Piancavallo e Dolomiti Friulane Notizie - Maggio 2010

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Anno XII - Maggio 2010 Piancavallo e Dolomiti Friulane Notizie Suppl. 1 al n. 15 di Domenica Sport del 2-05-2010 notizie Friuli, terra di vini e di sapori antichi Il vero motore del turismo locale è certamente l'enogastronomia, che calamita sul territorio appassionati di sapori unici e introvabili altrove. È questo lo spirito che anima la manifestazione delle Pro Loco regionali di Villa Manin, ma anche “Cantine aperte”, la kermesse dedicata alle produzioni vinicole d'elite del nostro territorio. L'altro binomio che garantisce un'ottima ricaduta in termini di presenze è quello tra sport e turismo. Lo incarna il Mondiale di Motonautica di Barcis, manifestazione che ha già superato il primo quarto di secolo di vita. Da ultimo, ma non per importanza, il festival musicale “Vocalia”, ospitato al “Verdi” di Maniago, un progetto nato dieci anni fa e divenuto un punto fermo per la sua capacità di analisi e rilettura critica e valorizzazione delle sonorità: quest'anno l'ospite d'onore sarà Patty Pravo. Una citazione d'obbligo anche per “Voler bene all'Italia”, la festa dei piccoli comuni che Legambiente promuove per valorizzare le realtà minori, ma soltanto in termini numerici di residenti. Apt - maggio 2010:layout 3-05-2010 12:52 Pagina 1

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Anno XII - Maggio 2010

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Friuli, terra di vinie di sapori antichi

Il vero motore del turismo locale ècertamente l'enogastronomia, checalamita sul territorio appassionatidi sapori unici e introvabilialtrove. È questo lo spirito cheanima la manifestazione delle ProLoco regionali di Villa Manin, maanche “Cantine aperte”, lakermesse dedicata alle produzionivinicole d'elite del nostroterritorio.L'altro binomio che garantisceun'ottima ricaduta in termini dipresenze è quello tra sport eturismo. Lo incarna il Mondiale diMotonautica di Barcis,manifestazione che ha giàsuperato il primo quarto di secolodi vita.Da ultimo, ma non perimportanza, il festival musicale“Vocalia”, ospitato al “Verdi” diManiago, un progetto nato diecianni fa e divenuto un punto fermoper la sua capacità di analisi erilettura critica e valorizzazionedelle sonorità: quest'anno l'ospited'onore sarà Patty Pravo.Una citazione d'obbligo anche per“Voler bene all'Italia”, la festa deipiccoli comuni che Legambientepromuove per valorizzare le realtàminori, ma soltanto in termininumerici di residenti.

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Vocalia festeggiaregalandosiPatty Pravoin acusticoFesteggia i dieci anni di vita il festival internazionale di musica "Vocalia" pro-mosso dal Comune di Maniago e organizzato dall'Ente regionale teatrale. Eper l'occasione, come per ogni festa che si rispetti, il direttore artisticoGabriele Giuga vuole fare un regalo al pubblico che segue la rassegna, incalendario quest'anno il 26, 28 e 29 maggio nel Teatro Verdi della città deicoltelli. Dieci anni sono un traguardo importante, soprattutto se facendo gliinevitabili bilanci qualche elemento di soddisfazione lo si trova. Non solo pergli oltre diecimila spettatori che hanno seguito la rassegna arrivando da ogniparte d’Italia e dall’estero o perché negli oltre quaranta concerti propostidieci di questi erano anteprime assolute e nove i progetti esclusivi prodottidal festival. Soprattutto perché a Vocalia si scopre sempre qualcosa di nuovo.Ed è con questospirito, quindi, cheil festival arriva alladecima edizione,segnato sempredal gusto per lacuriosità, per labuona musica, perle esperienze inso-lite e per la qualità.L’edizione del deci-mo anniversario sigioca tutta sul pre-gio, a cominciareda quello nobiledella regina indi-scussa della canzo-ne italiana, PattyPravo ospite per laserata di chiusuradel festival, sabato29 maggio, alle 21.Icona indiscussadella rottura con glischemi per genera-zioni di appassio-nati, protagonistasempre lontanadagli stereotipi,prima degli altri, hainterpretato con la sua vita prima ancora che con la sua musica un’Italiadiversa, nuova, diventando il simbolo dell’insolito dal momento della suacomparsa sulla scena musicale e cambiando per sempre il modo di fare musi-ca. A Maniago Patty Pravo proporrà una selezione dei brani più conosciuti delsuo repertorio con una formazione interamente in acustico, un gioiello e unregalo per il pubblico di Vocalia. Altra gemma di prestigio è l’ospite interna-zionale di venerdì 28 maggio. La scena che anticipa Patty Pravo sarà occu-pata da un genio della musica: Arto Lindsay, newyorkese e brasiliano, artistaeclettico che coniuga due mondi musicali spingendo la sua musica avanti di

decenni rispetto al resto. Creativo videomaker, artista concettuale, il suonome è legato alle avanguardie di Brian Eno e John Zorn, come alle produ-zioni raffinate di Caetano Veloso e Marisa Monte, solo per citare qualcheesempio. Arto Lindsay arriva a Maniago con una formazione di selezionatis-simi artisti newyorkesi in un concerto che è un’esclusiva nazionale. In que-sto percorso a ritroso arriviamo all’inizio della festa, mercoledì 26 maggio,un Omaggio a Joe Zawinul con U.T. Gandhi & Vertical Invaders: quello di JoeZawinul fu forse uno dei concerti più coinvolgenti dell’intera rassegna, sicu-ramente il più significativo. Nel 2004 (era l’edizione "Percussiva") Zawinulchiudeva a Maniago una carriera mondiale per ritirarsi definitivamente nellasua Vienna. Chi era in teatro, quella sera ricorderà una intensità suggestiva,

sensazioni di unaforza difficilmenteripetibili, rese ancorapiù intense dalla suascomparsa, l’11 set-tembre del 2007. A JoeZawinul Vocalia rendeun omaggio e un ricor-do con una formazio-ne di musicisti guidatida U.T. Gandhi, il poli-percussionista friula-no che più di ognialtro ha legato la suacarriera all’indimenti-cabile fondatore deiWeather Report.Nella cornice suggesti-va e intima del TeatroVerdi si ripeterà dun-que la magia di unfestival al quale neglianni scorsi sonoapprodati i nomi piùimportanti dellarecente musica inter-nazionale, da SarahJane Morris e AzizaMoustafah Zadeh,dallo straordinario e

compianto Joe Zawinul, alla giocosa e affascinante presenza di AndreasVollenweider, o a Susanna & The Magical, dalla strepitosa Cheryl Bentyne deiManhattan Transfer alle spumeggianti e glamour Puppini Sisters. Tra i nomiitaliani ospitati a Maniago, ricordiamo Gino Paoli, Antonella Ruggiero, FabioConcato Rossana Casale, Peppe Servillo, Mario Venuti, Eugenio Finardi. Tuttii concerti si tengono nel Teatro Verdi di Maniago e iniziano alle 21. Maggioriinformazioni sulle prevendite degli abbonamenti (dal 27 aprile) e dei bigliet-ti (dall'11 maggio) sul sito www.vocalia.org e www.ertfvg.it, Info: EnteRegionale Teatrale, tel. 0432 224211- Ufficio Turistico Maniago 0427 709063.

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Ventisei annidi emozionisul lago con laMotonautica

Con il mese di maggio torna l’emozionante motonautica a turbare le placideacque del lago Aprilis a Barcis: si disputeranno il 22 e 23 i campionati mon-diale e italiano.Barcis Motonautica,evento organizzatodal Gruppo sportivomotonautico in colla-borazione con ProBarcis, Comune,Provincia e Regione,festeggia il ventiseiesi-mo anno: “BarcisMotonautica, che haspento lo scorso anno25 candeline – hadichiarato il presiden-te della Regione,Renzo Tondo -, è daconsiderarsi a tutti glieffetti un appunta-mento consolidato etradizionale per il Friuli Venezia Giulia.Cresciuta nei lustri per “quantità” e qualità, ad oggi vanta un’invidiabile eccel-lenza nel settore, come testimonia l’edizione di quest’anno che propone sullago della Valcellina una gara del campionato mondiale oltre a quelle dell’ita-liano. A nome dell’Amministrazione regionale non posso che esprime pienasoddisfazione per l’iniziativa, apprezzandone in particolare la valenza promo-zionale che porta con sé. Il binomio sport e turismo risulta sempre vincentequando gli eventi agonistici sono tali da attrarre sportivi e pubblico provenientida altre regioni e da altri Paesi, come in que-sto caso. Un sentito ringraziamento quindialla Federazione Italiana Motonautica delFriuli Venezia Giulia e al Gruppo SportivoMotonautico-Pn, che hanno organizzato conla dedizione e serietà che li caratterizzanoanche questa edizione”.“Quando la motonautica arrivò per la primavolta sul lago di Barcis nel 1985 – è il pen-siero di Maurizio Salvador, delegato regiona-le Fim - pochi osavano sperare nello sviluppoche questa manifestazione sportiva avrebbeavuto. Invece con costanza e serietà, è diven-tata uno degli appuntamenti più importantidella specialità, tant’è che il circuito del lagodi Barcis, omologato per gare internazionali,oggi è l’unico campo di gara in regione. Una

manifestazione che nel tempo è cresciuta grazie al lavoro di tante persone,passando dalle gare del Campionato Italiano, a quello Europeo fino al

Mondiale, ospita-to per la primavolta nel 2000.Sapere che aBarcis ritornaquest’anno lam o t o n a u t i c amondiale con laprova unica diCampionato perla categoria F.1000 Int. è unmotivo di grandeorgoglio, chepremia la localitàche ospita legare, gli organiz-zatori, il mondomotonautico e

sportivo di tutto il Friuli Venezia Giulia”.Riferendosi a quanti – sportivi e appassionati – raggiungeranno Barcis per lamotonautica, il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, dice: “Se decide-rete di prendervi un po’ di tempo per visitare il nostro territorio, scoprirete cheè una perla rara: i colori intensi di Barcis e la sua aria pura saranno per voiindimenticabili, ma un giro anche nelle zone limitrofe vi farà gustare appienola zona. Tradizioni, cultura, arte, eno-gastronomia, sport, natura; non ci mancanulla per competere con le regioni ad alto tasso turistico. Barcis è poi l’ideale

per le famiglie perché concentra in se stessocaratteristiche di tranquillità e servizi. Nondimentichiamo però il versante agonistico delladue giorni: da anni Barcis Motonautica ci offreuno spettacolo di prima qualità, che riempie lepagine dei giornali anche nazionali e che rega-la emozioni forti e colpi di scena tutti sportivi”.Sabato 22 maggio le prove libere si terrannonel corso della mattinata, mentre le prove cro-nometrate si svolgeranno nel pomeriggio. Dalle17 eccezionalmente ci sarà anche la primaadrenalinica manche della competizione vera epropria. Dalle 20.30, serata musicale. Dalle 9 didomenica mattina si disputeranno le altre man-che delle gare che si concluderanno attornoalle 16. Le premiazioni, in programma per le17.30, si svolgeranno presso il parco alaggi.

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La prima idea di decorare i muridelle case di Tramonti di Sopracon dei murales che raccontas-sero visivamente gli antichimestieri risale ormai a diversianni fa. Da allora, anno dopoanno, il gruppo è stato arricchi-to grazie al lavoro di diversiartisti ed ora, per dare un ulte-riore valore aggiunto a questaparticolare collezione, ilComune e la Pro loco diTramonti di Sopra hanno decisodi bandire un concorso naziona-le per murales.Il regolamento, che prevede unapreselezione dei bozzetti inviatiall’organizzazione, permetteràsolo a sei partecipanti di passa-re la prima fase di valutazione edi realizzare effettivamente leproprie opere sui muri dellecase messi a disposizione dairesidenti.“Bandire un concorso nazionaledi questo tipo ci permette di

elevare ulteriormente la qualitàdei nostri murales, oltre che adare risalto a quelli già esisten-ti e alla nostra iniziativa pervalorizzare gli antichi mestieri ele immagini di vita del nostrorecente passato”, ha dichiaratoAlido Rugo, presidente dellaPro.Al concorso potranno partecipa-re artisti italiani e stranieri, pro-fessionisti e non, che verrannoospitati per tre giorni in ValTramontina a spese dell’organiz-zazione in modo da poter effet-tuare i loro lavori. Consistenti ipremi per le opere che verrannogiudicate le migliori tre tra quel-le concorrenti, con 1.500 europer il primo classificato, milleper il secondo e 500 per ilterzo, premi che verranno con-segnati durante la cerimoniafinale che si terrà il 25 luglio, inoccasione della manifestazione“Arti, Sapori e Mestieri”.

TRAMONTI DI SOPRA

Sapori Pro loco,esplosione di profumia Villa Manin

Dopo i convincenti successi ottenuti dalle precedenti edizioni (oltre250.000 presenze nel 2009), la raffinata vetrina enogastronomica diSapori Pro Loco assumerà per questo appuntamento, che avrà luogo neifine settimana del 15 e 16 e del 22 e 23 maggio, un interessante taglioprogettuale che terrà conto in maniera particolare degli aspetti turistici eculturali, quali musica, teatro e folklore, ma anche di quelli sportivi, checaratterizzano l’intera nostra regione. Le Pro Loco che accoglieranno que-st’anno il turista- visitatore- degustatore saranno quarantuno, provenientidalle quattro province regionali. La formula che andrà a ricalcare le lineevincenti delle ultime edizioni sarà quella di offrire la nostra interessanteenogastronomia regionale a prezzi rigorosamente calmierati (tuttocosterà 1, 2 o 3 euro) all’interno di un magico contesto scenograficoqual è quello dell’affascinante dimora dogale di Villa Manin diPassariano.Padrona della manifestazione sarà dunque la promozione della cucina tipi-ca sia locale che extra regionale: quest’anno verrà infatti ospitata la ProLoco Aglientu della Provincia di Sassari che offrirà al visitatore sia un

assaggio della gastronomia sia uno scorcio del territorio della Sardegna.Variegate, stuzzicanti ed originali saranno le specialità culinarie e vitivi-nicole proposte, che racchiudono le peculiarità dei luoghi dove questeAssociazioni si trovano ad operare.Sapori Pro Loco però, non sarà assolutamente solo raffinata enogastro-nomia, ma molto altro ancora, dagli eventi ludici ed artistici collateraliquali la musica etnica del Friuli Venezia Giulia, il concorso Miss Sapori ProLoco 2010, i giochi, gli sbandieratori, agli eventi sportivi come la quintaedizione del torneo Basket in Erba in collaborazione con Snaidero Basket.Fra gli eventi collaterali, l’allestimento di importanti mostre, sia in Villa chenelle piazze adiacenti la dimora dogale, dove troveranno spazio altrimomenti espositivi e curiose animazioni per bambini.Dallo scorso anno l’organizzazione della manifestazione è partico-larmente attenta all’aspetto ambientale e programma l’inserimentodelle stoviglie monouso realizzate in materiale biodegradabile. “SaporiPro Loco” risulta quindi, ancora una volta, un movimento innovato-re ed un modello esemplare per tutte le feste della regione.

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Un concorso per decorarei muri della valle

Una serie di mini sale per la proiezionedei prodotti cinematografici più significa-tivi del territorio, da allestire assieme alParco (nei centri visita disseminati sul ter-ritorio) e Turismo Fvg che gestisce i puntiIat di Toppo, Barcis e Maniago e la sededi Pordenone, situata in piazza VentiSettembre: è la proposta del commissariodella Comunità Montana, Primo Perosa,per valorizzare il patrimonio ambientaleimmortalato in una serie di lavori di qua-lità, ultimo dei quali "Montagna ePedemontana del Friuli Occidentale, natu-ra fino in fondo", primo audiovisivo gira-to interamente in alta definizione (FullHd) in questaspecifica porzio-ne di territorio.Il documentarioè un cortome-traggio prodot-to da “Care”,che si è aggiu-dicata la garabandita dallaC o m u n i t à

Montana. Ha una durata di 33’ in cui scor-rono le immagini dei più suggestivi microe macro scorci del territorio, nelle variestagioni.Particolarmente curate direzione dellafotografia e sceneggiatura, suddivisa innove capitoli, amalgamati dalla regia diMarco Muran. «Per la prima volta – spie-ga assieme a Massimo Boni, quest'ultimoa capo della produzione – si documentacon una precisa strutturazione data dauna sceneggiatura, parte di un territorioche l’Unesco ha proclamato patrimoniodell’Umanità». Il filmato racconta conarmonia e invidiabile pulizia tecnica un

angolo di Italiache il mondo ciinvidia. “Sarà ilnostro bigliettoda visita per l'in-coming, maanche un prezio-so supporto per ivisitatori inloco”, ha spiega-to Perosa.

COMUNITÀ MONTANA

Mini sale per lo spettacolodella montagna pordenonese

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Voler bene all’Italia:piccoli comuni digrande valore

"Questa nostra terra, dove ogni valle e ogni cima ha un nome di famiglia, dove,a scavare colline, ci si accorge che sono tombe sulle quali noi siamo cresciuti,senza che mai si sia rotto nei millenni il filo della parentela con quei sepolti".“Allora, nasce dentro di noi come un intenerimento e si sente allora, come nonmai, di volere bene, ma molto bene, all'Italia”.Dalla suggestione di questo carteggio tra i due intellettualiPietro Pancrazi e Pietro Calamandrei nasce il nome VolerBene all’Italia, con cui Legambiente ha battezzato la gior-nata di festa dei e per i piccoli comuni.Una festa che si ripete ogni maggio dal 2004 ed è rea-lizzata sotto l'Alto Patronato della Presidenza dellaRepubblica, con il sostegno di un vasto ComitatoPromotore.Una giornata di festa per tutti coloro che in questi luoghivivono, ma anche per quanti hanno imparato ad apprezzarli ed amarli, un’oc-casione per scoprire i tanti gioielli che si nascondono dentro questa Italia poconota. Voler bene all’Italia vede ogni anno l’adesione di migliaia di comuni, par-

chi, comunità montane, regioni e province, ma anche di scuole, associazioni divolontariato e molte altre realtà culturali e produttive locali.Un insieme variegato di istituzioni e soggetti territoriali, che per l’occasio-ne si mobilitano all’unisono e aprono le porte dei loro borghi, facendo per-

cepire la voce festosa di quest’Italia, minore solo nelleliste dell’anagrafe.Una PiccolaGrandeItalia insomma, ben descritta dalleparole dell’ex Presidente della Repubblica. Carlo AzeglioCiampi, infatti, durante il suo settennato ha sempresostenuto questi luoghi, ricordando che: “Questi borghirappresentano un presidio di civiltà, concorrono a for-mare un argine contro il degrado idrogeologico e spes-so posseggono impianti urbani medievali, antichi, digrande valore. Riconquistiamo questi luoghi”.

Per la provincia di Pordenone parteciperanno all’iniziativa con eventi peculiari icomuni di Budoia, Montereale Valcellina, San Giorgio della Richinvelda,Pravisdomini, Valvasone e il Parco delle Dolomiti Friulane.

POLCENIGO

Sabato 15 e domenica 16 maggio a Polcenigo sisvolgerà una manifestazione che intende compen-diare le risorse di un comprensorio ricco e compo-sito come quello diPolcenigo, conosciutosoprattutto per le sor-genti della Santissimae del Gorgazzo, mache, accanto al suopatrimonio naturalisti-co, offre anche tuttauna sere di ricchezzestoriche, architettoni-che e gastronomicheche intende mettere adisposizione del turi-sta. A questo scopo, ilterzo week-end di maggio, Polcenigo si animerà diuna serie di iniziative volte a mettere in luce leprincipali attrattive del territorio, arricchite dallapresenza di decine di espositori, che daranno vitaad un mercatino nel quale metteranno a disposizio-ne del pubblico prodotti di gastronomia, manufattidi artigianato locale e fiori di tutti i tipi. Arte, fiori esapori… come mai è stata scelta proprio questatriade? Per quanto riguarda i fiori, ad esempio, nonsono molti a sapere che, essendo Polcenigo luogo

di residenza e di villeggiatura della nobiltà locale esoprattutto veneziana, è sede di ville con giardinidi pregio, come, ad esempio il Palazzo Scolari-

Salice, che ospita un giar-dino all’italiana, e chesarà visitabile per l’occa-sione. Per quanto riguardai sapori, è noto che que-sta è terra di cuochi e digrandi tradizioni gastrono-miche, compendiate dalMuseo dell’Arte cucinaria,e per l’occasione, ilGruppo Ristora allestirà unvero e proprio ristoranteall’aperto. Per quantoriguarda l’arte, è l’intero

paese ad avere valenza artistica, essendo un esem-pio di architettura signorile dei secoli passati. Tra lepresenze alla manifestazione, vi è da segnalarequella dell’agronomo Arbusti Maurizio, che potràdirimere le questioni che gli saranno poste in meri-to alle piante ed alla loro coltivazione, e non man-cheranno visite guidate a piedi e, tempo permetten-do, anche in bici. A volte è un vantaggio essere,come Polcenigo, una piccola località, soprattuttoquando si fanno le cose in grande.

La sezione di Pordenone del Club AlpinoItaliano, con il patrocinio del Comune diPordenone, presenta, presso l’Aula Magna“Terzo Drusin” (Cinemazero) a Pordenone“Incontri di Primavera”. Si tratta di unaserie di tre incontri con proiezioni, filmatie dibattiti in calendario per i giovedì 6, 13e 20 maggio a partire dalle ore 21.Il primo appuntamento verterà su “Parconaturale delle Dolomiti Friulane. Valori,problemi e opportunità di un territorioora riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.Giovedì 13 maggio sarà la volta di “Sogniverticali” in cui la forte coppia di alpinistiaccademici triestini Ariella Sain e MarinoBabudri accompagnerà gli appassionatialla scoperta dell’alpinismo esplorativo.Nell’ultimo incontro in programmaManolo presenta “Bisogna essere velociper descrivere le nuvole”: la storiadell’arrampicata in Italia raccontata daMaurizio Zanolla, il “Mago delleDolomiti”.Info tel. 0434/522823 il martedì,mercoledì e venerdì dalle ore 18 alle19.30, il giovedì dalle ore 21 alle 22.30.www.cai.pordenone.it

Terra di arti, fiori e saporiCAI

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Cantine apertein Friuli VeneziaGiulia

CONCORSO FOTOGRAFICO

È di Arianna Ferroli di Tramonti diSopra la foto che conquista la pub-blicazione nel mese di maggio e cheritrae un simpaticissimo animaletto(un ghiro?) in primo piano mentre siprova…una scarpa. Questa foto èstata scattata in malga "Gardelin"in occasione di una gita Cai orga-nizzata dalla SottosezioneValtramontina ed è stata ironica-mente intitolata dai soci Cai"Beccato il TopoModel".La signora Ferroli si aggiudica unacena per due persone nel prestigio-so ristorante “Golf Club VillaPolicreti” di Castello di Aviano, chesi svolgerà nel mese di dicembre ea cui parteciperanno anche gli stori-ci collaboratori di NotiziePiancavallo e Dolomiti Friulane, idirigenti dell’associazione culturale

“La Voce”, assieme ad amministra-tori locali, provinciali e comunali.Inoltre, la foto andrà a concorrere,assieme al vincitore dei prossimimesi, per essere scelta quale “fotodell’anno”, aggiudicandosi l’interaprima pagina del numero in uscita agennaio 2011.Partecipate dunque numerosiinviando le immagini all'indirizzo e-mail del nostro direttore editoriale( lorenzo.padovan@virg i l io. i t .Oggetto: la montagna in un click).Un'unica condizione: gli scatti - informato digitale - dovranno ritrarreil territorio della Comunità Montana,da Caneva a Spilimbergo. Le imma-gini dovranno essere corredate dauna didascalia di non più di 500battute, dal nome e cognome del-l’autore e da un recapito telefonico.

La montagna in un click: ilpremio a Tramonti di Sopra

Sabato 29 e domenica 30 maggio si rinnova l’appuntamento con CantineAperte, il tradizionale week end dedicato agli enoturisti e organizzato peril diciottesimo anno consecutivo dal Movimento Turismo del Vino FriuliVenezia Giulia. Cantine Aperte ha da sempre rappresentato l’evento dieccellenza dedicato al turismo del vino, un immancabile appuntamentoper gli appassionati. Il vino è il grande protagonista di questa giornatafestosa e conviviale ed accompagna il visitatore alla scoperta del nostroterritorio, mentre la cantina diventa il luogo di scambio e di confronto trai vignaioli ed il crescente numero di appassionati. La Regione, attraversol’Assessorato alle Attività Produttive, insieme alla Cassa di Risparmio delFriuli Venezia Giulia, sostengono questa importante iniziativa che valoriz-za tutto il territorio. In questi ultimi anni, il tradizionale appuntamentoche si teneva l’ultima domenica di maggio si è esteso anche al sabatoper favorire il flusso sempre più crescente di enoturisti provenienti dafuori regione. Molte delle nostre cantine, circa una cinquantina, hannoaccolto positivamente l’invito, ed organizzano degustazioni guidate suprenotazione. Sempre seguendo questo fil rouge è nata l’apprezzatissima

iniziativa “A cena con il vignaiolo”, che quest’anno viene organizzatasabato 29 maggio da oltre trenta cantine: una cena che non è solo ciboe non è solo vino, ma è un incontro di esperienze durante il quale il pro-duttore, guida d’eccellenza, propone ai propri ospiti una cena di grandericercatezza abbinata ai migliori vini e distillati.Domenica 30 maggio dalle 10 alle 18 si assisterà alla Grande Festadell’Enoturismo e 114 cantine associate, situate in tutte le otto zone Docdella regione, apriranno le loro porte per visite e degustazioni. La mappaCantine Aperte è scaricabile dal sito www.cantineaperte.info, così da per-mettere ad ogni enoturista di programmare il suo itinerario. Da ricordareche è in corso l’undicesima edizione del concorso internazionale Spiritodi Vino, dedicato a vignette satiriche sul tema del vino, che in questianni ha raccolto oltre 5.000 vignette realizzate da giovani di ogni nazio-nalità. Quest’anno c’è tempo per inviare le proprie opere fino al 31 ago-sto e le premiazioni avranno luogo come ogni anno a Udine il 19 settem-bre, in occasione di Friuli Doc. Info: 0432.289540 [email protected]

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Giovani golfisticrescono aCastel d’AvianoL

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Per un mattino, un consistente gruppo di alunni divari istituti di istruzione primaria e secondaria dellaprovincia di Pordenone ha dimesso i propri di pannidi studenti, per assumere quelli (assai graditi ed inmolti casi attesi) di novizi di uno sport a torto con-siderato d’élite: il golf. L’iniziativa di avvicinare i gio-vani a questa specialità sportiva è del Golf ClubCastel d’Aviano che, con la collaborazione delle auto-rità scolastiche e provinciali, ha offerto un mattino di“full immersion” nel campo di golf a disposizionedell’associazione così da sperimentare in prima per-sona le tecniche e le atmosfere di quello che nelmondo anglosassone è considerato uno degli sportpiù popolari, e che sta acquistando sempre nuovi fans anche in altre partidel mondo. Alla base di questo successo vi è l’equilibrio che in questosport si riesce ad ottenere tra tre dimensioni che sono sempre più avverti-te come indicative della qualità della vita di una persona, vale a dire l’am-

biente, che nel caso del golf è e deve essere moltocurato e che il giocatore viene invitato a rispetta-re; gli aspetti sociali e l’attività fisica propriamentedetta. Infatti, il fatto di puntare sullo stile e sull’e-leganza dei movimenti piuttosto che sulla nudaespressione di potenza fisica, e il moderato livellodi competitività che caratterizzano questa attivitàsportiva, rendono il golf una occasione ideale diincontro, oltre che un modo per mantenersi informa. Nel corso della mattinata, i ragazzi hannopotuto cimentarsi con qualche tiro sotto la super-visione degli istruttori del campo, e sono statiimpegnati in un piccolo torneo.

Gli alunni hanno dimostrato di apprezzare questo momento, che molti spe-rano di poter rivivere: “Puoi sbagliare tutti i tiri ma non ti va mai buca nelgolf, perché lo giochi con gli amici - afferma uno di loro - fosse così anchea scuola…”.

BUDOIA

Maggio, nelle varie cultu-re, è sempre stato unmese dove si celebravala definitiva vittoria delleforze della natura, l’ulti-mo momento di riposoprima delle dure neces-sità imposte dalla via deicampi. Ad esempio, iRomani festeggiavano ifloralia o ancheFlorifertum in onore dellaDea Flora tra il 27 aprilee il 3 maggio versandoin offerta latte e miele edindossando tuniche mul-ticolori, ma non vannodimenticate ricorrenzequali la notte diWalpurga nel NordEuropa, la celtica Beltaneo il Verde Giorgio nell’Europa dell’Est. Anche molti paesi hanno riscoperto la Festa di primavera,come Budoia, che la celebra la mattina di domenica 30 maggio nel parco Val de Croda. La festa,organizzata In collaborazione con il Comune di Budoia, le Scuole locali e le associazioni di volon-tariato, raccoglie varie iniziative di promozione ambientale. Nel corso della manifestazione saràattivo un ricco stand enogastronomico.

La ValangaAzzurra aSarone hat r a v o l t om o l t icuori, così,nei tempinei qualigli sci diT o m b adominava-no le pistedi tutto il mondo, a Sarone un manipolo di appas-sionati diede vita nel 1989 al "Fan Club Sarone congli Azzurri" che iniziò a seguire le gare di sci ed inparticolare le competizioni di Coppa del Mondo di scialpino maschile e femminile. Quest’anno, giuntoormai alla piena maturità organizzativa, il Club inten-de fare la sua “gran entrance” a livello di territoriocon una grande manifestazione che si terrà aFiaschetti di Caneva sabato 29 maggio. Tra gli ospi-ti, il Fan Club potrà contare su atleti ed ex atleti dellaNazionale di sci, dirigenti, accompagnatori, allenato-ri, ed amici vecchi e nuovi per condividere insiemeuna festa che si rinnova ad ogni inizio di stagionesciistica.

Torna la festa di primaveraSARONE DI CANEVA

Azzurri, che passione!7

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IL RACCONTO DI MARIO TOMADINI

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Correva il 28 luglio 1548 quando il DogeFrancesco Donato approvava l’acquisto deiboschi che dall’Alpago s’estendevano… fin aCividal (oggi Belluno). Iniziava così, per unadelle più grandi foreste preal-pine, un lungo periodo caratte-rizzato da un oculato prelievodel patrimonio forestale.La Serenissima, potenza nava-le impegnata in battaglia conle flotte nemiche per ottenereil primato sui mari, considera-va indispensabile il legname diquello che sarebbe stato ricor-dato come Bosco di S. Marco.Incredibili quantità di essenzeentravano nell’Arsenale delsestiere veneziano di Castello,dove centinaia di arsenalotti siguadagnavano la pagnottacostruendo navi e galere.Legname per attività guerre-sche ma non solo, giacchéaccanto ai marangoni de naveuna schiera di marangoni dacase, attendevano l’arrivo del legno necessarioper innalzare nuovi fabbricati e per potercostruire oggetti e mobilio.Quando il Doge appose il sigillo con il Leonedi S. Marco nell’Alpago, ben 57.000 erano gliettari a disposizione delle Compagnie deiRemeri, una Corporazione composta da perso-nale specializzato nel taglio, nell’esbosco enella scelta del legno migliore per alberature,fasciame e remi.Gli alberi destinati alle costruzioni navali eranonumerati, contrassegnati e quelli che sarebbe-ro serviti per la costruzione delle chiglie eranoaddirittura individuati secondo la loro naturalecurvatura.Le leggi di tutela furono subito precise; allapopolazione locale fu proibito condurre gli ani-mali al pascolo nei boschi, transitare con peco-re e capre nelle strade interne e meno chemeno abbattere piante. Tutt’al più potevanoavvicinarsi ai confini della foresta fino ad unadistanza di mezzo miglio (circa cinquecentopassi) e se avessero osato trasgredire alledisposizioni sarebbero caduti nelle mani deglisbirri del Capitano Forestale che rappresentavain loco gli interessi di Venezia.Le pene, per i trasgressori, erano severe poi-ché il taglio abusivo di un albero era parago-nato ad un grave delitto e quindi giudicatocome tale. Se l’imputato riusciva sottrarsi allacattura era “bandito” dai territori dellaSerenissima e su di lui era posta una taglia. Seinvece cadeva nelle mani della Giustizia solita-mente era condotto a Venezia e sottoposto aprocesso; qualora fosse stato riconosciuto col-pevole per lui s’aprivano le porte della prigio-ne oppure era costretto ai remi di una galera.

Nel 1797, con la caduta della Repubblica diVenezia, il Bosco di S. Marco oscillò tra fran-cesi ed austriaci e quando quest’ultimi conso-lidarono il loro diritto lo mantennero ininter-

rottamente fino al 1866, anno dell’annessionedelle terre venete al Regno d’Italia.Nel 1830, nonostante l’accurata protezione, lazona boschiva era scesa a 14.000 ettari; nel1881 con un Regio Decreto s’istituì la ForestaDemaniale inalienabile e così la salvaguardia,sia pure con alterne fortune, non venne meno.Attualmente, la Foresta del Cansiglio è divisatra tre Province, Belluno, Treviso e Pordenoneessendo gli ettari diminuiti fino a circa 7000.In ogni caso, oggi il Cansiglio, costituisce unprezioso patrimonio ed un interessante labora-torio naturale per un turismo eco-compatibile.Un altro destino e sicuramente meno esaltanteha avuto nei secoli una zona a noi altrettantovicina, quella dell’altopiano del Cavallo. Menoesteso e più accidentato di quello delCansiglio a causa della presenza di grandiaccumuli di materiale morenico, il Campo delCavallo non ha avuto alcuna protezione, anzi èstato disboscato a manibasse. La relativa vici-nanza con il bosco deiDogi, lungi dal procu-rare un certo benefi-cio, ha prodotto l’ef-fetto contrario vistoche se il Gran Boscoda Reme era stretta-mente protetto, sorve-gliato e custodito, gliappetiti si spostarononel vicino versantefriulano.A riprova che nel Pianodel Cavallo vaste areefurono forzatamente

lasciate libere dalla vegetazione arborea, ricor-diamo che il toponimo “Roncjade” indica pro-prio una zona che in passato è stata sicura-mente oggetto di un massiccio disboscamento.

Per trasportare i legni a valle furo-no costruite le risine, canali discorrimento dal fondo in pietradove il legname scivolava per gra-vità dalle quote più alte fino afondovalle.Nel 1640, allo scopo di sfruttarel’ingente patrimonio boschivo, iCorrer (la facoltosa famiglia pos-sedeva un palazzo nella parroc-chia veneziana di Santa Fosca)avevano acquistato i diritti dellaBrentella, una stretta ed allora tor-tuosa via d’acqua che permettevadi fluitare il legname dallaPedemontana fino al FiumeNoncello. Da qui con barche ilmateriale sarebbe arrivato fino aVenezia dove uno degli approdipiù frequentati si trovava a S.Francesco della Vigna. Qui, ai

“burci” spesso s’affiancavano le zattere carichedi faghere che scendevano dalla montagnaveneta lungo il corso del Piave e Brenta.Più di duecento anni dopo (1803), nonostantei tempi non fossero dei migliori, i Correr rin-novando il contratto scavarono un nuovo cana-le che solo in parte ricalcava il percorso origi-nale della prima Brentella, poiché in quest’oc-casione il corso d’acqua fu costruito il più pos-sibile rettilineo allo scopo di facilitare il tra-sporto dei tronchi.Oggi, tra le località di Roveredo in Piano ePorcia è visibile un lungo tratto della Brentellae così, accanto all’automobilista che sfrecciaverso la sua destinazione, scorrono secoli distoria che ricordano un pezzo della storia dellenostre montagne legate alla grandezza di quel-la che fu la Serenissima Repubblica di Venezia.

Il leone di San Marco nelle nostre montagne

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Altopiano del Cansiglio- il trasporto del legname era fatto con carri a trazione animale

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