Per la solidarietà e l’accoglienza - SPI CGIL ... · fa dallo Spi locale e dedicato a quei...

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Bergamo Numero 5 Ottobre 2015 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Che aria tira sulle pensioni Cesare Damiano a Bergamo per fare il punto di Gianni Peracchi Nonostante il periodo feria- le ed il caldo torrido, il 3 ago- sto scorso la sala della Bor- sa Merci di Bergamo era pie- na zeppa di persone. C’erano pensionate e pen- sionati, lavoratori dipen- denti, molti giovani ad ascol- tare Cesare Damiano, in oc- casione dell’incontro-semi- nario sulle pensioni orga- nizzato dalla Cgil e dallo Spi di Bergamo. Il tema, come ben sappiamo, è sentitissimo, sia da chi si preoccupa della tutela della propria pensione, del pro- prio reddito maturato dopo decenni di lavoro, sia da chi in pensione ancora deve andarci. Le domande dei rappresen- tanti sindacali e di alcuni presenti e le risposte del pre- sidente della Commissione lavoro della Camera dei de- putati, hanno offerto, in una sorta di question-time, infor- mazioni preziose e spunti di riflessione molto interessan- ti. Senza concedere sconti a nessuno, evidenziando le dif- ficoltà di rapporto e di con- fronto con il governo, sa- pendo che l’unico vero tavo- lo negoziale aperto (in ter- mini istituzionali e non sulle singole crisi aziendali) è quel- lo unitario dei sindacati dei pensionati con il Ministero del lavoro. In quella sede, in particolare, sono in discus- sione le richieste unitarie dei pensionati: recupero del fi- scal drag, aumento della ri- valutazione netta sulla pen- sione, fasce orizzontali per un calcolo progressivo ed equo, superamento delle sacche di privilegio che in alcuni settori permangono, diminuzione del carico fiscale, eccetera. Damiano ha sostenuto di condividere le ipotesi avan- zate dai pensionati per un nuovo sistema di rivaluta- zione, ma ha ovviamente ri- cordato che la discussione competerà prima al Consiglio dei ministri e poi al Parla- mento. Sarà, insomma, con la stesura e l’approvazione del- la legge di Stabilità che la ma- teria troverà una sua nuova la declinazione. Ha invece anticipato, con conferme successive appar- se sui social e sulla stampa nazionale, che sono concre- tizzabili sia la proroga alla fine del 2015 dell’opzione donna (la possibilità di an- dare in pensione anticipata- mente ma con il calcolo con- tributivo e, dunque, una pe- nalizzazione sulla pensio- ne), sia la cosiddetta settima salvaguardia, che sanerebbe la situazione di altri 28.000 esodati. Rimane tutta aperta, invece, la discussione sulla flessibi- lità in uscita, dopo che anche i più strenui conservatori si sono accorti che oggi c’è un problema di immissione di forze giovani nel mercato del lavoro. In questo ambito si misurano diverse proposte. Una di Da- miano, vicina alle posizioni sindacali, prevedrebbe l’usci- ta a 41 anni di contributi con la pensione piena, oppure a 35 anni con decurtazioni del 2% per ogni anno dai 62 ai 66. Altre, come quelle prefigurate da Boeri e Morando, preve- drebbero anch’esse uscite anticipate, ma a costo di de- curtazioni ben più consistenti e con il rischio di rimettere in discussione il calcolo retri- butivo anche per le pensioni già erogate. Tra pochi mesi vedremo come andrà a finire, ovvia- mente facendo durante que- sto tempo tutto il possibile per ottenere i risultati mi- gliori per i nostri rappre- sentati. www.cgil.bergamo.it/spi Progetti innovativi A pagina 2 Nonni e nipoti a Dalmine A pagina 2 Musica e storia A pagina 2 Ticket e rette al centro degli incontri con la Regione Lombardia A pagina 4 Cantone alla guida della Ferpa A pagina 4 Pensioni e rivalutazione alcune precisazioni A pagina 5 Red 2015 A pagina 5 Progetto salute A pagina 7 Una spesa inutile A pagina 7 Bergamo e la riforma A pagina 8 Pensioni: illusioni ed errori A pagina 8 Per la solidarietà e l’accoglienza Tanti i pensionati di tutta la Lombardia che hanno partecipato alle numerose marce delle donne e degli uomini scalzi, tenutesi in ogni città lo scorso 11 settembre. Ancora una volta il sindacato insieme alla maggioranza dei cittadini ha detto no alle posizioni razziste e xenofobe. Certo l’Europa ha il problema di come accogliere chi scappa dalle guerre, di questo ha parlato il convegno dello Spi tenutosi durante i Giochi di Liberetà a Cattolica Landini a pagina 3 Marilina Vescio

Transcript of Per la solidarietà e l’accoglienza - SPI CGIL ... · fa dallo Spi locale e dedicato a quei...

Bergamo

Numero 5Ottobre 2015Registrazione Tribunale di Milano

n. 75 del 27/01/1999.Spedizione in abb post. 45%

comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Che aria tira sulle pensioniCesare Damiano a Bergamo per fare il punto

di Gianni Peracchi

Nonostante il periodo feria-le ed il caldo torrido, il 3 ago-sto scorso la sala della Bor-sa Merci di Bergamo era pie-na zeppa di persone.C’erano pensionate e pen-sionati, lavoratori dipen-denti, molti giovani ad ascol-tare Cesare Damiano, in oc-casione dell’incontro-semi-nario sulle pensioni orga-nizzato dalla Cgil e dallo Spidi Bergamo.Il tema, come ben sappiamo,è sentitissimo, sia da chi sipreoccupa della tutela dellapropria pensione, del pro-prio reddito maturato dopodecenni di lavoro, sia dachi in pensione ancora deveandarci.Le domande dei rappresen-tanti sindacali e di alcunipresenti e le risposte del pre-sidente della Commissionelavoro della Camera dei de-putati, hanno offerto, in unasorta di question-time, infor-

mazioni preziose e spunti diriflessione molto interessan-ti. Senza concedere sconti anessuno, evidenziando le dif-ficoltà di rapporto e di con-fronto con il governo, sa-pendo che l’unico vero tavo-lo negoziale aperto (in ter-mini istituzionali e non sullesingole crisi aziendali) è quel-lo unitario dei sindacati deipensionati con il Ministerodel lavoro. In quella sede, inparticolare, sono in discus-sione le richieste unitarie deipensionati: recupero del fi-scal drag, aumento della ri-valutazione netta sulla pen-sione, fasce orizzontali per uncalcolo progressivo ed equo,superamento delle sacche diprivilegio che in alcuni settoripermangono, diminuzionedel carico fiscale, eccetera.Damiano ha sostenuto dicondividere le ipotesi avan-zate dai pensionati per unnuovo sistema di rivaluta-

zione, ma ha ovviamente ri-cordato che la discussionecompeterà prima al Consigliodei ministri e poi al Parla-mento. Sarà, insomma, con lastesura e l’approvazione del-la legge di Stabilità che la ma-teria troverà una sua nuova ladeclinazione.Ha invece anticipato, conconferme successive appar-se sui social e sulla stampanazionale, che sono concre-tizzabili sia la proroga allafine del 2015 dell’opzionedonna (la possibilità di an-dare in pensione anticipata-mente ma con il calcolo con-tributivo e, dunque, una pe-nalizzazione sulla pensio-ne), sia la cosiddetta settimasalvaguardia, che sanerebbela situazione di altri 28.000esodati.Rimane tutta aperta, invece,la discussione sulla flessibi-lità in uscita, dopo che anchei più strenui conservatori si

sono accorti che oggi c’è unproblema di immissione diforze giovani nel mercatodel lavoro.In questo ambito si misuranodiverse proposte. Una di Da-miano, vicina alle posizionisindacali, prevedrebbe l’usci-ta a 41 anni di contributi conla pensione piena, oppure a35 anni con decurtazioni del2% per ogni anno dai 62 ai 66.Altre, come quelle prefigurateda Boeri e Morando, preve-drebbero anch’esse usciteanticipate, ma a costo di de-curtazioni ben più consistentie con il rischio di rimettere indiscussione il calcolo retri-butivo anche per le pensionigià erogate.Tra pochi mesi vedremocome andrà a finire, ovvia-mente facendo durante que-sto tempo tutto il possibileper ottenere i risultati mi-gliori per i nostri rappre-sentati. ■ www.cgil.bergamo.it/spi

Progetti innovativiA pagina 2

Nonni e nipotia Dalmine

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Musica e storiaA pagina 2

Ticket e rette al centro degli incontri con la RegioneLombardia

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Cantone alla guidadella Ferpa

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Pensioni e rivalutazionealcune precisazioni

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Red 2015A pagina 5

Progetto saluteA pagina 7

Una spesa inutileA pagina 7

Bergamoe la riforma

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Pensioni:illusioni ed errori

A pagina 8

Per la solidarietàe l’accoglienza

Tanti i pensionati di tutta la Lombardia che hanno partecipato alle numerose marce delledonne e degli uomini scalzi, tenutesi in ogni città lo scorso 11 settembre. Ancora una voltail sindacato insieme alla maggioranza dei cittadini ha detto no alle posizioni razziste e

xenofobe. Certo l’Europa ha il problema di come accogliere chi scappa dalle guerre, diquesto ha parlato il convegno dello Spi tenutosi durante i Giochi di Liberetà a Cattolica

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2Bergamo

Anche quest’anno, ospitatidall’Anpi di Alzano, la Came-ra del lavoro territoriale e loSpi di Bergamo hanno tenutoa settembre presso la Malga

Lunga il tradizionale incontropre autunnale.È stata questa l’occasione,come già nelle precedentiedizioni, non solo per incon-trarsi, ma anche per rifletteresu come i valori democraticiper i quali ha lottato la Resi-stenza (questo spiega la scel-ta costante del luogo) si de-clinano negli scenari con-temporanei del nostro Paese.Ancora una volta (d’altra par-te è nella nostra missione) ab-biamo affrontato il tema dellavoro, il lavoro dei giovani,che tradotto vuol dire il futu-ro, sia dell’Italia, sia dell’Eu-ropa.Lo scorso anno avevamo par-lato del Piano del lavoro conGaetano Sateriale e aveva-mo sottolineato il fatto chemolti giovani, pur avendocompetenze e iniziativa, nonriescono a progettare il lorofuturo perché non sono eco-nomicamente nelle condizio-ni di farlo.Quest’anno abbiamo vistocome la Cgil ha affrontatoquesto problema e quali sonole prospettive. Marco Tosca-no ha infatti presentato il pro-tocollo del coworking solidalechiamato P@sswork, in unadiscussione con i rappresen-tanti dei comuni di Curno eSan Giovanni Bianco e con

Nestwork, primospazio di cowor-king solidale ad Al-zano; particolar-mente toccantel’intervento di unodei suoi fondatori,che tra l’altro ha af-fermato: “dopodue anni di umilia-zioni qui ho ritro-vato la mia dignità,la dignità del miolavoro. Questa è la nostra re-sistenza: cercare di difenderela dignità del lavoro”.Per evitare incomprensionidovute anche all’utilizzo ditermini in lingua inglese, chia-riamo che cosa è il coworkinge in particolare il progettoP@sswork. Questo protocol-lo prevede la possibilità cheamministrazioni comunalimettano a disposizione spaziinutilizzati per creare comu-nità di giovani lavoratori chepossono ripagare questa op-portunità offerta destinandouna piccola parte del loro la-voro a favore della collettivi-tà e del territorio. Nel maggiodel 2014 è stato siglato un pro-tocollo d’intesa tra Cgil, Acli,Patronato San Vincenzo diBergamo, Coop sociale Aeper,Imprese e territorio. Il proto-collo, creando attenzione peril coworking, ha portato di-verse amministrazioni ad in-teressarsene. Alla Malga ab-biamo sentito l’esperienza diCurno, presentata dall’asses-sore Claudio Cavagna, e quel-

la di San Giovanni Bianco, incui lo Spi ha un ruolo deter-minante perché offre a costozero il locale per il progetto. Le soluzioni miracolose nonsono possibili, ma questo è unconcreto esempio di come lasinergia tra menti giovani ecompetenti, la condivisione divalori e obiettivi possano pro-durre degli spiragli di “par-tenza” verso nuove prospetti-ve. Anche in questa occasionelo Spi ha dimostrato il soste-gno concreto e l’attenzione alproblema giovanile attraversol’offerta di locali, il supportonelle iniziative e la condivi-sione della progettazione.La giornata in Malga è prose-guita nel pomeriggio con l’in-contro dedicato alle Istitu-zioni europee, per conoscer-ne i trattati e le fonti di fi-nanziamento, con l'interven-to di Stefano Palmieri mem-bro della Commissione eco-nomica e sociale europea eFabio Ghelfi del Dipartimen-to di politiche globali dellaCgil Lombardia. ■

È stato un pomeriggio parti-colare, ricolmo di commo-zioni e di riflessioni, quellovissuto il 21 giugno scorsodagli ospiti del centro socia-le Don Stefano Palla di Piaz-

za Brembana, un pomerig-gio all’insegna della musica edei buoni ricordi. L’iniziativa è stata della legaSpi di San Giovanni Bianco,Piazza Brembana e San Pel-legrino Terme: il suo segre-tario GianMario Arizzi haproposto agli anziani del-l’Alta Valle Brembana ospitidella casa di riposo un con-certo del coro Figli di Nes-suno, a base di canzoni del-la montagna e della tradizio-ne popolare.Nel teatro del Don Palla, gre-mito di ospiti, parenti e ami-ci giunti per l’occasione, ilpresidente del Centro, PieroBusi, ha introdotto lo spet-

La lega Spi Cgil di San Gio-vanni Bianco, in collaborazio-ne con il Comune omonimo eil Centro storico culturale Val-le Brembana, ha promossouna serie di conferenze-con-

certi dedicate agli strumentimusicali della tradizione po-polare bergamasca.Animatore delle serate sarà ilricercatore Valter Biella, cheillustrerà la storia e le carat-teristiche degli antichi stru-menti, proponendo filmatid’epoca ed esecuzioni musi-cali tradizionali, accompa-gnato di volta in volta daesperti musicisti. Le serate sisvolgeranno di venerdì nellasala polivalente di San Gio-

vanni Bianco.

23 ottobre: le campane e le

campanine. Si tratta del pa-trimonio musicale più im-portante nella Bergamasca,perché il suono delle campa-ne scandiva tutta la vita dellacomunità. Già all’inizio del1800 la terra orobica era co-nosciuta per avere i migliorimusicisti-campanari. Durantela serata verranno proiettatiimmagini e filmati e portatiesempi di musiche eseguitesulle campanine, accompa-gnate dalla fisarmonica diGiampiero Crotti. 30 ottobre: gli strumenti

tacolo, ringraziando lo Spiper questa bella iniziativa e ri-cordando come la musicasia uno degli ingredienti prin-cipali dell’animazione dellastruttura.È stata poi la volta del se-gretario della lega Spi, che hasalutato i presenti, molti deiquali sono stati o sono tuttoraiscritti al nostro sindacato, il-lustrando lo scopo dell’ini-ziativa e dicendosi onoratodella loro calorosa acco-

glienza. Diretto dal maestro Umber-to Galizzi, il coro ha quindidato inizio al concerto, pro-ponendo una serie di canti difacile ascolto, suscitandol’entusiasmo degli anziani iquali, prima timidamente, epoi con convinzione, hannoiniziato ad accompagnare icanti, mostrando il loro ap-prezzamento assieme a unpo’ di commozione. Alla fineil concerto si è trasformato inun piacevole momento di fe-sta, con il coro che eseguivale canzoni richieste dagli an-ziani e costoro che cantava-no a loro volta, in un’atmo-sfera di familiarità e di sere-nità.Ha chiuso il pomeriggio unrinfresco offerto ancora dal-lo Spi, con la promessa di in-contrarsi di nuovo, come travecchi amici. ■

Sta per ripartire a Dalmine un progetto lanciato alcuni annifa dallo Spi locale e dedicato a quei pensionati o anziani chedesiderano prendere un po’ di confidenza con il computer.Un corso di informatica, insomma, ma un po’ speciale. Perchi non mastica per nulla la materia, l’idea di trovarsi davantia un “professore” può fare un po’ di soggezione, ma impa-rare da chi potrebbe essere il proprio nipote è sicuramentemeno difficile. Da qui era quindi nata l’idea dello Spi di col-laborare con l'Itis Marconi di Dalmine, incaricando alcuni ra-gazzi delle classi quarte e quinte di affiancare ciascuno unristretto numero di anziani. L’iniziativa era stata molto ap-prezzata dai neo studenti e i ragazzi avevano ricevuto uti-lissimi “crediti formativi”. L’idea è stata ora ripresa dal Ta-volo anziani, un progetto che, a Dalmine, unisce i Servizi so-ciali del Comune con le associazioni che operano sul terri-torio sui temi relativi agli anziani.Le iscrizioni per il prossimo corso, che si terrà ancora coni ragazzi dell’Itis Marconi e nei locali dell’istituto stesso, sonogià aperte e si raccolgono presso lo Spi di via Camozzi

2 (tel 035 566390) o presso la Fnp Cisl, sempre di Dalmine.Il progetto è rivolto a chi abbia 60 anni o più e si realizzerànel mese di ottobre. L’aspetto più significativo di questo cor-so sta sicuramente nel fatto che mette in evidenza lo scam-

bio intergenerazionale,ma rappresenta un sololato della medaglia: quel-lo in cui sono i ragazzi adessere di aiuto agli anzia-ni. A quando un’iniziativache veda i pensionati pas-sare esperienze e com-petenze ai più giovani? ■

Nonni e nipotiInformatica a Dalmine

di Sonia Agostinelli

Musica e storia

Progetti innovativiUna possibilità per i giovani

di Augusta Passera

Un pomeriggio a Piazza

costruiti con la corteccia

degli alberi, corni e flauti.Con la corteccia degli alberi,alla ripresa del ciclo vegeta-tivo, si possono costruire stru-menti a fiato. È una praticaquasi dimenticata, di origineprecristiana, nata perché allarinascita della natura si attri-buivano valori magici. Du-rante l’incontro saranno an-che mostrati alcuni esempla-ri di strumenti in corteccia.Valter Biella sarà accompa-gnato dal maestro AndreaPassoni. 27 novembre: i flauti della

Valle Imagna. Celebre eral’abilità manuale dei tornito-ri della Valle Imagna. Co-struivano di tutto, compresoil flauto a tre fori (il sivlì). Gliesempi sonori della serata ri-guarderanno la cornamusa eil sivlì, suonato dal maestroGuido Tacchini.4 dicembre: il baghèt. Ilbaghèt è l’antica cornamusabergamasca, di cui Valter Biel-la ha fatto la riscoperta ad ini-ziare dal 1983. La lezione-concerto prevede proiezionedi immagini con racconti espiegazioni, anche con l'aiutodella musica: alle cornamuseValter Biella, accompagnatoda Giampiero Crotti alla cor-namusa e fisarmonica. ■

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E poi arriva l’autunno...di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Già, è sempre così la ripresapost feriale si riempie cicli-camente di attese, i calendarisi infittiscono di impegni,quasi a recuperare un’ultimaparte dell’anno che riscattiun 2015 che fa fatica a se-gnare una decifrabile inver-sione di tendenza.Senza neanche regalare anessuno quelle frazioni dipunto di una soglia di per-cezione dell’inizio di una ri-presa, dell’arresto della di-scesa, dopo questi anni lun-ghi, durante i quali abbiamoconvissuto con la più grave eprofonda crisi fra quelle chepossiamo raccontare.Niente tornerà come prima,la crisi ha cambiato il mododi pensare e, cosa non se-condaria, il modo di sperare.Lo scenario politico apparenon appartenere più a quel-le passioni dove lo stare dauna parte ha contraddistintoi nostri anni migliori.Dentro questo contesto cisono degli a priori sui qualicredo non si possa zizzagare.Primo il diritto di ogni esse-re umano a poter progettaree sperare una vita migliore.In un mondo sempre più pic-colo e interdipendente nonc’è niente fuori l’uscio dicasa che non ci riguardi.Saper accogliere chi scappadal terrore di una guerra,mettendo in gioco la pro-pria vita e portando appres-

so la propria famiglia e quel-le quattro cose rimaste, è undiscrimine. Non è facile sta-re da una parte senza striz-zare l’occhio ai professioni-sti della paura, a quelli cheusano la clava del populi-smo, che familiarizzano conla pancia e la separano dalcervello e dal cuore, quelliche si riparano dietro il ne-mico di turno contro cui sca-gliare le proprie frustrazionie la propria rabbia. Non è fa-cile lo so. Non lo è anche per-ché si rischia una guerra trapoveri. La crisi ha lasciato ilsegno su molta parte dei no-stri concittadini, producen-do una perdita di sicurezza,regredendo nelle condizionieconomiche. Ha, quindi, unastrada in discesa chi diceche la tavola è stretta e de-gli altri non ci possiamo oc-cupare.Ci vorrebbe la politica, quel-la politica che avrebbe biso-gno – mi scuso per il termi-ne desueto – di una sezione,un luogo dove ricomporre unragionamento collettivo ri-costruendo la capacità distare insieme, rideclinandovalori come solidarietà, equi-tà, uguaglianza.Serve non lasciare alle destreil tema della sicurezza e delrispetto delle regole.Serve una sinistra che non sifaccia del male, rincorrendobeghe ventennali. Servirebbe

non regalare alle destre, chesi stanno coagulando verso(grazie alla) la xenofobia e ilpopulismo, un centrosinistraimpazzito come una maio-nese montata oltremodo.Serve, allora, ridare cittadi-nanza a una sinistra che nonpuò che essere uno spazioinclusivo, dove le pari op-portunità nella vita non mor-tificano talento e capacità.La sinistra non può esseresolo un brandello di stoffausurato dalle lunghe battagliedel ‘900. Non è nemmenosterile testimonianza.Sinistra e conservazionesono una contraddizione intermini. La sfida non è certoomologarsi alla destra, masaper affrontare il cambia-mento avendo l’ambizione

di estendere i diritti armo-nizzando crescita economicae pari opportunità sociali.L’Europa è il terreno entro cuicollocare una nostra inizia-tiva non episodica.La vittoria di Alexis Tsiprasè un bel segnale per rico-struire un’Europa dei popo-li e rilanciare, su basi nuove,quel modello sociale euro-peo, che certo ha subito i col-pi di questi anni, ma che nona caso attrae i disperati delmondo verso il vecchio con-tinente.Essere il sindacato. C’è an-cora più bisogno di sindaca-to. Un sindacato capace diguardare alla propria storiache è coincisa con lo svilup-po del nostro Paese, proprioperché il sindacato ha sapu-

to in quei momenti cruciali,ritrovare l’unità ed essererappresentante di una partesenza imbarazzi e senza col-lidere con gli interessi gene-rali del nostro paese.Lo Spi cerca di fare la parteche compete a una organiz-zazione che rappresenta piùdel 50 per cento degli iscrit-ti alla Cgil.Lo Spi deve continuare afare lo Spi, stare tra la pro-pria gente, nelle Camere dellavoro della Lombardia, spe-rando che le scelte dellarecente Conferenza di or-ganizzazione – territorialitàe confederalità – trovino unacoerente applicazione.Le 220 leghe dello Spi inLombardia sono un luogoprezioso, lì c’è la Cgil, appli-care i documenti della Con-ferenza significa anche rico-struire una confederalità nelterritorio, non lasciando sololo Spi a rispondere ai tantiche si rivolgono a noi.Occorre evitare, come giàaccaduto altre volte, che leparole scritte nei documen-ti votati a grande maggio-ranza rimangano lettera mor-ta. Lo stato di salute del sin-dacato è da tempo febbrici-tante, ri-presidiare il territo-rio è un antidoto efficaceper ricostruire quel legamecon i nostri iscritti, con i la-voratori, con i pensionati e lepensionate. ■

Una mattinata dedicata al-l’Europa, istituzione semprepiù in cerca d’identità, pro-vata non solo dalla crisi eco-nomica degli ultimi anni maanche dai recenti avveni-menti che hanno visto onda-te di profughi arrivare daipaesi in guerra. “Lo Spi perl’Europa dei popoli - dallamoneta unica all’Europa so-ciale” era il tema del conve-gno organizzato dallo SpiLombardia all'interno dellatre giorni della XXI edizionedei Giochi di Liberetà.A discuterne, insieme ai duesegretario generali degli SpiLombardia ed Emilia Ro-magna – Stefano Landinie Bruno Pizzica – ArgirisPanagopoulos, responsa-bile di Syriza in Italia,Giulia Barbucci del di-partimento Politiche eu-ropee della Cgil naziona-le, Elena Lattuada, segre-tario generale Cgil Lom-bardia, Vincenzo Colla,segretario generale CgilEmilia Romagna, e Carla

Cantone, segretario generaleSpi e neo eletto segretario ge-nerale della Ferpa. A mode-rare l’incontro Adriana Co-maschi de l’Unità.È stato Stefano Landini nellasua relazione introduttiva amettere subito sul piatto iproblemi: una fiducia nel-l’Europa ridottasi al 27 percento da parte degli italiani; ilbisogno di una Ue che diven-ti una vera Unione degli Statieuropei in grado di assumeredecisioni che non lascino spa-zi al populismo, ai rigurgiti xe-nofobi, a scelte autoritarie, alledestre. E in questo quadro il

ruolo del sindacato, che deverecuperare spazio politico,tornando ad essere quello chela Cgil è sempre stata: un’or-ganizzazione che lotta per lasolidarietà, l’equità, la difesadei diritti dei più deboli. Suquesta scia si è inserita ancheElena Lattuada che ha ricor-dato che due sono le sfide daaffrontare nell’immediato: illavoro e il come ricostruireuna base produttiva di quali-tà; la protezione sociale del-le persone, il che significa lot-ta alla povertà e quale siste-ma sociale. Sfide che per essere vinte, ha

sottolineato Vincenzo Col-la, hanno bisogno di unapolitica con la P maiusco-la, di un pensiero nuovodella sinistra anche euro-pea, di un soggetto cultu-ralmente alternativo al li-berismo che sta vincendosu tutta la linea. E qui unruolo importante Colla lovede anche per la Ces chenon può più essere solo unsindacato che “s’indigna,

ma che non è rappresentati-vo”. E sul prossimo congres-so della Ces si è soffermataGiulia Barbucci che ha spie-gato quali sono le difficoltà al-l’interno delle quali la Ces simuove, rappresentate anchedai diversi interessi dei paesiche la compongono. Panago-poulos non ha esitato a parlaredi una “guerra” esistente al-l’interno della stessa Europafacendo riferimento a una li-nea politica che finora ha sal-vato i sistemi bancari e non ipopoli, che spesso è stata unacorsa al ribasso di stipendi,pensioni, servizi offerti nel-l’ottica di un’austerità impostasolo ad alcune nazioni. Ecome esempio di “ribellione”ha portato le riforme che Sy-riza ha comunque fatto: unacarta sociale alimentare per350mila persone, aiuti per pa-gare affitti ed energia elettri-ca per 200mila famiglie, as-sunzioni negli enti locali, nel-le scuole, nelle università, ne-gli ospedali, leggi per facilita-re il pagamento dei mutui. A

concludere è stata Carla Can-tone che ha ribadito il suo im-pegno nel far approvare unaCarta dei diritti delle personeanziane in Europa, “una cartache vorrei chiamare Carta delrispetto”, ha detto. Non solo,tra gli obiettivi di Cantone c’èanche una rinnovamento del-la costituzione europea chedefinisca nuovi diritti di cit-tadinanza, libertà e democra-zia. Ma soprattutto la neoelettasegretario della Ferpa pensaalla costituzione di un grandesindacato europeo: “la Ferpanon è la tana dove va a ripo-sarsi una pantera grigia qualeio sono. Sarà dura, ma il sin-dacato europeo non può es-sere un sindacato fermo, sdra-iato: deve risorgere e per farquesto ha bisogno dell’espe-rienza del sindacalismo ita-liano”. E alla Ces una prima ri-chiesta: organizzare una gran-de manifestazione di tutti i sin-dacati europei contro queigoverni che erigono i muri,contro il populismo, il razzi-smo e la xenofobia. ■

Lo Spi per l’Europa dei popoli

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4Lombardia

L’autunno si preannunciacaldo sul fronte della tratta-tiva con la Regione Lom-bardia per quel che riguardaticket e rette, siamo, infatti,al dunque nel verificare, daparte del presidente Maroni,il rispetto degli accordi.Il primo incontro dopo lapausa estiva si è avuto loscorso il 1 settembre, a que-sto ne sono seguiti altri (an-che mentre noi siamo incorso di stampa, ndr). In di-scussione diversi temi dal-la compartecipazione allaspesa all’inclusione sociale,al reddito di autonomia – sucui è ancora tutto da di-scutere visto che si tratta diuna proposta improvvisata

dalla Regione i cui i con-torni sono tutti da verifica-re per capire chi siano ef-fettivamente i beneficiari.Ma soprattutto c’è da af-frontare una difficile ge-stione dell’accordo rag-giunto un anno fa, ed questociò che preme al sindacato.

Nei giorni scorsi lo Spi hariunito i suoi gruppi diri-genti per discutere le ri-chieste da presentare allaRegione su rette e ticket,dalla riunione è emersa laferma decisone di usare tut-ti i mezzi disponibili per di-fendere l’accordo sindacalese non verrà rispettato daMaroni.Nel frattempo in agosto èstata approvata la legge 23relativa all’Evoluzione delsistema socio sanitario lom-bardo. A Claudio Dossi, se-gretario Spi Lombardia, ab-biamo chiesto di illustrare ipunti salienti della riformasanitaria.“Più che di una legge in sésono necessari dei provve-dimenti correttivi dell’attua-le sistema di welfare e defi-nire come questi verrannodeclinati nei territori per tu-telare le persone fragili. Cre-sce la popolazione anziana inLombardia e, di conseguen-za, cambiano le patologie,

aumenta la cronicità che dasola oggi rappresenta piùdel 70 per cento del bilanciodella spesa sanitaria, perquesto è necessario modifi-care le scelte e l’ottica concui queste vengono compiu-te e realizzate. Centrale devediventare la persona di cui cisi dovrà prendere cura siadal punto di vista sanitarioche sociale. Per noi rimanealtrettanto centrale il pro-blema della presa in caricodel malato attraverso unavalutazione multidimensio-nale così come centrale deverimanere il ruolo del pubbli-co e dell’accesso pubblicoalle cure. Non si può dimen-ticare che il privato devesempre tener conto di unbudget da cui non sforare eche, quindi, può portare a in-dirizzare il malato versostrutture o cure che nonsono esattamente quelle chemeglio rispondono ai bisognidel paziente stesso. La ri-forma introduce delle novità

non di poco conto. Innanzi-tutto gli ospedali avrannouna nuova dimensione terri-toriale e verranno struttura-ti tenendo conto dell’inten-sità di cura, bassa-media-alta, è all’interno di questaspecifica che opereranno lediverse specializzazioni, su-perando così la classica sud-divisione per reparti e spe-cialità. Questo comporteràanche una nuova formazioneper chi opera nella sanità. Unrisultato dovrebbe esserequello di un miglioramentodei tempi delle liste di atte-sa. Nelle comunità verrannopromosse azioni per nuovi emigliori stili di vita con per-corsi che guardano alla pre-venzione, all’assistenza e allaterapia farmacologica, tuttecose che vengono raccoltenella dicitura medicina di

iniziativa. Altra novità cheviene introdotta è quella del-la creazione delle Ats, ovve-ro le agenzie di tutela dellasalute, che hanno il compito

di garantire le prestazionisanitarie e socio-sanitarie.Alle costituende Asst, azien-de socio sanitarie territoria-li, spetterà invece la funzio-ne di programmazione e con-trollo. Altra decisione as-sunta attraverso la legge, enon di poca importanza,quella di superare i due as-sessorati alla Famiglia e allaSanità per approdare a ununico assessorato alla Salu-te e alle politiche sociali.Ovviamente questa è la ri-forma che andrà attuata esulla quale pesano tutte le in-cognite dell’applicazionestessa, molte sono le nostreperplessità sulla legge an-che perché molti possonoancora essere i condiziona-menti delle lobby economi-che e delle rendite”.

Nel prossimo numero di SpiInsieme troverete un inserto in

cui spiegheremo più detta-

gliatamente i punti della ri-

forma sanitaria. ■

Ticket e rette al centro degli incontricon la Regione LombardiaApprovata in agosto la riforma sanitaria

Carla Cantone è stata eletta lo scorso 11 settembre segreta-rio generale della Ferpa, la Federazione europea delle personepensionate e anziane, al termine del 7° Congresso che si è te-nuto a Budapest.Tra gli obiettivi delineati da Cantone ci sono una carta dei di-ritti degli anziani, il riconoscimento integrale del ruolo del-la Ferpa da parte della Ces e anche di quei paesi le cui as-sociazioni degli anziani ancora non aderiscono.Non solo, Cantone auspica una forte collaborazione e sinergiacon la Ces (la confederazione europea dei sindacati) che por-ti a nuova Costituzione europea che definisca i diritti di cit-

tadinanza, regole e valori, do-veri e solidarietà, libertà e de-mocrazia. La presenza italiana nell’ese-cutivo Ferpa si è poi arric-chita con l’elezione in veste dicomponenti effettivi di Ste-fano Landini e Bruno Pizzica,segretari generali Spi Lom-bardia ed Emilia Romagna, diIvan Pedretti, segretario Spinazionale, e Livio Melgari,sempre dello Spi nazionale. A Carla e ai compagni elettivanno i migliori auguri dibuon lavoro da parte di tuttii dirigenti, gli attivisti e gliiscritti degli Spi della Lom-bardia. ■

È morto la notte dell’11 set-tembre scorso Riccardo Ter-zi, una figura importante nel-lo scenario sia politico chesindacale degli ultimi decen-ni. Riportiamo le parole concui Stefano Landini ne haparlato durante il convegno diCattolica, cercando così di ri-spettare il desiderio di Terzi.

“Il piazzale della Camera dellavoro di Milano e la musicacome unico sottofondo perl’addio a Riccardo Terzi. Nonmi cimento in una comme-morazione che Riccardo haspecificatamente non voluto,ma compagni di questo spes-sore ci tramandano un lasci-to politico che dovremmocogliere.Non parlo di un dato unani-memente riconosciuto e cioèla capacità di Riccardo difare sintesi e di saper deci-frare le fasi della politica.Senza assolutismi, semprecon la sollecitazione al dub-bio. Certo Riccardo Terzi nonsi accodava al coro dei senzase e senza ma, anzi quando cioffriva su un piatto d’argento

un’analisi arguta subito cisollecitava al dubbio, alla ri-cerca, al non dare per scon-tato. Riccardo Terzi facevaquesto anche con una dote or-mai poco comune: saper as-sumersi la responsabilità del-le proprie posizioni, ri-schiando spesso il solitarioisolamento.

Carla Cantonealla guida

della Ferpa

Riccardo Terzi du-

rante il convegno

De Senectute tenu-

tosi il 28 maggio

2004 presso il Cir-

colo della Stampa a

Milano

RicordandoRiccardo Terzi

Ora si potrà o meno condivi-dere le posizioni, ma quelloche vorrei che cogliessimo èl’assoluta onestà intellettua-le di non rinunciare a dire lapropria senza contare primadove stava la maggioranza.Ecco, credo che se avessimoun pezzo del coraggio di Ric-cardo Terzi questo giovereb-

be al confronto,confronto a volteinaridito dai troppitengo famiglia opeggio dagli acco-modamenti di cir-costanza.Credo che Riccardoci avrebbe perdo-nato il ricordarlo inquesto modo”. ■

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5Lombardia

Pensioni: precisazioni su rivalutazione, sentenza della Corte e decreto 65

di Enzo Mologni

La Corte Costituzionale, consentenza n°70 del 2015 ha di-chiarato illegittimo, per glianni 2012-2013, il blocco del-l’adeguamento al costo dellavita dei trattamenti pensio-nistici di importo comples-sivo superiore a tre volte iltrattamento minimo in es-sere al 2011 (468,35 x 3=1.405,05 lordi mensili). Per quegli anni la rivaluta-zione nella misura del 100%,del 2,7% per il 2012 e del 3%per il 2013, venne limitata in-fatti alle pensioni comples-sivamente di importo infe-riore appunto a tre volte iltrattamento minimo.In attuazione della sentenzadella suprema Corte, il Go-verno ha emanato il Decretolegge 65/2015, convertito inlegge109/2015, pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale, n.166 del 20 luglio 2015.La legge è intervenuta a re-golamentare la “parziale re-stituzione” della perequazio-ne automatica bloccata, sot-

to forma di erogazione disomme arretrate, per le pen-sioni che nel 2012 e 2013 nonebbero alcun adeguamento alcosto della vita, perché su-periori a tre volte il TM.L’erogazione degli arretratinon ha riguardato, invece, ipensionati titolari di tratta-menti pensionistici con unimporto complessivo infe-riore a tre volte il minimo,perché questi l’adeguamentodelle pensioni all’inflazionegià l’avevano avuto sia nel2012 che nel 2013.

Gli arretrati per gli anni 2012-2013: sono state rivalutate al100% (del 2,7 e del 3% del-l’intera perequazione) le pen-sioni fino a tre volte il minimo,al 40% (del 2,7 e del 3%)quelle tra tre e quattro volte ilminimo, al 20% (del 2,7 e del3%) quelle tra quattro e cinquevolte il minimo, al 10% (del2,7 e del 3%) infine quelle tracinque e sei volte il minimo.Oltre sei volte il tratta-

mento minimo non è statoapplicato alcun adeguamento.L’arretrato da corrispondere ècomposto dalla rivalutazio-ne del 2012 e dalla rivaluta-zione del 2012-2013.Arretrati anni 2014-2015: la ri-valutazione viene ricono-sciuta, per i trattamenti di im-porto complessivo superiorea tre volte il minimo, nella mi-sura del 20%.Nel 2016 la rivalutazione ver-rà riconosciuta, come sopra,nella misura però del 50%.

La ricostituzione delle pen-sioni, è stata effettuata d’uf-ficio, gli arretrati sono staticorrisposti con la rata in pa-gamento il 1° agosto.Le somme arretrate sono sta-te assoggettate ad Irpef con ilregime della tassazione se-

parata, per le somme arre-trate maturate al 31.12.2014. Quelle maturate successiva-mente (dal gennaio 2015)sono state assoggettate a tas-

sazione ordinaria.

Alcuni pensionati, pur aven-done diritto, il 1° di Agosto,non hanno ricevuto nulla.Inps, con un messaggio, hareso noto che non sono sta-te lavorate, alcune tipologiedi pensioni: ad esempio lepensioni che hanno avutodiritto nel 2015 a supple-menti di pensione (per atti-vità lavorativa successivealla decorrenza della pen-sione), oppure le pensioniai superstiti lavorate nel 2015per l’uscita di contitolari chehanno cessato di avere dirit-to alla quota di pensione (fi-gli maggiorenni o a fine cicloscolastico universitario).Questi casi saranno ripresidall’Inps e riceveranno, o han-no già ricevuto (il 1° di Set-tembre) gli arretrati di pere-quazione automatica spet-tanti, senza bisogno di inol-trare alcuna domanda.Inps ha chiarito che le pen-

sioni ai superstiti, deri-vanti da prestazioni interes-sate al ricalcolo per applica-

zione della sentenza, sarannorideterminate d’ufficio conelaborazione centrale. Non

sarà quindi necessario

presentare domanda di ri-

costituzione.Non verranno rivalutate inmodo automatico le pensio-

ni eliminate, in tal caso, perottenere le differenze spet-tanti è necessario produrre

apposita domanda di rateo.La domanda per ottenere gliarretrati dovrà essere inoltra-ta anche da parte degli eredidi pensionati nel frattempo de-ceduti, utilizzando il modulodei ratei maturati e non ri-scossi. Nelle annotazioni do-vrà essere indicato il motivodella richiesta: “ratei per

sentenza Corte Costitu-

zionale 70/2015”.La domanda va presentata intutti i casi in cui spetta ancheun solo rateo di perequazione,dagli eredi aventi titolo, anchese in loro favore sia stato a suotempo già liquidato il rateomaturato e non riscosso. ■

ISEECome già ormai risaputol’Isee ha subito modificazio-ni radicali sia per quanto at-tiene la presentazione delladichiarazione (Dsu) che sul-le modalità di rilascio delcalcolo.Abbiamo riscontrato che ifruitori del servizio hannotrovato difficoltà nel reperirela documentazione necessa-ria per il completamento del-la dichiarazione, questa si-tuazione li ha obbligati a pre-sentarsi più volte presso inostri sportelli creando disa-gio e disorientamento.Come Caaf Cgil Lombardiaabbiamo cercato di attenua-re l’impatto difficoltoso di-stribuiendo l’elenco docu-menti in modo capillare, cosìda ridurre sia gli incontripresso i nostri sportelli che itempi di attesa per il rilasciodel calcolo Isee da arte del-l’Inps. Di seguito si riassumono leprincipali novità:• il Caaf non rilascia il calcolodel valore Isee. Il valore Iseeviene determinato dall’Inpsentro 10 giorni dalla ricezio-ne della Dsu inviata telema-ticamente dal Caaf. Il citta-dino, che ha sottoscritto la de-lega al Caaf per il ritiro del-

l’attestazione Isee, la troveràpresso la sede in cui è statoofferto il servizio;• il cittadino deve autocerti-ficare solo alcuni redditi,quelli conosciuti dall’A.E. nondevono essere autodichiara-ti, saranno prelevati diretta-mente dall’Ente preposto alcalcolo del valore Isee dallevarie banche dati;• i redditi di riferimento sonoquelli della dichiarazione pre-sentata nel 2014 e quindi red-diti percepiti nel 2013• dovrà essere indicata lagiacenza media dei conti cor-renti, questa informazionedeve essere fornita dal di-chiarante richiedendola al-l’istituto bancario (o postale)dove è aperto il conto cor-rente;• elemento di novità è l’indi-cazione della targa dell’auto-veicolo e/o del motoveicolose di cilindrata superiore a500 cc• la dichiarazione Isee ha va-lidità solo fino al 15 gennaiodi ciascun anno, indipenden-temente dal momento in cuiviene presentata. Per agevo-lare l’accesso a questo servi-zio il Caaf Cgil Lombardia in-vita i cittadini a rivolgersiallo sportello consueto daiprimi giorni di gennaio.

Altro aspetto importante ri-guarda la possibilità di far va-lere delle spese sostenute daciascun componente il nu-cleo familiare presente nellaDsu, ovvero dal nucleo.Si ritiene utile individuare al-cune spese, così da renderepiù completa l’informazione.Per i singoli componenti il nu-cleo si possono sottrarre:gli importi degli assegni pe-riodici effettivamente corri-sposti al coniuge (anche se re-sidente all’estero) compren-sivi degli importi versati peril mantenimento dei figli.Le spese sanitarie per disabilipurché indicate in dichiara-zione dei redditi. Per quanto concerne il cal-colo Isee rilasciato dall’Inps,è opportuno sottolineare chepotrebbe evidenziare diffor-mità tra quanto autocertifi-cato dal dichiarante e quantopresente nelle diverse banchedati, questa difformità può es-sere sanata dal cittadino, re-sta comunque il fatto chel’autocertificazione presen-tata è falsa e quindi penal-mente perseguibile.Tutti i cittadini possono chie-dere al Caaf Cgil di essere as-sistiti nella compilazione del-la Dsu. In fase di appunta-mento verranno fornite tutte

le informazioni utili per la cor-retta indicazione dei redditi odel patrimonio (mobiliare e/oimmobiliare).

MODELLO 730/2015Una importante novità ri-guarda tutti i contribuentiche hanno presentato il mo-dello 730 nel 2014, infatti perqueste persone l’Agenzia del-le entrate mette a disposi-zione sul proprio sito il mo-dello 730 precompilato.Per accedere a questa di-chiarazione il cittadino puòdelegare il Caaf Cgil Lom-bardia al prelievo della di-chiarazione precompilata,sottoscrivendo un appositomodulo e presentandolo allasede Caaf di riferimento. IlCaaf comunica all’A.E. i no-minativi dei soggetti dai qua-li ha ricevuto la delega, dopoil 15 aprile riceve dall’A.E. ledichiarazioni precompilate.Il contribuente ha due opzio-ni: può confermare quantoindicato nella dichiarazioneprecompilata, ovvero può mo-dificarla introducendo ancheredditi e/o oneri aggiuntivi.Resta comunque obbligo delCaaf apporre il visto di con-formità su tutta la docu-mentazione a supporto delmodello 730 compresa quel-

la relativa ai redditi e agli one-ri già indicati dall’Agenziadelle entrate.La novità rilevante che inte-ressa il contribuente è ine-rente al controllo delle di-chiarazioni 730 presentatenel 2015, infatti nel caso emer-gessero errori che compor-tano il pagamento di impostee delle conseguenti sanzionie interessi, questi importiverranno richiesti al Caaf cheè obbligato al pagamento. La normativa stabilisce che ilCaaf esegua controlli internisulle dichiarazioni predispo-ste; nel caso riscontrasse er-rori il Caaf deve contattare ildichiarante e avvisarlo del-l’esito della verifica comuni-candogli che intende ravve-dersi dell’errore commesso.In questo caso il contribuenteè tenuto al pagamento del-l’imposta che scaturisce dal-la nuova liquidazione e dei re-lativi interessi. È importantesapere che se il contribuen-te non accetta di sanare l’er-rore il Caaf dovrà comuni-care all’A.E. di aver appostoun visto infedele. L’A.E. inquesto caso chiederà al Caafil versamento della sanzionee al contribuente il paga-mento dell’imposta e degli in-teressi. ■

Campagna RED 2015di Alessandra Taddei – Caaf Cgil Lombardia

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Lorenzo Gaini, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Angela Zanardi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

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Letti per voi di Erica Ardenti

Amnesia o ignoranza?Ha fatto impazzi-

re twitter e i socialoltre che discuteremolto la rispostadella neo miss Ita-lia Alice Sabatinialla domanda sul-l’epoca in cuiavrebbe voluto vi-vere. Candida-mente la giovinfanciulla ha rispo-sto: “Nel ’42 al tempo dellaguerra. Tanto io sono don-na e sarei rimasta a casa”.Una risposta che denotaun’ignoranza abissale cheperò ci dovrebbe far riflet-tere – oltre che sul ruolodella scuola e l’educazioneimpartita dai genitori – suquesta specie di amnesiacollettiva che sembra col-pire gran parte del mondo.Amnesie spesso dovute alvoler cancellare pezzi distoria e di responsabilitàche in ogni conflitto le di-verse nazioni hanno.

Ben venga allo-ra un libro comel’ultimo roman-zo di Kazuo

Ishiguro (indi-menticabile ilsuo Quel che re-

sta del giorno)Il gigante se-polto edito daEinaudi, euro20. La storia si

svolge nel sesto secolodopo Cristo quando i sas-soni arrivano in Bretagnadalle terre germaniche, su-bito dopo le famose guerrecon re Artù. Ora siamo intempo di pace, una pacedovuta in qualche modo auna sorta di amnesia suquanto accaduto che coin-volge tutti, anche se la sto-ria ruota attorno a un’an-ziana coppia alla ricercadel figlio. Tornano qui itemi dell’inaffidabilità del-la memoria, del rimpianto,del dolore come della vec-

chiaia e della morte ma so-prattutto c’è una domandadi fondo: l’amnesia collet-tiva può essere tollerata oè più giusto che le personeaffrontino la terribile veri-tà delle loro azioni?Non dimenticare, ma anzivivere per testimoniare èl’imperativo alla base dellavita di due autori i cui librisono usciti la scorsa estate:Il paese dei desideri – Il ri-cordo di Hiroshima, diHara Tamiki, edito da At-mosphere libri, euro 16 eNagasaki – Racconti del-l’atomica diKyoko Haya-

shi, edito daGallucci HD,euro 18. Ritro-viamo nei rac-conti che com-pongono i due li-bri e nell’animodei due autori untratto comune atutti coloro che

vissero e scrisse-ro dell’Olocausto:lo sconcerto diessere stati ri-sparmiati, il tur-bamento che que-sto dipenda an-che da una seriedi fortunate cau-se, il dovere di te-stimoniare unacrudeltà di cuinessun uomo si crederebbecapace e la domanda difondo: come ricominciare avivere? Hara e Kyoko fan-no parte degli autori della

letteratura del-l’atomica, sonocioè fra coloroche vissero que-sto evento alcontrario di OeKenzaburo (soloper citare unnome conosciu-to dai più, vistoche è anche unpremio Nobel

per la Letteratu-ra) che ne parla-rono per testi-moniare una for-ma di resistenzaai tentativi di farcadere nell’oblioquanto accadutoanche perchéavrebbe potutoincrinare nonsolo l’immagine

degli Stati Uniti, ma nel-l’immediato dopoguerraanche molti equilibri al-l’interno del Giappone stes-so, oltre che internaziona-li. Sono due libri di cuiconsigliamo la lettura allanostra neo miss Italia – ol-tre alla lunga lista che sipotrebbe stilare su ciò chela guerra significò per ledonne italiane. Forse leg-gendo queste storie si ren-derebbe conto di come laguerra non risparmia nes-suno, nemmeno una sem-plice casalinga... ■

Sono giunti alla 21a edizio-ne ma non perdono il lorosmalto e la capacità di atti-rare anziani: i Giochi di Li-

beretà hanno visto ben no-vecento pensionati lom-bardi riversarsi a Cattolicaper tre giorni.“Un’affluenza che ci fa direche la scelta di venire è sta-ta davvero una buona sceltae che la collaborazione con loSpi dell’Emilia Romagna èpiù che positiva, tant’è chestiamo discutendo di infittirlaancora di più nel 2016 – com-menta Stefano Landini, se-gretario generale Spi Lom-bardia – E positiva è stata an-

I 21 anni dei Giochi di Liberetàche la scelta del tema delconvegno, parlare di Europaha significato toccare temioggi attualissimi e che inte-ressano i cittadini. Lo ha te-stimoniato il teatro pieno,nonostante la bella giornata,la possibilità di andare inspiaggia oppure di seguire legare e le altre iniziative inprogramma”.

Quest’anno, oltre, alle tradi-zionali gare di bocce, ballo,briscola, tennis i partecipan-ti sono potuti cimentare neidue laboratori dedicati allascrittura creativa e all’ac-

quarello, che hanno riscossoun’entusiastica partecipa-zione. Altrettanto graditesono state le lezioni Tai Chiche si tenevano di primamattina. La Banda Osiris ha

rallegrato la seconda serata- dopo le fatiche della gara diBallo – raccontando la diffi-coltà di essere artisti, so-prattutto in un paese comel’Italia che ad arte e culturadedica una scarsa attenzionee quasi niente risorsa. Lacena di gala, curata dallacooperativa dei pescatori,ha concluso alla grande que-sta edizione dei Giochi, in-tervallando le varie portatecon le danze e le premiazio-ni dei vincitori delle gare. ■

SpiInsieme05.2015 LombPag6BG 09-29-15:Layout 1 29-09-2015 20:14 Pagina 1

7Bergamo

Il 12 novembre alla Fiera di Bergamo si terrà un convegno,organizzato dallAsl di Bergamo titolare del progetto di me-

dicina predittiva, per fare il punto sul servizio di tipo spe-rimentale che ha la durata di due anni.Lo Spi Cgil della lega di Bergamo Centro, un anno fa, si è pro-posto come “facilitatore” del coinvolgimento di cittadini over65 anni per questo progetto, gestito dal centro studi Don Orio-ne in collaborazione con il centro di ricerca Hth (Human fac-tors and technology for health care) dell’Università degli stu-di di Bergamo.Con i suoi 110 partecipanti “cittadini” su 537 totali in provincia,lo Spi è diventato, nel comune di Bergamo, il partner più im-portante tra i numerosi coinvolti nel progetto: medici di me-dicina generale, consultori, centri anziani, servizi diocesani,parrocchie e società sportive.La significativa adesione dei nostri iscritti si giustifica con lapiena condivisione del principale obiettivo del servizio di me-dicina predittiva: la creazione di una rete territoriale di in-tervento per la riduzione del rischio di perdita di autonomianella popolazione over 65 nel breve e medio periodo, mi-gliorando le condizioni generali di salute e di qualità della vita.Come previsto, le persone coinvolte sono state sottoposte atest di valutazione e sul territorio sono state avviate iniziati-ve per lo svolgimento dell’attività motoria specifica. Anche inostri pensionati, magari incerti all'inizio, hanno aderito conconvinzione, consapevoli dell’importanza del proprio impe-gno al fine di una migliore qualità di vita: invecchiare bene nonè solo un fatto di fortuna, ma, spesso, è anche il frutto di buo-ne pratiche.Nel corso del convegno si avranno i dati complessivi relati-vi al primo anno di attività e saranno formulate le racco-mandazioni a tutti i partecipanti del progetto per la conti-nuazione delle attività nell’anno 2016.Lo Spi Cgil lega di Bergamo Centro continuerà a monitora-re il progetto nella sua funzione di partner promotore del-l’iniziativa, tenendo i collegamenti con Asl, Centro DonOrione e Università. ■

Gli iscritti allo Spi Cgil delleleghe di Calusco d’Adda, Pon-te San Pietro e Capriate SanGervasio si sono dati appun-tamento presso l’area feste diBonate Sopra, dove il 9 set-tembre si è svolta l’annualefesta del tesseramento. Haaperto la giornata il nostro se-gretario provinciale GianniPeracchi, che con un inter-vento sintetico ma efficace hafatto il punto della situazionecirca le problematiche re-centi che riguardano i pen-sionati, indicando quelli chesono i nostri orientamenticirca il ricalcolo degli arretratidovuti per il blocco dellepensioni imposto dalla rifor-ma Fornero. Su una materiatanto delicata è stata ribadi-ta la posizione dello Spi Cgilche si pone l’obiettivo di ave-re riconosciuto un aumento

maggiore sulle pensioni (an-che quelle più basse) e che ri-manga per il futuro anzichéuna una-tantum eventual-mente superiore che si per-cepirebbe una volta sola. Di seguito si sono svolte lepremiazioni di tre pensiona-ti, tesserati di lungo corso oimpegnati come volontari nel-lo Spi. Si tratta di: Pierluigi Pa-gnoncelli, Fiorenzo Turani eValter Della Rovere, che hannoricevuto una targa di ricono-scimento rispettivamente perle leghe Spi di Capriate, Ca-lusco e Ponte. Dopo l’aperi-tivo e il pranzo si è svolto l’in-contro con Bruno Ravasio, exdirigente della Cgil, oggi pen-sionato, che si è confrontatocon i presenti su alcuni pas-saggi salienti della storia del-la Cgil e del ruolo che ha avu-to nella conquista e nello svi-

luppo dei valori, dei diritti maanche della democrazia neimomenti difficili del nostroPaese. L’incontro si è poi svi-luppato in un confronto condomande e risposte. L’inizia-tiva è stata molto apprezzatadai presenti che hanno vistoripercorrere in modo chiaroe preciso, insieme alla storiadella Cgil, una parte impor-tante della loro vita, dei lorosacrifici e delle loro lotte perun futuro migliore. Chedire… Due grandi artisticome Francesco De Gregorie Fiorella Mannoia avrebbe-ro cantato e ricordato che “lastoria siamo noi”. Alla fine, tombolata con ric-chi premi e cotillon. Una bel-la giornata, che ha soddisfat-to anche gli organizzatori,lieti della positiva rispostadi iscritti e iscritte. ■

Recentemente è tornato allaribalta il referendum lom-bardo sull’autonomia dellaRegione, promosso dal Mo-vimento 5 Stelle e dalla Lega.Questa vicenda, che ha unprofilo eminentemente poli-tico, a Bergamo ha visto inparticolare tra i protagonistiche si sono pronunciati fa-vorevolmente – almeno in un primo momento – il presiden-te della Provincia ed il sindaco del capoluogo.Ora non sta a noi giudicare l’opportunità o meno di sostenereil referendum, di appoggiare un quesito che chiede di poterdiscutere con il Governo di maggiori spazi di autonomia perla Lombardia. Si può però osservare come questo sia già pos-sibile senza bisogno di referendum e come siano già state av-viate le procedure per un percorso di incontri tra Governo eRegione in questo senso.Il punto è che una consultazione né vincolante, né necessa-ria (perché i suoi contenuti sono già disponibili oggi) coste-rebbe 19 milioni di euro. Ed è per questa ragione che auspi-chiamo si dia corso a quanto già programmato, previsto dal-la Costituzione ed anticipato in una delibera regionale del 2007:un confronto per aumentare gli spazi di autonomia regiona-le, senza ricorrere ad una consultazione inutile e costosa.Dopo numerosi incontri a livello politico e istituzionale (par-titi, Comune, Provincia e Regione) sembra si intenda percorreproprio questa strada, quella di una maggiore autonomia, masenza sottrarre risorse che possono essere investite in ser-vizi di pubblica utilità. (G.P.) ■

I veri protagonistidi Romano Alborghetti

Una spesa inutileIpotesi referendum

Progetto saluteUn’utile sperimentazione

di Sergio Marletta

L’Isola in festaGiornata dedicata agli iscritti Spi

di Roberto Baselli

La mostra di Calusco sulla “Creatività della persona anziana” ha compiuto vent’anni. Alle-stita come di consueto nella bella cornice dell’ex chiesa di via dei Tigli, ha ospitato quest’annoben 38 espositori, di cui 18per l’hobbistica e 20 per la pit-tura. L’esposizione, che faparte dei Giochi di Liberetàma che ha anche vita a sé, ri-scuote sempre l’interesse de-gli appassionati e della citta-dinanza, e premia le opereche più hanno colpito giuriae visitatori.Ma il premio più bello è il ri-conoscimento ricevuto daGiuseppe Biffi, da semprecolonna dello Spi di Calu-sco, a cui tutti i compagnihanno voluto dare un segnodi stima e riconoscenza. ■

Lo scorso 3 settembre si è svolta la giornata dedicata alle persone diversamente abili e a ungruppo di ospiti delle case di riposo locali per la tradizionale pesca alla trota. Il laghetto Val-

gua di Albino è stato per l’occasione tappezzato dalle bandiere dello Spi Cgil e vivacizza-to con diversi gazebo colorati.Dopo la prematura scomparsa del nostro principale coordinatore Gianni Finazzi, l’iniziati-va rischiava di essere ridotta se non cancellata, ma i figli di Gianni ci hanno comunicato diessere disponibili a svolgere quanto il papà aveva organizzato.Allora eccoli i protagonisti, ancora più numerosi che nelle precedenti edizioni. Una volta ter-minato di pranzare con noi, seduti comodamente ai tavoli predisposti sotto i gazebo, si sonodedicati con entusiasmo alla divertente pesca alla trota, dopo aver atteso con un po’ di an-sia il proprio turno.Con lo scorrere della giornata, tutte le nostre preoccupazioni sono scomparse, non ultimaquella della pioggia e l’incertezza circa la presenza di nuove adesioni di volontari interessa-ti a passare la giornata in mezzo ai nostri amici. Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora tutti coloro che hanno aderito e gli sponsor chehanno offerto il necessario per pescare; un particolare grazie a chi ha collaborato per la pri-ma volta, affiancato dalla consorte, con l’impegno ad essere dei nostri anche in futuro. Unanota di rammarico invece riguarda l’assenza di qualche centro della nostra valle e di alcuniamministratori pubblici, che saremmo lieti di avere con noi la prossima volta. ■

Vent’anni a Calusco

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8Bergamo

vario tra l’assistenza territo-riale (domiciliarità, preven-zione, servizi sociosanitaricome le case di riposo) equella ospedaliera. Questoera ed è il vero punto deboledel servizio sanitario lom-bardo, che ha eccellenze na-zionali sul fronte ospedalieroma debolezze riconosciuteper quanto riguarda la presain carico dei pazienti nel ter-ritorio. Da questo punto di vi-sta non è cambiato molto. I medici di base sono rimastifuori dalle Asst e questo ren-derà più difficile il loro coin-volgimento nei progetti dipresa in carico dei pazienticronici, di continuità assi-stenziale con le dimissioniprotette, di prevenzione. Adesempio, l’Asl di Bergamoha recentemente sottoscrittoun importante protocollo d’in-tesa con il Consiglio di rap-presentanza dei sindaci sulfunzionamento dei Cead (iCentri per l’assistenza domi-ciliare), ma finché i medici dibase saranno un corpo a sé,a parte, non integrato con gliospedali, la strada per le di-missioni protette e per l’as-sistenza domiciliare sarà sem-

PensioniIllusioni ed errori

di Marcello Gibellini

Bergamo e la riformaIn sanità, cambiamenti in vista

di Orazio Amboni

Anche i pensionati bergamaschi sono stati interessati agli ef-fetti della sentenza della Corte costituzionale che ha dichia-rato sbagliato e da rifare il decreto del governo Monti che bloc-cò la rivalutazione di tutte le pensioni superiori ai 1404 eurolordi, cioè tre volte il trattamento minimo che nel 2011 eradi 468 euro mensili. Il blocco operò per il 2012 e 2013, poi ilgoverno Letta rimise in moto la rivalutazione, seppure mol-to ridimensionata rispetto a quella concordata da Cgil Cisl eUil con il governo Prodi nel 2008.In altra parte di questo giornale il tutto è spiegato conprecisione di dati, io voglio solo mettere in evidenza gli ef-fetti negativi della comunicazione da parte di stampa e te-levisione. Sono state illuse milioni di persone, convinte che le pensio-ni basse avrebbero avuto cospicui arretrati. Tutti, a partiredal presidente Renzi, hanno spesso ripetuto che più era bas-sa la pensione maggiore sarebbe stato il rimborso, dichiarandodi aver voluto privilegiare le pensioni più basse. Invece, il de-creto del governo riguardava solo chi aveva subito il blocco,quindi non le pensioni più basse. Chi nel 2011 prendeva meno di 1404 euro lordi al mese ha avu-to la pensione sempre rivalutata. Il blocco ha riguardato ap-punto solo quelli con pensione superiore e ha fatto diminui-re il potere d’acquisto di quelle pensioni del 5,7%. Il decreto del governo stabilisce un risarcimento alle pensionicomprese nella fascia che supera le tre volte il minimo e nonsupera le sei volte il minimo. Sopra le sei volte nessun ri-sarcimento. Dentro la fascia interessata sì: alla parte più bas-sa della fascia un po' di più, a quella più alta un po' di meno.Comunque molto meno della metà di quanto perso.Come accennavo, in questa vicenda le conseguenze di una co-municazione inadeguata sono state particolarmente eviden-ti: le sedi dell'Inps e dei sindacati sono state inondate da pen-sionati o da loro familiari che chiedevano informazioni e mol-to spesso uscivano molto irritati o comunque disillusi e spes-so con la sensazione di essere stati presi in giro. A proposito di tribolazioni per pensionati, ricordo anche lamancata erogazione della quattordicesima mensilità, che,per chi ne ha diritto, viene accreditata il primo agosto. Que-st’anno le persone che pensavano di riceverla (perché han-no i requisiti richiesti) e non si sono viste assegnare l’importosono state molte più degli altri anni. Chi si trovasse in tale situazione e non avesse prov-

veduto a fare domanda, lo faccia il prima possibile: an-

che se il diritto non si perde, la procedura non è auto-

matica. Gli interessati possono rivolgersi alle sedi del pa-tronato Inca Cgil. ■

pre una strada in salita.Un altro punto di debolezzaè costituito dalla confusionenei livelli di responsabilità egestione. Ci sono responsa-bilità che spettano alla Ats,ma il personale dipende dal-le Asst o viceversa (ad esem-pio il personale della pre-venzione); anche questoaspetto renderà difficile l’in-tegrazione tra le istituzionisanitarie.Infine, scarso peso avranno iComuni. È questo un puntoparticolarmente delicato per-ché ai Comuni fanno capotutte le funzioni di assisten-za sociale e in parte quelle diassistenza socio-sanitaria (di-sabilità, famiglia, anziani…).Da questo punto di vista la“riforma” rafforza il centra-lismo regionale e indeboliscela capacità di progettare in-sieme - territorio e ospedali- gli interventi.Dipenderà anche da noi - dalnostro ruolo, dalla nostra ca-pacità di essere presenti conproposte nei confronti di Atse Asst - se alcuni aspetti po-sitivi della “riforma” davverosaranno attuati. Ad esempio ilservizio dell’ “infermiere di fa-miglia” o di altre professionisanitarie come la fisiotera-pia, o la presa in carico concontinuità e stabilità dei ma-lati cronici. Dipenderà ancheda noi se la riorganizzazionedella rete ospedaliera guar-derà ai bisogni dei pazienti enon ai rapporti di potere del-le direzioni aziendali. I ritardinella riconversione di Calci-nate, l’indebolimento conti-nuo di San Giovanni Bianco,l’assenza di strategia per gliospedali di montagna, già oraci chiedono un impegno stra-ordinario. ■

Come ogni anno, noi dellalega Spi di Martinengo siamoandati in gita due giorni. Lemete sono state San Gimi-gnano e Siena. Due giornatesplendide. Stancanti, ma pie-ne di bellezza e di storia. Il no-stro Paese merita davvero diessere conosciuto di più, so-prattutto dagli Italiani! Eccola foto di gruppo scattata da-vanti al duomo (spettacolare)di Siena. I 59 partecipantihanno ringraziato calorosa-mente lo Spi della Cgil so-prattutto per la perfetta or-ganizzazione e la scelta dellameta e aspettano, con ansia,la prossima. ■

Il periodo classico per le gite è agli sgoccioli e la lega Spi diTreviglio propone ai suoi iscritti e simpatizzanti una giorna-ta che prevede la visita a due gioielli emiliani: la reggia di Co-lorno e la rocca Sanvitale di Fontanellato, entrambi in pro-vincia di Parma.La reggia, nota anche come Palazzo ducale, fu residenza tral'altro delle famiglie dei Farnese e dei Borboni e conta più di400 sale, corti e cortili, oltre a un meraviglioso giardino, pro-fondo quattro chilometri.La rocca, circondata da un fossato e inserita in un suggesti-vo borgo, è di impianto medioevale e contiene preziose ope-re d’arte, come gli affreschi del Parmigianino, e curiose “ca-mere ottiche”.L’ a p p u n t a -mento è per il14 ottobre.Per informa-zioni e iscri-zioni, rivol-gersi allo Spidi Treviglio,via Battisti43/B (tel. 036341662). ■

Bellezze toscane

Gita in Emilia

Qualcosa cambierà di sicuro,e saranno i nomi: l’Asl si chia-merà Ats (Agenzia di tuteladella salute) e la rete degliospedali e delle strutture ter-ritoriali si chiamerà Asst(Aziende socio sanitarie ter-ritoriali). Ma cosa cambieràper i cittadini? Qualcosa cer-tamente, ma meno di quantoera stato annunciato e spera-to nella fase iniziale della di-scussione, nel Libro bianco esoprattutto nelle proposte ditecnici e esperti.La provincia di Bergamo con-fluirà tutta in un’unica Ats chesostituirà l’attuale Asl e di fat-to ne assumerà le funzioni diprogrammazione; sono ca-dute, per fortuna, le ipotesi dismembramento avanzate nelcorso della discussione (Lo-vere con la Valtellina, Trevi-glio con Crema).Le Asst saranno tre: Berga-mo, che assorbirà l’ospedalePapa Giovanni XIII e gli ex di-stretti Asl di Bergamo, ValleBrembana e Valle Imagna;Bergamo ovest, che assorbi-rà le strutture ospedaliere ei distretti di Dalmine, Bassabergamasca (Treviglio e Ro-mano) e Isola; Bergamo est,che assorbirà le struttureospedaliere e i distretti diSeriate, Trescore, Grumello,Sarnico, Lovere, Valle Seria-na e Valle Seriana superioree Val di Scalve. In pratica letre Asst faranno capo alle treattuali aziende ospedaliere(Bergamo Papa Giovanni,Treviglio e Seriate) con gliospedali di Calcinate e SanGiovanni Bianco che passa-no a Seriate.Fin qui gli aspetti dell’archi-tettura istituzionale. Ma ilprogetto di riforma si poneval’obiettivo di riequilibrare il di-

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