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n. 7 Luglio 2020 T Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% ROMA-C/RM/23/2014 PIANETA

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ipartire” è il verbo più utilizzato in questo periodo, ed il classico augurio di buoneferie che a luglio abitualmente faccio ai lettori di Pianeta Tabacco, quest’annorischia di sembrare poco opportuno.Una strana estate, questa del 2020.

In mezzo tra lo spavento per il recente passato e l’angoscia per il futuro prossimo. Per la nostra categoria, a tutto questo, si aggiunge lo stato di precarietà per l’approssimarsi dellascadenza contrattuale di fine anno.Se è vero che l’incertezza è il peggior veleno dell’economia, allora stabilità e prospettiva sono ilmiglior antidoto, e chi ha il potere di assicurare queste due condizioni alle piccole aziende comenoi, che sia il Governo della Nazione o le grandi multinazionali committenti, deve prendersene laresponsabilità sociale ed economica.La stabilità, in fin dei conti, è un bene assoluto che non riguarda soltanto le piccole aziende.

Carmine Mazza

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TABACCOPianeta Tabacco Mensile dei distributori di tabacco lavoratoAnno VII - n. 7 - Luglio 2020

Direttore Editoriale: Carmine Mazza

Direttore Responsabile: Alessandro Amati

Amministratore Unico: Riccardo Gazzina

Direzione e Redazione:Agemos Editrice e Servizi S.r.l. a socio unicoViale Mazzini, 25 - 00195 RomaTel. 06.699.24.348 - Fax 06.697.88.817E-mail: [email protected]

Stampa:Tipolitografia New Graphic - RomaVia Antonio Tempesta, 40 - 00176 Roma

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 103/2014 del 16/05/2014

Pianeta Tabacco - organo di informazionesindacale dell’Associazione Nazionale Venditorie Distributori di Tabacco è destinato esclusiva-mente agli operatori del settore.

Questo periodico è associato all’Unione StampaPeriodica Italiana

Si precisa che non è stato possibile rinvenire l’autore o il titolare deidiritti di utilizzazione economica di alcune delle immagini e dellefotografie pubblicate in questo numero della rivista, che si mette-comunque ed in ogni caso- a disposizione dell’autore o del titolaredei diritti di sfruttamento economico delle foto e immagini pubblicate.

sommario

“Ho smesso di fumare. Vivrò unasettimana in più e in quella settimanapioverà a dirotto”. (W. Allen)

Focus On10

Nel 2025 i tabagisti saranno un miliardoSi deve puntare sulla riduzione deldanno

La Food and Drug Administration dà ilvia libera a ‘Iqos’ come prodotto adesposizione modificata

Riduzione del danno

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Fase 3:ripartenza green

13Save the Planet5 elementi per la ripartenza

Tabacco e Motori32

Nick Heidfeld

Ciro... del Mondo34

Mostre15

“Fornasetti Theatrum Mundi” a Parma

News20

Le “ultime” dal mondo del tabacco

Depositi e Gestori24

La gestione dopo il Covid: come cambiano le nostre impreseParlano i gestori del TP di Imperia, Derio Guadalupi e la moglie Raffaella Masento

Lotta al contrabbando

29La Lotta al contrabbando di sigarettenella città di New York (ultima puntata)

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i tratta di una decisione che può aprire scenariestremamente interessanti e innovativi perquanto riguarda la riduzione del danno graziea dispositivi alternativi al fumo tradizionale. La

Food and Drug Administration statunitense, infatti, hadato il via libera alla commercializzazione del sistema

Iqos di Philip Morris Products Sa come prodotto deltabacco a rischio modificato (Mrtps). Nel rilasciarel’autorizzazione, “l’agenzia ha rilevato che riconosceread Iqos la possibilità di essere commercializzato conla dicitura di prodotto ‘ad esposizione modificata’ siaappropriato per la tutela della salute pubblica”. La pro-

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La Food and Drug Administration dà il via libera a ‘Iqos’ come prodotto ad esposizione modificata

Calantzopoulos, Ceo di Philip Morris International: “riconosciuto prodotto profondamente diverso rispetto alle sigarette e scelta migliore per i fumatori”. Hannappel (PM Italia):

“frutto anche dell’eccellenza del nostro stabilimento di Bologna”

André Calantzopoulos, Ceo di Philip Morris International

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nuncia dell’Ente statuni-tense segna così una vera epropria pietra miliare per latutela della salute pubblica,e potrebbe avere dei riflessianche per quanto riguardala situazione regolatoria elegislativa anche in Europa. La Fda, secondo PhilipMorris Italia, conferma cosìche “Iqos è un prodottoprofondamente diverso ri-spetto alle sigarette e costi-tuisce una scelta migliore per i fumatori adulti chealtrimenti continuerebbero a fumare”. La multinazio-nale evidenzia come “Iqos è il primo e unico dispo-sitivo elettronico da utilizzare con tabacco o nicotinaad aver ottenuto questo riconoscimento attraverso ilprocesso di Mrtp istituito dalla Fda”. L’agenzia dicontrollo statunitense, in questo modo, “ha autoriz-zato la commercializzazione di Iqos con le seguentiinformazioni: il sistema riscalda il tabacco ma non lobrucia; ciò riduce significativamente la produzione disostanze chimiche dannose e potenzialmente dan-nose. Studi scientifici hanno dimostrato che il passag-gio completo dalle sigarette convenzionali al sistemaIqos riduce significativamente l’esposizione dell’orga-nismo a sostanze chimiche dannose o potenzialmentedannose”. L’agenzia ha concluso che secondo le evi-denze scientifiche a disposizione è prevedibile cheIqos “porti un beneficio alla salute della popolazionenel suo complesso, tenendo in considerazione sia gliutilizzatori di prodotti del tabacco sia chi non ne faattualmente uso”. L’Fda “ha in ogni caso precisatoche ciò non significa che Iqos sia privo di rischi né‘approvato dalla Fda’”. Secondo l’azienda multina-zionale, “la decisione dell’Fda contribuisce ulterior-mente all’emergente consenso internazionale dellascienza indipendente sul fatto che Iqos sia una sceltamigliore rispetto al continuare a fumare, e segue la de-cisione presa dalla stessa Fda nell’aprile del 2019 chene aveva autorizzato la commercializzazione negliStati Uniti. La pronuncia dell’Fda fornisce un impor-tante esempio di come governi e organizzazioni disalute pubblica possono rego-lamentare alternative senzafumo per differenziarle dalle si-garette, al fine di proteggere e

promuovere la salute pub-blica. Questo fa seguito allarevisione di un ampio pac-chetto di evidenze scientifi-che presentato da Pmi allaFda nel dicembre 2016 asupporto delle sue applica-zioni Mrtp”.Estremamente soddisfattoAndré Calantzopoulos, Ceodi Philip Morris Internatio-nal. “La decisione dell’Fda –ha commentato - è una pie-

tra miliare per la salute pubblica. Molte delle decinedi milioni di uomini e donne americani che oggi fu-mano smetteranno, ma molti non lo faranno. La de-cisione di oggi rende possibile informare questi adultiche passare completamente a Iqos è una scelta mi-gliore che continuare a fumare. L’Fda ha stabilito chestudi scientifici dimostrano che passare completa-mente dalle sigarette convenzionali a Iqos riducel’esposizione a sostanze chimiche dannose o poten-zialmente dannose”. “Iqos è un prodotto sostanzial-mente diverso rispetto alle sigarette convenzionali edeve essere regolato in maniera diversa, come rico-nosciuto dalla Fda. Ora, più che mai – ha rimarcatoCalantzopoulos - c’è urgente bisogno di una un ap-proccio condiviso per raggiungere un futuro senzafumo. La decisione della Fda fornisce un esempio im-portante di come i governi e le organizzazioni di sa-nità pubblica possono regolare le alternative senzafumo per differenziarle dalle sigarette al fine di pro-muovere la salute pubblica”. “Siamo entusiasti delfatto che questa importante decisione aiuterà a gui-dare le scelte dei fumatori adulti negli Stati Uniti. Lascelta migliore per la salute è quella di non iniziare maia fumare o di smettere del tutto. Per coloro che nonsmettono, la cosa migliore da fare è passare a un pro-dotto privo di fumo supportato da evidenze scienti-fiche. Al 31 marzo 2020, Pmi stima che circa 10,6milioni di fumatori adulti in tutto il mondo abbianogià smesso di fumare e siano passati a Iqos”, ha ri-cordato il Ceo di Pmi. “Riteniamo che la decisionedell’Fda possa aiutare ad accelerare ulteriormente

l’uscita degli adulti statunitensidalle sigarette. Insieme al nostropartner Altria, ci impegniamo aprevenire usi indesiderati del

Marco Hannappel, presidente e Ad di Philip Morris Italia

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prodotto e supportiamo pienamente l’attenzione dellaFda sulla protezione dei giovani. Quanto deciso daFda, “è il risultato del nostro costante impegno a met-tere la scienza in primo piano mentre proseguiamolungo il percorso che mira a sostituire le sigarette conalternative senza fumo il più rapidamente possibile”,ha proseguito Calantzopoulos. “Siamo impazienti dilavorare con l’Fda per fornire tutte le informazioniaggiuntive di cui potrebbero aver bisogno per la com-mercializzazione di Iqos con informazioni sul rischioridotto. Sfruttare innovazioni come Iqos per accele-rare notevolmente il declino del fumo di sigaretta èl’opportunità di questo secolo – ha concluso il ma-nager -. Una regolamentazione esauriente, basata sullascienza, può aiutare a spostare rapidamente i fumatoriadulti che altrimenti continuerebbero a fumare versoopzioni migliori, prevenendo allo stesso tempo leconseguenze indesiderate”.Anche Marco Hannappel, presidente e Ad di PhilipMorris Italia ha espresso la sua soddisfazione. “La de-cisione dell’Fda - ha detto - ci rende ancora più orgo-gliosi perché è frutto anche dell’eccellenza del nostrostabilimento di Bologna, i cui processi produttivi sonostati oggetto di analisi da parte degli esperti Fda e per-ché proprio a Bologna, oggi, vengono prodotti glistick di tabacco da utilizzare insieme ad Iqos destinatial mercato americano”. “L’autorizzazione della Fda conferma che Iqos è unprodotto fondamentalmente diverso dalle sigarette.Gli studi scientifici dimostrano che il passaggio com-pleto a questo prodotto riduce l’esposizione a so-stanze chimiche dannose o potenzialmente dannose- ha ricordato Hannappel -. Si tratta di una decisionestorica che conferma come la nostra strategia di so-stituire completamente le sigarette con prodotti senza

combustione, per i fumatori adulti che altrimenti con-tinuerebbero a fumare, va nella direzione di tutelarela salute pubblica nel suo complesso”. Quanto deciso dall’Fda, “dovrebbe essere seguitoanche dall’Ue”, come auspica Moira Gilchrist, vicepresident Strategic & Scientific communications diPhilip Morris International. Secondo Gilchrist, “al-cuni paesi, come l’Olanda, la Germania, l’Inghilterra,sono già giunti alle conclusioni a cui è giunta l’Fda”.La pronuncia dell’agenzia americana potrebbe “in-coraggiare gli stessi governi dell’Ue nella direzionedi autorizzare la commercializzazione di Iqos con ladicitura di ridotta esposizione”. “La decisione del-l’Fda - ha osservato - è stata presa in assenza di studiepidemiologici di lungo termine, e dimostra chiara-mente che esistono già prove sufficienti per prenderedecisioni che consentano ai fumatori adulti di acce-dere al prodotto e ricevere informazioni corrette chepossano guidare le loro scelte”.Anche gli esperti di settore sottolineano i risvolti po-sitivi della pronuncia della Fda. Mitch Zeller, diret-tore del Centro per i prodotti del tabacco della Foodand Drug Administration, ha rilevato che, attraversoil processo di autorizzazione per i prodotti del ta-bacco a rischio modificato, “l’Fda desidera assicu-rarsi che l’informazione diretta ai consumatori circail ridotto rischio o la ridotta esposizione derivantidall’utilizzo di un prodotto del tabacco sia suppor-tata da evidenze scientifiche e comprensibile”. “Idati sottoposti dall’azienda - ha aggiunto Zeller - di-mostrano che commercializzare questi particolariprodotti con le informazioni autorizzate potrebbeaiutare i fumatori adulti dipendenti a lasciare le tra-dizionali sigarette e a ridurre la loro esposizione allesostanze dannose, ma solo se il passaggio avviene

in modo completo”. “L’Fda monito-rerà come Iqos viene utilizzato daiconsumatori per determinare se questiprodotti manifesteranno il loro poten-ziale e non causeranno un incrementonell’utilizzo tra i giovani. É importantesottolineare che questi prodotti nonsono privi di rischio – ha precisato ildirettore - quindi le persone, special-mente i giovani, che non utilizzanoprodotti del tabacco non dovrebberoiniziare a utilizzare né questi prodottiné altri prodotti del tabacco”.

Mitch Zeller, direttore Centro prodotti del tabacco della FDA

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Focus On

fumatori nel mondo dovrebbero accederea prodotti di nicotina più sicuri e adeguata-mente regolati come le sigarette elettroni-che, o i prodotti a base di tabacco riscaldato.

Lo affermano i partecipanti al settimo Global Ni-cotine Forum (GFN), l’unica conferenza interna-zionale incentrata sul ruolo dei prodotti a base dinicotina nella riduzione dei danni legati al fumo.Trenta esperti hanno esplorato diversi argomentirelativi alla nicotina, comprese le ultime evidenzescientifiche disponibili sull’interazione tra nico-tina, fumo e Covid-19. Le politiche internazionalidi controllo del tabacco operano secondo criteriproibizionisti, accusano gli organizzatori del con-gresso, nonostante gli approcci di riduzione deldanno siano stati integrati con successo nella ri-sposta a molti altri problemi di salute pubblicadagli anni ‘80. “La riduzione del danno da tabaccoè una buona pratica di salute pubblica - affermaGerry Stimson, direttore della conferenza dellaGFN -. Si concentra infatti sulle persone che sonopassate ad una valida alternativa, e promuove e in-coraggia il cambiamento. La riduzione del dannoda tabacco non è antitetica al controllo del ta-bacco. Dovrebbe farne parte”.“Nonostante ormai tutti sappiamo che fumarenuoce alla salute, entro il 2025 è previsto che nel

mondo i fumatori raggiungeranno la cifra di 1 mi-liardo. E’ molto difficile per i fumatori smettere.Non credo sia necessario aspettare di avere provescientifiche definitive per iniziare a puntare su pro-dotti che assicurano una riduzione del danno”. Adirlo è Peter Harper, ex direttore del dipartimentodi Oncologia del Guy’s and St Thomas Hospitaldi Londra. “Ciò che abbiamo imparato anche dallapandemia di Covid-19 - ha proseguito l’esperto -è che la popolazione a volte fa fatica a capire lascienza. Il fumo di sigaretta contiene 6.000 so-stanze chimiche diverse che causano 100 malattiee provocano 8 milioni di morti ogni anno. Ma no-nostante ci siano già prove scientifiche in vitro ein vivo sul fatto che i prodotti ‘smoke free’ sianoin grado di ridurre la tossicità, alcuni Governisembrano ignorare questa evidenza, mostrando diavere un atteggiamento simile nei confronti dellesigarette e dei prodotti come e-cigarette o a ta-bacco riscaldato, oggi vietati rispettivamente in 33e in 14 Paesi”.“C’è ad esempio il divieto dell’Australia - evidenziaHarper - basato sull’assunto che la nicotina (lacomponente che dà dipendenza) nelle sigarette èpresente nel tabacco preparato e confezionatospecificatamente per essere fumato, mentre sem-bra che la nicotina presente nei prodotti a tabacco

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Global Forum Nicotine

Nel 2025 i tabagisti saranno un miliardoSi deve puntare sulla riduzione del danno

Gli esperti: la riduzione del danno da tabacco non è antitetica al controllo del tabacco. Dovrebbe farne parte

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riscaldato sia ‘veleno’. Il Belgio, invece, ha proce-duto con un’eccellente review dei dati disponibilistabilendo che l’esposizione alle sostanze tossicheè significativamente inferiore nel caso dei prodottia tabacco riscaldato, aconfronto con le siga-rette. E questi due pro-dotti sono perlomenoconsiderati alla stessastregua a livello di po-litica e normativa. Amio parere, le regoledovrebbero sempre es-sere proporzionate edeque e dovrebberoguardare alle evidenzescientifiche, anche senon definitive”. Reu-ven Zimlichman, diret-tore del The Brunner Cardiovascular ResearchInstitute, Tel-Aviv University (Israele), ha ricor-dato che “i dati dell’Organizzazione mondialedella sanità mostrano che il tasso di mortalità car-diovascolare dal 1990 si è progressivamente echiaramente ridotto grazie a nuovi farmaci e nuovimetodi di diagnosi e cura. Ma dal 2000 in poi,quindi negli ultimi 20 anni, ci sono stati migliora-menti molto scarsi, probabilmente per la difficoltàche le persone hanno a cambiare stile di vita: lecose logiche non sempre funzionano, si continuaa fumare pur conoscendone i rischi, così come sicontinua a essere sedentari, a prendere troppo soleo a mangiare male. Quindi ci vuole un nuovo ap-proccio, un approccio di rottura, e questo può es-sere rappresentato dall’applicazione del concettodi riduzione del danno”. “Per quanto riguarda ilfumo - prosegue l’esperto - c’è già un numero distudi secondo cui i livelli delle principali sostanzecancerogene nei prodotti a tabacco riscaldatosono sostanzialmente inferiori rispetto alle siga-rette, per la precisione fra le 10 e le 25 volte infe-riori, come dimostra una ricerca del FederalInstitut for Risk Assessment tedesco. Uno studiodel Public Health England stima invece che l’usodi e-cigarette sia il 95% più sicuro rispetto al fumodi sigaretta. Certo, smettere è sempre l’opzionemigliore, ma eticamente i medici dovrebbero es-sere informati sulle alternative alle sigarette: è no-

stra responsabilità trasferire queste informazioniai pazienti”. “L’evidenza scientifica fino ad ora di-sponibile - conclude - mostra che alcuni prodottisono meno nocivi delle sigarette e anche le società

scientifiche internazio-nali (come Esc-Euro-pean Society ofCardiology e Acc-Ame-rican College of Cardio-logy) hanno iniziato aconsiderare il potenzialedei prodotti elettronicicome strumento persmettere di fumare. Cer-tamente devono esserciregole per chi non deveiniziare a fumare, ma perchi deve smettere l’usodi questi prodotti può es-

sere una valida opzione”.

“L’Oms è una organizzazione irresponsabile chenon si assume la responsabilità di risolvere il pro-blema della riduzione del danno da tabacco. Su al-cuni temi lascia autonomia agli Stati con risultatiscoraggianti visto il numero di fumatori che visono ancora al mondo; su altri, come quelli dellealternative meno dannose alle sigarette, non si as-sume il rischio di decidere e non attua politicheforti per mettere fine alle sigarette, ma osteggia inuovi prodotti a rischio ridotto”. A parlare così èinvece Clive Bates, esperto di salute pubblica edex direttore dell’Action on Smoking and Healthbritannica durante il mandato di Tony Blair.“Molti Stati si stanno muovendo in autonomiacome la Nuova Zelanda, l’Inghilerra o gli Usa - haaggiunto Bates, oggi direttore di ‘The Counterfac-tual’ - ma non possono venire osteggiati se preve-dono l’uso di queste alternative nella lotta alfumo”. Secondo Bates, infatti, “le politiche pub-bliche dovrebbero essere incentrare sulla salva-guardia della salute e in questo caso la salute deifumatori. Se non smettono, allora il ‘mio’ obiettivo- ha rimarcato l’esperto - è trovare un modo perridurre il danno che può generarsi. A pagare ilprezzo più alto sono i consumatori che vengonodisorientati da dichiarazioni non basate sullascienza”.

Clive Bates, ex Direttore Action on Smoking Britannica

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urante la fase di ripartenza, la necessitàdelle aziende sarà sempre più quella diimprontare la propria economia ad at-tività sostenibili e di forte impatto am-

bientale. Se ne è parlato di recente in uno deipanel del Forum Indicam #MeetIn2020 (Istitutodi Centromarca per la lotta alla contraffazione)dal titolo ‘Green IP - Il futuro sostenibile’. Du-rante il confronto, Elena Stoppioni, presidentedi Save the Planet, ha presentato i 5 elementifondamentali per la sostenibilità di un’azienda.L’obiettivo di questo documento è quello di di-ventare un vademecum ufficiale per le realtà chevogliono perseguire o implementare la propriafilosofia green. No al greenwashing - Traspa-renza, autenticità e accesso alle informazioni.Oggi le strategie di sostenibilità devono accom-pagnarsi al cambiamento reale della cultura

aziendale per cogliere anche le nuove esigenzedei consumatori e delle comunità in cui operano.Basandosi sull’innovazione, l’impresa deve an-dare incontro a ciò che effettivamente la societàvuole grazie ad un cambiamento di prospettivache non guarda solo più al prodotto o al servizioin sé ma, più in generale, al bisogno che lo de-termina. Misurare la sostenibilità - Definire gliobiettivi di medio e lungo termine e monitorarlidurante tutto il processo di integrazione nellastrategia aziendale attraverso veri e propri stru-menti di accountability. La sostenibilità deve es-sere concepita come la capacità diun’organizzazione di svolgere le proprie attivitàtenendo conto dell’impatto che queste hanno sulcapitale umano, sociale e ambientale. Esserecarbon neutral - Oggi più che mai, diventarecarbon neutral significa farsi carico del propri

Fase 3: ripartenza green

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SAVETHE PLANET

5 elementi per la ripartenza green

La Onlus ha annunciato la partnership con Jti Italia

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impatti ambientali e sce-gliere di rendere le pro-prie attività menoimpattanti verso il climae l’ecosistema. Un per-corso verso le emissionizero, combinato conl’utilizzo di energie rin-novabili, un obiettivo in-dispensabile per uncontributo attivo allalotta ai cambiamenti cli-matici e al mantenimentodelle temperature globalioltre che una presa di co-scienza del proprio ruolodi impresa come attoresociale. Città sostenibili- Le imprese devono ri-scoprirsi parte della comunità per cogliere l’op-portunità di guidare il cambiamento. Esseresmart non basta. L’unica comunità da cui oggi sipuò ripartire è quella sostenibile, coinvolgendoimprese, istituzioni e so-cietà civile nella transi-zione verso il prossimofuturo. L’urbanizzazioneè un processo irreversi-bile: è necessario ripar-tire, dunque, dalle città,laboratori di innovazionetecnologica, che non pos-sono essere consideratesemplicemente smart madevono diventare sosteni-bili a 360° perché la vitadel cittadino non è solouna connessione digitalema anche una connes-sione con gli altri, l’am-biente e l’economia.Action plan - Il valorederivante dall’apertura astrategie sostenibili nonva soltanto comunicatoma anche integrato neipiani industriali delle im-prese, impostando subito

un reale coinvolgimentodegli stakeholder interni eesterni all’azienda. Fareordine sulle idee e i pro-getti, definire le priorità,porsi degli obiettivi misu-rabili e un action plan perraggiungerli, guardando aicontenuti del business‘con un diverso paio diocchiali’ per rivederli inottica di sostenibilità: solocosì sarà possibile lasciarealle future generazioni unmondo ancora vivibile dalpunto di vista sociale,economico e ambientale.L’appuntamento è statoanche occasione per pre-

sentare la partnership tra Save the Planet e Jti Ita-lia, esempio di collaborazione ispirata a questiprincipi. “Siamo di fronte a un cambio di para-digma che ci impone di ripensare i processi pro-

duttivi e i modelli diconsumo e, oggi più chemai, un dialogo aperto traaziende, istituzioni, asso-ciazioni e cittadini è fon-damentale per gettare lebasi per un futuro all’in-segna di sostenibilità e in-novazione”, ha dichiaratoLorenzo Fronteddu, di-rettore Corporate Affairs&Communication di JtiItalia. Elena Stoppioni,presidente di Save thePlanet conclude: “Il temadell’approccio green delleaziende è di grandissimaattualità, soprattutto inquesta fase di ripartenza.Aver presentato questi 5punti su come poter ren-dere sempre più ricono-scibili le aziende green,rappresenta un impor-tante punto di svolta”.

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Fase 3: ripartenza green

Lorenzo Fronteddu, direttore Corporate Affairs &Communication di Jti Italia

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l 3 giugno 2020 si è inaugurata “FornasettiTheatrum Mundi”, mostra ospitata all’in-terno del Complesso Monumentaledella Pilotta di Parma. L’esposi-

zione sarà aperta al pubblico fino al14 febbraio 2021 e si colloca al-l’interno di “Rivitalizzazioni delContemporaneo”, bandoideato in occasione di Parma2020+21, Capitale Italianadella Cultura. La mostra,inaugurata in concomi-tanza con la riapertura delComplesso della Pilottadopo il lungo periodo disospensione dovuto al-l’emergenza Covid-19, hagenerato in questi mesi unaparticolare aspettativa daparte del pubblico, dellastampa e degli appassionati.L’esposizione è un vero e proprioviaggio stratificato tra classico e mo-derno, tra passato e presente, la cui cu-ratela è di Barnaba Fornasetti, DirettoreArtistico dell’Atelier milanese, di Valeria Manzi, co-

curatrice delle attività culturali e Presidente dell’as-sociazione Fornasetti Cult, e del direttore del Com-

plesso Monumentale della Pilotta, SimoneVerde, con l’intento di rigenerare il pa-

trimonio classico e classicità del-l’istituto museale autonomo

parmigiano, attraverso la ri-presa intellettuale che ne hafatto uno dei maestri indi-scussi del design contem-poraneo. “FornasettiTheatrum Mundi” mettein dialogo le architetturee le opere della Pilottacon l’immaginario diPiero e Barnaba Forna-setti, creando un vero e

proprio ‘teatro del mondo’:una rete di rimandi icono-

grafici e suggestioni culturaliche rivela lo statuto intellettuale

degli oggetti esposti e delle im-magini in mostra, rendendone visi-

bile lo spessore e regalando universalied emozionanti implicazioni. Un vero e pro-

prio “Theatrum” nel significato cinquecentesco,

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dunque, che declina nell’infinita varietà del mondol’enciclopedica unitarietà del sapere a cui aspirava ilclassicismo, sia rinascimentale che settecentesco e,grazie alla chiave ludica di Fornasetti, anche con-temporaneo. Il percorso espositivo si ar-ticola in nuclei legati ai principalitemi dell’opera di Fornasetti: lerovine e l’uso del passatocome frammento, l’archi-tettura, la musica, il temae le variazioni, il disegno,la grafica, il collezioni-smo, l’oggetto quoti-diano e la dimensioneillusionistica e onirica.L’esposizione intra-prende il suo percorsocon le 21 vetrine collocateall’interno della Galleria Peti-tot della Biblioteca Palatina.Ammirata l’infilata della Galleriadell’Incoronata, entra nel cuore del teatroFarnese, capolavoro dell’architettura seicentesca co-struito nel Complesso sul modello del teatro clas-sico, la stessa struttura architettonica da cui nascel’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neo-platonico Giulio Camillo (1480-1544). L’utopia diCamillo collocava all’interno del teatro vitruvianofigure e simboli disposti secondo un ordine preciso,

con l’idea che questo funzionasse come una sortadi mente artificiale, attribuendo all’immaginazionela facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare

il mondo. Un’idea profondamente affine allacreatività di Fornasetti. Gli oggetti espo-

sti instaurano un dialogo profondocon i luoghi della Pilotta, rie-

cheggiandone la dimensioneculturale, di pensiero, di

sogno e immaginazione.Seguendo il filo rossotracciato da queste affi-nità elettive, la mostradissemina tra le colle-zioni della Pilotta centi-naia di opere dell’Atelier,

accompagnate da brevitesti esplicativi e da citazioni

scelte di altri autori che of-frono suggestioni e chiavi di let-

tura. “Fornasetti Theatrum Mundi”dimostra dunque la profondità e l’univer-

salità della rigenerazione contemporanea delleforme del classicismo in un arguto contrappunto trale invenzioni di Fornasetti e le collezioni e gli spazidi uno dei più importanti musei italiani ed europei.

https://complessopilotta.it/2020/06/03/c/

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IL COMANDO PROVINCIALE DELLAGUARDIA DI FINANZA DI NAPOLI ha se-questrato in un deposito di Bacoli (Napoli) 7 quin-tali di sigarette di contrabbando prive delcontrassegno di Stato e tratto in arresto due respon-sabili. I finanzieri del Gruppo di Nola hanno sor-preso i due contrabbandieri mentre scaricavano daun furgone le stecche di sigarette per custodirle inun magazzino nella disponibilità di uno di loro. En-trambi gli arrestati, un 52enne di Napoli e un67enne di Bacoli, gravati da diversi precedenti, sonorisultati percettori del reddito di cittadinanza. Laloro posizione è stata, pertanto, segnalata, oltre cheall’Autorità Giudiziaria, anche all’INPS per la so-spensione del beneficio illecitamente incassato, incorso di quantificazione.

PROSEGUE L’AZIONE DEI CARABI-NIERI CONTRO IL CONTRABBANDO DISIGARETTE E ALTRI TIPI DI REATI SULTERRITORIO VESUVIANO. A San Giorgio aCremano (Napoli) i militari della sezione operativadella Compagnia di Torre del Greco hanno notatoche un 72enne stava consegnando due chili di siga-rette ad un 59enne e, una volta bloccati, hannoesteso i controllialle loro abitazioni.In casa del 59enne,successivamented e n u n c i a t o ,c’erano altri duechili e mezzo di si-garette senza il si-gillo delmonopolio mentrein quella del72enne son stati

sequestrati 33 chili di bionde illegali. Quest’ultimoè stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesadi giudizio.

GLI AGENTI DELL’UFFICIO PREVEN-ZIONE GENERALE E I FALCHI DELLASQUADRA MOBILE DI NAPOLI, durante ilservizio di controllo del territorio hanno notato inpiazza Mercato due uomini che, davanti ad un’offi-cina, stavano trasferendo degli scatoloni da un’autoad un’altra. I poliziotti, insospettiti, li hanno bloccatitrovandoli in possesso di 299 stecche di sigarettedel peso complessivo di circa 80 kg, tutte prive delmarchio dei Monopoli di Stato. G.D.M e S.D.M.,fratelli napoletani di 36 e 34 anni con precedenti dipolizia, sono stati arrestati per contrabbando di ta-bacchi lavorati esteri.

LA PROPRIETARIA DI UNA TABACCHE-RIA DI VIA MAC MAHON A MILANO ÈSTATA LEGATA CON DELLE FASCETTEE RAPINATA DA DUE UOMINI CHESONO STATI POI RINTRACCIATI E FER-MATI DALLA POLIZIA. I due sono italiani,hanno 39 e 38 anni, e dovranno rispondere di ra-pina aggravata e sequestro di persona: sono indiziatidi altre cinque rapine. La donna ha avvertito la po-lizia, riferendo agli agenti di aver subito, pocoprima, una rapina: due uomini con il volto coperto,di cui uno armato di pistola, l’hanno minacciata conl’arma e legata con delle fascette da elettricista, perpoi impossessarsi dell’incasso di 500 euro, del suocellulare, di diverse stecche di sigarette, di biglietti“Gratta e Vinci’’ e di schede di ricarica telefonica.Dopo circa 10 minuti, la titolare è riuscita a liberarsida sola. In poche ore, gli agenti della squadra inve-

stigativa del Com-m i s s a r i a t oComasina hannosubito iniziato le at-tività investigative esono riusciti a indi-viduare i due re-sponsabili dellarapina: erano neipressi di un centrocommerciale diCormano, su

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un’auto risultataprovento di furto.Gli uomini sonodue pluripregiudi-cati che, a seguitodi perquisizione,sono stati trovatiin possesso di duecoltelli con lalama di 20 e 30centimetri, varibiglietti “Gratta evinci’’, un cellu-lare, la patente diguida della pro-prietaria della ta-baccheria e deldenaro. A casa deidue, in via Bellini a Cormano, hanno rinvenuto esequestrato una pistola giocattolo, gli indumenti uti-lizzati per la rapina, 67 stecche di sigarette e 99 pac-chetti, 19 biglietti Gratta e Vinci e 40 ricarichetelefoniche, tutto materiale sottratto alla tabacche-ria. I due pregiudicati sottoposti a fermo sono statianche indagati in stato di libertà per rapina aggra-vata in concorso, in relazione ad altre cinque rapineai danni di esercizi commerciali commesse negli ul-timi 30 giorni nell’hinterland milanese.

ASSOCIAZIONE DI STAMPO MAFIOSO,SPACCIO E CONTRABBANDO: le FiammeGialle del nucleo di polizia economico-finanziaria diTaranto, a conclusione delle indagini di polizia giu-diziaria coordinate dalla procura della Repubblica diLecce, Direzione distrettuale antimafia, hanno ese-guito un’ordinanza di custodia cautelare nei con-fronti 11 indagati, di cui 8 in carcere, uno agli arrestidomiciliari, due con obbligo di presentazione allapolizia giudiziaria. Il provvedimento, emesso dal gipdel tribunale di Lecce, è l’epilogo dell’operazione“tabula rasa” che ha sgominato - in totale sono 46le persone indagate, a vario titolo - un’associazionecriminale di stampo mafioso, nella provincia jonica,specializzata nel traffico e spaccio di sostanze stu-pefacenti e nel contrabbando di tabacchi lavoratiesteri; un’organizzazione che poteva disporre, illeci-tamente, di armi e munizioni. Gli arresti sono stati

eseguiti a Taranto,principalmentenei quartieri Tam-buri e Tramon-tone. Le indaginihanno accertatoche due fratelli ta-rantini, già appar-tenenti allostorico sodaliziocriminale distampo mafiosoSacra coronaunita, hanno pro-seguito le attivitàillecite nell’areatarantina, insiemead altri complici,

“avvalendosi di una nuova forma di intimidazione,non più predatoria e violenta, ma silente e simbioticarispetto al contesto sociale di riferimento”. “L’asso-ciazione - spiega la Guardia di Finanza - ha dimo-strato di saper imporre la propria presenza anchenei confronti di esponenti di altri clan storici del ca-poluogo ottenendone il riconoscimento, anche inmaniera violenta, nei casi in cui erano stati valutaticome irrispettosi alcuni comportamenti”. L’attivitàinvestigativa ha svelato che “la compagine criminale,capeggiata dai due fratelli, grazie all’incontrastataegemonia esercitata nel quartiere Tamburi di Ta-ranto, esercitava un significativo controllo sulle atti-vità lecite del territorio jonico preservando cosìl’egemonia dell’associazione mafiosa di origine”. Al-cuni episodi scoperti sono significativi. I finanzieri,ad esempio, hanno accertato che l’associazione cri-minale aveva imposto ad una casa cinematografica- che aveva realizzato le riprese di un film per alcunesettimane a Taranto - la guardianìa, a cura dei proprisodali, dei mezzi e delle attrezzature usate. L’asso-ciazione, inoltre, controllava le aree comunali doveeffettuare le riprese, individuava le aree di parcheg-gio, dialogava con gli abitanti dei condomini interes-sati dalle esigenze di scena, pattuendo i compensi daerogare per evitare contrattempi alla produzione.Tali servizi erano ovviamente pagati al clan, che inol-tre aveva il controllo monopolistico del recluta-mento delle comparse, un privilegio che “sortiva

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l’effetto di accrescere il prestigio e la fama del soda-lizio sul territorio di competenza”. In un’altra occa-sione, nel 2018, le indagini della guardia di finanzahanno scoperto un’attività di “procacciamento divoti in occasione delle consultazioni elettorali indetteper le elezioni comunali del capoluogo”. Un’asso-ciazione forte sul territorio, tanto che il capo indi-scusso è stato assunto in un’azienda pubblica,nonostante i rilevanti precedenti penali, arrivando acoprire ruoli dirigenziali e ad assumere potere anchenei confronti delle società private di cui condizio-nava le scelte in forza dell’incarico ricoperto, oltreche della riconosciuta pericolosità criminale. Nume-rosi i reati contestati al sodalizio criminale. In parti-colare, la movimentazione di droga, cocaina edhashish, un traffico dove i crediti, in alcuni casi, ve-nivano riscossi anche con la forza e l’uso delle armi.Nel corso dell’indagine sono stati condotti seque-strati numerosi “panetti”, durante la vendita aiclienti, alcuni dei quali arrestati. I militari del co-mando provinciale tarantino hanno anche seque-strato ingenti quantità di tabacchi di contrabbando,in un deposito gestito dal sodalizio e ad alcuni clientiai quali erano stati ceduti. Oltre ad essere stata ac-certata la detenzione illegale di armi da sparo e mu-nizioni, la violenza con cui l’organizzazione agiva èstata documentata in varie occasioni. Inoltre, al so-dalizio è da ricondursi, secondo le indagini, un epi-sodio di danneggiamento della linea ferroviaria,messo in atto per screditare la società di vigilanzache aveva ottenuto l’appalto sulla linea MartinaFranca - Taranto, a discapito della società in cui eraimpiegato un membro del clan.

VERONA, PREMIATA RICERCAVACCINO DA FOGLIE TABACCO. “L’uni-versità di Verona è da sempre pioniera nellebiotecnologie vegetali e nel molecularfarming,cioe’ l’utilizzo delle piante come piccole fabbri-che di farmaci: ora stiamo lavorando alla pro-duzione di un vaccino per il Covid-19 dallefoglie di tabacco, già da noi utilizzate per gene-rare vaccini efficaci contro il diabete e l’artritereumatoide”. La notizia è stata data da MarioPezzotti, ordinario di Genetica Agraria dell’uni-versità di Verona, durante l’assemblea annualedi Confagricoltura Verona, che lo ha premiatocon l’inserimento nell’Albo d’oro dell’associa-zione per le sue ricerche sulle tecniche per ac-crescere la resistenza alle malattie delle piante eper la sua capacità di divulgazione. Il gruppo diricerca, che comprende le professoresse LindaAvesani e Sara Zenoni, lavora da decenni suvarie applicazioni biotecnologiche ed è noto alivello internazionale in particolare per lo studiodella pianta della vite e del suo adattamento al-l’ambiente. “A Verona ci stiamo interessandoanche di piante di tabacco che possono pro-durre vaccini”, ha spiegato Pezzotti. “In questomomento siamo coinvolti nella produzione diun vaccino per il Covid, perchè il tabacco è unapianta modello che si può istruire genetica-mente per produrre antigeni e anticorpi. Lepiante sono degli ottimi bioreattori e possonoessere utilizzate per incrementare la capacità diproduzione di vaccini per immunizzare la po-polazione mondiale”.

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on coraggio e determinazione, Derio Gua-dalupi e Raffaella Masento, moglie e com-pagna nel lavoro, hanno affrontatol’emergenza Covid e tutte le relative conse-

guenze.Cominciamo col sottolineare che la loro è una situa-zione particolare, poiché il TP di Imperia ha, tra lepiazze rifornite, quella della città di Ventimiglia in cui,in tempi di normalità, si accolgono i molti “cuginid’Oltralpe” che approdano quotidianamente per ap-profittare della differenza - a loro favorevole - deiprezzi sui tabacchi e molti altri prodotti. Questo ov-viamente aumenta i volumi che transitano nelle ta-baccherie del confine e nel deposito dei coniugiGuadalupi.L’8 marzo scorso con la chiusura di molte attività peril lockdown la filiera ha continuato ad operare, vistoche il tabacco è stato valutato “bene di prima neces-sità” e quindi indispensabile, ma i confini italiani sonostati “chiusi” e la situazione di Ventimiglia si è im-provvisamente ribaltata. Questo ha determinato unagrossa perdita di volumi per le tabaccherie in que-stione e per il deposito che li rifornisce.

Chiediamo a Derio se nel periodo di Lock Downhanno sofferto molto per la mancanza della“clientela francese” e come hanno reagito a un

momento cosi difficile.“Sicuramente ci siamo trovati con le tabaccherie fron-taliere che hanno addirittura chiuso o comunquesmaltito le scorte e sono praticamente sparite per 2mesi abbondanti. In concretezza a marzo abbiamoperso il 35% dei volumi che ad aprile è diventato un54% chiudendosi a maggio con un meno 42%”.

Durante la vostra gestione, quali tutele hannousato i vostri collaboratori nella distribuzionedella merce e nel contatto dei tabaccai?“Dobbiamo mettere un accento sulla professionalitàdei nostri collaboratori che hanno operato semprecon coraggio, mettendo in atto tutte le cautele indi-spensabili per poter quotidianamente arrivare in ta-baccheria per le consegne ed in un secondomomento per le visite ai clienti di Terzia”.

Da quando è partita la Fase 2 le cose sono mi-gliorate? Quanto tempo prevedete ci vorrà perritornare al giro d’affari pre Covid? “Alla riapertura della frontiera la situazione è andatanormalizzandosi, sicuramente le vendite perse nelfermo non potranno essere recuperate”.

Parliamo adesso del Deposito e della sua orga-nizzazione. Com’è composta la vostra task

La gestione dopo il Covid: come cambiano le nostre impreseParlano i gestori del TP di Imperia,

Derio Guadalupi e la moglie Raffaella Masento

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force? Che raggio di di-stanza ricoprite nel terri-torio? Quante sono lerivendite servite? E’ altala percentuale delle ta-baccherie che usufrui-scono della consegna adomicilio?“Il magazzino è gestito danoi due che ci avvaliamodella collaborazione di no-stro figlio Andrea, della se-gretaria Tiziana e dal magazziniere Sandro chelavorano con noi da oltre 30 anni e da 3 autisti. Ser-viamo tutto il ponente ligure da Loano sino al confinecon circa 350 tabaccherie a vocazione turistica di cuioltre il 60 % sono trasportate”.

Prodotti differenziati extra tabacco come pro-cede questa distribuzione per conto di Terzia?Quanto incide sui risultati del Deposito? Per lapresentazione dei prodotti avete personale dedi-cato?“Per quanto concerne il commerciale di Terzia ab-biamo 2 ex magazzinieri che si sono reinventati ven-ditori e forti di anni di lavoro fatto bene, continuanoad essere accolti ed ascoltati con risultati più che sod-disfacenti”.

Derio e Raffaella, cosa vuol dire essere gestoreoggi e quanto è cambiata la vostra professione,aumentano i rischi e le responsabilità e di fattosiete imprenditori a tutti gli effetti? “Sicuramente in tutti questi anni il lavoro si è evolutonotevolmente e cercare di essere sempre all’altezzadelle sfide non è stato semplice, non basta lavorarecorrettamente, cerchiamo di essere un punto di rife-rimento per le tabaccherie che sono innanzi tuttoclienti da soddisfare. La Liguria purtroppo si trova inun momento particolarmente difficile per la viabilitàche mette a dura prova il desiderio dei nostri affezio-nati turisti di godere del nostro splendido clima e dellabellezza del mare incontaminato. Fortunatamente ilCovid non ci ha colpiti cosi duramente come in altrezone, ma in questo periodo di vacanza cerchiamo diessere sempre attenti per scongiurare la diffusione dinuovi contagi e tutelare la salute dei nostri collabora-

tori e dei nostri clienti”.

Nel periodo di Emer-genza Covid quanto vi èstata vicina l’Associa-zione? Un consiglio chevolete dare ai vostri colle-ghi in questo momentodi ripartenza?“Siamo sempre in contattocon l’associazione tramite ilnostro collega Gianfranco

De Luca che ci aggiorna puntualmente sulle novità egli sviluppi delle situazioni. Questo 2020 era già im-portante per motivi contrattuali, ma la pandemia ciha messi alla prova professionalmente ed umana-mente, e siamo convinti che da tutte queste sfide larete ne uscirà più forte ed indispensabile”.

L’OPINIONE DI GIANFRANCO MACCA-RIO, IMPRENDITORE DI SUCCESSO.UN’ISTITUZIONE NEL MONDO DEI TA-BACCHI E DELLA RISTORAZIONE AVENTIMIGLIA.Nella Riviera di Ponente, a quarantadue chilometri daImperia, dove ha sede il Deposito Fiscale di DerioGuadalupi, a 9 metri sul mare si trova la cittadina diVentimiglia, nota soprattutto come stazione di con-fine con la limitrofa Repubblica Francese. Qui Gianfranco Maccario, ventimigliese, vive e lavorada sempre e qui è partito iniziando da una piccola at-tività commerciale e, con impegno e determinazione,è riuscito a realizzare una diversificata attività impren-ditoriale che spazia dal commercio alla ristorazioneal terziario con sedi a Sanremo, Bordighera, Veneziae Treviso, ed ha creato nella sola città di Ventimigliaun’azienda che dà lavoro ad oltre 100 persone, e cheè tra le più rappresentative della città.A Ventimiglia le sue aziende gestiscono bar, ristoranti,tabacchi, e diverse enoteche; sicuramente è la personagiusta per parlare della situazione transfrontaliera chesi è creata per il periodo del Covid e nel successivoLockdown.

Signor Maccario, Ventimiglia è stata meta fre-quentatissima di acquirenti di tabacco stranierifrancesi, che si recavano oltre confine, attratti dai

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favorevoli prezzi al dettaglio.E’ un fattore fisiologico ed inevitabile. Ogni volta cheviene a crearsi un confine tra due realtà dinamiche,ma con fiscalità differenti, inesorabilmente viene acrearsi, per le popolazioni di entrambe le zone, la con-venienza a spostarsi attraverso il confine per goderedei benefici economici nell’acquisto di beni. Cosìcome per noi Italiani è stato molto conveniente re-carci in Francia per poter fare benzina (o comprareogni tipo di combustibile) per i Francesi è conve-niente venire in Italia per acquistare alcolici e sigarette.Ventimiglia, per certi versi, non ha dinamiche così di-verse da altre realtà italiane come Clavieres, o la Vald’Aosta, o anche estere come la spagnola Jonquera,sempre al confine con la Francia, o la francese Calais.

Dalla scorsa primavera il via vai transfrontalierosi è interrotto per le restrizioni imposte dalCovid-19, determinando una sfavorevole fles-sione generale del commercio il cui effetto ne-gativo, in particolare, non ha tardato amanifestarsi nell’attività delle tabaccherie.Esattamente, l’interruzione del traffico transfronta-liero si è tradotto in uno stop del quasi 100% dei cit-tadini francesi; i quali rappresentano più del 90% dellanostra clientela. Come è facile ipotizzare, per quantosi sia lavorato per riconvertire la nostra offerta al finedi renderla attrattiva per la popolazione locale, glisforzi sono stati quasi del tutto vani e il bilancio chene è conseguito parla di una perdita netta di circal’80%.

Dal 3 giugno anche le frontiere con i paesi con-finanti sono state riaperte. Com’è attualmente lasituazione e come va la ripresa ?Fortunatamente i clienti non si sono fatti attendere,e già dal primo giorno quasi tutti i nostri negozihanno ripreso a lavorare con il ritmo apparente di untempo; noi, come tutti d’altronde, abbiamo fatto ilpossibile per organizzare gli spazi in modo da renderlisicuri in quest’epoca post-Covid ma anche per cercaredi essere efficienti e poter quindi servire molti clientimolto velocemente anche al fine di scongiurare codee attese. D’altro canto purtroppo però abbiamo no-tato fin da subito differenze importanti nel compor-tamento dei nostri clienti, che in genere si sonotradotte in differenze significative negli scontrini. Adoggi i nostri clienti decidono di allocare una percen-tuale sempre maggiore della loro spesa in tabacchi e

alcolici, soprattutto quelli più famosi, che hanno no-toriamente una bassa se non nulla marginalità, e sem-pre meno nell’alimentare che prima era determinantee per ora è trainato da questa e quell’altra promo-zione, o sulle bottiglie più originali che oltre ad averemarginalità più alte rappresentano anche una discri-minante importante nel gioco della concorrenza edella differenziazione.

Quante sono state le perdite in percentuale ecome avete reagito in questa situazione di emer-genza? E’ difficile ad oggi fare una stima puntuale e non po-lemica sulla questione, le perdite sono state impor-tanti e purtroppo le mie aziende non hanno potutobeneficiare di praticamente nessuna delle già pochemisure governative per gli imprenditori, vedi adesempio il credito di imposta del 60% per i canoni diaffitto ma anche le agevolazioni legate al mancato fat-turato anno su anno. La ripresa è arrivata veloce-mente, è vero, ma le implicazioni che seguono questaripresa sono da valutare e misurare in periodi più lun-ghi. Il calo della marginalità auspichiamo che sia tran-sitorio e che nel medio periodo la situazione tenda astabilizzarsi su un trend pre-Covid.

Quali iniziative o provvedimenti lei si aspette-rebbe dal governo?Mi aspetterei un forte segno di solidarietà con la no-stra realtà che è ben dentro il confine anche se moltovicina e che spesso sembra quasi essere dimenticata.I problemi che affliggono Ventimiglia sono sempregli stessi da più di dieci anni e solo ultimamente sisono sommati i problemi di viabilità che hanno resola Liguria tristemente famosa a livello nazionale. Vorrei ricordare inoltre, che i beni che a Ventimigliavanno per la maggiore contribuiscono chiaramentead arricchire la città in maniera diretta ed indiretta mache dal 50 al 75% dell’incasso proveniente dalla ven-dita di tali beni è composto da accise, iva e tasse chevengono versate da noi commercianti nelle cassedello Stato stesso.Quindi vorrei chiedere a gran voce di reinvestire al-meno il 5% di questi introiti dello Stato per realizzarele strutture logistiche e quanto necessario alla città permigliorarne l’efficienza e l’accoglienza, in particolareparcheggi e migliorie alla viabilità; potrebbe rivelarsiun ottimo investimento di cui lo Stato stesso po-trebbe raccoglierne i frutti nel breve periodo.

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Lotta al contrabbando

La Lotta al contrabbando di sigarettenella città di New York

Pubblichiamo un articolo scritto per la rivistaVillage Voice da Jon Campbell ed intitolato“Smuggled, Untaxed Cigarettes Are Everywherein New York City”

(ultima puntata)

Se vengono riscontrati svariati “sentieri” per losmercio al dettaglio, ciò implica necessariamente unasorta di network più strutturato. E allora ha sensousare tutti i metodi che userebbero i poliziotti dellaNarcotici: sorveglianza elettronica, appostamenti evia dicendo. Sulla base di quanto afferma di aver ri-scontrato in prima persona, Ali, il proprietario dellabodega, i fornitori non sono però particolarmenteben organizzati. Quando Ali telefona per la forni-tura di sigarette, a volte qualcuno si spaccia per qual-cun altro, ma Ali non crede che stiano lavorandoinsieme in modo organizzato. Se una persona nonha il cartone disponibile del brand di cui si ha biso-gno, la palla passa a qualcun altro, che in quel mo-mento ne dispone. A volte addirittura non è Ali atelefonare, ma sono soggetti i più diversi che fannocapolino dalla strada e si offrono di procurare unpaio di scatoloni. “Sono persone normali - dice Ali– che desiderano alzare qualche dollaro”. La ricercaaccademica suggerisce anche l’esistenza di gruppi dicontrabbando di sigarette organizzati e relativa-mente sofisticati. Kokeas sostiene che in alcuni casiè stata riscontrata una sorta di sovrapposizione di-retta, con spacciatori di droga che scelgono di di-versificare l’attività alternandola al contrabbando, inragione del minor rischio e di profitti inferiori manon disprezzabili. C’è meno accordo sul fatto che ilcommercio di settore comporti livelli significativi diviolenza. Alcune autorità dicono che i contrabban-

dieri possono essere altrettanto violenti dei drugdealers e ciò ha anche un senso logico, dato cheil contrabbando di sigarette è, per ovvie ragioni, unbusiness rigorosamente in contanti, e tutto il com-mercio illegale di cassa ha per definizione un robu-sto potenziale di violenza. Ma Peter Reuter, l’editorprincipale dello studio del National Research Coun-cil che ha esaminato il contrabbando di sigarette indettaglio, afferma che sono stati riscontrati davveropochi casi di violenza associati al business in que-stione. Nel report si afferma chiaramente che “ilcommercio si configura finora come non vio-lento”. E i ricercatori non hanno trovato alcunaprova che il contrabbando di sigarette sia stato cre-dibilmente legato al finanziamento del terrorismo,un altro rischio comunemente citato invece dalleforze dell’ordine. Nel 2013, la polizia di New Yorkha annunciato di aver sgominato una grande rete dicontrabbando collegata ad un giro di contrabbandodi tabacco stimato intorno ai 55 milioni didollari. Gli arrestati erano tutti cittadini palestinesi,e nei comunicati stampa è stato lasciato intendere inmodo abbastanza generico che alcuni degli indagatiavevano “collegamenti con noti terroristi” e con ilgruppo militante palestinese Hamas. Le accuse sonostate formulate in termini abbastanza vaghi, ma ilclamore provocato è stato utile per garantire unaforte attenzione mediatica, anche se i collegamentimenzionati erano di natura un po’ dubbia. Un ele-

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Lotta al contrabbando

mento di prova citato all’epoca era che uno degli ar-restati è risultato essere stato in passato strettamentelegato a Rashid Baz. Baz è stato condannato per unattacco terroristico avvenuto nel 1994 sul ponte diBrooklyn contro un gruppo di studenti ebrei chas-sidici, in cui uno degli stessi - Ari Halberstam -venne ucciso. Ma Baz era in prigione federale daquasi venti anni nel momento in cui la banda è statocatturata, e nessuno degli uomini arrestati nel 2013è stato successivamente accusato di reati connessi alterrorismo. Un avvocato coinvolto nel caso ha dettoal Village Voice che le accuse erano un tentativodella Procura di garantirsi clamore mediatico e tra-sformare il business delle sigarette di contrabbandoagli occhi dell’opinione pubblica più pericoloso diquanto non sia in realtà.   In un altro caso risalenteal 2002, un membro di un circolo di contrabbandierioperante nel North Carolina è stato condannato peraver fornito sostegno materiale al terrorismo, dopoche è stata accertata una sua donazione di 3500 dol-lari a favore del gruppo terrorista libanese Hamas.Ma quando uno degli anelli di una catena di con-trabbando che si presume milionaria si produce soloin una regalia di qualche migliaio di dollari a favoredi una determinata entità terroristica, appare unasorta di forzatura tentare di configurare il tutto comeuna strutturata operazione di raccolta fondi. Il teamdello sceriffo oggi ha effettuato quattro visite, e soloil primo dei locali ispezionati si è rivelato“sporco”. E’ stata una giornata insolitamente im-produttiva. Finora in questo anno fiscale hanno ef-fettuato 255 ispezioni, trovando sigarette dicontrabbando in 155 locali. Le 56 stecche recuperateoggi nella bodega a Long Island City rappresentanomeno di quattrocento dollari di gettito fiscale per-duto. Le sigarette confiscate quel giorno si aggiun-geranno ad un mucchio di altre stipate in undeposito presso la sede dello sceriffo, destinate – unpo’ ironicamente, trattandosi di sigarette – ad essereincenerite. Verso la fine della giornata l’equipaggioè di buon umore, stipato nel Ford Explorer, e fioc-cano gli aneddoti relativi a passati interventi. Tom,un gioviale, barbuto funzionario ventiseienne, co-mincia a raccontare un episodio particolarmente di-vertente che risale ad una trasferta nel Bronx di unpaio d’anni prima. Avevano scoperto alcuni cartonidi sigarette provenienti da altri Stati in un cornershop e avevano come di consueto bloccato le porte,

quando quello che sembrava un cliente si era avvi-cinato all’ingresso iniziando a bussare con insistenzae chiedendo a gran voce di entrare. Ora, di normaquando qualcuno vede le loro uniformi capisce su-bito cosa sta accadendo.  Ma questo ragazzo non in-tendeva ragione, ed insisteva per entrare. Uno deifunzionari si era allora sporto all’esterno per dire al-l’insistente “cliente” che il locale era momentanea-mente chiuso, ma nel fare ciò gli occhi erano cadutisulla borsa che il giovane portava con sé, dalla qualefacevano capolino in bella evidenza una decina distecche di sigarette. Ovviamente lo avevano fattoentrare e, sotto gli occhi dell’incredulo proprietariodel negozio, avevano proceduto al controllo delle si-garette, che risultarono essere tutte di contrabbando.Risultato. Mandato di comparizione sia per il pro-prietario che per l’imprudente corriere. I funzionarisi sganasciano dalle risate, e Leticia rincara la dose:“Ho chiesto al proprietario se questo ragazzo fosseal primo incarico, e lui ha risposto, con uno sguardoglaciale verso il giovane: no, è solo stupido!”. L’ul-tima tappa della giornata è una cantina nel Queens,che in occasione della precedente visita era risultata“sporca”. La squadra fa il solito giro e non trovanulla di interessante. Tutte le sigarette sulla crema-gliera riportano il tassello rosa di New York, e nonsembra essere nulla di nascosto negli angoli più re-conditi del negozio. Un ultimo controllo dietro lacassa, e Leticia esce con un pacchetto di Newport,ammaccato e incrostato di polvere. Tira fuori la suapenna ottica e illumina il tassello di New York sulfondo della confezione. Non c’è nessun riflessorosa. Si tratta di un falso. Tecnicamente ora potreb-bero incriminare il proprietario, un uomo sulla ses-santina col pancione e un anello di capelli bianchiche parla un inglese stentato. Leticia chiacchiera conlui in spagnolo, e lui afferma di avere smesso di ven-dere sigarette out of State. Probabilmente l’ispe-zione della volta scorsa ha prodotto l’effettodesiderato, e Leticia dice che “mi sa che ‘sto pac-chetto malconcio è rimasto qui ancora dal nostroultimo passaggio”. Non c’è motivo di rovinare lagiornata al barista, e i funzionari finiscono di com-pilare i documenti di rito, salutano e si dirigonoverso il Ford Explorer che li porterà in Centrale.

(5 - fine)

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Tabacco e Motori

Nick Heidfeld è stato uno dei più grandi piloti tedeschi a correre in Formula 1negli anni 2000, andando a punti con vetture spesso non all’altezza delle suecapacità e doti di guida. Pur arrivando a punti per ben 41 gare consecutive, èuno dei piloti più veloci a non essere mai salito sul gradino del podio. Terminatal’esperienza in Formula 1, ha preso parte alle prime 4 stagioni del campionatodi Formula E e nella stagione in corso è terzo pilota del Mahindra Racing, di-ventando uno dei piloti che hanno avuto la possibilità di correre sia in Formula1 che in Formula E. In particolare quest’anno il tema ricorrente della stagioneè la competitività del campionato.

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Tabacco e Motori

Secondo te perchè il campionato di Formula E è estremamente competitivo?Credo che il motivo principale sia di tipo tecnico e cioè che le vetture sono relati-vamente molto vicine nelle prestazioni rispetto allo sviluppo della Formula 1. InFormula E abbiamo il telaio e l’aerodinamica in comune e la potenza in qualificaè limitata a 250 KW. Questa fa in modo che l’efficienza sia molto simile sul girosingolo e le vetture molto vicine nei tempi. In gara invece la questione è relativaai circuiti, un pò come accade a Montecarlo per la Formula 1; essendo i circuitibrevi, il tempo sul giro è ridotto e le vetture sono molto vicine.

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Ciro... del Mondo

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“Federico, ma cosa stai combinando? Che ci fanno tuttiquei clown con grancasse, tromboni e piatti all’in-

gresso?”. “Oddio Sergio, come al solito sei noioso e tri-ste… E poi non mi dire che non sai chi sta arrivando, visto

che lo conosci da quando stavate insieme alle elementari”. “Lo so bene, figurati! Proprio per questo non mi sembra il caso.

L’hai conosciuto anche tu, è sempre stato un tipo schivo e timido. Non ha mai amato essere al centro del-l’attenzione. Bastava osservarlo quando era costretto a stare sulla scena, gli leggevi sul volto come un velodi sofferenza… Specie le premiazioni all’estero, lui che non parlava inglese e non amava la folla. Unatortura che tra l’altro gli è toccata spesso, visti gli infiniti riconoscimenti che ha avuto: ogni volta, davasempre la sensazione di essere a disagio, anche negli ultimi anni, in particolare quando ha ritirato l’Oscarper la colonna sonora del film di Tarantino. D’altra parte… Uno che ha lasciato scritto Non voglio disturbareesprimendo il desiderio di avere funerali strettamente privati, tu lo vuoi accogliere tra strombazzi di trom-boni, grancasse, piatti e clown? Ma tu Federì non crescerai mai, resterai per sempre, anche qui, il bambinonesognatore casinista che sei sempre stato”. “Forse hai ragione, faccio questo perché mi è rimasto il cruccio di non aver lavorato tanto con lui. Per ca-rità, Nino è stato un grande, ma mi sarebbe tanto piaciuto. E poi se penso a quanti hanno avuto il privilegiodi farlo. Ma sai cosa disse quando seppe che le sue musiche aprivano spesso i concerti di gruppi come iClash, gli U2, di gente come Bruce Springsteen o Roger Waters? Disse: “Sarà perché io scrivo in un modo chepossiamo definire popolare, uso accordi semplici, come nel rock”. “Non è invidia ma avrei voluto essere al posto diJoan Baez quando hanno scritto insieme Here’s to you o a quello di Tornatore quando ha potuto sentire inanteprima le note scritte per Nuovo cinema Paradiso. A dirla tutta anche al tuo posto, quando ti ha fattoascoltare per la prima volta le musiche per C’era una volta il West e C’era una volta in America, per non parlaredi Scion Scion in Giù la testa… Che meraviglia”. “Ehi, voi due!!!! La finite di borbottare? E non fatemi bestemmiare per favore... Che poi mi tocca purechiedermi perdono da solo... Fino a prova contraria qui comando ancora io!! Una volta tanto prenderemoesempio dalla terra. Quando entrerà il Maestro scortato da centinaia di angeli, faremo come hanno fattoin tante città, mentre percorrerà il lungo viale che lo porterà qui da noi si diffonderanno per tutto il paradisole magiche note che ci ha regalato e stavolta... Credo proprio che anche quassù sarà difficile non lasciarsiandare alla commozione e a trattenere le lacrime... Allora... Ci siamo tutti? Ma dove accidenti è quel bastiancontrario di GianMaria? Ah, eccoti qui, lo sapevo che non potevi mancare, sempre con quel tuo sorrisettoa mezza bocca. Nessuno meglio di te sa che una delle tue più grandi interpretazioni è stata accompagnatada una delle colonne sonore più leggendarie di tutti i tempi. Eccolo, lo vedo, sta entrando finalmente...Silenzio assoluto... Chiudete gli occhi... Ed ascoltate...

di Ciro CannavacciuoloCiro... del Mondo

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