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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO VINCERE Milan Sport & Spettacolo SABATO 23 AGOSTO 2015 ANNO 5 N 29 Empoli

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

VINCEREMilan

Sport & SpettacoloSABATO 23 AGOSTO 2015 ANNO 5 N 29

Empoli

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sabato 21 marzo 20152

MILAN Arbitro: Piero Giacomelli di imperia

M i l a n ROMA

Allenatore A

llena

tore

EMPOLIDiego Lopez

De Sciglio, Romagnoli, Zapata, Antonelli;Bertolacci, De Jong, Bonaventura;

Honda;L. Adriano, Bacca

SkorupskiZambelli, Tonelli, Barba, M. Rui;

Zilienski, Maiello, Croce;Saponara;

Pucciarelli, Maccarone

(4-3-1-2) (4-3-1-2)

BUONA LA PRIMA, ADESSO BATTIAMO IL CARPISa

ndro

Maz

zola

Non c’è verso: i preliminari di Champions non sono

cosa che ci appartengono. La Lazio è stata travolta al BayAre-na e addio speranze di gloria e, soprattutto, di euro che sareb-bero andati a gonfiare e ingo-losire Lotito. E’ la quinta volta, negli ultimi sei anni, che una squadra italiana è eliminata nei playoff di Champions. Roma e Juventus andranno da sole nel tabellone principale. “Tiremm inanz” avrebbe detto Amatore Sciesa, accompagnato poi alla fucilazione degli odiati austria-ci del feldmaresciallo Radetzky. Era il 1851, ma certe cose fanno storia. La storia del pallone, per fortuna, non fa morti, ma solo vincitori. E anche questa volta i vincitori non sono italiani che assomigliano più a parabole per-denti e affascinanti, così lonta-ne da assaporarne il gusto fino in fondo. La testa, ora, vola al match con l’Empoli, contro cui il Milan cerca di farsi perdonare il passo falso contro la Fiorentina. A dire il vero c’è poco da chiede-re scusa, la Viola è sembrata più attrezzata. Tra i rossoneri è tor-nato Balotelli ma credo che serva più un centrocampista dai piedi buoni e un centrale tosto ed esperto per completare la rosa a disposizione di Mihajlovic. Che stupido non è, ma il coraggio di mettere Ely e Romagnoli al ‘pronti e via’ di campionato non è stato premiato. Ricordo ancora oggi la frase di Inzaghi, dopo il pareggio casalingo con i toscani: ‘E’ una squadra dura da battere’. Dall’altra parte c’era Sarri, che è andato a cercare fortuna a Na-poli; quest’anno invece c’è Giam-paolo. Fine tecnico, capace di cose egregie, ma “coccia tosta” si direbbe in Abruzzo (regione da cui proviene il mister dei tosca-ni, anche se è nato a Bellinzona). Allegri ha una stima esagerata di lui, ma stavolta Mihajlovic non si lascerà sfuggire i tre punti, ne sono più che certo. L’indomani al “Braglia” di Modena, il Carpi ospita l’Inter, reduce da una sof-fertissima vittoria con l’Atalanta. Gli emiliani, che arrivano da una sconfitta contro la Sampdoria, provano il colpaccio: se doves-sero riuscire nell’intento, gette-rebbero delle ombre giganti sulla credibilità di Mancini che sta lie-vitando, nonostante il successo risicato contro gli orobici. A pro-posito: se una squadra comincia a difendersi in modo così ener-gico alla prima di campionato, le auguro una stagione di tanta sofferenza. Capisco la classifica, ma giocare con undici uomini dietro la palla e fare tre contro-piedi è veramente stucchevole. Auguro agli amici bergamaschi che Reja cambi atteggiamento, per l’Atalanta che ha una qualità ben superiore di quella vista do-menica scorsa.

La prima è andata bene. L’In-ter, la mia squadra del cuore,

è riuscita a battere l’Atalanta sul filo di lana. Ma quanta tensione che non avrebbe dovuto esser-ci se guardiamo la differenza tecnica fra le due squadre. Un bel gol quello di Jovetic, però qualcosa nei meccanismi del-la formazione va rivisto. ùNon dovremo sottovalutare il Carpi perché il primo impegno nel suo esordio in Serie A, penso abbia fatto episodio a sé. Ma parlia-mo di Milan, dal momento che questa sera si gioca a San Siro con 24 ore d’anticipo rispetto al resto del programma. I rossoneri a Firenze sono apparsi piuttosto assonnati, privi quasi di qualsi-asi motivazione e rassegnati al favore dei pronostici che vede-vano primeggiare la Fiorentina, Miajlovic dovrà lavorare parec-

Cugini occhio all’Empolichio per assestare la squadra- Con l’Empoli, che tral’altro visto molto bene nel primo tempo col Chievo, non sarà sicuramente una passeggiata. L’avversario è di quelli che non lasciano nulla di intentato. Maccarone e com-

L’attenzione di questo weekend è però proiettata sulla sfida dell’O-limpico, dove Roma e Juventus dovranno cancellare le giorna-tacce del primo turno di cam-pionato. Per la Roma il pareggio di Verona va un po’ stretto, però

e Milan. Ci sono tre partite che tengono banco, dove chi vin-ce può andare in fuga: Torino-Fiorentina, Udinese-Palermo e Chievo-Lazio. Sono sei squadre a punteggio pieno. sulla carta la favorita per il primo posto è senz’altro l’Udinese, mentre non dobbiamo dimenticare il match di questo tardo pomeriggio fra Bologna e Sassuolo, con l’undici

di Di Francesco pronto con un altro colpaccio a spese del Bolo-gna dopo aver mandato a picco il Napoli.

pagni nella prima frazione del match con i veronesi, hanno buttato al vento una valanga di gol e Giampaolo sicuramente a fine partita ed in settimana avrà bacchettato i giocatori. E questo sarà un motivo in più per i cu-gini per tenere gli occhi aperti.

quella del Bentegodi avrebbe po-tuto anche trasformarsi per gli uomini di Garcia. Della Juventus che dire?! Nessuno si aspettava un passo falso del genere con l’Udinese, che comunque non è nuova a queste imprese, so-prattutto quando affronta Inter

SinisaMihajlovic

STADIO MEAZZA ORE 20.45

MarcoGiampaolo

patriota italiano(Milano, 12 febbraio 1814

Milano, 2 agosto 1851)

Amatore Sciesa

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3sabato 21 marzo 2015cla

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L’ordine è RISALIRE

LA CLASSIFICA

3

00 0 0 0 0 0 0 0

la partita

33 3 3 3 33 3

1 1

Éder Citadin Martins

2 2

Luis Muriel Stevan Jovetic

1

Alessandro Florenzi

1 1 1

Lucas Biglia Riccardo Saponara

Compito assai arduo quello del tecnico Sinisa Mihajlo-

vic… se questo non ha dell’as-surdo allora converrebbe par-lare d’altro. Una squadra come il Milan deve preoccuparsi di non soccombere sotto la grinta dell’Empoli a San Siro per non cadere nel baratro della crisi, la stessa con cui ha chiuso lo scor-so campionato. Non è assurdo? La conferma all’assunto se cui per risollevare una squadra in difficoltà non è sufficiente eso-nerare il tecnico di turno ha le sue fondamenta: vedere la so-stituzione di Massimo Allegri, quella di Clarence Seedorf e quella di Filippo Inzaghi. E’ vero anche che non è salutare conte-stare il tecnico o la rosa già alla prima sconfitta, soprattutto se questa arriva per opera di una squadra come la Fiorentina che, contrariamente ai rossoneri, era in salute anche lo scorso cam-pionato. Mihajlovic è un tecni-co competente oltre che grande motivatore e può contare su un gruppo migliorato e rinforzato rispetto all’anno scorso. Questo

Milan guidato dal tecnico ser-bo ha molti margini di crescita e miglioramento, ha solo biso-gno di tempo per trovare i giusti schemi ed intese. Il tempo però è tiranno e, per buttarsi alle spal-le la sconfitta di Firenze, contro l’Empoli il risultato contemplato è uno solo… la vittoria non per la classifica, siamo alla seconda giornata, ma per il morale. Guai a sottovalutare l’Empoli e l’ex Saponara. Il Milan gioca questa partita in casa e non può fare altro che giocarsela per vincere e non subirla. Sinisa predilige il modulo 4-3-1-2 e temo che non possa schierare schemi alter-nativi viste le assenze di alcuni esterni infortunati. Se la partita dovesse mettersi male potrebbe anche decidere di buttare nella mischia il figliol prodigo Super-Mario. Balotelli, convocato con Kucka, non ha nelle gambe la partita e non ha avuto neppure il tempo di allenarsi con la squa-dra, ma tutti conosciamo le sue qualità tecniche che possono ri-solvere una partita. In questo an-ticipo della seconda giornata di Serie A gli occhi saranno puntati tutti su Riccardo Saponara, uno dei migliori talenti italiani sulla piazza, che ha fatto gola anche al Milan ma il rapporto è stato di difficile gestione. Il ritorno ad

Empoli non è stato traumatico per il giocatore che questa sera potrebbe togliersi un sassoli-no dallo scarpino. Mihajlovic dovrebbe mandare in campo Diego Lopez protetto dalla di-fesa a quattro con De Sciglio (alla monetino con Abate), Za-

pata (possibile ballottaggio con Mexes), Romagnoli e Antonelli. Un centrocampo gestito dal trio Bertolacci-De Jong-Bonaven-tura, quest’ultimo atteso anche in zona gol per disorientare gli avversari e pronto a rientrare a sostegno del reparto difensivo. A

servire le due punte Bacca e Luiz Adriano il confermato Honda. L’auspicio del popolo rossonero è vedere andare in gol al Meaz-za almeno uno tra Bacca e Luiz Adriano. Giampaolo dopo il recupero di Croce a centrocam-po proverà a rispondere con un

4-2-3-1: Skorupski in porta; in difesa Zambelli, Tonelli, Barba e Mario Rui; a centrocampo Zie-linski e Maiello arretrati rispetto a Croce, Saponara e Pucciarelli. Il compito di “far male” a Diego Lopez è affidato all’unica punta Maccarone.

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sabato 21 marzo 20154

Carpi-Inter, arriva la prima sfida che conta

I Cugini

Luigi RubinoSevera Bisceglia ecome vediamo

C’è tanta attesa e soprattutto curiosità intorno alla neo

promossa formazione del Carpi che domani alle 20.45 disputerà contro l’Inter la sua prima gara casalinga in serie A. La partita, come sappiamo, non si gioche-rà al “ Cabassi,” vecchio e ormai storico stadio della cittadina emiliana, ma al “Braglia” di Mo-dena, dove da pochi giorni sono terminati i lavori di rifacimento del terreno di gioco. Tutto que-sto, comunque non spaventerà i supporter biancorossi che, se è vero avrebbero preferito vedere giocare la propria squadra nella loro città, si preparano comun-que a raggiungere Modena in auto o in torpedoni per seguire i

Appuntamento domani al “Braglia”propri beniamini nella prima sfi-da interna di campionato contro la squadra di Mancini, caricata a mille dopo i tre punti conquistati in extremis contro l’Atalanta. Nel massimo campionato di serie A, Inter e Carpi finora non si sono mai affrontate. Unica sfida tra nerazzurri e biancorossi è l’ami-chevole disputata lo scorso ago-sto a Riscone di Brunico e vinta dalla squadra di Mancini per 4 a 2, con reti di Palacio, Icardi, Her-nanes e Longo per i nerazzurri e Lasagna e Matos per il Carpi. La formazione emiliana seppur reduce dalla pesante sconfitta esterna contro la Samp ( 5 – 2) e pur consapevole del diffici-le compito che l’attende contro l’Inter, sarà certamente caricata a mille. Ai ragazzi, allenati dal tec-nico Fabrizio Castori, siamo cer-ti che non mancherà l’agonismo contro la corazzata Inter, ancora in fase di assestamento. Ventuno vittorie, undici pareggi e appena quattro sconfitte; questo è il bi-lancio dell’esaltante promozione della squadra biancorossa dalla B alla A centrata lo scorso anno con quattro giornate di anticipo. Velocissimo è stato il cammi-no del Carpi verso il calcio che conta. In pochi anni, il sodali-zio emiliano, ha spiccato il volo,

conquistando promozioni a ri-petizioni; ad iniziare dalla pro-mozione dalla serie D alla Lega Pro nel campionato 2009/2010, il passaggio in B nella stagione 2012/2013 per poi raggiungere la serie A dopo due anni. Ana-lizzando il modulo tattico,( 4-1-4-1) di Castori, il Carpi di solito ama schierarsi con una difesa a quattro e solo in rare circostan-ze, gioca con una difesa a tre e un centrocampo con cinque ele-menti e le due punte. Molta im-portanza per il tecnico marchi-giano è la linea mediana, dove di solito è schierato un giocatore dotato di piedi buoni, in grado di lanciare nei corridoi i compagni o scavalcare con lanci lunghi la difesa per servire la punta ve-loce, che risponde al nome del nigeriano Mbagoku. Contro la Samp, la diga storica di Castori però non ha retto. Cinque gol in una sola gara sono troppi per una squadra di A, specialmente quando l’obiettivo resta la sal-vezza. I tifosi biancorossi contro l’Inter si aspettano di vedere una squadra diversa, anche perché le sconfitte vistose non sempre sono digeribili. Non sarà facile, anche perché i nerazzurri, sep-pur privi del bomber Icardi, non hanno intenzione di fermarsi.

Fabrizio CastoriRoberto Mancini

S i a m o g i à a l l a p r ov a d e l n oveNerazzurri ancora poco convincentiL’Inter domani allo stadio

Alberto Braglia incontra il Carpi umiliano domenica scorsa dalla Sampdoria di Walter Zenga che riesce anche a farsi espelle-re. I nerazzurri, più delle altre squadre di Serie A, sono ancora sotto esame. Dopo le deludenti amichevoli di precampionato a San Siro, domenica scorsa sono finalmente arrivati i tre punti e ancora una volta solo nei se-condi finali grazie ad una perla dell’ultimo arrivato Jovetic che ha gelato l’Atalanta e mandato alle stelle i 40.000 tifosi presen-ti al Meazza. Contro il Carpi di Castori, almeno sulla carta, non dovrebbe esserci storia, ma l’Inter non sarebbe pazza se non rischiasse di perdere anche contro gli emiliani per poi, se tutto andasse bene, recuperare un sofferto pareggio nei secon-di finali del match. Dopotutto stiamo parlando della Pazza In-ter! Mancini perde un briciolo di credibilità in ogni incontro e il match contro gli orobici lo conferma. Questa Inter conti-nua a non convincere e contro l’undici del buon Castori si tro-va già costretta a confermare di meritare di lottare per un posto in Champions League. L’Inter arriva domani a Modena ancora con il fiatone di domenica scor-

sa a sfidare un Carpi frastornato dalle cinque sberle rimediate dai blucerchiati. I nerazzurri lottano per un posto in Champions, i biancorossi per la salvezza e, vi-sta la differenza tecnica tra le due squadre, non dovremmo nep-pure stare a discutere sull’epilo-go di questa partita. Ma stiamo parlando pur sempre della Pazza Inter. Rituffiamoci nel match di domani per sottolineare l’assen-za pesante tra i padroni di casa degli indisponibili Lorenzo Lollo e Kevin Lasagna, in dubbio an-che Jerry Uche Mbakogu per un problema al bicipite femorale e Simone Romagnoli afflitto sem-pre da un problema muscolare. Castori in attacco punterà sicu-ramente su Lazzari a sostegno di Matos. Mancini, da canto suo, è già difronte a degli impedimenti: Icardi in difficoltà per un risenti-mento muscolare alla coscia de-stra e Brozovic che ha rimediato una contusione alla caviglia sini-stra. L’attaccante argentino sarà sostituito da Jovetic e Hernanes per Gnoukouri. Dato per certo il recupero di Fredy Guarin che, se in giornata giusta, può risol-vere la partita da solo. In cam-po ci vedo un 3-5-2, Castori ha una particolare predilezione per il centrocampo, contrastato dal 4-3-3 schierato da Mancini con

l’insostituibile Handanovic tra i pali protetto da Santon, Miran-da Murillo e Juan Jesus. A ma-cinare gioco il trio Brozovic (se recupera)-Medel-Kondogbia a servire Hernanes, Jovetic e Pala-cio. Quella di Modena dovrebbe essere una partita giocata al ri-sparmio dalla compagine neraz-zurra, risultato fissato e al sicuro già nella prima mezzora di gio-co, per conservare le energie da spendere nel match di domenica prossima. Per il derby servono uomini non doloranti e freschi. Se vinci con un gol in pieno re-cupero non c’è riposo e il derby è sempre un derby anche se a disputarlo sono due grandi inco-gnite come Mila e Inter.

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5sabato 21 marzo 2015

Bye Bye LiverpoolBalotelli non ha perso il treno e fa ritorno a casa, almeno per 1 anno Sicuramente quello ros-

sonero si configura ad oggi quale ultimo treno per Mario Balotelli. Ma se dovesse fallire, non solo nei risultati calcistici ma anche quelli di convivenza e sopportazione dei propri simili, questa opportunità decreterà, quella di Mila-nello anche l’ultima spiag-

prestito secco e divisione con il Liverpool dell’onere economico ridotto qua-si ad un terzo. 2 milioni e 250.000 euro e provare a riscattarsi giocando sono meglio di 6 milioni di euro a stagione percepiti dal-la società inglese per non giocare. Il Milan però non vuole rischiare troppo. Il banco di prova per lil fu-turo attaccante rossonero durerà solo un anno e sen-

za alcun obbligo di riscatto. Meglio non rischiare trop-po. Quella appena offerta dal Galliani e Berlusconi è sicuramente una gran-de chance, Mario Balotelli saprà sfruttarla al meglio per recuperare credibilità e soprattutto per fare pace con il popolo rossonero? Difficile credere che riesca a tenere a bada le reazio-ni, molte volte discutibili. Auguriamo tanti successi e

gia di SuperMario. Il Mi-lan vuole rischiare dando all’attaccante palermitano questa opportunità, ma la fiducia riposta in lui non è totale. Nessun acquisto per il 25enne attaccante,

tanta fortuna a Mario Ba-lotelli, ma soprattutto gli auguriamo che la decisione di tornare al Milan non ri-sulti l’ennesimo fallimento e quindi fatale per la sua carriera oggi già poco affi-dabile e promettente.

SuperMario

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sabato 21 marzo 20156

Giovanni Labanca

Vita di CLUB

Affondato. Il nuovo Milan, quello di Sinisa Mihajlovic,

colpito ed affondato da due siluri viola subito dopo il varo, appena scivolato in mare aperto, quello sempre insidioso del campiona-to italiano. Con lo scafo rossone-ro sembrano scomparse anche le rinate speranze della calda tifoseria, che si aspettava ben altro, dopo la deludente gestio-ne di Inzaghi, che ha trascinato la squadra di Berlusconi in uno stagno a dir poco imbarazzante per la compagine tra le più tito-late al mondo, con la conseguen-te esclusione dalle Coppe, che servono a portare denari freschi nelle casse della Società. E’ dav-vero già finito, prima ancora di cominciare? A noi sembra trop-po presto per dirlo, come logica ci suggerisce. La pensano allo stesso modo i tifosi, che, in de-finitiva, sono quelli che pagano biglietti ed abbonamenti? Abbia-mo fatto un virtuale giro d’Italia con un modernissimo drone per tastare il polso di una folta rap-presentativa di Milan Club, che, intraviste nuove mete, cresco-no di numero, a dimostrazione di quanto sia forte il tifo per la squadra, in tutte le regioni ita-liane ed anche all’estero. Milan Club Alba Rossonera, Le Fem-mine di Saronno, Seregno, Bu-sto Arsizio,Varese, Nereo Roc-

MILAN: SOGNO GIA’ SVANITO?co, tanto per citarne alcuni del Nord, hanno espresso, sebbene con toni diversi, la loro cocente delusione, anche se le loro spe-ranze di scrollarsi di dosso l’om-bra del vecchio Diavolo resistono intatte nei loro cuori. Tanto per intenderci, perdonano ai giova-ni rampolli, scesi disorientati al Franchi, l’imprevisto passo falso, ma pongono a tutta la compagi-ne, Società compresa, dei paletti ben fermi: basta sconfitte. Punto e basta. Nel centro Italia, le cam-pane rossonere se non suona-no a morte, poco ci manca. C’è tanta amarezza a Pesaro, Reg-gio Emilia, Firenze, Mozzanica, Roma, dove non l’hanno presa per niente bene la brutta figu-ra fornita dai loro beniamini e, non tanto velatamente, lanciano pure qualche frecciatina al nuo-vo mister che già denota, secon-do i sodalizi citati, i suoi limiti, che tradotto dal politichese, vo-gliono dire che allenare il Milan non è proprio come allenare la Sampdoria. Tutti, concordi sot-to la stessa bella bandiera, non se la sentono più di soffrire e mandano, a chi di competenza, segnali di fumo assai bellicosi, con tutto il rispetto della tradi-zione. C’è da aggiungere, ad onor del vero, qualche debole giusti-ficazione per i giovani ragazzi gettati nell’agone della competi-zione troppo presto, figurarsi per quando lo faranno nel catino di San Siro. Il loro chiodo fisso ri-mane, comunque, la vittoria nel derby che servirebbe a cancella-re la prima macchia, indispettiti anche della vittoria dei “cugini” interisti, arraffata all’ultimo se-

condo utile di gioco. I Milan Club del Sud, Ischia, Capri, Na-poli, Lauria, Moliterno, Barletta, Andria, Trani, con gli amici cala-bresi e siciliani riflettono, di pari passo, il pensiero dei colleghi tifosi del Nord e del Centro e si dicono, al contrario di quanto si possa pensare, ansiosi di prepa-rare le trasferte per Milano, an-che per l’EXPO. In questo conte-sto si inserisce anche il ritorno di Balotelli tra le abbandonate file rossonere. Non tutti hanno ben accolto questa che, tutto somma-to, non è una notizia che ha fatto fare veri salti di gioia ai tifosi che, consci dei limiti umani e quelli sopravvenuti, anche tecnici, del Mario il “ribelle”, pensano già allo schema di gioco che Sinisa dovrà inventarsi per sfruttare al meglio il nuovo acquisto, senza relegarlo in panchina, perchè risulterebbe una mossa poco azzeccata dalla Società e non sarebbe l’ultima. Staranno a ve-der i tifosi cosa ne verrà fuori da questa nuova situazione ,ma non staranno zitti se, proprio da oggi, il Diavolo non dovesse usare le appuntite corna per tornare, in fretta e furia alla vittoria, che potremmo tranquillamente defi-nire scacciacrisi. Milan avvisato, mezzo salvato.

Giudizio impietoso Fa parte del nostro mestiere e lo facciamo.Tralasciamo

per oggi i servizi sui Club per interessarci di quello che sta avvenendo, in questo momen-to, in seno alla società ed alla squadra, cosa che nessuno sa descrivere con esattezza. Dob-biamo sapere cosa ne pensa la cosiddetta massa, quella che

bocciamo inesorabilmente. Non ha personalità e grinta ed anche fisicamente non sembra “temibi-le”, perché è come un ragazzino cui puoi rubare le caramelle dalle tasche senza paura. Basti vedere quello che è successo sul pullman al ritorno da Udine.”Quasi quasi, a questo punto vi vergognate di essere rossoneri?“Vergognarci proprio no, perché il sangue è sempre quello ed il cuore che lo pompa pure. Però non andiamo più a capa testa come una volta”.Barbara Berlusconi e Galliani, i due sposi che dormono da sem-pre in camere separate, devono continuare a non consumare il forzato matrimonio o uno dei due deve varcare la soglia di casa Milan con il fardello retto sulle spalle con un bastoncino? Chi preferireste?“Non ci poniamo questo proble-ma che compete al nuovo pre-sidente che verrà dall’Estremo Oriente, ma sarebbe anche un peccato fare a meno della grande managerialità del calvo di Monza per affidarsi solo alla bella elegan-za di Barbara. Comunque, alle spalle di chi rimarrebbe, ci sarà, come tutti ci auguriamo, un vero presidente con i …palloni al posto giusto. Ci siamo spiegati?”Si parla, cari amici rossoneri, di Lippi, Cannavaro e Paolo Maldini, come la nuova triade della salvezza e della riscossa. Siete d’accordo?“Sono solo nomi che circolano. Su Lippi abbiamo sempre delle riser-ve perché ormai è uomo del pas-sato remoto e poi ha quella mac-chia bianconera che a non pochi resta indigesto. Sugli altri due saremmo d’accordo, perchè porte-rebbero una ventata di freschezza ed il Paolino potrebbe diventare il nuovo vessillo, sotto cui ritorne-rebbe compatta la folla rossonera

dei tifosi smarriti da tanto scem-pio. Vedremo e giudicheremo dai fatti, dopo che il Cavaliere, per noi è sempre Cavaliere, si sarà alzato definitivamente dalla sua dorata poltrona, gesto che sareb-be da filmare, tanto sarà difficile per lui. Ma poltrone ne ha altre e potrà vivere lo stesso da presi-dente. Auguriamoci che si faccia presto, altrimenti il ritiro impo-sto (una volta il ritiro era abi-tuale n.d.r.) svanirebbe nel nulla e sarebbe un vero peccato”.Vi augurate un ripulisti gene-rale?“A questo punto, visto che devi rinnovare l’armadio, butta via tutti gli abiti vecchi e comprane dei nuovi, un po’ da Versace e u po’ anche alla Rinascente. Chia-ro il concetto? Siamo, dunque, per il rinnovamento totale, per-ché solo così potremmo avere pa-zienza ancora un paio di anni, per attendere la squadra vera, quella competitiva, insomma il vecchio Milan”.La vostra rabbia viene fuo-ri anche perché l’altra metà di Milano vi è davanti, per il momento, anche se non messa tanto meglio di voi.“Proprio così. Figuriamoci se avessero già una decina di punti in più. Sarebbe una vera cata-strofe psicologica. Come si dice, “aver compagni al duol, scema la pena”.A parte Dante, per chiudere il cerchio, cosa vogliamo dire al Milan, dopo anni di sofferen-za e barzellette?“Vogliamo dire una sola cosa e chiara. Noi tifosi saremo sempre al tuo fianco, ma non incondi-zionatamente. Lo saremo più di prima solo se torneremo a San Siro per ammirare una squadra nuova, vera, più forte di quella di prima. Chiaro il concetto?” Più chiaro di così si muore.

conta davvero e può giocare un ruolo determinate nella gestio-ne della stessa società. Una vol-ta si diceva “sentire gli umori” e si dice ancora così, solo che gli umori li chiamano in un’al-tra maniere. Sono incazzature belle e buone che noi cronisti di Stadio5 dobbiamo registrare. Il tifo è come nel matrimonio: uniti nel bene e nel male. Qui, in casa Milan si deve stare uniti nel male, perché il bene è un ricordo che si va perdendo nella notte dei tempi. Dicevamo dell’umo-re. La sensazione che abbiamo ricavato dal frettoloso giro fatto con i club di mezza Italia sa di pessimo sapore, proprio come leccare il sale appena raccolto con mani vergini per essere più buono. Tutti uniti, dal Nord al Sud, sono i Milan club che, come prima risposta, ci hanno parlato di sconcerto assoluto ed inspie-gabile. In Lombardia e a Milano specialmente, i toni sono di fuo-co vivo, proprio come quello in cui si arrovella il povero Diavo-lo, non per pura combinazione. Seregno, La Curva Sud, Lissone, Le Femmine di Saronno, la Pro-vincia Granda, quelli Brianzoli. Sulla stessa linea i romagnoli, i pesaresi, quelli laziali, Lauria e Moliterno in Basilicata ed i ca-labresi e siculi che abbiamo sen-tito. Sono inviperiti e non usano parole grevi su Berlusconi solo perché gli vogliono troppo bene, per quello che ha fatto che, giu-stamente, non può e non si deve dimenticare, puntualizzano. Ora ci vuole quella scossa di corrente fortissima per la svolta definitiva che, con l’arrivo di mister Be può risolvere ogni cosa.“Speriamo che le voci diventino fatti, come è successo per l’Inter, altrimenti non usciremo più dalla palude dello Stige in cui Inzaghi e la sua disgraziata truppa ci han-no portato. Se prima nutrivamo un debole consenso per Filippi-no, ora, all’apparir del vero, lo

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7sabato 21 marzo 2015

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, curio-samente a Chiasso, si di-

sputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

mocrazia: una sorta di bipolari-smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Rossoneri. Il manuale del perfet-to casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Dia-rio della mia guerra (Segni e Pa-role), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’an-tologia 33 Racconti rock (QuiE-dit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’an-tologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccon-tato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovan-tesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inol-tre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

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sabato 21 marzo 20158

l’Ospite

L’attuale attaccante

dell’Empoli Sebastiàn

Sosa Sànchez, el Mosquito-

la Zanzara in patria, avrà

modo di mettere in luce

le sue qualità tecniche nel

campionato più bello del

mondo, si fa per dire. Sàn-

Mar

jlja

Bisc

eglia

Sebastiàn Sosa SànchezEl Mosquito toscano

chez, nato a Melo nel 1994,

è figlio d’arte. Il padre He-

berley Sosa Brion, da cui

eredita il nomignolo è stato

infatti attaccante, ritirato-

si nel 2009, anche in Club

spagnoli. Tecnicamente il

Sebastiàn è certamente da

non sottovalutare, abile nel

gioco aereo e nel difendere

la palla, è anche veloce nelle

ripartenze e nell’uno con-

tro uno. Basterebbe questo

per essere temuto da que-

sto Milan. L’attaccante uru-

guaiano ha un ottimo con-

trollo della palla e del senso

della posizione, grazie a

queste qualità è stato spes-

so paragonato al connazio-

nale Edinson Cavani at-

tualmente in forza al PSG.

El mosquito ha iniziato la

carriera agonistica nella

sua città natia facendosi

“le ossa” nella squadra tra

le più importanti per storia

calcistica della sua città, il

Melo Wanderers. Nel 2010

all’età di 16 anni viene ac-

quistato dal Cerro Largo,

squadra in cui ha militato

anche il padre chiudendo-

ne la carriera, club in cui

segna la sua prima rete da

professionista contro il Ri-

ver Plate. Chiuderà la sua

prima stagione da profes-

sionista con 9 reti all’attivo

in 13 presenze… promette

bene il ragazzo. Sànchez

torna in Italia dopo l’espe-

rienza palermitana con

cui aveva sottoscritto nel

2012 un contratto di cin-

que anni senza però mai

scendere in campo, dura

poco l’avventura in rosa-

nero e così inizia il suo gi-

rovagare tra Central Espa-

nol (2013-2014 tre reti in

20 partite giocate), Senica

(una sola rete in 7 presen-

ze) e Vlaznia. El Mosquito

avrà buone occasioni per

mettersi in mostra nel club

toscano, la prima potrebbe

essere proprio questa con-

tro il Milan. Quale miglior

occasione di una rete rea-

lizzata nella Scala del cacio

italiano!

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9sabato 21 marzo 2015

Se è un incubo, svegliatemi!Bisogna” stare molto calmi”

come dice Neffa, ci vuole tempo, Benitez ha lasciato in eredità a Sarri una squadra fatta di “nomi”, ma sotto il profilo atle-tico e mentale a pezzi, basta dare uno sguardo alle ultime giornate

della passata stagione: 33^ gior-nata Empoli-Napoli 4-2 , 34^ giornata, Napoli-Milan 3–0, 35^ Parma–Napoli 2–2, 36^ giornata Napoli–Cesena 3–2, 37^ gior-nata Juventus–Napoli 3–1, 38^ giornata Napoli–Lazio 2–4… due vittorie, la prima con una formazione già retrocessa, l’altra

con il Milan più scarso della sto-ria del club meneghino. Le scon-fitte tra l’altro di campionato, sono state inframmezzate dalla doppia uscita dai tornei di Eu-ropa League e dalla Coppa Italia a opera del Dnepr e della Lazio, ignobile pareggio con il Parma che era già fallito, ed escalation

una evidente, scarsa qualità tec-nica di taluni, hanno bisogno soprattutto di essere ripresi sot-to il profilo mentale. E’ risaputo che “ Dove passa Benitez non cresce più l’erba”, novello Attila . La gara di Reggio nell’Emilia contro il Sassuolo di Squinzi è stata davvero una Caporetto, ma dovevamo aspettarcelo; campio-nato iniziato troppo presto, con gente come Gonzalo Higuain che ha finito di giocare la sta-gione passata a fine luglio. Certo non è solo questo il motivo del-la sconfitta, che potrebbe anche starci, ma è il modo come si è perso: nel primo tempo, se non fosse stato per Pepe Reina , il ri-sultato poteva essere 3 a 1 per i nero - verdi emiliani, senza certo gridare allo scandalo.  Il Napoli è stato bello per 15 minuti, poi è sparito, si è evaporato, come li-quefatto su un campo di patate, tale mi è parso il manto erboso del Mapei Stadium, la partita dopo il gol di Floro Flores, un plauso per il fatto che non ha esultato alla sua rete, da napole-tano vero per rispetto verso i ti-fosi del Napoli. Ci sono però dei problemi da narrare, per esem-pio gli esterni bassi: Maggio è da pensione, e tra l’altro il terzino non lo ha mai saputo fare, in-guardabile nel primo gol subito, assente sul cross che a consentito a Sansone di battere Reina, l’altro esterno Hysaj (speriamo sia solo questione di emozione) è stato un disastro in fase difensiva, ma assolutamente imbarazzante in fase d’attacco,  Albiol, invece, ha fregato tutti:  nella prima stagio-ne fece un buon campionato, poi zero assoluto, lo stiamo attendo d’allora,da quando si è smarrito in qualche zolla del San Mamés, da agosto 2014. Il centrocampo è un continuo equivoco, Hamsik

negativa con la Juventus e in casa con i biancocelesti capito-lini; la figura più ignominiosa la facemmo al Castellani, dell’Em-poli appunto di Maurizio Sarri, una Waterloo senza precedenti: 4 pappine che bruciano ancora!, quindi è mia sommessa opinione che i calciatori del Napoli, oltre

pesta i piedi a Valdifiori, men-tre il giocatore più costoso del mercato non gioca …, come si è potuto appurare non è giocan-do a due o a tre che cambiano le cose, sono i musicisti che fanno la differenza, penso che Marek in quella zona di campo non sia adatto, per carità, contro il Sas-suolo assieme al nostro portiero-ne è stato il migliore in campo, ma rimango scettico comunque, non è mai stato una forza della natura e ha pause in campo tipi-che delle mezze punte, riuscirà a mantenere il ritmo che serve a un mediano da qui fino alla fine? Ai posteri l’ardua sentenza. I pro-blemi in avanti sono molteplici: Higuain è in una forma indecen-te, non dovrebbe proprio gioca-re e penso che se continuiamo a spremerlo come stiamo facendo, alla fine scoppierà davvero. Gli attaccanti del Napoli sono quasi tutti bravi in campo aperto, ne-gli spazi lunghi, mentre sia con il Sassuolo che in amichevole con il Latina, erano e sono ridotti a giocare in un lembo di terra, addossati, ammucchiati l’uno su gli altri, in questo modo le pe-culiarità dei Mertens e dei Cal-lejon non riescono a emergere, di Insigne non si può sopportare niente, né il suo modo di zam-pettare in campo, troppo lezio-so, egoista, non rientra mai, per cui in questo momento penso, nonostante la enorme differenza di tasso tecnico, sia meglio dare spazio a El Kaddouri che almeno ha conoscenza del ruolo e tanta volontà. Sono stato impietoso, ma meglio mettere le mani avan-ti. Dirò di più: questa squadra è fatta su misura per Vincenzo Montella e se le cose dopo la partita con la Samp non cambia-no, credo sia giusto dare a Cesare quel che è di Cesare!

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sabato 21 marzo 201510

Estero

Il Milan questa sera a San Siro prova a rialzare il capo affron-

tando un Empoli dal dente av-velenato per la sconfitta interna col Chievo. E’ tornato Balotelli nelle file rossonere e toccherà a Mihajlovic recuperare comple-tamente SuperMario ridimen-sionato in Premier League dopo la bocciatura del Liverpool. Il Milan dovrà fare parecchia at-tenzione perché i toscani non sono sicuramente la squadra sbiadita vista nel secondo tempo sei giorni fa. Aprirà il program-ma di questa seconda giornate, tre ore prima della sfida di san Siro, il derby emiliano fra Bolo-gna e Sassuolo, con i neroverdi di Di Francesco decisi a puntare ai tre punti per assaporare il pri-mo posto solitario in classifica, seppur provvisorio, che sarebbe storico. Tiene cartello questo se-condo turno di campionato però

JUVENTUS CHIAMATA AL RISCATTO ALL’OLIMPICO CON LA ROMAIl Sassuolo vuole espugnare Bologna per la testa della classifica provvisoria

Roma-Juventus, con i bianconeri che rischiano grosso dopo lo sci-volone casalingo con l’Udinese. I giallorossi, reduci dal pareggio di Verona, sono infatti intenzionati a strappare il successo ai cam-pioni d’Italia. Arbitrerà Rizzoli, una garanzia per entrambe le squadre. La gara dell’Olimpico, in programma alle ore 18.00 di domani, precederà le altre sette partite. L’Inter, col fiatone ancora addosso per l’1-0 con l’Atalanta firmato in pieno recupero da Jo-vetic, sarà di scena a Modena col Carpi, con la squadra di Castori ancora frastornata dalle cinque sberle incassate a Marassi dalla Sampdoria di Zenga. La squa-dra ligure dovrà vedersela al San Paolo col Napoli dove l’undici di Sarri ha pagato a caro prezzo l’esordio sulla panchina parte-nopea battuto dal Sassuolo. Un compito non facile per i blucer-

chiati che vorrebbero mantene-re il vertice della classifica. Da segnalare, visto l’unico pareggio di domenica scorsa fra Verona e Roma, ben tre incontri fra squa-dre a punteggio pieno: quello del Bentegodi tra il Chievo e la Lazio e quelli dell’Olimpico di Torino fra i granata di Ventura e la Fio-rentina di Paolo Sousa, quest’ul-tima vittoriosa e su di giri per il successo della scorsa settimana col Milan. Il terzo match è fra la sorprendente Udinese, che sta ancora festeggiando i tre punti conquistati allo Stadium con la Juventus e il Palermo andato a segno col Genoa in pieno recu-pero. Chiudono la giornata due squadre a quota zero Atalanta e Frosinone che si affrontano a Bergamo mentre a Marassi, col Grifone imbufalito per la scon-fitta col Palermo, sarà di scena con l’Ellas Verona.

Real Madrid già costretto ad inseguire il Barca dopo il pa-

reggio con lo Sporting Giijon nel primo turno di Liga. La squadra di Benitez affronta oggi al Bena-beu il neopromosso Betis Siviglia attendendo una replica del Bar-cellona impegnato al Newcamp col Malaga reduce, quest’ultimo, dal pareggio casalingo a reti in-violate col Siviglia. Attesa doma-ni per il Valencia col Deportivo la Corunia mentre l’atletico Ma-drid andrà a far visita al già citato Siviglia. Da seguire con interesse la sfida fra Eibar, vincitore in tra-sferta col Granada, impegnato a respingere l’assalto dell’Atleti-co Bilbao castigato dal Barcel-lona sette giorni fa. In Francia riflettori puntati nel Principato di Montecarlo con i padroni di casa, ancora frastornati dall’eli-minazione in Champions Lea-gue, in campo contro il Paris San Germain in testa a punteggio

SUPERSFIDA IN LIGUE1 DOMANI SERA FRA MONACO E PSGScontro al vertice stasera fra Bayern e Bayer con sorpresa nei bassifondi della

classifica. Attesa pure per il Lio-ne, castigato nel turno preceden-te fra le mura amiche dal Ren-nes. I lionesi affronteranno in trasferta il Caen. In Bundesliga il Bayer Leverkusen, gasato dal successo con la Lazio di merco-ledì sera dovrà incrociare le armi col Bayern Monaco con l’undici di Guardiola ancora col fittone per il faticato successo in casa dell’Hoffenheim. La squadra del-la Baviera ha sfiorato la clamoro-sa sconfitta essendo andata sotto di un gol per opera di Volland, Poi pari di Mueller, quindi un rosso a Boateng, un rigore fallito da Polanski con Lewandoswky a segno nel finale. Da seguire il match fra il Mainz e l’Hannover. In Premier League il Manchester United è superato in classifica dai cugini del City. La squadra di Van Gall, reduce dal 4-0 col Bu-ges e col pareggio sul groppone del turno precedent col Newca-stle sarà di scena domani con i gallesi dello Swansea mentre il

City, dovrebbe mantenere il pri-mo posto osoitando il neopro-mosso Watford. Prova del nove dell’Arsenal in casa del Newcstle dopo il pareggio dell’Emirato Stadium col Liverpool. Liver-pool che affronterà fra le mura amiche il West Ham, quest’ulti-mo in forte ridimensionamento dopo il successo iniziale in casa ddell’Arsenal. Il Chelsea, dal canto suo, dopo aver espugnato il campo del Bromwich attende oggi il Cristal Palce. Infine, oc-chi puntati sull Leicester, squa-dra guidata da Claudio Ranieri attualmente al secondo posto in classifica. Sarà in campo oggi nel primo pomeriggio a Bourne-mouth, neopromossa in Premier League.

pieno in Ligue1 grazie all’ultimo successo conquistato in casa del Monpellier. Interessante vede-re all’opera la matricola Angers collocata al secondo posto alle

spalle dei parigini. L’Angers do-vrà vedersela col Nizza, in gran spolvero dopo aver fermato la settimana scorsa il sorprendente Caen. Il Marsiglia, dopo l’addio

di Bielsa, ha giocato a tennis al Velodrome rifilando un tondo 6-0 al Troyes. Tutta da vedere la sfida di Lille con l’Ajaccio, con entrambe le formazioni relegate

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11sabato 21 marzo 2015

Fra sette giorni, con l’anticipo delle 20.30 tra il retrocesso

della Serie A Cesena e il ripe-scato Brescia si presentano al Manuzzi per lanciare il guanto di sfida al favorito Cagliari, che chiuderà la prima giornata di B col match del Sant’Elia contro il Crotone. La squadra sarda parte con i favori del pronostico non tanto con i calabresi quanto al

DERBY CAMPANO NELLA PRIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO CADETTIDanielaVeronese

Serie B

L’Avellino va a Salerno alla ricerca dei 3 puntiresto della compagnia che trova altee big come Livorno, Pesca-ra e Spezia nel pacchetto delle pretendenti alla Serie A. Do-menica 6 settembre sette gare in programma alle ore 15.00 col big match dell’Ardenza tra il Li-vorno di Panucci e il Pescara, in-tenzionato a fare lo sgambetto ai labronici. Interessante anche la sfida del Braglia col Modena che

ospita il Vicenza mentre il No-vara neopromosso dovrà veder-sela col Latina. Riflettori puntati anche a Perugia dove i padroni di casa affronteranno l’altra ne-opromossa Como, quest’ultimo intenzionato a tentare il salto nella massima serie grazie ai rinforzi arrivati nelle ultime ore. A Vercelli ci sarà la Virtus Lan-ciano che tenterà di recitare il

ruolo di protagonista come nelle ultime stagioni. Il pomeriggio verrà chiuso dalla sfida del Pro-vinciale tra Trapani e Ternana. Il 17 il lanciassimo Spezia andrà a Bari mentre alle 20.30, come già detto, andrà in onda Cagliari-Crotone.

Vuelta de Spagna nell’occhio del ciclone per la squali-

fica di Vincenzo Nibali per il presunto traino di 200 metri dell’Ammiraglia della Astana. Il nostro portacolori era caduto e come spesso accade, il corrido-re malcapitato per rimontare il terreno perduto si accoda ad un auto della gara. Il rientro dopo l’incidente ci ha messo lo zam-pino perché la giuria ha tenuto d’occhio le mosse di Nibali per rientrare nel gruppo. Il corrido-re della Astana è stato di conse-guenza rimandato a casa facendo

NIBALI BUTTATO FUORI DAL GIRO DI SPAGNAIl messinese è stato squalificato per condotta scorretta: si è fatto trainare per 200 metri dall’Ammiraglia

Ciclismo

andare su tutte le furie gli stessi organizzatori della Vuelta e il direttore sportivo Beppe Marti-nelli. A causa di questo clamo-roso stop viene a mancare alla gara spagnola l’atteso duello tra il messinese e il britannico Fro-ome, recente vincitore del Toure de France. Orfana di Nibali la delta ha continuato il proprio cammino trovando alla ribalta il colombiano Esteban Chaves che si è ripreso la maglia Rossa indossata per due tappe all’ini-zio della manifestazione. Chaves è sfrecciato solitario sul traguar-do della sesta frazione in salita di Sierra Cazorla precedendo di 5” Daniel Martin e Dumou-lin. 8° Froome a 11”. In classifi-

ca generale il colombiano ha un vantaggio di 10” su Doumoulin e di 33” su Martin. Lo spagnolo Valverde è 5° a 49° mentre Fro-ome è 6° a 55”. Gli altri favoriti al successo finale, Rodriguez, Quintana e Aru sono tutti nello spazio di 12” da Chaves. In pre-cedenza avevano centrato il tra-guardo di tappa lo stesso Chaves (a Camunto Ar Rey), mentre a Malaga è sfrecciato Sagà. Nella quarta frazione, quella con l’arri-vo a Cerez della Frontera acuto di Valverde davanti al coraggioso Sagan. Nella quinta tappa, quella di Al calà, primo Ewan e nuova maglia rossa indossata da Dou-moulin e riconsegnata 24h più tardi a Chaves.

la delusione di Vincenzo Nibali

Le vacanze – per chi ha avuto modo di farle, sono ormai

un ricordo. A pochi giorni da settembre, è ora di tornare nei ranghi e riprendere le attività quotidiane interrotte prima della meritata pausa estiva. Non si è mai fermato dagli impegni lavo-rativi e sportivi Danilo Goffi, im-pegnato nell’organizzazione della sua CORRIconDANILO per sa-lutare definitivamente la carriera agonistica. Il prossimo 3 ottobre saranno molti gli amici di lungo corso in arrivo a Nerviano per partecipare a questa festa lunga 8km tra le vie della cittadina che ha visto il maratoneta cresce-re e muovere i primi passi sulla locale pista di atletica. Tra loro, Anna Carmela Incerti. Atleta siciliana che lo scorso anno ha partecipato ai Campionati Eu-ropei di Zurigo conquistando il sesto posto individuale in mara-tona (2:29’58”) e l’oro a squadre, Anna vanta un palmares ricco di successi a livello nazionale e

DANILO GOFFI: LA PAROLA AD INCERTI & SCAINI, TONIOLO & RUGGIERO!

AtleticaChiara Franzetti

internazionale. Come Danilo, al debutto sui 42km – Firenze 2003, si aggiudica il titolo italiano di specialità in 2:34’40”; oro euro-peo a Barcellona nel 2010, per la sua correttezza e legalità viene nominata ambasciatrice di sport pulito dalla Federazione Euro-pea di Atletica Leggera. “Vengo volentieri a Nerviano a festeggia-re Danilo”, ci racconta l’atleta che a tutt’oggi vanta la quinta miglior prestazione italiana di maratona con un crono di 2:25’32” siglato a Berlino nel 2011; “E’ un gran burlone, si presta alla grande per nomignoli vari; mi son sempre divertita ad affibbiargliene diver-si, aggiornandoli regolarmente. Uno dei tanti è Mutolo. In tutta onestà, non so cosa significasse veramente: un po’ mi ricordava un possibile ottavo nano; un po’ per la scritta a caratteri cubitali di una delle magliette che indos-sava spesso in altura; un po’ per assonanza con la Mutola, non esile ottocentista sudafricana, lui che invece è così secco! Un do-mani mi piacerebbe averlo come lepre; anche perché finora è sem-pre stato lui a starmi dietro nelle serate dopo gara!” Le fa da eco il marito Stefano Scaini: “Danilo è un grande: forse non somiglia molto a Brad Pitt, ma quanto a simpatia non lo batte nessuno, è

il numero uno! Battute a parte, per me che ho qualche anno in meno è stato un esempio impor-tante di atleta che spesso e vo-lentieri ho preso come punto di riferimento: ha una capacità at-letica che non è da tutti ed é uno stimolo per dare sempre il mas-simo.” Purtroppo l’atleta friulano classe 1983 non sarà a Nerviano poiché impegnato ai Campio-nati Italiani di Mezza Maratona in programma proprio il primo finesettimana di ottobre a Tele-se Terme dove difenderà i colo-ri del G.S. Alpi Apuane. Atleta eclettico, Stefano si è distinto fin nelle categorie giovanili in varie specialità, dalla pista alla strada passando per la montagna e la corsa campestre. Nel 2000, da Allievo, ha conquistato il Cam-paccio a San Giorgio su Legna-no, aggiudicandosi poi il bronzo ai Campionati Europei Juniores di Thun, Svizzera, l’anno succes-sivo; nella medesima categoria è stata la corsa in montagna a dargli le maggiori soddisfazioni: oro individuale ai Campionati Mondiali ad Innsbruck, Austria, nel 2001 bissato l’anno successi-vo ad Arta Terme, Italia. Molti i titoli italiani conquistati in va-rie discipline, e numerosi i podi europei, soprattutto nella corsa campestre.

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sabato 21 marzo 201512

Il cibo è il nostro fiore all’oc-chiello ed è per questo che

siamo riconosciuti in tutto il mondo.Se vi piace l’idea di trascorrere un pomeriggio tra posaterie pre-giate, installazioni di ambienti culinari creati ad hoc, quadri d’epoca che ci parlano di cibo e di quello che rappresenta per la cultura di tutti i popoli, siete nel posto giusto.Alla Triennale di Milano è stata allestita in occasione di Expo una mostra dal titolo Arts end foods, arte e cibo per intenderci. L’idea è che non solo elaborare ricette è una vera e propria arte ma al cibo corrisponde anche l’arte del convivio, del vivere insieme e di

METTI UN POSTO A TAVOLAA Milano la cucina si sposa con l’arte

Progetto di allestimento: Studio Italo RotaProgetto grafico: Irma Boom Office

Catalogo ElectaPalazzo della Triennale fino al 1 Novembre 2015

condividere nella diversità. Arts & Foods è l’unica Area tematica di Expo Milano 2015 realizzata in città ospitata al Palazzo della Triennale dal 9 Aprile fino al 1 Novembre 2015. La mostra si divide in aree tema-tiche ben distinte dall’Ottocento fino ad oggi e percorre nell’arco dei secoli la storia dei movimenti

Theo van DoesburgCafé de l’Aubette, 1926-1928 Rotterdam, Collection Het Nieuwe Institut

Filippo Tommaso MarinettiIl poema del vestito di latte

a cura dell’Ufficio Propaganda SNIA Viscosa, Milano,

Officina Grafica Esperia, 1937.

Copertina illustrata a colori di Bruno Munari,

Collezione Guido Andrea Pautasso, Milano

Giuseppe De Nittis, Colazione in giardino, 1884, Pinacoteca Comunale Giuseppe De Nittis, Barletta

Andy Warhol & The Velvet UndergroundThe Velvet Underground, 1966-1967

artistici più emblematici dell’ar-te per passare nella ricerca che i food-design hanno fatto della posateria fino alla cucina.Nel percorso espositivo curato da Germano Celant, possiamo vedere quadri d’autore molto particolari come quello di Ja-mes Ensor, il noto pittore belga dissacratore e ironico artista del

ceto borghese dell’epoca, che in mostra realizza una natura mor-ta dal tono simbolico e dal se-gno espressionista. Al confronto Giuseppe De Nittis, più impres-sionista, rappresenta il giardino di una casa borghese con una tavola imbandita per la colazio-ne. L’immagine elegantemente studiata in modo prospettico ci racconta, attraverso la messa in opera di una semplice colazione, una storia familiare. La mostra prosegue con veri colpi di scena, non solo quadri ma installazioni di vere e proprie cucine da quel-la ottocentesca, suddivisa in più

mobili, a quelle più contempora-nee  che  accolgono tutte le ap-parecchiature in un solo blocco.In una mostra così articolata non potevano mancare nel per-corso espositivo alcuni movi-menti che hanno fatto dell’arte il loro motto rivoluzionario. Niko-lai Mikhalovich Suetin è l’artista appartenente al movimento Su-prematista russo del quale pos-siamo ammirare le meravigliose coffee pot con gli stilemi che richiamano lo stile astratto del movimento.Molto interessante è anche il pri-mo vassoio ideato da Joe Colom-

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13sabato 21 marzo 2015

METTI UN POSTO A TAVOLAA Milano la cucina si sposa con l’arte Joe Colombo e Ambrogio Pozzi

Set prima classe Alitalia, 1970-1972

ourtesy Alessandro Pedretti Design Collection

Progetto di allestimento: Studio Italo RotaProgetto grafico: Irma Boom Office

Catalogo ElectaPalazzo della Triennale fino al 1 Novembre 2015

Giuseppe De Nittis, Colazione in giardino, 1884, Pinacoteca Comunale Giuseppe De Nittis, Barletta

bo e Ambrogio Pozzi dal titolo, Set prima classe Alitalia, 1970-1972, che ci collega agli anni del boom economico quando il de-sign italiano si occupa anche dei mezzi di trasporto.Per finire gli allestimenti dalla pop art di cui un rappresentate in mostra è  Claes Oldenburg con l’opera Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II, 1994, una maestosa forchetta ricca di spaghetti che riassume l’imma-gine del nostro amato paese invi-diato dagli stranieri sicuramente per la bellezza e la bontà delle nostre specialità culinarie.

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F.Gehry, The GFT Fish, 1985-1986Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

Deposito a lungo termine, Fondazione Marco Rivetti, Photo Ó Attilio Maranzano

Nikolai Mikhailovich SuetinCoffee pot, 1923, Tsarenkov Collection, Londra

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sabato 21 marzo 201514

Dopo il successo della scorsa stagione al Teatro Argentina

di Roma, approda “DER PARK” di Botho Strauss al Piccolo Tea-tro Strehler dal 24 novembre al 6 dicembre 2015 nell’efficace tra-duzione di Roberto Menin e con la pungente regia di Peter Stein che ritenta una messa in scena dopo 32 anni da quella tedesca. L’ispirazione di Strauss parte da “Un Sogno di Mezza Estate” di Shakespeare e ne mantiene al-cuni personaggi come Oberon interpretato da Paolo Graziosi e Titania da Maddalena Crippa e trasforma il folletto Puck in un maturo artista bizzarro omoses-suale, Cyprian, le cui magie si realizzano sotto forma di amu-leti che determinano i compor-tamenti di chi li indossa portan-doli a eccessi, follie, devianze sessuali. Quindi il “sogno” fiabe-

Teatro

Bianca Elton Ara

MADDALENA CRIPPA DIRETTA DA PETER STEIN NEI PANNI DI TITANIA

Cosa c’è da vedere a Milano

MADDALENA CRIPPA DIRECTED BY PETER STEIN AS TITANIA

sco e incantato si sporca di una quotidianità senza valori, super-ficiale e viene ambientato in una città metropolitana degli anni Ottanta dove si assiste ad uno sfacelo di una società trasgressi-va ed economicamente alla deri-va. Spettacolo lungo e difficile ad una immediata interpretazione che si presta ad una successione scenica con ritmi perfetti e incal-zanti anche grazie ad una valida disposizione di mezzi tecnici, gli attori dal canto loro si cimenta-no abilmente riuscendo a soste-nere il susseguirsi poco fluido e coerente degli eventi dentro la storia ma che indiscutibilmente portano la ‘griffe’ del loro regista. Elemento di unione è rappresen-tata dalla figura di Titania che riveste con molteplici capacità interpretative i vari personaggi che porta in vita a seconda degli

After the great success last season at the Teatro Ar-

gentina in Rome, “DER PARK” by Botho Strauss will be staged at the Piccolo Teatro Strehler

32 years from the German one. Strauss’ inspiration stems from “A Midsummer Night’s Dream” by Shakespeare and maintains some of the characters, Paolo Graziosi as Oberon and Mad-dalena Crippa as Titania who transforms the goblin Puck into a mature, bizarre and homo-sexual artist, Cyprian, whose magic manifests itself in the form of amulets that determi-ne the behaviour of the wearer provoking follies and sexual de-viancy. Then the “dream” and enchanted fairytale become soi-led with an everyday life with no values, superficial and is set in a metropolitan city of the eighties where we are witnessing a col-lapse of a transgressive society, economically adrift. A long and difficult show for an immediate interpretation that lends itself to a staging with a perfect suc-cession of rhythms thanks to a valid use of technical means, the actors for their part engage deftly managing to support the less fluid succession of coherent events in the story but that un-questionably bring the “brand” of their Director. The connecting element is represented by the figure of Titania who with mul-tiple interpretive skills brings characters to life adapting to the environments in which they find themselves; at the beginning of the show she appears from the

bushes of a dried up park, then she is a seductive noblewoman, a hungry beggar of intercourse with a particularly convincing animal mimicry, she then tran-sforms into an attractive high society lady with white hair whose legendary power has now disappeared, just like Oberon who has now become a bourge-ois middle-class gentleman, and would like to do business in a cli-mate of social climbing and con-trasts, the so-called American dream. Interesting staging of an outdoor bar located just in front of the public where high society people meet, it would appear to be “the sad conclusion of a world without ideals and that has given up fighting”. The last and unex-pected part of the show is repre-sented by the twenty-fifth anni-versary of Titania’s marriage, a lady of high society conversing on existential issues with her ho-mosexual son, a Minotaur wea-ring gold clogs. Her son has pre-pared a feast with many guests, only five attend to the party and a unique Paolo Graziosi as Oberon, wanders into this semi-deserted big hall in search of a place to stay. It is a sharp and sad ending that underlines the squa-lor of a world without ideals and without values… who knows if these sad and desperate souls can aimlessly act as ransom for a better world.

ambienti dove si trova ad agire; a inizio spettacolo appare dai cespugli di un parco rinsecchito, poi è una seduttiva nobildonna, un’assatanata imploratrice di un coito animale con una mimica particolarmente convincente, fino ad essere un’attraente signo-ra dai capelli bianchi di alta bor-ghesia il cui potere mitico è ora-mai scomparso, proprio come in Oberon che è diventato oramai un signore borghese qualunque della media borghesia e che si trova a fare affari in un clima di arrivismi e contrasti, un po’ il sogno americano di tutti. Inte-ressante la collocazione scenica dei tavolini di un bar collocato proprio davanti al pubblico dove la gente ‘bene’ si riunisce, sem-brerebbe rappresentare un po’ la triste conclusione di un mondo senza ideali e che ha rinunciato

a lottare. L’ultimo ed inaspettato quadro dello spettacolo è rap-presentato dal venticinquesimo anniversario del matrimonio di Titania, signora di alta società che conversa su questioni esi-stenziali con il figlio omosessua-le, un Minotauro dai zoccoletti

dorati, il figlio le ha preparato una festa con tanti invitati, alla quale presenziano soltanto in cinque ed uno straordinario Paolo Graziosi, Oberon, che si aggira in questo grande salone semi-deserto in cerca di un po-sto dove sostare. È un finale ta-

gliente e t r iste che suscita lo squal lore di un mondo senza idea l i e senza va lor i , chissà se propr io questa t r istezza e disperazione di anime senza meta pos-sa fare da r iscatto ad un mondo mig l iore.

from November 24th to Decem-ber 6th 2015 with the pungent translation of Roberto Menin and directed by Peter Stein, who attempts another staging after

Peter Stein

Maddalena Crippa in scena

Bianca Elton Aradi

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15sabato 21 marzo 2015

Amnesia Milano: musica per adulti Musica

Sempre più adulta, la pro-grammazione dell’Amnesia

Milano, sempre più esclusiva-mente e tassativamente vietata ai minori di diciotto anni. La stagione 2015/16 vede il locale milanese sempre più autentico hub e snodo degli eventi di mu-sica elettronica del capoluogo lombardo, esodando con piacere e metodo in altre location di rife-rimento, quali Fabrique e Social Music City, così come è possibile preannunciare la collaborazio-ne con il Tunnel (un venerdì al mese) e con il Fluid di Bergamo (presso il Setai, one-night dalla

Ricc

ardo

Sad

a

Amnesia Milano - via Gatto angolo Viale Forlanini - infoline 348/7241015 - www.amnesiamilano.com

frequenza variabile). Per quanto concerne la pro-grammazione in quanto tale, si esordisce sabato 05 settembre con Joseph Capriati e si prosegue con Magda, Ben Klock e Marcel Dettmann, Sven Väth, Nina Kra-viz, Dorian Paic, Loco Dice, Da Vid, Dubfire, Paco Osuna, Ma-tador (live), Fer Br, Chris Lie-bing, Cw/A, Pfirter, Ellen Allien, Solomun, Julien Jeweil, Carola Pisaturo, Leon, Ralf e Darius Syrossian. Nessun locale italia-no annuncia le sue line-up con questo anticipo e con questa co-stanza, un’altra caratteristica che rende l’Amnesia Milano sempre più un punto di riferimento e di ispirazione per tante altre realtà del settore. Del resto, pochi in-ventano, tutti gli altri copiano. Sabato 5 si inizia davvero nel mi-gliore dei modi, grazie alla pre-senza di Joseph Capriati, le cui maratone musicali nel locale mi-lanese sono diventate con il tem-po più che proverbiali. Definire scintillante il 2015 di Capriati risulta persino riduttivo. Basti

Joseph Capriati by Fiamma Tedaldi

pensare alla sua compilation, firmata per l’epico club Fabric di Londra, la numero 80 della serie: il primo italiano ad meri-tarsi questo onore, dopo Marco

Carola. Perfetta per riassumere il suo stile musicale, oscillante tra techno e tech house, senza per questo trascurare melodie e vocals. Capriati arriverà a Mi-

lano dopo le sue performance all’Amnesia di Ibiza (Music On di Marco Carola), al festival My-steryland in Olanda e all’inau-gurazione dello Space di Mosca.

Dopo la data milanese, sarà pro-tagonista del party di chiusura della serata Paradise di Jamie Jo-nes allo Space di Ibiza, così come tornerà al Fabric di Londra (il prossimo dieci ottobre). Di si-curo stiamo parlando di uno dei massimi esponenti, sia ita-liani che mondiali, della musica techno. Ideale per inaugurazione la stagione 2015/16 dell’Amne-sia, nonché nuovo after-show di Social Music City, in program-ma sempre sabato 05 settembre a Milano dalle 16 a mezzanotte. Le novità che riguardano l’Am-nesia Milano non si fermano certo qui, basti pensare alle con-suete migliorie destinate a coin-volgere sound system, impianto luci e design e che saranno de-finite e finalizzate nelle prossi-me settimane. E sull’onda lunga di Expo2015, l’Amnesia Milano esalta il design musicale della città, con l’hastag #Architecture-OfMusic e una serie di immagini di edifici nuovi, storici, dismessi che caratterizzeranno la grafica Amnesia per i prossimi mesi.

Il gioco di frammenti vocali di Stefano Di Girolamo, ovvero

SDG, che va ben oltre il chopped vocal, punta anche alla distor-sione. Per il singolo “Infinity”, su etichetta Royal Supreme, ha coinvolto anche l’amico di tan-te battaglie, il mitico Bismark, eclettico dj romano molto cono-sciuto nella nightlife della Capi-

SDG e Bismark a tutta tranceS D G e B i s m a r k s u R o y a l S u p r e m e , l ’e t i c h e t t a i t a l i a n a c h e c r e d e n e l l a t r a n c e

La coppia si diverte a mettere insieme più generi creandone uno nuovo di zecca

tale, nel ’96 entrato a far parte dell’universo BXR con singoli come “Double Pleasure”, “Para-papà” e “Reactivate”.Qual è l’alternativa alla musica electro EDM oggi durante i fe-stival?Bismark: “La scena techno è sem-pre alla ricerca di nuove e valide alternative. Voto techno”.

SDG: “Le alternative sono poche: comunque sarebbe bello ascoltare della synth pop dal vivo”.Cosa manca alla cultura club-bing italiana?Bismark: “La cultura stessa”.SDG: “La mentalità della gente”.Perché l’accoppiata SDG e Bi-smark?Bismark: “Siamo amici da tanti

DJ Bismark e SDG

anni”.SDG: “Perché c’è molto feeling e in più sappiamo sempre quel che vogliamo”.Siete spesso in studio, cosa sta-te producendo?Bismark: “Tutto cio che ci passa per la mente. Siamo liberi di spa-

trebbe avere una buona possibili-tà di fare bene”.SDG: “Sarebbe una figata. Ma ci vorrebbe anche un nuovo G.B. E non penso che in Italia ce ne siano molti di personaggi come lui”.

ziare”.SDG: “Sì, stiamo producendo elettronica molto tirata, spinta, ma non solo”.Come è nato “Infinity?Bismark: “Per gioco. Come tutti i pezzi, del resto”.SDG: “È nato così, per caso, suo-

nando qualche parte in studio in-sieme a Marco (Bismark). Spesso le cose nascono così, dal nulla”.Pensate a un ritorno di una vec-chia prog in stile BXR?Bismark: “Non credo. Tuttavia, quel suono rivisto e corretto po-

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sabato 21 marzo 201516

La ex velina Costanza Carac-ciolo, compagna dell’attore

Primo Reggiani, ha postato una foto in cui bacia il pancione del-la sua amica Irene Capuano, che aspetta un figlio all’attore Francesco Arca. La ex velina ha infatti scritto sotto la foto pub-blicata sul suo profilo instagram: “tutto non sembra ma già è … #aspettandosole”, La foto è sta-

Ilaria D’Amico, compagna di Gigi Buffon, dal quale aspet-

ta un bambino, è apparsa per la prima volta in tv con il pancione, nella conduzione di “Sky Calcio Show”. La bellissima mamma ha sfoggiato un meraviglioso vestito premaman giallo e un tubino nero. La presentatrice sembrerebbe essere più in forma che mai, vorrebbe lavorare fino all’ottavo mese, ovviamente se la gravidanza lo consentirà. È il primo figlio per la coppia D’ami-co-Buffon, ma entrambi sono già genitori rispettivamente di uno e due figli avuti durante le prece-denti relazioni. La gravidanza era inizialmente solo un vocife-rarsi, che è stato poi confermato dalle foto scattate dal settima-nale “Chi”, che ritraevano Ilaria in barca, con forme che non la-sciavano dubbi. La dolce attesa è stata in oltre oggetto di numerosi pettegolezzi, nonostante infatti le voci riguardanti la sostituzio-ne della D’amico nella condu-zione del programma, è tornata

L’estate appena trascorsa è stata sicuramente testimo-

ne di numerose gravidanze nel mondo dello sport e dello spet-tacolo, dopotutto si sa che non esiste nulla che renda le donne più splendenti e meravigliose di una gravidanza.

più forte che mai e ha ripreso le redini della trasmissione, con un pancione in aggiunta.

Elisabetta Canalis, grazie a quanto rivelato dalle foto da

lei pubblicate sui social, sembre-rebbe essere al settimo cielo in questo periodo, sia grazie all’im-minente arrivo della sua bambi-na, ma anche, come rivela infatti ai suoi followers, anche grazie al sostegno di due persone per lei fondamentali, il marito Brian Perri e la sua migliore amica, ex velina Maddalena Corvaglia. Le due Showgirl starebbero passan-do molto tempo insieme a Los

Angeles, soprattutto in questo periodo, poiché la Corvaglia vive in Italia, ma periodicamen-te soggiorna in California terra natale del marito. La bellissima Elisabetta ha pubblicato recen-temente un bellissimo collage di foto con una dedica al compagno e all’amica: “Niente dà più gio-ia della consapevolezza di avere chi ti vuole bene vicino a te” ha dichiarato. La prima gravidanza della Canalis è quasi a termine, e il compagno, emozionato quanto

lei, la riempie di attenzioni e no-nostante il peso della gravidanza si lasci sentire, nelle foto da lei pubblicate si vede una Canalis divertita e spensierata.

Elisabetta Gregoraci sta per diventare nuovamente zia,

sua sorella Marzia aspetta infatti un altro bambino del quale non si conosce però ancora il sesso. La showgirl, al settimo cielo, viene infatti fotografata mentre bacia amorevolmente il visibile pancione della sorella e scrive: “Sono felice! Una bambina o un bambino? La famiglia si sta in-grandendo, speriamo sia femmi-na”. La Gregoraci in questo pe-riodo è molto vicina alla sorella, con la quale trascorre le vacanze e intanto attende di abbracciare una piccola bambina che, come da lei affermato, vorrebbe avere anche lei, si spera quindi che an-che per lei il desiderio possa re-alizzarsi, nel frattempo da molte attenzioni alla sorella con la qua-le non è mai stata così unita. Eli-sabetta ha inoltre dichiarato che il suo matrimonio con Briatore va a gonfie vele e lo si può nota-re dalle numerose foto della va-canza, che sia in programma un fiocco rosa anche per loro?

ta scattata durante la pausa per la ristrutturazione di un locale, l’AkBar, che i due attori Primo e Francesco hanno aperto a Roma insieme ai colleghi Matteo Bra-ciamore e Nicolas Vaporidis. Gli attori hanno deciso di occuparsi dei lavori di ristrutturazione per-sonalmente, aiutatati dalle dol-ci compagne che si impegnano nonostante i problemi legati alle

curve della gravidanza della Ca-puano, Francesco ha dichiarato infatti in un’intervista: “La gra-vidanza le ha regalato una forza pazzesca, ma anche una dolcez-za unica, negli occhi ha una luce che la rende ancora più bella”. Non resta che augurare agli atto-ri buona fortuna per tutto.

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011