Piano degli interventi di adeguamento sistemazione delle ... · Punto a favore invece sono...

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Gabriele Toneguzzi architetto e museografo Anna Maria Visser museologo Federico Mentil architetto Adriana Stroili architetto Simone Ricci Petitoni ingegnere impiantista Alessandro D’Agostino ingegnere strutturista Ranieri Zandarin architetto esperto in restauro Ermanno Zamprogna architetto Marco Santinon architetto Chiara Gerotto architetto Uti della Carnia Piano degli interventi di adeguamento / sistemazione delle strutture museali Relazione sintetica aprile 2019

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Gabriele Toneguzzi architetto e museografo

Anna Maria Visser museologo Federico Mentil architetto Adriana Stroili architetto Simone Ricci Petitoni ingegnere impiantista Alessandro D’Agostino ingegnere strutturista Ranieri Zandarin architetto esperto in restauro Ermanno Zamprogna architetto Marco Santinon architetto Chiara Gerotto architetto

Uti della Carnia

Piano degli interventi di adeguamento /sistemazione delle strutture museali

Relazione sinteticaaprile 2019

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Piano degli interventi di adeguamento /sistemazione delle strutture museali della Carnia relazione sintetica, aprile 2019

- descrizione del processo avviato

I Piani si settore promossi dall’Uti della Carnia costituiscono un’opportunità, declinata in vari ambiti, per disegnare lo sviluppo di medio periodo del territorio. Partendo dall’analisi, in parte già svolta in anni recenti con altre esperienze progettuali di pianificazione (Piano Paesaggistico, progetto Suplan, Agenda 21), l’obiettivo è quello di ottimizzare il risultato degli interventi da realizzare proponendo di impiegare in modo adeguato e fruttuoso le risorse. Nello specifico, per il Piano di settore delle strutture museali la proiezione futura si misura con la realtà consolidata della rete museale CarniaMusei, da ripensare in termini di sistema, da potenziare affinché si consolidi ed espanda il suo ruolo di punto di riferimento culturale per il territorio, e non solo. I finanziamenti che l’Uti ha ottenuto per interventi sulle strutture museali ammontano a 935.000 euro; oltre a questi vi è uno stanziamento di 600.000 euro destinato all’intervento sull’edificio ex Cral di Pesariis di proprietà dell’Uti che diventerà la nuova sede del museo dell’orologeria pesarina. Il Piano delle strutture museali fornisce indicazioni tecniche per gli interventi e indica delle priorità, sulla base di quanto rilevato, di considerazioni tecniche ed esperienze specialistiche di settore e verranno vagliate in fase decisionale dalla dirigenza dell’Ente.

- analisi

CarniaMusei, nata nel 1998 con 5 strutture museali, oggi comprende trentadue realtà espositive pubbliche e private che negli anni via via sono entrate a far parte della rete sottoscrivendo la convenzione e hanno beneficiato di una regia unica e di progetti di sviluppo e crescita culturale anche di ambito europeo. Nonostante l’espansione rilevante della rete, rispetto alla definizione per la qualifica di museo da parte dell’Icom, c’è ancora molto da fare per rendere possibile il riconoscimento e la qualificazione adeguata delle singole struttura e della rete stessa accreditandole in un sistema regionale e/o nazionale nel più che prossimo futuro. Le strutture museali della Carnia per la maggior parte non possiedono le dotazioni minime richieste per il riconoscimento del titolo di museo ma potrebbero utilmente rientrare nella categoria delle esposizioni o mostre. Se per l’accessibilità ai diversamente abili si è fatto molto, permane il problema della direzione dei musei, della gestione del deposito delle opere, e molto altro, limitandosi a due esempi. Punto a favore invece sono decisamente la qualità, unicità e la bellezza delle collezioni, dei veri piccoli tesori da valorizzare. Con questo Piano si intende proporre il percorso da intraprendere per gli interventi di adeguamento o di miglioramento delle realtà museali, individuando anche le priorità, ragionate sullo stato di fatto delle strutture, proprietà delle sedi e delle collezioni, frequentazione, offerta e la vivacità delle strutture. Per miglioramento si intende anche l’incremento della visibilità esterna al territorio di queste strutture e una progettualità indirizzata al dialogo con il territorio su cui insistono. Per ovvie ragioni legate all’utilizzo di fondi pubblici, avranno priorità le strutture museali di proprietà pubblica per quanto riguarda gli interventi sugli edifici (ampliamenti, interventi strutturali...) e per gli allestimenti. La parte di “evidenza” - che genericamente individueremo nella installazione di un segno riconoscibile o di una grafia particolare da progettare sulla facciata del museo – potrà riguardare anche le altre strutture e farà parte, per evidenti ragioni di opportunità ed economia di scala, di specifici progetti unitari, multidisciplinari e sinergici di gestione dell’immagine, necessariamente a cavallo anche di altri ambiti (sentieristica, viabilità ciclabile, acque, eccetera) e della segnaletica interna ed esterna delle strutture indicati anche in questo documento che in parte si propone di finanziare. Come già accade CarniaMusei gestirà per tutti gli aderenti alla rete la promozione condivisa, in cartaceo e web e, avvalendosi delle necessarie risorse interne e/o esterne, si occuperà dei servizi tecnici e culturali necessari ai musei associati coordinandone l'attività, curando i rapporti con uffici regionali e statali nell’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse economiche e organizzative del sistema con una compartecipazione alle spese generali del servizio che potrà essere definita dagli associati essendo tratta, per esempio, retrocedendo una piccola percentuale decrescente al crescere degli importi di finanziamento ottenuti grazie alla struttura.

- visione futura

CarniaMusei deve essere rilanciata: paragonata alla stregua di una sorta di direttore d’orchestra, svolgerà nuove funzioni per essere più incisiva e pronta alle impegnative sfide degli anni a venire in cui, a fronte di fruitori sempre più esigenti e di un’offerta abbondante nei territori vicini, la competizione per

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rendersi più attrattivi guadagnando la preferenza del pubblico sarà molto più serrata mentre i fondi disponibili saranno sempre più scarsi. Per realizzare questo intento sarebbe fondamentale disporre internamente di più personale qualificato, ma sarà quasi impossibile ottenere questo indispensabile apporto, vista la attuale situazione del pubblico impiego. Probabilmente è più realistico immaginare che CarniaMusei assuma un ruolo ancor più forte di coordinamento e controllo avvalendosi di apporti esterni per il governo della rete; questo senza pregiudicare l’autonomia delle singole componenti, ma in nome dell’efficienza, della razionalizzazione e della maggiore attrattività dell’intero sistema. L’obiettivo di CarniaMusei dovrà essere il raggiungimento dei parametri necessari per una qualificazione adeguata delle singole strutture componenti e della rete stessa. La visione futura di un sistema museale nazionale è contenuta nel decreto Mibact 21 febbraio 2018 n. 113, allegato 1 (Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale), ripreso nella normativa della Regione Lombardia con il Dgr. 17 dicembre 2018 (a. XI/1018 Criteri e modalità di riconoscimento regionale dei musei e raccolte museali, allegato C) e anticipato in Emilia-Romagna con la Lr 18/2000 (Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali e smi), in Friuli Venezia Giulia con la Lr 25 settembre 2015, n. 23.

Nell’ambito della rete si dovranno individuare le strutture che hanno già o potranno avere la configurazione di: museo - istituzione permanente che ha caratteristiche specifiche delineate dall’Icom, con uno statuto o un regolamento, un direttore, un ampio orario di apertura, garanzia di sicurezza, accessibilità, comunicazione e rispetto delle diversità, organizzazione di attività educative e di attività di ricerca. raccolta museale - istituzione permanente con dotazioni simili ad un museo (caratteristiche sede, direttore, dotazioni di servizi, superamento barriere architettoniche...) ma requisiti meno stringenti per quanto riguarda alcuni aspetti amministrativi, gestionali e organizzativi (per esempio minore dotazione di personale responsabile di settore, non obbligatorietà di programmare l’incremento del patrimonio, di realizzare ricerca scientifica, mostre temporanee, attività educative...). Questa categoria potrebbe adattarsi a molte realtà espositive di CarniaMusei. esposizione/mostra - livello più semplice, che garantisce esclusivamente la fruizione, senza svolgere le altre funzioni proprie dei musei e delle raccolte museali. Da notare che l’esposizione, permanente o temporanea, deve comunque rispondere a tutti gli standard di qualità riconosciuti a livello nazionale e internazionale per la conservazione delle opere e degli oggetti.

- interventi necessari

L’obiettivo primario è l’innalzamento qualitativo delle singole strutture, rafforzando l’identità della rete puntando sulle eccellenze peculiari, per proporsi come offerta culturale completa, seppure di nicchia.

Le azioni necessarie per migliorare la condizione delle singole strutture museali e di tutta la rete si divideranno nelle seguenti tipologie principali

1) Progettuali2) Funzionali3) Amministrative4) Reperimento di fondi

saranno articolate nei sottoambiti

a) Museologicib) Museografico-allestitivic) Architettonicid) Gestionali

e, per quanto riguarda la rete, si rivolgeranno a

- Organizzazione- Collezioni

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- rapporti con il territorio Sarà necessario dotarsi almeno della figura di un direttore (nomina di ambito con incardinamento al museo più importante del territorio che svolga un’attività consultiva e di coordinamento per tutte le realtà aderenti alla rete munito di incarico a tempo determinato, alla stregua dei musei statali dotati di autonomia, in base alle decisioni in pectore da parte dell’assessorato regionale di riferimento. Esso sarà coadiuvato da un comitato scientifico-operativo che comprenderà la nomina di almeno un museologo, un museografo, un economista perito nel settore museale, un esperto di finanziamenti per progetti europei ed eventuali altre specifiche professionalità che si rendessero necessarie e sarà partecipato dai funzionari della rete e dai rappresentanti del territorio, questi ultimi incaricati con nomina simile a quella del direttore.

- costo sommario degli interventi per ogni singola realtà aderente, proposta di priorità e

motivazioni tecniche Si è deciso di operare una scelta rivolta ad alcuni progetti pilota, esemplificativi e potenzialmente trainanti per tutto il comparto museografico e culturale della Carnia, preceduti da attività destinate a beneficio di tutte le componenti la struittura. In questa fase sono state individuate esclusivamente le priorità A, che possono essere immediatamente finanziate e portate a compimento. In occasione della presentazione finale del Piano di settore saranno proposte e argomentate le attività da svolgere secondo un cronoprogramma pluriennale. Attività generali Disseminazione dei risultati di Piano, per l’aggiornamento, lo scambio di buone pratiche, l’introduzione in circuiti internazionali finalizzati anche alla ricerca di partnership per la partecipazione costante ai bandi di finanziamento europei di settore. Si propone di destinare a questo scopo la cifra di 20.000€ con priorità di fascia A. Progettazione e realizzazione di un sistema modulare grafico per la facile realizzazione di un ampio ventaglio di apparati comunicativi e didascalie di qualità a basso costo aggiornabili in autonomia per l’intero ambito museale carnico utilizzabile da parte di operatori non qualificati con strumenti basici. Per questa fondamentale attività, si propone di destinare un contributo di 30.000€ con priorità di fascia A, integrabile con eventuali provvidenze di diversa provenienza, per investimenti innovativi e di ricerca, allestimenti e tecnologie digitali. Campagna per il rilievo tridimensionale subcentimetrico totale (interno ed esterno) degli esempi più significativi del patrimonio storico edificato di proprietà pubblica come prassi preventiva documentativa, importante anche in caso di eventi catastrofici. Si propone un contributo iniziale di 20.000€ con priorità di fascia A. Attività progettuale specialistica straordinaria di consulenza per la riprogettazione in funzione della sistemazione o autoproduzione a basso costo dei microallestimenti delle mostre e delle realtà più piccole componenti la rete in funzione del loro accreditamento qualitativo. Si propone un contributo di 30.000€ con priorità di fascia A. Attività di consulenza/progettazione e/o di ricerca non ricomprese nelle precedenti destinate a musei e/o mostre minori gestibili dall’ufficio di Carnia Musei tramite ticket-carnet e/o altre modalità. 50.000€ con priorità di fascia A. Interventi pilota in ambito ibrido (sentiero-museo): un esempio di riferimento per la rete relativo alla multimedialità applicata invisibile e autoalimentata nel Bosc dal Diaul (Ampezzo), un bosco in cui non vi sono interventi umani da almeno ottant’anni nel quale sviluppare creatività e teatralità, dando una ragione forte per “visitarlo” (vedi arte Sella –per altri motivi– ad esempio). Si propone un contributo di 25.000€ con priorità di fascia A

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Interventi specifici denominazione località sede tipologia fondazione

1 Museo carnico delle arti popolari Michele Gortani

Tolmezzo Palazzo Campeis etnografico 1963

Si propone un contributo di 150.000€ per gli interventi urgenti riguardanti la loggetta, con priorità di fascia A. Il Museo carnico, il più rappresentativo e significativo del territorio, a parte le opere strutturali urgenti, ha necessità di un fondamentale ripensamento sia sul piano museologico che museografico. Un gruppo multidisciplinare dovrebbe ideare un progetto unitario su solide basi culturali che, in un’ottica complessiva e in rapporto al territorio, pianifichi la sua rinascita in una logica pluriennale. Le sole attività progettuali principali possono essere stimate in circa 350.000€ e, vista l’importanza regionale del museo, potrebbero essere finanziate anche in virtù della Lr 25 settembre 2015, n. 23, art. 8 comma 1 e art. 10 comma 1 e 3. 2 Civico Museo

archeologico Iulium Carnicum

Zuglio Palazzo Tommasi Leschiutta

archeologico 1995

Il museo non necessita di interventi immediati. Tuttavia si segnala la possibilità di dotare l’area esterna agli scavi di un punto privilegiato di osservazione in posizione dominante, per renderla più comprensibile. Nel sito archeologico si rileva la carenza di segnaletica-apparati didascalici. La cartellonistica informativa è invece presente lungo i percorsi consigliati, ma non risultano banalmente sufficientemente chiare le indicazioni direzionali per raggiungere il sito. Si rileva l’esigenza di sgombrare da cartellonistica di varia natura l’area antistante la sede museale e installare un un unico elemento di individuazione immediata del museo (tipo totem, da sviluppare unitariamente per tutto il territorio carnico assieme al sistema di segnaletica per gli interni ed esterni –vedi dotazione apposita–a cura di un team multidisciplinare e sulla base di un progetto modulare, affidabile, a basso costo a durata programmata, dotato di connettività wi-fi o 5G autoalimentato e corredato di piano di manutenzione e aggiornamento) – vista la necessità comune a molte delle strutture di CarniaMusei. L’attrattività e la comprensione del sito aumenterebbero notevole grazie un intervento artistico reversibile simile a quello commissionato dal Mibact a Siponto e realizzato da Edoardo Tresoldi (vincitore del prestigioso premio Francovich, specialistico per l’archeologia, e premiato pure con la medaglia d’oro all’architettura italiana). 3 Museo geologico della

Carnia Ampezzo Palazzo Unfer geologico 1994

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare

4 Galleria d’Arte Moderna Enrico De Cillia

Treppo Carnico

Palazzo della biblioteca del 1879, ex scuola

arte moderna fondaz. 1975 / nuova ala 2003

La rilevanza della collezione e il ventaglio di attività intraprese per far conoscere meglio le opere anche fuori dal territorio invitano a predisporre un intervento tramite un progetto specialistico di revisione dell’allestimento delle sale espositive e di revisione generale dell’illuminotecnica, con la riorganizzazione degli spazi prima occupati dalla biblioteca, dove saranno conservati ed esposti libri e documenti della collezione De Cillia in corso di catalogazione. Si propone un contributo di 60.000€, priorità A. Con priorità d’intervento più bassa, si propone la progettazione di un ampliamento della galleria verso il municipio di Gino Valle saldando e collegando opportunamente i due corpi di fabbrica e inserendo questa pregevole architettura nel percorso di visita. 5 Museo La Zona Carnia

durante la Grande Guerra Timau (Paluzza)

ex scuola materna storico 1992

Questo museo merita di essere valorizzato sia per la rilevanza del tema, sia per l’interesse suscitato e confermato dal notevole e crescente numero di visitatori, sia per premiare l’incessante attività di volontariato. In considerazione dell’afflusso contemporaneo di molti visitatori e delle carenti condizioni di sicurezza delle teche esistenti – molte con vetri di vecchio tipo potenzialmente pericolosi in caso di rottura - si propone una revisione degli allestimenti preceduta da un progetto specialistico realizzato in collaborazione con l’associazione, il contestuale acquisto di teche modulari riconfigurabili e la revisione dell’illuminotecnica (entrambe soluzioni reiterabili anche in altre sedi). Si propone un contributo di 65.000€, con priorità A Parallelamente, ma con priorità B, si propone di caratterizzare il fabbricato attuale con un ampliamento e rimodellamento che comprenda anche l’area esterna, di cui si allegherà un’ipotesi corredata da opportuni grafici esplicativi. Questa proposta si dovrà confrontare e connettere con quanto sarà previsto dal Comune di Paluzza in un intervento già finanziato. 6 Centro etnografico

S’Haus van der Zahre Sauris di Sopra

S’Haus van der Zahre, edificio rurale - ex stalla e fienile

etnografico 1992

L’allestimento interno ha necessità di una revisione generale preceduta da un piccolo progetto specialistico, oltre alla revisione dell’illuminotecnica. Si propone un contributo di 25.000€, con priorità A.

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7 Centro storiografico - Museo di Sant’Osvaldo

Sauris di Sotto

Canonica presso il santuario di Sant’Osvaldo

storico / arte sacra

2004

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano

8 Pinacoteca Marco Davanzo

Ampezzo Palazzo Unfer arte moderna 2001

La configurazione attuale della pinacoteca richiede un intervento che, assieme a quello per la Galleria De Cillia, potrebbe presentarsi come intervento pilota, preceduto da un progetto specialistico in funzione di una profonda revisione dell’allestimento. In parallelo sono necessarie le dotazioni di sicurezza (almeno telecamere) e di illuminotecnica. Anche il deposito degli artefatti dovrà essere attrezzato convenientemente. Si propone un contributo di 100.000€, con priorità A. Anche se esula dalla proposta, si sottolinea che sarebbe importante dare più rilievo all’esposizione dedicata alla Resistenza e alla rilevante vicenda della Repubblica Libera della Carnia, ora sistemata al piano terra, parte in atrio e parte in sala conferenze. 9 Esposizione naturalistica

Preone 200 milioni di anni e sentiero naturalistico

Preone Palazzo Lupieri naturalistico / paleontologico

1990

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

10 Museo della Miniera di Cludinico

Cludinico (Ovaro)

Magazzino del villaggio minerario

scienza e tecnica / miniera

2008

Per l’interessante e singolare museo della miniera c’è la necessità di ripensare gli spazi ampliandoli, riallestendoli e dotandoli di servizi che potrebbero essere promiscui con funzione sociale. Si propone di realizzare un recupero a basso costo dell’attiguo fabbricato in abbandono. L’unione fra i due spazi, oltre a razionalizzare gli spazi del museo-centro visitatori potrebbe aprire scenari nuovi per sperimentare una gestione di nuova concezione ed economicamente sostenibile del sito, garantendo nel contempo un’apertura stabile di un piccolo bar-osteria interno almeno durante la stagione di visite. Si propone un contributo di 90.000€, priorità A. Si segnala l’opportunità di prevedere un servizio navetta, su prenotazione e a pagamento, per il trasferimento dei visitatori dalla strada principale fino a Cludinico. 11 Museo del Legno e della

Segheria veneziana Aplis (Ovaro)

Ex segheria Micoli-Toscano

scienza e tecnica / opificio idraulico / esposizione faunistica

2009

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare. Si propone, con priorità B, il riallestimento delle bacheche con animali impagliati in un altro edificio del centro e lo spostamento in uno spazio più adeguato delle motoseghe, ora posizionate vicino alla sega veneziana. 12 Museo della Pieve di

Gorto Cella (Ovaro)

Sala attigua alla chiesa / Pieve di Santa Maria di Gorto (sede orig.) Ex latteria Agrons-Cella (sede recente, espansione esposizione)

storico / arte sacra

pieve: 1973 ex latteria: 2010

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

13 Museo dell'Orologeria pesarina

Pesariis (Prato carnico)

Casa della Pesa, itinerario degli orologi monumentali in paese

scienza e tecnica 1996

Il museo dell’Orologeria pesarina è un indubbio unicum non solo per il territorio Carnico ma anche oltre la regione e ha notevolissime potenzialità di sviluppo. Il valido progetto approntato per lo sviluppo del di Pesariis dovrebbe essere senz’altro sostenuto. Per intervenire nell’edificio ex Cral che sarà la nuova sede del museo è già stanziato un contributo specifico di 600.000€. Non si prevedono altri investimenti per Pesariis da destinare con priorità A nell’ambito dello stanziamento di 935 mila euro. Vista la rilevanza strategico-economica dell’intervento, si suggerisce di integrare il team di progetto con specialisti di settore (p. es. museologo, museografo, esperto di multimedia museale, grafico di vagllia) già dalle prime fasi di progetto, soprattutto per la realizzazione di un allestimento realmente innovativo e attrattivo in grado di orientare le successive realizzazioni nel resto del territorio. Sarà auspicabile reperire fondi destinati alla ricerca (sia sulle raccolte, sia sulla natura, allestimento, tecnologie, gestione e altro del costruendo nuovo museo) coinvolgendo anche istituzioni universitarie. 14 Casa Bruseschi, museo

della casa carnica (lascito con obbligo dest. museale)

Pesariis (Prato carnico)

Casa Bruseschi etnografico 1963

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

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15 Collezione etnografica Cemuot chi èrin (Come eravamo). Mostra permanente grande guerra, esposizione geologia, mostra perm. foto Gino Del Fabbro

Forni Avoltri Ex palazzo del municipio etnografico / geologico / storico (grande guerra) / fotografico

1992 (?)

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

16 Art park, parco di arte contemporanea

Verzegnis prato arte contemporanea

1989

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

17 Mulin dal Flec - mulino funzionante

Illegio (Tolmezzo)

mulino storico (seicentesco)

opificio idraulico, attivo

post 1976

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

18 Orto botanico la Polse di Cougnes

c/o Pieve di S. Pietro a Zuglio

La Polsa di Cougnes naturalistico 1996

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

19 Farie di Checo (Fucina) Cercivento di Sotto

fucina storica opificio idraulico 1990

Oltre alle trattative già in atto per addivenire alla piena proprietà del sito e il conseguente restauro, si raccomanda di operare urgentemente il rilievo tridimensionale subcentimetrico totale (interno ed esterno) di tutto il complesso, un intervento pilota per estendere gradualmente la pratica almeno agli esempi più significativi del patrimonio storico edificato di proprietà pubblica come prassi preventiva documentativa, importante anche in caso di eventi catastrofici. Il modello così ottenuto può servire anche per effettuare visite virtuali da remoto o spiegare intuitivamente sul posto, durante una visita le funzioni e la complessità dei meccanismi delle macchine durante l’uso, avvalendosi di diffuse tecniche multimediali. Si propone un contributo di 5.000€ con priorità A. Anche in questo caso, sarà opportuna la segnalazione più marcata della struttura museale, con auspicabile preventiva rimozione delle numerose tabelle installate nell’area esterna presso la Farie. 20 Presepio di Teno Sutrio Vano al piano terra di un

edificio manufatto di artigianato locale

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

21a Mozartina (strumenti musicali antichi e moderni)

Paularo casa Scala storia della musica e degli strumenti

1995

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

21b Mozartina 2 (strumenti musicali antichi e moderni)

Paularo palazzo Calice Valesio storia della musica e degli strumenti

2015

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

22 Mostra permanente del fossile

Piano d'Arta Terme

ex scuola elementare paleontologico 2017

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare. Attualmente la mostra è smontata per intervenute necessità di spazio da destinare alla scuola. 23 Torre Moscarda, edificio

storico Paluzza torre di guardia esposizioni

temporanee 1995

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare. Si rileva la volontà dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione locale di rendere visitabili le opere militari sotterranee esistenti in sito, che sarebbero già attrezzate e visitabili; sussistono però problematiche relative alla proprietà che è demaniale. 24 Antiquarium della Pieve di

Santo Stefano Cesclans (Cavazzo Carnico)

pieve di Santo Stefano archeologico 2008

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

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25 Pinacoteca Cornelia Corbellini

Tolmezzo palazzo Frisacco arte contemporanea / collezione pittorica monografica

2007

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

26 Mostra permanente dedicata al Monte Festa

Cavazzo Carnico

ex latteria di Cavazzo Carnico / Itinerario Monte Festa

storico 2015

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

27 Esposizione rurale fornese

Forni di Sopra

Casina da Vîc, ex latteria sociale di Vico

etnografico 2011

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

28 Mostra permanente della civiltà contadina / filiera del latte

Lauco ex latteria turnaria di Lauco

etnoantropologico 2014

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

29 Mostra permanente Planelas e Scugjelas (tegole piane e scodelle)

Cella (Ovaro)

sala in edificio di proprietà privata (ex osteria Cimenti)

etnografico / arti e mestieri

2011?

La mostra permanente Planelas e Scugjelas è albergata e allestita provvisoriamente in una struttura privata (in vendita). Si propone di spostarla nella sede a suo tempo ipotizzata dal Comune, ovvero nell’area dell’ex fornace Rotter di Cella (oggetto di donazione al Comune per 99 anni). Si prevede di sistemare con restauro statico i fabbricati esistenti rendendoli esclusivamente visitabili come testimonianza di sé stessi e costruire un padiglione espositivo a basso costo, fruibile durante le stagioni più favorevoli, sul terrazzamento prospicente alla strada. Nell’intento di promuovere una riflessione allargata, si suggerisce di sperimentare un workshop progettuale internazionale, sperimentale, destinato a università straniere; per tutte queste attività (workshop, restauro e realizzazione padiglione) si propone di stanziare un importo di 240.000€, con priorità A. 30 Segheria veneziana Siê da

Fuce Casteons (Paluzza)

ex segheria privata opificio idraulico / ex segheria

2008 lavori -visitabile dal 2015

Nessuna particolare attività prioritaria da segnalare.

31 Mostra permanente ex latteria di Cleulis

Cleulis (Paluzza)

ex latteria di Cleulis di Paluzza

etnoantropologico 2015?

Per questo e altri siti di proprietà privata si rimanda alla redazione finale di questo piano.

32 Centro visite del Geoparco della Carnia

Laghetti di Timau

Edificio in località Laghetti di Timau

geologico 2013

Paluzza Il sito sarà interessato dal riallestimento della mostra di geologia già visitabile nell’area esterna del Centro da riprogettare. Si prevede il rifacimento dei contenuti, grazie ad esperti del settore che ne cureranno la redazione, e dei pannelli, il riallestimento e il posizionamento nell’area di massi e rocce come richiamo fisico alla storia geologica carnica. Questo intervento procederà in parallelo con un progetto di valorizzazione del paesaggio commissionato a professionisti dal Comune di Paluzza. Si propone un contributo di 25.000€, con priorità A.

Totale generale degli interventi pianificati in fascia A

935.000€ più 600.000€ destinati a Pesariis.