PERCORSO DIDATTICO

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DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO (MO SCUOLA DELL’INFANZIA ”MONTEGRAPPA” SEZIONE C 3 ANNI GNANTI: FERRILLO ANNA MARIA; PASQUARELLA GIU A cura dell’insegnante: Ferrillo Anna Maria ANNO SCOLASTICO 2004-05

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DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO (MO. SCUOLA DELL’INFANZIA ”MONTEGRAPPA”. PERCORSO DIDATTICO. "UN LIBRO PER AMICO". SEZIONE C. 3 ANNI. INSEGNANTI: FERRILLO ANNA MARIA; PASQUARELLA GIULIA. ANNO SCOLASTICO 2004-05. - PowerPoint PPT Presentation

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DIREZIONE DIDATTICA 7° CIRCOLO (MO

SCUOLA DELL’INFANZIA

”MONTEGRAPPA”

SEZIONE C 3 ANNI

INSEGNANTI: FERRILLO ANNA MARIA;

PASQUARELLA GIULIA.

A cura dell’insegnante: Ferrillo Anna Maria

ANNO SCOLASTICO 2004-05

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DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA:

INDICE:

MOTIVAZIONI

FINALITA’,OBIETTIVI,CONTENUTI.

PERCORSO.

METODI, RISORSE.

VALUTAZIONE.

RISULTATI.

MATERIALI PRODOTTI.

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MOTIVAZIONI:

Avendo sempre dato molta importanza aI libro

come uno strumento di ampia valenza educativa,

didattica e culturale, abbiamo ritenuto importante

stimolare l’interesse, la curiosità dei bambini verso il

mondo dei libri, Il progetto, è finalizzato a favorire

l'accostamento al libro e alla narrazione, secondo

modi e tempi consoni alla fascia di età in questione,

l'idea di base che ha orientato il nostro lavoro risiede

nel credere che la motivazione alla lettura si

"costruisca" gradualmente attraverso esperienze

piacevoli di lettura/narrazione, vissute in età precoce,

base indispensabile per la formazione del futuro

lettore. Dal punto di vista didattico,

l’approccio al libro ha una considerevole rilevanza, in

quanto occasione per lo sviluppo delle capacità

linguistiche e cognitive del bambino, per

l'ampliamento delle sue conoscenze ed esperienze,

oltre che rivestire un ruolo significativo per la sua

crescita affettivo/emotiva.

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FINALITA’, OBIETTIVI, CONTENUTI.

Obiettivi Formativi

La finalità prioritaria, è stato dunque educare al

piacere di leggere, intendendo con ciò che si è voluto

soprattutto sviluppare il "gusto" per il libro e la lettura,

senza tuttavia trascurare l'aspetto della comprensione

del testo e dell'immagine - condizione irrinunciabile

per poterne trarre godimento..

Obiettivi Specifici D’Apprendimento:

Sviluppare interesse, piacere, curiosità, desiderio

verso le opportunità offerte dal libroSviluppare capacità di ascolto / partecipazione alla

narrazioneSviluppare capacità di narrazione Sviluppare comportamenti adeguati alla lettura /

ascolto e alla gestione del materiale librario Sviluppare e ampliare, attraverso i libri, capacità e

conoscenze di vario genere

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CONTENUTI

Allo scopo di catturare l’interesse e l’attenzione dei

bambini, nella scelta dei libri le insegnanti, hanno

prestato attenzione, ad alcuni aspetti ritenuti molto

importanti:

Le immagini non erano né troppo semplificate o "piatte"

ma nemmeno troppo astratte o complesse (cioè troppo

ricche di particolari che potevano confondere la "lettura").

Si è tenuto conto anche del loro grado di "leggibilità"

rispetto alle capacità dei bambini.

Comunque La scelta non è stata determinata

esclusivamente dalle caratteristiche delle immagini, ma

anche dalla presenza di una "buona" storia che potesse

sostenere e supportare l'attenzione e la motivazione dei

bambini. Principalmente per questo motivo, si è preferito

che i personaggi delle storie fossero degli animali, perché

sappiamo da sempre che il mondo degli animali affascina i

bambini, stimolando in loro, interesse, curiosità ed anche

un senso di tenerezza. Inoltre essendo delle storie

caratterizzate da una morale al loro interno, hanno saputo

veicolare messaggi educativi ai bambini. I libri raccontati

Sono stati molti ma solo tre sono stati scelti per la

rielaborazione grafica.

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PERCORSO METODOLOGICO

Il libro, è stato lo strumento metodologico che ci ha

accompagnato durante tutto il percorso, ed è stato la fonte

dei nostri momenti di conversazione. I tempi impiegati per

la realizzazione di questo progetto sono stati lunghi ed

elaborati, in quanto le tecniche utilizzate per il suo sviluppo

operativo sono state particolarmente impegnative sia nella

fase della preparazione dei materiali, sia nella

realizzazione pratica degli elaborati. Una delle tecniche

utilizzate è stata quella dell’assemblaggio di materiali di

vario genere. Un’altra tecnica proposta è stata quella del

collage, con l’utilizzo di una varietà di carte colorate. Le

insegnanti, oltre al lavoro organizzativo della parte teorica,

si sono impegnate molto anche nel lavoro esecutivo,

(ritaglio, preparazione dei disegni, ricerca dei materiali

ecc…). Questa fase preparatoria anticipava

necessariamente ogni attività, contribuendo a facilitare il

momento dell’assemblaggio con i bambini, che si è

tradotto in attività individuali dove la guida dell’insegnante

è stata essenziale.

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FASE OPERATIVA DELLE ATTIVITA’

Ciascuna storia è stata proposta diverse volte:

in una fase iniziale l'insegnante, raccontava in modo

descrittivo, cercando di includere nella narrazione

un'analisi dettagliata dell'illustrazione che poi faceva

vedere, allo scopo di agevolare ai bambini la lettura /

decodificazione dell'immagine.

In un secondo momento la storia veniva ri-raccontata

stimolando l'intervento dei bambini, i quali provavano

loro stessi a descrivere l'immagine, oppure chiedevano

chiarimenti su quanto non era stato compreso, o ancora

collegavano la situazione prefigurata dal racconto con

analoghe vicende del proprio vissuto. Comunque le storie

venivano riproposte periodicamente, distanziate nel

tempo, per facilitare la memorizzazione e

l’interiorizzazione del testo. Per ogni libro sono state

elaborate le sequenze più salienti del racconto e prodotta

una verifica individuale per la comprensione del testo.

Attraverso la riproduzione grafico/pittorica degli elaborati,

I bambini hanno avuto l’opportunità’ di sperimentare

tecniche diverse, conoscere ed utilizzare materiaei di

vario genere.

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METODI E RISORSE:

Il progetto è stato sviluppato, ad intervalli di tempo più

o meno lunghi, nel periodo che va da ottobre a

maggio ed è stato alternato con le altre attività di

programmazione.

La maggior parte delle attività sono state progettate e

condotte a livello individuale, ed a piccoli gruppi,

mentre le attività di coloritura dei vari elementi sono

state svolte a grande gruppo. Le tecniche

dell’assemblaggio e del collage hanno richiesto

interventi individuali con tempi abbastanza lunghi.

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MATERIALI O STRUMENTI UTILIZZATI:

• Carta velina,

• Forbicine

• Cartoncini

• Matite acquerellate

• Acquerelli

• Pongo

• Foglie

• Rami

• Colori a cera

• Farina ( polenta)

• Polistirolo

• Macchina fotografica.

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VALUTAZIONE:I risultati sono stati sufficientemente positivi, I libri proposti

sono stati molto graditi dai bambini, Il libro è stato il protagonista del progetto in quanto ha coinvolto non solo i bambini nel momento della lettura, ma anche nella traduzione grafica delle storie che sono state lette, ed è stato la fonte dei nostri momenti di conversazione. Durante l’attuazione di questo progetto noi insegnanti abbiamo potuto constatare con molto piacere che la partecipazione dei bambini è stata totale ed entusiasmante. E’ stato molto gratificante vedere la disponibilità e l’impegno dei bambini nell’esecuzione delle varie attività. Trattandosi di attività individuali, spesso ci siamo trovate nelle condizioni di dover contenere l’impazienza dei bambini nel voler svolgere tutti nello stesso giorno l’attività. I bambini hanno mostrato molta curiosità e coinvolgimento sia dalle tecniche utilizzate che dai materiali. Per quanto riguarda la VERIFICA DIDATTICA, gli Obiettivi stabiliti in precedenza, sono stati raggiunti anche se come era prevedibile trattandosi di bambini di soli tre anni , verranno consolidati e sviluppati in modo sempre più approfondito nel corso dei successivi anni. I bambini hanno potuto prendere confidenza con i vari strumenti grafici, sperimentarne il loro uso e conoscere le varie tecniche; Inoltre hanno sviluppato buone capacità d’attenzione e di coordinazione oculo-manuale, raggiungendo buoni livelli di manualità fine.

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RISULTATI:

Alla fine di questo percorso noi insegnanti ci riteniamo

molto soddisfatte, in quanto siamo riuscite ad interessare

i bambini al mondo dei libri. Infatti, negli ultimi tempi

leggere un libro tutte le mattine è diventata una piacevole

consuetudine. Sono gli stessi bambini che ogni mattina si

preoccupano di portare da casa i libri, creando a volte

competizioni anche litigiose su quale leggere per primo. A

livello operativo la tecnica del collage ha riscosso un

notevole successo. Ha favorito in modo piacevole e

senza troppe difficoltà l’interiorizzare e la memorizzare

delle varie storie. Attraverso l’elaborazione delle varie

sequenze i bambini hanno potuto ricostruire mentalmente

tutta la storia tenendo conto anche della successione

temporale degli avvenimenti.

MATERIALI PRODOTTI:

documentazione multimediale ( CD rom) Il materiale si

trova presso la direzione didattica del 7° circolo.

Produzione cartacea per ogni bambino a fine anno

scolastico;

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DI SEGUITO VENGONO ILLUSTRATI I LIBRI PROPOSTI AI BAMBINI, CON LE RELATIVE ATTIVITA’

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SE I LIBRI FOSSERO….

Se i libri fossero di torrone ne leggerei uno a colazione.

Se un libro fosse fatto di prosciutto, a mezzogiorno lo leggerei tutto.

Se i libri fossero di marmellata a merenda darei una ripassata.

Se i libri fossero di frutta candita li leggerei leccandomi le dita.

Se un libro fosse di burro e panna, lo leggerei prima della nanna.

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INGREDIENTI PER UN LIBRO.

Si prende un filo di fantasia, un bicchiere di mistero, qualche fatto vero, poche gocce di paura, molti metri di avventura, tre manciate di tenerezza, qualche pizzico di stranezze, quanto basta d’ironia mista a birbanteria. Poi si prova a mescolare e si lascia lievitare. Verrà un libro da gustare… soli o in compagnia, a scuola, in poltrona e in ferrovia per quanto piccoli si sia.

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Questo libro racconta la storia di una volpe di nome Rina, che spesso va a far visita agli animali di una fattoria che si trova nei dintorni del bosco e si diverte molto nel fare i dispetti ai poveri animali. Ma un giorno la volpe vive una brutta avventura dove non viene aiutata da nessuno animale, Solo in quel momento si rende conto di essersi comportate male, così promette di non fare più i dispetti diventando amica di tutti gli animali.

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LA FATTORIA DOVE VIVONO GLI ANIMALI

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RINA MANGIA IL MANGIME AI PULCINI, RUBA LE UOVA ALLE GALLINE E LE NASCONDE NEL PAGLIAIO

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LA VOLPE “RINA” CORRE DIETRO

ALLA MUCCA “MILLI” E LA

SPAVENTA, LA POVERA MUCCA

CORRE PER TUTTA LA COLLINA….

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RINA SI DIVERTE A TIRARE LA CODA A TRISTANO IL BASSOTTO, CHE STA FACENDO UN PISOLINO SOTTO L’ALBERO IN UNA GIORNATA DI SOLE.

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UN GIORNO, DURANTE IL TEMPORALE LA

VOLPE RISCHIA DI MORIRE

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GLI ANIMALI DELLA FATTORIA, IMPIETOSITI

DALLE CONDIZIONI FISICHE DELLA VOLPE, GLI

OFFRONO DEL LATTE. LA VOLPE SI SENTE SUBITO

MEGLIO E PROMETTE DI NON FARE PIU’ DISPETTI,

ANZI DIVENTA AMICA DEGLI ANIMALI.

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Una volpe Rina era dispettosa, viveva in un bosco tutto buio, disturbava gli animali con la fattoria, disturbava le galline e veniva sempre un gran baccano, aveva trovato un uovo e lo nascondeva in un pagliaio grande grande, tirava la coda al cane bassotto dormiva sotto un albero, ai piedi dell’albero, andava a disturbare la mucca Milli era nel prato che stava mangiando i fiori, dopo è scappata veloce veloce perché la volpe Rina gli corre dietr, poi arriva un grande temporale, delle grandi gocce gli cadono da tutte le parti, poi è successo che la volpe aveva paura del temporale e il vento la sbatteva di qua e di la, poi il cane bassotto non gli poteva aprire perché era chiuso nella sua cuccia, il cavallo non apriva la porta perché aveva paura del temporale, la volpe Rina era sdraiata per terra e sembrava che fosse morta poi gli ospiti della fattoria gli avevano dato una tazza di latte, la volpe apre gli occhi e promette agli animali che non farà più i dispetti

MATTEO

La conversazione è sta fatta con l’aiuto delle illustrazioni del libro e le domande poste dall’insegnante per facilitare i ricordi. Sono state riportate le parole che hanno detto i bambini. RINA ALLA FATTORIA

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Questo libro racconta la storia molto simpatica e carina di tre galline di nome: Piumetta, Gambetta e Palllina Litigavano spesso perché ognuna sosteneva di essere più bella dell’altra. Quindi decisero di andare dal Re, a chiedere consiglio. Il Re le sottopone a tre prove, ognuna doveva deporre un uovo, chi avesse fatto l’uovo più bello sarebbe diventata principessa. A fine gara il Re esaminò le tre uova e ritenendole tutte e tre bellissime, le fece diventare tutte e tre principesse. A livello operativo, sono state elaborate le sequenze più salienti del racconto, ed è stata fatta la conversazione individuale del racconto

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LE TRE GALLINE: Pallina, Piumetta, Gambetta:

Pallina ha un vestito con tutti pallini colorati; Piumetta ha una cresta lunga e bella;

Gambetta ha delle belle gambe lunghe

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Le tre galline, litigano sempre perché ognuna dice che è più bella dell’altra così decidono di andare dal Re a chiedere consiglio.

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Il Re decide che la più bella sarà quella che farà l’uovo più bello, cosi pallina si prepara a fare l’uovo. Il suo uovo è bellissimo e piace molto al Re.

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Piumetta depone il secondo uovo, anche questo uovo è bellissimo e piace molto al Re.

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Gambetta depone il terzo uovo, anche questo uovo è bellissimo e piace molto al Re.

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Le tre uova erano tutte e tre bellissime, il Re pensa cosa fare

Page 31: PERCORSO DIDATTICO

Così decide che le tre galline diventeranno tutte e tre principesse

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Ogni bambino ha raccontato la storia a parole sue. La conversazione è stata fatta con l’aiuto delle illustrazioni del libro e le domande poste dall’insegnante per facilitare i ricordi.

Nota: Sono state riportate le parole che hanno detto i bambini.

C’Erano tre galline, queste si chiamavano: Pallina perché aveva i vestiti più belli, poi c’è Gambetta aveva gambe lunghe, poi c’è Piumetta, aveva le piume in testa, litigavano sempre perché era lei la più bella, invece dice lei sono io la più bella perché ho le gambe lunghe, invece sono io la più bella vedi! Ho le piume belle e invece andavano dal Re, voglio essere io la più bella , il Re disse chi farà l’uovo più bello diventerà principessa, allora toccò a Gambetta, fece un uovo quadrato, il Re rimase a bocca aperta, poi toccò a Piumetta, fece un uovo grande e il Re rimase a bocca aperta, ma è bellissimo! poi toccò a Pallina che faceva un uovo bellissimo, siete tutte e tre belle e principesse.

CRISTINA

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La noia della casa spinge Lello Porcello ad allontanarsi dalla sua casa ed avventurarsi da solo nel bosco. Qui incontrerà vari animali (riccio, scoiattolo e conigli), con i quali diventerà amico, vive dunque esperienze piacevoli, ma altrettando piacevole è il ritorno alla sua calda casa.

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QUESTO LIBRO E’ RISULTATO ESSERE MOLTO

PIACEVOLE E SIMPATICO DA PROPORRE AI BAMBINI IN

QUANTO RACCONTA LE PRIME AVVENTURE CHE

QUESTO MAIALINO VIVE AL DI FUORI DEL CALORE

DELLA SUA CASA E DELLA SUA FAMIGLIA.

ANALOGAMENTE IL BAMBINO QUANDO ENTRA A FAR

PARTE DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA COMINCIA LA

PRIMA GRANDE AVVENTURA DELLA SUA VITA SOCIALE

AL DI FUORI DELLA SUA CASA E DEL CALDO E

RASSICURANTE AMBIENTE FAMILIARE: CONOSCE

GENTE NUOVA, PROVA EMOZIONI NUOVE, COMINCIA A

SCOPRIRE IL SENTIMENTO DELL'AMICIZIA E COSI’

COME IL PROTAGONISTA DEL RACCONTO DIVENTA

CURIOSO, DESIDEROSO ED IMPAZIENTE DI VIVERE

TANTE ESPERIENZE, ANCH E SE NON TUTTE

PIACEVOLI , COMUNQUE ANDRANNO A FAR PARTE DEL

SUO SVILUPPO DI CRESCITA.

PER LO SVILUPPO OPERATIVO SONO STATE

SVILUPPATE LE SEQUENZE SALIENTI DEL RACCONTO,

OGNUNA DELLE QUALI RISULTERA’ ESSERE UNA

COMPOSIZIONE DI ASSEMBLAGGIO DI MATERIALI

MOLTO DIVERSI TRA LORO.

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Lello porcello esce dalla sua calda casetta e comincia la sua avventura, per prima cosa prova la sensazione del freddo, un esperienza nuova, in quanto non aveva mai visto la neve.

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Lello Porcello fa un incontro molto doloroso, mette il naso nella tana di un riccio

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Ogni bambino Disegna il riccio

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Lello continua la sua avventura e s’imbatte in uno strano animale che non conosceva: lo scoiattolo

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Continuando il suo cammino Lello va a finire nella tana dei coniglietti, dove viene accolto con molta ospitalità

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La conversazione è stata fatta con l’aiuto delle illustrazioni del libro e le domande poste dall’insegnante per facilitare i ricordi. Sono state riportate le parole che hanno detto i bambini.

C’Era una volta un porcello che si chiamava “Lello”, una volta esce dalla sua casa e poi va in giro nel bosco e poi va in un mucchio di foglie dove c’è il riccio, va a mettere il naso Ohi! Dice si è fatto male, vado via subito non ti disturbo più e scappa via e vede delle impronte nella neve, ci cammina dietro e vede uno scoiattolo che dice io sto aspettando che viene la primavera, ciao ciao dice il maialino non ti disturbo più, poi trova un buco tutto nero vicino a un albero e ci cade dentro e vede dei coniglietti e i leprotti gli dicono che stanno festeggiando il compleanno e lo invitano q mangiare le carotine e si siede e mangia poi esce fuori li saluta e torna a casa dove c’è la mamma che l’aspetta ei fratellini.

LAURA

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TITOLO DEL LIBRO: “ E’ MIO”

Questo libro racconta la storia di tre rane, di nome:

LIDIA, GIANNI e PIERO, che nonostante fossero

fratelli litigavano dall’alba al tramonto gridando

continuamente “E’ MIO E’ MIO!”.

Un giorno vivono una brutta avventura, durante la

quale rimangono strette strette abbracciate una

vicina all’altra, consolandosi a vicenda.

Da quel giorno ritrovano la gioia e la felicità di

condividere tutte le esperienze, senza più dire“ E’MIO

e’ MIO!” bensì “E’ NOSTRO E’ NOSTRO!”

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Questo libro ci è sembrato molto carino ed appropriato da proporre ai bambini in quanto il tema che affronta è inerente alla loro vita. Infatti situazioni di litigio si riscontrano frequentemente in vari momenti della giornata scolastica e molto spesso l’insegnante si ritrova ad intervenire in veste di mediatrice con argomentazioni che non sempre il bambino accetta e condivide. In tal senso il libro può essere utilizzato come veicolo di messaggi, in quanto il linguaggio del racconto coinvolge il bambino in modo piacevole e nello stesso tempo lo incuriosisce e lo stimola alla riflessione. Il nostro intento è proprio quello di invitare il bambino a riflettere sull’argomento del libro e ad esprimersi sui comportamenti dei personaggi con opinioni personali ed eventuali critiche; sollecitato dall’insegnante potrà operare anche confronti e similitudini con situazioni che appartengono alla sua vita . Attraverso questo percorso di identificazione il bambino potrà arrivare alla consapevolezza di eventuali aspetti del suo carattere che lo inducono a comportamenti scorretti e quindi a correggerli o quanto meno a riconoscerli. A LIVELLO OPERATIVO, E’ stata fatta solo la conversazione individuale del racconto, in quanto, essendo attività elaborate ed ndividuali, la mancanza di tempo non ha permesso la rielaborazione grafica delle sequenze. Di seguito vengono riportate alcune conversazioni

Page 43: PERCORSO DIDATTICO

E’ MIO

Le tre rane vanno nello stagno per nuotare, si chiamano Piero,

Lidia, Gianni, e mentre nuotano litigano sempre, Gianni dice è

mio è mio perché l’acqua è tutta sua e invece Piero e Lidia si

tuffano. Piero sulla terra dice no perché la terra è tutta sua e

Lidia e Gianni invece vogliono salire sulla terra. Lidia vuole

mangiare una farfalla e dice che l’aria è tutta sua, Gianni e

Piero non possono mangiare le farfalle. Arriva il rospo che

vuole dormire e non ci riesce perché le tre rane litigano sempre.

Il rospo se né andato e le rane continuano a litigare perché

Gianni ha preso un verme e Piero e Lidia lo vogliono, ma

Gianni non lo vuole togliere dalla sua bocca. Ad un tratto

arriva la pioggia, i lampi e un terremoto e le tre rane si

bagnano, per non bagnarsi si mettono sui sassi , l’acqua sale e i

sassi affondano. Le tre rane si mettono nella schiena del rospo

ma pensavano che era un sasso, invece non era un sasso e le tre

rane si salvano, si accorgono che è uscito il rospo e dicono al

rospo ci hai salvato. Il giorno dopo era tutto il mare bello,

azzurro e si tuffano insieme, mangiano insieme le farfalle,

riposano insieme sulla terra e alla fine dicono è tutto nostro.

MARCELLO

Page 44: PERCORSO DIDATTICO

Alla fine di tutto il percorso sul libro, l’insegnante , durante un’attività di conversazione collettiva, ha posto alcune domande ai bambini: - Sapete chi scrive i libri ? Risposta : gli autori; Domanda: chi sono gli autori?; Risposta: i bambini hanno mostrato alcune incertezze. L’insegnante con varie argomentazioni ha chiarito. Il discorso si è concluso con una proposta dell’insegnante: Sapete che anche voi potete scrivere una storia? Bambini: ma noi non sappiamo scrivere, Insegnante: io scrivo e voi raccontate. Così si è arrivati alla decisione di inventare una storia. La scelta dei personaggi è stata operata attraverso un giro di parole tra tutti i bambini. Alla fine sono emersi due personaggi, mostri e coniglietti, dopo un animato confronto di opinioni, l’attenzione dei bambini si è diretta decisamente verso i mostri. Il titolo alla storia è stato dato alla fine del racconto

Page 45: PERCORSO DIDATTICO

INIZIO DELLA STORIAMarcello - c’era una volta dei mostri buoni;

Jonathan – Erano brutti e pelosi;

Pietro- no erano cattivi,

Insegnante descriviamo come era fatto fisicamente questo mostro.

Marcello – la testa era a forma di cuore e le orecchie come i pipistrelli

Teresa - aveva gli occhi grandi e il naso lungo la lingua lunga lunga;

Michela – no gli occhi erano piccoli;

Manuela – allora aveva un occhio piccolo e uno grande;

Pietro - aveva i capelli corti;

Mathilde – no aveva i capelli lunghi;

Sabrina – allora aveva i capelli metà corti e metà lunghi;

Marta - aveva i denti aguzzi;

Alessandro – il corpo era grosso e i piedi erano grandi;

Matteo – aveva tante dita ai piedi;

Manuela – le mani erano grandi con le unghie lunghe

Marcello – 10 dita per ogni piede;

Mathilde – abitava in una gabbia chiusa a chiave;

Sabrina – però se uno aprisse la gabbia viene fuori;

Page 46: PERCORSO DIDATTICO

Teresa – ha mangiato dei bimbi;Jonathan – che erano andati nella capanna dove c’era la gabbia del mostro; Marta – i bambini erano andati nella capanna a guardare il mostro Insegnante: come ha fatto ad uscire dalla gabbia Teresa – si è liberato da solo e ha mangiato i bambini;

Marcello – loro non sapevano che era cattivo;

Marta - ma poi gli aprirono la bocca e fecero uscire i bambini;

Daniele, Marcello – no gli aprirono la pancia e fecero uscire i bambini;

Michela – poi hanno fatto una gabbia dura dura per non fare uscire più il mostro;

Teresa - hanno chiuso molto bene con la chiave.

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Alla fine del racconto, l’insegnante, sulle indicazioni date dai bambini, ha disegnato il mostro su un foglio.

Page 48: PERCORSO DIDATTICO

A fine disegno l’insegnante ha chiesto ai bambini di dare un nome al mostro:

Sabrina- Peloso; Marcello- Nino, serpente; Teresa – Sabbioso; Daniele – Mostro Peloso; Marcello – Artiglio; Jonathan – Pilo; Mathilde – Bisbetico nano; Marta – Fifo di nome e imprigionato di cognomeALLA FINE È STATO SCELTO IL NOME FIFO

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