Pescara 30 giugno 2004 Epidemiologia assistenziale in Emato-Oncologia Profili e percorsi...
-
Upload
petronel-testa -
Category
Documents
-
view
218 -
download
0
Transcript of Pescara 30 giugno 2004 Epidemiologia assistenziale in Emato-Oncologia Profili e percorsi...
Pescara 30 giugno 2004
Epidemiologia assistenzialeEpidemiologia assistenzialein Emato-Oncologiain Emato-Oncologia
Profili e percorsi assistenzialiProfili e percorsi assistenziali
Dott. Maurizio BelfiglioDott. Maurizio Belfiglio
Consorzio Mario Negri SudConsorzio Mario Negri Sud
Pescara 30 giugno 2004
Contenimento spesa pubblicaContenimento spesa pubblica
Razionalizzazione degli interventi sanitariRazionalizzazione degli interventi sanitari
Garantire Garantire
gli interventi gli interventi
di provata efficaciadi provata efficacia
Ridurre Ridurre
gli interventi gli interventi
di efficacia dubbia di efficacia dubbia
o non documentatao non documentata
Necessità di documentare Necessità di documentare
i risultati dell’attività clinica e di i risultati dell’attività clinica e di giustificare i costi sostenuti giustificare i costi sostenuti
in termini di miglioramento in termini di miglioramento
dello stato di salute degli assistitidello stato di salute degli assistiti
EVIDENCE BASED MEDICINEEVIDENCE BASED MEDICINE OUTCOMES RESEARCHOUTCOMES RESEARCH
Pescara 30 giugno 2004
Applicazione
CLINICICLINICI
QdVQdV
USOUSORISORSERISORSE
RRCCTT
EEVVIIDDEENNZZEE
OOUUTTCCOOMMEESS
Caratteristiche pazienteEtà, sesso, stato socio-economico
Severità clinicaComplicanze, comorbidità
Attitudini/conoscenzedei clinici e dei pazienti
Caratteristiche strutturali e organizzative
Pescara 30 giugno 2004
Limiti nell’applicazione dell’EBMLimiti nell’applicazione dell’EBM
Evidenze derivanti da RCTs insufficientiEvidenze derivanti da RCTs insufficienti
L’esito finale è il risultato di strategie di intervento L’esito finale è il risultato di strategie di intervento complesse ed articolate, con la partecipazione di complesse ed articolate, con la partecipazione di figure professionali diversefigure professionali diverse
Pescara 30 giugno 2004
RCTs
vs.
Outcomes Research
Pescara 30 giugno 2004
Testano gli effetti di un singolo intervento su una o più misure di esito
Può includere più interventi e misure di esito
RCTsRCTs
OROR
INTERVENTI
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
Pescara 30 giugno 2004
Studiano un gruppo omogeneo ed escludono i soggetti complessi
Studia diversi sottogruppi di soggetti
ed include pazienti con comorbidità
RCTsRCTs
OROR
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
POPOLAZIONE
Pescara 30 giugno 2004
Il disegno osservazionale limita l’interpretabilità del nesso causale
RCTsRCTs
OROR
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
Il disegno sperimentale permette di accertare il nesso causale tra intervento ed esito
INFERENZA
Pescara 30 giugno 2004
Mirano a massimizzare la compliance
La mancanza di compliance può essere
un fattore importante
COMPLIANCE
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
RCTsRCTs
OROR
Pescara 30 giugno 2004
Basati su dati ad hoc raccolti dallo sperimentatore
Basata su dati di routine
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
DATI
RCTsRCTs
OROR
Pescara 30 giugno 2004
I costi non rispecchiano quelli reali dell’assistenza
I costi riflettono quelli reali
STIMA DEI COSTI
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
RCTsRCTs
OROR
Pescara 30 giugno 2004
Il campione può essere piccolo e il costo per ogni paziente incluso tende ad essere molto elevato
Il campione può essere di dimensioni variabili e usualmente il costo tende ad essere inferiore
RCTsRCTs
OROR
DIMENSIONI E COSTI
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
Pescara 30 giugno 2004
SETTING
RCTS vs. OUTCOMES RESEARCH
RCTsRCTs
OROR
Contesti di cura relativamente omogenei e controllati
Contesti di cura eterogenei, senzacontrollo degli interventi e con controllo limitato dei dati raccolti
Pescara 30 giugno 2004
Obiettivi di uno studio di coorte
Valutare la praticabilità/trasferibilità dei risultati della ricerca e delle linee-guida esistenti
Comportamento e risultati nei gruppi di pazienti esclusi dai Comportamento e risultati nei gruppi di pazienti esclusi dai trials e in quelli a più alto rischio di ricevere cure trials e in quelli a più alto rischio di ricevere cure inappropriateinappropriate
VValutare i profili di cura e confrontare la resa di strategie alutare i profili di cura e confrontare la resa di strategie assistenziali differentiassistenziali differenti
Monitorare i risultati e i costi della propria attività
Costituire un osservatorio permanente della morbilità, mortalità e costi evitabili
Evidenziare le aree di maggiore incertezza, con lo scopo Evidenziare le aree di maggiore incertezza, con lo scopo di generare idee per la ricerca e per la migliore di generare idee per la ricerca e per la migliore definizione di linee guidadefinizione di linee guida
Pescara 30 giugno 2004
Anno n. SDO n. Paz. Infez.Diabet
eTumori IR Fratture
1999 492 324 6% 5% 3% 5% 5%
2000 522 167 11% 7% 5% 18% 10%
2001 597 160 11% 6% 5% 11% 8%
Dati Amministrativi Regione Abruzzo (aa 1999-2001)
Totale SDO (cod. ICD9-CM 203.0x) N= 1611
Totale pazienti N= 651
Pescara 30 giugno 2004
RCT M. Attal N Engl J Med 1996;335:91-7
vs.
SDO
Pescara 30 giugno 2004
Attal vs. SDO
POPOLAZIONE aa 2001 n= 160
Alcuni criteri di esclusione Attal Caratteristiche popolazione SDO
Pregresse patologie tumorali
Presenza di significativa comorbidità(cardiaca, polmonare ed epatica)
Età >65 anni
9% dei pazienti con diagnosi di patologie tumorali
Età 65 anni: 74%
23% comorbidità cardiaca12% comorbidità polmonare0.3% comorbidità epatica
Pescara 30 giugno 2004
Trattamento dei pazienti n= 651
Età nNessun
trattamento
SoloChemio
ChemioRadio
Trapianto
<65 aa 173 62% 16% 5% 17%
65 aa
478 74% 23% 3% 0,2%
Dati Amministrativi Regione Abruzzo (aa 1999-2001)
Pescara 30 giugno 2004
Ricoveri dei pazienti in regime ordinario
Ricovero ordinario range 0-32
Ricovero in DH range 0-26
Età Nessun ricovero
1 ricovero 2 ricoveri >2 ricoveri
<65 aa 49% 16% 6% 29%
65 aa 32% 39% 13% 16%
Pescara 30 giugno 2004
Limiti:
- Informazioni carenti (manca lo stadio di malattia, mancano informazioni dettagliate su terapia)
- Errore di codifica della diagnosi
- Necessità di integrazione con altre fonti informative
Analisi SDO
Possibili sviluppi:
Identificare una coorte di pazienti trapiantati e seguirli nel tempo
Raccolta dati ad hoc
Pescara 30 giugno 2004