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MAGGIO 2018 PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO CARUGATE (Milano) SACERDOTI Don Claudio Silva, Arciprete Piazza Manzoni 15 Fax + Tel. 029254898 e-mail: [email protected] : [email protected] sito www.parrocchiacarugate.it Don Simone Arosio, Vicario parrocchiale Via Pio XI, 36 Tel. 029 254 386 e-mail: [email protected] e-mail: Redazione Tam-Tam: [email protected] Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchiali Via Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70 e-mail: [email protected] ORARI UFFICIO PARROCCHIALE Dal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00 pomeriggio ore 17.00 - 18.30 ORARIO SANTE MESSE Chiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00 Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 - 9.00 - 18.30 sabato ore 9.00 e vigiliare festiva 18.00 Casa San Camillo Festive: ore 10.00 Feriali: Giovedì ore 10.30 CONFESSIONI Dal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss. Messe d’orario Sabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30 pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30 Dalla nuova Esortazione Apostolica di Papa Fran- cesco, sulla chiamata alla santità nel mondo con- temporaneo, prenderemo spunti di riflessione per le nostre Giornate Eucaristiche che si terranno: Giovedì 31 Maggio alle 21.00 con la processione del “Corpus Domini” per le contrade della nostra città celebrata da don Piero Salvioni, che in questo anno ricorda 50 anni di ordinazione sacerdotale. “I Santi della porta accanto” DALLA ESORTAZIONE APOSTOLICA “GAUDETE ED ESULTATE” DI PAPA FRANCESCO Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. Questa è tante volte “la santità della porta accanto”.

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MAGGIO 2018

PARROCCHIA ARCIPRETALE

S. ANDREA APOSTOLO

CARUGATE (Milano)SACERDOTI

Don Claudio Silva, ArcipretePiazza Manzoni 15Fax + Tel. 029254898e-mail:[email protected]

: [email protected] www.parrocchiacarugate.it

Don Simone Arosio,Vicario parrocchialeVia Pio XI, 36 Tel. 029 254 386e-mail: [email protected]: Redazione Tam-Tam:

[email protected]

Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchialiVia Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70e-mail: [email protected]

ORARI UFFICIO PARROCCHIALEDal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00pomeriggio ore 17.00 - 18.30

ORARIO SANTE MESSEChiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00

Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 -9.00 - 18.30sabato ore 9.00 e vigiliare festiva18.00

Casa San CamilloFestive: ore 10.00Feriali: Giovedì ore 10.30

CONFESSIONIDal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss.Messe d’orarioSabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30

Dalla nuova Esortazione Apostolica di Papa Fran-cesco, sulla chiamata alla santità nel mondo con-temporaneo, prenderemo spunti di riflessione perle nostre Giornate Eucaristiche che si terranno:

Giovedì 31 Maggio alle 21.00 con la processionedel “Corpus Domini” per le contrade della nostracittà celebrata da don Piero Salvioni, che in questoanno ricorda 50 anni di ordinazione sacerdotale.

“I Santi della portaaccanto”

DALLA ESORTAZIONEAPOSTOLICA

“GAUDETEED ESULTATE”

DI PAPA FRANCESCO

Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente:nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli,negli uomini e nelle donne che lavorano per portareil pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane checontinuano a sorridere.Questa è tante volte “la santità della porta accanto”.

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Venerdì 1 Giugno: giornata di Adorazione Euca-ristica sul tema “Le beatitudini e le sofferenze”, conla presenza di don Mauro Santoro alla santa Messadelle ore 20.30 e seguirà l’adorazione personale.

Sabato 2 Giugno concluderemo le Giornate Euca-ristiche, alle ore 18.00, con la Santa Messa prefe-

stiva e solenne benedizione celebrata da don Mau-rizio Tremolada che ricorda 20 anni di ordinazio-ne sacerdotale.Il tema di quest’ultima giornata è legata alla figu-ra della “Comunità paziente, positiva e audace” chetrova nella Eucaristia la forza della testimonianzadella “santità della porta accanto”.

La nascita della Chiesa è chiaramente descritta inuno dei 73 libri della Bibbia: gli “Atti degli Apo-stoli”. Il racconto-chiave che descrive la nasci-ta ufficiale della Chiesa si trova al capitolo 2, su-bito dopo la scelta di Mattia come nuovo aposto-lo, al posto di Giuda:Atti 2,1-11

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire,si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.Venne all’improvviso dal cielo un rombo, comedi vento che si abbatte gagliardo, e riempì tut-ta la casa dove si trovavano. Apparvero lorolingue come di fuoco che si dividevano e si po-sarono su ciascuno di loro; ed essi furono tuttipieni di Spirito Santo e cominciarono a parla-re in altre lingue come lo Spirito dava loro ilpotere d’esprimersi.Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei os-servanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Ve-nuto quel fragore, la folla si radunò e rimasesbigottita perché ciascuno li sentiva parlare lapropria lingua. Erano stupefatti e fuori di séper lo stupore dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Ga-lilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parla-re la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi,Elamìti e abitanti della Mesopotàmia, della Giu-dea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia,della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e del-

le parti della Libia vicino a Cirène, stranieri diRoma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li u-diamo annunziare nelle nostre lingue le grandiopere di Dio”.

“Il giorno di Pentecoste stava per finire...”, Lu-ca sta parlando della festa della Pentecoste e-braica, una festa ancora oggi presente tra gli E-brei che ricorda il dono della Legge, cioè il do-no dei Dieci Comandamenti, sul monte Sinai,grazie al quale gli Ebrei divennero un popolo. Ilracconto quindi è ben circostanziato, ci troviamoa Gerusalemme, alla fine della festa ebraica del-la Pentecoste: gli Apostoli, riuniti nel cenacoloassieme a Maria, la madre di Gesù, ricevono an-che loro un dono: il dono dello Spirito Santo. Lapresenza dello Spirito Santo, Dio, viene descrit-ta attraverso tre segni tipici:

Luca descrive un incontro: quello fra Dio-Spiri-to Santo e gli Apostoli. Come si fa a descrivere un simile incontro? Dio non è una persona in carne e ossa... ma se neavverte la presenza.

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Luca, da scrittore ebreo accorto, utilizza gli stes-si segni che gli autori dell’Antico Testamento u-tilizzavano per descrivere la presenza di Dio: ven-to - fuoco - rombo o forte rumore.Quei segni indicano quindi la presenza di Dio tragli Apostoli, l’incontro dei Dodici con Dio, un in-contro che li cambierà totalmente, così come cam-bia qualsiasi vero incontro con Dio.Altro particolare molto importante: “Siamo Par-ti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotàmia,della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e del-l’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e

delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieridi Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li u-diamo annunziare nelle nostre lingue le grandi o-pere di Dio”. Cosa significa? È possibile che in quel giorno, a Gerusalemme,durante una festa ebraica, ci fossero tante perso-ne così diverse? Persone di tutte le parti del mon-do allora conosciuto?Nel racconto della Pentecoste di Luca, troviamomoltissimi parallelismi tra questa Pentecoste equella ebraica; tanti parallelismi che è difficiledefinire “semplici coincidenze”).

PENTECOSTE EBRAICA PENTECOSTE CRISTIANA

avviene dopo la Pasqua avviene dopo la Pasqua“dono” dei Dieci Comandamenti “dono” dello Spirito Santo

12 tribù ebraiche 12 apostoli fuoco, vento, tuono fuoco, vento, tuononasce un Popolo: nasce un nuovo popolo:

il popolo ebreo, il popolo cristiano,

scelto per scelto perl’Antica Alleanza la Nuova Alleanza

LA PENTECOSTE, PER I CRISTIANI, SEGNALA NASCITA DELLA CHIESA

Nasce un nuovo popolo: i Cristiani, la Chiesa.Questo nuovo popolo non è più legato a una raz-za o a una nazione, ma è un popolo nel qualechiunque (di qualsiasi razza, nazionalità e lin-gua) può entrare, è il popolo dei Cristiani, laChiesa.Prima della venuta di Gesù, gli Ebrei hanno sem-pre pensato che “il popolo eletto” fosse soltantoil loro, quello ebraico: loro erano l’unico “popo-lo di Dio”; Luca - col fatto che tutti riescono a-dudire le parole degli Apostoli, pur essendo dilingue totalmente diverse - vuol quindi far capi-re che il nuovo messaggio di Gesù non è com-prensibile solo dagli ebrei, non è riservato soloagli ebrei, ma può riguardare chiunque.Gli Apostoli ricevono il dono di farsi udire in tut-te le lingue, non solo dagli ebrei di lingua diver-sa, ma da tutti coloro che erano a Gerusalemmee che ascoltavano Pietro nel suo primo discorso.Adesso, con Gesù, chiunque può far parte del“nuovo popolo di Dio”, un popolo che non è più

legato a una razza o a una terra, ma è legato a u-na persona: Gesù Cristo, morto e risorto. Dio non abbandona assolutamente il popolo e-breo, tutto ricomincia sempre da loro: la Pente-coste avviene a Gerusalemme, cuore politico ereligioso della vecchia Palestina; Gesù si è fattouomo ebreo; i “fondatori” della Chiesa sono 12ebrei; la Chiesa nasce a Gerusalemme; i primiche si convertono -quindi i primi cristiani - sonoebrei.La Chiesa si diffonde prima a Gerusalemme e inPalestina, poi esce fuori da quei confini e sidiffonde in tutto il resto del mondo di allora.Recitando il Credo, noi entriamo nel mistero del-la prima Pentecoste: dallo scompiglio di Babele,da quelle voci che strepitano una contro l’altra,avviene una radicale trasformazione: la molte-plicità si fa multiforme unità, dal potere unifica-tore della Verità cresce la comprensione.Nel Credo che ci unisce da tutti gli angoli dellaTerra, che, mediante lo Spirito Santo, fa in mo-do che ci si comprenda pur nella diversità dellelingue, attraverso la fede, la speranza e l’amore,si forma la nuova comunità della Chiesa di Dio.

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Novembre 1988: la Casa dell’Anziano San Camil-lo di Carugate viene inaugurata, grazie all’iniziati-va dell’Arciprete mons. Camillo Locati e al soste-

gno fattivo della locale Banca di Credito Coopera-tivo. Sono passati trent’anni da quel momento co-sì importante per tutta la città di Carugate e nel cor-

1988-2018TRENT’ANNIDELLA CASADELL'ANZIANOSAN CAMILLO

All’interno del percorso avviato anche nella nostracomunità sul sinodo “Chiesa dalle genti”, la par-rocchia di Carugate propone per sabato 26 mag-gio ore 17.30-18.00, un momento di preghiera se-condo il rito della Chiesa Rumena.Verranno celebrati i vesperi secondo il rito dellaChiesa Ortodossa Rumena. Sono invitati tutti i fedeli ortodossi del territo-rio cattolici e anche appartenenti ad altre con-fessioni.Seguirà la nostra normale S. Messa vigiliare delle18.00 cui parteciperanno gli ortodossi (ed eventua-li presenti di altre confessioni), al termine della qua-le ci sarà un momento di incontro conoscenza nelgiardino della parrocchia.Ricordiamo che il nostro arcivescovo Mario Delpi-ni nell’indire questo sinodo aveva proprio evocatol’immagine della “Chiesa dalle genti”, che “comea Pentecoste sia segno di una comunione nuova trapopoli diversi, capace di superare l’equivoco di Ba-bele, dove la differenza delle lingue era diventataincapacità di collaborare a una costruzione co-mune”.E anche l’immagine biblica scelta per questo Sino-do è significativa: «Io, quando sarò elevato da ter-ra, attirerò tutti a me», (le parole con cui Gesù an-

nuncia ai discepoli e alla folla l’imminenza e il si-gnificato della sua passione, morte e risurrezione):uno degli effetti di questa elevazione è un’ineditaunione anche tra gli uomini, perché, per la primavolta – nella sua plurimillenaria vicenda – l’uma-nità si sperimenta per quello che è nel progetto diDio: una sola grande famiglia. Multiforme per lin-gua, cultura, tradizione e religione, ma unita nel-l’origine e nella meta. Unita anche nell’amore con-creto e solidale con ciascuno chiamato a prendersicura degli altri.Questo sinodo diventa allora un’occasione provvi-denziale per riappropriarci del nostro essere e ri-pensare la nostra prassi pastorale, sotto lo guida del-lo Spirito di comunione che unisce in unità popolidiversi per lingua, costumi e provenienza, diven-tando così più incisiva nella società plurale e giun-gere a una realtà di Chiesa che sia sempre più laChiesa delle Pentecoste, aperta a tutte le genti. Siamo tutti invitati a partecipare alla celebra-zione di Sabato 26 Maggio:- ore 17.30 celebrazione dei vesperi secondo il

rito della chiesa Ortodossa rumena- ore 18.00 celebrazione della nostra Santa

Messa Vigiliare festiva.

SINODO DALLE GENTIper“UNA NUOVA PENTECOSTE”L'ecumenismo passa anche dalla nostra parrocchia di Carugate

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so dell’anno saranno molteplici le occasioni per ri-cordarlo e festeggiare insieme. Momenti di festama anche di condivisione e confronto perché ci pia-cerebbe che il 30° anniversario diventi occasioneper far conoscere sempre di più e sempre meglio lamissione della Casa e rafforzare il legame con glienti e le associazioni del territorio.La prima occasione per ricordare l’anniversario èstata domenica 15 aprile in occasione della settimaedizione della “Camminata del Volontario”. Quest’anno la partenza e l’arrivo della ormai tradi-zionale manifestazione podistica, organizzata danumerose associazioni di Carugate, è stato proprioil parco della Casa dell’Anziano. Un gruppo di ospiti ha potuto assistere alla parten-za dalle vetrate dei soggiorni e un numeroso grup-po di operatori, volontari e familiari ha partecipa-to alla marcia.Nonostante il freddo e il cielo grigio quasi sette-cento persone hanno partecipato e insieme agli standdelle associazioni hanno riempito il nostro parco dicolori suoni e movimento.Maggio è poi il mese della consueta festa della Ca-sa che ormai da qualche anno abbiamo chiamato“Festaperta” proprio per sottolineare la volontà diaprirsi al territorio per raccontare e raccontarsi. Venerdì 25 maggio il salone della struttura si tra-sforma in sala ristorante per ospitare la cena di rac-colta fondi: un’occasione per contribuire alla cre-scita e allo sviluppo della Casa dell’Anziano e co-

noscere un po’ più da vicino le prospettive per il fu-turo. Il secondo appuntamento la mattinata di sabato 26maggio presso l’Auditorium della Banca di Credi-to Cooperativo di Carugate e Inzago, “Don EnricoDe Gasperi”: un convegno sulla realtà delle RSAnel nostro territorio e sui possibili scenari futuri. Domenica 27 maggio la Casa si anima con la cele-brazione della S. Messa nel parco, il concerto del-la banda S. Marcellina, gli stand dei lavori dei no-stri ospiti e giochi per grandi e piccini. Quest’annoil programma della domenica prevede anche l’e-sposizione dei lavori dei ragazzi delle scuole pri-marie e secondarie di Carugate che, in occasionedel 30° anniversario sono stati invitati a rappresen-tare la loro idea del valore del rapporto intergene-razionale attraverso un testo, un disegno o una fo-tografia.Nella seconda parte dell’anno i festeggiamenti siconcentreranno nel mese di novembre con una mo-stra fotografica sulla storia della Casa, uno spetta-colo aperto alla cittadinanza e una sottoscrizione apremi.Non mancheranno poi nel corso dell’anno promo-zioni presso il nostro Centro Riabilitativo, per i so-ci della Casa ma non solo.Insomma un anno ricco di iniziative e di eventi chesperiamo di condividere con tutta la cittadinanza.

Marco Barazzetta

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ORATORIADE È LA FESTA DELLA RICONOSCENZA EDEI “PASSAGGI”Da giovedì 24 maggio a domenica 27 maggio insie-me per concludere il cammino dell’anno di catechi-smo e iniziare il percorso dell’estate e soprattutto percelebrare alcuni “passaggi” importanti del diventaregrandi nel cammino dell’oratorio e della vita:- Per i ragazzi di quinta elementare verso il campeg-

gio- Per i ragazzi di prima e di seconda media verso il

gruppo pre.adolescenti- Per i ragazzi di terza media che faranno il passaggio

più “importante” con la celebrazione del “grazie”e l’ingresso nel gruppo adolescenti.

- Il Gruppo Giovani, che concluderanno la festa del-l’Oratoriade con l’accoglienza ufficiale dei ragaz-zi di terza superiore. In questa occasione daremo ilnostro saluto ufficiale a Giulio che termina la suapresenza pastorale nella nostra comunità.

ORATORIADE È TANTE ATTIVITÀ SPORTIVE

Domenica 27 maggio nel pomeriggio dalle ore 14.30alle 17.30 verrà proposta una 24 ore di sport con unaformula originale: 8 discipline sportive o ludiche (cal-cio, basket, giochi da tavolo, ballo, calcio balilla, pal-lavolo, dodgeball, giochi da cortile) giocate per 3 ore

continuate. Vorremmo, dunque, proporre una 8 x 3 =24 ore di sport.Le attività saranno divise in quattro fasce d’età:elementari (dalla terza alla quinta), medie, adolescentie giovani adulti. Per i bambini di prima e seconda e-lementare verrà proposto un grande gioco nel giardi-no della scuola dell’infanzia Santa Marcellina. Alle17.30 presso l’oratorio si svolgerà una partita dimo-strativa di Baskin, una nuova disciplina sportiva ispi-rata al basket che permette il gioco di ragazzi e gio-vani disabili e normodotati.

ORATORIADE È SOLIDARIETÀ

È un’occasione per vivere un’attenzione verso i bam-bini bisognosi. Sono in vendita le magliette dell’Ora-toriade, il cui ricavato andrà a finanziare i progetti e-ducativi dell’Orfanatrofio di Betlemme “La Creche”(la “culla”), che si sostiene grazie alle donazioni.La Creche svolge, con scelte accurate e lungimiranti,accoglienza, assistenza, educazione ai bambini orfa-ni, sviluppando tutte le attitudini dei bambini nel gio-co e nell’apprendimento. È dotato di numerose strut-ture quali laboratori, spazi gioco, giardini e anche diuna piscina per le attività riabilitative, che hanno bi-sogno continuamente di manutenzione e rinnovi. Co-sì anche questa festa contribuirà a far proseguire almeglio l’opera dell’Orfanatrofio di Betlemme.

4 Aprile 2018 dalla Parrocchia di Mae Suay

Padre Valerio SalaCarissimi Amici, quest’anno niente Pasquetta! Subito dopo il gior-no di Pasqua ci siamo messi in moto per orga-nizzare i campi estivi e accogliere i nostri ragaz-

zi dei villaggi. Mentre vi scrivo 150 bambini dal-la quarta alla sesta elementare sono divisi in quat-tro gruppi per ascoltare le catechesi dei nostri ca-techisti coadiuvati dalle Suore Camilliane che

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collaborano con noi in missione da ben 17 an-ni. A dire il vero è dall’inizio della Quaresima che lenostre attività non sono mai cessate, soprattuttoquelle di catechesi e formazione sia nei villaggiche qui al Centro. Da marzo, dopo la chiusura estiva delle scuole,quindici adolescenti hanno partecipato al campoprebattesimale per poi ricevere il Battesimo lanotte di Pasqua assieme ad altri 85 adulti. Espe-rienze belle, coinvolgenti: vedere gli adolescentientrare sempre più nel mistero di Dio è affasci-nante, ma nello stesso tempo anche faticoso, nonè solo una fatica fisica, ma soprattutto mentale.Sforzarsi di avere un infinita pazienza perché gliadolescenti thai, o meglio, i tribali con i quali la-voro, tranne il poco catechismo che hanno impa-rato nelle poche volte che sono venuti qui al Cen-tro, non hanno praticamente una base religiosa!Allora si inizia dalla preghiera, dal segno dellaCroce, ore e ore a ripetere le preghiere che noi,cattolici di lunga data, recitiamo dall’età della ra-gione. Partire da Adamo e Eva nel vero senso della pa-rola, far scorrere le pagine della Bibbia perchénon l’hanno mai fatto, leggere assieme i brani diVangelo. Insomma, tre settimane veramente intense con lacondizione indispensabile di consegnarci il cel-lulare…. Durante questo tempo devono parlaresolo con Dio e tra di loro; e qui già avviene unpiccolo “miracolo”: parlano !!! Si raggruppano eparlano tra di loro, e sono loro i primi a dire che

senza cellulare si recupera la dimensione umanadei rapporti interpersonali. Il difficile però viene dopo: riusciranno a mante-nere questa dimensione nella società e nel lorovillaggio? Purtroppo la nostra esperienza è che,dopo la fine del campo di catechesi che coincidecon il giorno di Pasqua, tornano a casa e per mol-ti è come prima… ma sto imparando che bisognadare fiducia anche se il più delle volte viene tra-dita, anche se spesso ricevere i Sacramenti restasolo un fatto emozionale e circoscritto al periodoin cui sono con noi per imparare il catechismo. Ma il Signore certamente fa tutto il resto. Il Signore lavora nell’intimo dei cuori e saprà fa-re grandi cose in coloro che lo seguiranno. Spes-so i frutti si manifestano dopo anni, o solamentequando si trovano in situazioni estreme. Come ad esempio Manop. Manop è un giovanedi 24 anni, ex alunno del Centro che dopo averfatto per due anni il soldato, ha trovato lavoro incittà. Le sue capacità “militaresche” e la sua in-nata indole di leader sarebbero state molti utiliqui al Centro per curare i ragazzi, in passato in-fatti aveva provato ad aiutarci, ma lui ha decisodi farsi una vita indipendente, anche dalla fami-glia. Un giorno, mentre rientrava in città, dopo aver vi-sitato la famiglia al villaggio, viene investito daun camion che nemmeno si ferma per soccorrer-lo e la situazione è subito grave: preso in pienotra gambe e bacino, steso a terra senza che nes-suno passasse in quel momento e lo aiutasse.Quando sono andato a confessarlo al villaggio do-

po già quasi un mesedi degenza, mi rac-conta che in quel mo-mento l’unica cosache è riuscito a fare èstata quella di prega-re, mi ha detto cometutto ad un tratto si èricordato tutte le pre-ghiere del librettoche gli era stato datoda piccolo per impa-rarle e che lui non re-citava più oramai daanni. La preghiera gli hadato la forza di te-lefonare a casa dopodi ché è svenuto. Si èsvegliato il giornodopo in ospedale e a

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quanto dice suo padre, si è svegliato recitando ilPadre Nostro. Ora sta bene, ha recuperato fino alpunto di tornare al lavoro. Cosa farà adesso? Lasperanza è che si ricordi di Dio un po’ più spes-so, che ricordi il “miracolo” (come lo chiama lui)della salvezza da morte certa e che in forza di quelmiracolo possa essere un bravo cristiano. Non è l’unico caso del genere, e io cerco di spie-gare ai miei ragazzi che non bisogna aspettare ilcaso estremo per pregare, ma che Dio, il nostroDio, è il Dio della vita, che la Risurrezione è quel-l’evento certo che ci aiuta già da ora a vivere diquell’eternità che il Signore ci ha promesso. Perquesto, quando un adolescente viene a chiedermiil Battesimo, non lo rifiuto, anche se le premessereligiose sono scarse; non voglio infatti che, at-traverso un mio possibile rifiuto, aspettino a chie-dere di ricevere il Battesimo quando oramai so-no alla fine dei loro giorni (e qui succede spes-so), voglio che già da subito possano fare espe-rienza di Dio attraverso i Sacramenti ricevuti confrequenza, attraverso la Messa domenicale e lapreghiera personale. Ma questo spesso resta soloun pio desiderio, ma attraverso questo desiderio

cerchiamo di formare le nuove generazioni e ren-derle sale della terra e luce del mondo in una so-cietà e in una nazione dove ormai anche i valoridella religione e della famiglia si sono venduti alrelativismo e alla globalizzazione.

Pasqua è anche questo: dare speranza e vivere nel-la fiducia perché Gesù Cristo ha dato a noi spe-ranza e fede attraverso la sua morte e risurrezio-ne. Nella visita ai villaggi durante la Quaresima hopredicato circa la volontà di Gesù di andare a Ge-rusalemme pur sapendo quello che gli sarebbe ac-caduto. Ecco: in forza di questa Parola ho pregato e pre-go affinché anche la gente che mi è stata affidataabbia il coraggio di decidersi per il Signore sen-za “se” e senza “ma” affinché possano diventaresegni di Risurrezione, ovvero segni di VITA neiloro villaggi e nelle loro famiglie. Buona Pasqua a tutti e una preghiera reciproca

Padre Valerio SalaMissionario del P.I.M.E. in Thailandia

Pellegrinaggio Parrocchialein Terra Santa11 - 18 Aprile 2018

Percorsi e impressioniMercoledì 11 Aprile, noi, un bel gruppo di 46 pel-legrini, accompagnati da don Claudio e dalla gui-da biblica Franco, alle prime ore del mattino, sia-mo partiti dall’aeroporto di Malpensa verso l’ae-roporto di Tel Aviv, dove ci attendeva la guida lo-cale Wael e abbiamo iniziato il nostro pellegri-naggio con prima destinazione Cesarea Marittimaper la visita all’acquedotto romano, qualche foto,poi proseguimento per Nazareth.Giovedì 12 Aprile: Nazareth e lago di GalileaIn mattinata visita di Nazareth con la Basilica del-l’Annunciazione, costruita negli anni ‘60, la Chie-sa di San Giuseppe, il Museo Francescano con legrotte dell’antico villaggio e la Fontana della Ver-gine.

Nel pomeriggio traversata in battello sul Lago diGalilea detto anche Lago di Tiberiade, uno dei po-sti più belli della Palestina. Lungo la strada abbia-mo ammirato il paesaggio della Galilea, verde e ri-goglioso e abbiamo raggiunto e visitato Cafarnaola città dove Gesù era andato ad abitare negli annidella sua vita pubblica, con gli antichi scavi, la si-nagoga e la casa di Pietro. Una sosta alla Chiesadel Primato e arrivo a Tabga per la visita alla pic-cola e suggestiva chiesa della Moltiplicazione deipani e dei pesci. Saliti al Monte delle Beatitudini, luogo in mezzoa un magnifico parco con la chiesa che ricorda il«discorso della montagna», Franco ci ha propostouna lunga riflessione evangelica, poi abbiamo vi-

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sitato la chiesa a forma ottagonale all’esternocircondata da un portico che offre un meravi-glioso panorama sul lago e sulla pianura diGenezaret, la tranquillità del paesaggio suiluoghi principali dove Gesù ha parlato e ope-rato, il silenzio che tutto avvolge, invitano al-la riflessione e alla contemplazione, all’inter-no, su ogni lato, è indicata una delle otto bea-titudini e sul pavimento sono rappresentati isimboli delle sette virtù: le virtù teologali (fe-de, speranza e carità) e le quattro virtù cardi-nali (prudenza, giustizia, fortezza e tempe-ranza).Venerdì 13 Aprile: Monte TaborAl mattino presto, per evitare l’affollamentoe lunghe code di attesa, siamo saliti con i mi-nibus/taxi al Monte Tabor per la visita al“Monte della Trasfigurazione”.Il Vangelo secondo Matteo al capitolo 17 rac-conta che « Gesù prese con sé Pietro, Giaco-mo e Giovanni suo fratello e li condusse indisparte, su un alto monte. E fu trasfiguratodavanti a loro; il suo volto brillò come il so-le e le sue vesti divennero candide come laluce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia,che conversavano con lui...». Anche qui Fran-co ci ha proposto una bella meditazione: «Ilbrano che racconta la Trasfigurazione è un ti-

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pico racconto del genere “Teofania” (cioè rivela-zione, dimostrazione di Dio; in questo caso spe-cifico “Cristofania”) e per questo si parla di vol-to che brilla come il sole e di vesti candide comela luce. Cristo dimostra la sua comunione intima con il Pa-dre; è vero uomo ma anche vero Dio. Il colloquiocon Mosè ed Elia dice la completezza del suo an-nuncio che non è quello di abolire l’Antica Al-leanza ma di portarla a compimento. Il raccontoquindi è quello di un’esperienza mistica nella qua-le Gesù si rivela come il Figlio prediletto del Pa-dre. La Trasfigurazione, come la Tentazione, èun’esperienza che ha attraversato tutta l’esistenzaumana di Gesù. Spesso, al termine o all’inizio digiornate intense in mezzo alle folle, Gesù sente ilbisogno di vivere l’intima comunione con il Pa-dre. Questo è un insegnamento per noi: se il Fi-glio prediletto sente il bisogno di cercare momentidi colloquio e intimità con il Padre quanto ne ab-biamo bisogno noi per ritrovare noi stessi nellapreghiera, nel colloquio silenzioso con Dio! Lanostra esistenza si trasfigura quando abbiamo lacapacità di ritrovarci con il Padre. Per Gesù que-sta esperienza sarà molto importante per il mo-mento più terribile della sua vita terrena: l’ango-scia nell’orto degli ulivi, nel Getsemani. Lì Gesùvivrà l’esperienza della “defigurazione” cioè del-l’abbattimento estremo, del sentirsi abbandonatoe tentato di accorciare il proprio destino. Lo salverà la sua intima comunione con Dio, lamemoria dell’esperienza vissuta sulle rive delGiordano e ancora nella Trasfigurazione. Nel mo-mento della sua defigurazione estrema Gesù si ri-corderà solo di una parola: Padre!». Terminata la visita al Monte siamo partiti per laGiordania, dopo il passaggio alla frontiera al SheikHussein Bridge, il disbrigo delle formalità doga-nali abbiamo raggiunto e visitato Gerasa una del-le città ellenistico-romane meglio conservate inMedio Oriente, con le splendide rovine. Al termine della visita siamo partiti per Petra, rag-giunta dopo ore di viaggio in pullman e a tarda sera.Sabato 14 Aprile: Petra Siamo a Petra e riporto i pensieri di Marta:La visita alla città di Petra inizia molto presto almattino, quando la temperatura è più fresca.Si tratta di una città fondata dai Nabatei che, sca-vando alla ricerca dell’acqua e costruendo cister-ne per il rifornimento idrico, favorirono lo svilup-po di questa via commerciale che attraversava ildeserto giungendo fino al Mar Rosso.Petra si arricchirà grazie ai forti pedaggi riscossi

dalle carovane dei mercanti per il rifornimentod’acqua.È collocata all’interno di una vallata di arenaria daicaldi colori nelle varie sfumature che vanno dalrosso al rosa, e che cambiano a seconda delle oredel giorno.All’interno dell’antica città sono stati classificatipiù di 800 siti di interesse, di cui circa 500 sonomonumenti funebri di stili diversi, appartenenti al-le diverse popolazioni che nei secoli vi si sono in-sediate.Attraverso uno stretto canyon scavato nell’arena-ria, vere e proprie gole con pareti alte anche 100metri (e dopo circa mezz’ora di cammino), appa-re improvvisamente l’elegante facciata del più fa-moso monumento di Petra chiamato “il tesoro delfaraone”. Si tratta di un tempio funerario scavatonella roccia e per questo motivo molto ben con-servato.Proseguendo nella visita si incontrano resti di mo-numenti risalenti ai Romani, come il Teatro Ro-mano, la Tomba dell’Urna con un piazzale e un co-lonnato imponente.La Tomba della Seta, chiamata così per le striatu-re di diversi colori dell’arenaria all’interno del mo-numento, con le sembianze di un drappeggio.Il Tempio Grande, costruito dai Nabatei, con cor-tili concentrici delimitati da colonnati.Una chiesa bizantina del VI secolo, dove sono sta-ti rinvenuti mosaici pavimentali di eccezionale fat-tura.Attraverso un sentiero costituito da 800 gradini siarriva all’imponente monumento funebre di epocanabatea (III secolo a. C.) detto “il Monastero”. An-che questo è scavato nella roccia come il sentieroper raggiungerlo, e presenta una facciata armonio-sa, con decorazioni ellenistiche e nabatee. All’in-terno una grande sala. Più tardi, in epoca bizanti-na, svolse il ruolo di monastero cristiano, di qui ilnome.La città di Petra ha conquistato tutti, per i suoi co-lori, per il folklore della sua gente con cammelli,cavalli e muli bardati in modo pittoresco. Per i pro-fumi di incenso e mirra delle botteghe.Ma su tutto, ciò che colpisce di più, sono, i coloridelle pareti di arenaria e dei monumenti che cam-biano a seconda della posizione del sole.È un luogo magico.

La descrizione del Pellegrinaggio continua sul prossimo numero de “Il Segno”.

Mariuccia

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LE FAMIGLIEA CASTIONE DELLA PRESOLANA

da sabato 28 Aprile a martedì 1 Maggio per riflettere su

“I cinque linguaggi dell’amore”Le famiglie della nostra Parrocchia si sono trovate aCastione della Presolana, per uno scambio di idee conil tema «I 5 linguaggi dell’amore».«Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi an-tichi aveva parlato ... ha parlato a noi per mezzo delFiglio» (lettera agli Ebrei 1,1)La comunicazione è una dimensione integrale: nonsi può non comunicare. Insieme a questa chiave di lettura molto efficace è im-portante tenere sullo sfondo il volto del Dio cristia-no, la Trinità, modello e riferimento di comunione,comunicazione, comunità. La comunicazione quin-di, non è solo questione di tecniche, ma di camminointegrale della persona.Su questo filone, abbiamo sviscerato questo modo dicomunicare, in particolare ‘al mio coniuge’, soffer-mandoci sulla necessità di ogni uomo di sentirsi A-mato. Per imparare a riempire la nostra coppia di questo A-more, abbiamo sottolineato questi 5 aspetti:Parole di rassicurazione – Momenti speciali – Laforza del Dono - I gesti di servizio - Il contatto fi-sico…Per variare nell’esposizione degli argomenti, si è u-sato anche la proiezione di piccoli spezzoni di film edi quadri inerenti le tematiche.Queste argomentazioni hanno chiamato in causa i 5sensi: vista, olfatto, udito, gusto e tatto; e su questi, inostri piccolini hanno lavorato, producendo materia-li veramente azzeccati, che ci portavano durante lacelebrazione Eucaristica, bravi!Non ci sono stati solo momenti di impegno, ma an-che di svago, perché il tempo ci è stato favorevole.Di seguito alcuni pensieri (raccolti nel quadernone“storico”), di persone che hanno vissuto questa bellaesperienza:• È il primo anno che partecipiamo alla tre giorni fa-

miglie… è stata una esperienza intensa, ricca dimomenti di riflessione, condivisione, e comunio-ne… ricca di momenti per noi speciali, un distac-

co dalla realtà e frenesia delle giornate, che han-no rigenerato mente e spirito. Grazie a coloro chehanno condiviso questa esperienza con noi.

• Ascolto, parlo, discuto, imparo, piango, mi conso-lo, gioco, rido, mangio troppo e bene, prego, mi stu-pisco, cammino, chiacchiero, riordino, canto, leg-go e… dove sono? Ma a Castione! Tutto questo inun solo posto? Solo in 3 giorni? Non sono sola, sia-mo una grande famiglia di famiglie. Esperienza davivere per sopravvivere alle difficoltà di essere fa-miglia cristiana nel 2018. Auguro a tutti i lettori diavere il coraggio di provare Castione per una vol-ta… Castione forever!

• Che dire di Castione… è sempre una grande sor-presa, il ritrovarsi assieme ad altre coppie, con e-sperienze diverse, è un grande dono il riconoscerela diversità e l’Amore che ciascuna coppia riesce atrasmettere. Lo stare tutti assieme, ci aiuta a capi-re che hai intorno persone, amici sempre disponi-bili ad affiancare il tuo percorso di coppia, di fa-miglia. Davvero grazie a coloro che hanno orga-nizzato questo momento e grazie a tutte le famigliepresenti. Mi sono sentito come in una grande fa-miglia…

• È stato il nostro primo anno a Castione… di que-sta esperienza ci porteremo dentro un bagaglio dibellissimi ricordi. Prima di tutto abbiamo trovatouna comunità di persone fantastiche, che ci hannofatto sentire a casa fin dal primo istante, un ambienteche ci ha permesso di condividere i nostri pensieridi gruppo e di coppia con semplicità, e una struttu-ra che ha permesso ai nostri figli di socializzare edivertirsi in piena libertà. Abbiamo passato dei bel-lissimi momenti di svago in compagnia, la passeg-giata in montagna, la discesa con il bob e per con-cludere i meravigliosi momenti passati a pranzo ecena con la fantastica cucina di Ferruccio e ilsuo“Team” sempre disponibili per ogni esigenza. Gra-zie a tutti.

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MM AA GG GG II OO 2018DOMENICA 13 SETTIMA DI PASQUA

Dalla liturgia del giorno: Il Signore Gesù disse: «Padre... ora io vengo a Te e dico questo mentre sono nel mon-do, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parolae il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno».Gesù prega il Padre per gli amici che sta per lasciare nel mondo e aggiunge che lo sco-po della sua preghiera è favorire la gioia piena dei discepoli. Per essi il sapersi affidatial nome paterno di Dio, alle mani forti e amorose del Padre, deve essere fonte di gioiaperfetta e di pace profonda. Nonostante l’odio delle tenebre contro i credenti, Gesù non chiede al Padre di toglierlidal mondo, ma lo prega di custodirli dal maligno. Dio custodirà i discepoli nel suo no-me santo, preservandoli dall’influsso del demonio e del male, cioè santificandoli nellaverità. ore 11.15 Messa di PRIMA COMUNIONEore 17.00 Incontro per tutti i bambini da 0 a 3 anni, presso l’Oratorio Don Bosco, nel

salone Ado al primo piano. Momento insieme con giochi, merenda ..e unabella e coinvolgente storia.

Lunedì 14 ore 20.00 Recita Santo Rosario, segue la celebrazione della Santa Messa, presso laChiesa di Santa Maria Addolorata in via C. Battisti, 30

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE

• Anche quest’anno siamo tornati alla “Tre giorni diCastione” e come le altre volte, abbiamo trascor-so delle splendide giornate in compagnia di altrefamiglie. Abbiamo potuto rinnovare tante amiciziee crearne di nuove. Ci son stati momenti di forma-zione, condivisione e svago, tutti vissuti con gioiae volontà di stare bene insieme. Consigliamo a tut-te le famiglie di provare a fare questa esperienza.

• La quantità non è sempre segno di qualità, perchénon è sempre una questione di numeri. La qualitàdelle persone è la base per una esperienza impor-tante. Essere un numero modesto di persone per-mette di conoscersi meglio, di vivere ogni momentotutti insieme e di essere più in armonia. Un’espe-rienza come questa è fatta di apertura verso gli al-tri, di disponibilità a vivere con gioia ogni momentosenza pregiudizi o riserve. Il tema del linguaggiodell’amore ci ha permesso di ripensare alla nostravita di coppia, al nostro porsi verso gli altri, vicinie lontani. Questo è stato Castione per noi. Un gra-zie a tutti!

• Ancora grazie per questa bellissima esperien-za, che ci ha arricchito sia nel “corpo che nel-lo spirito”! È stata una bella occasione di con-fronto e di incontro di persone nuove. Ci siamosentiti accolti, sia noi sia i bimbi e parte di u-na grande famiglia. Con il desiderio di ritor-nare, su richiesta esplicita di Giulia, ringra-ziamo tutti!

• Per noi quest’anno è la seconda esperienza e no-nostante la minore affluenza, è sempre un’oc-casione per condividere e discutere di pensieriche vanno al di là della quotidianità, che spes-so non ci lascia il tempo per farlo. A chi ci chie-de: ”Perché Castione?” rispondiamo: “Perchéno!” È un’avventura che fortifica e spinge a sta-re ancora di più insieme e sempre meglio.

Questi pensieri possono sembrare la solita esage-razione…PROVARE per CREDERE!

Arrivederci dalla Commissione Famiglia

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Martedì 15 ore 9.00 Santa Messa in suffragio di mons. Camillo Locati, nel primo anniver-sario della sua morte.

ore 21.00 Recita Santo Rosario in OratorioMercoledì 16 ore 14.30 Catechesi Terza EtàGiovedì 17 ore 20.30 Recita Santo Rosario presso la Casa dell’Anziano San CamilloDOMENICA 20 PENTECOSTE

Dalla liturgia del giorno: Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, os-serverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Parà-clito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità...».Nella Pentecoste viene raggiunta la pienezza del mistero pasquale, invochiamo ildono dello Spirito Santo, «effusione ardente» della vita stessa di Dio. Lo Spirito ri-vela il volto della Chiesa, suscita e alimenta la nostra fede, e accompagna la mis-sione nella trasmissione della fede e dell’amore. Essere «anima del mondo» non èsemplicemente un imperativo di vita, un impegno che deve essere liberamente as-sunto, una coerenza che deve essere assicurata, ma l’identità stessa di ogni disce-polo del Signore.ore 11.15 Messa di PRIMA COMUNIONE

Lunedì 21 ore 20.30 Recita Santo Rosario presso la Cooperativa S. AndreaMercoledì 23 ore 14.30 “INVECCHIAMENTO: ISTRUZIONI PER L’USO”

Tema della giornata «Umore e invecchiamento». Relatrice la dottoressa Ilaria Mac-calli, psicologa. L’incontro sarà nel salone dell’Oratorio al primo pia-no. Al termine è previsto un momento di dialogo e discussione.

ore 21.00 Recita Rosario in via 25 Aprile, 1Giovedì 24 Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina

Papa Benedetto XVI con la sua lettera ai cattolici cinesi, del 27 Maggio 2007, haistituito per tutta la Chiesa una speciale giornata di preghiera (24 Maggio) per laChiesa in Cina, affinché le comunità cristiane che vivono in Cina possano rinno-vare la propria comunione di fede al Signore e di fedeltà al successore dell’apo-stolo Pietro. In questo stesso giorno, i cattolici del mondo intero sono invitati a ma-nifestare la propria fraterna solidarietà e sollecitudine per le comunità che vivonoin Cina, invocando il dono della perseveranza nella testimonianza di fede e di unità

Venerdì 25 ore 20.30 Recita Rosario nel Giardino della Parrocchia in piazza ManzoniSabato 26 L’ARCIVESCOVO INCONTRA I CRESIMANDI E I CRESIMATI 2018 con

i loro genitori, i padrini, i catechisti e le catechiste e gli educatori..DOMENICA 27 SANTISSIMA TRINITÀ

In questa Domenica la liturgia ci invita a contemplare «il mistero centrale della fe-de e della vita cristiana, sorgente di tutti gli altri misteri e la luce che li illumina:Nella beata Trinità è la vita stessa di Dio che si rivela quale altissima vita d’amo-re, ed è in questo stesso mistero che la pienezza della vita si comunica alla crea-zione e alla storia. Nella Santissima Trinità siamo chiamati a riconoscere la bel-lezza del volto di Dio, è questa bellezza a muovere tutti gli esseri e a conservarli dan-do loro il desiderio amoroso della propria bellezza.ore 16.30 Battesimi

Lunedì 28 ore 20.00 Recita Rosario e S. Messa alla Cascina ImperialeMartedì 29 PELLEGRINAGGIO DECANALE A CARAVAGGIOGiovedì 31 INIZIO GIORNATE EUCARISTICHE

ore 21.00 Processione Eucaristica

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AA NN AA GG RR AA FF EE PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE«Nati dall’acqua e dallo Spirito,siate sempre e dovunquemembra vive del suo popolo» (dalla liturgia)BATTESIMI del 8 Aprile 201816. Busatto Riccardo di Matteo e D’Ambrosio

Antonella17. Riviera Viola di Davide e Crippa Adele18. Mancadori Sofia Anna di Sergio e Martini

Manuela19. Ventura Camilla di Vittorio e Manzoni Cristina20. Cubello Alessia di Francesco e Ranucci Laura 21. Senini Noemi di Claudio Giovanni e Ciociola

Teresa22. Porta Simone di Alessandro e Bruno MartinaBATTESIMI del 15 Aprile 201823. Spini Irene di Fabrizio e Usuelli SaraBATTESIMI del 21 Aprile 201824. Consolazio Mathias di Angelo e Ieva Sonia

Angela

«Siate testimoni del dono della vita e dell’amore che avete celebrato» (dalla liturgia)MATRIMONI1. Tonetti Paolo e Soncin Silvia: 25 aprile 2018 2. Meroni Marco e Howe Agatha Alice: 28 aprile

2018

DEFUNTI«Ai tuoi fedeli, o Padre di misericordia,la vita non è tolta ma trasformatae a chi muore in pace con te è dato il possessodi una gioia senza fine.» (prefazio)34. Paolino Pasquale anni 85 dec. 10/04/201835. Brambati Maria

ved. Lucarini anni 83 dec. 19/04/201836. Scapini Franco anni 82 dec. 24/04/201837. Mapelli Clara

ved. Sala anni 94 dec. 27/04/201838. Carmagnola Luigi anni 69 dec. 29/04/2018

GGIIUUGGNNOO 2018Domenica 3 SECONDA DOPO PENTECOSTE

Dalla liturgia del giorno: «La vita vale più del cibo, dice il Signore, e il corpo più del ve-stito»: la parola di Gesù ci chiama a riconoscere come la nostra esistenza sia costantementeaccompagnata dallo sguardo e dalla bontà di Dio. L’abbandono confidente e filiale allaprovvidenza del Padre, che ha creato ogni cosa, non è fuga dalla realtà, ma presa di co-scienza di ciò che è essenziale e prioritario per la nostra vita. Non l’affanno per il «cibo»o per il «vestito», ma la ricerca del regno di Dio: ad esso deve essere orientata ogni nostrapreoccupazione e aspirazione. «Dio ha creato il mondo per manifestare e per comunicarela sua gloria. Che le creature abbiano parte alla sua verità, alla sua bontà, alla sua bellez-za: ecco la gloria per la quale Dio le ha create» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.319). Per questo chiediamo che la celebrazione dell’Eucaristia «sia efficace soccorso allanostra debolezza e ci conservi nella comunione» di vita con lo stesso Signore Gesù.

In occasione dei Battesimi Euro 380,00In occasione dei Funerali Euro 2.090,00In occasione del Matrimonio Euro 600,00Pro Ristrutturazione Chiesa Euro 410,00

Offerte per Orfanotrofio

“La Culla” di Betlemme Euro 2.534,00

Ulivo – Domenica delle Palme Euro 2.964,00

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