Parrocchia - santiapostolibusto.it · 20°GIORNATA NAZIONALE della COLLETTA ALIMENTARE domenica 20...

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Avvento: tempo per accogliere e generare amore editoriale di mons. Luca Bressan, Vicario episcopale della diocesi per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale Entriamo nell’Avvento. La successione dei tempi liturgici si rivela provvi- denziale in questo momento storico: di fronte alle tante paure che generano emozioni e violenza in ognuno di noi - l’elenco delle fonti di questa paura e violenza si fa ormai lungo: dai profughi al terremoto; dalla guerra in Siria e in Iraq alla crudezza della campagna elettorale americana; dalla fragilità della nostra identità europea alle conseguenze di una crisi economica che sta rimodellando in perdita i nostri ritmi di vita - l’Avvento cristiano si rive- la come un dono inaspettato da custodire gelosamente, per la sua capacità di indicarci lo stile corretto per abitare questo cambiamento d’epoca, come ci ricorda Papa Francesco. Accogliere e generare amore. L’Avvento ci racconta e ci ricorda proprio queste due azioni, questi due atteggiamenti. Sono gli atteggiamenti di Dio, innamorato perso di noi, dell’umanità; sono gli atteggiamenti di Maria, co- lei che con la sua fede ha consentito che il Figlio di Dio abitasse la nostra storia e ci rivelasse il volto di Dio come suo e nostro Padre. Accogliere e generare amore. Sono questi gli atteggiamenti migliori grazie ai quali affrontare il futuro che ci attende. Abbiamo bisogno che l’Avvento diventi lo stile dei cristiani, e poi di tutti gli uomini, per esorcizzare quella violenza che tutti temiamo ma che contribuiamo a gonfiare proprio con le nostre paure. L’Avvento come pratica di vita chiede luoghi e azioni esemplari, che renda- no evidenti e tangibili i frutti generati. Proprio una simile cornice consente di comprendere il significato profondo del sostegno che la Diocesi intende dare durante tutto il prossimo periodo di Avvento alla campagna in favore dell’affido familiare promossa da Caritas Ambrosiana. Non è più utopistico garantire attraverso questo strumento il diritto a una famiglia ad ogni bam- bino che viene allontanato da quella di origine. L’affido è un modo concreto di fare delle nostre vite un Avvento incarnato. Anche a Milano sempre più famiglie scelgono di aprire le porte di casa per un periodo di tempo ai figli degli altri. Queste famiglie ci dimostrano che l’Avvento non soltanto è uno stile di vita possibile, ma è anche uno stile di vita capace di cambiare la storia, salvando gli uomini dai tanti inferni artifi- ciali che loro stessi hanno saputo creare. Abbiamo bisogno dell’Avvento. Il mio augurio è che il tempo di Avvento che sta per cominciare ci aiuti a moltiplicare i luoghi e le pratiche di Av- vento dentro le nostre vite, dentro le vite delle nostre famiglie. domenica 13 novembre 2016 I di AVVENTO domenica 13-11: I di Avvento la venuta del Signore Is 51,4-8; Sal 49; 2Ts 2,1-14; Mt 24,1-31 9,00 : 11,00 : 18,00 : per la Comunità Parrocchiale lunedì 14-11: feria Ger 1,4-10; Sal 73; Ab 1,1.4-10; Mt 4,18-25 8,30 : Speroni Aldo martedì 15-11: san Alberto Magno Ger 1,11-19; Sal 101; Am 1,1-2.3,1-2; Mt 7,21-29 8,30 : Mainini Giovanni; Carlo ed Elvira mercoledì 16-11: feria Ger 2,1-9; Sal 13; Am 5,10-15; Mt 9,9-13 8,30 : Bertani Carmela giovedì 17-11: santa Elisabetta d’Ungheria Ger 2,1-2.12-22; Sal 73; Am 8,9-12;Mt 9,16-17 18,30 : Misani Angelo e Crosta Marinetta; Ferrario Francesco e Maria; Pozzi Guido e Sebastiano, Bandera Claudio; Calcaterra Giuseppe; Palazzini Maria e Arbini Alberto; fam. Caronno e Sforzi, Pedrani Elisabetta venerdì 18-11: dedicazione basiliche dei santi Pietro e Paolo Ger 2,1-2.23-29; Sal 5; Am 9,9-11; Mt 9,35-38 6,45 : 8,30 : Tacchini Giovanni e Maria sabato 19-11: san Giosafat Ger 2,1-2.30-32; Sal 129; Eb 1,13-2,4; Mc 10,1-6 18,00 : Toia Giuseppe e Toia Stefano domenica 20-11: II di Avvento i figli del Regno Bar 4,36-5,9; Sal 99; Rm 15,1-13; Lc 3,1-18 9,00 : Trentin Augusto, fam. Rondina e Braiato 11,00 : Marangoni Emma e Amelia 18,00 : per la Comunità Parrocchiale Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515 don Maurizio: 338.3538600 - suor Gioia: 0331.638568 www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

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Avvento: tempo per accogliere e generare amore

editoriale di mons. Luca Bressan, Vicario episcopale della diocesi per

la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale

Entriamo nell’Avvento. La successione dei tempi liturgici si rivela provvi-

denziale in questo momento storico: di fronte alle tante paure che generano

emozioni e violenza in ognuno di noi - l’elenco delle fonti di questa paura e

violenza si fa ormai lungo: dai profughi al terremoto; dalla guerra in Siria e

in Iraq alla crudezza della campagna elettorale americana; dalla fragilità

della nostra identità europea alle conseguenze di una crisi economica che

sta rimodellando in perdita i nostri ritmi di vita - l’Avvento cristiano si rive-

la come un dono inaspettato da custodire gelosamente, per la sua capacità di

indicarci lo stile corretto per abitare questo cambiamento d’epoca, come ci

ricorda Papa Francesco.

Accogliere e generare amore. L’Avvento ci racconta e ci ricorda proprio

queste due azioni, questi due atteggiamenti. Sono gli atteggiamenti di Dio,

innamorato perso di noi, dell’umanità; sono gli atteggiamenti di Maria, co-

lei che con la sua fede ha consentito che il Figlio di Dio abitasse la nostra

storia e ci rivelasse il volto di Dio come suo e nostro Padre.

Accogliere e generare amore. Sono questi gli atteggiamenti migliori grazie

ai quali affrontare il futuro che ci attende. Abbiamo bisogno che l’Avvento

diventi lo stile dei cristiani, e poi di tutti gli uomini, per esorcizzare quella

violenza che tutti temiamo ma che contribuiamo a gonfiare proprio con le

nostre paure.

L’Avvento come pratica di vita chiede luoghi e azioni esemplari, che renda-

no evidenti e tangibili i frutti generati. Proprio una simile cornice consente

di comprendere il significato profondo del sostegno che la Diocesi intende

dare durante tutto il prossimo periodo di Avvento alla campagna in favore

dell’affido familiare promossa da Caritas Ambrosiana. Non è più utopistico

garantire attraverso questo strumento il diritto a una famiglia ad ogni bam-

bino che viene allontanato da quella di origine.

L’affido è un modo concreto di fare delle nostre vite un Avvento incarnato.

Anche a Milano sempre più famiglie scelgono di aprire le porte di casa per

un periodo di tempo ai figli degli altri. Queste famiglie ci dimostrano che

l’Avvento non soltanto è uno stile di vita possibile, ma è anche uno stile di

vita capace di cambiare la storia, salvando gli uomini dai tanti inferni artifi-

ciali che loro stessi hanno saputo creare.

Abbiamo bisogno dell’Avvento. Il mio augurio è che il tempo di Avvento

che sta per cominciare ci aiuti a moltiplicare i luoghi e le pratiche di Av-

vento dentro le nostre vite, dentro le vite delle nostre famiglie.

domenica 13 novembre 2016

I di AVVENTO domenica 13-11: I di Avvento

la venuta del Signore

Is 51,4-8; Sal 49; 2Ts 2,1-14; Mt 24,1-31

9,00:

11,00:

18,00: per la Comunità Parrocchiale

lunedì 14-11: feria

Ger 1,4-10; Sal 73; Ab 1,1.4-10; Mt 4,18-25

8,30: Speroni Aldo

martedì 15-11: san Alberto Magno

Ger 1,11-19; Sal 101; Am 1,1-2.3,1-2; Mt 7,21-29

8,30: Mainini Giovanni;

Carlo ed Elvira

mercoledì 16-11: feria

Ger 2,1-9; Sal 13; Am 5,10-15; Mt 9,9-13

8,30: Bertani Carmela

giovedì 17-11: santa Elisabetta d’Ungheria

Ger 2,1-2.12-22; Sal 73; Am 8,9-12;Mt 9,16-17

18,30: Misani Angelo e Crosta Marinetta;

Ferrario Francesco e Maria;

Pozzi Guido e Sebastiano, Bandera

Claudio; Calcaterra Giuseppe;

Palazzini Maria e Arbini Alberto;

fam. Caronno e Sforzi, Pedrani Elisabetta

venerdì 18-11: dedicazione basiliche dei santi Pietro e Paolo

Ger 2,1-2.23-29; Sal 5; Am 9,9-11; Mt 9,35-38

6,45:

8,30: Tacchini Giovanni e Maria

sabato 19-11: san Giosafat

Ger 2,1-2.30-32; Sal 129; Eb 1,13-2,4; Mc 10,1-6

18,00: Toia Giuseppe e Toia Stefano

domenica 20-11: II di Avvento i figli del Regno

Bar 4,36-5,9; Sal 99; Rm 15,1-13; Lc 3,1-18

9,00: Trentin Augusto,

fam. Rondina e Braiato

11,00: Marangoni Emma e Amelia

18,00: per la Comunità Parrocchiale

Parrocchia

Santi Apostoli Pietro e Paolo

P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515

don Maurizio: 338.3538600 - suor Gioia: 0331.638568

www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

domenica 13: ore 11,00: Messa animata dalla 1° media

ore 15,30: Incontro genitori 2° elementare

lunedì 14: dalle 16,30 circa: BENEDIZIONI FAMIGLIE.

Vie Montefiascone e Siena

ore 21,00: Catechesi 2°/3° media e adolescenti

ore 21,00: Adorazione Eucaristica guidata dal gruppo

del rinnovamento nello Spirito, in cripta.

martedì 15: dalle 16,30 circa: BENEDIZIONI FAMIGLIE.

Vie Montepulciano e Redipuglia dal 10 al 24

ore 16,30: Catechismo 4° elementare e 1° media

mercoledì 16: dalle 16,30 circa: BENEDIZIONI FAMIGLIE.

Vie Redipuglia 2 e 8, Imperia, Iseo, Ponte di Legno, Scisciana

ore 15,00: Ritrovo Terza Età in Oratorio

giovedì 17: dalle 16,30 circa: BENEDIZIONI FAMIGLIE.

Vie Edolo, Lambruschini, Toce, Zara

ore 16,30: Catechismo 5° elementare e INIZIO 2° elementare

ore 17,30: Adorazione Eucaristica, Vespri, Messa

venerdì 18: ore 7,45 - 7,55: Preghiera elementari e medie a scuola

dalle 16,30 circa: BENEDIZIONI FAMIGLIE.

Vie Brescia, Genova dal 1 al 20

ore 16,30: Catechismo 3° elementare

sabato 19: ore 15,30: Preghiera guidata dal gruppo Padre Pio, in cripta.

ore 15,30: Confessioni

domenica 20: ore 11,00: Messa animata dalla 4° elementare

ore 15,30: Catechesi Gruppo Famiglie (anche pranzo insieme)

sabato 19 e domenica 20: pernotto e meeting decanale preadolescenti

Calendario settimanale

per camminare insieme e essere informati:

- Battesimo e Funerali: €. 320,00

- Offerta per le offerte per parrocchia: €. 722,00

si chiude il Giubileo, si apre l’Avvento

Domenica 13 novembre, prima domenica di Avvento ambrosiano, si

chiude il Giubileo della Misericordia in Diocesi. Alle 17.30

l’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, presiederà la celebrazione

eucaristica vespertina nel Duomo di Milano e chiuderà la Porta San-

ta della Cattedrale.

In questa Messa l’Arcivescovo avvierà la sua predicazione

d’Avvento, che avrà come titolo generale «Non temere, io sono con

te» e come immagine il «Presepio», particolare delle Storie del

Nuovo Testamento, vetrata istoriata del Duomo (XV secolo).

Come negli anni precedenti, a ogni domenica saranno presenti di-

verse realtà ecclesiali (associazioni, gruppi, movimenti) cui sarà

affidata l’animazione della celebrazione come segno di corresponsa-

bilità e di coinvolgimento nella liturgia che renderà più sentita la

partecipazione di tutti. Domenica 13 novembre toccherà ad Alleanza

Cattolica e Azione Cattolica.

sabato 26 novembre: 20°GIORNATA

NAZIONALE della COLLETTA ALIMENTARE

domenica 20 Novembre - ore 9:00

Istituto Maria Immacolata (via Zappellini)

la coppia evento di misericordia e compassione

informazioni e iscrizioni sul sito: www.abbandoneraiaderirai.it

Mercatini parrocchiali sabato 26 e domenica 27:

per le opere parrocchiali

sabato 3 e domenica 4:

per il nostro asilo parrocchiale

QUALCOSA DI BELLO PER DIO

Madre Teresa, giunta in India il 1 dicembre 1928, ebbe questa

prima impressione sulla drammatica realtà: “Per le strade, an-

che quelle affollate e lungo i muri di cinta, tantissime famiglie

vivono giorno e notte all’aperto, su un tappeto che hanno fab-

bricato con grandi foglie di palma o, in moltissimi casi, sulla

nuda terra” ma solo quando si lanciò nella nuova avventura

riuscì a percepire fino in fondo le quotidiane tragedie dovute

alla povertà.

La sua definizione di povertà è ampia: “I più piccoli dei miei

fratelli sono gli affamati, non solo di cibo, ma della Parola di

Dio; gli ignoranti e gli assetati, non solo d’acqua, ma anche di

conoscenza, pace, verità, giustizia e amore; i non amati e gli

ignudi, non solo di vestiti, ma anche di dignità umana; i non

desiderati, i bambini non nati , chi viene discriminato per moti-

vi razziali, i derelitti, i senza tetto (non solo chi non possiede

un rifugio di mattoni, ma chi ha bisogno di un cuore che lo ca-

pisca, lo protegga, lo ami); i malati, i bisognosi moribondi e i

prigionieri (non solo nel corpo ma anche nella mente e nello

spirito): tutti quelli che hanno perso qualsiasi speranza e fede

nella vita, gli alcolizzati e i tossicodipendenti e tutti quelli che

hanno perso Dio e ogni speranza nel potere dello Spirito.”

Giunta il 27 dicembre 1948 nel quartiere di Motijil, fatto di po-

vere baracche e tanto fango, il giorno dopo inaugurò la sua pri-

ma struttura: una scuola per una ventina di bambini poverissimi

e un piccolo dispensario medico.

Agli inizi del 1952 un drammatico episodio diede vita a quella

che è forse l’iniziativa più nota: la Casa per i Moribondi

(Nirmal Hriday). Camminando per le strade di Calcutta, Madre

Teresa trovò una donna in fin di vita, mezza divorata dai topi.

Se l’era caricata addosso e l’aveva portata in ospedale, dove

però i medici non la vollero accogliere. Subito dopo le era mor-

ta tra le braccia. Senza pensarci due volte, Madre Teresa si recò

dal sindaco e gli chiese un luogo in cui ospitare le persone in

fin di vita, ottenendo un antico ostello per pellegrini indù, or-

mai cadente e di fatto utilizzato come luogo di prostituzione e

di delinquenza. Dopo rapidi lavori di pulizia, il 22 agosto la

struttura venne aperta e subito cominciarono ad affluire i mori-

bondi.

Una volta venne portata una donna in gravissime condizioni,

ormai informe e maleodorante; Madre Teresa la sollevò, lavò

delicatamente tutto il suo corpo con acqua disinfettante: la don-

na si rianimò e mormorò “Perché fai questo?” “Perché ti voglio

bene” disse piano Madre Teresa. La donna con un grande sfor-

zo le prese la mano: “Dillo ancora” “Ti voglio bene”, ripeté con

dolcezza la santa. La donna le strinse le mani, l’attirò a sé. Sul-

le sue labbra apparve un’ombra di sorriso.

Al Nirmal Hriday non si arriva solo per morire. Finora metà

circa dei ricoverati sono stati salvati. Raccogliendo i moribondi

dalle strade, Madre Teresa si trovava dinnanzi ad un’altra e-

mergenza: i piccolissimi figli rimasti orfani che sarebbero morti

in breve tempo se nessuno si fosse preso cura di loro. Decise

dunque di affittare un edificio e il 24 novembre 1955 vi inaugu-

rò la Casa dei Bambini: il primo ospite fu un neonato prematu-

ro abbandonato per strada avvolto in un foglio di giornale.

Dopo aver pensato a moribondi e abbandonati, si occupò dei

malati, primi fra tutti i lebbrosi, costretti a vivere di elemosine ,

separati dalle altre persone e destinati a morire di stenti. Dap-

prima realizzò una “clinica mobile”, un’ambulanza attrezzata

che girava nei sei quartieri periferici di Calcutta . Quando indi-

viduò l’area adatta a 35 chilometri a nord della città, vi realizzò

un Centro di accoglienza e cura, inaugurato il 14 gennaio 1959.

In seguito sorsero strutture per disabili fisici e mentali, per tu-

bercolotici, malati di mente oltre a numerose mense popolari in

varie zone della città.