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FLORE Repository istituzionale DRM Digital Rights Management Linee guida per il deposito e la pubblicazione dei prodotti della ricerca in dell’Università degli studi di Firenze

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FLORERepository istituzionale

DRM Digital Rights Management

Linee guidaper il deposito e la pubblicazione dei prodotti della ricerca in

dell’Università degli studi di Firenze

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Linee guida per il deposito e la pubblicazione dei prodotti della

ricerca in FLORE, il repository istituzionale dell’Università di

Firenze

Sommario

1. Dove depositare e pubblicare: Repository istituzionale della ricerca FLORE ................................................ 2

2. Chi può depositare e pubblicare: Autori riconosciuti e autorizzati ............................................................... 2

3. Cosa si può depositare e pubblicare: Contributi soggetti al deposito e versioni utilizzabili ......................... 2

4. Come pubblicare : istruzioni per la pubblicazione ad Accesso aperto .......................................................... 3

4.1 Verificare le politiche editoriali sul copyright attraverso la banca dati Sherpa Romeo ...................... 3

4.2 Le licenze Creative Commons ............................................................................................................. 4

5. Come depositare: istruzioni per il solo deposito chiuso ............................................................................... 5

6. Licenza di deposito ........................................................................................................................................ 5

7. Desktop prodotti ........................................................................................................................................... 6

8. Supporto, monitoraggio e risoluzione di controversie .................................................................................. 6

9. Commissione di Ateneo per l’accesso aperto ............................................................................................... 7

10. Contatti ........................................................................................................................................................ 7

Glossario ............................................................................................................................................................ 8

Allegato 1: Licenza di deposito nel Repository istituzionale FLORE dell’Università degli studi di Firenze ........ 9

Allegato 2: Addendum SPARC ......................................................................................................................... 11

Appendice di approfondimento normativo e legislativo ................................................................................ 12

Infografica su caricamento dei Contributi in FLORE…………………………………………………………………………………….13

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1. Dove depositare e pubblicare: Repository istituzionale della

ricerca FLORE

Il Repository istituzionale della ricerca FLORE, gestito tramite la piattaforma IRIS, è il sistema di archiviazione, documentazione, diffusione, conservazione dei prodotti della ricerca svolta nell’Università di Firenze. FLORE, accessibile all’indirizzo https://flore.unifi.it/ include le funzioni di catalogo descrittivo e di deposito istituzionale, consentendo di inserire, contestualmente alle informazioni descrittive dei Contributi (metadati), anche una copia a testo pieno dei Contributi ed eventuali altri allegati. Inoltre, alimenta il Sito Docente MIUR. Per entrare nella propria pagina personale è necessario effettuare il login con le proprie credenziali di Ateneo.

2. Chi può depositare e pubblicare: Autori riconosciuti e

autorizzati

Docenti, ricercatori, dottorandi, assegnisti di ricerca e eventuali altri accreditati, che contribuiscano alla produzione scientifica dei Dipartimenti e delle Strutture di ricerca dell’Ateneo, provvedono all’inserimento in FLORE dei Contributi di cui sono Autori o coautori. Depositando un’opera in FLORE, l’Autore dichiara e garantisce di essere il/la responsabile intellettuale della creazione del Contributo e garantisce l’integrità e l’autenticità della versione depositata; dichiara inoltre che in esso non sono presenti elementi lesivi di diritti morali o patrimoniali di terzi e di essere titolare del diritto di disporne per le finalità del deposito, secondo l’opzione esercitata e nei limiti consentiti dalla legislazione vigente e da eventuali contratti stipulati con terzi.

3. Cosa si può depositare e pubblicare: Contributi soggetti al

deposito e versioni utilizzabili

Oggetto del deposito e dell’eventuale pubblicazione è la copia digitale di un proprio Contributo a carattere scientifico (articoli su rivista, monografie, capitoli di libro, ecc.) in una delle seguenti versioni:

Versione editoriale: versione digitale del Contributo così come pubblicata dall’editore; oppure, in subordine, Versione finale referata: accettata dall’editore per la

pubblicazione e identica alla versione editoriale, a parte il diverso aspetto grafico e l’assenza di logotipi e marchi dell’editore (layout editoriale).

Nel caso delle tesi di dottorato, oggetto del deposito è la versione definitiva della tesi consegnata agli uffici amministrativi ai fini della sua discussione.

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Il formato del file raccomandato ai fini della conservazione a lungo termine è il PDF/A. Si suggerisce di nominare il file in modo da permettere un facile riconoscimento (es.: “COGNOME_NOME_Prime tre parole del titolo_ANNO”).

4. Come pubblicare : istruzioni per la pubblicazione ad Accesso

aperto

Nel caso in cui l’Autore abbia i diritti per pubblicare in Accesso aperto una versione del proprio Contributo. Nella fase di caricamento degli allegati relativi al proprio Contributo(step 4), l’Autore inserisce la copia digitale avendo cura di:

Scegliere “Accesso pubblico” o “Accesso pubblico con embargo” dal Menù Tipologia di accesso - “Accesso pubblico”: il file sarà visibile e scaricabile da chiunque attraverso il portale pubblico di FLORE una volta completata la procedura di registrazione con l’accettazione della licenza di deposito (step 7); - “Accesso pubblico con embargo”: il file sarà visibile e scaricabile da chiunque tramite il portale pubblico di FLORE una volta completata la procedura di registrazione con l’accettazione della licenza di deposito (step 7) e dopo la data indicata come fine del periodo di embargo. La scelta della data di conclusione dell’embargo viene fatta sulla base delle politiche degli editori (verificate attraverso la banca dati Sherpa Romeo o contattando direttamente l’editore) o delle clausole presenti nel contratto firmato. Per le tesi di dottorato, l’embargo e la sua durata sono trattati dal “Regolamento sul deposito delle tesi di dottorato dell’Università di Firenze”

Scegliere “Open Access” o “Creative Commons” dal Menù Tipologia di licenza - “Open Access”: il file sarà disponibile liberamente per la sola lettura, ma non vengono forniti ulteriori dettagli su eventuali altri utilizzi;

- “Creative Commons”: in base alle scelte fatte dall’Autore il file, oltre che per la sola

lettura, potrà essere utilizzato anche per altri scopi (riutilizzo a fini commerciali, per creare

opere derivate, etc.)

4.1 Verificare le politiche editoriali sul copyright attraverso la banca dati

Sherpa Romeo

Nella schermata relativa al Caricamento degli allegati (step 4), in caso di Contributo pubblicato su una rivista presente nella banca dati Sherpa Romeo1, si

1 http://www.sherpa.ac.uk/romeo/index.php

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aprirà in automatico, a destra della schermata, una pagina riassuntiva delle politiche editoriali. Tale aiuto ha lo scopo di supportare l’Autore a comprendere se può pubblicare ad Accesso aperto, ed eventualmente quale versione o con quali criteri, il proprio Contributo in un repository.

A seconda delle politiche un editore è classificato come: Verde: l’Autore può archiviare il pre-print , il post-print o una versione

dell'editore/PDF Blu: l’Autore può archiviare il post-print (cioè bozza finale post referaggio) o

una versione dell'editore/PDF Giallo: l’Autore può archiviare il pre-print (cioè pre-referaggio) Grigio: gli editori presenti in DOAJ2 che non sono ancora stati analizzati da

Romeo Bianco: archiviazione non ufficialmente supportata

4.2 Le licenze Creative Commons3

Selezionando dal Menù Tipologia di licenza la voce “Creative Commons” e rispondendo alle domande che verranno poste si genera in automatico la licenza Creative Commons desiderata.

Le Licenze CC sono:

Attribuzione CC BY

2 DOAJ, Directory of Open Access Journals. https://doaj.org/

3 https://creativecommons.org/ Il sito mirror italiano è disponibile all’indirizzo http://www.creativecommons.it/

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Attribuzione - Condividi allo stesso modo CC BY-SA

Attribuzione - Non opere derivate CC BY-ND

Attribuzione - Non commerciale CC BY-NC

Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo CC BY-NC-SA

Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND

5. Come depositare: istruzioni per il solo deposito chiuso Nel caso in cui l’Autore, per vincoli contrattuali, possa procedere al solo deposito (chiuso) del full text del Contributo. Nella fase di caricamento degli allegati relativi al proprio Contributo (step 4), l’Autore inserisce la copia digitale avendo cura di:

Scegliere “Accesso non pubblico” dal Menù Tipologia di accesso Scegliere “DRM4 non definito” dal Menù Tipologia di licenza

A conclusione della procedura di caricamento, è comunque necessario accettare la licenza di deposito per garantire l’invio al Sito Docente MIUR (vedi oltre, par. 6 Licenza di deposito). In questo caso la scheda sarà visibile pubblicamente in FLORE, ma il file allegato non sarà accessibile.

6. Licenza di deposito

Al termine della procedura di inserimento dei dati bibliografici e del file allegato l’Autore accetta la licenza di deposito predisposta dall’Ateneo. L’accettazione è necessaria per:

Rendere il Contributo (dati bibliografici ed eventuali allegati) “definitivo”, garantendone così l’invio al Sito Docente MIUR;

Rendere visibili nel portale pubblico FLORE: - I dati bibliografici (metadati) che descrivono il Contributo - Il full text degli allegati inseriti solo e unicamente se nella fase di caricamento degli allegati è stata scelta l’opzione “Accesso aperto” dal menù Tipologia di accesso.

In caso di non accettazione della licenza, la registrazione del proprio prodotto rimarrà in status “provvisorio”, visibile solo nel proprio spazio personale, e non verrà inviata al Sito Docente MIUR.

4 DRM: Digital Rights Managements

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L’accettazione della licenza è l’atto amministrativo finale necessario per il deposito del Contributo in FLORE. Essa non comporta alcun automatismo nel rendere ad Accesso aperto l’eventuale full text allegato, la cui disponibilità pubblica dipende unicamente da quanto impostato dall’Autore nello step 4 della procedura di caricamento.

7. Desktop prodotti

La pagina Desktop prodotti contiene tutti i Contributi che sono stati attribuiti o che sono in via di attribuzione a un Autore ed è divisa in 3 sezioni:

Le mie registrazioni contiene tutti i Contributi per i quali l’utente è Autore/Coautorericonosciuto oppure Responsabile del dato (ovvero sono stati inseriti dall’utentestesso);

Prodotti da riconoscere contiene tutti i Contributi, individuati in automatico dalsistema, che potenzialmente appartengono all’Autore, perché compare nella stringaautori, ma nei quali non è stato riconosciuto come Autore interno dell’Ateneo. Perognuno di essi l’Autore può autoriconoscersi, evitando così di inserire nuovamente ilContributo e creare duplicati.

Si consiglia di controllare con attenzione questa sezione prima di procedere con nuovi inserimenti di Contributi.

Riconoscimenti da autorizzare contiene i Contributi, di cui l’Autore è Responsabile deldato, ma sui quali altri coautori hanno effettuato un autoriconoscimento e cheaspettano di essere confermati o rifiutati. Quando un utente si autoriconosce su unContributo, la richiesta di autorizzazione viene inviata al Responsabile del dato che puòautorizzare o rifiutare l’autoriconoscimento. In seconda istanza l’autorizzazione puòessere fornita dal Responsabile di dipartimento.

8. Supporto, monitoraggio e risoluzione di controversie

Per i Contributi inseriti in FLORE l’Università di Firenze assicura il supporto in relazione a: a) Procedure di deposito relativamente agli aspetti tecnici legati ai sistemi operativib) Verifica delle politiche editoriali relative ai singoli prodotti della ricercac) Questioni di diritto d’autore legate a specifici Contributid) Correttezza dei metadati descrittivi del Contributo

In ogni Dipartimento vengono individuati un docente e un tecnico quali referenti per FLORE, per facilitare l’applicazione di quanto previsto dall’Ateneo in termini di deposito e visibilità dei prodotti della ricerca scientifica.

Oltre ai referenti dei Dipartimenti, il supporto è inoltre garantito da un Gruppo di lavoro e di consulenza composto da personale afferente alle aree della Ricerca, del Sistema Informatico dell’Ateneo Fiorentino e del Sistema Bibliotecario di Ateneo. I contatti dei referenti dei Dipartimenti, insieme a ulteriori dettagli sul Gruppo di supporto

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sono disponibili sia nella pagina web dell’Ufficio Ricerca dedicata a FLORE5 sia sul sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo6 Inoltre, se necessario, per esempio in materia di proprietà intellettuale e diritto d’autore, il Gruppo di lavoro si può avvalere di professionalità aggiuntive.

La risoluzione delle controversie legate all’interpretazione della policy sull’accesso aperto è affidata alla Commissione di Ateneo per l’accesso aperto, di cui all’art. successivo.

9. Commissione di Ateneo per l’accesso aperto

La Commissione è composta dal Rettore o da un Suo delegato, da rappresentanti dei docenti e dei ricercatori per le aree Biomedica, Scientifica, delle Scienze Sociali, Tecnologica, Umanistica e della Formazione, della Firenze University Press, dell’Ufficio Ricerca, dell’Ufficio Dottorato, del Sistema Bibliotecario di Ateneo e dei Servizi informatici.

La Commissione, di concerto con gli organi statutari competenti dell’Università: Propone politiche per l’accesso aperto alla letteratura scientifica Promuove iniziative formative e di sensibilizzazione sull’accesso aperto Elabora proposte per l’integrazione delle politiche di accesso aperto all’interno dei

sistemi di valutazione dell’Ateneo Dirime eventuali controversie sull’interpretazione della policy per l’accesso aperto Rivede e aggiorna la policy sull’accesso aperto

10. Contatti

Per richieste di informazioni, chiarimenti, consulenza e assistenza scrivere a [email protected]

5 https://www.unifi.it/vp-10156-prodotti-della-ricerca.html

6 http://www.sba.unifi.it/CMpro-v-p-782.html

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Glossario

Per “Università” o “Ateneo” s’intende l’Università degli Studi di Firenze. Per “Contributo della ricerca scientifica” o “Contributo” s’intende qualsiasi pubblicazione, comprensiva di dati quali immagini, video, tabelle, audio, disegni, diagrammi, grafici, dataset e formule destinata al dibattito scientifico e alla divulgazione, comprese le tesi di dottorato. Per “Autore” s’intende colui che, appartenendo all’Università, sia accreditato per l’inserimento dei Contributi in FLORE. Per “Repository istituzionale dei prodotti della ricerca scientifica” o “Repository” s’intende il repository istituzionale ad accesso aperto dell’Università degli Studi di Firenze, denominato FLORE (Florence Research, Florence Repository). Per “Firenze University Press” o FUP s’intende la casa editrice dell’Università di Firenze. Per “Deposito” s’intende il caricamento nel Repository da parte di un Autore di un Contributo. Per “Accesso aperto” s’intende la disponibilità nel Repository del Contributo in formato digitale, accompagnato dalla concessione gratuita, irrevocabile e universale a tutti del diritto di distribuire il Contributo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente, e del diritto a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all’attribuzione autentica della paternità intellettuale, nonché del diritto a riprodurne una quantità limitata di copie stampate per uso personale. Per “Accesso aperto immediato” s’intende il deposito in FLORE del Contributo già in origine ad accesso aperto. Per “Accesso aperto con embargo” s’intende il deposito in FLORE del Contributo, disponibile ad accesso aperto dopo un periodo di tempo prestabilito (embargo). Per “Accesso chiuso” s’intende la forma di deposito che rende il Contributo accessibile e visibile solo agli autori e agli amministratori di FLORE. Per “Versione editoriale” o “Pdf editoriale” s’intende la versione digitale del Contributo editato e pubblicato dall’editore. Per “Versione finale referata” s’intende la versione digitale definitiva accettata dall’editore che integra i risultati del processo di referaggio e non presenta loghi o marchi del medesimo editore (layout editoriale). Per “Metadati” si intendono i dati, sempre visibili, di carattere descrittivo, semantico e gestionale di un Contributo.

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Allegato 1: Licenza di deposito nel Repository istituzionale FLORE

dell’Università degli studi di Firenze

S’intende per:

- Autore: chi, depositando un Contributo in FLORE, dichiara e garantisce di esserne il/la responsabile intellettuale della creazione, di garantire l’integrità e l’autenticità della versione depositata e di essere titolare del diritto di disporne per le finalità stabilite dalla presente licenza, nei limiti consentiti dalla legislazione vigente e da eventuali contratti stipulati con terzi;

- Contributo: copia digitale di una pubblicazione a carattere scientifico, nella versione editoriale, o, quando non possibile, nella versione definitiva “referata”, ossia accettata dall’editore per la pubblicazione e identica alla versione editoriale, a parte in questo caso l’aspetto grafico e l’assenza di logotipi e marchi dell’editore (layout editoriale).

Nel caso delle tesi di dottorato, oggetto del deposito è la versione definitiva della tesi consegnata agli uffici amministrativi ai fini della sua discussione;

- FLORE, il Repository istituzionale dell’Università degli studi di Firenze (di seguito denominata “Università”): il sistema di raccolta, diffusione, conservazione dei prodotti della ricerca svolta da docenti e ricercatori dell’Università di Firenze.

Il deposito del contributo in FLORE avviene a cura dell’Autore, che

CONCEDE

all’Università licenza irrevocabile gratuita, universale e non esclusiva, per scopi non commerciali e di durata pari a quella del diritto d’autore applicabile all’opera, che autorizza l’Ateneo ad esercitare i seguenti diritti:

- Mettere a disposizione il full text del contributo e i metadati a esso relativi per consentirne a terzi la fruizione in accesso aperto, se possibile, in conformità:

a. alle disposizioni di legge in materia di copyright e alle altre norme di legge che escludano o limitino l’accessibilità dell’opera e la diffusione pubblica del contenuto (anche solo parziale); b. ai contratti stipulati con gli editori; c. alle forme di utilizzo e le finalità previste dalla policy di Ateneo

- Memorizzare, adattare o trasformare il formato del Contributo e i metadati relativi, senza modificarne il contenuto, per garantirne la conservazione e l’accessibilità nel tempo anche a mezzo di nuovi sistemi informatici, a meno che l’Autore non faccia presente la necessità di applicare restrizioni particolari.

- Esporre le notizie bibliografiche e, quando possibile, il documento all’indicizzazione da parte di servizi di accesso e recupero di informazioni in rete telematica, allo scopo di garantirne la visibilità.

DICHIARA,

- che il Contributo depositato costituisce espressione originale dei risultati del proprio lavoro intellettuale, in via esclusiva o insieme con altri autori, oppure

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- di essere Autore o coautore del Contributo che costituisce una rielaborazione creativa di altra opera originale preesistente (ad esempio, traduzione, trasformazione in altra forma letteraria o artistica, edizione critica con modificazioni e aggiunte che costituiscono un rifacimento sostanziale dell'opera originaria), e di avere compiuto tale rielaborazione nel rispetto dei diritti morali ed economici esistenti su quest’ultima;

- di avere la titolarità piena, esclusiva, unica e territorialmente illimitata dei diritti di proprietà intellettuale e di uso del Contributo nella versione depositata, non avendo concesso tali facoltà in via esclusiva a terzi, ovvero essendo decorso il termine di durata dell’esclusiva eventualmente concessa (embargo) e, se il contributo è stato creato in collaborazione con altri coautori, avendo ottenuto il loro preventivo consenso alle utilizzazioni derivanti dal deposito ad accesso aperto del contributo stesso, oppure,

- ricorrendo tutte le condizioni di cui sopra, ma non essendo ancora decorso il termine di durata dell’esclusiva, accordata a terzi dalla legge o da contratto, di voler disporre sin d’ora le suddette autorizzazioni in modo tale che diventino efficaci nel momento in cui tale esclusiva sarà cessata, oppure,

- di aver ottenuto dal detentore dei diritti l’autorizzazione a concedere all’Università i diritti richiesti da questa licenza, se l’opera contiene materiale il cui copyright è detenuto da terzi;

- di avere espletato tutti gli obblighi previsti dai relativi accordi, qualora il Contributo sia frutto di un lavoro commissionato o finanziato da terzi;

- di essere a conoscenza che l’Università si riserva il diritto: a. di rimuovere il Contributo o impedirne l’accessibilità per ragioni legali, amministrative o tecniche; b. di non esercitare, in rappresentanza dell’Autore, alcuna eventuale azione legale per violazione di diritto d’autore sull’opera;

- di essere a conoscenza che l’Università non è responsabile di eventuali perdite o danneggiamenti dei Contributi memorizzati in FLORE, pur garantendo la massima cura nella loro conservazione;

- di manlevare l’Università e suoi singoli dipendenti da qualsiasi eventuale responsabilità derivante dalla violazione dei diritti morali e/o patrimoniali di terze parti per avere, con il suo consenso, riprodotto, distribuito e/o comunicato al pubblico il Contributo e le informazioni a esso collegate, fermo restando il diritto dell’Università di adottare ogni iniziativa o azione ritenuta opportuna;

- che, pertanto, l’Università di Firenze è esente da responsabilità di qualsivoglia natura, civile, penale o amministrativa e sarà dall’Autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta di rivendicazione da parte di terzi;

- di accettare che l’eventuale invalidità o inefficacia di una o più fra le disposizioni del presente accordo non comporterà l’invalidità o l’inefficacia dei restanti termini.

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Allegato 2: Addendum SPARC

Esempio di ADDENDUM PER L’AUTORE AL CONTRATTO DI PUBBLICAZIONE (traduzione italiana dello “SPARC Author Addendum” consigliato dalla Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition. Testo originale reperibile all’url http://www.arl.org/sparc/author) CON QUESTO ADDENDUM si integra e si modifica il Contratto Editoriale qui in allegato, riguardante il seguente Articolo: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ (titolo del manoscritto) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ (nome della rivista) I partecipanti al Contratto Editoriale e a questo Addendum sono: _____________________________________________ (autore corrispondente), _____________________________________________, _____________________________________________, _____________________________________________, _____________________________________________, _____________________________________________ (individualmente, o se più di un autore, congiuntamente), e _____________________________________________, (l’Editore). I partecipanti concordano che in caso di conflitto tra questo Addendum e il Contratto Editoriale, le condizioni di questo Addendum sono primarie e il Contratto Editoriale dovrà essere inteso di conseguenza. Prescindendo da qualsiasi condizione nel Contratto Editoriale, AUTORE ed EDITORE concordano quanto segue: 1. Mantenimento dei diritti dell’Autore. In aggiunta ai diritti di copyright riservati all’autore nel Contratto Editoriale, l’Autore mantiene: (I) il diritto di riprodurre, distribuire, eseguire pubblicamente, e mostrare pubblicamente l’Articolo con ogni mezzo, per scopi non commerciali; (II) il diritto a preparare lavori derivati dall’Articolo ; (III) il diritto ad autorizzare terzi ad un uso non commerciale dell’Articolo, a condizione che l’Autore sia riconosciuto come tale e la rivista nella quale l’Articolo è stato pubblicato sia citata come fonte della prima pubblicazione dell’Articolo. Ad esempio, l’Autore potrà riprodurre e distribuire copie durante il corso di lezioni e ricerche, e potrà pubblicare l’Articolo su siti Web personali o istituzionali e depositarla in archivi aperti. 2. Ulteriori vincoli dell’Editore. L’editore si impegna a far avere all’Autore, entro 14 giorni dalla prima pubblicazione e senza nessun addebito, una copia elettronica dell’Articolo pubblicato in Adobe Acrobat Portable Document Format (.pdf). Le impostazioni di sicurezza per tale copia verranno impostate come “nessuna sicurezza.”

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Appendice di approfondimento normativo e legislativo [tratta e in parte riadattata dalle “Linee guida per il deposito e la documentazione

dell’Università Napoli Parthenope”7, a cura di Rosa Maiello]

Gestione dei diritti di utilizzazione. Raccomandazioni per il solo deposito Tra le opzioni che l’Autore può esercitare su una propria opera pubblicata, quella minima consiste nel mero deposito per finalità di documentazione archivistica. Il deposito di un’opera per finalità di documentazione amministrativa costituisce una utilizzazione non avente autonoma rilevanza economica, e, in quanto tale, è da considerare una utilizzazione libera anche qualora l’Autore avesse concesso tutti i diritti di utilizzazione economica all’editore, in particolare quando il deposito è imposto da norme imperative di carattere pubblicistico, come quelle riguardanti la valutazione della ricerca. Alle utilizzazioni nell’ambito di procedure amministrative si applica infatti l’art. 67 della L. 633/1941, che pone una eccezione ai diritti esclusivi degli autori e dei loro aventi causa, stabilendo la liceità di tali utilizzazioni senza il consenso dei titolari dei diritti sulle opere. Pertanto, nei rapporti con gli editori, qualora questi chiedessero la cessione anche del diritto di mero deposito per finalità amministrative, l’Autore potrà informarli di non poter disporre di questo tipo di utilizzazioni e di non poterne di conseguenza concedere l’esclusiva, poiché, seppure lo facesse, tale clausola sarebbe come non apposta. Il deposito è, inoltre, il modo più efficace per documentare e custodire la produzione scientifica dei membri dell’Ateneo per finalità di carattere culturale e di conservazione a lungo termine dei risultati della ricerca in funzione dell’uso futuro, da parte dell’Autore stesso o di quanti vorranno studiare le sue opere. Molto prima che l’opera entri nel pubblico dominio, infatti, l’eventuale concessione di esclusiva effettuata dall’Autore a terzi è limitata nel tempo, oltre a coprire unicamente le utilizzazioni espressamente previste dal contratto di edizione. Per la legge italiana sul diritto d’autore, la durata massima di un contratto di edizione è di vent’anni dalla stipula, ma in ogni caso l’autore rientra nella piena disponibilità dei suoi diritti dopo che l’edizione o le edizioni pattuite siano esaurite in commercio.

Gestione dei diritti di utilizzazione. Raccomandazioni per l’accesso aperto L’opzione di utilizzazione più ampia relativamente alle pubblicazioni depositate è quella dell’accesso aperto, consistente nella comunicazione dell’opera tramite rete pubblica (internet), autorizzandone non solo la consultazione, la stampa e la copia, ma anche il riutilizzo per finalità didattiche e di ricerca, citando la fonte. L’Autore è l’unico soggetto titolare del diritto di disporre tale utilizzazione, purché non abbia ceduto il relativo diritto e con le precisazioni di cui appresso. In caso di più autori, chi di essi effettua l’inserimento può esercitare l’opzione di cui sopra dopo avere ottenuto apposita autorizzazione dagli altri coautori. L’accesso aperto è previsto dall’art. 8, secondo comma, dello Statuto di Ateneo (D.R. 329 del 6 aprile 2012).

7 http://www.uniparthenope.it/docs/regolamenti/LINEE_GUIDA_DEPOSITO_E_ACCESSO_Testo.pdf

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Inoltre, il secondo comma dell’art. 4 del D.L. 91/2013, coordinato con la Legge di conversione 112/2013, raccomanda alle Università e ai soggetti che finanziano la ricerca di promuovere l’accesso aperto agli articoli pubblicati su riviste scientifiche che documentano risultati di ricerca finanziati prevalentemente da organismi pubblici. Analoga raccomandazione, ma riferita a qualsiasi tipo di pubblicazione relativa a risultati di ricerca finanziati da soggetti pubblici, è fatta dalla Commissione Europea (Raccomandazione 2012/417/UE della Commissione Europea del 17 luglio 2012), che individua nell’accesso aperto la modalità ottimale per assicurare efficienza, efficacia, trasparenza e qualità della ricerca finanziata con fondi pubblici. L’accesso aperto alle pubblicazioni è condizione necessaria anche per le ricerche finanziate del programma quadro Horizon 2020 e del bando SIR. Mentre la legge 112/2013 prevede che l’accesso aperto debba avvenire entro un massimo di 24 mesi (diciotto, per le pubblicazioni di Scienze, Tecnologie e Medicina), l’Unione Europea e i bandi da essa finanziati stabiliscono tempi più bevi (da sei a dodici mesi). Sono esclusi da tali obblighi i manuali e le opere divulgative utilizzabili per la didattica. L’accesso aperto dopo un certo termine dalla prima pubblicazione è pienamente compatibile con il principio di equilibrio contrattuale, che in questo caso riguarda la prestazione dell’autore e la controprestazione dell’editore. Nell’analisi dei costi per produrre una pubblicazione di qualsiasi tipo, vanno considerati tre ordini di fattori: lavoro e mezzi necessari a produrre l’opera; lavoro e mezzi necessari a valutarla; lavoro e mezzi necessari a “confezionarla” secondo gli standard editoriali adottati e a promuoverla, distribuirla e/o comunicarla al pubblico. Nel caso di una pubblicazione scientifica, i costi del primo gruppo corrispondono ai costi della ricerca e del lavoro creativo degli autori in termini di elaborazione e rappresentazione dei risultati della ricerca stessa, mentre i costi del secondo tipo sono quelli della peer review. Com’è noto, la prima tipologia di costi è interamente a carico degli enti che finanziano la ricerca e in massima parte lo sono anche quelli della seconda tipologia. Persino i costi del terzo tipo non di rado sono parzialmente o interamente a carico delle istituzioni accademiche o scientifiche e/o degli organismi pubblici che le finanziano. Considerati i carichi economici reali, eventuali cessioni contrattuali di esclusiva a tempo illimitato apparirebbero prive di causa e non sono peraltro previste dalla nostra legislazione nemmeno nei casi comuni. Con specifico riguardo alle università, la cornice normativa in materia di ricerca scientifica e trasferimento dei risultati è data dalla legge 4 novembre 2005, n. 230, che all’art. 1 recita: “1. L'università, sede della formazione e della trasmissione critica del sapere, coniuga in modo organico ricerca e didattica, garantendone la completa libertà. La gestione delle università si ispira ai principi di autonomia e di responsabilità nel quadro degli indirizzi fissati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. 2. I professori universitari hanno il diritto e il dovere di svolgere attività di ricerca e di didattica, con piena libertà di scelta dei temi e dei metodi delle ricerche nonché, nel rispetto della programmazione universitaria […]; i professori esercitano infine liberamente attività di diffusione culturale mediante conferenze, seminari, attività pubblicistiche ed editoriali nel rispetto del mantenimento dei propri obblighi istituzionali”. In linea di principio, la titolarità dei diritti sulle pubblicazioni spetta agli autori, sia dal punto di vista dei diritti morali (protetti dai trattati internazionali e dagli articoli 20-24 della Legge 22 aprile 1941, n. 633, Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio), sia dal punto di vista del diritti di utilizzazione economica (anche in questo caso, per effetto delle norme in materia di diritto d’autore). In questo senso, il secondo comma della L.

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230/2005 chiarisce ulteriormente la libertà del professore universitario di scegliere se, come, quando e dove pubblicare le sue opere, seppure nel rispetto degli obblighi istituzionali. Fermi restando i diritti morali degli autori, spettano però all’ente i diritti di utilizzazione economica delle proprie pubblicazioni (per effetto del combinato disposto degli articoli 11 e 29 della L.633/1941). Oltre alle pubblicazioni ufficiali, vi sono quelle prodotte per suo conto e a sue spese. Se poi l’ente assegna specifici fondi di ricerca a condizione di ottenere determinati risultati, ivi compresa la disponibilità esclusiva o concorrente delle pubblicazioni che documentano quei risultati, l’autore dovrà sottoscrivere appositi accordi con l’ente, impegnandosi a concedere all’ente stesso i diritti di utilizzazione o comunque ad assolvere agli obblighi contrattuali pattuiti. In questi casi, l’ente può riservarsi di disporre direttamente la pubblicazione in qualità di editore, con mezzi propri o avvalendosi di servizi editoriali affidati a terzi (in questo caso, l’autore firmerà all’ente un contratto di edizione), e/o lasciare libero l’autore di pubblicare dove vuole, riservandosi però un diritto concorrente di riutilizzo dell’opera, a cominciare dal deposito ad accesso aperto nell’archivio istituzionale (in questo caso, l’autore firmerà all’ente una licenza d’uso, mentre per la prima pubblicazione stipulerà un contratto di edizione con l’editore terzo). Con specifico riferimento agli articoli e ad altri contributi a opera miscellanea, si raccomanda in particolare di non firmare patti di esclusiva che impediscano agli autori di riutilizzare poi la loro stessa opera, o almeno di attenuare tali accordi nel contenuto e nella durata, conformandoli alla Raccomandazione della Commissione Europea. A tale scopo, si raccomanda di consultare il censimento SHERPA/ROMEO18 degli editori internazionali che consentono l’accesso aperto (gran parte dei principali editori internazionali ammette il deposito istituzionale dopo una media di dodici mesi dalla prima pubblicazione) e, qualora il contratto di edizione imponga la cessione di tutti i diritti esclusivi, si raccomanda di proporre di aggiungere un addendum (vedi Allegato). Nel caso della pubblicazione in volume, si raccomanda di assicurarne l’accesso aperto quando le edizioni e le tirature pattuite siano esaurite in commercio.

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cos’è

comefunziona

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cosa si puòdepositare

chi puòdepositare

come può esserel’accesso

ACCESSOCHIUSO

ACCESSOAPERTO

LICENZADI DEPOSITO

FINE

non concedo la licenzaLa scheda resta in Stato provvisorio, non visibilenel portale pubblico, non vienetrasmessa al Sito Docente

La scheda passa in Stato Definitivo, visibile nel portale pubblico e viene trasmessa al Sito Docente. Il full text allegato sarà visibile solo se precedentemente è stata scelta l’opzione “Accesso pubblico” o“Accesso pubblico con embargo”

concludi

Policy di accessoNON PUBBLICO

LicenzaDRM (Digital Rights Management)NON DEFINITO

Policy di accesso- PUBBLICO- PUBBLICO CON EMBARGO

Scelta licenza- Open Access- Creative Commons

Verifica politichesu Sherpa | Romeo

FLORERepository istituzionale dei prodotti della ricerca scientifica

dell’Università degli studi di Firenze