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Peppe Bova, naufrago del centro sinistra e affossatore del centro sinistra alla Regione, ed ora candidato a sindaco di Reggio Cala- bria, ha avuto una luminosa idea per il risveglio della Città. Ha da essere la Città della convegnistica. Già si è prenotata , per altezza di ingegno , tra i relatori futuri, Liliana Frascà da Caulonia.

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Peppe Bova, naufrago del centro sinistra e affossatore del centrosinistra alla Regione, ed ora candidato a sindaco di Reggio Cala-bria, ha avuto una luminosa idea per il risveglio della Città. Ha da essere la Città della convegnistica. Già si è prenotata , peraltezza di ingegno , tra i relatori futuri, Liliana Frascà da Caulonia.

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Controcopertina

Sopra il lupo dell’AspromonteSotto un branco di lupi d’importazione BALLIAMO COI LUPI... DEGLI ALTRI

MA TIFIAMO PER UNO, IL NOSTRO

accontano i vecchi: I pastori, per esseretali, dovevano custodire bestie nobili eintelligenti come le capre. Non stupide eirreggimentate pecore. Ci camminavanoinsieme per tutto il giorno, veloci a pren-

dere di tutto le primizie. A fianco, ogni pastore aveva unsocio che paziente gli toglieva lo scarto: bestie vecchie emalate, che l’onestà gli avrebbe impedito di portare dalmacellaio. Capre destinate a perire, questo era il pastodel lupo, il SELEZIONATORE che rendeva le man-drie aspromontane le più belle. Ogni pastore aveva unterritorio, e un socio. Perché così si considerava il lupo,socio alla pari. Ognuno svolgeva il suo e l’armonia eraperfetta. Narrano le cronache: che pochi, oggi, sono ipastori aspromontani, e mai piangono perdite dovute.Molti sono i pecorai, che le bestie le seguono col bino-

colo, dalla macchina, e poche ne vedono rientrare lasera. I lupi dell’Aspromonte sono sempre tali, e fanno illoro. Popolano, però, i nostri monti bestie nuove, conforma di lupo e cuore di cane. Che non basta il pelo e leorecchie a far di ogni animale un lupo. Cani randagi opoco più, che un malinteso rispetto della natura ha pre-levato fuori, spesso in Francia, povere bestie cresciute incattività e le ha mollate sui monti. E quando la famepercuote le pance, si sa, ogni farina è pane. E anche se iconsigli sono spesso vani: l’unico intervento urgente,invocato dagli amministratori locali e promesso dal pre-fetto, che abbia senso è di lasciare il nostro lupo a balla-re da solo. Come ha sempre fatto da secoli. Per i cani,con sommo dispiacere per loro, che continuino alasciarli nello zoo comunale, d’Oltralpe, e reintroduca-no qualche pastore, vero.

GIOACCHINO CRIACO

Le razzie dei lupi stranieriGli amministratori locali chiedono misure urgenti.Fermare le razzie dei lupi e i loro sconfinamenti.Il prefetto autorizza i sindaci a intervenire Il prefetto autorizza i sindaci a intervenire

Aspromonte

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Il centrosinistra reggino ha ormai un unico leit-motif: “cambiamento”. La parola più abusatae meno originale di questa (e di altre) cam-pagne elettorali. E' un Pd che ritiene diavere l'esclusiva sul tanto atteso “cambia-mento” e che non esita a dare battaglia ai“dissidenti”: ''Siamo noi - ha detto MarcoMinniti a Reggio Calabria- l'unico vero cen-trosinistra. Le liste formate da vecchi fuoriu-sciti da questo o quel partito, e che portano indote idee e modi di fare antichi, non sonocompatibili con il cambiamento che vogliamo por-tare nella politica reggina, così come quelleidee elettorali formate da chi ha volutooperare distinzioni solo per puntare inu-tili bandierine, non possono fare partedel vero centrosinistra.” E così, nel belmezzo di una campagna elettorale chevede la sinistra reggina inesorabilmentespaccata (sia al Comune che alla Provin-

cia), la Federazione provinciale del Pd ha annunciato l'av-vio delle procedure di cancellazione di alcuni iscritti al

partito, che risultano candidati in liste alternative enon autorizzate dai Democratici. Nessun problemaper l'ex-presidente del Consiglio Regionale Giusep-pe Bova, candidato alle comunali del Polo Civico,perchè per il 2010 non aveva aderito al tesseramen-to. Ma a cadere nella rete di questo provvedimento

ci sarà senz'altro l'ex assessore regionale Liliana Frascà(nella foto), candidata alla Provincia nella lista “A

testa alta” e ancora iscritta al Pd (facendo parteanche della direzione nazionale del parti-

to). Si legge nella nota del commissarioDemaria: “ai sensi dell'articolo 2comma 9 dello Statuto, sono stateavviate […]le procedure per la cancel-lazione, con effetto immediato, dall'a-nagrafe degli iscritti e da eventualicariche di partito ricoperte”.

Matteo Rascellà

Tranquilli sudici che per Pasquasono buono e risparmio allepiazze i vizi e le viltà vostre, emie. Niente polemiche e spazioal sentimento; quello di madre

questa domenica. Il titolo della rubrica, losapete, è ovviamente ironico. Non incita allacontrapposizione, unisce tutti nei vizi, postoche nelle condizioni di vita perdura, e lo faràa lungo, la diversità. Il sentimento inveceaccomuna gli abitanti della penisola, nordicie sudici insieme. E il dolore delle madri èuniversale, come lo è la loro forza, non perbecero maschilismo, ma per rispettosa con-vinzione. Di una famiglia nordica vi parlo, diLecco. Gli Arrigoni. Non tributo onore aVittorio, che tanto ne ha avuto dalle personecomuni. Non scrivo di lui, a proposito o a

sproposito, cometanti più importantidi me hanno fatto.Certo, onore e rico-noscenza immensaa Vittorio e che ilviaggio gli sia lieve.Ma vicinanza e gra-titudine a suamadre. A una gran-de madre. Al suovolto sereno, a queldolore arginato nel

cuore. Grazie alle sue parole, d’amore e nondi odio. Grazie per averci dato quel figlio,che ci ha rappresentati al meglio. Che hasacrificato tutto per un ideale, che ognunopotrà liberamente giudicare: giusto o sba-gliato. Per me morire per un’idea è un valo-re assoluto. Mettere da parte l’egoismo edarsi per gli altri è un gesto enorme. E leparole di sua madre sono state una spadainfissa nel cuore. Ha perdonato suo figlio,nonostante il dolore che le ha dato. Non gliha rimproverato nulla. E il suo egoismo dimadre avrebbe potuto farlo. L’ha ringraziatodi aver vissuto come ha fatto, e di esseremorto come avrebbe voluto. Conosco deldolore ogni sua sfumatura. So la tragedia dellutto. Tanti abbiamo madri simili, nordiche esudice, e tutti dovrebbero averle. Grazie percome è, per farci vedere che al nord l’egoi-smo sia appannaggio di pochi. Grazie peraverci dato Vittorio. Per non gridare odioalla sua morte. Per mostrarci vie diverse dallaviolenza e dalla vendetta. Grazie EgidiaBeretta.

Madre nordicaGIOCCHINO CRIACO

NORDICI E SUDICI

LOCRI - Ci avevano detto che il Brasile era cambiato, che il presidente Lula, un operaiopartito dal basso, aveva fatto miracoli. La morte, il martirio (quasi certo) di Mario Procopio,un bellissimo giovane della Locride, ci dà altra conferma: il Brasile è ancora nano,nonostante il cemento e lo sfruttamento della manodopera, abbiano innalzato i suoigrattacieli. I miserabili, con o senza divisa, sono tuttora attori protagonisti di un modello, sìfiorente, ma ancora pieno di terzo mondo. (E.M.)

MARIO PROCOPIO VITTIMA DI UN BRASILE ANCORA NANO

PER PASQUA ATTESI IN CALABRIA 43 MILA TURISTI

Egidia Beretta,madre di Vittorio Arrigoni

In attesa dell'approvazione del Piano Triennale del turismo daparte della giunta Scopelliti, il sistema informativo turistico regio-nale ha pubblicato i risultati di un'indagine sulle tendenze turisti-che del periodo pasquale. Dai dati emersi (elaborati sulle preno-tazioni fino al 14 aprile) sono attesi in Calabria in questi giorniben 43 mila turisti, il 5 per cento in più rispetto allo stesso perio-do dello scorso anno. Otto turisti su dieci saranno italiani, e tragli stranieri la parte del leone la faranno i tedeschi (quasi il qua-ranta per cento), seguiti da inglesi e austriaci. Secondo questaanalisi la Calabria beneficerà della situazione politico-geograficacontingente, del black out delle vacanze in Nord Africa (le rivolte

in Egitto e Tunisia hanno fatto crollare le prenotazioni nel MarRosso e sulle coste sud del Mediterraneo) e della crisi economi-ca, che ha spinto molte famiglie a rinunciare alle mete esotiche.Da non sottovalutare nemmeno la presenza di calabresi che sisposteranno da una provincia all'altra nelle località marine omontane, e che costituiscono il 24 per cento del totale delle pre-senze alberghiere. Questi dati previsionali ovviamente non possono tener contodelle prenotazioni last minute e delle incertezze del clima, chepotrebbero influire (speriamo positivamente) sui flussi turistici diquesto periodo di Pasqua.(Cristina Briguglio)

Lungomare di Siderno, Mar Jonio

IL CAMBIAMENTO PROCLAMATO

la settimana

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IL DIAVOLO NEROSONDAGGI

I crociati sono una specie ine-sauribile. Sono presenti in tutti itempi, e, quando ci sono di

mezzo campagne elettorali, sono in nume-ro sovrabbondante. Ce ne sono di tutti icolori e di tutti i sapori. Impressionano icrociati vermigli, che, arsi dal sacro fuoco,per stare al passo con i tempi, non intendo-no liberare il santo sepolcro, ma voglionoportare al sepolcro quel che resta del cen-trosinistra mutilato, dei comunisti e persi-no dell'idea comunista . Tale è il comporta-mento dell'on. Marco Minniti, fumo diLondra, la cui esistenza giustificata solodalla necessità di fare propaganda ai vesti-ti Verace.Quand'era giovane funzionario del Pci edaveva in testa almeno i capelli, MarcoMinniti pensava, come tutti, collegialmen-te, che non ci sono nemici a sinistra. Ora,da deputato-nominato, perciò legato alcarro romano, come tutti gli intelligentivolubili, ha cambiato opinione : i nemicisono a sinistra, anzi il nemico numero unoè il Partito dei Comunisti Italiani, fatto didottori sottili, che, nella scelta delle allean-ze al Comune, hanno voluto “operaredistinzioni solo per puntare inutili bandie-rine”. E, invece, avrebbero dovuto confon-dersi con il Partito democratico degli eroi-ci imbelli, che non hanno avuto il coraggiodi contrapporre a Peppe Bova un loro can-didato. E per questa grave colpa il subco-mandante Marco li espelle dal “vero cen-trosinistra”, che non è più nemmeno cen-trosinistra in assenza pure di Idv e Rifon-dazione comunista. Pensa il caso. Annibale è alle porte. E lui,l'uomo luttuoso, che ha venduto PietroFuda, che non s'è fatto comprare da Berlu-sconi, fa il cecchino. Non si candida. Stadietro le quinte, grandioso cecchino. Ilquale ha preteso che il Partito dei Comu-nisti Italiani doveva ridursi ad asino aportata di mano di Antonio Larosa, diNino De Gaetano. I quali, per la vicinanzacon le miti bestie, non si son fatti sfuggireun raglio, scambiato imprudentementeper un ragionamento. Raglia anche Massi-mo Canale, che, pur essendo stato segreta-rio dei Comunisti Italiani, dice solo adessoche può dire “compagni”.Smemorato, pic-colo borghese. Sfuggito alla vigilanza rivo-luzionaria dei Comunisti Italiani.

Il subcomandanteMarco

La folla delle grandi occasioni ha accompagnato Nichi Vendola nel suotour in Calabria per una serie di iniziative elettorali, tra Catanzaro,Crotone e Cosenza. Limmigrazione al primo punto. Il governatoredelle puglie ha sottolineando l'importanza della cultura dell'accoglienzada fronteggiare alla politica leghista, alzando il tono della discussionecontro il governo Berlusconi. (C.B.)

TOUR CALABRESE PER NIKI VENDOLA

DA COSENZAA REGGIO: CRONACA DIALCUNE VITTORIEANNUNCIATEArrivano i primi sondaggi. Per quello chevalgono. Sicuramente provocano bruciori distomaco. E aumenta la vendita del Malox.Posso, ora, azzardare un pronostico a menodi un mese dal voto? Sì. Tanto non costanulla e non dovrò pagare dazio. E neppurescusarmi. A CatanzaroMichele Traversa vincerà conuna percentuale tra il 60 e il65. Parla e agisce già sindaco eda sindaco. Giovedì scorso si èincontrato a Roma con mini-stro il Matteoli per il porto diCasciolino. Ha atteso la can-didatura per perorare unacausa giusta. E comunque, senon ci fosse stato a contrastar-lo il giovane Salvatore Scalzo(Pd), il deputato azzurroavrebbe vinto con l'80 %. D'altra parte unabuona opposizione servirà a Traversa pertenere a bada un po' di zavorra che si portadietro. E poi Traversa, essendo aennino egaspariano come Scopelliti, è la migliorepolizza assicurativa del capoluogo control'invasione reggina (vedi lista “Scopelliti Pre-sidente”). A Crotone l'uscente Peppino Vallone lavolta scorsa vinse con l'80 %. Se si fosse vota-to tre mesi fa, Vallone sarebbe andato incon-tro a una sicura sconfitta. Ora, invece, rischiadi vincere; anche al primo turno perché ilcentrodestra è spaccato in due. A parteinvertite si ripete la vicenda delle provincialidel 2009, quando il barone Stano Zurlo(An) vinse perché il centrosinistra non rican-didò Sergio Iritale (Pd). Con un'avvertenza:se Vallone va al ballottaggio con GiusyRegalino (la candidata di Enzo Sculco, exPd), cioè il terzo incomodo, potrebbe averequalche problema. Anche se la senatriceDorina Bianchi (Udc, ex Pd) è molto amma-nigliata nel Vaticano e a Palazzo Grazioli. SeBerlusconi andasse a Crotone, come le hapromesso, potrebbe guadagnare qualchepunto. Nessun ostacolo per l'avvocato Vittorio

Cavalcanti a Rende dove il centrosinistra èrimasto unito. Vincerà al primo turno.Molto articolata è la situazione di Cosenzadove saranno presenti una quarantina diliste, tra cui anche i grillini, e quasi 1.500 can-didati, due a condominio. Lì perdura laguerra dei venti anni tra due fazioni del Pci-Pds-Ds-Pd. Ovvero Mario Oliverio versoNicola Adamo. E viceversa. Inutile annoiareil lettore con i particolari di questa querelle.Un sondaggio Swg racconta di un MarioOcchiuto, candidato del centrodestra, al 34-38 %, ed Enzo Paolini, candidato eretico, al30-34 %. L'uscente Salvatore Perugini (Pd)è dato al 20-24 %. Poi c'è un altro sondaggiopiù fresco fatto da Piepoli su commissionedell'Udc che colloca Occhiuto al 52 %, Pao-lini al 27 % e Perugini al 17 %. La grande litepolitica sicuramente si risolverà al ballottag-gio tra Occhiuto e Paolini. Ancora Malox. Naturalmente questi sondaggi vengono con-testati dai soccombenti. Ma io ritengo chesiano abbastanza attendibili.. A Rossano,altra città che supera i 30 mila abitanti, il cen-trosinistra spaccato dovrebbe dare la vittoriaal candidato del centrodestra GiuseppeAntoniotti. E veniamo a Reggio città e provincia cheinteressa in modo particolare i lettori de

<<la Riviera>>. Lo scenario potrebbeessere questo: o al primo turno oppure alsecondo, vinceranno sia Peppe Raffa cheDemi Arena per il semplice fatto che il pote-re regionale in mano a Scopelliti farà la dif-ferenza. Attenzione però. Qualche marginedi incertezza lo dà la provincia che è più lon-tana dal bunker reggino, peraltro male inarnese. Un sondaggio del Quotidiano divenerdì declina un Raffa al 30,5 %, unMorabito 20,5 % e un Fuda al 9 %. È a ilsondaggio secondo l’invidioso Marco Min-niti.. E, secodo questo sondaggio, Raffadovrebbe spuntarla perché gli uomini diScopelliti, superato lo shock iniziale dellacandidatura del sindaco facente funzione,dovranno accettare il piano B. Ma non èdetto. Il terzismo di Bova-Fuda-Tripodi, hacarte da giocare contro i dipemdenti di Ber-lusconi..E sembra chiaro che le loro listeavranno successo a Reggio e in provincia,anche se non vinceranno al primoturno..Possono sperimentare un autonomi-smo che è diverso da quello declinato la set-timana passata a Reggio da GianfrancoMiccichè, Alberto Sarra e Eduardo Lam-berti Castronovo (new entry). Questo tipo di“sudismo” è organico a Berlusconi e ai sici-liani. Scilipoti docet. L'altro no.

BRUNO GEMELLI

A Catanzaro Michele Traversa vincerà con una percentuale tra il 60 e il 65 per cento; A Crotone l’uscente Peppino Valone perdente finoa tre mesi fa oggi rischia di vincere. Rende facile per il cemtrosnistra di Cavalcanti. A Cosenza con i suoi 1500 candidati sarà ballottaggio traOcchiuto e Paolini. Scpelliti farà sedere a Reggio Calabria DemetrioArena a Palazzo San Giorgio e Giuseppe Raffa difronte, a Palazzo Foti

Palzzo San Giorgio, sede delcomune di Reggio Calabria

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Platì. Arriviamo a Platì lungo un agevolenastro statale. Ci arriviamo in pochi minuti daBovalino . Primo a venirci incontro è Natile,che Francesco Perri ha fissato in tutta la suabellezza paesaggistica nelle pagine di Emigranti(Mondadori, Milano 1928). Poi, quasi mezzo-giorno, è Platì illuminata dal sole, che non sinega al paese come , invece, gli è stata negataogni luce di verità. Cristo è rimasto inchiodatosulla croce per il tempo necessario alla suamorte, premiata dopo tre giorni con la resurre-zione. Platì questa croce se la porta sulle spal-le dai primi sequestri di persona negli anniottanta , ed è un’agonia, che forse preluderàalla morte, ma certamente non alla sua resur-rezione. Poiché nulla è più forte del pregiudi-zio, del luogo comune, del teorema disteso dalvecchio greco imbroglione Sinone : da unoconoscili tutti . E, per farci intendere: come èuno, sono tutti . Paese, Platì, dove vi fu chisequestrò, dunque tutti i platioti sequestratori.Paese, Platì, dove vi fu qualche ladro di capre,dunque tutti ladri . Platì, paese, per intero con-tagiato dalla ‘ndrangheta ( un grande giornaleor sono tanti anni stabilì, per la miseria, che il99% della popolazione era mafiosa)e per que-sto con una retata, che fece clamore, ben 125platioti , senza risparmio di madri con bambinida allattare, furono arrestati e tradotti in carce-re nella notte del 12 novembre 2003 . Poi,quasi tutti scarcerati. Delinquenti per sempre,poiché di quella rete a strascico, proibita per lacattura dei pesci, non per quella delle umanepersone, è rimasto il marchio dì infamia amezzo stampa. Infatti, in Fratelli di sangueNicola Gratteri e Antonio Nicaso, ristampatopiù volte, scrivono dalla prima edizione delnovembre 2006 all’undicesima edizione del-l’agosto agosto 2007 che vi fu a Platì un Sinda-co e degli Assessori, non solo pieni di sé, maanche fuori della grazia di Dio, che stanziaro-no “soldi anche per sistemare il letto d’unfiume dove si nascondevano i boss braccati.<<Valorizzazione area latitanti fiumara>>, èla dicitura di una delibera sequestrata daicarabinieri nell’ufficio Tecnico”( pag. 123). .La delibera non resse in sede giudiziaria dovefu resa giustizia. Quel LATITANTI non erache un disguido del computer, che aveva tra-sformato l’innocenteLATISTANTI nel pec-caminoso LATITAN-TI. Bisognava prender-ne atto ed eliminare giàfin dalla prima edizionela delirante imputazio-ne . Così non è statofino all’edizione mon-dadoriana di Fratelli disangue.Inezie. Su Platìsi indovina tutto, anchequando si sbaglia. Que-sto non è un paese. Èun vaso di Pandora. Vicontiene tutto e di tutto. E Non solo. A Platìtutti sono capaci ditutto. E ci sono anche imiracoli se i latitantiplatioti riescono anascondersi nel lettod’un fiume le cui acqueservivano, di tutta evi-denza, per calmare iloro bollenti spiriti.Merita tutto Platì,anche il fatto che unsuo giovane, Sergi, mol-tissimi anni fa, muoiain una caserma, e giusti-zia non ne venne allasua disgraziata famiglia.

Bisogna dire la verità, tutta la verità, null’altroche la verità: a Platì è stato riservato e vieneriservato un trattamento speciale. Che non haragione d’esistere. A meno di non volere scrive-re su carta copiativa di risonanti, ma altrettan-to inefficaci inchieste giudiziarie.Che cosa fa barbaro, chiuso ad ogni soffio diciviltà, un paese,e un paese come Platì? I delit-ti, i furti, gli stupri, la dispersione scolastica, imatrimoni in età, che sfiorano l’adolescenza.Abbiamo domandato: “ Nell’ultimo quinquen-nio ci sono stati delitti. Per esempio, delitti d’o-nore, che sono il pregio e il distintivo dei paesidi mafia, a cultura mafiosa?”.Ci è stato risposto, e la fonte è ufficiale: “ Nes-sun delitto, e di nessuna specie”.Abbiamo domandato: “ Pascolano per le cam-pagne, girovagano per le colline armenti e greg-gi. Risultano furti nell’ultimo quinquennio”.Ci è stato risposto, e la fonte è ufficiale: “ Nonci sono stati furti. Si sono avute solo segnalazio-ni di smarrimenti”.Abbiamo domandato: “ Paese di collina. Paesesovrastato dalla montagna. Paese dedito fonda-mentalmente dedito alla pastorizia: ci voglionobuone braccia e specialmente buoni piedi. Chefanno i figli dei boschi li mandano i loro giova-nissimi virgulti a scuola o li spingono dietro lacoda delle capre?”.Ci è stato risposto, e la fonte è ufficiale: “ Nonc’è dispersione scolastica. Tutti i ragazzi in età

scolare frequentano la scuola dell’obbligo.Vuol dire che le famiglie dei platioti, senzaeccezione alcuna, sono interessate al destinoscolastico dei loro figli”.“ E in questa vostra scuola bocciate?”, doman-diamo .Ci viene risposto con un po’ d’amaro inbocca: “ Una scuola che boccia è una contrad-dizione in termini. Comunque, in questa scuolasi sono verificate bocciature. Succede allora chei genitori, ma non sempre, ritirano i figli che poisi presentano come esterni a sostenere gliesami. A conclusione del ciclo di scuola media,sciamano, per gli studi superiori, verso Bovali-no, Locri, Siderno”.Ci spostiamo verso gli uffici comunali. Ci acco-glie un gentilissimo subcommissario, il dr. Cam-polo. Non è forse vero che i calabresi hanno labarbara abitudine di spingere verso l’altare, sul-l’altare divenuto mattatoio, tenere fanciulle ,che, secondo il diritto canonico, comunque, ,sono ammesse al matrimonio ove abbianomaturato i 14 anni? E che Platì quella barbaraabitudine ce l’ha nel midollo spinale? Comesono andate le cose negli ultimi due anni?Queste le carte dell’l’ufficio anagrafe. Su 52matrimoni celebrati nel biennio 2009-2010solo tre ragazze sono andate spose all’età di18 anni, e altre tre all’età di 19 anni. Tutte lealtre da 20 anni in su.Giriamo per le vie del paese. Ci preme innanzi-

tutto visitare la torrefazione Eurocaffé. Sì, aPlatì, ci sono giovani imprenditori, come Pino ei suoi, che, pur sapendo di rompersi le ossanella concorrenza con Illy e Mauro Caffè,hanno dato vita ad una attività di torrefazione.Domandiamo alla prima persona, che incon-triamo, di indicarci il luogo in cui ha sede l’Eu-rocaffé. . Non ci guarda storto. Non si chiudenel silenzio. Non ci dice: “Non sacciu”. E ci fada buona guida, indicandoci la strada. Arrivia-mo all’Eurocaffé. Troviamo chiuso. Gli occhivanno verso l’alto. Leggiamo :” Via FrancescoPerri”. Omaggio al grande narratore, che cantòi lavoratori della terra dispersi per le vie delmondo. Questo paese è anche memoria dellanostra civiltà letteraria, e in questo paese è statoindetto nel 2010 il Premio “Pierre Teilhard deChardin ”, il grande gesuita francese, gran teo-logo e grande anima cristiana.Torniamo in piazza. C’è un bar. Poche persone.Ordiniamo due caffè. Però, Eurocaffé . Ottimo.Il barista riconosce il Direttore e offre lui.Dovremmo sdebitarci. Ma come ?Dicendo tutta la verità, null’altro che la veritàsu Platì, il parafulmine di tutto il marcio chec’è dovunque e qui affastellato. Un paese nor-male con le sue luci e le sue ombre: questenecessitate da quelle, e viceversa. Si tratta piut-tosto di sapere se le luci sono più numerosedelle ombre, se le leggi di funzionamento delpaese producono più carcerati che uomini inlibertà, più ndrangheta che buoni cittadini, piùdisoccupazione che lavoro. Questo dovrebberocapire tutti , compresi la suora e il parroco chein chiesa nella domenica delle Palme hannoconfessato in pubblico di essere stati malintesi.Noi l’abbiamo capito, quando sulla strada delritorno, siamo entrati nella scuola elementaredove un coro di piccoli allievi, scalpitanti versola mensa, fu il bellissimo biglietto che annun-cia la primavera di Platì, che, con la sua gio-ventù studentesca, impegnata nella celebrazio-ne del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, noninneggia ai briganti, ma agli eroi risorgimentali,non agli ndranghetisti, amici della zappa, maalle loro laboriose famiglie, amiche dellibro.Che vogliono essere finalmente lasciate inpace, in santa pace. Questo è. A meno che lementi moderne del nostro secolo non voglia-

no santificare la“verità” del positivistaAlfredo Niceforo, chea questo modo sen-tenziava nel suo sag-gio Italiani del Nord eItaliani del Sud (pag.545: “ La popolazionedi montagna è quasisempre ad un gradodi civiltà meno evolu-ta della popolazionedi pianura- e se imonti danno unaconformazione piùpittoresca al paese,non si può negare chelimitino la produzio-ne, impediscano lacircolazione, ritardinola civiltà”. Detto sag-gio fu pubblicato nel1901, cioè 110 anni fa.Consigliamo ai“moderni” contro i“barbari” di Platì dirimettere a posto lelancette dell’orologio.

PASQUINO CRUPI ERCOLE MACRì

la verità, nient’altro che la verità

La copertinala RivieraDOMENICA24 APRILE2011

PLATÌLA COPERTINA

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La copertinaAll’ombra di Pietra Kappa

iorni fa su uno dei maggiori quotidianidella Calabria, l’unico che possa vantaredi chiamarsi con lo stesso nome, CALA-BRIA ORA appunto, è stato pubblicatoun REPORTAGE (è molto più altiso-nante presentare un articolo con questo

termine poiché rimanda a un lavoro d’indagine einvestigazione sul campo) su Platì, su questo paeseaspromontano noto ormai ai media e alle maggioritestate giornalistiche nazionali ed estere.Noto alla gente di ogni dove che a Platì non ci met-terà mai piede (spiegherò dopo perché) ma che allie-ta il palato con i suoi formaggi, i salumi e il pane (sim-bolo di Platì)… almeno questo! Potremmo dire.Entro meglio nei dettagli appellandomi al diritto direplica. Diritto di replica? E che cosa voglio replica-re? So che il direttore del quotidiano in questione, Piero Sansonetti, si è giàscusato ma io voglio dire la mia sull’articolo pubblicato venerdì 15 Aprile2011.Venerdì mattina io ero a Milano, nel mio ufficio, quando mi arriva la telefo-nata di uno dei miei migliori amici: “è uscito questo articolo, ad un certoorario potrai scaricarlo da internet ma leggilo prima di mangiare”. Mi sondomandato e perché mai? Cosa ci sarà scritto al punto da far venire il vol-tastomaco? Il solo titolo ha suscitato rabbia e dispiacere. Ma perché taliparole e affermazioni? Tutto a un tratto spunta questo reportage ma detta-to da cosa? Quale l’obiettivo? Be… penso che molti altri Platiesi si sianoposti le medesime domande.Non si offendano i giornalisti Ilario Filippone e Daniela Ursino se mi sof-fermo sul titolo, che in prima paginapresentava tale reportage, ricambiandone il tono perché il loro diceva “QUIANCHE I BAMBINI SONO MAFIOSI” io, dico che ciò sa di MENZO-GNA, BLASFEMIA, DENIGRAZIONE. È addirittura anticristianaun’affermazione simile ma forse questo interessa poco ai signori di cuisopra. Ma mi domando come si fa a fare notizia sui bambini? L’anima di unasocietà, la speranza di un popolo. Come si fa? Ma ci si rende conto?Stiamo parlando dei bambini. Gesù Cristo disse “lasciate che vengano ame” mentre in quel titolo sembra si dica “lasciate che vadano”, che vadanoallo sbaraglio perché ormai anche loro fanno parte di un male; male di cuiio sono stanco di sentirne parlare. Penso a uno di quei ragazzi che venerdìscorso ha letto il giornale (scusate se cado di nuovo nella banalità ma anchea Platì i bambini leggono) e mi domando cosa possono aver pensato. Iragazzi girano senza casco per il semplice fatto che non vi è la concezione,tutto qua, e senza farne una colpa. Non che non si conosca il codice dellastrada ma ancora non si è pronti per il casco. A Platì certi cambiamentiavvengono pian piano. In un paese di poco più di quattromila anime, dovetutti si conoscono e si mantengono usi e costumi, alcuni molto antichi, lenovità prima di aderire e radicarsi nel substrato della mentalità di un popo-lo tradizionalista, richiedono tempo. Ma il punto non è il casco ma i titolidati ai ragazzini. Preciso: non esistono “motovedette”, non esistono i “bam-bini sentinella” e nessuno si da il cambio per spiare e osservare e magari farerapporto al quartier generale dei movimenti che avvengono in paese. Ènaturale che il forestiero sia subito notato com’è naturale che gli si vengasubito aperta la porta per ospitarlo e presentargli una tavola bandita di ognibene, frutto del duro lavoro dell’uomo che sia contadino, pastore, commer-ciante ecc. A Platì l’ospite è sacro e ce l’hanno insegnato gli antichi greci cosìcome il banchetto post mortem per commemorare (se si può serenamente)il defunto o il ballo della tarantella per festeggiare i novelli sposi (anticoballo propiziatorio). A Platì c’è del SACRO che comincia sull’altare diNostro Signore davanti alla Madonna di Loreto, cui tutti i Platiesi vicini elontani sono devotissimi. E il prete a Platì non ha il vieto di aprire bocca,assolutamente. Sarebbe una contraddizione che il predicatore per eccellen-za non potesse parlare. Un’altra cosa: SUOR ANNALISA ha smentito leparole che i giornalisti hanno riportato e l’ha riferito alla sua gente con tantodi discorso dall’altare. Non ce n’era bisogno carissima Suor Annalisa perchésappiamo che lei crede nella gente di Platì e nei suoi bambini ma soprattut-

to che questo non è un “paese surreale”.Le chiavi rimangono attaccate alla porta perché ci si fida del vicino. E se percaso ci si accorge che è terminato il pane da mettere in tavola e magari èdomenica e gli ospiti stanno per arrivare, si bussa (o sigira semplicemente lachiave) dal vicino.Una cosa è vera, ci sono delle mancanze socio-culturali e ludiche, pensan-do soprattutto ai bambini, ma non per colpa dei Platiesi ma per vicende sto-rico-politiche che bisogna approfondire in altra sede.Quindi, carissimi sig. Filippone e Ursino, che con cotanta perizia avete sti-lato tale reportage, mi chiedo quanto tempo avete passato a Platì da ripor-tare tali affermazioni? Quanti bambini di Platì avete conosciuto? Qual è lavostra fonte?V’invito io a fare un bel reportage su Platì. Vi farò da Cicerone. V’invito perlavorare insieme con noi, io e altri ragazzi che già ci siamo mobilitati, peruna Platì migliore.Io mi chiamo Francesco Violi e sono stato un bambino di Platì. Oggi sonoResponsabile Formazione di tre collegi universitari d’eccellenza nel capo-luogo lombardo. Mi porto dietro quella che si può definire cultura dellastrada. Mi è stata data a Platì e ne vado fiero. Aggiungo che sono il nipotedel fu sindaco Domenico Demaio che tutti oggi ricordano, visto che nell’ar-ticolo è stato citato.Finisco dicendo ai genitori di Platì non smettete di educare mentre ai bam-bini, non smettete di inseguire i vostri sogni.*Ragazz di Platì

FRANCESCO VIOLI*

A Platì anche i bambini sono bambiniGGesù Cristo disse “lasciate che vengano a me” mentre neltitolo di Calabria Ora sembra si dica “lasciate chevadano”... allo sbaraglio

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9la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

ercoledì prossimo chiederò al Comitato direttivo di programmare unariunione dei sindaci a Platì.Per spiegarne i motivi, approfittando della Pasqua, ricorrerò ad una dellapiù belle parabole evangeliche che conosca : “Un Signore manda i suoicollaboratori a cercare uomini per i lavori stagionali nella sua vigna. Manmano che vengono trovati si presentano al lavoro, ansiosi di prestare la loroopera e di guadagnarne il compenso. I primi arrivano poco dopo l’alba e gliultimi poco prima del tramonto. Al momento di pagare il Signore consegnatutti la stessa paga. Alle proteste di coloro che avevano lavorato l’intera gior-nata, il proprietario della vigna risponde che gli ultimi arrivati non eranodegli oziosi ma persone che non avevano avuto l’opportunità di lavorare l’in-tera giornata.”So bene che a Platì c’è la ndrangheta, se me ne dimenticasse per un atti-mo ci sono dieci, cento, mille persone a ricordarmelo. Però, nessunoricorda le tantissime persone oneste che vivono a Platì . Nessuno ricorda

che imprenditori, ministri di Stato(Rosy Portolesi), intellettuali, sin-dacalisti, lavoratori integerrimisono nati a Platì.Siamo tutti plateoti, africoti, santo-lucoti e per dirla con Einstein“apparteniamo tutti alla razzaumana” .Personalmente considero “sanguemio” quello delle vittime di mafia,ma considero la “mia stessa carne”quella dei ragazzi che marciscononelle prigioni per non avere avuto“opportunità” di scegliere una vitadiversa. Quindi, non andremo a Platì a“predicare” ma a discutere e tro-vare soluzioni positive per le scuo-le, le guardie mediche, gli ufficipostali che chiudono, per unasanità disastrata, per i trasportipubblici carenti, per le opportunitàdi lavoro inesistenti.Non andremo a Platì a parlaredella zona “latistanti” che diventalatitanti.Non andremo a Platì per dividere,ma per unire la Locride positiva.Andremo a ribadire con forza l’im-pegno di chi ritiene urgente chenella “vigna” umana a tutti sianodate le stesse opportunità.

ILARIO AMMENDOLIA

Ilario Ammendolia è attualmente il Presidente del Comitato dei Sindaci della Locride

Siamo tutti platioti

M

Nella foto a sinistrapecore che pascolano a Pietra Kappa,

Al centroi pilastri della S.S Bovalino-Bagnara,

un’anomala quotidianeità i festeggiamenti deibambini di Platì per il 150° anniversario

dell’unità d’italiaQui a destra

Le serre dei frutti di bosco, il caretteristico pane, il municipio e la scuola

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DOMENICA24APRILE2011

Attualità

Sembra che, finalmente, la situazione di emergenza che da giorni vede numerose associazionie singoli cittadini inchiodati alla Stazione di Villa San Giovanni per assistere le centinaia dimigranti che ogni giorno sbarcano nella nostra cittadina dalla Sicilia, si stia evolvendo verso unasoluzione.

Reggio eProvincia

gni reggino spende in media 700euro l'anno per il pane e 703euro per il gioco d'azzardo. Pre-feriamo a chili di profumato

pane caldo appena sfornato chili di ariafritta. Un totale di 397 milioni di euro l'an-no in aria fritta, senza considerare le gioca-te online. Siamo i giocatori più incallitidella Calabria, ci giochiamo di tutto. Ladata di nascita del figlio, del cognato, delcugino, del cugino del cugino, della bisnon-na. Ci giochiamo il giorno del battesimo,della comunione, l'anniversario del primo,del secondo, del terzo… matrimonio. Cigiochiamo la morte della suocera, dellavicina che, quand'era in vita, alla sola vistainiziavano i riti scaramantici più sconci -ma chissà… magari da morta porta bene! -Ci giochiamo il terremoto in Abruzzo, inGiappone, il morto, il morto che parla, ilmorto ammazzato, il più di là che di qua. Enella smorfia napoletana ci sono numeriper le gambe delle donne, le tette, il fondo-schiena, sogni sicuramente frequenti…ma, una curiosità, l'urinale, che fa 27, chi sel'è mai sognato? E poi grattiamo grattiamo.Miliardario, Mega Miliardario, Megabidonata! Affari tuoi - e qui almeno sonoonesti perché ti avvertono che il pacco loprendi sicuro! - Win for life, Vivere allagrande, Turista per sempre, Lavoratoremai! Passiamo giornate intere alle macchi-nette mangiasoldi, serate al Bingo, crociereal Casinò. E qualcuno deve ringraziare digiocare ai cavalli, perché se la bravamogliettina, prima di mettere i pantaloni inlavatrice, gli trova in tasca un bigliettinocon su scritto “Lady Sofia”, può sempredire che si tratti del cavallo su cui ha scom-messo il giorno prima. Peccato, però, che avolte quel qualcuno torni a casa e trovi levaligie pronte all'ingresso e chiedendospiegazioni alla moglie, questa inizi a sbrai-tare che la cavalla a chiamato! Per sconfiggere il gioco d'azzardo, ultima-mente quelli della Snai si sono fatti fare daOliviero Toscani un marchio sociale: unbersaglio con tanto di punto esclamativorosso al centro e con la scritta “gioca pervincere”. Secondo il presidente di Snai,Maurizio Ughi, servirebbe a sensibilizzarecoloro che giocano oltre le loro possibilità,rincorrendo la perdita anziché la vincita. Icosiddetti giocatori patologici che perautolesionismo - spiegano esperti psicolo-gi, mica opinionisti cresciuti al Grande Fra-tello! - perdono di proposito, così da potergiocare all'infinito per recuperare quanto siè perso. Giocano per perdere… una trova-ta furbissima! È come voler far credere cheuno si ingozzi di cibo per dimagrire. Unasocietà che vive di scommesse e concorsi apronostici mette in atto una campagnapubblicitaria che, a suo dire, servirebbe,paradossalmente, per non pubblicizzarsi.Una campagna a favore dei giocatori pato-logici. Beh, più che giocatori patologici, lichiamerei polli. Dei polli che, dopo esserestati incastrati a dovere, faranno esultare ilgioco d'azzardo come Benedetta Parodi:cotti e mangiati! Non so voi, ma io vado a farmi u panino.Maria Giovanna Cogliandro

VALENTINA ELIA O“Il voto a Reggio è inquinato dalla'ndrangheta”. Possiamo forse afferma-re il contrario? Coprirci occhi, bocca eorecchie a mo' di scimmiette e far fintache sia tutto limpido e sereno? L'in-fluenza mafiosa e la collusione politicadisgraziatamente sono triste realtà,nonché dure a morire dalle nostreparti.Chi potrebbe perciò contraddire l'ono-revole Angela Napoli? Esternazioneirreprensibile la sua, parole sacrosante.Se le stesse avessero avuto come segui-to un'affermazione del tipo: “per que-sto motivo accolgo l'appello del miopartito, candidandomi a sindaco per leprossime elezioni”. Invece nulla ditutto ciò. Meglio lavarsene le mani, èmolto più tranquilla la poltroncina aPalazzo Montecitorio. Eh, già! direbbeVasco. Ricordo però soltanto alcunimesi addietro la deputata piemontesearringare agguerrita come non mai lafolla in una piazza Duomo gremita,

davanti le tele-camere RAI. Ecome dimenti-care le centinaiadi comunicatistampa didenuncia, o leinnumerevoliapparizioni in tvo nei media in

genere?Però mi è stato insegnato che con leparole non si combatte il male. Mi èstato detto che davanti al nemico non sifugge, non ci si nasconde. Lo si affron-ta. E l'ho appreso grazie al coraggio,alla fatica, al lavoro e anche al sangue,senza scomodare nomi illustri, di chi hacreduto in un futuro migliore per que-sta bella e sfortunata terra schierando-si, ed in prima linea.Tutte le belle parole di Angela Napolisono andate in fumo con questa suapresa di posizione, o meglio, mancatatale. Tanto fiato sprecato per poi scap-pare via a gambe levate quando potevafare qualcosa di concreto, anche sol-tanto facendosi peso della causa reggi-na? A questo punto due dubbi sorgonospontanei:Non avrà, l'onorevole Napoli, trovatouna facile “passerella” a Reggio Cala-bria, ergendosi dialetticamente a pala-dina della giustizia beneficiando di visi-bilità?E, motivazione molto meno nobile diquella da lei fornita, non temerà percaso una figuraccia alle urne (vedi lescarne 17 preferenze ottenute alle ulti-me consultazioni comunali di Tauria-nova per cui la Napoli era candidatacome consigliere)?Come si dice, insomma: a pensar malesi fa peccato, ma quasi sempre...

ARMIAMOCI E PARTITE

SCHIARITASULL’EMERGENZAMIGRANTI AVILLA

PRIMATI

Reggio, quando il gioco d’azzardoviene prima del pane quotidiano

L'onorevole Fli Angela Napoli dopomesi di battaglie verbali a difesadella legalità batte in ritirata erinuncia alla candidatura a sindacoaccusando contaminazioni al voto.Quale senso logico in tutto ciò? MARIA G. COGLIANDRO

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DOMENICA24APRILE2011

Se peschi su una barca senza licenza, ti becchi una multa di 2000 euro, sequestro della rete e delpescato. È quanto è successo a due pescatori presso la località Fiumarella di Pellaro che si sonovisti 2kg di pesce, costato ore di fatica, devoluto in beneficenza. Per caso qualcuno prima disalpare gli ha augurato “Buona Pesca”?!

ANTONIO CORMACI

Miglior modo per augurare una buonaPasqua al pubblico reggino il teatro Cilea nonpoteva trovarlo. Una grande regia, interpreta-zioni sontuose, allestimenti scenici di primissi-mo ordine e un coinvolgimento metateatraledel pubblico e della platea, come se il pubbli-co fosse parte stessa della scena, come neitempi antichi del teatro romano. Questi sonogli elementi caratterizzanti della co-produzio-ne, ad opera de “Impresa lirica Gitto Gioac-chino”/ “Fondazione Goldoni”, de “Cavalle-ria Rusticana”, il melodramma ispirato all'o-monima novella di Giovanni Verga e musica-to da Pietro Mascagni, e “Pagliacci”, l'eternodramma di Ruggiero Leoncavallo. La musicadelle due opere, incalzata e interpretatamagnificamente dal maestro Christian Fratti-na e dall'Orchestra del teatro Cilea, ha fattoda fil rouge a due storie così diverse tra loroma anche così simili. Elemento collante delledue trame è infatti l'amore, un amore traditoe agognato in entrambi i casi. Da una parteSantuzza, interpretata da Chiara Angella,personaggio drammatico stabilmente inseritonel contesto scenografico di un paese abban-donato, quasi metaforico di una desolazioneinteriore ma allo stesso tempo cuore dellascena, riempito dal coro parte integrante della

popolazione, in processione per la santaPasqua; Santuzza, l'Esclusa pirandelliana,fedele ed innamorata di Turiddu, interpretatoda Francesco Anile, già reduce da un quartod'ora di applausi alla Cavalleria a “La Scala”di Milano, il quale preferisce donarsi alla pro-rompetente Lola (Kassandra Dimopoulou),la donna bella del paese, a sua volta sposatacon compare Alfio (Carmine Monaco),

uomo dedito al lavoro e alla fedeltà matrimo-niale. Sarà proprio quest'ultima, legata allagelosia di Santuzza, donna al di fuori del con-testo sociale in cui vive, che detterà fine allavicenda; una furia “rustica” e vendicativa siabbatterà infatti su Turiddu, e per Santuzzapoco importerà se il suo amore negato è statovendicato, poco importerà se si leverà il grido“Hanno ammazzato compare Turiddu!”. Perlei rimarrà come spettro un'inadeguatezza neiconfronti della vita, un personaggio al di fuoridegli schemi. Come al di fuori dei canoni tradizionali è lascenografia di felliniana memoria di “Pagliac-ci”, ispirata ad una storia realmente accadutanel cosentino, in un “dì di mezzagosto”. I per-sonaggi, come nelle commedie pirandelliane,vengono fuori dal fondo della scena e simescolano col pubblico, facendo sì che la pla-tea stessa divenga palcoscenico dello snodarsidella drammatica vicenda. Nedda (ChiaraAngella), Canio (Francesco Anile), Tonio(Carmine Monaco), Silvio l'amante (Marcel-lo Rosietto) vivranno una recita nella recita. Adare la parvenza di teatro nel teatro ci pensail prologo di Tonio, che introduce lo spettato-re ad un'altra dimensione recitativa. Infatti,dopo il passionale dialogo tra Nedda, prototi-po della diva dell'avanspettacolo, che si pro-mette a Silvio, e la disperazione di Canio peril tradimento scoperto, palesata nell'immorta-le aria “Vesti la giubba”, introdurranno lospettacolo dei comici, rappresentati comemarionette appese ai fili del destino. Lo scopodi Canio è quello di far tradire Nedda affin-ché invochi il nome di Silvio, sicuramentenascosto nel pubblico dello spettacolo (i cori-sti del coro Cilea, diretti dal Maestro Tirotta).In un susseguirsi di frasi indirette e allusiveche confondono il pubblico, Colombina (ilpersonaggio nel personaggio di Nedda) ePagliaccio (il personaggio nel personaggio diCanio) dialogano affinché Nedda riferisca ilnome dell'amante, nello stupore generale delpubblico (“Par vera questa scena!”). Tumul-tuosamente, in un connubio splendido tramusica e parole, in un intrecciarsi di arte evita, si arriva all'epilogo, con Canio che minac-cia Nedda con una lama, e Nedda che, tra-dendosi, cerca di affogare nel silenzio, inutil-mente, il nome dell'amato Silvio. Egli corre insuo aiuto ma cadrà nella furia vendicativa diCanio, che si spoglia delle sue pagliacceschevesti (“pagliaccio non son, se il viso è pallido èdi vergogna!”, per ricordarsi d'esser uomo),proprio come Turiddu è caduta in quella diAlfio. L'opera si interrompe bruscamente conla morte di Silvio e di Nedda, con i personag-gi che rimangono immobili nello stupore sullascena. La finzione è finita, ma una finzionemai così reale, mai così crudele. “La comme-dia è finita!”.

SANZIONE PER DUE PESCATORI ABUSIVI

Le proposte dell’Arcigayai candidati a Sindaco

In vista delle prossime elezioni comu-nali a Reggio Calabria, anche l'Arci-gay I Due Mari ha deciso di entrarenel dibattito con delle proposte. Inquesti primi 18 mesi di attività cisiamo spesso confrontati con la poli-tica, con le persone che ci hanno cer-cato ed hanno voluto ascoltare ilnostro punto di vista. Adesso vorrem-mo far sentire la nostra voce anche achi non abbiamo mai incontrato. Perquesto ci rivolgiamo a tutti i candida-ti a Sindaco del nostro comune condelle proposte. Perché non vogliamorestare spettatori, e dopo le elezioniandare a confrontarci con il futuroSindaco e la Giunta, ma partecipareall'elezione di un candidato che sia ilpiù possibile vicino alle nostre spe-ranze e anche alle nostre difficoltà.Proponiamo per questo di inserirenei programmi elettorali dei candida-ti tre punti, vicini alla nostra associa-zione:1) Che il candidato Sindaco e i can-didati Consiglieri delle liste che losostengono si dichiarino contro l’o-mofobia e disposti a sostenere politi-camente future campagne che ver-ranno realizzate in questo senso. Chesiano inoltre disponibili a far ricono-scere il comune di Reggio Calabriacome comune Gay-friendly, sull’e-sempio del comune di Polistena. 2) Che venga realizzato, sull’esem-pio del comune di Torino, un registrodelle unioni di fatto basate su vincoloaffettivo, comprese quelle omoses-suali, e che queste unioni venganoriconosciute dal Comune ancheattraverso il rilascio da parte degliuffici dell’anagrafe di un appositocertificato: il registro dovrà essere uti-lizzato quale valido documento pertutte le questioni pratiche di compe-tenza locale del Comune, e per la for-mazione di graduatorie nelle quali sianecessario dimostrare uno stato diconvivenza .3) Che venga istituito un tavolo per-manente di enti e associazioni, tra lequali sia presente anche l’Arcigay,che si occupano di diritti civili erispetto delle pari opportunità incittà. Che questa “assemblea” lavori astretto contatto con gli assessoraticomunali e i Consiglieri per le pariopportunità e sia fonte costante diproposte politiche e soggetto con cuiconfrontarsi nelle scelte che il comu-ne adotterà sugli argomenti riguar-danti questi campi di interesse.Si chiede inoltre ai candidati a Sinda-co, se decidessero di adottare qualcu-na di queste proposte nel loro pro-gramma, di indicare dei tempi di rea-lizzazione per ognuna di esse. Ciauguriamo di avere una risposta daparte dei candidati, sottolineandoche anche una risposta negativa o condelle “controproposte” sarà ritenutada noi sicuramente più interessantedell'indifferenza, alla quale purtrop-po siamo abituati.

Andrea Misianopresidente dell’Associazione

“I Due Mari”, comitato provinciale Arcigay di Reggio Calabria.

La Pasqua del “Cilea”

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Piana/ Locride

Avevamo anticipato nell'ar-ticolo precedente che perquesta settimana avremmofatto una pausa ma, data l'insistenza di troppi lettoripubblichiamo la seconda

parte questa domenica.Non siamo qui a scrivere una prosa dipiglio popolaresco e, informiamo dasubito chi ci segue di quanto affiliamole armi (pardon!) la penna di malavo-glia però, la decisione di estirpare unluogo comune che dura da sempre cispinge ad affrontare l'argomentosenza tentennamenti: nord e sud diPolistena ,<zambari> compresi.Premesso che sia inutile fare ununico passo gigantesco, per arrivarealla meta, nella nostra umile rifles-sione pensiamo, che bisognerebbefarne eventualmente di significativi.Infatti, le richieste del momento nonsono l'attimo fuggente della notorietà

a livello nazionale, (tentando di contat-tare programmi satirici) sono invece: ivoti! Persuadi il tuo quartiere, la tuacomunità a portare nel tuo calderonepolitico o di chi t' interessa, duemila votie avrai vinto. Poi, convincerai la nazionee magari fra un paio d'anni anche ilmondo. Datti da fare con la fantasia,chiudi gli occhi, sogna e fai finta che tieleggeranno ministro degli esteri. Maricorda che nel presente è necessarioaccaparrarsi una poltrona un po' piùmodesta.<Zambari, zambari e vedani> (rozzi,rozzi e campagnoli). Queste sono sem-pre state le frasi ricorrenti sulla bocca delpopolo nordista di Polistena riguardo ilterzo stato abitante la zona sud dellacittà. Parlando di popolo nordista ci rife-riamo nello specifico alla piccola bor-ghesia dei tempi passati, fatta da artigia-ni, falegnami, fabbri, ebanisti che riusci-vano a sopravvivere se i signorotti gliordinavano qualche lavoretto o se ven-devano qualche lotto di legname pregia-to. Era la borghesia che si faceva stradae iniziava a far parte di quella classesociale che viveva esercitando il piccolocommercio o la libera professione,appunto, contrapposta al proletariato ealla classe operaia anche e soprattuttonei suoi atteggiamenti mentali. E la bar-riera invisibile che ha fatto da spartiac-que fra nord e sud è da sempre nota atutti, per intenderci quella che va da viaTrieste in sù: nord, a via Vescovo Mora-bito - via S. Marina in giù: sud. E perapprofondire e fare un esempio su que-sta differenza ci affidiamo al ruolo fem-minile delle donne della bassa Polistenache sono state le paladine dell' emanci-pazione, infatti, buona parte di esse sisono riscattate vendendo la propriaforza lavoro: erano raccoglitrici di uliveche portavano a casa il salario d' inverno

e l' assegno di disoccupazione d' estate.Non dipendevano dal maschio sciovini-sta!!! La loro controparte, invece, cheviveva nella zona alta era composta dacasalinghe dipendenti dai mariti e que-sto si denotava palesemente quandoandavano al mercato a fare compre. Levoltavi sottosopra e dalle loro tasche noncadeva una lira, erano sì più ordinate(avevano più tempo a disposizione)nella cura della persona a differenzadelle raccoglitrici che esteticamente simostravano più trascurate, menoagghindate ma quest'ultime eranosenz'altro più sicure nel loro ruolo didonne, mogli e madri. Lasciavano i figlisoli durante la giornata e non per lavora-re ai ferri da lana o all' uncinetto ma perstudiare. Infatti, parecchi di loro si sonolaureati e oggi sono dei professionistiaffermati: presidi, professori di latino egreco, di matematica, professoresse dilettere, avvocatesse, ingegneri ecc. e,soprattutto educati dagli esempi dome-stici. Quelli del nord… meno male chec'è stata una forte richiesta di personaleospedaliero e negli enti pubblici in gene-rale, altrimenti avrebbero continuatocon l' uncinetto, i ferri da lana e a prepa-rare il sugo al marito borghese piccolopiccolo che cresciutosi nel salotto buonodi Villa Italia è riuscito a diventare unhabitué del gioco d'azzardo. In tuttoquesto non vanno tralasciate le famigliedavvero benestanti, aristocratici o condiscendenza nobiliare che anche solo l'esterno delle case parlava per loro. Vive-vano nei palazzi, lontani dai frastuoni. Simescolavano solo fra pari, sia nella con-versazione, che nella conduzione dellavita quotidiana, che nei rapporti di ami-cizia. Erano proprietari terrieri e unaparte della vita economica cittadina pas-sava attraverso le loro attività finanziarieperché detentori di grossi capitali e pos-sidenti, appunto. E, quella borghesia - a

cui prima accennavamo - abitandoglivicina, in case piccole e misere con unaporta accanto all' altra per origliare

meglio i fatti familiari dei vicini, liguardava a bocca aperta e col labbro

pendente, cercando di imitarli.Quelli del sud puzzavano di sudo-re, di lavoro e d' ignoranza maerano più semplici, più spontanei,più veri e meno fanatici. Erano le

masse! Che avevano, ed ancoraoggi hanno, bisogno del punto di riferi-mento (questo avviene dappertutto). Edè da lì che parte la scelta del leader poli-tico! E perché viene scelto e ubbidito?Di sicuro perché ritenuto il più <adat-to>! E ci siamo fatti un' altra importan-te domanda: a cosa servono le campagneelettorali, i comizi e, - in caso di vittoria -le sfilate? Servono a riaccendere simbo-licamente l' animo, trasmettono allemasse (di elettori) un pensiero: io nelmovimento ci sono stato, io con un solo

voto ho contribuito affinché questa festaavvenisse. A questo punto il leaderdiventa il centro della loro intera esisten-za. Questo centro che attira il popolocome una calamita e vince! Non è unaquestione di capelli bianchi, di giovinez-za o di vecchiaia, di uomo o di donna,vince perché ha carisma (lui o chi sta die-tro a lui) e trascina le masse. Vinceanche se ne ha combinate di cotte e dicrude. Muove elettori con un soffioquasi invisibile e riesce a farlo anche coni più diffidenti. Molti candidati non sirendono conto che l' insicurezza, com'anche il carattere violento inibisce ivotanti. Basta che parlino, anche peruna sola volta in pubblico, e l' autodistru-zione avviene automaticamente. Bastache da un' argomentazione pubblica tra-peli l' idea di vendetta contro l' avversa-rio affinché le masse di elettori non livotino. Nella nostra epoca la gente èattenta e irrequieta; desidera - e lo fa -discutere di politica perché pensa: que-sta volta potrebbe avvenire un muta-mento benefico per me e per i miei cari.Se poi avviene, questo non lo sappiamo,però sono pronti a credere alle paroledell' ultimo oratore che ha parlato. E,non sono solo gli <zambari> ad esseretrascinati ma tutti gli elettori. Gli <zam-bari> erano e sono lavoratori che sirecano alle urne come tutti gli altri e,una cosa è certa: nessuno resiste alla bel-lezza del voto! Che soddisfazione quan-do dentro la cabina mettono quel segnodi croce con la matita sul nome del can-didato che ha fatto loro simpatia, chepiacere sapere che in quel precisomomento hanno punito tutti gli altri.Guardano compiaciuti per un attimo lascheda e poi con un mezzo sorriso laripiegano, hanno purgato tutti gli altrisenza essere visti. Ed è questa la più altagratificazione degli “zambari”!

La bilancia del Commis-sario Asp RosannaSquillacioti non sembrafunzionare a dovere.Infatti a quanto si èappreso nelle ultime set-timane il metodo diliquidazione adottatonei confronti degli studiprivati e dei laboratorianalisi accreditati nellastessa provincia di Reg-gio Calabria varia daPalmi a Locri fino aReggio Calabria. Unmetodo di concepire ilservizio, che a meno chedi spiegazioni da partedel commissario, non hauna logica. Ad oggi nonesiste un tarrifario regio-nale per le prestazionidelle strutture accredia-te, ma anche per quellepubblche, fatto chelascia nella discreziona-lità le varie Aziendeprovinciali di adottare letariffe del così detto“Bindi” o del “Bindimodificato”. Questo,inpassato e fino ad oggiha comportato, e com-porta, una scollaturadella spesa tra laboratoripubblici e privati. Nel-l’Asp 5, quella di ReggioCalabria un enzima car-diaco costa 3,72 euro aLocri, ma può esserepagato a Palmi a 19,11euro. Il fatto è quantomai strano. E infatti inquesti giorni i laborato-ri analisi e gli studi priva-ti accreditati all’Asp 5sono in subbuglio erammaricati per quantosta succedendo. Nume-rosi sono stati gli incon-tri degli iscritti all’Ani-sap che chiede chiarezza

su questa quanto menoillogica vicenda. Il pro-blema è quello di unachiara differenza di trat-tamento tra i laboratoriche operano a Reggiocittà e nella Piana diGioia Tauro rispettoalle strutture dellaLocride. A Palmi e Reg-gio Calabria il tariffarioutilizzato è il così detto“Bindi modificato” oMoroni, mentre nell’exAsl di Locri si utilizza iltariffario Bindi. Un fattoche permette di pagarecon grandi differenze lestesse prestazioni inzone della medesimaprovincia. Un altropunto su cui i rappresen-tanti Anisap chiedono sifaccia al più presto chia-rezza è il rimborso cheviene fatto per l’ex Asl diReggio e Palmi sul fat-turato presentato, men-tre per l’ex Asl di Locriviene considerato sullimite del budget impo-sto dalla Regione. Inpoche parole le presta-zioni in più, fuori bud-get, fatte dai laboratoridell’ex Asl di Locri nonvengono considerate,mentre a Palmi e a Reg-gio Calabria si. Sulpunto sembra sia statapiù volte interpellata lacommissaria RosannaSquillacioti che ad oggiperò, oltre a non averepreso provvedimenti, ese lo ha fatto non lo hacomunicato, non hafatto chiarezza su tuttala vicenda con i rappre-sentanti del laboratoriprivati accreditati.

DI MARIA BOETIINCHIESTA

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A sud di Polistena tutti “zambari”

ALe strutture accreditate trattate in maniera

differente. Il disappunto dell’Anisap

Le differenze del commissario Squillacioti

MANUELA SORRENTI

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13la Riviera

DOMENICA 24APRILE2011

Ha del preoccupante l’episodio a cui hanno potuto assistere i numerosi automobilisti che sisono trovani a percorrere la galleria della Limina Martedì scorso. Infatti, un enormetermoventilatore, si sarebbe sganciato, per fortuna solo da un lato, minacciando di caderecol rischio di una vera e propria strage. Per fortuna, l’Anas, allertata dai passanti ha riparatoil danno prima che potesse diventare catastrofe. E se la prossima volta succedesse sul serio?

Galleria della Limina.: e se succedesse sul serio?

AL VOTO AL VOTO... portano quest’anno le donneCRISTINA BRIGUGLIO

Sono state appena presentate le liste perle prossime elezioni.-Andiamo al voto…chi si porta alvoto?...chi porti al voto?…Dividiamo lalista… stabiliamo le quote…-anche quelle rosa?-No quello è un altro paio di maniche…Tanti modi di dire, che sono, però, anchemodi di fare e di essere. Ma come si por-tano al voto quest'anno le donne in Cal-abria? Di moda non lo sono maistate, specialmente aqueste latitudini, e infattisiamo una delle pocheregioni che non ha unadonna in consiglioregionale (eccetto la vicedel Governatore, che èstata cooptata nella Giun-ta e non eletta). L'unicadonna democraticamenteeletta “al potere” èWanda Ferro, Presidentedella Provincia di Catan-zaro. Volendo fare unfazioso bilancio di generedelle prossime elezioni,possiamo registrare unleggero aumento dellapresenza femminile nelleliste per le comunali neiquattro capoluoghi chia-mati al voto. Ovviamentetra i candidati a sindaco,nessuna donna c'è a Reg-gio e a Catanzaro, mentresono tre le esponenti del“gentil sesso” che corronoper la poltrona di sindacoa Crotone e una a Cosen-za. Per il rinnovo del con-siglio provinciale di Reg-

gio Calabria, tra tanti volti noti spiccauna donna (ed è già una novità), ma poile liste sono quasi tutte al maschile (conqualche eccezione di rilievo). E nellaLocride? Nemmeno a dirlo, solo in tredegli undici comuni in cui si vota (Mam-mola, Ardore e Monasterace), ci sonodonne candidate a sindaco. Insommadalle nostre parti, se l'uomo è un “ani-male politico”, la donna lo è molto meno(e comunque se continua così sarà

presto in via di estinzione). Colpa dellalatitudine, del clima... Raccontano che c'è stato un tempo in cuii compagni de l'Unità, federativi, nazion-ali, gli amici del bianco fiore e quelli dei'chiodi' di garofano, delle 'spine' dellarosa, dovevano per forza organizzare laserata della donna d'estate alle variefeste o in vista delle elezioni. Adesso èpassato di moda, per fortuna, anche per-ché - dicono - in verità di donne ce ne era

più di una in zona e quindi era filologica-mente scorretto. Meglio, allora, sarebbestata la festa del bambino dai capelliverdi (1), del vecchierello canuto e bello(1 e mezzo, uno intero e l'altro mezzoparalizzato), del compagno dichiarata-mente non femminista (1?) e di quellonon dichiaratamente, ma effettivamenteantifemminista (1al cubo). Ma questisono tempi lontani: ormai non servonopiù le serate per le donne, ci sono donne

per ogni sera (per chi staal potere). Non servono neppure lequote rosa, non siamomica animali da riserva…O forse si? Finché larealtà non coinciderà coni desideri e le aspettativedella metà del cielo, manon della terra?Ebbene, non sappiamocome si sono portate (dasole o da altri) le donne alvoto in Calabria.Forse ci ragguaglieràqualche signore, o anchesignora, del nord, suimodi per candidarsi e sucosa non sappiamo omeglio, sappiamo benissi-mo.Ma noi per fortuna siamoperiferici e provinciali enon sempre seguiamo lamoda per sapere comevanno quest'anno led(g)onne. A ognuno lasua scelta. Viv il voto, abbasso i veti,e via con la campagnaelettorale…

Roma: la predizione di SpinellaRimanendo nei dintorni dell'arte divinatoria, segnaliamo che una dichiarazione del deputatodel PdL Remigio Ceroni, che ha chiesto di riscrivere l'articolo 1 della Costituzione facendoinsorgere tutti per l'indignazione in nome della sacralità della Carta, è parsa sfociare da un

provocatorio auspicio di Fabrizio Spinella, ne “La Riviera” del 10 aprile scorso («1943-1947 Carta canta»). A Ceroni era stato mandato il ritaglio della rubrichetta “Punto di vista”, in cui Spinel-la, citando sei senatori che avevano proposto l'abrogazione della XII Disposizione tran-

sitoria e finale della Costituzione che vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista,aveva suggerito invece ai legislatori di porre fine alla ipocrisia dell'articolo 1 che fonda sullavoro la Repubblica democratica.Una redizione…

NOSTRADAMUS

Locri, antica terra magno greca, conserva il gusto per l'o-stracismo e per l'oracolo. I lettori ricorderanno l'estro-missione dalla Giunta comunale dell'assessore France-sco Barresi nel 2008 da parte del sindaco FrancescoMacrì, benché lo stesso Barresi avesse continuato asostenere le sue mire municipali contro la defezione dialtri amici stanchi del cosiddetto «oligarca».Ebbene, il vaticinio (preceduto da un solenne anatemapubblico contro «il Barone») pronunciato da Barresi nel

numero de “La Riviera” del 29 giugno 2008, secondocui coloro che ancora vantavano la «stazza politica» e la«autorevolezza» di Macrì assecondando il suo «deliriodi onnipotenza», gli si sarebbero rivoltati contro, si èavverato. Calabrese e Sainato, secondo la sfera di cri-stallo di Barresi, «un giorno non lontano» sarebberostati i «carnefici» di Macrì. E così è, nella prefigurazio-ne dei prossimi esiti elettorali comunali. La Pizia diDelfi, a Barresi, gli fa un baffo...

Locri: la profezia di Barresi

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DOMENICA24APRILE2011

MANOVRE (NON ELETTORALI)

Lieto evento al ComandoMunicipale di Locri

DANIELE MANGIOLA

Fuda: vogliamo parlare davvero di conti in sospeso?

«Onore al merito di Totò Calabrò, che oggi rimpiango più che mai».Questa la battuta a caldo di Pietro Fuda, candidato alla Presidenzadella Regione Calabria per le prossime elezioni amministrative, allarichiesta di commento di alcune notizie apparse stamattina sullepagine regionali di un quotidiano locale.Fuda prosegue: «Nel 2002, durante la campagna elettorale per la Pro-vincia, in cui mi confrontavo con il Presidente uscente Calabrò, i tonisono sempre stati tesi e accesi, ma gli scontri erano sul programma e suldiverso modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica. Oggiil Presidente uscente preferisce, piuttosto che confrontarsi sul program-ma o sui risultati ottenuti in questi cinque anni di governo provinciale,lasciarsi condurre ancora dai veleni personali (e per me inspiegabili) dipezzi della burocrazia interna. Mi sarebbe piaciuto, con l’amico e avvo-cato Morabito, parlare di cosa si possa fare ancora per questo territorio,che chiede a gran voce di essere governato. E invece il Presidente in sca-denza prima parla della Provincia come di un taxi dal quale salire escendere, poi si occupa di autisti.Lo voglio rassicurare per entrambe le sue preoccupazioni. Non avevointenzione di ricandidarmi, ma è stato proprio ilsuo modo di amministrare a indurre molti con-cittadini a chiedermi di mettermi nuovamenteal servizio del territorio. Per la notizia fresca distamattina sulla presunta incompatibilità acausa della liquidazione dello straordina-rio al mio autista di allora, la causa è fis-sata per il 12 maggio, e attendo chevenga fatta chiarezza su ciò che è statoed è irregolare nella gestione della cosapubblica. Certo è buffo che un quotidiano locale, avolte disattento durante la mia amministra-zione degli scorsi anni, oggi decida diabbracciare la causa di chi ha scelto il ter-rorismo informativo per cercare di scredi-tare l’avversario. Ha fatto bene il Quoti-

diano della Calabria a pubblicare la velina artatamente passata dai mieiavversari politici per spronare la campagna elettorale: è dovere dell’infor-mazione pubblicare tutte le notizie. Certo, prima di dedicare a mie pre-sunte irregolarità tanto spazio in una pagina regionale, avrebbe dovutocontrollare meglio le carte passate in modo strumentale da chi teme, piùdi chiunque altro, il mio rientro in Provincia. E magari provare a chie-dermi un’opinione personale, per la dovuta correttezza nella pubblica-zione della notizia.Stamattina mi sono scoperto sposato con Elena Vespero, consumatoredi champagne e pessimo ragioniere nel conteggio delle ore di straordina-rio del mio autista. Sono curioso di sapere cosa scoprirò sul mio conto,aprendo le pagine dei giornali locali, prima della fine della campagnaelettorale. Magari di non aver controllato l’indebito uso della carta igie-

nica nei bagni della Provincia. Certo dubito che riuscirò a leggere le notizie sfug-

gite finora alla professionalità di chi si autopro-clama paladino della verità. Come, tanto percitare l’ultima, la recente infornata al cospettodi Schifani di decine di giornalisti e accompa-gnatori in gita premio a Roma, o quella delleragioni per le quali non sono state ancora ver-

sate le somme, quelle sì indebitamente autoli-quidate, che una sentenza ha intimato di resti-

tuire ad alti dirigenti provinciali. Ma evi-dentemente i “conti in sospeso” pesano inmodo differente: ci sono champagne echampagne. Purtroppo diventa difficile

per me, abituato a bere prosecco o vinicalabresi, comprendere le alchimie di uncerto tipo di politica e di un certo tipo distampa. Da cui ho sempre preso e vogliocontinuare a prendere le debite distanze.Fortuatamente esiste la magistratura, chesaprà mettere la parola fine a queste pan-tomime».

GIULIO ROMEO

Presunta incompatabilità: replica del candidato alla presidenza della provincia reggina

Le elezioni comunali del 15 e del16 maggio sono alle porte. Dopomesi di ipotesi e di congetture, inomi dei candidati sono ufficia-li. Si contenderanno il governodi Monasterace ben tre liste, suuna popolazione di poco più di3500 abitanti. Ciascuna ha pre-sentato 12 candidati per la caricadi consigliere, più il candidatosindaco. La lista del dott. CesareDe Leo, con lo slogan “Ritornoal futuro-Monasterace rinasce”che ha come simbolo un faro,rimarca l'idea del recupero deltempo perduto (considerandoche il candidato a sindaco è statotale per 15 anni) e della rinascitadi Monasterace. Gli obiettiviinseriti nel programma politicomirano a rilanciare l'economia,puntando sul patrimonio cultu-rale, sul turismo, su un nuovoriassetto urbanistico, sulla valo-

rizzazione dei giovani. Gli inter-venti, in particolare, che la listadi De Leo intende realizzare siriferiscono all'ampliamento delcimitero, al recupero del castellonel borgo antico, alla riqualifica-zione del lungomare, alla cura eal ripristino del verde pubblico edell'arredo urbano, alla valoriz-zazione dei giovani LSU e LPU,al miglioramento della viabilitàe a una maggiore manutenzionedelle scuole. Nel programmaelettorale della lista “Ritorno alfuturo”, sembra ci sia un volersottolineare concetti quali espe-rienza e competenza. La lista deldott. Diego Origlia, “Cambiamoil domani”, con simbolo tre veletricolori su un mare azzurro,punta sul senso di coesione percreare i vari collegamenti tra leistituzioni pubbliche, province eregioni, mirando alla creazione

di un senso civico e alla traspa-renza nelle attività amministrati-ve, potenziando il ruolo dei cit-tadini con i loro diritti e doveri.Gli impegni che il candidato asindaco si prendono a carico, siriferiscono, in particolar modo,al risanamento economico, conuno sguardo più attento verso lefasce più deboli della popolazio-ne e un'oculata gestione delleentrate e delle spese in modo daevitare l'indebitamento delcomune, la creazione di energiealternative attraverso il fotovol-taico, soprattutto per gli edifici el'illuminazione pubblica. Altroobiettivo, comune alla lista deldott. De Leo, è la regolarizzazio-ne e la valorizzazione del perso-nale precario LSU e LPU. Dalpunto di vista sociale, il pro-gramma espone la necessità diluoghi d'incontro tra i cittadini,

con la creazione di una sala con-vegni e il sostegno alle associa-zioni presenti sul territorio. Altema “lavori pubblici e viabi-lità”, la lista “Cambiamo ildomani”,intende intervenirecon: ristrutturazione della piaz-za PortoSalvo, espansione dell'a-rea cimiteriale, ristrutturazionerete idrica e fognante, rivaluta-zione del centro storico. La listan°3, dell'attuale sindaco dott.ssaMaria Carmela Lanzetta, “PerMonasterace-Indipendenza elibertà”, con simbolo il castello,la M di Monasterace stilizzata eun gruppetto di persone, è unalista nata sotto il segno dellacontinuità con gli ultimi cinqueanni di governo e con una sortadi apertura verso il mondo gio-vanile con tanti candidati giova-ni e capaci. Il programma stilatopropone vari ambiti di azione,

Monasterace è pronta al votoA venti giorni dalla tornata elettorale che sceglierà il prossimo sindaco analizziamo candidati e programmi

Da qualche tempo si notano manovre stranenei pressi del Comando di Polizia Municipaledella ridente cittadina locrese. No, non ci rife-riamo al fermento dovuto al periodo elettorale,sarebbe banale e non avrebbe senso scriverne.Le manovre a cui ci riferiamo sono quelle diuno dei mezzi in dotazione del Comando. Si,parliamo di vere e proprie manovre automobi-listiche. . .Bisogna sapere che la presente Amministrazio-ne ha al suo attivo di sicuro almeno una lodevo-le iniziativa (mentre scrivo al computer chissàperché il correttore automatico del processoredi testo si ostina a correggermi “attivo “con“cattivo”. Non c’è niente da fare, i computerssono stupidi, utili ma stupidi: cosa centro laparola “cattivo” se sto parlando di amministra-zione cittadina, è proprio fuori contesto,mah...). Dicevo, tempo fa sono comparse ai lati dellestrade delle indicazioni di parcheggio che non sierano mai viste: delle belle strisce di colore rosa.Noi, provincialotti e un po’ ignoranti, siamorimasti un pochino spiazzati all’inizio: cosafarne di queste strisce colorate, come si usano?Segnale di divieto o di obbligo? Poi compren-demmo che si trattava di un segnale di civiltà ene fummo tutti contenti. E’ proprio una bellacosa per una donna incinta o con un bambinopiccolissimo sapere di poter trovare un par-cheggio nelle vicinanze di farmacie, edicole edaltri luoghi di utilità pubblica. Di questi par-cheggi rosa ce n’è dappertutto in città, ce n’èuno anche davanti all’ingresso del PalazzoComunale con accanto il relativo Comando diPolizia Municipale. E torniamo a bomba. Daun po’ di tempo abbiamo notato che questoparcheggio è stabilmente occupato proprio dauno dei mezzi della locale Polizia Municipale.Possibile? Ci siamo detti? No, sarà stata unavolta, un caso, un necessario parcheggio persbrigare un bisogno impellente (intendo unbisogno d’ufficio, ovvio) ma poi basta, il giornodopo no di sicuro… E invece è proprio cosi, ilfatto si ripete tutti i giorni. E non è che si trattadi un posteggio impreciso, un po’ dentro un po’fuori, no, è proprio regolarmente dentro lelinee rosa. Dunque è sicuro: al Comando di Polizia Muni-cipale un bimbo è in arrivo, o forse è già arriva-to! Eh, essere mamma è proprio una cosa bel-lissima, ve lo dico io che lo sto sperimentando.Cioè ovviamente io non sono mamma, peròsono papà. Da quelle parti bocche cucite, tutti smentisco-no, ma la verità è sotto gli occhi di tutti, il belmacchinone parcheggiato entro le strisce rosaparla da solo. Si alternano, a dirla tutta, qualchevolta, con un altro bel macchinone bianco diproprietà dell’Amministrazione cittadina, ma cisarà ovviamente un motivo validissimo ancheper questo fatto. Certo, c’è uno spazio in menoa disposizione delle contribuenti, ma insomma,il motivo è sicuramente valido e siamo tutti con-tenti lo stesso. Perciò, felicitazioni al Coman-do!!!PS. Abbiamo scherzato. Non ce ne vogliano inostri efficienti e sempre disponibili Vigili seabbiamo osato trattare con ironia il caso, non sene abbiano a male. Si tratta di tanatos, istinto dimorte, che sublimiamo a volte in questa satiraforse troppo aggressiva. Ma si colga, insieme,anche l’affetto che da dietro queste righe un po’pungenti erompe. Si tratta, anche, di un biso-gno di ordine, di rispetto delle regole, di cui noicalabresi di buona volontà sentiamo l’urgenzanon più rimandabile. E chiediamo a voi, che diquesto ordine siete i tutori, di mandare segnalipositivi, di cambiamento, in questa desideratadirezione. Con simpatia vi ringraziamo di quel-lo che già fate e di quello che in futuro fareteper l’accrescimento di quel collettivo senso civi-co che tanto manca a tutti noi.

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Perché non convince il programma di PanettaPer l’ex sindaco di Siderno ci vorrà del tempo per passare dalle promesse alle(improbabili) realizzazioni

ERCOLE MACRÌ

Di Riccardo Ritorto non posso per oradire nulla perché il suo programma eletto-rale non è ancora in circolazione. Ho peròletto con attenzione quello di MimmoPanetta distribuito nei giorni scorsi. Nellesue 26 pagine fittissime - tali da scoraggiar-ne la lettura - egli afferma che realizzeràrivoluzioni copernicane ritenendo valide lecritiche di coloro che avvertono la necessitàdi un cambiamento della classe dirigentesidernese, candidandosi in tal modo peralmeno il prossimo decennio alla guida diSiderno: ci vorrà bene del tempo per pas-sare dalle pure enunciazioni, dalle pro-messe vaghe alle loro (improbabili) realiz-zazioni.Forgiare una nuova classe dirigente signifi-ca innanzitutto cambiare la società: civuole tempo (molto tempo), anni di pote-re (democratico), adeguata capacità politi-ca, disponibilità economiche e tanto altroancora.“Vaste programme”, disse con tono ele-gante ma anche sarcastico il generale deGaulle a un suo ministro, liquidando in talmodo i progetti ampi e pretenziosi che glisottoponeva.Era un richiamo alla realtà e alla concre-tezza: la stessa che nel mio piccolissimo,non disponendo di alcuna autorità ma,forse, di qualche idea, giornalisticamentecercherò di fare attraverso osservazioni,proposte, progetti.

Quanto cioè mi sembrerà utile per lanostra città - pur sempre la capitale econo-mica della Locride - al fine di ottenere cre-scita civile e culturale, sviluppo economi-co, creazione di ricchezza, benessere deinostri concittadini.Se poi qualcosa verrà condiviso e qualcu-no cercherà di realizzarla, per quello chepotrò sarò al suo fianco.

PEPE’LOMBARDO SI PRESENTAALPUBBLICOIndetta per martedì prossimo, 26 Aprile, la presentazione di tutti i candidati nelle varie liste e delprogramma elettorale del candidato a sindaco di Locri, Pepè Lombardo. La manifestazione cheinizierà alle ore 19,00 si terrà nella Corte del Palazzo Comunale di Locri. In caso di condizionimetereologiche avverse il tutto si sposterà all’interno del Palazzo della Cultura

Candidato asindaco:Origlia

Su cosa punta*Creazione Salaconvegni*Ristrutturazione rete idrica*Riqualificazione PiazzaPortosalvo* Fotovoltaico

FULMINE A CIEL SERENO

Nella Giunta Comunale di GioiosaJonica, si avverte una “dissociazio-ne” interna tra i consiglieri e gliAssessori di maggioranza. Questofattore si evince da una lettera reca-pitata dall'ex (ormai) capogruppo dimaggioranza Rocco Lobianco, cherende pubbliche le proprie dimissio-ni dall'incarico affidatogli dal suopartito al Presidente del ConsiglioComunale, Rosa Barillaro. Allavigilia dell'approvazione in Consi-glio Comunale del bilancio di previ-sione - scrive Lobianco - che rap-presenta un fondamentale strumen-to contabile amministrativo, deside-ro lanciare un segnale forte allamaggioranza che governa GioiosaJonica. Infatti, sembra d'intuire chei motivi delle dimissioni di Lobian-co sono da ricercarsi nel fatto diessere stato lasciato fuori dalla riu-nione pre-bilancio di previsione.Riferendosi al divario tra la Giuntaguidata da Mario Mazza e il gruppoconsiliare, questa situazione - sostie-ne ancora Lobianco - ove non sana-ta, rischia di indebolire l'azione diquesta maggioranza, oltre a sminui-re l'importante azione propulsivache i consiglieri hanno verso l'esecu-tivo. Al fine di dare dignità al lavoro- continua Lobianco - fin qui svoltodal sottoscritto, mi vedo costretto arassegnare le dimissioni con effettoimmediato da capogruppo dellalista"Unità e Partecipazione".Lobianco, per la coerenza e il gran-de senso di responsabilità verso glielettori di Gioiosa Jonica e per l'a-more verso la città, rimarrà fedeleagli impegni presi con i cittadini,continuando a sostenere questamaggioranza ed il programma sot-toscritto in campagna elettorale. Aquesto punto sembra ipotizzabileda parte del Sindaco (avendo ilpotere di farlo) una “ricomposizio-ne” di Giunta, magari con dei colla-boratori esterni, visto l'attuale… evi-dente “scollamento”.

A GIOIOSA IONICA SÌ È DIMESSO ROCCO LO BIANCO

NICODEMO VITETTA

basati su progetti che, sarannodi volta in volta resi pubblici, inmodo da dare piena coscienza econoscenza ai cittadini di tuttele iniziative, sulla base del prin-cipio della trasparenza. Gliambiti di intervento ritenutinecessari riguardano l'ambientee il paesaggio, con una maggio-re tutela e salvaguardia del terri-torio e forti controlli per evitareabusivismi e atti vandalici. L'i-dea della persona protagonistadella vita sociale e politica, nelprogramma della lista n°3, vienesottolineata attraverso iniziative

che mirano all'integrazione,offrendo maggiore appoggioalle associazioni, alle famiglie, inparticolare a quelle più disagia-te, ai giovani con progetti rien-tranti nell'ambito dell'UE e inpiù forum e consiglio comunaledei ragazzi. La programmazioneeconomica avrà una “conti-nuità” con le iniziative già intra-prese in questi cinque anni,quindi razionalizzazione dellespese e controllo delle entrate,tenendo sempre presente ladisponibilità contributiva dellevarie famiglie. Altro aspetto

presente nel programma riguar-da il turismo e il suo incremen-to, valorizzando i beni culturalie favorendo una maggiore circo-lazione di persone con la crea-zione di bus-navette, assistenzaturistica, eventi gastronomici,musicali e teatrali. Lo sviluppourbanistico, necessario per unpaese come Monasterace, sullabase del programma delladott.ssa Lanzetta, verrebbe rea-lizzato mantenendo la naturalestruttura del territorio, senzadeturparne la bellezza. In conti-nuità con l'uscente amministra-

zione è presente anche, la revi-sione del Piano RegolatoreGenerale e un Piano Urbanodel traffico.Le parole, i progetti sono tanti evari e ,sulla carta, sembranodavvero mirare alla valorizza-zione del territorio, ma i cittadi-ni aspettano i fatti. Nessuno siaspetta miracoli. Le elezionicomunali sono una tra le massi-me espressioni del volere popo-lare e quindi si spera che, chivincerà sarà davvero il presceltodal “popolo sovrano”. Antonella Papaleo

Si è respirata un'aria diversa domeni-ca 17 Aprile alla serata di presenta-zione ufficiale della lista “Leali allaCittà” che parteciperà, alle elezionicomunali della città di Locri. I sedicicandidati e il loro leader GiovanniCalabrese, candidato a sindaco,hanno riunito i loro concittadini nellagremitissima sala del cinema Vittoria.La presentazione del programmaamministrativo , del profilo dei singolicandidati, ognuno dei quali ha tenutoun breve ma incisivo discorso, e loschietto intervento di Calabrese,erano tutti uniti da un leit motiv comu-ne: ossia quello di una grande tensio-ne ed emozione partecipativa. Ele-mento da non sottovalutare quest'ulti-mo, poiché che testimonia quantoognuno dei presenti, molti dei qualivolti giovani, nuovi e freschi della vitapolitica cittadina, tenga veramente aiprogetti e alle prospettive del movi-mento rappresentato. Insomma,gente che crede in quello che dice ein quello che fa. Una ventata di ariafresca, appunto, di cui Locri, non puòpiù fare a meno.

CALABRESE,BENELA PRESENTAZIONE

LOCRI

Candidato asindaco:Lanzetta

Su cosa punta*Tutela ambiente e paesag-gio*Appoggio famiglie disagiate*Incremento Turismo e eventi*Sviluppo Urbanistica

Candidato asindaco:De Leo

Su cosa punta*Ampliamento Cimitero*Recupero del Castello*Riqulificazione Lungomare* Valorizzazione del verdepubblico

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16la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

Art. 10 – MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTAPer la partecipazione alla gara pubblica, i concorrenti dovranno presentare al Dirigente Scolastico dell’Isti-tuto di Istruzione Superiore “Pitagora di Siderno, via Turati snc 89048 Siderno (RC), a mezzo raccoman-data o consegna manuale, entro le ore 13 del giorno 15 luglio 2011 , un plico contenente tre buste: la bustan. 1, sigillata, dovrà contenere i documenti di seguito indicati. Sul bordo della busta dovranno essere appo-sti il timbro, la siglatura e la seguente dicitura: “BUSTA N. 1 – DOCUMENTAZIONE”;la busta n. 2, sigillata, dovrà contenere l’offerta tecnica compilata uniformemente ai due prospetti sinottici:9.1 “Parametri finanziari ed economici” e 9.2 “Elementi tecnico organizzativi”.Sul bordo della busta dovranno essere apposti il timbro, la siglatura e la seguente dicitura: “BUSTA N. 2– OFFERTATECNICA”;la busta n.3, siglata, dovrà contenere la dichiarazione della tracciabilità dei flussi finanziari, il DURC conallegata fotocopia di un valido documento di riconoscimento del legale rappresentante o procuratore. Farà fede, ai fini della regolare presentazione, esclusivamente la data del timbro apposto sul plico dall’Uf-ficio Protocollo dell’Istituto ricevente.Resta inteso che il recapito del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, ilplico stesso non giunga a destinazione in tempo utile.Sul plico dovrà essere indicata la ragione sociale dell’Istituto concorrente e dovrà apporsi la seguente dici-tura: GARAAPROCEDURAAPERTAPER L’AFFIDAMENTO DELSERVIZIO DI CASSADELL’ISTITU-TO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PITAGORA” DI SIDERNO.All’interno del plico dovranno essere racchiuse, a pena di esclusione dalla gara, le tre buste sigillate con-tenenti:Busta n. 1:Domanda di partecipazione con la sottoscrizione non autenticata delle seguenti dichiarazioni sostitutive,ai sensi del D.P.R. 445/2000 e successive modifiche, firmate in calce dal legale rappresentante o procura-tore, con allegata fotocopia di un valido documento di riconoscimento:

1. Denominazione e ragione sociale, domicilio legale, numero di partita IVAe/o codice fiscale del soggetto o deisoggetti concorrenti, descrizione sintetica delle potenzialità tecnico-gestionali e patrimoniali del soggetto o dei sog-getti concorrenti;

2. Copia fotostatica del bando di gara sottoscritto per accettazione dal legale rappresentante del soggetto o deisoggetti concorrenti;

3. Le seguenti dichiarazioni sostitutive:1. non trovarsi, né essersi trovati in alcune delle condizioni di esclusione di cui all’art. 38, 1° comma, lettere a), b),c), d) del D. Leg.vo n. 163/2006;2. non aver commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate o grave errore nel-l’esercizio dell’attività professionale accertate dalla stazione appaltante;3. non aver commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle impo-ste e tasse secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti;4. non aver reso false dichiarazioni, nell’anno precedente alla pubblicazione del seguente bando di gara, risultan-ti dai dati in possesso dell’Osservatorio di cui al D. Lgs. 163/06;5. non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenzia-li e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti;6. essere in regola con la normativa sul diritto al lavoro dei disabili (art. 17 L. 68/1999);7. non trovarsi,. in ogni caso, in nessuna ipotesi di incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione ai

sensi delle norme vigenti;8. di disporre almeno di una Filiale/Agenzia operativa ubicata sul territorio del Comune di Siderno Marina o vediopzione riportata al p.3 “Luogo di stipulazione ed esecuzione del contratto”;9. assenza delle condizioni di controllo di cui all’art. 2359 del C.C. nei confronti di altri soggetti partecipanti alla

gara sia in qualità di controllanti che controllati;10. di aver preso visione di tutte le circostanze generali e particolari che possono avere influito sulla formulazionedell’offerta e che possono influire sull’espletamento del servizio;11. di aver preso visione dello schema di Convenzione per la gestione del servizio di Cassa (Circolare MIUR prot.n. 13784 del 10/12/2002 con oggetto: D.M. 44 del 1° febbraio 2001. Schema di convenzione di cassa delle istitu-zioni scolastiche) e di accettarlo senza riserva alcuna.L’Istituto appaltante si riserva la facoltà di verificare, prima dell’aggiudicazione definitiva, il possesso dei requisitidichiarati in sede di gara.

Busta n. 2 (Offerta tecnica)L’istanza , con la sottoscrizione non autenticata, ai sensi del D.P.R. 445/2000 e successive modifiche, firmata incalce dal legale rappresentante o procuratore, con allegata fotocopia di un valido documento di riconoscimento,contenente i seguenti elementi:1. Denominazione e ragione sociale, domicilio legale, numero di partita IVA e/o codice fiscale del soggetto o deisoggetti concorrenti;Busta n. 3 (Dichiarazione tracciabilità dei flussi finanziari e DURC)La busta deve contenere la dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari (ai sensi del D.L. 12.11.2010, n. 187,convertito, con modificazioni, in Legge 17.12.2010, n. 217) del legale rappresentante o procuratore, con allegatafotocopia di un valido documento di riconoscimento; deve contenere, inoltre, il certificato DURC valido a tutti isensi della normativa vigente in materia. Le domande pervenute senza le predette diciture sono automaticamente escluse.Non saranno in nessun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine perentorio di sca-denza.11. Tempi e modalità della proceduraLa Commissione tecnica provvederà all’apertura delle buste il giorno 21/07/2011, alle ore 11,00, contestualmen-te siglerà, numerandolo, ogni singolo foglio di ogni offerta e si riserverà a continuare i lavori di comparazione indate successive.All’operazione predetta potrà presenziare un rappresentante di ogni Istituto partecipante. 12. Responsabile del procedimentoIl Direttore SGA Domenico Ammendolia, ai sensi del D. Lgs. 163/06 e della Legge 241/90, è nominato Respon-sabile dell’iter del procedimento per l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” di Siderno. 13. PubblicitàIl bando verrà pubblicato sul sito della scuola 14. Trattamento dei dati personali

Il titolare del trattamento dei dati personali è l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” di Siderno.La raccolta dei dati personali ha finalità di consentire l’accertamento dell’idoneità dei concorrenti a partecipa-

re alla procedura di affidamento del servizio di cassa. Di norma, i dati forniti dai concorrenti e dall’aggiudicatarionon rientrano tra i dati classificabili come “sensibili” e “giudiziali”, ai sensi dell’art. 4 comma 1, lettere d) ed e) delD. Lgs. 196/2003.

L’eventuale rifiuto di fornire i dati richiesti costituirà motivo di esclusione dalla gara.L’amministrazione opererà secondo quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003. Il titolare del trattamento è la sta-

zione appaltante.I dati acquisiti dall’Istituto saranno utilizzati per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per la partecipa-

zione alla gara ed, in particolare, delle capacità amministrative tecnico-economiche dei concorrenti richieste perl’esecuzione del servizio nonché per l’aggiudicazione e, per quanto riguarda la normativa antimafia, in adempi-mento di precisi obblighi di legge. Il trattamento dei dati verrà attuato mediante strumenti manuali, informatici etelematici idonei e, in particolare, la loro conservazione avverrà tramite archivi cartacei ed informatici.

I dati forniti dal concorrente dal concorrente aggiudicatario vengono acquisiti dall’Istituto d’Istruzione Superio-re “Pitagora” di Siderno ai fini della stipula della convenzione, per l’adempimento degli obblighi ad esso connes-si, oltre che per la gestione ed esecuzione della convenzione stessa. I dati potranno, inoltre, essere comunicati alpersonale dipendente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” di Siderno che cura il procedimento della gara,agli Enti pubblici per le verifiche di legge, agli altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti digara nei limiti consentiti dalla legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni.

I dati non verranno in alcun modo diffusi. Al concorrente in qualità di interessato, verranno riconosciuti i dirittidi cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/2003.

15. Rinvio Per quanto non espressamente previsto e disciplinato dal presente bando, si applica la normativa vigen-

te in materia. Per eventuali informazioni rivolgersi al Responsabile dell’iter del procedimento:

Direttore SGAAmmendolia Domenico – dalle ore 11:00 alle ore 12,30, da lunedì a venerdì - telefono (cen-tralino) 0964-381935, e-mail [email protected].

IL DIRETTORE S.G.A. IL DIRIGENTE SCOLASTICOF.to Domenico Ammendolia F.to prof. Fortunato Surace

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “PITAGORA” SIDERNO (RC)Prot.n. 2431 Siderno, lì 20 aprile 2011

IL DIRIGENTE SCOLASTICOIL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

INDICONOMEDIANTE PROCEDURAAPERTA CON AVVISO PUBBLICO SU ORGANI DI STAMPA GARAD’APPALTO PER LACONVENZIONE PER LAGESTIONE DELSERVIZIO DI CASSAPERIODO 01/01/2012 – 31/12/2014

Numero gara: Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori,Servizi e Forniture – 2139233;Lotto CIG: Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori,Servizi e Forniture – 2066400F35;Delibera del Consiglio d’Istituto del 09/02/2011. 1.Ente appaltante: Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” via Turati snc 89048 Siderno (Reggio Calabria) Codice Ministeriale RCIS012007 – C.F. 90011590800 – telefono 0964-381935 (centralino) – fax 0964-381343 – [email protected] del servizio: l’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di cassa dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” di Siderno (RC) che dovrà essere espletato secondo le disposizioni normative vigenti in materiae, in specifico, la convenzione cui trattasi dovrà essere redatta tra le parti secondo quanto stabilisce la circolare del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, prot.n.13784 del 10 dicembre 2002.3. Luogo di stipulazione ed esecuzione del contratto: (Sede scolastica) Siderno, via Turati snc. Il servizio di cassa dovrà essere svolto dall’Istituto di credito aggiudicatario mediante l’Agenzia presente nel Comune di Siderno e,pertanto, ai fini dell’affidamento del servizio, l’azienda di credito/Ente concorrente dovrà produrre dichiarazione, che sarà parte integrante dell’offerta, che è operante presso il Comune di Siderno una propria Agenzia (Sportellobancario) o, garantire per iscritto assumendosi ogni responsabilità e onere, che sarà operante, in data non successiva il 21/07/2011, una propria Agenzia ubicata sul territorio del Comune di Siderno (in questo caso dovrà dimo-strare, prima della procedura dell’ apertura delle buste, che la filiale è operativa).4. Procedura di aggiudicazione: Procedura aperta con avviso pubblico su organi di stampa D.lgs.163/06 “Codice dei contratti pubblici, relativi ai lavori, servizi e forniture”.5. Durata del contratto: l’appalto ha la durata triennale dal 01/01/2012 al 31/12/2014.6. Requisiti soggettivi di partecipazione alla gara ( pena esclusione dalla gara): sono ammessi alla procedura di gara gli Istituti bancari che soddisfano i seguenti requisiti:a. sono autorizzati a svolgere l’attività di cui gli artt. 10 e 14 del D.lgs.n.385/1993;b. insussistenza di cause di esclusione dalla partecipazione alle gare ex art.38 del Codice degli appalti D.lgs.n.163/06;c. i cui rappresentanti sono in possesso dei requisiti di idoneità professionale di cui all’art.39 del D.lgs.n.163/06;d. i cui rappresentanti abbiano le capacità tecnico-professionali ed economico-finanziarie ex artt. 41 e 42 del D.lgs.163/06;e. sono ammessi i soggetti di cui all’art.34 e ss. e art. 49 del D.lgs.163/06;f. sono in regola con la normativa in tema di collocamento obbligatorio “categorie protette” (art.17 Legge 68/99);g. I soggetti che svolgono funzioni di direzione e amministrazione dell’agenzia concordata devono possedere i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza previsti dal codice di comportamento delle banche;7. Requisiti oggettivi di partecipazione alla gara ( pena esclusione dalla gara):a. sportelli operativi sul territorio ( vedi opzione riportata al p. 3. “Luogo di stipulazione ed esecuzione del contratto”);b. l’azienda di credito/Ente concorrente, dovrà adibire stabilmente al servizio in oggetto almeno una unità operativa di personale esperto in tale tipologia di operazioni che ricoprirà la funzione di “Referente” tra Scuola/Banca.8. Criteri per l’aggiudicazione: l’aggiudicazione verrà disposta in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa , ai sensi dell’art.83 del D.lgs.163/06.

9. 1 Parametri finanziari ed economici (Punteggio max 60): 9.2 Elementi tecnico organizzativi (Punteggio max 30): a Tasso d’interesse attivo sulle giacenze del conto corrente

(Euribor tre mesi + spread migliore)

b Tasso debitore per eventuali scoperti(Euribor tre mesi + spread migliore)

c Riconoscimento contributo di sponsorizzazione(un punto ogni 500,00 euro offerti fino ad un massimo di 10 punti)(In caso di importi che non siano multipli di Û. 500,00 il punteggio sarà arrotondato come nel seguente esempio:da Û. 501,00 a Û. 749,00 = p.1da Û. 750,00 a Û. 999,00 = p.2)

d Disponibilità ad accollarsi anche le spese vive inerenti il servizio, quali le spese di imposta per il bollo, spese postali, spese bonifici/mandati(spese bollo = p.2,5; spese postali = p.2,5; spese bonifici/mandati = p.5)

e Spese di gestione e tenuta conto

a Disponibilità ad effettuare il servizio esterno di collegamento presso l’Istituto

b Servizi analoghi svolti per altri Enti pubblici(Da 1 a 5 Enti = p. 5; da 6 Enti e oltre = p. 10)

c Disponibilità ad effettuare il servizio anche tramite collegamento telematico-informativo con organizzazione e costi a totale carico dell’Istituto cassiere

d Disponibilità a praticare ai dipendenti della Scuola le migliori condizioni di favore

e Spese di stipula della convenzione cui trattasi a carico dell’Istituto cassiere

Dati anno finanziario 2010:L’istituto ha n° 71 operatori e n° 321 Studenti. Sono state emesse/i:N° 56 Reversali per un totale di Û 386.706,52;N° 434 Mandati per un totale di Û 421.639,98;Giacenza di cassa al 31/12/2010 Û 147.597,97

Max 25 punti

Max 05 punti

Max 10 punti

Max 10 punti

Max 10 punti

Max 05 punti

Max 10 punti

Max 07 punti

Max 05 punti

3 punti

9.3 Sintesi ultimo triennio dell’attuale servizio di cassa:

Anno

2007 459 44 532,931,352008 443 31 400.699,872009 437 51 182.531,43

Numero mandatiemessi

Numero reversaliincassate

Giacenza di cassa fine annofinanziario in euro

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO [email protected]

CARA MILANA

Prima o poi capita a tutti di avere un’ossessione per qualcosa.Una delle più frequenti è quella per il cibo, che ha creato unesercito di persone obese. La seconda è l’alcol. Poi ci sono ledroghe, le sigarette, la tv, il sesso. Possiamo dipendere da unapersona a tal punto da impazzire se non la vediamo. Che farein questi casi? L’ideale è abbandonare le cattive abitudini.All’improvviso, senza rimpianti. Un giorno ti svegli e non gio-chi più. Mandi al diavolo il videogame ed esci con i tuoi amici.Non permettere che un gioco restringa i tuoi orizzonti. Ilmondo è grande, colorato e divertente. Il gioco, invece, è sem-pre uguale a se stesso. Ma se non ci riesci non ti abbattere, per-

ché è un male comune. Una volta ho guardato per ventiquat-tr’ore di seguito la serie tv 24. Dopodiché mi sono ammalata.Ho fatto la stessa cosa con la seconda stagione, e mi sonoammalata di nuovo. Non riuscivo proprio a guardare una pun-tata sola. Così, per non esaurirmi, ho spento del tutto la tv e hoprovato un grande sollievo. Gli antichi greci dicevano che èsaggio chi sa godere con misura. Oggi la gente ha dimenticatoil senso della misura. E così l’esagerazione ci rende infelici.Così è il mondo dove viviamo, così siamo anche noi. Per que-sto perdona te stesso, così risolverai più facilmente le tue osses-sioni.

Tratto da * [email protected]

Molto spesso i plessi delle contrade vengo-no sottovalutati ed è per questo che voglia-mo farvi conoscere l'intenso lavoro, chedurante l' anno nel plesso Lamia, le inse-gnanti fanno, sostenute dalla collaborazio-ne di noi genitori.Vogliamo esprimere il nostro apprezza-mento nei confronti delle nostre insegnan-ti nell'offrire a tutti pari opportunità for-mative.- A Natale è stata realizzata la recita daparte della scuola materna ed elementare.Tutta la scuola è stata addobbata con tan-tissimi lavori degli alunni, i quali hannoraccolto tantissimi giocattoli che sono statidonati alle parrocchie per i bambini biso-gnosi.- A Carnevale si è svolta una grande festain maschera, per gli alunni con animazio-ne e giochi organizzata dai genitori.- 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Lemaestre hanno fatto un intenso lavoro nelpreparare gli alunni e allestire la scuola,invitando Forze dell'Ordine, Dirigente,Autorità Comunali e genitori. Riuscendoalla fine ad avere un meritato successo.- Noi genitori abbiamo provveduto adacquistare tutti i medicinali di “primo soc-corso” per la scuola.- Abbiamo lottato per avere una scuolamigliore. Gli operai del Comune di Sider-no hanno iniziato i lavori di manutenzionee presto dovremmo ricevere una visita daparte della Commissaria.- Noi all'interno della scuola abbiamoorganizzato attività di volontariato aiutan-do i bimbi in difficoltà.- Abbiamo collaborato al progetto raccol-ta fondi per la realizzazione del Parco Gio-chi di Siderno. Risultando il Plesso che haraccolto più soldi rispetto ad altre scuole.- I nostri bambini, hanno partecipato alprogetto extracurricolare “Ambiente e ter-ritorio”, avente come sede la nostra scuo-la, che ha dato loro la possibilità di cono-scere meglio la storia e le tradizioni delnostro paese e nel contempo di prendereconsapevolezza della necessità di attivarecomportamenti corretti per il rispetto del-l'ambiente. La scuola materna ha sceltocome progetto extracurricolare “Alla sco-perta dei sensi”.Abbiamo ancora molti progetti da realiz-zare. Alla fine dell'anno scolastico allesti-remo una Mostra mercato con lavori arti-gianali. I nostri figli studiano intensamen-te durante l'anno ed è per questo cheabbiamo voluto creare momenti piacevoliall'interno della scuola. Le maestre sonodisponibili nell'accogliere qualunque geni-tore che voglia conoscere il nostro plesso.I genitori degli alunni del Plesso Lamiacolgono l'occasione per ringraziare il Diri-gente Scolastico, le maestre e il DifensoreCivico Avv.Vincenzo Bruzzese per avercisempre sostenuto.

Il genitore

monete sono false. La Posta è un serviziopubblico e come tale ha il dovere di com-portarsi correttamente e onestamente peril bene di tutti i cittadini.Un'altra illusione è svanita, la Posta “cor-retta e sana” è solo un lontano ricordo.

Gennaro Rosetta

Il principe di Condè il giorno prima della battaglia di Rocroi ha dormito saporitamente,

altrettanto farò io il 15 ed il 16 di maggio p.v.

Egregio direttore leggendo l'elenco dei candidati a consiglieri comunalidella nostra cittadina, ho notato, non senza una certa sorpresa che in unadelle liste a sostegno della candidatura a sindaco della città l'ing. Domeni-co Panetta, c'era il nome di un esponente di “spicco” del movimento“Siderno Libera”, certo Antonio Sgambelluri.Perché dico non senza una certa sorpresa? Perchè io di quel movimentofacevo parte, non solo, ma ho partecipato per un anno intero a quasi tuttele riunioni. Riunioni proficue e interessanti, anche se talvolta accese. Ilmovimento cresceva e si arricchiva sempre più di nuove presenze. Si discu-teva dei problemi della nostra cittadina e di come fare per sollecitare laloro soluzione. Intanto si avvicinavano le elezioni e con esse si faceva sem-pre più animata la discussione sulle possibili alleanze. E qui vennero fuorile diverse anime del movimento orribili lingue, orribili favelle! (Dantedocet!).C'era chi voleva andare a rimorchio del PD (il verde Sasà Albanese), chivoleva discutere (i cosiddetti tuttologi) con tutti e di tutto, e sebbene gliincontri fossero sempre più numerosi e più ampi, l'interlocutore privilegia-to non poteva - per il movimento - non rimanere il PD.Ma il PD, difronte alla nostra richiesta di azzerare tutto e discutere preva-lentemente di programmi e successivamente individuare un candidato asindaco della città che potesse essere coerentemente coniugato con le indi-cazioni programmatiche, rispendeva pic-che. Sibillina la risposta dei democrati-ci:”discutete di tutto ciò che volete, fatepure voi il programma e noi lo firmere-mo, ma sulla candidatura a Sindaco restal'Ing. Panetta. Se proprio volete fare unalista la includeremo assieme alle nostre(guarda un po': una democratica conces-sione a una banda di poveracci che nonconoscono bene le “cose di questomondo”).Con tutto il ragionevole dubbio che possaaccompagnare la mente di questa banda di poveracci, non può non sorge-re il sospetto che anche in questo caso “le forze occulte” (in verità nontanto occulte) si siano fatti avanti per ostacolare un tentativo di andare alsuperamento di un “ancienne regime”, il quale folgorato ancora una voltasulla via di Donisi, non molla il sedere dalle poltrone siano esse state algoverno o all'opposizione della città.Oggi, a chi non conosce la storia del movimento Siderno Libera, sembre-rebbe una iniziativa velleitaria quella della partecipazione alle elezioniamministrative, ma ritengo, che il gran rifiuto -più o meno motivato - dicandidarsi a Sindaco della città di Gianni Lanzafame, lo stesso movimen-to si è trovato in una situazione di avvitamento interno e sempre più indi-viduale. Individualismo che è prevalso nella candidatura nelle liste panet-tiane del sunnominato Antonio Sgameblluri. Lo scrivente in quella occa-sione ebbe a dire che non era disposto ad andare a Canossa. Per concludere il movimento Siderno Libera, nato come alternativa allavecchia classe politico-amministrativa, è fallito nei suoi principali postulatiideali e politici, e, per quanto mi riguardaè sciolto. Se qualcuno, mosso dapruriti elettorali, ha inteso candidarsi con altri lo ha fatto a titolo esclusiva-mente personale e, comunque, non in mio nome!!!

Cosimo d'Agostino

Buongiorno Presidente , BuongiornoIng Pavone,mi presento mi chiamoFrancesco Sgambelluri è sono calabre-se, Siderno RC, vivo da qualche annofuori. Mi capita specie durante le festi-vità o durante le mie ferie di ritornarenella mia "cara Regione".La ragioneper cui mi permetto di scrivervi è sol-lecitata dai continui disservi legati atrasporti relativi alla nostra regione edin special modo relativi all'area jonica,avvalorati dai recenti tagli del traspor-to ferroviario che Ferrovie dello Statoha recentemente operato .Per farvi intuire il disagio vi annoiodettagliandovi il mio viaggio:

treno da Roma h 23.00 arrivo aRosarno alle 7.08, la mia destinazionefinale sarà Siderno.Ma con la cancel-lazione del treno l'unica possibilitàsarebbe stata fare il trattoLamezia/Siderno in bus che natural-mente è pieno!altrenativa : bus FedericoRoma/Siderno , pieno!noleggi auto a Lamezia in stop sell !non mi rimane che attendere il primobus Federico che parte da Rosarnoalle 11.00!!!! ossia dopo ben 4 ore CAPIRETE CHE IL SERVIZIOALL'UTENZA E' INESISTENTE , EMI CHIEDO PERCHE' LE CON-CESSIONI AL SERVIZIO PUBBLI-CO NON PRETENDANO QUAN-TO MENO UN SERVIZIO CHEGARANTISCA LE COINCIDEN-ZE.Questo mio sfogo, non solo per il disa-gio personale che mi appresto adaffrontare , ma mi immagino chi perturismo dovesse recarsi nella nostraRegione .A tal proposito mi permetto di segna-larvi cosa mi è successo in estate rien-trando dalla Sicilia:Sbarco alle 11.00 circa a Villa S Gio-

vanni e purtroppo chi non ha la mac-china è tagliato fuori.... era l'ultima domenica di agosto la sta-zione di Villa SG un deserto, ne uncartello ne un punto informazione nela gente dei bar ha saputo darmi unaiuto in tal senso.....Eppure dovrebbeessere il nostro bigliettino da visita perchi arriva dalla Sicilia!!

Nessun treno da Villa l'unico alle13.00 circa per RC, fuori nel piazzalepassano KM di auto che sbarcano edei bus ma l'unico modo per saperedove vanno è chiedere all'autista...Allafine alle 12.30 riesco a prendere unaautolinea " Violi" che quanto meno miporta a Reggio quanto meno trascorroil tempo per l'unico treno che mi portaa destinazione ( Siderno) alle 17.30!!!niente male per un viaggio iniziato daMessina alle 11.00 solo 6.30 ore...SE CI METTESSIMO NEI PANNIDI CHI VIENE A VISITARE LACALABRIA, SENZA AUTO ASEGUITO, FORSE CAPIREMMOCHE NEGHIAMO AL TURISTACHE ARRIVA DALLA SICILIA LAPOSSIBILITA' DI RECARSI AREGGIO CALABRIA O QUELLO

Illustrissimo Presidente Dott. Scopelliti , la presente per significarle il disa-gio di molti genitori che si trovano costretti ad affrontare problemi legati adifficoltà dei propri figli.Sarà con noi d'accordo che il bene primario di una società è la salute dei cit-tadini una soprattutto dei bambini che rappresentano il nostro futuro e nellanostra regione.Nella tristemente famosa Locride, dove si convive con problemi economiciper la mancanza di posti di lavoro, alcune famiglie con bambini che presen-tano difficoltà di crescita possono fare affidamento sul Centro Cejri di Bian-co dove seri professionisti si adoperano con impegno e dedizione ad aiuta-re a risolvere le problematiche di questi bambini (futu-ri cittadini).E con rammarico che le vogliamo ricordare che dagennaio si aspetta la firma per i nuovi contratti di con-venzione e che a tutt'oggi ciò non è avvenuto, rischian-do quindi la chiusura di questo istituto per mancanzadi fondi. Se tutto ciò accadrebbe che ne sarà dei nostrifigli visto che in zona è l' unico in funzione?Comprendiamo che la sanità pubblica debba necessa-riamente ridurre i costi e soprattutto gli sprechi, matutto ciò non dovrebbe assolutamente colpire la salutee i diritti dei nostri figli.Confidiamo nella sua sensibilità e nell' amore che lei ha sempre dimostratoper la nostra regione, ricordandole ancora una volta che i bambini di oggisono i futuri UOMINI che faranno ancora grande la nostra Calabria .Diamole le possibilità investendo sul loro futuro. Le vogliamo ancora ricor-dare che molti di noi genitori, nonostante versiamo in condizioni economi-che molto precarie, ci siamo visti costretti a contribuire di tasca propria perdare un aiuto ai nostri figli in modo che non vengano abbandonati al lorodestino portandosi adosso i loro disagi -problemi- questo è inaccettabile edè ancora più grave pensare che nessuno ci sta aiutando per far si che ciò nonavvenga.

Confidiamo ancora nella sua sensibilità voglia prendere nella giusta considerazione questa lettera.

Cordialmente salutiamo la mamma di Domenico e alcuni genitori .

Gentile DirettoreQuesta è questa è la lettera indi-gnata di una cittadina che per rispettodei dipendenti che lo meritano e degliutenti, ha deciso di raccontarle l'ultimodisdicevole disservizio postale. Non penso sia possibile più sopportarel'operato di alcuni dipendenti di PosteItaliane ai danni di tutti i contribuenti eutenti del servizio. Hanno voglia, le PosteItaliane, di dire che noi, ormai siamo"clienti" e non più "utenti": il trattamentoche ci riserva il loro personale agli spor-telli è dei peggiori che ci possa immagi-nare. Avrei preferito non aver da segna-lare queste deficienze indegne allanostra epoca. Nel mese di Dicembre2010 mi recai presso l'Ufficio Postale diMarina di Gioiosa Ionica per effettuareun'operazione di prelievo sul mio libret-to di risparmio. Conclusa l'operazione dame richiesta uscì dall'Ufficio per recarmida un negoziante che mi conosce, pereffettuare degli acquisti in vista delleimmediate feste Natalizie. Al momentodi pagare quest 'ultimo mi restituiva duebanconote da 100 euro perché false. Lamia sorpresa è stata enorme perché misembrava inverosimile che un UfficioPostale al pari di una Banca, potesse"spacciare" euro falsi. Il giorno dopo misono recata quindi dalla Direttrice del-l'Ufficio Postale a denunciare l'accadutoma senza nessun esito positivo a parte lapromessa di parlarne con l'impiegataincriminata e rispondendomi con uncapolavoro di sfrontatezza. Direi megliodi spudoratezza. E cioè che la contesta-zione in casi del genere deve essere istan-tanea. Quello che mi chiedo è i soldierano già interni alla Posta o gli impiega-ti non si sono accorti né di riceverli né didarli al cliente? Ultimamente ho saputoda vari conoscenti che presso la suddettaPosta tali fenomeni non è la prima voltache succedono e che spesso anche le

DI VISITARE LE SPIAGGEDELLA COSTA IONICA .Mi auguro che questa mia protesta

possa valere e far leva sulla sensibilitàdegli amministratori affinche i cala-bresi ed i visitatori delle nostre cittàpossano serenamente godere di servi-zi che oserei definire primari e vi assi-curo che il mio sentimento è comunea molti altri che come me deve fareritorno a casa ...Provate a pensare achi ha pagato per una vacanza inCalabria , pensate cosa dirà al suoritorno , di cosa ha trovato nellanostra terra .Vi assicuro che monu-menti, il mare e bellezze naturalinon bastano piu', l'utenza/turista hadelle esigenze primarie , ha necessitàdi confort .State ben certi che gli sfor-zi ed i capitali investiti dalla Calabrianella promozione turistica sarannovanificati dalla cattiva pubblicità chescaturisce dai cattivi servizi offertiprima di tutto dalla stessa Regione edalle amministrazioni locali.

cordiali saluti e Buona PasquaFrancesco Sgambelluri

HO 18 ANNI E SONO UN FANATICO DI VIDEOGIOCHI. GIOCO 10 ORE ALGIORNO. COME FARE PER SMETTERE?

La via crucisdei turisti

A proposito del Cejri di Bianco

RISPONDEIl direttore

TRASPORTI

Ancora disserviziall’ufficio postale

MARINA DI GIOIOSA JONICA

Un piccolo plesso fa grandi cose e non finisce qui...

PLESSO LAMIANon in mio nome!

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ELEZIONI PROVINCIALI 15/16 MAGGIO 2011

Per nove anni è stato assessore con delega alla Sanità e alle PoliticheSociali di Siderno. Questo medico chirurgo dell'ospedale della Locri-de, da sempre vicino alla gente, alle fasce più bisognose, punta aPalazzo Foti sede della Provincia. E punta sul Giuseppe Raffa soste-nuto dal Governatore Scopelliti, assoluto favorito, secondo autore-voli sondaggi, in questa tornata elettorale che eleggerà il nuovo con-siglio provinciale e il presidente che lo governerà.Siderno si ricorda di Francesco Rispoli per i molti progetti andati inporto, tutti a favore della gente, ultimo, l'asilo comunale di ViaGandhi, ma anche l'assistenza ai disabili nelle scuole pubbliche, larealizzazione del centro di aggregazione per anziani e il centro sani-

tario cittadino Siderno Soccorso. E anco-ra, per i progetti "A casa è meglio" e"Responsabilmente” . E’ stato molto vici-no La sua candidatura è stata fortemen-te ai genitori in diffocoltà. La sua canduadatura è stata sostenutavoluta da Vincenzo Mollica, assessorealla Cultura del comune di Siderno, dot-tore in forza al reparto Radiologia dell'o-spedale di Siderno, e membro dello staffdel Commissario Rosanna Squillacioti.Ed è stata accolta dall’assessore regiona-le Bilardi.Attraverso Francesco Rispoli c'è quindila possibilità di un dialogo ravvicinato,

ovvero c'è la possibilità di esporre a quattrocchi e con competenza leproblematiche e le priorità di un settore che negli ultimi anni haperso molto terreno e che, oggi, deve necessariamente recuperarlo,in particolar modo in una periferia come la Locride.I molti voti accordatigli dai cittadini nel 2001, e poi riconfermati nel2006 (voti che gli valsero la nomina di Assessore) sono la spinta pertentare la "scalata" alla Provincia, dove Rispoli rappresenterebbe unuomo della Locride al servizio della Locride. Gli abbiamo chiesto un commento a caldo sulla sua candidatura,"sono un medico e ciò mi fa stare a contatto con la gente. Da asses-sore ho potuto guardare in faccia le persone, ascoltare i loro proble-mi, se dovessi essere eletto a consigliere Provinciale, continuerò adoccuparmi delle persone più deboli, delle famiglie, che oggi incontra-no tante difficoltà, specie in un territorio come il nostro". Sicuramen-te ci sarà da lavorare parecchio, senza sprecare tempo e senza girarea vuoto.

Rispoli, dal Comune alla Provincia

Michelangelo Vitale, “Mi ha scelto Raffa”

Dopo nove anni di assessorato al

comune di Siderno,Francesco Rispoli

punta a Palazzo Foti

ELEZIONI PROVINCIALI

ELEZIONI PROVINCIALI

Michelangelo Vitale non è un neofita della politica, infatti, lasua candidatura come consigliere del consiglio Provincialenasce dalla sua esperienza come segretario della sezione diSiderno del Pdl. Quella di Vitale è dunque, senza dubbio, unacandidatura di partito, che nasce da una forte esperienza,come abbiamo già detto, nelle file del partito del Presidentedel Consiglio Silvio Berlusconi, dove è arrivato anche a esse-re dirigente provinciale. I suoi anni di militanza nel partito lo hanno portato a cono-scere bene gli ambienti politici, a vivere di politica,a conosce-re le persone che lo hanno valutato per le sue idee, per il suolavoro, per il suo impegno politico,le stesse persone che lohanno portato a candidarsi in questa tornata elettorale."Proprio Giuseppe Raffa mi ha consigliato la candidatura,

conosce il mio modo di pensare,conosce il mio attaccamento al par-tito, quanto io mi impegno per lagente. Ovviamente sono onoratoche questa investitura arrivi pro-prio dal candidato alla presidenzadella Provincia, per questo non misono tirato indietro, sposando ilsuo progetto e quello del partito acui facciamo riferimento entram-be". Anche se ha una grande esperienzapolitica, è alla sua prima esperien-za come candidato...

"Si, avevo già pensato a una candidatura in passato, ma credoche non si possa scendere in campo se non si ha pienacoscienza di quello che si va ad affrontare, di come ci si debbamuovere, ora che ho le idee chiare voglio dare il mio suppor-to al mio paese, sperando di poter divenire la voce della locri-de alla Provincia". Ora ha le idee chiare... Cosa pensa?"Penso che dobbiamo svegliarci dal torpore, dobbiamo smet-terla di inseguire l'avvento di qualcuno che ci possa cambiarele cose. Dobbiamo essere noi in prima persona a impegnarcise vogliamo che le cose cambino. Il nostro futuro non puòpassare dall'impegno degli altri, solo noi possiamo cercare dicambiare questa terra. Mi candido per provarci".

Il segretario Pdl diSiderno in corsa alla

Provincia dopo ilsuggerimento del sindaco

di Reggio Calabria

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DOMENICA24 APRILE 2011

La Scheda

Pedullà Giuseppe haricoperto l’incarico diconsigliere comunale aSiderno da maggio 2001a maggio 2006 per ilpartito socialista edinoltre è stato presiden-te della commissioneurbanistica e lavori pub-blici del comune diSiderno nonché segreta-rio della commissionebilancio . Dal 2005 al 2008 è statoinoltre responsabileamministrativo dellastruttura speciale delgruppo socialista al con-siglio regionale dellaCalabria.Inoltre harivestito il ruolo diesperto senior aziendaCalabria lavoro proget-to assistenza tecnicaP.O.R. Calabria dal2000 al 2006.

E’ stata inaugurata que-sta settimana la sede delcandidato per Alleanzaper l’Italia alle prossimeelezioni provinciali Giu-seppe Pedullà.All’inaugurazione dellesede, che diverrà puntodi ritrovo per sostenitorie simpatizzanti, tra i

molti presenti si è regi-strata la presenza delresponsabile Api per laCalabria Sergio Laganàe il presidente dellaComunità Montana Sil-vio Larosa oltre a tantiamici e sostenitori delcandidato.

Pedullà apre la sede a SidernoELEZIONI PROVINCIALI

«Credo fermamente che l'impegno diretto nelle istituzioni sia uno deimezzi principali attraverso cui esprimere il proprio impegno civico, perquesto ho deciso di candidarmi e mettere la mia esperienza amministrati-va e politica al servizio delle istituzioni provinciali e dei cittadini». CosìPasquale Brizzi annuncia ufficialmente la propria candidatura al Consigliodella Provincia di Reggio Calabria, nella lista “Fuda Presidente”, per la tor-nata elettorale del 15 e 16 maggio prossimi.

«Penso a un percorso di cambiamento della Locride da attuare insiemeai cittadini di questo territorio, in maniera condivisa, corale - continua Briz-zi -. Ci sono problematiche e temi su cui confrontarsi e ritrovarsi. La sanità,la scuola, le infrastrutture, la cultura e l'ambiente. Nella mia esperienzaamministrativa e politica ho potuto conoscere le emergenze, le difficoltà, ilimiti del territorio da superare e vincere con un'azione razionale e pro-grammata. Ma ho pure potuto rilevare le straordinarie ricchezze, le poten-

zialità, i fermenti che lo animano: energievitali cui dare forza in maniera amplificatae mirata».

Pasquale Brizzi è impegnato come ammi-nistratore del comune di S. Ilario delloIonio da oltre quindici anni, come vicesin-daco prima e come sindaco negli ultimisette anni. Ha inoltre ricoperto vari e quali-ficanti incarichi istituzionali nella Locride,come per esempio la presidenza del Pit 21,e ha posto il piccolo centro ionico, comecomune capofila, alla guida di numerosiprogetti tesi allo sviluppo del territorio.

«Condivido in tutto il progetto politicodel senatore Pietro Fuda - spiega Brizzi -.

Ha già dimostrata di essere un uomo del “fare” e non delle vuote parole,producendo ottime cose per la Calabria e dando spazio ai giovani. Con luisono certo che potremo far uscire l'intero comprensorio reggino dalla situa-zione di stallo in cui versa ormai da tempo».

«C'è la possibilità di fare politica in maniera diversa, al fianco dei citta-dini, ascoltando le esigenze concrete, i problemi reali. C'è la possibilità didare nuovo impulso al nostro territorio con un ricambio generazionalequanto mai necessario - aggiunge ancora Brizzi -. Immagino un territoriovivace, con servizi efficienti, riposte certe, sviluppo economico e culturale.E per questo servono responsabilità, coraggio e passione».

Infine Brizzi lancia un appello affinché, al di là delle scelte di voto, nonsi disertino le urne: «L'astensionismo finisce con l'avvantaggiare proprio chivuole l'immobilismo. E' la politica a regolare gli standard di vita dei cittadi-ni ed è quindi la politica che decide la nostra sorte. Non possiamo sentirciesclusi o chiamarci fuori. Il nostro primo diritto è il voto. Ed è da questoche dobbiamo ripartire».

Pasquale Brizzi annuncia la sua CandidaturaELEZIONI PROVINCIALI

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Pasquale Brizzi :«Passione, coraggio e responsabilità per

vincere le sfide del futuro»

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ELEZIONI PROVINCIALI 15/16 MAGGIO 2011

Care elettrici e cari elettori,Il 15 e 16 maggio c.a. saremo tutti chiamati a rinnovare il Consiglio provinciale di Reggio Calabria edeleggere il nuovo Presidente.Supportato dal consenso di tanti amici, amministratori e dirigenti del Partito, ho accettato di candidarmie scendere in campo con il Popolo della Libertà, a fianco del candidato presidente Giuseppe RAFFASindaco di Reggio Calabria, con l'obiettivo di dare un contributo diretto alla nuova stagione del “Gover-no del fare” e segnare una netta discontinuità rispetto alla fallimentare gestione del centro - sinistra, chein questa legislatura ha prodotto nella nostra Provincia solo clientele e sperpero di risorse pubbliche.Arricchito di un'esperienza politica ultraventennale, prima come Segretario della Democrazia Cristianadi Gioiosa Ionica per diversi anni, poi come amministratore comunale per ben quattro legislature, vissu-te come consigliere e assessore, con delega di Vice Sindaco nella Giunta dell'ing. Domenico Loccisanodal 1999 al 2004 e dal 2008 a tutt'oggi nella Giunta dell'avv. Mario Mazza, attraverso cui mi sono misu-rato con la cittadinanza sui temi del bilancio e della programmazione con risultati molto soddisfacentiper il mio paese. Forte di questa lunga esperienza, accompagnata da una profonda passione politica, sempre al serviziodel Partito quale membro del Comitato Provinciale di Forza Italia e dopo il Congresso del 2008 nelPDL, ho deciso di partecipare ad una nuova esperienza elettorale, per entrare a far parte del futuro con-siglio provinciale di Reggio Calabria.Sono un libero professionista, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Locri, con studi professio-nali in Gioiosa Ionica e Marina di Gioiosa Ionica, dove esercito l'attività da oltre trenta anni nei confron-ti di molte aziende del comprensorio della Locride. Nell'ambito della mia attività professionale ho svol-to numerosi incarichi di Revisore dei Conti nei Comuni ed Enti regionali. Sono componente del Con-siglio Nazionale dell'ANUSCA, associazione degli Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe, presente su tuttoil territorio italiano con proprie strutture per fornire servizi al personale degli enti locali. La coalizione, di cui sono sostenitore e candidato è quella del centro - destra, nella quale si avverte forteil bisogno di un'autentica rivoluzione liberale e popolare che sia fondata su un'identità limpida, una spe-ranza coraggiosa, una progettualità concreta e innovativa e una rinnovata fiducia nelle istituzioni. Soprattutto in questo momento storico l'attenzione è rivolta all'economia, la quale sta attraversando unmomento difficile in tutto il mondo industrializzato. Il mio Partito ritiene che la crisi si combatte con unapolitica che promuova il bene comune in una società libera dalle paure e dalle ansie che rendono fragi-le la crescita della vera democrazia. Come c'insegna la storia, è nei momenti difficili che “i forti e liberi”affermano i propri valori e le proprie ragioni. La nuova classe dirigente del Popolo della Libertà è pron-ta a mettersi alla prova, a prestare ascolto alle legittime istanze e proposte dei cittadini e ad attuare unmodello d'amministrazione virtuosa, con l'intento di restituire dignità e autonomia all'Ente reggino.La nuova Provincia, destinata a trasformarsi nella grande città Metropolitana dello Stretto, costituirà unfondamentale centro di decisione in materia di ambiente, istruzione, trasporti, viabilità, sicurezza, piani-ficazione urbanistica e turismo. Molte di queste scelte, nel contesto di un proficuo raccordo istituziona-le, incideranno direttamente sui processi di sviluppo territoriale del nostro collegio.Prima di concludere, ringrazio tutti i gioiosani dell'esperienza amministrativa che ho svolto fin qui peroltre venti anni, la quale mi ha permesso di acquisire conoscenze personali ed istituzionali, il cui valoreva al di là delle semplici cariche politiche ricoperte.Per quest'avventura elettorale mi auguro che la fiducia che mi è stata data fin qui dagli elettori, possaessere rinnovata con nuovo vigore, alla luce delle imminenti sfide del futuro.Con il vostro voto al Popolo della Libertà il collegio potrà tornare ad essere degnamente rappresentatonel Consiglio Provinciale di Reggio Calabria.

Cordialmente Rocco Giuseppe Mazzaferro

Vice Sindaco di Gioiosa Ionica e Membro del Comitato Provinciale del PDL

Rocco Mazzaferro scrive agli elettoriELEZIONI PROVINCIALI

Sandro Nicolò con Enzo CarabettaELEZIONI PROVINCIALI

Sandro Nicolò, vicepresidente del Consiglio Regionalesostiene a gran voce “l'asse Carabetta-Calabrese “. Ilprimo ha presentato la sua candidatura come consigliereprovinciale, il secondo in lotta per diventaresindaco.Nicolò ha ribadito che questi due politici hannomolte possibilità di realizzare progetti importanti per ilnostro territorio, fra i quali lo sviluppo di: Terme, parcoarcheologico, porto turistico e viabilità. Infine ha citatodon Milani dicendo “Uscire da soli dai problemi èegoismo, uscirne insieme è politica”.

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DOMENICA24 APRILE 2011

Il sindacalista Elio Napoli è candidato alle prossime elezioni provinciali del15 e 16 maggio nel collegio n° 22 di Siderno, comprendente i comuni diMammola, Agnana Calabra, Canolo, Gerace e Siderno, per una popolazio-ne residente di 24.726 unità, nella lista “Socialisti e Movimento per le auto-nomie” a sostegno della candidatura a presidente dell'uscente Avv. Giusep-pe Morabito.Elio Napoli ha alle spalle una lunga storia di militanza politica e sindacalesempre a fianco dei lavoratori ed a sostegno dei bisogni delle popolazionipiù deboli, oltre ad essere esperto in contrattazione sindacale, legislazionesociale e del lavoro, organizzazione del lavoro e questioni assistenziali e pre-videnziali.Ha ricoperto nel corso della sua attività sociale importanti incarichi quali:componente della Commissione provinciale assegnazione alloggi - EdiliziaEconomica e Popolare - per il circondario di Locri con funzione di Vice-

Presidente; Responsabile dell'Ufficio zonaleINCA - CGIL di Bovalino; Segretario com-prensoriale della Fillea - CGIL di Locri;Segretario Regionale della Fillea-CGIL ecomponente del Comitato Direttivo Nazio-nale della FILLEA; Segretario Confederaledella CGIL Comprensorio di Locri; Segreta-rio Generale aggiunto e responsabile orga-nizzativo della CGIL di Reggio Calabria;presidente del Comitato Provinciale INPS diReggio Calabria.Attualmente è assessore alla Cultura alComune di Gioiosa Ionica, funzionario sin-dacale della CGIL della locride e componen-te del comitato provinciale INPS di ReggioCalabria.

Già da tempo aveva manifestato la disponibilità a candidarsi nello schiera-mento di centro sinistra per sostenere le ragioni del territorio e per dare uncontributo al rafforzamento concreto dell'area jonica reggina. L' impegno principale che assume con gli elettori è quello di lavorare per unprogetto credibile finalizzato a far uscire dall'attuale isolamento sociale einfrastrutturale la zona della locride e la provincia di Reggio Calabria non-chè muoversi concretamente in direzione della soluzione dei problemi edelle istanze della gente.La candidatura dell'assessore Elio Napoli, in quota Partito Socialista, nell'al-leanza elettorale con il Movimento per le Autonomie, per il collegio diSiderno rappresenta una continuità di impegno ed un collegamento idealee politico con la gloriosa storia dei socialisti sidernesi e della locride.

Elio napoli presenta il suo programmaELEZIONI PROVINCIALI

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Bisogna far uscire ilnostro territoriodall’isolamento

sociale e strutturale

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2222la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

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CLASSIFICA

7271606053524949494947

SIENAATALANTANOVARAVARESEREGGINATORINOPADOVAEMPOLIPESCARAVICENZALIVORNO

19 RETIPIOVACCARI (CITTADELLA)

17 RETICACIA (PIACENZA), BIANCHI

(TORINO)15 RETI

SUCCI (PADOVA), CORALLI(EMPOLI), BONAZZOLI

(REGGINA), ABBRUSCATO(VICENZA)

Serie A

Rincorsa al Milan, l’Inter c’è, il Napolino. I partenopei sconfitti a Palermoabbandonano il sogno scudetto

S P O R T

23la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

4747454343424240403735

CROTONEMODENAGROSSETOCITTADELLAALBINOLEFFESASSUOLOPIACENZAASCOLIPORTOGRUAROTRIESTINAFROSINONE

PADOVA - VICENZAPESCARA - FROSINONEALBINOLEFFE - GROSSETOCROTONE - ATALANTAEMPOLI - LAVORNOMODENA - TORINOPIACENZA - CITTADELLAREGGINA - NOVARASIENA - PORTOGRUAROTRIESTINA - SASSUOLOVARESE - ASCOLI

Eccellenza

La Bovalinese vuole a tutti i costi tenersistretta l’Eccellenza, domenica prossima laprova della verità contro il Bocale

Promozione

Tra una settimana Play Off e PlayOut. Siderno e Marina di Gioiosacullano il medesimo sogno

La Reggina festeggia i 25 annidella gestione Foti con una vitto-ria che fa notizia. Perché arrivadopo 7 turni di astinenza, masoprattutto contro una grande delcampionato. Ed è la prima voltain questa stagione. Tre punti cer-cati e strappati con una fameimpressionante. Una Reggina piùforte dei pali, delle traverse e deiguardalinee. Adesso si guardaalle restanti gare con maggioreconvinzione, ma soprattutto con-sapevoli di poter raggiungere iplayoff. E non solo.

SCELTE. Atzori non sbaglianulla. La Reggina ha l'approcciogiusto, le scelte iniziali sonoimpeccabili. I cambi, poi, sonoperfetti per tempismo e peruomini mandati in campo. Die-tro, Costa sostituisce lo squalifi-cato Cosenza al centro della dife-sa. Castiglia e De Rose affianca-no Viola. Davanti, Campagnaccie Danti vengono riconfermatidopo la bella prova di Torino. IlNovara arriva a Reggio con laformazione tipo, ad eccezione diParola, che sostituisce Marianinisul centro destra. Tesse ritrova lasua temibile coppia d'attaccanti:Bertani e Gonzalez. Ma è la Reg-gina a partire forte, colpendo unpalo con Campagnacci dopo 1' di

gioco, sugli svi-luppi diun cor-n e r .Sono icalabresia con-durre ilg i o c o ,insistendosoprattutto asinistra con l'asseRizzato-Castiglia. IlNovara si vede poco,giusto qualche riparten-za. Ci prova Motta allamezzora, ma Puggionialza in angolo. Al 36'occasione enorme per laReggina. Danti serve DeRose, che salta Gemiti ecalcia in porta, colpendola parte interna della tra-

versa. Il pallone rimbalza incampo prima di essere allontana-to dalla difesa.

FESTA. La squadra di casatorna in campo affamata dopopoco più di sessanta secondisegna. Rizzato serve De Rose sul-l'uscita di Ujkani. Per il centro-campista è un gioco da ragazziappoggiare nella porta sguarnita,ma l'assistente Schenone annullatutto per un fuorigioco che nonc'è. La Reggina non demorde e ciprova anche da fuori, con dueconclusioni di Nicolas Viola vele-nosissime. Ma poco fortunate. IlNovara è in difficoltà e Tessercorre ai ripari, inserendo forzefresche a centrocampo: entraDrascek al posto di Rigoni. Atzo-ri, invece, tira fuori Tedesco dalcilindro: in campo dopo un mesecirca, l'ex Catania rileva Castiglia.Qualche minuto dopo entraanche Alessio Viola per Danti.Ma l'occasione capita agli ospiti(l'unica della ripresa): Bertani sigira improvvisamente dai 25metri, cercando un destro a giroche sibila non lontano dall'incro-cio dei pali. Subito dopo, però,arriva il vantaggio amaranto.Tedesco va via sulla sinistra all'85'e mette una gran palla sul primopalo. Alessio Viola la aggrediscee la gira in rete, anticipando Ludie Ujkani. Il “Granillo” esplode,

Tesser prova a recuperare lapartita inserendo l'attaccante

Lanteri per Gemiti. Atzori,invece, richiama Campagnacci(standing ovation) per inserire

Zizzari. Siamo ormai allo sca-dere quando proprio l'at-

taccante ligure Zizzari,a porta vuota, riesce a

divorarsi l'occasionedel raddoppio,tirando di testaaddosso a Ludiappostato sullalinea. Ma poco

importa perché al tripli-ce fischio di Velotto ècomunque festa. E ora

sotto con l'Albinolef-fe.

Simone Vazzana

Parma e Udinese, dome-nica scorsa, e Palermo ierihanno cucito sul petto deigiocatori rossoneri un altropezzettino di scudetto.

Diciamolo, gran partedel lavoro di “cucitura” èstato fatto, prima, dal presi-

dentissimo, sua maestà Sil-vio Berlusconi, che non habadato a spese quest’estate.E come al supermarket haagitato il dito gridando “lovoglio” su Ibra, Robinho,Cassano, mica roba dapoco, e poi da Massimo

Allegri, che dopo l’esperien-za conflittuale con Leonar-do è stato il classico cacio sumaccheroni del Presidentedel Consiglio, bravissimo afar girare questo Milansuper offensivo.

Il Milan merita questoscudetto, un altro pezzetti-no di tricolore lo hannoanche cucito Moratti-Muo-rinho-Benitez-Leonardo,che, chi più chi meno,hanno contribuito al disa-

stro Inter (disastro solo con-siderando lo strapotere deinerazzurri negli anni scorsi).Ora impossibile perderequesto scudetto. Le altrehanno tirato i remi in barca,nonostante gli ultimi spasmidel malato terminale neraz-zurro, e al Milan, a cui man-cano solo 4 punti, sonopronti a stappare lo cham-pagne? Resta solo un inter-rogativo. Con questa rosaavrebbe vinto anche Leo?

Uno scudetto (quasi)cucito sul petto

4-11-11-12-20-01-10-21-01-22-11-1

[email protected]

GIORNATA 37 MARCATORI

Viola rilancia la Reggina

L’angoloRitorto

Dopo la gara, in sala stampa non sipresenta nessun tesserato del Nova-ra. Tra gli amaranto, invece, grandesoddisfazione. Il primo a parlare èFoti: «Prestazione importante, chi hafrequentato il “Granillo” può esseresoddisfatto. Si è vista una squadra cheha strameritato il risultato, per pre-stazione dei singoli e per le occasioniavute. Ora ci possiamo preparare perla gara di Bergamo di sabato prossi-mo».

Entusiasta il match winner, AlessioViola: «Avevamo bisogno di questorisultato, dopo la prestazione di Tori-no. Ci hanno dato tutti per morti dal-l'inizio del campionato. Abbiamolasciato punti importanti per strada,ma adesso ce la stiamo riprendendo.I meriti sono del mister, perché chigioca fa bene».

Sulla stessa lunghezza d'ondaanche Andrea Costa: «Non so cosa èsuccesso in questo periodo buio. Eraun periodo in cui tante cose non ciriuscivano, per tanti motivi. Restoconvinto che fossero episodi. Faceva-mo tanto bene e venivamo puniti alprimo tiro in porta. Adesso stiamomeglio fisicamente, ed è un bene.Credo che questa squadra possa gio-carsela per i playoff».

Per ultimo, come sempre, il tecnicoAtzori: «È stata la partita più belladella stagione, mi sono divertito inpanchina. Mi sembra di aver captatola soddisfazione della gente, ho vistoil pubblico coinvolto ed appassionar-si. Va fatto un applauso ai ragazzi, iveri protagonisti. Entrare e risolverele partite non è facile, come invecehanno fatto stasera. Il risultato èmeritato, perché abbiamo fatto unabellissima partita. Mi hanno regalatouna bella emozione stasera. Guardocon maggiore attenzione la settima inclassifica. E spero che rimanga lì sinoalla penultima, così siamo matemati-camente nei playoff. Ma ancora ètutto aperto, può davvero succederedi tutto»..

Sala Stampa

Atzori “La partitapiù bella dell’anno”

Le gare di venerdì

Siena shock, poker del Padova.Crotone impresa sfiorata

La 37^ giornata registra nonpoche sorprese. In vetta, vincesolo la Reggina. Il successo con ilNovara permette alla squadraamaranto di riprendersi il 5°posto. Negli anticipi, il Padovavince con il Vicenza 4-1, tornandoin corsa per i playoff; il Pescara,invece, pareggia al 95', in casa,contro il Frosinone, ultimo inclassifica e sempre più vicino allaretrocessione.

Il risultato più incredibile arrivada Siena: la capolista, infatti,perde sul proprio campo contro ilPortogruaro, sotto 1-0 fino all'89'.I gol di Gerardi e Schiavon, però,non fanno perdere il primo postoalla squadra di Conte. L'Atalanta,infatti, non va oltre il 2-2 allo“Scida” di Crotone. Show diCutolo, autore di una doppietta.

Il Varese pareggia in casa con-tro l'Ascoli, che nonostante i 6punti di penalizzazione è ancorain corsa per la salvezza. Cosìcome il Cittadella, che passa 2-0 aPiacenza grazie ai due gol delcapocannoniere Piovaccari, e laTriestina, impostasi 2-1 al “NereoRocco” ai danni del Sassuolo.

Pareggio anche tra Modena eTorino, così come tra Albinoleffe,prossimo avversario della Reggi-na, e Grosseto. Il gol dei serianiarriva al 93' con Regonesi, vec-chio pallino di Fori.

SV

La rete dell'attaccante della Piana affonda il Novara. Decisivo Tedesco. Play Off consolidati

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Barbara Berlusconi nel cda del Milan. Biliancio 2010 70 milioni di deficitL'assemblea dei soci ha approvato l'ingressodella figlia del presidente del Consiglio, SilvioBerlusconi, in Societá, alzando il numero deisoci da 12 a 13. "L'ingresso di Barbara Berlusco-ni - ha commentato l'ad Adriano Galliani -

significa un rinnovato impegno della famigliaBerlusconi. Il presidente Berlusconi non puòoccuparsi della Societá, perchè c'è una leggeche glielo impedisce, ma la famiglia è semprepiù presente. Nel corso dell'assemblea è stato

anche approvato all'unanimità il bilancio conso-lidato al 31 dicembre 2010 del gruppo Milan,chiuso con perdite per 69,7 milioni di euro,rispetto ai 9,8 milioni di euro registrati nell'an-no precedente.

Milan... Champagne

26la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

Serie A

Alla fine sono arrivati tre puntinella gara più importante dell’an-no, come ha rimarcato in settimanalo stesso Massimo Allegri. Il croce-via dello scudetto passava da Bre-scia, Davide contro Golia, stavoltacon un esito diverso, visto che i ros-soneri vincendo hanno inguaiato lerondinelle, oggi molto più vicinialla serie B.

Ma che fatica. Diciamolo, il Bre-scia avrebbe meritato quantomenoil pari, ma quest’anno anche la DeaBendata si è alleata con i rossoneri,e l’esultanza di Robinho a dieci

minuti dal termine dellagara, sa tanto di festeg-

giamento scudetto,ora lontano solo

quattro punti. I rossoneri

hanno 4 partiteper farli, l’im-

presa è sempi-ce, vincere lo

scudetto èu n ’ a l t r a

impresa ,quasi inporto.

H a n n otremato i ros-soneri, come latraversa diAbbiati sulla puni-zione di Diamanti cheun minuto prima dellarete del brasiliano ha pro-vato avincere la gara etenere in A il suo Brescia.

Molla il Napoli. E’ il Paler-mo a segnare la fine dei sognidegli uomini di Mazzarri, che tor-nando a casa con una sconfitta sidevono rassegnare a rimandarel’appuntamento con un possibile

scudetto un ventennio dopo l’eraMaradona.

Eppure al Barbera la gara erainiziata nel migliore dei modi, coifischi del pubblico prima rivolti allasquadra avversaria e dopo soli dueminuti rivolti al direttore di garache assegna un calcio di rigore perfallo di mani di Cassetti.

Per Cavani è la rete numero 26,un’infinità. Venti minuti un episo-dio analogo viene giudicato daldirettore di garaDamato non allostesso modo, e ifischi continuano.

Il gol matura al38' con Balzaretti,vera spina nel fian-co a del fronte d'at-tacco palermitano:irrompe su un traverso-ne di Cassani che arrivadalla fascia opposta e si

c o o r d i n a

per un gran diagonale di sinistro alvolo.

La rabbia dei padroni di casanon si ferma qui. Nel finale delprimo tempo il Palermo segnaancora con Migliaccio, l’arbitroannulla per accordare il rigore. Perfortuna di Damato Bovo non sba-glia e il Palermo ribalta la gara, cheda qui alla fine resterà rosanero.Gara praticamente opposta perl’Inter, che prima passa in svantag-gio e resta in dieci per l’espulsionedi Julio Cesar, e poi ribalta la situa-zione con uno due che, rimpingua isogni di scudetto, a cui, però, nes-suno sembra più credere.

Anche qui la gara inizia con uncalcio di rigore, quello per il fallodi Julio Cesar su un ingestibileZarate che nel primo tempo fa ilbello e il cattivo tempo contro ladifesa nerazzurra.

Poi Leo azzecca la mossa, fuoriMilito per consentire l’ingresso diCastellazzi, e i nerazzurri conuna sola punta dimostrano chesanno far male. E ci riesconodue volte; prima con Snejder cheriscpre la sua mattonella preferi-ta e su punizione batte Muslera,anche con un tiro, per la verità,non troppo angolato.

Il 2-1 è un regalo di Biava cheanche se in vantaggio su Eto’olascia campo libero al camerunen-se che si presenta davanti a Musle-ra beffandolo dopo averlo superatoin dribbling. Il risveglio della Lazionon porta a nulla di buono se nonalla traversa lesionata dal missile diKozak.

Anche se non sarà scudetto, blin-dare la Champions, di questi tempiè già una gran cosa.

Resta aperta la lotta per il quar-to posto. Le sconfitte di Lazio eUdinese (in casa contro il Paler-mo), spianano la strada a Roma,(che ha battuto il Chievo nell’anti-cipo delle 13.00) e Juventus, chedomenica prossima affronterà, inuno scontro diretto proprio laLazio. In zona retrocessione, tornain serie B il Bari, facendo un favo-re alla Sampdoria che con questavittoria tira un sospiro di sollievo

Calciomercato

Ganso, Neymar del Santose Leandro Damiao sono trenomi destinati a catalizzarele attenzioni dei maggioriclub europei. Il primo è alcentro di un derby di mercatotra Inter e Milan, mentre ilsecondo piace soprattuttoalla Juventus, così come lapunta dell’Internacional, chestuzzica anche nerazzurri eReal Madrid.

Paulo Affonso, agente Fifache vanta ottimi rapporti coni due club di appartenenza,ha parlato dei tre giocatori.“Leandro è veramente forte,è un attaccante completo conottima tecnica e freddezzasotto porta. E’ destinato agrandi cose e non è un casoche sia già nel giro dellaSeleçao. Ganso in Europa

può diventare un numerouno. E’ un trequartista moltoforte e io ritengo che l’Intersia ancora in corsa insieme alMilan. E’ un ragazzo tran-quillo e penso che non avreb-be problemi ad adattarsi.Potrebbe invece avere piùproblemi Neymar.

Forse con lui ci vorrebbepiù pazienza perché è total-mente diverso da Ganso, nonsolo tecnicamente e tattica-mente, ma anche come men-talità. E’ meno tranquillo. E’un fuoriclasse ma all’iniziopotrebbe soffrire il fatto diessere inserito in schemi tat-tici precisi. E’ un solista e civorrà un po’ di pazienza qua-lora dovesse venire in Euro-pa: ma che sia un campione èfuor di dubbio”.

Milan, Inter e Juve le possibili destinazioni

I l Rompipallone

Dopo aver vinto laChampions con l'Interdopo 45 anni, e laCoppa del Re dopo 18, ilPD pensa a Mourinho

Sport

CLASSIFICA

74666560595652504645

MILANINTERNAPOLILAZIOUDINESEROMAJUVENTUSPALERMOFIORENTINAGENOA

1-00-10-21-24-22-12-10-20-1

44403938373635353021

CAGLIARIBOLOGNACHIEVOPARMACESENACATANIASAMPDORIALECCEBRESCIABARI

ROMA - CHIEVOBARI - SAMPDORIABOLOGNA - CESENACAGLIARI - FIORENTINAGENOA - LECCEINTER - LAZIOPALERMO - NAPOLIUDINESE - PARMABRESCIA - MILANJUVENTUS - CATANIA

26 RETIDI NATALE (UDINESE), CAVANI (NAPOLI)20 RETIETO ‘O (INTER),19 RETIDI VAIO (BOLOGNA)18 RETIMATRI (JUVENTUS)14 RETIIBRAHIMOVIC (MILAN), PATO (MILAN)

GIORNATA 34 MARCATORII rossoneri battono (con gran fatica) il Brescia e sono a un passodallo scudetto. Per brindare mancano solo 4 punti in 4 partite

Ganso, Neymar e Leandro, trecampioni con la valigia inmano. L’Italia li aspetta

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2727la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

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28

Sono il ''Cittanova Interpiana'' eil ''Sapri'' le due squadre di calciosequestrate nell'operazione ''AllClean'' contro la 'ndrangheta. .In particolare, i finanzieri delNucleo di Polizia Tributaria -Gico di Reggio Calabria hannosequestrando in queste ore, inCalabria, in Lombardia, inCampania ed a Roma, beni per

un valore superiore ai 190 milio-ni di euro. L'attivita', riferisceuna nota delle fiamme gialle, ''hacompletamente annientato lapotenza economica della peri-colosa consorteria 'ndrangheti-stica dei Pesce di Rosarno(RC)''. Interpiana e Sapri,entrambe iscritte nel girone I delCampionato Nazionale Dilet-

tanti, e i loro associati, calciatorie staff, ora aspettano di conosce-re il proprio destino, legato all’e-volversi della situazione giudi-ziaria. Intanto domenica prossi-ma riprenderà il campionatocon l’interessantissimo duelloEbolitana - Forza e Coraggioper definire, quale delle duevolerà tra i professionisti.

Serie D nel caos, sequestrateInterpiana e Sapri

28la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

CND

CLASSIFICA

83806759565449484744

EBOLITANA

FORZA E CORAGGIO

CASERTANA

SAMBIASE

NISSA

TURRIS

VALLE GRECANICA

HINTERREGGIO

MESSINA

SAPRI

43424038363231309

INTERPIANA

REAL NOCERA

ACIREALE

MODICA

NOTO

MARSALA

ROSSANESE

MAZARA

ATLETICO NOLA

GIORNATA 37

MARSALA - ACIREALEF. & CORAGGIO - ACIREALEV. GRECANICA - EBOLITANANOTO - MAZARATURRIS - MODICASAMBIASE - NISSAHINTERREGGIO - R. NOCERANOLA - ROSSANESEMESSINA - SAPRIRIPOSA: INTERPIANA

Eccellenza

Bovalinese, tra sette giorni la verità

Sport

Tra una settimana l’andata della doppia sfida contro i reggini del Bocale. Il presidente Ferrigno e i suoi ragazzi vogliono mantenere l’Eccellenza

Le mani dei Pesce di Rosarno anche nel calcio, sequestrati due team

Play Off e Play Out, per seisquadre la stagione non è finita

Da due settimane a conclusione dellaregular season è calato il sipario sul massi-mo torneo dilettantistico regionale, che hasancito la promozione al campionato supe-riore dell'Acri ed il declassamento di Cutroe Real Sersale. Comunque stagione ancoranon terminata per quelle squadre impegna-te nei play off e per quelle che invecedovranno spareggiare per evitare la retro-cessione. Sono quattro quelle che prende-ranno parte alla tanta desiderata appendi-ce, nello specifico, C. Montalto, Scalea,Soverato e Isola Capo Rizzuto. Solo due,Isolab Bocale e Bovalinese, che invece sigiocano la permanenza, questo perché ilReal Sersale penultimo è considerato retro-cesso visto che il distacco dal quintultimoposto è superiore a dieci punti. La prossimadomenica 1 maggio gare di semifinale playoff col C. Montalto che sarà di scena adIsola Capo Rizzuto, lo Scalea a Soverato.Tre giorni dopo (mercoledì 4 maggio) acampi invertiti il retour match. Le due for-

mazioni che prevarranno si incontrerannoin una doppia finale, la gara di ritorno sulcampo della squadra meglio classificata allafine delle trenta giornate, in calendario l' 8e il 15 maggio. Chi trionferà tenterà l'avven-tura di approdare in serie D dopo ulteriorispareggi a livello nazionale. Sono ventottole squadre suddivise in quattordici accop-piamenti che si contenderanno i sette postivacanti per richiedere l'ammissione al cam-pionato nazionale dilettanti. Il giorno dellafesta dei lavoratori in campo anche IsolabBocale e Bovalinese, gara che sarà giocataal Campoli del popoloso rione reggino.Mentre quella di ritorno al Cartisano diBovalino a differenza dei play off, si dispu-terà domenica 8 maggio. Chi avrà la megliomanterrà la categoria. Ricordiamo che incaso di parità di punti e di goal dopo il dop-pio confronto, sarà l'Isolab Bocale a retro-cedere in Promozione, questo perché gliamaranto di Panarello hanno concluso inmigliore posizione in graduatoria rispettoagli uomini di mister Giovinazzo.

PLAY OFFISOLA C.R. - MONTALTO

SOVERATO - SCALEA

PLAY OUT

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO

BOCALE - BOVALINESERETROCESSE: SERSALE E CUTRO

Continuano gli allenamenti dellaBovalinese proiettata al doppio confron-to con l'Isolab Bocale che vale una stagio-ne. Dopo i due giorni di riposo per lefestività pasquali, mister Panarello hadato appuntamento a tutti per martedìPurtroppo le due formazioni reggine sidovranno confrontare nei due scontri diplay out alla fine dei quali una delle duemalinconicamente dovrà dire addio almassimo torneo dilettantistico regionale.Torneo nel quale la Bovalinese ormai èprotagonista da diversi anni, mentre laformazione del popoloso rione reggino èapprodata per la prima volta in questastagione dopo aver rilevato il titolo dellaMelitese In campionato dopo i due con-fronti amaranto in vantaggio. Vittoria intrasferta, 2 a 1, grazie alle realizzazioni diMarta e Costanzo, per i locali momenta-neo goal del pari di Putuortì che ha tra-sformato un calcio di gore. Al ritorno,

gara giocata al Cartisano lo scorso 20marzo, pareggio per 1 a 1. Al goal delbomber Iervasi ha risposto Secondi.Mister Panarello ha recuperato quasitutti gli elementi della rosa, qualche dub-bio sulla utilizzazione o meno di capitanMilano, mentre non ci dovrebbero essereproblemi sulla disponibilità di Cosenza edello stesso Iervasi. La formazione delpresidente Ferrigno parte con un piccolovantaggio, giocherà infatti la gara diandata in trasferta in calendario fra settegiorni, domenica 1 maggio. Anche se indefinitiva il vero vantaggio è quello che incaso di parità di punti e di goal dopo ildoppio confronto a mantenere l'Eccel-lenza sarebbero Pelle e compagni avendoconcluso la regular season in miglioreposizione in classifica rispetto agli anta-gonisti, che poi saranno ospitati a Bovali-no domenica 8 maggio.

GB

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29la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

Promozione

PLAY OFFTAURIANOVESE - SIDERNO

MARINA DI GIOIOSA - REGGIO SUD

PLAY OUT

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO

Il campionato disputa-to dal Marina di Gioiosaè stato semplicementefantastico e tanti moltoprobabilmente si sarannodovuto ricredere, perintenderci quelli checonsideravano la forma-zione di Silvano speciedopo le prime quattrogiornate del torneo,come una delle candida-te ad essere impegnataalla fine della regularseason all'appendice nondesiderata. Ancor di piùquando ad inizio delmese di dicembre si èverificata la partenza diqualche pezzo pregiatodell'organico.

A differenza dellasocietà, in particolare deldirigente Agrippo che inpiù di una occasione haribadito la propria fidu-cia e quella dell'interosodalizio all' organico,tant'è che mister Silvanoha fatto di necessitàvirtù, facendo di conse-guenza affidamento sutanti giovani.

Il tecnico locrese colsupporto dello staff tec-nico ha iniziato a lavora-re con intensità non solosul campo dal punto divista tecnico-tattico, maanche nella testa dei gio-catori, che poi sono stati

i principali artefici, ed èriuscito addirittura acondurre la propriasquadra a disputare iplay off. Il girone diandata si era conclusocon diciassette punti alpenultimo posto con trelunghezze di vantaggiodalla sedicesima poltro-na, la quinta posizioneera a ben otto punti,forse nemmeno lo stessotecnico si aspettava il“miracolo”, anche se rag-giungere la salvezzasenza passare dai playout era il suo principaleintendimento.

Poi la scia di risultatipositivi iniziata alla quat-tordicesima di andatacontinuava, nell'ultima dicampionato risulterannodiciassette le gare positi-ve (dodici vittorie e cin-que pareggi), e nelmomento in cui la salvez-za era stata raggiunta,giustamente, si è pensatodi tentare quanto menodi conquistare la quintapiazza, ultimo postodisponibile per poterpartecipare agli spareggipromozione in calenda-rio l'1 maggio, gara diandata di semifinale, 8maggio quella di ritorno.

Mentre la finale, anda-ta il 15 dello stesso mese,

ritorno sette giorni dopo.Addirittura avendo con-cluso a pari punti con laTaurianovese con laquale si è in perfettaparità di punti e di goaldopo i due scontri diret-ti, ed in virtù di unamigliore differenza retigenerale, il Marina diGioiosa è considerato alquarto posto.

Ne consegue che nelprimo turno verrà evitatoil derby col Siderno clas-sificatosi al secondoposto. Così Frascà ecompagni incrocerannoil temibile Reggio Sudche ha concluso la regu-lar season al terzo postocon una lunghezza divantaggio sui giallo rossi.La truppa di misterCasciano giocherà ilsecondo confronto incasa, oltre al fatto che sedopo il doppio scontro siè in parità di punti e digoal, per la miglioreposizione in graduatoriasarà la formazione diReggio Calabria cheandrà ad incontrare infinale una fra Siderno eTaurianovese. Un van-taggio (psicologico) nondi poco conto, ma iragazzi terribili in casac-ca giallo rossa sono capa-ci di tutto. Quindi…….

San Luca e Africo, solo una festeggerà...Play Out

Biancazzurri e giallorossi tra una settimana scenderanno in campo per le semifinali dei Play Off.Identico il sogno che le due squadre inseguono, il ritorno in “Eccellenza”

Siderno e Gioiosa, identico sogno

AFRICO - SAN LUCACITTANOVESE - BAGNARESE

Mancano solo settegiorni, e poi sapremoqualcosa in più sul futurodi questo Siderno, cheintanto sta continuando alavorare per poter dire lapropria nei play off che sidisputeranno il primomaggio.

Di certo i biancazzurripartono come super favo-riti, visto che, durante laregoular season, gli uomi-ni di Gianni Fiorenza,insieme al Brancaleone,hanno fatto il vuoto dietrodi loro.

Di sicuro la Taurianove-se non è un avversariosemplice, e i sidernesidevono restare concentra-ti senza pensare alla pres-sione mediatica che livuole maggiori candidati

alla vittoria finale.I sidernesi a livello di

organico sono, sicuramen-te, la squadra piú fortedelle quattro (Reggio Sude Marina di Gioiosa sonole altre due semifinaliste)ma sappiamo bene chenon basta questo peravere la meglio e staccareil biglietto per l’Eccellen-za. Per potere ambire almassimo campionatodilettantistico regionaleserve una squadra chepossa gettare il cuoreoltre l'ostacolo, dare tuttoe anche di più di quelloche può, cosa forse i bian-cazzurri avevano un pòsmarrito nelle ultime usci-te in campionato, doveabbiamo visto una squa-dra che sembrava non lot-

tasse più per nessun obiet-tivo, poi la vittoria di settegiorni fa contro il Catonaha rappresentato un'inie-zione di fiducia e la dimo-strazione pratica che que-sto Siderno vale assoluta-mente più del campionatodi Promozione.

Non ci resta che aspet-tare quest’ultima settima-na di passione per vederecome reagiranno i ragazzi,che, senza dubbio, voglio-no fare bene per poterstaccare il biglietto versoil calcio (dilettantistico)che conta. Sappiamo cheGianni Fiorenza da buonmotivatore quale è sapràtenerli sulle corde quantobasta per farci vedere illoro reale valore.

Giuseppe Ritorto

Qui Siderno

Qui Marina di Gioiosa

A una settimana dalla terribile doppia sfida che designerà qualle due squadrepotrà rimanere in Promozione e quale conoscerà l’incubo della Prima Categoria

Tempo di Play Out,terribile quello chevedrà contrapposte inuna doppia sfida l’Afri-co e il San Luca.

L’andata, in casadella squadra di GigiCaridi (San Luca), sidisputerà il primo mag-gio, sette giorni dopo ilritoro ad Africo.

Solo una potrà conti-nuare il proprio per-corso in Promozione,l’altra abbandoneràmestamente la catego-ria, per una discesanegli inferi della PrimaCategoria a far compa-gnia al Locri, già retro-cesso come ultimo clas-sificato nella regoularseason.

Difficile fare prono-

stici per stabilire chi hapiù possibilità di sal-vezza, difficile perchèentrambe le squadrevogliono assolutamen-te trionfare e festeggia-re il mantenimentodella Promozione.

Di sicuro parte conqualche vantaggio inpiù l’Africo, che, clas-sificatosi in una posi-zione di vantaggio, persalvarsi ha bisognoanche solo di duepareggi, o di una vitto-ria e una sconfitta conugual punteggio, in piùha dalla sua il fatto digiocare la gara di ritor-no in casa.

Il San Luca, appenaritornato in Promozio-ne ha cullato, e conti-

nua a cullare il sognodi salvarsi, ed in campoha sempre mostratovoglia di fare e tenacia,le caratteristiche il suoallenatore Gigi Caridiha sempre avuto dacalciatore.

Speriamo solo diassistere a un doppioderby corretto, con laconsapevolezza che ledue squadre amiche incampo metteranno soloil giusto agonismo perprevalere l’una sull’al-tra.

Poi sarà il campo adare il suo responso,speriamo più correttopossibile per quanto ledue squadre mostre-ranno in campo.

GR

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DOMENICA24APRILE2010

Prima Categoria

SportLa Calabria torna a casa nonostante il secco poker rifilato nell’ultima giornata del gironeeliminatorio all’Emilia Romagna. Un 4-0 che serve a poco alla nostra rappresentativa che nellegare precedenti non era riuscita a segnare neanche una rete, chiude in bellezza, ma fa le valigierimandando tutto all’edizione (speriamo più fortunata) della prossima stagione

TORNEO DELLE REGIONI (JUONIORES) CALABRIAELIMINATA

Festa Gioiosa, è Promozione

PRIMA CATEGORIA D

Il Gioiosa vince il campionato di PrimaCategoria e ritorna in Promozione. Lacorazzata biancorossa dalle 18:00 diDomenica 17 aprile 2011 ha matema-ticamente conquistato l'accesso allacategoria superiore dopo l'esaltantevittoria sul campo dell'Antonimina inuna gara molto combattuta e risolta al25° del secondo tempo da un eurogoaldi Sainato che ha fatto esplodere i circatrecento tifosi biancorossi che hannoraggiunto il comune aspomontano persupportare i ragazzi di mister Logozzo. Al triplice fischio dell'arbitro dell'in-contro, il signor Saccà della sezione diReggio Calabria, è esplosa la gioiaincontenibile sul campo e sugli spaltiper il prestigioso traguardo raggiunto,ed è stata subito festa grande con i sup-porter biancorossi che hanno attesofuori dall'impianto i loro beniamini perdare inizio ai festeggiamenti con unalunga carovana di autovetture che alsuono di clacson e sventolio di bandie-re hanno scortato il rientro della squa-dra a Gioiosa, dove nella centralissimapiazza Vittorio Veneto, nonostanteuna pioggia scrosciante, c'erano adattenderla numerosissimi tifosi chenon avendo potuto seguire la squadraad Antonimia hanno trepidato incolla-ti alle radioline fino a quando l'arbitro,dopo sette minuti di recupero, hadecretato la fine dell'incontro. Il festo-so corteo si è snodato lungo tutte le viedel paese, con in testa un mezzo su cuiè stata fatta salire la squadra per con-cludersi presso la sede sociale di ViaAbruzzo dove tra balli, canti e spu-mante i festeggiamenti sono prosegui-ti fino a tarda ora. E' un sogno che siavvera, crediamo che mai la vittoria diun campionato sia stata più meritata,dopo una cavalcata che ha visto ilGioiosa sin dalla prima giornata intesta alla classifica davanti ad un foltoplotone di inseguitori che si è andatovia via assottigliando e dei quali soltan-to il Bianco è riuscito a rimanere in sciadella capolista fino alla 27 ̂giornataallorquando il Gioiosa vincendo incasa con il Motta ed approfittandodella contemporanea sconfitta delBianco sul campo della Deliese, hapiazzato l'allungo decisivo. E' stata lavittoria del gruppo, è stata la vittoria diun paese, è stata la vittoria della gente,mai come quest'anno si è vista una pre-senza così massiccia allo stadio, dai piùanziani fino ai giovanissimi, interefamiglie hanno frequentato l'ormaivetusto impianto di Viale Europa. Ilmerito delle vittoria è di tutto l'ambien-te che ha fortemente voluto raggiunge-re questo importante traguardo lavo-rando con tanta tenacia, professio-nalità, impegno e passione alla rea-lizzazione di questo sogno; dai cal-ciatori al mister Rocco Logozzo chesi è avvalso della preziosa collabora-zione del suo staff tecnico compostoda Rocco Ierinò secondo allenato-re, dal Prof. Mimmo Quattronepreparatore atletico e da Mauri-zio Agostino allenatore dei por-tieri. Ma sicuramente non sareb-be stato possibile realizzare que-st'impresa se dietro non ci fossestato il grande impegno e la grandepassione che hanno profuso tutti colo-ro che hanno lavorato “dietro le quin-

te” per mettere i calciatori nellemigliori condizioni per potersi espri-mere e ci riferiamo in particolare almagazziniere, il sig. Antonio Oppedi-sano e figli, ai “cuochi ufficiali” Rober-to Prologo, Saverio Pacino, DomenicoMesiti e Salvatore Agostino che contanta passione e tanto amore si sonopresi cura dei calciatori preparando ipranzi prima delle gare ufficiali cosìcome le numerose cene ed inoltre ilsignor Aldo Rossi “fotografo ufficia-le”. Ma per concludere è doverosomenzionare tutti coloro che con i lorograndi sacrifici economici oltre che ditempo hanno reso possibile la realizza-zione di questo sogno partendo dalPresidente Celestino Rossi fino a tutti isoci Vincenzo Mesiti, Rocco e Salvato-re Novembre, Domenico Jiritano, Sal-vatore Risveglio, Giuseppe Scali,Domenico e Davide Stefanelli, RoccoMacrì, Salvatore Catalano, Felice Mit-tica, Rocco Lombardo, Francesco Bar-biero, Vincenzo Sfara, Vincenzo Par-relli, Giuseppe Napoli, FrancescoCommisso, Salvatore Tedesco, Giu-seppe Palermo, Gianluca Pizzata,Francesco Attachi, Alessandro Mitti-ca, Nicodemo Panetta oltre a NicholasSfara titolare della ditta Deter Shop eRocco Sfara titolare della omonimaditta, sponsor ufficiali della squadranonché tutti gli sponsor che hannoaffiancato la Società nella realizzazio-ne di questo progetto. Un doverosoringraziamento da parte della Societàva all'Amministrazione comunaledalla quale adesso ci si aspetta unsegnale concreto in relazione al rifaci-mento dello stadio comunale di VialeEuropa, ormai vetusto e assolutamen-te inadeguato ad ospitare manifesta-zioni sportive per le indecenti condi-zioni degli spogliatoi oltre che del ter-reno di gioco pieno di buche e di sassiche mettono a repentaglio l'incolumitàdegli atleti. Ricordiamo che da circadue anni è stato assegnato dalla Regio-ne Calabriaun contributo di Euro430.000,00 per il rifacimento del terre-no e delle infrastrutture ad esso con-nesse ma che ad oggi non sono ancorastate realizzate. A tale proposito sonodi questi giorni alcune dichiarazionirilasciate dall'assessore comunaleDomenico Severino ilquale si è impegnatoaffinché per l'inizio delprossimo campionatodi Promozione, ilGioiosa che rappre-senta tutta la comu-nità gioiosana, possapresentarsi nelmigliore dei modiall'appuntamento

per l'inizio dellanuova avven-

tura.

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DOMENICA24APRILE2010

Manifestazioni

La Pasquetta quest’anno farà slittarela CORRIREGGIO alla Domenicadel 1° Maggio. La ventinovesima edi-zione della CORRIREGGIO sarà,dunque, puntuale all’ormai tradizio-nale appuntamento di primavera conla città.Legambiente sta curando gli ultimidettagli organizzativi della manifesta-zione, che certamente anche quest’an-no si svolgerà all’insegna dell’allegria,della solidarietà e del gusto di ritro-varsi e stare insieme.La CORRIREGGIO, infatti, ha pro-mosso in tutti questi anni l’idea dellosport come diritto di tutti, comemomento di partecipazione collettivae di diffusione dei principi del viveresano. Ha promosso attraverso la par-tecipazione dei diversamente abili,degli anziani, degli immigrati e dei piùpiccoli il principio dello sport comeveicolo di solidarietà e della conviven-za civile nel rispetto delle diffe-renze, comemomento di alle-gria e di serenità.Come ogni anno alcentro della CORRI-REGGIO vi è un tema edun obiettivo specifico incontinuità con l’espe-rienza della prima edizio-ne. In particolare, questa29ª edizione avrà come tema centra-le la solidarietà e i diritti di cittadi-nanza.La CORRIREGGIO anche que-st’anno prevederà due momen-ti: uno di carattere competiti-vo riservato agli atleti tesse-rati F.I.D.A.L. con unagara di 12,5 km, l’altrocostituito da una corsa apasso libero di 5,5 km dicarattere non competitivoaperta alla partecipazionedi tutti. Il Comitato Pro-vinciale F.I.D.A.L. e laFederazione ItalianaCronometristi assicure-ranno, come ogni anno,alla CORRIREGGIO lacompetente assistenza deiloro tecnici e dei Giudici di gara.Domenica 1 Maggio l’appuntamentoper la CORRIREGGIO sarà, comesempre, in Piazza Indipendenza. Daqui, con partenza alle ore 10,30 inpunto, si snoderà la corsa lungo il per-

corso sul Lungomare cittadino, nelloscenario incomparabile dello Stretto.L’arrivo di entrambe le corse è previ-sto nel parcheggio del Lido Comuna-le, dove verrà allestito il tradizionalepunto ristoro.Per ognuna delle due gare sarannopremiati il primo assoluto maschile, laprima assoluta femminile e i primi treclassificati delle ben dodici categorie.Non mancheranno premi speciali adiscrezione degli organizzatori accan-to a quelli che, come per le edizioniprecedenti, verranno sorteggiati tratutti i partecipanti che avranno porta-to regolarmente a termine la gara oavranno almeno effettuato il viraggio.Quest’anno il Trofeo “Danilo Foti”verrà assegnato al vincitore assoluto eil Trofeo “Giacomo Paladino” alla vin-citrice assoluta della Corrireggio 2011.La cerimonia di premiazione saràospitata Martedì 3 Maggio alle ore18.00 nel bel Salone del Palazzo dellaProvincia in Piazza Italia.Le iscrizioni si potranno effettuarepresso la sede di Legambiente in ViaDemetrio Tripepi n.110 e presso i

punti di iscrizione al Tempio dellaVittoria. A tutti i partecipanti nelpacco-gara oltre al pettorale, almateriale informativo sarannoforniti, insieme

a l l a

magliet-ta e agliadesivi e algiornalinodella Corrireggio2011, divertenti e utili

gadgets.

La Pasquetta faslittare la Corrireggioal Primo Maggio

A Gallina gran successo per laPasqua dello sportivo

Gran successo per La “Pasqua dello sportivo 2011” che si è svolta martedì 19 aprile alle ore9, al Palazzetto dello sport di Gallina, a Reggio Calabria.La manifestazione organizzata dalla XIV Circoscrizione, del presidente Demetrio Marino,in collaborazione con la Scuola dello Sport Coni Calabria, del presidente regionale MimmoPraticò è stato realizzato del direttore didattico-scientifico della Scuola dello Sport ConiCalabria, Demetrio Albino, che intende promuovere, attraverso la preghiera e lo sport, unmomento di aggregazione volto all'educazione verso uno stile di vita sano ed al recuperodei valori dell'etica e del fair play. All'iniziativa hanno aderito l'Istituto Scolastico Compren-sivo di Gallina e le associazioni sportive della XIV Circoscrizione. “Lo sport - ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò - può svolgere unimportante ruolo nel processo educativo dei giovani. Esso, insieme a famiglia, Scuola eChiesa, rappresentano i pilastri fondamentali nella vita di ognuno per una sana crescitaall'insegna dell'etica e del rispetto delle regole e, soprattutto, del prossimo”. “La Scuola dello Sport del Coni Calabria ha aderito con entusiasmo all'iniziativa poiché aGallina si trova la sua sede che, purtroppo, è ancora inagibile. Siamo in attesa che l'Ammi-nistrazione comunale reggina completi l'iter che porterà all'inizio dei lavori di ristruttura-zione dell'edificio. Mi auguro che, in tempi brevi, la Scuola dello Sport, che già da due anniopera nella regione in materia di educazione, formazione e ricerca nel mondo dell'attivitàsportiva, possa iniziare a lavorare nella sua sede”. Il programma della “Pasqua dello spor-tivo 2011”, dopo il raduno che si è svolto nel piazzale dl Palazzetto dello Sport, si è apertacon la funzione della Santa Messa per poi proseguire con le attività sportive che hannocoinvolto le associazioni “Lucky Volley”, “Polisportiva Gallina”, “Pink Bolt Basket”,“Crunch Club Taekondow”, “Bocciofila Arangea” e “Il Bianco e il Nero” di dama.

Finisce qui la corsa per il Catanzaro. Con il pareggio a reti bianche contro l'Isola Liri le "aquile" planano inserie D. Finisce così una stagione infernale per i tifosi giallorossi, nella speranza che l'aquila diventi una "fenice"e torni presto a volare. Una nota di merito va comunque ai ragazzi che hanno giocato quest'anno con la magliagiallorossa, poichè mai il Catanzaro nonostante la surreale situazione vissuta ha fatto brutte figure.

CALCIO, L’AQUILAGIALLOROSSAVOLAIN SERIE D

Sport [email protected]

Manifestazioni

Arti Marziali

Nella bellissima cornice del Palazzetto delloSport di Cervia si è svolto il Campionato Nazio-nale di Karate al quale hanno partecipato più di800 atleti provenienti da tutta la penisola. IlCENTRO STUDI KARATE guidato dal M°Vincenzo URSINO anche per questa edizioneha fatto incetta di medaglie rappresentando laCalabria nel migliore dei modi. La gara si è

svolta in tre giorni ed in verità le cose non eranopartite molto bene per il club calabrese checonquistava solo un bronzo con l'atleta Gabrie-le Galluccio di Taurianova. Ma nella secondagiornata era il talento del sidernese VincenzoScruci che brillava su tutti portando il primotitolo nazionale al club capitanato dal M° Ursi-no; a questo seguivano altre tre medaglie dibronzo conquistate da Vincenzo Figliomeni,Vincenzo Macrì e Domenico Angilletta. Il terzogiorno, è cioè il 17 Aprile da molti consideratoun numero sfortunato, si è rivelato il contrarioper il CENTRO STUDI KARATE che nelleultime categorie rimaste del “GRAN PREMIOGIOVANISSIMI” ha portato a casa l'oro con

Tommaso Figliomeni e Mattia Gulloni, l'Argen-to con Luca Figliomeni ed il Bronzo con Vin-cent Figliomeni

Scruci, Figliomeni eGulloni vincono il tricolore

Mammola, a sorpresa play off a rischioCon una giornata di anticipo il Gioiosa Jonica di mister Rocco Logozzo haconquistato la promozione dopo un campionato giocato a grandi livelli.Quello che sta andando in archivio è stato un torneo di prima categoriapieno di sorprese dove sono emerse le buone qualità delle formazioni delnostro comprensorio che hanno messo in vetrina tanti ottimi giovani. Lasconfitta del Mammola a Polistena ha pregiudicato il buon cammino dellasquadra di mister Larosa che rischia di lasciare fuori dai play off la compa-gine viola. una chiusura di stagione per la compagine della vallata del tor-bido veramente deludente. La situazione play off a novanta minuti dallafine è la seguente: Il Bianco seconda forza del campionato e ufficialmentenei play off, il Polistena e la Nuova Deliese effettuano il sorpasso allun-gando di due lunghezze proprio sulla squadra di mister Larosa, raggiuntain classifica anche dal Lazzaro. Per il Mammola si prospetta secondo irisultati che matureranno nell'ultima giornata un possibile spareggio con-tro i reggini. In casa Mammola tutti ancora ci credono anche se la sconfit-ta di Polistena visto l'ottimo primo tempo si poteva evitare, un pomeriggioamaro quello delle palme per la squadra cara al presidente Pazzano che inquesto campionato ha sbagliato le gare decisive dimostrandosi troppotimorosa e distratta in difesa. L'Antonimina con la sconfitta di domenicascorsa contro la capolista Gioiosa dice addio ai sogni play off, ma peròdetto che i ragazzi di mister Fazzari si sono confermati squadra di alta clas-sifica con un buon organico che se il prossimo anno sarà ritoccato potràsicuramente puntare alla vittoria finale. Finale di stagione positivo invecepel la Benestare Natilese di mister Blefari che ha avuto un cammino alta-lenante in questa stagione ma ha raggiunto la salvezza con largo anticipo eadesso i dirigenti pensano ad allestire una squadra forte per la prossimastagione( si parla con insistenza del ritorno di Frammartino e Marta).Dopo 21 anni il campionato di I categoria girone D, ha visto la SocietàCaulonia 2006 “matricola” della categoria protagonista di un bel campio-nato , con il risultato prefissato dalla società ad inizio torneo raggiunto :la salvezza con largo anticipo, e soprattutto la valorizzazione dei tanti gio-vani. La società Cauloniese adesso guarda con fiducia alla prossima stagio-ne tenendosi stretti i gemelli del goal Scuteri Roccisano.

Prima Categoria

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32 32la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

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DOMENICA24APRILE2010

Società

Le note ddii MMaarraa RReecchhiicchhii

Siamo nelle settan-tadue ore che perogni cristiano sonole più importantidell'anno. In tutto ilMondo, chi prima echi dopo, per que-stioni di fuso orario,si è immersi inun'atmosfera dicontestuali dolore egioia. Si accoglie il

dolore con la riflessione, il pensare o ildubitare, forse l'immedesimarsi. Siprepara la gioia con la speranza e lacertezza che ad un dolore deve segui-re una gioia; è la speranza che ci ali-menta. E' la voglia di sorpresa.Sono stata, come sempre, alla messa“In Coena Domini” nella mia Catte-drale, a Locri. Si, si, la Messa “dellalavanda dei piedi”, quella in cui ci sipreoccupa se il calzino del “lavato” hao no il buco e se i piedi profumano dimenta o di formaggio. Quella Messache non ha fine, dove nessuno ti dice:andate in pace, anzi...Restate qui conLui, chè è stato lasciato solo dopo averservito tutti.Ha presieduto la celebrazione ilVescovo e nell'Omelia ha detto qual-cosa che a parer mio non deve esserlasciato lì, tra le mura dipinte e scro-state, corrose dall'umidità, ma deveessere portato fuori e lanciato oltre ilsagrato, verso tutte le strade: -Basta!Non bisogna più dire “la Chiesa” ma“la comunità cristiana”! Il Papa, iVescovi hanno già detto e parlatotroppo. Adesso devono tacere. Ades-so sono i cristiani che devono svegliar-si: svegliatevi Cristiani! Ognuno di noiha una propria Responsabilità, chedeve essere esercitata nei tempi e neimodi che gli vengono richiesti dalmandato che ha scelto sulla terra. El'importanza del Servizio al prossimo,dal più prossimo al più lontano, nonsolo in senso fisico... E' questa la viaper il cambiamento del nostro territo-rio. -Il nostro territorio conta il 90% di cri-stiani dichiarati. Assai assai. Potenzial-mente siamo un Paradiso sulla terra,uguale a quel giardino di cui già aveva-mo udito. Effettivamente ci sta bene ilPurgatorio, ci consideriamo animeimperfette, che hanno bisogno di puri-ficarsi infinitamente, che mai potran-no stare al cospetto di Dio. Ha ragio-ne il Vescovo, svegliamoci! Eleviamo-ci! Scrolliamoci di dosso i fardelli, cheindossiamo e che ci addossano e cirendono pesanti, e ricostruiamo ilnostro Paradiso. Prendiamocene cura,coccoliamolo, amiamolo! Non solo inquelle settantadue ore, ma in ogni oradi ogni giorno.E poi, pensiamo bene ai nostri vesco-vi: BregantINI prima, FiorINI Moro-sINI ora: ce li mandano tutti col dimi-nuitivo, come se noi meritassimo pre-tINI, omINI, piccolINI, nani. Da unlato va bene così, immaginate un Bre-gante e un Moroso, però... E qui stala Sorpresa: non sono nani, sonogiganti!Con gli Auguri di Buona Pasqua, al100%!

Sorpresa!!!

Il Brizzolato ddii RRuuggggeerroo BBrriizzzzii

Ho studiato scien-ze politiche, malavoro nellacomunicazione.In periodo eletto-rale sguazzodavanti ai cantieri,alle lamiere che licircondano.“Tutta un'altrapolitica”. “Biso-gna cambiare”.

“Io Centro”: quasi una confessio-ne.Passeggio per le strade e sono cir-condato da facce e slogan che nonsi capisce bene per quale motivodovrebbero attrarre il mio voto.Frasi fatte, vuote e prive di signifi-cato che dimostrano quanto sonoormai inadeguati certi modelli dicomunicazione politica.Non critico la bontà di questo oquel politico ma il metodo usatoper chiedere il nostro consenso.Come consumatori senza spiritocritico che di fronte a un faccionedovrebbero rassicurarsi l'esistenza.“Cambiamento” vince ancoracome termine più presente.Una parola che andrebbe cambia-ta (appunto), per la semplicistica(ma sbagliata) equazione candida-to = politico = sfiducia. Desueta.“Il rinnovamento nella continuità”è un paradosso. “... per tornare a sorridere” è tri-ste. Molto triste. “Indipendente” è una giustifica-zione dalle cazzate che fa il partitocon cui sono candidato.E ancora...Ho scoperto di essere, insieme atutti voi, l'energia di diverse perso-ne che non conosco: “la mia forzasiete voi” e “insieme a te percostruire”, di subire dichiarazionid'amore all'ultimo stadio “con noivince l'amore”, di etica esclusiva“la legalità è il nostro stile” e disana ingenuità giovanile “unragazzo al vostro servizio”. Come se avere meno di 40 anni siagaranzia di onestà e capacità.Ed infine gli ambientalisti in girosu un furgone euro zero, con mani-festi attaccati abusivamente ovun-que. Sfacciati: “difendi il tuoambiente”.“Gesù, chinatosi, si mise a scriverecol dito per terra. E siccome insistevano nell'interro-garlo, alzò il capo e disse loro: "Chidi voi è senza peccato, scagli perprimo la pietra contro di lei". Echinatosi di nuovo, scriveva perterra. Ma quelli, udito ciò, se neandarono uno per uno, comincian-do dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna làin mezzo. Alzatosi allora Gesù ledisse: "Donna, dove sono? Nessu-no ti ha condannata?". Ed essarispose: "Nessuno, Signore". EGesù le disse: "Neanch'io ti con-danno; va' e d'ora in poi non pec-care più"”Bipartisan.

VOTALO...SE U POJ.

LA DRB di Beniamino Chiappetta – esclusivista di Miss ita-lia in Calabria con il patrocinio dell’Amministraizone Provin-ciale di Reggio Calabria ( Ass. alla Cultura e Spettacolo ) econ la collaborazione del Comune di Roccella , promuove edorganizza per Venerdi’ 29 aprile un importante evento lega-to al Concorso Miss italia in Calabria che si terrà – con ingres-so libero – all’ Auditorium Comunale “ Unità d’Italia “ diRoccella Jonica. Madrina : Maria PERRUSI ( Miss italia 2009)

Ospiti : tante latgre belel miss reggine che hanno parteci-panto in queutsi anni al Concorso. Il Concorso MISS ITALIA: un evento che unisce l’ Italia a

Miss Italia 1939-2010: rappresentano 71 anni di vita e di sto-ria del costume del nostro Paese: ecco il concorso che, adistanza di tanto tempo dalle sue origini, rispettando la tradi-zione, rimane l'appuntamento degli italiani, con migliaia dicandidate, 800 selezioni da febbraio a agosto, dai piccoli bor-ghi alle piazze delle grandi città.Emozioni, sogni, amori, successi: tutto è racchiuso in questamanifestazione tra le più amate del nostro Paese. condottaper quasi mezzo secolo da Enzo Mirigliani, è stata presa inmano da dieci anni dalla figlia Patrizia.Esso ha attraversato gran parte del XX secolo accompa-gnando le ragazze del nostro Paese fino ad oggi: dai primitempi delle Miss Sorriso, al dopoguerra - quando aiutò adimenticare le difficoltà quotidiane - al periodo del boom,agli anni della contestazione, fino a diventare un evento tele-visivo.Si può ritenere a giusta ragione come un evento che da oltre70 anni “unisce l’Italia”. Il Concorso è un sano e pulito modello di "bellezza", rappre-sentando con precisione le aspettative, le tendenze, i valori eanche i sogni di migliaia di ragazze.Patrizia Mirigliani continua il lavoro del padre con la stessaintelligenza e la stessa grinta, ma anche con idee innovative,se pur sempre in linea con la tradizione propria di Miss Ita-lia. “”Vorrei che si identificasse il concetto dell’Italia unita dallabellezza - ha spesso affermato Patrizia Mirigliani –. E’ giustomettere in evidenza l’identità di ogni regione, facendo emer-

Miss Italia a Roccella

A che Pasquetta assisteremo?Una bella giornata che speriamo possa riuscire a rega-lare un sorriso a tutte le famiglie in un periodo in cui siregistrano purtroppo crisi economiche e guerre.Guardando al parterre artistico, hai scelto il megliosulla Piazza, avete puntato forte su questa manifesta-zione per il rilancio del paese, almeno quello cheriguarda gli eventi. Pensi che possa diventare una con-suetudine?Ritengo di si. Scialaruga, Lisarusa e Marvanza ReggaeSound sono l'immagine di una nuova Locride chepunta sulla musica e sulla cultura per farsi apprezzarealtrove travalicando i confini regionali. Ritornando allatua domanda posso dire senza ombra di dubbio cheSiderno è stata sempre una città all'avanguardia. Se icommercianti vengono adeguatamente informati etenuti in debita considerazione da tutte le istituzionipossono rappresentare, come hanno già fatto in passa-to, la vera forza trainante della nostra città ed il “moto-re propulsivo” per una necessaria ripresa economica ed'immagine . Tengo a precisare, però, che tutto questonon può passare solo da una semplice manifestazionea Pasquetta ma serve necessariamente un calendario diappuntamenti ben definito ed organizzato anche conartisti nazionali per esaltare l'immagine e la sua pro-pensione turistica.Hai organizzato la manifestazione nonostante l'assen-za delle Istituzioni a Siderno. Hai coinvolto tanti part-ner, cosa li ha spinti a darti il supporto che la manife-stazione meritava?Non avevo dubbi che la città rispondesse al mio proget-to. Dico subito che se la manifestazione si farà il meri-to è da ascrivere solo esclusivamente ai commercianti

sidernesi. Non abbiamo ricevuto nemmeno un euro dicontributo dagli enti pubblici ma solo una copertura diparte delle spese operata dal Comune di Siderno gra-zie alla sensibilità dimostrata dal Commissario Straor-dinario, Rosalba Scialla. Ribadisco che una Sidernovogliosa di reagire non poteva accettare passivamenteche anche a Pasquetta, dopo un Carnevale assente,non si organizzasse nulla. Gli sponsor, numerosissimi,sono stati eccezionali e li ringrazio tutti di cuore antici-pando loro che saranno ricordati pubblicamente sullastampa e sulle tv oltre che sul palco della manifestazio-ne.I sidernesi hanno voglia di impegnarsi per il propriopaese?Dico di si . Secondo me i sidernesi debbono sentirsipartecipi di un progetto vincente. Bisogna una voltaper tutte decidere su quale settore puntare per lo svi-luppo della nostra città ed agire di conseguenza. Nonservono parole ma servono fatti concreti.Mimmo Cavallaro l'anno scorso ha fatto piu di 5000persone a Marina di Gioiosa, quest'anno ripete lo spet-tacolo. Non ti spaventa la sua concorrenza?Sono due manifestazioni diverse. A me non piace lacompetizione su eventi sociali e musicali come quelli dispecie per questo non condivido l'impostazione che si èvoluta dare alle due manifestazioni quasi fosse unasfida aperta. Io non gareggio contro nessuno (tantome-no contro un personaggio così amato come MimmoCavallaro) ma spero solo di riuscire ad offire alcunimomenti di serenità e di svago a chi eventualmentedeciderà di visitare o di rimanere nella nostra bellacittà. A questo proposito invito tutti quanti ad esserepresenti a Siderno il giorno di Pasquetta.

Domani il via allaPasquetta Sidernese

Stasera alla Gru, Lele Mora"VIP PARTY" , la spettacolare manifestazione capace di offire una vetrinaimportante a nuovi talenti che attendono solo di essere “scoperti”.Tra i vippresenti alla serata-evento , la vincitrice de “la pupa e il secchione” FrancescaCipriani ex concorrente del GF , il tronista di uomini e donne Cristian Gallella , ilvincitore del GF 2010 Mauro Marin e la velina Francesca Muggeri .

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DOMENICA24APRILE2010

Attualità

Società

"ZALEX ILNORMAL'EROE

DELLE REGOLE " ,

SCENEGGIATURANAIC PEZZDISEGNI MATTIAPAPP,

PER ENERGIECALABRIA-MOVIMENTO CREATIVO

"Nozze di Sangue" è l’opera teatrale che si svolgerà alle 21,00 di giovedì 28 aprile 2011 presso il palaz-zo della cultura di Locri. La rappresentazione è l'esito finale di un anno di lavoro congiunto tra l'YM-CA di Siderno, il regista Bernardo Migliaccio Spina e gli attori protagonisti. L'accesso all'iniziativa, resapossibile grazie all'elaborazione progettuale di fondi "bando 2008 perequazione per la progettazionesociale" ha carattere gratuito.

L'Associazione socioculturale, “Giovani per lapassione”, all'interno di un progetto l'Oriente inOccidente, ha presentato, nella serata di Merco-ledì 20 aprile, “La passione di Cristo”, riedizio-ne della Via Crucis del Cristo, unico eventonella locride sulla rievocazione degli ultimimomenti vissuti da Gesù.Dopo l'incontro conCaifa, il processodi Pilato ed ils u c c e s s i v oincontro conErode il nume-rosissimo pub-blico, arrivatoda tutto il cir-condario che,incurante delfreddo, haseguito il per-corso da Piaz-za Plebiscito,lungo la ViaGaribaldi finoalla salita diVia France-s c o

Logozzo, ha potuto riviverel'esatto dolore provato, ciòche Gesù Cristo ha dovutosubire, sino alla morte sullacroce.Inmperdibile l'interpreta-zione di Alberto Gatto diGesù, un attore che ha deci-so di subire realmente leingiustizie degli schiaffi,degli sputi e delle botte, chenon erano finzione, mareali, quasi volesse espiaredelle colpe. Lui stesso avevarichiesto ai suoi compagnidi quest'avventura di essereil più realistici possibile,proprio per evitare di cade-

re nel grottesco del falso scenografico.Alberto ha dimostrato, come sempre, pro-

fessionalità e bravura innata nell'inter-pretazione, anche di questo, che non

era certo un ruolo facile.A tal proposito il giovane attore diGioiosa Jonica due mesi di prepa-razione intensa psicofisica ecostanti prove mi hanno permesso

di poter esprimere il personaggiocosì come meglio desideravo.

Ascoltare dal vivo il suono dellebotte, delle frustate, degli schiaf-fi, osservare le spalle di Albertosegnate dalle frustate ha resoestremamente realistica lamanifestazione. Ci ha mostra-

NOZZE DI SANGUE TRAL’YMCAE BERNARDO MIGLIACCIO SPINA

MANIFESTAZIONI

"LE FIUMARENON SONO

DISCARICHE"

Alfredo Pirri, un calabrese almuseo della Magnia Grecia

La Soprintendenza per i Beni Archeologicidella Calabria ha invitato Alfredo Pirri a rea-lizzare l'opera d'arte contemporanea che saràospitata presso il Museo Nazionale dellaMagna Grecia di Reggio Calabria. Cosentinodi nascita, Pirri è considerato uno tra i piùgrandi artisti d'arte con-temporanea internazio-nale. L'opera sarà instal-lata in occasione dellatanta attesa inaugurazio-ne dei lavori di adegua-mento del Palazzo Pia-centini, sede del museostesso. Il dibattito-dialogo“Misura Ambiente” èstato organizzato il 20aprile presso l'AulaMagna della Facoltà diArchitettura dell'Università degli studi Medi-terranea di Reggio Calabria in collaborazionecon l'associazione Eventoarea, che da anni sioccupa di promozione dell'arte contempora-nea.Alla presenza dell'Arch. Loriana Ambusto,Presidente dell'associazione Eventoarea edella prof. ssa Francesca Fatta, Preside dellaFacoltà di Architettura, Alfredo Pirri ha pre-sentato il progetto per la città e ripercosso letappe della sua evoluzione artistica, del suomodo moderno e personale di interpretare larealtà. Innumerevoli sono state le sue esposi-zioni personali già in giovane età, sia in Italiasia negli Stati Uniti, e adesso è stato coinvolto

per un evento chedovrebbe eleva-

re lo spessorec u l t u r a l e

della città diReggio con-ferendoleu n ' a l l u r einternazio-

nale e

d'avanguardia.Qualche momento prima dell'inizio del semi-nario, riusciamo ad avvicinare Alfredo Pirri. Si tratta della sua prima realizzazione artisti-ca in Calabria?Nonostante sia calabrese, sì, in effetti, lo è.

Qual è lo stato di salutedel patrimonio artistico eculturale che ha riscon-trato in città?Non mi ritengo un artistapolitico tantomeno le mieopere sono di questanatura, per cui non espri-mo giudizi in merito. Sosolo che possedete il piùbello dei musei d'Italia edunque dovreste trasmet-tere sentimenti di orgo-glio e appartenenza.

Nelle sue interviste ha spesso parlato di“socializzazione degli spazi”, che intendedire?Io considero l'arte come motore di socializza-zione particolare, la cui finalità è abbattere lasolitudine individuale per poi creare spazi chediano vita al popolo. L'arte, a mio avviso, servea dare forma ad un popolo ed ha perciò valo-re civile e spirituale. Questo è quello che sperodi realizzare a Reggio Calabria.Qual è l'apporto innovativo che intende dareal Museo?In quest'occasione, come del resto anche inaltre precedenti, mi considero lo strumentoche l'artefice. Con la realizzazione della piaz-za all'interno del Museo Archeologico, nonandrò a stravolgere nulla. È una piazza all'a-perto, concepita come un palcoscenico di tea-tro. Il mio obiettivo è ideare una piazza chepermetta il miglior godimento dei Bronzi edella Testa del Filosofo al pubblico, creandoun luogo accogliente, giustamente luminoso etotalmente integrato con l'ambiente. Sarà unmomento fondativo; fondo qualcosa di civile,creo uno spazio cittadino che prima non c'era,a totale disposizione della comunità reggina.

Spera così di far divenire il Museo appetibi-le anche agli occhi dei turisti?In realtà è destinato in primis alla città diReggio. Si ricordi che un museo funziona lìdove c'è la richiesta del pubblico, la pressio-ne dei cittadini che pretendono vivacitàculturale, altrimenti l'insuccesso e l'appiat-timento sono dietro l'angolo.

Franceca Rappoccio

Il progetto della piazza ideata da Pirri all'interno del MuseoArcheologico che ospiterà i Bronzi di Riace e la Testa del Filosofo

Il settebello vario, premiato il Liceo Classico Ivo Oliveti

LA PASSIONE DI CRISTOINCANTA GIOIOSA JONICA

Dopo il settebello rosa, che nel 2009 ha avanzato a passo di tacco-punta verso la finale nazionale dei Gio-chi Matematici della Bocconi a Milano, e "l'asso", Mario Galasso che nello stesso anno si è qualificatoprimo in tutta Italia nella graduatoria nelle singole scuole, il liceo classico "Ivo Oliveti" spicca ancora nelcampo in cui, secondo l'opinione comune, meno dovrebbe eccellere: la matematica.Dopo le semifinali regionali, tenutesi al Liceo Scientifico “Volta” di Reggio Calabria, il nostro liceo si clas-sifica di nuovo per le finali nazionali, che si svolgeranno il 7 Maggio a Milano, sempre presso l'universitàBocconi. Il nostro liceo classico anche quest'anno, ha in mano un settebello, non più rosa, ma vario: settetra ragazzi e ragazze, piccoli e più grandi, veterani e nuovi geni, avanzano verso la prossima tappa: Mila-no. Tra i 21 ragazzi qualificati per la categoria L1, cinque sono dei nostri: Valeria Pignataro, GiuseppeBelcastro, Mario Galasso, Cecilia Vottari e Mario Panetta; mentre, nella categoria C2, le nuove promes-se sono Valentina Cataldo e Francesco Pelle. Mai come in questi anni l'Ivo Oliveti si è impegnato nellaformazione di veri e proprie menti matematiche, grazie soprattutto al lavoro delle professoresse Aversae Cotroneo, che fin dall'inizio di questa avventura hanno appassionato i ragazzi con curiosi quesiti mate-matici, spronandoli sempre a superare i propri limiti, a guardare al di là delle soluzioni più ovvie, a cer-care o creare nuove strategia di risoluzione e, soprattutto, a credere nelle loro capacità matematiche. Oraè il momento di rimboccarci le maniche in attesa di Milano, mentre dentro di noi si riaccende un'altratimida speranza: la finale internazionale di Parigi.

Ludovica Mollica e Valeria Pignataro

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DOMENICA24APRILE2010

A Marina di Gioiosa, domani una bellissima festa per la Pasquetta... Arriva infatti laTARANPASQUETTA 2011, già dalla mattinata infatti nell'Area Picnic chi volesse partecipareavrà a disposizione uno spazio nel verde, poi, dalle 18,00 la serata sarà allietata dal ritmo dimimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea veri protagonisti della TaranPasquetta della Città delSorriso

LA TARANPASQUETTA DI MARINA DI GIOIOSA

Collezioni sfiziose e particolari hanno caratterizzato il fashionshow di primavera/estate che si è tenuto a Locri presso il Noirnella serata del 21 aprile scorso. E' stata una sfida vinta quella di organizzare un giovedì sera esopratutto vicino alla Pasqua, una sfilata di moda da parte diAdriana Bonavita, titolare dello splendido punto venditaBonavita Fashion, e da Stefania Macrì, titolare del salone Eli-sir, bravissima a portare un tocco di classe nelle acconciaturedelle modelle. Alla base dell'organizzazione, la modella Valen-tina Romanelli, originaria della locride, ma ormai da temporesidente a Roma dove vive e lavora. In soli tre giorni è riusci-ta a creare, da semplici belle ragazze, delle modelle quasi pro-fessioniste che, senza alcuna emozione, sono riuscite a sfilarecon portamento fiero, innanzi all'affollatissimo pubblico, per lopiù femminile.Quasi una missione, quella di Adriana e Stefania, vestire ladonna, una donna sempre in movimento, in modo inconsueto,ma sempre glamour grazie ai prestigiosi marchi del punto vendi-ta di Locri. Infatti in passerella abbiamo avuto modo di ammi-rare in anticipo le ultime tendenze che faranno debutto in esta-te. Vincente la collaborazione Parrotta Gioielli che conta puntivendita a Siderno e Locri, che ha messo a disposizione la colle-zione Ottaviani bijoux e Boccadamo, e quella con Ottica Gallucciche ha offerto, per la serata, le sue montature griffate.Le uscite sono state intervallate dalla splendida voce di ManuelaCricelli, accompagnata dal bravissimo Peppe Platani che, con il lorogroup musicale “Mora” hanno lasciato a bocca aperta gli spettatori,affascinati dalla professionalità dell'evento, un evento che BonavitaFashion e Elisir potrebbero riprorre più spesso.

Marilene Bonavita

La moda fapasserella a Locri

Nei giorni scorsi presso il reparto di Pedia-tria dell’Ospedale Civile di Locri, il clubKiwanis “Magna Graecia” presieduto daldott. Antonio Varrà, si è reso promotore erealizzatore di un importante “evento”. Sitratta della continuazione del service “Unsorriso in pediatria”, già realizzato lo scorsoanno con lo scopo di rendere il ricovero e ladegenza dei piccoli pazienti meno traumati-ca. In quell'occasione vennero donati mobili,quali armadi e comodini, dai vivacicolori,che soppiantarono efficacemente

quelli precedenti dai toni spenti. I tanti socidel Club guidati dal loro Presidente AntonioVarrà e dal Luogotenente della DivisioneCalabria 2, dott.Giuseppe Afflitto, alla pre-senza del dott. Francesco Mammì, del diret-tore sanitario dell’ospedale unico, dott.Antonio Previte, insieme ad altri responsabi-li dell’Asl, si sono resi ancora una volta pro-tagonisti di una bella iniziativa donando que-sta volta il completamento degli arredi pertutto il reparto. Varrà, impegnato così comegli altri soci in attività di beneficienza rivoltea soddisfare i bisogni dell’infanzia, ha speci-ficato “che tanti service del club sono volti adalleviare i disagi dei bambini del TerzoMondo. Con "un sorriso in Pediatria" si èdeciso di effettuarne uno rivolto anche allenecessità del nostro territorio”, "Siamo orgo-gliosi delle nostre iniziative - ha detto Varrà-

ma non stanchi di continuare a lottare percoloro che ne hanno bisogno, obbiettivo pri-mario di tutto il club Kiwanis". Sempre nellacappella dello stesso ospedale di Locri, conuna santa messa i soci hanno voluto ricorda-re e dare un ultimo saluto al presidente fon-datore Luigi Giugno, un uomo dotato digrande sensibilita’ e umanita. La cerimoniae’ terminata con viva commozione da partedi tutti i presenti. In seconda serata nella cor-nice dell'Hotel Villa Afrodite si e’ passato alfesteggiamento della candelina del club, inquesta importante occasione è stato inaugu-rato il nuovo banner, " Kiwanis club MagnaGrecia Luigi Giugno.

a.t.

Il Kivanis arreda ilreparto pediatria delnosocomio di Locri

Adriana Bonavita e Stefania Macrì hanno presentatole ultime tendenze moda e acconciature al Noir

FotoVanessa Mari

to la reale sofferenza del Cristo, non solo quella fisica, anche il sentirsiabbandonato e deriso da coloro i quali prima lo avevano osannato edesaltato. Ma da chi è stato sacrificato? Dai tanti Pilato che soliti lavarsi le mani?Dalla paura? Dall’ignoranza? Dalla grettezza delle menti? Poco impor-ta, “Padre perdona loro perchè non sanno ciò che fanno”, in fondosiamo stati tutti noi!Commuoventi anche le altre interpretazioni degli attori, tutti rigorosa-mente non professionisti, che hanno lavorato e collaborato sotto la regiadi Susanna Gallo e Giuseppe Murdocca. In definitiva, un evento riusci-tissimo ma, se proprio volessimo trovare un piccolo neo, per la prossimaperformance chiediamo che il gruppo teatrale possa provvedere adattrezzarsi con un impianto audio che possa permettere a tutto il pubbli-co di udire i dialoghi, visto che solo gli attori protagonisti erano dotati dimicrofono. Alberto Gatto e i suoi colleghi, comunque, ci hanno fattorivivere nel miglior modo possibile le sofferenze, le emozioni, gli statid’animo vissuti in quei terribili momenti.

Azienda italianaleader nel campodella cura del corpo,

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DOMENICA24APRILE2010

Cinema e Musica

Box office

MULTISALA LUMIERE Reggio Calabria, info: 0965/ 51036

Habemus Papam/ 18.30 - 20.40 22.30

C’è chi dice no/ 18.40 - 20.50 -22.45

SALA DE CURTIS

SALA SORDI

SALA MASTROIANNI

SALA DE SICAScream 4/ 18.15 - 20.20 - 23.00

AndiamoalCinemaCinema

CINEMA NUOVA PERGOLAReggio Calabria, info: 0965/ 21515

Limitless/ 18.30 - 20.30 - 22.30

Se sei così ti dico sì/ 18.00 - 20.00 - 22.00

CINEMA ODEONReggio Calabria, info: 0965/ 898168

Hop/ 17.00Rio 3d/ 18.45 - 20.30 - 22.15

La classifica dei filmpiù visti al cinemaquesta settimana

Rio1

di Carlos Saldanhacon Jesse Eisenberg,Anne Hathaway,Rodrigo Santoro

€ 1.674.289

Habemus Papam2

di Nanni Moretticon Nanni Moretti,Michel Piccoli, Rena-to Scarpa

€ 1.298.524

Limitless3

di Neil Burger con Bradley Cooper, Robert De Niro, AbbieCornish

€ 943.779.

di Antonio FalconeSUNSET BOULEVARD

a commare secca è il primo lungometraggio di Bernardo Bertolucci (Parma, 1941), diretto a soli 21 anni sulla base di un soggettodi Pier Paolo Pasolini, di cui era stato aiuto regista per Accattone, ‘61, a sua volta opera d’esordio dell’intellettuale friulano.Sceneggiato dal regista insieme a Sergio Citti, il film si apre con il ritrovamento del cadavere di una prostituta sul greto del Teverepresso un parco romano, proseguendo con la convocazione da parte della Polizia per l’interrogatorio di quanti sono stati visti pas-sare intorno al luogo del delitto la sera precedente: Luciano detto “Canticchia” (Francesco Ruiu); “Califfo”(Alfredo Leggi), pre-giudicato mantenuto dalla sua compagna; Teodoro (Allen Midgette), giovane calabrese di leva; Natalino (Renato Troiani) tipo stra-vagante, che respinge le accuse, rivolgendole invece ad altri due ragazzi che ha visto gironzolare nel parco; ognuno di loro nel rac-contare la propria giornata delinea una personale verità, non corrispondente alla realtà dei fatti…Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, La commare secca non entusiasmò particolarmente la critica, la quale lo tacciò come“opera manieristica”, “un semplice esercizio di stile”; vista oggi, pur percependo la mancanza di quella progressiva e concreta con-notazione personale delle successive realizzazioni, la pellicola affascina per la coesistenza di due anime contrapposte, due diversemodalità di affrontare la vita e di concepire il mezzo cinematografico; in un contesto estremamente realistico, con attori non pro-fessionisti, i protagonisti sono i diseredati, “gli ultimi”, i componenti di quel sottoproletariato urbano delle borgate romane, il mondoa parte cantato da Pasolini, ma Bertolucci, proveniente da una diversa realtà, alla partecipazione diretta sostituisce uno sguardo piùastratto, preferendo ai primi piani frontali o al susseguirsi scomposto di campi lunghi e controcampi, con minimi movimenti dellamacchina da presa, l’estrema mobilità di quest’ultima, con una certa stilizzazione propria del cinema francese, sottolineando nel raf-finato intarsio d’immagini essenzialmente il fluire del tempo, il susseguirsi delle ore in un giorno qualunque, l’inconcludenza delleazioni dei vari personaggi, unendo poesia e disincanto, sottolineando l’ineluttabilità del destino con la presenza della morte, perdi-ta di una primigenia innocenza e prevalere della materialità sulla spiritualità, già sublimata nel titolo, derivante da un sonetto diGioacchino Belli citato nel finale (…e già la Commaraccia secca de strada Giulia arza er rampino). La costruzione del racconto, rie-cheggiante Rashomon di Kurosawa, nel contrasto tra quanto narrato e ciò che vediamo essere realmente accaduto procede più chetramite dei veri e propri flashback, per blocchi digressivi, che andranno a riunirsi in conclusione; Bertolucci riceverà al Festival diCannes (11 - 22 maggio) la Palma d’oro alla carriera, ulteriore riconoscimento per uno dei nostri autori più lucidi e di ampio respi-ro.

La commare secca (1962) L

Riodi ANTONIO FALCONE

In una foresta poco distante dalla città diRio de Janeiro un piccolo pappagalloAra Macao, ancora incapace di volare,cade dal nido e poco dopo viene sottrat-to al suo habitat naturale da alcuni con-trabbandieri, insieme ad altri volatili.Capitato fortuitamente in una cittadinadel Minnesota, il pennuto viene adottatoda Linda, una dolce e timida bambina,che gli dà il nome di Blu, per essere d’orain poi presente in ogni momento dellavita della sua padrona, sino all’età adulta:ormai donna Linda gestisce una piccolalibreria, mentre Blu si è adattato ad unavita casalinga e sedentaria; a movimenta-re la routine “familiare” arriva dal Brasi-le l’ornitologo Tullio, portando la notiziadi come Blu sia l’ultimo maschio dellasua specie e della possibilità di evitarnel’estinzione procedendo all’accoppia-mento con Gioiel, a sua volta ultimoesemplare femmina, che si trova nel cen-tro di recupero a Rio; giunti nella cittàcarioca, prossima ai festeggiamenti delCarnevale, non tutto andrà però per ilverso giusto…Film d’animazione spettacolare, ricca-mente colorato e parimenti ritmato, Rioè in primo luogo, sin dal titolo, un senti-to, sincero, omaggio del regista CarlosSaldanha ( la trilogia de L’era glaciale)alla sua città natale, la quale viene vista inogni prospettiva possibile, dall’alto deisuoi panorami mozzafiato ai meandridella giungla, sino alle spiagge assolate,passando per gli angoli meno turisticidelle favelas, privilegiandone i lati piùallegri, scanzonati e variopinti.Al di là poi del fascino visivo, la struttu-ra narrativa appare molto lineare e, pur-troppo, non particolarmente innovativa,complice una sceneggiatura (D. Rhymer,J. Sternin, J. Ventimilia, S.Harper) preoc-cupata soprattutto di soddisfare il pubbli-co più giovane, puntando su numerimusicali a volte invadenti e prediligendola spontanea simpatia dei protagonistialla loro caratterizzazione, anche intro-spettiva, in particolare di quelli seconda-ri, tra i quali risaltano il cacatua malvagioMiguel, ex star delle locali telenovelas, iltucano Rafael e il bavoso bulldog Luiz.Lo stesso Blu avrebbe meritato una mag-giore attenzione riguardo il suo percorsodi crescita esistenziale sino alla pienamaturità e consapevolezza di sé una voltavenuto a contatto con le sue origini, spin-to anche dall’amore verso Gioiel, simbo-lo di libertà e gioia di vivere, con le lorovicende affettive che si fanno speculari,un po’ come nel disneyano La carica dei101, di quelle degli umani Tullio e Linda;mancano, o quando presenti sonoespresse blandamente, le ormai consuetestrizzatine d’occhio al mondo degli adul-ti, se non quelle “classiche” volte a far sìche in 96 minuti si possano recuperare lecoordinate per lasciarsi andare a passo disamba nei dintorni del mondo della Fan-tasia e della purezza dei sentimenti. Vali-do infine il doppiaggio italiano: la voce diBlu è di Fabio De Luigi, quella di Gioieldi Victoria Cabello, mentre Pino Inse-gno, Mario Biondi e Josè Altafini inter-pretano rispettivamente Rafael, Miguel eLuiz.

LA RECENSIONE

Un piccolo spacciatore vaga per le città. E’ alle dipendenze di un’organizzazione crimi-nale, ma vuole mettersi “in proprio”. Un giorno la madre gli impone di prendersi curadel fratellino più piccolo. Cosi, suo malgrado, lo porta con se nei suoi incontri. Ma ilfratellino ad un certo punto sparisce...Ecco il corto “IL LADRO” del regista Vincenzo Caricari, proiettato in anteprima gio-vedì scorso al Blue Dahlia, sempre più luogo di riferimento per la cultura locridea. L’in-tento del corto, della durata di 18 minuti e prodotto da Asimmetrici Film, è squisita-mente cinematografico, è stato realizzato col solo scopo di con-correre nei festival più importanti. La ragione la spiega lo stesso Caricari: “Un corto rappresen-ta un biglietto da visita per un autore, per questo è impor-tante che vada nei festival, che sono le uniche vetrine.Abbiamo fatto un’eccezione con questa proiezione perchèci tenevamo a farlo vedere, prima di tutto, a chi ha contri-buito alla sua realizzazione”. Cioè Riccardo Fazzolari,Manuela Cricelli, Pasquale Catalano, Alberto Gatto, NinoTarzia. Alla realizzazione ha partecipato anche il coroSanta Maria di Portosalvo, fotografia opera di BernardoMigliaccio Spina mentre Pasquale Franco l’Aiuto Regia.A differenza degli altri lavori questa voltaCaricari ha voluto staccare dal suo consuetomodo di fare cinema, passando dal docu-mentario alla fiction, per raccontare una sto-ria intimista, che ha sullo sfondo il peggio dellaLocride. Da segnalare la splendida interpreta-zione del piccolo sidernese Pasquale Catalanovera e propria sorpresa.Caricari rivela invece, per l’ennesima volta, lasua straordinaria capacità di raccontare que-sto pezzo di mondo in cui viviamo.

GIOVANNI MAIOLO

Vincenzo Caricari, il suo “ladro” cerca confermenel cinema che conta

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DOMENICA24APRILE2010

Da oggi potremo vedere il "Cappuccetto Rosso Sangue" di Catherine Hardwicke (firma del primo film dedicato allasaga di "Twilight"), interpretato dalla giovane stella di Hollywood Amanda Seyfried, che veste i panni di Valerie, unabella ragazza tormentata da una scelta d'amore, la cui sorella viene uccisa dal lupo mannaro che vaga per la forestaintorno alla cittadina. Rivisitazione insolita per una favola che tiene tutti i suoi requisiti acquistano una vena dark.

NELLE SALE UN CAPPUCCETTO ROSSO INSOLITO

CINEMA POLITEAMAGioia Tauro, info: 0966/ 51498

CINEMA GOLDENRoccella J. info: 0964/ 85409- 333/7672151

Il discorso del re/ 18.00 - 21.00

CINEMA VITTORIALocri, info: 339/7153696

CINEMA NUOVOSiderno, info: 0964/ 342776

Rio 3d/ 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00

Rio/ 16.00 - 18.00 - 20.00 The next tree days / 22.00

Amici, amanti e.../ 18.00 - 20.00 - 22.00

Lo stravagante mondo di Greenberg/18.20 - 20.20 - 22.30

Il cigno nero/ 16.00 - 19.00 - 21.30

CINEMA AURORAReggio Calabria, info: 0965/ 45373

CINEMA GARIBALDIPolistena, info: 0966/ 932622

La Pasquetta dei Lisarusa alla Pineta di Roccella

Danza cu lu ventu comu l’undi di lu mari èun gruppo nato come fans club delleemergenti band che fanno musicapopolarenell' ambito di quel fenomenomusicale che è caratterizzato dal recenterisveglio della taranta.Si propone di promuovere , attraverso lariscoperta di preziose radici musicalieCulturali , l' identità della nostra terra , cheha molto da dare da diversi punti divista;sostenendo questi gruppi musicale eorganizzando eventi , trasferte per seguireiconcerti e iniziative varie che tendano allariscoperta di valori che stanno emergendo intutta la loro forza portando con essi un veroscossone sul pianosociale che è sotto gli occhidi tutti….Per questa Pasquetta il gruppo collabora coilisarusa (gruppo etnico calabrese)Perorganizzare una giornata di musica , ballo edivertimento presso la Pineta del Porto doRoccella (chi volesse partecipare, ecc. ecc)Tarantellosamente, in attesa dei concerti delpomeriggio a Siderno!Iniziative che ci proponiamo di ripetere e cheabbiamo già sperimentato , mettendoInsieme una trasferta in un luogo suggestivodella nostra regione , tanti strumenti Musicali, mangiare e bere , e la voglia di stare insiemein musica ed allegria Scoprendo di avere tantiamici e una socialità che collegandoci all'antico che ci Appartiene , scopriamonuovissima, giovene e positiva!

La band calabrese Scialaru-ga (Fabio Macagnino eVincenzo Oppedisa-no) esce con ilsecondo cd,c o p r o d o t t oda Taran-t aPoweredistri-buito daLucky Pla-nets. Oggi la presen-tazione ufficialedel disco colconcerto alConvento deiMinimi di Roc-cella, a partiredalle ore 18,30.Saltata laprima presentazione, prevista per giovedì scorso alBlue Dahlia di Marina di Gioiosa, vista la momenta-nea defezionedi Fabio Macagnino.Le 13 tracce, scritte e composte da Fabio Macagnino,sono state registrate e missate nella sede dell'Arlesia-na Studio di Carlo Frascà a Roccella Jonica. Il progetto di Scialaruga cresce nell'ambiente del Kau-lonia Tarantella Festival con la direzione artistica diEugenio Bennato, a dimostrazione di un passaggio dauna fase di rivitalizzazione della tradizione a una incui la lezione di ricerca d'identità è un dato assodato.Il secondo cd della band, dopo un lungo percorso distudio e di ricerca cominciato circa un anno fa nelcuore della Locride in Calabria, cerca di colmare quelgap tra la musica che deriva dalla cultura contadinatipica calabrese e la musica popolare contemporanea. Il lavoro musicale si avvale della collaborazione dinumerosi musicisti che fanno di Scialaruga un proget-to aperto e sempre in divenire: Massimo Cusato,Domenico Corapi, Carlo Frascà, Francesco Loccisano,Mujura, Francesco Nicita, Antonio Orlando, AlfredoVerdini. Con l'amichevole partecipazione della cantante SabaAnglana, di madre etiope e padre italiano. Scialaruga attinge a sonorità e ritmiche che si ispiranoai dialetti, all'apporto dal “basso”, ma non strumenta-lizzano la musica popolare anzi, ne riconoscono l'au-tonomia e l'irripetibilità, riscattandola dall'isolamentoe proiettandola su una scena cosmopolita. Il tentativo, infatti, è quello di superare l'eterna sepa-razione tra musica popolare tradizionale e musicapopolare contemporanea, ricercando, invece, una sin-tesi nuova e sfaccettata. Per questo il testo e la musica dell'album Scialarugaraccontano una visione della Calabria diversa: comequella di un viaggiatore tedesco di fine Ottocento checerca di assorbirne i tratti essenziali, distillandoneodori, sentimenti, pregi e difetti. La band Scialaruga nasce nella Locride nel 2008. Nello stesso anno, in collaborazione con i fratelliScarfò, dirige e compone la colonna sonora del film“Liberarsi. Figli di una rivoluzione minore”, per laregia di Salvatore Romano e pubblicata da LoadingProduction. La colonna sonora è l'occasione per Scialaruga di spe-rimentare e mettere a punto un sound che si muove acavallo tra tradizione e innovazione. Nel 2010 inizia lacollaborazione con Vincenzo Oppedisano. Numerosi i concerti fra il 2009 e il 2010: KauloniaTarantella Festival (2009 e 2010), Concerto contro landrangheta insieme a “Il Parto delle nuvole pesanti”(2010 Reggio Emilia), con Mario Incudine, GavinoMurgia e Pietro Iodice (2010 Torino Sala Espace), eancora con Saba Anglana (2010 Genova Suq Festi-val).

Gli Scialaruga presentanoil loro secondo lavoro

Una lettura molto interessante delle opere “Cavalle-ria Rusticana” e “Pagliacci” vi è stata al teatro F.Cilea di Reggio Calabria, nei giorni 15 e 17 Aprile.Andando oltre la frivola critica, ci soffermeremosugli aspetti tecnici ed emotivi della produzione cheha riscosso il più grande successo di pubblico dellastagione, al teatro reggino. La regia, firmata da Ales-sio Pizzech, propone una visione anticonformista deidue capolavori del verismo musicale italiano. Unalettura incentrata sulla figura di Santuzza in Cavalle-ria Rusticana e di Nedda in Pagliacci, contrariamen-te alle tradizionali proposte tenor-centriche della tra-dizione operistica italiana. In particolare, la figura diSantuzza, magnificamente interpretata dal sopranoChiara Angella, ricorda per molti aspetti la Medea diEuripide, nella sua ossessione squisitamente dram-matica e passionale. La scenografia è stata curata daMichele Ricciarini e dal suo bravo assistente Dome-nico Baccellieri. Per quanto riguarda gli interpreti,un particolare encomio a Chiara Angella, dotata dieccezionale pathos, sopraffina tecnica di emissione erespirazione, straordinaria musicalità e consapevo-lezza artistica da vera primadonna. Di particolareimportanza scenica ed interpretativo-musicale, ilbaritono partenopeo Carmine Monaco, che ha pro-posto un Alfio diverso. Un Alfio che quasi sembraessere vittima del proprio destino di carnefice.

Molto promettenti i giovani Marcello Rosiello, cheha interpretato un Silvio molto lirico, tecnicamenteimpeccabile e di grande pertinenza scenica, la sopra-no tessalonicese Kassandra Dimopoulou, una lolafrizzante e maliziosa, dalla vocalità elegante e sobria.Ottima anche la prestazione del tenore regginoFrancesco Anile, che ha mostrato come nell'aspettorecitativo il ruolo prima di Turiddu e poi di Canio siaddica proprio alla sua espressività, facendo ancorameglio alla seconda recita. Buona la resa, sia sceni-ca, sia vocale, del coro lirico “F.Cilea”, diretto dalmaestro B.Tirotta. Buona anche la resa sonora e gliequilibri dell’orchestra sinfonica F.Cilea, che nono-stante le pochissime prove, è riuscita ha sostenere unbuon livello, ricordiamo che le opere in questione dalpunto di vista musicale sono fra le più insidiose. Edinfine, come non parlare della star nascosta, il venti-seienne Christian Frattima, che abbiamo scopertoessere reggino, anche se non residente in Italia, la suabacchetta è vigorosa, tecnicamente ineccepibile e dirara chiarezza. Concludendo, uno spettacolo di gran-de livello artistico, che non eccede mai i limiti delbuon gusto. Grande merito va riconosciuto a Sere-nella Fraschini, direttore artistico del teatro, che concaparbietà, determinazione e tanto sacrificio, è riu-scita a realizzare una produzione unica e di tuttorispetto.

Cavalleria Rusticana" e "Pagliacci" due operee due successi per la stagione al Teatro Cilea

Oggi il Convento dei Minimi diRoccella ballerà la “Zzafratrance”

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38la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

NICODEMO VITETTA

Fino al 26 giugno a “Palazzo Blu” diPisa, è offerta l'opportunità di visitarela mostra: Donne d'Italia “LA METÀDELL'UNITÀ”. Tra le protagoniste,la “Nobil Donna” gioiosana Clelia Pel-licano. L'iniziativa si vanta del simboloufficiale delle celebrazioni per l'eventonazionale, è promossa dalla Fondazio-ne Palazzo Blu, con il contributo dellaFondazione Cassa di Risparmio di Pisae con il patrocinio del Ministero per lePari Opportunità della Regione Tosca-na, della Provincia di Pisa, del Comunedi Pisa. E' organizzata da “Giunti Arte”mostre musei, in collaborazione conFondazione Cineteca Italiana, ideata ecurata da Claudia Beltramo Ceppi.Grazie alla “segnalazione” fatta perve-nire dal Consigliere Comunale SandroNicola Modafferi, alle Istituzioni gioio-sane Comune e Pro Loco, è stata rea-lizzata una visita “privata” a PalazzoBlu di Pisa da parte del Presidentedella Pro Loco di Gioiosa Jonica Nico-demo Vitetta. Sandro Modafferi èlegatissimo alla sua terra d'origine, edè, infatti, nativo di Gioiosa Jonica maresidente a Pisa dal 1975. Modafferi,per oltre 15 anni ha svolto attività sin-dacale nella CGIL ricoprendo variincarichi. Dal 1998 è ConsigliereComunale e membro della Commis-sione Cultura, Pubblica Istruzione eSport. Nel 2003 è stato eletto Presiden-te della Commissione Bilancio, AffariIstituzionali, Sviluppo e Programma-zione Economica. Nel 2005 è statocapogruppo in Consiglio Comunale,"Per la Sinistra". Nel 2008 viene rielettoconsigliere comunale nella lista: “LaSinistra l'Arcobaleno” figlio dell'Illu-stre compianto ex Sindaco del Comu-ne di Gioiosa Jonica, Prof. Francesco.Anche attraverso l'efficace impegnodell'Associazione Calabresi a Pisa, gui-data dal reggino di nascita, Pietro Cuz-zola, è stato possibile accedere nelleprestigiose Sale del Palazzo Blu, perammirare il percorso che vede coinvol-ta la giornalista gioiosana Clelia Pelli-cano. L'Associazione “Esperia” è unodei principali forum italiani nello svi-luppo della conoscenza della Calabriae dei Calabresi. A tale fine si avvale del-l'attività volontaria dei Soci, del contri-buto culturale di chi condivide gli scopidell'Associazione, del contributo eco-nomico sia dei Soci sia degli organismipubblici e privati che di volta in voltavalutano positivamente le iniziativerealizzate dall'Associazione, attraversogli strumenti che l'Associazione Espe-ria adotta per conseguire il suo obietti-vo. Tra gli eventi di maggiore rilevanza:mostre, convegni, seminari, pubblica-zioni, partecipazione e promozione distudi e ricerche. Il progetto “tema”della mostra di Palazzo Blu, si concen-tra su tutte le donne determinate che,con la loro forza non ostentata, hannocostituito quel terreno, duro e fertile,su cui si è sviluppata la civiltà italiana.L'Unità d'Italia ha, infatti, voci maschi-li, da Carlo Alberto a Mazzini, da Gari-baldi a Cavour, da Turati a Mussolini aMatteotti, da De Gasperi a Togliatti, ecosì via. I nomi di coloro che vollero l'I-talia unita, di coloro che la fecero, dicoloro che la guidarono attraverso dueguerre mondiali e una dittatura termi-nata in guerra civile, dei padri costi-tuenti della Repubblica, di coloro chela governarono, la formarono e nefurono formati, di coloro che la descris-sero e la cantarono, sono noti. In que-sta storia, i nomi delle donne non sononecessari. Eppure: Cristina di Belgioio-so, Anita Garibaldi, Elena Regina,Maria Montessori, Grazia Deledda,Matilde Serao, Anna Kuliscioff, EddaCiano, Tina Anselmi, Nilde Jotti, AldaMerini, Rita Levi Montalcini, OrianaFallaci, Ilaria Alpi e Clelia Pellicano,rappresentano la “Metà dell'Unità”,che ha partecipato in maniera attivaalla costruzione della Nazione, dalla

sua Unità fino ai nostri giorni. CleliaPellicano, è stata la “pioniera calabre-se” del femminismo. La marchesa Pel-licano “proveniente” dalla silenziosaGioiosa Jonica è approdata ai fervidisalotti politico-culturali romani delNovecento, dalle conferenze femmini-ste alle battaglie per i diritti al votodelle donne. Madre di sette figli esposa del deputato al Parlamento, unapersonalità brillante, un'intelligenzavivace posta al servizio del suffragiofemminile, dell'affermazione di unadimensione extradomestica delledonne.Clelia Pellicano, in arte JaneGrey, è stata autrice di novelle , diun'inchiesta sulle industrie e le operaienella provincia di Reggio Calabria edanche due romanzi misteriosamentescomparsi. Sua madre era PierinaAvezzana, figlia del generale Giusep-pe, amico di Giuseppe Garibaldi, suopadre era il barone GiandomenicoRomano, giovane deputato del parla-mento italiano nel 1870. Era la quartafiglia. La sua vita fu intensa ma breve.Sposò, a sedici anni, il marchese Fran-cesco Maria Pellicano dei duchi Ria-rio-Sforza (uno dei proprietari delCastello Feudale di Gioiosa Jonica) .Ilsalotto della sua villa romana fu fre-quentato dai Ministri Orlando, DiRudinì, Salandra e da intellettuali,scrittori e poeti, come Luigi Capuana,Matilde Serao. Rimasta vedova nel1909, si occupò del patrimonio familia-

re, incrementando, in qualità oggidiremmo d'imprenditrice, le proprietàe mettendole a frutto, creando persinoa Prateria, una frazione di San Pietro diCaridà (RC), un'impresa forestale. Eraun'appassionata amazzone ed un'euro-peista convinta. Parlava correttamentefrancese, inglese. Svolse attività di gior-nalista che per quel tempo era una verae propria rarità specie per le donne. Fucorrispondente della gloriosa rivistamensile «Nuova Antologia” nellaquale facevano le loro prime proveimportanti scrittori in vista del momen-to. Collaborò anche a «Flegrea» e allarivista quindicinale torinese «LaDonna» che le dedicò qualche suonumero. Scrisse per quest'ultima rivistatre reportage, nel 1909 come corri-spondente da Londra, dove s'era reca-ta in qualità di socia delegata del Con-siglio Nazionale Donne Italiane perpartecipare al Congresso Internazio-nale femminile che lei chiamava la“nostra alleanza”, sorta fin dal 1902. Virimase una settimana, che fu moltointensa di incontri e descriveva la grankermesse di rappresentanti di ben 21paesi esteri, tra cui Nuova Zelanda,Australia, Norvegia, fino alla misterio-sa regione del Transvaal, in Africa. Eraorgogliosa d'essere rappresentante del-l'Italia, arrivata quasi per ultima, maben determinata a contare. Bella lasua espressione augurale: «Ricordatevivoi donne d'ogni razza, d'ogni paese -

da quelli dove splende il sole di mezza-notte a quelli in cui brilla la Croce delSud - qui convenute nella comune aspi-razione alla libertà, all'uguaglianza,strette da un nodo di cui il voto è il sim-bolo, ricordatevi che il nostro compitonon avrà termine se non quando tuttele donne del mondo civilizzato sarannosempre monde dalla taccia di incapa-cità, d'inferiorità di cui leggi e costumil'hanno bollate finora!» Riconoscevache la battaglia femminile era sacro-santa e imposta da necessità storiche esociali. Le popolazioni settentrionaliavevano capito, prima di tutte le altre,l'idea che il destino della donna è con-giunto a quello dell'uomo e che dalrispetto reciproco dipende una vitafutura migliore. Raccomandava poi ilmotto che in quell'occasione era statoconiato: «Nelle cose essenziali unità,nelle non essenziali libertà, in tuttecarità» Purtroppo Clelia Pellicano nonvide la conclusione della lotta per il suf-fragio ingaggiata con tante altre sociedi numerosi comitati allora sorti perrivendicare i diritti socio-politici delledonne, nonostante che, anche a Roma,nel 1914, avesse partecipato al congres-so con un ordine del giorno da lei stes-sa stilato e la richiesta d'una miglioreretribuzione del lavoro femminile (ildiritto di voto alle donne, in Italia,introdotto solo nel 1945). Risulta chelei avesse firmato con il suo nome d'ar-te la prefazione del libro La legge e la

Donna, scritto da Carlo Gallini nel1910 per sollecitare il parlamento ita-liano ad ammettere le donne al voto.Affiancò alla battaglia civile e political'attività di scrittrice sotto pseudonimo.In quest'ambito scrisse romanzi enovelle dal forte timbro realistico: Lavita in due o Coppie, nei quali analizza-va e descriveva le difficoltà del matri-monio, le incomprensioni, l'etica delbuon esempio per i figli.Sono state rie-dite in anastatica, presso l'editore bolo-gnese Arnaldo Forni Le novelle cala-bresi del 1908, talune brevi ma incisivedescrizioni della realtà contadina e del-l'emarginazione delle donne del popo-lo, verso le quali la scrittrice nutre sen-timenti di viva simpatia e solidarietà.Clelia Romano Pellicano “impersonò”veramente il passaggio dalla tradizionealla modernità. L'esposizione rimarràaperta fino al 26 giugno a “PalazzoBlu”. In occasione del 150° anniversa-rio dell'Unità d'Italia, l'esposizione rac-conta la storia del nostro Paese vissutaattraverso le voci e le vicende della suaparte femminile. La mostra parla dellemadri, delle mogli, delle figlie di qual-cuno, di tutte quelle donne che hannostentato a essere riconosciute nella loroidentità da un paese che concederàloro il diritto di voto solo dopo laseconda guerra mondiale e quello aldivorzio e all'aborto alcuni decennidopo. Nella mostra si alternano dipin-ti, da Fattori a Guttuso, fotografie digrandi autori, immagini della realtà,per terminare con le parole di trentadonne famose, ciascuna delle quali hascelto di regalare il suo messaggio. Iloro nomi sono e rimarranno semprequelli dei loro mariti e compagni, leloro figure saranno rinomate e trasfi-gurate soprattutto per una bellezzaesteriore da cui sola sembrava a voltepotesse dipendere la loro effimerafama. In occasione del 150° anniversa-rio dell'Unità d'Italia è stato scelto diraccontare proprio la storia di questedonne, anonime anche se famose,ricercando e ritrovando, al di là dei loropadri, mariti e figli le radici di un'iden-tità che possa contribuire ad arricchirela storia dell'Italia intera, ricomponen-do le due metà dell'unità, così che que-sta unità, che è la realtà della storia edella vita di ciascuno, sia anche il ricor-do di una data ma non solo. Si ritrova-no così la voce e l'immagine di donnedeterminate che con la loro forza nonostentata hanno costituito quel terre-no, duro e fertile, su cui si è sviluppatala civiltà del nostro paese, la voce diquella “Metà dell'Unità” finora rima-sta sommersa e quasi dimenticata,come fosse ovvia e quindi non necessa-ria. La mostra ricorda le voci cancella-te delle tante donne che, con il loroduro lavoro hanno permesso ai loromariti di emigrare all'estero, alla ricer-ca di una vita migliore, arricchendo,essi, la nuova Italia con le loro rimesse,sobbarcandosi, loro, il peso e la faticadella cura di mogli, suocere, figlie,rimaste a casa. O le tante voci dellevedove bianche che, attraverso dueguerre mondiali, hanno sostituito i loromariti (impegnati in guerra a difesadella Patria) assicurando la conduzio-ne della famiglia o per altre la prosecu-zione della produzione industriale delpaese, accettando condizioni di vitaspesso disumane e stipendi bassissimi,aggiungendo naturalmente al normalelavoro di casa il lavoro nelle officine. Ole donne che, sviluppando il loro desti-no dell'accudire, inventarono, comeMaria Montessori, nuovi modi perinsegnare ai propri figli ad apprenderee , o le donne impegnate in politica, piùnote per il ruolo dei loro compagni,come il grande medico Anna Kuli-scioff, che, benché avesse scoperto l'o-rigine batterica della febbre puerpera-le, salvando la vita a tante donne, rima-se (per molti), la “compagna” di Tura-ti, quello stesso Turati, che, spinto dal-l'ideologia, negò il loro diritto al voto.

Amarcord

DONNE D'ITALIA “LA METÀ DELL'UNITÀ”In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia

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3939la RivieraDOMENICA24 APRILE2011

LA CALABRIA NEL CUORE

Da Orte , dove ufficialmente risiedeva , è tornata alla casa delPadre la signora Rosetta Sanapo Primieri, che nella comunitàsidernese era meglio nota soltanto come Signora Rosetta tantoaveva qui familiarizzato , stringendo con l' ambiente relazionimolto intense e solide.Di origini pugliesi, si era stabilita con la famiglia ad Orte e vis-suto la sua vita lavorativa a Roma (era sarta ed era stata a lungonell' atelier delle sorelle Fontana).Poi era capitata a Siderno ,ospite estiva , e si era immediatamente innamorata -ricambia-ta- della nostra cittadina, forse 35 anni fa e da allora, ogni anno-immancabilmente- vi si era portata per le vacanze estive , conuna assiduità tale che nel 2011 la nostra Pro-loco ritenne diassegnarle il riconoscimento del “Premio Fedeltà”.Estroversa esimpatica, la Signora Rosetta si era saputa creare, a Siderno,una cerchia di amici non occasionali, di interessi vari, ricreativie culturali, nei quali e con i quali si sentiva tanto a suo agio dadecidere di abitare qui, ormai da tempo, per gran parte dell'an-no, di “di diritto” considerandosi- e considerata- cittadina sider-nese, accolta ovunque con calore scambievole e manifestazionidi disinteressata amicizia.Agli amici, appunto, che l'avevanosalutata appena poco prima dell' inizio dell' inverno, quando leisi era recata nella casa di Orte, e che erano in attesa- purtrop-po ormai vana- di salutare festosamente il suo ritorno a Sider-no e di riabbracciarla ancora una volta e per molte altre volte,la figlia Elisabetta ha voluto indirizzare il seguente tenero salu-to:

Mia madre era un uragano, era il vento che soffia forte fra le fron-de degli alberi, era l'acqua vorticosa di una cascata.No, non somi-gliava allo scorrere lento di un fiume o alle acque tranquille di unlago; lei straripava di emozioni, di parole e di vita e di fronte a leinon si poteva rimanere indifferenti.Cio che apparteneva al suo cuore finiva per appartenere anche altuo e ciò che apparteneva al tuo cuore entrava nel suo.Amava la vostra terra che ha rappresentato il ventre accogliente incui rifugiarsi; il calore,non solo del vostro sole, ma soprattutto del-l'amore che gli amici calabresi hanno voluto così generosamente edi cui era profondamente orgogliosa.Conservate nel vostro cuore quella parte di mia madre che viappartiene e ricordatela nelle vostre preghiere così come, sonocerta, lei vi ricorderà per sempre nelle sue.

Vi ringrazio dal profondo del mio cuore, la figlia Elisabetta

CERIMONIA DEGLI ADIII

Anche le querce o prima o poi cadono perterra, ma gemmate. Tale è stata e rimane lafigura di Peppe Sacco, trapassato , all'età di 82anni il 18 aprile nella sua casa di Bovalino ( quiera nato il 15 giugno 1929). Fu e resta un uomocon la schiena diritta, mai tentata a piegarsi.Un combattente sicuro per la causa dei lavora-tori, in prima fila, quando il Partito socialistaera una bandiera da tenere in alto, e, poi, neldeclinare e sparire dello stesso, in trincea adifesa degli ideali socialisti- uguaglianza, giusti-zia sociale, libertà- che nessuna tempesta puòannacquare e affogare. Questa era la fede diPeppe Sacco. . Fede di socialista intransigenteche lo portò ad aderire al PSIUP quando il Par-tito socialista di Nenni intraprese il camminoverso l'alleanza con la Democrazia cristiana e i

la partecipazione al governo di centrosinistra.Vi vide un tradimento. Da socialista tutto d'unpezzo, non poté vedere altro. E nella fedesocialista riposò inquieto fino alla morte,dando segno d'una vita perennemente antago-nista all'opportunismo, al trasformismo, alcarrierismo. Questo nostro tempo, ricco di vizi e povero divirtù civili, di omuncoli, che sanno solo genu-flettersi, di canne al vento, che sanno solo pie-garsi, di degenerati, che insegnano l'arte di ven-dersi per un piatto di lenticchie, per un ciondo-lo , non era e non è il tempo di Peppe Sacco. ill suo tempo è il futuro. Quando ritornerannogli ideali umani, gli ideali socialisti, che da quia lì lo faranno finalmente riposare in pace. Perora, no.

PEPPE SACCO,SOCIALISTA PER SEMPRE Leo Scordo, che è morto a Bova

Marina domenica 17 aprile all'etàdi 77 anni, apparteneva alla sem-pre fitta schiera degli uomini sem-plici , che hanno nel cuore la reli-gione del lavoro, della famiglia, del-l'amicizia. Negli anni suoi primagiovani e poi maturi fu sul frontedell'opposizione comunista all'op-pressione economica e l'ingiustiziasociale, che gravavano, comeoggi, il mondo del lavoro. Diedetutto, non chiese mai nulla. E vissesempre del sudore della sua fronte, rispettoso di tutti, rispettato datutti. Un uomo meridionale. Unvero uomo. Sono queste le perso-ne, sempre più rare, che fannocivili i nostri paesi e, pur nella loroumiltà, sono d'esempio alle nuovegenerazioni. Le nostre condoglian-ze alla sua famiglia.

In ricordo di

Leo Scordo

Conosco la famiglia di Stefania dai tempi della mia infanzia, famiglia di perso-ne operose, dignitose e intelligenti, di STEFANIA il primo flash mi raggiunge,per una recita, presso il plesso scolastico Belvedere, recita in cui interpretaAnna Franch. In questi giorni…….. , giorni in cui il suo nome ricorre nelle lab-bra di tante persone che l'anno conosciuta, in tanti ricordano la sua interpreta-zione di Anna Franch: segno di una precoce maturità intellettuale , umana edartistica.Capacità ed impegno che si sono manifestati appieno nel corso dei studi e nelsuo lavoro di architetto. Lavoro in cui ha profuso grande passione e amore,amore secondo solo, forse, a quello per la sua famiglia, famiglia che l'haamata profondamente e che lei ha amato oltre che sostenuto con il suo carat-tere forte e deciso ma al contempo giocoso e positivo .Ricomincio a frequentare Stefania nel 2007 insieme Ad Assunta Barillaro suacarissima estimatrice ed amica e insieme collaboriamo nella FondazioneScannapieco dove ha avuto l'incarico di consigliera e di segretaria, incaricoanche questo svolto con serietà. Impegno, professionalità e amore, tutte qua-lità che accompagnano tutti gli aspetti della sua breve ma intensa vita .Questi ultimi mesi, man mano che la malattia come lei diceva diventava più cat-tiva l'immagine di questa giovane donna. Orgogliosa e tenace, decisa e sicurache cammina per le strade di LOCRI con il suo portatile, sempre pronta a par-tecipare anche alle decisioni difficili e impegnative mi è stata sempre presentee ricordo con serenità il nostro ultimo incontro a Pavia, non solo perché anco-ra con la sua voglia di vivere ci ha infuso speranza, ma perché la sua parteci-pazione all'ultimo suo consiglio di Amministrazione èstata fondamentale per il progetto di recupero in cui eravamo e siamo impe-gnate.Siamo consapevoli di non poter e saper dire tutto quello che vorremmo,ma altrettanto convinte che il nostro commiato da te deve essere come tu avre-sti voluto e perciò chiudo ricordando l'insostenibile leggerezza del tuo essere ,e mi piace pensare a te come una delicata creatura che ci continuerà a starevicino, ma che sarà sicuramente vicino alla sua famiglia e alla sua amatissimamadre, ciao STEFANIA.

Le amiche della Fondazione “Scannapieco”

A STEFANIA

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CULTURALIBRI

40la RivieraDOMENICA24 APRILE 2011

E l'animali si riuniru tuttidi l'omu pemmu copianu progettupecchì la monarchia è chi li futti,lu Re Leuni ch'è di bell'aspettu.Tutti nzemi mbicinatinommu su cugghjhuniatied infini mu votamuca lu populu è sovranu.Lu Tacchinu mpumicatuidu sulu avia parlatudissi ancora e cu arroganzapresentandu a circostanzanu listuni i candidatipemmu su prestu votati.Ntrha lu menzu lu Porceduchi nno nci merìa daveru“Cazzu no! No lu volimu”dichiararu a tavulinul'Animali cu crijhanza“Chidu mangia a jhaccapanzae si sgrana comu nentili sustanzi di presenti.”“S'è mpegnatu mu s'abbuffano fa casu a la baruffae ndi vota a lu mumentunu qualsiasi emendamentu”.Ddà la Iena c'arridìadissi: “La democraziaè na cosa complicatachi ssi campa a la iornata.Pemmu nc'è la maggioranzanommu si guarda la panzamu l'avimu tutti chinadi la sira a la matina”.Rispundiu l'opposizioni:“Se ndi dati la razionia favori vi votamue di fattu no parlamu.”Pigghjandu la parola lu Leunimu cumbinci lu populu cugghiunich'era lu mumentu cchiù propiziupemmu si mbenta sbertu lu comizziu.“E comu vi dicia e sapiti tuttisi presentanu a bui li deputaticu facci tosti e menzi farabuttipe la candidatura mu votati.Se penzati ca cumbenipemmu nc'è democraziavi sbagliati tutti quantica diventa fetunzia.Lu penzeru principalilu sapiti vui nimali?Di li deputati tuttiè mu mangia, mbivi e futti.V'accorgiti chianu chianuca lu populu sovranuè mu paga tassi assaie chi no cumanda mai.Ma s'aviti d'imitarilu guvernu di l'Umanipemmu è chiaru e trasparentica si scannanu pe nenti.Botti e ngiuri a vucca chjinacomu scrofi a la latrhinacomu tanti porcedazzichi ssi guardanu i soi cazzi”.Chista vota pe daverus'offendiu lu Porcedu…..e nci nesciu nu scruschiu di la gulacercandu scusa, pigghiau la parola.Molto fine ed eleganteil maiale benpensanteche non dice mai a casacciocominciò parlando a braccio:“Sono molto nauseatonel sentir questo parlato,mi consenta mio sovranose mi brucia il deretano.Ogni volta che parlatedegli umani deputativoi mi fate paragonetra i suini e le persone.Noi sì, è vero, siam Maialie ci piace assai mangiaresenza falsa religionerigettiamo il paragone.La civil democraziaè che vuol babbigneriaca no và trovandu dottimi ritiro e bonanotti.”( da Ndavi pe tutti, Pellegrini, Cosenza 2010,pp. 22-27)

FRANCESCO RITORTO

CANTAMI O DIVA(MA IN DIALETTO)

ANIMALI CANDIDATIDi Siderno e della LocrideGIOVANNI PITTARI

La prestigiosa collana della BancaPopolare del Mezzogiorno, “Lecittà della Calabria”, s’ arricchiscedi un ulteriore volume, Siderno e laLocride - Storia cultura economia (

Rubbettino , Soveria Mannelli 2010, Û 45,00)a cura di Fulvio Mazza.Lo schema adottato ripercorre in manierafunzionale quello dei precedenti volumi, edei precedenti volumi trascina difetti sulpiano scientifico e bibliografico. Per esempio,il ricco capitolo dedicato a “La Locride nellastoria antica”, in maniera sorprendente nonriporta dati nuovi significativi, riconosciutiormai in maniera assoluta dalla comunitàscientifica. Infatti, non si fa minimamentemenzione dei dati indicativi emersi dallericerche espletate dalla missione archeologi-ca americana dell’Università del Kentuckyche hachiarito l’organizzazione del territoriodella Locride dal periodo preistorico all’etàgreca.Né tanto meno, d’altra parte, trovano ildovuto riscontro dati recentemente conte-stualizzati nell’ambito delle ricerche svoltenegli anni cinquanta- sessanta del Novecen-to, che hanno dato nuova luce alla frequen-tazione antropica nella valle del Torbidosenza soluzione di continuità dal neolitico aigiorni nostri.Fermo restando che l’apparato fotografico egrafico non risulta arricchito, se non limitata-mente rispetto a quello di volumi già editi daconsiderevole tempo.In considerazione di ciò, il quadro storico-archeologico risulta accresciuto in maniera

essenziale, senza che venga sostanzialmenteapportato un quadro sinottico di riferimento.Misericordia cristiana vorrebbe poi che nonsi parlasse dell periclitante capitolo, ”Scritto-ri, impegno e diaspora intellettuale nel Nove-cento culturale della Locride”, in cui l’analisiriguardante le personalità e i movimenti cul-turali analizzati si riduce ad un mero elencodi nomi ed opere che meritavano una tratta-zione indubbiamente meno stracca e superfi-ciale.Ma per questo era necessario volgerel’attenzione, impegnandoli, a esperti dellamateria. Non è accaduto né pr questo volu-me né per i volumi precedenti. E nel caso inspecie, si ha la percezione che siano state uti-lizzate delle schede di riferimento, senza laconoscenza reale dei testi degli scrittori presiin esame, tralasciando, come di fatto è avve-nuto, di identificare la validità letteraria diquegli scritti che hanno valicato i confinidella nostra Regione e non solo. Ma quel che maggiormente sorprende ècome mai vengono sottaciuti personaggi diprimo piano che, in ogni epoca, sono statipunto di riferimento nel panorama culturaledella Locride.Ed ancora:se alcuni comuni del territoriolocrideo sono stati analizzati con dovizia didati e particolari, altri sono stati esaminati inmaniera sommaria, senz'altro degna di unsicuro approfondimento, essendo disponibi-li, allo stato attuale, dati significativi noti allabibliografia scientifica.Sicuramente è stata persa un' ulteriore occa-sione per rilanciare un territorio che intendeproiettarsi nel futuro.

“ … Chi vive da solo, chi prende assai poco, chi gioca col fuoco, chi vive in Calabria, chi vive d’amo-re, chi ha fatto la guerra, chi prende il 60, chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro. Ma il cielo èsempre più blu …” Sulle note delle canzoni di Rino Gaetano, Carmine Abate, scrittore crotonesecome il compianto cantante, racconta ne Gli anni veloci- il romanzo è uscito nel 2008, ma vale penatornare a parlarne- la storia di amore e di memoria tra due giovani calabresi, Anna e Nicola. Il loroamore, fatto di salsedine di mare e di sogni in musica, corre veloce come gli anni, come le note, comele corde della chitarra di Rino, come il destino, inclemente o, a volte, cretino. E questa folle corsaper stringere il tempo in un pugno lascia dietro parole non dette, rimorsi, rimpianti, figli non rico-nosciuti ed amori perduti.Carmine Abate ha una scrittura semplice ed immediata, ferma e precisacome il pennello di un pittore che disegna il visibile come se non fosse su tela. La sua è una linguaricca, grassa di inflessioni dialettali, per questo più pungente, più amara, più verace. Inzomma, solan-za, sperta, lauriano e tanti altri termini si mescolano ad un italiano semplice e chiaro, senza corian-doli , e creano un’armonia di suoni e pensieri davvero suggestiva. Carmine Abate, che attualmente vive in Trentino e lì insegna, è nato a Carfizzi, una piccola comu-nità arbereshe della Calabria. I suoi romanzi hanno ottenuto numerosi e qualificati premi. Gli anniveloci, edito dalla Mondadori (Piccola Biblioteca Oscar), ha vinto il premio Tropea e si presentacome un romanzo molto intenso e quasi tridimensionale, oserei dire, poiché in esso i protagonisti simuovono su dimensioni diverse ma parallele a quelle di Rino Gaetano, Lucio Battisti, Pietro Men-nea. Vite importanti che scandiscono e imprimono il tempo veloce sui volti della gente normale diCrotone. Un romanzo pieno. Un romanzo per i figli della nostra terra che non si arrendono. In nes-sun luogo.

Ritornando su Gli anni veloci di Carmine Abate

E il cielo blu è sempre un desiderioFILOMENA CATALDO

CARMINE ABATE

Francesco Ritorto nasce nel 1953 a Maròpati,(Reggio Calabria) .Provieneda una famiglia modesta e onesta.Si ferma,quanto agli studi, alla scuolamedia.Ciò che non gli impedisce di farsi una formazione culturale constudi di autodidatta.In casa si respirava poesia nella quale eccelse ilnonno Salvatore Seminara.Siccome il sangue non è acqua neanche nellacultura, Francesco Ritorto ha proseguito, con risultati notevoli, la vena delnonno di cui è segno tangibile la raccolta Ndavi pe tutti.

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3941la RivieraDOMENICA24 APRILE 2011

BIBLIOTECAMERIDIONALISTA

Mi pare – dichiaro subito che la mia interpreta-zione della poesia della poetessa del Cinquentosi discosta da ogni altra linea intepretativa – chesi possa con successo affermare che il Canzo-niere di Isabella Morra di Favale si stacchi dallapoesia petrarchista e bembesca di quel periodoe che sia frutto di una situazione di lontananzae di solitudine, di sconfitta di ogni anelito ad unavia intessuta d’ amicizie, di incontri, di apprezza-mento, di soddisfazione letteraria e culturale.Il Canzoniere di Isabella Morra, che il grandeCroce scoprì e offrì alla civiltà dell’uomo, è ati-pico. E tanto atipico quanto frutto di una singo-lare e tragica esperienza personale. Eventi digrosso spessore avevano devastato tutto ilRegno di Napoli percorso prima dalle truppedel Lautrec e poi dalle forze imperiali di Car-loV. Il Barone di Favale, don Giovanni Miche-le Morra, si era schierato con Francesco I, re diFrancia. Sconfitto si rifugiò a Parigi abbando-nando al loro destino la moglie, Luisa Brancac-cio, e i figli minori: Isabella. Porzia, Decio,Fabio, Cesare, Camillo. Si era nel 1529. Vicerédi Napoli era Filiberto di Chalon d’Orange alquale i feudi baronali dovettero pagare il fio delloro schieramento con il nemico.. Solo più tardi,dopo la cacciata dal feudo, i Morra riacquistanoFavale e il feudo passa nelle mani del figlio piùgrande Marcantonio, a cui si affiancanoFabio,Cesare e Decio.Si entra in una fase di regressione o comunquedi stagnazione. I fratelli Morra sono ignoranti edespoti senza ragione. Vivono isolati e dediti aduna vita di soprusi e di abusi nei confronti dellapopolazione del feudo. Crescono in modo ispi-do e asociale, pronti a tormentare, a chiudere leporte ad ogni vento innovativo. Rompono ognicontatto con gli altri feudi, si chiudono ad ogniinnovazione o progresso.In quel tempo, pur tra le guerre che determine-ranno il loro crollo, le Corti Italiane fiorisconodi modernità, di cortesia, di ricchezza, di inno-vazioni. E’ anche il tempo delle cortigiane-meretrici, con un ruolo sociale, ma è anche esoprattutto il tempo del Cortigiano del Casti-glione, del Galateo di Giovanni della Casa,delle donne di Corte, splendide ed emancipate,poetesse ,alcune, di grande pregio e valore.Favale corre verso il Medioevo, verso il passato,vive di angustie economiche, sociali, culturali epolitiche. Nel castello di Favale vive Isabella, lagiovine figlia del barone don Giovanni Michele,anima sensibile, colta, votata al fascino e alleprerogative del suo tempo. Un buon pedagogola aiuta e la illumina, la guida a capire gli anelitidel tempo e a rendersi conto delle sue esigenzemorali e spirituali. A poco alla volta si struttura-no la sua vita, le sue aspirazioni, la risoluzione divoler andar via da quel luogo funesto. Canta:

“ Ecco che un’altra volta, o valle inferna, /ofiume alpestre, o ruinati sassi, /O spirti ignudi di virtude e cassi,/Udrete il pianto e la mia voglia eterna”.

Dal monte Coppolo la poetessa scruta le acquedello Jonio semmai dovesse apparire una velache riportasse a casa suo padre. Sguardi conti-nui, illusioni risorgenti e delusioni che si ripete-vano e si accumulavano nella testa della giova-ne.. Donna Giulia Orsini di Senise le assicuraprossime nozze, ma i fratelli o la lontananzanon fanno mai maturare tale tempo di nozze edi salvezza. La lezione matrimoniale che ci offrela poetessa con il sonetto intitolato a Giunone èdi una entità umana e morale tale da far rabbri-vidire, da superare quei tempi infarciti di belleparole:“ Guida Imeneo con sì cortesi affettiE fa’ sì caro il nodo ond’io m’allaccioCh’una sol’alma regga i nostri petti”.Grande la sensibilità della poetessa di Favale ela capacità di lettura interiore.Ma gli anni più intensi e tragici della sua breve

esistenza sono quelli che seguono il 1540, anniin cui a Bollita, un feudo vicino a Favale, cono-sce l’excastellano di Cosenza, don Diego Sando-bal de Castro, cavaliere bello, audace e di spiri-to. Don Diego era stato sospeso dal suo ruolo diCastellano della città di Cosenza per gravi erro-ri di cui non si sa nulla. Non si presenta dalViceré e viene condannato in contumacia albando dal regno di Napoli. Si stabilisce a Bene-vento e da lì ogni tanto scende fino a Bollita perandare a incontrare la moglie, donna AntoniaCaracciolo e i figli. In uno di questi viaggi incon-

tra, a Bollita, Isabella Morra dalla quale appren-de delle sue ansie e dei suoi tormenti. I due simettono a scambiarsi delle epistole tramite ilpedagogo di casa Morra. Forse Isabella prepa-rava con don Diego la fuga da Favale, forse trai due era nato un idillio, un amore da lontanoalla maniera dei provenzali. I fratelli Morra siinsospettiscono, seguono il pedagogo, scopronola corrispondenza ed uccidono il pedagogo, poirivolgono la loro furia omicida verso la sorella ela ammazzano. Il tabù è il grande, nero geniodell’ignoranza. Siamo nel 1546. Non paghi ten-

dono un agguatto a don Diego Sandobal e louccidono con tre “archibusate”, che lo colpisco-no all’occhio e al volto. E certamente, mentrela triplice morte ci atterrisce,non possiamo farea meno di non tentare il recupero umano e poe-tico, morale della giovane poetessa. Il convinci-mento che la poesia di Isabella Morra sia unapoesia drammatica,quasi diaristica, che ha a suofondamento esperienze forti e come piattafor-ma un ambiente retrivo e feroce e che sorge dal-l’analisi di quel periodo e da quanto lei stessaconfessa nei suoi versi. Si considerino i seguen-ti:”Contra fortuna allor spargo querela,ed ho in odio il denigrato sito,come sola cagion del mio tormento”.Dunque è il suo malessere il fondamento dellasua poesia. E’ il luogo. Sono i fratelli E’ quellaprigione. La grettezza di chi le sta accanto e ladenigra e la immiserisce.E ancora: “Così a disciolta briglia,seguitata m’hai sempre, empia fortuna,cominciando dal latte e dalla cuna”.E :” Ahi, ahi! Misero fato,mangiare il frutto ch’altri colse..”.Oppure: “Ahi,ahi,Fortuna, e perché far noldei?”.Il tormento e le vibrazioni proprie ed originali diquesti versi assicurano del suo dolore, della suapresenza, della sua consapevolezza, della suaunicità e danno modo di prender atto che sipronuncia e scoppia una voce che scopriremonella sua compiutezza tre secoli dopo con Gia-como Leopardi.E comunque la giovane poetessa era già nellemani della “Vergine Maria” quando la ferociadei fratelli spense quella intelligenza originale enuova. Quell’anima grande.Il sottoscritto è anche autore di un romanzo sto-rico proprio su Isabella Morra di Favale, invisione presso la Sellerio. Del romanzo si tra-scrive qui di seguito l’introduzione:Dal romanzo “ Isabella Morra di Favale” diCarlo A. Pascale: La premessa.

Isabella Morra di Favale, donna meridionale CARLO A. PASCALE

Gentile Baronessa, decenni e decenni di devozione e di pensieri Le ho inviato a Favale, nel suo castello, prima che venissi a trovarla. Partii, ma io ero già là. Nella sua valle inferna. Nelle sue stanze. Sono penetrato nelle pendici del Pollino e sono giunto presso il suo castello. Intorno alla sua terra, Baronessa, le cose piccole diventano grandi e quelle grandi richiedono sempre più tempo, per concludersi. Dunque sono venuto nel suo castello e sono stato su quello che io presumo sia stato il suo balcone. Un affaccio sul fiume Liri, un continuo muoversi dibagliori e di riflessi. Di luci quasi sempre in fuga. Non c’era. Naturalmente .Lei non c’era. Ed ho guardato ogni cosa con rassegnazione. Ma anche con meraviglia, col sospetto che qualcosa di Lei fosseprossimo ai miei desideri. Non sospettoso e non affettuoso. Percepibile.. Notavo ovunque intorno dell’ironia. L’ironia del tempo. Le distanze abissali chesi contraggono. E il nume del silenzio. Tutto taceva e chiedeva nel contempo. Tutto era un grido galattico. Mi obbligai a stare calmo e sereno. Sicuro che avessi dovuto meritarmi ogni apertura: un sorriso, magari, ub fruscio di fantasma, un gemito, un lamentogentile ed afflitto, un cenno malizioso, la gioia di un verso, un anelito soffiato dall’animo. Un pianto rimasto negli occhi.Cercai il pavimento macchiato di sangue, il punto dove la vigoria del suo corpo si fuse col cielo. Dove lo spavento divenne stasi. E freddo. In certi altri punti del castello mi attardavo senza sapere il motivo. Mi piaceva interrogare le pietre. Tutto ciò che il tempo aveva conservato nello spaven-to. E, andando di stanza in stanza, sentivo che un’esile vita soffiava e tendeva a farsi voce. Un bisbigliare di nido, una cadenza di perdono, un minimo ritmo di rancore, un seme di speranza che ritenevo impossibile e che, pure, si gonfiava. MI dicevo che Lei, serenamente, appariva di notte. Che di notte soltanto percorreva la scala per raggiungere la sua stanza ed il suo balcone. Per guarda-

re lontano, per sentire il destino. Per leggere l’attesa Guardai nel cielo, quella notte. C’era la luna. Poco più di uno spicchio. E alitava una brezza e l’acqua del fiume lasciava alzarsi un murmure. Tutto aveva

un suono, ma il silenzio era più grande. E più grande ancora era l’ansia. Indicibile il vuoto in cui precipitavo. Lo sconvolgimento della certezza, il fascinodel delitto.

Mi sorprese un passo lento. Leggero come una piuma. Vidi la sua immagine, Baronessa. Il tempo non aveva inciso per nulla sul suo bel volto, sul suopetto aristocratico e l’assenza di vita non aveva forato i suoi occhi. Niente di Lei era morto. Erano splendenti di luce e di giovinezza, i suoi occhi. Eranosoffusi d’incanto. Era mille volte più giovane di me. Erano tanti e pesavano tanto o miei anni al suo confronto. Capii che aveva deciso di mostrarsi a meche l’avevo corteggiata da oltre vent’anni, che avevo deciso di darmi qualche certezza di prima mano e di sua mano. Non pensai ad altro. Ma sapevo di essermi innamorato di Lei, d’acchito. Lei rimase a guardarmi con qualche bellezza prototipea che ha in bocca l’archetipo. Insomma c’era e non c’era. Certamente non c’era. Ma c’era perché io l’amavo. La caricavo della mia volontà e della mia capacità di concepirla come una sorta di divinità.. Comeuna dea tragica. Mi disse che mi avrebbe seguito e osservato, che aveva deciso di essere centomila e forse più Isabella Morra di Favale. Baronessa, io La ringrazio di cuore. Mi perdoni. Le voglio soltanto dire che Lei ha un po’ di me ed io un po’ di Lei. Io ho un po’ di Lei, io ho un po’ diLei. Un po’ di Lei, Baronessa.

Lo scrittore

DAL ROMANZO “ ISABELLA MORRA DI FAVALE” DI CARLO A. PASCALE: LA PREMESSA.

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Blob Potete inviare al nostro account facebook le vostre foto. Selezioneremo le più interessanti, pubblicandole settimanalmente.of the week

L’angolo di Parrello

Tantissimi auguri per i tuoi 24anniamore ti amo!

Tanti auguri alla piccolaValentina per il suo 8°

compleanno e2°classificata alle miniolimpiadi con affetto

mamma, papà, e nonni.

Giancarlo Magalli… e “l'incidente probatorio”Siamo tutti dispiaciuti per la morte di Sara e Yara, avvenuta pocotempo fa. Ognuno ha un'idea su come siano andate le cose e glieventuali colpevoli. Ancora, però, la Magistratura e le forzedell'ordine brancolano nel buio. L'altro giorno, Magalli in televisione , non sapendo cosa dire,

iniziò a parlare “dell'incidente probatorio”, sempre riferendosi al caso delle dueragazzine. Dalle prime parole si capì subito che era completamente a digiuno delsignificato del termine giuridico…Un dottore in Legge al suo confronto sarebbesembrato un principiante!Alla fine non sapevamo se dovevamo piangere o ridere.Il televisore rimase acceso; perché in casa la televisione, ormai, serve a farcicompagnia.

Franco Parrello

43la RivieraDOMENICA24 APRILE 2011

Giancarlo Magalli… e “l'incidente probatorio”

I nostri auguri per l’onomasticoal piccolo Pasquino, nipote delnostro direttore in linea diretta,per il quale auspichiamo unavvenire di lotta e di pensieroa difesa della Calabria delMezzogiorno in cui ilSole,tanto atteso, illumini nonpiù gli ozi e gli intrighi deibriganti politici ma la giustiziapia del lavoro.E ciò sarà. Con la bandierarossa, dice il nonno,nell’onomastico comune

Cari genitori dei miei alunni,colgo l’occasione per porgervi gliauguri di Buona Pasqua,ringraziandovi per l’affetto, lavicinanza e la stima dimostratain occasione dei due incidenti hemi sono accaduti esattamente adistanza di 60 giorni.

Giusy Verteramo

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Non credo alla favola che le ideologie siano finite e che esse siano pratica-mente tramontate con la caduta del Muro di Berlino. Se non ci sono tanteideologie vuol dire che ce ne è una sola. Del resto se all’improvviso scompa-rissero tutte le religioni, non significa che automaticamente scompare nel-l’uomo il sentimento religioso, ma vuol dire che di religione ne rimane unasola o che gli uomini se creano un’altra completamente nuova.. Il vecchio edimenticato Marx riuscì a dare, se non sbaglio, del termine ideologia, benundici definizioni e sarebbe il caso di andare a rispolverarle. Il presentesenza ideologie fa comodo a quelli che comandano così non debbono ren-dere conto dei loro comportamenti e delle loro scelte che sono completa-mente sganciate da qualunque legame con una idea, con una proposta, conun obiettivo, con una finalità da raggiun-gere e, in fondo, con un impegno da assu-mere davanti ai cittadini. Così risultamolto più facile non dovere rendere contodel proprio operato.Gli attuali partiti politici senza ideologia,dai nomi estrosi e fantasiosi, sono delleorganizzazioni molto leggere, eteree,impalpabili, interscambiabili, sono organi-smi proteiformi che si adattano facilmenteai tempi ed agli ambienti. Sono quello cherappresentavano per Enrico Mattei, ilmitico fondatore dell’ENI, che in materiaprecorse i tempi. Sono nient’altro che deitaxi sui quali salire, farsi portare a destina-zione, scendere e pagare la corsa. La voltasuccessiva l’ing. Mattei avrebbe cambiatotaxi. Possono nascere e morire, come lefarfalle, nello spazio di un mattino, tantosono un involucro che può essere benissi-mo buttato via perché quegli stessi uominise ne costruiscono subito un altro. Oggi unpartito politico lo si può, disinvoltamente,fondare sul predellino di una Mercedes –stile D’Annunzio – (si parva licet…) o inParlamento in virtù di una scissione o alristorante, certo versione meno rozzadelle birrerie bavaresi o per partenogene-si includendo cellule sparse, destinate,prima o poi, ad impazzire. Come al solitodell’americanismo prendiamo sempre ilpeggio ed i residui e così mentre i due par-titi nord-americani, nonostante tutti i lorodifetti, continuano, da oltre 200 anni, amantenere un loro ruolo ed una lorodignità, noi, da quando in politica ci siamodefinitivamente americanizzati, abbiamoassistito alla nascita, creazione e rapida morte di numerosi partiti politici.Gli iscritti, i militanti e i dirigenti di questi partiti, però, sono sempre le stes-se persone che, di volta in voltaa, indossano abiti nuovi e maschere diverse,usano lo stesso linguaggio, continuano ad avere la stessa inettitudine di sem-pre e ripetono stancamente le stesse cose. Facile concludere che cambianole forme, ma la sostanza è sempre la stessa per cui la vecchia ideologia, cac-ciata dal portone principale, fa capolino da tutte le parti non appena costo-ro si distraggono un poco. Basta – un esempio per tutti - lasciar parlare aruota libera l’on. Larussa. Si dirà che questi sono “vecchi arnesi” riciclati,riverniciati, rimessi a nuovo alla ben e meglio e che di gente del genere cen’è a Destra, a Sinistra, al Centro, nel Centro-destra, nel Centro-sinistra,. tragli estremisti, tra i radicali, tra i progressisti, tra i conservatori, tra i nostalgi-ci, tra gli innovatori e persino tra i rivoluzionari, di professione e non. A

parte il fatto che se non ci sono più le ideologie non possono esistere nep-pure le categorie “Destra” e “Sinistra” che, quindi, tornano ad essere mereindicazioni di posizione assembleare e cioè a destra o a sinistra del presiden-te (tanto varrebbe tornare ai Montagnardi, ai Giacobini e ai Girondini),quello che è difficile da individuare è quale ideologia – pardon, quale ideapolitica – sorregge i partiti nuovi? Il Partito della Libertà ( o “delle Libertà”,non si capisce se è declinato al plurale) oppure il “Popolo delle Libertà” sivanta di essere un partito nuovo, senza legami con il passato, nato dal nullae rinato dalla sue stesse ceneri (non scomodate l’Araba Fenice) e perciò sipresume sia portatore di grandi novità e di innovazioni epocali. Tuttavia ilsuo fondatore e rifondatore, il suo presidente, il suo leader, il suo Capo asso-

luto ed unico non ha mai chiarito a che cosa s’i-spira e non ha mai formalizzato, in una formacompiuta, la sua visione del mondo, della vita edella politica. Certo come tutti gli Esseri“Unici”, “Irripetibili” ed “Irriproducibili” ritie-ne che dopo di lui si scatenerà il diluvio, manoi, comunissimi mortali, siamo portati a pen-sare che se siamo tutti utili, nessuno è indispen-sabile e perciò la vita continuerà anche quandonon ci sarà più Berlusconi. E siccome “la vitaè adesso”, come amano ricordarci i giovaniprecari, bisogna cercare di rispondere alladomanda: a quale ideologia s’ispira Berlusco-ni? Che significato ha “la libertà” di cui tantoparla da quasi diciassette anni? A me pare chesia per il ruolo che ricopre nel capitalismonostrano, sia per i modi di fare, sia per le ideeche manifesta, sia per le proposte avanzate,egli sembra aver abbracciato l e idee della cor-rente anarco-capitalista, cioè il Libertarismo.Berlusconi si ispira alla filosofia degli america-ni Murray N. Rothbard, Ayn Rand, RobertNozick e David Friedman, i quali propongonouna società basata esclusivamente sul liberomercato, libero da ogni controllo ed influenzada parte dello Stato, perché qualunque tipo diStato è in se autoritario. E’ l’esaltazione dell’in-dividualismo più egoistico poiché quello checonta è l’affermazione della persona lasciatalibera di esplicare la propria personalità per ilraggiungimento di un proprio benessere al di làdi ogni legge, di ogni regola e di ogni vincolo.La componente più radicale del libertarismopropone che anche i servizi della difesa, dellagiustizia e dell’ordine pubblico si trasforminonel prodotto di aziende private, impegnate acontendersi clienti attraverso il soddisfacimen-

to al meglio delle loro esigenze. Ciò porterebbe tra l’altro all’eliminazionedella necessità di un’imposizione fiscale da parte dello Stato, che Rothbardin particolare, contesta perché esso vivrebbe di tassazione per produrreregolamentazione, agendo illegittimamente ed aggredendo costantementel’individuo nel suo diritto a disporre dei beni al fine di farne l’uso preferito.Se nel pensiero di Rothbard la regolamentazione equivale ad un’aggressio-ne (o ad una minaccia), l’imposizione fiscale viene assimilata ad un furto, edogni entità statuale finisce con l’essere considerata come sostanzialmenteillegittima, perché incapace di giustificare gli obblighi che questa fa ricade-re sui cittadini. Non vi sembra di averle già sentite queste cose? E’ questo èsolo un assaggio, la prossima volta approfondiremo altri aspetti. BuonaPasqua, visto che anche per gli atei esistono dei “passaggi”. Auguri a tutti gliaffezionati lettori de “la Riviera”.

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DOMENICA24APRILE2010

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Note e schermaglie

la RivieraRegistrazione Tribunale di Locri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIIn redazione CRISTINA BRIGUGLIO

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Gioacchino Criaco, Filippo Todaro, AnnaLaura Tringali, Mara Rechichi, BenjaminBoson, Nik Spatari, Luca Marino, MariaGiovanna Cogliandro, Angelo Letizia,Marilene Bonavita, Francesca Rappoccio,Mario Labate, Franco Crinò, , Ruggero Brizzi,Marco Andronaco, Isabella Galimi,Maria Teresa D’agostino, Giovanna Mangano.

ANTONIO ORLANDO

BERLUSCONI e l’anarco-capitalismo (1)

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I sondaggi per la Provincia di Reggio Calabria dannonettamente in testa il centro-destra di Raffa;se ci saràballottaggio dovrà vedersela (per modo di dire ) con ilPresidente uscente del centro-sinistra Morabito chesopravanzerebbe il raggruppamento di Fuda .Il centro-destra ha dovuto risolvere i suoi problemiinterni, il centro sinistra non c'è riuscito, sono andati perconto loro Sel e Idv.Lo schieramento pronosticato vincente mette incampo dieci liste, almeno sette o otto delle quali con-quisteranno seggi; liste “complete” nelle altre duecompagini che abbiamo indicato ce ne stanno tre oquattro.Il clima politico infuocato non sembra penalizzare Ber-lusconi e Raffa vince anche perché questa è una fase inCalabria appannaggio del centro destra (che compren-de anche l'Udc ).Morabito ha messo accanto a sé gli eletti e costretto ipartiti ad un ruolo passivo, però ora tanti consiglieriuscenti gli “scappano “,diranno per svegliare i partiti,inrealtà perchè hanno capito la “ventura”.I limiti politici della legislatura che è trascorsa si ritro-vano nella estraneità consumata senza saper mettere incollegamento la città capoluogo e la provincia, senzacontribuire a preparare la novità della Città Metropoli-tana, che dovrà diventare un'Area con un territorio“vestito” tutto allo stesso modo, che si porta in avantitutto insieme.Il Piano di Coordinamento Territoriale approvato inextremis sarà certamente modificato dalla nuova

amministrazione poichè sono differenti le con-cezioni sulle linee di sviluppo.Stretto, Aeroporto, Gioia Tauro non sonoentrati in un ragionamento organico per raffor-

zare mobilità e servizi, la Locride riceve i finan-ziamento indirizzati nei collegi di alcuni eletti, il

che si può apprezzare ma pure contestare, per la logi-ca,appunto, di una visione a “macchia di leopardo “,tanto per usare una brutta espressione , di una visioneche ha viaggiato con il pregiudizio politico.Morabito, personaggio senza impennate e brillantezza,teleguidato prima e da solo poi , ha puntato a compat-tare gli eletti ,a superare i partiti,abbandonati o accan-tonati.Queste spericolate operazioni hanno avuto come basee collante le tutele oltremisura e le spese e gli atti per-messi a chi si legava al Presidente.La controprova di questo risiede ,appunto, nelle sceltediverse di adesso di alcuni di loro e nell'affanno vera-mente inspiegabile di chi ha potuto guidare una interalegislatura dell'Ente.Per quanto perdente, Morabito esprime comunque unschema politico, Fuda ,invece, insegue uno sbocco per-sonale,una ripartenza problematica, anche coraggiosa.Sedendosi sui banchi del Consiglio provinciale comesemplice consigliere si doterà di un bigliettino di visitadi cui onestamente non avrebbe bisogno,considerate lesue capacità ed i ruoli svolti,a meno che non si sentaconsigliato dalla confusione (che c'è in giro).I suoi alleati, Tripodi e Bova,sono privi anche loro di unpartito: il primo pensa ad un seggio in Parlamento enon riesce ancora ad immaginare con chi, il secondo adun seggio nel consiglio comunale di Reggio Calabriadove l'entourage vincente di Scopelliti ed Arena non loconsiderà un avversario insidioso.Chi sostiene un personaggio che non ha una caratte-rizzazione politica, lo fa per amicizia o per mancanza dialternative : sa di lavorare ad una missione impossibi-le.Penso.

CONTROMANO di FILIPPO TODARO

E’ in concomitanza con il periodo elettorale, soprattutto nei giorni che precedono le elezioni, sianoesse politiche o amministrative, che maggiormente si affacciano alle menti di ciascuno di noi alcu-ne domande. (Vecchie come il “cucco”, assomigliano molto, ma non sono la stessa cosa, a quelleesistenziali, prettamente adolescenziali (e non solo) che più o meno suonano così: Ma chi siamo?Dove andiamo? Che ci facciamo su questa terra?). Ci viene impellente chiederci: Ma chi votare? Per-ché votare? Perché mai il nostro stato di meridionali, e di Calabresi in particolare, non migliora mai,

anzi, è sempre più indietro e più staccato da quello delle altre regioni europee? Nonostante i nostri politici con-tinuino a promettere novità e cambiamenti positivi se solo diamo loro fiducia, e… il voto?!Dicevo che, pur assomigliandosi, soprattutto nel fatto che nell’immediato non ci sono ad esse risposte soddisfa-centi, le domande adolescenziali assomigliano molto a quelle politiche. Anche nel travaglio interiore che genera-no e nella rassegnazione, una sorta di convivenza pacifica, che subentrano con l’età e con il conseguente affievo-limento della forza e della voglia di cercare la verità. Hanno comunque una differenza sostanziale e importante, a parte la diversa entità intrinseca e la loro obbiettivaconsistenza. I primi quesiti sono irrisolvibili, almeno su questa terra, e ognuno, per tacitarli e tenerli un po’ buoni,ricorre a svariati metodi, conseguenza della fede, della sensibilità e dell’indole di ciascuno, gli altri, quelli politici,per intenderci, possono e debbono essere risolti qui, su questa terra, e subito. Ed è un dovere di tutti noi decifrar-li e dare loro risposte efficaci prima che sia troppo tardi e prima che l’assuefazione al peggio non stordisca, più diquanto non l’abbia già fatto, le volontà e non ci annebbi ulteriormente le idee.Sì, ma come? Credo che lo stato precario in cui versa oggi il nostro Sud sia dovuto soprattutto, a parte le condi-zioni di partenza, subito dopo l’Unità d’Italia, e le politiche nazionali che non hanno certo favorito il Meridione,ad un certo atteggiamento della nostra classe politica, a rimorchio e succuba di quella del Nord. Subalterna, direi,non in grado di elaborare progetti e riforme che partissero dalle caratteristiche, dalle condizioni e dalle esigenzemeridionali. Come se esistesse solo il Nord e ad esso soltanto fosse necessario fare riferimento. Nella migliore delleipotesi è successo che sono state trasferite al Sud iniziative e programmazioni di successo al Nord, in una sorta dioperazione copia e incolla destinata a fallire, quasi per rigetto, proprio perché diverse le situazioni del territorio incui andavano ad innestarsi.Avremmo dovuto avere già imparato, ma siamo ancora in tempo per farlo, che il Sud è diverso e può riprender-si tutto ciò che non ha e che ha il diritto di avere solo se parte da se stesso. Da ciò che è, dalle sue caratteristiche,soprattutto dalle sue notevoli potenzialità, sia del territorio che delle popolazioni, che non sono quelle di Milano,di Roma o di Torino, e che hanno in sé tutta la forza necessaria per un progetto di sicuro avvenire migliore.Il Sud deve avere maggiore coscienza di sé e perciò deve conoscersi meglio e meglio considerarsi. Deve fare rete,come si suole dire con un termine che non mi piace ma riconosco efficace, e in essa trovare forza e dignità perfare quadrato e accedere, a pieno diritto, a servizi, infrastrutture e benessere riservati solo ad altri. Siamo assailontani da tutto ciò. Volete un esempio? Ci siamo lamentati giustamente, ma non a sufficienza a mio giudizio,sulla soppressione dei collegamenti ferroviari diretti con Roma, Torino e Milano, ma non ci siamo mai chiestiquanto sia difficile e arduo andare a Bari, a Napoli, a Salerno, a Catania, a Palermo… E magari anche a Catan-zaro o a Cosenza.Vogliamo cominciare a dare risposte a quei quesiti politici cui accennavo poco fa? Riflettiamo su tutto ciò e nonbuttiamo via il voto!

L’UNO VALE L’ALTRO?BANCHIERI D’ASPROMONTE

Non sono gemme, sono pietre che una ragazza tredicen-ne riceve dal suo ragazzo e finisce in ospedale!Non sono applausi , ma calci e pugni che riceve un bam-bino di sei anni da parte dei coetanei.Il primo episodio avviene per strada, il secondo? …ascuola! Di che cosa abbiamo nutrito i “nostri” figli per-ché abbiano in corpo tanta rabbia? Quante ore hannopassato davanti a televisione spazzatura in cui l'offesadell'altro diventa divertente?Ed io mi fermerei sull'alibi del divertimento, si può faretutto in nome del divertimento:è tornato l'idiota del vil-laggio. Per villaggio s'intende il luogo in cui ci ritrovia-mo, ma l'idiota non è più oggetto di burle ma “tombi-no” delle violenze.L' I.V.A era qualcosa che colpiva l'ultimo anello dellacatena consumistica cioè l'acquirente ebbene la violenzacolpisce quelli che vengono considerati gli anelli piùdeboli della società: donne ( bambine), uomini (bambi-ni).Siamo ormai incapaci di confrontarci direttamente coni nostri pari in un leale combattimento.Il video della televisione e dei computers filtra tutto eriesce farci sentire “onnipotenti” per un po', ma dentrodi noi ?..la frustrazione dell'insoddisfazione, il vuoto dalla man-canza di un confronto leale.Mi chiedo, chiedo: quanto abbiamo lasciato soli questibambini perché diventassero così?

La feccia mugugna. E’ in fibrillazione. Sono eccitati e arrabbiati, per tante cose.I malacarne che l’ONU ha affidato alla colonia penale d’Aspromonte, semprebeninteso che ci venga riconosciuto lo status, sono in assemblea permanenteda un paio di giorni. E non è una scusa per saltare le mansioni umili alle qualili abbiamo adibiti. Davanti agli occhi hanno le prove dei loro errori. Qualcunoha proposto di creare una banca. I nostri ex dittatori, truffatori e papponi,ancora non hanno restituito tutto il maltolto, da qualche parte nascondono lebriciole delle loro ruberie che riunite sarebbero sufficienti a costituire il capi-tale necessario per l’apertura di un’agenzia di credito. Hanno già anche ilnome: BANCA D’ASPROMONTE, BDA. Si, perché finalmente potrannotrasformare il male in bene. Utilizzare il denaro per aiutare il prossimo. Sonocerti che solo i banchieri sono buoni a questo mondo, gli unici immuni dallapestilenza dell’egoismo. L’unica categoria esente da pecche, e da pene. E ciò èprovato processualmente. Ultima è l’assoluzione delle banche per il crack Par-malat. I proscioglimenti sono una costante per chi raccoglie il credito, non c’èsentenza che non dia loro ragione, con buona pace per i De Masi della Pianae del mondo. Con soddisfazione per i milioni di risparmiatori che, stupidi loro,hanno pregato le banche di fornirgli titoli di carta, straccia. Con giubilo perquanti dopo avergli affidato i risparmi di una vita, al primo affanno vengonosegati. Con felicità per tutti noi che portiamo loro i soldi, e scopriamo di doversempre dare e mai avere. La feccia ha capito, dopo tanti errori: i banchieriavrebbero dovuto fare, per essere santi e non diavoli. Sapete che abbiamo tranoi anche il Madoff dei Parioli, lui è il più avvilito di tutti, avesse avuto unabanca non ci sarebbero stati problemi, come non hanno avuto problemi le ban-che alle quali portava i denari dei polli. Cosa c’era di strano a girare milioni peruno che neanche lo era un broker. Lui s’è candidato, vorrebbe fare il presiden-te della futura banca, per la legge del contrappasso pagherebbe interamente isuoi peccati. I nostri mariuoli d’Aspromonte hanno approvato all’unanimità larisoluzione, e siamo in attesa che l’ONU ce la passi. Hanno anche respinto,sempre all’unanimità, l’accoglienza dei Platioti, che pare siano tutti malvagi.Non ci sono prove sufficienti del loro status. E poi loro in Aspromonte ci sonogià, anche se un po’ più in basso. Non sono cattivi a sufficienza. Sono ancorain tempo, facessero i banchieri e si salveranno l’anima.

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RUGGERO CALVANO

FUEGOdi FRANCO CRINÒ

CHI VINCE CHI PERDE

NON SONO GEMME,SONO PIETRE

PIERINA LAGANA

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LÕOROSCOPO

Un amico banchiereZona Cesarini di Benjamin Boson

ARIETECalma e pazienza soprattutto sul lavoro vi aiute-ranno ad affrontare regole, routine e obblighi cheproprio non riuscite a mandar giù. Sarete in buonaforma fisica ma dovrete concedervi relax e svagoper tirar su l’umore e sentirvi meglio.

TORONon smarrite la fiducia e la speranza se siete incerca di un lavoro, ma scoprite ciò che finora nonha funzionato per riproporvi nuovi obiettivi enuove mete. In amore siate più disponibili verso ilvostro partner e lui saprà come ripagarvi.

GEMELLITutto andrà secondo i piani se vorrete pianificare unviaggio o prendere iniziative. Ci sarà d’altronde il vostropartner che saprà apprezzarli. Novità in ambito lavora-tivo ed economico renderanno ancora più felice lavostra vita.

CANCROSaprete dominare con saggezza la Luna che saràcontro di voi e risolvere situazioni conplicate infamiglia. Sarete però compensati in amore dovenon mancheranno novità, avventure e divertimen-to.

LEONELa Luna in transito in un segno amico vi porteràun periodo di serenità e fortuna. Come in un puzz-le riuscirete a mettere al posto ogni tassello e rior-dinare la vostra vita. In amore sarete molto piùaffettuosi e sinceri con la persona amata.

VERGINELa schiettezza e la sincerità che non avete maiavuto l’avrete ora che l’ambito sentimentale eprofessionale vanno alla grande, dandovi soddi-sfazione. Curate solo l’aspetto finanziario pre-stando molta attenzione a spese inutili chepotranno pesare molto sui vostri bilanci.

BILANCIAE’ il momento buono per prendere iniziative,sognare e azzardare. Non saprete dire di no adingenti occasioni di guadagno che vi sarannoproposte, e con professionalità concludereteimportanti affari di lavoro.

SCORPIONEAnnotate su un’agenda tutti i vostri impegni eappuntamenti perchè rischierete di dimenticar-ne qualcuno, smemorati come siete ! Situazio-ni emozionanti in ambito amoroso vi porteran-no allegria.

SAGITTARIOSeparate l’ambito professionale con quello pri-vato perchè unire le due cose sarà per voi svan-taggioso e vi potrà portare qualche scompiglio.In Amore, grazie a Venere riuscirete a vivere inarmonia con il vostro partner.

CAPRICORNODagli impegni e dai doveri non potrete sottrar-vi. Potrete però valurare le offerte che vi vengo-no proposte considerando pro e contro, vantag-gi e svantaggi. Lo stress è già abbastanza quindiastenetevi da fumo e alcolici.

ACQUARIOVolete puntare in alto e non è certo unerrore.Lasciatevi però consigliare e guidare dauna persona fidata che ne capisce più di voi. Peri single nasceranno nuovi flirt, ma la primaveràfarà fiorire anche i cuori di chi è già impegnato.

PESCIAl lavoro porterete al termine progetti e iniziatrivedi cui comiciavate a perdere le speranze, guada-gnandovi la stima e il rispetto di molti. In Amorepotrà nascere un legame con una persona che maipotevate immaginare.

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DOMENICA24APRILE2010

Fossimo furbi, tutti avremmo un amico banchiere. Ma non siamo in molti a essere furbi. I cattivi in genero losono, ma non sempre. Prendete me a esempio, sono cattivo abbastanza. Ma anche sufficientemente fesso.Prima di finire a Fleury, con i miei traffici avevo messo da parte una cifra che mi faceva sentire ricco, dieci milio-ni di dollari. Poi è arrivato l’Euro che ha dimezzato la mia ricchezza. Il dollaro è diventato una moneta debole,

il petrolio è salito alle stelle e così via. Non sono povero, certo, ma se invece di sotterrare i miei soldi in giardino li aves-si fatti fruttare, adesso starei meglio. Non sarei in angosce per il milione da pagare per andar via da questa fogna. Certo,sto meglio dei polli spennati dal Madoff dei Parioli, ma la cosa mi consola poco. Avessi avuto un amico banchiere, avreb-be investito in oro, in monete forti, in titoli sicuri. Sarei tranquillo, e con un capitale enorme per trascorrere la mia vec-chiaia in latitanza. Invece io sono in pena. E il capo è tranquillo, solo io gli ho reso un paio di miliardi di dollari con i mieiservigi. Ed ero uno dei tanti ai suoi ordini. Ma lui è beato. Lui un amico banchiere ce l’ha. Anzi ha un’intera banca diproprietà. Ci ha messo a capo un coglione, che però è un mago della finanza. Così il mio capo ha messo su una holdingdel lusso, una multinazionale di proporzioni enormi. Mentre io marcisco in un buco di merda. L’amico suo, GrygorianAshved, è un genio, toccare lui significa atterrare il mio ex capo. Tutti gli ex capi sono grandi grazie agli amici banchieri.E i banchieri sono bravi con i soldi, sulla strada diventano dei pedoni azzoppabili. Quella mente di Ashved in fondo èun po’ bacata, ha il vizio di passeggiare nel parco, alla stessa ora ogni giorno. La sua vita l’affida a una sorta di mastinodi Fonni, una guardia del corpo che i cinquant’anni li ha superati da un pezzo e i cento chili da una vita. Non conosce, ilbanchiere, un vecchio motto, e non sa che chi ha per nemico un soldato non può passeggiare nei parchi. Ho speditoqualcuno giù, a Gerusalemme, a quest’ora è seduto su una delle panchine del Liberty Bell. Il mio ex capo avrà un grandispiacere. Ma non si può essere tanto furbi da comprarsi una banca e tanto fessi da affidarla a un coglione con la maniadello jogging. Tanto più se il mastino, di guardia ai soldi, è un tracagnotto peloso.

POLAROID

“Vola la pace” allascuola materna I°Circolo di Siderno

Lunedì 18 aprile presso la Scuola dell’Infanzia I°circolo via Trieste di Siderno, si è svolto un incontro con Mons. Cornelio Femia, dal titolo “Volerà laPace”. Per celebrare la Pasqua sono stati presentati dai bambini i simboli della Settimana Santa: l’ulivo, ilpane, il vino, la Croce, il cero, l’uovo. La manifestazione è stata allietata dai canti deibambini che inneggiavano alla pace .

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Page 48: Peppe Bova, naufrago del centro sinistra e …...Peppe Bova, naufrago del centro sinistra e affossatore del centro sinistra alla Regione, ed ora candidato a sindaco di Reggio Cala-bria,

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