PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed...

49

Transcript of PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed...

Page 1: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella
Page 2: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella
Page 3: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

PER UN DISTRETTO AGRICOLO E CULTURALE MILANESE

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE

CASCINE MILANESI:

I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

settembre 2013

Page 4: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Il presente documento “Per un distretto agricolo e culturale milanese. RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA” (CON_16_12) è stato redatto dal Centro Studi PIM su incarico del Comune di Milano. Il gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione del rapporto è composto da: Centro Studi PIM Franco Sacchi (direttore responsabile), Pietro Lembi (capo progetto), Fabio Bianchini, Alma Grieco, [staff PIM] Avanzi – sostenibilità per azioni Carolina Pacchi e Giovanni Petrini Referenti per il Comune di Milano Laura Galimberti, Marco Lucini [DC Cultura - Settore Valorizzazione Patrimonio Artistico e Sviluppo Servizi]

Page 5: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

INDICE 1. Un percorso a più tappe .................................................................................. 1 2. Le questioni emerse ......................................................................................... 5 2.1 Il contesto territoriale ...................................................................................................... 6 2.2 Gli usi agricoli ................................................................................................................. 7 2.3 Le attività di presidio e sviluppo del territorio .................................................................... 8 2.4 Le attività di promozione culturale .................................................................................... 9 2.5 Le attività didattiche e di coesione sociale ....................................................................... 10 2.6 Gli usi attuali e le proposte degli stakeholder ................................................................... 10 3. Gli scenari possibili di mix funzionale/gestionale ....................................... 15 3.1 Le “identità elettive” delle due cascine ............................................................................ 15 3.2 I mix funzionali ............................................................................................................. 16 3.3 Le ipotesi di gestione ..................................................................................................... 21 3.4 Gli scenari di sostenibilità economica di lungo periodo ....................................................... 23 4. Il processo: ipotesi di conclusione e replicabilità ........................................ 25 4.1 La road map ................................................................................................................. 25 4.2 Alcune ipotesi sugli strumenti di concessione .................................................................... 25 4.3 La replicabilità del processo ........................................................................................... 28 Appendice 1. L’ascolto degli attori locali ................................................................. 30 Nota metodologica ................................................................................................................... 30 Le interviste svolte ................................................................................................................... 31 Restituzione sintetica delle interviste .......................................................................................... 32 Appendice 2. La verifica di coerenza e l’omogeneizzazione dei dati ..................... 38

Page 6: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Page 7: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 1/38

1 UN PERCORSO A PIÙ TAPPE

Il presente lavoro si inserisce all’interno del progetto “Per un Distretto Agricolo e Culturale Milanese”, approvato dalla Fondazione Cariplo il 22 dicembre 2010 nell’ambito di Bando volto alla “Valorizzazione del Patrimonio Culturale tramite la gestione integrata dei beni”. Obiettivo del progetto è la conservazione programmata, la valorizzazione, la gestione integrata del patrimonio culturale materiale e immateriale del paesaggio agrario milanese. Nell’ambito del patrimonio materiale, primissimo rilievo assume l’attenzione al sistema delle cascine rurali milanesi e alla messa a regime di uno scenario di recupero strutturale e funzionale sostenibile. Lo svolgimento dei lavori del Tavolo Tecnico, previsto dall’Az. 4 del progetto , ha rilevato come l’analisi volta al recupero di ciascun manufatto non può essere disgiunta dalla considerazione di un punto di vista “sociale” sul manufatto stesso, che vede coinvolti attori molto diversi ed ha caratteristiche che lo rendono potenzialmente aperto a destinazioni d’uso e ad interessi specifici. Si è quindi constatata la necessità di un’azione specifica finalizzata alla realizzazione di un percorso in cui le istanze, le aspettative, le risorse provenienti dalla società civile e da soggetti organizzati di diversa natura possano interagire nel modo più efficace con gli obiettivi dell’Amministrazione comunale in merito al recupero del sistema delle cascine di sua proprietà. Tra le azioni realizzate e da realizzare, anche esternamente a questo progetto Cariplo (si pensi per es. all’ “Avviso per l’attivazione di un’indagine esplorativa finalizzata all’acquisizione di manifestazioni d’interesse contenenti soluzioni tecnico-gestionali per il recupero e la valorizzazione di 16 cascine presenti nel territorio comunale”), si è dunque stabilito di strutturare un processo multi-stakeholder a supporto del Tavolo Tecnico, con riferimento alla cascina Linterno, inserita nel più ampio ambito del Parco delle Cave. Le modalità di questo processo sono illustrate brevemente in Appendice nel paragrafo “L’ascolto degli attori locali: nota metodologica”. Esso si presenta come una tappa di un percorso di medio-lunga durata che ha visto in più occasioni il coinvolgimento del Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana) da parte del Comune di Milano. Escludendo studi e progetti che nel corso dei decenni il Centro Studi PIM ha condotto sul patrimonio rurale e, in particolare, nella pianificazione del recupero delle cascine pubbliche, più recentemente è qui bene ricordare il censimento svolto dal 2009 (IST_16_09), in collaborazione con il Politecnico di Milano, sulle cascine di proprietà comunale, che ha portato, tra l’altro, alla realizzazione del volume “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, per la riqualificazione di altrettante cascine di proprietà pubblica. Il supporto all’Amministrazione Comunale è dunque continuato all’interno delle “Attività di assistenza e supporto tecnico nel processo di approvazione del PGT” a favore del Comune di Milano per l’anno 2012 (IST_13b_11) e sta proseguendo ora con il presente lavoro. Un percorso articolato, dunque, che corrisponde alla consistenza di un patrimonio tanto rilevante quanto bisognoso di ingenti risorse (economiche, culturali, progettuali) per essere recuperato al

Page 8: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

2/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

meglio e che ha visto coinvolti negli anni numerosi attori, tra cui il Centro Studi PIM, per le sue competenze in settori diversi (pianificazione urbanistica e del territorio, economia regionale, viabilità e trasporti, ambiente e paesaggio) che si trovano presenti simultaneamente nel complesso sistema degli insediamenti rurali, oggi parzialmente in disuso ma anche ricco di potenzialità e di soggetti attivi e innovativi. Tra le azioni compiute all’interno della presente attività, la progettazione, strutturazione e realizzazione del percorso multi-stakeholder inerente il recupero strutturale e la riqualificazione funzionale della cascina Linterno ha costituito una componente rilevante, sebbene non unica. Essa ha visto il coinvolgimento di “Avanzi – sostenibilità per azioni”, che da anni svolge - in qualità di facilitatore - processi complessi partecipativi e di coinvolgimento di attori privati e pubblici, al fine di individuare istanze e interessi, risorse esistenti e attivabili, obiettivi raggiungibili in forma condivisa. Il presente documento contiene tutte le evidenze emerse in questo percorso, a partire dalla sintesi ragionata delle interviste svolte nel periodo marzo-maggio 2013 fino a delineare scenari possibili di mix funzionale/gestionale e ipotesi di conclusione e replicabilità. Per quanto la restituzione sintetica delle interviste non sia in forma anonima, la metodologia di facilitazione applicata si basa sulla possibilità per tutti gli attori intervistati di poter esprimere liberamente le proprie opinioni, al fine di evidenziare potenzialità ed elementi di consenso su alcuni usi, così come fornire diversi tipi di criteri per una scelta, nei casi di possibili conflitti, su aspettative e proposte di usi alternativi, in modo che: gli stessi attori locali possano svincolarsi da una lettura troppo personale e emotiva (positiva o

negativa) e, quindi, di approcciare le varie questioni in maniera più terza; il decisore pubblico possa avere un quadro “oggettivo” delle argomentazioni e criteri che sono stati

proposti dagli attori e su quelli decidere le proprie scelte progettuali; sia possibile un “ritorno” del processo decisionale alle reti territoriali all’interno di un’analisi il più

condivisa e oggettiva possibile, in modo da massimizzare la capacità decisionale , e operativa dello stesso.

Il rapporto identifica alcune questioni emergenti, di cui vengono discussi diversi aspetti, così come sollevate e argomentate dagli attori interessati. Esse, pur nella ricchezza e articolazione dei differenti punti di vista, possono essere ricondotte a quattro cluster tematici: 1) gli Usi agricoli; 2) le attività di Presidio del territorio; 3) le attività di Promozione culturale; 4) le attività di Coesione sociale (a loro volta divise in tre sottogruppi: comunità, sport e

turismo/accoglienza). Per introdurre la loro descrizione puntuale in maniera corretta riteniamo necessaria una premessa di livello più generale che, sebbene non mirata nello specifico alle aspettative e ai progetti per le due cascine, costituisce il contesto di significato all’interno del quale esse possono essere pensate. Questa premessa riguarda l’inserimento delle due cascine nel contesto territoriale dell’Ovest Milanese, con particolare attenzione ai temi da un lato dell’agricoltura periurbana e dei suoi possibili significati, non esclusivamente produttivi, dall’altro quelli della tutela e valorizzazione del paesaggio storico, anche in una chiave ricreativa, fruitiva e di verde pubblico, senza tralasciare gli importanti aspetti culturali, legati in particolare, ma non esclusivamente, alla specificità storica di Cascina Linterno. Il rapporto specifica i quattro cluster tematici descritti in altrettanti paragrafi, che aiutano a organizzare la raccolta e proposta di usi e funzioni da allocare nelle due cascine. È evidente che tale schematizzazione, a fronte di un più facile interpretazione delle istanze presenti negli stakeholder, comporta una perdita di “sensibilità” dell’analisi, dato che i vari temi sono spesso intrecciati tra loro e assumono significato e coerenza letti insieme: ogni volta che sarà necessario, queste connessioni verranno sottolineate in modo trasversale alle sezioni.

Page 9: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 3/38

In base a questa organizzazione logica, a quanto emerso dall’ascolto degli stakeholder e alle linee guida generali definite dal Comune in sede di incarico, nella seconda parte del report, si propone una “identità guida” per entrambe le cascine, cioè una sorta di impronta forte, unica e riconoscibile che rafforzi il senso territoriale, sociale ed economico delle due strutture e delle progettualità che vi si possono allocare. Attorno a questa identità si è proceduto alla costruzione di una ipotesi di mix funzionale e di modello di gestione coerente sia per Cascina Linterno che per Cascina Caldera. Inoltre, si è svolta una valutazione di sostenibilità strutturale ed economica, intendendo, cioè, la corrispondenza tra l’“identità” proposta, i vincoli strutturali presenti nella cascina e gli obiettivi economici necessari per garantire almeno la copertura dei costi di manutenzione delle strutture negli anni a seguire, senza aggravio per le casse comunali. Infine, nell’ultimo paragrafo, si è provato a suggerire gli step necessari per lo sviluppo futuro del processo, nonché gli elementi fondamentali che possono essere “distillati” da questa esperienza per dar vita a un possibile format di approccio da parte del Comune al tema di come gestire il patrimonio materiale e immateriale che afferisce alla rete delle cascine di sua proprietà, siano esse agricole (come Caldera), in “contesto rurale” (come Linterno) o urbanizzate (come, per esempio, Cuccagna).

Page 10: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

4/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Page 11: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

!(!(

!(

!( !( !(!(

!(!( !(

!(

!(

!( !( !(

!(

!(

!(

!(

!(!( !(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!( !(!(

!(

!(

!( !(

!( !(

!(

!(!(

!(

!( !(!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!( !(

!( !(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!( !( !(!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!( !( !( !( !(

!( !(

!(

!( !(!(

!(

!(!(

!(!(

!( !( !(

!(

!(!(

!( !( !( !(

!(

!(

!(

!( !(!(

!(!(

!(

!(

!(!( !(

!(!(

!(

!(

!( !(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!( !( !(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!( !(!(

!(!(

!(!(

!( !( !(

!(!( !(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(! (

!(!(!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!( !(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!( !(!(

!(!(

!(!( !( !(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(!(!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(! (

!(!(

!(!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(! (

! (! (

! (! (

! (

!(!(

! (! (

!(!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

! (!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(! (

!(! (

! (

!(

!(

!(! (

! (!(

!(

!(

!(

!(

!(! (

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

! (!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(!(

!(!(

!(!(

!(!(!(!(

!(!(

!(!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!( !(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!( !(

!( !(!(

!(

!( !( !( !(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!( !(

!(

!(!(

!(! (

!(

!(

!(! (

!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

! (!(

!(

!(!(

!(

! (! (

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

! (! (

!(

!( !(

!(

!(

!(

!(

!(!(!(

! (!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!( !(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!( !(

!(!( !(

!( !(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!( !(

!(

!( !(

!( !(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

! (! (

! (

!(

!(

!(!(

!( !(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

! (!(

!(

!(

!( !(

!(

!(

!(

!(

!( !(

!(

!(!(!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(

!(!( !(

!(

!(

!(

!(!(

!(!( !(

!(!( !(

!(

!(

!( !( !( !(

! (! (

!(

!(!(

!(!(

!(!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(!( !(

!(!(

!(

!( !(

!( !(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

!(!(

!(

!(

!(!(

!(

!(!(

!(

!(

!(

!(

! (

T r e R o n c h e t t iT r e R o n c h e t t i

C a v r i a n aC a v r i a n a

M o n l u e 'M o n l u e '

R o s aR o s a

N o s e d oN o s e d o

R i z z a r d iR i z z a r d i

C a s e N u o v eC a s e N u o v e

V a i a n o V a l l eV a i a n o V a l l e

C a s a n o v aC a s a n o v a

C a l d e r aC a l d e r a

C a m p a z z oC a m p a z z o

S a n R o m a n oS a n R o m a n o

M o l i n e l l oM o l i n e l l o

M e r e z z a t eM e r e z z a t e

V i l l a L a n d aV i l l a L a n d a

S e l l a N u o v aS e l l a N u o v a

B a s m e t t oB a s m e t t o

C a m p a z z i n oC a m p a z z i n o

L i n t e r n oL i n t e r n o

C o l o m b e 'C o l o m b e '

T a v e r n aT a v e r n a

C a s s i n a z z aC a s s i n a z z a

S a n G r e g o r i o V e c c h i oS a n G r e g o r i o V e c c h i o

M o n t e r o b b i oM o n t e r o b b i o

M o n a s t e r oM o n a s t e r o

C a n t a l u p aC a n t a l u p a

A n n aA n n a

C o t t i c aC o t t i c a

L a m p u g n a n oL a m p u g n a n o

G r a n d e d i C h i a r a v a l l eG r a n d e d i C h i a r a v a l l e

B i b l i o t e c aB i b l i o t e c a

R o n c h e t t i n oR o n c h e t t i n o

M o n c u c c oM o n c u c c o

M u l i n o S a n G r e g o r i oM u l i n o S a n G r e g o r i o

S a n G i a c o m oS a n G i a c o m o

C u c c a g n aC u c c a g n a

M u l i n o T o r r e t t eM u l i n o T o r r e t t e

M e l g h e r aM e l g h e r a

C o r b aC o r b aG a r e g n a n oG a r e g n a n o

I s o l a N u o v aI s o l a N u o v aS a n G i u s e p p eS a n G i u s e p p e

T o r c h i e r aT o r c h i e r a

S a n A m b r o g i oS a n A m b r o g i o

M o l i n o C o d o v e r oM o l i n o C o d o v e r o

S a n B e r n a r d oS a n B e r n a r d o

T u r r oT u r r o

B e l l a r i aB e l l a r i a

T o r r e t t e d i T r e n n oT o r r e t t e d i T r e n n o

C a s c i n e t t a d i T r e n n oC a s c i n e t t a d i T r e n n o

V i l l a L o n a t iV i l l a L o n a t i

B o l d i n a s c oB o l d i n a s c oS a n G r e g o r i oS a n G r e g o r i o

B a s c i a n aB a s c i a n a

S a n P a o l oS a n P a o l o

B r u s a d aB r u s a d a

C a t t a b r e g aC a t t a b r e g a

C h i e s a R o s s aC h i e s a R o s s a

M a d o n n a d e l l a P r o v v i d e n z aM a d o n n a d e l l a P r o v v i d e n z a

settembre 2013scala 1: 60.000

Il sistema delle cascine di MilanoTav.1

cascine comunali

cascine non comunali

CON_16_12_ELA_AV01_TV01

Page 12: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 5/38

2 LE QUESTIONI EMERSE

C’è un generale consenso tra tutti gli attori interessati sull’estrema rilevanza del quadro territoriale dell’Ovest Milanese da un punto di vista agricolo, ambientale e di tutela dei paesaggi storici. I punti di vista divergono parzialmente per quanto riguarda la definizione puntuale di quale sia il contesto di riferimento e l’opportunità di differenti modulazioni di ciascuno degli usi e delle funzioni. Su questo, come è stato sottolineato più volte, un nodo cruciale risulta essere la relazione tra aree agricole e aree a parco, ovvero aree pubbliche per la fruizione del verde. In particolare, diversi interlocutori hanno sottolineato il ruolo cruciale del Parco delle Cave, che rappresenta un elemento fondamentale del contesto in cui si trova, come pure delle aree interstiziali di collegamento fra i grandi parchi, i terreni agricoli e l'urbanizzato. Benché il Parco delle Cave e le strategie che lo riguardano non siano direttamente oggetto del presente rapporto, è importante sottolineare come molti degli intervistati vi abbiano fatto riferimento, quale elemento di contesto importante per una corretta comprensione e progettazione del ruolo futuro delle due cascine. Ancora, con riferimento al contesto territoriale, la delicatezza delle aree di transizione tra urbanizzazione densa e aree a minore densità, richiede una strategia attiva e progettuale di costruzione di un sistema di spazi verdi, agricoli e non, dato che la sola difesa del verde (o dell’agricoltura) nei confronti dell’urbanizzazione non può avere forza sufficiente.

Page 13: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

6/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

2.1 Il contesto territoriale

Le aree periurbane dell’ovest milanese sono caratterizzate dalla presenza di attività agricole produttive, aree naturali, ambiti residenziali, aree di servizi per i cittadini e per le attività tipiche delle aree metropolitane e sono, nello stesso tempo, al centro di forti aspettative edificatorie. Ma i territori periurbani costituiscono anche un’importante occasione di avvicinamento tra la cultura rurale e quella urbana, possiedono potenzialità per la conservazione e lo sviluppo di qualità di tipo ambientale e rappresentano una risorsa e un’opportunità ambientale per tutta l’area metropolitana. Nella fascia ovest della periferia di Milano, tra la tangenziale e gli impianti sportivi di San Siro, si trova un’interessante area “libera” di circa 900 ettari, caratterizzata da una cospicua presenza di parchi pubblici, Boscoincittà, Parco di Trenno e Parco delle Cave, che occupano complessivamente 310 ettari, costituendo ormai un’unica grande area di verde pubblico comunale. Sono parchi molto amati e frequentati dai cittadini che ricercano utilizzazioni sportive e ricreative, spazi di natura e tranquillità, luoghi di vita all’aperto e di partecipazione, come negli orti urbani (oltre 400 parcelle) e nelle aree pic-nic (30.000 fruitori l’anno), ma anche sedi di moltissime attività didattiche e di educazione ambientale. Gli ippodromi di San Siro (oltre 100 ettari) rappresentano una valenza culturale e sono un cuneo verde che penetra nella città, fino alla cerchia della circonvallazione esterna. Tale sistema rappresenta, oltre che un pezzo della storia della città, anche uno degli ambienti urbani di maggior pregio (non a caso sottoposto recentemente a specifica tutela paesaggistica) con i viali alberati che lo circondano e con l’attacco al sistema interno attraverso piazzale Lotto e viale Monte Rosa. Nonostante la presenza di molti elementi di limitazione, il paesaggio appare ancora in grado di esprimere valori positivi e una propria identità territoriale fatta di spazi costruiti, spazi aperti, ambiti agrari, con caratteri propri e leggibili. Le aree agricole occupano una superficie di oltre 400 ettari e sono gestite da oltre 30 aziende agricole che producono riso, orzo, frumento, carne, latte e svolgono attività di turismo equestre. Sono assiduamente frequentate dai cittadini che le attraversano con percorsi di jogging, equestri e di ciclo-turismo e costituiscono un ambiente di grande interesse per la città, in termini storici e di decongestione del sistema urbano. La città si è sviluppata, nella porzione più interna, attraverso schemi edilizi compatti e continui lungo le principali strade, con orientamenti precisi in funzione dei fronti stradali. In tempi più recenti lo sviluppo è avvenuto con schemi edilizi aperti, con orientamenti casuali, legati principalmente alla forma e alla dimensione di quartieri autonomi. La presenza dei nuclei di Trenno, Figino, Quinto Romano, Quarto Cagnino e Baggio, che governavano gli spazi agrari ai confini della città, storicamente definiti, noti e ben percepiti dalla popolazione locale, costituisce un elemento ordinatore degli spazi aperti esterni alla vera e propria città di Milano. In particolare, i borghi storici di Trenno, Quinto Romano e Figino non sono ancora del tutto inglobati nel tessuto compatto della città, anche se alcuni complessi edilizi di recente costruzione ne hanno modificato l’aspetto rurale. Il Boscoincittà è oggi l’elemento paesistico ‘nuovo’, più conosciuto e interessante dell’area e assume un’ulteriore valenza ordinatrice come elemento di definizione e cornice degli spazi agrari relativi ai due nuclei di Trenno e di Figino. Quinto Romano mantiene un proprio nucleo storico definito, ma di difficile visibilità a causa di due ampi spazi di ‘degrado urbano’, in particolare a nord, verso via Novara, a causa del l’insieme disordinato di attività di sfasciacarrozze e di autoriparazioni, assieme al deposito di macchine della Polizia Municipale. Lo spazio agrario di contesto di Quinto Romano, malgrado questi elementi di disturbo e l’abbandono dell’area del vecchio vivaio, è ancora integro e coltivato, anche se si avverte la mancanza di un centro agricolo di produzione, con le funzioni di elemento ordinatore del paesaggio. Quarto Cagnino sorge ai margini della strada per il Vercellese, l'odierna via Novara, frutto di uno slittamento verso nord del percorso storico. Del suo passato rimangono oggi alcuni frammenti di

Page 14: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

####

##

##

##

##

##

##

##

##

##

##

#########

##

##

##

##

##

##

##

#

##

##

##

##

##

#

##

##

##

##

##

##

#

##

##

#

#

#

##

#

##

#

##

##

##

##

# ## # # ##

#

###

##

## #

##

##

##

##

###

#

###

##

##

##

##

## #

##

##

##

##

#

##

##

##

##

##

##

##

##

##

##

##

##

##

#

##

##

##

##

#

#

#

#

#

###

##

##

##

##

#

##

##

###

###

## #

##

#

##

##

##

##

##

##

##

Caldera

Sella Nuova

Linterno

San Romano

Monastero

Bellaria

Madonna della Provvidenza

### # #

##

###

aziende censite SIARL

cascine di proprietà comunale

Dusaf 3.0 (2009)

aree agricole

orti e colture florovivaistiche

parchi

Cascine e agricoltura (DUSAF e SIARL) Ovest Milano

perimetro Parco Agricolo Sud Milano

Tav.2

ottobre 2013

scala 1: 8.000CON_16_12_ELA_AV02_TV02

Page 15: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Caldera

Sella Nuova

Linterno

San Romano

Monastero

Bellaria

Madonna della Provvidenza

perimetro Parco Agricolo Sud Milano

cascine di proprietà comunale

proprietà del comune Milano

### # #

##

###

Tav.3

ottobre 2013

scala 1: 8.000CON_16_12_ELA_AV03_TV03

Cascine e Proprietà Comunali Ovest Milano

Page 16: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 7/38

tracciati storici e di complessi edilizi originari, prevalentemente cascine a corte, interamente inglobati nell’espansione edilizia del quartiere Gescal degli anni ’70 e degli interventi privati successivi. Il borgo di Baggio si è sviluppato con un forte impulso già dai primi anni del secolo scorso, prima con le residenze dei salariati agricoli, poi con quelle operaie e per gli immigrati del dopoguerra. In tempi recenti il restauro del complesso edilizio del monastero e la riqualificazione dell’area verde centrale, ma soprattutto la formazione del Parco delle Cave, ne hanno rotto l’isolamento, pur conservandone l’identità. Lo spazio libero compreso fra i quartieri di Quarto Cagnino, Quinto Romano e Baggio fa parte, da alcuni anni, del Parco delle Cave, che nei suoi 135 ha alterna, secondo un progetto ben definito, ambienti di qualificazione naturalistica con altri aperti al pubblico passaggio, orti urbani recuperati con ambienti agrari, percorsi. La storia del luogo ha inizio negli anni ‘20 con l’attività estrattiva di ghiaia e inerti che interessava quattro cave (Cabassi, Casati, Ongari-Cerutti e Aurora) e che fu abbandonata alla fine degli anni ‘60 causando un progressivo degrado dell’intera zona che divenne anche una discarica abusiva negli anni ’70, territorio di spaccio e attività illecite. Il Piano Regolatore del 1976, stabilì la destinazione a parco pubblico dell’area, ma il successivo piano attuativo fu realizzato solo in minima parte a causa delle molte difficoltà incontrate, anche di tipo finanziario. Nel 1997 l’area venne affidata al Centro di Forestazione Urbana di Italia Nostra per la realizzazione e la gestione del parco. Il progetto del CFU, realizzato con l’aiuto delle associazioni presenti e di numerosi volontari, definiva un metodo operativo che prevedeva un piano per le opere urgenti con l’obiettivo primario di aprire all’uso pubblico buona parte dell’area senza aspettare la definitiva conclusione di tutte le opere. Dal 2010 il parco è gestito dal Comune di Milano

Vista dall’alto di Cascina Caldera 2.2 Gli usi agricoli

Se l’obiettivo generale in relazione al mantenimento delle attività agricole nelle cascine urbane è quello di rafforzare funzioni sia produttive che educative e di conservazione del paesaggio, queste

Page 17: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

8/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

aree non devono essere pensate come zone cuscinetto neutre tra aree densamente edificate e aree rurali, ma come agricoltura al margine della città, domestica, da fruire nel vicinato e capace di avvicinare la città e i suoi abitanti. Partendo da questo assunto condiviso, rispetto al mantenimento o al re-inserimento di attività agricole nelle due cascine, i punti di vista degli intervistati differiscono, in particolare, per quanto riguarda i criteri che dovrebbero guidare queste scelte. Alcuni, infatti, rilevando che per poter immaginare usi agricoli multifunzionali occorre disporre di strutture di una certa dimensione, vedono con favore il mantenimento e l’ampliamento di questa attività nella Cascina Caldera, che offre un’ampiezza di strutture sia al chiuso che all’aperto. D’altro canto, viene anche ricordato come la dimensione del centro aziendale debba essere valutata in funzione della maggiore produttività di alcune tipologie di produzioni esercitate: si pensi, ad esempio, alla differenza tra coltivazioni cerealicole e coltivazioni orto-frutticole. In tal senso, alcuni interlocutori propongono una possibile trasformazione di parte delle aree agricole delle due cascine a coltivazioni orto-frutticole eco-compatibili, in grado di soddisfare la domanda crescente di prodotti biologici, biodiversi e a filiera locale che proviene da settori sempre più ampi di cittadini ed in particolare dai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) e dai negozi di prossimità della Zona 7. Ancora, alcuni sottolineano come un altro dei criteri sulla base dei quali decidere le funzioni più appropriate per le due cascine debba essere anche quello della relativa vicinanza tra la cascina stessa e le aree coltivate, in particolare per quanto riguarda le manovre, il trasporto e la dislocazione dei prodotti. Da molti viene poi identificato come punto cruciale di qualsiasi riflessione sugli usi futuri il tema dei contratti di affittanza: con contratti molto brevi, come sono quelli che propone oggi l’Amministrazione comunale, le aziende agricole non sono in grado di programmare e attuare ristrutturazioni e migliorie, funzionali a svolgere attività diversificate e a lanciare nuovi progetti di multifunzionalità, ma anche, a volte, hanno difficoltà a svolgere le stesse attività produttive di base. Per quanto riguarda, quindi, la distribuzione delle diverse attività tra le due cascine oggetto del lavoro, tra gli attori esistono sensibilità differenti: alcuni, infatti, leggono una vocazione principalmente agricola per la Cascina Caldera, a conferma anche delle attività oggi in corso, che potrebbero essere confermate e ampliate, mentre per Linterno, a causa della dimensione decisamente ridotta delle strutture, il richiamo all’attività agricola potrebbe rivestire una funzione essenzialmente didattica e culturale, ad esempio con la localizzazione di attività produttive più leggere (apicoltura, orticoltura, cui potrebbe rispondere anche uno spazio dedicato alla logistica, allo stoccaggio e alla vendita di prodotti eco-compatibili e a filiera locale) o di attività a principale vocazione didattica e ricreativa (attività ippiche). Altri sottolineano, piuttosto, la necessità di riconnettere più strettamente Cascina Linterno con il territorio circostante, attraverso la ripresa e l’avvio di diversi tipi di attività sia produttive che multifunzionali (orti, frutteti, ma anche il centro agricolo del parco e una foresteria), e vedono, invece, in Cascina Caldera, anche per la sua posizione, una più spiccata vocazione al presidio del territorio. 2.3 Le attività di presidio del territorio

In relazione alle attività di presidio del territorio , la connessione con il contesto territoriale è molto diretta: la discussione riguarda, infatti, il ruolo che le due cascine potrebbero svolgere per assicurare modalità di presidio, cura e sviluppo del territorio, in particolare del Parco delle Cave, sostenibili, economicamente efficienti e vicine ai bisogni dei cittadini. Secondo alcuni intervistati, infatti, gli spazi della Cascina Caldera potrebbero essere la localizzazione ideale per un centro parco, di supporto, informazione e servizio per gli utenti del Parco delle Cave, in connessione con il sistema costituito dalla Cascina San Romano e dalle aree del Boscoincittà. Tale centro potrebbe promuovere, tra l’altro, le attività e la partecipazione dei cittadini al processo di sviluppo e costruzione del Parco. È questo, infatti, un tema di grande rilevanza: come è possibile leggere dalle molte iniziative di mobilitazione e di progetto in corso e passate, solo attraverso una partecipazione attiva, diffusa e consapevole dei cittadini è possibile immaginare forme di presidio e sviluppo del territorio efficaci e mirate.

Page 18: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 9/38

Altri sottolineano, invece, la necessità che le Guardie Ecologiche Volontarie, attive sulle aree del Parco, possano avere una sede stabile, compatibile con gli spazi di Cascina Linterno, per poter svolgere il modo più efficace le funzioni di cura e presidio che già svolgono nel Parco.

Vista dall’alto di Cascina Linterno 2.4 Le attività di promozione culturale

Una delle dimensioni più rilevanti sottolineate degli intervistati è stata quella culturale, declinata naturalmente in modi differenti a seconda che il fuoco di attenzione principale sia la Cascina Linterno, la Cascina Caldera, il Parco delle Cave o il contesto dell’Ovest Milanese più in generale. In questo senso si possono distinguere tra gli intervistati diverse prospettive. Una prima mira a mettere in rilievo la valenza culturale del complesso delle attività agricole ancora in corso in città, che comprende, quindi ,i manufatti architettonici, di diverso valore storico e culturale nel caso di Caldera e Linterno, ma in ogni caso testimonianza di attività agricola e abitativa di lunghissimo periodo, con tutte le sovrapposizioni e gli interventi a volte discordanti che la lunga durata implica; e il paesaggio agrario più in generale, in particolare il sistema delle acque del reticolo principale e minore che contraddistingue questa parte della città. Questo complesso di manufatti e infrastrutture materiali si accompagna poi alla dimensione più immateriale, legata alle attività di coltivazione e allevamento, viste in una duplice prospettiva, attuale e storica: alcuni degli attori intervistati mettono in luce, quindi, la rilevanza di poter valorizzare nelle due cascine questo complesso di manufatti, strumenti, pratiche anche attraverso percorsi espositivi mirati, come ad esempio un Museo della Fatica da localizzare a Cascina Linterno, come d’altro canto il mantenimento e la valorizzazione della marcita nei terreni ad essa collegati. In questi progetti, la forte connessione tra la dimensione agricola e quella culturale porta a proporre una prospettiva di promozione del concetto di agri-cultura. Ancora, un aspetto di valorizzazione della Cascina Linterno passa attraverso il richiamo alla religiosità locale, sia nella sua dimensione collettiva, che così come espressa ad esempio nella figura di Giuseppe Gervasoni, il Pret de Ratanà. Una seconda prospettiva, che riguarda in questo caso in modo specifico Cascina Linterno, nasce dalla

Page 19: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

10/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

presenza, tramandata e oggetto di studi e ricerche, del Petrarca nella Cascina Linterno negli anni tra il 1353 e il 1361, durante il suo soggiorno milanese presso i Visconti. Anche in questo caso, il fuoco dell’attenzione non è esclusivamente rivolto al manufatto della cascina, e in particolare al suo nucleo storico più antico, con stratificazioni basso-medievali (XII-XIV sec.), che, secondo autorevoli fonti storiche, celano preziose testimonianze affrescate coeve del periodo petrarchesco: la questione posta da alcuni degli intervistati ha, infatti, a che vedere anche con il paesaggio agrario e delle acque di pertinenza della cascina, ancora intatto e simile forse a quello che Petrarca potrebbe aver visitato e richiamato nelle sue opere. La figura del Petrarca, in questa prospettiva, viene vista nella sua luce di poeta europeo e la valorizzazione di Cascina Linterno potrebbe avvenire in connessione con gli altri luoghi petrarcheschi sparsi in Italia e in Francia, attraverso la proposta di realizzare nella Cascina un museo interattivo dedicato al poeta e al suo messaggio culturale, a cui affiancare un'attività ricettiva per studiosi e turisti, con una progettualità coerente con l’originaria "Infernum/Linterno" che accoglieva i pellegrini nel XIII secolo. Secondo alcuni intervistati, la rinomanza europea del Petrarca porterebbe visitatori anche da lontano, sulle tracce dei luoghi della memoria, in linea con un turismo culturale che è molto diffuso in Europa. 2.5 Le attività di coesione sociale

Un ultimo aspetto, che in realtà è un’altra faccia di quanto esposto nei paragrafi precedenti, è l’importante dimensione di coesione sociale di molte delle attività citate, che può divenire, a parere degli intervistati, un altro criterio guida per le selezione e l’allocazione di funzioni e attività nelle due cascine. In questa categoria si possono identificare tre diversi sottogruppi tematici: le iniziative di comunità (formative, didattiche e di semplice aggregazione), le attività sportive e quelle di accoglienza turistica. Al primo gruppo appartengono molte delle attività legate in maniera diretta e indiretta al mondo della ruralità urbana. Come ben dimostrato da iniziative importanti presenti a Milano da molti anni, la produzione ha in se stessa una funzione didattica e una di coesione sociale. Gli esempi, anche nello stesso contesto territoriale, non mancano: si tratterebbe, quindi, di rafforzare ed estendere le migliori sperimentazioni, sia per quanto riguarda le attività didattiche rivolte direttamente alle scuole milanesi o alle famiglie nel resto del tempo, sia le attività educative e formative per adulti, sia, infine, quelle attività con una più spiccata connotazione sociale legata tipicamente ai percorsi di recupero di persone in difficoltà. Tutte queste attività potrebbero essere compatibili, a parere di molti intervistati, con l’attività produttiva da svolgere e rafforzare alla Cascina Caldera. Ancora, con riferimento specifico a Cascina Linterno, si sottolinea come le attività di apertura al quartiere, di interfaccia tra vita quotidiana degli abitanti e recupero della storia materiale del territorio, debbano essere mantenute e rafforzate, proprio con obiettivi di coesione sociale a livello locale. Inoltre, viene sottolineato come Cascina Linterno, per la sua specifica connotazione storica, legata alla figura di Francesco Petrarca, ma anche all’epopea dei pellegrinaggi medievali, possa costituire un prezioso luogo identitario nel contesto periferico, come è possibile vedere dalle numerose attività già in corso, in particolare con le scuole del quartiere. 2.6 Gli usi attuali e le proposte degli stakeholder

Grazie all’analisi svolta dal Politecnico di Milano sullo stato attuale delle due cascine, sia strutturale che rispetto agli usi oggi attivi (Tavola 4), e a quanto emerso dalle interviste con gli stakeholder, è possibile riassumere le singole attività e funzioni in uno schema sintetico (Tab. 1) che mostra per ciascuno dei quattro cluster tematici e per ciascuna delle due cascine: 1) le attività (e sotto-attività) oggi svolte all’interno o nelle immediate vicinanze (fino al

coinvolgimento di parti significative del Parco delle Cave); 2) quale attore locale le svolge; 3) alcune note esplicative;

Page 20: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 11/38

4) i due principali conflitti latenti/potenziali che caratterizzano questo contesto territoriale. In particolare, sull’ultimo punto, occorre rilevare come: tra le proposte di Italia Nostra e gli usi attuali e le progettualità future delle famiglie di agricoltori

che gestiscono Cascina Caldera ci sia un’evidente distanza di senso prima ancora che operativa, tra una gestione partecipata e di carattere “formativo e di coesione sociale” della cascina e del Parco delle Cave in generale (con addirittura una priorità logica del contesto generale sul ruolo da dare a Caldera) e una gestione agricola e imprenditoriale, anche se in chiave sociale, della struttura e di conseguenza degli spazi limitrofi, compresa potenzialmente la cura del verde pubblico;

tra il CSA (Comitato Salvaguardia Ambientale e culturale1) e l’Associazione Amici di Cascina Linterno si registri un conflitto, più personale che operativo, dato che la maggior parte delle proposte di gestione/attivazione di Cascina Linterno sono tra loro compatibili, al netto della verifica di fattibilità e, soprattutto, di sostenibilità economica delle due proposte più impegnative, cioè i due musei (Museo della Fatica e Museo Virtuale del Petrarca). Tale conflitto, tra l’altro, appare essersi esacerbato non solo per dinamiche tra i vari protagonisti, ma anche in assenza di prospettive chiare e tempi certi rispetto alla riattivazione di Cascina Linterno. Al netto di questo, a oggi, gli unici ambiti davvero in sovrapposizione appaiono alcune attività di carattere tradizionale, come le due “Lusiroeula”, tradizionale serata alla riscoperta delle lucciole.

Un antico capitello della Cascina Linterno

1 Il Comitato Salvaguardia Ambientale e culturale nasce nel 2007 con l’obiettivo di presidio territoriale e di salvaguardia ambientale del Parco delle Cave.

Page 21: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

12/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Tab. 1 – Usi attivi e proposte degli stakeholder sulle due cascine Le attività proposte dai singoli stakeholder, sono in alcuni casi frutto di singole progettualità o semplici idee; in altri sono il frutto di un lavoro tra vari soggetti, alcuni dei quali anche assenti in questa ricognizione (come il sostegno del Touring Club al progetto del Museo del CSA), e quindi sostenuti da un consenso più diffuso. Per dotare il Comune di uno strumento utile a valutare la diversa condivisione delle varie proposte, è utile la tabella di sintesi (Tab. 2) che riporta: le singole attività proposte dagli stakeholder (siano esse una prosecuzione di attività già svolte o

progetti nuovi); il soggetto proponente e la cascina di riferimento [P + (nome cascina) in grassetto]; i soggetti sostenitori la proposta [S + (nome cascina)]; i confitti latenti o potenziali già descritti precedentemente. È importante sottolineare come questa indicazione non va interpretata in maniera rigida e esaustiva. Esistono, infatti, alcune “cordate” nel contesto analizzato che sono abituate a ragionare in maniera organica e, quindi, tendono a esprimere proposte condivise e a sostenersi tra di loro (come il Consorzio DAM2, Apicoltura Veca e famiglie Zamboni e Calvi). Allo stesso tempo non è detto che anche altri soggetti che paiono più isolati (come il DES-R - Distretto di Economia Solidale Rurale3) non

2 Il Consorzio DAM Distretto Agricolo Milanese, costituito nel 2011, rappresenta l’interlocutore privilegiato di Comune, Provincia e Regione per la neo-ruralizzazione di Milano. Lo scopo perseguito è la valorizzazione delle attività agricole, il sostegno alle aziende operanti nel territorio di Milano, la tutela di beni comuni, suolo e acque e la riqualificazione paesaggistico-ambientale, a partire dal ricco patrimonio di cascine esistente. Fanno parte del Consorzio 31 aziende che coltivano complessivamente circa 1500 ha. 3 Il Distretto di Economia Solidale Rurale è nato nel dicembre 2008 con l’obiettivo di salvaguardare e riqualificare il Parco Sud e la sua agricoltura. La rete territoriale del DESR è costituita oggi da una decina di aziende agricole, una ventina di GAS (Gruppi di

Caldera Linterno Caldera Linterno

Produzione stakeholder

Foraggio Zamboni/Campi

Orti altri agricoltori

Commercio Diretto Italia Nostra

Punto filiera corta GEV

Mieleria Amici di Cascina Linterno

Ortofrutta CSA

Mercatini esterno Politecnico di Milano

Stoccaggio/Rimessaggio DES‐R

Conservazione/Ripristino paesaggio rurale Apicultura Veca

Punto Parco delle Cave Consorzio DAM

GEV GAS

Co‐gestione verde (progetto Italia Nostra) istituzionali

Gestione del verde pubblico

Cultura rurale tradizionale conflitto

Sede

Museo della Fatica

Eventi tradizionali esterna

Cantiere didattico temporanea

Cultura petrarchesca

Eventi esterna

Sede

Museo  interattivo

Animazione quartiere conflitto conflitto

Fattoria didattica

Didattica diffusa

Lavori socialmente utili

Punto GAS (stoccaggio/distribuzione)

Pensione cavalli privati

Maneggio + Clubhouse

Passeggiate guidate cavallo/bici

Percorsi turistici/tematici

Interni conflitto conflitto

Esterni

Attività e sotto attivitàOggi Proposte Stakeholder

Usi Agricoli

Coesione Sociale

Comunità

Sport

Turism

o

Cluster 

tematico

situazioni di conflitto 

latente fra attività presenti 

o potenziale fra attività 

previste

Presidio 

Territorio

conflitto

conflitto

Promozione 

Culturale

Page 22: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 13/38

abbiano in realtà un sostegno condiviso su alcune proposte o, almeno, non siano portatori di proposte che hanno alta probabilità di essere accettate da buona parte degli altri stakeholder , come il punto di stoccaggio per i GAS di zona.

Tab. 2 – Proponenti e sostenitori [in rosso i conflitti esistenti o potenziali; in grassetto i proponenti (P), in normale i sostenitori (S)] Infine, va evidenziato come non tutti gli stakeholder intervistati abbiano espresso proposte operative. Il Comitato per la Salvaguardia del Parco delle Cave ha solo sostenuto alcune iniziative di altri; il Consiglio di Zona 7 ha interpretato il suo ruolo istituzionale esprimendo un auspicio generale alla collaborazione e sinergia tra tutte le progettualità esistenti, mentre l’Associazione Fontanili si è concentrata su progettualità e proposte legate al contesto territoriale e non alle singole cascine.

Acquisto Solidale), i Comuni di S. Giuliano Milanese e Corsico, la finanza etica nei suoi tre canali (Mag2, Banca Etica e CAES – Assicurazioni Etiche), associazioni e comitati a difesa del territorio.

Attività e sotto attività Zamboni\Campi Italia Nostra Amici Linterno CSA DES‐R Apicultura Veca Consorzio DAM Salvaguardia PdC

Produzione

Foraggio P (Caldera) S (Caldera)

Orti P (Linterno)

Commercio Diretto

Punto Filiera Corta S (Caldera) P (Linterno) S (Linterno) P (Caldera)

Mieleria S (Linterno) S (Linterno) S (Linterno) P (Linterno) S (Linterno)

Ortofrutta P (Linterno) S (Linterno)

Mercatini S (linterno) S (Linterno) S (Linterno) P (Linterno)

Stoccaggio\Rimessaggio P (Caldera) S (Caldera)

Conservazione\Ripristino paesaggio P (Caldera) S (Caldera)

Punto Parco delle Cave P (Caldera) S (Caldera)

Sede GEV P (Linterno)

Co‐Gestione Verde P (Caldera) P (Caldera) S (Caldera)

Gestione del Verde Pubblico P (Caldera) P (Caldera) S (Caldera) S (Caldera)

Cultura Rurale Tradizionale

Sede P (Linterno)

Museo della Fatica P (Linterno)

Eventi Tradizionali P (Linterno)

Cultura Petrarchesca

Eventi S (Linterno) P (Linterno)

Sede S (Linterno) P (Linterno)

Museo Interattivo S (Linterno) P (Linterno)

Animazione Quartiere P (Caldera) P (Caldera) P (Linterno) S (Caldera)

Fattoria Didattica P (Caldera) S (Caldera)

Didattica Diffusa P (Caldera) S (Caldera)

Lavori Socialmente Utili P (Caldera)

Punto Gas S (Linterno) P (Linterno)

Pensione Cavalli Privati P (Caldera)

Maneggio + Clubhouse P (Caldera) P (Linterno)

Passeggiate Guidate (Cavallo\Bici) P (Caldera)

Percorsi Turistici\Tematici

Interni P (Caldera) P (Linterno) P (Linterno)

Esterni P (Caldera) P (Linterno)

Presidio 

del 

Territorio

Cluster tematico

Usi Agricoli

Promozione 

Culturale

Coesione Sociale

Comunità

Sport

Turism

o

Page 23: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

14/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Page 24: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella
Page 25: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 15/38

3 GLI SCENARI POSSIBILI DI MIX

FUNZIONALE/GESTIONALE

3.1 Le “identità elettive” delle due cascine

Sulla base della fase di ascolto, di alcune indicazioni generali pervenute dallo stesso Comune di Milano e delle analisi svolte dal gruppo di lavoro del Politecnico di Milano, è possibile ipotizzare per ciascuna cascina uno scenario futuro generale, ma con alcuni aspetti ancora da precisare, in grado di guidare il prosieguo del percorso amministrativo, a partire dall’elaborazione delle funzioni “elettive”, le compatibilità tra gli usi e i modelli di gestione. Le due cascine si caratterizzano, infatti, attraverso un’identità propria e ben definita che è in rapporto biunivoco con la comunità locale, dove il genius loci plasma le aspettative e le progettualità degli attori del territorio, che a loro volta rafforzano e specializzano l’anima implicita della cascina. Tale processo è spesso il motore dei conflitti latenti e potenziali che insistono sulle due strutture: infatti è proprio la compresenza della lettura di identità diverse da parte degli stakeholder a originare attriti e un diffuso senso di aut-aut a volte oggettivamente motivato, soprattutto per Caldera, più percepito che reale per Linterno, data la possibilità, a nostro avviso, di sintesi tra le due identità, quella tradizionale/rurale e quella colta/petrarchesca. Uno degli obiettivi di questa seconda parte è, quindi, non solo proporre al Comune di Milano i due scenari ideali, ma anche suggerire una possibile soluzione dei principali conflitti esistenti, sia attraverso una scelta di campo che attraverso la possibilità di spingere le parti a trovare una sintesi. Di questo si parlerà più nel dettaglio nei paragrafi successivi. Entrando nel dettaglio delle due identità è possibile rilevare che Linterno si caratterizza in prospettiva come la cascina dedicata alla cultura rurale o agri-cultura: un luogo che emerge dalle interviste come un simbolo della storia del rapporto tra uomo e campagna, ricco di storie lontane, di richiami al Petrarca, di devozione e partecipazione locale, con una spiccata vocazione nei confronti della coltura orticola e delle erbe. Un luogo ideale per l’incontro tra urbano e rurale: tra tradizione e innovazione (a dimostrarlo la possibile collocazione di uno spazio per la logistica per i GAS di zona e di un ortofrutta a filiera corta), tra cultura colta (il Museo Virtuale del Petrarca) e la vulgata popolare (il Museo della Fatica), tra cittadini e campagna per la possibile attivazione di orti condivisi all’esterno del lato sud della cascina e di attività di coesione sociale nelle sale e, soprattutto, nell’aia. In questa lettura, l’identità letterata e quella popolare possono convivere e rafforzarsi, al netto dei conflitti caratteriali in essere, dato che oggi è palese come non esista futuro per la Cultura “con la C maiuscola” se non trova percorsi di coinvolgimento e diffusione, soprattutto verso i giovani. A sua volta, la cultura materiale è stata grandemente rivalutata ma necessita di essere raccolta e raccontata con professionalità e competenza, per uscire da una dimensione amatoriale e alla lunga naif. Caldera, invece, è la cascina dell’agricoltura del XXI secolo, che racconta come oggi agricoltore e cittadino, possono convivere e collaborare: a testimoniarlo, un’azienda agricola multifunzionale e innovativa che, in un’ottica imprenditoriale, integra produzione, vendita diretta, didattica, ospitalità e servizi turistici. Al suo fianco, a integrazione, la possibilità di aprire un Punto Parco che permetta a chiunque di godere del verde del Parco delle Cave (attività sportiva, visite guidate, ecc.). A nostro avviso, in questo caso, il “conflitto” tra una lettura agricola e una funzionale all’“eco-sistema Parco

Page 26: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

16/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

delle Cave” deve veder prevalere quella più originale, radicata e autonoma. Cascina Caldera è e deve restare un presidio agricolo-produttivo per preservare in Milano un asset strategico dal punto di vista culturale, economico e sociale. Una progettualità in cui il ruolo della cascina rischia di diventare quello di semplice “casa” di servizi e attività che rispondono a logiche legittime e importanti, ma in realtà esterne alla struttura (la gestione complessiva del parco) deve essere considerata un second best e quindi una eventuale integrazione, a patto che il proponente accetti la priorità culturale dell’identità elettiva agricolo-produttiva. Questa vocazione, tuttavia, deve inserirsi a sua volta all’interno di una progettualità complessiva che riguarda le aree verdi della zona ovest di Milano, che si appoggia su esperienze ed esempi di pregio (Boscoincittà, Parco delle Cave). 3.2 I mix funzionali

Sulla base delle due identità definite è possibile organizzare le proposte di usi e funzioni raccolte dagli stakeholder, ricordando ancora una volta il continuo interscambio tra la dimensione dell’immaginario e quella operativa. Questa schematizzazione è descritta nel dettaglio dalla tabella 3. A questi abbiamo voluto aggiungere la proposta di alcune attività integrative che in base alla nostra esperienza, diretta o di studio, possono essere delle iniziative sinergiche e di rafforzamento dei due progetto complessive sulle cascine. I criteri utilizzati per la selezione delle proposte aggiuntive sono: a) coerenza con l’identità elettiva, per evitare cortocircuiti di immagine, prima che gestionali, che

possono risultare esiziali nella costruzione di un legame “emotivo” stabile e duraturo tra luogo e utenza;

b) sinergia con le competenze, progettualità e attività svolte o proposte dagli stakeholder; c) coerenza con propensioni d’uso degli spazi definite dal Politecnico all’interno del suo progetto di

studio del sistema “Linterno-Caldera” e in particolare dell’intervento di restauro di Cascina Linterno; d) sostenibilità economica futura, in quanto le ipotesi di attività aggiuntive privilegiano le loro

potenzialità dal punto di vista della generazione di margini che possano facilitare l’obiettivo della copertura dei costi di manutenzione e gestione delle due cascine intese come sistemi complessivi;

e) minimizzazione delle duplicazioni di attività/funzioni tra le due cascine. In base a questi criteri, abbiamo raccolto 17 nuove ipotesi di attività/funzioni, distribuite tra le 2 cascine e all’interno di 2 dei cluster tematici già descritti, Usi agricoli e Coesione sociale. Queste proposte sono descritte nella tab. 3 (Proposta di mix funzionale), dove sono riportate in colore blu accanto a quelle avanzate dagli stakeholder. Si può evincere come la nostra analisi punti soprattutto allo sviluppo dell’anima comunitaria (in Linterno), sportiva (in Caldera) e turistica (sia in Linterno che in Caldera). Per alcune di queste ipotesi, abbiamo anche identificato un potenziale soggetto gestore/erogatore dell’attività, in base al principio b) sopra esposto. Inoltre, sia per le nostre proposte, che per quelle degli stakeholder, abbiamo riportato in un’apposita colonna anche un indicatore di redditività (da 0 a 3 “$”) che serve per identificare quali attività possono generare entrate economiche. A questo stato di maturazione dell’analisi di fattibilità, non è oggi possibile prevedere con precisione quali di queste attività saranno in grado non solo di generare entrate, ma di creare margini operativi positivi in modo da contribuire alla copertura non solo dei costi legati alla produzione, comunicazione e erogazione del prodotto/servizio/attività, ma anche di compartecipare alle spese di manutenzione e gestione complessiva della cascina.

Page 27: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 17/38

Tab. 3 – Proposta di mix funzionale [in blu le nuove ipotesi di attività/funzioni individuate dal gruppo di lavoro; in rosso le proposte che necessitano di ulteriori approfondimenti]…………………] Entrando nel dettaglio vediamo positivamente la collocazione in Linterno di: orti condivisi/ortisti: sul lato sud della cascina, il terreno oggi utilizzato per il deposito mezzi agricoli

potrebbe essere recuperato e messo a disposizione di un soggetto gestore (come il DES-R) che attivi un orto condiviso con la cittadinanza nella forma più consona tra le tante oggi già praticate (affitto di parcelle, coltivazione comune, solo raccolta, solo ritiro, ecc.). Tale attività può produrre ricavi e agevolmente andare a pareggio; da valutare la possibilità di generare margini per pagare, per esempio, un affitto al soggetto gestore della cascina (vedi cap. 4);

produzione e vendita di conserve: da valutare la fattibilità tecnica che gli edifici di Linterno possano

Caldera Linterno

Produzione stakeholder

Foraggio Zamboni/Campi

Orti altri agricoltori

Orti Condivisi/Ortisti $ Italia Nostra

Commercio Diretto GEV

Punto Filiera Corta $$ Amici di Cascina Linterno

Mieleria $$ CSA

Ortofrutta $$ Politecnico di Milano

Conserve $ da valutare DES‐R

Mercatini $ Apicultura Veca

Stoccaggio\Rimessaggio Consorzio DAM

Conservazione\Ripristino paesaggio rurale GAS

Punto Parco delle Cave Chi? istituzionali

GEV

Co‐gestione verde (progetto Italia Nostra) $ conflitto

Gestione del verde Pubblico $$

Cultura rurale tradizionale

Sede $

Museo della Fatica $ da valutare chi?

Eventi tradizionali $

Cantiere didattico $ proposta

Cultura petrarchesca

Eventi $

Sede $ da valutare

Museo  interattivo $ da valutare

Animazione quartiere proposta proposta

Fattoria didattica $

Didattica diffusa $

Panificazione didattica (forno) $ Chi?

Spazio Laboratori $$ Chi?

Incontri, feste e funzioni religiose (chiesetta) $$ Chi?

Feste bambini/Riunioni associazioni di quartiere (aia) $$ Chi?

Lavori socialmente utili da valutare

Punto GAS (stoccaggio/distribuzione) $

Ciclofficina $ Chi?

Ippoterapia $$$

Agrinido $$$ Chi?

Pensione cavalli privati $$

Maneggio + Clubhouse $$$

Noleggio bici $$ Chi? Chi?

Spogliatoi a tempo (Runner e Biker) $$ Chi?

Punto Expo temporanea

Residenza temporanea  $$ Chi?

B&B $$$

Passeggiate guidate cavallo/bici $$

Percorsi turistici/tematici

Interni $ proposta

Esterni $

Somministrazione

Vineria $$$ Chi?

Ristorante $$$ Chi?

Kit Picnic\Take Away\Home Delivery $$ Chi?

proposte di cui occorre una 

valutazione tecnica o 

economica

situazioni di conflitto 

latente fra attività presenti 

o potenziale fra attività 

previste

Promozione 

Culturale

mancata individuazione del 

soggetto attuatore

attività senza una precisa 

assegnazione a uno 

stakeholder

Coesione Sociale

Comunità

Sport

Turism

o\A

ccoglienza

Usi Agricoli

Presidio 

Territorio

proposta

Cluster 

tematicoAttività e sotto attività Redditività

Proposte 

Page 28: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

18/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

ospitare un laboratorio di produzione di conserve che sfrutti le sinergie evidenti sia con il lato produzione (eccessi di produzione stagionale di fresco) sia quelli con la presenza in loco di un punto vendita e di un ristorante/vineria. Il soggetto più logico per una sua gestione appare il DES-R, che propone l’apertura e gestione del punto vendita di orto/frutta a filiera corta dove vendere la produzione agricola proveniente dai campi limitrofi (proposta in Usi agricoli), per un totale di circa 8.000 mq. L’attività può generare margini;

panificazione didattica: la presenza dell’antico forno è da valorizzare attraverso attività culturali dedicate sia alle scuole che a singoli gruppi di appassionati. Non è invece possibile, a prima analisi, lo svolgimento di un’attività di panificazione commerciale. In ogni caso, l’attività può generare ricavi attraverso il pagamento di una quota di iscrizione ai corsi sia da parte di scuole che, più probabilmente, di amatori interessati all’esperienza di una panificazione in un forno secolare. Il soggetto gestore per questa attività è lo stesso soggetto gestore della Cascina o l’Associazione Amici di Cascina Linterno, da sempre i più attenti all’identità popolare di Linterno;

spazio laboratori: uno o più ambienti della cascina possono essere affittati a soggetti interessati a svolgere laboratori legati ai temi del cibo (es. cucina crudista), della cultura tradizionale o ad altre attività presenti in cascina (es. tecniche di restauro). Qui la possibilità di fare margini è solo legata alla saturazione degli slot di affitto, dato che si tratta sostanzialmente di una rendita di carattere “immobiliare”. Anche in questo caso il soggetto gestore è il soggetto gestore della Cascina o l’Associazione Amici di Cascina Linterno;

incontri, dibattiti e feste religiose: la chiesetta appare il luogo ideale per queste attività, che a volte potrebbero prevedere anche il pagamento di un affitto simbolico, sempre gestiti dallo stesso soggetto gestore della Cascina o dall’Associazione Amici di Cascina Linterno;

feste bambini e riunioni associazioni di quartiere: l’aia della cascina e almeno un ambiente coperto possono essere dedicati in alcuni giorni, o momenti della giornata, all’affitto per feste di bambini o eventi delle associazioni del quartiere. La possibilità di fare margini è solo legata alla saturazione degli slot di affitto, dato che si tratta sostanzialmente da una rendita di carattere “immobiliare”. Il soggetto gestore sarà il soggetto gestore della Cascina o l’Associazione Amici di Cascina Linterno;

noleggio bici: in stretta collaborazione con il “polo sportivo” potenzialmente allocabile in Caldera, da cui proverrebbero le bici, è pensabile che sia possibile affittarne anche in Linterno, per integrare l’offerta di kit picnic, take away e home delivery. Anche in questo caso il soggetto gestore è lo stesso della Cascina o l’Associazione Amici di Cascina Linterno;

percorsi turistici esterni: visite guidate ai punti di interesse (marcita, ecc.); residenza temporanea: il primo piano dell’ex residenza degli ortolani è storicamente adibito a

funzioni abitative. Per questo potrebbe essere dedicata a forme di residenza temporanea, sia in ottica di gestione di emergenze sociali di brevi durate (sgomberi, sfratti, ecc.) sia per ospitare ricercatori ed esperti interessati alla storia del Petrarca o al cantiere didattico sul recupero dello stabile. Questa attività può assumere varie forme di produzione di ricavi e, se ben gestita, può produrre margini interessanti. Il soggetto gestore può essere solo il conduttore dell’intera cascina;

vineria: la Linterno appare idonea ad ospitare un’attività di somministrazione “leggera”, che svolga una triplice funzione: servizio per la comunità lavorativa della cascina, offerta per i flussi turistici verso il Parco delle Cave, attrazione per fruitori provenienti da tutta la città. L’attività deve essere rispettosa dell’identità della cascina, ma offrire anche un’esperienza di fruizione unica e di qualità, in modo da diventare un fattore decisivo per la generazione di risorse per la gestione dell’intera cascina, come sta già accadendo per Cascina Cuccagna. In quest’ottica, anche per apportare alcune migliorie al modello Cuccagna, si presume interessante l’apertura di un punto somministrazione in società tra l’ente gestore e un soggetto terzo esperto del settore (profit o non profit), piuttosto che il semplice affitto degli spazi. A titolo puramente ipotetico, abbiamo identificato nel modello “vineria di qualità con spuntini” un format che potrebbe calzare al profilo appena descritto;

kit picnic, take away e home delivery: mettendo in sinergia il servizio di somministrazione, la

Page 29: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 19/38

presenza del Parco delle Cave e l’affitto biciclette risulta facile e promettente immaginare un servizio di vendita di kit picnic (magari inizialmente solo nei week end) che prevedano oltre a cibo e bevande anche il necessario per sedersi sull’erba e pranzare (dietro caparra), come già sperimentano con successo a Milano da California Bakery. Inoltre, il punto somministrazione deve essere in grado di servire pasti take away, soprattutto a pranzo per chi lavora nelle vicinanze, e rapidamente di attivare anche la consegna a domicilio, almeno in pausa pranzo (avvalendosi di personale interno o realtà terze come gli Urban Bike Messanger).

Queste ipotesi, puramente indicative, unite a quelle proposte dagli stakeholder, sono state oggetto anche di una prima ipotesi di collocazione fisica negli ambienti di Cascina Linterno (vedi Tab. 3), una volta finito l’intervento di restauro progettato dal Politecnico di Milano e tenendo conto delle propensioni d’uso dei singoli corpi di fabbrica. Quello che è importante evincere oggi, al netto delle informazioni in nostro possesso, è che in linea teorica tutte le attività immaginate potrebbero trovare collocazione in cascina. Un’analisi più puntuale è comunque necessaria in vista di uno studio di fattibilità operativo, incrociando i bisogni spaziali e funzionali delle varie attività con le effettive disponibilità dei vari ambienti.

Cascina Linterno: propensioni d’uso e prima ipotesi di mix funzionale Rispetto a Cascina Caldera, invece, i servizi aggiuntivi che proponiamo sono: punto filiera corta: nell’ottica della collaborazione molto fattiva tra tutti i soci, tra i quali ci sono

anche i signori Campi, il Consorzio DAM potrebbe aprire in cascina un punto vendita di suoi prodotti agricoli. La gestione potrebbe vedere una compartecipazione tra la stessa famiglia Campi e

Page 30: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

20/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

la presenza a turno degli altri agricoltori soci dell’area dell’Ovest Milanese. L’attività può generare margini.

ciclofficina: uno degli spazi in Caldera potrebbe essere dedicata a una ciclofficina di quartiere, gestita da appassionati e volontari. Il modello di gestione della ciclofficina è per sua natura volontaristico e, quindi, non è immaginabile pensare di chiedere un affitto. Tuttavia, l’attività attrarrà sicuramente potenziali clienti degli altri servizi in cascina, mentre i volontari potrebbe “pagare” lo spazio con il lavoro di manutenzione delle bici messe in affitto (vedi punto seguente);

noleggio bici: la Cascina potrebbe acquisire un piccolo parco bici da mettere a disposizione di famiglie e appassionati per percorrere i tracciati all’interno del Parco delle Cave. L’attività può generare entrate e margini, una volta ammortizzati gli investimenti;

spogliatoi a tempo (per runner e biker): Caldera, per la presenza già oggi di attività sportive legate ai cavalli, sembra mostrare una propensione per diventare la “porta” al Parco delle Cave per gli appassionati dello stare bene. Oltre ai fantini, potrebbe offrire un servizio molto utile sia per i biker che per i runner: uno spazio della cascina potrebbe essere adibito a spogliatoio (con la possibilità di affittare stagionalmente anche armadietti con lucchetto) e doccia, per permettere a chi va o arriva dal lavoro di cambiarsi, svolgere al sua attività fisica nello splendido contesto del Parco delle Cave e poi tornare alle sue attività. Il modello di riferimento è il Run Pit di Tokio, anche rispetto alla possibilità di indentificare un marchio sportivo interessato a sponsorizzare l’iniziativa. Interessanti sono anche le sinergie con l’eventuale attività di ristorazione;

ippoterapia: data l’esperienza nel campo e le strutture già presenti, la famiglia Campi potrebbe integrare la sua attività di alloggio e maneggio con quella di ippoterapia, magari alleandosi con una cooperativa sociale attiva nel settore. Quest’attività genera sicuramente ricavi e margini, se la “saturazione” dell’uso dei cavalli di proprietà è alta;

agrinido: altra attività di grande potenzialità è quella di ospitare una struttura privata di asilo nido in cascina, ovviamente gestita da un soggetto esperto e titolato, in cambio di un affitto. L’attività genera sicuri margini, trattandosi di rendita immobiliare;

B&B: la struttura potrebbe completare la sua potenzialità economica e multifunzionale con un’attività facilmente collocabile in un contesto come Caldera: un piccolo B&B che offra un’esperienza di vita agreste a 20’ da piazza del Duomo. La posizione strategica rispetto a Expo, poi, garantisce una straordinaria opportunità per avviare l’attività, sempre che la struttura sia pronta e operativa almeno per gennaio 2015. L’attività appare di ottime potenzialità a livello di margini;

ristorante: compatibilmente con la loro disponibilità, le famiglie degli agricoltori potrebbero aprire un ristorante o darlo in appalto ad un soggetto terzo. Il contesto agricolo e una buona cucina sana e coerente, potrebbero essere i fattori di successo per questa iniziativa, in grado da sola di ripagare i costi di gestione. Interessante è anche valutare alcuni prodotti pensati per i praticanti degli sport che potrebbero essere attratti dai servizi sovra descritti (menu dietetici, centrifughe, ecc.).

Queste ipotesi di collocazione di attività aggiuntive all’interno del manufatto di Cascina Caldera vanno ovviamente valutate con attenzione, possibilmente insieme al soggetto gestore della stessa una volta definiti modalità, tempi e contenuti della concessione, anche in coerenza con quanto verrà ora detto sulle ipotesi di gestione.

Page 31: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 21/38

Cascina Caldera 3.3 Ipotesi di gestione

Quanto scritto fino ad ora, ci conduce a un ulteriore passo avanti, identificando per entrambe le cascine due ipotesi, una prioritaria sull’altra, per le modalità di gestione delle stesse. Per ciascuna abbiamo cercato di prevedere pro e contro, raccolti nella tabella sottostante. I principi utilizzati sono stati: 1) sostenere esperienze di partenariati pubblico/privato; 2) garantire la gestione complessiva di tutta la struttura da parte di un unico “ente”, per evitare che

nella stessa cascina esistano due o più centri di interesse, potenzialmente conflittuali, con uguali diritti su parti differenti della stessa;

3) garantire una governance efficiente e efficace che massimizzi le possibilità di gestione manageriale e la sostenibilità nel tempo del manufatto;

4) favorire la partecipazione più ampia possibile delle reti del territorio alla gestione. Queste ipotesi sono fatte al netto di questioni di fattibilità tecnica legate ad aspetti di diritto amministrativo o regolamenti interni al Comune che non sono oggi di nostra conoscenza. Tali indicazioni saranno inoltre riprese nel capitolo successivo quando si proverà a identificare alcune linee guida per i futuri percorsi di concessione da parte del Comune.

Page 32: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

22/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

IPOTESI PRO CONTRO Linterno – Modello A: ente gestore unicoente gestore unico costituito da due o più realtà del territorio appositamente per la gestione della Cascina. L’ente può avere natura non profit, ma anche profit con forme di limite significativo alla distribuzione degli utili tra i soci, in modo da garantire il massimo re-investimento. Il modello di governance deve essere partecipato, aperto, trasparente, ma efficiente ed efficace, per garantire una gestione sostenibile di un progetto che nasce con una spiccata missione comunitaria

gestione unitaria dell’intera struttura

responsabilità economica chiara dei soggetti coinvolti

ottimizzazione flussi economici tra attività a reddito e attività in perdita, attività strutturate e attività ad investimento

garanzia per la mission sociale della Cascina

condivisione di alcuni ambiti decisionali rispetto alla cascina con tutti gli stakeholder

possibilità di allargamento successiva della compagine

assenza di controllo diretto da parte del Comune

difficoltà di costruzione di un’ATS/cordata4 sufficientemente solido, capace e rappresentativo

gestione dinamica dei rapporti nell’ATS

rapporto potenzialmente conflittuale tra ATS e affittuari/attività “proposte” dal Comune per la loro valenza collettiva

linterno – Modello B: gestione diretta da parte del Comune gestione diretta da parte del Comune (o CDZ 7) con affitto (più o meno temporaneo) di parti della cascina ai soggetti incaricati di gestire alcune delle attività immaginate e collaborazione progettuale con un soggetto collettivo agile (comitato o associazione semplice) che raccolga tutti gli stakeholder interessati a dire qualcosa

gestione unitaria dell’intera struttura

controllo diretto da parte del comune

minimizzazione conflittualità tra i vari stakeholder

condivisione della maggior parte delle decisioni riguardanti la cascina con tutti gli stakeholder

necessità di competenze gestionali/manageriali interne al Comune

deresponsabilizzazione dei soggetti coinvolti come utenti della Cascina nella sua gestione

tempi decisionali lunghi possibile presenza di vincoli

amministrativi per lo svolgimento di alcune attività

Caldera – Modello A: gestione diretta da parte delle famiglie Zamboni e Campi gestione diretta da parte delle famiglie Zamboni e Campi con vincoli posti dal Comune rispetto al restauro/manutenzione ordinaria e straordinaria della cascina e di ospitalità/erogazione di attività a “impatto sociale” della struttura nella sua interezza

gestione unitaria dell’intera struttura

responsabilità economica chiara da parte delle famiglie Zamboni e Campi

ottimizzazione flussi economici tra attività a reddito e attività in perdita, attività strutturate e attività a investimento

garanzia per la mission sociale della Cascina

assenza di controllo diretto da parte del Comune

rischio di “abuso di posizione dominante” da parte degli agricoltori verso gli affittuari, in primis Italia Nostra

Caldera – Modello B: gestione tramite un’ATI Italia Nostra + famiglie Zamboni e Campi gestione tramite un’ATI Italia Nostra + famiglie Zamboni e Campi con vincoli posti dal Comune rispetto al restauro/manutenzione ordinaria e

gestione unitaria dell’intera struttura

responsabilità economica chiara dell’ATI

ottimizzazione dei flussi

tempi lunghi per la strutturazione dell’accordo

assenza di controllo diretto da parte del Comune

conflittualità latente tra le due

4 Associazione Temporanea di Scopo

Page 33: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 23/38

straordinaria della cascina e di ospitalità/erogazione di attività a “impatto sociale” della struttura nella sua interezza

economici tra attività a reddito e attività in perdita, attività strutturate e attività a investimento

garanzia per la mission sociale della Cascina

visioni dei due contraenti

Tab. 4 – Ipotesi di governance 3.4 Scenari di sostenibilità economica di lungo periodo

Uno degli obiettivi di questo lavoro di ascolto, sintesi e proposta è quello di identificare le condizioni di governance, funzionali, economiche che possono massimizzare la possibilità per il Comune di Milano di vedere, nel più breve tempo possibile, le due cascine restaurate, attivate, vissute e mantenute in perfetto stato per gli anni futuri. In quest’ottica risulta utile identificare alcune voci di spesa che i soggetti che saranno chiamati a gestire le cascine dovranno probabilmente sostenere per: restauro: per Linterno si tratta del completamento dell’intervento su progetto del Politecnico di

Milano che è auspicabile sia svolto nei primi mesi della concessione; per Caldera si tratta del recupero di alcune parti, in condizioni peggiori, che può invece seguire un processo incrementale legato al recupero delle risorse per svolgerlo, dato che la cascina è già oggi abitata e attiva;

manutenzione ordinaria: spese per la cura e sostituzione regolare degli impianti, la cura degli ambienti interni e esterni comuni, verde e pulizie, ecc.;

manutenzione straordinaria: spese preventivate per probabili interventi derivanti da usura del manufatto;

gestione ordinaria – si tratta di tutte le spese legate alla gestione complessiva del sistema cascina e non alle singole attività (es. ristorazione): i materiali di consumo collettivi, permessi e tributi, consulenze specialistiche (es. vigili del fuoco), utenze e consumi, ecc.

L’individuazione di tali voci servono al gestore non solo per le parti che manterrà in controllo diretto, ma, soprattutto, per calibrare nel modo migliore i contratti di affitto (più o meno duraturo) degli altri spazi e il pricing per le attività temporanee (incontri, laboratori, feste, ecc.) e, quindi, poter strutturare già in fase di proposta per l’assegnazione un piano di gestione della cascina più realistico e utile. Oggi i dati sopra descritti non sono stati ancora definiti o raccolti. Essi possono probabilmente essere recuperati da molteplici fonti: dal Comune di Milano, al Politecnico, alle famiglie Campi e Zamboni, a chi sta già gestendo una cascina in un’ottica di sostenibilità di lungo periodo (es. Cascina Cuccagna) o a chi si accinge a farlo e ha fatto, probabilmente, delle stime (es. cascina San Gregorio). In chiusura va sottolineato come l’indicazione delle spese straordinarie e ordinarie che l’ente gestore andrà a sostenere nella gestione della cascina, al netto di quelle riguardanti le singole attività/usi che si andranno ad allocare, è una condizione necessaria, ma non sufficiente per valutare la reale sostenibilità del progetto proposta. Una volta definite, infatti, le spese, si può agilmente tracciare dei macro scenari di sostenibilità che identifichino, per esempio; il prezzo minimo di affitto al mq in grado di garantire almeno la copertura delle stesse o il mix ideale tra mq “in perdita”, “a pareggio” e “a reddito”, in base anche alle ipotesi di redditività del mix funzionale raccolte nella tabella 3. L’analisi può essere in parte affinata facendo delle macro ipotesi su altre voci di spesa, come la comunicazione, la segnaletica interna, un numero standard di eventi interni, lo staff, ecc. Iin ogni caso, l’unico modo per avere una reale analisi di sostenibilità è quella di fare un vero e proprio business plan di ciascun “eco-sistema cascina”, che contenga anche le ipotesi puntuali delle singole attività che vi si vogliono allocare (es. ristorazione o B&B). Un lavoro imponente e, alla fine, non così utile in fase preliminare, dato che si tratterebbe di un documento teorico, possiamo definirlo “di scuola manieristica”, che in realtà sarebbe di scarsa utilità sia per il Comune che per il futuro soggetto

Page 34: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

24/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

gestore. Per questo motivo, ci sentiamo di suggerire al Comune di lasciare ai soggetti, che si proporranno a vario titolo per partecipare alla vita della Cascina (ente gestore, attività “sociale” da allocare obbligatoriamente, ecc.), l’onere di sviluppare questi documenti essenziali per una gestione efficiente e efficace e, soprattutto, per la reale sostenibilità dell’intero progetto. In quest’ottica, l’eventuale contratto di concessione o bando potrebbe prevedere l’obbligo o una premialità per quei soggetti che presentino progetti correlati da valutazioni gestionali e economico/finanziarie sviluppate da consulenti specializzati. Di questo tratteremo in dettaglio nel successivo capitolo.

Page 35: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 25/38

4 IL PROCESSO: IPOTESI DI

CONCLUSIONE E REPLICABILITÀ

4.1 La road map

Alla luce di quanto fino a ora descritto, si può ipotizzare una road map per il Comune di Milano per giungere nei tempi (politici e tecnici) più appropriati all’attivazione delle due nuove gestioni su Linterno e Caldera. E’ evidente come i due percorsi hanno certamente alcuni passaggi comuni, ma poi, probabilmente, avranno strade molto differenti, con un percorso pubblico su Linterno e di trattativa privata su Caldera. In quest’ottica è da tenere presente, su Linterno, la necessità di un equilibrio tra i tempi del percorso gestionale e quelli di restauro, con l’obiettivo di evitare un’attivazione del primo eccessivamente anticipata rispetto all’effettiva possibilità di accedere alla cascina, fatto che potrebbe logorare le relazioni interne alla “coalizione” assegnataria. Gli step identificati sono: 1) scelta da parte del Comune dei “vincoli e opportunità” da attivare sulle cascine:

1.1) definizione delle attività “a impatto sociale” che si vuole allocare “obbligatoriamente” nelle due strutture;

2.1) definizione degli obblighi contrattuali per il soggetto gestore (ed eventuale predisposizione di aiuti di carattere economico e amministrativo);

3.1) definizione degli strumenti più idonei per la selezione e attivazione della nuova gestione; 4.1) definizione dei tempi e delle fasi per il processo di assegnazione;

2) incontri mirati con gli attori “chiave” dell’accordo (per Caldera i Campi e poi Italia Nostra; per Linterno l’Associazione Amici di Cascina Linterno) per presentazione “in anteprima” della soluzione immaginata e raccolta suggerimenti di miglioramento;

3) evento pubblico di condivisione del processo svolto e su quello che verrà attivato; 4) apertura dei processi di selezione/assegnazione delle due cascine; 5) chiusura dei processi di selezione/assegnazione delle due cascine; 6) comunicazione pubblica degli esiti; 7) “taglio del nastro”. 4.2 Le ipotesi sugli strumenti di concessione

Analizziamo qui con maggiore profondità le modalità di concessione che ci appaiono più consequenziali con le logiche complessive del processo come è stato fino a ora descritto. È importante sottolineare come le ipotesi sotto descritte sono state da noi elaborate senza tenere in considerazione nel dettaglio i vincoli burocratici che il Comune di Milano potrebbe dover rispettare. Questo perché ci pare più utile, in questa fase progettuale, dare spazio a ipotesi innovative e coerenti con gli obiettivi generali, per aiutare il Comune nella successiva analisi di “fattibilità tecnica” che non sacrifichi la possibilità di una sperimentazione e che andrà ovviamente collocata all’interno dell’obbligatorio rispetto della legalità e correttezza formale. Il criterio generale che ci ha guidato, in quest’ottica, è stato: “come il Comune può fare in modo che

Page 36: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

26/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

tutto quanto immaginato si possa realizzare”. Per esprimere appieno i ragionamenti fatti, è utile ora analizzare separatamente i due percorsi, data la grande diversità dei due “stati di fatto”. Per Cascina Linterno ci sembra che il percorso ideale preveda due tappe: 1) una chiamata per manifestazioni di interesse da parte di singoli (profit o non profit) e “coalizioni”

per una concessione pluriennale (almeno 20 anni) a titolo gratuito dell’intera cascina e delle immediate adiacenze agricole, che espliciti possibilmente tutti i “paletti” ritenuti essenziali dal Comune: costruzione di una governance in grado di garantire sia efficacia/efficienza che coinvolgimento

degli attori del territorio non compresi direttamente nell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS);

capacità di copertura dei costi totali per la conclusione del restauro (con indicazione delle stime degli stessi);

capacità di copertura dei costi di manutenzione straordinaria e ordinaria (con indicazione delle stime degli stessi) nel rispetto dei vincoli monumentali presenti sulla cascina;

obbligo di svolgimento o ospitalità di attività “a valore collettivo” (es. una serata al mese da riservare a titolo gratuito per iniziative del CdZ7);

obbligo di subaffitto di specifiche parti della cascina ad altre realtà “a valore sociale” selezionate dal Comune (es. GEV, Apicultura Veca, ecc.) a canone zero o calmierato per più anni (almeno 5 anni);

obbligo di riconsegna del bene in un determinato stato di conservazione; libertà di svolgere attività commerciali, sia direttamente che attraverso subaffitto di spazi (es.

vineria, negozio a filiera corta, ecc) ; un canale privilegiato e semplificato per tutte le autorizzazioni necessarie per l’apertura delle

singole attività (es. attraverso un referente unico interno all’Amministrazione). Questo passaggio appare utile, se non necessario, per la gestione da parte del Comune, o di soggetti professionali da esso incaricati, di un processo facilitato di costruzione di ATS ampie e coese che siano effettivamente in grado di gestire l’intera cascina in maniera sostenibile per gli anni previsti.

2) un bando per la selezione di un soggetto gestore che confermi le linee guida e i paletti sopra descritti ma preveda per i proponenti: la costituzione formale in ATS o forme giuridiche a partecipazione allargata e governance

democratica, come una fondazione; la presentazione di una candidatura che descriva non solo le attività immaginate, ma anche la

governance, l’organigramma, i profili professionali impegnati (già presenti o da attivare), i curricula vitae delle realtà proponenti, un’analisi di mercato (almeno a scala locale) delle principali linee di servizio immaginate, un documento di sintesi economico-finanziaria generale e delle verticalizzazioni sulle attività puntuali proposte, siano esse svolte direttamente dal soggetto proponente che subappaltate. In particolare, sono da verificare con attenzione le capacità di progettazione, realizzazione e gestione delle due proposte museali.

Altre opzioni che lasciamo alla valutazione del Comune sono: la possibilità di prevedere un affitto “a risultato”, cioè legato a determinate performance

economiche particolarmente positive; la possibilità di dare all’ente gestore un contributo a fondo perduto per lo start up delle gestione

della cascina o di alcune specifiche attività più capital intensive; la possibilità di far valutare il documento di gestione presentato dai proponenti a specialisti nel

business planning; la possibilità di identificare degli indicatori di risultato da monitorare costantemente negli anni,

in base al quale il Comune può revocare la concessione o prevedere premialità; la possibilità di prevedere la presenza strutturata di una rappresentante del Comune nell’organo

di gestione;

Page 37: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 27/38

la possibilità di riservare uno o più spazi a attività/realtà coerenti con il progetto e espresse dal quartiere o dalla cittadinanza in generale, selezionate tramite una call for proposal gestita dal soggetto gestore sotto la supervisione del Comune di Milano (es. apertura di laboratorio di cucito per donne immigrate);

la possibilità di usare lo strumento di cui al punto precedente per la concessione di spazi non utilizzati dalla proposta vincitrice del bando.

Cascina Linterno: la chiesetta dell'Assunta Per Cascina Caldera, la chiave ci appare la “responsabilizzazione” delle famiglie che oggi gestiscono la cascina verso lo sviluppo di attività multifunzionali che permettano la generazione di ricavi in grado di migliorare e mantenere le strutture e ospitare alcune attività “a valore sociale” per la zona identificate dal Comune (es. Punto Parco, ciclofficina, agrinido, ecc.) o proposte dalle reti locali. In quest’ottica, la strada più logica è quella di una trattiva privata con le famiglie Campi e Zamboni per la concessione dell’intera cascina (e degli eventuali terreni agricoli collegati) per almeno 20 anni a fronte di alcuni impegni e possibilità: concessione di una parte specifica della cascina a Italia Nostra per la realizzazione del Punto Parco,

a canone zero o calmierato, per più anni (almeno 5) a fronte delle copertura da parte loro delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria;

copertura dei costi totali necessari alla manutenzione straordinaria e ordinaria; obbligo di mantenimento del bene in un determinato stato di conservazione; obbligo di ospitalità di attività/realtà “a valore collettivo” (es. ciclofficina, agrinido, ecc.); obbligo di riservare (o possibilità di mettere a disposizione) alcuni specifici spazi (residuali) a

attività proposte dal quartiere, attraverso una call for proposal locale;

Page 38: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

28/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

libertà di svolgere attività commerciali, sia direttamente che attraverso subaffitto di spazi (es. B&B, punto vendita del Consorzio DAM, ecc.);

la presentazione di un business plan gestionale della Cascina che descriva le attività immaginate per garantirne l’auto-sostentamento, un’analisi di mercato (almeno a scala locale) delle principali linee di servizio immaginate e un documento di sintesi economico-finanziaria;

un canale privilegiato e semplificato per tutte le autorizzazioni necessarie per l’apertura delle singole attività (per esempio attraverso un referente unico interno all’Amministrazione).

Altre opzioni che lasciamo alla valutazione del Comune sono: la possibilità di prevedere un affitto “a risultato”, cioè legato a determinate performance

economiche particolarmente positive la possibilità di far valutare il documento di gestione presentato dai proponenti a specialisti nel

business planning Per cascina Caldera, infine, segnaliamo l’opportunità ma anche la necessità di un coinvolgimento futuro a livello di ascolto e progettazione di Confcooperative Lombardia, che sta ultimando un importante intervento urbanistico in via Fratelli Zoia che prevedrà, una volta concluso, la messa a disposizione di 4 spazi di socialità per attività economiche, culturali e sociali del quartiere. Riteniamo importante che tale percorso, soprattutto rispetto ad un eventuale raccolta di progetti del quartiere, sia in relazione a quello di Caldera, per evitare inutili doppioni funzionali e, al contrario, collocare determinate funzioni nel contesto strutturale più idoneo. Sempre rispetto a questa cascina, così come per futuri interventi legati in particolare alle cascine con ancora un forte carattere agricolo, sarà utile valutare un possibile ruolo di mediazione da parte del Consorzio DAM. 4.3 La replicabilità del processo

Il processo, quello svolto fino ad ora e quello proposto fino alla sua conclusione, sul sistema Caldera-Linterno ha in sé le potenzialità per diventare un format riproponibile da parte dell’Amministrazione comunale su altre cascine di proprietà del Comune, a patto che a essere riproposti siano i principi, gli obiettivi e l’approccio, non gli esiti, siano essi il mix funzionale costruito o le modalità di concessione. È importante, infatti, evidenziare come, dal nostro punto di vista, ogni cascina abbia una sua assoluta unicità, derivante dalla sua natura urbanistica (rurale, urbana), del suo genius loci, dalla rete di stakeholder che vi gravitano attorno, dal suo patrimonio di aspettative e proposte più o meno strutturate, dal suo stato strutturale e di conservazione architettonica, dal suo valore monumentale, ecc. Per questo motivo, è importante che ognuna sia trattata “individualmente”, con un conseguente ma ineludibile impegno di tempo e risorse maggiore da parte dell’Amministrazione. Distillando l’essenza di questo caso pilota, possiamo identificare il processo che il Comune potrebbe riprodurre in altri casi, con alcune alternative da valutare caso per caso: 1) analizzare ogni singola cascina nella sua unicità (storica, strutturale, funzionale, ecc.) ma anche

considerarla all’interno dei sistemi territoriali in cui si trovano, per valorizzare a meglio le sinergie che possono nascere da un ragionamento di riattivazione simultaneo di più cascine tra loro collegate o collegabili;

2) indentificare gli stakeholder più rilevanti sulla singola cascina, e sul sistema territoriale di riferimento, e attivare un percorso di ascolto “terzo” per far emergere nella massima libertà le posizioni individuali, i conflitti (attivi, latenti o potenziali), le aspettative (legittime e non), le progettualità (sviluppate e immaginate), le alleanze (presenti e costruibili), ecc. ;

3) definire l’identità elettiva della cascina (e le eventuali identità alternative/conflittuali); 4) raccogliere le proposte operative e gestionali degli stakeholder, razionalizzarle, valutarle,

integrarle con altre proposte (provenienti da contatti diretti altri dell’Amministrazione, best practice, percorsi di call pubbliche, ecc) per definire il mix funzionale ideale da allocare nella cascina in grado di garantire la massimizzazione della produzione di ricavi e di “valore sociale”;

5) nel caso su una cascina non ci fossero reti di interessi o esse fossero molto deboli,

Page 39: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 29/38

l’Amministrazione potrebbe aprire una call for project, a livello locale ma anche nazionale e internazionale come successo per la Naples Social Innovation Competition5; al fine di far emergere progettualità diffuse da allocare nella struttura;

6) identificare le forme di gestione migliori coerenti con lo scenario di cui ai punti precedenti. Su questo punto è importante sottolineare come sia in linea generale preferibile per il Comune privilegiare proposte fatte da enti gestori collettivi, ma tale scelta non possa essere posta come un vincolo. Il caso Caldera dimostra, a nostro avviso, come in alcuni casi una concessione ad un singolo soggetto, integrata con dei vincoli di ampliamento e partecipazione, possa essere la soluzione ideale;

7) calcolare i costi standard di restauro, manutenzione (ordinaria e straordinaria) e gestione dell’intera cascina, in modo da dare concretezza a qualsiasi progetto di fattibilità;

8) immaginare il percorso di selezione del soggetto gestore, compresa la verifica puntuale della consistenza e sostenibilità delle progettualità avanzate, e quello successivo di attivazione della concessione con il maggior dettaglio possibile, in modo da poter presentare prima agli stakeholder prioritari (individualmente o attraverso focus group) e poi eventualmente alla cittadinanza, il processo e le “regole del gioco” in maniera chiara e dettagliata;

9) nel caso di percorso pubblico, presentare pubblicamente il processo di selezione, attivarlo e concluderlo. Nel caso di trattiva privata, come per Caldera, la presentazione può essere fatta solo a conclusione dell’accordo, anche per vincolare mediaticamente il soggetto gestore agli impegni presi con il Comune;

10) eventualmente prevedere degli strumenti di monitoraggio e valutazione di risultato a cui legare il rinnovo, premialità e “sanzioni” per il soggetto gestore.

L’analisi e gli interventi di ciascun caso, fortemente caratterizzato, dovrà tuttavia sapersi inserire all’interno di un quadro e di una pianificazione complessiva sul sistema delle cascine comunali, capace tra l’altro di produrre una comunicazione (verso la cittadinanza e i possibili soggetti interessati (finanziatori, gestori, ecc.) il più possibile chiara e integrata.

5 Si tratta di un bando nel campo dell’innovazione sociale per Napoli, lanciato nel 2011 da UniCredit Foundation, in collaborazione con l’organizzazione non profit inglese Euclid Network, con l’obiettivo di offrire soluzioni innovative a sei problematiche della città di Napoli.

Page 40: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

30/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

APPENDICE 1 L’ASCOLTO DEGLI ATTORI LOCALI

Nota metodologica

Il percorso a supporto del Tavolo Tecnico previsto dalla progettualità per un distretto agricolo e culturale milanese, si è posto l’obiettivo di raccogliere punti di vista, aspettative, progetti, ma anche conoscenze e competenze che possono essere messe in gioco nell’ambito del percorso di riqualificazione delle Cascine Linterno e Caldera e del loro contesto territoriale. Esso si presenta come un passaggio per mettere poi a punto insieme agli altri attori coinvolti nel processo alcune prime valutazioni di compatibilità e fattibilità di funzioni e usi. Questo percorso, strettamente integrato alle attività di indagine che il Politecnico di Milano sta svolgendo sulla Cascina Linterno, si dovrebbe configurare come intervento pilota, i cui elementi principali possano poi essere replicati per altre cascine di proprietà comunale. La fase di ascolto, condotta da Avanzi, si è strutturata in una serie di incontri dedicati a ciascun attore, la cui durata è variata tra una e due ore circa. Essa è stata preceduta da un’istruttoria svolta con l’Amministrazione Comunale, il Centro Studi PIM e il gruppo di lavoro del Politecnico di Milano, volta a identificare una prima rosa di soggetti da incontrare. La lista degli intervistati è stata poi di volta in volta ampliata, attraverso un confronto con gli intervistati stessi, che hanno indicato altri soggetti potenzialmente interessati; infine, il ciclo di interviste è terminato quando i soggetti citati risultavano già essere stati incontrati. Gli incontri sono stati organizzati come interviste semi-strutturate, utili a esplorare aspettative, percezioni e questioni di interesse dal punto di vista degli intervistati, ma anche a far emergere altre questioni rilevanti non considerate dall’intervistatore, e ad ampliare quindi gli aspetti del dialogo e della discussione. In particolare, questa modalità si è rivelata di grande utilità quando l’incontro si è svolto con più persone. La struttura delle interviste, a partire da una presentazione di ciascun soggetto e da una breve storia in grado di inquadrare le sue attività, si è poi concentrata sulle relazioni tra ciascun soggetto e il contesto territoriale e, in particolare, con le due cascine oggetto dello studio. Rispetto a queste, sono state rilevate aspettative, progetti, conoscenze, competenze e disponibilità in grado di contribuire alla progettualità che l’Amministrazione comunale ha avviato.

Page 41: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 31/38

Le interviste svolte

1. Ivano Grioni, Vice Presidente Consiglio di Zona 7, 18 marzo 2013

2. Gianni Bianchi, Presidente, e parte del Direttivo Amici Cascina Linterno, 18 marzo 2013

3. Rosario Pantaleo, Consigliere Comunale, 21 marzo 2013

4. Francesco De Carli, Associazione Fontanili, 5 aprile 2013

5. Massimo de Rigo, Presidente, Marco Righini, Roberto Gariboldi, Marco Castelli, Isidoro Spirolazzi, Tina Ghilardi, membri del Direttivo del CSA Comitato Salvaguardia Ambientale e culturale, 11 aprile 2013

6. Luigi Santambrogio, Italia Nostra Lombardia, 15 aprile 2013

7. Luisa Toeschi, Silvio Anderloni, Mario Cucchi, Sergio Pellizzoni, Ferrari, Italia Nostra Nord Milano; Ada Lucia De Cesaris, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del Comune di Milano; Enrico Murtula, Comune di Milano; Laura Galimberti, Comune di Milano; Lionella Scazzosi, Politecnico di Milano, 16 aprile 2013

8. Corrado Angione, Comitato Salvaguardia Parco delle Cave, 17 aprile 2013

9. Mauro Veca, Apicoltura Veca, 18 aprile 2013

10. Andrea Falappi, Presidente Consorzio DAM, Cascina Campazzo, 22 aprile 2013

11. Sig.ra Campi (Cascina Rizzardi); Sig. Zamboni (Cascina Caldera), 5 maggio 2013

12. Dante Perin, DESR Parco Sud; Vito Empirio GAS Quarto Cagnino; Davide Biolghini, Forum Cooperazione e Tecnologia, 6 maggio 2013

Page 42: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

32/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Restituzione sintetica delle interviste

1. Ivano Grioni, Vice Presidente Consiglio di Zona 7 [18 marzo 2013]

L’incontro con il Vice Presidente del Consiglio di Zona 7 ha avuto il duplice obiettivo di presentare alla Zona l’avvio del percorso di ascolto sul futuro di Cascina Linterno e Cascina Caldera e di raccogliere il punto di vista istituzionale espresso dalla zona di decentramento sulle possibilità evolutive di questi importanti presidi sul territorio. La Commissione Consiliare presieduta dal Vicepresidente Grioni ha competenze su Mobilità, Ambiente e Parchi dell’Ovest (Trenno, Cave, Boscoincittà, Cava di Muggiano, 5 Comuni). La questione del Parco delle Cave, delle scelte riguardanti il suo indirizzo e la sua gestione è naturalmente centrale per il Consiglio, così come l’interazione con la complessa rete di portatori d’interesse che fa riferimento a esso e al sistema delle cascine. Per quanto riguarda, in particolare, Linterno e Caldera, il Consiglio esprime una visione di natura istituzionale, essendo interessato in primo luogo a un funzionamento efficace delle due cascine e a ipotesi di progetto e gestione in grado di comporre sinergie e consenso tra diversi attori. In questo senso, il Consiglio di Zona 7 appoggia ipotesi di lavoro multi-attoriali e capaci di combinare funzioni culturali e di coesione sociale con funzioni produttive, con un’esplicita attenzione nei confronti della sostenibilità economica degli interventi nel tempo. A conclusione dell’intervista, il Vice Presidente Grioni ha suggerito una lista di soggetti da contattare, o che avevano manifestato interesse in questo senso, per le successive interviste. 2. Gianni Bianchi, Presidente, e parte del Direttivo Amici Cascina Linterno [18

marzo 2013] L’intervista con gli Amici di Cascina Linterno si è concentrata in modo particolare sulla presentazione dell’associazione e delle attività che essa svolge, così come su un dettagliato resoconto della sua storia, dalle prime mobilitazioni degli anni Ottanta fino a oggi. Sono state sottolineate, in particolare, le numerose battaglie condotte dall’Associazione per la salvaguardia e la valorizzazione della Cascina, e le interazioni nel corso degli anni con le diverse proprietà che si sono succedute, con l’Amministrazione comunale e con personalità della politica, della cultura e della vita spirituale cittadina. L’Associazione Amici di Cascina Linterno nasce negli anni Novanta dall’iniziativa di un gruppo di cittadini, attivi nel quartiere e, in particolare, nella Cascina da più di un decennio. I cittadini, preoccupati per la sorte della Cascina Linterno, all’epoca in stato di abbandono e sottoposta a mire speculative, si costituiscono ufficialmente in Associazione nel 1995, e svolgono negli anni seguenti una attenta e costante attività di presidio, cura e salvaguardia della Cascina, anche in connessione con altre reti di attori a livello di quartiere e della città. Le vicende legate agli assetti proprietari e alle ipotesi progettuali che coinvolgono la Cascina e il suo intorno (in particolare il Parco delle Cave) hanno portato l’Associazione a operare sia all’interno degli spazi della cascina che, in alcuni periodi, al di fuori di essa. Tuttavia l’impegno nei confronti di una riqualificazione attenta alle radici storiche e aperta al quartiere e alla città ne ha sempre contraddistinto l’azione. Gli Amici di Cascina Linterno sono interessati a una piena e duratura riqualificazione della Cascina e degli spazi a essa prospicienti e vedono con favore l’ipotesi di un utilizzo condiviso da parte di realtà differenti, capaci di riconoscersi nella promozione del concetto di “agri-cultura” e in un uso sociale e aperto al territorio. In questo senso, l’associazione vede con favore la possibilità che la Cascina ospiti attività agricole produttive a basso impatto (come l’apicoltura, in sintonia, ad esempio, con la proposta dell’apicultore Mauro Veca), ma anche la produzione orticola connessa con la vendita a chilometro zero, così come prospettata dal

Page 43: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 33/38

DESR nell’ambito del progetto Genuinagente, che ha come principale obiettivo individuare e rendere operativa una strategia condivisa che dia continuità e organicità all’elaborazione di modelli di governance delle reti di produzione e di consumo sostenibile all’interno del Parco Sud. Inoltre, gli Amici di Cascina Linterno promuovono direttamente il progetto di un Museo della Fatica, attività espositiva leggera, capace di riconnettere efficacemente il presente della Cascina con il suo passato, e pensano che queste attività possano essere compatibili con funzioni di presidio del territorio, come la localizzazione delle GEV di zona e un Punto Parco Sud. 3. Rosario Pantaleo, Consigliere Comunale [21 marzo 2013]

Il Consigliere Pantaleo segue da molti anni, nell’ambito dei differenti ruoli che ha ricoperto, le vicende relative al territorio dell’Ovest Milanese, del Parco delle Cave e delle cascine a esso prossime, in particolare Linterno. L’intervista si è quindi concentrata su una ricostruzione dei passaggi principali che hanno portato alla situazione attuale, e ad una identificazione dei principali attori coinvolti e da coinvolgere, rispetto ai quali il Consigliere ha offerto suggerimenti e contatti. Rispetto agli usi futuri e alle loro compatibilità, il Consigliere Pantaleo esprime l’opinione che l’Amministrazione Comunale, in quanto proprietaria della cascina Linterno, debba definire gli indirizzi, a cui dovranno fare riferimento tutti gli attori interessati ad avanzare delle proposte di uso e gestione, attraverso un percorso basato sulla chiarezza degli intenti e lontano da forme di conflittualità spesso strumentale. Infine, il Consigliere ha fornito una copia della richiesta, avanzata all’Assessorato alla Cultura, di localizzazione di uno spazio per le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) nell’ambito di Cascina Linterno. 4. Francesco De Carli, Associazione Fontanili [5 aprile 2013]

L’Associazione Fontanili ha sollecitato un incontro per presentare le attività svolte per il recupero e la salvaguardia dei fontanili nel territorio dell’Ovest Milanese, sia nel comune di Milano che in aree contermini, e per il Parco delle Cave. Nello specifico, quindi, l’Associazione non ha espresso opinioni di dettaglio sugli usi possibili futuri delle due cascine, quanto un più ampio auspicio che le scelte che riguardano il territorio del Parco delle Cave e le relative attività vengano prese attraverso percorsi di confronto allargati e trasparenti, in grado di coinvolgere la molteplicità degli attori locali (cittadini e associazioni). 5. Massimo de Rigo, Presidente, Marco Righini, Roberto Gariboldi, Marco

Castelli, Isidoro Spirolazzi, Tina Ghilardi, membri del Direttivo del CSA Comitato Salvaguardia Ambientale e culturale [11 aprile 2013]

L’intervista con i rappresentanti del CSA, Comitato Salvaguardia Ambientale e cultura, ha preso le mosse dalla ricostruzione del senso e del ruolo di questo soggetto, nell’ambito degli attori impegnati nell’area del Parco delle Cave e dell’Ovest milanese, attraverso una puntuale ricostruzione dell’evoluzione storica, dell’interazione con altri soggetti e dei risultati delle sue attività. Il CSA è un comitato di cittadini nato nel 2007 e rifondato nel 2012 per la difesa e la salvaguardia ambientale del Parco delle Cave e in seguito anche per la valorizzazione della cascina Linterno. Negli anni, il Comitato ha condotto una lunga azione per la difesa del Parco delle Cave e il recupero dello storico fontanile Marcionino, così come si è impegnato sul fronte culturale, attraverso la promozione di eventi legati alla poesia, e più in generale alla valorizzazione della figura del Petrarca e del periodo in cui ha operato, in connessione con diversi interlocutori, tra cui l’Amministrazione comunale e centri di ricerca italiani e stranieri.

Page 44: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

34/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

Durante l’intervista, il Comitato ha fornito copia di diversi materiali di cui ha curato la stesura e la pubblicazione, tra cui convegni e saggi storici sulla figura del Petrarca, con particolare attenzione al periodo trascorso dal poeta a Milano. Il Comitato sottolinea, a questo proposito, l’importanza di valorizzare il legame tra i diversi luoghi storicamente legati a questo soggiorno, tra cui la Cascina Linterno, con il paesaggio agrario circostante, e la Certosa di Garegnano. Per quanto riguarda Cascina Linterno, il CSA esprime preoccupazione per lo stato di degrado in cui versa attualmente il manufatto e auspica che, in particolare con l’occasione di EXPO 2015, possa essere valorizzata appieno la tradizione petrarchesca legata a essa e al paesaggio agrario circostante, proponendo di localizzavi un museo interattivo sul poeta, che si appoggi sia su materiali digitali, che cartacei ,in connessione con gli altri luoghi petrarcheschi presenti in Italia e in Francia. Questo permetterebbe di valorizzare, a un tempo, la vocazione rurale del contesto e la connessione con una figura centrale della cultura europea. 6. Luigi Santambrogio, Italia Nostra Lombardia [15 aprile 2013]

Nel corso dell’intervista all’avvocato Santambrogio, presidente di Italia Nostra Lombardia, sono stati ripresi e messi in luce diversi temi e aspetti già trattati dai rappresentanti del CSA e le attività di promozione culturale che questo svolge in connessione con personalità di spicco della cultura milanese. In particolare, è stata sottolineata la duplice valenza di Cascina Linterno come luogo di presidio dell’attività agricola e del paesaggio agrario tradizionale, ma anche luogo di richiamo legato al Petrarca e alla cultura petrarchesca, con la possibilità di una specifica valorizzazione delle parti più antiche del manufatto attraverso una proposta museale interattiva, previo consolidamento e restauro dedicato. Per quanto riguarda Cascina Caldera, ne è stato richiamato il significativo legame con il Parco delle Cave e la possibile localizzazione all’interno della stessa di un punto parco, secondo una progettualità già presente sull’area. 7. Luisa Toeschi, Silvio Anderloni, Mario Cucchi, Sergio Pellizzoni, Ferrari, Italia

Nostra Milano Nord; Ada Lucia De Cesaris, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del Comune di Milano; Enrico Murtula, Comune di Milano; Laura Galimberti, Comune di Milano; Lionella Scazzosi, Politecnico di Milano [16 aprile 2013]

L’incontro tra la sezione di Italia Nostra Milano Nord, il Vicesindaco De Cesaris e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale è stato allargato ai consulenti PIM impegnati nel progetto e al Gruppo di lavoro del Politecnico di Milano, su proposta di Italia Nostra stessa, quale occasione di illustrazione di dettaglio delle progettualità che l’associazione porta avanti nel contesto, sia attraverso la sezione Milano Nord recentemente fondata, che attraverso le attività svolte dal 1974 dal Centro di Forestazione Urbana presso il Boscoincittà e Cascina San Romano. In particolare, l’incontro ha avuto come oggetto i numerosi studi e progetti che le rappresentanze locali dell’Associazione hanno elaborato nel corso degli anni recenti, e che riguardano sia il sistema delle tre cascine (San Romano, Linterno, Caldera), sia il Parco delle Cave, di cui l’Associazione ha avuto in carico la gestione e manutenzione per diversi anni. Tali progettualità, ben note e presenti all’Amministrazione comunale, toccano alcuni temi di interesse trasversale alle tre cascine, quali, ad esempio, l’ospitalità, e prefigurano nel dettaglio una complementarietà legata alle funzioni e alle vocazioni dei tre manufatti, che vede una conferma del forte legame tra Caldera e il Parco delle Cave attraverso la localizzazione di un centro parco, la proposta di ricettività e attività equestri per Linterno, con una particolare attenzione alla valorizzazione agricola dell’intorno della cascina

Page 45: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 35/38

(in particolare con la localizzazione di un orto e di un frutteto). La localizzazione di queste attività produttive potrebbe avere una natura esemplare, anche rispetto a percorsi di coinvolgimento diretto della cittadinanza nella cura di orti, frutteti e giardini, così come già avviene a Boscoincittà. A fronte delle progettualità prospettate da Italia Nostra, il Vicesindaco De Cesaris ha richiamato i principi a cui l’Amministrazione comunale si ispira per la valorizzazione delle cascine dell’Ovest milanese e della cascine site nel comune di Milano più in generale, esplicitando una forte attenzione alle reti di attori locali e alle loro progettualità, nel rispetto, però, di alcune condizioni di quadro, legate in primo luogo alle risorse necessarie. 8. Corrado Angione, Comitato Salvaguardia Parco delle Cave [17 aprile 2013]

Nell’incontro proposto da Corrado Angione, in primo luogo è stato presentato il Comitato Salvaguardia Parco delle Cave, comitato di scopo, costituito da una rete di associazioni che operano da anni per la salvaguardia e la valorizzazione del Parco delle Cave, visto come un tassello importante nel più ampio territorio dell’Ovest milanese. Il Comitato, insieme ad alcuni dei suoi associati, promuove attivamente da anni sia una prospettiva culturale sull’utilizzo del territorio, sia una serie di attività di natura più operativa, che si sono esplicitate, in primo luogo, nell’ambito del Parco delle Cave e, secondariamente, hanno riguardato anche le due cascine oggetto di questo rapporto. Da questo punto di vista, elemento qualificante e fondante per la salvaguardia e la valorizzazione dei territori agricoli e verdi di questa zona è, secondo il Comitato, la partecipazione dei cittadini, che solo attraverso un impegno attivo, propositivo e costante sui temi del loro territorio possono farsene custodi attivi. Il Comitato guarda alle due cascine dal punto di vista della loro collocazione territoriale rispetto al Parco delle Cave e vede, quindi, con favore la localizzazione di un centro parco in Cascina Caldera, a supporto delle attività di salvaguardia e valorizzazione, ma anche di fruizione da parte dei cittadini, del parco stesso. Per quanto riguarda Linterno, il Comitato fa riferimento a una progettualità legata all’attività agricola e alla possibilità di localizzarvi un centro equestre. Durante l’intervista viene anche richiamato il tema della ricettività, che potrebbe esplicitarsi in un’attività di foresteria che si appoggia sul sistema costituito dalle tre cascine, Linterno, Caldera e San Romano. Nell’ambito dell’illustrazione delle attività svolte, l’intervistato ha fornito copia dell’Appello per il Parco delle Cave, presentato nella primavera del 2012 al Sindaco Pisapia e a diversi Assessori da una rete di soggetti locali. 9. Mauro Veca, Apicoltura Veca [18 aprile 2013]

Mauro Veca svolge un’attività di apicultura con più di cento arnie, localizzate tra diverse cascine nell’ambito del Parco Agricolo Sud Milano, ma per mancanza di spazi svolge l’attività di smielatura e confezionamento presso un altro apicultore fuori Milano. In linea con le progettualità proposte dal Comune di Milano e in accordo con altri soggetti, tra cui gli Amici di Cascina Linterno, richiede di poter utilizzare alcuni locali della cascina stessa per dare una sede stabile alle attività di smielatura e invasettatura (che necessitano di macchinari leggeri), e per poter svolgere attività didattiche con le scuole, oltre che piccole attività commerciali come mercatini, in sede o altrove, e contatto diretto con i Gruppi di Acquisto Solidale. Propone, inoltre, di avviare un’attività di formazione professionale e di incubazione per nuovi apicultori.

Page 46: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

36/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

10. Andrea Falappi, Presidente Consorzio DAM [22 aprile 2013]

L’intervista con il Presidente del Consorzio DAM ha preso le mosse da una presentazione del ruolo e delle attività del Consorzio stesso, per poi passare a una riflessione sul ruolo e il possibile futuro dell’agricoltura di prossimità nell’area milanese. Il Consorzio DAM (Distretto Agricolo Milanese) è stato fondato nel 2011 da 31 aziende agricole che coltivano una superficie complessiva di circa 1500 ha e si dedicano ad attività di trasformazione e allevamento, per valorizzare le attività agricole e sostenere le imprese del settore che operano nel Comune di Milano. L’agricoltura milanese riguarda circa 4000 ha di territorio e ha due punti di forza proprio nell’Ovest e nel Sud (area Linterno/Caldera e area Ticinello). Queste due aree si possono considerare strategiche proprio per la loro vicinanza alla città, per un’agricoltura domestica, da fruire in prossimità. Proprio nell’ottica del mantenimento dell’agricoltura di prossimità, uno dei temi rilevanti per il Consorzio è quello della durata dei contratti. Per quanto riguarda le due cascine dell’Ovest milanese oggetto di questo studio, è opinione del DAM che Cascina Caldera, per le sue caratteristiche dimensionali e per la sua vocazione, si presti senz’altro al mantenimento dell’attività agricola, con funzioni compatibili in grado di avvicinare l’agricoltura alla città e con la presenza di altre eventuali funzioni se subordinate all’attività agricola. Cascina Linterno, per il valore dei manufatti e per la ridotta dimensione degli spazi si presta, invece, a una valorizzazione di ordine storico-culturale, alla quale possano essere affiancate attività produttive o di commercializzazione leggere. 11. Sig.ra Campi, Cascina Rizzardi, Sig. Zamboni, Cascina Caldera [5 maggio 2013]

L’incontro con gli agricoltori Campi e Zamboni, nell’ambito della giornata di Cascine Aperte, ha avuto come oggetto una descrizione delle attività delle loro aziende agricole, non solo in Caldera, ma nell’ambito dell’Ovest Milanese più in generale, che ha preso le mosse da una breve ricostruzione storica dei passaggi principali, per poi concentrarsi sul ruolo che queste due aziende agricole, e più in generale questo tipo di attività produttive, potrebbero svolgere in futuro per il presidio e la valorizzazione dell’area. Sono state sottolineate a questo proposito sia le attività produttive in senso stretto, che le attività didattiche e sociali, come, ad esempio, quelle che vengono svolte oggi dalla famiglia Campi presso la Cascina Rizzardi; viene discusso a questo proposito il progetto Campa Cavallo, che potrebbe essere trasferito negli spazi prospicienti Cascina Linterno, e vengono citate altre iniziative legate, in particolare, all’accoglienza di persone giovani in difficoltà. Essendo la situazione delle due cascine Linterno e Caldera molto differente, vengono avanzate proposte diverse: per Caldera il riconoscimento dell’attività agricola e della multifunzionalità e l’allungamento dei contratti, mentre per Linterno la necessità di un presidio agricolo attivo, seppure in forme compatibili con il manufatto e il contesto, per fermare il progressivo degrado. È stato fatto cenno anche al ruolo dell’ATI Agriparco, tra quattro aziende dell’Ovest Milanese, per la manutenzione di una parte del Parco delle Cave e ai vantaggi di una manutenzione degli spazi verdi pubblici svolta dalle aziende agricole radicate sul territorio. 12. Dante Perin, DESR Parco Sud, Vito Empirio GAS Quarto Cagnino; Davide

Biolghini, Forum Cooperazione e Tecnologia [6 maggio 2013]

Il Distretto di Economia Solidale Rurale (DESR) del Parco Agricolo Sud Milano ha come obiettivo principale la salvaguardia e la riqualificazione del Parco Sud e della sua agricoltura, obiettivo che viene perseguito attraverso diverse iniziative e progettualità, che coinvolgono direttamente sia gli agricoltori che altri soggetti del territorio. Per quanto riguarda le attività nell’Ovest Milano e in Zona 7 in particolare, il progetto Genuinagente 1 e 2, in collaborazione

Page 47: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013 37/38

con il CdZ7, porta avanti un Tavolo di co-progettazione che coinvolge cascine, Associazioni e GAS della Zona, per un progetto specifico di nuova agricoltura che è stato presentato nel giugno 2013 con un evento promosso dal CdZ 7 e da Cascina Linterno. Il progetto mira, tra l’altro, a una possibile trasformazione di parte delle aree agricole della Cascina Linterno e di altre cascine a coltivazioni orto-frutticole eco-compatibili, in grado di soddisfare la domanda crescente di prodotti biologici, biodiversi e a filiera locale, che proviene da settori sempre più ampi di cittadini e, in particolare, dai GAS e dai negozi di prossimità della Zona 7 In linea con questo progetto, si propone che uno spazio all’interno di Cascina Linterno possa essere dedicato alla logistica, allo stoccaggio e alla vendita di prodotti eco-compatibili e a filiera locale. Nel corso dell’intervista, i rappresentanti del progetto hanno anche fornito materiali descrittivi delle progettualità in corso.

Page 48: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Per un distretto agricolo e culturale milanese

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DELLE CASCINE MILANESI: I CASI DI CASCINA LINTERNO E CASCINA CALDERA

38/38 CON_16_12_ELA_TE_01 settembre 2013

APPENDICE 2 La verifica di coerenza e

l’omogeneizzazione dei dati

Nell’ambito dell’affidamento al Centro Studi PIM dell’attività volta al supporto del Tavolo Tecnico previsto dalla progettualità “Per un distretto agricolo e produttivo milanese”, è stato fatto un primo “censimento” degli strati informativi a oggi disponibili nei SIT del PIM, dei diversi settori Comune di Milano, del PaRID - Ricerca e Documentazione Internazionale per il Paesaggio del Politecnico di Milano (prof. Scazzosi e arch. Mai) e di altri Enti, al fine di produrre un quadro conoscitivo con informazioni il più possibile aggiornate, attendibili e condivise. Le procedure di aggiornamento e di condivisione delle informazioni (stato avanzamento lavori nelle cascine; accessibilità, funzioni, ecc.) tra i diversi attori si presentano come un tema centrale rispetto al presente lavoro e, più in generale, al monitoraggio continuo da parte dell’Amministrazione comunale su questi temi e alla divulgazione e accesso delle informazioni verso altri soggetti e verso i cittadini. A tale scopo, in parallelo all’attività oggetto dell’incarico, è stato effettuato una prima verifica di coerenza dei dati e di omogeneizzazione delle informazioni, finalizzata alla predisposizione di un data base che raccoglie le informazioni numeriche e geografiche sul sistema delle cascine milanesi. Qui viene riportata una prima tavola di confronto nella quale vengono prese in esame solamente le proprietà delle cascine e realizzata con lo scopo di confrontare i strati informativi disponibili. Da questa prima analisi emergono una serie di incongruenze e sovrapposizioni, che interessano in particolar modo il titolo di proprietà dei complessi rurali, che presenta dati discordanti, talvolta anche all’interno della stessa Amministrazione comunale. È auspicabile che queste discordanze, così come quelle relative alla geometria dei dati cartografici, siano oggetto di un successivo confronto con gli Uffici comunali e con il PaRID del Politecnico di Milano.

Page 49: PER UN DISTRETTO AGRICOLO E - Agricity | Milano metropoli ... · “Le cascine di Milano verso ed oltre Expo 2015” (2009) e a due bandi, promossi dal Comune di Milano, ... nella

Viboldone

Selma

Assiano

Terzago

MonticelloMacconago

Corio Montano S. Novo

Mirasole

Carpianello

Favaglie

Gudo Gambaredo

Villa Lonati

Fornace

Bazzanella

RodiaCinci

Cascina

Fornace

Cologno

Triulza

Molino

Torretta

Tecchione

Villandolo

Cavarossa

S. Francesco

Nosedo

Regaina

Ghisolfa

Bagnolo

Gerola

Carla

deserta

Grande

Buccinasco e Battiloca

Gabirano

Emilia

Olona

Boscaccio

Brusada

Barera

Melghera I

Cavallazza

Meriggio

Monlue'

Biassano

Doresana

Terradeo

Selvanesco

Longhignana

Fiorano

Amata

Boscona

Parazzolo

Molinello

Carlotta

Maiocca

Moirano

Barate

Guinzana

Rizzardi

Vaghi

Nuova

Gaggioli

Molino del Tuono

Cusago di Sotto

Anna

Molinetto

Gandina

Stampa

Bazzana Inferiore

Basmetto

Rosa

Carolina

Cattabrega

Guascona

Case Nuove

Rovida

Fornella

Boffalora

Guzzafame

del Bosco

Ca' Figino

Cascinetta

Bosco

Molino

Baitana

Quintosole

Cornaredo Uno

S. Marco

Cassinetta

Soresina

Camuzzone

Salesina

MonastreroloNuova

Figinello

Gabellina

del Bosco

Rabaione

Ambrosiana

Torre Di Mirasole

Casa Castel Solaro

Cascinette

Sestogallo

Trecate

Ronchettone

Giugno

Molino Grande

Caldera

Campazzo

Moggio

Ovi Inferiore

Battivacco

Guardia di Sotto

Nuova Inferiore

Cassinazza

Bettola

Caponera

Hira

Sella Nuova

Meraviglia

Gaggiolo

Melegnanello

dei Prati

Palazzetta

Guasconcina

San Romano

Mulino Torrette

Carbonizza

Linterno

Baroggiate

Streppa o Streppata

Monterobbio

Baguttino

Olgetta

Moiranino

Bergamina

Bel CasuleIsola

E Molino Cantalupo

Bazzana Superiore

Mirabella

Null

Cantalupa

Bergamasca

Biblioteca

Bellaria

Villa Landa

Visconta

Venezia

Cavriana

Malandra

Scariona

Brandezzate

Camuzzana

Gaggia

Molinetto

La Folla

Residenzaica

S. Marcaccio

di Mezzo

S. Maurizio

Podere Ronchetto

Corte Lucini

Fabriziana

TavernaMonastero

Molino Doppio

Bandeggiata

Locati

Grande di Chiaravalle

del Bosco

Crivella

San Marchetto

Ca' del Lambro

S. Francesco di Accesso

Zerbone

Papi

Olmo

Forosera

MolinoTre Ronchetti

Colombera (o Colombara)

Ca Nova

Sorico

Gabbadera

Burrona

Sora

Cavriano

Molinello (o Molinetto)

Merezzate

Monza

Bassa

Besozza

Mulino S. Gregorio

Case Nuove

Cortaccia

Villa

Pobbiera

Moncucco

Guasta

Fanetto

Santa Maria Rossa

San Giacomo

Molino Catena

Naviglietto

Santa Croce

Sant'Ambrogio

Molinetto Lampugnano

Pozzuolo

Baiacucco

Selvanesco Ii

Melghera

Molinetto S. Vito

Pietro

Molino Rossi

San Gregorio VecchioBoldinasco

San Bernardo

Cuccagna

Basciana

Cottica

CastellazzoChiesa Rossa

Isola Nuova

Duomo

Corba

Melghera

Fontanile

Seveso

Caccialocchio

Colombera

Vallotta

Cassinetta S. Gregorio

BettolinoFornace

Molino Prepositurale

Tre Fontanili

Il Gaggiolone

Gambero

Gabbana

OlgettinaTorchiera

Vaiano Valle

Casanova

Orombella

Colombe'

Turro

Colomberotto

Ronchettino

Pobbieretta

Molino di Sotto

Torrette di Trenno

Molino Codovero

Frontini

Molino di Sopra

La Cascinazza

CristinaSan Giuseppe

Molino della Polvere

Garegnano

Brusada

Campazzino

Carliona

Molino Campana

Battiloca

Cascinetta di Trenno

Molino Bergazzi

Molino Molinetto

Molino Torretta

Molino Cecchetti

Paradiso (o Molino del Paradiso)

Ex scuderie Villa Litta

Molino Montalbano

Nibbio

Molino Ortolina

Molino San Giulio

Molino Sant'elena

Baciocco

Grassina

Broggi

Villa Marazzi

Fornace Mariani

San PaoloSerena

Madonna della Provvidenza

Cecchetti

S. Romanello Ii

Palazzolo

Molino di Sopra

CattabregaVilla Caimi

Molino di Sotto

Comune di Milano Comodato d'uso al Comune Milanoprivati e altri entidati discordanti tra le fonti (da verificare)dati non certi (da indagare)

settembre 2013

CON_16_12_ELA_AV10scala 1: 60.000

Proprietà delle cascine da confronto dei data base : Urb., PIM e Serv. Agr.