PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISI · 2014-12-06 · fare una colletta per la comunità di Geru-...

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ORARI SANTE MESSE feriale sabato eprefestivo festivo

PARROCCHIA 17.00 ora solare *18.00 ora legale * 18.00 9.00 - 11.00

CAPPELLA DELL’ASSUNTA 8.00 8.00 - 10.00

SAN MAURIZIO CANAVESE 8.30 18.00 8.00 - 9.30 - 11.00

MALANGHERO 18.00 10.30 - 18.00* ogni primo lunedì del mese S. Messa nella cappella delle Suore Carmelitane (Scuola dell’Infanzia)* in occasione di funerali non c’è la S. Messa feriale in Parrocchia

CONFESSIONIsabato dalle 16,00 alle 17,30mezz’ora prima della Santa Messa

ADORAZIONE il venerdì, mezz’ora prima della S. Messa

GRUPPO di PREGHIERAogni secondo giovedì del mese alle ore 20.30 nella cappella delle Suore Carmelitane(Scuola dell’Infanzia)

GRUPPO di PREGHIERA “AMICI DEL CARMELO”

ogni seconda domenica del mese alle ore 15.00 nella cappella delle Suore Carmelitane

PER AMMALATIchiamare a qualunque ora ai numeri:011 9278342 - cell. 340 39 39 294339 41 31 309 - 377 17 32 456

UFFICIO PARROCCHIALE da lunedì a venerdì dalle 17,00 alle 19,00sabato dalle 9,00 alle 12,00

UFFICIO CARITAS 4° sabato del mese dalle 11,00 alle 12,00

Sacramento del BATTESIMOLa seconda domenica di ogni mese.

Prenotarsi in ufficio parrocchialeper gli incontri prebattesimali

Sacramento del MATRIMONIOIncontri 2012/2013

Prenotarsi almeno sei mesi prima in ufficio parrocchiale

Sempre aperti a nuove collaborazioni, vi invitiamo a scrivere commenti, suggerimenti, articoli e domande a:

[email protected] ; [email protected] IN PROPRIO IN NUMERO LIMITATO DI COPIE

Il bollettino è distribuito gratuitamente a tutte le famiglie della Parrocchia.

PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISIvia Roma, 101 - 10070 San Francesco al Campo (TO) - tel. 011-9278342

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questo non è un “addio”, perché conti-nueremo a camminare insieme verso il Signore. Lo faremo in modo diverso, se-guendo dal primo settembre gli inviti e le indicazione di padre Michele. Queste poche righe vogliono semplicemente dire il perché di questo cambiamento. Quando la salute rende più difficile l’essere attivi e si è nelle condizioni di sostituirsi senza cambiare il volto delle persone, è bene farlo. Per questo nella primavera passata ci sia-mo confrontati tra noi tre confratelli (p. Fabri-zio, p. Michele e io) e ho proposto di cambiare il ruolo pastorale con p. Michele: lui parroco e io collabo-ratore parrocchiale a San Francesco e a San Maurizio. Ringrazio p. Michele che ha accettato. Il seguito è passato nelle mani dei nostri Superiori religiosi e della Curia arcivescovile.

Al termine del mio mandato voglio solo aggiungere due sottolineature. Chiedo scusa a coloro ai quali non sono risusci-to a stare vicino, soprattutto ai malati e agli anziani: spero di poterlo fare meglio ora. Ringrazio tutti coloro che mi hanno

facilitato il compito so-stenendomi con l’amici-zia, l’aiuto pastorale e il sostegno della preghiera e della fede condivisa con semplicità, ma anche con il desiderio di conoscere sempre meglio il Signore. Non li enumero, ma sono tanti!Ringrazio anche coloro che hanno il compito di

guidare civilmente il nostro paese. Ab-biamo cercato di collaborare e di affron-tare le situazioni di coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche. Con qualche risultato.Il Signore ci aiuti a perseverare nella fede, nella speranza e nella carità.

Carissimi ParroCChiani,

Ringrazio tutti coloro che mi hanno facilitato il compito sostenendo-mi con l’amicizia, l’aiu-to pastorale e il soste-gno della preghiera e della fede condivisa con semplicità.

Saluti di Padre Giacomo

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Quella di diventare parroco è un’esperienza che non mi era an-cora capitata. Nella mia vita ho

avuto modo di vivere in molti luoghi e di partecipare alla vita di numerose comu-nità, ma mai come parroco. Sono entrato nell’Ordine dei Padri Somaschi quando avevo 21 anni, dopo un periodo di novi-ziato a Somasca, vicino a Lecco. Da allo-ra ho vissuto a Roma, Cherasco, Torino, Rapallo ed Elmas. Mi sono trovato in case di formazio-ne, seminari, un pensionato universitario, scuole, cen-tri giovanili, case-famiglia e finalmente, nel 2009, a San Francesco Al Campo, come collaboratore nella nostra parrocchia e in quel-la di San Maurizio. Questi ultimi tre anni, come potete immaginare, mi sono stati preziosi per conoscere e capire dal di dentro la vita di una parrocchia. Ho avuto così l’occasio-ne di apprezzarla più di quanto potessi immaginare. I motivi sono tanti, innanzi-tutto direi che della parrocchia mi piace l’universalità: è composta da persone e famiglie diversissime tra loro, ma acco-munate dal desiderio di essere cristiani e di andare avanti insieme come comu-nità, non ciascuno per conto suo. Della parrocchia di San Francesco, inoltre, mi hanno colpito anche alcune caratteristi-che che possono apparire secondarie, ma che credo comunque significative, per esempio il fatto che, mentre in tutte le chiese c’è il problema della gente che tende a stare seduta lontano dall’altare

e dai primi banchi, qui da noi invece si partecipa alla messa da vicino, addirittu-ra dalla sacrestia e dal presbiterio.Sono stato aiutato a entrare nella vita del-la parrocchia da tantissime persone dalle quali mi sono sentito sempre accolto e incoraggiato. Anzi, a ben vedere, questa accoglienza amichevole l’ho sperimenta-ta proprio da tutti, nessuno escluso. Gra-zie per questo!

Quando ho saputo del nuovo incarico mi sono inizialmente preoccupato, mi chiedevo se sarei stato all’altezza di que-sta grande responsabilità. Conoscendo i miei limiti, per esempio quello di non esse-re un abile organizzatore, mi sorgeva qualche timore. Per superare questa preoccupa-zione ho riflettuto e pregato.

Ho così capito che la soluzione, in fondo, è molto semplice: si tratta di avere fidu-cia in Dio. Se Lui desidera che io svolga questo incarico significa anche che mi aiuterà.Il nostro vescovo, monsignor Nosiglia, incontrandomi prima dell’estate, mi ha confermato in questa convinzione ricor-dandomi che esiste la grazia di stato, cioè l’aiuto che Dio dà a ognuno perché possa svolgere il suo compito nel miglio-re dei modi.Anche un altro pensiero, però, mi ha aiu-tato, un pensiero molto importante: sape-re che non sarò solo a portare avanti la parrocchia, ma affiancato da tanti fratelli e sorelle che camminano insieme a me.

Non capita tutti i giorni di diventare Parroco

CONtiNuiaMO a CaMMiNaRE iNSiEME di Padre michele

La soluzione, in fondo, è mol-to semplice: si tratta di avere fiducia in Dio.

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Un nuovo anno!!Scuola dei Genitori autunno 2012

Il ruolo dei genitori si deve continuamente modellare ed adattare alle trasformazioni dei figli che crescendo modificano esigenze ed equilibri familiari, di coppia e del singolo individuo. Tu genitore puoi non sentirti solo in questo percorso tanto affascinante quanto delicato, altri genitori come te possono suggerirti strategie o fornirti elementi di confronto così come la tua esperienza sarà per loro motivo di arricchimento. Partecipa alla SCUOLA GENITORI.I quattro incontri si terranno presso la Scuola Primaria Italo Calvino, il mercoledì sera alle ore 20,45, nelle seguenti date:

10 ottobre, 24 ottobre7 novembre, 21 novembre

Partecipiamo numerosi!E’ gradita l’iscrizione inviando una e-mail a:[email protected] oppure in Parrocchia.

INGRESSO DEL NUOVO PARROCOPaDRE MiCHElE MaRONGiu

DOMENICA 16 SETTEMBRE 2012

ore 16,00 celebrazione Presso la chiesa Parrocchiale san Francesco d’assisi in san Francesco al camPo

aFFida il ministero di Parroco a Padre michele il Vicario ePiscoPale territoriale don claudio baima ruGhet

ore 17,30 rinFresco nei locali Parrocchiali

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“Vogliamo rendervi nota, fra-telli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia, perché, nella grande prova del-la tribolazione, la loro gioia so-vrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro ge-nerosità. Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta in-sistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a van-taggio dei santi”.(2 Cor 8,1-4)

Questo testo è di San Paolo che scrive alla comunità di Corinto che ha avuto l’idea di fare una colletta per la comunità di Geru-salemme, che viveva una grande carestia e i cui membri si trovavano così in estrema povertà e pericolo di vita. Sottolinea come le comunità della Macedonia, pur nella loro “estrema povertà”, sono state generose.Nell’ultimo incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale abbiamo riflettuto sulla difficile situazione che molte persone devono affron-tane per far fronte ai bisogni materiali che la vita di ogni giorno richiede. I presenti si sono stupiti nel sentir riferire, dai referenti della Caritas Parrocchiale, di quante persone sul nostro territorio vengano supportate con il pagamento di bollette, pac-chi alimentari, prestazioni di tipo sanitario e altro ancora. Questo grazie all’intervento organizzato e sinergico di società civile, reli-giosa ed enti di volontariato che collaborano sul territorio.

La nostra riflessione è stata che, nonostante ciò che si fa, molto rimane nascosto e tante situazioni difficili restano nell’ombra perché chi è in difficoltà, non abituato a chiedere aiuto, è troppo dignitoso e fiero per segnala-re la sua situazione. È stato triste però renderci conto che nem-meno noi cristiani sappiamo accorgerci di chi è colpito dalla crisi tanto sbandierata da tv e giornali.Forse il fatto che una parte di persone non ne venga toccata in modo diretto e pesante ci dà l’illusione che anche per gli altri sia un periodo dove è sufficiente tirare un po’ la cinghia per andare avanti.E invece non è affatto così: a volte è pro-prio un nostro vicino, un parente o un amico quello che non ce la fa a sbarcare il lunario, ma l’imbarazzo e la vergogna non gli danno modo di far presente la sua delicata situa-zione.Questa nostra riflessione non vuole portare ad un’ennesima richiesta di denaro: iniziati-ve ve ne sono tante - organizzate o personali - e ognuno sa quanto e come può contribui-re. Intende ricordarci almeno due cose: che dobbiamo aprire gli occhi e prati-care la Carità, primo atto che un cristiano deve preoccuparsi di vivere senza riserve; e che il nostro stile di vita deve cer-tamente essere comunque più so-brio, sempre, proprio come scelta.E’ anche un modo per educare i nostri ra-gazzi. Non basta staccarsi da un di più, che per alcuni non fa la differenza; ma bisogna con-dividere risorse economiche, tempo e ca-pacità secondo il soffiare dello Spirito Santo perché senza la Carità a nulla valgono le nostre parole, preghiere e azioni.Le parole di San Paolo sono particolarmente significative.

dal consiGlio Pastorale Parrocchiale

Crisi: oCCasione di solidarietà

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I sacramenti sono “segni” che manifesta-no al fede cristiana e l’appartenenza alla Chiesa, comunità dei discepoli di Cristo.

Questo significa cha la loro celebrazione nasce dalla consapevolezza che essi sono una benedizione di Dio: un dono, una mano che Dio dà agli uomini e alle donne per ac-compagnarli nelle loro situazioni di vita, che spesso rendono difficile la perseveranza nel discepolato di Cristo. Ma è proprio così? I sacramenti che noi celebriamo hanno que-sta consapevolezza?A guardare gli esiti dovremmo dire che non è così. Se è difficile “misurare” la fede delle persone, è più facile individuare l’apparte-nenza alla comunità dei discepoli di Gesù. Questa appartenenza ha diverse manifesta-zioni che la qualificano: sentirsi partecipi del-la vita della comunità; essere normalmente presenti alla celebrazione dell’Eucaristia, dove la comunità si costruisce; avere la pa-rola di Dio come guida nelle scelte di vita e, quindi, sentire il bisogno di conoscerla… In una parola lasciarsi guidare da Gesù Cristo.I sacramenti sono suo dono. Ciascuno di essi “segna” vari momenti della nostra vita di uomini, donne, discepoli. Nel caso dei tre sacramenti citati nel titolo sono gli adulti ad avere chiaro il loro significato, a ritenerli im-portanti per la crescita umana e cristiana dei loro figli. Se questo non c’è allora è, nella maggior parte dei casi, obiettivamente im-possibile chiedere che nel decorso succes-sivo della vita si manifesti il senso cristiano di ciò che si è fatto. Non è possibile riconoscere presente ciò che all’inizio non fu inteso.Sembra – senza generalizzare e con possi-bilità di errore – che i sacramenti oggi richie-sti siano occasione di far festa con i parenti e gli amici. Una festa non religiosa ma civile, sociale. Quasi un “uso” della fede per motivi

ad essa estranei. Siamo in una situazione confusa e, a volte, non vera: si dice “sì” ma in realtà non è vero.Dice un autore: “I sacramenti non sono per tutti, né tanto meno di tutti. Sono per chi cre-de e di chi crede. E credere, in rapporto ai sacramenti,non significa aver fatto il chieri-chetto o avere uno zio monsignore. E’ ne-cessario non confondere i segni della libera-zione dal male e della dedizione evangelica con quelli dell’appartenenza ecclesiastica e della sequela del Signore in quanto disce-poli. I primi sono simboli dell’amore incon-dizionato di Dio rivolto ad ogni uomo, anche al “nemico” che non contraccambia: sono destinati a suscitare la fede e ad alimentare la speranza nel regno di Dio che viene. (…) I secondi sono i segni evidenti di una fede che si fa vincolo fraterno e responsabile te-stimonianza dell’obbedienza all’evangelo del Signore che invita alla sequela e al di-scepolato. Non è, ovviamente, un’altra fede: è semplicemente la fede del discepolo”.

Battesimo, Eucaristia, Cresima …E poi?

CRiStiaNi CONSaPEVOli di Padre Giacomo

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Carissimi compaesani, vorrei raccon-tarvi due storie che mettono in risalto la generosità dei nostri avi e che mi furono narrate, per quanto riguarda la parte ini-ziale, da mio padre.La prima è questa.Siamo negli anni dell’unità d’Italia, poco dopo il 1861. Ad un gruppi di volenterosi Sanfranceschesi viene in mente di fondare una società agri-cola-operaia, convinti che l’unione fa la for-za. Con tanti sacrifici viene costruita la sede in via Parrocchia, costituita da diversi loca-li tra cui una grande cantina, un forno e lo spaccio per la vendita del pane e di alimen-tari e l’alloggio per il gestore. Alla realizza-zione dell’opera contribuirono molti paesani con giornate di lavoro gratuite e somme di denaro.Nel 1869 nacque così la società cooperativa operaia-agricola di San Francesco al Cam-po.Per un centinaio di anni la Società operò molto bene con agevolazioni e sconti ai soci, per l’acquisto di vino ed altri generi alimen-tari.Negli ultimi decenni del ‘900, il presidente e i suoi collaboratori decisero di ampliare la sua struttura e di adattarla alle nuove esigenze. Abolirono il negozio di commestibili, il forno e costruirono una cucina ed una grande sala con lo scopo di adibirli a ristorante ed alcuni alloggi..E’ a questo punto che comincia il de-clino della società operaia-agricola poiché, forse per una gestione poco oculata, non si poté far fronte alle troppe spese sostenute e il direttivo decise così di vendere i locali e gli alloggi ricavati nello stabile della società.Naturalmente i soci rimasti furono delusi e amareggiati per l’ingloriosa fine della società operaia-agricola che i loro avi, con tanti sa-crifici, avevano costituito.La seconda.Siamo agli inizi del ‘900.In quel periodo era parroco un grande prete:

Don Emilio Feliciano Vacha.Egli, oltre alla cura delle anime, si preoccu-pava anche di migliorare le condizioni di vita dei suoi parrocchiani. Ad un certo punto, a Don Vacha venne in mente di costruire un asilo parrocchiale adatto ad accogliere tutti i bambini del paese in età prescolare. Come realizzare l’opera senza risorse finanziarie? Allora, più di oggi, c’era tanta miseria e i soldi erano pochi, ma lui andava di casa in casa a chiedere l’elemosina …. della manodopera. Nessuno rifiutava una giornata di lavoro gra-tuito per il nuovo asilo che avrebbe ospitato anche i suoi figli. Trovata la manodopera, mancava il materiale. I soldi per comprare i mattoni alla fornace erano pochi, ma i car-rettieri di San Francesco si offrirono di anda-re a caricare sul greto di Stura tante pietre di diverse misure e colori che sostituirono i mattoni nella costruzione dei muri dell’asilo.A volte i muli, a causa del pesante carico, si impuntavano e non volevano proseguire. Allora il carrettiere urlava qualche impreca-zione (anche al buon Dio) e il mulo ripartiva. Se il parroco era presente, assolveva il car-rettiere seduta stante, ma poi lo invitava a non ripetere le bestemmie.Finalmente, con il contributo di tutti, l’asilo fu terminato e, nel 1912, solennemente inau-gurato.Quasi tutti i bambini di San Francesco han-no trascorso i primi anni della loro infanzia in questo asilo assistiti dalle brave Suore Car-melitane, le quali tuttora sono una presenza viva ed insostituibile nella nostra comunità.Negli anni ottanta sorse l’esigenza di amplia-re l’asilo per renderlo conforme alle nuove norme stabilite per gli edifici pubblici. Ancora una volta la generosità dei Sanfrancesche-si permise di realizzare l’ammodernamento e l’ampliamento. Così con gioia quest’anno potremo festeggiare il centenario dell’asilo parrocchiale così importante per il nostro paese perché ha contribuito alla crescita ed all’educazione di migliaia di bambini.

B. B.

Generosità dei Sanfranceschesi

Ripercorrendo le memorie di ... a cura dei nostri inViati Valeria e rino

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Questa sera sono arrivata a casa un po’ “fusa“ ma molto contenta.Si sa, i nonni non hanno la resistenza dei giovani e oggi sono stata provata nel fisi-co da due spettacoli consecutivi.Un saggio al pomeriggio, un piccolo inter-vallo con ottimo buffet freddo e quindi mu-sical la sera, il tutto eseguito dagli alunni delle medie di San Francesco al Campo, frequentate da due dei miei nipoti.Pensavo di restare solo un po’, per fare contenti loro ma sono rimasta fino alla fine, presa dentro dall’incanto di tanto impegno e vitalità messi al servizio della musica, del canto, di messaggi positivi.Quanto hanno lavorato professori e alun-ni!Penso alle ore e ore di prove, ai contrat-tempi vari, disguidi; la pazienza messa a dura prova, la volontà anche, il tempo e le risorse che scarseggiano … che me-raviglia!In un’Italia dove tutti sembra che rubino miliardate, che i furbi siano la maggio-ranza, che solo i più astuti e prepotenti primeggino, ecco che ci sono persone, in questo caso i professori, che con pochi mezzi e nessun incentivo, ma solo con tanta coscienza civica e tanto amore per i ragazzi e per il Bello e il Buono riescono ad arrivare a questi risultati di Armonia e Cultura.C’è da rimanere ammirati e speranzosi che non tutto è perso, che le radici pro-fonde dell’Italia sono ancora valide … ab-biamo ancora un futuro!Torniamo agli spettacoli: le musiche del pomeriggio sono state piacevoli, anche impegnative per questi suonatori in erba, mi domando come hanno potuto arrivare a tanto! Bravi proprio!Il musical serale sulla solidarietà verso gli ultimi, quelli che “fanno fatica” come dice

Don Ciotti, gli immigrati, i diversi, è stato un modo simpatico e leggero per instilla-re nei ragazzi sentimenti di tolleranza, di aiuto verso il prossimo.Nella vita ognuno di loro dovrà far poi le proprie scelte e una coscienza ben for-mata alla loro età può consigliare un com-portamento sociale positivo, tollerante e amorevole.E’ stato un ripasso, un richiamo anche per noi “più cresciuti”, una boccata di os-sigeno fresca e rivitalizzante in questo periodo così difficile e triste per tanti.Un ultimo pensiero: ho notato quanto affiatamento c’era tra i ragazzi e tra questi e i loro professori, un affetto, un’amicizia che senz’altro rimarrà nei cuori, nei ricordi e nei racconti di tutta la loro vita. (io ricordo con rimpianto dopo più di 50 anni i professori che mi hanno voluto bene insieme ai miei compagni di classe).E’ stata anche molto calorosa la parte-cipazione del pubblico, genitori e nonni entusiasti, bello il clima familiare che si è andato via via a formare. Un momento di armoniosa unità, difficile da creare. Finisco con un augurio sentito per il pros-simo anno, avrò solo più un nipote alle medie, ma ne ho ancora altri che arrive-ranno, spero di poter partecipare a questi “eventi” così piacevoli ancora per un bel po’ di anni.

Un grazie a tutti.

Rosa Maria Lamprati

P.S Ho scritto pensieri semplici e sinceri di nonna settantenne che ama la musica e il canto, strumenti utili alla pace e alla concor-dia, all’armonia tra tutti … quanto ne abbia-mo bisogno oggi!

Impressioni e riflessioni a caldo di una nonna

13 giugno 2012: Musica e teatro a San Francesco al Campo

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Giochi e quizL’angolo dei bambini

ABRAMO (Genesi 12, 1-5)Dio disse ad Abramo: «Lascia la tua terra e va’ dove ti indicherò. Farò di te un grande popolo, una grande nazione».Abramo ubbidì alle parole del Signore e, insieme alla moglie Sara, ai servi e con tutto ciò che possedeva, si mise in cammino verso il paese di Canaan.GIOCORiporta i nomi delle figure all’interno della griglia secondo il senso orizzontale. Se ne indovini l’ordine potrai, leggendo nella colonna con lo sfondo grigio, conoscere il nome del figlio di Abramo e Sara.Puoi mandare la soluzione all’indirizzo e-mail: [email protected] prossimo numero del bollettino saranno pubblicati i nomi di coloro che avranno inviato la risposta giusta.

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Un mondo tutto da scoprire, streghe mal-vagie da sconfiggere, un mago misterioso da trovare per aiutare i nostri Eroi a scopri-re i loro Doni. Di che cosa stiamo parlando? Dell’avventura che si è svolta all’Estate Ra-gazzi qualche settimana fa,naturalmente!Malgrado tutti gli impegni di fine anno scolastico, gli animatori e gli aiuto animatori non si sono per-si d’animo e hanno dato nuova vita a una delle storie più raccontate di sem-pre: Il mago di Oz.Una ragazzina di nome Dorothy, catapultata da un ciclone in un regno bizzarro e scono-sciuto, uno Spa-vantapasseri soli-tario, un Boscaiolo di Latta e un Leone fifone sono stati i protagonisti delle tre settimane a cavallo tra giugno e luglio.Ogni lunedì i quattro personaggi hanno raccontato, con l’aiuto dell’arbitro e del leader, un pezzetto di storia e sono stati posti di fronte a nuo-vi ostacoli (ben peggiori dell’assai elaborato ballo di gruppo!): papaveri soporiferi, fiumi impetuosi e mostri spaventosi armati di clave gigantesche.Ciascun pomeriggio ha avuto un tema prin-cipale, trattato nel corso delle attività e nel momento di preghiera e riflessione sulla col-linetta. Tra gli altri si è parlato di diversità, accoglienza, solidarietà, amore e amicizia.Dalle 14.30 alle 18.00 grandi e piccini sono stati impegnati con corse ad ostacoli, partite a palla prigioniera, quizzettoni e moltissimi altri giochi.Giorno per giorno i bambini, divisi in quat-tro squadre e aiutati dai Capogruppo, hanno dovuto affrontare difficili sfide: giochi d’ac-qua, lavori di gruppo, partite a pallavolo.Ma, come chiunque sa, anche i combatten-ti più temerari hanno bisogno di almeno un giorno di riposo per riprendere le forze, per-ciò il giovedì tutti in piscina! Partenza alle

8.30 e ritorno alle 18.00 esausti, ma felici.Come ogni anno, non poteva assolutamente mancare la caccia al tesoro in giro per il pae-se, tra gli sguardi stupefatti degli automobilisti alla vista di decine di bambini in corsa per ar-rivare primi e le mille soste per riprendere fiato.E’ proprio vero che quando ci si diverte il tempo vola perché in quattro e quattr’otto la conclu-

sione delle tre set-timane è arrivata. I doni sono stati trovati: Dorothy ha riscoperto il calo-re di una famiglia, lo Spaventapas-seri ha imparato a ragionare con la propria testa, il Boscaiolo di Lat-ta è riuscito ad aprire il suo cuore agli altri e il Leo-ne ha finalmente avuto il coraggio di affrontare tutte le sorprese che

la vita riserva. La cena di fine estate ragazzi è stata un enorme successo. Accompagnati dal salame di cioccolato preparato dai loro figli, i genitori hanno potuto assistere all’ultima rap-presentazione della storia e alla proiezione delle foto e dei video girati durante le attività.Tra cadute, corse, sudore e risate tutti, alla fine, sono riusciti a far emergere le loro abilità e a rendere anche questa avventura speciale.Ma non è il caso di rattristarsi troppo! Il viag-gio non è certo finito! Infatti, dopo la festa del paese, riprenderà l’oratorio (tutti i sabati dalle 14.30 alle 17.30 nei locali della scuo-la dell’infanzia) e ad accogliere i bambini dai sei anni ai tredici ci saranno le ormai famo-se magliette verde speranza degli animatori!I genitori interessati sono invitati ad iscriver-si alla nostra pagina face book, all’indirizzo:h t t p s : / / w w w . f a c e b o o k . c o m / p a g e s /O r a t o r i o - d i - S - F r a n c e s c o - E s t a t e - R a -g a z z i - 2 0 1 2 / 1 3 9 2 8 4 9 1 6 1 4 6 8 2 6 ? r e f = h l

Camilla

Estate ragOZziSpazio giovane - Oratorio

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Lo scoutismo è una straordinaria av-ventura che vale davvero la pena di sperimentare nella propria vita, una palestra di esperienze ed emozioni

delle quali far frutto in ogni situazione quoti-diana: in famiglia, a scuola o a lavoro.Per questo motivo non è mai troppo tardi per entrare a far parte del movimento mondiale dello scoutismo, del quale l’AGESCI (Asso-ciazione Guide e Scout Cattolici Italiani) fa parte! Da oltre 35 anni il nostro Gruppo Scout è radicato in un’area territoriale che ha come fulcro proprio il Comune di San Francesco al Campo, arrivando ad includere una grande quantità di comuni limitrofi, dal ciriacese al basso canavese.

Le attività iniziano ad ottobre e terminano a giugno, con frequen-za settimanale, e culminano con gli eventi estivi di agosto, un’inte-ra settimana per stare insieme e vivere esperienze uniche.Possono far richiesta di ingresso tutte le ragazze ed i ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 19 anni; per l’ingresso effettivo esiste a volte una lista d’attesa che rispon-de a criteri di priorità, territorialità ed esigenze specifiche del ragaz-zo e del gruppo. Ciò significa che cerchiamo di rispettare l’ordine temporale di iscrizione in lista e la vicinanza al Comune di San Francesco al Campo, garanten-do sempre anche l’omogeneità di sesso e di età nelle varie branche e le reali esigenze educative dei ragazzi.Chiunque fosse interessato a sco-prire qualcosa di più su ciò che facciamo e cosa si cela dietro alla nostra camicia azzurra ed al no-stro foulard rosso e blu, può con-

tattarci telefonicamente (Daniele: 3463079208, Daniela: 3396210875) oppu-re via mail all’indirizzo ([email protected]) e sarà messo in contatto con i diretti responsabili delle varie unità (Lupetti, Esploratori e Guide, Rover e Scolte) che for-niranno tutte le informazioni necessarie.Inoltre chiunque fosse mosso da cristiano spirito di servizio al prossimo e volesse av-vicinarsi ad una realtà di volontariato educa-tivo stimolante ed ora più che mai utile per i nostri ragazzi può contattarci per entrare a far parte della Comunità Capi e contribuire a lasciare questo mondo “un po’ migliore di così”.

Daniele

Scoutismo: una straordinaria avventura

Spazio giovane: notizie dal Gruppo Scout San Francesco I

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Come ogni anno, agosto è il mese del cam-po estivo per gli scout. Che si chiamino VDB , (vacanze di branco, per i bimbi da 8 a 11 anni), Campo di reparto (per i ragazzi dai 12 ai 16 anni) o Route (per i ragazzi dai 16 ai 20 anni), ogni agosto ci vede partire con solo uno zaino, la tenda e niente di più.I più piccoli del nostro gruppo, i Lupetti, han-no scelto come meta delle loro VDB la casa parrocchiale di Asti a Forno Alpi Graie, dove hanno passato una settimana in allegria viven-do l’ambiente fantastico di “Harry Potter”, con giornate e attività incentrate sulle av-venture del giova-ne mago.Non sono mancate le passeggiate gior-naliere per i monti, i giochi d’acqua e la famosa grigliata di chiusura con tutti i genitori.Nella stessa setti-mana di agosto il Reparto, formato dagli adolescenti del gruppo, si è re-cato a San Domeni-co di Varzo, in Val d’Ossola.L’inizio non è stato dei più incoraggianti per i 23 ragazzi, che all’arrivo hanno dovuto cam-minare per 4 km con zaini, tende, pentolame e materiale per le attività, prima di raggiungere il prato a loro riservato.Dopo essersi sfamati e riposati, in serata si sono diretti alla seggiovia di San Domenico, per recarsi sul piano Alpe Veglia a quota 1900 metri dove, con il solo riparo di teli mimetici, si sono accampati per la notte. E’ stata un’espe-rienza unica, grazie anche all’incredibile colpo d’occhio che il panorama offriva.La notte è stata lunga, a causa del vento for-te che ha soffiato senza tregua, ma al mattino dopo, al loro risveglio, i ragazzi erano entusia-sti per la costruzione dei rifugi e per la notte passata all’addiaccio.

Dopo questa prima avventura la settimana è volata: i ragazzi hanno costruito i fuochi per cucinare, tavoli, panche, lavabo, docce ed an-che un bagno per le proprie esigenze.In questo modo tutti hanno potuto sperimenta-re pienamente la propria autonomia, dovendo provvedere completamente al fabbisogno per-sonale, dal cucinare al fare legna per il fuoco, con la regola che il più grande aiuta sempre il più piccolo a diventare competente e respon-sabile.Non sono poi mancate le serate attorno al

fuoco di bivacco, in compagnia anche di un altro gruppo scout lombardo.Il clan, invece, si è recato in Spagna, sul Camino de Santiago.E’ stata una Route voluta espressa-mente dai ragazzi: poter fare gli ultimi 100 km a piedi del famoso cammino!Le tappe giorna-liere sono state fa-

ticosissime, soprattutto per il forte caldo, ma grazie allo spirito e all’allegria che ha regnato passo dopo passo, il traguardo è stato rag-giunto senza nessun intoppo. Le tappe svolte sono state: Sarria, Portomarin, Palas de Rei, Arzua Pedrouzo, Santiago.Tutti e tre i campi sono stati esperienze molto forti, sia per le attività vissute, sia perché stan-do insieme si coltivano legami profondi, si im-para a volersi bene, ad essere attenti all’altro e a crescere secondo l’insegnamento cristiano.Sarebbe stato bello poter immortalare il mo-mento finale di ogni sera, attorno al fuoco, mentre si cantava tutti insieme “O Vergine di Luce”, la preghiera di ogni scout; ma sicura-mente ognuno di noi custodirà questa immagi-ne dentro di sé.

Alberto

Agosto: per gli scout mese di VDB, Campo e Route

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Prime comunioniSacramenti

Il 6 maggio sono state celebrate in Parrocchia le Prime comunioni.A tutti voi l’augurio di continuare il loro cammino in compagnia di Gesù!

Sopra: i bambini che hanno celebrato la prima comunione.

Sotto: l’incontro dei creSimandi con il veScovo ceSare noSiglia.

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Si riparte!Dal 14 ottobre riprende il catechi-smo.Ci auguriamo che questo ritorno in Parroc-chia sia per ragazzi e genitori un momento gradito di accoglienza e di gioia: speriamo di non deludervi!Nell’anno che il Papa ha voluto fosse de-dicato alla Fede cercheremo di scoprire cosa vuol dire fidarsi di Dio anche con alcuni momenti forti che potremo vivere come gruppi e famiglie.I bambini meglio di qualunque altro ci mo-strano cosa significa tale parola, poi man mano che si cresce si prendono le distan-ze, si diventa critici e talvolta diffidenti e si pensa di potercela fare da soli, ma cresce-re nella fede significa essere in cammino

per riempire il vuoto che c’è in ogni uomo con la presenza di Dio.Il compito dei catechisti è quello di affian-care i genitori nell’educazione religiosa dei figli: in famiglia si fa esperienza di acco-glienza e di accettazione, si impara a pre-gare, si ringrazia per i doni, si celebra la domenica partecipando insieme alla mes-sa; a catechismo insieme ad altri ragazzi si cercano i modi per vivere quello che Gesù ci dice nel Vangelo.Come catechisti ringraziamo le famiglie che ci affidano i loro figli e diciamo loro che solo insieme potremo aiutare i ragazzi ad essere speranza, a non perdere l’entusia-smo e a saper vedere il positivo nel mondo che ci circonda.

Cresimandi dal vescovo

Dai catechisti

Sabato pomeriggio 31 marzo quasi tutti i ragazzi dei nostri gruppi che si preparano alla Cresima si sono recati in Duomo a Torino per incontrare il vescovo Cesare Nosiglia.Il vescovo ha parlato ai ragazzi con semplicità e con chiarezza della sua esperienza di sacerdote e di vescovo, ma soprattutto di quando era ragazzo.Per far capire come intende la Chiesa ha fatto un esempio calcistico: la parrocchia è come una squadra in cui tutti hanno un ruolo, si entra in campo quando l’allenatore ti ritiene pronto e per vincere si deve collaborare.Il vescovo desiderava incontrarle personalmente i ragazzi prima della cresima per comu-nicare la grande fiducia che ripone in loro, esortandoli ad osare e ad essere coraggiosi perché, con Gesù al nostro fianco, niente è impossibile!

Ecco le sue parole: ”L’impossibile che vi chiedo voi potete farlo:essere davvero giovani dentro, senza paura di scegliere ciò che costa impegno e • responsabilitàportare speranza ai nostri cuori di adulti e di anziani• non perdere l’entusiasmo, saper vedere il bello e il buono che ci sono anche nel • mondo di oggi.

Voi potete farlo perché siete speciali cioè vi stimo capaci di “volare alto” e dare concre-tezza ai sogni più impossibili del cuore: potete essere davvero donne e uomini nuovi, persone speciali se credete fino in fondo che lo Spirito vi darà la forza di esserlo”.Con queste parole di fiducia e di stima ha salutato i ragazzi, i catechisti e i genitori invitan-do tutti a trovare il proprio posto nella comunità.

Catechismo

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Spesso tutti i nostri sconforti per le cose che ci man-cano vengono dalla nostra ingratitudine per ciò che abbiamo... Fra “i classici senza tempo” possia-mo ricordare ROBINSON CRUSOE – Daniel Defoe (1660/1731) – Ed. Newton Compton - € 6,00. Intro-duzione di Riccardo Reim.

Uno dei libri più celebri e amati della letteratura in-glese. Lettura per ogni età, un libro di avventura stu-diato da economisti e filosofi. Duecentosettantano-ve pagine che scorrono davanti ai nostri occhi come un soffio di frescura inattesa...

A volte conoscere altre realtà può approfondire la conoscenza e la nostra sensibilità. La storia ci insegna che l’ignoranza , la chiusura e l’arrogan-za portano a conflitti a volte devastanti. Se la nostra fede è salda non abbiamo paura di conoscere ciò che è diverso da noi. I VALDESI IDENTITA’ E STORIA – Giorgio Tourn – Ed. Claudiana. € 4,00. Un testo breve, semplice, facile nella lettura, per tutti. Illustra la nascita, il cammino, l’importanza dell’istruzione, il perché dell’uso della lingua francese, le feste, ... La storia di una minoranza religiosa che ri-siede nelle “Valli valdesi” del Pie-monte. Un pri-mo approccio per correggere

alcune convinzioni errate sull’argomento.

Neftalì non è un bambino robusto, è balbet-tante, non è come vorrebbe il severissimo padre, non è né forte né uguale ai suoi coe-tanei. Dentro di lui le sillabe, le parole sono sinfonia e melodia, le frasi si compongono e danzano nell’universo, libere. IL SOGNATO-RE - storia del ragazzo che diventò Pablo Ne-ruda. - Ed. Mondadori € 16,00

Barbara

L’angolo del lettore

Libri per l’autunno

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Scritto e diretto da Woody Allen, uscito nelle sale di Torino a dicembre 2011. Durata 100 minuti. Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen.Genere: commedia romantico – fantasti-ca. Ha vinto l’Oscar come migliore sce-neggiatura originale.

Trama: Gil è uno sce-neggiatore di Hol-lywood, stanco della

vita e del mondo, vuole scrivere il suo primo romanzo. Inez è la sua fidanzata. La coppia è in vacanza a Parigi con i genitori di lei, molto “americani” e ficcanaso. Una sera Gil passeggiando per le vie della città si ritrova all’improvviso a vivere nella “Ville Lumiere” degli anni ‘20.Dopo la mezzanotte incontra un’auto d’epoca che lo accompagna nel passato. Qui incontra Hemingway, Scott Fitzgerald, Picasso e Dalì e altri ancora.

MIDNIGHT IN PARIS

L’angolo del film

New York, Parigi e Venezia, sono le città più amate da W. Allen.Il grande Woody Al-len ha la capacità di portare il passato nel presente: a dif-ferenza del film “La rosa purpurea del Cairo” con Mia Far-row, dove la prota-gonista trova una via fuga dal presente così frustrante, qui Gil incontra il passato quasi per caso, un frammento di storia da lui tanta amata che lo fa risvegliare da un presente un poco sonnacchioso. Allen ha forse voluto ricordarci che

l’amore per l’arte, in tutte le sue sfac-cettature e il sof-fermarsi un poco, magari seduti in un caffè, può risve-gliare quella vitalità che spesso dimen-tichiamo per abitu-dini grigie e pigre.Magari leggendo un buon libro op-

pure organizzando una visita verso un luogo tanto amato oppure un’escursio-ne, oppure realizzare un nostro sogno anche piccolo.

Carlo

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Parrocchia S. Francesco d’AssisiBilanci parrocchiali 2011

USCITE importo % Imposte e tasse € 310 0,6%Manutenzione ordinaria chiesa e fabbricati € 5.429 9,9%Utenze: energia elettrica, acqua, telefono € 2.369 4,3%Riscaldamento casa, chiesa e locali pastorali € 10.168 18,6%Assicurazioni (incendio, RC) € 1.918 3,5%Provviste per il culto € 739 1,4%Remunerazione del Parroco € 2.616 4,8%Remunerarazione per il Vicario parrocchiale € 1.860 3,4%Rimborsi spese € 20 0,0%Spese per attività pastorali (cantoria, ritiri, cancelleria, libri e riviste …) € 4.446 8,1%Aiuti fraterni € 333 0,6%Contributo alla Diocesi € 1.101 2,0%Acquisti attrezzature e mobili € 202 0,4%Lavori straordinari: restauro cappella Crocifisso, modifica dell’ingressoscuola dell’infanzia, posa tubi gas e acqua per casa parrocchiale … € 20.781 38,0%Spese per stampa bollettino parrocchiale € 2.368 4,3%TOTALE USCITE € 54.659 100,0% ENTRATE importo %Collette feriali e festive € 19.551 40,3%Offerte in occasione di eventi (matrimoni, battesimi, sepolture …) € 5.555 11,4%Offerte varie (bussole, candele …) € 21.667 44,6%Rimborso del Parroco e Sacerdoti per vitto € 1.800 3,7%TOTALE ENTRATE € 48.573 100,0% Disavanzo anno 2011 € 6.086 Avanzo anni precedenti € 44.058

Avanzo al 31/12/2011 € 37.972

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Scuole dell’infanzia parrocchialisezioni: Capoluogo e MadonnaUSCITE importo % Stipendi, contributi INPS e INAIL, accantonamento TFR € 288.020 55,2% Acquisti per vitto e materiali di consumo € 47.600 9,1% Utenze: riscaldamento, energia elettrica, acqua, telefono € 21.790 4,2% Commercialista € 10.500 2,0% Spese varie € 7.163 1,4% Manutenzioni € 2.068 0,4% Sopravvenienze passive € 8.348 1,6% Ammortamento attrezzature € 4.826 0,9% Ammortamento spese manutenzione sez. Capoluogo € 9.368 1,8% Ammortamento spese manutenzione sez. Madonna € 109.062 20,9% IRAP e altre imposte € 6.166 1,2% Interessi passivi € 5.151 1,0% Assicurazioni € 1.335 0,3% TOTALE USCITE € 521.395 100,0% ENTRATE importo % Rette € 225.400 45,7%Contributi anno scolastico 2009-2010 (arretrati):Contributo dalla Regione Piemonte € 8.269Contributi anno scolastico 2010-2011 (arretrati): Contributo dal Ministero dell’Istruzione € 37.081Contributo dalla Regione Piemonte € 49.882Contributo dal Comune di S. Francesco al C.per centro estivo Sez. Madonna € 2.000Contributi anno scolastico 2011-2012: Contributo dal Ministero dell’Istruzione € 3.307Contributo dalla Regione Piemonte € 29.185Contributo dal Comune di S. Francesco al C. € 42.240Contributo straordinario dal Comune di San Francesco al C. € 15.000Totale contributi € 186.963 37,9% Sopravvenienze attive (offerte ecc.) € 80.480 16,3% Interessi attivi € 210 0,0% TOTALE ENTRATE € 493.053 100,0% Perdita di esercizio anno 2011 € 28.342

I contributi alle scuole dell’infanzia provengono dal Ministero dell’Istruzione (MIUR), dalla Regione Piemonte e dal Comune di San Francesco al Campo. Solo i contributi erogati dal Comune sono “certi” in quanto regolati da una convenzione; gli altri, sia come importi sia come date di erogazione, sono variabili in base alle disponibilità del momento.

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Gli appuntamenti della comunitàSETTEMBREDOMENICA 16 ore 10,30 Festa a San Girolamo (Borg. Grangia) ore 16,00 S. Messa ingresso NUOVO PARROCO

GIOVEDÍ 27 ore 21,00 Celebrazione comunitaria della Penitenza, in preparazione alla festa del nostro Santo Patrono

SABATO 29 ore 15,30 Celebrazione della S. Messa per pensionati e anziani DOMENICA 30 FESTA PATRONALE di SAN FRANCESCO D’ASSISI ore 9,00 S. Messa ore 10,30 Processione con la partecipazione del Priore Barbiso L. ore 11,00 S. Messa solenne ore 16,15 Vespri e benedizione eucaristica

OTTOBRELUNEDÍ 1° ore 9,00 S. Messa per i defunti della “Partita” di S. Francesco

DOMENICA 7 S. Messe Ore 9,00 - 11,00

PELLEGRINAGGIO DELL’UNITÁ PASTORALE AL SANTUARIO DI VICOFORTE

GIOVEDÍ 11 ore 20,30 Gruppo di preghiera nella Cappella delle Suore

DOMENICA 14 GIORNATA di RIAPERTURA DELL’ORATORIO S. Messe ore 9,00 e 11,00

INIZIO CATECHISMO: in questa settimana riprendono gli incontri di catechismo secondo le modalità e gli orari comunicati ad ogni gruppo.

GIOVEDÍ 18 ore 21,00 “MESSA DEI POPOLI” nella Parrocchia Devesi (Ciriè)

DOMENICA 21 S. Messe ore 9,00 - 11,00 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

DOMENICA 28 S. Messe ore 9,00 - 11,00

MERCOLEDÍ 31 ore 15,00 Gruppo Pensionati ed Anziani

NOVEMBREGIOVEDÍ 1° FESTA di TUTTI I SANTI S. Messe ore 9,00 - 11,00 ore 15,00 S. Messa al cimitero

VENERDÍ 2 COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI ore 15,00 S. Rosario al cimitero

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GIOVEDÍ 8 ore 20,30 Gruppo di preghiera nella Cappella delle Suore

DOMENICA 11 S. Messe ore 9,00 - 11,00

DOMENICA 18 S. Messe ore 9,00 - 11,00 (Festa di Santa Cecilia – Banda Musicale)

VENERDÍ 23 ore 21,00 Celebrazione penitenziale per cresimandi, genitori, padrini/madrine

DOMENICA 25 N.S. GESÚ CRISTO RE DELL’UNIVERSO S. Messe ore 9,00 - 11,00 (Festa del Ringraziamento – Coltivatori) ore 15,30 - S. Messa e celebrazione del sacramento della Cresima

MERCOLEDÍ 28 ore 15,00 Gruppo Pensionati ed Anziani

DICEMBREDOMENICA 2 PRIMA DI AVVENTO - S. Messe ore 9,00 - 11,00

SABATO 8 FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA S. Messe ore 9,00 - 11,00 ore 17,00 - Fiaccolata con partenza dalla Parrocchia ore 18,00 - S. Messa nella Chiesa di Borgata Madonna

DOMENICA 9 SECONDA DI AVVENTO - S. Messe ore 9,00 - 11,00

DOMENICA 16 TERZA DI AVVENTO - S. Messe ore 9,00 - 11,00 ore 15,00 - Recita dei bambini della Scuola dell’Infanzia

DOMENICA 23 QUARTA DI AVVENTO - S. Messe ore 9,00 - 11,00

LUNEDÍ 24 ore 24,00 S. Messa di mezzanotte

MARTEDI’ 25 NATALE DEL SIGNORE S. Messe ore 9,00 - 11,00

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19 maggio MARTINETTO Enrico e MOLLO Elvira9 giugno CAROLEO Cosimo e RAFFA Tiziana23 giugno REGALDO Sergio e ROSSO Katia30 giugno BONACINA Roberto e MAGNETTI VERNAI Chiara1° luglio LUPPINO Massimiliano e ITALIANO Lisa7 luglio SIMONIELLO Marco e AMARO Valentina15 luglio SANTALUCIA Francesco e VESCIO Rossella21 luglio MULAS Genesio Andrea e DRAPPERO Valentina Anna Maria28 luglio FOCHI Alberto Guido Domenico e COPPERI Claudia4 agosto FAVARO Alessandro e DOLCE CristinaFuori parrocchia:26 maggio MIETTO Alessandro e STAGNI Daniela Silvia (sposi a Paesana – CN)

Dai registri parrocchiali

11 marzo VENDRAME Giada7 aprile MARCHITELLI Daniela NIADA Alessandro15 aprile MARONGIU Luca, REGALDO Cristian29 aprile GUGLIELMOTTO Alice IANNELLI Marie Graziella Marianna13 maggio PALLONE Thomas, PIZZO Mattia, RAFFAELE Emma, RAFFAELE Luca, ROSSELLO Rebecca10 giugno DE ROSA Christian, FUMAROLI Sara, GIANOTTI PRAT Ilaria Anna, GRANDINETTI Vittoria1° luglio UPPINO Emma8 luglio BONICATTO Luca, FERRUA Samuele, RIASSETTO Simone, VACCARINO Lorenzo15 luglio SANTALUCIA Carlotta12 agosto RIZZETTO Elena

RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO SANTO

SPOSI IN CRISTO E NELLA CHIESA

ATTENDONO LA RISURREZIONEBOSIO Catterina ved. Demaria Giovanni, CORIASCO Pierina ved. Raglia Ignazio, CAVALLO Salvatore con. Sinisgalli Maria Giuditta, FARINELLI Gaetana con. PIAZZA Giuseppe, CARESIO Emilio con. Gambato Luigina, BERTOTTI Nara, SASSO Bruno con. MAO Maria, NOVIELLI Amalia ved. FANTON Silvano, MARTINETTO Carla Cesarina ved. Benedetto Carlo, BRAIDA Edoardo Pietro Pasquale ved. Grivet Brancot Anna

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Nei mesi di febbraio – marzo 2012 si sono svolti gli incontri di preparazione al matrimo-nio a cui hanno partecipato dieci coppie di fidanzati. Questo ciclo è stato caratterizzato da due novità: la prima è stata l’aggiunta di una serata per dare il giusto spazio agli ar-gomenti su cui riflettere, mentre la seconda è stata l’intervento di un esperto esterno, don Domenico Cravero, noto a molti per la con-duzione degli incontri della scuola genitori. Proprio l’intervento di don Domenico ha per-messo, non solo ai fidanzati, ma anche alle coppie di sposi che fanno parte dell’equipe, di riflettere sulle caratteristiche dell’amore coniugale a partire dalla frase “Ti Amo”. Don Cravero ha sviluppato il suo ragionamento utilizzando una figura geometrica: il trian-golo. Ha assegnato ad ogni lato un signifi-cato ben preciso che rappresenta l’insieme di condizioni necessarie per far funzionare bene una coppia. Ha più volte sottolineato che per la buona riuscita di un matrimonio non basta che il triangolo sia equilatero, cioè con i lati uguali, ma quando questi, per qualche motivo non lo sono più, è necessa-rio fare un po’ di manutenzione, ovvero oc-corre imparare a potenziare ora un lato ora

un altro per ritornare alla condizione ideale. Nelle altre serate i fidanzati sono stati invitati a riflettere sui vari aspetti che caratterizzano il matrimonio e in particolare il matrimonio cristiano, a partire dall’esperienza di vita vis-suta di alcune coppie di sposi che insieme a padre Giacomo si occupano della conduzio-ne degli incontri. Molti sono stati gli stimoli a mettere in comune i pensieri e le situazioni di ogni coppia, anche se non è sempre stato facile esprimere le proprie opinioni. Si è an-che riflettuto sull’importanza del progetto di coppia da pensare e scrivere a partire da al-cuni suggerimenti pratici e poi da revisionare strada facendo. Non sono mancate le indi-cazioni per la scelta delle letture, dei canti e delle preghiere per rendere la celebrazione del sacramento un momento consapevole di grazia dove i veri protagonisti sono gli sposi, mentre il resto è solo di contorno. Ab-bandonata la diffidenza iniziale e l’idea degli incontri come obbligo, le coppie di fidanzati sono giunte al termine del cammino parte-cipando alla messa domenicale durante la quale sono state presentate e affidate a tutta la comunità parrocchiale.

Ti amo!

PREPaRaZiONE al MatRiMONiO 2012 di antonella e Franco

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