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Il sistema Brio Bilancio Sociale 2010

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Il sistema Brio Bilancio Sociale 2010

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Gli ultimi tre anni di Brio hanno portato cambiamenti di pro-spettive e sfide per l’azienda, a causa di una crisi del mercato in Europa, a cui il settore del biologico ha dovuto far fronte.La volontà di Brio è quella di credere che la passione ed i valo-ri grazie ai quali si sono raggiunti risultati importanti in 20 anni di lavoro, possano fare la differenza in un mercato competitivo e in cui il biologico ha già poca visibilità. Sono stati, quindi, anni di progettazione e di investimento, nei quali si è cercato di costruire un futuro coerente con la nostra missione: lo sviluppo ed il sostegno del biologico. La sfida continua è riuscire ad ancorare lo sviluppo commer-ciale alle radici della produzione agricola.La nostra originalità sta nell’essere un gruppo di agricoltori bio-logici, che hanno capito la necessità di organizzarsi per offrire al cliente il miglior servizio, senza perdere il legame con la ter-ra, che vogliamo sempre trasmettere a tutti i nostri operatori e collaboratori.Da qui il lavoro per offrire il massimo delle garanzie ai nostri clienti: un biologico “vero” è garanzia anche per i nostri soci agricoltori che vogliono una concorrenza leale. Da qui il nostro slogan “È bio lo dice Brio”. A noi non interessano solo i numeri, ma l’autenticità delle cose che facciamo. In fondo questa è l’essenza del bilancio sociale: comunicare le cose veramente importanti che spesso non si vedono al primo sguardo; anda-re in profondità e spiegare quello che si è. Il messaggio che vi mandiamo è che vogliamo essere “veramente” bio e cer-chiamo compagni di viaggio che vogliano esserlo insieme a noi in tutte le nostre attività dal campo al piatto.

Paolo Steccanella Gaetano Zenti Presidente di Brio Presidente di Primavera

Lettera di apertura

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Indiceintroduzione• Letteradiaperturap.2

CHi SiAMo•IlsistemaBrioel’agricolturabiologica•StrutturadelSistemaBrio•Orientamentistrategiciedinvestimenti•Assettoistituzionaleedorganizzativo•Qualitàecertificazioni•InostriStakeholder

p.4p.5p.6p.7p.9p.11

p.19p.20p.21p.22p.23p.24

p.25p.26p.27p.28

p.33p.35

p.12p.13p.15p.16p.17

p.29p.31

p.32

AMbiente e CoMunità• Ilsistemadigestioneambientale• Ilrapportoconilmondodelbiologico• Laricercanelbiologico

CLienti e ConSuMAtori• Valoriescelteaziendalineirapporticonlaclientela• Clientieprodotti• L’andamentodellevendite• L’organizzazionecommercialeelapresenzasuimercatiesteri• Unaclientelaparticolare:lescuole• Lasoddisfazionedelclienteelacomunicazione

Produttori bioLoGiCi• Politicaversoiproduttori• Filieracontrollataegarantitadaifornitoriaiconsumatori• Iproduttoridell’Ortofrutta• IproduttoridiFreschieGeneriVari

vALore AGGiunto• Ricchezzaeconomicacreataedistribuita• Obiettividimiglioramento

Le PerSone brio• Politicaperilpersonale• Composizioneeconsistenzadelpersonale• Formazioneevalorizzazionedelpersonale• Saluteesicurezzasullavoro• Comunicazioneinternaeambientedilavoro

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Siamo produttori biologici.I prodotti che produciamo e vendiamo provengono dall’agricoltura biologica che, come esposto nel regolamento comunitario di riferi-mento “… è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pra-tiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti natu-rali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale”. Per raggiungere ciò, fondiamo la nostra azione su obiettivi, principi e pratiche comuni ideati per minimizzare l’impatto sull’ambiente e allo stesso tempo permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile. L’ambiente che ci circonda fornisce all’agricoltu-ra ed alla filiera biologica tutte le risorse di cui necessita per produrre alimenti genuini e di alta qualità per il consumo umano. Gli agricolto-ri biologici ricambiano mantenendo e, dove possibile, migliorando, il livello naturale e la qualità di queste risorse.

L’intero Sistema Brio rappresenta un insieme di società tutte orientate alla produzione e commercializzazione di prodotti biologici. A fonda-mento di questo sistema, vi è la Cooperativa Agricola La Primavera Scarl che associa con patto mutualistico gli agricoltori biologici che hanno scelto di dedicare tutte o parte delle proprie coltivazioni ai metodi naturali. L’altro grande nodo di questa rete è la società che permette di far arrivare i prodotti biologici fin sulle tavole dei consu-matori o nell’industria agroalimentare: Brio S.p.A. Scopo di Brio è di

commercializzare al meglio le produ-zioni della Cooperativa e delle altre re-altà produttive, italiane ed estere, che fanno parte della sua filiera. Oltre al vendere al meglio i prodotti degli agri-coltori, Brio S.p.A. ha specifici obiettivi verso i propri clienti ed i consumatori: opera infatti per permettere il maggior consumo di prodotti biologici attraverso un moderno sistema di distribuzione europeo; tutela i consumatori dei prodotti offrendo un sistema qualità organizzato che segue tutta la filiera; aumenta le gam-me di biologico a disposizione dei clienti, per poter migliorare l’offerta; lavora per distribuire il prodotto capillarmente alle scuole per miglio-rare l’alimentazione infantile. La scelta strategica di essere un grup-po di diverse società dipende dalla constatazione della necessità di svolgere attività complesse ognuna delle quali dev’essere portata avanti con specializzazione per garantire la necessaria efficienza. Il gruppo consente di differenziare le nostre attività e di essere presenti sul territorio in stretto contatto con la produzione o la clientela.

L’agricoltura biologica in Europa è normata dai regolamenti comunitari:1 Reg. (CE) n° 834/072 Reg. (CE) n° 889/08

Chi siamoIl sistema Brio e l’agricoltura biologica

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Struttura del Sistema Brio

Chi siamo

La PrimaveraCooperativa di produttori

soCi agriCoLtori bioLogiCi

apo scaligerascarl - Cooperativa di

secondo gradoorganizzazione di produttori

divisione biologica

brio spa

bDL trasporti srl terre del sud srl brio

France sarl

brio Deutschland

gmbH

bioLogiCa 2006 srl

87,21%

5,47%

60% 100% 90% 100% 50%

BDL TRASPORTI Si occupa di organizzazione logistica e trasporti partendo da quelli provenienti dal sud Italia e arrivando alla distribuzione in tutta Europa. Ha due sedi operative: Ispica (Ragusa), e Cam-pagnola di Zevio (Verona).

TERRE DEL SUDSocietà agricola con sede a Modica, in provincia di Ragusa (Sicilia); si è occupata della coltivazione e produzione di or-taggi biologici. Oggi è in fase di ristrutturazione.

BRIO FRANCESi occupa della commercializzazione dei prodotti biologici in Francia. Commercializza prodotto bio di provenienza euro-pea, sia italiana che francese e da altri stati europei, soprat-tutto nei canali della grande distribuzione e del catering sco-lastico.

BRIO DEUTSCHLANDSviluppa l’attività commerciale di Brio, soprattutto per la gam-ma dei prodotti freschi e generi vari (non ortofrutticoli) sul mer-cato europeo con particolare attenzione per il mercato tede-sco (il più importante a livello europeo).

BIOLOGICA 2006Società commerciale con sede a Pomezia (Roma) opera per servire in maniera capillare il mercato laziale, soprattutto per quanto riguarda il catering scolastico.

APO SCALIGERAAssociazione Produttori Ortofrutticoli Scaligera: è la maggiore OP (Organizzazione Produttori) ortofrutticola del Veneto, nata nel 1997 dall’unione di alcune delle più importanti coopera-tive del settore. Oggi riunisce 400 aziende agricole collocate prevalentemente sul territorio veronese. È (OP) riconosciuta dalla Comunità Europea: attraverso di essa il Gruppo Prima-vera può accedere ai finanziamenti europei del piano opera-tivo previsto ai sensi dei Regolamenti CE 1234/07, 1580/07 e UE 543/11. Tutto il prodotto proveniente da Primavera è conferi-to ad Apo Scaligera, che vende in esclusiva a Brio attraverso una convenzione sottoscritta fin dal 1999.

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Orientamenti strategici ed investimenti

La strategia del Sistema Brio è ancorata ai temi della soste-nibilità, ovvero alla ricerca della crescita equilibrata nelle di-mensioni economica, sociale ed ambientale ed alla massi-mizzazione dei benefici per tutti gli stakeholder.

In concreto, i dieci concetti chiave sui quali si fonda la strate-gia sono i seguenti:1. Ricerca della redditività per tutte le società del Sistema.2. Assicurazione delle garanzie sul biologico, andando an-

che al di là di quanto previsto dalla normativa (è bio per-ché lo dice Brio).

3. Rapporto forte con la produzione biologica: ciò significa realizzare programmi con la produzione e valorizzarli at-traverso la ricerca della clientela adeguata; accorciare al massimo la filiera; realizzare iniziative di ricerca e svi-luppo sulle tecniche agronomiche, migliorare i servizi alla produzione.

4. Affermare e comunicare l’identità e la distintività del Si-stema.

5. Specializzazione: orientamento esclusivo su un obiettivo chiaro e univoco cioè il biologico.

6. Diversificazione produttiva e commerciale.7. Rafforzare la proprietà attraverso un maggior coinvolgi-

mento finanziario e migliorando la comunicazione verso i soci.

8. Qualità: migliorare prodotti, servizi ed immagine lavoran-do nella definizione dei nostri standard.

9. Offrire un servizio sempre migliore a clienti che siano inte-ressati a relazionarsi con una filiera ed a dialogare rispetto a programmi e prodotti.

10. Sfruttamento a pieno delle opportunità offerte dalla OCM ortofrutta (Apo Scaligera).

A fronte di questi 10 passi, il sistema Brio ha costituito un piano strategico ed avviato una serie di importanti investimenti volti a migliorare il servizio al cliente, la logistica ed il rapporto con la produzione biologica ed a ottimizzare le procedure interne.

In particolare vogliamo ricordare gli investimenti in: • Sviluppo della rete di vendita diretta attraverso i punti di

vendita della Cooperativa, le Fattorie Primavera, il banco ambulante, la distribuzione locale.

• Ampliamento e l’adeguamento della struttura di Cam-pagnola per il miglioramento della produttività e della ca-pienza in celle.

• Partecipazioni strategiche e sviluppo di accordi e part-nership per rafforzare la presenza nei territori, la capacità commerciale o il rapporto con la produzione biologica.

• Partecipazione in Alce nero e Mielizia Spa per realizzare im-portanti sinergie e una politica di marca sui nostri prodotti.

• Progetti all’estero e le azioni di internazionalizzazione per una presenza sempre più diretta attraverso filiali, società controllate o partecipate.

• Realizzazione della piattaforma di Pomezia, in Lazio, con la nostra partecipata Biologica 2006 srl per sviluppare il biolo-gico in centro e sud Italia.

• Sviluppo di BDL Trasporti in Sicilia.

Da notare che il finanziamento di questi investimenti è potuto avvenire anche grazie all’emissione di 500 obbligazioni non convertibili da 1.000 € ciascuna che ha portato fra i nostri sta-keholder la figura dell’obbligazionista.

Chi siamo

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Assetto istituzionale ed organizzativo

Gestiamo il Sistema Brio con criteri democratici di autogestione, nei quali risulta centrale la figura del socio produttore. Il tutto nasce da PRIMAVERA che si fonda proprio sui principi della “democrazia” co-operativa e sulla partecipazione dei soci. Per questo il gruppo fonda il proprio modello organizzativo sul coinvolgimento nella gestione e sulla condivisione delle scelte sia dei soci che del management.La Cooperativa Agricola la Primavera ha, al 31/12/2010, 86 Soci co-operatori e 7 soci sovventori. Il capitale sociale della Cooperativa Agricola La Primavera è variabile. Ogni socio versa una quota di ade-sione di 600 € e i soci cooperatori partecipano alla capitalizzazione della società versando ogni anno, e per dieci anni, un valore pari al 5% del fatturato conferito fino ad un massimo a socio di 50.000 €. Questo sistema consente di far partecipare i soci agli investimenti della cooperativa in misura proporzionale all’utilità che ognuno ne ricava. Al 31/12/2010 il capitale sociale della Cooperativa era di € 583.125.

In data 30 Giugno 2010 si è svolta l’Assemblea straordinaria dei Soci che ha modificato gli articoli 25 e 26 dello Statuto Sociale e previsto l’emissione di strumenti finanziari partecipativi costituiti da capitale di rischio per un totale complessivo di nominali 500.000 Euro da attri-buire a soci con qualità di socio finanziatore. Nel corso dell’esercizio 2011, 200.000 € sono stati versati da COOPFOND, fondo mutualisti-co di Legacoop, che è diventato il nostro primo socio finanziatore. Anche FONDO SVILUPPO, fondo mutualistico di Confcooperative, ha contribuito ai nostri investimenti attraverso un mutuo agevolato.

Alla data del 31/12/2010, significativo era anche l’ammontare del Prestito da Soci, pari ad € 908.297 che, unitamente al patrimonio net-to, pari a € 3.417.565 attestava il capitale proprio complessivo della Cooperativa a € 4.325.862, con un’incidenza del 49% sul totale delle immobilizzazioni.

Brio Spa al 31/12/2010 aveva un capitale sociale di € 2.016.000 per ef-fetto del raddoppio del capitale sociale realizzato nel corso dell’an-no. Il patrimonio netto di Brio ammontava complessivamente a € 2.707.287. La partecipazione di controllo della Cooperativa agricola la Primavera è pari al 87,21% del capitale ed è aumentata in seguito all’ultimo aumento di capitale. Questa partecipazione sancisce che il gruppo è dei produttori. Il rimanente 12,79% del capitale è posse-duto da n° 23 soci, per lo più produttori agricoli, tra i quali va citata la significativa partecipazione di Apo Scaligera Scarl con il 5,47%. Le quote azionarie di Brio Spa sono liberamente vendibili senza alcun diritto di prelazione. Il governo del gruppo è affidato sostanzialmente ad imprenditori agricoli soci (secondo un modello di autogestione) che si relazionano con una Direzione che valorizza molto la collegia-lità delle scelte e la condivisione dei progetti.Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa LA PRIMAVERA è composto prevalentemente da agricoltori biologici: Zenti Gaetano (Presidente), Melotto Sante Giovanni (Vice Presidente), Fontana-bona Paolo, Foroni Luciano, Malacchini Renzo, Messetti Armando, Quaini Giuseppe. La Direzione Generale è affidata ad Andrea Bertoldi, fra i soci fonda-tori, già Presidente sia di Primavera che di Brio, che essendo anche Amministratore Delegato di Brio Spa dà al gruppo un’unica regia.Anche il CdA di Brio Spa è composto per la quasi totalità da agri-coltori biologici: Steccanella Paolo (Presidente), Bonadiman Lorenzo (Vicepresidente), Bertoldi Andrea (Amministratore Delegato), Fonta-nabona Paolo, Melotto Sante Giovanni, Migliorini Albino, Zenti Gae-tano. Direttore Commerciale della Divisione ortofrutta e’ Tommasino Fusato, anch’egli fra i fondatori della Cooperativa la Primavera.Il Collegio Sindacale è lo stesso nelle due società in modo da dare la possibilità ai revisori di controllare tutta la filiera garantendo quindi il massimo dell’efficienza nel controllo. Il Collegio è composta da: Ca-dura Luigi (Presidente), Cavazza Emilio, Aldegheri Giovanni.

Chi siamo

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Assetto istituzionale ed organizzativo

Il nostro organigramma funzionale descrive la struttura organizza-tiva del Gruppo e rappresenta, anche visivamente, lo stretto ed imprescindibile sistema che lega le funzioni aziendali, basato sulle relazioni, la condivisione delle scelte e la capacità di rapida ed efficiente comunicazione fra le stesse.

Come visibile, la Direzione Generale è supportata da organi di staff che configurano una “direzione allargata”, con funzioni di suppor-to, coordinamento e controllo delle attività aziendali.

CDA BRIO CDA COOPERATIVA LA PRIMAVERA

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

DIREZIONE

MARKETING E SVILUPPO

GESTIONE CREDITI

QUALITà

SERVIZIO TECNICO

SISTEMI INFORMATIVI

AMBIENTE

COMMERCIALE AMMINISTRAZIONE/CONTROLLO DI GESTIONE

PRODUZIONE FRESCHI E GENERI VARI VENDITE DIRETTE

APPROVVIGIONAMENTI

VENDITE ESTERO

VENDITE ITALIA

CONTABILITà GENERALE

FORNITORI

FATTURAZIONE

CONTROLLO GESTIONE

REPARTO GDO

REPARTO RETINATURA

REPARTO CERNITE

REPARTO EVASIONE ORDINI

MOVIMENTAZIONE

IMPIANTO FRIGO E MANUTENZIONI

MAGAZZINO

VENDITE

ACQUISTI

Chi siamo

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Qualità e certificazioni

La filiera del Gruppo ha origine dalla produzione agricola ed arriva, seguendo i diversi filoni della distribuzione ed anche attraverso le società controllate e partecipate, a diverse ti-pologie di clienti distribuiti in gran parte d’Europa, ed, in taluni casi, anche al consumatore finale.

Rivolgendosi ad una così vasta e diversificata clientela, risulta evidente come uno degli obiettivi fondamentali dell’attività sia rappresentato dalle garanzie che la nostra organizzazione deve essere in grado di offrire, così come chiaramente indi-cato anche nel documento di Politica aziendale, secondo il quale gli elementi fondanti del sistema sono:

• la conformità, intesa come rispetto delle leggi;• la serietà, intesa come garanzia ed affidabilità dei pro-

dotti e dei servizi erogati;• la correttezza, intesa come rispetto delle aspettative del

cliente e degli impegni presi.

Per realizzare la politica aziendale, il sistema Brio si è dotato di specifici sistemi di gestione che presidiano differenti ambiti di attività:

Sistema di Gestione della Qualità nel rispetto della norma UNI EN ISO 9001:2008.

Sistema di gestione ambientale nel rispetto della norma UNI EN ISO 14001:2004.

Sistema per la sicurezza alimentare secondo la metodologia H.A.C.C.P..

Sistema per la sicurezza dei luoghi di lavo-ro nel rispetto della normativa cogente e di quella volontaria.

In particolare, il Sistema di Gestione Qualità realizzato in con-formità alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2008, è sta-to implementato con l’obiettivo di gestire i processi aziendali, migliorare l’efficacia e l’efficienza nella realizzazione dei pro-dotti e nell’erogazione dei servizi, ottenere e incrementare la soddisfazione del cliente.La ricerca del raggiungimento di tali obiettivi viene sviluppa-ta attraverso il controllo, il monitoraggio ed il miglioramento continuo dei processi e delle prestazioni lungo tutta la nostra filiera: dalla produzione agricola, all’approvvigionamento ed all’accettazione dei prodotti all’interno del magazzino, alle attività interne di stoccaggio, conservazione, selezione, lavo-razione e confezionamento dei prodotti, fino alla commercia-lizzazione degli stessi.

Chi siamo

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Qualità e certificazioni

Biologica

Brio è certificata (con il codice di identificazione IT BIO 006 E416) secondo i Reg. Ue in materia di agricoltura biologica n° 834/07 e 889/08 da ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale), Organismo di Certificazione che con 13.000 aziende controllate e 300 tecnici valutatori in Italia e all’estero è uno dei maggiori enti italiani impiegati nella certificazione bio nel campo dell’agricoltura e alimentazione, cosmesi e detergenze, materiali per bioedilizia, certifica-zione forestale, tessile, responsabilità sociale, ecoturismo e biowellness.

NaturlandUna delle maggiori associazioni che operano nell’ambito dell’ecologia in Germania; le organizzazioni che operano nell’ambito di tale certificazione devono sottostare a standard più restrittivi rispetto alla normativa europea che regola la produzione biologica.

BiosuisseStandard che prevede specifiche direttive per i prodotti biologici commercializzati nel mercato svizzero; tale certifi-cazione viene chiesta sempre più spesso dai buyer a quegli operatori che desiderano esportare prodotti biologici nel mercato svizzero.

Demeter

Marchio che garantisce che i prodotti alimentari provengono da coltivazioni biodinamiche e che certifica l’intera gamma dei prodotti biodinamici provenienti da tutto il mondo. La certificazione Demeter garantisce in ogni fase del processo, dalla produzione agricola alla lavorazione del prodotto, la conformità alle Norme Internazionali di Produzio-ne e di Lavorazione Demeter.

Fair Trade

Marchio di garanzia del Commercio Equo e Solidale gestito in Italia da Fairtrade Italia, consorzio che opera nella cooperazione internazionale, nella solidarietà e nel commercio equo e solidale che fa parte di FLO (Fair TradeLabel-lingOrganisations). Il marchio Fairtrade garantisce che i prodotti con il suo simbolo siano stati lavorati senza causare sfruttamento e povertà nel Sud del mondo e siano stati acquistati secondo i criteri del Commercio Equo e Solidale.

Global GAP

Standard internazionale che stabilisce che, a livello di azienda agricola, tutti i processi produttivi (dalla messa a dimora della pianta fino al prodotto finito) sono conformi alle procedure e alle regole della Buona Pratica Agricola. Nell’am-bito di tale certificazione si sono raggiunti importanti obiettivi quali l’adeguamento di tutta l’organizzazione alla nuova versione dello Standard e l’ampliamento del numero di aziende agricole socie della Cooperativa La Primavera (da 9 a 12) e dei prodotti (da 14 a 20) coperti da tale certificazione.

Inoltre, con lo scopo di ampliare la tipologia dei propri Clienti e di raggiungere nuovi mercati, ci siamo dotati di regole e procedure che hanno permesso di ottenere le seguenti certificazioni:

Chi siamo

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I nostri Stakeholder

Un sistema aziendale con le nostre caratteristiche deve considerare esigenze ed aspettative di una molteplicità di portatori di interesse (in inglese stakeholder): la gestione responsabile, di cui il bilancio sociale è espressione, comporta una considerazione attenta, all’in-terno delle decisioni aziendali, di tutte le aspettative legittime delle varie categorie di stakeholder, bilanciandole ed integrandole nelle strategie aziendali.

La figura precedente rappresenta in modo schematico e sintetico le principali categorie di soggetti che si relazionano con l’intero Sistema Brio e che sono portatrici di interessi, perché influenzate dall’attività dell’organizzazione o perchè esercitano una significativa influenza su di essa. È verso di essi che generiamo valore economico e sociale ed è verso di essi che questo bilancio sociale si rivolge allo scopo di fornire informazioni e notizie utili. Il nostro impegno per lo sviluppo di iniziative di ascolto, dialogo e di coinvolgimento degli stakeholder avviene in differenti momenti e con diversi strumenti. Nella tabella seguente riportiamo in sintesi le più importanti iniziative di incontro e partecipazione realizzate nel corso del 2010.

Iniziative Descrizione

Assemblea Coop Primavera e Brio SpA

Assemblee, rivolte ai Soci Coop Primavera e ai Soci di Brio SpA.

Comitati di prodotto Incontri periodici con i Soci Primavera.

Assemblee con tutto il personale

Assemblee ed incontri settoriali inerenti alla gestione e funzionamento dei vari reparti.

Incontri sindacali Incontri periodici tra lavoratori e rappresentanze sindacali. Incontri con l’organizzazione sindacale FLAI CGIL che rappresenta i lavoratori di Brio e di Cooperativa La Primavera.

Attività fieristica Biofach (Norimberga); Fruit Logistica (Berlino).

Visite scolaresche Scuole e studenti, in collaborazione con A.Ve.Pro.Bi.

Progetti di ricerca Vari incontri e progetti comuni con le università e altri enti per la ricerca.

Convegni (promossi, organizzati o sponsorizzati)

Partecipazione a vari convegni ed incontri in particolare in occasione di eventi fieristici.

Incontri istituzionali Incontri con Amministrazioni Comunali, provinciali e regionali.

Relazioni industriali Adesione di Cooperativa la Primavera a Confcooperative e alla Legacoop con partecipazione ad alcuni organi di gestione. Adesione di Brio ad ASSOBIO, associazione italiana delle imprese di trasformazione e distribuzione del biologico, ANEIOA (associazione nazionale esportatori importa-tori ortofrutticoli e agrumari) e ad ASSEVER (corrispondente Veronese di ANEIOA).

Gruppo di lavoro sotto l’egida di FEDERBIO

Incontri del gruppo di lavoro sotto l’egida di FEDERBIO (dal 2005) tra produttori, intermediari, grande distribuzione ed enti di certificazione, per creare un protocollo d’intesa per il rafforzamento dei controlli dei prodotti ortofrutticoli provenienti dall’agricoltura biologica.

Incontri per i consumatori Ciclo “Appuntamento con la salute” e “Una domenica tutta bio” presso l’azienda Fontanabona.

Progetto “MELA MANGIO BIO”

Tramite un progetto di riduzione dell’uso di prodotti a base di rame sono state coinvolte 33 aziende socie e non della Coop Primavera. Ci sono stati scambi culturali e scientifici con l’Università di Vienna ed una giornata di studio che ha coinvolto moltissime comunità di cibo provenienti da tutto il mondo.

Stato ed Enti Pubblici

Istituzioni locali

Unione Europea e altre Istituzioni internazionali

Movimento Cooperativo

Scuole ed Università

Collettività

Ambiente e generazioni future

Comunità di Paesi in via di Sviluppo

Associazioni di rappresentanza legate al mondo Bio

Media e organi di informazione

Personale e collaboratori

Clienti

Consumatori finali

Produttori non soci

Banche e finanza Etica

Altri fornitori e Partner economici

Organismi di certificazione

Organizzazioni Sindacali

CdA e organi interni

Soci Produttori

Soci Finanziatori

Obbligazionisti

Chi siamo

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Le persone BrioPolitica per il personale

Una gestione ottimale e responsabile delle risorse umane è un requisitoindispensabile per il successo di qualsiasi azienda nel raggiungimentodella missione e degli obiettivi posti. La nostra strategia nella gestione delle risorse umane punta sulla dimensione professionale ed umana dell’esperienza di lavoro e sulla condivisione dello spirito e dei valori che persegue la nostra azienda. Il basso tasso di turnover dei nostri dipendenti testimonia il nostro impegno.La nostra politica del personale si fonda sui seguenti capisaldi:• Importanza del gruppo. E’ importante mantenere il gruppo unito e

compatto soprattutto in una realtà complessa e multiforme come la nostra, composta da aziende del territorio nazionale e non, an-che lontane tra loro. Ci impegniamo costantemente nel dare a tutti il tempo di esprimersi professionalmente ed umanamente, cer-cando di valorizzare le potenzialità di ciascuno. Allo stesso tempo cerchiamo di inserire persone che possiedano lo spirito aziendale, che comprendano i nostri valori e che perseguano i nostri obiettivi di equità e sostenibilità così da poter contare su rapporti di fiducia, crescita e collaborazione di lungo periodo.

• Riuscire a definire una cultura aziendale, un proprio stile nel lavoro, che valorizzi gli aspetti importanti e ridimensioni i comportamenti negativi. Per fare questo è fondamentale la formazione, il confron-to, l’efficace comunicazione interna e la condivisione dei valori e della missione che fondano da vent’anni l’azione quotidiana del nostro gruppo.

• Investire in formazione. La formazione è la via privilegiata per pro-gredire in efficienza e produttività e per diffondere buone pratiche e nuove modalità di azione. La formazione è un investimento che un’azienda deve utilizzare come leva principale per la crescita del personale, per la motivazione ed il coinvolgimento dei collabora-tori e per l’instaurazione di un buon clima lavorativo.

• Continuo di miglioramento nell’organizzazione del lavoro, respon-sabilizzando ogni operatore alla continua ricerca di soluzioni. Il mi-

glioramento deve essere misurabile oggettivamente, tramite indi-catori di performance, e per questo negli ultimi 2 anni si è investito per costruire un sistema di reportistica adeguato e puntuale. Que-sto sistema permette alla direzione ed ai responsabili di monitorare continuamente i risultati raggiunti mettendoli in condizione di ope-rare scelte corrette in tempo reale.

Come si può vedere dal grafico riportato qui di seguito, il numero di persone all’interno di tutte le aziende del gruppo, comprese le azien-de partecipate, è stato stabile negli ultimi 3 anni. Nel 2010 si è avuto un lieve aumento (5%) dovuto all’assunzione temporanea tramite con-tratto di somministrazione.

risorse Umane sistema brio al 31/12/2010

200

150

100

502008

185

2009

185

2010

194

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Le persone BrioComposizione e consistenza del personale

Composizione delle risorse umane di tutto il SISTEMA BRIO 2008 2009 2010

Dipendenti a tempo indeterminato 84 79 89

Dipendenti a tempo determinato 90 91 82

Collaboratori 4 3 5

Altro personale (in somministrazione da Agenzie interinali) 7 12 18

TOTALE 185 185 194

- Di cui dipendenti Part-time 7 7 7

risorse Umane per società al 31/12/2010

Altro personale

Dipendenti

CooperativaLa Primavera

Brio SpA BDL Trasporti Brio Deutschland Brio France Biologica 2006

88

56

16 17

4 61 1 40 01

Tipologia dei contratti Part-time 2008 2009 2010

N° part-time verticale 0 0 0

N° part-time orizzontale 7 7 7

Uomini 42% Donne

58%

Dipendenti per genere 31/12/10

Dipendenti per fasce di età

Uomini

Donne

70605040302010

0<30 anni 31-40 41-50 >50 anni

9

15 29

26

27

37

24

9

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Composizione e consistenza del personale

La maggior parte delle persone è presente nel Sistema Brio da più di 10 anni: ciò è un indicatore del buon livello di fidelizzazione al gruppo pur avendo una quantità consistente di contratti stagionali che potreb-bero spingere le persone a cambiare azienda. Se a questo sommiamo un tasso di turn over quasi nullo, deduciamo che il clima di lavoro, gli stipendi medi e le condizioni di lavoro sono ritenute adeguate e soddi-sfacenti.

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI AMM./COLL.

< 5 anni 67% 33% 22% 23% 80%

5-10 anni 0% 22% 38% 43% 20%

Più di 11 anni 33% 44% 40% 34% 0%

Nel corso del 2010 sono stati assunti 107 lavoratori per i lavori legati alla stagionalità.

Tipologie di cessazioni 2010 DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI COLL/AMM

Dimissioni 0 1 1 1 1

Pensionamento 0 0 0 4 0

Scadenza tempo determinato*

0 0 2 107 0

Trasferimento altra società gruppo societ.

0 1 1 1 0

Licenziamento giusta causa 0 0 0 0 0

Risoluzione Consensuale 0 1 0 1 0

Totale 0 3 4 114 1

* legato alla stagionalità.

Considerando coloro che lavorano in maniera fissa le cessazioni e le assunzioni sono state:

Cessazioni Assunzioni

Biologica 2006 0 1

Brio SpA 2 0

Brio France 2 2

BDL 1 0

Coop Agricola La Primavera 0 1

Brio Deutschland GmbH 0 0

Totale 5 4

anzianità di servizio al 31/12/10 Uomini

Donne

706050403020100

< 5 anni 5-10 anni 11-20 anni

22

25

28

39

24

38

Le persone Brio

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Formazione e valorizzazione del personale

La formazione del personale è un momento fondamentale edinnegabile di crescita dell’organizzazione e delle persone che nefanno parte, di integrazione e di coinvolgimento.Nel nostro Sistema, le necessità formative e di addestramento di ogni dipendente vengono definite tenendo conto delle esigenze previste dalla mansione ricoperta (competenze per ruolo), delle responsabilità, della professionalità, delle conoscenze personali e delle capacità. L’addestramento del personale neoassunto, invece, avviene principalmente per affiancamento a personale esperto nel ruolo.Il progetto di “valorizzazione delle risorse umane” prevede incontri fra responsabili di settore e collaboratori con cadenza semestrale allo scopo di definire chiaramente mansioni, indicatori ed obiettivi individuali, oltre ad offrire alle persone un’occasione di dialogo e approfondimento “dedicato” nel quale parlare del rapporto fra la persona e l’azienda. Le competenze aziendali monitorate nelle schede del personale sono state definite dal management team, in linea con la missione aziendale e la politica stabilita, per trasferire ai dipendenti le strategie operative, in ottica di un miglioramento continuo.

Negli ultimi 2 anni, sono stati organizzati 14 corsi di formazione che han-no coinvolto 333 dipendenti (alcune persone hanno partecipato a più corsi di formazione). Il numero di ore formative pro-capite è pari a 10,2:

il totale del monte ore impiegato in attività formative dal complesso del personale è stato (sempre negli ultimi 2 anni) pari a 3.397 ore.

Tipologia corsi di formazione

n. corso

n. ore corso

n. persone

Formazione erogata 2009-2010

1000

100

10

1

2009 2010

5 994 131195 138

2009 Durata Partecipanti

Corso per la definizione delle procedure in produzione e nel settore commerciale

32 ore 15

Aggiornamento sulla sicurezza 2 ore 50

Libretto sanitario per la manipolazione dei cibi

4 ore 100

Strategie commerciali e di marketing 24 ore 16

Gestione del personale in produzione 32 ore 14

Totale 2009 94 ore 195

2010 Durata Partecipanti

Igiene sul luogo di lavoro 25 ore 9

Sicurezza per videoterminalisti 2 ore 60

Gestione del tempo e delle attività 24 ore 16

Manutenzione impianti frigoriferi 8 ore 6

Sicurezza per utilizzo piattaforma 4 ore 6

Protezione delle vie respiratorie 4 ore 6

Informatica 8 ore 12

Valorizzazione del personale 32 ore 14

Comunicazione e gruppo 24 ore 9

Totale 2010 131 ore 138

Le persone Brio

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Salute e sicurezza sul lavoro

Coerentemente con la politica aziendale, siamo attivamente impegnati per migliorare il livello di sicurezza e di benessere del personale nell’ambito del rispetto dei principi etico-sociali.

Negli ultimi 3 anni, gli infortuni sul lavoro hanno avuto il seguente andamento:

2008 2009 2010

Numero infortuni con assenza superiore a 3 giorni

12 13 14

Numero giorni persi 208 243 394

Ore lavorate 232.580 252.604 269.356

Gli indici evidenziano un lieve peggioramento nell’ultimo triennio. Va tuttavia segnalato che tale situazione non è sintomatica di un peggioramento generalizzato delle condizioni di salute dei lavoratori, in quanto si è venuta a creare a causa di 3 infortuni della durata totale di 300 giorni di cui uno (il più grave che ha comporato 200 giorni di assenza) è successo in itinere. La causa principale di questi infortuni si è dimostrata essere la disattenzione degli operatori: per questo motivo abbiamo avviato programmi per intervenire in modo ancora più marcato sull’informazione e formazione del personale relativamente alle diverse attività svolte, ai rischi e pericoli presenti in azienda; questa attività procede di pari passo con lo studio della logistica interna all’azienda volto ad un’importante riorganizzazione della distribuzione degli spazi occupati dai diversi reparti (aree di lavorazione, percorsi pedonali, aree destinate alla circolazione dei mezzi di movimentazione, aree destinate allo stoccaggio degli imballaggi, ecc) nell’occasione

della costruzione di nuove celle per la frigoconservazione e di una nuova area per la lavorazione.

Indice di frequenza infortuni per milione di ore lavorate=

1.000.000 x n° infortuni

Indice di gravità infortuni per migliaio di ore lavorate=

1.000 x n° giorni persi

andamento indici infortunistici

100,0

10,0

1,0

0,12008

51,60

0,89

2009

51,46

0,96

Indice di frequenza

Indice di gravità

2010

51,98

1,46

Le persone Brio

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Comunicazione interna e ambiente di lavoro

L’obiettivo generale della comunicazione interna del nostro Sistema aziendale è rendere i dipen-denti più informati e coinvolti nelle politiche e dinamiche aziendali. Inoltre, per la particolarità della nostra attività, è importante che tutti coloro che collaborano con le nostre Società condividano la nostra missione ed i valori legati all’agricoltura biologica: e ciò può avvenire soltanto attraver-so il coinvolgimento attivo dei dipendenti e dei collaboratori. Il dialogo interno è garantito dagli usuali strumenti aziendali: l’assemblea del personale, gli incontri di reparto, gli incontri sindacali, le bacheche e le riunioni di coordinamento per settore e tra settori, spesso istituzionalizzate e con scadenze prefissate. Oltre a questi strumenti e momenti “classici”, abbiamo avviato già dal 2007 una serie di iniziative che hanno contribuito ad incrementare il livello della comunicazione interna. Possiamo citare:• il regolare aggiornamento di tutte le bacheche aziendali con le informazioni riguardanti le atti-

vità intraprese dall’azienda (impegno nelle varie ricerche, partecipazione ai convegni, etc.) e con gli articoli pubblicati su Brio e altre società del sistema;

• la cena di Natale per i dipendenti.

Sicuramente un momento fondamentale per la nostra comunicazione interna ed esterna sono state le iniziative organizzate per il ventennale della Cooperativa Agricola La Primavera, nel 2009, che sono state celebrate con una presenza più importante nelle principali fiere nazionali ed inter-nazionali, oltre che con delle azioni di comunicazione mirata ai clienti e al mercato in generale. Una delle iniziative più incisive è stata la cena di gala con i clienti ed i fornitori più importanti e storici dell’Azienda ed a seguire una giornata aperta a tutti per festeggiare e far assaggiare a chiunque volesse i nostri prodotti. Queste iniziative hanno riscosso molto apprezzamento e ci han-no permesso di far sentire all’esterno la forza della nostra azienda.

Le persone Brio

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Comunicazione interna e ambiente di lavoro

Un’iniziativa da sottolineare è l’ideazione, creazione e diffusione di un giornalino di informazione aziendale (house organ), nato nel 2009 e che ad oggi conta 9 uscite, le ultime delle quali inviate anche ai quasi 100 soci della Cooperativa La Primavera. Gli articoli che sono presenti nel giornalino sono redatti dalla direzione, dai soci, dall’ufficio marketing e in larga parte dai collaboratori stessi dell’azienda, che si sono sempre più impegnati nel rendere ricca di contenuti un’iniziati-va fortemente sentita come importante per la comunicazione interna aziendale, per far conoscere aspetti che molti dipendenti potrebbero non conoscere e che servono per aumentare anche il senso di appar-tenenza al gruppo.

Il dialogo con il personale avviene anche attraverso il confronto con le rappresentanze sindacali: il personale iscritto al sindacato è circa il 12% del totale.

Personale iscritto al sindacato 2008 2009 2010% di iscritti (su totale dipendenti) 15% 13% 12%

La RSU interna all’azienda si è sempre dimostrata negli anni compren-siva e disponibile a discutere dei temi legati al lavoro e alle condizioni dei lavoratori in azienda, soprattutto se consideriamo che quasi il 50% dei lavoratori occupati in azienda sono stagionali, quindi a tempo de-terminato, e quasi tutti sono occupati in magazzino. Tale situazione ci ha condotto spesso a riflettere sulla possibilità di “sta-bilizzare” una parte del nostro personale per dare loro maggiori ga-ranzie, anche se, come abbiamo detto in precedenza, nonostante i contratti a termine i lavoratori continuano a rinnovare la fiducia nei nostri confronti. Per confermare l’interesse dell’azienda verso i lavoratori abbiamo re-alizzato diverse iniziative come l’attribuzione dello scatto di anzianità anche ai lavoratori stagionali, anche se l’istituto non è previsto dal Contratto Collettivo di lavoro. Il rapporto con il personale e con il sindacato è alla base dei valori che negli anni abbiamo coltivato e cioè un progetto che preveda un’azienda in grado di remunerare equamente il lavoro svolto da tutti e di rispettare il più possibile le esigenze dei singoli, attraverso la condi-visione degli obiettivi e la massima soddisfazione nel lavoro che quoti-dianamente si svolge.

sala mensa, luogo scelto per la festa, il primo cuoco… mancano 2 ore all’inizio e abbiamo solo una pietanza. Le ulti-me parole famose, nell’arco di un’ora i tavoli in sala mensa si riempiono di piat-ti, coppe, vassoi, brocche, insalatiere, taglieri, pentole, padelle e l’aria si riem-pie di profumi e aromi mai sentiti prima. Incredibile, abbiamo dovuto correre a prendere ancora tavoli per far posto ai piatti che continuavano ad arrivare, bellissimo! Alla fine, qualche minuto pri-ma delle 17, termina l’afflusso di cibo e i tavoli della sala mensa sono pieni zeppi.

L’importanza della lingua in un contratto commercialeOggi che nel mondo le lingue più parlate sono centinaia, è indispensabile conoscere come ci si deve comportare al momento della stesura di un contratto commerciale, come succede nella nostra azienda dove lavoriamo con molti paesi nel mondo.Il contratto così come lo definisce il codice civile all’articolo 1321 è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Qui non vogliamo addentrarci in aspetti le-gali o commentare quali sono i requisiti del contratto ma intendiamo solo soffermarci sull’aspetto linguistico, ovvero la scelta in merito alla lingua da utilizzare nella redazio-ne/stesura di un contratto internazionale, che sovente è troppo trascurato o in taluni casi addirittura del tutto ignorato dall’im-presa che si avvicini ad un nuovo mercato estero. Bisogna, infatti, tenere presente un dato fondamentale: nella più parte dei casi i due soggetti commerciali si accingono a redigere il contratto internazionale in una lingua che non è la propria e in questa ipo-tesi è chiaro come il rischio maggiore possa derivare dal pericolo che insorgano incom-prensioni dovute al fatto che le due Parti parlino, appunto, due lingue diverse. Ciò può dar luogo a seri problemi interpretativi e perciò stesso è- in linea teorica- assoluta-mente sconsigliabile poiché per citare un esempio, la non conoscenza della lingua utilizzata nella redazione del testo contrat-tuale potrebbe comportare l’annullabilità dello stesso per errore. Nonostante tali con-siderazioni, quando le parti decidessero co-munque di redigere il contratto utilizzando diverse versioni linguistiche sarà necessa-rio, allora, stabilire innanzitutto quale sia la versione che “farà fede”, ossia quella che prevale. Ciò risulta fondamentale al fine di sapere con sicurezza a quale testo ricorrere in caso di dubbi circa l’interpretazione del contratto (meglio se la lingua è l’italiano o, in ogni caso, una lingua di cui comunque l’imprenditore locale abbia un buon livello di conoscenza).Dunque, in conclusione, un contratto potrà essere bilingue, ma in tal caso sarà d’ob-bligo chiarire (vedasi i due esempi sotto ri-portati) che la controparte è consapevole del fatto e dichiari espressamente di avere buona conoscenza dei contenuti del con-tratto stesso.Esempio n. 1: “Le parti sono consapevoli e prendono atto di aver richiesto che il pre-sente contratto venga redatto unicamen-te nella lingua inglese.”Esempio n. 2: “Il presente contratto viene sottoscritto in 4 esemplari: 2 in inglese e 2 in italiano, ciascuno dei quali costituisce un originale del medesimo contratto.”

Alessio Gamba

Anche quest’anno abbiamo voluto creare un momento per accogliere i nostri clienti in maniera più informale mi-schiando chiacchere ad idee di collaborazione. “Organic Night Party” è stata la festa organizzata da Brio presso il proprio stand ortofrutta la sera del 16 febbraio. Per l’occa-sione musica, vino biologico della Valpolicella sponsorizza-to da un nostro fornitore, un servizio di catering di frutta e verdura ovviamente biologico e… 100 clienti che hanno voluto aderire alla nostra iniziativa!Possiamo dire che è stato un bel successo e che questi momenti un po’ più conviviali aiutano sempre a costruire nuove relazioni.Al di là delle occasioni che abbiamo cercato di creare per coinvolgere ed attrarre i clienti, le nostre impressioni sono che la fiera quest’anno abbia registrato dei cali sia in termini di presenze che di durata media della presenza dei visitatori. La voglia e l’importanza di essere presenti al BioFach ha comunque indotto molti visitatori ed espositori ad esserci e a difendere la propria posizione di mercato nella visione di crescita e di sviluppo di lungo periodo.Questo lo dimostra il fatto che alla fiera abbiamo rileva-to una forte presenza di visitatori dalla Grecia e da Cipro che a dispetto della situazione della loro economia cer-cano partnership e contatti commerciali a livello europeo e mondiale. Anche l’area dell’Est Europa era ben rappre-sentata, a conferma del buon trend di crescita del bio-logico in questi mercati, mentre si è registrato un calo di presenze dei visitatori del Nord Europa. Purtroppo infatti abbiamo avuto pochi contatti con clienti, storici e nuo-vi, provenienti dall’ Inghilterra, Scandinavia e Danimarca. Una ragione può essere quella del calendario molto ravvi-cinato tra le due maggiori fiere tedesche del settore (Fruit Logistica a Berlino e Biofach a Norimberga).Il paese che si conferma trainante a livello europeo rima-ne la Germania: il mercato tedesco è cresciuto del 9% nel solo 2011 raggiungendo un giro di affari di € 6.59 miliardi. Il valore delle vendite del comparto biologico a livello mon-diale, invece, vale oltre € 45 miliardi e, secondo IFOAM (Federazione Internazionale del Movimento Agricoltura Biologica), i segnali per il futuro confermano tali trend di crescita e di interesse.Per concludere un feedback da Berlino. La stagione delle fiere di febbraio conta anche FruitLogistica che si è tenu-ta a Berlino dal 8 al 10 febbraio. Quest’anno Brio non ha partecipato come espositore ma alcuni di noi non han-no perso l’occasione per visitare alcuni espositori e creare relazioni commerciali. La scelta di non partecipare come espositore è stata motivata dalla volontà di concentrare l’investimento economico in un solo evento (BioFach) uni-ta alla maggiore libertà e possibilità di visitare diversi stand e tessere nuove relazioni commerciali durante la più im-portante fiera dell’ortofrutta (FruitLogistica).Anche questa fiera si conferma come importante e strate-gica e per il 2013 una nostra partecipazione, come esposi-tori o visitatori, è assicurata.

Anna Agostinelli, Massimo Valerio e Giovanni Vizziello

Natale 2011: una festa di fine anno nuova

È già lontanissimo il ricordo delle ultime feste aziendali di chiusura d’anno, che ci accompagnavano verso il nuovo anno, con la solita consegna del panettone, un sorso di vino assieme e il discorso dei presidenti. Alla fine dello scorso anno abbiamo deciso di cambiare deci-samente rotta e proporre un momento diverso, nuovo, accattivante e simpatico. Abbiamo pensato a una delle caratteristiche della nostra azienda e guardan-doci un po’ attorno ci siamo accorti - non era poi così difficile, diciamocelo - che tantissime persone vengono da paesi diversi dal nostro e che sarebbe stato simpa-tico condividere i cibi che in questi paesi si mangiano.Un’idea, quindi, di integrazione delle diversità di molti di noi, delle tradizioni, degli usi alimentari e dei gusti, oltre che dei colori. Si sa, qui non stiamo di certo a poltrire e appena Tizia-no Quaini ha suggerito a me e alla Betta di pensare a qualcosa che potesse assomigliare alla sua idea, ci siamo messi al lavoro: è bastato poco per farci venire subito moltissime idee, alcune delle quali un po’ fanta-siose - lo ammettiamo - ma altre realizzabili e proprio su quelle ci siamo concentrati e abbiamo iniziato a fare. La situazione era la seguente: c’era l’idea di condivi-dere il cibo e le culture delle persone che lavorano in azienda; c’era la data possibile - giovedì 22 dicembre - già fissata per il consueto aperitivo di Natale; man-cava la parte organizzativa, cioè chi avrebbe fatto che cosa… e questo a volte non è l’aspetto più faci-le. Quale modo migliore se non coinvolgere la RSU per entrare in contatto con più persone possibili nel minore tempo possibile? Fatto; la RSU si è messa a disposizione e siamo riusciti a recapitare a tutti il messaggio: se hai voglia, in occasione dell’aperitivo di fine anno cucina qualcosa e portalo con te, in modo che gli altri possa-no vedere e gustare le prelibatezze del tuo paese! Non solo, lo spaccio ha dato la possibilità ai novelli cuochi di fare spesa gratuitamente per gli ingredienti necessari alla preparazione dei piatti, questo per permettere a chiunque di provarci. L’attesa è stata snervante, lunedì 19 dicembre ancora non si sapeva chi avrebbe cuci-nato cosa, nessuna indiscrezione, nessuna voce, nes-suna soffiata… e tutto ciò era strano perché sappiamo come in azienda le informazioni corrano veloci, molto veloci. Noi organizzatori non sapevamo se essere con-tenti o preoccupati, non capivamo se l’idea sarebbe stata un successo o un buco nell’acqua, non avevamo la più pallida idea di quante pietanze sarebbero state cucinate per il giovedì successivo. Le voci si rincorre-vano, ma nessuna sembrava indicarci la strada giusta.Arriva finalmente il momento della verità, sono le ore 15 di giovedì 22 dicembre e si affaccia alla porta della

In pochissimo tempo la sala men-sa si è riempita, i presidenti sono arrivati, gli invitati del Cospe per il progetto in Angolaci hanno rag-giunti e abbiamo potuto dare ini-zio alla nostra festa. Dopo alcuni racconti degli invitati, che hanno trascorso diversi soggiorni in zone meno fortunate delle nostre per aiutare le loro popolazioni, Pao-lo Steccanella e Andrea Bertol-di hanno pronunciato qualche parola rispetto all’anno appena trascorso, non facile purtrop-po. In aria di novità, quest’an-no abbiamo deciso di fare una sorpresa ad alcune persone che si sono distinte nel loro lavoro e con il loro comportamento, quin-di abbiamo regalato a Barbara dei FGV, Lorella della GDO, Carla dell’ufficio Produzione e a Maria Pia della cernita un cesto pieno di prodotti della nostra azienda. Finalmente, dopo tanta attesa è arrivato il momento di condivide-re tutti assieme il banchetto che i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno preparato con tanta cura e la sorpresa è stata grandissima, dopo la presentazione coloratis-sima dei piatti da parte di Sam-ba. Ci siamo letteralmente tuffati sui piatti e la cosa più curiosa è che i piatti italiani sono rimasti per un po’ ignorati, visto l’interes-se incredibile per gli tutti altri. C’erano piatti che provenivano da tutto il mondo: Polonia, Ro-mania, Albania, Senegal, Ma-rocco, Tunisia, Germania, Brasile e tanti altri paesi, ma la cosa più bella era vedere la voglia con la quale i cuochi presentavano le loro creazioni e come “vende-vano” i loro piatti, nella speranza che piacessero e fossero apprez-zati. Un’esperienza incredibile, in-teressante, curiosa e simpatica: i profumi, i colori, gli aromi e i gusti si sono mescolati meravigliosa-mente bene assieme e tutti, ma dico tutti, sono stati sbalorditi dal banchetto allestito e credo pro-prio che tutti, ma dico tutti, non vedono l’ora di poter ripetere l’esperienza.

Un grazie enorme a tutti quelli che hanno contribuito alla riusci-ta della serata e che non ho ci-tato; un grazie ancor più grande agli appassionati cuochi e ai loro piatti, che non vediamo l’ora di riassaggiare!

Gianni Girelli

“Febbraio in Germania... è tempo di fiere!”

For information please contact: [email protected]

www.briospa.com

just fruit and vegetables

• HALL 6 • STAND 251/C • 16TH FEBRUARY 2012 • 18.00/20.00

informoti

Febbraio in Germania

... è tempo di fiere!

Eccoci tornati dal BioFach di Norimberga!

Avrete forse notato l’assenza di alcuni di noi (la delegazione

per i 4 giorni di fiera è stata abbastanza numerosa) ma il più

importante appuntamento fieristico mondiale riservato agli

operatori del biologico è un appuntamento immancabile

ed anche quest’anno Brio ha partecipato come espositore

e con gran parte delle sue forze commerciali.

L’edizione BioFach 2012 ha potuto contare su una partecipa-

zione di 2.420 espositori (il 70% di questi erano stranieri) e sulla

visita di 40.000 addetti del settore biologico internazionale,

confermando la sua strategicità per gli operatori che voglio-

no farsi conoscere e stringere nuove relazioni commerciali

soprattutto all’estero. Ad ulteriore conferma di ciò, il paese

ospite d’onore di quest’anno è stata l’India. L’india, paese

che sta vivendo una forte crescita economica e che si ri-

volge con sempre maggiore interesse alla produzione ed al

consumo di alimenti biologici, aveva una forte presenza di

espositori ed è stata al centro di convegni ed eventi a lei

dedicati.Un fatto che farà ricordare l’edizione Biofach 2012 è stato

l’accordo raggiunto e sottoscritto durante la fiera tra l’Unio-

ne Europea e gli Stati Uniti d’America. L’attesa omogeneiz-

zazione dei sistemi di certificazione è finalmente arrivata e

l’accordo di mutuo riconoscimento delle certificazioni bio-

logiche dei prodotti alimentari dei due paesi entrerà in vigo-

re dal 1 giugno 2012. Secondo questo accordo la certifica-

zione biologica ottenuta in uno dei due paesi partner varrà

automaticamente anche nell’altro paese senza che sia più

necessaria la certificazione NOP. Questa storica decisione è

stata accolta con molto favore da produttori, esportatori ma

anche dai governi dei due soggetti politici:il partenariato tra

i due maggiori produttori biologici del mondo costituirà una

solida base per la promozione dell’agricoltura biologica e fa-

vorirà il settore, nonché l’occupazione e le imprese, su scala

mondiale. Brio ha partecipato al BioFach 2012 con due stand, l’uno de-

dicato all’ortofrutta e l’altro riservato ai prodotti freschi ed ai

generi vari. Gli stand erano separati per ragioni di certificazio-

ni: l’ortofrutta certificata Naturland suo stand all’interno dello

spazio dell’ente tedesco di certificazione agricola biologica.

I prodotti Freschi e i Generi Vari, invece, sono certificati AIAB

(AssociazioneItaliana per l’Agricoltura Biologica) e per que-

sto lo stand Brio divisione FGV faceva appunto parte del cor-

ner AIAB. Per dare un senso di unità alle nostre due realtà

aziendali e dare quindi risalto dell’ampia scelta commerciale

che offriamo, abbiamo segnalato in ogni stand la posizione

dell’altro corner e stimolato i clienti a venire a conoscerci

anche dall’altra parte. Abbiamo avuto buon riscontro da

questa scelta comunicazionale perché i clienti che cono-

scevano Brio soprattutto per l’ortofrutta sono rimasti sorpresi

dal fatto che avessimo una così ampia gamma soprattutto

di fresco, esposta nella vetrina frigorifera appositamente pre-

disposta nello stand.

Come in ogni fiera gli incontri con i clienti sono stati i prota-

gonisti ed hanno occupato le intere giornate… ma non solo!

Segue a pagina 2

Non siamo riusciti a pubblicare le foto dello stand FGV

per problemi tecnici.

NEWSLETTER N. 10 - MARZO 2012 Stampato su carta riciclata

Jaoui Mahjouba: 01/02

Stagnoli Alessandro: 02/02

Vizziello Giovanni: 08/02

Fusato Tommasino: 12/02

Bedhiafi Slim: 12/02

Bertagnoli Eleonora: 12/02

Bernaki Laila : 16/02

Rao Emanuela: 16/02

Quaini Giuseppe:16/02

La Rosa Venera: 17/02

Cremon Marianna: 19/02

Ruffo Barbara: 22/02

Ciman Eric: 27/02Danesi Susanna: 27/02

Cassandrin Antonella: 27/02

Zanoni Gianfranco: 27/02

Zaimi Elda: 27/02Vasian Mariana: 02/03

Miozzi Teresa: 03/03

Dieng Talla: 03/04

Micheletti Lisa: 04/03

Gamba Alessio: 05/03

Quarati Daniele: 05/03

Baschera Damiano: 12/03

Bertini Irene: 15/03

Mastronard Nicola: 16/03

Jaffal Iman: 20/03

Chawqui Jamal: 23/03

Zamboni Mara: 28/03

Losole Angelo: 01/04

Trevisan Flavio: 13/04

Schurmeier Sven: 14/04

Melegaro Lorella: 16/04

Scapini Chiara: 22/04

Maggiolo Michele: 23/04

Ragno Cecilia: 23/04

Bottacini Bernardett: 27/04

Schenato Moreno: 30/04

chi diventa“grande”

a febbraio, marzo e aprile

Le persone Brio

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Valori e scelte aziendali nei rapporti con la clientela

Clienti e consumatori

Il Sistema Brio pone alla base del rapporto con i propri clienti una serie di principi e valori che definiscono la propria politica:

- Specializzazione nel biologico: è da sempre un valore fonda-mentale della nostra attività, cardine della nostra professionalità a maggior garanzia dei clienti.

- Sicurezza: solamente il controllo di tutte le fasi della produzione permette di avere un biologico sicuro, e di tutelare così i produt-tori seri ed i consumatori finali. La salute e la sicurezza dei consu-matori è una delle nostre priorità.

- Differenziazione della clientela: un sistema complesso è più stabi-le e per noi, tutti i clienti hanno egual dignità indipendentemente dai volumi movimentati.

- Dedizione al cliente: per avere clienti che riconoscano il nostro ruolo, dobbiamo essere in grado di capire le loro esigenze e di trovare le soluzioni specifiche per ogni situazione.

- Rigore nella valutazione dell’affidabilità dei clienti: diamo valore al nostro lavoro e pertanto vogliamo che questo venga corretta-mente remunerato.

- Vicinanza ai mercati: solamente essendo vicini, fisicamente e culturalmente, si possono capire al meglio i problemi e le neces-sità altrui. Negli uffici commerciali si parlano correntemente 7 lin-gue.

- Fedeltà: abbiamo sempre cercato relazioni di lungo periodo, che permettano stabilità e fiducia reciproche.

- Etica non speculativa: solamente con la soddisfazione di entram-be le parti, le relazioni commerciali possono considerarsi vera-mente proficue.

- Vendita diretta: a maggior beneficio di tutti quei consumatori che vogliono acquistare direttamente dalla produzione, ridu-

cendo i costi della filiera e creando legame con il territorio.- Trasparenza: la nostra struttura è aperta a tutti i clienti che inten-

dono venire a verificare personalmente la nostra organizzazione. In modo particolare diamo molta importanza all’etichettatura ed alla rintracciabilità, affinchè ogni cliente possa risalire alla provenienza del prodotto.

Negli ultimi anni Brio si è impegnata a dare maggior importanza al marketing, sicura del fatto che ora come ora è necessario trovare nuove idee di commercializzazione che mettano in risalto la quali-tà dei prodotti e il controllo della filiera da parte dell’azienda. Due sono i progetti più importanti che abbiamo in corso:

- Progetto Ki Group: nato dall’esigenza di volere arrivare in manie-ra più diretta al consumatore e dall’interesse di conoscere una nuova area di mercato e di tipologia di consumatore. Il progetto è iniziato nell’ottobre 2011 e già dai primi mesi possiamo notare una crescita nell’acquisizione di nuovi clienti nell’agenda di Ki Group. Negozi di dimensioni diverse, al momento - per questioni logistiche - concentrate soprattutto nel nord Italia, espongono l’ortofrutta di Brio.

- Progetto Alcenero: dal 23 giugno 2011 Brio è socia di Alce Nero e Mielizia SpA il cui marchio, presente nei negozi biologici e nei supermercati, è contraddistinto per la qualità e la bontà dei suoi prodotti. Alce Nero è un’azienda bolognese i cui soci sono diversi gruppi che producono per il famoso storico marchio dell’indiano a cavallo.

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Clienti e consumatoriClienti e prodotti

IL PROGETTO PRIMAVERA

Accanto alle consolidate forme di vendita diretta il Sistema Brio ha avviato un progetto per realizzare una Piattaforma di Distribuzione Territoriale, con lo scopo di diffondere ancor più i prodotti dei soci della cooperativa e di altri produttori. Intendiamo pertanto stringe-re collaborazioni ed avviare partnership con altri produttori biologici che stanno portando avanti obiettivi simili ai nostri e che riconoscono un valore in questa Piattaforma di Distribuzione Territoriale.

La piattaforma ha il compito di:

1. far circolare i prodotti tra gli spacci aziendali e i punti vendita degli stessi produttori;

2. raggiungere negozi, ristoranti, hotel, scuole, gruppi di acquisto so-lidale, associazioni e organizzazioni no profit.

L’obiettivo finale è di raggiungere i consumatori del territorio in modo capillare, visibile ed efficiente, in modo da fargli percepire “La Coo-perativa Primavera” come un organizzazione che gli fornisce soluzio-ni e strumenti per mettere in pratica uno stile di vita sostenibile.

Il progetto, avviato a Settembre 2010, porta una crescita di più del 17% rispetto al 2009, ma di + 39% considerando solo il periodo. Con-temporaneamente è stato avviato un sistema di programmazione delle produzioni che permetta di fronteggiare l’aumento dei volumi, di valorizzare le produzioni locali.

IL CONTATTO DIRETTO COL CONSUMATORE: LE VENDITE DIRETTE

Il contatto diretto tra Produttori biologici e Con-sumatori è assicurato dalla Cooperativa Agricola La Primavera: siamo presenti sul territorio attraver-so due negozi, alcune Fattorie (aziende agricole socie della Cooperativa che vendono il prodotto direttamente al consumatore ed un banco orto-frutta presso il mercato settimanale di Bussolengo (martedì mattina), di Piazza Isolo (giovedì matti-na) di Parona (giovedì mattina), di B.go Venezia S.Croce (venerdì mattina) e dello Stadio (sabato mattina). In questo modo avviciniamo il produt-tore al consumatore, rendendo più conveniente il rapporto.Tra le referenze più vendute nell’ortofrutta vi sono carote e lattuga e, tra i prodotti confezionati, lattedi riso (al marchio Brio), succo di mela, pasta sec-ca (dei soci della Cooperativa) e passata di po-modoro (a marchio Brio).

Il 7 novembre 2009 è stato aperto il nuovo pun-to vendita della Cooperativa La Primavera nella nuova sede di via Magellano n. 9, a Verona. Uno spazio di 150 mq, provvisto anche di magazzino. A dicembre 2010 si è rinnovato il punto vendita di Via Manzoni, 99. In questo modo si offre al consu-matore un’esperienza unica di spesa bio a inse-gna della Cooperativa.

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L’andamento delle vendite

L’analisi delle vendite complessive fa emergere che nel 2010 il fatturato era composto:

- per l’88 % da ortofrutta;- per il 10% da Freschi e Generi Vari;- per il 2% dalle vendite dirette.

Nel biennio 2009-2010 si è verificato un decremento del fatturato causato dal calo del setto-re del catering. Questo ci ha fatto riconsiderare l’importanza strategica di questo segmento e ci ha spinto a diversificare i canali prediligendo quello della GDO e dello specializzato che possono portare il nostro marchio a diretto contatto del consumatore.

RICAVI PER VENDITA PRODOTTI (AL NETTO DEI SERVIzI)”

€ Q.li € Q.li € Q.li

TOTALE ORTOFRUTTA 38.539.056 250.151,89 38.295.700 245.513,41 41.544.854 255.057,32

TOTALE FGV 9.055.333 24.825,84 5.278.499 16.566,40 4.608.731 15.184,89

VENDITE DIRETTE 821.627 1.006.801 1.122.415

TOTALE 48.416.016 44.581.000 47.276.000

20092008

Vendite ortofrutta (€)

Vendite FGV (€)

Vendite dirette (€)

2010

2009

2008

0% 50% 100%

87,88% 9,75%

11,84%

19%

2,37%

2,26%

2%

85,90%

80%

Clienti - analisi per fatturato 2010

Industria di trasformazione

Grossisti e Ristorazione Collettiva

(compreso catering)

Export

Consumatore finale

Negozi specializzati nel biologico

Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

2010

Clienti e consumatori

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L’organizzazione commerciale e la presenza sui mercati esteri

Biologica 2006 srl, fornisce principalmente la ristorazione collettiva sin dai primi inserimenti del biologico nelle scuole del Lazio, e con il tempo ha conquistato una posizione di leader nel settore. Biolo-gica 2006 rappresenta una preziosa esperienza che permette di programmare la produzione di tutti i prodotti ortofrutticoli garan-tendone tracciabilità, freschezza ed altissima qualità. Questa pos-sibilità di programmare è di estrema importanza per la produzione biologica che può così coltivare i prodotti con una ragionevole certezza di vendita. Negli anni abbiamo sviluppato un’efficiente e capillare rete distributiva nella regione Lazio che sta crescendo continuamente nelle regioni Abruzzo, Marche, Umbria e Campa-nia, garantendo giornalmente la consegna del prodotto fresco e soddisfacendo totalmente le esigenze del settore catering.

BRIO FRANCELa società Brio France SAS rappresenta una parte importante dell’attività del gruppo: circa il 25% del fatturato complessivo è originato da questa struttura. Brio France è stata creata nel 2006 ed è specializzata nella vendita di prodotto ortofrutticolo biologico confezionato alla grande distribuzione francese. Dall’inizio dell’at-tività la crescita è stata costante, in sintonia con lo sviluppo del consumo del prodotto biologico in Francia. L’attività viene svolta in due magazzini logistici, uno basato a Montéléger, vicino alla città di Valence, nel dipartimento della Drôme, e l’altro a Perpignan, nel Languedoc-Roussillon, a pochi chilometri dal confine con la Spa-gna. Il personale impiegato direttamente è di circa 20 persone.

BRIO DEUTSCHLANDDal mese di Ottobre del 2009 ha spostato la propria sede a Mona-co di Baviera. A Brio Deutschland GmbH, nell’ambito di un progetto di sviluppo sui mercati Esteri, è sta-to affidato il compito di sviluppare e coordinare il settore estero FGV (con particolare attenzione ai mercati di lingua tedesca) al fine di riprendere e sviluppare il por-tfolio esistente e sviluppare nuo-vi contatti. Il fine del progetto è quello di fornire, su diversi mercati, i prodotti ed i servizi di Brio sfruttan-do il vantaggio logistico di Verona e l’assortimento dei prodotti sele-zionati da Brio. Il progetto Brio Deutschland si pone come obiettivo finale quel-lo di riuscire a creare un’organiz-zazione aziendale che opera atti-vamente in loco e che permette di acquisire una serie di vantaggi, che saranno fondamentali per operare in maniera competitiva sul mercato.

• Austria• Danimarca• Finlandia• Francia• Germania• Gran Bretagna• Grecia• Irlanda• Olanda

• Polonia• Repubblica Ceca• Romania• Slovacchia• Slovenia• Spagna• Svezia• Svizzera• Ungheria

Clienti e consumatoriIl Mercato del Sistema Brio

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Una clientela particolare: le scuole

Restando nel mercato interno, vogliamo segnalare un dato per noi molto importante che riguarda il settore della ristora-zione scolastica: sono sempre di più, infatti, in Italia le scuole che prevedono nei menù delle proprie mense una parte di cibi di natura biologica.In questo settore, in cui sono i bambini a fruire dei pasti bio-logici, assumono molta rilevanza i controlli, le garanzie e le certificazioni che i vari operatori devono essere in grado di offrire.

Noi di Brio lavoriamo molto con le scuole, in tutta Italia (ma soprattutto in Centro Italia): in base ai dati riportati di segui-to, la nostra produzione giornaliera si aggira attorno al 15% della produzione nazionale dei pasti biologici consumati nelle mense scolastiche.

Programma “Frutta nelle scuole”Brio partecipa al programma “Frutta nelle scuole”, voluto dalla Comunità europea e realizzato dal Ministero delle Po-litiche Agricole, Alimentari e Forestali, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dando vita ad una serie di ini-ziative rivolte a studenti della scuola primaria ed alle loro fa-miglie, mirate ad aumentare il consumo di frutta e verdura e ad incentivare abitudini alimentari ed una nutrizione più equilibrate nella fase in di crescita dei bambini.Il programma si avvale di una serie di strumenti che, oltre e a prevedere la distribuzione di prodotti ortofrutticoli in am-bito scolastico, comprendono campagne di informazione sulle caratteristiche dei prodotti in termini di qualità, aspet-ti nutrizionali e sanitari, stagionalità, territorialità e rispetto dell’ambiente, rivolte sia ai docenti che ai genitori, al fine di prolungare l’effetto indotto dal consumo. Destinatari del programma sono i bambini in età scolare dai sei agli undici anni ovvero gli studenti della scuola primaria. La parteci-pazione al programma per l’anno scolastico 2010-2011 ha permesso a Brio di vendere 1.689.300 kg di ortofrutta.

Ecco i dati dell’anno scolastico 2010/11:

Ortofrutta Catering nelle scuole - Kg venduti

2008 2009 2010

5.181.800

5.872.000 5930.600

Regioni Istituti Plessi scolastici

Classi Alunni

Totale 8 1.374 3.307 26.903 511.717

Clienti e consumatori

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La soddisfazione del cliente e la comunicazione

BRIO E IL RAPPORTO DIRETTO CON I CONSUMATORIAlla fine del 2009 si decide di tenere un unico logo (Brio) essendo il primo veicolo della comunicazione nella garanzia di sicurezza, affi-dabilità e qualità. Inoltre, viene completata la registrazione del logo a livello comunitario.Nell’arco del 2010 viene sviluppato il progetto finalizzato alla sostitu-zione del marchio IPB sugli imballaggi ortofrutta, sulle vaschette e sul-le relative etichette. In parallelo procede la sostituzione del marchio briò utilizzato sulle etichette dei prodotti freschi e generi. Così nasce una gamma completa a marchio Brio.

COMUNICAzIONE BRIO RIVOLTA AI CONSUMATORINel 2010 viene svolto il test di vendita di frutta e verdura biologica sfusa presso un supermercato. L’ortofrutta biologica, esposta nel punto vendita ha avuto uno spazio riservato, ben evidenziato con una bilancia dedicata. Iniziativa accolta in maniera positiva da par-te dei clienti sia per la possibilità di tarare le dimensioni dell’acquisto sulle effettive necessità e sia per la riduzione dell’impatto ambien-tale dovuta al minor numero di imballaggi. Da queste esperienze nasce l’obiettivo del 2011 di creare il materiale informativo specifico sui principali prodotti bio di Brio e sui loro produttori e di sviluppare le attività tese all’aumento delle vendite presso il punto vendita, indiriz-zate direttamente ai consumatori.

VISIBILITà E NOTORIETà DELLA COOPERATIVA LA PRIMAVERA SUL TERRITORIO LOCALENegli ultimi anni il Sistema ha anche investito nella comunicazione relativa alla Cooperativa Agricola La Primavera, al suo marchio e ai suoi prodotti: sono state così lanciate le nuove vesti grafiche sul-le macchine aziendali, il nuovo logo, le magliette di cotone bio e le borse di plastica riciclata. Inoltre sono stati organizzati una serie di incontri con il medico, presso i punti vendita della Primavera, e l’evento ciclico “Una domenica tutta bio”, tenutosi tutti gli anni in settembre, con l’obiettivo di avvicinare e far conoscere il concetto di biologico ai cittadini veronesi.

Clienti e consumatori

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Produttor i biologiciPolitica verso i produttori biologici

Alla stessa stregua della politica commerciale verso i clienti, ab-biamo sviluppato una politica verso i produttori definendo alcuni importanti elementi che devono sempre essere rispettati nella re-lazione con essi:• Specializzazione nel biologico.• Livelli di garanzia richiesti ai produttori: con il controllo di tutte

le fasi delle produzioni Brio rappresenta per i propri fornitori un partner anche da questo punto di vista con una chiara e preci-sa mission aziendale.

• Differenziazione delle zone di produzione e di approvvigiona-mento e quindi capacità di rispondere alle esigenze di produt-tori di diverse zone e per un numero elevato di referenze.

• Responsabilità verso la produzione: per essere riconosciuti dei validi partner Brio si propone e si impegna con programmazioni e con l’impegno al loro rispetto.

• Fedeltà nei rapporti di collaborazione e sviluppo di partnership attraverso fissazione di obiettivi comuni.

• Servizi di assistenza tecnica e logistica: attraverso il responsabi-le agronomico forniamo un interessante e riconosciuto servizio di consulenza alla produzione; attraverso BDL garantiamo un servizio logistico di trasporto pagato da Brio.

• Comportamento commerciale etico e non speculativo.

Fare scelte socialmente responsabili significa per noi riconoscere il giusto valore ai produttori che hanno deciso di abbracciare la nostra filosofia ed il nostro sistema di valori legati al biologico. Per questo è importante per noi offrire il meglio dal punto di vista com-merciale al fine di valorizzare gli sforzi di quanti operano nella ca-tena del biologico del Sistema Brio.

Questo vale sia per i produttori dell’Ortofrutta che per quelli dei Freschi e Generi Vari. Al fine di valutare correttamente il grado di soddisfazione dei produttori la cooperativa la Primavera sta realiz-zando un progetto di analisi del conto economico di un campione di aziende bio associate al fine di avere dati correttamente rilevati relativi alla redditività delle colture, delle rotazioni e delle aziende. Lo scopo è offrire alla produzione strumenti corretti di valutazio-ne per aiutare le aziende che vogliono affrontare la conversione al biologico. Saranno anche elaborati modelli organizzativi nuovi che consentano di proporre agli imprenditori agricoli la scelta del bio in modo concreto e credibile.

Elemento di soddisfazione importante rilevato fra i nostri produttori è il rispetto delle condizioni pattuite e contrattuali così come dei tempi dei pagamenti. Le liquidazioni sono comunemente consi-derate di mercato.Non si registrano contenziosi in essere su questo argomento.

CONFERISCE PRODOTTI ITALIANI

SOCI PRODUTTORI

VENDONO PRODOTTI ITALIANI, EUROPEI ED ExTRAEUROPEI

VENDITA DIRETTA IN ITALIA E IN EUROPA

Altri Fornitori

GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

GROSSISTI

RISTORAZIONE COLLETTIVA

NEGOZI SPECIALIZZATI

INDUSTRIA

CONSUMATORIDIRETTI

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Produttor i biologici

L’implementazione di questo sistema di monitoraggio e controllo continuo prevede:- l’applicazione di una rigida procedura che regola il complesso processo di

attività di abilitazione e qualificazione dei nostri fornitori; tale procedura nel corso del 2010 è stata profondamente revisionata per renderla aggiornata ed efficiente rispetto all’attuale situazione produttiva e di mercato;

- la pianificazione e la realizzazione di circa 100 visite ispettive annue condotte da personale tecnico agronomico specializzato presso le aziende fornitrici direttamente in campagna durante le varie fasi di coltivazione e raccolta dei prodotti e presso gli stabilimenti produttivi e i magazzini;

- la realizzazione di circa 500 analisi annue, effettuate presso laboratori ac-creditati e riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, di campioni pre-levati sia direttamente in campo presso le aziende agricole durante le fasi colturali critiche, sia presso il nostro magazzino al momento della fornitura dei prodotti, con lo scopo di verificare la corretta conduzione agronomica e l’applicazione di tecniche conformi al metodo di coltivazione biologico;

- l’affinamento costante della gestione informatizzata dell’identificazione e tracciabilità di tutti i prodotti durante l’intera filiera produttiva, quale garanzia di ricostruire in ogni momento l’intero percorso seguito da ogni prodotto.

I produttori dell’ortofrutta Con riferimento alla divisione ortofrutta, sono nostri fornitori anzitutto i soci del-la Cooperativa La Primavera ed altri 200 produttori italiani, europei ed extra europei. Questi numeri sono elevati poiché trattiamo una gamma di prodotti ampia e variabile nei vari periodi dell’anno con una media di circa 30-35 re-ferenze settimanali. A conferma dell’attenzione verso le produzioni, assistiamo i produttori della Cooperativa La Primavera grazie ad unarete di tecnici qualifi-cati che li consigliano ed indirizzano verso le migliori soluzioni agronomiche. La collaborazione con i produttori della Cooperativa La Primavera è molto stretta per arrivare alla migliore retribuzione del proprio prodotto. I tecnici curano la programmazione delle colture in collaborazione con il settore commerciale, la difesa fitosanitaria, l’approvvigionamento dei mezzi tecnici, la sperimentazione e garantiscono costantemente il contatto tra la produzione e la commercializ-zazione. Per i fornitori non soci della Cooperativa Primavera disponiamo, inol-tre, di un responsabile agronomico che assiste i tecnici dei nostri fornitori sulla tracciabilità dei prodotti, la programmazione, la verifica dei programmi e dei processi lavorativi. Per questi approvvigionamenti, il livello della collaborazio-ne con i fornitori dipende dalla zona di provenienza del fornitore, dal rapporto commerciale, dalla contrattualistica e dalla fidelizzazione del rapporto. In ogni caso il rapporto si tende sempre alla massima partecipazione e collaborazione nello sviluppo delle programmazioni e della commercializzazione.

Ortofrutta Brio € q.li € q.li

Fatturato di acquisto 25.646.316 263.630 27.238.250 277.998

Di cui da soci Coop Primavera 3.464.092 56.189 4.628.061 78.977

% Coop La Primavera sul totale 13,5% 21,3% 17,0% 28,4%

2009 2010

Filiera controllata e garantita: dai fornitori ai consumatori

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I produttori dell’ortofrutta

Il peso della Cooperativa La Primavera è cresciuto negli ultimi anni sino ad arrivare nel 2010 al 28,4 % (in quintali) del totale degli acquisti di Brio.

Gli acquisti globali ed in Italia sono cosi ripartiti:

zona Italia N. fornitori Fatturato di acquisto

N. fornitori Fatturato di acquisto

Italia Nord 73 8.202.600 74 9.339.017

Italia centro 9 342.310 9 326.336

Italia sud 27 3.033.985 35 2.919.082

Italia Isole 31 4.043.674 35 4.366.468

Totale 166 15.622.569 170 16.950.903

2009 2010

acquisti ortofrutta

20.000.000

15.000.000

10.000.000

5.000.000

0

2009

2010

Italia Spagna Francia Germania Belgio Olanda e Danimarca Extra UE

2009 15.622.569 4.540.110 2.217.539 26.812 784.474 1.345.316 1.109.496

2010 16.950.903 4.806.143 2.425.401 79.131 1.244.071 742.453 990.148

i primi 15 prodotti oF più acquistati (dati in €)

Pomodoro

Mele

Limoni

zucchine

Carote

Pere

Peperoni

Lattuga

Arance

Kiwi

Banane

Patate

Aglio

Fragole

Clementine

0 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 4.000.000 4.500.000

2009

2010

Produttor i biologici

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I produttori di Freschi e Generi Vari

I prodotti Freschi e Generi Vari (FGV) rappresentano alcune peculiarità rispetto all’ortofrutta:- nei Freschi si distinguono le gamme di Latticini, Salumi, Pasta fresca, V Gamma,

altro (es uova, vegetali etc); sono merci che viaggiano a temperatura control-lata +0°C +6°C;

- nei Generi Vari sono raggruppati tutti i prodotti base della cucina: pasta, olio, linea rossa, cereali, vini, etc .

Anche il rapporto con i fornitori dei FGV è basato su un sistema di garanzie e con-trolli molto accurato: i fornitori sono selezionati a fronte di una verifica delle certi-ficazioni, dei protocolli di acquisto, dei manuali di produzione, delle procedure di evasione prodotto e della qualità del prodotto.

Acquistiamo direttamente dalla produzione ed utilizziamo il nostro marchio nei se-guenti casi:• prodotti destinati ai punti vendita della GDO italiana; • prodotti destinati ai punti vendita del dettaglio specializzato italiani/europei;• referenze scelte per completamento di gamme già proposte a marchio; • referenze prodotte da co-packer che non possiedono marchi generici.

I fornitori FGV attivi (ovvero quelli da cui si sono effettuati acquisti nel 2010) sono 140, dei quali almeno 10 soci di Brio spa o della Cooperativa la Primavera:

Il fatturato di acquisto nel caso dei FGV mette in evidenza i fornitori principali (tra i 15 e i 20 a seconda dell’anno preso in esame):

volume di acquisti n. fornitori 2008 n. fornitori 2009 n. fornitori 2010

superiore ai 300.000 € l’anno 5 0 0

Tra i 100.000 ai 300.000 € l’anno 10 10 8

Tra i 50.000 € e i 100.000 € l’anno 12 13 9

In termini di ricaduta sul territorio ed indotto creato, è utile analizzare la provenien-za territoriale dei nostri fornitoridi freschi e generi vari:

Fornitori 2010

Generi Vari64%

Freschi36%

3.000.000

2.500.000

2.000.000

1.500.000

1.000.000

500.000

0

Italia Nord Italia centro Italia sud Italia isole Italia UE Extra UE

2009 2.551.360 523.556 544.398 10.615 0 0

2010 2.101.261 653.764 333.506 15.064 0 0

Fornitori FGV per tipologia (2010)

Acquisti Freschi e Generi Vari

Cooperative 10%

Grandi aziende61%

Società individuali

29%

Produttor i biologici

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Il sistema di gestione ambientale

Ambiente e comunitàFin dalla nostra fondazione abbiamo sempre avuto uno stretto rapporto con la produzione agricola; se a questo si aggiunge che la nostra attività è svolta secondo il metodo biologico, si capisce il perché della nostra sensibilità ed attenzione particolare nei con-fronti del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente.

Consumi dell’Azienda Brio Campagnola di zevio:

2010 2009 2008 2007 2006

Consumi acqua (mc) 7.134 7.126 6.860 8.581 9.332

Consumi en elettrica (kWh)

1.339.505 1.349.194 1.351.687

Le attività svolte dalla nostra organizzazione in tale ambito hanno por-tato alla realizzazione ed implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale volto al raggiungimento di importanti obiettivi, quali: • la diminuzione della produzione di scarti e di rifiuti, accompa-

gnata al miglioramento della loro gestione attraverso la raccol-ta differenziata;

• la prevenzione dell’inquinamento e di comportamenti scorret-ti verso l’ambiente attraverso la diffusione di una “cultura am-bientale” diffusa fra i dipendenti e i soci produttori agricoli;

• il rifacimento della copertura del tetto con la rimozione dei pannelli in eternit e quindi la soluzione definitiva del problema amianto in concomitanza con l’installazione dei pannelli foto-voltaici;

• il contenimento del consumo energetico.

In termini di impatto ambientale diretto prodotto dalla nostra attività, un ruolo rilevante è svolto dagli imballaggi per la lavorazione, il confe-zionamento o il ricondizionamento dei prodotti commercializzati.

Di seguito sono evidenziati i quantitativi di rifiuto prodotti nel trien-nio 2008-2010

Altro aspetto rilevante è costituito dalla produzione di scarti orto-frutticoli derivanti dalle attività di cernita e lavorazione dei prodot-ti: di seguito sono evidenziati i quantitativi prodotti nel triennio 2008-2010.

(Dati in Q.li) 2008 2009 2010

Scarti ortofrutticoli 3.468,80 3.634,50 2.736,40

Merci lavorate 81.960 95.720 89.410

Anno 2008 2009 2010

Carta e cartone CER 15.01.01 (Q.li) 830,6 843,6 692,4

Imballaggi in materiali misti CER 15.01.06 (Q.li) 699,6 666,2 696,2

Tot. Q.li 1.530,20 1.509,80 1.388,60

Rapporto rifiuti da imballi/quantitativo di merce venduta (%)

2008 2009

0,73%0,68%0,68%

2010

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I dati evidenziano un andamento continuamente decrescente del rapporto fra scarti ortofrutticoli e quantitativo di merce lavorata presso il nostro magazzino; tale andamento denota i buoni risultati ottenuti dall’implementazione del programma di attività di pianificazione degli approvvigionamenti e di definizione delle carat-teristiche qualitative dei prodotti, nonché del miglioramento degli standard qua-litativi della merce fornita grazie un continuo processo di scambio d’informazioni con i fornitori e di fidelizzazione degli stessi. Questo risultato ci spinge ad incen-tivare i nostri sforzi per cercare di migliorare ulteriormente l’organizzazione degli approvvigionamenti e la lavorazione e la conservazione dei prodotti. Nell’ambito delle altre attività previste dal Sistema di Gestione Ambientale, prosegue il pro-gramma di riduzione del consumo di energia elettrica attraverso un’ottimizzazione degli spazi nelle celle frigorifere e la formazione del personale per ridurre i tempi di apertura delle celle e di movimentazione dei prodotti da e verso le stesse. Nel me-desimo ambito, sono previsti importanti risultati in termini di risparmio energetico derivanti dall’ammodernamento del magazzino (realizzazione ex novo del tetto, con conseguente migliore isolamento termico) e dall’installazione ed entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Al fine di conservare l’agro-ecosistema naturale e di ridurre la contaminazione del suolo e delle falde idriche prodotta dalle attività agricole, investiamo risorse per promuo-vere importanti iniziative quali:- l’organizzazione di incontri formativi dei soci produttori agricoli della Coope-

rativa La Primavera volti alla corretta applicazione dei principi e dei metodi

dell’agricoltura biologica e sulle tecniche più consone alla tutela dell’ambien-te e del territorio, nonché per un corretto ed efficiente utilizzo dei mezzi tecnici di difesa consentiti in agricoltura biologica;

- l’organizzazione di incontri tecnici, nell’ambito della certificazione Naturland, al fine di ottenere ad esempio il dimezzamento del rame utilizzato in agricoltu-ra biologica per la difesa delle colture, l’aumento delle rotazioni delle colture stesse e l’esclusione dell’uso di concimi a base di sangue;

- la pianificazione e programmazione delle colture volte ad una corretta scelta delle varietà frutticole più resistenti e più indicate per la produzione biologica, in modo da ridurre notevolmente gli interventi fitosanitari;

- l’aumento delle aziende certificate secondo lo standard Global GAP che pre-vede l’applicazione delle procedure e delle regole di Buona Pratica Agricola a tutti i processi produttivi delle aziende agricole;

- incontri tecnici organizzati per i soci della Primavera: nel 2010 sono stati 20, nel 2009 sono stati 12 e nel 2008 17;

- corsi di formazione sull’agricoltura biodinamica rivolti anche ai soci della coo-perativa La Primavera.

Rapporto scarti organici/merci lavorate

2008 2009 2010

3,37%3,06%

4,23%

Anno Numero ore Numero partecipanti

2010 30 ore 25 totali di cui 10 soci della Cooperativa Primavera

2009 32 ore 24 totali di cui 11 soci della cooperativa Primavera

Ambiente e comunità

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Il rapporto con il mondo del biologico

La nostra doppia adesione a Legacoop e Confcooperative trae fondamento nella volontà di stimolare il mondo coope-rativo all’unità, al di là di barriere ideologiche che non hanno più senso. In questo contesto siamo stati precursori, nel mondo ortofrutticolo, della nascita di ALLEANZA COOPERATIVA che sta portando avanti la gestione unitaria della rappresentanza co-operativa ortofrutticola italiana.

Infine, segnaliamo come, attraverso la promozione del biologi-co, siamo impegnati in un progetto di altissimo profilo sociale: nel 2010, infatti, abbiamo aderito assieme ad altre aziende ed associazioni al progetto ATS - Associazione Temporanea di Sco-po “Libera Terra Crotone”, che assicura la gestione tempora-nea dei terreni confiscati alla mafia.

Per il Natale del 2010 i fondi destinati solitamente agli omaggi vengono indirizzati all’acquisto dei sementi. Nel 2011 la nostra azienda apporterà la competenza per la conversione dei ter-reni per l’agricoltura biologica, definirà le colture da coltivare e fornirà indicazione per la commercializzazione dei prodotti, i quali potranno essere venduti sotto il marchio Libera Terra. I ricavi dalla vendita dei prodotti saranno destinati a sostenere le spese relative alla coltivazione dei terreni. Gli eventuali pro-fitti verranno utilizzati per il sostegno della nuova cooperativa sociale. Brio ogni anno aderisce, inoltre, ai progetti di agricol-tura sostenibile promossi dal Cospe, nei paesi come Swaziland, Angola (Africa).

Segue un elenco delle associazioni e degli organismi di rappresentanza cui aderiamo o con cui siamo in contatto:

AVEPROBIAssociazione Veneta dei

Produttori Biologici

AIABAssociazione Italiana Agricoltura Biologica

ASSOBIOAssociazione Italiana

Imprese di Trasformazione e Distribuzione del

Biologico

ASCO/CONFCOMMERCIO Associazione

Commercianti Verona

IFOAMFederazione Internazionale

dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica

ASSEVER (ANEIOA)Associazione Operatori

Ortofrutticoli della Regione Veneto

(Ass. Nazionale Esportatori Importatori Ortofrutticoli

ed Agrumari)

FEDERBIOFederazione Italiana

Agricoltura Biologica e Biodinamica

UPBIOUnione Nazionale dei

Produttori Biologici

CONFCOOPERATIVE VERONAConfcooperative - Unione

Provinciale Verona

LEGACOOP VENETOLega Nazionale delle Cooperative e Mutue

Attività di rappresentanza

del Sistema Brio per la promozione del

biologico

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La ricerca nel biologico

TERRE DEL SUDPresso Terre del Sud S.r.l. in Sicilia, la società fondata da Brio, ab-biamo realizzato una ricerca sulla meccanizzazione e tecniche di controllo sulle malerbe. Terre del Sud S.r.l. investendo nella ricerca ha cercato di dare non solo la risposta al problema del controllo delle infestanti, dove in Sicilia i sistemi già conosciuti non assicura-no un’efficace controllo delle malerbe in agricoltura biologica, ma anche uno stimolo per i produttori locali ad usare nuove tecniche agronomiche più consone alle coltivazioni nel rispetto dell’am-biente e senza uso di sostanze chimiche di sintesi.

FRUTTICOLTURA BIOLOGICAAbbiamo co-finanziato il progetto “Scelte varietali per la frutticol-tura biologica” dell’Associazione A.Ve.Pro.Bi., che ha l’obiettivo di individuare e studiare varietà di pesco, melo e fragola più adatte all’agricolura biologica. Al progetto, realizzato con specifici campi varietali presso aziende biologiche della Cooperativa La Primave-ra, partecipano: Ist. Frutticoltura della prov. di Verona, Veneto Agri-coltura, Camera di Commercio di Verona.Il progetto viene rinnovato annualmente: nel 2011, sono state di-vulgate le prime liste varietali riferite alle tre culture che verranno aggiornate negli anni successivi. L’obiettivo raggiunto è stato quel-lo di indirizzare e concentrare i nuovi impianti sulle migliori varietà individuate.

RICERCA SUI NITRATIAd aprile 2008 sono stati presentati i risultati della ricerca in og-getto, svolta in collaborazione con l’Istituto Superiore Nutrizionale delle Piante di Roma, che ha indagato sul contenimento dei nitrati negli ortaggi a foglia. Anche se le nostre lattughe da agricoltura

biologica sono già al di sotto dei limiti europei di legge, a seguito di specifiche richieste per assicurare un livello dei nitrati ancora più basso, è stato realizzato il progetto di ricerca di tecniche colturali per il contenimento degli stessi.Durante il progetto sono state acquisite le conoscenze sui fattori che influenzano il contenuto dei nitrati nelle ortive a foglia e, di conseguenza, sono state individuate le misure che permettono di assicurare l’ottenimento di lattughe di maggiore qualità (agendo sui comparti sensibili dell’agro-ecosistema come acqua, suolo, fer-tilizzanti organici e piante).

PROGETTO “MELA MANGIO BIO”Il progetto ha coinvolto 33 aziende agricole (socie della Coope-rativa La Primavera e altre aziende agricole della regione) con i seguenti obiettivi: ridurre la quantità di rame metallo per ettaro nella difesa fitosanitaria del melo introducendo nuovi preparati a basso contenuto di rame o alternativi ed utilizzando varietà resi-stenti alla ticchiolatura, ed abbassare la percentuale di danno da Carpocapsa entro la soglia del 10%. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Veneto.

RICERCA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA E BIODINAMICASosteniamo la Fondazione per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica: la Fondazione è destinata alla valorizzazione e al potenziamento della ricerca scientifica in agricoltura biologica e biodinamica, che parte da un dialogo più diretto tra mondo della produzione ed enti di ricerca.

Ambiente e comunità

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Valore aggiuntoRicchezza economica creata e distribuita

Nelle sezioni precedenti della relazione del bilancio sociale è stata fatta un’analisi dettagliata tra l’azienda ed i suoi principali portatori d’interesse utilizzando, in alcuni casi, informazioni di tipo economico e finanziario per spiegare gli investimenti o i costi sostenuti nelle diverse attività. Di seguito esprimiamo il quadro d’insieme degli aspetti economici, attraverso la con-siderazione del valore aggiunto, che può essere definito come la ricchezza creata dall’azienda nello svolgimento della sua attività per il solo fatto di esistere ed operare con profitto nel territorio. Il valore aggiunto prodotto si ottiene riclassificando il conto economico del bilancio d’esercizio evidenziando i costi che si riferiscono ad alcune cate-gorie di stakeholder cioè: pubblica autorità (imposte, tasse, ecc.), finanzia-tori (capitale di credito), dipendenti e collaboratori (salari lordi e connessi contributi) ed altri. Questo evidenzia quanta ricchezza riusciamo a creare e a distribuire ai nostri portatori di interessi.

Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti:• il prospetto di determinazione del valore aggiunto, individuato dalla

contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi;• il prospetto di riparto del valore aggiunto, ricomposto quale sommato-

ria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni all’azienda e delle liberalità esterne.

I due prospetti sono bilancianti, in quanto il primo calcola l’ammontare del valore aggiunto e il secondo ne esplicita la distribuzione ad alcune cate-gorie di interlocutori.L’inserimento del calcolo del valore aggiunto nei bilanci sociali è fonda-mentale perché arricchisce il quadro delle informazioni e permette di su-perare la distanza tra valori economici e sociali che spesso esiste nei bilan-ci tradizionali e che non permette una lettura degli impatti globali delle organizzazioni.

2008 2009 2010

A) Valore della produzione 52.678.064 47.426.552 51.083.404

1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni - rettifiche di ricavo 52.042.785 47.108.747 50.604.107

2. Variazione delle rimanenze di Prodotti finiti 16.666 -16.223 15.244

3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione

4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

5. Altri ricavi di proventi: 618.613 334.028 464.053

- vari - contributi in conto esercizio - contributi in conto capitale

618.613 334.028 464.053

Totale ricavi della produzione tipica 52.678.064 47.426.552 51.083.404

6. Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia)

B) Costi intermedi della produzione 44.795.377 39.726.340 43.168.383

6. Consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo 38.339.739 33.769.186 35.662.500

7. Costi per servizi 5.935.611 5.307.333 6.911.498

8. Costi per godimento di beni di terzi 280.849 388.064 418.275

9. Accantonamenti per rischi 36.001 41.000 32.000

10. Altri accantonamenti - svalutazione crediti 128.164 90.309 18.214

11 Oneri diversi di gestione 75.013 130.447 125.896

Valore aggiunto caratteristico lordo 7.882.686 7.700.212 7.915.021

C) Componenti accessori e straordinari 144.803 272.688 78.236

12. +/- Saldo gestione accessoria 42.568 38.558 51.072

Ricavi accessori (Interessi bancari) 42.568 38.558 51.072

- Costi accessori

13 +/- Saldo componenti straordinari 102.235 234.130 27.164

Ricavi straordinari (Sopr. Attive) 365.320 266.866 55.976

- Costi straordinari -263.085 -32.736 -28.812

Valore aggiunto globale lordo 8.027.490 7.972.900 7.993.257

Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto Globale

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Ricchezza economica creata e distribuita

Il valore aggiunto così determinato viene quindi ripartito tra coloro che sono più di-rettamente collegati alla nostra produzione economica.

Con il prospetto qui accanto si rendono evi-denti quali siano, in termini economici, le ri-cadute presso una pluralità di interlocutori, interni ed esterni, così individuati:

• il Personale;

• lo Stato, gli Enti e le Istituzioni;

• i Finanziatori;

• i Soci;

• il Sistema Brio stesso;

• le Liberalità Esterne.

ESERCIzI

2008 2009 2010

A) Remunerazione del Personale 6.341.629 6.662.023 7.206.303

Personale non dipendente (consulenti e collaboratori) 135.732 170.684 122.159

Personale dipendente

a) remunerazioni dirette 4.705.768 4.896.478 5.491.859

b) remunerazioni indirette 1.227.859 1.261.914 1.207.083

c) quote di riparto del reddito 0 0 0

Amministratori e collegio sindacale 272.269 332.947 385.202

B) Remunerazione della Pubblica Amministrazione 315.021 256.955 67.647

Imposte dirette 369.745 353.392 304.928

Imposte indirette -2.357 221 -71.177

- sovvenzioni in c/esercizio -52.366 - 96.658 -166.104

C) Remunerazione di Banche e Finanziatori 442.813 269.408 294.738

Oneri per capitali a breve termine 305.072 190.073 227.259

Oneri per capitali a lungo termine 137.741 79.334 67.479

D) Remunerazione dei soci 63.823 62.090 52.744

Remunerazione prestito sociale (Soci Coop. La Primavera) 48.911 46.306 38.535

Remunerazione servizi “Fattorie Primavera” 14.912 15.784 14.210

E) Remunerazione del Sistema Impresa 849.886 705.205 355.755

Variazione delle riserve 282.275 119.224 -371.034

Ammortamenti 567.611 585.981 726.789

F) Remunerazione alla Comunità, Associazionismo BIO, Movimento cooperativo e Rappresentanze

14.318 17.219 16.071

Contributi associativi 13.053 16.029 15.781

Contributi Liberali a Enti e Associazioni 1.265 1.190 290

Valore aggiunto globale lordo 8.027.490 7.972.900 7.993.257

Prospetto di distribuzione del Valore Aggiunto Globale

Valore aggiunto

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Obiettivi di miglioramento

Prospetto di distribuzione del Valore Aggiunto Globale Essendo il Bilancio Sociale espressione di un processo di miglioramen-to, la sua realizzazione permette al Sistema Brio di individuare le azio-ni da porre in essere per sviluppare modalità sempre più responsabili e coerenti ai valori ed alle missione dell’organizzazione. Di seguito, i principali obiettivi individuati durante il processo di redazione del Bi-lancio Sociale vengono rappresentati per stakeholder di riferimento.

SISTEMA BRIO• Realizzare il piano industriale del gruppo. • Implementare ulteriormente il sistema qualità a norma ISO anche

attraverso lo sviluppo della reportistica e del sistema di gestione integrato.

• Sviluppare la divisione marketing per migliorare il servizio ai clienti.• Riorganizzare l’ufficio commerciale per potenziare la capacità

del Sistema Brio di penetrare nel mercato. • Migliorare ulteriormente l’efficienza interna attraverso lo sviluppo

dell’informatizzazione per il Controllo di Gestione.• Dare un ulteriore impulso allo sviluppo della produzione della Co-

operativa La Primavera attraverso l’analisi sulla redditività e il gra-do di soddisfazione dei produttori.

PERSONALE• Implementare e definire il budget del personale.• Completare la creazione di sistema di reportistica e di indicatori di

performance per il personale.• Estendere la formazione ai temi del biologico.• Migliorare ulteriormente la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

atraverso al definizione di un sistema di gestione per la sicurezza (OHSAS 18001).

CLIENTI E CONSUMATORI• Sviluppare e potenziare i rapporti con Alce Nero per offrire ai con-

sumatori maggiori possibilità di consumare bio di marca.

• Progetto KI Group: consolidare i rapporti con i negozianti, avvici-nandoli anche alla conoscenza del settore ortofrutticolo con visi-te ai produttori e sviluppare attività informative per i consumatori riguardanti il prodotto, la provenienza e altre curiosità legate al biologico.

• Migliorare ancor di più l’informazione ai consumatori realizzando materiale informativo specifico sui principali prodotti bio di Brio e sui loro produttori.

• Migliorare il contatto diretto con i consumatori sviluppando il ca-nale delle vendite dei negozi ad insegna Cooperativa Primave-ra, predisponendo attività tese all’aumento delle vendite presso i punti vendita ed aiutando i produttori soci ad organizzarsi in tal senso.

• Studiare innovazioni di prodotto per aumentare la gamma di of-ferta del Sistema Brio (es. ortaggi V gamma).

PRODUTTORI BIOLOGICI• Proseguire con il progetto di analisi del conto economico di un

campione di aziende bio associate al fine di avere dati corretta-mente rilevati relativi alla redditività delle colture, delle rotazioni e delle aziende.

• Migliorare le relazioni con i produttori del sud Italia attraverso la realizzazione di piattaforme per gli approvvigionamenti.

AMBIENTE E COMUNITà• Continuare a migliorare il rapporto tra produttività ed ambiente

investendo ed estendendo i progetti realizzati nel biennio 2010-2011 per la razionalizzazione dei processi produttivi, una maggiore dotazione di celle, il risparmio energetico, lo sviluppo del fotovol-taico.

• Continuare l’impegno nel sociale soprattutto se riferito ad attività inerenti il biologico come il Progetto Libera Terra Crotone (per la gestione temporanea dei terreni confiscati alla mafia).

Valore aggiunto

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