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PIANO COMUNALE DELL’ILLUMINAZIONE
Comune di PISOGNE - BS
Fascicoli : A – 1)PREMESSA 2)DEFINIZIONI 3)OBIETTIVI DEL PIANO B - 4)RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI C - 5)CRITERI DI PROGETTO D1 - 6)CONSISTENZA DEGLI IMPIANTI D2 - 7) RILIEVI E VALUTAZIONI GENERALI – rilievi diurni D3 8) RILIEVI E VALUTAZIONI GENERALI – rilievi notturni E - 9)PIANO DI INTERVENTO: INTERVENTI IMMEDIATI PER LA LOTTA
ALL’INQUINAMENTO LUMINOSO - VALUTAZIONE DEI COSTI DI INTERVENTO F - ALLEGATI: CENSIMENTO IMPIANTI ENEL SOLE S.R.L.-
CENSIMENTO IMPIANTI COMUNALI - LIVELLI DI ILLUMINAMENTO STRADALE - PIANO DELLE MANUTENZIONI - RISPARMIO ENERGETICO - PLANIMETRIE Gennaio 2011
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INDICE DEI CAPITOLI: 5) CRITERI DI PROGETTO........................................................................4
5.1) PRESTAZIONI ILLUMINOTECNICHE STRADALI......................................4
5.2) PRESTAZIONI ILLUMINOTECNICHE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
ESTERNA.............................................................................................10
5.3) CARATTERISTICHE DELLE SORGENTI LUMINOSE................................11
5.4) PROGETTAZIONE ELETTRICA...........................................................17
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5) CRITERI DI PROGETTO I criteri generali di progetto degli impianti di illuminazione esterna, ed in particolare degli impianti di illuminazione pubblica, sono contenuti nei successivi capitoli da 5.1 a 5.4. 5.1) PRESTAZIONI ILLUMINOTECNICHE STRADALI Come detto nel precedente capitolo la norma UNI 11248 individua le prestazioni illuminotecniche che devono essere garantite per i vari tipi di strada con traffico motorizzato secondo il prospetto riportato in coda. Di seguito si descrivono alcune delle diverse tipologie di strada con le relative scelte da operare in ambito di progetto. Strade secondarie extraurbane La categoria include le strade che compongono la rete viaria principale. In tale categoria di strade, l’obiettivo principale è quello di garantire una sicurezza visiva massima per gli automobilisti e quindi per il traffico veicolare; per raggiungere tale scopo la scelta primaria sulla quale basare i progetti illuminotecnici è quella di creare un illuminamento del manto stradale il più possibile uniforme per quanto riguarda la temperatura di colore, utilizzando quindi una sola tipologia di apparecchiature. La sorgente luminosa proposta è ai vapori di sodio ad alta pressione; l’utilizzo di queste lampade sacrifica la resa cromatica del contesto urbano, non necessaria in questo tipo di strada, privilegiando invece la visibilità degli ostacoli sulla carreggiata. Strade urbane di quartiere Questa categoria comprende le strade che hanno un ruolo primario locale di distribuzione verso i singoli centri abitativi. Per questa tipologia di strade, l’obiettivo dell’illuminazione pubblica è di rendere confortevole l’ambiente (in quanto zone residenziali), nonché di facilitare la distinzione delle caratteristiche psicosomatiche delle persone. La sorgente luminosa proposta è sempre ai vapori di sodio ad alta pressione; come al punto precedente si consiglia di utilizzare una sola tipologia di apparecchiature per rendere uniforme
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l’illuminamento e per sottolineare l’andamento dei percorsi. Strade urbane locali Questa categoria di strade comprende tutte le strade locali a traffico misto (motorizzato e pedonale) di competenza comunale, altrimenti non classificate. Questo tipo di strade ha gli obiettivi comuni alle strade urbane di quartiere (punto precedente), essendo principalmente a servizio del traffico residenziale e pedonale. Quindi la sorgente luminosa proposta è la stessa: ai vapori di sodio ad alta pressione. Strade commerciali con solo traffico pedonale Per le strade ricadenti sotto tale categoria e per la aree designate alla “vita sociale”, è preferibile avere come scopo quello di ottenere una buona qualità della luce e una buona resa dei colori,al fine di rendere particolarmente confortevole l’ambiente destinato ad avere un importante afflusso pedonale per la presenza di negozi ed attività commerciali. Le sorgenti luminose proposte hanno una resa cromatica Ra>80 e una temperatura di colore T<3300 K.(GRADI DI MISURAZIONE DEL COLORE/CALORE DELLA LAMPADA) Parcheggi Per i parcheggi si propone semplicemente l’utilizzo di sorgenti luminose ai vapori di sodio ad alta pressione. Attraversamenti pedonali in aree centrali Di questa categoria fanno parte tutti gli attraversamenti pedonali in cui si prevede un importante flusso pedonale, quali potrebbero essere le scuole, le uscite da enti pubblici o fabbriche(se esistenti). Per garantire una maggiore sicurezza in questi punti particolarmente delicati, una soluzione potrebbe essere quella di rendere distinguibili visivamente tali aree utilizzando sorgenti luminose fortemente diverse da quelle utilizzate per l’illuminazione del manto stradale, quali potrebbero essere lampade ad alogenuri metallici in una strada illuminata con apparecchiature ai vapori di sodio. Aree verdi e giardini Per queste aree si consiglia l’uso di apparecchiature illuminanti che, più che determinare sicurezza (abbastanza inutile vista la locazione), rendano distinguibili tali zone dal resto del paese.
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Si consigliano sorgenti luminose dalla tonalità fredda, in modo da valorizzare il colore verde prevalente di queste aree; una soluzione è quella di adottare lampade a ioduri metallici, con una resa di colore Ra=65-85 e una temperatura di colore 3000-4500 K. Emergenze storico-architettoniche Per tali contesti non esiste una scelta comune da effettuare sulla tipologia di apparecchiature; ogni caso sarà da valutare singolarmente in base alle caratteristiche, in modo da poter effettuare progetti illuminotecnici che vadano a rivalutare argomenti o particolari caratteristici. Il Comune di PISOGNE, senz’altro si avvarrà di questa opzione tecnica in quanto, l’elemento illuminazione, bene si presta alla sottolineatura delle suoi agglomerati urbani. Dall’ottobre 2007 la norma 10439 è stata sostituita dalla norma UNI 11248, la quale pur rimanendo nelle finalità invariata, accoglie e fa proprie le indicazioni contenute dalla norma europea 13201 per cui vi sono meglio definite, per tipologia di strada, rotatorie , svincoli e altro, una meglio specificata procedura della determinazione del livello di illuminamento che l’area o le aree di pertinenza debbono avere. Uno degli elementi di novità riguardano una più dettagliata classificazione delle strade prendendo in considerazione anche il livello di velocità dei veicoli, il grado di pericolosità, il livello del traffico e soprattutto è stata definita la categorie relative alle situazioni di convergenza viaria per cui la categoria dell’incrocio, rotatoria, ecc sale di un livello rispetto alla strada convergente di più alto livello.
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A seguire riportiamo le tabelle secondo la classificazione indicata al punto sei tabella 1
CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO
TIPO DI STRADA DESCRIZIONE DEL TIPO DI STRADA
LIMITI DI VELOCITA'
KM/H
CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI
RIFERIMENTO
autostrade extraurbane 130 - 150 A1
autostrade urbane 130 ME1
strade di servizio alle autostrade 70 - 90 A2 strade di servizio alle autostrade urbane 50 ME3a
strade extraurbane principali 110 ME3a B strade di servizio alle strade extraurbane principali 70 - 90 ME4a
strade extraurbane secondarie ( tipi C1 e C24) 70-90 ME3a
strade extraurbane secondarie 50 ME4b C
strade extraurbane con limiti particolari 70 - 90 ME3a
70 D strade urbane di scorrimento veloce 50 ME3a
strade urbane interquartiere E strade urbane di quartiere ME3c
strade locali extraurbane (tipi F1 e F24) 70-90 ME3a
50 ME4b
strade locali extraurbane 30 S3
strade locali urbane (tipi F1 e F24) 70-90 ME3a strade locali urbane centri storici, isole ambientali zone 30 30 CE4
strade locali urbane : altre situazioni 30
strade locali urbane: zone pedonali 5 CE5/S3
strade locali urbane: centri storici (utenti principali: pedoni, ammessi agli altri utenti ) 5
50
strade locali interzonali 30 CE5/S3
piste ciclabili 5 ND
F
strade a destinazione particolare 6 30 S3
Oltre a quanto sopra, riportiamo i dati illuminotecnici delle varie categorie di illuminamento, uniformità previste.
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CATEGORIE DI ILLUMINAMENTO
CATEGORIA L med. U0 U1 T Emin Emed
ME1 2 40 70 10
ME2 1,5 40 70 10
ME3a 1 40 70 15
ME3b 1 40 60 15
ME3c 1 40 50 15
ME4a 0,75 40 60 15
ME4b 0,75 40 50 15
CE4 40 10
CE5 40 7,5
S3 1,5 7,5 5.1 b) analisi del rischio e metodo di definizione della categoria illuminotecnica Vengono riportati la metodologia per la determinazione e scelta della categoria illuminotecnica.
diagramma di flusso semplificato per una strada definità e conforme alla velocità prevista dalle norme
tipo di strada
limite velocità accettata categoria illuminiotecnica
zona di conflitto
categoria illuminiotecnica
si no categoria illuminiotecnica
verifica flusso traffico
categoria illuminiotecnica
Lo schema sopra riportato è una sintesi molto snella della valutazioni che devono essere fatte dal progettista per la
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determinazione della esatta categoria illuminotecnica che deve essere applicata per il calcolo della illuminazione da fornire a quel tratto di strada. Le variabili principali sono:
• i limiti di velocità;
• il livello di circolazione veicolare;
• eventuali situazioni di pericolo rilevate in sito.
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5.2) PRESTAZIONI ILLUMINOTECNICHE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA La norma UNI 10819, come detto nel precedente capitolo 4.3 individua i seguenti criteri di progettazione degli impianti di illuminazione esterna:
Zona Parametro
Tipo di impianto 1 2 3
A, B, C. D 1 5 10 Rapporto medio di emissione
superiore Rn (%)
E Non ammessi
Ammessi solo se
soggetti ad orario
regolamentato
Ammessi. Valore non precisato
A 5 15 30
B 5 30 80
C, D 5 100 200
Intensità massima
nell’emisferosuperiore
(cd/klumen) E Non
ammessi Ammessi solo se
soggetti ad orario
regolamentato
Ammessi. Valore non precisato
Nota: i valori di cui sopra possono essere da noi motivatamente modificati.
ZONA= AREE CON DETERMINATE CARATTERISTICHE DI TUTELA AMBIENTALE RELATIVE ALL’INQUINAMENTO LUMINOSO
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5.3) CARATTERISTICHE DELLE SORGENTI LUMINOSE LAMPADA AI VAPORI DI MERCURIO: ELIMINARE Questa sorgente luminosa non è ritenuta idonea dalle Leggi Regionali 17/2000 e 38/2004. Infatti dal punto di vista del risparmio energetico la lampada ai vapori di mercurio non risponde ai criteri di avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa contemplati nei criteri per l’applicazione della legge. In merito si consideri che a parità di potenza una lampada ai vapori di mercurio emette meno della metà del flusso luminoso emesso da una lampada ai vapori di sodio ad alta pressione (efficienza luminosa compresa tra i 30 e 55 Lm/W). Inoltre le lampade ai vapori di mercurio creano problemi anche per quanto riguardo lo smaltimento dei rifiuti, in quanto contengono sostanze altamente inquinanti per l’ambiente. Il principio di funzionamento si basa sul passaggio della corrente elettrica all’interno di un tubo di quarzo, contenente argon e mercurio, la quale provoca l’emissione di radiazioni. Le radiazioni, in gran parte ultraviolette, vengono trasformate in radiazioni visibili mediante la polveratura che ricopre internamente l’ampolla di vetro in cui è contenuto il bulbo. Le lampade al mercurio necessitano dell’alimentatore e del condensatore di rifasamento; non necessitano invece di apparecchiature per l’innesco della scarica. Vengono costruite in diversi formati, da 50 a 1000 W con la stessa forma ellissoidale. Per potenze minori (50 e 80 W) viene realizzata, a scopo decorativo, una lampada con ampolla di forma sferica. Viene infine costruita, per potenze comprese tra gli 80 e i 250 W, una lampada con riflettore incorporato. La lampada ai vapori di mercurio, tuttora molto diffusa sugli impianti stradali ed industriali, può dirsi obsoleta in quanto non più competitiva con le altre lampade a scarica nei gas ad alta pressione, in particolare le lampade ad alogenuri e quelle al sodio ad alta pressione. Principali caratteristiche Durata: 9.000 ore Resa dei colori: Ra=50 Temperatura di colore: T=2900K e 4200K
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Luminanza: 4 - 15cd/cm2
Tempo di accensione: 4 minuti Tempo di riaccensione: 6 minuti Attacco: a vite E27, E4 Apparecchiature ausiliarie: alimentatore e condensatore Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: -15%; +15% -della potenza assorbita: -10%; +10% -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 25% Posizione di funzionamento: qualsiasi SI SOTTOLINEA CHE A LIVELLO DI COMUNITA’ EUROPEA NON E’ PIU’ POSSIBILE INSTALLARE, PRODURRE, UTILIZZARE MATERIALI PER LA ILLUMINAZIONE ESTERNA CONTENENTI IL MERCURIO LAMPADA AL SODIO ALTA PRESSIONE: MANTENERE Le lampade al sodio ad alta pressione sono tra le lampade ritenute idonee dalle Leggi Regionali 17/2000 e 38/2004. Hanno un’elevata efficienza luminosa, una buona economia di consumi, con una vita media molto elevata e sono adatte all’illuminazione di aree urbane e pubbliche. Funzionamento: l’arco elettrico innescato fra due elettrodi posti all’estremità di un tubo di allumina sinterizzata, contenente dell’amalgama di sodio (lega di sodio e mercurio) e del gas (xenon e argon), provoca l’emissione di radiazioni luminose, la cui distribuzione spettrale dipende dalla pressione del sodio all’interno del tubo. Efficienza luminosa, resa e temperatura del colore risultano pertanto funzione di detta pressione. Le lampade al sodio ad alta pressione necessitano dell’alimentatore e dell’accenditore. Le lampade al sodio ad alta pressione si possono dividere in tre grandi categorie, a seconda della pressione di funzionamento:
lampade al sodio di tipo “standard”, con pressione del sodio di 10 kPa caratterizzate dall’efficienza massima (da 65 a 125 Lm/W, a seconda della potenza), temperatura di colore pari a 2000 K e resa del colore scarsa (Ra=20); è prodotta in una vasta gamma di potenze e secondo tre esecuzioni:
a)tubolare con attacco Edison b)con ampolla diffondente e attacco Edison
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c)tubolare con doppio attacco
Principali caratteristiche Durata: 10.000 ore (il mercato sta introducendo nuovi prodotti che possono arrivare ad una durata anche di 14.000-15.000 ore) Resa dei colori: Ra=20 Temperatura di colore: T=2000 K Luminanza: 25 – 500 cd/cm2, a seconda della finitura dell’ampolla(polverata o trasparente) Tempo di accensione: 5 minuti Tempo di riaccensione: 1 minuto Attacco: a vite E27, E40 Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: -15%; +17% -della potenza assorbita: -12%; +10% -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 40% posizione di funzionamento:qualsiasi
Lampade al sodio a resa del colore migliorata, con pressione del vapore di sodio di 40 kPa, con un’efficienza pari a circa 2/3 di quella delle lampade di tipo “standard”, una temperatura di colore pari a 2150 K e una resa di colore Ra=60. Queste lampade vengono prodotte in una gamma limitata di potenze e secondo le stesse due esecuzioni citate nei punti a) e b) del paragrafo precedente.
Principali caratteristiche Durata: 8000 ore Resa dei colori: Ra=65 Temperatura di colore: T=2150 K Luminanza: 25 – 500 cd/cm2, a seconda della finitura dell’ampolla(polverata o trasparente) Tempo di accensione: 5 minuti Tempo di riaccensione: 1 minuto Attacco: a vite E27, E40 Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: -15%; +17% -della potenza assorbita: -12%; +10% -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 40%
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posizione di funzionamento:qualsiasi
Lampade al sodio “a luce bianca” con pressione del vapore di 95kPa, temperatura di colore di 2500 K e una resa di colore Ra=80. Queste lampade sono attualmente costruite secondo due esecuzioni, ambedue con ampolla in vetro trasparente tubolare: la prima con attacco a pioli, la seconda con attacco a vite E40.
Principali caratteristiche Durata: 8000 ore Resa dei colori: Ra=80 Temperatura di colore: T=2500 K Tempo di accensione: 5 minuti Tempo di riaccensione: 1 minuto Attacco: a vite E27, E40 Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%): escluse Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 10% posizione di funzionamento:qualsiasi LAMPADE AL SODIO A BASSA PRESSIONE: ELIMINARE L’utilizzo delle lampade al sodio a bassa pressione è ritenuto idoneo dalle Leggi Regionali 17/2000 e 38/2004. MA NON L0O è PER LA NUOVA NORMA EUROPEA . Il funzionamento di queste lampade è analogo a quello delle lampade al sodio ad alta pressione, delle quali costituiscono le capostipiti (essendo state introdotte già nel 1932): la pressione del vapore di sodio è di 0.5 Pa e la scarica avviene in un tubo ripiegato a U (per limitare l’ingombro e la dispersione di calore) e isolato termicamente da un tubo di vetro rivestito internamente da ossido di indio. Tale ossido risulta trasparente alle radiazioni luminose e riflette quelle infrarosse. Fra il tubo di scarica e il tubo di rivestimento è praticato il vuoto. Tali accorgimenti hanno lo scopo di mantenere nel tubo di scarica la temperatura di 260° C, in corrispondenza della quale l’efficienza della lampada è massima. Anche queste lampade necessitano di un’apparecchiature ausiliaria, attualmente costituita da una reattanza induttiva e da un accenditore elettronico. Ha un’efficienza luminosa di 140-200 Lm/W Principali caratteristiche Durata: 8.000-9.000 ore Resa dei colori: Ra=25
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Temperatura di colore: T=1700 K Luminanza: 6 cd/cm2 Tempo di accensione: 10 minuti Tempo di riaccensione: 0 minuti Attacco: BY 22 d (a baionetta) Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: trascurabile -della potenza assorbita: trascurabile -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 10% posizioni di funzionamento: limitate SOTTO L’ASPETTO COMMERCIALE LE LAMPADE AI VAPORI DI SODIO A BASSA PRESSIONE SONO DESTINATEA SCOMPARIRE LAMPADE AD ALOGENURI: MANTENERE LIMITATAMENTE Le Leggi Regionali 17/2000 e 38/2004 consentono un utilizzo molto limitato di questa tipologia di lampade. Le lampade ad alogenuri metallici hanno una buona efficienza luminosa, una buona durata di vita media ma soprattutto una luce brillante ed un’elevata resa cromatica. Esse sono costruttivamente simili a quelle a vapore di mercurio e analogo è il principio di funzionamento: si differenziano per il tipo di elementi contenuti nel tubo di scarica e per la forma e la finitura dell’ampolla. Nel tubo di scarica, oltre al mercurio, vengono introdotti degli ioduri di sodio, di tallio e di indio e nella famiglia di lampade con particolare resa cromatica, di disprosio, di olmio, di tallio e di cesio. Queste sostanze emettono radiazioni distribuite lungo la banda delle radiazioni visibili in modo da riempire le lacune dello spettro del mercurio. Queste lampade necessitano dell’alimentatore per la stabilizzazione della scarica e dell’accenditore. Le lampade ad alogenuri di nuova generazione utilizzano per il tubo di scarica l’allumina sinterizzata, anziché il quarzo: tale innovazione ha consentito una maggiore stabilità della tonalità della luce lungo la vita della lampada e una maggiore efficienza Vengono costruite secondo le quattro seguenti tipologie:
ellissoidale fluorescente tubolare in vetro chiaro con attacco unilaterale
Principali caratteristiche Durata: 5.000 ore
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Resa dei colori: Ra=da 85 a 95 a seconda dei tipi Temperatura di colore: T=da 3000 K a 6000 K a seconda dei tipi Luminanza: da 1000 a 6000 cd/cm2
Tempo di accensione: 4 minuti Tempo di riaccensione: 10 minuti Attacco: G12 (bispina), E40 (a vite) Apparecchiature ausiliarie: alimentatore, accenditore e condensatore Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: -10%; +10% -della potenza assorbita: -7%; +7% -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 40% Posizione di funzionamento: qualsiasi
tubolare in vetro chiaro con doppio attacco Principali caratteristiche Durata: da 3.000 a 5.000 ore, a seconda dei tipi Resa dei colori: Ra=da 85 a 95 a seconda dei tipi Temperatura di colore: T=da 3000 K a 6000 K a seconda dei tipi Luminanza: da 1000 a 6000 cd/cm2
Tempo di accensione: 4 minuti Tempo di riaccensione: 10 minuti Attacco: R7s, FC2, E40 Apparecchiature ausiliarie: alimentatore, accenditore e condensatore Variazioni in funzione della tensione(considerata rispettivamente di -5% e +5%) -del flusso luminoso: -15%; +15% -della potenza assorbita: -10%; +10% -della durata: trascurabile Decadimento del flusso luminoso(al termine della vita media): 40% Posizioni di funzionamento: limitate
con riflettore incorporato
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5.4) PROGETTAZIONE ELETTRICA La norma CEI 64-8/7-714 , come detto nel capitolo 4.5, contiene i criteri e le prescrizioni occorrenti per la progettazione e la realizzazione elettrica degli impianti di illuminazione esterna. La norma CEI 64-8/7-714 contiene prescrizioni relative a:
resistenza d’isolamento verso terra; caduta di tensione; distribuzione dei carichi nei circuiti di alimentazione trifasi; sezionamento e interruzione; protezione contro i cortocircuiti ed i sovraccarichi; protezione contro i contatti diretti ed indiretti; protezione contro le sollecitazioni meccaniche; grado di protezione dei componenti; distanziamento dalla carreggiata e dalla sede stradale; altezza minima sulla carreggiata; distanziamento dai conduttori di linee elettriche aeree esterne.
La norma prescrive altresì che ogni impianto di illuminazione pubblica sia dotato di:
schema elettrico dell’impianto; planimetria.
Per quanto riguarda in particolare il grado di protezione dei componenti elettrici, si ricorda che esso è definito dalla sigla IP seguita da due numeri di cui il primo, compreso fra 0 e 6, indica il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi ed il secondo, compreso fra 0 e 8, riguarda la protezione contro i liquidi. Tale grado di protezione deve essere, come minimo, il seguente:
per i componenti interrati o installati in un pozzetto: IP 58; per i componenti installati a meno di tre metri dal suolo: IP 43;
per i componenti installati a 3 metri o più dal suolo: IP 23 se destinati a funzionare sotto la pioggia e IP 22 in caso contrario.(IP= INDICE DI PENETRAZIONE (POLVERE, ACQUA)
Si rimarcano anche i seguenti aspetti che devono essere tenuti presenti dai progettisti, dagli installatori e dai manutentori degli impianti elettrici di illuminazione pubblica:
nel caso di impianti realizzati con apparecchiature e/o morsettiere di classe I (ossia munite del solo isolamento ordinario), l’impianto di messa a terra delle
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apparecchiature e dei sostegni può essere messo in esercizio (e quindi acceso l’impianto) soltanto dopo che l’impresa che lo ha realizzato ha prodotto la dichiarazione di conformità; l’impianto di messa a terra deve essere oggetto di verifiche periodiche;
nel caso di impianti realizzati con apparecchiature illuminanti, cavi e morsettiere di classe II (a doppio isolamento o ad isolamento rinforzato), la messa a terra delle apparecchiature e dei sostegni non è né necessaria né richiesta;
la manutenzione (o la riparazione) di un impianto di illuminazione pubblica è un lavoro elettrico che, pertanto, può essere eseguito soltanto da lavoratori formati secondo le norme CEI sui lavori elettrici 11-27 e 11-27/1 (preposti, persone PEC, PAV, PES e PEI) i quali devono operare secondo procedure di lavoro appositamente predisposte; i lavori di manutenzione elettrica degli impianti elettrici degli impianti di illuminazione pubblica saranno pertanto da noi affidati unicamente a imprese aventi lavoratori dipendenti abilitati ad eseguire lavori elettrici;
anche gli altri committenti, pubblici o privati, che affidano ad un’impresa la manutenzione (o la riparazione) di un impianto di illuminazione esterna devono pretendere che la stessa affidi i lavori a suoi lavoratori formati come indicato nel precedente alinea.
Ulteriori prescrizioni riguardanti i cavi, le linee aeree, i quadri, i dispositivi di protezione, la messa a terra, ecc…. sono contenute in altre norme CEI; fra esse sono particolarmente importanti le norme CEI 11-4 e 64-8. La norma CEI 11-4 “Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne” fornisce le prescrizioni fondamentali relative al progetto ed alla costruzione delle linee elettriche aeree utilizzate per la distribuzione pubblica dell’energia elettrica e, quindi, anche per l’alimentazione degli impianti di illuminazione esterna. In particolare, tali prescrizioni riguardano gli attraversamenti di opere pubbliche (strade, altre linee elettriche, linee di telecomunicazione, ecc…..), le distanze di rispetto dai fabbricati e dalle altre opere, le altezze rispetto al suolo. Le principali prescrizioni riguardano:
le altezze dei conduttori da terra (art. 2.1.05); le distanze dai fabbricati (art. 2.1.08);
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linee elettriche e di telecomunicazione su una stessa parete (art. 2.1.09);
le dimensioni minime dei conduttori (art. 2.2.01); la tipologia dei sostegni (sezione 4).
La norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua” fornisce le prescrizioni fondamentali relative al progetto ed alla costruzione degli impianti elettrici a bassa tensione e, quindi, anche degli impianti di illuminazione esterna. La norma è suddivisa in numerose parti; quella che ci interessa maggiormente è la parte 4 contenente le prescrizioni per la sicurezza. Tali prescrizioni riguardano:
la protezione contro i contatti diretti ed indiretti (sez. 4.10); l’impiego di componenti elettrici di classe II.
RISPARMIO ENERGETICO L’attuazione dell’articolo 6 della legge 17/2000 in materia di riduzione dell’impegno energetico notturno, viene elaborato con apposita relazione in allegato.
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LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO E LA VERIFICA DEI PROGETTI ILLUMINOTECNICI Uno degli aspetti che può risultare più ostico per chi non è addetto
ai lavori è la verifica ed il controllo dei nuovi progetti d’illuminazione
pubblica e privata, anche sotto forma di lottizzazione.
Progetto illuminotecnico: Verifica e controllo
L’ufficio tecnico comunale, l’ARPA o chi viene incaricato di questa
verifica può operare la sua valutazione solo sulla base del contenuto
del progetto illuminotecnico che se fatto correttamente contiene
tutte le informazioni necessarie per la verifica.
In sintesi ci sono alcuni passaggi comuni di verifica per ogni
tipologia di progetto illuminotecnico che di seguito riassumeremo:
a. Professionista illuminotecnico. Il progetto deve essere
realizzato da un professionista iscritto ad ordini e collegi
professionali e deve possedere un curriculum specifico in
materia (per esempio anche con la partecipazione a corsi
specifici sull’applicazione della LR17/00 e succ. integrazioni ed
aver già lavorato nel settore illuminazione).
Allegato 8
b. Verifica conformità corpi illuminanti. Tale verifica può
essere fatta semplicemente se, come prescritto per legge, il
progettista fornisce i dati fotometrici dei corpi illuminanti
utilizzati nel progetto.
Allegato 4
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c. Verifica conformità alle norme tecniche. Per fare tale
verifica è sufficiente conoscere la classificazione della strada o
dell’ambito da illuminare.
Il progettista deve dichiarare e giustificare l’effettiva
classificazione dell’ambito da illuminare. La verifica consiste
nella valutazione dei parametri illuminotecnici di progetto e
che questi rispettino quelli relativi alla classificazione.
Il riscontro del rispetto di questi primi 3 requisiti fondamentali
permette effettivamente di superare gran parte del problema della
verifica e controllo che poi si riduce alla verifica, nello specifico, di
alcuni altri limitati requisiti di legge.
La verifica della conformità dei progetti illuminotecnici ai requisiti di
legge, diventa quindi estremamente semplice e quasi una
procedura meccanica utilizzando gli allegati schemi di flusso
esemplificati:
1. Impianti d’illuminazione stradali,
2. Torri faro e Grandi aree,
3. Arredo Urbano, parchi, residenziali e ciclabili
4. Impianti sportivi
5. Monumenti ed edifici di elevato valore artistico, storico ed
architettonico
6. Adeguamento degli impianti nelle fasce di protezione
LEGENDA: Nello specifico gli schemi di flusso del processo di
verifica del progetto illuminotecnico, sono arricchiti dai riferimenti di
legge in colore rosso
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SCHEMA DI FLUSSO N. 01: VERIFICA IMPIANTO D'ILLUMINAZIONE STRADALE
PROGETTO ILLUMINOTECNICO CORRETTO E CONFORME ALLA LEGGE
STRADALE
Un professionista abilitato ha
fatto il progetto Illuminotecnico?
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Verifica conformità Apparecchi
Sono state fornite le tabelle fotometriche
e i Files Eulumdat Certificati da laboratori abilitati meglio
se di enti terzi? SI
NO Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
L'apparecchio ha una emissione max a 90° ed oltre
di 0.49cd/klm? SI
NO Apparecchi fuori legge. Rifare Progetto Ill.
Gli apparecchi si è previsto di installarli convetro piano orizzontale?
SI
NO Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
Verificare le tabelle fotometriche del produttore (cartacee e/o con software).
Sono conformi? SI
NO
Def. : Classificazione Illuminotecnica della Strada Def. :Norne di Riferimento e Valori ammissibili di:
Lm, Uo, Ul, Ti
Calcolo: Lm,Uo,Ul,Ti Sono conformi alle norme e Lm=Lm
norma (+ tolleranza di misura)?
SI
NO Progetto NON a Regola d'Arte o Lm troppo elevata. Progetto fuori legge
Rifare il progetto.
E' Un impianto nuovo o un rifacimento?
Solo Sostituzione Apparecchi
RIFACIMENTO
NUOVO Impianto Progetto Fuori legge.
Rifare progetto. Il rapporto
Interdistanza/Altezza è > 3.7? SI
NOPassare a potenza installate inferiori
Contenere le Potenza Installate
Se Potenze troppo elevate Rifare progetto
Le sorgenti sono al sodio alta o bassa
pressione?
SI
NO Sorgenti alternative: installarle solo ove strattamente necessario.
L'efficienza è >90 lm/W?
SI
NO Progetto Fuori legge. Rifare progetto.
E' previsto (se possibile) un riduttore di flusso puntuale
o centralizzato? SI
NO La relazione dimostra che è antieconomico o
già esistente? SI
NO Progetto Fuori legge. Completare progetto.
LR17/00 - Art.4, comma d D.G.R. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
D.G.R. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
LR17/00 - Art.6, comma 2 D.G.R. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
LR17/00 - Art.6, comma 2 D.G.R. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
LR38/04 - Art.6, comma 6, lettera c
LR38/04 - Art.6, comma 6, lettera c
D.G.R. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni" LR38/04 - Art.6, comma 6, lettera c
LR17/00 - Art.6, comma 2 D.G.R. n.7/6162 - Art.5
"Criteri Comuni"
LR17/00 - Art.6, comma 2 D.G.R. n.7/6162 - Art.5
"Criteri Comuni"
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SCHEMA DI FLUSSO N. 02: VERIFICA ADEGUAMENTO IMPIANTO IN FASCIA DI PROTEZIONE PROGETTO DI ADEGUAMENTO OK
STRADALE Un
professionista abilitato ha fatto il progetto
Illuminotecnico?
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Tipo Apparecchio Esistente
Sono stati forniti i dati fotometrici (e
files eulumdat) certificati da laboratori abilitati (meglio se
di enti terzi)?
SI
NO Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
L’emissione massima a 90° ed oltre è conforme a quella di progetto (0.49 o
15cd/klm?
SI
NOApparecchi fuori legge.
Rifare Progetto Ill.
LR17/00 - Art.4, comma d Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
LR17/00 - Art.6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
E’ del tipo altamente inquinante come:
sfere, lanterne, etc..?
SI
NO
In alternativa alla sostituzione, quando economicamente vantaggioso è possibile: schermare gli apparecchi illuminanti per
contenere l'emissione massima a 15cd/klm a 90° ed oltre
LR17/00 - Art.9, comma 4Reg. Att. n.7/6162 - Art.8 "Criteri Aggiuntivi"
E’ possibile ridurre l’emissione
dell’apparecchio sotto 15cd/klm a 90° ed oltre?
NO
SI
NO
SI L’adeguamento a
Imax 0.49cd/klm a 90° ed oltre è possibile con la sola variazione
dell’inclinazione?
NO
SI L’adeguamento a
Imax 0.49cd/klm a 90° ed oltre è possibile con la sola schermatura
degli apparecchi?
Reg. Att. n.7/6162 - Art.8 "Criteri Aggiuntivi"
Sostituzione apparecchi con analoghi di emissione massima di
0.49cd/klm a 90° ed oltre.
Reg. Att. n.7/6162 - Art.8 "Criteri Aggiuntivi"
LR17/00 - Art.9, comma 4 Reg. Att. n.7/6162 - Art.8 "Criteri Aggiuntivi"
L'apparecchio è stato solo modificato ma NON
sostituito?
SI
NO
VERIFICARE IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO CON I SEGUENTI MODULI (A SECONDA DELL'APPLICAZIONE) partendo nel flow chart dalla definizione delle
norme di riferimento e classificazione normativa: - DATA SHEET N. 01: FLOW CHART - VERIFICA IMPIANTO D'ILLUMINAZIONE STRADALE - DATA SHEET N. 03: FLOW CHART - TORRI FARO E GRANDI AREE - DATA SHEET N. 04: FLOW CHART - ARREDO UBANO, GIARDINI, PARCHI, CICLABILI, RESIDENZIALE
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SCHEMA DI FLUSSO N. 03: TORRI FARO E GRANDI AREE PROGETTO ILLUMINOTECNICO CORRETTO E CONFORME ALLA LEGGE
TORRI FARO E GRANDI
AREE
Un professionista abilitato ha
fatto il progetto Illuminotecnico?
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Verifica conformità Apparecchi
SI
NO Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
SI
NO Apparecchi fuori legge. Rifare Progetto Ill.
SI
NOProgetto Illuminotecnico quasi SICURAMENTE
Fuori legge. Rifare progetto.
Def. : Classificazione come da norme di riferimento EN13201
Conforme alla norma di riferimento dichiarata
e l’illuminamento è uguale (+ tolleranza di misura) a quella della norma ?
SI
NO Progetto NON a Regola d'Arte O illuminamenti troppo elevati. Progetto fuori
legge. Rifare il progetto.
Il Fattore di Utilizzazione è >0.5?
A parità di Lm la potenza installata è minore di quella ottenibile con
progetto con apparecchi stradali?
Le sorgenti: sono al sodio alta o bassa
pressione?
SI
NO
NO Rifare progetto con apparecchi tradizionali.
E’ previsto l’utilizzo di un riduttore di flusso o lo spegnimento
(ove possibile)?
SI
NO Progetto Fuori legge. Rifare progetto.
LR17/00 - Art.4, comma d Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
LR17/00 - Art.6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 par.: "Criteri Comuni" e "Torri Faro"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 par.: "Criteri Comuni" e "Torri Faro"
SI
Progetto Fuori legge. Rifare progetto.
Sono state fornite le tabelle fotometriche
e i Files Eulumdat certificati da laboratori abilitati meglio
se di enti terzi?
L'apparecchio ha una emissione max a 90° ed oltre
di 0.49cd/klm?
Gli apparecchi si è previsto di installarli convetro piano orizzontale?
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SCHEMA DI FLUSSO N. 04: ARREDO UBANO, GIARDINI, PARCHI, CICLABILI, RESIDENZIALE
ARREDO URBANO
Un professionista abilitato ha
fatto il progetto Illuminotecnico?
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Verifica conformità Apparecchi
SI
NO Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
SI
NOApparecchi fuori legge.
Rifare Progetto Ill.
SI
NO
Classificazione secondo le norme di riferimento in base all’applicazione
EN13201
SI
NO
Progetto NON a Regola d'Arte o progetto fuori legge.
Rifare il progetto.
SI
NO
LR17/00 - Art.4, comma d Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
LR17/00 - Art.6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Progetto Fuori legge. Rifare progetto.
Sorgenti da max 1500lm N° Apparecchi: Tot. flusso
verso l'alto<2250lm
SI
NO
Reg. Att. n.7/6162 - Art.9 "Deroghe"
Piste ciclabili
Gli Illuminamenti di prog. sono i minimi previsti dalla
norma (+ tolleranze) e i Rapporti Interdistanze / Altezze
sono >5-6?
NO
SI
Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
NO
SI
Relazione Tecnica: E’ stato massimizzato il fattore di utilizzazione minimizzando
Le potenze installate?
SI
NO
SI
NO
LR17/00 - Art. 6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 -
Art.5 "Criteri Comuni"
Sono state fornite le tabelle fotometriche
e i Files Eulumdat Certificati da laboratori abilitati meglio
se di enti terzi?
L'apparecchio ha una emissione max a 90° ed oltre
di 0.49cd/klm?
Gli apparecchi si è previsto di installarli convetro piano orizzontale?
Verificare le tabelle fotometriche del produttore (cartacee e/o con software).
Sono conformi?
Calcolo parametri di progetto. Sono uguali ai valori min. della norma (+ tolleranza di misura)?
Le sorgenti sono al sodio alta o bassa
pressione?
Sorgenti alternative: installarle solo ove strattamente necessario.
L'efficienza è >90 lm/W?
E' previsto un riduttore di flusso puntuale o centralizzato
(se possibile)?
SI
NO La relazione dimostra che è antieconomico o
già esistente?
SI
NO Progetto Fuori legge. Completare progetto.
LR17/00 - Art.6, comma 2 D.G.R. n.7/6162 - Art.5
"Criteri Comuni"
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PROGETTO ILLUMINOTECNICO CORRETTO E CONFORME ALLA LEGGE SCHEMA DI FLUSSO N. 05: IMPIANTI SPORTIVI
PROGETTO ILLUMINOTECNICO CORRETTO E CONFORME ALLA LEGGE
IMP.SPORTIVI
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Verifica conformità Apparecchi
SI
NO Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
SI
NO Impianto fuori legge.Rifare Progetto.
SI
NO Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
Tabelle fotometriche del produttore (cartacee e/o Easy Light).
Conformi?
SI
NO
Def. : Classificazione Illuminotecnica Impianto Sportivo come da norme di settore
La relazione Tecnica dimostra la conformità alle
norme ed il rispetto dei requisiti minimi?
SI
NO Richiedere relazione di conformità alle norme oppure il progetto NON a Regola d'Arte. In
questo caso rifarlo.
Nella relazione Tecnica si evidenzia che è previsto lo spegnimento
a fine utilizzo ed al massimo entro le ore 24?
Progetto da completare. NO
SI
LR17/00 - Art.4, comma d Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
LR17/00 - Art.6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
LR17/00 - Art.6, comma 2 Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Il n° di posti a sedere è
> 5000?
SI La
relazione dimostra il contenimento dello inquinamento l.?
NO
NO
SI
LR38/04 - Art.7, comma 2
LR38/04 - Art.7 , comma 6
Un professionista abilitato ha
fatto il progetto Illuminotecnico?
Sono state fornite le tabelle fotometriche
e i Files Eulumdat Certificati da laboratori abilitati meglio
se di enti terzi?
L'apparecchio ha una emissione max a 90° ed oltre
di 0.49cd/klm?
Gli apparecchi si è previsto di installarli con vetro
orizzontale?
Verificare le tabelle fotometriche del produttore (cartacee e/o con software).
Sono conformi?
Fascicolo C
Pagina 27 di 27
FOINI Dott EMILIO iscr. Albo p.i. n° 1119 - Brescia
SCHEMA DI FLUSSO N. 06: MONUMENTI ED EDIFICI
PROGETTO ILLUMINOTECNICO CORRETTO E CONFORME ALLA LEGGE
MONUMENTI Un
professionista abilitato ha fatto il progetto
Illuminotecnico?
SI
NO Realizzare Progetto Illuminotecnico
Tipo Elemento da Illuminare
L’Illuminazione è prevista dall'alto verso il basso tipo
quella radente?
SI
NO
Progetto Illuminotecnico Incompleto. Richiedere.
L’emissione max a 90° ed oltre è di 0.49cd/klm?
SI
SI
NO
Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
SI
NO
NO
LR17/00 - Art.4, comma d Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.2 "Case costruttrici, importatrici, fornitrici"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
Reg. Att. n.7/6162 - Art.5 "Criteri Comuni"
L’Illuminamento: nella sagoma è di 15 lux,
fuori dalla sagoma è 5 lux. E’ previsto lo spegnimento
entro le 24?
SI
NO
LR.38/04 - Art.7 , comma 5
Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
SI
NO
LR.38/04 - Art.7 , comma 5
Gli edifici sono di valore storico, architettonico,
artistico?
NO Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
SI SI
SI
NO La luminanze media mantenuta massima è
< 1 cd/m2 ?
Progetto Fuori legge. Rifare
progetto.
LR.38/04 - Art.7 , comma 5
NOL’Impianto
temporaneo (non fisso) o viene spento entro le 20
ora solare e le 22 ora legale?
SI
NO
Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
LR17/00 - Art.6, comma 2Reg. Att. n.7/6162 Art.5 -"Criteri Comuni"
LR17/00 - Art.6, comma 3Reg. Att. n.7/6162 Art.9 -"Deroghe"
Progetto IlluminotecnicoFuori legge. Rifare
progetto.
Sono state fornite le tabelle fotometriche
e i Files Eulumdat Certificati da laboratori abilitati meglio
se di enti terzi?
Gli apparecchi si è previsto di installarli convetro piano orizzontale?
Verificare le tabelle fotometriche del
produttore. Sono conformi?
Le sorgenti sono al sodio alta o bassa
pressione?