Pensieri di Don Bosco per i giovani “DA MIHI ANIMAS ... · stra vita senza il nostro permesso. La...

2
40- ”Pensate sempre bene di tutti ”. “DA MIHI ANIMAS COETERA TOLLE” ” Dammi le anime, tieniti il resto” Pensieri di Don Bosco per i giovani Data Programma Orario Sab. 4 giu. Catechesi medie e superiori Gruppo musica 17,00 17,00-18,00 Dom. 5 RITIRO CRESIMANDI Sante Messe 8,00-11,00-19,00 Musica - ACR - AGS 17,00-17,30-18,00 Lun. 6 Santo Rosario - Santa messa -Trisagio 18,00-18,30 Catechesi Adul 19,00 Mar. 7 Incontro di tu gli operatori pasto- rali 19,00 Mer. 8 San Michele dei San-Patrono della gioventù Trinitaria Santo Rosario-Santa Messa-Trisagio 18,00-18,30 Gio. 9 Beata Anna Maria Taigi– Patrona dell’Ordine secolare trinitario Trisagio solenne-Santa Messa-Leco Divina 18,00-18,30-19,00 Ven. 10 Santo Rosario - Santa Messa Adorazione 18,00-18,30 19,30 Sab. 11 Catechesi medie e superiori Santo Rosario-Santa Messa-Trisagio 17,00 18,00-18,30 Dom. 12 Sante messe 8,00-11,00-19,00 Convegno per catechis—Rionero 16,00-19,00 Musica - ACR - AGS 17,00-17,30-18,00 Dal 13 al 18 tuo come prima Dom. 19 FESTA DELLA FAMIGLIA Sante messe CATECHESI CON IL PARROCO SANTA MESSA CON LE FAMIGLIE PRANZO CON COLORO CHE HANNO ADERITO VESPRI E CONCLUSIONE 8,00-11,00-19,00 10,00 11,00 13,00 18,00 Chi e’ don bosco? Anno 2 - n°5 GIUGNO 2016 24^ puntata di Nicola Sileno A cura di Fra Njara Pascal Nel mese del Sacro Cuore, in cui contempliamo l'amore di Dio Padre che si manifesta nella testimonianza del suo Figlio immolatosi per la nostra reden- zione, siamo chiamati ancor più a vivere l'anno della Misericordia. Attingia- mo da questa sorgente d'amore la forza per superare gli ostacoli causati dalle nostre fragilità e da quelle altrui. Dedichiamoci in questo mese anche a rive- dere alla luce della Misericordia l'andamento dell'anno pastorale. È tempo di prepararci alla sfida dell'estate, durante la quale mi auguro che il divertimento non prenda facilmente il sopravvento e non ci faccia ritornare alle attività, dopo i mesi di riposo, più svogliati di prima. Accogliamo i con- sigli di Papa Francesco: la preghiera in famiglia è un mezzo privilegiato per esprimere e rafforzare la fede pasquale. Si possono trovare alcuni minuti ogni giorno per stare uniti davanti al Signore vivo, dirgli le cose che preoccupano, pregare per i bisogni famigliari, pregare per qualcuno che sta passando un momento difficile, chiedergli aiuto per amare, rendergli grazie per la vita e le cose buone, chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di madre. Con parole semplici, la preghiera, può fare tantissimo bene alla famiglia. -Che fate qui, amici? - domandò loro con l’affabilità consueta. -Noi non capiamo nulla di questa predica! - rispose il più coraggioso. - Quel prete non parla per noi… -Venite con me - rispose Don Bosco. E in sacresa li persuase a unirsi al suo piccolo gregge. Pochi mesi dopo era- no oanta e presto superarono il cennaio, tu apprendis o garzoni e tu assolutamente ignoran persino dei primi rudimen del crisanesimo. L’affeo di quel giovane prete e il bene che faceva loro strinsero fortemente i giovani al loro grande amico, che li vedeva ritornare fedelmente appena ave- vano un po’ di tempo libero. Sorse allora un problema: dove raccogliere tua quella gioventù piena di vita durante le ore che non si dedicavano al catechi- smo? Don Bosco non aveva altro che la sua camerea di studente e le mode- ste offerte per le Messe. La Provvidenza venne in aiuto, per mezzo di Don Guala e di Don Cafasso che, uomini di Dio, compresero subito la fecondità dell’iniziavo del loro allievo. Gli permisero dunque di radunare i giovani nel corle del Convio, anche se questo significava rinunciare alla calma e al silenzio... (connua)

Transcript of Pensieri di Don Bosco per i giovani “DA MIHI ANIMAS ... · stra vita senza il nostro permesso. La...

Page 1: Pensieri di Don Bosco per i giovani “DA MIHI ANIMAS ... · stra vita senza il nostro permesso. La porta, poi, rimanda al passaggio dal ... L’amore, ioè la arità, è il segno

40-”Pensate sempre bene di tutti ”.

“DA MIHI ANIMAS COETERA TOLLE”

” Dammi le anime, tieniti il resto”

Pensieri di Don Bosco per i giovani

Data P r o g r a m m a Orario

Sab. 4 giu. Catechesi medie e superiori Gruppo musica

17,00 17,00-18,00

Dom. 5 RITIRO CRESIMANDI

Sante Messe 8,00-11,00-19,00

Musica - ACR - AGS 17,00-17,30-18,00

Lun. 6 Santo Rosario - Santa messa -Trisagio 18,00-18,30

Catechesi Adulti 19,00

Mar. 7 Incontro di tutti gli operatori pasto-rali

19,00

Mer. 8 San Michele dei Santi-Patrono della gioventù Trinitaria Santo Rosario-Santa Messa-Trisagio

18,00-18,30

Gio. 9 Beata Anna Maria Taigi– Patrona dell’Ordine secolare trinitario Trisagio solenne-Santa Messa-Lectio Divina

18,00-18,30-19,00

Ven. 10 Santo Rosario - Santa Messa Adorazione

18,00-18,30 19,30

Sab. 11 Catechesi medie e superiori Santo Rosario-Santa Messa-Trisagio

17,00 18,00-18,30

Dom. 12 Sante messe 8,00-11,00-19,00

Convegno per catechisti—Rionero 16,00-19,00

Musica - ACR - AGS 17,00-17,30-18,00

Dal 13 al 18 tutto come prima

Dom. 19 FESTA DELLA FAMIGLIA

Sante messe

CATECHESI CON IL PARROCO

SANTA MESSA CON LE FAMIGLIE

PRANZO CON COLORO CHE HANNO ADERITO

VESPRI E CONCLUSIONE

8,00-11,00-19,00

10,00

11,00

13,00

18,00

Chi e’ don bosco?

Anno 2 - n°5

GIUGNO 2016

24^ puntata

di Nicola Sileno

A cura di Fra Njara Pascal Nel mese del Sacro Cuore, in cui contempliamo l'amore di Dio Padre che si manifesta nella testimonianza del suo Figlio immolatosi per la nostra reden-zione, siamo chiamati ancor più a vivere l'anno della Misericordia. Attingia-mo da questa sorgente d'amore la forza per superare gli ostacoli causati dalle nostre fragilità e da quelle altrui. Dedichiamoci in questo mese anche a rive-dere alla luce della Misericordia l'andamento dell'anno pastorale. È tempo di prepararci alla sfida dell'estate, durante la quale mi auguro che il divertimento non prenda facilmente il sopravvento e non ci faccia ritornare alle attività, dopo i mesi di riposo, più svogliati di prima. Accogliamo i con-sigli di Papa Francesco: la preghiera in famiglia è un mezzo privilegiato per esprimere e rafforzare la fede pasquale. Si possono trovare alcuni minuti ogni giorno per stare uniti davanti al Signore vivo, dirgli le cose che preoccupano, pregare per i bisogni famigliari, pregare per qualcuno che sta passando un momento difficile, chiedergli aiuto per amare, rendergli grazie per la vita e le cose buone, chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di madre. Con parole semplici, la preghiera, può fare tantissimo bene alla famiglia.

-Che fate qui, amici? - domandò loro con l’affabilità consueta. -Noi non capiamo nulla di questa predica! - rispose il più coraggioso. - Quel prete non parla per noi… -Venite con me - rispose Don Bosco. E in sacrestia li persuase a unirsi al suo piccolo gregge. Pochi mesi dopo era-no ottanta e presto superarono il centinaio, tutti apprendisti o garzoni e tutti assolutamente ignoranti persino dei primi rudimenti del cristianesimo. L’affetto di quel giovane prete e il bene che faceva loro strinsero fortemente i giovani al loro grande amico, che li vedeva ritornare fedelmente appena ave-vano un po’ di tempo libero. Sorse allora un problema: dove raccogliere tutta quella gioventù piena di vita durante le ore che non si dedicavano al catechi-smo? Don Bosco non aveva altro che la sua cameretta di studente e le mode-ste offerte per le Messe. La Provvidenza venne in aiuto, per mezzo di Don Guala e di Don Cafasso che, uomini di Dio, compresero subito la fecondità dell’iniziativo del loro allievo. Gli permisero dunque di radunare i giovani nel cortile del Convitto, anche se questo significava rinunciare alla calma e al silenzio... (continua)

Page 2: Pensieri di Don Bosco per i giovani “DA MIHI ANIMAS ... · stra vita senza il nostro permesso. La porta, poi, rimanda al passaggio dal ... L’amore, ioè la arità, è il segno

Si apre solo durante i Giubilei. E’ la Porta Santa della quattro basiliche papali di Roma: San Pietro, San Gio-vanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Fino al 1975 le Porte erano murate sia all’esterno sia all’interno. All’inizio del Giubileo, il Papa con un martel-letto colpiva tre volte il muro della Porta che poi veniva abbattuto. Pao-lo VI volle spostare l’attenzione dal muro alla Porta e stabilì che non fos-sero più murate all’esterno, fossero sempre visibili. Per aprirle non serve più il martelletto d’argento. L’apertu-ra della Porta Santa della basilica di

San Pietro, l’8 dicembre 2015, segnerà l’inizio ufficiale del Giubileo. Le Porte Sante delle altre basiliche saranno aperte a partire dal 13 dicembre, quando si apriranno le “Porte della misericordia” in ogni diocesi del mondo: nelle Cattedrali o in chiese di speciale significato e anche nei santuari dove, anno-ta il Papa, chiunque le oltrepasserà <<potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza>>. Aprire la porta esprime l’acco-glienza, le braccia spalancate del Padre, una casa che aspetta un ritorno. Ma chiede anche di spalancare le porte del nostro cuore per fare entrare il Signore. In un famoso quadro di William Hunt, dal titolo The Light of the World (La Luce del Mondo), Gesù è in un giardino buio. Con lla mano sini-stra tiene una lampada che illumina la scena, con la destra bussa ad una porta pesante e robusta. Dopo molti anni, a chi faceva notare che la porta era senza maniglia spiegò: <<Non è un errore! Quella è la porta del cuore umano. Si apre solo dall’interno!>>. E’ proprio così: Dio non entra nella no-stra vita senza il nostro permesso. La porta, poi, rimanda al passaggio dal peccato alla grazia che ogni cristiano è chiamato a compiere, guardando a Cristo che di sé dice: <<Io sono la porta>>. continua…….(da Mondoerre)

ATTRAVERSARE LA PORTA Il Giubileo

Quale argomento ti piacerebbe

che fosse trattato nel giornalino?

Fai la tua proposta e inviala a questo indirizzo:

[email protected]

<<Dio è Amore: chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui>> così dice l’evangelista Giovanni nella Prima Lettera. Queste parole esprimono con singolare

chiarezza il centro della vita cristiana. Amare Dio significa “fare pro-prio” il suo amore divino e nello stesso tempo significa amare il pros-simo, così come Dio stesso ama ciascuno di noi. Amare Dio e amare il prossimo sono un unico e grande comandamento, che tutti dobbiamo tendere a mettere in atto, crescendo nella consapevolezza che Dio per primo ci ama attraverso l’altro e che il nostro prossimo ha biso-gno di noi per sentirsi amato da Dio. L’amore, cioè la carità, è il segno di riconoscimento, o almeno dovrebbe esserlo, di ogni cristiano e di ogni comunità. Senza la carità, anche i doni o carismi più grandi risul-tano vani. <<Se vedi la carità vedi la Trinità>> scriveva Sant’Agostino, perché Dio stesso è un dinamismo di amore. L’amore del prossimo, radicato nell’amore di Dio, è compito di ogni singolo fedele e dell’in-tera comunità ecclesiale, non di un gruppo specifico. Non occorrono luoghi e situazioni particolari per vivere la carità: sono i semplici gesti quotidiani dell’esperienza, della pace, dell’allegria, dell’umiltà, del rispetto, dell’ascolto, dell’aiuto che permettono di essere strumento dell’amore di Dio. Purtroppo spesso siamo aridi, indifferenti, distacca-ti e mostriamo atteggiamenti poco consoni alla solidarietà e alla fra-ternità. Questi sono atteggiamenti che dobbiamo allenarci a modifica-re sia con la volontà che con la preghiera, sia con un continuo sforzo personale, sostenuto dalla Sua Grazia, che con un sincero cammino spirituale, per dare senso, gioia e pienezza alla nostra esistenza.

IL NOME DI DIO E’ “AMORE” a cura del Gruppo Caritas