Periodico UISP Empoli - Supplemento 14 novembre 2010

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UISP UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI informa La parola ai nostri utenti... Aiutati a miglior are! Periodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al N°14 Novembre 2010 Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996

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Periodico settimanale d'informazione del Comitato UISP di Empoli

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Page 1: Periodico UISP Empoli - Supplemento 14 novembre 2010

UISPUNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI

informa

La parola ai nostri utenti...

Aiutateci a migliorare!

Periodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al N°14 Novembre 2010Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996

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I saluti del comitato Uisp Empoli ValdelsaSOMMARIO

SOMMARIO

IN BACHECA IN BACHECAGita ai Mercatini di Natale Non fatevi sfuggire la prima gita dell’an-no organizzata dalla Uisp! Domenica 5 dicembre si va ai Mercatini di Na-tale in Valsugana alla scoperta di una tradizione che vive ogni anno nell’incan-tevole cornice del secolare Parco degli Asburgo a Levico Terme in Trentino Alto Adige. Ai Mercatini di Natale farete una vera e propria immersione nella più au-tentica cultura popolare trentino-tirolese. Lungo i viali innevati del parco si potran-no acquistare o semplicemente ammirare originali oggetti d’artigianato artistico, giocattoli, addobbi per l’albero e il pre-sepio e tanti prodotti tipici del territorio; inoltre si potranno degustare le più squi-site specialità gastronomiche locali. Per iscriversi alla gita c’è tempo fino a lu-nedì 8 novembre. Ecco il programma dettagliato della gior-nata:• ore 6: ritrovo in piazza Guido Guerra (Palazzo delle Esposizioni)• ore 10: arrivo a Levico Terme e visita della cittadina e dei caratteristici Merca-tini di Natale• ore 12.30: pranzo in ristorante (per chi ha scelto questa opzione)• ore 14.30: proseguimento della visita• ore 17: ritorno ad Empoli (arrivo previ-sto intorno alle 21). Quote di partecipazione:Per i soci Uisp: 35 euro o 55 euro se si sceglie l’opzione comprensiva di pranzo al ristorante.

Per i nuovi soci Uisp: 43 euro o 63 euro se si sceglie l’opzione comprensiva di pranzo al ristorante. La quota comprende: viaggio di andata e ritorno dal luogo di partenza a Levico Terme; tour della città e per chi ha scelto l’opzione pranzo in ristorante le bevan-de sono incluse. La gita è organizzata per un massimo di 50 persone, saranno accettate iscrizioni fino al raggiungimento del numero sud-detto tenendo conto dell’ordine cronolo-gico della prenotazione. Il pagamento può essere effettuato pres-so la sede di via Bardini 18 a Empoli entro lunedì 8 novembre 2010. Per informazioni: UISP Via Bardini 18 - 50053 Empoli Tel. 0571/72131 – 347/6253595 (Filippo).

“Passeggiate della salute”

I prossimi appuntamenti con le nostre passeggiate mensili: domenica 21 novembre con ritrovo alle ore 9 presso il Circolo Arci di Cerreto Guidi; dome-nica 12 dicembre con ritrovo alle ore 9 presso il Circolo Arci di Petroio (Vinci).Le passeggiate della salute sono orga-nizzate in collaborazione con la Sezio-ne soci Coop di Empoli, la Società della Salute e con il patrocinio dei comuni di Capraia e Limite, Empoli, Montelupo Fio-rentino, Vinci e Cerreto Guidi. Durante ogni passeggiata ci sarà uno spuntino a base di frutta fresca offerto dalla Sezione soci Coop di Empoli

PAG. 3Aiutateci a migliorare l’offerta: giudizi, pareri e suggerimenti de-gli utenti dei nostri corsi di ginna-stica

PAG. 4A TUTTO SPORT, crescere insieme e altro

PAG. 2IN BACHECAGita ai mercatini di NatalePasseggiate della salute

PAG. 5LO SAPEVATE CHE?“La nostra pelle è come un foglio di carta dove il fattore cronologico scrive il trascorrere del tempo”

PAG. 6ALIMENTAZIONEAndar per funghi

PAG. 7 LA RICETTA DEL MESEConiglio ai funghi

PAG. 7I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

Cari amici,come avrete avuto modo di vedere il nostro/vostro giornalino ha as-sunto una grafica più dinamica e “accattivante” per renderlo ancora più piacevole alla lettura e al colpo d’occhio. Ci auguriamo che il nuo-vo stile vi piaccia… Aspettiamo i vostri commenti!Per quanto riguarda i contenuti, nelle pagine di questo mese potre-te trovare un ampio servizio dove voi, utenti delle palestre, siete gli assoluti protagonisti. Le opinioni e i giudizi raccolti nella nostra picco-la inchiesta ci aiuteranno senz’al-tro a migliorare il servizio e l’atti-vità offerta.

Nella rubrica sull’alimentazione, invece, vi proponiamo un argo-mento “stagionale” (i funghi), men-tre in quella dedicata alla salute il direttore del dipartimento di der-matologia del San Giuseppe di Empoli affronta l’invecchiamento della pelle. Inoltre, qui in basso, potete prendere visione della pri-ma gita dell’anno sportivo Uisp in programma a Dicembre. La desti-nazione, come il periodo dell’anno richiede, sarà i Mercatini di Nata-le a Levico Terme in Trentino Alto Adige. Confidiamo nella vostra partecipazione perché crediamo che questi siano davvero preziosi momenti di socializzazione.

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GIUDIZ

I PARE

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GIUDIZ

I PARE

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SUGGER

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A voi la parola, cari utenti dei cor-si di ginnastica dolce e Afa. Questo mese siamo venuti a trovarvi diretta-mente nelle palestre, palazzetti dello sport, circoli Arci e sale polivalenti dove fate lezione per raccogliere le vostre opinioni, i vostri pareri e na-turalmente anche le vostre critiche sulla attività proposta dal nostro co-mitato Uisp e sulle strutture a dispo-sizione per lo svolgimento dei corsi. Questo piccolo sondaggio ci servirà a capire dove e come intervenire in modo da offrire a tutti voi un servizio migliore e sempre più soddisfacente. A Ponte a Elsa abbiamo incontrato il corso di ginnastica dolce tenuto dall’istruttrice Martina Tofani dove un gruppo, tutto al femminile, fa attività nell’ampia sala polivalente del Circo-lo Arci. “Siamo fortunate – esordisce Carolina – la struttura a nostra dispo-sizione è davvero molto spaziosa, ariosa e piena di luce. D’inverno è ben riscaldata, mentre in primavera possiamo spostarci all’esterno e fare ginnastica nella pista di pattinaggio qui accanto”. Le signore possono camminare e fare esercizi occupan-do tutta l’ampia superficie della sala che, fa notare Maura, “è sempre molto pulita, anche meglio di molte palestre più blasonate. Però – sotto-linea – ci sarebbe bisogno di una spalliera al muro e di qualche attrez-zo in più”. Lucia, invece, gradirebbe una terza lezione alla settimana oltre alle due già programmate: “Il grup-po che abbiamo formato è stupendo e l’istruttrice molto brava. Verrei vo-lentieri una volta in più a fare gin-nastica”. A Sovigliana, in una sala polivalen-te, si svolge per tre volte a settima-na il corso Afa (mal di schiena) con l’istruttrice Michela Assirelli. La sala è piccola e priva della giusta attrez-zatura per poter variare gli esercizi. Tutti i frequentanti sperano, a lavori ultimati, di poter trasferirsi nella nuo-va palestra che il Comune di Vinci sta costruendo nella frazione. “Lì avremmo più spazio e attrezzi ade-guati per fare attività”, dicono Teresa e Licia. “Tuttavia – aggiunge Viviana – l’attuale sala è pulita, il corso vali-do e la nostra maestra molto brava e

paziente”. E poi a tenere alto il mo-rale del gruppo ci sono Camillo, 88 anni, e Carmela 80 anni, una super coppia di sposi che lo scorso aprile ha festeggiato 60 anni di matrimo-nio (auguri!). I più evidenti problemi di spazio sono presenti nel corso di ginnastica dolce a Gavena, frazione di Cerreto Gui-di, dove il gruppo seguito dall’istrut-trice Irene Pagliaro è confinato in una piccolissima stanza del Circolo locale immerso nella campagna. Le utenti (tutte signore) dimostrano davvero un grande spirito di adat-

tuazione non è più tanto piacevole”, puntualizzano le simpatiche signore. Chi una vera palestra a disposi-zione ce l’ha lamenta tuttavia la scarsità degli attrezzi. Ecco cosa riferiscono gli utenti del corso Afa tenuto dall’istruttore Daniele Bagnoli al palazzetto dello sport di Empoli. “La struttura è molto buona, ma – fa presente Lucia – avremmo bisogno di tappetini nuovi e di attrezzi per lavorare meglio sulla schiena come quei palloni sgonfiati che avevamo lo scorso anno… chissà che fine han-no fatto?”. “Alle volte – aggiungono Patrizia e Anna Maria – quando ci

sono più corsi contemporaneamente scarseggiano le sedie, mentre alle finestre mancano le tende e nelle giornate di sole non riusciamo a ve-dere niente”. Grazie, cari utenti, per la vostra disponibilità, cortesia e pa-zienza. Faremo tesoro di quanto ci avete detto.

Aiutateci a migliorare l’offerta: giudizi, pareri e suggerimenti degli utenti dei nostri corsi di ginnastica

tamento trovando, nonostante tutto, tanti aspetti positivi. “Ovviamente desidereremmo una vera palestra con attrezzi e spalliere, ma con la nostra brava e fantasiosa insegnante riusciamo a fare molto anche in que-sto spazio angusto”, dicono le fre-quentanti. “Se poi guardiamo fuori dalla finestra vediamo la campagna e gli animali. Tutto sommato fare gin-nastica in mezzo alla natura non è male. D’inverno, però, il pavimento e le pareti sono umide e allora la si-

Gruppo Gavena (Irene Pagliaro)

Gruppo PalAramini (Daniele Bagnoli)

Gruppo Ponte a Elsa (Martina Tofani)

Gruppo Sovigliana (Michela Assirelli)

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A TU PER TU CON I NOSTRI OPERATORIInsomma, il buon umore non manca mai”. Andrea, in soli quattro anni di presenza alla Uisp, ha già avuto modo di lavorare con tutte le fasce di età di utenti. “Quest’anno insegno in due corsi per adulti e faccio atti-vità con gli utenti del Centro diurno di Cerbaiola, ma ho lavorato anche nei Centri estivi con i bambini. Il mio metodo di lavoro con le varie tipolo-gie di persone è pressoché lo stesso: cerco di creare un clima tranquillo all’insegna dell’allegria, chiedendo però sempre massimo impegno e serietà nella fase degli esercizi”. Ai suoi allievi lo spumeggiante operato-re, con un passato da pallavolista e un presente da allenatore del Casci-ne Volley, ama ripetere: “Ai corsi di ginnastica non si viene per diventare dei campioni ma per stare meglio”. E una bella risata fa sicuramente bene alla salute.

Lavorare sodo, ma sempre col sorriso sulle labbra. E’ il motto di Andrea Batistini, 42 anni, operatore ‘atipi-co’ (come lui stesso si definisce) del nostro Comitato Uisp perchè nei suoi corsi di ginnastica dolce e Afa ha in-trodotto un esercizio in più: la risata! “Ad ogni lezione – racconta Andrea (ovviamente sorridendo) – esordisco con la barzelletta del giorno perché penso che l’ora di ginnastica deb-ba essere per gli utenti anche un momento di svago e aggregazione. Durante la lezione faccio eseguire scrupolosamente tutti gli esercizi, ma promuovo anche la battuta e la risata”. In questa giocosa atmosfera il tempo vola e la lezione si protrae quasi sempre oltre l’orario stabilito. “Il gruppo rimane spesso a conver-sare per altri 20/30 minuti – dice Andrea – Alle volte poi ci sono da festeggiare compleanni o ricorrenze.

A TUTTO SPORT, crescere insieme e altro

Tanti gustosi “assaggi” di discipline sportive con “A tutto sport”

Un modo tutto nuovo per i bambini di avvicinarsi allo sport. Si chiama “A tutto sport” ed il nuovo corso del-la Uisp per piccoli utenti di età com-presa tra i 7 anni e i 10 anni che permette di “assaggiare”, per tutto l’anno, tante discipline sportive e magari, alla fine, di scoprire quella che più interessa e appassiona. Gli sport che saranno proposti durante il corso sono tiro con l’arco, volley, basket, calcio, atletica, tchoukball, arrampicata e tanta attività ludico motoria. Le lezioni, tenute da una brava e qualificata istruttrice, si svol-geranno il martedì dalle 18 alle 19 e il venerdì dalle 17 alle 18 presso la palestra “F” del PalAramini in viale delle Olimpiadi a Empoli. Le iscrizio-ni sono aperte…

Accorrete numerosi!

Con i corsi Uisp si diventa grandi…

Si comincia a un anno con “Crescere insieme”. Si prosegue a quattro con “Cent(r)osportinsieme”. La Uisp pen-sa anche ai giovanissimi per i quali propone due corsi che ‘educano’ al movimento sia il corpo che la mente. Nel corso “Crescere insieme”, dedi-cato ai bimbi da 1 a 3 anni, attraver-so il gioco i piccoli utenti si muovono in piena libertà, socializzano tra loro e si divertono. Il corso prevede un appuntamento settimanale: il giovedì dalle 17 alle 18.In “Cent(r)osportinsieme”, per i bam-bini dai 4 ai 6 anni, i “piccoli sporti-vi” imparano la coordinazione delle varie parti del corpo migliorando la capacità motoria. Da molti genitori questo corso è ritenuto un’ottima pre-parazione per l’eventuale avviamen-to ad uno sport. Le due lezioni setti-manali si tengono il giovedì dalle 17 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 12.Le attività di svolgono presso la pa-lestra “F/D” del PalAramini in viale delle Olimpiadi a Empoli.

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la rubricaLo sapevate che?“La nostra pelle è come un foglio di carta dove il fattore cronologi-co scrive il trascorrere del tempo”

L’esperto risponde: Dottor Luca Brandini, direttore U.O.S. Dipartimentale Dermatologia Ospedale San Giuseppe Empoli Asl 11

Perché la nostra pelle invecchia? e che cos’è che rende vecchia la nostra pelle? L’invecchiamento del nostro corpo è una conseguenza dell’inevitabile trasforma-zione fisiologica alla quale vanno in-contro tutti gli organismi viventi; è però evidente che alcune persone invecchiano più velocemente di altre e che ci sono pelli che mostrano segni di invecchia-mento più visibili di altre. Questo avvie-ne perché l’invecchiamento cutaneo è determinato da vari fattori (individuali ed ambientali) che agiscono in sinergia fra di loro e il più importante è ovviamente il fattore cronologico. Con il semplice passare del tempo la cute, costituita da uno strato più esterno (epidermide) ed uno più interno (derma), subisce una progressiva riduzione delle sue qualità:l’epidermide tende a disidratarsi e ad assottigliarsi riducendo le sue funzioni di barriera ed il derma perde le sue funzio-ni di sostegno a causa della progressiva diminuzione dei fibroblasti, cellule depu-tate alla produzione di collagene ed ela-stina, che sono due costituenti che rendo-no la nostra pelle morbida ed elastica. Al fattore cronologico si aggiunge poi un’altra causa di invecchiamento, il co-siddetto “photoaging” (fotoinvecchiame-no), determinato dall’azione dei raggi ultravioletti (UVA e UVB) della luce sola-re che, nell’impatto con la nostra pelle, causano una “rottura” delle molecole cu-tanee con produzione di radicali liberi, capaci di creare danni ossidativi irrever-

sibili. I danni prodotti dal fotoinvecchia-mento sono diversi da quelli causati dal tempo e si manifestano principalmente a carico dell’epidermide che diventa sec-ca, ruvida ed opaca, mentre a livello del derma le fibre elastiche si ispessiscono e si irrigidiscono (elastosi solare) con conseguente ispessimento cutaneo che si evidenzia con la comparsa di rughe e solchi più o meno marcati.L’invecchiamento cronologico ed il fo-toinvecchiamento agiscono sulla nostra pelle con un effetto sinergico e somma-torio, causando quell’invecchiamento cutaneo tanto temuto, che comincia a rendersi evidente in genere intorno ai 30 anni di età e che tende ad au-mentare più o meno rapidamente con il passare del tempo, con aspetti che variano da persona a persona in base alle caratteristiche individuali (genetiche e razziali) ma, soprattutto, in base ai comportamenti più o meno corretti, che ciascuno di noi adotta nel corso della propria vita.

E’ possibile rallentare l’invecchia-mento della nostra pelle?Se al momento risulta improbabile inter-venire sull’invecchiamento cronologico, è sicuramente possibile intervenire sul fotoinvecchiamento, essendo quest’ulti-mo condizionato interamente dalle no-stre abitudini, adottando semplici regole di vita quotidiana.In primo luogo è importante ridurre le ore di esposizione solare nei mesi estivi, evitando le ore più calde (dalle 12.00 alle 15.00), ed è raccomandabile l’uso quotidiano di creme ad alto fattore di protezione solare (SPF 30-40) da appli-care sulla pelle ogni 3-4 ore; creme a più basso fattore di protezione solare (SPF 10-20) andrebbero utilizzate, so-prattutto sul volto e le parti cutanee sco-perte, anche nella vita di tutti i giorni,

da aprile a settembre.Per lo stesso motivo è raccomandabile limitare l’uso di lampade artificiali “ab-bronzanti”, utilizzandole moderatamen-te ed eventualmente solo come prepa-ratorie per le esposizioni solari estive e comunque sempre dopo aver applicato un’adeguata crema fotoprotettiva. Per rallentare la disidratazione cutanea, che è una delle maggiori cause di in-vecchiamento, è raccomandabile inoltre l’utilizzo di creme idratanti ed emollienti a base di urea e/o glicerina, sostanze capaci di trattenere acqua all’interno de-gli strati cutanei, da applicare con par-ticolare cura soprattutto nelle parti più fotoesposte (volto ed arti superiori).Allo stesso scopo è raccomandabile l’uso di detergenti sintetici (Syndet) a basso potere schiumogeno, soprattutto in caso di lavaggi frequenti, poiché i normali saponi con alto potere schiumogeno, ol-tre a rimuovere lo sporco, tolgono dalla pelle anche il film idrolipidico necessa-rio al nostro organismo per conservare l’acqua, riducendone l’evaporazione e la dispersione cutanea.Numerosi studi scientifici hanno più volte infine dimostrato come anche l’alimenta-zione sia in grado di modificare il pro-cesso di invecchiamento cutaneo e, a tal riguardo, è raccomandabile un corretto regime dietetico che riduca il consumo di alcolici, caffè, grassi animali, sale da cucina, privilegiando quegli alimenti considerati indispensabili per una sana alimentazione quali pane, latte fresco, pasta, frutta, verdura, pesce ed almeno 2 litri di acqua oligominerale al giorno.Il fattore cronologico “scrive” inesora-bilmente sulla nostra pelle il passare del tempo, ma tutti noi possiamo fare molto per rendere tale scrittura la meno marca-ta possibile e spesso è sufficiente adotta-re semplici norme di vita, sane e naturali.

“Per rallentare la disidratazione cutanea, che è una delle maggiori cause di invecchiamento, è racco-mandabile inoltre l’utilizzo di creme idratanti ed emollienti a base di urea e/o glicerina,”

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Pillole di buona alimentazione: quando giusto fa rima con gusto la rubricaAlimentazione

A cura della Dott.ssa Tullia Casini, Nu-trizionista - tel. 347-8828172riceve Empoli, Montelupo, Capraia e Limite

Andar per funghiFantastica occasione per fare una bella passeggiata all’aria aperta e per variare il proprio menù, la raccolta di funghi richie-de però molta conoscenza per evitare di danneggiare la propria salute e quella del bosco.

Prima di tutto le presentazioni: chi sono i funghi?Né vegetali né animali, riempiono un po-poloso regno a sé. Vengono utilizzati da millenni e in tutte le civiltà, a scopo alimen-tare, medicamentoso e perfino rituale, ba-sti pensare all’uso dei funghi allucinogeni nelle popolazioni indigene d’America e non solo. In Europa i funghi superiori o macromiceti, quelli che vediamo nei boschi e nei prati, sono stimati intorno alle 3500 specie, ma del “Regno dei Funghi” fanno parte anche entità microscopiche, invisibili ad occhio nudo, come i lieviti che fermenta-no pane, vino e birra o le muffe che attac-cano gli alimenti ma dalle quali si ricavano antibiotici come la penicillina. A seconda di quello che mangiano i fun-ghi superiori assolvono a diverse funzioni biologiche, tutte fondamentali nell’econo-mia della natura: decomponendo piante o animali morti restituiscono al ciclo della vita materiale organico, acqua e sali mi-nerali, formando micorrize tra micelio e apici radicali aumentano la rigogliosità degli alberi con cui entrano in simbiosi, e attaccando sì le piante viventi, ma sole le più deboli, creano di fatto le condizioni per una miglior fruibilità delle risorse del bosco da parte delle altre.

Si distinguono così tra Saprofiti, Simbion-ti o Parassiti; in ognuno di questi gruppi troviamo funghi commestibili. Tra i Sapro-fiti ad esempio troviamo l’Agaricus campe-stris, o prataiolo (l’agaricus bisporus è lo champignon coltivato), tra i Parassiti trovia-mo il famoso Chiodino (Armillaria mellea s.l.), buono da mangiare ma responsabile del mal del falchetto, ma è tra i Simbionti, quelli che crescono solo grazie al delicato rapporto che si instaura tra il fungo e la pianta e quindi finora impossibili a coltiva-re, che troviamo i “migliori”: l’Ovolo buono e i Porcini, i Cantharellus, i Cortinarius, gli Hygrophorus, i Tricholoma, le Russula e i Lactarius, tra cui molti riconosceranno va-rietà apprezzate in stufati o “borbottini”. E adesso veniamo a noi: perché fa bene mangiare i funghi?Precisiamo subito che per condire una polenta, i funghi di cui abbiamo bisogno sono quelli superiori, di cui cogliamo solo il frutto, che in realtà si chiama sporoforo, ov-

vero la struttura deputata alla dispersione delle spore. Il vero fungo, la parte fonda-mentale e preponderante di ciascuna spe-cie è invece il micelio, il quale a sua volta è formato dalle sottili e ramificate ife che si sviluppano nel sottosuolo.Da un punto di vista nutrizionale i funghi costituiscono una fonte non disprezzabile di proteine vegetali, quindi non accompa-gnate da colesterolo. Fonti di vitamine del gruppo B, sono particolarmente ricchi di niacina, o vitamina B3. La stessa di cui è povera la polenta. Guarda caso, ancora una volta, la tradizione insegna ad assorti-re gli alimenti in maniera che se ne comple-mentino i pregi! Presentano inoltre una sin-golare ricchezza in vitamina D, altrimenti difficile da trovare nel regno vegetale, che come si sa è importante per la salute delle ossa ma non solo: favorisce anche il buon controllo della pressione!

Si può essere allergici o intolleranti ai funghi?Sembra che reazioni allergiche vere e pro-prie, quindi che coinvolgono il sistema im-munitario, siano state descritte per i funghi solo a carico delle vie aeree (rinite, asma), in conseguenza di esposizioni a polveri e/o spore. Più frequenti sono invece in-tolleranze più o meno severe, dovute alla presenza nel fungo di una sostanza che si chiama trealosio, che al fungo serve per motivi strutturali ma che può risultare indi-gesta a chi non produce sufficiente enzima trealasi. In caso di intolleranza al trealo-sio, i sintomi possono essere simili a quelli dell’intolleranza al lattosio, così come i test clinici per accertarla. Quando insospettirsi? Quando funghi sicuramente commestibili, come gli champignon coltivati, danno mal di pancia/diarrea!

A cosa bisogna stare attenti?Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche, bordi stradali, ...): i funghi sono preziose fonti di microele-menti utili alla salute ma sono anche grandi accumulatori di metalli pesanti o elementi radioattivi!I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta, bulbo, volva, anello, ...) e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici ecc.), ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibi-le per evitare cambiamenti di colore.Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti, da crudi sono scarsamente dige-ribili se non addirittura velenosi (il comune “chiodino” risulta tossico se non è prebol-lito per almeno 15 minuti prima della cot-tura definitiva) perchè contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura.Meglio non somministrare funghi a bam-bini, donne in gravidanza o allattamento, a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco, fegato, pan-creas, senza il consenso del medico.

Le sindromi da intossicazione da funghi possono presentare sintomi da 4-5 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto. Quindi, a prescindere dal tempo trascorso dall’in-gestione di funghi, se insorgono sintomi di malessere e disturbi gastroenterici (nausea, vomito, diarrea), recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso, portando gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati via in pattumiera, per il loro riconoscimento.

NON CI SI PUO’ FIDARENon è vero che esistono metodi empirici per stabilire la pericolosità di un fungo, del tipo cucchiaino di argento, moneta di nichel, latte, mollica di pane, aglio.... qual-che esempio: Nnon è vero che sono com-mestibili quei funghi che presentano segni di erosioni o morsicature prodotte da ani-mali: la sensibilità alle sostanze tossiche è diversa tra specie. Un esempio: le lumache si cibano tranquillamente di Amanita phal-loides che è letale per l’uomo! Non ci si può fidare del cambio di colore di un fungo al tatto, al taglio o alla rottura per capir-ne la tossicità o velenosità: ci sono funghi che cambiano colore al taglio o alla rottura che sono buoni da mangiare, mentre altri, come l’Amanita phalloides, che sono prati-camente immutabili ma sono letali!

COSI’ CI SI PUO’ FIDARENel periodo settembre-dicembre la AUSL 11 predispone un servizio gratuito ad ac-cesso diretto per il riconoscimento dei fun-ghi raccolti ai fini della loro commestibilità. E’ importante che i funghi siano interi ed integri e che il cercatore porti l’intero rac-colto nel più breve tempo possibile al cen-tro di CONTROLLO EMPOLESE VALDELSA (Empoli Via Dei Cappuccini, 79 tel. 0571 704865) o a quello del VALDARNO INFE-RIORE (San Romano Piazza della Costitu-zione, 1 tel. 0571 704753).

ATTENZIONE AL BOSCO... E ALLE MULTE!La raccolta indiscriminata dei funghi dan-neggia l’ecosistema del bosco. Ci sono quantitativi, territori e specie in via di estin-zione da rispettare, recipienti da utilizzare (cestino e non sacchetto), etc. Per imparare l’arte di andar per funghi, con tutti gli ac-corgimenti del caso, può essere utile contat-tare un’associazione micologica di “amici dei funghi”. In zona, ad esempio, è attivo dal 1999 il Gruppo Micologico Naturalisti-co Empolese, che si riunisce tutti i lunedì alle 21:30 presso i locali del CAVE in via Verdi n°9 ad Empoli. Per informazioni tel: 3358433117 – 3397970693 o e-mail: [email protected]

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I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

e in più....CORSO DI STEPEmpoli presso la palestra “F” del Palazzetto dello Sport: lunedì, mercoledì e venedì, dalle ore 13.30 alle ore 14.30.

La ricetta del meseNome della ricetta: Coniglio ai funghiSECONDO Proposta da: Elia Marisa Marzini corso di ginnastica scuola media Busoni

Ingredienti e dosi: Mezzo coniglio (variante 1 petto di pollo piuttosto grosso), 50 grammi di funghi freschi o 40 grammi di funghi secchi, mezza cipolla tagliata sottile, 3 o 4 cuc-chiaio di passata di pomodoro, 1 bic-chiere di vino rosso, una noce di burro, sale e pepe.Procedimento: Lavare i funghi (tenerli nell’acqua almeno per 1 ora se sono di

quelli secchi), mettere la cipolla a soffrig-gere e poi aggiungere la carne a pezzi, salare e pepare. Dopo aver rosolato la carne versare un po’ d’acqua dei funghi in ammollo e la passata di pomodoro. Quando il sugo si è ritirato aggiungere 1 bicchiere di vino rosso e lasciare eva-porare. Far soffriggere i funghi nel burro con sale e pepe, poi aggiungerli alla carne lasciando cuocere fino a cottura ultimata. Tempo di cottura: a fuoco lento per 30 minuti Si abbina bene con: Vino bianco Ideale per: Autunno-Inverno

CORSO DI DANZA DEL VENTREEmpoli presso la palestra “D” del Palazzetto dello Sport: lunedì dalle ore 20.00 alle 21,15 corso principanti e lunedì dalle ore 21,15 alle 22,30 corso avanzato.

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NEL PROSSIMO NUMERO PARLEREMO DEL RUOLO DELL’ATTIVITÀ DELLA UISP

NELL’AMBITO DELLA SOCIETÀ DELLA SALUTE