizi ................................................................................................... 3 Articolo 4 Articolazione dei servizi .......................................................................................................................... 3 Articolo 5 Coordinamento con il Piano delle Regole............................................................................................... 3 Titolo II CRITERI PER L’ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI DEL PIANO DEI SERVIZI ........................................ 5 Articolo 6 Perequazione e compensazione delle aree destinate a servizi. ............................................................. 5 Articolo 7 Modalità per il reperimento delle aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale ............... 5 Titolo III DOTAZIONE DI AREE PER SERVIZI..................................................................................................... 6 Articolo 8 Destinazioni d’uso ammesse: sistema dei servizi................................................................................... 6 Articolo 9 Dotazione minima nei Piani Attuativi e negli ambiti a volumetria definita nel Piano delle Regole esterni al NAF. 7 Articolo 10 Dotazione di Servizi negli Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano ........................................ 8 Articolo 11 Fabbisogno di aree per servizi in caso di interventi esterni agli ambiti a volumetria definita e ai piani attuativi 9 Articolo 12 Aree per servizi per le medie strutture di vendita non inserite in Ambiti a Volumetria definita. ............... 9 Titolo IV INTERVENTI NELLE AREE PER SERVIZI .......................................................................................... 11 Articolo 13 Parametri attuativi delle aree per servizi............................................................................................... 11 Titolo V Norme specifiche per l’attuazione del Piano dei Servizi ............................................................................ 15 Articolo 14 Comparto a servizi “Parco dello sport................................................................................................... 15 Articolo 15 Attrezzature sportive “campi da tennis di via Puccini” .......................................................................... 16 Articolo 16 Servizi d’interesse sovracomunale - Attrezzature sociosanitarie – Istituto Sacra Famiglia –................ 16 Articolo 17 Ambiti a Volumetria Definita del Piano dei Servizi ................................................................................ 16 Articolo 18 Progetti specifici del Piano dei Servizi .................................................................................................. 17 Articolo 19 Indirizzi per l’attuazione di interventi pilota di progettazione partecipata nel Piano dei Servizi............ 18 Titolo VI PIANO DELLE ATTREZZATURE RELIGIOSE ..................................................................................... 19 Articolo 20 Attrezzature di interesse comune per servizi religiosi........................................................................... 19 Articolo 21 Norme per la realizzazione di edifici di culto e attrezzature destinate a servizi religiosi – Piano delle Attrezzature religiose.................................................................................................................................................... 19 Articolo 22 Strutture religiose esistenti. .................................................................................................................. 20 Articolo 23 Parametri attuativi delle aree per servizi erogati da Enti Religiosi ........................................................ 20 Titolo VII REQUISITI DELLE AREE PER SERVIZI.............................................................................................. 22 Articolo 24 Assunzione dei principi di sostenibilità ambientale............................................................................... 22 Articolo 25 Coordinamento e Integrazione con le disposizioni del Piano Urbano Generale per i Servizi nel Sottosuolo 22 Articolo 26 Permesso di costruire in deroga........................................................................................................... 23 Articolo 27 Norme finali e transitorie....................................................................................................................... 23

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Titolo I NORME GENERALI

Articolo 1 Efficacia del Piano dei Servizi

1. Il Piano dei Servizi (PdS) è articolazione del Piano di governo del territorio (PGT) redatto ai sensi della

legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m. e. i. e costituisce atto di programmazione generale dei

servizi nell’ambito degli indirizzi strategici di contenuti nel Documento di Piano

2. Il Piano dei Servizi determina la dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse

pubblico e generale, comprese le aree per il parcheggio le dotazioni di aree verdi, il sistema del verde

di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonché i servizi privati erogati sulla base di

convenzioni con l’Ente Pubblico da parte di gestori accreditati.

3. Le previsioni contenute nel piano dei servizi concernenti le aree necessarie per la realizzazione dei

servizi pubblici e di interesse pubblico o generale hanno carattere prescrittivo e vincolante.

4. Nuove attrezzature per servizi, non individuate dal PdS, possono essere sempre realizzate negli AT o

nel tessuto urbano consolidato secondo le norme di attuazione del PdR per i diversi tessuti del

sistema insediativo.

5. Il Piano dei Servizi stabilisce per quali aree e per quali servizi ed attrezzature è ammessa la

realizzazione da parte dei proprietari accreditati o subordinatamente alla stipula di apposita

convenzione intesa a disciplinare le modalità attuative e gestionali.

6. Non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le previsioni del piano dei

servizi che demandano al proprietario dell’area la diretta realizzazione di attrezzature e servizi, ovvero

ne contemplino la facoltà in alternativa all’intervento della pubblica amministrazione. Rientrano tra

queste le aree per i servizi inserite all’interno degli Ambiti di Trasformazione previsti dal Documento di

Piano e all’interno dei Piani Attuativi in vigore, nonché quelli contrassegnati con apposito simbolo negli

elaborati del Piano dei Servizi, quali i servizi privati di uso pubblico e le attrezzature religiose.

7. Il Piano dei Servizi articola le sue previsioni negli elaborati grafici, anche con riferimento alle

prescrizioni riportate nelle schede delle linee guida degli Ambiti di Trasformazione del Documento di

Piano, nonché eventuali specifiche prescrizioni riferite ai servizi presenti all’interno delle norme

attuative riferite agli ambiti a volumetria definita formanti parte delle Nta del Piano delle Regole.

Articolo 2 Ambito di applicazione

1. Il PGT definisce e disciplina l‘assetto dell‘intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti: il

Documento di Piano (DP), il Piano dei Servizi (PS) e il Piano delle Regole (PR).

2. I contenuti del Piano dei Servizi sono coordinati con le indicazioni della pianificazione di settore e con

le disposizioni del Piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo, nonché dei piani e degli strumenti

di programmazione settoriale dell’Amministrazione comunale e degli altri Enti pubblici. La sostenibilità

dei costi della progressiva attuazione delle previsioni del Piano dei Servizi è determinata e verificata in

sede di Programma triennale delle opere pubbliche e relativi aggiornamenti.

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3. Le prescrizioni contenute nel Piano dei Servizi dovranno intendersi modificate a seguito dell'entrata in

vigore di norme statali e regionali prevalenti, secondo le modalità e le forme stabilite dalle

sopravvenute fonti normative statali e regionali.

4. Eventuali contrasti tra i diversi atti del PGT saranno risolti dando prevalenza alle previsioni ed alle

disposizioni idonee a produrre effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

Articolo 3 Elaborati costitutivi il Piano dei Servizi

1. II Piano dei Servizi è redatto con i contenuti e gli elaborati previsti dall'art. 9 della L.R. 11 marzo 2005,

n. 12 e s.m. e i.. Il Piano dei Servizi è costituito dai seguenti elaborati:

13.1 Catalogo dei servizi

13.2 Servizi rilevati

14 Piano delle Attrezzature religiose

15 Servizi – Assetto previsto

16 Rete della mobilità comunale

Relazione Piano dei Servizi

Norme tecniche di attuazione

2. In caso di discordanza fra diversi elaborati del Piano dei Servizi prevalgono, sugli altri, quelli di

carattere prescrittivo.

Articolo 4 Articolazione dei servizi

1. Il Piano dei Servizi individua un insieme di aree necessario a dotare il comune di aree per servizi

pubblici e di interesse pubblico o generale a livello comunale.

2. A tal fine le aree e i servizi pubblici e di interesse pubblico o generale a livello comunale sono articolati

dal Piano dei Servizi secondo le seguenti macrocategorie:

� Attrezzature collettive,

� Attrezzature religiose;

� Attrezzature per l’Istruzione e Asili Nido;

� Attrezzature di pubblica utilità;

� Verde pubblico e Attrezzature sportive;

� Parcheggi pubblici;

� Parcheggi privati ad uso pubblico;

� Servizi di rilevanza sovracomunale;

Articolo 5 Coordinamento con il Piano delle Regole

1. L’Amministrazione Comunale assicura un adeguato livello di coordinamento tra il Piano dei Servizi e il

Piano delle Regole finalizzato al complessivo perseguimento degli obiettivi del PGT.

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2. In particolare il Piano delle Regole al titolo I “disposizioni generali” stabilisce le modalità di calcolo

delle grandezze urbanistiche e i parametri edilizi, distanze dai confini, distanze tra gli edifici, ecc… da

rispettare anche nella attuazione del Piano dei Servizi.

3. Il Piano dei Servizi indica in quali casi i mutamenti di destinazione d’uso di aree e di edifici comportano

una variazione del fabbisogno di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico.

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Titolo II CRITERI PER L’ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI DEL PIANO DEI

SERVIZI

Articolo 6 Perequazione e compensazione delle aree destinate a servizi.

1. I piani attuativi, in qualsiasi forma denominati, ripartiscono in modo uniforme tra tutti i proprietari degli

immobili interessati dagli interventi i diritti edificatori e gli oneri derivanti dalla dotazione di aree per

opere di urbanizzazione in base alla quota di superficie territoriale interessata dalle quantità edificabili

assegnate negli elaborati del PGT, sempre comprensive delle volumetrie degli edifici esistenti laddove

mantenute.

Articolo 7 Modalità per il reperimento delle aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o

generale

1. Le aree per servizi, salvo diversa norma puntuale, devono essere di norma cedute e/o asservite

all’uso pubblico all’interno degli ambiti assoggettati a piani attuativi o a interventi edilizi diretti soggetti

a convenzionamento in caso di incremento del carico insediativo. Ove non previste dal Piano dei

Servizi all'interno del Piano Attuativo, o ove esplicitamente consentito, tali aree possono essere

reperite anche al di fuori del perimetro dell’ambito di intervento, mediante cessione o asservimento di

altre aree destinate dal Piano dei Servizi ritenute idonee dall’Amministrazione rispetto ai caratteri di

contesto entro cui l’intervento si va a collocare, o sostituite da un equivalente standard qualitativo, o,

nei limiti determinati dalle presenti norme e di quelle del Piano delle Regole, monetizzate con somme

commisurate all’utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e comunque non

inferiori al costo di acquisizione di altre aree funzionalmente equivalenti.

2. Le aree a servizi da cedere al Comune non possono essere intercluse e devono essere collegate

funzionalmente con altre aree pubbliche o di uso pubblico.

3. In alternativa alla cessione delle aree per servizi, il proprietario può realizzare direttamente gli

interventi di interesse pubblico o generale, mediante accreditamento o stipulazione di convenzione

con il comune per la gestione del servizio; nessun accreditamento è necessario per le aree per servizi

erogati da Istituti Religiosi contrassegnate con il simbolo ® nel Piano dei Servizi.

4. Il rilascio del titolo edificatorio per l’attivazione di servizi erogati da privati è subordinato alla

stipulazione, con il Comune, di apposita convenzione che dovrà valere al fine di definire natura,

dimensioni e limiti del servizio proposto, definire la loro diversa destinazione in caso di cessazione del

servizio proposto.

5. Negli ambiti di trasformazione vigono le quantità e le modalità di reperimento stabilite da Documento

di Piano.

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Titolo III DOTAZIONE DI AREE PER SERVIZI

Articolo 8 Destinazioni d’uso ammesse: sistema dei servizi

1. Destinazione d’uso principale (salvo specifiche diverse specifiche indicazioni delle presenti norme per

particolari ambiti):

� servizi e attrezzature pubbliche o di uso pubblico e private di interesse collettivo;

� attrezzature religiose;

� impianti tecnologici.

� Aree a verde

2. Destinazioni d’uso complementari consentite (salvo specifiche diverse specifiche indicazioni delle

presenti norme per particolari ambiti):

� residenze collettive (convitti, pensionati, conventi);

� residenza del personale di custodia;

� edilizia residenziale pubblica e sociale;

� commercio, in forma di vicinato,e attività di erogazione cibi e bevande esercitati a fini solidali o

direttamente afferenti al servizio o a supporto della fruizione dello stesso.

� attività agricole, anche multifunzionali, esercitate ai fini di autoproduzione, a fini solidali o didattico

culturali, purché orientate alla salvaguardia ambientale con tecniche di agricoltura biologica e

tradizionale (coltivazione diretta di orti, frutta, piccoli frutti ecc…) e alla valorizzazione del paesaggio

periurbano;

3. Sono escluse le seguenti destinazioni, salvo specifiche condizioni esplicitate nelle norme di zona:

� residenza ordinaria non pubblica o non sociale;

� attività produttive;

� commercio non specificamente connesso con il servizio

� medie e grandi superfici di vendita, commercio all’ingrosso, cash&carry.

� Impianti di erogazione di carburanti o di lavaggio autoveicoli, fatti salvi gli impianti connessi e

funzionali alla erogazione di servizi pubblici

� le attività inserite negli elenchi di cui agli allegati I, II, III e IV del D.Lgs del 16.01.2008 n.4 “ulteriori

disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, recante norme in

materia ambientale” nonché le attività a rischio di incidente rilevante ex D.lgs. 334/1999 e L.R.

19/2001

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Articolo 9 Dotazione minima nei Piani Attuativi e negli ambiti a volumetria definita nel Piano

delle Regole esterni al NAF.

1. Negli ambiti a volumetria definita previsti dal Piano delle Regole o nei piani attuativi di proposta privata

devono essere individuate le dotazioni di servizi previste per legge con riferimento alle specifiche

singole destinazioni funzionali previste nel Piano Attuativo, in particolare sono confermate le

obbligazioni in termini di previsione di attrezzature pubbliche e/o di uso pubblico delle convenzioni

urbanistiche sottoscritte, ancorché scadute, a meno di diversa pattuizione con il Comune in sede di

ridefinizione dei contenuti del Piano Attuativo.

2. Le dotazioni indicate nel presente articolo si applicano agli ambiti esterni al perimetro del Nucleo di

Antica Formazione.

3. di seguito sono indicate le dotazioni di aree per attrezzature pubbliche o di uso pubblico da reperire

nel perimetro d’intervento, distinte per sistema funzionale;

� Per le destinazioni del sistema funzionale residenziale negli ambiti del tessuto urbano consolidato

si assume un parametro di riferimento pari a 18 mq per abitante di aree per attrezzature pubbliche

o di uso pubblico comprensivo delle dotazioni di aree per il parcheggio pubblico o di uso pubblico

di cui al successivo comma 4

� Per le destinazioni del sistema funzionale turistico-ricettivo: 1mq di aree a parcheggio pubblico o

di uso pubblico ogni 3 mq di SL.

� Per le destinazioni del sistema funzionale commerciale in forma di media superficie di vendita

poste all’esterno del Nucleo di Antica Formazione il parametro di riferimento è il 100% della SL, di

cui almeno il 50% a parcheggio pubblico e/o di uso pubblico.

� Per le destinazioni del sistema funzionale produttivo industriale i parametri di riferimento sono: il

10% della SL prevista per parcheggi di prossimità; è inoltre da prevedersi una quota pari al 5%

per aree verdi private con funzione di filtro e mascheramento paesaggistico, computabili ai fini del

calcolo dell’area filtrante qualora la soluzione progettuale sia compatibile con la definizione di Area

filtrante.

� Per le destinazioni del sistema funzionale produttivo: 1 mq di aree a parcheggio pubblico o di uso

pubblico ogni 3 mq di SL.

� Le nuove grandi strutture di vendita possono essere collocate esclusivamente negli ambiti di

trasformazione a tale fine individuati nel Documento di Piano. In caso di interventi sulle grandi

strutture di vendita esistenti le aree per servizi non possono essere inferiori al 200% della

Superficie di vendita prevista, riferita alla modifica rispetto all’esistente introdotta con l’intervento,

calcolata secondo le modalità stabilite da Regione Lombardia, fatta salva la possibilità di

monetizzazione, nei limiti di legge.

4. Per il sistema funzionale residenziale, in caso di insediamento di attività compatibili si devono

assicurare le seguenti dotazioni di aree per il parcheggio pubblico e di uso pubblico (P1);

Destinazione d'uso rif categoria catastale P1

Residenziale (abitazioni, residence e ab. collettive) A1,A2,A3,A4,A5,A7,A8,A9,A11 1 mq / 5 mq

Turistico Ricettiva D2, 1 mq / 3 mq

Produttivo D1,D10 1 mq / 20 mq

Terziario Direzionale A10 1 mq / 3 mq

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Servizi e attività paracommerciali

C3, D5,D4 (con esclusione degli ambiti classificati come servizi di interesse sovracomunale) 1 mq / 3 mq

Commercio, Spettacolo, Sport e tempo libero C1, D3, D6 1 mq / 1 mq

Agricola 0

I valori della tabella sono espressi in metri quadrati di parcheggio per metro quadrato di superficie lorda (SL)

5. Le aree per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di cui ai precedenti commi vanno reperite con

riferimento alla sola SL di nuova edificazione o in ampliamento in caso di conferma delle destinazioni

esistenti; in caso di modifica di destinazione d’uso deve essere verificato l’incremento del carico

insediativo conseguente alla nuova destinazione rispetto a quella esistente, con riferimento

esclusivamente alle dotazioni di parcheggio pubblico o di uso pubblico calcolate secondo i commi

precedenti.

6. In caso di impossibilità tecnica dichiarata e dimostrata dal progettista di reperire aree per attrezzature

pubbliche e parcheggio e valutata la disponibilità di parcheggi nella zona, l’Amministrazione comunale

con provvedimento motivato può disporne la relativa monetizzazione anziché la cessione delle aree.

7. In ogni caso, con l’intervento, deve essere dimostrato l’assolvimento del fabbisogno di aree per la

sosta di residenti, utenti e addetti, e della quota prevista nel Piano delle Regole per il parcheggio

privato (P2), oltre al recupero di eventuali dotazioni presenti nell’area oggetto di intervento e

nell’immediato contesto qualora sottratte con l’intervento.

8. L’acquisizione o l’asservimento delle aree destinate a servizi e attrezzature pubbliche avviene

contestualmente alla realizzazione degli interventi edilizi previsti ed è regolata dalla convenzione

urbanistica del Piano Attuativo o del Permesso di costruire convenzionato.

9. Al fine della computazione della quantità di aree per servizi per destinazioni residenziali il riferimento

assunto nel Piano dei Servizi è un indice pro-capite di 40 mq di SL per ogni abitante teorico

insediabile (pari a 120 mc/ab).

Articolo 10 Dotazione di Servizi negli Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano

1. Ogni Ambito di Trasformazione deve contribuire al perseguimento degli obiettivi di piano garantendo

una dotazione di servizi adeguata al proprio peso insediativo (destinata principalmente

all’individuazione di verde urbano e parcheggi. L’intervento in attuazione del Documento di Piano

deve altresì contribuire alla risoluzione di aspetti e criticità non esclusivamente propri del medesimo

ambito; tale obiettivo viene perseguito con l’introduzione di un contributo di compensazione ai sensi

dell’art. 3.3 dei Criteri Attuativi del Documento di Piano. Le modalità di determinazione e l’entità della

dotazione dei servizi negli Ambiti di Trasformazione sono definite nei Criteri Attuativi del Documento di

Piano.

2. Negli Ambiti di Trasformazione individuati nel Documento di Piano deve, in ogni caso, essere reperita

una dotazione di aree per servizi non inferiore a quanto indicato all’ Articolo 9. 3 e all’ Articolo 9. 4 e in

ogni caso devono essere assolte le indicazioni presenti nelle schede di indirizzo del Documento di

Piano anche se superiori alle quantità indicate nei citati articoli, fatte salve le facoltà di monetizzazione

stabilite nelle presenti norme.

3. Ove le schede del Documento di Piano individuino la quantità minima di aree permeabili a verde da

individuare a tale quantità potranno concorrere anche le aree ad uso privato esclusivo. Deve essere

comunque assicurato l’assolvimento della dotazione per servizi di cui al secondo comma e il rispetto

di quanto stabilito dal Regolamento Locale di Igiene, anche quando non indicato nelle schede.

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4. L’Amministrazione Comunale può sempre intervenire direttamente nell’acquisizione delle aree per i

servizi e le attrezzature pubbliche previste all’interno degli Ambiti di Trasformazione, attraverso

procedure di esproprio, idoneamente motivate, qualora l’acquisizione stessa risultasse necessaria per

il completamento dei programmi di realizzazione di opere pubbliche. In questo caso la capacità

edificatoria complessiva dell’area di trasformazione viene diminuita della quota spettante all’area

espropriata.

Articolo 11 Fabbisogno di aree per servizi in caso di interventi esterni agli ambiti a

volumetria definita e ai piani attuativi

1. Gli elaborati del Piano dei Servizi individuano direttamente le aree destinate a servizi, esistenti e di

previsione, nelle zone edificabili non soggette a piani attuativi. Tali previsioni hanno carattere

prescrittivo e conformativo.

2. Ogni intervento di modificazione di destinazione d’uso, anche in caso di intervento diretto, nel Tessuto

Urbano Consolidato che comporti una variazione del peso insediativo in conseguenza del cambio di

destinazione d’uso, sia di tipo residenziale sia terziario o produttivo, concorre alla realizzazione delle

opere di urbanizzazione primaria e delle attrezzature di interesse pubblico e generale, nonché al

reperimento delle relative aree.

3. In caso di mutamento d'uso la dotazione di servizi viene calcolata sulla base dell'effettivo aumento del

carico urbanistico che corrisponde alla differenza tra il fabbisogno di aree per il parcheggio pubblico o

di uso pubblico connesso alle destinazioni in atto (o previste da titolo abilitativo rilasciato) e quello

conseguente alla nuova destinazione d'uso richiesta, sulla base dei parametri di dotazione P1 indicate

ai precedenti Articolo 9. 3 e Articolo 9. 4 .

4. Al fine di incentivare gli interventi diffusi di recupero del patrimonio esistente le dotazioni indicate al

presente articolo non sono richieste in caso di intervento nel Nucleo di Antica Formazione.

5. In caso di impossibilità di individuazione delle aree per servizi è ammessa la monetizzazione o la

realizzazione di un economicamente equivalente standard qualitativo.

Articolo 12 Aree per servizi per le medie strutture di vendita non inserite in Ambiti a

Volumetria definita.

1. Nel caso di nuova realizzazione e/o ampliamento nei limiti ammessi nel Piano delle Regole o di

rilocalizzazione di medie strutture di vendita già autorizzate, la dotazione minima di aree per servizi

funzionali ai nuovi insediamenti commerciali è stabilita nella misura del 100% della Superficie lorda

degli edifici previsti di cui almeno la metà deve essere destinata a parcheggi di uso pubblico. Le

norme del Piano delle Regole definiscono gli ambiti territoriali e le modalità della eventuale possibile

monetizzazione di tali dotazioni.

2. Il Piano delle Regole individua il perimetro del Nucleo di Antica Formazione entro il quale il PGT

intende promuovere forme di mobilità dolce alternative all’utilizzo dell’autovettura privata; a tale fine

individua aree a parcheggio pubblico e di uso pubblico esterne a tale perimetro a servizio prevalente

delle attività presenti nel NAF. Con riferimento a questo obiettivo non è richiesta per le medie superfici

di vendita insediate o da insediarsi nei NAF una dotazione di aree per servizi.

3. In caso di interventi finalizzati alla realizzazione di Medie Superfici di Vendita con SV inferiore a 600

mq nel sistema funzionale urbanistico residenziale è sempre ammessa la monetizzazione.

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4. I parcheggi possono essere realizzati anche in aree esterne al fabbricato, poste a distanza non

superiore a mt. 50 di accessibilità pedonale dall’edificio sede dell’attività di vendita.

5. Tali dotazioni di sosta dovranno, in ogni caso, avere garantita un’adeguata visibilità e accessibilità,

nonché dovrà essere predisposta la segnaletica e tutte le modalità necessarie, affinché sia garantito

l’uso del parcheggio a servizio dell’attività commerciale.

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Titolo IV INTERVENTI NELLE AREE PER SERVIZI

Articolo 13 Parametri attuativi delle aree per servizi

1. Nel loro insieme le aree per servizi individuate negli elaborati del Piano dei Servizi, concorrono alla

formazione della dotazione complessiva di servizi al servizio della popolazione stabilmente residente,

di quella da insediare e quella gravitante nel territorio secondo le previsioni del documento di piano.

2. L’individuazione planimetrica delle aree per servizi riportata nelle tavole del Piano dei Servizi ha di

norma valore prescrittivo, salvo il caso di aree a servizi individuate all'interno di piani attuativi o nelle

schede degli Ambiti a Volumetria definita delle Nta del Piano delle Regole dove tale individuazione ha

valore di massima, ferma restando la loro quantità.

3. Sugli edifici esistenti che siano in contrasto con le destinazioni previste dal Piano dei Servizi sono

ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

4. Le destinazioni, i parametri e le prescrizioni specifiche per tali aree sono così determinati:

a. Attrezzature Collettive

Le aree così classificate sono destinate alle attrezzature, esistenti o previste, di interesse comune a

livello comunale - sociali, ricreative, culturali, sanitarie di base, per la sicurezza e la protezione civile,

amministrative e di servizio - così come definite dalle vigenti normative in materia e individuate nelle

tavole del Piano dei Servizi con i simboli di destinazione specifica.

Nel caso di attrezzature esistenti, è sempre ammessa la ricostruzione sostitutiva dei volumi esistenti,

ad eccezione degli edifici ricadenti nel perimetro del NAF per i quali devono essere rispettate le norme

specifiche sulle modalità di intervento stabilite dal Piano delle Regole.

La presenza di abitazioni è consentita purché le stesse siano riservate al solo responsabile

dell’attrezzatura e/o al custode.

Per i servizi esterni al perimetro NAF dovrà essere verificate una dotazione di parcheggio aperto al

pubblico, nell’ambito o in aree immediatamente accessibili, dimensionato in rapporto al numero di

utenti e comunque non inferiore al 10% della superficie fondiaria, posto all’esterno della eventuale

recinzione o in prossimità della attrezzatura, piantumato in ragione di un albero ogni 5 posti auto in

caso di parcheggi di nuova realizzazione. Dovrà essere prevista una adeguata dotazione di

rastrelliere per biciclette dimensionata in rapporto al numero di utenti.

b. ® Attrezzature e serviz erogati da Enti religiosi

Le aree di interesse religioso, esistenti o nuove, sono individuate nel Piano dei Servizi con apposito

simbolo grafico. Il Piano conferma tali attrezzature come servizi privati.

Per tali aree si rinvia all’ Articolo 23 delle presenti Nta.

c. IST Servizi per l’istruzione

Le aree così classificate sono destinate ad ospitare scuole del primo e secondo ciclo (asili nido,

scuole materne e scuole elementari, scuole medie e superiori), anche di iniziativa privata purché

convenzionata, compresi i servizi erogati da enti religiosi (si rinvia per questi all’ Articolo 23 delle

presenti Norme). I servizi per l’istruzione sono da considerarsi una destinazione funzionale

compatibile con il sistema residenziale.

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Dovranno essere rispettati gli standard organizzativi e le dotazioni previste dalle normative vigenti.

L’esecuzione delle opere ammesse è soggetta ad intervento edilizio diretto.

Nel caso di attrezzature esistenti, è sempre ammessa la ricostruzione sostitutiva dei volumi esistenti,

con esclusione degli edifici ricadenti nel perimetro del NAF per i quali devono essere rispettate le

norme specifiche stabilite dal Piano delle Regole riferite agli edifici e agli spazi aperti. La presenza di

abitazioni è consentita purché le stesse siano riservate al responsabile dell’attrezzatura e/o al

custode.

Le attrezzature sportive indoor (palestre e simili) dovranno essere utilizzabili anche in orario diverso

da quello scolastico, a tale fine dovranno essere dotate di accessi, sistemi distributivi, impiantistica

edilizia e sistemi di contabilità dei consumi indipendenti dalla struttura scolastica vera e propria.

Dotazione di parcheggio aperto al pubblico, nell’ambito o in aree immediatamente accessibili:

dimensionati in rapporto al numero di utenti e comunque non inferiori al 5% della superficie fondiaria,

posti all’esterno della recinzione e piantumati in ragione di un albero ogni 5 posti auto, in caso di

parcheggi di nuova realizzazione.

Dovrà essere prevista una dotazione di rastrelliere per biciclette pari, al minimo, a 1 posto bicicletta

ogni tre alunni (con esclusione delle strutture per nido e scuola materna), coperti.

d. Attrezzature di Pubblica Utilità e Impianti Tecnologici

Strutture e spazi necessari di pubblica utilità accessibili al pubblico (area cimiteriale, piattaforma

ecologica, ecc…) e impianti tecnologici (pubblici o privati di interesse pubblico esistenti e previsti, per i

quali è interdetto l’accesso ai non addetti quali a titolo esemplificativo: cabine elettriche, sottostazioni,

impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, impianti per l'erogazione del gas e dell'acqua,

dell’energia elettrica, impianti di depurazione, servizi per manutenzione pubblica e il riciclo dei

materiali ecc.) .

Dotazione di parcheggio aperto al pubblico per le attrezzature di pubblica utilità, nell’ambito o in aree

immediatamente accessibili, dimensionati in rapporto al numero di utenti e comunque non inferiori al

5% della superficie fondiaria, posti all’esterno della recinzione e piantumati in ragione di un albero di

media dimensione ogni 5 posti auto, in caso di parcheggi di nuova realizzazione. Dovrà essere

prevista una adeguata dotazione di rastrelliere per biciclette dimensionata in rapporto al numero di

utenti.

Il Piano dei servizi individua l’area occupata dai cimiteri la cui utilizzazione ed edificazione è

assoggettata allo specifico regolamento comunale nonché a quanto stabilito dall'art. 338 del T.U.

delle leggi sanitarie 27/7/1934 n. 1265 e successive modificazioni e integrazioni.

Internamente alla fascia di rispetto, ferma restando la possibile realizzazione delle opere di

urbanizzazione primaria, possono essere realizzate sistemazioni a verde e percorsi di fruizione e

ciclopedonali; potranno altresì essere realizzati tronchi viari, parcheggi e servizi connessi con l’attività

cimiteriale, purché compatibili con il decoro e la riservatezza del luogo.

Nella zona di rispetto cimiteriale sono eccezionalmente consentiti, dietro autorizzazione comunale,

chioschi per la vendita di fiori per il culto e l'onoranza dei defunti, di dimensione non superiore a 25 mq

di SL. La concessione e l'autorizzazione alle suddette piccole costruzioni saranno rilasciate a titolo

precario.

Le aree sottoposte a vincolo cimiteriale non soggette a servizi assumono la destinazione indicata nella

tavola di piano delle regole.

Ogni intervento volto alla realizzazione di impianti tecnologici è subordinato alla verifica della fattibilità

delle opere previste, in rapporto soprattutto agli aspetti ambientali e sulla salute umana indotti

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

13

dall'impianto stesso sugli insediamenti circostanti. Gli interventi dovranno essere accompagnati da

adeguate opere di compensazione e mitigazione ambientale.

e. Verde Pubblico

Questi ambiti sono destinati a parchi pubblici o di uso pubblico attrezzati per il gioco, lo sport, per

feste e manifestazioni, per il tempo libero.

L’esecuzione delle opere ammesse è soggetta ad intervento edilizio diretto.

Gli interventi per la realizzazione di strutture di servizio, ove non diversamente regolati dal PGT

potranno direttamente essere realizzati con i seguenti indici:

� Rc 2%

Nei parchi e nelle aree verdi di proprietà comunale è ammessa la realizzazione di chioschi per la

vendita e la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande con superficie massima di 20 mq e

altezza massima 3.00 m purché appropriatamente integrati paesaggisticamente e nei limiti di Sc

indicati; l‘eventuale realizzazione di tali chioschi da parte di privati, individuati secondo le procedure di

legge, dovrà avvenire sulla base di una convenzione che stabilisca i termini della concessione di suolo

pubblico temporanea e rinnovabile e gli obblighi a carico della parte proponente, nonché le modalità di

ripristino dei suoli interessati.

Dovrà essere prevista una adeguata dotazione di rastrelliere per biciclette dimensionata in rapporto al

numero di utenti.

f. Attrezzature sportive

Le aree individuate a tale fine nel Piano dei Servizi sono destinate ad ospitare impianti sportivi in

genere.

Le aree e le attrezzature per i servizi sportivi potranno essere realizzate e gestite da privati mediante

la stipula di apposita convenzione o atto d'obbligo unilaterale che disciplini, tra l'altro, le modalità di

gestione delle aree ed il loro eventuale passaggio in proprietà al Comune allo scadere della

convenzione.

L’esecuzione delle opere ammesse è soggetta ad intervento edilizio diretto.

Nelle aree per attrezzature sportive è ammessa la copertura stagionale degli impianti sportivi

all'aperto e l’attivazione di servizi complementari dedicati all’intrattenimento e lo spettacolo.

Le aree e le attrezzature per i servizi sportivi potranno essere realizzate e gestite da privati mediante

la stipula di apposita convenzione o atto d'obbligo unilaterale che disciplini, tra l'altro, le modalità di

gestione delle aree ed il loro eventuale passaggio in proprietà al Comune allo scadere della

convenzione.

Sono esclusi dall’obbligo di convenzionamento i servizi erogati da Enti Religiosi esistenti alla data del

5.02.2015.

Dotazione di parcheggio aperto al pubblico, nell’ambito o in aree immediatamente accessibili:

dimensionati in rapporto al numero di utenti e comunque non inferiori al 10% della superficie fondiaria,

posti all’esterno della recinzione e piantumati in ragione di un albero di media dimensione ogni 5 posti

auto, in caso di parcheggi di nuova realizzazione. Dovrà essere prevista una adeguata dotazione di

rastrelliere per biciclette dimensionata in rapporto al numero di utenti.

g. Rete della viabilità e parcheggi pubblici o privati ad uso pubblico

Tali aree sono riservate alla rete viaria e alla sosta di autoveicoli, motocicli e biciclette. I parcheggi

pubblici o di uso pubblico sono opere di urbanizzazione primaria e la loro localizzazione è individuata

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

14

negli elaborati del Piano dei Servizi ovvero sono da prevedersi nei piani urbanistici attuativi degli

Ambiti di Trasformazione indicati dal Documento di Piano, eventualmente anche esternamente al

perimetro dell’Ambito di Trasformazione s così indicato nella scheda del DP.

Le sezioni stradali e le relative fasce di rispetto, gli spazi per la ciclabilità e la sosta dovranno

rispettare la normativa vigente del codice della strada e delle norme per l’abbattimento delle barriere

architettoniche. La collocazione e la forma dei parcheggi individuati dal Piano dei Servizi sono

indicative e potranno essere variate e riorganizzate senza riduzione della superficie prevista, per

garantire anche accessi ai lotti.

Quando tecnicamente possibile, le aree così destinate dovranno essere dotate di alberature a scopo

di ombreggiatura, di mascheratura e di decoro in ragione di 1 albero ogni 5 posti auto; dovrà essere

inoltre favorita la permeabilità e soluzioni realizzative tipo “rain garden” delle aree a parcheggio al fine

di concorrere al principio di invarianza idraulica ed idrologica tramite interventi diffusi nel territorio.

Le aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico con superfici impermeabilizzate superiori a 10.000

mq dovranno essere oggetto di interventi volti ad aumentare le porzioni non impermeabilizzate e

dovranno essere piantumate adeguatamente con soluzioni realizzative tipo “rain garden”, sulla base di

un progetto da approvarsi da parte della Amministrazione Comunale; tale riconfigurazione è

obbligatoria e contestuale ad eventuali interventi di trasformazione edilizia dei fabbricati cui sono

urbanisticamente connessi.

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

15

Titolo V Norme specifiche per l’attuazione del Piano dei Servizi

Articolo 14 Comparto a servizi “Parco dello sport

1. Si tratta di un complesso di servizi di proprietà comunale che comprende il centro sportivo del

Comune, le aree interessate dall’intervento per la realizzazione del nuovo centro natatorio e relative

aree a parcheggio nonché l’adiacente area libera di proprietà del Comune. Il PdS prevede il riordino e

lo sviluppo delle attrezzature sportive, la loro integrazione con servizi alla persona per il benessere

psico-fisico e la ricreazione, attività di ristorazione, anche in concessione, con l’obbiettivo di realizzare

un parco di attrezzature pubbliche aperto al quartiere in continuità con l’insieme delle aree a parco e a

verde presenti lungo la fascia ovest del territorio comunale nel quadro generale di un uso efficiente del

compendio sportivo.

2. All’interno di questo ambito è prevista la possibilità di insediare attrezzature per un complesso di 1.500

mq di SL finalizzate ad ospitare servizi per il Parco delle Sport. Le funzioni e la distribuzione di tali

superfici saranno individuate in fase attuativa sulla base di un programma di riqualificazione dell’intero

Parco con le finalità indicate al primo comma; non rientrano nel computo della SL indicata le Superfici

lorde necessarie alla realizzazione del nuovo centro natatorio, che verranno definite in base all’esito

del percorso di project financing (o forme analoghe di convergenza finanziaria pubblico-privato)

attivato dal Comune. L’esito di tale percorso verrà assunto nel Piano dei Servizi e non costituisce

variante al Piano, purché nel rispetto degli obiettivi e delle destinazioni indicate al successivo comma;

l’inclusione del progetto di centro natatorio nel complesso “Parco dello Sport” ha il solo scopo di

coordinare i progetti di riorganizzazione dell’area sportiva ma non ne vincola le procedure attuative.

3. Destinazioni compatibili

� Sport e tempo libero (attività per il benessere psicofisico)

� Servizi alla persona

� Ristorazione

� Funzioni integrative delle attività sportive e di tempo libero

4. Indici e parametri

� SL = mq 1.500 (escluso centro natatorio), al netto della SL esistente.

� Numero massimo di piani Np = 2

5. Modalità di attuazione

Il riordino e lo sviluppo del Compendio Parco dello Sport potrà essere oggetto di concessione ad

operatori privati, individuati con modalità di evidenza pubblica, e dovrà essere programmato sulla

base di uno schema di assetto del Parco predisposto dalla Amministrazione comunale relativo

all’intero complesso, corredato da un programma economico e da una ipotesi distributiva della SL

prevista nel Parco dello Sport.

Lo schema di assetto dovrà garantire la connessione con le aree del tessuto urbano di questo settore

urbano, con il Parco Sud e in particolare con l’Ambito a Volumetria Definita “H”; dovrà favorire la

percorribilità ciclabile e pedonale anche attraverso nuovi percorsi di distribuzione interna al comparto

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

16

che assicurino la connessione tra il quartiere Tessera e il resto della città, oltre a verificare

l’adeguatezza delle dotazioni di parcheggio.

La riqualificazione del Parco dello Sport potrà pertanto essere articolata per fasi e per comparti con

particolare riferimento al complesso della piscina, ciascuno regolato da specifica convenzione, o altro

strumento, purché nel quadro di un programma di riordino complessivo con le finalità indicate al

comma 1.

Articolo 15 Attrezzature sportive “campi da tennis di via Puccini”

1. Destinazioni compatibili:

Servizi sportivi privati di uso pubblico (centri fitness, palestra, ecc.) o privati aperti al pubblico.

Destinazioni d’uso non ammesse:

Tutte le attività che non siano direttamente funzionali ai servizi e attrezzature sportive.

2. Indici e parametri:

Indice di edificabilità fondiaria = 0,60 mq./mq.

Articolo 16 Servizi d’interesse sovracomunale - Attrezzature sociosanitarie – Istituto Sacra

Famiglia –

1. Destinazioni compatibili:

Servizi di interesse sovracomunale di assistenza sociosanitaria e funzioni connesse e alla didattica

superiore e alla cura della persona.

All’interno dell’intero perimetro dell’Istituto Sacra Famiglia è ammessa la presenza di esercizi

commerciali fino alla concorrenza massima di 250 mq di superficie di vendita.

Destinazioni d'uso non ammesse

Tutte le attività che non siano direttamente funzionali all' assistenza sociosanitaria, alla didattica e alla

cura della persona.

2. Indici e parametri

Indice di edificabilità fondiaria If = 0,55 mq/mq

Indice di copertura Ic =1/3

Numero massimo di piani Np = 4

3. Modalità di intervento

La tavola PdR n. 11 "Nuclei storici: unità organiche di intervento" riporta i gradi di intervento cui sono

soggetti gli edifici che costituiscono il nucleo originario della Sacra Famiglia, fermo restando il vincolo

ope legis 1089/1939 per gli edifici che ricadono nell’ambito vincolato, rappresentato sulla tavola

numero 6: “Vincoli” del DP. Nelle parti non comprese entro questi limiti sono ammesse tutte le

modalità di intervento previste dalla normativa vigente.

Articolo 17 Ambiti a Volumetria Definita del Piano dei Servizi

1. Il Piano dei Servizi identifica ambiti territoriali che per il loro carattere si ritiene necessario debbano

essere soggetti ad interventi di progettazione unitaria estesa all’intero perimetro individuato, siano essi

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

17

ambiti di recupero o di rinnovamento urbano. L’attuazione degli interventi inseriti in tali ambiti deve

corrispondere a quanto definito nelle schede formanti parte integrante delle presenti norme in termini

di quantità edificabili e obbligazioni specifiche. L’attuazione dovrà avvenire con permesso di

costruzione convenzionato esteso a tutti gli interventi previsti nel perimetro. L’intervento di attuazione

dovrà cedere o asservire le aree per servizi individuate nelle tavole del piano dei servizi o nelle

schede anche nel caso in cui le corrispondenti superfici risultassero superiori ai minimi determinati

dalla applicazione delle norme del piano dei servizi:

� Ambito a Volumetria definita G- Edificio SS innocenti

� Ambito a Volumetria definita H- bosco dei giovani

� Ambito a Volumetria definita L – Via Sauro/Oratorio (vedi successivo Articolo 23 comma 11)

Articolo 18 Progetti specifici del Piano dei Servizi

1. Area ex Vivaio di via Nilde Iotti

Il Piano dei Servizi prevede il recupero delle aree dell’ex vivaio, attraverso interventi di riqualificazione

sostenibili in chiave ambientale ed economica.

Le aree interessate, , entrate di recente nella disponibilità del Comune di Cesano Boscone si

sviluppano su una superficie di quasi 9.000 m2, dei quali la maggior parte sono interessati da

alberature diffuse e di pregio;sono presenti alcune serre, utilizzate per la conduzione dell’attività

vivaistica preesistente, che ad oggi versano in uno stato di degrado ed abbandono.

Gli indirizzi per la riqualificazione di questo ambito prevedono il riordino e recupero botanico del sito,

finalizzato a costituire un parco urbano a servizio della porzione est del territorio di Cesano, con una

specifica vocazione alla qualificazione del patrimonio arboreo presente così da costituire una

“Biblioteca didattica degli alberi e della Natura” interattiva. Il progetto generale unitario di

riqualificazione del Parco potrà prevedere il recupero delle serre presenti allo scopo di restituire alla

collettività uno spazio espositivo a favore delle manifestazioni artistiche emergenti in Cesano

Boscone.

2. Scuole di via Gobetti: “Un centro per il Tessera”

Il Piano dei Servizi recepisce interamente le previsioni del progetto, presentato al bando MIUR, di

riqualificazione della scuola elementare di via Gobetti e dell’edificio ex ENAIP finalizzato

all’adeguamento funzionale della struttura didattica e alla costituzione di spazi collettivi flessibili, aperti

all’utenza scolastica per attività extracurriculari e ai cittadini del Quartiere Tessera e di Cesano.

Il progetto assunto dal Piano dei Servizi prevede il riuso funzionale degli edifici esistenti; in

corrispondenza delle attuali aiuole lungo la via Gobetti, è prevista la realizzazione di una nuova piazza

urbana con la duplice funzione di migliorare la distribuzione degli accessi al complesso scolastico,

aprendolo alla città, e quella di realizzare un nuovo spazio pubblico che, interagendo con le altre

previsioni del Piano dei Servizi, intende costruire una nuova centralità urbana del Quartiere Tessera.

3. Aree di centralità del quartiere Tessera

Il Piano dei Servizi prevede la riqualificazione di alcuni tratti stradali di quartiere con lo scopo di

restituire alla collettività, in modo particolare agli abitanti del Quartiere Tessera, nuovi spazi pedonali

fruibili.

Gli interventi previsti dal Piano dei Servizi sono concentrati in due ambiti specifici:

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

18

� il tratto di via Don Minzoni, in corrispondenza delle attrezzature della Parrocchia di

Sant’Ireneo, tra la via Godetti e la via Turati;

� il tratto della Vigevanese che attraversa il territorio comunale di Cesano Boscone, dove si

prevede la riqualificazione della via B. Croce, con maggiore attenzione al controviale sud

dell’asse stradale della Vigevanese.

Gli interventi di riqualificazione dello spazio pubblico saranno attivati attraverso la regolamentazione

dei flussi di traffico veicolari e un nuovo disegno dello spazio stradale per favorirne l’utilizzo da parte di

ciclisti e pedoni, promuovendo la continuità degli spazi collettivi e dei servizi limitrofi, come l’oratorio e

la scuola di via Gobetti, per la quale sono previsti specifici interventi.

Per quanto riguarda la via B. Croce, il Piano dei Servizi prevede la riqualificazione del controviale sud

della Vigevanese promuovendo usi temporanei legati al tempo libero (eventi street food e

assimilabili…).

Articolo 19 Indirizzi per l’attuazione di interventi pilota di progettazione partecipata nel

Piano dei Servizi

Il Piano dei Servizi individua alcuni ambiti del territorio comunale di Cesano Boscone nei quali sono

stati avviati, come processo innescato dagli obiettivi del Piano dei Servizi, interventi pilota di

progettazione partecipata: “aree intorno a via Colombo” e “aree intorno a via Cascina Nuova”.

Il Piano dei Servizi individua inoltre altri ambiti entro i quali attivare analoghe modalità di

partecipazione per il rinnovamento e la riqualificazione dello spazio pubblico.

Non costituisce variante al Piano dei Servizi l’assetto finale degli spazi aperti delle aree inscritte

all’interno di tali ambiti o l’inserimento di eventuali corpi di fabbrica purché non questi comportino

incremento della SL eventualmente esistente nell’ambito o già consentita con l’applicazione delle

presenti norme. In caso di servizi su area privata dovrà essere sottoscritta con il Comune di Cesano

Boscone una specifica convenzione per l’erogazione del servizio.

Negli ambiti interessati dai progetti pilota potranno essere attivate le procedure previste dal comma 4

e seguenti dell’articolo 4 della L. 10 del 14.01.2013.

Gli interventi all’interno del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano devono risultare coerenti con le

norme del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Agricolo.

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

19

Titolo VI PIANO DELLE ATTREZZATURE RELIGIOSE

Articolo 20 Attrezzature di interesse comune per servizi religiosi.

1. Ai sensi dell’articolo 71 della L.r.12/2005 sono attrezzature di interesse comune per i servizi religiosi:

� gli immobili destinati al culto anche se articolati in più edifici compresa l’area destinata a sagrato;

� gli immobili destinati all'abitazione dei ministri del culto, del personale di servizio, nonché quelli

destinati ad attività di formazione religiosa;

� nell'esercizio del ministero pastorale, gli immobili adibiti ad attività educative, culturali, sociali,

ricreative e di ristoro compresi gli immobili e le attrezzature fisse destinate alle attività di oratorio e

similari che non abbiano fini di lucro;

� gli immobili destinati a sedi di associazioni, società o comunità di persone in qualsiasi forma

costituite, le cui finalità statutarie o aggregative siano da ricondurre alla religione, all’esercizio del

culto o alla professione religiosa quali sale di preghiera, scuole di religione o centri culturali.

2. Le attrezzature di cui ai precedenti punti costituiscono opere di urbanizzazione secondaria ad ogni

effetto, a norma dell'articolo 44, comma 4 della l.r. 12/2005.

3. Gli edifici di culto e le attrezzature di interesse comune per servizi religiosi interamente costruiti con i

contributi di cui al capo III della l.r.12/2005 non possono essere in ogni caso sottratti alla loro

destinazione, che deve risultare trascritta con apposito atto nei registri immobiliari, se non siano

decorsi almeno venti anni dall’erogazione del contributo. Tale vincolo di destinazione si estende

anche agli edifici di culto ed alle altre attrezzature di interesse comune per servizi religiosi costruiti su

aree cedute in diritto di superficie agli enti delle confessioni religiose che ne siano assegnatari i quali

sono tenuti al rimborso dei contributi ed alla restituzione delle aree in caso di mutamento della

destinazione d’uso delle attrezzature costruite sulle predette aree.

Articolo 21 Norme per la realizzazione di edifici di culto e attrezzature destinate a servizi

religiosi – Piano delle Attrezzature religiose.

1. L’installazione di nuove attrezzature religiose da parte di Enti e confessioni religiose, individuate

dall’articolo 70 della l.r.12/2005 sono regolate dall’articolo 73 della l.r.12/2005, in particolare,

l’installazione di nuove attrezzature religiose diverse da quanto indicato nel piano delle Attrezzature

Religiose è subordinato alla preventiva variante del Piano stesso.

4. Il Piano per le Attrezzature Religiose è sottoposto alla medesima procedura di approvazione dei piani

componenti il PGT.

5. In assenza del Piano per le Attrezzature Religiose non può essere installata nessuna nuova

attrezzatura religiosa nel territorio comunale salvo diverse e prevalenti disposizioni di legge.

6. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle attrezzature religiose esistenti alla entrata in

vigore della legge regionale recante “Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 - Principi

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

20

per la pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi” (B.U.R.L. n. 6 del 5 febbraio 2015) o quanto

già previsto negli elaborati del presente PGT.

Articolo 22 Strutture religiose esistenti.

1. La tavola 14 del PGT “Indivudazione delle attrezzature religiose -Piano delle attrezzature religiose”

individua le attrezzature religiose esistenti e le previsioni consolidate alla entrata in vigore della legge

regionale recante “Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 - Principi per la pianificazione

delle attrezzature per servizi religiosi” (B.U.R.L. n. 6 del 5 febbraio 2015).

Articolo 23 Parametri attuativi delle aree per servizi erogati da Enti Religiosi

1. Le aree private di uso pubblico di interesse religioso sono individuate nel Piano dei Servizi con

apposito simbolo grafico ® e riportate nella tavola 18 “individuazione delle strutture religiose”.

2. Il Piano conferma tali attrezzature come servizi privati.

3. L’esecuzione delle opere ammesse è soggetta ad intervento edilizio diretto. Per tali aree sono

ammesse le destinazioni consentire nel sistema dei servizi e la residenza del personale addetto e

delle collettività religiose.

4. Per tali destinazioni, esistenti alla data del 5.02.2015, gli indici di edificabilità massima sono i seguenti,

ad esclusione degli edifici ricadenti nel NAF per i quali sono ammessi gli interventi di recupero indicati

nella specifica tavola del Piano delle Regole:

• If 0,6 mq/mq comprensivo delle eventuali funzioni integrative.

• Ic 50 %

• H 9 m (con esclusione di edifici speciali come campanili, coperture di superfici

sportive ecc…).

5. Nel caso di attrezzature esistenti alla data del 5.02.2015, è sempre ammessa la ricostruzione

sostitutiva dei volumi esistenti, con esclusione degli edifici ricadenti nel perimetro del NAF per i quali

devono essere rispettate le norme specifiche stabilite dal Piano delle Regole.

6. Per le attrezzature esistenti con Rc > 50% è ammesso l’incremento della superficie coperta nel limite

del 10% dell’esistente alla data di adozione del PGT, fermi restando gli altri parametri di zona.

7. L’esecuzione delle opere ammesse è soggetta ad intervento edilizio diretto.

8. Dotazione di parcheggio privato aperto al pubblico: dimensionati in rapporto al numero di utenti e

comunque non inferiori al 10% della superficie fondiaria, posti all’esterno della recinzione e piantumati

in ragione di un albero ogni 5 posti auto.

9. Dovrà essere prevista una adeguata dotazione di rastrelliere per biciclette dimensionata in rapporto al

numero di utenti.

10. Nelle aree per attrezzature religiose è ammessa la copertura stagionale degli impianti sportivi

all'aperto e di spazi di ritrovo all’aperto nonché l’attivazione di servizi complementari dedicati

all’intrattenimento e lo spettacolo.

11. Il Piano dei Servizi prevede, con una apposita scheda di ambito a volumetria definita ai sensi

dell’articolo Articolo 17 delle presenti norme la riqualificazione e l’ampliamento delle attrezzature

sportive religiose dell’oratorio San Giovanni Battista. Al fine di sostenere economicamente l’intervento

nel perimetro dell’Ambito a Volumetria definita L è ammessa la realizzazione di un edificio con

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

21

destinazione residenziale libera per una SL massima di 1.560 mq oltre ad un fabbricato destinato ad

ospitare spogliatoi e attrezzature di servizio per una SL complessiva di 300 mq e una Sc di 350 mq.

12. L’attuazione dovrà avvenire con permesso di costruire convenzionato; dovranno essere concertate

con il Comune le modalità di acquisizione delle aree di proprietà comunale inserite nel perimetro

dell’Ambito eventualmente attivando forme di permutadei diritti edificatori di parte o tutto il fabbricato

residenziale previsto lungo via Nazario Sauro, secondo valori da accertarsi tramite perizia di stima.

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

22

Titolo VII REQUISITI DELLE AREE PER SERVIZI

Articolo 24 Assunzione dei principi di sostenibilità ambientale

1. Gli interventi riferiti al piano dei servizi devono perseguire lo sviluppo sostenibile, a tale fine devono

presentare caratteri di innovazione e emblematicità con riferimento alla sostenibilità complessiva, alla

riduzione dei consumi energetici, all'utilizzo di energie rinnovabili, al riciclo delle acque meteoriche,

all'inserimento nel paesaggio. Dovranno altresì risultare conformi alle prescrizioni del vigente

regolamento del verde.

2. Dovranno inoltre essere verificati gli effetti dell’intervento rispetto a aspetti geologici e sismici, acque,

aria, impatto acustico, clima acustico e relativamente alla mobilità pubblica e privata; a tale fine dovrà

essere predisposta una relazione relativa al quadro energetico complessivo evidenziando gli elementi

tecnologici adottati per un uso razionale dell’energia attraverso il contenimento e la riduzione dei

consumi e l’utilizzazione di fonti rinnovabili.

3. Al fine di incentivare il risparmio e il recupero della risorsa idrica, le nuove edificazioni di strutture per

servizi, ogni qualvolta possibile, dovranno prevedere sistemi di raccolta e accumulo dell’acqua

piovana per usi non potabili per i nuovi fabbricati, nonché reti duali negli edifici e sistemi di raccolta e

bacini di riserva di acqua da utilizzarsi nei periodi siccità.

Le aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico, quando tecnicamente possibile, dovranno essere

dotate di alberature a scopo di ombreggiatura, di mascheratura e di decoro in ragione di 1 albero ogni

5 posti auto; dovrà essere inoltre favorita la permeabilità e soluzioni realizzative tipo “rain garden” al

fine di concorrere al principio di invarianza idraulica ed idrologica tramite interventi diffusi nel territorio.

Le aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico con superfici impermeabilizzate superiori a 10.000

mq dovranno essere oggetto di interventi volti ad aumentare le porzioni non impermeabilizzate e

piantumate adeguatamente con soluzioni realizzative tipo “rain garden.

4. Per gli interventi di nuova edificazione inseriti o contigui agli elementi della R.E.R. identificati come

corridoi regionali primari ad alta antropizzazione, o come elementi di primo livello della R.E.R. dovrà

essere attuata la procedura di Valutazione di incidenza ai sensi della d.g.r. 26 novembre 2008 n.8515

e s.m. e i.

Articolo 25 Coordinamento e Integrazione con le disposizioni del Piano Urbano Generale per

i Servizi nel Sottosuolo

1. Il Piano dei Servizi deve mantenere un adeguato livello di coordinamento e integrazioni con le

disposizioni del piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo (PUGSS) che costituisce un allegato

di settore al presente piano.

2. Tutti gli interventi edilizi devono garantire, attraverso le opere di urbanizzazione, l’efficienza del

sistema dei servizi in sottosuolo garantendo soluzioni realizzative idonee per la manutenzione

ordinaria e straordinaria degli stessi, rispettando gli standard costruttivi e dimensionali determinati

Piano dei Servizi – Norme Tecniche di Attuazione – PGT 2017

23

dagli enti gestori e assicurando l’adeguato bilanciamento nel rapporto tra consumi e erogazione delle

reti tecnologiche.

Articolo 26 Permesso di costruire in deroga

1. Ai sensi dell‘art.40 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, Il permesso di costruire in deroga al

PGT è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa

deliberazione del Consiglio comunale e senza necessità di preventivo nulla-osta regionale.

2. La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, può riguardare esclusivamente i

limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati stabiliti dal PGT

3. La deroga può essere assentita ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative,

nei casi ed entro i limiti indicati dall’articolo 19 della legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6 (Norme

sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione).

4. La deroga è comunque ammessa ove prevista da normative vigenti.

Articolo 27 Norme finali e transitorie

1. Per gli interventi previsti dal Piano dei Servizi, oltre alle presenti norme, si applicano le disposizioni

inerenti i vincoli e le tutele stabilite dagli elaborati del PGT.

2. Il Piano dei Servizi non ha termini di validità ed è sempre modificabile.

3. La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, diverse da quelle

specificamente previste dal piano dei servizi, non comporta l’applicazione della procedura di variante

al piano stesso ed è autorizzata previa deliberazione motivata del consiglio comunale, fatto salvo il

rispetto dell’art. 73 della l.r. 12/2005.