PERIODICO DEL GRUPPO SPORTIVO NON VEDENTI DI VICENZA...Angelo, il nostro socio di Catania, ha...

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1 PERIODICO DEL GRUPPO SPORTIVO NON VEDENTI DI VICENZA Anno X - N. 1 - Giugno 2011 - Dir. resp.: ALBERTO BELLONI - Direttore editoriale: SILVANA VALENTE - Caporedattore: ANDREA GENITO. Hanno collaborato: CLAUDIO DAL SANTO, GIULIA IDOMETRI, ARMANDO VERONESE, PAOLO ZARANTONELLO. Realizzazione: ARCHIMEDIA STU- DIO - Stampa CTO (Vicenza) - Reg. Tribunale di Vicenza N. 1026 del 21 maggio 2002 - Tab. D - Sped. A. P. 70% - VI CPO Carissimi lettori, vecchi e nuovi, come vedrete nelle pagine che seguono, le attivi- tà del G.S.N.V. continuano ad essere varie ed intense: non ci si annoia proprio mai! Questo grazie anche al piccolo, grande contributo di tutti coloro che ci seguono e vogliono condivide- IL SOGNO MAI SOGNATO SI È AVVERATO Che bel regalo, quello architettato da Carmelo Rigobello per la nostra ama- tissima ed instancabile presidentessa onoraria! Tra le sue molteplici passio- ni, infatti, Silvana Valente coltiva la sublime arte di chi fa parlare la propria anima, ascoltando col cuore quanto le gravita attorno. Alcuni di noi avevano già avuto la fortuna di poter leggere le poesie nate nei momenti di ispirazione più impensabili, come una gara, una camminata o una chiccchierata con un amico. Carmelo ha voluto esaudire un suo desiderio inerspresso, raccogliendo quelle emozioni in un bellissimo libro (“Il Volto del Silenzio”) che è stato pre- sentato ufficialmente a Schio lo scorso 12 maggio, in un’affollatissima serata. Erano oltre un centinaio infatti, le per- sone accorse nella suggestiva cornice “vintage” della trattoria Due Mori, con tante persone restate in piedi in rispet- toso silenzio. “Non avevo mai visto tanta gente ad una serata dedicata alla poesia, nemmeno quando protagonisti erano autori già affermati”, è stato lo stupito commento di Claudio Dalla Vecchia, titolare della libreria Ubik che ha organizzato l’appuntamento. Ad ac- compagnare Silvana in quel percorso c’era un’altra poetessa Eli- sabetta Giovannetti (in realtà è architetto, con iden- tici slanci di Silvana) e per una sera, finalmente, la poesia ha fatto rima al fem- minile, garantendo ulteriore appeal alla serata. Il resto lo hanno fatto la sublime pre- sentazione di Carmelo e la lettura di Elena Scolaro, attrice della compagnia Schio Teatro80: il pubblico è rimasto in rapito silenzio, salvo poi esplodere in un lunghissimo applauso a fine serata. Ancora più straordinarie sono state le parole di Silvana, in lei l’umiltà fa rima sempre con la generosità con cui si concede e concede. Non a caso il rica- vato delle vendite del libro va a proget- ti di solidarietà. La risposta, in questo senso, è stata massiccia: già prima della serata il libro era andato a ruba e quasi 30 copie sono andate “bruciate” dopo le letture. Per chi non ha ancora approfittato di questo straordinario dono, di questi petali d’animo di Silva- na, l’invito è di non perdere l’occasio- ne...ne vale proprio la pena ed i mes- saggi che vi troverete fanno bene al cuore. Grazie Silvana! Andrea Genito re le nostre esperienze. Invitandovi caldamente a mettervi in contatto senza remore ed a parteci- pare alle nostre molteplici iniziative, vi auguro buona estate e soprattutto buona lettura. Il Presidente Claudio Dal Santo EDITORIALE

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PERIODICO DEL GRUPPO SPORTIVO NON VEDENTI DI VICENZAAnno X - N. 1 - Giugno 2011 - Dir. resp.: ALBERTO BELLONI - Direttore editoriale: SILVANA VALENTE - Caporedattore: ANDREA GENITO. Hannocollaborato: CLAUDIO DAL SANTO, GIULIA IDOMETRI, ARMANDO VERONESE, PAOLO ZARANTONELLO. Realizzazione: ARCHIMEDIA STU-DIO - Stampa CTO (Vicenza) - Reg. Tribunale di Vicenza N. 1026 del 21 maggio 2002 - Tab. D - Sped. A. P. 70% - VI CPO

Carissimi lettori, vecchi e nuovi,come vedrete nelle pagine che seguono, le attivi-tà del G.S.N.V. continuano ad essere varie edintense: non ci si annoia proprio mai! Questograzie anche al piccolo, grande contributo ditutti coloro che ci seguono e vogliono condivide-

IL SOGNO MAI SOGNATO SI È AVVERATOChe bel regalo, quello architettato daCarmelo Rigobello per la nostra ama-tissima ed instancabile presidentessaonoraria! Tra le sue molteplici passio-ni, infatti, Silvana Valente coltiva lasublime arte di chi fa parlare la propriaanima, ascoltando col cuore quanto legravita attorno. Alcuni di noi avevanogià avuto la fortuna di poter leggere lepoesie nate nei momenti di ispirazionepiù impensabili, come una gara, unacamminata o una chiccchierata con unamico. Carmelo ha voluto esaudire unsuo desiderio inerspresso, raccogliendoquelle emozioni in un bellissimo libro(“Il Volto del Silenzio”) che è stato pre-sentato ufficialmente a Schio lo scorso12 maggio, in un’affollatissima serata.Erano oltre un centinaio infatti, le per-sone accorse nella suggestiva cornice“vintage” della trattoria Due Mori, con

tante persone restate in piedi in rispet-toso silenzio. “Non avevo mai vistotanta gente ad una serata dedicata allapoesia, nemmeno quando protagonistierano autori già affermati”, è stato lostupito commento di Claudio DallaVecchia, titolare della libreria Ubik cheha organizzato l’appuntamento. Ad ac-compagnare Silvana in quel percorso

c’era un’altra poetessa Eli-sabetta Giovannetti (inrealtà è architetto, con iden-tici slanci di Silvana) e peruna sera, finalmente, lapoesia ha fatto rima al fem-minile, garantendo ulterioreappeal alla serata. Il resto lohanno fatto la sublime pre-sentazione di Carmelo e lalettura di Elena Scolaro,attrice della compagnia

Schio Teatro80: il pubblico è rimasto inrapito silenzio, salvo poi esplodere inun lunghissimo applauso a fine serata.Ancora più straordinarie sono state leparole di Silvana, in lei l’umiltà fa rimasempre con la generosità con cui siconcede e concede. Non a caso il rica-vato delle vendite del libro va a proget-ti di solidarietà. La risposta, in questosenso, è stata massiccia: già primadella serata il libro era andato a ruba equasi 30 copie sono andate “bruciate”dopo le letture. Per chi non ha ancoraapprofittato di questo straordinariodono, di questi petali d’animo di Silva-na, l’invito è di non perdere l’occasio-ne...ne vale proprio la pena ed i mes-saggi che vi troverete fanno bene alcuore. Grazie Silvana!

Andrea Genito

re le nostre esperienze. Invitandovi caldamente amettervi in contatto senza remore ed a parteci-pare alle nostre molteplici iniziative, vi augurobuona estate e soprattutto buona lettura.

Il PresidenteClaudio Dal Santo

EDITORIALE

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Come nostra consuetudine, Viproponiamo l’elenco dettagliatodelle attività organizzate in questastagione ed i prossimi appunta-menti... da segnare in calendario!Come vedete ce n’è per tutti i gustie non abbiamo proprio dormitosugli allori:

9-16-23 gennaio - Corso sci pres-so il Centro Fondo di Campolongodi Rotzo 15-16 gennaio - GF Pustertaler aDobbiaco BZ22-23 gennaio - GF Millegrobbedi sci nordico a Millegrobbe TN 25 gennaio - Festa dello sport alTeatro Comunale di Vicenza29 gennaio 5 febbraio - Settima-na Bianca 30 gennaio - GF Marcialonga aMoena TN di Km 70 5 febbraio - Campionati Italianisci alpino Lions Slalom Gigante inVal di Fassa 6 febbraio - GF Koning LudwigLauf ad Oberammengau (Germa-nia) 19 febbraio - MONSELICE- PD:testimonianza presso il Liceo J.Kennedy 19 febbraio - Pian Delle Fugazzedi Campogrosso; Camminata “Ne-ve e Luna”20 febbraio - VERONA Mara-thon 26-27 febbraio - 39a GF Marcia-bianca di sci nordico a Enego Val-maron TN 13 marzo - 38a Marcia delle pri-mule a Magrè di SCHIO VI 15 marzo - VICENZA: testimo-nianza presso il Liceo Fogazzaro19-20 marzo - 12° Trofeo Val diFiemme e la Sfida 8 di sci alpino aPredazzo TN 19 marzo - VICENZA: dimostra-zione di tiro con l’arco presso ilLiceo Fogazzaro19 marzo - MARCESINA TN:Piana di marcesina illuminata

SEI MESI DI INTENSA ATTIVITÀ

dalla luna20 marzo - Partecipazione alla 10a

StraVicenza, Corsa Podistica aVICENZA 24-25-26-27 marzo - Gitando.allsalone dello sport e del turismoaccessibile a tutti 27 marzo - 5a Corri Retrone CorsaPodistica ai Ferrovieri VICENZA 27 marzo - FERRARA Marathon 27 marzo - ALLEGHE BL Cam-pionati italiani sci alpino FISIP 1 aprile - MONTE DI MALO:Testimonianza e presentazionepensieri e poesie di Silvana Valen-te VI3 aprile - 15a Festa della neve aSS. Trinità di SCHIO VI 10 aprile - GF Liotto a ValdagnoVI16 aprile - GSNV assemblea ordi-naria dei soci 17 aprile - PADOVA: Maratona diS. Antonio 17 aprile - SPILIMBERGO UD:Campionato Italiano di MountainBike 19 aprile - “Incontro con l’atleta”,presso il Liceo Quadri VI25 aprile - GRANCONA VI: 24a

marcia del donatore26 aprile - il volontariato comericchezza per l’ass. Solidarietà esperanza a MONTE DI MALO VI

30 aprile - Incontro con i ragazzidi 2 media a Santa Caterina diTretto SCHIO VI30 aprile 1 maggio - UIC diVicenza; gita di primavera a Ferra-ra e Ravenna 1 maggio - GF Fizik a Zanè VI 7 maggio - Interventi, laboratori,proiezioni e dimostrazioni prati-che nell’ambito dell’assemblead’istituto del Liceo classico escientifico di Schio VI7-8 maggio - La cento e lode corsapodistica di Km 100 a CaldognoVI8 maggio - GF Marostica VI 22 maggio - 11a GF VicenzaWilier 1° Trofeo città di CaldognoVI22 maggio - “La Tagliafuoco”,corsa in montagna a Caltrano VI 22 maggio - Trekking tra Sistianae Trieste con NOI Associazione28-29 maggio - FIRENZE -FAENZA, 100 Km del passatore 29 maggio - SCHIO VI: GF Val-leogra 4-12 giugno - Mostra concorso dipittura e poesia a Vicenza Ferro-vieri5 giugno - GF Campolonga Run-ning di Km 20 a Rotzo VI 26 giugno - GF Rigoni di AsiagoVI

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UNA STAGIONE PER RITEMPRARSIAnche quest’anno, il G.S.N.V. èstato in prima fila ed attivissimosulla neve, organizzando una...valanga (per restare in tema) diattività, tutte riuscitissime e congrande partecipazione.Nel mese di Gennaio abbiamodato inizio ad un corso domenica-le di sci, sulle piste di CampoLongo di Verena, cui hanno aderi-to soci non vedenti e vedenti, inte-ressati ad appendere o aperfezionare la tecnica delfondo. Poi, i nostri irridu-cibili granfondisti si sonotolti qualche bella soddi-sfazione, pur dovendorinunciare ad alcune clas-siche sulle piste del nostroaltopiano, che quest’annonon erano più in calenda-rio. Pazienza: quand’è cosìci si dà alle trasferte. Gli appuntamenti per que-sta stagione sono stati: il 15-16gennaio la 35a Pustertaler SkiMarathon a Dobbiaco BZ in ValPunteria, gara combinata di km 28in tecnica libera e 42 in tecnicaclassica. Hanno ben figurato inostri vicentini, Claudio DalSanto, Angelo Bella, AlbertoVeronese con le rispettive guide:Bettin Roberto, Mina Gino, MinaMarco, Sabadin Tommaso e Straz-zari Alessio a cui si sono aggiunticome simpatizzanti: BreganzeCarlo e Strazzari Anselmo. Ilsabato Claudio è riuscito ad entra-re tra i tre premiati e noi sentiamoancora il profumo dell’ottimospeck vinto da lui. La domenicaAngelo, il nostro socio di Catania,ha completato “l’opera”, con ilterzo posto, conquistandosi ancheil plauso del pubblico. Il 22-23 febbraio la 30a MilleGrobbe a Lavarone TN di 30 km,dove a rappresentarci c’era Silva-na Valente guidata da AlessioStrazzari e Gerardo Soster.

Il 6 febbraio trasferta a Oberram-mengau Germainia per la 36Konig Ludwig Lauf di 42 Km tec-nica classica, ridotta rispetto ai 50Km originali con passaggio attra-verso il castello del Rè Ludwig.Il 27 febbraio, Claudio Dal Santoguidato da Gino Mina e ValenteSilvana con Alessio Strazzari eGerardo Soster hanno terminato lastagione con la Marcia Bianca ad

Enego. Per i fiocchi che continua-vano a cadere e per la tipologiadella pista, la gara è stata superimpegnativa e, alla fine, Silvana èarrivata al traguardo con lo sternofratturato: “La fortuna oggi eradistratta, non mi ha proprio vista”.Ma l’appuntamento cardine, che dainnumerevoli anni richiama sullenostre piste soci provenienti damolte regioni d’Italia, rimaneancora la nostra Settimana Bianca,svoltasi sull’altopiano di AsiagoVi, dal 28 gennaio al 5 febbraio,con alloggio presso l’albergo allaVecchia Stazione di Canove diRoana VI. Vi hanno aderito circauna trentina di partecipanti tra atle-ti guide ed accompagnatori. Ilsegreto della buona riuscita dellasettimana sulla neve sta anche nel-l’intesa che si crea nel gruppo,sempre molto coeso, per cui, con ilprezioso contributo del CorpoForestale dello Stato di Asiago edelle nostre guide, siamo riusciti asciare bene, completando le gior-

nate con qualche tuffo in piscina,qualche rilassante passaggio insauna e con attività collateraliquali: ginnastica mandibolaremolto intensa durante le cene atema proposte dallo Chef. Unaserata per conoscere la lavorazionee preparazione dei formaggi a curadel presidente Gianni Pinton e delDirettore delle Latterie Vicentinedi Schio VI, nonché la presentazio-

ne della raccolta di pensierie poesie di Silvana Valenteper raccogliere fondi dadestinare all’associazione.Come da tradizione, ha con-cluso la stagione la Festadella Neve, lo scorso 3 apri-le. Hanno fatto da suggesti-vo prologo la camminata,organizzata da Lucia Braz-zale, sul sentiero natura aSan Vito, quindi il lautopranzo e la visita alle grotte

del castello di Schio, dove avvienela stagionatura dei formaggi delleLatterie Vicentine; nel pomeriggiole premiazioni dei protagonistidella stagione e la consueta lotteria.Ringraziamo quanti hanno contri-buito alla riuscita di tutte questeattività ed in particolare: i gestoridei centri fondo che ci hannoaccordato agevolazioni sulle en-trate in pista; il Comandante Isido-ro Furlan, del Corpo della GuardiaForestale di Asiago, che da anni cimette a disposizione 3 o 4 agentigiornalieri per la settimana bianca;le Latterie Vicentine per la dispo-nibilità e il buon formaggio gentil-mente offertoci. Infine un grazie atutte le guide ed un benvenuti ainuovi soci-guida: Gerardo, Paola eMassimiliano.In attesa di ritrovarci il prossimoanno insieme a quanti vorrannounirsi a noi, vi mandiamo i nostripiù sinceri auguri di una buonaestate.

C. Dal Santo e S. Valente

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LA MONTAGNA TRA LE DITA

superficie del piede, si indossanoparticolari scarpe molto strette,così da evitare piegamenti delpiede e consentire la massimapresa nei punti d’appiglio, che

possono essere sporgenti, ma avolte anche delle fessure.Si è sempre in due, assicurati dauna imbragatura che cinge gambee vita e legati da una fune che, allasommità della parete,scorre in unanello. Il compagno a terra, dovràrecuperare la corda man mano chel’arrampicatore sale, per far si chela corda rimanga sempre in tensio-ne e per evitare che, durante lasalita, in caso di perdita dellapresa, chi si trova sospeso, finiscaper cadere nel vuoto. Questo, chia-ramente, per chi si arrampica com-porta, una grande fiducia nei con-fronti del compagno di cordata.Ho voluto raccontarvi questa mianuova esperienza, perché l’ho tro-vata molto stimolante, per chicome me, ama la fatica, l’avventu-ra, e un minimo di rischio!

Salve a tutti, eccomi di nuovoa voi. Ad un anno dal miotuffo dal cielo con il paraca-dute, mi sono ritrovato proiet-tato in questa nuova avventu-ra, l’arrampicata su roccia: unpercorso al contrario, chedalla terra mi ha riportato,non senza fatica, in alto.Il tutto è cominciato nellatranquillità e sicurezza di unapalestra, ma con la prospetti-va certa, e sicuramente moltopiù esaltante di ripeterel’esperienza all’aperto, surocce vere!Eh si, perché in palestra laroccia è simulata da pareti,più o meno spioventi, finoanche a simulare un soffitto,secondo il grado di difficoltà,dato sia dalla grandezza dei puntid’appiglio che dalla distanza fraessi; l’arrampicata, avviene siacon le mani che con i piedi. Per sfruttare al massimo tutta la

ERMA s.a.s - A. Malipiero & C.Corso S.S. Felice e Fortunato, 106 - 36100 Vicenza

Telefono 0444 546091 - Fax 0444 029031www.ciclierma.it e-mail: [email protected]

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VITTORIA DI SOLIDARIETÀAderendo all’appello del Comunedi Vicenza lo scorso 18 dicembreanche il GSNV, ha dato il suoapporto, aderendo di slancio adun’importante kermesse di solida-rietà.Eravamo in tanti, infatti, a CampoMarzio a partecipare alla 5a edizio-ne di “Corri Babbo Natale corri”,nonostante la copiosa nevicata deigiorni precedenti, che aveva im-biancato il centro cittadino. Siamo partiti da un Campo Marzioper percorrere a passo libero circadue Km allo scopo di raccoglierefondi a favore del villaggio SOS.Giunti al traguardo ci siamo risto-rati con una cioccolata calda e unafetta di panettone. Nel pomeriggioaltra... faticata solidale, presso laloggia del capitaniato in Piazza deiSignori, per aderire alla pedalataSPORTENERGY.Questa iniziativa di sport e solida-rietà è servita a produrre Kilocalo-rie da trasformare in contributibenefici a favore delle associazio-ni Onlus di Vicenza ed ai Bonussport 2011 a favore delle famiglienumerose. Pensata da Luca Ancet-ti, direttore di TVA Vicenza, edorganizzata dall’assessorato allosport, Aim Energy, Vi Press, Aics,Coni Vicenza e Tecnosport.Quest’ultima ha messo a disposi-zione le 5 Bikes per produrreenergia.In sintesi si trattava di gara suCyclette con diverse associazionisportive, nel produrre più energia.Per ogni 5 Kcal prodotte AimEnergy ha devoluto 1 euro ad unassociazione no profit. La sfida haavuto inizio sabato pomeriggioalle ore 14.35 fino alle 18.35,erano presenti 4 associazioni:Master Athletic, Gs Non Vedenti,Centro sport Palladio e Associa-zione Nuoto Vicenza. Non essen-do presente il Nuoto, l’instancabi-le staff del GSNV, si è assunto

l’onore di pedalare anche per loro.Dopo un’ora di pedalate in testac’era il Centro Sport Palladio, maverso le 17.00 un cambio di atletagli ha fatto perdere il primato,passato di mano e mantenuto finoalla fine dal GSNV. Alla fine ilrisultato è stato di 3740 Kcal pro-dotte dal GSNV, contro le 3712del Centro Sport Palladio, 3598del Master Athletic e 3479 delnuoto (sempre... il GSNV). Allepremiazioni erano presenti il sin-daco di Vicenza, Achille Variati,l’assessore allo sport Prof.Umberto Nicolai, il consigliere diAim Marino Quaresemin ed ilpresidente di Vi Press LucaAncetti, che hanno firmato unassegno di 2900 euro a favore delvillaggio SOS dI Vicenza. Giovedì 23 dicembre si sono svol-te le finali alle quali hanno parte-cipato le 4 società: Atletica Vicen-tina prima classificata con 3900Kcal, il GSNV con 3740, centrosport palladio con 3712 ed il nuotopinnato con 3700 a cui si è aggiun-to una sfidante d’eccezione, l’AsdGranfondo città di Vicenza.Due ore intense con cambi entro i3 minuti non ci hanno permesso dimantenere la seconda posizione, laprima era irraggiungibile visto la

potenza dei giovani atleti delNuoto pinnato, ma la seconda o laterza erano sempre a portata dimano. Alla fine ci siamo arresi al 4posto dietro ai Veterani della ASDGran fondo città di Vicenza.Questa la classifica finale: Nuotopinnato 2297 Kcal, Atletica vicen-tina 2218, Granfondo 2216 e Gsnon Vedenti 2184. Premiazioni eringraziamenti a cura dell’assesso-re allo sport Prof. Umberto Nico-lai, il presidente Aim EnergyFabio Candeloro ha firmato unassegno di euro 1783 a favoredella città della speranza, conse-gnato alla consigliera presente laSig.ra Stefania Fochesato.Al di là di ogni risultato siamostati appagati delle iniziative a cuiil GSNV ha aderito, per una giu-sta causa. Quale maggiore soddi-sfazione per noi sportivi, divertir-si e poter offrire qualche contribu-to ad altri meno fortunati di noidopo le recenti avversità meteoche hanno colpito la nostra città anovembre. Grazie al Comune di Vicenza, dasempre vicino con i propri contri-buti: la nostra ricompensa è anchequesta partecipazione.

Claudio Dal Santo

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SI PEDALA NONOSTANTE TUTTOUna stagione sciistica breve maintensa, si è conclusa con un infor-tunio di Silvana Valente, frattura-tasi lo sterno alla Marciabianca diEnego Vi. Doveva essere una pas-serella come ogni anno concluderela stagione sciistica in bellezza,ma a volte il destino e gli eventimeteo ci mettono i bastoni tra le

ruote, pardon, tra gli sci. Quelgiorno nevicava e la neve era pes-sima. Numerose le cadute, tra cuiquella dove è rimasta coinvoltaSilvana. Il concorrente che la pre-cedeva è inciampato in un cumulodi neve, la guida Alessio non è riu-scito a schivarlo, scatenando larovinosa caduta con la quale si èverificato l’infortunio. Dopo nean-che un mese, Silvana, atleta con ilciclismo nel sangue, per dimenti-care l’accaduto, ha partecipato, il10 aprile, alla 13a Granfondo Liot-to di Valdagno, con MozzatoGianfranco. Il 17 aprile, dopo lunga ed insi-stente propaganda da parte di Sil-vana, sull’accettare anche i tan-dem, ci hanno invitati ai Campio-nati italiani di Mountain Bikeciclismo Paralimpico, svoltisi aSpilimbergo UD. La spedizione,

guidata dall’autista FerdinandoDonadello, ha visto come protago-nisti: Bordin Loris con ZebeleGiorgio e Giron Andrea con Bice-go Alex. Assente giustificata Sil-vana, per problemi tecnici del tan-dem. L’esperienza è stata bella,ma costernata da guasti meccanicisui mezzi dei partecipanti. Qual-cuno costretto al ritiro e Lorisgiunto addirittura 2°. Come primavolta, direi buona esperienza. Breve pausa pasquale, per poiricominciare con la 2a GF Fizik diZanè Vi, il primo maggio. È statoscelto il percorso medio, in questomodo, la nuova guida Massimo,un amico di Marco Pisano, salen-do in tandem per la prima volta siè ambientato subito e ha condottoil mezzo con calma e sicurezza.Dunque, 2 tandem alla partenza:Massimo Michieletto con Silvanae Marco pisano con LorenzoGenovese. I 2 equipaggi partonoforte e, dal fondo dei 2500 ciclistipartecipanti, recuperano più dimetà del gruppone, ma a circametà gara la caduta di Pisano-Genovese a causa di una ruotadifettosa, guasta la festa, nono-stante i 2 riportino fortunatamentesolo leggere contusioni e escoria-zioni varie. L’8 maggio, la nostra Silvana gui-data da Mirco Zorzo partecipaalla GF di Marostica, arrivando 3a

nella categoria f2 (donne).Il 15 maggio, Silvana, guidata dalnuovo socio Pozza Manrico, hapartecipato alla Val di Non Bike aCavareno. Un guasto meccanico,verificatosi a 10 km dall’arrivo, liha visti partire in bici e arrivare apiedi, ma soddisfatti comunque diaver tagliato il traguardo senzaritirarsi.Il 22 maggio, la Gf Città di Vicen-za, con partenza presso la cittadel-la dello sport a Caldogno. A rap-presentare il G.S. c’erano Silvanae Mirco, arrivati bene, anche secostretti a calare un po’ sul finaleperchè non avevano fatto il pieno(rifornimento d’acqua al ristoro)in una giornata caldissima, comequelle di piena estate.Il 29 maggio, la Gf Valleogra aSchio. Finalmente si corre in casa,anche questa volta la mountain-bike di Silvana gioca i suoi scher-zetti imprevedibili. Si rompe lacatena, il cambio fa un po’ lebizze e Mirco si arma di pazienza,rassegnato ormai al duplice ruolodi guida e di meccanico. Per farla completa, sul finale rie-scono anche a cadere, ma forsequesto serve a tenere alta l’adre-nalina e a ripartire ancora piùconvinti in vista delle prossimegare, per una sfida che non hamai fine.

Silvana Valente

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Da molto tempo stiamo conducen-do una piccola “battaglia,” perchévenga ampliato il regolamento ita-liano dell’attività in mountan-bike, così da inserire anche il tan-dem come mezzo idoneo a parteci-pare a manifestazioni quali le granfondo. Essendo io non vedente, uso que-sto mezzo per necessità, maho costatato con piacere chealcuni ciclisti, come il mioattuale compagno di tandem,lo preferiscono alla bici sin-gola. Certo, trovare unabuona intesa è indispensabi-le,soprattutto per affrontarepercorsi tecnicamente impe-gnativi, quando però si èaffiatati, ci si sente reciproca-mente supportati dal compa-gno e si avverte meno la fati-ca o la paura di non farcela. Attraverso questa disciplinaho guadagnato molta reattivi-tà e plasticità, come nelladanza. Ho imparato ad asse-condare velocemente il con-duttore, che deve avvalersi dellamia massima collaborazione, spe-cie nei passaggi più difficili e neiterreni impegnativi.Andare ad esplorare strade e sen-tieri del territorio locale e parteci-pare alle gran fondo mi regalasempre grandi soddisfazioni,facendomi sentire ciclista tra iciclisti.Ma troppe volte, in assenza di unregolamento, alla partenza dellegran fondo i giudici sono com-prensibilmente imbarazzati. Allo-ra a volte qualcuno non vorrebbelasciarci partecipare, per la paurache questo mezzo possa magariessere pericoloso; oppure ci fannopartire dietro a tutti gli agonisti,penalizzandoci e costringendo ilmio compagno a passare a lato deltracciato per recuperare, specie neipercorsi scorrevoli dove il tandem

è più veloce. Al di là delle abilitàdi guida, è chiaro che con il tan-dem vi sono alcuni tratti nei per-corsi che vanno affrontati con cau-tela e dunque, abbiamo rispettoper gli altri bikers, cercando dinon intralciarli o di lasciarli passa-re. Loro mostrano solitamentecuriosità ed ammirazione, scam-

biando con noi simpatiche battute.Questo è accaduto infatti anchealla “Via dei Berici” dove la nostrapresenza in tandem è sempremolto gradita. Dato lo spirito della manifestazio-ne, anche noi tenevamo a parteci-parvi. Abbiamo trovato un’ottimaaccoglienza e organizzazione,oltre ad un percorso (in lungo)molto vario che ci ha soddisfatti apieno. Peccato solo che le fre-quenti cadute di catena ci abbianocostretti ad innumerevoli ferma-te,per cui ci scusiamo se in qual-che momento abbiamo rallentatoqualcuno. Potrebbe essere una“sfida” per far meglio il prossimoanno. Consoliamoci, almenosiamo stati utili, dato che ci hacontattato un ragazzo con unagrave malformazione ad unamano. Vedendoci, ha pensato che

anche per lui il tandem potrebbeessere un’ottima soluzione. Perchéno? Noi lo aspettiamo.Mi chiedo però quanto tempodovremo ancora attendere primadi assaporare la libertà di partire inmezzo agli altri, senza privilegi nepenalizzazioni per far si che anchequelli come me non debbano sem-

pre sentirsi i diversi che non sono?Nello sport come nella vita nondobbiamo applicare solo delleregole, perché per gareggiare nonbastano le abilità, la volontà el’impegno, ma ci vorrebbe ancheuna buona dose di buon senso…non sarebbe una vittoria da poco.Ringraziamo quanti ci hannoaccolto fin qui senza pregiudizi,apprezzando semmai il maggiorimpegno e l’affiatamento necessa-ri per affrontare le gare con il tan-dem. Un grazie da parte mia vaanche alla mia società ciclisticabike4ever e soprattutto al miocompagno di tandem Mirco, chesceglie sempre di allenarsi in dueanziché in bici singola, per cresce-re sportivamente insieme, dimo-strando che tutti abbiamo bisognodi tutti.

Silvana Valente

FINALMENTE ALLA VIA DEI BERICI

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Ce l’abbiamo fatta, finalmente.Avevamo infatti già partecipatoalle prime due edizioni della 100 elode, la prima con partenza edarrivo ad Isola Vicentina, mentrele successive con partenza da Cal-dogno, ma quest’anno abbiamoconcluso l’opera lasciata in sospe-so, percorrendo tutti i 100 km pre-visti.Va premesso che ad ogni edizioneci sono stati cambi di percorso e inquesta del 7-8 maggio, lo sterratoha prevalso sull’asfalto. Dopoaver espletato la punzonatura, tuttiverso la partenza davanti a villaCaldogno. I partecipanti proveni-vano da diverse regioni ed eranodi diversa età tra cui due arzilli“veci” di 65 ed 80 anni. Quest’ul-timi saranno coprotagonisti dellanostra avventura, specialmentenella parte finale. Al via, che pre-vedeva quattro diversi punti diarrivo con relativa classifica: apasso Zovo al 21° Km; il secondoal 51° presso il Rifugio Battistialla Gazza; il terzo al 77° per colo-ro che hanno proseguito dopo ilBattisti ed il quarto ambito tra-guardo a Villa Caldogno, a rappre-sentare il GSNV, c’erano BettinRoberto, Dal Santo Claudio, Fer-rari Gianpaolo, Romeo Antonino eStrazzari Anselmo. Partiti tutticompatti, dopo le prime rampe edarrivati a Recoaro (montagnaspaccata) ci siamo staccati perproblemini fisici di Anselmo eGianpaolo. Anselmo fortunata-mente si è ripreso da un fastidiosocolpo di calore ed è ripartito, arri-vando a Caldogno dopo un ora dalgruppetto composto da Claudio,Roberto, Tonino ed insieme anchea quel nonnino incontrato al 60°km da Roberto e poi ritrovatoall’ottantesimo. Da quel momentosiamo proseguiti compatti fino altraguardo. Scesa l’oscurità, essereuniti tra l’altro ci ha permesso di

100 E LODE: CHE PASSIONE!percorrere gli ultimi chilometri insicurezza, alla ricerca dei segnalilungo il percorso. Come detto, molto suggestivo il

paesaggio attraversato, tra boschi,contrade e le piste del comprenso-rio sciisstico di Recoaro Mille. Il tempo finale è stato di 16.53.30:solo un dato cro-nometrico senzaimportanza, inquando la nostramissione era riu-scire a concluderela terza 100 e lode.Un doveroso rin-g r a z i a m e n t oall’organizzazionela quale, con mae-stria e cortesia hasaputo mettere asuo agio i parteci-panti, offrendo loro ogni genere diconforto sia nutrizionale che spiri-tuale, dando consigli ed incorag-giando ai concorrenti nei momentidi stanchezza.Per me e per gli altri del GSNVarrivare a percorrere 100 chilome-tri è stata una conquista assapora-

ta e rimandata di anno in anno. Laprima ci è servita come rodaggio,la seconda che non abbiamo com-pletato per pioggia e per una cadu-

ta nella discesa di Montepulgo efinalmente ecco arrivata la sudataconquista in una splendida giorna-ta di sole di maggio.

Che dire qualcuno proponeval’anno prossimo la 100 del passa-tore!!! Vediamo, intanto godiamoquesta e facciamo tesoro dei nostripiccoli passi raggiunti con pazien-za e tenacia.

Claudio Dal Santo

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Il week-end del primo Maggio haospitato la tradizionale gita socialedi primavera, organizzata dal sot-toscritto per conto della sezioneprovinciale di Vicenza dell’UICI,coadiuvato come sempre dalla pro-verbiale cura della sig.ra Elisa.Purtroppo proprio la particolarecollocazione temporale ha un po’condizionato l’adesione dei parte-cipanti: si è registrata infatti qual-che defezione a causa di concomi-tanti cerimonie come matrimoni oprime comunioni. Comunque unatrentina fra soci ed accompagnato-ri, raccolti tra Bassano, Thiene,Schio e Vicenza dal pullman delgeneroso Daniele, della nostraaffezionata ditta di autotrasporti“Bagnara”, è partita puntuale alle 7e 30 di sabato 30 Aprile, ferma-mente intenzionata a sfruttare almassimo le opportunità che il viag-gio avrebbe offerto. La prima metaè stata la Basilica di Pomposa,dove una preparatissima guida hafatto apprezzare non solo l’impor-tanza storica di questo grandiosocomplesso, ma anche il suo valoreartistico, sia architettonico che ico-nografico. È stata raggiunta poi lacittadina di Comacchio, che è statain questa fase appena sfiorata, poi-ché si era attesi per il pranzo al“Bettolino di foce”, un locale parti-colare, probabilmente un anticocasone di pesca, molto caratteristi-co, situato su uno dei tanti arginiche racchiudono le Valli di Comac-chio. Una breve pausa, poi dinuovo in pullman per la visita diComacchio, accompagnati anchein questo caso da una guida che ciha fatto apprezzare questa piccolaVenezia, con i suoi ponti e le vied’acqua che l’attraversano e quelgioiello architettonico rappresenta-to dal complesso denominato“Trepponti”, formato da cinquescalinate e cinque archi sotto iquali scorrevano cinque canali.Si ritorna poi in riva alle Valli, perimbarcarsi su un battello che hapercorso un buon tratto di canale

navigabile, con un paio di soste pervisitare alcuni casoni adibiti fino anon molti anni fa alla pesca invalle. È stata questa un’escursioneparticolarmente affascinante, siaperché il battello si é inoltrato inluoghi ancora dominati dalla natu-ra incontaminata, regno del silen-zio interrotto solo dalle grida diuccelli di varie specie, tra cui si èammirata anche una consistentecolonia stanziale di fenicotterirosa, sia perché è stato aperto unosquarcio sconosciuto ai più sulladurissima vita dei pescatori, domi-nata dalla fame e da una miseriaestrema. La giornata si è conclusacon l’arrivo e la cena in un albergodi Ravenna. Il mattino seguente, accompagnatida un’altra bravissima guida, èstato dedicato alla visita dei tesoridi Ravenna, S. Vitale, il Mausoleodi Galla Placidia, S. ApollinareNuovo, i cui mosaici riesconoancora, a distanza di quasi mille-cinquecento anni, ad emozionarcicon la vivacità dei colori ed i rife-rimenti addirittura imperiali deipersonaggi rappresentati. La matti-nata si è conclusa con una dovero-sa visita alla tomba di Dante, dicui, nel pomeriggio, in pullman, ilconsigliere delegato dott. cav.Urbano Bonato ha conquistato l’at-tenzione di tutti ricordando il cele-berrimo canto quinto dell’Inferno,nel quale Paolo e Francesca riper-corrono il dramma del loro immen-

so ma sfortunato amore. È stato unmomento di grande emozione cheresterà sicuramente nella memoriadi ciascuno. Pranzo in hotel e nelprimo pomeriggio partenza perFerrara. Qui un’altra guida, com-petente e particolarmente simpati-ca, ha condotto il gruppo nella visi-ta del prezioso centro storico con isuoi gioielli: il castello ed ilduomo, con una puntatina al famo-so ghetto ebraico, ricordato neisuoi romanzi da Giorgio Bassani.Verso sera il ritorno a Vicenza. Allaprossima, speriamo più numerosi! È stato un viaggio particolarmenteinteressante, in cui la navigazionesulle Valli di Comacchio ha rappre-sentato un valore aggiunto poichéha suscitato sentimenti di curiositàma anche di riflessione legatiall’ambiente e alle condizioni deisuoi abitanti. Ma come sempre, aldi là dei tesori d’arte e di natura acui ci si è avvicinati, questo, comegli altri viaggi, ha rappresentato unvero investimento in termini diconoscenza reciproca, coesione espirito di gruppo, che travalicanola pura occasione amena perchéconcorrono a cementare il senso diappartenenza che sta alla base dellanostra Associazione e che è neces-sario rinforzare continuamente inun tempo in cui disaffezione edindividualismo sembrano minarnele tesse fondamenta. Alla prossi-ma.

Armando Veronese

COMACCHIO, RAVENNA E FERRARA

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Sabato 17 Luglio è partitada Monte Berico la spedi-zione di 11 ciclisti e 5 “cire-nei” (Severino - Jole - Raf-faella - Margherita e Floria:addetti all’assistenza con ilfurgone di Maurizio) perraggiungere dopo 1250 kmil Santuario della MadonnaNera di Cestokowa, viaVienna e Auschwitz Doveva essere con noi Ange-lo da Catania guidato da mee Guido, ma una settimanaprima della partenza è statoinvestito da un’auto, contanto di caviglia fuori uso. Èrimasto così l’altro tandemdi Walter e Claudia da Pado-va che, pur soffrendo, è arri-vato alla meta con tutti glialtri (Saverio, Sandro, Pino,Domenico, Ciro e don Sig-frido, il nostro “don” che haaggiunto sapore al tutto). Adattenderci ad Auschwitz i“turisti” in pullman con a capo ilmitico avv. Bortolo Brogliato. Siamo partiti con un caldo rabbio-so, anche 43° sul mio manubrio,per poi ripartire l’indomani sottouna pioggia battente che ci halasciati solo al confine del Tarvi-sio. A Villach ci siamo chiesticos’altro poteva capitarci di peg-gio! Mai porre limiti alla Provvi-denza, dice il nostro “don”... maneanche al tempo, infatti a Viennavento forte e pioggia ci hannomassacrati e fatto correre rischiche non volevamo prendere. Però lì, nella sontuosa capitaleasburgica, abbiamo avuto un’ac-

coglienza da veri VIP,accolti e scortati da 4 poli-ziotti, in bici come noi, avisitare il famoso Ring diVienna e poi attraverso ilparco del Prater fino alnostro Hotel: una mattinatada star del pedale. La ragio-ne di cotanto fervore?Avevo chiesto la scorta tra-mite l’ambasciata italiana,ci hanno creduto, non socome, la squadra corse dellapolizia di Vicenza e cihanno preparato la loromigliore accoglienza!Non posso raccontare ilviaggio in poche righe, maposso dirvi che è stata unaesperienza fortissima, chenon potremo dimenticare:dura ciclisticamente per iltempo, le strade e gli impre-visti; bellissima per i pae-saggi, le risate e gli incredi-bili “pasta-party” organizza-

ti dalle nostre “cirenee”; da pian-gere (letteralmente) ad Aschwitz,perché non si può neanche imma-ginare il dolore provato là dentroai campi di sterminio di Birkenau:eppure è vero! Incredibile la sod-disfazione di arrivare sani e salvi.Impareggiabile l’amicizia e lastima reciproca che si è creata inpochi giorni, anche con chi nonera mai venuto con noi prima. Sisa, le difficoltà uniscono... o no?Il nostro premio è la gioia cheresta, indelebile nel tempo, di averfatto qualcosa di grande, nelnostro piccolo.

Paolo Zarantonello

VISITA AD AUSCHWITZ E CESTOKOWA

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Lo Showdown è una disciplinanata negli anni sessanta in Canada,molto diffusa in centro-nord Euro-pa. Viene praticata da atleti nonvedenti ed ipovedenti di ambo isessi, con giocatori vengono ben-dati,così da gareggiare nelle stessecondizioni. Si gioca su un tavolo specifico conracchette rettangolari e pallinesonore e ricorda da vicino il ping-pong. Il tavolo di gioco ha le spon-de, al posto della rete vi è unatavola sospesa che non deve esse-re colpita dalla pallina nell'attra-versare il campo. Il punto si ottie-ne riuscendo a far entrare la palli-na nella buca dell’avversario. Igiocatori utilizzano una specialeracchetta di legno rettangolare cheobbligatoriamente occorre tenere

in movimento altrimenti si subisceuna penalità.I punti cardini nel praticare questaattività sportiva sono: concentra-zione, intuizione del gioco avver-sario, precisione, velocità neimovimenti e potenza. Fondamen-tale è la spiccata percezione dellatraiettoria della pallina ed il coor-dinamento nei movimenti, dove latecnica e il continuo allenamento,fanno la differenza. La federazioneche lo regola in Italia è la Fispic.Il 27 maggio si sono svolti a Tirre-nia i campionati italiani individua-li 2011 e, tenetevi pronti, perché inoccasione della passerella dimo-strativa ‘Sportunity’ del prossimo22-23 Ottobre, sarà organizzataun’interessante dimostrazione diquesta disciplina.

LA SFIDA DEL SHOWDOWN

Ecco per i nostri lettori unabella poesia di Silvana Valente

MI BASTA

Mi basta sentire la luce e ilcalore, guardando verso ilsole che sorgerà domani;il primo vagito e il tenerorespiro d’un bimbo,il battitod’ali di un piccolo al suoprimo volo.Mi basta l’attesa della felicitàche abbraccia la speranza eporta in dono la saggezza;sentire vibrare le corde piùsottili del cuore, nel rassicu-rante contatto con tutto ciòche interpreta il linguaggiodell’amore.Mi basta sapere che, infondo, nulla ci appartiene, macontinuare ugualmente adesiderare, cercare, sognare; pensare che anche quandonon dobbiamo niente a nessu-no, possiamo dare tuttocomunque, senza aspettarcinulla.Mi basta il seme della vita chefeconda ogni stagione, acco-glie il riso, il pianto, i fruttiacerbi e maturi d’ogni tempo; il sapore amaro, lasciato dallasconfitta, a spiegare le mievele per muovere veloce versonuovi lidi.Mi basta vivere, comprenderee assaporare quel che mi spet-ta, infinitamente diverso daciò che avevo cercato e sogna-to;rincorre il tempo, sviscerarnei segreti della gioia, essereluce che attende il buio perguidarlo verso il domani.Verso il nuovo giorno chespunta, che fonde passato,presente e futuro, portandocon sé un po’ di eterno, per-ché non sia mai tardi, ne pre-sto, ma ora. 11

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Ci hanno anche parlato del tan-dem, dove dietro sta la personanon vedente, solo al conduttore èaffidata la guida e l’uso del cam-bio, le due pedaliere sono sincro-nizzate e dunque i due pedalanoinsieme. Per me la parte più emotivamenteforte di questo incontro è stataquando Claudio ci ha parlato dicome chi vede deve rapportarsi inmodo normale e senza imbarazzo

quando incontra delle persone ipoo non vedenti, ed io non posso checonfermare.Credo che attraverso questoincontro i miei compagni abbianoscoperto una nuova realtà che ioconoscevo già. Il sabato successi-vo sono venuti altri atleti per fareuna dimostrazione di tiro con l’ar-co e a farcelo provare.Dopo un’introduzione da partedel direttivo e dei tecnici ed atletiparalimpici ci hanno mostrato ivari tipi di arco. C’ne uno, quelloolimpionico, che serve per i tiriprecisi, mentre un altro che ha lacorda meno dura del precedente,viene utilizzato per i tiri allacieca. I mie compagni si sono

L’ESPERIENZA AL FOGAZZAROIl 15 marzo scorso, grazie allanostra professoressa di educazionefisica Michela Carletto, noi ragaz-zi di terza abbiamo avuto la gran-de e probabilmente irripetibileopportunità di incontrare duemembri del gruppo sportivo nonvedenti di Vicenza, a cui tra l’altroio stessa sono iscritta.A rappresentare la società sonovenuti da il Presidente ClaudioDal Santo, ipovedente, e l’atleta

olimpionica non vedente SilvanaValente. Ho constatato fin da subi-to che sono due persone moltoattive e piene di gran voglia divivere. Ci hanno spiegato che illoro gruppo opera da più di 30anni e organizza varie attività,come per esempio sci, judo, cicli-smo, canoa, escursionismo. Perso-nalmente ho già sperimentato que-ste attività e mi sono divertita mol-tissimo. Silvana ci ha spiegato cheuna persona non vedente che sciaha un accompagnatore a qualchemetro di distanza da lei, che puòparlarle all’occorrenza o battere ibastoncini per farsi sentire ed evi-tarle di uscire fuori pista nei trattidi discesa.

messi in fila aspettando il proprioturno per tirare. Io invece holavorato con Maurizio Gusella eTiziana, un’arciere ipovedente.Così ho scoperto che i non veden-ti tirano con l’arco disponendo diun mirino composto da un piedi-stallo, sul quale è fissata un’astaorizzontale dove il non vedenteappoggia il suo braccio.Maurizio ha suggerito che sarebbestato importante che i mie compa-

gni fossero stati bendati, per usareunicamente il tatto e non gli occhi.Tirare quelle frecce mi ha aiutata,mi ha fatto sentire meglio, mi hadistolta dai soliti monotoni pensie-ri. Sono stata contenta perchéTiziana mi ha detto che sonomolto dotata e che dovrei prende-re in seria considerazione questosport.Le persone incontrate in questaoccasione mi hanno trasmessoserenità, anch’io vorrei esserecome loro, positiva come loro.Vorrei guardare le difficoltà comepunto di partenza per non abbat-tersi e lasciarsi andare, come sug-gerisce proprio Silvana.

Giulia Idrometri12