per una figura attraente. - medicarefreepress.it · Dr. Carlo Maria Rotella [email protected]...

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02 free press di medicina Rivista medico-scientifica di approfondimento sui temi più attuali della salute e della prevenzione. Articoli e interviste a medici e professionisti di tutta la Toscana.

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02 free press di medicinaRivista medico-scientifica di approfondimento sui temi più attuali della salute e della prevenzione.Articoli e interviste a medici e professionisti di tutta la Toscana.

DAMAR - Via Masaccio, 266/a - 50132 Firenze - tel. +39 055.575394 - e-mail: [email protected] - www.esteticadamar.it

Il Benessere del corpo e della pelle sono le premesse indispensabili per una figura attraente.

Le principali mansioni del nostro centro di estetica consistono pertanto in trattamenti estetici mirati.

A questi si aggiungono la consulenza e l’informazione alla clientela per conseguire una corretta visone del proprio corpo,

e conservare un aspetto piacevole, ritardare i processi di invecchiamento cutaneo, eliminare gli inestetismi della pelle.

Specializzati in Linfodrenaggio manuale (Dr. Vodder), Linfotaping neuromuscolare e Dermopigmentazione (contorno labiale, arcata

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Cari Lettori di , eccoci al secondo appuntamento con il nostro periodico free press di informazione medico scientifica.Un’edizione piena di importanti novità. La prima, è che MEDICARE diventa social e sbarca su Facebook con una pagina ufficiale dedicata. Aggiornamenti, curiosità, notizie di medicina e salute che implementeranno l’informazione del giornale cartaceo.

Dopo il successo riscosso con il “N.1”, la nostra redazione si è posta l’obiettivo di offrirvi contenuti ancora più ricchi, utili e dettagliati.Abbiamo interpellato nuovamente numerosi specialisti della Toscana, di varie discipline mediche che ci hanno esposto le ultime tecniche in fatto di cure e terapie. In questa edizione abbiamo approfondito un argomento sempre più d’attualità: nutrizione e metabolismo. In particolare, i nostri esperti hanno affrontato temi come la terapia bionutrizionale, l’approccio alla celiachia e l’endocrinologia.Tra le altre news in tema con il periodo: consigli e illustri pareri relativi al comportamento da tenere durante la stagione estiva, con indicazioni ben precise per mettere al sicuro pelle e corpo di adulti e bambini dall’esposizione prolungata al sole.

Ma le novità non riguardano solo i contenuti. Il nostro è un impegno sempre più costante perché MEDICARE sia ancora più facilmente reperibile in tutte le province della Toscana. Con nostra grande soddisfazione, sempre più istituti, cliniche, ambulatori e farmacie ci stanno dando fiducia: potrete trovare la lista completa e aggiornata all’interno della rivista.

In attesa dell’edizione autunnale, vi auguriamo una buona lettura!

6 / Medicare

Medicare Numero 2 Giugno 2014

Editore e concessionaria pubblicità MGA Comunicazione &Pubblicita’ srlVia Aretina 167/m, Firenze Tel: 055 [email protected]

Visita il sito web www.mgacomunicazione.it Seguici su facebook facebook.com/MedicareRivista

Progetto editorialeRossella Sciommeri Gabriele Venezi

Direttore responsabile Andreas Lotti

Direzione amministrativa Matteo Rovelli

RedazioneAndreas LottiPaolo Serena

Segreteria e Ufficio StampaLuisa GuerraLucia Papi

Progetto graficoMagazzino 77.com

StampaABC Tipografia Osmannoro, Sesto Fiorentino

Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione del l’editore. Registrazione al Tribunale di Firenze n. 5944/2014 del 12/02/2014

6 NUTRIZIONE EMETABOLISMOAssociazione Italiana CeliachiaLa Terapia BionutrizionaleIl GlutineIl potere del ciboAlimentazione e SaluteAcqua strumento di benessere

18 RIABILITAZIONEIstituto AgazziTecar e VodderInspirare ed espirare per esercitare i muscoli del corpoIl seme della guarigione

30 SPECIALIZZAZIONIIN PRIMO PIANO

FOCUS

Medicare / 7

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I nostri partners: AcutEch, ViSANi, DAMAR, GiAllo oRo, ciRcolo lA libERtà, PizzERiA DA totò

NuTRIzIoNeDr.ssa EDDi lAzzERiNi (LU) [email protected] EMANuElA bARtolozzi (FI) www.emanuelabartolozzi.itDr. cRiStiAN PEtRi (FI) [email protected] StEFANiA cAPEcchi (PT) [email protected] (LU) www.genesi-italia.com

eNdoCRINoLoGIADr. cARlo MARiA RotEllA (FI) [email protected] [email protected] Dr.ssa clAuDiA zuRli (FI) [email protected]

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Per vivere meglio e per stare bene con noi stessi, oggi è necessario sapere perfettamente ciò che mangiamo e

conoscere il nostro corpo, capire il nostro metabolismo. Il rapporto tra nutrizione e corpo umano è ricco di sfaccettature, di

mille sfumature, che solo uno specialista sa cogliere nella loro complessità.

Spesso ci affidiamo ad una diagnosi sommaria, senza analizzare

accuratamente come mai il nostro corpo stia vivendo una trasformazione così

particolare, così incomprensibile per un occhio poco avvezzo: l’endocrinologia,

in questo senso, può essere un grande aiuto, con il suo vasto campo

di conoscenze di medicina interna. Un approccio olistico, che non si ferma su di un singolo aspetto, ma che è

multidisciplinare: come quello della terapia Bionutrizionale, che punta al benessere

della persona, curando corpo e mente con il cibo.

È fondamentale conoscere il nostro metabolismo, così come dobbiamo avere

piena coscienza di ciò che mangiamo: per questo non dobbiamo sottovalutare le

interazioni che alcune sostanze, come il glutine, possono avere con il nostro corpo.

Oggi in Toscana ci sono oltre dodicimila celiaci: se è basilare l’approccio degli

esperti alla questione, è di grande aiuto anche il sostegno che, sul territorio, viene

dato ogni giorno dalle associazioni, che possono aiutare i malati a districarsi in

una situazione nuova e complicata.

FOCUS NUTRIZIONE E

METABOLISMO

10 / Medicare

ENDOCRINOLOGIA

Le conoscenze della medicina con-temporanea stanno aumentando a ritmi vertiginosi. L’evoluzione del pensiero scientifico è continua e, talvolta, tumultuosa: per questo le specialità mediche si stanno am-pliando e diventano sempre più di-versificate.“Quando mi sono laureato, nel 1974, certe nozioni, che oggi sono basila-ri, all’epoca non si pensava nemme-no fossero possibili, non credevamo potessero esistere cose che oggi sono essenziali per lo studio della medicina”. Il Professor Carlo Maria Rotella esemplifica così l’evoluzione delle conoscenze mediche, citando la propria esperienza personale in un arco temporale di quarant’an-ni. Ed uno dei grandi esempi, di come le conoscenze in ambito medico abbiano subito un’evoluzione rapida e netta negli ultimi anni, è l’endocrinologia.

L’endocrinologia è lo studio delle ghiandole a secrezio-ne interna, ossia quelle il cui prodotto viene direttamente immesso nel sangue, come, ad esempio, la tiroide. Questi prodotti, immessi direttamen-te nel sangue, prendono il nome di “ormoni”.Come afferma il Professor Rotella, testimoniando l’evolu-zione del pensiero scientifico, “ci siamo resi conto che, gran

parte delle nostre conoscenze, si sono focaliz-zate su di un concetto di secrezione ormonale che, oramai, non è più patrimonio esclusivo delle ghiandole classiche, ma anche altri organi e apparati - come il fegato, i tessuti adiposi ed i tessuti muscolari – possono avere una secre-

L’ENdOCRINOLOgIA E LE MALATTIE dEL METABOLISMOL’EvOLUZIONE SCIENTIfICA DEGLI ULTIMI ANNI hA MODIfICATO I CONfINI DELL’ENDOCRINOLOGIA, OGGI UNA SPECIALITà MOLTO PIù vASTA E PIù COMPLESSA

Dr. Carlo Maria Rotella

[email protected]@unifi.it

Riceve a:

FirenzePer appuntamenti, è possibile chiamare il numero del CUP della libera professione, allo 055 7942000

Intervista al Prof.Rotella

Medicare / 11

Nato a Firenze nel 1948, Carlo Maria Rotella si laurea in

Medicina e Chirurgia nel 1974. Quattro

anni dopo, nel ‘78, si specializza in Endo-

crinologia.Oggi è Direttore

dell’Agenzia Obe-siologia dell’Azienda

Ospedaliera Universi-taria di Careggi e, dal

2007, è Professore Ordinario di Endo-crinologia, presso il Dipartimento di

Fisiopatologia Clinica dell’Università degli

Studi di Firenze.

zione endocrina”.Scoperte che hanno ampliato i confini dell’endo-crinologia e che confermano lo sviluppo espo-nenziale che questa specialità ha conosciuto negli ultimi anni: le conoscenze sono diventate più vaste in questo campo e, di conseguenza, si sono fatte anche molto più complesse.“L’endocrinologo è colui che si occupa delle malattie del metabolismo – afferma il Professor Rotella, che aggiunge – si tratta di un internista, che si occupa di alcune branche della medicina interna, focalizzato su alcune patologie. L’endo-crinologo deve avere molte conoscenze e com-petenze e, soprattutto, una capacità terapeutica globale”.La parola metabolismo deriva dal greco μεταβολή, che significa “trasformo”: una bran-ca della medicina interna che si occupa di tra-sformazioni, come quella che porta a ricavare

energia dagli alimenti.esiste un metabolismo nor-male ed un metabolismo, in-vece, patologico, che si con-figura nelle singole malattie, come, ad esempio, il diabete: quasi il 6% della popolazione italiana ne è affetto.Il diabete mellito, che com-prende un gruppo di disturbi metabolici, accomunati dal fatto di presentare una per-sistente instabilità del livello glicemico del sangue, può essere di “tipo 1” o di “tipo 2”: il diabete mellito di tipo 2, che comporta un’inadeguata secrezione di insulina, è sì le-gato ad una componente ge-netica, ma è scatenato da un cattivo stile di vita e da un’ali-mentazione sbagliata.“Il paziente deve essere edu-cato ad un’alimentazione corretta, limitando l’utilizzo di pane e pasta, evitando le carni grasse e mangiando più pesce - continua il Pro-fessor Rotella – oggi stiamo assistendo ad un aumento dell’obesità nella popolazio-ne. Citando solo alcuni dati, possiamo notare come circa il 10% della popolazione ita-liana sia obeso ed il 35% so-vrappeso: da questi numeri si può dedurre che quasi un italiano su due ha problemi di peso. Questo deriva non soltanto da una cattiva alimentazione, ma anche da uno stile di vita sedentario, con poca attività fisica. Basta poco per fare attività adeguate, anche solo

camminare di passo svelto: ma oggi, purtroppo, siamo abituati a spostarci continuamente con la macchina, evitando anche piccoli tragitti a piedi ed aumentando, così, il nostro sbagliato stile di vita sedentario.Quando per perdere peso ci si mette a dieta, evitando al contempo, però, la parte dell’attivi-tà fisica, è come se si provasse a remare con un remo solo: la conseguenza è una perdita costante di massa muscolare, creando uno sbi-lancio energetico. Non esistono diete salvifiche, miracolose: bisogna dimagrire, ma non troppo velocemente. Per cambiare, bisogna cambia-re mentalità. E ciò è possibile grazie all’aiuto dell’endocrinologo, con le sue vaste compe-tenze e conoscenze di branche della medicina interna”.

ENDOCRINOLOGIA

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Quando i padri fondatori dell’Associazione Italia-na Celiachia, costituirono nel 1979 la prima AIC e presero poi la decisione di costituirsi in una Federazione nazionale tra varie associazioni regionali, furono lungimiranti, perché ad oggi in ogni regione c’è un‘associazione italiana celia-chia che lavora in sinergia e porta avanti obiettivi condivisi a livello nazionale. L’Associazione Italiana Celiachia in Toscana è nata come associazione di genitori presso l’o-spedale Meyer e dopo trent’anni di attività regi-stra 7.500 iscritti su una popolazione di persone diagnosticate pari a circa 12.351 (dati 2013). L’associazione in Toscana è organizzata con una vasta rete territoriale: ogni zona ha un coor-dinatore che è coadiuvato da un gruppo di soci attivi e tutti insieme, con spirito di volontariato, si impegnano a tenere i contatti nel territorio non solo con i nuovi diagnosticati, ma anche con le istituzioni quali enti locali, asl, scuole, associa-zioni di categoria ecc. Tutti insieme, questi vo-lontari rivestono un ruolo davvero determinante.In Toscana la struttura operativa ha sede a Signa (Firenze), dove si riunisce il consiglio di-rettivo che coordina le attività e i vari progetti, e delinea la “policy” per tutta l’attività esterna sul territorio in modo da garantire uniformità e coe-renza. Negli anni ‘90 è stato istituito il Comitato Scientifico Regionale (CSR), organo di cui fan-no parte medici di varie discipline ed altre figure

professionali che sono esperti in celiachia e der-matite erpetiforme: sono specialisti che operano in strutture pubbliche e private e che danno il supporto scientifico e professionale alle attività associative tramite incontri, progetti scientifici, convegni. È proprio grazie a queste figure che sono stati fatti tanti progressi nel percorso dia-gnostico per riconoscere la celiachia e giungere quindi ad una corretta diagnosi e follow up.Se questa è l’organizzazione dell’Associazione Italiana Celiachia ed in special modo dell’asso-ciazione della regione toscana, chi sono coloro che vedono l’associazione a tutela dei propri interessi?Sono coloro che hanno avuto la diagnosi di ce-liachia o di dermatite erpetiforme. La celiachia è una condizione caratterizzata da una perma-nente intolleranza al glutine, una proteina (il glutine) presente nel frumento ed in altri cereali (orzo, segale, kamut, farro, spelta e triticale).In presenza di fattori genetici ed ambientali, l’ingestione di alimenti contenenti glutine, deter-mina nell’organismo una reazione immunitaria a livello del piccolo intestino dando origine ad un’infiammazione cronica con appiattimento dei villi intestinali e conseguente incapacità di assorbire vari principi nutritivi cioè le proteine, i grassi, i carboidrati, le vitamine, con eventuale comparsa di sindrome di malassorbimento.La celiachia è una condizione multifattoriale le-

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NUTRIZIONE

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gata a tre fattori principali: il primo è dato dai geni (si tratta in realtà di una predisposizione presente nel 35% della popolazione), il secondo è rappresentato dal glutine (se non si ingerisse mai glutine anche se predisposti non si diven-terebbe mai celiaci, in pratica) ed il terzo dall’e-vento scatenante (ancora non conosciuto bene ma spesso individuato in stress psicofisici, quali possono essere il parto, un’operazione,una per-dita ecc o da infezioni batteriche o virali). Dall’in-terazione di questi fattori può sorgere questa patologia che per anni è stata ritenuta esclu-sivamente pediatrica, mentre oggi si sa che si può diventare celiaci in ogni momento della vita, anche ad 80 anni!Attualmente l’unica terapia efficace è quella di utilizzare una dieta esclusivamente e rigorosa-mente senza glutine. eliminando il glutine dalla dieta i sintomi regrediscono, così come le al-terazioni cliniche sierologiche ed istologiche. Il danno scompare ma solo se si sta a dieta, e per sempre: da qui la cronicità della patologia.Per aiutare i celiaci nel procurarsi alimenti idonei, la Federazione AIC pubblica un gui-da all’acquisto di prodotti del libero mercato, il Prontuario. Vi sono inseriti prodotti a seguito di una valutazione di idoneità con un lavoro fra le aziende produttrici e la nostra associazione. È una pubblicazione annuale ma viene costante-mente aggiornata anche sul sito.Da ciò si può comprendere facilmente come l’a-zione dell’associazione sia dedicata verso più fronti, tutti comunque volti a creare servizi che mettano il celiaco in condizione di “vivere bene” soprattutto nell’ambito sociale. L’attività dell’associazione ha stimolato le isti-tuzioni, ottenendo norme a tutela dei sogget-ti celiaci: a livello nazionale la legge quadro n.123/2005 dispone che nelle mense pubbli-che siano erogati pasti senza glutine, mentre a livello regionale sono state emesse delibere regionali come la D.1036/2005, che definisce il percorso formativo per i ristoratori, definendo così le modalità per poter mangiare s.g. in si-curezza anche fuori dalle mura domestica. Altra delibera (n. 723/2004) per il percorso diagnosti-co e follow-up, la delibera n.1127/2005 per l’e-rogazione dei prodotti senza glutine anche nella

Gdo e negozi specializzati. Tanti sono i progetti su cui AIC è impegnata: a partire dall’informazione e dalla formazione dei medici di famiglia, affinché siano in grado di comprendere i sintomi dei pazienti per diagno-sticare al più presto la patologia. Ai convegni si dice che “la celiachia la trovi se la cerchi e la cerchi solo se la conosci”… Il Progetto Alimentazione Fuori Casa (AFC), ideato dalla Federazione AIC e cresciuto nel tempo, è, invece, quello rivolto alla formazio-ne del personale addetto alla ristorazione. Ad oggi sono stati formati (grazie alla sinergia con la regione Toscana che ha emesso la delibera 1036/2005 su questa materia) tanti locali, attual-mente circa 450 in Toscana, che fanno parte di un network visibile sul sito AIC www.celiachia.it o tramite l’applicazione per smartphone AIC Mobile. e poi i progetti rivolti alle scuole: progetto “In fuga dal glutine”, per le scuole dell’infanzia e primarie, ha lo scopo la informare gli insegnanti e di aiutare l’inserimento dei bambini nella co-munità scolastica specialmente alla loro prima uscita dall’ambiente familiare. C’è un progetto con le scuole medie inferiori, diretto ai ragazzi per informarli sulla celiachia, dieta senza gluti-ne, ma non solo, poiché è improntato ad una più ampio lavoro sulla corretta alimentazione e stili di vita salutari. ed il progetto “A scuola con la celiachia per non farne una malattia”, rivolto agli istituti alberghieri. Sono corsi gratuiti mono-tematici sulla celiachia con dietista e cuoco, per creare una cultura del senza glutine nei futuri professionisti.La sede regionale dell’associazione svolge atti-vità di accoglienza ed ascolto ai nuovi diagno-sticati: la dietista risponde anche alle richieste di chiarimento sulla dieta e sui prodotti idonei.La Federazione AIC ha costituito una Fonda-zione per la ricerca scientifica nella quale con-vergono i fondi che provengono dal 5x1000. Può darsi che un domani la celiachia sarà scon-fitta grazie alla ricerca scientifica, ma certamen-te la presenza dell’associazione, con il lavoro di tantissimi volontari, ha fatto in modo che la vita del celiaco oggi sia diventata migliore!

14 / Medicare

La Dott.ssa Eddi Lazzerini, è una biologa nutrizionista, libera profes-sionista ed esperta in terapie non convenzionali (Omotossicologia, Fitoterapia, Floriterapia). L’abbiamo incontrata per parlare della sua atti-vità, in particolare della terapia bio-nutrizionale, delle sue applicazioni in campo medico e dei suoi effetti. Secondo questa particolare terapia si può conquistare il benessere cu-rando il corpo e la mente attraver-so il cibo, cercando di ristabilire un equilibrio partendo dal presupposto che non esiste dualità tra corpo e mente e che i disturbi fisici, compre-so il sovrappeso, dipendano dalla mancata elaborazione di scompensi psicologici.

Dott.ssa Lazzerini, che cosa si intende per Terapia Bionutrizionale?EL: «La terapia Bionutrizionale è un metodo che utilizza gli alimenti a fini terapeutici come fosse-ro medicinali, considerando le qualità biochimi-che, i principi attivi in essi contenuti e come essi agiscono all’interno di ogni singolo organismo. Si tiene conto, perciò, dell’interazione e combi-nazione degli alimenti nel singolo pasto osser-vando l’azione diretta di ogni nutriente sul sin-golo organo. In questo modo si utilizza un piano alimentare univoco e personalizzato per ciascun individuo, in base a ciò che si vuole ottenere.Questa terapia si applica sia in presenza di qual-siasi patologia, diagnosticata dal medico curan-te o dallo specialista dove si ottengono notevoli miglioramenti clinici, esempio: nelle dislipidemie, nella sindrome dell’Ovaio Policistico, nella don-na con disfunzioni ormonali (tiroide, insulino-resistenza), nelle persone con dCA (disturbi del Comportamento Alimentare), nelle depressioni croniche e nei disturbi NeuroPsichici; oppure per prevenire e mantenersi in Salute.Questo tipo di approccio olistico alla persona cerca di ristabilire un equilibrio, partendo dal presupposto che non esiste dualità tra corpo e mente e che tutti i disturbi fisici, compreso il so-vrappeso dipendono dalla mancata elaborazio-ne dei conflitti e scompensi psicologici.La nostra psiche infatti, affronta situazioni di Stress, ansia e dolore o frustrazioni ricorrendo a stati evasivi (droghe e divertimento) e a compor-

tamenti compulsivi compensatori.La terapia bionutrizionale non prevede neces-sariamente un percorso psicoterapeutico, ma agisce attraverso la cura del Sé messo al primo posto (Io valgo, mi voglio bene e curo il mio stile di vita e la mia alimentazione), per fare emerge-re l’Io personale sull’Io fragile.Il piano nutrizionale personalizzato e intelligente messo a punto da me, cercherà quindi di dare valore al momento del pasto come cerimonia e al cibo, ristabilendo un rapporto sano con esso».

Si utilizza quindi esclusivamente il cibo come fosse una medicina?eL: «Non necessariamente, si possono inte-grare in base a ciò che manca nella dieta del paziente, sostanze più naturali possibili. Si uti-lizzano perciò integratori alimentari, fitoterapici, sempre nel massimo rispetto della fisiologia del corpo e con l’obiettivo di ripristinare la Salute e il benessere della persona. Quando si parla di Stato di Salute e manteni-mento del benessere si parla in chiave PNeI (Psiconeuroendoimmunologia), dove ogni organo e apparato non è a sé ma comunica interscambiando informazioni attraverso media-tori chimici tipo i neurotrasmettitori: dopamina, noradrenalina, serotonina, Betaendorfine, ecc.Se ad esempio viene da me un manager stres-sato, dove i ritmi circadiani non sono più regolari e la persona oltre che l’aumento di peso avrà anche elevati livelli di cortisolo, insulina e accu-mulo di grasso viscerale. In questo caso inter-verrò con uno schema nutrizionale con alimenti contenenti sostanze le quali, all’interno dell’or-ganismo si trasformano in mediatori chimici antiinfiammatori per neutralizzare l’eccesso di leucotrieni proinfiammatori prodotti.Si veda per esempio: omega 3, semi vari tipo girasole, sesamo, noci, ecc., che contengono tutte sostanze in grado di aumentare le difese immunitarie e aumentare i livelli di dopamina e serotonina, che in una persona sotto stress sono carenti.Altro esempio: se io mangio un budino confe-zionato tipo crème caramel oppure uno yogurt bianco con una manciata di semi oleosi vari, questi, a parità di calorie andranno ad agire nel mio organismo in modo diverso. Con il crème caramel avrò si le proteine del latte, ma anche i conservanti, addensanti, zuccheri semplici, aromi chimici ecc, che mi faranno accumulare grasso, anche se il prodotto ha meno calorie di uno yogurt intero con granelle di noci/nocciole.Poiché in quest’ultimo avrò un bilanciamento tra grassi saturi e insaturi (omega 3), proteine, vita-mine e lo utilizzerò per produrre energia.In sintesi, come diceva il celebre filosofo Feuer-bach: “Noi siamo quello che mangiamo”».

LA TERAPIA BIONUTRIZIONALE

Dr.ssa Eddi LazzeriniBiologa Nutrizionista

[email protected]. 338 5814554

Riceve a:

Viareggio Via Rossini 12

La Dott.ssa Eddi Lazzerini è una Biologa Nutrizionista esperta in terapie non convenzionali come omotossicologia, fitoterapia e floriterapia. Laureata in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche e in Biotecnologie Vegetali Microbiche rispettivamente presso la Facoltà di Farmacia e la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa. Detiene anche un Master in Counseling in Neuroscienze. Esercita la professione privatamente oltre ad essere collaboratrice di alcune farmacie della Versilia.

NUTRIZIONE

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NUTRIZIONE

Nata a Forlì e lau-reata con lode, in

Medicina e Chirurgia, presso l’Università

degli Studi di Firenze, la Dottoressa Ema-

nuela Bartolozzi è esperta in Nutrizione,

Medicine non Con-venzionali e Medicina

Anti-aging.Professoressa a

contratto presso l’U-niversità di Firenze, si occupa di Idroco-lonterapia, Terapia

Chelante, Ossigeno-Ozono terapia e SAT-terapia; la Dottoressa

Bartolozzi è inserita nell’elenco regionale toscano delle Medi-cine Complementari

come medico Omeo-pata e collabora con

la Lega Tumori (LILT) di Prato.

Dr.ssa Emanuela Bartolozzi

[email protected]

Cell. 331 4124533339 7203990

Riceve a:

FirenzeVia Pistoiese, 5

Il glutine è apparso nella dieta dell’uomo circa 10.000 anni fa, periodo che, per l’evoluzione umana (5 milioni di anni), rappresenta un tempo molto recente. Quindi geneticamente non siamo ben strutturati a metabolizzarlo; inoltre le piante antenate del grano erano molto rare e ne conte-nevano una bassissima quota. Questo composto rappresenta l’80% delle pro-teine presenti in alcuni cereali come il frumento, il farro, l’orzo o la segale, e resiste alla digestio-ne acida dello stomaco, agli enzimi pancreatici ed alla cottura.Negli ultimi decenni, con l’agricoltura intensiva e lo sviluppo delle aziende agro-alimentari, sono stati ibridati e selezionati dei grani ad alto conte-nuto di proteine, quindi di glutine.L’agricoltura convenzionale, poi, per aumentare la produzione, utilizza come concimanti i nitrati, prodotti di scarto dell’industria bellica. Queste sostanze, oltre ad inibire i nostri enzimi che de-gradano l’istamina - facendo quindi aumentare l’infiammazione intestinale e generale, e predi-sponendoci a reazioni allergiche - fanno ulterior-mente aumentare la percentuale di glutine nei grani così “dopati”.Il glutine può creare dipendenza fisica perché riesce a mimare l’effetto delle endorfine, le mo-lecole che ci danno la sensazione del piacere. Questo può giustificare il bisogno, a volte com-pulsivo, di mangiare carboidrati per sentirci ap-pagati. Questo composto però ci danneggia in quanto attiva, in persone predisposte, una risposta au-toimmune e infiammatoria che può alterare la mucosa intestinale, aumentarne la permeabilità - con conseguente passaggio in circolo di so-stanze che dovrebbero essere invece filtrate - e causare malassorbimento di nutrienti.

Quindi una reazione avversa al glutine provoca sempre dei sintomi generali anche a distanza: alterando il sistema immunitario può rappre-sentare la causa o concausa di patologie au-toimmuni - Lupus, Sclerosi Multipla, Morbo di Chronn, Psoriasi, e altre - o di patologie infiam-matorie croniche - artriti, mal di testa, orticaria, dermatiti, coliti, bronchiti, ecc.Il malassorbimento può invece provocare ane-mia, osteoporosi, iperomocisteinemia, altera-zioni del tono dell’umore e delle funzioni cogni-tive.L’intolleranza al glutine può essere celiaca o non celiaca (gluten-sensitivity), in base alle risposte positive o negative alle indagini diagnostiche, e può manifestarsi a qualunque età; nell’adulto capita spesso a seguito di gravidanza, infezioni, interventi chirurgici, forti stress o pesanti terapie antibiotiche, ovvero situazioni che alterano il de-licato equilibrio gastro-enterico.Come prevenzione o terapia, è importante quin-di prendersi cura del proprio apparato digeren-te, sia in termini di regolarità funzionale che di microbiota (l’insieme dei batteri e virus che po-polano il nostro canale intestinale condividendo con noi i pasti e ripagandoci con la sintesi di vi-tamine, con il rinforzo delle nostre difese immu-nitarie e con il mantenimento di un corretto filtro di assorbimento) ed evitare farmaci o antibiotici, se non strettamente necessari.Anche chi non è celiaco dovrebbe comunque variare il tipo di cereali introducendo sempre più riso, quinoa, amaranto, avena, grano sarace-no, miglio o mais e preferire grani da agricoltura biologica, sia per l’assenza di pesticidi e nitrati che per la selezione di semi antichi a basso con-tenuto di glutine.

IL gLUTINECONOSCERLO PER vIvERE MEGLIO

16 / Medicare

Oggigiorno è sempre più avvertita l’esigenza di alimentarsi in modo sano ed equilibrato ….L’abitudine di mangiare sempre di corsa senza quasi masti-care, scegliendo cibi salati, raffinati e grassi, accompagnati da grandi quantità di dolci, porta ,negli anni, a sviluppare problemi di salute, diabete, disturbi cardiovascolari, malat-tie degenerative e indebolimento progressivo delle difese immunitarie. Alimentarsi in maniera salutare dipende solo da noi, da quanto veramente teniamo a noi stessi e al nostro benes-sere; spesso è difficile comprendere il grande aiuto che deriva semplicemente dall’eliminare momentaneamente o ridurre al minimo alcuni alimenti che per anni abbiamo con-tinuato a consumare, abusandone, senza mai domandarci quale influenza potesse avere tutto ciò sul nostro fisico ed anche sulla nostra psiche,insensibili dei segnali che il no-stro corpo ci invia.Se ci sentiamo tesi, rigidi,contratti o appesantiti, forse ab-biamo abusato di cibi secchi cotti al forno ( pane, biscotti, grissini, torte) oppure di cibi animali e salati ( carne, uova, sale e salumi). Viceversa, se ci sentiamo confusi, stanchi, depressi abbiamo probabilmente fatto uso eccessivo di dolci, bevande ricche di zucchero, latticini, verdure acide come pomodori, alcolici, cibi industriali….del resto come diceva ohsawa … siamo ciò che mangiamo!una alimentazione “disordinata” appesantisce il fegato che perde elasticità e capacità funzionale: alcune tossine pos-sono tornare in circolo intossicando così il nostro organi-smo.A seguito di un fegato “mal funzionante”, la digestione di-venta lenta e laboriosa: la bocca, al mattino soprattutto, è amara e impastata e sovente si manifestano emicranie che si presentano in occasione di disordini alimentari,durante il ciclo mestruale nelle donne o al verificarsi di stress fisici ed emotivi.Con una sana e corretta alimentazione possiamo aiutare il nostro organismo a mantenersi in forma,prevenendo molti dei disturbi più comuni e contrastando gli effetti dell’invec-chiamento …una giusta ed equilibrata alimentazione lavora positiva-mente sul fisico ,aiutando il nostro sistema immunitario e tutti gli organi a rinforzarsi ogni giorno ,consentendo al nostro corpo e anche alla nostra mente di recuperare energia,raggiungendo serenità ed armonia con se stessi.

IL POTERE dEL CIBOINfLUENZA ED EffETTI SULLA NOSTRA SALUTE

Dr.ssa Stefania CapecchiNutrizionista

[email protected]. 349 6943038

NUTRIZIONE

Fin dall’antichità, è stata rivolta un’attenzione particolare all’associazione tra alimentazione e salute.

Ippocrate, che ebbe un ruolo di primo piano sul concetto di salute positiva basato sull’interazione tra fattori ambientali, dieta ed attività fisica, nel 480 a.C. sosteneva: “ Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute”.

Per il mantenimento della salute, il primo requisito che la dieta deve possedere è quello di apportare, attraverso un’ampia varietà di alimenti, una quantità di energia capace di ricostituire il dispendio energetico giornaliero.Per quanto riguarda la composizione della dieta, da tempo, l’intera Comunità Scientifica Internazionale è concorde nel consigliare un predominante apporto di carboidrati (soprat-tutto complessi) rispetto ai grassi ed alle proteine.L’alimentazione inoltre deve tener conto delle caratteristi-che antropometriche individuali e del livello di attività fisica affinché possa essere stimata la spesa energetica ed i livel-li potenziali di nutrienti che la rendono possibile.In generale, la razione alimentare dovrebbe apportare il 55-65% di carboidrati (per il 90% costituito da quelli comples-si), il 10-15% di proteine (di cui 0,83 g/kg p.c. dovrebbero essere di elevata qualità, quindi, derivare da fonti animali), e il 25-30% di lipidi. un altro importante aspetto da conside-rare è l’apporto idrico, che non deve essere limitato ai soli pasti, ma dovrebbe essere distribuito in tutto l’arco della giornata, anche durante l’eventuale pratica sportiva.La distribuzione dell’energia totale giornaliera, che consiste nel numero e distribuzione dei pasti, dovrebbe prevedere circa il 20% a colazione, il 25-35% a pranzo e a cena, ed il 5- 10% per lo spuntino della mattina e la merenda del pomeriggio: tale suddivisione dell’apporto calorico evita di sovraccaricare l’apparato digerente e provvede a fornire all’organismo un adeguato apporto di energia nel corso delle varie attività praticate in tutto l’arco della giornata. I singoli pasti devono comunque essere adattati agli impegni della giornata, specie se si praticano attività sportive.

ALIMENTAZIONE E SALUTE

Cristian Petri, Biologo Nutrizionista Stagista presso Medicina dello Sport e dell’esercizio, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi. Nella foto: PhD G. Mascherini, Prof. G. Galanti, Dr. C. Petri, Dr. L. Francini

Medicare / 17

Cerchi un locale dove poter andare a mangiare fuori, ma non sai proprio dove rivolgere il tuo palato? L’estate cittadina già non ti lascia molte scelte e, in più, devi cercare una cucina senza glutine? Niente paura! Il Circolo La Libertà propone pizze cotte nel forno a legna, antipasti di terra e mare, e primi piatti; e, soprattutto, una cucina senza glutine, per non perdersi, per nessun motivo, una cena fuori. Nemmeno ad agosto.

Il Circolo La Libertà, infatti, chiuso il lunedì, sarà aperto anche nei mesi estivi.

Se il glutine non può fermare la tua voglia di pizza, a Lucca c’è il posto ideale per te: Pizzeria da Totò, dove una cucina senza glutine può riuscire, comunque, ad offrirti il piacere del piatto italiano più famoso del mondo.

Col glutine è possibile anche ordinare la pizza al metro, cotta nel forno a legna. mentre senza si può gustare la pizza singola al piatto. Per chi volesse mangiare la pizza senza glutine, si ricorda di prenotare entro le ore 17, in quanto l’impasto è giornaliero.

Senza glutine, sono sempre disponibili i dolci, ma anche crackers e grissini, l’ideale per assaporare al meglio gli antipasti proposti dalla Pizzeria da Totò: affettati, caprese, insalate classiche e l’insalata di Totò, fatte con prodotti stagionali.

Via Pistoiese 659Viaccia, PratoTel. 0574 810618Cell. 347 3118608

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CIRCOLOLA LIBERTà

PIZZERIAdA TOTò

18 / Medicare

ENDOCRINOLOGIA

La tiroide è una ghiandola endocri-na a forma di farfalla, posizionata nella regione anteriore del collo, ed è la sede del nostro metabolismo.Questo legame che unisce la tiroide al metabolismo, spesso, però, indu-ce il paziente ad una semplicistica diagnosi sul fatto che possa essere colpa della stessa tiroide se la per-sona è aumentata di peso senza una causa apparente. È compito dell’endocrinologo studiare la situa-zione del paziente e scoprire se certi segnali, come l’aumento o la perdita di peso, la stanchezza, le forti sudo-razioni e le eccessive palpitazioni, siano effettivamente imputabili ad un mal funzionamento della ghian-dola tiroidea.

“Dobbiamo innanzitutto premettere che l’iperti-roidismo, così come l’ipotiroidismo - ovvero l’ec-cessivo funzionamento o il deficit di produzione della ghiandola tiroidea – hanno sintomi aspeci-fici; cioè, non sono imputabili soltanto a questi singoli problemi. Questo è il motivo principale per cui bisogna sempre evitare di fare diagnosi affrettate, indicando la tiroide come fonte di tutti i problemi - afferma la dottoressa Claudia zurli, che poi continua – Spesso i pazienti si trovano di fronte a certe problematiche che, però, non rap-presentano una vera patologia. Per effettuare

un’accurata analisi di quello che il nostro corpo sta vivendo, è quindi necessario affidarsi ad un endocrinologo, lo specialista che può fornire le indicazioni necessarie per risolvere il problema.Dal punto di vista diagnostico, la tiroide è ab-bastanza semplice da analizzare e possono bastare un’ecografia e le analisi del sangue: lo studio dei valori dell’ormone tireostimolante (TSH) - l’ormone che controlla l’attività secretiva degli ormoni della ghiandola tiroide – è un vali-do aiuto per comprendere l’effettiva situazione della ghiandola, anche se da solo spesso non è sufficiente. Massima attenzione deve essere chiaramente posta sull’eventuale alterazione del TSH, che può avvenire per un’alterata produzione di an-ticorpi da parte del nostro organismo. L’autoim-munità può portare la tiroide a lavorare meno, oppure può scatenare un’eccessiva produzione di ormoni: in questo caso si ha ipertiroidismo, che può essere causato anche dalla presenza di noduli. I noduli tiroidei solitamente, però, non producono ormoni e fortunatamente solo nel 5% sono di natura maligna”.Come sottolineato, la tiroide è legata al peso della persona, ma non è soltanto la ghiandola in questione ad incidere sull’aumento o la per-dita di peso. Una cosa poco risaputa, invece, è che la ghiandola tiroidea ha anche la funzione di mantenere la temperatura corporea: per questo motivo le persone che soffrono di ipotiroidismo sentono freddo, mentre, al contrario, con l’iperti-roidismo si ha una sensazione di caldo.“L’ultima curiosità che mi preme sottolineare – conclude infine la Dottoressa Zurli – è come la Toscana sia una regione con molti casi di per-sone con problematiche legate alla tiroide, spe-cialmente nelle zone collinari o montuose, lon-tano dal mare. L’ormone tiroideo, infatti, è carico di iodio e nelle zone distanti dalla costa si può avere, invece, una povertà di iodio, creando dif-ficoltà lavorative alla tiroide. Al contrario, con un eccesso di iodio si può incorrere nel problema opposto, ovvero nell’ipertiroidismo”.

Dr.ssa Claudia Zurli

[email protected]. 335 8203900Fax 055 5000808

Riceve a:

FirenzeStudio personalePiazza Augusto Conti 8Tel. 055 588933

c/o Fratellanza Popolare di PeretolaVia caduti di Cefalonia 55Tel. 055 431313

Pontassievec/o PAS Pubbliche Assistenze SanitàCentro Diagnostico SpecialisticoVia di Rosano 17Tel. 055 8324431

LA TIROIdECOME EvITARE DIAGNOSI AffRETTATE

Nata a Firenze, Claudia Zurli si laurea a 26 anni in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze e, nel 1997, si specializza in Endocrinologia e Malattie del Ricambio.La Dottoressa Zurli è membro della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) ed è iscritta anche dell’Associazione Medici Endocrinologi, di entrambe ha seguito congressi e convegni di aggiornamento scientifico, anche di caratura internazionale.

Medicare / 19

“Dall’acqua la vita” disse Talete di Mileto, filosofo greco del V secolo a.C..L’importanza dell’acqua è conosciu-ta sin dall’antichità ed è presente nei miti già come “entità Generatrice”.La dott.ssa Flavia Capuzzello, Re-sponsabile Tecnico della divisione Medica di Genesi, si pone come obiettivo il raggiungimento del be-nessere attraverso la costante ricer-ca del ruolo dell’acqua all’interno del corpo umano e da anni studia l’ac-qua ed i suoi effetti sull’organismo, soprattutto nell’alimentazione.

Quanto è importante l’acqua per l’organi-smo?Risponde la dott.ssa Flavia Capuzzello:L’acqua è un costituente fondamentale della Terra: è il composto chimico (H2o) presente in maggiore quantità, quasi tre quarti della super-ficie terrestre è ricoperta d’acqua. Alla sua pre-senza ed alle sue proprietà si deve l’esistenza stessa della vita in tutte le sue forme note. Anche nel nostro organismo, l’acqua costituisce circa il 70% del peso corporeo. Tutti i sistemi organici del corpo umano sono in contatto con l’acqua: circolatorio, urogenitale, respiratorio, digestivo, nervoso, sensoriale.

In che modo, l’acqua può essere fonte di be-nessere?Risponde la dott.ssa Lucia Gaglio, Biologo Nu-trizionista:L’acqua è il nutriente principale che dobbiamo assumere con l’alimentazione.Come sappiamo tutti l’acqua è fondamentale per la vita, senza acqua moriremmo in pochi giorni! Senza un corretto apporto d’ acqua dall’esterno, le cellule del corpo umano non possono svol-gere le loro funzioni. La mancanza di acqua (carenza idrica) è nota come disidratazione. Quando sentiamo lo stimolo della sete in realtà il nostro corpo è già in uno stato di disidratazione. Per questo motivo è di vitale importanza bere a sufficienza nell’arco della giornata. Il fabbiso-gno idrico del singolo soggetto varia con l’età,

lo stato di nutrizione, la composizione corporea individuale e l’attività fisica. In media, un adulto ha necessità di una quantità di acqua compresa tra 2 e 3 litri ma in alcuni soggetti e situazioni fi-siologiche particolari, la necessità di acqua può essere anche maggiore. Una quota d’acqua viene assunta con frutta e verdura, fresche e crude, ma la quota più impor-tante è assunta con l’acqua da bere (acqua libe-ra, non legata chimicamente ad altre molecole/sostanze). da ciò si capisce come sia prioritaria la qualità dell’acqua che beviamo.

Perché scegliere Farmacqua?Risponde davide Chellini, direttore della divi-sione Medica di GeNeSI:Il dispositivo Medico Farmacqua rappresenta un nuovo modo di concepire l’acqua.Fino a qualche tempo fa, nessun apparecchio deputato al trattamento dell’acqua sarebbe sta-to valutato quale importante strumento di pre-venzione e benessere.Farmacqua è in grado di erogare la qualità di acqua più idonea all’organismo, equilibrando il residuo fisso alle singole esigenze, non solo di gusto, ma anche, qualora fosse necessario, in funzione di eventuali terapie mediche. In parti-colare è utile per quelle persone con difficoltà legate all’acqua o perché no, per chi desidera un’elevata qualità facilmente accessibile a casa propria.

Come opera la Divisione Medica di Genesi?Ancora il Sig. davide Chellini:La Divisione Medica studia l’importantissima re-lazione tra acqua e corpo umano. A tale scopo ha avviato il Progetto AcquaLAB, un workshop medico-scientifico nel quale convergono figure professionali quali Chimici, Biologi, Nutrizionisti, Naturopati e molti altri i quali inoltre forniscono la loro assistenza a quanti fossero nella neces-sità di dover ricorrere alle loro prestazioni al fine di soddisfare sia esigenze di salute che di be-nessere generale.Per far conoscere questo nuovo modo di con-cepire l’acqua la Divisione Medica di Genesi ha sviluppato anche il programma “Farmacqua e Salute” che attraverso la collaborazione delle Farmacie permette di migliorare la qualità di vita sensibilizzando gli utenti ad un uso corretto e consapevole dell’acqua, in generale, ma soprat-tutto nell’alimentazione.

ACQUA STRUMENTO dI BENESSERE

Sede di LuccaVia del Bozzo 204/b

San Donato (LU)Tel. 0583 512572Fax 0583 517601

[email protected] www.genesi-italia.com

Sede di FirenzeCentro Direzionale AREA 2

Via Arno, 102 Via Ticino, 10

50019, Sesto Fiorentino (FI)Tel. 055 341037

Dott.ssa Lucia GaglioBiologo Nutrizionista

Cell. 347 7206313www.studionutrizioneintegrata.it

[email protected] Universitario in

PsicoNeuroImmunologiaMaster Universitario in Nutrizione Clinica

GENESI opera nel settore del

trattamento acqua a tutti i livelli.

Il suo obiettivo è quello di rendere

qualsiasi tipologia di acqua idonea alle

esigenze di chi ne deve usufruire, dal

settore domestico a quello industriale, sia per il privato che per

gli Enti Pubblici.Per questo sono

nate all’interno dell’azienda Divisioni

ad hoc, atte a verticalizzare le

professionalità delle risorse umane ed

offrire al cliente un interlocutore

privilegiato sempre all’altezza della

situazione.Al suo interno

opera la Divisione Medica, specializzata

nel settore della tecnologia elettromedicale

destinata al trattamento

dell’acqua ad uso alimentare e

terapeutico.

NUTRIZIONE

Riabilitazione, come dice il termine stesso, significa ri-abilitare, cioè facilitare il recupero delle abilità e delle possibilità della mente e del corpo perdute a causa

di una malattia o di un intervento.Generalmente, si accomuna questa parola

ad una forma specifica di ginnastica del corpo, associata all’ambito motorio e

neurologico. Questa definizione, però, grazie alla ricerca medico - scientifica, si

è arricchita di sfumature che abbracciano anche altre sfere della salute dell’uomo.

Il recupero della forza perduta, della sensibilità sulla pelle, dell’equilibrio, così

come il recupero della capacità di leggere o parlare, o della memoria non può essere

risolto con una semplice ginnastica ma con un intervento completo realizzato da professionisti con varie specializzazioni.

In questo focus sulla riabilitazione, infatti, sono stati interpellati istituti toscani

all’avanguardia, moderni e caratterizzati da staff multi-professionali che sono in

grado di seguire il percorso riabilitativo di un paziente a trecentossessanta gradi.

Alcuni esempi: conosceremo le tecniche fisioterapiche Tecar - l’evoluzione della

terapia degli ultrasuoni - e Vodder, una pratica di linfodrenaggio manuale.

Inoltre, leggeremo della riabilitazione psico-nutrizionale di persone affette da

Disturbi del Comportamento Alimentare, oltre ad apprendere i nuovi metodi

della riabilitazione motoria e cognitiva individuale.

Riabilitazione come scienza, per garantire ai pazienti una qualità della vita post-

malattia sempre migliore.

FOCUS RIABILITAZIONE

22 / Medicare

RIABILITAZIONE

La struttura dell’Istituto, di recentissima progettazione, è stata concepita con criteri di avanguardia, con camere fornite di sistemi domotici molto sofisticati. L’edificio è circondato da un ampio giardino panoramico e dispone di spazi esterni completamente accessibili.

Istituto Agazzi

www.istitutoagazzi.it

ArezzoStrada Comunale di Agazzi, 47Tel. 0575 91511Fax. 0575 9151223

L’Istituto di Riabilitazione “Madre della Divina provvidenza” dei Passionisti di Agazzi Arezzo, da molti anni punto di riferimento ad Arezzo e in Toscana per quanto riguarda la riabilitazione funzionale in ambito neurologico e motorio ed i ricoveri residenziali per la disabilità intelletti-va, ospita, nella nuova struttura inaugurata da poco tempo, due attività sanitarie assolutamen-te all’avanguardia: A-RÌA, per la Riabilitazione Intensiva extraospedaliera di eventi post-acuti neurologici ed ortopedici, ed AuRYN, per il trat-tamento di disturbi del Comportamento Alimen-tare e delle obesità.Il centro A-rìa è una struttura di Riabilitazio-ne Post Acuta extraospedaliera che fornisce prestazioni riabilitative in regime di degenza a tempo pieno, degenza diurna ed in regime am-bulatoriale. Accoglie persone che hanno subito eventi acuti neurologici od ortopedici dopo il pe-riodo di ospedalizzazione, quando è presente stabilità clinica che non richieda tutela medica sulle 24 ore ed opera sul territorio in sinergia con i medici di medicina generale con l’obietti-vo di facilitare il rientro al domicilio del pazien-te e il suo reinserimento sociale e lavorativo. Il progetto riabilitativo viene elaborato da un’e-quipe interprofessionale composta da medici, infermieri e personale addetto all’assistenza, fisioterapisti, logopedi-sti e psicologi e viene condiviso con il pazien-te e la sua famiglia. La riabilitazione è di tipo intensivo e rivolta al recupero di disabilità importanti, modifica-bili, che richiedono un elevato impegno tera-peutico riferibile a non meno di tre ore giornaliere di attività specifiche (fisioterapia, logopedia, ADL, ecc.). La Riabilita-zione motoria si avvale di metodi di intervento individuale come il concetto BobathR, il concet-to MaitlandR , la Mobilizzazione del Sistema Nervoso, la Rieducazione Posturale Globale , l’Idrokinesiterapia. Sono disponibili , accanto ai tradizionali apparecchi per la Terapia Fisi-ca Strumentale, apparecchiature di Isocinetica, di Robotica per la riabilitazione del cammino (Lokomat e Gang-Trainer), di robotica per la ria-bilitazione dell’arto superiore (Reo-Go, Armeo e Amadeo). In logopedia Il trattamento riabilitativo è mirato al miglioramento della comunicazione e delle capacità legate alle funzioni cognitive. La riabilitazione nel reparto di degenza prevede il recupero delle attività che riguardano l’accudi-

mento della propria persona, l’incremento delle autonomie nelle attività domestiche, sociali e del tempo libero.Il centro Auryn, invece, si occupa della riabili-tazione psico-nutrizionale di persone affette da disturbi del Comportamento Alimentare (Ano-ressia Nervosa, Bulimia Nervosa, disturbo da Alimentazione Incontrollata) e da varie forme di obesità. Il Centro, nato nel 2007, svolge in-terventi ambulatoriali, diurni e residenziali, per pazienti afferenti da tutte le regioni italiane. esso si basa su una metodologia di intervento inno-vativa mutuata dalle esperienze europee inglesi e tedesche (Prof.ssa Treasure, Prof. Fichter) e nordamericane canadesi (Prof. Garfinkel): il fondamento teorico fa riferimento al concetto di Psicobiologia in cui il comportamento alimen-tare è considerato soprattutto come risultante dell’interazione tra individuo e ambiente. Data la multieziologia dei disturbi alimentari, il team è formato da un medico specialista in psichiatria (responsabile del Centro), un medico speciali-sta in scienza dell’alimentazione, due psicolo-ghe psicoterapeute, due dietiste, un educatore ed altri operatori con esperienza specialistica in attività riabilitative di sostegno (attività motoria, psicomotricità, laboratorio di ceramica, espres-

sività corporea). Cuore del percorso riabilitati-vo è il TFC, Training di Familiarizzazione con il Cibo, riabilitazione nutrizionale svolta in cucina dai pazienti con l’aiuto delle dietiste (al momento dei pasti e degli spuntini) dove si sperimenta una gra-duale esposizione ai cibi ansiogeni ed un

progressivo riequilibrio nutrizionale qualitativo e quantitativo. I pasti non giungono preparati al Centro, ma sono direttamente allestiti (preparati e cotti) dai pazienti e dalle dietiste, e poi con-sumati insieme. Il rifornimento stesso degli ali-menti è ad opera di operatori e pazienti (spesa didattica), e nel percorso terapeutico è anche prevista la sperimentazione dei pasti in situazio-ni a maggior rischio ansiogeno (bar, ristorante). Fondamentale è l’intervento psicologico, portato avanti con attività sia individuali che di gruppo, dove oltre a lavorare su specifiche problemati-cità personali e relazionali (nell’area dell’asser-tività, della gestione dello stress, dell’immagine corporea, etc) si accompagna il paziente a riav-vicinarsi ad una alimentazione fisiologica ed a sostenerne le difficoltà.

ISTITUTO AgAZZIPER RIPARTIRE AL MEGLIO

Medicare / 23

Dr. Guido Cantalamessa

[email protected]. 347 4197015

Riceve a:

Firenze Casa di Cura Ulivella e Glicini

Via del Pergolino 4/6Tel. 055 4296222

Guido Cantalamessa nasce a Pordenone

nel 1949 e si laurea nel ‘74 in

Medicina e Chirurgia all’Università di Perugia, con la

votazione di 110 e lode.

Sempre con il massimo dei voti e la lode, nel ‘77

ottiene il Diploma di Specialista

in “Ortopedia e Traumatologia” a

Firenze, e nel 1980 consegue il Diploma

di Specialista in “Terapia fisica e

riabilitazione”.Per 25 anni,

dal ‘75 al 2000, svolge la propria

carriera formativo-professionale

presso la prima Clinica Ortopedica

dell’Università degli Studi, il CTO di

Firenze; quindi, dal gennaio del 2000,

si dedica all’attività libero professionale

privata, nello specifico settore della Chirurgia Protesica di

anca e di ginocchio, “primo impianto” e

“revisione”.

ORTOPEDIA

La chirurgia protesica dell’anca, negli ultimi ven-ti anni, ha vissuto un suo perfezionamento ed una sua ottimizzazione: oggi rappresenta una procedura chirurgica di elevata sicurezza per il trattamento della patologia dell’anca, sia di tipo degenerativo artrosico (o anche neoplastico), sia di tipo traumatologico, permettendo di dare autonomia al paziente, anche in tempi brevi, in pressoché totale assenza di dolore.Nonostante queste premesse sull’elevata si-curezza di questa procedura chirurgica, è co-munque sconsigliabile di agire “in contropiede”, ovvero effettuando un intervento prima del ne-cessario per evitare che la situazione del pa-ziente degeneri, specialmente in considerazio-ne dell’avanzare dell’età: una chirurgia a rischio zero, infatti, non esiste e quanto impiantato, anche se della migliore qualità, non è detto che debba risultare, anche a lungo termine, accetta-to dal singolo organismo.I materiali utilizzati per la fabbricazione di prote-si articolari dell’anca sono uguali o molto simili a quelli utilizzati per la fabbricazione di compo-nenti protesiche dedicate agli altri distretti arti-colari, quali spalla, gomito, ginocchio e caviglia; con varie modalità di assemblamento, vengono utilizzate leghe di titanio, acciaio e tantalio, ce-ramiche e materiali plastici con specifici design, per varie tipologie di utilizzo e per specifiche ca-ratteristiche somatiche dell’individuo.Per quel che riguarda i tempi di recupero dall’in-

tervento, naturalmente possono variare da pa-ziente e paziente, ma, in linea di massima, già tra i due e i quattro giorni dopo l’intervento, la persona operata è in grado di deambulare piut-tosto autonomamente con due bastoni. Al setti-mo giorno, il paziente può cominciare esercizi di salita e discesa delle scale e, con particolari tipologie di impianto protesico e tecnica chirurgi-ca, in ventuno giorni potrebbe essere in grado di riprendere la guida dell’auto.La chirurgia protesica dell’anca è un intervento con percentuali di riuscita molto alte, ma, non per questo, è consigliabile intervenire in anticipo sui tempi, cercando di “prendere in contropiede” la patologia: una chirurgia a rischio zero infatti non esiste e quanto impiantato, anche se della migliore qualità, non è detto che debba risultare, a lungo termine, accettato dal singolo organi-smo. Di norma, poi, nell’anziano, è la situazione ortopedica generale a limitare la riuscita funzio-nale dell’intervento chirurgico: per dirla con le parole utilizzate da Cicerone duemila anni fa, “senectus ipsa morbus”, ovvero “la vecchiaia, di per sé, è già una malattia.

ANCAvANTAGGI E RISChI DI UN INTERvENTO DI PROTESI

24 / Medicare

RIABILITAZIONE

Tecar e Vodder sono due tecniche fisioterapiche che, negli ultimi anni, hanno sorpreso positivamente molti pazienti per gli straordinari risultati che riescono a far ottenere.Ne abbiamo parlato con i due Dotto-ri in Fisioterapia, Giovanni De Marti-no ed Andrea Balia, operanti presso il centro DSA Arte Medica e specia-lizzati proprio in queste tecniche.

Dottor De Martino, ci parli della Tecar, questa pratica di recente utilizzo così efficace dal punto di vista dei risultati.Quando parliamo della Tecar dobbiamo tenere sempre presente che non si tratta di una solu-zione a tutti i problemi, ma di un grande aiuto alla riabilitazione: ovvero, la fisioterapia conti-nua comunque ad agire, ma i risultati da questa prodotti, grazie alla Tecar, sono straordinaria-mente migliori. I tempi di recupero ottenuti con la Tecar sono nettamente più brevi. La Tecar è un macchinario che genera calore risolvendo patologie muscolo-scheletriche, è un’evoluzio-ne della terapia degli ultrasuoni, ma, anziché produrre energia dall’esterno verso l’interno, come in quest’ultimo caso, produce energia direttamente dall’interno, attraverso un circuito elettrolitico.Gli effetti biologici ottenuti con il calore della Tecar sono tre: un aumento del microcircolo, un aumento della vasodilatazione ed un incre-mento della temperatura sulla parte interessata,

senza surriscaldare la parte esterna. Questo au-mento termico, oltre ad avere proprietà curative, produce anche un effetto di piacere e benessere nel paziente, sin dalla prima seduta.Potremmo,quindi, definire la Tecar come “una valida integrazione alla fisioterapia” ,riuscendo a far ottenere, in tempi decisamente più rapidi, risultati migliori.

Dottor Balia, con lei, invece, soffermiamoci sulla metodica Vodder...Si tratta di una tecnica di linfodrenaggio ma-nuale, che consiste in una leggera pressione di lavoro alternata. ovvero: la fase di pressione-trazione della cute sarà massimo di 40 mmHg, mentre la fase di rilascio avverrà con pressione zero. Il linfodrenaggio è utile in caso di linfede-ma primario e/o secondario e permette di ridurre i tempi di guarigione delle feri-te difficili.Vi è una sostanziale differen-za tra massaggio manuale classico e metodo Vodder. Nel massaggio manuale classico viene applicata una forza di compressione per creare una fuoriuscita di liquidi all’esterno dei vasi. Nel linfodrenaggio metodica Vodder, invece, si agisce con una manualità più leggera, volendo ottenere un effetto contrario e cioè un rias-sorbimento dei liquidi all’inter-no dei vasi.Per quel che riguarda l’effetto benefico anti-stress della me-todica Vodder, bisogna pre-mettere che il sistema nervoso vegetativo è formato dal Sim-patico (che ci rende attivi) e dal Parasimpatico (che, invece, ci permette di dor-mire). Nell’uomo contemporaneo molto spesso predomina il Simpatico con conseguenti disto-nie vegetative, stress, ipertensione muscolare e disturbi del sonno. Il linfodrenaggio manuale se-condo la metodica Vodder stimola il Parasimpa-

tico al punto che, durante il trattamento, il paziente si può addormentare, ottenendo anche una diminuzione del dolore.Con la metodica Vodder, oltre all’effetto benefico vegetativo (antistress), si può ottenere un effetto immunologico, visto che, grazie allo spostamento della linfa, gli elementi apportatori di malattia vengo-no portati nei linfonodi, dove vengono resi inoffensivi . La metodica Vodder ha anche un effetto drenante, poiché mantiene bas-sa la concentrazione proteica nel tessuto connettivo e riduce il richiamo di acqua nell’interstizio, che può provocare distur-bi del metabolismo, edema, o inestetismi (cellulite).

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un massaggio Linfodrenante eseguito dal dottor Balia

Il dottor de Martino impegnato mentre attua la Tecar terapia

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ORTOPEDIA

Abbiamo intervistato su questo argomento il Prof. Piero Garosi, Presidente della Società Italiana dell’Anca e Direttore Scientifico dell’Associazione Italiana Riprote-sizzazioni (Unità di Chirurgia Pro-tesica, presso l’Ospedale C.F.O. di Sesto Fiorentino)

Professore, cosa si intende per riprotesizza-zione?Per riprotesizzazione dell’anca si intende la so-stituzione di una o di ambedue le componenti protesiche.

Perché queste componenti devono essere sostituite?I motivi che portano alla sostituzione delle com-ponenti sono dovuti alla mobilizzazione di una o di ambedue le componenti, cioè al loro scol-lamento dall’osso che può essere secondario “all’invecchiamento - usura” degli impianti, un tempo più frequenti perché cementati, o per motivi traumatici. Altra causa di riprotesizza-zione sono le lussazioni recidivanti, la rottura di una delle componenti protesiche o, evento più recente, la liberazione di ioni metallici nell’ac-coppiamento metallo-metallo.

Quali sono i sintomi della mobilizzazione?Il primo segnale che può indicare che la protesi è da sostituire è il dolore determinato dal mo-vimento che inizia a crearsi tra osso e protesi: nella zona del movimento l’osso inizia a rias-sorbirsi, cioè ad indebolirsi e talvolta a scompa-rire. Quando la mobilizzazione è a livello della componente femorale, il dolore è abbastanza precoce ed è avvertito sul davanti della coscia in diverse situazioni (rialzandosi da una seduta bassa, camminando, dopo centinaia di metri o già ai primi passi…) e in questo caso il paziente si rivolge quasi subito all’ortopedico. Purtroppo, quando la mobilizzazione è a livello dell’ace-tabolo, la sintomatologia è scarsa o addirittura assente fino a quando la mobilizzazione non ha creato gravi danni all’osso dell’acetabolo. Non avvertendo dolore, il paziente non si rivolge all’ortopedico e l’eventuale danno osseo si ag-graverà, rendendo l’intervento più complesso.

da ciò il consiglio di eseguire un controllo clini-co e radiografico ogni due anni, per individuare precocemente eventuali segni iniziali di mobiliz-zazione.

Cosa cambia rispetto all’intervento di primo impianto?Rispetto alla chirurgia di primo impianto, la sosti-tuzione della protesi è inevitabilmente un inter-vento più impegnativo e complesso per le diffi-coltà che si possono incontrare nella rimozione delle precedenti componenti protesiche e nella successiva riprotesizzazione. Le problematiche più comuni di questo tipo di chirurgia sono lega-te alla perdita ossea, per la quale si rende quasi sempre necessario l’utilizzo di trapianti d’osso di banca per ricostruire l’osso mancante soprattut-to a livello dell’acetabolo. Per quanto riguarda le nuove componenti protesiche utilizzate saranno particolari e diverse da caso a caso: per questo il Chirurgo dovrà avere a disposizione più mo-delli protesici per poter affrontare ogni evenien-za e complicazione che può verificarsi in corso di intervento. Ecco perché è consigliabile che, il paziente che deve sottoporsi a questo tipo di intervento, si rivolga a strutture in cui esiste un blocco operatorio tecnologicamente all’avan-guardia, con annesso un reparto di sub-inten-siva ed una multidisciplinarietà professionale: équipe chirurgica ed anestesiologica di grande esperienza in questo tipo di interventi, chirurgo vascolare, internista, istopatologo, batteriologo, microbiologo ecc, in modo da poter far fronte a qualsiasi evenienza in corso di intervento e nell’immediato post-operatorio.

Qual è il decorso post-operatorio del pazien-te dal punto di vista riabilitativo? Il decorso post-operatorio nei giorni successivi all’intervento varia da paziente a paziente in fun-zione di ciò che il chirurgo ha potuto realizzare in corso di intervento. È comunque importante che il paziente sia seguito da fisioterapisti abi-tuati a trattare questi pazienti in stretto contatto con l’équipe chirurgica.

LA RIPROTESIZZAZIONE dELL’ANCAQUANDO SI DEvONO SOSTITUIRE LE COMPONENTI PROTESIChE

Il Prof. Piero Garosi, specialista

in Ortopedia e Traumatologia, ha iniziato la propria

attività di protesologo dell’anca nei primi

anni ‘80 e, ad oggi, ha eseguito circa

7000 protesi. Attualmente, svolge

la propria attività chirurgica presso l’ospedale C.F.O.

di Sesto Fiorentino e riveste i seguenti

incarichi: Presidente della Società Italiana

dell’Anca; Tutor per l’insegnamento di

Chirurgia protesica dell’Anca e del

Ginocchio, presso la Clinica Ortopedica

dell’Università degli Studi di Siena; Dir. Scientifico

dell’Associazione Italiana

Riprotesizzazioni; Membro della Società

Europea dell’Anca.

Prof. Piero Garosi

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26 / Medicare

Il Pilates e’ un metodo che appartiene alle di-scipline posturali che condivide i presupposti essenziali dell’educazione al respiro corret-to, del ripristino delle curve fisiologiche e fa della parola “consapevolezza” , un cardine essenziale per il raggiungimento di una corretta postura. Paola Perfetti, direttrice del Centro TRoPoS di Firenze, pioniera del concetto di benessere, ha favorito all’interno della struttura lo svilup-po dell’area dedicata alla postura, denominata “EQUA”, all’interno della quale è stato ben impo-stato lo “Studio Pilates” con macchinari originali e professionisti specializzati.La dottoressa Wolosz, con laurea in biologia all’università di Danzica, insegnante di Tropos, conferma di aver ottenuto notevoli risultati con il Pilates Mat-Work, associato all’utilizzo di mac-chine come Reformer, Cadillac, Wunda Chair, Spine Corrector, aumentando la capacità di mantenere durante il giorno una buona postura, attraverso il controllo della muscolatura esterna, ma soprattutto di quella interna (CoRe CoN-TROL), e di conseguenza l’aumento della forza.Nel Centro Wellness TRoPoS via orcagna 20, relativamente alla GINNASTICA PILATeS, si possono frequentare sia LezIoNI INdIVIduA-

LI con macchinari specifici di J. PILATES svolte da insegnanti specializzati e certificati, oppure corsi a piccoli gruppi, massimo 4 partecipanti: “PILATeS MINICLASS”.Si possono inoltre frequentare anche lezio-ni classiche di CoRSI CoLLeTTIVI chia-mate “matwork” (MATeRASSINo) utilizzando o meno piccoli attrezzi come: palle (piccole e grandi), cerchi, tubi ed elastici).Hanna Beata Wolosz e le altre insegnanti spe-cializzate come Mariangela Campori già Per-sonal Trainer, indicano gli esercizi da svolgere personalizzandoli per ogni partecipante, dopo un’attenta valutazione della postura e del tono muscolare.Alle persone con disturbi e dolori particolari si consiglia sempre la visita medica con il dott. Vincenzo de Giorgi, responsabile sanitario del Club, prima d’iniziare il programma, per agevo-lare un’introduzione fluida ed efficace nelle le-zioni di miniclass.È doveroso ricordare che il Pilates, svolto spe-cialmente con le macchine, è un allenamento intenso, e non deve essere interpretato solo come una ginnastica dolce. Ad oggi, questo me-todo è molto usato nell’allenamento integrato di atleti professionisti: dai ballerini fino ai golfisti.

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Medicare / 27

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Ampersand è un’azienda di Pisa, che si occupa di software informa-tici dal 1994; recentemente, con il

brand NextOne Solutions, insieme a Ciemme Gesco, è entrata nel mercato della Gestione delle Code. In questo articolo vengono analiz-zati i due nuovi prodotti lanciati da NextOne Solutions per risolvere le problematiche che affliggono i po-liambulatori e i centri prelievo.

I centri prelievo, ma anche tutte quelle realtà dove è prevista un’accoglienza iniziale, devo-no riuscire a poter gestire una doppia coda: la prima, che conduce proprio all’accettazione, e quindi una seconda fila, quando i pazienti, spo-statisi in un’altra sala, vengono chiamati diretta-mente negli ambulatori. Una realtà così comune, ben nota quasi a tutti i cittadini, potrebbe subire una svolta grazie al nuovo prodotto proposto da NextOne Solutions: il servizio commercializzato dall’azienda di Pisa si propone, infatti, di riuscire a gestire una dop-pia fila, evitando così quella confusione che può venirsi a creare quando una coda non è gestita da numeri e biglietti, ma si affida alla memoria dei pazienti. E non solo: questo servizio è in gra-do di gestire anche un’eventuale terza coda, nel caso che un particolare paziente, dopo la visita in un ambulatorio, debba essere visitato, suc-cessivamente, anche da un responsabile o da uno specialista.Il secondo dei due prodotti lanciati sul merca-to da NextOne Solutions, invece, riesce ad offrire un servizio per i poliambulatori: in que-ste strutture, infatti, le stanze possono essere condivise da vari dottori, ciascuno dei quali con diversi tempi di servizio che rendono difficili la gestione delle code a specialisti e pazienti. Con questo nuovo prodotto, NextOne Solutions con-sente ad ogni medico di gestire singolarmente la coda: grazie alla possibilità di inserire una password personale infatti, il medico potrà far defluire la fila in maniera autonoma: un unico si-stema quindi, configurabile da diversi operatori ciascuno per il proprio servizio.In cantiere, infine, vi è un altro progetto dell’a-zienda di Pisa, legato all’ultimo servizio di cui abbiamo trattato: l’idea infatti è quella di poter gestire singolarmente, da parte dei vari medici nei poliambulatori, anche la problematica degli appuntamenti.

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28 / Medicare

E’ nel subcoscio che sta la soluzione ad ogni tipo di malattia ed è proprio in quella parte sco-nosciuta della mente più profonda dell’uomo che sta la conoscenza universale. Jung parla di inconscio collettivo, alcuni di energia universale o anima del mondo dove ognuno può attingervi in uguale misura. Ed è proprio il subconscio che conosce ogni più piccolo ingranaggio del nostro corpo, sa dove è il problema e sa come risolver-lo.Le potenzialità dell’uomo sono infinite, solo che non le sappiamo usare.Questo lo sa bene il dottor Riccardo Mazzoni, chiururgo e specializzato in medicina sportiva, la sua è una lunga carriera di ricerche mediche, filosofiche religiose effettuate negli ultimi 25 anni. La sua mente elastica non lo ha incatena-to alla medicina tradizionale, la sua è stata una ricerca continua attraverso studi, osservazioni e pratiche mediche e olistiche, che lo hanno por-tato a formulare un protocollo per risolvere i di-sagi delle persone. ogni persona ha bisogno di una terapia perso-nalizzata che sia adatta a lui e non ad un altro. L’imput alla ricerca è nata da una riflessione fat-ta durante la gavetta medica al pronto soccor-so su le ambulanze e in sala operatoria al Cto, le persone soffrivono nonostante gli interventi medici e chirurgici non riuscivano a recuperare. Cercò un’alternativa che fosse poco invasiva e che contemporaneamente cercasse alla radice il problema senza ricorrere ad analisi, tac ecc. Iniziò con il diplomarsi in omeopatia, chinesolo-gia, ayurveda indiana, agopuntura e attraverso

un percorso religioso filosofico e scientifico ha compreso l’importanza del subconscio. In que-sto sottostrato della coscienza umana è nasco-sto tutto il sapere dell’uomo e li è la soluzione.

Dottore ma come ha fatto ad arrivare a que-sta conclusione?Mi ha ha aiutato in questo il diploma in Kinesio-logia applicata che è un test di indagine musco-lare al quale io ho aggiunto la parte mentale “ Kam”.

Che tipo di indagine effettua?Ricerco la radice del problema nel subconscio per avere la soluzione.

Ma in che modo usa la Kinesologia?Mi posiziono dietro al paziente e mentalmente rivolgo direttamente la domanda al suo subcon-scio, le risposte la persona me le da attraverso

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Medicare / 29

l’impulso muscolare che è la parte del corpo usata per il test mentale.

In che modo? Chiedendo alla persona di fare forza se il mu-scolo è forte la risposta è si se è debole la ri-sposta è no.

Ma come si fa a dialogare con il subcoscio di una persona?Ho costruito un protocollo di domande mentale alle quali tutti rispondono.

Come si fa a rivolgersi al subconscio?Prima di tutto bisogna essere mentalmente libe-ri, praticare la preghiera e la meditazione. Avere la capacità di attingere e il credere profonda-mente e incondizionatamente a questa parte del cervello mettendo a tacere la parte razionale. La

mente profonda comunica attraverso l’impulso muscolare che mi permette di fare la diagnosi e indico la terapia . In molti anni di pratica ho visto che le persone trattate miglioravano, stavano meglio. Tornavano a dirmi che avevano risolto il problema.

Dopo la diagnosi quale terapia indica al pa-ziente?La terapia è multidisciplinare che è quella più accettata dal paziente è il soggetto trattato che decide tutto senza limitazioni.reciproca com-prensione e su uno scambio comunicativo em-patico che coinvolga ciascun membro come parte di un campo interpersonale e permetta di esprimersi in sicurezza, riorganizzando il pro-prio mondo esperienziale in un nuovo flusso interattivo.

Dr. RiccardoMazzoni laureato in medicina

e chirurgia, specializzato in

medicina dello sport, ha conseguito il

diploma biennale di agopuntore della FISA ( Federazione

Italiana Scuole di Agopuntura, un

diploma di omeopatia unicista presso la

scuola SMB. Ha insegnato per un anno la chinesiologia

al corso per massaggiatori sportivi

a Firenze, nel 1996 ha partecipato al

congresso mondiale di Agopuntura

(WFAS), tenutosi a New York (USA), Nel

2009 ha partecipato come relatore al 1° congresso di

medicina biointegrata tenutosi a Roma

riferendo su 30 casi (la clinica e la

disbiosi) trattati con diagnosi e terapia secondo la teoria

e filosofia della Kinesiologia Applicata

e della Kinesiologia Applicata al Mentale. Nel 2010 pubblica in

collaborazione con un altro collega, su una

rivista ispano-tedesca (Akupunkture), la

validazione del metodo di valutazione

dell’orecchio attraverso i

settogrammi.

RIABILITAZIONE

30 / Medicare

L’Osteopatia considera la salute come lo stato naturale delle persone, e la malattia come un fenomeno d’adatta-mento del corpo ad una situazione critica. La conoscenza approfondita che l’Osteopatia possiede del corpo umano e della sua biomeccanica, ed i suoi metodi diagnostici e terapeutici esclusivamente manuali, ne fanno una delle più valide tra le discipline sanitarie.A Firenze, da tanti anni c’è osteo inform-Studio di oste-opatia Divanbeighi (D.o.) che fornisce un servizio di screening e di terapia completo. Ma andiamo nello specifi-co di questa disciplina.L’osteopatia è una terapia manuale e un metodo globa-le di cura-prevenzione, che pur basandosi sulle scienze fondamentali e conoscenze mediche tradizionali, utiliz-za tecniche specifiche per ristabilire la mobilità e l’armo-nia funzionale delle articolazioni, del rachide, del sistema miofasciale, viscerale, cranio-sacrale, psicosomatico ed energetico, provocando reazioni nervose circolatorie ed umorali.il trattamento osteopatico consiste in una completa valu-tazione della postura del paziente, distribuzione del peso, tipologia, tensioni, contratture, spasmi, la qualità dei tessu-ti. Inoltre comprende:

• prove funzionali globali, regionali e locali, test passivi, attivi e specifici.

• palpazione dei differenti tessuti e ritmi fisiologici per accertare la severità e l’origine dei blocchi osteoarti-colari , delle tensioni miofasciali che genera e impone all’organismo, localmente e/o a distanza, una compen-sazione patologica.

• l’identificazione delle cause e una sintesi di tutti i risul-tati ottenuti serviranno per sviluppare un protocollo di trattamento Osteopatico specifico e mirato.

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Iscritti alla FIA, la Federazione Italiana Audioprotesisti, e fornitori autorizzati dal Servizio Sanitario Nazionale e dall’Inail, I Centri Acustici Acutech hanno cominciato la loro attività oltre venti anni fa, nel 1990.L’applicazione di un apparecchio acustico può rappre-sentare una fase molto delicata per il paziente, detta-ta da molti aspetti: l’ambiente in cui lo stesso paziente vive, il suo stile di vita, l’ambiente lavorativo, le sue esi-genze di ascolto e quelle estetiche, fino, naturalmente, all’aspetto economico. Potendo contare, esclusivamen-te, sul lavoro di personale laureato in tecniche audiopro-tesiche, i Centri Acustici Acutech puntano a venire in-contro ad ogni tipo di richiesta, ascoltando attentamente le varie esigenze ed instaurando un rapporto umano tra cliente e audioprotesista.Quattro sono le tipologie di apparecchi acustici, ognu-na con diverse caratteristiche. Gli endoauricolari sono gli apparecchi acustici più piccoli, che vanno inseriti nel condotto uditivo: le sue dimensioni variano a seconda della profondità di inserimento nel canale, del circuito amplificatore utilizzato e del tipo di perdita uditiva.I retroauricolari sono apparecchi più grossi, da posizio-nare dietro l’orecchio e che permettono, viste le mag-giori dimensioni, di ospitare circuiti più potenti: il suo po-sizionamento esterno consente un più facile utilizzo da parte di bambini o adulti con scarsa manualità. Nei modelli a occhiale, nelle astine viene ospitato il cir-cuito elettronico, per una soluzione che consente una maggiore discrezionalità. La nuova tecnologia RITE, infine, coniuga la maggiore discrezione degli endoauricolari alle prestazioni e affi-dabilità superiore dei retroauricolari.

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Medicare / 33

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Libri, computer, tablet, cellulari: lo stile di vita di oggi richiede performances visive sempre più elevate. Tuttavia le stime rivelano che in Italia sono circa 362 mila le persone cieche e circa un milione quelle ipovedenti. Le principali cause di riduzioni visive e cecità sono malattie note: cataratta, ambliopia, cheratocono, glaucoma, maculopatie. eppure, a differenza dal passato, oggi possiamo avvalerci di nozioni e tecnologie risolutive e rovesciare spesso la prognosi di questi stati morbosi. La cultura oftalmologica, l’informazione e lo screening della prevenzione sono fattori fonda-mentali per ovviare ai problemi oftalmologici; si raccomanda di monitorare il proprio stato visivo dall’infanzia e continuare nelle tappe fondamen-tali della vita. Se si considera che nei primi anni di vita si completano e formano le strutture, di fondamentale importanza risulta quest’azione di monitoraggio delle facoltà visive. Ad esempio, una diagnosi precoce di eventuali difetti di vista (come miopia, ipermetropia o astigmatismo) o anomalie della motilità oculare (come lo strabi-smo) può efficacemente prevenire l’ambliopia: nota spesso come “occhio pigro”, si tratta di una condizione di ridotta acuità visiva che spesso riguarda un occhio solo. Se non trattata tempe-stivamente, può invalidare irrimediabilmente la vista dell’occhio coinvolto. I neonatologi, già nei primi giorni di vita, visitano tutti i bambini per individuare eventuali malattie o malformazioni congenite; entro i 4 anni di età è fondamentale una prima visita oftalmologica e ortottica, salvo eventuale anomalia riscontrata precedentemente (deviazione degli occhi, diffi-coltà nell’afferrare gli oggetti, anomalie di postu-ra). La valutazione ortottica è fondamentale per valutare, diagnosticare e riabilitare un’eventuale alterazione sensorio-motoria degli occhi che, ad esempio, può essere causa di torcicolli, cefalee fino a disturbi dell’apprendimento: dislessia, di-scalculia, disgrafia. Alla luce di questo si evince come sia fondamentale, all’inizio degli studi così come durante tutto il periodo scolastico, sotto-porsi a visite oculistiche specialistiche. È buona norma controllare periodicamente i giovani, an-che se non presentano problemi visivi, almeno una volta l’anno; per quei giovani per i quali è stato riscontrato un qualsiasi difetto o alterazio-ne o che soffrono di cefalee ed emicranie è in-vece necessario sottoporsi a visite oculiste e/o ortottiche più frequenti.Attività di prevenzione, screening, ma anche lo stesso percorso terapeutico, è necessario

siano affidati a strutture altamente specializza-te ed aggiornate tecnicamente e a personale competente, specializzato e aggiornato sia dal punto di vista clinico che strumentale. del resto, l’avvalersi di strumentazione vetusta, non ben calibrata, può ritardare o addirittura far sbagliare diagnosi!Ad esempio chi ha in famiglia persone con pato-logie oculari è importante che si sottoponga non solo a visite oculistiche ma che esegua esami strumentali specifi-ci. Per esempio, se ci sono parenti con cheratocono, è im-portante eseguire un esame topografico della cornea; in caso di familiarità per glau-coma - il “ladro silen-zioso” della vista - si raccomanda di ese-guire un campo visi-vo e un esame tomo-grafico della papilla ottica, strumenti basi-lari per fare diagnosi e screening. Anche per la stessa dege-nerazione maculare legata all’età si ha la possibilità di sotto-porsi a test genetici atti al rilevamento di una predisposizione alla malattia che solo in Italia interessa cir-ca un milione di per-sone.Competenza, spe-cializzazione e ag-giornamento devono necessar iamente interessare l’attività chirurgica e, a mag-gior ragione, la chi-rurgia oftalmica, dove il campo opera-torio è speso di pochi centimetri e micro: ciò rap-presenta una garanzia per il paziente che così può esser più tranquillo nell’affrontare qualsiasi intervento se oltre a un buon chirurgo, staff e struttura siano a disposizione strumenti chirurgi-ci affidabili e di ultima generazione che riducono anche eventuali complicanze postoperatorie.

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34 / Medicare

C’è quel ricordo brutto che ci ac-compagna, che ci assale all’improv-viso, che ci fa sentire come bambini indifesi anche quando sappiamo che siamo ormai adulti e capaci; c’è quella paura che non ci permet-te di andare, di fare, che ci blocca mentre sembra che il corpo invece si scateni: sudori freddi, il cuore che batte all’impazzata, respiro corto; ci sono eventi talmente dolorosi che sembrano non riuscire a restare nel passato ma si ripropongono ogni giorno - e a volte ogni notte - come se il passato fosse presente.Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Rossella Modiano, psicologa, psico-terapeuta e terapeuta EMDR (Eye Movement Desensitization and Re-processing) nonché Giudice Onora-rio del Tribunale di Sorveglianza di Firenze.

I ricordi non elaborati sono alla base dei disturbi di salute mentale; il blocco dell’elaborazione èdovuto a un elevato livello di attivazione del sistema nervoso causato dagli eventi di vita stressanti che “congelano” le reti della memoria attinenti a quei ricordi: i flashback, gli incubi, i

pensieri intrusivi tipici del di-sturbo da Stress Post-Trauma-tico sono un esempio tipico di quei sintomi derivanti dall’atti-vazione di ricordi immagazzi-nati in maniera disfunzionale e che forniscono perciò la base per lo sviluppo di diverse sin-tomatologie (depressione, at-tacchi di panico, ansia genera-lizzata, disturbi psicosomatici).L’EMDR è un approccio tera-peutico validato empiricamen-te che viene usato per curare i postumi del trauma psicologi-co e altre esperienze negative proprio perché permette la rie-

laborazione adeguata di questi ricordi. La sua forza non si esaurisce però nella sua capacità di eliminare le immagini o le sensazioni fisiche disturbanti poiché permette anche di appren-dere da quell’episodio/ricordo ciò che è utile e immagazzinarlo in forma di informazioni affetti-ve, somatiche e cognitive appropriate permet-tendo il superamento di quell’esperienza che si trasforma così in una fonte di forza e resilienza.Numerose organizzazioni, inclusa la Ameri-can Psychiatric Association e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano la terapia EMDR come trattamento efficace per le vittime di traumi. Le Guidelines for the Management of Conditions that are Specifically Related to Stress, pubblicate dall’OMS nel 2013, indicano questa terapia (insieme alla terapia CognitivoComportamentale) per il trattamento del distur-bo da Stress Post-Traumatico nei bambini, ado-lescenti e adulti sottolineando come la terapia eMdR sia mirata a ridurre il disagio soggettivo ea rafforzare le cognizioni adattive associate all’evento traumatico.

Dr.ssa Rossella Modiano

Cell. 339 2359597 [email protected]

Riceve a:

FirenzeINS - Istituto di Neuroscienze Via Lamarmora 14

Via Puccinotti 49a

PSIChIATRIA

I RICORdI NON ELABORATI E LA TERAPIA EMdR

Laureata in Psicologia dello Sviluppo presso la Facoltà di Psicologia di Firenze e Specializzata in Psicologia Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Siena. Terapeuta EMDR. Esperta in Psicologia Giuridica e Psicodiagnostica Clinica. Attualmente Giudice Onorario del Tribunale di Sorveglianza di Firenze.

Immagine tratta dal web

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PSICOTERAPIA

L’atteggiamento degli psicologi junghiani nei confronti dell’analisi infantile si è modificato nel tempo. Inizialmente era diffusa la convinzione che il modo migliore per trattare un bambino fosse quello di intervenire sul nucleo familiare ed in particolare sulla madre. Senza dubbio, il bambino può trarre beneficio dall’indagine della vita familiare, ma non nella totalità dei casi. È possibile che presenti dei conflitti interiori per-sonali, responsabili delle sue difficoltà relazio-nali. Ciò è evidente in particolare nei bambini autistici e psicotici, ma anche in certi disturbi della personalità che, certamente, non sono il prodotto dell’incapacità relazionale delle figure genitoriali. Sono ormai insostenibili i primi modelli teorici, secondo cui il bambino vive in una condizione di identità con gli stati consci e inconsci della madre e, successivamente, degli altri membri della famiglia: se i genitori presentano una psi-copatologia, anche lui manifesterà caratteristi-che patologiche.Si sa oggi che il ruolo svolto dal neonato nel-la relazione con la madre è decisamente più importante di quanto si ritenesse in passato. Il progresso centrale consiste nella dimostrazione della capacità del neonato di adattarsi al proprio ambiente, abilità che lo accomuna a qualsiasi altro organismo. dunque, dobbiamo considera-re il bambino come una persona dotata di una propria individualità. I principi dell’analisi infantile sono identici a quelli dell’analisi dell’adulto: nel corso di incontri regolari, che si svolgono in una stanza adegua-ta, il comportamento verbale e non verbale del bambino viene studiato e, se necessario, inter-pretato. L’obiettivo è quello di comprendere la psiche del bambino, chiarirgli la natura del suo disagio e fornirgli un ambiente che lo aiuti ad alleviare la sofferenza. A questo scopo, mi servo del transfert del bambino e delle sue modalità di utilizzo degli oggetti presenti nella stanza; sono infatti questi aspetti della relazione col bambi-no che consentono di effettuare osservazioni dirette e significative, favorendo la comprensio-ne. La differenza, rispetto all’analisi dell’adulto, deriva dalla tendenza del bambino a esprimer-si maggiormente attraverso l’azione. La teoria del Sé ha svolto un ruolo importante nel campo della psicologia junghiana, ma il suo significato nell’infanzia è stato compreso soltanto di recen-te. La teoria implica che il bambino, pur acqui-sendo alcune caratteristiche dei suoi genitori, dei fratelli e di altri individui, attraverso l’intro-iezione e l’identificazione, possieda un proprio

nucleo centrale assolutamente individuale. Ha dunque bisogno di uno spazio sufficiente affin-ché il processo di evoluzione personale (indivi-duazione) possa aver luogo. Su questo concet-to si fonda la pratica dell’analisi infantile.Nonostante l’enfasi sull’importanza del Sé nell’infanzia, non vanno trascurate le problema-tiche presentate dai genitori. Quando un bambi-no viene condotto in consultazione, il malessere dei genitori risulta subito evidente. Spesso non sono consapevoli delle loro speranze e aspetta-tive nei confronti del figlio, ma si rendono conto di non riuscire più ad affrontarlo da soli. dun-que, è opportuno prendere in considerazione e affrontare il malessere manifestato dai genitori, indagandolo parallelamente alla valutazione preliminare delle condizioni del bambino. Propo-nendo il trattamento analitico per il figlio, inten-do affermare implicitamente di ritenere che sia possibile rimediare al malessere del bambino, evitando qualsiasi attribuzione di responsabilità. Il mio obiettivo è di adottare un atteggiamento analitico; se uno dei genitori desidera avviare un’analisi o sembra richiedere un ulteriore aiuto psicoterapeutico, penso sia giusto fornirglielo. In tal caso ritengo opportuno inviare i genitori ad un altro terapeuta.

LA PRATICA dELL’ANALISI INFANTILE

Specializzata in Psicoterapia dell’età evolutiva a indirizzo

psicodinamico, presso l’Istituto di

Ortofonologia di Roma diretto dal Dr.

Federico Bianchi di Castelbianco,

la Dottoressa Oriana Piangoloni

si è formata in mediazione familiare

presso la Scuola di Psicoterapia Comparata di

Firenze. Lavora come psicologa presso l’Istituto

Medaglia Miracolosa di Viciomaggio

(AR), dove coordina il servizio diurno

per l’età evolutiva convenzionato con la ASL 8 di Arezzo,

mentre svolge attività clinica e di

consulenza presso il proprio studio professionale di

Arezzo.

Dr.ssa Oriana Piangoloni

[email protected]. 392 2979992

Riceve a:

Arezzo(per informazioni e prenotazioni

contattarla al suo numero di cellulare)

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BENESSERE & OLISTICA

Il Counselor Olistico è una figura professionale di spicco nell’attuale società.Raccoglie un bisogno sempre più importante: quello di star bene una volta per tutte, senza dover spendere soldi ed energie in lunghi e spesso inutili percorsi “analitici” o ad-dirittura perdersi nei meandri delle diagnosi sterili senza nessun risultato concreto.Ne abbiamo parlato con la dott.ssa elisabetta Torrini, Pe-dagogista e Counselor olistico Trainer e operatore olistico Supervisor, dirige il “Volo della Libellula”, scuola di forma-zione con sede a Sesto F.no (FI), dedicata proprio a questa emergente figura professionale.

La persona che si rivolge al Counselor olistico si sente confusa, separata, in crisi. Spesso (anzi sempre), se soffre di un disagio fisico, questo è solo una conseguenza di un disagio interiore. Perciò, per uscire da questo circolo vizioso, occorre andare alla radice del problema e ascoltare quella parte che sof-fre e che nella sofferenza esprime un desiderio dell’Anima. Quello di ri-tornare alla propria autenticità, di vivere secon-do ciò che la sua natura più profonda gli chiede, di armoniz-zarsi con il suo vero essere; dunque è un desiderio sano! È più che legittimo!Solamente la sofferenza è cosi forte che da sola la persona non riesce a venirne fuori, ha bisogno di uno specchio in cui riflettersi, ha la necessità di far emergere e far dialogare altre parti di sé, oltre a quelle che sono in crisi e che vedono tutto nero.Il Counselor Olistico è uno specialista nella Relazione d’A-iuto; si è formato attraverso un percorso triennale nel quale ha potuto conoscere, oltre alle competenze del Counselor anche tutte le discipline olistiche che riguardano in modo specifico gli aspetti psico-corporei, emotivi e spirituali, dell’essere umano, ovvero ciò che manca ad uno speciali-sta che utilizza solo l’approccio verbale e mentale.Gli Archetipi, la Bioenergetica, il Respiro Consapevole, il Reiki, il dialogo delle Voci, il Suono e Canto Armonico, la Pedagogia Olistica, la Metafisica dell’Educazione, la Ge-stione delle emozioni, lo studio delle energie Sottili e di tuttigli aspetti inconsci che ci abitano, servono al Counselor per avere un bagaglio completo di abilità che può utilizzare durante la seduta o il gruppo, dove gli strumenti sono solo un mezzo per poter traghettare la persona in uno spazio di infinite possibilità, di mondi possibili ed orizzonti di crescita senza fine.

IL COUNSELOR OLISTICO STAR BENE UNA vOLTA PER TUTTE

Dott.ssa Elisabetta Torriniwww.ilvolodellalibellula.it [email protected]. 3471946792

Scuola di Formazione per Operatori e Counselor Olistici accreditata S.I.A.F.Viale Matteotti 59, Sesto Fiorentino (FI)

Il Centro di Estetica e Benessere Damar di Firenze è spe-cializzato nella cura del corpo e della pelle. offre trattamenti estetici mirati, personalizzati, oltre a con-sulenze professionali.In particolare, sono tre i trattamenti esclusivi che fanno par-te della proposta specializzata di damar.Uno è il linfodrenaggio manuale secondo il metodo Dr. Vodder, per il quale Damar è certificata ufficialmente dalla scuola del medico austriaco.Questo trattamento è una particolare tecnica di massaggio dolce che, attraverso una serie di piccoli movimenti mol-to delicati e piacevoli, agisce sul sistema linfatico, miglio-randone la funzionalità. La linfa è il liquido che segue una circolazione parallela a quella sanguigna: oltre a produrre cellule immunitarie e anticorpi, ha l’importantissimo compi-to di raccogliere e di smaltire le sostanze di rifiuto.Le manovre del linfodrenaggio svuotano i gangli linfatici e facilitano lo scorrere della linfa, sbloccando i ristagni che sono presenti dove c’è un’infiammazione.Altro trattamento effettuato presso il Centro Damar è il linfotaping, ovvero l’applicazione sulla cute di un particolare nastro adesivo, con peculiari caratteristiche, che espletano un effetto drenante. Con questo termine si indica anche l’utilizzo della tecnica denominata taping neuromuscolare (TNM) in ambito linfologico.È importante sottolineare che il TNM non è impregnato perciò, di conseguenza, non rilascia, nessuna sostanza o farmaco, ma stimola i naturali processi di guarigione dell’or-ganismo, agendo per effetto meccanico.Infine, la Dermopigmentazione o tatuaggio, che consente di migliorare o correggere imperfezioni estetiche mediante la deposizione nella pelle di particelle di pigmento, utiliz-zando aghi sterili monouso e tecniche differenziate. Questa tecnica è utilizzata per il tatuaggio delle sopracciglia (effetto ottico di infoltimento o ricostruzione), del contorno labbra dopo l’impianto di un filler ed infine per l’aureola mammaria.Quest’ultima applicazione in particolare, consente di occultare cicatrici derivanti da interventi chirurgici della mammella.I risultati della dermopigmentazione sono durevoli anche per lungo tempo, e richiedono solo tre o quattro sedute di-stanziate di circa due mesi.

dAMAR PER LA SALUTE dI CORPO E PELLE

Centro di Estetica e Benessere Damar Via Masaccio 266/a, FirenzeTel. 055 [email protected]

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da quando, nel 1996, gli Audioprotesisti hanno potuto beneficiare dell’integrazione delle cono-scenze acquisite con la potenza di calcolo dei computer, si è verificato un enorme progresso nel trattamento protesico della sordità.Piccoli “miracoli” tecnologici sono oggi in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita a molte persone deboli di udito senza penalizzarle sul piano estetico.Prima di quella data, il segnale sonoro dato dal-la variazione di pressione delle molecole dell’a-ria veniva colto e trasdotto in segnale elettrico dall’apparecchio acustico. E come tale veniva modificato (amplificato, compresso, filtrato) per essere convogliato, tramite il ricevitore, all’orec-chio della persona. Negli apparecchi acustici più evoluti era possibile intervenire sui controlli del dispositivo, tramite computer con programmi dedicati.

Con l’avvento del digitale su larga scala e della miniaturizzazione dei processori, è stato possi-bile pensare di poter gestire con maggiore pre-cisione e soprattutto con obiettivi più rispondenti alle necessità il segnale sonoro in ingresso.Grazie alla possibilità di trasformare il segnale analogico in informazioni numeriche elaborabi-li (digitale), sono stati studiati e messi a punto metodi sistematici di calcolo (algoritmi) in gra-do di rispondere meglio, se non risolvere, ad esigenze specifiche come la soppressione del feed-back (il fastidioso fischio dell’apparecchio), la comprensione della voce parlata in ambienti rumorosi, la riproduzione più naturale della voce (propria ed altrui), la possibilità di percepire suo-ni deboli senza che quelli forti siano fastidiosi.Tra le tante tecnologie oggi disponibili ricordiamo quelle relative alla direzionalità, alla compres-sione dei suoni allineata alla voce, alla gestione del rumore, alla massimizzazione dell’informa-zione vocale, al mantenimento a fuoco delle conversazioni, all’interazione sinergica di due protesi che funzionano come sistema unico, alla gestione spaziale da entrambe le orecchie, alla gestione della elaborazione lineare...Nel concetto di Intelligenza Artificiale ( idea di poter rendere autonomo ed armonico il sistema avvicinandosi al comportamento dell’orecchio), ognuna di queste tecnologie risponde, intera-gendo con le altre, ad un sistema di orchestra-zione più ampio che rappresenta l’approccio al problema messo a punto nelle varie esperienze di ricerca.D’altro canto, l’importanza della valorizzazione della situazione uditiva sul piano strettamente audiologico, delle componenti extra-uditive e delle molte variabili che rendono unico ogni es-sere umano, suggeriscono di considerare l’ap-parecchio acustico un mezzo e non un fine. Non solo un oggetto da acquistare, ma uno strumen-to da usare al meglio per risolvere un problema.Il Tecnico Audioprotesista, nel suo ruolo di pro-fessionista sanitario che fa da tramite tra la tecnologia e la persona, non può dimenticare che la transazione economica di un apparec-chio acustico, è in realtà qualcosa di molto più importante: si tratta di intraprendere un preciso percorso, più o meno breve, di presa in carico e accompagnamento del paziente audioleso sul suo progetto di salute.da qui la necessità, e naturalmente il diritto, per l’utente di rivolgersi a professionisti di fiducia per indagare sia sul piano medico (otorino-Au-diologo) che sul piano tecnico-riabilitativo (Au-dioprotesista) le caratteristiche della persona in relazione alla sua perdita uditiva.

LA TECNOLOgIA AL SERvIZIO dEI dEBOLI dI UdITO

Dr. Gilberto BalleriniTecnico Audioprotesista

[email protected]

Tel. 0573 30319

Riceve a:

Pistoia Audiomedical

via Panciatichi n° 16Tel. 0573 30319

AUDIOLOGIA / AUDIOPROTESI

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Il sogno di ogni donna è quello di avere un corpo perfetto, non “alte-rato” dalla pelle a buccia d’arancia o da cuscinetti adiposi, ma sempre tonico e dalla silhouette statuaria. Questo purtroppo non è sempre possibile, sia perché per fortuna la perfezione non esiste, sia perché il passare del tempo e soprattutto le gravidanze lasciano segni a volte “indelebili”. Proprio per rispondere a richieste sempre più numerose, specie con l’avvicinarsi della prova costume, la medicina e la chirurgia estetica hanno fatto passi da gigan-ti, riuscendo a soddisfare gran parte delle aspettative.Abbiamo approfondito l’argomento con la Dott.ssa Milena Di Vito, Chi-rurgo Estetico presso il Centro di Chirurgia Estetica Hibiscus di Firen-ze.

Oggi l’intervento chirurgico più richiesto è quello di Mastoplastica Additiva, che permette un au-mento volumetrico nelle mammelle di piccole dimensioni. Le tecniche sono sempre più mini-invasive con cicatrici sempre più piccole e l’in-tervento viene eseguito in day hospital con re-cuperi molto rapidi. di fondamentale importanza diventa oggi la ricerca di un risultato che sia il

più naturale possibile e per questo il compito del chirurgo deve essere quello di saper ben consigliare il proprio paziente al fine di ottene-re un nuovo vestito che gli sia “cucito addosso”. La mammella scende e si svuota con il passare degli anni e specie dopo l’allattamento ed anche in questo caso é possibile “risollevare” il seno grazie ad interventi di Mastopessi o nel caso la mammella sia invece molto voluminosa e la si voglia ridurre di dimensioni di Mastoplastica Ri-duttiva.La Lipoaspirazione invece ci permette di anda-re ad eliminare gli accumuli adiposi e quindi di rimodellare il corpo e ridisegnarne la silhouette. Il grosso vantaggio di questo intervento, oltre al fatto che può essere eseguito in anestesia locale, è che il risultato è definitivo. Il tessuto adiposo, infatti, è un tessuto perenne, non può moltiplicarsi, può solo aumentare di volume, per cui se viene “eliminato” chirurgicamente, in quella determinata sede non si riformerà più, neppure se si andasse successivamente incon-tro ad un incremento ponderale. Inoltre le cica-trici sono piccolissime, meno di 1 cm, dato che è sufficiente un piccolo taglio per permettere l’ingresso nel tessuto adiposo di una cannulina che andrà ad “aspirare” il grasso in eccesso. Le zone che possono essere trattate con questo tipo di intervento sono: addome, maniglie dell’a-more, fianchi (culotte de cheval), interno coscia, interno ginocchio, braccia, doppio mento ecc. ovviamente nei casi più gravi, dove é presente un importante cedimento cutaneo della regione addominale associato o meno alla presenza di adiposità, sarà necessario eseguire un interven-to di Addominoplastica, che ci permetterà oltre ad eliminare la cute e l’adipe in eccesso, anche di ricreare il girovita perduto con una cicatrice

RINgIOvANIMENTO E RIMOdELLAMENTO dEL CORPO

ChIRURGIA ESTETICA

Dr.ssa Milena Di Vito

[email protected]. 3347946781

Riceve a:

FirenzeVia pistoiese 5

Sala Operatoria:

FirenzeCentro di Chirurgia Estetica Hibiscus, Via Veneto 61Tel. 055 318521

Mastoplastica addittiva, prima e dopo.

Medicare / 39

Laureata nel 2001 con il massimo dei voti e lode,

all’Università degli Studi di Firenze,

nel 2006 la Dottoressa Milena Di Vito Francesco

si specializza in Chirurgia Vascolare,

sempre ottenendo la lode.

Nel 2007, presso l’Università degli Studi di Milano,

consegue un Master di II livello in

Chirurgia Estetica Morfodinamica.

Dal 2002 svolge l’attività di

Medico Estetico, con numerose partecipazioni,

come relatrice, a congressi nazionali

ed internazionali. Dal 2007 svolge

l’attività di Chirurgo Estetico presso il

Centro di Chirurgia Estetica Hibiscus di Firenze e dal 2010

è responsabile di branca presso tale

struttura.

che resta nascosta sotto lo slip. Quando le adiposità localizzate sono ab-bastanza circoscrit-te o nei casi in cui non si voglia ricor-rere alla chirurgia

estetica, è possibile sottoporsi a delle sedute di cavitazione medica associata o meno ad inie-zioni di fosfatidilcolina. In questi casi si ottiene una progressiva riduzione del pannicolo adipo-so grazie alla capacità di tali metodiche di anda-re a rompere la parete degli adipociti. Là dove, invece, é presente un quadro di pelle a “buccia d’arancia”, spesso legata a ritenzione idrica è necessario intraprendere un ciclo di mesotera-pia al fine di migliorare il microcircolo, drenare e ridurre gli accumuli adiposi. Si tratta di sedute durante le quali si esguono, a livello degli arti inferiori, delle piccole iniezioni sottocutanee con un grande miglioramento del quadro cellulitico presente. Con l’avanzare dell’età la perdita di tonicità cu-tanea, unita alla forza di gravità che tende a far “crollare” verso il basso i tessuti, determina un cedimento della pelle soprattutto nelle regioni dell’interno braccia, dell’interno delle cosce, del

gluteo e dell’addome. In questi casi è possibile ricorrere a dei trattamenti di bioristrutturazione, che consistono in iniezioni sottocutanee a base di amminoacidi e vitamine, che vanno a fornire direttamente alle cellule qui presenti, chiamate fibroblasti, tutti gli “ingredienti necessari” alla sintesi delle fibre collagene, fibre elastiche ed acido ialuronico, che costituiscono l’impalcatu-ra di sostegno della pelle. Se a queste sedute si associano cicli di Radiofrequenza, avremo un’amplificazione dei risultati, andando a poten-ziarne la capacità di sintetizzare collagene da parte dei fibroblasti. I risultati sono già evidenti dopo 5 sedute. Molto interessanti sono i miglio-ramenti che si ottengono sulle smagliature, as-sociando questi tipi di trattamenti a peeling ed infiltrazioni a base di placenta. L’ultima novità consiste nell’inserire a livello sottocutaneo dei fili biostimolanti, riassorbibili, tracciando una fitta rete di sostegno, con il gran-de vantaggio di ottenere sia una tonificazione del tessuto in questione, sia una trazione dello stesso con un leggero effetto lifting. La tecnica è molto semplice, non lascia segni, poco dolorosa e si esegue a livello ambulatoriale. Nei casi più gravi si dovrà invece ricorrere ad interventi di chirurgia estetica di lifting braccia, lifting cosce, lifting addome ecc.

ChIRURGIA ESTETICA

Mastopessi, prima e dopo.

Lipoaspirazione, prima e dopo.

Radiofrequenza, prima e dopo.

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ChIRURGIA ORTOPEDICA

Nato ad Arezzo nel 1970, Nicola Bacci si è laureato in Medicina e Chirurgia, all’Università di Siena, nell’aprile del ‘96 con il massimo dei voti. Il 4 Dicembre 2002 ha conseguito la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, con la votazione di 70/70 e lode. Dal gennaio 2003 all’ottobre 2010 ha lavorato presso l’U.O. di Ortopedia e Traumatologia dell’ASL 1 di Città di Castello, mentre, dal 16 ottobre 2010, è in servizio all’UOC Ortopedia e Traumatologia Universitaria, presso il Policlinico S. Maria alle Scotte di Siena.Socio dal 1999 della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), nel 2009 ha conseguito il Master SIOT di perfezionamento in Chirurgia Ortopedica.

Dr. Nicola Bacci

[email protected]. 347 8056630

Riceve a:

Siena Aequocenter, Via Montarioso 9/A Tel. 0577 588345

Rapolano Terme (SI) Poliambulatorio Misericordia, Via P. Nenni 1 Tel. 0577 725295

Arezzo San.ArVia Calamandrei 127 Tel. 0575 404785

L’alluce valgo è una deformità dell’articolazione metatarso-falangea del primo raggio del piede, caratterizzata dalla deviazione verso l’esterno del primo dito del piede, con la formazione di una dolorosa esostosi, detta patata o cipolla, a livello della base del dito.L’avanzamento della patologia determina una progressiva deformazione di tutto l’avampiede, causando dolore, dapprima soltanto durante il cammino e poi anche a riposo, con un’altera-zione dello schema del passo e della postura, e conseguenze dolorose a carico degli altri di-stretti articolari, come ginocchia, anche e colon-na vertebrale.Quando la patologia si aggrava, diventa ne-cessaria una correzione chirurgica, attualmen-te ottenibile con tecniche percutanee: queste consentono di operare in maniera mini-invasiva, cioè senza il taglio cutaneo classico, ma tramite dei piccoli fori e, molto spesso, circa nel 70-80% dei casi, senza utilizzare nessun mezzo di sin-tesi interno o esterno, come fili metallici, cambre o viti.L’intervento viene eseguito in anestesia loco-re-gionale con mini-incisioni di 2-3 millimetri, attra-verso le quali vengono passate delle microfrese, poco più grandi di quelle del dentista, per effet-tuare i tagli sulle ossa dell’alluce (osteotomie), secondo la correzione da dare, controllando il tutto in diretta sullo schermo di un amplificatore di brillanza.Nel post-operatorio si deambula fin da subito con un’apposita scarpa rigida, mantenendo un

bendaggio particolare per circa un mese, da rinnovare settimanalmente, evitando così lunghi periodi di immobilizzazione che allungherebbe-ro i tempi di recupero; anche il dolore è molto ridotto rispetto agli interventi tradizionali, visto il minimo “danno chirurgico” a carico dei tes-suti molli (pelle, tessuto sottocutaneo, capsula articolare, muscoli, etc); l’assenza di qualsiasi mezzo di sintesi è fonte di grande beneficio, considerando l’assenza di dolore residuo e/o di infiammazioni locali da corpi metallici.Questa tecnica è indicata in casi di deformità fino al grado medio, cioè con angolo di valgismo fino a 40°; negli altri casi, dove si hanno impor-tanti alterazioni strutturali del piede, trova indi-cazione una chirurgia mista percutanea-aperta o tutta a cielo aperto, ma comunque con tagli ridotti rispetto al passato e con l’utilizzo di mezzi di sintesi.Altre patologie ben correggibili con questa me-todica, previa ovvia valutazione clinica, sono le dita a martello, metatarsalgie, alluce rigido, de-viazioni delle dita.Vista la mini-invasività, anche in caso di recidiva a distanza di anni, quando magari il primo inter-vento è stato eseguito in giovane età, l’utilizzo di tale tecnica non determina limitazioni per nessu-na delle altre tecniche correttive, lasciando quin-di il chirurgo libero di scegliere tranquillamente la tecnica per lui più idonea.Rare complicanze di questa metodica riguarda-no un’eventuale rigidità articolare, ipocorrezioni, recidive a breve termine o infezioni superficiali.

LA ChIRURgIA MINI-INvASIvA dELL’ALLUCE vALgO

Medicare / 41

MEDICINA ESTETICA

Il Dott. Riccardo Vigetti è nato a

Vercelli il 21/10/1977. Si laurea in Medi-cina e Chirurgia il

11/10/2004. Conse-gue il 04/12/2009 il

corso di Formazione in Medicina Gene-

rale con il massimo dei voti. Il 25 ottobre

2008 ha iniziato la Scuola Internazionale

di Medicina Estetica presso il Fatebenefra-telli di Roma, termina-

ta il 13 ottobre 2012 discutendo la tesi dal titolo “Filler: confronto

tra uso della micro cannula ed ago” con la votazione di 70/70

e lode. Dal 22 set-tembre 2012 è titolare

dello Studio Medico Libra, centro specia-

listico di Medicina Estetica, Omeopatia,

Osteopatia, Fisiote-rapia, Psicologia e

formulazione di diete.

Dr. Riccardo Vigetti

[email protected]

Cell. 338 3186467

Riceve a:

PiombinoStudio Medico Libra,

Corso Italia 87 (LI)

IL FILO dELLA BELLEZZASempre più persone, anche uomini, chiedono ai medici estetici di ave-re risultati veloci, duraturi, poco in-vasivi e possibilmente economici. C’è la volontà di “migliorare non di trasformare”. Oggi abbiamo la so-luzione grazie ai fili di trazione (di sospensione o di sostegno). Non si hanno incisioni o scollamenti come nel classico lifting chirurgico e la procedura è molto veloce ed indolo-re. Possiamo ottenere un viso ridefi-nito, ripristinare dei volumi e ridurre rughe in circa mezz’ora in uno stu-dio medico, senza ricorrere all’ane-stesia generale e alla sala operato-ria. Interviene sull’argomento il Dott. Riccardo Vigetti, medico estetico che visita ed opera presso lo Studio Medico Libra a Piombino (LI).

I Silhouette Soft sono dei fili di sutura, prodotti negli Stati Uniti, che prevedono un filo in acido polilattico con dei piccoli coni fatti di acido glico-lico (materiali entrambi biocompatibili, inerti dal punto di vista immunologico e completamente riassorbibili, già utilizzati da molti anni in altre branche della medicina). Ai lati del filo abbiamo due aghi (per questo vengono chiamati bidire-zionali). La tecnica consiste nel fare una piccola anestesia locale nel punto d’ingresso e nei punti di uscita. Viene inserito il primo ago fino a farlo fuoriuscire, facendo attenzione ad inserire bene i coni all’interno del tessuto ipodermico. A que-sto punto viene inserito il secondo ago, nel so-lito punto d’ingresso del primo, ma viene diretto in direzione completamente diversa dalla prima parte della sutura. In pratica si ha che una parte del filo ha azione di “trazione” e l’altra parte del filo ha azione di “ancoraggio”, grazie appunto all’azione dei coni disposti in direzioni opposte. I Silhouette Soft permettono di raggiungere due azioni combinate: un primo effetto lifting imme-diato, dovuto al medico che modella il tessuto, comprimendolo e sollevandolo grazie alla pre-senza della sutura stessa; un secondo graduale effetto liftante naturale, dovuto all’assorbimen-to dell’acido polilattico, di cui è composto il filo, che stimola la naturale produzione di collagene. Questi tipi di suture possono essere usate per trattare qualsiasi area del viso, in particolare per

ridefinire il contorno, per rimpolpare le guance e gli zigomi, per sollevare la coda del sopracciglio, per tonificare la cute del collo. Si possono usa-re più suture a seconda della necessità, sarà il medico a consigliare il numero giusto di suture. Chiunque può eseguire questo trattamento di “lifting invisibile”, in particolare uomini e donne sopra i 30 anni di età che vogliono contrastare i primi segni dell’invecchiamento naturale, dovuto allo scivolamento dei tessuti verso il basso, sen-za ricorrere a interventi complessi ed invasivi. L’applicazione dei Silhouette Soft deve essere eseguita esclusivamente da medici competenti e specializzati, che abbiano fatto corsi di forma-zione specifici per questo tipo di trattamento. La procedura é personalizzata e sarà il medico stesso a consigliare al paziente il numero di su-ture da inserire in base alle esigenze, necessità e aspettative del paziente che ha di fronte. Già il giorno successivo all’intervento è possibile tor-nare alle normali attività (magari evitando attivi-tà fisiche impegnative), dal momento che non saranno presenti segni né dolore. Può persiste-re un lieve gonfiore ed arrossamento che tende-ranno a scomparire spontaneamente. Sempre consigliabile mettere una crema antibiotica sui punti d’ingresso e di uscita dei fili. La procedu-ra può essere combinata ad altre metodiche in medicina estetica come filler, peeling e tossina botulinica. La durata? dai 18 mesi ai 2 anni. Il costo naturalmente varia dal numero di suture inserite e dal professionista scelto.

“Fili di trazione prima e dopo, foto per gentile concessione di Silhouette Lift, SA. Tutti i diritti riservati”

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DERMATOLOGIA / vENEREOLOGIA

Con l’estate arriva la voglia di sole e di pelle abbronzata ma esporre la pelle al sole può essere dannoso perché i raggi solari disidratano la pelle, danneggiandola e accentuan-do piccole imperfezioni.Cosa fare allora per proteggere la pelle prima dell’esposizione e dopo? Lo abbiamo chiesto alla Dottoressa Isabella Gallerani, medico chirurgo con specializzazione in Dermato-logia e Venereologia che riceve ed opera a Firenze.

L’uso di creme protettive e’ importante, ma può non essere sufficiente. Oggi è possibile interve-nire per proteggere la pelle prima e dopo l’espo-sizione. Per far questo abbiamo a nostra disposizione un trattamento con acido ialuronico grazie al quale la pelle resta idratata per tutta l’estate, mitigan-do in maniera significativa i danni che il sole può provocare alla nostra pelle e la protegge anche nella post esposizione: la biorivitalizzazione.L’acido ialuronico è uno dei più importanti com-ponenti della cute, dove svolge innumerevoli funzioni. È una molecola capace di legare una grandissima quantità di acqua: pertanto, una pelle ricca di acido ialuronico è una pelle idra-tata, turgida e compatta. Inoltre, funziona come una sorta di binario attorno al quale si organiz-zano le altre molecole, di conseguenza la pel-le ricca di acido ialuronico ha una struttura più omogenea e resistente. La biorivitalizzazione aiuta a ripristinare le riserve di acido ialuronico e in questo modo garantisce alla pelle del viso il

mantenimento della propria elasticita’, favoren-done anche il ringiovanimento. La pelle si pre-senta più luminosa, idratata e ringiovanita con diminuzione delle rughe.Si effettuano delle microiniezioni su viso e col-lo: le sostanze iniettate per la biorivitalizzazio-ne stimolano l’attività dei fibroblasti della cute ed il turnover cellulare, per conferire elasticità, morbidezza ed un grado ottimale di idratazione alla pelle, oltre che proteggerla dai radicali liberi, prevenendone e contrastando l’invecchiamento.La biorivitalizzazione è adatta sia a pelli ancora giovani per rallentare il processo di invecchia-mento cutaneo, sia a pelli mature per ridurre i segni del tempo.Il trattamento viene effettuato una volta ogni 20 giorni per 4 volte e successivamente si fanno dei richiami ogni 4-6 mesi. Le iniezioni non sono dolorose anche se in rari casi possono dare un lieve rossore temporaneo o un piccolo livido do-vuto al trauma dell’ago nella zona di inserimen-to, che tende a scomparire spontaneamente nell’arco di due/tre giorni. Il “turgore” non è immediato, ma lento e progres-sivo specie nelle prime fasi, e raggiunge il suo apice dopo qualche mese, permanendo stabile a lungo.da qualche tempo abbiamo anche a disposi-zione una biorivitalizzazione che viene eseguito senza aghi, bensì utilizzando un peeling a base di acido tricloracetico, una sostanza capace di innescare nei fibroblasti e nel collagene un vero e proprio processo rigenerativo.La seduta non e’ per niente dolorosa, il medico massaggia il prodotto seguendo le linee di ten-sione della pelle. I risultati sono visibili già dalla prima seduta, ma se si vuole ottenere un risultato più stabile nel tempo, avremo bisogno di ripetere le sedute set-timanalmente per almeno 4/6 volte.

PREPARIAMO LA PELLE PER L’ESTATE (E NON SOLO...)

Dr.ssa Isabella Gallerani

Studi Medici:

Firenze Via Cimabue 35/rCell. 338 3929547

Via Lamarmora 29 Tel. 055 570797

Via Monteverdi 2 Tel. 055 410180

Viale Europa 154, interno 12 Tel. 055 0129292

Bagno a RipoliVia Matteotti 2 Tel. 055 6510473

Laureata in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Pisa nel 1998 con specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso l’Universita’ degli Studi di Firenze con lode nel 2002. Master in Dermatologia Estetica pratica presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2008.Relatrice a numerosi congressi nazionali. Pubblicazione su riviste nazionali e internazionali.

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DERMATOLOGIA

IL gRANdESOLE.....SULLA PELLE

Dr. GianMarco Vezzoni

VDERMASTUDIOViareggio

Via Vetraia n. 7

[email protected]

Tel. 0584 361360

Il Dr. GianMarco Vezzoni è specialista

in Dermatologia e Venereologia,

Idrologia Medica e Dermochirurgo.

Tesoriere della Società Italiana di Dermatologia

Chirurgica e Oncologica (SIDCO).

Si è specializzato presso il Centro

Grandi Ustionati di Pisa. Ha condotto

ricerche sul melanoma presso

l’ Università di Pisa e ha pubblicato su

importanti riviste internazionali nel

campo del melanoma e dell’ustione.

Il sole ci dona vita ed energia ma, sulla pelle, produce anche effetti in-desiderati che spesso le conoscen-ze dettate dal buonsenso non ba-stano a contrastare, soprattutto nel periodo estivo.Il Dr. Gian Marco Vezzoni, speciali-sta in Dermatologia e Venereologia, Idrologia Medica, Dermochirurgo e Tesoriere della Società Italiana di

Dermatologia Chirurgica e Oncologica (SIDCO), dal suo punto di vista “marino” di Viareggio, ci illustra attenzioni, rischi e rimedi per esporsi al sole in maniera sana e corret-ta.

Dottor Vezzoni, la Società italia-na di dermatologia chirurgica ed oncologica di cui lei fa parte è stata impegnata in campagne per un’esposizione solare cor-

retta. Quali disturbi può creare il sole?Molte persone, alle prime esposizioni solari, sof-frono di eruzioni, anche con esposizioni brevi al sole, che vengono chiamate comunemente eri-temi solari. Le cause possono essere molte. Talvolta è presente nell’organismo una sostan-za che moltiplica gli effetti del sole per cui ci scottiamo anche con pochissimo sole: è il caso di molti farmaci. In altri casi, molto comuni, si tratta di “luciti”. Queste eruzioni si presentano all’ inizio dell’ estate e poi migliorano anche spontaneamente. Sono disturbi fastidiosi che si possono ridurre con una corretta diagnosi e una terapia preventiva.la persistenza di arrossamento del volto o la sensazione che l’ esposizione al sole sia intolle-rabile sono possibili segni di malattie importanti ma per fortuna rare. Il sole “invecchia” la pelle?un foglio di giornale che rimane al sole per lun-go tempo ingiallisce, secca e si sbriciola. La no-stra pelle possiede naturalmente dei sistemi di

riparazione dei danni solari che la proteggono e le impediscono di distruggersi come un foglio di giornale. Quando però la capacità del sistema di ripa-razione, soggettiva, viene superata per un ec-cesso di esposizione i danni si sommano fino a rendersi evidenti sia come problemi estetici quali macchie, rughe sia come lesioni precan-cerose e poi tumori.

Si possono evitare i tumori indotti dall’espo-sizione solare?Per molti, l’unico momento per andare in spiag-gia è il fine settimana e si vedono persone che se ne vanno la domenica con imponenti scot-tature.Questo modo di esporsi al sole espone al ri-schio della comparsa del melanoma, in parti-colare le scottature solari prese prima dei dodici anni.Bisogna dunque esporsi con gradualità usando creme di protezione solare che permettono, se ben applicate, di allungare in sicurezza i tempi di esposizione fin dai primi giorni.Per i carcinomi, il più frequente dei quali è il carcinoma basocellulare, è importante la quan-tità totale di sole preso e non tanto la scottatura.

Sono sufficienti le creme solari?esistono due tipi di prodotti che proteggono dal sole: i filtri e gli schermi solari. La differenza è che i primi sono molecole piccole che “intrap-polano” la luce e non la fanno penetrare nella pelle, mentre i secondi sono particelle più gros-se che “riflettono” la luce come piccoli specchi.A seconda di come sono formulate si ottiene il famoso Fattore di protezione che vuol dire quanto tempo si può stare di più al sole prima di scottarsi rispetto a quando siamo senza prote-zione: Fattore 4 significa dunque quattro volte di più, Fattore 40 quaranta volte di più. È opportuno usare una crema solare con un Fattore di protezione uVA vicino a quello uVB e si deve riapplicare la crema ogni due ore e dopo ogni bagno.Anche se ben usate le creme non sono suffi-cienti ad eliminare il rischio oncologico per cui è necessario fare visite per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore cutaneo.

Quali sono le misure da adottare nei con-fronti dei bambini?Al di sopra dei tre anni, la pelle è capace di di-fendersi abbronzandosi correttamente e può essere esposta al sole con le precauzioni che usiamo per i fototipi adulti tenendo, inoltre, pre-sente che è assolutamente necessario evitare scottature. Sotto i tre anni, è necessario usare protezioni molto alte sempre, perché i bambini non hanno ancora una capacità di difesa dai raggi UV efficiente.

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ODONTOIATRIA

L’ortodonzia è quella bran-ca dell’odontoiatria che, utilizzando dispositivi fissi o removibili, ristabilisce e determina un allineamen-to dentale, una relazione intermascellare e muscolo scheletrica, tali da garan-tire una giusta funzione masticatoria e posturale.È solo correggendo i difet-ti ortodontici che otterre-mo un bel sorriso!Perciò abbiamo chiesto al Dott. Or-feo Magnanimo, odontoiatra che riceve a Prato, di parlarci delle tec-niche moderne legate alla sua pro-fessione.

Studi scientifici e clinici dimostrano che un’ade-guata terapia ortodontica aiuta a prevenire la carie e i problemi articolo-mandibolari (ATM).oggi, ci si avvale di dispositivi ortodontici costi-tuiti da attacchi di ultima generazione, con carat-teristiche tecniche e morfologiche che garanti-scono, oltre a un miglior benessere per i tessuti molli intraorali del paziente, anche che la durata della terapia ortodontica sia più rapida e meno dolorosa rispetto ai vecchi sistemi. L’ortodonzista per utilizzare tali tecnologie mo-derne che hanno rivoluzionato la terapia orto-dontica, deve farsi carico di nuovi studi e ap-profondimenti. A tale scopo, il dottor Magnanimo dopo aver conseguito il Master damon System

all’Università di Ferrara negli anni 2008-2010, segue ancora corsi e aggiornamenti annuali.E’ consigliata una prima visita dall’ortodonzista già a partire dai 5 anni di età. Nella maggior par-te dei casi di terapia ortodontica intercettiva, è necessario che il bambino abbia cambiato gli incisivi superiori e inferiori e che i quattro pri-mi molari siano estrusi. In questa fascia di età si correggono, con terapie ortodontiche fisse o removibili funzionali, i rapporti intermascellari, quali il cross-byte, protrusione o retrusione dei mascellari, open o deep byte, senza necessa-riamente ricercare l’allineamento dentale. In fase di fine permuta dentale (tra gli 11 e i 12 anni) si correggono, solo con l’ausilio di terapie ortodontiche fisse (quali attacchi, fili in Ni.Ti. e acciaio), difetti dentoalveolari e si perfezionano i rapporti occlusali. Anche negli adulti è possibile applicare terapie ortodontiche fisse le quali porteranno ad una corretta occlusione solo con la compensazione dentoalveolare non potendo modificare il tes-suto osseo basale. Per rispondere a particolari esigenze estetiche abbiamo a disposizione ap-parecchi ortodontici completamente trasparenti (mascherine trasparenti).Inoltre con l’utilizzo di un sofisticato software siamo in grado di ricreare una rappresentazione 3D dettagliata di un sorriso mentre attacchi e fili vengono fabbricati in modo personalizzato per la bocca del paziente. Il trattamento è su misu-ra per ogni individuo, che porterà l’apparecchio ortodontico per un periodo di tempo minore ri-spetto agli apparecchi tradizionali. ogni detta-glio è calcolato con precisione per prevedere il movimento dei denti in modo ottimale, questo vuol dire un minor numero di appuntamenti. Si possono vedere i risultati ancora prima di inizia-re la terapia.

SOLUZIONI ORTOdONTIChE MOdERNE PER TUTTE LE ETà

Dr. Orfeo Magnanimo

[email protected] Cell. 339 6725042 Tel. 0574 690815

Riceve a:

PratoVia Martiri delle Foibe 5(traversa di via Rubieri e via Bologna)

Professionista giovane ma esperto, il Dott Orfeo Magnanimo si è laureato nel 2003 a Firenze in Odontoiatria e Protesi dentale; nel biennio 2008-2010 ha conseguito un Master universitario in Ortodonzia presso la Facoltà di Ferrara, uno dei centri ortodontici più importanti d’Italia, con prestigiosi professori e professionisti riconosciuti a livello internazionale. Il suo studio, dotato di tecnologie all’avanguardia è accogliente e rassicurante. Esercitando anche l’odontoiatria estetica protesica e l’implantologia, lo studio del Dott. Magnanimo offre soluzioni valide dai punti di vista dell’estetica, della biomeccanica e della biocompatibilità.

Medicare / 45

ODONTOIATRIA

CERECTECNICA DI RICOSTRUZIONE DI UN DENTE IN CERAMICA

Il Dr. Pio Bertini è un Medico – Chirurgo,

specializzato in Odontoiatria. Libero

professionista, dirige il proprio studio

medico specialistico, multiprofessionale a

Firenze.

Lo studio dentistico del Dr. Pio Ber-tini a Firenze offre tutta una serie di prestazioni e servizi di alto livello professionale. Il Dottor Bertini è Medico Chirur-go, specializzato in Implantologia e Protesi Fissa e Mobile.Lo studio si avvale dell’esperienza del Dr. Bertini maturata dopo anni di specializzazione sul campo. Inoltre il Dr. Bertini ha sempre accompa-gnato la sua esperienza con la vo-lontà di essere sempre aggiornato sulle novità e sulle ricerche che il campo scientifico ha saputo pro-durre ed apportare in questo campo delicatissimo.Abbiamo interpellato il Dr. Bertini per parlarci della Tec-nica CEREC, ovvero un moderno procedi-mento di ricostruzione di un dente in cerami-ca.

Per venire incontro alle esi-genze dei pazienti che vo-gliono dedicare sempre meno tempo alle sedute dal dentista, in questo studio è attivo un servizio che in un’u-nica seduta realizza una ceramica integrale (disilicato

di litio).La seduta comprende:

• Preparazione del dente• Impronta ottica (con telecamera en-

dorale)• Creazione al computer della corona

virtuale• Trasferimento del file ad una fresatrice • Fresaggio di un blocchetto in disilica-

to di litio in fase di precristallizzazione (metasilicato di litio)

• Prova della corona in bocca e verifica della congruità della stessa

• Caratterizzazione e cristallizzazione della corona in forno per ceramiche

• Prova della corona finita in bocca e verifica della corretta colorazione

• Cementazione con tecnica adesiva

Tutti questi procedimenti vengono svolti all’in-terno dello studio dal medico con l’ausilio di un assistente. La tecnica CeReC può essere usata anche per protesizzare un impianto, creando un monco-ne personalizzato e la relativa corona, oltre che per realizzare faccette estetiche.due sedute sono necessarie nel caso si voglia protesizzare con un ponte la mancanza di uno o due denti.Le procedure sono facili e veloci e non pre-vedono, nei primi tre casi descritti, l’uso di provvisori.oltre a queste tecniche innovative in campo protesico, che si avvalgono di sistemi CAd-CAM, nello studio di via Giotto si svolgono tutte le prestazioni inerenti alle patologie odonto-iatriche dell’adulto e del bambino, compresa l’ortodonzia.

Dr. Pio Bertini

[email protected] www.studioodontoiatricobertini.com

Tel. 055 2477637 Fax 055 2638437

Riceve a:

FirenzeSTUDIO DENTISTICO BERTINI

Via Giotto 44

46 / Medicare

L’ulcera cutanea degli arti inferiori è definita come una soluzione di continuo della cute che non tende alla guarigione spontanea, ma alla cronicizzazione.Le ulcere cutanee colpiscono soprattutto le per-sone anziane e c’è una correlazione diretta tra età e prevalenza della malattia: se a 60 anni circa l’1% dei pazienti ne è affetto, questa per-centuale sale al 5% nei pazienti ultraottantenni. Sulla base dei dati disponibili, circa incidenza e prevalenza della malattia, si stima che in Italia ci siano circa 2 milioni di pazienti con ulcera cu-tanea.L’ulcera cutanea rappresenta una malattia gra-vemente invalidante, essendo spesso molto dolorosa e di lunga durata: il 50% delle ulcere resta aperto per oltre 1 anno; il 20% per oltre 2 anni e l’8% per oltre 5 anni.Quando si complicano, le ulcere possono se-cernere molto essudato, che costringe a ripetuti cambi di medicazione e diventare veramen-te maleodoranti. In queste condizioni spesso i pazienti perdono la loro capacità lavorativa e la loro partecipazione alla vita sociale, per cui la loro qualità della vita diventa molto bassa.Le ulcere cutanee rappresentano il sintomo più eclatante di un’altra malattia che in più del 90% dei casi è una malattia della circolazione. La più frequente è la malattia venosa (che da sola è alla base di circa il 70% dei casi), seguita dalla malattia arteriosa, da un’associazione di entrambe e da malattie autoimmuni. In casi più rari la malattia ulcerativa può essere causata da neoplasie della pelle. di fronte ad un paziente con ulcera cutanea, il primo step del percorso diagnostico terapeutico è la ricerca della sua causa. dopo un accurato esame clinico, che spesso già da solo può orientare la diagnosi, essa andrà confermata sottoponendo il paziente ad uno screening vascola-re, che porterà, nella stragrande mag-gioranza dei casi, alla diagnosi corret-ta della causa dell’ulcera. I pazienti che non presentano alcuna patologia vascolare andranno sottoposti ad al-tri accertamenti, alla ricerca di quelle malattie di interesse dermatologico-reumatologico che, più raramente, rappresentano la causa dell’ulcera.Dopo che la causa dell’ulcera è stata diagnosticata, si dovrà instaurare un trattamento adeguato che include:

trattamento della malattia che causa l’ulcera, te-rapia compressiva adattata alla causa dell’ulce-ra, medicazione locale e l’assunzione di norme comportamentali corrette (es. una regolare atti-vità fisica alternata a riposo in posizione supina con arti in scarico venoso ogniqualvolta sia pos-sibile). Questo percorso favorisce, di solito, la guarigione dell’ulcera, mentre il mancato rispet-to dei vari passaggi necessari, i frequenti errori che vengono fatti nella prescrizione della terapia compressiva o delle medicazioni, la scarsa pro-pensione dei pazienti a muoversi o a riposare in posizione supina possono portare a quella lun-ghissima durata dell’ulcera sopra riportata.Inoltre, in un numero relativamente piccolo di pazienti l’ulcera, per vari motivi (esempio la coesistenza di diabete, malattie del circolo ar-terioso, malattie reumatologiche) non guarisce nonostante una corretta diagnosi e terapia. Questi pazienti devono essere ricoverati in luoghi di cura adeguati per essere sottoposti ad una revisione della diagnosi, alla correzio-ne della patologia di base - se non attuata - ad una detersione chirurgica del fondo dell’ulcera e a terapia rigenerativa-ricostruttiva del fondo dell’ulcera, mediante innesti cutanei. Se così trattate e poi correttamente seguite a domicilio, praticamente tutte le ulcere possono guarire.

COME gUARIREdALLE ULCERE CUTANEE dEgLI ARTI INFERIORI

ChIRURGIA vASCOLARE

Dr. Giovanni Mosti

[email protected]. 347 1810280

Riceve a:

LuccaClinica M.D. BarbantiniVia del Calcio, 2

Viale Castracani, 715Tel. 0583 91971Fax. 0583 490050

Nato a Massa nel 1950, laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Malattie dell’Apparato Cardiovacolare e Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Pisa, il Dottor Giovanni Mosti è Primario del Reparto Angiologia della Clinica MD Barbantini di Lucca. Nel trattamento delle lesioni cutanee di origine vascolare, è un reparto di eccellenza nazionale: qui è possibile effettuare diagnosi dell’ulcera, debridement chirurgico avanzato e innesti cutanei autologhi, omologhi e mediante ingegneria tissutale.Il dr. Giovanni Mosti è Presidente dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee e dell’International Compression Club.Autore di numerose pubblicazioni, è relatore nei più importanti congressi scientifici in campo flebologico e della riparazione tessutale.

Medicare / 47

Stefano Martelli si è laureato in Medicina e Chirurgia, presso

l’Università degli Studi di Firenze, il 10

Luglio 1981.Iscritto all’albo dei

medici chirurghi della provincia di Firenze,

il Dottor Martelli si è specializzato con

lode, in Chirurgia Generale, presso l’Università degli

Studi di Siena, nel 1986.

Ha lavorato, in qualità di dirigente di primo

livello, presso la U.O. di Chirurgia

dell’ospedale di Prato Asl 9, dal ‘90 al ‘96.

Da molti anni, oramai, il Dottor Stefano Martelli

insegna, in qualità di esperto di flebologia

e proctologia, alla scuola di

perfezionamento in Medicina Generale, presso il FORMAS,

Laboratorio regionale per la Formazione

Sanitaria, della Regione Toscana

. Tra gli altri, ha frequentato

numerosi corsi di perfezionamento,

sia in flebologia che in proctologia, sia in Italia che oltre i confini nazionali.

Alcune malattie dell’ano e del retto hanno sin-tomi comuni, perciò aspecifici: tra questi il san-guinamento, il dolore, il prurito o il bruciore, la defecazione difficoltosa. Il paziente, e purtroppo non solo lui, spesso tende a minimizzarli, attri-buendoli ad una generica problematica emor-roidaria, rinunciando così ad una valutazione specialistica e, quindi, all’identificazione della vera causa, quale una ragade, la defecazione ostruita, la dermatite piuttosto che la proctite o altro. Nel frattempo, le cure fai da te, o per senti-to dire, favoriscono l’evoluzione della malattia o la sua cronicizzazione, di fatto rendendo la cura più difficile e, spesso, la guarigione impossibile. Tra le cause che inducono ad un ritardo nella diagnosi, un posto preminente spetta alla diffu-sa ignoranza sull’argomento, oltre alla grande quantità di principi terapeutici miracolosi pro-posti dai media, specialmente quelli da banco (soprattutto pomate), incentivati da pubblicità ingannevoli o da consigli di amici e parenti. ulti-mi ma non meno importanti sono il pudore e la sfiducia nelle cure indotta da prolungate quanto inefficaci terapie, non supportate da una dia-gnosi appropriata. Quante volte pazienti affetti da forte dolore causato da ragade sono trattati con farmaci anti-emorroidari per mesi, con in-sopportabili sofferenze! Va ricordato, inoltre,

che la stragrande maggioranza di essi curano soltanto i sintomi e non la causa della malattia, senza considerare che il sanguinamento, la cui origine può derivare non solo da patologie beni-gne, va sempre ben indagato, soprattutto dopo i 40-50 anni.un accurato esame proctologico, condotto in maniera tale da mettere a proprio agio soprat-tutto le pazienti, con l’assistenza di una collabo-ratrice, non è assolutamente doloroso: si svol-ge in pochi minuti e con il proctoscopio (corto strumento tubolare dotato di luce) permette una valutazione diretta delle condizioni del canale anale e dell’ampolla rettale, e consente anche l’effettuazione di alcune terapie. Negli stadi ini-ziali della malattia emorroidaria, per esempio, è possibile praticare senza anestesia la legatura elastica, la scleroterapia o la laser terapia, in quanto l’ampolla rettale non è dotata di fibre dolorifiche. Ma il ritardo nella diagnosi talvolta ha conseguenze negative sull’attuabilità di tec-niche terapeutiche poco invasive. un caso per tutti riguarda la ragade che, se affrontata nelle fasi iniziali, raggiunge percentuali elevate di guarigione con terapia non chirurgica. Pertanto l’invito è: non trascurare mai alcun sin-tomo e sottoporsi precocemente ad una visita proctologica.

PROCTOLOGIA

Dr. Stefano Martelli

[email protected]

proctologiafirenze.comCell. 335 6227625

Riceve a:

FirenzeVia del Bersaglio 7

Tel. 055 582944

QUALI SINTOMI NON SOTTOvALUTARE IN PROCTOLOgIAALCUNI BUONI MOTIvI PER SOTTOPORSI AD UNA vISITA

emorroidi

Sanguinamento

48 / Medicare

ORTOPEdIA BOLOgNESELA QUALITà SU MISURA

Dal 1988 Ortopedia Bolognese è un centro specializzato nello sviluppo e nella realizzazione di protesi mediche, plantari e busti: qua è possibile trovare servizi di alta qualità per superare qualsiasi patologia di natura ortopedica, più o meno grave.Grazie all’esame baropodometrico, ovvero un test che permette di analizzare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi, è pos-sibile effettuare un’analisi computerizzata del passo, per capire come poter intervenire: con i materiali più adatti, sarà quindi possibile realizzare plantari su misura e tutto ciò che può servire a migliorare la deambulazione del paziente.

Via Franchetti 8/10, FirenzeTel. 055 [email protected]

FirenzeFARMACIA ALL’INSEGNA DEL MORO p.zza San Giovanni 20r, Firenze Tel. 055 211343 FARMAciA ANticA DEl PiNo via Pacinotti 37r, Firenze, Tel. 055579705FARMAciA ANticA S.MARco via Carissimi 61, Firenze, Tel. 055 419870FARMAciA AStRuA via Martelli 36r, Firenze, Tel. 055 210609FARMAciA bAGNo A RiPoli via Roma 150, Bagno a Ripoli, Firenze,Tel. 055 630303FARMAciA bARGioNi/coRAN via Gioberti 127r, Firenze, Tel. 055244471FARMAciA boScARiNo via Q. Sella 31b, Firenze, Tel. 055 667095FARMAciA cAVouR via Cavour 59r, Firenze, Tel. 055 210633FARMAciA cENto StEllE via Marconi 9r, Firenze, Tel. 055578562FARMAciA coVERciANo via G. D’Annunzio 78, Firenze, Tel. 055 602094FARMAciA DEi MillE viale dei Mille 32r, Firenze, Tel. 055579670FARMAciA DEi tAlENti via Franceschini 3/5, Firenze, Tel. 055710320FARMAciA DEl bANDiNo via Datini 57/b, Firenze, Tel. 055685800FARMAciA DEl GAlluzzo via Senese 206r, Firenze, Tel. 0552049217FARMAciA DEl MADoNNoNE via Aretina 9/r, Firenze, Tel. 055 669417FARMAciA DEllA MARiNA via di Prato 26, Calenzano, Firenze, Tel. 055 887394FARMAciA DEllA NAVE piazza delle Cure 2r, Firenze, Tel. 055573717FARMAciA DEllA ScAlA via della Scala 61, Firenze, 055 215612FARMAciA DEllE cuRE via Sacchetti 5r, Firenze, Tel. 055587573FARMAciA DEllE PANchE via Locchi 100, Firenze, Tel. 055413733FARMAciA Di lEGNAiA via Pisana 195r, Firenze, Tel. 055710165FARMAciA Di cAStEllo via R. Giuliani 103r, Firenze, Tel. 055450600FARMAciA Di GAViNANA v.le Giannotti 41/r, Firenze, 055 6582029FARMAciA Di RiFREDi piazza Dalmazia 24r, Firenze, Tel. 0554220422FARMAciA FEDEMA viale Gramsci 63, Firenze, Tel. 0552477288FARMAciA GASti via Ponte di Mezzo 42r, Firenze, Tel. 055 351870FARMAciA iAcARElli p.zza Matteotti 5, Scandicci, Firenze, Tel. 055 250007FARMAciA iNGlESE via Santo Stefano in Pane 5/r, Firenze, Tel. 055 417191FARMAciA lE bAGNESE del Dr. PEScitElli largo Macchiaioli 7, Scandicci, Firenze, Tel. 055 2578272FARMAciA MARucElli snc viale E. De Amicis 87/a, Firenze, Tel. 055 666660FARMAciA MAzziNi v.le Mazzini 5r, Firenze, Tel. 055 243902FARMAciA MElliNi via Panciatichi 54r, Firenze, Tel. 055 433411FARMAciA MoDERNA viale Don Minzoni 2r, Firenze, Tel. 055579821FARMAciA MoltENi via Calzaiuoli 7r, Firenze, Tel. 055 289490FARMAciA MuNGAi via G. Starnina 35, Firenze, Tel. 055 7398595FARMAciA NiNci via Gioberti 117r, Firenze, Tel. 055660409FARMAciA Pitti p.zza S. Felice 4r, Firenze, Tel. 055 224402FARMAciA RAGioNiERi via A. Gramsci 362, Sesto F.no, Firenze, Tel. 055 440026FARMAciA RoMA uNiVERSAlE via Dè Conti 20, Firenze, Tel. 055 211980FARMAciA SANtA cAtERiNA v.le S. Lavagnini 1, Firenze, Tel. 055 483183FARMAciA S.MARiA Di PEREtolA via Pistoiese 11, Firenze, Tel. 055 317120FARMAciA S.tRiNitA p.zza De’ Frescobaldi 3/r, Firenze, Tel. 055 210921FARMAciA StAtuto via dello Statuto 9r, Firenze, Tel. 055496438FARMAciA S.JAcoPiNo p.zza S. Jacopino 15r, Firenze, Tel. 055357265FARMAciA SS.ANNuNziAtA via G. Maranini 4, Firenze, 055 415713FARMAciA ScillA piazzale di Porta Romana 3r, Firenze, Tel. 055221120FARMAciA SElVA via Ghibellina 87r, Firenze, Tel. 0552344823FARMAciA PoRtA RoSSA via Porta Rossa 70r, Firenze, Tel. 055213927FARMAciA S.lEoNE via Senese 137r, Firenze, Tel. 0552320178PARAFARMACIA L’ANGOLO DELLA SALUTE piazza Palmiro Togliatti, 22, 50018 Scandicci, Firenze, Tel. 0552591776PARAFARMAciA NutRAliFE via dei Rossi 53, 50018 Scandicci, Firenze, Tel. 055 2577615

AMbulAtoRi FARMAciA RAGioNiERi via Gramsci 362, Sesto Fiorentino, Firenze, Tel. 055 442658ANAliSi MEDichE DiAGNoSticA PAciNotti via Antonio Pacinotti 20, 50131 Firenze, Tel. 055 588294ANAllERGo v.le N. Lotti 7, San Piero a Sieve, Tel. 055 293464

bioMolEculAR DiAGNoStic via A. la Marmora 25, Firenze, Tel. 055 570762boDY bAlANcE StuDio via Marconi 86, Firenze, Tel. 331 9831006cASA Di cuRA DoNAtEllo SPA v.le Matteotti 4, Firenze, Tel. 055 50975cASA Di cuRA MARiA bEAtRicE via Manzoni 12, Firenze, Tel. 05523571cENtRo AuDioloGico toScANo SNc v. G. Caccini 2/2/a 50141 Firenze, Tel. 055 417749cENtRo DAY SuRGERY MAuRizio buFAliNi via G. Capponi 26, Firenze, Tel. 055 244950cENtRo DiAGNoStico ultRAMicRoANAlYSiS SRl vl. Mazzini 16, 50132 Firenze, Tel. 055 242642cENtRo Di chiRuRGiA EStEticA hibiScuS via Veneto 61 50145 Firenze, Tel. 055318521cENtRo Di FiSiotERAPiA coRPo 53 v.le Corsica 91, Firenze,Tel. 055 353083cENtRo Di FiSiotERAPiA E MEDiciNA DEllo SPoRt bluE cliNic via G. Giusiani 4, Bagno a Ripoli, Firenze, Tel. 055 6510678cENtRo Di PRocREAzioNE ASSiStitA DEMEtRA via Giulio Caccini 18, 500129 Firenze, Tel. 055 488709-055 416231ERboRiStERiA lE MiE ERbE via Alfieri Vittorio 12, 50018 Scandicci, Firenze, Tel. 055 2579907FloRENcE cENtRo chiRuRGiA AMbulAtoRiAlE via di Careggi 38, 50139 Firenze, Tel. 055 423 0620FutuRA DiAGNoSticA MEDicA SRl Via Camillo Cavour 74, Firenze, Tel. 055 210455iNV occhiAli iN ViStA p. Togliatti, 43/44, 50018 Scandicci, Firenze, Tel. 055 054300iStituto Di cuRE FiSichE FloRENcE Via del Sansovino 192, Firenze, Tel. 055 700442 iStituto Di NEuRoSciENzE via la Marmora 24, Firenze, Tel. 055 587889 iStituto FioRENtiNo ANAliSi via G.Verdi 16, Firenze, Tel. 055 244813iStituto MEDliGht via Maragliano 29/L, Firenze, Tel. 055.410180iStituto PRoSPERiuS v.le F.lli Rosselli 62, Firenze, Tel. 055 2381634iStituto NoRD FiRENzE via Baracchini 14, Firenze, Tel. 055 4378505lAboRAtoRio Di ANAliSi Dott. M. SEttiMElli SRl via della Querciola 12 50019, Sesto F.no, Firenze, Tel.055 4208783lEoNARDo DA ViNci cENtRo DiAGNoStico MEDico via P. Colletta 28, Firenze, Tel. 055 24821MADRA GRouP SRl piazza della Stazione 2, Firenze, Tel. 055 294221 MEDiSAluS viale Europa 154 int.12, Firenze, Tel. 055 0129292 NuoVA iGEA via D. di Boninsegna 54, Firenze, Tel. 055 701607oRtoPEDiA GuAltiERi via Taddeo Alderotti 67, Firenze, Tel. 0554360386oRtoPEDiA PAolEtti via Scipione Ammirato 29, 50136 Firenze, Tel. 055 677007oRtoPEDiA MEDicAl cENtER via di Scandicci 55, 50018 Scandicci, Firenze, Tel. 055 254170RicERchE cliNichE PRoF. MANFREDo FANFANi p.zza dell’Indipendenza 18b, Firenze, Tel. 055 4970317SPoRt cliNic via Scipione Ammirato 102/a, Firenze, Tel. 055 676141StuDi MEDici SPEciAliStici ElKE via F. Sacchetti 7, 50133 Firenze, Tel. 055 576038StuDi MEDici SPEciAliStici via Giovanni Cimabue 35/r, 50121 Firenze, Tel. 055 234 4405StuDi MEDici E SPEciAliStici DEllA NAVE via Vincenzo Borghini 1, 50133 Firenze, Tel. 055 572380StuDio MEDico VitAlitY viale Giacomo Matteotti 42, 50132 Firenze, Tel. 055 574669VillA DEi PiNi via u. Foscolo 78, Firenze, Tel. 055 221691

ArezzoFARMAciA RuFFiNi FANFANi via Trento e Trieste 34, 52100 Arezzo, Tel. 0575 22857FARMAciA Di SAioNE via Vittorio Veneto 115, 52100 Arezzo, Tel. 0575 907516FARMAciA DR. RoMANElli Corso Italia 263, Arezzo, Tel. 0575 20314FARMAciA cENtRAlE Corso Italia 120, Arezzo, Tel. 0575 21670FARMAciA Di PEScAiolA via Alessandro dal Borro 82, Arezzo, Tel. 0575 22183FARMAciA Al coRSo Corso Italia 73, Arezzo, Tel. 0575 20618FARMAciA S.S. ANNuNziAtA via Guido Tarlati 105, Arezzo, Tel. 0575 23648FARMAciA MERElli Corso Italia 157, 52100 Arezzo, Tel. 0575 21939 lab. 0575 23113

È dISPoNIBILe PReSSo

distribuita, in collaborazione con Genesi Farmacqua, durante il prestigioso Festival: “la salute passa anche dalla pelle” che si svolgerà presso Villa La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lu), 5 e 6 Luglio, dal 15 al 17 Luglio, 26 e 27 Luglio, 23 e 24 Agosto 2014

iStituto PER lA SAlutE GAEtANo PAlloNi via Pasteur 35/37, Montevarchi Arezzo, Tel. 0559102568cENtRo SANitARio PoliSPEciAliStico SAPRA via Molinara 33, Arezzo, Tel. 0575 323768-769SAMAR via Calamandrei 127, Arezzo, Tel. 0575 404785PoliAMbulAtoRio cESAlPiNo via Cesalpino 11, 52100 Arezzo, Tel. 0575 357760SicuRMEDicA viale Diaz 236/10, 52025 Montevarchi, Tel. 055 981621-055 9850141-055 980117

PratoFARMAciA bERliNcioNi via Zarini Alessandro 114/a, Prato, Tel. 0574 32292FARMAciA bottARi viale della Repubblica 185, Prato, Tel. 0574 583512FARMAciA cElli via Roma 308, Prato, Tel. 0574 633166FARMAciA DEllA PiEtà via Cesare Balbo 50, 59100 Prato, Tel. 0574 25357FARMAciA Di GAlciANA via Bettazzi 49, Prato, Tel. 0574 811229FARMAciA SANtA GoNDA viale Montegrappa 241, Prato, Tel. 0574 592793

ANAliSi MEDichE MoNtEGRAPPA viale Montegrappa 116/C, 59100 Prato, Tel. 0574 594781cENtRo MEDico cAVouR via Cavour 56, 59100 Prato, Tel. 0574 604147cENtRo MEDico GYNAiKoS viale della Repubblica 141, 59100 Prato, Tel. 0574 584453cENtRo MEDico hERMES via G. Meoni 56/a, 59100 Prato, Tel. 0574 597451DiAGNoSYS SRl via Lepanto 21, 59100 Prato, Tel. 0574 250630574 31303iStituto DiAGNoStico SANto StEFANo via Pistoiese 449, Prato, Tel. 0574 663508iStituto Di ANAliSi MEDichE SAN GioRGio SAN GioRGio 2000 DiAGNoSticA StRuMENtAlEvia San Giorgio 19/8, Prato, Tel. 0574 21250-0574 25820iStituto PRAtESE Di RADioDiAGNoSticA - AlliANcE MEDicAl viale della Repubblica 153, Prato, Tel. 0574 59213StuDio EcoGRAFico DR. StEFANo ciAtti S.R.l. via San Giorgio 9, 59100 Prato, Tel. 0574 400761StuDi MEDici liFE v.le Repubblica 145 II piano, Prato, Tel. 0574 583501VillA FioRitA via Cantagallo 56, 59100 Prato, Tel. 0574 48911

PistoiaANticA FARMAciA chiti via Porta Lucchese 5, Pistoia, Tel. 0573 22264 - 3316633983 FARMAciA ANticA FARMAciA SANSoNi piazza Mazzini 54, Pescia, Pistoia, Tel. 0572 490092FARMAciA bANci via Orafi 22, 51100 Pistoia, Tel. 0573 22183FARMAciA DE cANDiA via Cino da Pistoia 33, Pistoia, Tel. 0573 368180FARMAciA bElVEDERE via Dalmazia 326, 51100 Pistoia, Tel. 0573 402004FARMAciA NANNucci via Orafi 41 51100 Pistoia, Tel. 0573 20131FARMAciA SAN FRANcESco via Curtatone e Montanara 21, 51100 Pistoia, Tel. 0573 20283FARMAciE coMuNAli PiStoiESi FAR.coM. S.P.A. viale Adua, 40, 51100 Pistoia, Tel. 0573 29381

AuDioMEDicAl Via dei Panciatichi, 16, 51100 Pistoia, Tel. 0573 30319cENtRo chiRuRGico SAN PAolo Via del Quadrifoglio 3, Pistoia, Tel. 0573 381518cENtRo Di oDoNtoiAtRiA E StoMAtoloGiA Via Luca Signorelli 5, 51100 Pistoia, Tel. 0573 29068cENtRo Di RiAbilitAzioNE E tERAPiA FiSicA Via J. Melani 1, 51100 Pistoia, Tel. 0573 30336cENtRo DiAGNoStico VillA MARiA via Fiume 4, 51100 Pistoia, Tel. 0573 976088cENtRo SAlutE MoNtEcAtiNi tERME V.le IV Novembre, 37, 51016 Montecatini T.me, Pistoia, Tel. 0572 913037cooPERAtiVA MEDicA ciNo DA PiStoiA Via Giosuè Carducci, 31, 51100 Pistoia, Tel. 0573 358825FlEMiNG SRl bio DAtA SERVicE Via della Madonna, 30, 51100 Pistoia, Tel. 0573 31899FoNDAzioNE tuRAti ENtE MoRAlE oNluS Via P. Mascagni, 2 51100 Pistoia, Tel. 0573 976143Gb MEDicAl cENtER via della Repubblica 88/c, Quarrata, Pistoia, Tel. 0573 774050iStituto RADioloGico toScANo - AlliANcE MEDicAl via G. Vico, 2/B 51100 Pistoia. Tel: 0573 984801lAboRAtoRio ANAliSi cDl via Laudesi 7, 51100 Pistoia, Tel. 057326683

lAboRAtoRi ANAliSi cliNichE DAMi viale Policarpo Petrocchi 117, 51100 Pistoia, Tel. 0573 25298MEDicAlSPoRt ViA GiuSEPPE DoNAti, 51100 Pistoia, Tel. 0573 366558MEDiciNA PREVENtiVA DEl lAVoRo EcoMEDicAMbiENtE via delle Molina di Gora 2, Pistoia, Tel. 0573 366235StuDio MEDico SPEciAliStico MEDicAl cENtER via Gora e Barbatole 148, 51100 Pistoia, Tel. 0573 1781189 StuDi MEDici ARcobAlENo via del Bastione Mediceo, 51100 Pistoia, Tel. 0573 180362StuDio oDoNtoiAtRico ASSociAto lA ScAlA & PARtNERS via del Roccon Rosso 27, 51100 Pistoia, Tel. 0573 26232

luccaFARMAciA ANticA FARMAciA MASSAGli p.zza San Michele 36, Lucca, Tel. 0583 467053FARMAciA bAlDi via Vittorio Veneto 12, Lucca, Tel. 0583 55305FARMAciA lEMMi via Valmaira 12/b, Castelnuovo di Garfagnana, Lucca, Tel. 0583 62159FARMAciA MARliA v.le Europa 313/r, Marlia, Tel. 0583 30206FARMAciA MAzzoRiNi via Tagliate di San Donato, Lucca, Tel. 0583 53513

cASA Di cuRA M.D. bARbANtiNi via del Calcio 2, Lucca, Tel. 0583 91971cASA Di cuRA SANtA zitA via del Panificio, 55100 Lucca, Tel. 0583 46521cENtRo MEDico SAN MARco viale Agostino Marti 43, 55100 Lucca, Tel./Fax +39 0583 342432 Cell. +39 380 6831130chEcK-uP MEDicAl cENtER via Romana 35, Arancio, 55100 Lucca, Tel. 0583 495482 - 0583469705 lAboRAtoRio ANAliSi MEDichE E MicRobioloGichE lAMM via dei Cavalletti 115, 55100 Lucca, Tel. 0583 581491lAbS toScANA SRl Sede operativa: via del Paduletto 268, Capezzano Pianore, Lucca, Tel. 0584 915281 Sede legale: via S. Sforza 14, MilanolAMM cENtRo ANAliSi via Cavalletti 183, S.Anna, Lucca, Tel. 0583 581491MARtiNi cENtRo MEDico via Romana 231, Lucca, Tel. 0583 491406StuDi MEDici Di MARliA viale Europa 313/v, 55012 Marlia, Lucca, Tel. 0583 407307StuDi MEDici SAluS via dei Pubblici Macelli 37, 55100 Lucca, Tel. 0583 4654

Viareggio - lido di camaioreFARMAciA cAlANDRA via Regia 39, Viareggio, Lucca, Tel. 0584 962504FARMAciA cANAli via Aurelia Sud ang. via Oleificio 2, Viareggio, Lucca, Tel. 0584 390377FARMAciA cENtRAlE via G. Matteotti 90, Viareggio, Lucca, Tel. 0584 49624

AMbulAtoRi SPEciAliStici DoMuS NoVA via Cesare Battisti 184, Viareggio Lucca, Tel. 0584 961405AKoS MEDicAl Via Delle Darsene 31, 55049 Viareggio Lucca, Tel. 0584 942212cAM cENtRo ANAliSi MEDichE via Fratti 500, Viareggio, Lucca, Tel. 0584 962153cENtRo ANAliSi MEDichE cAM Via Antonio Fratti, 500, 55049 Via-reggio Lucca, Tel. 0584 962153iStituto StoMAtoloGico toScANo via Aurelia 335, Lido di Ca-maiore, Lucca, Tel. 0584 6059888lAboRAtoRio ANAliSi MARco Polo via Marco Polo 11, 55049 Viareggio Lucca, Tel. 0584 54633

Forte dei MarmicENtRo DiAGNoStico FoRtiS Via Padre Ignazio da Carrara, 39, 55042 Forte dei Marmi Lucca, Tel. 0584 752105FARMAciA Di ciolo via Carducci 11, Forte dei Marmi, 0584 89025prima infanzia via Montauti 12, Forte dei Marmi, Tel. 0584 89025succursale estiva via G. Mazzini 41, Forte dei Marmi, Tel. 0584 81541

SienacENtRo ANAliSi cliNichE piazza Industria 2/a, 53036 Poggibonsi, Siena, Tel. 0577 939860cENtRo DiAGNoStico SENESE via Celso Cittadini 7 e viale Toselli 114/e, 53100 Siena, Tel. 0577 51026cENtRo FiSiotERAPico AEquocENtER via Montarioso 9, 53100 Siena, Tel. 0577 588345viale Marconi 10, 53036 Poggibonsi, Tel. 0577 982393iStituto MASSoFiSiotERAPico luSiNi piazza G. la Pira 2/3, 53036 Poggibonsi, Siena, Tel. 0577 981853

e NeI PoLIAMBuLAToRI