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7-82007 PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 26° In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA KARATE: BOSPHORUS CUP JUDO: CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE LOTTA: ITALIANI A SQUADRE JUDO Fiamme azzurre: terzo titolo! LOTTA Fiamme Oro: ancora campioni!

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KARATE: BOSPHORUS CUPJUDO: CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE

LOTTA: ITALIANI A SQUADRE

JUDOFiamme azzurre: terzo titolo!

LOTTAFiamme Oro: ancora campioni!

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LUGLIO-AGOSTO 2007 1

L’apertura è una lunga pagina di Karate con gli

importanti impegni internazionali della Bosphorus

Cup, del Campionato Europeo per Regioni e della

Golden League; appuntamenti ai quali il nostro

Karate si è presentato ancora una volta vincente e

convincente. E poi un servizio relativo ai Campionati

d’Europa di Sumo dove ci siamo fatti onore, soprattutto

nel “Fair Play”!

A seguire l’attività nazionale con resoconti dei sempre avvincenti campionati

nazionali a squadre sia di Judo che di Lotta. E ancora ampi ed interessanti

interventi relativi alla storia, alle iniziative culturali e promozionali della

Federazione.

In chiusura, una nutrita serie di notizie dalle regioni, alcune delle quali non

proprio “recenti”: ce ne scusiamo con i corrispondenti e con i lettori.

Questo numero di Athlon vi giunge quando l’estate è ormai – ahinoi - alle

spalle e le palestre hanno ripreso a pieno ritmo la propria attività. E dunque a

tutti un augurio di una nuova stagione ricca di successi!

GS

Si ricorda cortesemente ai corrispondenti di ogni livello di inviare testi per e-mail.

Materiale pervenuto diversamente e non corredato da fotografie con didascalie

non può essere preso in considerazione.

Periodico della FIJLKAM • n. 7-8 Luglio-Agosto 2007In copertina: Samantha Piccolo, Sara Battaglia, VivianaBottaro

DirettoreMatteo Pellicone

Direttore responsabileGiorgio Sozzi

Comitato di RedazioneAldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone,Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo

Progetto e impaginazioneSergio Fuselli

Hanno collaboratoAntonella Iannucci, Giovanni Bertolozzi Caredio, VittorioFasone, Giovanna Grasso, Vanni Lòriga, SalvatoreMendolia, Daniele Poto, Andrea Gb Sozzi, Giorgio Sozzi,Leandro Spadari, Livio Toschi

Servizi fotograficiArchivio Fijlkam, Archivio Toschi, Monia Castelli, VittorioFasone, Claudio Frittoli, Studio Gibelli, Paolo Lorusso,Giovanni Parutta, Vito Simmi, Giorgio Sozzi, LeandroSpadari, Emanuele Di Feliciantonio

Direzione, Amministrazione, PubblicitàViale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230

Abbonamenti:annuale (gen/dic) E 15,00versamento in c/c post. n° 269019 intestato a:FIJLKAM-BNL CONI - Viale Tiziano, 70 - 00196 RomaCopia del versamento effettuatodeve essere inviato per posta o via fax (06 5647.0523) a:FIJLKAM-UFFICIO STAMPAVia dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido

Sito Internethttp:/www.fijlkam.it - e-mail: [email protected]

Segreteria di redazioneStefano FedericiVia dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM)Tel. 06/56470894 Fax 06/56470523e-mail: [email protected]

RedazioneVia Bosco, 2/0 - 26100 CremonaTel. 0372/454884 - Fax 0372 431672e-mail: [email protected]

Fotocomposizione e stampaStab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A.Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma)Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001

SOMMARIO

INQUESTONUMERO

40 Trofeo Topolinodi Giovanna Grasso

44 Eurocamp di Cesenaticodi Leandro Spadari

46 Sotto il Gran Sassodi Salvatore Mendolia

48 Spigolaturedi Daniele Poto

50 Judo giovanile al Kodokandi Giovanni Bertolozzi Caredio

60 Cinquanta anni di maglia azzurradi Vanni Lòriga

52 I libri: Scrivono di noidi Vanni Lòriga

57 Storia: Giovanni Gozzidi Livio Toschi

62 Storia: Jac lisca di pescedi Livio Toschi

65 Cronache regionali

LLEE RRUUBBRRIICCHHEE

II SSEERRVVIIZZII2 KARATE

Bosphorus Cupdi Leandro Spadari

6 Europei per Regionidi Leandro Spadari

13 Golden League - Open d’Italiadi Leandro Spadari

18 SUMOCampionati d’Europadi Andrea Gb Sozzi

22 JUDOTorneo di Ventimigliadi Antonella Iannucci

24 LOTTAMemorial Memisevicdi Vittorio Fasone

26 LOTTAItaliani a Squadre G.R.di Giovanna Grasso

31 JUDOCampionati Italiani a squadredi Giorgio Sozzi

AATTTTIIVVIITTÀÀ NNAAZZIIOONNAALLEE

AATTTTIIVVIITTÀÀ IINNTTEERRNNAAZZIIOONNAALLEE

Associato all’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

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La Nazionale Italiana, guidata dalCapo Delegazione e Vicepresi-dente Federale Professor Giusep-

pe Pellicone, nonché Presidente dellaMediterranean Karate FederationsUnion (MKFU), e composta dei Tecni-ci Maestri Vito Simmi ed AlessandroBalestrini; degli Arbitri Enzo Cappelli,Francesco Di Domenico, Claudio Scat-tini e Alfonso Verrecchia; degli Atleti:

Michele Giuliani, Francesco Ortu, Giu-seppe Di Domenico, Nello Maestri,Luigi Busà, Alessandro Nardi, AnielloIarnone (kumite maschile); SeleneGuglielmi, Susanna Mischiatti, LauraPasqua, Greta Vitelli (kumite femmini-le); Vincenzo Figuccio, Lucio Maurino,Luca Valdesi (kata maschile); Sara Bat-taglia, Viviana Bottaro e Samantha Pic-colo (kata femminile), ha raggiuntoIstanbul per disputare quello che ormai

rappresenta un altro appunta-mento “classico” per il KarateAzzurro, la Bosphorus Cupdisputatasi all’ Atakoi AhmetComert Sporthall di Istanbul. Appuntamento, tra l’altro,denso di soddisfazioni: ricor-diamo che alla 19ma edizione,svoltasi lo scorso anno, i nostrirappresentanti conquistaronodue medaglie d’oro, con Gian-nicola Trivisonno nel Kata

Individuale Maschile e Chiari Marivinnel Kumite Individuale Femminile, +60kg; una medaglia d’argento con AlfredoTocco nel Kata Individuale Maschile;quattro medaglie di bronzo con Gianni-cola Trivisonno-Alfredo Tocco-ErikTorre nel Kata a Squadre Maschile, Cri-stian Verrecchia nel Kumite IndividualeMaschile, 75 kg, e Chiari Marivin eChiara Ronchetti nel Kumite Femmini-le Open.Ripercorriamo velocemente le tre gior-nate di gara nei risultati salienti.

Venerdì 20 AprileSubito in lizza il Kataspecialità nella quale,conquistando ben tredei quattro ori disponi-bili, si conferma appie-no lo stato di salute deinostri rappresentanti.Nell’individuale, oro,

20° “BOSPHORUS CUP”

Italia: dominio assoluto10 Ori, 2 Argenti, 2 Bronzi: prosegue la saga degli Azzurri, dominatori assoluti anche in

questo impegnativo evento internazionale, svoltosi a ridosso dell’Europeo di Bratislava.I commenti dei Maestri Vito Simmi e Alessandro Balestrini.

di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi

� Sara Battaglia, vincitricedell’individuale

Il Trio vincente

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infatti, sia per il finanziere Lucio Mau-rino (una sorta di meritata rivincita,stante la forzata assenza per una doloro-sa contrattura muscolare al CampionatoItaliano di Kata 2007), sia per Sara Bat-taglia (ASD Olimpia Karate Bergamo),Campionessa Mondiale 2006 ed Asso-luta Italiana 2007, che si annette autore-volmente la sfida finale con la turcaKubra Akarsu, Atleta terza classificataai recenti Europei Cadetti di Smirne.Oro anche per la Squadra Maschile(Luca Valdesi-Lucio Maurino-Vincen-zo Figuccio), una compagine di cui èquasi superfluo ormai tornare a tesserele lodi…e lo stesso dicasi per l’oro dellaSquadra Femminile (Sara Battaglia-Viviana Bottaro-Samantha Piccolo), lastessa compagine che si era annessal’oro all’Europeo Juniores di Smirne,poco più di due mesi prima. A comple-tare il già ricco bottino, si aggiungononell’individuale l’ Argento per Vincen-zo Figuccio (CS Carabinieri), di cuiricordiamo tra gli ultimi piazzamentiinternazionali i due Bronzi, rispettiva-

mente, all’ 8°Open d’Italia2007 ed agliOpen d’Austria2006, ed il Bron-zo per VivianaBottaro (ASDColle degliOmetti Genova),

tra i tanti altri titoli “fresca” vincitricedell’Oro all’ Open d’Italia 2007.

Sabato 21 AprileInizia il Kumite con le categoriemaschili + 80, 80 e 75 in cui schieria-mo, rispettivamente, Aniello Iarnone eAlessandro Nardi (entrambi del CSCarabinieri) e Luigi Busà (CAMAvola). Tutti e tre si aggiudicano l’ac-cesso alla finale. Si prosegue con lecategorie femminili 60 e +60 kg. Per-vengono alla finale anche Laura Pasqua(Rembukan Augusta) nei 60, mentreSusanna Mischiatti (ASD OlimpiaKarate Bergamo) esce, purtroppo, alsecondo incontro. Nei +60 kg GretaVitelli (ASD G:Guazzaroni Terni),anche a causa di una brutta distorsionedella caviglia, subita in allenamento,perde; dominerà la categoria l’albaneseFiona Bequiri. Infine, scendono incampo i 65 ed i 70 kg maschili. Assen-te Ciro Massa, influenzato, non abbia-mo nessun rappresentante nei 65, domi-nati dal turco Murat Malak mentre nei70 kg -categoriaappannaggio delturco MehlmetUygur- GiuseppeDi Domenico (GSFiamme Gialle),dominatore dellaGolden League2006 assieme a

Francesco Ortu, conquista un bel Bron-zo. In finale, quindi, schieriamo quattroAtleti e tutti e quattro centrano l’Oro,vincendo con grande autorità. LauraPasqua, Atleta che ricordiamo Terza alCampionato del Mondo Juniores 2005,Seconda agli Open di Francia 2006,Bronzo all’ Europeo Juniores di Smirneed Argento agli Open d’Italia 2007, aspese della turca Merve Baltay, terzaclassificata all’ Europeo Cadetti/Junio-res di Smirne; Luigi Busà, tra l’altroCampione Mondiale a Tampere e Cam-pione Europeo Juniores a Smirne,imponendosi sul turco Samet Develi,anch’egli bronzo all’ Europeo; Alessan-dro Nardi, Vicecampione Italiano Asso-luti 2007, sull’iraniano MohamadAghakhani; Aniello Iarnone, atleta chericordiamo Campione Europeo Junio-res 2005 e Vicecampione EuropeoJuniores a Smirne, sul kazako KhalidKhalidov, vittoria particolarmente lode-vole: l’antagonista, infatti, vanta unricco palmares, quale Campione Mon-

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� Busà, ancoraprimo

�VivianaBottaro nelBunkai

Selly si confermala migliore

Perfetto sincronismo delKata italiano femminile

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K A R A T Ediale Cadetti 2003, Vicecampione agliOpen di Parigi 2006, Bronzo ai Cam-pionati Mondiali e Mondiali Universi-tari del 2006. L’ Open femminile sanci-sce il trionfo della turca Celik Gulderen,Campionessa Europea 2003, Oro agliOpen d’Italia 2005, Bronzo al Campio-nato Europeo sempre 2005, Vicecam-pionessa agli Open d’Italia svoltisi aMonza: un’atleta lanciatissima per Bra-tislava. L’Open Maschile vede, invece,l’affermazione del georgiano CogitaArkania a spese del kazako KhalidKhalidov.

Domenica 22 aprileIn gara i 60 kg maschili, dove schieria-mo Francesco Ortu (CS Carabinieri) eMichele Giuliani (GS Fiamme Gialle) ei 53 kg femminili, con la plurititolataallieva dalle origini del maestro VitoSimmi, Selene Guglielmi (GS FiammeOro), di cui ricordiamo qui per tutti giu-sto due titoli, quelli di VicecampionessaMondiale e Campionessa MondialeUniversitaria 2006. Uscito di scena unpo’ inaspettatamente il nostro Giuliani,Ortu -che da poco ha conquistato il suo9° titolo di Campione Italiano!- rag-giunge meritamente l’accesso alla fina-le e così pure la Guglielmi. Le fasi eli-minatorie fanno conseguire il medesi-mo risultato anche alla Squadra Femmi-nile, composta per l’occasione delleAtlete Susanna Mischiatti, LauraPasqua e Selene Guglielmi. Tutte e tre

le finali, anche in questo caso, vengonovinte dagli Azzurri: Francesco Ortu bat-tendo il turco Selcuk Aksu,Atletasecondo ai Campionati UniversitariEuropei del 2005; Selene Guglielmi aspese della turca Seval Abakor, la Squa-dra Femminile vincendo bene sullasquadra della Turchia A. Gli Azzurristabiliscono, quindi, un bel primatoanche nel kumite: sette finali, sette oried in conclusione la Nazionale Italianarisulta prima nel medagliere con dieciOri, due Argenti e due Bronzi.

Il commento dei Tecnici presenti adIstanbul

Maestro Vito Simmi, Coordinatoredello Staff Tecnico Nazionale: ”Perprima cosa voglio rivolgere un grandecomplimento ai nostri Atleti: se lo meri-tano davvero, sono tutti ragazzi sempli-cemente straordinari. Siamo statiaccolti molto bene, mi piace ricordareche eravamo alloggiati nella parte vec-chia e più tradizionale della città, inuna zona caratterizzata dalla presenzadi bellissimi edifici religiosi sia musul-mani che cristiani. L’organizzazione,curata dalla Federazione Turca, è stataefficiente ed a supervisionare ogniaspetto c’era, tra gli altri, l’ArbitroMondiale turco Tasdemir. Ma -dispiacedirlo- la direzione di gara non è statamolto oculata, tanto che -sia pure amalincuore, dati i rapporti di stretta

amicizia tra l’Italia e la Turchia- hodovuto fare qualche energica protesta.Sono certo che, dopo tutti i chiarimentiavuti, l’anno prossimo la direzione digara sarà più equilibrata.”

Maestro Alessandro Balestrini, com-ponente dello Staff Tecnico Naziona-le: “La Bosphorus Cup rappresenta dasempre un valido test in vista del Cam-pionato Europeo Assoluto. Quest’annola Nazionale Azzurra si è presentatacon la squadra che ci rappresenterà aBratislava, praticamente al completo. Illivello tecnico, certamente buono, e lafolta presenza di Nazioni limitrofe allaTurchia ha significato per i nostri Atle-ti, unici rappresentanti dell’occidenteeuropeo, un efficace banco di prova,soprattutto dal punto di vista caratte-riale. La combattività degli Atleti pre-senti, infatti, ha imposto ai nostri unimpegno di prim’ordine e le straordina-rie qualità degli Azzurri sono emerse inmaniera inequivocabile. Dieci Ori, dueArgenti e due Bronzi ci pongono al ver-tice della competizione con largo mar-gine sulla Turchia, seconda classifica-ta, con cinque Ori, sette Argenti e bendiciassette Bronzi. Un eccellente risul-tato che lascia bene sperare in vista deiprossimi Europei, dove la NazionaleItaliana dovrà difendere con le unghieil titolo di Campione Mondiale conqui-stato a Tampere nel 2006.”

MEDAGLIERENAZIONE ORO ARGENTO BRONZO

ITALIA 10 2 2TURCHIA 5 7 17ALBANIA 1 2GEORGIA 1KAZAKISTAN 4 3AZERBAIGIAN 3 1IRAN 1KUWAIT 5SIRIA 2UCRAINA 1

Aniello Iarnoneprimo dei + 80 kg

Il podio dei 70 kgcon Di Domenicomedaglia di bronzo

Maurino eFiguccioprimo e

secondo nelKata

individuale �

�Francesco Ortu in Uramawashi

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Sabato 9 giugno 2007 l’imponen-te Palazzo dello Sport Vojvodi-na di Novi Sad, cittadina serba

dal motto “Multietnics-Tolerance-FairPlay” ha ospitato lo svolgimento della5° Edizione del Campionato Europeoper Rappresentative Regionali. Qual-che numero aiuterà intanto a farsiun’idea del contesto competitivo: adanimare i quadrati di gara si sono con-tate ben 104 Squadre, in rappresentan-za di 51 diverse Regioni e di 20Nazioni; in totale, 57 le Atlete e 117gli Atleti per il Kata; 57 e 220, rispet-tivamente, per il Kumite. L’Italia erapiù che ben rappresentata. I risultatidella Finale Nazionale del Campiona-to Italiano avevano dischiuso la parte-cipazione a Lazio (dominatrice, ricor-diamo, della classifica assoluta),Toscana, Sicilia, Campania, Lombar-dia, Calabria, Veneto e Puglia, que-

st’ultima meritevole di una particolaremenzione d’onore, in quanto l’unica apresentarsi a Novi Sad con un teamper ognuna delle quattro specialità digara. La Squadra Laziale Maschile diKumite ha saputo esprimere sulcampo valori incontrovertibili, lancia-tissima com’era verso la disputa dellafinale, visibilmente più che mai allasua portata. Un grande complimentoci sentiamo di dover indirizzare alcontempo alla Squadra FemminileVeneta di Kata, la quale ha mancato diun soffio un prestigioso terzo posto inclassifica, che sarebbe valso a perpe-tuare il successo colto l’altr’annodalla Squadra Maschile della Campa-nia. Manifestato il rimpianto per ciòche poteva essere, ma non è stato,rivolgiamo da queste pagine, di là dairisultati conseguiti, un sincero elogioa tutte le altre nostre Rappresentative,

generosamente impegnate dalla primaall’ultima ad onorare l’autorevolezzadel Karate italiano in un confronto dif-ficilissimo per quantità e qualità dellepartecipazioni (come apparirà di tuttaevidenza, scorrendo, ad esempio,nomi e titoli dei finalisti spagnoli eturchi).Cerchiamo ora di ripercorrere le notesalienti di una giornata agonisticaoltremodo impegnativa per tutti indi-stintamente i suoi meritevoli attori.

KUMITETradizionale apertura la mattina con laspecialità del combattimento. Ma-schile. Nella Pool A1, di scena tra leprime la Puglia (Capodelegazione,Commissario Straordinario GiuseppeLodeserto; Direttore Tecnico CTRMaestro Nicola Simmi; ResponsabileKumite Maestro Stella Bux e Kata

5° TORNEO PER REGIONI

Lazio: un bronzo fulgenteAl 5° Campionato Europeo per Regioni, svoltosi a Novi Sad (Serbia), bella prova del Lazio nel

Kumite maschile, mentre il Veneto sfiora un altrettanto bel risultato nel Kata femminile.testo e foto di Leandro Spadari

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Maestro Gino Nosi; Ufficiale di GaraVincenzo Sarappa; Atleti Kumite:Antonella Di Rella, Antonella Carluc-ci, Viviana Di Bello, Lucia Guglielmi,Francesco Loseto, Saverio Pesola,Salvatore Pappadà, Fabio Fasano,Alessandro Nacci; Atleti Kata: GiadaPoci, Agnese Del Giudice, Maria Gra-zia Lopez, Ivan Luppoli, Luca Pati,Giuseppe Del Giudice) contrappostaall’insidiosissima squadra francese IleDe France. Il tecnico Simmi raduna i suoi, e cono-scendo bene caratteristiche e modo dicombattere dei transalpini, forniscesubito con sicurezza le corrette coor-dinate sulla più adeguata tattica daseguire nel confronto con gli avversa-ri. Nonostante le calzanti indicazioni el’impegno dei nostri, a passare il turnoper 3-1 è l’opportunista ed irruentoteam francese, forte di elementi diesperienza, dal palmares molto piùnutrito di quello dei pur meritevoliAtleti pugliesi: la successiva sconfittadei transalpini con la compagine turcadel Marmara, preclude ai pur validipugliesi la possibilità di un repechage.

toghese; Kata Maschile Maestro LuigiFiorinelli; Kata femminile MaestroDomenico Doria. Atleti Kumite: Sal-vatore Serino, Vincenzo Iarnone,Nicola Di Matola, Hamir Hasayen,Ernesto De Sio, Marco Abruzzese,Gianluca Zucchini; Kata: Carla Apol-lo, Sara Milione, Veronica Santacroce,Alfredo Tocco, Giannicola Trivison-no, Alessandro Ferrante). Battuta bril-lantemente la squadra croata Zagreb(3-0), la compagine napoletana vienefermata in quella che poteva essere laprosecuzione di un promettente cam-mino dalla bosniaca Sarajevo (3-0),squadra avvantaggiata, nel confrontocon i nostri, dal fatto di aver saltato ilprimo turno ma indubbiamente moltoforte, tanto che arriverà a disputare lafinale con la rappresentativa turca del-l’Ege, perdendo di misura (3-2).

Nella Pool B2 di scena la Lombardia,anch’essa con legittime credenzialiper un risultato di riguardo: la presen-za di elementi di prim’ordine, e giàdalla discreta esperienza agonistica,induceva a previsioni positive.(Capo-

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Il Maestro Vito Simmi, Coordinatorecome noto dello Staff Tecnico Nazio-nale, “a distanza” così ha poi com-mentato: “Troppo grande il divario diesperienza tra i nostri giovani rappre-sentanti e gli avversari. Indubbiamen-te, un conto è la finale del Campiona-to Italiano, un conto è la manifestazio-ne europea. Se, oltre a far maturareuna comunque proficua esperienza, sivuole portare a casa da questo eventoun risultato significativo, visti i livelliraggiunti dal medesimo, perché nondare la possibilità alle Regioni affer-matesi a livello nazionale -fermorestando il numero di Atleti ammessialla fase europea- di liberamente for-mare poi la propria squadra rappre-sentativa? E’ solo una proposta, se nepotrebbero anche discutere altre…”.

Appena miglior sorte tocca alla Cam-pania nella Pool B1 (Capodelegazio-ne, Presidente di Settore Nicola Mira-bella; Consigliere Nazionale MaestroSalvatore Nastro; Direttore TecnicoCTR Maestro Emilio Fotino; Respon-sabile Kumite Maestro Massimo Por-

�Panoramicadell'internodurante losvolgimento delCampionato

La forte squadradel kata dellaCampania in

azione

Veduta esterna del grandecomplesso sportivo di Novi Sad

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delegazione Maestro Valter Topino;Coach ed Allenatore CTR KumiteMaestro Mauro Genocchio; Respon-sabile Ufficiali di Gara della Lombar-dia Maestro Claudio Scattini; Atleti:Giovanni Ferlinghetti, Guido Fenaro-li, Iacopo Zampolli, Giuseppe Risu-glia, Simone Minicucci, Diego Fiso-gni). La nostra formazione si trovacontrapposta ad un’ altra più che vali-da rappresentativa francese, l’AlpesCote Azur, che è brava ad aggiudicar-si il confronto per 3-0, e che verràsconfitta solo nella finale di Pool dallaspagnola Madrid. Il Maestro ValterTopino così commenta: “Questo Cam-pionato Europeo per Regioni, giuntoalla sua 5ª edizione, sta diventandouna delle massime competizioni inEuropa, praticamente una delle garepiù ambite, perché valorizza il lavorosvolto dalle Regioni; ed i numeri lostanno a dimostrare! I ragazzi hannodato come sempre il massimo, ma inqueste manifestazioni, oltre alla capa-cità tecnica, conta molto anche l’espe-rienza internazionale; la nostra squa-dra, composta per 5/6 di giovanissimi,ha espresso appieno il suo valore, maha pagato questa inesperienza. Sono,comunque, molto soddisfatto del loro

comportamento. Un complimento sin-cero al Lazio per il magnifico bronzoconquistato.”

Anticipati dalle parole del MaestroTopino, eccoci così a parlare dellaPool A2, nella quale grande protago-nista della durissima mattinata agoni-stica è la formazione del Lazio.(Capodelegazione, Presidente di Set-tore Avv. Alessandro Savi; DT Mae-stro Luigi Grisanti; Responsabile CTRMaestro Giancarlo Troiano; Respon-sabile Kumite Femminile MaestroRemo Capra; Tecnico CTR MaestroVincenzo Riccardi; Maestro LucianoArgiolas accompagnatore; AtletiKumite: Lara Liotta, Tiziana DeAngelis, Francesca Acquaviva,Michela Zega, Nello Maestri, GianniGuglielmo, Luigi Scognamiglio,Aniello Iarnone, Edoardo Marmorato,Alessandro Nardi). La compaginelaziale si aggiudica subito il confrontocon la croata Zagrebacka Zuranija(3-2), liquida la finlandese South Fin-land con 3-0 e con analogo punteggiola serba Vojvodina, padrona di casa esostenuta come ben si potrà immagi-nare da un tifo assordante. Arriva cosìin finale di Pool al confronto con la

squadra turca dell’Ege, che domineràpoi la finale a spese del Sarajevo: unafinale che per i turchi, una volta uscitivittoriosi dalla sfida con i nostri, sarànel confronto un impegno di livellodecisamente minore… E sì che gliottomani sono tutt’altro che mal rap-presentati. Tra di loro, infatti, nomi digrande esperienza e dal palmaresnutrito, quali Haldun Alagas, Vice-campione Open d’Olanda 2005, Bron-zo ai Campionati Europei 2000 e2001; Serkan Yagci, VicecampioneEuropeo a Bratislava, Campione Opend’Italia 2007, Vicecampione MondialeUniversitario 2006; Bahattin Kandaz,Bronzo agli Open d’Italia 2005. Vice-campione Europeo 2001 e Bronzoall’Europeo 2000; Muslum BasturkCampione Europeo Universitario2005, categoria 75 kg e Open; IsmailHakki Sen, Bronzo ai Mondiali del2002; Okay Arpa, VicecampioneEuropeo 2004 e 2000. L’incontro,nodale e decisivo, si risolve a favoredei turchi per 3-1: l’unica vittoria peril Lazio è appannaggio di Marmorato,allievo del Maestro Claudio Culasso.Il ripescaggio vede i laziali dominaresulla rappresentativa tedesca Bremen(3-0) e quindi agguantare uno splendi-

La rappresentativadel Veneto

La rappresentativadel Lazio

Lacompaginedella Puglia

L'omaggio fattodalla

delegazionecalabrese al

Presidente dellaFederazione

serba di karatedi una

riproduzionedei volti dei

bronzi di Riace

La rappresentativa della Calabria�

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do bronzo battendo autorevolmente(3-0) la bosniaca Herzegovija.

Nel Femminile, Pool A il Veneto(Capodelegazione Maestro GianpaoloZacchè; Coach Kumite MaestroLeone Volpin; Coach Kata MaestroRaffaella Pietrobon; Atlete Kumite:Martina Gai, Erika Zuin; Kata: Anna-lisa Penolazzi, Elisa Gogo, Lara Peris-sinotto) incontra la spagnola Cataluna,ma si presenta solo con due Atlete,quindi - di là dal loro ottimo compor-tamento - la differenza punti ne decre-terà la sconfitta. Peccato! Nella stessaPool è sempre il Lazio a dire la suabattendo in rapida successione dappri-ma la tedesca Nordrhein Westfalen(2-0) - con due superlative prestazioni,tanto per iniziare, di Francesca Acqua-viva e Michela Zega che si aggiudica-no i rispettivi confronti per 7-1 e 6-1-e poi la slovena Maribor (2-1), per-dendo infine con la croata Sjeveroza-padna Hrvatska sia pur con un margi-ne minimo (1-0).

Nella Pool B di scena l’esordienteCalabria (Capodelegazione, Presidentedi Settore Maestro Gerardo Gemelli;Responsabile CTR Maestro Enzo

Migliarese; Commissario TecnicoRegionale Maestro Lino Canale; Uffi-ciali di Gara Giuseppe Notarianni,Arbitro Internazionale, e VincenzoMartino, Arbitro Nazionale; MaestroRiccardo Partinico, Addetto Stampa;Atlete: Alessandra Benedetto, ChiaraDi Chiera, Amalia (Titti) Turano, Jes-sica Amendola, Danila Migliarese eLara Mennitti). Purtroppo il teamperde il primo incontro con la tedescaBerlino (2-0) mentre la Puglia è messafuori causa, sia pur di strettissimamisura, dalla svizzera Berna (2-1), for-mazione che si classificherà al terzoposto. Il Maestro Gerardo Gemelli nonha comunque dubbi: “Per la nostrasquadra regionale è stato già un gran-de risultato l’aver partecipato a que-sta importantissima manifestazione. Ilprossimo anno, forti di tale validaesperienza, potremo essere maggior-mente competitivi…”. Per la cronaca:la Delegazione Calabrese ha scelto unmomento informale della manifesta-zione per fare omaggio al Presidentedella Federazione Serba di Karate,Dragoslav Bozovic, di due copie deivolti dei famosissimi Bronzi di Riace,omaggio che è stato particolarmenteapprezzato.

KATALa storia del Kata, in questa edizionedel Campionato, lascia l’amaro inbocca: fatto sta che alla riaperturadelle competizioni pomeridiane, nelgiro di una mezz’ora o poco più, tuttele nostre Rappresentative, sia maschi-li che femminili, vengono decretateperdenti. Come è potuta accadere taledisfatta nel Kata, dove il Know-howitaliano -passateci per questa volta iltermine inglese- è stabilmente ai verti-ci dei valori Mondiali ed Europei, nonda oggi, ed esprime senza dubbio unasupremazia inequivocabile, frutto diuna scuola sedimentata ed al tempostesso in grado di continuamente rin-novarsi, e di un talento che ha ben

K A R A T E

CLASSIFICA

Kumite maschile:1° EGE (Turchia); 2° SARAJEVO

(Bosnia); 3° p.m. LAZIO (Italia) eICANADOLU (Turchia)

Kumite Femminile:1° ISOLE CANARIE (Spagna)2° TUZLA (Bosnia)3° pm SJEVEROZAPADNA HRVAT-

SKA (Croazia) e BERNA (Svizzera)

La forteRappresentativalombarda

La squadratoscana

La squadradellaCampania

Ancorala squadra

del Lazio

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pochi rivali? A Novi Sad in terminioggettivi non si è certo assistito, di làda qualche pur pregevole esecuzionestraniera, non lo si nega, all’emergereimprovviso di una scuola e/o di capa-cità alternative e vincenti nel confron-to con i nostri Atleti. Un commentoestemporaneo spiegava la sconfittacon la presenza di troppe nostre squa-dre poco competitive, rispetto aglistranieri presenti con poche squadrema realmente competitive. Peccatoche, assistendo alle esecuzioni valuta-te “vincenti” rispetto a quelle italiane,l’impressione fosse tutta un’ altra… equi ci fermiamo. Né da parte dei Giu-dici, cui compostamente i nostri rap-presentanti chiedevano spiegazioni suicriteri di giudizio adottati, si ritenevadi fornire spiegazioni minimamenteesaurienti, per cui al danno di un’one-rosa trasferta sostenuta, si aggiungevala beffa di essere stati eliminati senzasapere in più di un caso, oggettiva-mente, il perché, o solo immaginando-selo. Peraltro le gare sono state tutteriprese nel loro completo svolgimentoe siamo a conoscenza che il Consiglie-re Nazionale Maestro SalvatoreNastro sottoporrà le immagini medesi-me all’attenzione del vertice federaleper ogni opportuna analisi e conse-guenti passi. In realtà la notizia piùinteressante, un’autentica “chicca”anticipataci dal Vicepresidente Vicariodella FIJLKAM Professor GiuseppePellicone, è che a decorrere dal 2008la città sede del Corso Europeo perArbitri Internazionali, sia di kumiteche di kata, non sarà più quella cheospiterà lo svolgimento del Campio-nato Europeo Seniores, ma quella cheaccoglierà proprio il CampionatoEuropeo per Rappresentative Regio-nali. Una grande novità, ne siamocerti, che si rifletterà positivamente sudi una direzione degli incontri chequest’anno ha mostrato dei limiti -è dadirsi senza nessuno “scandalismo”- eche il prossimo sarà senz’altro piùoggettiva, con una “musica” diversa,quindi, per i nostri rappresentanti. Ciòpremesso, la cronaca è presto detta.Maschile. Nella Pool B è la croataZagreb a passare il primo turno elimi-natorio con la Puglia, la Toscana

(Maestro Massimo Costanzo tecnicoCTR responsabile Kata maschile;Arbitro nazionale Alessio Giraldi;Atleti: Lorenzo Scudiero, Marco Orti-mini, Lorenzo Bettarini) perde il con-fronto -su jion portato da entrambe-con la squadra Podgorica, venendosqualificata sembra per un kiai inpiù… Nella Pool A ancor più incredi-bilmente (!) la squadra Campana, fortedi Atleti tra i quali Alfredo Tocco, pernon citarne che uno, recentissimamedaglia d’oro al Campionato Euro-peo di Smirne - esegue un Jion decre-tato perdente con il Jion eseguito dallagreca Attika, affermazione tutt’altroche convincente (ed anche qui ci fer-miamo).“Non vorrei esprimere commenti -interviene il Capodelegazione MaestroNicola Mirabella - ma è indubbio chenoi campani ci siamo sentiti defrauda-ti di un’ affermazione nella quale ave-vamo ragione di credere fortemente.”A completare il quadro, neanche laSicilia si salva.(Maestro Franco PasquaDirettore CTR; Ufficiale di Gara Gae-tano Farinetti; Atleti: Christian Torre,Erik Torre, Aurelio Trofè; AlessandraCremona, Alessia Mirabella, SeleniaBeninato; presente alle competizionianche il Maestro Santo Torre). Al suoKanku-Dai viene, infatti, preferito ilJion della squadra slovena Maribor.Femminile. Pool A. La Sicilia conKanku Dai perde il confronto con ilBassai Dai della slovacca Bratislava,all’inverso della Campania il cui Bas-sai Dai perde il confronto con il KankuDai delle croate della squadra Zagreb.Il Maestro Franco Pasqua è anch’ eglisorpreso:”Abbiamo lavorato tanto siacon i ragazzi che con le ragazze perarrivare a Novi Sad con il miglior livel-lo di forma possibile. Si accetta tran-quillamente il fatto che una volta sivinca e la volta dopo magari si perda:ma perdere in questo modo, nel con-fronto con avversari rispetto ai quali -visibilmente, a detta di tutti - i nostrierano di ben altro livello, ecco è incon-cepibile.” Leggermente meglio vannole cose nella Pool B. Se è vero che laPuglia con Kanku Dai perde il confron-to con la squadra serba Vojvodina

(Jion), il Veneto riesce a percorrererispetto alle altre nostre compagini unpercorso più articolato: le atlete euga-nee si aggiudicano, infatti, con BassaiDai il primo confronto con le spagnoledi Castilla Y Leon (Kanku Dai), ma illoro Hanan perde purtroppo la sfidasuccessiva con l’Unshu delle croatedella Sjeverozapadna Hrvatska, che siclassificheranno Vicecampionesse.Entrate nei turni di Repechage, le braveAtlete venete perdono per un soffio lapossibilità di aggiudicarsi la finalina:superano, infatti, autorevolmente conUnshu il GojushihoSho delle slovenedella squadra Maribor, ma nell’incon-tro per il bronzo il loro Nipaipo perdecon l’ Unshu della squadra Podgorica.Raffaella Pietrobon l’aveva dichiaratoche l’obiettivo sarebbe stato quello diun’affermazione a livello europeo e leragazze con loro pieno merito sonoarrivate alle soglie di un bronzo che,dato il contesto, avrebbe assunto quasiun valore doppio!… Ecco il commentodel Maestro Gianfranco Zacchè,Responsabile CTR Veneto: “Il gruppodi ragazze visto in azione a Novi Sad èlo stesso che stiamo seguendo con par-ticolare cura da oltre un anno, ed ilprimo risultato significativo colto èstato quello della vittoria nella finaledel Campionato Italiano a Rappresen-tative Regionali. Questo team ha conti-nuato con estremo impegno la prepara-zione, ed eccolo sfiorare un bel risulta-to all’Europeo: del resto bisogna rico-noscere che le Atlete venete sono tra lemigliori in Italia, sia nel kata che nelkumite..ragazze che, in termini genera-li è stato più volte detto con particola-re riferimento al kumite, hanno dimo-strato rispetto ai maschi una maggiorprontezza e capacità nell’assimilare inuovi regolamenti di gara e farli pro-pri. Quali adesso i nostri programmi?Pensato come un vero e proprio servi-zio agli associati, offriremo l’opportu-nità di partecipare ad un raduno estivocon svolgimento nell’ultima settimanadi agosto a San Zeno di Montagna(VR): un’iniziativa che ha avuto ungrandissimo successo, con quasi uncentinaio di adesioni! Vogliamo poiincentivare l’attività internazionale,

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con scambi e trasferte, e cito comeesempio il felice gemellaggio con Poi-tiers, dovuto anche all’ interessamentodell’Assessore alla Cultura di Padova.Ma non escludiamo in futuro di attiva-re altri gemellaggi. L’obiettivo princi-pe rimane, comunque, una riafferma-zione sia alla finale italiana che a quel-la europea del prossimo anno!”Per completezza di cronaca, riportia-mo (come abbiamo fatto più sopra pergli Atleti turchi dell’ Ege) i nominativicon relativi titoli dei componenti dellealtre 3 Squadre Medaglia d’Oro.

Kata Femminile/Madrid: AlmudenaMunoz Gonzales, Bronzo all’Europeo2006 e 2007 e Oro al Mondiale Cadet-ti/Juniores 1999; Ruth Jimenez,Argento alla medesima competizionedel 1999; Fatima De Acuna, Argentoal Campionato Mondiale Cadetti/Ju-niores 2003.

Kata Maschile/Madrid: FernandoSan Jose, Argento al CampionatoEuropeo 2005 e 2007; Francisco Sala-zar, Argento al Campionato EuropeoCadetti/Juniores 2006 e 2007 edArgento al Campionato MondialeCadetti/Juniores 2005; Josè Mateos.

Kumite Femminile/Isole Canarie:Lorena Rodriguez Garcia; IvonneGonzales Herrera; Carmen VicenteCabanas, Bronzo all’ Europeo ed alCampionato Mondiale Universitario2006, Oro all’ Europeo Cadetti/Junio-res e Bronzo all’ Europeo 2007; EvaAlbors Huerta.

PER CONCLUDERE,LA PAROLA AL LAZIO…Alessandro Savi, Presidente di Settoredel Comitato Regionale Lazio: “Lanostra formazione maschile era compo-sta di ottimi elementi, ma con estrazionie provenienze diverse, ed il lavoro si èconcentrato sul “fare squadra” non tra-scurando ogni utile messa a punto. Ilriscontro avuto a Novi Sad ci parla diuna compagine compatta, seria, che hasaputo esprimere sempre una notevolecompostezza e professionalità. Anche leragazze hanno disputato un’ottimagara, pur se per loro “proibitiva”,dando prova di un’ altrettanto grandepreparazione nell’arena che le vedevacontrapposte a squadre europee divaglio. L’obiettivo futuro è la crescitadel CTR e dei suoi Atleti, attraverso siacompetizioni internazionali che con-fronti con altre Regioni, per arrivare adar vita ad un vero e proprio vivaio, unostabile serbatoio per la Nazionale.”Maestro Luigi Grisanti, Direttore Tec-nico: “Questa medaglia di bronzo rap-presenta una grande soddisfazione, inquanto colta in un evento caratteriz-zato da un livello tecnico-agonistico

molto alto, assolutamente vicino aquello di un Campionato Europeovero e proprio. Mi piace evidenziare ilcontagioso entusiasmo che il MaestroGiancarlo Troiano è in grado di tra-smettere e che i ragazzi assimilanoappieno. Anche le ragazze si sonocomportate benissimo, ma erano tuttepesi leggeri trovatesi contrapposte viavia ad autentici “mostri” in terminisia di stazza che di bravura tecnica.”Maestro Giancarlo Troiano, Responsa-bile CTR: “Voglio esprimere da partemia un caloroso ringraziamento alMaestro Remo Capra, sulla cui conti-nua e generosa collaborazione ho sem-pre potuto fare affidamento, anche neifrangenti più difficili; principalmente alui si deve la bella performance dellenostre ragazze. I ragazzi sono stati tuttisplendidi, con in evidenza AlessandroNardi che ha rappresentato l’elementoperno della squadra e che ha datoprova anche in quest’occasione di unampio e spettacolare repertorio di tec-niche di gamba. Il risultato ottenuto,frutto di un gruppo unito, ci stimola oraa riprendere il lavoro con rinnovatoentusiasmo e motivazione!”

K A R A T E

MEDAGLIEREREGIONE ORO ARGENTO BRONZO

MADRID - Spagna

ISOLE CANARIE - Spagna

EGE - Turchia

SJEVEROZAPADNA - Croazia

ZAGREBACKA - Croazia

TUZLA - Bosnia

SERAJEVO - Bosnia

LAZIO - Italia

THURINGEN - Germania

PODGORICA – Montenegro

VOJVODINA - Serbia

MARMARA - Turchia

BERNA - Svizzera

ICANADOLU- Turchia

CLASSIFICA

Kata maschile:1° MADRID (Spagna);2° ZAGREBACKA ZURANIJA (Croa-

zia);3° p.m. VOJVODINA (Serbia) e MAR-

MARA (Turchia)

Kata Femminile:1° MADRID (Spagna)2° SJEVEROZAPADNA HRVATSKA

(Croazia)3° pm THURINGEN (Germania) e

PODGORICA (Macedonia)

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Quando si parla di Golden Lea-gue, il primo riferimento cheviene spontaneo fare è, prima

ancora che agli stessi valori tecnico-ago-nistici, ai numeri, invero impressionanti.Basti pensare che all’edizione 2007,nella sola prima giornata, per gli “Over18” sono scesi in campo 630 Atleti inrappresentanza di 32 Paesi, e più preci-samente: 91 per il kata maschile e 79 peril kata femminile, individuale ed a squa-dre; 309 per il kumite maschile e 151per il kumite femminile individuale. Sea questi numeri si aggiungono per laseconda giornata i 261 Esordienti “B”, i257 “Giovani” ed i 291 “Under 18” eccoche il totale delle due giornate svetta aquota 1439!… Numeri da capogiro, sipotrebbe legittimamente dire, ma chenon sono valsi ad impensierire più ditanto la collau-data macchinaorganizzativacon il patrocinio,la collaborazio-ne e la sponso-rizzazione del-l’avvenimentoda parte – tra gli

altri - del Comune di Monza, Provinciadi Milano, Union Federations Mediter-raneenes UFMK/MKFU (di cui ricor-diamo il Professor Giuseppe Pelliconequale autorevole Presidente), ReteNegozi Lombardia Sport, Powergard-bite protettivo, Ronin Monza, ClearChannel, Trocellen-Titalia spa, Adidad,Budo International, Vandal, Map, JuteSport, oltre, ovviamente, del ComitatoRegionale Lombardia FIJLKAM.Anche per esigenze redazionali faremoriferimento ai risultati della sola primagiornata, con focus sugli incontri di fina-le, cui tra gli altri ha assistito il Vicepre-sidente Vicario Federale, Professor Giu-seppe Pellicone, che ha anche procedu-to ad effettuare personalmente diversepremiazioni.

KATA INDIVIDUALE FEMMINILESara Battaglia è ancora protagonista,come non le bastasse il titolo iridato diTampere, l’oro individuale ed a squadredi Smirne, l’oro al Campionato Italiano2007 (forse le “brucia” il bronzo del-l’edizione 2006…) domina il Gruppo A,battendo nella relativa finale la tedescaHaas Sabrina. Sara è l’unica italianaperaltro approdata ai quarti di finale,assieme alla tedesca Wall Swetlana(affermatasi a spese della nostra pur vali-dissima Samantha Piccolo), alla già cita-ta Haas Sabrina ed all’austriaca GungorYasemin. Nel Gruppo B è la compagnadi Nazionale Viviana Bottaro, anch’ellaoro a squadre a Smirne, 3° classificata alCampionato Italiano Assoluti Kata 2007,Capitano della compagine 1ª classificata

K A R A T EGOLDEN LEAGUE

8° Open d’Italia a MonzaLa bella struttura del PalaCandy, subito dopo il Campionato Italiano di Kata, è tornata a far da

degna cornice alla tappa lombarda del sempre più interessante circuito internazionale. Unavvenimento che in due intense giornate agonistiche ha visto di scena oltre 1400 Atleti.

di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi

Sara Battaglia impeccabile esecutrice�

Grandissima garadi Viviana Bottaro

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al Campionato Italiano Assoluto a Squa-dre Sociali 2007, ad affermarsi nellafinale regolando la sempre eccellenteDaniela Berrettoni, dominatrice di que-sta categoria nell’edizione dello scorsoanno e Vicecampionessa Italiana Assolu-ti 2007.Il momento della verità vede un ottimoUnshu della Bottaro aggiudicarsi lasospirata vittoria finale nel confronto conun pressoché ineccepibile Gankaku por-tato dalla Battaglia (3-2).Classifica: 1° Viviana Bottaro (Italia) 2°Sara Battaglia (Italia) 3° pm SabrinaHaas (German Karate Federation) eDaniela Berrettoni (Italia).

KATA INDIVIDUALE MASCHILELa cronaca dell’anno scorso ci proposel’ affascinante duello tra il venezuelanoAntonio Diaz, terzo ai Mondiali 2004di Monterrey, e la nostra superstar LucaValdesi, duello risoltosi a favore delprimo. Il Gruppo A vede in effetti anco-ra vincitore il fuoriclasse sudamerica-no; commendevoli le prestazioni diLorenzo Franchini, allievo del maestroFlavio Ciccolin, 5° agli Open d’Olanda2005, che lo fronteggia nei quarti e diLuca Brancaleon, CS Esercito, prove-niente dalle fila della Gojukai Veneta(PD) -allievo del maestro FrancescoFavaron, Allenatore della Nazionale

Universitaria di Kata- che tra i suoititoli vanta quello di Campione Mon-diale Juniores 2001, bronzo all’Edizio-ne 2003, 5° agli Open d’Italia 2006,Vicecampione Assoluti Kata 2007.Brancaleon cede, sempre nei quarti, alcroato Kristian Novak, che ricordiamobronzo ai Campionati Europei 2003 e2004 e Vicecampione Europeo 2006.Nel Gruppo B dilaga l’onda azzurracon grande protagonista, per l’ennesi-ma volta, Luca Valdesi che si guadagnal’accesso alla finale a spese, nella fina-le di poule, del collaudato compagno dinazionale Vincenzo Figuccio, 3° aiCampionati Italiani 2007. E la finaleripropone per quanto detto prima Diaz-Valdesi. Il primo si affida, come l’annoscorso, ad una sempre superba esecu-zione di Suparinpei; il secondo ad unottimo Gankaku (l’altr’anno, per lastessa sfida, l’azzurro scelse Unsu) edil risultato -beneaugurante per Valdesiin vista del Campionato Europeo diBratislava- è tutto appannag-gio dello stesso Valdesi con5-0.Classifica: 1° Luca Valdesi(Italia) 2° Antonio Diaz (Fede-racion Venezolana Karate) 3°p.m. Kristian Novak (CroatianKarate Union) e VincenzoFiguccio (Italia).

KATAA SQUADRE FEMMINILENella formula femminile a squadre, l’Ita-lia -rappresentata dalle plurititolateViviana Bottaro, Samantha Piccolo, SaraBattaglia, “fresche” reduci dalla conqui-sta dell’oro al Campionato EuropeoCadetti/Juniores di Smirne- costruiscesecondo aspettative il suo percorso vin-cente, nel Gruppo “A”, a partire dai sedi-cesimi a spese della Slovakia, TempoZagrab, Svizzera ed accedendo alla fina-le con il team della German Karate Fede-ration che batte nell’ordine, a sua volta,Austria 2 (Gluck Thajer Thajer), Slove-nia (che si era aggiudicata il confrontocon la nostra ASD Colle degli OmettiGenova) e Vrovitica dominatrice dell’al-tra poul del Gruppo “B”. Le italiane por-tano il kata (+ bunkai) di libera composi-zione “Italia”, miscellanea shorin-shorei,leggermente modificato a beneficio diun’accresciuta spettacolarità, accompa-gnato dalle suggestive musiche del film“L’Ultimo Samurai”. Le tedesche (Sabi-

�I Grandi della Golden League

�Luca Valdesi in Yoko Tobi Geri

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ne Schneider, Kerstin Merkert, Franzi-ska Krieg; coach Andreas Kollek) ese-guono “ikutsu tobi dai”, kata di buonlivello, coniugante bellezza e spettacola-rità, ma forse c’è qualche sia pur margi-nale errore di sincronizzazione e diforma… fatto sta che il verdetto è inequi-vocabilmente a favore dell’Italia (5-0).Classifica: 1° ITALIA 2° GERMANKARATE FEDERATION 3° p.m.TEMPO ZAGRAB e VROVITICA.

KATAA SQUADRE MASCHILELa formula sempre a squadre, maschile,vede al nastro di partenza le nostre com-pagini dell’ ASD Master Milano nelGruppo ”A” e Shorin Karate-do TeamSegrate e Italia nel Gruppo “B”. L’ASDMaster Milano, di recente trionfatrice alCampionato Italiano Giovanile a Squa-dre Sociali 2006, viene fermata nei quar-ti dal gojushihosho della Croatian Kara-te Union contro l’unsu dei nostri (2-1).Nell’altro Gruppo è l’Italia(con il suo fantastico, super-lativo tris composto da LucioMaurino -da poco recuperatoda un infortunio- Luca Valde-si, Vincenzo Figuccio) adominare, battendo sia Kara-te Verbano che CroatianKarate Union 2 e staccandocosì il ticket per la finale, chela vede contrapposta a Croa-tian Karate Union 1 (Alexan-

der Vacka, Danijel Bok, Kristian Novak)dove un altro incontestabile 5-0 suggellala superiorità tecnica del team e la con-quista dell’oro. In effetti, sono da apprez-zare i Croati per aver combattuto sino infondo, dando spessore ed interesse ad unconfronto che sarebbe potuto sembraresin troppo scontato; ma, d’altro canto,bisognava essere presenti per ammirarela perfezione esecutiva dei nostri rappre-sentanti, il controllo perfetto, la spettaco-larità delle numerose azioni con rotazio-ni a 360° effettuate in splendida sincro-nizzazione, gli applausi a scena apertasia da parte dei tecnici che del pubblico.Da rimarcare nei turni di recupero labella performance dell’ASD MasterMilano (Alessio Miano, componentedella squadra 2° ai Mondiali Universita-ri USA assieme a Vincenzo Figuccio eAlfredo Tocco; Stefano Sorbino, Cam-pione Europeo e Vicecampione Mondia-le a Squadre e Vicecampione Europeo

Juniores 2004; Luca Pati neoimmesso)che supera (3-0) SPVGG Homenkirchencon enpi, e batte poi la Svizzera con gan-kakau contro gojushihosho di improntashito (3-0).Classifica: 1° ITALIA 2° CROATIANKARATE UNION 1 3° p.m. ASDMASTER MILANO e CROATIANKARATE UNION 2.

KUMITE FEMMINILEI 53 kg, dominati nell’edizione 2006dalla nostra inarrivabile Selene Gugliel-mi (affermatasi allora a spese della sem-pre combattiva Susanna Mischiatti vedo-no quest’anno il successo della slovaccaMonika Visnovska, Campionessa Euro-pea 2006, che si aggiudica il verdettodella finale battendo l’aggressiva turcaCelik Gulderen solo all’enchosen, graziead un gyaku-tsuki chudan d’anticipo(1-0). Positiva resta, comunque, la perfor-mance di “Selly” che supera bene la slo-

vacca Lucia Kovacikova, laturca Serap Ozcelik e la tede-sca Katharina Beitler per cede-re le armi nei quarti a quellache sarà poi la vincitrice dicategoria. Classifica: 1° Monika Visnov-ska (Slovakia National Team)

K A R A T E

�Ciro Massa si riconferma il migliore dei 65 kg

�Michele Giuliani in una gara perfetta

�Piccolo, Battaglia, Bottarovincitrici del Kata squadre

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2° Celik Gulderen (Turkish Karate Fede-ration) 3° pm Viktoria Semanikova (Slo-vakia National Team), CampionessaEuropea Junior 2007 e Selene Guglielmi(Italia).I 60 kg vedono alla ribalta una stella iso-lana dalla grande determinazione e dalsostanzioso palmares, Laura Pasqua -che ricordiamo brillante CampionessaItaliana Juniores 2006-, la quale appro-da alla finale con la slovacca Eva Med-vedova, Campionessa del Mondo dicategoria a Tampere, che l’altr’anno siannettè tale confronto con la croata PetraNaranda. L’agone tra Laura e l’avversa-ria è da subito irruentissimo, la croataporta a segno varie proiezioni peraltronon finalizzate, viene anche richiamataad un maggior controllo avendo toccatoal viso con tsuki jodan la nostra rappre-sentante. Sarà un ippon con tecnica ditsuki a decretare la risicata vittoria dellaslovacca su Laura (1-0), a ridosso degliultimi momenti dell’incontro, proprioquando l’Atleta siciliana stava iniziandoormai ad inquadrare l’avversaria…conle premesse tutte per un finale ben diver-so.Classifica: 1° Eva Medvedova (SlovakiaNational Team) 2° Laura Pasqua (Italia)3° pm Sonya Stelond (Flam NationalTeam Lussemburgo) e

Kora Knuhmann (German Karate Fede-ration). Nei +60 kg la finale vede di scena lanostra Roberta Minet, già Vicecampio-nessa nell’edizione 2006, che si trovacontrapposta alla tedesca YasminaBenadda (Karate Verbano Baden Ger-mania) terza classificata ai Dutch Opendi tre settimane prima, approdata a talefinale anche a spese, purtroppo, dellanostra titolata Marivin Chiari che si deveaccontentare nell’occasione del quintoposto. Dopo una prima fase di scambi edi studio, la tedesca va in vantaggio di unippon di gyaku-tsuki; a 30” dalla fineRoberta pareggia le sorti con kizami e siva all’enchosen : nel corso di uno scam-bio decisivo, è la tedesca infine a far suala posta dell’incontro con tsuki (2-1),anche se sulla validità di tale tecnica aifini di una valutazione arbitrale qualequella che si è registrata, sarebbe lecitoavanzare più di un ragionevole dubbio.L’umbra Greta Vitelli a sua volta non vaoltre il settimo posto.Classifica: 1° Yasmina Benadda (KarateVerbano Baden Wurttemberg Germania)2° Roberta Minet (Italia) 3° pm Hr H.Sheika Manta Al Maktown (Zabeel ClubDubai) e Fanny Claven (FederazioneSvizzera di Karate).

KUMITE MASCHILE60 kg Michele Giuliani, Vice-campione 2006 alle spalle diFrancesco Ortu, disputa unafinale non più tutta italiana chelo vede contrapposto a Ali Ince(Turkish Karate Federation)

bronzo ai Mondiali Cadetti Junior 2003e bronzo all’Europeo di Smirne. Unavversario ostico, un cliente tutt’altroche facile, che si era aggiudicato, infatti,l’ultimo turno di semifinale proprio aspese di Ortu, il quale, prima ditale…”infortunio”, aveva superato iltunisino Tebban Montassar, l’italianoRudy Bardella (ASD New SportingClub), il collega carabiniere AnielloNocerino. Eppure il nostro bravo Giulia-ni indovina la giusta e vincente tattica,rimane mobilissimo ed evasivo dinnan-zi all’(inconcludente) aggressività del-l’avversario,va in vantaggio di un ippon,con somma di ammonizioni per com-portamento scorretto dell’altro si portasul 3-0, altri 3 tsuki ed è il 6-0, un puntoal turco per richiamo comminato all’ita-liano (6-1), 8-1 per altra somma diammonizioni e proprio agli ultimisecondi Giuliani raggiunge quota 9-1,che determina la vittoria per superioritàevidente: per Ali ince è un’autenticadisfatta!Classifica:1° Michele Giuliani (Italia) 2°Ali Ince (Turchia) 3° pm Ilyas Demir(Turchia) e Francesco Ortu (Italia). Nella finale dei 65 kg si propone lo scon-tro tra Ciro Massa, che appena una setti-mana prima ha conquistato il Titolo Ita-

�La sofferenza di Salvatore Loriadopo l’infortunio

�Stefano Maniscalcotalento e tecnica

Selene Guglielmi sempre inprima linea

Alessandro Nardigrintoso combattente

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liano ad inanellare due ippon con altret-tanti kizami-tsuki; Pesola generosamen-te darà battaglia, ma non riuscirà a rove-sciare le sorti del match.Classifica: 1° Luigi Busà (Italia) 2°Saverio Pesola (Italia) 3° pm CristianVerrecchia (Italia), 3° anche all’edizione2006, e Klaudio Farmadin (SlovakiaNational Team). 80 kg Questa categoria continua ariservare una finale tutta straniera. Inostri più titolati ed agguerriti rappre-sentanti Salvatore Loria, MicheleGrando e Alessandro Nardi non rie-scono, infatti, ad andare oltre rispetti-vamente le semifinali (Loria dovràanche ritirarsi per infiammazione alginocchio per non compromettere lapartecipazione ad altri importantieventi) ed i quarti di finale, gli altridue. Nel 2006 il confronto fu tra ilvenezuelano Rodriguez e l’olandeseDaniel Sabanovic; quest’anno discena i due turchi Osman Ozmen eEnes Erkan. Sarà quest’ultimo a farsua la posta al termine di un incontronon privo di qualche rudezza di trop-po con punteggio finale di 7-2.Classifica:1° Enes Erkan (Turkish Kara-te Federation) 2° Osman Ozmen (Tur-kish Karate Federation) 3° pm ArfaouiWissem (Federation Tunisienne deKarate) e Aleksey Zhuromsky (LatvianKarate Federation).

+80 kg Il finanziere Stefano Maniscalco,grande protagonista dell’Edizione 2006,Oro Open e Bronzo in questa categoria aTampere, Campione Italiano Assoluto2007 + 85 kg, affronta Aniello Iarnone,Medaglia d’Argento all’Europeo Junio-res di Smirne ed appena una settimanaprima anch’egli Campione ItalianoAssoluto ad Arezzo -85 kg. La storia delcombattimento è tutta a senso unico:Maniscalco entra con mawahi geri chu-dan che gli frutta nihon, aumenta il van-taggio con due ippon di tsuki e lascia ilpur bravo Atleta napoletano alla derivadi un netto 4-0. Classifica: 1° Stefano Maniscalco (Ita-lia) 2°Aniello Iarnone (Italia) 3° pmFelix Kuhnle (Karate Verbano BadenWurttemberg Germania) e Yaser Sahin-tekin (Turkish Karate Federation).

LUGLIO-AGOSTO 2007 17

liano ad Arezzo, vincitore tra l’altro dell’Edizione 2006, ed il giovane ma capacesvizzero Salihu Shqiprim. Questi non èquello che si dice un vulcano d’iniziativae Ciro trova il modo di risolvere l’incon-tro alla sua maniera, con una bellissimaproiezione su tentativo di ura-mawashi etsuki conclusivo che gli frutta sambon edil titolo nella categoria!Classifica:1° Ciro Massa (Italia) 2° Sali-hu Shqiprim (Federazione Svizzera diKarate) 3° pm Alexander Heimann (Ger-man Karate Federation) e Yucel Gun-dogdu (Turkish Karate Federation).70 kg: qui ritroviamo Giuseppe DiDomenico, Campione edizione 2006,3° classificato ad Arezzo e CampioneAssoluto 2006, che affronta il turcoYagci Serkan. L’incontro vede il turcoandare in vantaggio di un ippon contsuki, pareggia con analoga tecnica DiDomenico, torna in vantaggio il turcocon 2-1, lo riacciuffa dopo uno scambioil nostro rappresentante (2-2) e sul 2-2si va all’enchosen, ma senza ulterioricolpi di scena. Sarà l’hantei a decretarela vittoria del turco (2-1), probabilmen-te preferito per una maggior continuitàd’azione. Nello Maestri, altro Atleta ita-liano di punta -ricordiamo, infatti, l’oroa Smirne e l’oro al Campionato Italiano

Assoluto di Arezzo-, con una buonacondotta di gara vince il confronto conlo svizzero Eros Bilgerin, il ceco Kale-ja Roman, il latviano Ruslan Sadicov,Damir Zadro della Neretva ma l’acces-so alla finale gli viene precluso proprioda quel Serkan Yagci che si laureeràcome appena detto Campione dellacategoria. Classifica:1° Yagci Serkan (TurkishKarate Federation) 2° Giuseppe diDomenico (Italia) 3° pm Nello Maestri(Italia) e Jean Pena (Federacion Venezo-lana Karate). Nei 75 kg si replica la situazione cheappena una settimana prima si era propo-sta ad Arezzo, teatro come noto delCampionato Italiano Assoluto: da unaparte Luigi Busà, allievo di Nello Busà,tra le ultime affermazioni Campione Iri-dato a Tampere e Campione Continenta-le Juniores a Smirne. Dall’altra SaverioPesola, bel prodotto della scuola delgrande “leone bianco” e Coordinatoredello Staff Tecnico Nazionale MaestroVito Simmi, con 4 titoli italiani al suoattivo ed un 5° posto agli Europei Cadet-ti svoltisi ad Istanbul. Il confronto conti-nua ad essere a favore di Luigi .Dopouna prima fase in cui i due contendenti,conoscendosi, non arrischiano, è il sici-

K A R A T E

�Luigi Busà in unimpeccabile Kizami-Tzuki

�L’ottima prova di LauraPasqua qui con il suoCoach ClaudioGuazzaroni

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S U M O

18 LUGLIO-AGOSTO 2007

Tornano in Ungheria i CampEuropei di sumo: dopo Vise-grad nel 2005, eccoci final-

mente a Budapest nella capitalemagiara, in una splendida arena atti-gua allo Stadio ed al centro olimpicoungherese della Lotta.25 Paesi si sono sfidati il 15, 16 e 17giugno nei campionati per cadetti ejunior il 15 ed il 17 e il18 per senio-res.Livello tecnico ed agonistico altissi-mi hanno contraddistinto questacompetizione, che non ha lasciatotregua neanche agli atleti più forti:risultati a sorpresa in tutte le catego-rie.Nel Sumo si vede con chiarezza ilvincitore ma anche i risultati piùstrani hanno sempre avuto un riscon-tro logico nella particolare abilitàdimostrata dai contendenti, sianoessi atleti “nuovi” o sumotori ormaiesperti.Si riscontra, in ogni caso, una grancrescita tecnica da parte di tutte lerappresentative che, pur provenendoin massima parte dal judo e dallalotta, hanno ormai acquisito una tec-nica propria. Sfruttando i benefici didette discipline gli atleti hanno svi-luppato ormai una vera tecnica-sumo. Veniamo ora alla nostra rappresenta-tiva, accompagnata come sempre dalDirettore Tecnico Giovanni Parutta:l’esordiente junior Alessio PalermoCerrone si è comportato egregiamen-te, purtroppo la poca esperienza haimpedito al grintoso atleta napoleta-no di emergere.Ha disputato 5 incontri e nell’ultimo,combattendo nella gara a squadresenior contro il fortissimo atletatedesco ha avuto la sfortuna di una

decisione arbitrale contraria decisa-mente sbagliata.Paola Boz, nei pesi leggeri femmini-li non è stata fortunata e, combatten-do con atlete di altissimo livello, nonriuscita a trovare la strada per ilpodio, la si attende comunque confiducia per un pronto riscatto ai Gio-chi Europei di Kiev per i quali Paolaè qualificata da quasi un anno. Sorte più avversa per Fiorella Mar-colina nei pesi medi: l’atleta friulanaha dovuto ripetere un incontro giàvinto (“tori naoshi”) per la secondavolta vince l’incontro ma nuovamen-te i giudici intervengono e assegnanola vittoria all’avversaria. Forte disap-punto da parte del direttore tecnicoche protesta presso il presidente del-l’ESU ed il responsabile europeodegli arbitri ribadendo che il giocodelle tre carte, ovvero l’accordopalese tra arbitri delle nazioni del exblocco dell’est deve essere stroncato.Ai Giochi europei ci sarà anche Fio-rella e potrà rifarsi ampiamente conla sua proverbiale furia agonistica.Non più risultato ma decisamente piùgloria per Vincenzo Ficco, nei pesileggeri maschili: l’atleta della nostrasquadra ha dato un esempio di lealtàche ha reso l’Italia degna di grandeonore davanti a tutti.Dichiarando di aver perso l’incontro(sebbene di un nulla) in una situazio-ne che ogni atleta sleale avrebbe cer-cato di portare a suo vantaggio, si èdimostrato ancora una volta l’atletapuro ed onesto che conosciamo.Il suo gesto di spontanea lealtà èstato salutato da applausi intermina-bili e l’Unione Europea ha deciso diistituire un “Premio Fair Play” peronorare la condotta di Vincenzo.Tocca a Fausto Gobbi, ancora una

EUROPEI DI SUMO

Buona ItaliaServizio di Andrea GB Sozzi - foto di Giovanni Parutta

�Gobbi chiri chozo saluto rituale

�Alessio Palermo Cerrone gara squadre

Pesi Massimi

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S U M O

�Vincenzo Ficco

�La grinta di Fiorella Marcolina

Paola Boz si prepara

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volta, il maggior numero di incontri:8, di cui 4 vinti.L’atleta milanese si cimenta nei medie negli open ottenendo due noniposti: l’alto numero dei concorrenti el’alto livello della competizione nonhanno spaventato Fausto che ha datoprova di tecnica molto efficace.Con la sua eccellente condotta digara ed andando sempre ad un passodalla semifinale l’atleta si è guada-gnato un invito personale a parteci-pare ai Giochi Europei di luglio.Nella gara a squadre le ragazzehanno dovuto arrendersi a squadrecomposte da soli pesi massimi Polo-nia ed Ucraina, mentre i maschi, eli-minata la Repubblica Ceca hannolottato fino alla fine con Polonia eGermania: nell’ultimo incontrosarebbe stato sufficiente un giudizio

più equo ed avremmo potuto poi lot-tare per il podio. Ottima provacomunque.Al seguito della squadra, oltre alD.T. Giovanni Parutta, anche l’arbi-tro internazionale Cristiano Valoppiche ha ricoperto più volte la carica di“Shimpancho” (capo arbitro) riscuo-tendo il consenso generale anchenelle occasioni più difficili.Un grazie infine al maestro MarioPalermo che, assieme alla moglieNunzia, ha accompagnato il figlioAlessio, supportando l’intera a squa-dra azzurra con un caloroso tifo par-tenopeo. Un ringraziamento partico-lare a Nunzia che per tre giorni hafilmato senza tregua tutti gli incontridell’europeo, ed ha reso un bel servi-gio a tutta la nazionale di sumo perlo studio futuro degli avversari.

�La squadra italiana al completo

�La squadra maschile

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J U D O

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Il Torneo Internazionale di Judo aSquadre “Città di Ventimiglia”,organizzato come sempre dallo

Judo Club Ventimiglia in collabora-zione con la FIJLKAM (FederazioneItaliana Judo Lotta Karate Arti Mar-ziali), la Regione Liguria e il Comunedi Ventimiglia, si è svolto sabato 09 edomenica 10 giugno scorsi. Il Torneo Internazionale di Judo aSquadre “Città di Ventimiglia” si èdisputato per la prima volta nel 1979ed è, ormai, divenuto patrimonio estoria del Judo Sportivo italiano.Infatti, nel passare degli anni ha attira-to a Ventimiglia i più forti atleti delmondo tra cui – ad esempio – il Cam-pione Olimpico Pino Maddaloni, ilCampione del Mondo Anis Lounifi,numerosi campioni continentali e que-st’anno addirittura la Nazionale dellaGeorgia Campione del Mondo a Squa-dre in carica. Un Torneo storico cheannovera tra i suoi partecipanti atletiprovenienti da ben quattro continenti(Europa, Africa, America, Asia), tram-polino di lancio a livello internaziona-le per molti giovani judoka, ma ancheconsacrazione per campioni già affer-mati.

Finalmente anche la Romania, dopoaver disputato e perso ben sette finaliper il primo posto, scrive il suo nomenell’albo d’oro del Torneo Internazio-nale di Judo a Squadre “Città di Venti-miglia”.Secondo posto alla squadra olandese eterzo per la Georgia. Italia, purtroppo,fuori dal podio.Edizione stellare per il “Città di Venti-miglia”: 10 squadre partecipanti inrappresentanza di Austria, Francia,

Georgia, Olanda, Polonia, Romania,Slovacchia, Uzbekistan ed Italia(Nazionale e Judo Club Ventimiglia).Livello tecnico elevatissimo che haregalato a tutti gli appassionati di judomomenti esaltanti ed incontri spetta-colari. Incontri spesso dall’esito incer-to, risolti poi fulmineamente conIppon entusiasmanti. Le squadre partecipanti, per sorteggiosono state divise in tre gironi. Per laFinal Four si sono qualificate Italia,Olanda e Georgia (tutte vincitrici neirispettivi gironi) e la Romania (quali-ficata come miglior seconda).Le semifinali vedono opporsi OLAN-DA-GEORGIA e ROMANIA-ITA-LIA. La prima semifinale, durissima ecombattuta fino allo stremo, termina 5a 1 (47-10) a favore dei Tulipani. Purtroppo, l’emozione gioca un bruttoscherzo ai giovani Azzurri che primasono battuti in semifinale dalla Roma-nia (3-3 ai punti judo 27-15) e poiperdono anche la finale per il terzoposto lasciando il podio ai georgiani(4-1, 40-10).Finale per il primo posto tra Olanda eRomania che rimarrà a lungo impres-sa nelle menti dei presenti per la bra-vura degli atleti. L’Olanda, che pursulla carta sembrava avere uomini piùforti, tra cui Jeroen Mooren, DannyMeewusen, Marvin de la Croes eGrim Vujsters, ha poi ceduto allaRomania, probabilmente accusando lastanchezza della semifinale combattu-ta contro la Georgia. Risultato finale4-2 (30-20) a favore dei Romeni, chedopo tante partecipazioni finalmenteriescono a scrivere il loro nome nel-l’Albo d’Oro del Torneo “Città diVentimiglia”.

Il Torneo Internazionale di Judo aSquadre “Città di Ventimiglia”,comunque, non è solo un grandiosoevento sportivo ma rispecchia i verivalori dello Sport, tutti gli incontri sisono svolti, infatti, con grande corret-tezza, rispetto e fair play. Un pubbli-co numerosissimo e molto calorosoha seguito la gara durante entrambe leserate, sottolineando a suon diapplausi i gesti tecnici di questi gran-di atleti.Oltre alla gara spazio anche agliatleti più giovani dello Judo ClubVentimiglia che hanno riempito gliintervalli con esibizioni spettacolari.E poi ancora premi per i vincitori delconcorso “Il disegnajudo” (Veroni-ca Rebaudo, Othmane Bounher,Lorenzo De liberi e Nina Papalia),assegnati i titoli di Judoka dell’annoa Gabriele Caramello (gruppoTeens) e Massimo De Liberi (gruppoKids).All’olandese Marvin de la Croes(Campione del Mondo Under 20) èstato assegnato il Trofeo Talento, men-tre alla Squadra Nazionale della Geor-gia (Campione del Mondo in carica) èstata assegnata la Medaglia del Presi-dente del Senato Francesco Marini. AlSindaco di Ventimiglia Gaetano Scul-lino, cintura nera di Judo, nonché unodei primi atleti iscritti allo Judo ClubVentimiglia nel lontano 1971, è anda-ta invece la Medaglia del Presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano.Miglior atleta della squadra vincitrice(Romania) è stato Cristian Rupa (60kg); miglior italiano il cataneseGesualdo Scollo (73 kg).

TORNEO INTERNAZIONALE DI JUDO A SQUADRE "CITTÀ DI VENTIMIGLIA"

Alla Romaniala ventottesima edizione

di Antonella Iannucci - foto di Lucio Volpi (studio Gibelli)

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J U D O

Prologo del torneo è stato “Incontra iltuo Campione!” uno stage dedicatoall’attività giovanile tenuto dall’olim-pionico Girolamo Giovinazzo.I giovanissimi atleti incantati ed affa-scinati dalle gesta di questo grandeCampione, disponibile, simpatico,coinvolgente. Esperienza altamenteformativa che i ragazzi ricorderannoper sempre con gioia ed entusiasmo.

CLASSIFICA FINALE:

01 Romania02 Olanda03 Georgia04 Italia (60 kg Galbiati Mattia, 66 kg

Del Pianta Filippo, 73 kg ScolloGesualdo, 81 kg Bagnoli Loren-zo, 90 kg Tommasetti Pablo, +90kg Romano Lorenzo, ris. 73 kg Di

Cristo Giovanni, 90 kg Pica Anto-nio, coach Luigi Guido)

05 Austria06 Uzbekistan07 Francia08 Judo Club Ventimiglia09 Slovacchia10 Polonia

�Francia-Uzbekistan: Uchi-mata �Italia Uzbekistan: controcolpo

�La formazione della Georgia �Romania, vincitrice della gara

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L O T T A

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Sette dei nostri migliori greco-romanisti hanno preso parte altorneo internazionale cadetto

Memorial Refik Memisevic, disputa-tosi il 24 giugno a Subotica (Serbia),città a 240 km da Belgrado. Unaforte competizione questa, dovehanno preso parte alcune tra le dele-gazioni più rappresentative almondo, come la Russia che, con unteam completo tra cui un campioneeuropeo e due campioni del mondoha dominato tutte le categorie dipeso.Da questa trasferta, gli azzurrihanno fatto rientro con il bronzo nei50 kg. di Vongnoi Nithipong Ferrero(CUS Torino), al quale bastava vin-cere due incontri per entrare in fina-le. In gran forma, Nithipong hasuperato il primo match per nettasuperiorità tecnica contro uno deipadroni di casa. Ben concentrato,anche per il secondo incontro, Pong(amichevolmente chiamato) è entra-to sul tappeto con un ottima grinta,ma durante la seconda ripresa, uninfortunio al braccio gli ha fatto ral-lentare il ritmo, lasciando il passo alsuo rivale russo, che, approfittandogiustamente di questo problema, ha

chiuso l’incontro per due riprese azero. Sicuramente, questo bronzovale qualcosa di più, perchè la diffe-renza l’ha fatta la grinta e la vogliadi lottare che questo giovane possie-de; infatti pur subendo questo infor-tunio, il cui braccio sembrava esser-si lesionato, ha continuato la suagara come se nulla fosse. Questo, èstato motivo di orgoglio per la dele-gazione italiana.Al bronzo ottenuto, spicca anche laquinta ed importante posizione diCiro Russo (CUS Torino) nei 69 kg.,il quale sul tappeto non ha avuto vitafacile, ma non è stato altrettantofacile anche per i suoi avversari , chelo hanno sempre superato con uno,massimo con due punti di scarto. Tirando le somme, lo stesso discor-so potrebbe valere anche per gli altrirappresentanti azzurri: Nicola Chiu-sole, Lorenzo Gentile, Denis Meri-ghi, Daniel Andreis, del Lotta ClubRovereto e, per l’altro rappresentan-te del Cus Torino El Madhi Roccaro;che ha differenza dei due miglioripiazzamenti hanno fatto subito iconti con i medagliati della manife-stazione, concludendo la gara oltre

la sesta posizione.Ma, al di là dei risultati, sicuramen-te importanti alla fine dei conti, inquanto rappresentano la sommafinale di tanti sacrifici, a volte però,è doveroso fare una pausa di rifles-sione e cercare di capire i loro statid’animo, soprattutto se giovani oquando si parla di probabile “futu-ro”, come nel caso del 100 chiliAndreis.A questo proposito, (mi permettere-te di dire) va considerato anche illavoro dei tecnici nei confronti degliatleti, quindi una nota positiva, varivolta certamente ai due accompa-gnatori di questa esperienza: Ales-sandro Zanatta ed AlessandroSaglietti, i quali sono stati sempre alfianco di questi lottatori, e, che cer-cano di renderli uomini dentro efuori il tappeto sportivo.Una trasferta questa, che si è conclu-sa con un ritiro collegiale durato unasettimana, dove questi sette ragazzihanno continuato con la rappresen-tativa di casa (Subotica Rvacki KlubSpartak), la loro preparazione, vistoe considerato i loro futuri impegniagonisti.

MEMORIAL MEMISEVIC

Ferrero in bronzotesto e foto di Vittorio Fasone

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L O T T A

DI SEGUITO I PIAZZAMENTI COMPLETI:

Cat. Kg. 50 Ferrero Vongnoi Nithipong (C.U.S. Torino) 3° Classificato

Cat. Kg. 58 Chiusole Nicola (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 7° Classificato

Gentile Lorenzo (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 9° Classificato

Cat. Kg. 63 Merighi Denis (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 9° Classificato

Cat. Kg. 69 Russo Ciro (C.U.S. Torino) 5° Classificato

Cat. Kg. 85 Roccaro El Madhi (C.U.S. Torino) 9° Classificato

Cat. Kg. 100 Andreis Daniel (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 6° Classificato

ITALIA 7° Classificata

�La formazione azzurra

�Presentazione delle squadre

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L O T T A

di là dell’esiguo numero di squadrepartecipanti. Sei le squadre in gara che si sono con-tese il titolo tricolore 2007: AngiulliBari, Cus Padova, Fiamme Oro, CSForestale dello Stato, Libertas Molfettae Santa Bona Treviso.Il sorteggio ha infiammato subito ilpubblico presente con un “derby” diapertura che ha contrapposto le squadredi casa: Angiulli Bari e Libertas Mol-fetta. Seguito da un tifo calorosissimo,il confronto si è risolto alquanto velo-cemente per gli ospitanti che con un

secco cinque a zero, hanno fatto onoreal loro ruolo di padroni di casa e diorganizzatori di questo Campionato. Gli altri quarti di finali, molto più viva-ci e combattuti, hanno visto contrappo-sti gli atleti delle Fiamme Oro a quellidella polisportiva Santa Bona di Trevi-so. I trevigiani, con una formazionearricchita dai due “prestiti” croatiMikuda e Sokol, hanno dato battagliaalla squadra che attualmente vanta ilmaggior numero di atleti in azzurro. Ilconfronto si è risolto a favore delleFiamme Oro per tre a due, seppure con

ITALIANI A SQUADRE G.R.

Fiamme… tricoloridi Giovanna Grasso - foto di Paolo Lorusso

Assistere ad una gara a squadredi uno sport individuale comela Lotta, è un evento che appa-

ga la curiosità e sfata qualche luogocomune, come quello che il sostegnodel gruppo sia irrilevante per arrivaread essere campioni oppure che ognunolotti soltanto per se stesso. Ciò che hacolpito maggiormente lo spettatore inquesto Campionato a squadre di grecoromana, il secondo da quando è statoreintrodotto nel calendario agonistico,non è stato tanto lo scontato calore delpubblico presente, quanto l’affiatamen-to tra i membri dei teams partecipantied il supporto tecnicononché emotivo, chehanno continuamente for-nito gli uni agli altri nelcorso di tutti i confrontiche si sono succeduti suitappeti.Una bella gara, quindi,proprio per la parteci-pazione ed il clima dicondivisione che sisono percepiti, al

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�La squadra delleFiamme Oro

70 kgScaramuzzi-Crosato

70 kgScaramuzzi-Magni

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L O T T Adiverse polemiche principalmentedovute, come purtroppo consuetudine,alle difficoltà interpretative e di appli-cazione del regolamento di gara. Le prime semifinali si sono svolte trale due squadre “favorite” dal sorteg-gio: CUS Padova e CS Forestale delloStato. Il team di Padova ha interpreta-to al meglio lo spirito del regolamentodel Campionato a Squadre dandocorpo ad una formazione eterogeneafrutto della collaborazione tra diverserealtà della Lotta italiana: ai tre atletipadovani si sono affiancati ThomasSabatini in prestito dal Lotta ClubRovereto e Jacopo Giudi dalla ProPatria Ancona, mentre l’ allenatore-atleta Luca Pizzocaro è stato supporta-to, seppure informalmente e nell’otticadella collaborazione tra allenatori delteam nazionale e realtà locali, da uno

spettatore d’eccezione quale VincenzoMaenza. Il gruppo della Forestale,nonostante deficitario dell’atleta dellacategoria kg. 60, ha confermatol’aspettativa di una formazione alta-mente competitiva sia per la presenzadei propri atleti di livello nazionale cheper quella di un “bel “ prestito da partedella Pol. Mandraccio e cioè MarcoBesagno. Si è assistito, quindi, ad un interessantematch che dopo quattro combattimentiè risultato in perfetta parità, lasciandoal confronto tra gli atleti della massimacategoria il compito della vittoria fina-le. La conclusione è stata infine favore-vole alla Forestale che si è così aggiu-dicata il passaggio alla finale. Molto vissuta dal tifo di casa la secon-da delle semifinali, che ha visto oppo-sti gli uomini dell’Angiulli a quelli

della Polizia di Stato. Entrambe le for-mazioni hanno avvicendato alcuni atle-ti, segno questo di una popolosità che è,purtroppo, difficoltosa per la maggiorparte delle Società sportive. La squadra delle Fiamme Oro, nono-stante il tifo calorosissimo che ha ulte-riormente incoraggiato la combattivitàdegli atleti di casa, non ha avuto troppiproblemi a conquistare il ruolo di fina-lista vincendo tutti e cinque i combatti-menti.Bella ed equilibrata è stata la finale direcupero per il terzo posto tra le squa-dre della Pol. Santa Bona e dell’An-guilli: anche in questo caso si è avutauna situazione di parità con due vittorieciascuno fino al confronto determinan-te, quello della categoria kg. 120, che avisto opposto all’atleta di Treviso, ilcubano naturalizzato italiano MaikelSantjesteban, il “figlio d’arte” NicolaVitucci. L’incontro è stato carico diaspettative e di tensione per gli ospitan-ti, tensioni che si sono lette anche sulviso del Consigliere federale GiuseppeVitucci il quale, ammirevolmente con-siderato l’ovvio coinvolgimento nellasua doppia veste, ha mantenuto la com-pleta neutralità che il suo ruolo federa-le impone.Assegnate così le due medaglie dibronzo si è aperta la lotta per lo scudet-

�La squadra della Angiulli Bari

�90 kg Ciminiello-Minguzzi

�120 kgVitucci-Scibilia B.

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to: le due formazioni più pesanti quan-to ad atleti presenti in nazionale, sisono schierate ai bordi del tappeto peril saluto di rito. Si è percepito imme-diatamente il clima di familiarità esi-stente tra questi ragazzi che, seppurecontrapposti momentaneamente neirispettivi schieramenti, condividonogiorno per giorno al Centro Olimpicodi Ostia l’impegno che la vita di atletacomporta.Dopo l’assegnazione della vittoria alleFFOO nella categoria kg. 60 per man-canza dell’atleta della Forestale, sonoscesi sul tappeto Rocco Fabio Spanò eTiziano Corriga che hanno animato un

incontro equilibrato al termine delquale l’atleta cremisi si è imposto sulforestale. Al contrario, il secondo con-fronto ha visto la vittoria di Besagno suSalvatore Rinella, che aveva avvicen-dato Marco Arfè. L’atleta siciliano ètornato sul tappeto al termine di unlungo stop post operatorio, cimentan-dosi in una specialità diversa dalla sua

soprattutto per saggiare il suo stato direcupero fisico.Il terzo e decisivo incontro è stato quel-lo tra Alessandro Zanatta e AndreaMinguzzi. Quest’ultimo, reduce dalrecente bronzo europeo, si è affermatocon tranquillità confermando il suoottimo periodo agonistico. L’ultima vit-toria è andata alla Forestale per infortu-

�60 kgCaradonna-Sokol Tonimir

80 kg Turturro-Micuda

La squadradel G.S. Forestale

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L O T T Anio dell’atleta delle FFOO, quando ora-mai il Campionato era effettivamentegià concluso.Soddisfazione per lo svolgimento dellamanifestazione è stata espressa dalConsigliere federale Giuseppe Vitucci:“il Campionato a Squadre è una com-petizione che appassiona e coinvolgeperché stimola il tifo, amplia il senso diappartenenza e lo spirito di collabora-zione. E’chiaro però che qualcosa nel-l’attuale tipo di formula va rivisto alfine di raggiungere l’obiettivo di unapiù ampia partecipazione. Credo che ilConsiglio di Settore lavorerà prossima-mente proprio in questo senso”.

CLASSIFICA A SQUADRE:

1ª - Fiamme Oro Roma

2ª - CS Forestale dello Stato

3ª - CUS Padova

3ª - Pol. Santa Bona Treviso

5ª - SG Angiulli Bari

6ª - Pol. Libertas Molfetta

Questa la composizione delle Squadre par-tecipanti:

Angiulli BariAllenatore: Pino NoiaKg. 60 Nicola CaradonnaKg. 70 Saverio ScaramuzziKg. 80 Cristian CascioneKg. 80 Antonio TurturroKg. 90 Giorgio GarofaloKg. 90 Giuseppe CiminielloKg. 120 Nicola Vitucci

CUS PadovaAllenatore: Luca PizzocaroKg. 60 Andrea NicolettoKg. 70 Luca PizzocaroKg. 80 Andrea FalloKg. 90 Thomas SabatiniKg. 120 Jacopo Guidi

Fiamme OroAllenatore: Marco PapacciKg. 60 Roberto PiraKg. 70 Riccardo MagniKg. 70 Tiziano CorrigaKg. 80 Marco ArfèKg. 80 Salvatore RinellaKg. 90 Andrea MinguzziKg. 90 Leonida LauretiKg. 120 Beniamino Scibilia

CS Forestale dello StatoAllenatore: Domenico GiuffridaKg. 70 Rocco Fabio SpanòKg. 80 Marco BesagnoKg. 90 Alessandro ZanattaKg. 120 Daigoro Timoncini

Libertas MolfettaAllenatore: Mauro SciancaleporeKg. 60 Guiseppe CatacchioKg. 70 Cosmo Daniele De CandiaKg. 80 Marco SigrisiKg. 80 Antonio De LuciaKg. 90 Cosimo PetruzzellaKg. 120 Luca Amato

Pol. Santa Bona TrevisoAllenatore: Angelo BiscaroKg. 60 Tonimir SokolKg. 70 Germano CrosatoKg. 70 Gianluca CanigliaKg. 80 Tomislav MicudaKg. 90 Gabriele BenettonKg. 120 Maikel Palmero Santjesteban60 kg Spanò-Corriga�

�80 kg Besagno-Rinella

�90 kg Minguzzi-Zanatta

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Ancora Fiamme Azzurre Perugianella gara maschile e FiammeGialle Roma nella gara femmi-

nile hanno imposto anche nel 2007 lapropria superiorità. Se ad Asti 2005 lavittoria della formazione della PoliziaPenitenziaria poteva essere considera-ta un exploit oggi, di fronte a questanuova affermazione, si può solo parla-re di consistente realtà: lasciarsi dietroFiamme Gialle, Carabinieri, FiammeOro per tre anni consecutivi non puòessere certo un caso!Ed il successo nella splendida cornicedel PalaBam di Mantova - una struttu-ra che potrebbe ospitare eventi anche

di alto livello internazionale - di frontead un folto pubblico e… in casa delleFiamme Gialle, ha un sapore particola-re. Sì perché l’organizzazione dellamanifestazione era targata “FiammeGialle”, con il Colonnello VincenzoParrinello in cabina di regìa, MassimoSulli al coordinamento generale con lacollaborazione del Maresciallo Flami-nio Nisco: organizzazione eccellenteche meritava “l’en plein”, ma gliavversari, purtroppo per le FiammeGialle, non erano dello stesso avviso…Ritornando alla competizione, unavolta di più la gara a squadre si confer-ma manifestazione altamente spettaco-

lare e coinvolgente per pubblico, tecni-ci e atleti che offrono prestazioni emo-tivamente superiori rispetto alla garaindividuale. Inoltre, la formula delle cinque catego-rie di peso - anziché le sette ufficiali -come già detto in altre occasioni, offrela possibilità a molti sodalizi di esserepresenti e … competitivi. Infatti eranoventuno le formazioni ammesse allafinale maschile, segno che l’interesseper questo tipo di manifestazione èsempre alto. Pressochè un “déjà vu “ lasfida finale che, come da tre anni aquesta parte, si è ripetuta fra le Fiam-me Azzurre e i Carabinieri con il

CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE

Fiamme azzurre e gialle in testa!

di Giorgio Sozzi - Foto: Giorgio Sozzi, Claudio Frittoli, Monia Castelli

�Fiamme Azzurre: terzo successo consecutivo!

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medesimo risultato: vittoria per lasquadra di Perugia. Al terzo posto tro-viamo come nel 2006 la formazionedelle Fiamme Gialle Roma, “rassegna-ta” ai gradini bassi del podio - e, unicafra le società “civili”, l’Akiyama Setti-mo che ha strappato il bronzo alleFiamme Oro. La squadra della Poliziadi Stato è dunque finita al quinto postoassieme ad una più che meritevoleLibertas Firenze.In campo femminile, anche se di cin-que elementi, è molto più difficile met-tere insieme una squadra competitiva;infatti erano solo nove le squadre ingara. Grande agonismo, sprazzi dibuona tecnica e… medesimi risultatidell’anno passato, con l’unica variantedelle ragazze dell’Esercito che sonosalite all’argento respingendo allaterzo posto l’Akiyama Settimo; piaz-zamento quest’ultimo team, condivisocon le “Carabiniere” che hanno soffer-to non poco contro le liguri del ProRecco. Dunque come nel 2006 si sonoriconfermate nel primato le FiammeGialle Roma che hanno combattuto inscioltezza, senza patemi, tanto daaffrontare la squadra dell’Esercito infinale presentando solo quattro atletecontro le cinque delle avversarie. Aiquinti posti due formazioni combattivee per niente rassegnate al blasone delleavversarie: con le liguri del Pro Reccole emiliane del Dojo Equipe.I migliori?Come si fa a citare i migliori in unagara dove tutti hanno messo il cuoreper la propria squadra?Comunque ci sono state belle sfide,che già abbiamo visto in passato e chesicuramente rivedremo ai prossimi“Assoluti”. Non erano della partita per varie ragio-ni alcuni pezzi da novanta come PaoloBianchessi, Roberto Meloni, PinoMaddaloni, Ylenia Scapin - peraltrotutti a bordo tatami a incitare i propricompagni - ma la gara è stata comun-que bella ed avvincente.Giocando in casa non poteva mancareil Gen. Gianni Gola che, con consuma-to fair play è riuscito abilmente dissi-mulare il tifo per le Fiamme Gialle,distribuendo sorrisi in egual misura avinti e vincitori.Il grande judo sportivo è ritornato dun-que nella pianura padana e, in autunno,gli “Assoluti” a Monza: Un anno da segnare sul calendario!

�Il team femminile delleFiamme Gialle: prime…senza problemi !

Tutta lapotenza diLucia Morico

FrancescoBruyere attacca

Chimento inkata-guruma

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�SpettacolareKata-gurumadi FabrizioPiatti

�Lorenzo Bagnoli in Ko-uchi-gari

�Jennifer Pitzanti in azione

Jennifer Pitzanti premiataquale miglior atletafemminile

�Francesco Bruyere premiatoquale miglior atleta maschile

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�Attacco di O-uchi gari di Francesco Faraldo

Ashi-guruma volante diAntonio Ciano

Bell’esempiodi Gyakuchowa di

Antonio Ciano

Le ragazzedell’Akiyama

Settimo sulpodio con il

bronzo

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�Rosalba Forciniti nella dura battaglia con Antonia Cuomo

�Splendido Uchi-mata di Camilla Magnolfi

�Immobilizzazione di Erica Barbieri

�Uchi-mata di Antonia Cuomo su Flavia Paganessi

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�La squadra femminile dell’esercito, medaglia d’argento

�Lo sponsor

�Il Gen. Gianni Gola si congratula con la squadra delleFiamme Gialle

�La formazione maschile dell’Akiyama Settimo

�La formazione dei Carabinieri ancora in argento

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MASCHILE

1) G.S. FIAMME AZZURRE PERUGIA

2) C.S. CARABINIERI ROMA

3) CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE

3) G.S. FIAMME GIALLE ROMA

5) PGF LIBERTAS FIRENZE

5) G.S. FIAMME ORO ROMA

CAMPIONATO ITALIANO A SQUADREMantova, 16-17 giugno 2007

FEMMINILE

1) G.S. FIAMME GIALLE ROMA

2) G.S. ESERCITO ROMA

3) CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE

3) C.S. CARABINIERI ROMA

5) ASD DOJO EQUIPE BOLOGNA

5) PRO RECCO JUDO GENOVA

�Francesco Bruyere attacca Chimento in Uchi-mata �La squadra femminile dei Carabinierimedaglia di bronzo

�Un bell’attacco di ura-nage

�Marco Maddaloni in seoi-nage

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a colpi

di flash

C’è chi parla …

C’è chi scrive…

…e chi ascolta.…chi fotografa…

…e chi confabula.

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C’è chisuggerisce…

… e chi è in

apprensione.

…e chi batte le

mani.

C’è chi èpreoccupato…

… e chi non si

rassegna !

C’è chi èrassegnato….

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Sono stati due giorni di festa edi sport quelli che si sonoavuti a Torino il 5 e 6 maggio

scorsi dove, nello scenario del Pala-Ruffini reso allegro da un fantasio-so allestimento, il famosissimotopo ha giocato al Judo con grandie piccini. L’ingresso sul parterre di Topolinoha entusiasmato i più piccoli judokaed affascinato gli adulti che, perquanto guardassero con occhi lon-tani, non hanno esitato a lasciarsicontagiare dal clima di allegria edivertimento che aleggiava nelPalasport. Il clou della festa si è

raggiunto nel pomeriggio del saba-to quando all’ingresso trionfale diTopolino sono seguite alcune gagche hanno coinvolto l’indubbioprotagonista di tanti cartoon ed inostri azzurri Alessandro Bruyere eMarco Caudana oltre ad un batta-gliero stuolo di piccolissimi judoka.Grande partecipazione dunque, siain termini di entusiasmo che, par-lando più strettamente, di numeri.Circa duemila gli atleti iscritti allacompetizione che, per gli esordien-ti B valeva l’accesso di diritto allafinale del Campionato Italiano diclasse. Agli atleti italiani si sonoaggiunte rappresentative del Bel-

gio, Francia, Slovenia e Polonia. Una formula di gara che ha abbina-to, quindi, l’aspetto più propria-mente ludico e di avviamento allosport con quello prettamente agoni-stico.L’elevato numero di partecipanti hacreato non pochi problemi all’orga-nizzazione in quanto, sebbene aves-se bloccato le iscrizioni rifiutando-ne oltre 600, ha visto dilatare note-volmente il tempo di gara. I mag-giori disagi li hanno vissuti i piùpiccoli impegnati nella giornata disabato che si è conclusa a notteinoltrata, mentre domenica il tempoprevisto per le finali è andato ben

PROMOZIONE

Topolino gioca al Judocon la FIJLKAM

testo e foto di Giovanna Grasso

�La locandinadel Trofeo

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oltre a quanto stabilito dal pro-gramma. Con le ovvie e motivateproteste di quanti hanno dovutoaffrontare dei lunghissimi tempi diattesa.“E’ una bella sfida mettere in piediun evento come questo - ci diceFabrizio Marchetti patron del-l’evento e del Centro GinnasticoTorino che ne ha curato l’organiz-zazione in collaborazione con ilComitato Regionale Piemonte - mamuovendo dei numeri così elevatidi partecipanti qualche inconve-niente può sempre accadere. Cisiamo scusati con quanti hannolamentato le lunghe attese, ma

siamo consci che quest’evento hacreato anche molta partecipazionee tanto apprezzamento per il lavoroche, con il massimo impegno diquanti hanno dato il loro apporto,abbiamo fatto. Siamo certi che allafine la maggior parte dei riscontrisaranno positivi e che faremo teso-ro degli errori per poter proporredelle migliorie per le edizioni futu-re”.Al di là dell’aspetto agonistico cheè stato molto sentito da parte dellegiovani atlete e dei giovani atletiche si sono giocati l’accesso allafinale del Campionato ItalianoEsordienti del prossimo 24 e 25

novembre, lo scopo di questo terzoTrofeo Topolino è stato ampiamen-te raggiunto, come sottolineato daCesare Bertone, Presidente delComitato Regionale Piemonte:“Eventi come questo hanno unafinalità squisitamente promoziona-le: la promozione e pubblicizzazio-ne di uno sport che, come il nostro,è diffusissimo a livello giovanileper la sua capacità di coniugare ildivertimento alla sana crescita eformazione del fisico e della perso-nalità. Servirsi di un mezzo cosìvicino ai più piccoli ed ai loro geni-tori come è la “famiglia Disney” eTopolino in particolare, è una scel-

�Si balla con Alessandro Bruyere, Marco Caudana e Topolino!

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ta vincente. Lo testimonia il fattoche il PalaRuffini, con i suoi seimi-la posti, segna il tutto esaurito; dif-ficilmente i nostri eventi, purtrop-po, godono di così grande riscontrotra il pubblico. Anche la Stampanazionale e locale ha dato ampiorisalto all’evento, oltre alla comu-nicazione veicolata attraverso ilsettimanale Topolino. Credo cheiniziative così aggiungano linfavitale al nostro sport ed entusiasmoalla nostra Federazione. Personal-mente mi piacerebbe che questoTrofeo potesse estendersi anchealle altre discipline della Fijlkamper poter sfruttare al massimo que-

sto formidabile canale comunicati-vo a vantaggio di tutti gli sportfederali”.E’ stato molto apprezzato anche ilVillaggio Disney allestito dentro efuori il PalaRuffini: in particolarel’anello interno del Palasport èstato suddiviso in due aree che sonostate riservate agli espositori esponsor della manifestazione edalle attività ludiche della Disney. I partecipanti ed i visitatori si sonodivertiti a sperimentare giochi eattività motorie varie con la guidadi animatori “topolineschi”, inoltrehanno potuto incontrare i più famo-si disegnatori italiani che hanno

mostrato e spiegato loro le tecnichegrafiche usate per creare, a richiestaed in diretta, i beniamini del mondoDisney più amati dai piccoli. Una grande festa, dunque, che al dilà del valore agonistico della com-petizione dei più giovani degli ago-nisti, ha ben rappresentato lo spiri-to che la Federazione aveva sottesoall’ideazione di questo importanteappuntamento.

�Una delle premiazioni con Topolino

�Panoramica del campo di gara

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TROFEO TOPOLINOLE VINCITRICI DEL 3° TROFEO TOPOLINO

Kg. 36Elena Vidorin ASD Judo Pedemontana Cavaso

Kg. 40Sara Maserin Centro Ginnastico Torino

Kg. 44Roberta Albrile SSD Judo Kimochi Alpignano

Kg. 48Martina Greci AS Banzai Cortina Roma

kg. 52Ambra Conte ASD Judo Santena Centro

Kg. 57Beatrice Vittoni ASD Kodokan Collegno

Kg. 63Maria Elisa Balderi Rappresentativa Toscana

Kg. +63Valeria Ferrari Judo Multi Sport Valpolicella

I VINCITORI DEL 3° TROFEO TOPOLINO

Kg. 38Lorenzo Mangili Scuola Judo Trezzo Carvico

Kg. 42Fabio Basile CRS Akiyama Settimo Torinese

Kg. 46Michele Maserin Centro Ginnastico Torino

Kg. 50Matteo Piras CRS Akiyama Settimo Torinese

kg. 55Davide Bianco Momesso Dojo Sacile

Kg. 60Luca Barillari Judo Club Virtus

Kg. 66Alberto Zanioli ASD Judo Treviso

Kg. 73Giacomo Bertoni AS Team Romagna Judo

Kg. + 73Nicholas D’Amico ASD Centro Ciriè

�Momenti di gioco alVillaggio Disney

Che fascinoTopolino!

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OOltre 600 ragazzi provenientida tutta la penisola, della fasciadi età dai 6 ai 10 anni (1° perio-

do) e dagli 11 ai 16 anni (2° periodo),hanno dato corpo e sostanza all’impor-tante appuntamento di Karate che siripete ormai da alcuni anni a Cesenati-co, “perla” della Romagna. La struttura e l’organizzazione dell’im-pianto del Corso è stata più che bencoordinata dal M° Carlo Maurizzi, cheha trovato a sua volta nell’Ing. PaoloMoretto un valido sostegno per l’aspet-to logistico e informatico ed in GiorgioRainoldi un pilastro fondamentale perl’ apporto tecnico sul tappeto.La Direzione Tecnica dell’ Eurocamp èstata affidata al Professor PierluigiAschieri, Direttore Tecnico Nazionaledella FIJLKAM, Docente di Teoria eMetodologia dell’Allenamento degliSport di Combattimento presso l’Uni-versità degli Studi dell’Aquila, Docen-te alla Facoltà di Medicina dell’Univer-sità La Sapienza di Roma, Corso diSpecializzazione in Medicina delloSport, e Docente Nazionale della Scuo-la dello Sport del CONI. In tutta semplicità, ma con la consueta,estrema precisione, ha diretto il periododi training, lavorando principalmentesul sistema nervoso e proponendo eser-cizi che sollecitano l’ attivazione dellearee corticali. Spinte, quindi, di grandeinteresse sia per le funzioni neuroco-gnitive, energetiche, osteo-artro-mu-scolari, cardiorespiratorie, sia perl’adattamento dell’intero organismo:un percorso qualitativo, che contribui-sce alla costruzione del karateka“olimpico”.Stiamo parlando di un esperto che èriuscito, grazie alle sue doti, a dare uncontributo incisivo, originale ed

all’avanguardia nel processo di evolu-zione del Karate da Arte di origine pret-tamente marziale a Sport Olimpico,con una rigorosa connotazione di abili-tà specifiche e di prestazioni qualitati-ve.Ma entriamo nel merito dell’Euro-camp. L’organizzazione prevede dei“test di ingresso” degli Atleti al fine diverificarne le potenzialità sia tecniche,sia organiche, e dei “test di uscita” peresaminarne gli sviluppi. La struttura-zione prevede 2 allenamenti quotidiani:la mattina è dedicata all’acquisizionedegli schemi posturali e motori, ilpomeriggio all’attuazione qualitativadella tecnica.Per i partecipanti sono state organizza-te due giornate all’insegna del diverti-mento nella sfavillante struttura diMirabilandia e nell’ attraente Atlanticaper quello che potremmo definire indue parole l’intrattenimento acquatico.A tale evento di spessore oramai pre-stigiosamente noto a livello interna-zionale, hanno preso parte -e lo rile-viamo con particolare soddisfazione-rappresentanti di diversi paesi. Citia-mo la Delegazione Tedesca rappresen-tata da Helmut Spitznagel, Responsa-bile per gli “Youth”; Ralf Brunig eDottor Jurgen Fritsche, ResponsabiliRapporti con la Scuola; Dottor Wol-fgang Ran, Dirigente di una grandePolisportiva; Toni Dietel, Coach dellaNazionale. Agli autorevoli rappresen-tanti tedeschi si è aggiunta la Delega-zione della Croazia, più che ben rap-presentata con Cvjetan Vladimir,Maestro 7° Dan e Direttore Tecnicodella Nazionale Croata; Miso Berak,Maestro 6° Dan ed Arbitro Internazio-nale E.K.F.; Marian Pecirep, Maestro5° Dan, Centro Studi Karate Negrar

(VR), ex Allenatore della NazionaleBosniaca.La partecipazione tecnica è stata arric-chita dalla presenza del Campione delMondo di Kata Lucio Maurino, che haportato la sua esperienza oltre che diAtleta anche di profondo conoscitoredelle Scienze Motorie, mettendo inrisalto che i risultati possono, comun-que, essere ottenuti conciliando sport eformazione accademica.Inoltre, da citare la presenza continuadelle Atlete della Nazionale ItalianaFemminile, in particolare della Cam-pionessa del Mondo di Kata Sara Bat-taglia, unica occidentale ad aver spo-destato negli ultimi vent’anni il Giap-pone; della Campionessa EuropeaSara Cardin, che, sottoponendosi atest con ausili biomedicali non invasi-vi, ha confermato di aver raggiuntouna perfetta forma agonistica; dellapluricampionessa Italiana VeronicaMaurizzi.Le Atlete sono state presentate su RaiUno alla Notte del Pirata, festa dedica-ta al compianto Marco Pantani, nellaquale si è esibito l’intero gruppo delSound Karate diretto con bravura daRita Zampieri. Presente anche la picco-la Terryana D’Onofrio, 4 Ori a LasVegas, Argento a Zagabria e Salisbur-go.Rilevanti le presenze del giornalistaDottor Spartaco Bertoletti, DirettoreEditoriale delle Riviste Samurai eSportivo; del Dottor Roberto Ruberti,Manager del Corso Internazionale diGrado, e dei Presidenti e Vicepresiden-ti di diversi Comitati RegionaliFIJLKAM: Giovanni Morsiani, Presi-dente Comitato Regionale Emilia-Romagna; Klaus Tomassini, PresidenteComitato Regionale Marche; Roberto

Giugno, è tempo di Eurocamp!Al 6° International Eurocamp Karate di Cesenatico, svoltosi in due periodi settimanali dal 18al 30 giugno u.s., oltre 600 i giovani partecipanti – Più che positivo bilancio anche per leavanzate ricerche tecnico-scientifiche eseguite durante il Camp in collaborazione con Istituti

Universitari – Presenti nutrite Delegazioni straniere.testo e foto di Leandro Spadari

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Ruberti, VicepresidenteComitato Regionale Friu-li-Venezia Giulia; CarloTombolini, VicepresidenteComitato Regionale Emi-lia-Romagna, e MarcoMancinelli, VicepresidenteComitato Regionale Marche.L’Eurocamp è stato ancheoggetto di studio. Erano pre-senti, infatti, neurofisiologiricercatori dell’Università degliStudi La Sapienza di Roma, incollaborazione con la società diBioingegneria RGM di Genova,che, assieme al Professor Aschieri,hanno condotto un’interessantissimaricerca sulla funzione neurocognitiva-motoria degli Atleti relativa all’equili-brio.Estremamente significativo il fatto chequesta ricerca con i suoi risultati è diestremo interesse, oltre che per il Kara-te, per diversi altri sport quali la Palla-canestro, la Pallavolo, la Scherma, laGinnastica Artistica. In chiave prospet-tica consentirà di proporre nuove meto-diche finalizzate ad ottimizzare l’alle-namento in palestra. Alla luce di quan-to è stato qui solo sommariamentedescritto, l’Eurocamp si può configura-re come un importante, qualificantetassello del “futuro evoluzionistico”del Karate, che vede crescere di anno inanno i suoi adepti sia in qualità, sia inquantità.Un plauso, quindi, per le indagini ana-liticamente e scientificamente condotteva, senz’altro, ai Ricercatori Universi-tari Alessandro Baldassarre, Direttore,Facoltà di Medicina e Chirurgia del-l’Università degli Studi “La Sapienza”di Roma; Marco Iacoboni, Ingegnere,Dottorato in Neurofisiologia Cognitivapresso la medesima Università; France-sco Infarinato, Ingegnere, Eeg – Neu-rolab, Istituto di Medicina e Scienzadello Sport Coni Servizi; Silvia Navar-ra, Dottoressa in Scienze Naturali eRicercatrice Rgm – Genova; MicheleGallamini, Dottore e Ricercatore Rgm- Genova.

Da Cesenatico, per ora, è tutto: arrive-derci, con tante altre interessantissimenovità, all’Edizione 2008.

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�Il poster dell'edizione 2007

Il Professor Pierluigi Aschieri,al centro, ritratto con iRicercatori della RGM -Genova ed i docentidell'Università degli Studi laSapienza di Roma �

il Logo dell’EuroCamp

L’interno delPalazzetto diCesenatico

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AL’Aquila, il 19 marzo 2007,tre medaglie olimpiche di judo(Morico, Scapin e Giovinaz-

zo) e cinque Campioni del Mondo dikarate (Benetello, Maniscalco, DiDomenico, Valdesi e Maurino) hannodimostrato che si può fare spettacoloconiugando ingredienti “sacri”, comela tecnica e la classe, con ingredienti“profani”, come la musica (per le scel-te delle basi, talvolta semplicementecoraggiose, talvolta addirittura “estre-me”, Maurino docet), innaffiando iltutto con un pizzico di sana e benvenu-ta ironia (il set “cinematografico”Benetello-Maniscalco è molto piaciu-to). Ne è sortito uno spot d’autore, pia-cevole e divertente, per le due discipli-ne.Il teatro dell’evento, denominato “Artimarziali Sotto il Gran Sasso”, è statolo splendido Auditorium della ScuolaIspettori e Sovrintendenti della Guar-dia di Finanza di L’Aquila. La manife-stazione è stata organizzata dal GruppoKarate Fiamme Gialle (deus ex machi-na Claudio Culasso), in collaborazionecon la Fijlkam ed il Coni Provinciale econ il patrocinio del Comune e dellaProvincia di L’Aquila nonché dellaRegione Abruzzo (a noi particolar-mente cara per aver dato i natali a DinoCampana e al padre di John Fante).Tre i momenti salienti dell’evento. Ilprimo, prettamente divulgativo e pro-mozionale, denominato “Incontro conil Campione” s’è svolto la mattina ed èconsistito in un tète a tète tra gli stu-denti (e i professori) di 6 scuole diL’Aquila e i Campioni delle FiammeGialle.Prima una serie di esibizioni (partico-larmente applaudite quelle di YleniaScapin, di Girolamo Giovinazzo, diDavide Benetello e Stefano Maniscal-

co e della squadra di kata) a cui hafatto seguito un’intervista collettivadegli studenti ai judoka ed ai karatekagialloverdi condotta con una certaverve da un divertito Colonnello Vin-cenzo Parrinello. I ragazzi hanno chie-sto di tutto e di più e non sono manca-te le domande riguardanti la sfera per-sonale a cui gli Atleti delle FiammeGialle non si sono certo sottratti.Nel primo pomeriggio, presso l’AulaMagna della Scuola, s’è svolto unSeminario sugli Sport di Combatti-mento, coordinato dal D.T. dellaNazionale Italiana di Judo, M° FeliceMariani, diretto ai Tecnici della Regio-ne Abruzzo ed agli studenti delloIUSM di L’Aquila. Al seminario sonointervenuti, in qualità di relatori, ilDirettore Tecnico della Nazionale diKarate, Professor Pierluigi Aschieri, ilCoordinatore della Nazionale di Pugi-lato, M° Nazzareno Mela e, per lascherma, il pluricampione olimpico emondiale Fabrizio Maffei, attualmenteSegretario della Federazione ItalianaScherma (e le soddisfazioni ultima-mente non gli sono mancate neppurequi). Gli uditori erano circa 140, ilseminario è durato circa due ore ed èstato un successo.Dopo il momento squisitamente didat-tico la giornata s’è conclusa conl’evento clou, che si è svolto ancorapresso l’Auditorium ed è consistito inun autentico spettacolo di judo e kara-te allestito da Felice Mariani e ClaudioCulasso e magnificamente condotto dauno speaker d’eccezione, Paolo Zaulidi Radio Rai, che appena rientrato daShangai dove aveva seguito per l’emit-tente nazionale le evoluzioni dellaDucati e di Valentino Rossi, ha voluto,comunque, essere presente (l’amiciziache lo lega al dott. Domenico Falcone

ed al M° Claudio Culasso non è estra-nea, ovviamente, al fatto che il radio-cronista abbia praticamente smaltito ilfuso orario sul palco). A lui va un gra-zie affettuoso anche dallo scriba.Alle esibizioni hanno assistito il Sotto-segretario di Stato per le Politiche Gio-vanili e le Attività Sportive, On. Gio-vanni Lolli, il Presidente della Federa-zione Italiana Judo Lotta Karate e ArtiMarziali, Dottor Matteo Pellicone e, inqualità di padrone di casa, il Coman-dante della Scuola Ispettori e Sovrin-tendenti della Guardia di Finanza diL’Aquila, Il Generale di DivisioneLuciano Pezzi. Erano, altresì, presentiil Segretario Generale dellaFIJLKAM, Dottor Domenico Falcone,il Presidente del CONI ProvincialeDottor Luciano Perazza e il gloriosoNicola Tempesta, primo Campioned’Europa azzurro di judo (Rotterdam,categoria oltre 80 kg, nel lontano1957).La kermesse è iniziata con le esibizio-ni degli Allievi delle Società Sportivedi judo e karate dell’Abruzzo coordi-nate per il judo dai Maestri SilvioTavoletta e Salverio Spurio e per ilKarate dal Maestro Emilio Ermano. LeSocietà Sportive che hanno partecipatoalle esibizioni e i loro Insegnanti lì pre-senti, ai quali rivolgiamo il nostroplauso per l’impegno e la capacitàdimostrata, sono state le seguenti:Karate: Wado-Ryu Karate Do delM°Maurizio Gioia, Karate Body eSoul del M° Vittorio Bucceri, ScuolaKarate Italia Montesilvano (Pe) del M°Walter Ortani, Scuola Karate ItaliaMosciano S.Angelo (Te) del M° Gian-ni Visciano e Vestina Karate ClubPenne (Pe) del M° Emilio Ermano.Mentre per il Judo erano presenti iJudo Winner Team Avezzano del M°

Arti marzialisotto il Gran Sasso

di Salvatore Mendolia - foto di Giuseppe Di Prima

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Cardone, il Cus Amiternum JudoL’Aquila del M° Maria Grazia Scarsel-la coordinati dal Tecnico Gianni Garel-la, Shin Tai Tresacco l’Aquila M°Antonio Candeloro e Sabrina Palom-bo. Questi Club, con le loro curate per-formance dei giovani Atleti, hanno piùvolte strappato l’applauso, talvoltaintenerito per l’imberbe età di alcuniprotagonisti e talvolta autenticamenteammirato, dei numerosi spettatori. Aseguire c’è stato lo show vero e pro-prio con un programma serrato e nutri-tissimo di livello extralusso. Si sonoesibiti, nell’ordine: per il judo: YleniaScapin in un combattimento simulato,Lucia Morico in un Gominuki e Giro-lamo Giovinazzo in una spettacolaredimostrazione di tecniche al rallentato-re; per il karate: Lucio Maurino in unkata di sua composizione, la squadra dikumite delle Fiamme Gialle, Benetel-lo-Maniscalco e Di Domenico-Giulia-ni in due combattimenti simulati.Ancora Maniscalco e Benetello si sonodivertiti a riproporre, in simultaneaalle immagini che scorrevano su ungrande schermo piazzato sul palco enon sbagliando nulla, il famoso com-battimento all’interno del Colosseo traBruce Lee e Chuck Norris, in uno deifilm cult del genere. Una chicca che hastrappato applausi. Chiusura in bellez-za con la squadra di kata delle FiammeGialle. Se uno degli intenti di “Arti marzialisotto il Gran Sasso” era quello dimostrare al pubblico, formato anche damolti profani, quanto spettacolari,divertenti, formative, in una parolabelle, possano essere le discipline deljudo e del karate l’obiettivo, grazie aigrandi Campioni che si sono impegna-ti con stile e sicurezza, può dirsi perfet-tamente centrato. Parimenti può essereconsiderato un successo il Seminariosugli Sport di Combattimento sia perl’assoluta qualità dei relatori sia perl’interesse suscitato nell’uditorio,composto oltre che dai Tecnici abruz-zesi anche dagli Studenti dello IUSMdi L’Aquila (la partecipazione è valsaloro, tra l’altro, qualche credito forma-tivo). Un’esperienza certamente daripetere.

K A R A T E�

L’armonia esincronismo diValdesi, Maurino eSole

PerfettoMaitobi

Mawashi diMaurino su

Sole

Da sinistra, ilPresidente

MatteoPellicone, l’On.Giovanni Lolli,

il Gen. diDivisione

Luciano Pezzi,Lucia Morico e

JenniferPitzanti

Una simpaticapartecipazione

delle Societàsportive

abruzzesi�

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PIERANGELO TONIOLO in-cassa un titolo non proprio ina-spettato con il suo miracoloso

Akiyama Settimo e la conferma gliarriva poco dopo la perdita di ragazzepregiate in direzione club militari. Lamorale è nella contrapposizione deidue eventi. Incassare e ripartire, semi-nare e ricreare. Si può dire che Tonio-lo a riguardo sia uno e bino dato che èil referente tecnico dell’Esercito.«Ogni scudetto, ogni affermazione èunica perché in possesso di un saporeparticolare e di un effetto speciale.Voglio ribadire che questo titolo nonprivilegia solo la quantità. Noi siamostati capaci di vincere dei titoli indivi-duali con dei giovani a livello assolu-to. E dunque l’affermazione 2006 è unbell’anello di collegamento tra lefavorevoli notizie del presente e l’af-fermazione assoluta dei talenti chestiamo covando per il 2007 e seguen-

ti. Ammiro Bollettieri per la sua capa-cità immutata di creare talenti nel ten-nis ed anche per l’abilità nel comuni-care questa maestria. Sto completan-do la tesi di laurea in scienze motoriein cui cerco di fare un paragone tra ilprofessionismo del calcio e l’impor-tante marginalità di una disciplinacome il judo. Dobbiamo capire fino infondo la peculiarietà di questo nostrosport. Va dato atto che molti gruppisportivi militari fanno sopravviverealcune discipline. La federazione daparte sua riconosce con un contributospecifico i meriti di chi alleva talentiper poi perderli a favore di club piùimportanti. E’ sempre un momentodoloroso quando si perde il talento.Per la società, ma anche per l’interes-sato. Penso che si debba sempre pesa-re moralmente quanto valga un titolodi una società civile che riesce adottenere risultati di valore nazionale».

MASSIMO PORTOGHESE è insiemetecnico e presidente della ChampionsCenter Napoli, prima nella classificaper società del karate. Il titolo del2006 va a comporre un tris di fragoro-se conquiste consecutive. Sul sitowww.championscenter.altervista.orgsi potrà constatare su che radici poggila propria attività il club partenopeo.Per la localizzazione è significativonotare che agisce a Scampia e che lapalestra di riferimento sia nel finitimoquartiere di Secondigliano. Bisogne-rebbe incrociare questo dato con laparallela ed omologa attività nel judodella famiglia Maddaloni e dei conti-nui appelli alle istituzioni per un aiutonon effimero. Portoghese sintetizza:«L’evoluzione della mia società èstata continua e non è limitata al tito-lo di società. Ricordo volentieri inostri atleti di punta del kumite: ilventenne Salvatore Portoghese, il più

SPIGOLATURE

I club da titolonelle graduatorie

2006

di Daniele Poto � Elio Scuderi con alcune sue allieve

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grande Marco Abbruzzese, capaci divincere la concorrenza degli avversa-ri militari. Lavoriamo in una zonaparticolare, dove si può aver paura dipasseggiare da soli la sera. Ma oltreallo sport abbiamo cercato di darequalcosa di più alle famiglie che cifrequentano, cioè un’attività sociale,un riparo ed un ausilio. Ed è un qual-cosa di indefinibile che a volte puòessere considerato più importante diun titolo o di un podio. Siamo in sciafelice di successione di titoli e siamoanche l’unico club del comitato regio-nale campano che abbia centrato que-sto traguardo nella storia del karate.Dopo il tris ci può essere solo il pokerovvero vincere la super-classificaolimpica dell’ultimo quadriennio,valorizzata dalla federazione e dalsapore particolare, un riconoscimentoancora più vasto per i nostri sforzi. E’solo questo che mi appaga perché non

sono un politicante e non ambisco adonoreficenze diverse da quelle pura-mente sportive».

ELIO SCUDERI ha fatto il più visto-so salto di qualità nella lotta con la suaomonima Accademia passando dalterzo al primo posto, sgambettandosoprattutto Rovereto. Un lungo cam-mino per il club siciliano nato comeAccademia Pandolfini nel 1928,riconvertito come Accademia Scuderinel 1953. E la tradizione è di famiglia:dal padre Enzo al 75enne Elio che citacon disinvoltura i gioielli di famiglia,senza dimenticare l’adottata De Paola.«Il nostro titolo è frutto di una grandeattività a livello giovanile. Posso cita-re Ligotti che è passato indifferente-mente, vincendo, nella lotta come neljudo, riportando il titolo cadetti, conCastronovo, in fondo altrettante poli-valente, perché primo sia nella greco-

romana che nella libera. La Siciliaoffre il 50% del serbatoio nazionale. Imiei migliori atleti poi passano inva-riabilmente alla Polizia. A TerminiImerese c’è un gruppo sportivo chelavora bene, la Ogis Palermo si rac-chiude nel nome di Filippo Fiumefred-do, il Gruppo Lottatori Palermo è sin-tetizzato dall’attività dei Lipari.Siamo una regione felice che veicolaverso il nord, Roma e Genoa compre-se. Riconosco che alla nostra grandeaffermazione ha anche contribuitol’organizzazione dei campionati ita-liano assoluti di stile libero sotto l’in-segna del Memorial Enzo Scuderi nelmaggio scorso, un evento che hadestato entusiasmo e stimolato ener-gie riposte. Per noi la soddisfazione èenorme. Non veniamo dal nulla. Giàle date che le ho elencato le fannocapire il lungo cammino che abbiamofatto».

� Massimo Portoghese con Giuseppe Strano � Pierangelo Toniolo

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J U D O

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Ho incontrato ilMaestro Mukainell’aprile del

2006. Avevo fissato for-malmente un appunta-mento per osservare isistemi di allenamentoper i giovani. Trovandominientemeno che al Kodo-kan mi aspettavo allena-menti severi e formali. Ilclima che ho trovato miha sorpreso perché al con-trario si trattava di lezionipiuttosto libere condottein una atmosfera di gene-rale, composta allegria.Più tardi parlando con ilMaestro mi sono resoconto che anche in Giappone (per-fino in Giappone) fatte le dovutedifferenze si devono fare i conticon una realtà giovanile che è cam-biata e con una società in evoluzio-ne. Abbiamo parlato di tradizione,agonismo ed educazione e le posi-zioni da lui espresse mi sono sem-brate molto equilibrate.In occasione dell’ultimo torneointernazionale di Judo “Città delPalio” ho avuto il piacere di cono-

scere il maestro Kuroda Keiichiche mi ha portato l’ultimo numerodella rivista Kindai Judo (JudoModerno) con l’intervista al Mae-stro Mukai di cui propongo la tra-duzione che segue. Quello che puòsorprendere non è tanto il contenu-to della proposta, che da tempo faparte del bagaglio delle nostrepalestre, ma il risalto che ne vienedato sulla rivista giapponese, riccadi immagini e di interventi, nonché

il fatto, non secondario,che provenga dalla massi-ma istituzione judoisticamondiale.D. Alla sezione giovaniledel Kodokan si fannoallenamenti diversi e ori-ginali.Da quanto tempo e perquale motivo ha comin-ciato?R. Sono entrato al Kodo-kan nel 1995. A queltempo alla sezione giova-nile c’erano tre maestri. Imaestri insegnavanosoprattutto REIHO eUKEMI; se non si sape-vano queste cose non si

poteva avanzare nel programma.Come tecniche si insegnavanosoprattutto gli ASHI WAZA e l’am-biente era assai rigoroso. Durantel’orario di allenamento, dalle 4.30alle 6.00, ci sono stati giorni in cuii bambini che venivano al Dojoerano 5 o 6.Vedendo questo ho pensato chefosse prioritario interessare i bam-bini e fare in modo che desideras-sero venire al Dojo. Questo è il

JUDO GIOVANILE IN GIAPPONE

Intervista al M° Mukairesponsabile della Sezione

Giovanile del Kodokandi Giovanni Bertolozzi Caredio

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J U D Omotivo, ma come maestro noviziosono rimasto ad osservare per unanno circa; c’erano bambini cheripetevano le stesse cose ogni gior-no. In questo modo si stancavano.Quindi dopo aver osservato questasituazione per un anno ho fattoun’indagine presso i genitori. L’ob-biettivo principale era come farfare gli esercizi ai bambini interes-sandoli.

D. Come è andata l’indagine?R. Una delle domande era: “vole-te fare gare con altri Dojo?” A queltempo al Kodokan c’erano garemensili e KOUHAKUJIAI masempre “in famiglia” e ad alcunibambini non era permesso farenemmeno queste gare. Fra loro cen’erano alcuni che frequentandoaltri Dojo avevano fatto esperien-za di gare esterne. Questi bambinivolevano uscire dal Kodokan.(per statuto il Kodokan non fa atti-vità agonistica n.d.t.)

D. Quanti bambini volevano faregare esterne?R. Il 28,5%. Io pensavo che fosse-ro di più, contrariamente al previ-sto erano pochi ma quasi il 30 percento dei bambini e loro genitorivolevano la partecipazione allegare quindi ho pensato che fossenecessario cambiare il contenutodegli allenamenti e ho sottoposto ilprogetto ai dirigenti del Kodokan.A quel punto il Maestro Daigo hadetto: “se pensi che sia giustofallo!”All’inizio ho programmato unostage estivo con attività che piaces-sero ai bambini, Parco, Calcio, ecc.in cui oltre al Judo sperimentasseroaltri divertimenti.Ho progettato diplomi per ragazzidell’ultimo anno di scuola media ebambini dell’ultimo anno di ele-mentare.Abbiamo organizzato la partecipa-zione a gare esterne chiamandoci“KASUGA JUDO CLUB” pren-

dendo il nome dal posto. (Kasuga è il quartiere dove si trovail Kodokan n.d.t.)

D. Allora, quando è stata fatta laprima gara esterna?R. Alla manifestazione sportivadell’estate del 96. Due squadre deipiù piccoli e due squadre dei piùgrandi. Quattro squadre in tutto,per la prima volta facevano l’espe-rienza di una gara esterna.

D. E il risultato?R. Non ero sicuro di quelli più pic-coli ma pensavo che i più grandipotessero andar bene. Tuttavia nonsono andati affatto bene. Prima ditutto, non essendo abituati alla garaerano spaesati ed hanno accumula-to una serie di punti negativi per-dendo. In quel momento gli avver-sari erano la squadra giovanileMORIGUCHI EST (Osaka). Unadelle più forti del Giappone. Nonc’era niente da fare. Abbiamoperso 0 a 4. Solo uno ha pareggia-to. Era naturale, sia l’esperienzache il tempo di preparazione eranoinsufficienti.

D. Per questo ha deciso di allunga-re il tempo di allenamento?R. Si. Dalle 4.30 alle 6.00 è l’ora-rio normale ma oltre le 6.00 si èdeciso di fare ancora un’ora di alle-namento. Questo non era assoluta-mente obbligatorio. All’inizio si èdeciso che dopo le 6.00 avrei inse-gnato solo io. Ho presentato questarichiesta ai dirigenti del Kodokandopo quella gara. Allora quasi tuttii bambini hanno partecipato a que-sto allenamento. Quelli che aveva-no le capacità hanno aderito conentusiasmo. Uno dei motivi era didiventare più forti ma a me interes-sava soprattutto fare amare a tutti ilJudo. Più o meno a partire da quelmomento ho iniziato a variare edarricchire l’allenamento.

D. Per questo sono stati inventati

gli esercizi originali della “rana”,del “Kyonshi”, eccetera? (Kyonshiè un personaggio di un film popo-lare che fa buffi salti. n.d.t.)R. Esatto. Naturalmente per farejudo è necessaria anche la prepara-zione fisica. Ho dato questi nomiagli esercizi pensando che mentreci si diverte ci si rinforza. Facendoquesti esercizi si può avere la forzamuscolare per resistere sul tatami.Questa cosa è anche una preven-zione agli incidenti.

D. In tutto quanti tipi ce ne sono?R. Di ogni esercizio ci sono diver-se variazioni, non saprei…Pensan-do di rinforzare in modo equilibra-to la parte superiore e quella infe-riore del corpo, cambio ogni gior-no, perché se facessi fare le stessecose per due giorni di seguito sistancherebbero.

D. Sembra che i ragazzi si diverta-no.R. All’inizio si divertono mafacendo le stesse cose si stancano.In quel caso cerco di non stancarlimettendo qualcosa di nuovo o cam-biando combinazione.

D. Ci sono anche esercizi che sem-brano giochiR. Li facciamo, ad esempio, primadi esercizi più severi. Per renderlipiù efficaci dando ritmo all’allena-mento.

D. Da quando ha iniziato questiallenamenti i ragazzi sono cambia-ti?R. Senza dubbio la forza fisica èmigliorata. Soprattutto i ragazziche partecipano all’ora supplemen-tare si sottopongono ad un severoallenamento per desiderio persona-le, non c’è nessuna ragione per cuinon dovrebbero migliorare. Sonosicuramente più forti.

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Gli “Altri” che scrivono dinoi, molto spesso sono dei“Grandi”. Per “Altri” s’in-

tendono persone e personaggi nonprecisamente addetti ai lavori che, inloro Opere, hanno trattato nel passa-to o parlano ora dei nostri sport.E’ indispensabile, introducendo unargomento del genere, rifarsi ovvia-mente al primo cronista sportivodella storia, tal Omero (da Smirne?)che nel mai abbastanza citato XXIIICanto dell’Iliade racconta della lottafra Aiace ed Ulisse. Per completezzadi informazione va ricordato chenello stesso racconto si tratta conspecifica competenza della corsa,delle gare di lancio del disco e delgiavellotto, di pugilato, di scherma,di corse di cavalli, di tiro con l’arco.Ricchi premi ed anche interventi dei“poteri forti” che allora, come ora,non mancavano.Si passa, inevitabilmente, ad Aristò-cle, più noto come Platone, cioèdalle “larghe spalle”, allievo di Ari-stiòn di Argo e (forse) partecipanteai Giochi Istmici, Pitici e di Olimpia.Nella sua opera Le Leggi Platoneconsiglia di usare, lottando, entram-be ed indifferentemente ambo le

mani, così come camminando usia-mo le due gambe.Si parla di Lotta anche nella Bibbia,in cui viene descritta la sfida fra Gia-cobbe e l’Angelo. Per rimanere nellaletteratura religiosa, bisogna fareanche riferimento a Saulo di Tarsoche nella Lettera I ai Corinzi citacome esempio i Lottatori che, vir-tuosamente, per ottenere una coronacorruttibile si astengono da tutto.Prima di arrivare ai giorni nostrimeritano una fugace citazione ilBoccaccio (…tra gli altri giuochi,usavano fare alle braccia e questo sichiamava lotta); il Tasso (…e quiviinsieme in torneamenti e lotte ren-don le membra rigorose e dotte);Dante Alighieri, il Boiardo, l’Ario-sto…Venendo ai fatti contemporaneiritengo interessante presentare agliappassionati di lotta, judo ed artimarziali quattro libri, più o menorecenti scritti da Irving, Carofiglio,Putin e Klein.John Winston Irving (al secolo JohnFallace Blunt jr) ha praticato ed inse-gnato la Lotta; ne ha scritto nei suoiromanzi e soprattutto ne “Il mondosecondo Garp”, la sua opera di gran-

de successo ed una delle più venduteal mondo, come i successivi Le rego-le della casa del sidro e Preghieraper un amico. Per la sceneggiaturadella Casa del Sidro, in un film diret-to da Gorge Roy Hill e con RobinWilliams fra i protagonisti, ottenne ilPremio Oscar interpretando anche,in un breve cammeo, la parte di unarbitro di lotta stile libero olimpica,diffusa nelle Università americane.Nel libro Il mondo secondo Garp,Irving dimostra come la Lotta sia, indefinitiva, l’unico sport praticabileper un giovane come T.S.Garp chefrequenta la famosa Scuola Steering. Ed arriva a indivi-duare questa verità (per lui assoluta)per via di successive eliminazioni.Il presupposto, per Garp, è che loSport non possa essere ricreazione,“niente, per lui, era ricreativo”. Luitrovava stupidi i giochi a squadre; ilcanottaggio; il remare all’unisono,poi, “gli faceva pensare agli schiavidei galeoni”. Cancellati perciòrugby, calcio, basket, volley, base-ball, canottaggio e simili.Non gli piaceva il tennis. In un tema,quando era matricola, scrisse: “Nonmi interessano le palle. La palla si

I LIBRI

Quando gli altriscrivono di noi

Secondo John Irving l’unico sport che meriti di essere praticato da un giovane è la Lotta –Gianrico Carofiglio illustra le funzioni terapeutiche dell’Aikido – Vladimir Vladimirovic Putin ci

insegna il suo Judo – Infine impariamo a volare con Yves Klein e con i Kata

di Vanni Lòriga

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frappone fra l’atleta ed il suo eserci-zio. Idem per quanto riguarda ilvolano o il disco di gomma dell’hoc-key; ed i pattini, al pari degli sci,sono intrusi fra il corpo e la terra.Quando uno allontana il propriocorpo dalla gara mediante un attrez-zo – racchetta, asta o mazza che sia– ogni purezza di movimento e diforza va perduta”.Questo sosteneva Garp, dimostran-do, come sottolinea Irving, “l’istintodell’esteta individualista”.Per via di esclusioni, poco restava.Pratica la corsa campestre, ma va afinire inevitabilmente nelle pozzan-ghere e rimane raffreddato per tuttoun autunno. Inoltre, quando final-mente scopre la lotta, capisce che alconfronto il cross country è un impe-gno per ragazzini (“...alla fine dellacorsa gli pareva di cominciare appe-na a scaldarsi…).“In quella prima stagione di lottastile libero - racconta Irving - Garplavorò sodo e con gioia ad imparareprese e mosse. Pur prendendo sono-re batoste non si lamentò mai. Avevatrovato il suo sport ed il suo passa-tempo. Vi profonderà le migliorienergie… gli piaceva il corpo a

corpo e gli spaventosi confini di quelcerchio segnato sul tappeto; il tre-mendo condizionamento e la costan-za occorrente per tenersi nei limitidel peso”.Resta da chiarire il mistero dellacopertina che presenta il libro Ilmondo secondo Garp, che a fiancopubblichiamo. Si tratta di un rospo:la spiegazione di questa sceltapotrebbe risalire a quanto Irvingpensa della TV. Parlando dei vicini,scrive che “si ode il gracidio, attuti-to, di qualche televisore ancoraacceso e si vede, qua e là, il riverbe-ro azzurrastro del video… la sua èl’irritazione dello scrittore: egli sache dov’è acceso un televisore c’èqualcuno che non sta leggendo”. Glifa pensare che la televisione siasimile ad un cancro, insidioso eottundente, che inebetisce il mondo.E gli ricorda il Sotto Rospo, in ingle-se undertoad, che si pronuncia comeundertow, la risacca che può “trasci-narti in mare, risucchiarti”.Dimostrate quindi ,da John Irving, lapericolosità della televisione e lasuperiorità della Lotta rispetto adogni altro sport, passiamo a parlaredi un altro libro di successo, scritto

da un italiano e che ha avuto uninnegabile consenso, consideratoche dal 2002 ad oggi è arrivato allatrentatreesima edizione. Si tratta diTestimone inconsapevole di GianricoCarofiglio, Sostituto ProcuratoreAntimafia al Tribunale di Bari, cin-tura nera IV dan di Karate è tessera-to FIJLKAM nel dojio del MaestroVito Simmi.Nel suo scritto di esordio nella cosi-detta letteratura “nera” processualeparla di arti marziali e soprattuttodell’aikido.Si scopre che la protago-nista del racconto, Margherita, abbiasconfittto l’alcolismo proprio con lapratica di questa disciplina orientale,di cui è II dan. C’è la testimonianzadi una cassetta.“Il video – scrive Caramico - comin-ciava con una ripresa di una pale-stra in stile giapponese, vuota, conun tatami verde...poi entrò nel quadro una ragazza con kimonobianco e larghi pantaloni neri. Icapelli erano raccolti in una coda.Ci misi qualche secondo a ricono-scere Margherita. Guardava in unpunto fuori. Da quella parte entròun uomo, con la stessa divisa. Leafferrò il bavero della casacca; lei

� John Irving � Gianrico Carofiglio � Vladimir Putin

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gli prese la mano e ruotò sullegambe. Sembrava si muovesse alrallentatore ma egualmente noncapii bene in che modo l’uomo veni-va proiettato sul tatami, con un fru-scio. Senza fermarsi, dopo essererotolato in piedi ed essersi voltato,l’uomo attaccò di nuovo. La suamano, aperta, calò verso la testa diMargherita. Ancora una rotazione,ancora un movimento incomprensi-bile e l’uomo volava di nuovo, con ilarghi pantaloni neri che disegnava-no figure eleganti, nello spazio.Seguirono altre sequenze, in cui gliaggressori avevano bastoni, o coltel-li, o attaccavano in coppia”.“Era uno spettacolo ipnotico, chedurò per circa venti minuti…anchedopo rimanemmo tutti e due senzaparlare, un tempo indefinito. Eppu-re, forse per la prima volta nella miavita, non mi sentivo a disagio nelsilenzio. Non sentivo l’ansia di riem-pirlo, in qualche modo, con la miavoce o qualche altro rumore…”“…quando siete colpiti dall’impulsoirresistibile a bere – spiegava Mar-gherita – fate qualcosa per lasciarepassare i secondi, o i minuti chedura la crisi… a me è capitato diver-se volte, come a tutti. L’aikido mi haaiutato. Quando arrivava l’ondata,mettevo il kimono e ripetevo le tecni-che, cercando di concentrarmi solosu quello che stavo facendo. Funzio-nava. Quando finivo l’allenamentomi ero dimenticata della voglia dibere”.

Si arriva così, dalla Lotta attraversol’Aikido, al Judo. Il primo testo cheesaminiamo è stato scritto da Vladi-mir Vladimirovic Putin, Presidente

della Federazione Russa e maestroed allenatore emerito di Judo e diSambo. Con la collaborazione degliallenatori emeriti e membri dell’Ac-cademia delle Scienze Pedagogichedi San Pietroburgo Vasilij Sestakou eAleksej Levickij ha compilato unmanuale dal titolo Impariamo il judocon Putin (Mondadori, nella edizio-ne italiana, con il contributo delMaestro 9° Dan Franco Capelletti).Si tratta di un’opera “dedicata aglispecialisti ed appassionati, con gliesercizi preparatori, le regole dicomportamento sul tatami e i ritualiche accompagnano gli incontri”: inrealtà è un manuale assai pregevoleper i contenuti e per la forma, arric-chito da ottime tavole dimostrative.Molto rigoroso l’inquadramento sto-rico del Judo, che serve anche aricordare come nacque in Giapponeil judo, in definitiva prodotto, secon-do gli autori, dagli “strabilianticambiamenti verificatisi alla fine delSecolo XIX. Nel 1868, grazie alsostegno dei fautori di riforme radi-cali, era asceso al trono l’imperato-re Mutsuhito che diede l’avvio a tra-sformazioni importanti in ogni setto-re della vita sociale e pose fine allungo isolamento del paese. Lo spi-rito occidentale iniziò a penetrarenella vita quotidiana di molti giap-ponesi… la tradizione dei samurai siestinse e le antiche arti marziali col-tivate dai clan dei samurai furonomesse a repentaglio…la rapida dif-fusione della cultura occidentalenella società giapponese (secondoPutin e suoi collaboratori) influìanche nella comparsa del Judo…ilpoliedrico sistema di educazionefisica ideato da Jigoro Kano che

univa la tradizione dei samurai conquella dello spirito olimpico”.Il testo di Putin presenta anche uncapitolo dedicato alle Tecniche diLotta (proiezioni, lotta a terra, stran-golamenti e difesa personale) e sichiude con una sezione rivolta agliApparati. Più propriamente noil’avremmo intitolata Appendici econtiene preziosi consigli sulla pre-parazione tecnica ed atletica, sulmiglioramento della forza e dellaresistenza, sullo sviluppo della velo-cità, sulla tecnica delle cadute, sullacosidetta “preparazione teorica”,sulla prevenzione e cura dei traumi.

Concludiamo questa interessante let-tura di libri notissimi segnalando perultima una novità editoriale. Si trattadi un’opera di Yves Klein, dal titoloI fondamenti del judo (Isbn Edizio-ni), “un manuale appena riscopertoin Francia, scritto da uno dei piùgrandi artisti del Novecento”.Yves Klein era viaggiatore, esteta,atleta e scrittore.. Come pittore èpassato alla storia come apostolodell’arte monocromatica, dedicando-si ad un unico colore che individuònel blu: verso la fine del 1956 trovòciò che cercava, “ un oltremareintenso, luminoso e avvolgente chedefinì “l’espressione più perfetta delblu” e che da allora fu chiamato bluKlein.Intanto, nel 1954, aveva dato allestampe presso l’Editore Grasset ilvolume Fondements du judo, accoltoda un assordante disinteresse e chesoltanto recentemente è stato ristam-pato in francese dalle edizioni Dilec-ta (pubblichiamo la copertita) e tra-dotto in italiano dalle Edizioni Isbn

I LIBRI

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del Gruppo editoriale il Saggiatore.Klein, infatti, visse freneticamente(morì a 34 anni) e seguendo innume-revoli interessi, fra cui quello dellearti marziali.Appassionato di sport, iniziò a prati-care il savate, che poi abbandonòritenendo la boxe francese troppoviolenta. Passò al judo che studiò incompagnia di Armand Fernandez(Arman) e del poeta Claude Pascal.Si riunivano in una cantina intera-mente dipinta di blù. “Allora - silegge in un passo del suo Diario –ciò che mi appassionava del judoera il movimento. La linea del movi-mento che è sempre astratta.”Nel 1952 si imbarcò a Marsiglia inuna cabina di terza classe di un piro-scafo che lo trasferì in Giappone. Làrimase due anni, approfondendo lostudio della lingua nipponica cheaveva già studiato presso la ScuolaNazionale di Lingue Orientali diNizza (città ove era nato nel 1928) esoprattutto perfezionando la praticadel judo. Si dedicò quasi esclusiva-mente ai Kata. Lo affascinavano, e lidescrive nel suo libro, servendosiper renderli più comprensibili conillustrazioni che non sono disegni né

fotografie statiche ma fotogrammitagliati da una serie di cortometraggiche illustrano l’”Estetica del Judo”.Il libro, sicuramente di altissimointeresse, viene presentato da unaprefazione di Jean-Luc Rougè, cam-pionissimo nell’età agonistica ed oraPresidente della Federazione France-se di Judo.Rougè definisce l’opera di Kelinusando una massima di Jigoro Kano,cioè come l’utilizzo ottimale del-l’energia e conclude : “Questo librosui kata ha un valore storico innega-bile. Permette a tutti di tornare adoccuparsi dei fondamenti del judo. Ikata sono come il colore dei pini, néantichi, né moderni”.Nel testo di Klein c’è anche una inte-ressante foto che vorrebbe riprodur-re l’autore mentre realizza il sognodella levitazione dell’atleta, cioè la“figura impossibile” prevista dalkata detto “degli uccelli”. La foto-grafia, ovviamente frutto di un foto-montaggio, fu realizzata nell’autun-no del 1960 sovrapponendo l’imma-gine del pittore-judoka ad uno sfon-do di Harry Shunk ritraente una stra-da di Fontenay-aux-Roses, nellaperiferia parigina. Ma il lancio nel

vuoto ci fu, raggiungendo la sestafigura del jtsutsu no kata e, secondoi testimoni, “fece il suo salto come sirecita una poesia”. Fu assistito dadieci amici, pronti ad attutirne lacaduta. Da circa tre anni Klein nonpraticava ufficialmente il judo edalla fine del salto il gesto di congedosi espresse nella consegna del suokimono. Il fotomontaggio fu pubbli-cato sul “giornale di un solo giorno”DIMANCHE, scritto, stampato, pub-blicato in 7000 copie (e distribuitonelle edicole) dallo stesso Klein epresentato con il titolo “L’uomonello spazio! Il pittore dello spazio sigetta nel vuoto!”Proprio con la pratica delle arti mar-ziali, Klein giunse alla conclusioneche “il corpo umano è uno spaziopervaso da una energia poetica”. Edaffermava: “Ciò che mi appassionanel judo è il movimento, la linea delmovimento che è sempre astratta”.Geniale, avventuroso (da giovaneaveva visitato l’Italia in autostop,percorso l’Irlanda a cavallo, prestatoservizio militare in Germania, inse-gnato arti marziali a Madrid comeDT della Nazionale di judo) vissemolto intensamente i suoi 34 anni.

� Yves Klein � Il salto nel vuoto

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In attesa di celebraredegnamente il centenariodella prima medaglia

d’oro olimpica della Federa-zione Atletica Italiana, con-quistata dal lottatore EnricoPorro a Londra nel 1908,ricordiamo la vittoria di Gio-vanni Gozzi ai Giochi del1932, che diede all’Italia laseconda medaglia d’oronella lotta greco-romana.

Gozzi nasce a Milano il 19ottobre 1902. Inizia l’attivitànel 1918 presso l’UnioneSportiva Milanese, chelascia nel 1920 per passarealla Società Sportiva Aga-mennone, da cui nel 1925 sitrasferisce all’Azienda Tran-viaria Municipale. L’allievodi Walter Ranghieri parteci-pa all’Olimpiade del 1924nei gallo, ma viene eliminato al terzoturno. L’anno dopo Gozzi è 2° al cam-pionato europeo di lotta greco-romanaa Milano, preceduto dall’unghereseArmand Magyar. Lo incontra ancoranel 1927 all’Europeo di Budapest eproprio in casa del forte magiaro Gio-vanni ottiene la rivincita, conquistan-

do nei gallo il primo titolo continenta-le della FAI.Nel 1928, ai Giochi di Amsterdam,vince cinque incontri su sei, battendoanche il finlandese Ahlfors, argentonel 1924: si classifica 3° alle spalle deltedesco Kurt Leucht e del cecoslovac-co Jindrich Maudr.

Nel 1932, ormai trentenne,partecipa per la terza voltaa un’Olimpiade.

*

La X Olimpiade si disputaa Los Angeles (30 luglio -14 agosto), che fa le cosedavvero in grande, dopoaver superato la terribilecrisi economica del 1929. Ilpiù importante dei lavorieseguiti è l’ampliamentodel magnifico stadioMemorial Coliseum, classi-cheggiante opera degliarchitetti John e DonaldParkinson (ultimata nel1923), la cui capienzapassa da 75.000 a 105.000spettatori. Il modernissimoimpianto, tra l’altro, dispo-ne di una pista in cenere eterra battuta che contribui-

sce al miglioramento di molti primaticon la sua eccezionale elasticità. Pro-prio al Coliseum il vicepresidentedegli Stati Uniti, Charles Curtis, inau-gura i Giochi.Le gare di nuoto si disputano nelloSwimming Stadium all’Olympic Park,presso il Coliseum; quelle di scherma

LA SECONDA VITTORIA OLIMPICA DI UN LOTTATORE ITALIANO

75 anni fa Giovanni Gozziconquistò a Los Angeles

la medaglia d’oronella greco-romana

di Livio Toschi

Giovanni Gozzi

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allo State Armory, pure all’OlympicPark, presso l’Exposition Building;quelle di ciclismo al Pasadena RoseBowl; quelle di canottaggio al LongBeach Marine Stadium; quelle dilotta, pesistica e pugilato all’OlympicAuditorium, costruito nel 1924(10.000 posti). Alle Baldwin Hills,inoltre, prende corpo il primo “vero”villaggio olimpico: 550 casette pre-fabbricate di 2 stanze e numerosi altriedifici (cucine, ospedale, teatro, pale-stre, ecc.), distribuiti su un’area di 129ettari, sorvegliata da autentici cow-boys con tanto di lazos. Le donne,invece, sono alloggiate in centro, alChapman Park Hotel.37 le nazioni presenti, 1.328 gli atleti(127 donne). Il numero dei concorren-ti è il più basso registrato dopo il1904, ma bisogna considerare l’enor-me distanza dall’Europa e le difficoltàdel viaggio. Gli italiani, per esempio,partiti da Napoli il 2 luglio, naviganodieci giorni per raggiungere New Yorksul piroscafo Conte Biancamano; poidevono attraversare in treno gli StatiUniti dall’Atlantico al Pacifico, arri-vando a Los Angeles il 17 luglio.Va inoltre ricordato che il CIO, nellasessione tenuta a Berlino nel 1930, hadeciso di limitare la partecipazione atre concorrenti per nazione nelle gareindividuali e a una sola formazionenelle gare a squadre. Tra i partecipan-ti non figurano né il mitico podistafinlandese Paavo Nurmi, né il france-se Jules Ladoumègue, primatista mon-diale dei 1.500 metri, esclusi dai Gio-chi perché ritenuti “professionisti”. Nonostante l’organizzazione metico-losa, che introduce perfino una spe-ciale cinepresa (la Kirby two-eyedcamera) per filmare gli arrivi, nonmancano i contrattempi. Nei 200metri i primi tre arrivati percorronorispettivamente 198, 199 e 201 metri,ma essendo tutti statunitensi preferi-scono non chiedere la ripetizionedella gara. Nei 3.000 siepi la giuriadimentica di contare un giro e i con-correnti devono quindi percorrerneuno in più. Il francese Jules Noël ese-gue un lancio del disco oltre i 48metri, che lo collocherebbe in zonamedaglie, ma la misura non viene

considerata valida perché tutti i giudi-ci si sono voltati per seguire unaprova di salto con l’asta. Non sidisputa il torneo di calcio, poco amatonegli USA.Sono giorni intensi ed emozionanti,anche per la vicinanza di Hollywood:tra gli spettatori delle gare è facileincontrare “stelle” quali Charlie Cha-plin, Gary Cooper, Douglas Fairbanks,Harold Lloyd, Claudette Colbert. Fair-banks, rinomato dongiovanni, entran-do allo stadio mentre si disputa la fina-le dei 100 metri femminili, esclama:«Anche qui, quando arrivo io, le donnecorrono». Al termine dei Giochi ilmondo del cinema spalanca le porteallo sconosciuto schermidore austra-liano Errol Flynn, che diviene l’eroe diinnumerevoli film di avventura, e alnuotatore Clarence “Buster” Crabbe,medaglia d’oro nei 400 metri stile libe-ro, che raccoglie l’eredità di JohnnyWeissmuller nei panni di Tarzan (inter-preta anche Flash Gordon). In quell’at-mosfera incantata accade un po’ ditutto: il lanciatore di peso ClémentDuhour, intervistato alla radio, dimen-tica addirittura di partecipare alla gara;un altro francese, il marciatore HenriQuintric, viene praticamente rapito dauna bionda quarantenne e vive un’av-ventura da sogno nella sua magnificavilla, da cui lo strappano in lacrime almomento del ritorno in patria.

Le categorie di peso nella lotta greco-romana passano a 7, come nello stilelibero, in ottemperanza a quanto deci-so nel 1929 dal congresso IAWF diDortmund. Al torneo di greco-romanapartecipano 41 atleti di 13 nazioni, aquello di stile libero 49 atleti di 15nazioni, a quello di sollevamento pesi29 atleti di 8 nazioni. Lo svedese IvarJohansson vince sia nella lotta stilelibero, pesi medi, che nella lottagreco-romana, pesi medio-leggeri,dopo aver perso 7 chili nella sauna.Un altro formidabile svedese, CarlWestergren, è il primo lottatore a vin-cere tre volte i Giochi Olimpici nellagreco-romana: nel 1920 nei medi, nel1924 nei medio-massimi, nel 1932 neimassimi.

La FAI schiera 6 lottatori di greco-romana e 4 pesisti, ottenendo unamedaglia d’oro con Giovanni Gozzi,due d’argento con Carlo Galimberti eMarcello Nizzola, tre di bronzo conErcole Gallegati, Mario Gruppioni eGastone Pierini. Ma la X Olimpiade èun successo per tutta la squadra italia-na (la più numerosa, con 101 atleti,dopo quella statunitense), che vince12 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12di bronzo, seconda solo agli USA. Vasottolineato che tra gli allenatori deinostri atleti figurano nientemeno cheAlberto Braglia (ginnastica), NedoNadi (scherma) e Giovanni Raicevich(lotta), nomi leggendari.Non mancano gli elogi alla nostra ele-ganza: con camicia azzurra, calzonibianchi e una “busta” color pagliacome copricapo, alla cerimoniad’apertura gli atleti italiani sfilanomarziali dietro il portabandiera UgoFrigerio, tra l’entusiasmo dei nostritantissimi connazionali e l’ammirazio-ne di tutto il pubblico.Assai sofferto il successo di Gozzi:afflitto per un mese da foruncolosi, alprimo incontro nei piuma - per colmodi sfortuna - trova un avversario deipiù pericolosi, il finlandese LauriKoskela, e teme di non poter giungereal termine del torneo olimpico. Dimo-strando di essere un campione, tirafuori tutta la sua classe e vince peratterramento. Il successo lo elettrizzaa tal punto che non sente più alcunmale e “schiena” facilmente anche ilgiapponese Kiyoshi Kase. Perde poil’ultimo incontro con il tedesco Wolf-gang Ehrl, ma lo precede in classificaper il miglior punteggio. Così, dopo24 anni, un’altra medaglia d’oro nellalotta si aggiunge a quella di Porro sullabaro federale.

*

In seguito Gozzi partecipa agli Euro-pei di Roma nel 1934, classificando-si terzo nei piuma alle spalle del fin-landese Kustaa Pihlajamäki e del-l’ungherese Ferenc Toth. Nell’aprile1936 vince il suo ultimo titolo italia-no, superando Marcello Nizzola, e

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gareggia per l’ultima volta in Nazio-nale (a Roma, contro l’Ungheria). Lalunga carriera e l’età cominciano apesare e, pur allenandosi con tenacia,giunge alla vigilia dei Giochi di Ber-lino in non perfette condizioni. Unincidente gli toglie comunque la pos-sibilità di partecipare alla quartaOlimpiade.Gozzi vanta 14 presenze in Nazionalee 8 titoli italiani: 3 nei pesi gallo e 5nei piuma. Nel 1948 diviene istruttoredel gruppo sportivo A.T.M. di Milano,nel quale ha militato, vincendo il cam-pionato di società nel 1934. È Cavalie-re della Corona d’Italia, Medagliad’oro del CONI al Valore Atletico,Membro d’Onore della FIAP.Muore ad Arma di Taggia l’11 agosto1976.

�Gozzi a Los Angelesmentre riceve lecongratulazioni deltedesco Wolfgang Ehrl,2° classificato

�Veduta esternadell'Olympic Auditorium,sede delle gare di lotta

Veduta internadell'Olympic Auditorium

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Il 27 aprile 2007 il Centro di Pre-parazione Olimpica dellaFIJLKAM al Lido di Ostia ha

ospitato una Cerimonia dagli alticontenuti morali e sociali, ben rias-sunti dalla sua stessa intestazione:“50 anni di maglia azzurra”.L’incontro (in calce riportiamo unelenco degli intervenuti, molti deiquali erano accompagnati da graditiospiti) è stato promosso dalla Com-missione Nazionale Azzurri, attual-mente presieduta dal Maestro SilvanoAddamiani che è subentrato al com-pianto Generale Ezio Evangelisti.Nei locali di quella che è CASA

FIJLKAM si sono dati convegnoAzzurri di antica milizia e di nuovagenerazione, tutti accomunati dallaidentica passione. per gli sport disituazione e di confronto. Generazio-ni lontane nel tempo, che da unaparte affondavano la loro vita nellastesse sorgenti dei nostri sport e chedall’altra presentavano gli attualiprotagonisti dell’Azzurro Fijlkam,fra cui brillavano le medagliate olim-piche Ylenia Scapin e Lucia Morico.Il saluto agli intervenuti è stato pro-nunciato dal Presidente Federale dr.Matteo Pellicone, che con parole ani-mate da sincero entusiasmo ha grati-

ficato l’uditorio, con un attestato cheè stato di stima e di riconoscenza perquanto, in oltre mezzo secolo di dedi-zione, gli Azzurri hanno dato allanostra organizzazione.Momenti di particolare intensità sisono vissuti al momento della conse-gna dei premi a Nicola Tempesta, aPio Gaddi ed a Silvano Addamiani.Nicola Tempesta (ottavo Dan) il pio-niere dei nostri Campioni, ha partico-larmente apprezzato l’impegno for-mulato dal Presidente per una presen-za rilevante degli Azzurri nel futuroMuseo della FIJLKAM, Federazioneche ha vinto la gara nazionale indetta

AL CENTRO OLIMPICO PREMIATI TEMPESTA, GADDI ED ADDAMIANI

Cinquanta annidi maglia azzurradi Vanni Lòriga - foto di Emanuele Di Feliciantonio

�Silvano Addamiani eMatteo Pellicone

�Lucia Morico

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dal Ministero dei Beni ed AttivitàCulturali al fine di sostenere le inizia-tive che servano a non dimenticare ilnostro passato. E nella storia federalei Campioni e tutti quelli che hannoonorato la maglia Azzurra, hannooccupato ed occuperanno un postorilevante.Pio Gaddi (ottavo Dan) ha illustratouna sua pubblicazione dal titolo“JUDO – Il mio metodo d’insegna-mento”: lo ha fatto con molta mode-stia e con sintetica comunicativa, pre-sentando una guida che sarà preziosaper chiunque si dedichi alla nobilearte della didattica. Tutti gli abbonatiad Athlon hanno ricevuto copia delmanuale che Gaddi ha voluto firmarecon una sua dedica: “Mi auguro chequesto libro possa dare a chi praticail Judo il suo modesto contributo perpercorrere la “ strada” (do) nelmodo migliore e nello spirito di reci-proca amicizia e prosperità”.Doveva obbligatoriamente conclude-re la riunione conviviale il MaestroSilvano Addamiani (settimo Dan) elo ha fatto con accenti improntati allanostalgia, temperata da una vena di

garbata autoironia. Ed ha chiuso conringraziamenti sentiti ed auspicibeneauguranti per il futuro.“Un ringraziamento particolare va aTe Presidente – ha concluso – per lasensibilità mostrata anche verso que-sto neo gruppo federale, dandoglicorpo ed anima… grazie a Te, gliAzzurri, del passato, del presente edel futuro hanno ora un punto di rife-rimento nella loro casa, la Fijlkam…auguro a tutti di porre altre stelle nelCielo Olimpico di Pechino, affinchèil firmamanto Azzurro brilli comeuna italica notte agostana”.Ricordando infine il contributo dimedaglie che il Karate dona all’Ita-lia , Addamiani ha concluso, auspi-cando l’inclusione di questo sportnel programma olimpico, sottoline-ando come “la medaglia con i 5 cer-chi non è più una stella cometa perla nostra Federazione, ma una stel-la fissa...”.

HANNO PARTECIPATO:

Addamiani Del Mondo Giovanna,Addamiani Gianluca, AddamianiGiselda, Addamiani Silvano, Adorna-to Raffaele, Aloisio Dominic, Bal-

ducci Riccardo, Bruschi Franco, Buc-chi Laura, Capelletti Franco, Carne-bianca Antonio, Celotto Giancarlo,Cognetti Umberto, Coppola Raffaele,Culasso Claudio, De Berardinis Giu-seppe, Di Feliciantonio Emanuele, DiFrancia Alberto, Di Francia Silvio,Falcone Domenico, Falsettini Paolo,Farina Gabriele, Franceschini Lucia-no, Franceschini Vittorio, Gaddi Pio,Gerardi Mario, Giaverina Ernesto,Granatiero Claudio, Iorio Arduino,Isaia Ciro, La Francesca Gherardo,Loriga Vanni, Manusia Cesare,Mariotti Augusto, Maroni Valeria,Miano Alessio, Minissale Gaetano,Monti Alfredo, Motta Angelo, NalisAlain, Ozkan Metina, Paolini Anna,Pellicone Marina, Pellicone Matteo,Pizzolon Adriano, Ripandelli Nicola,Ruelle Guy, Saudelli Giancarlo,Sebenello Ornella, Snijders Jan, Ste-fanel Stefano, Sulli Massimo, Tem-pesta Elvira, Tempesta Nicola, Tom-masi Giuseppe, Toschi Livio, UsaiFrancesco, Vecchi Mario, ViglianoPaola, Volpi Gianni, oltre a vari ospi-ti dei partecipanti.

�Nicola Tempesta con ilPresidente

�Pio Gaddi

�Vanni Lòriga

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Nel numero speciale di Athlonche ha celebrato i 25 annidella rivista, a proposito della

Storia delle Olimpiadi a fumetti diGiulio Ricci, si legge: «Lo stile,inconfondibile, è quello del grandeBenito Jacovitti. Creatore di innume-revoli personaggi, tra cui Cocco Bill,ha accompagnato molti di noi a scuo-la con il Diario Vitt. A 30 anni dallasua scomparsa è doveroso ricordarecon affetto e rimpianto “Jac lisca dipesce”» (pagina 30).Chi, come me, è da sempre un ammi-ratore di Jacovitti, sa bene che la suascomparsa risale al 1997; quindi a 10- non 30 - anni fa. Una subdola scivo-lata di penna (un lapsus calami, comedicevano i nostri antenati latini) si èinsinuata nel testo e l’1 è diventato 3.Abbiamo prontamente voluto segna-larlo ai lettori, cogliendo anche l’occa-sione per aggiungere qualche rigasulla sterminata attività di Jacovitti,che ci ha dispensato tanti momenti disano divertimento.

Nato a Termoli il 9 marzo 1923, a 16anni frequenta il liceo artistico aFirenze (dove gli viene affibbiato ilsoprannome “Lisca di pesce”) e colla-bora prima al settimanale umoristicoIl Brivido, poi al giornale cattolico perragazzi Il Vittorioso, che prospera dal1937 al 1966. Nel dopoguerra si tra-sferisce a Roma e per trent’anni, dal1950-51 al 1979-80, illustra il DiarioVitt per le edizioni A.V.E.Dal 1957 collabora al settimanale illu-strato del quotidiano milanese Il Gior-no, quindi a molte altre testate, tra cuiIl Corriere dei Piccoli, Il Corriere deiRagazzi e, per pochi mesi, Linus. Nel

1967 le sue vignette appaiono suL’automobile, mensile dell’A.C.I., poisu Il Male, Cuore e Tango. Nel 1977illustra il Kamasultra, con testi diMarcello Marchesi, nel 1993 il Kama-sutra spaziale. Per tre volte dà corpoai personaggi del Pinocchio di Collo-di. È attivo anche nel campo pubblici-tario con Cocco Bill, Pecor Bill, ZorryKid e il gatto Maramio. Nel 1993nasce lo Jacovitti Club (oggi presiedu-to dalla figlia Silvia) e nel 1994 il Pre-sidente Scalfaro lo insignisce del-l’onorificenza di Cavaliere al Meritodella Repubblica.Ironico, disincantato, surreale, capacedi tutto tranne che di coerenza, unfunambolo in equilibrio sulla matita,un maestro di follia cosmica, il crea-tore di un universo dove nulla èimpossibile; così lo hanno definito icritici, ma lui si riteneva semplice-mente un clown. Un artista dell’assur-do (non di rado accostato a Totò), lecui tavole brulicano di personaggi e dioggetti: un horror vacui che lo spingea riempire ogni spazio libero congeniale follia inventiva. Il foglio bian-co, aggredito con accanimento e fan-tasia irrefrenabili, si popola magica-mente di mani, piedi, ossi, matite,dadi, pettini, salami, ragni, vermi,uomini con grandi nasi e donne daiseni enormi.Autore assai prolifico, con uno spicca-to gusto per il paradosso - nel disegnoe nella parola - crea decine di perso-naggi rimasti nella storia dei fumetti,quali i 3P: Pippo, Pertica e Palla, ispi-rati a tre compagni di scuola; il sac-cente “arcipoliziotto” Cip (che ripeteinstancabilmente «Lo supponevo!»),lo squinternato aiutante Gallina e il

bassotto Kilometro; il cattivone Zagar,bislacca caricatura del disneyanoMacchia Nera; il maldestro ladrunco-lo Jak Mandolino e il suo simpatico“diavolo custode” Pop Corn; l’anzianama terribile signora Carlomagno, infa-ticabile dispensatrice di devastanticazzotti.Ma come dimenticare la teen-agerLolita Dolcevita, il pellerossa Occhiodi Pollo, il pirata Gamba di Quaglia, ilgiornalista Tom Ficcanaso? Infine,disegnato per Il Giorno dei Ragazzi, ilpreferito di Jac: il pistolero Cocco Bill(“l’altra faccia di Tex”), gran bevitoredi camomilla e protagonista indiscus-so di una esilarante parodia del sel-vaggio West, le cui strampalate avven-ture fanno pensare a quelle di TerenceHill nella saga di Trinità. Cocco Bill eil fedele cavallo Trottalemme, come ciricorda il sito ufficiale di Jacovitti(www.jacovitti.it), il 28 marzo 2007hanno compiuto 50 anni.Incoerente viscerale in politica (un“estremista di centro”), anarchiconei comportamenti, dissacratoreallergico alle censure, Jacovitti èstato un burlone irriverente del pote-re, spesso oggetto dei suoi corrosivisberleffi, ricevendo critiche aspre daopposte sponde. Ma dopo la suamorte, il 3 dicembre 1997, ogniriserva si è dissolta e il riconosci-mento del valore di “Lisca di pesce”è divenuto unanime. Il grande Jac,con l’immancabile sigaro in bocca,senza dubbio se la ride dall’alto diuna nuvoletta (dalla quale - ovvia-mente - spuntano piedi, matite, sala-mi e vermicelli) e commenta diverti-to: «Lo supponevo!».

A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI JACOVITTI

Grazie, “Jac lisca di pesce”di Livio Toschi

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�Disegno del “DiarioVitt” 1967-68 (testi diSergio Zavoli)

Jacovitti in un disegno diCavazzano

Jack Mandolino e PopCorn

�Cocco Bill e Trottalemme

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LUGLIO-AGOSTO 2007 65

Giovedì 8 marzo presso lasede del Centro Sportivodella Guardia di Finanza, aCastelporziano, le FiammeGialle hanno festeggiato laGiornata Internazionaledella Donna con un pranzoper tutte le loro atlete, adeccezione di quelle impe-gnate in raduni con le rispet-tive Federazioni o nell’im-minenza di competizioni. Alla presenza, tra le altre, diAntonietta Di Martino, redu-ce dalla splendida medagliad’argento nel salto in alto airecenti europei indoor diBirmingham, di Lucia Mori-co e della mamma IsoldeKostner – che è stata tra l’al-tro la prima atleta ad esserearruolata nelle Fiamme Gial-le, il 30 marzo del 2001 - ledonne gialloverdi sono statele assolute protagoniste dellagiornata. Assente inveceperché impegnata in Coppadel Mondo l’altra mammaMarianna Longa, che dopola maternità è tornata allo scidi fondo con risultati ancorapiù significativi di quelliottenuti in precedenza. Gli onori di casa sono statifatti dal Comandante delGruppo Polisportivo, Col.Vincenzo Parrinello, che hadato il benvenuto insieme aiComandanti dei Nuclei atle-ti, portando anche il salutodel Comandante del CentroSportivo, Generale GianniGola, impegnato a Bruxellesin attività di servizio. Omag-giate al loro arrivo del clas-

sico ramoscello di mimosa,di una scatola di cioccolatinie della “mascotte” delleFiamme Gialle, le ragazzesono state poi servite a tavo-la da alcuni loro illustri col-leghi, tra cui Nicola Vizzoni,Laurent Ottoz, FrancescoPignata e Cristiano Andrei,che si sono sportivamenteprestati alla simpatica inizia-tiva. Al termine, premi sim-bolici ed applausi a volontàper i migliori piatti ed il ser-vizio più efficiente (ad

appannaggio di Nicola Viz-zoni!).Nelle Fiamme Gialle – cheda sempre, nelle loro Sezio-ni Giovanili, curano anchelo sport femminile – milita-no ormai ben 51 atlete, ulti-me delle quali la nuotatriceMartina Cuppone e la judo-ka Yennifer Pitzanti, arruo-late lo scorso 12 dicembre,e ben 4 tra Ispettori eFinanzieri sono impiegatenegli uffici del CentroSportivo.

Erano presenti: Ester Balas-sini, Rosalba Console, Anto-nietta Di Martino, AdelinaDe Soccio, Veronica Borsi(ATLETICA); Lucia Mori-co, Antonia Cuomo, CamillaMagnolfi, Giulia Quintaval-le, Michela Torrenti e Yenni-fer Pitzanti (JUDO); ClaudiaCaracciolo, Roberta Elefan-te, Olimpia Troili (SCHER-MA); Erika Spinello(CANOTTAGGIO); FlaviaTartaglini (VELA); IsoldeKostner (SCI).

D A L L ER E G I O N I LAZIO

Le Fiamme Giallehanno festeggiatole loro donne

�Le ragazze delle Fiamme Gialle

J U D O

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66 LUGLIO-AGOSTO 2007

D A L L ER E G I O N I

LOMBARDIA

Finalmente una grande intui-zione ha dato evidenza erisalto alla disciplina dellalotta olimpica. Si è manifesta-ta la possibilità per il Comita-to Regionale Lombardo setto-re lotta di poter far conoscerequesto sport durante unamanifestazione di arti marzia-li e di diverse discipline dacombattimento.

Ecco gli ingredienti.La località. Acratium, vicoinnalzato sull’antico livellodella Molgora. E’ AgrateBrianza: antico villaggiobrianteo dove la vite e levigne tenevano il primoposto, oggi in prima fila peressersi reso protagonista di unammirevole evento. Moltissi-me memorie ci hanno lasciatodi questa località i secoli dimezzo. Indubbio che iniziati-ve e manifestazioni vanno adarricchirne la storia e la tradi-zione. Il giorno 28 aprile del2007, data destinata ad essereuna di queste.

I protagonisti. Enzo Lamac-chia, Vicepresidente Regio-nale della Lombardia settorelotta, che ha voluto “stravol-gere” la consuetudine di unagara ufficiale di lotta affinchéessa lasciasse un segno mar-cato nell’ambito della mani-festazione. Ovvero, la volontàè stata quella di offrire uncontesto agonistico in unoscenario pressoché innovati-vo. Di creare, per un pubblicoanche poco avvezzo alla lottaolimpica, una certa attenzionerispetto a questa disciplina.Il Sindaco di Agrate BrianzaAdriano Poletti e l’Assesso-re allo sport Luigi Carlo

Bucchi che, con grandecuriosità, hanno accettatoche nel programma dellamanifestazione, tenutasipresso l’accogliente Palaz-zetto Sportivo S. Caterina, sipotesse svolgere il Campio-nato Regionale di Lotta StileLibero esordienti-cadetti ejunior-senior.

Il valore umanitario. Pace ecooperazione tra i popoli.Temi assai cari ad AgrateBrianza che hanno trovatoespressione nell’organizza-zione di un evento sportivoper contribuire a finanziareprogetti di cooperazione coni paesi in via di sviluppo.

Sono stati raccolti fondi afavore dell’Associazioneamici nel mondo WORLDFRIENDS ONLUS (orga-nizzazione internazionale dicooperazione allo sviluppo). Il Comitato Regionale Lom-bardo settore lotta ha fatto lasua parte versando una cifraper ogni suo atleta, allenatoree dirigente di Società.

L’evento. A partire dalle11.00, sulle due delle trematerassine sistemate nelparterre del Palazzetto, sisono alternate dimostrazionidi alcune delle disciplineche hanno partecipato allamanifestazione: judo, extre-

me combat, dong wu xueshaolin, kung fu, karate,vovinam viet vo daofighting art.

La gara di lotta. Aperturapeso ore 12.00-12.30. Iniziogara ore 14.30. Gli incontri sisono svolti con un’alta caricaagonistica, vistosamente ap-prezzata dal pubblico. Pubbli-co, che con grande soddisfa-zione da parte degli organiz-zatori, ha gradito questa disci-plina, purtroppo poco cono-sciuta e inusuale in un conte-sto del genere. La gara è ter-minata alle 17.30.

Classifica individuale:

L O T T A

Gli ingredienti giusti

Esordienti BCategoria Classifica Atleta SocietàKg 47 1° La Gamba Luca P.G. Gozzi CiniselloKg 59 1° Malinverno Alessio CAP. Como

2° Bettagno Alessandro Pol.Affori MilanoKg 85 1° Pellegrini Stefano CAP. Como

Cadetti-JuniorCategoria Classifica Atleta SocietàKg 74 1° Bellasio Fabio Sef. Mediolanum

2° Bagnola Angelo L.C. MozzanicaSenior-Master

Categoria Classifica Atleta SocietàKg 60 1° Pirgaru Ruslan C.A.P. Como

2° Bedetti Stefano C.A.P. Como3° Franzoni Marco Pol. Affori Milano3° Vecchione Luigi Pol. Affori Milano

Kg 66 1° Cimpanu Costantin L.C. Mozzanica2° Terranova Luca Pol. Affori Milano3° Mihai Viorel Pol. Affori Milano

Kg 74 1° Tommassone Marco Pol. Affori Milano2° Cucci Stafano Sef. Mediolanum3° Di Ceglie Alessandro Pol. Affori Milano

Kg 84 1° Zuz Tudor L.C. Mozzanica2° Ben Maucer Kais Pol. Affori Milano3° De Vita Marco L.C. Mozzanica3° Canzi Fabio Pol. Affori Milano

Kg 96 1° Di Ceglie Luciano Pol. Affori MilanoKg 120 1° Dragonetti Simone Pol. Affori Milano

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LUGLIO-AGOSTO 2007 67

L O T T A

Dopo la premiazione alcunitecnici di lotta della Polispor-tiva Affori Milano hannotenuto uno stage per dare lapossibilità di conoscere ecomprendere alcune tecniche.Vi hanno partecipato diversigruppi delle altre disciplineorientali. Il folto pubblicosugli spalti e il numero degliatleti che vi hanno partecipa-to hanno premiato il messag-gio e i contenuti di questadisciplina olimpica che attra-verso i tecnici veniva lancia-to. La serata. La parte più spetta-colare della manifestazione siè svolta a partire dalle ore21.00. Atmosfera da grande eventoteatrale: sullo spegnersi delleluci, nell’empireo buio delpalazzetto, improvvisamenteriflettori a occhio di bue siconcentrano sulle tre materas-sine. Musica coinvolgente.Palazzina gremita all’invero-simile. Sugli spalti pieni,

ombre di mani e applausi.Partecipazione da stadio cal-cistico. Ecco i protagonisti,gli atleti, che hanno mostrato,superandosi, la parte miglioredella propria disciplina, ani-mando con energia le trematerassine su cui si sonoalternati judo, extreme com-bat, dong wu xue shaolin,kung fu, karate, vovinam vietvo dao fighting art e lottaolimpica. Al centro della serata inoltresi sono disputate le finali dilotta olimpica e di extremecombat. Qui, ogni atleta concaparbietà e coraggio ha lot-tato fino all’ultimo istante. Dunque buono lo spettacolo,confortanti le prospettive,ottima l’organizzazione.Nonostante questo, sappia-mo che la visibilità di questitipi di eventi spesso nonassumono sempre i contornisperati.Per il settore sportivo riguar-dante la lotta olimpica, nella

sue due specialità di libera egreco-romana, diventanoancor più necessari investi-menti di più energie e risorse.Sottolineo disciplina olimpi-ca, quindi sport che condivideil cosiddetto Spirito Olimpi-co: impegno, coraggio, lealtàe miglioramento di sé.Il potenziamento dell’attivitàdi promozione per questo tipodi disciplina olimpica, impro-priamente detto sport “mino-re”, deve necessariamentecollegarsi, per avere più visi-bilità, ai vari progetti che giàesistono nelle varie realtàlocali (questa manifestazionene è stata una prova). Ed è intale prospettiva che bisognalavorare, affinché si inducanostabili mutamenti nella perce-zione sociale riguardo questadisciplina.Si è fatta la promessa diripetere l’evento. In partico-lare, significative le paroledi Enzo Lamacchia, ilResponsabile Regionale

della Lombardia del settorelotta: “Sarò molto attento anuove manifestazioni di que-sto genere. Inoltre non finiròmai di ringraziare quegliatleti e collaboratori chesono rimasti per lo spettaco-lo della serata, poiché possodire che sono stati fra i piùapprezzati ed applauditi.”Un vivo ringraziamento alCommissario RegionaleUfficiali Gara GiovanniGarigliano, alla sua assisten-te al tavolo della giuria lasig.na Fulvia Bondioli, agliarbitri Giuseppe Gammarotae Marchi (arrivato da Bolo-gna), al Commissario Tecni-co Regionale VincenzoGrassi che con il Presidentedel Comitato Giacomo Ros-sini hanno intrattenuto con ilSindaco e l’Assessore allosport pubbliche relazioniriguardo a eventuali futurecollaborazioni.

Fabio Pelusi

�Presa in manichetto

Un tentativo dirotolamento

Classifica Società

1° Polisportiva Affori Milano2° C.A.P. Como3° Lotta Club Mozzanica

Classifica per Società:

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68 LUGLIO-AGOSTO 2007

Con il patrocinio dell’Am-ministrazione Comunale diPalermo, domenica 25 marzo2007 presso il palazzettoComunale di Borgo Nuovosi è svolto uno STAGE diaggiornamento sulle tecni-che di M.G.A. che ha vistocoinvolte le rappresentanzedelle forze dell’ordine delleRegioni Calabria e Sicilia. Ilgruppo della Calabria eracomposta da operatori dellaPolizia Municipale di Lame-zia Terme che seguono dal2001 corsi annuali di M.G.A.della durata di sei mesi sottola direzione tecnica del Mae-stro Failla, coadiuvato dalV.Comandante Aldo Rubinoe dal Brig. Ugo MicheleCaruso, Istruttori M.G.A.La manifestazione il cuiscopo principale è stato quel-lo di uno scambio di espe-rienze sulle tecnicheM.G.A., ha visto tra i prota-gonisti l’esperto MaestroEnzo FAILLA componentedella Commissione Naziona-le M.G.A. l’Istruttore Anto-nio Ruberto rappresentantedella Calabria nonchél’Istruttore MassimilianoLEONE, appartenente alCorpo della Polizia Peniten-ziaria, di recente nominatofiduciario Regionale SiciliaM.G.A. F.I.J.L.K.A.M. A quest’ultimo va anche ilmerito di una organizzazioneparticolarmente attentaall’accoglienza dei parteci-panti ed ai contenuti didatticidello Stage.

Nutrita anche la partecipa-zione dei politici locali, qualil’onorevole Mario PARLA-VECCHIO ed i consiglieriComunali Mario TINERVIAe Lidia SANTUCCI.Significativa anche la pre-senza del Presidente dellaF.I.J.L.K.A.M. nonché rap-presentante legale M.G.ASalvatore Pirrotta. L’iniziativa si inquadra nelnotevole lavoro volto allaripresa dell’attività globaledel Metodo Federale che laCommissione Tecnica Na-zionale, composta dal Mae-stro Franco Capelletti, Presi-dente, e dai Maestri Enzo

Failla e Giancarlo Bagnulo,componenti, sta svolgendocon l’elaborazione di nuoviprogrammi tecnici. Dal 2008saranno rielaborati i pro-grammi di 1°, 2° e 3° livello(quest’ultimo riservato agliIstruttori ed ai Maestri dellediscipline federali) e nelcorso del 2007 è previsto uncorso nazionale per l’acqui-sizione della qualifica diDocente Federale, a cuipotranno partecipare tutti iFiduciari Regionali ed unristretto numero di Insegnan-ti, individuati tra coloro chesono in possesso di particola-ri requisiti, tutti con il grado

minimo di 4° Dan e la quali-fica di Maestro.A conclusione dello Stagetarghe e medaglie ricordo pertutti i partecipanti, offertedall’Ufficio di Presidenzadel Comune di Palermo, gra-zie anche al particolare inte-ressamento di Mario Tiner-via. Gli ottimi risultati dellaManifestazione hanno indot-to gli organizzatori a proget-tare nuovi incontri per uncostante aggiornamentodelle tecniche M.G.A. degliappartenenti delle forze del-l’ordine.

Antonietta Bruno

M G A

Stage Interforze a Palermo

�Operatori della PoliziaMunicipale di LameziaTerme

�Il gruppo dei partecipantiallo stage

D A L L ER E G I O N I SICILIA

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LUGLIO-AGOSTO 2007 69

“Un riconoscimento dovutoe sentito per rendere il giustomerito ai grandi protagonistidi tutto il mondo dello sportsiciliano, e verso coloro iquali hanno a cuore l’attivitasportiva siciliana”, cosìesordiva alle 17.30 di dome-nica 29 Aprile, MassimoCosta, presidente del CONISicilia dal palco del teatroMassimo di Palermo.Momenti di particolareintensità emotiva, con lospazio dedicato ai vari premialla memoria, come il “Vin-cenzo Manciù”, consegnatoad una cooperativa di disabi-li gestita addirittura dallaromana Proietti, operante aVillabate, paese dell’inter-land palermitano commissa-

riato per alta densità mafio-sa; le strane coincidenzedella vita, e questo premio èstato consegnato dal notissi-mo duo televisivo di striscia,“Ficarra e Picone” in quantoamici dello scomparso.Il premio “Mimmo Bignar-delli”, ex sportivo che haricoperto istituzionalmentetutte le cariche a livello pro-vinciale, regionale e comu-nale dando moltissimo allosport siciliano e palermitanoin particolare, che è statoritirato dal rettore dell’Uni-versità di Palermo GiuseppeSilvestri unitamente al gene-rale della guardia di finanzaRenato Maria Russo e del dr.Paolo Giambalvo per ilprovveditorato agli studi di

Palermo.Ed ancora momenti di altacultura con la presentazionein anteprima di un libroscritto con dovizia e sempli-cità sull’argomento dopingdal dr. Mannino, con la col-laborazione del CONI e dell’F.M.S.I. e tantissimi mo-menti di spettacolo con ilduo comico palermitano Toti& Totino e tante le scuole diballo locali, che hanno datola giusta cornice di spettaco-lo alla manifestazione.Ma torniamo alla premiazio-ne, e qui la FIJLKAM hafatto davvero la parte delleone nei confronti dellealtre federazioni, sia comedirigenti che come atleti.Per i dirigenti, riferito

all’anno 2004, medaglia dibronzo al merito sportivoper Giovanni Cocheo, men-tre quella d’oro va al presi-dente regionale Toti Pirrotta,mentre per gli atleti premia-ti, Valdesi e Maniscalco(rispettivamente con oro edargento) Camarda, Fiume-freddo, Lipari, Rinella e Ter-racchio con quella di bron-zo. Presenti ovviamente tutto ilgotha politico in carica e diopposizione, ed inoltre tuttele istituzioni ed assessoratiregionali, della provincia re-gionale di Palermo e del co-mune di Palermo, il tutto inun sapiente mixer di sport espettacolo partorito dal pre-sidente regionale avv. Mas-simo Costa in collaborazio-ne con Giovanni Caramazzadel provinciale, anch’essodecorato con la medaglia dibronzo al merito sportivo, iquali dopo oltre tre ore dispettacolo, hanno dato unaffettuoso arrivederci allaprossima edizione.

Giovanni Cocheo

D A L L ER E G I O N I SICILIA

Dagli Stadi alle Stelle 2007

�Brochure dellamanifestazione

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70 LUGLIO-AGOSTO 2007

D A L L ER E G I O N I CAMPANIA

Il successo dell’undicesimaedizione del Trofeo Interna-zionale Olimpica di Judo,Memorial Donata Di Giaco-mo svoltosi Sabato 21 eDomenica 22 Ottobre 2006nel PalaPuglisi di Battipaglia,organizzato dall’Associazio-ne Sportiva DilettantisticaOlimpica Judo Bellizzi, haguadagnato il circuito TrofeoItalia Esordienti 2007. Gran-de soddisfazione per il patronArmando Angellotti, chedopo 11 anni di sacrifici hatagliato un traguardo presti-gioso.La manifestazione promotri-ce della disciplina del judosul territorio campano havisto tra i protagonisti lemigliori società italiane e lerappresentative di Francia eRomania in rappresentanza dicirca 400 atleti che nella duegiorni di gare hanno dato vitaad incontri di grande contenu-to tecnico. Oltre alle istituzio-ni, Regione Campania, Pro-vincia di Salerno, il Comunedi Bellizzi e Battipaglia,all’Ente Provinciale per il

Turismo di Salerno e il gran-de contributo del ComitatoRegionale Campano di Judo edella Presidenza Nazionaledel Centro Sportivo Educati-vo Nazionale.Momento di solidarietà lega-to alla memoria di Donata DiGiacomo a favore dell’Asso-ciazione di Volontariato Volo-alto di Battipaglia, che con unstand ha offerto prodotti tipicilocali allettando gli interve-nuti da fuori regione. Premia-ti i migliori atleti di ogni clas-se con il Premio TeleCapri-Sport che ha provveduto allacopertura televisiva dellamanifestazione, mettendo inpalio un contributo in danaro,una manna per i judoka.La manifestazione si è artico-lata il sabato per le classiCadetti maschili eJunior/Senior femminili. Ladomenica invece per la classeesordienti maschili e femmi-nili e Junior/Senior maschili.Cornice di pubblico straordi-naria nel “ Judo Galà “ tenu-tosi Domenica 22 Ottobre chela visto nel mini show la pre-

senza di:Guglielmo Talento, Presiden-te Provinciale CONI, LuigiNasti, Consigliere NazionaleFIJLKAM, Aldo Nasti, Presi-dente Regionale FIJLKAM,Gennaro Muscariello, vice-presidente regionale FijlkamJudo, Mario Pagano, Delega-to Provinciale FIJLKAM,Tony Palma, attore di teatro eprotagonista in una serie dellafiction “La Squadra”, lecoreografie di Ilaria Mazzeocon le sue ragazze della scuo-la Arte Danza ed un momen-to di moda curato da MiròAbbigliamento, hanno allieta-to il numeroso pubblico pre-sente. Hanno fatto visita inol-tre alla manifestazione ilSenatore Marco Pecoraro ePierangelo Cardalesi, Asses-sore allo Sport Provinciale. Grande soddisfazione perl’organizzatore ArmandoAngellotti : E’ stato unmomento di grande aggrega-zione intorno ad uno sportspesso dimenticato, unmomento magico per lo sportbellizzese alla ribalta interna-

zionale. Lo sforzo della miafamiglia e dei collaboratori èstato ancora una volta pre-miato, lo dimostra la parteci-pazione di squadre giunte daogni parte. Adesso dobbiamogustarci la promozione dellafederazione a disputare l’edi-zione 2007 quale torneo delcircuito Trofeo Italia Esor-dienti.Vittoria nella classifica finalesulle 69 società partecipantiall’undicesima edizione del-l’Olimpic Center Torre delGreco, seguita dalla NipponClub Napoli, Judo Club Fran-co Quarto Bari, Star JudoClub Napoli e Centro Sporti-vo Pomilia di PomiglianoD’Arco. Tra gli atleti di casa si sonodistinti Fabio Rosati, meda-glia d’oro Kg. 46 ed ErikaBufano, medaglia di bronzoKg. 57 nella classe Cadettied Oscar De Vivo, medagliadi bronzo Kg. 50 nella clas-se Esordienti B e GabrieleD’Auria, medaglia di bronzoKg. 66 nella classeJunior/Senior.

J U D O

11° Trofeo InternazionaleOlimpica Bellizzi

�Aldo Nasti conArmando Angellotti

Premiazionedelle Società

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LUGLIO-AGOSTO 2007 71

Lo scorso 24 marzo, pressola bella ed imponente strut-tura FIJLKAM del “PalaVe-suvio” di Napoli, già sede diuna bellissima edizione deiCampionati Italiani Assolutidi Judo, si è svolto uno stagedi Ju Jitsu rivolto sia ai pra-ticanti della disciplina che aquelli delle altre disciplinemarziali federali.L’obiettivo dello stage eraquello di poter presentare ilprogramma FIJLKAM sianella sua parte tecnica comein quella agonistica, ponen-do il Ju Jitsu come l’elemen-to trasversale di unione delleabilità marziali proprie delJudo, del Karate, dell’Aiki-do.

Tale modalità di proposizio-ne è risultata particolarmen-te gradita ai partecipanti allostage che hanno potutoseguire gli interventi deidiversi docenti succedutisisul tatami ognuno acquisen-do le tecniche proposte nellemodalità proprie del Ju Jitsuma partendo dagli schemimotori e dalle abilità tecni-che caratterizzanti la disci-plina di provenienza.Sul tatami si sono avvicen-dati il M° Mario Dell’Aquilaper il programma tecnico,fiduciario ju jitsu per laregione Campania, e gliinsegnanti tecnici PasqualeStanzione, coach della rap-presentativa federale, per il

fighting system, e GabrieleMuoio che ha proposto aibambini intervenuti unaserie di esercizi ludici miratiall’acquisizione di schemimotori propedeutici all’ese-cuzione di gesti tecnici.L’evento ha richiamato sultatami oltre cento persone,provenienti anche dal Lazioe dalla Basilicata, che, avoler giudicare dall’impe-gno da loro stessi profusonel corso dell’allenamento edai commenti post stage,hanno molto gradito l’ini-ziativa del Comitato Regio-nale presieduto da AldoNasti .Lo stage è stato preceduto dauna gara, che prevedeva l’ef-

fettuazione di percorsi adostacoli e con stazioni perl’esecuzione di gesti tecnici,e che ha coinvolto i bambinipresenti, ben felici di potersiconfrontare in modo diver-tente con coetanei praticantile arti marziali.In sintesi, ci è sembrato chetali iniziative di proposizio-ne del Ju Jitsu possano esse-re tra le migliori modalitàperché il Ju Jitsu sia presen-tato, e soprattutto percepito,come elemento accomunan-te le esperienze tecniche eculturali degli appassionatidelle nostre discipline.

Giancarlo Bagnulo

Affollato lo stage di Ju Jitsu

�Ju Jitsu ancheper i più piccini

Il gruppo deipartecipanti allo stage

J U J I T S UD A L L ER E G I O N I CAMPANIA

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72 LUGLIO-AGOSTO 2007

D A L L ER E G I O N I TOSCANAL O T T A CAMPANIA

Sotto l’egida del ComitatoRegionale FIJLKAM –SETTORE LOTTA -, orga-nizzato dalla Società Sporti-va Circolo Ilva Bagnoli,circa 100 atleti, in rappre-sentanza di 9 Società Sporti-ve, di cui alcune di nuovaaffiliazione: ARIS CLUB diS.M.a Vico di Caserta,A:S.D. Pomilia di Pomiglia-no D’Arco e A.S.D. VaiMòdi Napoli, hanno preso parte,alla manifestazione promo-zionale della disciplinaolimpica: LOTTA STILELIBERO.Preagonisti ed agonistihanno dato vita ad incontricombattuti esprimendo atratti ottimi gesti tecnici.Preagonisti: fino ad anni 10hanno svolto esercizi atempo di coordinamento (CIRCUITO) prepedeudicoper l’attività sportiva agoni-stica;Preagonisti: Esordienti A sisono si sono sfidati in incon-

tri di lotta olimpica “sempli-ficata” con la regolamenta-zione giochi della gioventù;Agonisti: si sono cimentatiin incontri che hanno inte-ressato e fatto conoscere lanostra disciplina agli spetta-tori presenti in gran numero.Gli esordienti B, infinehanno svolto un intenso alle-namento preparatorio invista del Campionato Italia-no di categoria che si svol-gerà al PALAFijlkam diOstia Lido il prossimo 31marzo.Presenti alla manifestazionenumerosi alunni dellaS.M.S. “Silio ITALICO” diFuorigrotta e della ScuolaStatale di “FORCELLA”intitolata alla giovane Anna-

lisa Durante vittima inno-cente di un regolamento diconti della camorra. Il Mae-stro Francesco Medici inquesti Istituti presta la pro-pria opera gratuita in un pro-gramma sportivo socialmen-te utile.Hanno assistito gli atleti inogni fase della manifestazio-ne gli Ufficiali di gara dellaregione ed i Maestri:LUIGI MARIGLIANO,LIUZZI MICHELE, SAL-VATORE CANGIANO ed ineofiti allenatori MafaldaChiaro e Salvatore DeLucia.Trattandosi di una manife-stazione promozionale nonsono state stilate classifichema, tutti gli atleti sono stati

premiati con diploma emedaglia di partecipazioneofferta dal Comitato Regio-nale Fijlkam.Un particolare ringrazia-mento da parte del ComitatoRegionale va al Presidentedel Circolo Ilva BagnoliDott. Guglielmo Santoro perla squisita disponibilità chesempre manifesta nell’acco-gliere le nostre manifesta-zioni.Auspichiamo di organizzarealtre manifestazioni promo-zionali, in tutta la RegioneCampania in considerazionedell’affiliazione nell’anno2007 di ben 12 nuove Socie-tà Sportive .

Antonio Finizio

Trofeo promozionale

I partecipanti alTrofeo Promozionale

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LUGLIO-AGOSTO 2007 73

J U D O

Tanti, tanti, tanti, ecco quan-ti erano i bambini parteci-panti alla 12ª Coppa Città diMonserrato del 25 Marzo2007, circa 400 bambiniiscritti con al seguito i loroaccompagnatori: maestri,allenatori, genitori, zii etc,etc., una palestra (che inverità comincia ad esserepiccola per questa manife-stazione) veramente gremitadi pubblico e piccoli judokaprovenienti da tutta la Sarde-gna.Un afflusso simile era previ-sto dall’organizzazione vistala presenza massiccia ditutto quello che è il contornodi una gara -sicurezza, pro-tezione civile, fotografo-visto anche le quattro aree dicompetizioni montate, per-ciò complimenti al MºFadda del A.S.D. Judo Ren-shu Club Samurai di Mon-serrato per il suo impegno eper la riuscita della manife-stazione. Dunque tutti soddisfatti edivertiti, anche i “nostri”che hanno ottenuto un otti-mo piazzamento conside-rando anche il fatto che lamaggior parte era alla primaesperienza, il simpatico pre-mio è stato un’icona di unjudoka in azione con il colo-re del piazzamento, un cap-pellino, uno zainetto alprimo classificato ed uditeudite un simpatico famosoovetto con la sorpresa den-tro che non ha fatto altro chela gioia di tutti i bambini e

D A L L ER E G I O N I TOSCANASARDEGNA

12ª CoppaCittà di Monserrato

per la verità anche di qual-che genitore! Un pò menocontenti gli arbitri chehanno dovuto fare lo slalomper acchiappare i contenito-ri gialli della sorpresa cheruotavano sul tatami!! Bra-vissimi tutti i bambini che cihanno fatto emozionareriempiendoci il cuore digioia e di vecchi ricordi, inparticolare quelli del Kodo-kan Judo Club di Assemini!Altre foto della manifesta-zione sul nostro sito:http://web.tiscali.it/kodoka-nassemini.

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74 LUGLIO-AGOSTO 2007

D A L L ER E G I O N I TOSCANAK A R A T E LOMBARDIA

Sara Battaglia è stata la star diuno dei meglio riusciti stageregionali del karate dellaLombardia. Sara è stata volutada Pierluigi Aschieri, che haschierato anche un altro cam-pione di razza e di qualitàcome Vincenzo Figuccio deMilàn. Uno stage diverso, da guarda-re con gli occhi spalancati perl’inedita formula. Ma seAschieri non facesse così enon fosse così, non sarebbe ildeus ex machina del karate piùsorprendente dell’orbe terrac-queo. Per due giorni 330 inse-gnanti tecnici di karate dellaLombardia si sono accartoc-ciati sull’unica tribuna del-l’Istituto Superiore Leonardoa Brescia e hanno ascoltato eannotato sui quaderni le lezio-ni del professore PierluigiAschieri. In tribuna non simuoveva foglia. Il carismaticoAschieri ipnotizzava l’uditoriocon teorie e sillogismi di unaconsecutio disarmante, di unacredibilità totale. Due giorni distage passati in tribuna e nonsul tatami che era stato riserva-to ai bambini e ai campioniBattaglia e Figuccio. Nessunaltro ne aveva potestà. Nessu-no si alzava e andava: l’inse-gnamento era troppo goloso. Aschieri sfogliava l’enciclo-pedia: regolamenti internazio-nali; casistica infortuni; ilmodello italiano assunto dalkarate mondiale; massimorispetto dell’avversario; lostress degli istruttori neiriguardi dell’atleta: l’esordien-

te schierato nei cadetti; i pro-cessi biologici non si devonosnaturare: sono cose dellascienza, non mie; il bambinocome deve cadere: si rannic-chia, diventa quasi una palla;salto della corda in posturatipica di karateka; organizza-zione dei segmenti del corpoin rapporto allo spazio; abbia-mo distrutto tutte le certezzedel karate internazionale; sonofranco e scorbutico.Erano 330, erano fissi e atten-ti. Aschieri li ammira. “è statouno dei migliori raduni diinsegnanti tecnici che abbiavisto. E anche di altre federa-zioni”. Aschieri ne sa qualcosaessendo docente della federa-zione calcio e della federazio-ne scherma. E continua: “Larisposta alle mie teorie? Laloro presenza qui; quasi nessu-no è andato via”. Plurisoddisfatto Riccardo Za-

dente Fijlkam Settore Karate;Roberto Armanelli delegato diBrescia; Giuseppe BeghettoC.T. regionale; Giorgio Rai-noldi responsabile promozio-ne e scuole; Valter Topinoresponsabile Ctr e Cask; Clau-dio Scattini responsabileregionale ufficiali di gara;Franco Genocchio consulentedel vicepresidente.

Emanuele Casali

Grande stage regionale

nelotto vicepresi-dente regionale delkarate della Lom-bardia per questaprima adunata delnuovo corso lom-bardo: “abbiamovoluto fermamenteAschieri perché cidesse le regole operative efederali. Sono estremamentesoddisfatto dei contenuti chevorremmo tradurre in un CD.E’una grande occasione que-sta di avere con noi Aschieri:da troppo tempo non veniva ainostri stage”.Il raduno è stato alfabetizzatodallo staff regionale dellaLombardia così declinato:Riccardo Zanelotto vicepresi-

�Foto di gruppoalla fine dellostage

Sara Battaglia eVincenzo Figuccio

ospiti d’onore

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J U D OD A L L ER E G I O N I TOSCANA

Franco Colombi, bergama-sco, cintura bianca rossa 6°dan, maestro benemeritodella Fijlkam, ha realizzatoun sogno: il Kodokan diTokyo.Colombi è entrato nel Palaz-zo. Gli batteva il cuore. E’salito al 7° piano, si è messoil judogi, ed è salito sul tata-mi. Gli tremavano le gambe.“Andare al Kodokan di Tokyoè la massima aspirazione perun judoka - commenta Fran-co Colombi - perché si vaalle origini, a Jigoro Kano.Perchè lì si trova ancora ilJudo tradizionale, lì ci sono ipiù autorevoli maestri almondo, i depositari del verbojudoistico, coloro che codifi-cano la disciplina”.Se si apre il sito web delKodokan di Tokyo, nei varicapitoli compaiono i nomidei più illustri maestri delJudo internazionale, judoistidi alto lignaggio, graduatianche 9° dan, entrati nellaleggenda del Judo. Personeche sembrano irraggiungibili.Con emozione allora siriscontra che quei nominativisono gli stessi annotati suldiario giapponese di Colom-bi. Che è entrato nel taberna-colo del Judo, nel sancta san-

ctorum, perché ha partecipa-to ad un paio di stage estivied ha avuto come docentiproprio i massimi esponentimondiali del Judo. “Sonostato a tu per tu con i legisla-tori del judo”: Ichiro Abe 9°dan esperto di Ju no kata,Toshiro Daigo 9° dan espertodi Kata Contest, YoshimiOsawa 9° dan esperto diItsutsu no kata. In una foto-grafia Colombi è ripreso afianco di Yukimitsu Kanonipote di Jigoro Kano e afianco di Uchiro Abe 9° danuno dei potenti della terrajudoistica. “Al Kodokan sirespira un’aria strana- conti-nua Colombi- sembra diessere proiettato all’indietronegli anni. L’anima di JigoroKano è immanente al Kodo-kan e sembra ai frequentato-ri di essere alla scuola diKano e di collaborare con luinel cercare di dare un’animaal Judo che ha in mente. Lì ilJudo si vive secondo le impo-stazioni del suo ideatore. E’un’atmosfera magica, indeci-frabile, sfuggente”. E’ anche il trionfo del Kata.Informa Colombi: “per ognikata ci sono due o tre esperti.Sono loro che dettano regolee contenuti internazionali”.

Franco Colombi è stato alloro fianco. Con riverenza esoggezione. Ma perché c’èandato? Cosa manca al Judoitaliano? Cosa manca ad unjudoka di lungo corso con 43anni di pratica costante e con-tinuata, tutti i giorni? “Hovoluto andare a scuola daigiapponesi perché c’è anco-ra da imparare. Noi cono-sciamo le linee generali, nonc’è dubbio, conosciamo beneanche le tecniche, ma qual-che finezza ci manca. Eccosono andato alla ricercadella finezza, della perfezio-ne, di quel quid che manca inEuropa, del judo completo. Ilnostro è un Judo per gioco-forza tramandato, riportato.Ho voluto vedere il Judo inpersona. Al Kodokan ci sonoinsegnanti specializzati inognuno dei tanti aspetti delJudo. Il Judo è come un libro,al Kodokan c’è uno speciali-sta per ogni capitolo. Noiabbiamo dei validi insegnan-ti un po’, come dire, tuttologi,che conoscono un poco ditutto ma ci mancano gli spe-cialisti. Al Kodokan c’è unospecialista del kata Kime,uno del kata Nage, uno delKoshiki, del KodokanGoshinjutsu, del Katame, del

Ju no kata. Spiegano il signi-ficato di ogni gesto da cuideriva una corretta posturadel corpo e delle articolazio-ni. Finezze che pochi judoistiitaliani conoscono. Nel Ju nokata ad esempio ho colto dueo tre cosine che mi tengogelosamente preziose e chepotrò diffondere quando nesarò richiesto. Al Kodokan sipenetra nelle viscere dellatecnica, fino alla linfa che tientra dentro e si impiantanell’anima, e il kata non èpiù soltanto un groviglio digesti esteriori”. Nella sala principale delpalazzo con quattro tatamiregolamentari Colombi si émesso al banco di scuola e altermine del severo corso haaffrontato l’esame specificodi Kime no Kata con specia-lizzazione Kata Contest.Sono promossi in cinque,Colombi compreso, sudiciotto candidati di ogninazione del mondo. Fra iquali un judoka noto in Italiaper aver battuto il nostro EzioGamba alle Olimpiadi di LosAngeles: il coreano Han.

Emanuele Casali

LOMBARDIA

Franco Colombialle sorgenti del Judo

Franco Colombidurante la provadel Kime-no-kata

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D A L L ER E G I O N I TOSCANA

I piemontesi del Judo Kimo-chi Alpignano di Torino siaggiudicano il 15° Trofeointernazionale Città di Gianodell’Umbria, organizzatodallo Yamashita Judo Clubin collaborazione con la Per-fect Fitness Akijama Spoletoe avendo già vinto le edizio-ni 2004-2005-2006, fanno ilPoker di vittorie.La competizione ospitata il10 e 11 marzo presso ilPalazzetto dello Sport DonGuerrino Rota sito in Loc.Piazza d’Armi di Spoleto,per il 5° anno consecutivoterza tappa nazionale delTrofeo Italia della Federa-zione Italiana Judo LottaKarate Arti marziali.Alla manifestazione Under16 che prevedeva tre classi dipartecipazione hanno presoparte: esordienti A nati 1995-96; esordienti B nati 1993-94e cadetti 1992-91. Comples-sivamente 660 atleti cosisuddivisi: esordienti A n.218, esordienti B 297, cadet-ti 144. Le società partecipan-ti sono state 120, provenientida tutta Italia, da San Marinoe da paesi stranieri.Il Trofeo Italia per gli esor-dienti B è stato vinto dallacompagine del Banzai Corti-na di Roma queste le primecinque società in classifica:

ESORDIENTISocietàA.S.BANZAI CORTINA ROMAA.S.TEAM ROMAGNA JUDOJUDO KIMOCHI ALPIGNANOA.S.JUDO MESTRE 2001KODOKAN JUDO COSENZA

J U D O UMBRIA

Ma il Torneo internazionale“Judo Umbria Green” riser-vato agli Esordienti A e iCadetti - maschile e femmi-nile completava le classi digioco per l’assegnazione del15° trofeo città di Gianodell’Umbria. Esso ha con-sentito di ribaltare la classi-fica; la categoria Cadettiinfatti vede prevalere la rap-presentativa regionale delVeneto mentre il JudoKimochi Alpignano risultaancora al terzo posto.

CADETTISocietàRAPPRESENTATIVA VENETOJUDO OK AREZZOJUDO KIMOCHI ALPIGNANOCENTRO GINNASTICO TORINOJUDO PRENESTE G. CASTELLO

Sommando i punti acquisitinelle tre classi d’età la Clas-sifica finale del 15° trofeocittà di Giano dell’Umbria èla seguente:

CLASSIFICA FINALESocietàJUDO KIMOCHI ALPIGNANOJUDO MANGIARANO COSENZAA.S.BANZAI CORTINA ROMARAPPRESENTATIVA VENETO ARAPPRESENTATIVA VENETO B

Oltre Mille i posti lettooccupati nelle strutture ricet-tive della città di Spoleto adiniziare dal venerdì 9 marzo.Un successo organizzativodi notevole spessore. Archiviata la quindicesimaedizione si comincia a pen-sare già alla 16ª. Appunta-mento che, se rimane inva-riata la formula, dovrà trova-re un’altra collocazione logi-stica, forse il Pala-Evangeli-sti di Perugia al fine di alle-stire almeno cinque aree dicombattimento.

Lamberto ParmegianoPalmieri

XV “Giano dell’Umbria”:Il Judo Alpignano fa poker!

Folto gruppo di spettatori: riconoscibili Marino Cattedra eLamberto Parmegiano Palmieri

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LUGLIO-AGOSTO 2007 77

J U D O

Conclusa con una gara dibuon livello la settimana diincontri fra Atleti Bolognesi eIsraeliani organizzata dalBudokan InstituteE’durata una settimana la per-manenza a Bologna della rap-presentativa israeliana di judoospite dell’AssociazioneBudokan Institute. La delega-zione era composta da diciot-to Atleti del National CenterMaccabi Herzliya accompa-gnati da cinque allenatorinazionali, dal vicepresidentedella Federazione Israelianadi Judo e da alcuni genitoridegli Atleti stessi. Di buon livello gli atleti, tuttidi età compresa fra i dodici e idiciannove anni: tutti campio-ni nazionali nelle loro catego-rie e, fra essi, il campioneparaolimpico Levav Barkanche parteciperà ai giochi olim-pici di Pechino del 2008. Non solo sport nel progettoappoggiato, oltre che dallaRegione Emilia Romagna,anche dal CONI provinciale,dall’ASI Emilia Romagna,dalla comunità ebraica bolo-gnese e dalla FIJLKAMComitato regionale. Paralle-lamente agli allenamenti alBudokan Institute di Bolognae al Centro Tecnico Regiona-le Emilia Romagna di Lugo sisono svolte iniziative di carat-tere culturale, sociale eambientale che hanno coin-volto la delegazione israelia-na assieme ad atleti, tecnici egenitori dell’Emilia Romagnae di Bologna in particolare.

D A L L ER E G I O N I TOSCANA

Visite alle sinagoghe e alghetto ebraico ma anche achiese e santuari, trekking peri colli e per i parchi delle città,visite a scuole e a mostre dimurales, cucina italiana edebraica si sono alternati ar-monicamente in una cornicedi valore educativo e formati-vo, oltrechè sportivo e senzadifferenze fra le “diverse abi-lità”. Tutto all’insegna del“migliore impiego dell’ener-gia nell’amicizia e mutua

prosperità” la massima diJigoro Kano che sta alla basedella disciplina stessa.La settimana sportiva bolo-gnese si è conclusa con uncriterium per i più piccoli econ una gara di judo perEsordienti B alla qualehanno partecipato, oltre agliatleti israeliani, un centinaiodi judoka dell’EmiliaRomagna fra quelli chehanno partecipato alle sedu-te di training e agli allena-

menti. La kermesse sportivasi è svolta a Bologna. Alto illivello tecnico della manife-stazione che ha visto alter-narsi sul podio judoka italia-ni e israeliani. Nella classifi-ca finale per società, Israelel’ha spuntata su tutte, segui-ta dal Judo Club Faenza, dalBudokan Institute Bologna edalle altre Società dell’Emi-lia Romagna.

Francesco Di Feliciantonio

EMILIA ROMAGNA

Promozione di pacee interculturalità

�promozione dipace…

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78 LUGLIO-AGOSTO 2007

D A L L ER E G I O N I TOSCANA

Positiva sperimentazione inun’importante Scuola MediaStatale romana, la DonatoBramante, di un corso diavviamento alla lotta greco-romana diretto dal tecnicofederale Luigi Tonnicchia.

La Scuola Media StataleDonato Bramante, prestigio-sa istituzione scolastica pre-sente da decenni nel territo-rio dell’ Aurelio a Roma, èsempre stata attenta al temadell’educazione sportiva.Permeritorio impulso degliapprezzati professori Alfon-so Bincoletto (educazionefisica), Stefano Romano(musica) e Giacomo Bruno(arte e immagine), si è ini-ziato a realizzare nell’annoscolastico appena concluso –grazie ai pur ridotti finanzia-menti della Direzione Scola-stica Regionale – un Proget-to teso a collegare le ScienzeMotorie e Sportive con altreattività curricolari quali Arte(decorazione ceramica) eMusica (incisione canora).L’iniziativa si è indirizzataelettivamente ad alcune clas-si della 1° Media, con fasciadi età 10 -11 anni, periododella vita in cui i giovaniattraversano una fase divistosi mutamenti psicoso-matici che rende difficilel’interpretazione delle loroattitudini, peraltro non sem-pre evidenti. Avere la possi-bilità di sperimentare diversistimoli formativi in un con-testo professionalmente qua-lificato ed in grado di valuta-re il talento individuale,poteva contribuire alla sco-perta di potenzialità, infon-dere sicurezza ed indurre acoltivare le attitudini mani-festate, nonchè ad affrontaregli impegni con più determi-nazione e fiducia. E’ interes-

sante evidenziare che airagazzi è stato somministra-to un test psicologico diautostima pre e postpraticain collaborazione con la cat-tedra di Evolutiva delloIUSM (prof.sa CaterinaPesce); inoltre è stata effet-tuata una valutazione, contest Osservatorio CapacitàMotorie CONI, di capacitàcondizionali come resisten-za, velocità, elevazione eforza;inoltre di capacitàcoordinative come palleggioa due mani, palleggiobagher, battuta pallavolo. Inevidenza l’avviamento allalotta greco-romana, sport dicombattimento che rappre-senta la sintesi, nel confron-to uno contro uno, dellecapacità condizionali e coor-dinative. La conduzione del corso èstata affidata ad un tecnicodella FIJLKAM provenientedalle fila della gloriosasocietà capitolina BorgoPrati: Luigi Tonnicchia, inattività dal ’72, due volteCampione Italiano Assolutodella specialità con bendiciannove presenze inNazionale, affiancato da duegiovani e capaci collaborato-ri: Filippo Gargaglia, agoni-sta e Francesco Bincoletto,Campione Italiano Cadetti2006. Alla conclusione delminitorneo che ha suggellatol’iniziativa, e che – lo regi-striamo con particolare pia-cere - ha avuto un notevolesuccesso in termini di ade-sione ed entusiasmo, sia daparte dei protagonisti chedelle famiglie, il maestroTonnicchia ci ha detto:” Hocercato con il mio insegna-mento di sviluppare essen-zialmente in questi giovanis-simi l’aspetto ludico, diavviarli alla conoscenza di

L O T T A LAZIO

uno sport dalle grandipotenzialità educative per ilfisico ed il carattere. Misembra di poter dire consoddisfazione che tutti sisiano divertiti, e questo èfondamentale. Spero che infuturo ci siano altre occasio-ni simili e magari che il

“seme” piantato germogli eporti più di un ragazzo nellenostre palestre per dedicarsiin maniera specifica e conti-nuativa alla nostra meravi-gliosa disciplina…”.

Leandro Spadari

Incontro con i giovanissimi

RISULTATI MINITORNEOS.M. BRAMANTE:

Cat. “A” 40/50 kg

1° Forte2° Madiagbayan3° pm Cammarata, Cinotti

Cat. “B” 50/60 kg

1° Abordo2° Bevacqua3° pm Ortiz, Mariani

Cat. “C” oltre 60/kg

1° Sarra2° Cicolani3° pm Hassanein e Giuliani

�Luigi Tonnicchia

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80 GIUGNO 2007

06-08 Campionato Europeo Cadetti - M/F La Valletta (MLT)21-22 Torneo Int. Juniores - M/F Paks (HUN)21/28 Festival Olimpico Gioventù Europea EYOF Belgrado (SERBIA)

04-05 Torneo Int. Juniores -M/F Jicin (CZE)11-12 Torneo Int. Juniores -M/F Berlino (GER)13/17 Universiade Bangkok (THA)

13/16 Campionato Mondiale Seniores - M/F Rio de Janeiro (BRA)22-23 World Cup "A" Birmingham Seniores - M Birmingham (GBR)22-23 World Cup "A" Tallin Seniores - F Tallin (EST)29-30 Super “A” World Cup Rotterdam Seniores Rotterdam (HOL)30 Trofeo Int. di Tarcento (Grand Prix JU/SE) Tarcento/UD

05/07 Campionato Europeo Juniores - M/F Praga (CZE)13-14 Trofeo Int. Romagna (Trofeo Italia) Castelbolognese/RA13-14 World Cup "A" Baku Seniores - M Baku (AZE)13-14 World Cup "A" Minsk Seniores - F Minsk (BLR)20-21 Trofeo Int. Sankaku (Trofeo Italia) Bergamo27 Campionato Europeo a Squadre - M/F Minsk (BLR)27-28 Trofeo Int. di Bellizzi (Trofeo Italia) Bellizzi/SA

03-04 63° Campionato Italiano Assoluto - M 42° Campionato Italiano Assoluto - F Monza/MI

16/18 Campionato Europeo Master - M/F (ISR)17 Torneo Int. “Open d’Italia” (Grand Prix JU/SE) Pomigliano d'Arco/NA18 Campionato Italiano a Squadre - CA - M/F Pesaro24-25 Campionato Europeo U.23 - M/F Linz (AUT)24-25 Campionato Italiano Esordienti - M/F Lido di Ostia/RM

01 Torneo della Capitale (Grand Prix JU/SE) Lido di Ostia/RM08-09 Campionato Europeo OPEN - M/F Varsavia (POL)08-09 Coppa Italia JU/SE - M/F Torino15 Torneo "Londra 2012" Lido di Ostia/RM 16 Torneo delle Regioni Lido di Ostia/RM25 S. NATALE

dicembre

novembre

ottobre

settembre

agosto

luglio24/29 Campionato Europeo Cadetti - SL/GR e Femm. Varsavia (POL)

10/12 Torneo Int. "Ziolkowski"- SL Siedlce (POL)16/18 Torneo Int. "Pytlasinski" -GR Varsavia (POL)16/18 Torneo Int. "Varsavia Cup" - Femm. Varsavia (POL)21/26 Campionato Mondiale Juniores - SL/GR e Femm. Pechino (CHN)

14-15 Grand Prix Sicily Palermo18/23 Campionato Mondiale Seniores - SL/GR e Femm. Baku (AZE)

10 76° Campionato Italiano Assoluto - SL17 Giochi della Gioventù Es. A e B - SL e Femm. Lido di Ostia/RM24 11° Campionato Italiano Assoluto - Femm. e

Coppa Italia Under 17 Rovereto/RA

01 104° Campionato Italiano Assoluto - GR Reggio Calabria08 Trofeo delle Regioni under 18 - SL/GR &

Campionato Italiano a Squadre over 18 - SL Lido di Ostia/RM 25 S. NATALE

25 KUMITE/KATA - 22° Open di Grado - CA/JU/SE M/F Grado/GO31 ago/02 set KUMITE/KATA - 16° Campionato del Mediterraneo - CA/JU- M/F (CYP)

15-16 KUMITE/KATA – Golden League - 6° Opendi Germania - SE M/F Aschaffenburg (GER)

29-30K KUMITE - Campionato Italiano Cadetti - M/F Lido di Ostia/RM

18/21 KUMITE/KATA - 5° Campionato Mondiale CA/JU - M/F Istanbul (TUR)27-28 KUMITE - Campionato Italiano Esordienti - M/F Lido di Ostia/RM

03-04 KUMITE - Campionato Italiano Juniores - M/F Lido di Ostia/RM17-18 KUMITE/KATA – Golden League - 2°Open d'Austria - SE M/F (AUT)

01-02 KUMITE/KATA 6° Open di San Marino - CA/JU/SE M/F Rep.San Marino (RSM)09 KUMITE/KATA - Campionato Italiano Giovanile a

Squadre Sociali - CA/JU - M/F Lido di Ostia/RM 15-16 KUMITE/KATA - 18^ Finale Naz. GP Giovanissimi

2° Trofeo Naz. Sound Karate Macerata25 S. NATALE

dicembre

novembre

ottobre

settembre

agosto

dicembre

novembre

settembre

agosto

luglio

Calendario 2007 - 2° semestre