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13900 BIELLA Per ADM Progetto scuole 2010 La 4A Indirizzo Meccanici Dell’ I.T.I.S. “Q. SELLA” Biella è lieta di presentare il suo Progetto CREATOR

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Per

ADM Progetto scuole 2010

La 4A Indirizzo Meccanici Dell’ I.T.I.S. “Q. SELLA” Biella

è lieta di presentare il suo

Progetto CREATOR

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Il progetto Creator

I mattoncini lego rappresentano una realtà mondiale del giocattolo, ma forse mai giocando ci siamo resi conto della grandiosità dell’idea di Ole Kirk Christiansen, che grazie all’evoluzioni nella forma, alla scelta dei materiali, alla tecnologia produttiva e allo sviluppo di sempre nuove strategie di marketing come all’integrazione con le nuove realtà di programmazione dei robot (si pensi alla serie Technic Computer Control ideata dalla divisione educativa di progettisti LEGO) rende attuale, innovativa e formativa anche oggi un’idea che nel 2008 ha compiuto cinquant’anni.

Osservando la confezione di Lego Creator presa in esame dal nostro progetto noi della 4° A Meccanici dell’ITIS “Q. Sella” di Biella ci siamo chiesti se esistesse una “videoteca” che mostrasse come assemblare i componenti di quella confezione di gioco, come di tutte le altre. Una ricerca sui moderni mezzi di comunicazione di massa ha palesato come proprio il video di montaggio fosse una carenza nello straordinario meccanismo di vendita e distribuzione della LEGO, ci siamo quindi posti come obbiettivo, l’esecuzione di un video di montaggio realizzato con una tecnologia CAD certamente assimilabile a quella adottata dai progettisti LEGO. Ciò ha significato realizzare i modelli tridimensionali dei mattoncini, ma quello che può sembrare un “semplice LEGO” si è presto trasformato in un importante lavoro di rilievo dal vero di un primo componente che abbiamo considerato come il modulo di base e successivamente di sviluppo progettuale di tutti i restanti componenti nella logica della versatilità e componibilità tipica dei mattoncini.

La realizzazione dei modelli 3D ci ha inevitabilmente messi a confronto con le medesime scelte tecnologiche attuate dal costruttore con scelte di tolleranze dimensionali e di forma, funzionali all’esigenza di assemblare anche centinaia di mattoncini garantendo sempre perfetta collinearità tra le superfici a contatto. Infine la difficoltà di realizzare componenti così piccoli con rugosità che non interferiscano con la possibilità di accoppiare pezzi che devono incastrarsi e restare uniti senza precludere la possibilità di scomporli. Il tutto con la forza e le abilità di un bambino, utilizzatore primario del gioco.

Quanto detto è però solo la fase preliminare. L’operazione successiva è stata la realizzazione dei tre assemblati l’Auto, la F1 e il SUV ciò ci ha permesso di verificare e correggere tutti gli errori nell’esecuzione dei modelli 3D. Confermare le scelte progettuali e valutare l’assenza di interferenza tra pezzi assemblati con diverse sequenze e posizioni. Certi della validità di quanto fatto si può passare al nostro prodotto finale “il video di assemblaggio” della confezione di LEGO CREATOR.

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PROJECT “CREATOR”

Lego bricks represent a toys world reality, but perhaps while playing we never realized the grandeur of Ole Kirk Christiansen’s invention which, thanks to developments in shape, a careful choice of materials, a technological production, newer and newer marketing strategies such as the integration with the new programming robots reality ( let’s just think about the Technical Computer Control Series, designed by LEGO designers educational division ), still makes that fifty-year-old idea relevant, innovative and educational.

By observing the Lego Creator package examined by the school project of the fourth year students of Mechanics at ITIS “Q. Sella” of Biella the disciples wondered if there were any video materials showing how to assemble the components of the above mentioned game package, as all the others on the market. A research on the modern mass communication means has revealed how the absence of a demonstrative video was a lack in the selling and distribution mechanism of LEGO company. Thus the target of the project has focused on the fulfillment of an assembly video made with CAD technology, surely similar to that used by LEGO designers.

This has meant to carry out tridimensional models of the bricks. What it could seem a “simple LEGO construction” soon transformed in an important work of relief from life of a first component that the students have considered as the basic module and later, of designing development of all the remaining components in the logic of versatility and modularity typical of LEGO little bricks.

The achievement of 3D models inevitably took the students to the same technological manufacturer’s choices - so that with the choices of dimensional tolerances and of shape, functional to the need of assembling hundreds of little bricks always ensuring a perfect collinearity among the surfaces in contact. Finally the difficulty of realizing such small components, with roughness not interfering with the possibility of matching the pieces which must embed and keep together without precluding the possibility of taking them to pieces. All this with the strength and the skill of a child, the main user of this game.

What above mentioned is however only the preliminary stage. The next step has been the creation of three assembled models: a car, the F1 and the SUV; this let us to verify and correct any faults in the fulfillment of the 3D models manufactured; confirm the design choices and evaluate the absence of interference among the assembled parts with the different sequences and positions.

Tested the validity of what has been done we may consider our aim reached – a video on LEGO CREATOR package assembling instructions

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La Storia della LEGO ® LEGO l’azienda dei mattoncini la cui invenzione è dovuta a Ole Kirk Christiansen (7 aprile 1891 - 11 marzo 1958), un falegname di Billund che col tempo fece della sua modesta impresa familiare uno dei maggiori produttori di giocattoli del mondo.

Nel 1916, Christiansen aprì una piccola falegnameria, mediante la quale si occupava della costruzione di abitazioni e arredi interni per le fattorie della regione, con l'aiuto di una piccola squadra di apprendisti. Nel 1924, la

bottega fu colpita da un grave incendio, scatenato per errore da uno dei suoi due giovani figli. Christiansen non si perse d'animo e, ripresosi dalle difficoltà, ricostruì una bottega più grande della precedente; nonostante ciò, la Grande Depressione del 1929 non tardò ad avere conseguenze sul suo tenore di vita. Cercando un sistema per mitigare i costi di produzione, pensò allora di fabbricare versioni in miniatura dei suoi prodotti, in modo da velocizzare il processo di progettazione. Tali miniature furono l'ispirazione per la produzione di giocattoli che sarebbe cominciata di lì a poco.

Christiansen, infatti, iniziò a fabbricare giocattoli: salvadanai, automobili e camion. Ebbe però un successo modesto, anche perché le famiglie della zona non potevano permettersi l'acquisto di giocattoli per i propri bambini, e spesso, saldavano i conti dandogli in cambio cibo. Per restare sul mercato, Christiansen continuò quindi a produrre anche attrezzi ed arredi. A metà degli anni trenta, la moda dello yo-yo gli diede un breve periodo di prosperità, che però terminò in poco tempo. Per non perdere il materiale rimasto in magazzino, dalle parti dello yo-yo ricavò ruote per camion giocattolo. In questo periodo, il figlio Godtfred iniziò a lavorare attivamente con lui.

Nel 1934 Christiansen coniò per i suoi giocattoli il nome LEGO, prendendo ispirazione dalla locuzione in lingua danese leg godt ("gioca bene"). La società afferma che il termine in latino significa "metto insieme" o "assemblo", ma si tratta di una traduzione piuttosto libera di un verbo che normalmente è tradotto con "raccolgo" o "scelgo".

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Nel 1947, Padre e Figlio crearono i primissimi esemplari di mattoncini assemblabili in plastica e nel 1949, LEGO ne iniziò la produzione, chiamandoli Automatic Binding Bricks. I mattoncini, composti di acetato di cellulosa, erano sviluppati seguendo la tradizione dei blocchetti in legno da sovrapporre già commercializzati dall'azienda. I mattoncini potevano quindi essere assemblati e disassemblati fra loro, facendo combaciare le sporgenze rotonde sulla faccia superiore con le cavità rettangolari presenti sul fondo. Nel 1953, ai mattoncini venne dato un nuovo nome: "LEGO

Mursten" o "LEGO Bricks" ("mattoncini LEGO").

L'uso della plastica per produrre giocattoli non fu visto all'epoca con molto favore da rivenditori e consumatori. Molte delle scatole di LEGO vennero restituite per scarsa vendita. Infatti i mattoncini presentavano ancora problemi di duttilità e le loro possibilità di collegamento erano piuttosto limitate e non erano

molto versatili.

Solo nel 1958 fu studiato il mattoncino nella forma utilizzata tutt’oggi e i pezzi furono migliorati con l'inserimento di un cilindretto nella cavità inferiore, che aggiungeva supporto alla base permettendo maggiori opzioni di collegamento e stabilità dei pezzi. Nascono cosi con l’ausilio dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie le serie più famose degli ultimi anni tra cui, per citarne alcune:Le serie Expert Builder, la Castle, la Technic Computer Control, e la linea CREATOR.

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La Storia della LEGO ® Lego, the famous little bricks company producer, whose idea is due to Ole Kirk Christiansen (7th April 1891 – 11 March 1958), a carpenter from Billund who, thanks to his creativity, was able to transform his family business into one of the mayor toys producers in the world. In 1916, Christiansen opened a small joiner’s work shop and with the help of a little team of apprentices started to deal with housing construction and interior furnishings for the farms of the region. In 1924 a fire, sparked by mistake by one of his two young children, broke out and destroyed the shop. Christiansen did not lose heart and, recovered from the difficulties, rebuilt a shop larger than

the previous; nevertheless the Great Depression of 1929 was soon to have an impact on his standard of living. Looking for a way to mitigate the costs of production he thought to make miniature versions of its products so to speed up the design process. These miniatures were the inspiration for the production of toys that would begin shortly after. In fact, Christiansen started to manufacture toys: piggy banks, cars and trucks. However he obtained a modest success, partly because families in the area could not afford to buy toys for their children, and often, they settled their accounts by giving him food instead. To remain on the market, Christiansen continued to produce tools and furnishings, too. In the middle of the 30s, the fashion of the yo-yo brought him a brief period of prosperity, that however finished in a short time. Not to lose the remnant material from the parts of yo-yos produced, he made out wheels for toy trucks. In this period his son Gotfred started to work actively with him. In 1934 Christiansen coined for his toys the name Lego, being inspired from the expression in Danish language “leg godt” (“play well”). Lego Company asserts that the locution in Latin means “ I put together” or “ I assemble”, but it’s a rather free translation of a verb commonly translated with “I pick up” or “I chose”. In 1947 father and son made the first patterns of little assembly plastic bricks and in 1949, Lego started the little bricks production calling them Automatic Binding Bricks. The little made-up cellulose acetate bricks were developed by following the tradition of wooden already-marketed Lego notepads which could be placed one upon another. So the little bricks could be assembled and disassembled among them by getting fit together the

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round protrusions on the superior side with the rectangular cavities on the bottom. In 1953 these bricks were given a new name: “ Lego Mursten” or “Lego Bricks”. The use of plastic didn’t meet with retailers and consumers’ favour that time. A lot of Lego’s boxes were returned for low sale. In fact the little bricks still presented problems linked to ductility and their possibilities of connection were rather limited and weren’t very versatile. Only in 1958 the brick we still use today

was designed and the pieces were improved by inserting a little cylinder into their lower cavity so to add support to the base allowing more options of connection and stability of the pieces . Thanks to the help of the new materials and the new technologies the most famous series of Lego’s packages of the last years, to mention some: the Expert Builder’s series, the Castle, the Technical Computer Control, and the line Creator, were born.

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