Pellico on line marzo 2013

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1 volume 11 numero 1- Notiziario del 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico”Pachino Marzo 2013 Gli alunni della classe quinta A, hanno visita- to la nave Foscari, or- meggiata al porto di Augusta e hanno co- nosciuto l’equipaggio e il comandante. Grande l’emozione dei ragazzi per questa e- sperienza così partico- lare. Anche quest’anno diamo corso alla pubblica- zione del Pellico on line”. Il giornalino scolastico del- la Silvio Pellicorappre- senta una piccola finestra aperta sulle esperienze, sulle attività e sulla vita scolasti- ca dei ragazzi dell’Istituto. Attività, ormai consolidata nel tempo, che consente una vivace modalità comunicati- va tra la scuola e il territorio, fornisce alla collettività un valido strumento per far co- noscere l’operosità degli alunni e del personale scola- stico, nonché tutte le attività che si svolgono all’interno della nostra scuola. Nel corso di quest’anno scolastico innumerevoli so- no i progetti che saggiamen- te e con spirito di collabora- zione gli OO.CC. hanno pia- nificato. In questo periodo all’interno delle rassicuranti mura della “Pellico” si per- cepisce grande vitalità. Il mutamento in atto, infatti, spinge costantemente in di- rezioni nuove, alla scoperta di nuovi ambiti di eccellen- za e specificità. I cambiamenti del sistema scolastico disposti dai recen- ti provvedimenti legislativi ci chiamano a progettare una scuola vivace e moderna, Segue in 2^ pag. La scuola che narra dott.ssa Liliana Lucenti Articolo a pag. 3 Anche quest’anno la nostra scuola ha messo la musica in primo piano organizzando, in occasione del Natale, presso il cinema Politeama di Pachino, la manifestazione “L’Arcobaleno delle Note”, Rassegna Mu- sicale giunta alla quarta edizione. 18-19 Dicembre 2012 VISITA ALLA NAVE FOSCARI

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Il nostro giornalino di marzo

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volume 11 numero 1- Notiziario del 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico”Pachino Marzo 2013

Gli alunni della classe

quinta A, hanno visita-

to la nave Foscari, or-

meggiata al porto di

Augusta e hanno co-

nosciuto l’equipaggio

e il comandante.

Grande l’emozione dei

ragazzi per questa e-

sperienza così partico-

lare.

Anche quest’anno

diamo corso alla pubblica-

zione del “Pellico on line”.

Il giornalino scolastico del-

la “Silvio Pellico” rappre-

senta una piccola finestra

aperta sulle esperienze, sulle

attività e sulla vita scolasti-

ca dei ragazzi dell’Istituto.

Attività, ormai consolidata

nel tempo, che consente una

vivace modalità comunicati-

va tra la scuola e il territorio,

fornisce alla collettività un

valido strumento per far co-

noscere l’operosità degli

alunni e del personale scola-

stico, nonché tutte le attività

che si svolgono all’interno

della nostra scuola.

Nel corso di quest’anno

scolastico innumerevoli so-

no i progetti che saggiamen-

te e con spirito di collabora-

zione gli OO.CC. hanno pia-

nificato. In questo periodo

all’interno delle rassicuranti

mura della “Pellico” si per-

cepisce grande vitalità.

Il mutamento in atto, infatti,

spinge costantemente in di-

rezioni nuove, alla scoperta

di nuovi ambiti di eccellen-

za e specificità.

I cambiamenti del sistema

scolastico disposti dai recen-

ti provvedimenti legislativi

ci chiamano a progettare una

scuola vivace e moderna, Segue in 2^ pag.

La scuola che

narra

dott.ssa Liliana Lucenti

Articolo a pag. 3

Anche quest’anno la nostra scuola ha messo la musica in primo piano

organizzando, in occasione del Natale, presso il cinema Politeama di

Pachino, la manifestazione “L’Arcobaleno delle Note”, Rassegna Mu-

sicale giunta alla quarta edizione.

18-19 Dicembre 2012

VISITA ALLA NAVE FOSCARI

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Segue dalla 1^ pag.

La scuola che narra

attenta alle esigenze dei singoli; organizzata

per salvaguardare l’eccellenza e per garantire i

più deboli; capace di assicurare a tutti

l’assolvimento dell’obbligo scolastico e

dell’obbligo formativo. Tali processi che inve-

stono oggi la scuola non richiedono soltanto

l’elaborazione di nuovi modelli organizzativi e

didattici, ma esigono un impegno progettuale

nella ricerca di risposte efficaci alle sfide edu-

cative poste dalla società complessa, pluralista

e interculturale.

Un anno impegnativo e nello stesso tempo gra-

tificante quello che stiamo vivendo. Ricco di

impegni e di duro lavoro ma, largamente ri-

compensato dalla stima e fiducia che costante-

mente le famiglie e il territorio, in generale,

mostra nei nostri confronti. Il 1° I. C., ancora

una volta, dimostra che ha un “forte motore”

che a distanza di anni stupisce ancora.

Tanti i laboratori attivati: corsi di informatica

( “ U n c o m p u t e r p e r a m i c o ” e

“Informatica...mente”) e di inglese (“Nice to

meet you”) per alunni di scuola primaria e se-

condaria, finanziati dal PON - FSE AZIONE C

-1. Grazie ai finanziamenti del Fondo Europeo

per lo Sviluppo Regionale, nell’ambito del

P.O.N. FESR “Ambienti per l’apprendimento”

- annualità 2011, sono stati realizzati quattro

nuovi laboratori multimediali, oltre al poten-

ziamento del laboratorio linguistico già esisten-

te insieme a quello scientifico e musicale.

Quattro sono i progetti realizzati relativamente

all’AZIONE B-1-B-FESR04_POR_SICILIA-

2011-1780, che si occupa di fornire dotazioni

tecnologiche e laboratori multimediali:

“Laboratorio Diffuso”; “Multilab al via Rube-

ra”; “Segreteria di qualità” e “Le TIC al Sil-

vio Pellico”. Degno di nota il progetto

“Multilab al via Rubera” che ha visto

l’allestimento al plesso di via Rubera appunto,

di un laboratorio multimediale di informatica

di ultima generazione con Lim e personal com-

puter per gli studenti. E poi, ancora, progetti di

educ. alla salute e all’alimentazione, avvio allo

studio del latino, giornalismo e scrittura creati-

va, drammatizzazione, psicomotricità e percor-

si ludico-motori per la sc. primaria, attiv. spor-

tive per la sc. secondaria, danza folk e moder-

na, decoupage, progetti di continuità per curare

il passaggio tra i veri segmenti scolastici

(“Nutrilandia”, “Leggi che ti passa”).

Infine al Pellico, in quest’anno scolastico, è

stato introdotto il registro elettronico, un ulte-

riore segno dell’efficienza e della modernità

della scuola sempre protesa a migliorare

l’offerta formativa. Esso, non solo rappresenta

un sistema avanzato di gestione dei dati relativi

alla valutazione e alla frequenza degli alunni,

ma permette una maggiore ed efficace intera-

zione tra scuola e famiglia.

I genitori, infatti, possono accedere, attraverso

il nostro sito www.pellicopachino.it, con

una password individuale, al servizio via

Internet per conoscere tutto quanto concerne

l'attività' scolastica dei propri figli. Il rapporto

tra scuola e famiglia entra dunque nel futuro,

anche se ovviamente le tradizionali forme di

comunicazione verranno sempre mantenute.

Il livello di eccellenza sul quale si attesta

il 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico” vuole

essere uno sprone per indirizzare ancora me-

glio le nostre attività educative verso la costru-

zione positiva di un valido Progetto di Vita per

ogni individuo.

Con queste premesse, gli orizzonti della

nostra Scuola non potranno che dilatarsi e la

sua offerta attestarsi su standard qualitativi

s e m p r e p i ù e l e v a t i .

Continuiamo insieme il nostro viaggio, con

l’augurio che sia sempre orientato dalla stella

polare del Bene comune.

Il dirigente scolastico dott. Liliana Lucenti

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“Operazione Husky”2013

We remember. Thank You Canada!

La Pellico incontra i reduci Canadesi

Il 5 marzo 2013 alle ore 11, abbiamo vissuto una bella esperienza e partecipato ad

un importante evento per la nostra città. Tutti gli alunni della Silvio Pellico si sono ra-

dunati nel piazzale di via Cirinnà per accogliere la delegazione canadese, sventolando

le bandierine e suonando l’inno canadese e italiano, che avevamo preparato per

l’occasione. I signori che sono venuti, accompagnati dall’organizzatrice dell’evento

Prof.ssa Scifo, sono colonnelli dell’esercito canadese che hanno rappresentato i caduti

e i militari che hanno partecipato all’”Operazione Husky” durante la seconda guerra

mondiale, grazie alla quale le forze alleate liberarono la Sicilia e, in seguito, l’Italia.

Durante la breve celebrazione, è stata allocata una targa in ricordo dell’evento. La de-

legazione visiterà tutta la Sicilia e tornerà a Pachino il 10 luglio, 70° anniversario del-

lo sbarco presso le nostre coste, avvenuto il 10 luglio 1943.

Il nostro dirigente, dott.ssa Liliana Lucenti, a nome di noi tutti, ha ringraziato di

cuore e ricordato l’antica amicizia che lega il popolo pachinese a quello canadese.

Valeria Tommasi 5^ A

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VISITA ALLA NAVE FOSCARI

Il 28 Settembre 2012 la classe 5^ A,

della scuola “Silvio Pellico” di Pachino,

accompagnati dalla Preside Dott.ssa Liliana

Lucenti e dal dott. Giuseppe Cappello del

Provveditorato agli Studi di Siracusa, sia-

mo andati a visitare il Pattugliatore

“Comandante Foscari”, che si trovava

all’interno del porto militare di Augusta,

dove non c’era solo questa nave ma anche

tante altre. Ci hanno fatto accomodare all’

interno della nave, ad accoglierci è stato il

comandante Mario De Rosa, con il suo

equipaggio, da fuori si leggeva la scritta

P493 “Nave Foscari” e in alto il suo motto

“Idem animus eadem voluta”. Abbiamo

visto dei filmati sulle missioni di salvatag-

gio e tutte le caratteristiche della nave e

abbiamo potuto fare anche delle domande

sull’argomento. Ci hanno fatto visitare

l’interno di essa, abbiamo visitato la sala

dei comandi e le carte Nautiche, le sale da

pranzo, l’infermeria, i gommoni di salva-

taggio e da fuori ci hanno fatto vedere il

cannone esterno. Tramite una scaletta di

ferro, alquanto ripida, siamo saliti in hangar

nel ponte di volo (dove atterra l’elicottero

di bordo durante le missioni in mare), men-

tre un ufficiale attraverso un video ha spie-

gato le caratteristiche tecniche della nave e

le attività che svolgono durante la naviga-

zione.

Noi eravamo molto interessati alla spie-

gazione e curiosi di sapere molte cose. Do-

po aver risposto alle nostre domande infini-

te, ci hanno divisi in gruppi e abbiamo ini-

ziato la vera “esplorazione” all’interno del-

la nave. Una serie di navi militari ordinate

in fila una dietro l’altra, facevano da corni-

ce ad un immenso mare blu. Infine siamo

arrivati nella Plancia di Comando, il cervel-

lo di tutta la nave: una camera piena di og-

getti elettronici e lucette lampeggianti co-

me radar, satellitari, computer di ultima

generazione e altri strumenti strani; la sedia

del Comandante era altissima e il timone

sembrava quello dei pirati. Abbiamo prova-

to la sensazione di essere al timone

dell’imbarcazione. Tornati in hangar, ci

attendeva un delizioso buffet, ma il mo-

mento più emozionante è stato quando tutti

insieme, abbiamo immortalato quella bel-

lissima giornata con delle foto sul ponte di

volo, davanti alla bandiera italiana con im-

presso lo stemma della Marina. Infine, do-

po il saluto del Comandante, abbiamo rin-

graziato tutto l’equipaggio per la grande

disponibilità e siamo andati via. È difficile

spiegare con le parole le emozioni che ab-

biamo provato, soprattutto nel pensare che

sotto quelle divise bianche e blu, battono

cuori di uomini che, navigando su navi da

“GUERRA” nei mari più profondi e tempe-

stosi, lottano per la “PACE” e per la sal-

vezza di tutto il mondo. È stata un’altra oc-

casione per continuare il nostro rapporto

con il mondo dei militari dopo l’esperienza

delle lettere scritte ai soldati italiani che

fanno servizio in Afghanistan. È stata

un’esperienza fantastica che terremo custo-

dita per sempre nei nostri cuori…

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Venerdì, 30 novembre abbiamo fatto una

gita a Vendicari.

Prima di partire, la maestra ci ha fatto ve-

dere delle foto e ci ha spiegato che cos’è

una Riserva: un territorio allo stato natura-

le dove gli uccelli migratori si fermano a

riposare prima o dopo avere attraversato il

mare.

All’ingresso della Riserva c’è un grande

cartello in cui sono elencate tutte le cose

che non si devono fare:non si devono in-

trodurre suoni, oggetti o animali estranei

all’ambiente.

Un Ispettore della Forestale ci ha fatto da

guida.

Siamo entrati in un capanno e abbiamo os-

servato i Fenicotteri Rosa che formavano

una enorme chiazza colorata in mezzo al

pantano, i Cavalieri d’Italia, le Garzette, le

Cicogne, i Cormorani che volavano davan-

ti a noi e sembravano indicarci la strada

come delle frecce.

Abbiamo osservato le piante del luogo e

alcuni alberi giganteschi, che non sono ti-

pici della nostra zona, ma sono stati portati

qui quando c’erano le fabbriche della carta.

Abbiamo visitato il Museo dove un signore

molto gentile ci ha raccontato tante storie,

ci ha fatto annusare un pezzo di legno pro-

fumato e ci ha messo una goccia d’olio di

Ginepro sulla mano.

Abbiamo visto serpenti e rospi sotto vetro

e una grande conchiglia che si chiama

“Pinna Nobilis”.

In una sala del Museo c’era un modellino

della tonnara e ci hanno spiegato come av-

veniva la “mattanza” dei tonni.

E’ stata una visita molto interessante e ab-

biamo capito che la Riserva è importante

per mantenere l’ambiente allo stato natura-

le e per proteggere tutti gli animali che vi

abitano.

Simone Scala e Danilo Acquaviva

2^ A Scuola Primaria

OASI NATURALISTICA DI VENDICARI

Il sig. Uccello, volontario dell’Ente Fauna, ci

racconta della pesca del tonno.

Dentro il capanno insieme all’ispettore Cam-

po mentre osserviamo gli uccelli.

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Quest’anno la nostra scuola, ha aderito

all’invito fatto dall’Associazione musicale

“Don Bosco, diretta da Raffaella Salerno,

a partecipare al tradizionale concerto di

Natale, dal titolo “Oratorio di Natale” del

M° Cericola. Già nei primi giorni del mese di Di-

cembre abbiamo iniziato a provare i canti.

Oltre alla nostra

scuola hanno parteci-

pato il II Istituto

C om pr ens i vo e

l’orchestra di fiati

“V. Rizza” del M°

Salvo Mallia.

Le prove sono conti-

nuate anche durante

le vacanze natalizie.

Finalmente giorno

29, c’è stato il tanto

atteso debutto presso

la chiesa Sacro Cuore

di Noto; siamo stati

accolti benissimo da

Padre Giorgio e dopo

l’esibizione ci hanno

offerto il panettone con le bevande.

Il primo di Gennaio abbiamo re-

plicato il concerto presso la Chiesa

Madre di Pachino. Ci siamo tutti e-

mozionati tantissimo perchè la chie-

sa era gremita di persone ed abbia-

mo ricevuto tanti applausi e compli-

menti dai presenti.

Il concerto è stato replicato altre

tre volte, il 5 Gennaio a Scicli, dove

era presente anche la nostra Dirigen-

te, Dott.ssa Liliana Lucenti , giorno

6, presso la chiesa San Corrado di

Pachino e il 15 Gennaio presso il

Cine-Teatro di Portopalo.

Tutte le esibizioni sono state affolla-

te e applaudite.

E’ stata un’esperienza bellissima per-

ché eravamo più di cento elementi, tra

grandi, bambini e banda musicale.

Spero di poter ripetere questa esperienza

che mi ha fatto crescere sia dal punto di

vista umano che musicale.

Nina D’Amico V C

ORATORIO DI NATALE

Momenti suggestivi dell’esibizione nella chiesa di san Corrado

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Le date da non dimenticare

27 gennaio: giorno della memoria

Per il giorno della memoria la nostra

classe, la 5°B ha portato in scena una

drammatizzazione scritta da Francesco Ca-

tanzaro. Tutti noi alunni abbiamo imparato

le parti e nel frattempo capito il significato.

La drammatizzazione parla di un regista

che sta mettendo in scena un lavoro e pre-

tende troppo dai suoi attori i; nel frattempo

Hitler, nella realtà, sta incitando i suoi sol-

dati a catturare gli Ebrei.

Viene rappresentato il triste momento in

cui avviene il distacco tra gli Ebrei cattura-

ti e le loro famiglie.

Abbiamo deciso di rappresentare questa

storia proprio per ricordare questo dolo-

roso evento accaduto tanto tempo fa e per

compenetrarci nel dolore di quelle fami-

glie anche se non si può immaginare il

dolore della divisione dalla famiglia per

effetto delle leggi razziali operate da

gente crudele.

Francesca Sgandurra, Simona Borgh

e Giulia Rustico 5^B

Ci sono tanti modi per ricordare l'olo-

causto. Eli Sagir, una ragazza di Gerusa-

lemme lo ha fatto facendosi tatuare sull'a-

vambraccio il numero che il nonno aveva

tatuato dai tempi del campo di Auschwitz.

Il nonno Yosef si è molto commosso per il

gesto di solidarietà della nipote che ha vo-

luto ricordare quello che il suo caro nonno

ha sofferto oltre che con la memoria anche

con il suo corpo. Anche i membri della sua

famiglia e alcuni suoi amici hanno copiato

la sua idea e si sono fatti imprimere sulla

pelle in modo indelebile quel promemoria.

Secondo noi il gesto di Eli è molto signifi-

cativo perché i giovani in questo modo di-

ventano "memoria vivente" della shoah.

F. Sgandurra e S.Borgh 5^B

La lacerazione e la speranza

La quinta B ricorda la Shoah

Nel corpo e nella memoria

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Il 30 Aprile del 2012 un lutto ha colpito

la società italiana ed ha privato il mondo

di una grande scienziata.

Si tratta di Rita Levi Montalcini nata

il 22 Aprile del 1909 a Torino da un inge-

gnere ebreo e da una pittrice. Ella fu co-

stretta ad emigrare a causa delle leggi raz-

ziali. E' stata una delle prime donne medi-

co in Italia. Si laureò nel 1936 in medicina

e dedicò la sua vita alla ricerca.

Negli anni cinquanta, riuscì a individua-

re i fattori di accrescimento della fibra ner-

vosa, il loro ruolo sul sistema immunita-

rio, una terapia per le ulcere oculari e altre

scoperte importanti. Nel 1986 ha ricevuto

il premio Nobel per la medicina. Rita Le-

vi Montalcini è stata anche la prima donna

nella Pontifica Accademia dei Lincei. Nel

2001 è stata nominata senatrice a vita.

Ecco perché saremo grati alla scienziata

scomparsa. Amava ripetere:<<Se morissi

domani o tra un anno, sarebbe lo stesso:

quel che conta è il messaggio che lasci

dietro di te.

E' il solo modo affinché il nostro passag-

gio sulla Terra non esaurisca in un grande

nulla>>.

Oggi, mentre il mondo piange la scompar-

sa del premio Nobel Rita Levi Montalcini,

vogliamo ricordarla come avrebbe voluto,

attraverso le scoperte scientifiche che la

sua "beautiful mind" ha consegnato al

mondo.

Giulia Rustico V B

Omaggio a

Rita Levi Montalcini

La Fondazione Levi-Montalcini , con il motto “Il futuro ai giovani” è stata fonda-

ta allo scopo di favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni,

in particolare si impegna per fornire aiuto alle donne di paesi dove si lotta ogni giorno

per la sopravvivenza. Così operando si perseguono due obiettivi: il primo di venire

in aiuto a popolazioni che vivono in condizioni di estrema indigenza, il secondo di im-

pedire che le tragiche situazioni di questi paesi provochino migrazioni di massa e sol-

levino altri sconvolgimenti a livello globale.

La Fondazione Rita Levi-Montalcini, in vari paesi del continente africano, promuo-

ve progetti a sostegno dell'educazione delle ragazze e delle donne che più che altrove

subiscono le conseguenze della miseria e dell'ignoranza.

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Papa Benedetto XVI ha annunciato che il

28 febbraio 2013 si dimetterà perché sta

male e non se la sente più di portare in tut-

to il mondo la Parola di Dio; l’incarico è

diventato troppo gravoso per le sue deboli

forze.

Dopo le dimissioni, il Santo Padre andrà a

vivere in un convento di clausura per con-

tinuare a pregare per gli uomini e per la

Chiesa.

La notizia delle dimissioni del Papa è stata

veramente inaspettata ma la dobbiamo ac-

cettare. Dopo le dimissioni, i cardinali si

riuniranno in conclave per eleggere il nuo-

vo Papa.

Paolo Rabito, Giuseppe Furnari

e Federica Luciano 5^ B

Papa Benedetto XVI, il cui vero nome è

Joseph Aloisius Ratzinger nato in Ba-

viera il 16 aprile 1927 è stato il 265° Papa

della chiesa cattolica, eletto con il concla-

ve del 19 aprile 2005.

Nell’ultima udienza ha pronunciato le se-

guenti parole che riassumono la sua eredi-

tà spirituale: "Vorrei che ognuno si sentis-

se amato da quel Dio che ha donato il suo

Figlio per noi e che ci ha mostrato il suo

amore senza confini. Vorrei che ognuno

sentisse la gioia di essere cristiano. Vorrei

invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia

nel Signore, ad affidarci come bambini

nelle braccia di Dio".

Come? Pregando e rimanendo abbracciati

nella preghiera. Con la consapevolezza

che "la barca della Chiesa non è mia,

non è nostra, ma è sua e non la lascia

affondare; è Lui che la conduce, certa-

mente anche attraverso gli uomini che ha

scelto". Tutti uniti nella Chiesa, "non

un'organizzazione, non un'associazione

per fini religiosi o umanitari, ma un cor-

po vivo, una comunione di fratelli e so-

relle nel Corpo di Gesù".

Verrà ricordato come il Papa che si è di-

messo. Ma verrà ricordato soprattutto co-

me un uomo che ha ricondotto la Chiesa

verso la sua dimensione originaria: l'in-

contro con Dio.

La redazione

Addio Benedetto

La Redazione saluta con emozione papa Ratzinger

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Il 26 novembre 2012 tutte le classi

quinte della scuola primaria del nostro I-

stituto simo andati a Noto per partecipare

ad alcuni laboratori di “VOLALIBRO”:

quello sulla natura con la visita virtuale di

Cavagrande, quello dei cinofili gestito da

lla Guardia di Finanza e infine quello di

scrittura creativa “Dal segno al testo” .

“Volalibro” è un’importante manifesta-

zione che si svolge a Noto da ormai cin-

que anni e serve per far capire agli studen-

ti che è importante leggere per conoscere

sempre cose nuove e significative.

Nel laboratorio attraverso una rap-

presentazione ci hanno dimostrato il deli-

cato eco-sistema di Cavagrande.

Nel secondo laboratorio siamo andati

nella caserma della Guardia di Finanza

dove ci hanno fatto vedere dei filmati con

i cani antidroga in azione. Il tenente ci ha

spiegato che solo alcuni cani, dopo un at-

tento addestramento diventano cani anti-

droga. L’addestratore ci ha fatto conosce-

re un cane di nome Nico che abbiamo vi-

sto all’ opera: il finanziere ha nascosto

della droga dietro una porta senza farla

vedere a Nico. Il cane, dopo aver odorato

dappertutto e gironzolato per il cortile, si è

diretto nel posto stabilito ed ha segnalato

di aver trovato la droga mettendosi a grat-

tare la porta e ad abbaiare.

Il finanziere per premiarlo gli ha dato il

manicotto.

Nel terzo laboratorio ci hanno fatto

vedere come si fanno i libri, da dove si può

prendere l' ispirazione, che dietro ogni storia si

nasconde qualcosa di vero, come si vive in

altre parti del mondo, come si gioca e anche le

usanze di altri Paesi.

Noi ci siamo divertiti un mondo e

ogni gruppo ha raccontato le proprie espe-

rienze agli altri.

Nella stessa giornata siamo andati al

palazzo Ducezio dove abbiamo visitato la

“sala degli specchi” e dopo siamo andati

in una libreria dove era allestita una mo-

stra di disegni tra cui quelli eseguiti dagli

alunni della “Silvio Pell ico”.

S. Spataro, C. Morana,

A. Gambuzza, B. Acquaviva

V C

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Piccoli archeologi

Il 5 dicembre 2012, dopo tanti

giorni di attesa, finalmente sia-

mo andati a Noto per la gita.

Appena siamo scesi dal pul-

lman siamo andati a visitare il

museo dei presepi. “Le mille e

una grotta”.

C’erano presepi di tutti i tipi:

semoventi, di stoffa, a movi-

mento singolo …

Mentre eravamo sulla via del

teatro, ci siamo fermati ad am-

mirare la grande cattedrale di

Noto.

Quella chiesa ha una grande

scalinata, è a tre navate ed ha

un’ immensa cupola dipinta da un pittore russo. La chiesa è stile barocco dopo aver visi-

tato la chiesa siamo andati al teatro a vedere “Il grande cuore di Zorba”.

Una storia commovente e allo stesso tempo divertente; racconta di un gatto che mantiene

tre promesse ad una gabbiana che aveva deposto un uovo prima di morire: non mangiare

l’ uovo, prendetene cura e insegna a volare alla piccola gabbianella.

Più tardi, siamo andati a pranzare nel bar della villa del Tellaro e abbiamo giocato nelle

giostre.

Dopo siamo andati al laboratorio di scavi, dove la prof.ssa Falesi ci ha insegnato a fare i

piccoli archeologi. Ci ha pure spiegato i vari strati del terreno: l’humus, lo strato moder-

no, il greco-romano e lo strato preistorico.

Dopo aver imparato come si fa, abbiamo scavato nel sito archeologico e abbiamo trovato

tantissimi reperti.

In seguito siamo andati a visitare la Villa romana del Tellaro, dove abbiamo visto i pavi-

menti a mosaico delle tre camere da letto. A fine giornata la prof.ssa Falesi ci ha conse-

gnato l’ attestato del “piccolo archeologo”.

Infine siamo ritornati nel pullman tutti felici

contenti.

È’ stata un’esperienza magnifica.

Davide Arangio III B-Sc. Primaria

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Giorno 18 gennaio 2013 si sono svolte a

Pistoia le gare internazionali a cui hanno

partecipato gli studenti dell’istituto

d’istruzione superiore “Michelangelo Bar-

tolo” e noi studenti della terza media

dell’istituto comprensivo “Silvio Pellico”

Alessio Balbo e Michele Dinatale.

Per alcuni mesi, prima delle gare, abbia-

mo svolto un corso preparatorio al Liceo

coordinati dai professori Bongiovanni e

Giannitto.

Il corso è stato molto interessante perché

abbiamo imparato a costruire i robot con

pezzi particolari della Lego e a program-

marl i co l s i s t ema NXT 2 .0

La First Lego League, l’organizzatrice

delle gare, ha convocato 15 squadre prove-

nienti dal centro-sud Italia tra qui la nostra

denominata “Dal Sud Del Sud”.

La Lego ha imposto come tema “ Senior

Solution”. I robot dovevano svolgere varie

missioni come ad esempio prendere le me-

dicine, o portare, per mezzo del robot, un

cane in grado di cedere un telecomando

agli anziani.

Arrivati al momento della gara, erava-

mo tutti molto emozionati.

Essendo la nostra prima volta potevamo

solo dare un sostegno morale ai compagni

in campo.

La nostra squadra si è classificata tra le

prime sette passando al turno successivo

che si svolgerà l’8-9 marzo a Rovereto.

Questa attività ci è servita anche per

prendere confidenza con la scuola superio-

re.

E’stata una bella esperienza, che speria-

mo di rivivere il prossimo anno da prota-

gonisti

Alessio Balbo e

Michele Dinatale 3^B

Un’esperienza molto particolare

Gara di Robotica a Pistoia

San Corrado: tradizione e devozione

Anche quest’anno, noi alunni della “ Pelli-

co”, in occasione della giornata dedicata a san

Corrado, siamo stati in Chiesa per la tradizio-

n a l e b e n e d i z i o n e d e l p a n e .

Padre Lucio ci ha raccontato la vita e il cam-

mino spirituale di San Corrado e, poi, ha

benedetto le ceste colme di pane che si usa

portare a casa e condividere con tutta la fami-

glia come segno di fede. Alla fine della Cele-

brazione siamo scesi in Oratorio per giocare e

partecipare alla “pesca di beneficenza”.

A sinistra, la chiesa di san Corrado piena di

ragazzi in occasione della celebrazione dedicata

al Santo; a destra alcune delle ceste colme di

pane benedetto.

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Giuseppe Verdi è stato un compositore

italiano, autore di melodrammi (opere tea-

trali in cui confluiscono la musica e la reci-

tazione) che fanno parte del repertorio ope-

ristico dei teatri di tutto il mondo.

È considerato uno dei più celebri composi-

tori italiani di tutti i tempi.

Verdi nacque nelle campagne di Busseto,

vicino Parma il 10 ottobre 1813 da una

famiglia di agricoltori . Pur essendo un

giovane di umile condizione sociale, riuscì

tuttavia a seguire la propria vocazione di

compositore grazie alla buona volontà e al

desiderio di apprendere. Fu aiutato

dall’organista della chiesa delle Roncole,

che lo prese a benvolere e gratuitamente lo

indirizzò verso lo studio della musica e alla

pratica dell’organo. Più tardi, Antonio Ba-

rezzi, un negoziante amante della musica e

direttore della locale società filarmonica,

divenne suo mecenate e protettore, aiutan-

dolo a proseguire gli studi intrapresi.

Verdi aveva solo quindici anni quando, nel

1828, una sua sinfonia d'apertura venne

eseguita, al posto di quella del famoso ma-

estro Rossini, nel teatro di Busseto. Nel

1832 si stabilì a Milano, nel 1836 sposò

Margherita Barezzi, ventiduenne figlia del

suo benefattore.

Nel 1839 riuscì finalmente, dopo quattro

anni di lavoro, a far rappresentare la sua

prima opera alla Scala: era l’”Oberto, con-

te di san Bonifacio”.

Nel 1848 si trasferisce a Parigi.

Le sue opere più famose sono:

l’Aida, Un ballo in maschera, La forza

del destino, Ernani, Nabucco: nel 1942, il

suo "Nabucco" ottenne alla Scala un incre-

dibile successo, anche grazie all'interpreta-

zione di una stella della lirica del tempo, il

soprano Giuseppina Strepponi. L’Otello, il

Requiem, Rigoletto, La traviata, Il tro-

vatore e I vespri siciliani. Alla sua vita artistica si aggiunge dal 1861

anche l'impegno politico. Viene eletto de-

putato del primo Parlamento italiano e nel

1874 è nominato senatore.

Giuseppe Verdi muore il 27 gennaio 1901.

Biagio Acquaviva V C

GIUSEPPE VERDI

Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e per questo nei mag-

giori teatri italiani, come La Fenice di Venezia, La Scala di Milano, il teatro Bellini di

Catania vengono rappresentate le sue opere.

Verdi fu soprannominato il “cigno di Busseto” perché era elegante e perché il suo

stile musicale era delicato ed aggraziato; Busseto era il paese in provincia di Par-

ma in cui era nato il 10 Ottobre 1813. A Busseto, esiste dal 2009 un museo dedica-

to alla figura e alle opere del suo celebre cittadino.

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Giorno 4 dicembre 2012 in Sala Tea-

tro “S. Pellico”, si è tenuto un convegno

sull' ” Educazione all'Affettività e alla

Sessualità”, relatore la dott.ssa Sebastiana

Collura psicologa-psicoterapeuta, in colla-

borazione con l' Ass. “L' Albero della Vi-

ta”. All' inizio hanno proiettato delle foto

di ragazzi che fanno parte dell' Ass., dopo

la nostra Dirigente Scolastica, Liliana Lu-

centi, ha espresso la sua gratitudine per il

progetto. Ha preso la parola il dott.re Baro-

ne spiegando il compito dell' Ass. e il pre-

sidente Vittorio Scirè ringrazia i compo-

nenti per l' impegno dimostrato. La dott.ssa

Collura inizia a parlare proiettando alcune

frasi significative e spiega che la famiglia

sta accanto alla scuola per quanto riguarda

l' educazione dei ragazzi. Dice che i figli

vengono educati in base a ciò che respira-

no;i nostri comportamenti comunicano la

nostra affettività . La sessualità inizia dalla

nascita: i piaceri del corpo sono carezze, i

massaggi, il bagnetto. L'affetto è diverso

dall'emozione e ancora, spiega la dott.ssa

Collura, l'affettività e la sessualità sono

positività. Le funzioni della sessualità so-

no: quella riproduttiva, quella identificati-

va e quella comunicativa. Il

progetto educativo non è la

stessa cosa della reazione. La

dott.ssa legge una storia che

riguarda tutti i sentimenti e le

qualità degli uomini; spiega

le differenze tra il cervello

dell'uomo e quello della don-

na. Quando i bambini pongo-

no domande agli adulti alcu-

ne volte ricevono delle rispo-

ste, ma a volte vengono igno-

rate . I consigli per i genitori

sono: comprendere cosa il

bambino sta chiedendo,è

sempre meglio rispondere nel

momento stesso in cui il bambino chiede,

rispondere in modo preciso e con tono cal-

mo. Dopo, alcune persone dell'assemblea

fanno domande e la dott.ssa risponde in

modo semplice ed esplicito, dando a sua

volta altri consigli. Noi ragazzi abbiamo

ascoltato con interesse e abbiamo capito

che è stata un' argomentazione molto for-

mativa.

F. Sgandurra, S. Borgh, G. Rustico V B

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’

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Festa della frutta in via Rubera

Tra le cose buone prodotte dalla natura c’è la frutta. È dolce e

buona, colorata e profumata e fa bene alla salute.

È un miracolo vederla nascere: da un seme esce fuori un bellissi-

m o f r u t t o c o l o r a t o , s u c c o s o e o t t i m o d a m a n g i a r e .

Ne esistono di tutti i colori, di tutte le forme e di tutti i sapori, a seconda della parte del

mondo da cui provengono. Nell’ultimo decennio si sono promosse diverse iniziative per

incrementare il consumo di frutta nell’adulto ed in particolar modo nel bambino.

Basta citare un programma europeo “Frutta a Scuola” finalizzato ad aumentare il con-

sumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più

corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si

f o r m a n o l e l o r o a b i t u d i n i e l e m e n t a r i .

Per venire incontro a queste esigenze il 1° Istituto Comprensivo “Silvio Pellico” di Pa-

chino, nei suoi locali del Plesso “Rubera”, organizza da diversi anni nel mese di Novem-

bre la “FESTA DELLA FRUTTA”, una manifestazione molto sentita da parte di genitori

e alunni per incentivare il consumo di frutta tra i bambini compresi tra i sei e gli undici

anni di età. Inoltre offre ai discendenti una notevole opportunità per far conoscere e verifi-

care prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, per potersi orientare fra le diverse pres-

sioni della pubblicità e sviluppare una capacità di scelta consapevole.

I bambini del plesso “via Rubera”, con la presenza del Dirigente Scolastico dott.ssa

Liliana Lucenti, martedì 20 Novembre 2012 hanno avuto l’opportunità di gustare i succosi

frutti di stagione e di poter riflettere sul loro fortissimo valore nutrizionale. Alla manifesta-

zione non sono mancati giochi e balli di gruppo al fine di poter attuare tutti i vari processi

di socializzazione fra gli alunni del plesso.

Alcuni momenti della Festa della Frutta in via Rubera

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A TAVOLA

CON GIACOMINO

Il 18 Gennaio 2013, è venuta a scuola la

dottoressa Tafuri che ci ha mostrato il vi-

deo: “A tavola con Giacomino”. Questo

cartone rappresenta come seguire un’ ali-

m e n t a z i o n e s a n a .

In questa rappresentazione c’era una scena

dove un alieno voleva sapere qual è il cibo

preferito per le creature che vivevano su

quel pianeta e il cibo diceva che il suo

gruppo era il più importante.

Così l’alieno prese un po’ di tutto per por-

tarlo nel suo pianeta.

Dopo il filmato la dottoressa Tafuri ci ha

chiamati uno per volta a dire cosa mangia-

vamo a colazione: spuntino, pranzo, me-

renda e cena. Abbiamo domandato se la

nostra alimentazione è buona; a molti ha

detto di fare colazione e ha aggiunto che

prima si dovevano mangiare prima un bi-

scotto, poi 2 e poi una vera colazione.

Alessandro Gambuzza e

Carmelo Morana 5^ C

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Giorno 16 Ottobre ricorre la giornata della “Fame nel

Mondo”. Le classi seconde della scuola secondaria di

primo grado, alla presenza della dott.ssa Tafuri presi-

dente dell’associazione Rotary Club di Pachino, si sono

dati appuntamento presso la sala teatro della scuola per

un momento di riflessione.

La professoressa Pinella Rabito, docente referente per

l’educazione alla salute e l’educazione alimentare della

scuola, ha ricordato che i bambini malnutriti general-

mente sono soggetti molto deboli spesso ammalati,

quindi, non si trovano nelle condizioni di frequentare la

scuola e di imparare in maniera adeguata.

La malnutrizione causa brutte malattie spesso non curabili per mancanza di cu-

re adeguate quindi rappresentano, motivi di decessi. Nel corno d’Africa la malnutrizio-

ne provoca malattie: il kwashiorkor: malattia che schiarisce i capelli e cado-

no,gonfiamento del corpo perché l’acqua si ferma nello stomaco; oppure l’atrepsia, l’

avitaminosi, che porta gravi infezioni agli occhi e difficoltà nel vedere, ed ancora

l’anemia che porta all’afflosciamento del corpo perché il sangue non trasporta ossige-

no sufficiente ed il rachitismo: il corpo diventa scheletrico.

L’alimentazione può essere la medicina perfetta contro ogni malattia se usata in

modo salutare. Abbiamo riflettuto sul termine “fame” che viene usato per indicare un

forte appetito dopo aver trascorso un lungo periodo senza mangiare. Quando la sensa-

zione della fame si prolunga nel tempo, si trasforma in una situazione più grave, fino a

diventare dolorosa in maniera acuta e

quindi insopportabile e qualora la

malnutrizione perdura nel tempo

l’organismo giunge alla morte.

Il problema della fame colpi-

sce milioni di persone nel mondo cre-

ando un profondo squilibrio tra i Pae-

si. Si stanno facendo molti sforzi per

migliorare questo stato di cose, anche

con l’aiuto dei paesi più progrediti che

stanziano finanziamenti a favore delle

regioni più povere.

Cont. nella pag. successiva Immagini strazianti che mostrano la triste realtà dei

bambini denutriti

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Segue dalla pag. precedente

Molti bambini sognano di mangiare

Durante l’incontro sono state proiettate

delle slide a dir poco “strazianti”.

Ci ha colpito in modo particolare

l’immagine che rappresentava due mani,

una bianca e una di colore, una sopra

l’altra, in un gesto che voleva trasmettere

un senso di fratellanza, pace e solidarietà.

Ciò che ci ha spezzato il cuore era vedere

quel bambino inginocchiarsi e sfamarsi

con quelle piccole briciole che prendeva

dalla strada. In quel momento ci siamo resi conto quanto siamo fortunati e spesso tal-

mente impegnati a puntare in alto che non apprezziamo le cose semplici di tutti i gior-

ni, tutto ci sembra “dovuto”, anzi ci lamentiamo pure.

Basti pensare che mentre noi facciamo gli schizzinosi di fronte a un piatto di pasta

troppo scotta o un piatto di verdure , dall’altra parte del mondo vivono bambini che muoiono

di fame e riuscire a trovare una sola briciola di quel panino rifiutato, sarebbe per loro un gran-

de tesoro.

Molti bambini, infatti, sono costretti a mangiare i resti di cibo sparsi per strada… altro

che cornetto alla crema! Attualmente 88 nazioni nella categoria dei paesi con gravi deficit ali-

mentari: 44 in Africa, 23 sono in Asia, 9 in

America Latina, 12 in Europa.

Fermiamoci un attimo, e pensia-

mo ... possiamo fare qualcosa per evitare

tutto ciò? Noi supponiamo di sì ,con

l’adozione a distanza, o inviando dei soldi

alle associazioni. Ad esempio sarebbe utile

inviare alle popolazioni sottosviluppate,

persone capaci di insegnare loro come col-

tivare la terra in modo tale da essere auto-

nomi nel produrre prodotti agricoli in

quantità.

Cosa ci ha insegnato questa esperienza ? Che non tutti hanno la fortuna di vivere in un Paese

in cui il cibo è a dir poco abbondante. Speriamo che il problema della fame diventi solo un ri-

cordo lontano e che non si parli più di Terzo Mondo, ma di un Mondo Unico, senza discrimi-

nazioni di razza, colore o religione, perché , ma solo pace e amore, uniti si ha un mondo più

bello.

Un mondo dove tutti ci prendiamo per mano formando una catena indistruttibile lunga milio-

ni di chilometri, dove non ci sono guerre , né odio né violenza. Chiediamo troppo? No, credia-

mo in ciò che speriamo , ma solo insieme possiamo farcela.

Gli alunni della classe II C scuola secondaria di 1° grado S. Pellico

B. Acquaviva, S. Bongiovanni, S. Calanna, A. Marino, G. Napolitano

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DEDICATO AI PIU’ PICCINI

Colora la Pasqua

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Allegramente

La redazione di “Pellico on line”

ALUNNI: Valeria Tommasi, Eleonora Tuccitto, Marì Beninato, Federica Mallia, Michele

Buggea, Giuliana Sessa, Simone Scala, Carmelo Morana, Biagio Acquaviva, Alessandro

Gambuzza, Sergio Spataro, Giulia Rustico, Simona Borgh, Francesca Sgandurra, Alessan-

dro Dinatale.

DOCENTI: Nella Avarino, Gabriella Calleri.

Docente referente: Gabriella Calleri

Una vecchietta entra dal macellaio

e domanda : Buongiorno, ha della

carne da fare ai ferri ? “ “Ma certo,

signora, quanta gliene occorre?

Beh, un gomitolo …!!!

"E' vero che i pesci grossi mangiano le sardine ?" "Sì " "E come fanno ad aprire la scatolet-ta ??" "Ti saluto " dice un millepiedi a una

lumaca "non ci vedremo per un po'"

"Parti?"

"No, devo lucidarmi le scarpe !! "

Nei miei sogni ho immaginato

un grande uovo colorato.

Per chi era? Per la gente

dall'Oriente all'Occidente:

pieno, pieno di sorprese

destinate ad ogni paese.

C'era dentro la saggezza

e poi tanta tenerezza,

l'altruismo, la bontà,

gioia in grande quantità.

Tanta pace, tanto amore

da riempire ogni cuore

BUONA PASQUA A TUTTI

- Perché la cometa non si vede ancora??

- Mah...si sarà fermata a fare colazione

sulla Via Lattea....

Un automobilista che si è perso, chiede ad un passante: -"Scusi,

signore, mi può dire dove mi tro-vo?" -"Ma certo! Lei è nella sua macchina!", risponde il passan-

te.

Alla festa di compleanno di un neonato,

tre amiche della mamma sono attorno al

piccolo: -"E' bello come la mamma!",

dice la prima; -"E' intelligente come il

papà!", fa la seconda; -"E' sdentato co-

me il nonno!", conclude la terza.

La redazione di “Pellico on line”

augura