Periodico UISP Empoli - Supplemento 22 dicembre 2010

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UISP UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI informa Uisp e Società della Salute, l’unione fa la forza e il bene di tutti Periodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al N°22 Dicembre 2010 Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996

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Periodico settimanale d'informazione del Comitato UISP di Empoli

Transcript of Periodico UISP Empoli - Supplemento 22 dicembre 2010

UISPUNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI

informa

Uisp e Società della Salute, l’unione fa la forza

e il bene di tutti Periodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al N°22 Dicembre 2010

Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996

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I saluti del comitato Uisp Empoli ValdelsaSOMMARIO

SOMMARIO

IN BACHECA IN BACHECATutti a teatro

In vista del Natale gli utenti del cen-tro diurno di Cerbaiola vi faranno un simpatico regalo: un pomeriggio di allegria e divertimento con la com-media teatrale “Suore all’arrembag-gio”. L’appuntamento è per venerdì 17 dicembre alle 17,30 presso la Sala delle Rose del Circolo Arci Pozzale (Empoli). L’ingresso è gratuito ed aperto a tutti!

“Passeggiate della salute”

L’ultima passeggiata della salute del 2010 si snoderà per le campagne tanto care al “Genio”. Domenica 12 dicembre, infatti, per chi de-sidera fare una bella camminata in gruppo, il ritrovo è alle ore 9 pres-so il Circolo Arci di Petroio (Vinci). Come al solito durante la passeggia-ta ci sarà uno spuntino a base di frut-ta fresca offerto dalla Sezione soci Coop di Empoli. Le passeggiate del-la salute, con cadenza mensile, sono organizzate dalla Uisp in collabora-zione con la Sezione soci Coop di Empoli, la Società della Salute e con il patrocinio dei comuni di Capraia e Limite, Empoli, Montelupo Fiorenti-no, Vinci e Cerreto Guidi.

PAG. 3L’intervistaQuattro chiacchiere con il direttore della Società della Salute…

PAG. 4Pet therapy: “Un cane per amico”

PAG. 2IN BACHECATutti a teatroPasseggiate della salute

PAG. 5LO SAPEVATE CHE?“Basta seguire dei semplici accorgi-menti per passare le feste natalizie a tavola senza inutili sensi di colpa”

PAG. 6ALIMENTAZIONEUna bruschetta da RE!

PAG. 7 LA RICETTA DEL MESEZuppa di ceci

PAG. 7I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

Cari amici,nel mese che ci congeda da un 2010 ricco di traguardi realizzati e soddisfa-zioni raggiunte l’augurio a voi e alle vostre famiglie di un 2011 ancora più prodigo di felicità nel benessere. Per quanto ci riguarda continueremo ad accompagnarvi ancora nel corso delle vostre attività con questo giornalino che ogni mese vi offre interviste, ap-profondimenti e rubriche su argomen-ti accuratamente scelti per destarvi cu-riosità e interesse. Nel numero di dicembre vi proponia-mo, come ‘regalo natalizio’, l’intervista al direttore della Società della Salute di Empoli, il dottor Nedo Mennuti. Inoltre troverete un articolo sul progetto “Un cane per amico” che la Uisp da alcuni

anni sta portando avanti con successo tra gli utenti dei Centri diurni e che nel 2011 verrà esteso anche agli anziani nelle Rsa del territorio. Nella rubrica sull’alimentazione, invece, si parla di ‘olio novo’ mentre in quella dedicata alla salute il direttore dell’unità opera-tiva di diabetologia dell’Asl 11 di Em-poli fornisce semplici ma preziosi con-sigli per passare le feste a tavola senza inutili sensi di colpa. Infine, come al solito, qui in basso potete prendere visione delle inizitive targate Uisp in programma nel mese di Dicembre: ol-tre alla tradizionale passeggiata della salute vi invitiamo ad andare tutti a teatro per assistere all’esilarante spet-tacolo portato in scena dai ragazzi del Centro diurno di Cerbaiola.

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L’int

ervista

La Società della Salute viene intro-dotta e definita dalla Legge regionale 40/2005 come “la modalità organizza-tiva di un ambito territoriale di zona-di-stretto costituita in forma di consorzio tra l’azienda sanitaria locale e i comuni per l’esercizio associato delle attività sanitarie territoriali, socio-sanitarie e sociali integrate”. In pratica l’obiettivo della SdS è la salvaguardia della “salu-te” degli abitanti del proprio territorio perseguibile attraverso l’integrazione tra il servizio sanitario e tutti i soggetti istituzionali e non, che lavorano per il benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini. Data l’importanza di questo ‘strumento’ abbiamo intervistato il di-rettore della SdS di Empoli, il dottor Nedo Mennuti, per capire che ruolo svolge la Uisp nell’ambito delle politi-che territoriali rivolte alla promozione e tutela della salute.

Direttore Mennuti che ruolo ri-copre la Uisp all’interno della Società della Salute?Se consideriamo che in base ad au-torevoli studi la salute delle persone dipende per il 15-20% dal sistema sanitario, per il 20% dalla genetica e per un buon restante 55% dall’am-biente e dallo stile di vita adottato, la Uisp riveste un ruolo di prim’ordine. La Uisp, infatti, offre da sempre ai cittadini tante opportunità finalizzate all’adozione di uno stile di vita cor-retto: propone una vasta gamma di attività fisica, promuove la socializ-zazione e indirizza i propri tesserati ad una dieta sana ed equilibrata.

Quali sono concretamente le attività della Uisp in linea con gli obiettivi della SdS? Sicuramente l’Attività fisica adattata, la cosiddetta Afa, che interessa cir-ca 4.000 utenti nel territorio dell’Asl 11. La Uisp, insieme, ad altre asso-ciazioni e strutture private ha attivato numerosi corsi che ci hanno permes-so di garantire agli utenti un’offerta capillare sul territorio dove la distan-za media dall’abitazione dell’utente alla palestra è di circa un chilometro. Questo ha sensibilmente ridotto l’ab-bandono dell’attività da parte degli utenti. In considerazione dell’aumen-

L’intervistaQuattro chiacchiere con il direttore della Società della Salute…

to di nuovi disturbi fisici stiamo stu-diando la possibilità di attivare nuovi corsi Afa oltre agli attuali Afa parkin-son, Afa mal di schiena, Afa ictus e Afa artrosi. L’Attività fisica adattata, per esempio, risulta estremamente efficace nei soggetti che manifestano un principio di incontinenza urinaria.

Quali altre attività proposte dalla Uisp si sposano con i principi della SdS?Tutti i corsi di ginnastica dolce per adulti e le passeggiate della salute ai quali la SdS ha sempre dato e con-tinuerà a dare il proprio patrocinio. Tutte queste attività oltre a favorire il benessere psichico-fisico promuovo-no la socializzazione e quindi la vo-glia di muoversi, perché generalmen-te se si è in gruppo si è più stimolati a fare attività fisica. Mi piacerebbe, e gli sforzi della SdS vanno in questa direzione, che i medici accanto alla ricetta rossa per la prescrizione dei farmaci avessero anche una ricetta verde per indicare tutte quelle azioni da fare, i comportamenti da adotta-re o le abitudini da cambiare per mi-gliorare lo stile di vita del paziente”.

In foto: da sinistra Emanuela Marconcini (Uisp), Gino Leoncini (Sezione Soci Coop Empoli), Daniela Mori (Unicoop Firenze), Nedo Mennuti (direttore della SdS), Enrico Sostegni (sindaco di Capraia e Limite), Fausto Berni (Uisp)

Attività fisica adattata: il fiore all’occhiello della Società della SaluteL’Afa nel territorio dell’Asl 11 è nata nel 2003.Il primo “Afa Day” si è svolto nel 2004.- Dal 2003 ad oggi sono stati atti-vati 187 corsi Afa mal di schiena per un totale di circa 2.805 utenti; 50 corsi Afa in acqua per circa 750 utenti e 33 corsi di Afa spe-ciale (sindromi spastiche ed extra-piramidali) per circa 363 utenti.- I corsi Afa attivati dalla Uisp dal 2003 ad oggi sono 48 e sono fre-quentati da circa 720 utenti.

Afa Day 2010

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A TU PER TU CON I NOSTRI OPERATORIche sono interessati da particolari patologie”. La gamma dei giochi a scopo tera-peutico che Emiliano propone nelle sue lezioni (il nostro operatore inse-gna in ben 17 corsi!) è vastissima: si va dai giochi con i bastoni per testare la prontezza dei riflessi, a quelli con corde, sedie o spalliere. Non solo, dunque, rigore e preci-sione nell’esecuzione degli esercizi, ma anche svago e divertimento. Gli allievi apprezzano, si impegnano e prendono fiducia in se stessi e nel loro istruttore. “Con ognuno di loro si crea un rapporto di complicità e confidenza che per un operatore è motivo di orgoglio e soddisfazione” conclude Emiliano, che in occasione delle feste natalizie si è simpatica-mente prestato ad indossare il tradi-zionale cappello da Babbo Natale!

Professionale, attento e meticolo-so, ma anche dotato di particolare creatività con la quale è capace di trasformare la palestra in un boc-ciodromo. Emiliano Serraglini, 32 anni, operatore Uisp dal 2002, nelle sue lezioni inserisce originali esercizi che offrono agli allievi nuo-vi stimoli e motivazioni. “Con alcuni gruppi organizzo ogni mese dei tor-nei di bocce. Immaginiamo – spie-ga – che il pavimento della palestra sia una pista da gioco dove ingag-giamo delle sfide con le palline uti-lizzate per i tradizionali esercizi. Chi alla fine del torneo si classifica in ultima posizione paga pegno of-frendo la colazione a tutti. E’ un’at-tività ludica finalizzata a tenere in movimento determinate parti del corpo e a lavorare sulla loro coordi-nazione. Questi tipi di giochi sono molto adatti agli utenti dei corsi Afa

Pet therapy: “Un cane per amico” L’utilizzo degli animali per migliorare la vita delle persone La “pet therapy” è una disciplina cura-tiva che affonda le radici nell’Antichità. Già il greco Ippocrate, considerato il padre della medicina, diceva: “Se fate una cavalcata combattete l’insonnia”. Oggi questa ‘medicina’ che impiega gli animali a scopo terapeutico per aiutare coloro che presentano disabilità fisiche/psichiche è riconosciuta come cura uffi-ciale nel Piano sanitario nazionale con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. La Uisp, che opera anche nel sociale e che ha al suo interno operatrici/opera-tori legati al mondo della cinofilia, crede molto nella pet therapy tanto che da qual-che anno porta avanti un’attività assistita con l’aiuto del cane attraverso il progetto “Un Cane per amico” con risultati molto positivi. Partito nel 2007 con un corso di formazione per volontari finanziato dal Cesvot per formare operatori con il cane per svolgere attività motoria con soggetti diversamente abili, il progetto è prose-guito nel 2008 in via sperimentale con il gruppo dei disabili psicofisici gravi del centro diurno della Asl 11 di Cerbaio-la. Tra il 2008 e 2009, ottenuti i fondi Cesvot per un progetto innovativo, “Un cane per amico” viene esteso ai bambini diversamente abili del reparto di neurop-sichiatria dell’Asl 11 e al centro diurno di San Rocco.

I bambini (dai 6 agli 11 anni) hanno svolto una serie di incontri individualiz-zati e si sono avvicinati gradualmente ai cani, affiancati dai loro padroni nel ruolo di operatori-volontari, prima con piccoli contatti (accarezzandolo o spaz-zolandolo) poi con giochi di riporto (lan-cio di palline da tennis). Nel corso dei dieci incontri, che si sono svolti presso il PalAramini di Empoli e il campo dell’agi-lity di Petroio di Vinci, ciascun bambino attraverso l’interazione con il cane ha raggiunto dei piccoli obiettivi individuali, come ad esempio la capacità di dare i comandi ai cani (sia con la voce che con i gesti) o come prendersi cura dell’anima-le. Con i cani i bambini hanno fatto an-che piccoli percorsi motori con attrezzi e passeggiate con doppio guinzaglio. “Il cane non vede la disabilità – spiega Oli-via Bollini, psicologa dell’età evolutiva e responsabile del progetto per la Uisp – ma sente la persona in difficoltà, non giudica o critica. Il cane fornisce accet-tazione senza riserve, offre un contatto fisico e favorisce i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di gio-co e dunque molte occasioni di interagi-re con gli altri”. Nel 2009 fino ad oggi l’attività motoria con l’ausilio del cane è stata attivata presso il centro residenziale per disabili Villa Fucini, il centro diurno di San Rocco e quello di Cerbaiola,

Forti dei traguardi fin qui raggiunti la Uisp vuole dare continuità al progetto estendendolo anche agli anziani. “Un cane per amico” è stato presentato in tut-te le Rsa (Residenze per anziani) del Cir-condario Empolese Valdelsa e in questa fase si stanno raccogliendo le adesioni per poi partire a gennaio del prossimo anno. “Nel frattempo – conclude la re-sponsabile – stiamo cercando anche nuovi contributi per poter proseguire il progetto con i bambini disabili che tanto ha dato in termini di risultati sia ai piccoli pazienti che agli operatori”.

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la rubricaLo sapevate che?“Basta seguire dei semplici accor-gimenti per passare le feste na-talizie a tavola senza inutili sensi di colpa”

L’esperto risponde: Dottor Claudio Lazzeri, Direttore della unità operativa di diabetologia dell’Asl 11 di Empoli

Ci avviciniamo, come ogni anno, alla festa più cara e tradizionale: il Natale.E’ un rito complesso che noi tutti eseguia-mo a volte con frenesia, nervosismo, mo-menti di serenità con le persone a noi più vicine. Nessuno sfugge alle decora-zioni scintillanti, alla ricerca affannosa dei regali all’ultimo secondo, alla tavola imbandita. Ed eccoci a fare i conti con le calorie ingerite, i grassi che fanno au-mentare il colesterolo e con l’immanca-bile frase: da domani mi metto a dieta.

Ma è possibile coniugare anche in questo periodo salute, benesse-re e gusto? Per molti la risposta è no, sembra proprio che il Natale porti con se anche un aumento di peso indesiderato al quale poi deve per forza seguire un periodo sofferto di privazioni e rinunce.

E’ possibile evitare tutto questo?Direi proprio di sì e cercherò di spiegare i “trucchi del mestiere” per passare final-mente un Natale“tranquillo” senza inutili sensi di colpa.Importante per tutti, grandi e piccoli, usa-re un pratico “buon senso”.

Cosa vuol dire? Pensare intanto alla già nota piramide alimentare che ci pro-pone gli alimenti divisi per caratteristiche nutrizionali e frequenza di consumo. Una volta informati bene sulla compo-sizione di un’alimentazione equilibrata passiamo a formulare i nostri menù fe-stivi.

Ricordate c’è un vecchio detto “poco, non fa male neanche il veleno” sono le quantità, non quello che mangiamo che fanno la differenza fra salute e rischio. Si può mangiare di tutto quindi, cucina-to in maniera semplice, condito usando preferibilmente olio d’oliva (rimane sta-bile anche alle alte temperature). A un antipasto ricco e abbondante è meglio far seguire un primo piatto meno elabo-rato, se preferiamo il primo piatto più abbondante per quel giorno rinunciamo al pane.Ricordiamoci che il pesce in genere contiene meno grassi e quindi più dige-ribile, inoltre si presta ad essere confe-zionato in tanti modi diversi e appetitosi (carpaccio, pesce al forno, al cartoccio)Le verdure non devono mai mancare, aiutano ad incrementare il senso di sa-zietà, a regolarizzare il nostro intestino, contengono vitamine e sali minerali im-portanti; magari evitiamo di cucinarle fritte, vanno benissimo crude, in pin-zimonio, lessate o grigliate. In inverno approfittiamo delle crucifere (cavolo, cavolo verza ,broccoli ecc ..) ricche di acido folico e altre sostanze antitumorali per eccellenza. La frutta secca è un ottimo alimento, ma accontentiamoci di 2-3 noci a fine pasto, evitiamo magari la frutta scirop-pata e scegliamo una bella macedonia con i frutti invernali: arance, mandarini, melagrane con succo di limone e poco zucchero.

E per i dolci? Tasto dolente purtroppo contengono, grassi spesso animali (burro, uova, lat-te) e zuccheri semplici, (anche miele, canditi); magari abbandoniamo “ricet-te moderne” panettoni e pandori farciti con le glasse più strane, torniamo alla tradizione del panettone e pandoro clas-sico, sempre in piccole quantità, avremo un abbattimento calorico e di grassi non indifferente.Certamente ci permetteremo un brindisi evitando magari i super alcolici: conten-gono un 30% in piùdi alcool rispetto a un buon vino e quindi anche di calorie.

Ultimo consiglio: una bella passeg-giata (almeno 1 ora) in compagnia dopo pranzo, anche se farà freddo, ci aiuterà a digerire e a smaltire eventuali eccessi, contribuendo a favorire relazioni affetti-ve familiari. Ricordate poi che un’alimen-tazione equilibrata ci deve accompagna-re ogni giorno dell’anno, solo così potrà garantire a noi tutti salute e benessere.I giorni a “ a rischio” infatti non sono li-mitati alle feste Natalizie, ma a tutto l’in-tervallo di tempo fra un Natale e l’altro.

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La ricetta del meseNome della ricetta: Zuppa di ceciPRIMOProposta da:Marina Francini - corso Afa Montelupo Ingredienti e dosi: 250 grammi di ceci secchi, 200 grammi di bietola, 150 grammi di pomodorini, mezza cipolla, 1 spicchio d’aglio, brodo vegetale fat-to con 60 cl di acqua mezza cipolla, 1 spicchio d’aglio, una costola di sedano, mezza carota, un po’ di prezzemolo, pane; olio extravergine d’oliva.Procedimento: Mettere i ceci in ammollo per una notte, lessarli e tenere da parte l‘acqua di cottura.

Tagliare la cipolla con l’aglio e farli ap-passire in una casseruola, aggiungere i ceci già lessati e la bietola tagliata sottile a strisce, far insaporire alcuni minuti poi aggiungere i pomodorini tagliati a pez-zetti, peperoncino, sale e pepe, dopo un paio di minuti mettere il brodo vegetale e parte dell’acqua di cottura dei ceci. Co-prire e lasciare bollire a fuoco lento per circa 20 minuti. Nel frattempo arrostire il pane a fette, metterlo nel piatto di por-tata, versarci sopra la zuppa a bollore e insaporire sul finale con un “giro d’olio d’oliva!” (suggerimento della Uisp: me-glio se olio nuovo!)

Tempo di cottura: 20’ più il tempo di cottura dei ceci che è di circa un’ora e mezza.Ideale per: Inverno ma gradito sempre!

Pillole di buona alimentazione: quando giusto fa rima con gusto la rubricaAlimentazione

A cura della Dott.ssa Tullia Casini, Nu-trizionista - tel. 347-8828172riceve Empoli, Montelupo, Capraia e Limite

Una bruschetta da reNel palazzo di Cnosso, testimone dell’egemonia cretese nel Mediterraneo del 2000 a.C., la stanza delle colonne è coperta di tavole incise: non sono motivi ornamentali... sono i registri dei luoghi di produzione e destinazione dell’olio d’oliva! Nell’isola dove si registrano tas-si di malattia cardiovascolare dieci volte inferiori a quelli dell’Europa del Nord, al frutto dell’albero sacro ad Atena spetta un posto di prestigio nella dimora del re. E se ne fa un consumo che negli anni ‘60 lascia sbalorditi gli studiosi: quasi il 40% delle calorie totali assunte quotidia-namente è sotto forma di grassi!

C’è grasso e grasso Ma i grassi consumati quotidianamente a Creta non sono quelli di cui abbonda-no tradizionalmente le diete nordiche... e forse adesso anche le nostre giornate! Per intendersi, non sono quelli del burro o del rigatino occasionale... ma anche del prosciutto-sennò-che-ci-metto-nel-pani-no?, della fettina-ai-ferri-che-si-fa-veloce,

delle “scheggine” di parmigiano-mentre-bolle-l’acqua-della-pasta, della quotidia-na crema al cioccolato-che-tanto-sono-bambini, della maionese del tramezzino, dello yogurt-che-è-più-pratico-della-frutta: in una parola, non sono grassi “saturi”. Sono invece quelli dell’oliva, dei semi in guscio (noci, mandorle, pistacchi, pinoli) e del pesce pescato, più ancora se “azzurro” (sarde, alici, sgombri...), che appartengono alla categoria degli “insaturi”: prevalentemente monoinsatu-ri quelli d’olio d’oliva e poliinsaturi gli altri. Come ci ricordano le linee guida nazionali per una sana alimentazione (si possono scaricare dal sito www.inran.it), i cibi ad elevato tenore di acidi grassi saturi tendono a far innalzare il livello di colesterolo nel sangue ancor più di quanto non faccia l’apporto alimentare del colesterolo stesso, mentre i cibi ad elevato tenore di acidi grassi insaturi non fanno innalzare il livello di coleste-rolo nel sangue. Anzi: l’acido oleico, contenuto in abbondanza nell’olio d’oli-va, presenta due vantaggi: fa diminuire il livello nel sangue delle lipoproteine a bassa densità LDL e VLDL - che trasporta-no quella parte di colesterolo che tende a permanere nel sangue e a depositarsi sulle pareti delle arterie (“colesterolo cat-tivo”) – e non modifica, o addirittura fa aumentare, i livelli di un altro tipo di lipo-proteine: le HDL, che operano utilmente per rimuovere il colesterolo dal sangue e dai depositi nelle arterie e per avviarlo alla eliminazione (“colesterolo buono”)! Ecco dunque spiegato il mistero della salute delle coronarie, e non solo, dei cretesi...

C’è olio e olioMa basta che un’olio sia d’oliva perché sia nutrizionalmente valido? Assoluta-mente no: si può partire con una frangi-

tura meccanica a freddo e finire comun-que con prodotti diversi, riconducibili a 3 categorie merceologiche con valenze nutrizionali assai diverse. C’è olio d’oli-va extravergine, quello vergine e quello lampante. La differenza è quantificabile sia a livello chimico (acidità, numero di perossidi, assorbimento nell’ultravioletto) che organolettico, grazie all’assaggio condotto da gruppi (panel) di esperti ri-conosciuti a livello internazionale. In bre-ve, per essere extravergine un olio deve essere integro nella sua struttura chimica e nel gusto: ovvero non alterato da fer-mentazioni indesiderate avvenute prima della frangitura, o dal prolungato contat-to con l’aria, con la luce, con apparec-chiature sporche o arrugginite... e la li-sta non finisce qui. Extravergine significa esente da difetti (di rancido, di morchia, di metallico, di inacetito, di muffa...) e ricco di pregi: l’amaro, il piccante, il frut-tato sono note sensoriali piacevoli che corrispondono a un ricco patrimonio di sostanze salutari, sotto forma di vitamina E e di composti polifenolici, tutti antiossi-danti naturali.

L’indicazione di extraverginità, e questo è strano, può essere riportata in etichet-ta sulla base di un’autocertificazione da parte del produttore. Impropriamente in molti casi, riscontrano le ASL, la Re-pressione Frondi e i Nuclei Antisofistica-zione quando prelevano e analizzano olii presenti sugli scaffali di piccola e grande distribuzione. E allora, come si fa ad essere sicuri? Comprando un olio extravergine a indicazione geografica o a denominazione d’origine protetta: per questi olii le analisi sono obbligato-rie. In tutta Italia ce ne sono 38, di cui 5 nella nostra regione: un’ IGP “Toscano” e 4 DOP (Colline di Firenze, di Lucca, Chianti Classico, Terre di Siena). Buona bruschetta!

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I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

E in più....

DANZA DEL VENTREEmpoli presso al palestra “D” del Palazzetto dello Sport: lunedì dalle 20 alle 21.15 corso per principian-ti; lunedì dalle 21.15 alle 22.30 corso avanzato.

CORSO DI STEPEmpoli presso la palestra “F” del Palazzetto dello Sport: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13.30 alle 14.30.

CORSO YOGAEmpoli presso la palestra “B” del Palazzetto dello Sport: mercoledì dalle 19 alle 20 o dalle 20 alle 21. Presso il Circolo Arci di Pozzale: lunedì dalle 19 alle 20.30.

CORSO PILATESEmpoli presso la palestra della scuola media “Buso-ni” (via Sanzio): lunedì e mercoledì dalle 20.30 alle 21.30; martedì e giovedì dalle 18.30 alle 19.30.

CRESCERE INSIEME Corso per bambini/e da 1 a 3 anniEmpoli presso al palestra “F/D” Palazzetto dello Sport: giovedì dalle 17 alle 18.

CENT(R)OSPORTINSIEMECorso per bambini/e dai 4 ai 6 anniEmpoli presso la palestra “F/D” Palazzetto dello Sport: giovedì dalle 17 alle 18; sabato dalle 11 alle 12.

A TUTTO SPORTCorso per bambini/e dai 7 ai 10 anniEmpoli presso la palestra “F” del Palazzetto dello Sport: martedì dalle 18 alle 19 e venerdì dalle 17 alle 18.

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NEL PROSSIMO NUMERO PARLEREMO delle strutture sportive di Empoli e della loro gestione con l’Assessore allo sport

Carlo Pasquinucci