PDTA tra programmazione aziendale e efficientamento del SSN · 2016-03-18 · svolgere per...
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PDTA tra
programmazione
aziendale e
efficientamento del SSN
Paolo Cavagnaro,
Vice Presidente FIASO Roma, 17 marzo 2016
Laboratorio FIASO «Governo del territorio»
Organizzazione e governo dei
servizi territoriali
Integrazione professionale e continuità delle
cure
Strumento del budget per la condivisione degli obiettivi
LUGLIO 2008
APRILE 2010
GIUGNO 2009
1° FASE: Un modello per il governo del territorio
delle aziende sanitarie
• Mappa dei Servizi
Territoriali
• Impiego delle risorse
• Indicatori di attività
• Relazione tra principali
variabili
1° FASE
EVIDENZE EMERSE
• Irriducibile diversità delle Aziende
• Vasi comunicanti Ospedale-territorio
• Diverso peso delle strutture intermedie
• MMG in gruppo ADI sopra i 65 anni
• Spesa strutture intermedie Minor tasso di
ospedalizzazione
2° FASE: Misurare e valutare l‟integrazione professionale
e la continuità delle cure
• Legame tra organizzazione aziendale e integrazione
delle cure
• Livello di efficacia raggiunto nell‟integrazione delle cure
• Percezione della continuità delle cure da parte dei
pazienti
Patologie indagate:
• Diabete con danno d‟organo
• Insufficienza respiratoria grave con BPCO
• Pazienti oncologici terminali in ADO o ADI
2° FASE
EVIDENZE EMERSE
• Soddisfacente livello medio di integrazione
• Diversa intensità di scambio tra Specialisti, MMG e Infermieri
• Scarso uso di sistemi informativi comuni
• Macro-organizzazione non correlata al livello di integrazione dei
professionisti
• Percezione continuità assistenziale dei pazienti correlato a:
qualità relazionale - accessibilità del servizio
• Driver più importanti:
gravità della condizione clinica - orientamento culturale verso
l‟integrazione
3° FASE: Il processo di budget e il suo impatto sul
comportamento dei dirigenti territoriali
• Sistemi di programmazione e controllo, specificamente il
processo di budget
• Obiettivi delle UU.OO. territoriali e percezione di
responsabili e quadri
• Impatto del processo di budget su aspetti individuali e
organizzativi
• Unità organizzative:
Cure primarie – Anziani – Dipartimento salute
mentale – Dipartimento prevenzione
3° FASE
EVIDENZE EMERSE • Ritardi significativi
• Mancanza accordo su obiettivi tra responsabili e operatori
• Obiettivi non partecipati, senza priorità
• Controllo dei fattori legati alla produzione diretta
• Debolezza nella funzione di committenza:
centri di servizio - privato sociale e accreditato ambito socio-
sanitario
• Carenza di sistemi informativi per la programmazione territoriale
Insomma: un territorio
abbastanza impermeabile ai
cambiamenti introdotti
dall’aziendalizzazione
… e nel frattempo…
lo scenario sta cambiando …
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Il nuovo contesto epidemiologico
• L’inversione della piramide demografica
• L’invecchiamento della popolazione
• La transizione epidemiologica e le malattie della “terza fase”
• La “cronicità” e non autosufficienza nuova dimensione dell’assistenza
• La de-tradizionalizzazione della società
(famiglia, identità, reti sociali)
Modelli di
gestione
integrata
delle cure
Managed Care
(Chronic Care Model)
Integrated Care Pathways
(PDTA)
Clinical
Guidelines
I NUOVI PARADIGMI
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Un nuovo senso al GOVERNO CLINICO
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AZIENDA
Professionisti /
Governo clinico
Amministrazione/
Legalità
Politica / Consenso
(voto)
Cittadini
GOVERNO CLINICO
LUGLIO 2014
I PDTA • “Piano interdisciplinare di cura ed assistenza, costruito sulla
base delle migliori pratiche cliniche, per gruppi specifici di
pazienti, che supporta interventi coordinati ed erogati
secondo una sequenza documentata ed attraverso
l’esperienza clinica, al fine di ottenere il miglior risultato di
salute possibile”
• “Migliore sequenza temporale e spaziale possibile, sulla base
delle conoscenze tecnico-scientifiche e delle risorse
professionali e tecnologiche a disposizione, delle attività da
svolgere per risolvere i problemi di salute del paziente ”
LUGLIO 2014
Le “potenzialità” dei PDTA
• chiara definizione degli obiettivi, dei ruoli, degli ambiti di intervento e delle
modalità di misura di un percorso di cura
• miglioramento della qualità delle cure attraverso un approccio fortemente
“gestito”
• approccio interprofessionale e multidisciplinare strutturato su processi basati su
evidenze scientifiche
• esplicita matrice delle relazioni e delle responsabilità (“chi deve fare che
cosa e quando”) nelle diverse fasi del percorso, a supporto della presa in
carico e continuità assistenziale
• verifica periodica e a monitoraggio di indicatori a garanzia del rispetto di
standard dichiarati
• revisione dei contenuti in funzione della necessità di adattamento alla realtà
• coinvolgimento e partecipazione attiva dei rappresentanti degli utenti
• approccio strutturato al tema dell‟universalismo selettivo e proporzionale
LUGLIO 2014
I concetti chiave dei PDTA
• Flessibilità: disease-driven PDTA vs
patient-centered PDTA
• Rendere comunicabili le garanzie ed i
risultati
• Approccio integrato con gli altri PDTA
• Processi lean e semplificazione
• Continuità delle cure
Si identifica con le dimensioni cronologica o longitudinale della
“continuità”.
Continuità delle cure
Conoscere i processi produttivi
• Anche in sanità è essenziale “guardare dentro” i
processi erogativi: una conoscenza approfondita di ciò
che si fa per il paziente, di come lo si fa, rappresenta la
premessa indispensabile per raggiungere effettivamente
obiettivi di qualità, sicurezza, efficacia ed efficienza.
• Il solo controllo degli input e degli output, senza una
approfondita conoscenza di quella «black-box» che è
rappresentata dalla complessità del processo produttivo,
non garantisce di per sé la realizzazione dei risultati
migliori
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LUGLIO 2014
Il fabbisogno di interventi coordinati e
omogenei può riguardare:
• Singolo segmento di un evento malattia
• Intero corso della malattia
• Multipli episodi di malattia acuta
• Patologia cronica
• Decorso di più patologie croniche (polipatologia)
• Decorso di un evento acuto intercorrente in paziente con
patologia cronica
• Decorso di un evento acuto intercorrente in paziente con
patologia cronica (multimorbosità)
4° FASE CONTESTO DI RIFERIMENTO
•Aumento non-autosufficienza e cronicità
• Innovazione organizzazione aziendale:
-Da modello verticale a modello orizzontale
-Più presa in carico, meno assistenza ospedaliera
-Chronic care model
-Assistenza domiciliare
-PDTA
4° FASE: I PDTA
• Equità verticale: fornire diversa risposta per diverso bisogno
• Centralità della persona
• Definizione chiara ruoli e responsabilità dei professionisti
• Utilizzo sistemi informativi per progettare percorsi e valutarne
appropriatezza ed efficienza
• Programmazione e integrazione con rete di offerta
sociosanitaria:
aziende sanitarie pubbliche
aziende private
terzo settore e volontariato
4° FASE
IPOTESI DI LAVORO
• PDTA come processo capace di
guidare la filiera di offerta nel governo
dei servizi per patologia
• Focalizzare complessità del bisogno:
ruolo della componente territoriale e
distinzione tra casi con e senza
comorbidità
4° FASE
OBIETTIVI
• Analisi costi del PDTA medio per ciascuna
patologia e consumi associati ai pazienti
• Rilevare modalità gestione standardizzata
• Verificare correlazione tra costi e ambito di
cura e relazione con rete di offerta
• Confrontare i percorsi reali con le evidenze
scientifiche
4° FASE
AZIENDE PARTECIPANTI
•AUSL Bologna
•ASL CN2 Alba-Bra
•AUSL Ferrara
•ASF Firenze
•AUSL Parma
•AUSL Ravenna
•ASS 1 Triestina
•ASL della Provincia di Sondrio e AO Valtellina Valchiavenna
•ASL 4 Chiavarese
•ULSS 3 Bassano
•ULSS 4 Thiene
4° FASE: METODOLOGIA
• Sono stati estratti tutti i consumi relativi ai casi (pazienti)
oggetto di studio, per ciascuna delle patologie
• Interrogazione ha riguardato 11 flussi aziendali disponibili tra
i database amministrativi: SDO, Pronto Soccorso, Esenzioni,
Farmaceutica territoriale, File F, Specialistica Ambulatoriale,
ADI, Riabilitazione, Strutture Residenziali e Semiresidenziali
Convenzionate, Assistenza Protesica, Schede di decesso
• Per le estrazioni è stato usato il Codice Fiscale dei pazienti,
criptato e identico in tutte le estrazioni
• L‟arco temporale di osservazione è di un anno dall‟evento di
inclusione per ogni paziente (2009-2010)
4° FASE: Voci di costo più rilevanti per PDTA
PDTA I II III
Ictus (comorbidità) Ricoveri
(66%)
Semiresidenziale/
residenziale (14%)
Farmaceutica
(7%)
Scompenso cardiaco
(comorbidità)
Ricoveri
(72%)
Farmaceutica
(9%)
Semiresidenziale/
residenziale (7%)
Tumore Polmone
(comorbidità)
Ricoveri
(66%)
Specialistica
(13%)
Farmaceutica
(12%)
Artrite reumatoide
(senza comorbodità)
Farmaceutica
(50%)
Ricoveri
(28%)
Specialistica
(15%)
Artrite reumatoide
(comorbodità)
Farmaceutica
(46%)
Ricoveri
(32%)
Specialistica
(13%)
BPCO (senza comorbidità) Ricoveri
(46%)
Farmaceutica
(31%)
Specialistica
(10%)
BPCO (comorbidità) Ricoveri
(53%)
Farmaceutica
(23%)
Specialistica
(10%)
4° FASE: EVIDENZE EMERSE
• Modello organizzativo influenza presa in carico
• Governo filiera servizi influenza modello organizzativo
aziendale
• Revisione della offerta nelle aziende:
per intensità di cura - meno professionisti - meno
specialisti
• Scelte istituzionali di governo determinano comportamento
professionisti
• Legame tra consumi sanitari e bisogno socio-assistenziale:
fragilità – disabilità – altre necessità
4° FASE: ANALISI DEI COSTI
• Multicronicità e patologie a bassa
sopravvivenza implicano costi maggiori
• Possibilità di benchmarking tra aziende
per valutazione appropriatezza
• Ci sono ancora lacune dei sistemi
informativi e ritardi implementazione
FSE
4° FASE: SFIDE APERTE
• Riorganizzare i percorsi sulla base
delle evidenze
• Spostare la „cabina di regia‟ verso i
distretti
• Convergenza tra riflessione: - clinica
- organizzativa
- economica
OSSERVATORIO ICT PER PDTA
Indagine, in collaborazione con la
School of Management del
Politecnico di Milano, sul ruolo
delle tecnologie informatiche per
lo sviluppo, l‟utilizzo e il
monitoraggio dei PDTA presenti
presso le Aziende sanitarie e
ospedaliere italiane
OSSERVATORIO ICT PER PDTA
CONCLUSIONI
• Il PDTA è un modello in espansione che sta riscuotendo grande attenzione,
ma per la sua natura interfunzionale, multidisciplinare, intra ed extra
ospedaliera, necessita di una integrazione che i confini istituzionali hanno
a volte trasformato in barriere allo sviluppo
• Ruolo dell‟ICT ritenuto fondamentale ma situazione molto disomogenea e
frammentata: scarsa maturità nell‟utilizzo degli strumenti informatici; uso
dell‟ICT non ancora pervasivo rispetto alle diverse funzionalità; mancanza
di soluzioni organizzative e tecnologiche ritenute di eccellenza e di
riferimento per i PDTA
• Problema di Governance: aziende in attesa di una politica comune, come
la definizione di linee guida di indirizzo e la creazione di tavoli di lavoro;
aziende in attesa di stimoli all‟informatizzazione provenienti dai vendor
ICT; aziende che informatizzano «a silos» creando percorsi di fatto non
integrati sotto il profilo tecnologico
OSSERVATORIO ICT PER PDTA
CONCLUSIONI
• È necessario che si crei una rete di stakeholder (soprattutto sul territorio)
maggiormente coinvolti e informati sul ruolo e sui risultati dei PDTA, in ottica di
innovazione e sostenibilità del sistema sanitario
• È auspicabile un governo integrato delle iniziative di informatizzazione dei PDTA
attraverso: linee di indirizzo, che devono partire da una standardizzazione del
dato affinché si possa disporre di un set minimo di informazioni che abbiano lo
stesso significato nei diversi contesti operativi; un sempre maggior
coinvolgimento, in termini di indirizzo e standard da seguire, delle aziende
insieme al livello regionale e alle Agenzie Nazionali
• L‟utilizzo efficace dell‟ICT per la valorizzazione dei PDTA richiede: commitment
da parte del management; formazione per gli operatori sanitari; coinvolgimento
della componente tecnica
Le reti cliniche integrate
Nel tempo sono poi emersi altri aspetti legati a doppio filo
alla creazione delle Reti cliniche e la cui compresenza le
rende di estremo interesse agli occhi del settore sanitario
Mi riferisco a temi quali la multidisciplinarietà, la medicina
evidence based, l’equità di accesso alle cure, la continuità
della presa in carico e la centralità del paziente
Nuove reti cliniche integrate
Organizzazione dei
PDTA nel contesto dove
vive il pz. tenendo conto
della sua autonomia/non
autonomia funzionale
(cure domiciliari,
ambulatoriali,
residenziali…)
PDTA per le
patologie
croniche
(scompenso,
BPCO, diabete,
oncologia…….)
PROGETTO SYN.THESIS
Ricerca multistakeholder per individuare
soluzioni per la personalizzazione delle cure e
la conciliazione di sostenibilità ed efficiacia dei
percorsi oncologici
OSSERVATORIO CURE PRIMARIE
Progetto di ricerca, in collaborazione con il
CERGAS Bocconi, che ha l‟obiettivo di
analizzare l‟offerta di assistenza territoriale e
cure primarie nelle Aziende sanitarie italiane,
attivando processi di benchmarking e
conseguente diffusione delle esperienze più
innovative.