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Percorsi di educazione alla legalità democratica PROPOSTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2016/2017

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Percorsi di educazione alla legalità democratica

PROPOSTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Percorsi di educazione alla legalità democratica

Libera ha organizzato la sua azione in alcuni particolari settori:• il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi, raccogliendo un milione di firme per la

legge 109 del 1996;• l’educazione alla cittadinanza nelle scuole, per diffondere tra i più giovani una cultura della

cittadinanza responsabile e per far maturare coscienza civile e partecipazione democratica; • lo sport, per recuperare la sua enorme potenzialità educativa e per contrastare l’uso del

doping e la politica della vittoria a ogni costo; • il sostegno in contesti dove è forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare

nella legalità le risorse umane, sociali ed economiche presenti sul territorio; • la formazione e l’aggiornamento sulle nuove forme del fenomeno mafioso e sulle possibilità

di contrasto, attraverso campi di formazione, convegni e seminari; • l’informazione sul variegato fronte antimafia, attraverso strumenti di diffusione di notizie e

di approfondimento tematico

Libera è nata il 25 marzo del 1995, con l’intento di coordinare e di sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. Fino a oggi, hanno aderito a Libera più di 1500 gruppi nazionali e locali, oltre ai singoli sostenitori.La scelta di coordinare tante realtà nella lotta alle mafie si è rivelata la migliore non solo per il numero dei soggetti coinvolti e per il clima di cooperazione creatosi, ma anche per la valorizzazione degli sforzi e delle iniziative già esistenti.Libera agisce per favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie, certa che il ruolo della società civile sia quello di affiancare la necessaria opera di repressione dello Stato e delle Forze dell’Ordine con una prevenzione culturale.

COORDINAMENTO DI LIBERA NOVARA

Libera è presente su tutto il territorio nazionale attraverso sedi regionali, coordinamenti provinciali e presidi; a Novara il coordinamento provinciale è composto dalle seguenti realtà:Assopace, ANPI – Comitato Provinciale di Novara, Auser – Filo d’Erba di Galliate, Associazione "Insieme si può" di Massino Visconti, Associazione Culturale Ettore Marcoli”, Sincronie, Associazione La Torre-Mattarella, Raggio Verde, Ust Cisl Piemonte Orientale (Biella e Novara), CGIL Novara e VCO, Circolo Legambiente di Novara, Vedogiovane, Idee di Futuro, GIT–Banca Etica di Novara, Mani Operose Onlus, Liberazione e speranza, Masci Lago Maggiore, Parrocchia di S. Antonio di Novara, Partecipazione e solidarietà di Arona, SerMais, Turi Kumwe Onlus, presidio “Giuseppe Fava”, presidio “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”, presidio “Dario Capolicchio”, Presidio “Don Pino Puglisi”, Istituto comprensivo Achille Boroli.Alcune di queste realtà (Legambiente Novara, Liberazione e Speranza, Sermais Società civile Responsabile, ecc...) hanno elaborato i percorsi formativi descritti in questo quaderno con l’obiettivo di collaborare con la scuola nella diffusione di una cultura della legalità, della giustizia e della solidarietà.

anche la proposta

dei viaggi di istruzione responsabili attraverso i quali i ragazzi potranno conoscere le realtà sane dei territori che si sono ribellate alle mafie e che si impegnano nell’affermazione dei principi di legalità e responsabilità.

I numeri dello scorso anno:2615 studenti incontrati11 scuole con cui abbiamo collaborato21 associazioni aderenti87 soci singoli

COME ADERIREScuole e singole classi possono diventare socie di Libera,Associazioni nomi e numeri contro le mafie con una quota diadesione riservata a loro di € 15,00 (incluso l'abbonamento online alla rivista Narcomafie).L'adesione a Libera è condizione necessaria per poter richiedere i nostri percorsi

79 percorsi educativi

conoscereteContattandoci

Per l’anno scolastico 2016/2017 il coordinamento di Libera Novara propone alle classi che richiedono i percorsi tematici in vista della “XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie” un percorso organico così strutturato: 1^ FASE) Incontro preliminare con il docente interessato e l’associazione di cui è richiesto l’intervento, per definire percorso, date e orari.2^ FASE) Svolgimento del percorso

4^ FASE) Partecipazione facoltativa alla celebrazione locale della XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie

Gli interventi sono gratuiti, offerti dalle organizzazioni proponenti e inseriti all’interno del progetto di Osservatorio provinciale sulle mafie di Libera Novara.

L'obiettivo è quello di garantire una risposta positiva al maggior numero di scuole che faranno richiesta, nei limiti delle risorse volontarie disponibili.

PRENOTAZIONECome si richiedono i percorsi?

Per prenotare i percorsi formativi occorre contattare:Dott. Francesco Di [email protected]

3^ FASE) Verifica del percorso svolto

Percorsi educativiI. II.III.IV.

V.

Ecomafie: c'era una volta il Bel PaeseRifiuti: una miniera di risorse Mafie al NordMafie & CinemaMafie & lavoro: il cattivo lavoro fa crescere le mafie, il buon lavoro le sconfiggeUso responsabile del denaroNon azzardiamociLa trattaViolenza di generePerchè non rimangono a casa loro?

VI.VII.VIII.IX.X.

Giochi di ruolo:I.II.

Il gioco delle banchePrecariopoli

i nostri Percorsi

ECOMAFIE

(Dal Rapporto Ecomafia 2009 di Legambiente) Due boss della mala reggina costruiscono una scuola barando sulla qualità del calcestruzzo. Durante una conversazione telefonica, uno dei due suggerisce di mettere meno cemento e più sabbia nell’impasto; l’altro gli risponde scocciato che in questo modo la pompa idraulica rischia di bruciarsi. Né l’uno né l’altro vengono sfiorati dalla preoccupazione che in questo modo la scuola rischia di crollare.“Possiamo incassare miliardi con l’immondizia. Basta che mettiamo a disposizione le cave che abbiamo per gli appalti della superstrada. Quelli le riempiono di rifiuti e noi ci riempiamo di soldi” (da un’intercettazione telefonica).

c’era una volta il “Bel Paese”

Obiettivi

• Introdurre i numeri e le storie della criminalità ambientale

• Prendere coscienza delle conseguenze negative che l’economia illegale provoca sull’economia legale

• Approfondire il rapporto tra interesse personale e bene comune

Tematiche principali

• Ciclo dei rifiuti• Abusivismo edilizio• Il ciclo del cemento• Agromafie - la mafia a tavola

Durata: 4 ore

Ogni incontro sarà di 2 ore così diviso:• primo incontro: introduzione al

tema e visione, discussione di film/documentari relativi al tema

• secondo incontro: approfondimenti, discussione e ipotesi di cambiamento

Metodologia

• Lavoro di gruppo• Visione di filmati• Discussione guidata

Strumenti

• Laboratorio informatico, con computer e connessione Internet

• Proiettore• Lettore DVD

Destinatari

Studenti del triennoTesti di riferimento

• Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, Ecomafia 2016.

• Rossi D. (a cura di), Mafie al nord. Il radicamento visto da Novara, Edizioni Interlinea, Novara 2012

Il percorso è progettato ed erogato dall’Osservatorio Provinciale sulle mafie di Libera Novara

Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia

RIFIUTI: UNA MINIERA DI RISORSEPerché riciclo, riutilizzo, riduzione dei rifiuti

Obiettivi

• Acquisire consapevolezza del “costo” ambientale dei rifiuti

• Riconoscere il valore economico dei rifiuti correttamente differenziati

• Mettere in discussione il modello “usa e getta” e la spinta ai consumi superflui, a favore di uno stile di vita più sobrio

• Formulare ipotesi concrete per ridurre i rifiuti e conoscere le diverse iniziative volte a questo scopo

• Elaborare un progetto per la riduzione dei rifiuti o il miglioramento della raccolta differenziata all’interno della scuola

Tematiche principali

• Produzione rifiuti – costi energetici, ambientali e sociali

• Sistemi di smaltimento: problemi ed effetti sull’ambiente

• Modalità per una corretta raccolta differenziata

• Riparazione, riuso, scambio come alternative al consumo e allo spreco

• Riduzione degli imballaggi: le possibili scelte per il consumatore

Durata: 4 ore

• Primo incontro: analisi dati sulla produzione di rifiuti; le tecniche di smaltimento; il riciclo e la raccolta differenziata

• Secondo incontro: la riduzione dei rifiuti: presentazione di esperienze e stimolo alla ricerca di soluzioni creative

Metodologia

• Le lezioni accompagnate da alcune slide.

• Viene privilegiata la concretezza e gli alunni sono invitati all’esposizione di propri punti di vista e alla discussione.

• Ad ogni incontro vengono proposte anche attività di gruppo ed esperienze interattive.

Strumenti

• Pc con videoproiettore• Lavagna a fogli (in mancanza

va bene anche una lavagna tradizionale)

• Spazio che consenta il lavoro in gruppi.

Il percorso è progettato da Legambiente Circolo di Novara

Diventa sempre più chiaro come il problema delle mafie non sia né un problema di “brutti, sporchi e cattivi” né un problema di alcune regioni del nostro Paese. Sarebbe bastato guardare alla storia delle infiltrazioni criminali nelle regioni del Nord per capirlo o alla significativa presenza di beni confiscati ai mafiosi (217 in Piemonte e 735 in Lombardia al 25 marzo 2015). Negli ultimi anni le inchieste della magistratura hanno dimostrato come, ormai, siamo di fronte a una presenza capillare e significativa di organizzazioni che seguono una logica di vera e propria colonizzazione di spazi dell’economia, della politica e delle istituzioni. La nostra provincia, purtroppo, non risulta immune da tutto questo.

MAFIE AL NORD

Il percorso è progettato ed erogato dalle associazioni Sermais e Sincronie

Obiettivi

• Conoscere gli elementi essenziali del fenomeno mafioso

• Introdurre la storia e l’analisi della presenza mafiosa nel nord Italia e in provincia di Novara

• Superare lo stereotipo secondo cui le mafie sono un problema delle regioni del sud Italia

Tematiche

• Storia delle mafie al Nord• I beni confiscati alle mafie• Contrasto alle organizzazioni mafiose• La presenza delle organizzazioni

mafiose sul territorio novarese Metodologia

• Lavori di gruppo• Brainstorming• Discussioni e confronto finale

Strumenti

• Lavagna• Proiettore con pcDurata: 6 ore

3 incontri da 2 oreDestinatari

Biennio e triennio della scuola secondaria di secondo gradoTesti di riferimeno:

• Enzo Ciconte, ‘Ndrangheta Padana, Rubettino, 2010

• Giuseppe Catozzella, Alveare, Rizzoli, 2011

• Rossi D. (a cura di), Mafie al nord. Il radicamento visto da Novara, Edizioni Interlinea, Novara 2012

Il laboratorio si prefigge di lanciare alcune questioni, tali da stimolare l’analisi dell’uso che gli studenti fanno di un mezzo di comunicazione di massa per eccellenza: il cinema.L’interpretazione che questo ha dato, negli anni, al fenomeno mafioso è stata diversa ed è dipesa da fattori molteplici (luogo di produzione, periodo storico, concezione della società). Apartire da questo primo confronto si passerà all’analisi della tematica della mafia e della sua trattazione cinematografica, cercando di ragionare sul modello di mafia che viene proposto allo spettatore e quanto esso sia rappresentativo della realtà oggettiva e del sentire comune.

MAFIE&CINEMA

Il percorso è progettato ed erogato dalle associazioni Sermais e Sincronie

Obiettivi

• Analizzare e verificare il rapporto tra rappresentazione della criminalità mafiosa attraverso il cinema e realtà effettiva.

• Analizzare le diverse forme di “mafia-movie” (gangster film americano, cinema di inchiesta italiano) e ricondurle alla propria percezione del fenomeno mafioso, alla propria formazione di un’opinione, per comprendere quanto se ne è influenzati

• Definire il proprio status di spettatore, per cogliere le implicite interpretazioni che un film di mafia porta con sé.

• Conoscere i contesti in cui nascono determinate visioni della mafia al cinema, per capire i meccanismi di orientamento dell’opinione pubblica e le conseguenze di questi nell’attuale società

• Promuovere senso critico nei confronti delle produzioni cinematografiche legate al tema della criminalità mafiosa.

Durata: 6 ore

Si prevede un percorso di 3 incontri da 2 ore ciascuno così suddiviso:• introduzione, la mafia attraverso

il cinema americano• la mafia attraverso il cinema

italiano• la percezione cosciente degli

alunni, emersioneMetodologie

• Lavori di gruppo• Discussione guidata • Brainstorming• Visione di scene filmicheDestinatari

Biennio e triennio della scuola secondaria di secondo gradoStrumenti

• Cartelloni• Pennarelli • Video proiettore con notebook o

aula video e lettore dvd

IL CATTIVO LAVORO FA CRESCERE LE MAFIE

MAFIA&LAVORO

Lo scopo del laboratorio è di promuovere una cultura del lavoro come risposta alle domande di legalità e libertà (il triangolo delle elle). Lavoro nero, caporalato, corruzione negli appalti, precarietà sono l’acqua in cui nuota il pesce dell’illegalità. Solo lo sviluppo e la diffusione del “lavoro buono” può prosciugare quest’acqua.

IL BUON LAVORO LE SCONFIGGE

Obiettivi

• Acquisire consapevolezza in ordine al fenomeno del caporalato,illustrando il progetto di legge chelo rubrica come reato

Tematiche

• Le principali attività delle agromafie

• Condizioni di vita e di lavoro degli operai agricoli nei contratti e nella realtà

• L’immigrazione e il caporalato

Metodologia

• Brainstorming • Visioni di un filmato

• Illustrazione delle mappe dellecampagne raccolte

Strumenti

Lavagna, PC e proiettoreDurata 2 ore

1 incontro da 2 oreDestinatari

Studenti del triennio con riferimento particolare all’ultimo anno. Ci si rende disponibili per un confronto preliminare con gli insegnanti della classe.

Il percorso è progettato ed erogato dalla CGIL di Novara e VCO

Conoscere gli elementi essenzialidel fenomeno mafioso in ambito agricolo

• Correlare al fenomeno migratorio la riemersione di nuove schiavitù

• Individuando in base alla stagionalità dei prodotti quali sono e dove sonole principali campagne di raccolta italiane, educare al consumo criticoe consapevole

• Discussione e confronto

USO RESPONSABILE DEL DENARO

In un periodo nel quale la crisi economica si è fatta sempre più profonda, con miliardi di persone che soffrono la fame e la sete a causa di politiche inique, con un uso del denaro spesso irresponsabile che favorisce le speculazioni finanziarie grazie anche alla diffusa “ignoranza economica” degli stessi risparmiatori ed ad una cultura che punta al “tutto e subito” senza preoccuparsi della responsabilità sociale di ogni investimento è importante capire i fenomeni locali e mondiali partendo dal sistema bancario per estendere la nostra analisi al sistema finanziario globale ed analizzare i principi della finanza etica.

Economie pulite vs economie inquinate

Obiettivi

• Conoscere le regole base dell’economia legale e della finanza

• Approfondire il concetto di responsabilità sociale

• Analizzare nello specifico i comportamenti delle istituzioni bancarie e confrontarli con i principi della finanza etica

Tematiche principali

• Le istituzioni finanziarie internazionali• Le banche: da dove nascono? A cosa

servono?• Gli investimenti socialmente responsabiliMetodologie

• "Role play"• Lavori di gruppo• Proiezioni• Discussioni

Il percorso è progettato ed erogato dal GIT di Banca Etica di Novara

Durata: 4 ore

2 incontri da 2 oreDestinatari

Ultimo biennio delle classi superioriTesti di riferimeno

• Dispense della Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus

• Alberto Berrini, "Le crisi finanziarie", Editrice Monti, Saronno, 2008

• Fabio Salviato, "Ho sognato una banca", Feltrinelli, Milano, 2010

NON AZZARDIAMOCI

Un paese dove si spendono circa 1.260 euro pro capite, neonati compresi, per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. E dove si stimano 800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio. Un fatturato legale stimato in circa 80 miliardi di euro. Il gioco d'azzardo è "la terza impresa" italiana, l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese. E così quando il gioco si fa duro le mafie iniziano a giocare: infiltrandosi nelle società di gestione di punti scommesse, di Sale Bingo,che si prestano in modo "legale" ad essere le "lavanderie" per riciclaggio di soldi sporchi; nel racket delle slot-machine, nella gestione di bische clandestine; nel grande mondo del calcio scommesse, un mercato che da solo vale oltre 2,5 miliardi di euro.

Quando il gioco si fa duro le mafie iniziano a giocare

Obiettivi

• CULTURALE: conoscere i meccanismi psicologici e sociali legati al gioco d’azzardo

• ETICO: quale legame tra criminalità organizzata e gioco d’azzardo

• ECONOMICO: analisi dei costi e benefici del gioco d’azzardo

Tematiche

• Matematica del gioco d’azzardo• Srategie pubblicitarie• Mafie e gioco d’azzardoMetodologia

• Lavori di gruppo• Giochi di ruoli• Esperimenti pratici• Brainstorming• Video• Simulazioni

Il percorso è progettato ed erogato dall’associazione Sermais. Società Civile Responsabile

Strumenti

• connessione a Internet• proiettore con pc• lavagna• cartelloneDurata: 4 ore

2 incontri da 2 ore ciascunoDestinatari

Biennio e triennio della scuola secondaria di secondo gradoTesti di riferimento

• “Mafie al Nord, il radicamento visto da Novara”, rapporto di Libera Novara (Interlinea, 2012)

• "Azzardopoli 2.0. Quando il gioco si fa duro...le mafie iniziano a giocare", di Daniele Poto (Gruppo Abele Onlus, 2012)

L’associazione “Liberazione e Speranza” dal 2000 è impegnata nella tutela delle vittime di sfruttamento sessuale e di reati di tratta e di riduzione in schiavitù nel nostro territorio provinciale attraverso programmi di assistenza, aiuto ed integrazione, attraverso l’incontro con le donne sulle strade e l’accoglienza in strutture. La violazione della dignità della donna può assumere non solo la caratteristica dello sfruttamento della prostituzione ma anche quella, particolarmente inquietante, della riduzione in schiavitù: un reato, quest’ultimo, che sembrava confinato nella notte dei tempi e che invece torna periodicamente alla ribalta a seguito di operazioni da parte delle forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni criminali dedite a fare commercio di esseri umani.

LA TRATTA

Il percorso è progettato ed erogato dall’associazione Liberazione e Speranza

Obiettivi

• Aumentare le conoscenze del fenomeno

• Far conoscere e dare una panoramica ai programmi dell’Art.18 T.U. immigrazione e le attuali leggi regionali

• Scardinare i pregiudizi Tematiche principali

• La tratta: cos'è. Le origini storiche, i meccanismi e le caratteristiche

• Le vittime dei reati di tratta, riduzione in schiavitù sessuale e lo sfruttamento sessuale

• Conoscere la cultura e la provenienza geografica delle donne già vittime di sfruttamento sessuale

• Gli sfruttatori• I clienti

LA TRATTA Metodologie

• Lezioni frontali dinamiche• Brainstorming• Lettura articoliDurata 4 ore

2 incontri da 2 oreDestinatari

Studenti delle scuole superiori di secondo grado. Se necessario, il percorso potrà essere modificato in base all'età dei partecipanti. In tal senso ci si rende disponibili per un confronto preliminare con l'insegnante/i di riferimento della classe.

VIOLENZA DI GENERE

Con l’espressione “violenza nei confronti delle donne” si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata; l’espressione “violenza domestica” designa tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima; con il termine “genere” ci si riferisce a ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmentecostruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini; l’espressione “violenza contro le donne basata sul genere” designa qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato;

Obiettivi

• conoscere il fenomeno, saperlo riconoscerlo

• diffondere la cultura delle pari opportunità

• informare riguardo i contenuti della Convenzione di Instanbul e saperli diffondere

• rileggere le relazioni sociali proprie e altrui, in essere alla luce degli stimoli offerti

Tematiche principali

• violenza fisica e sessuale• lo stalking• violenza psicologica• violenza domestica• il ciclo della violenza

Il percorso è progettato ed erogato dall’associazione Liberazione e Speranza

Metodologie

• lezioni frontali dinamiche• brainstorming• discussione e confrontoDurata 2 ore

Un incontro da due oreDestinatari

Studenti delle scuole superiori di secondo grado. Se necessario, il percorso potrà essere modificato in base all'età dei partecipanti. In tal senso ci si rende disponibili per un confronto preliminare con l'insegnante/i di riferimento della classe.

PERCHÈ NON RIMANGONO A CASA LORO?Dai barconi che portavano i primi immigrati albanesi negli anni ’90, accolti con uno slancio di solidarietà, alla “fortezza Europa” dei nostri giorni: in 20 anni l’evoluzione del fenomeno delle “nuove migrazioni” ci interroga sui cambiamenti del concetto di appartenenza ad una nazione, di solidarietà, di accoglienza, di capacità di affrontare l’emergenza di un fenomeno complesso. Eppure l’Europa e in particolare l’Italia, vanta una storia di grandi emigrazioni interne e verso l’esterno che dovrebbero essere la memoria storica che aiuta a capire i fenomeni migratori di oggi. Il percorso proposto vuole, con obiettività ed il rigore statistico dei dati, cercare di proporre delle chiavi di lettura e comprensione dei fenomeni migratori, stimolando il dibattito all’interno della classe e l’emersione ed il ribaltamento dei più comuni stereotipi legati al fenomeno.

Obiettivi

• aumentare le conoscenze del fenomeno

• stimolare una riflessione sul fenomeno il più possibile obiettiva

• superare gli stereotipi e i pregiudizi legati al fenomeno

Tematiche principali

• la migrazione: storia, meccanismi e caratteristiche

• panoramica sui fenomeni migratori del passato, specialmente quelli che hanno coinvolto gli italiani

• migrazione o migrazioni?• gli stereotipi passati e

presenti associati agli stranieri ed ai migranti

Metodologie

Lezioni frontali dinamiche con il supporto di slides e giochi di ruoloDurata: 2 ore

2 ore eventualmente estendibili a 4Destinatari

Studenti delle scuole superiori di secondo grado. Se necessario, il percorso potrà essere modificato in base all'età dei partecipanti. In tal senso ci si rende disponibili per un confronto preliminare con l'insegnante/i di riferimento della classe.

Il percorso è progettato ed erogato dall’associazione Liberazione e Speranza

giochi di ruolo

BANCA ETICA, una proposta di finanza alternativaIL GIOCO DELLE BANCHE

Il percorso è progettato ed erogato dal GIT Banca Etica di Novara

Premessa

Gli studenti vengono coinvolti nella riflessione tramite il gioco di ruolo "Il gioco delle banche" finalizzato alla scoperta guidata dei significati sottesi all’intervento. Durante il gioco alcuni studenti saranno chiamati a mettersi nei panni delle famiglie di risparmiatori/investitori e altri in quelli delle banche; gli investimenti producono variazioni nel portafoglio delle famiglie e variazioni nella qualità di vita sulla Terra. Segue un dibattito ed una breve lezione in modalità partecipata.

Obiettivi

Presentazione dell’esperienza di Banca Etica tramite un percorso guidato, che a partire da un gioco di ruolo stimoli gli studenti a riflettere sui modelli economici dominanti e ad approfondire i significati di finanza eticamente orientata, responsabilità economica di impresa e micro-credito.Metodologia

Role-playMateriali

una lavagna, tredici banchi, fogli di carta, penneDurata 5 ore.

Il primo incontro di 3 ore per il gioco più un secondo incontro da 2 ore per l’emersione e la realizzazione di un elaborato.Destinatari

L’intervento è rivolto alle classi medie superiori

PRECARIOPOLI

Premessa

Lo scopo del laboratorio è quello promuovere una riflessione che verta sul rapporto tra mondo giovanile e mondo lavorativo. Nell’ottica di creare la consapevolezza che fenomeni quali precarietà e disoccupazione non sono inevitabili ma strutturali, propri del sistema economico-sociale all’interno del quale viviamo, i ragazzi si troveranno di fronte ad un laboratorio che guarda alla realtà sociale con un occhio al futuro immediato.

Il percorso è progettato ed erogato da CGIL Novara e VCO

PRECARIOPOLI

Obiettivi

• Presentare la nuova riforma mercato del lavoro.

• Far sperimentare e prendere coscienza del legame esistente tra lavoro e identità (attivo, inattivo, occupato, inoccupato, disoccupato, neet, studente, studentelavoratore, etc.) e tra precarietà e progetto di vita.

• Dare uno sguardo positivo ai giovani in Italia

Tematiche

La precarietà paradigma della condizione e dell’identità giovanile.Metodologia

Restituzione delle rappresentazioni raccolte sulla tematica, simulazioni di gruppo, discussione guidata, alternanza dei formatori.Durata: 6 ore

3 incontri da due ore ciascuna.Destinatari

Studenti del triennio con riferimento particolare all’ultimo anno.

IN COLLABORAZIONE CON:

SerMais

ULTERIORI INFORMAZIONI:

[email protected]+393921756515Corso Italia 48, 28100 - Novara

GRUPPO DI INIZIATIVA TERRITORIALE DI NOVARA

SINCR0NIE

CON IL PATROCINIO DI: