PIANIFICATORI PAESAGGISTI CONSERVATORI DELLA ......2016/03/30  · 11 12 3 10 2 6 12 7 NOVOCOMUM...

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itinerari nella Città sulle tracce delle architetture razionaliste itineraries in the city on the trail of architectures Rationalist con il contributo della Provincia di Como | Settore Cultura O R D I N E D E G L I A R C H I T E T T I P I A N I F I C A T O R I P A E S A G G I S T I C O N S E R V A T O R I D E L L A P R O V I N C I A D I C O M O RAZIONALISTA

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itinerari nella Cittàsulle tracce

delle architetturerazionaliste

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con il contributo dellaProvincia di Como | Settore Cultura

ORDINE DEGLI ARCHITETTIPIANIFICATORI PAESAGGISTI CONSERVATORIDELLA PROVINCIA DI COMO R

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itinerari nella Città sulle tracce degli architetti razionalisti

itinerari nella Città sulle tracce

itinerari nella Città sulle tracce degli architetti

itinerari nella Città sulle tracce degli architetti razionalisti

itinerari nella Città sulle tracce

itinerari nella Città sulle tracce degli architetti

itinerari nella Città sulle tracce degli architetti razionalisti

itinerari nella Città sulle tracce

itinerari nella Città sulle tracce degli architetti

La Città di Como ha vissuto una delle paginepiù importanti della Storia dell’ArchitetturaModerna, scritta tra le due guerre da Giu-seppe Terragni, Cesare Cattaneo, Pietro Lin-geri, Gianni Mantero ed Attilio Terragni. Comoè considerata oggi un Museo a cielo apertodel Razionalismo, che ha in Giuseppe Terragnie Cesare Cattaneo i rappresentanti più noti.La loro breve vita è stata un’esperienza radi-cale, di entusiasmo, polemica, confronto edazione per l’Architettura. Hanno dato forma asodalizi tra Architetti ed Artisti (a Como inparticolare con il gruppo degli Astrattisti) unitidallo spirito comune della modernità. Giu-seppe Terragni, in pochi anni, ha lasciatoesempi che ancora oggi richiamano l’interesseda tutto il mondo di Architetti, critici, stu-diosi, visitatori: dal Novocomum, casa per abi-tazioni del 1929, primo ediPcio dellamodernità in Italia, energico completamentoe trasPgurazione del fabbricato attiguo attra-verso un linguaggio di virtuosa dialettica trapiani e volumi puri; alla ex Casa del Fascio, cri-stallino esempio di classicità nel moderno,passando per la lirica interpretazione del temadell’infanzia con l’Asilo Sant’Elia ed alla soliditàsacrale del Monumento ai Caduti -tratto daun disegno del comasco Antonio Sant’Elia,esponente centrale del Futurismo-; oltre allecase monofamiliari i grandi Concorsi Romani;inPne la Casa Giuliani Frigerio del 1940, ela-borato esempio di complessità ricondotta aunità. Di Cesare Cattaneo valga solo ricordarel’elegantissima Casa di Cernobbio, oltre al sot-tile equilibrio di pesi e geometrie della Fon-tana di Camerlata, ideata col pittore Radice.La piccola guida, voluta dall’Ordine degli Ar-chitetti di Como per un’ampia diffusione, èuna selezione fondamentale per un avvicina-mento alle opere di questi Architetti, un’oc-casione per incontrare o ritrovare, maprincipalmente per vivere, la conoscenza dellanascita della Nuova Architettura e di quantoquesta ancora ci può dire.

Michele PierpaoliPresidente OAPPC della provincia di Como

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NOVOCOMUMarch.Giuseppe Terragni, 1927-1928

MONUMENTO AI CADUTIarch.Giuseppe Terragni, 1931-1933

CASA GIULIANI FRIGERIOarch.Giuseppe Terragni, 1939-1940

CASA DEL FASCIOarch.Giuseppe Terragni, 1928-1936

ASILO SANT’ELIA arch.Giuseppe Terragni, 1935-1937

FONTANA DI CAMERLATAarch.Cesare Cattaneo, Mario Radice,1935-1936

CASA D’AFFITTO A CERNOBBIOarch.Cesare Cattaneo, 1938-1939

CASA D’AFFITTOarch.Pietro Lingeri, 1927-1928

CASE POPOLARIarch. A. Sartoris_arch.G. Terragni,1938-1943

NUOVA SEDE CANOTTIERI LARIOarch. Gianni Mantero,1930-1931

ULI_SEDE UNIONE FASCISTA LAVORATORI INDUSTRIAarchh. C. Cattaneo_P. Lingeri_L.Origoni_A.Magnaghi_M.Terzaghi,1938-1943

VILLA PER UN FLORICOLTOREarch.Giuseppe Terragni, 1936-1937

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TREMEZZO | via Regina, 19A.M.I.L.A. Motonautica (Powerboating) arch. Pietro Lingeri, 1927-1931

ISOLA COMACINACase per Artisti arch. Pietro Lingeri, 1938

OSSUCCIO | località OspedalettoVilla Leoniarch. Pietro Lingeri, 1938-1944

FINO MORNASCO | via Garibaldi, 4Casa d’af?ttoarchh. A.Magnaghi, M.Terzaghi, 1939

CERMENATE | via Negrini, 3Asilo Garbagnatiarchh.C.Cattaneo, L. Origoni, 1935-37

SEVESO (Mb) | corso Garibaldi, 87Villa Bianca arch.Giuseppe Terragni, 1936-1937

ERBA | largo ClericiMonumento ai Caduti di Erba Incino arch.Giuseppe Terragni, 1928-1932

> COMO NORD > COMO / CERNOBBIO > COMO SUD + EST

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E’ il primo ediPcio costruito da Terragni. Da su-bito vi compaiono alcuni caratteri della sua ri-cerca compositiva: quei tratti che E. Mantero haindividuato nella triade costituita da contesto,tipo edilizio ed espressione della Pgura archi-tettonica. L’architettura è concepita come un linguaggioche si è costruito, mutando, nello spazio e neltempo. Dentro la linea classico monumentaledell’architettura, Terragni colloca il progetto nelsolco della storia del linguaggio. Non si tratteràdi un recupero stilistico, secondo la maniera ot-tocentesca, ma di una reinterpretazione delloschema della colonna e del capitello, seppur diordine gigante. Opera come uno scultore: scava la pietra, po-nendo particolare attenzione agli angoli del-l’ediPcio, cosciente che è nel volta testa deicornicioni che si ridePnisce un elemento fon-damentale dell'organismo edilizio. Sono imme-diati i confronti con gli ediPci di Aspund e conil Costruttivismo. Il risultato è una Pgura digrande espressione monumentale.Come afferma G. Canella, "… la propensioneverso una visione titanica dell’architettura, at-traverso sospensioni e sbalzi ciclopici porta Ter-ragni a progettare nuove Pgure architettoniche,come il Novocomum, con due antiche colonnegiganti incastonate negli angoli”.

E’ il primo ediPcio costruito da Terragni. Da su-bito vi compaiono alcuni caratteri della sua ri-cerca compositiva: quei tratti che E. Mantero haindividuato nella triade costituita da contesto,tipo edilizio ed espressione della Pgura archi-tettonica. L’architettura è concepita come un linguaggioche si è costruito, mutando, nello spazio e neltempo. Dentro la linea classico monumentaledell’architettura, Terragni colloca il progetto nelsolco della storia del linguaggio. Non si tratteràdi un recupero stilistico, secondo la maniera ot-tocentesca, ma di una reinterpretazione delloschema della colonna e del capitello, seppur diordine gigante. Opera come uno scultore: scava la pietra, po-nendo particolare attenzione agli angoli del-l’ediPcio, cosciente che è nel volta testa deicornicioni che si ridePnisce un elemento fon-damentale dell'organismo edilizio. Sono imme-diati i confronti con gli ediPci di Aspund e conil Costruttivismo. Il risultato è una Pgura digrande espressione monumentale.Come afferma G. Canella, "… la propensioneverso una visione titanica dell’architettura, at-traverso sospensioni e sbalzi ciclopici porta Ter-ragni a progettare nuove Pgure architettoniche,come il Novocomum, con due antiche colonnegiganti incastonate negli angoli”.

contatti e accessibilità / contacts and accessibility:

sede Ordine Architetti PPC Como [+ 39 031 269800]Amici del Novocomum [+ 39 031 572793]

• STAZIONE FS COMO S.GIOVANNI> 5 min / STAZIONE FNM COMO NORD LAGO>15min• BUS 1 / 6 / 7 / 11_stop RECCHI /MASÍA• AUTOSILO CENTRO LAGO [via Recchi ]• PARKING VIALE VITTORIO VENETO / VIA SINIGAGLIA / VIALE PUECHER / VIA MASÍA

NOVOCOMUM [1927-1929]arch. Giuseppe Terragni1904-1943

Como | viale Sinigaglia,1

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accessibilità / accessibility:

• STAZIONE FS COMO S.GIOVANNI> 5 min / STAZIONE FNM COMO NORD LAGO>15min• BUS 1 / 6 / 7 / 11_stop RECCHI /MASÍA• AUTOSILO CENTRO LAGO [via Recchi ]• PARKING VIALE VITTORIO VENETO / VIA SINIGAGLIA / VIALE PUECHER / VIA MASÍA

Scrive B. Zevi: “Terragni non riuscì mai a co-struire il proprio monumento ai caduti per lacittà di Como. Se volle realizzarlo dovette se-guire, naturalmente modiPcandolo e model-lando interamente l’interno, un progetto altrui:di Sant’Elia, via Prampolini auspice Marinetti”.Nelle diverse soluzioni del Monumento si evi-denziano le diversità compositive rinvenibilitra Sant’Elia e Terragni: alla prometeica torredel pilone della centrale elettrica di Sant’Elia sicontrappone, nel progetto di Terragni non co-struito, il doppio portale su basamento conall’interno una statua gigante. L'intorno del Monumento realizzato è co-struito da due esedre-teatro contrapposte, in-terrotte dal basamento della torre faro. Ilbasamento è percorribile mediante due sca-linate simmetriche contrapposte, disposteverso la città e verso il lago, che portano allabasilica biabsidata contenuta nel volume de-lineato dai contrafforti. Gli altri due fronti delbasamento sono posti sull'asse centrale delledue esedre-teatro: ognuna è costituita da unpiano rialzato, inclinato e circondato da ci-pressi. Si riconosce l'antico tema del prosce-nio, memore dell'altare di Dionisio. I monumen-ti di Terragni sono sempre percorribili. Dallacripta si può salire Pno alla terrazza belvedere:come nel colosso del San Carlone d’Arona.

Scrive B. Zevi: “Terragni non riuscì mai a co-struire il proprio monumento ai caduti per lacittà di Como. Se volle realizzarlo dovette se-guire, naturalmente modiPcandolo e model-lando interamente l’interno, un progetto altrui:di Sant’Elia, via Prampolini auspice Marinetti”.Nelle diverse soluzioni del Monumento si evi-denziano le diversità compositive rinvenibilitra Sant’Elia e Terragni: alla prometeica torredel pilone della centrale elettrica di Sant’Elia sicontrappone, nel progetto di Terragni non co-struito, il doppio portale su basamento conall’interno una statua gigante. L'intorno del Monumento realizzato è co-struito da due esedre-teatro contrapposte, in-terrotte dal basamento della torre faro. Ilbasamento è percorribile mediante due sca-linate simmetriche contrapposte, disposteverso la città e verso il lago, che portano allabasilica biabsidata contenuta nel volume de-lineato dai contrafforti. Gli altri due fronti delbasamento sono posti sull'asse centrale delledue esedre-teatro: ognuna è costituita da unpiano rialzato, inclinato e circondato da ci-pressi. Si riconosce l'antico tema del prosce-nio, memore dell'altare di Dionisio. I monumen-ti di Terragni sono sempre percorribili. Dallacripta si può salire Pno alla terrazza belvedere:come nel colosso del San Carlone d’Arona.

MONUMENTO AI CADUTI [1931-1933]arch. Giuseppe Terragni1904-1943

Como | viale Vittorio Veneto

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Nelle opere dei Razionalisti si possono rin-tracciare tre linee: quella dei progetti “clas-sico-monumentali” del Danteum; quella“astrattista” della casa Giuliani-Frigerio equella della “civiltà edilizia”, del quartiere Co-mo-Rebbio.La casa Giuliani Frigerio s'inserisce nella tra-dizione dei villini costruiti sul lungo LarioTrento e Trieste Pno a villa Geno. Le facciate,completamente diverse una dall'altra, con-fermano il precipuo aspetto di "casa nelverde". Tre appartamenti per piano distruibuiti da ununico corpo scale. Ogni appartamento è do-tato di riscontro d’aria naturale secondo le re-gole funzionali dettate dal Movimento Mo-derno. Per questo essi sono posti a quote di-verse: così si potrà Psicamente realizzare laventilazione naturale dei servizi.Sarà proprio nella linea “astrattista”, più legataalle cifre stilistiche di facciata, che si potrà rin-tracciare, se non la continuità stilistica con ilFuturismo, perlomeno la propensione all'ab-bandono - forse alla demolizione attuata se-condo ragione - dell'antico linguaggio archi-tettonico. Negli anni sessanta, Peter Eisenman, impor-tante storico contemporaneo, ne studieràcompiutamente la grammatica formale.

Nelle opere dei Razionalisti si possono rin-tracciare tre linee: quella dei progetti “clas-sico-monumentali” del Danteum; quella“astrattista” della casa Giuliani-Frigerio equella della “civiltà edilizia”, del quartiere Co-mo-Rebbio.La casa Giuliani Frigerio s'inserisce nella tra-dizione dei villini costruiti sul lungo LarioTrento e Trieste Pno a villa Geno. Le facciate,completamente diverse una dall'altra, con-fermano il precipuo aspetto di "casa nelverde". Tre appartamenti per piano distruibuiti da ununico corpo scale. Ogni appartamento è do-tato di riscontro d’aria naturale secondo le re-gole funzionali dettate dal Movimento Mo-derno. Per questo essi sono posti a quote di-verse: così si potrà Psicamente realizzare laventilazione naturale dei servizi.Sarà proprio nella linea “astrattista”, più legataalle cifre stilistiche di facciata, che si potrà rin-tracciare, se non la continuità stilistica con ilFuturismo, perlomeno la propensione all'ab-bandono - forse alla demolizione attuata se-condo ragione - dell'antico linguaggio archi-tettonico. Negli anni sessanta, Peter Eisenman, impor-tante storico contemporaneo, ne studieràcompiutamente la grammatica formale.

accessibilità / accessibility:

• STAZIONE FS COMO S.GIOVANNI> 5 min / STAZIONE FNM COMO NORD LAGO>15min• BUS 1 / 6 / 7 / 11_stop RECCHI /MASÍA• AUTOSILO CENTRO LAGO [via Recchi ]• PARKING VIALE VITTORIO VENETO / VIA SINIGAGLIA / VIALE PUECHER / VIA MASÍA

CASA GIULIANI FRIGERIO [1939-1940]arch. Giuseppe Terragni1904-1943

Como | viale Rosselli, 24

no pianta, ma sezione

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Scrive il poeta Giampiero Neri: “La Casa delFascio del Terragni mi è sempre sembrata diun diverso e superiore ordine di bellezza,qualcosa come il Partenone”. E ancora, Mas-simo Bontempelli: "In questa casa tutto nascedall'esterno, dalla piazza, dall'aria e tutto su-bito si muove e ridiventa esterno…”.I due blocchi ufPci, perpendicolari a piazza delPopolo, ne permettono l’ineccepibile funzio-namento. Così il volume compatto della CdFpuò diventare al piano terreno una piazza-galleria orientata verso il Duomo, accogliere aipiani superiori i ballatoi della distribuzione eridiventare in copertura spazio pubblico aper-to verso la collina ovest. Si propongono due punti di osservazione. Il primo, a Panco della facciata del Duomo,lungo l'asse individuato dal Teatro Sociale: ilreticolo strutturale chiude il vuoto della Piazzadel Popolo, proprio sotto la collina di Brunate,mentre la parete piena di uno dei blocchichiude l’asse prospettico che passa sotto ilpronao del Teatro Sociale. Il secondo, da via Dante. Costruiscono lapiazza del Popolo: l’abside del Duomo, il pro-nao del Teatro Sociale, il reticolo di facciatadella Cdf sul sagrato in granito, le mura e -inPne - il vuoto rappresentato delle FerrovieNord verso il lago.

Scrive il poeta Giampiero Neri: “La Casa delFascio del Terragni mi è sempre sembrata diun diverso e superiore ordine di bellezza,qualcosa come il Partenone”. E ancora, Mas-simo Bontempelli: "In questa casa tutto nascedall'esterno, dalla piazza, dall'aria e tutto su-bito si muove e ridiventa esterno…”.I due blocchi ufPci, perpendicolari a piazza delPopolo, ne permettono l’ineccepibile funzio-namento. Così il volume compatto della CdFpuò diventare al piano terreno una piazza-galleria orientata verso il Duomo, accogliere aipiani superiori i ballatoi della distribuzione eridiventare in copertura spazio pubblico aper-to verso la collina ovest. Si propongono due punti di osservazione. Il primo, a Panco della facciata del Duomo,lungo l'asse individuato dal Teatro Sociale: ilreticolo strutturale chiude il vuoto della Piazzadel Popolo, proprio sotto la collina di Brunate,mentre la parete piena di uno dei blocchichiude l’asse prospettico che passa sotto ilpronao del Teatro Sociale. Il secondo, da via Dante. Costruiscono lapiazza del Popolo: l’abside del Duomo, il pro-nao del Teatro Sociale, il reticolo di facciatadella Cdf sul sagrato in granito, le mura e -inPne - il vuoto rappresentato delle FerrovieNord verso il lago.

accessibilità / accessibility:

• STAZIONE FNM COMO NORD LAGO> 5min / STAZIONE FS COMO S.GIOVANNI 20min• BUS 1 / 6 / 7 / 11_stopVERDI [Duomo ] / BUS 4 / 5_stop POPOLO• AUTOSILO VALDUCE [viale Lecco, 9] / AUTOSILO ARENA DEL TEATRO SOCIALE [via Bellini, 21]• PARKING VIALE LECCO / VIA REZZONICO / VIA PESSINA / VIA DEI PARTIGIANI

CASA DEL FASCIO [1932-1936]arch. Giuseppe Terragni1904-1943

Como | piazza del Popolo

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Sorge all’interno di un quartiere popolare co-struito all'inizio del '900.La tipologia è completamente svincolata dallotto che occupa e - a differenza della Casadel Fascio - è una corte aperta ad un solopiano dominata dalla torre del Baradello. Due corpi della corte contengono le aule e ilrefettorio (con i rispettivi servizi); il terzo or-ganizza lo spazio ricreativo coperto e il si-stema di ingresso. Tre lati della corte sonocostituiti da facciate evidenziate dal nodotrave-pilastro: staccato dalla facciata, a Plodel serramento ed interno al serramento. Gli spazi ricreativi esterni sono il luogo del-l’invenzione Pgurativa: i grandi portali-velariche sorreggono le tende delle aule; la rampache porta alla copertura praticabile; gli in-gressi che individuano i bracci della "C" e, in-Pne, la pensilina che chiude il quarto lato ecollega tutti gli spazi della vita all’aria aperta.Le aule sono dotate di pareti mobili ripiegabilie di lavagna mobile.La collocazione nel quartiere operaio e iltema della scuola all'aria aperta lo accomu-nano alla Openluchtschool di J. Duiker adAmsterdam. Enrico Mantero notava “comenel Paradiso delle opere del Razionalismo eu-ropeo, l’Asilo Sant’Elia fosse presente comel’angelo più bello.”

Sorge all’interno di un quartiere popolare co-struito all'inizio del '900.La tipologia è completamente svincolata dallotto che occupa e - a differenza della Casadel Fascio - è una corte aperta ad un solopiano dominata dalla torre del Baradello. Due corpi della corte contengono le aule e ilrefettorio (con i rispettivi servizi); il terzo or-ganizza lo spazio ricreativo coperto e il si-stema di ingresso. Tre lati della corte sonocostituiti da facciate evidenziate dal nodotrave-pilastro: staccato dalla facciata, a Plodel serramento ed interno al serramento. Gli spazi ricreativi esterni sono il luogo del-l’invenzione Pgurativa: i grandi portali-velariche sorreggono le tende delle aule; la rampache porta alla copertura praticabile; gli in-gressi che individuano i bracci della "C" e, in-Pne, la pensilina che chiude il quarto lato ecollega tutti gli spazi della vita all’aria aperta.Le aule sono dotate di pareti mobili ripiegabilie di lavagna mobile.La collocazione nel quartiere operaio e iltema della scuola all'aria aperta lo accomu-nano alla Openluchtschool di J. Duiker adAmsterdam. Enrico Mantero notava “comenel Paradiso delle opere del Razionalismo eu-ropeo, l’Asilo Sant’Elia fosse presente comel’angelo più bello.”

accessibilità / accessibility:

• STAZIONE FNM COMO NORD LAGO> 15min / STAZIONE FS COMO S.GIOVANNI 20min• BUS 1 / 8 / C50_stop S.ROCCO• PARKING VIA ALCIATO / VIA DEI MILLE

ASILO SANT’ELIA [1935-1937]arch. Giuseppe Terragni1904-1943

Como | via Alciato, 15

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Destinata - per iniziativa del Comune di Como- al centro del piazzale Corsica, la fontana fucostruita nel Parco Sempione di Milano in oc-casione della VI Triennale del 1936 e solo nel1962 riportata al luogo per il quale era stataprogettata.Cattaneo e Radice lavoreranno ancora insiemeper il progetto della Chiesa a Settore Circolare(1939-1943), accomunato a questo da un’unicamatrice: quella della pianta accentrata.Così scrivono: “Sono state preferite forme cir-colari - composizioni, su rapporti armonici, dianelli e di sfere - come quelle che permettonouno sviluppo di vedute in successione graduale,con lo spostamento in moto uniforme dell’an-golo visuale... ”. Continuano: “La decorazione èperò ambientata, rapportata col paesaggio ecoll'uomo: l'altezza complessiva di metri noveè quella che meglio si adatta alle dimensioni delpiazzale e delle case vicine e l'altezza dei para-petti delle vasche, le dimensioni dei conci, lapanchina disposta davanti alla vasca piùgrande, il vialetto che permette di giungeresotto gli anelli sospesi con uno sbalzo di quasisei metri (di diametro), di osservarne la fuga nelcielo, sono tutti elementi che servono a chi vedeper collocare subito la fontana in rapporto conla misura dell’uomo e degli elementi fonda-mentali del paesaggio urbano”.

Destinata - per iniziativa del Comune di Como- al centro del piazzale Corsica, la fontana fucostruita nel Parco Sempione di Milano in oc-casione della VI Triennale del 1936 e solo nel1962 riportata al luogo per il quale era stataprogettata.Cattaneo e Radice lavoreranno ancora insiemeper il progetto della Chiesa a Settore Circolare(1939-1943), accomunato a questo da un’unicamatrice: quella della pianta accentrata.Così scrivono: “Sono state preferite forme cir-colari - composizioni, su rapporti armonici, dianelli e di sfere - come quelle che permettonouno sviluppo di vedute in successione graduale,con lo spostamento in moto uniforme dell’an-golo visuale...”. Continuano: “La decorazione èperò ambientata, rapportata col paesaggio ecoll'uomo: l'altezza complessiva di metri noveè quella che meglio si adatta alle dimensioni delpiazzale e delle case vicine e l'altezza dei para-petti delle vasche, le dimensioni dei conci, lapanchina disposta davanti alla vasca piùgrande, il vialetto che permette di giungeresotto gli anelli sospesi con uno sbalzo di quasisei metri (di diametro), di osservarne la fuga nelcielo, sono tutti elementi che servono a chi vedeper collocare subito la fontana in rapporto conla misura dell’uomo e degli elementi fonda-mentali del paesaggio urbano”.

accessibilità / accessibility:

• STAZIONE FNM CAMERLATA> 10min• BUS 1 / 6 / C50_stop CAMERLATA• AUTOSILO HOTEL MILANO [via Pino, 4]• PARKING VIA COLONNA / VIA CANTURINA / VIA VARESINA / VIA PINO

FONTANA DI CAMERLATA [1935-36]arch. Cesare Cattaneo1912-1943Mario Radice pittore1898-1987

Como | piazzale di Camerlata

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È un ediPcio a tre piani con un negozio e unsolo appartamento per piano. Si allinea allacortina edilizia della via Regina e il portico delnegozio riprende il Plo del piano terra del-l’ediPcio adiacente. Si caratterizza per i forti accenti chiaroscuralinon convenzionali creati dagli incastri deglielementi di facciata. Dominano la triparti-zione del fronte principale - cara agli ordiniarchitettonici - e il terrazzo giardino. Nella rinuncia alla rappresentazione delleparti funzionalmente più importanti si puòleggere l’adesione alle modalità espressivedella linea “astrattista” del Razionalismo co-masco; infatti, oltre a rilevare analogie fun-zionali con il piano terra della Casa del Fascio,i dettagli e gli elementi della grammatica lin-guistica dialogano con gli schemi composi-tivi della facciata presenti anche nella casaGiuliani-Frigerio di Terragni. Sostanzialmente diversa dalla linea “classico -monumentale” sperimentata dallo stessoCattaneo nel progetto per la crociera - recintodella Casa Famiglia e in quello degli alberghidi Ivrea (che reinterpretano le tombe a torresovrapposte) e inPne nello straordinario pro-getto - con il pittore Mario Radice, del 1943- per la Chiesa a settore circolare ispiratoanche dal Pantheon.

È un ediPcio a tre piani con un negozio e unsolo appartamento per piano. Si allinea allacortina edilizia della via Regina e il portico delnegozio riprende il Plo del piano terra del-l’ediPcio adiacente. Si caratterizza per i forti accenti chiaroscuralinon convenzionali creati dagli incastri deglielementi di facciata. Dominano la triparti-zione del fronte principale - cara agli ordiniarchitettonici - e il terrazzo giardino. Nella rinuncia alla rappresentazione delleparti funzionalmente più importanti si puòleggere l’adesione alle modalità espressivedella linea “astrattista” del Razionalismo co-masco; infatti, oltre a rilevare analogie fun-zionali con il piano terra della Casa del Fascio,i dettagli e gli elementi della grammatica lin-guistica dialogano con gli schemi composi-tivi della facciata presenti anche nella casaGiuliani-Frigerio di Terragni. Sostanzialmente diversa dalla linea “classico -monumentale” sperimentata dallo stessoCattaneo nel progetto per la crociera - recintodella Casa Famiglia e in quello degli alberghidi Ivrea (che reinterpretano le tombe a torresovrapposte) e inPne nello straordinario pro-getto - con il pittore Mario Radice, del 1943- per la Chiesa a settore circolare ispiratoanche dal Pantheon.

accessibilità / accessibility:

• Navigazione Lago di Como_stop CERNOBBIO• BUS 6 / C10 / C20 / C28 / C29_stopMAZZINI [Villa Erba ]• PARKING VIA GARIBALDI / VIA ERBA / VIA BESANA / VIA MONTI

CASA D’AFFITTO A CERNOBBIO[1938-39]arch. Cesare Cattaneo1912-1943

Cernobbio | via Regina, 41-43

Page 11: PIANIFICATORI PAESAGGISTI CONSERVATORI DELLA ......2016/03/30  · 11 12 3 10 2 6 12 7 NOVOCOMUM arch.Giuseppe Terragni, 1927-1928 MONUMENTO AI CADUTI arch.Giuseppe Terragni, 1931-1933

COMOAltre architetture razionaliste presenti in Città

Other rationalist architecture in the city of Como

CASE POPOLARIarch. A. Sartoris_arch.G. Terragni 1938-1943

via Anzani, 34

NUOVA SEDE CANOTTIERI LARIOarch. G. Mantero1930-1931

viale Puecher, 6

VILLA PER UN FLORICOLTOREarch. G. Terragni1936-1937

via Pasquale Paoli, 49

ULI_SEDE UNIONE FASCISTA LAVORATORI INDUSTRIAarchh. C. Cattaneo_P. Lingeri_L.OrigoniA.Magnaghi_M.Terzaghi1938-1943

via Pessina, 6

CASA D’AFFITTO A COMO [1936]arch.Pietro Lingeri, 1894 -1968

Como | via Mentana, 25-29• STAZIONE FNM COMO BORGHI> 5 min• PARKING SIRTORI [via Sirtori,7] / AUTOSILO TRIBUNALE [via Auguadri]

Questa opera reinterpreta gli elementi tipicidell'edilizia d'afPtto ottocenteschi. A seguito dell’apertura della nuova via Men-tana, avvenuta con la costruzione del nuovoMercato Coperto e altri ediPci pubblici e resi-denziali (tra cui la Casa Pedraglio di Terragnidel 1935-1936) e nel rispetto dei nuovi alli-neamenti stradali, l’ediPcio si inserisce all'in-terno di quel tessuto funzionalmente mistodePnito dal PRG del 1919. Contrappone la zona notte, trattata comeblocco compatto, alla zona giorno, individuatadai terrazzi-giardino che dialogano con il verdeinterno al lotto. Nell'ambito di questi elementi,il passaggio tra le due zone è costituito daglispazi funzionali della cucina e dei disimpegni.Coerentemente, gli alzati mostrano queste di-versità: la zona notte si individua come volumeverticale; la zona giorno come serie di piani oriz-zontali sovrapposti. I parapetti pieni corronolungo la facciata della zona giorno e si trasfor-mano in parapetti metallici in corrispondenzadel terrazzo, realizzando così il soggiorno al-l'aperto. I pilastri metallici arretrandosi dal Plodella facciata della zona giorno, non impedi-scono l’individuazione dei piani orizzontali.È un progetto che dialoga con altri ediPci delMovimento Moderno ed in particolare conopere di Mies van den Rohe.

Questa opera reinterpreta gli elementi tipicidell'edilizia d'afPtto ottocenteschi. A seguito dell’apertura della nuova via Men-tana, avvenuta con la costruzione del nuovoMercato Coperto e altri ediPci pubblici e resi-denziali (tra cui la Casa Pedraglio di Terragnidel 1935-1936) e nel rispetto dei nuovi alli-neamenti stradali, l’ediPcio si inserisce all'in-terno di quel tessuto funzionalmente mistodePnito dal PRG del 1919. Contrappone la zona notte, trattata comeblocco compatto, alla zona giorno, individuatadai terrazzi-giardino che dialogano con il verdeinterno al lotto. Nell'ambito di questi elementi,il passaggio tra le due zone è costituito daglispazi funzionali della cucina e dei disimpegni.Coerentemente, gli alzati mostrano queste di-versità: la zona notte si individua come volumeverticale; la zona giorno come serie di piani oriz-zontali sovrapposti. I parapetti pieni corronolungo la facciata della zona giorno e si trasfor-mano in parapetti metallici in corrispondenzadel terrazzo, realizzando così il soggiorno al-l'aperto. I pilastri metallici arretrandosi dal Plodella facciata della zona giorno, non impedi-scono l’individuazione dei piani orizzontali.È un progetto che dialoga con altri ediPci delMovimento Moderno ed in particolare conopere di Mies van den Rohe.

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• K. Framton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982• E. Mantero (a cura di), Il Razionalismo italiano, Zanichelli, Bologna 1984• L. Cavadini, Il Razionalismo Lariano 1926-1944, Electa, Milano 1989• A. Novati, Como. Gli anni del Razionalismo, Clup, Milano 1990• K. Framton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982• E. Mantero (a cura di), Il Razionalismo italiano, Zanichelli, Bologna 1984• L. Cavadini, Il Razionalismo Lariano 1926-1944, Electa, Milano 1989• A. Novati, Como. Gli anni del Razionalismo, Clup, Milano 1990• K. Framton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1982• E. Mantero (a cura di), Il Razionalismo italiano, Zanichelli, Bologna 1984• L. Cavadini, Il Razionalismo Lariano 1926-1944, Electa, Milano 1989• A. Novati, Como. Gli anni del Razionalismo, Clup, Milano 1990

www.ordinearchitetticomo.itwww.maarc.itwww.cesarecattaneo.itwww.archivioterragni.itwww.archiviolingeri.itwww.ordinearchitetticomo.itwww.maarc.itwww.cesarecattaneo.itwww.archivioterragni.itwww.archiviolingeri.itwww.ordinearchitetticomo.itwww.maarc.itwww.cesarecattaneo.itwww.archivioterragni.itwww.archiviolingeri.itwww.ordinearchitetticomo.itwww.maarc.itwww.cesarecattaneo.itwww.archivioterragni.itwww.archiviolingeri.itwww.ordinearchitetticomo.itwww.maarc.itwww.cesarecattaneo.itwww.archivioterragni.it

PER APPROFONDIREMAIN BOOK/LINK

TREMEZZO (Como) | via Regina, 19A.M.I.L.A. Motonautica (Powerboating) arch. Pietro Lingeri, 1927-1931

FINO MORNASCO (Como) | via Garibaldi, 4Casa d’af?tto arch. A. Magnaghi e M. Terzaghi, 1939

CERMENATE (Como) | via Negrini, 3Asilo Garbagnati arch. C. Cattaneo e arch. L. Origoni, 1935-1937

SEVESO (Monza Brianza) | corso Garibaldi, 87Villa Biancaarch. Giuseppe Terragni, 1936-1937

ERBA (Como) | largo ClericiMonumento ai Caduti di Erbaarch. Giuseppe Terragni, 1928-1932

ISOLA COMACINA (Como)Case per Artistiarch. Pietro Lingeri, 1938

OSSUCCIO (Como) | località OspedalettoVilla Leoniarch. Pietro Lingeri, 1938-1944

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