Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un...

6
S ETTEMBRE 2017 BUFANO: SI TORNA A PARLARE DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO “ Mosorrofa aspetta da anni opere degne di tale nome, fate come fosse casa vostra, siamo sicuri che per casa vostra avreste chiaro un progetto e fareste l‟intervento migliore.” Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità Leggete e diffondete ‘U MANDAGGHIU- PISA POCU E NON CUSTA Contatti: Redazione: [email protected] Giuseppe Nicolò: [email protected] - 3393437559 Demetrio Giordano: [email protected] - 3454663695 Demetrio Crea: [email protected] - 3932988880 Seguici anche su: www.umandagghiu.wordpress.com U Mandagghiu Periodico Mosorrofano Periodico a cura dell‟Associazione Culturale “Messòchora” Anno IV. Numero 6 Iniziati i lavori di esecuzione della strada a margine del nuovo campo (sportivo?). “Era ura!” Finalmente gli abitanti di Bufano potranno riacquista- re il diritto alla mobilità senza dover ricorrere alla grande professionalità acquisita dai meccanici a seguito dei ripetuti interventi alle automobili se- midistrutte nel percorrere giornal- mente una strada che ormai aveva as- sunto la forma di un impraticabile ca- lanco. Il rumore assordante dei mezzi di scavo è musica per le orecchie di chi aveva ormai perso la speranza di veder realizzata l‟opera. Soddisfatti, ma come esperienza insegna, aspet- tando di veder concretizzate le nostre aspettative, il dubbio ci assale osser- vando il procedere dei lavori. A prima vista, sembrano più i soliti lavori provvisori eseguiti in fretta e furia per venire incontro alle legittime pro- teste dei cittadini che un progetto or- ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del campo sportivo con gli irrinunciabili collegamenti alla viabilità esistente. Nel pensare alla realizzazione dell‟o- pera si è tenuto in debito conto la compatibilità con i futuri lavori a completamento del campo sportivo? Ci preoccupa il malvezzo, purtroppo consolidato, di iniziare qualsiasi lavo- ro senza l‟evidenza di alcuna indica- zione progettuale. Non un segnale, non una tabella, co- me previsto dalla Circolare Ministero LL.PP del 1 giugno 1990, n.1729/UL e successivi , che chiarisca quale ban- do ha dato il via all‟opera in corso, quanto ci costerà, quanto dureranno i lavori, chi la sta realizzando, chi l‟ha progettata, chi ha l‟obbligo di control- lo etc etc. Le nostre ricerche sui vari portali non hanno sortito alcun esito, forse la troppa trasparenza sugli appal- ti delle opere pubbliche le rende invi- sibili. A che serve strombazzare ai quattro venti che si vuole il cittadino partecipe nelle scelte? Noi abbiamo più volte sollecitato la necessità di una condivisione dei progetti con i cittadi- ni, che sicuramente hanno una pro- fonda conoscenza dei luoghi e delle priorità. Forse maggiore attenzione consentirebbe una valutazione adegua- ta allo stato dei luoghi evitando, in questo caso, la confluenza delle acque piovane verso l‟ormai palude al centro della vallata. Il futuro terreno di gioco sarà facile preda delle acque di ruscel- lamento e in poco tempo del campo sportivo si perderà ogni traccia. È una svista, una scelta, un chiaro messaggio dell‟abbandono della realizzazione del campo? C‟è stata una modifica in cor- so d‟opera della quale non siamo a conoscenza? Questo non è dato sapere ma a giudicare dagli ultimi eventi, se malauguratamente le nostre perplessi- tà diventeranno cruda realtà, la vita di quest‟opera sarà breve. Non ci stan- cheremo mai di ripetere che ai pro- getti ed alla realizzazione delle opere (Continua a pagina 5) S OMMARIO: Pag.2 BERGAMOTTO, L‟ORO VERDE PAG.3 LA CUCCUVEDDHA Pag.4 CANZONIERE MOSORROFANO Pag.5 BUFANO: SI TORNA A PAR- LARE DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO Pag.6 LUGLIO 2017 — OGNI IMPIAN- TO SPORTIVO DEVE ESSERE DOTA- TO DI DEFIBRILLATORE di Demetrio Crea

Transcript of Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un...

Page 1: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

SETTEMBRE 2017

BUFANO: SI TORNA A PARLARE DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO “ Mosorrofa aspetta da anni opere degne di tale nome, fate come fosse casa vostra, siamo sicuri che per casa vostra avreste

chiaro un progetto e fareste l‟intervento migliore.”

Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità

Leggete e diffondete ‘U MANDAGGHIU- PISA POCU E NON CUSTA

Contatti: Redazione: [email protected] Giuseppe Nicolò: [email protected] - 3393437559 Demetrio Giordano: [email protected] - 3454663695 Demetrio Crea: [email protected] - 3932988880

Seguici anche su: www.umandagghiu.wordpress.com

U Mandagghiu Periodico Mosorrofano

Periodico a cura dell‟Associazione Culturale “Messòchora”

Anno IV. Numero 6

Iniziati i lavori di esecuzione della strada a margine del nuovo campo (sportivo?). “Era ura!” Finalmente gli abitanti di Bufano potranno riacquista-re il diritto alla mobilità senza dover ricorrere alla grande professionalità acquisita dai meccanici a seguito dei ripetuti interventi alle automobili se-midistrutte nel percorrere giornal-mente una strada che ormai aveva as-sunto la forma di un impraticabile ca-lanco. Il rumore assordante dei mezzi di scavo è musica per le orecchie di chi aveva ormai perso la speranza di veder realizzata l‟opera. Soddisfatti,

ma come esperienza insegna, aspet-tando di veder concretizzate le nostre aspettative, il dubbio ci assale osser-vando il procedere dei lavori. A prima vista, sembrano più i soliti lavori provvisori eseguiti in fretta e furia per venire incontro alle legittime pro-teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del campo sportivo con gli irrinunciabili collegamenti alla viabilità esistente. Nel pensare alla realizzazione dell‟o-pera si è tenuto in debito conto la compatibilità con i futuri lavori a completamento del campo sportivo? Ci preoccupa il malvezzo, purtroppo consolidato, di iniziare qualsiasi lavo-ro senza l‟evidenza di alcuna indica-zione progettuale. Non un segnale, non una tabella, co-me previsto dalla Circolare Ministero LL.PP del 1 giugno 1990, n.1729/UL e successivi , che chiarisca quale ban-do ha dato il via all‟opera in corso, quanto ci costerà, quanto dureranno i lavori, chi la sta realizzando, chi l‟ha progettata, chi ha l‟obbligo di control-lo etc etc. Le nostre ricerche sui vari portali non hanno sortito alcun esito,

forse la troppa trasparenza sugli appal-ti delle opere pubbliche le rende invi-sibili. A che serve strombazzare ai quattro venti che si vuole il cittadino partecipe nelle scelte? Noi abbiamo più volte sollecitato la necessità di una condivisione dei progetti con i cittadi-ni, che sicuramente hanno una pro-fonda conoscenza dei luoghi e delle priorità. Forse maggiore attenzione consentirebbe una valutazione adegua-ta allo stato dei luoghi evitando, in questo caso, la confluenza delle acque piovane verso l‟ormai palude al centro della vallata. Il futuro terreno di gioco sarà facile preda delle acque di ruscel-lamento e in poco tempo del campo sportivo si perderà ogni traccia. È una svista, una scelta, un chiaro messaggio dell‟abbandono della realizzazione del campo? C‟è stata una modifica in cor-so d‟opera della quale non siamo a conoscenza? Questo non è dato sapere ma a giudicare dagli ultimi eventi, se malauguratamente le nostre perplessi-tà diventeranno cruda realtà, la vita di quest‟opera sarà breve. Non ci stan-cheremo mai di ripetere che ai pro-getti ed alla realizzazione delle opere

(Continua a pagina 5)

SOMMARIO:

Pag.2 BERGAMOTTO, L‟ORO VERDE

PAG.3 LA CUCCUVEDDHA

Pag.4 CANZONIERE MOSORROFANO

Pag.5 BUFANO: SI TORNA A PAR-LARE DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO

Pag.6 1° LUGLIO 2017 — OGNI IMPIAN-

TO SPORTIVO DEVE ESSERE DOTA-

TO DI DEFIBRILLATORE

di Demetrio Crea

Page 2: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

PAGINA 2 SETTEMBRE 2017 ‘U MANDAGGHIU

BERGAMOTTO, L‟ORO VERDE

L‟albero è antichissimo, di origine sconosciuta, forse derivata dal limone o dall‟arancio amaro. Si coltiva con successo solo in provincia di Reggio Calabria, da Villa San Giovanni a Mo-nasterace. Coltivato anche a Mosor-rofa. Fino agli anni Cinquanta esiste-va una fiorente industria del berga-motto del marchese Sarlo. Dove ora è la casa dell‟architetto Andrea Laroc-ca, la "macchina calabrese", messa a punto intorno al 1840 da Nicola Baril-là di Reggio Calabria, lavorava a pieno ritmo per l‟estrazione dell‟essenza. L‟essenza veniva conservata nelle «ramere» contenitori di rame stagnate internamente. Il residuo della lavora-zione, “a pasta” veniva utilizzato per l‟alimentazione di buoi e pecore. La-voro quindi per i nostri contadini, nella coltivazione dell‟albero e nella lavorazione del frutto. A quei tempi l‟essenza era pregiata, costava molto, richiesta dai mercati anche esteri per la produzione di profumi: poi l‟indu-stria chimica surrogò l‟olio “naturale” e fu la crisi. La coltivazione del berga-motto perse interesse e molti terreni subirono l‟espianto per riconvertire con altre colture ma, più spesso sull‟onda di un abusivismo selvaggio furono oggetto di cementificazione. In tempi recenti l‟industria dei profu-mi è tornata a prediligere l‟essenza, anche perchè si è scoperto che l‟olio di bergamotto può essere utilizzato in medicina, per le proprietà antibatteri-che, antinfiammatorie, cicatrizzanti, digestive, sedative; per regolarizzare

trigliceridi, colesterolo e glicemia. «L‟essenza del bergamotto-precisa il prof. Vittorio Caminiti, presidente dell‟Accademia del Bergamotto, in “VIVIBENE, trimestrale di salute e benessere, A. II, marzo 2017: è da tempo usata nell‟industria alimentare e dolciaria, in liquoristica, nella pro-duzione di the, caramelle, canditi ed una serie di prodotti dal gusto esaltan-te e delicato …».In “Nuovo Domani Sud”, a. XXV 2016 n.5, il direttore onorevole Fortunato Aloi scrive della legge 25 Febbraio 2000, n. 39 che tutela la valorizzazione del bergamot-to e dei suoi derivati come “bene agri-colo e culturale di Reggio Calabria”, promotore egli stesso nel maggio del 1998.

RICETTE

Liquore al bergamotto. Materiale e quantità: 1. Acqua potabile 1,400 litri; 2. Zucchero 1,200 kg; 3. Bergamotti n. 12; 4. Alcool 95 gradi, un litro.

Operazioni: 1. Tagliare le bucce di bergamotto

sottili, senza bianco; 2. Farle macerare per quindici gior-

ni, conservandole in una boccia chiusa ermeticamente.

3. Bollire l’acqua e sciogliervi lo zuc-chero.

4. Fare raffreddare. 5. Mescolare con l‟alcool. 6. Filtrare con un panno e versare

con imbuto nella bottiglia. Il liquore così ottenuto, può essere

consumato dopo quindici giorni, si gusta meglio se è conservato in frigo-rifero.

Marmellata di bergamotto. Materiale e quantità: 1. Polpa di bergamotto: 1 chilogram-

mo; 2. Zucchero: 1, 200 kg; 3. Buccia di bergamotto: una, tagliuz-

zata finemente; Operazioni: 1. Fare bollire polpa, zucchero e buc-

cia a fuoco lento per almeno 2 ore e mezza;

2. Sterilizzare i vasetti lavandoli con acqua bollente, quindi asciugarli;

3. Mettere la marmellata bollente nei vasetti e capovolgerli per non più di cinque minuti, per creare il sot-tovuoto.

Conservata in frigo, la marmellata è buona anche dopo molto tempo.

Torta al bergamotto Materiale e quantità: 1. Pan di spagna; 2. Acqua bollita: 1 bicchierino; 3. Zucchero: due cucchiai; 4. Liquore di bergamotto: 1 bicchie-

rino. 5. Crema pasticcera

Operazioni: 1. Disporre i dischi di pan di spagna

su un piatto di portata; 2. Sciogliere lo zucchero nell‟acqua

bollente; 3. Quando il liquido è freddo, ag-

giungere il liquore di bergamotto. 4. Spennellare i dischi di pan di spa-

gna con il liquido; 5. Disporre la crema pasticcera* a

strati.

* Crema pasticcera

1. Un litro di latte; 2. Quattro cucchiaini di farina 00 (o

amido di mais); 3. Sei cucchiaia di zucchero; 4. Una bustina di “Vanillina”;

(Continua a pagina 3)

di Maria Trunfio Giordano

Page 3: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

„U MANDAGGHIU SETTEMBRE2017 P AGINA 3

5. Una buccia di limone: 6. Quattro tuorli di uova; 7. Un pizzico di sale.

Operazioni:

1. Sbattere farina, zucchero, tuorli, vanillina e sale in un tegame, me-scolare per bene, (a freddo);

2. Mettere il tegame sul fuoco, ag-giungere la buccia di limone, che dopo si toglie;

3. Quando il miscuglio si addensa, si toglie dal fuoco e si mette in una ciotola di terracotta, dove si fa raffreddare.

4. Quando è fredda, si mette nel frullatore, aggiungendovi mezzo chilo di panna montata e un bic-chierino di liquore al bergamotto.

Sorbetto

Materiali e quantità:

1. Cinquecento grammi di succo di

bergamotto;

2. Cinquecento grammi di zucchero.

Operazioni:

1. Mescolare per 15 minuti per far sciogliere bene lo zucchero in una ciotola;

2. Mettere in bottiglia di vetro nel congelatore. (Non ghiaccia mol-to).

(Continua da pagina 2)

BERGAMOTTO, ORO DI CALABRIA di Maria Trunfio Giordano

A casa di suo cugino Petruzzu, Mastro Ciccio il fabbro, seduto al braciere, raccontava fatti dell‟America e non perdeva occasione per manifestare la sua nostalgia per quella terra rimpian-gendo di non essersi spezzato tutte e due le gambe quando prese quell‟errema nave per tornarsene in Italia. Si era fatta notte e voleva rientrare a casa sua, ma i ragazzi, attorno al fuoco, lo stavano pregando di rimanere ancora un poco per cantare “Ciribiribin”, suo cavallo di battaglia. Ad un tratto, dall‟orto di Amodei, si udì un pigolare lamentoso e strano: Cuccuvai...Cuccuvai...poi, dopo una pausa, una serie di Huuuhu... Huuu-hu... Huuuhu...che fecero accapponare la pelle ai più piccoli. Infine, come se il misterioso e triste uccello fosse diven-tato di colpo allegro: Piru-lì...Pirulì...Pirulì… “Nessuna paura – disse Mastro Ciccio, vedendo le facce sorprese dei presenti – è un uccello notturno, una Cuccuvèddha. Mi ricordo

che, una volta, mio padre mi racconta-va un fatto...” Padre Remigio, il frate domenicano, persona coltissima, anche lui presente, per nulla sorpreso lo in-terruppe: “Cuccuveddha è nome dialetta-le ed onomatopeico, cioè attribuito per imitazione fonetica, della CIVETTA che, altrove in Calabria, è anche chia-mata Cuccuvàja e Cuccuvìa. Il suo nome scientifico è Athene noctua, uccello not-turno della famiglia degli strigidi… Ma fu subito chiaro che i ragazzi preferiva-no ascoltare il racconto di cugino Cic-cio, così il frate si interruppe ed il vec-chietto riprese:

- C‟era una volta un bonaccione d‟Am-munti (chissà perché mai i bonaccioni dei racconti sono sempre di un altro paese?) che si era aggiustato col Mar-chese per alcuni lavori alle Marine ad una Lira al giorno più la spesa. La not-te, al canto del gallo (la sveglia dei po-veri), si alzò e partì ancora morto di sonno. E certo che era morto di son-no...! Quel gallo della malanova, quella notte aveva cantato per cambia-mento di tempo e non per salutare l‟al-ba come al solito. Quando il poveretto se ne rese conto era già arrivato all‟An-nunziata e potevano essere le due del mattino. Decise allora di sdraiarsi sotto

un albero, vicino ad un ovile, ed aspet-tare le prime luci dell‟alba. Ad un tratto sentì:

“ Cuccuvai...Cuccuvai…”

Con quel buio non vedeva niente e pensò che fosse il pastore uscito a fare i suoi bisogni.

“Come con chi vado? Non lo vedi che sono solo?”

“Cuccuvai...Cuccuvai...”

“Ah, forse vuoi dire cu cu‟ vaju mi lavu-ru?” Vado alle Marine dal Marchese.

“Huuuhu...Huuuhu...”

“Perché ? non è una brava persona?”

“Huuuhu...Huuuhu...”

“Non è buon pagatore?”

“Huuuhu...Huuuhu...”

“Pazienza! Ma almeno è abbondante la spesa?”

“Huuuhu...Huuuhu...”

“Noo? e che ci porta da mangiare?

“Pirulì...Pirulì...Pirulì...”

“Pani e alivi? Eh no! Pani e alivi vaju e li mangiu a la me casa!”

E, voltate le spalle, se ne tornò ai suoi monti.

LA CUCCUVEDDHA di Francesco Borrello

Page 4: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

PAGINA 4 SETTEMBRE 2017 ‘U MANDAGGHIU

di Nucara Pasquale

CANZONIERE MOSORROFANO

In questo Canzoniere trovano posto canzoni, muttetti e poesie in dialetto mosorrofano. E‟ aperto a tutti. La seguente “ballata” in diciassette quartine, ho ascoltato da Demetrio Giordano senior, il 9 agosto 1975 al complesso balneare “L‟0asi” di Pentimele di Reggio Calabria, del quale era tuttofare. L‟aveva sentita dal nonno, trenta anni prima. Una storia di tempi remoti, una scom-messa: un giovane ganimède* scom-mette la propria vita che riuscirà a convincere una ragazza di condotta irreprensibile ad accettare le sue profferte amorose e, quindi, vinta la scommessa, chiede al fratello della ragazza il premio pattuito.

L’OMU ‘NGANNATURI U: Parecchi vuci e grandi passioni

rimodhunu lu cori d‟ogni amanti;

riccu mi vitti da disperazioni,

focu chiamai pi tutti li canti.

D: Giuvini chi p’ amuri jiti erranti

Arretu a la me porta non veniti

eu non su fimmina accussì custanti

pi cunsentiri a li vosci partiti

U: Gesù, donna comu vi faciti

tanta superbiusa e violenta!

cuntra di mia occhi vi mentiti,

cuntra di mia guai, peni e turmenti.

D: Veni lu jornu chi, misuru, ti penti

di novu ti cangia sta to fantasia,

„nci lu fazzu sapiri a li me genti

chi vinisti mi m‟ansurti a casa mia

U: Bedha è la to rabbia, non è tiran-nia:

l‟odiu chi m‟ammusci non è forti,

comu a lu ventu è a la pirsuna mia,

cchiu mi „ndi fai, cchiu tu mi cunorti!

D: Vatindi, squagghia d‟arretu di sti porti:

vaiu dubitandu di l‟amuri meu,

anzi su certa di la mala sorti.

A fimmina chi cerchi non sugn‟eu.

U: Potiss‟essiri a furca cundannatu,

a scala misa a lu boia prisenti,

mi si brucia a lingua i cu non senti

quantu sta fimmina eu l‟aiu amata.

D: Ti voliva cridiri e fari lu favuri,

giuvini valurusu cu la spata,

ma la me genti si fazzu n‟arruri

non mi pirduna, è genti spietata.

U: Sciogghiti lingua mea e fanci fe-sta,

non mi diri mi moru p‟amuri,

si moru eu nudhu a stu mundu resta.

Fammillu, donna bedha, stu favuri.

D: Dimmindi ancora di bedhi paroli,

mi brusciu vogghiu „nti l‟ardenti

focu,

mi perdu pi l‟amuri „nta stu locu.

Quantu rifrisc‟u cori si mi voli!

U: Fammi pruvari di l‟amuri i gioi,

Fimmina bedha, non mi turturari

Ti dugnu tuttu chidhu chi tu voi,

di carizzi e baci ti vogghiu sutterrari.

D: Mi partu, non mi partu p‟a nova strata?

Megghiu la spata o megghiu lu fioret-tu?

Pi chista sira non „nci lu prumettu,

Ma n‟autra vota vinci certu…a spata!

U: Tu dimmi sì, non mi diri di no,

e non mi jiri lu temp‟ allungando

comu lu fai ora, accussì è tandu

dimm‟alla fini: T‟accuntenterò.

D: Iapri la porta e stattiti avvertenti

non mi si vistu di li me vicini:

hann‟a lingua comu li serpenti,

tagghiunu pur‟i bboni, su mischini.

U: Picciuli e randi, viniti a sintiri:

Domai na donna cu nu cor‟i liuni

cu li me forzi, far‟e sapiri.

Ora pozzu stari du jorn‟addiunu.

D: Giuvini, mi venisti a screditari

cu tanta genti di lu me paisi,

solita cu cu solito v‟a praticari

chi meggiu i tia, e fanci puru i spisi.

U (al fratello della ragazza):

Pi tantu tempu fici lu majisi,

poi vinni l‟ura di lu seminari

datimi ora quantu m‟ata dari

datimi ora sti quattru turnisi.

*Ganimède: uomo galante, corteggiatore di don-ne

Corteggiamento

di Alessandro Zezzos,

Page 5: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

„U MANDAGGHIU SETTEMBRE 2017 PAGINA 5

va data evidenza pubblica per percor-rere, consentiteci il termine, strade alternative cercando di coniugare al meglio opere in fase di realizzazione e pianificazioni future. Se qualcuno si fosse degnato di presentare il proget-to alla cittadinanza, avremmo come nostro costume portato il nostro mo-desto contributo. Pensiamo per esem-pio che la realizzazione di parcheggi per decongestionare la sempre più intasata via Provinciale siano di vitale importanza e che si può o meglio si deve in questa fase ripristinare il pa-trimonio arboreo perduto con il pre-

cedente intervento, integrandolo con nuove essenze. Ci piacerebbe che a margine della viabilità fossero pianta-ti gli alberi dei frutti dimenticati. Gelsi, corbezzoli, giuggioli, meli e peri cotogni, nespoli d‟inverno, sor-bi, cornioli, ecc. ecc..Con l‟opportu-na consulenza della facoltà di agraria realizzeremmo un eccezionale museo dei sapori. Riteniamo necessario un sistema di irrigazione automatico ali-mentato, sempre per esempio, con le acque di scolo delle fontanelle pubbli-che che anziché finire nella fognatura potrebbero essere convogliate in una cisterna, magari interrata, e meglio utilizzate per la collettività. Eviterem-

mo la vergogna dei numerosi olivi secolari trasformati in legna da ardere perché trapiantati in periodi non pro-prio idonei e soprattutto mai irrigati. Più che luogo per realizzare il campo sportivo (che potrebbe avere colloca-zione più idonea in numerose altri siti e con meno costi) noi abbiamo sem-pre pensato che Bufano dovrebbe essere un parco in cui biodiversità e storia siano il motore di un nuovo modo di arricchire il territorio. Il nostro timore è che qualcuno utiliz-zi eventuali proposte come scusa per interrompere ancora una volta i lavo-ri. Soprattutto la viabilità è di vitale importanza, ma, siamo convinti che c‟è poca differenza di costi tra una buona e una cattiva esecuzione dei lavori. A chi ha la responsabilità delle opere vogliamo inviare un messaggio “ Mo-sorrofa aspetta da anni opere degne di tale nome, fate come fosse casa vostra. Siamo sicuri che per casa vostra avreste chiaro un progetto e fareste l‟intervento migliore. Per Mosorrofa avete un progetto? Se c‟è, è un segreto di Stato o si può condividerlo per aiutare a fare meglio casa nostra? “

(Continua da pagina 1)

BUFANO: SI TORNA A PARLARE DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO “ Mosorrofa aspetta da anni opere degne di tale nome, fate come fosse casa vostra, siamo sicuri che per casa vostra avreste

chiaro un progetto e fareste l‟intervento migliore.” di Demetrio Crea

Un ramo di corbezzolo

a Mosorrofa “„mbriachedhi”

Un ramo di giuggiolo con i frutti maturi

a Mosorrofa “Zunzuli”

L‟ANGOLO DELL‟ENIGMISTA

INDOVINELLO

Quando c'è non si vede, quando non c'è si vede.

Che cos'è?

La soluzione nel prossimo numero

La soluzione del n 5

Il tripode

PILLOLE DI SAGGEZZA

Non bisogna giudicare gli

uomini dalle loro amicizie:

Giuda frequentava persone irreprensibili...

E. Hemingway

Page 6: Periodico Mosorrofano di cultura sport e attualità BUFANO ... · teste dei cittadini che un progetto or-ganico proiettato ai futuri (se mai ci saranno) lavori di completamento del

PAGINA 6 SETTEMBRE 2017 ‘U MANDAGGHIU

TELEGRAFANDO

Dal 1° luglio decreto 26 giugno 2017, firmato dai ministri di Salute e Sport impone alle società profes-sionistiche e dilettantistiche di do-tarsi di defibrillatori semiautomati-ci: le prime avranno 6 mesi di tem-po per adeguarsi, le seconde 30.

Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazio-ne dei defibrillatori .

ogni impianto sportivo deve essere dotato di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata

nel corso delle gare deve esse-re presente del personale formato all‟utilizzo del dispositivo salvavita

e pronto all'intervento I corsi per la formazione del per-sonale dovranno essere effettuati dai Centri di Formazione delle singole Regioni.

sono escluse dagli obblighi le società o associazioni sportive dilet-tantistiche che praticano sport a ri-dotto impegno cardiocircolatorio, il cui elenco è contenuto nell‟allegato A del decreto (a titolo esemplificati-vo: bowling, bocce, dama e freccet-te, tanto per citarne alcuni).

sono escluse dall‟obbligo di dotazione del defibrillatore e dalla presenza obbligatoria del persona-le formato durante le gare le so-cietà o associazioni sportive dilet-tantistiche che praticano la propria attività al di fuori di un impianto sportivo

Non si capisce l‟esclusione dall‟ob-bligo di dotazione del defibrillatore durante gare che si svolgono al di fuori di un impianto sportivo, si pensa forse che una maratona, che si

svolge fuori dagli impianti sportivi, non sia rischiosa? Forse andava me-glio attenzionato questo aspetto, ora, senza aspettare di adeguare la norma all‟accadere di eventi non previsti. Morosini e Angelo Marco Giordano non sono più con noi pro-prio per questo . È un bene che il decreto riformi anche la disciplina dei controlli e dei certificati medici ponendo maggiori controlli e maggiore attenzione ai rischi legati a parti-colari patologie ed all‟età. Tutti d'accordo sull'opportunità di avere un defibrillatore efficiente a portata di mano per salvare una vita. La domanda sorge spontanea: i corsi sono a carico della regione, per il resto le società si arrangino. Ma, qualcuno ha pensato alle diffi-coltà delle nostre società di perife-ria, che svolgono un ruolo prezio-so in tanti paesi, in eterna lotta per quadrare il bilancio?

STRADA CI COLLEGAMENTO ANZARIO-MANDARANO: lavori finiti, ma... mai completati. Sono passati ormai sei mesi dalla fine dei lavori che hanno interessato il muro pericolante sulla strada che colle-ga via Anzario a via Mandarano. Oggi la strada si presenta in condizioni pessime costringendo i temerari auto-mobilisti (scuolabus compresi) che intendono sfidarne le buche a pericolose manovre. Le casse del Comune all‟epoca venivano dichiarate vuote, tanto vuote da non poter intervenire con qualche palata di bitume? I piani del Comune sono altri? Si vuole aspettare la naturale disgregazione del manto stradale per evitarne la scarifica e lo smaltimento intervenendo una volta sola su tutta la carreggiata? Si vuole incentivare l‟occupazione, am-pliando l‟attività di meccanici e carrozzieri già in forte crescita su tutto il territorio ?

DESPARECIDOS Rimodulazione della scuola elementare e delle sue pertinenze: Son passati 12 mesi dall‟annuncio…. attendia-mo notizie.

SCUOLA MEDIA/ELEMENTARE: il fabbricato presenta numerose crepe sulla facciata. Ma non era stato oggetto di interventi per metterlo in sicurezza? PS. I pozzetti del cortile principale sono intasati e ad ogni pioggia si trasforma in una impraticabile piscina.

PIAZZA CHIESA: Si ripresenta il cedimento della sede stradale in prossimità di via Mazzitelli. Che ci sia una perdita? La segnaliamo ancora? è una perdita… di tempo?

1° LUGLIO 2017—OGNI IMPIANTO SPORTIVO DEVE ESSERE DOTATO DI DEFIBRILLATORE UN DECRETO NATO PER CHIARIRE... TRA TANTI DUBBI E PERPLESSITÀ