è per tutti Voce e scrittura «C’è un filo sottile che lega ... ·...
Transcript of è per tutti Voce e scrittura «C’è un filo sottile che lega ... ·...
50 LA PROVINCIAMARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
L’intervista
SONIA BERGAMASCOAttrice, premio Duse per il teatro 2014
Voce e scrittura«C’è un filo sottileche lega le storie»
Attrice tra le più colte e preparate, vincitrice del Premio Duse per il teatro 2014,
Sonia Bergamasco è anche una fine narratrice. La troviamo in libreria con due opere letterarie dicui è insieme autrice del testo e lettrice: si tratta, infatti, di due preziosi audiolibri (“Variazioni daAmelia Rosselli” e “Il quaderno”,Sossella Editore, 10 euro; www.mediaevo.com).
Sonia, oltre alla recitazione, la scrittu
ra e la lettura. Ci dica, di questa sua
attività di narratrice: quando nasce,
quanto tempo vi dedica.
Prima di tutto e sempre, la lettura.Leggere per me è un modo di vivere e di rivivere. Lo è stato sempre,fin da quando ero ragazzina. Attraverso la lettura – vorace, onnivora, appassionata – si è affacciatanel tempo, ma presto negli anni,una possibilità di dire. Come unaconseguenza, un filo sottile teso attraverso le storie, le voci e le viteraccolte come un dono. Non sentouno stacco tra vita e letteratura. Laletteratura, quando è grande, quando è vera, alimenta la vita e lasostiene.
Quanto conta il suono della voce in un
racconto?
Il mestiere d’attrice alimenta il desiderio di scrittura e di invenzione.
Nella proposta di una voce c’è l’individuazione psichica e forse unpo’ magica di un corpo. Un corpoumano che si esprime nel suonoe articola nello spazio (sonoro) ilsuo disegno di vita, la sua possibilità di esistere.
Lei ha studiato e portato in scena le
liriche di Amelia Rosselli. Cosa vor
rebbe che di lei giungesse al pubblico,
attraverso il suo libro?
L ’energia tenace e struggente delfiore spuntato tra le rocce. La vocepoetica di Amelia Rosselli è un do
no, e merita di essere conosciutae amata. La sua musicalità barbaraattinge alle radici più profonde delcanto lirico e può toccare quindiciascuno di noi, direttamente.
“Il quaderno” evoca un episodio reale
della sua giovinezza? Ci anticipa qual
cosa dell’incantesimo di quella visio
ne/evocazione?
Lo spunto del libro di poesia cheho scritto è in effetti il ricordo diuna “visione” di quando avevo vent’anni. Una visione che, allora,avevo accuratamente tradotto periscritto in un “quaderno” che è poiandato perduto. Da questa perdita, e dalla luce riflessa che mi ha lasciato in pegno, nasce il raccontoin versi e in prosa di un viaggio nella cantina dell’ un’infanzia – luogo segreto e fucina delle immagini.
Due ultimi aggiornamenti: si sono
concluse le riprese della serie tv “Una
grande famiglia 3”? E nel 2015, in tea
tro, cosa l’aspetta?
Sto girando “Una grande famiglia”, di cui concludo le riprese prima di Natale, a Roma e mi preparoper il mio nuovo spettacolo dal “Ballo” di Irène Némirovsky (in libreria l’audiolibro della stessa Bergamasco, ndr), che andrà in scena al Teatro Franco Parenti diMilano il 3 marzo.n Vera FisogniAttrice di teatro, cinema, tv e scrittrice SONIA BERGAMASCO
Audiolibri ed economia tra poesia e scienzaI libri delle Feste
Poeti americani 19001956Manca Sylvia Plath e questo basterebbe a sconsigliare l’antologia di Roberto Sanesi (Bompiani, 609 pag.,18 euro). Ma si tratta della celebre opera uscita nel ’58.
Tra vita e artenelle liriched’autore
Le lettere di AntoniaAntonia Pozzi, poetessa milanese, si lasciò morire di freddo a 26 anni. In “Ti scrivo dal mio vecchio tavolo”, per la prima volta tutte le lettere (Ancora, 392 pag., 29 euro).
Il parroco che scriveva poesieDon Giovanni Valassina, parroco poeta di Drezzo, amico di PadreTuroldo, in “Frammenti di un diario mai scritto” (LietoColle, [email protected]).
AVVENTURE DELLE IDEE
CORTINA PAG.257, 23 EURO
GIOCHI CON I NUMERI
VALLARDI352 PAG., 18 EURO
PER CHI INIZIA
La scienzaè per tutti
ENERGIA PER LA MENTE
CODICE PAG. 158, 13 EURO
PARTICELLA DI DIO
BOLLATI 361 PAG., 25 EURO
Ma nelle scelte economichesiamo personaggi da fumetto
Mi hanno molto divertito le
risposte dei lettori dell’ “Economist”
quando sulle sue pagine apparve l’ap
pello: «Proponete nuovi indicatori
economici per la crisi».
Un farmacista disse di saperprevedere le crisi dall’aumentodella vendita dei farmaci confermenti lattici: l’austerità modifica le abitudini dietetiche equindi affatica l’intestino. Unveterinario sostenne che le crisisono precedute da un calo divaccinazioni degli animali domestici. Un bello spirito consigliò di guardare alla vendita dipreservativi, in crescita nei periodi di boom economico, ma in La lezione dei Peanuts IL LIBRO
diminuzione in quelli di recessione, forse perché lo stress ènemico della libido.
Anche in un campo che si vorrebbe razionale come la nostraazione economica, tendiamo acadere nelle più disparate trappole mentali. Ci piace pensaredi essere freddi e calcolatori,capaci di soppesare vantaggi eprobabilità. Invece siamo un po’tutti come i Peanuts: ci lasciamotrasportare dalla collera comeLucy, bloccare dall’indecisionecome Linus, ingannare dall’egocentrismo come Snoopy, o dominare dalla paura e dall’insicurezza come Charlie Brown sulla
pedana del lanciatore nel campoda baseball, sballottato tra pensieri troppo negativi o illusioniinutilmente rosee. Contrariamente a quanto siamo abituatia credere, le decisioni economiche che prendiamo ogni giornonon riguardano solo il denaro.Sono dettate anche da motiviimmateriali, ma non per questomeno influenti e concreti, comeevitare le perdite o i rimpianti.
Coinvolgono la paura, la rabbia, la frustrazione, l’invidia,l’orgoglio, l’onore, l’ingiustiziae mai come negli ultimi tempi la mancanza di ottimismo e difiducia. Abbiamo bisogno di ricondurre al mondo reale i modelli economici dei manuali sucui abbiamo costruito le fondamenta di un sistema di vita, lavoro e commercio che sta collassando. Solo così potremo trovare nuovi strumenti per risolverei problemi anziché complicarli.
Siamo personaggi da fumettoe non casi da manuale? Non c’èniente di male. Anzi, come vedremo, è un presupposto cheapre a strategie utili e ad applicazioni sorprendenti. La psicoeconomia di Charlie Brown nonè uno schema filosofico, né tantomeno una coperta di Linus,afferrata per confortare lo specialista in un mondo che tantonon funziona e mai funzionerà.È la proposta di un approccioconcreto per cambiare in meglioi comportamenti che influenzano il benessere di tutti. Consiglipratici, come quelli di Lucy:«Psychiatric help: 5 cents». Tutto questo ha un fascino menoirresistibile dell’economia«esatta»? Può darsi. Ma, giuntia questo punto, basta che funzioni! n Matteo Motterlini
M. Motterlini, “La psicoeconomia di Charlie
Brown.”, Rizzoli, 270 pag., 17 euro.